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Comunità in ascolto - Coccaglio

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Periodico della comunità parrocchiale di <strong>Coccaglio</strong> - Maggio 2012 - n° 3/57


Editoriale<br />

periodico della <strong>Comunità</strong> parrocchiale<br />

di <strong>Coccaglio</strong><br />

Autorizzazione del Tribunale di Brescia<br />

n° 26/2007 dell’8 settembre 2004<br />

Maggio 2012 - n° 3/57<br />

La matt<strong>in</strong>a del Giovedì santo,<br />

durante la Messa crismale,<br />

il Vescovo ha annunciato<br />

le date del S<strong>in</strong>odo: le sedute<br />

avranno luogo nei primi giorni<br />

di dicembre. Abbiamo così un<br />

riferimento concreto per il nostro<br />

camm<strong>in</strong>o di Chiesa bresciana.<br />

Affidiamo allo Spirito<br />

del Signore la parte che rimane<br />

da compiere e la celebrazione<br />

stessa del S<strong>in</strong>odo, aff<strong>in</strong>ché<br />

rappresenti un’occasione per<br />

manifestarci al mondo come<br />

Chiesa che camm<strong>in</strong>a, che affronta<br />

le sfide delle nuove circostanze<br />

storiche att<strong>in</strong>gendo<br />

alla forza sempre nuova del<br />

Vangelo. Accanto all’<strong>in</strong>tercessione<br />

di Maria, <strong>in</strong>vochiamo<br />

quella dei Patroni della Diocesi: i santi martiri Faust<strong>in</strong>o e Giovita e i santi<br />

padri Filastrio e Gaudenzio.<br />

La Pentecoste ci traghetta dalla conclusione delle normali attività pastorali<br />

al periodo estivo, tutt’altro che privo diimpegni, specie per l’Oratorio,<br />

don Fabrizio, gli educatori e collaboratori e per i fruitori delle attività estive,<br />

che quest’anno si arricchiscono di una nuova proposta, che salutiamo<br />

con piacere. A tutti l’augurio di un impegno sereno e fruttuoso, anche<br />

se non manceranno le fatiche.<br />

Queste considerazioni completano quanto scritto a pag. 5, a cui rimando.<br />

Buona lettura. dG<br />

Per i collaboratori de “La vecchia Pieve”<br />

2<br />

Direttore responsabile<br />

sac. Giuseppe Mensi<br />

Direttore<br />

sac. Giovanni Gritti<br />

Logo<br />

Ugo Capretti<br />

Correzione delle bozze<br />

Rosa Cucchi<br />

Si r<strong>in</strong>grazia il gruppo di persone che<br />

provvedono alla distribuzione<br />

ABBONAMENTO 2012<br />

ord<strong>in</strong>ario € 14,00<br />

sostenitore € 30,00<br />

benemerito, quanto si desidera oltre la<br />

somma <strong>in</strong>dicata per il “sostenitore”<br />

una copia € 2,80<br />

Per spedizione postale aggiungere per<br />

l’Italia € 10,00<br />

per l’estero € 12,00<br />

In caso di mancato recapito postale, si<br />

prega di telefonare (v. numeri a pag. 51),<br />

oppure scrivere:<br />

Alla Redazione de<br />

“La vecchia Pieve”<br />

p.za L. Marenzio, 22f<br />

25030 <strong>Coccaglio</strong> BS<br />

oppure <strong>in</strong>viare messaggio di posta elettronica<br />

a pieve@coccaglio.com<br />

Non possiamo dare conto di responsabilità<br />

che competono al servizio postale.<br />

Per i residenti, qualora a causa di qualche<br />

disguido il bollett<strong>in</strong>o non venisse recapitato,<br />

rimane opportuno effettuare la<br />

segnalazione come sopra <strong>in</strong>dicato, ma<br />

è anche possibile recuperare il numero<br />

mancante ritirandolo <strong>in</strong> sacrestia o <strong>in</strong><br />

fondo alla chiesa.<br />

- Il prossimo numero uscirà l’8 luglio. Gli articoli, <strong>in</strong> corpo 12 e formato .doc, su dischetto o, preferibilmente, all’<strong>in</strong>dirizzo<br />

di posta elettronica (v. sotto), devono pervenire entro il 18 giugno. Non rispondiamo della mancata pubblicazione degli<br />

articoli che perverranno oltre tale data. Gli scritti, comprese lo spazio per le immag<strong>in</strong>i, non devono sopravanzare le due pag<strong>in</strong>e.<br />

La Redazione non è tenuta a dare giustificazione degli articoli che ritiene opportuno non pubblicare o, all’occorrenza,<br />

modificare. Vengono pubblicati scritti che siano almeno frutto di una rielaborazione personale da parte di chi li presenta.<br />

- Le immag<strong>in</strong>i vanno presentate nel formato <strong>in</strong>formatico loro proprio, non <strong>in</strong>corporate nei documenti di testo.<br />

- Il materiale <strong>in</strong>formatico, fotografico o di altro tipo consegnato per la pubblicazione va ritirato nell’ufficio parrocchiale<br />

entro 10 giorni dalla pubblicazione; il mancato ritiro verrà <strong>in</strong>teso come autorizzazione alla cest<strong>in</strong>atura.<br />

Recapito degli articoli: p.za Marenzio 22f (canonica o sacrestia-ufficio parrocchiale) - pieve@coccaglio.com


Editoriale<br />

PER ESSERE “PASTA NUOVA”,<br />

PLASMATI DALLO SPIRITO<br />

a cura di dG<br />

I quasi cento giorni che vanno dal Mercoledì delle Ceneri alla Pentecoste, sono un periodo particolare di grazia<br />

e, pur dist<strong>in</strong>ti nei due Tempi liturgici di Quaresima e di Pasqua, sono tutt’uno. Le <strong>in</strong>dicazioni offerte ai<br />

credenti dal Papa nel messaggio per la Quaresima, ci dicono qualcosa che illum<strong>in</strong>a anche il tempo di Pasqua e<br />

quale grazia dobbiamo chiedere ancora più <strong>in</strong>tensamente allo Spirito Santo, attraverso l’<strong>in</strong>tercessione di Maria,<br />

<strong>in</strong> prossimità delle solennità che concludono il grande arco dei suddetti cento giorni: l’Ascensione e la Pentecoste.<br />

S. Paolo, <strong>in</strong> una delle letture del giorno di Pasqua, ci ha detto: «Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché<br />

siete azzimi. E <strong>in</strong>fatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!» (1Cor. 5, 7). La Quaresima è stata il tempo per togliere il<br />

lievito vecchio, il Tempo di Pasqua ci vede impegnati a conservare la novità di vita che con la grazia dello Spirito,<br />

abbiamo acquisito e a manifestarla, testimoniandola. Il XXV della nostra Charitas rende ancor più attuali le riflessioni<br />

che seguono.<br />

Un aspetto di questo essere “pasta nuova” ci è stato <strong>in</strong>dicato dal<br />

Papa nel suo commento a questo breve passo: «Prestiamo attenzione<br />

gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone»<br />

(Eb10,24).<br />

L’<strong>in</strong>vito a prestare attenzione è spiegato dal Papa come “senso di responsabilità<br />

verso il fratello”.<br />

«Fare attenzione»: secondo il verbo greco usato dall’Autore, significa<br />

“osservare bene, essere attenti, guardare con consapevolezza, accorgersi di<br />

una realtà”. Siamo qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>vitati “a fissare lo sguardo sull’altro, prima<br />

di tutto su Gesù, e ad essere attenti gli uni verso gli altri, a non mostrarci<br />

estranei, <strong>in</strong>differenti alla sorte dei fratelli”. Che “pasta nuova” saremmo,<br />

sennò?<br />

Il lievito vecchio cont<strong>in</strong>ua, però, a fermentare: “Spesso - osserva il Papa - prevale l’atteggiamento contrario: l’<strong>in</strong>differenza,<br />

il dis<strong>in</strong>teresse, che nascono dall’egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la «sfera privata»”. Perciò anche oggi risuona<br />

con forza la voce del Signore che “chiama ognuno di noi a prendersi cura dell’altro”: anche questo è vivere la fede <strong>in</strong><br />

Cristo risorto, camm<strong>in</strong>are nella vita nuova battesimale (Rm. 6, 4) secondo lo Spirito che <strong>in</strong> noi grida «Abbà, Padre!»<br />

(Rm. 8, 15). E il Padre “ci chiede di essere «custodi» dei nostri fratelli (cfr Gen. 4, 9), di <strong>in</strong>staurare relazioni caratterizzate da<br />

premura reciproca, da attenzione al bene dell’altro e a tutto il suo bene. Il grande comandamento dell’amore del prossimo esige e<br />

sollecita la consapevolezza di avere una responsabilità verso chi, come me, è<br />

creatura e figlio di Dio: l’essere fratelli <strong>in</strong> umanità e, <strong>in</strong> molti casi, anche nella<br />

fede, deve portarci a vedere nell’altro un vero alter ego, amato <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />

dal Signore”. Ciò “ vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità. La Sacra<br />

Scrittura mette <strong>in</strong> guardia dal pericolo di avere il cuore <strong>in</strong>durito da una sorta<br />

di «anestesia spirituale» che rende ciechi alle sofferenze altrui”.<br />

Si tratta di una consegna impegnativa, che il Papa ci comunica<br />

con l<strong>in</strong>guaggio chiaro: la vita cristiana non sta senza questo atteggiamento,<br />

così come essa non può sussistere senza fedeltà all’Eucaristia<br />

celebrata nella Pasqua settimanale. Proprio all’Eucaristia Benedetto XVI fa riferimento per dare ulteriore<br />

fondamento alla sua esortazione: “I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l’Eucaristia, vivono <strong>in</strong> una comunione che li<br />

lega gli uni agli altri come membra di un solo corpo. Ciò significa che l’altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguardano<br />

la mia vita e la mia salvezza […]. La nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia<br />

le opere di amore hanno anche una dimensione sociale”.<br />

3


Editoriale<br />

Il Papa, nel passaggio citato più sopra ci parla di “attenzione al bene dell’altro” e poi precisa: “a tutto il suo bene” e<br />

spiega: “L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale”. A<br />

tale proposito, il Papa sottol<strong>in</strong>ea un aspetto particolare del «prestare attenzione» al fratello: “la premura per il suo<br />

bene spirituale” e richiama un aspetto della vita cristiana che sembra essere caduto <strong>in</strong> oblio: “la correzione fraterna <strong>in</strong><br />

vista della salvezza eterna”. E spiega: “Oggi, <strong>in</strong> generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e<br />

materiale degli altri, ma si tace quasi<br />

del tutto sulla responsabilità spirituale<br />

verso i fratelli […]. Nelle comunità<br />

veramente mature nella fede, ci si<br />

prende a cuore non solo della salute<br />

corporale del fratello, ma anche<br />

quella della sua anima per il suo dest<strong>in</strong>o<br />

ultimo […]. La tradizione della<br />

Chiesa ha annoverato tra le opere di<br />

misericordia spirituale quella di «ammonire<br />

i peccatori». E’ importante<br />

recuperare questa dimensione della<br />

carità cristiana. Non bisogna tacere<br />

di fronte al male”.<br />

Il Papa ci richiama qu<strong>in</strong>di alla<br />

parresia, alla franchezza della te-<br />

“Venga a me, chi crede <strong>in</strong> me: umi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Questo disse riferfendosi<br />

allo Spirito Santo che avrebbero ricevuto i credenti <strong>in</strong> Lui (cfr Gv. 7)<br />

stimonianza, per la quale il Signore risorto e asceso al cielo ci ha “rivestiti di potenza dall’alto” (Lc. 24, 49) <strong>in</strong>viandoci il<br />

suo Spirito. Il Papa si riferisce “all’atteggiamento di quei cristiani che, per rispetto umano o per semplice comodità, si adeguano<br />

alla mentalità comune, piuttosto che mettere <strong>in</strong> guardia i propri fratelli dai modi di pensare e di agire che contraddicono la verità<br />

e non seguono la via del bene”. Certo – altra <strong>in</strong>dicazione preziosa – il Papa spiega che “il rimprovero cristiano non è mai<br />

animato da spirito di condanna o recrim<strong>in</strong>azione; è mosso sempre dall’amore e dalla misericordia e sgorga da vera sollecitud<strong>in</strong>e<br />

per il bene del fratello”.<br />

Essere fratelli, essere la Chiesa di Gesù Cristo, nata nel Sangue della Pasqua e nello Spirito della Pentecoste, non<br />

s’accorda con l’<strong>in</strong>dividualismo, di cui “il nostro mondo è impregnato”:<br />

è dunque necessario “riscoprire l’importanza della correzione<br />

fraterna, per camm<strong>in</strong>are <strong>in</strong>sieme verso la santità […]. È un<br />

grande servizio aiutare e lasciarsi aiutare a leggere con verità se stessi,<br />

per migliorare la propria vita e camm<strong>in</strong>are più rettamente nella via<br />

del Signore. C’è sempre bisogno di uno sguardo che ama e corregge,<br />

che conosce e riconosce, che discerne e perdona (cfr Lc 22,61), come<br />

ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi”.<br />

Per commentare la seconda parte della citazione di Eb. da<br />

cui ha preso le mosse (“Per stimolarci a vicenda nella carità<br />

e nelle opere buone”), il Papa ricorda il tarlo “sempre presente”<br />

che logora dall’<strong>in</strong>terno la vita cristiana e la rende mediocre:<br />

“la tentazione della tiepidezza, del soffocare lo Spirito, del rifiuto di<br />

«trafficare i talenti» che ci sono donati per il bene nostro e altrui”.<br />

Così, Benedetto cita il suo amato e venerato predecessore,<br />

il beato Giovanni Paolo II, <strong>in</strong>vitandoci ad accogliere il suo<br />

“<strong>in</strong>vito sempre attuale a tendere alla «misura alta della vita cristiana»”:<br />

la santità, che per il cristiano consiste nella perfezione<br />

della carità.<br />

Lo Spirito Santo, il cui dono celebriamo nella Pentecoste, ce<br />

ne renda capaci, per ridare slancio al nostro languente cristianesimo<br />

occidentale.<br />

4


Editoriale<br />

Ai fratelli e alle sorelle di <strong>Coccaglio</strong><br />

Lo Spirito ci unisce al Signore Gesù …<br />

Carissimi, ------------ --------------- ------------ --------------- ------------ --------------- ------------ --------------- ------------ --------------- ------------ --------------- ---------<br />

--- ------------questo numero del nostro periodico parrocchiale esce il giorno dell’Ascensione del Signore e <strong>in</strong> prossimità della Pentecoste:<br />

il Signore, che per noi ha dato la sua vita (“Non c’è amore più grande…” Gv. 15, 13) e per noi è risorto, va a preparare per<br />

noi la “dimora” nel cuore del Padre (Gv. 14, 2-3); non ci lascia orfani (Gv. 14, 18) perché dona a noi un altro Paraclito (=Colui<br />

che sta accanto, Gv. 14, 15) che rimane con noi per sempre. Proprio questo dono ci acc<strong>in</strong>giamo a rivivere nella Pentecoste; siamo<br />

chiamati a celebrare questa solennità, come anche l’Ascensione, con la stessa<br />

<strong>in</strong>tensità con cui celebriamo la Pasqua: troppo grandi sono gli eventi di salvezza<br />

che anche queste due solennità racchiudono e le promesse di cui sono portatrici.<br />

Lo Spirito Santo è con noi per sempre, per realizzare quello che, con emozione<br />

e gioia, abbiamo ascoltato nelle ultime due Domeniche di Pasqua: Egli ci rende<br />

capaci di vivere uniti al Signore Gesù come tralci alla vite, per portare frutto a<br />

gloria di Dio Padre (Gv. 15, 1-8), di rimanere noi <strong>in</strong> Gesù Cristo ed Egli <strong>in</strong> noi;<br />

è lo Spirito che accende nel nostro cuore la “gioia piena”, la stessa che alberga<br />

nel cuore del Signore Gesù, <strong>in</strong> quanto Egli rimane nell’amore del Padre (Gv.<br />

15, 10-11). Sappiamo che il legame d’amore tra il Padre e il Figlio è lo Spirito<br />

Santo stesso ed è ancora Lui a renderci capaci di rimanere nell’amore del Signore<br />

Gesù (Gv. 15, 9) e di vivere nell’amicizia che Egli ci offre: quanta luce <strong>in</strong><br />

quell’affermazione contenuta nel “discorso d’addio” del Signore (Gv. capp. 13-<br />

16): “Voi siete miei amici; non vi chiamo più servi, ma amici” (Gv. 15, 14-15)!<br />

Chiediamo per tutti noi, <strong>in</strong> particolare per i nostri ragazzi e giovani, la capacità<br />

di coltivare quest’amicizia viva, profonda, <strong>in</strong>tensa, gioiosa; essa sia obiettivo e<br />

sostegno dei nostri ragazzi che – siamo alla quarta “tornata” – hanno celebrato<br />

i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana secondo il nuovo corso <strong>in</strong>trapreso dalla<br />

nostra Diocesi e sono stati qu<strong>in</strong>di consacrati con la Confermazione e pienamente <strong>in</strong>seriti nella <strong>Comunità</strong> cristiana con la partecipazione<br />

all’Eucaristia: è la mensa che il Padre prepara, per l’azione dello Spirito Santo, alla famiglia dei suoi figli. Chiediamo<br />

per questo l’<strong>in</strong>tercessione di Maria, che stiamo venerando <strong>in</strong> questo mese a Lei dedicato; che per la sua <strong>in</strong>tercessione scopriamo la<br />

grazia e il dono di essere stati scelti dal Signore (Gv. 15, 16) e, sempre di nuovo, lo scegliamo a nostra volta.<br />

… e fa di noi una “<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o”<br />

Uniti al Signore Gesù per la grazia dello Spirito, siamo costituiti dunque <strong>in</strong> comunità, assemblea convocata dal Padre (questo<br />

significa la parola “Chiesa”), famiglia di Dio, chiamati a camm<strong>in</strong>are <strong>in</strong>sieme secondo il comandamento dell’amore (Gv.<br />

15, 12.17) che abbiamo da poco riascoltato nella Liturgia. “<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o” è l’idea guida che ci sta conducendo come<br />

Chiesa bresciana, verso il prossimo S<strong>in</strong>odo diocesano, a <strong>in</strong>izio dicembre. Ci è stata data a suo tempo la possibilità di esprimere il<br />

nostro parere attraverso la consultazione <strong>in</strong>dividuale; esso è stato espresso <strong>in</strong> rappresentanza della <strong>Comunità</strong> dal Consiglio Pastorale<br />

Parrocchiale e da quello Zonale; ora si tratta di accompagnare il camm<strong>in</strong>o verso quell’assise ecclesiale con la preghiera: è<br />

possibile trovarla a pag<strong>in</strong>a 11; vi <strong>in</strong>vito a pregarla anche personalmente, sebbene non stiano mancando le occasioni per elevarla<br />

comunitariamente, per esempio <strong>in</strong> occasione del rosario serale del mese di maggio. Allo Spirito Santo affidiamo il camm<strong>in</strong>o del<br />

S<strong>in</strong>odo e anche l’Incontro Mondiale delle Famiglie, alle porte. Un particolare r<strong>in</strong>graziamento alla Commissione per la Famiglia<br />

che ha reso possibile alle coppie di sposi, che lo hanno voluto, vivere il camm<strong>in</strong>o di riflessione sul tema dell’Incontro “La famiglia: il<br />

lavoro e la festa”; la presentazione, semplificata, delle tracce di riflessione e catechesi ha costituito un’occasione che è stato possibile<br />

valorizzare.<br />

Eventi<br />

Nel clima delle Solennità su ricordate si sta celebrando anche il XXV di fondazione della nostra Caritas parrocchiale: presenza<br />

preziosa di persone che agiscono a nome e <strong>in</strong> rappresentanza della <strong>Comunità</strong> e lo possono fare solo con il sostegno di essa. Riferiremo<br />

a suo tempo delle <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> corso.<br />

Non posso tralasciare almeno un cenno ad una ricorrenza che spero di poter celebrare con la giusta evidenza, magari all’<strong>in</strong>izio del<br />

prossimo anno pastorale: don Valent<strong>in</strong>o, per dodici anni parroco della nostra <strong>Comunità</strong>, celebra la sua “Messa d’oro”. Com<strong>in</strong>ciamo<br />

da subito a ricordarlo nella preghiera e a rendere grazie con lui, per lui e a lui.<br />

Buone sante Festività.<br />

Il Signore vi dia pace. don Giovanni<br />

5<br />

Pentecoste 2009, un momento della Veglia


Cari giovani,<br />

[…] il ricordo dell’<strong>in</strong>contro di<br />

Madrid, lo scorso agosto, resta ben<br />

presente nel mio cuore. E’ stato uno<br />

straord<strong>in</strong>ario momento di grazia, nel<br />

corso del quale il Signore ha benedetto<br />

i giovani presenti, venuti dal mondo<br />

<strong>in</strong>tero […]. Adesso siamo già orientati<br />

verso il prossimo appuntamento<br />

a Rio de Janeiro nel 2013,<br />

che avrà come tema «Andate<br />

e fate discepoli tutti i popoli!»<br />

(cfr Mt 28,19).<br />

Quest’anno, il tema della<br />

Giornata Mondiale della<br />

Gioventù ci è dato da un’esortazione<br />

della Lettera di<br />

san Paolo apostolo ai Filippesi:<br />

«Siate sempre lieti nel<br />

Signore!» (4,4). La gioia, <strong>in</strong><br />

effetti, è un elemento centrale<br />

dell’esperienza cristiana<br />

[…]. E vediamo la grande<br />

forza attrattiva che essa ha:<br />

<strong>in</strong> un mondo spesso segnato<br />

da tristezza e <strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>i,<br />

è una testimonianza<br />

importante della bellezza e<br />

dell’affidabilità della fede<br />

cristiana.<br />

La Chiesa ha la vocazione<br />

di portare al mondo<br />

la gioia, una gioia autentica<br />

e duratura […]. Nel difficile<br />

contesto attuale, tanti giovani<br />

<strong>in</strong>torno a voi hanno un<br />

immenso bisogno di sentire<br />

che il messaggio cristiano è un messaggio<br />

di gioia e di speranza! Vorrei<br />

riflettere con voi allora su questa gioia,<br />

sulle strade per trovarla, aff<strong>in</strong>ché<br />

possiate viverla sempre più <strong>in</strong> profondità<br />

ed esserne messaggeri tra coloro<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI<br />

