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malattie virali 2012 - Corso di laurea in tecniche della prevenzione ...

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HERPES SIMPLEX<br />

Agente etiologico: Herpes Simplex Virus (HSV) Virus a DNA a doppia elica con<br />

struttura icosaedrica. Capside circondato da una membrana lipi<strong>di</strong>ca con<br />

prolungamenti costituiti da glicoprote<strong>in</strong>e. Diametro: circa 150 nm.<br />

Si moltiplica e s<strong>in</strong>tetizza le sue prote<strong>in</strong>e nel<br />

nucleo delle cellule.<br />

La trascrizione avviene per mezzo dall'enzima<br />

RNA polimerasi <strong>della</strong> cellula ospite.<br />

Il ciclo <strong>di</strong> replicazione è la causa <strong>della</strong><br />

comparsa, all'<strong>in</strong>terno <strong>della</strong> cellula, <strong>di</strong><br />

caratteristiche <strong>in</strong>clusioni <strong>in</strong>tranucleari eos<strong>in</strong>ofile.<br />

L'<strong>in</strong>capsidamento avviene pure all'<strong>in</strong>terno del<br />

nucleo <strong>della</strong> cellula.<br />

Il tegumento e l'envelope <strong>in</strong>vece si formano a partire dalla membrana<br />

cellulare durante la fuoriuscita per gemmazione dei virioni.<br />

Si <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guono:<br />

• un HSV -1, pr<strong>in</strong>cipale responsabile delle <strong>in</strong>fezioni del cavo orale e <strong>della</strong><br />

cute periorale<br />

•un HSV-2, pr<strong>in</strong>cipale responsabile <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezioni genitali.


HERPES SIMPLEX: Patogenesi<br />

L’Uomo è l’unico ospite possibile e dopo la prima <strong>in</strong>fezione<br />

ospita il virus per tutta la vita, nonostante lo sviluppo <strong>di</strong> anticorpi<br />

e <strong>di</strong> risposta immunitaria <strong>di</strong> tipo cellulare.<br />

Il virus è epidermotropo e neurotropo. Nell’<strong>in</strong>fezione <strong>in</strong>iziale<br />

esso penetra attraverso una soluzione <strong>di</strong> cont<strong>in</strong>uo <strong>della</strong> cute e si<br />

moltiplica producendo alterazioni cl<strong>in</strong>iche locali. Inoltre si<br />

<strong>di</strong>ffonde lungo i nervi <strong>di</strong> cellula <strong>in</strong> cellula f<strong>in</strong>o al ganglio nervoso<br />

corrispondente, dove si moltiplica ulteriormente e stabilisce un<br />

periodo <strong>di</strong> latenza che segue alla risoluzione dell’<strong>in</strong>fezione<br />

primaria.<br />

Da qui, spontaneamente o <strong>in</strong> seguito a stimoli, esso percorrerà<br />

il nervo <strong>in</strong> via retrograda raggiungendo l’epitelio per dare orig<strong>in</strong>e<br />

all’<strong>in</strong>fezione secondaria.<br />

Nel corso dell’<strong>in</strong>fezione, primaria o secondaria, vi può essere<br />

viremia e, <strong>in</strong> certi casi, compromissione degli organi <strong>in</strong>terni.


HERPES SIMPLEX<br />

Epidemiologia: HSV-1 e 2 ampiamente <strong>di</strong>ffusi; quasi ogni <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo adulto ne<br />

ospita uno o entrambi.<br />

L’<strong>in</strong>fezione si contrae per contatto attraverso piccole lesioni <strong>della</strong> cute.<br />

HSV-1: Prima <strong>in</strong>fezione durante l’<strong>in</strong>fanzia. Sorgente: un genitore o un parente<br />

<strong>in</strong>fetto.<br />

HSV-2: Prima <strong>in</strong>fezione durante l’adolescenza o la giov<strong>in</strong>ezza, verisimilmente<br />

con i primi rapporti sessuali.<br />

L’<strong>in</strong>fezione da HSV-2 verso la f<strong>in</strong>e <strong>della</strong> gravidanza è associata ad Herpes<br />

simplex neonatale.<br />

L’HSV- 2 può essere un fattore co-carc<strong>in</strong>ogenetico per il carc<strong>in</strong>oma cervicale.<br />

La <strong>di</strong>splasia cervicale e il carc<strong>in</strong>oma <strong>in</strong> situ sono 4 volte più frequenti <strong>in</strong> pazienti<br />

HSV-2 positive.


