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Nuovo Ospedale di Garbagnate Milanese - Infrastrutture Lombarde

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A partire dall’Unità d’Italia – <strong>di</strong> cui<br />

quest’anno celebriamo il 150° anniversario<br />

– la Lombar<strong>di</strong>a è sempre stata scenario<br />

dei più importanti sviluppi infrastrutturali<br />

che hanno interessato il nostro Paese<br />

e il resto del continente.<br />

Nel solco <strong>di</strong> tale tra<strong>di</strong>zione, che trae<br />

origine dalla posizione <strong>di</strong> crocevia <strong>di</strong><br />

importanti <strong>di</strong>rettrici commerciali e dalla<br />

vocazione economico-sociale della<br />

nostra regione, il Governo lombardo<br />

si è impegnato fortemente nella<br />

realizzazione <strong>di</strong> opere volte a confermare<br />

il protagonismo della Lombar<strong>di</strong>a non<br />

solo in Italia, ma anche in Europa.<br />

La Lombar<strong>di</strong>a,<br />

protagonista in Europa


Per raggiungere questo importante<br />

obiettivo, Regione Lombar<strong>di</strong>a ha dovuto<br />

svolgere un forte ruolo <strong>di</strong> governance,<br />

assumere precise responsabilità<br />

politico-istituzionali e creare modelli <strong>di</strong><br />

gestione innovativi, utili a imprimere<br />

una netta accelerazione allo sviluppo<br />

<strong>di</strong> un vasto sistema <strong>di</strong> opere.<br />

Ci siamo dunque dotati <strong>di</strong> uno strumento<br />

capace <strong>di</strong> unire un’expertise <strong>di</strong> primo<br />

livello e un’alta efficienza procedurale:<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>. Uno strumento<br />

che, valorizzando le iniziative dei<br />

soggetti pubblici e privati in un contesto<br />

<strong>di</strong> competizione reale, è in grado <strong>di</strong><br />

creare le con<strong>di</strong>zioni per progettare<br />

le opere, avviarne la realizzazione<br />

e vigilare sugli impegni assunti.<br />

Nell’anno appena trascorso abbiamo<br />

raggiunto risultati notevoli come<br />

il collaudo e la messa in esercizio<br />

<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, degli ospedali<br />

<strong>di</strong> Vimercate, Como, Legnano,<br />

Niguarda. Abbiamo, inoltre, aperto<br />

venti cantieri correlati al piano <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

sanitaria, nonché avviato quelli relativi<br />

all’autostrada Pedemontana, attraverso<br />

la società collegata CAL. Tutto ciò è<br />

stato realizzato nei tempi previsti, con alti<br />

livelli <strong>di</strong> qualità e senza maggiori esborsi.<br />

Guardare al futuro delle infrastrutture<br />

significa per il Governo regionale avere<br />

un occhio vigile alle nuove esigenze dei<br />

citta<strong>di</strong>ni e delle imprese. Sono certo<br />

che <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> saprà<br />

alimentare sempre <strong>di</strong> più questa capacità<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i segnali delle trasformazioni<br />

che si affacciano al presente e che<br />

richiedono risposte lungimiranti.<br />

Roberto Formigoni<br />

Presidente della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA dal 12 luglio 2010<br />

"<br />

Guardare al futuro delle infrastrutture<br />

significa per il Governo regionale avere<br />

un occhio vigile alle nuove esigenze<br />

dei citta<strong>di</strong>ni e delle imprese<br />

"


L’Annual Report <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> è un appuntamento<br />

gra<strong>di</strong>tissimo perché mi consente <strong>di</strong> fare<br />

il punto sulle opere e sui cantieri che,<br />

anche grazie a ILSpA, stiamo portando<br />

avanti in Lombar<strong>di</strong>a. Queste pagine,<br />

che sfoglio ogni anno con grande<br />

piacere, sono la testimonianza concreta<br />

dei tanti interventi avviati o conclusi<br />

che interessano il nostro territorio.<br />

In Italia – e soprattutto in una regione<br />

produttiva come la Lombar<strong>di</strong>a – abbiamo<br />

bisogno <strong>di</strong> infrastrutture per colmare il<br />

gap che ancora esiste rispetto agli altri<br />

Paesi europei. Il World Economic Forum,<br />

su 141 nazioni, posiziona il nostro Paese<br />

al 45° posto per dotazione ferroviaria, al<br />

53° posto per dotazione stradale e al 72°<br />

posto per la qualità delle infrastrutture.<br />

Le infrastrutture:<br />

ponti per lo sviluppo


Per invertire questa "spirale negativa"<br />

<strong>di</strong> cui il nostro Paese è vittima,<br />

in Lombar<strong>di</strong>a abbiamo dato vita<br />

negli ultimi anni ad un vero e proprio<br />

cambio <strong>di</strong> marcia che si basa su un<br />

coinvolgimento sempre più <strong>di</strong>retto del<br />

territorio e su un ricorso sempre più<br />

<strong>di</strong>ffuso al project financing. Ciò ha<br />

permesso <strong>di</strong> finanziare opere senza un<br />

euro <strong>di</strong> contributo pubblico. Abbiamo<br />

sperimentato che la sussi<strong>di</strong>arietà<br />

funziona anche nel campo delle<br />

infrastrutture e delle opere pubbliche.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo inoltre che<br />

gli investimenti in infrastrutture<br />

rappresentano un moltiplicatore potente<br />

per lo sviluppo socio-economico e per la<br />

competitività <strong>di</strong> un’area. Esse hanno un<br />

impatto significativo sul red<strong>di</strong>to prodotto,<br />

fungono da catalizzatore <strong>di</strong> attività a più<br />

alto valore aggiunto e conseguentemente<br />

generano benessere per i citta<strong>di</strong>ni.<br />

Le infrastrutture fanno crescere<br />

il territorio non lo indeboliscono.<br />

Ma l’ambito infrastrutturale<br />

si può sostenere oggi solo<br />

percorrendo vie nuove.<br />

Siamo tutti consapevoli <strong>di</strong> essere<br />

<strong>di</strong> fronte ad un contesto <strong>di</strong>fficile<br />

caratterizzato da scarsità <strong>di</strong> risorse<br />

e fon<strong>di</strong> pubblici sempre più limitati.<br />

Questo significa impiegare bene i pochi<br />

sol<strong>di</strong> pubblici per finanziare opere e<br />

servizi non altrimenti realizzabili, ma al<br />

contempo significa sperimentare nuove<br />

forme <strong>di</strong> cattura del valore generato<br />

dalle infrastrutture e spingere a fondo il<br />

modello della partnership pubblico-privato<br />

ogni volta che ciò sia possibile per non<br />

pesare sulla già magra finanza pubblica.<br />

Con ILSpA stiamo percorrendo proprio<br />

questa strada che non solo è la più<br />

convincente, ma probabilmente l’unica<br />

a poter essere percorsa con successo.<br />

Le infrastrutture sono importanti e<br />

sono innanzitutto ponti che collegano<br />

i <strong>di</strong>versi territori della Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Un trampolino verso il futuro.<br />

Raffaele Cattaneo<br />

Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong><br />

e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA fino al 12 luglio 2010<br />

"<br />

Abbiamo dato vita ad un vero e proprio<br />

cambio <strong>di</strong> marcia che si basa su un<br />

coinvolgimento sempre più <strong>di</strong>retto del<br />

territorio e su un ricorso sempre più<br />

<strong>di</strong>ffuso al project financing. Ciò ha<br />

permesso <strong>di</strong> finanziare opere senza<br />

un euro <strong>di</strong> contributo pubblico<br />

"


Una strada che avanza, un palazzo<br />

che sale, un ospedale che sorge,<br />

un ponte che unisce. Senza troppe<br />

parole, senza promesse, ma con la<br />

forza dei fatti, dei tempi rispettati<br />

e senza spreco <strong>di</strong> denaro pubblico.<br />

Questo è il lavoro <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong>, questa è la missione che<br />

ci ha affidato Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Un lavoro che è frutto dell’impegno<br />

costante dei nostri <strong>di</strong>pendenti,<br />

insostituibile risorsa dell'azienda.<br />

Un lavoro <strong>di</strong> grande responsabilità che<br />

consente <strong>di</strong> migliorare la qualità della vita<br />

<strong>di</strong> tutti. Un lavoro importante che assume<br />

ancor più valore in questo periodo <strong>di</strong><br />

grave crisi, perché l’infrastrutturazione<br />

del territorio può rappresentare un volano<br />

per il sistema economico e produttivo.<br />

Il nostro impegno<br />

per costruire il futuro


ILSpA ha un fatturato me<strong>di</strong>o pro capite<br />

per addetto <strong>di</strong> 399.000 euro che,<br />

paragonato con quello <strong>di</strong> qualunque<br />

altra società <strong>di</strong> committenza pubblica<br />

o privata in Italia, <strong>di</strong>mostra l’efficienza<br />

raggiunta in termini <strong>di</strong> rapporto tra costo<br />

del personale e produzione realizzata.<br />

Nel 2010 il nostro impegno quoti<strong>di</strong>ano<br />

ha consentito la messa in esercizio<br />

<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, ad oggi l’e<strong>di</strong>ficio<br />

in cemento armato più alto d’Italia.<br />

Esso non solo ospita gli uffici regionali,<br />

ma con la sua straor<strong>di</strong>naria piazza<br />

coperta – e gli esercizi commerciali<br />

che la renderanno viva 24 ore su 24 –<br />

si offre anche a tutti i citta<strong>di</strong>ni lombar<strong>di</strong><br />

come luogo da abitare. Ancora, abbiamo<br />

reso <strong>di</strong>sponibili i nuovi ospedali <strong>di</strong><br />

Vimercate, Como, Legnano e il Niguarda<br />

a Milano, consegnato le aziende agricole<br />

<strong>di</strong> Carpaneta e Riccagioia, aperto 20<br />

nuovi cantieri <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sanitaria.<br />

E mentre si avvicina il grande restauro<br />

della Villa Reale <strong>di</strong> Monza, grazie<br />

al lavoro della nostra partecipata<br />

CAL l’autostrada Pedemontana,<br />

attesa da decenni, <strong>di</strong>venta realtà.<br />

L'altra grande svolta del 2010 si è<br />

avuta con l’avvio <strong>di</strong> attività in ambito<br />

extraregionale: il nostro patrimonio <strong>di</strong><br />

esperienze, la nostra professionalità,<br />

la nostra specializzazione si pongono<br />

così, sempre sotto la guida <strong>di</strong> Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, anche come punto <strong>di</strong><br />

riferimento nazionale per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> interventi ad elevata complessità.<br />

È il caso della sottoscrizione del<br />

Protocollo <strong>di</strong> Intesa tra la Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a e la Regione Calabria per<br />

la realizzazione in project finance <strong>di</strong><br />

quattro nuovi ospedali sul territorio<br />

calabrese, nonché della convenzione<br />

con Expo 2015 SpA per l’assistenza al<br />

Responsabile Unico del Proce<strong>di</strong>mento<br />

nell’espletamento delle procedure<br />

<strong>di</strong> gara ad evidenza pubblica.<br />

Questo per noi è motivo <strong>di</strong> orgoglio,<br />

ci rende consapevoli del ruolo strategico<br />

della nostra Società e della responsabilità<br />

che ciascuno <strong>di</strong> noi ha nello svolgere<br />

con efficienza ed efficacia il proprio<br />

compito al servizio dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Lasciare ai nostri figli opere che<br />

resteranno nel tempo contribuendo a<br />

generare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo economico<br />

e sociale rappresenta la vera motivazione<br />

che anima il nostro impegno quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Giovanni Bozzetti<br />

Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Gestione<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

"<br />

Il nostro patrimonio <strong>di</strong> esperienze,<br />

la nostra professionalità si pongono<br />

come punto <strong>di</strong> riferimento nazionale<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> interventi<br />

ad elevata complessità<br />

"


Nel 2010 si è compiuto un primo<br />

passo importante nel processo <strong>di</strong><br />

ammodernamento delle opere pubbliche<br />

nella nostra Regione. Penso alla messa<br />

in esercizio dei nuovi ospedali <strong>di</strong><br />

Niguarda, Legnano, Vimercate e Como,<br />

strutture moderne che stanno dando<br />

<strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> grande efficienza<br />

in termini <strong>di</strong> prestazione <strong>di</strong> servizi<br />

sanitari offerti, a riprova della loro<br />

corretta ideazione e realizzazione, in<br />

linea con le attuali esigenze sanitarie.<br />

Penso inoltre ai cantieri attualmente in<br />

corso per la costruzione, l’ampliamento<br />

e l’adeguamento <strong>di</strong> 20 presi<strong>di</strong> ospedalieri.<br />

Penso, infine, a Palazzo Lombar<strong>di</strong>a,<br />

totalmente operativo e <strong>di</strong>ventato<br />

a tutti gli effetti la nuova sede della<br />

Regione, con indubbi vantaggi in termini<br />

<strong>di</strong> efficienza del sistema oltreché<br />

economici. Opere <strong>di</strong> primaria importanza<br />

che <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />

saputo realizzare nel rispetto dei tempi<br />

previsti, dei costi e della qualità.<br />

Un compito che la nostra Società, sotto<br />

la guida della Regione Lombar<strong>di</strong>a, svolge<br />

con entusiasmo e passione secondo<br />

un metodo <strong>di</strong> lavoro ormai “collaudato”<br />

e ricorrendo a strumenti complessi, come<br />

il project financing, per promuovere il più<br />

possibile logiche <strong>di</strong> partenariato pubblicoprivato,<br />

attivando risorse e capitali<br />

privati per la realizzazione delle opere.<br />

Analizzare i bisogni,<br />

trovare soluzioni


Il 2010 ha confermato l’efficienza <strong>di</strong><br />

ILSpA anche nel campo infrastrutturale:<br />

penso in particolare all’avvio dei lavori<br />

dell’autostrada Pedemontana e alla<br />

progressione dei cantieri della BreBeMi<br />

per i quali la nostra controllata CAL,<br />

Concessioni Autostradali <strong>Lombarde</strong>,<br />

agisce da Ente Concedente.<br />

Realizzare opere come Palazzo<br />

Lombar<strong>di</strong>a, i nuovi ospedali, le nuove<br />

autostrade significa rispondere ai bisogni<br />

crescenti dei citta<strong>di</strong>ni lombar<strong>di</strong> che<br />

chiedono istituzioni sempre più vicine,<br />

un sistema sanitario sempre più efficiente,<br />

una mobilità adeguata e sostenibile.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha raggiunto<br />

questi obiettivi perchè si avvale del<br />

contributo, dell’esperienza e della<br />

professionalità <strong>di</strong> donne e uomini che<br />

lavorano tutti i giorni alacremente,<br />

con grande senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

e de<strong>di</strong>zione, con un metodo <strong>di</strong> lavoro<br />

basato sull'ascolto e sul coinvolgimento<br />

delle parti interessate, sulla pianificazione<br />

<strong>di</strong>rei quasi “maniacale” delle singole<br />

fasi progettuali e realizzative, sul<br />

monitoraggio puntuale delle attività in<br />

corso, attraverso strumenti altamente<br />

professionali ed innovativi.<br />

Dopo il successo ottenuto con la<br />

costruzione della Casa dello Studente a<br />

L’Aquila in Abruzzo, il recente Protocollo<br />

<strong>di</strong> Intesa siglato da Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

e Regione Calabria, nell’ambito del quale<br />

stiamo offrendo il nostro supporto alla<br />

Stazione Appaltante e al Responsabile<br />

Unico del Proce<strong>di</strong>mento per la<br />

realizzazione dei nuovi ospedali <strong>di</strong> Vibo<br />

Valentia, Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro, Sibaritide<br />

e – da ultimo – quello <strong>di</strong> Catanzaro, è un<br />

esempio <strong>di</strong> come il “modello” <strong>di</strong> ILSpA<br />

possa essere utilizzato a supporto delle<br />

amministrazioni pubbliche per garantire<br />

l’efficienza nella gestione dei processi<br />

connessi alla realizzazione delle opere.<br />

E così anche la scelta da parte <strong>di</strong> Expo<br />

2015 SpA <strong>di</strong> affidare a <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> l’assistenza tecnicoamministrativa<br />

nella pre<strong>di</strong>sposizione<br />

e nell’in<strong>di</strong>zione delle gare per i lavori<br />

sul futuro sito espositivo è un chiaro<br />

riconoscimento dell’esperienza<br />

accumulata in questi anni <strong>di</strong> lavoro<br />

da parte della nostra Società.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, costituita<br />

sette anni or sono per merito della<br />

coraggiosa intuizione del Presidente<br />

Formigoni, è oggi una realtà <strong>di</strong> primo<br />

piano nel panorama delle società <strong>di</strong><br />

engineering e committenza pubblica,<br />

pronta a dare il proprio contributo e a<br />

portare la propria esperienza laddove<br />

sia necessario per realizzare opere<br />

pubbliche in grado <strong>di</strong> rispondere ai<br />

bisogni del territorio e sod<strong>di</strong>sfare le<br />

esigenze dei citta<strong>di</strong>ni trovando adeguate<br />

soluzioni tecniche e operative.<br />

Antonio Giulio Rognoni<br />

Direttore Generale<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

"<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è pronta a portare<br />

la propria esperienza laddove sia necessario<br />

per realizzare opere pubbliche in grado<br />

<strong>di</strong> rispondere ai bisogni del territorio<br />

e sod<strong>di</strong>sfare le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni<br />

"


La società<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, società<br />

<strong>di</strong> capitali posseduta al 100% da Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, è stata costituita nel 2003<br />

per gestire e valorizzare il patrimonio<br />

regionale e per coor<strong>di</strong>nare la realizzazione<br />

<strong>di</strong> nuovi progetti infrastrutturali<br />

in attuazione al “Piano straor<strong>di</strong>nario<br />

per lo sviluppo delle infrastrutture<br />

lombarde 2002/2010".<br />

Corrispondendo perciò agli in<strong>di</strong>rizzi<br />

strategici stabiliti da Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

da un lato ILSpA promuove la messa<br />

a red<strong>di</strong>to, la conservazione,<br />

il miglioramento e l’incremento del<br />

patrimonio immobiliare <strong>di</strong> proprietà<br />

regionale e degli altri asset reali<br />

ad esso collegati, anche attraverso<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> specifici strumenti finanziari;<br />

dall'altro favorisce lo startup e<br />

la realizzazione <strong>di</strong> nuovi progetti<br />

infrastrutturali, nonché la conservazione,<br />

il miglioramento e l’incremento dei beni<br />

infrastrutturali esistenti. Infine, svolge<br />

il compito <strong>di</strong> soggetto aggiu<strong>di</strong>catore,<br />

ai sensi delle vigenti norme regionali,<br />

nazionali e comunitarie sugli appalti.<br />

I componenti del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Gestione<br />

• Giovanni Bozzetti, Presidente<br />

• Benito Bene<strong>di</strong>ni<br />

• Alberto Bonetti Baroggi<br />

L'amministrazione e il controllo della<br />

società sono esercitati secondo<br />

il cosiddetto "sistema dualistico"<br />

<strong>di</strong>sciplinato dagli articoli 2409-octies e<br />

seguenti del Co<strong>di</strong>ce Civile, che prevede<br />

la compresenza, nell'amministrazione della<br />

società, <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />

che detta gli in<strong>di</strong>rizzi strategici all’interno<br />

dei quali <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> esplica<br />

le attività in<strong>di</strong>cate nel proprio oggetto<br />

sociale, verifica il perseguimento degli<br />

scopi sociali e l’aderenza agli obiettivi<br />

regionali, e <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Gestione,<br />

organo esecutivo che ha il compito <strong>di</strong><br />

gestire l’impresa e compiere tutte le azioni<br />

attribuitegli dalla legge e/o dallo statuto<br />

per il perseguimento dell’oggetto sociale.<br />

Tale assetto, vista la stretta correlazione<br />

tra <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> e Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, risponde all'esigenza<br />

fondamentale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare in<br />

maniera efficace il rapporto tra<br />

proprietà e società nell'ambito delle<br />

rispettive funzioni e competenze.<br />

Ciò garantisce a Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

oltre ad un’efficiente e celere gestione<br />

amministrativa della società, il proprio<br />

ruolo istituzionale <strong>di</strong> soggetto politico<br />

che detta gli obiettivi e la stessa<br />

mission aziendale e, attraverso il<br />

Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza, ne vigila<br />

sulla gestione e sull’operato.<br />

• Adriano Canziani<br />

• Stefano Cecchin<br />

I componenti del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Sorveglianza<br />

• Roberto Formigoni, Presidente<br />

• Daniele Belotti<br />

• Luciano Bresciani<br />

• Raffaele Cattaneo<br />

• Riccardo Marchioro


La struttura organizzativa<br />

Assemblea<br />

dei Soci<br />

Consiglio<br />

<strong>di</strong> Sorveglianza<br />

Organismo<br />

<strong>di</strong> Vigilanza<br />

Consiglio<br />

<strong>di</strong> Gestione<br />

Internal<br />

au<strong>di</strong>t<br />

Direttore<br />

Generale<br />

Assistente<br />

Direttore Generale<br />

e personale<br />

Rapporti<br />

istituzionali<br />

Gare e<br />

contratti<br />

Sistemi<br />

informativi<br />

Amministrazione<br />

finanza<br />

e controllo<br />

Qualità e<br />

sicurezza<br />

Finanza<br />

<strong>di</strong> progetto<br />

Progettazione<br />

Pianificazione<br />

e controllo<br />

Area<br />

Sanità<br />

Area<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

Area<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Area<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Area<br />

Facility<br />

Alcuni componenti del Consiglio <strong>di</strong> Gestione e il Direttore Generale Antonio Rognoni con<br />

l'Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong> e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a Raffaele Cattaneo.<br />

Annual Report 2010 | 11


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


Le aree <strong>di</strong> attività


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è responsabile<br />

per conto <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

dell'esecuzione dei lavori <strong>di</strong> costruzione<br />

o riassetto <strong>di</strong> 27 strutture ospedaliere<br />

<strong>di</strong>stribuite su tutto il territorio<br />

regionale, che nel loro complesso<br />

mettono a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni<br />

lombar<strong>di</strong> più <strong>di</strong> 6.500 nuovi posti<br />

letto e oltre 150 sale operatorie.<br />

Lo stile e la filosofia <strong>di</strong> tali interventi –<br />

che rientrano nel "Piano straor<strong>di</strong>nario<br />

per lo sviluppo delle infrastrutture<br />

lombarde 2002-2010" e per i quali la<br />

Giunta ha stanziato oltre 5 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

euro – sono frutto della piena adesione<br />

della Regione al nuovo modello <strong>di</strong><br />

ospedale, elaborato nel 2001 in sede<br />

ministeriale, che in Lombar<strong>di</strong>a sta<br />

rivoluzionando l'e<strong>di</strong>lizia sanitaria.<br />

Nel corso del 2010 la società ha<br />

collaudato e consegnato alle rispettive<br />

aziende i nuovi ospedali <strong>di</strong> Vimercate,<br />

Como, Legnano e il blocco sud<br />

dell'ospedale milanese <strong>di</strong> Niguarda.<br />

Il 2010 è stato anche l'anno dell'apertura<br />

<strong>di</strong> 20 cantieri correlati al piano<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sanitaria del cosiddetto<br />

IV stralcio, finanziati cioè in base al<br />

IV Atto integrativo del 2008 all’Accordo<br />

<strong>di</strong> Programma Quadro in Materia <strong>di</strong><br />

Sanità del 1999. In<strong>di</strong>viduata da Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a come amministrazione<br />

aggiu<strong>di</strong>catrice <strong>di</strong> tali interventi <strong>di</strong><br />

costruzione, ampliamento e adeguamento<br />

strutturale e impiantistico, nel 2009<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> aveva<br />

coor<strong>di</strong>nato, in qualità <strong>di</strong> Stazione<br />

Appaltante, le attività <strong>di</strong> progettazione<br />

e aveva acquisito i titoli autorizzativi.<br />

Concluse le attività progettuali e ottenuta<br />

con decreto ministeriale l’ammissione<br />

al finanziamento, aveva attivato le<br />

procedure <strong>di</strong> affidamento degli interventi,<br />

contribuendo ad un rapido avvio dei<br />

cantieri in tutti gli ospedali coinvolti.<br />

Anche la realizzazione del nuovo<br />

<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>, la cui<br />

gara è stata aggiu<strong>di</strong>cata nel novembre<br />

2009 e i cui lavori inizieranno nel luglio<br />

2011, rientra nello stesso Atto integrativo.<br />

Il modello degli ospedali lombar<strong>di</strong> e la<br />

loro realizzazione secondo gli schemi<br />

della finanza <strong>di</strong> progetto sono ormai<br />

<strong>di</strong>ventati un esempio a livello nazionale.<br />

Non a caso, in <strong>di</strong>cembre, il Presidente<br />

della Regione Calabria in qualità <strong>di</strong><br />

Commissario Delegato per l’emergenza<br />

socio-economico-sanitaria ha sottoscritto<br />

un Protocollo d’Intesa con Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, in base al quale sorgeranno in<br />

territorio calabrese tre nuovi ospedali che<br />

<strong>di</strong>sporranno <strong>di</strong> quasi 1.000 posti letto.<br />

Per queste opere ILSpA è chiamata<br />

a svolgere le attività <strong>di</strong> assistenza<br />

tecnica, <strong>di</strong> supporto alla Stazione<br />

Appaltante e al Responsabile Unico del<br />

Proce<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> Project & Construction<br />

Management e <strong>di</strong> Alta Sorveglianza.<br />

Annual Report 2010 | 15


Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Il 21 marzo 2011 Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />

è stato inaugurato alla presenza del<br />

Presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano e dell'arcivescovo <strong>di</strong> Milano<br />

Dionigi Tettamanzi. L'evento, reso<br />

ancora più solenne dalla coincidenza<br />

con i festeggiamenti per il 150°<br />

anniversario dell'Unità d'Italia, ha<br />

offerto l'occasione al Presidente<br />

Formigoni per riba<strong>di</strong>re l'invito ai citta<strong>di</strong>ni<br />

a prendere possesso della loro nuova<br />

casa, a frequentarla, a renderla viva.<br />

D'altro canto, questo processo è iniziato<br />

proprio nel 2010, con l'allestimento<br />

degli uffici e il trasferimento nella nuova<br />

sede <strong>di</strong> 3.000 <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />

Anche quest'anno quella <strong>di</strong> Palazzo<br />

Lombar<strong>di</strong>a è stata dunque la grande<br />

opera che ha caratterizzato il lavoro <strong>di</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, ma l'universo<br />

delle commesse <strong>di</strong> costruzione,<br />

ampliamento e ristrutturazione dei beni<br />

immobili che ILSpA gestisce per conto<br />

della Regione è molto più ampio.<br />

Nel 2010 la società ha ban<strong>di</strong>to la gara per<br />

l’affidamento del contratto <strong>di</strong> concessione<br />

per il recupero e la valorizzazione<br />

del corpo centrale della Villa Reale <strong>di</strong><br />

Monza. L'intervento restituirà ai citta<strong>di</strong>ni<br />

la parte <strong>di</strong> Villa più rappresentativa<br />

e <strong>di</strong> maggior pregio artistico.<br />

Per quando riguarda l'ex Manifattura<br />

Tabacchi <strong>di</strong> viale Fulvio Testi a Milano,<br />

dopo la conclusione dei lavori che<br />

hanno interessato l'e<strong>di</strong>ficio n. 14,<br />

ILSpA ha assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione<br />

Appaltante e ha indetto la gara per il<br />

recupero dell'e<strong>di</strong>ficio n. 4. Si completerà<br />

così la trasformazione <strong>di</strong> questa bella<br />

archeologia industriale in sede del nuovo<br />

Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale lombardo.<br />

Anche il programma <strong>di</strong> valorizzazione<br />

"Provalpi" ha fatto passi importanti: gli<br />

interventi del Polo Forestale Alpeggi –<br />

20 in tutto e <strong>di</strong>slocati in <strong>di</strong>verse province<br />

montane – sono in via <strong>di</strong> conclusione,<br />

mentre è terminato il recupero funzionale<br />

e l'ampliamento delle antiche aziende<br />

<strong>di</strong> Carpaneta (MN) e Riccagioia (PV).<br />

È inoltre in corso la ristrutturazione<br />

dell'Enoteca regionale <strong>di</strong> Broni (PV)<br />

e la redazione del masterplan per la<br />

realizzazione del nuovo quartiere <strong>di</strong><br />

housing sociale presso il quartiere<br />

<strong>di</strong> Ponte Lambro a Milano.<br />

Infine, <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è<br />

impegnata in progetti <strong>di</strong> ripristino e<br />

riqualificazione ambientale, tra cui la<br />

messa in sicurezza del lago d'Idro nelle<br />

Prealpi bresciane e la sistemazione del<br />

sito <strong>di</strong> Borsano in provincia <strong>di</strong> Varese.<br />

Annual Report 2010 | 17


Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


<strong>Infrastrutture</strong> a rete<br />

Una rete efficiente <strong>di</strong> strade e autostrade<br />

è fattore determinante in un sistema<br />

integrato <strong>di</strong> mobilità. Serve a collegare<br />

il territorio con le gran<strong>di</strong> città, ma anche<br />

col resto d'Europa. Ha ricadute evidenti<br />

sul mondo dell’industria e del commercio<br />

e incide notevolmente anche sulla<br />

qualità della vita <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo che<br />

ne fruisce in modo <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto.<br />

