INFO - B2B24 - Il Sole 24 Ore

BAGNO E ACCESSORI
235
APRILE – MAGGIO 2009
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL - ISSN 0392-2723
Il Sole 24 ORE Business Media Srl • Sede operativa • Via Granarolo 175/3 • 48018 Faenza (Ra) • Anno XXXV • 235 Aprile - Maggio 2009 • Bimestrale • € 6.20 • ISSN 0392-2723
postatarget
magazine
NAZ/304/2008
Contiene I.P. e I.R.
Posteitaliane

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I
XII
Editoriale: Carpe diem…
Editorial: Carpe diem…
Filo diretto: Expo 2015: vera opportunità?
Direct line: Expo 2015: real opportunity?
Scenari: Produzione senza progetto e viceversa
Scenarios: Production without design and vice versa
Opinione: Le domande misteriose
Opinion: Mysterious questions
Conversazione: Design per tutti
Conversation: Design for all
Ritratto: Con l’innovazione in testa
Portrait: With innovation in mind
Intervista: Stare sul mercato e fare il mercato
Interview: To be on the market and do it
Eventi: Identità comune
Events: Common identity
Shopping
Books
Info
A Londra
In London
A Los Angeles
In Los Angeles
A Mosca
In Moscow
Sostenibilità in pillole
Sustainability in small quantities
L’albergo del nuovo millennio
The hotel for the new millennium
Persone&Fatti
People&Facts
Aziende&Prodotti
Companies&Products
Focus
Osservatorio
Dove comprare in Italia
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Carpe diem…
Come anticipato nella
rubrica Previsioni del
numero scorso, l’Osservatorio
di questo numero ci
aggiorna sull’andamento della crisi,
ma fa anche qualche previsione.
A confronto i dati forniti in occasione del-
l’annuale World Furniture Outlook 2009 e del Rapporto
di previsione sul settore del Mobile in Italia a cura del
CSIL in partnership con Prometeia e del Meeting
d’Inverno Angaisa.
Per Massimo Florio, socio fondatore di Csil e presidente
del Comitato Scientifico “La soluzione centrale guarda alla
politica fiscale e richiama al coraggio di far intervenire il
Governo su prestiti agli studenti e ai disoccupati che
devono avere un sussidio degno di questo nome. Occorre
invertire i dati di fiducia dei consumatori, giunti a livelli a
dir poco preoccupanti”.
Dal Meeting d’inverno Angaisa è emerso che, come ha
ricordato Bellicini, il futuro si chiama energia. Solare,
fotovoltaico, geotermico, ma anche cappotti, infissi e
quant’altro. Per Bellicini, “non è un singolo elemento
che risolve il problema, ma è l’integrazione fra gli stessi
che possono favorire un processo che, però, ha bisogno
di una guida”.
Una situazione certo non facile, da gestire senza catastrofismi,
cercando di mantenere i nervi saldi evitando
come sempre gli sprechi per concentrarsi sulle richieste
del mercato.
Soprattutto bisogna stimolare nuovamente i consumatori,
che sono alle prese con una crisi che toglie loro la fiducia
e la voglia di acquistare.
Ma come sempre, da una crisi, anche grave come quella
che stiamo vivendo, nascono nuove opportunità, magari
diversificando la produzione o con una nuova consapevolezza
cogliere, ragione di più in un momento di grande
confusione e di incertezze, per non dire di paura, anche
un soffio di vento nuovo.
Carpe diem…
EDITORIALE
EDITORIAL
As previewed in the Forecasts column in our last issue,
the Observatory for this issue brings us up to date on
how the crisis is going, but also makes a few forecasts.
Let us take a look at the figures supplied on occasion of the
annual World Furniture Outlook 2009 and the Italian
Furniture sector forecast Report published by the CSIL in
partnership with Prometeia and the Angaisa winter meeting.
For Massimo Florio, a founding member of the Csil and
President of the Scientific Committee, “The central solution
looks at tax policies and calls on the government’s
courage to intervene on student and unemployed people’s
loans, which should have an unemployment benefit
worthy of the name. It is necessary to invert the consumer
statistics that have now reached worrying levels,
to say the least”.
The Angaisa winter meeting raised the issue that the
future is called energy, as Bellicini reminded us. Solar,
photovoltaic, geothermal, but also coverings, frames and
other things. According to Bellicini, “there is not one single
element that can resolve the problem, but the integration
of these elements that can favour a process that
still requires a guide”.
Not an easy situation, certainly, to be controlled without
making catastrophes, trying to contain our nerves
by avoiding waste in order to concentrate on market
demands.
Most of all it is necessary to stimulate consumers once
again, who find themselves in a crisis that takes away
their trust and desire for buying.
As usual though, from a crisis, even one as bad as the
one we are in now, come new opportunities, perhaps by
diversifying production or with a new
awareness for seizing opportunities.
Another reason in a period of
great confusion and uncertainty,
not to mention fear, and
hopefully a new breath of
wind.
Carpe diem…
Carpe diem…
2009 2
5

FILO DIRETTO
DIRECT LINE
6 2 2009
di/by Paolo Giglio
Expo 2015: vera
opportunità?
Expo 2015: real
opportunity?
C’è miglior risposta alla domanda
posta nel titolo di tutti questi
numeri sciorinati? Credo di no.
Ma poi il direttore di Bagno e accessori
si chiederebbe cosa ci faccio
qui se mi limito a liquidare il tutto
solo attraverso un’arida elencazione
di numeri.
E io non posso darle un dispiacere, concordate?
Ed allora incomincio con qualche cenno su cosa è
l’Expo (questo sconosciuto… almeno a tanti): Expo,
come Esposizione mondiale, è il nome generico che
indica diverse grandi esposizioni tenutesi fin dalla
metà del XIX secolo. L’organismo internazionale che
regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle
esposizioni è il Bureau International des Expositions.
Le esposizioni gestite dal BIE sono esposizioni internazionali
di natura non commerciale con durata
superiore alle tre settimane organizzate ufficialmente
da una nazione e che prevedono la partecipazione
delle altre nazioni invitate tramite canali diplomatici
dalla nazione ospitante.
Nel 2015 toccherà all’Italia e precisamente a Milano.
Ma quale sarà la tematica dell’edizione meneghina?
La Sicurezza e la Qualità alimentare; entrambi i
temi intendono essere un volano per l’economia del
territorio e rappresentare al meglio le eccellenze nel
settore dell’alimentazione dell’Italia. E’, infatti,
chiaro a tutti quanto rappresenti una grande opportunità
per il Made in Italy considerando che il cibo
italiano è amato perché è sano e genuino poiché il
piacere, la qualità, il gusto alimentare, le cucine ed
i prodotti regionali, la biodiversità e la salute
d’uomini e animali fanno parte della cultura italiana
del saper vivere.
L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale
che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e
20 miliardi di euro
d’investimento;
70.000 nuovi posti di
lavoro; 29 milioni di
turisti previsti; 120
paesi espositori;
7.000 eventi; aumento
del fatturato imprenditorialemeneghino
di 44 miliardi di
euro; piani per la creazionedi11kmquadrati
di verde; ecc ecc.
20 billion euros of
investments; 70,000
new jobs; 29 million
tourists expected;
120 exhibiting countries;
7,000 events;
44 billion euros in
increased Milanese
company turnover;
projects for the creationof11km
squared in park
area; etc. etc.
Is there a better answer to the headline question
than all of these numbers? I don’t think so.
However, the editor of Bagno e accessori would ask
what am I doing here if I limit myself to finishing
things only through an arid list of figures. And I
can’t upset the editor, can I?
So let me start with something about what Expo
is (unknown… at least to some). Expo, as in
World Exposition, is the generic name that
indicates several exhibitions held since the mid
19th century. The international organism that
controls the frequency, quality and running of
the expositions is the Bureau International
des Expositions.
The exhibitions controlled by the BIE are international
exhibitions of a non commercial
nature with a duration of more than three
weeks officially organised by a nation and
that foresees the participation of other countries
invited via diplomatic channels by the
host nation.
In 2015 it will be Italy’s turn in Milan.
So what is the theme for the Milanese edition?
Food safety and quality: both of these themes
intend to be a flywheel for the economy of the
territory and best represent the excellences of
the food sector in Italy. In fact, it is clear to all
how much Italian food is loved because it is
healthy and genuine and the pleasure, the quality,
the taste, the regional cuisines and products,
the biodiversity and health of people and animals
are part of the Italian culture of knowing
how to live.
Expo 2015 will be an extraordinary universal
event that will give visibility to tradition, creativity
and innovation in the food sector, bringing
together topics that have already been developed

DIRECT LINE FILO DIRETTO
8 2 2009
all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo
tematiche già sviluppate e riproponendole
alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali
c’è il tema del diritto ad un’alimentazione sana, sicura
e sufficiente per tutto il pianeta.
L’Expo 2015 è certamente anche una grande opportunità
per attrarre investimenti dall’estero, per promuovere
le nostre eccellenze anche in altri settori, per
rilanciare un piano d’infrastrutture di cui l’Italia ha
un tremendo bisogno, per valorizzare un patrimonio
culturale e paesaggistico senza pari nel mondo.
Ebbene sì, a mio parere, l’Expo rappresenta
un’opportunità per tutti e non solo per Milano poiché
è impensabile che chi verrà in Italia non approfitterà
dell’occasione per visitare il nostro Bel Paese e, perché
no, costruire rapporti commerciali e/o industriale con
le nostre aziende.
Questo significa anche che non dobbiamo pensare
che sia un’opportunità solo per Milano e solo per chi
vive e lavora nel mondo agro-alimentare. E’ tutto il
Sistema Paese che beneficerà d’investimenti pubblici
e privati. Ciò consentirà a tutti gli operatori industriali
e/o commerciali di ritagliarsi la propria fetta di
mercato e di sviluppo.
Alla luce di queste considerazioni è dunque assolutamente
necessario che le nostre imprese riescano
a superare divisioni ed egoismi facendo rete, facendo
sistema, e trovando coesione per concorrere
assieme. Il nostro tessuto produttivo e distributivo
è molto frazionato e questo rende le nostre imprese,
sì dinamiche, ma anche con un relativo e basso
peso specifico nelle scelte economiche del Paese.
In Italia le reti ci sono e si stanno creando; molte
di queste sono anche potenzialmente eccezionali
ma hanno il non trascurabile difetto che tendono
ad essere poco funzionanti, facendosi travolgere
dall’egoismo e quindi, tra loro, poco interconnesse.
L’obiettivo, per tutti noi, dell’Expo 2015 deve dunque
trasformarsi in un grande impulso a sviluppare
quella capacità, tipica dei nostri distretti industriali,
a cooperare e a competere allo stesso
tempo, a far crescere le imprese e anche il territorio,
in una visione dinamica della solidarietà che
non dimentica che per poter distribuire ricchezza,
prima bisogna crearla. C’è allora da sperare che
quest’opportunità, come tante altre purtroppo,
non rappresenti per il nostro Paese solo ed esclusivamente
un ennesimo appuntamento con “prendi i
soldi e scappa”.
Ma siamo solo al 2009, avremo modo per parlarne
ancora.
and re-proposing them in lieu of the new global
scenarios , at the centre of which is the issue of
the right to healthy and safe food sufficient for
the whole planet.
Expo 2015 is certainly a big opportunity for attracting
investments from abroad, for promoting our
excellences also in other sectors, for re-launching an
infrastructure plan that Italy desperately needs, for
enhancing a cultural and natural heritage that is
unmatched in the world.
In my opinion, yes, Expo represents an opportunity
for all and not only for Milan, because it is unthinkable
that who comes to Italy will not take advantage
of the occasion for visiting our Bel Paese and why
not, set up sales and/or industrial relations with our
companies.
This also means that we must not think that it is
an opportunity only for Milan and only for who
lives and works in the food and agricultural sector.
It is the whole country that will benefit from
public and private investments. This will allow
all industrial and/or commercial operators to
cut out their own slice of the market and of
development.
In lieu of these considerations it is therefore absolutely
necessary that our companies overcome divisions
and selfishness by setting up networks, systems and
finding cohesion to compete together. Our production
and distribution fabric is very fractioned and this
makes our companies dynamic, but also with a relative
and low specific weight in the economic choices
of the country.
There are existing networks in Italy and others are
being created. Many of these are also potentially
exceptional, but they have the not to be ignored flaw
that tends to be not very functional, becoming overwhelmed
by selfishness and making them therefore
not interconnected amongst themselves.
The aim of Expo 2015 for all of us therefore must
transform into a large impulse for developing the
capacity for cooperating and competing at the same
time, which is typical in our industrial districts, in
order for the companies and also the territory to
grow in a dynamic vision of solidarity that does not
forget that in order to distribute wealth, it must first
be created. We can therefore hope that this opportunity,
like many others, does not represent another
appointment of “take the money and run” for our
country.
Now it is only 2009, we’ll have time to discuss it
again.

SCENARI
SCENARIOS
10 2 2009
di/by Roberto Marcatti
Produzione senza
progetto e viceversa
Production without
designandviceversa
L’ecologista Paul Hawken ha stimato
oltre un milione di organizzazioni
non profit e cento milioni di persone
che sono attualmente al lavoro per
la conservazione e la riqualificazione
della vita, e per far conoscere le
verità e le opportunità che il mondo
produttivo può mettere in atto progettando
GREEN, soprattutto in questo particolare
momento anche di crisi economica. Essere promotori ed
iniziatori di un nuovo modo di progettare e produrre
può sicuramente rappresentare un appeal maggiore per
i nuovi consumatori, più attenti ed etici, nello scegliere i
prodotti e nel consumarli.
Prima di tutto volevo chiarire con una semplice definizione
cosa vuol dire sviluppo sostenibile.
Il termine sviluppo sostenibile può essere riferito a “una
condizione sistematica, dove sia a livello planetario
o regionale avviene all’unisono uno sviluppo sociale
e produttivo”. Per raggiungere questa condizione, che
meriterebbe una trattazione più ampia e complessa,
posso riassumere le finalità in tre punti principali:
- all’interno delle capacità dell’ambiente di assorbire
effetti dell’impatto umano senza causare nessun deterioramento
irreversibile;
- senza compromettere le capacità delle future generazioni
di soddisfare i loro bisogni;
- sulla base di un equa distribuzione delle risorse,
seguendo il principio che ognuno ha diritto allo stesso
spazio ambientale.
Numerosi studi da parte di rispettabili istituzioni di
tutto il mondo hanno denunciato lo stato di deterioramento
del nostro pianeta, e negli ultimi trent’anni,
l’impatto dei cambiamenti climatici sull’intera umanità
è diventato argomento quotidiano. La lista degli effetti
ambientali dell’attuale sviluppo economico è lunga e
riguarda tutti gli aspetti del sistema ecologico.
Il cambiamento del
clima è in corso e
modifica inesorabilmente
abitudini,
produzioni, consumi,
anche se sembra che
non influisca sulla
nostra vita, in realtà
ci sono già persone
illuminate che stanno
lavorando per
arginarne gli effetti
negativi.
Climate change is
under way and
inexorably changes
habits, productions,
consumption even
though it seems to
not influence our
lives. In reality
there are already
enlightened people
who are working to
stop the negative
effects.
Ecologist Paul Hawken estimates over one million
non profit organisations and one hundred
million people who are currently working for the
conservation and re-qualification of life and to
find the truth and opportunities that the production
world can implement by designing
GREEN, especially in this period of economic crisis.
Being the promoter and initiator of a new
way of designing and producing surely can represent
a greater appeal for new consumers, more
aware and ethical, in choosing products and
consuming them.
I want to explain first of all what sustainable
development means with a simple definition.
The term sustainable development may be
referred to “a systematic condition, where the
unison of social and productive development
occurs on either a planetary or regional
level”. In order to reach this condition, that
would warrant a more ample and complex explanation,
I can summarise the aims into three
main points:
- within the capacities of the environment to
absorb the effects of human impact without
causing any irreversible deterioration;
- without compromising the capacities for future
generations to satisfy their needs;
- on the basis of equal distribution of resources,
following the principle that everyone has the
right to the same environmental space.
Several studies carried out by respectable institutions
around the world have shown the state of
deterioration of our planet and in the last thirty
years, the impact of climatic changes on the
entire humanity has become an everyday issue.
The list of environmental effects of the current
economic development is long and concerns all

Jim Nature, Saba, Philippe Starck
Già nel 1987 la Commissione Mondiale sullo Sviluppo e
l’Ambiente delle Nazioni Unite dava per la prima volta
una definizione chiave sullo sviluppo sostenibile: “uno
sviluppo che soddisfa le necessità delle popolazioni
del presente senza compromettere quelle delle generazioni
future”.
Oggi dopo 20 anni, finalmente una serie di grandi
aziende multinazionali, e anche aziende più piccole
hanno cominciato a lavorare seriamente a banda larga
su tutti i temi dello sviluppo sostenibile, che abbraccia
un ampio campo di azione: soddisfacimento dei bisogni,
incremento della qualità di vita, aumento dell’efficienza
delle risorse e minimizzazione degli sprechi,
mantenendo una prospettiva sul ciclo di vita e facendo
attenzione alla dimensione socio-etica.
Alcuni esempi sia in negativo che in positivo, e che voglio
illustrarvi sono poi sotto
gli occhi di noi tutti. Il
primo è inerente a questa
stupenda macchina che è
il computer: il consumo
generato dalla produzione
di un circuito di memoria
standard e dal suo funzionamento
per un periodo
equivalente alla durata
media di un computer è di
800 volte il suo peso in
combustibile fossile e
migliaia sono le sostanze
chimiche tossiche che vengono
impiegate nel processo
di produzione. Nel
libro “Capitalismo
Naturale” di Hawken,
Lovins e Lovins, si quantifica
che le quantità di
aspects of the ecological system.
In 1987 the United Nations World Development
and Environment Commission for the first time
gave a key definition of sustainable development:
“a development that satisfies the needs of
the present populations without compromising
those of future generations”.
Today, twenty years later, finally a series of big
multinational companies and smaller companies
have begun to seriously work in broad band on
all the themes of sustainable development that
embraces a wide field of action: satisfying
needs, with increased living quality, increased
efficiency of resources and minimising waste,
maintaining a prospective on the life cycle and
paying attention to the socio-ethical dimension.
Some examples, both positive and negative, that
I want to illustrate are under the eyes of all. The
first refers to this incredible machine that is the
computer: consumerism generated by the production
of a standard memory circuit and its functioning
for a period equal to the average duration
of a computer is 800 times its weight in fossil
fuels and there are thousands of toxic chemical
substances used in the production process. In
the book “Natural Capitalism” by Hawken,
Lovins and Lovins, it is calculated that the
quantity of waste generated in the manufacturing
of only 1 portable PC is equal to 4,000 times
its weight. Now all major manufacturing companies
are studying and researching less polluting
Ricicletta ® , CIAL Consorzio Imallaggi Alluminio
2009 2
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SCENARI
SCENARIOS
12 2 2009
Wiggle Side Chair,
Vitra, Frank O. Gehry
rifiuti generati dalla fabbricazione di 1 solo pc portatile
equivale a circa 4.000 volte il suo peso. Ora tutte le maggiori
aziende produttrici stanno studiando e ricercando
materiali meno inquinanti, facilmente disassemblabili,
più ecologici, aziende americane come Solectron, FIC e
Quanta Computer Inc. stanno producendo pc a basso
impatto ambientale (i prototipi sono stati esposti alla
mostra “Design for the other 90%” a New York).
Pensate che un unico server come siamo abituati a vedere
nelle banche, o nelle grandi aziende consuma tanto quanto
la città di Honolulu. E l’ufficio intelligente propagandato
anni or sono dove tutti erano connessi senza fili tra pc e pc
e relative stampanti, hanno portato anziché una diminuzione
dell’uso della carta, ad un amento di 8 volte superiore
a quanto pronosticato. Finalmente le nuove sperimentazioni
e ricerche hanno negli elettrodomestici da casa aziende
come la Hoover, in particolare per gli aspirapolveri, o la
Blomberg che ha inserito una pompa di calore che estrae
l’umidità dai tessuti con un minore dispendio di elettricità
nelle loro lavatrici, o la partership tra Ariston e Finish per
lavastoviglie che risparmiano fino all’80% di acqua e il
20% di energia, per arrivare nel campo dell’alimentazione,
la Sant’Anna ha messo sul mercato la Bio Bottle, che dopo
l’uso in 60 gg diventa compattabile, e la Chiquita che
sostiene COOPI nella sua campagna “l’ambiente giusto fa
sviluppo” si propone due degli Obiettivi del Millennio, eliminare
la povertà e favorire la sostenibilità ambientale.
La strada è imboccata ma è ancora in salita: le premesse
ora, forse, ci sono, e speriamo che a breve tempo siano in
molte le aziende che con segnali forti e chiari possano
intraprendere questa nuova via di produzione e di progetto.
materials that are easily disassembled and more
ecological. American companies such as
Solectron, FIC and Quanta Computer Inc. are
producing low environmental impact PCs (prototypes
were exhibited at the “Design for the other
90%” in New York).
Consider that the server that we normally see in
banks or in large companies consumes as much
as the city of Honolulu. And the intelligent
office that was the propaganda of a few years
ago where everyone was connected wireless
between PC and PC and the relative printers,
instead of bringing a reduction to the use of
paper has brought an increase 8 times what had
been predicted. Finally there are the new experiments
and researches of household appliances in
companies such as Hoover in particular for vacuum
cleaners or Blomberg, which has inserted a
heat pump to extract humidity from fabrics in
their washing machines with less use of electricity,
or the partnership between Ariston and
Finish for dishwashers that save up to 80% of
water and 20% of electricity. In the field of food,
Sant’Anna has launched the Bio Bottle on the
market that can be compacted
after use in 60 days and
Chiquita who supports
COOPI in the campaign
“the right
environment develops”,
which cover
two of the
Objectives of the
Millennium, to eliminate
poverty and
support environmental
sustainability.
We are on the right
track but it is all
uphill: perhaps now
there are the conditions
and we hope
that soon many
companies will give
strong and clear
signs to take on
this new way of production
and design.
Bottiglia/Bottle Vittel,
Masayuki Kurokawa

OPINIONE
OPINION
14 2 2009
di/by Gianni Golzio Consulting
Le domande
misteriose
Mysterious
questions
La strategia è quella di aprire
sale mostra monomarca in
compartecipazione con operatori
locali nelle varie città
del mondo, con una discreta
popolazione ricca e desiderosa
di utilizzare la propria
ricchezza per vivere ed apparire ad un livello
superiore. In alternativa sviluppare relazioni con
prestigiosi distributori locali operanti nella nicchia
di mercato interessata.
Il giovane manager chiedeva informazioni sul potenziale
partner, a me conosciuto, di un importantissimo
paese estero del quale non riusciva a capire
le richieste, definendole misteriose. Il problema mi
è stato posto dopo che erano trascorsi oltre trenta
giorni dal momento in cui era avvenuto un incontro
tra lui e lo stesso partner e gli erano state poste
le domande. Non solo ma dopo oltre tre anni nei
quali la stessa azienda, attraverso un precedente
giovane export manager, aveva avuto incontri e
condiviso opinioni con lo stesso potenziale partner.
Il risultato dei tre anni era un assoluto zero.
Erano le richieste, misteriose nel passato come lo
appaiono oggi? Se sì perché ad ogni incontro venivano
dichiarate condivise le visioni dello straniero
e si promettevano passi in avanti nella attuazione
della strategia?
In questo caso il partner non richiedeva investimenti
alla azienda: avrebbe provveduto in proprio,
era semplicemente indispensabile fornirgli tutte le
informazioni utili e spedirgli le campionature richieste
a pagamento nei tempi richiesti.
Situazioni come quella descritta, non sono infrequenti
e se consideriamo i tempi di recessione nei
quali stiamo cercando di non affondare suonano
al limite dell’assurdo.
Oggi ho ricevuto la
telefonata di un
giovane export
manager di una
giovane azienda che
si è lanciata, sembrerebbe
con successo,
nella nicchia dei prodotti
di lusso a livello
internazionale.
Today I received a
phone call from the
young export
manager of a new
company that has
successfully launched
itself on the niche
market for luxury
products on an
international level.
The strategy is the opening of single brand
showrooms with the co-participation of local operators
in cities throughout the world with a discreet
rich population that wants to use its
wealth to live and appear to live at higher level.
In addition, to develop relations with prestigious
local distributors who operate in the interested
market niche.
This young manager asked for information on a
potential partner that I knew in a very important
foreign company and who the manager could not
understand the demands, therefore defining
them mysterious. The problem came to me after
thirty days had passed since the meeting between
this manager and the partner, where the
questions were asked. And this is not all, after
three years where the same company through its
previous young export manager, had already had
meetings and shared opinions with the same potential
partner.
There were absolutely no results over these three
years.
Were these demands mysterious, as they were
three years ago and how they still seemed today?
If so, why were the views of the foreigner declared
to be shared at every meeting and promises
were made for steps forward in implementing
the strategy?
In this case, the partner did not request company
investments: it would have made it on its
own. It was simply indispensable to supply all
useful information and send the paid samples requested
in the requested times.
Situations such as these are not uncommon and
if we consider the recession we are trying not to
go down in, they seem almost absurd.
Companies who do not hesitate to define the

Aziende che non hanno esitazioni nel definire gli
obiettivi e la strategia aziendali, si impantanano
poi al momento di metterli in pratica, senza apparenti
concreti motivi. O almeno così appare,
perché se si impantanano, qualche motivo deve
pur esserci.
Non intendo fare una disanima su tutti i motivi,
e sono tanti, dell’impantanamento perché mi interessa
qui fissare l’attenzione su uno di questi,
un aspetto assolutamente semplice ma, e questo
caso lo dimostra, decisamente critico in riferimento
alle probabilità di successo di una strategia
commerciale: la capacità di comunicazione
dell’azienda.
In questo caso l’Azienda (e la responsabilità è
sempre del massimo esponente della stessa, non
del più o meno giovane manager coinvolto) ha
commesso due errori grossolani: non ha saputo
spiegare bene quali erano le strategie e gli obiettivi
dell’azienda e non ha saputo ascoltare e capire
le strategie e gli obiettivi del potenziale cliente.
Una ipotesi diversa sarebbe solo un comportamento
da furbetti che vogliono tenere il piede in
più scarpe perché… non si sa mai.
Dei due errori il più grave è il secondo, perché da
che esiste il mercato, se non si capisce cosa vuole
il cliente è ben difficile rispondere in maniera adeguata
e conquistarlo.
E’ tipico della italica piccola e media impresa
pensare che sia il cliente a non capire, perché noi
gli abbiamo detto chiaramente cosa volevamo.
Peccato che chi deve vendere siamo noi e che dietro
l’angolo c’è sempre qualche concorrente più
bravo o più fortunato (se si comporta come noi)
che quel cliente ce lo soffia. Poco male se quel
cliente non era coerente con la nostra strategia.
Poco male un corno! Abbiamo perso giorni e settimane
e mesi parlando di nonsensi, spendendo
soldi in viaggi e telefonate, e sprecando le energie
che avremmo potuto dedicare ad attività molto
più produttive.
Se siamo dei furbetti, certamente non consideriamo
né quel tempo, né quei soldi, né quelle energie,
sprecati... non si sa mai. Ma nel frattempo
quel solito concorrente dietro l’angolo, anche in
questo caso avrà approfittato della situazione e
sarà arrivato prima di noi.
Se solo avessimo saputo ascoltare e capire che
quella non era la strada più conveniente per noi.
E ci saremmo forse guadagnati la stima ed il rispetto
di qualcuno che magari domani, quando
lui o noi dovesse cambiare indirizzo di marcia, avrebbe
potuto diventare il partner ideale.
company objectives and strategies then have difficulty
when they need to put them into practice
without any apparent concrete motives. Or at
least it seems so, because if they have difficulty
there must be reason.
I do not want to write an essay on all of these
motives, and there are many of them, because I
want to fix my attention on only one of these, a
totally simple aspect but, as this case proves,
one that is definitely critical in reference to the
probabilities for success of a sales strategy: the
company’s ability to communicate.
In this case the company (and it is the company’s
top executive who is to blame, not the young
or not so young manager involved) made two big
mistakes: he was not able to explain well the
company’s strategies and objectives and he was
not able to listen and understand the strategies
and the objectives of the potential client.
Any other hypothesis would be a sly attempt to
keep your foot in both shoes… because you never
know.
Of the two mistakes, the second is more serious,
because the market exists, if you do not understand
what the client wants it is quite difficult to
respond in a suitable way to conquer him.
It is typical of the small to medium company to
think that it is the client who does not understand,
because we told him exactly what we
want.
It is a pity that we are the ones that have to sell
and that there is always a better or luckier competitor
waiting around the corner (especially if
they behave like we do) and who manages to
take away the client from us. It would not be so
bad if the client wasn’t in line with our strategy.
Not so bad??? We have wasted days, weeks and
months talking nonsense, spending money for
trips and phone calls and wasting energy that
we could have dedicated to other more productive
things.
If we are smart, we do not consider that time,
money or energy to be wasted… because you never
know. In the meantime, that competitor waiting
around the corner has once again taken advantage
of the situation and once again arrived
before us.
If only we had been able to listen to and understand
that the road was not the most convenient
for us. And we would have perhaps earned the
respect of someone who tomorrow could become
the ideal partner for us, when either they or we
change our direction.
2009 2
15

CONVERSAZIONE
CONVERSATION
16 2 2009
di/by Marco Baxadonne
Design per tutti
Design for all
Abbiamo l’idea che esista un mondo così
detto normale e poi che esistano le
minoranze, tra le quali anche
quella dei diversamente abili.
Allora facciamo un esperimento:
supponiamo che a
chi mi sta leggendo e che non abbia nessun motivo di ritenersi
appartenente a questa categoria, chiedessi se per leggere
o per vedere da lontano porti una comunissima protesi
come gli occhiali, probabilmente avrei indotto a riflettere
sul concetto di disabilità più del cinquanta per cento dei
miei lettori. Se poi chiedessi ai restanti se non abbiano mai
avuto la disavventura di fratturarsi un arto e quindi di aver
dovuto portare per qualche tempo un’ingessatura o aver
dovuto utilizzare un ausilio ortopedico, la percentuale di
quanti sono stati o sono tuttora diversamente abili aumenterebbe
ulteriormente. Ai rimanenti, ai quali porgo i miei
migliori auguri, ricordo che
per un naturale processo
fisiologico invecchieranno,
e allora, chi più chi meno,
anche loro faranno parte
della popolazione dei disabili,
delle persone più in
difficoltà.
Se sono riuscito a chiarire
questo concetto per il
quale la disabilità è più
naturale e diffusa di quanto
siamo portati a pensare,
occupandomi io di design,
vorrei introdurre un altro
pensiero, quello di un design
per tutti.
Ci siamo già chiesti in altra
occasione perché un paio
di forbici o un apriscatole
Parlare di disabilità
non è sempre facile e
per molti di noi l’idea
di disabilità rappresenta
qualcosa di diverso
dalla vita che viviamo,
qualcosa che non
ci riguarda e che al
limite ha a che fare
con l’altezza dei marciapiedi
o con il parcheggio
riservato ai
portatori di handicap.
Talking about disability
is not always easy and
for many of us the idea
of disability represents
something different
with respect to the life
we live in, something
that does not concern
us and that at most
has to do with the
height of footpaths or
parking spaces reserved
for the disabled.
We have the idea that there is the so-called normal world
and that then there are minorities, which includes the
minority of the disabled.
Let us conduct an experiment: let us suppose that who is reading
this article has no reason to consider himself to belong to this
category and that in order to be able to read from near or far
wears a simple aid such as a pair of glasses. In this case I would
probably have asked to reflect on the concept of disability for
more than fifty per cent of my readers. If I then asked the
remaining fifty per cent if they ever had the misfortune of a bone
fracture and therefore the need to wear plaster for a period of
time or had to use an orthopaedic aid, the percentage of those
who were or still are diversely able would increase even further.
For the remaining percentage, to whom I send my best regards,
may I remind you that it is a natural process to age and therefore,
more or less, even this remaining percentage is part of the
population of the disabled, of people with special needs.
Hability Easyfood, Marco Miscioscia, 2006, per/for Valcucine e/and Bautek

CONVERSAZIONE
CONVERSATION
18 2 2009
non possano essere
If I have managed to
usati con la stessa
clear this concept for
naturalezza sia da
which disability is
destri che da man-
more natural and
cini ma in questa
more diffused than
circostanza vorrei
what we may think,
andare oltre e ho
given that I work with
coinvolto in queste
design, I would like to
mie riflessioni
introduce another
l’architetto e desi-
thought, that of
gner Marco
Design for All.
Miscioscia che da
We have already
oltre dieci anni si
asked ourselves in
occupa di Design
thepastwhyapair
for All.
of scissors or a can
Innanzi tutto è
opener cannot be
opportuno chiarire
used with the same
cosa si intende per
naturalness for both
Design for All.
left and right han-
Dalle parole dello
ders, but in this cir-
stesso Marco
Slide on, Marco Miscioscia, 2008, per/for Easyhome
cumstance I would
Miscioscia: “Ci si chiede per quale motivo bisognerebbe occupar- like to go further and I have involved architect Marco
si di Design for All. Per rispondere a questa domanda bisogna Miscioscia in these reflections of mine, who has been working
riflettere sul fatto che viviamo all’interno di ambienti e siamo cir- with Design for All for over ten years.
condati da oggetti che ci servono per lavorare, divertirci, spostarci, First of all let me clarify what is meant by the term Design for All.
dormire, mangiare e più in generale vivere la normalità della gior- As Marco Miscioscia himself says: “We ask ourselves why it is
nata. Scopo del Design for All è facilitare le pari opportunità di necessary to create Design for All. In order to respond to this
partecipazione in ogni aspetto della società. Per fare ciò,
demand we need to reflect on the fact that we live inside set-
l’ambiente costruito, gli oggetti quotidiani, i servizi, la cultura e le tings and are surrounded by objects that we need to be able
informazioni, in breve ogni cosa progettata e realizzata da perso- to work, have fun, move around, sleep, eat and more generne
perché altri la utilizzino, deve essere accessibile, comoda da ally live our normal everyday lives. The aim of Design for All
usare e capace di rispondere all’evoluzione delle diversità umane. is to facilitate equal opportunities for participation in every
In altre parole: tutto ciò che usiamo è progettato e costruito per aspect of society. To do this, the setting that is constructed,
soddisfare le nostre esigenze quotidiane. Ma nella realtà, quante everyday objects, services, culture and information, in other
volte nell’arco di una giornata ci troviamo di fronte a delle situa- words every thing that is designed and created by people so
zioni di non soddisfacimento ottimale delle nostre esigenze ritenu- that other people can use them must be accessible, comfortte
normali? Nella nostra evoluzione da bambino ad adulto ad able to use and able to respond to the evolution of human
anziano, quindi nella diversità e molteplicità delle persone che uti- diversity. In other words: everything that we use is designed
lizzano ambienti, oggetti e servizi, sta la potenzialità del Design and built to satisfy our everyday demands. But in reality,
for All. Ecco, in sintesi quello che intendo per Design for All: quel how many times during the day do we find ourselves in situ-
particolare approccio al design che porta ad avere maggiori ations where we are not completely satisfied in the demands
attenzioni alle potenziali diversità degli utenti”.
we believe to be normal? In our evolution from child to adult
E’ indubbio che le parole di Miscioscia sottolineino con to aged person, therefore in the diversity and the multitude
efficacia il principio di pensare alla diversità come valore of people that use these settings, objects and services, there is
e non come semplice differenza o difficoltà.
the potential for Design for All. This is what I mean by
Mi sembra ancora importante rilevare come il Design for Design for All: that particular approach to design that leads
All rispetti pienamente “la prospettiva della vicinanza, del- to more attention to the potential diversity of users”.
l’essere insieme, dell’avere delle responsabilità condivise, del Undoubtedly the words of Miscioscia effectively underline the
poter essere compagni di strada di persone che hanno delle principle of thinking of diversity as a value and not simply as a
disabilità, che non portano un handicap, ma combattono per difference or difficulty.
ridurlo”, come sostiene il pedagogista Andrea Canevaro. It also seems important to point out how Design for All fully
In questi ultimi anni si è parlato molto di Design for All e respects “the prospective for closeness, of being together, of
spesso il termine è stato utilizzato in modo improprio, così having shared responsibilities, of being able to be com-

per divulgare la cultura sul tema nel 2007 è nata
l’Associazione Design for All LAB, della quale Marco
Miscioscia in qualità di presidente, insieme a Francesco
Aragall, Gianni Arduini, Beppe Benenti e Giovanni Canu, ne
è socio fondatore. All’inizio di dicembre 2008 l’associazione
ha promosso due convegni sul tema ed inaugurata una
mostra sull’ambiente domestico Design for All presso
l’esposizione di EASYHOME.IT a Trofarello in provincia di
Torino. Presso l’esposizione, per tutto il 2009, si potranno sperimentare
in prima persona l’efficacia e le migliori soluzioni
di Design for All, tecnologiche e domotiche per migliorare la
sicurezza, l’accessibilità, l’ergonomia e la qualità della vita
nell’ambiente abitativo. In particolare sono esposte soluzioni
innovative per l’ambiente cucina, camera da letto e bagno.
Ritengo interessante l’attenzione riscossa dall’evento di
dicembre, al quale ho partecipato personalmente, ed il feed
back che ha ottenuto dai produttori che hanno aderito all’iniziativa
come: Valcucine, Bautek, B.Lux, Click Clack,
Foster, Fantini, Forme, Pba, Dupont Corian ® .
Anche attraverso la diffusione del Design for All, il design
oggi si configura quindi sempre più come una disciplina che
si riflette su tutti ed in ogni ambito di interazione umana, la
sua funzione è quella di migliorare la relazione tra
l’ambiente costruito e l’individuo attraverso la ricerca e lo
sviluppo di differenti soluzioni adeguate a tutte le persone.
Per far sì che i prodotti e i servizi offerti si adattino al
maggior numero di utenti e rispettino le ‘fasce deboli’ rappresentate
dai bambini, dagli anziani e dai disabili è
necessario orientare il design tenendo in considerazione il
rispetto della diversità umana e delle necessità di ognuno,
migliorando così la qualità di vita ed il benessere.
Comodo, Tiramisù e/and Svaligiotto, Marco Miscioscia, 2008, per/for Formae
panions for people with disabilities, who are handicapped,
but who fight to reduce this handicap”, as pointed
out by pedagogist Andrea Canevaro.
In recent years there has been much talk about Design for All and
the term has been used improperly. In order to divulge culture on the
issue the LAB Design for All Association was founded where Marco
Miscioscia is the President, together with Francesco Aragall, Gianni
Arduini, Beppe Benenti and Giovanni Canu, other founding members.
At the beginning of December 2008 the association held two
conventions on the topic and inaugurated an exhibition on the
Design for All domestic environments at the EASYHOME.IT expo in
Trofarello in the province of Turin. The exhibition will remain open all
through 2009 and will experiment the efficiency and best Design for
All solutions, technology and domotics to improve safety, accessibility,
ergonomics and living quality in the home. There will be innovative
solutions for the kitchen, bedroom and bathroom on show.
I think the interest that was aroused at the event held in
December is very important, where I personally participated, as
was the feedback obtained by manufacturers who took part in
the initiative such as: Valcucine, Bautek, B.Lux, Click Clack,
Foster, Fantini, Forme, Pba, and Dupont Corian ® .
Through the diffusion of Design for All, design today is seen more
as a discipline that reflects on all of us and in every place of human
interaction, its function is that of improving relations between the
constructed environment and the individual through research and
development of different solutions suitable for all people.
In order for products and services to be adapted to the increasing
number of users and for them to respect the ‘weaker groups’ for
which children, the elderly and the disabled are part of, we need to
orientate design bearing in mind the respect of human diversity and
individual needs, therefore improving quality of life and wellness.
2009 2
19