HERPES SIMPLEX: INFEZIONE PRIMARIA<br />

In soggetto anergico (mai venuto a contatto con lo stesso ceppo del virus)<br />

Il più spesso as<strong>in</strong>tomatica. Se compaiono le manifestazioni:<br />

GENGIVO-STOMATITE ERPETICA (HSV-1)<br />

Colpiti i bamb<strong>in</strong>i. Possibili piccole epidemie all’<strong>in</strong>terno delle famiglie, nelle<br />

nursery, negli asili.<br />

Incubazione: 2-7 giorni. Febbre, malessere e dolore del cavo orale, rifiuto del<br />

cibo, vescicole e poi erosioni ed ulcere del cavo orale con co<strong>in</strong>volgimento<br />

dell’orofar<strong>in</strong>ge. Scialorrea e alito maleodorante. Le lesioni si <strong>di</strong>ffondono alla<br />

promucosa delle labbra ed alla cute periorale dove appaiono come vescicole<br />

dolenti, talvolta ombelicate, pustole, ulcerazioni. C’è l<strong>in</strong>fadenopatia regionale.


Guarigione <strong>in</strong> una o due<br />

settimane.<br />

Possibile, gravissima<br />

complicanza: la Men<strong>in</strong>goencefalite<br />

erpetica.


Nei bamb<strong>in</strong>i immunodepressei, per un’<strong>in</strong>fezione concomitante, come ad<br />

esempio il morbillo, o per un trattamento chemioterapico, si formano severe<br />

erosioni e ulcere periorali. In questi pazienti vi può essere <strong>in</strong>teressamanto<br />

gastroenterico o respiratorio.


HERPES SIMPLEX PRIMARIO GENITALE<br />

VULVO-VAGINITE ERPETICA<br />

(HSV-2 ed HSV-1)<br />

Adolescenti e giovani adulte.<br />

Forte dolore genitale, febbre,<br />

malessere.<br />

Edema, eritema, vescicole e<br />

croste <strong>della</strong> vulva che si possono<br />

estendere a per<strong>in</strong>eo e al canale<br />

cervicale.<br />

Possibile <strong>di</strong>suria e ritenzione<br />

ur<strong>in</strong>aria.<br />

Temibile complicanza: men<strong>in</strong>gite<br />

asettica.


Nell’uomo: balanopostite erosiva, estremamente dolorosa.<br />

Possibile <strong>di</strong>suria e ritenzione ur<strong>in</strong>aria. Possibile men<strong>in</strong>gite asettica


PATERECCIO ERPETICO<br />

Infezione primaria o secondaria delle pliche ungueali.<br />

Bamb<strong>in</strong>i con gengivostomatite erpetica per succhiamento del pollice,<br />

odontoiatri <strong>in</strong> seguito a contatto con lesioni del cavo orale.<br />

Dolore, eritema, edema, vescicole, croste <strong>della</strong> regione periungueale.<br />

L<strong>in</strong>fangite tragittiva, l<strong>in</strong>fadenopatia regionale.


SEPSI ERPETICA DEL NEONATO<br />

Forma gravissima <strong>di</strong> prima <strong>in</strong>fezione erpetica, nel neonato, specie se<br />

prematuro.<br />

Infezione contratta tramite il canale del parto da madre con <strong>in</strong>fezione genitale<br />

(il 75% da HSV-2).<br />

A volte, <strong>in</strong>fezione non genitale <strong>della</strong> madre o del personale dell’ospedale.<br />

Cl<strong>in</strong>ica: Herpes simplex cutaneo con vescicole, erosioni croste al cuoio<br />

capelluto o ai glutei, secondo la presentazione. Gengivo-stomatite o cheratocongiuntivite<br />

erpetica. Le alterazioni cutanee possono mancare.<br />

Segni e s<strong>in</strong>tomi generali. Febbre elevata o ipotermia, <strong>di</strong>spnea, encefalite con:<br />

irrequetezza, vomito, letargia, <strong>in</strong>oltre: epato- e splenomegalia, <strong>di</strong>atesi<br />

emorragica. Dissem<strong>in</strong>azione del virus a tutti gli organi e sistemi.<br />

Prognosi: morte nel<br />

60% dei casi. Nei<br />

sopravvissuti ritardo<br />

mentale e <strong>di</strong>sturbi<br />

neurologici.<br />

Prevenzione: parto<br />

cesareo <strong>in</strong> donne<br />

gravide con malatta da<br />

HSV genitale attiva.


