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2001<br />
<strong>IL</strong> <strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong> <strong>NEL</strong><br />
Bilancio consolidato<br />
e d’esercizio<br />
al 31 dicembre 2001<br />
RELAZIONE<br />
SULLA GESTIONE
Indice<br />
Assemblea degli Azionisti<br />
1 Ordine del giorno<br />
2 Organi di Amministrazione e Controllo<br />
4 Relazione sulla gestione<br />
5 Relazione introduttiva<br />
12 Il Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
14 Gli eventi dell’anno<br />
16 La <strong>Fiat</strong> e gli Azionisti<br />
18 La <strong>Fiat</strong> e le persone<br />
22 La <strong>Fiat</strong> per l’ambiente<br />
24 La <strong>Fiat</strong> e l’innovazione tecnologica<br />
26 La <strong>Fiat</strong> e i clienti<br />
Analisi della situazione economico-finanziaria<br />
28 del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />
39 ed evoluzione prevedibile della gestione<br />
40 Dati economici e patrimoniali per Settore di attività<br />
41 Andamento della gestione nei Settori di attività<br />
42 Automobili<br />
48 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />
52 Veicoli Industriali<br />
56 Prodotti Metallurgici<br />
58 Componenti<br />
60 Mezzi e Sistemi di Produzione<br />
62 Aviazione<br />
64 Editoria e Comunicazione<br />
66 Assicurazioni<br />
68 Servizi<br />
70 Ferrari e Maserati<br />
72 Corporate Governance<br />
75 Piani di Stock Option<br />
76 Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />
Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2001<br />
78 e distribuzione dividendo<br />
79 Principali società del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
Il Bilancio 2001 del Gruppo <strong>Fiat</strong> può essere consultato su Internet<br />
ai seguenti indirizzi: www.fiatgroup.com www.bilanciofiat.com<br />
Il Bilancio “on line” contiene informazioni complementari,<br />
approfondimenti e tabelle dati acquisibili in formato pdf ed excel.
Principali dati economici e finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
in milioni di euro 2001 2000 1999 1998 1997<br />
Risultato operativo 318 855 788 746 1.791<br />
Risultato prima delle imposte (497) 1.050 1.024 1.442 2.160<br />
Risultato ante oneri finanziari e tasse (E.B.I.T.)<br />
Risultato ante oneri finanziari,<br />
528 2.073 1.482 1.321 2.103<br />
tasse e ammortamenti (E.B.I.T.D.A.) 3.408 5.125 3.836 3.631 4.737<br />
Risultato netto del Gruppo e di Terzi (791) 578 506 916 1.550<br />
Risultato netto del Gruppo (445) 664 353 621 1.248<br />
Posizione finanziaria netta attiva/(passiva) (6.035) (6.467) (4.031) 1.420 1.340<br />
Patrimonio netto del Gruppo e di Terzi<br />
Patrimonio netto di<br />
13.607 15.209 14.767 15.120 15.462<br />
competenza del Gruppo 12.170 13.320 12.874 12.998 13.203<br />
Autofinanziamento (Risultato netto<br />
del Gruppo e di Terzi più Ammortamenti) 2.089 3.630 2.860 3.226 4.184<br />
Investimenti 3.438 3.236 2.712 2.418 2.398<br />
Ricerca e sviluppo 1.817 1.725 1.406 1.264 1.166<br />
Risultato operativo delle<br />
Attività industriali su Ricavi netti (R.O.S.)<br />
Risultato operativo su<br />
0,4% 1,7% 1,9% 2,2% 4,4%<br />
Capitale investito netto medio (R.O.I.)<br />
Risultato netto del Gruppo<br />
1,5% 4,2% 4,8% 5,4% 12,2%<br />
e di Terzi su Ricavi netti<br />
Risultato netto su Patrimonio<br />
(1,4%) 1,0% 1,1% 2,0% 3,4%<br />
netto medio (di competenza) (R.O.E.) (3,5%) 5,1% 2,7% 4,7% 9,9%<br />
Dati statistici per area geografica<br />
Centri di Ricerca<br />
numero Società Dipendenti Stabilimenti e Sviluppo<br />
Italia 275 95.199 68 71<br />
Europa esclusa Italia 443 53.620 74 37<br />
Nord America 137 14.465 32 11<br />
Mercosur 71 25.280 18 8<br />
Altre aree 133 10.200 35 4<br />
Totale 1.059 198.764 227 131<br />
La <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha adottato l’Euro quale valuta di conto a partire dal 1° gennaio 1999,<br />
esercitando in anticipo tale facoltà, come peraltro concesso dal D.Lgs. 213/1998<br />
“Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’ordinamento nazionale”, e, pertanto,<br />
da tale data i Bilanci consolidati e d’esercizio di <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono redatti in Euro.<br />
RICAVI CONSOLIDATI<br />
in milioni di euro<br />
DIPENDENTI<br />
unità<br />
46.257<br />
1997<br />
CAPITALE INVESTITO NETTO<br />
in milioni di euro<br />
14.122<br />
1997<br />
242.322<br />
1997<br />
45.769<br />
1998<br />
13.700<br />
1998<br />
220.549<br />
1998<br />
48.123<br />
1999 2000 2001<br />
18.798<br />
1999 2000 2001<br />
221.319<br />
57.555<br />
21.676<br />
223.953<br />
58.006<br />
19.642<br />
198.764<br />
1999 2000 2001
Assemblea degli Azionisti<br />
Centro Congressi Lingotto<br />
Torino, via Nizza 280<br />
11 – 13 – 14 maggio 2002<br />
Ordine del giorno<br />
1. Bilancio al 31 dicembre 2001 e Relazione sulla<br />
Gestione; proposta di destinazione dell’utile<br />
dell’esercizio;<br />
2. Proposta di acquisto e disponibilità di azioni proprie;<br />
3. Nomina del Consiglio di Amministrazione previa<br />
determinazione del numero dei suoi componenti<br />
e fissazione dei relativi compensi;<br />
4. Proposta di modificazioni statutarie agli articoli 6<br />
(Azioni di risparmio e rappresentante comune) e 15<br />
(Riunioni del consiglio di amministrazione);<br />
deliberazioni conseguenti.<br />
<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Sede legale in Torino, Via Nizza, 250<br />
Capitale Sociale versato euro 3.082.128.000<br />
Registro delle Imprese Ufficio di Torino<br />
C.F. 00469580013
Presidente d’Onore<br />
Giovanni Agnelli<br />
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />
Presidente<br />
Paolo Fresco (3)<br />
Amministratore Delegato<br />
(1) Segretario del Consiglio di Amministrazione<br />
(2) Componenti del Comitato per il Controllo Interno<br />
(3) Componenti del Comitato per le Nomine e i Compensi<br />
Renato Ruggiero ha presentato le dimissioni<br />
con effetto dal 6 giugno 2001.<br />
Paolo Cantarella (3)<br />
Consiglieri<br />
Angelo Benessia (2)<br />
Franco Bernabè<br />
Carl Ludwig von Boehm-Bezing (2)<br />
Flavio Cotti<br />
John Philip Elkann (2)<br />
Gabriele Galateri di Genola (2)<br />
Franzo Grande Stevens (1) (3)<br />
Gianfranco Gutty<br />
Virgilio Marrone<br />
Felix George Rohatyn<br />
John Francis Welch, Jr. (3)<br />
COLLEGIO<br />
SINDACALE<br />
Sindaci Effettivi<br />
Cesare Ferrero – Presidente<br />
Giorgio Ferrino<br />
Lamberto Jona Celesia<br />
Sindaci Supplenti<br />
Giorgio Giorgi<br />
Natale Ignazio Girolamo<br />
Piero Locatelli<br />
SOCIETÀ<br />
DI REVISIONE<br />
Arthur Andersen <strong>SpA</strong>
4<br />
Relazione sulla<br />
GESTIONE<br />
Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva<br />
Paolo Fresco<br />
Presidente della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Paolo Cantarella<br />
Amministratore Delegato della <strong>Fiat</strong> S.p.A.
Relazione introduttiva<br />
Signori Azionisti,<br />
il 2001 si è rivelato per il Gruppo <strong>Fiat</strong> un anno difficile<br />
e complessivamente non soddisfacente sul piano economico<br />
e finanziario, con risultati inferiori alle attese per quel che<br />
concerne sia l’utile operativo (sostanzialmente inferiore<br />
a quello del 2000) sia la generazione di cassa.<br />
UN ANNO DIFFIC<strong>IL</strong>E<br />
L’andamento dell’Azienda, che pure nella prima parte<br />
dell’anno era stato in linea con gli obiettivi di redditività<br />
e di riduzione dell’indebitamento che ci eravamo posti per<br />
l’intero esercizio, è stato fortemente condizionato nel secondo<br />
semestre dal rapido peggioramento dello scenario economico<br />
internazionale, aggravato dalle conseguenze degli attentati<br />
terroristici negli Stati Uniti. In un clima di declinante fiducia di<br />
consumatori e imprese, Il Gruppo ha risentito di minori volumi<br />
di vendita in quasi tutti i comparti automotoristici e ha dovuto<br />
adottare, anche in risposta ad analoghe iniziative dei<br />
concorrenti, politiche commerciali aggressive a sostegno<br />
della domanda.<br />
A ciò si è aggiunto, dopo l’11 settembre, il sostanziale arresto<br />
delle negoziazioni in corso per la dismissione di attività non<br />
core che doveva portare un rilevante contributo alla riduzione<br />
dell’indebitamento.<br />
Va peraltro sottolineato che il mancato raggiungimento degli<br />
obiettivi di redditività del 2001 si concentra essenzialmente<br />
nella performance negativa di <strong>Fiat</strong> Auto e delle attività<br />
componentistiche di Teksid e Magneti Marelli. La redditività<br />
degli altri Settori industriali, infatti, nonostante le difficoltà di<br />
mercato, si è mantenuta su buoni livelli nel caso di Iveco e<br />
Comau e ha registrato sensibili miglioramenti nel caso di CNH,<br />
<strong>Fiat</strong>Avio e Ferrari.<br />
In tale contesto, sono rimasti inalterati il nostro impegno e la<br />
nostra fiducia nelle strategie con le quali, al di là delle difficoltà<br />
congiunturali, intendiamo costruire basi solide e durature per<br />
creare valore per gli azionisti attraverso la soddisfazione dei<br />
clienti e l’eccellenza competitiva.<br />
In questa prospettiva si collocano le crescenti sinergie che<br />
stiamo realizzando sulla base delle iniziative di focalizzazione<br />
condotte negli ultimi anni. Dall’alleanza industriale con General<br />
Motors è venuto un beneficio sensibilmente superiore alle<br />
previsioni, pari a 251 milioni di euro (per un totale cumulato<br />
che ha già raggiunto i 272 milioni di euro). Ulteriori vantaggi,<br />
oltre che dalle ulteriori sinergie già previste, verranno nel<br />
prossimo futuro da nuove iniziative avviate da <strong>Fiat</strong> Auto e<br />
General Motors come la creazione di due centri di progettazione<br />
per lo sviluppo di componenti e sistemi comuni: uno in Svezia,<br />
operativo dal 2001, e l’altro costituito agli inizi del 2002 a<br />
Torino.<br />
L’integrazione tra New Holland e Case ha permesso a CNH di<br />
realizzare efficienze per 278 milioni di dollari (pari a circa 300<br />
milioni di euro), che portano il totale cumulato dall’avvio della<br />
fusione a 433 milioni di dollari (pari a circa 480 milioni di euro).<br />
Si prevede che l’obiettivo complessivo di 600 milioni di dollari<br />
(circa 670 milioni di euro) possa essere raggiunto in anticipo<br />
rispetto ai piani.<br />
Per corrispondere più efficacemente alle esigenze dei clienti<br />
attraverso una struttura aziendale più snella, più reattiva e<br />
nella quale le nostre persone siano messe nelle condizioni di<br />
lavorare meglio, abbiamo impresso una forte accelerazione<br />
alla realizzazione, in tutti i Settori del Gruppo, del programma<br />
“Next” per la reingegnerizzazione dei processi fondamentali.<br />
La realizzazione di questo programma – che interessa lo<br />
sviluppo dei prodotti, la produzione, la logistica, la<br />
Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 5<br />
5
6<br />
6<br />
manutenzione, l’acquisizione e la gestione degli ordini –<br />
permetterà inoltre di ottenere risparmi complessivi per<br />
1,5 miliardi di euro entro il 2004.<br />
Nel 2001 non abbiamo cessato di ricercare opportunità<br />
di crescita sui nuovi mercati, mantenendo la flessibilità tattica<br />
necessaria per adeguarci prontamente all’evoluzione dei<br />
contesti economici locali. In questa chiave, mentre da un lato<br />
abbiamo avviato un forte ridimensionamento della presenza<br />
in Argentina di <strong>Fiat</strong> Auto e Iveco, dall’altro abbiamo dato<br />
vigoroso impulso alle iniziative industriali e commerciali in<br />
Cina, allargando agli autobus le attività di Iveco e ai trattori<br />
leggeri quelle di CNH. Nei primi mesi di quest’anno, sempre<br />
in Cina, <strong>Fiat</strong> Auto ha compiuto un importante passo con il<br />
lancio produttivo e commerciale della Palio, prima fase di<br />
un progetto di sviluppo di lungo periodo.<br />
Sempre dal punto di vista strategico, abbiamo continuato<br />
ad espanderci e a crescere in settori per loro natura anticiclici<br />
valorizzando gli asset e le competenze interni al Gruppo.<br />
Il 2001 è stato il primo anno di piena attività di Business<br />
Solutions, il nuovo Settore che opera nel campo dei servizi<br />
alle imprese. Business Solutions ha iniziato ad allargare<br />
il suo portafoglio di clienti non captive. Proseguendo in<br />
una politica di rapido sviluppo della propria offerta anche<br />
attraverso le partnership, ha dato vita alla joint venture<br />
GlobalValue, partecipata pariteticamente con IBM Italia<br />
e operante con 3.000 persone nei servizi di Information<br />
Technology ad alto valore.<br />
Con il 38,6% del capitale, inoltre, <strong>Fiat</strong> è entrata come uno<br />
dei principali partner in Italenergia, società che con offerte<br />
pubbliche d’acquisto ha raggiunto il controllo di Montedison<br />
e Edison. Italenergia ha varato in ottobre il riassetto societario<br />
del gruppo che porterà alla costituzione della nuova Edison,<br />
azienda concentrata nel business energetico, e ha già avviato<br />
la dismissione dei business non core. Nel mese di marzo 2002,<br />
il consorzio Edipower di cui Edison detiene il 40% ha vinto la<br />
gara per l’acquisizione di Eurogen, la maggiore delle tre Genco<br />
(generation company) messe sul mercato dall’Enel nell’ambito<br />
del processo di liberalizzazione del mercato elettrico italiano.<br />
Inalterato è rimasto l’impegno di tutti i Settori del Gruppo<br />
nell’innovazione dei prodotti. Le spese in ricerca e sviluppo<br />
(1,8 miliardi di euro rispetto a 1,7 nel 2000) hanno superato<br />
la soglia del 3% sul fatturato. Frutto di particolare rilievo<br />
in questo sforzo di rinnovamento dell’offerta è stato, per<br />
<strong>Fiat</strong> Auto, il lancio della Stilo. In coerenza con l’azione di<br />
riposizionamento del marchio e grazie alla ricchezza di<br />
contenuti e di soluzioni tecnologiche, il nuovo modello sta<br />
conoscendo una buona affermazione sui mercati europei,<br />
mantenendo i previsti livelli di prezzo. Questa strategia<br />
di lancio si sta rafforzando con l’introduzione di una nuova<br />
versione d’attacco della Stilo e con una razionalizzazione<br />
dei contenuti in funzione delle specifiche esigenze dei clienti.<br />
Crescente attenzione, inoltre, è stata dedicata alla<br />
valorizzazione dei marchi “premium”, di cui è conferma<br />
il rilevante successo dell’Alfa 147, mentre nuovo impulso<br />
riceverà il marchio Lancia con l’arrivo della Thesis e del nuovo<br />
monovolume Phedra. Nuovi importanti prodotti sono venuti<br />
anche da CNH che nel 2001 ha introdotto numerosi modelli<br />
di trattori e di macchine per l’agricoltura. Iveco ha compiuto<br />
un fondamentale passo in avanti con lo sviluppo e il lancio,<br />
nei primi mesi del 2002, del veicolo pesante Stralis che ha<br />
già ottenuto una buona accoglienza da parte dei potenziali<br />
clienti. Tra i più significativi progressi di <strong>Fiat</strong>Avio c’è anche<br />
la collaborazione avviata con Rolls Royce nel programma<br />
Trent 900 destinato ai motori che equipaggeranno il nuovo<br />
Airbus A380.<br />
I RISULTATI IN SINTESI<br />
Nel 2001, il fatturato consolidato del Gruppo, pari a<br />
58 miliardi di euro, è stato lievemente superiore a quello<br />
del 2000: la crescita di <strong>Fiat</strong>Avio e Toro Assicurazioni e il<br />
contributo di Business Solutions hanno compensato il calo<br />
di attività di <strong>Fiat</strong> Auto e dei Settori della componentistica.<br />
Il risultato operativo è stato positivo per 318 milioni di euro<br />
(855 milioni di euro nel 2000).<br />
Il risultato consolidato netto è stato negativo per 791 milioni<br />
di euro, rispetto a un utile di 578 milioni di euro nel 2000.<br />
La perdita è dovuta, oltre che alla minore redditività operativa,<br />
agli oneri di ristrutturazione (tra i quali quelli relativi ai programmi<br />
avviati nel mese di dicembre e pari a circa 850 milioni di euro)<br />
e all’allineamento al ribasso del valore dei titoli in portafoglio<br />
alle Società assicurative. Il risultato netto di competenza del<br />
Gruppo ha registrato una perdita di 445 milioni di euro,<br />
rispetto a un utile di 664 milioni di euro nel 2000.<br />
Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta,<br />
l’indebitamento netto a fine dicembre è stato di circa 6 miliardi di<br />
euro rispetto ai 6,5 miliardi di euro registrati alla fine del 2000.<br />
LE AZIONI PER <strong>IL</strong> R<strong>IL</strong>ANCIO DEL <strong>GRUPPO</strong><br />
Nel corso dell’anno e in particolar modo a partire dal terzo<br />
trimestre il Gruppo aveva adottato importanti contromisure per<br />
reagire al rallentamento della domanda nei principali Settori<br />
automotoristici. Tra queste, insieme alla più rapida esecuzione<br />
del programma “Next”, il ridimensionamento della produzione,<br />
la riduzione degli stock di proprietà e della rete di CNH e<br />
soprattutto di <strong>Fiat</strong> Auto, il contenimento dei costi di struttura.
<strong>Fiat</strong> Stilo 3 e 5 porte<br />
Per far fronte all’estrema volatilità dei mercati e all’incertezza<br />
sui tempi della ripresa delle principali economie, tuttavia,<br />
in dicembre il Consiglio di Amministrazione ha deciso ancor<br />
più incisive misure di carattere industriale e finanziario.<br />
Sul fronte industriale:<br />
❚ è stato varato per l’intero Gruppo, un piano (2002-2004)<br />
che prevede razionalizzazioni degli impianti, ristrutturazioni<br />
e chiusure in 18 stabilimenti, di cui 15 ristrutturati o chiusi<br />
entro il 2003. In quest’ambito è pressoché terminato, per<br />
esempio, il trasferimento delle attività produttive di <strong>Fiat</strong> Auto<br />
dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiori, mentre<br />
sono stati avviati i lavori preliminari per lo spostamento a<br />
Rivalta delle attività di <strong>Fiat</strong>Avio svolte negli impianti torinesi<br />
di via Nizza. L’intero programma di ristrutturazione ha<br />
comportato, come già ricordato, costi sull’esercizio 2001<br />
per circa 850 milioni di euro;<br />
❚ è stata avviata la riorganizzazione di <strong>Fiat</strong> Auto, che è divenuta<br />
operativa a metà febbraio con la nomina dei responsabili e<br />
dell’alto management delle quattro Business Unit in cui si<br />
articolerà l’attività del Settore: <strong>Fiat</strong>/Lancia/Veicoli Commerciali,<br />
Alfa Romeo, Sviluppi Internazionali e Servizi per i clienti.<br />
Sul fronte finanziario:<br />
❚ è stato deliberato un aumento del capitale sociale per oltre 1<br />
miliardo di euro; partita a metà gennaio del 2002, l’operazione<br />
si è conclusa con pieno successo nel mese di febbraio;<br />
❚ è stato lanciato un prestito obbligazionario convertibile<br />
in azioni GM per 2,2 miliardi di dollari finalizzato alla<br />
diversificazione delle fonti di finanziamento e alla riduzione<br />
dei costi dell’indebitamento; il prestito è stato incassato<br />
nel gennaio 2002;<br />
❚ è stato ridisegnato il piano di dismissioni (per un valore di<br />
2 miliardi di euro nel 2002) allargandone il perimetro ad un<br />
maggior numero di attività, industriali e non industriali, per<br />
ridurre il rischio di execution rispetto al piano precedente.<br />
Benché alcune iniziative realizzate o avviate nel 2001 (come<br />
la riduzione della produzione, i programmi di destoccaggio, le<br />
ristrutturazioni) abbiano avuto riflessi negativi sui conti dell’anno,<br />
esse hanno rappresentato il necessario prezzo da pagare per<br />
rafforzare il Gruppo e proteggere le sue prospettive future.<br />
L’ANDAMENTO DEI SETTORI<br />
Automobili<br />
Nonostante il generale rallentamento dell’economia, nel 2001 il<br />
mercato automobilistico in Europa Occidentale si è mantenuto<br />
sugli stessi livelli dell’anno precedente, manifestando<br />
addirittura un sensibile recupero nell’ultimo trimestre dell’anno.<br />
Tale andamento si giustifica con le aggressive politiche<br />
commerciali messe in atto dai costruttori che hanno<br />
artificialmente sostenuto la domanda con promozioni e sconti.<br />
Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 7<br />
7
8<br />
8<br />
È invece rimasta critica la situazione in Polonia, dove il mercato<br />
si è pressoché dimezzato rispetto al 1999. In Sud America,<br />
si è arrestata nel secondo semestre la vivace crescita della<br />
domanda brasiliana (comunque migliorata in ragione d’anno),<br />
mentre la grave crisi economica e finanziaria dell’Argentina ha<br />
portato il mercato locale praticamente sull’orlo del collasso.<br />
In questo contesto, le vendite di <strong>Fiat</strong> Auto, in termini di unità,<br />
hanno subito un calo del 10,8% dovuto per un terzo alle<br />
iniziative di destoccaggio e alla conseguenti minori fatturazioni<br />
alla rete commerciale, per un altro terzo all’andamento negativo<br />
dei mercati polacco e argentino e, per la parte rimanente, al<br />
calo della quota in Europa Occidentale (passata dal 10% al<br />
9,6%) e in Italia (dal 35,4% al 34,7%). Nonostante il successo<br />
di <strong>Fiat</strong> Doblò, la buona partenza di <strong>Fiat</strong> Stilo e la brillante<br />
affermazione di Alfa 147, nel corso dell’anno ha pesato sulla<br />
quota italiana soprattutto il phase-out di Bravo e Brava,<br />
sostituite solo nell’ultimo trimestre dalla Stilo.<br />
Decisamente inferiore al calo dei volumi è stata la diminuzione<br />
del fatturato di <strong>Fiat</strong> Auto, attestatosi a 24,4 miliardi di euro<br />
(-3,6%). Ciò si deve al crescente contributo delle attività di<br />
servizio (salite a circa il 10% del volume d’affari del Settore)<br />
e a un miglioramento del fatturato per unità venduta.<br />
Il risultato operativo negativo del Settore nel 2001 (-549<br />
milioni di euro rispetto ad un utile di 44 nell’anno precedente)<br />
è maturato nella seconda parte dell’anno, principalmente a<br />
causa dei minori volumi di vendita, dei maggiori contenuti<br />
di prodotto non interamente riflessi sui prezzi, di maggiori<br />
Mietitrebbia New Holland Cx 880<br />
costi per ricerca e sviluppo, pubblicità e diverse forme di<br />
incentivazione commerciale. Un contributo positivo è invece<br />
venuto dal miglioramento del costo del prodotto e, in ancor<br />
maggior misura, dalle sinergie industriali derivanti dall’alleanza<br />
con General Motors. Gli oneri connessi alle iniziative di<br />
destoccaggio vetture sono stati interamente assorbiti dal<br />
positivo impatto della cessione degli stock ricambi alla nuova<br />
società partecipata da DHL Worldwide Express, <strong>Fiat</strong> Auto e<br />
altri soci finanziari.<br />
Al rilancio del Settore dovrà contribuire in modo determinante<br />
la nuova organizzazione. Pur dovendo scontare nei primi mesi<br />
le ovvie difficoltà della sua messa a regime, <strong>Fiat</strong> Auto potrà<br />
trarre già nel corso dell’anno i benefici derivanti dalla maggiore<br />
valorizzazione dei marchi, dallo snellimento dei processi<br />
decisionali e dalla maggiore focalizzazione di tutte le strutture<br />
sulla soddisfazione del cliente. Le quattro nuove Business Unit –<br />
alle quali si affianca l’unità dedicata ai servizi post-vendita –<br />
operano, infatti, come vere e proprie aziende, con piena<br />
responsabilità dei risultati economici e finanziari, disponendo<br />
ciascuna di strutture dedicate a sviluppo prodotto, produzione,<br />
marketing, commerciale, qualità e gestione delle risorse umane.<br />
Fondamento della competitività del Settore resta l’innovazione<br />
dei prodotti. In quest’ambito s’inquadra il lancio di numerosi<br />
prodotti previsto nel corso del 2002. Già avviata con successo<br />
la commercializzazione del nuovo <strong>Fiat</strong> Ducato, seguiranno,<br />
oltre alla Lancia Thesis, la nuova Alfa 156 e la 156 GTA, i nuovi<br />
monovolume Lancia e <strong>Fiat</strong> e, in autunno, la Stilo station wagon.
Infine, va ricordato che <strong>Fiat</strong> Auto e GM Europe hanno<br />
raggiunto un accordo per la creazione – accanto a quello già<br />
operativo in Svezia per le vetture “Premium” – di un centro<br />
di progettazione congiunto per lo sviluppo di componenti e<br />
sistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzioni di<br />
vetture di piccola cilindrata del futuro. I risultati dell’iniziativa,<br />
che non avrà impatti sulle specificità dei marchi delle due<br />
Società, consentirà di realizzare significative efficienze. Per<br />
questo grande impegno di sviluppo di componenti comuni<br />
è stata avviata la costituzione di un centro dedicato di<br />
progettazione con sede a Torino, nel quale lavoreranno<br />
circa cento persone provenienti da entrambe le Società.<br />
Macchine per l’Agricoltura e per le Costruzioni<br />
Per CNH Global il 2001 è stato caratterizzato da un<br />
andamento dei mercati differenziato per area geografica e per<br />
linea di business. Nel settore delle macchine per l’agricoltura,<br />
ai progressi registrati in Nord America e America Latina si è<br />
contrapposta la flessione della domanda in Europa (-7%).<br />
Nel comparto delle macchine per le costruzioni si è invece<br />
manifestata ovunque una consistente contrazione del mercato.<br />
Il fatturato di CNH (10,8 miliardi di euro) è rimasto invariato<br />
rispetto al 2000 nonostante il pronunciato calo delle vendite<br />
di macchine per le costruzioni e l’impatto, sull’intero anno,<br />
delle dismissioni imposte dalle autorità antitrust e realizzate<br />
nel corso del 2000. Tale andamento riflette, oltre all’effetto<br />
della conversione in euro dei valori in dollari, la buona<br />
performance nel comparto agricolo in Nord America, dove<br />
CNH ha riguadagnato le quote perse a causa delle dismissioni<br />
e dell’aggressiva pressione competitiva nelle fasi iniziali<br />
dell’integrazione tra Case e New Holland.<br />
La Società sta beneficiando in crescente misura<br />
dell’integrazione e della riorganizzazione condotte in questi<br />
due anni. Ne è prova il consistente miglioramento della<br />
redditività delle attività industriali pur in un contesto di mercati<br />
che si collocano a livelli bassi del ciclo. Nel 2001 il risultato<br />
operativo di CNH ha raggiunto i 209 milioni di euro, rispetto<br />
ai 45 milioni di euro dell’anno precedente. Le sinergie derivanti<br />
dalla fusione tra Case e New Holland (278 milioni di dollari,<br />
pari a circa 300 milioni di euro) hanno più che compensato<br />
lo sfavorevole impatto di minori vendite nel comparto a più<br />
alta redditività delle macchine per le costruzioni.<br />
In un 2002 che prospetta un rallentamento nella domanda<br />
di macchine agricole e una prima metà d’anno di ulteriore<br />
indebolimento per quella di macchine per le costruzioni, CNH<br />
potrà contare su strutture decisamente più snelle e flessibili.<br />
Come già avvenuto nel 2001 con gli importanti lanci del trattore<br />
agricolo pesante Case STX e della mietitrebbia New Holland<br />
CX (premiata in Europa come “Mietitrebbia dell’anno”), il<br />
Settore potrà trarre notevoli benefici dall’introduzione dei<br />
numerosi nuovi prodotti basati sulle piattaforme comuni ai<br />
marchi Case e New Holland e caratterizzati da più alti margini<br />
unitari. Inoltre, CNH Capital ha completato il processo di<br />
trasformazione in società di servizi finanziari concentrata<br />
unicamente nel supporto alla rete e ai clienti dei marchi di CNH.<br />
Agli inizi del 2002 il closing dell’accordo tra CNH e Kobelco<br />
ha reso pienamente operativa l’alleanza globale tra la nostra<br />
Società e il quarto produttore mondiale di escavatori idraulici.<br />
Tale alleanza darà ai prodotti di CNH pieno accesso al<br />
mercato asiatico e contribuirà a rafforzare la posizione<br />
del Settore sul mercato delle macchine per le costruzioni<br />
in Nord America e in Europa.<br />
Veicoli Industriali<br />
Il mercato europeo dei veicoli industriali, pur mantenendosi<br />
allineato a quello del 2000, ha manifestato nella parte finale<br />
dell’anno segni sempre più evidenti di flessione,<br />
particolarmente nei segmenti dei medi e dei pesanti.<br />
Le vendite di Iveco sono calate del 2,7% per effetto, in<br />
particolare, delle aggressive politiche commerciali della<br />
concorrenza in Italia e dello sfavorevole andamento della<br />
domanda in Germania. La quota totale di mercato del Settore<br />
ha subito una leggera flessione passando dal 17,8% al 17%:<br />
ciò si deve soprattutto alla riduzione nel segmento dei leggeri,<br />
mentre è rimasta stabile la quota nei pesanti ed è cresciuta<br />
nei medi confermando la leadership di Iveco grazie al<br />
successo dell’Eurocargo Tector. Molto positivo, nonostante<br />
il calo dell’Argentina provocato dalla crisi economica e<br />
finanziaria, l’andamento delle vendite in America Latina<br />
trainate dal Brasile dove è stata raggiunta una quota di<br />
mercato di oltre il 25%.<br />
Nel 2001 il fatturato di Iveco è stato di 8,6 miliardi di euro<br />
(+0,5%): la crescita delle attività finanziarie e dei servizi ha<br />
controbilanciato l’effetto dei minori volumi di vendita.<br />
Le minori vendite e le forti pressioni sui prezzi nei segmenti<br />
dei medi e dei pesanti si sono riflesse sul risultato operativo<br />
del Settore, che è stato di 271 milioni di euro rispetto ai 489<br />
milioni di euro dell’anno precedente; il risultato del 2000,<br />
tuttavia, includeva un provento operativo non ricorrente legato<br />
alla cessione di aree industriali non più utilizzate.<br />
Di fronte al possibile calo del mercato dei veicoli industriali<br />
nel 2002 e nel 2003, Iveco si trova in una posizione di<br />
vantaggio rispetto alla concorrenza avendo già investito<br />
nell’aggiornamento della propria gamma prodotti. Questa<br />
si è completata con il lancio, lo scorso gennaio, del nuovo<br />
e innovativo veicolo pesante Stralis che anche secondo gli<br />
Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 9<br />
9
10<br />
10<br />
Iveco - Motore Tector<br />
analisti del settore è destinato a migliorare in modo<br />
significativo la quota di Iveco in un segmento in cui i leader<br />
di mercato possono godere dei benefici di un premium price.<br />
All’ulteriore rafforzamento competitivo del Settore contribuirà<br />
anche l’acquisizione, avvenuta nel mese di gennaio, della<br />
prima tranche della partecipazione detenuta da Renault (50%)<br />
nella joint venture Irisbus.<br />
Altri Settori<br />
Per quanto concerne gli altri Settori, Teksid e Comau hanno<br />
risentito della flessione della domanda da parte, in particolare,<br />
dei costruttori automotoristici negli Stati Uniti, parzialmente<br />
compensata per Comau dalla robusta crescita dei servizi di<br />
manutenzione. Il risultato di Magneti Marelli ha riflesso la<br />
contrazione dei volumi di vendita a cui si sono sommati, anche<br />
per effetto dello sfavorevole andamento del cambio dell’euro nei<br />
confronti del dollaro, forti incrementi di costo dei componenti<br />
elettronici che non sono stati interamente scaricati sui prezzi.<br />
<strong>Fiat</strong>Avio, nonostante i primi sintomi di indebolimento della<br />
domanda mondiale di trasporto aereo e il rallentamento dei<br />
lanci commerciali nello spazio, ha ancora migliorato sia il<br />
fatturato (+9,7%) sia il risultato operativo (che ha toccato<br />
i 186 milioni di euro), portando la sua redditività all’11,4%.<br />
Il Gruppo Toro Assicurazioni ha ulteriormente consolidato la<br />
sua posizione sul mercato italiano grazie ad un incremento<br />
del 25% della raccolta premi di competenza (+14%<br />
escludendo le nuove attività di Lloyd Italico e Augusta<br />
Assicurazioni, precedentemente inclusa tra le “società diverse”<br />
del Gruppo <strong>Fiat</strong>). Particolarmente rilevante la crescita nel ramo<br />
Vita, nel quale la joint venture Roma Vita, con Banca di Roma,<br />
ha fatto registrare una crescita del 32%. La redditività<br />
operativa del Settore è stata positiva per 68 milioni di euro.<br />
Il risultato ante imposte è stato di 220 milioni di euro (in netto<br />
progresso rispetto ai 163 milioni di euro del 2000), nonostante<br />
l’andamento negativo dei mercati borsistici e il conseguente<br />
riallineamento del valore dei titoli azionari in portafoglio.<br />
Business Solutions ha conseguito un risultato operativo di 73<br />
milioni di euro, con una redditività del 4%. Ai ricavi del Settore,<br />
per oltre il 40% realizzati sul mercato non captive, hanno<br />
contribuito, fra l’altro, le attività di <strong>Fiat</strong> Engineering consolidata<br />
dal terzo trimestre, mentre nel quadro dell’operazione<br />
Italenergia sono state cedute quelle di Fenice.<br />
Tra le altre società del Gruppo da rilevare l’andamento<br />
particolarmente positivo della Ferrari che, oltre ai grandi risultati<br />
sul piano sportivo, ha sensibilmente migliorato i risultati gestionali,<br />
con un utile operativo passato da 46 a 62 milioni di euro.<br />
LA POSIZIONE FINANZIARIA DEL <strong>GRUPPO</strong><br />
Alla fine del 2001 l’indebitamento netto del Gruppo è sceso<br />
a circa 6 miliardi di euro rispetto ai 6,5 miliardi di euro del<br />
dicembre 2000.<br />
Il miglioramento, dovuto al forte contenimento del capitale<br />
circolante, è tuttavia largamente inferiore agli obiettivi formulati<br />
all’inizio del 2001, a causa del sostanziale arresto dei negoziati<br />
sulle dismissioni provocato nella seconda parte dell’anno dal<br />
peggioramento della congiuntura internazionale.<br />
L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo,<br />
che è stato a fine dicembre di 33,4 miliardi di euro contro<br />
i 33 miliardi di euro a fine 2000 copre:<br />
❚ circa 4,1 miliardi di euro di impieghi di cassa e in titoli<br />
a breve termine (3,6 miliardi nel 2000), comprensivi<br />
della liquidità delle attività assicurative, e<br />
❚ i crediti finanziari e gli asset in leasing connessi<br />
principalmente alle attività di finanziamento alle vendite<br />
tipiche dei business automotoristici, per un ammontare di<br />
impieghi pari a 23,3 miliardi di euro a fine dicembre 2001<br />
(rispetto ai 22,9 miliardi di euro nel dicembre 2000).<br />
Tale ammontare è cresciuto nel corso degli ultimi anni in<br />
relazione non solo all’acquisizione di Case Corporation e<br />
delle sue attività di finanziamento alle vendite, ma anche allo<br />
sviluppo delle attività di <strong>Fiat</strong> Auto e di Iveco in questo stesso<br />
campo, coerentemente con la strategia di espansione nei<br />
servizi ai clienti perseguita dal Gruppo.
