22.06.2013 Views

Mitsubishi EVO VII - Mitsubishi Lancer EVO CLUB Italy

Mitsubishi EVO VII - Mitsubishi Lancer EVO CLUB Italy

Mitsubishi EVO VII - Mitsubishi Lancer EVO CLUB Italy

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

MONOGRAFIA<br />

AUTO TECNICA 1/03<br />

VEICOLO<br />

TECNOLOGIA IN <strong>EVO</strong>LUTION<br />

La <strong>Mitsubishi</strong> <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è il frutto di una storia ricca di successi; è stata spesso definita una<br />

“dream car” ma, più di ogni altra cosa, questa vettura è un prodigio tecnico le cui<br />

gesta ancora oggi echeggiano sui campi di gara di tutto il mondo<br />

Stefano Lazzarino. Foto: Alberto Cervetti & Daniele Dimiccoli


L’incidenza del profilo alare posteriore è regolabile manualmente.<br />

Ciò permette di ottenere un setup aerodinamico<br />

personalizzato a seconda dell’impiego della vettura.<br />

INTRODUZIONE<br />

Il debutto di questa vettura risale all’ormai<br />

lontano ottobre ’92; da allora le modifiche<br />

effettuate nel corso degli anni sono state<br />

numerose. Parlare della <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è allo<br />

stesso tempo piacevole e complicato; non<br />

è certamente difficile trovare parole di elogio<br />

per questa creazione del costruttore<br />

giapponese. Ciò che in questi casi può venir<br />

meno è certamente il giusto grado di<br />

razionalità indispensabile per descrivere i<br />

contenuti tecnici di una vettura difficilmente<br />

eguagliabile. L’assetto della <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong>, per<br />

esempio, si sposa perfettamente con un propulsore<br />

di chiara impronta sportiva quale è il 2 litri turbo. Il comportamento<br />

su strada è a dir poco entusiasmante; gli inserimenti<br />

in traiettoria sono precisi e diretti. Portata al limite la <strong>EVO</strong><br />

<strong>VII</strong> manifesta la giusta quantità di sovrasterzo necessaria per<br />

uscire in perfetto allineamento anche dalle curve più impegnative.<br />

Il motore spinge sempre e il turbolag è veramente ridotto<br />

malgrado le notevoli dimensioni del gruppo turbocompressore.<br />

La sovralimentazione è il coronamento di una spor-<br />

MITSUBISHI 59


60 MITSUBISHI<br />

In alto, eccezionale l’assetto in curva;<br />

il controllo elettronico dell’imbardata<br />

funziona a dovere regalando<br />

sensazioni da vera sportiva.<br />

Al centro, posteriormente la <strong>EVO</strong><br />

<strong>VII</strong> non passa certamente inosservata.<br />

Il vistoso alettone, fa sentire<br />

la propria presenza soprattutto alle<br />

alte velocità in corrispondenza delle<br />

quali la vettura sembra quasi alleggerirsi<br />

all’avantreno. In realtà si<br />

tratta esclusivamente di una sensazione,<br />

l’inserimento in curva infatti<br />

rimane comunque molto preciso.<br />

tività che non ha paragoni<br />

nel campo della meccanica<br />

motoristica; l’abbandono del<br />

turbo in Formula 1 è un chiaro<br />

esempio di quale manifesta<br />

superiorità esista tra il<br />

classico motore aspirato e<br />

quello sovralimentato. La<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> beneficia di tutti i migliori<br />

contributi che un tale sistema<br />

di aspirazione può fornire:<br />

coppia elevatissima (più<br />

di 380 Nm) e potenza specifica<br />

alle stelle (108 kW/l) valori<br />

incredibili per una sportiva<br />

prodotta in serie.<br />

Completa il tutto una trasmissione<br />

a 4 ruote motrici di elevato<br />

livello con una ripartizione<br />

della coppia motrice<br />

50/50. Sempre a proposito<br />

della guida, vale la pena sottolineare<br />

il giusto grado di<br />

sensibilità alle azioni di tiro e<br />

rilascio dell’acceleratore;<br />

questo fatto permette di gesti-<br />

In basso, ciò che sorprende di queste<br />

vetture è la volumetria tipica delle<br />

berline, ad esclusione delle varie appendici<br />

aerodinamiche e delle prese<br />

d’aria necessarie. La <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> vanta<br />

un abitacolo in grado di accogliere<br />

comodamente 5 persone. Nulla vieta,<br />

quindi, di utilizzare questa vettura<br />

per scopi esclusivamente turistici.