HERPES SIMPLEX: INFEZIONE SECONDARIA<br />

L’Herpes labiale, latente nei gangli nervosi, viene riattivato dalla luce solare<br />

(sciatori, nuotatori, mar<strong>in</strong>ai, conta<strong>di</strong>ni) e dalla febbre, quello genitale dalle<br />

mestruazioni e dai rapporti sessuali.<br />

Cl<strong>in</strong>ica: Senso <strong>di</strong> tensione, bruciore, sensazione puntoria precedono la<br />

comparsa delle lesioni.<br />

Vescicole su base eritematosa, si rompono e formano croste, più comunemente<br />

alle labbra, per l’HSV-1, al glande, al prepuzio, alle piccole labbra per l’HSV-2.<br />

Vi può essere l<strong>in</strong>foadenopatia<br />

regionale.<br />

Si possono sovrapporre <strong>in</strong>fezioni<br />

batteriche.<br />

Può seguire Eritema Multiforme.


HERPES SIMPLEX<br />

INFEZIONE SECONDARIA<br />

Altre se<strong>di</strong>: estremità e regione glutea


Istologia: vescicola <strong>in</strong>traepidermica da<br />

degenerazione balloniforme dei<br />

cherat<strong>in</strong>ociti e acantolisi.<br />

La vescicola contiene gruppi <strong>di</strong> cherat<strong>in</strong>ociti<br />

i cui nuclei contengono<br />

<strong>in</strong>clusioni basofile.<br />

Alcuni cherat<strong>in</strong>ociti sono mult<strong>in</strong>ucleati.


ECZEMA HERPETICATUM<br />

Infezione cutanea generalizzata da HSV <strong>in</strong> pazienti con dermatite atopica o<br />

altra malattia cutanea <strong>di</strong>ffusa.<br />

Forma primaria o <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va, da auto- o<br />

etero-<strong>in</strong>oculazione.<br />

Vescicole ombelicate che <strong>in</strong>sorgono nelle<br />

regioni cutanee sede <strong>della</strong> dermopatia<br />

orig<strong>in</strong>aria e si <strong>di</strong>ffondono rapidamente a<br />

coprire gran parte del tegumento.<br />

Le lesioni confluiscono formando ampie<br />

erosioni, che vanno <strong>in</strong>contro a<br />

sovra<strong>in</strong>fezione batterica.<br />

Febbre, malessere generale,<br />

l<strong>in</strong>fadenopatia.<br />

Possibile co<strong>in</strong>volgimento sistemico con<br />

<strong>di</strong>arrea e polmonite.<br />

Prima <strong>della</strong> <strong>in</strong>troduzione terapia antivirale<br />

la prognosi era riservata<br />

Guarisce <strong>in</strong> 2-6 settimane


HERPES SIMPLEX INPAZIENTI IMMUNODEPRESSI<br />

In pazienti immunodepressi a causa <strong>di</strong> malignanze ematologiche<br />

o <strong>in</strong>fezioni da HIV, o <strong>in</strong> pazienti <strong>in</strong> terapia immunosoppressiva<br />

(trapianto d’organo, <strong>malattie</strong> autoimmuni).<br />

Ulcerazioni muco-cutanee profonde, al volto, alla bocca, alle aree<br />

ano-genitali.<br />

Le lesioni persistono per mesi e tendono a confluire. Contengono<br />

il virus, facilmente isolabile.<br />

Estensiva stomatite, estremamente dolorosa, che può portare a<br />

far<strong>in</strong>gite, esofagite, polmonite, viremia e <strong>di</strong>ssem<strong>in</strong>azione a tutti gli<br />

organi.<br />

Dissem<strong>in</strong>azione <strong>di</strong> vescicole che evolvono <strong>in</strong> pustole, <strong>in</strong> lesioni<br />

emorragiche e necrotiche, <strong>in</strong> ulcerazioni.


