party intervie_ fashion event
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PERI<br />
ODIC<br />
O REG. TRIB.<br />
DI PADOVA -<br />
ANNO 9 N. 04 - ESTATE 2010 0 - DISTR. G RATUITA graphic<br />
: Poste Italiana S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - CNS PD
Buona estate!<br />
Anche in questo numero vi presentiamo un’ampia panoramica<br />
di interviste, tanti <strong>event</strong>i, feste di maggio e giugno<br />
e tante novità nelle città del Veneto.<br />
Vi auguriamo buone vacanze e vi diamo appuntamento a settembre!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
ALESSANDRA CICOGNA E LA REDAZIONE<br />
Focus 6<br />
Padova 18<br />
Terme Euganee 30<br />
Salutissime 34<br />
Vicenza 42<br />
Treviso 46<br />
Verona 52<br />
Cortina 62<br />
Rubriche 58<br />
Party 64<br />
Registrato al Tribunale di Padova n. 2002<br />
Anno 09<br />
Numero 04<br />
ESTATE 2010<br />
Redazione<br />
Via Umberto I, 46 Int. 6<br />
35122 Padova<br />
tel. 049 8722979<br />
cell. 333 7361777<br />
info@gotha.veneto.it<br />
www.gotha.veneto.it<br />
Editore<br />
Ci.Co. Srl di A. Cicogna, S. Carraro, F. Dolcetta, K. Rossi.<br />
Direttore Responsabile<br />
Alessandra Cicogna<br />
Art Director<br />
Monica Jacopetti<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Ines Thomas, Silvia Carraro, Francesca Dolcetta, Katia Rossi,<br />
Alessia Severin, Marta Linetti, Stefano Tenedini, Roberta<br />
Piccin<br />
Tipografia<br />
Chinchio Industria Grafica spa<br />
Via Pacinotti, 10/12 - 35030 Rubano (PD)<br />
Tel. 049 8738711 - Fax 049 8738766<br />
Servizi fotografici<br />
Silvia Aquilesi e Nicola Fossella<br />
Le foto pubblicate sono protette da copyright e non possono essere utilizzate.<br />
Marketing<br />
PADOVA<br />
Elena Bonafede<br />
Umberta Pergami<br />
VICENZA<br />
Francesca Dolcetta<br />
TREVISO<br />
Marta Linetti<br />
VERONA<br />
Roberta Piccin<br />
Numero copie 15.000<br />
Distribuzione Gratuita<br />
www.gotha.veneto.it<br />
<br />
<br />
4
6<br />
<br />
Rabarama “Ubiqua 2010”<br />
Prestigio, suggestività, investimento<br />
RABARAMA SUR LA CROISETTE<br />
30 marzo - 26 ottobre 2010<br />
CANNES<br />
<br />
Les jardins du Palais des Festivals<br />
La Croisette, Dolce&Gabbana.<br />
La Croisette, Palais Stephanie.<br />
Port Pierre Canto, à l’entrée<br />
Grand Hôtel di Cannes, 45 La Croisette<br />
RABARAMA A ORTISSIMA<br />
PERCORSIDORTA 2010<br />
24 aprile - 3 ottobre 2010<br />
ORTA SAN GIULIO (Novara)<br />
RABARAMA AT MOORHOUSE<br />
5 maggio - 5 giugno 2010<br />
LONDRA (Inghilterra)<br />
Moorhouse -120 London Wall<br />
London EC2Y 5ET<br />
RABARAMA AT ITALIAN CULTURAL<br />
INSTITUTE<br />
9 giugno – 1 settembre 2010<br />
LONDRA (Inghilterra)<br />
Italian Cultural Institute, 39 Belgrave<br />
Square London SW1X 8NX<br />
Rabarama e Vecchiato Art Galleries continuano<br />
il loro comune percorso artistico affascinando,<br />
ancora una volta, il pubblico e la critica. Le<br />
splendide opere d’arte dell’artista Rabarama si<br />
troveranno simultaneamente esposte in tre luoghi<br />
diversi: Cannes, Orta San Giulio (Novara) e<br />
Londra. Prestigio, suggestività ed investimento<br />
sono quindi le caratteristiche che identificano<br />
questo ambizioso percorso espositivo. Tredici<br />
le opere situate nella mondana e glamour <br />
, in contemporanea con il famoso Festival del<br />
Cinema, “Rabarama sur la Croisette”, sino al 26<br />
ottobre 2010: quattro di queste, inedite ed attesissime<br />
sculture in marmo di Carrara, si possono<br />
ammirare sulla Croisette, mentre nove sculture<br />
monumentali in bronzo dipinto accolgono gli<br />
spettatori nel giardino del Grand Hotel di Cannes.<br />
A queste si aggiungono tre opere esposte<br />
a Saint Tropez: la scultura “Co-stell-azione” installata<br />
sulla spiaggia di Pampelonne accanto al<br />
Club 55, “Im-plosione” a Gassin e “Bozzolo” presso<br />
il Rond Point all’entrata di Ramatuelle. Parallelamente,<br />
dal 24 aprile al 3 ottobre, in occasione<br />
dell’edizione 2010 di Ortissima Percorsidorta,<br />
<strong>event</strong>o che ha ospitato negli anni precedenti<br />
Arnaldo Pomodoro e Mimmo Paladino, verranno<br />
esposte ventitre sculture, delle quali dieci<br />
monumentali all’aperto nelle vie del suggestivo<br />
ORTA SAN GIULIO<br />
Bozzolo, 2000, bronzo dipinto, cm 185x145x120<br />
borgo medievale di Orta San Giulio e tredici di<br />
più piccole dimensioni a Palazzo Penotti Ubertini,<br />
alle quali si aggiungeranno sette tele dipinte<br />
a olio, proponendo un’attenta riflessione sugli<br />
aspetti dell’arte di Rabarama in un’esposizione<br />
curata da Operaprima e Luca Beatrice (curatore<br />
della Biennale di Venezia 2009). Dulcis in fundo<br />
venti opere, di cui due monumentali, verranno<br />
esposte a Londra direttamente all’interno della<br />
City, centro nevralgico del grande investimento<br />
mondiale, presso la MoorHouse, dal 5 maggio<br />
al 5 giugno, confermando ancora una volta il<br />
valore internazionale di questa già nota e affermata<br />
artista.<br />
LA SCULTURA CHE VIENE<br />
DALLA PERFORMANCE<br />
...Siano perfomance scultoree o sculture performative, le<br />
opere di Rabarama abbracciano un’operazione che prolunga<br />
il corpo dell’artista dentro nuovi contenitori plastici attraverso<br />
l’uso di una manualità rivalorizzata. Body Art e Perfomance<br />
Art sono i presupposti teorici e ideali per una praxis – modellazione<br />
tout court e pittura - che innerva le esperienze artistiche<br />
attuali con un formalismo di natura classica. Il corpo come<br />
scultura - quello di Gilbert&George si è messo letteralmente<br />
in mostra, Keith Haring invece ha elevato un intervento di<br />
Body Painting sul corpo della cantante Grace Jones a scultura<br />
materiale- è il continuo ideale della ricerca compiuta dai<br />
greci e trasmessa alla storia dell’arte: l’integrità della figura<br />
umana riprodotta per armoniosità e perfezione. Rabarama<br />
è attratta dal confronto con temi, simbologie, iconografie di<br />
luoghi e culture in cui la tendenza è di proiettare sul corpo<br />
alterazioni mentali ed esperienze ai confini tra la vita e l’aldilà.<br />
Trova nell’antropologia e nel simbolismo di lettere, puzzle,<br />
celle e labirinti, una fonte inesauribile da cui attingere alla<br />
maniera di un decorativismo che non è qui più delitto ma<br />
intima sostanza. Si interroga su ciò che il corpo può comunicare<br />
e significare, guardando alla scultura classica da una<br />
parte e alla performance contemporanea dall’altra, alla<br />
cultura occidentale delle avanguardie storiche da una parte<br />
(espressionismo in primis), al primitivismo dall’altra. Scultura<br />
pura per l’abilità tecnica di plasmare grossi volumi in figure<br />
plastiche, e scultura spuria perché unisce il bassorilievo alla<br />
modellazione a tutto tondo, la tridimensionalità materica alla<br />
bidimensionalità pittorica. Si intravedono nei volumi titanici<br />
e trans-genici di Rabarama le figure mature di Henri Matisse<br />
(Due neri, 1908), il primitivismo di Derain, l’espressionismo di<br />
Ernst Ludwig Kirchner (Femme que danse, 1911). La scultura<br />
di Rabarama tende ad assumere le caratteristiche dell’arte di<br />
performer che hanno utilizzato il corpo come strumento su<br />
cui intervenire, a partire dalle antropometrie di Yves Klein fino<br />
alle prime fotografie di Shirin Neshat, ritoccate e disegnate a<br />
mano con su incisi versi e poesie d’amore, risposta femminile<br />
al bellico fallocratismo dei maschi. L’uso strumentale del<br />
corpo di cui si fanno carico i body artisti riprende peraltro<br />
quello delle culture antiche<br />
che sopravvive oggi attraverso<br />
tatuaggi, piercing, branding,<br />
decorazioni. Il ponte costruito a<br />
fine anni Settanta tra razionalismo<br />
occidentale ed esoterismo<br />
primitivo è stato rappresentato<br />
dalle azioni prodotte dai performer<br />
che hanno spinto la ricerca<br />
sulla propria persona oltre ogni<br />
limite, eludendo la rappresentazione<br />
in senso stretto per<br />
passare direttamente all’azione.<br />
I corpi fisici diventano corpi<br />
d’arte. Rabarama costruisce un<br />
nuovo ponte tra la perfomance<br />
e la scultura, invadendo la<br />
seconda dei valori concettuali<br />
della prima. Nella forma<br />
sta l’elemento speciale e<br />
la figurazione torna con il<br />
valore aggiunto che risiede<br />
nell’idea.<br />
LUCA BEATRICE, critico<br />
CANNES - Croisette<br />
Particelle estinte, 2009,<br />
marmo di Carrara, cm 250x195x128<br />
LONDRA<br />
Bodypainting<br />
CANNES - Grand Hotel<br />
Trans-lettera, 2000, bronzo dipinto, cm 178x450x215
di Alessandra Cicogna<br />
2010: sconfitta Mondiale<br />
Aldo Serena l’aveva annunciato: tutto può succedere! L’emozione di essere convocati tra<br />
i “magnifici 11”. Un peso di responsabilità grandissimo. Si può trionfare, e l’Italia azzurra<br />
non è nuova a queste emozioni, come uscire al primo turno...<br />
, calciatore veneto, di Montebelluna. Classe 1960, oggi papà<br />
di due bimbi. Si divide tra Milano, dove ha un contratto con Premium<br />
come telecronista del Campionato e di Champion, e la sua città natale,<br />
scelta con la sua compagna per far crescere i due figli all’aria salubre delle<br />
colline venete. Oltre ad aver vissuto l’emozione della convocazione<br />
da parte del Ct Bearzot in ben due occasioni, Messico<br />
nel ’86 e Italia nel ’90, Aldo ha indossato con onore le maglie<br />
dell’Inter, Milan, Juventus e Torino. Una grande carriera, una<br />
grande esperienza, e la consapevolezza di come il calcio sia<br />
cambiato negli anni.<br />
Cosa si prova quando si viene convocati ai Mondiali?<br />
E’ sicuramente uno dei traguardi più ambiziosi di chi ha una<br />
carriera calcistica. Nell’86 venni convocato in Messico e nel<br />
’90 in Italia. Allora giocavo con la Juve nell’86 e con l’ Inter<br />
nel 90. Nella seconda fase del campionato si dava<br />
il massimo per la propria squadra, pur sapendo<br />
che se si emergeva si profilava la possibilità<br />
mondiale, ed era senz’altro uno stimolo supplementare.<br />
<br />
Nell ’86 avevo avuto un problema muscolare.<br />
Ero già stato convocato da<br />
un anno e mezzo e si aspettava che<br />
guarissi e dovevo dare delle prove<br />
tangibili di guarigione. Abbiamo<br />
vinto lo scudetto a Lecce, io stesso<br />
avevo fatto goal, Bearzot era una<br />
persona di altri tempi e difficilmente<br />
“provava” un giocatore, doveva<br />
essere molto convinto, voleva vedere la<br />
disponibilità e la coesione oltre alle doti<br />
calcistiche. Se ti mettevi al servizio era<br />
difficile uscire. Oggi ci sono più rotazioni,<br />
ci sono liste infinite anche di 60 giocatori,<br />
una volta era diverso. Nonostante il problema<br />
muscolare, nella convocazione di<br />
Messico ‘86 ci contavo tantissimo.<br />
Che ricordi ha legati a queste due esperienze<br />
mondiali?<br />
La prima non bella, è stata una soluzione difficile,<br />
Bearzot era molto affezionato alla formazione<br />
che aveva vinto il mondiale. Siamo usciti<br />
con la Francia ai quarti. Io ho partecipato e l’atmosfera<br />
che si vive a confronto con i più grandi giocatori<br />
del mondo, Maradona, Zico, Platini, è sempre<br />
un’esperienza unica. Nel ’90 ho vissuto l’emozione<br />
di un Mondiale in Italia. Ha senz’altro un sapore diverso.<br />
L’ organizzazione è stata ottima, il coinvolgimento<br />
totale, sia dalla parte politica<br />
che istituzionale. Abbiamo giocato<br />
quasi tutte le partite a Roma allo stadio Olimpico vincendo, sicuramente<br />
avremo vinto se avessimo continuato a giocare li. Per arrivare c’erano<br />
50 km di folla con le ali di bandiera, l’Olimpico era pieno colmo, tutto<br />
caricava, l’ atmosfera era magica, come cantava l’inno scritto da Gianna<br />
Nannini e Edoardo Bennato. L’incanto si ruppe al San Paolo contro<br />
l’Argentina, Napoli era divisa tra Italia e Argentina (aveva appena<br />
vinto scudetto), abbiamo sentito uno stadio diviso a metà, non<br />
sapeva se tifare per noi o per Maradona. Siamo stati sconfitti ai<br />
rigori, io stesso ho sbagliato il mio, e finì il sogno di una vittoria<br />
mondiale.<br />
Negli anni trova che sia cambiato il calcio italiano?<br />
Il calcio in generale è in continua evoluzione. Non tanto per le<br />
regole di gioco, che sono cambiate pochissimo anche rispetto<br />
ad altri sport. E’ cambiato l’indotto, i bilanci, è cambiato<br />
anche lo spirito. C’è sempre la passione, ma<br />
tende ad essere uno spettacolo dove prevale<br />
l’aspetto dei costi e ricavi, vediamo un calcio<br />
molto standardizzato.<br />
<br />
Resto vicino ad allenatori che hanno rigore.<br />
L’allenatore è un capo, non può essere un<br />
amico, deve dettare le regole e deve<br />
avere umanità. Sono molto affezionato<br />
a Trapattoni, Capello, allenatori diversi<br />
che hanno al centro dei loro obiettivi<br />
il calcio,il giocatore la squadra. Nel<br />
nuovo calcio ci sono allenatori molto<br />
più bravi a proporsi e forse è la nuova<br />
frontiera del calcio, cito Mourino ma ce<br />
ne sono anche altri, che sanno curare il<br />
marketing di sé stessi. Io però preferisco<br />
allenatori del vecchio stampo. Cito anche Ancelotti,<br />
per i valori che sa dare ai ragazzi, anche<br />
semplici. Mettono al centro di tutto la squadra e<br />
la vittoria, non se stessi.<br />
<br />
<br />
Per ora mi sembra poco probabile. Il più piccolo è<br />
più sportivo, il grande non mi sembra interessato.<br />
Staremo a vedere...
di Stefano Tenedini<br />
Turandot<br />
PASSIONE & A<br />
R<br />
TE GASTRONOMICA<br />
La magica Turandot reinventata da Franco Zeffirelli<br />
con uno sfavillare di luci e colori ha acceso<br />
l’estate veronese. La sera della prima è da sempre<br />
la più importante occasione mondana e culturale<br />
del capoluogo scaligero e anche quest’anno<br />
non ha deluso, sia per lo sfarzo della messa in<br />
scena che per le doti canore degli interpreti, ma<br />
anche per la sfilata di vip che hanno riempito<br />
le prime file. Da quest’anno l’Arena ha inserito<br />
anche una novità tecnologica: definito “un supporto<br />
al suono”, un moderno sistema di amplificatori<br />
ha discretamente raccolto la voce e la<br />
musica e l’ha portata senza peraltro stravolgerne<br />
il realismo, fino alle ultime file della platea e delle<br />
gradinate, offrendo a tutti la sensazione di stare<br />
sul palco accanto al soprano Maria Guleghina e<br />
al tenore Marco Berti. La stagione areniana, che<br />
da quasi cento anni richiama spettatori da tutto<br />
il mondo e ha fatto di Verona una delle principali<br />
mete turistiche italiane, prosegue per tutta<br />
l’estate con una proposta di altissimo livello, da<br />
Aida e Il Trovatore di Giuseppe Verdi a Madama<br />
Butterfly di Giacomo Puccini e a Carmen di Georges<br />
Bizet.<br />
UNA GARA DI ELEGANZA DI OLT<br />
RE 400 VIP AL COCKTA<br />
IL E BALESTRAVUOLE<br />
DISEGNARE GLI ABITI DELLA TRAVIATA TA<br />
Un’occasione da non perdere: la prima in Arena non sarebbe completa senza il cocktail di benvenuto, una gara di eleganza e di cordialità che coinvolge il bel<br />
mondo di Verona, dall’economia alla politica, dalle istituzioni alla cultura e alla moda. Quest’anno la cornice era il giardino del Museo lapidario Maffeiano, un<br />
angolo esclusivo di grande fascino che si affaccia su Piazza Bra, che ha accolto oltre 400 invitati. Una concentrazione di personalità con le signore che sfoggiavano<br />
già gli abiti da gran sera destinati alla serata lirica, come si addice al più importante avvenimento sociale dell’anno per Verona: e c’erano veramente tutti quelli<br />
che contano, anche dalle altre città venete. Tra i vip anche due grandi stilisti come Rocco Barocco e Renato Balestra, il quale non ha nascosto il desiderio di poter<br />
disegnare un giorno i costumi della “Traviata”.<br />
<br />
10<br />
Lo stilista Renato Balestra<br />
con la moglie Marina<br />
Erminia Perbellini, assessore alla Cultura del Comune<br />
di Vr, Francesco Girondini, sovrintendente Fondazione<br />
Arena e il presidente di Confindustria Vr Andrea Bolla<br />
Alessandro Pigozzi, rappresentante<br />
della American Chamber of Commerce<br />
di Vr, con Carolina Tuppini<br />
Paolo Arena, vicepresidente<br />
della Fondazione e presidente<br />
di Confcommercio Vr, con Manuela<br />
Corso delle Terme 63/B Montegrotto Terme (Pd) T. 049 9930281 Cell. 333 3253292 www.darioricevimenti.it
a Treviso…<br />
Cà Amata “raddoppia”<br />
“The Grand Opening 2010”, sabato 26 giugno 2010 si è svolta l’inaugurazione<br />
ufficiale del nuovo percorso a 18 buche del Golf Club Ca’ Amata<br />
Calendario Corse in Notturna 2010<br />
Il taglio del nastro<br />
Grande festa al Golf Club Ca’ Amata di Castelfranco,<br />
di proprietà della famiglia Carron, per<br />
l’inaugurazione del nuovo percorso a 18 buche,<br />
che integra il precedente percorso a 9 buche<br />
situato nel parco della settecentesca villa di<br />
Ca’ Amata. Sabato 26 la giornata è iniziata alle<br />
18.00 con la cerimonia di inaugurazione, erano<br />
presenti sul palco il Presidente della Regione<br />
Veneto Luca Zaia, il Presidente della Provincia<br />
di Treviso Leonardo Muraro, i Sindaci di Castelfranco<br />
Veneto Luciano Dussin e di Riese Pio X<br />
Gianluigi Contarin, e Diego Carron a fare gli<br />
onori di casa. A seguire il rituale taglio del nastro,<br />
la benedizione del Parroco di Vallà di Riese<br />
Pio X, di fronte a più di 800 ospiti, e il primo drive<br />
da parte di Bryan Cortese, il bambino-socio più<br />
giovane del Club.<br />
Poi sono state svelate le caratteristiche delle<br />
nuove nove buche, progettate dall’Architetto<br />
Marco Croze, i lavori invece sono stati eseguiti<br />
dalla Carron Costruzioni. Ad inaugurarle al meglio<br />
3 golfisti professionisti, Kevin Smillie, Archie<br />
Cochrane, Paolo Zanesco, e Claudio Beltramello<br />
uno dei soci del Club estratto a sorte per l’occasione,<br />
che si sono sfidati in una esibizione con<br />
formula “Skin Game” con il pubblico che ha assistito<br />
a bordo green. I premi della gara, 2.000<br />
euro, sono stati devoluti al Comune di Vallà per<br />
la ricostruzione post-tromba d’aria. La giornata<br />
di inaugurazione si è poi conclusa con una<br />
grande festa con cena all’aperto in stile bucolico<br />
con spiedo (400 kili di carne), musica e spettacolo<br />
d’intrattenimento. Domenica 27 giugno si è<br />
poi svolta la Coppa del Presidente, la prima gara<br />
ufficiale con il nuovo percorso, con ben 180 concorrenti,<br />
vinta da Tommaso Vielmo.<br />
Il nuovo percorso a 18 buche è una globale riprogettazione<br />
nell’assoluto rispetto delle caratteristiche<br />
del paesaggio circostante. Il Golf<br />
Castelfranco viene chiamato il “Giardino del<br />
Golf”: migliaia di fiori e alberi da frutto, scorci<br />
panoramici affascinanti, piccole collinette che<br />
si rispecchiano nei laghetti uniti da ponticelli in<br />
pietra, c’è anche un green in un isolotto situato<br />
all’interno di uno dei nuovi specchi d’acqua artificiali.<br />
Il golf rappresenta uno degli sport maggiormente<br />
in crescita negli ultimi anni. In 10 anni<br />
ha praticamente raddoppiato il numero di tesserati<br />
passati dai 56.100 del 1999 ai 100.300<br />
del 2009. parallelamente i circoli sono passati<br />
da 47 a 109. A livello veneto ci sono 29 campi<br />
per 10.800 tesserati, ma il dato più significativo<br />
sono i 1161 tesserati junior, per uno sport che è<br />
molto lontano dall’idea di sport per soli adulti,<br />
come dimostrano anche a livello professionale il<br />
successo di giovanissimi campioni come Matteo<br />
Manassero.<br />