e il comportamento dinamico<br />

della vettura combinando,<br />

in modo molto intuitivo, i movimenti<br />

di questi due elementi.<br />

La <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è una vettura<br />

sportiva di sicuro riferimento;<br />

agile sulla pista come sull’asfalto,<br />

asciutto o innevato che<br />

sia, ostenta sempre reazioni<br />

sincere. Non ci resta che goderla<br />

e attendere, con tanta<br />

curiosità, la messa sul mercato<br />

della versione <strong>VII</strong>I.<br />

IL MOTORE<br />

Il motore, siglato 4G63, è un<br />

2 litri turbo con 4 valvole per<br />

cilindro. Si tratta di un’unità<br />

già nota che ha potuto beneficiare<br />

di numerose modifiche<br />

maturate dall’esperienza nei<br />

rally. Tra quelle di maggior<br />

importanza (rispetto alle versioni<br />

precedenti) vale la pena<br />

segnalare l’impiego di un<br />

gruppo turbocompressore di<br />

maggiori dimensioni, un intercooler<br />

in grado di garantire<br />

un’elevata efficienza e un<br />

radiatore dell’olio di dimensioni<br />

considerevoli. A questo<br />

si aggiunga la presenza di<br />

tre ugelli mediante i quali è<br />

possibile raffreddare l’intercooler<br />

con un getto d’acqua<br />

temporizzato. La coppia motrice<br />

rilevata è considerevole<br />

(383 Nm), così come la po-<br />

In alto, numerose le prese d’aria previste<br />

nella zona anteriore della vettura.<br />

Nell’immagine si possono osservare<br />

quelle ricavate nel cofano<br />

motore.<br />

Al centro, l’intercooler è di dimensioni<br />

considerevoli. A ciò si aggiungono<br />

gli ugelli spruzzatori, funzionanti sia<br />

in modalità automatica che manuale,<br />

in grado di raffreddare lo scambiatore<br />

con getti d’acqua temporizzati.<br />

In basso, l’abitacolo e la plancia della<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> sono essenziali, come si<br />

addice ad una sportiva pura.<br />

MITSUBISHI 61


Il propulsore della <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è un bialbero a camme in testa con 4 cilindri in linea e 16 valvole<br />

in grado di sviluppare una potenza superiore ai 280 CV.<br />

62 MITSUBISHI<br />

tenza massima, che nella<br />

prova al banco ha raggiunto<br />

un valore superiore ai 292<br />

CV. Il coperchio punterie in<br />

alluminio è stato sostituito da<br />

uno più leggero in magnesio;<br />

l’albero a camme è stato realizzato<br />

con una struttura internamente<br />

cava, il supporto<br />

della pompa del servosterzo,<br />

in acciaio sulle altre versioni,<br />

viene sostituito, ora, da uno<br />

in alluminio così come per i<br />

collettori di aspirazione. Il miglioramento<br />

del design dei<br />

collettori di aspirazione ha<br />

permesso poi di ridurre del<br />

20% le perdite di carico.<br />

L’ottimizzazione del gruppo<br />

turbocompressore è stata ottenuta<br />

con una modifica del<br />

rapporto caratteristico A/R;<br />

ciò ha permesso di ottenere<br />

una coppia motrice di 350<br />

Nm già a 2750 giri/min.<br />

L’intercooler è stato aumentato<br />

di dimensioni, ne è stata<br />

migliorata la forma ed è stato<br />

ottimizzato il passo dell’alettatura;<br />

ora la sua larghezza<br />

In basso a sinistra, il radiatore dell’olio<br />

alloggiato nella parte anteriore<br />

destra.<br />

In basso a destra, il cassonetto del<br />

filtro aria aperto e la presa dinamica<br />

a filo del cofano motore.