Ampie lesioni ulcerative, senza<br />

tendenza alla guarigione<br />

HERPES SIMPLEX<br />

NELL’IMMUNODEWPRESSO


HERPES SIMPLEX DISSEMINATO IN PAZIENTI IMMUNODEPRESSI


HERPES SIMPLEX<br />

TERAPIA<br />

ACICLOVIR : Analogo <strong>della</strong> guan<strong>in</strong>a, viene prima fosforilato dalla tiros<strong>in</strong>a ch<strong>in</strong>asi virale,<br />

poi dalla guanilico ch<strong>in</strong>asi e dalla guanos<strong>in</strong>a <strong>di</strong>fosfato ch<strong>in</strong>asi cellulare.<br />

Il prodotto f<strong>in</strong>ale: Aciclovir trifosfato è un potente <strong>in</strong>ibitore <strong>della</strong> DNA polimerasi virus<strong>in</strong>dotta.<br />

Infatti viene <strong>in</strong>corporato come base term<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> una catena <strong>di</strong> DNA che si sta<br />

allungando, e funziona come segnale <strong>di</strong> f<strong>in</strong>e catena.<br />

Guan<strong>in</strong>a<br />

Aciclovir<br />

Altri: Valaciclovir a Famciclovir, Brivu<strong>di</strong>na<br />

Valaciclovir


ORF o ECTIMA CONTAGIOSO<br />

Agente etiologico: Orf virus (Parapoxvirus<br />

OVIS). Virus epiteliotropo, a DNA<br />

bicatenario, ovoidale, 250 X 160 nm. Si<br />

moltiplica nel citoplasma.<br />

Categoria a rischio: i pastori, coloni,<br />

veter<strong>in</strong>ari e macellai <strong>in</strong> tutto il mondo.<br />

Il virus è endemico nelle pecore, che<br />

sviluppano pustole crostose sulle labbra ed<br />

<strong>in</strong> sede periorale. D’<strong>in</strong>verno persiste nei<br />

pascoli, nelle staccionate, nei fienili.<br />

La malattia ha maggiore prevalenza <strong>in</strong><br />

primavera, quando gli agnelli neonati,<br />

ancora imunologicamente anergici, si<br />

<strong>in</strong>fettano con l’ambiente contam<strong>in</strong>ato.<br />

All’uomo si trasmette per <strong>di</strong>retto contatto<br />

con pecore e agnelli, o per contatto con<br />

oggetti contam<strong>in</strong>ati.


NODULO DEI MUNGITORI<br />

Agente etiologico: Milker’s node virus, un parapoxvirus identico<br />

morfoloficamente e sierologicamente all’Orf virus dal quale viene<br />

<strong>di</strong>st<strong>in</strong>to tramite ibri<strong>di</strong>zzazione del DNA.<br />

Epidemiologia: Diffuso <strong>in</strong> tutto il mondo, dove c’è bestiame.<br />

Categoria a rischio: Personale <strong>in</strong> <strong>di</strong>retto contatto con bov<strong>in</strong>i,<br />

specialmente mungitori e lavoratori nei mercati <strong>di</strong> bestiame e nei<br />

macelli.<br />

L’<strong>in</strong>fezione si acquisisce per contatto con lesioni sulle mammelle<br />

delle mucche e lascia un’immuntà permanente.