RITRATTO
20 2 2009
di/by Antonella Camisasca
in testa
With innovation
in mind
PORTRAIT Con l’innovazione
Per coloro che, come Stefano Rosini e Alexander
Duringer, mostrano di possedere una visione d’insieme di
quello che li circonda, una strada sola da percorrere non
basta. Perché se la formazione è da architetti, la passione
per la comunicazione e il design - che li accomuna - esplicitano
qualcos’altro. Qualcosa che, a naso, si direbbe
orientamento all’innovazione, attenzione ai dettagli,
focus su quegli aspetti ergonomici molto spesso millantati,
ma poi scarsamente considerati al lato pratico delle cose.
Non in questo caso, però. Perché a dialogarci insieme, di
Rosini e Duringer non risulta evidente solo la (lecita) passione
per il lavoro, quanto la consapevolezza che «dar
spazio alla creatività significa condividere esperienze e fare
buon uso delle connessioni che si sviluppano intorno a noi».
All’interno dello Studio Triplan di Roma, architettura, design
e comunicazione sono, da sempre, una proposta sola. Per
giunta forte di persone che credono nel valore della ricerca.
Evidente, in questo, la scelta evocativa del nome Triplan,
che Rosini e Duringer hanno scelto per sancire la fortunata
collaborazione nata sotto il segno della comune passione
Flaminia, Io-Si, 2004
All’interno dello
Studio Triplan di
Roma, architettura,
design e comunicazione
sono, da
sempre, una proposta
sola. Per giunta
forte di persone che
credono nel valore
della ricerca.
Inside the Triplan
Studio in Rome architecture,
design and
communication have
always been the one
proposal, which is the
common result of the
people who strongly
believe in the value of
research.
For those who, like
Stefano Rosini
and Alexander
Duringer, show
that they possess a
group vision of
what surrounds
them, it is not
Stefano Rosini - Alexander Duringer
enough to take on
only the one street. Because if training is of the architect, the
passion for communication and design that makes them similar
expresses something else. Something that one would off hand
say is the orientation towards innovation, to attention to details,
focus on those ergonomic aspects that are often loud mouthed
and then scarcely considered on the practical side of things. This
not the case here, because when talking with Rosini and
Duringer together, not only their (legitimate) passion for work is
obvious as much is the awareness that “giving space to creativity
means sharing experiences and making good use of
the connections that develop around us”.
Inside the Triplan Studio in
Rome architecture, design and
communication have always
been the one proposal, which
is the common result of the
people who strongly believe in
the value of research.
This makes the choice of the
evocative name Triplan obvious,
which Rosini and
Duringer selected to sanctify
their fortunate collaboration
that began under the sign of
their common passion for sailing.
The name Triplan in fact
has the aim of calling to mind
the three types of work chosen

per la vela. Al nome Triplan è, infatti,
affidato il compito di riportare la
mente ai tre piani di lavoro prescelti -
architettura, design e comunicazione -
dove lo studio della funzione, il suo
inserimento nel contesto quotidiano e
la realizzazione di un processo produttivo
strutturato diventano tutt’uno.
Come afferma Rosini: «Molto spesso
la divisione fra questi mondi non è nemmeno
contemplata dal team di persone
che in Triplan collaborano, perché nel
descrivere un progetto di architettura
stiamo già comunicando, e metter mano
a un progetto architettonico per noi vuol
dire pensare in chiave di design. Capire
cosa cerca il cliente diventa uno stimolo Flaminia Io, 2004
ulteriore per offrire una risposta che soddisfi
le esigenze specifiche ma che non
tradisca mai il marchio Triplan».
Anche nel settore dell’arredobagno.
«Quella con Flaminia - sostiene
Duringer - è per noi l’esperienza più sentita,
anche perché è nata in maniera del
tutto fortuita -cispiega-. L’idea di realizzare
qualcosa per l’ambiente bagno era,
in realtà, un’esigenza per noi: progettando
e realizzando interni per commesse sia
pubbliche, che private, non riuscivamo a
reperire una serie che fosse in grado di Flaminia Si, 2004
esprimere il nostro stile. Da lì a disegnare qualcosa di nostro pugno, il
passo è stato breve».
I risultati sono Io e la rubinetteria Si, - vincitore del Design
Plus e del Design Preis - due successi commissionati da
Flaminia, e che sono diventati un bestseller per l’azienda.
«Abbiamo anche avuto un’esperienza lavorativa con il Gruppo
Colamedici, durante la quale ci siamo
trovati a confrontarci con realtà che ci
hanno lasciato gradi diversi di libertà
operativa. Da una parte Colavene, per
la quale come direttori artistici abbiamo
curato il marchio e realizzato, tra
gli altri, il lavatoio Pot, dove la foglia
removibile sostituisce i classici strofinatoi
di legno a cui la proposta si ispira.
Dall’altra Colbam, Kerasan e Axa.
La prima cavalcando un profondo
bisogno di reinventarsi, le altre dando
spazio alle prospettive rispettivamente
di Spa e Moss, progetti definiti
entrambi come il primo passo nella
direzione del ‘bagno totale’, presentati
nel 2008 a Bologna».
- architecture, design and communication
- where the study of the function, its
insertion in the everyday context and the
realisation of a structured production
process become the one thing.
As Rosini says: “Very often the division
between these worlds is not
even contemplated by the team of
people that work in Triplan, because
in describing an architecture project
we are already communicating, and
starting an architecture project for
us means thinking in a design key.
Understanding what the client
wants is a further stimulus in offering
a response to satisfy the specific
demands, but that never betrays the
Triplan brand”.
Also in the bathroom furnishings sector:
“Our work with Flaminia - says
Duringer - has been our most important
experience, also because it
began in a totally accidental way.
The idea of creating something for
the bathroom was actually one of
our demands: designing and creating
indoors for both public and private
projects, we were never able to
create a series that was able to
express our style. From here to
designing something that was ours was a short step”.
The results were Io and Si taps, winner of the Design Plus and
Design Preis awards, two successes commissioned by Flaminia,
that are still bestsellers for the company.
“We have also had a work experience with the Colamedici
Group, and we have found ourselves working with realities
that have left us different degrees of
Colavene, Pot, 2007
freedom. On one hand Colavene,
where as the artistic managers we
have created the brand for the Pot
washbasin, amongst others, where
the removable leaf substitutes the
classical wooden boards of washing
boards that were our inspiration. On
the other hand there are Colbam,
Kerasan and Axa. The first traces
out a profound need for re-inventing,
the others give space to the perspectives
of Spa and Moss respectively,
projects that have both been
defined as the first step in the direction
of the ‘total bathroom’, presented
in 2008 in Bologna”.
2009 2
21

RITRATTO
PORTRAIT
22 2 2009
Più formale, anche se non meno intenso, è stato il rapporto
con la statunitense Kohler, produttore numero due, a
livello mondiale (dopo Toto, insieme a Roca), che in Italia
ha selezionato Triplan in qualità di studio unico di design,
per il mercato europeo e asiatico.
«Un’esperienza decisamente intensa - afferma Rosini - perché
mentre i rapporti con Flaminia, che è di Civita Castellana, si
sono rivelati un’alchimia anche sotto il profilo della vicinanza
geografica, con Kohler si è trattato di una questione di equilibri
fatti da modelli pensati in Italia, verificati a Parigi, realizzati
negli Stati Uniti e poi riprogettati nuovamente a casa nostra con
Axa, Moss, 2008
interlocutori provenienti da tutto il mondo».
Qui a contare è stata anche l’esperienza
tecnologica, un vero plus nel modo di
pensare di Triplan. «L’innovazione e la
continua ricerca effettuata sui materiali,
sulle forme, ma anche sulla possibilità di
forzare i limiti e i paletti imposti dalle normative
rimane per noi l’aspetto più interessante
in tutti gli ambiti in cui siamo operativi
- confessa Duringer -. Perché la funzionalità
richiama l’ergonomia e, nel design,
l’aspetto funzionale diventa fondamentale».
Non senza che siano tenute da conto le
peculiarità che caratterizzano le committenze
provenienti da ogni parte del
mondo. «Riferita al mondo dei sanitari - è il vissuto dell’equipe
Triplan- non si spiega solo con una questione di ‘buon gusto’ la
scelta, per esempio, dei cugini d’Oltralpe o degli inglesi per il tipo
di cassetta a zaino, che in Italia è andato quasi del tutto scomparendo
a favore dei sanitari sospesi. Va, invece, indagato il tipo di
ristrutturazione effettuata, perché in queste nazioni, spesso e volentieri,
si interviene sostituendo e non demolendo, mentre da noi il
culto per bagno e cucina porta a effettuare interventi del tutto drastici».
Dietro ai quali, va detto, non possono mancare creatività,
fantasia, ma anche buonsenso, expertise tecnologica e
conoscenza dei materiali. Gli stessi sui quali Triplan punta
More formal, although not less intense, was the relationship with
the American company Kohler, second in the world (after Toto
and together with Roca), who chose Triplan as the only design
studio for the European and Asian market, a recognition that
was earned to affirm not only a quality design, but also a brand
of modernity on the international market. Relating with foreign
countries is indispensable also for the evolution of creativity for
the Triplan studio and not just its business.
“A very intense experience - says Rosini - because whilst the relations
with Flaminia of Civita Castellana were an alchemy even
in terms of the geographical vicinity, with Kohler there was an
issue of balance involving models thought of
in Italy, verified in Paris, created in the
United States and then redesigned again in
our home with people from all over the
world”. What counted here was also technological
experience, a real plus in the Triplan way of
thinking. “Innovation and continuous
research carried out on materials, shapes
and also on the possibility of going beyond
limits and the boundaries imposed on by
standards for us remains the most interesting
aspect in all the fields we operate in -
confesses Duringer - because functionality
calls on ergonomics and in design, the functional
aspect becomes fundamental”.
Kerasan, Spa, 2008
Not without taking into consideration the peculiarities that characterise
requests that come from all parts of the world. “In reference to
the world of sanitaryware - according to the Triplan team - there is
no explanation that simply means ‘good taste’ in choice for
example of our cousins over the Alps or the English for the wall
hanging cistern that has almost totally disappeared in Italy in
favour of suspended sanitaryware. Instead the type of restructuring
that has taken place needs to be looked into, because in
these countries, quite often there are substitutions rather than
demolitions, whilst here the cult for the bathroom and kitchen
leads us to more drastic interventions”. Behind which we must say

per emergere nel panorama odierno: «Riteniamo che l’Italia there has to be creativity, imagination and also good sense, techno-
sia ancora, per certi aspetti, il salotto ‘buono’ del design. Parliamo logical expertise and knowledge of materials. These are the things
per esperienza, perché pensiamo che le aziende che in questi anni that Triplan uses in order to emerge on the current scenario:“We
ci hanno contattato lo hanno fatto consapevoli del valore aggiunto think that Italy is still, under certain aspects, the ‘good’ place for
che siamo in grado di fornire loro. Allo stesso tempo, le scuole e le design. We are talking from experience, because we think that
strutture create nel nostro
the companies who over
Paese hanno spesso pec-
these years have contactcato
di lassismo, lascianed
us did so aware of the
do che altri designer stra-
added value that we can
nieri si avvantaggiassero
give them. At the same
frequentando istituti che
time, the schools and
hanno saputo investire di
structures created in our
più sulle metodologie di
country have often com-
ricerca e sullo sviluppo di
mitted the sin of being
nuovi materiali». Tuttavia
lax, leaving foreign
- sostiene Duringer -seè
designers to take advan-
vero che le scuole estere si
tage frequenting insti-
sono molto concentrate
tutes that have been able
sugli aspetti di ricerca e
tecnologia, l’Italia ha pun-
Ristrutturazione d’interni
to invest into research
methodologies and into
tato ad eccellere nello stile e nella qualità del prodotto».
the development of new materials. In any case - sustains
Ora come ora, il treno della sostenibilità, dell’ecologia, del Duringer - if its is true that foreign schools are more concentrat-
risparmio idrico, con una nuova consapevolezza dei valoed on research and technology aspects, Italy has aimed at
ri e stili di vita, è arrivato e va preso.
excelling even more in an unmatchable characteristic that is
Sarà per questo che per chi lavora in quel contenitore di the style and the quality of the product”.
«menti aperte» che è l’equipe Triplan, dove si alternano col- Today the train of sustainability, ecology and water saving with a new
laborazioni di carattere universitario, ma anche partner- awareness of values and life styles has arrived and must be taken.
ship con il CNR, l’Istituto di Fisica, di Ingegneria Meccanica For this reason, those who work in the container of “open minds”
e di Chimica di Roma, nonché con il Politecnico di Milano, that is the Triplan team, where collaborations alternate universally
la sfida più grande è proprio l’innovazione tecnologica. but also partnerships with the CNR, the Institute for Physics, of
L’esempio della fortunata partnership con Flaminia torna Mechanical Engineering and Chemistry of Rome, not to mention
nuovamente calzante: «All’inizio della nostra collaborazione the Polytechnic Institute of Milan, the biggest challenge lies precise-
- ricorda Rosini - ci siamo messi in contatto con un’allora ly in technological innovation. An example of the successful part-
poco conosciuta azienda bresciana, che avrebbe permesso di lì nership with Flaminia once again arises: “At the beginning of our
a poco di produrre una
Pirelli Re, arredo urbano, 2003
collaboration - remem-
vasca, non in ceramica
bers Rosini - we contacted
a prezzi insostenibili, ma
a company from Brescia
in Pietraluce, un mate-
that was not very well
riale innovativo nel set-
known at the time, who
tore destinato a rivolu-
not long after produced
zionarlo».
a bathtub not using the
In questo modo, la
very expensive ceramics
proposta tecnologica
but in Pietraluce, an
può diventare lo stru-
innovative material of
mento che permette al
the sector that was des-
progettista di andare
tined to revolutionise it”.
oltre l’offerta di un
In this way the technologi-
prodotto in grado di
cal proposal may become
rispondere alle sole esigenze del ‘bello’ o dell’‘adatto’. the tool that allows the designer to go beyond the offer of a product
Perché se una cosa per Triplan manca nell’arredobagno è that can respond to the sole needs of being ‘beautiful’ or ‘suitable’.
proprio quel ‘guizzo’ in grado di risollevare le sorti di un Because if there is something lacking in the bathroom furnishings
settore che, nonostante una continua crescita nell’offerta of Triplan, it is that ‘spark’ that can turn the future of a sector
fatta registrare negli ultimi anni, «è andato allineandosi». around, regardless the continuous growth of the offer that has
2009 2
23

RITRATTO
PORTRAIT
24 2 2009
«Mancano - è la tesi - proposte che siano fuori dal coro, mentre
per Triplan, gli investimenti nella ricerca, sul personale e nei
materiali, possono diventare la via che conduce al rilancio di un
settore che, se resta fermo in questa posizione, rischia di scolorirsi
sui successi ottenuti finora».
L’idea di collaborazione per Stefano Rosini e Alexander
Duringer non ha come confini i consueti settori dell’arredamento.
Lo studio Triplan sta valutando ora collaborazioni anche
con i nuovi mercati asiatici con i quali si ritiene pronto a
confrontarsi alla luce delle esperienze maturate.
Fra i sogni nel cassetto, anche la progettazione a quattro
mani di una barca a vela, una moto, e di una bicicletta a
coronamento di una serie di passioni che accomunano
entrambi, con un’attenzione sempre maggiore per l’ecologia,
l’integrazione della tecnologia nel settore del risparmio energetico,
entrambi considerati un valore aggiunto per il design.
Dalla collaborazione con il CNR è nato
anche un evento di comunicazione che ha
portato Triplan a realizzare un tunnel sensoriale
che, piaciuto al ministero delle Pari
Opportunità, lo ha voluto per la notte dei
ricercatori, all’interno dell’evento Light
2008 e successivamente in occasione del
Festival del Cinema di Roma.
«Il tunnel rappresenta una giusta proporzione
tra comunicazione ed architettura.
L’importanza del messaggio che si è voluto
esprimere con quel progetto è stato: sostegno
alla ricerca, sostegno all’arte (festival
del cinema), sostegno alle cause sociali».
Allestito per narrare la storia dei ricercatori
nel nostro Paese, il tunnel ha avuto come
scopo quello di far conoscere e quindi incoraggiare,
nonostante tutto, il pubblico femminile
a intraprendere questo tipo di professione
e sensibilizzare l’opinione generale sui
temi della discriminazione di genere nel
campo della ricerca.
Il successo delle proposte e degli eventi realizzati
ha consentito a Triplan di ricevere
l’incarico della direzione artistica per l’evento
di Light 2009, del prossimo settembre a Roma.
been recorded over recent years that “has been flat”. “What is
lacking - this is their theory - are proposals that are different
from the rest, whilst for Triplan, investments into research,
into human resources and materials can become the way
that leads to the re-launching of a sector that, if it remains
still in this position, runs the risk of fading out on the successes
it has achieved until now”.
The idea of collaboration for Stefano Rosini and Alexander
Duringer does not have the same limits of the furniture sector.
The Triplan studio is evaluating now collaborations also with
new Asian markets for which it considers itself ready to take on
in lieu of the experiences it has matured.
Some of the dreams include the design of a sailing boat, a
motor bike and a bicycle in order to crown a series of passions
that make the two similar, with greater attention to ecology
and the integration of technology in the energy saving sector,
both considered to be an added value for design.
From its collaboration with CNR there is
also the communication event that led
Triplan to creating a sensorial tunnel that
was appreciated by the Department of
Equal Opportunities and used at the night
of the researchers at the Light 2008
event and subsequently on occasion of
the Film Festival in Rome.
“The tunnel is the right proportion
between communication and architecture.
The importance of the message that
we wanted to express with the project
was: support for research, support for art
(film festival), support for social causes”.
Set up to tell the story of researchers in
our country, the aim of the tunnel was to
show and therefore encourage the female
public to take on this type of profession
and to bring to the awareness of the general
opinion on issues of sexual discrimination
in the field of research.
The success of the proposals and the
events have allowed Triplan to be
appointed as artistic managers of the
Light 2009 event to be held next
September in Rome.

INTERVISTA
26 2 2009
di/by Olga Longa
efareilmercato
To be on the
market and do it
INTERVIEW Stare sul mercato
Brevemente, mi descrivi il tuo percorso all’interno di
Hansgrohe Italia?
“Io sono arrivato in Hansgrohe nel 1995, a 35 anni, chiamato
dall’allora amministratore delegato Sergio Soldatini, a ricoprire
il ruolo di area manager del Nord Italia. In dieci anni,
dal 1995 al 2005, ho ricoperto la carica di direttore vendite,
quindi direttore commerciale e nel 2005 direttore generale,
per passare poi ad inizio 2006 ad amministratore delegato”.
In questo numero della rivista parliamo
di sostenibilità. Se dico ecologia,
salvaguardia dell’ambiente,
risparmio d’acqua, cosa mi rispondi?
“Diciamo che la nostra azienda ai contenuti
di quella che una volta era più
semplicemente definita ecologia, oggi
sostenibilità, è sempre stata molto
attenta, anche grazie al fatto che la sua
sede è nella Foresta Nera, in un ambiente incontaminato.
Hansgrohe ha rafforzato notevolmente quelli che sono i suoi
contenuti in termini di ecologia e di sostenibilità, negli anni
in cui in Germania al governo c’erano i verdi. Un partito
politico che negli anni ha dato grandi contributi alle aziende
meritevoli in campo ambientale. Risale agli anni ’90
infatti la costruzione dello stabilimento produttivo con
l’impianto fotovoltaico più grande d’Europa, realizzato ad
Offenburg, vicino alla sede dell’azienda.
Purtroppo però fino a ieri, in paesi come il nostro o altri del
bacino mediterraneo, le problematiche relative all’ambiente
non sono mai state recepite. Basti pensare che in Italia il prezzo
dell’acqua è più o meno 8/10 volte inferiore a quello che è il
prezzo in Germania, quindi c’è anche meno sensibilità.
Da due o tre anni a questa parte sembra che le cose stiano cambiando,
speriamo sia una reale tendenza e non un fattore di moda.
Oggi stiamo reinvestendo molto in particolar modo nel messaggio
perché riteniamo che il mercato sia più maturo, e il
consumatore sia più sensibile a recepirlo.
Facciamo con
Maurizio Lunardi,
Amministratore
Delegato di Hansgrohe
Italia dal 2006, il punto
sulla situazione attuale
del mercato e sui nuovi
progetti in essere.
Let us take a look at
the current market
situation and at the
new projects with the
Managing Director
of Hansgrohe Italia
since 2006 Maurizio
Lunardi.
Could you briefly describe your career inside Hansgrohe Italia?
“I came to Hansgrohe in 1995 when I was 35 years old,
called on by Sergio Soldatini the Managing Director at
the time to take on the role of area manager for northern
Italy. In the ten years between 1995 and 2005 I had
the role of sales manager, then marketing manager
and in 2005 general manger, to then become the managing
director in 2006”.
MAURIZIO LUNARDI
In this issue of our magazine we are
dealing with sustainability. If I say the
environment, ecology and water saving,
what do you say?
“Let us say that our company has
always been aware of what was once
called simply ecology and that is today
referred to as sustainability, thanks also
to the fact that our headquarters lie in
the Black Forest in an uncontaminated area. Hansgrohe
remarkably reinforced its contents in terms of ecology and
sustainability during the years when Germany was governed
by the Greenies, a political party that through the
years gave large contributions to worthy companies in the
environmental field. The production plant with the largest
photovoltaic system in Europe in Offenburg was built in
the 1990’s next to the company headquarters.
Unfortunately though, up until yesterday, for countries
such as ours or others in the Mediterranean basin,
problems relating to the environment have never been
received. Consider that in Italy the cost of water is more
or less 8-10 times less than what it is in Germany,
where there is a lot of awareness. For two or three years
now things seem to be changing, let’s hope that this is
a real trend that is not just tied to fashion.
Today we are reinvesting especially in the message
because we believe that the market is more mature and
the consumer more aware in receiving it.

A questo proposito abbiamo realizzato una brochure sulla
sostenibilità che spiega il percorso ecologico che l’azienda
ha intrapreso sin dalle prime battute.
Voglio qui ricordare, tra l’altro che quest’edizione dell’ISH di
Francoforte, la fiera più importante per noi, aveva come
tema proprio l’ecosostenibilità.
Devo dire che uno dei tanti punti di orgoglio è stato nel
2008 quando Hansgrohe è stata ritenuta dal governo tedesco,
partner fondamentale da inserire nel contesto dell’Expo
di Saragoza, dedicato al tema dell’acqua e dell’ecosostenibilità,
e Hansgrohe collaborando direttamente con il governo
tedesco ha presentato delle idee a supporto di questo tipo di
progetto per il futuro.
Noi oggi proponiamo una gamma di prodotti completa e
credo che abbiamo la chiusura del cerchio: offriamo prodotti
che consumano 5 litri/min, 7 litri/min, docce con risparmio
energetico fino a 3 litri, mescoliamo aria e acqua, ma lavoriamo
su questo pianeta, conosciamo le esigenze del consumatore
e sappiamo che ci sono utenti che vogliono fare la
doccia con 50 litri di acqua al minuto e naturalmente noi
soddisfiamo anche le loro esigenze. Poi però, all’interno del
nostro brand ci sono macchinari, a marchio Pontos, che riciclano
le acque grigie, quindi per tornare alla chiusura del
cerchio, l’offerta è da una parte di sicuro benessere, dall’altra
di ottenere un importante risparmio idrico riutilizzando
in modi diversi la stessa acqua”.
La natura è in primo piano nella collezione disegnata da
Patricia Urquiola. Una proposta completa per il bagno,
coniugata al femminile, con forme che ricordano quelle dei
bagni di una volta, familiari, linee che ci invitano, quasi ci
accolgono. Il richiamo alla natura, alla quotidianità, vorrei
dire alla normalità, sembrano voler rassicurare in un
momento di grande confusione e incertezza, quasi di paura.
Quando si è insicuri, si torna a cercare nel passato, nel
tempo trascor-
AXOR URQUIOLA
so, per trovare
ciò di cui abbiamo
bisogno. E
quindi ecco che
le forme ancestrali,
quasi
materne, femminili,
ci danno
un piacere
autentico, di cui
oggi sentiamo
la necessità.
Non sono le
linee squadrate,
spigolose, e
poco accoglienti
che ci attirano.
On this regard we have created a brochure on sustainability
that explains the ecological itinerary that the
company has undertaken right from the start.
I would like to remind you that this edition of ISH in
Frankfurt, the most important trade fair for us, had as
its theme eco-sustainability.
I must say that one of our many points of pride was in
2008 when Hansgrohe was seen by the German government
as being a fundamental partner to be inserted
into the Expo of Saragoza dedicated to the theme of
water and eco-sustainability and Hansgrohe collaborated
directly with the German government and presented
ideas in support of this type of project for the future.
Today we propose a complete range of products and I
believe we have closed the circle: we offer products that
consume 5 litres/min, 7 litres/min, energy saving showers
of up to 3 litres, we mix air with water, but we work
on this planet and we know the consumer’s demands
and we know that there are clients who want to have a
shower using 50 litres of water per minute and naturally
we also satisfy their demands. Then, inside our brands
there are machines of the Pontos brand for the recycling
of grey water. Therefore in returning to the closing of the
circle, on one hand the offer is certainly wellbeing,
whilst on the other we are obtaining important water
saving reusing the same water in different ways”.
Nature is in the foreground for the latest series designed by
Patricia Urquiola. A complete proposal for the bathroom
with a feminine connotation, with shapes that are reminiscent
of the bathrooms of once upon a time, familiar and
inviting lines, almost welcoming us. This recall to nature, to
everyday life, I mean to normality, seems to want to be reassuring
in a moment of great confusion and uncertainty,
almost of fear. When we are insecure, we return to look in
the past and in
past times, to
find what we
need. And therefore
here are the
ancestral
shapes, almost
maternal, feminine
that give us
an authentic
pleasure that we
feel the need for
today. They are
not squared or
sharp lines or
not very welcoming
ones
that attract us.
2009 2
27

INTERVISTA
INTERVIEW
28 2 2009
AXOR STARCK Una visione
forse un po’
romantica
la mia,
quali invece
le motivazioni
dietro
questa scelta
che si
scosta decisamente
da
quanto è
stato fatto
finora?
“Vorrei fare
un passo
indietro a
questo proposito, per inserire la collezione in un contesto.
Axor è un mondo di collezioni dove noi, partendo dalla fortunatissima
serie Starck del 1994 abbiamo cercato la collaborazione
di designers prestigiosi e abbiamo chiesto loro di
realizzare un contesto, più che un prodotto, in sintonia con
quello che è il loro modo di vedere, senza snaturarne gli
aspetti fondamentali. Per cui l’estremo eclettismo di Philippe
Starck, la sua genialità, che voglio ricordare nel 1994 disegnò
quel miscelatore rivoluzionario, con il suo modo di rappresentare
l’ambiente bagno, e ancora Antonio Citterio, che
ha un chiaro imprinting industriale, che ha un modo ordinato
e preciso di vedere le cose e ha realizzato un ambiente
bagno decisamente in linea con quelle che sono le sue caratteristiche.
Lo stesso vale per Jean-Marie Massaud, fino ad
arrivare a Patricia Urquiola.
Trovo che la collezione Axor Urquiola, rappresenti un processo
di diversificazione da quella che è stata la tendenza
degli ultimi 15 anni, che si è imperniata su un minimalismo
probabilmente necessario, ma che è stato foriero di
ambienti forse troppo freddi, forse troppo asettici e forse
talvolta anche inutilizzati. Abbiamo visto in questi anni
prodotti esteticamenteaffascinan-
AXOR MASSAUD
ti, ma che sembrano
avere perso di
vista la vera funzionalitàdell’ambiente
bagno, un
luogo oggi deputato
anche al benessere,
ma pur sempre
ambiente di
servizio.
Ritengo che Patricia
Urquiola nel suo
progetto abbia
Perhaps mine is a romantic vision. What instead are the
motivations behind this choice that is very different from
what there was until now?
“I would like to take a step backwards on this regard to
insert the collection into a context.
Axor is a world of collections where we, starting from
the extremely lucky Starck series in 1994 have
searched for the collaboration of prestigious designers
and asked them to create a context rather than a product
in harmony with what is their way of seeing and
without taking away their fundamental aspects.
Therefore the extreme eclecticism of Philippe Starck,
his geniality who may I remind in 1994 designed the
revolution-
AXOR CITTERIO
ary mixer
tap, with his
wayofrepresenting
the bathroomenvironment.
There is also
Antonio
Citterio with
his clear
industrial
imprinting
and who
has an
ordered and
precise way
of seeing things and created a bathroom that is definitely
in line with what are his characteristics. The
same applies for Jean-Marie Massaud, right up to
Patricia Urquiola.
I think the Axor Urquiola collection represents a
process of diversification from what was the trend of
the last 15 years, which was founded on a minimalism
that was probably necessary, but
that was the precursor for settings
that were too cold, too dry
and perhaps sometimes even
unusable. Over the years we
have seen products that are aesthetically
fascinating, but that
seem to have lost view of the
real functionality of the bathroom,
a place today also used
for wellness, even though it
remains a room for a function.
I think that Patricia Urquiola
has inserted everything in her
project, we can see that it is a

inserito tutto, si percepisce che è un progetto che passa dall’esperienza
minimale, perché le forme sono pulite, fluide,
ben proporzionate, ma sono inserite in un contesto molto
vivace, molto condito da elementi naturali, molto colorato,
fatto di prodotti e oggetti appartenenti anche ad epoche
diverse, ma che si mescolano, integrandosi perfettamente in
una sorta di disordine evoluto, di grande appeal.
Axor Urquiola, definito in casa madre ‘a female project’,
estremamente femminile, è fatto anche di vezzi, di capricci,
di provocazioni, che sono difficili argomenti di vendita, ma
che arricchiscono e conferiscono charme e fascino a questa
interpretazione della stanza da bagno. Io ricordo che nel
prototipo di quella che è l’offerta diciamo suggerita, di non
facile realizzazione, l’Urquiola mette due vasche e dice ‘se
vogliamo far diventare il bagno un luogo di benessere, perché
io devo conversare con il mio compagno mentre faccio il
bagno all’interno della stessa vasca? Meglio metterne due’.
E’ una provocazione ovviamente. E continua: ‘Perché al mattino,
quando non sono certamente nella mia forma migliore,
magari mentre mi lavo i denti, devo vedermi allo specchio o
devo condividere questo momento con un’altra persona?
Alcune funzioni le voglio espletare senza vedermi nemmeno
allo specchio, in solitudine, nella mia intimità…’.
Un progetto che forse è intriso di valori che abbiamo completamente
persi, non solo stilistici, ma anche di modus
vivendi. Questo è un ventennio nel quale è sparito quasi
completamente il senso del pudore, l’intimità sembra essere
stata bandita, in nome di una modernità accanita.
Un progetto nel quale Patricia Urquiola ha messo il suo
amore sviscerato per la natura, attingendo dalle molte
AXOR URQUIOLA
project that passes from the minimal experience
because the shapes are clean and fluid and well proportioned,
but they are in a very lively context that is
well filled with natural, colourful elements and made
of products and objects that belong to different eras,
but that mix together and integrate perfectly in a sort
of evolved disorder that has lots of appeal.
Axor Urquiola, defined as ‘a female project’ in the
headquarters, extremely feminine also has its whims,
provocations that are difficult topics in terms of sales,
but that are enriching and give charm and fascination
to this interoperation of the bath-room. I remember
that the prototype of what was the offer let us say that
was suggested, not easy to create, Urquiola put two
bathtubs and said that ‘if we want to make the bathroom
a place for wellbeing, why should I talk with my
partner while I take a bath in the same tub? It’s better
to have two’. This is obviously a provocation. And she
continued: ‘Why is it that in the morning, when I’m
not at my best, when I’m brushing my teeth, do I have
to look in the mirror or share this moment with another
person? I want to do some things without even looking
at myself in the mirror, in privacy…’
A project that is perhaps intrinsic in the values that we
have totally lost, not only stylistically, but also as a way
of living. This is a decade for which the sense of decency
has completely disappeared; intimacy seems to have
been banned in the name of a more ferocious modernity.
A project where Patricia Urquiola has given her
unconditional love for nature, taking from the many
2009 2
29

INTERVISTA
INTERVIEW
30 2 2009
esperienze fatte con grandi
aziende per le quali ha
realizzato oggetti fotografando
e riproducendo
la natura, ispirandosi ai
quali ha realizzato prodotti
splendidi, attualissimi,
moderni e facilmente
inseribili in qualsiasi contesto.
E poi i colori che
sono fondamentali, e di
grande impatto, in quello
che è il suo modo di disegnare
e di progettare ambienti, e poi tanta femminilità”.
E per finire, la domanda di rito, cosa vede quest’azienda
per il tanto temuto 2009?
“Evidentemente Hansgrohe, che è una multinazionale operante
a 360 gradi in tutto il mondo, si trova ad affrontare le
problematiche attuali, che stanno caratterizzando il mercato
in questo periodo. E’ chiaro che operando a 360 gradi
abbiamo anche la possibilità di acquisire quote di mercato
in quelli che sono i paesi emergenti, anch’essi alle prese con
la crisi globalizzata, ma che hanno necessariamente o forzatamente
reazioni e contenuti diversi da quelli dei mercati
classici ormai saturi, come quelli dell’europa dell’ovest.
Noi comunque abbiamo pianificato una crescita, non perché
siamo su un altro pianeta, ma perché la nostra è
un’azienda gestita, un’azienda che in un anno come questo
a Francoforte si è presentata sul mercato con molteplici
novità, alcune delle quali con la N, un’azienda che ha
investito molto, e sta investendo molto, e questo credo che
al di là del fatto che stiamo parlando di Hansgrohe, sia il
grosso differenziale tra chi sta sul mercato e tra chi va e fa
il mercato. Noi abbiamo la presunzione di pensare che
grazie ad un certo tipo di gestione, grazie alle nostre strategie,
grazie all’attenzione che abbiamo sempre posto
all’evoluzione del mercato, ci troviamo a vivere certamente
alcune difficoltà, ma con la consapevolezza di avere alle
spalle un’azienda solida e che ha la possibilità di fare
grandi investimenti, perché la crisi, rappresenta un
momento di grande disorientamento ma anche di grandi
opportunità se si ha la possibilità di coglierle”.
Un bell’incontro, all’insegna della simpatia quello con
il ‘Maurizio della Garfagnana’, ma lo sapevo già
prima di partire per Villanova. Sintonia fin dal primo
momento del resto nel rapporto con questo coetaneo,
che di strada ne ha fatta e meritatamente. Una stima
reciproca fin dalle prime battute, quando (sembra una
vita fa!) entrambi giocavamo un po’ più defilati, ma
sempre con grande impegno e professionalità.
experiences with big
companies for which she
has created objects photographing
and reproducing
nature, inspirations
that have led to
the creation of splendid
and current, modern
products that are easily
inserted into any context.
And then the
colours are fundamental
AXOR URQUIOLA
and of great impact, in
what is her way of designing and creating settings,
and much femininity”.
And to conclude, the usual question. How does this company
see the much feared 2009?
“Of course Hansgrohe, which is a multinational operating
all over the world at 360 degrees, finds itself facing
the current problems that are characterising the market
in this period. It is clear that in operating at 360 degrees
we also have the possibility of buying market shares in
the developing countries, which are also facing this
globalised crisis, but who have reactions that are necessary
of forced and different contents from the classical
and full markets, such as that of Western Europe.
In any case we have planned a growth, not because we
are on another planet, but because ours is a company
that is controlled, a company that in a year such as this
one presented itself in Frankfurt on the market with several
new items, some with N, a company that has invested
lots and is continuing to invest lots, and I believe that
beyond the fact that we are talking about Hansgrohe, this
is what makes the difference between who is on the market
and who makes the market. We are presumptuous
enough to think that thanks to a certain type of management,
thanks to our strategies, thanks to the attention
that we have always given to market evolution, we find
ourselves certainly with some difficulties, but with the
awareness of having a solid company that has the possibility
to make big investments. Because the crisis represents
a moment of great disorientation but also of great
opportunities if you know how to take them”.
An interesting meeting that was pleasant with
‘Maurizio della Garfagnana’, but I knew this before
leaving for Villanova. I was in harmony right from the
start with this peer of mine, who has made his way and
deservedly so. Reciprocal respect right from the start
when (it seems a lifetime ago!) we both played a little
more hazardly, but always with great commitment and
professionalism.

