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Die Legende vom Heiligen Trinker - Istituto Europeo Marcello Candia

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Lettura del racconto<br />

“<strong>Die</strong> <strong>Legende</strong> <strong>vom</strong> <strong>Heiligen</strong> <strong>Trinker</strong>”<br />

di Joseph Roth<br />

Liceo Linguistico “<strong>Marcello</strong> <strong>Candia</strong>” – Seregno<br />

a cura degli studenti della classe V (2007/08)<br />

con la supervisione dell’insegnante, prof. Luisa Caslini


Andreas<br />

Il protagonista del racconto di Joseph Roth è Andreas Kartak, un barbone che vive sotto<br />

i ponti di Parigi.<br />

“So war er ein <strong>Trinker</strong>, geradezu ein Costui era un bevitore, anzi un<br />

Säufer. Er hieß Andreas. Und er lebte<br />

von Zufällen, wie viele <strong>Trinker</strong>.“<br />

ubriacone. Si chiamava Andreas e viveva<br />

alla giornata come molti bevitori<br />

Così viene presentato dall’autore nella prima pagina:<br />

“<strong>Die</strong>ser Obdachlose sah genauso<br />

Questo vagabondo aveva un aspetto<br />

verwahrlost und erbarmungswürdig aus<br />

wie alle die anderen.”<br />

pietoso e malconcio, proprio come tutti<br />

gli altri.<br />

Si tratta di un poveraccio qualsiasi, di cui nessuno si accorge. Ma proprio a lui accade<br />

qualcosa di speciale: una notte di primavera gli si avvicina un uomo che gli offre dei<br />

soldi. Andreas li accetta, ma insiste per avere indicazioni su come restituirli :<br />

”Ich bin ein Mann von Ehre, wenn auch Sono un uomo d’onore, anche se senza<br />

ohne Adresse.”<br />

indirizzo.<br />

L’uomo distinto gli dice allora di portare i soldi nella chiesa di Santa Maria di Batignolles,<br />

dove si trova la statua della piccola Santa Teresa di Lisieux, e di consegnarli al<br />

sacerdote al temine della messa domenicale.<br />

“Wenn Sie es überhaupt jemandem<br />

schulden, so ist es die kleine heilige<br />

Therese”<br />

Se c’è qualcuno a cui lei è debitore, non<br />

è altri che la piccola santa Teresa.<br />

Il saldo di questo debito diventa lo scopo della sua vita.<br />

Nel prosieguo del racconto comprendiamo il passato di Andreas. Abbandonando la<br />

Slesia polacca, nella quale era nato, era giunto in Francia come minatore. Dapprima era<br />

stato ospitato da una famiglia di connazionali, i coniugi Schebiec, che gli avevano<br />

offerto alloggio: si era però innamorato di Caroline Schebiec e, per evitare che il marito,<br />

venuto a conoscenza del tradimento, la picchiasse, l'aveva colpito a sua volta,<br />

uccidendolo. Dalla galera era uscito un uomo senza progetti e prospettive: solo, senza<br />

lavoro, Andreas ha finito col fare la vita del vagabondo e dormire sotto i ponti di Parigi,<br />

dove trascorreva le sue giornate senza un obiettivo e trovando consolazione nell’alcool.<br />

La sua vita cambia quando fa esperienza del miracolo.<br />

Il miracolo dà inizio ad una nuova vita, nella quale Andreas ritrova rispetto per se<br />

stesso, in quanto sente che qualcuno crede in lui. Questo lo porta ad avere più cura per<br />

- 2 -


la propria persona: si lava, mangia al ristorante, va dal barbiere e sentendosi rinato<br />

decide di festeggiare come giorno del proprio compleanno il giovedì, giorno in cui quel<br />

signore distinto gli si è avvicinato donandogli 200 franchi.<br />

Il miracolo<br />

Si definisce miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa) un evento non<br />

spiegabile ed attribuito ad un intervento soprannaturale o divino, durante il quale le<br />

leggi naturali appaiono sospese. Nel linguaggio comune, per estensione, il termine<br />

miracolo indica anche un evento che ha dell'incredibile, che desta meraviglia e spesso è<br />

qualcosa d’inaspettato.<br />

La tematica del miracolo è centrale nel racconto di Joseph Roth.<br />

“An einem Frühlingsabend des Jahres<br />

1934 stieg ein Herr gesetzten Alters die<br />

steinernen Stufen hinunter, die von<br />

einer der Brücken über die Seine zu den<br />

Una sera di primavera dell’anno 1934 un<br />

signore di età matura scese gli scalini di<br />

pietra che da uno dei ponti della Senna<br />

conducono alle rive del fiume.<br />

Ufern führen“<br />

Così suona la prima frase del racconto: l’origine dell’azione non sta nel protagonista<br />

Andreas, ma in questo signore distinto, che gli si avvicina, chiamandolo fratello, e gli<br />

regala 200 franchi.<br />

Andreas è molto sorpreso e promette di restituire i soldi appena possibile.<br />