In alto a sinistra, le sospensioni anteriori<br />

sono del tipo MacPherson; la<br />

parte superiore dei montanti è collegata<br />

da un’apposita barra duomi<br />

per l’irrigidimento del sistema.<br />

In alto a destra, particolare della sospensione<br />

anteriore destra con in<br />

evidenza i bracci trasversali e la<br />

parte terminale della barra stabilizzatrice.<br />

Al centro a sinistra, vista della sospensione<br />

anteriore destra e del<br />

gruppo pinza-freno.<br />

Al centro a destra, il differenziale<br />

anteriore e quello centrale per la ripartizione<br />

della coppia motrice tra<br />

assale anteriore e posteriore.<br />

risulta essere superiore di 20<br />

mm rispetto al precedente.<br />

Gli ugelli spruzzatori per il<br />

raffreddamento dell’intercooler<br />

con getto d’acqua sono<br />

stati portati da 2 a 3, mentre<br />

il loro comando può essere<br />

impostato in modalità manuale<br />

o automatica. La strategia<br />

di intervento, nel secondo caso,<br />

prevede getti di due secondi<br />

emessi ad intervalli di<br />

5 secondi che si attivano in<br />

funzione del tipo di guida.<br />

Al fine di migliorare l’erogazione<br />

è stato rivisto anche il<br />

design dei collettori di scari-<br />

co; ciò ha, di fatto, permesso<br />

di ridurre i valori di contropressione<br />

allo scarico.<br />

Anche l’impianto di lubrificazione<br />

ha potuto beneficiare<br />

di interventi migliorativi con<br />

un incremento delle dimensioni<br />

del radiatore olio in grado<br />

ora di garantire un’efficienza<br />

del 15% superiore.<br />

LA TRASMISSIONE<br />

Grazie al differenziale centrale<br />

attivo (ACD = Active<br />

Central Differential) a controllo<br />

elettronico la <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è in<br />

grado di percorrere ogni tipo<br />

di manto stradale in modo sicuro<br />

e veloce. Fondo asciutto<br />

o bagnato, incoerente o<br />

asfaltato, innevato o sterrato<br />

che sia non fa differenza: la<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> appare sempre a<br />

proprio agio malgrado la potenza<br />

disponibile. Il controllo<br />

del differenziale elettronico<br />

avviene, principalmente, in<br />

funzione della velocità del<br />

veicolo, dell’angolo di sterzo<br />

e dei movimenti di tiro e rilascio<br />

del pedale dell’acceleratore.<br />

Quando, ad esempio, si<br />

accelera in curva il sistema<br />

AYC (Active Yaw Control) riduce<br />

il sottosterzo trasferendo<br />

coppia alle ruote esterne.<br />

Viceversa in decelerazione il<br />

trasferimento di coppia viene<br />

privilegiato a favore delle<br />

ruote interne. Per poter gestire<br />

l’incremento di coppia del<br />

motore della <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong>, il differenziale<br />

posteriore ha subito<br />

un aggiornamento al fine di<br />

migliorarne la resistenza<br />

meccanica e dunque l’affidabilità.<br />

Il cambio montato sulla<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> è l’unità W5M51 a<br />