PROSPETTIVE<br />
Nel 2002 l’economia internazionale appare incamminata verso<br />
un ristabilimento dei suoi equilibri. La ripresa, tuttavia, sarà<br />
piuttosto graduale e concentrata nella seconda parte dell’anno<br />
sia negli Stati Uniti sia in Europa. Il miglioramento dello<br />
scenario congiunturale non sarà tale da sospingere i consumi<br />
di beni durevoli e gli investimenti.<br />
In questa cornice generale si inquadrano le particolari fasi<br />
attraversate dai mercati automotoristici. In Europa, quello<br />
dell’auto ha presumibilmente toccato il culmine dopo otto anni<br />
di crescita che l’hanno portato, nell’ultimo triennio, ai livelli più<br />
alti nella storia. Sette anni è durata l’espansione del mercato<br />
dei veicoli industriali, anch’esso giunto a livelli record. La<br />
domanda di macchine agricole sta da tempo vivendo una<br />
fase di generale debolezza, mentre quella di macchine per<br />
le costruzioni si trova già nella parte bassa del ciclo di lungo<br />
periodo.<br />
La combinazione tra la debolezza della congiuntura e la<br />
situazione ciclica dei principali mercati in cui il Gruppo opera<br />
determinerà alta volatilità e grande incertezza sull’entità della<br />
comunque attesa contrazione della domanda.<br />
Ciò conferma che anche il 2002 sarà per noi un anno difficile<br />
particolarmente nella prima parte, che sarà ancora influenzata<br />
dal rallentamento registrato negli ultimi mesi del 2001.<br />
Resta, tuttavia, fermo il nostro impegno a perseguire un<br />
miglioramento del risultato operativo, ma soprattutto una<br />
sostanziale riduzione dell’indebitamento rispetto al 2001.<br />
Al primo obiettivo dovrà contribuire un’ancor più attenta e<br />
incisiva esecuzione delle nostre strategie: la conquista della<br />
leadership competitiva anche attraverso la collaborazione<br />
industriale con General Motors e grazie al processo di<br />
integrazione in corso in CNH; il ridisegno dei processi<br />
fondamentali centrato sulla soddisfazione dei clienti e sulla<br />
più ampia valorizzazione delle competenze professionali delle<br />
nostre persone; la crescita della nostra presenza sui mercati<br />
emergenti più promettenti; lo sviluppo nei servizi legati ai<br />
prodotti e di quelli destinati alle imprese; la continua<br />
innovazione dell’offerta.<br />
Per poter operare con maggiore agilità e flessibilità in uno<br />
scenario non favorevole abbiamo anche preso decisioni forti<br />
sul piano industriale, dalla ristrutturazione e razionalizzazione<br />
delle attività produttive alla riorganizzazione del Settore<br />
automobilistico fino alla riduzione strutturale degli stock.<br />
Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, tutti i nostri sforzi<br />
dovranno convergere sull’assoluta priorità di una maggiore<br />
generazione di liquidità e sul conseguente dimezzamento<br />
dell’indebitamento netto entro la fine del 2002.<br />
Siamo determinati a raggiungere questo traguardo per<br />
restituire al Gruppo la capacità di finanziare il proprio sviluppo<br />
in un contesto di grande prudenza da parte degli operatori<br />
finanziari e degli strategic buyers.<br />
In tale prospettiva, al contributo che è già venuto dal recente<br />
aumento di capitale intendiamo sommare quello derivante<br />
dalla piena attuazione del nuovo programma di dismissioni<br />
che ha un ruolo molto importante nella riduzione<br />
dell’indebitamento del Gruppo.<br />
Ancor più importante sarà l’apporto che dovrà venire dalle<br />
attività correnti e dal sempre più ampio coinvolgimento nella<br />
qualità dei risultati e nella generazione di cassa di tutte le<br />
nostre persone. A tale scopo abbiamo potenziato il nostro<br />
sistema informativo interno per consentire a tutti i manager,<br />
attraverso una serie di indicatori operativi o relativi al cashflow,<br />
di verificare in ogni momento il loro contributo al<br />
miglioramento della situazione di cassa.<br />
Inoltre, per rafforzare ulteriormente la sensibilità e la<br />
partecipazione delle persone al controllo della posizione<br />
finanziaria e del cash-flow abbiamo avviato un programma<br />
di formazione che interesserà entro il mese di settembre oltre<br />
15.000 tra dirigenti e professional del Gruppo, a partire dai<br />
tre Settori principali (<strong>Fiat</strong> Auto, CNH e Iveco). Il programma<br />
intende anche promuovere lo sviluppo di idee e iniziative<br />
specifiche attraverso una serie di workshop.<br />
Questa iniziativa si inquadra in quel processo di<br />
trasformazione e di aggiornamento della cultura aziendale<br />
che stiamo perseguendo da tempo. Nella consapevolezza<br />
che è solo dalle nostre persone, dalla loro professionalità, dal<br />
loro senso di responsabilità che potrà venire la spinta decisiva<br />
all’eccellenza, la dimensione in cui vogliamo al più presto<br />
collocare stabilmente il Gruppo in tutti i suoi business.<br />
Torino, 27 marzo 2002<br />
Il Presidente<br />
Paolo Fresco<br />
L’Amministratore Delegato<br />
Paolo Cantarella<br />
Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 11<br />
11
Il Gruppo <strong>FIAT</strong><br />
Nata a Torino nel 1899, la <strong>Fiat</strong> è tra i fondatori dell’industria<br />
automobilistica. Fin dalle origini, lo sviluppo dell’Azienda si<br />
è orientato lungo due direttrici che ne hanno caratterizzato<br />
la successiva evoluzione: la forte proiezione internazionale<br />
e la carica innovatrice che ha trovato espressione nella<br />
qualità tecnologica dei prodotti e nell’adozione delle più<br />
avanzate soluzioni produttive e organizzative.<br />
<strong>Fiat</strong>, tuttavia, non significa solo automobili. L’Azienda ha<br />
interpretato la propria missione automotoristica in modo<br />
originale attraverso una vocazione alle varie forme della<br />
mobilità di persone e beni: dalle auto ai camion, dai motori<br />
navali a quelli aeronautici fino ad arrivare, in tempi più<br />
recenti, ai lanciatori spaziali.<br />
Attorno a queste attività industriali si è sviluppata, assumendo<br />
un peso crescente negli ultimi anni, una sempre maggiore<br />
e articolata presenza del Gruppo nel campo dei servizi che<br />
ha anche permesso di valorizzare consolidate competenze<br />
interne. Rientrano in quest’ambito i servizi finanziari e di<br />
mobilità collegati ai prodotti automotoristici, le attività<br />
assicurative, i servizi alle imprese e, dal 2001, l’ingresso<br />
dell’Azienda nel settore dell’energia elettrica e del gas.<br />
24%<br />
52%<br />
24%<br />
Ripartizione dei ricavi<br />
(% su valori ante elisioni intercompany)<br />
Ricavi per area geografica<br />
di origine<br />
Attività Industriali 80%<br />
(*) Servizi 20%<br />
(*) Includono oltre alle attività dei Settori operanti nel terziario (Toro Assicurazioni,<br />
Itedi, Business Solutions) i ricavi delle attività di servizio dei Settori Industriali,<br />
tra cui di particolare rilievo i servizi finanziari alle vendite ed i servizi di<br />
manutenzione di <strong>Fiat</strong>Avio e Comau.<br />
Ricavi per area geografica<br />
di destinazione<br />
39%<br />
34%<br />
27%<br />
Attualmente le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono organizzate in dieci<br />
Settori che realizzano prodotti automotoristici e servizi per i clienti<br />
di oltre 190 Paesi in tutto il mondo.<br />
Automobili<br />
Le attività automobilistiche del Gruppo sono condotte principalmente<br />
attraverso <strong>Fiat</strong> Auto Holdings B.V. e le sue controllate<br />
con i marchi <strong>Fiat</strong>, Lancia e Alfa Romeo per le autovetture e con<br />
il marchio <strong>Fiat</strong> per i veicoli commerciali.<br />
Il Settore offre a fornitori, dealer e clienti un sistema completo di<br />
servizi automotoristici attraverso Targasys e di servizi finanziari<br />
attraverso Fidis. Il Gruppo controlla anche Ferrari e Maserati,<br />
le case costruttrici di autovetture sportive di lusso.<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />
Il Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni è rappresentato<br />
dalla nuova realtà CNH Global N.V. – nata nel 1999 dalla fusione<br />
delle attività New Holland e Case – che opera nel campo dei trattori<br />
e delle macchine agricole con i marchi New Holland, Case IH, Flexi-<br />
Coil, Steyr e delle macchine per le costruzioni con i marchi Case,<br />
New Holland Construction, <strong>Fiat</strong>-Hitachi, O&K, <strong>Fiat</strong>Allis e Kobelco. Il<br />
Settore fornisce servizi finanziari a supporto dei propri clienti finali e<br />
dei concessionari dei marchi CNH con i marchi CNH Capital, Case<br />
Credit e New Holland Credit.<br />
Veicoli Industriali<br />
Il Settore progetta, produce e vende una gamma completa di veicoli<br />
industriali con i marchi Iveco, Iveco Pegaso, Iveco Ford e Seddon<br />
Atkinson, autobus con i marchi Iveco e Irisbus, veicoli antincendio<br />
con i marchi Camiva, Iveco e Magirus e motori diesel con il marchio<br />
Aifo. Attraverso Transolver, il Settore garantisce l’offerta di un sistema<br />
completo di servizi finanziari, compreso il noleggio a lungo termine<br />
con Fraikin. La Caposettore è Iveco N.V.<br />
L’andamento del fatturato negli ultimi dieci anni<br />
in milioni di euro<br />
50.000<br />
40.000<br />
30.000<br />
20.000<br />
10.000<br />
0<br />
30.526<br />
1992<br />
28.176<br />
1993<br />
34.005<br />
1994<br />
39.092<br />
1995<br />
40.244<br />
1996<br />
46.257<br />
1997<br />
45.769<br />
1998<br />
48.123<br />
1999<br />
57.555<br />
58.006<br />
Italia Europa esclusa Italia Altre Aree Estero Italia<br />
2000<br />
2001<br />
Altri Settori Industriali<br />
Comprendono Prodotti Metallurgici, Componenti, Mezzi e<br />
Sistemi di Produzione, Aviazione, con i seguenti prodotti e<br />
aree di attività:<br />
❚ Basamenti motore e teste cilindri in ghisa e alluminio, altri<br />
componenti per motori in ghisa, componenti per trasmissioni,<br />
cambi e sospensioni in ghisa e alluminio, componenti di<br />
carrozzeria in magnesio.<br />
❚ Moduli e sistemi componenti l’autoveicolo nelle aree<br />
Motopropulsione, Sospensioni, Illuminazione, Elettronica;<br />
Aftermarket.<br />
❚ Sistemi di automazione industriale per il settore autoveicolistico<br />
comprendenti ingegneria di prodotto e di processo, logistica<br />
e gestione, “program management”, fabbricazione, installazione<br />
e avvio produttivo, manutenzione.<br />
❚ Componenti e sistemi per motori aeronautici ed elicotteristici,<br />
turbine per propulsione navale, sistemi di propulsione per<br />
vettori e satelliti; revisione motori.<br />
Altri Settori non Industriali<br />
Includono Editoria e Comunicazione, Assicurazioni,<br />
Servizi, con le seguenti attività principali:<br />
❚ Il quotidiano “La Stampa”, raccolta pubblicitaria multimediale.<br />
❚ Prodotti assicurativi in tutti i Rami Danni e nei Rami Vita;<br />
bancassicurazione in joint venture con Banca di Roma;<br />
presenza sulla rete dei concessionari tramite Toro Targa<br />
Assicurazioni, in joint venture con <strong>Fiat</strong> Auto.<br />
❚ Servizi relativi a gestione amministrativa del personale, lavoro<br />
interinale; engineering & facility management;<br />
amministrazione e consulenza aziendale nell’area “finance”;<br />
information and communication technology; acquisti,<br />
e-procurement.<br />
Altri Settori<br />
Industriali (15%)<br />
Veicoli<br />
Industriali (14%)<br />
Il Management<br />
in prima fila, da sinistra:<br />
Damien Clermont, Chief Financial Officer <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Carlo Gatto, President and Chief Executive<br />
Officer Business Solutions S.p.A.<br />
Giancarlo Boschetti, President and Chief Executive<br />
Officer <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />
Michel De Lambert, President and Chief Executive<br />
Officer Iveco N.V.<br />
Paolo Monferino, President and Chief Executive<br />
Officer CNH Global N.V.<br />
Paolo Cantarella, Chief Executive Officer <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
in seconda fila, da sinistra:<br />
Pier Luigi Fattori, Corporate Senior Vice President<br />
Human Resources <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Luca Cordero di Montezemolo, Chairman and Chief<br />
Executive Officer Ferrari S.p.A.<br />
Paolo Fresco, Chairman <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Maurizio Beretta, Corporate Senior Vice President<br />
External Relations and Communication <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Umberto Quadrino, Executive Vice President <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Ricavi per Settori di attività<br />
(% su valori ante elisioni intercompany)<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (17%)<br />
Automobili (40%)<br />
Altri Settori<br />
non Industriali (14%)<br />
Assicurazioni (9%)<br />
Editoria e Altre Società (2%)<br />
Servizi (3%)<br />
Aviazione (3%)<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (3%)<br />
Componenti (6%)<br />
Prodotti Metallurgici (3%)
Gli eventi DELL’ANNO<br />
Già disponibile su molte vetture della <strong>Fiat</strong> Auto,<br />
progressivamente sarà adottato da tutti i nuovi<br />
modelli del Gruppo. È CONNECT, il più avanzato<br />
strumento infotelematico integrato oggi disponibile,<br />
quello che offre il maggior numero di funzioni e<br />
servizi. Questi ultimi sono raggruppati in “pacchetti”<br />
e offerti da Targasys in collaborazione con partner<br />
di rilievo internazionale.<br />
In settembre, a Barcellona, è<br />
stata presentata in anteprima<br />
mondiale <strong>Fiat</strong> Stilo. Un solo<br />
modello, ma due vetture, a 3<br />
e a 5 porte, davvero molto<br />
diverse tra loro: nello stile, nel<br />
temperamento, addirittura<br />
nelle dimensioni. Comune ad<br />
entrambe la ricca dotazione<br />
di sistemi elettronici e<br />
telematici d’avanguardia.<br />
Nel mese di aprile si è conclusa<br />
l’operazione di acquisizione delle<br />
compagnie Lloyd Italico<br />
Per iniziativa di <strong>Fiat</strong>, Edf,<br />
Assicurazioni e Lloyd Italico Vita da<br />
Tassara, Intesa BCI,<br />
parte di Toro Assicurazioni, che in<br />
Sanpaolo, Banca Roma è<br />
tal modo incrementa la propria<br />
nata Italenergia.<br />
copertura territoriale con circa 175<br />
La società, di cui <strong>Fiat</strong> è socio<br />
agenzie acquisendo nuove<br />
di maggioranza relativa,<br />
opportunità di sviluppo nel<br />
La mietitrebbia CX New Holland, lanciata da CNH Global nel 2001, ha<br />
attraverso due OPA ha<br />
comparto Vita.<br />
già ottenuto numerosi riconoscimenti in tutta Europa, vincendo premi<br />
acquisito le società<br />
alle maggiori fiere internazionali del settore e riscuotendo, nel contempo,<br />
Montedison e Edison.<br />
ritorni molto positivi dai propri clienti. Nel settore delle macchine per<br />
L’obiettivo dell’operazione è<br />
le costruzioni di gamma alta, la strategia di crescita di CNH Global ha<br />
svolgere un ruolo di primo<br />
compiuto un ulteriore passo in avanti a seguito dell’alleanza conclusa<br />
piano nel mercato in via di<br />
con Kobe Steel e Kobelco Construction Machinery Co.<br />
liberalizzazione dell’energia, previsto in forte<br />
espansione nei prossimi anni. La fusione<br />
in una sola società delle attività nell’energia<br />
elettrica e nel gas di Edison, Sondel e <strong>Fiat</strong><br />
Energia e la dismissione degli asset non<br />
energetici di Montedison, unitamente al<br />
piano di sviluppo tramite acquisizioni e<br />
investimenti, stanno ulteriormente<br />
rafforzando la posizione di<br />
Italenergia, attraverso la<br />
controllata nuova Edison,<br />
come leader privato del<br />
settore in Italia.<br />
Nel mese di ottobre è stato concluso<br />
l’accordo che definisce il passaggio<br />
all’Iveco dell’intero capitale della joint<br />
venture paritetica Irisbus, nata nel<br />
1999 dalla fusione delle attività di<br />
produzione autobus urbani e<br />
interurbani fra Iveco e la francese<br />
Renault. Il passaggio, concepito in<br />
due fasi, si concluderà il 31 dicembre<br />
2002. Con 9.500 veicoli venduti nel<br />
2001 Irisbus ha confermato la propria<br />
posizione di numero uno sui mercati<br />
italiano, francese e spagnolo e di<br />
numero due sui principali mercati<br />
europei.<br />
<strong>Fiat</strong> e IBM hanno dato vita a Global Value, joint<br />
venture paritetica, destinata ad operare nel<br />
mercato dei servizi di Information Technology.<br />
L’obiettivo è mettere a frutto il grande know how<br />
acquisito dai due partner in cinquanta anni di<br />
collaborazione nell’applicazione dell’Information<br />
Technology ai processi industriali.<br />
La joint venture fornisce servizi informatici al<br />
Gruppo <strong>Fiat</strong> ed al mercato esterno italiano, che<br />
costituisce ad oggi il 30% del fatturato. Global<br />
Value si propone di contribuire rapidamente a<br />
dare maggior efficacia ed efficienza alle attività<br />
del Gruppo e, nel medio periodo, di aumentare<br />
le proprie attività sul mercato esterno italiano con<br />
un target del 50% del fatturato.<br />
Confermare un<br />
successo, a volte, può<br />
essere più difficile che<br />
ottenerlo. Per questo,<br />
come sua stimolante<br />
abitudine, il Presidente<br />
della Ferrari, Luca<br />
Cordero di Montezemolo<br />
aveva chiesto alla<br />
Scuderia di fare ancora meglio del pur<br />
trionfale 2000. Jean Todt, Schumacher,<br />
Barrichello e tutta la squadra della Gestione<br />
Sportiva Ferrari lo hanno preso tanto sul<br />
serio da ripetere il doppio successo nel<br />
Mondiale Piloti e Costruttori già nel mese<br />
di agosto, ben quattro gare prima della<br />
conclusione del Campionato.
In campo culturale e scientifico<br />
nel 2001 la <strong>Fiat</strong> ha rinnovato<br />
il suo impegno, in particolare,<br />
attraverso la sua società<br />
Palazzo Grassi, che, dal 1986,<br />
ha organizzato 21 mostre con<br />
oltre sei milioni di visitatori.<br />
Dopo il successo della<br />
rassegna sulla civiltà e la<br />
cultura degli Etruschi,<br />
terminata nel luglio 2001, che ha registrato circa 370.000 visitatori,<br />
Palazzo Grassi ha ospitato la più grande mostra mai dedicata a<br />
Balthus, una delle più grandi figure dell’arte del Novecento.<br />
Centocinquantamila visitatori hanno ammirato le 200 opere<br />
provenienti da 90 musei e collezioni private di Europa, Stati Uniti<br />
e Messico, distribuite su una superficie espositiva di 4000 metri<br />
quadrati.<br />
Altra significativa iniziativa in campo culturale e scientifico della <strong>Fiat</strong> è il corso di laurea in Ingegneria<br />
dell’Autoveicolo. Istituito nel 1999 con una convenzione tra la <strong>Fiat</strong> e il Politecnico di Torino, ha raggiunto<br />
nell’anno accademico 2001-2002 i 300 studenti, affermandosi come importante e innovativa realtà nel<br />
panorama universitario.<br />
Unica in Europa e caratterizzata da un tasso di abbandono degli studi pressoché nullo, questa iniziativa<br />
formativa intende dar vita ad una nuova figura di ingegnere la cui preparazione tecnica sia strettamente<br />
integrata con le più avanzate conoscenze in campo gestionale, organizzativo, ambientale, ergonomico e<br />
di marketing.<br />
La nuova sede del corso di laurea, progettata dall’architetto Renzo Piano, sarà ospitata nell’ala nord del<br />
complesso del Lingotto, dove nel 2001 si sono iniziati i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell’aula<br />
magna, dei locali dedicati alla didattica, allo studio e alle riunioni.
La <strong>Fiat</strong> e GLI AZIONISTI<br />
La comunicazione finanziaria<br />
Il Gruppo promuove un’attiva politica di comunicazione<br />
verso i risparmiatori privati e gli investitori istituzionali<br />
con un programma di “investor relations”, che nel corso<br />
dell’anno propone presentazioni, dal vivo o tramite<br />
conference call, in occasione della pubblicazione<br />
periodica dei risultati del Gruppo o di altri eventi che<br />
richiedano comunicazione diretta al mercato; <strong>Fiat</strong> propone<br />
inoltre seminari di approfondimento sull’andamento<br />
gestionale e sulle strategie dei principali Settori ed una<br />
serie di incontri e “roadshows” che permettono un diretto<br />
contatto della comunità finanziaria con il top management<br />
del Gruppo.<br />
Per i titolari di ADR:<br />
Numero verde per U.S.A. e Canada: 1-800-997-8970<br />
Website: www.adr.com<br />
Quotazioni mensili minime e massime (in euro)<br />
40,000<br />
35,000<br />
30,000<br />
25,000<br />
20,000<br />
15,000<br />
10,000<br />
5,000<br />
Per gli azionisti:<br />
Numero verde per l’Italia: 800-804027<br />
Website: www.fiatgroup.com<br />
E-mails: investor.relations@geva.fiatgroup.com<br />
servizio.titoli@fiatgroup.com<br />
<strong>Fiat</strong> Ordinarie<br />
0,000<br />
gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />
30,000<br />
25,000<br />
20,000<br />
15,000<br />
10,000<br />
5,000<br />
<strong>Fiat</strong> Privilegiate<br />
Principali dati per azione<br />
(in euro)<br />
0,000<br />
gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />
Quantità trattate mensilmente (milioni di azioni)<br />
gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />
Le Azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono quotate presso la Borsa Italiana S.p.A., la Paris Bourse S.A., la Frankfurter Wertpapier Börse e altre Borse minori tedesche e, tramite ADR emessi da<br />
JP Morgan, presso il New York Stock Exchange. Le azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono anche attivamente trattate dal SEAQ di Londra.<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
1999 2000 2001<br />
Cash flow per azione 5,234 6,622 3,856<br />
Risultato per azione<br />
Dividendo per azione (*)<br />
0,618 1,186 (0,841)<br />
ordinaria e privilegiata 0,620 0,620 0,310<br />
di risparmio 0,775 0,775 0,465<br />
Patrimonio netto<br />
per azione al 31.12<br />
Prezzo ufficiale<br />
23,464 24,321 22,462<br />
per azione 30.12.99 29.12.00 28.12.01<br />
ordinaria 30,090 26,340 17,921<br />
privilegiata 14,606 17,606 12,267<br />
di risparmio 14,653 15,149 11,459<br />
(*) Relativo alla distribuzione dell’utile di competenza del periodo indicato.<br />
Ordinarie Privilegiate Risparmio<br />
21,000<br />
18,000<br />
15,000<br />
12,000<br />
9,000<br />
6,000<br />
3,000<br />
<strong>Fiat</strong> Risparmio<br />
0,000<br />
gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />
Composizione capitale sociale<br />
e azionariato al 31.12.2001<br />
Azioni ordinarie 367.399.890<br />
IFI-IF<strong>IL</strong> 30,6%<br />
Gruppo Generali 3,2%<br />
Gruppo San Paolo 3,2%<br />
Mediobanca 3,2%<br />
Gruppo Deutsche Bank 2,5%<br />
Istituzionali esteri 16,8%<br />
Istituzionali italiani 8,9%<br />
Altri azionisti 31,6%<br />
Azioni privilegiate 103.292.310<br />
IFI-IF<strong>IL</strong> 29,2%<br />
Istituzionali esteri 10,1%<br />
Istituzionali italiani 11,5%<br />
Altri azionisti 49,2%<br />
Azioni di risparmio 79.912.800<br />
Istituzionali esteri 6,6%<br />
Istituzionali italiani 10,7%<br />
Altri azionisti 82,7%<br />
N.B. I possessi azionari di investitori istituzionali italiani ed esteri sono<br />
stime provenienti da ricerche commissionate dalla società.<br />
30,4% IFI-IF<strong>IL</strong><br />
3% Gruppo Generali<br />
3% Mediobanca<br />
2,9% Gruppo San Paolo<br />
2,3% Lafico<br />
2,1% Gruppo Deutsche Bank<br />
16,8% Istituzionali esteri<br />
9% Istituzionali italiani<br />
30,5% Altri Azionisti<br />
Capitalizzazione di Borsa<br />
a fine anno<br />
(in milioni di euro)<br />
12.000<br />
9.000<br />
6.000<br />
3.000<br />
0<br />
1999 2000 2001
18<br />
18<br />
La <strong>Fiat</strong> e LE PERSONE<br />
RISORSE UMANE E SV<strong>IL</strong>UPPO ORGANIZZATIVO<br />
Il numero dei dipendenti del Gruppo a fine 2001 è pari a<br />
198.764 rispetto a 223.953 a fine 2000.<br />
Nel corso del 2001 sono state complessivamente assunte<br />
20.400 persone di cui 6.700 in Italia e 13.700 negli altri Paesi.<br />
Le uscite sono state pari a 28.189 unità di cui 9.600 in Italia<br />
e 18.600 all’estero. Le operazioni di acquisizione, cessione e,<br />
principalmente, i conferimenti alle joint venture paritetiche<br />
<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain, GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide Purchasing e Global<br />
Value, hanno comportato un’uscita netta di 15.500 persone.<br />
(numero)<br />
Dipendenti al 31.12.2000 223.953<br />
Entrate 20.400<br />
Uscite (28.189)<br />
Outsourcing (1.900)<br />
Variazione area di consolidamento (15.500)<br />
Dipendenti al 31.12.2001 198.764<br />
“… l’evoluzione dell’assetto organizzativo …”<br />
Lo sviluppo globale delle attività del Gruppo ha influito sulla<br />
distribuzione territoriale dell’occupazione, con un’ulteriore<br />
crescita del peso dei Paesi fuori Italia dove lavora il 52% dei<br />
dipendenti. La crescita dell’attività dei servizi, per loro natura<br />
meno soggetti alla ciclicità tipica dei business industriali, resta<br />
un obiettivo strategico del Gruppo e in particolare di Business<br />
Solutions.<br />
Tra le iniziative di rilievo in tal senso si ricorda la creazione della<br />
joint venture Global Value, partecipata per il 50% da Business<br />
Solutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settore dei<br />
servizi di Information Technology ad alto valore per le imprese,<br />
a cui Business Solutions ha conferito le attività di ITS e GSA.<br />
Nel quadro dell’accordo con General Motors, è stato<br />
realizzato il conferimento delle attività di <strong>Fiat</strong> Auto nei motori<br />
e cambi alla joint venture paritetica <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain<br />
ed è stato completato il trasferimento delle attività di acquisto<br />
a GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide Purchasing per complessive circa<br />
13 mila persone.<br />
Importanti decisioni di ampliamento e accelerazione delle<br />
azioni di ristrutturazione, infine, sono state prese nel Consiglio<br />
di Amministrazione di dicembre 2001 e saranno messe in<br />
atto nel 2002. Esse coinvolgono anche <strong>Fiat</strong> Auto e la sua<br />
organizzazione. Le linee della riorganizzazione, già fissate,<br />
comportano la costituzione di quattro Business Unit con<br />
responsabilità gestionali complete e si prefiggono di<br />
contribuire in modo decisivo al superamento dei problemi<br />
di redditività del Settore Automobili.<br />
“… Business process reengineering: il programma Next …”<br />
Le attività di Process reengineering iniziate nel 2000 sono<br />
state indirizzate nel Programma Next, che promuove la<br />
riprogettazione dei processi aziendali per tutti i Settori del<br />
Gruppo. Gli obiettivi del programma sono di migliorare le<br />
performance dei processi in termini di efficacia delle attività,<br />
qualità dei prodotti e servizi e soddisfazione dei clienti, oltre<br />
alla riduzione dei costi di processo.<br />
A fine dicembre 2001 il costo complessivo dei processi presi<br />
in esame dai Settori era di oltre 17 miliardi di euro. L’attività di<br />
reengineering già avviata riguarda 125 processi, corrispondenti<br />
a un ammontare di costi di oltre 8 miliardi di euro. Nello<br />
sviluppo del Programma sono coinvolte più di 800 persone<br />
che si sono avvalse di apposite iniziative di formazione e<br />
di assistenza metodologica.<br />
Il target previsto a regime è considerevole: 1,5 miliardi di<br />
euro di riduzione del costo dei processi entro il 2004, con<br />
il vantaggio di una maggior efficacia dei processi stessi.<br />
LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE<br />
Le persone che lavorano nel Gruppo <strong>Fiat</strong> rappresentano<br />
un patrimonio dell’Azienda e valorizzarlo è un impegno<br />
fondamentale. Numerosi sono i programmi e le azioni avviati<br />
negli ultimi anni a tal fine e che nel 2001 sono proseguiti,<br />
intervenendo, ove necessario, per renderli più efficaci e<br />
coerenti con le esigenze del business.<br />
“… lo sviluppo delle competenze …”<br />
È proseguita l’Iniziativa Professional, specificamente mirata<br />
a far crescere le competenze individuali e collettive che<br />
sostengono il livello di competitività dell’Azienda. Nel 2001<br />
è stata effettuata la valutazione di oltre 20.000 Professional,<br />
di cui 1/3 fuori Italia, con riferimento ad una mappa delle<br />
competenze, rivista e aggiornata per tener conto dell’evoluzione<br />
del business e delle specifiche aree professionali. La valutazione<br />
è assunta come riferimento per decidere specifiche attività<br />
Dipendenti per area geografica<br />
1991 2001<br />
9%<br />
15%<br />
76%<br />
Italia<br />
Resto Europa Resto Mondo<br />
48%<br />
25%<br />
27%
Team Ferrari: esempio di organizzazione vincente<br />
di formazione e altre azioni utili ad innalzare il livello delle<br />
competenze possedute, per orientare la politica retributiva<br />
e i percorsi di sviluppo e di carriera.<br />
Prosegue anche l’iniziativa che riguarda i laureati,<br />
prevalentemente ingegneri, assunti tramite un’apposita<br />
società, <strong>Fiat</strong> Gra.De. Per essi è programmato un percorso<br />
di crescita che comprende esperienze in Settori e in Paesi<br />
diversi, al fine di formare un management con elevate<br />
competenze intersettoriali e internazionali: nel 2001 sono state<br />
assunte – secondo il programma <strong>Fiat</strong> Gra.De – 120 persone,<br />
su un totale di circa 1.200 neolaureati assunti nell’anno.<br />
“… la leadership nella gestione delle persone …”<br />
Per guidare la persone verso il raggiungimento degli obiettivi<br />
aziendali è stato richiesto al management di mettere in atto<br />
comportamenti orientati alla condivisione delle conoscenze,<br />
alla motivazione, alla responsabilizzazione e alla valorizzazione<br />
delle capacità individuali, attraverso i quali si riconosce il concetto<br />
di leadership definito dal Gruppo <strong>Fiat</strong>. Al riguardo è stata<br />
intensificata nel 2001 l’attività di valutazione della leadership dei<br />
manager e di coloro che sono candidati a diventarlo. Gli strumenti<br />
utilizzati – assessment center e audit completo effettuato con<br />
collaboratori, colleghi e superiore diretto della persona valutata<br />
– hanno contribuito ad estendere la diffusione dei principi<br />
della leadership e a stimolare iniziative di miglioramento.<br />
Il management review, processo di valutazione delle<br />
prestazioni e del potenziale, ha consentito da un lato di<br />
individuare un buon numero di alti potenziali per i quali sono<br />
state intraprese azioni di sviluppo professionale e, dall’altro,<br />
di operare un significativo rinnovo del management.<br />
“… la people satisfaction …”<br />
L’indagine, volta ad accertare il livello di soddisfazione<br />
delle persone sul lavoro, elemento fondamentale per il<br />
coinvolgimento sugli obiettivi aziendali, è stata ripetuta nel<br />
2001 su 40.000 persone, tra Professional e impiegati, in tutto<br />
il mondo. I risultati positivi, e migliorati rispetto alla precedente<br />
rilevazione, confermano che Valori e Politiche del Gruppo<br />
stanno entrando più diffusamente nella realtà operativa e<br />
hanno dato origine a piani di miglioramento che il management<br />
si impegna a realizzare nel 2002.<br />
COSTO DEL LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI<br />
“… il Premio di Risultato per il 2001…”<br />
Nel mese di giugno sono stati determinati gli importi per<br />
il 2001 del Premio di Risultato che riguarda i lavoratori<br />
metalmeccanici del Gruppo in Italia. La sua entità è calcolata<br />
sulla base di indicatori dell’andamento economico del Gruppo<br />
e di indicatori della qualità dei Settori industriali, come previsto<br />
dall’accordo del 18 marzo 1996. Benché tale contratto sia<br />
formalmente scaduto a fine 1999, Azienda e Organizzazioni<br />
sindacali hanno convenuto di corrispondere ugualmente il<br />
Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e le persone 19<br />
19
20<br />
20<br />
bonus, per evitare ai lavoratori la perdita salariale conseguente<br />
alla situazione di carenza contrattuale. L’importo medio per<br />
il 2001 ammonta a 1.383 euro lordi annui pro capite, con un<br />
lieve incremento rispetto a quello dell’anno precedente, per<br />
effetto del miglioramento degli indicatori legati alla qualità.<br />
“… l’andamento del costo del lavoro…”<br />
L’incremento medio annuo del costo del lavoro in Italia<br />
nel 2001 è stato pari al 2,5%, sostanzialmente in linea<br />
con l’inflazione registrata nel periodo.<br />
Anche negli altri Paesi dove il Gruppo è presente la dinamica<br />
salariale risulta allineata alla crescita del costo della vita e<br />
sono stati applicati sistemi di bonus variabili simili al Premio<br />
di risultato.<br />
Per quanto riguarda gli istituti di retribuzione variabile<br />
collegata ai risultati, che coinvolgono i Professional del<br />
Gruppo, l’erogazione del 2001 è stata leggermente inferiore<br />
rispetto a quella dell’anno precedente.<br />
“… la contrattazione collettiva…”<br />
Per quanto riguarda l’Italia, a livello di settore<br />
metalmeccanico, è stata rinnovata la parte economica del<br />
Contratto collettivo, che ha durata biennale ed era scaduta<br />
il 31 dicembre 2000. L’intesa è stata raggiunta il 3 luglio,<br />
dopo 4 mesi di trattative, fra Federmeccanica da una parte e<br />
FIM-CISL, U<strong>IL</strong>M-U<strong>IL</strong>, FISMIC e UGL dall’altra. La FIOM-CG<strong>IL</strong>,<br />
invece, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo.<br />
Il nuovo contratto prevede un incremento retributivo lordo<br />
mensile a regime che, ad esempio, per la 5ª categoria è di<br />
67,14 euro corrisposto in due tranche: 36,15 euro dall’1.7.2001<br />
e 30,99 euro dall’1.3.2002, a cui va ad aggiungersi, a copertura<br />
del periodo di mancato rinnovo, una “una tantum” di 232,41<br />
euro, anch’essa ripartita in due tranche: 154,94 euro a luglio<br />
Andamento erogazioni Premio di risultato<br />
(media operai + impiegati in Italia)<br />
(euro)<br />
1.541<br />
1.293<br />
1.355 1.360<br />
1997<br />
1998<br />
1999<br />
2000<br />
1.383<br />
2001<br />
2001 e 77,47 euro a luglio 2002. L’accordo riguarda i circa<br />
90.000 dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo<br />
in Italia e si valuta che comporterà un incremento del costo<br />
del lavoro di circa il 4% nei due anni di validità.<br />
A livello aziendale, invece, è tuttora aperta la trattativa,<br />
iniziata nel settembre 2000, per il rinnovo dell’accordo di<br />
Gruppo, scaduto a fine 1999, che integra quanto previsto<br />
a livello nazionale di categoria e che riguarda le principali<br />
aziende metalmeccaniche del Gruppo.<br />
Nonostante l’intervento del Ministero del Lavoro, il negoziato<br />
è interrotto dal 31 marzo 2001, quando le Organizzazioni<br />
sindacali hanno chiesto una sospensione non ritenendo<br />
soddisfacenti le proposte dell’Azienda.<br />
Per quanto riguarda la contrattazione collettiva fuori<br />
dall’Italia, in Brasile è stato rinnovato il contratto collettivo<br />
dei metalmeccanici attraverso accordi a livello territoriale:<br />
è stato stabilito un recupero dell’inflazione attraverso aumenti<br />
definiti in percentuale sulle fasce salariali.<br />
“… il dialogo sociale e il coinvolgimento delle<br />
rappresentanze dei lavoratori…”<br />
A livello europeo, attraverso l’intesa raggiunta l’8 giugno<br />
2001 con il sindacato metalmeccanico europeo, in nome e<br />
per conto dei sindacati nazionali ad esso aderenti, e con le<br />
Organizzazioni sindacali italiane, l’accordo per la costituzione<br />
del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo <strong>Fiat</strong> è stato<br />
rinnovato fino al 31 dicembre 2005. Tale accordo aumenta<br />
il numero dei componenti del Comitato e modifica la<br />
distribuzione dei seggi per Paese. Prevede inoltre un seggio<br />
aggiuntivo per i quadri e il miglior funzionamento del Comitato<br />
ristretto. Sulla base del nuovo accordo si è svolta il 5 e 6<br />
novembre a Torino la riunione annuale del Comitato Aziendale<br />
Europeo dei lavoratori del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />
“…i piani di riorganizzazione…”<br />
A livello di Settore, per quanto riguarda l’Italia, si sono<br />
sviluppati piani di riorganizzazione che hanno riguardato<br />
principalmente il Settore Automobili (accordo per la mobilità<br />
di accompagnamento alla pensione di 719 lavoratori),<br />
il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione (580 persone)<br />
e il Settore Prodotti Metallurgici (285 persone).<br />
Il 22 giugno è stato comunicato alle Organizzazioni sindacali<br />
un piano di riallocazione delle strutture produttive dell’area<br />
torinese, che prevede il trasferimento dello stabilimento<br />
di <strong>Fiat</strong>Avio dall’area del Lingotto a quella di Rivalta e,<br />
contemporaneamente, di concentrare le produzioni di<br />
<strong>Fiat</strong> Auto da Rivalta a Mirafiori. L’operazione è collegata<br />
all’interesse manifestato dall’Amministrazione Comunale
di Torino per l’area di via Nizza ai fini di un ampliamento<br />
del complesso espositivo del Lingotto, anche in vista<br />
dell’insediamento nell’area di attività e infrastrutture legate<br />
alle Olimpiadi invernali del 2006.<br />
Inoltre, per gestire la contrazione dell’attività produttiva sono<br />
state adottate misure di flessibilità identificabili soprattutto<br />
nella riduzione dei contratti temporanei in atto (es. lavoro<br />
interinale, contratti a termine) e nella definizione di fermate<br />
produttive. Nel corso del 2001, <strong>Fiat</strong> Auto ha sospeso l’attività<br />
lavorativa con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per<br />
un numero complessivo annuo di ore pari ad un organico di<br />
oltre 2.000 lavoratori.<br />
Per quanto riguarda le aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong> fuori dall’Italia,<br />
è proseguito il piano di razionalizzazione industriale di CNH,<br />
che ha interessato Francia (conclusione del piano sociale per la<br />
riduzione delle eccedenze a Crepy e vendita dello stabilimento<br />
di St. Dizier), Regno Unito (disinvestimento degli stabilimenti<br />
di Doncaster e di Carr Hill) e Germania (piano sociale per la<br />
riduzione delle eccedenze dello stabilimento di Neustadt).<br />
A fine anno si è conclusa anche la lunga trattativa per la<br />
gestione delle eccedenze occupazionali dello stabilimento<br />
di Amiens in Francia della Magneti Marelli.<br />
In Polonia, per effetto del calo del mercato automobilistico,<br />
si sono progressivamente effettuate riduzioni di circa 1.000<br />
organici attraverso una procedura con il Sindacato.<br />
FORMAZIONE E CULTURA<br />
L’attività di formazione delle persone che lavorano nel<br />
Gruppo è leva fondamentale per la realizzazione delle<br />
strategie aziendali utilizzate per assicurare lo sviluppo delle<br />
competenze, favorire l’integrazione con le nuove realtà del<br />
Gruppo, promuovere l’innovazione e favorire il cambiamento<br />
nella cultura e nei processi di lavoro.<br />
“… la formazione …”<br />
Complessivamente l’investimento nella formazione a supporto<br />
delle attività delle società del Gruppo nel mondo e per lo<br />
sviluppo professionale delle persone è stato di 144 milioni<br />
di euro, pari al 2,5% del monte retributivo.<br />
In particolare, è stato significativo l’investimento per le<br />
attività formative destinate allo sviluppo delle competenze<br />
dei Professional, che hanno coinvolto circa l’85% della<br />
popolazione con 6,6 giornate di formazione pro-capite.<br />
Polo principale dell’attività di formazione è stato, come di<br />
consueto, Isvor <strong>Fiat</strong> che si articola in varie realtà - Isvor<br />
Dealernet, Isvor Knowledge System e società all’estero<br />
(India e Nord America). In complesso, per <strong>Fiat</strong> e sul mercato<br />
esterno, sono state svolte oltre 20.000 iniziative di formazione<br />
di tipo tradizionale, pari a 570.330 giornate/partecipante,<br />
attività di formazione in “distance” e “open learning” per oltre<br />
25.000 utenti e 2.000 giornate professionali di assistenza<br />
e consulenza.<br />
Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha confermato il suo ruolo di corporate<br />
university svolgendo attività formative e di consulenza a<br />
supporto della realizzazione dei principali progetti di Gruppo.<br />
Isvor Dealernet S.r.l. ha rafforzato il proprio ruolo di centro<br />
di eccellenza per le reti di vendita e per strutture commerciali.<br />
Isvor Knowledge System S.p.A. ha consolidato la propria<br />
posizione sul mercato della formazione e della consulenza<br />
nel settore pubblico e privato.<br />
Un impegno molto forte in termini di investimenti e di realizzazioni<br />
è stato dedicato all’e-learning attraverso l’utilizzo di apposite<br />
piattaforme, lo sviluppo di prodotti di web based training e<br />
l’ulteriore diffusione dei learning point in molti Settori del Gruppo.<br />
L’attività di formazione per operatori tecnici di officina<br />
denominata Progetto Allievi, avviata nel 2000 e rivolta a giovani<br />