ORF E NODULO DEI MUNGITORI<br />

Incubazione: 4-7 giorni.<br />

Lesione nodulare, unica, <strong>in</strong>dolente o<br />

livemente dolorosa. A volte più<br />

lesioni, <strong>di</strong> solito non più <strong>di</strong> 4,<br />

generalmente conf<strong>in</strong>ate alla mano o<br />

all’avambraccio.<br />

6 fasi, ciascuna <strong>della</strong> durata <strong>di</strong> una<br />

settimana:<br />

macula eritematosa<br />

Papulo-vescicolosa, cha assume aspetto<br />

a bersaglio, con centro rosso<br />

circondato da un anello bianco e da<br />

un alone rosso<br />

Lesione nodulare erosa ed essudante<br />

Fase rigenerativa, con sottile crosta<br />

punteggiata <strong>di</strong> nero<br />

Lesione papillomatosa<br />

Lesione con spessa crosta secca<br />

Fase <strong>di</strong> regressione e guarigione.<br />

ORF<br />

NODULO DEI MUNGITORI


Infiltrato l<strong>in</strong>fo-istiocitario nel<br />

derma superiore<br />

Effetto citopatico del virus:<br />

Inclusioni eos<strong>in</strong>ofile<br />

<strong>in</strong>tracitoplasmatche<br />

ORF E<br />

NODULO DEI MUNGITORI<br />

ISTOLOGIA<br />

Vescicola<br />

<strong>in</strong>traepidermica,<br />

multiloculare, da<br />

degenerazione reticolare,<br />

nel contesto <strong>di</strong> una<br />

epidermide acantosica


VERRUCHE<br />

Focolai proliferativi epiteliali circoscritti, provocato da Papillomavirus<br />

Agente etiologico: Papillomavirus<br />

umano, virus a DNA bicatenario circolare,<br />

Diametro circa 55 nm. I virioni completi si<br />

formano nel nucleo. Molto resistente<br />

nell’ambiente.<br />

Contagio <strong>in</strong>terumano, anche da <strong>in</strong><strong>di</strong>vidui con <strong>in</strong>fezione subcl<strong>in</strong>ica, o da animale ad<br />

animale, da animale a uomo, dall’ambiente contam<strong>in</strong>ato.<br />

Pazienti immunodepressi (HIV, trapiantati d’organo) più suscettibili all’<strong>in</strong>fezione. In<br />

questi soggetti verruche più numerose e <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni.<br />

Verruche genitali dell’adulto: contagio per contatto sessuale. Nel caso dei bamb<strong>in</strong>i:<br />

contagio per <strong>in</strong>oculazione accidentale da verruche cutanee. I questo caso i virus isolati<br />

dalle lesioni sono del tipo associato lesioni non genitali.


PATOGENESI<br />

Inoculazione attraverso soluzioni <strong>di</strong> cont<strong>in</strong>uo dell’epitelio. La macerazione<br />

(scarpe <strong>di</strong> gomma, nuoto <strong>in</strong> pisc<strong>in</strong>a, aree genitali e le pieghe) è un fattore<br />

pre<strong>di</strong>sponente.<br />

L’auto<strong>in</strong>oculazione è comune.<br />

Incubazione (<strong>in</strong>oculi sperimentali) 2-9 mesi: lungo periodo <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezione<br />

subcl<strong>in</strong>ica che rappresenta una potenziale sorgente <strong>di</strong> contagio.<br />

Il genoma virale forma un plasmide extracromosomico entro la cellula basale<br />

<strong>in</strong>fetta. Quando la cellula basale si <strong>di</strong>vide il genoma virale si replica a sua volta<br />

e viene trasportato entro la cellula figlia che migra verso la superficie.<br />

Ma la replicazione del DNA virale <strong>in</strong> cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> copie per cellula, la s<strong>in</strong>tesi<br />

delle prote<strong>in</strong>e capsi<strong>di</strong>che e l’assemblaggio dei virioni avviene nello sp<strong>in</strong>oso alto<br />

e nel granuloso, ossia nei cherat<strong>in</strong>ociti pienamente <strong>di</strong>fferenziati.<br />

I Papilloma Virus umani sanno alterare la proliferazione cellulare. In<br />

particolare, i ceppi 16 e 18 sono capaci <strong>di</strong> <strong>in</strong>durre neoplasia, poichè<br />

<strong>in</strong>terferiscono con l’azione <strong>di</strong> prote<strong>in</strong>e cellulari che normalmente <strong>in</strong>ibiscono la<br />

moltiplicazione cellulare o <strong>in</strong>ducono apoptosi (morte cellulare programmata).


Verruche volgari (dorso delle<br />

mani, <strong>di</strong>ta, pliche ungueali,<br />

cuoio capelluto a volte arti<br />

<strong>in</strong>feriori): Papule cheratosiche,<br />

ben delimitate, a superficie<br />

ruvida, frastagliata, grigiastra.


Rilevante acantosi e papillomatosi con <strong>in</strong>curvamento<br />

delle creste <strong>in</strong>terpapapillari iperplasiche, i<br />

cui apici puntano verso il centro.<br />

Colonne paracheratosiche <strong>in</strong> cima alle proiezioni<br />

epidermiche esofitiche, ipergranulosi nelle<br />

concavità fra le papille iperplasiche.<br />

Coilocitosi<br />

VERRUCHE VOLGARI<br />

ISTOLOGIA


Verruche piane (volto,dorso delle mani): papule appiattite, appena rilevate, a superficie<br />

liscia o appena desquamanti.


