Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
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Quadro delle prestazioni<br />
per approfondire altri aspetti <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong><br />
pubblicitaria <strong>della</strong> P.A. Ad esempio, sarebbe utile una<br />
ricerca sul pubblico per valutare l’efficacia <strong>della</strong><br />
<strong>comunicazione</strong> <strong>della</strong> P.A., <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di impatto, di<br />
comprensione, di ricordo e, perché no, di capacità di<br />
empatia col target di riferimento.<br />
Soprattutto, questa ricerca servirebbe a comprendere<br />
quanto la <strong>comunicazione</strong> dell’istituzione pubblica venga<br />
effettivamente realizzata per promuovere l’immag<strong>in</strong>e<br />
dell’istituzione e per dare un servizio al cittad<strong>in</strong>o.<br />
A questo proposito, citiamo due esempi diametralmente<br />
opposti. Nelle varie campagne <strong>della</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Milano del<br />
2003, dest<strong>in</strong>ate a presentare alcuni servizi offerti, il peso<br />
pr<strong>in</strong>cipale dell’immag<strong>in</strong>e era dedicato ad Ombretta Colli,<br />
allora presidente. La scelta di imporsi come testimonial un<br />
anno prima delle elezioni non le ha portato fortuna.<br />
L’altro esempio riguarda l’Ufficio Grafica e Comunicazione<br />
del Comune di Modena, che l’anno scorso ha festeggiato i<br />
trent’anni di attività 21) . Esam<strong>in</strong>ando la numerosa<br />
produzione di manifesti, è evidente l’assenza di<br />
determ<strong>in</strong>ati elementi identificativi dell’emittente, come<br />
una comune gabbia grafica, l’utilizzo degli stessi caratteri,<br />
le dimensioni stesse del logo.<br />
Ci troviamo qu<strong>in</strong>di di fronte a delle contraddizioni su<br />
quello che è il compito <strong>della</strong> pubblicità di<br />
un’amm<strong>in</strong>istrazione pubblica. Nel primo caso la Colli<br />
sembra essersi ispirata a Giovanni Rana o a Francesco<br />
Amadori. Ma, diversamente da Rana e da Amadori che<br />
prestano il loro volto per pubblicizzare i prodotti delle loro<br />
aziende, l’allora presidente <strong>della</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Milano<br />
imponeva la propria immag<strong>in</strong>e ad un servizio pubblico,<br />
pagato dai cittad<strong>in</strong>i.<br />
Il caso del Comune di Modena è profondamente diverso:<br />
l’immag<strong>in</strong>e dell’istituzione non è particolarmente evidente,<br />
mentre il servizio al cittad<strong>in</strong>o appare sicuramente<br />
garantito.<br />
Comunicazione <strong>in</strong>tegrata<br />
Anna Wizemann<br />
Nelle pag<strong>in</strong>e che seguono si <strong>in</strong>tende restituire un quadro<br />
<strong>della</strong> realizzazione di prodotti e dell’organizzazione di<br />
attività di <strong>comunicazione</strong> rivolte a pubblici esterni ed<br />
<strong>in</strong>terni, onde <strong>in</strong>dividuare le aree di maggior presidio e<br />
concentrazione degli sforzi da parte delle amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
pubbliche, nell’arco dell’ultimo biennio. Rispetto<br />
a questa ‘filiera produttiva’ – che tuttavia fa capo a diverse<br />
strutture, più o meno formalizzate all’<strong>in</strong>terno delle<br />
Amm<strong>in</strong>istrazioni - si è <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>teso fornire un giudizio sia<br />
sull’adeguatezza quantitativa sia sulla sua validità<br />
qualitativa che, come specificato nella nota metodologica<br />
<strong>in</strong> appendice al volume, emerge da una lettura autovalutativa<br />
da parte delle Amm<strong>in</strong>istrazioni, rispetto ai<br />
bisogni, agli obiettivi e <strong>in</strong> conformità ai terreni di<br />
applicazione <strong>in</strong>dividuati dalla normativa.<br />