disoccupati o provenienti dalla scuola dell’obbligo, è proseguita<br />
nel 2001 diversificandosi su nuovi indirizzi professionali.<br />
Isvor ha sviluppato la sua presenza a livello internazionale<br />
stipulando anche accordi e alleanze con altri istituti di assoluto<br />
prestigio. Il livello di eccellenza è testimoniato dai riconoscimenti<br />
ottenuti, in particolare Isvor <strong>Fiat</strong> è il primo ente di formazione<br />
in Italia a ottenere la certificazione secondo le norme ISO<br />
9001 edizione 2000.<br />
“… Premi e Borse di studio …”<br />
Continua con successo il programma “Premi e Borse di Studio<br />
<strong>Fiat</strong>” riservato ai figli di dipendenti in servizio presso società<br />
del Gruppo in Italia e all’estero, il cui stanziamento era stato<br />
deliberato nel 1996 con parte dei compensi rinunciati dai<br />
Consiglieri di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Nel 2001 Premi e Borse di studio sono stati erogati<br />
direttamente dai singoli Settori/società in una logica di<br />
maggior coinvolgimento nelle iniziative rivolte ai propri<br />
dipendenti, mantenendo comunque i criteri già adottati<br />
nel passato per individuare i giovani più meritevoli.<br />
Premi e Borse di studio<br />
(numero) 2001<br />
Premi e Borse di studio assegnati 841<br />
di cui Italia 290<br />
di cui estero (*) 551<br />
Spesa complessiva (in migliaia di euro) 2.090<br />
(*) i Paesi esteri interessati sono stati: Argentina, Belgio, Brasile, Francia, Germania,<br />
Gran Bretagna, Messico, Polonia, Spagna e Stati Uniti<br />
Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e le persone 21<br />
21
22<br />
22<br />
La <strong>Fiat</strong> per L’AMBIENTE<br />
L’impegno dell’Azienda, sviluppato da molti anni in<br />
applicazione delle proprie Politiche ambientali, è finalizzato<br />
non solo al continuo miglioramento delle tecnologie, dei<br />
processi produttivi e dei prodotti, ma si estende anche<br />
ad altri temi più ampi di interesse della collettività, quali<br />
la mobilità delle persone e delle cose e l’educazione dei<br />
giovani nel settore ambientale e della sicurezza stradale.<br />
Anche il 2001 è stato caratterizzato dalla continua ricerca<br />
dell’ecoefficienza, che ha portato a ulteriori risparmi di energia,<br />
di risorse naturali e di materiali.<br />
Una particolare attenzione è stata rivolta ai problemi della<br />
“mobilità sostenibile” con l’obiettivo di proporre tecnologie<br />
e sistemi sempre più compatibili con le esigenze di vita<br />
delle persone e con la qualità dell’ambiente.<br />
In tale specifico ambito è stato ulteriormente sviluppato<br />
il dialogo con le istituzioni finalizzato alla riduzione<br />
dell’inquinamento nelle città.<br />
I traguardi raggiunti dal Gruppo <strong>Fiat</strong> nel 2001 e le iniziative<br />
che più significativamente hanno contraddistinto l’esercizio<br />
sono descritte in modo particolareggiato nel decimo<br />
Rendiconto ambientale dell’Azienda.<br />
Nel campo del miglioramento tecnologico dei processi<br />
produttivi e dei prodotti si segnalano:<br />
❚ la riduzione del 12% rispetto al 1995 delle emissioni medie<br />
di anidride carbonica (CO2) della gamma vetture <strong>Fiat</strong> Auto<br />
commercializzata nel 2001;<br />
❚ l’adeguamento di parte della gamma vetture <strong>Fiat</strong> Auto<br />
con alimentazione a benzina (<strong>Fiat</strong> Stilo) agli standard di<br />
emissione “Euro 4”, con quattro anni di anticipo rispetto<br />
all’obbligo della Direttiva europea;<br />
❚ la realizzazione di un prototipo di Multipla “ibrida a metano”<br />
a ridotti consumi ed emissioni;<br />
❚ l’avvio della fornitura al Comune di Torino di 150 autobus<br />
a metano;<br />
❚ la presentazione del prototipo Seicento “Elettra H2 Fuel Cell”<br />
alimentato a idrogeno;<br />
❚ la prosecuzione delle sperimentazioni sull’autobus Irisbus<br />
a idrogeno in collaborazione con l’ATM di Torino;<br />
❚ la realizzazione da parte di Iveco di:<br />
– EuroPolis, autobus urbano “ibrido”, in cui l’energia<br />
elettrica è prodotta a bordo da un generatore Diesel<br />
operante a regime stazionario;<br />
– Civis, nuovo sistema di trasporto urbano alternativo<br />
alle tranvie, operante in modalità sia dipendente,<br />
sia indipendente dalla rete elettrica;<br />
❚ l’ulteriore sviluppo di motori Diesel a ridotto impatto<br />
ambientale per le gamme pesante, media e leggera di Iveco.<br />
La costante ricerca di soluzioni e di prodotti sempre più<br />
compatibili con l’ambiente ha portato allo sviluppo di nuove<br />
tecniche di progettazione ecologica (Green Design) e di<br />
valutazione del “ciclo di vita” dei prodotti (LCA), mentre sul<br />
versante della “gestione ambientale”, è salito a 41 il numero<br />
Sintesi dei principali risultati in campo ambientale relativi agli<br />
stabilimenti italiani del Gruppo <strong>Fiat</strong> in oltre un decennio<br />
Principali risultati in campo ambientale relativi<br />
agli stabilimenti italiani del Gruppo <strong>Fiat</strong> dal 1991 al 2001<br />
90<br />
75<br />
60<br />
45<br />
30<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
150<br />
125<br />
100<br />
75<br />
50<br />
Indici di riutilizzo (%) ■ Quota residui riciclati ■ Quota acque ricircolate<br />
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />
Quota residui smaltiti in discarica (%)<br />
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />
Emissioni di solventi da impianti di verniciatura (g/m 2)<br />
1991 2001<br />
Quota di acque ricircolate 44,6% 67,5%<br />
Residui riciclati 61,0% 75,4%<br />
Residui smaltiti in discarica<br />
Emissioni di solventi da impianti<br />
37,0% 10,7%<br />
di verniciatura 144,0g/m2 77,7g/m2 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
<strong>Fiat</strong> Multipla ibrida a metano<br />
degli stabilimenti che hanno ottenuto la certificazione ISO<br />
14001. Tra questi, la società Ferrari di Maranello, che ha avuto<br />
il “riconoscimento ambientale” sia per la gestione industriale,<br />
sia per quella sportiva.<br />
Tra le attività di collaborazione con le pubbliche istituzioni si<br />
annoverano:<br />
❚ la sottoscrizione dell’Accordo di programma con il<br />
Ministero dell’Ambiente italiano e l’Unione Petrolifera<br />
per l’avvio di un Piano per lo sviluppo dell’autotrazione<br />
a metano nelle grandi aree urbane italiane;<br />
❚ l’adesione al progetto di Car Sharing, lanciato dal Comune<br />
di Torino, attraverso la partecipazione con una quota del<br />
33% nella società di progettazione e gestione. Il Car<br />
Sharing, forma di trasporto pubblico alternativo, consente<br />
ai propri associati di condividere una flotta comune di<br />
autoveicoli;<br />
❚ l’attivazione a Napoli – nell’ambito del progetto ATENA,<br />
finalizzato alla sperimentazione dell’applicazione di sistemi<br />
telematici per il monitoraggio, la regolazione dei flussi di<br />
traffico pubblico e privato e la riduzione del relativo impatto<br />
ambientale, anche tramite l’impiego di veicoli con trazioni<br />
alternative – di un secondo parcheggio di interscambio di<br />
veicoli elettrici.<br />
Di assoluto rilievo continua ad essere l’impegno sviluppato<br />
da <strong>Fiat</strong> per rispondere all’esigenza di mobilità delle persone<br />
disabili. Ha avuto infatti ulteriore diffusione in Europa il<br />
Programma Autonomy, avviato in Italia nel 1995, in cui sono<br />
coinvolte <strong>Fiat</strong> Auto, Iveco, CNH, Magneti Marelli, Centro<br />
Ricerche <strong>Fiat</strong> e Toro Assicurazioni.<br />
Nel campo dell’educazione ambientale e stradale hanno avuto<br />
ulteriore sviluppo i programmi <strong>Fiat</strong> per i giovani, che hanno<br />
coinvolto sinora oltre 213.000 classi e più di 9 milioni di<br />
studenti in Italia e oltre 13 milioni di studenti in Brasile.<br />
Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> per l’ambiente 23<br />
23
24<br />
24<br />
La <strong>Fiat</strong> e L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA<br />
Innovare significa per <strong>Fiat</strong> accrescere il vantaggio competitivo<br />
dei propri Settori creando valore in termini di riduzione di<br />
tempi e costi di sviluppo e produzione e di incremento delle<br />
performance. L’innovazione è il risultato principale della<br />
ricerca, che, pertanto, occupa un posto di rilevante significato<br />
nelle strategie e nei piani di sviluppo del Gruppo ed è<br />
supportata dalle attività del Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (C.R.F.)<br />
e della Elasis.<br />
In linea con la propria missione di “accrescere la competitività<br />
dei Settori mediante l’innovazione a prezzi competitivi”,<br />
il C.R.F. svolge attività di ricerca basata su tecnologie<br />
e metodologie altamente innovative e con forte impatto<br />
potenziale sui prodotti e processi dei Settori; tale attività<br />
è svolta mediante progetti che supportano ed anticipano<br />
l’innovazione dei Settori sia nell’attività di ricerca sia nello<br />
sviluppo interno.<br />
Elasis si pone come centro di ricerca di riferimento nel<br />
Mezzogiorno d’Italia. Svolge attività di ricerca e sviluppo,<br />
curando in particolare l’impostazione di nuovi prodotti<br />
veicolistici, per assicurare un rapido trasferimento<br />
dell’innovazione ai Settori, anche in risposta ad esigenze<br />
ambientali e sociali.<br />
Complessivamente nel 2001 le attività di ricerca e sviluppo<br />
del Gruppo hanno impegnato oltre 13.800 persone in 131<br />
centri italiani ed esteri, per una spesa di 1.817 milioni di euro,<br />
pari al 3,5% del fatturato delle attività industriali.<br />
Centro Ricerche <strong>Fiat</strong><br />
Con un patrimonio di attrezzature sofisticate, una struttura<br />
di circa 950 addetti e una rete di oltre 200 Università ed Enti<br />
di ricerca nazionale ed internazionali, il C.R.F. costituisce il più<br />
importante gruppo di ricerca privato italiano. Nel 2001 il C.R.F.<br />
ha trasferito ai Settori del Gruppo <strong>Fiat</strong> 120 prodotti/processi e<br />
140 metodologie. Inoltre ha consolidato l’attività orientata ad<br />
interventi di consulenza e trasferimento tecnologico per l’indotto<br />
del Gruppo e altre piccole e medie imprese, incrementando<br />
significativamente queste attività rispetto al precedente esercizio.<br />
La strategia di internazionalizzazione del C.R.F. ha portato<br />
negli ultimi anni a un elevato numero di partecipazioni ai<br />
programmi comunitari. Nel 2001 sono stati vinti 49 nuovi<br />
progetti che sommati ai precedenti portano il C.R.F. ad<br />
essere leader nella ricerca europea del Quinto Programma<br />
Quadro per qualità e numero di progetti approvati<br />
(complessivamente 166).<br />
In ambito nazionale, nel 2001 sono state presentate 29 nuove<br />
istanze di finanziamento con un costo complessivo previsto<br />
per i prossimi tre anni di oltre 85 milioni di euro.<br />
In Italia sono state depositate 91 domande di brevetto.<br />
Tra i principali risultati del 2001 si segnalano:<br />
❚ Multipla “Ibrido Minimo” a metano:<br />
La vettura utilizza due tra le tecnologie più promettenti che<br />
assicurano la riduzione dei consumi e delle emissioni nocive.<br />
Un motore ad iniezione multipla alimentato a metano<br />
funziona con l’ausilio di un moto-generatore elettrico<br />
ed il cambio robotizzato.<br />
Il sistema, realizzato grazie anche al contributo del Ministero<br />
dell’Ambiente, permette un’eccezionale risparmio di<br />
carburante e livelli di emissioni che anticipano di dieci anni<br />
l’attuale normativa.<br />
❚ Veicoli a Fuel Cell<br />
L’autobus ibrido a fuel cell, realizzato con il patrocinio del<br />
Ministero dell’Ambiente, è stato sviluppato congiuntamente<br />
da Irisbus, ATM (Azienda Torinese Mobilità) e il Comune di<br />
Torino. Il C.R.F. ha realizzato il sistema di controllo e gestione<br />
dell’energia su veicolo e del sistema informativo di bordo.<br />
Il prototipo della Seicento Elettra a Fuel Cell, prima vettura<br />
italiana ad idrogeno, ha ricevuto dalla “Lega Ambiente” la<br />
segnalazione 2001 per “innovazione amica dell’ambiente”.<br />
❚ Intellibus<br />
Si tratta di un moderno sistema telematico di gestione delle<br />
flotte di mezzi di trasporto, che attraverso la raccolta dati e<br />
la loro gestione a distanza per mezzo di stazioni di controllo,<br />
esegue la diagnosi dei dati stessi attraverso particolari<br />
Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> di Orbassano
algoritmi. Da tale analisi si ottengono risultati in termini<br />
di riduzione dei costi di manutenzione, migliore qualità<br />
del servizio e monitoraggio dei costi d’esercizio.<br />
❚ Telaio Thesis (Split Frame)<br />
Il dimostratore, basato sul modello Lancia Thesis, è<br />
stato realizzato utilizzando tecniche costruttive attente<br />
alla riduzione dei costi di processo. Si tratta di un telaio<br />
costituito da due strutture distinte connesse tra di loro<br />
elasticamente: una inferiore modulare regolabile ed un<br />
“body” superiore di tipo “space frame”.<br />
La soluzione proposta offre grande libertà dal punto di vista<br />
stilistico e di design, consentendo anche la riduzione dei<br />
rumori e delle vibrazioni interne, assicurando comunque<br />
elevati livelli di sicurezza.<br />
❚ Motore a controllo elettronico delle valvole<br />
Il motore a controllo elettronico delle valvole, realizzato<br />
nell’ambito di un progetto comunitario in collaborazione con<br />
Magneti Marelli, è stato premiato come migliore innovazione<br />
nel settore dei veicoli dall’EUCAR (European Council for<br />
Automotive R&D). Il principale vantaggio di questa innovazione<br />
è la riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride<br />
carbonica fino al 15%.<br />
Elasis<br />
Elasis con 992 addetti alla ricerca costituisce una rete tecnicoscientifica<br />
molto importante al servizio dell’innovazione delle<br />
unità produttive del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />
In considerazione del ruolo che le tecnologie dell’informazione<br />
e della comunicazione applicate alla mobilità vanno assumendo<br />
(miglior qualità del tempo destinato agli spostamenti e<br />
maggiore sicurezza) sui futuri mezzi di trasporto, Elasis<br />
ha organizzato un nuovo polo di specialisti con competenze<br />
nel campo dei sistemi di comunicazione, della gestione e<br />
trattamento dell’informazione di bordo, inclusi i servizi di<br />
infomobilità, in grado di assicurare un efficace supporto<br />
metodologico ed operativo all’applicazione degli stessi sui<br />
nuovi veicoli.<br />
Allo scopo di rafforzare i collegamenti con il mondo scientifico<br />
universitario per una miglior finalizzazione su temi di concreto<br />
interesse industriale, sulla base dell’esperienza positiva con<br />
l’Università degli Studi di Napoli Federico II attraverso il<br />
Consorzio PRODE, è stato costituito con l’Università degli<br />
Studi di Roma Tor Vergata il Consorzio SCIRE per studi<br />
di fluidodinamica computazionale applicata al motore,<br />
all’aerodinamica esterno vettura, al raffreddamento<br />
sottocofano ed alla climatizzazione abitacolo.<br />
Tra i risultati conseguiti nel 2001 si segnalano i seguenti:<br />
❚ prototipo dimostratore su vettura di un motore di cilindrata<br />
1370 cc che, in virtù di importanti contenuti innovativi, realizza<br />
una consistente riduzione dei consumi. La realizzazione di<br />
questo progetto consentirà di completare la gamma FIRE<br />
con un motore con caratteristiche peculiari quali: consumi<br />
ed emissioni ridotte, economicità e facilità di manutenzione;<br />
❚ impostazione, in collaborazione con <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain, di<br />
un nuovo cambio a 6 marce compatto e con un elevato range<br />
di coppia di utilizzo (160 – 280 Nm) installabile su vetture<br />
appartenenti ad almeno tre diversi segmenti (B, C e D);<br />
❚ prototipo dimostratore di un innovativo sistema di<br />
raffreddamento, che attraverso una pompa acqua gestita<br />
elettronicamente, consente di ottenere, oltre a riduzione<br />
dei consumi, interessanti vantaggi nel warm-up e nella<br />
climatizzazione abitacolo.<br />
Sempre nel corso del 2001 si è completato, in collaborazione<br />
con il Comune di Napoli, il progetto ATENA con la<br />
sperimentazione della flotta prototipale a minimo impatto<br />
ambientale costituita da vetture elettriche, a metano, bifuel<br />
e ibride e la realizzazione del sistema telematico di gestione<br />
e controllo del traffico nell’area comunale del capoluogo<br />
campano. L’impegno al fianco delle Amministrazioni Pubbliche<br />
è stato incrementato anche attraverso attività di ricerca e<br />
sviluppo per il miglioramento della sicurezza stradale con<br />
un progetto specifico in partnership con la Provincia di Milano.<br />
Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e l’innovazione tecnologica 25<br />
25
26<br />
26<br />
La <strong>Fiat</strong> e I CLIENTI<br />
Da tempo il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha identificato la soddisfazione<br />
e la cura del cliente come propri valori portanti.<br />
Negli ultimi anni sono state avviate specifiche iniziative di<br />
formazione della rete di vendita e di assistenza presso i vari<br />
Settori del Gruppo, allo scopo di promuovere un profondo<br />
cambiamento culturale che pone il cliente e la sua soddisfazione<br />
al centro dell’attenzione dei Settori. In particolare nel corso<br />
degli anni è stata messa a punto tutta una serie di servizi per<br />
la mobilità volti a venire incontro a tutte le possibili esigenze<br />
del cliente nei momenti di disagio con il proprio mezzo.<br />
La soddisfazione del cliente è da alcuni anni, ormai, uno<br />
dei parametri attraverso i quali viene valutato e incentivato<br />
il management del Gruppo. Attraverso specifici indicatori e<br />
indagini presso i clienti, <strong>Fiat</strong> è impegnata in un costante<br />
controllo del livello di soddisfazione e di rispondenza alle<br />
esigenze dei clienti finali dei prodotti e servizi del Gruppo.<br />
La testimonianza più evidente del crescente impegno del Gruppo<br />
su questo fronte è costituita dalla performance, in continuo<br />
miglioramento nel tempo, di questi indicatori (“Customer<br />
Satisfaction Indexes”), utilizzati anche come parametri di<br />
riferimento per il sistema di incentivazioni (MBO) del Management.<br />
Su questo tema ricordiamo alcune iniziative di rilievo poste<br />
in essere da <strong>Fiat</strong> Auto, CNH Global e Iveco.<br />
“…il Servizio Targa Connect di <strong>Fiat</strong> Auto…”<br />
Nel mese di aprile 2001 è stato introdotto da <strong>Fiat</strong> Auto su<br />
tutti i mercati europei il Servizio Targa Connect, il sistema<br />
multimediale e interattivo di Infomobilità proposto sui nuovi<br />
modelli, che oggi, grazie ad un accordo con TIM in Italia,<br />
raggiunge una nuova frontiera della tecnologia di consumo<br />
essendo disponibile anche su tutti i cellulari GSM.<br />
Targa Connect rappresenta, a livello europeo, l’ultima versione<br />
dell’Infomobilità in cui i servizi erogati, la cura verso il Cliente<br />
e l’elevato standard tecnologico giungono alla loro massima<br />
espressione.<br />
Grazie a Targa Connect l’auto diventa un canale di<br />
comunicazione verso l’esterno, un sistema aperto, dinamico<br />
ed interattivo, in grado di ricevere e inviare dati ed informazioni.<br />
Con la semplice pressione di un tasto nella plancia dell’auto,<br />
è possibile richiedere l’intervento del Contact Center di Arese,<br />
che oggi parla 14 lingue, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.<br />
Grazie a Targa Connect il cliente può sempre contare su<br />
qualcuno che lo assiste ed è pronto a soddisfare ogni sua<br />
esigenza. Informazioni sul traffico, guida a destinazione,<br />
assistenza stradale, servizi informazioni, assistenza sanitaria<br />
e consulenza medica, “vehicle commerce” sono solo un<br />
esempio dei servizi offerti al cliente da Targa Connect.<br />
Il raggiungimento di questo ambizioso traguardo nel settore<br />
dell’auto e dei servizi legati alla comunicazione satellitare è<br />
valso l’assegnazione, nel settembre del 2001, del prestigioso<br />
Automotive Award per la categoria e–communication in<br />
occasione del Salone dell’auto di Francoforte.<br />
“…la Customer Satisfaction & Loyalty di CNH Global…”<br />
Nonostante il 2001 abbia comportato sfide significative per<br />
CNH di natura sia interna al Settore stesso, sia esterna, gli<br />
indici di misurazione della “Customer Satisfaction” hanno<br />
evidenziato un miglioramento complessivo del 1,1%. Ancora<br />
più importante, gli indici relativi alla “Customer Loyalty” hanno<br />
allo stesso tempo registrato un incremento del 3,2%.<br />
CNH è consapevole che il “dealer” rappresenta il primo<br />
punto di incontro tra CNH e il cliente finale e riveste un ruolo<br />
di assoluto rilievo nel determinare la soddisfazione per il<br />
cliente e nel mantenerne la fedeltà ai marchi dell’azienda.<br />
Un aggressivo programma avviato da CNH, “Dealers Standards<br />
Program”, assicura che la rete di distribuzione di CNH sia la<br />
più forte sul mercato. Con questo programma i clienti di un<br />
concessionario determinano, attraverso un processo di<br />
rilevamento del grado di “Customer Satisfation and Loyalty”,<br />
dal 15 al 20% del punteggio totale raggiungibile dal “dealer”.<br />
Al fine di favorire l’offerta di un servizio al cliente a livelli di<br />
eccellenza, CNH ha introdotto programmi di assistenza post<br />
vendita di cui beneficiano sia il “dealer” che il cliente finale:<br />
❚ è stato sviluppato un nuovo sistema di consegna dei prodotti<br />
CNH allo scopo di garantire che ogni nuova macchina sia<br />
consegnata al cliente in perfette condizioni, priva di difetti,<br />
e che ogni cliente sia pienamente informato su come operare<br />
e avere cura della nuova macchina prima dell’uso;<br />
❚ il personale tecnico del concessionario ha accesso a un<br />
vasto data base di risorse tecniche su web e a un insieme<br />
di strumenti analitici di diagnostica, chiamato ASIST, che<br />
lo aiuta nell’identificazione rapida delle soluzioni ai problemi<br />
del prodotto, riducendo il tempo necessario a completare<br />
il ciclo delle riparazioni;<br />
❚ un efficiente processo di gestione dei prodotti “correnti”,<br />
“Current Product Management” connette il servizio centrale<br />
di assistenza e le strutture di progettazione e di produzione<br />
allo scopo di assicurare che anche il più complesso dei<br />
problemi venga gestito e risolto rapidamente con piena<br />
soddisfazione del cliente.<br />
CNH ha inoltre istituito dei centri di risposta, “Customer<br />
Response Centers”, sia in Nord America che in Europa,<br />
che rappresentano un punto di contatto per quei clienti che<br />
desiderano contattare CNH direttamente. Questi centri ricevono<br />
e gestiscono un rilevante volume di contatti attraverso diversi<br />
mezzi. Il sistema è attrezzato per ricevere e gestire le varie<br />
richieste dei clienti di CNH a mezzo telefono, internet, lettera,<br />
o tramite questionari e garantisce che ogni cliente riceva una<br />
risposta appropriata nel modo più rapido e efficiente possibile.
Il sistema di rilevamento della “Customer Satisfaction and<br />
Loyalty” ha intervistato nel 2001 oltre 270.000 clienti a livello<br />
mondiale per assicurarsi che in CNH la voce del cliente sia<br />
ascoltata e ad essa sia data risposta.<br />
“…il Client Center di Iveco…”<br />
Per Iveco una componente essenziale della soddisfazione del<br />
cliente è il servizio erogato nella vita utile del veicolo; servizio<br />
che deve assicurare la massima produttività del mezzo di<br />
trasporto attraverso la riduzione dei costi d’esercizio e del<br />
fermo macchina.<br />
La crescente complessità dei veicoli industriali e dei sistemi<br />
elettronici che ne governano i gruppi motopropulsori, gli<br />
impianti frenanti ed altre vitali funzioni hanno indotto Iveco ad<br />
aggiornare costantemente i propri servizi di supporto ai clienti<br />
per garantire affidabilità, continuità d’esercizio ed economicità<br />
d’impiego dei veicoli.<br />
Inoltre sono stati sviluppati potenti mezzi di diagnostica per<br />
le officine, anche basati su mezzi mobili che consentono<br />
interventi di diagnosi direttamente su strada.<br />
Allo scopo di garantire il massimo livello di servizio ai<br />
suoi clienti, Iveco ha reingegnerizzato l’intero processo<br />
d’approvvigionamento e distribuzione dei ricambi con<br />
l’integrazione dei suoi 5 magazzini dell’Europa Occidentale<br />
in un unico magazzino virtuale che garantisce un livello<br />
elevatissimo di servizio.<br />
Nell’ambito del Customer Service, è nato nel 2001 il Centro<br />
Polifunzionale di Torino, con la funzione di centrale operativa<br />
unica per i servizi Iveco di Assistance Non Stop. Lo scopo<br />
è quello di garantire l’assistenza globale al cliente attraverso<br />
un servizio che assicuri la massima produttività del mezzo<br />
di trasporto con la riduzione dei costi di fermo macchina.<br />
Iveco ha da un paio d’anni deciso di gestire in proprio<br />
l’attività del suo Client Center. Per questo scopo ha sviluppato<br />
un sofisticato sistema informatico in grado di gestire le<br />
chiamate telefoniche in 7 lingue, di identificare la posizione<br />
dell’officina “Iveco 24 h.” più vicina e di gestire l’intero<br />
processo fino al rilevamento del grado di soddisfazione<br />
del cliente per il servizio erogato.<br />
Il Client Center si avvale degli strumenti hardware e software più<br />
evoluti oggi disponibili per poter avere in linea, in tempo reale,<br />
le banche dati sui clienti, i veicoli e la rete dei Concessionari<br />
e delle Officine Autorizzate Iveco. Opera con 80 addetti, con<br />
conoscenza delle principali lingue europee, 24 ore su 24, tutti<br />
i giorni dell’anno, con lo scopo di assistere il cliente in difficoltà.<br />
L’obiettivo è quello di realizzare l’assistenza totale al cliente:<br />
dal depannage, all’eventuale mezzo sostitutivo, alla ricerca<br />
dell’albergo, all’assistenza finanziaria, tutto ciò che può<br />
occorrere al cliente per affrontare l’emergenza.<br />
Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e i clienti 27<br />
27
28<br />
28<br />
Analisi della situazione economico–finanziaria<br />
del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL <strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong><br />
Premessa<br />
Nel 2001 la struttura del Gruppo ha subito importanti<br />
cambiamenti che hanno comportato significative variazioni<br />
di area di consolidamento rispetto all’anno precedente:<br />
❚ A partire dall’esercizio 2001, i risultati di Business Solutions,<br />
il Settore che raggruppa le attività di servizi alle imprese,<br />
vengono esposti separatamente nella segmentazione dei<br />
Settori di attività del Gruppo. In precedenza i risultati delle<br />
società ora raggruppate in Business Solutions erano<br />
compresi nelle società “Diverse”.<br />
❚ Magneti Marelli ha deconsolidato dal 1° gennaio 2001<br />
la Divisione Sistemi Termici a seguito della sua cessione<br />
al Gruppo Denso.<br />
❚ Alla fine di marzo 2001 è stato ceduto il residuo 49%<br />
di Alstom Ferroviaria S.p.A.; il Settore Prodotti e Sistemi<br />
Ferroviari era stato deconsolidato a partire dal 1° agosto<br />
2000, a seguito della cessione della quota di maggioranza<br />
(51%) di <strong>Fiat</strong> Ferroviaria al Gruppo francese Alstom.<br />
❚ Nel mese di aprile 2001 Toro Assicurazioni ha acquistato l’intero<br />
capitale di Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A. e Lloyd Italico Vita<br />
S.p.A. procedendo al consolidamento integrale delle nuove<br />
società. Inoltre nel corso dell’anno il Settore ha consolidato<br />
la società Augusta Assicurazioni S.p.A., precedentemente<br />
compresa tra le società “Diverse” del Gruppo.<br />
❚ A seguito dell’accordo strategico concluso nel mese di<br />
giugno tra Business Solutions e IBM è stata creata la joint<br />
venture Global Value, partecipata per il 50% da Business<br />
Solutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settore<br />
dei servizi di Information Technology ad alto valore per le<br />
imprese. Business Solutions ha conferito a Global Value le<br />
attività di ITS e GSA, che sono state pertanto deconsolidate<br />
con decorrenza dalla fine del mese di giugno.<br />
❚ In data 30 giugno 2001, in seguito al completamento del<br />
conferimento, sono state deconsolidate le attività confluite<br />
nella joint venture paritetica con General Motors <strong>Fiat</strong>-GM<br />
Powertrain B.V., operante nel settore dei motori e dei cambi.<br />
❚ Nel secondo semestre il Gruppo <strong>Fiat</strong> è entrato con altri<br />
partner industriali e finanziari in Italenergia, società che ha<br />
raggiunto il controllo di Montedison e di Edison attraverso<br />
offerte pubbliche di acquisto. Tale partecipazione, pari al<br />
38,6% del capitale di Italenergia, è stata valutata a fine anno<br />
seguendo il metodo del patrimonio netto.<br />
❚ Nel quadro dell’operazione Italenergia, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha<br />
ceduto a Electricité de France la società Fenice S.p.A.,<br />
che è stata pertanto deconsolidata.<br />
Allo scopo di valorizzare, inoltre, i diversi business per ottimizzare<br />
le possibili alleanze e/o cessioni, le attività di Magneti Marelli sono<br />
state ristrutturate procedendo, con effetto dal 1° luglio 2001, a<br />
una scissione in cinque società: Magneti Marelli Sistemi Elettronici<br />
S.p.A., Magneti Marelli Powertrain S.p.A., Magneti Marelli<br />
Aftermarket S.p.A., Magneti Marelli Services S.p.A., Magneti<br />
Marelli Holding S.p.A. Nel contempo Magneti Marelli Services<br />
S.p.A , a cui fanno capo le attività di Midas, è stata trasferita<br />
dal Settore Componenti alle società “Diverse” del Gruppo.<br />
Andamento economico<br />
Il rallentamento dell’economia mondiale, che si è accentuato<br />
nella seconda parte dell’anno, ha condizionato negativamente<br />
l’andamento economico del Gruppo, che ha dovuto affrontare<br />
il calo di alcuni importanti mercati di riferimento e l’aggressività<br />
delle politiche commerciali messe in atto dai costruttori, per<br />
compensare gli effetti della flessione della domanda.<br />
Di seguito viene riportata una sintesi che evidenzia i principali<br />
fattori che hanno influenzato l’andamento economico del<br />
Gruppo nel 2001; per un’analisi più approfondita si rinvia<br />
alle relazioni sull’andamento dei singoli Settori di attività.<br />
Per una migliore analisi dell’andamento economico, si è<br />
ritenuto utile illustrare le principali voci del conto economico<br />
riclassificato “per destinazione”, suddiviso tra Attività Industriali<br />
e Attività Assicurative.<br />
Ricavi netti<br />
I Ricavi netti del Gruppo <strong>Fiat</strong> per l’intero anno 2001,<br />
comprensivi delle variazioni dei lavori in corso su ordinazione,<br />
sono stati pari a 58.006 milioni di euro, con un lieve aumento<br />
(+0,8%) rispetto all’anno precedente.<br />
I ricavi delle sole Attività Industriali sono stati pari a 52.610<br />
milioni di euro, in calo (-0,9%) rispetto al 2000 per l’effetto<br />
del rallentamento generale dell’economia sul comparto<br />
automotoristico, mentre quelli relativi alle Attività Assicurative<br />
sono stati di 5.491 milioni di euro, con una crescita del 20,9%<br />
in parte derivante dalle acquisizioni effettuate.<br />
Per quanto riguarda l’andamento dei ricavi per Settore di attività:<br />
❚ Il fatturato di <strong>Fiat</strong> Auto nel 2001 è stato pari a 24.440<br />
milioni di euro (25.361 milioni di euro nel 2000, -3,6%), a<br />
fronte di 2.096.000 unità vendute (-10,8% rispetto al 2000).<br />
La riduzione dei ricavi è risultata più contenuta rispetto al<br />
calo dei volumi di vendita per effetto di un fatturato unitario<br />
mediamente più elevato e del crescente contributo delle<br />
attività finanziarie e di servizio, nonchè dei ricavi derivanti<br />
dalla cessione dello stock ricambi alla joint venture costituita<br />
con DHL Worldwide Express e altri partner finanziari.
Le vendite di vetture e veicoli commerciali in Europa<br />
Occidentale, pari a 1.456.000 unità, hanno subito una<br />
flessione del 13,7% rispetto al 2000, in parte derivante<br />
dall’iniziativa di riduzione delle scorte presso la rete e dalla<br />
fisiologica contrazione dei volumi per il phase-out di Bravo<br />
e Brava nell’attesa del lancio della Stilo, avvenuto<br />
progressivamente nell’ultima parte dell’anno.<br />
La perdurante crisi del mercato locale ha determinato<br />
un calo accentuato delle vendite in Polonia (-42,9%) e in<br />
Argentina (-61%). In Brasile, <strong>Fiat</strong> Auto ha invece registrato<br />
un miglioramento significativo (+14,9%).<br />
❚ I ricavi di CNH Global nel 2001 sono stati pari a 10.777<br />
milioni di euro, in linea con il valore dell’anno precedente.<br />
Espresso in dollari, valuta di conto del Settore, il fatturato<br />
ha registrato un calo di circa il 3%, che corrisponde<br />
essenzialmente ai minori ricavi relativi alle unità produttive<br />
cedute in ottemperanza alle richieste delle autorità antitrust<br />
nordamericane ed europee in seguito all’acquisizione del<br />
Gruppo Case. Da rilevare, inoltre, che nel comparto dei<br />
macchinari per le costruzioni il Settore ha operato in un<br />
contesto di mercato particolarmente sfavorevole per la<br />
forte riduzione della domanda in Europa Occidentale e<br />
in Nord America.<br />
A livello di comparto di attività, il Settore ha realizzato<br />
un miglioramento dei ricavi (+3%) per le macchine per<br />
l’agricoltura principalmente in Nord America e Brasile,<br />
contro il permanere di una situazione negativa in Europa.<br />
Ricavi Consolidati<br />
(in milioni di euro)<br />
Attività di Servizi<br />
Altri Settori Industriali<br />
Veicoli Industriali<br />
Macchine per<br />
l’Agricoltura e<br />
le Costruzioni<br />
Automobili<br />
48.123<br />
1999<br />
57.555<br />
2000<br />
58.006<br />
2001<br />
I ricavi derivanti dai macchinari per le costruzioni hanno<br />
invece subito una significativa flessione (-15%)<br />
in conseguenza della citata riduzione della domanda.<br />
❚ Iveco ha registrato ricavi per 8.650 milioni di euro, con<br />
una crescita dello 0,5% sugli 8.611 milioni di euro dell’anno<br />
passato, determinata dall’espansione delle attività di<br />
finanziamento e di noleggio, che ha più che compensato<br />
l’effetto dei minori volumi di vendita dei veicoli.<br />
Complessivamente sono stati venduti 160.400 veicoli, con<br />
una riduzione del 2,7% sull’anno 2000. A livello dei principali<br />
mercati europei il calo ha riguardato Germania (-11,4%), per<br />
la significativa flessione della domanda, e Italia (-14,2%), in<br />
2001 2000<br />
Attività (*) Attività Attività (*) Attività<br />
(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato<br />
Ricavi netti 52.610 5.491 58.006 53.083 4.542 57.555<br />
Costo del venduto 44.792 5.157 49.854 44.636 4.395 48.961<br />
Margine operativo lordo 7.818 334 8.152 8.447 147 8.594<br />
Margine operativo lordo/Ricavi netti 14,9% 6,1% 14,1% 15,9% 3,2% 14,9%<br />
Spese generali 5.809 340 6.149 5.818 290 6.108<br />
Spese generali/Ricavi netti 11,0% 6,2% 10,6% 11,0% 6,4% 10,6%<br />
Ricerca e sviluppo 1.817 – 1.817 1.725 – 1.725<br />
(Oneri) e proventi operativi 30 102 132 15 79 94<br />
Risultato Operativo 222 96 318 919 (64) 855<br />
R.O.S. 0,4% 1,7% 0,5% 1,7% (1,4%) 1,5%<br />
Risultato partecipazioni (**) 48 (195) (149) 146 160 304<br />
(Oneri) e proventi finanziari (1.394) 369 (1.025) (1.172) 149 (1.023)<br />
(Oneri) e proventi straordinari 366 (7) 359 923 (9) 914<br />
Risultato gestionale ante imposte (758) 263 (497) 816 236 1.050<br />
Imposte 223 71 294 388 84 472<br />
Risultato netto di Gruppo e di Terzi (981) 192 (791) 428 152 578<br />
Risultato netto di competenza <strong>Fiat</strong> (625) 178 (445) 530 132 664<br />
(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.<br />
(**) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni e rivalutazioni per allineamento partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto.<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
29<br />
29
30<br />
30<br />
conseguenza della forte pressione competitiva, ed è stato<br />
in parte compensato dal forte incremento in Gran Bretagna<br />
(+17,6%).<br />
❚ Il fatturato degli altri Settori Industriali (Teksid,<br />
Magneti Marelli, Comau e <strong>Fiat</strong>Avio) è stato nell’anno<br />
complessivamente di 9.679 milioni di euro a fronte di<br />
10.255 milioni di euro del 2000, con un calo del 5,6%<br />
dovuto alla riduzione dei volumi dei Settori automotoristici.<br />
Il fatturato di Teksid (Prodotti Metallurgici), pari a 1.752<br />
milioni di euro (-6,5% rispetto al 2000), ha scontato il calo dei<br />
volumi di vendita sul mercato Nafta e l’effetto delle azioni di<br />
razionalizzazione del portafoglio di business, che hanno portato<br />
ad una riduzione delle attività nel comparto Ghisa a fronte di<br />
un crescente impegno nelle attività Alluminio e Magnesio.<br />
Magneti Marelli (Componenti) ha registrato un fatturato<br />
di 4.073 milioni di euro, in calo dell’8,5% rispetto all’anno<br />
2000. A parità di area e di cambi la flessione sarebbe stata<br />
del 5,2% per effetto della riduzione dei volumi determinata<br />
dalla debolezza della domanda, in particolare nell’ultima<br />
parte dell’anno.<br />
Il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione, che fa capo a<br />
Comau, ha realizzato nell’anno ricavi per 2.218 milioni<br />
di euro; l’andamento in calo del 9,1% rispetto all’anno<br />
precedente è stato condizionato dal momento negativo del<br />
mercato “automotive” negli Stati Uniti, che ha determinato<br />
una significativa riduzione delle attività di Comau Pico, a cui<br />
hanno fatto riscontro la tenuta delle attività in Europa e la<br />
crescita delle attività di manutenzione di Comau Service.<br />
<strong>Fiat</strong>Avio, con un fatturato pari a 1.636 milioni di euro<br />
(+9,7% rispetto al 2000), ha confermato nell’anno elevati<br />
livelli di attività nel comparto dell’aeronautica commerciale,<br />
che non ha ancora risentito in modo significativo della crisi<br />
conseguente ai fatti dell’11 settembre. Si è inoltre verificato<br />
un aumento delle vendite di motori aeroderivati per usi<br />
energetici in Usa e dei ricavi per le forniture governative,<br />
tra le quali vanno ricordate le prime consegne dei motori<br />
per il nuovo caccia europeo Eurofighter 2000.<br />
❚ Tra i Settori operanti nell’area Servizi:<br />
Toro Assicurazioni ha proseguito il trend di espansione<br />
che ha caratterizzato gli ultimi anni. I premi del 2001 sono<br />
ammontati a 5.461 milioni di euro, con una crescita del<br />
25,2% rispetto al 2000. L’incremento è in parte dovuto<br />
al consolidamento di Lloyd Italico, gruppo di recente<br />
acquisizione che opera con prevalenza nel Ramo Danni,<br />
e al consolidamento di Augusta Assicurazioni. A condizioni<br />
omogenee l’incremento dei premi sarebbe risultato pari al<br />
14% per il buon andamento dei volumi di attività sia in Italia,<br />
con un forte aumento del Ramo Vita, sia in Francia, dove si è<br />
registrata una crescita in controtendenza rispetto al mercato.<br />
Itedi, ha conseguito ricavi pari a 347 milioni di euro, in lieve<br />
calo (-2% rispetto al 2000) a causa del rallentamento del<br />
mercato pubblicitario.<br />
Business Solutions, il Settore operante dall’inizio<br />
dell’esercizio nel campo dei servizi, ha conseguito ricavi<br />
pari a 1.805 milioni di euro; la perdita dei ricavi del secondo<br />
semestre di Fenice, ceduta nell’ambito dell’operazione<br />
Italenergia, è stata compensata dall’inserimento nel Settore<br />
delle attività di <strong>Fiat</strong> Engineering.<br />
Il volume di attività verso i clienti esterni al Gruppo ha<br />
raggiunto oltre il 40% dei ricavi del Settore.<br />
Margine operativo lordo<br />
Il margine operativo lordo nell’esercizio è stato pari a<br />
8.152 milioni di euro, a fronte di 8.594 milioni di euro nel<br />
2000. L’incidenza sui ricavi è diminuita dal 14,9% del 2000<br />
al 14,1% del 2001.<br />
Ricavi Ricavi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 diff. %<br />
Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings) 24.440 25.361 (3,6%)<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 0,1%<br />
Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 0,5%<br />
Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 (6,5%)<br />
Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (8,5%)<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 (9,1%)<br />
Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 1.636 1.491 9,7%<br />
Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2,0%)<br />
Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 25,2%<br />
Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. n.d.<br />
Diverse ed Elisioni (*) (3.153) (2.159) 46,0%<br />
Totale di Gruppo 58.006 57.555 0,8%<br />
(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.