Lentamente diviene cosciente di quanto gli è successo:<br />

“Er erinnerte sich nach langer<br />

Uberlegung, dass er gestern ein Wunder<br />

erlebt hatte, ein Wunder”<br />

Si ricordò, dopo lunga riflessione, che il<br />

giorno prima aveva vissuto un<br />

miracolo, un vero miracolo.<br />

Questo episodio è il primo di una lunga serie di "miracoli", veri o vissuti come tali dal<br />

protagonista, miracoli che d'ora in poi si succederanno a ritmo serrato. Più volte il<br />

protagonista perde il denaro e più volte lo riacquista in modo inaspettato, tentando poi<br />

di conservarlo fino alla domenica, nel vano tentativo di saldare il debito.<br />

Le sue settimane sono costellate di eventi straordinari, che Andreas attribuisce<br />

dapprima al caso e cui pare persino abituarsi.<br />

“An nichts gewöhnen sich die Menschen<br />

so leicht wie an Wundern”<br />

A nulla si abituano gli uomini più<br />

facilmente quanto ai miracoli.<br />

- 3 -


Lentamente Andreas riconosce la natura soprannaturale di quegli eventi ed alla fine è<br />

sicuro del destino favorevole, sicuro che la sua vita può avere un esito positivo:<br />

“... verwöhnt <strong>vom</strong> Schicksal, wie er sich … viziato dal destino, ne era convinto, e<br />

glaubte, und der Wunder sicher, die ihm<br />

gewiß noch geschehen würden, …..“<br />

sicuro dei miracoli che certamente<br />

ancora gli sarebbero capitati, …<br />

Gli incontri<br />

Le settimane che separano il primo miracolo vissuto da Andreas dalla sua fine sono<br />

costellate di incontri significativi.<br />

Poco dopo aver ricevuto il dono dei 200 franchi, Andreas decide di andare a mangiare e<br />

di comprarsi un portafogli per riporre quel denaro che non aveva mai posseduto: in tal<br />

modo la somma comincia già ad assottigliarsi. Ma il giorno seguente incontra un<br />

signore particolarmente grasso, che gli offre un lavoro per due giorni.<br />

La domenica, mentre attende davanti alla chiesa di Batignolles il termine della Messa<br />

per entrare a saldare il debito, incontra Karoline, la sua vecchia passione giovanile.<br />

Andreas passa la giornata con lei dimenticando il debito da saldare. Il giorno seguente<br />

si rende conto di quanti soldi ha speso per lei, perciò la lascia e torna a dormire sotto i<br />

ponti. Ma la mattina seguente, mentre sta analizzando il suo portafogli, ci trova dentro<br />

una banconota da mille franchi ed è di nuovo miracolosamente in grado di pagare il<br />

debito.<br />

Trovandosi dal tabaccaio per comprare sigarette, riconosce in una fotografia un vecchio<br />

compagno di scuola, di nome Kanjak, che è diventato un famoso calciatore. Decide di<br />

incontrarlo e costui, rendendosi conto delle difficoltà dell’amico, gli paga una stanza in<br />

albergo e gli fa avere dei vestiti decenti.<br />

Ma in albergo Andreas incontra Gabby, una ballerina che si dimostra disponibile e che<br />

alla fine lo deruba di gran parte della somma.<br />

Fermamente deciso a pagare il debito, Andreas si trova la domenica, di fronte alla<br />

chiesa, ma lì incontra Woitech, un suo compagno di lavoro, quando era minatore.<br />

Woitech lo trascina a bere nel bar accanto e scoprendo che Andreas ha dei soldi, riesce<br />

a farseli consegnare con la scusa di un pericoloso creditore<br />

- 4 -


Ancora una volta, miracolosamente, Andreas recupera i soldi: un poliziotto lo ferma<br />

dandogli un portafogli non suo, dicendogli l’aveva appena perso.<br />

In realtà le persone nelle quali Andreas si imbatte si distinguono in due categorie:<br />

- gli angeli: coloro che in diversi modi lo aiutano a ritornare in possesso della<br />

somma dovuta,<br />

- i diavoli: coloro che lo sviano dal proprio scopo, derubandolo e trascinandolo a<br />

bere.<br />

Le donne<br />

Nel racconto “La leggenda del santo bevitore” di Joseph Roth le donne giocano un ruolo<br />

fondamentale nella vita del protagonista.<br />

Andreas incontra due categorie di figure femminili, categorie ben conosciute dalla<br />

tradizione letteraria europea:<br />

- Karoline e Gabby sono le donne seduttrici , le quali lo allontanano dal suo<br />

scopo; gli fanno spendere soldi o addirittura lo derubano e lo distolgono dal<br />

pagamento del debito.<br />

- Therese è l’angelo, la quale invece lo avvicina al raggiungimento del suo scopo<br />

e lo accompagna nel momento della morte.<br />

La prima donna che Andreas re-incontra dopo tanti anni è Karoline. Non era una<br />

donna fra le tante, con lei Andreas aveva vissuto una storia d’amore. Per lei era finito in<br />

prigione: spinto dalla passione, aveva ucciso il marito che la maltrattava. Quando la<br />