PER LA XXVII GIORNATA MONDIALE DELLA<br />

GIOVENTÙ 2012<br />

«SIATE SEMPRE LIETI NEL SIGNORE!» (FIL 4,4)<br />

che vi circondano.<br />

1. II nostro cuore è fatto per la gioia<br />

L’aspirazione alla gioia è impressa<br />

nell’<strong>in</strong>timo dell’essere umano. Al di là<br />

delle soddisfazioni immediate e passeggere,<br />

il nostro cuore cerca la gioia<br />

profonda, piena e duratura, che possa<br />

dare «sapore» all’esistenza. E ciò vale<br />

soprattutto per voi, perché la giovi-<br />

nezza è un periodo di cont<strong>in</strong>ua scoperta<br />

della vita, del mondo, degli altri<br />

e di se stessi. È un tempo di apertura<br />

verso il futuro, <strong>in</strong> cui si manifestano<br />

i grandi desideri di felicità, di amicizia,<br />

di condivisione e di verità, <strong>in</strong> cui<br />

6<br />

si è mossi da ideali e si concepiscono<br />

progetti.<br />

E ogni giorno sono tante le gioie semplici<br />

che il Signore ci offre: la gioia di<br />

vivere, la gioia di fronte alla bellezza<br />

della natura, la gioia di un lavoro ben<br />

fatto, la gioia del servizio, la gioia<br />

dell’amore s<strong>in</strong>cero e puro. E se guardiamo<br />

con attenzione, esistono tanti<br />

altri motivi di gioia: i<br />

bei momenti della vita<br />

familiare, l’amicizia<br />

condivisa, la scoperta<br />

delle proprie capacità<br />

personali e il raggiungimento<br />

di buoni<br />

risultati, l’apprezzamento<br />

da parte degli<br />

altri, la possibilità di<br />

esprimersi e di sentirsi<br />

capiti, la sensazione di<br />

essere utili al prossimo.<br />

E poi l’acquisizione<br />

di nuove conoscenze<br />

mediante gli studi,<br />

la scoperta di nuove<br />

dimensioni attraverso<br />

viaggi e <strong>in</strong>contri, la<br />

possibilità di fare progetti<br />

per il futuro. Ma<br />

anche l’esperienza di<br />

leggere un’opera letteraria,<br />

di ammirare un<br />

capolavoro dell’arte,<br />

di ascoltare e suonare<br />

musica o di vedere un<br />

film possono produrre<br />

<strong>in</strong> noi delle vere e proprie<br />

gioie.<br />

Ogni giorno, però, ci scontriamo<br />

anche con tante difficoltà e nel<br />

cuore vi sono preoccupazioni per il<br />

futuro, al punto che ci possiamo chie-


dere se la gioia piena e duratura alla<br />

quale aspiriamo non sia forse un’illusione<br />

e una fuga dalla realtà […].<br />

Come dist<strong>in</strong>guere le gioie veramente<br />

durature dai piaceri immediati e <strong>in</strong>gannevoli?<br />

Come trovare la vera gioia<br />

nella vita, quella che dura e non ci abbandona<br />

anche nei momenti difficili?<br />

2. Dio è la fonte della vera gioia<br />

In realtà le gioie autentiche, quelle<br />

piccole del quotidiano o quelle grandi<br />

della vita, trovano tutte orig<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong> Dio, anche se non appare a prima<br />

vista, perché Dio è comunione<br />

di amore eterno, è gioia <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita che<br />

non rimane chiusa <strong>in</strong> se stessa, ma si<br />

espande <strong>in</strong> quelli che Egli ama e che<br />

lo amano. Dio ci ha creati a sua immag<strong>in</strong>e<br />

per amore e per riversare su<br />

noi questo suo amore, per colmarci<br />

della sua presenza e della sua grazia.<br />

Dio vuole renderci partecipi della sua<br />

gioia, div<strong>in</strong>a ed eterna, facendoci scoprire<br />

che il valore e il senso profondo<br />

della nostra vita sta nell’essere accettato,<br />

accolto e amato da Lui, e non<br />

con un’accoglienza fragile come può<br />

essere quella umana, ma con un’accoglienza<br />

<strong>in</strong>condizionata come è quella<br />

div<strong>in</strong>a: io sono voluto, ho un posto<br />

nel mondo e nella storia, sono amato<br />

personalmente da Dio. E se Dio<br />

mi accetta, mi ama e io ne divento sicuro,<br />

so <strong>in</strong> modo chiaro e certo che è<br />

bene che io ci sia, che esista.<br />

Questo amore <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito di Dio per<br />

ciascuno di noi si manifesta <strong>in</strong><br />

modo pieno <strong>in</strong> Gesù Cristo. In Lui<br />

si trova la gioia che cerchiamo. Nel<br />

Vangelo vediamo come gli eventi che<br />

segnano gli <strong>in</strong>izi della vita di Gesù siano<br />

caratterizzati dalla gioia. Quan-<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

do l’arcangelo Gabriele annuncia alla<br />

Verg<strong>in</strong>e Maria che sarà madre del<br />

Salvatore, <strong>in</strong>izia con questa parola:<br />

«Rallegrati!» (Lc 1,28). Alla nascita<br />

di Gesù, l’Angelo del Signore dice ai<br />

pastori: «Ecco, vi annuncio una grande<br />

gioia, che sarà di tutto il popolo:<br />

oggi, nella città di Davide, è nato per<br />

voi un Salvatore, che è Cristo Signore»<br />

(Lc 2,11). E i Magi che cercavano il<br />

bamb<strong>in</strong>o, «al vedere la stella, provarono<br />

una gioia grandissima» (Mt 2,10).<br />

Il motivo di questa gioia è dunque la<br />

vic<strong>in</strong>anza di Dio, che si è fatto uno<br />

di noi. Ed è questo che <strong>in</strong>tendeva san<br />

Paolo quando scriveva ai cristiani di<br />

Filippi: «Siate sempre lieti nel Signore,<br />

ve lo ripeto: siate lieti. La vostra<br />

amabilità sia nota a tutti. Il Signore<br />

è vic<strong>in</strong>o!» (Fil 4,4-5). La prima causa<br />

della nostra gioia è la vic<strong>in</strong>anza del<br />

Signore, che mi accoglie e mi ama.<br />

E <strong>in</strong>fatti dall’<strong>in</strong>contro con Gesù nasce<br />

sempre una grande gioia <strong>in</strong>teriore.<br />

Nei Vangeli lo possiamo vedere <strong>in</strong><br />

molti episodi. Ricordiamo la visita<br />

di Gesù a Zaccheo, un esattore delle<br />

tasse disonesto, un peccatore pubblico,<br />

al quale Gesù dice: «Oggi devo<br />

fermarmi a casa tua». E Zaccheo, riferisce<br />

san Luca, «lo accolse pieno di<br />

gioia» (Lc 19,5-6). E’ la gioia dell’<strong>in</strong>contro<br />

con il Signore; è il sentire<br />

l’amore di Dio che può trasformare<br />

l’<strong>in</strong>tera esistenza e portare salvezza. E<br />

Zaccheo decide di cambiare vita e di<br />

dare la metà dei suoi beni ai poveri.<br />

Nell’ora della passione di Gesù, questo<br />

amore si manifesta <strong>in</strong> tutta la sua<br />

forza. Negli ultimi momenti della sua<br />

vita terrena, a cena con i suoi amici,<br />

Egli dice: «Come il Padre ha amato<br />

me, anche io ho amato voi. Rimanete<br />

7<br />

nel mio amore... Vi ho detto queste<br />

cose perché la mia gioia sia <strong>in</strong> voi e<br />

la vostra gioia sia piena» (Gv 15,9.11).<br />

Gesù vuole <strong>in</strong>trodurre i suoi discepoli<br />

e ciascuno di noi nella gioia piena,<br />

quella che Egli condivide con il Padre,<br />

perché l’amore con cui il Padre lo<br />

ama sia <strong>in</strong> noi (cfr. Gv 17,26). La gioia<br />

cristiana è aprirsi a questo amore di<br />

Dio e appartenere a Lui.<br />

Narrano i Vangeli che Maria di<br />

Magdala e altre donne andarono<br />

a visitare la tomba dove Gesù<br />

era stato posto dopo la sua morte e<br />

ricevettero da un Angelo un annuncio<br />

sconvolgente, quello della sua<br />

risurrezione. Allora abbandonarono<br />

<strong>in</strong> fretta il sepolcro, annota l’Evangelista,<br />

«con timore e gioia grande»<br />

e corsero a dare la lieta notizia ai discepoli.<br />

E Gesù venne loro <strong>in</strong>contro e<br />

disse: «Salute a voi!» (Mt 28,8-9). E’<br />

la gioia della salvezza che viene loro<br />

offerta: Cristo è il vivente, è Colui che<br />

ha v<strong>in</strong>to il male, il peccato e la morte.<br />

Egli è presente <strong>in</strong> mezzo a noi come il<br />

Risorto, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del mondo (cfr<br />

Mt 28,20). Il male non ha l’ultima<br />

parola sulla nostra vita, ma la fede <strong>in</strong><br />

Cristo Salvatore ci dice che l’amore di<br />

Dio v<strong>in</strong>ce.<br />

Questa gioia profonda è frutto dello<br />

Spirito Santo che ci rende figli di<br />

Dio, capaci di vivere e di gustare la<br />

sua bontà, di rivolgerci a Lui con il<br />

term<strong>in</strong>e «Abbà», Padre (cfr Rm 8,15).<br />

La gioia è segno della sua presenza e<br />

della sua azione <strong>in</strong> noi.<br />

Cont<strong>in</strong>ua


Cari amici:… “è primavera!… (f<strong>in</strong>almente…)… fioriscono<br />

le rose”. Quante “cose” – pure io - vorrei dir! Rose di<br />

donne che profumano di virtù, di natura e… di grazia! Tantissime<br />

anche… se silenziose.<br />

Ricordano ancora la bella canzone… vittoriosa al Festival di<br />

Sanremo nel lontano 1954, cantata dall’allora diciottenne<br />

veronese Gigliola C<strong>in</strong>quetti (acqua e sapone!).<br />

- Son tutte belle le mamme del mondo quando un bamb<strong>in</strong>o<br />

si str<strong>in</strong>gono al cuor… son le bellezze di un bene profon-<br />

do fatto di sogni, di luce e d’amor…-<br />

Com’è vero, amici! Anche se son passati tanti anni (e sulla<br />

testa – dei bei capelli neri, ora sono fioriti quelli grigi<br />

o bianchi come la neve… - quelli t<strong>in</strong>ti falsano la bellezza<br />

naturale!) non è sfiorata la bontà materna di quel cuore di<br />

donna che ha tessuto per nove mesi il nostro cuore fatto<br />

dal loro sangue e dal loro amore!<br />

Ecco: nella storia degli uom<strong>in</strong>i, creati a immag<strong>in</strong>e di Dio<br />

(e… il Signore è bellissimo e buonissimo!)… quante mamme<br />

semplici e… <strong>in</strong>sieme grandi, per la loro fede genu<strong>in</strong>a,<br />

per i giorni della loro vita <strong>in</strong>tessuta di sudore, preoccupazioni<br />

e di amore, spesso firmata da vero eroismo!<br />

Queste donne le troviamo a grappoli anche nella Bibbia.<br />

Come dimenticare l’eroica fedelissima mamma dei sette<br />

fratelli Maccabei… che con accenti affettuosi e pur decisi…<br />

accompagna al martirio tutti i suoi sette figlioli, obbedienti<br />

a Javhè, più che alle <strong>in</strong>sidiose promesse dell’empio re Antioco?<br />

Così Anna col piccolo Samuele, frutto di preghiere<br />

<strong>in</strong>tense. Il suo bamb<strong>in</strong>o offerto a Dio diventerà un servizie-<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

MAMMA “CONCHITA”<br />

… E ALTRE<br />

di don Titta<br />

8<br />

vole e saggio profeta del Signore nella comunità israelita!<br />

Sono milioni le donne vissute spesso con la semplicità delle<br />

mammole (=violette dei nostri giard<strong>in</strong>i o nei boschi) che<br />

esalano - senza saperlo, con umiltà – il profumo di virtù<br />

naturali e soprannaturali, specie da quando Gesù Cristo, il<br />

più bello tra i figli degli uom<strong>in</strong>i (come lo descrive un salmista),<br />

nato dalla più bella DONNA del mondo, Maria di Nazareth,<br />

vivendo e superando mentalità e costumi pagani,<br />

degeneranti <strong>in</strong> passioni e scelte mortifere, azzeranti “ogni<br />

bellezza”… ha ridato alla<br />

Donna e particolarmente<br />

alla madre di famiglia,<br />

la DIGNITÀ grandissima<br />

di “Persona” e di generatrice<br />

di figli che, <strong>in</strong><br />

chiave cristiana, appartengono<br />

primariamente<br />

a Colui che il compianto<br />

papa Luciani def<strong>in</strong>ì “Padre<br />

e Madre”.<br />

Cari amici: ogni matt<strong>in</strong>a<br />

leggendo sul calendario<br />

posto <strong>in</strong> cuc<strong>in</strong>a o<br />

– se potete – seguendo<br />

con la radiol<strong>in</strong>a… Radio<br />

Maria, vi è facile <strong>in</strong>contrarvi<br />

spesso sul nome<br />

di qualche Donna che lo<br />

Spirito Santo ha reso “santa”… quando, questa, facendo la<br />

volontà di Dio <strong>in</strong> un convento, nella sua famiglia o vittima<br />

di violenza, ha saputo compiere la volontà di Dio, a volte<br />

con decisione eroica!!!<br />

E penso, con voi, a Monica, mamma di S. Agost<strong>in</strong>o di<br />

Tagaste, all’analfabeta eppur sapiente contad<strong>in</strong>a<br />

Margherita Occhiena, mamma di don Giovanni Bosco…<br />

alla famosa Margherita da Cascia, sposa e madre tribolata,<br />

che poi Gesù sceglierà come sua sposa <strong>in</strong> un convento<br />

dell’Umbria! E penso all’eroica pediatra milanese Gianna<br />

Beretta Molla, prima ardente zelatrice di Azione Cattolica,<br />

poi dottoressa specialista per bamb<strong>in</strong>i e sposa felicissima<br />

con l’<strong>in</strong>gegner Piero Molla. Ebbe quattro bei figlioli. Ma la<br />

quarta gravidanza, per un male <strong>in</strong>guaribile, le costò la vita,<br />

preferendo alla sua quella di una bella bamb<strong>in</strong>a, Emanuela,<br />

che, fattasi grande, cont<strong>in</strong>uò la professione di sua mamma!<br />

Ed ebbe la fortuna di presenziare <strong>in</strong> Roma, con forte<br />

emozione, alla beatificazione e poi alla canonizzazione di


mamma Gianna. Ho letto, ancora da studente, questa frase:<br />

“Le mamme non commettono che un errore: quello di<br />

chiudere i loro occhi alla f<strong>in</strong>e della loro vita… e non aprirli<br />

più!”. Beh… la frase va capita bene! Perché se è vero ciò che<br />

un giorno mi scrisse mia mamma Maria Orsol<strong>in</strong>a: “Ricordati<br />

Battist<strong>in</strong>o che l’amore della mamma ha dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito”<br />

(=frase di una contad<strong>in</strong>a di quarta elementare!)… dobbiamo<br />

conv<strong>in</strong>cerci che oltre la morte, esse viventi nella luce<br />

di Cristo Risorto… ci vedono, ci amano, ci seguono ancora<br />

con più forti <strong>in</strong>terventi di amore… desiderando lassù un<br />

congiungimento di tutta la famiglia… con nostro papà e<br />

noi figlioli!<br />

Questo non è sentimentalismo, ma è pura realtà per quanti<br />

seguono le verità di fede e lo stile morale di vita che Gesù<br />

ci <strong>in</strong>segnò e che la Chiesa ci trasmette tuttora… attraverso i<br />

nostri pastori d’anime, compresi saggi e coscienti genitori<br />

che nel timore e nell’amore di Dio… non dimenticano il<br />

monito pastorale del prete che ha celebrato il loro matrimonio:<br />

- vivete santamente <strong>in</strong>sieme, nei giorni di prova e di gioia.<br />

Ed EDUCATE cristianamente i vostri figlioli -.<br />

Oh la sapienza, il buon senso (che non si vendono <strong>in</strong> farmacia),<br />

il senso cristiano della vita!!!<br />

Ah come stridono certi movimenti impazziti come lo<br />

stroncato femm<strong>in</strong>ismo… con svociate “grida di piazza”<br />

come questo “al grembo (ventre) mio… ci penso io”. E si è<br />

giunti all’aborto (=l’omicidio più colpevole contro un esser<strong>in</strong>o);<br />

si è giunti al divorzio… (= la tragica spaccatura di una<br />

istituzione umana voluta da Dio stesso, basata sulla fedeltà<br />

e l’amore reciproco – valorizzata dalla preghiera, dal sacrificio,<br />

da sana pazienza più che da SOPPORTAZIONE,<br />

ricordando il detto di N<strong>in</strong>o Salvaneschi, poeta tor<strong>in</strong>ese:<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

9<br />

“Senza amore non si vive, senza dolore non si ama”).<br />

Amici: non sono un’asceta e ho tanta stima di donne consacrate,<br />

specie di vita contemplativa. E sento pure tanta<br />

tenerezza e riconoscenza per giovani donne viventi nel<br />

mondo… operose <strong>in</strong> famiglia, nella comunità cristiana o <strong>in</strong><br />

movimenti di apostolato cattolico, specie <strong>in</strong> terra di missione.<br />

Donne pur esse feconde!<br />

Diceva bene s. Ambrogio, metropolita di Milano e fratello<br />

di una santa suora: “La verg<strong>in</strong>ità è feconda, genera!”. E così<br />

ci è facile pensare a s. Teres<strong>in</strong>a di Gesù Bamb<strong>in</strong>o: con la<br />

sua preghiera verg<strong>in</strong>ale portò un galeotto italiano omicida<br />

sprezzante alla conversione, al bacio di Cristo crocifisso<br />

prima del taglio della mannaia. E ricordiamo che fu scelta<br />

a patrona delle missioni.<br />

Penso a madre Teresa di Calcutta, famosa non solo per il<br />

premio Nobel, ma soprattutto per il suo servizio<br />

materno per i poveri, “i più poveri del<br />

mondo”, <strong>in</strong>sieme alla sue ottime consorelle<br />

def<strong>in</strong>ite “donne del sorriso!”.<br />

E penso pure a Chiara d’Assisi, def<strong>in</strong>ita da<br />

Francesco “pianticella di Dio”… ora diventata<br />

bosco lum<strong>in</strong>oso di verg<strong>in</strong>i clarisse e “madri<br />

di anime <strong>in</strong>numerevoli!”.<br />

Amici: la mia penna non si ferma. Ma prima<br />

di bloccarla voglio segnare nomi che<br />

cantano la gloria al Dio del Cristo Risorto<br />

di cui furono e sono speciali SPOSE: alludo<br />

a Chiara Lubich (col movimento dei Focolar<strong>in</strong>i),<br />

alla romagnola Benedetta Bianchi<br />

Porro: fu vic<strong>in</strong>a alla laurea <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a…<br />

ma alla f<strong>in</strong>e aveva tutto il corpo bloccato<br />

e comunicava <strong>in</strong> “pensieri ed affetti” a sua<br />

mamma per amici e studenti che la visitavano “con un tocco<br />

di dita”. E mi è caro pensare pure alla bergamasca giovane<br />

verg<strong>in</strong>e e martire Pier<strong>in</strong>a Moros<strong>in</strong>i, candido e purpureo<br />

fiore della Val Seriana. Stop!<br />

In f<strong>in</strong>alissima. Amici: sento una vostra domanda. E di<br />

mamma Conchita che ne dici? Essa fa parte di quelle<br />

donne sante alle quali Dio ha affidato, oltre il compito di<br />

“casal<strong>in</strong>ga e di madre”, una vocazione di altissima importanza<br />

per la Chiesa mondiale.<br />

Ve lo prometto: ne parlerò prossimamente. Anticipo solo<br />

che ella ebbe ben nove figli (tra loro sacerdoti e suore): nonostante<br />

i soli tre anni di scuola, ispirata da Dio, scrisse<br />

ben cento volumi che rivelano il suo appassionato amore<br />

a Cristo e alle anime, specie per i sacerdoti, zelandone la<br />

loro santificazione! Mamma Conchita fondò pure istituti<br />

religiosi, tra cui i “preti dello Spirito Santo”. Arrivederci.


a cura di don Giovanni<br />

Per l’Ascensione si rimanda a questa stessa rubrica sul numero<br />

scorso. Nell’attesa dello Spirito, lo <strong>in</strong>vochiamo quale Dono per<br />

eccellenza del Padre attraverso il Signore morto, risorto e asceso<br />

e al cielo.<br />

O Spirito, eterno Amore<br />

Spirito Santo, eterno Amore,<br />

che sei dolce Luce che mi <strong>in</strong>ondi<br />

e rischiari la notte del mio cuore;<br />

Tu ci guidi qual mano di una mamma;<br />

ma se Tu ci lasci non più d’un passo solo avanzeremo!<br />

Tu sei lo spazio che l’essere mio circonda e <strong>in</strong> cui si cela.<br />

Se m’abbandoni cado nell’abisso del nulla,<br />

da dove all’esser mi chiamasti.<br />

Tu a me vic<strong>in</strong>o più di me stessa, più <strong>in</strong>timo dell’<strong>in</strong>timo<br />

mio.<br />

Eppur nessun Ti tocca o Ti comprende<br />

e d’ogni nome <strong>in</strong>frangi le catene.<br />

Spirito Santo, eterno Amore.<br />

(s. Teresa Benedetta della Croce, Edith Ste<strong>in</strong>)<br />

È ricorsa la Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni;<br />

non avendo il testo disponibile <strong>in</strong> tempo utile, la pubblichiamo<br />

ora, anche perché la preghiera per le vocazioni (come quella per<br />

l’unità dei Cristiani, per le Missioni, ecc.) non può limitarsi ad<br />

alcune specifiche Giornate, ma deve caratterizzare costantemente<br />

la nostra preghiera. Ci rivolgiamo a Maria, chiedendo la sua<br />

<strong>in</strong>tercessione ed avendola come esempio e modello, consapevoli che<br />

a chiamare è il Signore Gesù, con la grazia dello Spirito Santo.<br />

PREGHIERA PER LA GIORNATA<br />

MONDIALE DELLE VOCAZIONI<br />

2012<br />

Beata sei tu, Maria<br />

Verg<strong>in</strong>e dal cuore <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito.<br />

