Neospora caninum : controllo e profilassi - Corso di laurea in ...
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Ispezione degli Alimenti <strong>di</strong><br />
orig<strong>in</strong>e animale<br />
Tecnici della Prevenzione – 30 ore<br />
Introduzione al <strong>Corso</strong>:<br />
La Sicurezza Alimentare ed<br />
il punto <strong>di</strong> vista della Veter<strong>in</strong>aria<br />
Natale Sergio Glorioso
Ispezione degli Alimenti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale<br />
Obiettivi…….<br />
fornire una serie <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti,<br />
essenzialmente a carattere monografico o<br />
configurati come brevi cicli <strong>di</strong> lezioni frontali, <strong>in</strong><br />
merito ad argomenti specifici <strong>di</strong> Sanità pubblica<br />
veter<strong>in</strong>aria per quegli aspetti che hanno <strong>di</strong>retta<br />
att<strong>in</strong>enza con le funzioni <strong>di</strong> Igiene e Controllo<br />
degli Alimenti <strong>di</strong> Orig<strong>in</strong>e animale, <strong>di</strong> competenza<br />
veter<strong>in</strong>aria.
Ispezione degli Alimenti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale<br />
• Sicurezza Alimentare e Tracciabilità delle Filiere<br />
Produttive degli alimenti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale<br />
• Il Servizio Veter<strong>in</strong>ario Ufficiale, la Vigilanza<br />
Igienico Sanitaria e Zoonosi<br />
• Ispezione e Controllo Sanitario degli Alimenti <strong>di</strong><br />
orig<strong>in</strong>e animale.
Ispezione degli Alimenti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale<br />
Il percorso formativo……………….<br />
• Ci si prefigge <strong>di</strong> <strong>in</strong>tegrare le nozioni già <strong>in</strong><br />
possesso, approfondendo le conoscenze<br />
e, soprattutto, cercando <strong>di</strong> aff<strong>in</strong>are le<br />
capacità <strong>di</strong> ragionamento e <strong>di</strong> applicazione<br />
pratica nel giungere a formulare un<br />
giu<strong>di</strong>zio complessivo <strong>di</strong> salubrità dei<br />
prodotti alimentari, considerati anche gli<br />
aspetti <strong>di</strong> normativa sanitaria nazionale e<br />
comunitaria sugli alimenti.
L’Europa si muove verso un<br />
Obiettivo Primario:<br />
Garantire<br />
la sicurezza del consumatore
…….. la salute, stato <strong>di</strong> completo benessere fisico,<br />
mentale e sociale e non semplicemente assenza<br />
<strong>di</strong> malattia o <strong>in</strong>fermità, è un <strong>di</strong>ritto fondamentale<br />
e riafferma che il raggiungimento del maggior livello<br />
<strong>di</strong> salute possibile è un risultato sociale estremamente<br />
importante <strong>in</strong> tutto il mondo, la cui realizzazione<br />
richiede il contributo <strong>di</strong> molti altri settori economici<br />
e sociali <strong>in</strong> aggiunta a quello sanitario. (1° punto)<br />
Alma Ata 12 settembre 1978 (Conferenza<br />
Internazionale sull'assistenza sanitaria primaria)<br />
“ La grandezza <strong>di</strong> una nazione<br />
ed il suo progresso morale<br />
possono essere giu<strong>di</strong>cati<br />
dal modo <strong>in</strong> cui tratta gli animali”<br />
Mahatma Gandhi
Ma come raggiungere questo ideale ?<br />
Quali le vie da percorrere ?<br />
pubblicato per la prima volta nel 1965 dal Brambell Report<br />
(Governo Inglese) e ripreso nel 1992 nel Farm Animal<br />
Welfare Council ha pronunciato……<br />
• 1 - Libertà dalla fame e dalla sete favorendo l’accesso ad acqua fresca e<br />
pulita e ad una <strong>di</strong>eta che mantenga l’animale <strong>in</strong> salute e vigore fisico;<br />
• 2 - Libertà dal <strong>di</strong>sagio provvedendo ad un ambiente adatto con idonei<br />
ricoveri e zone per lo stazionamento ed il decubito.<br />
• 3 - Libertà dal dolore, da stimoli dannosi e da malattie con l’approntamento<br />
<strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> prevenzione e <strong>di</strong> rapida <strong>di</strong>agnosi e cura.<br />
• 4 - Libertà <strong>di</strong> espressione del normale comportamento fornendo<br />
all’animale sufficiente spazio, <strong>in</strong>stallazioni appropriate e vita sociale propria<br />
della specie allevata.<br />
• 5 - Libertà dalla paura e da fattori stressanti assicurando con<strong>di</strong>zioni e cure<br />
che evit<strong>in</strong>o sofferenze psichiche.
