Il valore aggiunto dei bollini rosa - Fondazione Salvatore Maugeri
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Lo studio grafi co<br />
NOTIZIE FSM<br />
Telemonitoraggio:<br />
il futuro per le<br />
patologie croniche<br />
I malati di scompenso cardiaco cronico si controllano meglio da casa o in<br />
ospedale? Quali vantaggi derivano da un monitoraggio a distanza e quali sono i<br />
possibili impedimenti? Uno studio, fi nanziato dalla Comunità Europea, organizzato<br />
e diretto dai ricercatori dell’Istituto Scientifi co di Montescano della <strong>Fondazione</strong><br />
<strong>Maugeri</strong>, ha dimostrato che le applicazioni di telemedicina, se attuate con sistemi<br />
di trasmissione semplici, sono ben accettate e utilizzate dai pazienti, e possono<br />
dare risultati interessanti in termini di affi dabilità e osservazione del malato<br />
Oggi, in tutto il mondo occidentale, lo scompenso cardiaco costituisce<br />
uno <strong>dei</strong> principali problemi di salute pubblica poiché interessa l’1-2% della<br />
popolazione ed il 5-10% <strong>dei</strong> soggetti di età avanzata ed è caratterizzato dalla<br />
necessità di frequenti ricoveri in ospedale che rappresentano un costo molto<br />
elevato per il sistema sanitario. Dopo la dimissione dall’ospedale a seguito di<br />
un episodio di scompenso acuto, infatti, il 20% <strong>dei</strong> pazienti viene nuovamente<br />
ospedalizzato a 30 giorni e il 50% a sei mesi. <strong>Il</strong> problema è quindi quello di<br />
prevenire gli episodi acuti che comportano disagi ai pazienti e alle proprie<br />
famiglie e nello stesso tempo determinano un notevole assorbimento di<br />
risorse.<br />
Una soluzione è rappresentata dalla continuità assistenziale: una forma di<br />
assistenza che prosegue, dopo l’ospedale, al domicilio del paziente, in stretta<br />
collaborazione con il Medico di Medicina Generale, per cogliere precocemente<br />
ogni condizione di instabilità evitando che la situazione diventi così severa da<br />
portare il paziente al Pronto Soccorso.<br />
Lo studio HHH – Home or Hospital in Heart failure, fi nanziato dalla Comunità<br />
Europea e svolto in Italia, Inghilterra e Polonia, ha voluto indagare la fattibilità<br />
del monitoraggio <strong>dei</strong> pazienti dal proprio domicilio attraverso sistemi<br />
telematici e gli effetti positivi sulla riduzione delle ospedalizzazioni. In Italia,<br />
lo studio è stato condotto dalle Divisioni di Cardiologia dell’Istituto Scientifi co<br />
di Montescano e del Policlinico di Monza. L’impianto tecnologico-strumentale<br />
del progetto è stato ideato e messo a punto dall’Ing. Gian Domenico Pinna e<br />
dall’Ing. Roberto Maestri del Servizio di Bioingegneria dell’Istituto scientifi co<br />
di Montescano. A un gruppo di 300 malati di scompenso cardiaco cronico<br />
è stato richiesto di inviare periodicamente informazioni da casa sul proprio<br />
stato di salute, parametri vitali ed eventuali problematiche connesse al<br />
trattamento farmacologico e non farmacologico, direttamente all’ospedale di<br />
riferimento.<br />
I risultati sono interessanti da più punti di vista. Innanzitutto, si è constatato<br />
che i pazienti, anche se anziani, sono in grado di trasmettere le informazioni<br />
sul proprio stato di salute; vi è quindi un elevato adattamento alla tecnologia,<br />
se semplice da utilizzare. In secondo luogo è emerso il punto critico del<br />
monitoraggio a distanza: da una attenta analisi della gestione <strong>dei</strong> dati da<br />
parte <strong>dei</strong> centri delle tre nazioni coinvolte, è risultato evidente che solo nei<br />
centri con maggiore competenza e motivazione all’uso della telemedicina,<br />
come accade per i centri di <strong>Fondazione</strong> <strong>Maugeri</strong>, i dati trasmessi dai pazienti<br />
sono stati effi cacemente utilizzati per la gestione domiciliare. Ciò signifi ca<br />
che la tecnologia è alla portata <strong>dei</strong> pazienti, ma, al contrario, il personale<br />
medico e paramedico all’interno degli ospedali deve essere meglio formato e<br />
motivato ad attuare strategie effi cienti di tele-gestione <strong>dei</strong> pazienti.<br />
LO STUDIO: Home or Hospital in Heart failure<br />
OVVERO: verifi care la fattibilità del controllo domiciliare <strong>dei</strong> pazienti affetti da<br />
scompenso cardiaco cronico con un nuovo sistema di telemonitoraggio e testarne<br />
l’effi cacia nella riduzione delle reospedalizzazioni e morte cardiaca<br />
215ITALIA<br />
72 Usual Care<br />
143 Telemonitoraggio domiciliare<br />
187POLONIA<br />
67 Usual Care<br />
120 Telemonitoraggio domiciliare<br />
METODO<br />
Suddivisione <strong>dei</strong> pazienti telemonitorati<br />
in 3 gruppi in base alla complessità della<br />
strumentazione di telemonitoraggio assegnata:<br />
strategia 1 (104 pz) contatto telefonico mensile<br />
con infermiere, segreteria telefonica 24 ore<br />
strategia 2 (94 pz) come 1 + trasferimento<br />
settimanale <strong>dei</strong> parametri vitali<br />
strategia 3 (101 pz) come 2 + esecuzione<br />
e invio mensile registrazione cardiorespiratoria<br />
RISULTATI<br />
Sebbene lo studio, nel suo complesso, abbia<br />
prodotto un risultato neutro a seguito di alcune<br />
criticità nell’arruolamento <strong>dei</strong> pazienti in Polonia,<br />
quando i dati sono stati analizzati per i soli centri<br />
italiani - che comunque comprendevano metà<br />
della popolazione dello studio - si è osservata una<br />
signifi cativa riduzione delle reospedalizzazioni e<br />
morte cardiaca dal 25% al 12%<br />
11ospedali coinvolti<br />
in 3 nazioni europee: ITALIA,<br />
POLONIA, INGHILTERRA<br />
12 mesi<br />
Tempo di osservazione<br />
CAMPIONE<br />
arruolati 461 pazienti<br />
con scompenso cardiaco<br />
cronico, età compresa<br />
tra 18 e 85 anni<br />
59INGHILTERRA<br />
21 Usual Care<br />
38 Telemonitoraggio domiciliare<br />
CONCLUSIONI<br />
IL RICORSO A STRUMENTI SEMPLICI,<br />
AUTOGESTITI DAL PAZIENTE, E<br />
OPPORTUNAMENTE VAGLIATI, PUÒ<br />
FACILITARE LA MESSA IN ATTO DI TERAPIE<br />
E IL LORO ASSIDUO CONTROLLO IN CASO<br />
DI PATOLOGIE CRONICHE, QUALI LO<br />
SCOMPENSO CARDIACO, CON BENEFICI<br />
EFFETTI SUL NUMERO DEI RICOVERI<br />
OSPEDALIERI E SULLA MORTALITÀ<br />
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