EVENTI
EVENTS
32 2 2009
di/by Mara Corradi
Identità comune
Common identity
E forse perché sappiamo che non è un momento facile per
l’economia globale, hanno stupito tutti con uno spirito positivo
e propositivo, fondato sulla ricerca e sulla qualità percepibile.
A Hornberg, sede di Duravit, 1500 visitatori da 50
paesi hanno potuto toccare con mano PuraVida,lalineadi
sanitari, piatti doccia, vasche e rubinetteria, nata in collaborazione
con Hansgrohe, Inipi, la prima sauna prodotta da
Duravit e le minipiscine derivate delle vasche omonime Blue
Moon e Sundeck, e infine anche una proposta per
la cucina, il lavello Starck K di Philippe Starck.
Ciascun progetto a suo modo ha sorpreso, ma
protagonista delle chiacchiere e dei commenti è
stata la collezione completa per il bagno disegnata
dai Phoenix Design, la cui riconferma in questo
momento appare come una scelta strategica di
identificazione e valorizzazione del percorso aziendale.
PuraVida è una collezione di oggetti per il
bagno che durerà nel tempo, non solo perché soddisfa
la richiesta di identità comune degli elementi
della stanza, ma anche perché evita protagonismi,
perché non “urla” le proprie valenze, preferendo
farle scoprire all’utilizzatore: il lavabo ha
poca profondità così da poter essere usato anche
Ancor prima che
l’ISH liberasse, come
l’aria della nuova
stagione, le tendenze
del nuovo anno,
Duravit e Hansgrohe
hanno strizzato
l’occhio agli addetti
ai lavori, invitandoli
ad una preview della
manifestazione marzolina
di Francoforte.
Even before ISH let
loose the new trends
for the year as a new
breath of fresh air,
Duravit and
Hansgrohe caught
the eye of the professionals
of the sector,
inviting them to a
preview of the
Frankfurt event to be
held in March.
And perhaps because we are all aware that this is
not an easy time for the global economy, they
surprised all of us with their positive spirit full of
proposals, founded on research and perceivable
quality. At the Duravit headquarters in Hornberg,
over 1,500 visitors from 50 different countries
were able to touch PuraVida with their hands,
the line of sanitaryware, shower trays, bathtubs
and tapware, created in collaboration with Hansgrohe
and Inipi, the first sauna produced by Duravit
and the mini spas deriving from the bathtubs
of the same name, Blue Moon and Sundeck,
and finally also a proposal for the kitchen,
the Starck K sink by Philippe Starck. Each of the
products was surprising in its own way, but the protagonist of gossip
and comments was the complete bathroom collection designed
by Phoenix Design, whose reconfirmation in this moment appears
as a strategic choice for identification and valorisation of the company’s
itinerary. PuraVida is a collection of objects for the bathroom
that will last through time, not only because they satisfy the demand
for a common identity of the elements in the room, but also
because they avoid protagonism and do not “shout” out their val-

come
punto di
appoggio,
ma
la leggera
inclinazione
del
bacino in
ceramica
verso lo scarico è sufficiente a favorire il deflusso dell’acqua;
il profilo morbido che caratterizza tutta la linea (sanitari,
lavabi, vasche, specchi), sia in pianta che in prospetto, riduce
il volume degli oggetti e li distacca armoniosamente dal
pavimento e dalle pareti. Il
coinvolgimento di Hansgrohe
nello sviluppo della rubinetteria
ha infine portato ad innovazioni
formali e funzionali
derivate dalla sperimentazione
tecnologica che contraddistingue
l’azienda di Schiltach: un
comando a pulsante al centro
dell’impugnatura permette di
cambiare il getto della doccetta
con una semplice pressione del
pollice; una doppia finitura,
composta da superfici cromate
e superfici laccate in bianco,
oltre a dare una piacevole
luminosità alla rubinetteria ed
al suo contesto, mette in evidenza
il raggio di raccordo
delle superfici di ogni pezzo, voluto per accompagnarne
ergonomicamente la presa. Se PuraVida può puntare ad
un’ampia diffusione sul mercato, la sauna Inipi e la serie di
minipiscine sono ancora prodotti di nicchia. La verità però è
che Duravit sta cercando di sgretolarne lo status in favore di
un ampliamento dell’utilizzo: Inipi per esempio si abbina
alla doccia per diventare piccola stanza del benessere da collocare
principalmente in ambienti living, anche grazie al
suo telaio in legno di varie essenze, e in ragione di un apparato
tecnologico completamente nascosto e amichevole nell’uso,
che offre la possibilità di impostare condizioni
ambientali altamente personalizzate. Così che fare la sauna
passi dall’essere un gesto sporadico all’essere parte delle
quotidiane abitudini di casa. Il nostro viaggio si è concluso
con un’ampia e dettagliata dimostrazione sull’efficienza dei
sistemi di riduzione della portata (EcoSmart) e di mantenimento
della potenza dell’acqua (AirPower) sperimentati e
messi in produzione nelle rubinetterie di Hansgrohe. Ed è
confortante pensare che un programma pensato per durare
negli anni come PuraVida sia completato da una tecnologia
che controllerà gli sprechi d’acqua.
ues, preferring to let the user discover them. The washbasin is not
very deep so that it can also be used as a place for leaving things;
however the slight inclination of the ceramic basin towards the
drain is enough to let the water flow. The soft profile that characterises
the whole line (sanitaryware, washbasins, bathtubs and mirrors)
both horizontally and vertically reduces the volume of the objects
and detaches them harmoniously from the floor and the walls.
The involvement of Hansgrohe in the development of the tapware
has also led to formal and functional innovations deriving from
technological experimentation that distinguishes the company
from Schiltach. A control button at the centre of the handgrip
makes it possible to change the jet of the shower simply by pressing
with your thumb. The double finish made up of chrome finished
surfaces and white lacquered surfaces
in addition to bringing pleasant
brightness to the tapware and
to its context, also highlights the
joints of the surfaces of each piece,
created to ergonomically accompany
the grip. If PuraVida can count
on ample market diffusion, the
Inipi sauna and series of minispas
still remain niche products. The
truth though is that Duravit is trying
to remove this status in favour
of an extension of use. Inipi for example
combines with the shower to
become a small room for wellness
to be placed even in the living area,
also thanks to its wooden frame in
various essences and its completely
concealed and user friendly technological
system, which gives the possibility of setting highly customised
environmental conditions. This makes it possible for having
a sauna to become part of our everyday habits in the home,
rather than being a sporadic gesture. Our journey concludes with
an ample and detailed demonstration of the efficiency of the water
flow reducing system (EcoSmart) and maintaining water
power (AirPower)
experimented
and produced in
the Hansgrohe
tapware plants.
And it is comforting
to think that
a program created
to last through
years such as PuraVida
is completed
by a technology
that will
control the excessive
use of water.
2009 2
33

Glas
Gli Specchi di Dioniso
Ettore Sottsass
Collezione di 6 specchi a parete di
varie forme e misure caratterizzati
da cornici policrome composte da
elementi in specchio laminato colorato,
in cristallo laminato colorato e
in cristallo laccato. Lo specchio 4
nella foto misura 71x52 (h) cm.
Collection of 6 wall mirrors in various
shapes and sizes characterised
by polychrome frames made of elements
in coloured laminate, in
coloured crystal laminate and lacquered
crystal. Mirror number 4 in
the photo measures 71x52 (h) cm.
Minacciolo
English Mood
Portabiancheria con struttura in
legno massello di abete in finitura
Bianco Burro e coperchio in midollino.
Misure: 44x44x45 (h) cm.
Clothes hamper with solid pine
wood structure and Bianco Burro
finish, with lid in wicker. Sizes:
44x44x45 (h) cm.
34 2 2009
Geelli
Le Bolle
Joycare
di/by Antonella Camisasca
Monica Graffeo
Una fila di perle morbide
e luminose per un
comodo appoggio per
il capo o la schiena
nella vasca, ma nache
come antiscivolo e
parabordi. La forma
più piccola può essere
impiegata come portasapone.
Neutro, bianco,
nero, azzurro,
arancio, blu, verde i
colori, 10x7,5x0,5 e
40x20x0,5 le misure.
A row of soft and
bright pearls for a convenient rest for the head and back in the
bathtub, which also acts as non slip protection and edge coverings.
The smaller shape can be used as a soap holder. Neutral,
white, black, blue, orange, blue, and green in colours, 10x7.5x0.5
and 40x20x0.5 the sizes.
Caratterizzate da un design rispondente
alle nuove tendenze dell’arredamento
moderno, la bilancia da
cucina e quella pesa persone -
entrambe ultrasottili in vetro temperato
e acciaio, con display Lcd e
nei colori nero e argento - sono
proposte in un’unica confezione.
Characterised by a design that
responds to new trends in modern
furnishing, theses kitchen and
bathroom scales – both ultra flat in
tempered glass and steel with LCD
display in colours black and silver -
come in one single package.
Gabel
Megami
Appartiene alla collezione Como
XXI il raffinato set di biancheria
per il bagno e accappatoio in
puro cotone idrofilo jacquard,
tinto filo per filo.
Part of the Como XXI collection
is this refined set of bathroom
linen and bath robe in pure
hydrophil cotton, with yarn by
yarn dyeing.
IVV
Galapagos
Mare nelle forme e nei colori per
la collezione di contenitori da
appoggio in vetro, disponibile
anche in altre varianti cromatiche
o trasparente.
The sea, in the shapes and
colours for the collection of containers
in glass, available also in
other chromatic variants or
transparent.
Italexport
Soffio Eco
Rispondente, come sempre, ai
problemi dell’ambiente, l’ultimo
ventilatore proposto, oltre ad
essere estroso e unico nel design,
è adatto all’utilizzo di lampade
a risparmio energetico.
As always responding to environmental
needs, the latest fan
proposed, in addition to being
peculiar and unique in design, is
also suitable for use with energy
saving light bulbs.

B-o-o-k-s
di/by Antonella Camisasca
Preziosi suggerimenti per un comportamento
virtuoso alla ricerca di diversi stili di vita
ecologicamente sostenibili attraverso l’analisi
della quotidianità di nove persone. Descrizione
di attività - a prima vista - anche banali,
ma che si ripercuotono sull’ambiente che
ci circonda in modo estremamente negativo
e devastante, pur camuffandosi da atteggiamenti
apparentemente “soft”.
Trattasi di un’esortazione incisiva e violenta e
di un forte sostegno ai comportamenti positivi
rivolto a tutti noi, dimentichi della gratitudine
che dobbiamo aquesta nostra Terra. Nonacaso,
gli archetipi contemporanei presentati nel
libro descrivono una parte che l’autrice invita a
trasformare, offrendoopportunità alla crescita
e che, tramite l’identificazione con i personaggi,
spingono ausare i consigli per interagire conil
mondo,accogliendo congioia questa sfida.
Precioussuggestions for virtuous behaviour
in the search for different eco-sustainable
lifestyles through analysing the everyday
livesofnine people. At first sight, the descriptions
ofeven the most banal activities, but
that all have repercussions onthe environment
that surrounds us in an extremely negative
and devastating way, even though camouflaged
by attitudes that are apparently “soft”.
This is an incisive and violent extortion and a
strong support forpositive behaviour aimed
at all ofus,whohave forgotten the gratitude
we owe our earth. Not by chance, the contemporary
archetypes presented in the book describe
a part that the author invites us to
transform, offering opportunities forgrowth
that through identifying ourselves with the
characters,pushusto use the advice given for
interacting with the world, welcoming this
challenge with joy.
Cristina Gabetti
TENTATIVI DI ECO CONDOTTA
Rizzoli libri, Milano, 2008
€ 17,00 - pagg. 223
36 2 2009
Loretta Simoni
NIENTE BIDE’ SIAMO INGLESI
Agorà Factory, Vicenza, 2008
pagg. 46
Racconto breve e spiritoso del primo viaggiostudio
in Inghilterra di una diciassettenne
veneta di buona famiglia.
La pervicace ricerca di un bidé, in un bagno
inglese, notoriamente mancante, genererà una
serie di guai e di incomprensioni che trasformeranno
la vacanza in un incubo per la
giovane già “costretta” fra pietanze sgradite,
parenti apprensivi e il pappagallo di casa.
Il libro ècorredato anche da una brevissima,
ma alquanto completa, storia della nascita e
dell’uso del bidé (volutamente italianizzato
in tutto il volume) nel mondo.
A brief and humorous story of the first study-holiday
in England of a 17 year old girl
from the Veneto region of a well standing
family.
The continuous search for a bidet in an English
bathroom, which is notoriously is missing,
generates a series ofproblems and misunderstandings
that transform the holiday
into a nightmare for thisyoung girl “forced”
to eat dishes she does not like, with apprehensive
relatives and the pet parrot.
The book includes a brief but just as complete
story of the birth and the use of the
bidet (deliberately Italianised in the whole
book) in the world.
Un saggio-inchiesta sugli interessi socio economici
e politici che gravitano intorno al futuro
dell’acqua potabile, bene prezioso per tutta l’umanità,
che sta già condizionando iconflitti di
domani, l’andamento delle borse, i progetti e le
strategie dei governanti e delle multinazionali.
Perché più cresce la domanda di acqua, più siacuisce
la divisione tra Paesi ricchi e poveri, delineando
un nuovoscenario in cui interessidivaria
natura incombonosuunmondosempre più
affollato ebisognoso di questo bene essenziale.
L’Autore ci guida alla scoperta di manipolazioni
in atto per il controllo delle risorse idriche del
Pianeta, svelandoci un quadro di compromessi
e di inefficienze, scandali internazionali, azioni
di lobbying, prodigiose operazioni di marketing
e pubblicità volte al controllo e allosfruttamento
delle risorse idriche. Un business immenso,
quindi, siprofila nel nostro prossimo futuro
rappresentato dall’accaparramento dell’oro
blu, il petrolio del terzo millennio.
An inquiry into the socio-economic and political
interests that gravitate around the future of
drinking water, a precious resource for all humanity
that is already conditioning the conflicts
of tomorrow, the progress of the stock exchange,
projects and strategiesofgovernments
and multinationals. The more the demand for
water increases, the deeper the divisionbetween
the rich and poorcountries becomes, outlining
a new scenario where interestsofvarious nature affect a world that is increasingly crowded
and needy of this essential resource. The author
guides us through the discovery of manipulations
currently under way for the control of
the planet’s water resources, revealing a picture
ofcompromises and inefficiencies, international
scandals,lobbying, prodigious marketing
operations and advertising aimed at controlling
and exploiting water resources. An immense
business that profilesour near future represented
by the hoarding of “blue gold”, the crude
oil of the third millennium.
Giuseppe Altamore
ACQUA S.p.A.
Mondadori, Milano, 2006
€ 8,40 - pagg. 225

INFO
A MILANO LA VETRINA DI
POZZI-GINORI E ALBATROS
È VIVERE IL BAGNO
IN MILAN, THE POZZI-GINORI
AND ALBATROS SHOWROOM
IS VIVERE IL BAGNO
Non è, e non vuole avere, la connotazione
tipica dello spazio esclusivista,
ma l’allestimento messo a punto in
partnership con lo Studio Citterio
per Vivere il Bagno, in Via San
Gregorio 25, a Milano, ha davvero
tutte le carte in regola per far da
vetrina al meglio delle collezioni
Pozzi-Ginori e Albatros.
Lo showroom, a due passi da corso
Buenos Aires e dalla Stazione
Centrale, di cui Mario Riva è titolare
dal 1998, ha compiuto scelte importanti
e, chiusi definitivamente i contratti
con alcuni brand del settore,
ha messo mano a un lavoro di
ristrutturazione che, dopo dieci
mesi, ha visto prender corpo un allestimento
in cui il top delle collezioni
firmate Albatros e Pozzi-Ginori
catturano l’occhio pur condividendo
la scena con altri protagonisti del
mercato.
«L’idea - ci spiega Mario Riva - èdi
dar vita a uno spazio che funga da
centro di consulenza per il professionista
in cerca di schede tecniche, ma
anche di un posto dove poter toccare
con mano il montaggio dei sanitari e
verificare la reale altezza della
rubinetteria, per esempio, perché ogni
linea di sanitari ha le proprie peculiarità
tecniche».
Motivo per cui, presso Vivere il
Bagno, architetti e ingegneri che
38 2 2009
seguono ristrutturazioni e contractor
possono beneficiare della consulenza
di quattro persone fisse all’interno
dello showroom, mentre sei
agentiesternisimuovonolungo
tutto il territorio.
Dal canto suo, la soddisfazione di
Pozzi-Ginori non manca: «L’obiettivo -
afferma Ivano Bizzaro, direttore generale
del Gruppo che comprende anche
il marchio Revita - eraquellodidar
vita a una vetrina dedicata su Milano
che fungesse da punto di riferimento
per gli ‘influenzatori’ del nostro settore,
architetti in primis. Perché un
conto è avere a disposizione un catalogo
o beneficiare di un tool su Internet,
un altro è avere la dimensione reale
degli oggetti di cui si parla».
Proprio quello che avviene in Via San
Gregorio dove, ben distribuite in tre
ampie zone, sono ospitate rispettivamente
la vasca, i sanitari, i lavabi e i
mobili declinati in esclusive varianti
FRA QUALITÀ E CONSUMI
BETWEEN QUALITY AND
BUYING
L’invito a consumare solo prodotti
made in Italy da una parte, la ripresa
dei consumi tout court dall’altra. È
statounbottaerispostadaleggere
fra le colonne de Il Riformista lo
scambio fra il presidente di
Federlegno-Arredo, Rosario Messina,
e il vice presidente della Fondazione
Edison, Marco Fortis. Il primo convinto
che, in un momento di crisi come
quello che ha contraddistinto la
fine del 2008 - e che sta segnando
anche questo 2009 - l’importante sia
acquistare prodotti frutto dell’ingegno
del nostro saper fare, qualunque
sia il costo che ne derivi, vista
l’eccellenza della qualità prima utilizzata.
Il secondo propenso a lasciar
libero il consumatore di acquistare:
non importa cosa, basta che possa
risparmiare. Ma non è forse vero che
della collezione Novecento e la
linea Q3 firmate Pozzi-Ginori, mentre
lavascaaidromassaggiocondoccia
della collezione Cube - di produzione
Albatros - è posizionata ad arte.
Sempre di Antonio Citterio con
Sergio Brioschi, compaiono poi una
selezione di nuovi mobili Pozzi-
Ginori con le collezioni Join ed Easy
abbinati ai box doccia Ilyt di
Albatros. Di quest’ultima la vasca
K2O e i box doccia KeyBox chiudono
l’ultimo ambiente separato dal resto
dell’edificio e dedicato alle collezioni
Egg e Quinta dello storico
brand italiano.
Itisnotanddoesnotwanttobethe
typical connotation of an exclusive
space, but the set up created as a
partnership with the Studio Citterio
for Vivere il Bagno, in Via San
Gregorio 25 Milan, really does have
all the right cards to act as the best
chi più spende, meno spende e che la
qualità si paga?
The invitation to buying only Italian
products on one side and the recovery
buying tout court on the other.
Thedebatewaswritteninthepages
of “Il Riformista” with the exchange
between the president of
Federlegno-Arredo, Rosario Messina
and vice president of Fondazione
Edison, Marco Fortis. Theformeris
convinced that in a crisis such as the
one that has marked the end of 2008
and that is also marking 2009, it is
important to buy products that are
the fruit of the ingenious of our
know-how, whatever the cost may be,
given the excellence of the quality
used. The latter is more geared to
leave to consumer to buying: it does
not matter what, as long as he can
save. But is it not true that he who
spends more sends less and that quality
has a price?

showroom for the Pozzi-Ginori and
Albatros collections.
Theshowroomisjustastone’sthrow
away from Corso Buenos Aires and the
Central Station and the owner since
1998 has been Mario Riva. It has made
important choices and after having
definitely closed contracts with several
brands of the sector, began a
restructuring work that after ten
months has given body to a set up
where the top collections by Albatros
and Pozzi-Ginori capture the eye, even
though they share the scene with
other protagonists on the market.
“The idea - as Mario Riva explains -is
to give life to a space that acts as a
consultancy centre for professionals
in search of technical information,
but also a place where you can touch
the assembly of sanitaryware and
check the real height of the tapware
for example, because every line of
sanitaryware has its own technical
peculiarities”.
This is why at Vivere il Bagno architects
and engineers who take care of
restructuring and contractors can
benefit from the advice of four fixed
persons inside the showroom, whilst
there are six external agents who
moved around the territory.
And there is undoubtedly satisfaction
at Pozzi-Ginori: “The objective -
says Ivano Bizzaro, managing director
of the Group that also includes the
brand - was to give life to a showroom
dedicated to Milan that acts as
a reference point for the ‘influencers’
of our sector, architects
above all. Because it is one thing to
have a catalogue or to benefit from
tools on internet, whilst it is another
to have the real dimension of the
objects we are talking about”.
And this is precisely what happens in
Via San Gregorio where in three
large areas we find the bathtub, sanitaryware,
washbasins and vanities
respectively, declined into exclusive
variants of the Novecento collec-
di/by Antonella Camisasca
tion and the Q3 line by Pozzi-Ginori,
whilst the spa bath with shower
from the Cube collection - by
Albatros - is positioned ad arte.
Again by Antonio Citterio with
Sergio Brioschi, there is then a selection
of new vanities by Pozzi-Ginori
with the Join and Easy collections
combined with the Ilyt shower by
Albatros. The former also has the
K2O bathtub and the KeyBox shower
to close the setting separate from
the rest of the building and dedicated
to the Egg and Quinta collections
of the historical Italian brand.
INFO
IL SEGNO ROSA DI INDA
PER LO SPORT
A FEMININE TOUCH FOR
INDA FOR SPORT
È nata a Luino 48 anni fa, ma da ventisetteannilavoraaVarese,terrasimbolo
di tradizione sportiva. Parliamo di
Anna Rita Sculli, responsabile del
Centro di Formazione Professionale ed
Inserimento Lavorativo per disabili
dell’Agenzia Formativa della provincia
lombarda, recentemente insignita della
3 ^ edizione di “Un Podio Per Tutti”,men-
zione speciale alla solidarietà nello
sport promossa da Inda,fautricedell’evento.
Dedicata a tutte le donne che
hanno investito su se stesse e nello
sport per dare un significativo contributo
alla creazione di una catena di
solidarietà, alla vincitrice è stato assegnato
“Incontro D’Amore”, prodotto
dall’artista varesina Jessica Cappellari
in quello stesso ottone cromato, legno
e vetro utilizzati da Inda.
Born in Luino 48 years ago but working
in Varese for the last twentyseven,
the place that is the symbol of
the sports tradition. We are talking
about Anna Rita Sculli, managerof
the Professional Training and Work
Employment Centre for the disabled
of the Training Agency pf the
province of Varese, recently with the
3 rd edition of “Un Podio Per Tutti”, a
special mention in the solidarity of
sports promoted by who Inda organised
the event. Dedicated to all
women who have invested into themselves
and into sport to give an
important contribution to the creation
of a solidarity chain, the winner
was awarded with “Incontro
D’Amore”, produced by the artist
from Varese Jessica Cappellari in the
same chrome finished brass, wood
and glass used by Inda.
2009 2
39

INFO
MARMOMACC A GONFIE
VELE
MARMOMACC FULL SPEED
AHEAD
Successo oltre le aspettative per
Marmoracc: la43 ^ edizione della
Mostra di pietre, tecnologie e design
si è chiusa a Verona con oltre 63mila
visitatori provenienti, per quasi il
50%, dall’estero.
Un risultato di tutto rispetto, considerato
l’impegno profuso dai 1.536 espositori
giunti da 54 Paesi e posizionatisi su
oltre 77mila mq netti espositivi dove
macchinari e prodotti strumentali,
blocchi e lavorazioni più complesse per
il settore dello costruzioni e del contract,
l’hanno fatta da padrone.
E mentre Veronafiere sigla un accordo
strategico anche con StoneExpo
(manifestazione leader nel settore
delle pietre naturali, che diventa così
StoneExpo/Marmomacc Americas),
altre opportunità economico-commerciali
siglate dal sottosegretario
all’Economia, Alberto
Giorgetti, si aprono con il Pakistan,
SOLIDWORKS PER AQUALUX
SOLIDWORKS FOR AQUALUX
La vista tridimensionale di un box doccia
direttamente sul Web con un livello
di dettaglio elevatissimo, che non consente
solo una visione più chiara dell’insieme,
ma permette di snellire la generazione
di informazioni in 2D meno accurate.
Che la tecnologia sia funzionale alla
progettazione non dovrebbe essere una
novità, ma quando i suoi risultati sono
apprezzati dai rivenditori di arredo
bagno e dalle grandi catene di bricolage
di fai da te la soddisfazione è evidente.
Lo sa bene Aqualux, azienda britannica
di spicco nel settore che, grazie all’utilizzo
del software Cad 3D SolidWorks e
lo strumento di authoring 3Dvia Composer
ha ottenuto una riduzione dei tempi
di progettazione delle proprie docce fra
40 2 2009
ultima frontiera dell’Italia nel
Sud-Est asiatico.
A success beyond all expectations for
the 43 rd edition of Marmomacc, the
exhibition of stone, technology and
design, which was held in Verona
with over 63 thousand visitors of
which almost 50% were from abroad.
A very important result considering
the extreme commitment of the 1,536
exhibitors from 54 countries and setting
themselves up on over 77 thousand
m2 of exhibition space where
machines and instrumental products,
blocks and more complex processed
stone for the building and contract
sectors held the stage.
And whilst Veronafiere signs a strategic
agreement also with StoneExpo
(leading event in the natural stone sector,
becoming StoneExpo/Marmomacc
Americas), other economical-sales
opportunities were signed by the Under
Secretary to the Ministry of Economy
Alberto Giorgetti, the latest frontier
for Italy in South East Asia opens up in
Pakistan.
il 25 e il 40% e la possibilità di generare
brochure informative di vario tipo.
The three dimensional view of a shower
cabin directly in the web with an extremely
high level of details and that allows not
only for a clearer view on the whole, but
also slims down the generation of informationinlessaccurate2D.Weknowthattechnology
is functional to design, but when
the results are appreciated by bathroom
furnishing retailers and large chains of do
it yourself stores,the satisfaction is obvious.
This is a well-known fact to Aqualux,
the British company leader of the sector
who thanks to the use of Cad 3D Solid-
Works software and the 3DviaComposer
authoringinstrument,hasobtainedareductionof
designtimesforitsshowersbetween
25and40%andthepossibilityof generating
informationbrochuresof alltypes.
IL LATO SOCIAL DI JACUZZI
THE SOCIAL SIDE OF JACUZZI
Bilancio più che positivo per Jacuzzi
che,giàSponsorAccademicodella3 ^
edizione del corso di Alta Formazione
“Bathroom Design - Progettare spazi
privati in luoghi pubblici”, in questo
2009 sponsorizzerà altri due corsi di
alta formazione all’interno del primo
corso europeo dedicato agli ambienti
bagno dei locali pubblici e organizzato
dal POLI.design, il Consorzio del
Politecnico di Milano, forte del supporto
del Sia Guest ‘08. Oltre al già
citato Bathroom Design sarà, infatti, la
volta anche di Hotel Experience Design
ediOutdoor Experience Design, giunte
rispettivamente alla 4 ^ ealla3 ^ edizione.
Nel ruolo che ha scelto di ricoprire,
Jacuzzi realizzerà anche un incontro
mirato con il coinvolgimento dei
propri designer e architetti di riferimento
e finanzierà due borse di studio
per ciascun corso.
Amorethanpositivebalancefor
Jacuzzi which, formerly sponsor of the
OPERAZIONE “ACQUA PULITA”
OPERATION “CLEAN WATER”
Aciascunolapropriaacqua(lisciao
gassata, refrigerata o a temperatura
ambiente), meglio poi se a un costo medio
di circa 0,01 centesimi di euro a
fronte degli 0,26 centesimi richiesti
per una minerale in bottiglia. Non
perde occasione per ricordarlo il
Consorzio Acqua-Nuova che,presente
in tutta Italia con il marchio Il Delfino
Terminter, propone un’ampia
gammadisistemicertificatiperladepurazione
dell’acqua e dei piccoli acquadomestici
d’appoggio e non. Il tutto
forte di sistemi conformi alle disposizioni
del ministero della Salute,marchiati
Ce, certificati Imq (sicurezza
del sistema) e Tifq (idoneità dei
materialiutilizzatiadaverecontatto

3 rd course of Top-line Training
“Bathroom Design - Designing private
spaces in public places”, in 2009 will be
sponsoring another two top-line training
courses in the context of the first
European course dedicated to bathroom
spaces in public places. The course
is organised by POLI.design, the Milan
Polytechnic Consortium, reinforced by
the support of Sia Guest ‘08. As well as
Bathroom Design there will also be
Hotel Experience Design and Outdoor
Experience Design, now in their 4 th and
3 rd years respectively. Jacuzzi in its chosen
role will also be organising a targeted
meeting, with the involvement of
its own designers and reference architects,
and will finance two study
grants for each course.
con gli alimenti) e dotati di presidi
per la regolazione del residuo fisso.
Each to his own water (still or sparkling,
cold or room temperature), better
if at the average cost of 0.01 cents
instead of the 0.26 cents for a bottle
of mineral water. The Acqua-Nuova
Consortium does not waste time in
repeating this which is present all over
Italy under the trademark Il
Delfino Terminter and proposes a
wide range of certified systems for
water purifiers and small water electrical
appliances. All products are in
conformity with Health Ministry directives,
CE markings, IMQ certification
(security systems) and TIFQ (suitability
of materials used for contact
with foods) and all have fixed
residue adjustment.
INFO
ASPETTANDO (A VERONA)
ZOW 2009
WAITING FOR (IN VERONA)
ZOW 2009
Tiene botta e si appresta a cambiar
sede l’importante appuntamento
annuale per il settore dei componenti
e accessori per l’industria
dell’arredamento di interni.
Nonostante il momento di incertezza
dei mercati, anche per il
2008, la formula Zow ha confermato
il proprio livello e richiamato
oltre 19.500 visitatori (anche se in
calo rispetto ai quasi 20.670 registrati
nell’edizione 2007). A far
ben sperare è, però, il numero dei
visitatori stranieri che, nell’edizione
appena conclusasi, hanno
premiato con oltre 8.200 visite una
manifestazione che fino a dodici
mesi fa ha visto affluire poco più
di 6.500 persone provenienti fuori
dai confini nazionali. Non stupisce
allora la scelta di portare a
Verona la sede della prossima
manifestazione per una migliore
ricettività.
The important annual event for
the components and accessories
sector for the interior decorating
industry is changing location.
Regardless the moment of uncertainty
of markets, the Zow formula
confirmed its level also in 2008
and called on over 19,500 visitors
(even though less than the almost
20,670 visitors recorded in the 2007
edition). Hope goes to the number
of foreign visitors who in the
recently closed 2008 edition
amounted to over 8,200 visits for
an event that up until twelve
months ago saw just over 6,500 people
from beyond the national borders.
It is therefore not surprising
that the next event will be held in
Verona for its greater reception
capacities.
MARTINELLI LUCE PARLA
INDIANO
MARTINELLI LUCE SPEAKS
INDIAN
Presente da oltre 50 anni nel settore
dell’illuminazione di design,
Martinelli Luce èstataperla
prima volta a Festa Italiana, fiera
expo sul “made in Italy” svoltasi
lo scorso novembre al Nerhu
Centre di Bombay, in India.
All’importante manifestazione,
giunta alla 7 ^ edizione e promossa
dalla Camera di Commercio indoitaliana,
l’azienda di Lucca si è
presentata forte di due cavalli di
battaglia come Pipistrello e
Cobra, quest’ultimo presente con
una limited edition di 300 esemplari
per festeggiarne contestualmente
i 40 anni di produzione.
Entrambi i prodotti hanno
ambientato Sistema Casa, ilconcept
sviluppato per la manifestazione
dall’architetto Corrado
Cotignano, che ha messo in scena
un’ambientazione squisitamente
italiana.
Present in the design lighting sector
for over 50 years, Martinelli
Luce participated for the first
time at the Festa Italiana, the expo
on “Made in Italy” held last
November at the Nerhu Centre of
Bombay, India. The important event
at its 7 th edition and promoted by
the Indo-Italian Chamber of
Commerce, where the company
from Lucca showed itself strong
with two warhorses such as
Pipistrello and Cobra. Thelatter
waspresentedwithalimitededitionof300piecestocelebratethe
company’s 40 th anniversary. Both
products were set in Sistema Casa,
the concept developed for the
event by architect Corrado
Cotignano, who set up an exquisitely
Italian setting.
2009 2
41

INFO
PREVENIRE È MEGLIO CHE
CURARE
PREVENTION IS BETTER THAN
THE CURE
Rischi e sicurezza sul lavoro non sono
più temi che possono aspettare. Se ne è
resa conto, fra le altre, anche Ideal
Standard International che, insieme ad
altre otto multinazionali provenienti
datuttoilmondo,hasceltodiaderire
a Healthy Workplaces, una campagna
pionieristica europea per un posto di
lavoro sicuro e salutare avviata
dall’AgenziaEuropeaperlaSicurezzae
la Salute sul Lavoro (Eu-Osha).
Operativa da due anni, la stessa è supportata
dai presidenti del Parlamento
europeo, dalla Commissione europea e
dai partner sociali del Vecchio
Continente. Con questo impegno, Ideal
Standard renderà disponibile, attraverso
il proprio canale informativo e
distributivo aziendale, materiale inerente
la campagna per tutti i propri
dipendenti sensibilizzando la prevenzione
dei rischi come primo passo essen-
PREMIO PER L’INNOVAZIONE
AWARD FOR INNOVATION
Grazie al progetto di recupero dell’edificio
degli ex Bagni Pubblici di Thiene,
destinato a Urban Center O.A.S.I.
Europa, Studio Fontanatelier si è aggiudicata
il Premio Recam per
l’innovazione. La 4 ^ edizione del concorso
biennale, volto a sostenere la cultura
eco-compatibile, si è svolta alla Fiera
di Montebelluna, a Treviso, al cospetto
di un’autorevole giuria assistita da un
qualificato comitato tecnico. E se
Studio Fontanatelier si è aggiudicata il
riconoscimento nella sezione “progetti”,
in quella “sistemi e prodotti” hanno
vinto ex equo Aquapol Nord Italia e
Polis Manifatturiere Ceramiche
rispettivamente con un progetto di
prosciugamento delle murature umide e
con la tecnologia Relux piastrella eco-
42 2 2009
ziale per ottenere un ambiente di lavoro
sicuro e salutare.
Risks and security in the workplace are
no longer issues that can wait.
Amongst those who have come to
understand this is also Ideal Standard
International, whotogetherwith
other eight multinationals from all
over the world has decided to adhere
to Healthy Workplaces, a pioneer
European campaign for a safe and
healthy workplace implemented by the
European Agency for Health and
Safety in the workplace (Eu-Osha).
Operating for two years, the agency is
supported by presidents from the
European Parliament, the European
Commission and social partners from
the Continent. With this commitment,
Ideal Standard will make material concerning
the campaign available to all
of its employees through the company’s
information and distribution channel,
making them aware of risk prevention
as the first essential step in obtaining
asafeandhealthyworkenvironment.
logica prodotta con vetro di lampade
fluorescenti.
Studio Fontanatelier has won the
Premio Recam for innovation with its
recovery project of the building of the
ex Public Baths of Thiene destined to
Urban Center O.A.S.I. Europa. The fourth
edition of the two year contest aimed at
sustaining the eco-compatible culture
was held at the Montebelluna trade fair
centreinTrevisowithacompetent
judge’s panel assisted by a qualified technical
panel. And if Studio Fontanatelier
won the “projects” section, the winners
of the “systems and products” section
were Aquapol Nord Italia and Polis
Manifatturiere Ceramiche respectively
with a project for drying up damp walls
and Relux technology for ecological
tiles produced with the glass of fluorescent
light bulbs.
UN PREMIO CHE FA RIFLETTERE
A PRIZE THAT IS WORTH
THINKING ABOUT
Duesoledonneecapellifintroppobrizzolati
hanno caratterizzato la serata
che, nella cornice di quel Palazzo
Mezzanotte, cuore di Milano e della
Borsa Italiana, ha visto succedersi sul
palco sedici imprenditori selezionati da
Ernst & Young in occasione di un evento
nato negli Stati Uniti e in, Italia, giunto
alla 12 ^ edizione. Così, se il titolo di
Imprenditore dell’Anno 2008 èandatoa
Gian Luca Sghedoni, quarantunenne
amministratore delegato di Kerakoll,
per il crescente posizionamento internazionale
che ha saputo ritagliarsi nel
settore della chimica per l’edilizia, vale
la pena di riflettere sull’invito di
Gianfranco Fabi, Vice Direttore Vicario
de Il Sole 24 Ore, che moderatore dell’incontro,
ha portato gli astanti a
riflettere sui punti di forza dell’Italia
nel labirinto della globalizzazione. Ne
èvenutafuoriunacomunioned’intenti
a 360° in cui i manager non hanno più
l’oneredicomandare,quantodifarcrescereleproprieaziendeincontestidove
le regole del gioco mutano in continuazione
e, a volte, non lo fanno nemmeno
nei limiti della legalità. Ecco che allora
- fra Banche, bilanci, spread e strategicità
- etica e responsabilità si fanno
nuovamente largo nel labirinto del
business e riportano le risorse umane
all’importanza che meritano.
Twowomenaloneandwhosehairwas
just a little bit too grey, stood out
above the rest on this night, that in the
setting of the building called Palazzo
Mezzanotte in the heart of Milan and
of the Italian Stock Exchange, saw sixteen
business men and women on the
stage. They had all been chosen by Ernst
&Youngon the occasion of the event

created in the United States and that
has now reached its 12 th Edition in Italy.
So, if the title of Business Person of the
Year 2008 went to Gian Luca Sghedoni,
Kerakoll’s forty-one-year-old CEO,
thanks to the company’s ever increasing
role on the international market
thanks to what he was able to achieve
in the building chemicals sector, it is
worth thinking about Gianfranco Fabi’s
invitation, the Deputy Vice Director of
the Il Sole 24 Ore, who as the chairman
of the meeting, asked those present to
reflect upon Italy’s strong points in
this maze of globalisation. The result
was the shared opinion confirming that
the managers no longer have the
responsibility of commanding, but
rather to make their companies grow in
contexts where the rules of the game
are always changing and, at times, this is
done beyond the legal limits. So, therefore
when it comes to banks, balance
sheets, interest rates and strategies,
ethics and responsibility become important
again in this business maze and the
importance of the human resources are
given the worth they deserve.
GIRO DI POLTRONE IN CASA
GEBERIT
CHANGE OF SEATING IN
GEBERIT
Ben delineate a fine 2008, le strategie
messe a punto da Geberit all’interno
della filiale di Manno, nelle vici-
INFO
GOBBETTO FESTEGGIA
MEZZO SECOLO DI STORIA
GOBBETTO CELEBRATES HALF
A CENTURY OF HISTORY
Un compleanno da non dimenticare
quello festeggiato da Gobbetto
nella prestigiosa cornice del
Palazzo della Triennale di Milano.
IdeatoecuratodaEnzo Bua, uno
spettacolare allestimento interattivo
ha celebrato i cinquant’anni
di storia dell’azienda produttrice
di resine sintetiche per pavimenti e
rivestimenti.
L’eventoèstatoancheoccasioneper
presentare la monografia curata da
Fortunato D’Amico ed edita da
Abitare Segesta che, intitolata
“Gobbetto: i cinquant’anni”, nella
realizzazione di progetto e grafica
reca la firma di Italo Lupi equella
di Vittorio Sgarbi perlaprefazione.
A birthday party not to be forgotten
by Gobbetto in the prestigious
backdrop of the Palazzo della
Triennale in Milan. Organised by
nanze di Lugano, lasciano intravedere
un 2009 ricco di novità. Ai vertici
dell’azienda che definisce gli standard
del settore idrosanitario e che
segue il mercato italiano, Renato
Fumasoli cede la direzione generale
a Giorgio Castiglioni, in azienda
come direttore vendite dal 1997. Una
carica, quest’ultima,
per la quale è
stato chiamato
Primo Ballan,
mentre per la
direzione marketing
la scelta è
caduta su Fabio
Sabbadini, in
Geberit con un
know-how ormai
decennale.
Nella foto da
Enzo Bua, the spectacular interactive
show celebrated the fifty year
history of the company that produces
synthetic resins for floors
and walls.
The event was also the occasion for
presenting the book edited by
Fortunato D’Amico and published
by Abitare Segesta called
“Gobbetto: i cinquant’anni”. The
project and graphics are by Italo
Lupi with a preface written by
Vittorio Sgarbi.
sinistra Giorgio Castiglioni, Primo
Ballan, Fabio Sabbadini.
The well defined strategies of 2008 by
Geberit inside the Manno branch
near Lugarno reveal a 2009 full of
new features. Leading the company
that defines the standards of the
hot water sector and that follows
the Italian market, Renato Fumasoli
leaves the General Management to
Giorgio Castiglioni, who has been
the company’s sales manager since
1997. The new sales manager is now
Primo Ballan, whilst the marketing
manager will be Fabio Sabbadini,who
has been working in Geberit for
decades.
In the picture from left: Giorgio
Castiglioni, Primo Ballan, Fabio
Sabbadini.
2009 2
43

44 2 2009
A Londra
In London
di/by Olga Longa
La ristrutturazione di una
villa privata nella zona più
chic della capitale inglese
all’interno della quale
molto di quello che si vede
parla italiano.
The restructuring of a
private villa in the most
chic area of the English
capital, where most of what
we see inside speaks Italian.

