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Le fratture della clavicola - Fondazione Internazionale Menarini

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Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia <strong>della</strong> forza delle evidenze)*:<br />

Indicazioni per la pratica clinica<br />

Indicazione clinica Livello di<br />

evidenza<br />

In quasi tutte le <strong>fratture</strong> del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong> acute, senza spostamento dei capi di<br />

frattura, è consigliabile un trattamento non-chirurgico<br />

Nelle <strong>fratture</strong> del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong> acute il trattamento con un bendaggio a triangolo è<br />

preferibile al “bendaggio ad otto”, in quanto è meglio tollerato ed è associato ad outcome simili<br />

Fratture del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong> con spostamento dei capi di frattura possono essere sottoposte<br />

a terapia non chirurgica, anche se va presa in considerazione l’opzione chirurgica con<br />

fissazione <strong>della</strong> frattura con una piastra<br />

Nelle <strong>fratture</strong> distali di <strong>clavicola</strong> è consigliabile un trattamento non chirurgico, dal momento che,<br />

indipendentemente dall’ottenimento o meno di un’unione dei capi ossei, gli outcome sono gli stessi<br />

cadono spesso a terra, a volte schiacciati anche dal peso<br />

di altri giocatori.<br />

I pazienti con una frattura di <strong>clavicola</strong> presentano tipicamente<br />

l’arto interessato addotto vicino al corpo, e spesso<br />

supportano l’arto con la mano dell’arto controlaterale.<br />

Questa posizione allevia il dolore in quanto limita la trazione<br />

esercitata dall’arto sull’osso fratturato. L’esame<br />

obiettivo può evidenziare ecchimosi, edema, dolore locale<br />

alla palpazione, crepitii alla palpazione al di sopra<br />

<strong>della</strong> <strong>clavicola</strong>. La lesione ossea può essere visibile all’ispezione,<br />

o può essere localizzata con la palpazione.<br />

Anche se l’incidenza di complicanze è bassa, il medico<br />

deve condurre una valutazione neuro-vascolare e polmonare.<br />

<strong>Le</strong> <strong>fratture</strong> con spostamento posteriore dei capi<br />

di frattura possono infatti causare lesioni a livello dei<br />

vasi succlavi, del plesso brachiale e degli apici del polmone.<br />

In tutti i casi in cui si sospetta una frattura di <strong>clavicola</strong><br />

il paziente va sottoposto ad un esame radiografico. La<br />

maggior parte delle <strong>fratture</strong> è visibile ad una radiografia<br />

standard in proiezione antero-posteriore; una proiezione<br />

antero-posteriore con tilt cefalico di 45° minimizza<br />

la sovrapposizione delle coste e <strong>della</strong> scapola, e consente<br />

una migliore valutazione degli spostamenti dei capi di<br />

frattura in direzione anteriore o posteriore 9 (Figura 1).<br />

Esami di imaging più sofisticati, come la tomografia computerizzata,<br />

sono indicati solo in rari casi di <strong>fratture</strong> prossimali<br />

o distali, ed hanno lo scopo di determinare la gravità<br />

dell’interessamento intra-articolare.<br />

Fratture del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong><br />

La diagnosi di frattura del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong> è<br />

relativamente semplice, e viene in genere condotta in<br />

base ai dati anamnestici, dell’esame obiettivo e dell’esame<br />

radiografico (Figura 2). Il segmento mediale dell’osso<br />

24 - giugno 2008 - Minuti<br />

B 12<br />

Referenza<br />

bibliografica<br />

B 10,11<br />

B 12,13,15<br />

B 25,26<br />

A = Evidenza coerente, di buona qualità ed orientata sul paziente; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di<br />

qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi<br />

clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml<br />

fratturato viene tirato verso l’alto dal muscolo sternocleidomastoideo.<br />

Il peso del braccio tira invece il segmento<br />

laterale verso il basso, agendo attraverso il legamento<br />

coraco-<strong>clavicola</strong>re; a questo movimento si oppone<br />

l’azione del muscolo trapezio. I muscoli grande pettorale<br />

e gran dorsale tirano il segmento laterale in direzione<br />

infero-mediale, con conseguente accorciamento<br />

dell’osso fratturato.<br />

Gli obiettivi del trattamento sono di ripristinare la situazione<br />

anatomica normale, limitare il dolore, favorire<br />

un pronto ritorno del paziente alle attività normali o alla<br />

pratica sportiva. Quello non-chirurgico rimane l’approccio<br />

più frequente alle <strong>fratture</strong> del terzo medio <strong>della</strong><br />

<strong>clavicola</strong> senza spostamento dei capi articolari. Il trattamento<br />

prevede l’immobilizzazione con un bendaggio “a<br />

triangolo” o con un semplice reggi-braccio, oppure con<br />

un bendaggio “ad otto”. Anche se il bendaggio ad otto<br />

viene ancora diffusamente utilizzato, numerosi studi<br />

hanno dimostrato tassi simili di unione dei capi di frattura<br />

ed un livello più elevato di soddisfazione nei confronti<br />

del trattamento quando i pazienti vengono trattati<br />

con un semplice bendaggio a triangolo. 10,11 Il bendaggio<br />

ad otto può infatti risultare più fastidioso. L’immobilizzazione<br />

consente un sollievo dal dolore e può essere<br />

interrotta dopo una-due settimane, oppure quando<br />

il dolore grave si risolve. Non appena il sollievo del<br />

dolore lo consente i pazienti possono iniziare movimenti<br />

passivi a pendolo, con progressione graduale, nell’arco<br />

di 4-8 settimane, verso movimenti attivi e verso movimenti<br />

di ampiezza sempre maggiore.<br />

Fratture del terzo medio <strong>della</strong> <strong>clavicola</strong> con spostamento<br />

dei capi articolari presentano tassi più elevati di mancata<br />

unione dei capi di frattura, ed un rischio più elevato<br />

di conseguenze a lungo termine. 12-14 Alcuni studi hanno<br />

dimostrato che la terapia chirurgica di queste lesioni ot-

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