Introduzione - Comune di Ortona
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
<strong>Introduzione</strong> …………………………………………………… 2<br />
Considerazioni generali …………………………………………………… 6<br />
principi <strong>di</strong> perequazione urbanistica ………………………………………………… 7<br />
Rispetto delle prescrizioni inserite all’interno<br />
delle pianificazione territoriali ……………………………………………… 8<br />
Sistema ambientale ………………………………………………….. 9<br />
(Piano Paesistico Regionale (P.R.P.)<br />
Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico …………………………………………………… 10<br />
(P.A.I.)<br />
Il Piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dalle alluvioni …………………………………………………… 11<br />
(P.S.D.A.)<br />
Ambito costiero ………………………………………………… 11<br />
Zona agricola ………………………………………………… 11<br />
Sistema infrastrutturale ………………………………………………… 12<br />
Centro abitato ………………………………………………… 13<br />
Centro Urbano ………………………………………………… 14<br />
Zone <strong>di</strong> completamento …………………………………………………. 14<br />
Zona <strong>di</strong> espansione C ……………………………….………………… 14<br />
Nuclei originari ………………………….……………….……… 15<br />
Zone Turistiche – ricettive ………………………………………………….. 16<br />
Zone produttive .………………………………………………… 18<br />
Ulteriori elementi da considerare ………………………………………………… 22<br />
Dimensionamento e standard ………………………………………………… 24<br />
Pareri ..…………………………………………………25<br />
Rispetto cimiteriale ………………………………………………….25<br />
Osservazioni …………………………………………………. 25<br />
Norme Tecniche d’Attuazione ……………………………………………… 25<br />
Bilancio Urbanistico tab. A ……………………………………… allegato<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
1
<strong>Introduzione</strong>:<br />
COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
L’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, con Delibera n°37 del 21 <strong>di</strong>cembre 2007 ha<br />
adottato il nuovo Piano Regolatore Generale comunale, sul quale successivamente si è<br />
espressa sul ricevimento <strong>di</strong> n°814 richieste <strong>di</strong> integrazioni e mo<strong>di</strong>fiche del Piano adottato, le<br />
quali, dopo essere sottoposte all’istruttoria e alla loro successiva valutazione tecnica, ne ha<br />
deciso la loro con<strong>di</strong>visibilità e compatibilità programmatica, durante le 30 sedute <strong>di</strong> Consiglio<br />
Comunale, tenutesi dal 20 luglio al 9 novembre 2010 .<br />
Nella delibera relativa alle controdeduzioni al piano del n.116 del 9 Novembre 2010, il<br />
C.C. demanda al Dirigente del III° Settore per tutti gli atti consequenziali <strong>di</strong>sponendo che il<br />
nuovo strumento urbanistico comunale, in particolare al punto n°3 del <strong>di</strong>spositivo ha deliberato<br />
che, a seguito delle osservazioni accolte, “vengano aggiornate le tavole e la tabella relativa al<br />
<strong>di</strong>mensionamento del P.R.G. adottato, con rideterminazione del <strong>di</strong>mensionamento, sulla base<br />
dell’utilizzo delle zone a campione, previa precisazione su tavola, da parte della Giunta<br />
Municipale, <strong>di</strong> aree significative, avendo a riferimento la reale occupazione degli immobili…”.<br />
Tale indagine è stata condotta, nel periodo marzo – aprile 2011; i dati rilevati, sono stati<br />
riportati nelle schede <strong>di</strong> stima, riferendoli, a porzioni dell’e<strong>di</strong>ficato denominate “partizioni<br />
urbane”.<br />
Successivamente, onde promuovere la conclusione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione<br />
del Nuovo PRG, ai sensi dell’art. 14 bis della Legge n°241/90 e s.m.i., è stata convocata la<br />
“Conferenza dei Servizi” per il giorno 15.09.2011 per l’acquisizione dei prescritti pareri degli<br />
Enti competenti; tale procedura ha visto la sua conclusione con ulteriori due sedute avutesi in<br />
data 12.10.2011 e 4.11.2011, tale a completare il necessario ottenimento dei relativi pareri.<br />
Si precisa che il verbale redatto dal Servizio del Genio Civile Regionale e del Settore<br />
Urbanistico Provinciale, sono stati ottenuti successivamente al 4.11.2011 e, rispettivamente il<br />
9.11.2011 (Genio Civile) ed 11.11.2011 (Servizio Urbanistico Provinciale).<br />
Le risultanze della “Conferenza dei Servizi” conclusasi il 14.11.2011, riguardanti<br />
tanto gli elaborati grafici quanto le N.T.A. sono state ratificate all’interno della delibera <strong>di</strong><br />
approvazione del Nuovo P.R.G. n°76 del 21.11.2011, dove si è dato mandato, al<br />
Dirigente del III° Settore – Assetto e Gestione del Territorio, <strong>di</strong> provvedere all’adeguamento<br />
degli elaborati tecnici e grafici, costituenti il progetto <strong>di</strong> P.R.G., formato dagli elaborati e<br />
tavole <strong>di</strong> seguito elencate:<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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- Tavole Geologiche;<br />
- N.T.A.;<br />
- Relazione tecnica;<br />
- Tavole zonizzazione;<br />
- Schede d’ambito;<br />
- Schede d’ambito A2;<br />
- Schede Zona B Convenzionate;<br />
- Schede U.M.P.U.;<br />
- Schede Comparti zona C;<br />
- Schede Comparti zona D2;<br />
- Trasposizione del Pai sul territorio;<br />
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NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
in esatta corrispondenza <strong>di</strong> quanto stabilito nella Delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21<br />
novembre 2011, ed in riferimento all’Allegato n° 4, della stessa delibera denominato<br />
Documento attuativo delle prescrizioni/integrazione/mo<strong>di</strong>ficazioni espresse dagli Enti<br />
competenti in sede <strong>di</strong> “Conferenza dei Servizi” oltre alla pre<strong>di</strong>sposizione alla pubblicazione nel<br />
B.U.R.A. della Regione Abruzzo dell’avviso <strong>di</strong> approvazione ai sensi dell’art. 43 comma 2 della<br />
L.R. 11/99 del Testo in Vigore.<br />
Tale ultima fase viene descritta e puntualizzata all’interno della presente, dove sulla<br />
scorta del parere datato 11.11.2011 dell’Organo Urbanistico Provinciale, si espongono gli<br />
approfon<strong>di</strong>menti ed i chiarimenti relativi alle questioni necessarie ad uniformare il progetto<br />
del Nuovo P.R.G. Comunale sia a livello cartografico che normativo previo riallineamento<br />
dello stesso al P.T.C.P. <strong>di</strong> Chieti vigente.<br />
Per quanto sopra, la presente riassume tutte le questioni emerse e <strong>di</strong>battute in sede <strong>di</strong><br />
copianificazione tra il comune <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> e la Provincia <strong>di</strong> Chieti, tendenti ad una maggiore<br />
aderenza tra la nuova pianificazione comunale e gli in<strong>di</strong>rizzi del P.T.C.P., vagliate nella logica<br />
che vede, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, al centro <strong>di</strong> una valenza territoriale carica <strong>di</strong> risorse<br />
naturalistiche da salvaguardare, quanto <strong>di</strong> prospettive <strong>di</strong> sviluppo in rapporto alle conoscenze<br />
e previsioni territoriali.<br />
Tali problematiche, già evidenziate all’interno delle relazioni che hanno accompagnato il<br />
piano durante il suo iter approvativo, hanno trovato, nel parere espresso dall’Ufficio<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
Urbanistico provinciale “una sostanziale compatibilità con gli in<strong>di</strong>rizzi del vigente P.T.C.P.” ,<br />
che ha posto la riflessione su alcuni temi, quali:<br />
la perequazione urbana;<br />
l’inserimento <strong>di</strong> osservazioni accolte che non consentono la flui<strong>di</strong>tà nella lettura delle<br />
NTA;<br />
omogeneità nella lettura dello zoning;<br />
la specifica sulle modalità <strong>di</strong> attuazione delle zone C e D;<br />
il <strong>di</strong>latamento del tempo <strong>di</strong> approvazione dello strumento pianificatorio;<br />
che, nella presente, trovano specifici approfon<strong>di</strong>menti e chiarimenti.<br />
Come già accennato, nella fase corrente <strong>di</strong> aggiornamento del piano, il Consiglio<br />
Comunale, ha in<strong>di</strong>viduato nell’Ufficio Tecnico, l’organo per la messa a punto <strong>di</strong> tutta la<br />
documentazione <strong>di</strong> Piano, così come approvato in sede Consigliare, dove la elaborazione<br />
conclusiva, si in<strong>di</strong>rizza su tre tipi <strong>di</strong> verifiche:<br />
a) adeguamento della cartografia secondo le prescrizioni degli Enti che hanno partecipato<br />
alla Conferenza dei Servizi ed il relativo allineamento ai Piani sovraor<strong>di</strong>nati;<br />
b) risposta all’iter proce<strong>di</strong>mentale attuato dalla Prov. <strong>di</strong> Chieti;<br />
c) rilettura delle N.T.A. ai fini della flui<strong>di</strong>tà della sua lettura.<br />
Ora, ripercorrendo la conseguenzialità delle tematiche poste all’interno del parere<br />
espresso dal SUP, ai fini della compatibilità del piano al vigente PTCP, si adeguano le scelte<br />
operate, secondo i principi della sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio della<br />
riqualificazione e, della perequazione urbanistica, nel rispetto dei criteri <strong>di</strong>: economicità,<br />
efficacia e semplificazione dell’azione amministrativa, nel quadro della legislazione vigente,<br />
quantificando la crescita urbana in funzione delle necessità e delle richieste dei citta<strong>di</strong>ni, in<br />
termini <strong>di</strong> domanda <strong>di</strong> abitazioni e <strong>di</strong> sviluppo delle attività.<br />
In tal senso, gli elaborati tecnici sono stati adeguati in stretta cogenza con quanto<br />
deciso dal C.C., con Delibera n°76 del 21 novembre 2011 in sede <strong>di</strong> approvazione del<br />
nuovo P.R.G. . Pertanto, le mo<strong>di</strong>ficazioni apportate agli elaborati <strong>di</strong> piano, debbono<br />
considerarsi <strong>di</strong> mera traduzione operativa rispetto a quanto già deciso e, la loro<br />
sottoposizione, al consiglio comunale, comporta la sola presa d’atto degli stessi,<br />
significando che, eventuali eccezioni, potranno se del caso essere mosse, solo se<br />
dovessero ravvisarsi errori e/o imperfezioni sul citato recepimento.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
In particolare l’adeguamento ha riguardato il recepimento <strong>di</strong> tutti i pareri espressi<br />
dagli Organi competenti i vincoli e/o limitazione dell’uso del suolo, unitamente a quello<br />
espresso dalla Provincia in or<strong>di</strong>ne alla compatibilità del piano con le in<strong>di</strong>cazioni del<br />
vigente PTCP.<br />
Tale ultima operazione, come evidente in relazione alla complessità del suddetto<br />
parere provinciale, sostanzialmente rivolto a consentire una corretta governance del<br />