L'efficienza <strong>di</strong> un'infrastruttura,<br />

però, si <strong>di</strong>mostra già a partire dalla<br />

sua costruzione e si esprime nel<br />

tempo anche nella sua gestione.<br />

Con questa consapevolezza nel<br />

2005 Regione Lombar<strong>di</strong>a ha<br />

affidato a <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

le funzioni <strong>di</strong> Ente Concendente<br />

per la realizzazione delle autostrade<br />

regionali Cremona-Mantova e Broni-<br />

Stradella/Pavia-Mortara e nel 2008 per<br />

l’autostrada regionale Interconnessione<br />

Pedemontana-BreBeMi (IPB).<br />

Queste gran<strong>di</strong> infrastrutture<br />

avvicineranno non solo idealmente Milano<br />

e la Lombar<strong>di</strong>a al resto d'Europa. La<br />

Cremona-Mantova e la Broni-Stradella/<br />

Pavia-Mortara, in particolare, s'inseriranno<br />

come tasselli importanti del cosiddetto<br />

Corridoio 5 che collegherà Lisbona a Kiev,<br />

offrendo all'Italia un ruolo strategico nel<br />

processo <strong>di</strong> integrazione <strong>di</strong> quei Paesi<br />

che dal 1° maggio 2004 sono entrati<br />

a far parte dell'Unione Europea.<br />

Quanto alle altre tre opere prioritarie<br />

per il territorio lombardo – le autostrade<br />

Pedemontana, BreBeMi e la nuova<br />

Tangenziale Est Esterna <strong>di</strong> Milano –<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a si è fatta carico della<br />

loro realizzazione all'inizio della scorsa<br />

legislatura, attraverso l’assunzione<br />

<strong>di</strong> una forte responsabilità politica e<br />

istituzionale. Dal 2006 la Regione ha<br />

infatti svolto un importante lavoro con il<br />

Ministero delle <strong>Infrastrutture</strong> per poter<br />

gestire a livello regionale, tramite ILSpA,<br />

queste opere <strong>di</strong> competenza nazionale.<br />

Nel 2007 il Governo ha trasferito le<br />

funzioni <strong>di</strong> soggetto concedente per<br />

la loro realizzazione da ANAS SpA<br />

a una nuova società partecipata al<br />

50% dalla stessa ANAS e da Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a attraverso <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> denominata Concessioni<br />

Autostradali <strong>Lombarde</strong> SpA (CAL).<br />

CAL ha <strong>di</strong>mostrato la sua<br />

efficienza, sveltendo le procedure<br />

autorizzative, attraendo i capitali<br />

privati nel finanziamento delle opere e<br />

coinvolgendo il territorio nella delicata<br />

fase <strong>di</strong> costruzione del consenso.<br />

Il 29 luglio 2010 è stata sottoscritta la<br />

convenzione <strong>di</strong> concessione tra CAL e<br />

TEM SpA per la Tangenziale Est Esterna<br />

<strong>di</strong> Milano. Il progetto definitivo, elaborato<br />

dal Concessionario, è stato poi approvato<br />

per quanto <strong>di</strong> competenza da CAL. I<br />

lavori dell’autostrada BreBeMi, avviati<br />

nel luglio 2009, e quelli dell’autostrada<br />

Pedemontana, iniziati nel febbraio 2010,<br />

proseguono nel rispetto dei tempi.<br />

Annual Report 2010 | 19


Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si occupa<br />

della valorizzazione e razionalizzazione<br />

degli immobili <strong>di</strong> proprietà regionale<br />

che non ospitano più le loro funzioni<br />

originarie e possono essere utilmente<br />

riconvertiti a vantaggio della collettività.<br />

Per farlo, la società si avvale delle sue<br />

competenze in campo urbanistico e della<br />

sua esperienza in campo immobiliare,<br />

offrendo servizi <strong>di</strong> asset management<br />

che vanno dall'analisi del contesto<br />

storico e urbanistico in cui si trova<br />

l'immobile allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progettazione<br />

e allo sviluppo <strong>di</strong> proposte sui possibili<br />

riutilizzi, fino alla gestione dell'alienazione<br />

con il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante.<br />

Nel 2010 quest'attività ha riguardato gli<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> largo Barozzi a Bergamo e <strong>di</strong> via<br />

Can<strong>di</strong>ani a Legnano, sede degli ospedali<br />

storici delle due città lombarde, la cui<br />

alienazione e conseguente riqualificazione<br />

è prevista a partire dal 2011.<br />

A Bergamo, l'intervento interessa una<br />

superficie <strong>di</strong> 140.000 metri quadrati.<br />

Il suo obiettivo è quello <strong>di</strong> valorizzarne<br />

le emergenze architettoniche,<br />

ambientali e urbane. Da un lato<br />

saranno recuperati e sviluppati gli spazi<br />

dell'impianto centrale dell'ex ospedale,<br />

architettura storica protetta da vincolo<br />

monumentale, dall'altro il comparto<br />

sarà collegato al tessuto urbano e al<br />

sistema del verde che lo circonda.<br />

Il progetto prevede la presenza nell'area<br />

<strong>di</strong> un adeguato mix funzionale <strong>di</strong><br />

attività ad uso pubblico (chiesa, asilo,<br />

ludoteca), residenze anche <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

convenzionata e protetta, funzioni<br />

ricettive, commerciali, spazi destinati al<br />

terziario, servizi universitari, parcheggi<br />

pubblici interrati. Il recupero della<br />

cosiddetta Casa rossa offrirà l'ambiente<br />

adatto alla realizzazione <strong>di</strong> servizi<br />

universitari sulla base <strong>di</strong> un’intesa con<br />

l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bergamo.<br />

A Legnano, l'area interessata misura<br />

75.500 metri quadrati. Anche in<br />

questo caso si tratta <strong>di</strong> un intervento<br />

<strong>di</strong> riconversione che prevede il<br />

reinserimento delle aree nel contesto<br />

urbano. Oltre alla ristrutturazione degli<br />

immobili, sarà realizzato un grande parco,<br />

mentre spazi aperti e pedonali saranno<br />

riorganizzati in modo da garantire la<br />

permeabilità tra le tre aree del comparto<br />

e la connessione alle aree pubbliche<br />

e private a<strong>di</strong>acenti. La demolizione<br />

del monoblocco dell'ex ospedale<br />

consentirà la creazione <strong>di</strong> un<br />

"cannocchiale verde"<strong>di</strong> pregio.<br />

Gli e<strong>di</strong>fici storici – donati da industriali e<br />

filantropi d'inizio scorso secolo – saranno<br />

invece ristrutturati e ospiteranno<br />

servizi sanitari de<strong>di</strong>cati agli anziani<br />

(day hospital, recupero lungodegenze,<br />

visite specialistiche ambulatoriali).<br />

Questo nuovo polo, esteso su un'area <strong>di</strong><br />

23.000 metri quadrati, porterà il nome<br />

significativo <strong>di</strong> Cittadella della Fragilità.<br />

Annual Report 2010 | 21


Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


Facility<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> cura il<br />

coor<strong>di</strong>namento e la gestione dei servizi<br />

<strong>di</strong> Facility Management e Global Service<br />

dell'intero patrimonio immobiliare<br />

<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> tutte le<br />

se<strong>di</strong> in uso, anche non <strong>di</strong> proprietà,<br />

istituzionali, centrali o territoriali.<br />

Gli appalti in corso, aggiu<strong>di</strong>cati sul finire<br />

dello scorso anno e vali<strong>di</strong> a partire<br />

dal 1° marzo 2010, hanno una durata<br />

quinquennale e riguardano le attività<br />

<strong>di</strong> Hard (manutenzione or<strong>di</strong>naria e<br />

straor<strong>di</strong>naria degli impianti tecnologici,<br />

<strong>di</strong> sollevamento, elettrici e e<strong>di</strong>li,<br />

manutenzione del verde) e Soft Facility<br />

(servizi <strong>di</strong> pulizia, commessi, portierato e<br />

movimentazione <strong>di</strong> beni) in tutti gli e<strong>di</strong>fici<br />

<strong>di</strong>slocati sia in Milano sia nei capoluoghi <strong>di</strong><br />

provincia per una superficie complessiva<br />

<strong>di</strong> circa 220.000 metri quadrati.<br />

Nell’appalto sono incluse anche la attività<br />

relative ai servizi <strong>di</strong> Hard e Soft Facility<br />

<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, Manifattura<br />

Tabacchi, Museo Bagatti Valsecchi e della<br />

sede <strong>di</strong> Bruxelles <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha visto dunque<br />

aumentare l'importanza <strong>di</strong> quest'area<br />

<strong>di</strong> attività, confermando il trend <strong>di</strong><br />

costante crescita degli ultimi anni.<br />

La società gestisce inoltre gli spazi<br />

<strong>di</strong> alta rappresentanza del Palazzo<br />

Pirelli quali Belvedere (il Trentunesimo<br />

piano restituito alla città), Au<strong>di</strong>torium<br />

Giorgio Gaber (prestigiosa sala<br />

congressi che può ospitare 340<br />

persone oltre i relatori) e Spazi Eventi<br />

(area aperta al pubblico attrezzata<br />

per mostre d'arte ed esposizioni).<br />

Nel corso del 2010 ILSpA ha coor<strong>di</strong>nato<br />

e gestito le attività tecnico-operative<br />

necessarie allo svolgimento <strong>di</strong> eventi<br />

ospitati in questi spazi, tra cui una mostra<br />

che ha raccontato il connubio tra Gio<br />

Ponti e la Manifattura Richard Ginori, una<br />

presentazione <strong>di</strong> oggetti Cartier e una<br />

de<strong>di</strong>cata agli orologi Rolex, il convegno<br />

"L'appropriatezza nella gestione<br />

dell'epatite B cronica" patrocinato<br />

da alcune Aziende Ospedaliere e<br />

Fondazioni IRCCS lombarde.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> continua<br />

infine ad essere il coor<strong>di</strong>natore unico<br />

per tutte le attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />

delle se<strong>di</strong> regionali. Ciò le consente<br />

<strong>di</strong> esercitare un’opera <strong>di</strong> prevenzione<br />

completa, che armonizza la<br />

conservazione e la valorizzazione<br />

degli immobili con la garanzia del<br />

buon funzionamento dei servizi e il<br />

mantenimento dell’efficienza degli stabili<br />

<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Annual Report 2010 | 23


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


I progetti, le opere


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

01


<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Vimercate<br />

Annual Report 2010 | 27


<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Vimercate<br />

I lavori del nuovo Complesso Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Vimercate si sono conclusi il 15<br />

ottobre 2009. A metà gennaio 2010,<br />

in anticipo rispetto alle previsioni,<br />

il Concessionario ha consegnato la<br />

struttura all'Azienda Ospedaliera,<br />

iniziando a erogare i servizi previsti nel<br />

contratto <strong>di</strong> concessione. I collau<strong>di</strong> sono<br />

stati effettuati nel mese <strong>di</strong> aprile.<br />

Nella prima metà del 2010 l'Azienda<br />

Ospedaliera ha completato le<br />

attività che le spettavano:<br />

- fornitura, installazione e collaudo delle<br />

attrezzature me<strong>di</strong>cali <strong>di</strong> alta tecnologia;<br />

- completamento e collaudo delle aree<br />

a rustico;<br />

- arredamento e collocazione <strong>di</strong><br />

segnaletica e attrezzature me<strong>di</strong>cali<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e bassa tecnologia.<br />

In settembre <strong>di</strong>rezione e uffici amministrativi<br />

dell’Azienda Ospedaliera si sono spostati<br />

dalla vecchia struttura nel centro <strong>di</strong><br />

Vimercate al nuovo complesso.<br />

Il 16 novembre è iniziato il trasferimento<br />

delle attività sanitarie e dei pazienti. Dal<br />

1° <strong>di</strong>cembre l’ospedale è in funzione con<br />

tutte le sue attività, comprese quelle <strong>di</strong><br />

emergenza-urgenza e Pronto Soccorso.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Posti auto 1.350<br />

Data inizio lavori Novembre 2006<br />

Data ultimazione lavori Ottobre 2009<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

142 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

115.588 mq<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Posti letto 538<br />

Concessionario<br />

Vimercate Salute SpA<br />

Sale operatorie<br />

11 + 1 sala parto


Sanità<br />

Progetto<br />

01<br />

La nuova struttura si trova a sud<br />

della città, sul territorio della frazione<br />

<strong>di</strong> Oreno, in un’area facilmente<br />

raggiungibile grazie ai collegamenti con<br />

l’uscita della Tangenziale Est e con la<br />

provinciale Vimercate-Monza. Chi non<br />

usa l'auto può scegliere <strong>di</strong> sfruttare<br />

il percorso ciclabile creato ad hoc<br />

oppure le navette del servizio pubblico<br />

collegate al centro <strong>di</strong> Vimercate.<br />

Il complesso si sviluppa in senso<br />

orizzontale, con ampie corti grazie<br />

alle quali la maggior parte degli spazi<br />

interni viene rischiarata da luce<br />

naturale in molte ore del giorno.<br />

L’intera area interna è attraversata da<br />

una rete capillare <strong>di</strong> percorsi, mentre i<br />

parcheggi sono ben integrati nel verde.<br />

Alla presenza e alla funzione del verde<br />

è de<strong>di</strong>cata una particolare attenzione. Il<br />

progetto ha previsto la semina del parco<br />

posto ad ovest dell’ospedale, delle corti<br />

interne alla piastra, delle aree a sud del<br />

parcheggio, <strong>di</strong> quelle poste a nord e a<br />

sud della piastra e <strong>di</strong> molti altri spazi. Ciò<br />

garantisce un minimo impatto ambientale<br />

della struttura e un ambiente accogliente<br />

per pazienti, personale e visitatori.<br />

Annual Report 2010 | 29


Sanità<br />

Progetto<br />

01<br />

I circa 100.000 metri quadrati del nuovo<br />

complesso sono sud<strong>di</strong>visi in tre blocchi.<br />

Il primo, su tre piani e con un livello<br />

seminterrato, è destinato all’accoglienza:<br />

al primo piano del parallelepipedo si<br />

trova l’area commerciale, il servizio <strong>di</strong><br />

ricezione e accettazione dell’ospedale. La<br />

struttura si rivolge verso la città secondo<br />

il principio dell’ospedale “aperto”.<br />

Il secondo blocco consiste in un<br />

e<strong>di</strong>ficio rettangolare, la cosiddetta<br />

piastra, che ospita i servizi veri e<br />

propri dell’ospedale: chirurgia, sale<br />

operatorie, ra<strong>di</strong>ologia, Pronto Soccorso<br />

e tutte le funzioni sanitarie.<br />

Il terzo blocco, destinato alla degenza,<br />

è immerso nel verde. Collegato con la<br />

piastra, è costituito da quattro e<strong>di</strong>fici<br />

“a petalo” <strong>di</strong>sposti a semiraggiera.<br />

Una delle caratteristiche <strong>di</strong> questo<br />

ospedale è la sua flessibilità, la<br />

possibilità <strong>di</strong> adeguarsi a eventuali<br />

cambiamenti e nuove esigenze future.<br />

Ciò anzitutto grazie al modulo strutturale<br />

7,50 x 7,50 metri, che lascia una<br />

grande libertà <strong>di</strong>stributiva, e all'utilizzo<br />

interno <strong>di</strong> pareti in cartongesso,<br />

facilmente removibili e sostituibili.<br />

Oltre al rispetto delle vigenti normative<br />

antincen<strong>di</strong>o – con conseguente<br />

inserimento <strong>di</strong> pareti e porte tagliafuoco,<br />

zone filtro con ventilazione, serrande<br />

tagliafuoco sugli impianti, ecc. –, l'intero<br />

complesso è <strong>di</strong>rettamente accessibile dai<br />

Vigili del Fuoco grazie a percorsi de<strong>di</strong>cati<br />

che corrono tutto intorno agli e<strong>di</strong>fici e<br />

a due corselli tra agli e<strong>di</strong>fici stessi.<br />

Dotata <strong>di</strong> una centrale <strong>di</strong> cogenerazione<br />

da 6 MW, la struttura è in grado<br />

<strong>di</strong> autoprodurre l'energia elettrica<br />

e il calore <strong>di</strong> cui ha bisogno.<br />

La ridondanza degli impianti, la<br />

cogenerazione a gas, i gruppi<br />

elettronici alimentati a gasolio e<br />

l'approvvigionamento <strong>di</strong> corrente dalla<br />

rete Enel permettono <strong>di</strong> affrontare<br />

i compiti della struttura ospedaliera<br />

con la massima sicurezza e le migliori<br />

garanzie <strong>di</strong> funzionamento.<br />

Annual Report 2010 | 31


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

02


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />

<strong>di</strong> Como<br />

Annual Report 2010 | 33


Sanità<br />

<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />

<strong>di</strong> Como<br />

Progetto<br />

02<br />

Per il nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />

il 2010 è stato l’anno dei collau<strong>di</strong>,<br />

ultimati con esito positivo il 31 maggio,<br />

e dell’avviamento della struttura. Nel<br />

frattempo, il 15 marzo si è proceduto<br />

alla consegna anticipata della struttura<br />

all'Azienda Ospedaliera che ha avviato<br />

le attività <strong>di</strong> ultimazione e allestimento<br />

dei locali <strong>di</strong> alta tecnologia (TAC,<br />

risonanza magnetica, acceleratori lineari,<br />

apparecchiature <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionali),<br />

oltre che l’arredo <strong>di</strong> tutto l’ospedale.<br />

Il trasferimento dei pazienti si è compiuto<br />

a tempo <strong>di</strong> record, in soli tre giorni, a<br />

fine settembre. Da allora l'ospedale è<br />

perfettamente funzionante.<br />

I piani interrati costituiscono la piastra<br />

principale, mentre gli altri tre si sviluppano<br />

in cinque corpi, quattro <strong>di</strong>sposti a ventaglio<br />

e il quinto perpen<strong>di</strong>colare ad essi.<br />

Il secondo dei due piani interrati è<br />

de<strong>di</strong>cato alle aree <strong>di</strong> servizio, logistica,<br />

mensa, guardaroba e spogliatoi.<br />

Vi sono inoltre collocate la camera<br />

mortuaria e le sale dolenti.<br />

Il primo piano interrato ospita<br />

il servizio <strong>di</strong>agnostico, il blocco<br />

operatorio e il Pronto Soccorso.<br />

Il complesso è situato nella zona<br />

pianeggiante che si estende tra<br />

l’autostrada e le pen<strong>di</strong>ci delle colline<br />

in località Tre Camini, tra i comuni<br />

<strong>di</strong> Como, San Fermo della Battaglia<br />

e Montano Lucino e rappresenta il<br />

centro dell’attività sanitaria comasca.<br />

Il progetto dell’e<strong>di</strong>ficio e il suo stile<br />

interpretano fedelmente il principio<br />

della centralità della persona –<br />

principio ispiratore del modello<br />

della Sanità lombarda – rendendolo<br />

un accogliente luogo <strong>di</strong> cura.<br />

La struttura si sviluppa su cinque piani,<br />

<strong>di</strong> cui due interrati, integrandosi in modo<br />

armonico con l’ambiente circostante.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Posti auto 1.486<br />

Data inizio lavori Gennaio 2007<br />

Data ultimazione lavori Novembre 2009<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

199 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

244.090 mq<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Posti letto 589<br />

Concessionario<br />

Progetto <strong>Nuovo</strong> Sant’Anna Srl<br />

Sale operatorie<br />

13 + 2 nel blocco parto<br />

Annual Report 2010 | 35


I visitatori accedono alla struttura<br />

dal piano terra dove sono collocate<br />

l’accettazione, i negozi, la nursery,<br />

le aree <strong>di</strong> day hospital e gli ambulatori.<br />

Il primo piano, oltre ad ospitare<br />

gli uffici amministrativi, è destinato<br />

alla degenza e ai servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi.<br />

Nel secondo si trovano altri uffici<br />

amministrativi, altre aree <strong>di</strong> degenza<br />

e il reparto neonatale con le sale parto.<br />

L’ospedale è dotato <strong>di</strong> un impianto<br />

<strong>di</strong> cogenerazione alimentato a gas<br />

che garantisce la completa copertura<br />

del fabbisogno <strong>di</strong> energia elettrica<br />

richiesto dalla struttura. La potenza<br />

della centrale è <strong>di</strong> 3 MW, con tre motori<br />

da 1 MW ciascuno. Il calore generato<br />

dalla produzione <strong>di</strong> corrente viene<br />

utilizzato in inverno per l’impianto<br />

<strong>di</strong> riscaldamento e in estate per<br />

quello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento; lo stesso<br />

calore viene sfruttato anche per la<br />

produzione <strong>di</strong> acqua calda per usi<br />

sanitari e per la produzione <strong>di</strong> vapore.<br />

Di particolare rilievo e interesse è il<br />

sistema <strong>di</strong> gestione informatico del<br />

magazzino <strong>di</strong> farmacia, che accelera<br />

e semplifica le attività <strong>di</strong> smistamento<br />

dei farmaci, sia in entrata che in uscita.


Annual Report 2010 | 37


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

03


Eliporto<br />

<strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />

Annual Report 2010 | 39


Sanità<br />

Eliporto<br />

<strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />

Progetto<br />

03<br />

Nell’ambito della realizzazione del<br />

nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna è prevista<br />

anche la costruzione della nuova<br />

sede del 118 nel Comune <strong>di</strong> Villa<br />

Guar<strong>di</strong>a, in provincia <strong>di</strong> Como.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un complesso con<br />

annessa elisuperficie, un hangar per<br />

la manutenzione degli elicotteri e i<br />

locali <strong>di</strong> ricovero per le ambulanze.<br />

La forma dell'e<strong>di</strong>ficio consente<br />

una completa integrazione con il<br />

paesaggio circostante e rappresenta<br />

un continuum con il colle verde, i prati<br />

e le aree boscate <strong>di</strong> orizzonte.<br />

Questo risultato è raggiunto anche<br />

attraverso la realizzazione della copertura<br />

verde, la selezione accurata dei colori<br />

e dei materiali utilizzati e la preferenza<br />

per forme curvilinee <strong>di</strong> raccordo<br />

con la linea <strong>di</strong> terra dell'orizzonte.<br />

La scelta progettuale <strong>di</strong> ridurre<br />

l'altezza dei fabbricati consente<br />

il mantenimento costante delle<br />

percezioni visuali del paesaggio.<br />

I lavori sono iniziati nel novembre<br />

2009 e si sono conclusi il 22 <strong>di</strong>cembre<br />

2010, ad eccezione <strong>di</strong> una piccola<br />

parte, relativa alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> un’opera complementare, che<br />

verrà ultimata a marzo 2011.<br />

L'e<strong>di</strong>ficio otterrà la targa energetica<br />

in classe A da parte del CENED,<br />

Certificazione Energetica degli E<strong>di</strong>fici.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Valore dell'opera<br />

5,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Novembre 2009<br />

Data fine lavori Dicembre 2010<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti auto 83<br />

3.573 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

RTC tra GDM Costruzioni SpA<br />

e Fondamenta Srl<br />

Annual Report 2010 | 41


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

04


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Legnano<br />

Annual Report 2010 | 43


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Legnano<br />

La visita del Presidente Formigoni, il 4<br />

febbraio 2010, ha segnato ufficialmente<br />

la fine dei lavori del nuovo <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Legnano. L'ultima parte ad essere<br />

completata, in gennaio, è stata la<br />

piastra (blocco 4 e blocco 5) con i<br />

servizi <strong>di</strong> sterilizzazione, i laboratori<br />

e la <strong>di</strong>agnostica per immagini.<br />

I mesi successivi sono stati de<strong>di</strong>cati ai<br />

collau<strong>di</strong> e alla collocazione degli arre<strong>di</strong> e<br />

delle attrezzature elettrome<strong>di</strong>cali, in parte<br />

trasferiti dal vecchio <strong>Ospedale</strong> Civile e<br />

in parte rinnovati. La nuova struttura è<br />

infine entrata in funzione in ottobre.<br />

speciali prodotti per le tinteggiature<br />

interne che, in base alla tecnologia Pps<br />

(Proactive Photocatalytic System),<br />

provvedono alla riduzione catalitica<br />

degli inquinanti ambientali, mantenendo<br />

l’estetica e la funzionalità delle<br />

superfici alle quali vengono applicati.<br />

La particolare attenzione de<strong>di</strong>cata<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente trova<br />

ampia applicazione nella tecnologia<br />

impiantistica adottata. Il nuovo<br />

ospedale è infatti alimentato da una<br />

moderna rete <strong>di</strong> cogenerazione.<br />

Collocato nella periferia ovest della<br />

città, l'ospedale è caratterizzato da un<br />

assetto modulare: i vari blocchi in cui<br />

si articola sono stati concepiti in modo<br />

tale da favorire ampliamenti futuri. In<br />

fase <strong>di</strong> progettazione si è optato per<br />

una costruzione tecnologicamente<br />

avanzata e accogliente al tempo stesso,<br />

formata da e<strong>di</strong>fici bassi, da corti e piazze<br />

che ricalcano il modello della cascina<br />

lombarda e sud<strong>di</strong>visa in <strong>di</strong>partimenti<br />

che assicurano contiguità spaziale<br />

tra le aree <strong>di</strong> maggiore interazione.<br />

Gli spazi per la degenza, la <strong>di</strong>agnosi e la<br />

cura occupano il 50% della superficie<br />

totale. Ampie zone sono riservate anche<br />

ai servizi pubblici: il nuovo ospedale ospita<br />

infatti un’area commerciale e una banca.<br />

Di innovativa concezione tecnologica,<br />

nell’ottica <strong>di</strong> una sempre maggiore<br />

coscienza ambientale, è l’utilizzo <strong>di</strong> nuovi<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Valore dell'opera<br />

136 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Marzo 2006<br />

Data ultimazione lavori Febbraio 2010<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

Posti letto 550<br />

180.000 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessionario<br />

Project & Construction<br />

Management<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione<br />

anche preliminare (Promoter),<br />

costruzione e gestione<br />

Genesi Uno SpA<br />

Sale operatorie<br />

Posti auto complessivi<br />

(visitatori + personale)<br />

21 + 1 sala parto<br />

1.000 + 920 = 1.920


Annual Report 2010 | 45


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

05


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

Beato Giovanni XXIII<br />

<strong>di</strong> Bergamo<br />

Annual Report 2010 | 47


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

Beato Giovanni XXIII<br />

<strong>di</strong> Bergamo<br />

Il nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Bergamo Beato<br />

Giovanni XXIII è uno dei maggiori<br />

ospedali <strong>di</strong> nuova costruzione in Italia<br />

e in virtù dell’elevata specializzazione,<br />

dell’eccellenza dei servizi sanitari<br />

e ospedalieri e dell’utilizzo <strong>di</strong><br />

tecnologie d’avanguar<strong>di</strong>a, oltre che<br />

dell'ampia capacità <strong>di</strong> accoglienza,<br />

mira a <strong>di</strong>ventare un polo attrattivo<br />

non solo per l’area bergamasca e<br />

interregionale, ma anche per pazienti<br />

provenienti da altre regioni italiane.<br />

L'ospedale <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un numero elevato<br />

