Scarica - Unità Pastorale di Gaggiano
Scarica - Unità Pastorale di Gaggiano
Scarica - Unità Pastorale di Gaggiano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Aggiornamento non perio<strong>di</strong>co e in base alla reperibilità dei contenuti<br />
UNITÀ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
PARROCCHIA SPIRITO SANTO - GAGGIANO • PARROCCHIA S. VITO MARTIRE - SAN VITO •<br />
La salvezza<br />
passa dalla Croce<br />
A P R I L E 2 0 1 1<br />
PARROCCHIA Ss. ANDREA E ROCCO - FAGNANO s/N
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
“<br />
Eccomi o Gesù crocefi sso.<br />
Tu conosci da sempre<br />
la nostra gente,<br />
il nostro paese.<br />
Hai esau<strong>di</strong>to le preghiere <strong>di</strong> molti,<br />
hai consolato chi era<br />
nel dolore e nel pianto.<br />
Guarda ora su <strong>di</strong> noi,<br />
veglia sulla nostra comunità<br />
parrocchiale e civile,<br />
ravviva la nostra fede,<br />
dacci coraggio, pazienza e<br />
perseveranza nel vivere la nostra<br />
testimonianza fedele<br />
alla volontà del Padre.<br />
Apri il nostro cuore perchè<br />
ciascuno abbracci la croce <strong>di</strong> ogni<br />
giorno e con gioia possa<br />
annunciare ai fratelli che dopo la<br />
morte, c’è sempre la resurrezione.<br />
PAG. 2 - APRILE 2011<br />
Amen“<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
Sommario<br />
Aggiornamento non perio<strong>di</strong>co e in base alla reperibilità dei contenuti<br />
UNITÀ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
PARROCCHIA SPIRITO SANTO - GAGGIANO • PARROCCHIA S. VITO MARTIRE - SAN VITO • PARROCCHIA Ss. ANDREA E ROCCO - FAGNANO s/N<br />
La salvezza<br />
passa dalla Croce<br />
A P R I L E 2 0 1 1<br />
Per l’intercessione <strong>di</strong> san Carlo,<br />
guarda dal cielo e visita questa vigna ............................pag 3<br />
La salvezza passa per la Croce ........................................pag 4<br />
Lettura consigliata: Il Piccolo Principe ............................pag 5<br />
Genitori coraggiosi ..........................................................pag 6<br />
Il restauro del Crocefi sso .................................................pag 10<br />
Quando in gioco non c’è solo tuo fi glio .........................pag 12<br />
Una goccia <strong>di</strong> civiltà ........................................................pag 14<br />
Celebrazioni della settimana Santa .................................pag 16<br />
informatore Parrocchiale dell’<strong>Unità</strong> <strong>Pastorale</strong> <strong>di</strong> <strong>Gaggiano</strong><br />
Responsabile: don Piercarlo Fizzotti<br />
Hanno collaborato:<br />
don Cristiano Carpanese, don Antonio Pogliani<br />
Renato Caruso, Michela Goi,<br />
Guglielmo Saibene, Barbara Vacca, Giancarla Monfar<strong>di</strong>ni<br />
Progetto grafi co: Guglielmo Saibene - Donatella Crucitti<br />
Videoimpaginazione: saibenecomunicare<br />
stampa: Arti grafi che Elegraf
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
Per l’intercessione <strong>di</strong><br />
san Carlo, guarda dal cielo<br />
<strong>di</strong> don Piercarlo Fizzotti<br />
e visita questa Vigna …<br />
Recitando con cuore, intelligenza e fede la preghiera che il nostro arcivescovo ha composto per i<br />
400 anni dalla canonizzazione <strong>di</strong> san Carlo, rimango sempre più toccato interiormente, quando mi<br />
soffermo sul dono della Croce, della chiesa e della vocazione.<br />
“<br />
…Signore Gesù, ti contempliamo sulla Croce, il gesto supremo del tuo amore per noi…<br />
…Signore Gesù ti ringraziamo per la chiesa, vigna feconda che cresce nella storia,<br />
luogo <strong>di</strong> santità e <strong>di</strong> speranza…<br />
…Signore Gesù, sorgente <strong>di</strong> ogni vocazione, dona ai tuoi fi gli, la gioia <strong>di</strong> conoscerti<br />
e la grazia <strong>di</strong> seguirti…<br />
“<br />
Se recitata con gli occhi della fede e con la speranza da vivere nella nostra comunità, ci accorgiamo<br />
che questi segni ci interpellano portandoci ad una seria rifl essione.<br />
Contemplando la CROCE, CROCE vedo l’umanità intera, colgo le sofferenze, le fatiche <strong>di</strong> ogni<br />
uomo e <strong>di</strong> ogni donna; contemplo le preoccupazioni e l’incertezza del futuro;<br />
contemplo le angosce, il dolore <strong>di</strong> chi è vittima delle violenze<br />
ed abusi, però non contemplo solo la sofferenza, perché Gesù<br />
sulla Croce ha trascinato tutto ciò che il peccato ha prodotto,<br />
però Lui dalla Croce è uscito vittorioso, cioè ha donato<br />
una speranza!<br />
Contemplando la CHIESA, CHIESA vedo il Papa Benedetto XVI sem-<br />
pre attento al cammino dell’umanità, pronto alla con<strong>di</strong>visione<br />
e all’incoraggiamento verso la responsabilità e la pace;<br />
contemplo l’insegnamento del nostro car<strong>di</strong>nale Dionigi, che<br />
ad ogni fedele consegna tre importanti parole:<br />
comunione, collaborazione, corresponsabilità e lo fa invitando<br />
ogni cristiano ad essere sempre più protagonista nella vita della<br />
chiesa; contemplo le fatiche che anche noi sacerdoti facciamo<br />
nel portare avanti la cultura del Vangelo. Davanti ad alcune resistenze,<br />
forse motivate dalla rassegnazione o dalla presunzione<br />
<strong>di</strong> essere a buon punto nel cammino <strong>di</strong> fede, per cui le proposte<br />
spirituali e formative forse sono delle assurde convinzioni dei<br />
preti, l’invito a lavorare<br />
insieme nella comunità; magari sono solo nuove giaculatorie,<br />
perché abbiamo sempre fatto in questo modo <strong>di</strong>menticandoci<br />
APRILE 2011 - PAG. 3
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
che i laici devono sostenersi nelle iniziative <strong>di</strong> Vangelo, perché unisce e non <strong>di</strong>vide. Però la chiesa,<br />
questa chiesa ambrosiana, questa nostra comunità, è il luogo della santità e della speranza.<br />
Contemplando il dono della VITA, cioè della chiamata, vedo tanti fedeli della nostra comunità,<br />
che hanno nel cuore il senso <strong>di</strong> Dio, la retta coscienza, il desiderio <strong>di</strong> crescere umanamente e cristianamente,<br />
sono propositivi e creativi. Ma in tutto questo c’è la gioia <strong>di</strong> conoscere e <strong>di</strong> servire il<br />
Signore? Una delle tante virtù che san Carlo ha avuto è che è <strong>di</strong>ventato santo stando in mezzo alla<br />
gente, in mezzo ai fratelli che incontrava. Perché non prendere spunto da questa virtù, per stimarci<br />
<strong>di</strong> più e collaborare <strong>di</strong> più come fratelli che tengono alla propria comunità, dove la parola insieme<br />