territorio pianificato, ha comportato una incisiva mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> alcune previsioni<br />
precedentemente effettuate; al riguardo, sono state, come in<strong>di</strong>cato dalla Provincia,<br />
rivisitate le originarie valutazioni sulle osservazioni all’epoca controdedotte.<br />
In tale scenario, sono state stralciate, in linea con le prescrizioni della Direzione<br />
del Territorio della Regione Abruzzo e con quanto attentamente esaminato in sede <strong>di</strong><br />
compatibilità geomorfologica dal Servizio del Genio Civile regionale, tutte quelle<br />
previsioni palesemente contrastanti con tali assunti, salvaguardando quelle comunque<br />
compatibili con una effettiva relazione <strong>di</strong> contesto territoriale ( livello <strong>di</strong> antropizzazione,<br />
locus, urbanizzazione presente, servizi etc.) . Né può tralasciarsi il fatto che, il Servizio<br />
del Genio Civile Regionale, si sia riservato comunque <strong>di</strong> riesaminare in sede <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>sposizione degli strumenti urbanistici attuativi <strong>di</strong> verificare nuovamente la coerenza<br />
<strong>di</strong> tali proposte con le prescrizioni <strong>di</strong> riferimento ( PAI - Parere del Servizio del Genio<br />
Civile Regionale ai sensi dell'art.13 della L.64/74 come mo<strong>di</strong>ficato dall'art. 89 del D.P.R.<br />
n.380/2001, preventivo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità dell'insieme dal punto <strong>di</strong> vista geologico e<br />
geotecnico delle singole opere nell'ambito delle relative zone) .<br />
Sono state rivisitate le modalità <strong>di</strong> intervento sulle aree <strong>di</strong> espansione, molte delle<br />
quali originariamente sottoposte a comparto, trasformandole da strumento <strong>di</strong>retto, in<br />
attuativo <strong>di</strong> cui agli art.18 e seguenti della LUR 18/83, nel testo in vigore, oltre che<br />
stalciare un sensibile numero <strong>di</strong> osservazioni che hanno prodotto una forte riduzione del<br />
<strong>di</strong>mensionamento, riportandolo in linea con i suggerimenti della Organo Tecnico della<br />
Provincia.<br />
Pare evidente che, come suddetto, la complessa operazione condotta, in tale<br />
sede, qualora dovesse manifestare inconferenze, errori o omissioni con le decisioni<br />
adottate dai soggetti che hanno concorso a con<strong>di</strong>videre la proposta <strong>di</strong> Piano, potrà,<br />
come per prassi, sempre e comunque essere riallineata alle prescrizioni effettuate in<br />
sede <strong>di</strong> approvazione, attraverso la verifica puntuale, con la relativa deliberazione<br />
Consigliare n°76 del 21 novembre 2011.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
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Considerazioni generali:<br />
Dal momento della ideazione, fino alla sua approvazione, l’Amministrazione Comunale<br />
<strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, ha trovato le proprie ragioni nella definizione del nuovo strumento <strong>di</strong> pianificazione,<br />
aderendo alle scelte operate a scala sovra-comunale, sia in termini <strong>di</strong> assetto territoriale che<br />
<strong>di</strong> regime normativo, all’interno dei seguenti fattori:<br />
A)<br />
- Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico dell’Autorità <strong>di</strong> Bacino (P.A.I.).<br />
- Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento della prov. <strong>di</strong> Chieti (P.T.C.P.);<br />
B)<br />
- Necessità <strong>di</strong> assicurare alla collettività, risposte calibrate a fabbisogni che si sono<br />
manifestati in campo abitativo, nel settore produttivo, in particolare quello turistico<br />
ed agricolo.<br />
La partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni al processo <strong>di</strong> formazione del nuovo P.R.G., già<br />
contrassegnata da una consolidata e costante presenza nei momenti <strong>di</strong> preparazione ed<br />
esplicitazione dei bisogni collettivi, si è manifestata attraverso:<br />
una serie <strong>di</strong> incontri pubblici a tema, finalizzati alla in<strong>di</strong>viduazione e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> alcune<br />
problematiche da affrontare in sede <strong>di</strong> redazione del P.R.G. durante la preparazione del Piano e<br />
prima della sua adozione, che hanno prodotto, contributi sia da parte <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che <strong>di</strong> tecnici<br />
ortonesi e non, pervenute durante tutta la fase <strong>di</strong> progettazione;<br />
l’esame della proposta <strong>di</strong> Piano avvenuta il 30.09.2005, illustrata e messa a <strong>di</strong>sposizione ai citta<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>;<br />
la serie <strong>di</strong> incontri tecnici e politici con la Provincia <strong>di</strong> Chieti, prima dell’adozione del Piano stesso e,<br />
dell’avvio della relativa procedura amministrativa, terminata in data 8.01.2006, tendente alla<br />
verifica degli obiettivi <strong>di</strong> piano;<br />
il ricevimento da parte dell’Amministrazione comunale, <strong>di</strong> ben n°814 richieste <strong>di</strong> integrazioni e<br />
mo<strong>di</strong>fiche del Piano adottato, le quali, dopo essere sottoposte all’istruttoria e alla loro successiva<br />
valutazione tecnica, l’Amministrazione Comunale, ne ha deciso la loro con<strong>di</strong>visibilità e<br />
compatibilità programmatica, durante le 30 sedute <strong>di</strong> Consiglio Comunale, tenutesi dal 20 luglio al<br />
9 novembre 2010, assumendo come parametri <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio:<br />
- la rappresentazione <strong>di</strong> un apporto all’offerta <strong>di</strong> lavoro in loco, per le maestranze locali;<br />
- l’esigenza <strong>di</strong> offrire uno spazio alla domanda posta dall’esterno e turistica;<br />
- la constatazione dell’esistenza <strong>di</strong> una domanda abitativa, intervenuta per la costituzione <strong>di</strong> nuovi<br />
nuclei familiari, per sdoppiamento <strong>di</strong> quelli originari, per incremento della composizione<br />
numerica delle famiglie;<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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- il perseguire e incentivare le opportunità del possibile sviluppo <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi <strong>di</strong><br />
contenute <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> limitato impatto.<br />
Detto questo, il nuovo PRG “fa i conti” con la crisi degli strumenti tra<strong>di</strong>zionali, in<br />
particolare rispetto ai temi del <strong>di</strong>mensionamento, degli standard urbanistici e della<br />
zonizzazione, assumendo le seguenti linee:<br />
- Dimensionamento: popolazione stabile rispetto alle previsioni del 1994;<br />
- Zonizzazione: passa dalle zone monofunzionali ai tessuti e ambiti (Ambiti strategici e <strong>di</strong><br />
recupero urbanistico – Ambiti <strong>di</strong> trasformazione or<strong>di</strong>naria; Centralità urbane o locali);<br />
- Standard Urbanistici: introduce il metodo della perequazione e della cessione compensativa<br />
per garantire l’effettiva <strong>di</strong>sponibilità delle aree e la realizzazione degli standard urbanistici<br />
senza ricorrere agli espropri.<br />
Il Progetto <strong>di</strong> piano, pertanto, abbraccia pienamente la riqualificazione urbanistica e<br />
ambientale, anche a mezzo <strong>di</strong> contenute e controllate espansioni, proponendo tecniche<br />
pianificatorie capaci <strong>di</strong> garantire insieme l’equità delle scelte immobiliari e la piena e concreta<br />
realizzazione degli interessi pubblici.<br />
principi <strong>di</strong> perequazione urbanistica:<br />
L’urbanistica perequativa costituisce uno strumento per riconoscere a tutti i terreni, chiamati ad usi<br />
urbani, un <strong>di</strong>ritto e<strong>di</strong>ficatorio la cui entità sia in<strong>di</strong>fferente alla destinazione d’uso, ma <strong>di</strong>penda invece, dallo<br />
stato <strong>di</strong> fatto e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto in cui essi si trovano al momento della formazione del piano regolatore e, la cui<br />
finalità, è <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>stribuire in maniera equilibrata i vantaggi economici dell’e<strong>di</strong>ficabilità impressa alle aree<br />
dotate <strong>di</strong> eguale potenzialità e<strong>di</strong>ficatoria.<br />
L’istituto della perequazione urbanistica assume, un duplice rilievo, sotto il profilo, espropriativo e<br />
pianificatorio; essa nasce come risposta alla crisi della sequenza “vincolo – esproprio – opera pubblica”,<br />
che si traduce nella indennizzabilità dei vincoli preor<strong>di</strong>nati all’esproprio e reiterati oltre i 5 anni <strong>di</strong> vigenza.<br />
La problematica preliminare da affrontare è la relazione tra pianificazione e perequazione,<br />
soprattutto con riferimento ad uno dei contenuti tipici del piano regolatore che è la zonizzazione; infatti la<br />
perequazione va letta, non come un sistema alternativo alla zonizzazione, ma come una specificazione <strong>di</strong><br />
questa, collocandosi entro la <strong>di</strong>mensione attuativa del piano regolatore, quin<strong>di</strong> “a valle” del piano<br />
regolatore medesimo e coinvolgente unicamente alcuni circoscritti ambiti del territorio, in<strong>di</strong>viduati<br />
preventivamente dallo strumento urbanistico generale.<br />
Quanto detto si realizza all’interno del piano in alcune specifiche porzioni del territorio,<br />
non contrad<strong>di</strong>cendo affatto il principio <strong>di</strong> zonizzazione, ma costituendone, semplicemente,<br />
una particolare forma <strong>di</strong> attuazione; pertanto, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> , in alcuni ambiti, al fine <strong>di</strong><br />
pervenire all'acquisizione delle aree pubbliche, necessarie al sod<strong>di</strong>sfacimento <strong>di</strong> standard, ha<br />
perseguito l'obiettivo <strong>di</strong> reperire e acquisire gratuitamente, in alternativa all'esproprio, gli spazi<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
pubblici necessari per le opere <strong>di</strong> urbanizzazione, all'interno sia delle aree destinate<br />
all'espansione residenziale , che <strong>di</strong> attività terziarie e produttive ed, ove possibile, nell'ambito<br />
delle zone <strong>di</strong> completamento e <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica.<br />
Il principio viene applicato in ambiti aventi caratteristiche omogenee, ai quali sono<br />
attribuiti in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> utilizzazione e<strong>di</strong>lizia, ed oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, proporzionali alle opere<br />