5 rapporti. Per sostenere la<br />

considerevole coppia motrice<br />

sono stati utilizzati acciai ad<br />

elevata resistenza per la costruzione<br />

degli ingranaggi.<br />

La frizione di tipo monodisco<br />

a secco è caratterizzata da<br />

un diametro esterno del disco<br />

di 240 mm ed un diametro<br />

interno di 160 mm con un carico<br />

dello spingidisco di<br />

9320 N.<br />

Anche in questo caso procediamo<br />

al calcolo teorico della<br />

coppia massima trasmissibile<br />

considerando un coefficiente<br />

di attrito pari a 0.3. Si<br />

può quindi scrivere:<br />

MITSUBISHI 63


M=4.f.Q.(r e 3 -ri 3 )/[3(re 2 -ri 2 )]<br />

e sostituendo i relativi valori si<br />

ottiene:<br />

M=567 Nm<br />

64 MITSUBISHI<br />

In alto a sinistra, il differenziale posteriore<br />

come gli altri due è stato oggetto<br />

di opportune rivisitazioni tese<br />

a migliorarne ulteriormente l’affidabilità.<br />

A lato, il differenziale posteriore visto<br />

esternamente.<br />

In basso, il giunto dell’albero di trasmissione<br />

è ampiamente dimensionato<br />

per sopportare picchi di coppia anche<br />

considerevoli.<br />

In alto a destra, il catalizzatore è posizionato<br />

lontano dal motore. Ciò ha<br />

permesso la realizzazione di scarichi<br />

di forma ottimizzata. L’uso di iniezione<br />

d’aria allo scarico permette poi di<br />

ottemperare alle rigide norme antinquinamento<br />

nei primi istanti di avviamento<br />

del motore.<br />

Al centro a destra, il gruppo sospensione<br />

posteriore. In questo caso la<br />

soluzione utilizzata è il sistema multilink.<br />

In basso a destra, il retrotreno visto<br />

da sotto. La disposizione dei numerosi<br />

organi è razionale; da notare come<br />

scarico e albero di trasmissione viaggino<br />

paralleli sino alla biforcazione in<br />

prossimità del differenziale.<br />

Il valore ottenuto dimostra il<br />

sovradimensionamento di<br />

quest’organo; la coppia di<br />

567 Nm supera vistosamente<br />

quella massima fornita dal<br />

propulsore a tutto vantaggio<br />

della durata e dell’affidabilità.<br />

La frizione a dischi multipli utilizzata<br />

per gestire i trasferimenti<br />

di coppia da un assale<br />

all’altro è un’unità in grado di<br />

gestire sollecitazioni tre volte<br />

superiori a quelle di un classico<br />

giunto viscoso. L’apposito<br />

tasto previsto sulla sinistra del<br />

cruscotto permette, inoltre, di<br />

selezionare tre modalità di


Sopra a sinistra, la barra stabilizzatrice<br />

posteriore. In alto a sinistra<br />

uno dei punti di attacco di quest’ultima.<br />

Sopra a destra, un’altra vista della<br />

sospensione posteriore.<br />

funzionamento per il differenziale<br />

a controllo elettronico:<br />

tarmac, gravel e snow. Ma la<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> beneficia, allo stesso<br />

tempo, del sistema AYC (Active<br />

Yaw Control) per il controllo<br />

dell’imbardata che ha fatto<br />

il suo esordio nel 1996 sulla<br />

<strong>EVO</strong> IV.<br />

TELAIO, SOSPENSIONI<br />

E FRENI<br />

Carrozzeria e telaio della<br />

<strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> sono stati alleggeriti<br />

in diversi punti (i vetri delle<br />

porte posteriori, ad esempio,<br />

hanno subito una riduzione<br />

dello spessore del 10%). Il secondo,<br />

in particolare, presenta<br />

una rigidezza flessionale<br />

superiore del 50% rispetto alla<br />

versione precedente, risultato<br />

reso possibile da un irrigidimento<br />

generale dei punti<br />

di ancoraggio delle sospensioni<br />

e delle unioni saldate<br />

nonché dei lamierati stessi e<br />

della loro forma. Le sospensioni<br />

sono state ottimizzate<br />

per accordarsi perfettamente<br />

Alcuni particolari di interesse del telaio. Si notino, ad esempio, i rinforzi utilizzati per irrigidire<br />