<strong>di</strong> spazi per la <strong>di</strong>agnosi e cura – con<br />

oltre 6.300 metri quadrati per la terapia<br />

intensiva, 4.000 per il Pronto Soccorso<br />

e 11.000 per i servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi<br />

strumentale – e può essere raggiunto<br />

agevolmente anche grazie a nuovi e<br />

migliori collegamenti logistici e funzionali,<br />

come la nuova stazione ferroviaria<br />

e la nuova base per l’elisoccorso<br />

che consentirà un pronto servizio <strong>di</strong><br />

emergenza e urgenza ad ampio raggio.<br />

La soluzione architettonica adottata<br />

è quella <strong>di</strong> un monoblocco centrale<br />

circondato da sette “torri”.<br />

Il monoblocco ospita il cuore tecnologico<br />

del nuovo ospedale – la cosiddetta<br />

piastra su tre piani – con le funzioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnosi e cura, mentre le torri, che si<br />

sviluppano su cinque piani, accolgono<br />

le aree degenza e gli ambulatori.<br />

Piastra e torri saranno collegati da una<br />

rete <strong>di</strong> percorsi interni rapi<strong>di</strong> riservati<br />

a personale e pazienti e da una<br />

grande galleria vetrata – la cosiddetta<br />

hospital street – all'interno della quale<br />

il pubblico troverà tutti i servizi che<br />

gli sono de<strong>di</strong>cati, dall'accoglienza al<br />

Centro Unico Prenotazioni e Servizi<br />

(CUPS), dal bar al ristorante, ai negozi.<br />

La piastra tecnologica comprende inoltre<br />

l’unità Emergenza Alta Specialità, EAS,<br />

cioè il Pronto Soccorso, ed è collegata<br />

<strong>di</strong>rettamente con la nuova elisuperficie<br />

realizzata a nord del complesso<br />

ospedaliero. Sono stati costruiti inoltre<br />

un e<strong>di</strong>ficio a due piani de<strong>di</strong>cato ai<br />

servizi generali e amministrativi e<br />

alle centrali tecnologiche, un centro<br />

congressi da 500 posti e <strong>di</strong>versi<br />

parcheggi, sia a raso che pluripiano.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Data inizio lavori Ottobre 2005<br />

Data ultimazione lavori Novembre 2010<br />

Data inizio lavori<br />

concessione<br />

Data ultimazione lavori<br />

concessione<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

Ottobre 2009<br />

Giugno 2010<br />

320.000 mq<br />

Posti letto Numero massimo 1.200,<br />

ipotesi <strong>di</strong> attivazione 931<br />

Ambulatori 226<br />

Sale operatorie<br />

32 + 8 sale travaglio-parto<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Concessionario<br />

Project & Construction<br />

Management per l’appalto<br />

principale e l'appalto<br />

lavori integrativi. Stazione<br />

Appaltante per la concessione<br />

<strong>di</strong> costruzione e gestione<br />

delle opere complementari<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori e concessione<br />

<strong>di</strong> costruzione e gestione<br />

RTC tra Dec SpA, Sacaim<br />

SpA, Busi Impianti SpA e<br />

Termigas Bergamo SpA<br />

(appalto principale) e tra Dec<br />

SpA, Kone SpA, Busi Impianti<br />

SpA e Termigas Bergamo SpA<br />

(appalto lavori integrativi)<br />

GESNOB Srl<br />

Valore degli appalti<br />

Valore dei lavori <strong>di</strong><br />

concessione<br />

315 milioni <strong>di</strong> euro<br />

36,5 milioni <strong>di</strong> euro


Sanità<br />

Progetto<br />

05<br />

Particolare attenzione è stata riservata<br />

all’impatto estetico dell’insieme,<br />

progettato all’insegna <strong>di</strong> un carattere <strong>di</strong><br />

leggerezza reso sia dalla trasparenza<br />

delle torri che dalla luminosità della<br />

grande galleria pubblica vetrata.<br />

Al quarto trimestre 2010, mentre erano<br />

in corso gli ultimi ritocchi sulle finiture<br />

interne, sono stati avviati tutti i collau<strong>di</strong>.<br />

Sono iniziati, in particolare, i collau<strong>di</strong><br />

dei flui<strong>di</strong> energetici, degli impianti <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zionamento, dell’impianto vapore,<br />

dell’impianto antincen<strong>di</strong>o, degli impianti<br />

elettrici e speciali. Sono in corso inoltre<br />

tutte le prove specifiche sulle sale<br />

operatorie e sulle terapie intensive,<br />

quali le prove <strong>di</strong> isolamento acustico,<br />

<strong>di</strong> circolazione dell’aria, degli impianti<br />

gas me<strong>di</strong>cali, per garantire la perfetta<br />

funzionalità <strong>di</strong> tali ambienti. Sono già<br />

terminati, invece, i collau<strong>di</strong> statici delle<br />

strutture primarie e secondarie.<br />

produzione e <strong>di</strong>stribuzione principale<br />

del “caldo” e del “freddo”, del vapore,<br />

dei gas me<strong>di</strong>cali a servizio del nuovo<br />

ospedale, oltre che dei sistemi <strong>di</strong><br />

trasporto automatizzato (pesante,<br />

leggero, posta pneumatica), nonché<br />

il completamento <strong>di</strong> aree ospedaliere<br />

(mensa e ristorazione, sterilizzazione,<br />

gestione biancheria, centrali gas me<strong>di</strong>cali)<br />

correlate al successivo espletamento <strong>di</strong><br />

servizi non sanitari, funzionali alla gestione<br />

dell'ospedale e che verranno erogati dal<br />

Concessionario con durata ventennale.<br />

Il trasferimento <strong>di</strong> tutte le funzioni<br />

dalla sede <strong>di</strong> largo Barozzi alla nuova<br />

struttura è previsto entro il 2012.<br />

Stanno per essere completate,<br />

infine, tutte le sistemazioni esterne<br />

e il verde, che vedranno l’ospedale<br />

inserito all’interno <strong>di</strong> un complesso<br />

<strong>di</strong> parchi e verde pubblico <strong>di</strong><br />

oltre 700.000 metri quadrati.<br />

In questa fase, in particolare, ILSpA ha<br />

svolto un ruolo decisivo nella risoluzione<br />

delle problematiche verificatesi in sede<br />

<strong>di</strong> collaudo e legate alla presenza <strong>di</strong> falde<br />

sotterranee sull’area del nuovo ospedale,<br />

contribuendo alla in<strong>di</strong>viduazione delle<br />

soluzioni e degli interventi necessari.<br />

L'Azienda Ospedaliera ha preso in<br />

consegna le prime torri per poter iniziare<br />

le attività <strong>di</strong> installazione degli arre<strong>di</strong> e<br />

ha avviato i lavori <strong>di</strong> realizzazione delle<br />

alte tecnologie nelle aree <strong>di</strong> neurologia e<br />

ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica, per l’installazione delle<br />

risonanze magnetiche, TAC e acceleratori<br />

lineari, che costituiranno l’eccellenza delle<br />

tecnologia me<strong>di</strong>ca del nuovo ospedale.<br />

Nel mese <strong>di</strong> giugno 2010 ILSpA ha<br />

concluso le opere <strong>di</strong> completamento<br />

nel pieno e puntuale rispetto dei tempi<br />

contrattuali previsti. I lavori hanno<br />

riguardato, tra gli altri, la realizzazione<br />

<strong>di</strong> tutte le centrali tecnologiche <strong>di</strong><br />

Annual Report 2010 | 49


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

06


Ospedali <strong>di</strong> Luino, Cittiglio,<br />

Circolo, Del Ponte e ambulatori<br />

<strong>di</strong> via Monterosa<br />

Annual Report 2010 | 51


L'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Varese comprende due presi<strong>di</strong> ospedalieri<br />

e un ampio sistema ambulatoriale articolato sul territorio provinciale.<br />

Del Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Varese fanno parte l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Circolo<br />

e Fondazione Macchi e l'<strong>Ospedale</strong> Filippo Del Ponte,<br />

entrambi a Varese, e l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Cuasso al Monte.<br />

L’<strong>Ospedale</strong> Causa Pia Luvini <strong>di</strong> Cittiglio e l’<strong>Ospedale</strong> Luini<br />

Confalonieri <strong>di</strong> Luino, confluiti nell’Azienda Ospedaliera nel<br />

1998, costituiscono il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero del Verbano.


Sanità<br />

Ospedali<br />

<strong>di</strong> Luino e Cittiglio<br />

Progetto<br />

06<br />

L’ospedale <strong>di</strong> Cittiglio, situato nel<br />

centro abitato, accanto alla stazione<br />

ferroviaria e alle vie <strong>di</strong> collegamento<br />

con la Valcuvia, è in grado <strong>di</strong> gestire<br />

le emergenze e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare una<br />

domanda <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o-elevata complessità.<br />

L’ospedale <strong>di</strong> Luino, situato nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate vicinanze del centro storico,<br />

si caratterizza per la capacità <strong>di</strong> far<br />

fronte non solo a una domanda <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>a complessità, ma anche per<br />

la dotazione <strong>di</strong> servizi e strutture<br />

adeguate all'emergenza-urgenza.<br />

Gli interventi che li riguardano fanno<br />

parte <strong>di</strong> un unico appalto. Come<br />

le opere del primo lotto appena<br />

ultimate, anche questi lavori, che<br />

rendono le strutture rispondenti alle<br />

attuali norme <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />

sanitario e <strong>di</strong> sicurezza, riqualificano<br />

l’offerta sanitaria del presi<strong>di</strong>o.<br />

A Cittiglio i lavori riguardano, al piano<br />

terra, la ristrutturazione dell’ingresso<br />

principale e la realizzazione del nuovo<br />

punto prelievi con sala <strong>di</strong> attesa; al<br />

secondo piano, la ristrutturazione<br />

del reparto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, la<br />

costruzione <strong>di</strong> un reparto ambulatoriale<br />

e day hospital oncologico e il<br />

completamento della dotazione <strong>di</strong> locali<br />

per i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> ostetricia e ginecologia;<br />

al terzo piano, la ristrutturazione<br />

e<strong>di</strong>le e impiantistica degli ambienti da<br />

destinarsi al reparto <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria.<br />

A Luino gli interventi interessano il<br />

pa<strong>di</strong>glione centrale e il Pronto Soccorso.<br />

Il primo sarà dotato <strong>di</strong> nuovi spogliatoi<br />

centralizzati, situati al piano seminterrato,<br />

mentre al piano rialzato saranno realizzati<br />

nuovi ambulatori attrezzati anche per<br />

piccoli interventi <strong>di</strong> endoscopia.<br />

Nel Pronto Soccorso è prevista la<br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>le e impiantistica<br />

dei locali al primo e al terzo piano<br />

che ospiteranno poliambulatori. Al<br />

terzo piano sarà inoltre collocato il<br />

reparto <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile.<br />

L'aggiu<strong>di</strong>cazione dell'appalto è<br />

avvenuta nel febbraio 2010 e il<br />

cantiere è stato avviato in ottobre.<br />

Ad attività iniziate si sono rilevate delle<br />

criticità riguardanti la rispondenza<br />

dei solai alla normativa statica ed è<br />

stato necessario procedere ad una<br />

variante al progetto già approvato.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione<br />

Valore dell'opera<br />

2,9 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Ottobre 2010<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

4.112 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Stazione Appaltante<br />

e Direzione Lavori<br />

Appalto integrato<br />

CFC Costruzioni Srl<br />

Posti letto (Cittiglio)<br />

57 + 4 day hospital<br />

Annual Report 2010 | 53


Sanità<br />

<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Circolo<br />

e Fondazione Macchi<br />

Progetto<br />

06<br />

La struttura ospedaliera è costituita<br />

da tipologie e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente<br />

datazione storica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

morfologia planimetrica.<br />

All’interno del programma <strong>di</strong><br />

riqualificazione generale, dopo la<br />

costruzione del monoblocco inaugurato<br />

nel 2006, è stata considerata prioritaria<br />

la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo pa<strong>di</strong>glione<br />

che accoglierà gli ambulatori, i<br />

laboratori <strong>di</strong> analisi e il day center per la<br />

centralizzazione delle funzioni rivolte ai<br />

pazienti esterni e delle attività <strong>di</strong>urne ora<br />

<strong>di</strong>slocate in <strong>di</strong>versi punti dell'ospedale.<br />

L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel marzo<br />

2010. Il cantiere, aperto in ottobre,<br />

ha dovuto superare <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>fficoltà<br />

causate dalla preventiva deviazione<br />

<strong>di</strong> tutti i sottoservizi attivi presenti nel<br />

se<strong>di</strong>me e dalla necessità <strong>di</strong> realizzare<br />

una viabilità provvisoria – veicolare e<br />

pedonale – in modo da non interrompere<br />

la normale attività dell’ospedale.<br />

Il pa<strong>di</strong>glione, situato nell’area <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />

esistenti che vengono demoliti, è<br />

<strong>di</strong>rettamente collegato con un percorso<br />

coperto al monoblocco, in modo<br />

da garantire le necessarie relazioni<br />

funzionali con il Pronto Soccorso,<br />

la rianimazione, la terapia intensiva<br />

e con tutti i reparti <strong>di</strong> degenza.<br />

La sua realizzazione, rispondente<br />

agli attuali criteri <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />

sanitario e normativo, permetterà<br />

in futuro la demolizione <strong>di</strong> alcuni<br />

vecchi pa<strong>di</strong>glioni ormai obsoleti.<br />

Il fabbricato, costituito da tre piani fuori<br />

terra e uno seminterrato, accoglierà al<br />

suo interno le seguenti attività:<br />

day surgery, degenza <strong>di</strong>urna, oculistica,<br />

nefrologia, <strong>di</strong>alisi, ampia area per 28<br />

ambulatori, il nuovo centro trasfusionale, i<br />

locali amministrativi per il CUP, i laboratori<br />

del centro trasfusionale, <strong>di</strong> microbiologia e<br />

genetica e <strong>di</strong> chimica clinica oltre alle altre<br />

funzioni accessorie quali gli spogliatoi<br />

per il personale, depositi, vani tecnici.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione<br />

e potenziamento<br />

Data inizio lavori Ottobre 2010<br />

Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 48<br />

6.151 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

13,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

e Direzione Lavori<br />

Appalto concorso<br />

RTC tra Albini & Castelli<br />

Srl, Tagliabue SpA e<br />

Co.Ge.S. Consorzio stabile<br />

Annual Report 2010 | 55


<strong>Ospedale</strong><br />

Filippo Del Ponte<br />

All’interno della struttura aziendale<br />

questo ospedale costituisce il riferimento<br />

per le prestazioni <strong>di</strong> alta specializzazione<br />

in campo <strong>di</strong>agnostico, clinico e chirurgico<br />

per le patologie dell’età pe<strong>di</strong>atrica e<br />

della sfera ostetrico-ginecologica.<br />

È posto in prossimità del centro storico<br />

<strong>di</strong> Varese, della stazione ferroviaria<br />

e a breve <strong>di</strong>stanza dall’<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />

Circolo. Il complesso è costituito da<br />

e<strong>di</strong>fici costruiti in epoche <strong>di</strong>verse: una<br />

villa storica ottocentesca (il cui e<strong>di</strong>ficio<br />

è già stato consolidato staticamente nel<br />

2002), il pa<strong>di</strong>glione Ottagono costruito<br />

nel 1935, il pa<strong>di</strong>glione Vedani del 1958<br />

e il pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong> del 1972.<br />

sale operatorie. Infine, viene collocato<br />

un nuovo montalettighe antincen<strong>di</strong>o<br />

a servizio del pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong>.<br />

L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel<br />

gennaio 2010 e il cantiere è stato<br />

aperto in maggio. Si sono riscontrate<br />

alcune <strong>di</strong>fficoltà operative a causa dei<br />

ristretti spazi per gli approvvigionamenti<br />

e lo stoccaggio dei materiali. Sono<br />

state inoltre introdotte delle varianti<br />

per il rinforzo strutturale <strong>di</strong> alcune<br />

pareti portanti della Villa e per<br />

migliorare la qualità delle finiture.<br />

Il progetto si articola in <strong>di</strong>versi<br />

interventi. Nella Villa viene realizzato<br />

il completamento e<strong>di</strong>le e impiantistico<br />

del fabbricato, ora allo stato rustico,<br />

per accogliere il CUP al piano terra, gli<br />

ambulatori e stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci ai piani primo<br />

e secondo e la sottocentrale termica al<br />

piano interrato. Nel pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong><br />

si procede alla ristrutturazione e<strong>di</strong>le e<br />

impiantistica del quinto piano degenze<br />

con aumento dei posti letto da 193 a<br />

221; all'adeguamento normativo del<br />

fabbricato e a interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria; all'ampliamento al piano<br />

terra del Punto <strong>di</strong> primo intervento<br />

pe<strong>di</strong>atrico con separazione dei<br />

percorsi e alla realizzazione della<br />

camera calda del Pronto Soccorso.<br />

Per quanto riguarda i collegamenti<br />

al blocco operatorio, viene realizzato<br />

un percorso coperto tra il pa<strong>di</strong>glione<br />

<strong>Nuovo</strong> e il pa<strong>di</strong>glione Vedani, sede delle<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Maggio 2010<br />

Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />

Sale operatorie 1<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

4,6 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

e Direzione Lavori<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 221<br />

12.797 mq<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Appalto integrato<br />

Consorzio Cooperative<br />

Costruzioni


Annual Report 2010 | 57


Sanità<br />

Ambulatori<br />

<strong>di</strong> via Monte Rosa<br />

Progetto<br />

06<br />

Situato a Varese in posizione centrale,<br />

il fabbricato che ospita gli ambulatori<br />

<strong>di</strong> via Monterosa è un e<strong>di</strong>ficio storico<br />

costruito nel 1930 e quin<strong>di</strong> sottoposto<br />

al vincolo della Soprintendenza per<br />

i Beni Architettonici. Dal 1998 è<br />

proprietà dell'Azienda Ospedaliera e<br />

accoglie <strong>di</strong>verse attività ambulatoriali.<br />

È costituito da tre piani fuori<br />

terra e un piano seminterrato.<br />

Il progetto prevede non solo la<br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>le e impiantistica, ma<br />

anche l’adeguamento alle attuali norme<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento e <strong>di</strong> sicurezza dei<br />

primi due piani ambulatoriali e del piano<br />

seminterrato. Più precisamente, nel<br />

seminterrato viene realizzata una nuova<br />

centrale termica, oltre a locali tecnici,<br />

nuovi spogliatoi e spazi <strong>di</strong> deposito; al<br />

piano rialzato viene costruito il nuovo<br />

CUP, locali <strong>di</strong> attesa e ambulatori,<br />

un nuovo centro prelievi oltre ai vari<br />

locali <strong>di</strong> supporto; al primo altri locali <strong>di</strong><br />

attesa, ambulatori e locali <strong>di</strong> supporto.<br />

L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel<br />

febbraio 2010. È stato necessario<br />

procedere alla redazione <strong>di</strong> due perizie<br />

<strong>di</strong> variante: la prima per il rinforzo<br />

strutturale dei solai, la seconda per<br />

una serie <strong>di</strong> interventi migliorativi<br />

richiesti dall’Azienda Ospedaliera.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Agosto 2010<br />

Data ultimazione lavori Agosto 2011<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

1,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

e Direzione Lavori<br />

Appalto integrato<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

2.646 mq<br />

Appaltatore<br />

Ar.Co. Lavori S.C.C.<br />

Annual Report 2010 | 59


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

07


Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />

<strong>di</strong> Sondrio, Sondalo<br />

e Morbegno<br />

Annual Report 2010 | 61


I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Sondrio, Sondalo e Morbegno fanno parte dell'Azienda<br />

Ospedaliera Valtellina Valchiavenna, che comprende anche il Presi<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Chiavenna e sette centri ambulatoriali sparsi sul territorio.<br />

Costituita nel 2003, l’Azienda Ospedaliera serve un ambito territoriale interamente<br />

montano e molto vasto, oltre 3.000 chilometri quadrati, con un bacino <strong>di</strong><br />

utenza <strong>di</strong> 78 comuni e circa 178.000 abitanti. La sua offerta sanitaria deve<br />

perciò tenere in considerazione la <strong>di</strong>spersione spaziale e altimetrica nonché la<br />

presenza <strong>di</strong> flussi turistici rilevanti, concentrati in luoghi e in tempi <strong>di</strong>versi.<br />

Se dunque ogni presi<strong>di</strong>o deve da un lato rispondere in modo integrato alle necessità<br />

dell'intero territorio, dall'altro deve essere in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i fondamentali<br />

bisogni <strong>di</strong> salute degli abitanti della sua zona, offrendo i servizi <strong>di</strong> ricovero, <strong>di</strong>agnosi<br />

e cura delle patologie acute; fornendo visite me<strong>di</strong>che e assistenza infermieristica;<br />

erogando atti e procedure <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>agnostico, terapeutico e riabilitativo; garantendo<br />

operazioni <strong>di</strong> soccorso in situazioni <strong>di</strong> urgenza ed emergenza me<strong>di</strong>ca.<br />

Gli interventi in programma, aggiu<strong>di</strong>cati nel marzo 2010, miglioreranno le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza e comfort <strong>di</strong> pazienti e personale, eleveranno la qualità<br />

delle prestazioni e consentiranno l'accre<strong>di</strong>tamento delle strutture.


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Sondrio<br />

Progetto<br />

07<br />

Il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Sondrio,<br />

struttura costituita da tipologie e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferente datazione storica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

morfologia planimetrica, ospita circa<br />

400 posti letto accre<strong>di</strong>tati in tre <strong>di</strong>stinti<br />

pa<strong>di</strong>glioni. All’interno del programma<br />

<strong>di</strong> riqualificazione generale, è stata<br />

considerata prioritaria la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo blocco operatorio.<br />

L’attuale attività chirurgica (circa 6.500<br />

interventi l'anno) viene svolta in tre<br />

blocchi operatori <strong>di</strong>stinti, ciascuno dotato<br />

<strong>di</strong> un proprio servizio <strong>di</strong> sterilizzazione<br />

e composto da due sale operatorie.<br />

Tale organizzazione determina una<br />

profonda <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> risorse.<br />

Il progetto <strong>di</strong> ristrutturazione e<br />

ampliamento, mentre aumenta da 6<br />

a 8 il numero delle sale operatorie,<br />

prevede la centralizzazione dell’attività<br />

chirurgica e la creazione <strong>di</strong> una sola<br />

centrale <strong>di</strong> sterilizzazione idonea<br />

per l’attività dell'intero presi<strong>di</strong>o.<br />

<strong>di</strong> degenza al letto operatorio e<br />

viceversa al termine dell’intervento<br />

chirurgico (il cosiddetto "filtro<br />

<strong>di</strong> entrata degli operan<strong>di</strong>").<br />

Si prevedono ampi spazi per lo<br />

stoccaggio del materiale pulito, delle<br />

attrezzature, dei farmaci e presi<strong>di</strong>.<br />

È stata inoltre posta particolare<br />

attenzione ai percorsi annessi alle<br />

sale operatorie: per l’ingresso del<br />

personale, attraverso spogliatoi filtro;<br />

per l’ingresso dei pazienti attraverso il<br />

"filtro <strong>di</strong> entrata degli operan<strong>di</strong>"; per la<br />

raccolta del materiale sporco in uscita<br />

dalle sale e per l’ingresso del materiale<br />

sterile attraverso l’inserimento <strong>di</strong><br />

montacarichi. Essi collegheranno il blocco<br />

operatorio con la nuova centrale <strong>di</strong><br />

sterilizzazione posta al piano sottostante<br />

e affiancata dalla centrale impianti.<br />

Il nuovo blocco, situato nell’area a<br />

verde prospiciente il pa<strong>di</strong>glione sud,<br />

viene posizionato in modo da garantire<br />

le necessarie relazioni funzionali con<br />

il Pronto Soccorso, la rianimazione,<br />

la terapia intensiva e con i reparti <strong>di</strong><br />

degenza chirurgica. Le sale operatorie<br />

saranno realizzate con telaio in acciaio<br />

<strong>di</strong> tipo autoportante e dotate <strong>di</strong> portici<br />

quadrangolari pensili attrezzati.<br />

L’accesso dei pazienti al gruppo<br />

operatorio, con percorso de<strong>di</strong>cato,<br />

avverrà attraverso una zona dove<br />

saranno trasferiti dal loro letto<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e ampliamento<br />

Data inizio lavori Novembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Dicembre 2011<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Sale operatorie 8<br />

2.429 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

RTC tra Contessa Giulio Srl,<br />

Carnazzola Camillo SpA<br />

e Sielv Srl<br />

Valore dell'opera<br />

6,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Annual Report 2010 | 63


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Sondalo<br />

Progetto<br />

07<br />

La Struttura <strong>di</strong> Ricovero e Cura <strong>di</strong><br />

Sondalo nasce dall'iniziativa dell'insigne<br />

pneumologo Eugenio Morelli (1881-<br />

1960), impegnato nella prima metà<br />

del Novecento nella lotta contro la<br />

tubercolosi e le malattie polmonari sociali.<br />

La tipologia del villaggio sanatoriale<br />

Morelli riflette le conoscenze scientifiche<br />

e me<strong>di</strong>che dell'epoca in cui è stato<br />

costruito, gli anni Trenta. Si articolava<br />

in origine in nove pa<strong>di</strong>glioni gran<strong>di</strong> e<br />

luminosi, <strong>di</strong> cui oggi ne sono attivi cinque.<br />

Il progetto <strong>di</strong> ristrutturazione interessa<br />

esclusivamente il pa<strong>di</strong>glione 4, imponente<br />

struttura <strong>di</strong> 8 piani che ospita già il Pronto<br />

Soccorso, la ra<strong>di</strong>ologia, l'ortope<strong>di</strong>a,<br />

l'endoscopia, l'urologia, le degenze <strong>di</strong><br />

chirurgia toracica, vascolare e generale,<br />

il blocco operatorio e la rianimazione.<br />

L'intervento prevede l’adeguamento<br />

antincen<strong>di</strong>o della struttura e la<br />

ristrutturazione, ai fini dell’accre<strong>di</strong>tamento,<br />

dei reparti <strong>di</strong> degenza <strong>di</strong> ostetriciaginecologia<br />

e <strong>di</strong> neurochirurgia.<br />

Lo spostamento del reparto porta evidenti vantaggi,<br />

perché lo avvicina alle unità anestesia-rianimazione e car<strong>di</strong>ocoronarica,<br />

facilitando così la gestione delle emergenzeurgenze.<br />

Il nuovo reparto <strong>di</strong> neurochirurgia, al secondo<br />

piano seminterrato, sarà invece dotato <strong>di</strong> 25 posti letto<br />

or<strong>di</strong>nari, un posto per day hospital e uno per day surgery.<br />

Per corrispondere alla nuova normativa <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong><br />

e ai requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, sarà anche realizzato un nuovo<br />

impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei gas me<strong>di</strong>cinali e <strong>di</strong> energia elettrica.<br />

Principio guida dell'intervento è stato quello <strong>di</strong> tutelare il<br />

più possibile il valore intrinseco della struttura dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

esistente, vincolato secondo il D.Lgs. 22 gennaio 2004<br />

n. 42, evitando, ove possibile, <strong>di</strong> intervenire con opere<br />

invasive che avrebbero potuto cambiarne la morfologia.<br />

Le fasi del cantiere si svolgeranno nel rispetto delle<br />

attività sanitarie che per la centralità del presi<strong>di</strong>o<br />

sul territorio non possono essere sospese.<br />

Nel pa<strong>di</strong>glione 4 sarà realizzata una<br />

nuova rete idrica antincen<strong>di</strong>o, un<br />

impianto <strong>di</strong> rilevazione incen<strong>di</strong> e luci<br />

<strong>di</strong> emergenza, zone filtro a prova<br />

<strong>di</strong> fumo e compartimentazioni, due<br />

scale <strong>di</strong> emergenza esterne.<br />

Il nuovo reparto <strong>di</strong> ginecologia-ostetricia,<br />

posto al primo piano seminterrato,<br />

sarà dotato <strong>di</strong> un blocco parto e <strong>di</strong><br />

14 posti letto or<strong>di</strong>nari, un posto per<br />

day hospital e uno per day surgery<br />

per un totale <strong>di</strong> 16 così <strong>di</strong>stribuiti:<br />

12 posti letto per ginecologia e 4<br />

per ostetricia con rooming-in.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Novembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Settembre 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 43<br />

16.653 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

4,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

Consorzio Litta<br />

Annual Report 2010 | 65


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Morbegno<br />

Fino ad oggi il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong><br />

Morbegno si è caratterizzato come polo<br />

me<strong>di</strong>co-riabilitativo, con forte presenza<br />

<strong>di</strong> attività ambulatoriale e <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica.<br />

Allo stesso tempo ha permesso <strong>di</strong><br />

effettuare in loco anche quella parte<br />

dell’attività interventistica chirurgica<br />

che non richiedeva prolungata degenza<br />

o elevata complessità d’intervento.<br />

e <strong>di</strong> quello per alimentazione in continuità<br />

assoluta per le utenze delle sale operatorie<br />

e i nuovi quadri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />

In un'ottica <strong>di</strong> ampliamento e<br />

miglioramento dell'offerta dei servizi e ai<br />

fini dell'accre<strong>di</strong>tamento verranno perciò<br />

ristrutturati i reparti <strong>di</strong> lungodegenza e<br />

me<strong>di</strong>cina generale e contestualmente il<br />

blocco operatorio. Verrà poi effettuato<br />

il trasferimento del Cup/Cassa dal<br />

pa<strong>di</strong>glione S. Antonio al Mattei-Vanoni<br />

e si procederà con l'adeguamento alla<br />

normativa antincen<strong>di</strong>o dei pa<strong>di</strong>glioni<br />

Mattei-Vanoni e Parravicini. Questi<br />

ultimi saranno dotati <strong>di</strong> nuova rete idrica<br />

antincen<strong>di</strong>o, impianto <strong>di</strong> rilevazione<br />

incen<strong>di</strong> e luci <strong>di</strong> emergenza, zone filtro<br />

a prova <strong>di</strong> fumo e compartimentazioni,<br />

due scale <strong>di</strong> emergenza esterne, una<br />

sul lato Mattei ed una sul lato Vanoni.<br />

L’attuale impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei gas me<strong>di</strong>cinali, alimentato dalle<br />

centrali <strong>di</strong> produzione ed erogazione<br />

site in <strong>di</strong>stinti locali a nord del presi<strong>di</strong>o,<br />

verrà mo<strong>di</strong>ficato e integrato.<br />

Per quanto riguarda la rete elettrica,<br />

è prevista una serie <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

carattere generale, tra cui il rifacimento<br />

della cabina elettrica <strong>di</strong> trasformazione<br />

me<strong>di</strong>o-bassa tensione, la realizzazione<br />

dell’impianto per alimentazione <strong>di</strong><br />

emergenza con gruppo elettrogeno<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Ottobre 2010<br />

Data ultimazione lavori Maggio 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

12.700 mq<br />

Sale operatorie 2<br />

Valore dell’opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

3,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

Posti letto 25<br />

Appaltatore<br />

Ar.Co. Lavori S.C.C.