L'esigenza del cliente era quella di creare
un bagno che esprimesse il carattere elegante
e insieme moderno dell'arredamento
dell'abitazione.
Per questo motivo, un team di architetti italiani
insieme a CostiDesign, rivenditore di pavimenti
e rivestimenti di Gallarate, in provincia
di Varese, specializzato in interior design,
hanno deciso di utilizzare marmi e pietre naturali
che rimandano alla classicità e che abbinati
ad accessori moderni hanno dato luogo
ad un mixer sobrio e molto raffinato.
Per il pavimento è stata scelta una pietra
Sully Jeaune calcarea di Borgogna, mentre ci
si è affidati alla qualità di un’azienda italiana,
nota per le splendide realizzazioni di arredamenti
in marmo e pietra, per il mosaico
e il rivestimento in ebano e per il top in
Nero Assoluto.
The client’s demand was that of creating a
bathroom that expressed the elegant character
and the modern interior design of the
home at the same time.
For this reason a team of Italian architects
together with CostiDesign, retailer of floor
and wall claddings in Gallarate in the
province of Varese specialised in interior design,
decided to use marble and natural stone
that are reminiscent of classicness and
that combined with modern accessories
gave life to a sober and very refined mix.
For the floors there is a calcareous Burgundy
Sully Jeaune stone whilst the quality
of an Italian company famous for its splendid
realisation of marble and stone furnishings
was used for the mosaic and ebony
cladding and for the Nero Assoluto
countertop.
2009 2
45

46 2 2009

La raffinatezza e l'eleganza dei materiali
è valorizzata dalla modernità
degli elementi che compongono
l’ambiente bagno, tutti perfettamente
integrati tra di loro anche cromaticamente,
e molto raffinati.
The refinedness and elegance of the
material is enhanced by the modernity
of the elements that make up
the bathroom, all perfectly integrated
amongst themselves also chromatically
and all very refined.
Lavabo:Triade
Vasca: Makro
Piatto doccia: Piba Marmi
Rivestimenti: Piba Marmi
Washbasin:Triade
Bathtub: Makro
Shower tray: Piba Marmi
Coverings: Piba Marmi
2009 2
47

A Los Angeles
In Los Angeles
48 2 2009
di/by Olga Longa ph Claudio Santini
Verde innanzitutto, ma
non solo nel senso del
colore, bensì ecologica,
o meglio ‘eco-friendly
designed’ come la
definisce l’architetto
James Meyer dello
Studio LeanArch di Los
Angeles, che l’ha
progettata.
Mainly green, but not
only in terms of colour,
also environmentally
friendly, or better
‘eco-friendly designed’,
as defined by architect
James Meyer of the
LeanArch studio of Los
Angeles, who
designed it.

Una casa unifamiliare a Manhattan
Beach, che gode della splendida vista
della baia di Santa Monica, all’interno
della quale le soluzioni adottate e molti
elementi installati hanno ottenuto la
certificazione LEED (Leadership in
Energy and Environment Design), anche
per quanto riguarda le finiture.
A single family home on Manhattan
Beach which has the splendid view
of Santa Monica bay, where inside
there are solutions and many elements
installed with LEED certification
(Leadership in Energy and
Environment Design), also for the
finishes.
2009 2
49

50 2 2009

Legno di teak brasiliano dentro e
fuori l’edificio, trattato con olio all’esterno
e all’acqua per i pavimenti
all’interno. Riscaldamento e raffrescamento
sono garantiti dall’energia
solare e vengono ulteriormente
migliorati dall’ottima esposizione dell’edificio,
dalla corretta coibentazione
con materiali naturali e dal ricircolo
d’aria ottenuto mediante le diverse
finestrature che si aprono sui quattro
lati della casa.
La realizzazione viene considerata
nella zona, come un prototipo dal
quale si svilupperanno altri edifici
‘eco-friendly designed’ per una migliore
qualità della vita e per salvaguardare
il pianeta.
Due i bagni nelle foto, uno dotato di
zona per il trucco, che sono entrambi
una sorta di prolungamento della
camera da letto, in una soluzione perfettamente
integrata.
Brazilian teak inside and outside the
building treated with oil for the outdoors
and with water for the indoor floors.
Heating and air conditioning are guaranteed
by solar energy and are further
improved thanks to the excellent position
of the building, the correct insulation
with natural materials and air circulation
obtained through the several
large windows that open on the four
sides of the house.
This house is considered to be a prototype
in the area, which will lead to the
development of other ‘eco-friendly
designed’ buildings, for better living quality
and to protect the planet.
Here we show two bathrooms in the
photos, one with a make-up area, for
which both are a sort of extension of
the bedroom in a perfectly integrated
solution.
The bathroom next to the main bedroom
has bathtub and shower, whilst
2009 2
51

vasca rivestita in marmo ed è
separato dalla zona trucco,
all’interno della quale si trova
anche il wc, mediante una
porta scorrevole. L’area doccia
invece è delimitata verso
la camera da letto da una
porta in cristallo trasparente.
Anche nel secondo bagno la
zona wc è separata da una
porta scorrevole e la luce
naturale è fornita da due
finestre alte e orizzontali.
Colori sobri e materiali naturali
per una soluzione abitativa
perfettamente integrata nel
contesto marino di Manhattan
Beach.
area, where there is also
the toilet, all accessible
through the sliding door.The
shower area is instead
directed towards the bedroom
and has a transparent
crystal door.
Also in the second bathroom
the toilet area is separated
by a sliding door and natural
light is guaranteed by
two high and horizontal
windows.
Sober colours and natural
materials for a living solution
that integrates perfectly
into the marine contest of
Manhattan Beach.
52 2 2009
Dotato di vasca e doccia quello
annesso alla camera padronale,
solo di doccia quello dell’altra
stanza. Identici rivestimenti
e identico anche il
mobile monoblocco,che ospita
il grande lavabo rettangolare,
dotato di cassetti, sovrastato
da uno specchio sempre
rettangolare e luci.
Il bagno padronale, ha la
the other bathroom only a
shower. The wall and floor
claddings are identical as is
the single volume vanity,
which holds the large rectangular
washbasin with drawers
and a rectangular mirror
with lights.
The main bathroom has a
marble bathtub and is separate
from the make-up

2009 2
53

Un bell’esempio
in stile occidentale,
nella fredda capitale
russa, proposto da
Tatiana Fofonova.
Aniceexampleof
western style in the
cold Russian capital,
proposed by Tatiana
Fofonova.
54 2 2009
di/by Olga Longa ph Cristina Fiorentini
A Mosca
In Moscow

Ampie le sue dimensioni, quasi quadrata la
pianta, semplice la distribuzione degli elementi.
Vasca e doccia sono l’una la prosecuzione
dell’altra e sono collocate entrambe in
angolo. Il wc è in una nicchia, separata dal
resto dell’ambiente, all’interno della quale si
trovano anche due elementi contenitori a
giorno in legno scuro, sospesi e affiancati.
Il lavabo è appoggiato su un piano che corre
lungo tutta la parete e quindi anche sotto la
finestra, ed è attrezzato con una cassettiera.
Il rivestimento parziale delle pareti, alternato
alla pittura chiara, e del pavimento ha
l’effetto di una pietra a spacco dalla tonalità
raffinata.
With large sizes, almost a square plan,
and simple distribution of elements, the
bathtub and shower are the continuation
one of the other and are both placed in
the corner.
The toilet is in a niche separate from the
rest of the room, where there are also
two open shelved structures in dark
wood, suspended on the wall and placed
side by side.
The washbasin is placed on a countertop
that runs along the whole wall and therefore
also under the window, with drawers.
Partial wall cladding is alternated with
light paint and the floor has the effect of
cleft stone in refined tones.
I colori tenui e in armonia, i materiali
posati a parete e a pavimento, il rigore
progettuale di questo bagno certo non
fanno pensare alla città nella quale ci
troviamo: Mosca
La progettista Tatiana Fofonova ha
ristrutturato un appartamento ampio e
articolato all’interno del quale si trova,
tra gli altri, questo ambiente bagno che
presentiamo, ad uso dei padroni di casa.
The soft and harmonious colours, the
materials installed on the walls and
floors, the design rigour of this bathroom
gives us no indication of the city
we find ourselves in: Moscow.
Designer Tatiana Fofonova restructured
this large and articulated
apartment which has the bathroom
we present here, amongst others, for
the use of the masters of the home.
2009 2
55

Si sa, in assenza di leggi dello Stato chiare, fra il dire e il fare c’è di
mezzo un mare (di rifiuti). Rifiuti a cui non bastano slogan ecologici
per essere smaltiti. Perché piaccia o no, i numeri della raccolta differenziata
nel nostro Paese parlano ancora di un’Italia a due velocità,
che al Sud non funziona ed ben lontana dalla rotta tracciata
dall’Europa attenta a riduzione dei materiali, riuso, raccolta differenziata,
riciclo e recupero energetico.
Così, ricordando che “dare nuova vita” vuol dire letteralmente produrre
manufatti spendendo meno energia, sarà bene prestare attenzione
a quel che accade intorno a noi dando conto di alcune iniziative che
possono fare la differenza incentivando comportamenti virtuosi destinati,
si spera, a diventare la normalità.
CONFORT AMBIENTALE IN DIECI PUNTI
Dieci mosse per rendere acusticamente e termicamente più confortevole la
propria casa. Le propone ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento
Termico e Acustico che, in occasione del 4° anniversario dell’entrata in vigore
del protocollo di Kyoto, ricorda come occorra attuare un’adeguata
diagnosi energetica della propria abitazione (1)
provvedendo all’isolamento termico delle pareti
e della copertura (2), come pure del pavimento
e degli impianti di scarico (3). A questi devono
seguire i lavori per l’isolamento delle finestre (4)
e dei vetri (5), che dovranno essere autopulenti e
antisfondamento. Dal canto suo, la ventilazione
meccanica controllata con recupero (6) permette
di risparmiare l’energia necessaria per l’aria di
ventilazione assicurando aria filtrata negli ambienti
domestici, mentre l’uso del solare termico
(7) consente la produzione di acqua calda sanitaria.
L’implementazione di pompe di calore e di sistemi di geotermia (8), il
fotovoltaico (9) e la domotica (10) chiudono un quadro che non porta solo
ad edifici in cui è possibile controllare al meglio l’energia elettrica e automatizzare
numerose funzioni di controllo dell’abitazione, ma rivelano un edificio-prototipo
chiamato Casakyoto che, a Gavirate (Va), è già realtà.
IMMAGINI BELLE, CHE FANNO PENSARE
Immagini per denunciare, fotografie per riflettere. Non è stata scelta
a caso la cornice dell’Acquario Civico Milano Maurizio Marcato
che, con Mother Water, ha inteso denunciare un degrado a cui noi
tutti ci stiamo abituando e che ha come protagonista l’acqua. Realizzata
in occasione della presentazione del Progetto “Obiettivo acqua”,
ideato dall’Associazione AIDDA Lombardia, impegnata in un
progetto triennale che coinvolgerà scuole e studenti della Lombardia
per diffondere la cultura della salvaguardia ambientale, la mostra fotografica
ha raccontato,
fra l’altro, la
povertà umana che
elemosina acqua
con contenitori di
plastica o scavando
arrangiati pozzi fatti
di copertoni.
56 2 2009
di/by Antonella Camisasca
SOSTENIBILITA’ IN PILLOLE SUSTAINABILITY IN SMALL QUANTITIES
In the absence of laws, it is a well known fact that between saying and
putting into practice there is a big gap (of waste). Waste that will not
be disposed of with simple ecological slogans. Whether we like it or
not, the statistics for recycling in our country still show an Italy that moves
at two different speeds, where in the south recycling does not work and
is far removed from the route traced out by the European union, well
aware of reduction of materials, re-use, recycling and energy saving.
Therefore, may we remind you that “giving new life” literally means producing
products spending less energy; it would be a good idea to pay
attention to what is happening around us bearing in mind some of the
initiatives that can make the difference, giving incentive for virtuous
behaviour that we hope will become normal behaviour.
ENVIRONMENTAL COMFORT IN TEN POINTS
Ten moves to make our home more comfortable, acoustically and
thermally. The proposals by ANIT, the National Association for
Thermal and Acoustic Insulation which, on the 4th anniversary of
the Kyoto protocol, reminds us how we need to make an adequate
energetic diagnosis of our homes
(1) with wall and roof insulation (2), but
also with flooring and drainage piping insulation
(3). Then we need to continue
with window insulation (4) and glasses insulation
(5) which should be self-cleaning
and anti shock. Using controlled mechanical
ventilation with air recovery (6) gives
energy saving required for ventilation air
and ensures filtered air inside the home,
and using thermal solar collectors (7) for
hot water. The implementation of heating
pomps and geothermic systems (8), photovoltaic panels (9) and
a domotic system (10) complete the picture for better control of
electrical energy and automatize several controls in the building,
but they also reveal a prototype-building called Casakyoto, that
in Gavirate (Va) is already reality.
BEAUTIFUL IMAGES THAT MAKE US THINK
Images to report, photographs to reflect. The backdrop of the Civil
Aquarium in Milan was not chosen by chance by Maurizio Marcato,
who with Mother Water wants to show the degradation we
are all getting used to and where water is the protagonist. Created
on occasion of the presentation of the project “Objective Water”
by the AIDDA Association in the Lombardy region, as part pf
a three year project that involves schools and students in Lombardy
for spreading the culture of protecting the environment. The
photographic exhibition
also tells of
human poverty that
begs for water using
plastic containers
or by digging
out wells using
blankets.

ETICA E PRODUZIONE
Runtal e Fratelli Fantini. Grazie ai progetti Runtal Puzzle di Claudio Colucci
e Acquapura di Franco Sargiani ci sono anche loro fra le aziende
recentemente insignite in occasione della 10^ edizione del GranDesign
Etico International Award 2008. L’evento, ideato dall’Associazione Culturale
Plana e patrocinata dalla
Provincia di Milano, non solo ha
il pregio di valorizzare aziende e
designer, ma lo fa in virtù del loro
impegno concreto nel perseguire,
attraverso la propria attività
professionale, un atteggiamento
etico sia esso declinato
nel rispetto per l’ambiente, la
qualità della vita dei dipendenti
e dei clienti, la scelta delle materie
prime, la cura dei processi
produttivi, ma anche le opere assistenziali
promosse a sostegno
dei Paesi in via di sviluppo.
TECNOLOGIA WIRELESS
Una sorta di mouse dalla forma ad anello per gestire, via tecnologia
Bluetooth, la rubinetteria di casa. Si chiama B-Ring il progetto
per il quale Giovanni Tommasini e Francesca Furlan si sono aggiudicati
la borsa di studio Bonomi “Fluid Bonomi 2008” creata 5 anni
fa insieme alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia per offrire
agli studenti di design l’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro
mettendo a punto strumenti
concreti. In questo caso,
il miscelatore wireless proposto
è governato da una
centralina elettronica dalla
quale è possibile gestire
il flusso e la temperatura
dell’acqua. Una risorsa,
sarà bene ricordarlo,
del tutto esauribile e perciò
preziosa.
CREATIVITÀ NEL RICICLO
Il riutilizzo e il recupero non come ripiego,
ma come valorizzazione voluta. Utilizza
gli scarti del rovere delle botti di barrique,
ma anche legni antichi, larice, gomma,
rami di rovere, corna di cervo, bois
de rose e cuoio non selezionato la nuova
idea promossa da Area Pavimenti che,
con Cubo, lancia sul mercato un singolare
rivestimento in tutto somigliante a un
parquet multistrato dall’inedito formato
50x70 cm, capace di combinare le trasparenze
della resina con materiali di riciclo
dall’enorme potenziale creativo.
ETHICS AND PRODUCTION
Runtal and Fratelli Fantini. Thanks to the projects Runtal Puzzle by
Claudio Colucci and Acquapura by Franco Sargiani, these two
companies are also included in the recently held 10th edition of the
GranDesign Etico International Award 2008. the event was organised
by the Plana Cultural Association
and sponsored by the
Province of Milan and not only
has the quality of enhancing
companies and designers, but it
does so in virtue of their concrete
commitment to pursuing an
ethic approach through their
work, whether it be declined in
respect for the environment, life
quality for their employees and
clients, the choice of raw materials,
care of production
processes, and also assistance
to developing countries.
WIRELESS TECHNOLOGY
A sort of ring shaped mouse to control tapware inside the home using
Bluetooth technology. The project is called B-Ring and won Giovanni
Tommasini and Francesca Furlan the Bonomi scholarship “Fluid
Bonomi 2008”, created 5 years ago together with the Academy
of Fine Arts in Brescia to offer design students the opportunity to insert
themselves in the world of work by creating concrete instruments.
In this case, the
wireless mixer tap proposed
is controlled by an
electronic control panel
where it is possible to
control the flow and temperature
of the water. A
resource, may we remind
you, which can easily finish
making it therefore
precious.
CREATIVITY IN RECYCLING
Reuse and recovery not as a makeshift,
but as a desired valorisation. The new
idea promoted by Area Pavimenti uses
waste products from the oak of barrique
barrels and also ancient woods, larch,
rubber, oak branches, deer horns, bois de
rose and second rate leather. The company
launches Cubo on the market, a singular
cladding that is similar to multilayer
parquetry of the new 50x70 cm format,
able to combine the transparencies of
resin with recycled materials giving an
enormous creative potential.
2009 2
57

BASSO CONSUMO E COMPATIBILITÀ AMBIENTALE
Ci sono entrambe le parole d’ordine di questo secolo nei progetti Skyline e
Zipper eseguiti, rispettivamente, da Alberto Benedetti e John Niero, e insigniti
ex aequo del primo premio per l’edizione 2008 del concorso Progetti di
Luce. Promosso dalla rivista Flare, edita da Editrice Habitat del Gruppo
Maggioli, e organizzato in collaborazione con Matrec, la prima banca dati
italiana gratuita di eco-design dedicata ai materiali riciclati e al loro impiego
nel mondo della produzione e del design, il context ha valutato positivamente
gli elementi di fattibilità ed economicità costruttiva del progetto Skyline e la
flessibilità funzionale che costituisce il carattere innovativo di Zipper.
RIFUGIO ECOSOSTENIBILE
Sarà realizzato quest’anno il progetto “Casa Capriata 1954-2008” con il
quale Saint-Gobain Isover (insieme a Internorm, a Hoval, al Politecnico di
Torino e all’Ordine degli Ingegneri del capoluogo piemontese) ha vinto il
premio “Miglior progetto di edilizia sostenibile”.
Assegnato in occasione della
3^ edizione de “Il Ballo del Mattone”
di Real Estate Awards, il premio è andato
a un progetto che costituisce la
reinterpretazione delle architetture walser
dell’alta valle di Gressoney e che
porterà alla realizzazione di un prototipo
sperimentale in legno di un rifugio ecosostenibile basato su un progetto
dell’architetto Carlo Mollino per la X Triennale di Milano, tenutasi nel 1954.
ESTETICA E SOSTENIBILITÀ
Giunto al suo secondo appuntamento non perde il proprio slancio
Elogico, il programma itinerante sui temi dell’estetica e della sostenibilità
ambientale dedicato alle imprese, nato per iniziativa dell’agenzia di comunicazione
Brandit. Dopo l’inaugurazione avvenuta la scorsa estate a
Chicago, è stata la volta di Venezia. Qui, nella cornice dell’isola di San
Servolo, sono stati presentati i risultati della ricerca commissionata alla Venice
International University in tema di estetica e sostenibilità. Perché se uno
scopo Elogico ce l’ha è proprio quello di mettere a disposizione delle
aziende un percorso di approfondimento sulle principali criticità e opportunità
che la sostenibilità ambientale pone al prodotto made in Italy definendo
processi manageriali utili allo scopo. Info: www.elogico.net
58 2 2009
LOW CONSUMPTION AND ENVIRONMENTAL COMPATIBILITY
Both the key words of the century are included in the Skyline and Zipper projects
conducted by Alberto Benedetti and John Niero respectively and rightly
chosen as first prize for the 2008 edition of the Progetti di Luce contest. Promoted
by the Flare magazine published by the Habitat Publishing company of
the Maggioli Group and organised in collaboration with Matrec, the first free
Italian database of eco-design dedicated to recycled materials and their use in
the world of production and design, the contest gave a positive evaluation of
the elements of feasibility and constructive economics of the Skyline project
and the functional flexibility that makes up the innovative character of Zipper.
ECO-SUSTAINABLE REFUGE
This year will see the realisation of the “Casa Capriata 1954-2008” project
where Saint-Gobain Isover (together with Internorm, Hoval, and the
Polytechnic Institute of Turin and the Order of Engineers of Turin) won the
first prize for the “Best project for ecosustainability”.
Awarded on occasion
of the 3rd edition of “Il Ballo del Mattone”
in the Real Estate Awards, the
award went to a project that is the
reinterpretation of Walser architecture
of the High Gressoney valley and that
will lead to the creation of an experimental
prototype of a wooden eco-sustainable refuge based on the project
by architect Carlo Mollino for the X Triennale of Milan, held in 1954.
AESTHETICS AND SUSTAINABILITY
Now at its second edition, Elogico does not lose its character with its
itinerary program on the topics of aesthetics and environmental sustainability
dedicated to companies and founded on the initiative of the
communications company Brandit. After the inauguration in Chicago
last summer, this second edition was held in Venice. Here in the backdrop
of the island of San Servolo, the results of the research conducted
by the Venice International University into aesthetics and sustainability
were presented. If there is one aim for Elogico, it is to provide companies
an itinerary that looks at the main critical problems and opportunities
that environmental sustainability gives the Italian product defining
managerial processes that can be useful. Info: www.elogico.net

QUANDO LA NATURA VA A BRACCETTO CON LA TECNOLOGIA
Una banca dati on line, disponibile in diverse lingue, per permettere
ad architetti, designer e ingegneri di attingere gratuitamente a un patrimonio
costituito da miliardi di anni di evoluzione, suddiviso in categorie
e corredato da illustrazioni. Si tratta di AskNature.org, ilprimo
database on line creato allo scopo di fornire informazioni per un’architettura
più sostenibile di cui Autodesk è foundation sponsor. Nato
da un progetto dell’Associazione Biomimesi (la scienza che studia le
strategie utilizzate dalla natura al fine di emularle e di trarre da esse ispirazione
per la risoluzione dei problemi che l’uomo deve affrontare),
il sito Web in questione ha tutta l’intenzione di fungere da luogo in cui
innovatori e biologi possono incontrarsi, scambiarsi informazioni e
realizzare progetti a più mani. Non a caso Autodesk, che fornisce
software in grado di semplificare i processi decisionali riguardanti l’architettura
sostenibile, annovera da tempo clienti che utilizzano i principi
biomimetici per l’automazione del processo di design nel mondo
reale. È il caso di Hok, lo studio internazionale di architettura specializzato
nella pianificazione, progettazione e fornitura di soluzioni per
edifici di diversa natura che sta impiegando la biomimesi in un progetto
che prevede la costruzione di un complesso residenziale posto
sul fianco di una collina vicino a Pune, India. La stabilità del terreno
rappresenta una delle sfide più ardue da affrontare a causa della ripidità
dei pendii tipici di questa zona e delle condizioni meteorologiche
estreme determinate dall’alternanza di periodi di siccità a periodi
in cui si manifestano violenti monsoni. Per assicurare gli edifici al suolo,
anziché perforare il terreno, il team sta tentando un approccio di tipo
biomimetico per le fondamenta che simuli quello impiegato dalle
radici di un albero per ancorarsi al terreno.
EDIFICIO ENERGICAMENTE EFFICIENTE
Anche la Lombardia ha il suo primo edificio a cui è stata assegnata la
targa CasaClima Classe Oro. Si tratta di E3, un Edificio Energicamente
Efficiente realizzato a Colognola, in provincia di Bergamo che, rispettoso
dei parametri imposti dall’Agenzia Casa Clima di Bolzano,
non solo vanta un consumo energetico pari a 6 kWh/mq annuo, ma
nasce dallo stimolo fornito dalle nuove direttive comunali della provincia
lombarda in materia di risparmio energetico e dall’intenzione della
committenza - quella dell’azienda Vanoncini Spa - di mostrare tecniche
costruttive alternative, ma totalmente assimilabili anche da altre imprese
dotate di forti contenuti ecologici e di sostenibilità.
WHEN NATURE GOES HAND IN HAND WITH TECHNOLOGY
An on line data base available in several languages to give the
possibility for architects, designers and engineers to have free access
to a heritage of billions of years of evolution divided into categories
and complete with illustrations. We are talking about
AskNature.org, the first on line database created to supply information
for a more sustainable architecture for which Autodesk is
the founding sponsor. Founded on the project by the Biomimetics
Association (science that looks into the strategies used by nature to
emulate them and draw inspiration for resolving problems faced
by man), the web site has all the intention of being the place
where innovators and biologists can meet, exchange information
and realise projects together. It is not by chance that Autodesk,
who supplies software to simplify decisional processes for sustainable
architecture, brings clients up to date who use biomimetics
for the automation of the design process in the real world. This is
the case for Gok, the international architecture studio specialised
in the planning, design and supply of solutions for buildings of different
nature and that is using biomimetics in a project for the construction
of a residential complex on the hillside near Pune in India.
The stability of the terrain is one of the most challenging problems
to be faced due to the slope of the hills that is typical of the
area and the extreme meteorological conditions determined by the
alternation of periods of drought and of violent monsoons. In order
to guarantee the stability of the buildings, instead of perforating
the ground, the team is trying to using a biomimetic approach for
the foundations similar to those used by the roots of a tree for it to
be anchored to the ground.
ENERGY EFFICIENT BUILDING
The Lombardy region now also has its first building to win
CasaClima Classe Oro rating. E3, an energy efficient building
in Colognola in the province of Bergamo respects the parameters
imposed by Casa Clima of Bolzano and not only boasts energy
consumption of 6 kWh/sqm per year, but comes from the stimulus
given by the new regional regulations of Lombardy in terms of energy
saving. Vanoncini Spa, the commissioning company, intends
to use alternative construction techniques that can be totally assimilated
by other companies for their strong environmental and
sustainable contents.
2009 2
59

PROMUOVERE IL VALORE DELL’ABITARE SOSTENIBILE
Nei giorni 6-7-8 e 13-14-15 marzo scorsi, si è tenuta presso Villa Castelbarco
Albani a Vaprio d’Adda (Mi), Casambiente 2009, 14^edizione della Mostra dell’Arredamento,all’interno
della quale si è
tenuta la terza edizione
di Efficienza
energetica - l’abitare
intelligente.
Tecnologie e prodotti,
ma anche il parere
di esperti qualificati
e una serie di
convegni hanno dato
risposte concrete
a chi vuole vivere la propria casa in armonia con l’ambiente.
Per consentire ai visitatori di ‘toccare con mano’ un esempio concreto di abitazione
a basso consumo, all’interno dell’evento, è stata ospitata la ‘Casa
Eco-logica’, un progetto europeo itinerante che ha fornito esempi concreti
ad un pubblico adulto, ma soprattutto ai giovani, per imparare a crescere
nel rispetto dell’ambiente. Tante infatti sono state le visite guidate per
i ragazzi delle scuole elementari e medie, finanziate da Casambiente.
Interamente alimentata con fonti alternative, la soluzione abitativa era
ospitata all’interno di un Tir che ha già attraversato capitali europee come
Berlino, Vienna e Praga. Lo staff della PAEA (Progetti Alternativi per
l’Energia e l’Ambiente) ha fornito materiale informativo di questa che è
la mostra itinerante, dedicata all’abitare consapevole, più grande e
completa a livello europeo.
SPEGNERE LO SPRECO, ACCENDERE IL RISPARMIO
EasyOff, dispositivo di risparmio energetico ideato da Easy Living, azienda abruzzese
di elettronica di consumo (televisori LCD, plasma, CRT, lettori DVD,
MP3 commercializzati con i brand EL e Easy Living), permette di spegnere le
“lucine rosse” dello stand-by del televisore e degli apparecchi elettronici in genere,
eliminando pericoli di corto circuito e permettendo un taglio dei costi energetici.
EasyOFF assicura un risparmio del 15% circa del costo annuo della
bolletta elettrica (riferimento dati ENEL) e l’eliminazione dello
spreco energetico. Infatti ogni elettrodomestico acceso
in modalità standby ha un consumo energetico importante,
simile a quello consumato durante il pieno esercizio. L’
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente)
ha calcolato che un TV consuma in media 130
kWh all’anno, in standby ne consuma 105, per fare un esempio.
Una famiglia media, secondo i parametri forniti
dall’Enel, collegando tutti i dispositivi audio/video può arrivare
a un risparmio di 100 euro all’anno. EasyOFF è totalmente
autonomo e facile da installare. Si collega alla
multipresa che raccoglie l’alimentazione di tutti gli elettrodomestici
installati e permette di spegnerli completamente, semplicemente premendo
il tasto power del telecomando del vostro televisore. Allo stesso modo ripremendo
lo stesso tasto si riaccendono i dispositivi collegati, senza fatica e
senza dover cambiare le proprie abitudini quotidiane. Un uso consapevole dell’energia
elettrica significa più ricchezza e meno inquinamento per tutti.
EasyOFF è in vendita a € 39,90.
60 2 2009
PROMOTING THE VALUE OF SUSTAINABLE LIVING
Last March on the 6-7-8th and the 13-14-15th , the 14th Casambiente
2009 Interior Design Show was held at the Villa Castelbarco Albani in
Vaprio d’Adda (Mi); it also included the parallel event called “Efficienza
energetica - l’abitare intelligente” (Energy Efficiency - intelligent living).
Technologies and products, but also the opinions of qualified experts
and a series of conferences offered concrete solutions to those wanting
to live their own home in harmony with the environment.
In order to offer visitors a “hands-on” experience, a concrete example
of a low-energy consumption home was set up within the event.
This touring European project called ‘Casa Eco-logica’ - the Ecohome
provided concrete examples to the adult public, but above all
to the young. In fact several guided
tours were organised for both primary
and middle school students,
all funded by the Casambiente
show organisation.
Entirely powered by alternative energy
sources, the living solution was
hosted inside a lorry trailer which
has already stopped off at other European
capitals like Berlin, Vienna
and Prague. The PAEA (Alternative
Energy and Environmental Projects)
staff provided informative handouts
regarding this touring display dedicated
to conscious living and that is
the largest and the most complete on
a European level.
SWITCH OFF ENERGY WASTE, SWITCH ON ENERGY SAVING
EasyOff is an energy saving device designed by Easy Living,acompanyof
Abruzzo that manufactures consumption electronic devices (LCD televisions,
plasma TVs, CRT TVs, DVD players, MP3 players sold with the EL and Easy
Living brands) and it allows you to switch off the “red lights” of the television stand-by
mode and of electronic devices in general, thus avoiding short circuit
dangers and allowing energy saving. EasyOFF allows you to save about
15% of the yearly cost for the electric bill (according to ENEL
data) and to avoid energy waste. In fact, each household electrical
equipment that is switched on in standby mode causes
high energy consumption, similar to energy consumption during
full operation. ENEA (National Agency for New Technologies,
Energy and Environment) has calculated that one TV consumes
130 kWh on average every year, and it consumes
105 kWh in standby mode, for example. According to Enel’s
parameters, an average family that connects all audio/video
devices can save up to 100 Euros early. EasyOFF is completely
autonomous and easy to install. It must be connected to a
multi-socket collecting the power supply of all installed household
electric equipment and it allows you to switch them off completely, by
simply pressing the power button of your television’s remote control. In the
same way, you can switch on all connected devices again by pressing the
same button, in a simple way and without changing your daily habits. A mindful
use of energy means more richness and less pollution for all people.
EasyOFF is on sale at a buying price of € 39.90.

