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Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia

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44<br />

Temi di base<br />

In realtà l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e svolta su questo punto mette <strong>in</strong><br />

evidenza che tale funzione non appare ancora consolidata<br />

nelle Amm<strong>in</strong>istrazioni esam<strong>in</strong>ate. Oltre il 40% dei<br />

rispondenti afferma che non esiste una funzione di<br />

market<strong>in</strong>g all’<strong>in</strong>terno dell’amm<strong>in</strong>istrazione di appartenenza.<br />

E tra coloro che la svolgono è prevalente<br />

l’op<strong>in</strong>ione di coloro che ritengono che essa consista<br />

prevalentemente <strong>in</strong> una attività <strong>in</strong>formativa.<br />

Lo sviluppo più pieno e ampio di una attività di market<strong>in</strong>g<br />

<strong>della</strong> pubblica amm<strong>in</strong>istrazione, che è azione ben diversa da<br />

quella del market<strong>in</strong>g di impresa, ha <strong>in</strong> realtà grandi<br />

potenzialità non solo ai f<strong>in</strong>i <strong>della</strong> promozione del<br />

mutamento organizzativo <strong>in</strong>terno, ma anche ai f<strong>in</strong>i <strong>della</strong><br />

condivisione di una base di valori tra amm<strong>in</strong>istrazione e<br />

cittad<strong>in</strong>i che permetta <strong>in</strong>tese, compromessi, ma anche<br />

semplice comprensione. La ricerca di conoscenza reciproca,<br />

di partecipazione civile, ha rilievo <strong>in</strong> snodi particolarmente<br />

critici dell’agire delle Amm<strong>in</strong>istrazioni, quali le fasi di<br />

progettazione e def<strong>in</strong>izioni di strategie istituzionali, la fase<br />

di monitoraggio <strong>della</strong> gestione e la fase di valutazione. In<br />

altri term<strong>in</strong>i il market<strong>in</strong>g potrebbe generare sia tra coloro<br />

che operano nelle organizzazioni che tra i cittad<strong>in</strong>i senso<br />

civico, culture pubbliche, partecipazione al discorso<br />

pubblico sulle scelte collettive.<br />

In def<strong>in</strong>itiva, lo stato <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong><br />

rilevato dall’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e <strong>in</strong> esame, per quanto riguarda la nuova<br />

configurazione dell’identità del cittad<strong>in</strong>o-utente, ha messo<br />

<strong>in</strong> evidenza che si è aperto uno spazio di <strong>in</strong>terazione<br />

percorso da una molteplicità di processi, che presentano<br />

tuttavia, ancora gradi significativi di <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>azione.<br />

Proprio per questo è necessario sviluppare ulteriormente le<br />

azioni <strong>in</strong>traprese e potenziarle al f<strong>in</strong>e di sviluppare una<br />

maggiore consapevolezza degli attori co<strong>in</strong>volti e affrontare<br />

compiutamente lo spessore e l’<strong>in</strong>determ<strong>in</strong>azione di questo<br />

spazio che complica, ma arricchisce l’<strong>in</strong>terazione tra<br />

amm<strong>in</strong>istrazione e cittad<strong>in</strong>i.<br />

La relazione tra <strong>comunicazione</strong> e<br />

market<strong>in</strong>g<br />

Giorgio Fiorent<strong>in</strong>i e Erika Mallar<strong>in</strong>i<br />

Negli ultimi anni si è riscontrato un frequente ricorso a<br />

tecniche e strumenti tipici dell’economia aziendale, per<br />

affrontare e risolvere problemi relativi al funzionamento<br />

delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni, tanto da <strong>in</strong>fluenzare e<br />

permeare la stessa attività del legislatore 3) . Si è compreso<br />

che il presidio di funzioni aziendali quali l’organizzazione,<br />

la programmazione e controllo, il market<strong>in</strong>g e la<br />

<strong>comunicazione</strong> sono elementi <strong>in</strong>dispensabili per gestire la<br />

cont<strong>in</strong>uità e per <strong>in</strong>crementare l’efficacia operativa al f<strong>in</strong>e<br />

di soddisfare le esigenze dei cittad<strong>in</strong>i che esprimono<br />

bisogni di cittad<strong>in</strong>anza attiva.<br />

Infatti l’azienda è una categoria logica <strong>in</strong>dicante la natura<br />

dei fenomeni <strong>in</strong>dagati, di conseguenza è sempre possibile<br />

<strong>in</strong>dividuare la componente aziendale nell’ambito degli<br />

istituti pubblici 4) . Perciò lo Stato nella sua articolazione<br />

accentrata, decentrata e federale è l’<strong>in</strong>sieme delle organizzazioni<br />