Annual Report 2010 | 67


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

08


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Mariano Comense<br />

Annual Report 2010 | 69


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Mariano Comense<br />

L’<strong>Ospedale</strong> Felice Villa, appartenente<br />

all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna<br />

<strong>di</strong> Como, si trova nel centro<br />

citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Mariano Comense<br />

ed è costituito da <strong>di</strong>versi e<strong>di</strong>fici<br />

realizzati in epoche <strong>di</strong>fferenti.<br />

I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione, avviati<br />

nel <strong>di</strong>cembre 2009, riguardano<br />

l’e<strong>di</strong>ficio centrale, il cosiddetto<br />

corpo A-monoblocco.<br />

L’intervento prevede la ristrutturazione<br />

dei reparti <strong>di</strong> degenza dell’ala est,<br />

dal piano rialzato al terzo, ed esige<br />

una cura particolare nella gestione<br />

delle interferenze con le attività<br />

sanitarie in corso ai piani limitrofi.<br />

A novembre 2010 è stato riattivato<br />

il piano rialzato e sono stati sostituiti<br />

gli ascensori interni, mentre entro la<br />

metà del prossimo anno è previsto<br />

il completamento e il trasferimento<br />

<strong>di</strong> tutti gli altri piani <strong>di</strong> degenza.<br />

A seguire sarà realizzato un nuovo<br />

montalettighe antincen<strong>di</strong>o esterno<br />

e si procederà all'ammodernamento<br />

dei locali spogliatoio del personale<br />

collocati al piano seminterrato.<br />

Tali migliorie, tra cui anche il rifacimento<br />

dei servizi igienici per garantire<br />

l’accessibilità dei <strong>di</strong>sabili, hanno lo<br />

scopo <strong>di</strong> adeguare la struttura alle<br />

norme <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, mentre il<br />

rifacimento dell’impianto <strong>di</strong> gas me<strong>di</strong>cali<br />

e la realizzazione dell'impianto <strong>di</strong> aria<br />

con<strong>di</strong>zionata porteranno all’adeguamento<br />

impiantistico dei reparti <strong>di</strong> degenza.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Dicembre 2009<br />

Data ultimazione lavori Gennaio 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

3.260 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

2,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori<br />

PSP SpA<br />

Posti letto 84


Annual Report 2010 | 71


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

09


Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />

<strong>di</strong> Gavardo e Manerbio<br />

Annual Report 2010 | 73


I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Gavardo e Manerbio fanno parte<br />

dell'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Desenzano del Garda, che<br />

complessivamente serve un potenziale bacino d'utenza<br />

<strong>di</strong> oltre 300.000 abitanti, con picchi maggiori nel periodo<br />

estivo dovuti al notevole afflusso turistico nell'area.<br />

In entrambi la struttura è connotata come ospedale per acuti:<br />

a Gavardo sono concentrate tutte le specialità <strong>di</strong> base;<br />

a Manerbio vi sono anche quelle interme<strong>di</strong>e e le terapie<br />

intensive (unità coronarica, patologia neonatale, rianimazione).<br />

Questo fa sì che la loro collocazione nella rete d'emergenza<br />

e urgenza sia <strong>di</strong>versa: a Gavardo si trova il Pronto<br />

Soccorso, mentre Manerbio è sede <strong>di</strong> Dipartimento<br />

Emergenza e Accettazione (DEA).


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Gavardo<br />

Progetto<br />

09<br />

L’area <strong>di</strong> intervento è situata nel settore<br />

settentrionale del Comune <strong>di</strong> Gavardo, in<br />

località Montecroce. L'ospedale si articola<br />

in corpi <strong>di</strong> fabbrica realizzati in tempi<br />

<strong>di</strong>versi e raccordati tra loro da corpi <strong>di</strong><br />

collegamento e da altri quattro e<strong>di</strong>fici<br />

destinati a servizi e impianti tecnologici.<br />

Ospita, tra l'altro, una morgue che<br />

sarà demolita e sostituita da un nuovo<br />

spazio per il cordoglio dei defunti.<br />

Le criticità della struttura sono<br />

l'insufficienza delle aree destinate<br />

alle degenze; l'inadeguatezza della<br />

<strong>di</strong>sposizione planimetrica che non<br />

sod<strong>di</strong>sfa le relazioni prioritarie tra le aree<br />

funzionali né le necessarie separazioni<br />

tra flussi; la compressione dell’area<br />

del Pronto Soccorso; l'inadeguata<br />

fruibilità <strong>di</strong>retta dall’esterno e verso la<br />

morgue; l'interferenza con i percorsi<br />

interni all’area ospedaliera.<br />

aspetti compositivi e <strong>di</strong>mensionali degli<br />

ambienti progettati, ma coinvolgono<br />

la globalità dei sistemi tecnologici,<br />

migliorando la qualità degli spazi, ma<br />

anche il ren<strong>di</strong>mento complessivo della<br />

struttura sanitaria, la sua resa energetica<br />

e il conseguente impatto ambientale.<br />

Nel febbraio del 2010 sono stati avviati<br />

i lavori. Le prime attività <strong>di</strong> cantiere, quali<br />

la realizzazione delle palificate e lo scavo<br />

<strong>di</strong> sbancamento, si sono <strong>di</strong>mostrate fin da<br />

subito complesse a fronte della situazione<br />

geologica del sito caratterizzata dalla<br />

presenza sia <strong>di</strong> trovanti lapidei <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni sia dell’acqua <strong>di</strong> falda.<br />

Il costante impegno <strong>di</strong> ILSpA ha portato<br />

in tempi brevi alla risoluzione <strong>di</strong> tali criticità.<br />

Si prevede pertanto la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo corpo <strong>di</strong> fabbrica che<br />

ospiterà Pronto Soccorso, morgue,<br />

degenza, logistica ed emo<strong>di</strong>namica.<br />

Nel far fronte ai problemi dell’attuale<br />

presi<strong>di</strong>o, il progetto ha posto<br />

particolare cura nel ri<strong>di</strong>segno dei<br />

percorsi, in modo da ottimizzare<br />

l’accessibilità da parte degli utenti<br />

interni ed esterni, oltre che sod<strong>di</strong>sfare<br />

le nuove esigenze <strong>di</strong>mensionali.<br />

L’attenzione all’aspetto funzionale ha<br />

poi comportato soluzioni progettuali<br />

che non si traducono esclusivamente in<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ampliamento<br />

Valore dell'opera<br />

16 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Febbraio 2010<br />

Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto concorso<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

10.326 mq<br />

Appaltatore<br />

RTC tra Siram SpA<br />

e Ar.Co. Lavori S.C.C.<br />

Posti letto 97<br />

Annual Report 2010 | 75


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Manerbio<br />

Il Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Manerbio si trova nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate vicinanze del paese e<br />

serve una vasta area della bassa<br />

bresciana con una popolazione<br />

residente <strong>di</strong> oltre 120.000 abitanti.<br />

La struttura esistente, composta da<br />

quattro fabbricati, necessita <strong>di</strong> interventi<br />

<strong>di</strong> ampliamento e ristrutturazione<br />

finalizzati all’accre<strong>di</strong>tamento e<br />

alle nuove esigenze sanitarie.<br />

L'intervento riguarda l'ampliamento<br />

dell'ala ovest, dove al piano rialzato<br />

sarà realizzata un’unità operativa per<br />

complessivi 38 posti letto; l’ala est,<br />

dove al piano rialzato saranno collocate<br />

fisioterapia e sala gessi e al secondo<br />

piano il nuovo gruppo parto; il corpo<br />

ottagonale al piano primo, che ospiterà<br />

la nuova unità <strong>di</strong> rianimazione.<br />

La struttura del nuovo corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />

è stata <strong>di</strong>mensionata per accogliere le<br />

esigenze <strong>di</strong> eventuali futuri ampliamenti:<br />

essa si svilupperà infatti per due piani<br />

fuori terra, ma potrà supportarne in<br />

futuro complessivamente cinque.<br />

La prima fase, che consiste nella<br />

ristrutturazione del primo piano del<br />

corpo ottagonale e nella realizzazione<br />

del nuovo corpo <strong>di</strong> ampliamento nell'ala<br />

ovest, è stata avviata nel gennaio 2010.<br />

La tipologia dei lavori e la particolarità<br />

dell’ambito in cui essi si svolgono<br />

richiedono, per l’intera durata del cantiere,<br />

un impegno costante nel coor<strong>di</strong>namento<br />

e nella gestione delle interferenze, per<br />

garantire e tutelare l’attività sanitaria<br />

in corso nelle aree limitrofe al cantiere.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e ampliamento<br />

Valore dell'opera<br />

4 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Gennaio 2010<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2013<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

3.800 mq<br />

Appaltatore<br />

RTC tra Steda SpA e<br />

Europa Elettroindustriale Srl<br />

Posti letto 44


Annual Report 2010 | 77


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

10


<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Saronno<br />

Annual Report 2010 | 79


Sanità<br />

<strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Saronno<br />

Progetto<br />

10<br />

L’<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Saronno, afferente<br />

l'Azienda Ospedaliera <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> Circolo <strong>di</strong> Busto Arsizio, occupa<br />

un’area <strong>di</strong> circa 36.000 metri quadrati<br />

e si trova imme<strong>di</strong>atamente a ridosso<br />

del centro storico della città.<br />

I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione e ampliamento,<br />

che interessano alcuni piani del nuovo<br />

pa<strong>di</strong>glione specialistico, renderanno<br />

la struttura corrispondente ai<br />

requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />

Il progetto, che recepisce le<br />

necessità funzionali e persegue<br />

gli obiettivi strategici dell’Azienda<br />

Ospedaliera, prevede tre interventi.<br />

Il primo si realizza con il trasferimento<br />

del servizio <strong>di</strong>alisi, attualmente<br />

collocato nel pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

generale, nel semipiano ovest del<br />

piano rialzato del pa<strong>di</strong>glione.<br />

Se dunque fino ad oggi la <strong>di</strong>alisi,<br />

oltre che poco integrata con il resto<br />

della struttura, si è trovata <strong>di</strong>stante<br />

dall’ingresso principale, ora viene spostata<br />

proprio in prossimità dell’ingresso,<br />

negli spazi attualmente occupati dai<br />

poliambulatori, al fine <strong>di</strong> migliorare<br />

l’accessibilità dei pazienti al servizio.<br />

Il secondo intervento riguarda il<br />

trasferimento del reparto <strong>di</strong> ostetricia<br />

dal secondo al quarto piano del<br />

nuovo pa<strong>di</strong>glione specialistico,<br />

destinato fino a oggi alle degenze <strong>di</strong><br />

ortotraumatologia. Lo spostamento<br />

coinvolge anche il blocco parto, che<br />

viene anch’esso trasferito qui dall'ottavo<br />

piano e quin<strong>di</strong> integrato al reparto.<br />

Il terzo porterà le degenze <strong>di</strong> neurologia,<br />

oggi collocate al nono piano del pa<strong>di</strong>glione,<br />

al secondo piano, attualmente destinato<br />

alle degenze <strong>di</strong> ostetricia e ginecologia.<br />

Il poliambulatorio che occupa il<br />

semipiano rialzato ovest e la degenza<br />

<strong>di</strong> ortotraumatologia verranno<br />

trasferiti in altra sede in<strong>di</strong>cata in<br />

seguito dall'Azienda Ospedaliera.<br />

Le attività non <strong>di</strong>sturberanno la continuità<br />

del servizio <strong>di</strong> quei piani non <strong>di</strong>rettamente<br />

interessati dall’intervento (terzo,<br />

primo e rialzato), a eccezione <strong>di</strong> brevi<br />

perio<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabili alle realizzazioni<br />

impiantistiche <strong>di</strong> attraversamento.<br />

L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nell'aprile<br />

2010. Il cantiere, che aprirà a gennaio<br />

2011, si svilupperà in tre fasi. La<br />

prima vedrà la realizzazione del nuovo<br />

reparto <strong>di</strong> ostetricia e blocco parto,<br />

con la ristrutturazione del quarto piano<br />

del nuovo pa<strong>di</strong>glione specialistico. La<br />

seconda fase consisterà nella costruzione<br />

del nuovo reparto <strong>di</strong>alisi e del collettore<br />

fognario. Una volta completati e<br />

attivati i reparti del quarto piano e del<br />

rialzato, potranno avere inizio i lavori<br />

<strong>di</strong> ristrutturazione al secondo piano.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e ampliamento<br />

Sale operatorie 1<br />

Data inizio lavori Gennaio 2011<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 46<br />

3.190 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

3,5 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

e Direzione Lavori<br />

Appalto integrato<br />

Consorzio Stabile Consta<br />

Annual Report 2010 | 81


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

11


Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />

<strong>di</strong> Cuggiono e Magenta<br />

Annual Report 2010 | 83


I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Cuggiono e Magenta, in provincia <strong>di</strong> Milano, fanno parte<br />

dell'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Legnano. Gli interventi che li interessano rientrano<br />

in un più ampio programma <strong>di</strong> riqualificazione dell'intera rete ospedaliera legnanese.


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Cuggiono<br />

Progetto<br />

11<br />

L’intervento rappresenta una rivisitazione<br />

strategica finalizzata a una profonda<br />

riorganizzazione del presi<strong>di</strong>o, anche a<br />

fronte delle recenti mo<strong>di</strong>fiche normative<br />

che comportano adeguamenti sostanziali<br />

<strong>di</strong> funzioni, servizi e reparti.<br />

Il progetto prevede la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo e<strong>di</strong>ficio concepito come<br />

ampliamento dell’esistente e, pertanto,<br />

costruito in maniera contigua al corpo<br />

<strong>di</strong> collegamento tra il pa<strong>di</strong>glione Ala Nuova<br />

del 1997 e il pa<strong>di</strong>glione che risale al 1967.<br />

Al suo interno è previsto l’inserimento<br />

<strong>di</strong> alcune importanti funzioni <strong>di</strong> alta<br />

tecnologia che interessano nel dettaglio<br />

il quartiere operatorio, la <strong>di</strong>agnostica<br />

per immagini, il servizio <strong>di</strong> riabilitazione<br />

e la centrale <strong>di</strong> sterilizzazione collegate<br />

alle attività sanitarie esistenti.<br />

Particolare attenzione è de<strong>di</strong>cata<br />

alla definizione dei collegamenti<br />

sia verticali che orizzontali e alla<br />

<strong>di</strong>fferenziazione dei percorsi.<br />

I lavori sono iniziati il 10 novembre 2010<br />

con la realizzazione dei parcheggi a raso<br />

e gli scavi propedeutici alla realizzazione<br />

del nuovo e<strong>di</strong>ficio in ampliamento.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e ampliamento<br />

Posti auto 67<br />

Data inizio lavori Novembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Ottobre 2012<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 49<br />

Sale operatorie 3<br />

5.432 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

8 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto concorso<br />

RTC tra Ar.Co. Lavori S.C.C.,<br />

Acmar SCpA e Ceir S.C.C.<br />

Annual Report 2010 | 85


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Magenta<br />

I lavori in corso presso le ali C e D del<br />

cosiddetto monoblocco consistono<br />

principalmente nell'adeguamento del<br />

sistema e<strong>di</strong>lizio e <strong>di</strong> quello impiantistico<br />

ai fini dell’accre<strong>di</strong>tamento. Inoltre si<br />

interviene sulla struttura me<strong>di</strong>ante il<br />

posizionamento <strong>di</strong> shock transmitters,<br />

ovvero <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> vincolo <strong>di</strong>namico<br />

tra i giunti dei vari elementi che<br />

costituiscono il monoblocco.<br />

I lavori sono iniziati il 13 <strong>di</strong>cembre<br />

2010 con la realizzazione della<br />

nuova cabina elettrica e le opere <strong>di</strong><br />

ristrutturazione del nono piano.<br />

Per quanto riguarda il sistema dei<br />

collegamenti verticali, è prevista la<br />

messa a norma generale attraverso<br />

la sostituzione degli ascensori e<br />

dei montalettighe, in conformità<br />

ai nuovi regolamenti vigenti.<br />

Per quanto attiene invece alle degenze,<br />

gli interventi riguardano la ristrutturazione<br />

integrale delle aree attraverso la<br />

sostituzione dei serramenti, il rifacimento<br />

dei pavimenti e dei controsoffitti, la<br />

posa <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> gas me<strong>di</strong>cali<br />

rispondenti alle più recenti normative e<br />

la realizzazione ex novo <strong>di</strong> un impianto<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento dell’aria, con nuove<br />

UTA in copertura e un nuovo gruppo<br />

frigo posizionato nel cortile dell’ospedale.<br />

L'intera struttura sarà alimentata da<br />

una nuova cabina elettrica <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />

tensione con relativi trasformatori e<br />

tutti i più moderni sistemi <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Il progetto pone particolare attenzione<br />

allo stu<strong>di</strong>o dei colori, delle finiture e degli<br />

arre<strong>di</strong> che andranno a caratterizzare le<br />

degenze dei piani oggetto <strong>di</strong> intervento.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Adeguamento strutturale<br />

e impiantistico<br />

Data inizio lavori Dicembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Settembre 2013<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 259<br />

10.900 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

9,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto concorso<br />

Ar.Co. Lavori S.C.C.


Annual Report 2010 | 87


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

12


Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />

<strong>di</strong> Melzo e Vizzolo Predabissi<br />

Annual Report 2010 | 89


Con i sei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Melzo, Vizzolo Predabissi, Cernusco<br />

sul Naviglio, Gorgonzola, Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda,<br />

l’Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Melegnano serve 14 comuni della<br />

provincia <strong>di</strong> Milano e ha un potenziale bacino <strong>di</strong> utenza<br />

<strong>di</strong> oltre mezzo milione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni.<br />

Gli interventi previsti a Melzo e Vizzolo miglioreranno<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza e comfort <strong>di</strong> pazienti e personale,<br />

renderanno la struttura adeguata alle più recenti normative<br />

regionali e nazionali, elevando il livello delle sue prestazioni.


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Melzo<br />

Progetto<br />

12<br />

L’area su cui insiste il complesso<br />

ospedaliero è situata alla<br />

periferia nord-est <strong>di</strong> Melzo ed è<br />

circondata da inse<strong>di</strong>amenti agricoli,<br />

residenziali e <strong>di</strong> terziario.<br />

Il complesso è formato da due blocchi:<br />

l’e<strong>di</strong>ficio storico e il più recente<br />

monoblocco, oltre ai fabbricati minori che<br />

hanno funzione tecnica e <strong>di</strong> servizio.<br />

L’intervento si articola in quattro fasi<br />

funzionali, che garantiranno il normale<br />

svolgimento dell'attività sanitaria nonché<br />

la regolare prosecuzione delle lavorazioni.<br />

L'aggiu<strong>di</strong>cazione dell'appalto è<br />

avvenuta nell'aprile 2010 e i lavori<br />

sono stati avviati in <strong>di</strong>cembre.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio storico presenta quattro livelli:<br />

il piano interrato, il rialzato, il primo<br />

piano e la copertura. Su questo corpo<br />

<strong>di</strong> fabbrica si interverrà effettuando<br />

il riassetto <strong>di</strong>stributivo e funzionale<br />

delle aree dei piani rialzato e primo per<br />

circa 1.600 metri quadrati. Vengono<br />

rifunzionalizzati i reparti <strong>di</strong> degenza<br />

e day hospital oncologici, laboratori e<br />

CUP/Accettazione/Centro Prelievi e<br />

<strong>di</strong> tutti gli spazi annessi. Scopo finale<br />

dell’intervento è l’accre<strong>di</strong>tamento<br />

dell’intero complesso ospedaliero.<br />

Il monoblocco, invece, è costituito da<br />

otto livelli: un piano interrato, uno rialzato,<br />

quattro <strong>di</strong> degenza e lungodegenza, uno<br />

con spazi <strong>di</strong> servizio e supporto e un<br />

piano copertura per un totale <strong>di</strong> circa<br />

6.500 metri quadrati. I lavori interessano<br />

le degenze dei reparti <strong>di</strong> chirurgia<br />

pe<strong>di</strong>atrica, ortope<strong>di</strong>a, me<strong>di</strong>cina generale,<br />

ginecologia e otorinolaringoiatria.<br />

Nella parte esterna è prevista la<br />

realizzazione <strong>di</strong> due elevatori, una vasca<br />

antincen<strong>di</strong>o e una cabina elettrica.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Razionalizzazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Dicembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Aprile 2013<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 182<br />

Sale operatorie 4<br />

8.710 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

8,5 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

RTC tra Sielv SpA<br />

e Soimper SpA<br />

Annual Report 2010 | 91


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Vizzolo Predabissi<br />

Il territorio su cui sorge il Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

Vizzolo Predabissi è attraversato<br />

dall'importante arteria <strong>di</strong> comunicazione<br />

stradale tracciata sull'antica Emilia.<br />

Più precisamente, il complesso<br />

ospedaliero si affaccia sulla storica via<br />

Pan<strong>di</strong>na. La zona è anche facilmente<br />

raggiungibile con i mezzi pubblici sia<br />

dai <strong>di</strong>ntorni e che dalla città <strong>di</strong> Milano.<br />

Costruito tra gli anni Settanta e gli anni<br />

Ottanta, l'ospedale è caratterizzato<br />

da e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni relativamente<br />

piccole a corpo triplo, sorti in tempi<br />

<strong>di</strong>versi ma tutti collegati tra loro.<br />

Gli interventi che riguardano il blocco<br />

"ex infettivi" portano a trasferire qui<br />

tutte le attività connesse al centro<br />

prelievi, alla <strong>di</strong>alisi e al centro unico <strong>di</strong><br />

prenotazione, CUP, che viene ampliato.<br />

Dal monoblocco i laboratori si spostano<br />

al quinto piano delle ali nuove, dove<br />

vengono riorganizzati e dotati <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong><br />

supporto all’accoglienza e <strong>di</strong> un servizio<br />

immunotrasfusionale con banca del<br />

sangue, patologia clinica e microbiologia.<br />

Il complesso è costituito da tre corpi<br />

<strong>di</strong> fabbrica principali ai quali è stato<br />

aggiunto, negli anni Novanta, un quarto<br />

e<strong>di</strong>ficio secondo la stessa logica<br />

aggregativa, in sequenza lineare. I quattro<br />

blocchi si identificano come corpi bassi,<br />

monoblocco, e<strong>di</strong>ficio “ex infettivi” e ali<br />

nuove. Gli interventi, in modo e in misura<br />

<strong>di</strong>versa, toccano ciascuno <strong>di</strong> essi e ne<br />

migliorano l'efficienza attraverso una più<br />

razionale riorganizzazione delle funzioni.<br />

Nei corpi bassi, dove si concentrano le<br />

attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura ed emergenzaurgenza,<br />

vengono ristrutturati il Pronto<br />

Soccorso al piano interrato e la centrale<br />

<strong>di</strong> sterilizzazione al piano terra.<br />

Al primo piano del monoblocco, dove fino<br />

a oggi hanno trovato posto i laboratori<br />

<strong>di</strong> analisi, viene ubicato il nuovo blocco<br />

operatorio. Accanto ad esso si colloca<br />

il reparto <strong>di</strong> rianimazione.<br />

Per la morgue al piano terra si prevede<br />

una ri<strong>di</strong>stribuzione del layout interno.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ampliamento e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Dicembre 2010<br />

Data ultimazione lavori Agosto 2013<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

9.266 mq<br />

Sale operatorie 8<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

11,8 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

Posti letto 350<br />

Appaltatore<br />

Co.Ve.Co COOP SpA


Sanità<br />

Progetto<br />

12<br />

Infine, per migliorare la capacità ricettiva<br />

del complesso, il progetto rivede il sistema<br />

dei percorsi esterni delle emergenze, dei<br />

visitatori e dei <strong>di</strong>pendenti. È prevista una<br />

nuova area destinata a parcheggio.<br />

Per migliorare l'efficienza dei flussi<br />

si interviene sulla camera calda che<br />

viene spostata rispetto all’ubicazione<br />

originaria, ampliata e dotata <strong>di</strong> nuove<br />

pre<strong>di</strong>sposizioni impiantistiche interne.<br />

Per agevolare invece l'ingresso alla<br />

morgue da parte dei visitatori viene<br />

mo<strong>di</strong>ficato il suo accesso pedonale e<br />

sostituito il cancello esistente con un<br />

nuovo cancello carrabile automatizzato.<br />

Tra le eccellenze del progetto è da<br />

sottolineare la realizzazione <strong>di</strong> un brise<br />

soleil in cotto sulla facciata dei corpi<br />

bassi, che migliora le caratteristiche<br />

performanti in termini <strong>di</strong> habitat funzionale<br />

degli spazi oltre a svolgere le funzioni <strong>di</strong><br />

raccordo estetico architettonico con il<br />

resto del corpi <strong>di</strong> fabbrica preesistenti<br />

e mascheramento dell’ingombro degli<br />

impianti in copertura dei corpi bassi.<br />

Nell'aprile 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

ha aggiu<strong>di</strong>cato l'appalto. Il progetto,<br />

che anche in questo caso prevede<br />

una realizzazione per fasi, è<br />

stato approvato in <strong>di</strong>cembre.<br />

Annual Report 2010 | 93


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

13


Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />

<strong>di</strong> Mantova, Asola e Bozzolo<br />

Annual Report 2010 | 95


Sviluppare le vocazioni già presenti nelle strutture<br />

sanitarie rendendole sempre più moderne e funzionali,<br />

improntate alla flessibilità organizzativa. Questo è<br />

l'obiettivo dei lavori che interessano i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mantova,<br />

Asola e Bozzolo dell'Azienda Carlo Poma.<br />

Si intende così migliorare la rete <strong>di</strong> servizi ospedalieri,<br />

ambulatoriali e psichiatrici attiva sul territorio provinciale,<br />

in particolare per quanto attiene ai servizi <strong>di</strong> emergenzaurgenza,<br />

alla rete oncologica e ai <strong>di</strong>partimenti interaziendali.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione definiscono la volontà<br />

<strong>di</strong> dare un'imme<strong>di</strong>ata risposta all’utenza nel campo<br />

dell’accoglienza, nel settore dell’emergenza e nello sviluppo<br />

dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni specialistiche chirurgiche.