La salute, il benessere,<br />
gli <strong>in</strong>teressi sociali ed economici<br />
dei citta<strong>di</strong>ni della Comunità<br />
si realizzano anche attraverso<br />
la libera circolazione <strong>di</strong><br />
ALIMENTI SICURI e SANI
Alimenti sicuri e sani si ottengono<br />
attraverso:<br />
la salute degli animali<br />
il benessere degli animali<br />
l’igiene nella produzione dei mangimi<br />
l’igiene nella produzione degli alimenti
Cosa ha fatto l’Unione Europea ……
“La sicurezza del consumatore è e rimarrà una priorità<br />
assoluta.<br />
La sicurezza alimentare rappresenta una parte <strong>in</strong>tegrale<br />
della <strong>di</strong>fesa della salute, ma esiste anche una <strong>di</strong>mensione<br />
culturale molto importante che non dobbiamo trascurare: gli<br />
europei considerano gli alimenti e il relativo consumo come<br />
una parte essenziale della loro cultura, del loro modo <strong>di</strong><br />
vivere, pers<strong>in</strong>o della loro identità nazionale, che li lega alla<br />
casa, alla famiglia, al loro modo <strong>di</strong> essere.<br />
M<strong>in</strong>are la fiducia negli alimenti europei significa <strong>in</strong>iziare a<br />
<strong>di</strong>struggere l’ere<strong>di</strong>tà culturale dell’Europa.”<br />
Romano Pro<strong>di</strong> - Parlamento Europeo - 5 ottobre 1999
Libro bianco sulla Sicurezza Alimentare<br />
12 gennaio 2000<br />
1. Creazione <strong>di</strong> un’ Autorità alimentare europea<br />
2. Istituzione <strong>di</strong> nuove leggi<br />
3. Sorveglianza e <strong>controllo</strong> da parte Stati membri<br />
4. Vigilanza e <strong>controllo</strong> da parte Commissione<br />
europea<br />
5. Informazione consumatore attraverso la gestione<br />
<strong>di</strong> una corretta consapevolezza
LIBRO BIANCO SICUREZZA ALIMENTARE<br />
DELL’U.E.<br />
Analisi del rischio<br />
Strumento atto a garantire<br />
la sicurezza degli alimenti<br />
PREVEDE<br />
Informazione corretta<br />
del consumatore<br />
Pone attenzione<br />
ai Novel Foods<br />
da consentire<br />
scelte consapevoli
Novel Food<br />
Un alimento può essere considerato funzionale o Novel Food se <strong>di</strong>mostra <strong>in</strong> maniera sod<strong>di</strong>sfacente <strong>di</strong> avere<br />
effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell'organismo, che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, <strong>in</strong><br />
modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> benessere e/o per la riduzione del<br />
rischio <strong>di</strong> malattia (American Dietetic Association, 1995). Un Novel Food deve essere un alimento vero e<br />
proprio e non una capsula o una polvere, non devono qu<strong>in</strong><strong>di</strong> sembrare dei farmaci; devono derivare da un<br />
<strong>in</strong>gre<strong>di</strong>ente naturale ed il loro effetto salutare deve essere <strong>di</strong>mostrato scientificamente. I Novel Food<br />
presentano normalmente aspetto, odore e sapore, simili agli alimenti tra<strong>di</strong>zionali ad esempio:<br />
• Latti fermentati e yogurt con colture probiotiche - Miglioramento della flora microbica <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale<br />
• Margar<strong>in</strong>a, prodotti tipo yogurt, formaggio da spalmare a base <strong>di</strong> grassi vegetali ad<strong>di</strong>zionati con<br />
fitosteroli- Riduzione dell'assunzione <strong>di</strong> colesterolo a livello <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale<br />
• Uova arricchite <strong>in</strong> aci<strong>di</strong> grassi essenziali ω-3 - Riduzione rischio d'<strong>in</strong>farto<br />
• Cereali per la colazione arricchiti <strong>di</strong> acido folico - Riduzione del rischio della nascita <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i con sp<strong>in</strong>a<br />
bifida<br />
• Pane, barrette <strong>di</strong> Muessli arricchiti <strong>in</strong> isoflavoni - Riduzione del rischio <strong>di</strong> cancro e malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />
E’ possibile ridurre il rischio <strong>di</strong> malattie (<strong>di</strong>abete, ipertensione, obesità, patologie car<strong>di</strong>ovascolari) e<br />
conservare la salute e il benessere con uno stile <strong>di</strong> vita sano, caratterizzato da una <strong>di</strong>eta corretta. Lo sviluppo<br />
del mercato dei Novel Food <strong>in</strong> Europa è stato favorito dai numerosi stu<strong>di</strong> che hanno evidenziato il ruolo<br />
protettivo esercitato da alimenti come frutta, ortaggi e cereali <strong>in</strong>tegrali nella prevenzione delle malattie e dalle<br />
ricerche sulle sostanze protettive presenti nelle piante (fitonutrienti come fitosteroli, antiossidanti ecc). Per<br />
tutelare la salute pubblica, è necessario assicurarsi che i Novel Food siano sottoposti ad una valutazione<br />
unica della loro <strong>in</strong>nocuità <strong>in</strong> base ad una procedura comunitaria prima della loro immissione sul mercato della<br />
Comunità Europea ed il regolamento CE n. 258/97, fatto a Bruxelles il 27 gennaio 1997, ha proprio per<br />
oggetto l'immissione sul mercato comunitario <strong>di</strong> nuovi prodotti e <strong>di</strong> nuovi <strong>in</strong>gre<strong>di</strong>enti alimentari e si applica a<br />
prodotti non ancora utilizzati <strong>in</strong> maniera significativa per il consumo umano. Per l'immissione <strong>in</strong> commercio <strong>di</strong><br />
un nuovo prodotto, il richiedente presenta una domanda allo Stato membro sul cui mercato deve essere<br />
immesso per la prima volta: esso contemporaneamente trasmette copia della domanda alla Commissione. Si<br />
procede alla valutazione <strong>in</strong>iziale del comitato scientifico, il quale se dà l'approvazione si procede<br />
all'immissione del prodotto o dell'<strong>in</strong>gre<strong>di</strong>ente alimentare sul mercato. Il regolamento, <strong>in</strong>oltre fissa i requisiti<br />
specifici riguardante l'etichettatura: qualunque <strong>di</strong>chiarazione posta sulla confezione, non deve essere<br />
<strong>in</strong>gannevole e deve essere sostenuta da fondamenti scientifici vali<strong>di</strong>.