non è solo una parola <strong>di</strong> augurio, ma la vera con<strong>di</strong>zione per scoprire la nostra fraternità che è vivificata<br />
dalla Pasqua <strong>di</strong> Gesù?<br />
Che la Santa Pasqua sia veramente il momento alto e solenne, dove anche noi, come i <strong>di</strong>scepoli,<br />
superate le paure, con la certezza e la gioia nel cuore, sappiamo essere un segno <strong>di</strong> pace, <strong>di</strong> amore,<br />
<strong>di</strong> fraternità e <strong>di</strong> speranza per la nostra comunità, senza stancarci <strong>di</strong> amarla e servirla come una<br />
parte del nostro cuore. Buona e Santa Pasqua a tutti. Un abbraccio!<br />
La salvezza passa don Antonio Pogliani<br />
per la Croce<strong>di</strong><br />
Questo passo evangelico presenta la preoccupazione<br />
<strong>di</strong> Gesù a preparare gli apostoli all’evento<br />
della Passione.<br />
Nell’ultima salita a Gerusalemme Gesù è ormai<br />
consapevole della sorte che lo attende: sa’ <strong>di</strong><br />
andare incontro ad una morte violenta, dal valore<br />
salvifico, rientrante nel piano <strong>di</strong> Dio a favore<br />
dell’uomo: non è semplicemente la conclusione<br />
– del resto preve<strong>di</strong>bile vista l’ostilità crescente –<br />
<strong>di</strong> una storia <strong>di</strong> contrasti e opposizioni.<br />
La Passione non deriva da una fatalità, ma dalla<br />
volontà <strong>di</strong> Dio. Dobbiamo quin<strong>di</strong> seriamente<br />
sostare sul valore salvifico della Passione anche<br />
aiutati dalle parole <strong>di</strong> Gesù nell’Ultima Cena,<br />
in particolare quelle sul calice: “... questo è il<br />
calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza,<br />
versato per voi e per tutti in remissione<br />
dei peccati ...”. Appare quin<strong>di</strong> chiaro che scopo<br />
e compimento del Mistero dell’Incarnazione,<br />
Morte e Resurrezione <strong>di</strong> Gesù è la vittoria sul<br />
Male e sul Peccato. Salvezza è relazione con<br />
PAG. 4 - APRILE 2011<br />
“Ecco, noi saliamo a Gerusalemme<br />
e il Figlio dell’uomo sarà consegnato<br />
ai capi dei sacerdoti e degli scribi, i quali lo condanneranno a morte e lo<br />
consegneranno ai pagani; lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e<br />
l’uccideranno; ma dopo tre giorni risorgerà.” Mc. 10,33-34<br />
Gesù, è possibilità <strong>di</strong> vincere ed uscire dal Male<br />
che allontana l’uomo da Dio sfigurandone la<br />
bellezza e la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> figli, è il Suo perdono<br />
risanante e ricreante.<br />
Come è stato per gli Apostoli siamo anche noi<br />
invitati da Gesù a cogliere la coerenza della Passione<br />
con il Piano <strong>di</strong> Dio, una coerenza che non<br />
è evidente in se stessa anzi parafrasando San Paolo<br />
appare come lo scandalo della Croce.<br />
In questo tempo santo <strong>di</strong> Quaresima è quin<strong>di</strong><br />
importante e fondamentale per ciascuno recuperare<br />
con decisione e chiarezza la <strong>di</strong>mensione<br />
salvifica della Croce, purificando il cuore e la<br />
mente dai “tanti altri significati” che non siano<br />
la salvezza dal Male e dal Peccato.<br />
E’ mettendo la croce <strong>di</strong> Gesù al centro del nostro<br />
credere che potremo essere cristiani più autentici,<br />
testimoni gioiosi della speranza che è in noi:<br />
Gesù risorto sempre vicino e solidale all’uomo.<br />
Buona e serena Pasqua.
Lettura consigliata<br />
Se i libri potessero parlare, e se si facesse tra loro<br />
un sondaggio, il libro che gli altri libri non si stancherebbero<br />
mai <strong>di</strong> avere come vicino <strong>di</strong> scaffale<br />
forse sarebbe proprio questo.<br />
Un volume sottile, con le immagini ad acquerello,<br />
apparentemente semplice, poco invadente, quasi<br />
umile.<br />
È il racconto del Piccolo Principe, l’opera più conosciuta<br />
<strong>di</strong> Antoine de Saint-Exupéry.<br />
Un libro che non ha età e che sebbene sia stato<br />
pubblicato nel 1943, risulta sempre moderno.<br />
Il gruppo dell’Informatore lo ha scelto per questo<br />
numero perché nonostante venga considerato un<br />
capolavoro della letteratura infantile, è in realtà un<br />
testo che ha molto da <strong>di</strong>re anche ai gran<strong>di</strong>.<br />
Il Piccolo Principe è un racconto autobiografi co.<br />
Tutto ha inizio quando il narratore, che come l’autore<br />
era pilota <strong>di</strong> professione, ebbe un incidente<br />
con il suo aeroplano, nel deserto del Sahara<br />
e una mattina, all’alba, fu svegliato da un bambino<br />
dai capelli d’oro che gli chiese <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnargli<br />
una pecora.<br />
Un bambino semplice e curioso come tutti i bambini,<br />
che risveglierà in lui la fantasia sopita e che<br />
a cura <strong>di</strong> Barbara Vacca<br />
Un piccolo amico,<br />
un Piccolo Principe.<br />
Tutti i gran<strong>di</strong> sono stati bambini una volta.<br />
(Ma pochi <strong>di</strong> essi se ne ricordano)<br />
gli farà notare quanto<br />
siano bizzarri gli<br />
adulti.<br />
Un bambino che<br />
ride e non si vergogna<br />
<strong>di</strong> piangere<br />
e con dolcezza e<br />
spontaneità affronterà<br />
con l’aviatore<br />
aspetti importanti<br />
della vita, come il<br />
signifi cato dell’amicizia<br />
o il valore del tempo.<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
In questa storia è bello trovare una chiave <strong>di</strong> lettura<br />
per ogni età e <strong>di</strong> fronte ai gran<strong>di</strong> temi che ci fanno<br />
rifl ettere e talvolta preoccupare, un piccolo amico,<br />
un Piccolo Principe, può magari aiutarci a cambiare<br />
punto <strong>di</strong> vista e a non <strong>di</strong>menticare <strong>di</strong> ricercare<br />
sempre la naturalezza e la semplicità nelle cose <strong>di</strong><br />
tutti i giorni. E perfi no farci arrossire, anziché rispondere<br />
impulsivamente o arrabbiarsi, quando si<br />
presentano situazioni imbarazzanti, proprio come<br />
fanno i bambini.<br />
Infondo come <strong>di</strong>ce lo stesso Piccolo Principe : “I<br />
gran<strong>di</strong> non capiscono mai niente da soli e i bambini<br />
si stancano a spiegargli tutto ogni volta”.<br />
APRILE 2011 - PAG. 5
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
... sono persone che accettano<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre la loro vita ed il<br />
loro benessere con chi non ha<br />
avuto le stesse cose e questo è<br />