la struttura di questa vettura dalle prestazioni veramente eccezionali.<br />

con il passo maggiorato di<br />

115 mm e le carreggiate aumentate<br />

rispettivamente di 5<br />

mm anteriormente e 10 mm<br />

posteriormente. L’avantreno<br />

presenta una raffinata soluzione<br />

MacPherson il cui comportamento<br />

dinamico è stato<br />

migliorato con l’allargamento<br />

delle carreggiate, lo spostamento<br />

del centro di rollio e<br />

l’incremento dell’escursione<br />

della sospensione di 15 mm.<br />

Posteriormente è stata utiliz-<br />

Schema di funzionamento del sistema ABS.<br />

MITSUBISHI 65


zata invece una sospensione<br />

multilink ed anche per questo<br />

assale si è proceduto alla modifica<br />

del centro di rollio. Anche<br />

in questo caso è stata aumentata<br />

l’escursione del<br />

gruppo sospensione con un<br />

incremento della corsa pari a<br />

10 mm. L’ampiezza totale di<br />

oscillazione delle ruote anteriori<br />

risulta quindi essere pari<br />

a 175 mm (90 mm in com-<br />

66 MITSUBISHI<br />

LUBRIFICANTE MOTORE<br />

NOME TIPO API ACEA VISCOSITÀ SAE<br />

SINT 2000 SINTETICO SJ/CF A3/B3 5W-40<br />

<strong>EVO</strong>LUTION B4<br />

PERFORM SEMI<br />

SINTETICO<br />

SJ/CF A3/B3 10W-40<br />

ULTRON SINTETICO SJ/SH A3/B3 5W-40<br />

CF/EC B4<br />

IP SINTIAX 100% SJ/CF A3/B3 0W-30<br />

EXTREME SINTETICO B4<br />

Q8 FORMULA SINTETICO SL/CF A3/B3 5W-40<br />

EXCEL B4<br />

PODIUM SINTETICO SL/CF A3/B3<br />

B4<br />

5W-40<br />

HELIX 100% SL/CF A3/B3 5W-40<br />

ULTRA SINTETICO B4-98<br />

ALTAIR SINTETICO SJ/CF A3/B3<br />

B4<br />

5W-40<br />

pressione e 85 mm in estensione),<br />

mentre quella delle<br />

ruote posteriori è di 185 mm<br />

(110 mm in compressione e<br />

75 mm in estensione). Le barre<br />

stabilizzatrici anteriore e<br />

posteriore vantano un diametro<br />

rispettivamente di 24 mm<br />

e 22 mm. I dischi freno sono<br />

tutti autoventilanti; anteriormente<br />

vengono accoppiati<br />

con pinze Brembo a 4 piston-<br />

cini, mentre posteriormente<br />

troviamo pinze a due pistoncini.<br />

La posizione della scatola<br />

guida, infine, è stata abbassata<br />

per rendere più lineari<br />

le variazioni di conver-<br />

Il sistema elettronico di controllo del<br />

differenziale e dell’imbardata.<br />

Le curve di potenza e coppia<br />

dichiarate dal costruttore.<br />

genza. I pneumatici 235/45<br />

R 17 completano un sistema<br />

di assetto già di per sé eccezionale,<br />

conferendo alla vettura<br />

una perfomance veramente<br />

fuori dal comune.