Sanità<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Mantova<br />

Progetto<br />

13<br />

Gli interventi che riguardano il Presi<strong>di</strong>o<br />

Ospedaliero <strong>di</strong> Mantova hanno lo<br />

scopo <strong>di</strong> adeguare le attività e i servizi<br />

agli standard previsti dalle vigenti<br />

norme in materia <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento,<br />

fornendo un ambiente il più possibile<br />

confortevole per utenti e lavoratori<br />

e garantendo le migliori con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> sicurezza, nonché la possibilità <strong>di</strong><br />

utilizzare adeguatamente le nuove<br />

tecnologie introdotte in ambito sanitario.<br />

I lavori si concentrano nel blocco B e nel<br />

blocco C del pa<strong>di</strong>glione polichirurgico.<br />

Il blocco B corrisponde al terzo lotto<br />

polichirurgico, iniziato a costruire nel<br />

1974 e inaugurato vent'anni dopo, nel<br />

1994. Qui è prevista la ristrutturazione<br />

del comparto operatorio, viene<br />

potenziato il reparto <strong>di</strong> rianimazione<br />

e realizzata una nuova sala parto<br />

con conseguente spostamento del<br />

reparto <strong>di</strong> fecondazione assistita<br />

negli ambulatori “ex amniocentesi”.<br />

Viene infine costruito un gruppo <strong>di</strong><br />

poliambulatori polispecialistici negli spazi<br />

precedentemente occupati dal nido<br />

(<strong>di</strong> cui è previsto lo spostamento<br />

nel blocco C).<br />

Il blocco C corrisponde al primo lotto<br />

polichirurgico. È stato completato e<br />

attivato nel 1977. Vi si prevede la<br />

realizzazione del rooming-in nell’unità<br />

operativa <strong>di</strong> ostetricia e il potenziamento<br />

delle unità operative <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia,<br />

ortope<strong>di</strong>a e oculistica. Per quest’ultima,<br />

si pone particolare attenzione al day<br />

surgery, dove ormai si concentra<br />

prevalentemente l’attività.<br />

La riorganizzazione dei reparti <strong>di</strong><br />

degenza privilegerà le camere a<br />

uno e due posti letto, riducendo il<br />

numero delle stanze a tre posti.<br />

Al fine <strong>di</strong> garantire la continuità<br />

nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />

gli interventi e<strong>di</strong>li e impiantistici sono<br />

stati sud<strong>di</strong>visi in 28 fasi successive.<br />

I lavori sono iniziati il 20 maggio 2010, con<br />

le prime demolizioni all’interno del blocco<br />

operatorio. Il 21 giugno sono stati avviati<br />

i lavori anche all’interno della ra<strong>di</strong>ologia.<br />

Sono in corso le opere <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong><br />

nuove pareti, sottofon<strong>di</strong>, compartimentazioni<br />

REI e reti impiantistiche sia all’interno del<br />

blocco operatorio che della ra<strong>di</strong>ologia.<br />

Inoltre, sono iniziate le attività <strong>di</strong><br />

realizzazione delle prime canne shunt,<br />

canne fumarie che servono più utenze.<br />

L’intervento <strong>di</strong> ILSpA ha permesso<br />

l’integrazione <strong>di</strong> due progetti<br />

inizialmente <strong>di</strong>stinti (blocco B<br />

e blocco C), con conseguente<br />

compressione dei tempi previsti per<br />

la realizzazione (da 8 a 5 anni).<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione e<br />

adeguamento normativo<br />

Data inizio lavori Maggio 2010<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2015<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 166<br />

32.425 mq<br />

Sale operatorie 8<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

12,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori<br />

Consorzio Cooperative<br />

Costruzioni CCC<br />

Annual Report 2010 | 97


Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />

<strong>di</strong> Asola<br />

Il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Asola deriva<br />

da costruzioni non omogenee, e<strong>di</strong>ficate<br />

in epoche successive sui resti <strong>di</strong><br />

un antico convento secentesco. Gli<br />

interventi in programma consentiranno<br />

la riorganizzazione complessiva <strong>di</strong><br />

tutte le aree funzionali, garantendo il<br />

rispetto dei requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />

Aumenteranno i posti letto <strong>di</strong> degenza<br />

<strong>di</strong>urna, con l’istituzione <strong>di</strong> un intero<br />

reparto de<strong>di</strong>cato alla day care. Saranno<br />

potenziati i servizi ambulatoriali, grazie<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> una zona de<strong>di</strong>cata<br />

agli ambulatori specialistici e <strong>di</strong> un’area<br />

<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> endoscopia. Sarà ampliato<br />

il Pronto Soccorso, con una nuova<br />

area <strong>di</strong> osservazione e una più ampia<br />

camera calda. Saranno poi realizzati<br />

una degenza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina per 27 posti<br />

letto, un punto nascita con annessa<br />

degenza <strong>di</strong> ostetricia, una day surgery<br />

integrata con un'area ambulatoriale e<br />

un piccolo blocco operatorio de<strong>di</strong>cato.<br />

L’obiettivo del progetto è quello <strong>di</strong><br />

sviluppare le vocazioni già presenti<br />

nella struttura sanitaria:<br />

• realizzando una struttura moderna e<br />

funzionale improntata alla flessibilità<br />

organizzativa con un forte incremento<br />

dei posti letto <strong>di</strong> day hospital e day surgery;<br />

• offrendo agli ospiti uno spiccato senso<br />

<strong>di</strong> umanizzazione dell’assistenza, un<br />

luogo ben organizzato funzionalmente<br />

e facile nei percorsi <strong>di</strong> accesso e interni;<br />

La ristrutturazione proposta garantirà la<br />

piena funzionalità sanitaria, elevando nel<br />

contempo le attuali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

con la realizzazione <strong>di</strong> nuovi corpi <strong>di</strong><br />

fabbrica e <strong>di</strong> adeguate vie d’esodo.<br />

Al fine <strong>di</strong> assicurare la continuità<br />

nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />

gli interventi e<strong>di</strong>li e impiantistici del<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Asola saranno<br />

realizzati in due fasi successive.<br />

Nella fase A gli interventi interesseranno<br />

il corpo <strong>di</strong> fabbrica anni Settanta.<br />

Contemporaneamente saranno realizzati<br />

i nuovi volumi 1 e 2, a<strong>di</strong>biti a luogo sicuro,<br />

e il volume 3, destinato a camera calda,<br />

che andrà ad ampliare il Pronto Soccorso.<br />

Nella fase B, oltre alla ristrutturazione<br />

dei piani terra e primo, si realizzerà<br />

il nuovo volume 4 a<strong>di</strong>bito a luogo<br />

sicuro ed area tecnica.<br />

A <strong>di</strong>cembre 2010 sono state completate<br />

le demolizioni all'interno delle aree<br />

consegnate <strong>di</strong> fase A e sono in<br />

corso sia la realizzazione dei nuovi<br />

fabbricati (volumi 1, 2 e 3), sia le attività<br />

all'interno delle aree consegnate.<br />

• motivando il già forte senso <strong>di</strong><br />

appartenenza e il forte legame<br />

con la comunità e il territorio.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione<br />

Sale operatorie 2<br />

Data inizio lavori Luglio 2010<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2013<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

Posti letto 67<br />

4.774 mq<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

3,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori<br />

RFM Costruzioni<br />

Generali Scarl


Annual Report 2010 | 99


Presi<strong>di</strong>o Riabilitativo<br />

Multifunzionale <strong>di</strong> Bozzolo<br />

L’intervento è localizzato nel centro<br />

abitato <strong>di</strong> Bozzolo, in stretta connessione<br />

con la realtà urbana del paese, posto<br />

al limite del centro storico in<strong>di</strong>viduato<br />

dall’asse <strong>di</strong> via Bonol<strong>di</strong> e con accesso<br />

nella zona periurbana a vocazione<br />

residenziale <strong>di</strong> via XXV Aprile.<br />

L’insieme sistematico degli interventi<br />

previsti per il presi<strong>di</strong>o si propone<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un riequilibrio funzionale<br />

che garantisca i requisiti minimi<br />

<strong>di</strong> sicurezza e che consenta<br />

l’accre<strong>di</strong>tamento della struttura.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione si<br />

possono ricondurre a tre categorie:<br />

• sistemazione e razionalizzazione<br />

delle aree esterne, necessarie a<br />

garantire la separazione dei flussi;<br />

• lavori <strong>di</strong> recupero sui vecchi fabbricati<br />

dell'Antico Ospitale, che verranno<br />

riabilitati per mantenere funzioni<br />

tipicamente amministrative e <strong>di</strong> servizio;<br />

• razionalizzazione dei nuovi e<strong>di</strong>fici,<br />

anche me<strong>di</strong>ante la riqualificazione<br />

del fabbricato tecnologico,<br />

la realizzazione della piazzola<br />

ecologica, il potenziamento della<br />

zona riservata alla <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong><br />

laboratorio, la creazione <strong>di</strong> una camera<br />

calda con accettazione attraverso<br />

un tunnel coperto e la realizzazione<br />

<strong>di</strong> altre opere accessorie.<br />

locale richiede, ma in particolare<br />

il DPR 14 gennaio 1997, il DGR<br />

6 agosto 1998 n. 6/38133 e le<br />

successive circolari interpretative.<br />

I lavori sono quin<strong>di</strong>, in generale, <strong>di</strong><br />

manutenzione e ristrutturazione, ma,<br />

in un'ottica <strong>di</strong> omogeneità funzionale,<br />

prevedono anche una ricollocazione <strong>di</strong><br />

settori ora <strong>di</strong>slocati in modo non razionale.<br />

Al fine <strong>di</strong> garantire la continuità<br />

nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />

gli interventi e<strong>di</strong>li ed impiantistici del<br />

presi<strong>di</strong>o sono sud<strong>di</strong>visi in 12 fasi<br />

successive.<br />

A <strong>di</strong>cembre 2010 sono stati ultimati<br />

i lavori all’interno del fabbricato<br />

tecnologico. È in corso la costruzione<br />

della nuova camera calda, nonché la<br />

ristrutturazione dell’area accettazione<br />

e del Centro Unico Prenotazioni, CUP.<br />

Gli interventi saranno finalizzati<br />

a sod<strong>di</strong>sfare tutti i requisiti che la<br />

normativa nazionale, regionale e<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ristrutturazione<br />

Valore dell'opera<br />

3,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Maggio 2010<br />

Data ultimazione lavori Giugno 2013<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

14.984 mq<br />

Appaltatore<br />

RTC tra Sielv SpA<br />

e Soimper SpA<br />

Posti letto 100


Annual Report 2010 | 101


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

14


<strong>Ospedale</strong> Niguarda<br />

Ca' Granda<br />

Annual Report 2010 | 103


Sanità<br />

<strong>Ospedale</strong> Niguarda<br />

Ca' Granda<br />

Progetto<br />

14<br />

Obiettivo degli interventi che stanno<br />

rinnovando l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Niguarda<br />

è dotare lo storico nosocomio<br />

milanese <strong>di</strong> due nuovi blocchi de<strong>di</strong>cati<br />

rispettivamente a high e low care.<br />

I nuovi blocchi hanno la stessa<br />

impostazione degli e<strong>di</strong>fici preesistenti:<br />

sono costituiti da una piastra centrale<br />

<strong>di</strong> cinque livelli, delimitata a est e a ovest<br />

da due e<strong>di</strong>fici a corpo quintuplo <strong>di</strong> sei<br />

livelli complessivi, de<strong>di</strong>cati in gran parte<br />

alla degenza dei pazienti. Le funzioni<br />

dell’ospedale saranno <strong>di</strong>vise, non solo<br />

idealmente, proprio dalla presenza<br />

dei due blocchi: un’area sarà de<strong>di</strong>cata<br />

all’emergenza-urgenza, alle alte specialità<br />

e al trattamento <strong>di</strong> pazienti in terapia<br />

intensiva, mentre l’altra sarà destinata<br />

alla me<strong>di</strong>a assistenza, al <strong>di</strong>partimento<br />

materno-infantile e alle specialità <strong>di</strong> base.<br />

Saranno inoltre realizzati una moderna<br />

centrale <strong>di</strong> cogenerazione e un fabbricato<br />

per i servizi logistici centralizzati.<br />

Il progetto, già molto impegnativo, deve<br />

anche tenere conto della rilevanza<br />

architettonica del complesso, esempio<br />

<strong>di</strong> architettura sanitaria razionalista<br />

tutelato dalla Soprintendenza<br />

dei Beni Architettonici.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori<br />

fase 1<br />

Nuova costruzione<br />

e ristrutturazione<br />

Marzo 2007<br />

Posti letto 971<br />

Sale operatorie 31<br />

Valore dell'opera<br />

240 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data ultimazione lavori<br />

fase 1<br />

Data inizio lavori<br />

fase 2<br />

Data ultimazione lavori<br />

fase 2<br />

Dicembre 2009<br />

Gennaio 2011<br />

Dicembre 2013<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessionario<br />

Project & Construction<br />

Management, Alta<br />

Sorveglianza<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e servizi no-core<br />

Progeni SpA<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

220.000 mq<br />

Annual Report 2010 | 105


Nel <strong>di</strong>cembre 2009 si è conclusa la<br />

prima fase dei lavori, ovvero le opere<br />

che hanno riguardato la ristrutturazione<br />

del pa<strong>di</strong>glione Ponti e la realizzazione<br />

del primo dei due blocchi, il cosiddetto<br />

blocco sud (con 17 sale operatorie,<br />

77 ambulatori, 469 posti letto <strong>di</strong><br />

degenza, 27 postazioni <strong>di</strong> terapia<br />

intensiva, 6 sale interventistiche).<br />

La fase 1 ha dotato l'ospedale anche<br />

<strong>di</strong> un parcheggio multipiano per 727<br />

posti auto, <strong>di</strong> un polo logistico per<br />

attività <strong>di</strong> servizi (cucina, farmacia,<br />

ecc.), della centrale <strong>di</strong> cogenerazione<br />

(tre motori a gas in grado <strong>di</strong> erogare<br />

complessivamente 12 MW), e <strong>di</strong> circa<br />

2 chilometri <strong>di</strong> cunicoli sotterranei che<br />

collegano gli e<strong>di</strong>fici suddetti, utilizzabili<br />

separatamente per collegare gli impianti<br />

idrici ed elettrici, i trasporti automatizzati<br />

e i percorsi pedonali. Il 4 gennaio 2010<br />

tali opere sono state consegnate<br />

all'Azienda Ospedaliera in modo che<br />

potessero essere completate le attività<br />

propedeutiche al trasferimento dei<br />

pazienti, quali ad esempio gli allestimenti<br />

delle apparecchiature biome<strong>di</strong>che,<br />

il training del personale, ecc.<br />

Durante questi mesi si sono svolte inoltre,<br />

con il supporto <strong>di</strong> ILSpA, le procedure<br />

per ottenere l’accre<strong>di</strong>tamento, che si<br />

sono concluse a metà aprile 2010.<br />

L'8 giugno 2010 sono terminate<br />

anche tutte le attività <strong>di</strong> collaudo<br />

delle opere. Il mese successivo<br />

l’Azienda Ospedaliera ha avviato i<br />

trasferimenti nel nuovo blocco.<br />

Nel 70°<br />

anniversario<br />

dalla<br />

fondazione<br />

Nel corso del 2010 il Presidente Formigoni ha visitato due volte il blocco sud.<br />

La prima, a fine lavori, l'8 gennaio; la seconda il 14 settembre, a trasferimenti<br />

avvenuti e attività avviate. Due settimane dopo, il 30 settembre, il nuovo blocco<br />

è stato visitato anche dalla Commissione Salute del Comune <strong>di</strong> Milano.<br />

Il 25 marzo, a conclusione delle celebrazioni per il 70° anniversario<br />

dalla fondazione dell'ospedale, il Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> Milano Dionigi Tettamanzi<br />

vi ha tenuto una Lectio magistralis dal titolo “Cura e Speranza".


Sanità<br />

Progetto<br />

14<br />

Nel mese <strong>di</strong> agosto vi sono state<br />

effettuate le prime operazioni <strong>di</strong><br />

trapianto <strong>di</strong> cuore. Tra luglio e <strong>di</strong>cembre<br />

sono stati eseguiti 2.558 ricoveri,<br />

79.553 interventi ambulatoriali,<br />

1.168 interventi in day hospital.<br />

Nel gennaio 2011 inizierà la fase 2 che<br />

prevede la realizzazione <strong>di</strong> un altro<br />

nuovo blocco ospedaliero – il cosiddetto<br />

blocco nord – e la ristrutturazione<br />

del pa<strong>di</strong>glione Pizzamiglio.<br />

Nel corso del 2010 tale progetto è stato<br />

sottoposto a verifica. In ottobre è stata<br />

indetta la Conferenza <strong>di</strong> Servizi per<br />

l’approvazione del progetto definitivo,<br />

che si è conclusa con esito positivo.<br />

Tra le opere della fase 2 è compresa<br />

anche la realizzazione, avviata<br />

il 22 luglio 2010, <strong>di</strong> un cunicolo<br />

energetico <strong>di</strong> collegamento tra il<br />

polo tecnologico già realizzato e<br />

il blocco nord. Il completamento<br />

è previsto per fine maggio.<br />

Annual Report 2010 | 107


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

15


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong><br />

Annual Report 2010 | 109


<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong><br />

La realizzazione del nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Garbagnate</strong>, insieme alla ristrutturazione<br />

<strong>di</strong> alcune aree del Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Rho,<br />

rientra negli interventi previsti dal IV Atto<br />

integrativo, sottoscritto il 23 gennaio<br />

2008, all’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro<br />

in Materia <strong>di</strong> Sanità del 1999. Le opere<br />

che saranno avviate a <strong>Garbagnate</strong><br />

e a Rho, in particolare, preludono alla<br />

creazione del sistema ospedaliero<br />

a rete dell’Azienda Ospedaliera<br />

Salvini <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>.<br />

Nel marzo 2009 il progetto preliminare<br />

è stato presentato presso gli enti<br />

competenti per l’ottenimento dei relativi<br />

pareri e in luglio è stato approvato dalla<br />

Direzione Generale Sanità <strong>di</strong> Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a. Dopo l'ammissione al<br />

finanziamento da parte del Ministero<br />

della Salute, ILSpA ha pubblicato il bando<br />

per la selezione del concessionario,<br />

aggiu<strong>di</strong>cando la concessione nel<br />

mese <strong>di</strong> novembre 2009. È in corso<br />

la redazione del progetto definitivo.<br />

Nella nuova struttura ospedaliera, che<br />

si estenderà su 57.000 metri quadrati <strong>di</strong><br />

superficie, confluiranno le attività ad oggi<br />

presenti nell’attuale ospedale, integrate<br />

da prestazioni specialistiche riabilitative.<br />

Il nuovo fabbricato è inserito all’interno<br />

<strong>di</strong> un'area <strong>di</strong> circa 130.000 metri<br />

quadrati, a<strong>di</strong>acente al vecchio ospedale<br />

e posta all’interno del comprensorio<br />

del Parco Regionale delle Groane.<br />

L'e<strong>di</strong>ficio originale viene in gran parte<br />

ripulito delle costruzioni accessorie che<br />

attualmente caratterizzano il fronte<br />

nord dell'ala occidentale. La nuova<br />

e<strong>di</strong>ficazione, pur nella modernità delle<br />

sue linee e soluzioni formali, si allinea<br />

formalmente all'impianto originario.<br />

L’architettura del nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong> è caratterizzata<br />

dal principio <strong>di</strong> orizzontalità. Il volume<br />

che compone l’e<strong>di</strong>ficio risulta essere<br />

strutturato come un incastro, complesso<br />

ma leggibile, <strong>di</strong> volumi puri.


Sanità<br />

Progetto<br />

15<br />

L’inserimento <strong>di</strong> ampie superfici<br />

vetrate conferisce all’insieme un<br />

aspetto <strong>di</strong> grande leggerezza.<br />

L’impianto planimetrico del fabbricato<br />

è strutturato secondo un asse <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione centrale orientato sull’asse<br />

est-ovest dell’e<strong>di</strong>ficio su cui da un lato si<br />

innesta il “pettine” generato dai tre corpi<br />

che ospiteranno le degenze – collocate<br />

qui in modo che gli spazi interni possano<br />

maggiormente fruire del doppio affaccio<br />

est-ovest e della sua aeroilluminazione –,<br />

mentre dall’altro si sviluppa la piastra,<br />

al cui interno sono stati inseriti ampi patii<br />

per garantire l’illuminazione e l’aerazione<br />

<strong>di</strong> tutti gli ambienti interni. Nella spina<br />

centrale connettiva, oltre ai corridoi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione orizzontale, sono presenti i<br />

collegamenti verticali <strong>di</strong>stinti per visitatori,<br />

interni, personale e materiali nonché<br />

ampie corti vetrate che andranno ad<br />

illuminare i corridoi <strong>di</strong> collegamento.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Posti auto 990<br />

Data inizio lavori Luglio 2011<br />

Data ultimazione lavori Luglio 2015<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

151 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Ente Concedente<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

57.000 mq<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessione <strong>di</strong><br />

costruzione e gestione<br />

Posti letto 499<br />

Concessionario<br />

<strong>Garbagnate</strong> Salute SpA<br />

Sale operatorie<br />

7 + 1 nel blocco parto<br />

Annual Report 2010 | 111


Sanità<br />

Progetto<br />

15<br />

Il nuovo fabbricato si sviluppa su tre<br />

livelli fuori terra, con un ulteriore livello<br />

che ospita le tecnologie impiantistiche.<br />

È poi caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong><br />

altri tre livelli interrati che accolgono<br />

la quasi totalità dei posti auto per<br />

i <strong>di</strong>pendenti ed i visitatori.<br />

Gli spazi ver<strong>di</strong>, progettati come incursioni<br />

del paesaggio nel cuore dell'ospedale,<br />

creano continuità tra ambiente circostante<br />

e interno della struttura. Il sistema del<br />

verde, abbracciando la parte e<strong>di</strong>ficata,<br />

sfuma gradualmente, da una minore<br />

densità nell’area a parcheggio a una<br />

maggiore densità verso il parco.<br />

Il nuovo ospedale è composto da una<br />

piastra <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura con Pronto<br />

Soccorso, ambulatori, centro prelievi,<br />

<strong>di</strong>alisi, blocco operatorio con sette sale<br />

operatorie, blocco parto con cinque<br />

sale parto e una sala operatoria,<br />

servizio <strong>di</strong> endoscopia, servizio <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnostica per immagini e laboratori.<br />

Le aree <strong>di</strong> degenza si sviluppano su tre<br />

corpi che ospitano al piano terra l'area<br />

<strong>di</strong> degenza <strong>di</strong>urna e riabilitativa, chirurgica<br />

e materno infantile al piano primo, me<strong>di</strong>ca<br />

al piano secondo. La struttura <strong>di</strong>spone<br />

<strong>di</strong> otto posti letto intensivi e quattro <strong>di</strong><br />

unità coronarica.<br />

In corrispondenza dell’ingresso principale<br />

al piano terra è collocata l’area <strong>di</strong><br />

accoglienza dell’ospedale con i servizi<br />

al pubblico quali area reception-informazioni,<br />

caffetteria e la zona de<strong>di</strong>cata agli<br />

spazi commerciali. Viene previsto<br />

inoltre un au<strong>di</strong>torium con circa<br />

85 posti e accesso de<strong>di</strong>cato.<br />

Attenzione<br />

all’ambiente<br />

e alla<br />

sostenibilità<br />

ambientale<br />

La progettazione complessiva, le sue caratteristiche architettoniche e quelle relative alle sistemazioni esterne<br />

prevedono già nel concept interventi che possono essere ricondotti ad opere <strong>di</strong> mitigazione ambientale.<br />

La congiunzione dell’area a giar<strong>di</strong>no con l’area a bosco, l'altezza dell'e<strong>di</strong>ficio in relazione all'altezza delle<br />

alberature presenti e <strong>di</strong> nuovo impianto al loro massimo accrescimento, il trattamento delle superfici,<br />

un linguaggio compositivo volutamente semplice e scevro da particolari decorativi, sono solo alcuni degli<br />

accorgimenti progettuali volti all’inserimento in generale del nuovo ospedale nel suo particolare contesto<br />

ambientale. Il passaggio dal parco, <strong>di</strong>segnato in modo geometrico, al bosco, dove prevale un impianto<br />

naturaliforme, avviene in modo graduale mano a mano che ci si allontana dall’e<strong>di</strong>ficio ospedaliero.<br />

Le nuove piantagioni arboree saranno scelte in modo da creare continuità con la struttura boschiva<br />

esistente e con l’utilizzo <strong>di</strong> specie autoctone. L’intervento inoltre prevede un progetto <strong>di</strong> compensazione<br />

della zona boschiva oggetto <strong>di</strong> trasformazione attraverso la piantumazione <strong>di</strong> nuove aree boscate e<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> altre in cui vengano ripresi gli elementi della cultura agricola della pianura.<br />

Annual Report 2010 | 113


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

16


Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia,<br />

della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro<br />

e della Sibaritide<br />

Annual Report 2010 | 115


Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia,<br />

della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro<br />

e della Sibaritide<br />

Il 20 <strong>di</strong>cembre 2010 Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

Regione Calabria e il suo Presidente<br />

in qualità <strong>di</strong> Commissario Delegato per<br />

l’emergenza socio-economico-sanitaria<br />

hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa<br />

che definisce gli interventi necessari alla<br />

realizzazione dei nuovi ospedali <strong>di</strong> Vibo<br />

Valentia, della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro e della<br />

Sibaritide. Queste strutture erano già<br />

previste dal 2007, in base a un Accordo<br />

<strong>di</strong> Programma sottoscritto tra Ministero<br />

della Salute e Regione Calabria, ma solo<br />

ora il progetto si avvia a <strong>di</strong>ventare realtà.<br />

L'Or<strong>di</strong>nanza regionale del 6 luglio<br />

2010, successivamente mo<strong>di</strong>ficata<br />

dall’Or<strong>di</strong>nanza del 14 febbraio 2011,<br />

ha stabilito il luogo in cui sorgeranno<br />

e il numero <strong>di</strong> posti letto <strong>di</strong> cui dovranno<br />

<strong>di</strong>sporre.<br />

Il nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Vibo Valentia sarà<br />

localizzato lungo l’asse viario che collega<br />

il capoluogo con S. Onofrio e con l’innesto<br />

dell’autostrada A3. Avrà 350 posti letto.<br />

Il nuovo <strong>Ospedale</strong> della Piana <strong>di</strong> Gioia<br />

Tauro sarà costruito nel territorio<br />

comunale <strong>di</strong> Palmi, a ridosso dell’uscita<br />

autostradale. Disporrà <strong>di</strong> 314 posti letto.<br />

Il nuovo <strong>Ospedale</strong> della Sibaritide si<br />

collocherà in Comune <strong>di</strong> Corigliano<br />

Calabro, in località Insiti e conterà<br />

334 posti letto.<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a ha sottoscritto<br />

una convenzione con <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> in seguito alla quale la società<br />

ha proceduto all'elaborazione degli avvisi<br />

<strong>di</strong> pre-informazione delle tre procedure<br />

<strong>di</strong> gara e alla stima dell’investimento<br />

complessivo per i nuovi ospedali,<br />

da realizzarsi in concessione.<br />

Il 30 <strong>di</strong>cembre tali avvisi sono stati<br />

pubblicati con l'in<strong>di</strong>cazione del<br />

valore stimato dei singoli interventi.<br />

ILSpA ha inoltre proceduto alla<br />

revisione e all'aggiornamento<br />

dei tre progetti preliminari.<br />

La pubblicazione dei ban<strong>di</strong> è prevista<br />

entro la fine del mese <strong>di</strong> maggio<br />

2011, a valle dell'acquisizione della<br />

<strong>di</strong>sponibilità delle aree <strong>di</strong> intervento.<br />

L’attività <strong>di</strong> aggiornamento dei progetti<br />

verrà ultimata entro lo stesso mese,<br />

con consegna definitiva alla Regione<br />

Calabria per le necessarie approvazioni,<br />

insieme ai capitolati prestazionali,<br />

ai piani economico-finanziari e agli<br />

schemi <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> concessione<br />

per ciascuno dei tre interventi.<br />

Il modello organizzativo e l'impianto<br />

architettonico dei nuovi presi<strong>di</strong> calabresi<br />

trovano il loro fondamento nei concetti<br />

sviluppati nel Programma <strong>di</strong> ricerca<br />

del Ministero della Salute/Agenzia per<br />

i servizi sanitari regionali “Linee-Guida<br />

per la progettazione <strong>di</strong> ospedali ad alta<br />

tecnologia e assistenza” del 2001.<br />

I nuovi presi<strong>di</strong> si configurano come<br />

ospedali polispecialistici per acuti con<br />

livello <strong>di</strong> assistenza me<strong>di</strong>a, organizzati<br />

in <strong>di</strong>partimenti.<br />

I principi costruttivi adottati tengono<br />

conto <strong>di</strong> una relazione funzionale/<br />

strutturale in cui le strutture fisiche<br />

ed organizzative consentono un<br />

rapido adattamento alle esigenze dei<br />

processi <strong>di</strong> cura. Sarà sempre possibile<br />

mo<strong>di</strong>ficarne contenuti <strong>di</strong> funzione ed<br />

attività, in parallelo con le <strong>di</strong>namiche<br />

<strong>di</strong> sviluppo clinico e tecnologico ed in<br />

coerenza con le esigenze della domanda<br />

dei singoli citta<strong>di</strong>ni e della collettività.<br />

Alla base dell’impianto planivolumetrico<br />

vi sono da un lato la complanarità delle<br />

funzioni primarie e dall'altro la corretta<br />

separazione tra flussi primari e logistici.<br />

Le dotazioni <strong>di</strong> servizio (ambulatori,<br />

blocchi operatori, laboratori,<br />

apparecchiature <strong>di</strong>agnostiche, ecc.)<br />

saranno il più possibile centralizzate.<br />

I rapporti <strong>di</strong> contiguità fra i servizi<br />

agevoleranno un modello organizzativo<br />

<strong>di</strong>partimentale in cui le risorse<br />

verranno con<strong>di</strong>vise fra le unità<br />

operative e utilizzate nel modo più<br />

efficiente possibile, evitando sprechi.