Per le sole Attività Industriali questo rapporto è passato dal<br />
15,9% del 2000 al 14,9% del 2001 a seguito principalmente<br />
dell’inasprirsi del contesto competitivo, che ha comportato<br />
una crescente pressione sui prezzi di vendita in Europa e non<br />
ha consentito ad alcuni Settori del Gruppo di recuperare la<br />
dinamica inflattiva dei costi industriali ed i maggiori costi di<br />
arricchimento dei prodotti. In senso positivo il contributo delle<br />
sinergie industriali di CNH e di <strong>Fiat</strong> Auto.<br />
Il margine operativo lordo delle Attività Assicurative ha raggiunto<br />
il 6,1% sui Premi di competenza, rispetto al 3,2% dell’anno<br />
precedente, per il miglioramento del rapporto sinistri/premi.<br />
Spese generali e di ricerca e sviluppo<br />
Le Spese generali nel 2001 sono state pari a 6.149 milioni di<br />
euro (+0,7% rispetto all’anno precedente), ma sostanzialmente<br />
allineate in termini di incidenza sul fatturato (10,6%).<br />
Le efficienze realizzate dai Settori hanno consentito di<br />
compensare gli effetti negativi della dinamica inflazionistica e<br />
dell’aumento della spesa pubblicitaria. In particolare <strong>Fiat</strong> Auto,<br />
in risposta all’accentuarsi della pressione competitiva in Europa,<br />
ha sostenuto maggiori spese pubblicitarie per 64 milioni di euro.<br />
Escludendo i costi suddetti le spese generali di Gruppo<br />
dell’anno 2001 scenderebbero a circa 4.870 milioni di euro,<br />
in linea con l’anno precedente nonostante i citati effetti<br />
sfavorevoli dell’inflazione.<br />
Le Spese di ricerca e sviluppo, spesate a conto economico,<br />
sono state pari a 1.817 milioni di euro, con un incremento di<br />
92 milioni di euro rispetto al 2000, dovuto prevalentemente ai<br />
maggiori investimenti sostenuti da <strong>Fiat</strong> Auto per il rinnovo della<br />
gamma prodotti e per il rafforzamento del valore dei propri<br />
marchi.<br />
Risultato Operativo<br />
(in milioni di euro)<br />
788<br />
1999<br />
Una crescita considerevole dei costi per l’innovazione<br />
tecnologica è stata realizzata anche in altre realtà del Gruppo,<br />
quali Ferrari e Aviazione.<br />
Risultato operativo<br />
Il Risultato operativo, prima delle componenti straordinarie,<br />
finanziarie e fiscali, ha evidenziato un utile di 318 milioni di<br />
euro, nettamente inferiore agli 855 milioni di euro dell’anno<br />
precedente. La redditività sul fatturato (R.O.S%) è stata pari<br />
allo 0,5% contro l’1,5% realizzato nel 2000.<br />
Le crescenti difficoltà del contesto economico hanno<br />
fortemente penalizzato la redditività dei Settori automotoristici,<br />
che hanno subito il calo dei volumi, l’erosione dei margini e<br />
hanno dovuto fronteggiare, in particolare <strong>Fiat</strong> Auto, maggiori<br />
spese di ricerca e sviluppo e di pubblicità a sostegno<br />
dell’innovazione e dell’immagine dei propri prodotti. Il forte<br />
impegno nel conseguimento delle efficienze ha solo in parte<br />
attenuato questi fenomeni negativi.<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 31<br />
855<br />
2000<br />
318<br />
2001<br />
Risultato Operativo R.O.S. %<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 diff. 2001 2000<br />
Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings) (549) 44 (593) (2,2) 0,2<br />
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 209 45 164 1,9 0,4<br />
Veicoli Industriali (Iveco) 271 489 (218) 3,1 5,7<br />
Prodotti Metallurgici (Teksid) 15 101 (86) 0,9 5,4<br />
Componenti (Magneti Marelli) (74) 55 (129) (1,8) 1,2<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 60 87 (27) 2,7 3,6<br />
Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 186 143 43 11,4 9,6<br />
Editoria e Comunicazione (Itedi) (2) 10 (12) (0,6) 2,8<br />
Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 68 (56) 124 1,2 (1,3)<br />
Servizi (Business Solutions) 73 n.d. n.d. 4,0 n.d.<br />
Diverse ed Elisioni (*) 61 (63) 124 n.s. n.s.<br />
Totale 318 855 (537) 0,5 1,5<br />
di cui: Attività Industriali 222 919 (697) 0,4 1,7<br />
(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.<br />
31
32<br />
32<br />
Passando all’esame dei risultati operativi dei vari Settori:<br />
❚ <strong>Fiat</strong> Auto ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di<br />
549 milioni di euro (-2,2% del fatturato) a fronte di un risultato<br />
operativo positivo per 44 milioni di euro nell’anno 2000<br />
(0,2% del fatturato). Una serie di fenomeni sfavorevoli ha<br />
negativamente condizionato la redditività del Settore: il calo<br />
dei volumi, il peggioramento del mix/contenuti per il continuo<br />
arricchimento dei prodotti – tra cui quello legato all’introduzione<br />
della normativa Euro3 – solo in parte recuperato sui prezzi,<br />
la crescita delle spese di ricerca e sviluppo (+94 milioni di<br />
euro) e l’incremento dell’azione pubblicitaria (+64 milioni<br />
di euro), anche in relazione al lancio della Stilo.<br />
Hanno inoltre penalizzato il Risultato Operativo del Settore<br />
gli oneri connessi alle incisive iniziative di riduzione<br />
strutturale dello stock di prodotti presso le reti commerciali.<br />
Il Settore ha reagito a questa sfavorevole situazione<br />
mettendo in atto azioni di recupero sui costi, con le<br />
maggiori sinergie (+251 milioni di euro), superiori alle attese,<br />
derivanti dall’alleanza industriale con General Motors e con<br />
altre efficienze sui costi di prodotto. Un beneficio (pari a 300<br />
milioni di euro) è derivato inoltre dall’operazione di cessione<br />
dello stock ricambi alla joint venture costituita tra <strong>Fiat</strong> Auto,<br />
DHL Worldwide Express e altri partner finanziari, allo scopo<br />
di ottimizzare il processo di gestione delle parti di ricambio.<br />
❚ CNH Global ha conseguito nell’anno un risultato operativo<br />
positivo pari a 209 milioni di euro (1,9% delle vendite), a fronte<br />
di un utile di 45 milioni di euro nel 2000 (0,4% delle vendite).<br />
I miglioramenti realizzati nel comparto agricolo con il lancio<br />
di nuovi prodotti e le azioni di efficienza hanno permesso di<br />
fronteggiare la minor redditività derivante dal calo dei volumi<br />
delle macchine per le costruzioni e il minor assorbimento dei<br />
costi fissi causato dalla riduzione dei livelli di produzione per<br />
consentire un abbassamento dei livelli delle scorte presso<br />
la rete di vendita.<br />
È proseguito il programma di realizzazione delle sinergie<br />
derivanti dall’integrazione tra Case e New Holland, che<br />
hanno portato nell’anno un beneficio pari a 278 milioni<br />
di dollari (circa 300 milioni di euro).<br />
❚ Iveco ha registrato nell’anno un utile operativo di 271 milioni<br />
di euro (3,1% delle vendite) a fronte dei 489 milioni di euro<br />
nel 2000 (5,7% delle vendite), in flessione a causa dei<br />
minori volumi di vendita e dei minori proventi derivanti<br />
da disinvestimenti immobiliari. Lo scorso esercizio<br />
comprendeva, infatti, un provento non ricorrente per 88<br />
milioni di euro dovuto alla cessione di aree industriali in<br />
Spagna non più utilizzate dal Settore. L’effetto della<br />
pressione sui prezzi è stato contenuto con una politica<br />
commerciale che ha privilegiato la redditività.<br />
Il risultato operativo degli altri Settori industriali, pari nel loro<br />
complesso a 187 milioni di euro (rispetto ai 386 milioni di euro<br />
del 2000), con una redditività operativa complessiva dell’1,9%,<br />
in calo rispetto al 3,8% dell’anno precedente, ha risentito<br />
della congiuntura sfavorevole attraversata dai costruttori<br />
automotoristici, in particolare in Nord America, e accentuatasi<br />
nell’ultima parte dell’anno.<br />
In particolare:<br />
❚ Teksid ha registrato un utile operativo di 15 milioni di euro<br />
(0,9% delle vendite) contro i 101 milioni di euro (5,4%<br />
delle vendite) del 2000; la flessione è derivata dalla caduta<br />
dei volumi di vendita soprattutto in Nord America, dallo<br />
sfavorevole andamento del rapporto prezzi/costi e dai costi<br />
di avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperati<br />
dalle efficienze realizzate.<br />
❚ Il risultato operativo di Magneti Marelli è stato pari a<br />
una perdita di 74 milioni di euro per l’anno 2001 (-1,8%<br />
delle vendite), a fronte di un utile di 55 milioni realizzato<br />
nell’anno precedente. L’andamento economico del Settore<br />
è stato penalizzato dai minori volumi di vendita e dal forte<br />
incremento dei costi dei componenti elettronici per effetto<br />
inflazione e cambi. La diversa area di consolidamento e<br />
i minori proventi non ricorrenti, in particolare per cessioni<br />
immobiliari, hanno comportato un peggioramento operativo<br />
di 41 milioni di euro rispetto all’anno precedente.<br />
❚ Comau ha registrato nel 2001 un utile operativo di 60<br />
milioni di euro (2,7% delle vendite) contro gli 87 milioni<br />
di euro del 2000 (3,6% delle vendite). Il Settore ha visto<br />
una significativa riduzione dell’utile delle attività in Nord<br />
America per minori volumi e prezzi, in parte recuperata dalle<br />
efficienze industriali, dalla crescita del risultato delle attività<br />
di servizio e dai proventi immobiliari non ricorrenti.<br />
❚ <strong>Fiat</strong>Avio ha conseguito nell’anno una redditività<br />
considerevole: il risultato operativo è stato positivo per<br />
186 milioni di euro (11,4% delle vendite), in miglioramento<br />
rispetto ai risultati del 2000 (143 milioni di euro; 9,6%<br />
sulle vendite) per i maggiori volumi di vendita, per<br />
l’influenza positiva dei cambi e per le azioni di efficienza<br />
industriale realizzate.<br />
Tra gli altri Settori operanti nel comparto dei Servizi:<br />
❚ Toro Assicurazioni ha chiuso l’esercizio con un utile<br />
operativo di 68 milioni di euro, a fronte di una perdita pari<br />
a 56 milioni di euro nell’anno precedente. La crescita del<br />
risultato operativo è dovuta al graduale miglioramento del<br />
rapporto sinistri/premi, frutto anche delle azioni di selezione<br />
e risanamento del portafoglio, alle efficienze conseguite<br />
sui costi di struttura e ai maggiori proventi da cessioni<br />
immobiliari.
❚ Itedi ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di<br />
2 milioni di euro (-0,6% sulle vendite), in peggioramento<br />
rispetto all’utile di 10 milioni di euro del 2000, per effetto<br />
della riduzione dei volumi di raccolta pubblicitaria e del forte<br />
incremento del prezzo della carta.<br />
❚ Business Solutions ha registrato per l’intero anno un utile<br />
di 73 milioni di euro, che rappresenta il 4% delle vendite.<br />
Risultato dell’esercizio<br />
Il risultato ante imposte dell’esercizio è stato pari ad una<br />
perdita di 497 milioni di euro, contro un utile di 1.050 milioni<br />
di euro registrato nell’anno precedente.<br />
Il risultato è stato penalizzato dal calo del risultato operativo,<br />
dal peggioramento del risultato delle partecipazioni, comprensivo<br />
dell’allineamento ai valori di Borsa dei titoli delle società<br />
assicurative, e dalla significativa riduzione del saldo positivo<br />
delle poste straordinarie.<br />
Più in dettaglio, il risultato delle partecipazioni ha registrato<br />
un onere di 149 milioni di euro, contro un risultato positivo<br />
di 304 milioni di euro nel 2000. Il maggiore onere è dovuto<br />
principalmente:<br />
❚ all’allineamento del valore dei titoli in portafoglio delle<br />
società assicurative all’andamento al ribasso dei corsi<br />
di Borsa (-355 milioni di euro), che ha trovato in parte<br />
compensazione nei maggiori proventi dei titoli contabilizzati<br />
nei proventi finanziari;<br />
❚ ai minori risultati delle partecipazioni in società collegate<br />
esposte allo sfavorevole effetto della svalutazione della lira<br />
turca (-64 milioni di euro);<br />
❚ al risultato di competenza di Italenergia (-34 milioni di euro),<br />
negativo in quanto ha risentito del carico degli oneri<br />
Risultato Netto<br />
(in milioni di euro)<br />
Terzi<br />
Gruppo<br />
578<br />
506<br />
153<br />
664<br />
353<br />
(791)<br />
1999<br />
2000<br />
(86) (445)<br />
2001<br />
(346)<br />
finanziari e degli ammortamenti del goodwill conseguenti<br />
all’acquisto del Gruppo Montedison.<br />
Gli oneri finanziari netti (1.025 milioni di euro) sono risultati<br />
stabili rispetto ai valori dello scorso anno, in quanto alla<br />
riduzione del livello dei tassi d’interesse, in particolare nell’area<br />
dollaro USA, e ai maggiori proventi finanziari delle società<br />
assicurative, si sono contrapposti un incremento dei margini<br />
(corporate spread) sui mercati finanziari ed una maggiore<br />
onerosità degli indebitamenti in Argentina.<br />
Il saldo dei proventi e oneri straordinari nell’intero anno<br />
è stato positivo per 359 milioni di euro, significativamente<br />
inferiore, pertanto, ai proventi netti pari a 914 milioni di euro<br />
dell’anno 2000.<br />
I proventi straordinari dell’esercizio, pari a 1.645 milioni di<br />
euro, sono riferibili principalmente alle plusvalenze realizzate<br />
nel corso dell’anno (complessivamente 1.515 milioni di euro),<br />
attraverso le cessioni della Divisione Sistemi Termici di Magneti<br />
Marelli a Denso Corporation (329 milioni di euro), del residuo<br />
49% di Alstom Ferroviaria (107 milioni di euro) e delle attività<br />
di Fenice a Electricité de France (481 milioni di euro).<br />
Sono state inoltre realizzate plusvalenze attraverso i<br />
conferimenti delle attività di ITS e GSA nel contesto della<br />
creazione della joint venture Global Value con IBM (165 milioni<br />
di euro), di impianti di produzione di energia nell’ambito<br />
dell’operazione che ha portato alla costituzione di Italenergia<br />
(255 milioni di euro) e di attività di <strong>Fiat</strong> Auto per la costituzione<br />
della nuova joint venture Leasys con Sei S.p.A. (Gruppo Enel)<br />
nel settore del noleggio flotte (71 milioni di euro).<br />
A fronte delle suddette plusvalenze straordinarie, il Gruppo<br />
ha sostenuto nell’anno oneri straordinari per 1.286 milioni<br />
di euro, derivanti per oltre 850 milioni di euro dal programma<br />
di razionalizzazione e ristrutturazione industriale avviato nella<br />
seconda parte dell’anno: tale programma prevede interventi<br />
nel Settore Automobili, con l’ulteriore riduzione della presenza<br />
industriale in Argentina e azioni di razionalizzazione in Europa;<br />
in CNH, attraverso l’estensione del programma di ristrutturazione<br />
già in corso; in Iveco, con la chiusura di alcuni stabilimenti<br />
all’estero, tra cui le attività in Argentina.<br />
In questa posta vengono, infine, rilevati altri oneri e<br />
accantonamenti per rischi e oneri futuri e incentivazioni<br />
straordinarie non connessi al piano suddetto.<br />
Nel 2000 i proventi straordinari netti erano derivati<br />
prevalentemente dalla plusvalenza relativa alla transazione che<br />
aveva portato all’alleanza strategica con General Motors, dalle<br />
plusvalenze realizzate con la cessione di Telexis, delle divisioni<br />
Lubrificanti e Retrovisori di Magneti Marelli e del 51% di <strong>Fiat</strong><br />
Ferroviaria, al netto di oneri straordinari per ristrutturazioni e<br />
riorganizzazioni industriali in vari Settori del Gruppo.<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
33<br />
33
34<br />
34<br />
Il carico fiscale si è ridotto da 472 milioni di euro nel 2000<br />
a 294 milioni di euro nel 2001, in conseguenza del minor<br />
reddito imponibile. Le imposte di competenza dell’esercizio<br />
2001 comprendono 138 milioni di euro per imposte correnti<br />
e differite di competenza (269 milioni di euro nel 2000) e<br />
156 milioni di euro per IRAP, l’imposta regionale sulle attività<br />
produttive in Italia (203 milioni di euro nel 2000).<br />
Il risultato netto consolidato del Gruppo e dei Terzi è stato<br />
negativo per 791 milioni di euro (578 milioni di euro di utile<br />
nel 2000).<br />
La perdita netta di competenza del Gruppo è stata pari<br />
a 445 milioni di euro, contro un utile di 664 milioni di euro<br />
dell’esercizio precedente.<br />
Il suddetto risultato netto ha determinato una perdita netta<br />
per azione di 0,841 euro, rispetto all’utile netto per azione<br />
di 1,186 euro nel 2000.<br />
Situazione patrimoniale<br />
L’analisi delle principali voci dello Stato patrimoniale del<br />
Gruppo, in evidenza negli schemi legislativi del Bilancio<br />
consolidato, è riportata nella Nota Integrativa come previsto<br />
dal D.Lgs. n° 127/91.<br />
La tabella riportata in questa sede, invece, evidenzia la<br />
Situazione patrimoniale consolidata del Gruppo riclassificata<br />
sinteticamente per mettere in evidenza le principali voci<br />
patrimoniali secondo la loro “destinazione” e inoltre suddivide<br />
queste voci tra quelle relative alle Attività Industriali e quelle<br />
relative alle Attività Assicurative.<br />
Capitale di funzionamento<br />
Il Capitale di funzionamento consolidato di Gruppo si è ridotto<br />
nell’esercizio fino a raggiungere a fine anno un valore negativo di<br />
1.392 milioni di euro, con un forte calo rispetto al valore positivo<br />
per 1.630 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2000.<br />
Di seguito sono riportate le principali variazioni delle singole<br />
componenti del capitale di funzionamento:<br />
❚ Le Rimanenze (materie prime, prodotti finiti e prodotti in<br />
corso di lavorazione), al netto degli anticipi ricevuti su lavori in<br />
corso su ordinazione, risultano pari a 10.750 milioni di euro, a<br />
fronte di 10.036 milioni di euro nel 2000. La crescita, dovuta<br />
principalmente all’avanzamento dei lavori del progetto Alta<br />
Velocità (+629 milioni di euro), trova peraltro compensazione<br />
nella crescita degli acconti ricevuti, inclusi negli altri debiti.<br />
In termini omogenei, senza considerare pertanto il suddetto<br />
effetto e quello dell’area di consolidamento (-79 milioni di<br />
euro), l’indice di rotazione sul fatturato è rimasto stabile<br />
sul valore dell’anno precedente (63 giorni ).<br />
❚ I Crediti commerciali risultano pari a 6.466 milioni di euro<br />
a fine 2001, in calo rispetto al valore di 6.744 milioni di<br />
euro di fine 2000 per effetto della gestione corrente, che<br />
comprende anche un più elevato ricorso allo smobilizzo<br />
crediti (pari a +247 milioni di euro), mentre la variazione<br />
dell’area di consolidamento ha comportato una variazione<br />
in aumento di 305 milioni di euro. A condizioni omogenee<br />
di area la rotazione sul fatturato, pari a 38 giorni, è in<br />
miglioramento rispetto a quella registrata nel precedente<br />
esercizio (42 giorni).<br />
❚ I Debiti commerciali sono passati da 11.805 milioni di euro<br />
a fine 2000 a 13.520 milioni di euro al 31 dicembre 2001.<br />
La crescita è dovuta per 110 milioni di euro alla diversa area<br />
di consolidamento e per 668 milioni di euro all’incremento<br />
derivante dal flusso di scambi con le nuove joint venture. Al<br />
netto di questi fenomeni l’esposizione debitoria è passata<br />
da 74 giorni nel 2000 a 79 giorni, a causa di un diverso mix<br />
delle condizioni di pagamento fornitori.<br />
❚ Il saldo degli Altri Crediti (Debiti) è passato da -3.345 milioni<br />
di euro a fine 2000 a -5.088 milioni di euro al 31 dicembre<br />
Al 31.12.2001 Al 31.12.2000<br />
Attività (*) Attività Attività (*) Attività<br />
(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato<br />
Rimanenze nette 10.750 – 10.750 10.036 – 10.036<br />
Crediti commerciali 5.763 703 6.466 6.165 579 6.744<br />
Debiti commerciali (13.273) (247) (13.520) (11.603) (202) (11.805)<br />
Saldo Altri crediti (debiti) (5.033) (55) (5.088) (3.315) (30) (3.345)<br />
Capitale di funzionamento (1.793) 401 (1.392) 1.283 347 1.630<br />
Immobilizzazioni materiali nette 13.139 748 13.887 15.895 782 16.677<br />
Altre immobilizzazioni 13.006 15.319 28.523 11.177 12.122 23.253<br />
Attività per Imposte differite nette 1.642 (47) 1.595 1.092 (85) 1.007<br />
Fondi (7.096) (15.875) (22.971) (8.178) (12.713) (20.891)<br />
Capitale investito netto 18.898 546 19.642 21.269 453 21.676<br />
Posizione finanziaria (**) (7.858) 1.823 (6.035) (8.228) 1.761 (6.467)<br />
Patrimonio netto di Gruppo e di Terzi 11.040 2.369 13.607 13.041 2.214 15.209<br />
Patrimonio netto di competenza <strong>Fiat</strong> 9.726 2.246 12.170 11.261 2.105 13.320<br />
(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.<br />
(**) I valori tra parentesi indicano “indebitamento”
2001. La crescita è dovuta principalmente alla diversa area<br />
di consolidamento (505 milioni di euro) ed ai citati acconti<br />
ricevuti a fronte del progetto Alta Velocità (629 milioni di euro).<br />
Immobilizzazioni materiali nette<br />
Le Immobilizzazioni materiali nette al 31 dicembre 2001<br />
sono risultate pari a 13.887 milioni di euro, in riduzione di<br />
2.790 milioni di euro rispetto a fine 2000 per effetto della<br />
variazione di area di consolidamento (-1.877 milioni di euro),<br />
principalmente per lo scorporo delle attività Powertrain e per<br />
la cessione di Fenice, e dei disinvestimenti effettuati anche<br />
in relazione ai programmi di ristrutturazioni aziendali.<br />
Il dettaglio delle variazioni di questa voce è riportato<br />
nella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.<br />
L’ammontare complessivo degli Investimenti in attivo fisso<br />
dell’anno è stato di 3.438 milioni di euro (3.236 milioni di euro<br />
nel 2000), di cui 1.124 milioni di euro (953 milioni di euro nel<br />
2000) per investimenti destinati allo sviluppo dell’attività di<br />
locazione a lungo termine di automobili, veicoli industriali e<br />
macchinari per l’agricoltura e le costruzioni.<br />
Al 31 dicembre 2001 il Fondo ammortamento e svalutazioni<br />
risulta pari a 18.665 milioni di euro (19.481 milioni di euro nel<br />
2000). Il grado di ammortamento delle Immobilizzazioni materiali<br />
è salito al 57%, contro un 54% nell’esercizio precedente.<br />
Altre immobilizzazioni<br />
Le Altre immobilizzazioni, che comprendono le<br />
immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni, titoli e azioni<br />
proprie) e immateriali (costi di impianto e di ampliamento,<br />
avviamento, immobilizzazioni in corso e altre), ammontano<br />
a fine anno a 28.523 milioni di euro, superiori di 5.270 milioni<br />
di euro al valore al 31 dicembre 2000. I componenti più<br />
significativi di questa variazione sono stati:<br />
❚ la crescita delle partecipazioni (circa +3.000 milioni di euro)<br />
derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio<br />
netto della joint venture <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain B.V. (+1.009<br />
milioni di euro) e di Italenergia S.p.A. (+1.034 milioni di<br />
euro), a cui si sono aggiunti i maggiori investimenti delle<br />
società assicurative a copertura delle riserve tecniche<br />
conseguenti al significativo aumento del volume di attività<br />
ed alle acquisizioni effettuate;<br />
❚ l’aumento, per i motivi sopra indicati, degli altri titoli posseduti<br />
da società assicurative, che rappresenta la ragione essenziale<br />
del restante incremento di circa 2.300 milioni di euro.<br />
Attività per imposte differite nette<br />
Il saldo patrimoniale delle Imposte differite al 31 dicembre<br />
2001 è stato attivo per 1.595 milioni di euro rispetto a un<br />
valore di 1.007 milioni di euro del 2000, quale effetto della<br />
contabilizzazione di imposte differite attive a fronte di perdite<br />
fiscali la cui recuperabilità è ritenuta ragionevolmente certa.<br />
Il valore accoglie le imposte, anticipate e differite, stanziate<br />
a fronte delle seguenti differenze temporanee: ammortamenti<br />
anticipati, plusvalenze reinvestite a tassazione differita,<br />
rimanenze, fondi rischi e oneri tassati, fondi svalutazione<br />
crediti eccedenti la quota fiscalmente deducibile, nonchè il<br />
beneficio su perdite fiscali, per la parte ritenuta recuperabile.<br />
Per un’analisi più completa di questa voce si rimanda alla<br />
Nota Integrativa del Bilancio consolidato.<br />
Fondi<br />
I Fondi al 31 dicembre 2001 sono pari a 22.971 milioni di<br />
euro e comprendono riserve tecniche di società assicurative<br />
(15.802 milioni di euro), fondi per il trattamento di fine<br />
rapporto dei dipendenti in Italia (1.735 milioni di euro), fondi<br />
per trattamento di quiescenza e obblighi simili (1.465 milioni di<br />
euro), fondi per garanzia ed assistenza tecnica (877 milioni di<br />
euro) e altri fondi per 3.092 milioni di euro. L’aumento di 2.080<br />
milioni di euro rispetto a fine 2000 è dovuto all’incremento<br />
di 3.186 milioni di euro delle riserve tecniche delle società<br />
assicurative a seguito dello sviluppo dell’attività e delle<br />
acquisizioni effettuate; per contro si sono verificate riduzioni<br />
del fondo trattamento di fine rapporto, dovute anche a uscite<br />
di dipendenti derivanti da variazioni di area di consolidamento,<br />
e dei fondi per rischi ed oneri e fondi per ristrutturazioni, in<br />
relazione agli utilizzi dell’esercizio.<br />
Capitale investito netto<br />
Il capitale investito netto a fine 2001 è pari a 19.642 milioni<br />
di euro, inferiore di 2.034 milioni di euro rispetto al capitale<br />
investito a fine 2000 per effetto del forte contenimento del<br />
Capitale Investito Netto<br />
(in milioni di euro)<br />
18.798<br />
1999<br />
21.676<br />
2000<br />
19.642<br />
2001<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
35<br />
35
36<br />
36<br />
capitale di funzionamento, della riduzione delle immobilizzazioni<br />
materiali e dell’incremento dei fondi, in parte compensati dalla<br />
crescita delle partecipazioni, dei titoli detenuti dalle società<br />
assicurative e delle attività per imposte differite.<br />
La diversa area di consolidamento ha determinato una<br />
riduzione di 374 milioni di euro, che è derivata principalmente<br />
dal deconsolidamento delle attività confluite nella joint venture<br />
<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain e dalla cessione di Fenice, in parte<br />
compensate dall’acquisizione della partecipazione Italenergia.<br />
L’asset turnover, a condizioni omogenee, è passato dal valore<br />
di 2,7 di fine 2000 a 2,8 di fine 2001.<br />
Posizione finanziaria netta di Gruppo<br />
La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre<br />
2001 registra un indebitamento netto di 6.035 milioni di euro,<br />
inferiore di 432 milioni di euro rispetto alla situazione di inizio<br />
esercizio (posizione debitoria netta di 6.467 milioni di euro).<br />
Vengono di seguito riportate le principali variazioni della<br />
posizione finanziaria netta nell’esercizio 2001:<br />
(in milioni di euro)<br />
Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2000 (6.467)<br />
Riduzione del Capitale di funzionamento 3.022<br />
Investimenti in Attivo fisso e beni immateriali (3.911)<br />
Autofinanziamento 2.089<br />
Dividendi (380)<br />
Acquisizioni e capitalizzazioni (1.524)<br />
Cessioni (al netto delle plusvalenze) 903<br />
Altre variazioni 233<br />
Variazione totale 432<br />
Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2001 (6.035)<br />
Patrimonio Netto<br />
(in milioni di euro)<br />
Terzi<br />
Gruppo<br />
14.767<br />
1999<br />
1.893<br />
12.874<br />
15.209<br />
2000<br />
13.607<br />
1.889<br />
13.320<br />
2001<br />
1.437<br />
12.170<br />
L’Autofinanziamento (utile netto del Gruppo e di Terzi più<br />
ammortamenti) è stato di 2.089 milioni di euro, in riduzione<br />
rispetto ai 3.630 milioni di euro del 2000 principalmente in<br />
seguito al peggioramento del risultato netto; gli ammortamenti<br />
infatti sono risultati pari a 2.880 milioni di euro, in lieve<br />
riduzione rispetto ai 3.052 milioni di euro del 2000.<br />
Più in dettaglio gli ammortamenti si riferiscono ad attivo<br />
fisso per 1.911 milioni di euro (2.180 milioni di euro nel 2000),<br />
a beni destinati al noleggio per 376 milioni di euro (353 milioni<br />
di euro nel 2000), a beni immateriali per 593 milioni di euro<br />
(519 milioni di euro nel 2000).<br />
La voce Cessioni non comprende le plusvalenze realizzate<br />
in quanto già incluse nell’autofinanziamento.<br />
La composizione della posizione finanziaria netta, da cui<br />
risulta un significativo rafforzamento della componente di<br />
indebitamento con scadenza oltre l’esercizio, è la seguente:<br />
(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000<br />
Disponibilità liquide 2.133 1.997<br />
Titoli negoziabili 2.000 1.643<br />
Crediti finanziari e beni concessi in leasing 24.686 24.059<br />
Ratei attivi finanziari 560 620<br />
Risconti passivi finanziari (2.057) (1.778)<br />
Totale Attività finanziarie (A) 27.322 26.541<br />
Debiti finanziari entro l’esercizio (14.408) (17.217)<br />
Debiti finanziari oltre l’esercizio (18.289) (15.272)<br />
Ratei passivi finanziari (797) (649)<br />
Risconti attivi finanziari 137 130<br />
Totale Debiti finanziari<br />
Posizione finanziaria<br />
(B) (33.357) (33.008)<br />
netta di Gruppo (A-B) (6.035) (6.467)<br />
Patrimonio netto<br />
Il Patrimonio netto risulta pari a 13.607 milioni di euro a fine<br />
2001 contro i 15.209 milioni di euro a fine 2000. La riduzione<br />
riflette il risultato netto negativo, il pagamento dei dividendi<br />
relativi all’esercizio 2000 e il decremento dovuto all’andamento<br />
dei cambi in conseguenza della svalutazione della moneta<br />
argentina e in misura minore di quella brasiliana. Il patrimonio<br />
netto di competenza del Gruppo risulta pari a 12.170 milioni di<br />
euro, contro 13.320 milioni di euro dell’esercizio precedente.<br />
Il rapporto dell’indebitamento netto sul patrimonio netto, pari<br />
a 0,44, si è mantenuto ad un livello analogo a quello dell’anno<br />
precedente (0,43).<br />
Il dettaglio delle variazioni del Patrimonio netto è riportato<br />
nella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.
SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA <strong>FIAT</strong> S.P.A.<br />
Situazione patrimoniale<br />
La Situazione patrimoniale della <strong>Fiat</strong> S.p.A. può essere<br />
sintetizzata nella tabella che segue:<br />
(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000<br />
Immobilizzazioni 7.757 7.653<br />
Capitale d’esercizio (150) 49<br />
Totale capitale investito netto 7.607 7.702<br />
Patrimonio netto 7.169 7.143<br />
Indebitamento finanziario netto 438 559<br />
Per quanto concerne le Immobilizzazioni la parte più rilevante<br />
è costituita dalle partecipazioni nelle più importanti società<br />
del Gruppo. Complessivamente ammontano al 31 dicembre<br />
2001 a 7.706 milioni di euro con un incremento netto di 107<br />
milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000.<br />
Le principali variazioni hanno riguardato l’acquisto di <strong>Fiat</strong> USA<br />
Inc. da Internazionale Holding <strong>Fiat</strong> S.A. (37 milioni di euro),<br />
del 3% della Ferrari S.p.A. dal fondo d’Investimento Fidia<br />
S.p.A. (15 milioni di euro) a seguito dell’esercizio del call<br />
previsto nel contratto di cessione del 1997, del residuo<br />
capitale Toro Assicurazioni S.p.A. in circolazione al termine<br />
dell’OPA (14 milioni di euro) e del 2,69% di Cartiere Burgo<br />
S.p.A. da Montedison S.p.A. (6 milioni di euro).<br />
A seguito dell’uscita del Gruppo Lazard dal patto Mediobanca<br />
è stato acquistato il 2,3% di Consortium S.r.l. da Mediobanca<br />
S.p.A. (20 milioni di euro) e l’1,78% di Fin. Priv. S.r.l. da<br />
Eurazeo S.A. (2 milioni di euro); sono stati inoltre sottoscritti<br />
gli aumenti di capitale della Tredicimarzo S.r.l. e Fin. Priv. S.r.l.<br />
per complessivi 16 milioni di euro.<br />
Si segnala infine che è stata ceduta la partecipazione<br />
detenuta in Toro Assicurazioni S.p.A. a Sicind S.p.A.,<br />
concentrando in tal modo in quest’ultima la totalità<br />
del capitale della Toro Assicurazioni S.p.A.<br />
Il Capitale d’esercizio comprende debiti verso l’Erario,<br />
commerciali e verso personale dipendente, al netto crediti,<br />
per 188 milioni di euro ed azioni proprie ordinarie per 38<br />
milioni di euro (n. 2.100.000). Presenta un decremento rispetto<br />
al 31 dicembre 2000 di 199 milioni di euro essenzialmente<br />
dovuto a minori crediti verso Erario e società del Gruppo in<br />
parte controbilanciato dall’acquisto di 1.098.000 azioni proprie<br />
ordinarie destinate ai piani di stock option.<br />
Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2001 a 7.169<br />
milioni di euro con un incremento di 26 milioni di euro rispetto<br />
al 31 dicembre 2000. Le variazioni sono da attribuirsi all’utile<br />
dell’esercizio (379 milioni di euro), al netto della distribuzione<br />
del dividendo (353 milioni di euro), come deliberato<br />
dall’Assemblea del 14 maggio 2001.<br />
L’Indebitamento finanziario netto a fine 2001 è pari a<br />
438 milioni di euro contro 559 milioni di euro dell’esercizio<br />
precedente. Il miglioramento deriva essenzialmente<br />
dall’incasso di crediti verso società del Gruppo e verso<br />
Erario per IVA al netto degli investimenti in partecipazioni<br />
in precedenza descritti.<br />
Il prospetto di dettaglio dei flussi monetari è riportato<br />
al termine della Nota integrativa del Bilancio di esercizio<br />
della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 37<br />
Patrimonio Netto<br />
(in milioni di euro)<br />
6.804<br />
1999<br />
7.143<br />
7.169<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 37<br />
2000<br />
2001
38<br />
38<br />
Andamento economico<br />
L’Utile netto dell’esercizio è ammontato a 379 milioni di euro,<br />
contro 692 milioni di euro dell’esercizio precedente.<br />
Tale risultato è in sintesi così costituito:<br />
(in milioni di euro) 2001 2000<br />
Proventi netti da partecipazioni 709 749<br />
Oneri finanziari netti (37) (53)<br />
Costi del personale e servizi al netto ricavi (95) (70)<br />
(Oneri) Proventi straordinari netti (1) 350<br />
Imposte (197) (284)<br />
Utile netto 379 692<br />
I Proventi netti da partecipazioni sono ammontati a<br />
709 milioni di euro e riguardano i dividendi, comprensivi<br />
dei crediti d’imposta, erogati dalle partecipate (713 milioni di<br />
euro) al netto di allineamenti per perdite (4 milioni di euro).<br />
Il dettaglio dei dividendi incassati nel 2001 e 2000 è riportato<br />
nella Nota integrativa del Bilancio di esercizio della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
Gli Oneri finanziari netti sono ammontati a 37 milioni di<br />
euro, contro 53 milioni di euro del 2000. Il miglioramento,<br />
rispetto al 2000, è dovuto essenzialmente alla diminuzione<br />
dell’indebitamento finanziario come già illustrato in<br />
precedenza.<br />
I Costi del personale e servizi al netto ricavi sono ammontati<br />
a 95 milioni di euro (70 milioni di euro nel 2000). In particolare<br />
i Costi del personale e servizi sono ammontati a 191 milioni<br />
Utile Netto<br />
(in milioni di euro)<br />
396<br />
1999<br />
692<br />
2000<br />
379<br />
2001<br />
di euro contro 176 milioni di euro nel 2000. L’incremento di<br />
15 milioni di euro deriva principalmente da accantonamenti<br />
per compensi di fine rapporto. L’organico medio è stato di<br />
n. 216 (di cui n. 17 distaccato presso le principali società del<br />
Gruppo) contro un organico di n. 240 del 2000 (di cui n. 25<br />
distaccato); i ricavi sono ammontati a 96 milioni di euro, contro<br />
106 milioni di euro del 2000 e sono riferiti a compensi per<br />
licenza d’uso del marchio <strong>Fiat</strong>, determinati in percentuale<br />
del fatturato realizzato dalle singole società del Gruppo<br />
utilizzatrici, ed a prestazioni di personale dirigenziale.<br />
I Proventi straordinari netti, nel 2000, si riferivano<br />
essenzialmente alla plusvalenza sulla cessione della totalità<br />
delle azioni Magneti Marelli S.p.A. alla controllata <strong>Fiat</strong><br />
Netherlands Holding N.V.<br />
Le Imposte sono ammontate a 197 milioni di euro, contro 284<br />
milioni di euro nel 2000.<br />
Tenuto conto dei crediti d’imposta sui dividendi, inclusi nella<br />
voce “Proventi da partecipazioni” (245 milioni di euro nel<br />
2001), le imposte da recuperare sono ammontate a 48 milioni<br />
di euro (contro imposte nette di 21 milioni di euro nel 2000).<br />
* * *<br />
Si segnala infine che la controllata Sicind S.p.A. ha ceduto a<br />
Gemina S.p.A. un’ulteriore quota dell’1% del capitale ordinario<br />
HDP S.p.A. e il residuo 4,7% del capitale ordinario Impregilo,<br />
esaurendo in tal modo gli impegni assunti con il Dott. Cesare<br />
Romiti in occasione del termine del suo mandato. Attualmente<br />
Sicind S.p.A. detiene il 10,2% del capitale ordinario HDP.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />
ed evoluzione prevedibile della gestione<br />
Nei primi mesi dell’anno le operazioni più rilevanti portate<br />
a termine dal Gruppo <strong>Fiat</strong> sono state le seguenti:<br />
❚ Si è conclusa positivamente l’operazione di aumento<br />
capitale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. con una sottoscrizione del 99,5%<br />
circa delle azioni offerte e con un introito di nuovi mezzi<br />
propri per oltre 1 miliardo di euro. L’operazione ha<br />
riguardato l’emissione di n. 65.820.600 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie<br />
al prezzo di 15,5 euro per azione (di cui 10,5 euro a titolo<br />
di sovrapprezzo) godimento 1° gennaio 2001, nel rapporto<br />
di 3 nuove azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie ogni 25 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie,<br />
privilegiate e/o di risparmio.<br />
Ad ogni azione ordinaria emessa è abbinato un warrant<br />
valido per sottoscrivere, nel gennaio 2007, al prezzo di 30<br />
euro, una ulteriore azione <strong>Fiat</strong> ordinaria ogni quattro warrant<br />
posseduti, con facoltà di cash settlement da parte<br />
dell’emittente.<br />
❚ È stato totalmente collocato presso investitori istituzionali<br />
un prestito obbligazionario quinquennale di 2,2 miliardi di<br />
dollari, convertibile in circa 32 milioni di azioni General<br />
Motors, emesso dalla controllata <strong>Fiat</strong> Finance Luxembourg<br />
S.A. e garantito da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />
❚ In gennaio, la firma degli accordi finali ha reso pienamente<br />
operativa l’alleanza tra CNH e Kobelco, il quarto produttore<br />
mondiale di escavatori idraulici. Tale alleanza darà ai prodotti<br />
CNH pieno accesso al mercato asiatico e contribuirà a<br />
rafforzare la posizione del Settore sul mercato delle<br />
macchine per le costruzioni in Nord America e Asia.<br />
❚ Nell’ambito degli accordi con il Gruppo Renault che<br />
determineranno l’acquisizione della partecipazione totalitaria<br />
in Irisbus Holding, nel mese di gennaio il Settore Iveco ha<br />
acquisito un ulteriore 15%, elevando così la sua quota<br />
partecipativa al 65%.<br />
❚ Proseguendo nel programma di dismissione delle attività<br />
nel settore della componentistica, <strong>Fiat</strong> ha sottoscritto un<br />
accordo con Interbanca e la società RGZ per la costituzione<br />
della società Concordia Finance S.A. (RGZ 45%, Interbanca<br />
25% e <strong>Fiat</strong> 30%).<br />
La nuova società continuerà a svolgere con il marchio<br />
Magneti Marelli l’attività di commercializzazione di ricambi<br />
autoveicolistici, rilevando il portafoglio prodotti della attuale<br />
Magneti Marelli After Market S.p.A.<br />
Il valore dell’operazione è nell’ordine degli 80 milioni di euro,<br />
con un incasso complessivo per <strong>Fiat</strong>, al netto dell’investimento<br />
in Concordia Finance, di circa 70 milioni di euro.<br />
❚ Nell’ambito del Progetto Alta Velocità di cui <strong>Fiat</strong> è<br />
General Contractor, il 4 marzo è stato dato il via ai lavori<br />
per la costruzione dei primi 87 chilometri della nuova linea<br />
veloce ferroviaria Torino-Milano. La fine degli interventi è<br />
programmata in modo da garantire l’attivazione della tratta<br />
Torino-Novara in tempo utile per le Olimpiadi invernali del<br />
2006. Il progetto complessivo include sia l’opera ferroviaria<br />
– per un valore di 2.747 milioni di euro – sia le opere di<br />
riqualificazione delle infrastrutture esistenti, per un valore<br />
di circa 1.400 milioni di euro.<br />
❚ Per quanto riguarda le novità di prodotto relative al primo<br />
trimestre dell’anno in corso:<br />
– Iveco ha presentato il 30 gennaio il nuovo veicolo industriale<br />
pesante “Stralis”. L’elemento più innovativo riguarda la<br />
cabina Active Space, che migliora le condizioni di lavoro<br />
e la sicurezza, facilita la vita a bordo ed è modulabile.<br />
È stata ampliata anche l’offerta delle motorizzazioni,<br />
con il motore 540 CV Cursor13. Il lancio del veicolo<br />
rappresenta il coronamento del processo evolutivo<br />
dei veicoli pesanti stradali Iveco, avviato nel 1998.<br />
– Sono state commercializzate le nuove Alfa 156 e<br />
Sportwagon, che adottano, tra gli altri, un nuovo motore<br />
a benzina Direct Injection che garantisce migliori<br />
prestazioni e consumi contenuti. Inoltre, l’Alfa 156 ha<br />
completato la propria gamma presentando due nuove<br />
vetture dalle caratteristiche spiccatamente sportive:<br />
l’Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA.<br />
– Nei primi giorni di febbraio è stato presentato il nuovo<br />
<strong>Fiat</strong> Ducato. Tra i suoi punti di forza si segnalano la linea<br />
esterna ristilizzata nel frontale e una cabina totalmente<br />
riprogettata in funzione della massima abitabilità e del<br />
più elevato comfort.<br />
Per quanto concerne l’evoluzione prevedibile della gestione<br />
per l’anno in corso si rinvia alla Relazione introduttiva.<br />
Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 39<br />
39
40<br />
40<br />
Dati economici e patrimoniali per Settore di attività (*)<br />
Risultato operativo Risultato netto<br />
Ricavi netti Risultato operativo su Ricavi netti (Gruppo e Terzi)<br />
2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000<br />
(in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (in %) (in %) (in milioni (in milioni<br />
di euro) di euro) di euro) di euro) di euro) di euro)<br />
Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings)<br />
Macchine per l’Agricoltura<br />
24.440 25.361 (549) 44 (2,2) 0,2 (1.442) (599)<br />
e le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 209 45 1,9 0,4 (291) (754)<br />
Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 271 489 3,1 5,7 (123) 147<br />
Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 15 101 0,9 5,4 (125) 8<br />
Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (74) 55 (1,8) 1,2 82 139<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 60 87 2,7 3,6 (36) 6<br />
Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 1.636 1.491 186 143 11,4 9,6 425 83<br />
Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2) 10 (0,6) 2,8 (6) 2<br />
Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 68 (56) 1,2 (1,3) 152 85<br />
Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. 73 n.d. 4,0 n.d. 497 n.d.<br />
Diverse ed Elisioni (3.153) (2.159) 61 (63) n.s. n.s. 76 (**) 1.461<br />
Totale di Gruppo 58.006 57.555 318 855 0,5 1,5 (791) 578<br />
Autofinanziamento Investimenti<br />
Capitale<br />
investito netto Dipendenti<br />
2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(in milioni<br />
di euro)<br />
(numero) (numero)<br />
Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings)<br />
Macchine per l’Agricoltura<br />
(292) 732 1.331 1.412 2.340 4.220 55.174 74.292<br />
e le Costruzioni (CNH Global) 262 (192) 615 447 6.597 6.932 28.127 31.033<br />
Veicoli Industriali (Iveco) 287 569 718 656 1.979 2.207 35.340 35.852<br />
Prodotti Metallurgici (Teksid) (16) 113 151 182 788 861 13.827 14.286<br />
Componenti (Magneti Marelli) 289 353 240 231 1.073 1.131 24.228 25.975<br />
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 27 63 38 36 378 486 17.243 17.636<br />
Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 514 173 41 36 587 71 5.243 5.362<br />
Editoria e Comunicazione (Itedi) 1 8 6 17 49 46 934 954<br />
Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 199 115 29 24 533 372 3.213 2.875<br />
Servizi (Business Solutions) 567 n.d. 32 n.d. 648 n.d. 7.171 n.d.<br />
Diverse ed Elisioni 251 1.696 237 195 4.670 5.350 8.264 15.688<br />
Totale di Gruppo 2.089 3.630 3.438 3.236 19.642 21.676 198.764 223.953<br />
(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.<br />
(**) Nel 2000 include la plusvalenza e gli oneri straordinari connessi con l’accordo con General Motors rispettivamente per 1.779 milioni di euro e 460 milioni di euro.
Andamento della gestione nei<br />
SETTORI DI ATTIVITÀ<br />
Relazione sulla gestione – Andamento della gestione nei Settori di attività
42<br />
Giancarlo Boschetti, C.E.O. <strong>Fiat</strong> Auto.<br />
Automobili<br />
<strong>Fiat</strong> ha costruito la sua prima vettura nel 1899. Il primo<br />
stabilimento per la produzione di massa di automobili<br />
è stato il Lingotto a Torino, inaugurato nel 1923 e ora sede<br />
del Gruppo. Oltre ai successivi stabilimenti in Torino, altri<br />
operano oggi in Italia e nel mondo. Accanto all’Italia sono<br />
considerati mercati domestici il Mercosur e la Polonia.<br />
ANDAMENTO COMMERCIALE<br />
Nel 2001 la domanda mondiale di automobili ha registrato la<br />
sostanziale tenuta del mercato nordamericano (-0,3%), una<br />
modesta crescita in Europa Occidentale (+0,7%), mentre in<br />
Sud America si sono confermate la ripresa in Brasile (+12,4%)<br />
e, per contro, la pesante crisi argentina (-44%).<br />
In Europa Occidentale il mercato ha raggiunto il livello di 14,8<br />
milioni di unità, sostenuto dalle diffuse azioni promozionali<br />
portate avanti dai costruttori e dall’accelerazione alla sostituzione<br />
delle vetture non catalizzate ancora circolanti. In Italia le<br />
immatricolazioni hanno raggiunto il livello di 2.425.000 unità,<br />
in lieve crescita rispetto al 2000.<br />
In Francia si è registrato un buon andamento del mercato che<br />
è cresciuto del 5,7%. Anche in Gran Bretagna la domanda ha<br />
avuto una performance positiva superando per la prima volta<br />
i 2,4 milioni di unità (+10,6%). La Spagna ha chiuso con un<br />
Mercato Autovetture<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Francia 2.250 2.130 5,7<br />
Germania 3.282 3.309 (0,8)<br />
Gran Bretagna 2.465 2.228 10,6<br />
Italia 2.425 2.423 0,1<br />
Spagna 1.427 1.376 3,8<br />
Europa Occidentale 14.765 14.668 0,7<br />
Polonia 319 466 (31,5)<br />
Brasile 1.295 1.151 12,4<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 24.440 25.361 24.101<br />
Risultato operativo (549) 44 (121)<br />
% su ricavi (2,2) 0,2 (0,5)<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (1.442) (599) (*) (493)<br />
Autofinanziamento (292) 732 855<br />
Investimenti 1.331 1.412 1.464<br />
Ricerca e sviluppo 870 776 711<br />
Capitale investito netto 2.340 4.220 5.021<br />
Dipendenti (numero) 55.174 74.292 82.553<br />
(*) Non sono incluse le componenti straordinarie connesse all’accordo con<br />
General Motors.<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
incremento del 3,8%. In Germania il mercato, dopo il forte<br />
calo accusato nel 2000, ha rallentato ulteriormente nel<br />
2001 chiudendo l’anno con una flessione dello 0,8%.<br />
Tra gli altri mercati, da registrare infine la forte caduta della<br />
domanda in Polonia (-31,5%) e in Turchia (-70,3%), in<br />
conseguenza delle crisi economiche in atto nei rispettivi Paesi.<br />
La domanda di veicoli commerciali in Europa Occidentale,<br />
attestandosi ad un livello di poco superiore a 1,8 milioni,<br />
ha registrato un calo dell’1,7%, invertendo la tendenza di<br />
crescita in atto da alcuni anni. In flessione anche la domanda<br />
in Italia (-5,8%).<br />
Per quanto riguarda l’andamento delle quote di mercato, in<br />
Europa Occidentale la quota si è attestata al 9,6% (-0,4 punti<br />
rispetto al 2000). In Italia il Settore è passato dal 35,4% del<br />
2000 al 34,7%, principalmente per effetto del phase-out di<br />
Bravo e Brava; nell’ultimo periodo dell’anno, grazie all’inizio<br />
della commercializzazione di Stilo, la quota ha evidenziato<br />
segnali di ripresa.<br />
In Brasile la quota di mercato, pari al 28,6%, è salita di un<br />
punto consentendo al Settore di conquistare la leadership<br />
del mercato.<br />
In questo contesto di mercato <strong>Fiat</strong> Auto ha venduto<br />
complessivamente 2.096.000 veicoli, registrando un calo<br />
del 10,8% rispetto al 2000. Includendo anche le società<br />
collegate, che sono state fortemente penalizzate dalla crisi<br />
in Turchia, il totale delle unità vendute è ammontato a<br />
2.126.000 unità, in riduzione del 12,8% rispetto all’anno
<strong>Fiat</strong> Stilo 5 porte<br />
precedente. Forti cali, indotti dalle crisi economiche locali,<br />
sono stati registrati anche in Polonia e in Argentina.<br />
Per quanto riguarda l’Europa Occidentale le vendite sono<br />
risultate inferiori del 13,7% rispetto al 2000, in larga misura<br />
per effetto dell’impegnativa operazione di destoccaggio della<br />
rete, avviata nel primo semestre dell’anno nell’ambito del<br />
progetto di reengineering del sistema logistico e commerciale,<br />
che ha comportato un rallentamento delle fatturazioni di <strong>Fiat</strong><br />
Auto verso i propri dealer. Un’ulteriore causa del calo è stata<br />
la fisiologica contrazione dei volumi durante il phase-out di<br />
Bravo e Brava, prima del lancio di <strong>Fiat</strong> Stilo, che ha pesato<br />
Andamento Commerciale – Vendite Autovetture e Veicoli<br />
Commerciali<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Francia 103 142 (27,5)<br />
Germania 147 158 (7,0)<br />
Gran Bretagna 128 110 16,4<br />
Italia 825 969 (14,9)<br />
Spagna 63 74 (14,9)<br />
Resto d’Europa 190 234 (18,8)<br />
Europa Occidentale 1.456 1.687 (13,7)<br />
Polonia 76 133 (42,9)<br />
Brasile 416 362 14,9<br />
Resto del Mondo 148 168 (11,9)<br />
Totale Vendite 2.096 2.350 (10,8)<br />
Società collegate 30 89 (66,3)<br />
Totale generale 2.126 2.439 (12,8)<br />
in particolare in Italia e in Francia, dove la riduzione delle<br />
vendite è stata rispettivamente del 14,9% e del 27,5%. Tra<br />
i principali Paesi europei le vendite sono risultate in crescita<br />
solo in Gran Bretagna (+16,4%), trainate dal buon andamento<br />
del mercato. Nel resto d’Europa il calo del 18,8% è da<br />
attribuirsi principalmente ad Olanda, Portogallo e Irlanda.<br />
Molto positivi infine i risultati in Brasile, dove è continuato il<br />
successo della Palio; nel 2001 le vendite sono cresciute del 14,9%.<br />
INNOVAZIONE PRODOTTO<br />
Nel corso del 2001 <strong>Fiat</strong> Auto ha proseguito la propria attività<br />
di rinnovamento della gamma per il rafforzamento della<br />
Produzione di <strong>Fiat</strong> Auto e consociate – Autovetture e<br />
Veicoli commerciali<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 1999<br />
<strong>Fiat</strong> 1.023,0 1.153,1 1.165,2<br />
Lancia 134,9 170,4 160,1<br />
Alfa Romeo 213,6 206,8 208,3<br />
Totale Europa Occidentale 1.371,5 1.530,3 1.533,6<br />
Brasile 436,0 433,5 391,6<br />
Polonia 197,0 291,3 343,8<br />
Argentina 31,3 33,9 42,8<br />
Totale 2.035,8 2.289,0 2.311,8<br />
Altre aree 39,7 35,9 41,2<br />
Totale generale 2.075,5 2.324,9 2.353,0<br />
Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />
43
44<br />
Alfa Romeo GTA<br />
competitività e del valore dei propri marchi. Sono proseguite<br />
le attività di ricerca per il miglioramento della compatibilità<br />
ambientale dei prodotti, la sicurezza e la qualità.<br />
Per quanto riguarda il marchio <strong>Fiat</strong>, l’evento caratterizzante<br />
è stato il lancio della Stilo, autovettura contraddistinta da<br />
avanzati contenuti tecnologici, da proposte innovative e da<br />
alti standard di qualità. Con il nuovo modello è stata introdotta<br />
nello stabilimento di Cassino una nuova organizzazione<br />
produttiva caratterizzata da processi snelli e particolare<br />
attenzione è stata data agli aspetti di qualità ed ergonomia.<br />
<strong>Fiat</strong> Stilo nei primi cinque mesi di raccolta (da ottobre 2001<br />
a febbraio 2002) ha raggiunto circa 135.000 ordini da parte<br />
della rete commerciale, suscitando nei clienti interesse e<br />
commenti favorevoli. Nel corso dell’anno sono state inoltre<br />
commercializzate la versione trasporto persone del <strong>Fiat</strong> Doblò,<br />
le nuove versioni di Punto Go, Abarth e Verve, la Seicento<br />
Brush, la Barchetta Naxos e la Serie Speciale di Multipla.<br />
Il marchio Lancia, con la presentazione al Salone di Ginevra<br />
della Thesis, il cui lancio è programmato per l’anno in corso,<br />
ha proposto una grande berlina di prestigio, contraddistinta da<br />
una tecnologia avanzata e da un comfort assolutamente elitario.<br />
Alfa Romeo ha lanciato le nuove versioni di Alfa 147:<br />
la gamma si completa con la 5 porte, la 2.0 con cambio<br />
manuale e quella equipaggiata con il motore 1.9 JTD.<br />
L’attività di innovazione ha riguardato inoltre i nuovi modelli il<br />
cui lancio è previsto nell’anno in corso: il Nuovo Ulysse <strong>Fiat</strong><br />
e la Lancia Phedra, prestigiose proposte nel segmento dei<br />
Multi Purpose Vehicles, le Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA,<br />
vetture che esaltano le caratteristiche sportive del marchio,<br />
e la <strong>Fiat</strong> Stilo Station Wagon, che completerà la gamma di<br />
offerta del modello di riferimento del marchio.<br />
STRATEGIE DI SV<strong>IL</strong>UPPO<br />
Nel corso del 2001 è proseguita l’attività di sviluppo industriale<br />
e commerciale su scala globale di <strong>Fiat</strong> Auto:<br />
❚ In India il lancio della Palio (avvenuto in settembre con<br />
grande successo) ha consentito a <strong>Fiat</strong> India di incrementare<br />
le vendite del 14%.<br />
❚ In Cina si sono completati gli investimenti per la Palio in<br />
preparazione del lancio commerciale nella primavera 2002.<br />
❚ In Thailandia, nell’ambito dell’alleanza industriale con<br />
General Motors, sono stati formalizzati gli accordi per la<br />
produzione dell’Alfa 156, che verrà lanciata sul mercato<br />
nei primi mesi del 2002.<br />
❚ In Turchia la Tofas (società collegata licenziataria) è stata<br />
in grado di fronteggiare la pesante crisi del Paese grazie<br />
alla produzione del Doblò, che, oltre ad aver consentito di<br />
ottenere una quota di mercato record (circa 16%) sui veicoli<br />
commerciali, è stato anche esportato in Europa.<br />
❚ In Sud Africa, malgrado la pesante svalutazione del Rand,<br />
i risultati sono stati soddisfacenti anche grazie al successo<br />
ottenuto dalle new entry Seicento e Alfa 147.<br />
❚ In Egitto, al primo anno pieno di attività, è stato ottenuto il<br />
secondo posto sul mercato con una quota superiore all’11%.<br />
Gli investimenti in capitale fisso del Settore Automobili sono<br />
ammontati a 1.331 milioni di euro (1.412 milioni di euro nel<br />
2000), in gran parte destinati a investimenti strategici di<br />
prodotto.<br />
Nell’esercizio sono stati inoltre sostenuti costi di ricerca e<br />
sviluppo (interamente spesati nell’anno) per 870 milioni di<br />
euro (776 milioni di euro nel 2000). L’incremento testimonia<br />
l’impegno per il rafforzamento competitivo del Settore già<br />
avviato nel 2000.<br />
Tale rafforzamento competitivo passa ovviamente anche<br />
attraverso gli sviluppi dell’alleanza industriale con General<br />
Motors. Durante il 2001 è stata completata sia la<br />
contribuzione delle attività di acquisto alla GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide<br />
Purchasing, che ha da subito lavorato a pieno regime dando<br />
ottimi risultati, sia quella delle divisioni meccaniche alla <strong>Fiat</strong>-<br />
GM Powertrain. Dal 30 giugno 2001 è stato così completato<br />
il deconsolidamento di <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain.
Alfa Romeo 147 5 porte<br />
Sempre nel 2001 sono state avviate operativamente alcune<br />
attività di progettazione comune di componenti e sottosistemi<br />
di vetture future. Più precisamente, i progetti “Large” e<br />
“Premium” (quest’ultimo in co-location con SAAB in Svezia),<br />
già in fase avanzata di sviluppo, sono costituiti da team tecnici<br />
congiunti per l’impostazione rispettivamente della vettura<br />
del segmento D con marchio <strong>Fiat</strong> e delle future vetture dei<br />
segmenti D ed E dei marchi elitari Alfa, Lancia e Saab.<br />
I risparmi netti attesi per il 2001 sono stati sostanzialmente<br />
confermati e in alcune aree sono stati raggiunti risultati superiori<br />
alle aspettative. Le sinergie hanno raggiunto un totale cumulato<br />
di 272 milioni di euro, di cui 251 milioni realizzate nell’anno.<br />
Infine, va ricordato che <strong>Fiat</strong> Auto e GM Europe hanno<br />
raggiunto un accordo per la creazione di un centro di<br />
progettazione congiunto per lo sviluppo di componenti e<br />
sistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzioni<br />
di vetture di piccola cilindrata del futuro. L’impegno per lo<br />
sviluppo congiunto è diretto unicamente a componenti e<br />
tecnologia senza impatti sulla specificità del marchio delle<br />
rispettive vetture di futura generazione e consentirà alle due<br />
società di realizzare significative efficienze. Il risultato di tale<br />
impegno congiunto sarà successivamente utilizzato dai singoli<br />
centri di engineering di <strong>Fiat</strong> Auto e di Opel come base di<br />
partenza per la progettazione di vetture distintive e uniche<br />
per ogni marchio in questo importante segmento.<br />
Per tale grande impegno di sviluppo di componenti comuni,<br />
è attualmente in fase di costituzione un centro dedicato di<br />
progettazione con sede a Torino, nel quale opereranno<br />
100 persone tra progettisti ed altro personale provenienti<br />
da entrambe le società.<br />
Al termine dell’anno <strong>Fiat</strong> Auto ha avviato alcune importanti<br />
operazioni di ristrutturazione che prevedono un’ulteriore fase<br />
di ridimensionamento della presenza industriale in Argentina,<br />
dove verrà mantenuta una capacità produttiva minima allo<br />
scopo di permettere un’eventuale ripresa delle attività quando<br />
il mercato tornerà a crescere.<br />
È stato portato a termine anche il trasferimento delle attività<br />
automobilistiche dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiori<br />
e sono state avviate varie attività di razionalizzazione in diversi<br />
impianti con conseguente riduzione della capacità produttiva.<br />
Nei primi mesi del 2002 verrà inoltre implementata la nuova<br />
struttura organizzativa di Settore articolata nelle quattro Business<br />
Unit: <strong>Fiat</strong>/Lancia/Veicoli Commerciali, Alfa Romeo, Sviluppi<br />
Internazionali e Servizi per i clienti. A queste si affiancherà<br />
anche un’Unità di Business dedicata ai servizi post-vendita.<br />
Ogni unità opererà come una vera e propria azienda,<br />
con piena responsabilità dei risultati economici e finanziari,<br />
disponendo ciascuna di proprie strutture dedicate a sviluppo<br />
prodotto, produzione, marketing, commerciale, qualità e<br />
gestione delle risorse umane.<br />
La nuova organizzazione permetterà di accelerare e snellire<br />
i processi decisionali e di aumentare la focalizzazione sulla<br />
soddisfazione del cliente.<br />
Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />
45
46<br />
ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI<br />
Nel corso del 2001, <strong>Fiat</strong> Auto ha confermato il proprio impegno<br />
nel comparto dei servizi di mobilità, consolidando la propria<br />
posizione di leadership in Italia. Tale risultato è stato raggiunto<br />
tramite un processo di razionalizzazione dei servizi offerti e di<br />
ampliamento della gamma, realizzato anche attraverso accordi<br />
con partner detentori di specifici know-how.<br />
Il Contact Center di Arese ha gestito in 14 lingue oltre 6 milioni<br />
di contatti con i clienti finali e la rete dei Concessionari <strong>Fiat</strong> Auto,<br />
in un’ottica di Customer Relation Management.<br />
Nel mese di aprile 2001, è stato introdotto su tutti i mercati<br />
europei il servizio Targa Connect, il sistema multimediale e<br />
interattivo di infomobilità; tale servizio ha riscosso notevole<br />
successo ed è stato esteso con il lancio di <strong>Fiat</strong> Stilo, avvenuto<br />
nel mese di settembre. A completamento dei servizi di<br />
infomobilità, nel corso del 2001 è stata costituta la società Targa<br />
Trafficmaster S.p.A. (in joint venture al 50% con la società inglese<br />
Trafficmaster plc), la quale si propone di raccogliere, elaborare e<br />
distribuire informazioni sulla circolazione stradale in tempo reale<br />
attraverso l’utilizzo di tecnologie di monitoraggio avanzate.<br />
Per quanto riguarda le attività finanziarie, nel comparto<br />
Finanziamenti ai clienti i finanziamenti erogati nell’anno hanno<br />
raggiunto 8.920 milioni di euro, con una flessione del 4%<br />
rispetto al 2000 dovuta alla contrazione del mercato di<br />
riferimento e a politiche di acquisizione che hanno privilegiato<br />
qualità e redditività, talvolta anche a scapito dei volumi. Tale<br />
risultato è stato ottenuto tramite il finanziamento di 1.154.000<br />
unità (-7% rispetto all’anno precedente), con una penetrazione<br />
sulle immatricolazioni di <strong>Fiat</strong> Auto del 39% (40,3% nel 2000).<br />
In Italia sono stati finanziati oltre 340.000 autoveicoli nuovi,<br />
con una penetrazione del 37%, che si attesta sui valori<br />
dell’anno precedente.<br />
Per quanto riguarda il Finanziamento alle Reti e ai Fornitori,<br />
i finanziamenti erogati nell’anno si sono attestati<br />
complessivamente su 24.500 milioni di euro, confermando<br />
sostanzialmente i buoni risultati dell’anno precedente.<br />
Nell’attività di noleggio (Renting) è stata costituita una nuova<br />
società a controllo congiunto, denominata Leasys S.p.A., nata<br />
dal conferimento di rami d’azienda da parte di Savarent e di<br />
Sei (Gruppo Enel). Il conferimento di Savarent ha riguardato<br />
i contratti di noleggio riferiti alle grandi flotte. A livello europeo,<br />
il parco flotte di proprietà delle società partecipate è di<br />
complessive 107.900 unità, in crescita del 59% rispetto<br />
al 2000.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Il fatturato consolidato del Settore è stato di 24.440 milioni di<br />
euro, in riduzione di 921 milioni di euro (-3,6%) rispetto al 2000.<br />
Sistema infotelematico Connect<br />
Il minor calo del fatturato rispetto alla flessione delle unità<br />
vendute è dovuto al maggior contributo delle attività finanziarie<br />
e di servizio, la cui incidenza sul fatturato totale è aumentata<br />
di quasi un punto percentuale, e al miglioramento del fatturato<br />
medio unitario. In senso positivo hanno anche contribuito i<br />
ricavi derivanti dal trasferimento dello stock ricambi alla joint<br />
venture costituita con DHL Worldwide Express e altri partner<br />
finanziari, nell’ambito del processo di reengineering del<br />
sistema logistico.<br />
Il risultato operativo di <strong>Fiat</strong> Auto ha evidenziato una perdita<br />
per 549 milioni di euro a fronte di un utile di 44 milioni di euro<br />
nel 2000, con una redditività delle vendite negativa (-2,2%),<br />
mentre l’anno precedente era risultata positiva dello 0,2%. Sul<br />
sensibile peggioramento hanno pesato la riduzione dei volumi<br />
in Europa e Polonia, i costi dei maggiori contenuti di prodotto,<br />
non interamente recuperati sui prezzi, gli oneri sostenuti per<br />
il destoccaggio della rete. Hanno anche pesato sulla redditivà<br />
le maggiori spese in ricerca e sviluppo (+94 milioni di euro)<br />
e l’incremento dei costi delle azioni pubblicitarie (+64 milioni<br />
di euro), anche in relazione al lancio della Stilo.<br />
Tali effetti negativi hanno trovato solo parziale compensazione<br />
nelle efficienze realizzate sui costi di prodotto e di struttura,<br />
nel miglioramento apportato dalle maggiori sinergie (+251<br />
milioni di euro) derivanti dall’alleanza con General Motors<br />
e nel beneficio derivante dalla citata cessione dello stock<br />
ricambi (+300 milioni di euro).
Lancia Thesis<br />
Il risultato netto dell’esercizio è stato negativo per 1.442<br />
milioni di euro, a fronte di una perdita di 599 milioni di euro<br />
nel 2000. La perdita netta di competenza del Settore è stata<br />
di 1.418 milioni di euro (perdita di 589 milioni di euro nel<br />
2000). Sul risultato di esercizio ha pesato un maggior saldo<br />
negativo delle poste straordinarie, dovuto per 485 milioni<br />
di euro ad accantonamenti a fondi di ristrutturazione e a<br />
L’innovazione dei prodotti nei contenuti e nello stile, le avanzate<br />
soluzioni industriali e gli sviluppi dell’alleanza industriale con<br />
General Motors hanno un ruolo centrale nel rafforzamento<br />
competitivo del Settore.<br />
Un impegno sempre maggiore è dedicato alla messa a punto<br />
di un portafoglio di servizi completo, che integra il tradizionale<br />
finanziamento all’acquisto di veicoli con lo sviluppo di prodotti<br />
personalizzati per il cliente e con gli innovativi servizi di<br />
infomobilità.<br />
Altro asse strategico di sviluppo è la globalizzazione. <strong>Fiat</strong> Auto sta<br />
confermando l’impegno di presenza nei Paesi emergenti in cui<br />
si concentra il maggior potenziale di sviluppo della domanda<br />
nel medio e lungo termine, con una attenta gestione del<br />
portafoglio di iniziative volta al contenimento dei rischi.<br />
svalutazione di attivi legati ai programmi di razionalizzazione<br />
produttiva in Europa e in Argentina.<br />
L’autofinanziamento è stato negativo per 292 milioni di euro<br />
a fronte di un valore positivo di 732 milioni di euro nel 2000,<br />
dopo aver accantonato ammortamenti per 1.150 milioni di<br />
euro (1.331 milioni di euro nel 2000).<br />
<strong>Fiat</strong> Auto worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 8 1 3 12<br />
Centri di ricerca e sviluppo 10 – 1 11<br />
Dealers 590 1.643 1.001 3.234<br />
Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />
47
48<br />
Paolo Monferino, C.E.O. CNH Global.<br />
PREMESSE<br />
Macchine per l’Agricoltura<br />
e le Costruzioni<br />
<strong>Fiat</strong> opera nel settore dei trattori agricoli e delle macchine<br />
movimento terra dai primi decenni del secolo, con una forte<br />
vocazione internazionale che è andata via via sviluppandosi<br />
nel tempo, prendendo slancio con l’acquisizione dell’Allis<br />
Chalmers nel 1973, di Ford New Holland nel 1991 e di Case<br />
nel 1999. CNH Global è la nuova denominazione assunta<br />
dal Settore dopo l’acquisizione di Case Corporation<br />
avvenuta appunto nel 1999.<br />
I risultati di CNH Global includono quelli di Case e di Flexi-Coil,<br />
che sono stati consolidati rispettivamente il 1° e il 4 gennaio<br />
2000. Queste variazioni all’interno dell’area di consolidamento<br />
hanno profondamente influenzato il grado di comparabilità dei<br />
dati relativi ai periodi in questione. Per tale ragione i dati finanziari<br />
più significativi del 1999 sono stati presentati come pro-forma.<br />
ANDAMENTO COMMERCIALE<br />
Nel 2001 la domanda nel comparto delle macchine per<br />
l’agricoltura è stata in flessione, soprattutto nell’Europa<br />
Occidentale. In Nord America ed in America Latina, invece,<br />
l’andamento è stato positivo, con un miglioramento superiore<br />
alle aspettative, mentre nel Resto del Mondo il trend è risultato<br />
negativo.<br />
Complessivamente l’andamento delle vendite dei prodotti<br />
CNH negli oltre 160 Paesi che il Settore copre è stato<br />
generalmente positivo. In Nord America, le vendite totali<br />
dei marchi New Holland e Case IH hanno registrato una<br />
crescita superiore al mercato in quasi tutti i segmenti del<br />
Settore, consentendo a CNH di incrementare la propria quota<br />
di mercato per i trattori e per le mietitrebbiatrici, nonostante<br />
molti dei prodotti usciti di produzione non fossero ancora stati<br />
sostituiti. La quota di mercato in Europa ha subito una<br />
lieve flessione, in parte per le dismissioni ed in parte per<br />
la contrazione di mercati importanti quali l’Italia.<br />
CNH Global<br />
Dati significativi<br />
1999<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 Proforma 1999<br />
Ricavi netti 10.777 10.770 9.952 5.246<br />
Risultato operativo 209 45 95 371<br />
% su ricavi 1,9 0,4 1,0 7,1<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (291) (754) (170) 216<br />
Autofinanziamento 262 (192) 364 333<br />
Investimenti 615 447 318 178<br />
Ricerca e sviluppo 341 366 335 158<br />
Capitale investito netto 6.597 6.932 6.184 5.777<br />
Dipendenti (numero) 28.127 31.033 34.963 19.049<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area<br />
geografica<br />
0 50 100%<br />
Il comparto delle macchine per le costruzioni ha subito una<br />
contrazione rispetto al 2000, rispecchiando l’andamento<br />
dell’economia in molti Paesi: il mercato nordamericano<br />
è stato quello più pesantemente colpito da tale fenomeno,<br />
seguito dall’Europa e dall’America Latina. In una situazione<br />
di mercato così avversa, CNH ha saputo mantenere la propria<br />
posizione complessiva sul mercato accusando una leggera<br />
perdita di quota dovuta prevalentemente alle dismissioni.<br />
STRATEGIE DI SV<strong>IL</strong>UPPO<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
CNH nel 2001 ha ultimato il processo di dismissioni richiesto<br />
dalle autorità antitrust europee e nordamericane.<br />
Complessivamente CNH ha dismesso sei stabilimenti, in linea<br />
con quanto stabilito dalle commissioni governative che hanno<br />
presieduto alla fusione tra Case Corporation e New Holland<br />
NV, avvenuta nel novembre del 1999. Il completamento di tali<br />
dismissioni, che peraltro hanno creato incertezza sul mercato,<br />
e la conseguente implementazione del processo di integrazione<br />
aziendale e del piano di razionalizzazione industriale hanno<br />
consentito a CNH Global di iniziare ad usufruire appieno dei<br />
vantaggi derivanti dall’integrazione tra Case e New Holland.<br />
Le principali aree oggetto di tale processo di integrazione<br />
aziendale sono state gli acquisti, la logistica, le spese di<br />
struttura e l’area industriale nel suo complesso.<br />
La ristrutturazione, ancora in atto, della realtà industriale<br />
derivante dalla fusione di Case e New Holland comporta
Mietitrebbia New Holland CX 860<br />
uno snellimento significativo della struttura produttiva nel suo<br />
insieme; determinerà altresì una riallocazione produttiva tra le<br />
restanti realtà industriali ed una razionalizzazione delle attuali<br />
piattaforme di prodotto Case e New Holland dalle originarie<br />
100 a circa 60.<br />
Nel campo degli acquisti e della logistica, ulteriori efficienze<br />
sono attese dal conseguimento delle economie di scala, dalla<br />
drastica riduzione del numero dei fornitori e dei componenti<br />
specifici e dal coordinamento delle attività logistiche. Ulteriori<br />
sostanziali risparmi saranno ottenuti nell’area delle spese<br />
generali con l’integrazione delle strutture aziendali.<br />
Una delle maggiori opportunità offerte dalla fusione è stata<br />
l’utilizzo di piattaforme globali comuni per lo sviluppo e la<br />
produzione di macchinari per l’agricoltura e per le costruzioni.<br />
CNH Global sta infatti applicando metodologie già in uso,<br />
e con ampio successo, nel settore automobilistico per<br />
ottenere sinergie attraverso l’utilizzo di componenti comuni,<br />
continuando nello stesso tempo a realizzare prodotti con<br />
caratteristiche altamente differenziate nei diversi marchi.<br />
La commercializzazione dei primi prodotti di questo genere,<br />
in linee di prodotto di marchi distinti, attraverso distinti canali<br />
di distribuzione, sta consentendo a CNH di soddisfare le<br />
attese dei propri clienti, migliorare i servizi, espandere a<br />
livello mondiale le offerte di prodotto e nello stesso tempo<br />
di beneficiare del “cross selling” di alcune linee di prodotto<br />
con un miglioramento della redditività.<br />
INNOVAZIONE PRODOTTO<br />
Nel corso del 2001 CNH ha introdotto oltre 100 nuovi modelli,<br />
aggiornando e migliorando notevolmente molti dei modelli<br />
esistenti sul mercato e introducendo nel contempo linee<br />
totalmente nuove.<br />
Nel segmento dei macchinari per l’agricoltura:<br />
❚ New Holland ha lanciato con successo la nuova serie dei<br />
trattori di gamma alta TJ che sostituiscono la precedente<br />
serie. Il trattore TJ rappresenta il primo esempio di<br />
applicazione della strategia delle piattaforme comuni,<br />
essendo l’equivalente della linea di trattori STX della Case<br />
IH, introdotti alla fine dello scorso anno. In Europa New<br />
Holland ha lanciato la nuova mietitrebbia convenzionale CX,<br />
che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed ha riscosso<br />
un vasto consenso nei vari mercati. New Holland ha inoltre<br />
lanciato in Europa e in Nord America alcuni importanti<br />
modelli di trattori della gamma media e di trattori compatti.<br />
❚ Case IH ha introdotto con ampio successo una linea<br />
completa di attrezzature d’avanguardia per il fieno e il<br />
foraggio, che hanno sostituito i precedenti modelli, offrendo<br />
una superiore gamma di accessori al cliente finale. La<br />
posizione dominante della mietitrebbia Case IH Axial Flow<br />
in Nord America è stata rafforzata con l’introduzione dei<br />
nuovi modelli. Anche nel segmento delle attrezzature per<br />
la coltivazione sono state lanciate nuove seminatrici e<br />
piantatrici che hanno migliorato il posizionamento<br />
Relazione sulla gestione – CNH Global<br />
49
50<br />
Caricatore gommato Case 521 D<br />
dell’azienda. La nuova raccoglitrice di cotone a sei filari della<br />
Case IH ha collocato il marchio in una posizione dominante<br />
in questa nicchia di mercato importante. Puntando sulla<br />
sinergia dei marchi come fattore di forza, il marchio Case<br />
IH ha potuto introdurre una nuova linea di trattori compatti<br />
riscuotendo immediato successo sul mercato.<br />
ATTIVITÀ FINANZIARIE<br />
Il volume di affari delle attività finanziarie ha rappresentato<br />
nel 2001 circa il 7% dei ricavi di CNH.<br />
CNH Capital ha ultimato la sua trasformazione in azienda di<br />
servizi finanziari finalizzata unicamente al supporto dei clienti<br />
finali e della rete di CNH per tutti i suoi marchi. Nell’ultima fase<br />
della trasformazione, che è stata avviata durante il primo<br />
trimestre del 2001, CNH Capital è uscita definitivamente<br />
dal settore finanziario commerciale “non core”, completando<br />
le attività di finanziamento al cliente al di fuori della rete e<br />
riorganizzando le proprie attività in Europa, con l’obiettivo<br />
di migliorare il servizio a supporto dei clienti finali e dei<br />
concessionari dei marchi della CNH.<br />
I risultati delle attività finanziarie nel 2001 sono stati inferiori<br />
rispetto all’anno precedente, oltre che per l’impatto<br />
sfavorevole dell’andamento dei volumi finanziati nel comparto<br />
delle macchine per le costruzioni, anche per le perdite delle<br />
attività finanziarie non legate al core business.<br />
Complessivamente sono stati effettuati accantonamenti per<br />
crediti inesigibili per un importo di 220 milioni di euro nel 2001<br />
(a fronte di 152 milioni di euro nel 2000), di cui 155 milioni<br />
di euro riferiti alle sole attività finanziarie “non core”.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
I ricavi di CNH nel 2001 sono stati pari a 10.777 milioni di<br />
euro, rimanendo sostanzialmente invariati rispetto al 2000.<br />
Le vendite delle macchine per l’agricoltura sono aumentate in<br />
modo significativo nel corso dell’anno, più che compensando<br />
i minori volumi per effetto delle dismissioni effettuate.<br />
Le vendite di macchine per le costruzioni, invece, con margini<br />
strutturalmente più alti, sono andate contraendosi, in linea<br />
con l’andamento del mercato.<br />
CNH ha chiuso l’anno con un utile operativo pari a 209 milioni<br />
di euro (1,9% del fatturato), rispetto ai 45 milioni di euro<br />
realizzati nel 2000 (0,4% del fatturato).<br />
L’effetto combinato di volumi complessivamente più bassi,<br />
di un mix in peggioramento, di un andamento del dollaro<br />
sfavorevole, di un minor assorbimento dei costi fissi<br />
(conseguente alla riduzione dei livelli di produzione, finalizzata<br />
al contenimento delle scorte) è stato più che compensato<br />
dai miglioramenti di margine realizzati attraverso le iniziative<br />
intraprese in connessione con il processo di fusione, volte<br />
ad incrementare la redditività delle attività industriali.