l Golf Club Cà Amata è stato creato nel 1992 e ha<br />
attualmente circa 411 soci, numero destinato a<br />
crescere velocemente grazie alle 18 buche.<br />
“Siamo felici di essere riusciti a portare a termine<br />
il nostro progetto delle 18 buche – dichiara<br />
l’architetto Diego Carron Presidente del Golf<br />
Club Castelfranco – era il nostro sogno e ora il<br />
campo è diventato molto interessante dal punto<br />
di vista tecnico. Da quando abbiamo rilevato la<br />
proprietà del Golf Club tutta la famiglia Carron<br />
si è appassionata a questo bellissimo sport, mi<br />
auguro che questo campo diventi un punto di<br />
riferimento nel panorama golfistico del nordest<br />
e spero veramente che tanta gente si possa avvicinare<br />
alla pratica del golf.”<br />
I mercoledì di<br />
luglio e agosto<br />
Happy Hour<br />
Apertura stagione estiva<br />
4 luglio Palio dei Comuni<br />
7 luglio<br />
111<br />
luglio<br />
19 luglio Palio dei Comuni<br />
21 luglio<br />
26 luglio<br />
Palio dei Comuni<br />
1 agosto<br />
Palio dei Comuni<br />
8 agosto Finalissima Palio dei Comuni<br />
15 agosto<br />
18 agosto<br />
22 agosto<br />
29 agosto G.P. Città di Treviso<br />
dalle ore 19.30<br />
con dj set<br />
Nordest Ippodromi S.p.A. - Ippodromo Sant’Artemio Treviso<br />
Viale Felissent, 39 - Villorba (TV) - Tel. 0422.421668 - Fax 0422.421623 - www.nordestippodromi.com
“Le risorse<br />
della piccola<br />
e media<br />
impresa<br />
stanno<br />
nell’internazionalizzazione”.<br />
Stefano Dolcetta, 61 anni, è da poche settimane<br />
a capo della Sezione Metalmeccanica di Confindustria<br />
Vicenza, e oltre a far parte della giunta di<br />
Federmeccanica, da pochi giorni è anche nel Consiglio<br />
Direttivo di ANIE (Associazione Nazionale<br />
Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche). Siede<br />
anche nel Consiglio Direttivo del COBAT (Consorzio<br />
Nazionale Batterie Esauste) che si occupa sul territorio<br />
nazionale del corretto sistema di trattamento<br />
e riciclo delle pile e accumulatori al piombo a fine<br />
vita. Da giugno 2007 è a.d. del gruppo FIAMM,<br />
multinazionale vicentina che produce e distribuisce<br />
accumulatori per avviamento auto e per uso<br />
industriale, ed è rientrato nell’impresa di famiglia<br />
dopo un’assenza di 10 anni durante i quali ha gestito<br />
un’azienda di sua proprietà.<br />
Ritiene che anche questa esperienza alla<br />
guida di una piccola impresa, cresciuta da<br />
3 a 30 milioni di fatturato, sia una delle motivazioni<br />
per le quali Lei è stato nominato<br />
Presidente della sezione Metalmeccanica di<br />
Confindustria Vicenza?<br />
Il settore metalmeccanico è di traino per l’economia<br />
italiana, rappresenta il 35% degli iscritti<br />
all’Associazione Industriali, e il tessuto metalmeccanico<br />
di Vicenza è ancora fortemente<br />
contrassegnato dalle piccole e medie imprese.<br />
Certamente questa esperienza manageriale e<br />
imprenditoriale è stata estremamente formativa<br />
per me. Mi ha permesso di vivere sulla mia pelle<br />
le dinamiche di sviluppo e le problematiche<br />
anche di un’ azienda di ridotte dimensioni ed<br />
oggi, che ricopro questo incarico associativo, so<br />
dove dirigere il cannocchiale per guardare avanti<br />
e cercare le giuste sinergie che permettano agli<br />
imprenditori vicentini di vincere la partita aperta<br />
da questa crisi.<br />
di Francesca Dolcetta<br />
Quali sono i suoi progetti e gli impegni più<br />
urgenti del nuovo incarico?<br />
Il mondo è radicalmente cambiato e bisogna<br />
ripartire da punti di forza: l’industria manifatturiera<br />
italiana è la 5a al mondo dopo Cina, Stati<br />
Uniti, Giappone e Germania, ma ragionando<br />
per prodotti pro capite è la 2a al mondo dopo la<br />
Germania. L’area compresa tra Novara e Trieste è<br />
talmente densa di imprenditoria manifatturiera,<br />
è così votata al business, che è unica al mondo e<br />
rappresenta un punto di eccellenza in Italia. Per<br />
tutte queste imprese, spesso piccole, diventa indispensabile<br />
la capacità di esportare e non tanto<br />
in Europa, che sarà nei prossimi anni un mercato<br />
flat, ma nei paesi emergenti, l’area BRIC ( Brasile,<br />
Russia, India e Cina) dove la concorrenza è spietata,<br />
soprattutto sui costi di produzione. Il vero<br />
tema perciò è la capacità di essere internazionali,<br />
per vendere in quelle aree in maniera professionale<br />
i propri prodotti, che dovranno possedere<br />
maggiori contenuti in termini di qualità e di<br />
innovazione. Perché questo si realizzi serve un<br />
sistema dietro le spalle, fatto di Istituti di credito,<br />
strutture eccellenti come l’ICE (Istituto Commercio<br />
con l’ Estero), talvolta migliori trasporti,<br />
un sistema paese che deve supportare i nostri<br />
imprenditori.<br />
Come pensate di aiutare gli imprenditori metalmeccanici<br />
ad innovare, sia il prodotto che<br />
il modello d’impresa?<br />
L’Associazione Industriali di Vicenza, e non solo,<br />
deve fornire servizi all’impresa, deve aiutare a<br />
fare formazione, oggi indispensabile, attraverso<br />
rapporti con le Università, i centri di Ricerca e<br />
non rappresentare più, come una volta, solo un<br />
sostegno nei rapporti sindacali e nelle questioni<br />
fiscali, ma anzi divenire appieno il sindacato<br />
Il nuovo Presidente dei<br />
Metalmeccanici di Vicenza<br />
degli imprenditori. L’Associazione vicentina deve<br />
diventare il tramite per utilizzare istituti come il<br />
CUOA o le scuole professionali, per coinvolgere<br />
la Banche, il Confidi per i finanziamenti, per studiare<br />
la “Lean Production” e favorire così lo sviluppo<br />
delle nostre imprese.<br />
Può confermare che i metalmeccanici stiano<br />
vivendo un trend più positivo? Come aiutare<br />
questa ripresa?<br />
Alla base delle aziende di casa nostra c’è una categoria<br />
di persone, gli imprenditori vicentini, che<br />
è gente che non molla mai, che lotta in continuazione<br />
e che trovi da ogni parte del mondo, ma<br />
che devono essere formati verso un nuovo modello<br />
di impresa. Dovremo creare la cultura del<br />
network d’impresa, la formula delle aggregazioni<br />
dovrà essere vista come un’opportunità di crescita.<br />
Gli Americani hanno costituito Associazioni<br />
di categoria molto partecipate e che hanno un<br />
enorme peso politico, penso ad esempio al BCI<br />
(Battery Council International) che raggruppa<br />
solo fabbriche di batterie e non solo americane.<br />
Bisogna fare sistema, come sta facendo la Germania<br />
che sta incrementando le esportazioni<br />
nei paesi BRIC, in Africa, nel Middle East non in<br />
percentuale ma per moltiplicatori cioè 2 volte, 3<br />
volte in più dell’anno precedente.<br />
Ritiene che i suoi ruoli dirigenziali siano stati<br />
suggeriti anche dalle sue capacità di ristrutturatore<br />
aziendale?<br />
Credo nella comunione di intenti, nella coerenza<br />
delle proprie idee, tanto che se mi troverò<br />
in disaccordo con i vertici di Confindustria<br />
Vicenza, mollerò il mio incarico perché voglio<br />
evitare che accada nell’Associazione quello che<br />
accade in politica: quando si sceglie una linea<br />
di azione deve essere perseguita da tutti senza<br />
quelle discussioni intestine che minano il peso<br />
delle decisioni prese. L’autunno sarà molto dif-<br />
ficile e dobbiamo impegnarci a non indebolire<br />
le azioni dell’Associazione con divisioni interne.<br />
Così come in un’azienda di 3000 persone le redini<br />
del comando vanno tenute da uno soltanto,<br />
senza compromessi ibridi tra manager esterni e<br />
gestione familiare, con una squadra forte e motivata<br />
sotto di lui. Questo ha permesso alla FIAMM<br />
di tagliare 7 milioni di euro di costi, di affrancarsi<br />
dall’ingresso di fondi di private equity, e di cogliere<br />
la sfida dell’innovazione passando attraverso<br />
la sostenibilità.<br />
Dopo tanti impegni resta il tempo per le sue<br />
passioni?<br />
Le mie passioni? Oltre al lavoro? La mia famiglia,<br />
i miei figli, psicologa la più grande e laureando<br />
in Storia il secondo. Amo la montagna, l’aria che<br />
respiri sopra i 1000 metri che ti ossigena il cervello;<br />
mi rilassa camminare in montagna, la mia<br />
vacanza ideale, ma mi piace molto anche viaggiare<br />
soprattutto senza una meta precisa, anche<br />
in macchina, alla scoperta di luoghi e paesi<br />
magari vicini ma che non conosco. Cerco però<br />
situazioni di viaggio abbastanza comode, non<br />
troppo avventurose, forse perché sono stanco<br />
e l’adrenalina me la sento addosso tutti i giorni<br />
dell’anno. E poi amo stare insieme alle persone<br />
più diverse, oltre ai miei amici storici, sono curioso<br />
della gente, c’è sempre qualcosa di nuovo<br />
da apprendere da tutti.<br />
<br />
Stefano Dolcetta e la moglie Daniela<br />
In<br />
montagna<br />
sua<br />
gr<br />
and<br />
nde pass<br />
assion<br />
ione<br />
14 15
di Katia Rossi<br />
Nina Senicar<br />
Naufraga<br />
di Bellezza<br />
PH Claudio Caporello<br />
Blugirl Boutique Padova Passaggio agg<br />
gio<br />
Corner Piscopia ia 13 Tel.<br />
049<br />
660201<br />
602<br />
01<br />
16<br />
L’abbiamo ammirata,<br />
bellissima, nel’”Isola<br />
dei Famosi”. Nina Senicar,<br />
dottoressa con laurea<br />
alla Bocconi, ha oggi più<br />
che mai spianata davanti a<br />
sé la strada nel mondo<br />
dello spettacolo. Determinazione,<br />
carattere forte,<br />
tipico del suo popolo, un<br />
fisico mozzafiato e un volto<br />
che non necessita di make<br />
up. Quest’estate la vediamo<br />
sul piccolo schermo nella<br />
trasmissione “Velone”.<br />
Ed è già stata ospite<br />
nelle città venete.<br />
La bella naufraga Nina Senicar è “sbarcata” in<br />
varie città venete. La giovane modella è stata<br />
avvistata, per lavoro, tra Chioggia, Padova e<br />
Treviso. Protagonista con Enzo Iacchetti del programma<br />
dell’estate Velone trasmesso su Canale 5,<br />
Nina scherza simpaticamente con le “over 65“, che<br />
si esibiscono in prove di ballo e di canto. Tappa<br />
veneta: Chioggia. Poi Nina è stata fotografata<br />
come ospite d’onore al sedicesimo compleanno<br />
del noto locale Villa Barbieri a Padova insieme<br />
alla madrina della serata, Francesca Fioretti, la<br />
vincitrice del Grande Fratello 9. Infine la bella<br />
serba e il trevigiano Denis Dallan, i due naufraghi<br />
della 10 a edizione de l’Isola dei Famosi, sono diventati<br />
molto amici anche fuori dal set. Tra i due<br />
sull’Isola è scattato subito molto feeling tanto da<br />
mettere in scena il loro matrimonio con tanto<br />
di abito bianco. Una volta rientrati sono ancora<br />
molto amici e si sentono spesso. Ora per Nina è<br />
in programma una intensa estate lavorativa che<br />
la vedrà sorridere nelle più belle piazze italiane<br />
per premiare la nonnina più simpatica del piccolo<br />
schermo. Già valletta di “Veline”, “Distraction” e<br />
protagonista di spot tv, la Senicar ha dichiarato<br />
di essere “molto cambiata” dopo l’esperienza<br />
sull’Isola. Ora davanti alle telecamere si sente<br />
molto più spontanea ed è pronta per nuove esperienze<br />
televisive ed una crescita professionale.
Padova<br />
Decimo anniversario<br />
del Museo Diocesano<br />
Inaugurato il 23 marzo 2000 dal Vescovo di Padova Monsignor Antonio<br />
Mattiazzo nell’anno del Grande Giubileo, il Museo Diocesano è giunto<br />
al suo decennio di attività. Intervista con il direttore del Museo Andrea Nante.<br />
10 anni di Museo Diocesano, quale è il suo<br />
bilancio? “Un decennio di presenza in città e<br />
nel territorio con un ricco programma di mostre,<br />
conferenze, laboratori, corsi e visite guidate. Grazie<br />
anche a tutte le persone che hanno reso vivo<br />
il Museo, lavorandoci, offrendo il proprio servizio<br />
volontario, visitandolo e partecipando alle iniziative<br />
proposte”.<br />
Il suo è solo un mestiere o un vero e proprio<br />
amore per l’arte? “Sono laureato in Conservazione<br />
dei Beni Culturali e Storia dell’Arte. Ho<br />
scelto questi studi per passione e perché pensavo<br />
che in questo settore avrei trovato un’occupazione<br />
immediata. Mi piace la ricerca che non<br />
mi è consentito di fare a tempo pieno; è comunque<br />
altrettanto stimolante e arricchente lavorare<br />
a diretto contatto con il patrimonio, occupandosi<br />
di tutela e valorizzazione”.<br />
Da Luca quando Cordero è direttore Montezemolo del Museo Diocesano?<br />
“Un paio di mesi dopo l’inaugurazione del Museo.<br />
Dapprima ho insegnato Storia dell’Arte al liceo<br />
padovano del Sacro Cuore, poi con una borsa<br />
di studio dell’Accademia di San Luca mi sono<br />
recato per un po’ di tempo a Londra, per una ricerca<br />
al Warburg Institute. Successivamente, ho<br />
lavorato al Centro Internazionale di studi Andrea<br />
Palladio di Vicenza, e poi sono giunto al Museo<br />
Diocesano”.<br />
Un bell’impegno... “Sono convinto che il patrimonio<br />
storico artistico di proprietà ecclesiastica<br />
attenda ancora di essere valorizzato pienamente.<br />
E’ un’esperienza molto stimolante, abbiamo dato<br />
vita a una realtà che prima non esisteva. Oltre<br />
alle mostre abbiamo attivato corsi di calligrafia,<br />
di miniatura, incisione; abbiamo promosso cicli<br />
di visite guidate nei luoghi religiosi di città e territorio,<br />
cerchiamo di far conoscere il patrimonio<br />
e la storia della chiesa di Padova”.<br />
In quanti lavorate all’interno del Museo? “Lo<br />
staff non è affatto numeroso, ma è composto da<br />
persone straordinariamente motivate. Carlo Cavalli,<br />
Sabrina Doni e Alessandra Tono sono validi<br />
e insostituibili assistenti e collaboratori; poi c’è<br />
Vania Trolese si occupa dell’accoglienza e dell’attività<br />
didattica; da quest’anno ci avvaliamo della<br />
collaborazione dei volontari del Touring Club<br />
Italiano che accolgono le persone nel museo e<br />
forniscono informazioni di base utili alla visita”.<br />
La Curia vi sostiene? “Sì, in modo particolare<br />
il vescovo Antonio Mattiazzo, che ha aperto le<br />
porte del Palazzo vescovile e comprende l’importanza<br />
del Museo sostenendolo, perché sa<br />
che è un’istituzione aperta al dialogo e che consente<br />
anche a coloro che non credono nei valori<br />
cristiani di trovare nell’arte una possibile via di<br />
ricerca verso il trascendente; e in tal senso vede<br />
il museo come luogo di primo annuncio”.<br />
Una delle mostre che le ha dato più soddisfazione?<br />
“Sicuramente quella nel 2008 dedicata<br />
a papa Clemente XIII Rezzonico, vescovo di Padova<br />
prima di essere eletto pontefice. Per uno<br />
storico dell’arte è stata un’occasione di ricerca<br />
unica. Ci ha dato la possibilità di confrontarci<br />
con studiosi specialisti e istituzioni culturali di<br />
prestigio. Un’occasione di approfondire la storia<br />
locale in rapporto alle vicende più generali di<br />
storia dell’arte e della chiesa, sullo sfondo delle<br />
vicende politiche della Repubblica veneziana.<br />
E la prossima? “Stiamo pensando a una mostra<br />
sui crocifissi lignei del Quattrocento, in vista di<br />
un’importante ricorrenza che vedrà il venerato<br />
crocifisso dei Servi, attribuito a Donatello, al centro<br />
di interessanti iniziative non solo religiose”. E<br />
poi è in arrivo la sesta edizione della Rassegna<br />
Internazione di Illustrazione il cui tema sarà<br />
quello dell’aria.<br />
Un “sogno” da realizzare riguardo al Museo?<br />
“Aprire il museo tutti i giorni e farlo conoscere<br />
il più possibile ai molti turisti che giungono in<br />
città, ma soprattutto ai padovani che ancora non<br />
hanno avuto l’opportunità di visitarlo e di sentirsene<br />
parte”.<br />
Giuseppe Tornatore con Andrea Tomat<br />
Premio<br />
Campiello<br />
la cinquina<br />
dei finalisti<br />
E’ Giuseppe Tornatore, il regista premio<br />
Oscar e per l’occasione presidente della<br />
Giuria dei letterati, a proclamare la cinquina<br />
dei romanzi finalisti alla 48esima edizione<br />
del Premio Campiello. Per la sesta volta a Padova,<br />
nell’aula magna Galileo Galilei del Bo<br />
si è tenuta la selezione dei libri che il prossimo<br />
4 settembre si contenderanno la finale<br />
al teatro La Fenice di Venezia. La giuria ha<br />
decretato, nell’ordine Antonio Pennacchi,<br />
Canale Mussolini, Mondadori con 11 voti<br />
(unanimità) Gad Lerner, Scintille. Una storia<br />
di anime vagabonde, Feltrinelli con 8 voti ,<br />
Gianrico Carofiglio, Le perfezioni provvisorie,<br />
Sellerio, con 7 voti, Laura Pariani, Milano<br />
è una selva oscura, Einaudi, con 7 voti,<br />
Michela Murgia con 6 voti, Accabadora,<br />
Einaudi. Quest’anno il premio Campiello<br />
opera prima è andato a Silvia Avallone per<br />
Acciaio, Rizzoli. Il caso letterario dell’anno<br />
ha vinto la sezione rivolta agli esordienti<br />
per “le molteplici transizioni incompiute dal<br />
proletariato alla piccola borghesia dall’adolescenza<br />
alla giovinezza; il romanzo li trasforma<br />
in elementi letterari attraverso lo<br />
sguardo di due ragazzine che passano dalla<br />
complicità alla competizione”.<br />
Hydrogen SunGlasses<br />
Presentazione in grande stile per Hydrogen che,<br />
durante la settimana della moda maschile, ha<br />
mostrato in anteprima mondiale, nello store<br />
Salmoiraghi & Viganò in Piazza San Babila a Milano,<br />
la sua prima collezione di occhiali da sole.<br />
Le due aziende, condotte da imprenditori veneti,<br />
la famiglia di Dino Tabacchi ed Alberto Bresci,<br />
hanno invitato tantissimi amici e clienti ad una<br />
movimentata sfilata sapientemente condotta da<br />
Al centro Dino Tabacchi con gli ospiti<br />
La boutique<br />
Louis Vuitton<br />
di Padova<br />
festeggia<br />
il suo primo<br />
anno.<br />
Elegante happening per la boutique Louis Vuitton<br />
che ha riservato ai tanti clienti una serata a<br />
porte chiuse all’interno del negozio per festeggiare<br />
il suo primo anno nella città di Padova.<br />
Momento clou dell’<strong>event</strong>o mondano è stato lo<br />
spegnimento della candelina da parte di tutto<br />
lo staff su di una grande torta rigorosamente<br />
griffata!<br />
KATIA ROSSI<br />
Jo Squillo, guest star della serata. Blindatissimo<br />
l’<strong>event</strong>o che ha visto molti ospiti illustri ammirare<br />
gli Hydrogen Sunglasses che s’ispirano agli<br />
anni ’70/’80. A dominare è la forma a goccia, in<br />
perfetta tendenza vintage, con lenti sfumate e<br />
specchiate, dove si intravede la serigrafia del<br />
teschio Hydrogen. A partire da fine giugno la<br />
collezione sarà disponibile in tutti i negozi Salmoiraghi<br />
& Viganò.<br />
Edoardo Tabacchi, Jo Squillo, Gianni Cossar e Alberto Bresci<br />
One Year<br />
at Padua<br />
Gianni Cossar, Adriano Galliani e Edoardo Tabacchi<br />
Edoardo Tabacchi e Alessia Fabiani<br />
18<br />
19
I grandi incontri musicali il venerdì sera dal 4 giugno al 23 luglio<br />
in Piazzetta San Nicolò a Padova. Da un idea del consigliere<br />
comunale Stefano Grigoletto e il consenso dell’assessore<br />
alla cultura Andrea Colasio.<br />
MusicAtmosfere<br />
2010<br />
Il Lions<br />
restaura<br />
la Condanna<br />
A<br />
G<br />
O<br />
ST<br />
O<br />
MUSICAtmsofere 2010: occasioni di incontro<br />
e condivisione di arte, musica e spettacolo, per<br />
questo primo anno nella splendida cornice di<br />
Piazzetta San Nicolò. Gioiello del patrimonio<br />
storico-artistico della città, la piazza fa da sfondo<br />
ad una rassegna musicale di otto concerti, trasformandosi<br />
in luogo d’appuntamento per il venerdì.<br />
Punto d’attrazione per gli amanti di atmosfere raffinate,<br />
