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Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia

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106<br />

Quadro delle prestazioni<br />

Siti: web e <strong>in</strong>tranet 4)<br />

Alessandro Pap<strong>in</strong>i<br />

Se il 1996 riproduce senza dubbio l’anno zero del web<br />

pubblico, <strong>in</strong> particolar modo per le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

centrali e regionali, e il biennio 1999-2000 per tutte le<br />

altre, allora è possibile affermare con altrettanta<br />

sicurezza che oggi ci troviamo <strong>in</strong> piena seconda Era<br />

<strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> pubblica on-l<strong>in</strong>e. Una lettura<br />

<strong>in</strong>crociata del presente contributo con l’analisi di<br />

Giorgio Pacifici permette una migliore comprensione<br />

anche delle <strong>in</strong>terazioni <strong>della</strong> Rupa con la d<strong>in</strong>amica dei<br />

siti Web nell’area <strong>della</strong> P.A.<br />

Da quel lontano 1996, <strong>in</strong>fatti, oltre il 70% di tutte le<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni italiane ha provveduto a rivedere,<br />

risistemare o addirittura sostituire <strong>in</strong>tegralmente con<br />

una seconda versione il proprio sito <strong>in</strong>ternet, come<br />

dimostrato dal grafico di seguito riportato.<br />

Ma volendo andare ancora più <strong>in</strong> profondità alla ricerca<br />

di un <strong>in</strong>dice di cambiamento, comparando a livello<br />

temporale i picchi di sviluppo <strong>della</strong> prima e <strong>della</strong><br />

seconda versione dei siti, allora è possibile affermare<br />

che, pur considerando i fattori di specificità di ogni<br />

tipologia di ente, tre siano stati gli anni m<strong>in</strong>imi di<br />

sopravvivenza di un sito web nelle pubbliche<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni italiane. I primi siti web sono <strong>in</strong>fatti<br />

durati <strong>in</strong> media dai 3 ai 5 anni, mentre le “seconde”<br />

versioni sono <strong>in</strong> piena attività. Raro il caso di terze<br />

release. Tale dato risente <strong>in</strong>evitabilmente del processo<br />

sperimentale <strong>della</strong> prima fase di sviluppo dei siti web<br />

pubblici costruiti <strong>in</strong> totale assenza di regole ed<br />

esperienze consolidate, ma dimostra al contempo una<br />

caratteristica importante dell’approccio tenuto dal<br />

100,0<br />

80,0<br />

60,0<br />

40,0<br />

20,0<br />

0,0<br />

Sanità Amm<strong>in</strong>istr.<br />

Centrali<br />

nostro sistema pubblico al vasto contesto dell’ICT, e<br />

cioè la predisposizione ad aggiornare e ripensare i<br />

propri modelli generali di <strong>comunicazione</strong>, anche<br />

attraverso un approccio sperimentale ed <strong>in</strong>dividuale<br />

all’uso delle nuove tecnologie. In tale cornice culturale<br />

si sono sviluppate le prime esperienze web, dapprima<br />

nelle Amm<strong>in</strong>istrazioni centrali, poi a seguire nelle realtà<br />

periferiche. Ad una prima fase <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong><br />

pubblica on-l<strong>in</strong>e, caratterizzata dalla necessità<br />

percepita come prioritaria da parte delle<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni italiane di essere presenti <strong>in</strong> Rete, oggi<br />

quanto mai consolidata dal consistente numero di<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni che dispongono di siti web pubblici<br />

(92%), segue una seconda fase ove i caratteri di tipo<br />

qualitativo rispetto alla gestione e <strong>comunicazione</strong> di<br />

contenuti e servizi sono portatori di nuove istanze di<br />

usabilità e accessibilità nell’offerta <strong>in</strong>ternet. Sp<strong>in</strong>ta<br />

propulsiva di tale maturazione possono essere<br />

considerati almeno tre fattori costitutivi dell’attuale<br />

scenario digitale italiano:<br />

- anzitutto l’aumento costante del numero dei<br />

navigatori e <strong>della</strong> conseguente crescita del target di<br />

riferimento dei nuovi media. Le P.A., al contrario<br />

degli operatori privati, hanno come fattore<br />

costitutivo <strong>della</strong> propria attività di <strong>comunicazione</strong> il<br />

mandato ad <strong>in</strong>teragire con la totalità dei pubblici di<br />

riferimento utilizzando gli strumenti più idonei. In<br />

tal senso a fronte di una crescita del bisogno di<br />

<strong>comunicazione</strong> web da parte di strati sempre<br />

maggiori di cittad<strong>in</strong>anza, non poteva non far fronte<br />

una crescita di attenzione, da parte degli<br />

amm<strong>in</strong>istratori, verso questi strumenti. A comprova<br />

di quanto affermato si osserva che oltre il 23% <strong>della</strong><br />

spesa complessiva effettuata per la <strong>comunicazione</strong><br />

Regioni Prov<strong>in</strong>ce Comuni Comunità<br />

Montane<br />

Grafico 41 – Amm<strong>in</strong>istrazioni che hanno sviluppato nuove versioni del sito <strong>in</strong>ternet (vedi tabella 31 pag. 50)<br />

Altre<br />

Amm<strong>in</strong>istr.<br />

4) Le tabelle di riferimento del testo sono prevalentemente pubblicate <strong>in</strong> precedenza nell’ambito dello scritto di Sebastiano Bagnara. Sono state qui utilizzate le rappresentazioni<br />

grafiche di quelle tabelle.<br />

<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica

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