LA MASSIMA EFFICIENZA CON IL MINIMO IMPATTO
AMBIENTALE: CASA BUDERUS
Un po’ casa, un po’ esposizione, un po’ laboratorio,
la Casa Buderus messa a punto ad Assago
(Mi) dall’omonimo produttore di sistemi
termotecnici rappresenta tutto questo: un edificio
progettato per assicurare sostenibilità ambientale,
ma anche prestazioni virtuose da un
punto di vista energetico grazie a un attento
controllo del microclima interno e all’utilizzo
dell’illuminazione naturale per limitare al minimo
l’uso di impianti e consumi energetici da
fonti convenzionali. Non a caso, il progetto
(che ha ottenuto il patrocinio di Legambiente e
della Provincia di Milano) si rivolge ai professionisti
del settore termotecnico, ma anche alla
Pubblica amministrazione, agli imprenditori immobiliari,
ai potenziali abitanti, studenti e ricercatori
e mostra tutti i benefici derivanti dall’adozione
intelligente di pannelli solari, stufe a pellet,
caldaie a condensazione, impianti geotermici,
riscaldamento a pavimento e accumulatori
di acqua calda di ultima generazione.
MAXIMUM EFFICIENCY WITH MINIMAL ENVIRONMENTAL
IMPACT: CASA BUDERUS
A bit of home, a bit of exhibition, a bit of
workshop is the Casa Buderus created in Assago
(Mi) by the manufacturer of the same
name for thermal systems. The house represents
all of this: a building designed to guarantee
environmental sustainability but also
high performances in terms of energy thanks
to the careful control of the interior microclimate
and the use of natural light for reducing
the use of systems and energy consumption
from traditional sources to a minimum. It is not
by chance the project (which has the sponsorship
of Legambiente and the Province of Milan)
is aimed at professionals of the heating
sector and also Public administration, real estate
agents, potential residents, students and
researchers and shows all the benefits deriving
from the intelligent use of solar panels,
pellet heating stoves, condensation burners,
geothermal systems, floor heating and latest
generation hot water accumulators.
2009 2
61

UNA CASA IN CLASSE A? GRUPPO MABO LA CONSEGNA IN 2 SETTIMANE
Frutto di un progetto condotto a quattro mani con l’Università di Firenze,
Smarthouse è la prima casa italiana a basso consumo energetico realizzato
dalla realtà di Bibbiena.
Finora, di case così, se ne erano viste giusto in Inghilterra, Olanda e Danimarca.
Ora, grazie al Gruppo Mabo (realtà di punta nel settore della prefabbricazione
di casa nostra, che in questo progetto ha investito oltre un milione e mezzo di
euro), le residenze a basso consumo sono una realtà anche da noi. E ben prima
dell’entrata in vigore del nuovo quadro normativo (d.lgs 311/06 in ottemperanza
alla Direttiva 2002/91/Ce relativa al rendimento energetico nell’edilizia) in
cui è previsto che, dal 2008, in allegato al rogito che riguarda tutti gli edifici di
nuova concezione va allegata una carta d’identità che descrive caratteristiche e
prestazioni di ogni nuova costruzione dal punto di vista energetico. Risale, infatti,
al 2007 la partnership che ha portato il Gruppo aretino - sul mercato dal 1957,
con 5 stabilimenti e un sesto di prossima apertura, 700 dipendenti e un fatturato
vicino ai 120 milioni di euro - a collaborare con l’Università di Firenze per la realizzazione
di Smarthouse. Si tratta di un’unità abitativa unica realizzabile, dalle
fondamenta al tetto, in sole 2 settimane e rifinibile in base ai gusti dell’acquirente
in meno di due mesi. Antisismica e termicamente isolata, ogni Smarthouse viene
consegnata con certificato energetico di Classe A e può avere una metratura
variabile fra i 65 e i 150 mq calpestabili in cui trovano diversamente posto un
ingresso con guardaroba, una zona giorno, una cucina abitabile, fino a 3 came-
62 3 2009
AN A RATED HOME? THE MABO GROUP CAN GIVE YOU
THE KEYS IN JUST 2 WEEKS
The fruit of a project carried out by four
hands together with the University of
Florence, Smarthouse is the first lowenergy
consuming house in Italy and it is
the work of this company from Bibbiena.
Until now houses like this could only be
found in England, Holland and Denmark.
Today, thanks to the Mabo Group (a leading
company in the Italian prefabricated
housing sector, and who has invested over
one and a half million euros in the project),
low-consuming homes are also a reality
here. What is more, even before the application
of the new related standards
(Legislative Decree 311/06, in accordance
with the 2002/91/Ce Directive
relative to energy yield in the building sector)
where it is forecast that, as from 2008,
in addition to the regulation concerning all
newly built constructions which states that
every building must come complete with
an I.D. card illustrating the specifications
and performance of every new building
from an energy consumption point of view.
In fact the partnership dates back to
2007, and it led the Group - which has
been operating since 1957, with 5 production
plants and a sixth opening soon,
700 employees and a turnover approach-

e da letto e fino 2 bagni. Oltre a essere dotata di pannelli solari termici per il
riscaldamento, ciascuna “casa intelligente” proposta dal Gruppo Mabo monta
sul tetto un impianto fotovoltaico finalizzato alla produzione di energia elettrica.
Come da copione, in questi casi, non possono mancare tetto in lamellare ventilato,
caldaia a condensazione, ventilazione meccanica, vetri isolanti, nonché un
orientamento studiato ad hoc per l’ottimizzazione dei punti cardinali. In questo
modo, se la facciata principale si trova a Sud per ottenere il massimo rendimento
dall’esposizione solare in inverno, il balcone (sempre orientato in questa posizione)
è chiamato a contrastare i raggi Uv in estate, mentre nel versante a Nord
i vetri sono dotati di apposite chiusure per non disperdere il calore. Il tutto per un
valore che, per il taglio più grande, varia fra un minimo di 220mila e un massimo
di 280mila euro, a seconda delle finiture e degli optional (domotica compresa)
inseribili dagli acquirenti. Gli stessi che Gruppo Mabo si augura gli permettano
di mettere in produzione, entro il 2010, almeno 200 unità abitative di questo
genere a tutto vantaggio del nostro Pianeta e delle tasche di chi vi abita, considerata
la spesa per il consumo energetico richiesta.
ing 120 million euros - to collaborate
with the University of Florence
for the construction of the
Smarthouse. It is a unique residential
building that from the foundations
to the roof can be put up in
just 2 weeks and then finished
according to the customer’s tastes
in less than two months.
Antiseismic and thermally insulated,
every Smarthouse comes complete
with an A rating energy certificate
and can vary in size from
65 to 150 square metres floor
area, including various layout solutions
a hall with a closet, a living
area, a live-in kitchen, up to 3 bedrooms
and up to 2 bathrooms. In
addition to being fitted with thermal
solar panels for heating, each
“intelligent home” Gruppo Mabo
offers will have a photovoltaic system
fitted on the roof for the pro-
duction of electric energy. Every single home, in these cases can boast of
ventilated laminate roofing, a condensing boiler, a mechanical ventilation
system, insulated glazing, as well as the direction of the layout especially
designed for taking the utmost advantage of the four cardinal points.
Therefore, if the main façade faces South, to exploit the exposure of the
sun to the utmost in winter, the balcony, (again facing Southwards) is called
in to contrast the UV rays in summer; on the other hand on the North side
the windows are fitted with special insulating closures. All of this adds up,
when considering the larger home, to a minimum of 220 thousand and a
maximum of 280 thousand euros, according to the finishings and the
options (including home appliances) which the customer can add. The
same customers that the Mabo Group hopes will give them the opportunity
to build, and by 2010 they aim at putting up at least 200 homes of this
type all to the advantage of our Planet and of the bank accounts of those
living inside, considering the required energy consumption levels.
2009 2
63

L’albergo del
nuovo millennio
“Ambigua e stimolante commistione
di pubblico e privato, di viaggio di
piacere e di spostamento di lavoro”,
l’albergo del nuovo millennio deve
essere in grado di calarci in un’esperienza
inconsueta, che ci trasmetta
una certa emozione e un effetto
sorpresa per consentirci di esulare
dalla realtà quotidiana.
L’obiettivo funzionale dell’ospitare individua esigenze diverse se il
viaggiatore si muove per lavoro o per turismo, privilegiando come
meta le città oppure il territorio. L’ospitalità cittadina, di più rapido
approccio, segue tendenzialmente le modalità ripetibili delle
grandi catene, mentre al contrario gli hotel nelle località di vacanza
cercano ritualità specifiche più lente, nella costruzione di una sorta
di stanzialità.
L’attuale tendenza nella progettazione degli hotel è quella di ripensarne
le qualità spaziali e il design tenendo conto particolarmente
della funzionalità e della personalizzazione, elementi indispensabili
per ritrovare le comodità della propria abitazione. La trasformazione
ha seguito un duplice binario, che riguarda da una parte la camera
e il bagno, che nel tempo hanno subito le modifiche più sostanziali,
e dall’altra l’area fitness-benessere, ormai obbligatoriamente
inclusa in ogni hotel di livello medio-alto. Le camere somigliano
sempre più alle mura domestiche o ad un esclusivo ambiente di
lavoro, flessibili e adattabili a future necessità, mentre il bagno ne
ha assunto la stessa importanza, fino ad essere direttamente integrato
con lo spazio notte. Nei contemporanei alberghi cosiddetti di
“design” potremmo imbatterci, ad esempio, in un box doccia di cristallo
trasparente come fulcro centrale attorno al quale si imposta la
camera, oppure trovarci in una camera-open space dove la zona
bagno è divisa dal resto dello spazio attraverso una semplice tenda.
Nel percorso evolutivo di personalizzazione degli spazi delle strutture
ricettive, attraverso la differenziazione delle tipologie degli
ambienti “privati” e l’interazione con le caratteristiche del luogo,
l’area benessere si è inserita come un valore aggiunto. Attualmente
i luoghi dedicati al benessere negli alberghi di fascia medio-alta spaziano
dai bagni attrezzati come mini-spa a centri autonomi, considerati
non più semplici appendici ma strutture di tutto rispetto.
Secondo gli esperti del settore alle aree benessere del futuro si
dovranno destinare superfici ancora più ampie, prestando maggiore
attenzione all’utilizzo di materiali costruttivi naturali e a idonee
soluzioni impiantistiche, tali da diminuire l’inquinamento acustico
ed elettromagnetico. A questo proposito, un ottimo esempio a cui
fare riferimento, è la totale assenza di tecnologia nelle camere dei
resort indonesiani o nei bagni a cielo aperto delle spa maldiviane,
che dimostrano che semplici risorse naturali a disposizione possono
ugualmente soddisfare un buon livello di relax.
64 2 2009
di/by Lavinia Neri
The hotel for the
new millennium
“An ambiguous and stimulating mix
of public and private, of a journey
for pleasure and movement for work”.
The hotel of the new millennium has
to be able to give us an unusual
experience that transits a certain
emotion and a surprising effect,
making it possible for us to remove
ourselves from everyday realities.
The functional objective of hosting identifies different needs
depending on whether the traveller moves for business or for pleasure,
favouring the city or the territory as the target. City hotels,
with a more rapid approach, normally follow the repetitive
modalities of the large chains. On the contrary, hotels in holiday
places look for slower specific rituals, creating a sort of sedentary
character.
The current trend in hotel design is that of reconsidering the spatial
and design qualities bearing in mind the functionality and
customisation in particular, elements that are indispensable in
finding the comforts of your own home. The transformation has
taken two routes that on one side concerns the room and the bathroom
(which through time have undergone the most substantial
modifications), and on the other side the fitness-wellness area,
which are now a compulsory inclusion in every average to high
level hotel. The rooms are more and more similar to the domestic
home or to an exclusive work setting, flexible and adaptable to
future requirements, whilst the bathroom has taken on the same
importance and is now integrated directly with the sleeping area.
In the so-called “design” for contemporary hotels we may find for
example a shower cabin in transparent crystal as the central fulcrum
around which the room develops, or find an open space
room where the bathroom area is separated by a simple curtain.
In the evolution of customising the spaces in hotel structures,
through the differentiation of the “private” settings and interaction
with the characteristics of the place, the wellness area has
been inserted as an added value. Currently the places dedicated
to wellness in average-high category hotels range from bathrooms
set up as a mini-spa to autonomous centres, no longer considered
as a simple appendix, but as structures in full respect.
According to the experts of the sector, larger surfaces will need to
be dedicated to the wellness area in the future, giving greater
attention to the use of natural construction materials and suitable
plant solutions in order to reduce noise and electromagnetic
pollution. On this regard, an excellent example is the total
absence of technology in the Indonesian resorts or in the open sky
bathrooms of the spas on the Maldives, which show that simple
natural resources available can just as easily satisfy a good level
of relaxation.

Sleeping low-cost: la nuova frontiera in
tema di ospitalità nasce da un’idea di
Alessandro Gaggiolini, titolare dI
Gaggiolini Group, che insieme al progettista
Daniele Menichini hanno proposto
all’edizione 2007 del SIA Guest di
Rimini, un nuovo modello funzionale, per
future sistemazioni alberghiere economiche
senza rinunciare al design. L’insieme
camera-bagno è tradotto da forme essenziali
realizzate “chiavi in mano” con sistemi
strutturali in cartongesso, per consentirne
la massima flessibilità e una veloce
esecuzione a costi contenuti, ai quali vengono
coordinati gli arredi e i complementi.
Partendo da un’unica tipologia di base
Low cost sleeping: a new frontier in terms
of hospitality comes from an idea by
Alessandro Gaggiolini, owner of the
Gaggiolini Contract Group, who together
with designer Daniele Menichini
proposed a new functional model for
future economical hotel structures without
neglecting design and presented it at
the 2007 edition of SIA Guest, Rimini.
The room-bathroom together is translated
by “turnkey” essential shapes with gypsum
board structural systems that allow maximum
flexibility and fast execution with
contained costs, to which furnishings and
complements are coordinated. Starting
from the single basic typology there are
sono state identificate tre categorie
di camera con diverse texture
abbinate a laccature opache:
“casual” con texture monocromatiche,
“fashion” in cui
prevalgono texture ad effetto
legno, e “glamour” con texture
a stampa digitale personalizzate.
In sintonia con queste finiture
sono coordinati materiali e colori
dei rispettivi bagni, nei quali
predomina la ceramica, in tinta
unita o con decori.
now three categories for rooms
with different textures combined
with opaque lacquering: “casual”
with single colour textures,
“fashion” where wooden effect
textures prevail, and “glamour”
with customised digitally printed
textures. In harmony with these
finishes are the coordinated materials
and colours of the respective
bathrooms, where there is a prevalence
of ceramics in single colours
or with decors.
2009 2
65

Progettata dall’architetto Mario Botta e realizzata come ampliamento
dello Tschuggen Grand Hotel ad Arosa in Svizzera, la Spa Berg
Oase si pone in un rapporto dialettico e di grande rispetto con il paesaggio
montano che la circonda. E’ una cospicua volumetria interrata
dalla quale emergono una serie di lucernari a forma di grandi foglie,
come grandi antenne che catturano la luce naturale. Gli spazi interni
modulari, raggiungibili direttamente dall’hotel mediante una passerella
vetrata, si sviluppano su quattro livelli dedicati al fitness, alle zo-
66 2 2009
Designed by architect Mario Botta and created as the extension of
the Tschuggen Grand Hotel in Arosa Switzerland, the Spa Berg
Oase finds itself in a good dialectic relation and great respect for
the mountain landscape that surrounds it. It is a conspicuous underground
volume from which emerge a series of large leaf shaped
skylights as large antennae that capture natural light. The modular
internal spaces that can be reached directly from the hotel via a
glass walkway develop over four levels dedicated to fitness, to the

ne di trattamento e a due aree
per il rilassamento, dette
“mondo sauna” e “mondo acquatico”.
Le diverse funzioni
sono separate tra loro da lastre
trasparenti, per lasciare libera
la percezione dello spazio
complessivo. Dalla zona delle
piscine si accede alle attrezzature
esterne, comprendenti una
sauna, un solarium e una
piscina, disposte su un terrazzamento
immerso nella natura.
La scelta di materiali naturali
come l’acero canadese e il
granito fornito da Testi Group
(gruppo veronese, leader internazionale
nel settore delle
forniture di pietra naturale per
progetti su misura) per le finiture
interne conferisce un senso
di calma e stabilità, in totale
comunione con la natura
circostante.
treatment areas and two areas
for relaxation, called the
“sauna world” and the
“aquatic world”. The various
functions are separated via
transparent sheets to give the
perception of the whole area.
From the pool area there is
access to the outdoor equipment,
including a sauna, a
solarium and a swimming
pool arranged on a terrace
immersed in nature. The
choice of natural materials
such as Canadian maple
and granite supplied by Testi
Group (from Verona, international
leader in the supply
of natural stone for made to
measure projects) for the indoor
finishes gives a sense of
calm and stability in total
communion with the surrounding
nature.
2009 2
67

Situato in una delle località italiane più rinomate
del mondo, l’isola di Capri, il Capri Palace
Hotel è un lussuoso albergo che coniuga
le fattezze di un antico palazzo imperiale all’arte
contemporanea, con eleganti suite a tema
distinte tra loro dalla presenza di diverse ripro-
Situated in the island of Capri, one of the most
famous Italian localities in the world, is the luxurious
Capri Palace Hotel that brings together
an ancient imperial palace with contemporary
art, with elegant suites with themes that distinguish
themselves by the presence of different re-
68 2 2009
duzioni di opere famose. Nei bagni di ogni camera
si respira la stessa raffinata atmosfera di
relax, complici la scelta accurata degli arredi e
dei materiali di finitura. I 70 mq della suite
“Andromeda”, pavimentati in pietra gialla di
Vicenza, comprendono due bagni con al centro
una grande vasca (Lavasca di Rapsel con
rubinetteria Dornbracht) ed una piscina privata
riscaldata, situata tra gli alberi del giardino
esterno. I bagni della suite “Callas” sono rivestiti
in marmo Limestone, sempre con Lavasca
di Rapsel, circondata dalle immagini del celebre
soprano, mentre per la suite “Magritte” è
stata realizzata la piscina con il fondo decorato
dall’icona dell’artista: l’uomo con la bombetta.
productions of famous art works. In the bathrooms
of each room there is the same refined relaxing
atmosphere, created by the careful selection
of furnishings and finishing materials. The
70 sqm of the “Andromeda” suite, with floors in
pietra gialla of Vicenza, there are two bathrooms
with a large bathtub (Lavasca by Rapsel with
taps by Dornbracht) at the centre and a private
heated pool located amidst the trees of the outdoor
garden. The bathrooms of the “Callas” suite
are clad in Limestone marble with the same
Lavasca by Rapsel tub surrounded by images of
famous sopranos, whilst the “Magritte” suite has
a pool with the bottom decorated with an icon of
the artist: the man in the bowler hat.

Bianco algido per il bagno della suite Mondrian, che alle pareti porta
invece inequivocabilmente la ‘firma’ dell’artista.
Nella Capri Beauty Farm l’arte si lega al benessere e alla bellezza in
una struttura sospesa sul mare piacevolmente circondata da ginestre
e gelsomini. E’ una vera e propria clinica del benessere con
programmi e trattamenti personalizzati, come la talassoterapia eseguita
in un’apposita piscina, la “ginnastica cutanea”, i massaggi e
una palestra per il fitness.
Ice white for the bathroom of the Mondrian suite, where the walls
have the unmistakable artist’s ‘signature’.
In the Capri Beauty Farm art combines with wellbeing and
beauty in a structure that is suspended over the sea, pleasantly
surrounded by broom and jasmine plants. A real clinic for
wellbeing with customised programs and treatments, such as
thalassotherapy held in a special pool, “skin gymnastics”, massages
and a gym for fitness.
2009 2
69

70 2 2009
Il logo raffigurato da una colonna
classica che rappresenta Aquarium
Wellness, localizzato all’interno
dell’Hotel Santa Fè a San Giusto
Canavese, nei pressi di Torino, ci
introduce in una realtà dedicata al
benessere psicofisico che affonda le
sue radici nella sapiente tradizione
delle antiche terme. Ai suoi ospiti
vengono offerte una sontuosa spa,
The logo depicts the classical
column to represent the
Aquarium Wellness situated
inside the Hotel Santa Fè at
San Giusto Canavese near
Turin, which introduces us into
a reality dedicated to psycho-physical
wellbeing with its
roots placed in the clever tradition
of the ancient baths. It

una piscina coperta con acqua riscaldata
e una palestra attrezzata
con apparecchiature Technogym.
La piscina è un’accogliente vasca
dalla morbida forma sinuosa interamente
rivestita in mosaico, con
inserti in roccia artificiale. Oltre al
consueto idromassaggio su sedute
con soffiante a pavimento e a quello
più insolito su un lettino a “mille
bolle”, nella piscina si possono
seguire percorsi autogestiti, praticando
massaggi subacquei e con
cascata cervicale, nuoto controcorrente
a doppio getto e idrobike,
per i quali sono a disposizione circa
100 mq di specchio d’acqua per una
profondità di 1,30 m. In ausilio
a tutte le attività da eseguire in acqua
è stata aggiunta la musicoterapia,
come ulteriore confortevole
contributo. La Spa è articolata secondo
una serie spazi nei quali si
svolgono i vari trattamenti, attrezzati
con moduli prefabbricati in
poliestere caratterizzati da un diverso
tipo di rivestimento e, negli
offers its guests a sumptuous spa,
an indoor swimming pool
with heated water and a gym
with Technogym equipment.
The pool is a welcoming tub of
a sinuous shape totally clad in
mosaic with artificial rock inserts.
In addition to the usual
spa on seat with floor jets and
the more unusual “thousand
bubbles” bed, it is also possible
to follow self-made itineraries
in the pool with underwater
massages and neck cascades,
hydro flow system with two jets
and hydro bike, for which there
are around 100m2 of water
for a depth of 1.3 metres. In
addition to all the water activities
there is music therapy to
give further comfort. The spa is
articulated following a series
of areas where the various
treatments develop, equipped
with prefabricated modules in
polyester characterised by a different
type of cladding and in
ambienti umidi, da fibre ottiche
con cromatismo prevalente.
Nel bagno turco il mosaico Bisazza
ricopre anche le comode panche
riscaldate, mentre le zone con
la ruota Kneipp e con Nebbia
fredda e Doccia tropicale, avvolte
in un’atmosfera blu-arancio e bluambra,
sono nel più funzionale
mosaico di ceramica di produzione
Appiani. Per il “sudarium romano”
si è ritenuto più appropriato
l’utilizzo del marmo, in mosaico
e a lastre,
che si colora dei
riflessi cangianti
della cromoterapia.
Dalla
bocca di una testainpietrache
richiama l’iconografia
classica
esce una cascata
di ghiaccio continua
illuminata
da raggi di luce
colorata.
the wet areas, by optical fibres
with a prevalent colour.
The Turkish bath has Bisazza
mosaic that also clads the comfortable
heated benches, whilst
the Kneipp area and cold fog
and tropical rain areas have
a blue-orange and blue-amber
atmosphere, all with the more
functional ceramic mosaic by
Appiani. The “Roman sudarium”
has the marble, both in
mosaic and in slabs, coloured
with the reflecting
effects
of chromotherapy.
From the
mouth of a stone
head
there is the
classical iconography
of
an ice cascade
illuminated
with coloured
rays of sun.
2009 2
71

Qualità per il contract
L'azienda Bathsystem, leader nella produzione e realizzazione di
bagni e cucine prefabbricate in calcestruzzo, è stata concepita nel
1993 con la precisa vocazione di soddisfare
le richieste del mercato edilizio,
costituito da imprese di costruzione,
studi di architettura e dalla committenza
pubblica internazionale. Ciò
che ha permesso a Bathsystem di affermarsi
nel panorama europeo e aumentare
costantemente le proprie
vendite è la perfetta fusione tra la
qualità - che segue la miglior tradizione
del prodotto Made in Italy - e l’anticipazione delle tendenze del
mercato, sia in termini funzionali che di design.
Il quartier generale di Bathsystem si sviluppa su quattro stabilimenti
in provincia di Brescia, due a Molinetto e due a Calcinato,
per una superficie totale di oltre 21.000 mq. L'azienda è leader in
Inghilterra e Irlanda ed è presente anche in Spagna, Portogallo,
Germania e Francia. Gli involucri Bathsystem sono destinati ad ogni
tipologia di edificio: dall’hotel, all’ospedale, dal campus al residence,
e comunque alle strutture ricettive in genere.
Il continuo dialogo con i progettisti ha reso possibile il miglioramento
progressivo di soluzioni di alto livello qualitativo pronte per
l’istallazione.
L'amministratore delegato
Sandro Bana ci illustra la
produzione e le novità.
Quali sono le novità di
prodotto?
“Dalla propulsione innovativa
di Bathsystem è nato il
progetto Super Light, un
involucro che viene prodotto
dal settembre 2006 e
che è composto da una
struttura in profilati d'ac-
72 2 2009
Quality for the contract sector
di/by Erika Gagliardini
Bathsystem, the leading company in the manufacturing of prefabricated
cement bathrooms and kitchens, was founded in
1993 with the precise vocation of
satisfying demands for the building
market made up of building companies,
architecture studios and international
public requests. This has
made it possible for Bathsystem to
affirm its position on the European
panorama and constantly increase
its sales, making it the perfect fusion
between quality - which follows the
best tradition of the Italian product - and anticipating market
trends, both in terms of function and design.
The Bathsystem headquarters develop over four production plants
in the province of Brescia, two in Molinetto and two in Calcinato,
for a total surface area of over 21,000 sqm. The company is leader
in England and Ireland and is present also in Spain, Portugal, Germany
and France. The Bathsystem systems are destined to all
types of buildings: from hotels, to hospitals, from campuses to residences
and all types of receiving structures in general.
The continuous dialogue with designers has made it possible for
the progressive improvement of high quality level solutions for
installations.
Sandro Bana, themanaging
director illustrates production
and new products.
Which are your new
products?
“From the innovation of
Bathsystem comes the Super
Light project, a product
that has been manufactured
since September
2006 and that is made up
of a structure in steel pro

ciaio assemblati mediante viti
e bulloni e priva
di saldature,
molto
più leggera
rispetto a
quella in
calcestruzzo
e meglio
adattabile a
edifici che
si espandono
in altezza.
La ‘nuova
nata’ in
casa Bathsystem
oltre ad arricchire la gamma è
un prodotto particolarmente attento all’ambiente, infatti il materiale
di risulta post-posatura viene interamente recuperato per un corretto
smaltimento”.
Ci illustra quali sono i principali vantaggi legati alla scelta dei
vostri prodotti, sia per il tradizionale in calcestruzzo che per il
Super Light?
“Per garantire costantemente l’eccellenza sull’intero ciclo di produzione,
Bathsystem sceglie di applicare rigorosi controlli lungo tutto il
processo, dalla realizzazione fino all’assistenza post-installazione.
Le fasi di assemblaggio e di finitura vengono ancora affidate in buona
parte alla cura manuale, garantendo il perpetrarsi di una scrupolosa
attenzione ai particolari. Questo procedimento costituisce la garanzia
di un elevato livello qualitativo; il tutto inserito in un ambiente
all’avanguardia che conta sull’utilizzo delle più evolute tecnologie disponibili.
Inoltre, il valore estetico del prodotto, ben oltre gli standard
erroneamente attribuiti al prefabbricato, rende i bagni e le cucine
Bathsystem unità piacevoli nello stile e funzionali da vivere.
Bathsystem sviluppa progetti su misura: adeguandosi ad ogni richiesta,
ottimizzando i costi senza compromettere la qualità, nel
rispetto dei tempi di consegna e riducendo del 30% le tempistiche
di cantiere.
Un altro punto di forza dell’azienda è la fornitura di stanze complete,
permettendo così al cliente di avere un solo interlocutore, evitandogli
di gestire tutte le maestranze necessarie, come idraulici,
piastrellisti, elettricisti, muratori, falegnami, ecc. La riduzione del
personale in cantiere si traduce non solo in una netta semplificazione
gestionale, ma anche in una maggior sicurezza”.
files assembled with screws and nuts and without welding, much
lighter compared to the cement structure and better adaptable to
buildings that extend in height. The ‘new addition’ to the Bathsystem
home in addition to enriching the range is a product that is particularly
aware of the environment, in fact the post-installation materials
are completely recuperated for correct waste disposal”.
Could you illustrate for us the main advantages tied to the
choice of your products, both the traditional in cement and
for Super Light?
“To constantly guarantee the excellence on the entire production
cycle, Bathsystem has chosen to apply strict controls along the entire
process, from realisation to the post installation customer service.
The assembly stages and finishing are still taken care of
manually for the most part, guaranteeing the perpetration of
scrupulous care to details. This procedure is the guarantee for a
high quality level, all inserted into an avant-garde environment that
counts on the use of the most evolved technology available. In addition,
the aesthetic value of the product, which goes well beyond
the standards wrongly attributed to prefabricated products, makes
the Bathsystem bathrooms and kitchens pleasant units in their
style and functional in their living.
Bathsystem develops made to measure projects: adapting to
each request, optimising costs without compromising quality
with respect of delivery dates and reducing building site times
by 30%.
Another strong point for the company is the supply of complete rooms,
therefore allowing for the client to have only one company to deal with,
avoiding having to manage all the other skilled workers such as
plumbers, tilers, electricians,
brick layers,
carpenters,
etc. The reduction
of
workers on
the building
site translates
not
only into a
net managementsimplification,
but also
into greater
security”.
2009 2
73

Via Provinciale 15/D
24040 Lallio (Bg)
Tel. 035 4551559
Fax 035 4551558
www.zehnder.it
74 2 2009
A
PLANUS
B
SUBWAY
Zehnder Group Italia
Riorganizzata la sede di Lallio, dalla quale partono
tutte le iniziative relative a Zehnder Group Italia,
l’azienda si propone con la sua vastissima gamma
di radiatori di design, prodotti mirati al segmento
value e premium, proposte di grande qualità e che
possono essere realizzate nelle forme e dimensioni
più svariate, per una completa personalizzazione
della propria abitazione.
Presidente e A.D. oltre che Country Manager del
Gruppo in Italia, Pierangelo Monzani, daquasi
trent’anni attivo nel settore del radiatore d’architettura.
Diverse le novità tra le quali segnaliamo Planus,
disegnato da King&Miranda, e Subway, quest’ultimo
commercializzato come co-brand Villeroy & Boch
by Zehnder, soggetti entrambi della campagna
stampa 2009.
Frutto della collaborazione con Villeroy & Boch, Planus
propone un design discreto e funzionale, che coniuga
l’alta resa termica con l’estetica, e abbinato al
riscaldamento a pavimento diviene particolarmente
performante, anche dal punto di vista del risparmio
energetico. Pratico anche come divisorio, è compatto,
orientabile, e nella misura 41x73 cm è adatto anche
per asciugamani da bagno di grandi dimensioni.
La geometria ridotta della cornice rende Subway
un oggetto di design per ambienti moderni. Disponibile
verniciato in oltre 700 colori, cromato o acciaio
inox, a parete o con funzione di divisorio, viene
anche proposto in abbinamento ad altri elementi
della collezione bagno di Villeroy & Boch.
A
Reorganised the Lallio headquarters, where all
the Zehnder Group Italia initiatives start from,
the company presents itself on the market with a
truly vast range of high quality heaters, for the
value and premium segments, that can be produced
in a varied range of forms and sizes, for a
completely personalised service when it comes to
heating one’s home.
President and CEO of this new reality, who is also
the Country Manager of the Group in Italy,
Pierangelo Monzani, from about thirty years concerned
in the design heaters sector.
Several novelties among which we chose Planus,
designed by King&Miranda, and Subway, this one
distributed by the co-brand Villeroy & Boch by
Zehnder, the both are the subjects also of the
2009 advertising campaign.
In partnership with Villeroy & Boch, Planus is caractherized
by a functional and soft design, which joins
the higher heating power with aesthetics, and when
it is coordinated with the floor heating it results particularly
performing as far as the energy saving is
concerned. Easy also as a separating element,
Planus is compact, orientable, and in the 41x73 cm
dimensions is suitable also for big bath linen.
The minimal geometry of the frame makes Subway
a design object for modern ambiances. It is available
varnished in more than 700 colours, chromed
or stainless steel, for wall hanging or as a separating
element it can match also other elements from
the Villeroy & Boch bathroom collections.
B

Via Provinciale 15/D
24040 Lallio (Bg)
Tel. 035 4551511
Fax 035 4551512
www.runtalitalia.it
A
STECCA
B
HOTHOOP
C
SETSQUARE
D
HOTCLIP
Runtal Italia
Di ritorno dalla kermesse
tedesca di Francoforte, proponiamo
alcuni aggiornamenti di
prodotto Runtal di cui abbiamo
seguito il percorso evolutivo
da vicino, fin dalle prime
battute, che appartengono
all’Atelier Collection.
Una collezione che, come recita
il comunicato stampa, si presenta
come ‘vera architettura
riscaldata destinata ad ambienti
ricercati, che include radiatori
nei quali la geometria e le sue
forme si esprimono all’ennesima
potenza’.
Stecca, disegnato da Paolo
Schianchi, si propone con la
cartella colori definitiva sia per
quanto riguarda la superficie radiante, che per gli
inserimenti in Dupont Corian © .
Eleganza e discreto protagonismo per il radiatore
cheoraèinproduzioneechesiprestaadivenire
un ‘best seller’ nell’ampia proposta Runtal.
Hot Hoop, Setsquare, Hotclip sono solo alcuni
dei radiatori, tra i più recenti, che vanno ad
ampliare l’Atelier Collection, tutti accomunati da
linee tonde o quadrate, spazi vuoti e pieni, spirali,
cerchi, griglie, ma anche semplici barre si rincorrono
in un gioco di forme e colori, dimensioni e
finiture per una vera ‘architettura’ riscaldata destinata
ad ambienti ricercati.
Ma l’ampia proposta di Runtal, non finisce qui:
l’azienda infatti si è sempre distinta per le sue
esecuzioni speciali. Le soluzioni di radiatori da collocare
ad esempio nelle situazioni più difficili, dalle
forme inconsuete, hanno fatto di Runtal il punto di
riferimento per progettisti e architetti nel mondo.
Coming back from german kermesse
in Frankfurt, we illustrate
some up-dating of Runtal
products, some of which we
know very well from their concept
to the realization, and
which are part of the Atelier
Collection.
A collection described in its
press release as ‘a warmed-up
architecture to be used in
sophisticated settings, including
radiators where geometry
and its forms are expressed at
the highest level’.
Stecca, designed by Paolo
Schianchi, which is now available
in its definite color palette
as far as the heating surface
and the Dupont Corian © A
inserts are concerned.
Style and unobtrusive character for the heater,
now in production, and which has all the right
characteristics to become a real ‘best seller’ inside
the wide offer by Runtal.
HotHoop, Setsquare, Hotclip are only some
example, among the newest, from the Atelier
Collection, which all feature round or square
shapes, void and solid parts, spirals, hoops, grids,
also plain bars, chase each other in a play of
shapes and colours, dimensions and finishings, to
create a warmed-up “architecture” to be used in
sophisticated settings.
And last but not least, the custom-made radiators,
which distinguished Runtal since the beginnings.
Radiators to be used in difficult circumstances,
when unusual lines are needed, have
turned runtal into a reference point for designers
and architects worldwide.
B C D
2009 2
75

Via del Bocciodromo
Località La Valle
01035 Gallese Scalo (Vt)
Tel. 0761 496725
Fax 0761 496726
www.disegnoceramica.com
76 2 2009
A
FLUID
B
EPOCA
Disegno Ceramica
Citiamo letteralmente dal
catalogo Workingform+
di Disegno Ceramica: “La
leggerezza della forma si
unisce alla qualità della
tecnologia produttiva per
esaltare gli archetipi del
bagno. Oggetti in equilibrio
fra storia e contemporaneità
che portano in sé la
tradizione del concetto di
benessere e l’evoluzione
spaziale della stanza da
bagno. Una ricerca in divenire
sulla materia ceramica
per produrre oggetti nei
grandi formati in un unico
colaggio, capaci di suscitare
nuove esperienze emozionali”.
Traduzione: ceramica in
grande per piatti doccia e
vasche.
A
E non potrebbe essere altro
che così la bella vasca in ceramica della collezione
Fluid che con i suoi 191x113 cm, si propone con
prepotenza all’interno dell’ambiente bagno.
Rigorosamente coordinata nelle linee alla collezione
di sanitari, disegnata da Luca Cimarra, che
già ha avuto ampio consenso di pubblico e che
viene presentata anche nella versione sospesa, la
We would like to quote literally
from Disegno Ceramica’s
Workingform+
catalogue: “The lightweight
form is combined with the
quality of the productive
technologyinordertoenhance
the bathroom archetypes.
Objects that are balanced
between history and
contemporary nature that
enclose both the tradition of
the wellbeing based concept
and the spatial evolution
of the bathroom. An evolving
research into ceramic
material for the production
of large sized objects
all in one single casting,
capable of arousing
new emotional experiences”.
Translation: large sized ceramics
for shower trays and
tubs. It could not be anything other than the
beautiful ceramic tub from the Fluid collection
which, with its 191x113 cm, plays a truly strong
role in the bathroom setting.
The lines are rigorously co-ordinated with the sanitaryware
collection, designed by Luca Cimarra,
who has already earned the extensive approval of
B

C
vasca
con tutta
la sua
ampiezza
offre
un rifugio
di sicurorelax.
E poi la
ceramica,
con
la sua
lucentezza,
le lineesinuose,
quasi ammiccanti, sono il
perfetto connubio per riprenderci
il nostro tempo, immersi
in quell’elemento fondamentale
di cui siamo fatti,
che è l’acqua.
Epoiancoraesempreceramica…
L’azienda presenta anche i
piatti doccia che grazie alle
dimensioni generose, sono
divenuti veri elementi d’arredo,
di grande appeal e di
massima praticità nella fruizione,
ma anche nella manutenzione
perché, non dimentichiamolo,
la ceramica
non ha eguali da questo
punto di vista.
Ma veniamo alle dimensioni che sono veramente
abbondanti: 140, 160, 180, 200 cm di lunghezza
con80cmdilato.
Utili per la massima sicurezza gli antiscivolo che
sono disponibili nel disegno Barocco, Farfalle,
Quadro e Mosaico.
E per chi invece vuole un’atmosfera d’altri tempi
perché ama rilassarsi come facevano le nostre
nonne, ecco Epoca, la vasca con le zampe per la
quale è prevista la rubinetteria da pavimento.
Rassicurante nella sua forma ‘familiare’, vive bene
in un ambiente classico, ovviamente, ma offre
un piacevole e forte contrasto in un contesto moderno
o di design, al quale si contrappone per un
risultato di grande effetto.
‘Grandi’ proposte quindi per ogni esigenza.
the public and where a tub has also been presented
in the wall-hanging model, where its mere size
offers a true haven for relaxation.
Then, there is the ceramics, with its shiny finish, sinuous
lines, practically twinkling, all in perfect harmony
to welcome our time, emerged in that fundamental
element we are made up of, that is water.
And then again and always ceramics…
The company also offers the shower trays, that
thanks to their generous sizes, have become real
designer elements, of great appeal and utmost
practicality, but also when it comes to their maintenance,
because we cannot forget that ceramics
has no equal from this point of view.
But let us look at the sizes which are really big:
140, 160, 180, 200 cm long and 80 cm wide.
Perfect for maximum safety are the non-slip models
that are available in the
D Barocco, Farfalle, Quadro
and Mosaico patterns.
And for those, on the other
hand looking for an atmosphere
of times gone by because
they love to relax just
like our grandmothers did,
then we would like to present
Epoca, the tub with legs
which can be installed with
floor set tapware.
Reassuring with its ‘familiar’
form, it fits perfectly into a
classical setting, obviously,
but at the same time provides
a pleasant and strong
contrast in a modern or de-
signer
context,
at the
s a m e
t i m e
overlapping
for
aresult
w i t h
great visualeffects.
Therefore
‘Great’
solutions
for any
need.
E
C
D
PIATTI DOCCIA
2009 2
E
77