I <strong>di</strong>ritti fondamentale<br />
dei consumatori<br />
1.Diritto alla sicurezza<br />
2.Diritto<br />
all’<strong>in</strong>formazione<br />
3.Diritto <strong>di</strong> scelta<br />
4.Diritto ad essere<br />
rappresentati<br />
Quali altri <strong>di</strong>ritti<br />
5. Diritto alla<br />
sod<strong>di</strong>sfazione dei bisogni<br />
<strong>di</strong> base<br />
6. Diritto al risarcimento<br />
7. Diritto all’educazione<br />
8. Diritto ad un ambiente<br />
sano
Analisi del rischio<br />
Processo <strong>di</strong> pianificazione degli <strong>in</strong>terventi nei<br />
s<strong>in</strong>goli settori<br />
attraverso<br />
una precisa <strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione degli obiettivi da raggiungere, per<br />
conseguire una efficace <strong>di</strong>stribuzione delle risorse <strong>di</strong>sponibili<br />
Si considerano tre elementi:<br />
1. Valutazione del rischio<br />
2. Gestione del rischio<br />
3. Comunicazione del<br />
rischio
1. Valutazione del rischio<br />
le probabilità che un danno si verifichi a causa <strong>di</strong> un<br />
evento <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato lasso <strong>di</strong> tempo<br />
Aspetti qualitativi<br />
Def<strong>in</strong>izione quantitativa<br />
Identificazione del pericolo<br />
(fonte <strong>di</strong> rischio), misure <strong>di</strong><br />
salvaguar<strong>di</strong>a<br />
1. Cosa può accadere<br />
(scenario)<br />
2. Quanto è verosimile che<br />
accada (probabilità)<br />
3. Quali sono le<br />
conseguenze<br />
(conseguenze)
2. Gestione del rischio prevede:<br />
Scelta delle misure più idonee alla prevenzione o al<br />
<strong>controllo</strong> <strong>di</strong> un potenziale rischio legato al consumo<br />
degli alimenti (leggi per la sicurezza alimentare)<br />
3. Comunicazione del rischio prevede:<br />
I consumatori devono poter avere <strong>in</strong>formazioni<br />
sulla sicurezza alimentare, fruibili ed accessibili<br />
Il compito della comunicazione deve essere<br />
affidato ad una struttura unica; cui afferiscano<br />
tutte le <strong>in</strong>formazioni e conoscenze scientifiche
Dal 1° gennaio 2005<br />
sono entrati <strong>in</strong> applicazione i pr<strong>in</strong>cipi ed i<br />
requisiti generali contenuti nel<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 28 gennaio 2002 che<br />
stabilisce i pr<strong>in</strong>cipi e i requisiti generali della<br />
legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per<br />
la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo<br />
della sicurezza alimentare
… e dal 1° gennaio 2006 sono entrati <strong>in</strong> applicazione i<br />
regolamenti igiene con i quali viene ridef<strong>in</strong>ita l’<strong>in</strong>tera<br />
normativa <strong>di</strong> settore<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sull’igiene<br />
dei prodotti alimentari<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 che<br />
stabilisce norme specifiche <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> igiene per gli<br />
alimenti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 854/2004 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 che<br />
stabilisce norme specifiche per l’organizzazione <strong>di</strong><br />
controlli ufficiali sui prodotti <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale dest<strong>in</strong>ati<br />
al consumo umano<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 relativo ai<br />
controlli ufficiali <strong>in</strong>tesi a verificare la conformità alla<br />
normativa <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> mangimi e <strong>di</strong> alimenti e alle<br />
norme sulla salute e sul benessere degli animali
In attuazione dei Regolamenti igiene <strong>in</strong>oltre sono applicabili<br />
i seguenti regolamenti comunitari:<br />
• REGOLAMENTO (CE) n. 2073/2005 DELLA COMMISSIONE del 15<br />
novembre 2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti<br />
alimentari.<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 2074/2005 DELLA COMMISSIONE del 5<br />
<strong>di</strong>cembre 2005 recante modalità <strong>di</strong> attuazione relative a taluni prodotti <strong>di</strong><br />
cui al regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio<br />
e all'organizzazione <strong>di</strong> controlli ufficiali a norma dei regolamenti del<br />
Parlamento europeo e del Consiglio (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004,<br />
deroga al regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del<br />
Consiglio e mo<strong>di</strong>fica dei regolamenti (CE) n. 853/2004 e (CE) n. 854/2004<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 2075/2005 DELLA COMMISSIONE del 5<br />
<strong>di</strong>cembre 2005 che def<strong>in</strong>isce norme specifiche applicabili ai controlli<br />
ufficiali relativi alla presenza <strong>di</strong> Trich<strong>in</strong>e nelle carni<br />
• REGOLAMENTO (CE) N. 2076/2005 DELLA COMMISSIONE del 5<br />
<strong>di</strong>cembre 2005 che fissa <strong>di</strong>sposizioni transitorie per l’attuazione dei<br />
regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio (CE) n. 853/2004, (CE)<br />
n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 e che mo<strong>di</strong>fica i regolamenti (CE) n.<br />
853/2004 e (CE) n. 854/2004
REGOLAMENTO (CE) 178/2002 DEL PARLAMENTO<br />
EUROPEO E DEL CONSIGLIO<br />
Pr<strong>in</strong>cipi generali<br />
• Pr<strong>in</strong>cipio <strong>di</strong> precauzione;<br />
• Analisi del rischio alla base <strong>di</strong> qualsiasi<br />
decisione ;<br />
• Separazione tra valutazione e gestione<br />
del rischio ;<br />
• Comunicazione e trasparenza delle<br />
decisioni;<br />
• Tracciabilità;
Pr<strong>in</strong>cipio <strong>di</strong> precauzione<br />
Possono essere adottate misure preventive per la<br />
gestione del rischio necessarie per garantire un<br />