realizzabili, in proporzione alle superfici dei terreni compresi nell’area <strong>di</strong> intervento.<br />
Gli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione comprendono la cessione gratuita al comune, <strong>di</strong> tutte le aree<br />
soggette ad opere <strong>di</strong> urbanizzazione , nonché la cessione gratuita al comune, da determinare<br />
in sede <strong>di</strong> convenzione urbanistica.<br />
Le opere <strong>di</strong> urbanizzazione poste a carico degli autori dell'intervento sono realizzate<br />
preferibilmente a spese <strong>di</strong> questi ultimi, a scomputo dei contributi <strong>di</strong> urbanizzazione; in caso<br />
contrario, ferma restando, la cessione gratuita delle aree al comune, le opere saranno<br />
realizzate dall’Ente che le capitalizzerà a suo favore e, realizzerà le opere, previa alienazione<br />
<strong>di</strong> parte della volumetria realizzabile all’interno del comparto.<br />
L'attuazione avviene attraverso il comparto e<strong>di</strong>ficatorio <strong>di</strong> cui all'articolo 23 della legge<br />
1150/1942 e dell'art. 26, LR. n. 18/83 s.m.i.. Il comparto, può essere sud<strong>di</strong>viso in sub-comparti,<br />
a con<strong>di</strong>zione che tutti i proprietari delle aree si impegnino a rispettare il progetto urbanistico<br />
unitario e ad assumersi i relativi oneri <strong>di</strong> urbanizzazione, nonché a garantire l'agibilità,<br />
contemporanea dei vari sub-comparti.<br />
Altri interventi proposti nel piano, avvengono anche, attraverso la redazione <strong>di</strong> P.L.<br />
convenzionato <strong>di</strong> natura pubblica o privata fra il comune, nella forma <strong>di</strong> un progetto urbanistico<br />
unitario accompagnato da una convenzione fra il comune e i proprietari stessi. ( Nel piano, la<br />
maggior parte dei P.L., sono stati concepiti in aree erano già in<strong>di</strong>viduate come zone sottoposte<br />
a piani attuativi, peraltro mai eseguiti a causa della complessità dell’attività urbanistica ed<br />
e<strong>di</strong>lizia proposta, quanto dalla iniquità <strong>di</strong>stributiva posta all’interno delle proprietà interessate).<br />
Rispetto delle prescrizioni inserite all’interno delle pianificazioni<br />
territoriali sovraor<strong>di</strong>nate:<br />
I <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> pianificazione espressi, a livello territoriale - superiore, dalle <strong>di</strong>verse<br />
Amministrazioni (Regione, Provincia), tracciano un quadro articolato, molto complesso ed<br />
eterogeneo, <strong>di</strong> suggerimenti, norme e previsioni d’uso del territorio, che risentono delle <strong>di</strong>verse<br />
finalità, in riferimento ai luoghi ai quali si riferiscono; gli stessi affrontano problemi e scelte da<br />
punti <strong>di</strong> vista e, da <strong>di</strong>scipline, tutte importanti, tutte necessarie, ma, in alcuni casi, anche<br />
potenzialmente belligeranti tra loro o, quantomeno, perseguibili con una coerenza e livelli <strong>di</strong><br />
compatibilità, <strong>di</strong>fficili da coniugare con le esigenze della vita e delle attività della comunità<br />
interessata alla pianificazione.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
Il nuovo Piano Regolatore <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, raccoglie le tracce dell’ere<strong>di</strong>tà della precedente<br />
Pianificazione e, da questa, prende le mosse confrontandosi con i nuovi problemi che la città<br />
propone e con i nuovi in<strong>di</strong>rizzi legislativi; misurandosi con essi con sufficiente realismo<br />
suggerendo un <strong>di</strong>segno concretamente praticabile.<br />
Sistema ambientale:<br />
(Piano Paesistico Regionale (P.R.P.)<br />
Il miglioramento della qualità dell’ambiente si realizza attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione degli<br />
spazi del territorio in cui va privilegiata la tutela e la valorizzazione delle risorse, realizzando<br />
un sistema possibili poli <strong>di</strong> alto interesse generale, volti alla realizzazione della valorizzazione<br />
turistica. In relazione a ciò, va promossa, una pianificazione integrata a quella paesaggistica,<br />
tendente al recupero ed alla manutenzione del paesaggio da tutelare, non solo in quanto<br />
risorsa culturale, ma anche economica.<br />
Il quadro ambientale <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, come ben sintetizzato nel parere SUP, è quello che si<br />
rileva dall'analisi del territorio aperto, ed in particolare degli ambiti: marino-pedecollinare,<br />
collinare con terrazzi a bassa acclività, interrotti dagli alvei dei fiumi e dei torrenti che<br />
determinano le vallate dei fiumi: Foro – Arielli e Moro oltre a quelli dei torrenti: Peticcio e<br />
Saraceni che, lambiscono il centro abitato.<br />
Gli elaborati grafici pre<strong>di</strong>sposti evidenziano le peculiarità <strong>di</strong> un territorio segnato da<br />
rilievi, vallate, crinali, aree boscate, che ha fornito un sufficiente livello <strong>di</strong> analisi del sistema<br />
ambientale nel suo complesso.<br />
In riferimento alla <strong>di</strong>fesa del paesaggio, dell'ambiente, del patrimonio storico ed<br />
artistico, il nuovo strumento in<strong>di</strong>vidua, in una strategia, le cui linee fondamentali non<br />
con<strong>di</strong>zionano l’assetto del territorio, secondo una visione squisitamente vincolistica; ma nel<br />
senso <strong>di</strong> coglierne le potenzialità, assumendo il carattere <strong>di</strong> elemento guida, il cui obiettivo<br />
rappresenta la valutazione sulle scelte <strong>di</strong> trasformazione e <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Non a caso, il nuovo P.R.G., pone al primo punto della propria struttura il sistema e la<br />
sostenibilità ambientale nella sua complessità, attraverso una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori, normative e<br />
progetti, identificandone il proprio carattere e gli obiettivi relativi.<br />
I Bilanci ambientali; gli In<strong>di</strong>catori ambientali (Raccolta e smaltimento Rifiuti soli<strong>di</strong> urbani,<br />
qualità delle acque, qualità dell’aria, inquinamento acustico, presenza <strong>di</strong> detrattori ambientali);<br />
lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità ambientale in alcune determinati ambiti <strong>di</strong> piano; il recupero dei<br />
Detrattori ambientali; le Aree e beni archeologici; gli Ambiti interessati da fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />
o esondazione; la dotazione minima <strong>di</strong> parcheggi privati; le Aree <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei<br />
rifiuti urbani negli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione, trasformazione o nuovo impianto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici; la<br />
Disciplina sull’inquinamento acustico; l’in<strong>di</strong>viduazione su tutto il territorio comunale dei<br />
“Corridoi Ecologici” ed il “Parco Territoriale”, per la tutela ed il recupero e riqualificazione delle<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
risorse ambientali e del paesaggio, degli alvei dei fiumi, delle aree boscate, dei pen<strong>di</strong>i collinari<br />
verso il mare, tra le quali sono comprese quelle in<strong>di</strong>viduate nel PTCP, visti in un’ottica <strong>di</strong> unico<br />
sistema naturale e unità <strong>di</strong> riferimento per l'azione integrata <strong>di</strong> tutela e qualificazione che dal<br />
fronte mare penetra nell’entroterra collinare per mezzo <strong>di</strong> corridoi ecologici.<br />
Detta azione si sostanzia negli interventi, necessari per la tutela e valorizzazione dei<br />
corsi d’acqua, della vegetazione spontanea, dei geositi e dell'eventuale fauna che li<br />
caratterizza. Inoltre particolare attenzione è stata utilizzata nella in<strong>di</strong>viduazione dei perimetri<br />
riguardanti le aree che interessano i siti archeologici, in<strong>di</strong>pendentemente dal valore loro<br />
attribuito secondo quanto delineato dalla competente Soprintendenza.<br />
Il PRG opera una tutela attiva del territorio prevedendo la necessità <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere “rapporti<br />
ambientali” a cadenza biennale che dovranno essere redatti su specifici indagini <strong>di</strong> settore, dai<br />
quali ricavare, le informazioni e gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> sostenibilità delle previsioni urbanistiche ed<br />
eventualmente fondare le preposte <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica del presente piano (art. 9 delle N.T.A.).<br />
Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico<br />
(P.A.I.)<br />
E’ lo strumento che maggiormente ha richiesto approfon<strong>di</strong>menti applicativi nella<br />
elaborazione pianificatoria, sia perché affronta una tematica appartenente ad una materia<br />
trascurata in passato, nell’approccio alla pianificazione territoriale, sia perché significativi e<br />
molteplici sono stati i riflessi prodotti, ad esempio, nell’impostazione <strong>di</strong> alcune norme inserite<br />
all’interno delle NTA oltre alla verifica del non contrasto, in riferimento alle osservazioni accolte<br />
in fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione consigliare.<br />
Le innovative <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico non hanno perciò trovato<br />
impreparata l’Amministrazione che ha pre<strong>di</strong>sposto in ossequio alle norme regionali uno stu<strong>di</strong>o<br />
geomorfologico specifico, ante adozione, conclamatosi con il rilascio del parere ai sensi<br />
dell’art.13 della L.64/1974 da parte del Servizio del Genio Civile Regionale in data 21 febbraio<br />
2006 che è parte integrante del presente strumento urbanistico comunale, oltre ad una nuova<br />
verifica geologica conseguente al recepimento delle osservazioni da parte del C.C., al fine del<br />
definitivo nulla osta da parte del Servizio del Genio Civile Regionale.<br />
Ne è scaturito un complesso <strong>di</strong> analisi, stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> pianificazione correlata, alla quale ogni<br />
significativa attività espressa nel territorio comunale in zone sottoposte a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vincolo,<br />
dovrà richiamarsi, così come riassunto all’interno del parere espresso dal Genio Civile<br />
regionale, prodotto in data 9.11.2011, prevedendo in tali casi, uno specifico nulla osta .<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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Il Piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dalle alluvioni:<br />
(P.S.D.A.):<br />
Si pone come vincolo sovraor<strong>di</strong>nato rispetto alla pianificazione urbanistica comunale;<br />