CNH Global sta raccogliendo in misura sempre maggiore<br />
i benefici derivanti dai processi di integrazione e di<br />
riorganizzazione aziendale, avviati dopo la fusione e all’origine<br />
di un miglioramento della redditività di circa 300 milioni di<br />
euro nel 2001, che ha permesso di raggiungere a fine 2001<br />
un totale cumulato di sinergie pari a circa 480 milioni di euro,<br />
a fronte di un obiettivo di risparmio complessivo di circa 670<br />
milioni di euro in 4 anni (circa 600 milioni di dollari).<br />
Gli ammortamenti sono stati pari a 553 milioni di euro (562<br />
milioni di euro nel 2000) ed includono 178 milioni di euro per<br />
l’ammortamento del goodwill connesso con l’acquisizione di Case.<br />
Gli investimenti sono stati pari a 615 milioni di euro, rispetto<br />
ai 447 milioni di euro del 2000.<br />
Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 341 milioni<br />
di euro a fronte di 366 milioni di euro nel 2000.<br />
Nel 2001 è stata registrata una perdita netta di 291 milioni<br />
di euro, di cui 296 milioni di competenza del Settore, in<br />
miglioramento significativo rispetto all’anno precedente<br />
che aveva registrato una perdita di 754 milioni di euro,<br />
di cui 764 milioni di competenza del Settore.<br />
Si ricorda che il risultato dell’esercizio include oneri<br />
straordinari per circa 79 milioni di euro a fronte del piano<br />
di integrazione e ristrutturazione industriale del Settore.<br />
Tali spese di ristrutturazione sono state contabilizzate secondo<br />
i principi contabili del Gruppo <strong>Fiat</strong> e riflettono i costi da<br />
sostenere per le azioni di ristrutturazione industriale previste<br />
per i prossimi due-tre anni. Gli importi riconosciuti secondo<br />
i principi contabili del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono diversi dagli importi<br />
contabilizzati secondo i principi contabili US GAAP adottati<br />
Ricavi per unità di business<br />
63%<br />
30%<br />
7%<br />
Macchine agricole<br />
Macchine per le costruzioni<br />
Servizi finanziari<br />
CNH Global è azienda leader mondiale per la produzione<br />
di macchine agricole e ai primi posti nel mondo per la produzione<br />
di macchine per le costruzioni e per l’offerta di servizi finanziari<br />
associati al business.<br />
Apripista <strong>Fiat</strong>-Hitachi D 180<br />
da CNH Global per presentare i propri risultati finanziari<br />
consolidati negli Stati Uniti.<br />
L’autofinanziamento nel 2001 è stato positivo per 262 milioni<br />
di euro, a fronte di 192 milioni di euro di autofinanziamento<br />
negativo nel 2000, essenzialmente a seguito della minore<br />
perdita netta registrata nell’esercizio in chiusura (291 milioni<br />
di euro nel 2001, a fronte di 754 milioni di euro nel 2000),<br />
essendo gli ammortamenti del 2001 sostanzialmente in<br />
linea con quelli registrati nel 2000.<br />
CNH worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 5 12 25 42<br />
Centri di ricerca e sviluppo 4 6 9 19<br />
Dealers 282 4.388 7.030 11.700<br />
Il piano di integrazione e razionalizzazione industriale tra New<br />
Holland e Case prevede la chiusura di alcuni stabilimenti in Nord<br />
America ed Europa con il passaggio delle produzioni ad altri siti<br />
e il trasferimento di alcune linee di prodotto tra le diverse unità<br />
produttive del Settore.<br />
Relazione sulla gestione – CNH Global<br />
51
52<br />
Michel De Lambert, C.E.O. Iveco.<br />
Veicoli<br />
Industriali<br />
Iveco è nata nel 1975 dalla fusione di aziende camionistiche<br />
operanti in Italia, Francia e Germania, di cui alcune fondate<br />
prima del 1900. Con i successivi inserimenti anche di<br />
società svizzere, inglesi e spagnole, Iveco è diventata la<br />
prima azienda veramente europea del settore. Gli anni ‘90<br />
ne hanno accentuato la proiezione internazionale con la<br />
costituzione di joint venture e società in tutti i continenti.<br />
ANDAMENTO COMMERCIALE<br />
Nel 2001 la domanda di veicoli industriali nell’Europa<br />
Occidentale è risultata di 682.700 unità, sostanzialmente<br />
sullo stesso livello del 2000, interrompendo il trend di crescita<br />
degli ultimi sette anni.<br />
Più in particolare, nel 2001 è continuata la crescita<br />
del segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 3,5<br />
e 6 tonnellate), mentre si è registrata la flessione delle<br />
immatricolazioni dei veicoli medi (PTT compreso tra 6,1<br />
e 15,9 tonnellate) e pesanti (PTT ≥16 tonnellate).<br />
L’analisi di dettaglio dei maggiori mercati europei indica<br />
il permanere di una crescita della domanda in Francia<br />
(+5,2%) e in Gran Bretagna (+4,5%), mentre sono risultati<br />
sostanzialmente invariati i mercati italiano e spagnolo. Si<br />
è registrata invece una significativa flessione nell’importante<br />
mercato tedesco (-6,6%).<br />
Il segmento dei veicoli leggeri ha raggiunto in Europa<br />
Occidentale le 359.000 unità immatricolate (+4%),<br />
Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Francia 123,1 117,0 5,2<br />
Germania 140,4 150,4 (6,6)<br />
Gran Bretagna 118,6 113,5 4,5<br />
Italia 94,6 94,8 (0,2)<br />
Spagna 72,8 72,4 0,6<br />
Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1<br />
Iveco<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 8.650 8.611 7.387<br />
Risultato operativo 271 489 311<br />
% su ricavi 3,1 5,7 4,2<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (123) 147 180<br />
Autofinanziamento 287 569 433<br />
Investimenti (*) 718 656 359<br />
Ricerca e sviluppo 215 227 215<br />
Capitale investito netto 1.979 2.207 2.359<br />
Dipendenti (numero) 35.340 35.852 36.217<br />
(*) di cui relativi a veicoli in LLD: 348 306 61<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area<br />
geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
con particolare evidenza della Francia (+10,9%) e della<br />
Gran Bretagna (+7,4%), mentre rimangono nel complesso<br />
sostanzialmente stabili gli altri mercati europei.<br />
La domanda di veicoli medi è risultata in calo del 5,6%<br />
rispetto al 2000, con 87.400 unità immatricolate.<br />
Particolarmente evidente è risultato il calo del mercato<br />
tedesco (-14,5%), mentre andamenti positivi si sono registrati<br />
in Spagna (+7,9%) ed in Francia (+5,8%).<br />
Con 236.300 immatricolazioni, il mercato dei veicoli pesanti<br />
ha registrato una flessione del 3,1%, particolarmente<br />
concentrata in Germania (-11,2%), mentre si sono nel<br />
complesso compensati tra loro gli altri mercati europei.<br />
Complessivamente, nel 2001, Iveco ha venduto a livello mondiale<br />
160.400 veicoli, con una riduzione del 2,7% rispetto al 2000.<br />
Considerando anche il totale delle vendite delle collegate<br />
licenziatarie, pari a circa 34.300 unità (42.700 nel 2000),<br />
le fatturazioni complessive hanno raggiunto le 194.700 unità.<br />
In Europa Occidentale Iveco ha venduto 128.400 veicoli,<br />
con una modesta flessione dell’1,9% rispetto al 2000.<br />
Le vendite hanno risentito in modo particolare della citata<br />
contrazione del mercato tedesco, dove le unità vendute da<br />
Iveco sono diminuite dell’11,4% rispetto al 2000, e delle minori<br />
unità vendute in Italia (-14,2%) per effetto di aggressive<br />
iniziative commerciali della concorrenza.<br />
Tali cali sono stati controbilanciati da un forte incremento<br />
delle vendite in Gran Bretagna (+17,6%) per gli effetti positivi<br />
indotti dalla crescita della domanda di veicoli leggeri.
Iveco Stralis<br />
La quota di mercato Iveco in Europa Occidentale (veicoli con<br />
PTT uguale o superiore a 3,5 tonnellate) è diminuita passando<br />
dal 17,8% del 2000 al 17% del 2001, principalmente per<br />
effetto della riduzione nel segmento dei veicoli leggeri, dove<br />
Iveco ha registrato una quota del 19%, in calo di 1,7 punti<br />
percentuali rispetto al 2000, ma con significativi segnali di<br />
recupero nel secondo semestre.<br />
Nel 2001 la quota di mercato Iveco nel segmento dei veicoli<br />
medi ha raggiunto il 25%, registrando l’incremento di un punto<br />
percentuale rispetto al 2000.<br />
In particolare la quota di mercato è migliorata in Gran<br />
Bretagna, in Spagna ed in Germania, grazie al successo<br />
del nuovo modello “Eurocargo Tector”.<br />
Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industriali<br />
per Paese<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Francia 22,9 23,1 (0,9)<br />
Germania 16,3 18,4 (11,4)<br />
Gran Bretagna 15,4 13,1 17,6<br />
Italia 39,3 45,8 (14,2)<br />
Spagna 15,2 15,8 (3,8)<br />
Europa Occidentale 128,4 130,9 (1,9)<br />
Resto del mondo 32,0 33,9 (5,6)<br />
Totale Vendite (*) 160,4 164,8 (2,7)<br />
Società collegate 34,3 42,7 (19,7)<br />
Totale generale 194,7 207,5 (6,2)<br />
(*) incluso 50% vendite Irisbus e Naveco<br />
La quota di mercato dei veicoli pesanti nel 2001 è risultata<br />
sostanzialmente stabile al livello dell’11%, con un trend<br />
in miglioramento nel secondo semestre, anche grazie al<br />
successo del nuovo modello da 480 HP, nonostante l’effetto<br />
indotto dall’attesa del nuovo modello di veicolo pesante<br />
“Stralis”, lanciato sul mercato all’inizio del 2002.<br />
Le vendite Iveco nei Paesi dell’Europa dell’Est sono risultate<br />
pari a oltre 9.700 unità, superiori del 14% rispetto a quelle<br />
del 2000; particolarmente positivo l’andamento delle vendite<br />
in Romania.<br />
Nei mercati extraeuropei Iveco ha complessivamente venduto<br />
22.300 veicoli, in calo del 12% rispetto al 2000.<br />
In particolare si segnala il buon andamento delle unità vendute<br />
in America Latina, dove Iveco ha superato le 7.800 unità<br />
(+26% rispetto al 2000). Significative le vendite di veicoli<br />
leggeri in Brasile, dove il Daily Iveco ha conseguito una quota<br />
di mercato del 25,5% (+3,8 punti rispetto al 2000). In crescita<br />
anche le unità vendute in Venezuela. Sono invece risultate in<br />
significativo rallentamento le vendite in Argentina, in relazione<br />
alla crisi economica che ha interessato il Paese.<br />
In Cina la società Naveco, joint venture al 50% con il<br />
Gruppo Yueijin, ha prodotto e venduto circa 13.100 veicoli.<br />
La riduzione del 25% rispetto al 2000 è principalmente<br />
da attribuirsi all’inasprimento della concorrenza locale,<br />
nonché all’attesa dell’introduzione del nuovo modello di<br />
veicolo leggero.<br />
Relazione sulla gestione – Iveco<br />
53
54<br />
La joint venture Irisbus ha venduto complessivamente circa 9.500<br />
unità. Il modesto calo (-3%) delle vendite rispetto al 2000 deriva<br />
in buona parte da ritardi nelle assegnazioni delle gare d’appalto<br />
nel trasporto pubblico, principalmente in Italia ed in Spagna.<br />
La produzione di motori diesel nell’anno 2001 è stata di<br />
413.300 unità, in diminuzione del 9% circa rispetto al 2000.<br />
I minori volumi sono riconducibili alle produzioni di motori<br />
leggeri e medi, legati in parte alla minore produzione di veicoli<br />
Iveco e, soprattutto, ai minori ritiri da parte di clienti terzi.<br />
Nell’esercizio è stata messa a regime la produzione del nuovo<br />
motore “Tector” per applicazioni su veicoli Eurocargo ed<br />
è stata completata la gamma dei motori pesanti “Cursor”.<br />
Le vendite a clienti terzi hanno rappresentato il 61% della<br />
produzione totale, restando in linea con l’esercizio precedente.<br />
In India ed in Turchia le vendite delle società collegate<br />
licenziatarie sono diminuite, riflettendo l’andamento<br />
della domanda di veicoli industriali nei rispettivi Paesi:<br />
❚ in India l’Iveco, tramite la Ashok Leyland, ha prodotto e<br />
venduto complessivamente 30.700 unità, circa 3.800 unità<br />
in meno dell’anno precedente;<br />
Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Pesanti 236,3 243,8 (3,1)<br />
Medi 87,4 92,6 (5,6)<br />
Leggeri 359,0 345,3 4,0<br />
Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1<br />
❚ in Turchia Otoyol ha venduto circa 3.600 unità, equivalenti<br />
a circa la metà rispetto all’esercizio precedente.<br />
ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI<br />
Le società finanziarie del Gruppo Transolver Finance, che<br />
gestiscono le attività di finanziamento e di leasing per i prodotti<br />
Iveco, hanno avuto un forte sviluppo nell’esercizio 2001.<br />
Nell’anno 2001 la Transolver Finance ha stipulato circa<br />
34.400 contratti di finanziamento su vendite di veicoli nuovi,<br />
con una crescita del 24,8% rispetto all’anno precedente<br />
particolarmente evidente in Italia, Germania e nel Regno Unito;<br />
ha stipulato inoltre 5.400 contratti su vendite di veicoli usati<br />
(+56% sull’anno precedente). La percentuale dei veicoli<br />
finanziati da Transolver Finance sul totale delle vendite dei<br />
veicoli Iveco è salita al 29,8%. Il portafoglio di contratti in<br />
essere al 31 dicembre 2001 è stato di circa 99.100 unità;<br />
il valore netto complessivo dei contratti in portafoglio risulta<br />
pari a circa 2.100 milioni di euro.<br />
Nell’esercizio sono state avviate, ed operano con risultati<br />
positivi, nuove società di finanziamento nel Regno Unito,<br />
in Svizzera ed in Brasile.<br />
Relativamente alle attività di noleggio, realizzate da Fraikin<br />
e Transolver Service, il parco di veicoli noleggiati è cresciuto<br />
a circa 37.000 unità a fine esercizio (+9,7% rispetto al 2000).<br />
In particolare, l’esercizio 2001 è stato caratterizzato da una<br />
crescita significativa in Francia (+4%) ed in Gran Bretagna<br />
(+23%) e da un rilevante incremento in Spagna (oltre il 50%)<br />
per effetto del forte sviluppo della “location de longue durée”.<br />
Prosegue con successo il processo di integrazione in Iveco<br />
delle attività del Gruppo Fraikin, che si è confermato leader<br />
indiscusso sul mercato francese e in possesso di un knowhow<br />
di assoluto rilievo nel campo del noleggio a lungo termine<br />
di veicoli industriali e di gestione di grandi flotte.<br />
Nel 2001 Iveco ha proseguito nello sviluppo della propria<br />
offerta di servizi di manutenzione e di riparazione: il portafoglio<br />
di tali attività ha raggiunto a fine esercizio i 33.800 contratti,<br />
con 11.900 nuovi contratti stipulati nell’anno.<br />
Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industriali per<br />
prodotto<br />
(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />
Pesanti 31,6 33,0 (4,2)<br />
Medi 24,0 24,9 (3,6)<br />
Leggeri 96,2 97,5 (1,3)<br />
Bus (*) 4,9 5,6 (12,5)<br />
Divisioni (**) 3,7 3,8 (2,6)<br />
Totale Vendite 160,4 164,8 (2,7)<br />
(*) Quota 50% Irisbus + Bus Division Iveco<br />
(**) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio
INNOVAZIONE PRODOTTO E INVESTIMENTI<br />
Per quanto riguarda l’attività di innovazione e sviluppo<br />
prodotto, questa ha riguardato prevalentemente il repowering<br />
dei veicoli di gamma media (“Eurocargo Tector”) e lo sviluppo<br />
della nuova gamma di motori a “V” per l’utilizzo nel campo<br />
della power generation e della trazione ferroviaria.<br />
Inoltre, sono proseguiti nel 2001 gli investimenti programmati<br />
per il piano di sviluppo della gamma motori; in particolare questi<br />
hanno riguardato le nuove famiglie di motori diesel leggeri<br />
e medi, lo stabilimento per gli alberi motore leggeri e medi,<br />
nonché la nuova cabina del nuovo veicolo pesante “Stralis”.<br />
In Irisbus sono proseguiti gli investimenti per l’innovazione<br />
di prodotto, volti in particolare alla definizione di un nuovo<br />
veicolo per il trasporto di massa, CiVis, con trazione elettrica<br />
oppure ibrida.<br />
Alla fine dell’esercizio sono stati siglati gli accordi con Renault<br />
per l’acquisto del restante 50% del Gruppo Irisbus, operazione<br />
che si completerà entro il 2002 e che porterà Iveco a disporne<br />
del controllo totalitario.<br />
Complessivamente nell’anno gli investimenti sono stati pari<br />
a circa 718 milioni di euro (656 milioni di euro nel 2000),<br />
considerando anche 348 milioni di euro di investimento<br />
in flotte dedicate alle attività di noleggio.<br />
Nel corso dell’esercizio è stato siglato l’accordo con il Gruppo<br />
cinese CBC, volto a costituire una joint venture (paritetica al<br />
50%) per la produzione e la commercializzazione di autobus<br />
urbani ed extraurbani.<br />
CBC è uno dei principali costruttori di veicoli da trasporto<br />
persone e leader nel trasporto urbano in Cina.<br />
Ricavi per unità di business<br />
9%<br />
26%<br />
11%<br />
15%<br />
12%<br />
27%<br />
Veicoli industriali leggeri<br />
Veicoli industriali medi<br />
Veicoli industriali pesanti<br />
Bus/veicoli speciali<br />
Motori<br />
Servizi<br />
Iveco è pronta a cogliere tutte le opportunità che si presentano,<br />
forte dei risultati ottenuti sul versante dello sviluppo prodotto,<br />
sia veicolare che motoristico, e grazie al completamento dei<br />
programmi di investimento. In particolare la totale integrazione<br />
di Irisbus in Iveco potrà consentire al Settore di assumere un<br />
ruolo da protagonista sul mercato mondiale degli autobus.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
I ricavi netti di Iveco hanno raggiunto gli 8.650 milioni di euro,<br />
con un lieve aumento rispetto all’anno precedente, in quanto<br />
l’espansione delle attività finanziarie e di servizi ha<br />
compensato il calo delle vendite di veicoli.<br />
L’utile operativo dell’esercizio 2001 è stato pari a 271 milioni<br />
di euro (489 milioni di euro nel 2000), con una redditività pari<br />
al 3,1% dei ricavi netti, in calo rispetto al 2000 (5,7% dei<br />
ricavi netti). Tale flessione risulta determinata principalmente<br />
dall’effetto congiunto del calo dei volumi di vendita e dei<br />
minori proventi derivanti dal disinvestimento di attività rispetto<br />
all’esercizio precedente, che comprendeva una plusvalenza,<br />
pari a 88 milioni di euro, derivante dalla cessione di aree<br />
industriali non più utilizzate dal Settore.<br />
Nell’esercizio 2001 Iveco ha definito un importante piano di<br />
ristrutturazione che ha interessato la sua presenza industriale<br />
in Argentina e, più in generale, il conseguimento di importanti<br />
efficienze operative. Questo piano ha comportato<br />
l’accantonamento di fondi per oneri straordinari influendo<br />
sul risultato netto dell’esercizio che è stato in perdita di<br />
123 milioni di euro, a fronte dell’utile netto di 147 milioni<br />
di euro conseguito nell’esercizio precedente.<br />
Gli ammortamenti effettuati sono stati 410 milioni di euro<br />
(423 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppo<br />
di 215 milioni di euro (227 milioni di euro nel 2000).<br />
La perdita netta di competenza del Settore è stata di 125 milioni<br />
di euro, contro l’utile netto di 146 milioni di euro nel 2000.<br />
L’autofinanziamento per il 2001 è risultato pertanto di 287<br />
milioni di euro; era stato pari a 569 milioni di euro nel 2000.<br />
Iveco worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 11 24 10 45<br />
Centri di ricerca e sviluppo 16 15 2 33<br />
Dealers 73 307 198 578<br />
Iveco continua la sua politica di sviluppo internazionale<br />
consolidando le sue posizioni nei Paesi emergenti del<br />
Sud America e dell’Est Asiatico e sviluppando la presenza<br />
commerciale nei mercati dell’Europa dell’Est.<br />
Relazione sulla gestione – Iveco<br />
55
56<br />
Paolo Filomeni, C.E.O. Teksid.<br />
Prodotti<br />
Metallurgici<br />
Costituita nel 1978, Teksid aveva già alle spalle oltre<br />
sessant’anni di esperienza nel campo della metallurgia<br />
con <strong>Fiat</strong>.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
Il rallentamento della crescita economica mondiale ha avuto<br />
pesanti ripercussioni sui mercati di riferimento del Settore,<br />
in particolare nell’area NAFTA che ha registrato una rilevante<br />
caduta della produzione autoveicolistica sin dal primo<br />
trimestre 2001. L’aggravamento successivo all’11 settembre<br />
ha vanificato le deboli aspettative di crescita.<br />
In questo quadro, Teksid ha accusato un calo dei volumi di<br />
vendita, che si è andato ad inserire nel processo di profondo<br />
cambiamento del portafoglio di business, caratterizzato da<br />
un forte sviluppo delle attività Alluminio e Magnesio e, per la<br />
Ghisa, da tagli di capacità in Europa e da selezionati sviluppi<br />
in NAFTA ed in Cina. In particolare:<br />
❚ La Business Unit Alluminio è stata impegnata nello sviluppo<br />
e nel lancio di otto nuovi prodotti. Queste realizzazioni<br />
hanno richiesto importanti investimenti, tra cui l’avviamento<br />
di un nuovo stabilimento in Alabama (Stati Uniti) per la<br />
produzione con tecnologia lost foam delle teste e dei blocchi<br />
cilindri del nuovo motore GM L850; un secondo stabilimento,<br />
ancora in costruzione, produrrà blocchi cilindri realizzati in<br />
pressocolata per Nissan. È proseguita, inoltre, la costruzione<br />
del secondo stabilimento Alluminio in Messico, che produrrà<br />
teste cilindri per Ford, Chrysler e Nissan. Le nuove realizzazioni,<br />
che consentiranno alla Business Unit di quasi raddoppiare<br />
il livello di attività nei prossimi 5-6 anni, hanno già portato<br />
l’incidenza del business Alluminio sui ricavi del 2001 dal<br />
45% al 49%.<br />
Teksid<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 1.752 1.873 1.682<br />
Risultato operativo 15 101 76<br />
% su ricavi 0,9 5,4 4,5<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (125) 8 26<br />
Autofinanziamento (16) 113 123<br />
Investimenti 151 182 182<br />
Ricerca e sviluppo 27 29 23<br />
Capitale investito netto 788 861 793<br />
Dipendenti (numero) 13.827 14.286 14.522<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area<br />
geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
❚ Anche Meridian (Magnesio) ha proseguito l’intenso<br />
programma di sviluppo di nuovi prodotti sia per il mercato<br />
americano che per quello europeo. Di particolare rilievo<br />
lo sviluppo del supporto radiatore per una linea di SUV<br />
della Ford. Nel 2001 la Business Unit, che ha completato<br />
l’estensione dello stabilimento di Strathroy (Ontario), ha<br />
contribuito ai ricavi del Settore per il 17% (16% nel 2000).<br />
❚ La Business Unit Ghisa ha aperto la nuova fonderia Hua<br />
Dong, che ha sede a Zhenjiang (Cina), destinata a produrre<br />
blocchi cilindri in ghisa per vetture e veicoli commerciali<br />
leggeri. L’incidenza dell’attività del business sui ricavi del<br />
Settore è calata dal 39% al 34% nel 2001.<br />
Nel breve termine, per allineare i costi ai volumi di vendita,<br />
Teksid ha avviato incisivi “contingency plan” per la riduzione<br />
della produzione e ulteriori azioni di riorganizzazione del<br />
Settore con particolare riguardo alla Ghisa e alle attività di<br />
supporto ai business tramite un alleggerimento delle strutture.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Nel 2001 il Settore ha registrato ricavi per 1.752 milioni<br />
di euro (-6,5% rispetto all’anno precedente).<br />
La Business Unit Alluminio ha realizzato ricavi per 866 milioni<br />
di euro (+2,2%, grazie a una tenuta del mercato europeo<br />
che ha compensato la discesa del NAFTA); la Business Unit<br />
Ghisa ha conseguito ricavi per 599 milioni di euro (-18,5%), in<br />
seguito alla debolezza del mercato, nonché alla cessione dello<br />
stabilimento di Rovigo e, in parte, alla chiusura dello stabilimento<br />
di Carmagnola. I ricavi della Business Unit Magnesio sono stati
Stabilimento “Alluminio” di Sylacauga (Alabama - USA) Blocco cilindri motore GM L 850 realizzato in policast<br />
di 287 milioni di euro (-1,2%). La quota di fatturato destinata<br />
a clienti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong> è passata dal 76% all’80%.<br />
L’utile operativo è stato di 15 milioni di euro (0,9% dei ricavi),<br />
in flessione rispetto ai 101 milioni di euro dell’anno precedente<br />
(5,4% dei ricavi). La contrazione è da attribuire alla caduta<br />
dei volumi di vendita, al disequilibrio prezzi/costi ed ai costi<br />
di avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperati dalle<br />
efficienze realizzate. Gli ammortamenti sono stati pari a 109<br />
milioni di euro (105 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca<br />
Ricavi per unità di business<br />
17%<br />
34%<br />
49%<br />
Magnesio<br />
Alluminio<br />
Ghisa<br />
Ricavi per cliente<br />
Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
Altri costruttori<br />
Parallelamente col processo di espansione internazionale Teksid<br />
ha operato un profondo cambiamento del mix produttivo; negli<br />
ultimi quattro anni l’incidenza dei prodotti in materiali pesanti<br />
(acciaio, ghisa) si è ridotta dal 58% al 34%, a favore di quelli in<br />
alluminio e magnesio, ed è stata attuata una concentrazione sui<br />
prodotti a maggior contenuto tecnologico.<br />
20%<br />
80%<br />
e sviluppo a 27 milioni di euro (29 milioni di euro nel 2000).<br />
Il risultato netto è stato negativo per 125 milioni di euro<br />
(utile netto di 8 milioni di euro nel 2000), con una perdita di<br />
competenza pari a 126 milioni di euro (utile di 0,1 milioni di euro<br />
nel 2000). Oltre alla gestione operativa hanno influito sul risultato<br />
oneri straordinari per le citate ristrutturazioni per complessivi<br />
72 milioni di euro (+47 milioni di euro rispetto al 2000).<br />
L’autofinanziamento è stato negativo per 16 milioni di euro<br />
(positivo per 113 milioni di euro nel 2000).<br />
Teksid worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 5 8 12 25<br />
Centri di ricerca e sviluppo 5 2 3 10<br />
L’espansione internazionale del Settore, che ha avuto una forte<br />
accelerazione nell’ultimo decennio, è stata guidata dall’esigenza<br />
di avvicinarsi alle localizzazioni dei suoi clienti nel mondo. In<br />
particolare, è stata incrementata l’attività produttiva in Europa,<br />
nel NAFTA, nel Mercosur e in Cina.<br />
Relazione sulla gestione – Teksid<br />
57
58<br />
Domenico Bordone, C.E.O. Magneti Marelli.<br />
Componenti<br />
Magneti Marelli è stata fondata nel 1919 dalla <strong>Fiat</strong> e<br />
dalla Ercole Marelli. Nel 1967 <strong>Fiat</strong> ha acquisito il controllo<br />
della società, trasformandola in un polo mondiale della<br />
componentistica autoveicolistica.<br />
Magneti Marelli sta focalizzando le proprie attività nelle<br />
principali linee di prodotto anche attraverso cessioni<br />
di attività non strategiche.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
In coerenza col suo piano strategico che prevede una<br />
maggiore focalizzazione sui core business, il Settore ha<br />
avviato nel 2001 un piano di ristrutturazione delle attività al<br />
fine di valorizzare i diversi business per ottimizzare le eventuali<br />
alleanze strategiche e/o cessioni.<br />
In questo contesto, nell’anno 2001, Magneti Marelli:<br />
❚ ha acquisito il controllo della joint venture Automotive<br />
Lighting raggiungendo la quota di partecipazione del 74,9%;<br />
❚ ha finalizzato nel mese di marzo la cessione delle attività<br />
Sistemi Termici al Gruppo giapponese Denso, annunciata<br />
nel novembre 2000;<br />
❚ ha completato il piano di ristrutturazione societaria,<br />
concentrando i diversi business per gruppi omogenei al fine<br />
di facilitare gli eventuali futuri accordi.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Nel 2001 i ricavi netti consolidati di Magneti Marelli sono stati<br />
di 4.073 milioni di euro, con una flessione del 5,2% a parità<br />
di area e di cambi rispetto all’anno precedente a causa<br />
Magneti Marelli<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 4.073 4.451 4.062<br />
Risultato operativo (74) 55 108<br />
% su ricavi (1,8) 1,2 2,7<br />
Utile netto (del Settore e di Terzi) 82 139 107<br />
Autofinanziamento 289 353 310<br />
Investimenti 240 231 209<br />
Ricerca e sviluppo 227 213 185<br />
Capitale investito netto 1.073 1.131 1.289<br />
Dipendenti (numero) 24.228 25.975 25.613<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
della debolezza della domanda in particolare nell’ultima<br />
parte dell’anno.<br />
Il risultato operativo dell’esercizio è stato negativo per 74<br />
milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nell’anno precedente<br />
a condizioni omogenee di area e al netto di poste non<br />
ricorrenti). L’andamento negativo dei volumi, la tensione sul<br />
mercato dell’elettronica e la perdita di competitività dell’euro<br />
verso il dollaro sono state le cause che hanno penalizzato<br />
il risultato. La redditività delle vendite è scesa dall’1,2% del<br />
2000 a un valore negativo del -1,8%.<br />
Gli ammortamenti sono stati pari a 207 milioni di euro (214<br />
milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppo a 227<br />
milioni di euro (213 milioni di euro nell’esercizio precedente).<br />
Il risultato netto, positivo per 82 milioni di euro (139 milioni<br />
di euro nel 2000), include la plusvalenza netta di 355 milioni<br />
di euro realizzata dal Settore sulla cessione delle attività<br />
Sistemi Termici.<br />
La quota di competenza è stata pari a 84 milioni di euro<br />
(135 milioni di euro nel 2000).<br />
L’autofinanziamento è passato dai 353 milioni di euro<br />
del 2000 a 289 milioni di euro.
Sistema Connect Nav + per <strong>Fiat</strong> Stilo<br />
Ricavi per unità di business<br />
27%<br />
21%<br />
10%<br />
13%<br />
29%<br />
Sistemi motopropulsione<br />
Sistemi sospensioni<br />
Illuminazione<br />
Sistemi elettronici<br />
Aftermarket<br />
Ricavi per cliente<br />
Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
Altri costruttori<br />
Magneti Marelli ha realizzato una strategia basata sulle leve<br />
fondamentali dell’innovazione, della focalizzazione sui business ad<br />
elevato contenuto sistemistico e tecnologico e dell’allungamento<br />
della catena del valore attraverso la fornitura di servizi.<br />
40%<br />
60%<br />
Magneti Marelli worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 19 18 16 53<br />
Centri di ricerca e sviluppo 5 9 7 21<br />
Grazie al processo di globalizzazione, altra leva fondamentale della<br />
strategia del Settore, Magneti Marelli è in grado di rispondere alle<br />
esigenze globali dei propri clienti.<br />
Relazione sulla gestione – Magneti Marelli<br />
59
60<br />
Piero Maritano, C.E.O. Comau.<br />
Mezzi e Sistemi<br />
di Produzione<br />
L’attività della <strong>Fiat</strong> nel campo delle macchine utensili è<br />
cominciata in modo sistematico e razionale nel 1935.<br />
Nel corso degli anni, attraverso acquisizioni e<br />
incorporazioni societarie, Comau ha ampliato la sua offerta<br />
diventando uno dei pochi fornitori “totali” nell’automazione<br />
per l’industria autoveicolistica.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
L’andamento del mercato di riferimento del Settore è stato<br />
caratterizzato nel 2001 da una forte contrazione degli<br />
investimenti dei costruttori autoveicolistici negli Stati Uniti.<br />
In Europa la situazione è rimasta ancora sostanzialmente<br />
stabile, con investimenti dedicati alla razionalizzazione<br />
delle capacità produttive e una forte tensione sui prezzi.<br />
In Sud America è continuato il rallentamento dei nuovi<br />
investimenti, accentuato anche dalla crisi in Argentina.<br />
La domanda di mezzi e sistemi di produzione si è evoluta<br />
verso la richiesta di sistemi e servizi integrati, tali da consentire<br />
investimenti graduali e polivalenti (modularità dei sistemi e<br />
flessibilità operativa) e a lungo ciclo di vita (affidabilità e<br />
convertibilità).<br />
È continuata inoltre la tendenza dei costruttori al progressivo<br />
spostamento verso fornitori di servizi e di attività produttive<br />
ritenute non-core, come pure a ricercare soluzioni finanziarie<br />
per contenere il loro capitale investito.<br />
In funzione di tali fattori critici e nonostante il contesto<br />
non favorevole, Comau ha continuato nello sviluppo e<br />
perfezionamento delle sue capacità tecnologiche, ottenendo<br />
riscontri decisamente positivi. Nel corso del 2001 le<br />
acquisizioni ordini per le attività a commessa, infatti, sono<br />
state pari a 1.756 milioni di euro, in aumento di circa il 5%<br />
rispetto all’anno precedente grazie principalmente ai contratti<br />
acquisiti in Europa e negli Stati Uniti per Powertrain Systems,<br />
nonché per la crescita della Business Unit Engineering legata<br />
Comau<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 2.218 2.440 1.693<br />
Risultato operativo 60 87 43<br />
% su ricavi 2,7 3,6 2,5<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (36) 6 (8)<br />
Autofinanziamento 27 63 30<br />
Investimenti 38 36 26<br />
Ricerca e sviluppo 22 20 20<br />
Capitale investito netto 378 486 485<br />
Dipendenti (numero) 17.243 17.636 16.943<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
alle nuove società acquisite (Germann-Intech GmbH & Co.<br />
KG. e Comau Romania S.r.l.).<br />
Complessivamente il 61% degli ordini è stato acquisito in<br />
Europa, il 35% nel NAFTA e il 4% principalmente in Brasile<br />
e in Cina. La ripartizione degli ordini è stata per il 21% da<br />
società del Gruppo <strong>Fiat</strong> e per il 79% da altri costruttori.<br />
Tra gli ordini più consistenti sono da segnalare quelli per le<br />
linee di montaggio e lavorazione per un nuovo motore della<br />
joint venture <strong>Fiat</strong>–GM Powertrain in Polonia e per nuovi motori<br />
sviluppati dai costruttori statunitensi nell’area NAFTA, nonché<br />
le commesse acquisite in Germania per le linee di saldatura<br />
scocca, destinate a costruttori locali.<br />
Al 31 dicembre 2001 il portafoglio ordini risulta pari a 1.473<br />
milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 31 dicembre 2000.<br />
Per quanto riguarda i servizi di manutenzione di Comau<br />
Service (fusa nell’esercizio in Comau S.p.A.), il 2001 ha<br />
registrato una decisa crescita dei ricavi (+30%), grazie a nuove<br />
acquisizioni di contratti sia da aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong> in Italia<br />
e in Europa, sia da costruttori statunitensi nell’area NAFTA.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
I ricavi del Settore sono stati pari a 2.218 milioni di euro,<br />
in calo del 9% rispetto all’anno precedente a seguito dei<br />
minori volumi per le attività sull’area NAFTA, solo parzialmente<br />
compensati dalla crescita dei servizi di manutenzione.<br />
Il risultato operativo si è attestato a 60 milioni di euro, pari<br />
al 2,7% dei ricavi, in flessione rispetto all’anno precedente
Linea robotizzata saldatura autotelaio<br />
sia in termini assoluti che di redditività (87 milioni di euro,<br />
pari al 3,6% dei ricavi, nel 2000) per i minori volumi, recuperati<br />
solo in parte dalla crescita dei servizi di manutenzione, dai<br />
programmi efficienziali e da plusvalenze non ricorrenti per<br />
35 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2000), generate dalla<br />
cessione di immobili ritenuti non strategici negli Stati Uniti.<br />
Le spese di ricerca e sviluppo sono state di 22 milioni di euro<br />
(20 milioni di euro nel 2000) e gli ammortamenti di 63 milioni<br />
di euro (57 milioni di euro nello scorso esercizio).<br />
Ricavi per unità di business<br />
11%<br />
26%<br />
39%<br />
7%<br />
17%<br />
Saldatura<br />
Stampi<br />
Meccanica<br />
Manutenzione<br />
Altre<br />
Ricavi per cliente<br />
Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
Altri costruttori<br />
32%<br />
68%<br />
L’anno ha consuntivato una perdita netta di 36 milioni di euro,<br />
in peggioramento rispetto al 2000 (utile netto per 6 milioni<br />
di euro) a seguito del minor risultato operativo e degli oneri<br />
di ristrutturazione di alcune controllate.<br />
La quota del risultato di competenza del Settore si è attestata<br />
su una perdita di 37 milioni di euro, rispetto ad un utile di<br />
7 milioni di euro nell’esercizio precedente.<br />
L’autofinanziamento è diminuito dai 63 milioni di euro del 2000<br />
a 27 milioni di euro.<br />
Comau worldwide<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 6 11 17 34<br />
Centri di ricerca e sviluppo 9 4 1 14<br />
Obiettivo di Comau è fornire sistemi di automazione semplici,<br />
economici da gestire e flessibili, ponendosi a fianco del<br />
cliente fin dall’inizio per sviluppare tutte le fasi del processo<br />
produttivo: dall’ingegneria alla fabbricazione, ai montaggi<br />
e ai servizi di manutenzione.<br />
Comau vanta una presenza globale garantendo ai propri clienti<br />
“full service” in tutto il mondo.<br />
Relazione sulla gestione – Comau<br />
61
62<br />
Saverio Strati, C.E.O. <strong>Fiat</strong>Avio.<br />
Aviazione<br />
<strong>Fiat</strong>Avio prosegue il cammino di eccellenza nelle attività<br />
di progettazione, sperimentazione e produzione di sistemi<br />
propulsivi per diverse applicazioni aeronautiche e spaziali.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
I mercati di riferimento hanno registrato nel 2001 un<br />
andamento favorevole nel settore della difesa, per la<br />
necessità dei Governi europei di rinnovare le flotte militari,<br />
e un rallentamento dei lanci commerciali nello spazio.<br />
Nell’ultima parte dell’esercizio, dopo l’11 settembre, si è<br />
registrato un indebolimento della domanda mondiale nel<br />
comparto dei motori per il trasporto aereo e dell’attività di<br />
revisione dei motori civili.<br />
Nel comparto aeronautico commerciale sono stati finalizzati<br />
l’accordo di partecipazione in partnership con Rolls-Royce<br />
al programma Trent 900 destinato al velivolo Airbus A 380 ed<br />
il memorandum d’intesa con Pratt & Whitney per lo sviluppo<br />
e la produzione di moduli per i motori PW600. Inoltre è stato<br />
finalizzato l’accordo con Agusta per il 2° lotto di motori T700<br />
per l’elicottero EH101 della Marina Militare Italiana.<br />
Nell’esercizio si è confermato l’incremento delle vendite di<br />
motori aero derivati per la significativa domanda di energia<br />
negli Stati Uniti.<br />
Nel comparto governativo, sono stati consegnati<br />
all’Aeronautica Militare i primi motori di produzione EJ200<br />
per il caccia europeo Eurofighter 2000. Nel settore degli<br />
addestratori sono stati consegnati i primi 2 kit di sviluppo del<br />
motore turbofan F124 GA 200 per l’Aermacchi M346, frutto di<br />
un accordo di collaborazione con Honeywell. Nell’ambito dei<br />
<strong>Fiat</strong>Avio<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 1.636 1.491 1.361<br />
Risultato operativo 186 143 109<br />
% su ricavi 11,4 9,6 8,0<br />
Utile netto (del Settore e di Terzi) 425 83 61<br />
Autofinanziamento 514 173 145<br />
Investimenti 41 36 42<br />
Ricerca e sviluppo 132 104 128<br />
Capitale investito netto 587 71 163<br />
Dipendenti (numero) 5.243 5.362 5.590<br />
Ricavi per area geografica di<br />
destinazione<br />
0 50 100%<br />
Italia Resto Europa Resto Mondo<br />
Programmi navali è stato acquisito da Fincantieri l’ordine<br />
per il sistema propulsivo della nuova portaerei della Marina<br />
Militare Italiana composto da 4 Turbine LM2500 ed è in<br />
corso di definizione il Progetto per le Fregate Orizzonte.<br />
Per l’attività di revisione di motori civili è stato acquisito<br />
un contratto quinquennale da MIDWEST EXPRESS AIRLINES<br />
per il JT8 ed altri contratti in Indonesia (MANDALA AIRLINES),<br />
Libia e Sud America, mentre i volumi per i motori PW100<br />
sono raddoppiati grazie a nuovi contratti. Per quanto riguarda<br />
i motori CFM56, sono state concluse le prime acquisizioni<br />
in Cina.<br />
Nel settore dello Spazio il rallentamento delle attività è<br />
legato ai problemi tecnici dello stadio superiore di Ariane 5.<br />
Tali problemi sono stati superati ed i lanci sono ripresi<br />
con pieno successo nel febbraio 2002. Nel 2001 è stata<br />
completata positivamente per l’Italia la sottoscrizione del<br />
programma Vega con la contribuzione della Francia e sono<br />
stati approvati i programmi di evoluzione del lanciatore Ariane<br />
5. Inoltre dal mese di Aprile è operativa la società ELV S.p.A.,<br />
capocommessa dell’intero programma Vega, ed è stata<br />
effettuata con successo la Preliminary Design Review con il<br />
cliente ESA. Nel campo dei Sistemi Propulsivi a Liquido per<br />
satelliti, nel corso dell’esercizio <strong>Fiat</strong>Avio è stata responsabile<br />
del servizio di lancio del satellite SICRAL, di cui è anche<br />
fornitore del sistema propulsivo.