Intuisci con affetto di Madre<br />

le segrete attese di ogni persona,<br />

che cerca il senso autentico<br />

della propria chiamata.<br />

Incoraggia con cuore di Madre<br />

il profondo desiderio di ogni vita,<br />

che sa farsi dono e servizio nella Chiesa.<br />

Donaci la tua mano dolce,<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

(50)<br />

10<br />

quando la strada delle scelte<br />

si fa ardua e faticosa.<br />

Donaci la tua fede trasparente,<br />

quando il nostro cuore<br />

è dubbioso ed <strong>in</strong>quieto.<br />

Donaci la tua preghiera fiduciosa<br />

per capire,<br />

per partire,<br />

per servire.<br />

Verg<strong>in</strong>e Madre, semplice nel cuore.<br />

Verg<strong>in</strong>e Sorella, sostegno nel camm<strong>in</strong>o.<br />

Verg<strong>in</strong>e Amica, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito Si all’Amore.<br />

Intercedi per noi sante Vocazioni,<br />

dono gioioso della Carità di Dio.<br />

Amen.<br />

La Domenica successiva alla Pentecoste è caratterizzata dalla<br />

contemplazione del mistero pr<strong>in</strong>cipale della fede cristiana: la<br />

Tr<strong>in</strong>ità dell’unico Dio. Questa preghiera può aiutarci nella<br />

contemplazione e nella lode.<br />

Gloria<br />

Gloria al Padre che mi ha creato


a sua immag<strong>in</strong>e.<br />

Gloria al Figlio che mi ha redento<br />

con la sua morte.<br />

Gloria allo Spirito Santo<br />

che mi ha santificato<br />

con la sua grazia.<br />

Gloria al Padre che mi sostiene<br />

col suo potere.<br />

Gloria al Figlio che mi sostiene<br />

con la sua sapienza.<br />

Gloria allo Spirito Santo che mi riscalda<br />

col suo amore.<br />

Gloria al Padre che conserva<br />

mio essere.<br />

Gloria al Figlio che illum<strong>in</strong>a<br />

mio <strong>in</strong>telletto.<br />

Gloria allo Spirito Santo che santifica<br />

mia volontà.<br />

Gloria al Padre<br />

per mezzo del mio <strong>in</strong>telletto<br />

che mediterà sempre le sue perfezioni.<br />

Gloria al Figlio<br />

per mezzo della mia memoria<br />

che ricorderà sempre i suoi benefici.<br />

Gloria allo Spirito Santo per<br />

mezzo della mia volontà<br />

che sarà sempre obbediente alle sue ispirazioni.<br />

Dagli angeli e dagli uom<strong>in</strong>i,<br />

dal cielo e dalla terra,<br />

nel tempo e nell’eternità,<br />

sia lodata, adorata,<br />

benedetta e glorificata<br />

la santissima, la augustissima,<br />

la beatissima Tr<strong>in</strong>ità. Amen.<br />

(dal “Manuale di Filotea”)<br />

Il mese di giugno è caratterizzato dalla devozione al sacro Cuore<br />

di Gesù e dalla ricorrenza, il secondo venerdì dopo Pentecoste,<br />

dell’omonima solennità.<br />

Signore dal Cuore ardente,<br />

Scoprendoci il tuo Cuore aiutaci a scoprire il nostro.<br />

Tu hai posto <strong>in</strong> noi immense possibilità di amore,<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

11<br />

poiché, con il tuo Spirito,<br />

ci comunichi nella sua ricchezza<br />

e nel suo slancio<br />

la carità che ha animato tutta la<br />

tua vita.<br />

Ci fai ardere della tua fiamma<br />

e non cessi di accendere quaggiù nuovi focolari d’amore.<br />

Accendendo <strong>in</strong> noi questa fiamma così bella,<br />

mostraci le esigenze sempre più grandi dell’amore del<br />

prossimo,<br />

e aiutaci a comprendere che, per mezzo tuo,<br />

avremo la forza di soddisfare tutte queste esigenze,<br />

di sp<strong>in</strong>gere sempre più lontano la nostra carità.<br />

Scuoti la nostra pigrizia e la nostra <strong>in</strong>erzia,<br />

impegnaci sempre più con tutte le nostre risorse personali,<br />

nella via del dono e della dedizione.<br />

Facci <strong>in</strong> ogni momento superare noi stessi<br />

<strong>in</strong> un più largo amore per i nostri fratelli;<br />

facci realizzare ciò che ci sarebbe sembrato impossibile<br />

e la tua carità ci doni l’energia di compierlo.<br />

Nel nostro cuore timido e vile<br />

fa brillare l’ardore esplosivo del tuo amore,<br />

<strong>in</strong>v<strong>in</strong>cibile e capace di tutto!<br />

(cfr. Jean Galot SJ)<br />

PREGHIERA PER IL SINODO<br />

DIOCESANO<br />

O Padre, custodisci la Chiesa che è <strong>in</strong> Brescia,<br />

benedici l’esperienza del S<strong>in</strong>odo diocesano.<br />

Fa’ che tutti i battezzati,<br />

portatori della sapienza del Vangelo del tuo Figlio<br />

e mossi dallo Spirito Santo,<br />

nella collaborazione e nella corresponsabilità,<br />

siano parte viva della comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o per compiere<br />

la tua volontà<br />

e mostrare il tuo Volto d’amore <strong>in</strong> questo nostro tempo.<br />

Donaci umiltà e saggezza per riflettere nella pace e nella<br />

fraternità,<br />

per decidere senza animosità e senza parzialità,<br />

per accettare le decisioni senza risentimento.<br />

Fa’ che, <strong>in</strong> obbedienza allo Spirito,<br />

v<strong>in</strong>ciamo contrapposizioni e contrasti<br />

per immettere nella società<br />

preziosi valori di comunione.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

Amen.<br />

(mons. Luciano Monari, vescovo di Brescia)


IN CAMMINO CON...<br />

S. Francesco di Sales - 7<br />

Capitolo III<br />

BREVE METODO DI MEDITAZIONE<br />

SECONDO PUNTO DELLA PREPA-<br />

RAZIONE: L’INVOCAZIONE<br />

Ecco come devi fare l’<strong>in</strong>vocazione:<br />

una volta che la tua anima si sente<br />

alla presenza di Dio, deve umiliarsi <strong>in</strong><br />

profondo sentimento di rispetto, perché<br />

sa di essere <strong>in</strong>degna di trovarsi di<br />

fronte alla sovrana Maestà di Dio; ma<br />

poiché sa anche che è la sua immensa<br />

Bontà che vuole così, gli chiede la grazia<br />

di servirlo bene e di adorarlo nella<br />

meditazione che si acc<strong>in</strong>ge a compiere.<br />

Se ti sembra opportuno, puoi anche<br />

servirti di qualche Parola concisa e piena<br />

di ardore come le seguenti di Davide:<br />

“Non resp<strong>in</strong>germi dalla tua presenza, o<br />

Dio, e non privarmi della grazia del tuo<br />

santo Spirito”. “Risplenda il tuo volto<br />

sulla tua serva”. “Voglio ammirare le<br />

tue meraviglie”. “Dammi <strong>in</strong>telletto e<br />

capirò la tua Legge e la osserverò con<br />

tutto il cuore”. “Sono la tua serva, dammi<br />

lo Spirito”; e altre simili.<br />

Ti sarà utile aggiungere l’<strong>in</strong>vocazione<br />

all’Angelo custode e a tutti i Santi presenti<br />

nel mistero sul quale vuoi meditare.<br />

Per esempio, se mediti su quello della<br />

morte del Signore, potrai <strong>in</strong>vocare la<br />

Madonna, S. Giovanni, la Maddalena,<br />

il buon Ladrone perché ti facciano partecipe<br />

dei sentimenti e dei movimenti<br />

<strong>in</strong>teriori ricevuti <strong>in</strong> quel mistero. Se<br />

mediti sulla tua morte potrai <strong>in</strong>vocare<br />

il tuo buon Angelo, che sarà presente <strong>in</strong><br />

quel momento, aff<strong>in</strong>ché ti ispiri pensieri<br />

adatti; e così per gli altri misteri.<br />

Capitolo IV<br />

TERZO PUNTO DELLA PREPARA-<br />

ZIONE: LA PRESENTAZIONE DEL<br />

MISTERO<br />

Dopo i due punti <strong>in</strong>dicati per <strong>in</strong>iziare<br />

e che sono comuni a tutte<br />

le meditazioni, ce n’è un terzo che non<br />

è comune a tutte. C’è chi lo chiama ri-<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

costruzione del luogo, chi lezione <strong>in</strong>teriore.<br />

In f<strong>in</strong> dei conti si tratta soltanto di presentare<br />

alla tua immag<strong>in</strong>azione su cui<br />

vuoi meditare, ricostruendolo nella sua<br />

realtà storica.<br />

Per esempio, se vuoi meditare su Nostro<br />

Signore <strong>in</strong> croce, devi immag<strong>in</strong>are<br />

di trovarti sul monte Calvario e rivedere<br />

tutto ciò che avvenne e si disse nel<br />

giorno della Passione; o se preferisci,<br />

ed è la stessa cosa, immag<strong>in</strong>arti che la<br />

crocifissione di Nostro Signore avvenga<br />

proprio nel luogo <strong>in</strong> cui ti trovi, seguendo<br />

il racconto degli Evangelisti.<br />

Puoi procedere allo stesso modo meditando<br />

sulla morte, come ti ho detto<br />

nella meditazione sulla stessa […];<br />

per gli altri misteri: sulla grandezza di<br />

Dio, l’eccellenza delle virtù, il f<strong>in</strong>e per<br />

il quale siamo stati creati, non possiamo<br />

usare questo procedimento basato<br />

sull’immag<strong>in</strong>azione, perché si tratta<br />

di realtà <strong>in</strong>visibili. Tuttavia possiamo<br />

sempre servirci di qualche similitud<strong>in</strong>e<br />

o qualche paragone per aiutarci nella<br />

meditazione; ma non sono cose facili.<br />

Voglio parlartene con molta semplicità<br />

perché non vorrei che tu ti sentissi obbligata<br />

a impegnarti <strong>in</strong> <strong>in</strong>venzioni che<br />

ti farebbero soltanto distrarre.<br />

Aiutandoci con l’immag<strong>in</strong>azione, chiudiamo<br />

il nostro spirito nel mistero che<br />

vogliamo meditare, perché non si metta<br />

a correre qua e là. Proprio come si chiude<br />

un uccell<strong>in</strong>o <strong>in</strong> gabbia o si lega lo<br />

sparviero alla catenella perché rimanga<br />

sul pugno. Qualcuno ti dirà che è meglio<br />

servirsi semplicemente della riflessione<br />

di fede e di una operazione esclusivamente<br />

mentale e spirituale, quando<br />

vogliamo rappresentarci questi misteri,<br />

o anche tener presente che tutto avviene<br />

all’<strong>in</strong>terno del proprio spirito; ma<br />

sono modi troppo sottili per l’<strong>in</strong>izio, e<br />

f<strong>in</strong>o a che Dio non ti <strong>in</strong>nalzi un po’, ti<br />

consiglio, Filotea, di rimanere nella val-<br />

12<br />

le che ti vado <strong>in</strong>dicando.<br />

Capitolo V<br />

SECONDA PARTE DELLA<br />

MEDITAZIONE: LE<br />

CONSIDERAZIONI<br />

All’operazione dell’immag<strong>in</strong>azione<br />

segue quella dell’<strong>in</strong>telletto, che<br />

noi chiamiamo meditazione; non è altro<br />

che una riflessione, o anche più di<br />

una, per muovere i nostri affetti verso<br />

Dio e le cose div<strong>in</strong>e: <strong>in</strong> ciò la meditazione<br />

differisce dallo studio e da altri<br />

modi di pensare e di riflettere, che non<br />

si prefiggono l’acquisizione della virtù<br />

o dell’amor di Dio, ma qualche altro<br />

f<strong>in</strong>e come il diventare dotti, per poi<br />

scriverne o dissertarne.<br />

Dopo aver dunque r<strong>in</strong>chiuso il tuo<br />

spirito, come ho detto, nell’ambito del<br />

soggetto su cui vuoi meditare, o con<br />

l’immag<strong>in</strong>azione, se si tratta di un soggetto<br />

sensibile, o per semplice presentazione,<br />

se non è sensibile, ti metterai<br />

a riflettere sul medesimo, seguendo la<br />

traccia che ti ho <strong>in</strong>dicato con gli esempi<br />

concreti di meditazioni presentate nella<br />

prima parte.<br />

Se il tuo spirito ci si trova a suo agio, si<br />

sente illum<strong>in</strong>ato e ricava frutto da una<br />

delle riflessioni, fermati e non andare<br />

oltre; proprio come le api che non lasciano<br />

il fiore f<strong>in</strong>tanto che vi trovano<br />

miele. Ma se <strong>in</strong> nessuna delle considerazioni<br />

ti trovi a tuo agio, dopo aver<br />

provato e <strong>in</strong>sistito per un po’, passa ad<br />

un’altra; tutta l’operazione deve esse-


e sempre molto semplice e procedere<br />

senza fretta.<br />

Capitolo VI<br />

TERZA PARTE DELLA<br />

MEDITAZIONE: AFFETTI E<br />

PROPOSITI<br />

La meditazione arricchisce la volontà,<br />

che è la parte affettiva della nostra<br />

anima, di buoni movimenti, quali<br />

l’amore di Dio e del prossimo, il desiderio<br />

del Paradiso e della sua gloria, lo<br />

zelo per la salvezza delle anime, l’imitazione<br />

della vita di Nostro Signore,<br />

la pietà per gli altri, l’ammirazione, la<br />

gioia, il timore di cadere <strong>in</strong> disgrazia di<br />

Dio, del suo giudizio, dell’<strong>in</strong>ferno, l’odio<br />

per il peccato, la fiducia nella bontà<br />

e nella misericordia di Dio, la vergogna<br />

per i disord<strong>in</strong>i della vita passata: il nostro<br />

spirito deve esprimersi ed allargarsi<br />

il più possibile <strong>in</strong> questi affetti.<br />

Tuttavia, cara Filotea, non soffermarti<br />

troppo sugli affetti generali, ma mutali<br />

subito <strong>in</strong> propositi specifici e dettagliati<br />

per correggerti e liberarti dai di-<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

fetti. Per esempio, la prima Parola che<br />

Nostro Signore disse sulla Croce, farà<br />

sorgere senz’altro nella tua anima un<br />

affetto che ti sp<strong>in</strong>gerà all’imitazione,<br />

ossia il desiderio di perdonare ed amare<br />

i tuoi nemici. Io ti dico che questo è<br />

poco se non ci aggiungi un proposito<br />

così formulato: Coraggio, allora, d’ora<br />

<strong>in</strong> poi non mi offenderò più di certe<br />

parole cattive del tal vic<strong>in</strong>o o della tal<br />

vic<strong>in</strong>a […]; e nemmeno di quelle <strong>in</strong>giurie<br />

sprezzanti che mi sono state rivolte<br />

da quell’altro. Al contrario farò questa<br />

o quella cosa gentile per conquistarlo, e<br />

così per gli altri.<br />

In tal modo, Filotea, <strong>in</strong> poco tempo<br />

correggerai le tue colpe, mentre, poggiando<br />

soltanto sugli affetti, ci metteresti<br />

molto di più e con un risultato<br />

dubbio.<br />

Capitolo VII<br />

LA CONCLUSIONE E IL MAZZETTO<br />

SPIRITUALE<br />

La meditazione va conclusa con tre<br />

azioni da compiersi con la massi-<br />

13<br />

ma umiltà.<br />

a. La prima, il r<strong>in</strong>graziamento: diciamo<br />

grazie a Dio per gli affetti e i<br />

propositi che ci ha ispirato e per la<br />

bontà e misericordia che ci ha manifestato<br />

nei misteri meditati;<br />

b. la seconda, l’offerta: offriamo a<br />

Dio la sua stessa bontà, la misericordia,<br />

la morte, il sangue, le virtù del<br />

Figlio e, <strong>in</strong>sieme, i nostri affetti e<br />

propositi;<br />

c. la terza è la supplica con la quale<br />

chiediamo e scongiuriamo Dio di<br />

comunicarci le grazie e le virtù del<br />

Figlio suo; di benedire i nostri affetti<br />

e propositi perché possiamo dar loro<br />

seguito; poi pregheremo<br />

per la Chiesa, per i Pastori,<br />

i parenti, gli amici e gli altri,<br />

confidando nell’<strong>in</strong>tercessione<br />

della Madonna,<br />

degli Angeli e degli Santi.<br />

Inf<strong>in</strong>e è cosa buona aggiungere<br />

il Padre Nostro<br />

e l’Ave Maria, le preghiere<br />

comuni a tutti i cristiani.<br />

A tutto ciò aggiungo<br />

che è necessario<br />

comporre un mazzetto di<br />

devozione; ed eccoti cosa<br />

voglio dire: chi passeggia<br />

<strong>in</strong> un bel giard<strong>in</strong>o non<br />

ne esce volentieri senza<br />

cogliere qualche fiore da<br />

odorare e conservare: similmente<br />

il nostro spirito,<br />

dopo che si è immerso <strong>in</strong><br />

un mistero con la meditazione,<br />

deve scegliere uno o due, o<br />

anche tre punti, che lo hanno colpito<br />

favorevolmente, e che sono più adatti<br />

al proprio progresso spirituale, per<br />

conservarli per il resto della giornata<br />

ed ogni tanto aspirarne il profumo.<br />

Questo si deve operare nel posto nel<br />

quale si è meditato, rimanendo fermi<br />

o passeggiando <strong>in</strong> solitud<strong>in</strong>e per<br />

qualche tempo.


Oltre al Vangelo e l’Apocalisse, la<br />

tradizione ci ha tramandato tre<br />

Lettere attribuite a Giovanni, “l’apostolo<br />

amato dal Signore”. Giovanni<br />

è stato un apostolo di Gesù. La tradizione<br />

lo identifica con l’autore del<br />

quarto Vangelo e per questo gli viene<br />

attribuito anche il titolo di evangelista.<br />

Secondo le narrazioni dei Vangeli<br />

era figlio di Zebedeo e Salomè<br />

e fratello dell’apostolo Giacomo il<br />

Maggiore. Prima di seguire Gesù, era<br />

discepolo di Giovanni Battista. La<br />

tradizione gli attribuisce un ruolo<br />

speciale all’<strong>in</strong>terno della cerchia dei<br />

dodici apostoli, gruppo <strong>in</strong>cludente<br />

anche colui che è identificato con “il<br />

discepolo che Gesù amava”, partecipe<br />

dei pr<strong>in</strong>cipali eventi della vita e del<br />

m<strong>in</strong>istero del Maestro e unico degli<br />

Apostoli presente alla sua morte <strong>in</strong><br />

croce. Secondo antiche tradizioni cristiane<br />

Giovanni sarebbe morto <strong>in</strong> tarda<br />

età ad Efeso, ultimo sopravvissuto<br />

dei dodici Apostoli. Per la profondità<br />

dei suoi scritti è stato tradizionalmente<br />

<strong>in</strong>dicato come “il teologo” per<br />

antonomasia, raffigurato artisticamente<br />

col simbolo dell’aquila, attribuitogli<br />

<strong>in</strong> quanto, con la sua visione<br />

descritta nel Libro dell’Apocalisse,<br />

avrebbe contemplato la Vera Luce del<br />

Verbo, come descritto nel Prologo del<br />

suo Vangelo, così come l’aquila, si<br />

riteneva, può fissare direttamente la<br />

luce solare. A lui la tradizione cristiana<br />

ha attribuito c<strong>in</strong>que testi biblici: il<br />

quarto Vangelo, tre Lettere e l’Apocalisse.<br />

Gli esperti concordano che le tematiche<br />

e il l<strong>in</strong>guaggio trattati nelle tre<br />

Lettere, sono facilmente risalibili<br />

all’<strong>in</strong>segnamento dell’Apostolo e si<br />

collocano bene nel momento entu-<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