incontra, la riconosce immediatamente:<br />

“Und er erkannte sofort das Gesicht,<br />

dessentwegen er m Gefängnis gesessen<br />

war”<br />

E subito riconobbe il viso per causa del<br />

quale era stato in prigione.<br />

Così gli pare di rivivere il passato, come se la sua vita potesse riprendere dal punto in<br />

cui la fortuna lo aveva abbandonato. Ma il mattino seguente prende coscienza del<br />

tempo trascorso:<br />

“Er bemerkte jetzt: sie war alt<br />

geworden”<br />

Ora si rese conto: era diventata vecchia.<br />

Karoline simboleggia la passione, la gioventù che non ritorna più.<br />

- 5 -


Ben diverso è l’incontro con Gabby, la ballerina di un casinò, incontrata casualmente in<br />

un albergo: Con lei Andreas vive un rapporto superficiale, che non può nemmeno<br />

essere definito amore. Infatti la loro relazione è basata solo sul puro piacere fisico e<br />

non porta niente di buono.<br />

Dopo aver trascorso alcuni giorni e notti con lei, Andreas se ne va, ricordandosi che è<br />

domenica mattina.<br />

“Und daraufhin floh er aus dem Zimmer,<br />

und er verließ das Hotel, ohne sich<br />

weiter umzusehen.<br />

Allora fuggì dalla camera e lasciò<br />

l’albergo, senza guardarsi più intorno.<br />

In seguito si accorge che dal suo portafoglio mancano gran parte dei soldi:<br />

“Er sagte sich, dass er für jede Lust zu<br />

zahlen habe, und er hatte Lust<br />

genossen, und er hatte also zu<br />

bezahlen“<br />

Si disse che per ogni piacere bisogna<br />

pagare, e lui aveva avuto il piacere e<br />

quindi doveva anche pagare.<br />

La terza e ultima figura femminile è quella che porterà Andreas sulla strada giusta,<br />

senza distoglierlo dal suo obiettivo. Infatti dopo aver sognato Santa Teresa, egli vive,<br />

nel solito bar di fronte alla chiesa, un incontro speciale, con una ragazzina che si chiama<br />

proprio Therese, e che viene descritta come un angelo.<br />

“Sie war sehr jung, so jung, wie er noch Era giovanissima, giovane come gli<br />

nie ein Mädchen gesehen zu haben<br />

glaubte, und sie war ganz himmelblau<br />

angezogen.”<br />

pareva non fosse mai stata nessuna<br />

ragazza veduta prima, ed era<br />

completamente vestita di colore blu<br />

cielo.<br />

Andreas sembra riconoscere la natura soprannaturale di questa apparizione:<br />

“Sie war nämlich blau, wie nur der<br />

Era blu come lo può essere solo il cielo<br />

Himmel blau sein kann, an manchen<br />

Tagen, und auch nur an gesegneten”<br />

in certi giorni, e soltanto in quelli<br />

benedetti .<br />

Così la identifica con la piccola Santa Teresa:<br />

“Das ist reizend! Ich habe nicht gedacht,<br />

daß eine si große, eine so kleine Heilige,<br />

eine so große und so kleine Gläubigerin<br />

mir die Ehre erweist, mich aufzusuchen,<br />

nachdem ich so lange nicht zu ihr<br />

gekommen war“<br />

Ma questo è bellissimo! Non avrei mai<br />

pensato che una così grande, una così<br />

piccola santa, una così grande e così<br />

piccola creditrice mi concedesse l’onore<br />

di venirmi a cercare, dopo che io ho<br />

aspettato tanto tempo per andare da lei.<br />

- 6 -


Proprio in questo momento Andreas percepisce il dolore al petto che lo porta<br />

rapidamente a morte. E Therese sarà con lui fino alla fine.<br />

La morte<br />

È domenica, dopo alcuni notti trascorse nel locale Tari Bari, un locale sulla Senna,<br />

Andreas decide di alzarsi molto presto. Il suo intento infatti è quello di uscire dal locale<br />

per non pagare il proprietario per l’alloggio dei giorni precedenti, tuttavia egli si è già<br />

alzato molto presto, prima di lui, conoscendo le cattive intenzioni di Andreas. Il<br />

protagonista è costretto così a pagare il proprietario, restando per l’ennesima volta<br />

privo del denaro da restituire alla piccola Teresa. Nonostante questo, Andreas si dirige<br />

verso la chiesa: egli si sente infatti fiducioso di poter pagare.<br />

Improvvisamente si sente chiamare da dietro: è un poliziotto, che lo ferma dandogli un<br />

portafogli, dicendogli che lo aveva appena perso, ma non era suo. Ancora sorpreso<br />

entra nel solito bistrò davanti alla chiesa, dove lo attende Woitech:<br />

“Mir ist wieder etwas merkwürdiges<br />

Mi è di nuovo successo un fatto<br />

geschehen”<br />

straordinario.<br />

Ma Woitech ha solo in mente di bere e trascina l’amico al bancone del bar.<br />

A questo punto, mentre Andreas comincia a percepire un dolore al petto, entra nel<br />

locale Therese, la ragazzina vestita d’azzurro. Andreas le si rivolge identificandola con la<br />

piccola santa Teresa, e lei spaventata gli porge dei soldi e gli chiede di andarsene.<br />