livello elevato <strong>di</strong> tutela della salute qualora, a<br />
seguito delle <strong>in</strong>formazioni <strong>di</strong>sponibili, sia stata<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduata la possibilità <strong>di</strong> effetti dannosi per la<br />
salute, ma permanga una situazione <strong>di</strong> <strong>in</strong>certezza<br />
sul piano scientifico ed <strong>in</strong> attesa <strong>di</strong> ulteriori<br />
<strong>in</strong>formazioni scientifiche per una valutazione<br />
esauriente del rischio
R<strong>in</strong>tracciabilità<br />
“La possibilità <strong>di</strong> ricostruire e seguire il<br />
percorso <strong>di</strong> un alimento ,<strong>di</strong> un mangime, <strong>di</strong><br />
un animale dest<strong>in</strong>ato alla produzione<br />
alimentare o <strong>di</strong> una sostanza dest<strong>in</strong>ata o<br />
atta a entrare a far parte <strong>di</strong> un alimento o<br />
<strong>di</strong> un mangime attraverso tutte le fasi della<br />
produzione,della trasformazione e della<br />
<strong>di</strong>stribuzione” ( art.3.15)
Alimento sicuro<br />
Nel Reg.178/2002/CE, non viene riportata<br />
una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> “alimento sicuro , ma può<br />
essere desunta <strong>in</strong><strong>di</strong>rettamente dalle<br />
def<strong>in</strong>izioni <strong>di</strong> “pericolo” e <strong>di</strong> “rischio”, e<br />
soprattutto dall’art.14 sui requisiti <strong>di</strong><br />
sicurezza degli alimenti e dall’art.15 sui<br />
requisiti <strong>di</strong> sicurezza dei mangimi .
Alimenti a rischio<br />
•Se sono dannosi per la salute ;<br />
•Se sono <strong>in</strong>adatti per il consumo umano.
Alimento a rischio<br />
Per determ<strong>in</strong>are se un alimento è a rischio<br />
occorre prendere <strong>in</strong> considerazione :<br />
• le con<strong>di</strong>zioni d’uso normale dell’alimento da<br />
parte del consumatore;<br />
• le <strong>in</strong>formazioni messe a <strong>di</strong>sposizione del<br />
consumatore, comprese le <strong>in</strong>formazioni<br />
riportate sull’etichetta.
Alimenti dannosi per la salute<br />
E’ necessario prendere <strong>in</strong> considerazione:<br />
• i probabili effetti imme<strong>di</strong>ati e/o a breve, lungo<br />
term<strong>in</strong>e dell’alimento sulla salute <strong>di</strong> una persona che<br />
lo consuma, ma anche quella dei <strong>di</strong>scendenti;<br />
• i probabili effetti tossici cumulativi;<br />
• la particolare sensibilità, sotto il profilo della salute<br />
<strong>di</strong> una specifica categoria <strong>di</strong> consumatori , nel caso <strong>in</strong><br />
cui l’alimento sia dest<strong>in</strong>ato ad essa.
Responsabilità degli operatori<br />
Spetta agli operatori del settore alimentare<br />
e dei mangimi garantire che nelle imprese<br />
da essi controllate gli alimenti o i mangimi<br />
sod<strong>di</strong>sf<strong>in</strong>o le <strong>di</strong>sposizioni della legislazione<br />
alimentare <strong>in</strong>erenti alle loro attività <strong>in</strong><br />
tutte le fasi della produzione, della<br />
trasformazione e della <strong>di</strong>stribuzione e<br />
verificare che tali <strong>di</strong>sposizioni siano<br />
sod<strong>di</strong>sfatte.<br />
(articolo 17, comma 1)
R<strong>in</strong>tracciabilità a monte<br />
Gli operatori del settore alimentare e dei<br />
mangimi devono essere <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare<br />
chi abbia fornito loro un alimento, un mangime,<br />
un animale dest<strong>in</strong>ato alla produzione alimentare<br />
o qualsiasi sostanza dest<strong>in</strong>ata o atta a entrare a<br />
far parte <strong>di</strong> un alimento o <strong>di</strong> un mangime.<br />
A tal f<strong>in</strong>e detti operatori devono <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong><br />
sistemi e <strong>di</strong> procedure che consentano <strong>di</strong><br />
mettere a <strong>di</strong>sposizione delle autorità<br />
competenti, che le richiedano, le <strong>in</strong>formazioni al<br />
riguardo. (articolo 18, comma 2)
R<strong>in</strong>tracciabilità a valle<br />
Gli operatori del settore alimentare e dei<br />
mangimi, devono <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> sistemi e<br />
procedure per <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le imprese alle<br />
quali hanno fornito i propri prodotti. Le<br />
<strong>in</strong>formazioni al riguardo sono messe a<br />
<strong>di</strong>sposizione delle autorità competenti che<br />
le richiedano.<br />
(articolo 18, comma 3)
Etichettatura<br />
Gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul<br />
mercato della Comunità o che probabilmente<br />
lo saranno devono essere etichettati o<br />
identificati per agevolare la<br />
r<strong>in</strong>tracciabilità,me<strong>di</strong>ante documentazione o<br />
<strong>in</strong>formazioni pert<strong>in</strong>enti secondo i requisiti<br />
previsti <strong>in</strong> materia da <strong>di</strong>sposizioni specifiche<br />
(art.18,comma4)
O.I.E: Office International des Epizooties<br />
Organizzazione <strong>in</strong>ternazionale <strong>di</strong> riferimento per<br />
le norme sugli scambi <strong>di</strong> animali e relativi prodotti<br />
Co<strong>di</strong>ce<br />
<strong>in</strong>ternazionale <strong>di</strong><br />
Sanità Animale<br />
• Analisi del Rischio è preferibile al<br />
rischio zero (valutazione più<br />
obiettiva riguardo i provve<strong>di</strong>menti<br />
da prendere)<br />
• Norme sull’ Analisi del Rischio<br />
legato alle importazioni<br />
La veter<strong>in</strong>aria ha avuto bisogno <strong>di</strong> un metodo scientifico per<br />
valutare i rischi connessi al commercio <strong>in</strong>ternazionale degli<br />
animali e dei relativi prodotti
COSA FA L’ITALIA PER AFFRONTARE IL<br />
RISCHIO ALIMENTARE ?<br />
..<strong>in</strong> realtà….