tale strumento è stato inteso come regolo per in<strong>di</strong>viduare le aree a rischio alluvionale che,<br />
attraverso il conseguimento <strong>di</strong> un assetto fisico compatibile hanno permesso <strong>di</strong> tutelare le<br />
componenti naturali ed ambientali dell'ambito fluviale.<br />
Per quanto riguarda la destinazione urbanistica, il nuovo piano, si sostanzia con un<br />
forte riferimento alla vocazione agricola <strong>di</strong> tali ambiti, ponendo come pregiu<strong>di</strong>ziali e non<br />
compatibili usi <strong>di</strong>versi da quello agrario, riproponendo la normativa specifica in tali aree.<br />
Ambito costiero:<br />
Come già accennato all’interno del sistema ambientale, e riscontrato all’interno del<br />
parere SUP, sufficiente cura è stata riservata nella salvaguar<strong>di</strong>a delle emergenze naturali<br />
(rispetto a fiumi e torrenti) evidenziati all’interno dei “Corridoi biologici <strong>di</strong> connessione”, oltre<br />
che all’interno delle aree in<strong>di</strong>cate come “Parco Territoriale”; in particolare quella in località<br />
Torre Mucchia, che si snoda fino al fosso Peticcio, integrato dal “Parco Marino” <strong>di</strong> recente<br />
istituzione dall’art.48 P.R.P. ed al Parco Territoriale che dal Porto <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> raggiunge la Valle<br />
del Moro, conglobando il “Parco Marino” <strong>di</strong> Punta <strong>di</strong> Acquabella.<br />
Si precisa inoltre, che in entrambe le aree, sono stata inserite nuove perimetrazioni<br />
riguardanti le aree sottoposte a vincolo archeologico, ulteriormente richieste dalla<br />
Sovrintendenza ai Beni Archeologici; inoltre in località Acquabella, lo strumento prevede la<br />
redazione <strong>di</strong> un Piano Particolareggiato il cui obiettivo primario è il consolidamento del valore<br />
ambientale al quale la zona è legata, oltre ad una riqualificazione dell’alveo fluviale del Moro e<br />
il recupero del patrimonio e<strong>di</strong>lizio ed agrario esistente.<br />
Non si ritengono sovrapposizioni tra il recente piano <strong>di</strong> sistemazione delle aree<br />
demaniali marittime e la normativa delle fasce <strong>di</strong> territorio ad esse confinanti, in quanto le<br />
seconde rappresentano aree a supporto e funzionalizzazione delle prime che ne integrano le<br />
mansioni senza determinare frattura o conflittualità in datti luoghi <strong>di</strong> alto valore ambientale e<br />
paesaggistico.<br />
Zona agricola:<br />
Il piano effettua un’attenta pianificazione delle aree agricole, anche dal punto <strong>di</strong> vista del<br />
turismo rurale e delle economie agricole in generale, inquadrando la città <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> come una<br />
cerniera ideale tra il mare e la campagna nella consapevolezza che al suo interno è racchiuso<br />
un notevole patrimonio storico, vista che oltre la metà della popolazione residente risiede<br />
all’interno delle frazioni.<br />
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Una volta pubblicato il piano, l’Amministrazione ha in animo <strong>di</strong> avviare uno stu<strong>di</strong>o<br />
specifico all’interno del patrimonio rurale, che ne consenta la:<br />
a) valorizzare le vocazioni <strong>di</strong> sviluppo economico delle zone agricole del <strong>Comune</strong>;<br />
b) valorizzare e tutelare le attitu<strong>di</strong>ni ambientali delle aree che rivestono particolare rilievo dal punto <strong>di</strong><br />
vista naturalistico, geomorfologico, paesaggistico, archeologico ecc.<br />
c) porre in atto misure <strong>di</strong> tutela del suolo e delle aree particolarmente esposte a rischi <strong>di</strong> natura<br />
idrogeologica o pedologica;<br />
d) incoraggiare la permanenza, nelle zone classificate agricole, della popolazione rurale in con<strong>di</strong>zioni<br />
civili ed adeguate alle esigenze sociali attuali;<br />
e) favorire il recupero funzionale ed estetico del patrimonio e<strong>di</strong>lizio extraurbano esistente, sia per<br />
l'utilizzo aziendale che per quello abitativo;<br />
f) tutelare le parti <strong>di</strong> territorio a vocazione produttiva agricola e salvaguardare l’integrità dell’azienda<br />
agricola e rurale e, come all’interno delle aree agricole le attività <strong>di</strong> produzione energetica si<br />
inseriscono le problematiche relative alla produzione energetica da fonti rinnovabili e dello<br />
smaltimento dei rifiuti;<br />
g) orientare ad un corretto uso delle risorse ambientali, produttive e culturali presenti nell’Agro del<br />
<strong>Comune</strong>;<br />
affinando ulteriormente le proposte inserite all’interno della nuova pianificazione.<br />
Sistema infrastrutturale:<br />
Come più volte accennato il comune <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> detiene una forma <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta ubicativa<br />
dovuta all’incrocio <strong>di</strong> arterie , sia terrestri che marittime, strategicamente rilevanti, sia a livello<br />
locale che regionale.<br />
Posto che la possibilità <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> un comune si scontra inevitabilmente con le<br />
risorse economiche a sua <strong>di</strong>sposizione, il piano nella logica del contenimento della spesa<br />
pubblica ha dovuto fare i conti con quanto territorialmente già esistente, adeguando le nuove<br />
politiche urbane e locali al sistema della mobilità attualmente <strong>di</strong>sponibile sul territorio e, nel<br />
contempo sulla sostenibilità ambientale delle previste trasformazioni fisiche. Pertanto, per<br />
rendere congruente il sistema alle <strong>di</strong>verse specializzazioni territoriali: produttive, ASI,<br />
collegamento area portuale, ferrovia “Sangritana” e FF.SS., S.S. n°16 ed A/14, si è<br />
ottemperato ad evidenziare livelli <strong>di</strong> criticità corretti all’interno delle tavole <strong>di</strong> piano, ed in<br />
particolare alla definizione delle fasce <strong>di</strong> rispetto, alla <strong>di</strong>scussa viabilità pubblica segmentata<br />
all’interno dei comparti vista la loro riconducibilità al prescritto piano attuativo <strong>di</strong> cui all’art. 18<br />
della L.R. 18/83, rimandando pertanto, in tali aree, la realizzazione della viabilità pubblica ad<br />
un programma <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento unitario.<br />
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In particolare, dalle lettura cartografica appare chiaro come gli interventi più<br />
significativi, siano stati pensati e/o confermati, nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze o sulle strade <strong>di</strong><br />
rango adeguato, ve<strong>di</strong> collegamenti secondo le <strong>di</strong>verse zonizzazioni :<br />
l<br />
produttiva e commerciale :<br />
- asse strada prov.Marrucina ( zona Industriale – aree produttive esistenti e commerciali poste<br />
sulla <strong>di</strong>rettrice <strong>Ortona</strong>-Guar<strong>di</strong>agrele con collegamenti: <strong>di</strong>rettrice <strong>Ortona</strong>-Lanciano – zona<br />
Porto - S.S.16 )<br />
- uscita Casello A.14 (Zona industriale - zona PIP esistente e suo ampliamento -<br />
collegamento <strong>di</strong>retto zona Porto - strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo – raccor<strong>di</strong> nord e sud con<br />
la S.S.16 - strada prov.Marrucina )<br />
- strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo (zona PIP esistente e suo ampliamento - zona industriale<br />
zona commerciale e produttiva esistente ed ampliamento, collegamenti con : raccor<strong>di</strong> nord<br />
e sud con la S.S.16 -collegamento <strong>di</strong>retto zona Porto - strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo –<br />
A.14).<br />
turistica :<br />
- S.S.16 ( località: Stazione Torre Foro <strong>Ortona</strong>-Tollo, C/da Riccio, Madonna delle Vasche, San<br />
Donato - raccor<strong>di</strong> strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo – raccor<strong>di</strong> nord e sud con la S.S.16 -<br />
collegamento <strong>di</strong>retto Porto- A.14 – strada <strong>Ortona</strong> Lanciano )<br />
residenziale:<br />
- strada Torre Foro – Tollo (località: Stazione Tollo raccor<strong>di</strong> strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo);<br />
- asse strada prov.Marrucina (località (Via Civiltà del Lavoro)Torre de Pitiis, Caldari, raccor<strong>di</strong><br />
strada provinciale <strong>Ortona</strong> Tollo - S.S.16 – A/14 - collegamento <strong>di</strong>retto Porto - A/14 - <strong>Ortona</strong><br />
- Lanciano)<br />
L’Amministrazione comunale, dovrà re<strong>di</strong>gere, successivamente alla definitiva<br />
pubblicazione del piano, uno stu<strong>di</strong>o specifico per quanto attiene la inse<strong>di</strong>abilità <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione carburanti e relativi accessori (U3.3), verificati con le specifiche norme che<br />
regolano tali attività (Piano Carburanti Decreto Legislativo n° 32/98 e s.m.i., L.R. 10/2005),<br />
anche in considerazione delle infrastrutture esistenti dei servizi e delle accessibilità presenti<br />
all’interno del territorio comunale.<br />
Centro abitato:<br />
In riferimento alla Circolare del Ministero dei LL.PP., n.6709/97 del 29.12.1997,<br />
“Direttive in or<strong>di</strong>ne all’in<strong>di</strong>viduazione dei tratti <strong>di</strong> strade statali, regionali e provinciali all’interno<br />
dei centri abitati, a seguito dell’entrata in vigore delle mo<strong>di</strong>fiche al regolamento <strong>di</strong> attuazione<br />
del nuovo co<strong>di</strong>ce della strada (D.P.R. n.610/1996)”, sia la cartografia, quanto le N.T.A. sono<br />
state adeguate e, pertanto messe in coerenza con la <strong>di</strong>rettiva sopra menzionata.<br />
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Centro Urbano:<br />
Al fine <strong>di</strong> ottemperare alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art.80 della L.R. 18/1983, si sono<br />
attentamente verificate su tutte le zone prospicenti la fascia marittima, le aree golenali e<br />
alluvionali, tali da inter<strong>di</strong>re all’interno della cartografia <strong>di</strong> piano, tutte quelle aree che non<br />
rientrano nel centro urbano, così come definito all’interno della legge citata; mantenendo<br />
pertanto, in assenza delle con<strong>di</strong>zioni previste al comma 4 della L.U.R., le limitazioni<br />
all’e<strong>di</strong>ficazione. In particolare si sono risolte le situazioni ravvisate dalla S.U.P. nella fascia<br />
litoranea posta a nord (Località Foro) – posta a sud (Località Bardella) e, lungo la fascia<br />
alluvionale e fluviale del torrente Arielli.<br />