Woitech, vista la banconota, lo invita di nuovo a bere, ma Andreas cade a terra.<br />

“Und man schleppt ihn, weil in der Nähe<br />

kein Arzt und keine Apotheke ist, in die<br />

Kapelle, und zwar in die Sakristei, weil<br />

Priester doch etwas von Sterben und<br />

Tod verstehen“<br />

E poiché lì vicino non c’erano né un<br />

medico né una farmacia, lo trascinarono<br />

nella cappella, anzi nella sacrestia, dato<br />

che i preti se ne intendono del morire e<br />

della morte.<br />

Andreas viene dunque portato proprio nel luogo dove doveva consegnare i soldi, nella<br />

sacrestia, davanti alla statua della Santa. E la giovane Therese lo segue.<br />

Le sue ultime parole,“Fräulein Therese!” (Signorina Teresa!), sono accompagnate da un<br />

gesto molto significativo: porta la mano al petto, verso la tasca interna sinistra della<br />

sua giacca, dove si trovano i soldi, ma anche in corrispondenza del suo cuore.<br />

Poi fa un ultimo sospiro e muore.<br />

- 7 -


Il racconto termina con la famosa frase:<br />

“Gebe Gott uns allen, uns <strong>Trinker</strong>n,<br />

einen so leichten und so schönen<br />

Tod!“<br />

Conceda Dio a noi tutti noi, a noi<br />

bevitori, una morte così lieve e<br />

bella!.<br />

Tutti infatti vorremmo morire come lui: la sua è una morte lieve, non sofferta, ma<br />

sopratutto Andreas è morto dopo aver svolto il suo compito, quello per cui è stato<br />

chiamato da Dio.<br />

Egli è felice come ogni uomo che ha raggiunto il proprio scopo e per questo motivo egli<br />

può esserci d’esempio. Egli è un barbone, un uomo e come tanti, Andreas ha dei limiti,<br />

dei difetti che non lo aiutano a stare sulla “buona strada”, quella che lo dovrebbe<br />

portare a pagare il debito. Spesso si dimentica del suo compito e spende il denaro per<br />

bere. Nonostante ciò, egli alla fine riesce nel suo intento e dimostra che tutti possiamo<br />

compiere ciò per cui siamo fatti.<br />

Joseph Roth, anch’egli alcolizzato e senza tetto, sentendosi vicino alla fine,<br />

invoca Dio di poter raggiungere il suo destino, e morire in pace, come<br />

Andreas.<br />

La santità<br />

Nel titolo del racconto si trovano due termini significativi, cioè LEGGENDA e SANTO.<br />

La leggenda è una storia che racconta eventi reali accompagnati da elementi<br />

inventati. Nel Medioevo le leggende erano racconti che narravano la vita dei santi.<br />

Definire Andreas un “santo bevitore” può sembrare un ossimoro: come può un bevitore,<br />

che vive sotto i ponti e con un passato nel quale vi è addirittura un omicidio, essere<br />

definito santo?<br />

I santi sono normalmente identificati come persone estremamente buone, di esempio<br />

per tutta l’umanità. Andreas non è perfetto, è un uomo che vive di espedienti, alla<br />

giornata. Non è un modello da seguire: infatti ci appare come un uomo debole, che si<br />

lascia deviare dalle altre persone.<br />

Ciononostante Roth lo definisce santo e questo ci mostra come nella quotidianità e nella<br />

nostra imperfezione possiamo vivere in santità. Nonostante commetta molti errori,<br />

Andreas non dimentica mai il suo scopo, che è restituire il denaro ricevuto alla piccola<br />

- 8 -


Santa Teresa di Lisieux. Se ciò accade è una situazione solo momentanea, egli se ne<br />

dispiace ed è sempre pronto a tentare un’altra volta, fino a che in punto di morte riesce<br />

ad estinguere il suo debito.<br />

Nel suo primo incontro, ossia con il suo benefattore, Andreas ci tiene a dire di essere<br />

“un uomo d’onore”. Questa sua affermazione viene sostenuta durante tutta la vicenda.<br />

Nel seguire il suo scopo i suoi errori non sono fatti per volontà propria. Nelle ultime<br />

settimane della sua vita Andreas ci è descritto come un uomo generoso, disposto ad<br />

aiutare gli altri, anche se questo dovesse comportare il posticipo del saldo del suo<br />

debito.<br />

Ciò ci dimostra come la debolezza e il limite umano possono diventare relativi, se alla<br />

base c’è un animo determinato e buono.<br />

Joseph Roth: cenni biografici<br />

Nato nel 1894 a Brody, nella provincia orientale asburgica della Galizia,<br />

Joseph Roth, di famiglia ebraica, studiò germanistica e filosofia a Vienna.<br />

Partecipò volontario alla prima guerra mondiale e cadde prigioniero dei russi.<br />

Dopo queste amare esperienze si diede all'attività giornalistica a Vienna,<br />

Berlino e Francoforte.<br />

Nel 1922 sposò Friederike (Friedl) Reichler e poco dopo esordì con il romanzo<br />