Gli obiettivi generali del<br />
Piano Sanitario Nazionale<br />
• La promozione della salute<br />
• L’ambiente e la salute<br />
• La sicurezza alimentare e la sanità<br />
veter<strong>in</strong>aria<br />
• La salute e il sociale
Servizio Sanitario Nazionale<br />
Il Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano è un sistema pubblico <strong>di</strong><br />
carattere universalistico e solidaristico, cioè garantisce l’assistenza<br />
sanitaria a tutti i citta<strong>di</strong>ni senza <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zioni <strong>di</strong> genere, residenza, età,<br />
red<strong>di</strong>to, lavoro.<br />
Organizzazione<br />
In base al “pr<strong>in</strong>cipio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà” costituzionale, il servizio sanitario è articolato secondo<br />
<strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong> governo:<br />
livello centrale<br />
Lo Stato ha la responsabilità <strong>di</strong> assicurare a tutti i citta<strong>di</strong>ni il <strong>di</strong>ritto alla salute me<strong>di</strong>ante un forte<br />
sistema <strong>di</strong> garanzie, attraverso i Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza<br />
livello regionale<br />
Le Regioni hanno la responsabilità <strong>di</strong>retta della realizzazione del governo e della spesa per il<br />
raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> salute del Paese. Le Regioni hanno competenza esclusiva<br />
nella regolamentazione ed organizzazione <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> attività dest<strong>in</strong>ate alla tutela della salute<br />
e dei criteri <strong>di</strong> f<strong>in</strong>anziamento delle Aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere (anche <strong>in</strong><br />
relazione al <strong>controllo</strong> <strong>di</strong> gestione e alla valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie nel<br />
rispetto dei pr<strong>in</strong>cipi generali fissati dalle leggi dello Stato).
Servizio Sanitario Nazionale<br />
Enti<br />
Il Servizio Sanitario Nazionale è composto da enti ed organi <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso livello<br />
istituzionale, che concorrono al raggiungimento degli obiettivi <strong>di</strong> tutela della salute dei<br />
citta<strong>di</strong>ni:<br />
Il M<strong>in</strong>istero della Salute è l'organo centrale<br />
Enti ed organi <strong>di</strong> livello nazionale<br />
CSS - Consiglio Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />
ISS - Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità<br />
ISPESL - Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza<br />
del Lavoro<br />
ASSR - Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali<br />
IRCCS - Istituti <strong>di</strong> Ricovero e Cura a Carattere Scientifico<br />
IIZZSS - Istituti Zooprofilattici Sperimentali<br />
AIFA - Agenzia italiana del farmaco<br />
Enti ed organi territoriali:<br />
Regioni e Prov<strong>in</strong>ce autonome<br />
Aziende Sanitarie Locali<br />
Aziende Ospedaliere
Gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong><br />
Epidemiologia Veter<strong>in</strong>aria<br />
( GLEV )<br />
1. Costituito nel 2002 per volontà istituzionale<br />
2. Include tutti i rappresentanti <strong>di</strong> tutti gli II.ZZ.SS., dell’<br />
I.S.S. e dei N.A.S. (con competenze epidemiologiche)<br />
3. Si riunisce presso il M<strong>in</strong>istero della Sanità<br />
4. Nel primo anno <strong>di</strong> attività ha raccolto dati sulla<br />
contam<strong>in</strong>azione microbiologica e chimica degli alimenti<br />
5. Fornisce consulenza e <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni operative agli Organi<br />
Istituzionali
La sicurezza alimentare e la<br />
sanità veter<strong>in</strong>aria<br />
•Def<strong>in</strong>ire una politica della sicurezza degli alimenti e della salute e<br />
del benessere degli animali basata sulla valutazione e la gestione<br />
del rischio che consenta <strong>di</strong> uscire gradualmente dalla logica<br />
dell’emergenza, realizzando una politica fondata su obiettivi <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> salute misurabili e verificati<br />
•Ridurre i rischi connessi al consumo degli alimenti ed alle zoonosi,<br />
assicurando alti livelli <strong>di</strong> sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti ai<br />
consumatori italiani<br />
•Ridurre l’<strong>in</strong>cidenza delle zoonosi e delle malattie <strong>di</strong>ffusive nelle<br />
popolazioni degli animali domestici, con particolare riferimento alle<br />
<strong>in</strong>fezioni della lista A dell’OIE, alla brucellosi bov<strong>in</strong>a, ovi-capr<strong>in</strong>a e<br />
bufal<strong>in</strong>a ed alla tubercolosi, nonché alle encefaliti spongiformi<br />
trasmissibili
I Servizi Veter<strong>in</strong>ari<br />
PROGETTO REGIONALE SULLA SICUREZZA<br />
ALIMENTARE<br />
• Obiettivi prioritari<br />
• Migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema dei<br />
controlli ufficiali<br />
• Creare Banche Dati ed un Sistema Informativo<br />
<strong>di</strong>sponibile <strong>in</strong> Internet<br />
• Garantire una corretta <strong>in</strong>formazione ai Consumatori
BANCHE DATI …………..
