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Qualche indizio sperimentale<br />
è stato trovato in Giappone.<br />
Ma mancano le conferme<br />
Nuove osservazioni<br />
L’osservatorio di raggi cosmici<br />
Pierre Auger, da poco<br />
in funzione in Argentina.<br />
(Gamma-ray large area space telescope),<br />
la cui messa in orbita è<br />
prevista per il 2006, avrà la precisione<br />
richiesta per questo esperimento»<br />
annuncia Smolin.<br />
▲<br />
● Soglia energetica<br />
«Esiste un altro metodo sperimentale<br />
per verificare la teoria»<br />
aggiunge Amelino-Camelia «che<br />
consiste nello studio dei raggi cosmici».<br />
Questi ultimi sono per la<br />
maggior parte protoni ad alta<br />
energia che ci raggiungono da ogni<br />
direzione del cosmo. Secondo le<br />
teorie tradizionali, questi raggi dovrebbero<br />
arrivare sulla Terra con<br />
energie inferiori a una certa soglia.<br />
Invece, l’esperimento giapponese<br />
Fase 3. Dallo spazio alle “reti di spin”<br />
l passo finale<br />
I consiste nel<br />
sostituire a tutte le<br />
cellette che costituiscono<br />
lo spazio (a<br />
sinistra) i punti e le<br />
linee che rappresen-<br />
tano, rispettivamente,<br />
i loro volumi e le aree.<br />
■ E alla fine...<br />
Si rimane con una<br />
rete (a destra) fatta di<br />
punti e linee. Questa<br />
rappresentazione<br />
Agasa ha osservato alcuni raggi<br />
cosmici con energie più alte. Perché?<br />
«La struttura particellare dello<br />
spazio può alzare la soglia di<br />
energia, permettendo a raggi cosmici<br />
come quelli osservati da<br />
Agasa di raggiungere la Terra» dice<br />
Smolin.<br />
I dati di Agasa, però, sono considerati<br />
poco significativi e se ne<br />
attendono di migliori dal nuovo<br />
osservatorio di raggi cosmici Pierre<br />
Auger, in Argentina. È quindi<br />
presto per trarre conclusioni, ma<br />
entro breve potremmo avere la<br />
prova che lo spazio-tempo è davvero<br />
<strong>granulare</strong>. ■<br />
Alessandra Agostini<br />
Andrea Parlangeli<br />
Quanto di spazio Rete di spin<br />
dello spazio è<br />
migliore, perché non<br />
fa ricorso alla forma<br />
(indefinibile) delle<br />
cellette, ma solo alle<br />
quantità misurabili di<br />
area e volume.