Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
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Pubblicità<br />
Emanuele Gabardi<br />
Negli ultimi anni si è assistito ad un autentico<br />
proliferare di saggi sulla <strong>comunicazione</strong> pubblica:<br />
manuali per gli studenti delle università e delle scuole<br />
di formazione, manuali dest<strong>in</strong>ati agli addetti <strong>della</strong><br />
Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione per <strong>in</strong>segnare loro aspetti<br />
basilari <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>, libri che affrontano <strong>in</strong><br />
profondità determ<strong>in</strong>ati argomenti. Manca, sorprendentemente,<br />
un lavoro specialistico dedicato alla<br />
pubblicità <strong>della</strong> P.A. Come mai?<br />
Alcune risposte potremmo già trovarle nella normativa<br />
degli ultimi anni, dove l’aspetto giornalistico e di PR –<br />
se così si può dire - degli enti pubblici è def<strong>in</strong>ito<br />
compiutamente, ma, per quanto riguarda la pubblicità,<br />
l’unica vera attenzione è rivolta all’imposizione di<br />
regole sulla ripartizione degli <strong>in</strong>vestimenti. Su questo<br />
punto torneremo nelle prossime pag<strong>in</strong>e.<br />
Il ritardo delle attività di <strong>comunicazione</strong> <strong>della</strong> P.A. <strong>in</strong><br />
genere e dello Stato <strong>in</strong> particolare è ormai storia. Forse<br />
non sarebbe neppur necessario rammentare che<br />
associazioni professionali private (le aderenti a<br />
Pubblicità Progresso <strong>in</strong> primis) e associazioni del mondo<br />
del volontariato hanno anticipato la <strong>comunicazione</strong> di<br />
pubblica utilità <strong>in</strong> anni nei quali lo Stato italiano era<br />
latitante.<br />
Del resto, come scrive Grandi, “la <strong>comunicazione</strong><br />
pubblicitaria dell’istituzione pubblica ha una storia<br />
molto breve e non è mai stata considerata<br />
strategicamente rilevante 16) ”. La pubblicità italiana <strong>in</strong><br />
genere non è particolarmente brillante, anche perché<br />
vittima, almeno <strong>in</strong> parte, <strong>della</strong> “cultura” di Carosello che<br />
purtroppo alberga ancor oggi nella testa di molti<br />
<strong>in</strong>dustriali, manager di aziende ed anche di non pochi<br />
Quadro delle prestazioni<br />
creativi di agenzie pubblicitarie 17) . Quante volte, <strong>in</strong>vece<br />
di fare uno sforzo per trovare un’idea, si cerca una storia<br />
da raccontare, proprio come se si volesse fare un<br />
Carosello di 30 secondi. Quante volte, per mancanza di<br />
idee, si ricorre al solito testimonial trito e ritrito.<br />
Quante banalità ed anche quanta creatività f<strong>in</strong>e a se<br />
stessa, volta a parlarsi addosso <strong>in</strong>vece che comunicare<br />
al proprio target group. Da questo panorama<br />
sconfortante non può ovviamente discostarsi la<br />
<strong>comunicazione</strong> <strong>della</strong> Pubblica Amm<strong>in</strong>istrazione.<br />
Forse riflettere sui risultati di questa ricerca ci<br />
illum<strong>in</strong>erà un po’ di più su alcuni aspetti specifici,<br />
dandoci magari qualche suggerimento per le azioni<br />
future.<br />
Su 1.023 persone che hanno compilato i questionari,<br />
solo 690 (67,4%) rispondevano a questa domanda.<br />
Bastava mettere una crocetta sul sì o sul no. Il fatto che<br />
un terzo delle persone non abbia risposto a questo semplice<br />
quesito la dice lunga su parte dei compilatori del<br />
questionario come sulla loro conoscenza delle attività di<br />
<strong>comunicazione</strong> dell’amm<strong>in</strong>istrazione nella quale<br />
lavorano.<br />
Ogni <strong>in</strong>terpretazione su quello che i 333 astenuti<br />
avrebbero potuto scrivere è dest<strong>in</strong>ata ad essere solo una<br />
mera ipotesi. Si vergognavano a scrivere “no”? Oppure<br />
la risposta sarebbe stata positiva, ma questo li avrebbe<br />
costretti a prendere <strong>in</strong> considerazione anche le domande<br />
successive, certamente più complesse? O semplicemente<br />
non sapevano a chi rivolgersi per avere risposta?<br />
Comunque, esam<strong>in</strong>ando le risposte pervenute, emerge<br />
che solo il 36,2% delle amm<strong>in</strong>istrazioni dichiara di aver<br />
realizzato campagne pubblicitarie nel triennio. Il dato<br />
si abbassa, come era prevedibile, nelle Comunità<br />
Montane (26,1%) ed è pure molto basso nei Comuni<br />
(30,8%). Si contrappongono le Prov<strong>in</strong>ce e le Regioni<br />
che dichiarano di aver fatto delle campagne, rispettivamente<br />
con il 71,0% e con il 68,8%.<br />
Tipologia di Amm<strong>in</strong>istrazione Area Geografica delle Amm<strong>in</strong>istrazioni Locali<br />
Descrizione Totale Sanità Amm<strong>in</strong>istr. Regioni Prov<strong>in</strong>ce Comuni Comunità Altre Nord Nord Centro Sud e<br />
Centrali Montane Amm<strong>in</strong>istr. Ovest Est Isole<br />
Rispondenti<br />
N 690 114 33 16 31 367 115 14 174<br />
57,07<br />
151<br />
53,00<br />
162<br />
63,02<br />
173<br />
61,07<br />
Si % 36,2 44,7 45,5 68,8 71,0 30,8 26,1 50,0 32,8 35,1 38,9 35,3<br />
No % 63,8 55,3 54,5 31,2 29,0 69,2 73,9 50,0 67,2 64,9 61,1 64,7<br />
Totale % 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0<br />
Tabella 106 – Attività pubblicitaria<br />
Nel triennio 2001-2003 la Sua Amm<strong>in</strong>istrazione ha realizzato campagne pubblicitarie? (Per campagne pubblicitarie si <strong>in</strong>tendono quelle pianificate sui media,<br />
escludendo qu<strong>in</strong>di attività di pubbliche relazioni, direct mail, telemarket<strong>in</strong>g, realizzazione di depliant)<br />
16)Roberto Grandi, La <strong>comunicazione</strong> pubblica. Teorie, casi, profili normativi, Carocci, Roma, 2001, p. 258.<br />
17)Carosello è stato un formidabile fenomeno di costume che ha segnato un’epoca, ma, con i suoi rigidissimi v<strong>in</strong>coli (l’assenza del prodotto nello “spettacol<strong>in</strong>o”, delegando<br />
la parte di <strong>comunicazione</strong> pubblicitaria vera e propria ad un cod<strong>in</strong>o troppo spesso aberrante), ha malamente educato molti uom<strong>in</strong>i d’azienda e pure non pochi<br />
pubblicitari ad una forma di <strong>comunicazione</strong> piatta, banale, ripetitiva.<br />
<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica<br />
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