Sanità<br />

Progetto<br />

16<br />

Con un’area <strong>di</strong> degenza calibrata<br />

sulle reali esigenze del bacino d’utenza,<br />

i nuovi ospedali uniranno all’alta<br />

capacità <strong>di</strong> prestazioni un elevato<br />

tasso <strong>di</strong> utilizzazione delle attrezzature.<br />

Le aree funzionali sono state sottoposte<br />

a una doppia analisi: la prima volta a<br />

ottimizzarne il funzionamento interno<br />

in termini <strong>di</strong> layout spaziale, <strong>di</strong> sistema<br />

relazionale e <strong>di</strong> definizione delle singole<br />

unità ambientali minime; la seconda volta<br />

a evidenziarne il sistema e il grado <strong>di</strong><br />

relazioni con le altre aree funzionali.<br />

L’obiettivo è sempre quello <strong>di</strong><br />

migliorarne la posizione in rapporto<br />

al sistema dei flussi e dei percorsi,<br />

al livello <strong>di</strong> privatezza, al grado <strong>di</strong><br />

flessibilità e <strong>di</strong> espan<strong>di</strong>bilità richiesti.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista tipologico il<br />

modello si compone <strong>di</strong> quattro corpi<br />

principali organizzati intorno a una<br />

corte verde. Questa si sviluppa su due<br />

livelli ed è attraversata da un percorso<br />

che conduce all’atrio centrale.<br />

Il primo corpo, rettangolare, ospita le<br />

funzioni pubbliche e amministrative e<br />

si orienta verso l’accesso dei visitatori.<br />

Di fronte, altri due corpi, a forma <strong>di</strong><br />

L, rappresentano i lati contrapposti<br />

della corte interna e si protendono<br />

con due ali verso l’esterno. Ai due<br />

piani superiori ospiteranno le degenze<br />

e al piano terra gli ambulatori.<br />

Il quarto e<strong>di</strong>ficio è la piastra tecnologica<br />

che accoglie tutte le principali funzioni ad<br />

alta tecnologia, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi sia <strong>di</strong> cura,<br />

oltre all’emergenza con accesso <strong>di</strong>retto.<br />

Centralità del malato, umanizzazione<br />

ed efficienza organizzativa sono<br />

i punti car<strong>di</strong>ne che hanno orientato<br />

la progettazione del modello comune<br />

ai tre ospedali, declinato poi in tre<br />

<strong>di</strong>verse configurazioni aderenti alle<br />

realtà locali e al contesto fisico. Per<br />

tutti e tre l’obiettivo è quello in<strong>di</strong>cato<br />

dalla Commissione ministeriale ovvero<br />

realizzare un “villaggio della salute” inteso<br />

come un complesso molto compatto,<br />

immerso nel verde, a prevalente sviluppo<br />

orizzontale e <strong>di</strong> massimo quattro piani,<br />

in modo da non superare l'altezza<br />

degli alberi del parco circostante.<br />

Annual Report 2010 | 117


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

17


Ex stabilimento<br />

della Manifattura Tabacchi<br />

Annual Report 2010 | 119


Ex stabilimento<br />

della Manifattura Tabacchi<br />

Il progetto che dà nuova vita all’ex<br />

Manifattura Tabacchi è stato formalizzato<br />

da un Accordo <strong>di</strong> Programma, siglato<br />

nel gennaio del 2005 da Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a, Provincia <strong>di</strong> Milano, Comune<br />

<strong>di</strong> Milano, Agenzia del Demanio,<br />

Fintecna SpA e Fondazione Centro<br />

Sperimentale <strong>di</strong> Cinematografia.<br />

Sulla base <strong>di</strong> tale accordo enti pubblici<br />

e soggetti privati hanno intrapreso<br />

un percorso comune per la completa<br />

riqualificazione e riconversione del<br />

comparto in un Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale,<br />

destinato a <strong>di</strong>ventare una vera e propria<br />

“cittadella del cinema”, un centro<br />

propulsore per lo sviluppo dell’arte e della<br />

tecnica cinematografica e au<strong>di</strong>ovisiva<br />

in cui potranno trovare spazio attività<br />

<strong>di</strong> promozione, formazione, <strong>di</strong> ricerca<br />

e sperimentazione tecnico-scientifica<br />

e <strong>di</strong> produzione legate al settore.<br />

I lavori, iniziati a settembre 2007, hanno<br />

finora interessato l’e<strong>di</strong>ficio n. 14, il cui<br />

recupero è stato completato nel corso<br />

del 2009. L'e<strong>di</strong>ficio, inaugurato il 13<br />

luglio 2009, ospita dall'inizio del 2010<br />

la nuova sede lombarda del Centro<br />

Sperimentale <strong>di</strong> Cinematografia, primo<br />

tassello del futuro Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale.<br />

In questa prima fase <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> ha curato l’attività <strong>di</strong><br />

monitoraggio sull’appalto, ha vigilato con la<br />

Direzione Lavori in<strong>di</strong>viduata da Fintecna<br />

SpA sul buon esito dell’intervento,<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori<br />

(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />

Data ultimazione lavori<br />

(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

(e<strong>di</strong>fici 14 e 4)<br />

Valore dell'opera<br />

(e<strong>di</strong>fici 14 e 4)<br />

Riqualificazione<br />

e valorizzazione delle<br />

aree e degli immobili<br />

Settembre 2007<br />

Giugno 2009<br />

12.000 mq<br />

20 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />

Appaltatore (e<strong>di</strong>ficio 14)<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

(e<strong>di</strong>ficio 4)<br />

Concessionario<br />

(e<strong>di</strong>ficio 4)<br />

Alta Sorveglianza sui lavori<br />

per l’e<strong>di</strong>ficio 14, stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> fattibilità e Stazione<br />

Appaltante per l'e<strong>di</strong>ficio 4<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori (con<br />

Fintecna Immobiliare SpA in<br />

qualità <strong>di</strong> Ente Appaltante)<br />

Consorzio Cooperative<br />

Costruzioni<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Concessione in fase<br />

<strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Progetto<br />

17<br />

garantendo il rispetto dei tempi <strong>di</strong><br />

esecuzione e degli importi stanziati nel<br />

quadro tecnico-economico dell’intervento.<br />

La seconda fase prevede la<br />

ristrutturazione dell’e<strong>di</strong>ficio n. 4.<br />

Imme<strong>di</strong>atamente retrostante il n. 14,<br />

ospiterà la nuova sede delle Scuole<br />

Civiche <strong>di</strong> Cinema, Televisione e<br />

nuovi me<strong>di</strong>a del Comune <strong>di</strong> Milano, la<br />

Fondazione Cineteca Italiana e Lombar<strong>di</strong>a<br />

Film Commission, nonché operatori<br />

privati attivi nel settore au<strong>di</strong>ovisivo.<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a, Comune <strong>di</strong><br />

Milano e Fondazione Scuole Civiche<br />

hanno sottoscritto l'Accordo per la<br />

sua riqualificazione e gestione nel<br />

maggio 2010. <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>,<br />

assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante,<br />

ha pre<strong>di</strong>sposto la progettazione<br />

propedeutica all’emissione del bando<br />

<strong>di</strong> gara per il recupero dell'e<strong>di</strong>ficio,<br />

completata la quale è stata avviata<br />

la procedura per l’affidamento della<br />

concessione che comprende la sua<br />

progettazione, riqualificazione e gestione.<br />

L’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria è<br />

avvenuta nel <strong>di</strong>cembre 2010.<br />

Gli interventi e le attività previsti<br />

nell’e<strong>di</strong>ficio n. 4 daranno completezza al<br />

Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale, che <strong>di</strong>venterà a<br />

tutti gli effetti il centro <strong>di</strong> eccellenza che<br />

Milano ancora non aveva nel settore.<br />

Tra i suoi punti <strong>di</strong> forza, la collaborazione<br />

costante tra importanti scuole <strong>di</strong><br />

formazione, imprese <strong>di</strong> produzione e<br />

imprese private, fondazioni e associazioni<br />

<strong>di</strong> eccellenza nella categoria.<br />

Il valore aggiunto del Polo sarà<br />

rappresentato dalle tecnologie <strong>di</strong>gitali,<br />

che consentiranno <strong>di</strong> creare una forte<br />

sinergia tra le attività <strong>di</strong> conservazione<br />

e valorizzazione del patrimonio e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>vulgazione e fruizione da parte del<br />

pubblico. Inoltre andranno a colmare<br />

una lacuna che attualmente vincola<br />

gli operatori, presenti in grande<br />

numero nell’area metropolitana,<br />

costretti finora a rivolgersi a strutture<br />

presenti in altre città o fuori Italia.<br />

Annual Report 2010 | 121


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

18


Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />

Annual Report 2010 | 123


Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />

A Palazzo Lombar<strong>di</strong>a tutti gli spazi<br />

de<strong>di</strong>cati ad uffici sono ormai abitati:<br />

ospitano 15 <strong>di</strong>rezioni generali,<br />

15 assessorati e la Presidenza,<br />

per un numero complessivo <strong>di</strong><br />

3.000 <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />

I traslochi, avviati in ottobre e conclusi<br />

in due mesi, hanno portato al nuovo<br />

in<strong>di</strong>rizzo circa 50 persone al giorno.<br />

Un trasferimento così rapido è stato<br />

possibile grazie alla buona organizzazione<br />

delle attività e all’efficienza <strong>di</strong>mostrata<br />

dalle squadre operative che hanno<br />

gestito i traslochi. Ciò ha permesso<br />

all’Ente <strong>di</strong> non interrompere mai le<br />

attività lavorative e istituzionali.<br />

Una nuova architettura e nuovi ambienti<br />

comportano anche un modo <strong>di</strong>verso<br />

<strong>di</strong> utilizzare gli spazi e gli strumenti, <strong>di</strong><br />

relazionarsi, <strong>di</strong> lavorare. Superati i primi<br />

momenti necessari all'adattamento,<br />

i vantaggi sono stati evidenti: più<br />

efficienza nella comunicazione tra settori<br />

e competenze che fino a ieri risultavano<br />

fisicamente separate, maggiori capacità<br />

e qualità <strong>di</strong> relazione, maggior senso<br />

<strong>di</strong> appartenenza a un unico sistema,<br />

più qualità nei servizi al citta<strong>di</strong>no, che<br />

nella sede unificata può trovare migliori<br />

risposte e maggiore semplificazione.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Data inizio lavori Novembre 2006<br />

Data ultimazione lavori Febbraio 2010<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto integrato<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

195.000 mq<br />

Appaltatore<br />

Consorzio Torre<br />

Valore dell'opera<br />

228 milioni <strong>di</strong> euro


Annual Report 2010 | 125


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Progetto<br />

18<br />

I nuovi uffici sono stati arredati secondo<br />

uno stile sobrio e lineare, perfettamente<br />

integrato nell’architettura e conforme<br />

all’impronta che i progettisti degli<br />

stu<strong>di</strong> Pei Cobb Freed & Partners,<br />

Caputo Partnership e Sistema Duemila<br />

hanno inteso dare al palazzo.<br />

Per consentire il massimo accesso<br />

del mercato alla fase <strong>di</strong> affidamento<br />

delle forniture, sono state sviluppate e<br />

aggiu<strong>di</strong>cate 8 procedure <strong>di</strong> gara. Esse<br />

hanno riguardato gli allestimenti degli<br />

uffici, dagli arre<strong>di</strong> operativi a quelli<br />

speciali e su misura alle pavimentazioni, la<br />

segnaletica <strong>di</strong>rezionale per l’orientamento<br />

interno, i complementi e accessori finali<br />

dei servizi igienici, delle aree break e<br />

delle aree attesa. Sia la gestione delle<br />

gare, sia le conseguenti attività <strong>di</strong><br />

allestimento si sono succedute senza<br />

soluzione <strong>di</strong> continuità consentendo<br />

nei tempi previsti l'ingresso nel<br />

palazzo dei <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />

Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre sono stati<br />

completati i giar<strong>di</strong>ni pensili in copertura,<br />

con 3.000 metri quadrati <strong>di</strong> superfici<br />

coltivate e un giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> erbe<br />

aromatiche <strong>di</strong> 300 metri quadrati.<br />

Sul tavolo <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

si stanno chiudendo più <strong>di</strong> 10.000<br />

tavole <strong>di</strong> progetto costruttivo, circa 50<br />

autorizzazioni e permessi ottenuti da<br />

tutti gli enti responsabili dei proce<strong>di</strong>menti<br />

autorizzativi, 600 prove e collau<strong>di</strong><br />

funzionali su impianti, 5.000 moduli<br />

ispettivi relativi ad analisi condotte<br />

su materiali, lavorazioni e forniture.<br />

Annual Report 2010 | 127


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Progetto<br />

18<br />

Il 2010 ha quin<strong>di</strong> segnato passi<br />

importanti: da un lato i nuovi spazi<br />

sono stati progressivamente abitati,<br />

dall'altro il sistema regionale ha<br />

iniziato a beneficiare dei risparmi<br />

ottenuti con la <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong><br />

tutti gli e<strong>di</strong>fici precedentemente<br />

occupati e con l'eliminazione delle<br />

relative spese <strong>di</strong> gestione.<br />

Il 2011 sarà l'anno della piazza e delle<br />

aree esterne al palazzo. Nel corso<br />

dei mesi saranno attivati tutti gli<br />

spazi commerciali ai pie<strong>di</strong> della torre,<br />

i gran<strong>di</strong> ristoranti, i servizi al pubblico,<br />

sarà ultimata la viabilità lungo la via<br />

Restelli e messo in funzione l’eliporto.<br />

Palazzo Lombar<strong>di</strong>a sarà a tutti gli<br />

effetti una realtà viva nella città.<br />

Un<br />

monumento<br />

all'Italia delle<br />

autonomie<br />

L'inaugurazione solenne <strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a è avvenuta il 21 marzo 2011 e ha coinciso<br />

con la visita a Milano del Presidente della Repubblica, nel 150° anniversario dell'Unità<br />

d'Italia e durante le celebrazioni per le Cinque Giornate (18-22 marzo 1848).<br />

Il Presidente Formigoni lo ha invitato sul palco allestito in piazza Città <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a insieme all'arcivescovo<br />

Dionigi Tettamanzi, che ha impartito la bene<strong>di</strong>zione. Entrambi hanno voluto sottolineare l'importanza simbolica<br />

<strong>di</strong> questo nuovo, straor<strong>di</strong>nario e<strong>di</strong>ficio. Napolitano lo ha definito "un monumento all'Italia delle autonomie".<br />

Annual Report 2010 | 129


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

19


Frana del Ruinon<br />

<strong>di</strong> Valfurva<br />

Quella del Ruinon è la frana attiva<br />

più grande d’Italia, <strong>di</strong> volume stimato<br />

fra i 30 e i 40 milioni <strong>di</strong> metri cubi<br />

sulla sinistra idrografica del torrente<br />

Frodolfo. Si muove in modo variabile,<br />

sia nel tempo sia a zone.<br />

Già segnalata in uno stu<strong>di</strong>o del 1989, i<br />

suoi primi movimenti significativi risalgono<br />

al 1998. Da allora la frana è stata<br />

costantemente monitorata, nei primi anni<br />

con strumenti manuali, poi con un sistema<br />

più evoluto che sfrutta le rilevazioni<br />

<strong>di</strong> strumenti automatizzati e radar.<br />

Il tratto <strong>di</strong> valle su cui insiste la frana<br />

non è abitato, ma è attraversato dalla<br />

strada provinciale del Passo Gavia<br />

(ex SS 300), unica via <strong>di</strong> collegamento<br />

per l’alta Valfurfa (verso Santa<br />

Caterina e altre frazioni). Basterebbero<br />

collassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte per<br />

interromperla e renderla inagibile.<br />

In caso <strong>di</strong> collasso catastrofico<br />

anche parziale dell’ammasso roccioso<br />

interessato, sono stati evidenziati<br />

scenari <strong>di</strong> rischio in cui sarebbero<br />

coinvolte parti dei centri abitati situati<br />

a valle lungo il torrente (frazioni <strong>di</strong><br />

Valfurva, Bormio e Val<strong>di</strong>sotto).<br />

Nel 2008 è stato sottoscritto un<br />

protocollo tra Dipartimento Nazionale<br />

Protezione Civile, Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

Provincia <strong>di</strong> Sondrio, Comuni <strong>di</strong><br />

Valfurva, Bormio e Val<strong>di</strong>sotto,<br />

Comunità Montana Alta Valtellina e<br />

Parco Nazionale dello Stelvio per<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione e la progettazione<br />

<strong>di</strong> una soluzione con<strong>di</strong>visa volta a<br />

mettere in sicurezza strada e abitati.<br />

In particolare il Dipartimento per la Protezione Civile<br />

ha inserito la frana del Ruinon fra le priorità <strong>di</strong> livello<br />

nazionale e ha <strong>di</strong>chiarato la <strong>di</strong>sponibilità a reperire dei<br />

fon<strong>di</strong> a fronte della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una soluzione definita<br />

e quotata, verificata anche sotto il profilo ambientale.<br />

A <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è stato affidato l’incarico <strong>di</strong><br />

mettere a fuoco una proposta <strong>di</strong> base al fine <strong>di</strong> attivare un<br />

bando <strong>di</strong> gara per la progettazione preliminare degli interventi<br />

necessari. L’obiettivo non è soltanto garantire la sicurezza degli<br />

abitati a valle della frana, ma anche del transito sulla strada<br />

provinciale, per evitare il rischio <strong>di</strong> isolamento dell’alta Valfurva.<br />

ILSpA ha effettuato le necessarie verifiche preliminari<br />

e ha in<strong>di</strong>viduato un’ipotesi <strong>di</strong> fattibilità.<br />

Tale ipotesi tiene conto della necessità <strong>di</strong>:<br />

• realizzare un bypass idraulico in galleria per evitare la<br />

formazione <strong>di</strong> un eventuale lago e il conseguente rischio<br />

derivante da rottura dello sbarramento o da impatto<br />

<strong>di</strong> una frana;<br />

• realizzare un bypass stradale in galleria per garantire<br />

la sicurezza e l’accessibilità;<br />

• verificare la possibilità <strong>di</strong> allontanare le acque<br />

superficiali e/o d’infiltrazione nella frana del<br />

Ruinon per rallentarne l’evoluzione;<br />

• verificare l’adeguatezza delle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa della<br />

strada esistenti rispetto ai fenomeni <strong>di</strong> minore entità,<br />

ma più frequenti (cadute massi e colate detritiche).<br />

Sulla base <strong>di</strong> tali stu<strong>di</strong> e valutazioni Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

intende procedere al più presto con lo sviluppo <strong>di</strong> un progetto<br />

preliminare complessivo delle opere necessarie per mettere<br />

in sicurezza al meglio il territorio interessato dagli effetti<br />

della frana, realizzabile per lotti successivi in funzione della<br />

possibilità <strong>di</strong> reperire le risorse finanziarie necessarie.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio dello stu<strong>di</strong>o Gennaio 2010<br />

Protezione e valorizzazione<br />

dei territori dell’Alta Valtellina<br />

attraverso la <strong>di</strong>fesa degli<br />

abitati e delle infrastrutture<br />

dalla frana<br />

Data ultimazione<br />

dello stu<strong>di</strong>o<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Marzo 2010<br />

110 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Redazione dello stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> fattibilità preliminare<br />

Annual Report 2010 | 131


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

20


Provalpi<br />

Polo Forestale Alpeggi<br />

Annual Report 2010 | 133


Provalpi<br />

Polo Forestale Alpeggi<br />

Il Polo Forestale Alpeggi, voce importante<br />

nel Programma <strong>di</strong> Valorizzazione del<br />

Patrimonio Immobiliare "Provalpi"<br />

dell’Ente Regionale Servizi all’Agricoltura<br />

e alle Foreste, comprende venti<br />

interventi <strong>di</strong>slocati nell’intero arco<br />

alpino regionale in provincia <strong>di</strong> Como,<br />

Lecco, Bergamo, Brescia e Sondrio.<br />

Obiettivo <strong>di</strong> "Provalpi" è valorizzare<br />

le proprietà demaniali attraverso<br />

progetti <strong>di</strong> conservazione, ricostruzione,<br />

rifunzionalizzazione, per rendere sempre<br />

più fruibile il patrimonio regionale.<br />

Il programma vede tra l'altro nella<br />

valorizzazione del demanio anche<br />

un'importante funzione <strong>di</strong> esempio<br />

innovativo, sia per ciò che riguarda<br />

la ricerca <strong>di</strong> pratiche tecnologiche e<br />

produttive, sia per ciò che attiene i<br />

modelli <strong>di</strong> gestione, sia per quanto<br />

riguarda il corretto inserimento<br />

nell’ambiente circostante, in<br />

fase realizzativa come in quella<br />

<strong>di</strong> funzionamento a regime.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Valorizzazione e<br />

rifunzionalizzazione<br />

Data inizio dei progetti Ottobre 2006<br />

Data ultimazione lavori Giugno 2011<br />

Valore delle opere<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratti<br />

3,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalti <strong>di</strong> lavori


Annual Report 2010 | 135


Per questo, gli interventi sono stati<br />

stu<strong>di</strong>ati nell’ottica <strong>di</strong> una completa<br />

ecocompatibilità e si avvalgono <strong>di</strong><br />

tutte le tecniche <strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia applicabili.<br />

Prima ancora, la loro progettazione<br />

è stata orientata al contenimento dei<br />

costi energetici e <strong>di</strong> manutenzione.<br />

Approvato dal Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione dell'ERSAF nel gennaio<br />

2004, nel <strong>di</strong>cembre dello stesso anno<br />

"Provalpi" ha ottenuto il consenso<br />

<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a al suo Piano<br />

Attuativo con DGR n. VII/20080.<br />

Sette degli interventi previsti sono stati<br />

completati entro il 2009. Altri sei si sono<br />

conclusi nel 2010. Questi ultimi hanno<br />

interessato l'alpeggio <strong>di</strong> Alpe Gotta,<br />

la Strada delle Alpi e la Strada della<br />

Valsolda, in provincia <strong>di</strong> Como; l'alpeggio<br />

<strong>di</strong> Azzaredo Casù, in provincia <strong>di</strong> Lecco,<br />

l'Alpe Boron, in provincia <strong>di</strong> Sondrio, e<br />

l'Alpeggio Fornel, in provincia <strong>di</strong> Brescia.<br />

In particolare ad Azzaredo Casù sono<br />

stati installati alcuni pannelli fotovoltaici<br />

che forniscono energia elettrica<br />

con tecnologie ecocompatibili.<br />

Per l’Alpe Boron si è provveduto a<br />

ristrutturare e ampliare gli e<strong>di</strong>fici esistenti,<br />

creando locali accessori e riqualificando la<br />

struttura del fienile. Per quanto riguarda<br />

il Fornel, oltre a ristrutturare alcuni<br />

e<strong>di</strong>fici del complesso, è stata realizzata<br />

l’adduzione idrica <strong>di</strong> collegamento con<br />

l’acquedotto comunale e sono stati<br />

installati pannelli solari per garantire il<br />

fabbisogno <strong>di</strong> acqua calda sanitaria.<br />

In aprile intanto sono stati avviati<br />

i lavori della Segheria Veneziana<br />

e <strong>di</strong> Stallone Spino, in provincia <strong>di</strong><br />

Brescia, e in agosto quelli <strong>di</strong> Costa<br />

del Palio, in provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />

Il primo intervento riqualifica un'antica<br />

segheria che si trova nel territorio<br />

comunale <strong>di</strong> Valvestino. Con questo<br />

progetto ERSAF ha inteso salvaguardare<br />

l’aspetto storico dell’attività <strong>di</strong> taglio<br />

e della commercializzazione del<br />

legname, rilevando a suo tempo dalla<br />

vecchia proprietà la concessione<br />

d’uso e l’attrezzatura <strong>di</strong> una<br />

segheria elettrica d'inizio Novecento<br />

ancora in grado <strong>di</strong> funzionare.