Via Barro 159
28045 Invorio (No)
Tel. 0322 254028
Fax 0322 254029
www.damast.it
78 2 2009
A
MODERNO
B
SQUARE
B
DOLLY
B
CROMOTHERAPY
Damast
Damast propone collezioni
caratterizzate
dalla prerogativa di
poter combinare in
piena libertà, e nel
pieno rispetto dell’elemento
acqua, i diversi
accessori idrosanitari.
Questa flessibilità
nella produzione,
segnale del dinamismo
e dell’impegno
costante nella ricerca
di forme e soluzioni
coordinabili tra loro, in
un vero mixer di proposte.
Mixerability
collection 2008/2009,
è la linea di accessori idrosanitari che diventano veri e
propri complementi d’arredo, garantiscono un’elevata
affidabilità e consentono la massima personalizzazione.
Quattro le proposte che illustriamo: Moderno, Square,
Dolly, Cromotherapy. Moderno set
saliscendi per installazione a parete
composto da asta saliscendi in
ABS cromato (diametro 25 mm,
h65cm)conscorrevoleedoccia,
porta sapone e dispenser in
ABS disponibili in finitura cromata.
Il flessibile può scorrere
nell’apposito foro posizionato
nella parte centrale del porta
sapone-dispenser posizionato
alla base dell’asta saliscendi.
Square set saliscendi per
installazione a parete composto da asta saliscendi in ottone
cromato (sezione tubo quadrata 20 mm, h 70 cm) con
scorrevole e doccia modello anticalcare Sissy in ABS cromati.
Realizzata in ABS cromato la doccetta Dolly ha un
impugnatura confortevole ed ergonomica; la sua testa
del diametro di ben 90 mm è dotata
di 3 diversi getti d’acqua (pioggia,
massaggio e tonificante) ed è
arricchita da inserti in gomma laterali
e tettarelle anticalcare di color
azzurro. Damast sta compiendo
passi importanti nell’ambito della
cromoterapia, ne è un esempio
importante il soffione
Cromotherapy in ottone cromato
anticalcare con getto soft inserito in
una base di cristallo. La presenza
del cristallo rende questo prodotto
un vero e proprio complemento
d’arredo in grado di far risaltare il
gioco di luci della cromoterapia nell’ambiente
doccia.
Damast proposes
collections characterisedbytheprerogative
to be able
to change various
bathroom accessories
in total freedom
and in full respect
of the element
of water. This production
flexibility is
the sign of the dynamism
and constant
commitment
into research of
shapes and solutions
that can be coordinated
amongst
themselves in a true mixer of proposals. The Mixerability
collection 2008/2009 is a line of bathroom accessories
that turn into real furnishings for the bathroom
and guarantee high reliability and allow for
maximum customisation. Here we show four proposals:
Moderno, Square, Dolly, and Cromotherapy.
Moderno is an adjustable
showerhead for wall installation
made of a chrome ABS
adjustable height rod (diameter
25 mm, h 65 cm) with sliding
C
shower head, soap holder and
dispenser in ABS available in
chrome finish. The hose runs in the special hole positioned
in the central part of the soap holder positioned
at the base of the height rod. Square, an adjustable
height shower head for wall installation
made up of chrome finished adjustable height rod
(square tube section 20 mm, h 70 cm) with sliding
showerhead in anti-limescale model Sissy in chrome
finished ABS. Made of chrome finished ABS is the Dolly
showerhead with comfortable and ergonomic grip;
the head has a good diameter of
90 mm and has 3 different jets of
water (rain, massage and tonic)
and is enriched with side rubber
inserts and blue coloured antilimescale
cups. Damast is making
important steps forward in
the field of chromotherapy; an
example is the Cromotherapy
showerhead in anti-limescale
chrome finished brass with soft
jet inserted in a crystal base.
The presence of crystal makes
this product a real furnishing element
that can enhance the effect
of lights of the chromotherapy
in side the shower.
A B
D

Via Giovanni Chiti 6/7
59100 Prato
Tel. 0574 603624
Fax 0574 33542
www.caosnelbagno.it
A
COLORA SYSTEM
B
COLORA XILO
C
COLORA APPOGGIO
D
COLORA ACCESSORI
Caos
Caos, con la collaborazione
creativa
di Paolo D’Arrigo,
ha creato, tra le
altre, un’ampia seriediaccessorida
bagno partendo
dalla fortunata seriedielementida
appoggio Còlora.
Da questa intuizione
nasce la famiglia
Còlora system,
declinata
in tre sezioni: Còlora
accessori,
Còlora appoggio
e Còlora xilo.
Còlora accessori si caratterizza per l’esclusivo tubolare
quadro dagli angoli stondati, appositamente
realizzato per creare un continuum formale con gli
elementi d’appoggio, in ottone prodotto su disegno,
con finitura cromo lucido.
Grazie ad un collaudato sistema di assemblaggio
dei vari componenti è possibile personalizzare ogni
elemento configurandolo secondo le necessità.
Oltre ai classici accessori a parete sono proposti
piantane, aste attrezzate, specchiere attrezzate e
non, lampade e applique, top lavabi, carrelli e sgabello,
oltre al lavabo sempre in Vetrofreddo ® negli
stessi colori della serie d’appoggio.
Còlora appoggio comprende elementi in Vetrofreddo
® A
,unmaterialeinnovativocompostodaresinapoliestere
e pigmenti vetrosi, con un effetto tattile ‘caldo’
che vengono proposti nei colori bianco e nero opachi,
neutro, ambra, rosso e blu semitrasparenti
con
C
finitura satinata.
Còlora xilo
èunacollezione
di ele-
D
menti di sostegno,porta
salviette, mensole
e specchiera in legno
curvato proposto in
tre finiture, rovere,
zebrano e wengé, e che accostati
ai sei colori dei contenitori,
creano una vasta e divertente
possibilità di combinazioni
cromatiche.
Ampia e variegata la proposta
quindi per un bagno
colorato o sobrio, ma
sempre di grande appeal.
Caos, with the creative collaboration
of Paolo D’Arrigo, has created
amongst other things an ample series
of surface elements Còlora.
From this intuition comes the
family Còlora system, divided
into three sections: Còlora accessori,
Còlora appoggio, and
Còlora xilo.
Còlora accessories is characterised
for the exclusive tubular
square in brass made to measure,
with shiny chrome finish, characterised
by rounded corners especially
created to create a formal
continuum with the other elements.
Thanks to a tried and tested assembly
system of the various components it is
possible
to customise
each element
by
configuringitaccording
to
one’s needs.
In addition to the classical
wall accessories, there are stands,
multi-purpose bath racks, multi
purpose and simple mirrors, lamps and appliqués,
countertops, trolleys and stools in addition to the
washbasin in Vetrofreddo ® in the same colour as
the series of shelf systems.
Còlora appoggio
includes products
in Vetrofreddo ® B
,an
innovative material
made up of
polyester resin and
vitreous pigments
with a ‘warm’ tactile
effect and proposed
in the
colours opaque
white and black,
semi transparent
neutral, amber, pink and blue with satin finish.
Còlora xilo is a collection of support elements,
towel racks, shelves and mirrors in curved wood
proposed in three finishes: oak, zebrano and
wengé that when combined with the six colours
of the containers, create a vast and cute possibility
of chromatic combinations.
Ample and varied is the proposal for a colourful or
sober bathroom, which is always greatly appealing.
2009 2
79

Z. I. - Località Pantalone
01030 Corchiano (Vt)
Tel. 0761 573134
Fax 0761 573458
www.ceramicagalassia.com
80 2 2009
A
MOD
B
M2
C
M2
Galassia
Galassia, da quasi trent’anni propone una linea completa
di prodotti ed accessori per uno spazio dove potersi
prendere cura di sé, del corpo e della mente.
TrainuoviprogettiabbiamosceltoM2, disegnato
da Romano Adolini e Mod, firmato da David Dolcini.
Una spiccata coerenza
formale caratterizza
il progetto
M2, nato dall’esigenzadicrearemodelli
adatti anche agli
ambienti più ristretti,
che contempla
una gamma
completa di lavabi e
sanitari che si articola
in cinque versioni
di lavabo, angolare,
da appoggio tondo,
sospeso più la possibilità
di colonna,
quattro tipologie di
bidet e sei di vaso,
monoblocco, sospesoeapavimento.
La collezione Mod è
il primo programma
di mobili di Galassia
pensato per completare
in maniera trasversale
tutte le sue
collezioni, dove gli
elementi si fanno
raccordo tra i differenti
prodotti ceramici.
Mobili realizzati
con pannelli di legno
lamellare interamente
rivestiti in rovere,
superfici geometriche
rifinite per rispettare
e mantenere
la porosità del legno,
cassetti movimentati
con tecnologia
bluemotion, a
chiusura rallentata,
emanigliaunicaper
tutti i modelli, in alluminio
anodizzato.
Un brand fatto di valoriveri,intensi,di
tradizione abbinata
immancabilmente
all’innovazione, alla
crescita, alla scoperta
di nuovi mercati.
A
B
C
Galassia has been offering for almost thirty
years, a complete line of products and accessories
for a space destined to the pleasures of
senses, to personal care, body and mind.
Among the new projects M2, designed by Romano
Adolini, and Mod,
designed by David
Dolcini.
A striking formal
coherence for project
M2, born to create
models that
would fit smaller
environments, consisting
of a complete
range of
washbasins and
sanitaryware, made
of five washbasins,
angular, round,
with support, suspended
with the
possibility for a column;
four kinds of
bidet and six toilets,
monobloc, suspended,
to the floor.
The Mod collection,
is the first furniture
line by Galassia,
imagined to cross
over all collections,
where the elements
become the link between
the different
sanitary fittings.
Furniture made of
glulam panels fully
lined with durmast,
finished geometrical
surfaces, to respect
and keep the
wood’s porosity,
bluemotion activated
drawers, with
soft closing and the
same anodized aluminum
handle for
all models.
Abrandmadeof
true, intense values,
of tradition,
inevitably combined
with innovation,
growth and
the discovery of
new markets.

di/by Giorgio Pruccoli
Si è svolto a Rimini, dal 22 al 25 novembre 2008, SIA GUEST 2009,
Salone Internazionale dell’Accoglienza.
Gran parte della manifestazione, si è concentrata in una serie di
conferenze e dibattiti, con gli operatori del settore, per verificare
quali potessero essere le strategie migliori, per riprendere la crescita
economica. Si è voluto dare una risposta immediata alla crisi che,
sta attanagliando le maggiori potenze economie mondiali. Del resto
i dati parlano chiaro: nei primi tre trimestri del 2008, nelle strutture
ricettive italiane, si sono avuti il 2,5% di pernottamenti in meno,
e sono in particolare gli stranieri, americani, francesi, tedeschi,
austriaci e soprattutto inglesi, che, per motivi preminentemente economici,
non sono venuti in Italia.
Solitamente il cuore della fiera, negli anni passati, era la manifestazione
“NonSoloAlbergo”, dove progettisti di fama internazionale, si
cimentavano in un tema a soggetto, e proponevano le loro idee.
L’edizione di quest’anno, ha presentato questo evento, in modo
completamente nuovo, a partire dalla location: il centro della manifestazione,
sotto la cupola dell’ingresso principale. Questo è il fulcro
dell’impianto fieristico, e, la posizione, è stata scelta per sottolinearne
l’importanza. L’allestimento, è stato pensato come un luogo
di ritrovo, di incontri e di conferenze. Il titolo “NonSoloAlbergo: i
luoghi dell’eccellenza”, prelude ad un evento dove si estrinsecano
le migliori idee nei vari campi (progettuale, organizzativo, tecnico,
burocratico, politico), tramite contatti diretti con i vari protagonisti.
Questi incontri avvenivano, anche in forma multimediale ed interattiva,
mediante una serie di monitor, in cui scorrevano le interviste
ai vari protagonisti. Una consolle permetteva di scegliere l’argomento
ed il filmato cui dedicarsi.
Anche quest’anno, non sono mancati gli appuntamenti con paesi
stranieri. La nazione ospite per eccellenza, è stata il Marocco, presente
al padiglione C7, con una sorta di “casa Marocco”, avendo allestito
una area di 800 mq, dal titolo “Mediterranean Scents”.
L’Istituto per il Commercio con l’Estero, nell’ambito del progetto “Italy
for Sport” ha invece organizzato una serie di tavoli, con l’obiettivo
di creare opportunità commerciali, per le aziende protagoniste
delle manifestazioni in quei paesi dove, nell’arco dei prossimi anni,
verranno realizzati i principali eventi sportivi internazionali. Le nazioni
partecipanti sono state: Russia, Polonia, Ucraina, Canada, Sud
Africa, Brasile, Regno Unito, Perù, Ecuador.
Al padiglione B5 si è svolta la manifestazione “Enjoy Your Flight”.
Si è trattato di un vero e proprio viaggio alla ricerca di nuovi modi
di considerare gli spazi per la ristorazione. Si partiva in aereo. Siamo
quindi entrati nell’aeroporto, dove nella sala d’attesa ci accoglievano
grandi divani e dove potevamo contare anche su un punto di ristoro
per rifocillarci.
SIA GUEST 2009, the International Hospitality Expo was
held in Rimini between 22 nd and 25 th November 2008.
A large part of the event was concentrated on a series of
conferences and debates with operators of the sector, to figure
out what could be the better strategies in order to relaunch
economic growth. The aim was to give an immediate
response to the crisis that is damaging the most important
world economic powers. And the statistics speak clearly: in
the first three quarters of 2008 there were 2.5% less numbers
in Italian hotel rooms, with especially foreigners
(Americans, French, Germans, Austrians and especially the
English) who for mainly economic reasons did not visit Italy.
In past years the heart of the fair was normally the event
“NonSoloAlbergo”, where internationally famous designers
worked on a single theme and proposed their ideas. This
year’s edition presented this event in a totally new way under
the cupola of the main entrance. This is the fulcrum of
the trade fair centre and the position was chosen to underline
its importance. The set was created as a meeting point
and for conferences. The title “NonSoloAlbergo: i luoghi dell’eccellenza”
preludes an event where we find the best ideas
in the various fields (design, organisation, technical, bureaucratic
and political) through direct contacts with the
various protagonists. These meetings took place even in
multimedia and interactive ways through a series of monitors
where the interviews of the various protagonists were
shown. A console made it possible to choose the topic and
the film you wanted to see.
This year’s edition also saw appointments with foreign
companies. The host nation par excellence was Morocco in
pavilion C7 with a sort of “Morocco home” with an area of
800m2 and the title “Mediterranean Scents”.
The Institute for Foreign Trade in the project “Italy for Sport”
instead organised a series of tables with the aim of
creating sales opportunities for the leading companies of
the events in those countries where in the following years
major international sporting events are to be held. The
participating nations were: Russia, Poland, Ukraine, Canada,
South Africa, Brazil, United Kingdom, Peru and Ecuador.
Pavilion B5 held the event “Enjoy Your Flight”,areal
journey into the research of new ways in considering
restaurant areas. The journey started by plane and we
therefore enter the airport, where the waiting room welcomed
us with large sofa and where there was a restaurant
area to have a snack.
2009 2
81

Il viaggio iniziava con Roberto Semprini, che, con uno stand dal
titolo “No Restaurant”, presentava un ambiente ‘zen’, con pianta
tonda ed ambienti divisi rigorosamente da pannelli divisori.
La sala da pranzo, era rigorosamente bianca, con tavoli e sedute
imbottite, scure. La cucina anch’essa bianca, presentava soluzioni
tecnologiche avanzate, mentre la zona “relax”, più calda, ave-
va luci soffuse, grandi sedute
di forme antropomorfe, e un
pianoforte elettrico di ultima
generazione in grado di suonare
anche da solo grandi opere
musicali jazz o musica
classica, regalandoci atmosfere
piacevoli e rilassanti.
Anche quest’anno Marcello
Ceccaroli, presentava uno
stand “Violet Cool”, oltremodo
lussuoso e ricercato. Pavimento,
pareti, soffitto, erano
di velluto neri,‘alleggeriti’ da
elementi bianchi. A pavimento,
un imponente disegno
geometrico ‘settecentesco’, inquadrava
dei motivi floreali.
Alle pareti, doppie cornici in
rilievo, erano sistemate in maniera
modulare, per accogliere
dei quadri. Dal soffitto, sopra ogni tavolo, scendevano delle cascate
di brillanti, che fungevano da lampadari. Al centro dello stand,
un divano circolare faceva da fulcro dell’ambiente. Da questa seduta
partivano i tavoli, i quali, erano ricoperti da una tovaglia in raso
rosa, e le sedie, anch’esse rosa tempestate da brillanti.
82 2 2009
The journey began with Roberto Semprini, who in his stand
entitled “No Restaurant”, presented a ‘Zen’ setting with a
round floor and settings divided by partitioning panels. The
dining room was totally white with stuffed tables and chairs,
all dark. The kitchen was also white and had advanced technological
solutions, whilst the relaxation area was warmer with
soft lights and large anthropomorphous
seats and a latest
generation electrical piano
that played jazz or classical
music on its own, giving
us a pleasant and relaxing
atmosphere.
Once again this year Marcello
Ceccaroli presented his
luxurious and sought-after
“Violet Cool”.Floors,walls
and ceiling in black velvet
“lightened” with elements of
white. On the floor was an
imposing ‘seventeen hundreds’
geometric design
which enclosed floral motifs.
On the walls double relief
cornices set in a modular
fashion for hanging pictures.
On the ceiling, above every
table, were cascades of dia-
monds that acted as chandeliers. In the centre of the stand
was a circular sofa that was the fulcrum of the setting, from
here started the tables that were covered with a pink satin
table cloth and the chairs, in pink, were also filled with diamonds.

Marcello Albini presentava il suo stand dal titolo “La danza dei sogni”.
Dopo una dura giornata di lavoro, si cerca la pace e la serenità
nel mondo dei sogni. La prima parte dello stand, era dedicata alla
zona dove si tornava dal lavoro, ci si cambiava, e si lasciavano gli indumenti
di tutta la giornata in appositi appendiabiti. Dietro un paravento,
c’era il mondo dei sogni, con immagini, e oggetti raffiguranti
corpi celesti e visioni oniriche.
“Il mattino ha l’oro in bocca” era lo
stand di CaberlonCaroppi Hotel&Design.
L’ambiente era ‘dorato’ e lo spazio diviso
tra la zona dove veniva servita la colazione,
realizzata con decorazioni dorate
floreali, e piccoli ambienti, divisi da
separé, i quali lasciavano comunque
vedere oltre. In questi ambienti si poteva
gustare in pace e tranquillità, i primi
momenti della giornata, prima di partire
per le proprie attività.
“Il mattino ha l’oro in bocca” was
the stand by CaberlonCaroppi Hotel&Design.
The setting was ‘golden’
and the area divided into an area where
breakfast was served made of golden
floral decorations and other small settings
divided by partitions, where it was
still possible to see beyond. In these settings
we could enjoy peace and tranquillity,
the first moments of the day,
before leaving for the day’s activities.
Marcello Albini presented his stand called “La danza dei sogni”.
After a hard day’s work we want peace and serenity in the world of
dreams. The first part of the stand was dedicated to the area where
we return from work, where we get changed and leave our clothes
from the day on special coat hangers. Behind a screen was the world
of dreams with images and objects that depicted celestial bodies
and dream like visions.
Il quinto stand, era una provocazione
realizzata da Renata Giacomini.Erala
natura che arredava. Le panche erano
di erba, mentre gli sgabelli per sedersi
al bar avevano una pianta grassa
spinosa, sulla seduta, che ne impediva
la sua funzione. Lo spazio per la
ristorazione, era sistemato nell’orto
dell’albergo, con ortaggi che crescevano
attorno a noi. Peccato che dopo
mezza giornata di fiera, le foglie dei
cavoli e dell’insalata, avessero un aspetto
molto affaticato, sia del calore
delle lampade, e sia del fatto, che forse,
nessuno portasse loro da bere.
Fuori dal loro ambiente naturale, davano
solamente l’idea di verdura appassita
e sofferente.
The fifth stand was a provocation
created by Renata Giacomini.It
was nature that decorated. The
benches were made of grass, whilst
the bar stools had a prickly cactus
on the seat, making it impossible to
sit down.The restaurant area was
set up in the hotel vegetable garden
with vegetables growing around us.
A pity that after half a day of the
fair the leaves of the cauliflower
and lettuce had a very tired look
caused by both the heat of the
lamps and by the fact that perhaps
nobody had watered them. Out of
their natural environment they only
gave the idea of being withered
vegetables in sufferance.
2009 2
83

Con il sesto stand, di Talu
Worldwide “White Cross”,siamo
andati su di un’isola artificiale,in
mezzo al mare, con il vento che
ci accarezzava la pelle.Una composizione
a croce, divideva gli
spazi fra la zona pranzo,bar,aperitivi
e relax.Il tutto con arredi
bianchi,sormontato da un’enorme
tensostruttura che fungeva
da copertura.La sensazione di
spazio era notevole, ma a dire il
vero, l’effetto di essere in mezzo
al mare,bisognava crearselo con
molta fantasia.
Luca Scacchetti ha voluto presentare la
sua “Sirenetta Bistrò”. La sala da pranzo,
color sabbia, riempiva quasi tutto lo spazio.
Specchi alle pareti, allargavano oltremodo
questo ambiente, molto leggero,
raffinato e con semplici lampadari, che
scendevano dal soffitto sopra ogni tavolo.
In fondo, a questo ambiente, lo spazio
cottura era più ricercato. Presentava pareti
ornate con decori floreali dorati. La cucina
era a centro stanza.
Luca Scacchetti presented his “Sirenetta
Bistrò”. The dining room in sand colour extended
this light and refined area with simple
lampshades that hung down from the
ceiling on top of each table.At the end of
this area was the cooking area,with walls
ornate with golden floral decorations.The
stove was in the middle of the room.
84 2 2009
With the sixth stand, “White
Cross” by Talu Worldwide,we
went to an artificial island in the
middle of the sea with the wind
caressing our skin.A cross shaped
composition divided the areas between
the dining room,bar,aperitifs
and relaxation area.All was
decorated in white with an enormous
frame structure that acted
as a roof.The sensation of space
was remarkable but to be honest,
youreallyhadtouseyourimagination
to create the effect of being
in the middle of the sea.
Elisabetta Motta era presente anche quest’anno con uno stand dal titolo
“Kamachocolate: The Life Passion”. Sembrava di essere in un’alcova
in mezzo al deserto. Il pavimento era in legno scuro, grezzo,
mentre le pareti erano color cioccolato, con grandi tendaggi anch’essi
marrone scuro. L’ambiente era diviso in tre parti. Il bancone d’ingresso,
aveva la forma indefinita come se fosse stata una composizione di
cioccolato fondente. Successivamente si entrava nell’alcova vera e
propria. Il letto era l’elemento principale che riempiva la stanza. Al di
là di quest’ambiente, c’era la zona ‘toilette’ con un piccolo lavabo ed
un bagno turco per soddisfare i nostri bisogni di rilassamento.
Elisabetta Motta was also present this year with a stand called “Kamachocolate:
The Life Passion”. It was like being in an alcove in the middle
of the desert.The floors were in dark, rough wood, whilst the walls
were chocolate colour with large curtains also in dark brown.The area
was divided into three parts.The entrance counter had an undefined
shaped, as if it were a composition of dark chocolate.Then we entered
the alcove, where the bed was the main element that filled the room. After
this area was the ‘toilette’ area with a small washbasin and a Turkish
bath to satisfy our needs for relaxation.

Simone Micheli ha diviso la sua performance fra uno stand “Hotelrestaurant”
allestito per“Enjoy your Flight”al padiglione B5,
e uno spazio di 1.600 mq, al padiglione A7 dove ha allestito in
scala reale, alcune zone riguardanti un immaginario hotel a 5
stelle. Nella prima parte, naturalmente dedicata alla ristorazione,
ha presentato un ambiente ‘soffuso’, incentrato su di un
lampadario realizzato con elementi in plexiglas bianchi e rossi,
che arrivavano quasi a pavimento e che inondavano la stanza
di riflessi colorati. In tavolo basso con piano specchiato e una
mensola a parete, erano gli unici arredi per poter desinare.
Simone Micheli divided his performance between one stand
“Hotelrestaurant” created for“Enjoy your Flight” in pavilion B5,
and an area of 1,600 sqm, in pavilion A7 where he created some of
the areas regarding an imaginary 5 star hotel to scale.In the first
part, naturally dedicated to restaurants, he presented a‘soft’ setting
centred on a lampshade made with white and red Plexiglas
elements that almost reached the floor and that inundated the
room with coloured highlights.The low table with mirrored top
and a wall shelf were the only pieces of furniture used.
Il padiglione A7 è stato intitolato “unoaunohotel”, e ha visto la realizzazione
di ambienti per un hotel a 5 stelle.Negli spazi comuni la moquette a
pavimento era realizzata con una texture,quadrettata di tutti i colori,mentre
alle pareti grandi specchi serigrafati,allargavano gli spazi.Monitor a parete,proiettavanoimmagini
di ambientazionialternative.
La zona‘relax’era
bianco candido
con grandi
specchi quadrettati
a parete.L’ambiente
era arredato
con
lettini, anch’essi bianchi, dove ci si poteva sdraiare, per farsi massaggiare.
Grandi oggetti antropomorfi imbottiti, completavano l’arredamento.Le
camere private erano bianche, con texture particolari alle pareti, grandi
piani bianchi o rossi,dove appoggiarsi,con linee morbide anni“70.
Pavilion A7 was called “unoaunohotel”, and saw the creation of settingsfora5starhotel.Inthecommonareaswerecarpetedfloorswith
a square texture of different colours, whilst the large walls had large
serigraphed mirrors to enlarge the spaces. Monitors on the walls projectedimages
of alternativesettings.
The ‘relaxation’
area was
candid white
with large
mirrors on
the walls.The
setting was
furnished
with beds, also
white, where you could lie down for a massage. Large stuffed anthropomorphous
objects completed the furnishings.The private rooms
were white with special textures on the walls, large white or reds tops
to lean on with soft 1970’s lines.
2009 2
85

Pavilion A1 called “Bagno & Benessere”,
was dedicated to the exhibition of bathroom
manufacturing companies. Inside the sector
was the stand “Il chiostro, atmosfere, ambienti
e materiali del benessere”, created
in collaboration with Wellness Design and
Gazzetta degli Edili. Theaimwastocreate
something that directed the visitor to discover
new setting shapes and materials that hit
the soul and human sentiment, rather than
the ‘look’ and the ‘image’.We found ourselves
in a square ‘monastery like’ cloister with
columns and side pathways that enclosed a
garden with central pond and ‘technological’
waterfall from above. On the four sides were
other four interpretations of a ‘regenerating’
space created by four architects, who gave
an interpretation of hospitality and wellness
in a more meditating key, which could have
been the lifestyle of the monastery.
Carla Baratelli ha interpretato
il rapporto
con gli Altri (Convivio).
La luce che
cambiava in continuazione,
andava ad
influire sui nostri
sensi e le nostre emozioni.
Carla Baratelli interpreted
relations with
Others (Convivio)
with continuously
changing light that
influenced our senses
and emotions.
86 2 2009
Il padiglione A1 intitolato “Bagno & Benessere”,era
dedicato all’esposizione di aziende che producono
per il bagno. All’interno di settore, è stato allestito lo
stand “Il chiostro, atmosfere, ambienti e materiali
del benessere”, realizzato in collaborazione con Wellness
Design elaGazzetta degli Edili. L’obiettivo era
quello di realizzare un qualcosa che indirizzasse il visitatore
a conoscere nuove forme d’ambientazione e
di materiali, che colpissero l’animo ed il sentimento
umano, piuttosto che il ‘look’ e ‘l’immagine’. Eravamo
in un chiostro quadrato,‘monacale’, con colonne e
camminamento laterale, che incorniciavano un giardino
con laghetto centrale, e ‘tecnologica’ cascata dall’alto.
Ai quattro lati, c’erano altrettante interpretazioni
di uno spazio,‘rigenerante’, realizzate da quattro architetti,
i quali, hanno dato un’interpretazione sull’ospitalità
ed il benessere, rileggendoli in chiave più
meditativa, quale poteva essere la vita monacale.

Alberto Apostoli ha proposto
il rapporto con il Sé
(la Stanza) progettando
una stanza dove ci si poteva
ritrovare in maniera
completa, senza bisogno
di allontanarsi troppo da
casa propria, completa di
letto matrimoniale, doccia,
e spazio pranzo.
Alberto Apostoli proposed
the relationship
with Oneself (la Stanza)
projecting a room were you
could find yourself totally
without the need of
movingtoofarawayfrom
your own home, complete
with double bed, shower
and dining area.
SIA GUEST 2009, si è quindi proposto di farci uscire dal tunnel della
crisi, per farci... riveder le stelle.
Giancarlo Marzorati ha sviluppato
il rapporto con la propria
Spiritualità (Meditazione).In
uno spazio indefinito, immagini
infernali e paradisiache cambiavano
in continuazione, mentre
duegrandimanitenevanoil
mondo e ci davano sicurezza.
Stefano Pediconi ha sviluppato il
rapporto con la Natura (Centro
Benessere) dove ambiente naturale
e ambiente costruito si
fondono nel progetto di un luogo
dedicato al benessere.
Giancarlo Marzorati developed
the relationship with oneself Spirituality
(Meditazione).Wefound
ourselves in an undefined space
were images of heaven and hell
continuously changed around us,
whilst two large hands held up
the world to give us security.
Stefano Pediconi developed the
relationship with the Nature
(Centro Benessere), where natural
environment and built environmentjointhemselvesina
place dedicated to wellness.
Therefore SIA GUEST 2009 has given us the opportunity to come out of
the tunnel of darkness and to see the stars again.
2009 2
87

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Direttore
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info@faenza.es
Manager
Maria Victoria Diaz

Scenari
in tempi di crisi
A cura di Antonella Camisasca
La carta color avorio Palatina “Acid - Free” è delle Cartiere Miliani Fabriano S.p.A.
I

O S S E R V
TINTE FOSCHE SULL’INDUSTRIA MONDIALE DEL
MOBILE
L’annuale World Furniture Outlook 2009 e Il Rapporto di pre-
visione sul settore del Mobile in Italia a cura del Csil evita
falsi ottimismi e invita a darsi da fare perché la politica mone-
taria espansiva è condizione necessaria, ma non sufficiente per
innescare la ripresa.
La dettagliata, lucida - a tratti serena - cronaca di una crisi
annunciata.
Nessun tentativo di indorare la pillola ha contraddistinto
l’annuale appuntamento con cui il Csil - Centre for Industrial
Studies presenta, in partnership con Prometeia, che ne forni-
sce gli scenari macroeconomici, le previsioni sull’andamento
dei mercati dell’arredamento in Italia e nel mondo.
Per terra, fuori dalla cornice di Palazzo delle Stelline, a Milano, alla
fine dello scorso novembre non sono rimaste solo le foglie di una
fredda giornata di inizio inverno, ma anche le speranze che quella
che abbiamo di fronte possa tramutarsi in una crisi risolvibile
dopo i primi sei mesi dell’anno in corso. L’inevitabile influenza
storicamente generata dal mercato statunitense, unitamente ai
riflessi di una crisi economica e finanziaria che, in maniera massic-
cia, sta investendo buona parte dei Paesi della “vecchia guardia”,
non poteva che far sentire il proprio peso sullo Stivale generando
un periodo di empasse che avrà bisogno “del bello, e del buono”
per passare.
A sostenerlo è, in primis, il quadro macroeconomico preso in
considerazione dall’Associazione per le previsioni econome-
triche che, per voce di Stefania Tomasini, responsabile analisi e
previsioni per l’economia italiana di Prometeia, ha sottolinea-
to in prima battuta come la vera difficoltà «in questo momen-
to sia proprio far previsioni. Quel che sta accadendo all’inter-
no del mercato finanziario - ha spiegato l’analista - si sta
allontanando in maniera talmente significativa da quanto è
accaduto in passato, che diventa realmente difficile tentare di
II
comprendere come potrà evolvere il prossimo futuro».
Una maniera elegante per ricordare, e in qualche modo
ammettere, che le previsioni non sono, e non possono sempre
essere, un valore a varianza associata e che in un contesto di
causa ed effetto qualcos’altro può sempre inserirsi. Ma andia-
mo con ordine.
Lo scenario internazionale
Che non si possa stare allegri ce ne eravamo accorti, ma sen-
tirsi dire da chi è avvezzo a parlare di numeri e di mercato
che «a inizio del 2008 siamo stati a un passo dal crollo finan-
ziario globale e che politiche economiche, finanziarie e fiscali
hanno fermato l’economia mondiale sul ciglio del baratro»
non è piacevole. Non lo è, soprattutto, quando ci si interroga
sul “se” queste stesse politiche siano state, o siano, in grado o
meno di arrestare la recessione, perché la risposta è negativa.
Per Tomasini, infatti: «Trovandoci, al momento in cui parliamo,
al terzo trimestre consecutivo di tassi con il segno meno
davanti, siamo di fronte a una recessione di tipo tecnico che,
però, per quanto lunga e prolungata, non dovrebbe portare a
una deflazione e, quindi, a una regressione. Riteniamo, infatti -
e questa è la notizia confortante -, che ci sia spazio per adot-
tare politiche economiche, monetarie e fiscali per evitare che
questa fase possa avvitarsi in una ulteriore spirale negativa».
Qualcosa di simile, d’altronde, si era già vista nel 1975 prima,
nel 1993 poi. «Inoltre - ricorda l’analista di Prometeia -, non è
un segreto come la congiuntura stesse già maturando, ben
prima dell’inizio dello scorso anno, tendenze recessive: nell’e-
state 2007 gli indicatori congiunturali statunitensi erano già
tutti in rosso, mentre il prezzo del dollaro ha cominciato a
scendere dai 130 dollari al barile agli attuali 40 favorendo un
rallentamento sul cui trend si è, poi, innescata la crisi culmina-
ta con il fallimento della banca d’affari statunitense Lehman
Brothers. Da qui lo scoppio, nell’agosto del 2007, dei mutui
subprime con l’innesco di una crisi che ha toccato valori mai
visti Oltreoceano, prima, in Europa poi».