LE LETTERE DI GIOVANNI<br />

di Antonio Cors<strong>in</strong>i<br />

siasmante e difficile vissuto da Giovanni<br />

e dai suoi discepoli nella zona<br />

di Efeso verso la f<strong>in</strong>e del I secolo.<br />

PRIMA LETTERA<br />

Delle tre Lettere attribuite all’apostolo<br />

Giovanni, la Prima è<br />

forse l’ultima ad essere stata scritta<br />

e, con ogni probabilità, è successiva,<br />

come data, anche alla stesura del<br />

Vangelo, stando alla situazione delle<br />

<strong>Comunità</strong> che essa riflette.<br />

Lo scritto. Una specie d’enciclica più<br />

che una Lettera vera e propria, era<br />

diretto ad un gruppo di <strong>Comunità</strong><br />

tra loro vic<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>sidiate all’<strong>in</strong>terno<br />

dall’eresia. Il suo scopo è perciò<br />

quello di richiamare agli elementi essenziali<br />

e irr<strong>in</strong>unciabili del credere e<br />

dell’agire cristiano; <strong>in</strong> altri term<strong>in</strong>i la<br />

possiamo considerare una catechesi<br />

di consolidamento post-battesimale,<br />

anche se i dest<strong>in</strong>atari hanno alle spalle<br />

già un certo camm<strong>in</strong>o di fede.<br />

L’Apostolo conosce le condizioni religiose<br />

dei dest<strong>in</strong>atari, è consapevole<br />

dei pericoli che corrono e delle difficoltà<br />

che devono superare; adopera<br />

volentieri un l<strong>in</strong>guaggio familiare<br />

chiamandoli con affetto figlioli per<br />

ben sette volte. Esprime il desiderio<br />

di <strong>in</strong>trattenersi con loro e <strong>in</strong>siste sul<br />

fatto che egli scrive per richiamare<br />

loro quello che ha già detto e non per<br />

spiegare cose nuove. I dest<strong>in</strong>atari conoscono<br />

già la verità, il suo <strong>in</strong>tento<br />

è quello di r<strong>in</strong>novare il ricordo e di<br />

richiamare la situazione concreta <strong>in</strong><br />

cui la verità deve essere vissuta.<br />

Parlare di un vero e proprio schema<br />

della Lettera non è possibile. L’autore<br />

ha, <strong>in</strong>fatti, seguito un criterio nello<br />

scrivere, che a noi riesce difficile comprendere,<br />

ma che è tipicamente orien-<br />

14<br />

tale. Egli scrive come se rispondesse<br />

ad una serie di questioni strettamente<br />

connesse tra loro e per noi <strong>in</strong> parte<br />

ricostruibili grazie all’uso di parolechiave<br />

o d’espressioni particolari che<br />

mostrano lo svolgersi del discorso,<br />

richiamandosi l’un l’altra.<br />

Tre sono gli stili chiaramente percettibili<br />

nello scritto: il profetico, il<br />

didattico, l’omelia. Lo scrivente esprime,<br />

<strong>in</strong>fatti, a volte grandi verità di<br />

fede con il tono del profeta, mentre<br />

<strong>in</strong> altri passi diventa polemico e didattico<br />

per far chiarezza e combattere<br />

l’errore; altre volte assume il tono<br />

dell’omelia familiare e dolce con cui<br />

esorta ed <strong>in</strong>coraggia i suoi ascoltatori.<br />

Il tutto secondo la caratteristica<br />

mentalità semitica di considerare le<br />

cose secondo punti di vista diversi,<br />

senza preoccuparsi delle ripetizioni,<br />

anzi ricercandole per evidenziare ciò<br />

che è ritenuto importante.<br />

La prima Lettera (1,1-4) <strong>in</strong>izia<br />

con un’<strong>in</strong>troduzione: “Quello che<br />

era da pr<strong>in</strong>cipio, quello che noi abbiamo<br />

udito, quello che abbiamo veduto con i nostri<br />

occhi, quello che contemplammo e che<br />

le nostre mani toccarono del Verbo della<br />

vita” (1Giov. 1) è <strong>in</strong> evidente relazione<br />

con il prologo del Vangelo di Giovanni: “In<br />

pr<strong>in</strong>cipio era il Verbo, e il Verbo era presso<br />

Dio e il Verbo era Dio” (Giov. 1,1). L’Apostolo<br />

afferma che la Parola fattasi<br />

vita lui l’ha vista, l’ha contemplata,<br />

ascoltata e vissuta e ne dà testimonianza<br />

perché anche chi ascolta ne<br />

sia rallegrato e partecipi della stessa<br />

comunione che ha unito lui a Cristo.<br />

Segue una prima parte dedicata<br />

al tema della rivelazione: Dio è luce:<br />

“Questo è il messaggio che abbiamo udito<br />

da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce


e <strong>in</strong> lui non c’è tenebra alcuna”(1,5). Seguito<br />

dall’esortazione a vivere nella<br />

luce con s<strong>in</strong>cerità e coerenza ponendo<br />

come prima condizione per essere<br />

nella luce di Cristo, la rottura con il<br />

peccato (1,10; 2,1-2), senza stimmatizzare<br />

o condannare il peccatore ma<br />

ricordando che: “… se qualcuno ha peccato,<br />

abbiamo un Paraclito presso il Padre:<br />

Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di<br />

espiazione per i nostri peccati; non soltanto<br />

per i nostri, ma anche per quelli di tutto<br />

il mondo” (2,1).<br />

Seconda condizione per una sequela<br />

s<strong>in</strong>cera di Gesù è osservanza dei comandamenti<br />

perché, dice l’Apostolo,<br />

che essi sono Parola di Dio e anche<br />

Cristo ha dato l’esempio ascoltando e<br />

ubbidendo alla Parola di Dio e ricorda<br />

come il tutto si realizza nella vita<br />

quotidiana attraverso il comandamento<br />

dell’amore al fratello, sottol<strong>in</strong>eando<br />

che: “Chi dice di essere nella luce<br />

e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre<br />

(2,9).<br />

La terza condizione<br />

per camm<strong>in</strong>are<br />

nella luce<br />

è il distacco dal<br />

male che regna nel<br />

mondo: “perché<br />

tutto quello che è nel<br />

mondo – la concupiscenza<br />

della carne, la<br />

concupiscenza degli<br />

occhi e la superbia<br />

della vita – non viene<br />

dal Padre, ma viene<br />

dal mondo” (2,16)<br />

e ricorda alle varie<br />

categorie di<br />

cristiani, giovani<br />

e vecchi, che essi<br />

hanno già v<strong>in</strong>to<br />

il maligno grazie<br />

all’<strong>in</strong>contro con<br />

Cristo. In questo<br />

brano l’Apostolo identifica con la parola<br />

“mondo” tutto quanto non è <strong>in</strong><br />

s<strong>in</strong>tonia con l’<strong>in</strong>segnamento di Cristo<br />

(2,12-17).<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

Come quarta condizione pone la<br />

perseveranza nella fede trasmessa e<br />

il rifiuto degli <strong>in</strong>segnamenti di coloro<br />

che si presentano come cristiani<br />

<strong>in</strong>novatori, portando false dottr<strong>in</strong>e<br />

opere dell’anticristo. “Chi è il bugiardo<br />

se non colui che nega che Gesù è il Cristo?<br />

L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.<br />

Chiunque nega il Figlio, non possiede<br />

nemmeno il Padre; chi professa la sua fede<br />

nel Figlio possiede anche il Padre” (2,22-<br />

23). Pressante è l’<strong>in</strong>vito a rimanere<br />

fedeli al Vangelo ricevuto e uniti <strong>in</strong><br />

Cristo.<br />

Nei capitoli 3 e 4, vengono riprese<br />

le quattro modalità <strong>in</strong>dicate<br />

per vivere alla luce di Cristo illustrate<br />

da un punto di vista positivo, come a<br />

dire: prima vi ho illustrato cosa porta<br />

a non vivere Cristo, ora vi ricordo<br />

cosa significa vivere Cristo. Il cap.<br />

3 <strong>in</strong>izia con un richiamo al grande<br />

amore di Dio Padre che“f<strong>in</strong> d’ora ci ha<br />

Donatello, Tondo di San Giovanni<br />

fatti suoi figli” (3,2).<br />

Prima condizione, rompe con il peccato<br />

colui che vive e realizza la giustizia<br />

secondo Dio e per realizzare<br />

15<br />

la giustizia non bisogna commette il<br />

peccato (3,3-10) perché: “Chiunque è<br />

stato generato da Dio non commette peccato,<br />

perché un germe div<strong>in</strong>o rimane <strong>in</strong> lui, e<br />

non può peccare perché è stato generato da<br />

Dio. In questo si dist<strong>in</strong>guono i figli di Dio<br />

dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia<br />

non è da Dio e neppure lo è chi non<br />

ama il suo fratello” (3,9-10).<br />

Seconda condizione, osservare i comandamenti<br />

per non vivere nella<br />

morte; a completamento di tutti il<br />

comandamento dell’amore vissuto<br />

nella pratica quotidiana seguendo<br />

l’esempio di Gesù: “In questo abbiamo<br />

conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha<br />

dato la sua vita per noi; qu<strong>in</strong>di anche noi<br />

dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se<br />

uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo<br />

il suo fratello <strong>in</strong> necessità, gli chiude il<br />

proprio cuore, come rimane <strong>in</strong> lui l’amore<br />

di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né<br />

con la l<strong>in</strong>gua, ma con i fatti e nella verità”<br />

(4,23-24).<br />

Terza e quarta<br />

condizione, guardarsi<br />

dal mondo<br />

e dagli anticristo,<br />

approfondendo<br />

la sua amicizia secondol’<strong>in</strong>segnamento<br />

della tradizione<br />

della Chiesa,<br />

diffidare di chi<br />

porta novità soprattutto<br />

se accomodanti,<br />

chiedere<br />

l’aiuto allo Spirito<br />

Santo per essere<br />

capaci di discernere<br />

se chi parla<br />

viene da Dio o dal<br />

mondo: “In questo<br />

potete riconoscere lo<br />

Spirito di Dio: ogni<br />

spirito che riconosce<br />

Gesù Cristo venuto<br />

nella carne, è da Dio; ogni spirito che non<br />

riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo<br />

spirito dell’anticristo che, come avete udito,<br />

viene, anzi è già nel mondo” (4,2-3).


Il cap. 4, dal versetto 7 riprende la<br />

tematica dell’amore, cosa più importante,<br />

ci ricorda Giovanni, è l’amore,<br />

perché è il frutto concreto presenza di<br />

Gesù Cristo <strong>in</strong> noi: “Chiunque confessa<br />

che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane <strong>in</strong><br />

lui ed egli <strong>in</strong> Dio. E noi abbiamo conosciuto<br />

e creduto l’amore che Dio ha <strong>in</strong> noi. Dio<br />

è amore; chi rimane nell’amore rimane<br />

<strong>in</strong> Dio e Dio rimane <strong>in</strong> lui” (4,15-16). In<br />

mezzo alle <strong>in</strong>certezze e alle difficoltà,<br />

di fronte alle ostilità del male, la fede<br />

<strong>in</strong> Gesù Cristo “è vittoria che ha sconfitto<br />

il mondo” (5,4) e dalla fede nasce la testimonianza,<br />

come relazione d’amore<br />

che unisce i credenti a Dio. La fede,<br />

poi, non sono parole o teorie, ma è<br />

l’<strong>in</strong>contro personale, anche se favorito<br />

e mediato dalla comunità Chiesa<br />

con una persona: Cristo, che si esprime<br />

nella vita quotidiana con gesti di<br />

“Caritas”, ovvero amore <strong>in</strong>condizionato<br />

alla maniera di Gesù.<br />

La conclusione della Lettera è semplice<br />

quanto <strong>in</strong>cisiva: “Questo vi<br />

ho scritto perché sappiate che possedete<br />

la vita eterna, voi che credete<br />

nel nome del Figlio di Dio” (5,13) a<br />

cui segue un sunto delle esortazioni<br />

trattate.<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

Per la vita. Appare chiaro l’<strong>in</strong>vito<br />

dell’apostolo Giovanni di essere coerenti<br />

nella fede, di rimanere saldi<br />

negli <strong>in</strong>segnamenti proposti dalla<br />

tradizione della Chiesa senza farsi<br />

facilmente traviare da proposte aggiustate,<br />

arrangiate o mistificate, che<br />

provengono da varie parti magari con<br />

la pretesa di sostenere, cent<strong>in</strong>aia o<br />

migliaia di anni dopo la morte di Cristo:<br />

“ noi abbiamo capito tutto, quello<br />

che dice la Chiesa è tutto sbagliato,<br />

bisogna modernizzare il messaggio di<br />

Cristo ecc.”.<br />

Cristo è uno, chi lo ha conosciuto e<br />

vissuto lo ha raccontato nei Vangeli<br />

e nella Lettere, ma soprattutto lo<br />

hanno testimoniato con la vita e con<br />

la donazione della propria vita. Se la<br />

colpa è grave <strong>in</strong> chi segue questi falsi<br />

profeti, tanto lo è più <strong>in</strong> chi agisce<br />

per <strong>in</strong>gannare il credente, <strong>in</strong> questo<br />

Cristo è stato chiarissimo: “Chi <strong>in</strong>vece<br />

scandalizza anche uno solo di questi piccoli<br />

che credono <strong>in</strong> me, sarebbe meglio per<br />

lui che gli fosse appesa al collo una mac<strong>in</strong>a<br />

girata da as<strong>in</strong>o, e fosse gettato negli abissi<br />

del mare. Guai al mondo per gli scandali!<br />

È <strong>in</strong>evitabile che avvengano scandali, ma<br />

guai all’uomo per colpa del quale avviene<br />

lo scandalo!( Mt. 18,6-7).<br />

La fede, poi, la<br />

si vive nei gesti<br />

quotidiani se<br />

sono realizzati<br />

16<br />

con amore, che non vuol dire essere<br />

sempre accondiscendenti o mielosi, a<br />

volte amare significa anche prendere<br />

decisioni dolorose, non gradite a chi<br />

sono <strong>in</strong>dirizzate, ma l’Apostolo ci ricorda<br />

che l’amore che viene dall’amicizia<br />

con Cristo affronta tutto, supera<br />

tutto, v<strong>in</strong>ce tutto, anche la morte.<br />

Cristo, Dio e lo Spirito Santo poi, nella<br />

loro unità e unicità, sono sempre<br />

pronti a sostenerci e guidarci nelle<br />

difficoltà basta che con un m<strong>in</strong>imo di<br />

umiltà ci rivolgiamo a loro con animo<br />

retto e con desiderio di realizzare,<br />

nonostante tutto, gesti di amore.


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> <strong>ascolto</strong><br />

Il diacono: uomo del servizio e della fedeltà (2 parte)<br />

(di don Francesco)<br />

Categoria unificante dell’it<strong>in</strong>erario<br />

del diacono permanente sarà la formazione<br />

spirituale fondata sull’imitazione<br />

di Cristo, il quale non è venuto<br />

per esser servito, ma per servire<br />

e dare la sua vita <strong>in</strong> riscatto di molti.<br />

come anche per i sacerdoti, anche i<br />

diaconi devono imparare a stimare<br />

quelle virtù che sono tenute <strong>in</strong> gran<br />

conto tra gli uom<strong>in</strong>i e rendono accetto<br />

il m<strong>in</strong>istero di Cristo, i quali<br />

sono la s<strong>in</strong>cerità d’animo, il rispetto<br />

costante della giustizia, la fedeltà alla<br />

parola data, la gentilezza del tratto, la<br />

discrezione e la CARITA’ nel conversare.<br />

Il camm<strong>in</strong>o spirituale dei diaconi<br />

dovrà essere caratterizzato<br />

dalla frequente partecipazione<br />

all’Eucaristia, dalla lettura<br />

e meditazione della Scrittura,<br />

della Liturgia delle Ore,<br />

dal ricorso al sacramento<br />

della Riconciliazione ed alla<br />

direzione spirituale ed alla<br />

devozione alla Verg<strong>in</strong>e Maria.<br />

Mentre i candidati sposati<br />

al diaconato permanente<br />

dovranno camm<strong>in</strong>are verso<br />

una sempre più <strong>in</strong>tensa armonia<br />

tra il m<strong>in</strong>istero diaconale<br />

ed il m<strong>in</strong>istero coniugale<br />

e famigliare, così da viverli<br />

ambedue gioiosamente.<br />

I candidati al diaconato alimentano<br />

la propria spiritualità<br />

alla carità pastorale di<br />

Gesù servo e si impegn<strong>in</strong>o a<br />

conformarsi a Lui nel dono<br />

totale e dis<strong>in</strong>teressato di<br />

sé nella misericordia, nella<br />

conv<strong>in</strong>ta ricerca dell’ultimo<br />

posto, nell’amore umile e servizievole<br />

verso i fratelli lontani e bisognosi anche<br />

con scelte significative di povertà.<br />

Pongono particolarmente attenzione<br />

a crescere nell’amore alla Chiesa,<br />

nell’obbedienza al Vescovo e nello<br />

spirito di fede nell’affrontare le situazioni<br />

di vita (cfr. CEI I diaconi nella<br />

Chiesa Italiana).<br />

Essi sono chiamati a riscrivere nell’attuale<br />

società l’antica tradizione del<br />

diaconato celibatario. Il carisma del<br />

celibato si qualifica come segno caratteristico<br />

della spirituale m<strong>in</strong>isteriale,<br />

nel suo duplice volto di consacrazione<br />

a Dio e di dedizione alla Chiesa. La<br />

formazione teologica, <strong>in</strong>vece, analoga<br />

a quella dei sacerdoti è f<strong>in</strong>alizzata ad<br />

acquistare quella conoscenza globale<br />

ed approfondita della dottr<strong>in</strong>a cristiana<br />

che è radicata nella familiarità<br />

con la parola di Dio, permette al dia-<br />

cono di alimentare con essa la propria<br />

vita spirituale, di annunziare il<br />

Vangelo <strong>in</strong> piena docilità del Magistero<br />

della Chiesa e di misurare l’esercizio<br />

del diaconato sui criteri maturi di<br />

fede. Per questo i candidati al diaco-<br />

17<br />

nato dovranno essere <strong>in</strong> possesso del<br />

diploma di scuola secondaria superiore<br />

che consenta l’accesso agli studi<br />

universitari. Le materie necessarie<br />

alla loro formazione saranno quelle<br />

legate alle scienze umane, alla pastorale<br />

ed alla teologia. Dovranno essere<br />

frequentati i corsi di sacra Scrittura,<br />

teologia fondamentale, morale, spirituale,<br />

dogmatica, storia della Chiesa,<br />

diritto canonico, liturgia, pastorale,<br />

dottr<strong>in</strong>a sociale, dottr<strong>in</strong>a della Chiesa<br />

ed altre. I vescovi italiani, per quanto<br />

riguarda il piano di studi, <strong>in</strong>vitano ad<br />

avvalersi, là dove sia possibile, degli<br />

istituti di scienze religiose <strong>in</strong> modo<br />

da consentire ai futuri diaconi<br />

di acquisire il titolo accademico<br />

che <strong>in</strong> Italia consente l’<strong>in</strong>segnamento<br />

della religione cattolica<br />

nelle scuole dello Stato.<br />

Se non fosse possibile formare<br />

i diaconi permanenti attraverso<br />

la scuola di cui sopra, allora<br />

prevedono corsi personalizzati<br />

di studio sotto la responsabilità<br />

del Vescovo compatibili con<br />

gli impegni professionali e familiari<br />

dei candidati; tenendo<br />

conto che la cultura già da essi<br />

acquisita, assicurando però<br />

sempre un it<strong>in</strong>erario globale<br />

organico di studio.<br />

Con la formazione pastorale,<br />

i vescovi <strong>in</strong>tendono far acquisire<br />

agli aspiranti diaconi i<br />

pr<strong>in</strong>cipi, i metodi e la capacità<br />

operativa concernenti l’esercizio<br />

del m<strong>in</strong>istero diaconale; secondo<br />

la triplice articolazione<br />

della Parola di Dio e del sacramento<br />

della carità ed a far assumere<br />

un atteggiamento di piena comunione<br />

e di cordiale collaborazione con<br />

il Vescovo, i presbiteri, i religiosi ed i<br />

laici <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia con il piano pastorale<br />

della Diocesi.


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Vita della <strong>Comunità</strong><br />

11 marzo - 13 maggio 2012<br />

Sono figli di Dio, con il Battesimo:<br />

8 Valnegri Anna<br />

da Alessandro e Lanc<strong>in</strong>i Katia b. 22 aprile<br />

9 Valnegri Michele<br />

da Alessandro e Lanc<strong>in</strong>i Katia b. 22 aprile<br />

10 Taranto Montemurro Francesca<br />

da Luigi e Rossi Paola b. 22 aprile<br />

11 Pignoloni Bianca<br />

da Fabrizio e Cadei Veronica b. 13 maggio<br />

12 Lanc<strong>in</strong>i Giorgia<br />

da Luca e Zigliani Laura b. 13 maggio<br />

13 Zambelli Leonardo<br />

da Paolo e Lanc<strong>in</strong>i Virna b. 13 maggio<br />

14 Assoni Giacomo<br />

da Roberto e Faglia Sara b. 13 maggio<br />

15 Bonassi Alessandro<br />

da Giordano e Chiari Eleonora b. 13 maggio<br />

16 Lo Bello Gabriele<br />

da Gerlando e Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>i Chiara b. 13 maggio<br />

17 Lum<strong>in</strong>i Andrea<br />

da Roberto e Valtell<strong>in</strong>i Giancarla b. 13 maggio<br />

Ci hanno preceduto nell’eternità:<br />

17 Bonardi Emilia, di anni 89 8 marzo 2012<br />

18 Archetti Francesco, di anni 73 14 marzo<br />

20 Bertassi Anna, di anni 57 19 marzo<br />

21 Ferraresi Camillo, di anni 82 20 marzo<br />

22 Porc<strong>in</strong>i Gilberto, di anni 60 25 marzo<br />

23 Tedeschi Giulia, di anni 91 26 marzo<br />

24 Pelizzari Giovanni, di anni 62 27 marzo<br />

25 Delbono Alessandro, di anni 84 28 marzo<br />

26 Giacom<strong>in</strong>i Lucia, di anni 66 9 aprile<br />

27 Pelizzari Maria, di anni 83 10 aprile<br />

28 Bonomelli Giuseppe, di anni 80 17 aprile<br />

29 Bers<strong>in</strong>i Annetta, di anni 87 I maggio<br />

Bonanomi Enia, di anni 54 4 maggio, da Cologne<br />

Festa Giovanni, di anni 6 maggio, da Palazzolo<br />

30 Bers<strong>in</strong>i Annetta, di anni 87 I maggio<br />

31 Bertassi Maria, di anni 87 6 maggio<br />

32 Bertassi Giancarlo, di anni 66 7 maggio<br />

33 Grassi Giuseppe, di anni 77 8 maggio<br />

34 Gor<strong>in</strong>i Claudia, di anni 72 12 maggio<br />

In memoria di<br />

- Anna Bertassi, collaboratrice della Parrocchia <strong>in</strong> quanto correttrice della bozze del nostro<br />

periodico; a lei, dai collaboratori e dai lettori de “La vecchia pieve”, il “grazie” per il servizio<br />

prestato <strong>in</strong> questi anni; allo sposo, ai figli e agli altri congiunti la nostra solidale preghiera;<br />

- Bers<strong>in</strong>i Annetta già, a suo tempo collaboratrice della Parrocchia: la preghiera esprime la riconoscenza<br />

della <strong>Comunità</strong> nei suoi confronti; al tempo stesso essa porge la nostra partecipazione<br />

fraterna al dolore della figlia Ornella, dello sposo e dei figli, già o tuttora - a vario titolo - impegnati<br />

nel servizio alla <strong>Comunità</strong>, e degli altri congiunti.<br />

18<br />

A Zigliani Gianmario e alla<br />

moglie Giuditta Vavassori,<br />

collaboratori della Parrocchia,<br />

unitamente a<strong>in</strong>genitori della<br />

piccola, i rallegramenti per la<br />

nascita e il Battesimo della nipot<strong>in</strong>a<br />

Giorgia Lanc<strong>in</strong>i<br />

Il Battesimo, nei prossimi mesi,<br />

sarà celebrato la prima e la terza<br />

Domenica di giugno, luglio,<br />

agosto e settembre: dopo la<br />

Messa delle 10.30 nelle prime<br />

Domeniche del mese, alle 16.30<br />

le terze Domeniche.<br />

A ricordo dell’angioletto<br />

Camilla Piceni<br />

che, prossima alla nascita, non ha<br />

potuto vedere con i suoi occhi la luce<br />

di questo nostro giorno.<br />

Ci uniamo nella preghiera e nella<br />

fede <strong>in</strong> Gesù risorto, al dolore dei<br />

suoi genitori e degli altri familiari.<br />

Il Signore che con la sua morte,<br />

risurrezione e ascensione è andato<br />

a preparaci il posto (Gv. 14, 2) è la<br />

Luce eterna che ella può contemplare<br />

nel Regno ove “non c’è bisogno<br />

di luce di lampada, né di luce di sole,<br />

perché il Signore Dio ci illum<strong>in</strong>erà<br />

e regneremo nei secoli dei secoli”<br />

(cfr. Ap. 22, 5).<br />

I medesimi sentimenti, nel ricordo<br />

di Caudia Gor<strong>in</strong>i, giovane sposa<br />

e mamma, esprimiamo allo sposo,<br />

ai figli, ai genitori e agl<strong>in</strong>altri congiunti.