I NOSTRI RILEVAMENTI<br />

Autotelaio<br />

Freni anteriori a disco autovent.<br />

Freni posteriori a disco autovent.<br />

Pneumatici anteriori 235/45ZR17<br />

Pneumatici posteriori 235/45ZR17<br />

Peso dichiarato a vuoto (kg) 1400<br />

Passo (mm) 2625<br />

Carreggiata anteriore (mm) 1500<br />

Carreggiata posteriore (mm) 1500<br />

Sicurezza<br />

Airbag conducente sì<br />

Airbag laterali -<br />

Airbag passeggero sì<br />

ABS sì<br />

Sistema controllo trazione -<br />

Sistema controllo stabilità -<br />

Motore<br />

Sigla motore 4G63<br />

N° e disposizione cilindri 4 in linea<br />

Cilindrata (cm 3 ) 1997<br />

Alesaggio (mm) 85<br />

Corsa (mm) 88<br />

Rapporto corsa/alesaggio 1.03<br />

Rapporto di compressione 8.8<br />

N° valvole cilindro 4<br />

RILEVATA DICHIARATA<br />

Potenza max (kW 1999/102/CE) 215.5 206<br />

Regime di pot. max (giri/min) 7080 6500<br />

Coppia max (Nm) 375 383<br />

Regime di coppia max (giri/min) 4300 3500<br />

PME al regime di pot. max. (MPa) 1.8 1.9<br />

PME al regime di coppia. max. (MPa) 2.4 2.4<br />

Velocità media pistone al<br />

regime di potenza max (m/s)<br />

20.8 19<br />

Potenza specifica (kW/litro) 108 103<br />

Forza sul pistone al<br />

13390 13670<br />

regime di coppia max (N)<br />

Cambio 5 marce<br />

Frizione monodisco a secco<br />

Prestazioni RILEVATA DICHIARATA<br />

Accelerazione 400 m (s) 13.88 -<br />

Accelerazione 0-100 km/h (s) 5.15 -<br />

Velocità max (km/h) - -<br />

Rapporto peso potenza (kg/kW) 6.5 6.8<br />

Dati per la manutenzione<br />

Candele NGK IGR 7A-G<br />

Quantità olio motore (l) -<br />

Tipo filtro olio a cartuccia<br />

Batteria (Ah) -<br />

Prova Potenza/Coppia<br />

La <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> provata sul banco a rulli ha fornito una performance<br />

eccezionale: potenza massima 293 CV (215.5 kW) al regime di<br />

7080 giri/min e coppia massima pari a 375 Nm a 4300 giri/min.<br />

La curva di coppia, in particolare, mette in luce un motore turbo<br />

di grande elasticità. Si noti, infatti, come già a 3000 giri/min siano<br />

disponibili già più di 260 Nm. L’erogazione della coppia motore,<br />

inoltre, è quasi costante per un arco di giri piuttosto elevato<br />

(3000-6000 giri/min). La pressione di sovralimentazione (relativa)<br />

risulta molto elevata con picchi superiori agli 1.2 bar. La <strong>EVO</strong><br />

<strong>VII</strong> beneficia, quasi sicuramente, di un gruppo turbocompressore<br />

progettato e costruito sulle caratteristiche fluidodinamiche del<br />

4 cilindri da 2 litri. Non dimentichiamo che <strong>Mitsubishi</strong> è anche<br />

costruttore di turbocompressori.<br />

La potenza dissipata è molto elevata (65 kW) ma in linea con le<br />

trasmissioni a 4 ruote motrici presenti sul mercato. Il rendimento<br />

meccanico globale calcolato tra motore e ruote risulta quindi<br />

essere pari a: h=(152/215.5).100=70.5%<br />

MITSUBISHI 67


I NOSTRI RILEVAMENTI<br />

Spazio percorso [m]<br />

Spazio percorso [m]<br />

Spazio percorso [m]<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

Doti di accelerazione incredibili per un propulsore 2 litri montato su una vettura che pesa più di 1.5 tonnellate. Nell’accelerazione<br />

da 0 a 100 km/h la prova migliore ha fermato il cronometro su 5.15 s in corrispondenza del quale lo spazio percorso è stato<br />

di 84.45 m. Anche sui 400 m la <strong>EVO</strong> <strong>VII</strong> si è dimostrata incredibilmente performante, raggiungendo il traguardo in 13.88 s ed<br />