A T O R I O
La prima e più diretta conseguenza sotto gli occhi di tutti è
stata la modifica dei comportamenti tipici del sistema dei paga-
menti delle banche con una conseguente necessità di interventi
massivi, da parte delle autorità di politica economica, allo scopo
di riportare la fiducia ai mercati, sostenere l’economia reale e
l’operatività delle imprese.
«Il successo di tali scelte - sentenzia Tomasini - è al momento
parziale, ma effettivo.Tuttavia il ruolo delle politiche economiche
non è senz’altro finito, ma può ancora giocare un peso impor-
tante a sostegno della crescita, tant’è che ci sentiamo di preve-
dere che la Banca Centrale Europea possa portare, entro marzo
di quest’anno, il tasso di riferimento di policy al 2%». La speran-
za è quella che l’Europa abbia imparato la lezione che il
Giappone si è trovato, suo malgrado, a impartire al resto del
mondo fra il 1989 e il 1990, quando ha pagato il costo (e lo sta
facendo tuttora) dei ritardi della propria politica monetaria.
«Confidare che la lezione sia servita - afferma ancora l’analista -
è un assunto importante della nostra previsione, che ci porta a
confidare che la recessione che stiamo vivendo possa rimanere
confinata per tutto il 2009 agli Stati Uniti, al Giappone e alla
zona cosiddetta dell’Euro». Ma non solo. «Un altro aspetto posi-
tivo - riprende la nostra interlocutrice - è che l’aggiustamento
va a colpire i fattori all’origine del rallentamento in atto, ossia i
consumi delle famiglie americane cresciuti non in linea con la
situazione effettiva. Questo ha portato a una riduzione sensibile
della bilancia dei pagamenti del Pil, che lascia prevedere una
ripresa, fra il 2010 e il 2011, più equilibrata». Secondo l’analista,
inoltre, la recessione in atto potrebbe rimanere confinata ai
Paesi avanzati citati e non tradursi in una crisi altrettanto grave
per Cina e India «sicuramente in rallentamento rispetto ai tassi
di crescita fatti registrare nel 2008» e per l’America Latina «che
insieme ad alcune aree dell’Europa Centrale, soffrirà di più».
Tinte fosche per l’Italia
La verità, però, è che la crisi in atto si è innescata su un qua-
dro preciso: fattori determinanti come l’inflazione del prezzo
del petrolio, dei prodotti agricoli, ma anche l’apprezzamento
del cambio euro su dollaro e il rallentamento dell’economia
americana hanno avuto effetti deleteri su tutti i mercati, italia-
no in testa. Su questo quadro, per giunta, è andata a inserirsi
una crisi di tipo finanziario con un conseguente crollo dei giu-
dizi delle imprese, nessuna previsione di crescita se non (sta-
remo a vedere) dalla seconda parte di quest’anno, caduta degli
investimenti residenziali ben oltre il 2011 «perché - e la paro-
la torna all’esperta -: il ciclo espansivo che abbiamo alle spalle
è stato davvero molto lungo. Sui beni strumentali cala, infatti,
l’incognita della disponibilità del credito per le imprese.
Rispetto ai consumi delle famiglie, gravati oltremodo dall’infla-
zione, hanno pesato l’acquisto di automobili senza alcun
incentivo fiscale, una caduta dei consumi alimentali e della ric-
chezza finanziaria delle famiglie di casa nostra. Per giunta, si
sa, la caduta dei prezzi delle materiale prime rallenta la cresci-
ta dei prezzi interni».
Che fare, allora, se non dar spazio a una politica fiscale cor-
retta per sostenere la domanda? Se da una parte l’attenzione
è sul preoccupante riaprirsi del differenziale fra i titoli pubbli-
ci italiani e quelli tedeschi (che, tradotto in soldoni, significa
che per finanziare il debito pubblico del nostro Paese il
Governo dovrà spendere di più), il dato di fatto è che la
nostra economia è in piena recessione e che l’indebitamento
statale peggiorerà in modo automatico. Ci si aspetta allora
misure a sostegno delle famiglie che non possono più aspetta-
re e che chi ci amministra sta tentando di attuare.
Ma parliamo del Mobile
Tuttavia, parlare dell’Italia non serve a nulla, se non si inquadra
il “problema” facendo un passo indietro per avere una visione
più globale. Ad aiutarci è Sara Colautti, socio Csil e direttore
della Industry Studies Unit. La curatrice, fra gli altri, della
XXVI^ edizione World Furniture Outlook 2009 e del
Rapporto di previsione sul settore del Mobile in Italia, eviden-
zia un calo deciso dell’offerta di mobili che, per la prima volta
III

O S S E R V
nella storia di questo comparto sta registrando performance
peggiori del totale dell’industria manifatturiera legata al com-
parto energetico che, per contro, sta facendo tener botta al
resto del carrozzone.
«Dati - sottolinea Colautti - confermati da quelli per la cas-
saintegrazione del 2008 e dai dati Istat sugli ordinativi sia per
il mercato nazionale che non. Ma c’è di più: sul fronte della
produzione il calo è determinato dal clima di fiducia delle
famiglie che, in Italia, si sta deteriorando. Frenano, infatti, gli
acquisti di quanto è rimandabile. Altre variabili sono il reddito
disponibile, la ricchezza finanziaria e l’occupazione che, nel
2009, è prevista ulteriormente in diminuzione. Al momento -
è il giudizio - non ci sono elementi che ci portino a sperare
alla ripresa già a partire da quest’anno per quanto riguarda il
consumo di mobili. Se se ne riparlerà sarà nel 2010 anche
perché con le importazioni che a oggi rappresentano solo un
IV
14% sul consumo totale italiano dei mobili, siamo davanti al
primo caso di crescita negativa delle importazioni in termini
reali».
E qui una riflessione va fatta: secondo quanto evidenziato dal
Rapporto Csil, non crescono più solo le importazioni di beni
di fascia bassa, ma aumentano quelle provenienti da Nazioni
con una più alta qualità, come la Germania, mentre colossi
come la Cina crescono nelle importazioni, ma a tassi meno
vivaci che negli anni passati.
Per la Colautti, però: «La situazione dei mercati esteri non sarà
positiva nei prossimi anni, tant’è che prevediamo una diminu-
zione decisa per tutto il 2009 della domanda estera. Questo
perché il nostro Paese esporta prevalentemente nei Paesi del-
l’area Euro, mentre le sorti potrebbero essere risollevate grazie
ad altre Country. Sul fronte della competitività - prosegue
l’interlocutrice del Centre for Industrial Studies - l’andamento
dei prezzi ha visto un sostanziale stallo sui nostri mercati di
destinazione che è andato sì a nostro favore, ma che non si
ripeterà, visto l’indice di stabilità previsto. I dati del 2008 parla-
no chiaro: la riduzione della produzione viaggerà nell’ordine del
3,9%, i consumi interni sopra quota 4% e nemmeno a guardare
l’andamento per comparti c’è da attendersi di scorgere buone
notizie: l’unico che, nell’ambito del Mobile, nel 2008 ha mostra-
to una variazione positiva è stato l’ufficio, ma si è pur sempre
trattato di un andamento contenuto. Per tutti gli altri ambiti,
cucina compresa, ci aspettiamo cali piuttosto decisi».

A T O R I O
Crisi mondiale, riflessi globali
Dopo anni di crescita i consumi di mobili mostrano, dunque,
un calo deciso. Dovremo attendere il 2010 per vedere la luce
alla fine del tunnel? Prova a rispondere Ugo Finzi, socio Csil e
senior advisor per i progetti internazionali che, per maggior
completezza di vedute, ha scelto di estendere lo scenario pre-
visivo a ben 60 Paesi che il Centre for Industrial Studies
monitora costantemente.
L’analisi che ne esce mostra prima di tutto un quadro in cui,
nel decennio 1998-2008, i cinque principali Paesi importatori
di mobili hanno registrato crescite esponenziali nel mercato
degli Stati Uniti, vero motore trainante il commercio mondia-
le di questo comparto.
«Per la prima volta, però, il motore di cui parliamo - e qui la
lingua di Finzi, che vive a Washington, batte dove il dente
duole - è in panne, se trattiamo come eccezionale il
“blackout” verificatosi sulla scena mondiale dopo gli eventi
del 2001. Nel 2009 in corso, infatti, Stati Uniti, Germania,
Inghilterra e Francia registreranno una recessione. Stando ai
dati resi noti dal Fondo Monetario Internazionale (World
Economic Outlook, novembre 2008), nell’anno in corso il Pil
dei Paesi sviluppati diminuirà facendo registrare un Prodotto
interno lordo pari al 2,2% rispetto al 5,1% del 2006, al 5% del
2007 e al 3,7% registrato nemmeno dodici mesi fa. Un dato
che non stupisce, se si considera - continua l’esperto interna-
zionale di progetti di sviluppo per conto del Csil - che il
medesimo indicatore dei Paesi sviluppati è passato dal 3% del
2006 al 2,6% del 2007, fino ai ben più miseri livelli dell’1,4%
del 2008 per una previsione ora prossima al -0,3%».
In un siffatto contesto e data l’evoluzione della situazione,
l’attenzione non può che essere volta verso scelte rapide. Ma
non è semplice. Secondo quanto evidenziato da Finzi, infatti:
«Negli ultimi anni, il commercio mondiale di immobili misura-
to in miliardi di dollari è aumentano enormemente anche su
volumi molto importanti. Le nostre previsioni per il prossimo
futuro, però, poggiano su quelle macroeconomiche di cui si
parlava prima e ci permette di affermare che l’area dell’Asia,
escludendo il Giappone, si conferma la zona del mondo che
crescerà più in fretta. Purtroppo, però, si tratta di economie
estremamente vulnerabili alle recessioni registrate per prime
dalle economie più avanzate. I cinesi potrebbero, però, riusci-
re in un’opera di stimolo di crescita di grossi consumi interni
- è la nota positiva espressa dal rappresentante del Csil -:
anche per la Russia le previsioni restano di crescita, nonostan-
te in quest’area le ipotesi siano incerte e caratterizzate da un
alto tasso di crescita dei consumi privati».
In questo contesto geografico, inoltre, le incertezze rimango-
no elevate per Paesi dell’Europa dell’Est - quali Estonia,
Ungheria, Lituania e Ucraina -, ma l’impressione è che la situa-
zione reale non sia stata ancora veramente elaborata nelle
esportazioni che queste Country fanno verso la zona Euro e
il loro effettivo livello di indebitamento.
Ai minimi la fiducia dei consumatori
Tornando a volgere lo sguardo a livello mondiale, non si può
non registrare un ulteriore peggioramento della fiducia dei
consumatori spinta da un indice dei prezzi al consumo che, da
settembre a ottobre 2008, è diminuito dell’1% registrando la
chiusura di impianti di produzione degli immobili negli States
e determinando importanti previsioni di riduzione di vendita.
In un contesto del genere, la recessione si palesa più lunga del
previsto e se per qualcuno non se ne parlerà prima del 2010,
all’interno del Palazzo delle Stelline, a Milano, al momento di
presentare il quadro macroeconomico sin qui delineato, si è
ipotizzato un ruolo ottimista delle imprese italiane del
Mobile. Per Massimo Florio, socio fondatore di Csil e presi-
dente del Comitato Scientifico, nonché valevole moderatore
della giornata che ha visto la presentazione del Rapporto:
«Non c’è alcuna ragione per non credere che una volta che la
ripresa avverrà, dovrebbe aprirsi un periodo di nuove oppor-
tunità interessanti per l’industria di casa nostra. D’altra parte,
anche l’America Latina appare meno vulnerabile che in passa-
V

O S S E R V
to, ma i rischi della recessione registrata nel resto del
Continente, non lasciano indifferenti». Qui la situazione eco-
nomica è definibile come “uragano”. «E non può che essere
così - ha incalzato il moderatore dell’incontro -, dato il peso
d’Oltreoceano sull’economia mondiale, le implicazioni non
possono che essere globali, mentre le conseguenze si stanno
diffondendo in modo più rapido del previsto».
Ciò detto, sempre secondo Florio, occorre sottolineare che
lo shock del mercato petrolifero e delle commodities «era a
sua volta una bolla parallela e non c’entra niente con i barili di
petrolio reali, tant’è che la speculazione finanziaria in corso ha
avuto riflessi anche sul mercato delle commodities non ener-
getiche».
Come sempre, allora, il problema dei giochi è capirne regole e
meccanismi.
Le ondate di panico in Borsa sono un fatto finanziario, mentre
per il nostro interlocutore, è l’America ad assumere le dimen-
sioni di un problema globale. «In questa Nazione - spiega -
una serie di cose non sono andate bene nell’ultimo decennio:
si è verificato un rimescolamento delle ripartizioni dei redditi
che ha determinato la speranza di colmare un’idea abitativa
inevasa. Badate bene - è il monito -: un’enorme offerta di abi-
tazioni è una buona cosa di per sé, ma queste stesse case
sono state gestite con barili di petrolio e una scommessa spe-
culativa che nulla ha a che vedere con i mattoni. Fin qui tutto
bene, ma se qualcosa traballa il castello di carte cade giù e già
a nel 2006 gli Stati Uniti avevano fatto registrare una brusca
frenata. Inoltre, un altro elemento su cui riflettere in questo
contesto, è che i nuovi proprietari di casa non erano la parte
più ricca (che già un tetto sulla testa l’avevano), bensì etnie
storicamente svantaggiate dal punto di vista economico come
gli afroamericani e gli ispanici. Gli stessi che hanno assistito a
una caduta negli edifici residenziali completati che, solo nel
2008, ha raggiunto quota -35,4% a fronte di un più ridotto
decremento delle abitazioni plurifamigliari (-5,9%) che, però,
in America, sono la minoranza».
VI
A preoccupare, però, è anche altro. «Per la prima volta dal
1991, infatti - riporta ancora Florio -, si sono verificati proble-
mi molto seri sulle carte di credito con un raddoppio delle
insolvenze denunciato da Bank of America e Amex». Un dato
che fa riflettere se si somma a quello che vede un colosso
come General Motors non concedere più finanziamento per
l’acquisto dell’auto alle famiglie.
Come se ne esce?
Se il problema è Oltreoceano, per Florio, bisogna che gli Stati
Uniti si curino. Mettere in circolazione denaro per sanare il
circuito del credito non ha risolto il problema, però. «La poli-
tica monetaria espansiva è condizione necessaria, ma non suf-
ficiente per innescare la ripresa: solo per citare il Giappone
sarà bene ricordare che si trova a tassi di policy dello 0,5% e
con lo zero non si fa più nulla. La soluzione centrale - incalza
Florio - guarda alla politica fiscale e richiama al coraggio di far
intervenire il Governo su prestiti agli studenti e ai disoccupati
che devono avere un sussidio degno di questo nome. Occorre
invertire i dati di fiducia dei consumatori, giunti a livelli a dir
poco preoccupanti. E se insieme a tutto il resto anche il mer-
cato immobiliare subisce un blocco, ho poche speranze di
rimettere in moto qualcosa se non sostengo la domanda dei
consumatori».
A buoni governatori poche parole.
CRISI DEL COMPARTO DELL’EDILIZIA: DA ANGAI-
SA ISTRUZIONI PER L’USO
Dopo il consueto appuntamento estivo, l’incontro invernale
indetto alla fine dello scorso anno dall’Associazione
Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari,
Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno ha
confermato quanto da diverso tempo si va annunciando nel
comparto edilizio. La crisi c’è, e si sente.

A T O R I O
Ma, come ha ricordato Lorenzo Bellicini, con la ben nota
schiettezza che contraddistingue il direttore tecnico del
Cresme, dopo dodici anni di crescita continua, c’era da aspet-
tarselo. «Veniamo da una fase espansiva eccezionale - ha spie-
gato -, che non ha eguali né nella storia del nostro Paese, né
in quella mondiale, per quanto riguarda il ruolo del settore
delle costruzioni». Poi, a partire dal 2005, la situazione è anda-
ta modificandosi: l’inerzia fisiologica che ha colpito il compar-
to in questione e il ciclo speculativo immobiliare che ha inte-
ressato soprattutto le nuove costruzioni, hanno fatto sentire
il loro peso determinando quegli elementi di “frenata” che il
Cresme ha cominciato a segnalare già quattro anni fa.
Semmai ora, in questo 2009 in corso, il problema è compren-
dere l’entità della “discesa”, perché è fuor di dubbio che lo
scenario macroeconomico non è dei migliori «e a una velocità
mai osservata in precedenza - ha sottolineato il nostro inter-
locutore - le cose stanno cambiando in maniera significativa»
.
Una parabola negativa in rapida evoluzione
A tale proposito, le previsioni espresse dal Fondo monetario
internazionale lo scorso ottobre, e che hanno rivisto di quasi
un punto percentuale il tasso di crescita degli Stati Uniti, non
sono altro che una conferma di quanto espresso finora.
Osservato l’andamento del Prodotto interno lordo mondiale,
lo scenario indica chiaramente un mercato in frenata. Ma fac-
ciamo un passo indietro. Come già detto, veniamo da una fase
espansiva eccezionale e pur osservando una previsione in ter-
mini di ribasso del tasso di crescita del Pil mondiale prossima
allo 0,4%, siamo pur sempre vicini a una crescita che sfiora il
5%. «Se osserviamo l’andamento del comparto dell’edilizia
dagli Anni ’70 a oggi - ha osservato Bellicini - ci rendiamo
conto che si tratta di un livello di crescita eccezionale, che ha
pochi uguali nella storia. Ma non solo. Sappiamo anche che
questo stesso scenario ha avuto come protagoniste alcune
economie avanzate: Cina e India in primis seguite da un’Africa
che è tornata a crescere, come pure il Medio Oriente, la
Russia, l’America Latina, che si è ripresa dopo la fase di crisi
che l’ha colpita. L’indicatore più importante di questo scena-
rio di grandi urbanizzazioni, infrastrutturazioni e riqualificazio-
ne del territorio - ha proseguito il direttore tecnico del
VII

O S S E R V
Cresme - è stato senza dubbio la crescita, fino a ieri, del prez-
zo dell’acciaio».
Analizzate le classifiche che riguardano i grandi operatori del
settore delle costruzioni, ci si rende infatti conto che, dal
2003, i fatturati dei 225 International general contractors che
operano sui mercati internazionali,
sono cresciuti in maniera eccezionale. «La quota del loro lavo-
ro estero - ha fatto notare Bellicini - è cresciuta enormemen-
te: 23,3% nel 2003; 19,9% nel 2004; 12,9% nel 2005; 18,7% nel
2006 e 38,3% nel 2007. Questi dati sono relativi al fatturato di
realtà come Buick e Betchel e di altri contractors internazio-
nali che operano sia nell’ingegneria, che nel settore delle
costruzioni. Il mercato estero di queste 225 imprese interna-
zionali è passato in poco tempo da 100 a 310 milioni di dollari,
registrando tassi di crescita eccezionali». In un siffatto scenario
anche il prezzo del petrolio ha ripreso a crescere in maniera
esponenziale «portando il fatturato degli attori nel Medio
Oriente a crescere, in un solo anno, dell’80%».
Ma non solo: questo fenomeno di trasformazione e ridefinizio-
ne della dotazione del “capitale fisso edilizio” ha interessato
sia le economie avanzate, che quelle emergenti. Quest’ultime
hanno accompagnato il processo di sviluppo economico con la
trasformazione e, quindi, con il settore delle costruzioni, men-
tre le economie avanzate si aggrappano al settore delle costru-
zioni nell’ambito di una competizione economica che le vede,
in qualche modo, arrancare.
Il percorso delle imprese italiane
«In questo contesto - ha proseguito Bellicini -, a partire dal
2003-2004, anche le imprese italiane si sono rese conto che
qualcosa stava succedendo sul mercato nazionale e qualcos’al-
tro poteva essere colto all’estero. Se in questo periodo aveva-
mo, infatti, solo 4 o 5 imprese nostrane tra le 225 segnalate,
nel 2007 il loro numero è salito a 22 e ora siamo al terzo
posto, preceduti dalla Cina e dagli Stati Uniti. L’8,5% di questo
fatturato è stato prodotto dalle imprese tricolore, mentre,
VIII
solo qualche anno prima, il fatturato era molto più basso e
non si avvicinava nemmeno al 5%. Secondo l’Ance - che da due
anni organizza un importante studio sulle 44 imprese di
costruzioni più importanti - il fatturato estero di tali imprese è
passato dal 2,4 a 5,5 milioni di euro nel 2007, con un incre-
mento del 130% e, se analizziamo quello che è successo dal
2003 al 2007, ci rendiamo conto che per queste imprese di
costruzioni, il fatturato è cresciuto dello 0,1% in Italia, mentre
quello estero è cresciuto, mediamente, del 32% all’anno».
Ciò detto, questa crescita del mercato mondiale ha prodotto
effetti sul costo del petrolio e su quello dei materiali in gene-
rale e, dalla descrizione del Fondo monetario internazionale,
emergerebbe che dal settembre 2008 la situazione è decisa-
mente cambiata generando previsioni di crescita non più
attestate intorno al 5%, ma al 3,9% per il 2008 e al 3% per il
2009 in corso.
Cronaca di una crisi già vista
Tracciati i contorni, per Bellicini si comincia a poter collocare
questa situazione di crescita economica «in relazioni ad altre
crisi che abbiamo già vissuto, come quelle intercorse dagli Anni
’70 a oggi. Lo scenario è più positivo rispetto alla crisi del
2001 prodotto dalla bolla speculativa della cosiddetta Net
economy, mentre la crisi degli anni ’90-’93 è una crisi dovuta
soprattutto allo scoppio della bolla speculativa immobiliare
della fine degli anni ’80. L’82, di per sé, richiama al secondo
shock petrolifero, preceduto nel ’74-’75 dai problemi energeti-
ci registrati nel ’73. Ma attenzione: le previsioni prodotte a set-
tembre dello scorso anno dal Fondo monetario internazionale
hanno confermato la situazione di crisi e la necessità di rivede-
re lo scenario internazionale». Tradotto in soldoni questo
significa l’arrivo di almeno due anni difficili, ma per il direttore
tecnico del Cresme, c’è tuttavia una profonda differenziazione
nelle dinamiche a livello territoriale della quale bisogna tener
conto. «Le economie emergenti - ha spiegato - mantengono un
tasso di crescita vicino al 7% e solo le economie avanzate

A T O R I O
segnano il passo con uno 0,7% che prelude a scenari di stagna-
zione, se non di recessione vera e propria. In ogni caso, il
Fondo monetario internazionale dice apertamente che, dall’an-
no 2010, la situazione dovrebbe migliorare. Tuttavia, non man-
cano profonde diversificazioni nel
contesto internazionale. Al momento in cui parliamo, le previ-
sioni di chiusura per il 2008 annunciano tassi di crescita
dell’1,6% per gli Stati Uniti e dell’1,3% per l’Europa. Ma il
momento più difficile sarà nel 2009 perché un tasso come lo
0,9%, in realtà, indica già recessione e non stagnazione per le
economie avanzate. E comunque, seppure per alcuni più conte-
nuta, la frenata c’è per tutti, mentre la revisione di stima da
parte del Fondo monetario internazionale è da imputarsi a una
serie di fattori come il peggioramento delle condizioni finan-
ziarie, il miglioramento della domanda interna statunitense
rispetto a quanto si pensava, il peggioramento di quella
dell’Europa e del Giappone e la situazione delle economie
emergenti, che cominciano a dar cenni di cedimento».
C’è quindi una sorta di “effetto domino” in questa crisi in cui
si riducono
totalmente i rischi di inflazione e quelli legati al mercato del
petrolio e si incrementano, invece, le questioni legate agli squi-
libri locali.
Di che crisi stiamo parlando?
Il nocciolo del problema, per Bellicini, è proprio questo: «Non
era forse il rischio legato all’eccessivo aumento dei prezzi
delle commodities, del petrolio, delle materie prime e dei beni
alimentari quello che stava vivendo la nostra economia fino a
qualche mese fa? Cos’è successo in così poco tempo da cam-
biare lo scenario che porta alcuni attori del mercato e gli stu-
diosi di economia a parlare, addirittura, di deflazione»?
Questo continuo ritoccarsi di cifre lascia davvero intuire una
situazione di crisi difficile, specie per le economie avanzate,
che entrano in recessione.
Insomma, che si tratti di crisi è ormai certo. Semmai il proble-
ma è che la crisi finanziaria si sta trasformando, sempre più
rapidamente, in crisi economica. Ma che cosa è successo dal
2007 al 2008 per cambiare così radicalmente lo scenario?
L’ombra della casa è sostanzialmente all’origine di
questa crisi. Per Bellicini lo si evince guardando «l’eccezionale,
sorprendente, incredibile, crescita del valore delle abitazioni
registrato Oltreoceano dal 1998 al 2006. Una cosa fuori scala,
che ha dimensioni mai conosciute, anche se occorre ricordare
come l’economia americana sia particolarmente sensibile ai
cicli immobiliari, tanto che dal 1945 a oggi hanno avuto dieci
crisi e nove sono state anticipate dallo scoppio di una bolla
speculativa immobiliare. Quella che si è verificata è stata una
crescita eccezionale dei mutui - ha sottolineato il direttore
tecnico del Cresme -, dove il crescente valore della casa servi-
va come garanzia di un processo di indebitamento eccezionale,
che ha coinvolto il mercato mondiale. I rischi sono stati espor-
tati sul mercato finanziario mondiale e le dimensioni di questa
crisi sono stati sorprendenti: in tre anni il mercato immobiliare
delle nuove costruzioni negli Stati Uniti è crollato del 60%».
Il problema dell’invenduto
Il risultato di questa crisi finanziaria è sotto gli occhi di tutti:
banche,
credito, liquidità a rischio. Fallimenti, recessione, crollo della
domanda, sfiducia e ritorno dello Stato all’interno dell’econo-
mia. E non solo negli Stati Uniti. Se rimaniamo sul tema che ci
interessa di più, che è quello della casa,
i dati dell’Euroconsult a Bruxelles evidenziano come, nel 2010,
in Europa, avremo 900mila abitazioni in meno rispetto a quelle
che c’erano nel 2007.
Per Bellicini. «Il tema oggi centrale del mercato nel quale ci
troviamo si chiama “invenduto” e, più si va avanti, più lo sce-
nario diventa difficile. In Europa, infatti, le opere pubbliche
diventano il sostegno del mercato delle costruzioni perché, in
questo momento, la crisi è prevalentemente una crisi della
domanda privata, della capacità cioè di investimento che inte-
IX

O S S E R V
ressa soprattutto le nuove costruzioni ma, con la crisi di liqui-
dità e la crisi di fiducia, interesserà anche il mercato della
riqualificazione».
In tutto questo, l’Italia si ritaglia una posizione tutta sua, con
una fase di crescita dell’economia fra le peggiori della nostra
storia che colloca il Bel Paese agli ultimi posti tra le economie
avanzate e in difficoltà nella competizione internazionale in
termini di tassi di crescita.
«Va anche detto - ha sottolineato Bellicini - che noi abbiamo
vissuto una fase (quella che va dal 2002 al 2005) di stagnazione
dell’economia; vi è stata poi una leggera ripresa nel 2006-2007
e per il 2008 c’è chi dice che arriveremo a un -0,2%, -0,4%,
mentre più si va avanti, più diventa difficile fare delle previsio-
ni». L’unico dato certo è che ci sarà un tasso di caduta della
ricchezza molto importante, con il quale dovremo fare i conti,
soprattutto nel settore delle costruzioni che, nella fase di
recessione e stagnazione che abbiamo vissuto ha sostenuto -
per certi versi - l’economia italiana, ma che ora non ce la fa
più ed è destinato a diventare una componente della crisi».
Gli elementi su cui riflettere
Ciò detto, la fumata nera è importante, ma non colpisce allo
stesso modo tutti i segmenti di mercato e, soprattutto, tutti i
territori. «Quello che sta succedendo oggi - ha ripreso il nostro
interlocutore - è una diversificazione tipologica e territoriale
interessante, anche se lo scenario complessivo è quello di una
crisi. Se prendiamo in esame il settore delle costruzioni, è evi-
dente che la partita di mercato è stata vinta dalle imprese oltre
i 50 milioni di euro di fatturato, mentre hanno pagato le imprese
di minori dimensioni. Questo fino al 2007, ma nel 2008 le cose
sono cambiate: nei primi sei mesi dell’anno le concessioni nel
residenziale ritirate in Italia mostrano una flessione del 21%.
Questo vuol dire che ci sono imprese che hanno la concessione
e non la ritirano. Inoltre, i segnali più forti della crisi sono i piaz-
zali dei magazzini che, in questo periodo, sono pieni di prodotti,
mentre la frenata dell’occupazione generale ha visto con i Durc
X
(Documento unico di regolarità contributiva) un processo di
emersione eccezionale di oltre 200mila lavoratori in nero».
Anche nel comparto dell’edilizia residenziale la frenata è
importante. Per Bellicini, nel 2007 i segnali che emergevano
dalla riqualificazione e dall’edilizia non residenziale avrebbero
potuto compensare l’inevitabile caduta del settore immobiliare
e delle nuove costruzioni residenziali, ma così non è stato. «La
riqualificazione non sostiene più il settore, anche se quanto
meno non ha tassi di caduta come quello delle nuove costru-
zioni, che diventano veramente importanti - ha sottolineato
l’analista -. In tre anni c’è stata una flessione di circa il 25-30%
in meno della nuova costruzione residenziale. Per altro credo
che molti distributori abbiano notato nell’ultima parte dell’an-
no un cambiamento di comportamento delle imprese di
costruzioni. Infatti, mentre prima le rifiniture venivano, in qual-
che modo, concordate con i clienti - e quindi si comperavano
tipologie di prodotti diversi - oggi molti costruttori hanno
deciso di finire comunque il prodotto accordandosi su soluzio-
ni intermedie. Questo mette in luce un problema complesso di
liquidità, ma anche di riduzione della domanda primaria. Grazie
al fenomeno dell’immigrazione, gli anni 2000, in Italia, sono
stati anni di crescita eccezionale del numero delle famiglie, ma
le 300mila nuove famiglie registrare tra il 2001 e il 2007, scen-
deranno a 166mila tra il 2011 e il 2021. La domanda primaria
quindi si riduce e i livelli di produzione che abbiamo raggiunto
dovranno sostanzialmente abbassarsi e la partita si giocherà su
un mercato che non sta più intorno alle 400mila abitazioni, ma
oscilla tra le 200 e le 280mila abitazioni».
Certo, i tassi sui mutui delle case incidono, specialmente in
questa situazione, ma quello che colpisce è soprattutto
l’inversione nella dimensione delle compravendite. In questo
scenario è opportuno fare una riflessione anche sul passaggio
dalla tipologia di tasso fisso a quella variabile: fino al 2005 si è
andati verso quest’ultimo per poi tornare a una rapida inver-
sione verso il tasso fisso, mentre forse, adesso converrebbe
tornare al tasso variabile «perché le banche, in questa fase -

A T O R I O
sono parole di Bellicini -, hanno fatto un’operazione in qualche
modo opportuna. Nel primo trimestre del 2008 c’è stata una
contrazione dei mutui e i dati del secondo trimestre sono
ancora più negativi, ma quello che è più significativo è il dato
relativo alle compravendite delle abitazioni. Secondo i dati for-
niti dall’Agenzia del Territorio - Conservatoria dei Registri
Immobiliari, nel primo semestre del 2007 si parla di 146mila
compravendite in meno, mentre nel medesimo periodo, i prez-
zi hanno mostrato una capacità di tenuta. Succede sempre
nella prima fase del ciclo - continua il nostro interlocutore -
che, chi vende, cerca di posizionarsi sui livelli massimi raggiunti
e, chi compera, comincia a diminuire e a pensarci per cui i
tempi si allungano e, quindi, i prezzi scendono». In questo
modo, nel 2008, il valore delle transazioni immobiliari è sceso
del 18%, tant’è che oggi cominciamo ad avere un problema di
eccesso di offerta di intermediazione. La cosa che interessa di
più, però, è che, «se analizziamo la dinamica della nuova produ-
zione residenziale, la quota della compravendita di abitazioni
nuove pesa, ormai, per il 47% sul mercato. Ma non solo: il
nuovo è oggi caratterizzato da un problema, che è misurabile,
ed è quello dell’invenduto. Molti degli immobili che non erano
stati messi sul mercato nel 2007, oggi diventano invenduto».
Motivo per cui diventa inevitabile ammettere che siamo in
crisi. Ed è una crisi finanziaria, di fiducia, dei consumi e degli
investimenti dalla quale non sarà facile uscire.
La difficoltà che aiuta a crescere
Tuttavia, consapevoli che abbiamo almeno due anni difficili sui
quali riflettere, secondo il direttore tecnico del Cresme, dob-
biamo decidere che cosa fare e dobbiamo farlo rapidamente.
«La crisi - ha fatto notare - può essere un’operazione impor-
tante per alcuni dove non ci si dovrà confrontare solo con il
calo della domanda, ma con la riconfigurazione del modello di
offerta. Assisteremo a fallimenti e ad acquisizioni ed è evidente
che, in una situazione come quella in cui stiamo entrando, chi è
finanziariamente solido ha davanti a sé una partita eccezionale
da giocare. Ma non solo: chi si è adeguato più di altri alle dina-
miche della domanda o chi è cresciuto meno di altri perché si è
reso conto dell’eccessiva espansione del mercato, si trova in
una situazione migliore rispetto ai competitor. Se un suggeri-
mento mi sento di dare è che mai come ora occorre fare un
check-up continuo, avviare una razionalizzazione dei costi, offri-
re al mercato un’eccellenza delle soluzioni, realizzare
un’integrazione tra servizi e prodotti. Quanti di noi hanno inve-
stito in innovazione e in valore aggiunto? Quanti hanno investi-
to in formazione e in informazione all’interno dell’azienda?
Quanti hanno giocato una partita di nuovi modelli di offerta
che tengono conto dell’evoluzione del mercato? Inoltre, c’è un
tema, quello delle risorse pubbliche, che in uno Stato indebitato
come il nostro, diventa eccezionale. Il partenariato pubblico-
privato è, quindi, una strada fondamentale per il mercato».
Il futuro si chiama energia
«C’è poi il tema dell’integrazione tra i servizi e le costruzioni e
quello della gestione e della sostenibilità sociale - ha ricordato
ancora Bellicini -. C’è, poi, il “Piano casa” e il tema della “soste-
nibilità ambientale” e dell’energia: non dimentichiamo che il
53% dei consumi di energia viene dagli edifici e dagli edifici
deriva addirittura il 33% dei consumi elettrici. In passato esiste-
vano le agevolazioni che, ora, non ci sono più e mentre negli
altri Paesi si rilancia, da noi si frena.Altrove si cambiano norma-
tive, impianti e modelli. In Italia, negli ultimi dieci anni, si è
costruito davvero molto, ma con quale qualità? È su questi temi
che occorre cambiare il Paese: questa è la partita da giocare nei
prossimi anni». Ma non singolarmente come purtroppo avviene.
Solare, fotovoltaico, geotermico. E ancora, cappotti, infissi e
quant’altro.
Per Bellicini, «non è un singolo elemento che risolve il proble-
ma, ma è l’integrazione fra gli stessi che possono favorire un
processo che, però, ha bisogno di una guida». Il resto può farlo
il buon senso e la voglia di uscire ancora più forti da una crisi
che non è la prima e non sarà certo l’ultima.
XI