che amino assaporare momenti di svago di<br />
livello, all’interno di un allestimento d’avanguardia<br />
architettonica. In uno scenario d’eccezione installazioni<br />
audio-video d’effetto, che rendono la<br />
piazza l’ambiente ideale anche per la rappresentazione<br />
degli <strong>event</strong>i sportivi di Luglio. Ad allietare<br />
le serate, aperitivi a base di sapori ricercati e vini<br />
selezionati Ulteriori informazioni sono reperibili<br />
all’indirizzo www.musicatmosfere.it.<br />
E’ stata riconsegnata alla città di Padova il<br />
quadro “La Condanna di Santa Margherita”<br />
dopo quasi cinque mesi di restauro. Grazie<br />
all’interessamento del Lions Club Padova<br />
Gattamelata, all’Oratorio di Santa Margherita,<br />
in via San Francesco, sono state<br />
restaurate la pala d’altare di Santa Margherita<br />
attribuita a Francesco Zugno e la Condanna<br />
di Santa Margherita di Francesco<br />
Fontebasso recentemente mostrata ai cittadini<br />
durante un’allegra cerimonia dov’era<br />
presente anche l’assessore alla Cultura del<br />
Comune di Padova Andrea Colasio, Monica<br />
Pregnolato della Sovraintendenza per il<br />
Patrimnio Storico Artistico del Veneto e le<br />
autorità religiose.<br />
KATIA ROSSI<br />
PILATES<br />
e basta<br />
A<br />
PE<br />
R<br />
T<br />
O<br />
P<br />
E<br />
R<br />
-PILATES<br />
F<br />
E<br />
R<br />
IE<br />
PADOVA - Via Altinate, 96 - Tel. 049 9871502 - 346 0811471<br />
www.mindbody-pilates.org mindbody-pilates mindbody-pilates
Padova vetrina<br />
Marina Yachting approda a Padova e Catania<br />
Padova interno<br />
Marina Yachting inaugura le Boutique di Padova e Catania.<br />
Prosegue il progetto di opening Marina Yachting realizzato dallo Studio<br />
di Architettura Gilles & Boissier di Parigi che ha reinterpretato il Dna di<br />
Marina Yachting in chiave contemporanea.<br />
Dopo il successo dell’apertura di Forte dei Marmi e Porto Rotondo, il<br />
nuovo concept-store di Marina Yachting sbarca a Catania e Padova:<br />
bianco materico, legno di rovere per appenderie, pavimento e basi dei<br />
tavoli con top in pietra lavica. Il tutto rimanda alle cabane caraibiche.<br />
L’atmosfera è calda, accogliente, resa ancor più ospitale dagli elementi<br />
di arredo che rimandano alla vita dei veri marinai: cime intrecciate<br />
modificate dal sale fanno da cornice insieme alle carte nautiche originali<br />
degli anni oramai passati che diventano opere d’arte appese alle pareti.<br />
Le Collezioni Marina Yachting uomo e donna realizzate per la primavera<br />
estate 2010, che saranno presenti nelle boutique, comprendono i temi<br />
Archivio, Macrologo, Banchina e Mare… Collezioni mirate, in stile<br />
marino, che si fa sempre più duttile e si concede colori a sorpresa per<br />
vestire in stile informale anche in città.<br />
Marina Yachting ha potenziato la propria presenza in tutto il mondo: da<br />
Hong Kong a Dubai, Praga, Il Cairo e Mosca. In Italia Marina Yachting è<br />
già presente a Ischia, Capri, Taormina, Forte dei Marmi, Porto Rotondo<br />
e Santa Margherita Ligure.<br />
Padova, Via Santa Lucia 34 TEL. 049.8363001<br />
Catania, Viale Della Libertà 231 TEL. 095.7462349<br />
Padova interno<br />
Padova interno
H&M arriva nel cuore di Padova<br />
Gianni Potti, Stefano Grigoletto Veronica Boldrin<br />
Xxxx<br />
Giuliano Tabacchi con Heinz Neufeld,<br />
Country Controller H&M Italy<br />
H&M, il marchio svedese celebre in tutto il mondo e sinonimo<br />
di “moda e qualità al miglior prezzo”, ha inaugurato il suo<br />
primo punto vendita nel centro storico di Padova.<br />
Nell’ottobre 2006 ha inaugurato il primo store a<br />
Padova, presso il Centro Commerciale Ipercity<br />
di Albignasego. Nel maggio del 2009 è stata la<br />
volta del Centro Commerciale Le Brentelle e oggi<br />
H&M è approdato nel cuore della città di Padova!<br />
I primi due punti vendita si rivolgono all’intera<br />
famiglia, lo store di via VIII Febbraio rappresenta<br />
un’opportunità in più per offrire alla clientela<br />
un’esperienza di shopping unica, in un ambiente<br />
<strong>fashion</strong> dedicato alle collezioni uomo e donna.<br />
Il punto vendita in centro città si articola su tre<br />
livelli per un totale di 1.000 mq. La clientela<br />
femminile può scegliere tra le diverse proposte<br />
moda, dai capi per tutti i giorni alle ultime novità.<br />
Completano le collezioni, un’ampia varietà<br />
di accessori e la cosmetica. La linea uomo spazia<br />
dai capi ideali per il tempo libero alle proposte<br />
per una clientela attenta alle tendenze moda ed<br />
è arricchita da una vasta gamma di accessori. Infine,<br />
i più giovani hanno la possibilità di mixare<br />
capi all’ultima moda per dar vita a uno stile personale<br />
all’insegna della creatività.<br />
Il <strong>fashion</strong> store di Padova è il 67esimo punto vendita<br />
H&M in Italia, Il primo venne aperto nel 2003<br />
a Milano a San Babila.<br />
Negli anni molti nomi famosi hanno disegnato<br />
una collezione H&M. Tra questi Karl Lagerfel,<br />
Stella McCartney, Viktor&Rolf, Madonna,<br />
Kylie Minogue, Roberto Cavalli, Comme des<br />
Garçons, Matthew Williamson, Jimmy Choo,<br />
Sonia Rykiel.<br />
Tra le chicche dell’estate, la collezione ispirata<br />
alla cantante Lady Gaga.<br />
Il Vice Presidente di Confindustria Veneto Luca Barbini<br />
con Ivo Rossi, Vice Sindaco di Padova e Heinz Neufeld,<br />
Country Controller H&M Italy<br />
Tutti in fila per l’apertura<br />
Nel lontano settembre 1947 si apriva un negozio<br />
sulla Stora Gatan di Västerås, una cittadina della<br />
Svezia centrale. Il negozio si chiamava Hennes<br />
ed era la prima pietra su cui sorgerà la futura catena<br />
di moda che si sarebbe insediata tra i leader<br />
mondiali del settore. Sessantuno anni dopo,<br />
H&M ha raggiunto nel 2009 un fatturato di circa<br />
118.697 miliardi di corone svedesi e conta ad<br />
<br />
<br />
H&M<br />
Via VIII Febbraio - Padova<br />
www.hm.com<br />
success story<br />
oggi circa 76.000 dipendenti in circa 2.000 punti<br />
vendita sparsi in 37 paesi. H&M è una favola divenuta<br />
realtà, la storia del negozio d’abbigliamento<br />
svedese diventato multinazionale di moda.<br />
24 25
Passione<br />
e competenza<br />
Inaugurato il nuovo Centro Assistenza<br />
Porsche Padova Ovest<br />
CENTRO ASSISTENZA<br />
PORSCHE PADOVA OVEST<br />
Via dell’Industria 20<br />
Saletto di Vigodarzere (PD)<br />
Tel. 049 8843781<br />
salmaso@porsche.it<br />
Evento in collaborazione con<br />
<br />
<br />
Fausto Salmaso<br />
Sette ponteggi che si sollevano con un pulsante,<br />
strumentazione di ultimissima generazione<br />
ed elevata tecnologia: il nuovo centro<br />
assistenza Porsche Padova Ovest è una vera<br />
clinica dell’auto. Non a caso il prestigioso marchio<br />
automobilistico tedesco ha dato il benestare<br />
per siglare quello che è diventato il punto<br />
di riferimento Porsche dell’alta padovana. Il<br />
nuovo centro Assistenza Padova Ovest merita<br />
di esser visitato. Dagli esperti è stato definito<br />
“il più bel centro assistenza d’Italia”. Emozione<br />
e soddisfazione per il titolare, Fausto Salmaso,<br />
che vede realizzato il suo sogno. Il 27 maggio<br />
ha brindato con un grande <strong>party</strong> inaugurale con<br />
centinaia di invitati nel suo centro assistenza interamente<br />
rinnovato, a Saletto di Vigodarzere. Il<br />
nome Salmaso è ben noto a Padova nel mondo<br />
dell’auto e dei motori da due generazioni. L’officina<br />
venne fondata da Renzo Salmaso nel 1963<br />
ed è oggi seguita dal figlio Fausto. E’ diventata<br />
l’esempio di cosa è possibile realizzare grazie alla<br />
passione per il proprio lavoro e l’amore per i motori,<br />
trasmessi anche agli altri figli Monica, Giulio<br />
che si occupano di altre aziende nel mondo<br />
dei motori. Dopo anni di professionalità, per il<br />
centro assistenza è giunto il riconoscimento di<br />
Porsche. Il centro è altamente tecnologico, presenta<br />
strumentazione futuristica per la “salute”<br />
di vetture Porsche e non solo. Un team service<br />
di esperti affianca il titolare, per garantire un servizio<br />
eccellente per efficienza e sicurezza delle<br />
vetture: Andrea Toniolo all’accettazione, Tatiana<br />
Nalesso in amministrazione, Loris Biotto responsabile<br />
ricambi, Mattia Scalco e Simone Schiavo<br />
reparto tecnico. Nel nuovo centro il magazzino<br />
di ricambi originali Porsche viene rifornito quotidianamente<br />
grazie al servizio strutturato per<br />
l’acquisizione e la consegna rapida di qualsiasi<br />
componente. I servizi offerti sono il meglio di<br />
quanto si possa chiedere: servizio di carrozzeria<br />
con attrezzature specializzate, interventi di spot<br />
repair, applicazioni di pellicole decorative, servizio<br />
pneumatici, custodia Hard Top, vetture sostitutive<br />
e servizio presa e consegna a domicilio del<br />
cliente. E ancora lo shop in shop, dove trovare<br />
tutti gli articoli della collezione Porsche Design<br />
Driver’s Selection.<br />
ALESSANDRA CICOGNA<br />
Fausto Salmaso con la figlia e lo staff<br />
Fausto Salmaso con Alberto Malesani<br />
26 27
Contemporary Party<br />
<br />
<br />
E’ andato in scena un incontro di emozioni, arte, tanti progetti e l’amore per la casa.<br />
Una macchina del tempo ha trasportato i tanti ospiti<br />
dell’incontro Contemporary nel futuro: location futurista<br />
è stato il Parco Residenziale Oscar. L’epoca in cui<br />
si mostravano i progetti di una casa nel cantiere sono<br />
un ricordo lontano, infatti Metroquadro Immobiliare, in<br />
collaborazione con NODODESIGN LAB e con l’agenzia<br />
pubblicitaria ReProduction, attraverso questo incontro<br />
ha mostrato ad amici ed acquirenti un complesso immobiliare<br />
in vendita ma preparato come “Casa finita,<br />
pronta da vivere” dove ogni particolare è stato studiato<br />
nei minimi particolari dallo studio degli arredi d’interni<br />
all’illuminazione, dai tendaggi agli arredi esterni. Durante<br />
l’incontro il team di Mediacenterstudio, parte<br />
integrante del progetto, ha mostrato le potenzialità<br />
della tecnologia all’interno delle case mentre le importanti<br />
opere d’arte contemporanea della gallerista Anna<br />
Breda hanno fatto da elegante cornice all’arredamento<br />
d’interni. Un sistema innovativo, un approccio futuristico<br />
alla vendita…un’idea molto Contemporary!<br />
Alessandro Busca<br />
di Metroquadro<br />
con Francesco<br />
Peghin,<br />
Presidente<br />
Confindustria<br />
Padova<br />
KATIA ROSSI
Il nuovo Bisazza Store<br />
SPEAK EASY<br />
Piazza Repubbl<br />
blic<br />
ica - Aban<br />
o Term<br />
rme<br />
Tel. 049<br />
667<br />
67<br />
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www.<br />
w.sp<br />
speake<br />
keas<br />
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aban<br />
ano.<br />
it<br />
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fo@s<br />
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peak<br />
akea<br />
easy<br />
-aba<br />
bano<br />
.it<br />
Estate in terrazza<br />
Speak Easy<br />
Lo Showroom Manager Andrea Tommasi con il<br />
sindaco di Montegrotto Terme Luca Claudio<br />
Bisazza ha inaugurato, giovedì 10 giugno 2010,<br />
ad Abano - in via Valerio Flacco 61 – uno Store<br />
distribuito su due piani, dove sono esposte oltre<br />
alle proposte decorative della collezione Mosaico<br />
anche alcuni pezzi della linea Bisazza Home.<br />
L’apertura di questo nuovo store rientra in una<br />
precisa strategia commerciale, che mira a potenziare<br />
l’espansione del retail riproponendo, in realtà<br />
più piccole e in una versione più ridotta, lo stesso<br />
concept degli spazi monomarca Bisazza situati<br />
nelle varie capitali e principali città del mondo.<br />
(Anversa, Barcellona, Berlino, Chicago, Londra, Los<br />
Angeles, Miami, Milano, Parigi, Roma, New York e<br />
Tokyo). L’inaugurazione dello spazio di Abano<br />
è vista così come un “progetto pilota” e si pone<br />
come obiettivo quello di offrire al consumatore un<br />
contatto diretto con il mondo Bisazza, scoprendo<br />
in questo modo la sua identità e i suoi valori.<br />
Ombrelloni, divani lounge,<br />
colori solari nella splendida<br />
terrazza dello Speak Easy,<br />
il locale storico nel cuore di Abano<br />
completamente rinnovato<br />
da Nicola Gandolfi, da anni<br />
professionista nel mondo<br />
della ristorazione aponense.<br />
Per quest’estate lo Speak Easy presenta uno spa-<br />
zio esterno ampio e colorato per colazioni, pranzi,<br />
cene, aperitivi, gelati. E la sera musica di sottofondo<br />
o di dj e maxi schermo. Per serate all’insegna<br />
della vacanza anche per chi lavora! Lo Speak<br />
Easy, con nuova gestione, presenta un menu veramente<br />
gustoso. Colazioni con pasticceria selezionata,<br />
piatti di carne e pesce, ottimo sushi,<br />
primi prelibati, e pizze gustosissime e originali,<br />
con prodotti selezionati, altamente digeribili.<br />
Varie le proposte di gelateria artigianale, realizzata<br />
con prodotti di prima qualità. Lo Speak Easy<br />
nei mesi caldi raddoppia: infatti il ristorante ha una<br />
splendida terrazza esterna che valorizza il cuore di<br />
Abano. Il locale è meta di clienti di ogni età, coppie,<br />
compagnie di amici, famiglie. Il giovedì sera lo<br />
Speak Easy presenta musica di dj resident, e ogni<br />
sera è una festa.<br />
ALESSANDRA CICOGNA
La<br />
ura Ce<br />
ccat<br />
o, Umberto<br />
Coc<br />
occi<br />
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a,<br />
Loredan<br />
a Mu<br />
sner, Dani<br />
ele Lunardi e Sara<br />
Rob<br />
obin<br />
Moreno Morello premia simbolicamente Massimo Quezel<br />
Un partner<br />
STUDIO BLU<br />
Via Montà 157 / F - Padova - Tel. 049 8901181<br />
www.infortunisticablu.com<br />
info@infortunisticablu.com<br />
affidabile: Studio Blu<br />
Massimo Quezel e Umberto Coccia con Glen & Jeiko<br />
Massimo Quezel (Presidente<br />
Studio Blu) ed Umberto Coccia<br />
Il 4 e 5 giugno, nella splendida cornice<br />
dell’Hotel Terme Bristol Buja di Abano,<br />
si è svolto il X Meeting Nazionale<br />
Studio Blu Infortunistica Stradale<br />
che oggi conta oltre 70 studi<br />
sull’intero territorio nazionale.<br />
Dante Dotto, Massimo Quezel e l’Avv.to Massimo Palisi<br />
Due giornate di lavoro, intervallati da momenti<br />
di relax e svago e da una serata magica a bordo<br />
piscina, animata dalle doti canore e di intrattenimento<br />
di Glen & Jeiko e dalla inconfondibile<br />
dialettica e simpatia di Moreno Morello. Circa<br />
120 partecipanti alla manifestazione, tra lo staff<br />
di direzione capitanati da Massimo Quezel e<br />
Umberto Coccia, affiliati al gruppo Studio Blu,<br />
partners del network e imprenditori patavini.<br />
Sono stati sponsor dell’<strong>event</strong>o il Blu Center, centro<br />
di rieducazione funzionale di Padova, Fornace<br />
Morandi di Padova il nuovo complesso direzionale<br />
di Ponte Vigodarzere che ospiterà a breve<br />
la nuova sede del franchisor, la carrozzeria Mille<br />
Miglia di Torino, l’Associazione AMICI Onlus di Torino,<br />
l’Associazione Onlus Salva che tutela i diritti<br />
alla salute del cittadino ed Autoforyou neonata<br />
società che opera nel settore automotive ed in<br />
particolare in quello del noleggio delle auto sostitutive.<br />
Studio Blu Infortunistica Stradale si<br />
occupa di assistere e tutelare con professionalità<br />
i diritti di tutte quelle persone che hanno subito<br />
danni (sia materiali che fisici) a seguito di un incidente<br />
stradale, di un infortunio (anche sul lavoro),<br />
di un caso di malasanità. Rispondendo in<br />
maniera tempestiva ed esaustiva a tutti i dubbi<br />
che assalgono inevitabilmente chi rimane vittima<br />
di un <strong>event</strong>o lesivo: a chi devo rivolgermi? Per<br />
quali voci di danno ho diritto di essere risarcito?<br />
Quanto vale la mia lesione? Chi subisce un danno<br />
e si rivolge a Studio Blu deve solo pensare a guarire<br />
sfruttando anche le collaborazioni in essere<br />
con stimati centri riabilitativi e diagnostici senza<br />
alcun anticipo di spesa. Nella giornata di venerdì<br />
sono stati resi noti i risultati raggiunti dal gruppo<br />
sull’intero territorio nazionale nel corso del 2009<br />
nel settore di riferimento: quello del risarcimento<br />
del danno in genere e dell’infortunistica<br />
stradale. Numeri che assieme alle novità operative<br />
(nuovi strumenti gestionali e nuovi servizi)<br />
hanno rafforzato nel gruppo la consapevolezza<br />
di essere veramente i numeri uno nel mercato<br />
di riferimento. Sotto il profilo della competenza<br />
e preparazione professionale e tecnica. Sotto il<br />
profilo di assistenza ed attenzione nei confronti<br />
di chi ha subito un danno. Sotto il profilo della<br />
disponibilità dei servizi accessori e necessari<br />
all’ottenimento del risarcimento. Sotto il profilo<br />
di trattativa e potere contrattuale nei confronti<br />
delle compagnie assicurative. Così ha affermato<br />
il presidente: “Chiunque subisce un danno ha un<br />
solo unico partner affidabile: Studio Blu! Quello<br />
che ci contraddistingue rispetto agli altri operatori<br />
del settore è la passione e l’amore per questa<br />
attività. E quando questi sono gli elementi alla<br />
base del nostro impegno il risultato non può che<br />
essere uno: l’eccellenza! La nostra migliore gratificazione<br />
è la soddisfazione dei nostri assistiti”.<br />
Vincenzo De Venuto e Massimo Quezel<br />
Laura Ceccato e Umberto Coccia<br />
<br />
<br />
33
Giuseppe Molinari<br />
Medico Chirurgo<br />
Specialista in Odontostomatologia,<br />
Protesi Dentaria, Implantologo;<br />
Prof. a Contratto presso l’Università di Padova;<br />
Direttore Sanitario della Poliodontomedica Milano;<br />
POLIODONTOMEDICA MILANO<br />
Corso Milano, 32 - Padova - Tel. 049 663027<br />
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Laser a Diodi per applicazioni locali di<br />
desensibilizzazione ad effetto immediato<br />
e duraturo<br />
Nuovi rimedi<br />
per denti sensibili<br />
Un fastidioso disturbo che in alcuni casi si traduce in insopportabile<br />
dolore e che interessa gran parte della popolazione. Consigli utili e metodi<br />
per porvi rimedio.<br />
Cosa si intende per sensibilità dentale?<br />
L’ipersensibilità dentale è quella sensazione di fastidio,<br />
e a volte dolore, provocata dall’esposizione<br />
dei denti a stimoli fisici (caldo e freddo), chimici e<br />
osmotici (dolce e salato) e meccanici (il contatto<br />
con lo spazzolino).<br />
A cosa è dovuta la sensibilità dentale?<br />
Le principali cause scatenanti sono il retrarsi della<br />
gengiva e l’erosione dello smalto che fan sì che la<br />
dentina, parte sensibile del dente, rimanga esposta<br />
agli stimoli esterni. I motivi che conducono a ciò<br />
sono vari, dal naturale avanzare dell’età, a pratiche<br />
di igiene orale non corrette, ad un alimentazione<br />
troppo ricca di cibi e bevande acide. La sensibilità<br />
della dentina normalmente è un segno fisiologico<br />
di vitalità e nello stesso tempo un valido meccanismo<br />
di difesa del dente da stimoli nocicettivi,<br />
percepiti cioè a livello delle terminazioni nervose<br />
periferiche. E’ uno dei disturbi dentali più diffusi e<br />
dei più sottovalutati. Infatti, stando alle indagini demoscopiche,<br />
un adulto su tre (oltre il 30% della popolazione)<br />
soffre di “denti sensibili”, ma ben pochi<br />
affrontano correttamente questa situazione.<br />
E’ qualcosa che deve preoccupare chi ne soffre?<br />
A questo fenomeno va data la giusta rilevanza, perché<br />
oltre a costituire un disagio che mina il nostro<br />
