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Botswana - Ice

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affrontare notevoli sfide di sviluppo di lungo periodo che riguardano l’ampia sperequazione<br />

nella distribuzione della ricchezza, tra le piu’ elevate al mondo, l’elevata disoccupazione<br />

strutturale, pari a circa il 20% e diffusa soprattutto fra le generazioni piu’ giovani della<br />

popolazione attiva, la scarsita’ cronica di risorse umane qualificate e la fortissima incidenza<br />

dell’epidemia di HIV/AIDS che rappresenta un ostacolo incombente sul futuro sviluppo<br />

economico del paese.<br />

Principale forza trainante dell’economia continua ad essere il settore minerario dei diamanti, che<br />

da sempre domina la struttura economica del paese e contribuisce per circa il 40% alla<br />

formazione del PIL, nonostante gli sforzi del governo finalizzati a realizzare necessari processi<br />

di diversificazione. La produzione e’ stata sospinta dagli investimenti effettuati negli ultimi anni<br />

in una serie di grandi progetti, come quello della miniera diamantifera di Orapa. Il <strong>Botswana</strong> e’<br />

il principale produttore mondiale. La produzione di diamanti e’ cresciuta rapidamente<br />

nell’ultimo decennio, raggiungendo un volume di circa 34 milioni di carati nel 2007, ma<br />

mostrandosi nel 2008, e ancor piu’, nel 2009, in fortissima contrazione.<br />

Oltre che ai diamanti, il mantenimento degli elevati livelli della produzione mineraria e’<br />

ascrivibile anche all’oro (grazie all’entrata in funzione, alla fine del 2004, della miniera di<br />

Mupane), al rame e al nickel, materie prime che hanno registrato una rapida ascesa delle<br />

quotazioni internazionali. In continua crescita risultano anche i servizi (in particolare quelli<br />

finanziari, turistici, i trasporti e le telecomunicazioni), quale riflesso della robusta intonazione<br />

della spesa governativa e dei consumi privati e grazie ai continui sforzi per proporre il paese<br />

quale centro finanziario nonche’ meta turistica internazionale. Il contributo dell’agricoltura alla<br />

formazione del PIL, un tempo preponderante, si e’, invece, via via ridotto, a causa delle<br />

periodiche crisi di siccita’, delle inondazioni, delle patologie degli animali, della scarsa<br />

produttivita’ ma anche dei sempre piu’ intensi fenomeni di urbanizzazione. Lo sviluppo del<br />

settore manifatturiero procede con lentezza rispetto alle aspettative, non avendo ancora<br />

recuperato l’impatto negativo delle chiusure degli stabilimenti di assemblaggio dei veicoli da<br />

parte della Hyundai e della Volvo e le tensioni nelle relazioni industriali occorse in diverse<br />

fabbriche, circostanze che segnalano le difficolta’ oggettive di procedere, in tempi relativamente<br />

brevi, alla costruzione di una significativa struttura industriale in <strong>Botswana</strong>. Peraltro, nel<br />

dicembre 2009, si e’ assistito alla cessazione di un’altra attivita’ manifatturiera, quella<br />

dell’impresa tessile Caratex <strong>Botswana</strong>, con chiusura di sei fabbriche ed il licenziamento di 5000<br />

lavoratori, con ulteriore ricaduta negativa sul settore.<br />

Con un PIL pro-capite stimato dal Fondo Monetario in 6.407 dollari nel 2009, a prezzi e tassi di<br />

cambio correnti, pur in flessione di oltre il 15% rispetto al 2008, quinto maggiore livello tra i<br />

paesi africani dopo Guinea Equatoriale, Gabon, Seychelles e Mauritius, il <strong>Botswana</strong> e’ uno dei<br />

pochi paesi del continente ad essere classificati a medio reddito. Il governo, grazie ad una<br />

politica economica e finanziaria equilibrata, ha gestito finora in maniera prudente le risorse del<br />

Paese, attraendo significativi flussi di investimenti ed investendo in capitale fisico ed umano.<br />

Ciononostante, non e’ stato possibile realizzare una generalizzata ed equa distribuzione della<br />

ricchezza; anzi, oltre un terzo della popolazione, su un totale di soli 1,8 milioni di abitanti, vive<br />

ancora in condizioni critiche di sviluppo. Soltanto il 3% della manodopera viene impiegata nel<br />

settore minerario, mentre la principale fonte di occupazione del <strong>Botswana</strong> e’ rappresentata dalle<br />

strutture pubbliche o parastali che, dopo il settore minerario, forniscono il maggior contributo<br />

alla ricchezza prodotta dal paese e agli investimenti interni.<br />

A partire dall’inizio del decennio, il ritmo di crescita economica del paese ha manifestato un<br />

netto rallentamento, registrando una crescita media annuale del PIL intorno al 4,5%. Dopo aver<br />

mostrato un tasso di incremento del PIL reale del 3,1% nel 2008, nel 2009 si e’ verificata una<br />

netta contrazione del 6%, la peggiore recessione da quarant’anni, principalmente quale<br />

conseguenza della crisi economica internazionale che ha provocato una drastica riduzione della<br />

Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010

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