Zone <strong>di</strong> completamento:<br />
Attraverso una rilettura delle aree definite zona B.A. (Borgo Agricolo), B4* in località<br />
Lido Riccio e B4, si sono mantenute solo le osservazioni le cui caratteristiche rimandano al<br />
rispetto del D.M. 1444/68 e, in riferimento a quelle annoverate all’interno del parere S.U.P., si<br />
precisa che:<br />
l’area che in<strong>di</strong>vidua la zona B4* è stata completamente eliminata;<br />
l’osservazione 210 è stata ricondotta a comparto e<strong>di</strong>ficatorio ai sensi dell’art. 26 della<br />
vigente L.U.R.;<br />
l’osservazione 239 è stata mantenuta come zona B3, considerando che la precedente<br />
destinazione del Piano previgente, risultava già zona <strong>di</strong> completamento B6;<br />
l’osservazione 721, si è confermata in quanto, la stessa, rappresenta una spostamento <strong>di</strong><br />
volumetria già assentita da un’area sensibile sotto il profilo ambientale, in altra già<br />
urbanizzata e contigua con destinazione <strong>di</strong>versa da quella agricola.<br />
Zona <strong>di</strong> espansione C:<br />
In riferimento alle modalità attuative delle zone <strong>di</strong> espansione C, previste all’interno del<br />
Nuovo PRG ed al loro sistema <strong>di</strong> attuazione, controdedotto dalla Sup, si esprime quanto <strong>di</strong><br />
seguito:<br />
la zona Torre Mucchia – S. Marco nella parte <strong>di</strong> nuova espansione è stato definito come<br />
ampliamento <strong>di</strong> Piano Particolareggiato esistente, mantenendo così la natura <strong>di</strong> piano<br />
preventivo, mentre è stato confermato il P.P. esistente e vigente nella precedente<br />
pianificazione;<br />
le zone <strong>di</strong> Madonna delle Vasche, S.Andrea e Torre de Pitiis, sono state mo<strong>di</strong>ficate le<br />
schede comparto originariamente adottate come pure quelle derivanti dalle<br />
osservazioni accolte, in Piani <strong>di</strong> Lottizzazione convenzionati <strong>di</strong> natura privata.<br />
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Tale tecnica si giustifica vista la previgente pianificazione già prevedeva il ricorso a<br />
piani preventivi , dettando al loro interno una gerarchizzazione delle attività <strong>di</strong> urbanizzazione<br />
con una <strong>di</strong>stribuzione la cui unitarietà dell’intervento, non faceva risultare equa la ripartizione<br />
prevista; ora, per quanto riguarda le osservazioni in zona C, calate in nuove aree, si è fatto<br />
ricorso al Piano <strong>di</strong> Lottizzazione convenzionato, entrambi <strong>di</strong> natura privata (L.U.R. 18/83<br />
s.m.i. art. 19 seguente) in modo da perseguire l’interesse collettivo circa la intelligente e<br />
sostenibile definizione dell’armatura urbana, delle reti e dei servizi <strong>di</strong> relazione,<br />
dell’approvvigionamento idrico, della sostenibilità energetica (Direttiva 2010/31 EU),<br />
salvaguardando il rapporto tra e<strong>di</strong>ficato e reti viarie in modo da evitare pressione stress e<br />
livello d’inquinamento compatibili.<br />
All’interno dei sub-ambiti C1-C2 e C3 (mai superiori ad un Ha <strong>di</strong> estensione), ad una<br />
<strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> superficie realizzabile, si sono contrapposte modalità d’intervento che<br />
rispecchiano ampiamente lo standard <strong>di</strong> 24 mq/ab. e, ne assicurano la viabilità interna; nel<br />
<strong>di</strong>sposto inserito all’interno delle N.T.A. sono state puntualizzate l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> permeabilità,<br />
tecnologie compatibili atte a limitare le superfici riflettenti, l’inserimento <strong>di</strong> cortine ver<strong>di</strong><br />
perimetrali, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> piantumazione <strong>di</strong> essenze autoctone.<br />
Ai fini del ri<strong>di</strong>mensionamento generale del piano, in linea con quanto suggerito dal<br />
P.T.C.P. <strong>di</strong> Chieti, sia nelle zone B <strong>di</strong> completamento, quanto nelle zone C <strong>di</strong> espansione,<br />
si sono eliminate tutte le osservazioni che riguardano l’implementazione <strong>di</strong> aree :<br />
non contigue a zone esistenti, non a<strong>di</strong>acenti o con urbanizzazioni assenti;<br />
che risultavano in contrasto con i piani sovraor<strong>di</strong>nati : ambientale, geomorfologico ed<br />
idromorfologico, produttivo, stradale o sottoposto a RIR .<br />
Nuclei originari:<br />
La zona A1 costituisce l’area deputata alla valorizzazione storica ed architettonica del<br />
nucleo originario del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, gli interventi rivolti al solo recupero sono inseriti<br />
all’interno del “Piano Particolareggiato <strong>di</strong> Terravecchia”, all’interno del quale il Nuovo PRG<br />
comunale, non ha posto nessun tipo <strong>di</strong> variazione, le osservazioni avanzate dai citta<strong>di</strong>ni<br />
saranno oggetto <strong>di</strong> variante, da re<strong>di</strong>gere successivamente alla pubblicazione del nuovo<br />
P.R.G..<br />
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Per la Città Consolidata definita come A2 confermando la scelta della qualificazione<br />
urbana e della sostenibilità ambientale, gli interventi in essa consentiti, sono rivolti alla<br />
riqualificazione del quartiere nella sua interezza.<br />
Ora, considerato che nel Piano previgente , nella zona A2, era definita da due piani<br />
attuativi <strong>di</strong>stinti: B2b1 e B2b2 e che in zona A2, comprendente la zona <strong>di</strong> C.so Vittorio<br />
Emanuele, fino al margine verso il Porto e, la restante area denominata Terranova, per la sua<br />
struttura fisico-morfologica e nella ridefinizione del suo ruolo virtù <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto all’interno<br />
della L.U.N. (L.1150/42 e s.m.i.) e della L.U.R. (18/83 e s.m.i) relativamente all’impossibilità<br />
da parte del P.R.G., <strong>di</strong> variare le previsioni attuative degli strumenti urbanistici, il P.P. B2b1<br />
risulta ancora vigente, mentre rimangono valide le <strong>di</strong>sposizioni riguardanti la ex B2b2 definita<br />
all’interno delle tavole relative A2.<br />
In particolare: per quanto riguarda l’area interposta tra C.so Vittorio Emanuele e la<br />
Passeggiata Orientale, rimangono valide tutte le <strong>di</strong>sposizioni originariamente assentite<br />
all’interno del Piano previgente (ex B2b1); mentre per la porzione ex B2b2 , che si svolge su<br />
tutta la zona definita come Terranova rimangono valide le nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui agli<br />
elaborati e norme A2.<br />
Si precisa che quanto <strong>di</strong>sposto all’interno della L.U.N. (L.1150/42 e s.m.i.) e della<br />
L.U.R. (18/83 e s.m.i) riguardo all’impossibilità del P.R.G., <strong>di</strong> variare le previsioni<br />
attuative degli strumenti urbanistici pre vigenti, non riguarda le previsioni del pre<br />
vigente Piano Particolareggiato del Quartiere S.Giuseppe che, in quanto decaduto,<br />
è stato ri<strong>di</strong>sciplinato, così come si evince dalla zonizzazione riscontrabile<br />
all’interno delle tavole e dalle norme del Piano.<br />
Zone Turistiche – ricettive:<br />
Il turismo, in relazione all’importanza che assume nell’ambito della economia locale ed<br />
alla sua naturale ricaduta <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to indotto, è stato l’argomento sul quale si sono sviluppate<br />
scelte <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento e impostazione <strong>di</strong>rettamente legati alle varie caratteristiche del<br />
territorio.<br />
Posto che l’attività turistica non <strong>di</strong>pende solo dalle integrazioni intersettoriali, ma anche<br />
e, soprattutto, dai fattori localizzativi, secondo i quali, l’attività si svolge sul territorio; la stessa,<br />
rappresenta, oltre che l’attività maggiormente connessa alle peculiarità dei luoghi (costituente<br />
il fattore <strong>di</strong> formazione della domanda), si lega anche alla presenza <strong>di</strong> strutture ed attività che,<br />
per loro natura, ne costituiscono il supporto.<br />
Quanto sopra per puntualizzare come la valenza turistica <strong>di</strong> un determinato luogo,<br />
definita come “turisticità”, sia rappresentata dalla sintesi dell’insieme costituito da<br />
caratteristiche <strong>di</strong>: attrattività (ambientali – culturali – religiose – enogastronomiche), logistica e<br />
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strutture idonee a sod<strong>di</strong>sfare i fabbisogni del turista; il tutto, nella logica della valorizzazione<br />
delle aree maggiormente vocate, idonee a coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare l’uso delle risorse<br />
esistenti, in relazione alle <strong>di</strong>verse esigenze <strong>di</strong> intervento, sia pubblico che privato, a sostegno<br />
del turismo del territorio.<br />
Considerato lo stu<strong>di</strong>o effettuato dal CRESA - Il turismo in Abruzzo – riferito ai flussi<br />
turistici “emergenti”, il grado <strong>di</strong> turisticità dei Comuni Abruzzesi, rilevati quantitativamente<br />
secondo i criteri dell’ufficialità statistica, all’interno del comune <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, tale grado, è<br />
rappresentato dal gra<strong>di</strong>mento turistico del 14,8 , a confronto con i valori: 100 del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
Alba Adriatica; 41,6 del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Giulianova; 41,2 del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Francavilla; 41,8 del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Vasto; dati che se confrontati con quelli relativi al flusso turistico comunale, a<br />
causa della poca ricettività risultano ben lontani, pur possedendo la città <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, tutti i<br />
requisiti <strong>di</strong> un ottimo grado <strong>di</strong> turisticità adeguata.<br />
Per quanto riguarda la creazione <strong>di</strong> nuove aree a servizio del turismo, il nuovo P.R.G.,<br />
articola varie categorie <strong>di</strong> intervento urbanistico, previo puntuale verifica dell’interferenza dei<br />
vari tipi <strong>di</strong> iniziative F7, con il sistema dei vincoli (idrogeologico, archeologico, paesistico ecc.,<br />
tanto che la sua abilitazione, non può prescindere dall’ottenimento del parere positivo, o nulla<br />
osta, da parte del soggetto istituzionale preposto al singolo livello <strong>di</strong> tutela).<br />
In riferimento agli art. 27-28-31 delle NTA del PTCP prov. <strong>di</strong> Chieti, le previsioni degli<br />
inse<strong>di</strong>amenti turistici, sono orientate sull’utilizzo equilibrato dei tessuti esistenti ( nel centro<br />