benessere quotidiano, può rappresentare il primo<br />
passo di un processo che conduce a problemi più<br />
gravi per la salute dei denti e delle gengive. Il dolore,<br />
per esempio, può rendere complicata la pratica<br />
dell’igiene orale. Di conseguenza una pulizia<br />
insufficiente può facilitare il deposito della placca,<br />
la formazione di carie e l’ulteriore retrazione della<br />
gengiva dal colletto del dente. Inoltre l’area sensibile<br />
ingiallisce con molta facilità e rapidità perché la<br />
superficie porosa del colletto assorbe immediatamente<br />
i pigmenti colorati contenuti nei più comuni<br />
alimenti, come ad esempio cafè, vino e frutti neri o<br />
nel tabacco.<br />
Quali sono le tecniche e gli strumenti oggi a disposizione<br />
per risolvere al meglio il problema?<br />
Per quanto attiene alla prevenzione, visitare regolarmente<br />
il proprio dentista è fondamentale, come<br />
anche seguire una corretta dieta a basso contenuto<br />
di zuccheri semplici. Infatti dopo aver consumato<br />
miele, marmellate, bevande zuccherate e dolci in<br />
genere si consiglia di lavarsi bene i denti al più presto.<br />
Effettuare quindi una corretta igiene orale, soprattutto<br />
prestando attenzione al corretto utilizzo<br />
dello spazzolino, compiendo movimenti verticali<br />
e circolari, partendo sempre dalla gengiva e andando<br />
verso il dente (suggerimento valido anche<br />
per le superfici interne). Infine, per desensibilizzare<br />
i nervi si può usare un dentifricio a base di cloruro<br />
di stronzio o nitrato di potassio.<br />
Presso la nostra struttura abbiamo a disposizione<br />
cure mirate e personalizzate professionali con<br />
l’ausilio di Cucchiai individuali con Spugne contenenti<br />
sostanze desensibilizzanti, Elettroinoforesi<br />
al fluoro, Laser a Diodi per applicazioni locali<br />
desensibilizzanti con effetto immediato, applicazioni<br />
topiche di Liner (vernici) desensibilizzanti o<br />
paste specifiche che attraverso la formazione sulla<br />
superficie dentale di uno strato minerale ricco di<br />
calcio e arginina, un aminoacido che si trova naturalmente<br />
nella saliva, occludono i tubuli dentinali<br />
esposti e prevengono la trasmissione degli stimoli<br />
che causano il dolore.<br />
A cura di Giorgio Leo<br />
Club Manager Show<br />
SHOW CLUB<br />
www.showclub.it<br />
Via Umberto I, 29 - Padova<br />
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Vicolo Cigolo, 15 - Padova<br />
Tel. 049 8161686<br />
info2@showclub.it<br />
Non è mai troppo tardi<br />
per cominciare ad allenarsi<br />
Le raccomandazioni sull’attività fisica impartite<br />
dal governo degli Stati Uniti suggeriscono che<br />
ognuno, indipendentemente dall’età, pratichi<br />
un’attività fisica. Anche le persone con disabilità<br />
fisiche o patologie croniche devono essere incoraggiate<br />
al movimento. In un mondo ideale<br />
tutti dovrebbero fare dell’attività fisica una<br />
sana abitudine; nonostante tutto qualcuno<br />
ancora si ostina a non percepirne l’importanza.<br />
Uno studio del 2009, direttamente dalla Svezia,<br />
mette in luce come non sia mai troppo tardi per<br />
cominciare a fare dell’esercizio fisico. Nonostante<br />
i benefici siano maggiori se si comincia da giovani<br />
la scienza dimostra che è meglio tardi che<br />
mai.Per lo studio i ricercatori hanno raccolto dati<br />
su 2250 soggetti cinquantenni e li hanno seguiti<br />
per 35 anni. Ogni anno tutti i soggetti venivano<br />
monitorati sulla quantità di attività fisica, sulla<br />
pressione, sul colesterolo, sul peso, e sull’abuso<br />
di fumo e alcol. I risultati hanno dimostrato come<br />
i soggetti che hanno portato avanti una vita sedentaria<br />
avessero un tasso di mortalità decisamente<br />
superiore nei 35 anni di controllo. Infatti<br />
gli uomini che si sono esercitati maggiormente<br />
sono vissuti mediamente 2 anni e mezzo in più.<br />
Anche per i soggetti che hanno cominciato ad<br />
esercitarsi a 50 anni, nonostante all’inizio la mortalità<br />
fosse alta, dopo 10 anni si era avvicinata<br />
molto a quella dei soggetti che praticavano<br />
un’attività sportiva fin da giovani.<br />
Uno studio addirittura precedente sembra confermare<br />
questa tendenza. I ricercatori hanno<br />
preso in esame i dati relativi a oltre 5.000 soggetti<br />
americani di mezza età e anziani e hanno<br />
scoperto che i soggetti che praticavano un’attività<br />
fisica moderata o elevata vivevano da 1,3<br />
a 3,7 anni in più rispetto ai soggetti poco attivi,<br />
soprattutto perché, così facendo, rimandavano<br />
l’insorgenza delle cardiopatie, la categoria di malattie<br />
che uccide di più a livello nazionale. I vantaggi<br />
per gli uomini e per le donne sono risultati<br />
generalmente uguali.<br />
“Questo dimostra che l’attività fisica conta davvero,<br />
non solo per la durata della vita, ma anche<br />
per la sua qualità,” ha dichiarato Oscar H. Franco,<br />
dell’Erasmus M.C. University Medical Center di<br />
Rotterdam, il quale ha condotto lo studio pubblicato<br />
negli Archives of Internal Medicine. “Essere<br />
fisicamente attivi può allungare la vita.”<br />
Studi ancora precedenti hanno dimostrato che<br />
l’attività fisica apporta una serie di vantaggi<br />
per la salute. Riduce il rischio del sovrappeso e<br />
di diverse malattie, migliora la qualità globale<br />
della vita e abbassa il tasso di mortalità. “Questo<br />
dovrebbe incoraggiare le persone a essere più<br />
attive, ad essere più responsabili nei confronti<br />
della propria salute e a non aspettare di prendere<br />
questa o quella medicina per prevenire le<br />
malattie o per salvare la propria vita,” ha affermato<br />
Franco. Franco e colleghi hanno analizzato<br />
i dati del Framingham Heart Study, un famoso<br />
progetto di ricerca che per più di 40 anni ha seguito<br />
5.209 residenti di una cittadina dello stato<br />
del Massachusetts, raccogliendo informazioni<br />
dettagliate sul loro stile di vita e sulla loro salute.<br />
I ricercatori hanno calcolato gli effetti di un’attività<br />
fisica scarsa, moderata o elevata sulla durata<br />
della vita, tenendo in considerazione i possibili<br />
effetti di fattori quali età, sesso, istruzione, fumo<br />
o gravi problemi di salute. I soggetti che praticavano<br />
un’attività fisica moderata, l’equivalente di<br />
30 minuti di cammino al giorno per cinque giorni<br />
alla settimana, vivevano da 1,3 a 1,5 anni circa di<br />
più dei soggetti meno attivi. I ricercatori hanno<br />
scoperto che i soggetti impegnati in un’attività<br />
fisica più intensa, l’equivalente di mezz’ora di<br />
corsa al giorno per cinque giorni alla settimana,<br />
allungavano la propria vita da 3,5 a 3,7 anni circa.<br />
I risultati mostrano che anche i soggetti di mezza<br />
età possono allungare la propria vita facendo più<br />
esercizio.<br />
“Ciò dimostra che non è mai troppo tardi per iniziare<br />
a seguire uno stile di vita sano. Non è mai<br />
troppo tardi per iniziare a fare attività fisica,” ha<br />
dichiarato Franco. “Ad esempio, perché non andare<br />
in ufficio a piedi o in bicicletta invece che in<br />
macchina? L’attività fisica è molto importante per<br />
uno stile di vita sano.”<br />
Da anni Show Club sostiene le teorie esposte<br />
in queste righe e per questo ha elaborato dei<br />
protocolli di allenamento, basati sulle ultime<br />
ricerche scientifiche, che vengono utilizzati<br />
nell’allenamento dei soggetti sani di fascia<br />
d’età compresa fra i 50 e gli 80 anni, nonché<br />
una serie di protocolli specifici per pazienti affetti<br />
da ipertensione, diabete, cardiopatie, osteoporosi,<br />
osteoartrosi, sovrappeso e obesità.<br />
Byberg L, et al. (2009). Total mortality after changes<br />
in leisure time physical activity in 50 year old<br />
men: 35 year follow-up of population based cohort.<br />
British Medical Journal, epub.<br />
IHRSA Newsletter articolo redatto da Rob Stein –<br />
Washington Post, martedì 15 novembre 2005 da<br />
www.technogym.com<br />
34<br />
35
Nell’uomo,<br />
l’aumento del flusso<br />
degli elettroni ha<br />
molti effetti benefici<br />
evidenti come<br />
l’aumento immediato<br />
e misurabile della<br />
forza fisica, l’aumento<br />
della capacità<br />
di resistenza<br />
e la diminuzione<br />
del dolore.<br />
<br />
<br />
Lifewave nanotecnologie<br />
Primo progetto italiano<br />
sullo stress<br />
Ridurre lo stress, aumentare le prestazioni professionali<br />
e ridurre il rischio di malattia. Ci scommettono<br />
Confindustria Vicenza, Università di<br />
Padova (Dipartimento di Psicologia), Banca Popolare<br />
di Vicenza e la società Mind Room International<br />
firmatari di un Progetto di ricerca che,<br />
attraverso la moderna metodologia del Biofeedback,<br />
intende realizzare la più importante iniziativa<br />
mai tentata prima in Italia di controllo e<br />
gestione dello stress su un contesto territoriale.<br />
Coinvolti top manager e persone con alti compiti<br />
direttivi delle amministrazioni pubbliche che<br />
beneficeranno anche di una forte riduzione dei<br />
rischi di malattia tipicamente connessi ai loro<br />
ruoli. Presso Confindustria Vicenza è stato presentato<br />
il progetto di ricerca intitolato “BIOFEE-<br />
DBACK E GESTIONE DELLO STRESS: MIGLIORARE<br />
LA PRESTAZIONE LAVORATIVA RIDUCENDO IL<br />
RISCHIO DI MALATTIA” che nell’arco dei prossimi<br />
due anni coinvolgerà qualificati manager<br />
operanti presso imprese di riferimento del tessuto<br />
confindustriale vicentino e persone impegnate<br />
in ruoli di vertice nelle Istituzioni, nelle<br />
forze dell’ordine, nella scuola, nella sanità e nel<br />
mondo delle libere professioni. Una quarantina<br />
di persone in tutto che avranno modo di vedere<br />
studiate le loro normali reazioni alle situazioni<br />
stressogene con la possibilità di essere allenate<br />
per affrontarle e gestirle senza eccessi di ansia<br />
o picchi di stress che, nel medio-lungo termine,<br />
possono limitare fortemente le loro capacità<br />
Dagli Stati Uniti la rivoluzionaria applicazione dei patch di Lifewave:<br />
dall’insonnia al dimagrimento, dalla disintossicazione al riequilibrio<br />
energetico fino all’analgesico per i dolori cronici e infiammatori. In anteprima<br />
a Padova – presso la nuova clinica Città Giardino – Il Dottor Giovanni<br />
Giannotti presenta la “sua” PATCH THERAPY .<br />
“Biofeedback e stress: migliorare la prestazione lavorativa<br />
riducendo il rischio di malattia” il Progetto di Ricerca<br />
sostenuto da Università di Padova e Confindustria Vicenza<br />
professionali. L’iniziativa è stata illustrata dalla<br />
prof.ssa Daniela Palomba, Direttore del Dipartimento<br />
di Psicologia generale dell’Università<br />
di Padova, entusiasta di poter sperimentare<br />
in chiave scientifica il contributo che le neuroscienze<br />
sono in grado di portare alle persone<br />
che non possono eliminare lo stress dalla loro<br />
quotidianità ma che possono trovare le giuste<br />
chiavi per affrontarlo. In prima linea sul progetto<br />
Roberto Zuccato e Giuseppe Zigliotto,<br />
presidente e vicepresidente di Confindustria<br />
Vicenza, convinti - anche sulla scorta della propria<br />
presenza personale - che persone con ruoli<br />
significativi possano trovare nella Mind Room e<br />
nel Biofeedback risposte importanti per interpretare<br />
al meglio il loro lavoro pur in momenti<br />
così delicati come quello attuale. E intervenuto<br />
anche il dott. Adriano Cauduro, Direttore del<br />
Personale di Banca Popolare di Vicenza che ha<br />
deciso di investire nel progetto per l’utilità che<br />
porterà al territorio vicentino, in piena sintonia<br />
con gli scopi istituzionali e strategici dell’Istituto<br />
bancario. Luca Righetto, responsabile ricerca e<br />
sviluppo della società Mind Room International<br />
ha espresso la piena volontà della società che sviluppa<br />
in Italia e in Europa la metodologia Mind<br />
Room, basata sul Biofeedback, di continuare la<br />
positiva collaborazione iniziata lo scorso anno<br />
con Confindustria Vicenza che ha voluto realizzare<br />
presso la propria sede un lab Mind Room. Il<br />
progetto di ricerca richiederà due anni di lavoro.<br />
Una vera e propria rivoluzione quella di Lifewave,<br />
azienda fondata nel 2004 con l’obiettivo di<br />
aiutare le persone a vivere e sentirsi meglio, che<br />
applica ai cerotti al silicio le nanotecnologie per<br />
curare alcune lievi patologie e disturbi del sonno<br />
e dell’alimentazione. A Padova, presso la Clinica<br />
Città Giardino da poco inaugurata, un’inedita<br />
presentazione della Patch Therapy di Giovanni<br />
Giannotti, massimo esperto in Italia dell’applicazione<br />
dei rivoluzionari cerotti Lifewave, organizzata<br />
da Paola Antoniolli. I cerotti, pur NON<br />
essendo trans dermici, attivano – attraverso le<br />
nanotecnologie- i flussi energetici dei meridiani<br />
sulla base dei principi fondamentali dell’agopuntura<br />
senza però l’utilizzo di ago alcuno. I flussi<br />
energetici vengono stimolati alla velocità della<br />
luce portando il paziente ad un miglioramento<br />
pressoché immediato.<br />
Scopo principale è capire l’effettiva utilità della<br />
metodologia del Biofeedback nella riduzione<br />
dei tipici rischi di malattia da stress professionale<br />
che affliggono i manager e le persone con elevate<br />
responsabilità direttive. Gli effetti possono<br />
andare da difficoltà di concentrazione, perdita<br />
del sonno, depressione per arrivare nei casi più<br />
gravi a infarto del miocardio e ictus cerebrale.<br />
Fenomeni che provocano ripercussioni negative<br />
anche per l’operatività delle organizzazioni<br />
nelle quali queste persone operano. Nel protocollo<br />
di ricerca sarà particolarmente analizzata<br />
l’influenza del “fattore competitivo” sulle dinamiche<br />
stressogene che, se non controllate con<br />
metodi come il biofeedback, portano le persone<br />
ad essere soggetti facilmente a rischio di patologia<br />
ischemica e/o cardiovascolare. Il Biofeedback<br />
e’ una tecnica della psicologia comportamentale<br />
che utilizza strumenti elettronici per monitorare<br />
i cambiamenti delle funzioni fisiologiche, rendendo<br />
disponibile l’informazione (feedback) alla<br />
persona. Il Biofeedback (retroazione biologica) è<br />
un processo attraverso il quale un soggetto può<br />
apprendere a influire in modo significativo su<br />
risposte fisiologiche solitamente considerate<br />
al di fuori del controllo volontario. Con questa<br />
tecnica, si può imparare a migliorare la capacità<br />
di controllare il proprio stato ansioso, ad apprendere<br />
il rilassamento profondo, a inibire i sintomi<br />
negativi dello stress e a limitare le emozioni eccessive.<br />
<br />
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36<br />
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Summer news<br />
Antichi Splendori<br />
12 giugno: Mini Italia ha identificato come<br />
luogo ideale nel Veneto per svelare l’ultimo<br />
gioiello di Casa BMW il Sant’Angelo Village, lo<br />
splendido villaggio turistico a Cavallino-Treporti<br />
(Venezia).Per l’anteprima nazionale della presentazione<br />
della Mini Countryman, il primo<br />
monovolume del brand che uscirà ufficialmente<br />
a settembre, si è svolto uno show con tantissimi<br />
giovani, in contemporanea in quattro location<br />
in Italia: Sant’Angelo Village di Cavallino-<br />
Treporti, spiaggia di Fregene, golfo di Napoli e<br />
spiaggia ligure. Musica di Radio Deejay e esibizioni<br />
della nuovissima e spettacolare disciplina<br />
tra le onde Wakeboard, un mix tra snowboard e<br />
sci nautico. 18 luglio: Sant’Angelo Village vede il<br />
proprio Trofeo di Golf, l’appuntamento per amici<br />
e clienti sul green giunto alla Quarta Edizione.<br />
Fresche cene<br />
d’estate<br />
Sant’Angelo Village,<br />
tra musica<br />
e sport<br />
rt!<br />
Ha riaperto le porte al pubblico, dopo un lungo<br />
restauro, Villa Todeschini<br />
, uno dei tanti gioielli<br />
settecenteschi di Noventa Padovana storica<br />
residenza di nobili veneziani lungo l’antico tracciato<br />
del Brenta che univa Padova a Venezia. La<br />
villa, da sempre accogliente ed ospitale, offre un<br />
nuovo servizio: al piano nobile, il salone centrale<br />
ornato di stucchi, statue e tele di famosi pittori<br />
veneti, le stanze da letto e il salottino sono<br />
stati restaurati da poco e resi accessibili ad un<br />
turismo qualificato. In occasione dell’apertura<br />
al pubblico si è tenuto un concerto dell’illustre<br />
maestro Alessandro Cesaro, che ha raggiunto<br />
note di alto livello in musiche di Liszt, di Clementi<br />
e di Von Weber. Per informazioni:<br />
Villa Todeschini via Valmarana 2, Noventa Padovana<br />
+3930089856 www.villatodeschini.it<br />
KATIA ROSSI<br />
Light<br />
& Wine<br />
Prosecco DOCG e il famoso aperitivo Bellini. La ditta Canella, con sede a San Donà di Piave<br />
in provincia di Venezia, giunta alla terza generazione, ha conquistato il mercato internazionale<br />
con prodotti realizzati a km zero! A raccontare la storia aziendale della sua famiglia Nicoletta Canella.<br />
Come nasce il marchio Canella?<br />
Quando è iniziata la conquista del mercato Prosecco Canella come Best Buy e come “editor’s<br />
d’e<br />
’es<br />
estate<br />
te<br />
La Casa Vinicola venne fondata nel settembre estero?<br />
choice” (migliore acquisto e scelta dell’editore).<br />
1947, da nostro padre Luciano, tutt’oggi presidente<br />
e affiancato da noi 4 figli: oltre a me l’estero: prima in Germania, Svizzera, Austria e zero! Nasce a Venezia, è interamente prodotto<br />
Gli anni 90 rappresentano l’apertura verso E’ decisamente un cocktail per noi veneti a km<br />
Alessandra, Lorenzo, Monica. Luciano, figlio di poi nel resto dell’Europa, il Prosecco Canella nell’entroterra veneziano e la comunicazione ed<br />
proprietari di un bar a San Donà di Piave (30 km e il Bellini diventano simboli del Made in Italy. il marketing partono da Venezia. In tutte le grandi<br />
a Nord Est di Venezia), segue l’approvvigionamento<br />
Nel 1994 il Prosecco D.O.C. viene premiato con feste della città il Bellini è il cocktail istituzionale:<br />
del vino per il locale dei suoi genitori e si la “Gran Medaglia d’Oro” al Vinitaly come miglior Capodanno, Carnevale, Redentore ecc. Da alcuni<br />
distingue fin dall’inizio della sua attività in proprio<br />
spumante metodo Charmat. Nel 1996 vi è l’acqui-<br />
anni a Capodanno offriamo a tutti i presenti in<br />
per la scelta della qualità e per l’importanza sizione del prestigioso marchio Deroà.<br />
Piazza San Marco 20.000 bicchieri di Bellini per<br />
che dà all’immagine: le sue bottiglie vantano, E quando esplode il successo Bellini?<br />
brindare all’inizio del nuovo anno. Il Bellini è sempre<br />
infatti, eleganti etichette, nuovi formati e design Nel 2000, e l’allargamento della linea dei cocktail<br />
presente nelle più importanti inaugurazioni<br />
particolari. Negli anni Ottanta, Canella si specializza<br />
con Rossini e Mimosa. Canella inizia la coltiva-<br />
nelle mostre nei parties veneziani ma è anche<br />
Venerdì sera 21 maggio presso lo spazio<br />
nella produzione di vini frizzanti e spumanti, zione in proprio nella campagna veneziana della la bevanda ufficiale di yacht (per es. yacht club<br />
ON/OFF di Padova la degustazione dei raffinati<br />
utilizzando le migliori uve della zona del Piave pesca bianca da utilizzare per la produzione del Rapallo) e golf clubs più esclusivi anche internazionali.<br />
Il Bellini piace anche alle star del cinema,<br />
vini della Collezione di Giuseppe Trisciuzzi<br />