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Progetto<br />

20<br />

Accanto ad essa si trovavano i ruderi<br />

<strong>di</strong> una ancor più antica segheria con<br />

lama <strong>di</strong> taglio verticale e ruota ad<br />

acqua, detta appunto alla “veneziana”.<br />

Con un'opera <strong>di</strong> restauro raffinato è<br />

stata perfettamente ricostruita.<br />

I lavori <strong>di</strong> Stallone Spino riguardano<br />

invece il recupero <strong>di</strong> un fabbricato<br />

a Toscolano Maderno, in prossimità<br />

dell’omonimo passo. L’e<strong>di</strong>ficio, un'antica<br />

stalla, viene riconvertito in centro <strong>di</strong><br />

educazione <strong>di</strong>dattica sulla tematica<br />

delle “vie della migrazione degli uccelli”.<br />

La sua attività andrà a integrare<br />

quella della Stazione Ornitologica<br />

Regionale già collocata presso il<br />

Passo Spino. Il progetto prevede la<br />

possibilità <strong>di</strong> coinvolgere i visitatori<br />

nella cura <strong>di</strong> questi luoghi, nel presi<strong>di</strong>o<br />

e nella manutenzione del territorio.<br />

L'intervento si inserisce così in una serie<br />

<strong>di</strong> iniziative volte non solo a recuperare<br />

e valorizzare un bene demaniale, ma<br />

anche a sviluppare e far conoscere la<br />

realtà rurale e montana intorno ad esso.<br />

L’Alpe <strong>di</strong> Costa del Palio, situata nel<br />

Comune <strong>di</strong> Morterone a 1.460 metri<br />

<strong>di</strong> quota, è composta da due e<strong>di</strong>fici<br />

isolati a<strong>di</strong>biti ad alpeggio e agriturismo.<br />

Obiettivo del progetto è la sistemazione<br />

funzionale del complesso. I lavori<br />

renderanno la struttura confacente<br />

alla funzione agrituristica e <strong>di</strong> bivacco.<br />

Una porzione dell’e<strong>di</strong>ficio resterà<br />

autonoma e <strong>di</strong>sponibile tutto l’anno,<br />

per accogliere anche gli escursionisti<br />

invernali. L’intervento prevede anche<br />

la sistemazione <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> strada<br />

forestale che conduce all’alpeggio.<br />

Annual Report 2010 | 137


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

21


Provalpi<br />

Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta<br />

e Polo vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia<br />

Annual Report 2010 | 139


Del programma <strong>di</strong> valorizzazione<br />

"Provalpi" fanno parte anche gli<br />

interventi che interessano i due poli<br />

<strong>di</strong> Riccagioia e Carpaneta, entrambi<br />

<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

e gestiti dall’Ente Regionale Servizi<br />

all’Agricoltura e alle Foreste.<br />

particolare attenzione all’uso <strong>di</strong><br />

energie rinnovabili; Riccagioia sarà<br />

invece un centro <strong>di</strong> alta formazione<br />

e ricerca sperimentale nel campo<br />

vitivinicolo e svilupperà le sue<br />

attività produttive conservando la<br />

bio<strong>di</strong>versità viticola e frutticola.<br />

L’Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta<br />

si estende sul territorio del Comune<br />

<strong>di</strong> Bigarello, in provincia <strong>di</strong> Mantova,<br />

per 220 ettari. La struttura, che<br />

ospita anche gli uffici <strong>di</strong> una delle<br />

nove se<strong>di</strong> operative <strong>di</strong> ERSAF,<br />

comprende e<strong>di</strong>fici degli anni Trenta,<br />

<strong>di</strong> notevole interesse storico-artistico,<br />

accanto a costruzioni più recenti.<br />

Il Centro Sperimentale <strong>di</strong> Riccagioia, che<br />

si sviluppa su un’area <strong>di</strong> 55 ettari nel<br />

Comune <strong>di</strong> Torrazza Coste, in provincia <strong>di</strong><br />

Pavia, si trova nel cuore del comprensorio<br />

vinicolo dell’Oltrepò pavese: qui l’ERSAF<br />

svolge la propria attività nel campo della<br />

viticoltura in collaborazione con la facoltà<br />

<strong>di</strong> Agraria dell’Università <strong>di</strong> Milano.<br />

"Provalpi" prevede la riqualificazione<br />

architettonica e funzionale <strong>di</strong> queste<br />

due aree attraverso il restauro e<br />

il risanamento conservativo dei<br />

fabbricati storici, la manutenzione <strong>di</strong><br />

quelli legati ad attività agricola e la<br />

costruzione <strong>di</strong> nuovi corpi <strong>di</strong> fabbrica.<br />

L'obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire un vero<br />

modello innovativo per il settore agricolo:<br />

Carpaneta <strong>di</strong>venterà un’azienda<br />

multifunzionale dove sarà de<strong>di</strong>cata<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Recupero funzionale e<br />

valorizzazione delle aziende<br />

attraverso interventi <strong>di</strong><br />

ristrutturazione, ampliamento<br />

e nuova costruzione<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

19 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Appalto integrato<br />

Data inizio lavori Settembre 2007<br />

Data ultimazione lavori Giugno 2010<br />

Appaltatore<br />

Grassi & Crespi Srl<br />

Superficie complessiva<br />

dell’intervento<br />

275 ettari


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Azienda agroforestale<br />

<strong>di</strong> Carpaneta<br />

Progetto<br />

21<br />

I lavori hanno previsto la ristrutturazione<br />

della casa padronale, delle stalle<br />

(stalla bovini e stalla vitelli), dei ricoveri<br />

attrezzi e macchine agricole oltre alla<br />

costruzione <strong>di</strong> un nuovo caseificio<br />

<strong>di</strong>dattico-sperimentale con annesso<br />

laboratorio e <strong>di</strong> un nuovo polo energetico<br />

con centrale termica a biomasse.<br />

Il 30 ottobre 2009, con un anticipo<br />

<strong>di</strong> 8 mesi rispetto alla data <strong>di</strong> fine<br />

lavori dell’intero complesso, sono<br />

state ultimate le stalle e riconsegnati<br />

ad ERSAF gli e<strong>di</strong>fici denominati stalla<br />

bovini, stalla vitelli, stalla secondaria e<br />

deposito foraggi. Le stalle, che possono<br />

ospitare più <strong>di</strong> 200 capi, occupano una<br />

superficie <strong>di</strong> 3.500 metri quadrati.<br />

Nel 2009 è stata completata inoltre<br />

la nuova via <strong>di</strong> accesso all’azienda<br />

dalla strada comunale via Ghisiolo.<br />

Successivamente i lavori si sono<br />

concentrati sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> supporto<br />

all’attività agricola (polo energetico, uffici,<br />

ricovero attrezzi e macchine) e sul nuovo<br />

caseificio <strong>di</strong>dattico-sperimentale. Dopo<br />

aver superato le criticità legate alla falda<br />

alta, il 30 giugno 2010 il caseificio e il<br />

polo energetico sono stati completati.<br />

Nel caseificio gli spazi a <strong>di</strong>sposizione<br />

degli addetti sono ampi e forniti<br />

<strong>di</strong> attrezzature specialistiche<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a. Gli studenti in visita<br />

al polo, attraverso gran<strong>di</strong> vetrate<br />

poste al piano superiore, potranno<br />

seguire tutti i passaggi <strong>di</strong> lavorazione.<br />

Nei numerosi laboratori realizzati si<br />

eseguono analisi scientifiche legate<br />

alla produzione in loco, da quelle<br />

chimico-agrarie a quelle sensoriali.<br />

Il polo energetico utilizza due caldaie<br />

con piatti rotanti per il carico<br />

del cippato che viene depositato<br />

nell’ampio piazzale coperto a<strong>di</strong>acente.<br />

Sono infine proseguiti celermente<br />

anche i lavori che hanno visto la<br />

trasformazione della casa padronale<br />

in struttura con uffici e sale riunioni.<br />

Annual Report 2010 | 141


Azienda agroforestale<br />

<strong>di</strong> Riccagioia<br />

Nei primi mesi del 2010 sono stati<br />

consegnati a ERSAF quattro nuovi<br />

e<strong>di</strong>fici che vanno ad integrare<br />

gli spazi storici esistenti.<br />

Tre <strong>di</strong> questi ospitano la nuova cantina<br />

sperimentale (300 mq) con annessa<br />

bottiglieria (90 mq), gli uffici per gli<br />

addetti e le associazioni tra cui la Camera<br />

<strong>di</strong> Commercio Industria Agricoltura<br />

e Artigianato <strong>di</strong> Pavia (300 mq) e i<br />

laboratori in cui si svolge anche attività<br />

<strong>di</strong> sperimentazione (450 mq). Il quarto,<br />

consegnato a fine aprile, è de<strong>di</strong>cato<br />

agli uffici per il personale (300 mq).<br />

Il Centro Vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia, che<br />

già da qualche anno ospitava il terzo<br />

anno del corso <strong>di</strong> laurea in Viticoltura<br />

ed Enologia della Facoltà <strong>di</strong> Agraria<br />

dell'Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano,<br />

è pronto per <strong>di</strong>ventare la sede <strong>di</strong><br />

riferimento dell'intero corso <strong>di</strong> laurea.<br />

I lavori della porzione de<strong>di</strong>cata a questo<br />

scopo sono stati completati alla fine <strong>di</strong><br />

giugno.<br />

La superficie complessiva <strong>di</strong> questi spazi<br />

è <strong>di</strong> 2.500 metri quadrati e comprende<br />

laboratori <strong>di</strong>dattici con annessi spogliatoi,<br />

aule <strong>di</strong>dattiche, sale per conferenze e<br />

seminari, biblioteca con sala stu<strong>di</strong>o e<br />

appartamento per il custode.<br />

È stato infine previsto uno spazio in<br />

cui sarà possibile inse<strong>di</strong>are camere<br />

per ospitare gli studenti in trasferta.


Annual Report 2010 | 143


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

22


Ponte Lambro<br />

<strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />

Annual Report 2010 | 145


Ponte Lambro<br />

<strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />

Il progetto, avviato nel giugno 2010, nasce<br />

dalla volontà <strong>di</strong> rinnovare una parte della<br />

città caratterizzata dal degrado e da<br />

una <strong>di</strong>fficile situazione sociale, ma anche<br />

<strong>di</strong> realizzare un progetto <strong>di</strong> quartiere<br />

modello che al pari <strong>di</strong> analoghe realtà<br />

europee garantisca alti livelli <strong>di</strong> comfort<br />

in termini ambientali e tecnologici.<br />

Servito dalla tangenziale, dalla<br />

stazione dell’alta velocità <strong>di</strong> Rogoredo,<br />

dalla linea metropolitana M3 e dal<br />

trasporto pubblico <strong>di</strong> superficie, il<br />

nuovo quartiere intende sfatare l'idea<br />

<strong>di</strong> periferia quale luogo isolato dal<br />

resto della città e quin<strong>di</strong> abbandonato<br />

a sé stesso e ai suoi problemi.<br />

Tenendo conto dell’ambiente costruito<br />

esistente (caratteristiche del tessuto<br />

urbano, sua posizione e sua densità) e<br />

basandosi sui principi <strong>di</strong> ecosostenibilità<br />

ed ecocompatibilità, il masterplan<br />

presentato da <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

<strong>di</strong>segna un quartiere in equilibrio con<br />

l’ambiente, con le caratteristiche<br />

microclimatiche del luogo e con le<br />

con<strong>di</strong>zioni urbane al contorno.<br />

Lo contrad<strong>di</strong>stingue un ampio parco<br />

pubblico <strong>di</strong> forma rettangolare che,<br />

oltre a conferire unitarietà all’insieme, si<br />

can<strong>di</strong>da per essere il punto in cui saranno<br />

concentrate gran parte delle funzioni<br />

pubbliche e delle attività collettive.<br />

Diventerà il cuore del nuovo quartiere<br />

e dell'intera area <strong>di</strong> Ponte Lambro.<br />

Il parco sarà attraversato da un percorso<br />

in <strong>di</strong>rezione nord-sud e da un altro in<br />

<strong>di</strong>rezione est-ovest. Il primo, provenendo<br />

dal Parco Forlanini, raggiunge il Parco<br />

Sud, riannodando la cintura verde urbana.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

Realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />

quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />

localizzato su un'area <strong>di</strong><br />

proprietà del Comune <strong>di</strong> Milano<br />

74.000 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Redazione del masterplan<br />

e attività <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione<br />

dei contenuti del progetto<br />

con Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

e Comune <strong>di</strong> Milano


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Progetto<br />

22<br />

Il secondo proviene dalla Cascina Grande<br />

a est del Lambro e giunge alla stazione<br />

ferroviaria <strong>di</strong> Rogoredo.<br />

Il masterplan si caratterizza inoltre per:<br />

• controllo della <strong>di</strong>stanza ed altezza degli<br />

e<strong>di</strong>fici per facilitare la penetrazione<br />

della luce solare <strong>di</strong>retta;<br />

• ottimizzazione dello sfruttamento<br />

dell’energia solare e varietà <strong>di</strong><br />

orientamenti per migliorare la qualità<br />

degli spazi;<br />

• consumi energetici molto limitati ed<br />

utilizzo elevato delle fonti <strong>di</strong> energia<br />

rinnovabili.<br />

Sono previste infine opere <strong>di</strong> mitigazione<br />

per <strong>di</strong>minuire l’inquinamento acustico<br />

della vicina Tangenziale Est <strong>di</strong> Milano<br />

e connessioni ciclopedonali che<br />

costituiscono il collegamento con il vicino<br />

Parco del Lambro e con la realtà agricola<br />

al <strong>di</strong> là del fiume. Per quanto riguarda la<br />

mobilità, il progetto propone <strong>di</strong> strutturare<br />

l’accessibilità e la viabilità attraverso la<br />

realizzazione <strong>di</strong> una spina principale <strong>di</strong><br />

attraversamento. Essa permetterebbe da<br />

un lato la connessione alla rete esterna e<br />

quin<strong>di</strong> l’accesso all’area sia da nord che<br />

da sud, e dall'altro lo sviluppo <strong>di</strong> una rete<br />

secondaria <strong>di</strong> servizio alle residenze.<br />

Importante elemento dell’idea <strong>di</strong><br />

progetto è la presenza <strong>di</strong> una linea <strong>di</strong><br />

trasporto pubblico <strong>di</strong> tipo tranviario,<br />

che attraverserebbe il nuovo quartiere<br />

mettendolo in connessione a nord con<br />

il centro città e a sud con la stazione<br />

della metropolitana <strong>di</strong> San Donato e con<br />

la stazione ferroviaria <strong>di</strong> Rogoredo.<br />

Le funzioni pubbliche inse<strong>di</strong>ate, oltre<br />

a garantire il livello minimo <strong>di</strong> servizi<br />

necessari al quartiere, prevedono<br />

altre funzioni aggiuntive capaci <strong>di</strong><br />

inserire il quartiere <strong>di</strong> Ponte Lambro<br />

all’interno <strong>di</strong> un sistema più ampio <strong>di</strong><br />

servizi pubblici <strong>di</strong> tipo educativo.<br />

Annual Report 2010 | 147


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

23


Enoteca <strong>di</strong> Broni<br />

Annual Report 2010 | 149


Enoteca <strong>di</strong> Broni<br />

Per l'enoteca <strong>di</strong> Broni, in<br />

provincia <strong>di</strong> Pavia, si avvicina il<br />

momento dell'inaugurazione.<br />

La nuova cantina, <strong>di</strong> 200 metri<br />

quadrati, viene realizzata scavando il<br />

terreno sotto il fabbricato esistente<br />

per una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 3 metri,<br />

mentre stalla e fienile, restaurati, si<br />

trasformano in spazi espositivi, <strong>di</strong>dattici<br />

e lu<strong>di</strong>ci per un'estensione <strong>di</strong> 350 metri<br />

quadrati. Un nuovo solaio ospiterà la<br />

Biblioteca del vino, a contatto con la<br />

struttura lignea che regge il tetto. Gli<br />

spazi a <strong>di</strong>sposizione permetteranno<br />

<strong>di</strong> esporre complessivamente<br />

circa 1.000 bottiglie <strong>di</strong> vino.<br />

La filosofia dell’intervento prevede il<br />

massimo rispetto della struttura originaria<br />

(vincolata ai sensi del D.Lgs. 42/04) e<br />

il mantenimento <strong>di</strong> quella atmosfera<br />

rurale che il contesto propone.<br />

Ottenuti nel novembre 2009 i necessari pareri e autorizzazioni<br />

sul progetto definitivo, ILSpA ha ban<strong>di</strong>to la gara <strong>di</strong> appalto,<br />

ha stipulato il contratto e comprimendo in soli 4 mesi sia i<br />

rilievi e i sondaggi preliminari, sia le attività <strong>di</strong> progettazione,<br />

ha potuto dare l'avvio ai lavori nel maggio 2010.<br />

Essi hanno però subito un rallentamento per l'imprevista<br />

scoperta, durante gli scavi della nuova cantina, <strong>di</strong><br />

strutture murarie ignote celate nel sottosuolo.<br />

In seguito alla necessaria revisione delle strutture <strong>di</strong><br />

fondazione e alla redazione <strong>di</strong> una perizia <strong>di</strong> variante, gli<br />

scavi sono stati infine compiuti nell’autunno del 2010 e<br />

sono stati condotti per strette sezioni <strong>di</strong> ampiezza, così da<br />

garantire l’adeguato livello <strong>di</strong> sicurezza nelle lavorazioni.<br />

Per irrigi<strong>di</strong>re la struttura muraria originale, ai lavori<br />

<strong>di</strong> scavo sono stati alternati l’esecuzione delle<br />

sottomurazioni e delle nuove fondazioni dell’enoteca.<br />

Dopo aver assunto nel luglio 2009<br />

le funzioni <strong>di</strong> Stazione Appaltante,<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha redatto<br />

il progetto preliminare e il progetto<br />

definitivo, coinvolgendo nel percorso<br />

progettuale la Soprintendenza, il Comune<br />

<strong>di</strong> Broni e gli altri enti interessati.<br />

La Regione sottoscriveva intanto con<br />

il Comune <strong>di</strong> Broni una convenzione<br />

per la cessione <strong>di</strong> parte del complesso<br />

immobiliare regionale denominato<br />

"Cascina Cassino Po" e per la<br />

rifunzionalizzazione della restante<br />

porzione del complesso a sede <strong>di</strong><br />

enoteca regionale me<strong>di</strong>ante la copertura<br />

finanziaria delle somme della cessione.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori Maggio 2010<br />

Data ultimazione lavori Marzo 2011<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

Ristrutturazione, valorizzazione<br />

e rifunzionalizzazione<br />

2.900 mq<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appaltatore<br />

Attività <strong>di</strong> progettazione<br />

preliminare e definitiva,<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto <strong>di</strong> lavori e forniture<br />

Brignoli Srl e CD Elettrica Srl<br />

Valore dell’opera<br />

1,5 milioni <strong>di</strong> euro


Annual Report 2010 | 151


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

24


Sito <strong>di</strong> Borsano<br />

Annual Report 2010 | 153


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Sito <strong>di</strong> Borsano<br />

Progetto<br />

24<br />

Il sito <strong>di</strong> Borsano è localizzato all’estremità<br />

meri<strong>di</strong>onale del territorio comunale <strong>di</strong><br />

Busto Arsizio, in località Borsano, lungo<br />

la strada comunale per Arconate.<br />

Nel sito è collocata una ex vasca <strong>di</strong><br />

stoccaggio costruita nel 1995, che<br />

contiene i fanghi ed i terreni misti<br />

a fanghi risultanti dalle operazioni<br />

<strong>di</strong> bonifica sia delle ex vasche <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sper<strong>di</strong>mento in falda della fognatura<br />

<strong>di</strong> Busto Arsizio sia dei bacini d’invaso<br />

delle acque dei Torrenti Rile e Tenore<br />

in Comune <strong>di</strong> Cassano Magnago.<br />

Esso deve essere pertanto integrato con<br />

parte del materiale <strong>di</strong> scavo originario del<br />

sito ancora presente in cumuli nell’area.<br />

Terminato il riempimento del sito con<br />

l’ausilio <strong>di</strong> tali materiali, si procederà<br />

alla sua ricopertura ed alla sistemazione<br />

ambientale definitiva.<br />

Poiché la capacità della vasca è<br />

risultata superiore al quantitativo<br />

<strong>di</strong> materiale in essa conferito, il suo<br />

riempimento si presenta attualmente<br />

incompleto, con una volumetria<br />

residua stimata in sede <strong>di</strong> progetto<br />

preliminare pari a 90.000 metri cubi.<br />

Nel 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

ha indetto la gara d'appalto per la<br />

progettazione <strong>di</strong> un intervento che<br />

tenesse conto <strong>di</strong> questa particolarità.<br />

Il progetto vincitore prevede quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> utilizzare il materiale <strong>di</strong> scavo e<br />

i se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> fondo da asportare<br />

dal Bacino n. 3 del Torrente Arno in<br />

Comune <strong>di</strong> Lonate Pozzolo, in occasione<br />

<strong>di</strong> futuri interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria già programmati, per il<br />

riempimento e la sagomatura della<br />

volumetria residua del sito <strong>di</strong> Borsano.<br />

Questo materiale, del quale<br />

furono a suo tempo accertate<br />

caratteristiche geotecniche e<br />

qualitative adatte a tale scopo, non<br />

è tuttavia sufficiente a completare<br />

la volumetria residua <strong>di</strong>sponibile.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Ripristino ambientale<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Stazione Appaltante<br />

Data inizio lavori 2011<br />

Data ultimazione lavori 2012<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appalto per servizi <strong>di</strong><br />

progettazione esecutiva,<br />

appalto <strong>di</strong> lavori<br />

Valore dell'opera<br />

3 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Progettista<br />

Cipa Srl e Sinesis SpA<br />

Annual Report 2010 | 155


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

25


Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />

Annual Report 2010 | 157


<strong>Infrastrutture</strong><br />

Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />

Progetto<br />

25<br />

Alla fine del 2003 Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

e Comune <strong>di</strong> Monza hanno indetto un<br />

concorso internazionale per in<strong>di</strong>viduare<br />

il soggetto cui affidare l’incarico <strong>di</strong><br />

progettazione per il recupero e la<br />

valorizzazione della Villa Reale, del suo<br />

Parco e delle relative pertinenze.<br />

Il soggetto giuri<strong>di</strong>co cui sono stati affidati<br />

l'elaborazione e lo sviluppo dei piani <strong>di</strong><br />

valorizzazione e la gestione delle relative<br />

attività è il Consorzio Villa Reale e Parco<br />

<strong>di</strong> Monza, costituito il 20 luglio 2009.<br />

Il mandato ricevuto dall'ATP vincitrice del<br />

concorso (“Progetto Villa Reale <strong>di</strong> Monza”<br />

con capogruppo il Prof. Arch. Giovanni<br />

Carbonara) insisteva in particolare<br />

su due punti: da un lato in<strong>di</strong>cava<br />

chiaramente la <strong>di</strong>rezione “conservativa”<br />

e “rivelativa” dell'intervento (Carta <strong>di</strong><br />

Venezia, 1964, art. 9); dall'altro <strong>di</strong>chiarava<br />

con altrettanta forza l’esigenza <strong>di</strong> una<br />

forma <strong>di</strong> “conservazione integrata”<br />

(Dichiarazione <strong>di</strong> Amsterdam, 1975),<br />

in grado <strong>di</strong> dare nuova vita alla Villa.<br />

Tale approccio ha permesso <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sporre un progetto rispondente<br />

alle esigenze delle amministrazioni<br />

coinvolte e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un mix<br />

<strong>di</strong> funzioni in grado <strong>di</strong> favorire la<br />

copertura finanziaria dell’intervento e la<br />

virtuosa gestione nel corso degli anni.<br />

Lo strumento legislativo che supporta<br />

questa grande opera è l'Accordo<br />

per la valorizzazione della Villa Reale,<br />

sottoscritto il 30 luglio 2008 dai<br />

soggetti che con<strong>di</strong>vidono la proprietà<br />

del complesso, cioè Stato italiano –<br />

attraverso il Ministero per i Beni e le<br />

Attività culturali –, Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

Comune <strong>di</strong> Milano e Comune <strong>di</strong> Monza.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori Marzo 2012<br />

Data ultimazione lavori Marzo 2014<br />

Recupero e valorizzazione<br />

della Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />

e dei giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> pertinenza<br />

- Primo lotto funzionale<br />

del corpo centrale<br />

Valore dell'opera<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessionario<br />

31 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Stazione Appaltante<br />

Concessione <strong>di</strong><br />

costruzione e gestione<br />

Concessione in fase<br />

<strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione<br />

Superficie complessiva<br />

dell'intervento<br />

7.200 mq<br />

Annual Report 2010 | 159


Ne fanno parte i proprietari del<br />

complesso al quale, in un secondo<br />

momento, si sono affiancati provincia<br />

<strong>di</strong> Monza e Brianza e Camera <strong>di</strong><br />

Commercio <strong>di</strong> Monza e Brianza.<br />

Attraverso un'apposita convenzione<br />

sottoscritta tra Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> e Consorzio,<br />

sono stati definiti i criteri e le modalità<br />

per l’esecuzione degli interventi <strong>di</strong><br />

conservazione, recupero e adeguamento<br />

funzionale del complesso, stabilendo<br />

allo stesso tempo che tali interventi<br />

sarebbero stati sviluppati prevedendo<br />

<strong>di</strong>verse fasi.<br />

Sulla base del progetto unitario redatto<br />

dall’ATP “Progetto Villa Reale <strong>di</strong> Monza”<br />

e delle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie garantite in<br />

primo luogo dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a, si è<br />

proceduto all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un primo<br />

lotto funzionale, che corrisponde al corpo<br />

centrale della Villa e dei relativi spazi<br />

accessori.<br />

Il restauro del corpo centrale e dei locali<br />

annessi garantirà la messa in fruibilità<br />

della zona della Villa maggiormente<br />

rappresentativa e <strong>di</strong> maggior pregio<br />

artistico e decorativo.<br />

I piani nobili (primo e secondo) saranno<br />

serviti da attività <strong>di</strong> accoglienza e<br />

assistenza alla <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong>vulgazione<br />

(piano terra) e da aree sosta-ristoro<br />

al belvedere (sottotetto). Sono inoltre<br />

previsti box espositivo-commerciali<br />

per l’artigianato locale (piano terra).<br />

Nei piani nobili della Villa potranno<br />

essere realizzati, sempre mantenendo<br />

un attento monitoraggio delle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> conservazione dei manufatti, eventi<br />

istituzionali e privati, mostre, concerti ed<br />

esposizioni temporanee.