La tela di ragno (“Das Spinnennetz”, 1923). Ben presto tuttavia si<br />

manifestarono nella moglie i segni della malattia mentale, cosa che fece<br />

piombare Roth in una crisi profonda.<br />

Le sue opere più prestigiose sono La marcia di Radetzky (“Radetzkymarsch”,<br />

1932) e La Cripta dei Cappuccini (“<strong>Die</strong> Kapuzinergruft”, 1938) dedicate al<br />

tramonto del mondo asburgico.<br />

Nel 1933, poiché all'avvento di Hitler le sue origini ebraiche gli rendevano<br />

impossibile lavorare (anche i suoi libri furono bruciati nel tragico rogo del 10<br />

maggio 1933), lasciò definitivamente la Germania, trasferendosi a Parigi.<br />

Ormai in preda all'alcolismo, vi morì, il 27 maggio 1939 uscendo da un caffé.<br />

Gli ultimi giorni della sua vita sono narrati nel racconto autobiografico<br />

intitolato La leggenda del santo bevitore (“<strong>Die</strong> <strong>Legende</strong> <strong>vom</strong> heiligen <strong>Trinker</strong>”,<br />

1939).<br />

Il breve racconto, pubblicato pochi mesi dopo la sua morte, può essere<br />

considerato un presentimento della fine, un suo testamento umano e morale,<br />

assieme ad una invocazione a Dio.<br />

- 9 -


Riflessioni<br />

Alcune risposte degli studenti, in occasione della verifica scritta del 5/10/2007.<br />

Gli studenti sono tenuti a contenere la risposta in un massimo di 10 righe.<br />