nonché il Prosecco delle vicine colline di Conegliano<br />
e Valdobbiadene, ed entra a far parte del oltreoceano negli U.S.A, Canada,Giappone e è ora presente a Taormina per i nastri d argento,<br />
Bellini. Il prosecco Canella ed i cocktail arrivano<br />
Monica Soranzo, (nella foto con<br />
ha incontrato le luci e ombre di installazioni<br />
Marisa Galante) titolare dell’Hotel<br />
create dall’architetto Paola Vecchiato.<br />
medesimo Consorzio di Tutela. Proprio l’amore Australia. Nel 2002 Robert Parker, il più famoso alla prossima mostra del cinema di Venezia.<br />
Piroga e presidente degli Albergatori<br />
Per l’occasione è stata presentata<br />
per il Prosecco porta Canella, da sempre pioniere critico enologico del mondo, assegna il punteggio<br />
di ben 89 punti al Prosecco di Conegliano Con la legge del 2010 Canella, oltre ad essere nel<br />
E che novità ci sono in questo 2010?<br />
di Padova, ha inaugurato le serate<br />
una serie numerata di glassette luminose:<br />
e sperimentatore, ad interessarsi ai cocktail a<br />
in giardino del suo hotel alle porte di Selvazzano, ai piedi dei Colli Euganei.<br />
porta bottiglie in pvc con luce a led alimentata<br />
base di spumante e frutta: nasce così la produzione<br />
del Bellini, che diverrà in breve un successo wine advocate”. Negli anni successivi il “Wine zione del prosecco di collina che viene insignito<br />
D.O.C. Canella nel numero di dicembre di “The cuore dell’area D.O.C., continua anche la produ-<br />
Ed è stato un successo: tanti amici, un buffet strepitoso, un’atmosfera elegante e <strong>fashion</strong>.<br />
a pila e micro-rete metallica.<br />
E l’occasione per brindare, in coppia o in compagnia, con calici d’argento!<br />
internazionale.<br />
Enthusiast” ed il Washington Post parlano del della D.O.C.G.<br />
38 39<br />
Roberto Benigni<br />
Laura Morante<br />
Gianni Morandi<br />
con Alessandra Canella
Vicenza<br />
Seconda edizione<br />
del Premio Mezzalira<br />
È Renzo Rosso il vincitore della seconda edizione<br />
del “Premio Rinaldo Mezzalira”, ideato e promosso da FITT Group<br />
per onorare la memoria del proprio fondatore,<br />
al quale il premio è intitolato.<br />
La cerimonia di premiazione si è svolta il 10 giugno<br />
nel prestigioso e inimitabile scenario del<br />
Teatro Olimpico di Vicenza. In questo tempio<br />
progettato 400 anni fa dal genio creativo di Andrea<br />
Palladio, si incontrano idealmente oggi due<br />
imprenditori come Rinaldo Mezzalira e Renzo<br />
Rosso, espressione significativa di una genialità<br />
tutta italiana che si è imposta nel mondo, e che<br />
nell’imprenditore “globale” Renzo Rosso trova<br />
massima espressione. Il riconoscimento è stato attribuito<br />
non a caso, con una scelta corale tra i rappresentanti<br />
istituzionali e la famiglia Mezzalira, al<br />
patron della Diesel. A Renzo Rosso sono state riconosciute<br />
infatti quelle doti umane e professionali,<br />
quel carisma personale e l’indiscusso successo<br />
imprenditoriale, nelle quali risiedono le motivazioni<br />
del Premio, che con cadenza biennale viene<br />
assegnato a “ personalità vicentine che si siano distinte<br />
in diversi settori della società, accrescendo<br />
il prestigio della città natale”. Paolo Scaroni, Presidente<br />
ENI, è stato il destinatario nella prima edizione<br />
del prestigioso riconoscimento, che prende<br />
vita in una scultura, “L’uomo delle stelle”, dell’artista<br />
vicentino Maurizio D’Agostini: “un omaggio<br />
–sottolinea Alessandro Mezzalira – alla capacità<br />
di guardare oltre, di operare spinti da intraprendenza,<br />
e voglia di superare i confini convenzionali”.<br />
L’<strong>event</strong>o è stato presentato da Mauro Mazza,<br />
direttore di RAI 1, che ha ripercorso le tappe della<br />
vita dell’imprenditore di Sandrigo ed ha illustrato<br />
la realtà di oggi del Gruppo FITT, che, iniziato nel<br />
1969 con Viplast, ha consacrato nell’arco di pochi<br />
anni Rinaldo Mezzalira come il “re della plastica”.<br />
Oggi FITT Group compete a livello internazionale<br />
applicando ai tubi di plastica rigidi e flessibili il<br />
meglio dell’innovazione tecnologica made in<br />
Italy. La manifestazione ha avuto il patrocinio del<br />
Comune, della Provincia, dell’Associazione Industriali<br />
e della Camera di Commercio di Vicenza ed<br />
è stata organizzata dallo Studio ADC di Vicenza.<br />
La cerimonia si è conclusa con una performance<br />
dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, accompagnata<br />
dalle coreografie della compagnia<br />
Padova Danza.<br />
Noa conclude il<br />
Festival Biblico<br />
di Vicenza<br />
Magia in note a Vicenza lo scorso 30 maggio,<br />
quando sul maxipalcoscenico allestito<br />
in Piazza dei Signori è comparsa Noa, star<br />
internazionale della world music con la sua<br />
band multietnica, per l’<strong>event</strong>o conclusivo<br />
del Festival Biblico 2010. Il suo messaggio<br />
“ecumenico” è stato il miglior saluto dopo<br />
quattro giornate di incontri, arti, pensieri e<br />
vita attorno alle Sacre Scritture, con la partecipazione<br />
di testimoni illustri quali, fra gli<br />
altri, Gad Lerner, Enzo Bianchi, Ilvo Diamanti,<br />
Stefano Zamagni, Dionigi Tettamanzi, Erri<br />
De Luca. Un saluto di “shalom/salam”, pace,<br />
e di arrivederci alla prossima edizione a fine<br />
maggio 2011. Davanti a migliaia di spettatori<br />
di tutte le età, il canto dell’artista israeliana,<br />
nota in Italia soprattutto per il pezzo<br />
principale della colonna sonora del film di<br />
Benigni “La vita è bella”, ha incantato e commosso<br />
con le sue sonorità calde ed intense.<br />
L’<strong>event</strong>o, nato dalla collaborazione fra gli<br />
enti promotori del Festival Biblico (Diocesi<br />
di Vicenza e Società San Paolo) il Comune<br />
di Vicenza e la Regione Veneto, ha incontrato<br />
un particolare e prezioso sostegno nel<br />
sistema imprenditoriale veneto, che per le<br />
caratteristiche di eccellenza e la risonanza<br />
mediatica che in questi anni la manifestazione<br />
ha saputo esprimere, ha investito in<br />
modo deciso nell’intera programmazione<br />
del Festival.<br />
www.festivalbiblico.it<br />
www.impresedivalori.it<br />
CANDELE&AFFINI<br />
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Nello yacht con Alberto di Monaco<br />
Un cocktail con musica dal vivo, nella magica<br />
atmosfera dell’androne di P.tta S. Giuseppe illuminato<br />
dalle fascinose candele dell’atelier per<br />
presentare le tre socie: Alessandra Pesavento<br />
Melloni, architetto che continuerà a proporre i<br />
suoi arredi francesi in legno decapato, i mobili in<br />
legno sbiancato minimalisti e a progettare i suoi<br />
ambienti armonici con tappeti, lampade, vasi e<br />
decori che rispecchiano il gusto ormai ben definito<br />
di Candele & Affini. Continuerà anche nell’attività<br />
di allestimento per <strong>event</strong>i, feste e matrimoni<br />
che è iniziata nel 2003 partendo proprio dall’oggettistica<br />
che lo showroom propone, oggetti di<br />
design ed alto artigianato (candelabri, photofores<br />
in cera, vetro e metallo), attività che le sta dando<br />
grandi soddisfazioni. Bastino per tutti gli esclusivi<br />
allestimenti curati da Alessandra a settembre<br />
2008 su due panfili appena varati a Montecarlo,<br />
alla presenza di Alberto di Monaco, per il Cinquantenario<br />
di un importante cantiere, le feste natalizie<br />
e pasquali di Silvio Berlusconi nella sua villa a<br />
Porto Rotondo illuminate da bellissimi photofores<br />
in cera creati apposta nel rosso, bianco e verde, e<br />
un’importante mostra di Calder a St. Moritz allestita<br />
da Candele e Affini a gennaio 2008. Ma anche<br />
il Guggenheim di Venezia si è illuminato per una<br />
sera di magiche candele create per l’<strong>event</strong>o, sul<br />
pontile, sulle finestre e sul tetto a terrazza sul Canal<br />
Candele e Affini<br />
si fa in... tre!<br />
Laura, Nadia e Alessandra<br />
Grande, a giugno 2009. Laura Bernardi Ghello e<br />
Nadia Cairoli Moro si sono affiancate ad Alessandra<br />
per affinità di gusto, stile e voglia di ricercare<br />
oggetti di un artigianato di nicchia, per proposte<br />
sempre raffinate e particolari ma a prezzi assolutamente<br />
abbordabili. Laura, forte di una laurea<br />
in Scienze Politiche, curerà la parte pr, orientata a<br />
diffondere l’immagine e lo stile di Candele & Affini<br />
anche in altre città, con la sua grande capacità di<br />
rapportarsi ai clienti e il buon gusto nel settore<br />
dell’abbigliamento. Nadia, laureata in Statistica,<br />
invece curerà e coordinerà l’attività nell’aspetto<br />
economico oltre alla gestione dell’atelier che sarà<br />
aperto tutti i giorni tranne il lunedì.<br />
40<br />
41
42<br />
Territorio, Economia<br />
e Innovazione<br />
Convegno promosso da Monte dei<br />
Paschi di Siena e il Sole 24 Ore<br />
La Banca Monte dei Paschi di Siena e il Sole 24<br />
Ore hanno chiamato a raccolta gli esperti del<br />
territorio in un convegno dal titolo “Territorio<br />
Economia e Innovazione - i nuovi mercati per<br />
lo stile italiano” che si è svolto a Vicenza l’8 giugno<br />
presso l’NH Hotel di Viale S.Lazzaro. Il tema<br />
scottante posto sul tavolo era quello di come le<br />
imprese potranno uscire dalla crisi, e la risposta<br />
è stata che la salvezza è dietro l’angolo, nel vero<br />
senso della parola, cioè oltrefrontiera. Le aziende<br />
beriche lo sanno già da tempo e sono pronte a<br />
questo cambiamento volto all’internazionalizzazione,<br />
e il binocolo dovrà essere puntato sui<br />
mercati come i Balcani, e i paesi Bric (Brasile, Russia,<br />
India e Cina). Una trasformazione che dovrà<br />
coinvolgere anche le piccole e medie imprese<br />
con il supporto del sistema bancario e delle associazioni<br />
di categoria. Importanti gli interventi dei<br />
relatori che hanno sottolineato con forza come<br />
il ruolo del mondo del credito, delle strutture eccellenti<br />
come l’ICE (Istituto Commercio Estero)<br />
debbano sempre rimanere al fianco dell’impresa<br />
per sostenere i piani industriali e gli accordi tra<br />
i distretti esteri ed aziende in modo da poter<br />
costruire un’organizzazione fuori dall’Italia. Andrea<br />
Pisaneschi, presidente di Banca Antonveneta,<br />
Paolo Bastianello Presidente del Gruppo<br />
Marly’s e vice presidente del sistema moda Italia,<br />
Ernesto Zigliotto vicepresidente Confindustria<br />
Vicenza, il prof. Giorgio Gottardi ordinario di<br />
Gestione dell’Innovazione e dei Progetti all’Università<br />
di Padova, hanno tutti sottolineato come<br />
il decentramento produttivo serva per cogliere<br />
le opportunità del mercato globale e non far<br />
morire le aziende, ma che alla fine vinceranno la<br />
qualità, la gamma, il servizio e l’affidabilità, tutte<br />
caratteristiche che le aziende made in Italy possiedono.<br />
Al convegno, che è stato moderato dal<br />
caporedattore del Sole 24 Ore Massimo Esposti,<br />
sono intervenuti Michele Bocchese, presidente<br />
della sezione moda di Confindustria Vi, Roberto<br />
Coin fondatore del gruppo gioielliero Roberto<br />
Coin, Stefano Dolcetta presidente della sezione<br />
meccanica di Confindustria Vi e Giuseppe Menzi,<br />
direttore generale di Antonveneta.<br />
FRANCESCA DOLCETTA<br />
Arte Contemporanea<br />
a Villa Pisani<br />
Bruno Querci<br />
David Tremlett<br />
Sabato 26 giugno ha inaugurato la quarta<br />
edizione di Arte Contemporanea a Villa Pisani,<br />
con le nuove opere ideate e realizzate da<br />
Bruno Querci e da David Tremlett per la Villa<br />
Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo nel vicentino,<br />
capolavoro giovanile dell’architettura<br />
di Andrea Palladio. L’esposizione è visitabile<br />
fino al 13 novembre. Il progetto, avviato nel<br />
2007 da Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti,<br />
collezionisti d’arte contemporanea e attuali<br />
proprietari della Villa, è coordinato da Luca<br />
Massimo Barbero e curato da Francesca Pola.<br />
Le opere realizzate ‘in situ’ dai due artisti sono<br />
pensate per dialogare con il luogo e gli spazi<br />
di una dimora abitata, in una dimensione privata<br />
e vissuta che non è soltanto uno spazio<br />
espositivo.<br />
In dialogo con l’identità strutturale dell’edificio<br />
nascono le opere di Bruno Querci (Prato,<br />
1956), che <strong>intervie</strong>ne con lavori inediti di<br />
grandi dimensioni nel grande salone centrale<br />
e nella cantina con mattoni a vista: in essi, il<br />
vibrante e intenso accostamento di bianco e<br />
nero crea fasce luminose pulsanti, orizzontali<br />
e verticali, che sottolineano e traducono le<br />
privilegiate direttrici originanti, planimetriche<br />
e architettoniche, di Villa Pisani.<br />
raggiungere<br />
Villa Pisani<br />
Il ristorante “Amici Miei”<br />
al quinto compleanno tra<br />
amici vino e cibo selezionato<br />
Festeggia i 5 anni dall’apertura “Amici Miei”, il<br />
ristorante di Piazza Biade caratterizzato dall’attenta<br />
selezione dei piatti e dalla qualità del vino<br />
proposto. Centoventi etichette di vini di cui ventisei<br />
di Champagne e una particolare dedizione<br />
alla scelta del cibo per meritare citazioni sul Financial<br />
Times e il secondo posto nella classifica<br />
dei migliori locali italiani da cocktails stilata dal<br />
Gambero Rosso. Cinquecento varietà di piatti in<br />
cinque anni combinando insieme elementi provenienti<br />
dai cinque Continenti: carne biologica<br />
dall’Austria, manzo dal Giappone, caviale russo,<br />
astici canadesi e poi tanta Italia con mozzarella<br />
da Caserta, pasta da Gragnano, tonno siciliano,<br />
senza dimenticare la valorizzazione dei prodotti<br />
del territorio. Non cucina molecolare, ma attenzione<br />
alla manipolazione degli alimenti sì, è assicurata,<br />
da “Amici Miei”, e questo anche grazie a un<br />
sistema di cottura a bassa temperatura a bagno<br />
termostatico che garantisce la preservazione<br />
delle proprietà organolettiche e nutrizionali dei<br />
cibi esaltando morbidezza, gusto e profumi. Ma<br />
la caratterizzazione più importante viene dal<br />
nome: gli amici, appunto, presenti ovunque, su<br />
tutte le pareti. Amici storici, amici vicentini, amici<br />
di “Amici Miei”. Gente comune mescolata a personaggi<br />
famosi come il conte Paolo Marzotto, Piero<br />
Bisazza, Francesco Zonin o Vittorio Sgarbi, che fa<br />
del locale la sua tappa fissa quando passa in città.<br />
Marco De Santis e Simone Fontana i fondatori e<br />
ideatori del locale. Davide Celio lo chef, con Forte<br />
Village in Sardegna e Hotel Gallia di Milano in curriculum.<br />
Davide Ranzolin il premiato barman, già<br />
barman alla Shoreditch House di Londra.<br />
Le scuderie de “La Rotonda”<br />
www.amicimiei.vi.it<br />
Ritornata al suo antico splendore, dopo il restauro<br />
iniziato tre anni fa, la barchessa di Villa Almerico<br />
Capra detta la Rotonda, torna a vivere con una<br />
nuova attività. Edificio rurale di servizio, tipico<br />
dell’architettura della villa veneta, la barchessa è<br />
caratterizzata da una struttura porticata ad alte<br />
arcate a tutto sesto che ne innalzano la struttura<br />
fino ad ospitare una dimensione di particolare<br />
suggestione, firmata dallo Scamozzi. Oggi con<br />
il nome di “Le Scuderie della Rotonda”, i locali<br />
annessi alla Villa più famosa del mondo, ospiteranno<br />
diverse attività. Saranno accessibili dai primi<br />
di luglio i servizi museali funzionali alla Villa: un<br />
bookshop per la vendita di gadget, libri, in particolare<br />
su Palladio e sul turismo in Veneto, idee regalo,<br />
souvenir ed altri articoli, una caffetteria e un<br />
bar-ristorante a cui avranno accesso i turisti negli<br />
orari di apertura della Villa. Negli orari di chiusura<br />
della Villa, i locali saranno disponibili per <strong>event</strong>i<br />
in una location esclusiva, a ridosso del centro<br />
cittadino, con un’area di parcheggio accessibile<br />
all’interno ed un grande nuovo splendido spazio,<br />
di indubbio impatto scenografico, ma nello stesso<br />
tempo ricercata tradizione. L’iniziativa è frutto di<br />
un accordo firmato dal Conte Ludovico Valmarana,<br />
proprietario della Villa, e la società Alpi San<br />
Marco per la gestione delle Scuderie.
di Francesca Dolcetta<br />
Un nuovo<br />
Presidente della<br />
Fondazione<br />
Teatro Comunale<br />
Città di Vicenza.<br />
Albanese<br />
Architetto, progettista, uomo di cultura ed<br />
esteta. Flavio Albanese incarna una figura davvero<br />
completa.<br />
Quale pensa sarà l’apporto di novità che Lei<br />
porterà al Teatro?<br />
Farò quello che ho imparato a fare in tutta la mia<br />
vita: tessere rapporti tra arti e discipline diverse<br />
o vicine, ma spesso non collegate, con al centro<br />
l’architettura, come racconto ininterrotto della<br />
storia umana, dei suoi bisogni ma anche dei suoi<br />
sogni ed aspirazioni.<br />
Ha accettato questo importante incarico alla<br />
guida dell’istituzione culturale più attesa e<br />
controversa di Vicenza. Come è arrivato a<br />
questa decisione?<br />
Credo sia stata la volontà del sindaco di passare<br />
da una fase di avvio, ad un’altra di progetto sul<br />
teatro e sul sistema dei teatri vicentini. Una figura<br />
non istituzionale è stata ritenuta necessaria<br />
per riprogettare la cultura e lo spettacolo a<br />
Vicenza: nella logica di un pensiero complessivo<br />
che, a breve, vedrà inclusa la restaurata basilica<br />
palladiana, un preciso ruolo dell’Olimpico e dei<br />
teatri “minori”, da inserire in rete nel ricco e complesso<br />
sistema teatrale della provincia.<br />
Questi primi due anni di attività del Teatro<br />
Comunale hanno già messo in evidenza eccellenze<br />
e mancanze sia nella programmazione<br />
che nelle finalità di questa struttura. Ritiene<br />
che il nostro Teatro possa riunire le molteplici<br />
realtà culturali di Vicenza e diventare così un<br />
polo d’attrazione in Veneto?<br />
Ne sono convinto, soprattutto se inserito nel<br />
“sistema teatrale vicentino”, un’offerta straordinaria<br />
di contenitori. Basti pensare all’Olimpico,<br />
al suo valore simbolico, ma anche al neorazionalista<br />
teatro Astra, senza dimenticare i teatri della<br />
provincia, uno per tutti, il Teatro Civico di Schio<br />
e tutti gli altri. Nella metropoli inconsapevole e<br />
diffusa del Nord Est, mi impegnerò a costruire<br />
rete e connessioni con tutte le realtà esistenti.<br />
Il Teatro Comunale di Vicenza è una struttura<br />
architettonica superata, che certo non si identifica<br />
con l’innovazione e la modernità degli<br />
auditorium europei. Ma potrebbe forse ospitare<br />
anche forme artistiche diverse, oltre alle<br />
discipline più tradizionalmente teatrali, quali<br />
prosa, danza e musica. Pensa che Vicenza sia<br />
pronta per questo tipo di apertura?<br />
Il teatro, pensato da Gino Valle nel lontano<br />
1983, ha avuto una scarsa attenzione da parte<br />
della città nella sua fase di progetto: non c’è mai<br />
stata una committenza vera. E’ monolitico, poco<br />
flessibile e lontano dalle modalità d’uso polifunzionale<br />
di oggi. Lavorerò per verificare se ci sarà<br />
la possibilità di “frazionarlo”, destrutturarlo per<br />
renderlo fruibile in modi e tempi diversi, anche<br />
se non mi pare facile! Voglio collegarlo alla città<br />
storica e che sia trait d’union con la periferia,<br />
lavorando sugli spazi esterni per qualificarli e<br />
renderli fruibili: insomma cancellare il più rapidamente<br />
possibile l’idea di cattedrale nel deserto<br />
che il teatro ha, e farlo divenire l’organo cardiaco<br />
del territorio vicentino.