un atto tanto grande e generoso<br />
da far meritare a tutti loro<br />
certamente il Para<strong>di</strong>so.<br />
Di seguito riporto alcune sintesi<br />
<strong>di</strong> coppie che conosco e<br />
che hanno avuto il coraggio e<br />
la forza <strong>di</strong> adottare.<br />
Roberto e Cinzia, genitori <strong>di</strong><br />
Anna.<br />
Siamo Roberto e Cinzia papà<br />
e mamma <strong>di</strong> Anna, una splen<strong>di</strong>da<br />
ragazza nata in Brasile e<br />
venuta alla luce nella nostra<br />
famiglia all’età <strong>di</strong> sei mesi. Ma<br />
possiamo garantirvi che Anna<br />
è sempre stata tutta nostra.<br />
Da sempre l’avevamo attesa,<br />
e con la certezza dell’amore<br />
sapevamo che prima o poi lei<br />
sarebbe arrivata ad arricchire<br />
la nostra famiglia con la sua<br />
incantevole presenza. Anche<br />
se il tempo, prima del suo arrivo,<br />
è stato lungo e <strong>di</strong>fficile,<br />
tra mille pratiche burocratiche,<br />
ritar<strong>di</strong>, traduzioni, giu<strong>di</strong>ci, sentenze,<br />
la trepidante attesa si è<br />
concretizzata il 26 luglio 1992.<br />
PAG. 6 - APRILE 2011<br />
Da sempre provo una profonda stima verso coloro<br />
che sono riusciti ad adottare uno o più figli.<br />
Sono gran<strong>di</strong> persone, capaci <strong>di</strong> decidere,<br />
scegliere e superare tutte le fasi più o meno complicate.<br />
cura <strong>di</strong> Renato Caruso<br />
Genitoria<br />
coraggiosi<br />
Ringraziamo Dio ogni giorno<br />
per il dono così prezioso che<br />
ci ha voluto riservare, perchè<br />
Anna, la nostra meravigliosa<br />
Anna, non è una figlia adottiva,<br />
è solo nostra figlia perchè<br />
è una appartenenza <strong>di</strong> amore<br />
che nessun vincolo <strong>di</strong> sangue<br />
può superare.<br />
Massimo e Silvia, genitori <strong>di</strong><br />
Natalia e Juan Diego<br />
Dopo un paio <strong>di</strong> anni <strong>di</strong> matrimonio<br />
come coppia volevamo<br />
che la nostra <strong>di</strong>ventasse<br />
una famiglia. E’ naturale che<br />
dapprima provi ad avere figli<br />
biologicamente, poi quando<br />
abbiamo visto che la “natura”<br />
non ci aveva dato questa possibilità,<br />
ci siamo guardati negli<br />
occhi e ci siamo detti che il<br />
nostro percorso doveva essere<br />
un altro: c’era un bambino in<br />
qualche parte del mondo che<br />
ci stava aspettando. E così è<br />
stato! Il percorso è stato lungo,<br />
faticoso, a parte l’iter burocratico,<br />
ci si deve confrontare e<br />
mettere a nudo come persone<br />
davanti a psicologi e assistenti<br />
sociali, che devono decretare<br />
se puoi <strong>di</strong>ventare genitore<br />
oppure no. E quando il tribunale<br />
dei minori ti dà l’idoneità<br />
a <strong>di</strong>ventare genitore, devi cercare<br />
l’associazione che ti darà<br />
tutto il supporto nella seconda<br />
parte del percorso.<br />
Anche qui, soprattutto con la<br />
prima adozione, devi fare corsi<br />
che ti permettano <strong>di</strong> capire a<br />
cosa vai incontro con l’adozione:<br />
storie <strong>di</strong> bambini abbandonati,<br />
maltrattati, che vivono<br />
in situazioni pericolose..., e<br />
quando hai fatto tutto ciò, puoi<br />
decidere in che paese in<strong>di</strong>rizzarti<br />
per l’adozione.
“<br />
Juan Diego ci stava<br />
aspettando in Colombia,<br />
con il suo piccolo<br />
bagaglio e il 20 Gennaio<br />
2009 è entrato<br />
nella nostra vita.<br />
“<br />
Noi abbiamo scelto la Colombia,<br />
un paese bellissimo, colorato,<br />
caldo... e da qui la nostra<br />
avventura, quella stupenda,<br />
quella vera.<br />
E’ iniziata nel 2003 quando<br />
siamo <strong>di</strong>ventati papà e mamma<br />
<strong>di</strong> “cuore” con Natalia,<br />
che oggi ha 12 anni. Una<br />
bambina che aveva bisogno<br />
<strong>di</strong> tantissimo amore, che aveva<br />
sofferto tantissimo nei suoi<br />
primi 4 anni <strong>di</strong> vita e che è rinata<br />
quel 21 aprile del 2003!<br />
Questa prima esperienza ci<br />
ha toccato così tanto, ci ha riempito<br />
<strong>di</strong> gioia così tanto, che<br />
quasi subito abbiamo deciso <strong>di</strong><br />
allargare ancora la famiglia ed<br />
andare a prendere un fratellino<br />
a Natalia. E così ci siamo<br />
rimessi in pista, con l’attesa del<br />
“patentino”, l’attesa dell’abbi-<br />
namento e dopo quasi 3 anni è<br />
arrivata la notizia che stavamo<br />
per <strong>di</strong>ventare ancora genitori<br />
<strong>di</strong> “cuore”: Juan Diego ci stava<br />
aspettando in Colombia, con<br />
il suo piccolo bagaglio e il 20<br />
Gennaio 2009 Juan è entrato<br />
nella nostra vita.<br />
Ricordo ancora con tanta<br />
emozione entrambi i giorni in<br />
cui abbiamo incontrato i nostri<br />
figli, in una stanza dell’Istituto<br />
in Colombia, con la presenza<br />
del giu<strong>di</strong>ce tutelare; due esperienze<br />
<strong>di</strong>verse, ma la commozione<br />
<strong>di</strong> quel momento mi fa<br />
venire le lacrime agli occhi<br />
ogni volta che la rivivo nella<br />
mia mente! Natalia e Juan,<br />
che oggi ha quasi 9 anni, hanno<br />
trovato un mondo sereno,<br />
con tanti amici che li hanno<br />
accettati e aiutati ad inserirsi<br />
nella comunità senza alcun<br />
problema. Oggi parlano della<br />
propria adozione con molta<br />
serenità e tranquillità.<br />
Siamo stati “accettati” da<br />
loro come mamma e papà in<br />
modo molto naturale, con tutto<br />
l’amore che reciprocamente<br />
ci trasmettiamo. Siamo orgogliosi<br />
dei nostri figli, felici, e<br />
se ci chiedessero se vorremmo<br />
adottare ancora risponderemmo<br />
<strong>di</strong><br />
sì, senza indugio!!!<br />
Alessandro e Stefania,<br />
novelli genitori<br />
Per noi la famiglia<br />
non può prescindere<br />
dalla presenza <strong>di</strong><br />
figli, quin<strong>di</strong> è stato<br />
naturale scegliere<br />
l’adozione. L’idea<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
<strong>di</strong> figlio non corrispondeva<br />
necessariamente a quello biologico.<br />
Nella famiglia <strong>di</strong> Stefania,<br />
c’era già stata l’esperienza<br />
adottiva, quin<strong>di</strong> è stato facile<br />
decidere quale strada prendere.<br />
Dopo quattro anni e mezzo<br />
dalla data <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, la<br />
scelta dell’ente, i corsi <strong>di</strong> preparazione,<br />
gli incontri con le<br />
associazioni ed altro, siamo<br />
<strong>di</strong>ventati genitori.<br />
E’ stato facile, in quanto nostra<br />
figlia era molto piccola<br />