uscendo dai 400 m ad una velocità di<br />

162.8 km/h. Le curve che descrivono<br />

la variazione dell’accelerazione in<br />

funzione del tempo presentano un<br />

andamento molto simile, con i due<br />

picchi di accelerazione corrispondenti<br />

rispettivamente alla partenza e alla<br />

cambiata tra prima e seconda marcia.<br />

La prova di frenata migliore ha<br />

fornito uno spazio di arresto, da 100<br />

km/h a 0, pari a 35.24 m, valore di<br />

assoluto rilievo. Nella terza prova in<br />

particolare sono stati raggiunti picchi<br />

di decelerazione molto elevati dovuti,<br />

molto probabilmente, a tratti di strada<br />

a maggior aderenza.<br />

68 MITSUBISHI<br />

Andamento dello spazio percorso nella prova di<br />

accelerazione da 0 a 100km/h<br />

Prima prova t = 5.79s<br />

Seconda prova t = 6.16s<br />

Terza prova t = 5.15s<br />

0<br />

0 1 2 3<br />

Tempo [s]<br />

4 5 6<br />

Andamento dello spazio percorso nella prova<br />

di accelerazione sui 400m<br />

Prima prova t = 13.88s - Velocità di uscita = 162.8 km/h<br />

Seconda prova t = 14.06s - Velocità di uscita = 154.9 km/h<br />

Terza prova t = 14.13s - Velocità di uscita = 160.6 km/h<br />

0<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15<br />

Tempo [s]<br />

45<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

Andamento dello spazio percorso nella prova<br />

di frenata da 100km/h<br />

10<br />

Prima prova - Spazio di arresto = 36.4m<br />

Seconda prova - Spazio di arresto = 38.23m<br />

5<br />

0<br />

Terza prova = Spazio di arresto = 35.24m<br />

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5<br />

Tempo [s]<br />

Velocità [km/h]<br />

Andamento velocità nella prova di accelerazione da 0 a 100 km/h<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

Prima prova t = 5.79s<br />

20<br />

0<br />

Seconda prova t = 6.16s<br />

Terza prova t = 5.15s<br />

0 1 2 3<br />

Tempo [s]<br />

4 5 6<br />

A B C<br />

Velocità [km/h]<br />

Andamento della velocità nella prova di accelerazione sui 400m<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Prima prova t = 13.88s - Velocità di uscita = 162.8 km/h<br />

Seconda prova t = 14.06s - Velocità di uscita 154.9 km/h<br />

Terza prova t = 14.13s - Velocità di uscita = 160.6 km/h<br />

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15<br />

Tempo [s]<br />

D E F<br />

Velocità [km/h]<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

Andamento della velocità nella frenata da 100km/h<br />

Prima prova - Spazio di arresto = 36.4m<br />

Seconda prova - Spazio di arresto = 38.23m<br />

Terza prova - Spazio di arresto = 35.24m<br />

0<br />

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5<br />

Tempo [s]<br />

G H I<br />

Accelerazione [m/s^2]<br />

Accelerazione [m/s^2]<br />

Accelerazione [m/s^2]<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

-4<br />

-6<br />

-8<br />

-10<br />

-12<br />

-14<br />

Andamento delle accelerazioni nella prova da 0 a 100km/h<br />

Prima prova t = 5.79s<br />

Seconda prova t = 6.16s<br />

Terza prova t = 5.15s<br />

0 1 2 3 4 5 6<br />

Tempo [s]<br />

Andamento delle accelerazioni nella prova sui 400m<br />

Prima prova t = 13.88s - Velocità di uscita = 162.8 km/h<br />

Seconda prova t = 14.06s - Velocità di uscita = 154.9 km/h<br />

Terza prova t = 14.13s - Velocità di uscita = 160.6 km/h<br />

0 2 4 6 8 10 12 14<br />

Tempo [s]<br />

0 0,5 1<br />

Tempo [s]<br />

1,5 2 2,5 3 3,5<br />

0<br />

Prima prova - Spazio di arresto = 36.4m<br />

-2<br />

Seconda prova - Spazio di arresto = 38.23m<br />

Terza prova - Spazio di arresto = 35.24m<br />

-16<br />

Andamento dell'accelerazione nella prova di frenata da 100km/h

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!