BANCHE DATI …………..
I Servizi Veter<strong>in</strong>ari<br />
AZIONI PRIORITARIE<br />
• Attivare un sistema attivo <strong>di</strong> sorveglianza<br />
epidemiologica lungo tutte le catene alimentari<br />
• Pianificare analisi e verifiche per il <strong>controllo</strong> dei<br />
processi e dei prodotti<br />
• Creare ed alimentare archivi e banche dati<br />
• Realizzare un Servizio Informativo alimentato dai dati<br />
derivanti dalle attività svolte
I Servizi Veter<strong>in</strong>ari<br />
Il Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione Veter<strong>in</strong>ario è la Struttura Operativa dell' Azienda Unità<br />
Sanitaria Locale che garantisce la tutela della salute collettiva perseguendo obiettivi<br />
<strong>di</strong> promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle <strong>di</strong>sabilità,<br />
miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita.<br />
Il Dipartimento promuove azioni volte ad <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare e rimuovere le cause <strong>di</strong> nocività<br />
e malattia <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e animale, me<strong>di</strong>ante <strong>in</strong>iziative coor<strong>di</strong>nate con i Distretti e con i<br />
Dipartimenti dell'Azienda, prevedendo il co<strong>in</strong>volgimento <strong>di</strong> operatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />
<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>e.<br />
Il Dipartimento garantisce le competenze specifiche relative a:<br />
> <strong>profilassi</strong> delle malattie <strong>in</strong>fettive e <strong>di</strong>ffusive;<br />
> sanità pubblica veter<strong>in</strong>aria;<br />
> tutela igienico-sanitaria degli alimenti;<br />
> promozione della salute;<br />
Il Dipartimento è strutturato a livello organizzato <strong>in</strong> “Aree Dipartimentali”
PREVENZIONE DELLE<br />
INFEZIONI TRASMESSE<br />
DAGLI ALIMENTI<br />
E’ NECESSARIO<br />
Conoscenza della qualità<br />
igienico – sanitaria <strong>di</strong> un<br />
prodotto alimentare
• ASL<br />
CHI EFFETTUA I CONTROLLI?<br />
PRELIEVI UFFICIALI<br />
Dipartimento <strong>di</strong> prevenzione me<strong>di</strong>co<br />
Dipartimento <strong>di</strong> prevenzione veter<strong>in</strong>ario<br />
• NAS – Altri Operatori Sanitari<br />
IZS analisi <strong>di</strong> laboratorio
CHI EFFETTUA I CONTROLLI?<br />
Privati<br />
PRELIEVI IN AMBITO DI AUTOCONTROLLO<br />
• OPERATORI PRIVATI<br />
•IZS<br />
•ALTRI LABORATORI
INCIDENTI DI PERCORSO<br />
Emergenze Sanitarie<br />
BSE (mucca pazza)<br />
Carne agli ormoni<br />
e polli alla <strong>di</strong>oss<strong>in</strong>a<br />
Scatolame<br />
cancerogeno<br />
Cibi transgenici
SCANDALI<br />
Terrorismo alimentare<br />
Igiene domestica
INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA<br />
Fatturato: 170.000 miliar<strong>di</strong><br />
Imprese: 30.000<br />
Occupati: 350.000<br />
Terzo posto, per fatturato, dopo il metalmeccanico<br />
ed il tessile - abbigliamento
FATTURATO NAZIONALE INDUSTRIA<br />
ALIMENTARE<br />
Lattiero-caseario: 25.000 miliar<strong>di</strong><br />
Dolciario: 16.200 “<br />
Lavorazione carne: 14.200 “<br />
Salumi: 12.600 “<br />
Prodotti della pesca: 11.500 “<br />
Carni avicole: 6.500 “<br />
Terzo posto, per fatturato, dopo il metalmeccanico<br />
ed il tessile - abbigliamento
ATTENZIONE DEI CONSUMATORI<br />
Anni ‘50 - ‘70 Aspetti quantitativi<br />
Anni ‘80 - ‘90 Aspetti qualitativo - nutrizionali<br />
Anni 2000 Aspetti igienico - sanitari
FATTORI CHE ACCRESCONO I RISCHI<br />
SANITARI DA CONSUMO DI ALIMENTI<br />
Diversificazione della quantità, qualità e fonti <strong>di</strong><br />
approvvigionamento<br />
Aumento del numero dei pasti consumati fuori casa<br />
Aumento degli spostamenti con “contatti” con alimenti<br />
non abituali<br />
Consumo <strong>di</strong> alimenti non ben conservati
CONSUMO EXTRADOMESTICO DI CIBO<br />
Colazione - 43 %<br />
> 30 % negli ultimi 5 anni<br />
Pranzo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> lavoro - 33 %<br />
Cene <strong>di</strong> svago - 14%<br />
Pranzi <strong>di</strong> svago - 7 %<br />
Cene <strong>di</strong> lavoro - 3 %
Protagonisti<br />
IMPRESA ALIMENTARE<br />
ogni soggetto pubblico o privato, con o senza<br />
f<strong>in</strong>i <strong>di</strong> lucro, che svolge una qualsiasi delle attività<br />
connesse ad una delle fasi <strong>di</strong> produzione,<br />
trasformazione e <strong>di</strong>stribuzione degli alimenti.<br />
OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA)<br />
persona fisica o giuri<strong>di</strong>ca responsabile <strong>di</strong> garantire<br />
il rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni della legislazione<br />