(18 mesi) e si è inserita subito<br />
bene, senza problemi <strong>di</strong><br />
adattamento. Tornati a casa,<br />
in Italia, abbiamo dovuto fare<br />
i conti con l’organizzazione e<br />
le nuove responsabilità, che in<br />
“<br />
Ci ren<strong>di</strong>amo conto<br />
<strong>di</strong> come è bello vederla<br />
crescere e come<br />
ogni suo progresso<br />
renda la nostra<br />
vita speciale.<br />
“<br />
Colombia non si erano poste,<br />
perché l’abbiamo vissuta come<br />
una vacanza. Lo scoglio più<br />
grande è stato il rientro al lavoro,<br />
quando dopo tanto tempo<br />
insieme ci si deve separare, si<br />
vive un po’ un senso <strong>di</strong> colpa,<br />
anche se, come nel caso <strong>di</strong><br />
Stefania, si è stati in maternità<br />
molto tempo (18 mesi). Poi ci<br />
si rende conto che è giusto togliere<br />
qualcosa a noi stessi per<br />
dare ai figli, la possibilità <strong>di</strong><br />
APRILE 2011 - PAG. 7
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
aiutarli a crescere e <strong>di</strong> iniziare<br />
a costruire la loro autonomia,<br />
fargli incontrare altre persone,<br />
che saranno un nuovo riferimento<br />
(insegnanti), i compagni<br />
<strong>di</strong> gioco, con i quali interagire<br />
e confrontarsi senza la presenza<br />
dei genitori.<br />
Cosa è cambiato in voi? Il<br />
pensiero, è sempre costante al<br />
benessere <strong>di</strong> nostra fi glia, una<br />
prospettiva <strong>di</strong>versa, si pensa<br />
prima a lei che a noi stessi.<br />
Siamo felici, anche se molto<br />
più impegnati. Ci ren<strong>di</strong>amo<br />
conto <strong>di</strong> come è bello vederla<br />
crescere e come ogni suo<br />
progresso renda la nostra vita<br />
speciale.<br />
Lo rifareste? Stefania: se non<br />
fosse per l’età lo rifarei, perché<br />
sono emozioni davvero bellissime,<br />
mi piacerebbe dare un<br />
fratellino o una sorellina alla<br />
nostra bambina, perché non<br />
possa mai essere <strong>di</strong> nuovo sola<br />
nel futuro. Certo, l’iter non<br />
è facile e alla fi ne ci si sente<br />
spossati dai giu<strong>di</strong>zi, dall’attesa<br />
e dall’incertezza. Alle volte <strong>di</strong>venta<br />
<strong>di</strong>ffi cile resistere alla tentazione<br />
<strong>di</strong> abbandonare tutto.<br />
Bisognerebbe sveltire <strong>di</strong> un<br />
paio d’anni la procedura, le<br />
attese sono massacranti e tolgono<br />
parte dell’entusiasmo<br />
iniziale.<br />
Alessandro: non lo rifarei, sono<br />
molto felice così e non vorrei<br />
rompere l’equilibrio che si è<br />
creato in famiglia. Credo che<br />
nostra fi glia abbia la necessità<br />
<strong>di</strong> avere tutte le attenzioni, e<br />
sarebbe troppo presto doverle<br />
con<strong>di</strong>videre con qualcun altro.<br />
D’altra parte l’età e l’attesa non<br />
volgono a favore <strong>di</strong> una secon-<br />
PAG. 8 - APRILE 2011<br />
da adozione, soprattutto pensando<br />
al fatto che i tempi delle<br />
procedure si stanno allungando<br />
invece che accorciando.<br />
Marina e Alessandro, genitori<br />
<strong>di</strong> Simone 11 anni e Joffrey 8<br />
anni<br />
Lasciate che mi presenti: sono<br />
Marina – mamma <strong>di</strong> cuore <strong>di</strong><br />
due magnifi ci ragazzi. Si avete<br />
capito bene, <strong>di</strong> cuore! Perché<br />
i miei fi gli non sono stati nella<br />
mia pancia ma nel mio cuore,<br />
nei nostri desideri.<br />
Già da fi danzati, quando si<br />
parlava <strong>di</strong> progetti futuri, <strong>di</strong><br />
progetti famigliari, immaginavamo<br />
un fi glio biologico ed<br />
uno adottivo.<br />
Qualcuno - con la Q maiuscola<br />
- ha rimescolato le carte e<br />
messo in atto il suo progetto<br />
per la nostra famiglia: due fi gli,<br />
due fi gli adottivi.<br />
Il passaggio dal “non posso<br />
procreare” ad “adottiamo un<br />
bambino” è stato abbastanza<br />
imme<strong>di</strong>ato: non abbiamo voluto<br />
indagare clinicamente,<br />
accanirci con inseminazioni...<br />
desideravamo un fi glio; e un<br />
fi glio “già nato” aspettava noi.<br />
Ecco cos’è l’adozione: l’incontro<br />
<strong>di</strong> due desideri. L’iter<br />
che ti porta a tuo fi glio è lungo,<br />
complesso e faticoso. Dai<br />
servizi sociali (assistenti socia-<br />
“<br />
i miei fi gli non sono<br />
stati nella mia pancia<br />
ma nel mio cuore,<br />
nei nostri desideri. “<br />
li e psicologhe), ai giu<strong>di</strong>ci del<br />
tribunale per i minori… è un<br />
continuo essere sotto esame,<br />
indagati, rivoltati come calzini;<br />
ma in fondo mettiamoci nei<br />
loro panni: devono decidere se<br />
questa famiglia è adatta ad accogliere<br />
un minore e solo con<br />
i vari colloqui possono (speriamo<br />
riescano...) capirlo.<br />
Il nostro primo fi glio è nato in<br />
Italia ed è arrivato a casa piccino<br />
piccino...una chiamata<br />
inaspettata...quasi dall’oggi al<br />
domani e siamo <strong>di</strong>ventati genitori.<br />
Il nostro secondo fi glio<br />
è invece nato in Colombia, e<br />
con lui le cose sono state un<br />
po’ <strong>di</strong>verse: lo abbiamo<br />
atteso per ben 5 anni! Due<br />
bambini <strong>di</strong>versi, due storie<br />
d’adozione <strong>di</strong>verse, due storie<br />
personali <strong>di</strong>verse ma fratelli e<br />
fi gli in ugual modo.<br />
A volte, <strong>di</strong>mentico <strong>di</strong> averli<br />
adottati, tanto sono entrati nella<br />
mia pelle, tanto<br />
sento il<br />
loro cuore<br />
battere<br />
all’unisono<br />
con il<br />
mio. I miei<br />
ragazzi conoscono<br />
la loro storia,<br />
vivono serenamente<br />
con questa<br />
parte del loro passato<br />
e – almeno<br />
per ora – non sembrano<br />
avere<br />
particolari problemi.<br />
Le gioie sono tante, come<br />
solo i fi gli sanno dare...altrettante<br />
le fatiche, come per<br />
tutti i genitori. Forse nella<br />
genitorialità adottiva
è chiesta una “fatica” in più:<br />
antenne sempre dritte per captare<br />
qualsiasi segnale venga da<br />
loro.<br />
Quando erano piccoli, al parco,<br />
mi sentivo <strong>di</strong>re dalle altre<br />
mamme: come siete stati bravi,<br />
che bella cosa che avete fatto.<br />
No no, nessuna bella cosa, nessuna<br />
carità. Un gesto d’amore<br />
sì, questo sì, verso due creature<br />
che sono i nostri fi gli.<br />
Ora i ragazzi chiedono una sorellina...ma<br />
questo è un altro<br />
capitolo. Divulgare la cultura<br />
dell’adozione è sempre un<br />
piacere nonché un “dovere”<br />
per noi genitori adottivi.<br />