Treviso<br />
Denis Dallan, il ritorno<br />
<br />
Ippodromo è moda<br />
L’ippodromo di Treviso<br />
come spazio <strong>event</strong>i<br />
al servizio della Città<br />
e di tutto il territorio.<br />
E’ questo il progetto che Nordest Ippodromi spa<br />
ha messo in cantiere per rilanciare l’agonismo<br />
ed il fascino delle corse dei cavalli ma anche<br />
una grande opportunità di spazio da destinare a<br />
spettacoli ed incontri culturali, sportivi e ricreativi.<br />
L’incipit è l’apertura della stagione estiva di<br />
corse, che quest’anno avranno luogo il mercoledì<br />
e la domenica, dal 29 giugno al 29 agosto, data<br />
finale che coinciderà con il GP Città di Treviso<br />
“Memorial Franco Fraccari”. La struttura offre tutti<br />
i confort, particolarmente curato il ristorante gestito<br />
dal noto chef Walter Bianconi, che per anni<br />
ha condotto un locale ben noto ai frequentatori<br />
di Cortina d’Ampezzo. Per gli <strong>event</strong>i collaterali, organizzati<br />
con la collaborazione del noto pr Piero<br />
Dotto, si inizia con la prima notturna di martedì<br />
IPPODROMO SANT’ARTEMIO TREVISO<br />
Viale Felissent 39 - Villorba (TV)<br />
Tel 0422 421668<br />
www.nordestippodromi.com<br />
29 giugno, con la presenza della Benetton Rugby,<br />
ed un incontro enogastronomico a partire dalle<br />
19,30. Tutti i mercoledì dell’estate all’ippodromo<br />
si potrà trovare un happy hour a partire dalle ore<br />
19,30, accompagnato da un dj set. La cornice<br />
assolutamente esclusiva, tipica degli ippodromi<br />
di tradizione anglosassone, sarà impreziosita da<br />
allestimenti <strong>fashion</strong> e luci soffuse. Da domenica<br />
4 luglio e fino all’8 agosto si svolge l’ottava edizione<br />
di Palio dei Comuni, preziosa sequenza di<br />
valorizzazione della tradizione e del folklore trevigiano.<br />
Sedici i comuni in lizza quest’anno, con un<br />
ospite particolare fuori concorso rappresentato<br />
dal comune di Scorzè nel veneziano.<br />
“L’ippodromo è moda”, una ricca offerta di <strong>event</strong>i<br />
estivi per tenere viva l’estate trevigiana.<br />
Da “brutti<br />
anatroccoli”<br />
a Vip<br />
Una serata per trasformarsi da brutti anatroccoli<br />
in cigni maestosi. Ovvero, in “Very<br />
Important People”, eleganti e distinti. È stata<br />
questa la grande opportunità che hanno<br />
avuto gli otto protagonisti dell’aperitivo<br />
“VIPiacerà”, in scena giovedì 17 giugno al<br />
Gioja Lounge Bar del BHR Treviso Hotel, secondo<br />
appuntamento di un tour inaugurato<br />
a Conegliano. I consulenti di SOS Personal<br />
Shopper hanno trasformato, a partire dalle<br />
ore 20, il look di otto persone, sorteggiate<br />
tra chi ne ha fatto richiesta, senza alcun<br />
pregiudizio anagrafico. La trasformazione<br />
è avvenuta durante l’aperitivo, rivestendo<br />
da capo a piedi gli otto “brutti anatroccoli”.<br />
Un’occasione d’oro per gli otto fortunati. Ma<br />
anche per tutto il pubblico presente, che si<br />
divertito e ha ricevuto al tempo stesso tesoro<br />
dei consigli dei “Personal Shopper”. Ciliegina<br />
sulla torta, la possibilità di ricevere<br />
durante la serata una “Vip Card” per chiedere,<br />
nel momento del bisogno, la consulenza<br />
dei guru dello stile. Al termine dello<br />
show, una limousine (nella foto) ha portato<br />
gli otto protagonisti trasformati ormai in VIP<br />
nel centro storico di Treviso per terminare<br />
la serata.<br />
ALESSIA SEVERIN<br />
Denis Dallan con l’amica Eleonora Ortica<br />
Dopo 9 settimane nell’isola, come è stato<br />
il rientro a casa?<br />
E’ stato bello perché in due mesi per certi aspetti<br />
non ho sofferto, ma quando si stava avvicinando<br />
la fine della trasmissione pensi a quello che ti<br />
aspetta a casa e il desiderio cresce. Vivere in quelle<br />
situazioni fa apprezzare la tua vita di sempre, che<br />
non vedi l’ora di riabbracciare. E’ bello tornare, trovare<br />
amici, famiglia, riassaporare il gusto di ogni<br />
cosa “normale”, dall’attività al cibo.<br />
Cosa prevede la tua estate? Ti è cambiata la<br />
vita?<br />
No, anche se l’Isola da una popolarità incredibile.<br />
Sto continuando a studiare canto lirico, sto curando<br />
la caviglia, e cerco di riorganizzare la mia<br />
vita futura, che mi vede nei campi da rugby e nel<br />
canto.<br />
Cosa ti rimarrà per sempre da questa esperienza?<br />
L’esperienza in sé. La sensazione è quella di esser<br />
stati “sequestrati”, aver dormito per due mesi per<br />
terra, aver mangiato 40 g di riso al giorno, aver<br />
vissuto in condizioni estreme, qualche amicizia,<br />
si vive l’intimità delle persone. Ho capito che nella<br />
vita si perde l’occasione di conoscere delle persone<br />
perché non si ha occasione di entrare nell’intimità.<br />
Lì si è obbligati, e così si scoprono delle<br />
cose belle in ognuno. Forse al di fuori dell’isola<br />
con alcuni “naufraghi” non mi sarei avvicinato, nè<br />
viceversa.<br />
Con chi hai stretto un’ amicizia più forte?<br />
Con Nina ( Senicar), ridiamo e scherziamo e ci sentiamo<br />
spesso, con Davide, Claudia, Silvia. Qualche<br />
volta ho risentito Sandra Milo.<br />
Ti sei rivisto nella trasmissione? Avresti cambiato<br />
qualcosa nei tuoi comportamenti o sei<br />
Ecco Denis Dallan dopo l’esperienza<br />
sull’Isola dei Famosi. Nove settimane<br />
in condizioni disperate, sotto<br />
gli occhi curiosi del pubblico<br />
televisivo. Nove settimane<br />
che non hanno scalfito le sue grandi<br />
passioni: il rugby e la lirica.<br />
Nove settimane di emozioni forti,<br />
per capire ancor di più alcune cose<br />
di sé stesso e della vita.<br />
fiero dell’immagine data?<br />
No, assolutamente. Odio rivedermi, mi è capitato<br />
di vedere alcune foto, ma rivedere le riprese non<br />
mi piace. Non ho avuto la curiosità. Mi servirebbe<br />
come autocritica. Ma so esser e autocritico anche<br />
senza vedere le immagini.<br />
E quindi, come giudichi il tuo comportamento?<br />
Avrei dovuto osare un po’ di più, ho la tendenza<br />
a pensare sempre più agli altri, e c’è il rischio di<br />
annullare la propria personalità. Avrei dovuto essere<br />
un po’ più egoista e seguire la mia testa, il<br />
mio istinto.<br />
Questo può essere un insegnamento nella tua<br />
vita di tutti i giorni?<br />
Certo, essere più convinto di quello che viene<br />
suggerito dalla testa e seguire il proprio istinto e<br />
il sesto senso.<br />
ALESSANDRA CICOGNA<br />
46
Una mostra di un giorno, anzi di una notte, quasi<br />
un’apparizione. Mercoledì 23 giugno, solo per<br />
qualche ora, il pubblico trevigiano ha potuto<br />
ammirare “Il sandalo è femmina”: un’esposizione<br />
inedita ed intrigante che raccoglie una ventina<br />
delle più belle calzature estive delle donne trevigiane<br />
e non solo. Il sandalo rappresenta infatti<br />
la quintessenza della bellezza femminile, del<br />
corpo che si rende disponibile allo sguardo con<br />
il suo potere ammaliante e seducente. Alle porte<br />
dell’estate, archiviato un inverno lungo, freddo e<br />
incupito dalla crisi economica, Art Way Gallery<br />
di Treviso ha deciso di ospitare una mostra dedicata<br />
alle calzature più seducenti tra quelle indossate<br />
da alcune trevigiane, cui è stato chiesto<br />
di prestare il proprio sandalo preferito. Alberta,<br />
Alessia, Anna, Bibi, Cinzia, Cristina, Donatella,<br />
Eleonora, Giulia, Katia, Lia, Luigina, Maria Pia, Nathalie,<br />
Renata, Roberta, Rosanna, Sabrina, Silvia,<br />
<br />
ndalo<br />
mmina<br />
Silvia2, Sonia i nomi di battesimo delle donne<br />
scelte per rappresentare la femminilità veneta.<br />
Nel corso della serata, una giuria composta da<br />
un fotografo, un artista, un rappresente dell’<br />
A.N.C.I., un commerciante, una personal shopper<br />
e un parrucchiere ha votato il sandalo che maggiormente<br />
rispecchia la personalità della sua<br />
proprietaria. A vincere il primo premio - un’opera<br />
dell’artista Federico Brunello - Bibi Fassa con il<br />
suo sexy e ricercato sandalo Chanel bianco e<br />
nero. La mostra è corredata da un catalogo con<br />
le immagini delle calzature esposte, le opere<br />
dell’Artista Diego Testolin, le curiosità esposte<br />
al Museo Internazionale della Calzatura di Vigevano,<br />
le immagini dei sandali di Sharon Stone e<br />
Naomi Campbell in collezione a Villa Foscarini<br />
Rossi e la collezione privata di Luigino Rossi delle<br />
scarpe di Andy Warhol.<br />
ALESSIA SEVERIN<br />
L’ Inferno<br />
di Morgan<br />
Con la sua inconfondibile voce rauca e bassa,<br />
Morgan, l’istrionico e controverso cantautore<br />
italiano, ha incantato le oltre cinquecento<br />
persone che lunedì 7 giugno gremivano<br />
l’agorà di Fabrica a Treviso, alternando la<br />
recita di alcuni canti dell’Inferno di Dante a<br />
pezzi musicali e riflessioni sull’arte e il bello.<br />
Un inedito incontro tra cultura contemporanea<br />
e poesia immortale per capire il presente<br />
e per celebrare l’uscita di una nuova<br />
edizione dell’Inferno di Dante, pubblicato<br />
da Mondadori, illustrato e commentato dal<br />
laboratorio creativo di Benetton. Il volume è<br />
infatti un’opera che sovverte la tradizionale<br />
rappresentazione visiva del poema per aiutare<br />
il lettore a una migliore comprensione<br />
della relazione tra la Commedia e il mondo<br />
odierno. Le più di 300 illustrazioni, tutte eseguite<br />
a mano con varie tecniche, e corredate<br />
di commento, costituiscono un imponente<br />
mosaico di figure organizzato intorno a<br />
un’idea portante: esplorare le vicende reali e<br />
mitologiche secondo lo stile e i modi propri<br />
dei testi di storia naturale. Durante la serata<br />
Morgan ha ospitato tra i versi di Dante anche<br />
i suoi pensieri sulla cultura odierna, trovando<br />
la maniera di suonare contemporaneamente<br />
con pianoforte e iPhone un classico della<br />
canzone italiana come “Il Suonatore Jones”<br />
di De André e non si è lasciato sfuggire i<br />
richiami ai poeti del Romanticismo inglese<br />
(un tributo alla nazione da cui provengono i<br />
due curatori del libro, Patrick Waterhouse e<br />
Walter Hutton). Un’ora e mezzo di spettacolo<br />
che ha interessato e catturato il pubblico,<br />
anche quello numeroso che ha seguito lo<br />
streaming sul web, con un finale sotto qualche<br />
goccia di pioggia, dove Morgan ha recitato<br />
con passione i versi struggenti di Paolo<br />
e Francesca.<br />
ALESSIA SEVERIN<br />
Il prestigioso Hotel & Country Club Relais Monaco<br />
di Ponzano, nell’ambito di un’intensa stagione<br />
di appuntamenti enogastronomici e mondani,<br />
venerdì 4 giugno ha accolto nel suo parco uno<br />
degli <strong>event</strong>i più cool dell’estate trevigiana: «La<br />
Première», un esclusivo pool & garden <strong>party</strong> firmato<br />
Time To Lose. La serata, che ha avuto inizio<br />
con un elegante cocktail di benvenuto a bordo<br />
piscina è poi proseguita con la cena servita in<br />
“terrazza” e magistralmente offerta agli ospiti<br />
dello Chèf “Mimmo” Salerno del ristorante di casa<br />
“La Vigna”. Grande parterre di ospiti, trevigiani e<br />
non solo, che sono rimasti fino a tarda notte a<br />
ballare raggiunti dopo cena da moltissimi amici<br />
dei <strong>party</strong> Time To Lose.<br />
<br />
<br />
La Premiere: <strong>party</strong><br />
in piscina al Relais Monaco<br />
Premio Genius Loci<br />
lo sport protagonista dell’edizione 2010<br />
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, l’attore<br />
Marco Paolini e l’imprenditore Andrea Tomat,<br />
presidente di Lotto Sport Italia, sono le tre grandi<br />
personalità trevigiane che sabato 12 giugno a<br />
Treviso hanno ricevuto il premio «Genius Loci».<br />
Promosso dall’associazione no-profit «Eventi e<br />
Cultura» il premio si rivolge agli autori di «piccole-grandi<br />
rivoluzioni nella provincia italiana».<br />
Oltre cento gli invitati alla premiazione che si è<br />
svolta sotto la Loggia dei Cavalieri nel corso di<br />
una cena di gala curata dal Ristorante El Toulà.<br />
Tema dell’edizione 2010 lo sport, inteso quale<br />
veicolo di cultura e impegno sociale. Il Ministro<br />
Sacconi è stato premiato per l’impegno nella<br />
promozione dell’attività fisica quale componente<br />
indispensabile di un’efficace politica di welfare.<br />
L’attore Marco Paolini, invece, per la sua riuscitissima<br />
operazione di promozione del rugby in<br />
televisione, infine, Andrea Tomat per aver saputo<br />
fare dell’attività sportiva anche uno dei più importanti<br />
motori dello sviluppo economico del<br />
trevigiano.<br />
ALESSIA SEVERIN<br />
PH Alberto Colusso Foto<br />
48
FRATELLI ROSSI<br />
Via Trieste 34<br />
Fossalunga (TV)<br />
Tel. 0423 478504<br />
www.fratellirossi.it<br />
Un contesto architettonico unico,<br />
moderno e rigoroso per rispondere<br />
con un mix di collezioni e marchi prestigiosi<br />
alle esigenze di ogni donna e uomo<br />
Il più grande<br />
store FratelliRossi<br />
Si trova a Fossalunga il più grande store di Fratelli<br />
Rossi, un negozio che ha una missione: proporre<br />
una vastissima scelta di collezioni per lei e per lui<br />
adatti ad ogni situazione. Una boutique a 360<br />
gradi dove si possono trovare un mix di marchi<br />
prestigiosi, stili e di idee creative che spaziano attraverso<br />
il mondo, spingendo la fantasia oltre ogni<br />
limite. In bilico tra lo shopping e l’intrattenimento,<br />
questo negozio cela la voglia più o meno nascosta<br />
di rompere con la noia e di divertirsi a<br />
creare il proprio look. Il negozio si divide in tre<br />
diverse situazioni: una dedicata all’abbigliamento<br />
più sportivo e di tendenza, una parte è riservata<br />
al mondo degli accessori con borse e scarpe <strong>fashion</strong><br />
ed infine questo grande store presenta una<br />
gamma completa di abbigliamento e accessori<br />
per uomo e per donna di alcuni dei brands più<br />
importanti che spaziando dall’abbigliamento<br />
casual all’ elegante per comporre una proposta in<br />
grado di soddisfare i clienti più diversi ed esigenti.<br />
Una boutique in totale trasformazione, sempre<br />
più luogo di aggregazione ed incontro, che conferma<br />
il suo ruolo di editore di collezioni e promotore<br />
di nuove tendenze capace di coniugare<br />
la qualità dell’accoglienza con una ricca proposta<br />
di prodotti e servizi. Il tutto immerso in un ambiente<br />
altamente scenografico, curato dall’Interior<br />
Design Sandra Bolzonella, caratterizzato da un<br />
concept completamente nuovo che lo rende<br />
unico nel suo genere. Pavimenti e muri sono<br />
sobriamente colorati a seconda della situazione<br />
che si vuole creare, per riflettere meglio gli abiti.<br />
L’arredamento, elegante ed essenziale, è in linea<br />
con l’atmosfera calda e accogliente che contraddistingue<br />
tutte le boutique FratelliRossi. L’effetto<br />
è sottolineato dai tanti particolari e dai grandi<br />
pannelli divisori che contrastano elegantemente<br />
con l’arredamento stilizzato. L’effetto complessivo<br />
mescola in modo del tutto inaspettato un<br />
tocco retrò e modernità creando così l’ambiente<br />
perfetto per la moda.<br />
KATIA ROSSI<br />
50 51
Verona<br />
Grandi imprese in<br />
Confcommercio Verona<br />
Idee e progetti per lo sviluppo economico.<br />
Il presidente nazionale di Confcommercio<br />
Carlo Sangalli, al centro, tra il presidente<br />
di Confcommercio Verona Paolo Arena<br />
(a sinistra) e il direttore di Confcommem rcio<br />
Verona Giorgio Sar<br />
arto<br />
tori<br />
.<br />
Oltre 140 aziende con un fatturato aggregato<br />
che sfiora i 10 miliardi di euro e un totale di<br />
quasi settemila dipendenti: è la carta d’identità<br />
del Gruppo Grandi Imprese, costituito da Confcommercio<br />
Verona per valorizzare un’importante<br />
fetta del sistema imprenditoriale scaligero,<br />
rappresentata dal terziario e dai servizi, e per attivare<br />
rapporti strategici con le altre realtà associative.<br />
Il nuovo organismo, tenuto a battesimo<br />
dal presidente nazionale Carlo Sangalli e composto<br />
da alcune tra le più importanti aziende<br />
veronesi, nasce sulla scia di Rete Imprese Italia,<br />
oggi punto di riferimento per le imprese a livello<br />
nazionale. Snodo della nuova organizzazione<br />
sarà il centro studi, che proporrà progetti e soluzioni<br />
innovative adeguate all’economia veronese,<br />
per restituire centralità alle imprese anche<br />
rispetto alla politica. “È il momento di aggregare<br />
le varie realtà del commercio, dal turismo ai<br />
servizi, dall’auto alla grande distribuzione – ha<br />
detto il presidente di Confcommercio Verona<br />
Paolo Arena – per dare forza alle proposte che<br />
possano sostenere l’economia e valorizzare le<br />
eccellenze di cui dispone la nostra provincia”. Il<br />
gruppo Grandi Imprese, progetto pilota affidato<br />
dalla presidenza nazionale proprio alla Confcommercio<br />
scaligera, si dedicherà in particolare allo<br />
sviluppo delle aziende più giovani e innovative,<br />
puntando a rafforzare gli strumenti utili a favorirne<br />
nascita e crescita.<br />
www.confcommercioverona.it<br />
STEFANO TENEDINI<br />
Fashion<br />
Garden<br />
Hotel<br />
Il giardino segreto aperto<br />
da una griffe veronese<br />
di successo.<br />
Fashion Garden Hotel: non è un albergo, ma<br />
un ospitale giardino nel cuore di Verona,<br />
a palazzo Bevilacqua. Un piccolo e suggestivo<br />
patio, decorato da piante sempreverdi,<br />
qualche tavolino, sedie bianche e un<br />
soffitto di drappeggi bianchi. Sullo sfondo,<br />
un’antica scalinata illuminata da piccole<br />
fiaccole fa da cornice all’esclusivo spazio<br />
a cielo aperto di Hotel, il negozio di abbigliamento<br />
maschile di Corso S. Anastasia a<br />
Verona. I due titolari, Ivano Conti, lo stilista<br />
di casa, e Umberto Cordioli, l’anima commerciale,<br />
hanno lanciato nel 2005 il loro<br />
marchio Hotel, che oggi è diffuso non solo<br />
in Italia ma in tutta Europa oltre che in Russia,<br />
Cina, Australia e oltre, grazie al successo<br />
dei capi ideati da Ivano che danno vita a<br />
una collezione unica, particolare e studiata<br />
nei minimi dettagli. Tantissimi i giovani veronesi<br />
che per l’inaugurazione hanno fatto<br />
visita al giardino, destinato a diventare salotto<br />
estivo e luogo d’incontro tra cocktail<br />
e buona musica. Uno stile tutto nuovo che<br />
Ivano e Umberto hanno dedicato a tutti i<br />
loro affezionati clienti e a chi ha potuto scoprire<br />
questo giardino antico e incantato.<br />
MADDALENA PIGOZZI<br />
Inaugura Terrazza Reniero<br />
Il salotto che si affaccia sul cuore di Verona,<br />
a disposizione per <strong>event</strong>i.<br />
Una grande festa a Verona per l’inaugurazione di<br />
Terrazza Reniero, la nuova prestigiosa location<br />
scaligera affacciata sulla magnifica Piazza Bra e<br />
sull’Arena, progettata e organizzata per ospitare<br />
serate ed <strong>event</strong>i mondani nel cuore della città.<br />
La struttura, posizionata all’ultimo piano del palazzo<br />
neoclassico che ospita il Museo Maffeiano,<br />
mescola storia e modernità rendendo Terrazza<br />
Reniero la cornice ideale non solo per gli <strong>event</strong>i<br />
aziendali o per celebrare le più importanti ricorrenze<br />
in un contesto prestigioso, ma anche per<br />
un esclusivo cocktail prima dell’opera o per serate<br />
musicali rese spettacolari da una posizione<br />
senza confronti. Nella serata inaugurale, che ha<br />
ufficialmente aperto la stagione degli <strong>event</strong>i con<br />
un contorno di musica e degustazioni, Gabriella<br />
Reniero e David Benedetti hanno fatto gli onori<br />
di casa accogliendo amici e ospiti accorsi per<br />
dare il benvenuto alla nuova struttura magicamente<br />
protesa sul salotto di Verona.<br />
L’angolo bar predisposto su Terrazza Reniero<br />
Gabriella Reniero, Federica Pavesi e Michela Oreglia<br />
<br />
<br />
Splendida vista di Piazza Bra da Terrazza Reniero<br />
David Benedetti e Gabriella Reniero<br />
SINERGIE E TEMI CONCRETI, I BIG FANNO SQUADRA<br />
“L’economia dei servizi oggi in Italia contribuisce per oltre il 40% al Pil e al lavoro - ha spiegato il<br />
presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli: per questo mi congratulo con Verona per<br />
la nascita del gruppo Grandi Imprese, che vuole portare al centro del dibattito le maggiori imprese<br />
dei nostri settori, per sostenere lo sviluppo territoriale e modernizzare l’economia e la società”.<br />