città, nelle aree prevalentemente residenziali <strong>di</strong> tipo A e B, in quelle rurali, attraverso la<br />
razionalizzazione ed il recupero del patrimonio esistente), mentre per i contesti <strong>di</strong> nuovo<br />
impianto vengono privilegiati localizzazioni contigue e limitrofe al sistema inse<strong>di</strong>ativo<br />
(istituzione <strong>di</strong> nuovo P.P. località Foro, ampliamento P.P. Torre Mucchia zona San Marco,<br />
zona F7 in località: Riccio - San Donato – Colle Bardella) nella logica <strong>di</strong> un pieno ed equilibrato<br />
utilizzo delle reti inse<strong>di</strong>ative ed infrastrutturali.<br />
Le <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> intervento sono previste come segue :<br />
<strong>di</strong>rettamente (zone prevalentemente residenziali: albergo <strong>di</strong>ffuso – riqualificazione e<br />
recupero del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente),<br />
subor<strong>di</strong>nate alla redazione <strong>di</strong> uno strumento preventivo <strong>di</strong> carattere pubblico (località<br />
Foro - San Marco),<br />
esecutivo <strong>di</strong> natura privata (P.L. zona <strong>di</strong> Madonna delle Vasche – San Andrea - San<br />
Donato, aree dove le modalità <strong>di</strong> attuazione mettono in evidenza, il controllo sulla<br />
qualità delle trasformazioni, sottolineando gli obiettivi e le strategie adottate<br />
dell’Amministrazione in tale settore);<br />
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sistemi <strong>di</strong> compensazione perequativa (ve<strong>di</strong> schede allegate località Riccio, zona <strong>di</strong><br />
Madonna delle Vasche e C/da San Donato) che specificano: l’ambito <strong>di</strong> applicazione,<br />
in<strong>di</strong>viduano gli spazi pubblici, l’esigenza <strong>di</strong> dotazione <strong>di</strong> parcheggi da standard pubblici<br />
e, pertinenziali da prevedere per la specifica funzione oggetto dell’approfon<strong>di</strong>mento.<br />
In particolare, a questo fine, la pianificazione opera:<br />
- per garantire livelli <strong>di</strong> razionalità ed economicità ai processi <strong>di</strong> urbanizzazione;<br />
- per limitare le tendenze <strong>di</strong>spersive dei processi inse<strong>di</strong>ativi .<br />
Ora considerata la complessità della materia e le possibilità <strong>di</strong> sviluppo sottese<br />
all’interno del nuovo P.R.G., l’Amministrazione comunale, visto il suo particolare interesse per<br />
il comparto turistico, dovrà re<strong>di</strong>gere, successivamente alla definitiva pubblicazione del piano,<br />
uno stu<strong>di</strong>o tecnico-economico, apposito, quale compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> inserimenti intersettoriali<br />
nell’attività turistica, che sommate alle particolari pre<strong>di</strong>sposizioni territoriali del comune <strong>di</strong><br />
<strong>Ortona</strong>, costituiranno un valido supporto per il locale settore turistico.<br />
Zone produttive:<br />
Gli in<strong>di</strong>rizzi politico-programmatici hanno fatto emergere la volontà <strong>di</strong> migliorare il<br />
sistema produttivo comunale, da intendere come area "ORTONESE", visto che nell’ultimo<br />
ventennio, il tessuto della piccola e me<strong>di</strong>a impresa locale, si è maggiormente <strong>di</strong>ffusa nei<br />
comuni limitrofi: Arielli – Poggiofiorito – Crecchio –Tollo - Miglianico, fatti verosimilmente<br />
dovuti: alla inesistenza <strong>di</strong> siti ed alle facilitazioni amministrative offerte nelle zone citate.<br />
L’impostazione adottata potrebbe apparire contrad<strong>di</strong>ttoria, tenuto conto che, il sistema<br />
delle attività produttive, non deve avere come riferimento i confini amministrativi <strong>di</strong> un solo<br />
comune e, deve generarsi compatibilmente al sistema delle risorse umane e territoriali del<br />
comprensorio <strong>di</strong> cui fa parte; ma in considerazione della in<strong>di</strong>viduazione territoriale e le<br />
infrastrutture esistenti all’interno del comune <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong> e, considerando che le attività tendono<br />
a localizzarsi dove le infrastrutture ed i servizi funzionano meglio, il progetto <strong>di</strong> piano riflette<br />
attorno ad obiettivi <strong>di</strong> efficienza e competitività, migliorando complessivamente i fattori che<br />
determinano la localizzazione delle imprese nel territorio e, non come mera ripetizione <strong>di</strong><br />
offerta in<strong>di</strong>stinta <strong>di</strong> aree produttive.<br />
Per quanto detto, viste le perplessità evidenziate all’interno del settore produttivo sul<br />
locale futuro del comparto, l’attuazione dell’art.2 del D.P.R. n°447/1998 (in<strong>di</strong>viduazione<br />
all’interno del territorio da parte dei comuni <strong>di</strong> aree produttive) e successive mo<strong>di</strong>fiche ed<br />
integrazioni comma B (strumenti urbanistici in via <strong>di</strong> formazione), la in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> aree<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
18
COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
all’interno dei Piani <strong>di</strong> settore produttivi relativi ( Piano ASI Val Pescara - PIP comune <strong>di</strong><br />
<strong>Ortona</strong>), la <strong>di</strong>sponibilità delle aziende <strong>di</strong> svilupparsi anche in forma propria, hanno condotto<br />
l’Amministrazione comunale a sostenere, anche nella fase delle osservazioni, il rafforzamento<br />
della piccola impresa, che alimentata sostanzialmente dalla economia locale, a più voci, ha<br />
fortemente richiesto nuove aree <strong>di</strong> intervento.<br />
Ora, i ritar<strong>di</strong> nella realizzazione <strong>di</strong> alcune infrastrutture, da parte del Consorzio Asi Val<br />
Pescara, dovute alla poca attenzione riservata al territorio Ortonese, l’avvenuto ascolto delle<br />
categorie interessate durante gli incontri pubblici, avvenuti nel corso <strong>di</strong> formazione del Piano e<br />
prima della sua adozione, l’ubicazione eccellente del comune <strong>di</strong> ortona rispetto agli assi viari,<br />
la presenza del porto regionale, la richiesta concreta <strong>di</strong> nuove aree produttive previo<br />
attuazione <strong>di</strong> varianti specifiche (istanze palesi a tutti gli Enti interessati al comparto produttivo<br />
che, per pur per aspetti e competenze <strong>di</strong>verse, hanno partecipato dal 1998 ad oggi alle tante<br />
conferenze <strong>di</strong> servizio avutesi per il cambio <strong>di</strong> destinazione delle aree), unite alla forte<br />
terzializzazione in atto ed al forte incremento del settore dei servizi, hanno in<strong>di</strong>rizzato verso un<br />
programma pianificatorio <strong>di</strong>namico, che si è espresso attraverso la creazione <strong>di</strong> P.L. <strong>di</strong> natura<br />
privata, quale ampliamento della zona PIP esistete e, <strong>di</strong> schede <strong>di</strong> intervento, all’interno <strong>di</strong><br />
zone che rispecchiano i requisiti ritenuti necessari, quali:<br />
la conformità con gli strumenti <strong>di</strong> Pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata paesaggistica e<br />
urbanistica (PRP, PTPC, PAI, etc.);<br />
il rischio <strong>di</strong> esondabilità e rischio frane;<br />
la sensibilità ambientale relativa ai possibili fattori inquinanti anche con riferimento<br />
all’art. 14 del D.Lgs. n. 934/1999 "Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 98/82/CE relativa al<br />
controllo dei pericoli <strong>di</strong> incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze<br />
pericolose;<br />
la compatibilità con il territorio urbanizzato circostante in termini <strong>di</strong> facilità <strong>di</strong><br />
collegamento e del raccordo con gli impianti a rete;<br />
la concomitanza con aree già previste a tali scopi dalle precedenti pianificazioni, la<br />
presenza <strong>di</strong> infrastrutture esistenti e comunque adeguate a sostenere il nuovo<br />
carico previsto con la riproposizione degli in<strong>di</strong>ci urbanistico-e<strong>di</strong>lizi già previsti in<br />
aree attigue;<br />
elementi <strong>di</strong> legge (Regione Abruzzo, L.R. 29 luglio 2011, n. 23) che giustificano ampliamente<br />
la scelte delle aree destinate a tale uso e, sicuramente ne mettono in evidenza le analisi a loro<br />
sostegno, visto che anche all’interno P.T.A.P. si fa cenno <strong>di</strong> dotare il Comprensorio Ortonese<br />
<strong>di</strong> nuove aree produttive.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
La tecnica attuativa, applicata nell’ampliamento delle aree produttive comunali<br />
(Ampliamento Zona P.I.P. località Tamarete) fa ricorso al Piano <strong>di</strong> Lottizzazione convenzionato<br />
<strong>di</strong> natura privata (L.U.R. 18/83 s.m.i. art. 19 seguente) in modo da perseguire l’interesse<br />
collettivo circa la intelligente e sostenibile definizione, delle reti e dei servizi <strong>di</strong> relazione,<br />
dell’approvvigionamento idrico, della sostenibilità energetica (Direttiva 2010/31 EU),<br />
salvaguardando il rapporto tra aree produttive e reti viarie, in modo da evitare pressione stress<br />
e livello d’inquinamento compatibili.<br />
Inoltre, per sviluppare e permettere la crescita in<strong>di</strong>viduale delle piccole aziende, in<br />
alcune zone si è fatto ricorso al comparto, attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> schede d’ambito<br />
specifiche che attraverso il convenzionamento ne determinano le inderogabili dotazioni <strong>di</strong><br />
standard; tale modalità <strong>di</strong> attuazione, permetterà <strong>di</strong> emergere anche a quelle attività impegnate<br />
nel settore dei servizi e del commercio all’ingrosso (riguardante soprattutto la propria<br />
produzione), confermando quanto rilevabile statisticamente a livello regionale ed in particolare<br />
sul territorio costiero, come analizzato e specificato all’interno del P.T.A.P. della Provincia <strong>di</strong><br />
Chieti.<br />
In riferimento alla sottolineata mancanza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina che regoli la definizione <strong>di</strong><br />
“un’area ecologicamente attrezzata”, quale luogo <strong>di</strong> riferimento e conferimento per lo<br />
smaltimento dei rifiuti prodotti all’interno delle aree produttive, si procederà alla sua istituzione<br />
e realizzazione, successivamente, secondo quanto deliberato dalla Regione Abruzzo, L.R. 29<br />
luglio 2011, n. 23. (“Rior<strong>di</strong>no delle funzioni in materia <strong>di</strong> aree produttive”, entrata in vigore il 13 agosto<br />