G e G genitori <strong>di</strong> 3 ragazze “Il<br />
signifi cato dell’adozione”<br />
L’adozione è un gesto altruistico,<br />
e con mia moglie nove<br />
anni fa lo abbiamo fatto adottando<br />
3 bambine. Avevamo<br />
ipotizzato che avremmo avuto<br />
dei “problemi”, li avevamo<br />
messi in conto,<br />
ma come spesso<br />
capita nella vita i<br />
conti li abbiamo sbagliati e alla<br />
grande.<br />
La quantità e la qualità delle<br />
<strong>di</strong>ffi coltà che gli adolescenti<br />
sono in grado <strong>di</strong> creare non è<br />
preve<strong>di</strong>bile, se non per esseri<br />
soprannaturali, e noi non lo<br />
siamo; però con le <strong>di</strong>ffi coltà<br />
ci dobbiamo confrontare tutti<br />
i giorni. La ricerca della “soluzione”,<br />
è <strong>di</strong>ventato il nostro<br />
impegno quoti<strong>di</strong>ano, e, presi<br />
dal vortice, neanche riusciamo<br />
a goderci le cose che normalmente<br />
ci darebbero serenità.<br />
La cosa sorprendente è che<br />
<strong>di</strong> situazioni come la nostra<br />
ne conosciamo tante, e ancora<br />
più sorprendente, molte<br />
non riguardano fi gli adottivi.<br />
L’esperienza <strong>di</strong> complessità, la<br />
con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo con molti altri<br />
genitori, adottivi e non. Ognuno<br />
ha il suo carico più o meno<br />
grande e con quello deve imparare<br />
a convivere.<br />
Ciò che posso <strong>di</strong>re è<br />
che non ci<br />
sono<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
certezze nell’adozione, se non<br />
nell’avere problemi. Ma problemi<br />
più o meno simili li danno<br />
anche i fi gli naturali. Quin<strong>di</strong><br />
le uniche <strong>di</strong>fferenze restano<br />
la mancanza <strong>di</strong> legame biologico<br />
e l’ingombrante pregresso<br />
<strong>di</strong> questi ragazzi; e con questo<br />
bisogna confrontarsi sempre, è<br />
una ferita che si rimargina ma<br />
lascerà sempre una cicatrice<br />
che per quanto ben coperta, <strong>di</strong><br />
quando in quando <strong>di</strong>verrà più<br />
visibile e provocherà scomo<strong>di</strong><br />
ricor<strong>di</strong>. Nonostante queste<br />
considerazioni un po’ scoraggianti<br />
e all’insegna del “meglio<br />
arrossire prima che impalli<strong>di</strong>re<br />
dopo”, rifaremmo subito tutto,<br />
perché alla fi ne il bello è molto<br />
più grande del brutto. A chi volesse<br />
adottare va il nostro grosso:<br />
IN BOCCA AL LUPO<br />
Ringrazio vivamente i genitori<br />
sopra in<strong>di</strong>cati per aver con<strong>di</strong>viso<br />
le loro esperienze, e auguro<br />
che i frutti del loro altruismo<br />
<strong>di</strong>ventino il patrimonio più lodevole<br />
e pregiato da trasmettere<br />
ai loro fi gli.<br />
Con grande rispetto per il loro<br />
coraggio,<br />
Renato Caruso<br />
APRILE 2011 - PAG. 9
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
La statua lignea, raffigurante<br />
Cristo crocifisso della Parrocchia<br />
Santo Spirito a <strong>Gaggiano</strong>,<br />
risale probabilmente alla fine<br />
del XVII sec. Gesù viene qui<br />
rappresentato nell’istante della<br />
morte, con la testa leggermente<br />
reclinata verso destra, gli occhi<br />
chiusi e la bocca semiaperta, e,<br />
fino all’intervento <strong>di</strong> restauro,<br />
vestito <strong>di</strong> un perizoma bianco.<br />
Prima del restauro l’opera si<br />
PAG. 10 - APRILE 2011<br />
Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito<br />
alla realizzazione del restauro del Crocefisso, pensiamo <strong>di</strong><br />
fare cosa gra<strong>di</strong>ta nel pubblicare la relazione<br />
Il restauro<br />
relativa ai lavori svolti.<br />
del Crocefisso<br />
presentava in cattivo stato <strong>di</strong><br />
conservazione: il supporto presentava<br />
infatti lacune, fratture e<br />
alcune mancanze in corrispondenza<br />
delle mani e dei pie<strong>di</strong>;<br />
inoltre mostrava i segni evidenti<br />
<strong>di</strong> un attacco, seppur modesto,<br />
<strong>di</strong> insetti xilofagi (tarli). Anche<br />
la policromia risultava molto<br />
ammalorata, in molti punti era<br />
<strong>di</strong>staccata dal supporto e in altri<br />
completamente caduta, oltre<br />
che fortemente alterata<br />
da depositi <strong>di</strong> polveri.<br />
Tutto questo non<br />
consentiva una corretta<br />
lettura dell’opera.<br />
Prima <strong>di</strong> intervenire<br />
sull’opera e <strong>di</strong> scegliere,<br />
dunque, le procedure<br />
e i materiali da<br />
utilizzare sono stati<br />
eseguiti approfon<strong>di</strong>ti<br />
stu<strong>di</strong> con la Direzione<br />
Lavori della Dott. Cristina<br />
Quattrini della<br />
Soprintendenza per i<br />
Beni Storici Artistici<br />
ed Etnoantropologici<br />
<strong>di</strong> Milano. sono state<br />
effettuate stratigrafie,<br />
test e prove comportamentali<br />
per una<br />
completa campagna<br />
<strong>di</strong>agnostica che ha<br />
previsto anche prelievi<br />
per le indagini scienti-<br />
fiche. Queste indagini hanno<br />
evidenziato innanzitutto che<br />
la scultura ha subito, nel corso<br />
degli anni, svariati interventi: in<br />
particolare sono state riscontrate<br />
quattro ri<strong>di</strong>pinture sull’incarnato<br />
e tre sul perizoma; inoltre<br />
hanno chiarito i materiali costitutivi<br />
delle ri<strong>di</strong>pinture, per lo<br />
più tempere con leganti oleosi,<br />
anche se non hanno permesso<br />
<strong>di</strong> stabilire con esattezza il<br />
periodo <strong>di</strong> realizzazione delle<br />
stesse.<br />
L’intervento vero e proprio è iniziato<br />
con il consolidamento sia<br />
del supporto che della pellicola<br />
pittorica tramite l’iniezione<br />
localizzata <strong>di</strong> resine e collette<br />
animali in soluzione acquosa.<br />
Le <strong>di</strong>ta mancanti e le spine della<br />
corona andate perdute sono<br />
state realizzate in legno a imitazione<br />
dell’originale.<br />
Una volta risanato il supporto<br />
e consolidata la pellicola pittorica<br />
si è potuto procedere con<br />
la pulitura dell’opera che è stata<br />
caratterizzata da due fasi: la<br />
prima riguardava solo lo strato<br />
<strong>di</strong> polveri superficiali; la seconda,<br />
più impegnativa, consisteva<br />
nella rimozione degli strati molto<br />
tenaci <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>pinture. Dopo<br />
un’attenta analisi, e in accordo<br />
con la Soprintendenza, si è deciso<br />
<strong>di</strong> portare in luce lo strato<br />
pittorico sottostante più integro.