Welche Rolle spielt die Tatsache, dass der<br />

Protagonist ein Mörder, ein Obdachloser<br />

und ein Säufer ist?<br />

Che ruolo gioca il fatto che il protagonista<br />

sia un assassino, un barbone e un<br />

alcolizzato?<br />

<strong>Die</strong>se Tatsache ist nicht zufällig, diese<br />

Geschichte ist nämlich eine Metapher des<br />

Lebens. Der Schriftsteller will klar machen,<br />

dass man im Leben Fehler machen kann<br />

aber das passiert oft, es ist normal.<br />

Am wichtigsten muss man das Ziel des<br />

Lebens nicht Vergessen. Obwohl Andreas<br />

Fehler macht und Schwierigkeiten findet,<br />

überwindet er sie; er lässt von seinem Zweck<br />

nicht ab.<br />

Andreas hat ein schweres Leben aber er<br />

vergisst nicht seine Schuld, sein Ziel. Er wird<br />

„heilig“ genannt, obwohl er kein Vorbild oder<br />

Beispiel ist. Er kann nämlich das gegebene<br />

Wort und seinen Zweck erreichen. Deshalb<br />

müssen wir, „Uns <strong>Trinker</strong>“, so handeln.<br />

(Enrico Frigerio)<br />

Il fatto che il protagonista sia un assassino,<br />

un vagabondo e un alcolizzato non è casuale;<br />

questa storia è infatti una metafora della<br />

vita. Lo scrittore vuole far comprendere che<br />

in vita si possono compiere errori, ciò<br />

accade spesso ed è quindi normale. Non si<br />

deve però dimenticare lo scopo della vita.<br />

Anche se Andreas compie errori ed incontra<br />

vari imprevisti e difficoltà, riesce a superarle<br />

e non si lascia sviare dal suo scopo.<br />

Andreas ha una vita molto dura ma<br />

nonostante ciò non dimentica lo scopo, il fine<br />

di essa. Egli viene chiamato “santo” anche se<br />

non rappresenta un vero e proprio modello,<br />

in quanto sarà in grado di mantenere la<br />

parola data e portare a compimento la sua<br />

missione. Perciò noi uomini,“Noi bevitori”,<br />

dobbiamo comportarci come Andreas,<br />

senza cioè dimenticare il fine, lo scopo della<br />

nostra vita.<br />

“Gebe Gott uns allen, uns <strong>Trinker</strong>n, einen so<br />

leichten und so schönen Tod”, das ist das<br />

Ende der Erzählung. Andreas sagt “uns”: wir<br />

machen alle Sünden, wir sind nicht perfekt.<br />

Wir machen viele Fehler wie Andreas, aber<br />

er wird “Heilig” genannt. Am Ende hat<br />

Andreas seine Schuld bezahlt. Andreas ist<br />

ein Mörder, er ist kein Beispiel, aber er<br />

vergisst nie sein Ziel. Er versucht immer<br />

wieder. Der Dichter sagt uns, dass wir alle<br />

eine Hoffnung haben. Ich könnte wie Andreas<br />

sein. Ich mache viele Fehler aber es passiert<br />

mir das Wunder. Ich weiß, wo mein Weg ist.<br />

Ich will “meine Schuld bezahlen”. Das ist<br />

nicht einfach, weil ich nicht stark bin. Ich<br />

lasse mich verführen, genau wie Andreas,<br />

aber ich versuche immer wieder.<br />

(Letizia Maggioni)<br />

„Che Dio possa dare a noi tutti, noi bevitori,<br />

una così dolce e bella morte“, questa è la<br />

fine del racconto. Andreas dice „noi“: noi<br />

facciamo peccati, non siamo perfetti.<br />

Facciamo molti errori come Andreas, che<br />

viene tuttavia chiamato „santo“. Alla fine<br />

Andreas ha pagato il suo debito. Andreas è<br />

un assassino, non è un esempio, ma non<br />

dimentica mai il suo scopo. Egli riprova<br />

sempre, non si ferma.<br />

Lo scrittore ci dice che abbiamo tutti una<br />

speranza. Io posso essere come Andreas. Io<br />

faccio molti errori, ma mi succede sempre il<br />

miracolo. So dove è la mia strada. Io voglio<br />

„pagare il mio debito“. Questo non è facile,<br />

perché non sono forte, mi lascio spesso<br />

sviare come Andreas, ma riprovo sempre.<br />

- 10 -


<strong>Die</strong>se Tatsache hat die Hauptrolle in der<br />

Erzählung. Andreas ist ein Mensch, der in<br />

seinem Leben nichts Gutes gemacht hat.<br />

Aber nach einem Treffen hat er einen neuen<br />

Zweck in seinem Leben. Mit seiner großen<br />

Schwäche ist er ein Beispiel für jeden<br />

Menschen. Er kämpft gegen seine<br />

Schwäche, weil er seinem Leben einen Sinn<br />

geben will. Er weiß, dass er für Etwas mehr<br />

als Trinken gemacht ist. So ist er heilig,<br />

obwohl er ein Mörder, ein Säufer ein so<br />

schwächer Mann ist; aber er erkennt mit<br />

seinem Tod, dass er für das Unendliche<br />

gemacht ist.<br />

(Lara Tagliabue)<br />

Questo fatto ha un’importanza fondamentale<br />

nel racconto di Roth. Andreas è un uomo<br />

che non ha fatto niente di buono nella sua<br />

vita, ma dopo un particolare incontro, trova<br />

un nuovo scopo. Con la sua grande<br />

debolezza è un esempio per tutte le persone:<br />

lotta contro di essa, perché vuole dare un<br />

senso alla sua vita. Infatti, è consapevole di<br />

essere stato creato per qualcosa di più del<br />

semplice bere in continuazione. Per questo è<br />

chiamato “santo”, anche se è un assassino,<br />

un ubriacone e un uomo così debole. Alla<br />

fine, con la sua morte, comprende di essere<br />

stato creato per l’infinito.<br />

Vom Anfang der Erzahlung wissen wir, das<br />

Andreas ein <strong>Trinker</strong> ist. Das wissen wir <strong>vom</strong><br />