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Calendario liturgico - pastorale<br />

MAGGIO<br />

NB: per l’Ascensione e la settimana che la segue, vedi bollett<strong>in</strong>o di marzo<br />

26 - sabato Vigilia di Pentecoste<br />

ore 16.00 Confessione per gli adulti<br />

Domenica di pentecoste - solennità<br />

A Pentecoste giunge a compimento il Mistero pasquale: il Signore Gesù, morto e risorto, costituito Signore<br />

nell’Ascensione, effonde il suo Spirito. Attraverso la presenza di<br />

Lui, il Signore Gesù realizza la sua promessa di non lasciarci soli;<br />

conseguentemente alla sua affermazione secondo la quale “senza<br />

di Lui non possiamo fare nulla” (Gv. 15, 5), ci dona Colui nel quale<br />

soltanto ci è possibile, cooperando con la nostra buona volontà,<br />

compiere giorno per giorno la volontà del Padre, amando Dio e il<br />

prossimo, per giungere alla salvezza eterna.<br />

La Pentecoste, perciò, <strong>in</strong> quanto celebra uno degli eventi fondamentali<br />

della storia della salvezza, è seconda, per importanza, solo alla<br />

Pasqua, della quale costituisce il c<strong>in</strong>quantesimo giorno. Siamo<br />

chiamati a viverla con grande <strong>in</strong>tensità di fede e a celebrarla con<br />

festosa solennità. L’Eucaristia, dono del Risorto, è opera dello dello<br />

Spirito Santo che, soprattutto attraverso di essa, edifica la Chiesa,<br />

<strong>Comunità</strong> dei credenti, suo tempio e corpo di Cristo (v. s. Paolo) che Egli sostiene nel suo camm<strong>in</strong>o nel<br />

mondo.<br />

Solennità battesimale, nell’antichità cristiana d’Occidente rappresentava l’appuntamento ulteriore rispetto<br />

alla Pasqua per l’amm<strong>in</strong>istrazione del Sacramento della r<strong>in</strong>ascita dall’acqua e dallo Spirito santo; per questo<br />

motivo ne è prevista oggi la celebrazione, nel corso della Veglia<br />

La liturgia prevede due formulari, che articolano la celebrazione <strong>in</strong> questo modo:<br />

26 - Sabato ore 18.00 Veglia di Pentecoste, con la celebrazione del Battesimo e dell’Eucaristia<br />

Gesù esclamò ad alta voce: "Chi ha sete venga a me beva...: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". Questo disse<br />

riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti <strong>in</strong> lui (Gv. 7, 37-39)<br />

27 - Domenica GIORNO DI PENTECOSTE (sett. I)<br />

Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando verrà il Consolatore che io manderò, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli<br />

mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza" (Gv. 15, 26-27)<br />

ore 9.00 s. Messa solenne<br />

ore 14.30 <strong>in</strong> chiesa, momento di preghiera per i fanciulli e i ragazzi, per onorare il giorno solenne<br />

della Pentecoste<br />

ore 17.00 s. Rosario<br />

ore 17.30 vespro solenne di Pentecoste e benedizione eucaristica. Segue la s. Messa vespert<strong>in</strong>a.<br />

TERMINA IL TEMPO DI PASQUA<br />

INIZIA LA 2A PARTE DEL TEMPO ORDINARIO O “PER ANNUM” A PARTIRE DALLA IX SETT.<br />

28 - lunedì beato Ludovico Pavoni, sacerdote bresciano - memoria facoltativa<br />

31 - mercoledì VISITAZIONE DELLE B. V. MARIA - festa<br />

ore 20.30 <strong>in</strong> Pieve, chiusura del mese di maggio<br />

19


GIUGNO<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Orario delle celebrazioni pomeridiane feriali nel mese di giugno<br />

la celebrazione della Messa pomeridiana viene effettuata secondo il seguente orario e<br />

calendario settimanale, salvo le varianti espressamente <strong>in</strong>dicate:<br />

1) il lunedì e il martedì alle 16.30 <strong>in</strong> Pieve (f<strong>in</strong>o al 24)<br />

2) il mercoledì alle 20.30 nel cimitero (soppressa il 27)<br />

3) il giovedì alle 20.30 <strong>in</strong> S. Pietro<br />

4) il venerdì alle 20.30 <strong>in</strong> S. Rita-S.Floriano (eccetto il 29)<br />

Il mese del sacro Cuore<br />

Siamo <strong>in</strong>vitati a contemplare l’amore <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito con il quale il Signore Gesù ci ha amato<br />

e cont<strong>in</strong>uamente ci ama. Integreremo nel s. Rosario che viene recitato prima della<br />

Messa delle 9.00 e delle 16.30 la “coronc<strong>in</strong>a” del sacro Cuore, alla quale, eccetto il<br />

sabato, seguiranno le litanie omonime.<br />

1 - venerdì primo del mese, dedicato alla devozione al sacro Cuore di Gesù<br />

ore 20.30 s. Messa solenne <strong>in</strong> S. Rita/S.Floriano, <strong>in</strong> onore del titolare della Diaconia<br />

3 - Domenica (IX T. ord.) SS. TRINITÀ - solennità (sett. II)<br />

In quel tempo gli undici discepoli andarono <strong>in</strong> Galilea, sul monte che Gesù aveva loro <strong>in</strong>dicato. Quando lo videro gli si<br />

prostrarono <strong>in</strong>nanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù avvic<strong>in</strong>atosi disse loro: “Mi è stato dato ogni potere <strong>in</strong> cielo e <strong>in</strong><br />

terra. Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”<br />

ore 9.00 s. Messa solenne (Mt. 28, 16-19)<br />

ore 10.30 Ammissione tra i candidati alla Confermazione e alla pienea partecipazione all’Eucaristia<br />

per i fanciulli del gruppo “Gerusalemme”<br />

ore 11.30 celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

ore 17.00 preghiera del rosario<br />

ore 17.30 Vespro <strong>in</strong> canto e benedizione eucaristica. Segue la Messa vespert<strong>in</strong>a<br />

4 - lunedì anniversario dell’Ord<strong>in</strong>azione sacerdotale di don Giovanni: lo ricordiamo nella nostra<br />

preghiera<br />

6 - mercoledì ore 20.30 <strong>in</strong>izia la celebrazione estiva della s. Messa al cimitero <strong>in</strong> luogo della celebrazione delle 16.30<br />

7 - giovedì primo del mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: dopo la<br />

Messa delle ore 9.00 e f<strong>in</strong>o alle ore 12.00<br />

ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S. Pietro, <strong>in</strong> luogo di quella delle 16.30; segue la solenne processione eucaristica<br />

del Corpus Dom<strong>in</strong>i, che lungo via S. Pietro, Giovanni XXIII, Paolo VI, Cossandi,<br />

Mazzocchi giunge alla santella del Buscar<strong>in</strong>o, dove viene impartita la benedizione eucaristica.<br />

In caso di maltempo, adorazione e benedizione eucaristica <strong>in</strong> S. Pietro<br />

8 - venerdì Inizia la festa primaverile dell’Oratorio, che si protrae a domani, a Domenica e lunedì<br />

ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S. Rita/S.Floriano, <strong>in</strong> luogo della celebrazione delle 16.30<br />

10 - Domenica (X T.ord.) SS. CORPO e SANGUE di CRISTO - solennità (sett. III)<br />

Mentre mangiavano Gesù prese il pane e pronunziata la benedizione lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete, questo<br />

è il mio corpo... Poi prese il calice e rese grazie.. “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza.” (Mc. 14, 22-24)<br />

ore 9.00 s. Messa solenne<br />

Conclusione dell’anno catechistico<br />

ore 16.00 esposizione del santissimo Sacramento; adorazione comunitaria, poi personale<br />

ore 17.00 rosario coram Sanctissimo<br />

ore 17.30 Vespro solenne e benedizione eucaristica, seguita dalla s. Messa delle 18.00<br />

11 - lunedì Con la Scuola di Lavoro, <strong>in</strong>iziano le attività estive dell’Oratorio<br />

ore 20.45 <strong>in</strong>contro per la <strong>Comunità</strong> Educativa dell’Oratorio, a conclusione della festa<br />

14 - giovedì rispettivi anniversari dell’Ord<strong>in</strong>azione sacerdotale di don L<strong>in</strong>o e don Fabrizio: li ricordiamo<br />

nella preghiera<br />

20


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

15 - venerdì SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ - solennità<br />

Uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua (Gv. 19, 34)<br />

le ss. Messe vengono celebrate secondo l’orario feriale<br />

ore 9.00 s. Messa dist<strong>in</strong>ta<br />

ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S. Rita/S.Floriano, <strong>in</strong> luogo della celebrazione delle 16.30<br />

16 - sabato Cuore immacolato della B. Verg<strong>in</strong>e Maria - memoria<br />

le ss. Messe delle 8.00 e delle 9.00 sono celebrate nella chiesetta dell’Oratorio femm<strong>in</strong>ile,<br />

dedicata al Cuore Immacolato di Maria<br />

17 - Domenica XI del Tempo ord<strong>in</strong>ario (sett. I)<br />

“Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nel terreno... come un granello di senape” (Mc. 4, 26.31)<br />

ore 16.00 preghiera domenicale pomeridiana<br />

ore 16.30 celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

20 - mercoledì beato Giovanni Battista Zola, sacerdote e martire bresciano - memoria facoltativa<br />

ore 20.30 s. Messa al cimitero, <strong>in</strong> luogo della celebrazione delle 16.30<br />

21 - giovedì ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S. Pietro, <strong>in</strong> luogo di quella delle 16.30<br />

22 - venerdì ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S. Rita/S.Floriano, <strong>in</strong> luogo della celebrazione delle 16.30<br />

NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA, titolare della Pieve - solennità<br />

“E tu, bamb<strong>in</strong>o, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai <strong>in</strong>nanzi al Signore a preparargli le strade”<br />

(Lc. 1, 76) (sett. II)<br />

sabato 23 ore 17.40 primi Vespri, a cui segue la Messa della vigilia, <strong>in</strong> Pieve<br />

Domenica 24 (XII del T.ord.) le ss. Messe, secondo il consueto orario festivo sono celebrate <strong>in</strong> Pieve<br />

ore 9.00 s. Messa <strong>in</strong> canto<br />

ore 17.30 Vespro e benedizione eucaristica; segue la Messa vespert<strong>in</strong>a<br />

E’ anticipata ad oggi la Giornata Mondiale per la Carità del Papa, <strong>in</strong> vista della solennità<br />

dei ss. Pietro e Paolo. Le offerte dei fedeli raccolte <strong>in</strong> questo giorno sono dest<strong>in</strong>ate al<br />

servizio di carità svolto dal Papa<br />

25 - lunedì Inizia il GREST<br />

27 - mercoledì ore 20.30 <strong>in</strong>izia la preparazione alla solennità dei ss. Pietro e Paolo: s. Messa, <strong>in</strong> S. Pietro; la<br />

celebrazione al cimitero, questa settimana è sospesa<br />

SS. PIETRO E PAOLO, APOSTOLI - solennità<br />

Gesù disse a Pietro: “Beato te, Simone... E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte<br />

degli <strong>in</strong>feri non prevarranno contro di essa” (Mt. 16, 16)<br />

28 - giovedì ore 20.30 s. Messa vigilare della solennità di domani <strong>in</strong> S. Pietro, <strong>in</strong> luogo di quella delle 16.30<br />

29 - venerdì ore 20.00 s. Messa <strong>in</strong> canto<br />

Celebriamo questa giornata sentendoci uniti con v<strong>in</strong>colo di comunione e preghiera<br />

- alla Chiesa che è <strong>in</strong> Roma, che dei due santi Apostoli custodisce le spoglie mortali e<br />

“presiede alla carità”<br />

- a colui che, <strong>in</strong> quanto Vescovo di Roma e successore di Pietro, è sommo Pontefice della<br />

Chiesa universale<br />

NB: la Messa <strong>in</strong> S.Rita/S.Floriano, questa settimana è sospesa<br />

LUGLIO Luglio, mese del preziosissimo Sangue di Cristo.<br />

Questa devozione verrà vissuta attraverso la preghiera che precede la Messa delle 9.00:<br />

il lunedì e il venerdì, <strong>in</strong> luogo del s. Rosario verrà recitata la “coronc<strong>in</strong>a del Preziosissimo<br />

Sangue”; tutti i giorni, eccetto il sabato e nelle memorie a Lei dedicate, verranno recitate<br />

le litanie del preziosissimo Sangue al posto di quelle della B. Verg<strong>in</strong>e.<br />

21


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Variazioni all’orario delle celebrazioni nei mesi di luglio e agosto:<br />

1) la Domenica e nei giorni festivi, la preghiera pomeridiana è, normalmente, sospesa;<br />

<strong>in</strong> alcune circostanze, è tenuta alle ore 17.30<br />

2) nei mesi di luglio e agosto la celebrazione eucaristica feriale (da lunedì a venerdì)<br />

delle 16.30 è sospesa<br />

3) f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e di agosto viene celebrata la s. Messa nel cimitero alle 20.30 ogni mercoledì<br />

4) nei soli venerdì di luglio è celebrata la Messa nella chiesetta di S. Rita <strong>in</strong> S. Floriano<br />

alle 20.30<br />

1 - Domenica XIII del Tempo ord<strong>in</strong>ario (sett. III)<br />

In quel tempo, Gesù, passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle<br />

imposte e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì (Mt. 9, 9)<br />

ore 11.20 celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

ore 17.30 adorazione eucaristica al Sangue di Cristo<br />

3 - martedì S. TOMMASO, apostolo - festa<br />

4 - mercoledì DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE - festa<br />

Ricorre l’anniversario di Ord<strong>in</strong>azione di don Titta: lo ricordiamo nella preghiera<br />

ore 20.30 s. Messa al cimitero<br />

5 - giovedì primo del mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: dopo la<br />

Messa delle ore 9.00 e f<strong>in</strong>o alle ore 12.00 <strong>in</strong> parrocchia, dalle 20.30 alle 21.30/22.00 nella<br />

chiesetta dell’Oratorio “Maria Tonelli”: adorazione eucaristica<br />

6 - venerdì primo del mese, dedicato alla devozione al sacro Cuore di Gesù<br />

ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S.Rita/S.Floriano<br />

7 - sabato primo del mese, dedicato alla devozione verso la B.V. Maria<br />

8 - Domenica XIV del Tempo ord<strong>in</strong>ario (sett. I)<br />

Gesù disse al capo della s<strong>in</strong>agoga: “Non temere, cont<strong>in</strong>ua solo ad aver fede"... “La bamb<strong>in</strong>a non è morta, ma dorme...<br />

Talità kum: fanciulla, io ti dico, alzati” (Mc. 5, 36.41)<br />

11 - mercoledì S. BENEDETTO, abate, patrono d’Europa - festa<br />

ore 20.30 s. Messa al cimitero<br />

13 - venerdì ore 20.30 s. Messa <strong>in</strong> S.Rita/S.Floriano<br />

22


In vista del S<strong>in</strong>odo Diocesano sulle<br />

unità pastorali sono state elaborate,<br />

per la consultazione dei componenti<br />

la <strong>Comunità</strong>, due tipi di schede:<br />

una <strong>in</strong>dividuale (che ognuno<br />

ha potuto ritirare <strong>in</strong> parrocchia)<br />

ed un’altra riservata ai gruppi.<br />

Il parroco <strong>in</strong>izia la seduta con la<br />

riflessione e la compilazione della<br />

scheda riservata al Consiglio Pastorale<br />

Parrocchiale.<br />

La compilazione si presenta molto<br />

complessa viste le problematiche<br />

esposte, questo ha richiesto da parte<br />

dei componenti un impegno per<br />

comprendere ed elaborare i quesiti<br />

e formulare alcune proposte.<br />

Varie.<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • vita parrocchiale<br />

Consiglio Pastorale Parrocchiale<br />

17 marzo 2012<br />

Il parroco <strong>in</strong>formava:<br />

a – <strong>in</strong> merito agli <strong>in</strong>contri che la<br />

Diocesi ha organizzato <strong>in</strong> preparazione<br />

del S<strong>in</strong>odo Diocesano sulle<br />

unità pastorali che si terranno a livello<br />

zonale e ne sollecitava la partecipazione;<br />

b – per il VII Incontro Mondiale delle<br />

Famiglie che si terrà a Milano dal<br />

31 maggio al 3 giugno 2012, ci sarà<br />

un treno speciale domenica 3 giugno<br />

da Brescia a Milano che dovrebbe<br />

fermarsi anche a Rovato; sempre<br />

per questo evento, si terrà un <strong>in</strong>contro<br />

il 31 maggio a Brescia e uno<br />

dei consiglieri si è reso disponibile<br />

a partecipare, <strong>in</strong> quanto ciò era richiesto<br />

dal comitato organizzatore;<br />

c – don Fabrizio e catechisti evidenziano<br />

alcune problematiche nell’azione<br />

catechistica nei confronti di<br />

qualche gruppo;<br />

d – si è deciso che la celebrazione<br />

degli anniversari di matrimonio<br />

(15° – 25° – 50° e oltre) sarà effettuata<br />

all’<strong>in</strong>izio dell’anno pastorale<br />

(f<strong>in</strong>e settembre – <strong>in</strong>izio ottobre); la<br />

festa della Famiglia<br />

sarà vissuta<br />

<strong>in</strong> senso<br />

più completo,<br />

comprendendo<br />

cioè tutte<br />

le fasi della<br />

vita della famiglia<br />

anche<br />

situazioni di<br />

vedovanza e<br />

di separazione<br />

23<br />

fedele, soprattutto se subite, con la<br />

celebrazione liturgica della Sacra<br />

Famiglia.<br />

Su sollecitazione di un consigliere<br />

si è aperta la discussione circa<br />

l’utilizzo del sagrato della chiesa<br />

parrocchiale ad associazioni non<br />

appartenenti alla comunità parrocchiale.<br />

Il consiglio ha ribadito la decisione<br />

che la concessione del sagrato della<br />

chiesa per promuovere <strong>in</strong>iziative sia<br />

concesso solo a gruppi oratoriani o<br />

parrocchiali della nostra <strong>Comunità</strong>.<br />

Il segretario<br />

Gian Mario Zigliani


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

Gruppo “Cafarnao”<br />

18 marzo - quarta Domenica di Quaresima<br />

PRIMA CONFESSIONE<br />

Un grazie grande ai catechisti dei fanciulli e a quelli dei genitori di questo e degli<br />

altri gruppi del Camm<strong>in</strong>o di ICFR.<br />

Altre immag<strong>in</strong>i, relative alla celebrazione della prima Confessione, a pag<strong>in</strong>a<br />

22: i rami secchi consegnati dai fanciulli al confessore ricordano i tralci sterili<br />

24<br />

che, gettati nel fuoco<br />

vengono bruciati, per<br />

lasciare il posto a quelli<br />

che portano frutto<br />

(Gv. 15, 1-9)


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

Gruppo “Emmaus” - 6 maggio<br />

CRESIMA E PIENA<br />

PARTECIPAZIONE ALL’EUCARISTIA<br />

25


E’ stato il vescovo emerito<br />

della nostra Diocesi, mons.<br />

Giulio Sangu<strong>in</strong>eti a presiedere<br />

quest’anno l’<strong>in</strong>tensa celebrazione,<br />

tappa decisiva del nuovo<br />

Camm<strong>in</strong>o di ICFR avviato<br />

proprio nel corso del suo episcopato<br />

bresciano. Nelle immag<strong>in</strong>i,<br />

alcuni momenti della<br />

celebrazione (v. anche pag. 16<br />

e pag. 23).<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

26


Molta folla lo seguiva e gli si str<strong>in</strong>geva <strong>in</strong>torno.<br />