2011, con la quale la regione ha istituito l'Azienda Regionale delle Aree Produttive, Ente Pubblico<br />
Economico, denominata ARAP, che svolge le attività finalizzate a favorire lo sviluppo e la valorizzazione<br />
delle aree produttive e altre attività delegate da altri Enti in coerenza con la programmazione regionale,<br />
nelle attuali aree <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong>retta dei Consorzi per lo sviluppo industriale esistente o, anche nelle altre<br />
aree destinate ad attività produttive previa intesa con i Comuni) attraverso:<br />
- un unico sistema <strong>di</strong> ecogestione ambientale, già istituito ed operante nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>,<br />
con riferimento alla normativa ISO 14001,<br />
- il sistema comunitario <strong>di</strong> cui al regolamento CEE,<br />
- oppure, nel caso il <strong>Comune</strong> lo ritenesse opportuno, delegando per la sua creazione l’ARAP,<br />
in tutti i casi, producendo in seguito, formale istanza, alla Regione Abruzzo per l’assenso ed il<br />
conseguente riconoscimento <strong>di</strong> tali aree secondo la “Deliberazione G.R. 10 ottobre 2003 n.<br />
1122 - D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 - D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447 come mo<strong>di</strong>ficato dal<br />
D.P.R. 31 marzo 2000, n. 440: Definizione della <strong>di</strong>sciplina delle “Aree ecologicamente<br />
attrezzate” B.U. Abruzzo 11 giugno 2004, n. 16“ in esecuzione dei criteri definiti dalla Regione.<br />
Per quanto riguarda il recupero del patrimonio produttivo esistente, peraltro sia a livello<br />
comunale quanto all’interno del Piano degli interventi produttivi <strong>di</strong> elezione comunale “PIP”,<br />
inesistente, si ritiene che tale sensibilità pianificatoria, debba essere rivolta agli immobili inseriti<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
all’interno dell’ASI, dove il PRG comunale non ha competenza; ciò nonostante, all’interno delle<br />
NTA si fa cenno ai depositi costieri Agip, attualmente <strong>di</strong>smessi, in<strong>di</strong>rizzando verso interventi <strong>di</strong><br />
mitigazione e ricomposizione del paesaggio, dove la qualità architettonica e le destinazioni<br />
d’uso faranno capo a progettualità da approvare sia dagli Organi competenti quanto dal<br />
Consiglio comunale.<br />
A precisazione <strong>di</strong> quanto temuto dal SUP Provinciale, in riferimento all’art.57 delle<br />
N.T.A. del nuovo P.R.G. dove si evidenzia che le “previsioni <strong>di</strong> Piano potrebbero consentire<br />
ulteriori incrementi alle attività commerciali riconducibili alla me<strong>di</strong>a e grande <strong>di</strong>stribuzione,<br />
<strong>di</strong>sciplinate da specifiche normative…. avulse da una contestualizzazione che gratifichi<br />
l’armatura urbana e territoriale “si precisa che l’Amministrazione comunale prima<br />
dell’approvazione del nuovo P.R.G. comunale ha delibertao, in ottemperanza della Legge<br />
Regionale n°11/2008 “Norme in materia <strong>di</strong> commercio”, un piano specifico, dove in<br />
ottemperanza <strong>di</strong> quanto legiferato, ha <strong>di</strong>stribuito sul territorio tali attività, con ogni dettaglio<br />
operativo, compreso lo standard come per legge .<br />
All’interno delle nuove tavole, è stata verificata la coerenza con la perimetrazione del<br />
PRG consortile, come richiesto in Conferenza <strong>di</strong> Servizi, dallo stesso Consorzio ASI Val<br />
Pescara e come sottolineato dalla SUP <strong>di</strong> Chieti, mentre per quanto riguarda l’adeguamento<br />
della stessa area, all’intervenuta L.R.23/2011, non si ritiene compito riservato a questa<br />
pianificazione.<br />
Nelle norme <strong>di</strong> attuazione delle aree produttive, vengono puntualizzate, in sede <strong>di</strong><br />
convenzione.<br />
Nel nuovo P.R.G. si sono affrontate anche le problematiche riguardanti le attività<br />
soggette a normativa “SEVESO” (D.L. 334/99 e s.m.i.) in materia <strong>di</strong> pianificazione,<br />
relativamente alle zone interessate da stabilimenti a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante RIR, in<br />
ottemperanza dell’art.4 del D.M. LL.PP. del 9/05/2001.<br />
Per quanto detto si è proceduto alla perimetrazione <strong>di</strong> due zone particolarmente<br />
sensibili al problema : il Centro ENI , in località Madonna delle Vasche - San Pietro e, la<br />
<strong>di</strong>stilleria D’Auria, ubicata in Villa Caldari; in entrambi i casi si sono evidenziate<br />
all’interno della cartografia le realtà produttive <strong>di</strong> cui si parla, <strong>di</strong>fferenziando con colori<br />
<strong>di</strong>versi le fasce <strong>di</strong> rischio e l’interferenza con le attività e<strong>di</strong>lizie da esse prodotte, inoltre<br />
chiarite all’interno delle N.T.A. con tutti i dettagli relativi.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
Ulteriori elementi da considerare:<br />
In riferimento a quanto in<strong>di</strong>cato all’interno del parere: ASL. 02 - Dipartimento Igiene e<br />
Sanità Pubblica, si precisa quanto segue:<br />
a)<br />
1. per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> fitofarmaci si fa espresso riferimento a quanto stabilito in materia dalla<br />
Regione Abruzzo “Deliberazione G.R. 8 novembre 2002, n. 907: D.P.R. 23 aprile 2001,<br />
n. 290. “Regolamento <strong>di</strong> semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> autorizzazione alla<br />
produzione, all'immissione in commercio e alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti fitosanitari e relativi<br />
coa<strong>di</strong>uvanti: norme regionali attuative delle <strong>di</strong>scipline regolamentari nazionali B.U.<br />
Abruzzo 31 gennaio 2003, n. 3.”<br />
2. ai fini dell’art. 11 R.L. 45/04 ed in considerazione dei <strong>di</strong>vieti localizzativi <strong>di</strong> cui all’art.12<br />
comma della stessa legge, si evidenzia che all’interno delle tavole sono stati in<strong>di</strong>viduati i<br />
siti riguardanti gli impianti fissi <strong>di</strong> telefonia mobile, si precisa inoltre che<br />
l’Amministrazione Comunale ha dato mandato all’Ufficio Tecnico <strong>di</strong> provvedere allo<br />
stu<strong>di</strong>o ed alla redazione <strong>di</strong> un piano specifico.<br />
3. All’interno delle tavole quanto nelle N.T.A., sono state messe in evidenza, così come<br />
richiesto dalla ASL quanto da VV.FF., l’in<strong>di</strong>viduazione delle aree <strong>di</strong> danno relative alle<br />
attività soggette a normativa Seveso, ai sensi D.L. 334/99 e s.m.i art.15 c.4, redatto a<br />
cura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in ottemperanza<br />
<strong>di</strong> cui alla scheda “Stabilimenti a rischio <strong>di</strong> incidenti rilevanti R.I.R.”– allegato 4.<br />
4. All’interno delle N.T.A. è stato prescritto che per le nuove costruzioni in aree D2, in<br />
a<strong>di</strong>acenza delle zone residenziali <strong>di</strong> completamento e <strong>di</strong> espansione (B e C), all’interno<br />
della convenzione da stipulare con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, dovrà essere contemplata la<br />
realizzazione <strong>di</strong> una fascia <strong>di</strong> verde che costituirà protezione in materia <strong>di</strong> inquinamento<br />
acustico; mentre per le zone D1 si esplicito riferimento all’art. 16 delle N.T.A. del vigente<br />
Piano Regolatore Territoriale del Consorzio per l’Area <strong>di</strong> Sviluppo Industriale Val<br />
Pescara. Si precisa che, il P.I.P. vigente (località Tamarete), non è stato variato in<br />
quanto non sono consentite mo<strong>di</strong>fiche da parte del P.R.G., alle previsioni attuative degli<br />
strumenti urbanistici vigenti.<br />
5. Riferimento N.T.A. del Nuovo P.R.G.:<br />
a) All’art. 5 sono state eliminate le definizioni <strong>di</strong> piano interrato e seminterrato in<br />
quanto <strong>di</strong>sciplinate dagli art. 41 e 42 delle R.E.C.;<br />
b) All’interno dell’art. 27, Zona FM1.3 è stata eliminata la destinazione U2.14;<br />
c) All’interno dell’art. 41 zona F4 – Aree cimiteriale, sono state mo<strong>di</strong>ficati i commi<br />
41.03 e 41.04;<br />
d) All’art. 44 bis 2, è stata mantenuta la formulazione originaria, fino alla definizione <strong>di</strong><br />
una Legge Regionale che ne <strong>di</strong>sciplinerà l’attuazione con norme <strong>di</strong> dettaglio.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
b)<br />
Il nuovo P.R.G. all’interno delle zone C proposte, ripercorre le linee della Piano<br />
previgente, misurandosi con esso, sulla scorta <strong>di</strong> un sufficiente realismo che, mentre permette<br />
il raggiungimento <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno praticabile, a mezzo <strong>di</strong> contenute espansioni, nel caso del<br />
Piano <strong>di</strong> Lottizzazione convenzionato <strong>di</strong> natura privata, propone, nuove tecniche attuative,<br />
capaci <strong>di</strong> garantire insieme all’equità delle scelte e<strong>di</strong>lizie, la concreta realizzazione dei pubblici<br />
interessi.<br />
Tali scelte strategiche, all’insegna della riqualificazione e sostenibilità ambientale, al <strong>di</strong><br />
là <strong>di</strong> ogni affermazione teorica, è rappresentata dal fatto che, 4/5 delle nuove previsioni,<br />
riguardano aree già interessate dalla vecchia <strong>di</strong>sciplina urbanistica o da tessuti urbani<br />
esistenti, in molti casi non utilizzate; quanto detto è confermato dall’approccio urbanistico, che<br />
sostituisce lo zoning nell’accezione più teorica per il quale, nonostante la sua larghissima<br />
fortuna, l'esperienza, si è <strong>di</strong>mostrato strumento imperfetto, in quanto, resta una tecnica che ha<br />
il limite <strong>di</strong> accettare e ra<strong>di</strong>calizzare la tendenza alla settorializzazione propria della società<br />
contemporanea, con l’utilizzo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina oggettiva concepita per tessuti urbani: ambiti <strong>di</strong><br />
conservazione e nuovo impianto e, sistemi urbani: armatura urbana e territoriale.<br />
c)<br />
Mantenendo fermo il presupposto del costo nullo per l’attuazione della nuova<br />
pianificazione, nei confronti della collettività, il <strong>di</strong>segno delle zone <strong>di</strong> espansione si è espresso<br />
attraverso la redazione <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Lottizzazione convenzionato <strong>di</strong> natura privata oppure,<br />
come in alcuni casi minimali, attraverso la tecnica del Comparto e<strong>di</strong>ficatorio, espresso da<br />
schede specifiche volte a dettagliare le scelte inse<strong>di</strong>ative, fissandone i limiti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità le<br />