alimentare nell’impresa alimentare posta sotto<br />
il suo <strong>controllo</strong><br />
CONSUMATORE FINALE
gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) devono:<br />
- assicurare che i prodotti primari siano esenti<br />
da contam<strong>in</strong>azioni<br />
- rispettare le pert<strong>in</strong>enti <strong>di</strong>sposizioni legislative,<br />
comunitarie e nazionali, relative al <strong>controllo</strong><br />
dei rischi nella produzione primaria e<br />
nelle operazioni associate comprese le misure<br />
relative alla salute e al benessere degli animali
… ed organizzano un sistema ufficiale <strong>di</strong><br />
<strong>controllo</strong> e altre attività adatte alle<br />
circostanze, tra cui la comunicazione ai<br />
citta<strong>di</strong>ni <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> rischio<br />
degli alimenti e dei mangimi, la sorveglianza<br />
della sicurezza degli alimenti e dei mangimi<br />
e altre attività <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> che abbracc<strong>in</strong>o<br />
tutte le fasi della produzione, della<br />
trasformazione e della <strong>di</strong>stribuzione.
COMUNICAZIONE !!!<br />
- <strong>in</strong>terazione tra gli operatori del settore alimentare<br />
- <strong>in</strong>terazione tra salute e benessere degli animali e<br />
salute pubblica <strong>in</strong> tutte le fasi<br />
qu<strong>in</strong><strong>di</strong> ?<br />
è <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile una comunicazione adeguata<br />
tra i <strong>di</strong>versi attori lungo la catena alimentare<br />
dalla produzione primaria al commercio al dettaglio
Ruolo dell’ASL nella<br />
gestione dei dati
Livelli della ricerca <strong>in</strong> epidemiologia<br />
Conoscitivo:<br />
relativo alle<br />
generalizzazioni<br />
scientifiche<br />
circa la storia<br />
naturale delle<br />
malattie<br />
Di <strong>in</strong>tervento:<br />
relativo alla<br />
messa a punto e<br />
alla valutazione<br />
<strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi<br />
pratici<br />
f<strong>in</strong>alizzati alla<br />
<strong>di</strong>fesa della<br />
salute delle<br />
popolazioni
Sorveglianza epidemiologica<br />
…. è un sistema<br />
per la raccolta attiva <strong>di</strong> <strong>in</strong>formazioni e la loro<br />
analisi<br />
f<strong>in</strong>alizzate<br />
all’osservazione ed al <strong>controllo</strong> cont<strong>in</strong>ui dello<br />
stato sanitario delle popolazioni<br />
con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> realizzare e controllare azioni preventive
Sorveglianza epidemiologica<br />
…è l’uso dell’epidemiologia per:<br />
• In<strong>di</strong>viduare<br />
• Pianificare<br />
• Gestire<br />
• Valutare<br />
azioni rilevanti per gestire lo stato sanitario<br />
delle popolazioni
Obiettivi della sorveglianza<br />
epidemiologica<br />
• Monitoraggio della <strong>di</strong>namica dello stato<br />
sanitario f<strong>in</strong>alizzato ad azioni preventive<br />
tempestive<br />
• Valutazione delle misure realizzate <strong>in</strong><br />
relazione alla prevenzione ed al <strong>controllo</strong><br />
delle malattie<br />
• Pianificazione dei servizi sanitari per<br />
ottimizzare l’uso delle risorse
Fasi della sorveglianza<br />
epidemiologica<br />
• Def<strong>in</strong>izione degli obiettivi<br />
• Progetto pilota<br />
• Raccolta e validazione dei dati<br />
• Analisi dei dati<br />
• Diffusione dell’<strong>in</strong>formazione
Obiettivi <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong><br />
sorveglianza<br />
Gli obiettivi devono essere:<br />
• Def<strong>in</strong>iti <strong>in</strong> precedenza<br />
• Espliciti<br />
• Def<strong>in</strong>iti chiaramente<br />
• Effettivamente raggiungibili
….e la raccolta dei dati?<br />
Va valutata con rigore e deve riguardare:<br />
• la qualità dei dati<br />
• il costo della gestione dei dati<br />
• i rischi <strong>di</strong> confusione <strong>in</strong>dotti dalla ridondanza dei<br />
dati<br />
…..<strong>in</strong>fatti…
….e la raccolta dei dati?<br />
• La “materia prima” (malta, cemento,<br />
mattoni…metaforicamente parlando!!!)<br />
<strong>di</strong> ogni e<strong>di</strong>ficio epidemiologico è<br />
costituita dai DATI (numeri, valori,<br />
attributi) <strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> un particolare<br />
contesto (ad es. peso alla nascita) e che<br />
portano con sé una dose <strong>di</strong><br />
<strong>in</strong>formazione<br />
• Rappresentano il “raccolto” <strong>di</strong> ogni<br />
stu<strong>di</strong>o epidemiologico ed anche il mezzo<br />
per raggiungere conclusioni<br />
scientificamente valide!!!