Ora una donna, che aveva perdite di sangue<br />

da dodici anni e aveva molto sofferto<br />

per opera di molti medici, spendendo tutti<br />

i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi<br />

piuttosto peggiorando, udito parlare di<br />

Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò<br />

il suo mantello. Diceva <strong>in</strong>fatti: «Se riuscirò<br />

anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata».<br />

E subito le si fermò il flusso di sangue<br />

e sentì nel suo corpo che era guarita dal<br />

male. E subito Gesù, essendosi reso conto<br />

della forza che era uscita da lui, si voltò<br />

alla folla dicendo: «Chi ha toccato le<br />

mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero:<br />

«Tu vedi la folla che si str<strong>in</strong>ge <strong>in</strong>torno<br />

a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli<br />

guardava attorno, per vedere colei che<br />

aveva fatto questo. E la donna, impaurita<br />

e tremante, sapendo ciò che le<br />

era accaduto, venne, gli si gettò davanti<br />

e gli disse tutta la verità. Ed egli le<br />

disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata.<br />

Va’ <strong>in</strong> pace e sii guarita dal tuo male».<br />

Il bellissimo brano di Marco<br />

è stato il tema dell’ultimo <strong>in</strong>contro,<br />

<strong>in</strong>contro che per motivi<br />

“tecnici” è durato non più di 30<br />

m<strong>in</strong>uti, ed <strong>in</strong> questo tempo risicato<br />

ben poco si è potuto sviluppare<br />

di una riflessione. Così alla f<strong>in</strong>e<br />

sono rimasto con l’amarezza di non<br />

essere riuscito a trasmettere la bellezza<br />

della pag<strong>in</strong>a del Vangelo, visto le<br />

espressioni smarrite e le affermazioni<br />

del tipo “è difficile da capire”.<br />

Eccomi allora a scrivere due righe<br />

per term<strong>in</strong>are la riflessione <strong>in</strong>iziata.<br />

Quella Domenica abbiamo collocato<br />

il testo nel suo contesto storico culturale;<br />

abbiamo visto Gesù che si stava<br />

dirigendo <strong>in</strong> fretta verso la casa di un<br />

<strong>in</strong>dividuo per salvare dalla morte la<br />

figlia appena dodicenne. Durante il<br />

tragitto una donna malata, che aveva<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

Gruppo Betlemme<br />

SALVATI DAL “TOCCARE” CRISTO<br />

sentito parlare di lui e del suo Vangelo,<br />

si fa strada tra la folla e lo tocca<br />

per essere “salvata”; la catechesi propone<br />

la donna sp<strong>in</strong>ta dalla fede, ma<br />

facciamo attenzione, si tratta ancora<br />

di una fede immatura, se vogliamo<br />

non evangelica ma magica, sp<strong>in</strong>ta<br />

dal bisogno egocentrico e che trova<br />

<strong>in</strong> Gesù un oggetto che serve a soddisfare<br />

un desiderio, ma di fatto rimane<br />

<strong>in</strong> una situazione passiva. Ebbene, il<br />

miracolo si esaurisce nella più totale<br />

gratuità… ma nello stesso momento<br />

Gesù si ferma e chiede chi è stato a<br />

toccarlo... essendo guarita, la donna<br />

si fa avanti e rivela l’accaduto ricevendo<br />

la benedizione di Gesù. E’ soltanto<br />

a questo punto che la fede della donna<br />

è maturata, è <strong>in</strong>fatti entrata <strong>in</strong> una<br />

relazione con Gesù, <strong>in</strong>vitata da Gesù<br />

a vivere da “guarita”.<br />

Nel “lavoro di gruppo” si è evidenziato<br />

il miracoloso, la guarigione “magica”<br />

della donna. E’ ovviamente <strong>in</strong><br />

lei che c’è stato il cambiamento, da<br />

una situazione di malattia ad una di<br />

salute. Abbiamo però visto che questi<br />

testi hanno un importante contenuto<br />

simbolico, come del resto tutto il<br />

27<br />

l<strong>in</strong>guaggio religioso: nella breve celebrazione<br />

che è seguita all’<strong>in</strong>contro è<br />

stato donato ai genitori e ai bamb<strong>in</strong>i<br />

un sandaletto, penso che nessuno<br />

sia tornato a casa lamentandosi del<br />

fatto che non è neanche del numero<br />

giusto per essere calzato dal figlio!<br />

È chiaramente un simbolo del camm<strong>in</strong>o<br />

che siamo chiamati a fare per<br />

arrivare a conoscere Gesù, proprio<br />

come la donna del nostro Vangelo,<br />

tra una folla “confusa” che rischia di<br />

impedirci di raggiungere l’obiettivo.<br />

Ora, la donna era affetta da perdite<br />

di sangue permanenti; <strong>in</strong> questo<br />

l<strong>in</strong>guaggio simbolico il sangue è<br />

vita: la donna stava lentamente<br />

perdendo la sua vita, dest<strong>in</strong>ata<br />

alla morte. Si è detto che il personaggio<br />

anonimo nei Vangeli<br />

vuole essere un personaggio rappresentativo,<br />

ognuno di noi si<br />

può immedesimare <strong>in</strong> esso: ebbene<br />

non solo le donne si possono<br />

immedesimare con l’emorroissa,<br />

ma se ci fermiamo un’attimo e riflettiamo,<br />

tutti quanti noi siamo<br />

nella sua identica situazione, tutti<br />

noi, dal primo all’ultimo essere<br />

umano… stiamo lentamente perdendo<br />

la nostra vita, stiamo morendo.<br />

Mi ha fatto molto riflettere<br />

un’affermazione di Karl Rahner,<br />

un importante teologo tedesco, il<br />

quale afferma che non è del tutto<br />

esatto dire che noi moriremo, ma biologicamente<br />

noi stiamo già morendo,<br />

giorno dopo giorno <strong>in</strong>vecchiamo e<br />

ci avvic<strong>in</strong>iamo <strong>in</strong>esorabilmente alla<br />

morte. Per non parlare degli anticipi<br />

che molti già pagano <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di<br />

sofferenza, dolore… paura. Ad aggravare<br />

la situazione dell’emorroissa era<br />

la religione legalista del suo tempo, se<br />

la malattia la stava lentamente uccidendo,<br />

di fatto per la legge religiosa<br />

era già morta, socialmente isolata


ed esclusa dall’amore di Dio a causa<br />

della sua impurità. Possiamo benissimo<br />

equiparare quell’ideologia religiosa<br />

con certe ideologie materialiste,<br />

scientifiche, ed <strong>in</strong> certi casi ancora religiose<br />

di oggi, che vedono nell’uomo<br />

null’altro che un essere vivente dest<strong>in</strong>ato<br />

alla morte.<br />

Che tristezza, ma allora tutto è<br />

dest<strong>in</strong>ato a f<strong>in</strong>ire nel nulla? E’ a<br />

questo punto che anche noi <strong>in</strong> vari<br />

modi sentiamo parlare di Gesù e del<br />

suo messaggio di salvezza: il peccato<br />

<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

non esclude l’uomo da Dio e la morte<br />

non è la f<strong>in</strong>e di tutto. Questo messaggio,<br />

se riflettiamo, è per forza di cose<br />

la nostra unica speranza di salvezza<br />

e non deve rimanere una voc<strong>in</strong>a che<br />

risuona <strong>in</strong> lontananza, un sentito<br />

dire, ma necessita di un approfondimento.<br />

Ha detto bene quel Rahner<br />

a cui ho accennato prima, per essere<br />

cristiani non è necessaria una laurea<br />

<strong>in</strong> teologia, ma un primo livello di<br />

riflessione che permetta di vivere la<br />

propria fede con quell’onestà <strong>in</strong>tellettuale<br />

richiesta ad ogni uomo. Come<br />

Come puoi contribuire alle spese per la ristrutturazione del Focolare<br />

04/03 Utilizzo pulm<strong>in</strong>o € 120,00<br />

10/03 Compleanno € 20,00<br />

10/03 Compleanno € 30,00<br />

11/03 Sala oratorio € 235,00<br />

11/03 Gruppo Scout Montorfano 1 € 10,00<br />

13/03 Compleanno € 20,00<br />

14/03 Gruppo Adolescenti 2 € 10,00<br />

16/03 Compleanno € 30,00<br />

21/03 Compleanno € 50,00<br />

24/03 Compleanno € 20,00<br />

24/03 Sala oratorio € 30,00<br />

03/04 Compleanno € 30,00<br />

13/04 Offerta gestione ord<strong>in</strong>aria € 600,00<br />

28<br />

la donna del Vangelo possiamo, se<br />

vogliamo, avvic<strong>in</strong>arci a quel Gesù di<br />

cui sentiamo l’eco, approfondendone<br />

la conoscenza. Se riusciremo ad<br />

<strong>in</strong>contrarlo una importante esperienza<br />

ci travolgerà: all’emorroissa<br />

si fermò il flusso di sangue, la vita<br />

smetterà di sfuggirci via ed il male<br />

(<strong>in</strong> greco il flagello) della morte sarà<br />

def<strong>in</strong>itivamente scongiurato. Ci ritroveremo<br />

ad essere non più esseri<br />

viventi <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o verso la morte,<br />

ma esseri mortali dest<strong>in</strong>ati alla vita.<br />

Un saluto, Doriano<br />

1 Anzitutto, frequentandolo: ciò dà senso all’impegno che si sta affrontando.<br />

2 Offerta libera che può essere consegnata ai sacerdoti, al diacono o nel corso della raccolta “pro opere parrocchiali” e “pro Oratorio”, normalmente la<br />

prima e la seconda Domenica di ogni mese e <strong>in</strong> altre particolari occasioni, di volta <strong>in</strong> volta <strong>in</strong>dicate<br />

3 Offerta libera tramite versamento o bonifico, detraibile ai f<strong>in</strong>i dell’Irpef, sul CC n. 2085X87, presso la Banca Popolare di Sondrio - ag. di <strong>Coccaglio</strong>;<br />

ABI 05696 - CAB 54360 - CIN X, <strong>in</strong>testato a “Il Focolare A.P.S. ONLUS”.<br />

Per il bonifico è necessario il codice IBAN: IT87 X056 9654 3600 0000 2085 X87<br />

4 Impegno morale o scritto a versare una quota fissa periodica, <strong>in</strong> occasione della giornata mensile “pro Oratorio” o direttamente ai sacerdoti o al<br />

diacono<br />

5 Prestiti gratuiti (senza <strong>in</strong>teresse)<br />

6 Contribuire alla ristrutturazione dell’Oratorio può essere un modo alternativo per partecipare alle gioie o ai lutti di parenti o amici.<br />

7 Oltre all’8 per mille secondo le possibilità <strong>in</strong>dicate sul modulo per la dichiarazione dei redditi, è possibile dest<strong>in</strong>are a enti specifici il 5 per mille. È<br />

possibile attuare questa opzione <strong>in</strong>dicando nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il CF n. 91018070176 dell’associazione “Il Focolare<br />

A.P.S. onlus”<br />

e, <strong>in</strong>oltre, partecipa alla festa dell’Oratorio (8-11 giugno)<br />

Offerte per la gestione ord<strong>in</strong>aria dell’Oratorio<br />

(marzo - aprile 2012)<br />

14/04 Cena tra amici € 190,00<br />

15/04 Genitori gr. Gerusalemme € 52,57<br />

16/04 Offerta gestione ord<strong>in</strong>aria € 50,00<br />

20/04 Compleanno € 60,00<br />

22/04 Genitori Antiochia € 50,00<br />

22/04 Scout Montorfano 1 € 20,00<br />

22/04 Genitori gr. Emmaus € 148,00<br />

26/04 Offerta gestione ord<strong>in</strong>aria € 50,00<br />

27/04 Compleanno € 20,00<br />

Totale € 1895,57<br />

Grazie di cuore a tutti!


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

COCCAGLIO PAESE DI ARTE E POESIA<br />

E’ giunto alla terza edizione il premio<br />

“ Il Focolare” organizzato dall’Oratorio<br />

grazie all’impegno di alcune persone.<br />

Le opere presentate sono state<br />

325 tra disegni e poesie, caratterizzate<br />

da un buon livello artistico. La giuria,<br />

composta da docenti della Scuola<br />

provenienti anche da fuori Prov<strong>in</strong>cia,<br />

era composta da: Sabr<strong>in</strong>a Pannunzio<br />

fondatrice del premio nazionale “L<strong>in</strong>da<br />

Scaburri”, Claudia Masserdotti,<br />

Edwige Nastasio, Roberto Fodriga,<br />

Anna Per<strong>in</strong>i.<br />

Per giungere ai f<strong>in</strong>alisti si è dovuto<br />

discutere molto, data la quantità e<br />

la qualità dei lavori presentati. Nella<br />

premiazione si è ricordato colui che<br />

f<strong>in</strong>o allo scorso anno fu presidente<br />

della giuria, il prof. Giovanni Repossi<br />

scomparso a gennaio; è stato perciò<br />

consegnato il 1° premio come memorial<br />

<strong>in</strong> suo ricordo per l’operato<br />

profuso con la generosità e l’umiltà<br />

che lo caratterizzavano.<br />

I premiati per la scuola primaria nella<br />

poesia sono:<br />

1° Andrea Torri<br />

2°Nicola Gesmundo<br />

3°Marco Hoxha<br />

premio speciale Silvia Quadri<br />

per il disegno<br />

1° Loredana Ser<strong>in</strong>a<br />

2°Paolo Mart<strong>in</strong>elli<br />

3°Laura Selis<br />

premi speciali a : Flavia Feroldi, Nasim<br />

Kalkhi, Daniela Addae.<br />

Per la scuola secondaria, poesia :<br />

1°Alberto Cancelli<br />

2°Irene Borella<br />

3°Lorenza Recenti<br />

segnalata Eleonora Zani<br />

per il disegno:<br />

1° Lenza Fabrizio memorial Repossi<br />

2° Madel<strong>in</strong>e Toledo<br />

3° Lorenzo Sirani<br />

segnalate: Monica Archetti,Rebecca<br />

Assoni, Sofia Jusic.<br />

Durante la premiazione un gruppo<br />

di ragazze giunte da Castelgabbiano<br />

(CR) con chitarra e canti hanno allietato<br />

il pomeriggio. I premi offerti da<br />

29<br />

varie ditte del paese sono stati consegnati,<br />

oltre che dai membri della<br />

giuria, da don Giovanni e da don Fabrizio<br />

per l’Oratorio e dagli assessori<br />

Lupat<strong>in</strong>i e Massetti per il Comune.<br />

Dopo la premiazione i v<strong>in</strong>citori e<br />

partecipanti coi rispettivi genitori<br />

si sono recati <strong>in</strong> Oratorio per la mostra<br />

di tutti i lavori <strong>in</strong> esposizione e<br />

per partecipare al r<strong>in</strong>fresco offerto<br />

dall’organizzazione del premio e<br />

dall’Oratorio, il tutto concluso <strong>in</strong> un<br />

clima festoso per tutti i giovani artisti<br />

e poeti.


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

30


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • dall’oratorio<br />

Estate 2012 con l’Oratorio<br />

1 - Scuola di lavoro<br />

dall’11 al 22 giugno, solo il pomeriggio<br />

2 - Grest<br />

dal 25 giugno al 15 luglio, il matt<strong>in</strong>o e il pomeriggio<br />

da 1a elememtare a 3a media<br />

3 - Freedom days<br />

dal 25 giugno al 15 luglio<br />

per gli adolescenti di 1a e 2a superiore<br />

4 - Campo estivo<br />

I - per i fanciulli e i ragazzi da 4a elementare a 3a media<br />

dal 15 al 21 luglio<br />

a Malonno (BS)<br />

II - per gli adolescenti da 1a a 3a superiore<br />

dal 7 al 14 agosto<br />

a Malonno (BS)<br />

iscrizioni a partire da giovedì 24 maggio<br />

presso la segreteria del Focolare il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 17.30<br />

il mercoledì dalle 20.30 alle 22.00<br />

NB: i dest<strong>in</strong>atari si riferiscono alle classi come già frequentate<br />

5 - Summer camp<br />

Accompagnamento all’esecuzione dei compiti estivi<br />

per i fanciulli della Scuola Primaria<br />

le matt<strong>in</strong>e di martedì, giovedì e venerdì<br />

I turno: dal 17 al 27 luglio<br />

II turno: dal 28 agosto al 7 settembre<br />

31


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • vita parrocchiale<br />

istantanee dal<br />

Pellegr<strong>in</strong>aggio <strong>in</strong> Sardegna<br />

22-29 aprile<br />

32


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • vita parrocchiale<br />

33<br />

Pag. prec.: Pisa (ultimo giorno); basilica romanica<br />

benedett<strong>in</strong>a di S. Pietro <strong>in</strong> Sores; S. Teresa di Gallura;<br />

foto di gruppo davanti alla basilica del santuario<br />

cagliaritano di Bonaria;<br />

qui: sopra e sotto, due tratti di costa; parziale del<br />

gruppo davanti al santuario della Madona della<br />

Guardia (Genova, primo giorno); nuraghe; chiesa<br />

romanica della SS. Tr<strong>in</strong>ità di Saccargia


<strong>Comunità</strong> <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o • vita parrocchiale<br />

Pellegr<strong>in</strong>aggio a PADOVA<br />

34<br />

Il I maggio si è tenuto il pellegr<strong>in</strong>aggio<br />

mariano, curato dal gruppo Charitas,<br />

<strong>in</strong> occasione del XXV anniversario della<br />

sua fondazione.<br />

Nelle immag<strong>in</strong>i, tutte da Padova:<br />

- la chiesa ove sono custodite le spoglie<br />

di s. Leopoldo Mandic, frate cappucc<strong>in</strong>o,<br />

noto anche da noi, la cui tomba<br />

è meta anche di molti giovani, provenienti<br />

dalla Croazia, come abbiamo<br />

potuto constatare;<br />

- foto di fgruppo davanti al santuario<br />

mariano della Madonna Pellegr<strong>in</strong>a,<br />

ove abbiamo celebrato la Messa e <strong>in</strong>contrato<br />

il locale gruppo Charitas, eretto<br />

come ex-voto della città di Padova al<br />

term<strong>in</strong>e della 2a guerra mondiale;<br />

- <strong>in</strong>terno della cattedrale di Padova


<strong>Comunità</strong> aperta<br />

1987 – 2012:<br />

un anniversario importante ( di G. Pedrali )<br />

Al term<strong>in</strong>e delle giornate<br />

dedicate alla riflessione<br />

sul tema della Carità – <strong>in</strong> occasione<br />

del XXV anno di fondazione<br />

della nostra Caritas parrocchiale<br />

- mi son permesso di<br />

offrire alcune piccole parole,<br />

pensieri e spunti che vengono<br />

dal cuore del Santo Padre Benedetto<br />

XVI.<br />

In queste sue parole troviamo<br />

la gioia di testimoniare e condividere<br />

il grande dono che<br />

Dio ci ha fatto: quello di ES-<br />

SERE FRATELLI e di AMAR-<br />

CI DI UN AMORE VERO E<br />

SINCERO che viene dal dono<br />

di Cristo sulla croce: il DONO<br />

DELLA CARITÀ.<br />

“Occorre armonizzare il nostro<br />

cuore con il cuore di Cristo, aff<strong>in</strong>ché<br />

il sostegno amorevole<br />

offerto agli altri si traduca <strong>in</strong><br />

partecipazione e consapevole<br />

condivisione delle loro sofferenze<br />

e delle loro speranze,<br />

rendendo così visibile, da una<br />

parte la misericordia <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita<br />