I motori EJ200 che equipaggiano il velivolo Eurofighter<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Nell’esercizio 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.636<br />
milioni di euro, con un aumento del 9,7% rispetto all’esercizio<br />
precedente per il buon andamento del comparto aeronautico<br />
commerciale e di quello governativo.<br />
L’anno si è chiuso con un incremento dell’utile operativo,<br />
che è risultato di 186 milioni di euro (11,4% dei ricavi) contro<br />
i 143 milioni di euro (9,6% dei ricavi) del 2000. Il miglioramento<br />
della redditività operativa è dovuto sia all’influenza positiva<br />
del cambio dollaro/euro, sia alle azioni di efficienza per la<br />
riduzione dei costi operativi. Gli ammortamenti sono stati<br />
Ricavi per unità di business<br />
3%<br />
15%<br />
9%<br />
20%<br />
52%<br />
Aviazione<br />
Governativi<br />
Revisioni<br />
Spazio<br />
Altro<br />
<strong>Fiat</strong>Avio dà maggiore impulso alla propria presenza tecnologica<br />
altamente qualificata in tutte le fasi di vita del prodotto attraverso<br />
il Programma Cartesio Plus. Obiettivi del Programma sono il<br />
miglioramento incrementale delle attività con la metodologia<br />
6 Sigma e il reengineering dei maggiori processi aziendali.<br />
pari a 89 milioni di euro (90 milioni di euro nel 2000) e le<br />
spese di ricerca e sviluppo a 132 milioni di euro (104 milioni<br />
di euro nel 2000).<br />
L’utile netto è stato pari a 425 milioni di euro a fronte degli 83<br />
milioni di euro del 2000. Tale aumento è dovuto, oltre che al<br />
migliore risultato operativo, alla plusvalenza di 328 milioni di<br />
euro realizzata dal Settore con il conferimento di <strong>Fiat</strong> Energia<br />
in Italenergia nel luglio 2001, acquisendo una partecipazione<br />
del 20,96% in tale società.<br />
Grazie al balzo dell’utile netto, l’autofinanziamento è salito a<br />
514 milioni di euro (173 milioni di euro nell’esercizio precedente).<br />
Siti produttivi e centri di R&S<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Stabilimenti 9 – 2 11<br />
Centri di ricerca e sviluppo 8 1 – 9<br />
Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong>Avio<br />
63
64<br />
Alberto Nicolello, C.E.O. Itedi.<br />
Editoria e<br />
Comunicazione<br />
La <strong>Fiat</strong> è presente nell’editoria dal 1926, quando<br />
il Gruppo costituì l’Editrice La Stampa per l’edizione<br />
del quotidiano torinese.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
Il mercato italiano dei quotidiani nell’anno 2001 è stato<br />
caratterizzato da una sostanziale stabilità in termini di copie<br />
vendute rispetto all’esercizio precedente (circa 6 milioni di<br />
copie al giorno). La raccolta pubblicitaria su carta stampata,<br />
dopo 5 anni di crescita, ha fatto registrare nel 2001 un<br />
decremento del 3% circa, con un andamento difforme<br />
all’interno dei singoli comparti.<br />
L’Editrice La Stampa S.p.A. ha realizzato vendite medie<br />
giornaliere di oltre 406 mila copie, contro le circa 390 mila<br />
copie del 2000, con un incremento concentrato nel segmento<br />
nazionale (Italia, esclusi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).<br />
Il 2001 è stato caratterizzato, da un lato, dalla prosecuzione<br />
delle iniziative di nuovi abbinamenti commerciali del quotidiano<br />
La Stampa con testate locali presenti in diversi capoluoghi<br />
italiani (Bologna, Firenze e Mantova) e, dall’altro, dall’aumento<br />
del prezzo di copertina da 0,77 a 0,88 euro, intervenuto ad<br />
inizio dicembre per compensare, almeno parzialmente, gli<br />
aumenti dei costi della carta (+22% circa rispetto al 2000) e<br />
della paginazione. Sono proseguite, inoltre, le azioni volte al<br />
miglioramento del prodotto, all’allargamento della base dei<br />
lettori del quotidiano (concorsi nelle scuole) e al rafforzamento<br />
della fedeltà dei lettori (raccolte a premio), mentre sono state<br />
Itedi<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 347 354 413<br />
Risultato operativo (2) 10 17<br />
% su ricavi (0,6) 2,8 4,1<br />
Risultato netto<br />
(del Settore e di Terzi) (6) 2 11<br />
Autofinanziamento 1 8 19<br />
Investimenti 6 17 8<br />
Capitale investito netto 49 46 25<br />
Dipendenti (numero) 934 954 934<br />
Ricavi per unità di business<br />
0 50 100%<br />
Quotidiani Raccolta pubblicitaria<br />
Itedi ha focalizzato le proprie attività nelle aree dell’editoria e della<br />
comunicazione, accelerando lo sviluppo della presenza nazionale<br />
del marchio La Stampa e l’allargamento della gestione non<br />
captive della raccolta pubblicitaria.<br />
ridotte le azioni promozionali di vendita di prodotti<br />
paraeditoriali in abbinamento al quotidiano.<br />
Il magazine Specchio, invece, abbinato al quotidiano La<br />
Stampa in forma gratuita dal settembre 2000, ha registrato<br />
un forte incremento della diffusione, con positive ricadute<br />
sugli introiti pubblicitari di competenza e sulle vendite<br />
del quotidiano nel giorno dell’abbinamento.<br />
Nel corso dell’anno è stato avviato un programma di<br />
riorganizzazione della società che dispiegherà i suoi effetti<br />
prevalentemente nel 2002.<br />
I ricavi da vendita copie e supporti integrativi nel 2001 sono<br />
ammontati a 68 milioni di euro, sostanzialmente allineati al<br />
2000. I ricavi pubblicitari sono stati pari a 107 milioni di euro<br />
(-1,3% circa sul 2000), con un’incidenza del 60% sui ricavi<br />
dell’Editrice, grazie al contributo di Specchio che ha<br />
compensato la caduta di quelli del quotidiano.<br />
Il fatturato pubblicitario di Publikompass S.p.A. è stato pari<br />
a 278 milioni di euro e ha registrato un decremento dell’1,5%<br />
rispetto al 2000 con andamenti diversificati nei vari comparti:<br />
in crescita le televisioni (+125%, grazie ad un fatturato più che<br />
triplicato sui canali digitali di Stream); in riduzione i quotidiani<br />
(-4,3%), i periodici (-12,8%) e la raccolta destinata ai siti<br />
Internet (-44%).
Camera silente rotativa Wifag OF7 / 370<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
I ricavi netti del Settore nel 2001 sono stati pari a 347 milioni<br />
di euro, in flessione rispetto ai 354 milioni di euro del 2000<br />
soprattutto a causa del forte rallentamento subito dal mercato<br />
pubblicitario.<br />
Il risultato operativo è stato negativo per 2 milioni di euro<br />
(-0,6% dei ricavi), contro un utile operativo di 10 milioni di euro<br />
del 2000 (+2,8% dei ricavi). La diminuzione è stata causata<br />
dal forte incremento registrato dal prezzo della carta e dagli<br />
oneri sostenuti per l’ampliamento delle rotative sia di proprietà<br />
che di stampatori terzi (aumento foliazione e pagine colore),<br />
parzialmente compensati dal contenimento dei costi<br />
commerciali, dalle plusvalenze da cessione immobili<br />
e dalle efficienze nei costi di struttura. Il risultato<br />
sconta ammortamenti per 7 milioni di euro (6 milioni<br />
di euro nel 2000).<br />
Il risultato netto è stato negativo per 6 milioni di euro,<br />
contro l’utile netto di 2 milioni di euro del 2000.<br />
Il risultato netto di competenza del Settore è stato<br />
negativo per 5 milioni di euro.<br />
L’autofinanziamento è stato pari a 1 milione di euro,<br />
in diminuzione di circa 7 milioni di euro.<br />
Relazione sulla gestione – Itedi<br />
65
66<br />
Francesco Torri, C.E.O. Toro Assicurazioni.<br />
Assicurazioni<br />
Costituita nel 1833, Toro Assicurazioni ha<br />
progressivamente esteso l’attività ai vari Rami assicurativi.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
Il mercato assicurativo nazionale ha presentato nel corso<br />
del 2001 ritmi di crescita inferiori al trend degli ultimi anni.<br />
Le difficoltà dei mercati finanziari e l’avvio della riforma fiscale<br />
nel settore previdenziale hanno rallentato lo sviluppo del Ramo<br />
Vita mentre lo sblocco delle tariffe RCA ha ridato impulso al<br />
comparto Auto.<br />
Anche il mercato francese, secondo per importanza<br />
commerciale per il Settore, è stato condizionato dalla<br />
congiuntura economica poco favorevole e da un contesto<br />
finanziario molto perturbato.<br />
Nel 2001 la raccolta premi totale in Francia è diminuita<br />
del 4%.<br />
In questo contesto il Settore ha confermato la posizione di<br />
terzo Gruppo assicurativo del mercato italiano, forte anche<br />
delle acquisizioni realizzate e degli apporti ricevuti nell’anno<br />
2001 ed in particolare:<br />
❚ Lloyd Italico Danni e Lloyd Italico Vita, società acquisite<br />
ad aprile del 2001, hanno contribuito alla raccolta premi per<br />
circa 280 milioni di euro ed hanno realizzato, sin dal primo<br />
esercizio di appartenenza al Settore, un risultato ante<br />
imposte superiore ai 15 milioni di euro.<br />
❚ Augusta Danni, compagnia già appartenente al Gruppo<br />
<strong>Fiat</strong> e da quest’ultimo apportata al Gruppo Toro nel mese<br />
di luglio del 2001, ha conferito al Settore una raccolta<br />
premi di oltre 215 milioni di euro.<br />
Toro Assicurazioni<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Premi totali emessi 5.751 4.498 4.088<br />
Premi di competenza 5.461 4.363 3.922<br />
Utile ante imposte 220 163 178<br />
Utile netto (del Settore e di Terzi) 152 85 92<br />
Riserve tecniche<br />
Investimenti in attività<br />
15.677 12.010 9.733<br />
finanziarie ed immobiliari 16.971 13.232 10.867<br />
Patrimonio netto 1.826 1.593 1.444<br />
Dipendenti (numero) 3.213 2.875 2.907<br />
Premi per area geografica di<br />
destinazione<br />
Dipendenti per area geografica<br />
0 50 100%<br />
Italia Estero<br />
❚ Augusta Vita, joint venture tra Augusta Danni (40%) e<br />
Generali Assicurazioni (60%), scioltasi nell’anno 2001 ed<br />
acquisita al 100% da Augusta Danni nel mese di maggio<br />
2001. La compagnia ha realizzato nel 2001 una raccolta<br />
premi per circa 65 milioni di euro.<br />
Circa le altre attività del Settore si sottolinea quanto segue:<br />
❚ Toro Assicurazioni, società capofila delle attività<br />
assicurative del Gruppo <strong>Fiat</strong>, ha proseguito nel piano di<br />
crescita disegnato a livello di Settore e finalizzato ad uno<br />
sviluppo strettamente correlato ad obiettivi di redditività;<br />
grazie alla riduzione del comparto RCA sul totale portafoglio<br />
Danni, ha consuntivato un netto miglioramento del rapporto<br />
sinistri/premi.<br />
❚ Nuova Tirrena ha realizzato gli ambiziosi obiettivi di crescita<br />
nel Ramo Vita, proseguendo nel rilevante miglioramento<br />
dell’andamento gestionale.<br />
❚ Roma Vita, joint venture con Banca di Roma, grazie,<br />
tra l’altro, agli ottimi risultati consuntivati attraverso la<br />
distribuzione dei propri prodotti anche tramite la rete delle<br />
filiali del Banco di Sicilia, ha raggiunto la seconda posizione<br />
nel comparto bancassicurativo. Da sottolineare il rilevante<br />
tasso di crescita fatto registrare dalla Compagnia, +32%<br />
rispetto al 2000, con una raccolta complessiva di oltre<br />
2.300 milioni di euro.<br />
❚ Toro Targa Assicurazioni, joint venture con TargaSys<br />
(<strong>Fiat</strong> Auto), ha continuato il processo di sviluppo delle
attività tramite il collocamento di prodotti assicurativi<br />
attraverso la rete dei concessionari <strong>Fiat</strong> Auto.<br />
Per quanto concerne le società controllate da Toro Targa<br />
Assicurazioni, rilevante la crescita della compagnia Phenix<br />
in Brasile (+48% rispetto al 2000) e della <strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia<br />
in Polonia, che, nel suo primo anno di attività completo,<br />
ha raggiunto una penetrazione del 23% nella rete<br />
distributiva di <strong>Fiat</strong> Auto Poland.<br />
❚ Das ha confermato anche nel 2001 l’alta redditività del<br />
Ramo Tutela Giudiziaria.<br />
❚ In Francia, le attività del Gruppo Continent nei Rami Danni<br />
e di Guardian Vie hanno registrato un tasso di crescita<br />
complessivo del 6%, in controtendenza rispetto al mercato.<br />
Oltre al rinnovo della linea dei prodotti Auto, con le nuove<br />
polizze Autosystem, di rilievo nell’anno 2001 sono state<br />
l’emissione di due nuovi prodotti “index linked” ed una linea<br />
di capitalizzazione a capitale garantito (Toro Plusvalore)<br />
che, attraverso apposite personalizzazioni, sono state<br />
commercializzate da tutte le reti del Settore.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Nel corso dell’esercizio sono stati complessivamente raccolti<br />
premi per 5.751 milioni di euro, con un incremento del 27,8%<br />
rispetto all’anno precedente (escludendo le nuove attività<br />
Lloyd e Augusta l’incremento è stato pari al 15,3%). I Rami<br />
Danni hanno raggiunto i 2.616 milioni di euro (+28,4%),<br />
mentre i Rami Vita sono stati pari a 3.135 milioni di euro<br />
(+26,9%).<br />
Premi per unità di business<br />
55%<br />
29%<br />
16%<br />
Rami Vita<br />
Rami Auto<br />
Altri Rami Danni<br />
Toro ha svolto un ruolo significativo nelle recenti evoluzioni dello<br />
scenario competitivo, sviluppando partnership ed effettuando<br />
acquisizioni che hanno rafforzato il Settore e consentito un<br />
dimensionamento più equilibrato delle attività. Toro intende<br />
continuare a svilupparsi per linee interne focalizzando<br />
l’interesse su attività strategiche quali la bancassicurazione<br />
e l’implementazione di nuove tecnologie, e per linee esterne<br />
perseguendo uno sviluppo mirato e selettivo sui mercati esteri.<br />
I premi netti di competenza sono ammontati a 5.461 milioni<br />
di euro, con una crescita del 25,2% rispetto all’analogo dato<br />
del 2000.<br />
L’andamento tecnico ha evidenziato un netto miglioramento<br />
del rapporto sinistri su premi, frutto delle azioni di selezione<br />
e risanamento del portafoglio intraprese negli ultimi esercizi,<br />
cui si aggiunge un generale miglioramento della frequenza<br />
in atto sul mercato italiano a partire dall’inizio del 2001.<br />
Le azioni efficienziali in corso, quale la realizzazione del call<br />
center di Gruppo, nonché l’avvio dei processi di integrazione<br />
infragruppo relativi all’informatica ed alle piattaforme prodotto,<br />
hanno consentito un ulteriore abbattimento dell’incidenza<br />
percentuale dei costi fissi che hanno raggiunto nell’anno<br />
il 5,3% dei premi.<br />
I risultati positivi della gestione tecnica sono stati parzialmente<br />
assorbiti dall’andamento dei mercati finanziari e borsistici<br />
che hanno comportato minusvalenze da allineamento di<br />
partecipazioni azionarie pari a circa 143 milioni di euro.<br />
Il risultato ante imposte dell’anno è stato pari a 220 milioni di<br />
euro (163 milioni di euro del 2000); al netto degli effetti fiscali,<br />
il risultato ammonta a 152 milioni di euro, con un incremento<br />
del 79% rispetto all’esercizio precedente.<br />
Gli investimenti finanziari e immobiliari al 31 dicembre 2001<br />
hanno raggiunto i 17.000 milioni di euro (in crescita di circa<br />
3.800 milioni di euro rispetto al precedente esercizio), di cui<br />
circa il 68% in titoli a reddito fisso ed il 27% in titoli azionari.<br />
Il rapporto investimenti su riserve tecniche evidenzia una<br />
eccedenza di 1.300 milioni di euro (1.200 milioni di euro<br />
nel 2000).<br />
Rete distributiva<br />
Resto Resto<br />
Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />
Agenti 1.150 330 1.480<br />
Concessionari 815 98 344 1.257<br />
Sportelli bancari 1.771 1.771<br />
Relazione sulla gestione – Toro Assicurazioni<br />
67
68<br />
Carlo Gatto, C.E.O. Business Solutions.<br />
Servizi<br />
La storia di <strong>Fiat</strong> è anche fatta di servizi prestati a favore<br />
delle attività core. La professionalità e l’esperienza<br />
maturata nel campo dell’amministrazione, della gestione<br />
delle risorse umane, dell’information technology, del facility<br />
management viene proposta sul mercato, con un’offerta<br />
rivolta alle imprese che vogliono fare un salto di qualità,<br />
concentrandosi sul loro core business.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
Il 2001 è stato il primo anno di attività di Business Solutions,<br />
Settore costituito alla fine del 2000 allo scopo di raggruppare<br />
sotto un’unica holding tutte le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> operanti<br />
nel campo dei servizi destinati alle imprese.<br />
La gamma dei servizi offerti è vasta e completa al tempo<br />
stesso, e può soddisfare in maniera efficace ed integrata<br />
tutte le esigenze di outsourcing di aziende di varie dimensioni,<br />
che decidano di affidare a terzi le attività di servizio per<br />
concentrarsi e focalizzarsi sul loro core business.<br />
Business Solutions opera essenzialmente in cinque filoni di<br />
attività, legati fra loro dalla specializzazione per il mercato delle<br />
aziende private e della Pubblica Ammministazione in generale.<br />
❚ Risorse Umane: comprende le attività di gestione<br />
amministrativa del payroll e delle risorse umane in generale<br />
(H.R. Services S.p.A.), di formazione (Isvor Knowledge<br />
System S.p.A.) e di lavoro interinale (Worknet S.p.A.,<br />
società acquisita nel gennaio 2001).<br />
L’aggregato di tali attività ha consuntivato nel corso del<br />
2001 un giro d’affari di oltre 88 milioni di euro, con una<br />
percentuale di mercato non captive superiore al 55%.<br />
È inoltre da segnalare l’acquisizione, avvenuta nei primi<br />
mesi del 2002, della società Cronos S.p.A., che consentirà<br />
di integrare e potenziare l’offerta di Worknet sul mercato<br />
del lavoro interinale, con un collocamento fra i primi<br />
operatori in Italia del settore.<br />
❚ Property, Engineering & Facility Management: è un’area<br />
particolarmente importante per la tipologia dei servizi offerti, in<br />
quanto copre tutte le esigenze relative alla gestione immobiliare<br />
Business Solutions<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001<br />
Ricavi netti 1.805<br />
Risultato operativo 73<br />
% su ricavi 4<br />
Utile netto (del Settore e di Terzi) 497<br />
Autofinanziamento 567<br />
Investimenti 32<br />
Capitale investito netto 648<br />
Dipendenti (numero) 7.171<br />
in senso lato, nonché l’attività di general contracting nel<br />
campo delle grandi costruzioni civili ed infrastrutturali.<br />
Alla componente di valorizzazione, gestione e<br />
commercializzazione di grandi patrimoni immobiliari (IPI<br />
S.p.A.), si affianca la fornitura di servizi integrati e di<br />
manutenzione ordinaria e straordinaria per uffici e siti<br />
industriali (Ingest Facility S.p.A.). Con riferimento a<br />
quest’ultima società, va ricordata la joint venture siglata<br />
con Johnson Controls (Gruppo americano leader mondiale<br />
nel settore del facility management), con l’obiettivo specifico<br />
di aggredire il mercato internazionale dei grandi clienti.<br />
<strong>Fiat</strong> Engineering S.p.A. è invece attiva nel settore del<br />
general contracting con particolare presenza nelle aree<br />
delle costruzioni civili (ad esempio la riqualifica della ex<br />
area industriale Novoli a Firenze), delle grandi infrastrutture<br />
(ad esempio il progetto Alta Velocità) e dell’energia (ad<br />
esempio la costruzione di centrali a ciclo combinato).<br />
Il giro d’affari aggregato nel 2001 è stato di oltre 711 milioni<br />
di euro, comprendendo anche il fatturato del primo semestre di<br />
Fenice S.p.A. (società operante nel settore eco-energetico),<br />
successivamente ceduta ad EDF nell’ambito dell’operazione<br />
che ha portato Business Solutions a detenere una<br />
partecipazione del 17,65% in Italenergia.<br />
Il 38% di tale fatturato è stato realizzato con clienti esterni<br />
al Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />
❚ Amministrazione: tramite <strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A., Business<br />
Solutions offre servizi di amministrazione in outsourcing e<br />
di consulenza aziendale nell’area “finance” coprendo tutti<br />
i fabbisogni contabili delle aziende, anche nell’area dei<br />
processi di back office e di attività specialistiche quali la
gestione delle pratiche doganali (tramite Sadi S.p.A.),<br />
delle pratiche automobilistiche (tramite Easy Drive S.p.A.)<br />
e dei rischi industriali (tramite SGR S.p.A.).<br />
Nel corso del 2001 <strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A. ha realizzato una<br />
partnership con KPMG, costituendo la KeyG Consulting<br />
S.p.A., società specializzata nella consulenza amministrativa<br />
e nel reengineering dei processi.<br />
Nel corso dell’esercizio il giro d’affari aggregato dell’area<br />
è stato di circa 294 milioni di euro.<br />
❚ I.C.T. – Information and Communication Technology:<br />
è l’area più innovativa nell’ambito dei servizi offerti da<br />
Business Solutions, che nel corso del 2001 ha visto la<br />
creazione di una joint venture paritetica con IBM, ove le<br />
parti hanno apportato attività nel campo della gestione<br />
delle infrastrutture tecnologiche e dei software applicativi<br />
(ITS e GSA da parte Business Solutions; Intesa, SAP<br />
Consulting Italia, Proxima e ACG da parte IBM).<br />
Tale operazione ha fatto nascere un Gruppo di aziende<br />
denominate Global Value, che si presentano sul mercato con<br />
un’offerta completa per le piccole, medie e grandi aziende.<br />
Sempre nell’area I.C.T. opera eSPIN S.p.A., società in cui<br />
sono presenti anche Oracle e Cap Gemini-Ernst & Young,<br />
specializzata nell’offerta di applicativi web-based e prodotti<br />
per l’e-business. eSPIN, nel corso del 2001, ha acquisito<br />
la partecipazione totalitaria in Ciaoservice S.p.A., integrando<br />
ed ampliando ulteriormente la propria offerta.<br />
Sempre nel 2001, Business Solutions ha acquisito il controllo<br />
di Teleclient S.p.A., attiva nel settore del call-contact center,<br />
aggiungendo un ulteriore servizio nel proprio portafoglio.<br />
Da ricordare infine la partecipazione del 30% circa in Atlanet<br />
S.p.A., società che opera nel campo delle comunicazioni e<br />
della connettività in generale, partecipata anche dal Gruppo<br />
spagnolo Telefonica e da Acea.<br />
Ricavi per unità di business<br />
5%<br />
8%<br />
31%<br />
40%<br />
16%<br />
Risorse Umane<br />
Property, Engineering &<br />
Facility Management<br />
Amministrazione<br />
I.C.T. - Information e<br />
Communication Technology<br />
Servizi di acquisto e diversificati<br />
Ricavi per cliente<br />
Gruppo <strong>Fiat</strong><br />
Terzi<br />
58%<br />
42%<br />
I ricavi aggregati dell’area sono ammontati a 566 milioni<br />
di euro.<br />
❚ Servizi di acquisto e diversificati: in questo comparto<br />
opera Fast Buyer S.p.A., società specializzata nel campo<br />
del sourcing, dell’e-procurement e del marketplace, che<br />
svolge l’attività di centrale d’acquisto sia con metodologie<br />
tradizionali, sia sfruttando tecnologie on line.<br />
Fra le attività diversificate ricordiamo Investimenti e Gestioni<br />
S.p.A., che opera nel settore immobiliare con lo scopo di<br />
valorizzare il patrimonio del Gruppo <strong>FIAT</strong>, e la Sestrieres<br />
S.p.A., che gestisce gli impianti funiscioviari della Via Lattea,<br />
sede delle prossime Olimpiadi del 2006.<br />
I ricavi dell’area sono ammontati a 146 milioni di euro.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Essendo il 2001 il primo esercizio di operatività del Settore,<br />
non sono possibili confronti con dati degli esercizi precedenti.<br />
Nel 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.805 milioni di<br />
euro, di cui oltre il 40% realizzati sul mercato non captive,<br />
sostanzialmente in linea con le previsioni.<br />
L’utile operativo ha raggiunto i 73 milioni di euro (4% dei ricavi),<br />
con un miglioramento significativo rispetto alle previsioni.<br />
Le già citate operazioni di cessione di Fenice e il conferimento<br />
di ITS e GSA nella joint venture con IBM hanno generato,<br />
unitamente ad altre operazioni minori, proventi straordinari<br />
netti per circa 567 milioni di euro.<br />
Il risultato netto è stato di 497 milioni di euro, dopo aver<br />
scontato imposte per 104 milioni di euro, mentre quello netto<br />
di competenza del Settore è ammontato a 491 milioni di euro.<br />
L’autofinanziamento è stato pari a 567 milioni di euro.<br />
L’obiettivo di Business Solutions è quello di offrire ai clienti interni<br />
ed esterni al mondo <strong>Fiat</strong> una gamma completa ed integrata<br />
di servizi per le aziende, presentando direttamente o tramite<br />
partnership un’esperienza unica e presente in tutti i principali<br />
mercati mondiali.<br />
Relazione sulla gestione – Business Solutions<br />
69
70<br />
Luca Cordero di Montezemolo, Presidente<br />
e Amministratore Delegato Ferrari.<br />
La scuderia Ferrari fu fondata a Modena nel 1929.<br />
Nel 1969 Enzo Ferrari cedette al Gruppo <strong>Fiat</strong> il 50%<br />
delle azioni, percentuale salita al 90% nel 1988.<br />
Nel 1997 la Ferrari ha acquisito il 50% della Maserati<br />
e nel 1999 il controllo totale della società.<br />
ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />
Il 2001 è stato un anno di record per il Gruppo Ferrari/Maserati,<br />
sia per quanto riguarda le attività industriali e commerciali che<br />
nel settore delle corse.<br />
Le unità vendute al cliente finale sono risultate 6.158 (contro<br />
6.040 nel 2000), di cui Ferrari 4.289 (contro 4.070 nel 2000),<br />
in incremento per l’ottavo anno consecutivo, e Maserati<br />
1.869 (contro 1.970 nel 2000).<br />
L’andamento delle vendite alla rete del marchio Ferrari ha<br />
visto la conferma degli Stati Uniti quale mercato principale con<br />
1.206 unità (+10%). In Europa sono state vendute 2.440 unità<br />
(+6%). La Germania si è confermata al primo posto in Europa<br />
e al secondo in assoluto a livello mondiale (651 unità, +6%)<br />
davanti a Gran Bretagna (501 unità, +9%). In Italia sono state<br />
vendute 490 unità (+18%).<br />
Nel 2001 numerosi premi internazionali sono stati attribuiti alla<br />
550 Barchetta Pininfarina, alla 360 Modena e Spider e alla<br />
456M; inoltre il 2001 ha segnato un altro importante record<br />
con la serie limitata della 550 Barchetta Pininfarina: per la<br />
prima volta nella storia dell’azienda, infatti, un nuovo modello<br />
è stato deliberato, prodotto e consegnato ai suoi 448 clienti<br />
nell’arco di un solo anno, dopo aver raccolto tutti gli ordini<br />
ancor prima dell’inizio della produzione.<br />
Le vendite alla rete Maserati hanno fatto registrare<br />
nell’esercizio l’immatricolazione di 1.779 unità nelle versioni<br />
3200 GT, Spyder e Quattroporte Evoluzione, risultato che<br />
Ferrari e Maserati<br />
Dati significativi<br />
(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />
Ricavi netti 1.058 893 758<br />
Risultato operativo 62 45 24<br />
% su ricavi 5,9 5,0 3,1<br />
Utile netto (del Settore e di Terzi) 47 7 6<br />
Autofinanziamento 123 71 53<br />
Investimenti 125 52 63<br />
Ricerca e sviluppo 81 63 55<br />
Capitale investito netto 122 113 185<br />
Dipendenti (numero) 2.566 2.341 2.282<br />
Ferrari S.p.A. – Vetture vendute<br />
per area geografica<br />
Maserati S.p.A. – Vetture vendute<br />
per area geografica<br />
0 50 100%<br />
Ferrari 360 Modena<br />
Italia Resto Europa<br />
Stati Uniti Resto mondo<br />
può considerarsi positivo in quanto legato alla fase di run-out<br />
della 3200 GT e alla definitiva uscita di produzione, avvenuta<br />
in aprile, della Quattroporte Evoluzione.<br />
I mercati più importanti sono risultati quelli della Germania<br />
(426 unità, in linea con il 2000), della Gran Bretagna (355<br />
unità, +18%) e dell’Italia (272 unità, -9%). Sempre molto
Maserati Spyder - 390 cv, 4200 cc<br />
positivo l’andamento delle vendite nel mercato giapponese.<br />
Nel 2001 la Maserati ha messo in atto importanti iniziative di<br />
marketing, soprattutto in funzione del ritorno dopo 12 anni<br />
d’assenza nel mercato nordamericano, dove le prime vetture<br />
saranno consegnate all’inizio del 2002.<br />
RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />
Per quanto riguarda l’andamento economico a livello di<br />
consolidato Ferrari/Maserati, il fatturato si è attestato<br />
sui 1.058 milioni di euro contro gli 893 del 2000 (+18%).<br />
Il risultato operativo è stato positivo per 62 milioni di euro<br />
(+35% rispetto al 2000), sia per la crescita delle vendite che<br />
per il favorevole andamento dei tassi di cambio.<br />
Sono stati accantonati ammortamenti per 76 milioni di euro e<br />
sostenute spese di ricerca e sviluppo per 81 milioni di euro,<br />
Missione della Ferrari è mantenere la leadership di un prodotto<br />
elitario esclusivo, anche con il contributo all’immagine che deriva<br />
dai successi della gestione sportiva.<br />
contro rispettivamente 64 milioni di euro e 63 milioni di euro<br />
nel 2000.<br />
L’utile netto è ammontato a 47 milioni di euro, in fortissima<br />
crescita rispetto all’esercizio precedente (7 milioni di euro).<br />
Per la gestione sportiva il 2001 è stato un anno di grandi<br />
successi. La terza vittoria consecutiva del Titolo Mondiale<br />
Costruttori, insieme alla seconda del Titolo Piloti, ha<br />
riconfermato la capacità della Ferrari di mantenersi al vertice,<br />
migliorandosi costantemente, anno dopo anno. Grazie<br />
all’impegno di una squadra dinamica e compatta, ancora una<br />
volta la Ferrari ha ottenuto risultati di assoluta eccellenza in una<br />
competizione aperta ai più importanti costruttori del mondo.<br />
Le vittorie sono state 9 su 17 gare disputate e i punti<br />
conquistati sono stati 179 contro i 170 dello scorso anno.<br />
È stato così premiato il grande impegno profuso in termini<br />
di professionalità del fattore umano e di impiego delle più<br />
avanzate tecnologie.<br />
Siti produttivi e centri di R&S (Italia)<br />
Numero Ferrari Maserati Totale<br />
Stabilimenti 2 1 3<br />
Centri di ricerca e sviluppo 1 1 2<br />
Relazione sulla gestione – Ferrari e Maserati<br />
71
72<br />
Corporate Governance<br />
Anche in adempimento dell’obbligo di comunicazione previsto<br />
dalle norme regolamentari di Borsa Italiana, si ripercorrono gli<br />
aspetti più rilevanti della corporate governance del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />
Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha adottato, quale punto di riferimento in<br />
materia di corporate governance, il Codice di Autodisciplina<br />
delle Società Quotate, che ha completato il quadro normativo<br />
ed autoregolamentare introdotto dal Testo Unico sulla Finanza.<br />
Pertanto il quadro complessivo dei comportamenti in materia<br />
di governo societario risulta sostanzialmente adeguato alle<br />
raccomandazioni ed alle regole contenute in tale Codice.<br />
Lo Statuto <strong>Fiat</strong> contiene, in linea con le disposizioni del Testo<br />
Unico, precise regole per l’informativa che gli amministratori<br />
esecutivi devono rendere all’organo amministrativo ed a quello<br />
di controllo, nonchè la previsione atta ad assicurare la<br />
presenza di un sindaco eletto da parte delle minoranze.<br />
L’AZIONARIATO DELLA SOCIETÀ<br />
L’Azionariato <strong>Fiat</strong> è costituito da circa 300.000 azionisti<br />
possessori di azioni ordinarie e privilegiate e da un numero<br />
rilevante di portatori di azioni di risparmio. Una quota<br />
significativa del capitale sociale è detenuto da investitori<br />
istituzionali italiani ed esteri. Gli azionisti che detengono<br />
partecipazioni rilevanti sono ad oggi: il Gruppo IFI che detiene<br />
complessivamente il 30,4% delle azioni ordinarie ed il<br />
30,1% delle azioni privilegiate e quindi il 30,3% del totale;<br />
Mediobanca (3% delle ordinarie e 2,4% del totale), il Gruppo<br />
Assicurazioni Generali (3% e 2,6%), il Gruppo SanPaolo IMI<br />
(2,9% e 2,4%), la Libyan Arab Foreign Inv. Co (2,3% e 2%) ed<br />
il Gruppo Deutsche Bank (2,1% e 1,8%). Esiste un “Accordo<br />
di consultazione”, pubblicato ai sensi di legge, tra IFI/IF<strong>IL</strong>,<br />
Assicurazioni Generali, Gruppo Deutsche Bank e Nuova<br />
Holding SanPaolo IMI.<br />
COMPOSIZIONE E RUOLO DEL CONSIGLIO DI<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
Il Consiglio di Amministrazione è composto da un numero<br />
di componenti variabile da nove a quindici. Il Consiglio in<br />
carica scade con l’Assemblea di approvazione del bilancio<br />
al 31 dicembre 2001; il numero di componenti stabilito<br />
dall’Assemblea del 14 maggio 2001 è di 14 ma un seggio<br />
è vacante dopo le dimissioni presentate da Renato Ruggiero<br />
a seguito della nomina a Ministro degli Esteri.<br />
Il Consiglio di Amministrazione tiene di regola otto riunioni<br />
l’anno nel corso delle quali esamina e delibera in merito<br />
all’andamento della gestione nei vari settori di attività, ai<br />
risultati consuntivi trimestrali, al piano strategico ed al budget,<br />
alle proposte relative alla struttura organizzativa e a quelle<br />
relative alle operazioni rilevanti presentate dagli Amministratori<br />
esecutivi, alle proposte di nomina e di compensation dell’alta<br />
direzione presentate dal Comitato per le nomine ed i<br />
compensi.<br />
Al fine di una migliore efficienza nella gestione, il Consiglio<br />
della Società ha operato una scelta organizzativa che ha<br />
portato a delegare uguali poteri gestori alle cariche sociali<br />
che, in base all’art. 18 dello Statuto, hanno, in via disgiunta<br />
fra loro, la legale rappresentanza della Società.<br />
Conseguentemente il Consiglio, in data 23 giugno 1999, ha<br />
attribuito al Presidente, Paolo Fresco, ed all’Amministratore<br />
Delegato, Paolo Cantarella, ampie deleghe operative, cioè<br />
il potere di compiere tutti gli atti che rientrano nell’oggetto<br />
sociale. Tuttavia il Presidente ha precisato che intende esercitare<br />
il suo ruolo, in stretta collaborazione con l’Amministratore<br />
Delegato, particolarmente in relazione alle scelte strategiche<br />
del Gruppo, ai rapporti e negoziati internazionali, allo sviluppo<br />
ed alla valorizzazione delle risorse umane ed all’ottimizzazione<br />
dei mezzi finanziari.<br />
Nonostante gli ampi poteri loro attribuiti, il Presidente<br />
e l’Amministratore Delegato portano costantemente<br />
all’approvazione del Consiglio di Amministrazione le<br />
operazioni aventi un significativo rilievo economico,<br />
patrimoniale e finanziario e forniscono ad Amministratori<br />
e Sindaci adeguata informativa sulle operazioni atipiche,<br />
inusuali o con parti correlate, eventualmente effettuate<br />
nell’esercizio dei poteri delegati o comunque allo studio.<br />
Il Consiglio attualmente in carica è composto da 13<br />
Amministratori (14 fino al 6 giugno 2001) di cui due, il Presidente<br />
e l’Amministratore Delegato, sono investiti di poteri esecutivi.<br />
Tra i restanti amministratori, un numero sicuramente adeguato<br />
ha caratteristiche di totale indipendenza e cioè: A. Benessia,<br />
F. Bernabè, F. Cotti, R. Ruggiero (in carica fino al 6 giugno<br />
2001), F. G. Rohatyn e J. F. Welch, i quali non intrattengono<br />
con la Società, o le sue controllanti e controllate, relazioni<br />
economiche di rilevanza tale da condizionarne l’autonomia<br />
di giudizio.<br />
NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI<br />
Lo Statuto non stabilisce particolari formalità per la nomina<br />
degli Amministratori né per la presentazione delle candidature.<br />
Tuttavia le proposte di nomina presentate dall’azionista di<br />
maggioranza sono state depositate con i curricula dei<br />
candidati secondo la raccomandazione del Codice di<br />
Autodisciplina.<br />
L’Assemblea del 14 maggio 2001 ha provveduto a nominare<br />
tre Amministratori dei quali F. G. Rohatyn, già in precedenza<br />
cooptato, e V. Marrone sono stati proposti dal Consiglio
stesso, mentre A. Benessia è stato proposto dal Presidente<br />
al quale il Consiglio aveva conferito apposito incarico.<br />
Queste informazioni erano sostanzialmente presenti nella<br />
documentazione assembleare depositata in anticipo<br />
a disposizione degli azionisti.<br />
Il Consiglio attualmente in carica non ha ritenuto di istituire<br />
un Comitato per le nomine degli amministratori.<br />
LA REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI<br />
E DELL’ALTA DIREZIONE – <strong>IL</strong> COMITATO PER LE NOMINE<br />
E I COMPENSI<br />
Il Consiglio ha istituito al suo interno il Comitato per le nomine<br />
ed i compensi, costituito da quattro Amministratori di cui due<br />
esecutivi (Paolo Fresco, che lo presiede, Paolo Cantarella,<br />
Franzo Grande Stevens e John F. Welch).<br />
Il Comitato per le nomine ed i compensi ha il compito di<br />
elaborare proposte al Consiglio in merito:<br />
❚ alle nomine per le cariche sociali nelle società controllate<br />
ed ai loro piani di sviluppo e successione;<br />
❚ ai piani retributivi generali ed individuali dei dirigenti di<br />
primo livello ed ai piani di stock option;<br />
❚ alla retribuzione degli Amministratori esecutivi anche<br />
mediante stock option.<br />
Il Comitato delibera in assenza dell’Amministratore Delegato,<br />
quando si tratta della sua retribuzione, ed in assenza del<br />
Presidente e dell’Amministratore Delegato, quando si tratta<br />
della retribuzione del Presidente.<br />
Nel corso dell’esercizio 2001 il Comitato per le nomine<br />
ed i compensi si è riunito 4 volte per esaminare le proposte<br />
da presentare al Consiglio in merito alla definizione dei<br />
piani retributivi e di stock option per l’alta direzione, agli<br />
avvicendamenti nelle funzioni della capogruppo ed a quelli<br />
nelle cariche sociali delle società caposettore.<br />
La retribuzione degli Amministratori investiti di particolari<br />
cariche è comunque deliberata dal Consiglio di Amministrazione,<br />
con il parere favorevole dei Sindaci. Il compenso del Presidente<br />
è totalmente variabile e quello dell’Amministratore Delegato<br />
è variabile in parte, essendo entrambi stabiliti in base alla<br />
quotazione media delle azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, come indicato<br />
nell’apposito prospetto riportato nella Nota Integrativa del<br />
Bilancio. Essi sono pure destinatari di stock option i cui<br />
dettagli sono indicati nell’apposito schema riportato nella<br />
Nota Integrativa.<br />
La retribuzione dei dirigenti di primo livello ha una componente<br />
variabile in funzione dei risultati consuntivati dal settore di<br />
appartenenza e delle performace individuali.<br />
<strong>IL</strong> SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E <strong>IL</strong> RELATIVO<br />
COMITATO<br />
Dopo essersi dotata negli anni passati di un Codice Etico<br />
di comportamento, la Società nel maggio 1999 adottò un<br />
Sistema di Controllo Interno articolandolo sul modello<br />
scaturente dal COSO Report. Il Consiglio di Amministrazione<br />
conseguentemente decise di diffondere nel Gruppo la<br />
“politica” sul Sistema di Controllo Interno e quindi di istituire<br />
l’apposito Comitato con funzioni consultive, propositive e<br />
di supporto e con compiti che risultano in linea con quelli<br />
previsti dal Codice di Autodisciplina.<br />
Tale Comitato, che è costituito da quattro Amministratori<br />
non esecutivi sotto la presidenza di G. Galateri (A. Benessia,<br />
L. von Boem-Bezing e J. P. Elkann), si riunisce almeno due<br />
volte l’anno e quando ne fanno richiesta il Presidente del<br />
Collegio Sindacale od i Preposti al Controllo Interno; alle<br />
riunioni partecipa il Presidente del Collegio Sindacale e<br />
vengono invitati il Presidente, l’Amministratore Delegato<br />
e rappresentanti della società di revisione.<br />
I Preposti al Sistema di Controllo Interno sono nominati dal<br />
Consiglio di Amministrazione ed in tale loro funzione non sono<br />
gerarchicamente sottoposti a responsabili di aree operative<br />
ma riferiscono esclusivamente al Comitato ed al Collegio<br />
Sindacale. Attualmente i Preposti sono i responsabili delle<br />
funzioni Affari Generali e Amministrazione che si avvalgono<br />
della funzione di Internal Auditing svolta nell’ambito del<br />
Gruppo da una società consortile di elevata funzionalità<br />
e capacità operativa (<strong>Fiat</strong> Revi).<br />
Tra le attività di maggior rilievo poste in essere nel corso del<br />
2001 dal Comitato e dai Preposti, si segnalano l’indagine sulle<br />
procedure in atto per rilevare lo stato del contenzioso e verificare<br />
l’adeguatezza delle relative appostazioni in bilancio, nonché il<br />
monitoraggio circa la funzionalità delle strutture organizzative<br />
e sistemistiche in materia contabile con il conseguente<br />
suggerimento alla linea di procedere ad un loro potenziamento.<br />
Inoltre, con particolare riferimento agli artt. 5 e 6 del D. Lgs.<br />
8.6.2001 n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa<br />
delle persone giuridiche) ed in attesa della definitiva<br />
elaborazione dei modelli organizzativi da parte delle<br />
associazioni di categoria, sulla base di una specifica delibera<br />
del Consiglio di Amministrazione le società del Gruppo sono<br />
state invitate ad approfondire e migliorare l’individuazione<br />
delle aree di rischio alla luce delle rispettive strutture<br />
organizzative e dei sistemi di rappresentanza.<br />
TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE<br />
Il Consiglio di Amministrazione ha promosso l’adozione di una<br />
procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate<br />
Relazione sulla gestione – Corporate Governance<br />
73
74<br />
diffusa mediante apposita disposizione organizzativa<br />
dall’Amministratore Delegato. In essa vengono definite le<br />
tipologie di “informazioni riservate” sono indicati compiti e<br />
ruoli dei responsabili deputati alla gestione di tali informazioni,<br />
vengono richiamate le norme che regolano la diffusione delle<br />
notizie “price sensitive” e le modalità che i responsabili sono<br />
tenuti ad utilizzare per il trattamento e la pubblicazione di tali<br />
notizie. Tale procedura, che ha lo scopo di prevenire ed evitare<br />
le possibili fughe di notizie riservate, richiama anche le sanzioni<br />
previste in questi casi dal Codice Etico a carico dei dipendenti,<br />
mentre ricorda che al rispetto delle stesse disposizioni e cautele<br />
sono tenuti anche Amministratori e Sindaci.<br />
RAPPORTI CON I SOCI<br />
È primario interesse della Società instaurare e mantenere<br />
un costante dialogo con i propri Azionisti e con gli Investitori<br />
istituzionali e quindi sono state attivate apposite strutture<br />
dedicate a mantenere i rapporti con questi soggetti.<br />
Sono organizzati frequenti incontri e conference call con<br />
investitori istituzionali ed analisti, utilizzando anche il sito<br />
Internet (www.fiatgroup.com) per diffondere<br />
contemporaneamente al pubblico quanto viene presentato<br />
e discusso nel corso di tali eventi.<br />
Tramite lo stesso sito vengono messe a disposizione del<br />
pubblico informazioni e notizie economico-finanziarie sia<br />
periodiche che di carattere straordinario.<br />
Sono stati attivati un numero verde (800-804027) e indirizzi<br />
di posta elettronica (serviziotitoli@fiatgroup.com e<br />
investor.relations@geva.fiatgroup.com) per raccogliere le<br />
richieste di informazioni e fornire chiarimenti e delucidazioni<br />
sulle operazioni poste in essere nei confronti degli Azionisti.<br />
Il Regolamento di Assemblea è stato adottato nel 2000 con<br />
l’intento di garantire un ordinato e funzionale svolgimento<br />
delle Assemblee sociali, puntualizzare diritti e doveri di tutti i<br />
partecipanti all’Assemblea e stabilire regole chiare e univoche<br />
senza voler in alcun modo limitare o pregiudicare il diritto di<br />
ciascun socio di esprimere le proprie opinioni e formulare<br />
richieste di chiarimento sugli argomenti posti all’ordine del<br />
giorno.<br />
Il Consiglio di Amministrazione in carica non ha ritenuto di<br />
presentare all’Assemblea proposte in merito alla diminuzione<br />
delle soglie di partecipazione previste dalla legge per dar<br />
corso alle azioni e per l’esercizio delle prerogative che<br />
tutelano le minoranze.<br />
COLLEGIO SINDACALE<br />
Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e<br />
tre supplenti che statutariamente devono possedere tutti<br />
il requisito dell’iscrizione al Registro dei Revisori Contabili.<br />
Lo Statuto garantisce alle minoranze opportunamente<br />
organizzate di nominare un sindaco così come previsto dal<br />
T.U.F. La quota di partecipazione necessaria per presentare<br />
una lista di candidati è stata statutariamente fissata nel 3%<br />
con l’obiettivo di ottenere candidature sostenute da una<br />
minoranza sufficientemente indicativa e autorevole, in<br />
contrapposizione agli azionisti di maggioranza.