Titel!<br />

In den ersten Zeilen verstehen wir dass er<br />

ein Obdachloser ist und danach werden wir<br />

verstehen dass er auch ein Mörder ist.<br />

Trotzdem sagt Andreas, dass er „ein<br />

Ehremann“ ist.<br />

Obwohl er viele Fehler gemacht hat, findet er<br />

immer die Kraft, sich selbst zu verändern.<br />

Wenn er ein „guter“ Mann wäre, wäre es in<br />

seinem Leben kein Wunder notwendig.<br />

Obwohl er viel Geld für Getränke ausgibt,<br />

findet er immer wieder das Geld und er<br />

vergisst nie seinen Zweck.<br />

Es ist wichtig, dass er viele Fehler macht,<br />

weil es ihm schwerer ist, sich an seine<br />

Schuld zu erinnern. Er vergisst es nie, und<br />

das rechtfertigt, dass Andreas heilig<br />

genannt werden kann.<br />

(Benedetta Vaccarino)<br />

Dall’inizio del racconto sappiamo che<br />

Andreas è un alcolizzato. Lo sappiamo dal<br />

titolo!<br />

Nelle prime righe comprendiamo che è un<br />

senzatetto e in seguito scopriremo che è<br />

anche un assassino. Ciononostante Andreas<br />

dice di essere “un uomo d’onore”.<br />

Nonostante abbia fatto molti errori, trova<br />

sempre la forza per cambiare.<br />

Se fosse un uomo “buono”, un miracolo nella<br />

sua vita non sarebbe necessario.<br />

Nonostante spenda molti soldi per il bere,<br />

ritrova sempre i soldi e non dimentica mai il<br />

suo scopo.<br />

È importante che lui faccia molti errori,<br />

perché in questo modo gli è più difficile<br />

ricordarsi il suo debito. Ma lui non lo<br />

dimentica mai, e ciò giustifica che possa<br />

essere chiamato santo.<br />

Andreas ist ein Mörder, weil er einen Mann<br />

getötet hat. Er ist ein Obdachloser, weil er<br />

unter den Brücken lebt. Er ist auch ein<br />

Säufer, weil ihm Trinken gefällt. Es ist wichtig,<br />

dass der Protagonist so ist. Wenn er ein<br />

guter und perfekter Mann wäre, wäre die<br />

Erzählung nicht so interessant. Ein perfekter<br />

Mann kann die Wunder nicht sehen. Ein<br />

Obdachloser, der nichts hat, schätzt alles<br />

und er kann besser das Gute von dem<br />

Schlechten unterscheiden<br />

(Luana Mazzitelli)<br />

Andreas è un assassino perché ha ucciso<br />

una persona; è un senza tetto perché vive<br />

sotto i ponti della Senna; è un ubriacone<br />

perché gli piace bere. E’ importante che il<br />

protagonista sia così: se fosse stato un<br />

uomo bravo e perfetto, questa storia non<br />

sarebbe così interessante. Un uomo perfetto<br />

non vede i miracoli. Un senza tetto, che non<br />

ha nulla, presta attenzione a tutto e può<br />

meglio riconoscere e distinguere il bene dal<br />

male.<br />

- 11 -


Andreas ist ein Mörder, ein Obdachloser und<br />

ein Säufer; er ist kein guter Mann oder<br />

besser kein perfekter Mann. Natürlich ist er<br />

kein Beispiel für andere Leute. Trotzdem<br />

wird er „heilig“ genannt. <strong>Die</strong> Tatsache, dass<br />

er kein perfekter Mensch ist, ist sehr<br />

wichtig. In der Erzählung ist es nämlich klar,<br />

dass alle Menschen im Leben verändern<br />

können. Obwohl die Leute schlechte Taten<br />

gemacht haben oder arm und ohne Geld<br />

sind, können sie etwas Gutes machen. Wie<br />

Andreas können diese Leute einen neuen<br />

Zweck im Leben finden und alles machen,<br />

um dieses Ziel zu erreichen. Andreas hat<br />

das gemacht: er hat seine Schuld nie<br />

vergessen und am ende sie bezahlt. Deshalb<br />

kann er ein Beispiel für uns werden.<br />

(Chiara Mantovani)<br />

Andreas ist schwach: er lässt sich von<br />

anderen Menschen verführen. Sein<br />

schlechtestes Laster ist Alkohol: Er trinkt viel<br />

und gern. Er lebt unter den Brücken in Paris.<br />

Aber er befindet sich immer in den selben<br />

Situationen: er gibt das Geld aus, immer<br />

wieder bekommt er es noch. Er ist ein<br />

Mörder und ein Säufer, aber im Titel wird er<br />

“Heilig” genannt. Andreas vergisst nicht das<br />

Ziel seines Lebens und es tut ihm Leid, wenn<br />

er Geld ausgibt. Wenn Andreas eine<br />

normale Person wäre, ein Haus hätte und<br />

nicht trinken würde, hätte die Geschichte<br />

keinen Sinn mehr. Andreas muss ein Ziel in<br />

seinen Leben finden. Es passiert: er findet<br />

sein Ziel mit dem ersten Wunder. Er ist<br />

gerettet, weil er jetzt ein Ziel bekommen hat.<br />

(Greta Mambretti)<br />

Andreas è un assassino, un senzatetto e un<br />

ubriacone; di certo non è quello che si può<br />

definire un uomo buono e perfetto.<br />

Naturalmente non è un esempio per le altre<br />

persone ma, nonostante questo, è chiamato<br />

“santo”. Tuttavia, il fatto che Andreas non sia<br />

un uomo perfetto è molto importante. Nella<br />

storia, infatti, è evidente che tutte le persone<br />

possono cambiare durante la loro vita;<br />

anche se hanno commesso azioni cattive,<br />

oppure sono povere e senza soldi, possono<br />

fare qualcosa di buono. Come Andreas,<br />

anche le altre persone possono trovare un<br />

nuovo scopo nella loro vita e fare di tutto per<br />

raggiungerlo. Andreas ha fatto proprio<br />

questo: non si è mai dimenticato del suo<br />

debito e alla fine l’ha pagato. Per questo<br />

motivo può essere considerato un esempio<br />

anche per noi.<br />

Andreas è debole: si lascia influenzare dalle<br />

altre persone. Il suo peggior vizio è l' alcol:<br />

beve molto e volentieri. Vive sotto i ponti di<br />