Esso corrispondeva anche allo<br />
strato che sul perizoma presentava<br />
le decorazioni fl oreali oggi<br />
fi nalmente visibili.<br />
Una volta riportato in luce lo<br />
strato pittorico desiderato e<br />
dopo aver trattato la superfi cie<br />
interna con sostanze biocide,<br />
preventive contro gli insetti<br />
xilofagi, si è potuto procedere<br />
con l’intervento estetico.<br />
Le lacune del supporto e della<br />
pellicola pittorica, sono state<br />
risarcite con stucchi sintetici<br />
pigmentati. Si è potuto così<br />
procedere con la reintegrazione<br />
pittorica ad imitazione della<br />
superfi cie per ridare la giusta<br />
leggibilità all’opera. Infi ne è<br />
stato dato uno strato protettivo<br />
impiegando una miscela <strong>di</strong> resine<br />
sintetiche.<br />
Per quanto riguarda la croce,<br />
durante i lavori, si è potuto constatare<br />
che non è originale e<br />
dovrebbe risalire al XIX secolo.<br />
Per il suo consolidamento, la<br />
<strong>di</strong>sinfestazione, il risarcimento<br />
delle lacune e la reintegrazione<br />
Alcune immagini<br />
scattate durante la lavorazione<br />
Photo originali<br />
Laboratorio Arte - Bollate<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
pittorica si è proceduto con gli<br />
stessi materiali utilizzati per la<br />
scultura. Nonostante la capacità<br />
portante sia ridotta si è deciso,<br />
in accordo con la Direzione<br />
Lavori, <strong>di</strong> mantenerla anche in<br />
considerazione del fatto che è<br />
stata inserita in un basamento a<br />
terra con un rinforzo strutturale<br />
alla croce stessa. La scultura<br />
era connessa alla croce, oltre<br />
che tramite i chio<strong>di</strong> nelle mani<br />
e nei pie<strong>di</strong>, me<strong>di</strong>ante un perno<br />
metallico infi sso nel torace. Il<br />
chiodo è stato rimosso e al suo<br />
posto è stata messa<br />
una barra fi lettata in<br />
acciaio che fi ssa saldamente<br />
la scultura<br />
alla croce. Il foro è<br />
stato così stuccato e<br />
oggi non è più visibile.<br />
In considerazione<br />
del fatto che il nimbo<br />
e il cartiglio non<br />
erano originali e che<br />
la loro qualità estetica<br />
era me<strong>di</strong>ocre<br />
si è deciso, sempre<br />
in accordo con la<br />
Committenza e la<br />
Direzione lavori, <strong>di</strong><br />
non rimontarli a fi ne<br />
lavori.<br />
Bollate,<br />
28 marzo 2011<br />
APRILE 2011 - PAG. 11
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
Quando in gioco<br />
non c’è solo<br />
Mario è<br />
appena rincasato<br />
dagli allenamenti e vede<br />
uno strano trambusto in casa:<br />
i suoi genitori si preparano ad<br />
uscire… non è l’anniversario<br />
<strong>di</strong> matrimonio, non vanno al<br />
cinema e non hanno nemmeno<br />
la riunione <strong>di</strong> condominio:<br />
«Ma dove andate così<br />
<strong>di</strong> fretta… mi raccomando<br />
non fate tar<strong>di</strong>!».<br />
La mamma spiega che han-<br />
PAG. 12 - APRILE 2011<br />
<strong>di</strong> don Cristiano Carpanese<br />
Nelle scorse settimane si è svolto<br />
presso i locali della Parrocchia, un incontro<br />
<strong>di</strong> formazione rivolto ai genitori con<br />
fi gli in età adolescenziale.<br />
tuo fi glio<br />
no sentito che in parrocchia,<br />
quella sera, c’è un incontro<br />
<strong>di</strong> formazione per i genitori,<br />
il primo <strong>di</strong> una serie in cui si<br />
parla <strong>di</strong> come si possa educare<br />
nonostante le proprie<br />
paure. Il primo incontro sarà<br />
sulla paura del corpo, poi ce<br />
ne saranno uno sulla paura<br />
dello spirito e uno sulla paura<br />
del futuro.<br />
«Finalmente una sera a casa<br />
da solo! Ecco un po’ <strong>di</strong> giustizia...<br />
così poi sarò io a chiedere<br />
a loro “Com’è andata…<br />
cos’avete imparato <strong>di</strong> nuovo<br />
questa sera?”. Proveranno anche<br />
loro che non è così interessante<br />
stare seduti obbligati<br />
ad ascoltare uno che parla<br />
pensando <strong>di</strong> avere qualcosa<br />
da insegnarti”.<br />
Stranamente Mario, rimasto<br />
a casa, si ritrova a mangiare<br />
da solo e non corre subito<br />
ad accendere né la TV né il<br />
computer. Mentre gusta la<br />
cena comincia a pensare tra<br />
sé… «Magari i miei genitori<br />
imparassero a <strong>di</strong>alogare<br />
un po’ più con me! Quelle<br />
poche volte che capita vogliono<br />
sempre aver ragione<br />
loro! Questo non è <strong>di</strong>alogo, è<br />
<strong>di</strong>ttatura! E poi il paragone è<br />
sempre tra me e loro quando<br />
avevano la mia età…I tempi
sono cambiati non ci vuole<br />
così tanto ad accorgersene!<br />
Chissà come sarebbe se<br />
provassero ad ascoltarmi veramente:<br />
magari potrei tentare<br />
<strong>di</strong> confi darmi con loro<br />
e spiegare cosa provo per<br />
Sonja… non so se mi sono innamorato,<br />
ma so che quando<br />
stiamo insieme io sto proprio<br />
bene e provo qualcosa che<br />
prima non avevo mai provato…<br />
non saranno mica passati<br />
anche loro da questo stato<br />
che sto attraversando io…<br />
speriamo <strong>di</strong> no! Faccio proprio<br />
fatica ad immaginarmi il<br />
mondo <strong>di</strong> quando loro erano<br />
adolescenti… senza Internet,<br />
senza Facebook, senza Ipod<br />
né Ipad… senza nemmeno il<br />
telefonino e gli sms!».<br />
Appunto… non poteva durare<br />
per sempre la magia del<br />
silenzio. È arrivato un messaggino<br />
<strong>di</strong> Luca per ricordare<br />
che domani c’è l’interrogazione<br />
programmata <strong>di</strong> letteratura<br />
ed è proprio il turno<br />
<strong>di</strong> Mario! Altro che serata in<br />
chat… computer spento e<br />
libro aperto se no non si rime<strong>di</strong>a<br />
un voto decente per<br />
poter chiedere il permesso <strong>di</strong><br />
andare alla festa <strong>di</strong> compleanno<br />
<strong>di</strong> Sonia. Al cuor non si<br />
comanda, ma al cervello sì…<br />
ma proprio mentre si alza da<br />
tavola Mario ritorna ancora<br />
col pensiero ai suoi genitori:<br />
«Chissà quante storie stanno<br />
raccontando, tutte teorie…<br />
sappiamo solo noi quello che<br />