“Il gruppo sarà aperto e sensibile alle nuove istanze e capace di confrontarsi su temi concreti per<br />
rilanciare un sistema di relazioni forte e costruttivo - ha aggiunto Alessandro Pigozzi, tra i principali<br />
promotori dell’iniziativa. Questa iniziativa dimostrerà che unendo le forze e le idee si potranno superare<br />
le difficoltà e le contrapposizioni e inaugurare nuovi scenari per lo sviluppo di Verona”.<br />
Un momento della festa di inaugurazione<br />
TERRAZZA RENIERO - Ca.re. Events<br />
Piazza Bra 28 - Verona<br />
Tel. 045 8030359<br />
<strong>event</strong>i@ca-re.it<br />
www.terrazzareniero.it<br />
52 53
Nasce l’Oscar della Lirica<br />
Primo riconoscimento al mondo per i protagonisti<br />
dell’opera promosso dalla fondazione Verona per l’Arena.<br />
Nasce l’Oscar della Lirica, primo riconoscimento<br />
al mondo per i grandi protagonisti dell’Opera,<br />
un premio di rilevanza internazionale che verrà<br />
presentato in anteprima assoluta con una serata<br />
celebrativa in programma martedì 31 Agosto<br />
nell’anfiteatro areniano, promossa dalla Fondazione<br />
Verona per l’Arena e che vedrà la partecipazione<br />
in qualità di madrina di Katia Ricciarelli<br />
nonché di numerosi artisti come Giovanni Allevi<br />
o i ballerini Eleonora Abbagnato e Benjamin<br />
Pech. Il premio avrà poi cadenza annuale: ogni<br />
anno, infatti, all’Arena di Verona saranno presentate<br />
le terne per l’assegnazione degli Oscar della<br />
Lirica agli artisti che riceveranno una statuetta<br />
in oro ispirata alla Nike di Samotracia, simbolo<br />
della vittoria, realizzata dallo scultore orafo Alberto<br />
Zucchetta. Oltre alle categorie di tenore,<br />
soprano, basso, contralto, mezzosoprano, baritono,<br />
saranno premiati registi, scenografi, costumisti,<br />
direttori d’orchestra, orchestre e corpi<br />
di ballo. Di tutto rilievo è la lista degli artisti nazionali<br />
e internazionali, che parteciperanno alla<br />
serata e che si susseguiranno in varie esibizioni:<br />
dai tenori Francesco Hong, Francesco Demuro,<br />
Celso Albelo, Saimir Pirgu, ai soprani Hui He, Kristine<br />
Lewis, Maria Laura Martorana, Elena Mosuc,<br />
Désirée Rancatore, al mezzosoprano Marianne<br />
Cornetti, al baritono George Petean, al basso<br />
Marco Vinco.<br />
«La creazione di questo riconoscimento - ideato<br />
dal Segretario Generale Alfredo Troisi - sottolinea<br />
il Presidente della Fondazione Verona per<br />
l’Arena, Giordano Veronesi - primo nel suo<br />
genere, nasce dall’intento di premiare i più importanti<br />
protagonisti dell’opera a livello mondiale.<br />
L’Opera non solo ha profonde radici nella<br />
storia italiana ed europea ma guarda al futuro<br />
grazie alle infinite possibilità interpretative che<br />
offre, alla nascita di nuovi talenti, di nuovi voci.<br />
Si vuole, dunque, offrire un tributo a questo<br />
mondo che costituisce una parte così rilevante<br />
nella cultura mondiale».<br />
Alla serata celebrativa la cui madrina sarà Katia<br />
Ricciarelli si esibiranno anche Giovanni Allevi, e i<br />
primi ballerini dell’Opera di Parigi, Eleonora Abbagnato<br />
e Benjamin Pech. Presenti i tenori Francesco<br />
Hong, Francesco Demuro, Celso Albelo,<br />
Saimir Pirgu, i soprani Hui He, Kristine Lewis,<br />
Maria Laura Martorana, Elena Mosuc, Désirée<br />
Rancatore, la mezzosoprano Marianne Cornetti,<br />
il baritono George Petean, il basso Marco Vinco<br />
e molti altri ancora. Dirigerà l’orchestra “I Virtuosi<br />
Italiani” il Maestro Corrado Rovaris, Direttore del<br />
Teatro dell’Opera di Philadelphia. Durante la serata<br />
verrà consegnato il Premio alla Carriera al<br />
tenore Carlo Bergonzi e al soprano Mirella Freni.<br />
Ai giovani talenti Maria Alejandres a Ziyah Atfeh<br />
verrà consegnato il “Premio Speciale Giovanni<br />
Zenatello.<br />
Per informazioni: Tel. 045 59 25 44<br />
www.oscardellalirica.org<br />
Matteo<br />
Marzotto<br />
special guest<br />
Si è svolta nella splendida cornice di Villa Arvedi<br />
la cena di gala a favore della Fondazione<br />
per la Ricerca sulla fibrosi cistica in collaborazione<br />
con il Rotary Club Verona Est. Madrina<br />
della serata, alla quale hanno partecipato 180<br />
ospiti e molti Vip è stata Antonella Paternò<br />
Rana. Ospite d’onore della serata Matteo<br />
Marzotto, imprenditore, nonchè co-fondatore<br />
e vicepresidente della Fondazione, che<br />
ha presentato il libro autobiografico “Volare<br />
alto”, rispondendo alla spumeggiante intervista<br />
condotta da Antonella Rana. Presente il<br />
prof. Mastella, grazie al quale è nato a Verona<br />
il primo centro in Italia per combattere questa<br />
malattia ereditaria. Alla fine il dott. Sergio<br />
Puglisi Maraja, presidente del Rotary Verona<br />
Est, ha consegnato a Matteo Marzotto un assegno<br />
per contribuire alla ricerca della Fondazione.<br />
ROBERTA PICCIN<br />
19 giugno: Palazzo della Ragione nel cuore di Verona<br />
è stata la sede della cena di beneficenza in<br />
favore della Fondazione Bambini in Emergenza.<br />
Gli ospiti accolti da Barbara Zambon, direttrice<br />
della boutique Cartier di Verona, erano quelli<br />
delle grandi occasioni. L’aperitivo, a base di<br />
Champagne Laurent Perrier offerto dalla Maison<br />
francese, sotto i portici allestiti con grandi vasi di<br />
bossi e candele e la cena servita nelle elegante<br />
e affrescate Sale dei Capitani hanno sorpreso<br />
piacevolmente gli ospiti intervenuti. Grazie al<br />
contributo di numerosi sponsors, il ricavato della<br />
cena e dell’asta è stato totalmente devoluto in<br />
Cartier a favore<br />
di Bambini in Emergenza<br />
Lusso e beneficenza insieme per aiutare<br />
i bambini orfani e malati di Aids in Romania.<br />
beneficenza a favore di Bambini in emergenza.<br />
L’asta ha visto aggiudicare alla Signora Maria<br />
Laura Murari in Rana il prezioso orologio nr.<br />
10/10 Pasha de Cartier. L’orologio è un omaggio<br />
alla città di Verona e i 9 esemplari sono stati<br />
venduti a clienti della boutique mentre il decimo<br />
è stato regalato da Cartier proprio per essere<br />
battuto all’asta in favore della Fondazione<br />
Bambini in Emergenza. Mino Damato, noto volto<br />
televisivo che ha fondato e presiede la Fondazione<br />
Bambini in Emergenza, purtroppo non è<br />
potuto essere presente ma ha voluto ringraziare<br />
tramite un messaggio registrato tutti i presenti<br />
che hanno contribuito con un gesto generoso<br />
ad aiutare la fondazione che in tutti questi anni<br />
ha curato e fatto di nuovo sorridere centinaia di<br />
bambini senza speranza. Proprio negli ospedali<br />
dove i bambini avrebbero dovuto essere curati<br />
hanno invece contratto il virus dell’Aids e si calcola<br />
siano tra i 60 e i 100mila anche se una stima<br />
precisa non c’è.<br />
Per poter contribuire con un’offerta alla<br />
Fondazione vi invitiamo a visitare il sito:<br />
www.bambiniinemergenza.org<br />
A sinistra Barbara Zambon<br />
10 anni di Cartier a Verona per sottolineare lo speciale legame di cultura e di amicizia che<br />
lega la Maison alla città di Romeo e Giulietta, Cartier ha realizzato un orologio in edizione<br />
speciale limitata e numerata di soli 10 pezzi. Si tratta di un Pasha de Cartier 42 mm<br />
in oro bianco che riprende nelle decorazioni del quadrante e nella personalizzazione<br />
del fondo cassa i simboli della città di Verona. In particolare il motivo chemin-de-fer si<br />
tinge di giallo e le grandi cifre arabe del quadrante di blu, con un evidente richiamo ai<br />
colori araldici della città, il cui stemma presenta una croce giallo-oro su fondo blu. Ha<br />
un movimento meccanico a carica automatica. Il cinturino è in alligatore blu marine e la<br />
fibbia in oro bianco 18 carati.<br />
54 55
La partita del cuore<br />
In campo per beneficenza la squadra del Team For Children<br />
formata da attori Mediaset, atleti ed ex calciatori.<br />
Paolo Rossi e Chiara Azzena<br />
PH Dino Juliani<br />
Non solo una partita di calcio ma un vero e proprio<br />
spettacolo. Giunta alla sesta edizione la Partita<br />
del cuore, realizzata anche quest’anno allo<br />
stadio Appiani, ha visto sfidarsi gli attori televisivi<br />
di Centovetrine e campioni dello sport, allenati<br />
come di consueto da Paolo Rossi contro la squadra<br />
“Resto del mondo”, che il mister Fabio Trentin<br />
ha composto con campioni del Petrarca Rugby,<br />
imprenditori padovani e altri campioni sportivi<br />
di fama nazionale. La manifestazione è stata presentata<br />
dal noto giornalista sportivo Gianluca Di<br />
Marzio direttamente da Sky. Tutto il ricavato della<br />
giornata è stato devoluto in beneficienza, in particolare<br />
servirà a sostenere un borsa di studio per<br />
un medico che studierà la tossicità della chemioterapia<br />
sui bambini e per sostenere le spese del<br />
piccolo Daouda arrivato dal Mali tramite il Team<br />
For Children per essere curato nel Reparto di Chirurgia<br />
Plastica di Padova e totalmente in carico<br />
alla stessa Associazione. Divertente il pre-partita<br />
che ha coinvolto le società sportive padovane in<br />
varie discipline con un intrattenimento circense<br />
con giocolieri e clown per gli spettatori più piccini<br />
e lo spettacolo dei cinofili in collaborazione<br />
con il Comune e la Questura di Padova.<br />
KATIA ROSSI<br />
Il gusto per la ricerca<br />
Chef internazionali si trasformano in promotori di messaggi di solidarietà.<br />
<br />
Il Gusto per la Ricerca è il nome dell’<strong>event</strong>o, il<br />
primo in Europa, a riunire l’eccellenza gastronomica<br />
per uno scopo importante: raccogliere fondi<br />
da destinare alla ricerca scientifica sulle neoplasie<br />
infantili. Nato nel 2004 per promuovere l’impegno<br />
sociale, una volta all’anno il Gusto per la<br />
Ricerca riunisce un gruppo di blasonati chefs che<br />
preparano un menù abbinato a grandi vini, con<br />
l’obiettivo di destinare il ricavato della serata per<br />
beneficenza. Giunto alla sua VII edizione la manifestazione,<br />
inventata da Stefano Bellon insieme<br />
a Massimiliano e Raffaele Alaimo del ristorante<br />
Le Calandre di Padova, vanta una lunga lista di<br />
<strong>event</strong>i gastronomici eccezionali con un parterre<br />
di cuochi stellati d’eccezione, come Annie<br />
Feolde, Italo Bassi e Riccardo Monco dell’enoteca<br />
Pinchiorri di Firenze, Moreno Cedroni de<br />
La Madoninna del Pescatore di Senigallia, Alois<br />
Vanlangenaeker del San Pietro di Positano e<br />
tantissimi altri. In sette anni di attività, “Il Gusto<br />
per la Ricerca” ha raccolto ben 1.173.205,00 euro,<br />
importo che ha permesso di dare un aiuto concreto<br />
a strutture di accoglienza in grave difficoltà,<br />
consentendo al contempo alla ricerca scientifica<br />
sulle malattie infantili di fare passi importanti.<br />
Recentemente all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia<br />
è avvenuta la consegna degli assegni di<br />
beneficenza della settima edizione e proprio in<br />
questa location suggestiva domenica 19 giugno<br />
2011 un’eccezionale squadra di cuochi si riunirà<br />
di nuovo per aiutare l’infanzia meno fortunata.<br />
KATIA ROSSI<br />
57
58<br />
Arriva la bella stagione e cominciano<br />
le gare di atletica, che tradizionalmente vivono<br />
nel periodo estivo il loro momento clou.<br />
Andrea Caiaffa, del settore giovanile del G. S.<br />
Fiamme Oro ha ottenuto il record regionale<br />
nel lancio del disco Cadetti. Dopo un paio<br />
di buone apparizione che lo avevano portato,<br />
per ben due volte, a migliorare il record<br />
provinciale, domenica 23 maggio a Noale (Ve)<br />
Andrea ha lanciato il disco a 49.66 metri,<br />
riscrivendo il primato regionale della specialità<br />
di quasi un metro e mezzo, 35 anni dopo<br />
Giro d’Italia 2010<br />
Di corsa su due ruote da Plan de Corones<br />
passando per Campodarsego<br />
ed arrivando a Verona<br />
Lancio del disco<br />
Caiaffa record<br />
Luciano Zerbini - veronese, negli anni ’80<br />
con i colori delle Fiamme Oro ai vertici assoluti<br />
della specialità - e Flavio Asta. La stagione indoor<br />
2010 del giovane atleta padovano<br />
era stata già di grande livello, con il “quasi record”<br />
italiano nel lancio del peso, 17.08 m, misura<br />
non omologata a causa di una pedana<br />
non regolamentare. Andrea Caiaffa è seguito dal<br />
tecnico delle Fiamme Oro Gianluca Cusin, che<br />
allena i giovani del G.S. della Polizia<br />
di Stato dal 2005, contribuendo ad avviare<br />
nuovi ragazzi all’atletica leggera.<br />
In vetta al mondo o in pianura, se volete<br />
essere ancora più felici, o ritrovare la felicità,<br />
pedalate. Tra paesaggi incredibili,<br />
situazioni da sogno, la fatica passa in secondo<br />
piano. Per esperienza personale,<br />
suggerisco sempre, “pedala che ti passa...”<br />
Da qualche anno partecipo attivamente<br />
ad una tappa del Giro d’Italia, quest’anno<br />
la scelta è caduta su Plan de Corones a<br />
San Vigilio Di Marebbe, nella tappa di<br />
cronoscalata del 25 maggio 2010, non<br />
potevo mancare a Campodarsego e alla<br />
tappa finale di Verona, domenica 30 maggio.<br />
Plan de Corones è una discesa libera<br />
in salita quasi in piedi, lunga dodici km e<br />
novecento metri, con 5,3 km di sterrato<br />
e una pendenza massima del 24%. Ben<br />
155 ciclisti hanno partecipato alla crono, i<br />
“sopravvissuti” alle tappe precedenti. L’essenza<br />
di questa prova, vissuta sulla moto<br />
anche dal ferrarista Fernando Alonso, alle<br />
spalle del suo amico Carlos Sastre, sta<br />
tutta nelle parole del vincitore Stefano<br />
Garzelli, varesino di 36 anni: “Non avevo<br />
mai fatto una corsa così bella. Giornate<br />
come questa sono la pubblicità migliore<br />
per il nostro sport”. Noi l’abbiamo seguita,<br />
dopo aver raggiunto la vetta in bici, ad<br />
un kilometro dall’arrivo, in uno stand allestito<br />
per l’occasione da uno degli sponsor<br />
Tenax, azienda alla porte di Verona,<br />
specializzata nella produzione di resine,<br />
abrasivi e prodotti per l’abbellimento e<br />
mantenimento di pietre, marmi e graniti.<br />
“Siamo stati sponsor dal 2001 al 2006 di<br />
una squadra professionistica ciclistica,<br />
la Tenax, appunto“ spiega il presidente<br />
Gino Bombana, forte ciclista, “da quel<br />
tempo abbiamo incominciato a seguire<br />
alcune tappe ed anche 2 Campionati del<br />
Mondo (Verona e Madrid) esattamente<br />
come abbiamo fatto qui a Plan De Corones:<br />
maglie per tutti uguali, 15 kg di pasta<br />
(naturalmente Barilla), 120 litri di birra, 60<br />
bottiglie di vino, una forma di grana, 400<br />
panini, salumi, vino e canti, ma soprattutto<br />
tanto divertimento”. Ero presente<br />
anche a Campodarsego, passaggio di<br />
avvicinamento al Monte Grappa, dove i<br />
ciclisti hanno sfrecciato a velocità supersonica,<br />
e poi l’ultima la tappa finale nella<br />
splendida città di Verona, con l’incoronamento<br />
di Ivan Basso che a due anni dalla<br />
squalifica si riprende il titolo del Giro<br />
d’Italia, e cancella ogni dubbio sulle sue<br />
qualità non solo sportive ma umane.<br />
La Città della Speranza ce la fa:<br />
il record è di Romina, rinata<br />
grazie ai medici<br />
Si chiama Swim for Children la maratona di<br />
nuoto che ha preso il via la sera del 10 giugno<br />
alle 20 e che si è conclusa il 12, presso gli impianti<br />
di Padova Nuoto. Ventiquattro ore di nuoto non<br />
stop, 5.500 iscritti che si sono alternati senza un<br />
attimo di pausa. Una vasca per uno, 18,5 metri<br />
da compiere in meno di 22 secondi. Politici,<br />
“vip”, normali cittadini per raccogliere fondi da<br />
devolvere alla Città della Speranza, il centro di<br />
eccellenza padovano che da anni lotta contro i<br />
tumori infantili. 3.942 persone il record da battere.<br />
Ma Padova ha voluto esagerare: già i 5.500<br />
iscritti sarebbero bastati a battere il record mondiale<br />
ma le stime elaborate nella tarda serata<br />
prevedevano di riuscire a far nuotare nelle 24<br />
ore oltre 6 mila persone. Un esercito di volti noti,<br />
medici, politici, professionisti ma anche cittadini<br />
qualunque. Atleti preparatissimi in grado di<br />
coprire i 18,5 metri in poche bracciate accanto<br />
a neofiti dell’acqua. Ad aprire le danze è stato<br />
il primo cittadino di Padova Flavio Zanonato.<br />
Asolo<br />
Golf Club<br />
18 – 20 giugno<br />
Guinness<br />
Esperto scalatore nel tempo libero ma decisamente<br />
impacciato a contatto con l’acqua. “Non<br />
posso negare - ammette a caldo - che è stato un<br />
bel po’ imbarazzante perché ti vedi tutti gli occhi<br />
addosso ma per i bambini si fa questo ed altro e<br />
questo grande successo è veramente incredibile”.<br />
A seguire Zanonato, Andrea Camporese (Città<br />
della Speranza), il presidente della Provincia<br />
Barbara Degani, il vicesindaco Ivo Rossi, Roberto<br />
Marcato, Filippo Ascierto. Tutti tra l’imbarazzo<br />
di una forma fisica non proprio smagliante e la<br />
voglia di non prendersi troppo sul serio. E poi le<br />
Fiamme Oro, le forze dell’ordine tra le 2 e le 4 di<br />
mattina, Romina Armellini (la donna- guinness<br />
numero 3.942 che ha permesso di superare il record<br />
esistente). Al loro fianco anche il gruppo dei<br />
guariti dell’Abeo di Verona, l’Associazione Bambino<br />
Emopatico Oncologico dell’ospedale Rossi<br />
di Borgo Roma, insieme ai disabili dell’Aspea di<br />
Padova. Nella prima ora si sono alternati in piscina<br />
ben 260 nuotatori. Bellon è il cervello di<br />
L’Evento all’insegna<br />
dello sport e della mondanità<br />
Dal 18 al 20 giugno si è svolta all’Asolo Golf<br />
Club la tredicesima edizione de L’Evento,<br />
il più esclusivo ed importante<br />
appuntamento ad inviti nel panorama<br />
golfistico italiano, nato da un’idea<br />
della Mario Mele & Partners, società<br />
di consulenza strategica per la comunicazione,<br />
e di Verde Sport, società del Gruppo<br />
Benetton che ne gestisce le attività<br />
sportive. Per il tredicesimo anno<br />
consecutivo, Rcs Pubblicità è il main<br />
sponsor de L’Evento affiancata da Corriere<br />
A destra Flavio Zanonato<br />
Swim for Children, l’<strong>event</strong>o che ha coinvolto migliaia<br />
di persone e che ha demolito il precedente<br />
record di bracciate stabilito, guarda un po’, a Pretoria,<br />
la capitale amministrativa del Sudafrica:<br />
“Le cose belle nascono quasi per caso - esulta<br />
il numero uno del centro - avevo appena fatto<br />
una staffetta a Roma e mi sono detto che sarebbe<br />
stato fantastico organizzare qualcosa che<br />
venisse ricordato nel tempo e negli anni. Allora<br />
ho consultato il Guinness dei Primati e ho scovato<br />
questo record da battere. Guardando tutta<br />
questa gente e sapendo perché è venuta qui<br />
da tutto il Veneto, mi viene quasi da piangere. È<br />
stato un trionfo”. Cinquantamila e 250 euro : è la<br />
cifra consegnata da Cinzia Rampazzo, presidente<br />
di Swim for Children Onlus, nelle mani di Andrea<br />
Camporese, presidente della fondazione Città<br />
della Speranza. L’appuntamento nel 2011: dopo<br />
Swim for Children alla Padovanuoto sarà Run for<br />
Children in Prato della Valle?<br />
della Sera-Style Golf, periodico specializzato<br />
di Rcs, e da sette Sponsor di grande<br />
prestigio: Bosch, Etonic, Land Rover, Lindt,<br />
Sharp, Tag Heuer, UniCredit Corporate<br />
Banking. La gara, che si è giocata con<br />
formula Stableford sabato 19 giugno,<br />
ha visto sfidarsi 135 giocatori suddivisi<br />
in tre categorie. A causa della pioggia<br />
la competizione si è disputata su nove<br />
buche, decretando la vittoria di Edoardo<br />
Bernardi di Estée Lauder Italia.<br />
59
Un avvocato al comando del golf di Valsanzibio<br />
Claudio Giordano<br />
Estate<br />
Carrarese<br />
al via con la<br />
sfilata di moda<br />
Al Palazzo della Ragione si è inaugurata l’Estate<br />
Carrarese con una sfilata di moda, applaudita<br />
da più di 1000 persone. I costumi del ‘300<br />
hanno sfilato con gli abiti creati da Ilaria Macola<br />
per il suo atelier “Makola”: soffici, glamour, eleganti<br />
per una donna di classe. ”Abbiamo messo<br />
in relazione il ‘300 con il III millennio- ha esordito<br />
l’assessore Andrea Colasio-e vogliamo collocare<br />
Padova tra le città d’arte come culla dei<br />
maggiori artisti trecenteschi ma sempre aperta<br />
al contemporaneo”.<br />
Libri,<br />
libri<br />
e libri:<br />
Giulia<br />
Belloni<br />
Giul<br />
ulia<br />