Parigi. Ma si trova sempre nella stessa<br />

situazione: spende i suoi soldi e sempre ne<br />

riceve altri. É un assassino, ma nel titolo<br />

viene chiamato “santo”. Questo perché<br />

Andreas non si dimentica dello scopo della<br />

sua vita e gli dispiace quando spende i soldi.<br />

Se Andreas fosse stato una persona<br />

normale, avesse avuto una sua casa e non<br />

avesse bevuto, questa storia non avrebbe<br />

senso.<br />

Andreas deve trovare lo scopo della sua vita.<br />

Questo succede col primo miracolo. Si salva<br />

perché ora la sua esistenza ha un fine.<br />

In dem Titel wird Andreas „heiliger” <strong>Trinker</strong><br />

genannt. Wenn wir von Heilige sprechen,<br />

beziehen wir uns auf Leute, die sehr gute<br />

Menschen sind. Joseph Roth möchte aber<br />

einen Mensch dastellen, der wie viele andere<br />

war. Wir können Andreas „heilig“ nennen,<br />

weil er ein Ziel hat, er vergisst nie sein Ziel<br />

und am Ende erreicht er das Ziel. Roth<br />

möchte allen Leuten eine Hoffnung geben. Es<br />

ist nicht wichtig ein Beispiel für andere<br />

Menschen zu sein, sondern ein Ziel zu haben<br />

und alles machen, um das Ziel zu erreichen.<br />

(Giorgia Colombo)<br />

Nel titolo Andreas viene chiamato „santo“<br />

bevitore. Quando parliamo di santi,<br />

indichiamo persone particolarmente buone.<br />

Joseph Roth vuole però parlare di un uomo<br />

come tanti altri. Noi possiamo definire<br />

Andreas “santo” perché lui ha uno scopo che<br />

non dimentica mai e che alla fine riuscirà a<br />

raggiungere. Roth vuole dare una speranza<br />

a tutti. Non è, quindi, importante essere un<br />

esempio per le altre persone ma avere uno<br />

scopo e fare di tutto pur di raggiungerlo.<br />

- 12 -


Es ist komisch, dass ein Mörder, ein<br />

Obdachloser und ein Säufer als „heilig“<br />

genannt wird, weil diese keine guten<br />

Beispiele sind. Ein Heiliger sollte ein guter<br />

Mensch sein, ein Beispiel für andere<br />

Menschen.<br />

Andreas ist kein Heiliger in diesem Sinne.<br />

Andreas wird heilig genannt, weil er trotz<br />

seines Zustandes ( Mörder, Obdachloser…)<br />

sein Ziel nicht vergisst. Oder er vergisst<br />

manchmal sein Ziel, aber nur momentan: er<br />

gibt das Geld in Cafés, Bistros, Kinos aus. Er<br />

gibt das Geld für Frauen aus. Aber dann tut<br />

es ihm Leid und er versucht ein anderes Mal<br />

die Schuld zu bezahlen, weil diese Schuld den<br />

Zweck seines Lebens ist! <strong>Die</strong>ser Zweck gibt<br />

seinem Leben einen Sinn! Am Ende der<br />

Erzählung gelingt es ihm, die Schuld zu<br />

bezahlen und Roth endet so: „Gebe Gott uns<br />

allen, uns <strong>Trinker</strong>n, einen so leichten und so<br />

schönen Tod!“.<br />

(Laura Rigamonti)<br />

E’strano che un assassino, barbone,<br />

alcolizzato venga chiamato “santo”, perché<br />

questi non sono begli esempi. Un santo<br />

dovrebbe essere un uomo buono, un<br />

esempio per le altre persone.<br />

Andreas non è santo in questo senso.<br />

Andreas viene chiamato santo perché,<br />

nonostante il suo stato di assassino, di<br />

barbone e di alcolizzato, non dimentica il suo<br />

obiettivo. Oppure lo dimentica talvolta, ma<br />

solo momentaneamente, spendendo soldi in<br />

bar, ristoranti e cinema, … e per le donne.<br />

Ma dopo averli spesi si pente e tenta<br />

nuovamente di pagare il suo debito, perché<br />

questo debito è diventato lo scopo della sua<br />

vita. Questo scopo dà un senso alla sua vita!<br />

Alla fine del racconto riesce a pagare il<br />

debito e Roth termina così: “Conceda Dio a<br />

tutti noi, a noi bevitori, una morte così facile<br />

e così bella!”.<br />

Andreas lebt am Anfang ohne einen Zweck<br />

in seinem Leben, er lebt jeden Tag und alle<br />

Tage gleich. Er ist kein positiver Mensch und<br />

er hat viele Fehler gemacht. Aber mit dem<br />

ersten Treffen verändert sich sein Leben. Er<br />

kann ein Beispiel für alle Menschen sein, weil<br />

er nie sein Ziel vergisst und weil er auch<br />

seine Schuld zurückzahlt. <strong>Die</strong> wichtigste<br />

Tatsache ist, dass er kein positiver Mensch<br />

ist. Wenn er positiv und gut wäre, konnte er<br />

sein Leben nicht verändern und konnte er<br />

nicht sich selbst retten. Der letzte Satz des<br />

Buches ist „ Gebe Gott uns allen, uns<br />

<strong>Trinker</strong>n, einen so leichten und schonen<br />

Tod!“, Es zeigt, dass die Geschichte von<br />

Andreas ein Metapher für alle Menschen<br />

sein kann und es ist auch der Rat <strong>vom</strong> Autor.<br />

(Francesca Conegian)<br />

All’ inizio Andreas vive senza uno scopo nella<br />

sua vita, vive tutti i giorni nello stesso modo.<br />

Non è una persona positiva e ha commesso<br />

tanti errori. Ma con il primo incontro la sua<br />

vita cambia. Può essere un esempio per<br />

tutti, perchè non dimentica mai il suo scopo<br />

e perché salda il suo debito.<br />

Il fatto più importante è che non sia un<br />

personaggio positivo. Se fosse buono e<br />

positivo non potrebbe cambiare la sua vita e<br />

non si potrebbe salvare. L’ultima frase del<br />

libro è “ che Dio dia a tutti noi”, noi bevitori,<br />

“una morte così lieve e bella!”. Ciò mostra<br />

che la storia di Andreas può essere una<br />

metafora per tutti ed è anche il consiglio<br />

dell’autore.<br />

- 13 -

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