VERRUCHE FILIFORMI<br />

Verruche filiformi (Palpebre, a volte regione <strong>della</strong> barba): con l’aspetto <strong>di</strong> uno<br />

stelo filiforme.


VERRUCHE PLANTARI<br />

Verruche palmari e plantari: spesse e ipercheratosiche. Le plantari spesso endofitiche<br />

( a causa del peso dell’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduo) e ricoperte da una callosità reattiva, al <strong>di</strong> sotto <strong>della</strong><br />

quale si osservano emorragie puntiformi<br />

Forma a elementi isolati<br />

Forma confluente (verruche<br />

a mosaico)


Prevalentemente endofitiche, con grosso fittone<br />

iper- paracheratosico centrale, come <strong>in</strong>cassato<br />

nell’epidermide acantosica.<br />

Creste <strong>in</strong>terpapillari iperplasiche <strong>in</strong>curvate, i cui<br />

apici puntano verso il centro.<br />

Coilocitosi.<br />

Granuli <strong>di</strong> cheratoial<strong>in</strong>a grossolani, irregolari ed<br />

eos<strong>in</strong>ofili.<br />

VERRUCHE PLANTARI<br />

ISTOLOGIA


Con<strong>di</strong>lomi acum<strong>in</strong>ati (regione genitale e perianale, pieghe crurali): piccole lesioni<br />

papillomatose che possono aumentare <strong>di</strong> volume e confluire, f<strong>in</strong>o a dare orig<strong>in</strong>e a<br />

formazioni vegetanti, a cavolfiore. Lesioni da HPV <strong>della</strong> cervice uter<strong>in</strong>a (con<strong>di</strong>lomi<br />

atipici) possono simulare una <strong>di</strong>splasia cervicale e se causati da ceppi ad alto rischio<br />

possono <strong>in</strong>durre carc<strong>in</strong>oma cervicale.


Marcata acantosi endo-esofitica<br />

con rilevante iperplasia delle<br />

creste <strong>in</strong>terpapillari.<br />

Coilocitosi<br />

CONDILOMI ACUMINATI<br />

ISTOLOGIA


Cl<strong>in</strong>ica: numerosissime verruche<br />

piane <strong>di</strong>ssem<strong>in</strong>ate (HPV 3<br />

- 10) e macule rosso-brunastre<br />

desquamanti (HPV 5 - 8).<br />

È una precancerosi: I pazienti<br />

sono a rischio <strong>di</strong> carc<strong>in</strong>oma<br />

epidermoide, a partenza dalle<br />

macule specie nelle aree<br />

fotoesposte.<br />

EPIDERMODISPLASIA VERRUCIFORME<br />

Con<strong>di</strong>zione autosomica recessiva,<br />

caratterizzata da una eccezionale<br />

suscettibilita alla <strong>in</strong>fezioni da HPV


PSEUDOCANCEROSI DA HPV<br />

Le lesioni da HPV possono dare orig<strong>in</strong>e a neoformazioni<br />

vegetanti che simulano un carc<strong>in</strong>oma epidermoide ben<br />

<strong>di</strong>fferenziato e che possono trasformarsi <strong>in</strong> carc<strong>in</strong>oma<br />

epidermoide. Essi rappresentano dunque anche precancerosi.<br />

I quadri sono i seguenti:<br />

• Papillomatosi florida <strong>della</strong> bocca<br />

• Papillomatosis cutis carc<strong>in</strong>oides<br />

• Con<strong>di</strong>lomi acum<strong>in</strong>ati giganti<br />

• Epitelioma cuniculatum<br />

E vengono tutti riuniti nella categoria del carc<strong>in</strong>oma verrucoso,<br />

a malignità prevalentemente locale.


Con<strong>di</strong>lomi acum<strong>in</strong>ati giganti Papillomatosi florida <strong>della</strong> bocca<br />

pitelioma cuniculatum<br />

Papillomatosis cutis carc<strong>in</strong>oides


CARCINOMA VERRUCOSO<br />

Crescita <strong>di</strong> tipo espansile, bor<strong>di</strong> arciformi, cherat<strong>in</strong>ociti ben <strong>di</strong>fferenziati, prevalente<br />

cherat<strong>in</strong>izzazione concentrica, convogliata all’esterno attraverso “seni” ripieni <strong>di</strong><br />

cherat<strong>in</strong>a. Metastasi rare

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