ci portiamo dentro e cosa ci<br />
aspettiamo dal domani. Io,<br />
ad esempio, nascondo i miei<br />
sentimenti per non sembrare<br />
fragile, ma che fatica quelle<br />
volte in cui avrei bisogno una<br />
spalla su cui piangere e sfogarmi,<br />
trovare qualcuno che<br />
mi capisca e non mi compatisca,<br />
sentire che gli altri<br />
mi cercano per quello che<br />
sono e non perché sono loro<br />
ad aver bisogno <strong>di</strong> me! Avrei<br />
bisogno <strong>di</strong> qualcuno che<br />
giochi con me il “fair play”<br />
ma a questo mondo ci sono<br />
solo degli avversari <strong>di</strong>sonesti<br />
e fi nti amici che cercano <strong>di</strong><br />
fregarti appena possono, infatti<br />
domani la prof. d’Italiano<br />
sarà attenta alle mie parole,<br />
pronta a girarmele contro e<br />
a farmi domande trabocchetto<br />
e quel secchione <strong>di</strong> Luca,<br />
che <strong>di</strong>ce sempre <strong>di</strong> non sapere<br />
nulla e poi prende sempre<br />
voti più alti dei miei, con il<br />
suo atteggiamento da “rapa-<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
ce” piomberà sui miei silenzi<br />
e sulle mie incertezze come<br />
su delle carogne da fi nire con<br />
gli artigli e il becco delle sue<br />
risposte arroganti».<br />
Mario si mette a stu<strong>di</strong>are<br />
un po’ più motivato da tutto<br />
quello che gli bolle dentro,<br />
e la serata davanti al libro va<br />
avanti come la preparazione<br />
<strong>di</strong> uno stufato: cottura a<br />
fuoco lento. Ma ad un certo<br />
punto tutto si fa confuso e la<br />
stanchezza degli allenamenti<br />
prende il sopravvento, con la<br />
faccia immersa nel libro Mario<br />
incomincia a sognare e si<br />
ritrova qualche anno più grande,<br />
al volante <strong>di</strong> una BMW serie<br />
3 Cabrio con <strong>di</strong> fi anco una<br />
bellissima ragazza…la sua!<br />
«È stata dura fi nire ingegneria<br />
solo un anno fuori corso e bruciarsi<br />
le vacanze dopo la lau-<br />
APRILE 2011 - PAG. 13
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
rea per iniziare subito il lavoro<br />
in questa <strong>di</strong>tta consociata con<br />
i tedeschi, precisi esigenti ma<br />
anche in grado <strong>di</strong> pagare bene<br />
chi sa fare qualche sacrificio<br />
per mettere al primo posto il<br />
proprio lavoro… già non gioco<br />
più nemmeno a calcetto<br />
il martedì sera, non esco più<br />
con gli amici, con la ragazza<br />
ci esco solo nei week end…<br />
però sono sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> quello<br />
che guadagno… anche se<br />
essere felici è un’altra cosa!!!».<br />
Un vociare improvviso interrompe<br />
questi pensieri che<br />
assomigliano più a incubi che<br />
non a dei sogni…È la voce<br />
entusiasta della madre <strong>di</strong> Mario<br />
che vorrebbe convincere<br />
suo marito a non spaventarsi<br />
se nel primo incontro <strong>di</strong> formazione<br />
dei genitori ha sen-<br />
Dalla redazione...<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno e mezzo dal primo numero<br />
dell’Informatore, la redazione, insieme ai sacerdoti della<br />
parrocchia, si è interrogata su come questo mezzo<br />
<strong>di</strong> informazione venga recepito all’interno della nostra<br />
comunità, e su come possa essere utile per qualche<br />
riflessione e qualche approfon<strong>di</strong>mento. In pratica si fa<br />
un primo bilancio del lavoro fin qui svolto.<br />
Don Piercarlo, nel ringraziare tutti, ha espresso la<br />
volontà <strong>di</strong> utilizzare la voce dell’Informatore per approfon<strong>di</strong>re<br />
via via argomenti <strong>di</strong> grande interesse e <strong>di</strong><br />
attualità. Tra i tanti temi importanti daremo priorità ai<br />
giovani, al rapporto giovani/genitori e alle famiglie nel<br />
PAG. 14 - APRILE 2011<br />
tito qualche “parola <strong>di</strong>fficile”,<br />
l’importante è aver trovato<br />
qualcuno che non ha dato<br />
per l’ennesima volta “tutta la<br />
colpa ai genitori” ma che ha<br />
tentato <strong>di</strong> dare una chiave <strong>di</strong><br />
lettura, un incoraggiamento<br />
al <strong>di</strong>alogo, un occasione per<br />
riflettere e rimettersi in gioco.<br />
Meno male che il padre<br />
<strong>di</strong> Mario richiama all’or<strong>di</strong>ne il<br />
figlio per sapere che cosa ci<br />
fa ancora con la luce accesa<br />
a quell’ora! «Papà – si sente<br />
rispondere – stavo finendo <strong>di</strong><br />
ripassare per domani, adesso<br />
spengo». La sorpresa <strong>di</strong> aver<br />
trovato loro figlio stremato<br />
sui libri, senza né Tv né computer<br />
accesi e col telefonino<br />
fuori portata fa sentire un brivido<br />
ad entrambi i genitori…È<br />
bastato così poco? Bisognava<br />
far vedere che anche loro si<br />
Pellegrinaggio a Roma ed Assisi<br />
rimettevano ad imparare per<br />
vedere Mario impegnarsi nello<br />
stu<strong>di</strong>o?<br />
Forse tutto questo non è mai<br />
accaduto, oppure non essere<br />
andati agli incontri proposti è<br />
stata un’occasione che è stata<br />
sciupata…chi può <strong>di</strong>rlo?<br />
nostro territorio.<br />
I prossimi numeri del giornale, saranno de<strong>di</strong>cati prevalentemente<br />
a questi argomenti, sarà dato spazio alle<br />
cose che non vanno bene, ma anche e soprattutto alle<br />
cose positive, che non sono poche e meritano sempre<br />
<strong>di</strong> essere conosciute….<br />
Parleremo dei giovani che si occupano <strong>di</strong> volontariato,<br />
delle famiglie che aiutano chi ne ha bisogno, <strong>di</strong> coloro<br />
che riescono a “dare” senza farsi troppe domande o<br />
critiche ma semplicemente dandosi da fare.<br />
Chiunque voglia aiutarci in questo progetto sarà il<br />
benvenuto. Rivolgersi in parrocchia a don Piercarlo oppure<br />
via mail a: info@parrocchia<strong>di</strong>gaggiano.it<br />
In occasione della Beatificazione <strong>di</strong> Giovanni Paolo II, la nostra parrocchia organizza un pellegrinaggio a Roma<br />
e Assisi da lunedì 12 a venerdì 16 settembre 2011 costo euro 550,00 trasferimento in pullman.<br />
Informazioni ed iscrizioni entro metà giugno in ufficio parrocchiale. Acconto euro 100,00.