….e la raccolta dei dati?<br />
Il processo <strong>di</strong> raccolta-elaborazione<strong>in</strong>terpretazione<br />
dei dati non è peculiare<br />
dell’epidemiologia ma è comune da altri settori<br />
della veter<strong>in</strong>aria.<br />
Inoltre<br />
Già secoli or sono due tra i più gran<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong><br />
tutti i tempi, padri delle scienze e del metodo<br />
sperimentale, si erano resi conto che l’analisi<br />
dei dati è parte <strong>in</strong>sc<strong>in</strong><strong>di</strong>bile del processo <strong>di</strong><br />
ampliamento delle conoscenze umane
….e la raccolta dei dati?
Obiettivi pratici della raccolta ed<br />
elaborazione dei dati<br />
• identificare la causa e l'orig<strong>in</strong>e delle malattie, soprattutto (ma non<br />
soltanto) <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong>ffusibili;<br />
• identificare la presenza <strong>di</strong> determ<strong>in</strong>ate malattie <strong>in</strong> un territorio;<br />
• accertare l'assenza <strong>di</strong> determ<strong>in</strong>ate malattie; questo è spesso<br />
richiesto dai partner commerciali (che non <strong>in</strong>tendono correre il<br />
rischio <strong>di</strong> importare nuove malattie <strong>in</strong> territori <strong>in</strong>denni attraverso<br />
l'acquisto <strong>di</strong> animali o <strong>di</strong> loro prodotti) e vale soprattutto per le<br />
malattie trasmissibili;<br />
• <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare la frequenza, o la localizzazione geografica, o<br />
l'andamento nel tempo delle malattie;<br />
• valutare l'importanza (sanitaria, economica, zoonosica ecc.) delle<br />
malattie esistenti <strong>in</strong> un territorio;<br />
• determ<strong>in</strong>are le priorità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento, tenuto conto delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili;<br />
• pianificare ed implementare piani <strong>di</strong><br />
<strong>controllo</strong> e sorvegliarne l'andamento;<br />
• sod<strong>di</strong>sfare le richieste <strong>di</strong> <strong>in</strong>formazioni provenienti da organismi<br />
<strong>in</strong>ternazionali (es. Office International des Épizooties, OIE).
….ricordandoci soprattutto……..<br />
• L’analisi dei dati generati da un sistema <strong>di</strong><br />
sorveglianza def<strong>in</strong>isce ed implementa una<br />
BANCA DATI<br />
SISTEMA<br />
INFORMATIVO<br />
è l’organizzazione del supporto<br />
formale utilizzato nell’ambito del<br />
sistema per far circolare………
Informazione<br />
Sistema Informativo<br />
Conoscenza
EU Food Safety Almanac<br />
Bundes<strong>in</strong>stitut fur Risikobewertung–Information 2011
• La sicurezza alimentare deve essere preservata dalle autorità governative le<br />
quali devono poter garantire, attraverso controlli puntuali ed efficaci<br />
sull’applicazione della normativa comunitaria, la tutela della salute del<br />
citta<strong>di</strong>no. Dopo i recenti episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> contam<strong>in</strong>azione da Escherichia-coli che<br />
hanno colpito l’Europa e <strong>in</strong> particolar modo la popolazione tedesca è stata<br />
avvertita l’esigenza <strong>di</strong> porre l’accento sull’importanza del ruolo delle autorità<br />
per la prevenzione <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> sicurezza alimentare e proprio la Germania<br />
ha pubblicato una guida alle strutture governative <strong>di</strong> 33 paesi dell’Unione.<br />
• “EU Food Safety Almanac”, così si <strong>in</strong>titola il volume, è stato elaborato<br />
dall’Istituto per la valutazione del rischio tedesco (BfR) ed elenca <strong>in</strong> oltre 100<br />
pag<strong>in</strong>e la struttura delle autorità governative che si occupano <strong>di</strong> far rispettare<br />
la normativa europea sull’igiene alimentare descrivendo per ogni Paese<br />
dell’Unione le modalità con le quali compiti e ruoli sono sud<strong>di</strong>visi e <strong>di</strong>stribuiti.<br />
• “La cooperazione tra i vari stati <strong>in</strong> Europa rafforza la sicurezza alimentare –<br />
ha commentato il Presidente del BfR Andreas Hensel, membro dell’EFSA<br />
(Autorità europea per la sicurezza alimentare) – Se strutture dei Paesi<br />
europei sono noti a tutti gli <strong>in</strong>teressati, saremo <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> lavorare <strong>in</strong>sieme<br />
<strong>in</strong> modo ancora più efficace”.<br />
• L’opuscolo si rivolge a esperti del settore, alle autorità sanitarie e agli<br />
operatori delle <strong>in</strong>dustrie alimentari. Disponibile <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua <strong>in</strong>glese e <strong>in</strong> tedesco<br />
può essere scaricato dal sito BfR.
Noi teniamo gli occhi<br />
aperti sulla carne<br />
Così voi potete mangiarla<br />
ad occhi chiusi.
FINALMENTE!!!!!!!!!!!!!!!!<br />
…..…grazie per<br />
l’attenzione!!!