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“Lavorare con le emozioni” – Il volume raccoglie i contributi originali

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terapeuta, soprattutto in questi casi di situazioni estreme, è invece di fondamenta<strong>le</strong><br />

importanza proprio per cavalcare <strong>le</strong> onde <strong>con</strong> il paziente senza farsi spaventare<br />

quando il mare è burrascoso o senza illudersi quando è apparentemente piatto.<br />

Soprattutto, <strong>con</strong>tribuisce a evitare passaggi all’atto e razionalizzazioni strumentali<br />

che il terapeuta o l’equipe può mettere facilmente in atto quando si trova in<br />

difficoltà. Come ad esempio il ricorso a pseudo-spiegazioni basate sulla<br />

diagnostica descrittiva, all’espulsione, invalidazione, dis<strong>con</strong>ferma.<br />

Questo sposta il discorso sul funzionamento del terapeuta: quando funzioniamo<br />

come terapeuti siamo orientati sicuramente verso una ponderata dimensione<br />

"rif<strong>le</strong>ssiva", nella qua<strong>le</strong> siamo in grado di sentire e rif<strong>le</strong>ttere a quello che ci sta in<br />

quel momento succedendo, in cui ci osserviamo nel nostro agire e sentire<br />

terapeutico. Tuttavia, prima ancora di innescare il processo di “noi che ci<br />

osserviamo”, dobbiamo tener <strong>con</strong>to e analizzare <strong>le</strong> nostre disposizioni personali,<br />

comprese <strong>le</strong> pre-rif<strong>le</strong>ssive, (Rezzonico, 2009), perché è fondamenta<strong>le</strong> <strong>con</strong>oscer<strong>le</strong><br />

per comprendere cosa ci accade in relazione a quel<strong>le</strong> situazioni emozionali<br />

prob<strong>le</strong>matiche che ci possono capitare <strong>con</strong> determinate persone, in questo caso<br />

<strong>con</strong> i pazienti cosiddetti Borderline.<br />

TECNICHE E TEORIA DELLE TECNICHE<br />

Uno degli aspetti caldi e dibattuti in ambito psicoterapeutico <strong>con</strong>cerne il discorso<br />

sul<strong>le</strong> tecniche psicoterapeutiche, sul loro status epistemologico metodologico,<br />

nonché sul<strong>le</strong> loro indicazioni e limiti. <strong>Il</strong> rischio di tecnicismo, cioè di applicazione<br />

più o meno acritica del<strong>le</strong> tecniche, è particolarmente presente in psicoterapia,<br />

soprattutto negli orientamenti che maggiormente si prestano alla loro<br />

utilizzazione, non fosse altro che per una più o meno certa validazione<br />

sperimenta<strong>le</strong> del<strong>le</strong> stesse. D’altra parte, nella pratica clinica è intuitivo che non è<br />

saggio rinunciare a priori a strumenti di cui la tradizione e soprattutto la ricerca<br />

hanno indicato la possibi<strong>le</strong> utilità. Diventa quindi importante fornire una chiave<br />

interpretativa del<strong>le</strong> tecniche e i principi della loro utilizzazione.<br />

I° livello: la tecnica<br />

Le tecniche d’intervento dell’area cognitivista <strong>–</strong> ma questo <strong>con</strong>cetto si può<br />

facilmente estendere ad altri orientamenti <strong>–</strong> derivano, nella nostra area<br />

disciplinare, dall’osservazione di singoli casi clinici. In altre paro<strong>le</strong> si è ri<strong>le</strong>vato,<br />

per esperienza propria o altrui, che alcune modalità di intervento (o di porsi)<br />

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