Dal 2009 nella nostra Parrocchia,<br />
con l’arrivo <strong>di</strong> Don Piercarlo,<br />
i gruppi <strong>di</strong> volontariato<br />
già esistenti, che si occupavano<br />
dei più deboli e bisognosi, si<br />
sono riconosciuti e riuniti nello<br />
spirito cristiano della Caritas.<br />
All’Associazione Ferraroni, al<br />
gruppo Missionario, all’Unitalsi,<br />
si è aggiunto il Centro <strong>di</strong> Ascolto.<br />
Il suo fi ne è la promozione<br />
della persona, in qualunque<br />
stato essa si trovi, per ridare alla<br />
stessa la piena <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> uomo;<br />
quin<strong>di</strong> non assistenzialismo ma<br />
accompagnamento, affi nchè<br />
l’interessato ritrovi le risorse per<br />
risolvere la sua con<strong>di</strong>zione.<br />
Il Centro <strong>di</strong> Ascolto è aperto a<br />
tutte le persone del nostro paese<br />
e anche alle persone presenti<br />
sul territorio circostante ogni<br />
mercoledì sera dalle 21,00 alle<br />
23,00 e ogni giovedì mattina<br />
dalle 10,00 alle 12,00.<br />
Oltre che accogliere, ascoltare<br />
e prestare una serie <strong>di</strong> servizi a<br />
persone in situazione <strong>di</strong> povertà<br />
e debolezza, dopo l’annuncio<br />
del Car<strong>di</strong>nale Tettamanzi, collabora<br />
fattivamente all’iniziativa<br />
dell’Arcivescovo raccogliendo<br />
le richieste <strong>di</strong> chi ha perso il lavoro<br />
o <strong>di</strong> chi lo sta perdendo e<br />
non riesce più a mantenere la<br />
propria famiglia.<br />
Per tutto questo è stato istituito<br />
il Fondo Famiglia Lavoro.<br />
Oltre a quanto donato dal Car<strong>di</strong>nale<br />
è stato lanciato un appello<br />
rivolto a tutti, ai singoli e alle<br />
comunità parrocchiali, affi nchè<br />
venga fatta una raccolta fon<strong>di</strong> e,<br />
tanto più questo fondo sarà alimentato<br />
con le risorse <strong>di</strong> tutti,<br />
tanto più potrà rispondere alle<br />
esigenze.<br />
Nei 74 decanati della Diocesi<br />
sono stati costituiti 104 <strong>di</strong>stretti<br />
gestiti da più <strong>di</strong> 600 volontari<br />
della Caritas e dell’Acli. Alla<br />
data del 3 marzo 2011 sono<br />
giunte alla segreteria del Fondo<br />
Famiglia Lavoro 7921 domande.<br />
Ne sono state esaminate 7614<br />
e ne rimangono da analizzare<br />
307. Delle 7614 domande<br />
analizzate 5584 sono state accettate<br />
mentre 2130 sono state<br />
respinte o sospese.<br />
Il valore me<strong>di</strong>o assegnato per<br />
famiglia è <strong>di</strong> Euro 2000 circa.<br />
E’ facile capire quando denaro<br />
servirà ancora per continuare<br />
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
La protezione della persona... sempre.<br />
Gocce <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Giancarla Monfar<strong>di</strong>ni<br />
civiltà<br />
l’aiuto a queste famiglie. Le offerte<br />
sono pervenute:<br />
• dal Car<strong>di</strong>nale<br />
• dalle Parrocchie<br />
• dall’8 per mille<br />
• da Enti e Società<br />
• dalla Fondazione Cariplo<br />
• da privati citta<strong>di</strong>ni<br />
A sostegno dell’operato del<br />
Centro <strong>di</strong> Ascolto sarebbe auspicabile<br />
una maggiore conoscenza,<br />
corresponsabilità e collaborazione<br />
<strong>di</strong> tutta la comunità<br />
Parrocchiale.<br />
Il Fondo Famiglia Lavoro va rilanciato.<br />
Le richieste <strong>di</strong> sostegno<br />
sono ancora molte a fronte<br />
<strong>di</strong> una crisi, soprattutto occupazionale,<br />
che colpisce tante<br />
famiglie.<br />
Grazie del vostro aiuto e come<br />
<strong>di</strong>ce il nostro Car<strong>di</strong>nale, proseguiamo<br />
con LUNGIMIRANZA<br />
e PERSEVERANZA.<br />
Per il Centro <strong>di</strong> Ascolto Caritas<br />
Giancarla.<br />
Maggiori informazioni sul sito<br />
http://www.chiesa<strong>di</strong>milano.it<br />
APRILE 2011 - PAG. 15
UNITA’ PASTORALE DI GAGGIANO<br />
NFORMATORE<br />
PAG. 16 - APRILE 2011<br />
Celebrazioni della settimana Santa<br />
DOMENICA 17 APRILE DOMENICA DELLE PALME<br />
s. Messe: ore 7.30 - 18.00 s. Invenzio - ore 9.00 Spirito Santo - ore 9.15 Bonirola<br />
ore 10.00 ritrovo nella piazzetta in fondo via Turati, Bene<strong>di</strong>zione degli ulivi e processione<br />
alla Chiesa (Spirito Santo), per le vie: Turati, Marianna, Salvo d’Acquisto<br />
ore 10.15 A san Vito ritrovo in oratorio. Bene<strong>di</strong>zione degli ulivi ed avvio alla chiesa per la S. Messa<br />
GIOVEDI’ SANTO 21 APRILE<br />
ore 7.30 Recita delle lo<strong>di</strong> in s. Invenzio<br />
ore 16.30 S. Messa per la terza età in s Invenzio<br />
ore 17.00 Celebrazione e accoglienza degli Oli Santi per i ragazzi/e elementari<br />
e me<strong>di</strong>e (Spirito Santo)<br />
ore 21.00 S. Messa in Coena Domini (Spirito Santo)<br />
ore 20.45 A san Vito celebrazione della S. Messa<br />
VENERDI’ SANTO 22 APRILE<br />
ore 7.30 Recita delle lo<strong>di</strong> in s. Invenzio<br />
ore 15.00 Celebrazione della passione e morte del Signore Gesù. Adorazione della Croce<br />
Preghiera universale. È presente mons. Francesco Coccopalmerio<br />
presidente del Pontificium Consilium de Legum Textibus - Città del Vaticano (S. Santo )<br />
ore 21.00 Celebrazione della Via Crucis per le vie del paese. Ritrovo nella chiesa<br />
<strong>di</strong> s. Invenzio: via Gozza<strong>di</strong>ni, via Roma, Liberazione, Carroccio, Cornicione,<br />
Matteotti chiesa parrocchiale<br />
ore 20.45 A san Vito Celebrazione della passione e morte del Signore Gesù.<br />
Adorazione della Croce<br />
SABATO SANTO 23 APRILE<br />
ore 7.30 Recita delle lo<strong>di</strong> in s. Invenzio<br />
ore 21.00 Solenne veglia Pasquale (Spirito Santo )<br />
ore 20.45 A san Vito Santa Messa e bene<strong>di</strong>zione dell’acqua lustrale e promesse battesimali<br />
DOMENICA 24 APRILE Santa PASQUA<br />
s. Messe ore 7.30 e ore 18.00 s. Invenzio - ore 9.00 e ore 10.30 Spirito Santo<br />
ore 9.15 Bonirola - ore 10.15 san Vito - ore 16.30 Fagnano<br />
LUNEDI’ 25 APRILE<br />
s. Messe ore 7.30 s. Invenzio - ore 10.15 san Vito - ore 10.30 Spirito Santo - ore 18.00 s. Invenzio<br />
CALENDARIO DELLE CONFESSIONI<br />
LUNEDÌ 18 MARTEDÌ 19 MERCOLEDÌ 20 APRILE<br />
Dalle ore 15.00 alle ore 16.30 S. Invenzio sono presenti due sacerdoti<br />
MARTEDÌ 19 APRILE<br />
ore 21.00 Chiesa Spirito santo, celebrazione comunitaria del sacramento della riconciliazione.<br />
Sono presenti <strong>di</strong>versi sacerdoti<br />
MERCOLEDÌ 20 APRILE<br />
Ore 17.00 - 18.30 a Bonirola Ore 20.45 a san Vito<br />
VENERDI 22 APRILE<br />
Dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Spirito Santo<br />
SABATO 23 APRILE - Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 in Spirito Santo Dalle ore 15.00 alle ore 19.00 in Spirito Santo<br />
Dalle 15.00 alle 16.00 un sacerdote è presente a san Vito