Ciò che ne risulta è un quadro variegato e nel contempo<br />
segnato da alcuni <strong>in</strong>dicatori di ricorrenza e regolarità che<br />
consentono di <strong>in</strong>dividuare una serie di <strong>tendenze</strong>, di punti<br />
di forza e di lacunosità. Complessivamente sembra<br />
possibile affermare che si tratta di un bilancio positivo <strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di ricorso a un ventaglio di prodotti e strumenti<br />
<strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>, oltre che di una moderata<br />
soddisfazione da parte degli enti stessi <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />
all’adeguatezza quantitativa e qualitativa. Nel contempo<br />
emerge tuttavia una problematica – certamente non di<br />
secondo piano – legata alla scarsa pianificazione delle<br />
attività di <strong>comunicazione</strong>, come del resto è leggibile dai<br />
dati illustrati nella sezione Piani di <strong>comunicazione</strong>.<br />
Alcune necessarie premesse ai dati qui commentati<br />
derivano anzitutto da <strong>in</strong>tersezioni con altre parti del<br />
Rapporto, che forniscono impresc<strong>in</strong>dibili elementi di<br />
contesto entro cui collocare anche l’erogazione di prodotti<br />
e attività di <strong>comunicazione</strong>. Tra queste, il quadro di<br />
riferimento <strong>in</strong>dica come l’affermazione <strong>della</strong> funzione di<br />
<strong>comunicazione</strong> e delle relative professionalità nelle<br />
pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni potrebbe migliorare tramite una<br />
maggiore disponibilità di risorse umane e f<strong>in</strong>anziarie per<br />
quasi il 62% degli <strong>in</strong>tervistati, mentre il 58% ritiene che<br />
un approccio maggiormente orientato alla trasparenza e<br />
alla condivisione potrebbe favorire il processo di<br />
radicamento. Queste considerazioni di livello macroscopico<br />
si riversano necessariamente sulla reale capacità e<br />
propensione a realizzare prodotti di <strong>comunicazione</strong>,<br />
all’<strong>in</strong>terno di un quadro di risorse adeguate, di professionalità<br />
ben del<strong>in</strong>eate e di un efficace coord<strong>in</strong>amento e<br />
impianto organizzativo. Sotto quest’ultimo profilo, ad<br />
esempio, supera di poco la metà dei rispondenti (51,9%)<br />
la quota di amm<strong>in</strong>istrazioni che dichiarano di disporre di<br />
strutture specificamente preposte alla <strong>comunicazione</strong><br />
esterna. Inoltre, nell’ambito <strong>della</strong> gestione dei processi<br />
comunicativi, emerge come nel 40% dei casi non esista<br />
una funzione market<strong>in</strong>g all’<strong>in</strong>terno dell’ente (si<br />
dist<strong>in</strong>guono le ASL, che per il 70% dichiarano di avere al<br />
proprio <strong>in</strong>terno tale funzione).<br />
Da una prima analisi dei dati emerge chiaramente come la<br />
voce sito Internet abbia raccolto <strong>in</strong> media il maggior<br />
numero di segnalazioni: sembra dunque che l’<strong>in</strong>dicazione<br />
legislativa di considerare centrali e decisivi gli strumenti<br />
<strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> on-l<strong>in</strong>e sia stata ben recepita, avendo<br />
l’86% delle amm<strong>in</strong>istrazioni consultate predisposto un<br />
21)Per l’occasione venne allestita, presso il Palazzo comunale di Modena, la mostra “Cento manifesti fuori dal Comune” con la pubblicazione del relativo catalogo.<br />
Per l’esattezza il Comune era già attivo da tempo nel campo <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> di pubblica utilità: <strong>in</strong>fatti i trent’anni fanno riferimento all’istituzione del<br />
Servizio stampa e <strong>in</strong>formazione (novembre 1973).<br />
<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica