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A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Fondamenti di Controlli Automatici<br />

Prof. Alessandro BEGHI<br />

beghi@dei.unipd.it<br />

tel: 049 827 7626<br />

stanza 319, terzo piano DEI/A<br />

Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione<br />

via Gradenigo 6/B<br />

1


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

• Testi:<br />

L’esame<br />

• G. Franklin, J.D. Powell, A. Emami-Naeini “Feedback Control of<br />

Dynamic Systems”, quarta/quinta edizione, Prentice Hall<br />

• G. Franklin, J.D. Powell, A. Emami-Naeini “Controllo a<br />

retroazione dei sistemi dinamici”, vol. 1, EdiSES<br />

• copia dei lucidi delle lezioni (si veda la pagina didattica del sito<br />

del docente: http://automatica.dei.unipd.it/people/beghi/teachingactivity.html)<br />

• Ricevimento: dopo lezione, o su appuntamento (via email)<br />

• Modalita` di esame: solo prova scritta<br />

• Il voto va registrato subito (non puo` restare “in sospeso”)<br />

2


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

Automazione: definizione corrente nei dizionari<br />

Le tecniche, i metodi ed i dispositivi destinati al<br />

controllo automatico dei processi, delle<br />

macchine e dei sistemi.<br />

Ma, in pratica, di che si occupa un ingegnere<br />

L’automatica è dell’automazione?<br />

la scienza fondamentale<br />

dell’automazione e studia l’evoluzione dei sistemi<br />

dinamici e i metodi per agire su di essa.<br />

Applicazioni dell’automatica si incontrano<br />

quotidianamente: nel mondo ci sono molte piu` CPU<br />

dedicate all’automazione e al controllo che nei PC.<br />

3


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

L’industria automobilistica<br />

Pilota automatico impegnato nel “test dell’alce”<br />

Il Grazie principio al controllo di funzionamento della trazione, del motore della stabilità a scoppio<br />

e del motore le è automobili rimasto invariato. di oggi sono meno<br />

inquinanti, Il controllo più sicure automatico ed hanno ha contribuito prestazioni<br />

ad un enorme migliori. miglioramento delle sue<br />

prestazioni.<br />

Oggi, le principali case<br />

automobilistiche, grazie<br />

alla rilevazione<br />

automatica della corsia<br />

e degli ostacoli<br />

dispongono di prototipi<br />

di autopiloti per normali<br />

automobili.<br />

4


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Industria aerospaziale<br />

L’esplorazione spaziale e lo sviluppo del<br />

trasporto aereo, sia degli aeromobili che del<br />

controllo del traffico e degli aeroporti non<br />

sarebbero stati possibili senza le metodologie<br />

dell’automatica.<br />

Sala controllo traffico aereo Space Shuttle Mars Rover<br />

5


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Industria manufatturiera<br />

L’innovazione tecnologica nell’industria<br />

manifatturiera procede di pari passo con<br />

l’evoluzione della ricerca e della conoscenza<br />

nell’automatica.<br />

Un sistema automatico per il controllo della qualità tramite tomografia<br />

permette l’ottimizzazione del taglio dei tronchi e di conseguenza riduce la<br />

deforestazione<br />

6


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Analisi<br />

automatica e<br />

ricostruzione<br />

del<br />

movimento<br />

Applicazioni biomedicali<br />

La robotica, disciplina propria<br />

dell’automazione, sta<br />

rivoluzionando le tecniche<br />

chirurgiche.<br />

L’automatica sta contribuendo<br />

allo sviluppo di nuove tecniche<br />

diagnostiche e di riabilitazione.<br />

Chirurgia assistita da<br />

robot<br />

7


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Previsione dell’andamento<br />

di un tifone<br />

Ambiente e societa`<br />

L’applicazione dei metodi<br />

dell’automatica rappresenta una tra le<br />

più interessanti opportunità per il<br />

controllo dell’ambiente, delle energie<br />

alternative, della pianificazione del<br />

territorio e dello sfruttamento delle<br />

risorse naturali.<br />

Plasma in un reattore a<br />

fusione termonucleare<br />

8


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Analisi e stima<br />

dell’andamento dei<br />

mercati finanziari<br />

Analisi dei mercati finanziari<br />

Le tecniche dell’automatica sono oggi utilizzate<br />

per il progetto e la verifica di nuovi strumenti e<br />

prodotti finanziari.<br />

9


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

In conclusione....<br />

10


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Problema del CONTROLLO di un sistema fisico:<br />

far evolvere un dato fenomeno secondo regole<br />

preassegnate<br />

• CONTROLLO AUTOMATICO:<br />

svolgere il compito senza (o con limitato) intervento di<br />

operatori umani<br />

11


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Far compiere lavori semplici e ripetitivi (in modo<br />

automatico) a delle macchine<br />

• vantaggi: minor costo, maggiore affidabilità,<br />

assenza di interruzioni e di vincoli temporali.<br />

• l'automazione lascia disponibilità all'operatore<br />

umano di occuparsi di cose più "creative".<br />

12


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Far compiere in modo automatico operazioni che<br />

richiedono una precisione e una velocita` al di fuori<br />

della portata dell'operatore umano.<br />

• nel settore industriale: macchine operatrici che eseguono<br />

automaticamente operazioni di assemblaggio, taglio,<br />

piegatura, stampa di circuiti integrati, la produzione di<br />

apparati di precisione, ...<br />

• nel campo aereo e spaziale: sistemi di guida (autopiloti)<br />

automatici, sistemi di atterraggio automatico e monitoraggio<br />

in condizioni meteorologiche proibitive, il controllo<br />

automatico del traffico aereo, determinazione automatica<br />

della posizione e dell'orbita di oggetti volanti nello spazio,...<br />

• nel campo medico: chirurgia automatica, microsonde<br />

automatiche che navigano all'interno del corpo umano a<br />

scopi diagnostici, ..<br />

13


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• A far compiere (in modo automatico) a delle<br />

macchine operazioni che richiedo potenze elevate e<br />

che l'operatore umano non riuscirebbe a compiere.<br />

• La regolazione della potenza di una caldaia a vapore, della<br />

tensione di un alternatore, o della velocità e rotta di una<br />

nave, sono operazioni possibili solo in quanto sono "guidate"<br />

da un sistema di regolazione automatica.<br />

14


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Far compiere a macchine appositamente progettate<br />

(es. robots) operazioni che debbono essere compiute<br />

in ambienti ostili e pericolose per l'uomo.<br />

15


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Gli “elementi” principali del problema del controllo:<br />

• Il sistema fisico<br />

• Le regole di funzionamento<br />

• Per porre il problema in termini ingegneristici:<br />

rendere quantitativi i dati del problema<br />

MODELLO MATEMATICO<br />

16


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Modello matematico: e` un’equazione che lega le<br />

grandezze (variabili del modello, rappresentate come<br />

funzioni del tempo) che riteniamo piu` significative per<br />

descrivere il fenomeno fisico e l’obiettivo di controllo.<br />

• Sistemi orientati: cause ed effetti<br />

17


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Tre categorie di variabili:<br />

• di INGRESSO u(t)<br />

• di DISTURBO d(t)<br />

• di USCITA y(t)<br />

u(t)<br />

CAUSE<br />

EFFETTI<br />

d(t)<br />

y(t)<br />

18


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Variabili di ingresso: variabili manipolabili il cui<br />

andamento puo` essere imposto<br />

• Variabili di disturbo: variabili il cui andamento e`<br />

imposto dall’esterno ma evolvono autonomamente<br />

(non manipolabili)<br />

• Variabili di uscita: il loro andamento e` imposto dalla<br />

struttura del modello noti ingressi e disturbi agenti sul<br />

sistema<br />

19


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

• Variabili misurate: sono in genere un sottoinsieme<br />

delle variabili di uscita<br />

• Vengono utilizzate per sintetizzare la legge di controllo<br />

e verificare il raggiungimento dell’obiettivo di<br />

controllo<br />

• Anche i disturbi sono talvolta misurabili<br />

20


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

u(t)<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

d 1 (t)<br />

d 2 (t)<br />

y 1 (t)<br />

y 2 (t)<br />

Variabili<br />

misurate<br />

21


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Introduzione al problema del controllo<br />

Il problema del controllo: far assumere ad alcune delle<br />

uscite (variabili controllate) un andamento desiderato<br />

facendo agire sul sistema ingressi opportuni,<br />

limitando il piu` possibile l’effetto dei disturbi.<br />

22


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Un esempio<br />

Esempio: controllo della temperatura di un forno<br />

u(t) R<br />

u(t): tensione (ingresso)<br />

Q R(t)<br />

y(t): temperatura interna (uscita misurabile<br />

e controllata)<br />

d(t): temperatura esterna (disturbo)<br />

y(t)<br />

d(t)<br />

Q p(t)<br />

Q p (t): calore trasmesso<br />

attraverso le pareti<br />

Q R (t): calore generato<br />

dalla resistenza<br />

23


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Un esempio<br />

C T: capacita` termica del forno<br />

R T: resistenza termica delle pareti<br />

C T !y = !Q<br />

C T<br />

dy<br />

dt<br />

= dQ<br />

dt<br />

= u2<br />

R<br />

C T<br />

! y ! d<br />

R T<br />

dy<br />

dt<br />

= dQ<br />

dt<br />

24


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Un esempio<br />

Modello matematico: equazione differenziale<br />

dy(t)<br />

dt + ! y(t) = ! d(t) + " u2 (t)<br />

! =<br />

1<br />

R T C T<br />

" = 1<br />

RC T<br />

25


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Difficolta`:<br />

Modellistica<br />

MODELLIZZAZIONE:<br />

costruzione del modello matematico<br />

a partire dal sistema fisico<br />

• modelli accurati ma complessi ⇒ difficolta` di<br />

interpretazione<br />

• modelli semplificati ⇒ semplici ma talvolta poco aderenti<br />

alla realta`<br />

• scelta della classe dei modelli<br />

• scelta degli strumenti matematici<br />

26


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Tre fasi:<br />

Modellistica<br />

• scelta della classe di funzioni e variabili in<br />

funzione della natura dei segnali in gioco<br />

• scelta dei legami tra le variabili di interesse<br />

• scelta della corrispondente struttura analitica<br />

dei modelli matematici<br />

27


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• Esempio: progetto di un pilota automatico per<br />

motociclette per la prototipizzazione virtuale<br />

28


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• La prototipizzazione virtuale consente enormi<br />

vantaggi nello sviluppo di nuovi prodotti:<br />

• permette di valutare carichi meccanici, resistenze<br />

allo sforzo, etc.<br />

• verifica preliminare di diverse soluzioni progettuali<br />

• riduce la necessita` di ricorrere a modelli fisici<br />

(prototipi, pre-serie, ...)<br />

29


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

VEHICLE<br />

CONFIGURATION<br />

Template<br />

Files<br />

Suspensions<br />

Frame<br />

Steering<br />

Brakes<br />

...<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

Component Data Files<br />

Dampers<br />

Bushings<br />

Tires<br />

Engine Map<br />

Bump stops<br />

Chain<br />

...<br />

Motorcycle+Road+Driver System<br />

System & Analysis<br />

Configuration<br />

Steering Pad - Step Steer<br />

Double Lane – J-Turn<br />

Desired trajectory<br />

... Suspension Testrig<br />

Tire Testrig<br />

ROAD DATA<br />

Course Data File<br />

Driver path<br />

ADAMS/<br />

Motorcycle<br />

Model<br />

2D or 3D<br />

profile<br />

30


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

31


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

32


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

33


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

Possibili moti oscillatori derivanti da fenomeni difficili<br />

da descrivere (ad es., l’effetto degli pneumatici)<br />

34


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• Per valutare la prestazione del motociclo, si impone<br />

che esso esegua delle manovre prestabilite.<br />

• Problema: un motociclo e` un sistema instabile!<br />

• Si progetta un sistema di controllo che emula l’azione<br />

del pilota (“tiene su la moto” ...)<br />

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A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Scelta del modello:<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• il software di modellizzazione<br />

meccanica e` molto raffinato ⇒<br />

modello meccanico estremamente<br />

dettagliato e complesso<br />

• si opta per un modello semplificato<br />

⇒ tipo “pendolo inverso”<br />

36


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Dinamica del rollio:<br />

( ! " ! %<br />

M & =<br />

v<br />

#<br />

' ! $<br />

( J<br />

M = &<br />

')<br />

dh cos( " ) !<br />

F = F(<br />

" , " ! , v,<br />

! )<br />

B<br />

=<br />

F<br />

B(<br />

" , v,<br />

! )<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

( ! %<br />

+ B&<br />

u<br />

#<br />

' $<br />

1+<br />

( d<br />

2<br />

+<br />

h<br />

2<br />

) dh cos( " ) ! %<br />

2 2<br />

sin ( " )) ! + 2h!<br />

sin( " )<br />

#<br />

$<br />

37


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• Parametri di una manovra:<br />

• profilo della strada (ad es., un segmento di una<br />

pista)<br />

• profilo di velocita` da seguire (sequenza di<br />

accelerazioni, decelerazioni, frenate ....)<br />

• Cosa fornisce il sistema di controllo:<br />

• il comando di sterzo che permette di seguire la<br />

traiettoria richiesta con la velocita` desiderata<br />

38


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

39


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

• Il risultato della simulazione consente di valutare le scelte<br />

progettuali fatte<br />

• E` facile modificare i parametri in un sistema software<br />

• Si perviene al prototipo fisico con importanti conoscenze<br />

a priori sul sistema<br />

40


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

41


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Esempio: controllo di un motociclo<br />

42


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

REGOLATORE: dispositivo che genera (opportunamente) le<br />

variabili manipolabili<br />

r(t)<br />

REGOLATORE<br />

u 1 (t)<br />

u 2 (t)<br />

d 2 (t)<br />

SISTEMA<br />

d 1 (t)<br />

y 1 (t)<br />

y 2 (t)<br />

43


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

• Segnale di riferimento: condiziona l’azione del regolatore<br />

sulle variabili controllate<br />

• Attuatore: dispositivo che trasforma il segnale generato<br />

dal regolatore in modo tale che possa essere dato in<br />

ingresso al processo (es: da segnale in tensione a<br />

coppia)<br />

• Sensore: dispositivo che trasforma i segnali misurati in<br />

modo tale che possano essere dati in ingresso al<br />

regolatore (es: da posizione angolare a tensione)<br />

44


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

CONTROLLO IN CATENA APERTA: il regolatore genera il<br />

segnale di controllo utilizzando informazione solo su segnali<br />

manipolabili<br />

r(t)<br />

u 2 (t)<br />

REGOLATORE<br />

u 1 (t)<br />

d 2 (t)<br />

SISTEMA<br />

d 1 (t)<br />

y 1 (t)<br />

y 2 (t)<br />

45


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

CONTROLLO IN CATENA CHIUSA: il regolatore genera il<br />

segnale di controllo utilizzando informazione sui segnali<br />

manipolabili e su quelli misurati<br />

r(t)<br />

REGOLATORE<br />

u 1 (t)<br />

u 2 (t)<br />

Percorsi chiusi: anelli di retroazione<br />

d 2 (t)<br />

SISTEMA<br />

d 1 (t)<br />

y 1 (t)<br />

y 2 (t)<br />

46


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Velocita`<br />

richiesta<br />

Riferimento (r)<br />

Un esempio: controllo di velocita` (cruise control)<br />

Controllore<br />

Acceleratore<br />

Variabile di<br />

controllo (u)<br />

Velocita` misurata<br />

Attuatore<br />

Motore Veicolo<br />

Processo<br />

Tachimetro<br />

Rumore<br />

Sensore Disturbo<br />

• “Imparo” un modello del comportamento del veicolo<br />

• Trascuro la dinamica e considero solo il comportamento<br />

a regime<br />

• In piano: a 65 mph, u=1 o ⇒ Δy=10mph<br />

• In salita/discesa: Δw=+1% ⇒ Δy=-5mph<br />

Pendenza della strada<br />

Disturbo (w)<br />

Velocita`<br />

effettiva<br />

Variabile<br />

controllata (y)<br />

47


!<br />

A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Un esempio: controllo di velocita` (cruise control)<br />