Bel<br />
ello<br />
loni<br />
, pado<br />
va<br />
na<br />
doc<br />
, si occ<br />
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ittu<br />
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vani<br />
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arti<br />
tico<br />
cola<br />
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deg<br />
egli<br />
scr<br />
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under 40. Le pia<br />
iacc<br />
ccio<br />
iono<br />
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sità<br />
, la for<br />
orza<br />
za. Ma i giova<br />
ni<br />
scri<br />
ritt<br />
ori poss<br />
ono aver<br />
ere an<br />
che 70 e più<br />
ann<br />
i”. Scri<br />
rit-<br />
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ice lei stes<br />
sa, vinc<br />
ncit<br />
itri<br />
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di al<br />
cu<br />
ni pre<br />
remi<br />
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rari,<br />
donn<br />
nna affas<br />
ascina<br />
nant<br />
nte,<br />
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pito<br />
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grad<br />
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con<br />
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zza per nu<br />
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In rea<br />
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rare<br />
re pre<br />
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cune<br />
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che adessoso<br />
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e coll<br />
ane di<br />
cui<br />
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a. Sco<br />
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ia”.<br />
PH Franco Storti<br />
Laura<br />
Gamba<br />
Verdi<br />
Mancata scrittrice, mancata pianista, mancata<br />
giardiniera, mancata storica dell’arte islamica,<br />
mancata cantante. Ma: sognatrice, una sorta<br />
di Alice nel paese delle meraviglie, ambidestra,<br />
viaggiatrice, onnivora perché legge e studia di<br />
tutto, dall’Astronomia alla Biologia alle Scienze<br />
Umane, appassionata di musica tanto che è<br />
tra i soci fondatori degli “Amici dell’Olimpico”,<br />
viaggiatrice e manager. E docente di Sociologia<br />
dell’Arte e della Conoscenza a Sociologia. Lei si<br />
presenta così: “sono costante e grintosa; nel ’93<br />
ho rifiutato una cattedra a Roma, sono una lavoratrice<br />
frenetica ma amo stare con gli amici,<br />
andare al cinema e naturalmente vivere con la<br />
musica”. Laura Verdi ha scritto molti libri, l’ultimo<br />
è “La storia della magrezza”. E’ stata anche<br />
attrice, naturalmente “per caso”.<br />
A Venezia, un incontro<br />
da non perdere<br />
Emilio Vedova e<br />
Louise Bourgeois<br />
Alle Zattere, due nuove mostre sono state inaugurate<br />
da Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione<br />
Emilio e Annabianca Vedova e curate da<br />
Germano Celant: ai Magazzini del Sale, alle Zattere,<br />
nello spazio Vedova, “The fabrics Drawings”, opere<br />
mai presentate pubblicamente e per la prima volta<br />
insieme, della Bourgeois, l’artista francese naturalizzata<br />
americana, da poco scomparsa; lì vicino,<br />
sempre alle Zattere, nell’antico studio dove Vedova<br />
aveva lavorato, sono esposte le sue sculture, eseguite<br />
dal maestro dal 1953 al 1997.<br />
Con amore e passione; con affetto e nostalgia; con rispetto e competenza:<br />
con questi sentimenti, Maria Letizia Carli Donaudy ha restaurato<br />
la casa di famiglia in Riviera San Benedetto, un palazzo<br />
che risale al 1400. “Vi ho passato l’infanzia, l’adolescenza; da questo<br />
scalone sono scesa vestita da sposa; queste stanze risuonano delle<br />
voci dei miei cari. Adesso che ho deciso di stabilirmi qui, ho ripreso<br />
in mano il palazzo senza stravolgerlo con restauri che non avrebbero<br />
senso ma l’ho rispettato al massimo, anche perché, avendoci<br />
vissuto, non avrei voluto diversamente”. La novità sta nell’aver riscoperto<br />
alcuni affreschi del salotto, ora perfettamente restaurati,<br />
nell’aver ripulito lo scalone e l’androne d’entrata, così come le parti<br />
del piano terra, pronte ad accogliere i nipoti, le giovani generazioni<br />
che troveranno quell’aria accogliente e cara, la stessa che Maria<br />
Letizia vi aveva respirato, da ragazza.<br />
Dopo Gianpiero Becherucci, Claudio Giordano, avvocato<br />
di Diritto Commerciale Internazionale, sportivo<br />
da sempre (rugby, tennis, golf), viaggiatore incallito<br />
(meta preferita, l’Australia), amante del mare, è stato<br />
prestato al Golf Padova per ricoprire la carica di presidente:<br />
la sua esperienza per una gestione di gruppo<br />
di un circolo che è considerato tra i primi dieci in Italia<br />
garantirà ai soci di passare quelle ore di relax in un ambiente<br />
sereno e familiare. “Il successo di un circolo- ha<br />
spiegato l’avvocato- è dato dalla capacità di affezione<br />
che il personale addetto dimostra nella quotidiana ricerca<br />
della serenità del socio. Grazie dunque a Wilma,<br />
a Flavia, a Moira, a Stefano, che saranno punti di riferimento<br />
sia per i dipendenti che per i soci”.<br />
Riscoprire un palazzo a Padova, grazie a<br />
Letizia Rinaldi Carli<br />
Stop alla paura<br />
di affidarsi al<br />
dentista per trattamenti<br />
estetici<br />
che migliorino l’estetica di un sorriso! Lo ha ben<br />
spiegato, nella recente intervista al TG1 delle<br />
13,30, il 14 giugno, l’odontoiatra padovano<br />
Gianluca Paniz, che, a soli 31 anni, vanta un curriculum<br />
eccellente, essendo, tra l’altro, uno dei<br />
pochissimi europei diplomati all’American Board<br />
of Prosthodontics. Laureatosi a Padova nel 2002,<br />
è oggi Visiting Professor nel Dipartimento di<br />
Protesi della TUFTS University di Boston (dove<br />
ha studiato per più di 3 anni specializzandosi in<br />
protesi ed in estetica dentale), nonchè docente<br />
in diversi corsi universitari italiani e relatore<br />
Parla al TG<br />
Gianluca Paniz<br />
a congressi nazionali e internazionali. “Oggi i<br />
restauri protesici con scuri metalli al loro interno<br />
stanno via via sparendo in favore delle<br />
ceramiche integrali - ha detto - che esaltano le<br />
proprietà tipiche del dente naturale, come traslucenza<br />
e ridotto metamerismo fino ad una ottima<br />
integrazione con il recipient site dei tessuti<br />
gengivali”. Negli USA si parla di “Mimic Nature”<br />
ossia di ricreare quella naturalezza che esiste in<br />
natura, rispettando le caratteristiche di ogni individuo.<br />
“Queste ceramiche sono a nostra disposizione<br />
ormai da molti anni, ma le loro proprietà<br />
estetiche e soprattutto di resistenza a lungo termine,<br />
sono migliorate in maniera eccezionale in<br />
tempi recenti. “<br />
60 61
Cortina<br />
C’era una volta Cortina, e c’è ancora!<br />
Torna il 26 agosto il summer <strong>party</strong> promosso da Cortina Polo Club.<br />
L’ideatore del Cortina Summer Party<br />
Maurizio Zuliani (sx) con Carlo Marcati (dx)<br />
Da sinistra Cristiana Melis, Chiara Caliceti, Randy<br />
Ingerman e l’inviato del TG 2 Francesco Festuccia<br />
Leonardo e Federica Donà dalle Rose<br />
Ritorno al passato, ai mitici <strong>party</strong> di Marta Marzotto<br />
e di Ascanio Palchetti, alle tante cacce al tesoro<br />
e pic nic che negli anni ’70 hanno rallegrato<br />
le estati ampezzane. E’ stato vissuto così lo scorso<br />
anno la prima edizione del Cortina Summer Party<br />
promosso dal Cortina Polo Club in collaborazione<br />
con il Cortina Car Club e Cortina Turismo. E grande<br />
attesa per l’edizione di quest’anno, il prossimo 26<br />
agosto. Nato da un’idea di Maurizio Zuliani, patron<br />
del Polo invernale di Cortina e del circuito Polo<br />
Gold Cup, l’<strong>event</strong>o è di quelli che si ricordano. Per<br />
la sua formula che ha riportato per un giorno Cortina<br />
a tempi che non aveva dimenticato. E che anzi<br />
attendeva con ansia. Per riconfermare la sua natura<br />
di Regina di una mondanità sottovoce ma decisamente<br />
di sostanza. Oltre 400 gli ospiti, tra grande<br />
imprenditoria, nobiltà e perché no, pure un po’ di<br />
spettacolo. Lo scorso anno c’erano i Donà delle<br />
Rose e i Barilla, i principi di Torlonia, il presidente<br />
dello Sci Club 18 Alvise Alverà e Rolly Marchi: il<br />
tutto miscelato in uno straordinario mix generazionale.<br />
Sul prato di Malga Peziè de Parù i più blasonati<br />
ristoranti di Cortina d’Ampezzo – dal Tivoli,<br />
al Toulà, al ristorante del Cristallo Palace & Spa, il<br />
Meloncino al Camineto, Hotel de La Poste – hanno<br />
allestito stand gastronomici capaci di soddisfare<br />
i palati più esigenti. E a corredo musica e giochi.<br />
Con tanto di importantissimi premi. Sei marenghi<br />
d’oro offerti da Julius Baer, un corso di guida sicura<br />
in Finlandia di Audi, champagne magnum in prestigiosi<br />
cofanetti Laurent Perrier, i primi tre premi<br />
in palio.<br />
Guardando le stelle via internet<br />
Dal 13 marzo 2010, attraverso il nuovo sistema di controllo a distanza via<br />
Internet “Astroweb”, è possibile per chiunque collegarsi all’Osservatorio del<br />
Col Drusciè, tramite il sito www.astrowebsystem.org, e puntare verso le<br />
stelle il telescopio. Si tratta di uno dei pochissimi osservatori “telecomandati”<br />
al mondo, ed unico in Europa gestito interamente via Internet. Una vera e<br />
propria rivoluzione nel modo di fare astronomia: accessibile a chiunque, in<br />
qualunque parte del mondo: in Italia, in America, in Australia, in Giappone o,<br />
Rolly Marchi e Andreina Ghedina<br />
Alexandra Dubrova, AD Colony INC con Stefano<br />
Illing, presidente del Consorzio Cortina Turismo<br />
E PER FERRAGOSTO<br />
IL GRANDE PARTY INAUGURALE<br />
DEL GOLF CLUB<br />
Club house, da luglio si potrà giocare nel circuito,<br />
e a Ferragosto la grande festa di inaugurazione!<br />
Cortina, dopo 15 anni di attesa, ha il suo<br />
Golf Club. Il sogno si è realizzato, come ha detto<br />
Giorgio Carriero, presidente del circolo.<br />
addirittura, in Antartide, senza dover installare nessun programma aggiuntivo<br />
sul proprio Personal Computer. Con Astroweb System l’utente può presiedere<br />
autonomamente in diretta all’intera gestione del controllo del telescopio<br />
“Vittore Maioni”, uno Shmidt Cassegrain di 30 cm di diametro: dall’apertura<br />
della cupola, al puntamento dello strumento verso l’oggetto desiderato, alla<br />
ripresa di immagini con diversi filtri o a colori, fino all’archiviazione ed allo<br />
scarico delle immagini sul proprio computer di casa. Un sofisticato sistema<br />
di gestione delle emergenze meteo permette di chiudere automaticamente<br />
la cupola in caso di pioggia o semplice copertura nuvolosa, cosicché l’utente<br />
non deve assolutamente preoccuparsi di nulla, pensando solamente a divertirsi<br />
nel riprendere i più spettacolari oggetti del cielo stellato. Il Planetario di<br />
Cortina, inaugurato il 12 dicembre 2009, è stato intitolato al grande matematico,<br />
filosofo, teologo ed astronomo Nicolò Cusano (1401-1464). Egli fu<br />
portatore di una visione universale, una profondità di pensiero e di idee, che<br />
furono precorritrici di future conquiste ed ispiratrici per le idee rivoluzionarie<br />
di Nicolò Copernico, Giovanni Keplero ed anche Albert Einstein. Per molti<br />
anni vescovo di Bressanone, Cusano passò per Anpezo, l’odierna Cortina<br />
d’Ampezzo, il 27 aprile 1460 e per molti anni stabilì la sua residenza al Castello<br />
di Andraz, oggi frazione di Livinallongo del Col di Lana.<br />
Nuova Diesel e Limited Edition<br />
Il marchio Infiniti, importato in Italia dal 2008 dal gruppo Fassina, già apprezzato<br />
da clienti esigenti che amano le vetture di classe, si affaccia all’estate con due grandi novità.<br />
Infatti hanno debuttato di recente la versione molto attesa diesel<br />
e il modello limited edition. Eccole nel dettaglio.<br />
INFINITI FXLIMITED EDITION: GIOIELLO PREZIOSO ED ESCLUSIVO<br />
La linea Infiniti FX si distingue nel panorama del<br />
lusso grazie a una personalità decisa, sottolineata<br />
dal design originale e da una ricchezza di tecnologie<br />
ed equipaggiamenti che la rende unica e per<br />
questo molto apprezzata da chi la guida. E per<br />
soddisfare chi ambisce ad una ancora maggiore<br />
esclusività, Infiniti presenta una edizione limitata<br />
in soli 100 esemplari del modello icona del marchio:<br />
è la FX Limited Edition. Di questi 100 esemplari,<br />
destinati al mercato dell’Europa occidentale,<br />
solo 15 arriveranno in Italia. Ispirata al già spettacolare<br />
look della FX37S e della FX50S, la Limited<br />
Edition sarà proposta in due sole tinte carrozzeria<br />
(ovviamente dotate della famosa vernice di<br />
finitura che si auto-rigenera). Il nero denominato<br />
Black Obsidian sarà il colore di serie, mentre in<br />
HA DEBUTTATO LA NUOVA FX30d<br />
opzione si potrà scegliere l’altrettanto distintivo<br />
bianco perla metallizzato, il Moonlight White. Gli<br />
esclusivi cerchi in lega da 21 pollici con design a<br />
“turbina” hanno una finitura in grafite scuro, così<br />
come la griglia del radiatore, delle ventole e dei<br />
mancorrenti del tetto.<br />
<br />
<br />
L’Infiniti FX, crossover tra i più sportivi<br />
per prestazioni di guida e look, è ora disponibile<br />
con un nuovo e prestazionale motore diesel<br />
3.0 l V6. Ma il motore non è l’unica tecnologia<br />
introdotta da Infiniti in Europa per la prima volta:<br />
debuttano nel vecchio continente anche<br />
le tecnologie di sicurezza “Forward Collision<br />
Warning” (anti-collisione anteriore) e il “Lane<br />
Departure Pr<strong>event</strong>ion” che non solo informa<br />
del pericolo il conducente, ma <strong>intervie</strong>ne<br />
attivamente evitando lo spostamento laterale<br />
del veicolo Infiniti. Forte delle caratteristiche<br />
dell’FX, il sofisticatissimo motore V6 da 3 litri<br />
potenzia la già notevole coppia massima<br />
dell’auto, riduce significativamente le emissioni<br />
di CO2 ed il consumo di carburante.<br />
Si chiamerà FX30d la variante diesel<br />
della gamma FX, che si affiancherà ai modelli<br />
equipaggiati con i motori benzina V6 e V8.<br />
62<br />
63
One night al Q<br />
Antonio Costato e la moglie<br />
50 più 25<br />
Una piacevole sorpresa<br />
Due date così importanti non potevano che essere<br />
festeggiate in un luogo indimenticabile come<br />
l’isolotto a Po’ di Levante chiamato Scanu Cavallari,<br />
di fronte ad Albarella. Antonio e Luisa Costato<br />
hanno festeggiato due grandi traguardi : 25 anni<br />
di matrimonio, tre figli, Antonio Luigi, Vittoria e Beatrice,<br />
e i 50 anni di Antonio, più in forma che mai.<br />
Oggi ricopre i ruoli di presidente e AD della Grandi<br />
Molini Italiani Spa e vicepresidente Confindustria<br />
con delega al federalismo. La serata si è svolta in riva<br />
al mare, dopo un romantico tragitto in laguna, si<br />
approdava nell’isola e poi tutti a piedi scalzi... Musica,<br />
menù etnico e fiumi di champagne, in una cornice<br />
incantevole “dipinta” in un suggestivo tramonto tanto<br />
che ad un certo punto si poteva pensare di essere<br />
in un isola dei Caraibi.<br />
SILVIA CARRARO<br />
Nicola Freschi e Verdiana<br />
Indian summer <strong>party</strong><br />
Dopo anni di feste e vita mondana, Nicola Freschi ha deciso di dare<br />
una grande festa per ringraziare i tanti amici che da sempre<br />
lo invitano ad ogni occasione. Ed è stato un vero successo<br />
al Q restaurant in centro a Padova, riaperto per una notte il 12 giugno.<br />
Gli amici sono arrivati da tutt’Italia. Molti si conoscevano da lunghissima<br />
data. Quante storie hanno condiviso! Al fianco del festeggiato<br />
la fidanzata Verdiana Fioravanti. Taglio della torta e tanti brindisi.<br />
Happy<br />
B-day!<br />
y<br />
, della Nice<br />
O<br />
Spa di Oderzo, ha brindato<br />
con i fiumi di Don Perignon<br />
e i suoi più cari amici.<br />
Giordano Riello ha festeggiato i suoi 21<br />
anni con una festa decisamente<br />
inaspettata. È stata la fidanzata Bastiana<br />
ha organizzare questa fantastica sorpresa,<br />
dopo più di un mese di preparativi,<br />
è riuscita a riunire trenta amici all’Harry’s<br />
Dolci a Venezia all’insaputa<br />
del festeggiato, che dopo esser arrivato<br />
bendato al ristorante è rimasto<br />
piacevolmente stupito. Tra la compagnia<br />
dei suoi più cari amici e il bel tempo<br />
che è stato a favore Giordano ha passato<br />
uno dei suoi compleanni più divertenti,<br />
e per questo ringrazia Bastiana!<br />
MARTA LINETTI<br />
64<br />
Una torta per due<br />
Un compleanno diviso in due<br />
parti quello di Anna<br />
Bussolotto che ha festeggiato<br />
con una festa ironica il suo<br />
compleanno ed i 10 anni<br />
di Adphoto. La nota fotografa<br />
padovana ha brindato nel suo<br />
studio il lieto <strong>event</strong>o con una<br />
deliziosa cena, musica dal vivo<br />
e un particolare shooting.<br />
La sala posa, infatti, è rimasta<br />
montata per immortalare<br />
i tanti amici ed i momenti<br />
più belli.<br />
KATIA ROSSI<br />
L’invito parlava chiaro, per partecipare alla festa di comple<br />
-<br />
anno di Benedetta e Teresa<br />
Fabris bisognava vestirsi o da<br />
indiani o da cowboy. Tra aperitivi, pasticci e pasta, tutto<br />
a cura di Ennio e Nadia, i ragazzi si sono divertiti<br />
ad immedesimarsi nell’atmosfera della serata. Amici<br />
di sempre e new entry, i cugini Tommy e Mario Pagnan,<br />
le belle “indiane” Silvia Lenzi, Alice Cassandro, Eleonora<br />
Mosco e Maddalena Patrese. Le Cowgirls Valentina<br />
Tacchetto, Anna Borella, e due indiani metropolitani<br />
direttamente da Cittadella Giovanni Collavo e Alberto<br />
Scapin. Tra una lettura di carte, un tatuaggio e un ballo<br />
gli invitati hanno fatto l’alba. Le fotografie del <strong>party</strong> sono<br />
delle piccole opere d’arte grazie a Mauro Fiorese, docente<br />
di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti dell’Università<br />
di Verona, insegna anche tra New York e Chicago,<br />
ha esposto di recente alla Guggenheim e le sue opere sono<br />
state battute alla Sotheby’s.<br />
Party anni ‘70<br />
Pantaloni a zampa di elefante, minigonne e capelli<br />
super cotonati: sabato 12 giugno la tranquilla terrazza<br />
sul lago dell’ esclusivo Hotel e Centro benessere Thai Si<br />
di Treviso, si è animata con le luci e la musica della<br />
“Febbre del Sabato Sera” per festeggiare il quarantesimo<br />
compleanno di Manuela Mito, Ingrid di Geronimo,<br />
Alessandro di Maio e Carla de Negri. Tanti gli amici<br />
in versione fricchettoni e figli dei fiori che hanno ballato<br />
fino a tardi le più belle canzoni rigorosamente<br />
degli anni ’70.<br />
ALESSIA SEVERIN<br />
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Matrimonio in castello<br />
Nello splendido scenario del Castello di San Salvadore a Susegana hanno detto “si” Sara Collavo<br />
e Cesare Linetti. Hanno voluto festeggiare il fatidico momento riunendo solo i parenti<br />
e gli amici più cari per rendere questo ricordo veramente importante ed unico. I novelli sposi<br />
hanno celebrato la loro unione in un’elegante sala del castello, dove il sindaco di Susegana<br />
li ha dichiarati marito e moglie. Tutto è stato curato in ogni piccolo dettaglio: dalle mille sfumature<br />
del fucsia colore dominante della serata, alla imponente tavola per cento persone impreziosita<br />
da mille candele, specchi e fiori. Dopo il taglio della scenografica torta e un brindisi<br />
con gli amici e parenti la serata si è movimentata con il cambio d’abito della sposa<br />
e balli scatenati con il super deejay Aldo Fontana. Tanti auguri ragazzi!<br />
Come Romeo & Giulietta<br />
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Nella romantica cornice del lMuseo degli liAfffreschi, presso<br />
la Tomba di Giulietta a Verona, hanno detto sì Daniela Danieli<br />
e Giovanni Bedeschi, accompagnati dal piccolo Giacomo.<br />
Festeggiati da 200 invitati, tra cui molti giunti da Vicenza, città<br />
di origine degli sposi, la serata è proseguita negli splendidi<br />
giardini di Villa Arvedi, dove mangiafuoco e artisti sospesi<br />
ondeggiavano fra gli ospiti, danzando accompagnati da musica<br />
lounge. A seguire la cena nei saloni della villa e balli fino a tarda<br />
notte per festeggiare Daniela e Giovanni nel giorno più bello.<br />
ROBERTA PICCIN