I PUNTI VENDITA SEGNALATI DA
BAGNO E ACCESSORI
SAREMO LIETI DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IN FUTURO ALTRE SEGNALAZIONI
CHE POSSANO VIA VIA ARRICCHIRE QUESTO SERVIZIO UTILE AI LETTORI E ALLE AZIENDE.
PIEMONTE B. & B. - Via Togliatti 50 - 12038 Savigliano (Cn) • Bianchi e Valsesia Srl - Via Torino 66 - 28060 Cureggio (No) • Caielli e Ferrari Srl - Via Sempione
6 - Loc. Campone - 28802 Mergozzo (Vb) • Catto Srl - Via Marconi 22 - 13836 Cossato (Bi) • Ceramiche Sonaglio C. & C. - Via Macallè 2 - 15073 Castellazzo
Bormida (Al) • Chiabotto Srl - Via Lesegno 50 - 10136 Torino • Ciltic Srl - Strada Ciriè 175 - 10075 Caselle Torinese (To) • Civera Edilizia Snc - Via Valle Pasano 3 -
10023 Chieri (To) • Cose di Casa - C.so Vercelli 123 - 13011 Borgosesia (Vc) • Edilceramica Srl - Via Müller 34 - 28844 Verbania Intra (Vb) • Edilpunto Srl - P.za
San Guido 23 - 15011 Acqui Terme (Al) • Expodomus - Via Madama Cristina 8/a - 10125 Torino • Fabbricazioni Idrauliche - Via Novi 42 - 15076 Ovada (Al) •
Fir Snc - Via Grande 5 - 10015 Ivrea (To) • Fornengo Srl - Lungo Dora Napoli 86/a - 10152 Torino • F.T.L. Tutto per l’edilizia - Via Leonardo da Vinci 30 - 28859
Croppo di Trontano (Vb) • Gedy Center - Via C. Alberto 43/e - 10123 Torino • Idrocentro - Via Circonvallazione Giolitti 100 - 12100 Cuneo • Idrocentro - Via San
Mauro - 10036 Settimo Torinese (To) • Idrosanitaria Srl - S.S. Torino 127 - 10034 Chivasso (To) • Idroterm Spa - Loc. San Cassiano 15/2 - 12012 Madonna
dell’Olmo (Cn) • Lorenzini G. & C - Via Pollone 5 - 10154 Torino • Magazzini F2 Srl - Via Cassano 21 - 15069 Serravalle Scrivia (Al) • Perdetti Gianpiero - V.le S.
Giuseppe 35 - 28844 Verbania Intra (Vb) • Piastrelle Bagni - Stradale Torre/Pellicce 17 - 10060 Bricherasio (To) • Quaregna Srl - Via Cavour 5 - 13894 Gaglianico
(Bi) • R.P.R. Srl - Via Druento 266 - 10078 Venaria (To) • Saniterm - Corso Alessandria 56 - 14100 Asti • Saniterm - Via Duino 157/A - 10127 Torino • Sirt Sas -
C.so Verona 5 - 10152 Torino • Sobrino Srl - Via S. Santarosa 8 - 12051 Alba (Cn) • LIGURIA Biasci Srl - Via F. Crispi 133/a - 17027 Pietra Ligure (Sv) • Borea
Due Spa - Via Bertolotti 79 - 17014 Cairo Montenotte (Sv) • Borea Due Spa - Lungo Bisagno Istria 11/12b - 16100 Genova • Borea Due Spa - Via Carducci 10 -
19100 La Spezia • Borea Spa - Via Argine Sinistro - 18100 Imperia • Borea Spa - Valle Armea - 18038 Sanremo (Im) • Borea Spa - Via Nino Bixio 19 - 18038
Sanremo (Im) • Borea Spa - Via Roma 124/132 - 18038 Sanremo (Im) • Confortini - Via Pascoli 37 - 19100 La Spezia • Della Casa & Figli Spa - C.so Sardegna
318/r - 16142 Genova • Donati - Via Toretto 40 - 19100 La Spezia • Edilceramica Domus - C.so Montegrappa 77-79-81/r - 16137 Genova • Fabbricazioni
Idrauliche - C.so Ferrari 21 - 17013 Albisola Superiore (Sv) • Fabbricazioni Idrauliche - Via Multedo di Pegli 4 - 16155 Genova • Fabbricazioni Idrauliche -Via
Marconi 15 m/n - 16010 Savignone (Ge) • Granero F.lli Snc Artigiana - Via Calvisio 218 - 17024 Finale Ligure (Sv) • Il Pomo d’oro - Via Magenta 4 - 19122 La
Spezia • L’Igienica Srl - Via G. Airenti 5 - 18100 Imperia • Ligure Ceramica - Via Brescia 45 - 17031 Albenga (Sv) • Manzardo Spa - Via Giuncaro - 19038
Sarzana (Sp) • Manzardo Spa - Via Sedini 23 - 16039 Sestri Levante (Ge) • Metroquadro - Via Brigate Partigiane 18/20 - 17014 Cairo Montenotte (Sv) • Nesti
Snc - Via Brunenghi 29 - 17024 Finale Ligure (Sv) • Parodi F.lli Spa - Via S. Zita 29/r - 16129 Genova • Prato Armando Srl - C.so V. Veneto 250/r - 17100 Savona
• Prato Armando Srl - Via Cadorna 44/r - 17100 Savona • Prato Armando Srl - Via Rosselli 20/r - 17100 Savona • Sanzone Spa - Via Regione Rapalline 14 -
17030 Campochiesa d’Albenga (Sv) • Sanzone Spa - Via Bartoli 17 - 17100 Savona • Scilp Riviera Com. Srl - C.so L. Piemonte 12/b - 18039 Ventimiglia (Im) •
Tecno Bagno - Via Isonzo 105/r - 16100 Genova • Top House Sas - Via Malta 50/52/54 - 16121 Genova • VVM Sas - Via T. Sanguineti 1/3 - 16033 Lavagna
(Ge) • LOMBARDIA Abc Arredobagnocucina - Via N. Alunno 23 - 20147 Milano • Abitare - Via Turati 76 - 25123 Brescia • Abitare - Via H. Dunant - 46030
Castiglione delle Stiviere (Mn) • Abitare Snc - Via Mantova 150 - 46040 Castelnuovo di Asola (Mn) • AFIS G. Clerici Spa - Via Monte Cornagera 7 - 24100
Bergamo • AFIS G. Clerici Spa • Via Golgi 37/39 - 25036 Palazzolo sull’Oglio (Bs) • AFIS G. Clerici Spa - Via Industriale 28 - 25100 Brescia • Aquarelle -Via
Masia 10 - 22100 Como • Aquatech - Via V. Monti 2 - 20123 Milano • Area Srl - Via A. Appiani 14 - 20052 Monza (Mi) • Atlantide - Via Fiume 43 - 21049
Tradate (Va) • Bagnidea Pozzi Snc - Via C. Battisti 3/bis - 21043 Castiglione Olona (Va) • Bagno In - V.le Fulvio Testi 30 - 20126 Milano • Brollo Arredamenti -
C.so Vercelli 5 - 20144 Milano • Caielli e Ferrari Srl - Via Sempione 42 - 21029 Vergiate (Va) • Caimi - Via Adamello 37 - 20020 Lazzate (Mi) • Calastri Srl -Via
Milano 58/60 - 20038 Seregno (Mi) • Cambielli Spa - Via Brughetti - 20030 Bovisio Masciago (Mi) • Cambielli Spa - Via P. Castaldi 6 - 20092 Cinisello Balsamo
(Mi) • Cambielli Spa - Via Liberazione 14 - 20068 Peschiera Borromeo (Mi) • Cambielli Spa - Via del Lavoro - 20040 Usmate Velate (Mi) • Cambielli Spa - Via S.
Bernardino 100 - 24100 Bergamo • Canavesi Spa - Via Garibaldi 38 - 22070 Locate Varesino (Co) • Caracalla - V.le Piave 21 - 20129 Milano • Centro
Arredobagno Cogliati - V.le della Repubblica 85 - 20035 Lissone (Mi) • Centro Cucine & Bagni - Gruppo Daverio Srl - Via Trieste 6/8 • 21011 Casorate Sempione
(Va) • Colombo Idro Spa - Via Adda 50 - 20040 Bellusco (Mi) • Colombo Idro Spa - Via Provinciale 2 - 23892 Bulciago (Lc) • Comini & Pressiani Spa - Via Santa
Margherita f/r - 23864 Malgrate (Lc) • Comini & Pressiani Spa - Via Provinciale 29 - 23868 Valmadrera (Lc) • Co.M.Sa Srl - Via Zappa 34 - 22036 Erba (Co) •
Crivelli Srl - Via Novara 7 - 20025 Legnano (Mi) • De Battisti Termosanitari Srl - Via Roma 12 - 22020 San Fermo della Battaglia (Co) • Dielle Ceramiche - Via Friuli
9/11 - 24049 Verdello (Bg) • Dimensione Bagno - Via delle Gerole 2 - 20040 Caponago (Mi) • Dimensione Bagno - Via L. Einaudi - 20060 Pessano con Bornago
(Mi) • Essevi - V.le Europa 1 - 21010 Golasecca (Va) • Euroedil - Via Risorgimento 53 - 25127 Brescia • Euroedil - Via Montesuello 110 - 25065 Lumezzane (Bs) •
Fais - Via Lomonaco 51 - 27100 Pavia • Fardelli Sas - Via Rondinera 49/a - 24060 Rogno (Bg) • Fisar Spa - Via Raffaello Sanzio 4 - 20090 Cesano Boscone (Mi)
• F.lli Della Fiore Spa - Via Treves 16 - 27100 Pavia • F.M.T. Snc - C.so Milano 52 - 27029 Vigevano (Pv) • Franco Chiesa Spa - Via Cesare Correnti 51 - 24124
Bergamo • Gamba Maurizio - V.le Italia 100 - 24011 Almè (Bg) • Ge.Co.Im - Via Masia 10 - 22100 Como • Idrocentro - Via Napoli 7 - 20010 Cornaredo (Mi) •
Idromarket Laveno Sas - Via XXV Aprile 79 - 21014 Laveno-Mombello (Va) • Idrosanitaria Spa - Via Tonale 100 - 21100 Varese • Il Piacere Sas - Via Roma 76 -
21046 Malnate (Va) • Iser Spa - P.za Piemonte 2 - 21013 Gallarate (Va) • Iser Spa - C.so della Vittoria 119 - 28100 Novara • Kerdusa Srl - V.le Repubblica 77 -
21052 Busto Arsizio (Va) • La Casa del Bagno - V.le Monza 237 - 20126 Milano • L’architutto - P.za della Libertà 16 - 20010 Vanzago di Rho (Mi) • Lombarda -
Via Palazzo - 24061 Albano S. Alessandro (Bg) • Lombarda Ceramiche - Via Nembrini 53 - 24064 Grumello del Monte (Bg) • Lombi Sas - Via G. Bovio 10 -
28100 Novara • Ma & Ma Srl • V.le Europa 51/53 - 20093 Cologno Monzese (Mi) • Ma & Ma Srl - Via Santa Croce 1 - 20122 Milano • Ma & Ma Srl - Via Nöe
6 - 20133 Milano • Ma.Ro. Srl - Via Bergamina 5 - 20014 Nerviano (Mi) • Manzardo Spa - Via Milano 26/28 - Loc. Carcano - 22031 Albavilla (Co) • Manzardo
Spa - Via S. Pietro 18 - 22070 Beregazzo (Co) • Manzardo Spa - Via S. Giuseppe 5 - 22060 Vighizzolo di Cantù (Co) • Manzardo Spa - Via Ridondello 33 -
27058 Voghera (Pv) • Maya Srl - C.so Roma 160 - 28883 Gravellona Toce (Vb) • Miar - Via Manzoni 46 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) • Micheli Giorgio
Ceramiche - Via G. Leopardi 1 - 22070 Lucino (Co) • Mocchetti - Via Monterosa 11 - 22079 Villaguardia (Co) • Montagna Srl - Via Amendola 98 - 27058 Voghera
(Pv) • Naldi - Via Provinciale 6 - 28072 Briona (No) • Novabagno - Via Verdi angolo Via Torricelli 21 - 20038 Seregno (Mi) • Nuova Eco Srl - Via Petrocchi 36 -
20127 Milano • Papetti & Colombo Spa - Via Lario 18 - 20052 Monza (Mi) • Poncetta Legnami - Via Leopardi 2 - 22070 Grandate (Co) • Pridia - Via Vitruvio 5 -
20124 Milano • Progetto Bagno - Via Ludovico il Moro 123 - 20143 Milano • Rossi & Lersa Spa - Via Risorgimento 2 - 22070 Luisago (Co) • Saidel - Via Binda 12
- 20143 Milano • Sciri - Via Canturina 181 - 22100 Como • Sciri - Via B. Buozzi 151 - 23900 Lecco • Selene Città Negozio - V.le Prealpi 10 - 22036 Erba (Co) •
Sivellibagno Snc - Via Nazionale dei Giovi 102 - 20031 Cesano Maderno (Mi) • S.M.I.R. Spa - Via Bergamo 130 - 20040 Bellusco (Mi) • Sorelle Chiesa - Via Italia
XII

1 - 24030 Medolago (Bg) • Sorelle Chiesa - Via Sarma 12 - 24030 Presezzo (Bg) • Sorelle Chiesa - Via Vittorio Emanuele II 14 - 24036 Ponte San Pietro (Bg) •
Tomasi Spa - S.S. del Sempione 240 - 21052 Busto Arsizio (Va) • Tomasi Spa - C.so Matteotti 29 - 23900 Lecco • Tomasi Spa - V.le Stelvio 280/b - 23017
Morbegno (So) • Vetraria Cogliati Srl - Via della Repubblica 85 - 20035 Lissone (Mi) • FRIULI VENEZIA GIULIA Edil Friuli Spa - Via IIIa Armata 200 - 34170
Gorizia • Edil Friuli Spa - Via Zuccherificio 27 - 33078 S. Vito al Tagliamento (Pn) • Edil Friuli Spa - Via Nazionale 103 - 33010 Tavagnacco (Ud) • Edil Friuli Spa -
Via Cividale 441 - 33100 Udine • Edil Friuli Spa - Via Tullio 9 - 33100 Udine • Edil Friuli Spa - V.le Venezia - 33170 Pordenone (Pn) • Fadalti Spa • Via A. Diaz 24
- 33018 Tarvisio (Ud) • Fadalti Spa - V.le S. G. del Tempio 12 - 33077 Sacile (Pn) • Fadalti Spa - Via Opitergina 53 • 33080 Prata (Pn) • Fadalti Spa •Via
Umberto I° 39 • 33097 Spilimbergo (Pn) • Fadalti Spa - V.le della Comina 37 • 33170 Pordenone • Fadalti Spa - V.le Tricesimo 200 - 33100 Udine • Fadalti Spa -
Via J. Ressel 9 - 34018 S. Dorligo della Valle (Ts) • Fadalti Spa - Androna Campo Marzio 4/A - 34123 Trieste • Nosella Dante Spa - Via Carnia 19 - 33052
Cervignano del Friuli (Ud) • Nosella Dante Spa - Via Trieste 257 - 34170 Gorizia • Pa.Ri.Ed. Snc - Via Stringer 8/b - 33042 Buttrio (Ud) • Pitter - Androna Campo
Marzio 4/B - 34123 Trieste • TRENTINO ALTO ADIGE Centro Bagno - V.le Venezia 52 - 38056 Levico Terme (Tn) • Coopglass Vetrocemento Srl - Via Maccani
116 - 38100 Trento • Dossi Giovanni - V.le Trento 112 - 38066 Riva del Garda (Tn) • Edilcentro Srl - Via Prati 2 - 38051 Borgo Valsugana (Tn) • Ediltile -Via
Macello 63 - 39100 Bolzano • Gentilini - Via G. di Vittorio 34 - 38015 Lavis (Tn) • Gentilini - Via Venzan 13 - 38030 Panchià (Tn) • Gentilini - Via Lagarina 31 -
38068 Rovereto (Tn) • Huber - Via A. Kuperion 21 - 39012 Merano (Bz) • Innerhofer - Via Brunico 14 - 39030 San Lorenzo di Sebato (Bz) • Innerhofer - Via Max-
Valier 24 - 39012 Merano (Bz) • Linea Bagno - Centro Commerciale - Loc. Ronchi 16/13 - 38060 Mattarello (Tn) • Manzardo Spa - Via Claudia Augusta 18 -
39100 Bolzano • Manzardo Spa - P.za Von Ferrari 11 - 39051 Bronzolo (Bz) • Manzardo Spa - Via Trento 200/7 - 38023 Cles (Tn) • Manzardo Spa -Via
Brennero 23 - 36068 Rovereto (Tn) • Manzardo Spa - Via Maccani 185 - 38100 Trento • Materia - Via Manzoni 3/2 - 38100 Trento • Osspinter Giuseppina -Via
dei Canopi 2/4 - 38057 Pergine Valsugana (Tn) • Sanikal - Via Artigiani 4 - 39057 Appiano (Bz) • Sanikal - Via Julius Durst 24 - 39042 Bressanone (Bz) • Termo
Center - Via Mayr Nusser 24 - 39100 Bolzano • Torggler Commerz - Via G. Galilei 3 - 39100 Bolzano • Torggler Commerz - Via Prati Nuovi 9 - 39020 Marlengo
(Bz) • Trento Ceramiche Srl - Via Gandhi 6 - 38100 Trento • VENETO Atheste - Via Atheste - Z.I. - 35042 Este (Pd) • Barbuiani - Via Badini 57 - 45011 Adria (Ro) •
Buzzati Edilizia Arredamento Srl - Via Feltre 51 - 32036 Sedico (Bl) • C.E.A. Bath Design Srl - Via Goldoni 2 - 36061 Bassano del Grappa (Vi) • C.E.A. Bath Design Srl -
Via Papa Giovanni XXIII 110 - 36060 Casoni di Mussolente (Vi) • C.E.A. Bath Design Srl - Via San Pio X 169 - 31033 Castelfranco Veneto (Tv) • Ceramiche Prandini Srl -
Via Venezia 4 - 37010 Cavalcaselle (Vr) • Comit Bagno - Via Piovese 11 - 35100 Vigorovea (Pd) • Conte Matteo - Via Scortegara 131 - 30030 Zianigo (Ve) • Coop
Gaivi - Via Cason 2/a - 37050 Angiari (Vr) • De Mas Annibale & C. Sas - Via Vittorio Veneto 179 - 32100 Belluno • De Mas Annibale & C. Sas - Via Marangoni 23 -
32046 Cortina d’Ampezzo (Bl) • De Mas Annibale & C. Sas - Via Montegrappa 3 - 32032 Feltre (Bl) • De Mas Annibale & C. Sas - Via S. Anna 4 - 32040 Lozzo di
Cadore (Bl) • Dimensione Bagno - Via Scapacchiè Ovest 39/d - 35030 Saccolongo (Pd) • Edilfurlan - C.so Brasile 1 - Z.I. Sud - 35020 Camin (Pd) • Fadalti Spa -Via
Treportina 38 - 30010 Treporti (Ve) • Fadalti Spa - Via Mameli 103 - 30017 Lido di Jesolo (Ve) • Fadalti Spa - Castello 3496 - 30122 Venezia • Fadalti Spa -Via
Liberazione 68 - 31020 San Vendemiano (Tv) • Fadalti Spa - Via S. Antonio 301 - 31029 Vittorio Veneto (Tv) • Fadalti Spa - Via Vicenza 9 - 31046 Oderzo (Tv) •
Fadalti Spa - Via L. Da Vinci 15 - 30025 Fossalta di Portogruaro (Ve) • Fadalti Spa - Via Unità d’Italia 21 - 30027 San Donà di Piave (Ve) • Fadalti Spa - Via S. Urbano
116 - 31010 Pianzano (Tv) • Fadalti Spa - Via Nazionale 22 - 31050 Vedelago (Tv) • Fiorenzo - Via Villanova 13 - 30026 Portogruaro (Ve) • Fir Munaro - Via Borgo
Padova 2 - 35028 Piove di Sacco (Pd) • F.lli Beltrame Srl - Via Guizze 9 - 35012 Camposampiero (Pd) • Gaiv - V.le della Scienza 30 - 36100 Vicenza • Gregolo Luigi -
Via Prolin 2 - 36025 Noventa Vicentina (Vi) • Hydross - V.le dell’Artigianato 2 - 35036 Montegrotto Terme (Pd) • Hydross - Via Meccanica 5 - 35100 Padova • Ideal
Impianti - Via Pascoli 21/1 - 37010 Affi (Vr) • Innerhofer - Via Tiziano Vecellio 67 - 32100 Belluno (Bl) • Insula Delle Rose - Via Giotto 40 - 36051 Creazzo (Vi) •
Interni - Via Fiorolle 2 - 36060 Romano d’Ezzelino (Vi) • Manzardo Spa - Via Kennedy 31/2 - 31030 Caselle di Altivole (Tv) • Manzardo Spa - Via Gorizia 18 - 36034
Malo (Vi) • Manzardo Spa - Nona Strada 18 - Z.I.P. - 35100 Padova • Manzardo Spa - Via Julia 41 - 35010 Perarolo di Vigonza (Pd) • Manzardo Spa - Via Molina
18 - 37060 Sona (Vr) • Marchioro Edilizia - Via Praterie 2 - 35044 Montagnana (Pd) • Nosella Dante Spa - Via Pordenone 13 - 30026 Portogruaro (Ve) • Pellizzari
Armando - Via del Lavoro 5/7 - 36071 Arzignano (Vi) • Pitter - Via Paganello 37 - 30174 Mestre (Ve) • Pitter - Cannaregio 6424 - 30121 Venezia • Ravasini Sas -Via
XX Settembre 117 - 31015 Conegliano (Tv) • Silco Due Srl - Via E. Fermi 71 - 37047 S. Bonifacio (Vr) • Sillo Giovanni Srl - Via Meucci - 37048 S. Pietro di Legnago (Vr)
• Sirv - Via Basso Acquar 75 - 37135 Verona • S.V.A.I. Srl - Via Martiri della Libertà 23 - 37052 Casaleone (Vr) • S.V.A.I. Srl - Via Brennero 91 - 37100 Corrubio (Vr) •
S.V.A.I. Srl - Via dell’Artigianato 58 - 37066 Sommacampagna (Vr) • EMILIA ROMAGNA Acquaroom - Via XXII Luglio 39 - 43100 Parma • Bagno e dintorni -
Via Emilia Ovest 502/m - 42048 Rubiera (Re) • Benati Srl - Via Larga 38/5 - 40138 Bologna • Bertani Spa - Via L. Nobili 35 - 41100 Modena • Bertani Spa -Via
Cufra 7/a - 43100 Parma • Bertani Spa - Via Terezin 26 - 42100 Reggio Emilia • Bertani Spa - Via Radici in Piano 701 - 41049 Sassuolo (Mo) • Bonassi Punto
Bagno Snc - Via Lanfranco 2 - 43100 Parma • Buda Ceramiche - Circonvallazione Occidentale 134 - 47900 Rimini • Camoni Pavimenti - Via Caorsana 30 -
29100 Piacenza • Casa In - Via Cantalupo - 41043 Formigine (Mo) • C.E.M. Centro Edile Modenese Srl - Via Nonantola 1189 - Navicello - 41100 Modena •
Ceramiche Corghi Due - Via E. Fermi 59/a - 42030 Fogliano (Re) • Corradi Srl - Via Rimale 55/a - 43036 Fidenza (Pr) • D&D Ceramiche - Via Gradisca 10 -
48100 Ravenna • Dove Sas - Via S. Martino 5 - 29100 Piacenza • Fabbri Pino & C. Snc - Via Classicana 408 - 48100 Ravenna • Ferrari G.Carlo - Via Langhirano
349 - 43010 Corcagnano (Pr) • F.lli Sassi Sas - Via Bertini 347 - 47100 Forlì • Gasperoni - Via XXIII Settembre 132 - 47900 Rimini • Gieffe Srl • Via Statale per
Vignola 298 • 41053 Pozza di Maranello (Mo) - G.T. Comis - Via N. Bixio 12 - 44042 Cento (Fe) • Idros - Via Bologna 459 - 44100 Ferrara • Immovilli Franco &
C. Snc - Via San Francesco 31 - 41042 Fiorano Modenese (Mo) • Iser Zauli Srl - Via Q. Bucci 62 - 47023 Cesena (Fc) • Iser Zauli Srl - Via Golfarelli 64/66 -
47100 Forlì • Iser Zauli Srl - Via Faentina 5 - 48100 Ravenna • Manzardo Spa - Via Emilia Pavese 67 - 29100 Piacenza • Morandi - Via Emilia Est 854 - 41100
Modena • Oltre Sas - Via Canalino 65 - 41100 Modena • Rossi Abitare Srl - Via Zuccherificio 50 - 47023 Cesena (Fc) • Rossi Abitare Srl - V.le Roma 236 - 47100
Forlì • Ruini Franco Snc - Via Provinciale 111 - 42013 Dinazzano di Casalgrande (Re) • Saccaria Spa - Via Zanardi 58 - 40138 Bologna • S.A.C.I.F. Snc -Via
Ferruccio Parri 5/7 - 47039 Savignano sul Rubicone (Fc) • S.A.C.I.F. Snc - Via Sassonia 24 - 47900 Rimini • Salaroli Spa - P.le Risorgimento 283 - 47023 Cesena
(Fc) • Salaroli Spa - Via Balzella 4 - 47100 Forlì • Salaroli Spa - Via Oberdan 38 - 48100 Ravenna • Simer 3 - Via Bacone 17/a - 42040 Masone (Re) • Spazio
Spa - Via Mentovati 24 - 29100 Piacenza • Tematic Srl - Via Giovannetti 13 - 40127 Bologna • Vignoni Ovidio - Via IV Novembre 12/4 - 40033 Casalecchio di
Reno (Bo) • Visani & C. Sas - Via Balzella 81/b - 47100 Forlì • TOSCANA Amico Bagno - Via Bronzino 24 - 50142 Firenze • Anzilotti Natale Snc - Via S. Marco
33 - 51016 Montecatini Terme (Pt) • Arcadia - Via Fermi 90/92 - Z.I. S. Agostino - 51100 Pistoia • Atlantide- Hidros Srl - V.le Luperini 1030 - 55100 Lucca •
Bagno Mio - Via Pantin 1 - 50018 Scandicci (Fi) • Barbieri Ceramiche - Via dei Fabbri 10/12 - 57121 Livorno • Berni Srl - Via Togliatti 64 - 50059 Sovigliana (Fi) •
Braglia Ceramiche Snc - Via Aurelia Nord Strada Polledraia 1 - 57029 Venturina (Li) • Calidarium Srl - Via dei Mille 62 - 50131 Firenze • Cambi Edilizia Srl -
Borgo Casale 175 - 59014 Casale Prato (Po) • Capaccioli Srl - Via Turati 19 - 52024 Loro Ciuffenna (Ar) • Casaceramica Srl - Via Aurelia Nord 81 - 58100
Grosseto • Casa della Plastica Snc - Via Oberdan 34/34a - 58100 Grosseto • Ceramicasa - Via dello Sport 3 - 54100 Massa • Chiessi e Fedi Srl - P.za Alberti 32 -
50136 Firenze • Chiti - Via Fiorentina 64 - 50063 Figline Valdarno (Fi) • C.L.L.A.T. Spa - Via Mammianese 18 - 55011 Altopascio (Lu) • Commercial Termo Snc -
Via Don Sturzo - Z.I. La Bianca - 56025 Pontedera (Pi) • Domus Srl - Via di Montramito 78 - 55049 Viareggio (Lu) • Edilpasi Srl - Via XI Settembre 26 - 50050
Lazzeretto (Fi) • Ermini Srl - V.le Diaz 155 - 52025 Montevarchi (Ar) • Filippi Termosanitari Srl - Via Resistenza 60 - 54011 Aulla (Ms) • Filippi Termosanitari Srl -
V.le Europa 80 - 54027 Pontremoli (Ms) • F.lli Consorti 2 Srl - Via Bologna 85/87 - 59100 Prato • Franceschini Euromercato Srl - Via Dino Ciolli 10/12 - 50041
XIII

Calenzano (Fi) • Ganzaroli Srl - Via G. Lanza 1/b - 50136 Firenze • Gerini Edo & C. - C.so Matteotti 231 - 57023 Cecina (Li) • Giorni Aldo Snc - Via Senese
Aretina 120 - 57037 Sansepolcro (Ar) • Giulio Tanini Spa - Via Maragliano 155 - 50132 Firenze • Giulio Tanini Spa - Via Arno snc - Loc. Osmannoro - 50019
Sesto Fiorentino (Fi) • Grazi Wilma - Via Vanzetti 4 - 53048 Pieve di Sinalunga (Si) • Hobby Bagno Sas - Via Covetta 102 - 54036 Marina di Carrara (Ms) • House
2000 Srl - Via Trav. Valdichiana - 53049 Torrita di Siena (Si) • Idral Progetti - Via della Botte 48 - 56012 Fornacette (Pi) • Isarco Srl - Via Fiume 36 - 57029
Venturina (Li) • Lena Srl - Via M.L. King 25/29 - 57128 Livorno • Marruota 260 Sas - Via Marruota 260 - 51016 Montecatini (Pt) • Martinelli - Via D. Alighieri
340/426 - 55100 Lucca • Metalmaremma Srl - Via Smeraldo 31 - 58100 Grosseto • Montana Srl - Via A. Bassi - 56014 Ospedaletto (Pi) • Palmieri Commerciale
Srl - Via Fiume 9 - 58100 Grosseto • Papini Edilcomm Srl - Via I. Newton 1012 - 52100 Arezzo • Pellegrini Giorgio - Via Smeraldo 18/a - 58100 Grosseto • Perri
Sas - Via Pistoiese 295/b - 59100 Prato • Pieroni Adelmo Snc - Fraz. Decimo - 55023 Borgo a Mozzano (Lu) • P.M. 3 Snc - Via Romana 807 - Loc. Arancio -
55100 Lucca • Punto Casa Snc - Via del Pesco 2 - 59100 Prato • Ro.Ca.Sa. Srl - Via G. Puccini 57 - 52100 Arezzo • Sali & Giorni Srl - Via delle Terme 95 - 53100
Siena • Sgrevi F.lli Srl - Via Buonconte da Montefeltro 323 - 52100 Arezzo • Spagnesi Edilizia - Via Garibaldi 10 - 51037 Montale (Pt) • Spazio Casa Snc - Via N.
Copernico 1 - 50051 Castelfiorentino (Fi) • Superfici Srl - Via Prov. Pisana Livornese 1/t - 57014 Collesalvetti (Li) • Termomarket Srl - Via Pontassieve 2 - 50142
Firenze • Terzani Ceramiche - S.S. 73 Levante - 53100 Siena • Tirreno Casa Snc - Via Circon. Umberto Nobile 6 - 56031 Bientina (Pi) • Washmobil Snc -Via
Aurelia Nord 280 - 55049 Viareggio (Lu) • UMBRIA Bazzurri Edilizia Srl - Via G. Benucci 107 - Z. I. - 06087 Ponte San Giovanni (Pg) • Edilizia Paci Srl - S.S.
Flaminia Km 147 - 06039 Trevi (Pg) • F.lli Ticchione Srl - Via della Voltiera 81 - 06080 Collestrada (Pg) • F.lli Tombesi Snc - Via del Rivo 206 - 05100 Terni • Per Edil
Spa - V.le Europa 1 - 05022 Amelia (Tr) • Per Edil Spa - Via Maratta Bassa 29 - 05100 Terni • Ricci Manfredo Sas - Via Benedetto Croce 1 - 06049 Spoleto (Pg) •
MARCHE Balducci Fulvio - Edilbieffe - Via Don Gioia 1 - 60122 Ancona • Casciaroli - Via Nazionale 113 - 63010 Lido Di Fermo (Ap) • Ditta Predil - Via Pergola
5 - 61100 Pesaro • Edil Punto Srl - Via Ferri angolo Via S. di Giacomo 4 - 63039 S. Benedetto del Tronto (Ap) • Imeter Spa - Via Simeoni 15 - 60122 Ancona •
Imeter Spa - Via Pontelungo 81 - 60131 Ancona • Interni 32 - V.le della Romagna 12 - 61032 Fano (Pu) • Iser Zauli Srl - Via Gagarin 194 - 61100 Pesaro •
Nuova Comes Srl - Via della Montagnola 79 - 60131 Ancona • Nuova Comes Srl - Via G. Bruno 16 - 60019 Senigallia (An) • Nuovo Arredo Srl - C.so Trento 2/a -
63100 Ascoli Piceno • Original Ceramiche - Via Roma 197/b - 61044 Fano (Pu) • Proposta 6 - Via La Spina 1/a - 60044 Fabriano (An) • Rocchi Costante Spa -
Via Luigi Einaudi 20 - 62012 Civitanova Marche (Mc) • Saccaria Spa - Via Mamiani 16 - 60125 Ancona • Saccaria Spa - Via Botticelli 20 - 60019 Senigallia (An)
• LAZIO 175a De Angelis - V.le dei Colli Portuensi 175a - 00151 Roma • Andreucci Srl - Via Po 39 - 00198 Roma • Benedetto Lozzi Srl - Via Ettore Rolli 108 -
00133 Roma • Casa Idea - Via Nazionale Tiburtina - 00019 Tivoli (Rm) • Centro Cetus - La Ceramica 8000 - Via Trionfale - 00135 Roma • Cetus Srl - Via dei
Ruderi Torrenova 27 - 00133 Roma • Cetus Srl - Via Gregorio VII 200/206 - 00165 Roma • Fiorito Progetto Casa Srl - Via Battisti 15 - 04100 Latina • Idea
Ceramica Srl - Via Ugo Ojetti 418 /434 - 00137 Roma • ILP Polverini Srl - V.le Nettunense km 30,9 - 00042 Anzio (Rm) • ILP Polverini Srl - V.le Palmolive 1 -
00042 Padiglione (Rm) • Odorisio Spa - Via Laurentina 189 - 00142 Roma • Odorisio Spa - Via B. Alimena 42 - 00173 Roma • Odorisio Spa - Via Tomacelli 150
- 00186 Roma • Orsolini Amedeo Spa - Via Valle Corazza 87 - 00060 Cesano di Roma (Rm) • Orsolini Amedeo Spa - Via Galatea 132 - 00155 Roma •
Orsolini Amedeo Spa - Via Madonna di Loreto 34/c - 01038 Soriano del Cimino (Vt) • Orsolini Amedeo Spa - Loc. Giglio snc - 01016 Tarquinia (Vt) • Orsolini
Amedeo Spa - Via Giotto snc - 01016 Tarquinia (Vt) • Orsolini Amedeo Spa - Loc. Mazzocchio snc - 01019 Vetralla (Vt) • Orsolini Amedeo Spa - Loc.
Centignano snc - 01039 Vignanello (Vt) • Orsolini Amedeo Spa - Via D. Alighieri 29/31 - 01039 Vignanello (Vt) • Orsolini Amedeo Spa - Strada Tuscanese km
3,200 - 01100 Viterbo • Procoli Luciana - Via Marino Laziale 1 - 00133 Roma • Progetto Casa - Via Divisione Julia 23 - 04023 Formia (Lt) • Ravasini Sas -Via
di Ripetta 71 - 00186 Roma • Ravasini Sas - Lungotevere dei Mellini 28 - 00193 Roma • Saldogas - Via Carcaricola 162 - 00133 Roma • Tecno System
Ediltirrena - Via Charles le Normant - 00125 Acilia Rione di Roma (Rm) • Teodori Gruppo Fratelli - Via Appia Nuova 572 - 00133 Roma • Todini Italceramiche
Spa - Via Amedeo Crivellucci 31 - 00172 Roma • ABRUZZO - MOLISE Di Bartolomeo F. lli Sas & C. - Via Marconi 320 - 65100 Pescara • Globo Spa -Via
Po - Fraz. Sambuceto - 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) • La Nuova Edile Srl - Via Fosso Cavone 26 - 65100 Pescara • Marinucci Giancarlo Snc • Via Nazionale
Adriatica Nord 93/A • 66023 Francavilla al Mare (Ch) • Pi. Emme. Pi. Srl - Via Fonte Regina 54 - 64100 Teramo • Selezione Srl - V.le Regina Margherita 20/22 - 65122
Pescara • CAMPANIA Antonio Falanga Srl - Via Nazionale 435 - 80059 Torre del Greco (Na) • Arrichiello Ciro Srl - Via Nazionale delle Puglie 109 - 80026 Casoria
(Na) • Arrichiello Ciro Srl - Via Piedigrotta 32 - 80122 Napoli • Aveta Arredobagno Spa - Via Appia 85 - 81040 Curti (Ce) • Bagno Vogue - Via G. d’Anna 20 - 84012
Angri (Sa) • Brudetti Simer Spa - Via Saporito - 81031 Aversa (Ce) • Cangiano Maurizio - C.so Europa 148 - 81030 San Marcellino (Ce) • Capaldo Antonio Spa -Via
Cammarota 5 - 83042 Atripalda (Av) • Catillo Srl - V.le Atlantici 31 - 82100 Benevento • Ced Sas - Via E. Coppola - 84080 Ciorani Mercato S. Severino (Sa) • Centro
Vendita Esagono Sas - Via della Libertà 19 - 81031 Aversa (Ce) •Ceramiche Edilvit - Via Marconi 82 - 81030 Parete (Ce) • Ceramiche Nuova Rivest - Via S. Felice 10 - Loc.
S. Anna - 84013 Cava dei Tirreni (Sa) • Ceramiche PMC - Via P. Prisco 77 - 80040 S. Gennarello di Ottaviano (Na) • Ceram Styling - S.S. 18 km 67.500 - 84090 Pagliarone
Montecorvino Pugliano (Sa) • Cera-San Sas - Via Nazionale Appia 4 - 81054 S. Prisco (Ce) • Co.Ce.Mar Sas - Via Olivella 50 - 84016 Pagani (Sa) • Co.Ce.Mar Sas - P.za
Europa 20 - 84037 S. Arsenio (Sa) • Comedile Pozzuoli Sas - Via Campana 81 - 80078 Pozzuoli (Na) • Commerciale Alvino Spa - Cis Nola Isola 1 n. 149 - 80035 Nola
(Na) • 2CM Srl - Via V. Colonna 45 - 80121 Napoli • Edilcales Srl - Via Bizzarri - 81042 Calvi Risorta (Ce) • Edilmarchese Srl - S.S. 145 n. 26 - 80045 Pompei (Na) • Edilvi
Srl - Via Variante 7 bis - 80035 Nola (Na) • Felaco Fratelli Spa - C.so Italia 51 - 80016 Marano (Na) • F.lli S. Chiara Srl - Via Monteruscello 23/1 - 80078 Pozzuoli (Na) •
G. Captano Srl - Via Mundoli 4 - 84013 Cava dei Tirreni (Sa) • Il Capitello Srl - Via Orazio 141 - 80122 Napoli • La Bottega della Ceramica Sas - Via Marittima 42 - 80055
Portici (Na) • La Nuova Edile Sas - Via Centimolo 15 - 81050 Pietravairano (Ce) • L’Arkishop - Via Siepe Nuova 31 - 80027 Frattamaggiore (Na) • L’arkishop Sas -ViaT.
del Prete 7 - 81030 Orta di Atella (Ce) • Linea Ceramica Srl - Via Nazionale 353 - 84015 Nocera Superiore (Sa) •Marseglia Center Srl - S.S. Casilina km 173,370 -
81059 Vairano Scalo (Ce) • M.Ar.V.Edil Spa - Via Beccadelli 23 - 80125 Napoli • Minella Vincenzo Sas - Via A. Mobilio 188/192 - 84100 Salerno • M.M.M. Commercio
Srl - Via Appia 83 - 81020 Casapulla (Ce) • M.M.M. Commercio Srl - Via Don Bosco 16 - 80131 Napoli • New Tecnocasa Srl - Via M. D’Ambra 8 - 80075 Forio d’Ischia
(Na) • Nuova Ceramica Gaeta Srl - C.so Europa 56 - 80029 S. Antimo (Na) • Pai Srl - V.le Gramsci 15/c - 80122 Napoli • Pavimoda - Via Felloniche 4 - 83020 S.
Michele di Serino (Av) • RP Pagano Renato - C.so Europa 246/abc - 81030 S. Marcellino (Ce) • Russo Angelo Srl - Via Roma 27 - 83043 Bagnoli Irpino (Av) •
Santomauro Sas - S.S. 18 km 90 - 84047 Capaccio Scalo (Sa) • Semprebuono Donato - Via Madonna dele Grazie 99 - 80014 Giugliano in Campania (Na) • Vinaccia
Srl - C.so S. Agata - 80061 Massa Lubrense (Na) • PUGLIA Centro Edile Quartarella Srl - Via Maratea km 2,980 - 70022 Altamura (Ba) • Edil Habitat Srl -Via
Manzoni - 70022 Altamura (Ba) • Edilizia Moderna Di Borgia - Via Birago 6/a - 73100 Lecce • Ime Spa - Z.I. Complanare S.S. 98 - 70038 Terlizzi (Ba) • Midil Sud Srl -
S.S. 98 Ovest km 30,019 - 70031 Andria (Ba) • BASILICATA Pamar Ceramiche Srl - Via Giardinelle 20/b - 75100 Matera • CALABRIA F.lli Carere Srl -Via
Nazionale 87 - 89055 Gallico (Rc) • SICILIA C.A.S.A. - V.le Strasburgo 294 - 90146 Palermo • Castellana & C. Spa - C.so Sicilia 62 - 95024 Acireale (Ct) • Castellana &
C. Spa - Via Umberto 30/a - 95129 Catania • C.E.I.F.A. Srl - V.le Regione Siciliana 4740 - 90145 Palermo • Costa Snc - Via Garibaldi 110/a - 98122 Messina • Elfis 2 -
Via F. Crispi 205 - 95131 Catania • Elfis 3 - Via F. Crispi 238 - 95131 Catania • Faruggia Salvatore - Via Portosalvo 8 - 95041 Caltagirone (Ct) • Lo Re Giovanni Snc -Via
G. Bruno 79 - 98123 Messina • Migliore Spa - Via Notarbartolo 44/b - 90100 Palermo • Salamone & Pullara Srl - V.le Regione Siciliana 3439 - 90145 Palermo • Toscano
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Lupino Srl - Via Grazia Deledda - 08028 Orosei (Nu) • Mara Srl - Z.I. Predda Niedda 39 - 07100 Sassari • Materiali Edili di Occiganu M. - Via Nazionale 114 - 08020
Bodoni (Nu) • Orrù F.lli Spa - Via Isonzo 15 - 09122 Cagliari
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