di Dio verso ogni uomo, che<br />

35<br />

brilla sul volto di Cristo, e dall’altra<br />

la nostra fede <strong>in</strong> Lui. L’<strong>in</strong>contro con<br />

l’altro e l’aprire il cuore al suo bisogno<br />

sono occasione di salvezza e di<br />

beatitud<strong>in</strong>e.”<br />

- Discorso del 24 febbraio 2012<br />

“La carità deve promuovere tutte le<br />

nostre azioni. Non si tratta di voler<br />

fare un mondo «su misura», ma si<br />

tratta di amarlo. Per questo la Chiesa<br />

non ha come vocazione pr<strong>in</strong>cipale<br />

quella di trasformare l’ord<strong>in</strong>e politico<br />

o di cambiare il tessuto sociale.<br />

Essa vuole portare la luce di Cristo. È<br />

Lui che trasformerà tutto e tutti.”<br />

- Discorso del 10 febbraio 2012<br />

“La fede senza la carità non porta<br />

frutto e la carità senza la fede sarebbe<br />

un sentimento <strong>in</strong> balia costante del<br />

dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda,<br />

così che l’una permette all’altra<br />

di attuare il suo camm<strong>in</strong>o.”<br />

- Lettera Apostolica Motu Proprio “Porta<br />

Fidei”<br />

“L’amore — « caritas » — è una forza<br />

straord<strong>in</strong>aria, che sp<strong>in</strong>ge le persone a<br />

impegnarsi con coraggio e generosità<br />

nel campo della giustizia e della pace.<br />

È una forza che ha la sua orig<strong>in</strong>e <strong>in</strong><br />

Dio, Amore eterno e Verità assoluta.”<br />

– Lettera Enciclica Caritas <strong>in</strong> Veritate<br />

“Scegliendo liberamente di privarci<br />

di qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo<br />

concretamente che il prossimo<br />

<strong>in</strong> difficoltà non ci è estraneo.<br />

Proprio per mantenere vivo questo<br />

atteggiamento di accoglienza e di attenzione<br />

verso i fratelli, <strong>in</strong>coraggio le<br />

parrocchie ed ogni altra comunità ad<br />

<strong>in</strong>tensificare <strong>in</strong> Quaresima la pratica<br />

del digiuno personale e comunitario,<br />

coltivando altresì l’<strong>ascolto</strong> della Parola<br />

di Dio, la preghiera e l’elemos<strong>in</strong>a. “<br />

– Messaggio per la Quaresima 2009


Sono trascorsi ormai quattro anni<br />

da quando un piccolo gruppo di<br />

mamme, con figli affetti da diverse<br />

disabilità, ha sentito l’esigenza di<br />

trasformare le chiacchiere e le confidenze<br />

di qualche m<strong>in</strong>uto rubato<br />

fuori dal cancello della scuola, <strong>in</strong><br />

qualcosa di più concreto e costruttivo<br />

costituendo un’associazione:<br />

l’associazione Disegual.<br />

Diventare genitore è un’esperienza<br />

unica e gratificante,<br />

ma è <strong>in</strong>evitabilmente legata a una<br />

buona dose di timori e dubbi per le<br />

responsabilità che ne conseguono.<br />

Spesso ci si può sentire impreparati<br />

ed <strong>in</strong>adeguati di fronte alla fragilità<br />

di una nuova vita, ma quello che si<br />

prova e scaturisce da una diagnosi<br />

di disabilità aumenta considerevolmente<br />

questi stati d’animo. Il passo<br />

verso un profondo sconforto e un<br />

pesante senso di solitud<strong>in</strong>e è breve.<br />

In questi anni l’<strong>in</strong>tento pr<strong>in</strong>cipale<br />

del nostro gruppo è stato proprio<br />

quello di cercare di ridurre l’isolamento<br />

dei bamb<strong>in</strong>i e ragazzi disabili<br />

e delle loro famiglie. Anche se l’attività<br />

di mutuo aiuto è stata e rimane<br />

quella preponderante, abbiamo tentato<br />

di muoverci comunque su più<br />

fronti e aspetti della vita dei nostri<br />

<strong>Comunità</strong> aperta<br />

figli, da quello scolastico a quello<br />

puramente ludico. In collaborazione<br />

con la Scuola abbiamo creato il GLH<br />

(Gruppo Lavoro Handicap) che si occupa<br />

di implementare e migliorare le<br />

risorse già esistenti con proposte più<br />

<strong>in</strong>dividualizzate ed efficaci. Con il<br />

Comune e le altre realtà associative<br />

ci siamo concentrati maggiormente<br />

sull’aspetto dell’<strong>in</strong>tegrazione e delle<br />

opportunità anche <strong>in</strong> ambito extrascolastico.<br />

Naturalmente questo ha<br />

comportato <strong>in</strong>contri e confronti<br />

cont<strong>in</strong>ui con diverse realtà, ma ci<br />

ha sicuramente dato la possibilità<br />

di crescere e maturare un sapere più<br />

complesso e completo delle problematiche<br />

connesse all’handicap. Fornire<br />

ad un disabile l’opportunità di<br />

partecipare con un ruolo attivo a<br />

una qualsiasi attività, sentirsi parte<br />

di una comunità sensibile ed accogliente,<br />

produce un sostanziale aumento<br />

della sua qualità di vita e di<br />

quella dei suoi famigliari.<br />

Tra i ricordi più piacevoli di questi<br />

anni non possiamo certo dimenticare<br />

le occasioni di conoscenza e<br />

scambio con le altre Associazioni di<br />

famiglie dei paesi limitrofi. “Semplicemente<br />

genitori” di Rovato , “Issanda”<br />

di Cologne, “Anche io nel terzo<br />

36<br />

millennio” di Palazzolo, sono stati<br />

i nostri <strong>in</strong>terlocutori più assidui<br />

e stimolanti. Sono nate simpatie,<br />

amicizie e serate passate all’<strong>in</strong>segna<br />

della condivisione di racconti anche<br />

di aspetti tragi-comici delle nostre<br />

vite. Avere un figlio disabile garantisce<br />

un’imprevedibilità di eventi e situazioni<br />

a volte veramente divertenti!<br />

Tra circa un mese qui a <strong>Coccaglio</strong><br />

ci sarà la Festa delle Associazioni e<br />

noi non mancheremo…<br />

La nostra soddisfazione più grande<br />

sarebbe quella che le famiglie<br />

che al loro <strong>in</strong>terno hanno un soggetto<br />

disabile (nel nostro paese sono<br />

diverse) e non fanno ancora parte<br />

dell’Associazione considerassero la<br />

possibilità di fermarsi, parlare con<br />

noi, chiederci qualsiasi <strong>in</strong>formazione.<br />

Essere un genitore consapevole<br />

e aperto all’unicità del proprio figlio<br />

anche laddove significa disabilità<br />

(più o meno grave), deve essere un<br />

imperativo che dobbiamo a noi stessi<br />

e ai nostri ragazzi. A presto! Le<br />

mamme di Disegual… Adelia, Agape,<br />

Federica, Gerald<strong>in</strong>a e Michela


Si va del<strong>in</strong>eando il programma della 38ma “Marcia della<br />

Solidarietà Vita per la Vita” che l’omonimo Gruppo<br />

Sportivo di <strong>Coccaglio</strong> organizza nel mese di agosto di ogni<br />

anno.<br />

La Sardegna è la regione che dall’8 al 20 agosto p.v., sarà attraversata<br />

dai “Tedofori” e dalla “Fiaccola”, simbolo della<br />

manifestazione.<br />

Dodici le tappe e poco più di 700 i chilometri da percorre:<br />

una parte al matt<strong>in</strong>o ed una al pomeriggio.<br />

Sono previste alcune soste per visitare le bellezze dell’Isola<br />

e per fare un po’ di turismo.<br />

Come sempre la manifestazione è organizzata per promuovere,<br />

stimolare e diffondere la cultura della donazione<br />

del sangue, degli organi, dei tessuti e delle cellule e si ono-<br />

<strong>Comunità</strong> aperta<br />

Trittico Internazionale<br />

Da oggi al Quarantesimo della Marcia<br />

2012 Tour della Sardegna- 2013 Argent<strong>in</strong>a.<br />

2014 Assisi - Terra Santa - <strong>Coccaglio</strong> - Roma (1975/2014)<br />

QUARANT’ANNI DOPO<br />

TOUR DELLA SARDEGNA 8-20 AGOSTO 2012<br />

Gruppo Sportivo Vita per la Vita (Onlus)<br />

Sede: Via P. Marcol<strong>in</strong>i 7-25030 <strong>Coccaglio</strong> Brescia<br />

Tel/fax 030/7722815-Cell.3355477413<br />

e-mail: vita.per.lavita@virgilio.it<br />

Sito: www.vitaperlavita.com<br />

LOCALITA’<br />

INDIRIZZI<br />

37<br />

ra del patroc<strong>in</strong>io dei Consigli Nazionali di AVIS - AIDO<br />

- ANTO, CSVnet - CNV - FRATRES - ANED, della collaborazione<br />

di CSV, ANPAS, Amm<strong>in</strong>istrazioni Comunali e<br />

delle Associazioni di volontariato dei Comuni dove sono<br />

previste le sedi di tappa.<br />

La partecipazione è libera a tutti. Servono marciatori, autisti,<br />

addetti alla distribuzione del materiale <strong>in</strong>formativo e<br />

alla logistica.<br />

Per il prossimo anno, dopo il successo dell’Australia del<br />

2011 e dell’arrivo di Bergamo, è <strong>in</strong> previsione che la<br />

Marcia vada <strong>in</strong> Argent<strong>in</strong>a per <strong>in</strong>contrare i nostri emigrati e<br />

portare la “Fiaccola” alla Terra del Fuoco.<br />

Per gli studenti e per i giovani che:<br />

- hanno spirito di avventura;<br />

- vogliono vivere un’esperienza diversa dal solito;<br />

- sono appassionati di podismo,<br />

è prevista una sponsorizzazione, che consente loro di partecipare<br />

quasi gratuitamente.<br />

Per <strong>in</strong>formazioni chiamare al 3355477413 oppure visitare<br />

il sito www.vitaperlavita.com<br />

Farmacie di turno – GUARDIA FARMACEUTICA<br />

Dal 14 Maggio al 12 Luglio 2012<br />

La farmacia di <strong>Coccaglio</strong>, P.zza Marenzio 10, resta aperta anche il Giovedì.<br />

TURNI DI GUARDIA<br />

Primo Secondo<br />

ROVATO C.so Bonomelli 12 14 e 15 Maggio 13 e 14 Giugno<br />

ERBUSCO Via Prov<strong>in</strong>ciale 21 16 e 17 Maggio 15 e 16 Giugno<br />

COLOGNE Piaz. Garibaldi 8 18 e 19 Maggio 17 e 18 Giugno<br />

PALAZZOLO S/O Via Garibaldi 6 20 e 21 Maggio 19 e 20 Giugno<br />

CASTELCOVATI Via De Gasperi 74 22 e 23 Maggio 21 e 22 Giugno<br />

CHIARI Via xxv Aprile 30 24 e 25 Maggio 23 e 24 Giugno<br />

ROVATO Via Cavour 14 26 e 27 Maggio 25 e 26 Giugno<br />

COCCAGLIO Piaz. L. Marenzio 10 28 e 29 Maggio 27 e 28 Giugno<br />

CHIARI Piazza Moro 2 30 e 31 Maggio. 29 e 30 Giugno<br />

CHIARI Via Sala 2/1 01 e 02 Giugno 01 e 02 Luglio<br />

PALAZZOLO S/0 Via Marconi 14 03 e 04 Giugno 03 e 04 Luglio<br />

ROVATO V. C. Battisti 102/a 05 e 06 Giugno 05 e 06 Luglio<br />

CAZZAGO S.M Via Duomo 31 07 e 08 Giugno 07 e 08 Luglio<br />

CHIARI Via Rivetti 1 09 e 10 Giugno 09 e 10 Luglio<br />

COCCAGLIO Via E. Mattei 3 11 e 12 Giugno 11 e 12 Luglio


Cultura e notizie • Curiosando nello sCrigno<br />

La simbologia degli affreschi della volta (3a parte)<br />

Foto 1: CERCHIO, RAGGI E<br />

TRIANGOLO<br />

Il CERCHIO può def<strong>in</strong>irsi un punto<br />

esteso e pertanto partecipa alle<br />

stesse proprietà simboliche: perfezione,<br />

omogeneità, assenza di divisione,<br />

assenza di dist<strong>in</strong>zione. Numerosi<br />

autori paragonarono il rapporto tra<br />

Dio e la Creazione con quello esistente<br />

tra il Centro e il Cerchio. Un<br />

altro significato del Cerchio è legato<br />

alla rappresentazione della div<strong>in</strong>ità<br />

non solo come orig<strong>in</strong>e, sussistenza e<br />

consumazione di tutte le cose (l’Alfa<br />

di G. Pedrali<br />

e l’Omega del Cristianesimo) ma anche<br />

nella sua immutabilità.<br />

Il TRIANGOLO CON IL VERTICE<br />

VERSO IL BASSO rappresenta la natura<br />

Umana di Cristo. Nell’arte cristiana<br />

è stato soprattutto utilizzato il<br />

triangolo equilatero per rappresentare<br />

la Tr<strong>in</strong>ità. I raggi diventano simbolo<br />

di benedizione verso chi sono rivolti,<br />

<strong>in</strong> questo caso, verso Maria che<br />

diverrà la Madre di Dio.<br />

Foto 2: ANGELO CHE<br />

SORREGGE SCRIGNO<br />

38<br />

Come possiamo notare, questo<br />

angelo, che siede su una nuvoletta,<br />

sorregge uno scrigno chiuso.<br />

Uno scrigno prezioso poiché <strong>in</strong> esso<br />

vi sono racchiusi immensi tesori.<br />

Questo scrigno, secondo la simbologia<br />

cristiana, rappresenta Maria santissima.<br />

Ella, divenendo l’Ancella del<br />

Signore e madre di Dio, racchiude nel<br />

suo Cuore ogni tipo di tesoro prezioso<br />

e ogni virtù sacra a Dio.<br />

Foto 3: DONNE CHE<br />

ASSISTONO AL PARTO<br />

Nel turb<strong>in</strong>e di angeli e luce, avviene<br />

la nascita di Maria (alla quale<br />

è dedicata la nostra chiesa arcipretale).<br />

I genitori di Maria – Gioacch<strong>in</strong>o<br />

ed Anna – si accorgono di quanto sta<br />

succedendo e pensano a cosa sarà il<br />

futuro con tutto questo movimento<br />

div<strong>in</strong>o. Le donne che assistono Anna<br />

al parto, sembrano non accorgersi di<br />

nulla: una porta su un vassoio delle<br />

vivande, l’altra, da un cat<strong>in</strong>o accanto<br />

ad un samovar, tira fuori i panni caldi<br />

per avvolgere la piccola nascitura,<br />

un’altra ancora sembra avere nelle<br />

mani una giara. Tutto come se fosse<br />

una cosa ord<strong>in</strong>aria, senza accorgersi<br />

del gran movimento del cielo. Sembra<br />

quasi che il div<strong>in</strong>o prodigio della<br />

nascita di Maria sia avvolto dall’ord<strong>in</strong>arietà<br />

della vita quotidiana.


Cultura e notizie<br />

“Endom sœl mont de Cuc-ai”<br />

di Natale Partegiani<br />

“ Inarrestabile fugge il tempo ed ogni cosa travolge nella sua corsa<br />

– si lamentava il poeta. E questo travolgimento lo<br />

constatiamo soprattutto nel nostro tempo, quando antichissime<br />

tradizioni o sono già state dimenticate o vanno<br />

<strong>in</strong>esorabilmente scomparendo, mentre quelle nuove non<br />

riescono a sopravvivere ad una sola generazione.<br />

Cos’è rimasto <strong>in</strong>fatti dell’antichissima tradizione che<br />

vedeva la gente dei paesi della Bassa riversarsi a <strong>Coccaglio</strong><br />

e spargersi poi sul monte il giorno della Pasquetta<br />

per festeggiare anche il ritorno della bella stagione oltre<br />

che una grande festività religiosa? Poco o nulla. Eppure<br />

è questa una delle più antiche consuetud<strong>in</strong>i la quale forse<br />

risale ai primi <strong>in</strong>sediamenti umani della nostra zona,<br />

quando gli uom<strong>in</strong>i celebravano il risveglio della natura<br />

con una bella passeggiata sul monte.<br />

Con l’affermarsi del cristianesimo tale consuetud<strong>in</strong>e diventò<br />

la festa della Madonna dell’Angelo o dell’Alleluia.<br />

Da noi, dove esisteva il centro di una vasta e antica pieve<br />

ai piedi del monte, era naturale che le popolazioni sparpagliate<br />

nelle sue campagne, cont<strong>in</strong>uassero a confluirvi<br />

per celebrare i riti della Pasqua, per ricevere il Battesimo e<br />

gli altri sacramenti e per cont<strong>in</strong>uare a festeggiare l’<strong>in</strong>izio<br />

della primavera.<br />

E la tradizione cont<strong>in</strong>uò per secoli f<strong>in</strong>o ai nostri giorni<br />

anche quando, dopo il Mille, l’importanza della pieve<br />

venne gradatamente meno col costituirsi dei paesi che<br />

39<br />

punteggiano ora il suo territorio. Prima e dopo la Seconda<br />

Guerra Mondiale e quando la diffusione dell’automobile<br />

popolare non s’era ancora affermata, i più anziani del<br />

paese ricordano la numerosissime ed allegre compagnie<br />

che il secondo giorno di Pasqua raggiungevano con ogni<br />

mezzo e a piedi il nostro paese e se chiedevi a qualcuno<br />

delle varie comitive <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o dove andava, ti risponde-<br />

va <strong>in</strong>variabilmente: “Sœl mont de Cucai”.<br />

Venivano da Chiari, Castrezzato, Catelcovati, Rudiano<br />

e da altri paesi della Bassa e si spargevano prima<br />

per le vie del paese attratte dalle variop<strong>in</strong>te bancarelle,<br />

dagli imbonitori e dai baracconi d’ogni genere; la gente<br />

era talmente spessa che ci si muoveva con difficoltà,<br />

molti poi salivano sul monte per consumare la proverbiale<br />

“consada” con pane campagnolo, salame, uova e<br />

con le prime verdure primaverili, <strong>in</strong>naffiando il tutto<br />

col v<strong>in</strong>o novello che veniva venduto nei vari “licenz<strong>in</strong>i”<br />

gestiti direttamente dalle famiglie dei vignaioli.<br />

Tutto era allora genu<strong>in</strong>o e nostrano.<br />

Il momento culm<strong>in</strong>ante della giornata era la processione<br />

della Madonna; durante la cerimonia tutte le attività ludiche<br />

si fermavano, gli strilli, le musiche e il baccano tacevano<br />

e tutti si raccoglievano, per la durata della cerimonia,<br />

<strong>in</strong> rispettoso silenzio e molti forestieri partecipavano<br />

anche alla processione come naturalmente si era fatto per<br />

secoli nel passato.


Cultura e notizie<br />

Proèrbe e poesie cüntade só nel nost dialet.<br />

Stórie e tradisiù dela nostra prov<strong>in</strong>cia.<br />

PROERBE<br />

I proverbi del bresciano Angelo Albrici<br />

Al russignöl mancarà ‘l cantà,<br />

prim che ala fómna manche ‘l parla.<br />

Una donna parla più che canti un usignolo.<br />

Ardeten dal frèt, dà la br<strong>in</strong>a<br />

e dà la fómna che scuìna,<br />

segn che ergót nel sò cör la brama<br />

dè fat bèc, sicür la trama.<br />

Guardati dal freddo e dalle br<strong>in</strong>e e dalla donna che ti fa<br />

mo<strong>in</strong>e, segno che qualcosa nel suo cuore brama o di farti<br />

becco, certamente trama.<br />

A pöta màdüra nó manca conzüntüra.<br />

A zitella matura non mancano occasioni.<br />

Caàle dè malghés, serve dè précc, fiòle dè ostér ligale<br />

töte a la sò traés.<br />

Cavalle di mandriani, serve di preti, figlie di osti lasciale<br />

dove sono.<br />

Chi bèla la öl pari, tante pene la gha da sufrì.<br />

Chi bella vuol apparire, tante pene ha da soffrire.<br />

Chi fa le siète da pic<strong>in</strong><strong>in</strong>e le deèntarà mai bune<br />

spus<strong>in</strong>e.<br />

Quelle che fanno le civette da piccol<strong>in</strong>e non diventeranno<br />

mai buone spos<strong>in</strong>e.<br />

DA STORIE & STÓRIE<br />

Aneddoti di Costanzo Gatta<br />

Angelo Albrici<br />

(1900-1981) rigattiere, poeta<br />

QUESTURINI IN FONTANA...<br />

BRESCIA - Dopo una allegra serata all’osteria con alcuni<br />

coscritti della Prima Guerra Mondiale, Angelo Albrici<br />

40<br />

tornava fischiettando verso contrada San Giovanni. La<br />

Pallata batteva le due.<br />

“Forse era pieno... come un uovo” - precisa il figlio, l’antiquario<br />

Antonio, alludendo alla capacità di bere del padre<br />

senza perdere lucidità.<br />

Angelo, ricordando la sua gioventù, i giorni di guerra<br />

non ancora diciottenne, la prigionia, i luoghi dove era<br />

stato ferito e dove aveva visto morire tanti cari commilitoni,<br />

si era messo a cantare, <strong>in</strong> un impeto di nostalgia<br />

“La leggenda del Piave”. Purtroppo erano i giorni <strong>in</strong> cui<br />

Mussol<strong>in</strong>i aveva stretto alleanza con Hitler. Agli italiani<br />

era d’obbligo mostrare una certa deferenza verso l’alleato.<br />

Particolare attenzione la polizia riservava a quei bresciani<br />

che non hanno mai amato i crucchi e qu<strong>in</strong>di mal<br />

digerivano croati, austriaci, “mangiasego”, iene e compagnia<br />

bella.<br />

Il nostro Albrici aveva appena concluso la strofa <strong>in</strong>iziale<br />

e stava <strong>in</strong>tonando il ritornello che dice “Muti passaron<br />

quella notte i fanti, tacere bisognava e andare avanti...”<br />

quando i versi di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni<br />

Ermete Gaeta (1884-1961), furono <strong>in</strong>terrotti da due questur<strong>in</strong>i<br />

<strong>in</strong> borghese, appostati vic<strong>in</strong>o alla fontana della<br />

Pallata. Con l’arroganza di chi ha il potere, i due apostrofarono<br />

Albrici facendogli capire che era meglio per lui...<br />

tacere e tirare dritto... e muto.<br />

Premesso che Angelo pesava 130 chili ed era un gigante<br />

di quasi due metri, premesso <strong>in</strong>oltre che, sebbene buono<br />

come il pane, non accettava imposizioni, premesso <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

che per nulla al mondo avrebbe r<strong>in</strong>unciato a cantare la<br />

sua canzone “sacra”, concluderò dicendo che, <strong>in</strong> un battibaleno,<br />

i due questur<strong>in</strong>i si trovarono col sedere <strong>in</strong> fontana.<br />

Il cantore passò la nottata <strong>in</strong> via Musei, sede della<br />

Questura, ma si cavò una delle più belle soddisfazioni<br />

della sua vita.<br />

REGNA SOVRANO... L’ITAGLIACANO<br />

BRESCIA - Il popolare poeta di casa, autore di “Migole e<br />

Bagole”, e di altri 17 libri, certos<strong>in</strong>o raccoglitore di proverbi<br />

(ne ha trascritti 3500 nell’ultima edizione di “Giona<br />

piò de Bertoldo”), e di “veneranda anticaglia”, non<br />

riusciva a sopportare i bresciani che, per darsi arie, anziché<br />

rivolgersi <strong>in</strong> dialetto si esprimevano “<strong>in</strong> itagliacano”.<br />

“Parla come mangi” - brontolava con un vocione fra


aritono e basso. Gli storpiatori del dialetto li def<strong>in</strong>iva<br />

“i colèt” (riferito al colletto della camicia) o “spüss<strong>in</strong>èta”<br />