Controllore<br />

r (mph) u (gradi)<br />

!<br />

u = r<br />

10<br />

Controllo ad<br />

anello aperto<br />

!<br />

1<br />

10<br />

!<br />

+<br />

0.5<br />

y ol =10(u " 0.5w)<br />

-<br />

10<br />

Impianto (plant)<br />

=10 r # &<br />

% " 0.5w(<br />

= r " 5w<br />

$ 10 '<br />

e % = 500<br />

!<br />

w<br />

r<br />

r = 65, w = 0 " yol = 65 " e % = 0<br />

w (pendenza %)<br />

e ol = r " y ol = 5w<br />

y ol (mph)<br />

r = 65, w =1 " ! yol = 60 " e % = 7.69<br />

r = 65, w = 2 " yol = 55 " e % =15.38<br />

48


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

+<br />

Un esempio: controllo di velocita` (cruise control)<br />

r (mph) u (gradi)<br />

-<br />

!<br />

u =10(r " y cl)<br />

Controllo ad<br />

anello chiuso<br />

Controllore<br />

10<br />

!<br />

!<br />

+<br />

0.5<br />

-<br />

10<br />

y cl =100r "100y cl " 5w<br />

ycl = 100 5<br />

r "<br />

101 101 w<br />

ecl = r 5<br />

+<br />

101 101 w<br />

!<br />

e ol = r " y ol = 5w<br />

w (pendenza %)<br />

y cl (mph)<br />

49


!<br />

A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

!<br />

!<br />

Un esempio: controllo di velocita` (cruise control)<br />

r = 65, w = 0 " y cl = 100<br />

101 65 = 64.36 " e %<br />

= 0.99%<br />

r = 65, w =1 " ycl = 100 5<br />

65 #<br />

101 101 = 64.31 " e % =1.066%<br />

Quanto influisce il disturbo:<br />

e cl,w% =100 y cl(w=0) " y cl(w=1)<br />

y cl(w=0)<br />

5 #101<br />

=100<br />

101# 65#100<br />

= 5<br />

65<br />

e ol,w% =100 y ol(w=0) " y ol(w=1)<br />

y ol(w=0)<br />

=100<br />

65 #100<br />

101<br />

= 0.0769%<br />

=100<br />

65 " 60<br />

65<br />

$ 65 #100 5 '<br />

" & " )<br />

% 101 101(<br />

=<br />

65 #100<br />

101<br />

=100 5<br />

65<br />

= 7.69%<br />

50


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

• Vantaggi del controllo a catena chiusa:<br />

• reiezione dei disturbi<br />

• capacita` di gestire variazioni dei parametri del<br />

modello<br />

• capacita` di reagire all’insorgere di fenomeni non<br />

modellati, purche’ si manifestino nelle uscite<br />

misurate<br />

• Aspetti che richiedono attenzione:<br />

• possibile insorgere di instabilita`<br />

• presenza di ritardi<br />

51


A. Beghi “Fondamenti di Controlli Automatici” Universita` di Padova<br />

Controllo in catena aperta e in catena chiusa<br />

• Le due tecniche di controllo sono spesso usate in<br />

combinazione<br />

r(t)<br />

REGOLATORE<br />

REGOLATORE<br />

REGOLATORE<br />

u 2 (t)<br />

u 3 (t)<br />

u 1 (t)<br />

d 2 (t)<br />

SISTEMA<br />

d 1 (t)<br />

y 1 (t)<br />

y 2 (t)<br />

52

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