che possono operare all’<strong>in</strong>terno di una logica di<br />

tipo aziendale; questo non significa essere automaticamente<br />

aziende, ma quanto meno, “aziende potenziali” 5)<br />

o “aziende <strong>in</strong> fieri”.<br />

Infatti l’azienda, <strong>in</strong> quanto forma organizzata di<br />

svolgimento di un’attività che impiega beni economici, è<br />

strumento e mezzo operativo tramite il quale un istituto<br />

persegue le proprie f<strong>in</strong>alità. Le aziende rappresentano un<br />

patrimonio per la società, <strong>in</strong> quanto permettono di soddisfare<br />

un maggior numero di bisogni essendo orientate ad<br />

un uso responsabile e razionale delle risorse.<br />

La logica economico-aziendale determ<strong>in</strong>a due importanti<br />

conseguenze sulla natura dell’attività dell’azienda<br />

pubblica 6) :<br />

- l’<strong>in</strong>sieme delle operazioni non costituiscono “esercizio<br />

di funzioni o poteri”, ma sono poste <strong>in</strong> essere per<br />

ottenere un certo risultato che consiste nel dare una<br />

risposta ad un bisogno/problema di pubblica utilità;<br />

- l’<strong>in</strong>sieme delle operazioni non possono essere<br />

analizzate ed <strong>in</strong>terpretate come applicazione di<br />

“modelli di comportamento predef<strong>in</strong>iti”, ma devono<br />

essere svolti secondo sequenze ricostruite partendo da<br />

quantità e qualità dei risultati che si <strong>in</strong>tendono<br />

conseguire.<br />

È importante ricordare, tuttavia, che nell’applicazione dei<br />

pr<strong>in</strong>cipi e dei criteri dell’economia aziendale si devono<br />

considerare i differenti contesti istituzionali, ossia le<br />

differenti regole che stanno alla base dell’esercizio dei<br />

poteri di prendere decisioni su produzione, trasferimento<br />

ed impiego di ricchezza 7) ; si è affermata l’esigenza di<br />

impostare l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e economico-aziendale riferita agli enti<br />

3) “Ripartire dall’azienda significa per gli studi delle e sulle aziende pubbliche riprendere con vigore un filone di approfondimento <strong>della</strong> nostra discipl<strong>in</strong>a per<br />

lungo tempo lasciato un po’ <strong>in</strong> disparte e considerato marg<strong>in</strong>ale quando non addirittura estraneo. Significa riprendere una parte del camm<strong>in</strong>o scientifico <strong>della</strong><br />

discipl<strong>in</strong>a avendo anche lo stimolo di una normativa che, a partire dalla f<strong>in</strong>e degli anni Ottanta contiene cont<strong>in</strong>ui e sempre più puntuali riferimenti alla<br />

necessità di <strong>in</strong>trodurre e applicare <strong>in</strong> modo diffuso nell’amm<strong>in</strong>istrazione pubblica italiana a tutti i livelli pr<strong>in</strong>cipi e criteri aziendali idonei a coniugare la<br />

legittimità e la correttezza dell’azione amm<strong>in</strong>istrativa con l’efficacia delle politiche di <strong>in</strong>tervento pubblico, l’efficienza dell’impiego di risorse, l’economicità<br />

<strong>della</strong> gestione” E. Borgonovi, I pr<strong>in</strong>cipi dell’azienda nell’economia pubblica, Introduzione, In AA.VV., Ripartire dall’azienda. Atti del Convegno dedicato al prof.<br />

Carlo Mas<strong>in</strong>i, Egea, Milano, 1996, pag. 127.<br />

4) Cfr. Borgonovi E., Pr<strong>in</strong>cipi e sistemi aziendali per le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche, Egea, Milano, 1996, pag. 103.<br />

5) Cfr. Anselmi L., Il modello aziendale nel nuovo Servizio Sanitario Nazionale, <strong>in</strong> Mecosan n. 16, 1995. Si veda <strong>in</strong>oltre Anselmi L., L’azienda salute, Giuffrè, Milano,<br />

1990.<br />

6) Si veda Borgonovi E., Gli <strong>in</strong>dicatori di efficacia e di efficienza <strong>in</strong> sanità, <strong>in</strong> Rivista trimestrale di Scienza dell’Amm<strong>in</strong>istrazione n.2, 1996.<br />

7) Si veda Borgonovi E., Pr<strong>in</strong>cipi e sistemi per le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche, cit.<br />

<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica

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