Piani di Stock Option<br />
Al fine di rafforzare la fidelizzazione del management,<br />
coinvolgendolo nell’andamento gestionale e nella crescita di<br />
valore dell’Azienda, il Consiglio di Amministrazione ha deciso<br />
di utilizzare lo strumento della “stock option”, largamente<br />
diffuso ed apprezzato a livello internazionale. In tale linea, a<br />
fronte della delega ottenuta dall’Assemblea straordinaria del<br />
22 giugno 1998, il Consiglio ha varato ad oggi quattro Piani<br />
di Stock Option che hanno interessato complessivamente<br />
circa 900 dirigenti delle società del Gruppo, italiane ed estere,<br />
con la qualifica di direttore o inseriti nel programma di sviluppo<br />
manageriale per dirigenti con alto potenziale. Caratteristiche<br />
comuni dei Regolamenti dei Piani sono le seguenti:<br />
❚ le opzioni sono attribuite ai singoli sulla base di criteri<br />
oggettivi che tengono conto del livello di responsabilità<br />
affidata e delle performance;<br />
❚ in caso di cessazione del rapporto di lavoro o di perdita<br />
dell’appartenenza al Gruppo, le opzioni non ancora<br />
esercitabili cessano da ogni effetto mentre quelle già<br />
maturate possono essere esercitate, salvo alcune eccezioni,<br />
entro trenta giorni dalla data dell’evento;<br />
❚ il prezzo stabilito per l’esercizio delle opzioni, che viene<br />
determinato sulla base delle quotazioni medie di Borsa<br />
nel mese precedente la loro attribuzione, potrà variare in<br />
funzione di eventuali operazioni sul capitale della Società<br />
e dovrà essere corrisposto in contanti all’atto<br />
dell’acquisizione delle azioni.<br />
Nel marzo 1999 sono state attribuite opzioni per 1.248.000<br />
azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, esercitabili al prezzo di 28,45 euro per<br />
azione a partire dal 1° aprile 2001, per il 50%, e dal 1° aprile<br />
2002, per il residuo, fino al 31 marzo 2007.<br />
Nel febbraio 2000 sono state attribuite opzioni per 5.158.000<br />
azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, esercitabili al prezzo di 30,63 euro per<br />
azione a partire dal 18 febbraio 2001 fino al 18 febbraio 2008,<br />
ma nei primi quattro anni per quote annue, cumulabili, non<br />
superiori al 25% del totale attribuito.<br />
Nel corso del 2001 due Piani di Stock Option sono stati<br />
deliberati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta<br />
del Comitato per le Nomine ed i Compensi, per l’acquisto<br />
di azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie al prezzo determinato sulla base<br />
delle quotazioni medie di Borsa nel mese immediatamente<br />
precedente il giorno di attribuzione.<br />
Un primo Piano è destinato al Top Management per l’acquisto<br />
di 785.000 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie al prezzo di 27,07 euro per<br />
azione. Il secondo Piano attribuisce opzioni per 5.417.500<br />
azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, al prezzo di euro 18 per azione. Le<br />
suddette opzioni sono esercitabili da parte degli assegnatari<br />
a partire dal 2002 e fino al 2009, ma per i primi quattro anni<br />
in quote, cumulabili, non superiori al 25% del numero delle<br />
opzioni individualmente attribuito.<br />
A fronte dei suddetti Piani, complessivamente 5.506.000 azioni<br />
saranno emesse attraverso aumento di capitale appositamente<br />
riservato, già deliberato dal Consiglio, mentre 7.102.500 sono<br />
azioni proprie che saranno cedute ai titolari delle opzioni<br />
secondo le condizioni previste nel relativo Regolamento.<br />
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato in più riprese<br />
di attribuire al Presidente ed all’Amministratore Delegato opzioni<br />
per l’acquisto di azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, il cui dettaglio è riportato<br />
nella Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio.<br />
Si riepilogano i dati relativi alle opzioni in essere al 31<br />
dicembre 2001 destinate ai dipendenti:<br />
2000 2001<br />
Numero<br />
di azioni<br />
Prezzo medio<br />
di esercizio (*)<br />
Prezzo<br />
di mercato<br />
Numero Prezzo medio<br />
di azioni di esercizio (*)<br />
Prezzo<br />
di mercato<br />
Diritti esistenti all’1/1 1.248.000 28,45 30,09 6.406.000 30,20 26,34<br />
Nuovi diritti assegnati nel periodo 5.158.000 30,63 30,63 6.202.500 19,15 19,15<br />
Diritti esistenti al 31/12 6.406.000 30,20 26,34 12.608.500 24,77 17,92<br />
Di cui: esercitabili al 31/12 – – – 1.913.500 29,92 17,92<br />
(*) Prezzo medio al quale sono esercitabili le opzioni. A seguito dell’aumento di capitale offerto in opzione a partire dal 14.1.2002 i prezzi di esercizio vengono rettificati applicando il fattore<br />
determinato da Borsa Italiana pari a 0,98543607.<br />
Relazione sulla gestione – Piani di Stock Option<br />
75
76<br />
Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />
I rapporti fra le società del Gruppo, sia nell’ambito delle<br />
integrazioni produttive verticali, sia per quanto riguarda le<br />
prestazioni di servizi, sono regolati a condizioni competitive<br />
rispetto a quelle di mercato tenuto conto della qualità dei beni<br />
e dei servizi prestati.<br />
Si ricorda che un Settore del Gruppo ha un’attività finalizzata<br />
a fornire prestazioni e servizi ad altre società del Gruppo<br />
attraverso società costituite in ottica di specializzazione,<br />
di ottenimento di crescenti livelli qualitativi e di economie<br />
di scala.<br />
In tale struttura organizzativa, i rapporti fra la Capogruppo<br />
<strong>Fiat</strong> S.p.A. e le proprie società controllate e collegate più<br />
significativi hanno riguardato:<br />
❚ concessione della licenza d’uso del marchio <strong>Fiat</strong>, con<br />
un corrispettivo determinato in percentuale del fatturato:<br />
<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A. (0,5%), Iveco S.p.A. (0,2%), <strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />
(0,5%);<br />
❚ effettuazione di prestazioni di personale dirigenziale <strong>Fiat</strong><br />
presso <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A., Iveco S.p.A., Teksid S.p.A.,<br />
Magneti Marelli Holding S.p.A., Toro Assicurazioni S.p.A.,<br />
Business Solutions S.p.A. e altre minori;<br />
❚ concessione di fidejussioni e garanzie per emissione di<br />
buoni fruttiferi (<strong>Fiat</strong>Sava S.p.A.), commercial paper, money<br />
market claims e billets de tresorerie (New Holland Credit<br />
Company LLC, <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd., <strong>Fiat</strong> Finance<br />
and Trade Ltd., <strong>Fiat</strong> France S.A. e <strong>Fiat</strong> Polska Sp.zo.o.),<br />
per l’emissione di prestiti obbligazionari e linee di credito<br />
(<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd e New Holland Credit Company<br />
LLC), per finanziamenti concessi da banche (<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.,<br />
Iveco S.p.A., Teksid S.p.A., <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A., Iveco<br />
<strong>Fiat</strong> Brasil Ltda, Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l., Banco<br />
CNH Capital Brazil S.A., Sevelnord S.A. e altre minori), a<br />
fronte pagamento affitti di immobili (Ingest Facility S.p.A.,<br />
<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A., Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A., Editrice La Stampa<br />
S.p.A., Property and Car Retailing – Pro.Ca.R. Deutschland<br />
GmbH, International Metropolitan Automotive Promotion-<br />
France-S.A., <strong>Fiat</strong> Motor Sales Ltd. ed altre minori) e a<br />
fronte pagamento canoni di leasing (Teksid Aluminium<br />
Components Inc., Fraikin Location S.A., Fraikin Locatime<br />
S.A., Locamion S.A.);<br />
❚ locazione di immobili ad Ingest Facility S.p.A. e <strong>Fiat</strong> I&CS<br />
S.r.l.;<br />
❚ deposito di disponibilità finanziarie presso <strong>Fiat</strong> Ge.Va.<br />
S.p.A.;<br />
❚ finanziamento a Elasis S.c.p.A.;<br />
❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza da <strong>Fiat</strong> Gesco<br />
S.p.A. (in materia fiscale, legale e amministrativa), <strong>Fiat</strong><br />
Ge.Va. S.p.A. (servizi finanziari), <strong>Fiat</strong> International S.p.A.<br />
(relazioni internazionali);<br />
❚ acquisto di servizi di ispettorato e “internal auditing” da <strong>Fiat</strong><br />
Revi S.c.r.l.;<br />
❚ acquisto di servizi informatici da ITS S.r.l., <strong>Fiat</strong> G.S.A. S.r.l.,<br />
Global Value S.p.A., eSPIN S.p.A.;<br />
❚ acquisto di servizi per relazioni esterne da <strong>Fiat</strong> I&CS S.r.l.;<br />
❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza all’estero da<br />
<strong>Fiat</strong> USA Inc., <strong>Fiat</strong> United Kingdom Ltd., <strong>Fiat</strong> Iberica S.A.;<br />
❚ acquisto della disponibilità di locali attrezzati ad uso ufficio,<br />
di servizi di manutenzione di mobili e immobili da Ingest<br />
Facility S.p.A., di servizi immobiliari da IPI S.p.A. e di altri<br />
servizi generali da <strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.a.;<br />
❚ acquisto di servizi di formazione del personale da Isvor <strong>Fiat</strong><br />
S.p.A.;<br />
❚ acquisto di servizi di assicurazione da Augusta Assicurazioni<br />
S.p.A.;<br />
❚ acquisto di autovetture da <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />
Tra i rapporti con parti correlate si citano, ancorchè non rilevanti<br />
sul piano economico, il contratto di consulenza con la Jack<br />
Welch LLC per un importo annuo di 1.000.000 di dollari USA.<br />
I più significativi importi delle operazioni sopracitate sono<br />
indicati nella Nota Integrativa, nell’ambito dell’analisi della<br />
composizione delle voci di bilancio.<br />
I rapporti di fornitura di beni e di servizi realizzati all’interno del<br />
Gruppo e rientranti nell’attività tipica delle società interessate<br />
sono globalmente rappresentati per Settore in altra sezione<br />
della presente Relazione.<br />
Sulla base delle informazioni ricevute dalle società del Gruppo,<br />
non sono state rilevate operazioni atipiche od inusuali. Le<br />
operazioni straordinarie infragruppo o con parti correlate più<br />
significative sono le seguenti:<br />
❚ al fine di valorizzare le attività del Gruppo operanti nel<br />
campo dell’energia, alcune società controllate hanno ceduto<br />
aree (brownfield) alla società <strong>Fiat</strong> Energia S.p.A., che è stata<br />
conferita ad Italenergia S.p.A. nell’ambito dell’operazione<br />
attraverso la quale il Gruppo ha assunto una quota di<br />
partecipazione del 38,6% in tale società e conseguentemente<br />
nel Gruppo Montedison-Edison;<br />
❚ nel mese di dicembre Sicind S.p.A. ha acquistato da Ciao<br />
Holding N.V. l’intero capitale sociale di Ciao Web S.p.A. al<br />
prezzo di 28.808.300 euro;
❚ <strong>Fiat</strong> Auto Holding B.V. ha conferito i pacchetti azionari delle<br />
società FA Powertrain Italia S.r.l. e della FA Powertrain<br />
Polska Sp. zo.o. alla <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain BV.<br />
Ai sensi dell’art. 79 del Regolamento Consob Delibera<br />
n° 11971 del 14.5.1999, si forniscono le informazioni<br />
relative alle partecipazioni detenute da amministratori<br />
e sindaci nella <strong>Fiat</strong> S.p.A. e in società controllate.<br />
Partecipazioni detenute da amministratori e sindaci (art. 79 regolamento Consob delibera n° 11971 del 14.5.1999)<br />
(numero di azioni)<br />
Cognome e nome Società partecipate<br />
Possesso<br />
al 31.12.2000 Acquisti 2001 Vendite 2001<br />
Possesso<br />
al 31.12.2001<br />
Cantarella Paolo <strong>Fiat</strong> ord. 312 312<br />
<strong>Fiat</strong> risp. 662 662<br />
Elkann John Philip <strong>Fiat</strong> ord. 300 300<br />
Galateri di Genola Gabriele <strong>Fiat</strong> ord. (1) 2.750 2.750<br />
<strong>Fiat</strong> priv. (1) 440 440<br />
Gutty Gianfranco <strong>Fiat</strong> ord. 1.000 1.000<br />
Ferrero Cesare <strong>Fiat</strong> ord. 1 1<br />
F.G. Rohatyn<br />
(1) possesso indiretto tramite coniuge<br />
<strong>Fiat</strong> ord. – 1.000 1.000<br />
Relazione sulla gestione – Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />
77
78<br />
Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2001<br />
e distribuzione dividendo<br />
Nel sottoporre all’approvazione dell’Assemblea il Bilancio<br />
dell’esercizio 2001 proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 378.673.294<br />
nel seguente modo:<br />
❚ agli Azionisti un dividendo di:<br />
❙ euro 0,31 per le azioni ordinarie (pari a 134 milioni di euro circa)<br />
❙ euro 0,31 per le azioni privilegiate (pari a 32 milioni di euro circa)<br />
❙ euro 0,465 per le azioni di risparmio (pari a 37 milioni di euro circa)<br />
che saranno in circolazione, escluse quindi le azioni proprie, il 27 giugno 2002,<br />
data di pagamento del dividendo, per un totale complessivo massimo di 203.478.420<br />
❚ alla voce “Utili portati a nuovo” l’importo residuo, pari ad un minimo di 175.194.874<br />
che dopo tale appostazione ammonterebbe a circa 762 milioni di euro<br />
Totale come sopra 378.673.294<br />
Al dividendo per ciascuna azione ordinaria e privilegiata è attribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione,<br />
per euro 0,207 ed un credito d’imposta limitato nel rimborso per euro 0,103; al dividendo per ciascuna azione di risparmio è<br />
attribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione, per euro 0,311 ed un credito d’imposta limitato nel rimborso<br />
per euro 0,154.<br />
Torino, 27 marzo 2002<br />
Per il Consiglio di Amministrazione<br />
Il Presidente<br />
Paolo Fresco<br />
euro
Principali società del<br />
<strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong><br />
Relazione sulla gestione – Principali società del Gruppo <strong>Fiat</strong>
80<br />
Automotoristiche<br />
AUTOMOB<strong>IL</strong>I<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Holdings B.V.<br />
Olanda<br />
<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />
Italia<br />
Leasys S.p.A.<br />
Italia<br />
SATA - Società Automobilistica<br />
Tecnologie Avanzate S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />
Argentina<br />
<strong>Fiat</strong> Auto (Belgio) S.A.<br />
Belgio<br />
<strong>Fiat</strong> Auto España, S.A.<br />
Spagna<br />
<strong>Fiat</strong> Auto (France) S.A.<br />
Francia<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Hellas S.A.<br />
Grecia<br />
<strong>Fiat</strong> Auto (Ireland) Ltd.<br />
Irlanda<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Japan K.K.<br />
Giappone<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Maroc S.A.<br />
Marocco<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Nederland B.V.<br />
Olanda<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Poland S.A.<br />
Polonia<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Portuguesa, S.A.<br />
Portogallo<br />
<strong>Fiat</strong> Auto South Africa<br />
Proprietary Ltd<br />
Rep. Sudafricana<br />
<strong>Fiat</strong> Auto (Suisse) S.A.<br />
Svizzera<br />
<strong>Fiat</strong> Sava S.p.A.<br />
Italia<br />
Fidis S.p.A.<br />
Italia<br />
Sava-Leasing Società per Azioni<br />
Italia<br />
Savarent S.p.A.<br />
Italia<br />
Targasys S.r.l. a S.U.<br />
Italia<br />
Banco <strong>Fiat</strong> S/A<br />
Brasile<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Contracts Ltd<br />
Gran Bretagna<br />
<strong>Fiat</strong> Auto Financial Services Limited<br />
Gran Bretagna<br />
<strong>Fiat</strong> Bank GmbH<br />
Germania<br />
<strong>Fiat</strong> Auto (U.K.) Ltd<br />
Gran Bretagna<br />
<strong>Fiat</strong> Automobil AG<br />
Germania<br />
<strong>Fiat</strong> Automobil GmbH<br />
Austria<br />
<strong>Fiat</strong> Automobiler Danmark A/S<br />
Danimarca<br />
<strong>Fiat</strong> Automóveis S.A. - Fiasa<br />
Brasile<br />
<strong>Fiat</strong> CR Spol S.R.O.<br />
Rep. Ceca<br />
<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited<br />
India<br />
<strong>Fiat</strong> Magyarorszag<br />
Kereskedelmi KFT.<br />
Ungheria<br />
Società Europea Veicoli<br />
Leggeri-Sevel S.p.A. (*)<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain B.V. (*)<br />
Olanda<br />
GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide<br />
Purchasing B.V. (*)<br />
Olanda<br />
Sevel Nord S.A. (*)<br />
Francia<br />
Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi<br />
A.S. (*)<br />
Turchia<br />
Ferrari S.p.A.<br />
Italia<br />
Maserati S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Bank Polska S.A.<br />
Polonia<br />
<strong>Fiat</strong> Credit France S.A.<br />
Francia<br />
<strong>Fiat</strong> Credito Compania<br />
Financiera S.A.<br />
Argentina<br />
<strong>Fiat</strong> Credito Portugal S.A.<br />
Portogallo<br />
<strong>Fiat</strong> Distribuidora Portugal S.A.<br />
Portogallo<br />
<strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V.<br />
Olanda<br />
Sofice - Société de Financement<br />
des Concessionnaires S.A.<br />
Francia<br />
TarCredit E.F.C. S.A.<br />
Spagna<br />
MACCHINE PER L’AGRICOLTURA<br />
E LE COSTRUZIONI<br />
CNH Global N.V.<br />
Olanda<br />
Case New Holland Italia S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Hitachi Excavators S.p.A.<br />
Italia<br />
Case Canada Corporation<br />
Canada<br />
Case Corporation<br />
Stati Uniti<br />
Case Corporation Pty Ltd<br />
Australia<br />
Case Germany GmbH<br />
Germania<br />
Case Harvesting Systems GmbH<br />
Germania<br />
CNH Deutschland GmbH<br />
Germania<br />
CNH France S.A.<br />
Francia<br />
CNH Maquinaria Spain S.A.<br />
Spagna<br />
<strong>Fiat</strong>Allis Latino Americana Ltda<br />
Brasile<br />
New Holland Belgium N.V.<br />
Belgio<br />
New Holland Canada Ltd<br />
Canada<br />
Flexi-Coil Ltd<br />
Canada<br />
New Holland North America Inc.<br />
Stati Uniti<br />
New Holland U.K. Limited<br />
Gran Bretagna<br />
Case Canada Investments Ltd.<br />
Canada<br />
Case Credit Australia Pty Ltd<br />
Australia<br />
Case Credit Corporation<br />
Stati Uniti<br />
Case Credit Ltd.<br />
Canada<br />
Case Wholesale Receivables Inc.<br />
Stati Uniti<br />
CNH Capital Corporation<br />
Stati Uniti<br />
CNH Receivables Inc.<br />
Stati Uniti<br />
O&K Orenstein & Koppel AG<br />
Germania<br />
Al-Ghazi Tractors Ltd (*)<br />
Pakistan<br />
Consolidated Diesel<br />
Company (*)<br />
Stati Uniti<br />
LBX Company LLC (*)<br />
Stati Uniti<br />
New Holland<br />
de Mexico S.A. de C.V. (*)<br />
Messico<br />
New Holland Trakmak<br />
Traktor A.S. (*)<br />
Turchia<br />
Türk Traktör Ve Ziraat<br />
Makineleri A.S. (*)<br />
Turchia<br />
CNH Trade N.V.<br />
Olanda<br />
New Holland Credit<br />
Company LLC<br />
Stati Uniti<br />
New Holland Receivables<br />
Corporation<br />
Stati Uniti
VEICOLI INDUSTRIALI<br />
Iveco N.V.<br />
Olanda<br />
Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />
Italia<br />
Iveco Aifo S.p.A.<br />
Italia<br />
Iveco S.p.A.<br />
Italia<br />
Iveco Argentina S.A.<br />
Argentina<br />
Iveco Austria GmbH<br />
Austria<br />
Iveco Danmark A/S<br />
Danimarca<br />
Iveco Ford Truck Ltd<br />
Gran Bretagna<br />
Iveco France S.A.<br />
Francia<br />
Iveco Latin America Ltda<br />
Brasile<br />
Iveco Magirus AG<br />
Germania<br />
Iveco Pegaso, S.L.<br />
Spagna<br />
Iveco Portugal Ltda.<br />
Portogallo<br />
Iveco Trucks Australia Limited<br />
Australia<br />
S.A. Iveco Belgium N.V.<br />
Belgio<br />
Irisbus Holding S.L. (*)<br />
Spagna<br />
Naveco Ltd (*)<br />
Cina<br />
Transolver Finance S.p.A<br />
Italia<br />
Transolver Service S.p.A.<br />
Italia<br />
Fraikin Société Anonyme<br />
Francia<br />
Iveco Finance Ltd<br />
Gran Bretagna<br />
Transolver Finance S.A.<br />
Francia<br />
Transolver Operational<br />
Services Limited<br />
Gran Bretagna<br />
Transolver Services S.A.<br />
Francia<br />
Industriali<br />
PRODOTTI<br />
METALLURGICI<br />
Teksid S.p.A.<br />
Italia<br />
Fonderies Aluminium Cleon S.A.<br />
Francia<br />
Fonderies du Poitou S.A.<br />
Francia<br />
Funfrap-Fundicao<br />
Portuguesa S.A.<br />
Portogallo<br />
Meridian Technologies Inc.<br />
Canada<br />
Metallurgique du Temple S.A.<br />
Francia<br />
Société Bretonne de Fonderie<br />
et de Mecanique S.A.<br />
Francia<br />
Teksid Aluminio<br />
de Mexico S.A. de C.V.<br />
Messico<br />
Teksid Aluminum<br />
Components Inc.<br />
Stati Uniti<br />
Teksid Aluminum Foundry<br />
Stati Uniti<br />
Teksid de Argentina S.A.<br />
Argentina<br />
Teksid do Brasil Ltda.<br />
Brasile<br />
Teksid Hierro<br />
de Mexico S.A. de C.V.<br />
Messico<br />
Teksid Inc.<br />
Stati Uniti<br />
Teksid Poland S.A.<br />
Polonia<br />
COMPONENTI MEZZI E SISTEMI<br />
DI PRODUZIONE<br />
Magneti Marelli After Market S.p.A.<br />
Italia<br />
Magneti Marelli Holding S.p.A.<br />
Italia<br />
Magneti Marelli Powertrain S.p.A.<br />
Italia<br />
Magneti Marelli<br />
Sistemi di Scarico S.p.A.<br />
Italia<br />
Magneti Marelli<br />
Sistemi Elettronici S.p.A.<br />
Italia<br />
Seima Italiana S.p.A.<br />
Italia<br />
Sistemi Sospensioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Magneti Marelli Cofap Companhia<br />
Fabricadora de Pecas<br />
Brasile<br />
Magneti Marelli<br />
Conjuntos de Escape S.A.<br />
Argentina<br />
Magneti Marelli<br />
Controle Motor Ltda.<br />
Brasile<br />
Magneti Marelli do Brasil<br />
Industria e Comercio Ltda.<br />
Brasile<br />
Magneti Marelli Eletronica Ltda<br />
Brasile<br />
Magneti Marelli<br />
Escapamentos Ltda.<br />
Brasile<br />
Magneti Marelli Repuestos S.A.<br />
Argentina<br />
Comau B.V.<br />
Olanda<br />
Comau S.p.A.<br />
Italia<br />
Geico S.p.A.<br />
Italia<br />
Italtech S.p.A.<br />
Italia<br />
Autodie International, Inc.<br />
Stati Uniti<br />
Comau Argentina S.A.<br />
Argentina<br />
Comau Deutschland GmbH<br />
Germania<br />
Comau do Brasil Ltda.<br />
Brasile<br />
Comau Estil Unl.<br />
Gran Bretagna<br />
Comau India Private Limited<br />
India<br />
Comau Pico Holdings Corporation<br />
Stati Uniti<br />
Comau Poland Sp. z o.o.<br />
Polonia<br />
Comau Sciaky S.A.<br />
Francia<br />
Comau South Africa (Pty) Ltd.<br />
Rep. Sudafricana<br />
Germann-Intec GmbH & Co. KG<br />
Germania<br />
Mecaner S.A.<br />
Spagna<br />
Progressive Mexico<br />
S.de R.L. de C.V.<br />
Messico<br />
Progressive Tools<br />
& Industries Company<br />
Stati Uniti<br />
Renault Automation Comau S.A.<br />
Francia<br />
Comau Service Sud S.p.A.<br />
Italia<br />
Comau Service U.K. Ltd.<br />
Gran Bretagna
Servizi<br />
AVIAZIONE ASSICURAZIONI EDITORIA E<br />
COMUNICAZIONE<br />
<strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />
Italia<br />
ELV S.p.A.<br />
Italia<br />
SE.CO.SV.IM. S.r.l.<br />
Italia<br />
Società Elettronica per<br />
l’Automazione S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Avio Inc.<br />
Stati Uniti<br />
<strong>Fiat</strong> Avio Polska Sp. z o.o.<br />
Polonia<br />
Regulus S.A.<br />
Guyana Francese<br />
Eurojet Turbo GmbH (*)<br />
Germania<br />
Europropulsion S.A. (*)<br />
Francia<br />
Turbo-Union Limited (*)<br />
Gran Bretagna<br />
Attività di revisione motori svolta<br />
da <strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />
Toro Assicurazioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Augusta Assicurazioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Augusta Vita S.p.A.<br />
Italia<br />
D.A.S. - Difesa Automobilistica<br />
Sinistri S.p.A.<br />
Italia<br />
Giano Assicurazioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Iniziative Sviluppo<br />
Immobiliare - Isim S.p.A.<br />
Italia<br />
Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Lloyd Italico Vita S.p.A.<br />
Italia<br />
Nuova Tirrena S.p.A.<br />
Italia<br />
Roma Vita S.p.A.<br />
Italia<br />
Toro Targa Assicurazioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Altegia S.A.<br />
Francia<br />
Companhia de Seguros<br />
Maritimos e Terrestres Phenix<br />
Brasile<br />
Continent Assistance S.A.<br />
Francia<br />
<strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia<br />
Majatkowe S.A.<br />
Polonia<br />
<strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia Zycie S.A.<br />
Polonia<br />
Guardian Vie S.A.<br />
Francia<br />
Le Continent IARD S.A.<br />
Francia<br />
Le Continent Vie S.A.<br />
Francia<br />
L’Union Générale du Nord S.A.<br />
Francia<br />
Itedi - Italiana Edizioni S.p.A.<br />
Italia<br />
Editrice La Stampa S.p.A.<br />
Italia<br />
Publikompass S.p.A.<br />
Italia<br />
SERVIZI<br />
Business Solutions S.p.A.<br />
Italia<br />
Easy Drive S.r.l. a S.U.<br />
Italia<br />
eSPIN S.p.A.<br />
Italia<br />
Fast-Buyer S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Engineering S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A.<br />
Italia<br />
Global Value S.p.A.<br />
Italia<br />
H.R. Services S.p.A.<br />
Italia<br />
Ingest Facility S.p.A.<br />
Italia<br />
Investimenti e Gestioni S.p.A.<br />
Italia<br />
IPI S.p.A.<br />
Italia<br />
Isvor Knowledge System S.p.A.<br />
Italia<br />
Servizi e Attività Doganali<br />
per l’Industria S.p.A.<br />
Italia<br />
Sestrieres S.p.A.<br />
Italia<br />
SGR Società per la Gestione<br />
dei Rischi S.p.A.<br />
Italia<br />
Teleclient S.p.A.<br />
Italia<br />
Worknet-Società di Fornitura<br />
di Lavoro Temporaneo S.p.A.<br />
Italia<br />
DIVERSE E HOLDINGS<br />
<strong>Fiat</strong> Ge.Va. S.p.A.<br />
Italia<br />
Sicind S.p.A.<br />
Italia<br />
<strong>Fiat</strong> Argentina S.A.<br />
Argentina<br />
<strong>Fiat</strong> Deutschland GmbH<br />
Germania<br />
<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />
Brasile<br />
<strong>Fiat</strong> France S.A.<br />
Francia<br />
<strong>Fiat</strong> Iberica S.A.<br />
Spagna<br />
<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V.<br />
Olanda<br />
<strong>Fiat</strong> United Kingdom Limited<br />
Gran Bretagna<br />
<strong>Fiat</strong> U.S.A. Inc.<br />
Stati Uniti<br />
IHF - Internazionale<br />
Holding <strong>Fiat</strong> S.A.<br />
Svizzera<br />
C.R.F.<br />
Società Consortile per Azioni<br />
Italia<br />
Elasis - Sistema di Ricerca<br />
<strong>Fiat</strong> nel Mezzogiorno -<br />
Società Consortile per Azioni<br />
Italia<br />
Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A. - Società di<br />
Sviluppo e Addestramento<br />
Industriale<br />
Italia<br />
Midas Europe S.A. M.<br />
Princ. di Monaco<br />
(*) Impresa collegata