(che hanno la puzza sotto il naso).<br />

Angelo, perciò, amava raccontare sempre di quella banconiera<br />

che, redarguita da un cliente per avergli servito<br />

un caffè piuttosto freddo, si giustificò precisando:<br />

“Scusi, ma a me mi pareva caldo caldento…<br />

POESIA<br />

Èn gat del mé paés<br />

di Tarcisio Benerecetti<br />

Me sò truàt ‘n del més piö càld de st’an<br />

déter ön vìcol frèsch del mé paés.<br />

Ensìma a ‘na banchèta,<br />

‘ntramès a vas fiurìc,<br />

el s’èra bütat zó lóng e distés<br />

ön bel gatù.<br />

Ciàr de pél, e dèle rìghe scüre de traèrs,<br />

sömeàa che ‘I durmìes dèla bùna.<br />

Nel söbiàga apéna per ciamàl,<br />

el gà fat gnà sègn d’ìghem s<strong>in</strong>tìt.<br />

“Per mé l’è sùrd, poarì!<br />

Els’è fàt vèc”.<br />

La m’hà dit giöna le visì.<br />

En dèl vidìl isé bèl e polsadés,<br />

me gnìt la òia de fotografàl.<br />

Fàa la fìnta ‘nvése ‘I lazarù.<br />

El ga dervìt apéna ‘n öc,<br />

el se stiràt perbé la gòba,<br />

lecàt la sànfa, per pasàsela söl müs<br />

e sul, en del mumènt<br />

che mè schisàe el butù,<br />

‘I se sentàt de slàns.<br />

“Ghè mancàa sul el sorìso!”<br />

gó pensàt.<br />

“I dis che l’è ‘na béstia,”<br />

la m’à dit la sò padrùna.<br />

“Ghif vèst el signorìno?<br />

‘L gà fat prèst a emparà<br />

le póse dei cristià. “<br />

El gat entàt, lesér, lesér<br />

el m’à postàt el cö sùra a ‘na ma,<br />

fórse per robàm öna carèsa<br />

e po’ ‘I sé dist<strong>in</strong>dìt amò,<br />

pènse, cuntét ensìma<br />

à la banchèta.<br />

Cultura e notizie<br />

41<br />

Un gatto del mio paese<br />

Mi sono trovato nel mese più caldo di quest’anno<br />

dentro un vicolo fresco del mio paese.<br />

Sopra una panch<strong>in</strong>a,<br />

<strong>in</strong> messo a vasi fioriti,<br />

si era buttato giù, lungo e disteso,<br />

un bel gattone,<br />

chiaro di pelo e delle righe scure di traverso.<br />

Sembrava che dormisse della buona.<br />

Nel fischiagli appena per chiamarlo<br />

non ha fatto neppure il segno di avermi sentito.<br />

Per me è sordo, pover<strong>in</strong>o!<br />

E’ diventato vecchio!<br />

- mi ha detto una lì vic<strong>in</strong>o.<br />

Nel vederlo così bello e rilassato,<br />

mi è venuta la voglia di fotografarlo.<br />

Faceva f<strong>in</strong>ta, <strong>in</strong>vece, il lazzarone.<br />

Ha aperto appena un occhio,<br />

si è stirato perbene la schiena,<br />

leccato la zampa per passarsela sul muso<br />

e solo nel momento<br />

che schiacciavo il pulsante<br />

si è seduto di slancio.<br />

- Gli mancava solo il sorriso,<br />

- ho pensato. -<br />

Dicono che è una bestia,<br />

- mi ha detto la sua padrona. -<br />

Avete visto il signor<strong>in</strong>o?<br />

Ha fatto presto ad imparare le pose dei cristiani<br />

Il gatto <strong>in</strong>tanto, leggero leggero,<br />

mi ha poggiato la testa su una mano,<br />

forse per rubarmi una carezza,<br />

e poi si è disteso ancora,<br />

penso contento,<br />

sopra alla panch<strong>in</strong>a.<br />

A cura di Tarcisio Benerecetti


Cultura e notizie<br />

Offerte per le opere Parrocchiali 11 marzo – 10 maggio 2012<br />

0Giornata per le opere parrocchiali (tavol<strong>in</strong>o) 01/04/12 € 405,00<br />

Eccedenza sulla colletta domenicale del 01/04/12 € 465,00<br />

NN € 100,00<br />

In memoria della cara Mamma € 100,00<br />

In onore della Madre di Dio € 20,00<br />

In memoria del caro Sposo e Papà € 200,00<br />

In memoria del caro Sposo e Papà € 100,00<br />

In onore di s. Giuseppe € 20,00<br />

In mem. del caro Defunto, nella festa di s. Giuseppe € 50,00<br />

NN € 300,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione della Via Crucis nella Diaconia € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 100,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 200,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 150,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

In memoria del caro Zio defunto € 100,00<br />

In onore della Madonna € 50,00<br />

In memoria degli Amici scomparsi € 300,00<br />

Totale € 3.100,00<br />

Altre offerte per la Parrocchia 11 marzo – 10 maggio 2012<br />

NN € 20,00<br />

Cognati e cognate <strong>in</strong> mem. del caro Congiunto € 25,00<br />

In memoria del caro angioletto € 100,00<br />

In memoria della cara Sposa e Mamma € 250,00<br />

In occasione dell’Unzione € 50,00<br />

In occasione della veglia funebre € 20,00<br />

In memoria del caro Sposo e Papà € 200,00<br />

I Cug<strong>in</strong>i <strong>in</strong> mem. del caro Zio e della cara Zia € 300,00<br />

NN € 10,00<br />

In onore dell’Eucarestia (Quarant’Ore) € 20,00<br />

Dalla chiesetta di s. Rita € 65,00<br />

In memoria del caro Sposo € 50,00<br />

In memoria della cara Mamma € 200,00<br />

Per i fiori di Pasqua € 635,00<br />

In onore della Madonna € 20,00<br />

In occasione del 60° di Matrimonio € 100,00<br />

In memoria del caro Defunto € 150,00<br />

In memoria del caro Sposo € 100,00<br />

42


Cultura e notizie<br />

Offerte per la ristrutturazione dell’Oratorio 11 marzo – 10 maggio 2012<br />

Giornata pro Oratorio dell’08-04-12 € 2.415,00<br />

Colletta del giorno di Pasqua € 737,87<br />

Gruppo Emmaus € 150,00<br />

Il gruppo del ballo € 400,00<br />

In memoria del caro Sposo € 200,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 100,00<br />

NN € 5,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 30,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

NN € 5,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione della visita e della<br />

benedizione della casa € 100,00<br />

NN € 30,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 40,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 15,00<br />

NN € 5,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 30,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione del Battesimo € 150,00<br />

43<br />

In occasione del Battesimo € 20,00<br />

NN € 300,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

2 famiglie, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 200,00<br />

1 famiglia, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 60,00<br />

11 famiglie, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 550,00<br />

1 famiglia, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 40,00<br />

2 famiglie, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 60,00<br />

19 famiglie, <strong>in</strong> occ. dei Sacr. dell’Iniz.Crist. € 380,00<br />

NN € 300,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 10,00<br />

Versamenti su “Il Focolare ONLUS”<br />

03/04/2012 € 150,00<br />

10/04/2012 € 500,00<br />

18/04/2012 € 200,00<br />

07/05/2012 € 150,00<br />

Totale offerte €8.622,87<br />

Da attività dell’Oratorio (utili)<br />

Spiedo da asporto del 22-04 € 1.667,40<br />

Arci Caccia <strong>Coccaglio</strong> 28-4 € 500,00<br />

Totale € 2.167,40<br />

Totale entrate €10.790,27<br />

Debito precedente € 402.972,71<br />

Interventi 2011 per muri di c<strong>in</strong>ta e<br />

rec<strong>in</strong>zioni (v. pag. 44) € 10.827,08<br />

Interessi passivi al 31/3/12 € 3.662,69<br />

Totale a debito € 417.462,71<br />

Debito residuo € 406.672,21<br />

Altre offerte<br />

Giornata per i Luoghi Santi (Venerdì Santo) € 555,39<br />

Collette Quaresimali (mercoledì di Quaresima) € 988,90<br />

Collette Quaresimali (salvadanai ragazzi) € 229,45


Le entrate totalizzano € 253.714;<br />

di queste, € 98.925 (112.876 -<br />

131.786) costituiscono le entrate ord<strong>in</strong>arie,<br />

mentre il resto è costituito da<br />

entrate specifiche e dalle offerte per<br />

l’Oratorio (v. sotto); le uscite ammontano<br />

a € 204.859 (174.689 - 215.36).<br />

Pr<strong>in</strong>cipali voci di entrata: collette domenicali<br />

e feriali € 46.364 (52.124<br />

- 56.693); le offerte <strong>in</strong> occasione di<br />

funerali e matrimoni ammontano a<br />

€ 4.630 (12.665 - 5.700 non figurano<br />

qui i battesimi, le offerte <strong>in</strong> occasione<br />

dei quali vengono conteggiate a<br />

favore dell’Oratorio); le offerte libere<br />

ammontano a € 20.215 (18.224<br />

- 29.330); le altre offerte libere sono<br />

f<strong>in</strong>alizzate alla ristrutturazione<br />

dell’Oratorio, per le quali rimando al<br />

rendiconto che viene presentato alla<br />

f<strong>in</strong>e di ciascun numero del bollett<strong>in</strong>o.<br />

Le altre entrate sono dovute ai pochi<br />

residui canoni d’affitto, alle offerte<br />

per le cosiddette “partite di giro”<br />

(soldi che entrano per uscire subito,<br />

perché si tratta di collette f<strong>in</strong>alizzate:<br />

le Giornate Missionarie, il Sem<strong>in</strong>ario,<br />

i Luoghi santi, le collette quaresimali,<br />

le offerte per le ss. Messe e gli uffici,<br />

quanto va e viene per la stampa).<br />

Vanno naturalmente aggiunti i<br />

17.000 e versati dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

comunale, a saldo del contributo<br />

di € 50.000 per la Pieve, le<br />

attività dell’Oratorio, soprattutto il<br />

bar (€ 21.000), le offerte per le ss.<br />

Messe, che come quelle per le Missioni,<br />

i Luoghi Santi, ecc, entrano per<br />

poi uscire, ecc.<br />

Alcune delle voci di uscita: le assicurazioni<br />

ci costano circa €<br />

Cultura e notizie<br />

IL CONTO ECONOMICO 2011<br />

DELLA PARROCCHIA<br />

a cura di don Giovanni<br />

13.000, gas, acqua e luce, posta e telefoni<br />

€ 14.522. I vari contributi alle<br />

Missioni estere e ad enti benèfici, o<br />

direttamente consegnati ai nostri<br />

missionari, comprendendo anche<br />

le giornate per l’Università Cattolica,<br />

per la Carità del Papa, <strong>in</strong>sieme a<br />

quelle già accennate del Sem<strong>in</strong>ario,<br />

per i Luoghi santi, ecc. comportano<br />

l’esborso di € 4.197. Ci sono poi le<br />

spese di sacrestia € 3.926 (ostie, v<strong>in</strong>o<br />

per s. Messa, ceri, ecc le remunerazioni<br />

parziali ai sacerdoti c.a € 13.500,<br />

le spese di cancelleria e telefoniche (€<br />

2.972), l’acquisto di sussidi, ecc. Le<br />

imposte (ICI, Ires, Irap) ammontano<br />

a € 2.978.<br />

Ci sono state varie uscite straord<strong>in</strong>arie,<br />

relative ad <strong>in</strong>terventi effettuati<br />

nel corso dell’anno o del precedente:<br />

<strong>in</strong> parrocchia, <strong>in</strong> pieve, nelle<br />

due sedi dell’Oratorio.<br />

Le due pr<strong>in</strong>cipali riguardano la<br />

parrocchiale. Occorreva evitare<br />

che si verificasse per la terza volta i<br />

danni provocati da fulm<strong>in</strong>e ai vari<br />

impianti: elettrico, di allarme, di amplificazione,<br />

organo; la riparazione<br />

dei guasti ha comportato parecchia<br />

spesa, <strong>in</strong> parte coperta dall’assicurazione.<br />

La causa è stata <strong>in</strong>dividuata<br />

nel fatto che il pozzetto dell’Enel si<br />

trova proprio <strong>in</strong> uno dei punti di scarico<br />

del parafulm<strong>in</strong>e; la sola opera di<br />

muratura per tale <strong>in</strong>tervento ci è costata<br />

più di € 4.000,00, senza contare<br />

l’Iva.<br />

In Oratorio si è verificato il crollo<br />

di parte del muro di c<strong>in</strong>ta, la spesa<br />

per il cui riprist<strong>in</strong>o è stata condivisa<br />

44<br />

da una delle proprietà conf<strong>in</strong>anti;<br />

<strong>in</strong>oltre, a fronte delle violazioni di<br />

domicilio perpetrate da alcuni - <strong>in</strong><br />

alcuni casi neanche troppo picc<strong>in</strong>i<br />

- mediante penetrazione abusiva <strong>in</strong><br />

qualche proprietà conf<strong>in</strong>ante attraverso<br />

le falle della c<strong>in</strong>ta metallica, si<br />

è reso necessario <strong>in</strong>stallare una nuova<br />

rec<strong>in</strong>zione, più solida. Il tutto ha<br />

comportato la spesa di € 10.827,00<br />

per il cui pagamento abbiamo att<strong>in</strong>to<br />

al fido bancario su cui grava il debito<br />

per l’Oratorio. Tale somma è perciò<br />

da aggiungere al suddetto debito,<br />

anche perché si tratta di <strong>in</strong>terventi<br />

strutturali.<br />

La differenza positiva tra entrate<br />

e uscite è andata naturalmente a<br />

coprire una parte del debito per la ristrutturazione<br />

dell’Oratorio, riguardo<br />

al quale non è possibile non percepire<br />

i contraccolpi della crisi <strong>in</strong> atto,<br />

con il conseguente rallentamento del<br />

flusso di offerte; prima riusciremo<br />

ad esaurire l’ammontare ancora cospicuo,<br />

prima potremo provvedere a<br />

completare ciò che si è <strong>in</strong>iziato quasi<br />

8 anni or sono.<br />

Un r<strong>in</strong>graziamento a quanti<br />

hanno contribuito al bilancio<br />

con la loro partecipazione e la loro<br />

offerta. In questo ambito va espresso<br />

un pensiero particolare a tutti<br />

coloro che prestano servizio a titolo<br />

gratuito e volontario <strong>in</strong> Parrocchia<br />

e <strong>in</strong> Oratorio, così come al Consiglio<br />

per gli Affari Economici della<br />

Parrocchia.<br />

dG


MUNICIPIO<br />

. central<strong>in</strong>o<br />

- fax<br />

- Ufficio vigili<br />

- segreteria<br />

- Agente di servizio<br />

- Emergenze<br />

. Ufficio Anagrafe<br />

. Ufficio Tributi<br />

. Ufficio Ragioneria<br />

. Ufficio Servizi sociali<br />

. . Ufficio Tecnico<br />

. Servizi 24 su 24<br />

Associazione Pensionati<br />

COGEME num. verde<br />

<strong>Coccaglio</strong> <strong>in</strong> rete<br />

Scuola Materna<br />

Scuola Elementare<br />

Scuola Media<br />

Radio parrocchiale<br />

Ferrovie<br />

Poste Italiane<br />

Farmacia Tallar<strong>in</strong>i<br />

Farmacia Comunale<br />

Fondaz. Don Gnocchi Rovato<br />

Richiedei –Palazzolo<br />

Dott. Paola Valzorio<br />

Dott. Antonio Bravi<br />

Dott. Emilio Bonfreschi<br />

Dott. Maria Battagliola<br />

Ospedale di Iseo<br />

Central<strong>in</strong>o di Iseo<br />

Cultura e notizie<br />

Numeri Telefonici d’immediata utilità<br />

030 7725711<br />

030 7721800<br />

030 7725702<br />

030 7725724<br />

335 7250663<br />

335 7637031<br />

030 7725704<br />

030 7725707<br />

030 7725709<br />

030 7725716<br />

030 7725731<br />

335 7637031<br />

030 7703666<br />

800 017446<br />

www.comune di coccaglio.it<br />

030 7721562<br />

030 723730<br />

030 7721190<br />

030 2731444<br />

030 7703004<br />

030 7721318<br />

030 7701217<br />

030 7248650<br />

030 72451<br />

030 7303850<br />

030 7241719<br />

030 723716<br />

030 7700720<br />

030 7240121<br />

Stessi numeri di<br />

prenotazione dell’ospedale<br />

di Chiari tel. 030 98871<br />

45<br />

Guardia medica – Rovato, via<br />

Lombardia 33/a zona stazione<br />

030 7701921<br />

Pronto soccorso di Chiari 030 711170<br />

Soccorso stradale 116<br />

Guardia di F<strong>in</strong>anza 117<br />

Carab<strong>in</strong>ieri 112<br />

Soccorso pubblico di emergenza 113<br />

Vigili del fuoco 115<br />

Emergenza sanitaria 118<br />

telefono azzurro 1.96.96<br />

Guardia farmaceutica 800 297002<br />

Ufficio <strong>in</strong>validi 030 297002<br />

Corpo Forestale delle Stato 1515<br />

Prenotazioni Az.Osp.Chiari<br />

Visite dal lunedì al sabato<br />

8-20.<br />

Visite con urgenza – boll<strong>in</strong>o<br />

verde .fas.A<br />

dal lunedì al sabato ore:<br />

8,30 -16.<br />

Esami radiografici<br />

dal lunedì al venerdì<br />

ore 8,30 - 16.00<br />

Prestazioni libera<br />

professione dal<br />

Lunedì al venerdì:<br />

ore 8,30 – 13,30<br />

Central<strong>in</strong>o<br />

Volontari del soccorso<br />

sede<br />

servizio diurno<br />

servizio notturno<br />

Ospedale Mell<strong>in</strong>i di Orz<strong>in</strong>uovi<br />

Central<strong>in</strong>o di Orz<strong>in</strong>uovi<br />

800.638.638 n.ro verde<br />

030 7102301<br />

030 7102301<br />

030 7102822<br />

030 71021<br />

030 7703929<br />

030 7240348<br />

030 7722815<br />

stessi numeri di<br />

prenotazione dell’ospedale<br />

di Chiari tel. 030 99441


Cultura e notizie • Sport<br />

1982 - 2012<br />

trentesimo anno di attività<br />

46


PARROCCHIA “S. MARIA NASCENTE”<br />

<strong>Coccaglio</strong><br />

Orario delle celebrazioni<br />

FESTIVO<br />

ore 16.30 s. Messa (Casa Alb. - sabato *)<br />

ore 17.30 s. rosario<br />

ore 18.00 s. Messa festiva del sabato R<br />

ore 7.30 s. Messa<br />

ore 8.15 c.a Lodi<br />

ore 8.30 s. rosario<br />

ore 9.00 s. Messa R<br />

ore 10.30 s. Messa R<br />

ore 15.00 preghiera pomeridiana, sospesa nelle solennità<br />

ore 17.30 s. rosario<br />

ore 18.00 s. Messa R<br />

nelle solennità<br />

ore 17.00 s. rosario<br />

ore 17.30 Vespro solenne<br />

e benedizione eucaristica<br />

FERIALE<br />

ore 7.15 s. rosario R<br />

ore 7.50 Lodi R<br />

ore 8.00 s. Messa R<br />

ore 8.30 s. rosario o altra devozione R<br />

ore 8.55 Ora di Terza, quando prevista R<br />

ore 9.00** s. Messa R<br />

ore 16.00 s. rosario o altra devozione<br />

ore 16.30*** s. Messa, con il Vespro (variazioni riguardo<br />

all’ora e al luogo: v. calendario liturgico per i mesi di settembre,<br />

ottobre e novembre)<br />

NB: Lodi, Ora media e Vespro sono <strong>in</strong> canto <strong>in</strong> caso di Ufficio funebre<br />

R = viene trasmesso/a via radio<br />

Numeri telefonici (premettere sempre 030)<br />

Casa canonica (abit. don Giovanni) 7721248<br />

Sacrestia - Ufficio parrocchiale # 7243028<br />

fax Parrocchia 7248203<br />

Segreteria Oratorio “Il Focolare” 723575<br />

Oratorio femm<strong>in</strong>ile 7721625<br />

Abitazione don Fabrizio 7721039<br />

Abitazione don Titta 7700340<br />

Abitazione don L<strong>in</strong>o 7243194<br />

Diacono Francesco 723392<br />

Del Barba Pier<strong>in</strong>o/Orat. femm. 7721102<br />

# durante gli orari di sacrestia<br />

per altre <strong>in</strong>formazioni, v. il sito <strong>in</strong>ternet<br />

Cultura e notizie<br />

55<br />

47<br />

Cultura e notizie<br />

Legenda dei simboli:<br />

* salvo variazioni<br />

** posticipata ad altra ora <strong>in</strong> caso di funerale<br />

*** anticipata o posticipata ad altra ora<br />

<strong>in</strong> caso di funerale o di<br />

celebrazione serale sostitutiva<br />

La Parrocchia <strong>in</strong> rete:<br />

http://www.coccaglio.com<br />

Parrocchia: orario delle celebrazioni, calendari,<br />

appuntamenti, ecc.:<br />

http://www.coccaglio.com/Parrocchia.asp<br />

servizio per il Battesimo, il Matrimonio e il<br />

Funerale<br />

http://www.coccaglio.com/mbf.htm<br />

Oratorio (<strong>in</strong> allestimento):<br />

http://www.coccaglio.com/oratorio<br />

Centro Zonale di Ascolto Famiglia:<br />

http://www.coccaglio.com/CAF.asp<br />

Archivio del Bollett<strong>in</strong>o parrocchiale<br />

http://www.coccaglio.com/archiviobollett<strong>in</strong>o.asp<br />

Guida al sito <strong>in</strong>ternet<br />

http://www.coccaglio.com/sito.asp<br />

Radio parrocchiale (ECZ-InBlu)<br />

http://www.coccaglio.com/radioparrocchiale.asp<br />

Indirizzi di posta elettronica<br />

Parrocchia: parrocchia@coccaglio.com<br />

Oratorio: oratorio@coccaglio.com<br />

foco@focolarecoccaglio.191.it<br />

redazione del bollett<strong>in</strong>o parrocchiale:<br />

pieve@coccaglio.com<br />

redazione del sito <strong>in</strong>ternet:<br />

sito@coccaglio.com<br />

Charitas parrocchiale:<br />

caritas.coccaglio@libero.it<br />

Gruppo Missionario:<br />

missione@coccaglio.com<br />

Scout: scoutmontorfano@libero.it<br />

91.85 MHZ<br />

FASCE ORARIE PER LE TRASMISSIONI DALLA NOSTRA CHIESA:<br />

FERIALI: dalle 7.00 alle 7.30; dalle 8.00 alle 9.30;<br />

dalle 18.00 alle 19.30, dalle 20.00 alle 21.30<br />

FESTIVI: dalle 8.30 alle 12.00; dalle 18.00 alle 19.30<br />

Al di fuori di questi orari (per un totale di 5 ore giornaliere)<br />

non ci è possibile trasmettere le nostre celebrazioni


Cultura e notizie<br />

Vieni, div<strong>in</strong>o Spirito,<br />

con i tuoi santi doni<br />

e rendi i niostri cuori<br />

tempio della tua gloria<br />

(dalla Liturgia)<br />

da “La vecchia pieve”<br />

a tutti i suoi lettori<br />

e ai Coccagliesi<br />

soprattutto ai missionari e alle missionarie,<br />

l’augurio di una gioiosa esperienza<br />

dello Spirito della Pentecoste<br />

48

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