specifiche destinazioni d’uso consentite, nonché le quantità <strong>di</strong> spazi ed attrezzature pubbliche,<br />
da realizzare secondo i limiti <strong>di</strong> 24 mq/ab, nel rispetto degli standard urbanistici <strong>di</strong> cui al D.M.<br />
1444/68, a carico dei privati.<br />
Le <strong>di</strong>fferenzazioni sopra espresse, si traducono in scelte progettuali tali da<br />
prefigurare in modo organico gli assetti inse<strong>di</strong>ativi previsti, interponendo un serio controllo<br />
nell’ambito territoriale interessato; nel caso nel caso del P.L. la scala urbana assume<br />
contenuto stringente, riferito ad un processo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione collegato ad uno <strong>di</strong><br />
urbanizzazione, derivante da un’azione <strong>di</strong> governance del territorio amministrato da<br />
convenzionare - mentre l’utilizzo del comparto conduce dalla scala urbana <strong>di</strong> dettaglio a quella<br />
e<strong>di</strong>lizia, passando attraverso urbanizzazioni specifiche, inserite all’interno delle schede<br />
relative, da convenzionare sulla base <strong>di</strong> criteri economici che favoriscono la presenza <strong>di</strong><br />
servizi; in altre parole, una tecnica che si rivolge al citta<strong>di</strong>no e, proprio per questa sua<br />
caratteristica, intende adeguare in modo compatibile, il suo ambiente fisico e, le sue<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
necessità, attraverso costi <strong>di</strong> attuazione limitati, misurandosi con l'efficacia e l'efficienza della<br />
risorse <strong>di</strong>sponibili.<br />
Dimensionamento e standard :<br />
Nella prassi urbanistica, il lavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento del piano, è sempre stato visto ,<br />
come l’elemento preponderante dell’atto pianificatorio, avente carattere socio-economico<br />
prevalente, analizzato nel periodo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dello strumento pianificatorio ed attenuato da<br />
standard e vincoli <strong>di</strong> carattere ambientale.<br />
Il criterio posto alla base del presente Piano è che, il <strong>di</strong>mensionamento delle<br />
trasformazioni ammesse, non <strong>di</strong>scende solo dal carico del fabbisogno per un arco temporale<br />
definito, ma rappresenta il carico sostenibile per quel territorio, in riferimento : - agli obiettivi <strong>di</strong><br />
sviluppo - al grado delle risorse <strong>di</strong>sponibili e/o attivabili - attraverso trasformazioni coerenti con<br />
la <strong>di</strong>sciplina generale - con l’identità dei luoghi - con i caratteri del tessuto e<strong>di</strong>lizio - con la tutela<br />
dell’ambiente, geomorfologica e del paesaggio.<br />
Facendo particolare riferimento alle considerazioni quantitative costituenti i pesi<br />
inse<strong>di</strong>ativi, così come si evince dal Parere della SUP, dove all’interno del Nuovo P.R.G., si<br />
accusa un aumento dell’incremento del patrimonio e<strong>di</strong>lizio, doppio <strong>di</strong> quello previsto<br />
all’interno del P.T.C.P. <strong>di</strong> Chieti, che prevede, per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, una crescita<br />
equivalente al 10%, comma 4 art. 56, effettuando i conteggi delle superfici utili rimaste<br />
nelle zone <strong>di</strong> completamento B4, residuali nella zone B.A. (Borghi Agricoli), aggiunte a<br />
quelle delle Zone <strong>di</strong> Espansione C ( perché contigue a zone esistenti, con urbanizzazioni<br />
presenti, che non risultano in contrasto con i piani sovraor<strong>di</strong>nati sia <strong>di</strong> tipo ambientale,<br />
geomorfologico ed idromorfologico, produttivo, stradale o sottoposto a RIR), oltre alle<br />
osservazioni rimaste dopo l’eliminazione <strong>di</strong> quelle ritenute non aderenti e/o non con<strong>di</strong>vise<br />
all’interno della pluralità dei pareri espressi in conferenza dei servizi, sia in termine <strong>di</strong><br />
assetto territoriale ed ambientale che <strong>di</strong> regime normativo (tanto da costituire una incisiva<br />
rivisitazione e naturale sottrazione <strong>di</strong> superfici anche originariamente assentite), si è<br />
determinato un sostanziale riallineamento al suddetto P.T.C.P.<br />
Da tali incisive mo<strong>di</strong>fiche e sensibili stralci sono scaturite chiare mo<strong>di</strong>fiche<br />
cartografiche e normative che hanno avvicinato l’incremento del patrimonio e<strong>di</strong>lizio,<br />
presente e previsto, in relazione al richiamato parere SUP, volto al rispetto della normativa<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
24
COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
vigente; permettendo inoltre, un adeguamento globale del Piano, al comma 5 art. 4 del<br />
D.M. 1444/68 circa la dotazione minima <strong>di</strong> 24 mq/ab..<br />
Stante quanto sopra, in calce alla presente, è stata riportata l’effettiva capacità<br />
inse<strong>di</strong>ativa che il Piano determina, anche se teorica, collegata alla dotazione <strong>di</strong> standard<br />
analizzati secondo il citato D.M. 1444/68 ( ve<strong>di</strong> tabella A “Bilancio Urbanistico”<br />
allegato in calce alla presente).<br />
Pareri:<br />
Il piano al suo interno ha recepito così come affermato nelle statuizioni <strong>di</strong> cui alla<br />
Delibera Consigliare n°116 del 9.11.2010, i pareri espressi dagli organi competenti i vincoli o<br />
le limitazioni d’uso del suolo esistente nel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>.<br />
Rispetto cimiteriale:<br />
In applicazione della fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale, nonché degli interventi compatibili con<br />
tale zona, all’interno delle N.T.A. e della cartografia <strong>di</strong> Piano sono state richiamate e recepite<br />
le osservazioni formulate all’interno del Parere ASL n° 576/2011.<br />
Osservazioni:<br />
All’interno del Nuovo P.R.G. del comune <strong>di</strong> <strong>Ortona</strong>, così come già accennato, sono<br />
state rivisitate tutte le formulazioni e suggerimenti degli Enti che hanno partecipato alla<br />
Conferenza dei Servizi, compreso gli organi competenti i vincoli quali i pareri espressi: - dalla<br />
Direzione Territorio e Parchi del 14.09.2011 prot. 7702 BN 69058 riguardante in particolare<br />
l’art. 80 della L.U.R. -18/83 e s.m.i. del testo in vigore, dal Servizio Genio Civile Regionale<br />
dell’8.11.2011 prot. 228091, riguardante le osservazioni controdedotte, sottoposte a Vincolo<br />
Idrogeologico.<br />
Norme Tecniche d’Attuazione:<br />
Come sopra più volte affermato, le N.T.A. del Nuovo P.R.G., sono state pienamente<br />
riportate alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alle leggi in materia alle quali sono sottoposte ed ai contenuti<br />
del Parere SUP, in particolare:<br />
a) le zone <strong>di</strong> espansione e produttive si sono riallineate, agli art. 16 -17 della vigente<br />
L.U.R. -18/83 e s.m.i.<br />
b) tutta la documentazione inerente il Nuovo P.R.G. come già espresso all’interno<br />
della presente, si è allineato alle prescrizioni degli Enti contenute nei pareri espressi<br />
in Conferenza dei Servizi:<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
25
COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
- osservanza delle fasce <strong>di</strong> rispetto lungo gli assi viari <strong>di</strong>visi per tipo, valutate<br />
secondo la delimitazione del centro abitato ai sensi della Circolare del Ministero dei<br />
Lavori Pubblici n° 6709 del 1997;<br />
- dotazione a standard in riferimento agli usi proposti (commerciale, turistico –<br />
ricettivo, alberghiero, servizi ecc) D.M. 1444/68, L.R. n°11/2008, L.R. n° 16 /2003<br />
ecc.;<br />
- attuazione del comparto e<strong>di</strong>lizio ove effettivamente applicabile, con sostituzione <strong>di</strong><br />
strumenti urbanistici preventivi;<br />
- inserimento all’interno delle N.T.A. <strong>di</strong> una norma specifica riguardante il costante<br />
monitoraggio circa lo stato <strong>di</strong> attuazione del Piano, con specifici bilanci urbanistici<br />
da effettuarsi con cadenza annuale, tali da essere coniugati ai piani e programmi<br />
economici ed alle eventuali valorizzazioni delle proprietà pubbliche dell’Ente<br />
Comunale, considerando l’esecuzione della presente norma comportamentale<br />
<strong>di</strong>rettamente legata al processo <strong>di</strong> informatizzazione generale del Piano; oltre<br />
all’adeguamento delle vigenti <strong>di</strong>sposizioni in materia ed in particolare D.P.R.<br />
380/2001, D.P.R. 327/2001, D.L. n° 192/2005, D.P.R. n°59/2009 e L.R. n°28/2011<br />
riguardante la sicurezza degli e<strong>di</strong>fici.<br />
c) Si precisa inoltre che all’interno dell’articolato normativo sono stati adeguati gli<br />
articoli secondo i suggerimenti del parere SUP dell’11.11.2011 prot. 62353.<br />
Le nuove tavole prodotte e le relative N.T.A., in ossequio <strong>di</strong> quanto stabilito<br />
all’interno della deliberazione <strong>di</strong> approvazione del P.R.G. n°76 in data 21 novembre<br />
2011 sono state adeguate secondo quanto stabilito all’interno della Conferenza dei<br />
Servizi, unitamente al parere del Settore Urbanistico della Provincia <strong>di</strong> Chieti,<br />
precisando che, il recepimento della deliberazione consiliare n.76 dell’ 21 novembre<br />
2011, avente ad oggetto: "Progetto <strong>di</strong> Piano regolatore approvazione" ha comportato un<br />
incisivo e complesso adeguamento degli elaborati tecnici <strong>di</strong> PRG, resta inteso che nel<br />
caso <strong>di</strong> mancata rispondenza degli elaborati grafici e normativi come mo<strong>di</strong>ficati in<br />
aderenza alle prescrizioni <strong>di</strong> cui alla citata deliberazione consiliare, queste ultime<br />
sempre prevalgono ai fini della corretta attuazione dello strumento urbanistico.<br />
Concludendo, si ritiene <strong>di</strong> aver recepito, nel nuovo P.R.G., all’insegna <strong>di</strong> un<br />
processo <strong>di</strong> adeguamento e miglioramento dell’assetto del territorio comunale, lo<br />
spirito e il dettato delle scelte pianificatorie sovraor<strong>di</strong>nate, non stravolgendole, ma<br />
allineandole alle esigenze richieste dalla comunità ortonese che, attivamente, ha<br />
partecipato al perfezionamento dello strumento <strong>di</strong> pianificazione comunale.<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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COMUNE DI ORTONA ( prov. <strong>di</strong> CHIETI )<br />
NUOVO PIANO REGOLATORE GENERALE<br />
Relazione finale a seguito della delibera <strong>di</strong> approvazione n°76 del 21.11.2011<br />
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