Potranno inoltre essere organizzati percorsi a tema e attività <strong>di</strong>dattiche destinate<br />

a migliorare la conoscenza e la fruizione della Villa, anche in collaborazione<br />

con le attività museali ed espositive già attive nelle altre ali della Villa.<br />

Il recupero del corpo centrale, come prima parte dell’attuazione del progetto<br />

complessivo, assume la valenza <strong>di</strong> operazione volano in grado <strong>di</strong> riportare<br />

la Villa al centro <strong>di</strong> attività ed eventi che strutturano e rappresentano<br />

la vita civile del territorio, con particolare riferimento agli importanti<br />

eventi istituzionali che potranno avervi luogo nei prossimi anni.<br />

Nel marzo 2010 ILSpA ha ban<strong>di</strong>to la gara a procedura ristretta per l’affidamento<br />

del contratto <strong>di</strong> concessione relativo all’intervento <strong>di</strong> recupero e valorizzazione<br />

del corpo centrale della Villa. Ricevuta ed esaminata la documentazione inviata<br />

dai concorrenti, nel <strong>di</strong>cembre 2010 si è tenuta la prima seduta pubblica.<br />

A seguito dell’in<strong>di</strong>viduazione del soggetto vincitore si prevede<br />

<strong>di</strong> chiudere la progettazione definitiva e quella esecutiva entro<br />

febbraio 2012 e <strong>di</strong> ultimare i lavori nel marzo 2014.<br />

Annual Report 2010 | 161


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

26


Nuove opere <strong>di</strong> regolazione<br />

della messa in sicurezza<br />

del lago d'Idro<br />

Il lago d’Idro, situato tra il lago <strong>di</strong><br />

Garda e il lago <strong>di</strong> Iseo a 368 metri <strong>di</strong><br />

altitu<strong>di</strong>ne, è formato dal fiume Chiese<br />

che è suo immissario ed emissario.<br />

Il costante monitoraggio <strong>di</strong> cui è oggetto,<br />

attivato dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a e da<br />

Arpa Lombar<strong>di</strong>a, mostra la presenza<br />

<strong>di</strong> un fenomeno <strong>di</strong> frana in sponda<br />

sinistra del fiume Chiese, poco a valle <strong>di</strong><br />

Pieve Vecchia, circa in corrispondenza<br />

dell’esistente traversa <strong>di</strong> sbarramento.<br />

L’area è perimetrata ai sensi della<br />

Legge 267/98 e la zona <strong>di</strong> massima<br />

pericolosità (R1) interessa <strong>di</strong>rettamente<br />

la traversa esistente e lo sbocco della<br />

galleria degli agricoltori. Tali opere<br />

presentano problemi strutturali che<br />

hanno determinato le limitazioni d’invaso<br />

imposte dal Registro Italiano Dighe.<br />

Il muro in sponda sinistra della<br />

traversa mobile <strong>di</strong> regolazione<br />

ha subito ce<strong>di</strong>menti che hanno<br />

portato ad eseguire un intervento<br />

<strong>di</strong> rafforzamento della struttura.<br />

La galleria <strong>di</strong> svaso è stata oggetto<br />

<strong>di</strong> interventi urgenti <strong>di</strong> ripristino e<br />

consolidamento, ma le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ssesto strutturale sono in rapida<br />

evoluzione. I fenomeni in atto nel<br />

pen<strong>di</strong>o potrebbero determinare<br />

l’improvvisa in<strong>di</strong>sponibilità della galleria.<br />

In caso <strong>di</strong> collasso della frana e<br />

conseguente ostruzione dell’alveo, il<br />

lago si troverebbe senza recapito.<br />

Per tale motivo, il progetto definitivo<br />

ha previsto la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

nuova galleria <strong>di</strong> bypass, esterna<br />

all’area interessata dal movimento<br />

franoso, attraverso la quale far defluire<br />

in sicurezza le acque del lago, e la<br />

contestuale creazione <strong>di</strong> una nuova<br />

traversa e galleria <strong>di</strong> bypass.<br />

In dettaglio il progetto prevede:<br />

• la costruzione <strong>di</strong> una nuova traversa<br />

<strong>di</strong> sbarramento e regolazione del<br />

lago posta circa 300 metri a monte<br />

dell’esistente traversa avente 3 luci<br />

complessive, <strong>di</strong> cui: 2 luci principali <strong>di</strong><br />

11,50 metri con soglia a quota 366,50<br />

metri s.m. e una luce secondaria in<br />

destra idraulica, atta a funzionare<br />

sotto battente, comprensiva <strong>di</strong> scala<br />

<strong>di</strong> risalita dei pesci con soglia a quota<br />

365,72 metri s.m. per garantire il<br />

rilascio del deflusso minimo vitale<br />

ed il transito <strong>di</strong> fauna ittica;<br />

• la costruzione <strong>di</strong> una nuova galleria<br />

idraulica a sezione policentrica <strong>di</strong><br />

bypass della traversa, lunga circa<br />

1,2 chilometri con manufatto <strong>di</strong><br />

presa a lago a imbocco sommerso<br />

alla quota <strong>di</strong> 361,55 metri s.m. ed<br />

estradosso a quota 366,05 metri s.m.<br />

e sbocco in Comune <strong>di</strong> Lavenone;<br />

• la sistemazione dell’alveo del Chiese nel<br />

tratto compreso tra la nuova traversa<br />

e l’opera <strong>di</strong> sbocco della galleria;<br />

• la <strong>di</strong>smissione dell’attuale galleria<br />

<strong>di</strong> svaso detta “degli agricoltori”<br />

e della traversa esistente.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori 2013<br />

Data ultimazione lavori 2015<br />

Valore dell'opera<br />

Realizzazione <strong>di</strong> una nuova<br />

galleria <strong>di</strong> svaso e <strong>di</strong> una<br />

traversa per la messa<br />

in sicurezza del lago<br />

48 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Progettista<br />

Stazione Appaltante, Direzione<br />

Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />

Appalto per servizi <strong>di</strong><br />

progettazione definitiva,<br />

appalto integrato<br />

Favero e Milan Ingegneria SpA<br />

Annual Report 2010 | 163


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

27


Complesso Aler<br />

<strong>di</strong> Pieve Emanuele<br />

Il Piano <strong>di</strong> Recupero Urbano dell'area<br />

ex-Enpam darà a Pieve Emanuele, in<br />

provincia <strong>di</strong> Milano, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

nuovi alloggi destinati a residenza a<br />

canone sociale, a canone moderato,<br />

con locazione a proprietà <strong>di</strong>fferita,<br />

a residenza convenzionata, a<br />

residenza libera e commercio.<br />

L'area sarà servita da scuole, centri<br />

polivalenti, aree ver<strong>di</strong> e percorsi<br />

ciclopedonali. Ad oggi è in corso, ad<br />

opera dell'Azienda Lombarda per<br />

l'E<strong>di</strong>lizia Residenziale, la redazione<br />

del masterplan del Piano.<br />

I nuovi e<strong>di</strong>fici destinati ad e<strong>di</strong>lizia<br />

residenziale pubblica, che sostituiranno<br />

quattro stabili preesistenti ridotti in<br />

stato <strong>di</strong> abbandono e degrado, saranno<br />

collocati nel comparto <strong>di</strong> via delle<br />

Rose, via dei Tulipani e via dei Pini,<br />

originariamente <strong>di</strong> proprietà dell'Ente<br />

Nazionale <strong>di</strong> Previdenza ed Assistenza<br />

Me<strong>di</strong>ci ed Odontoiatri e attualmente<br />

parte del patrimonio <strong>di</strong> Aler.<br />

A seguito della necessità espressa<br />

dall’amministrazione comunale <strong>di</strong> Pieve<br />

Emanuele <strong>di</strong> dare un segno tangibile<br />

alla citta<strong>di</strong>nanza che gli interventi <strong>di</strong><br />

riqualificazione del quartiere sono in<br />

corso, si è deciso <strong>di</strong> anticipare le opere<br />

<strong>di</strong> demolizione dei quattro e<strong>di</strong>fici esistenti<br />

in Via delle Rose e in Via dei Tulipani.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />

indetto, nell’ottobre 2010, la gara<br />

per l’affidamento delle opere <strong>di</strong><br />

demolizione degli e<strong>di</strong>fici con utilizzo<br />

<strong>di</strong> micro cariche esplosive.<br />

Tale sistema <strong>di</strong> demolizione, che<br />

rispetto ai meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali<br />

richiede una competenza specifica,<br />

ha il vantaggio <strong>di</strong> ridurre i tempi <strong>di</strong><br />

realizzazione e <strong>di</strong> creare un forte<br />

impatto simbolico sulla collettività.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Data inizio lavori 2012<br />

Data ultimazione lavori 2018<br />

Realizzazione del Piano<br />

<strong>di</strong> Recupero Urbano dell'area<br />

ex-Enpam; realizzazione del<br />

sistema <strong>di</strong> teleriscaldamento<br />

asservito al comparto<br />

Superficie lorda<br />

complessiva<br />

dell'intervento<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

66.000 mq<br />

Stazione Appaltante per<br />

la realizzazione degli e<strong>di</strong>fici<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />

pubblica e della centrale<br />

<strong>di</strong> cogenerazione<br />

Annual Report 2010 | 165


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

28


Autostrada regionale<br />

Cremona-Mantova<br />

Annual Report 2010 | 167


Autostrada regionale<br />

Cremona-Mantova<br />

L’autostrada regionale Cremona-Mantova<br />

è inserita tra le opere viabilistiche<br />

prioritarie della Regione Lombar<strong>di</strong>a. La<br />

sua realizzazione risponde a un triplice<br />

or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> obiettivi. Servirà a creare un<br />

asse intermodale <strong>di</strong> nuova concezione,<br />

collocato al centro della Pianura Padana,<br />

con specifiche funzioni <strong>di</strong> cerniera tra<br />

le infrastrutture nazionali e locali.<br />

Costituirà un collegamento tra gli<br />

aeroporti padani, i due porti fluviali <strong>di</strong><br />

Cremona e <strong>di</strong> Mantova e i relativi poli<br />

logistici, con possibilità <strong>di</strong> interscambio<br />

tra ferrovia, strada e via d’acqua.<br />

Risponderà alla necessità <strong>di</strong> creare<br />

un nuovo corridoio alternativo rispetto<br />

alle autostrade A4 e A1, andando a<br />

costituire una maglia che offra percorsi<br />

<strong>di</strong>versi e meno congestionati. Il progetto<br />

preliminare, sviluppato dal promotore<br />

Autostrade Centropadane SpA e<br />

confermato dal progetto definitivo <strong>di</strong><br />

Stra<strong>di</strong>varia SpA, prevede la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un’autostrada a 2+2 corsie per senso<br />

<strong>di</strong> marcia con le seguenti caratteristiche:<br />

Sviluppo in rilevato<br />

Sviluppo in galleria<br />

artificiale<br />

Sviluppo in viadotto<br />

Larghezza piattaforma<br />

Interconnessioni<br />

autostradali<br />

Svincoli autostradali 5<br />

Aree <strong>di</strong> servizio 2<br />

Aree <strong>di</strong> sosta 2<br />

58,4 km<br />

0,15 km<br />

0,6 km<br />

26,50 m<br />

4<br />

Il costo complessivo dell’intervento, <strong>di</strong> 813<br />

milioni <strong>di</strong> euro, è pari a 13,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />

per chilometro e la tempistica prevista<br />

dal Concessionario prevede la successiva<br />

realizzazione <strong>di</strong> tre lotti funzionali.<br />

I criteri <strong>di</strong> progettazione seguiti<br />

hanno mirato al raggiungimento <strong>di</strong><br />

un elevato standard <strong>di</strong> sicurezza<br />

e alla minimizzazione degli impatti<br />

sul territorio urbanizzato e agricolo,<br />

sull’ambiente naturale e sul paesaggio.<br />

Si è posta inoltre forte attenzione al<br />

mantenimento <strong>di</strong> un ottimale livello <strong>di</strong><br />

servizio in ogni con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> traffico<br />

nonché all’utilizzo <strong>di</strong> avanzate tecnologie<br />

impiantistiche, organizzative e gestionali.<br />

Nel <strong>di</strong>cembre 2003 Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

ha approvato il progetto preliminare<br />

e nel febbraio 2005 ha assegnato a<br />

ILSpA le funzioni <strong>di</strong> Ente Concedente<br />

per l’assegnazione e il conseguente<br />

sviluppo della progettazione definitiva<br />

ed esecutiva, la realizzazione dei<br />

lavori e la gestione funzionale ed<br />

economica dell’autostrada.<br />

La gara <strong>di</strong> concessione, svolta nel<br />

2005, dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria<br />

all’ATI spagnola Cintra-Merloni ha visto<br />

l’assegnazione della concessione al<br />

Promotore, che si è poi costituito nella<br />

società Stra<strong>di</strong>varia SpA: il 3 <strong>di</strong>cembre<br />

2007 è stata sottoscritta la convenzione<br />

<strong>di</strong> concessione ed è stata avviata<br />

l’elaborazione del progetto definitivo e<br />

del relativo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Impatto Ambientale,<br />

che si è conclusa il 3 aprile 2008.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Valore dell'opera<br />

813 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori 2011<br />

Data ultimazione lavori I fase 2013<br />

II fase 2026<br />

III fase 2031<br />

Sviluppo dell'asse<br />

59,1 km<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessionario<br />

Ente Concedente<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Stra<strong>di</strong>varia SpA


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

28<br />

Dopo le attività <strong>di</strong> ILSpA volte a<br />

verificare completezza, qualità e<br />

coerenza degli elaborati, il 29 giugno<br />

2008 è avvenuta la pubblicazione<br />

del progetto e dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Impatto<br />

Ambientale ai fini della valutazione<br />

<strong>di</strong> impatto ambientale nazionale.<br />

Il 31 luglio 2009 sono state pubblicate<br />

alcune integrazioni al progetto definitivo<br />

e al SIA, che hanno riguardato sia aspetti<br />

<strong>di</strong> carattere generale (approfon<strong>di</strong>menti<br />

alle analisi fatte per le componenti<br />

ambientali rumore; aria-atmosfera;<br />

rete ecologica regionale; paesaggio;<br />

traffico e analisi costi-benefici;<br />

salute pubblica e benessere), che<br />

ottimizzazioni più puntuali.<br />

La seduta plenaria per la<br />

conclusione dell’istruttoria<br />

tecnica della Commissione VIA<br />

si è svolta l'8 aprile 2010 e in<br />

giugno il Ministero per i Beni e<br />

le Attività culturali ha espresso<br />

parere positivo, con prescrizioni.<br />

È attesa ora l’emissione del Decreto<br />

congiunto Ministero dell'Ambiente-<br />

Ministero per i Beni e le Attività culturali <strong>di</strong><br />

chiusura del proce<strong>di</strong>mento a cui seguirà<br />

la Conferenza <strong>di</strong> Servizi regionale per<br />

l’approvazione del progetto definitivo.<br />

Le ottimizzazioni hanno consentito<br />

significativi miglioramenti progettuali<br />

nelle località <strong>di</strong> Isolello (la Commissione<br />

VIA e la Soprintendenza avevano messo<br />

in evidenza il valore architettonico<br />

vedutistico del complesso architettonico<br />

che si trova a sud dell’autostrada), Torre<br />

dé Picenar<strong>di</strong> (la mo<strong>di</strong>fica del tracciato<br />

autostradale ha permesso un minor<br />

impatto sulla componente paesaggio e un<br />

beneficio sociale complessivo), Pontirolo<br />

Capredoni (la galleria artificiale prevista<br />

sarà ricoperta da terreno <strong>di</strong> coltivo e<br />

rinver<strong>di</strong>ta) e Castellucchio (l’autostazione<br />

è stata riprogettata per garantire un<br />

minore impatto sul contesto del paleo<br />

alveo del Mincio denominato Fossa Viva).<br />

Annual Report 2010 | 169


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

28<br />

È stata inoltre stu<strong>di</strong>ata un'alternativa<br />

<strong>di</strong> tracciato per il tratto autostradale<br />

compreso tra lo scavalco della S62 in<br />

Comune <strong>di</strong> Virgilio e l’interconnessione<br />

con l’autostrada A22, nei comuni <strong>di</strong><br />

Virgilio e Bagnolo San Vito.<br />

Il nuovo assetto autostradale risponde<br />

a esigenze territoriali, ambientali e<br />

funzionali. Si pone come compromesso<br />

razionale tra le richieste avanzate dagli<br />

enti interpellati al riguardo e le risultanze<br />

dell’analisi <strong>di</strong> varie componenti ambientali<br />

e consente la tutela e la valorizzazione<br />

dell’importante sito archeologico del<br />

“Forcello”, nonché della realtà agroproduttiva<br />

locale <strong>di</strong> eccellenza.<br />

Il progetto definitivo, in coerenza<br />

con l’offerta <strong>di</strong> gara, ha comportato<br />

notevoli elementi migliorativi sia<br />

alla concessione che al progetto<br />

dell’infrastruttura, tra i quali:<br />

• riduzione dei tempi <strong>di</strong> realizzazione<br />

(4 anni per il primo lotto funzionale);<br />

• riduzione delle tariffe <strong>di</strong> pedaggio<br />

e della durata della concessione;<br />

• aumento del canone annuo da<br />

corrispondere all’Amministrazione<br />

Concedente;<br />

• offerta qualitativa in particolare<br />

caratterizzata dalla previsione <strong>di</strong>:<br />

- materiali ecoattivi utilizzati per<br />

stazioni <strong>di</strong> pedaggio, svincoli,<br />

barriere antirumore, gallerie,<br />

aree <strong>di</strong> servizio e sosta;<br />

- cave <strong>di</strong> prestito determinate e nella<br />

<strong>di</strong>sponibilità dei soci dell’ATI;<br />

- pannelli fotovoltaici previsti su barriere<br />

antirumore e per le stazioni <strong>di</strong> pedaggio<br />

e punto affari, aree <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> servizio;<br />

- realizzazione <strong>di</strong> un impianto a biogas<br />

<strong>di</strong> produzione energia elettrica e termica<br />

da 1 MW;<br />

- impegno a portare connettività a<br />

banda larga sul territorio interferito.<br />

Per garantire la massima celerità alla fase<br />

<strong>di</strong> progetto e pre<strong>di</strong>sporsi ad un rapido<br />

iter approvativo, ILSpA, subito dopo<br />

l’avvio della concessione, ha stabilito un<br />

serrato confronto con tutti gli enti locali<br />

interessati dall’opera per giungere ad un<br />

progetto <strong>di</strong> alta qualità e il più possibile<br />

con<strong>di</strong>viso dal territorio.<br />

Annual Report 2010 | 171


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

29


Sistema <strong>di</strong> viabilità<br />

<strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015<br />

Annual Report 2010 | 173


Sistema <strong>di</strong> viabilità<br />

<strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015<br />

L'occasione <strong>di</strong> Expo 2015 ha generato<br />

uno straor<strong>di</strong>nario sistema <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong><br />

riqualificazione e innovazione territoriale<br />

e urbana, finalizzate a valorizzare il<br />

territorio lombardo nel suo complesso.<br />

In tale contesto trova collocazione,<br />

nell'area nord-ovest della periferia<br />

milanese, il collegamento viario tra<br />

la ex strada statale 11 all'altezza <strong>di</strong><br />

Molino Dorino e l’autostrada A8.<br />

Obiettivo dell'intervento è quello <strong>di</strong><br />

assicurare una piena integrazione<br />

del polo espositivo Expo 2015 con il<br />

territorio e un'adeguata accessibilità<br />

al sito attraverso la realizzazione <strong>di</strong><br />

una strada a scorrimento veloce in<br />

prossimità della nuova Fiera <strong>di</strong> Rho-Pero.<br />

Il ruolo <strong>di</strong> ILSpA per questo intervento<br />

trae origine dal trasferimento al Tavolo<br />

Lombar<strong>di</strong>a delle competenze per<br />

l’attuazione delle opere essenziali <strong>di</strong> Expo<br />

2015 dalla 7a alla 9d (tali opere sono<br />

dettagliate e descritte nell’Allegato A<br />

al Decreto del Presidente del Consiglio<br />

dei Ministri del 7 aprile 2009, Tabella<br />

“Accessibilità Expo 2015”).<br />

In seguito il Tavolo Lombar<strong>di</strong>a ha<br />

in<strong>di</strong>viduato, quale soggetto attuatore,<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a tramite <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong>, in base alla convenzione del<br />

9 settembre 2009. Con tale accordo,<br />

Regione Lombar<strong>di</strong>a delega a ILSpA le<br />

funzioni <strong>di</strong> Stazione Appaltante e tutte<br />

le attività <strong>di</strong> supporto connesse alla<br />

realizzazione delle opere essenziali dalla<br />

7a alla 7c (collegamento Molino Dorino-A8<br />

e adeguamento A8 tra svincolo Fiera e<br />

svincolo Expo) e dalla 9a a 9d (parcheggi).<br />

In particolare, il nuovo collegamento<br />

viario tra Molino Dorino e l’autostrada<br />

A8 rappresenta un'integrazione che<br />

valorizza e migliora il sistema viario<br />

milanese. Proprio per la sua importanza<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, che nel 2009<br />

ha seguito <strong>di</strong>rettamente la redazione<br />

del progetto preliminare, ha in<strong>di</strong>viduato<br />

nell'appalto concorso la modalità <strong>di</strong><br />

affidamento più idonea allo sviluppo<br />

delle varie fasi <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong><br />

realizzazione dell’opera. Attraverso<br />

l'appalto concorso sarà infatti<br />

selezionato un unico soggetto<br />

impren<strong>di</strong>toriale in grado <strong>di</strong> eseguire<br />

l’intera opera, garantendo una qualificata<br />

proposta progettuale e l’utilizzo dei<br />

più avanzati materiali e componenti<br />

tecnologici offerti dal mercato.<br />

La procedura <strong>di</strong> appalto concorso<br />

è stata ufficialmente autorizzata<br />

dal Consiglio Superiore dei Lavori<br />

Pubblici me<strong>di</strong>ante specifico nulla<br />

osta rilasciato nel <strong>di</strong>cembre 2009.<br />

La soluzione tecnico-architettonica<br />

finale dovrà essere, oltre che <strong>di</strong> alto<br />

livello tecnologico ed estetico, <strong>di</strong>screta<br />

nell'impatto e allo stesso tempo ben<br />

identificabile, per minimizzare da<br />

un lato le interferenze col territorio<br />

attraversato e dall'altro segnarlo in modo<br />

significativo, poiché la nuova strada<br />

coinciderà con l’ingresso nel capoluogo<br />

per chi proviene da ovest e da nordovest<br />

lungo la rete autostradale.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Valore delle opere<br />

123 milioni <strong>di</strong> euro<br />

Data inizio lavori Gennaio 2012<br />

Data ultimazione lavori Ottobre 2014<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Attività <strong>di</strong> progettazione<br />

preliminare e Stazione<br />

Appaltante<br />

Sviluppo dell'asse<br />

3 km<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Appalto concorso


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

29<br />

Per questo motivo – e in linea con il tema<br />

<strong>di</strong> Expo 2015, <strong>di</strong>rettamente connesso<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente in quanto<br />

ecosistema dell’agricoltura –, anche<br />

l’inserimento paesaggistico rivestirà<br />

un ruolo <strong>di</strong> primo piano nella soluzione<br />

definitiva prescelta.<br />

Prioritari e inderogabili sono ovviamente<br />

i tempi <strong>di</strong> completamento dell'opera,<br />

che dovrà essere <strong>di</strong>sponibile per<br />

l'inaugurazione <strong>di</strong> Expo 2015.<br />

Nel corso del 2010, dopo l’attività <strong>di</strong><br />

validazione del progetto preliminare e la<br />

conclusione della procedura <strong>di</strong> screening<br />

per l’esclusione <strong>di</strong> assoggettabilità a VIA,<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha avviato la<br />

gara per l'affidamento degli ulteriori livelli<br />

<strong>di</strong> progettazione e l'esecuzione dei lavori,<br />

che porterà all’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva<br />

entro l’estate del 2011.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista prettamente<br />

viabilistico, il collegamento è una<br />

naturale prosecuzione della variante<br />

alla SS 11 Padana Superiore nel<br />

Comune <strong>di</strong> Milano. Prendendo origine<br />

dall’intersezione <strong>di</strong> quest’ultima con la SS<br />

33 del Sempione, si sviluppa in <strong>di</strong>rezione<br />

nord-est – con tracciato in galleria artificiale che sottopassa<br />

l’area interessata dal Programma Integrato <strong>di</strong> Intervento <strong>di</strong><br />

Cascina Merlata, attualmente in fase <strong>di</strong> riqualificazione –,<br />

quin<strong>di</strong> intercetta la viabilità <strong>di</strong> progetto afferente il nuovo<br />

svincolo sulla A4 Milano-Torino e una viabilità comunale<br />

primaria nel Comune <strong>di</strong> Milano in corso <strong>di</strong> realizzazione (strada<br />

<strong>di</strong> interquartiere). Circa a metà del suo sviluppo, piega verso<br />

nord e sovrapassa lo scalo F.S. Milano Certosa della linea<br />

Milano-Novara, l’autostrada A4 e l’area destinata a Expo<br />

2015, per terminare con svincolo parziale a salto <strong>di</strong> montone<br />

sull’autostrada A8 Milano-Laghi in <strong>di</strong>rezione nord-ovest.<br />

Le principali opere da realizzare, che costituiscono <strong>di</strong><br />

fatto la sintesi dell’intervento, sono la galleria artificiale<br />

che sottopassa l’area del P.I.I. <strong>di</strong> Cascina Merlata e<br />

il viadotto che ha origine a sud della linea ferroviaria<br />

interferita e che termina in corrispondenza della A8.<br />

Annual Report 2010 | 175


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

30


Autostrada regionale<br />

Broni-Stradella/Pavia-Mortara<br />

Annual Report 2010 | 177


Autostrada regionale<br />

Broni-Stradella/Pavia-Mortara<br />

Tra le opere viabilistiche che Regione<br />

Lombar<strong>di</strong>a identifica come prioritarie,<br />

la realizzazione della nuova autostrada<br />

Broni-Mortara risponde a effettive e<br />

riconosciute esigenze del territorio.<br />

Le caratteristiche tecniche<br />

dell’opera saranno le seguenti:<br />

La Broni-Mortara separerà il traffico <strong>di</strong><br />

scorrimento da quello locale, creando,<br />

insieme alla Cremona-Mantova e<br />

all’attuale A21, una valida alternativa<br />

all’autostrada A4 e offrendo un servizio e<br />

un’opportunità <strong>di</strong> sviluppo produttivo alle<br />

aree interessate dalla sua realizzazione.<br />

Tratta 1: Broni-<br />

Groppello Cairoli<br />

Tratta 2: Groppello<br />

Cairoli-Mortara<br />

Sviluppo in rilevato<br />

Sviluppo in trincea<br />

23,6 km<br />

27,6 km<br />

42,5 km<br />

1,0 km<br />

Con riferimento alla zona dell’Oltrepò, la<br />

nuova opera corrisponde al programma<br />

viabilistico della provincia <strong>di</strong> Pavia,<br />

che già da tempo aveva localizzato<br />

e progettato un intervento stradale<br />

per collegare San Martino Siccomario<br />

e Bressana Bottarone attraverso la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un nuovo ponte sul Po.<br />

L’attivazione sul territorio provinciale<br />

<strong>di</strong> alcuni poli <strong>di</strong> attrazione per attività<br />

logistiche integrate, inoltre, aumenterà<br />

l’attrattività <strong>di</strong> questi luoghi per le<br />

attività produttive: il Polo Logistico<br />

Integrato <strong>di</strong> Mortara potrà infatti<br />

costituire un nodo fondamentale per la<br />

logistica e l’interscambio modale delle<br />

merci in un’ottica <strong>di</strong> complementarietà<br />

con l’Interporto <strong>di</strong> Novara.<br />

A livello superiore la nuova arteria<br />

contribuirà ad alleggerire il carico <strong>di</strong><br />

traffico della A4 proponendosi, assieme<br />

alle infrastrutture esistenti dell’A1, A21,<br />

A26/4, A4/5 ed A5, come un tracciato<br />

alternativo <strong>di</strong> collegamento tra il centro<br />

Italia e il traforo del Monte Bianco.<br />

Sviluppo in viadotto<br />

Categoria stradale<br />

(D.M. 5/11/2001)<br />

Interconnessioni<br />

autostradali<br />

Svincoli<br />

7,7 km<br />

A extraurb. 2+2<br />

corsie per senso<br />

<strong>di</strong> marcia<br />

2 (A21 “TO-PC-<br />

BS”; A7 “MI-GE”)<br />

6 (Verrua Po,<br />

Pavia Sud,<br />

Garlasco, Tromello,<br />

Mortara, Castello<br />

d’Agogna)<br />

Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità è stato elaborato<br />

dal Comitato Promotore della nuova<br />

autostrada – costituito nel 2003 su<br />

iniziativa della provincia <strong>di</strong> Pavia –<br />

ed è stato consegnato nel giugno<br />

2005 a Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Nello stesso anno la Regione ha<br />

conferito a ILSpA il ruolo <strong>di</strong> Ente<br />

Concedente delle autostrade regionali,<br />

attribuendole innanzitutto il compito <strong>di</strong><br />

proseguire con le attività <strong>di</strong> istruttoria<br />

tecnica e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> procedere nelle<br />

successive attività concessorie.<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Ente Concedente<br />

Data inizio lavori 2012<br />

Data ultimazione lavori 2015<br />

Sviluppo dell'asse<br />

51,2 km<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Concessionario<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Sabrom SpA<br />

Valore dell'opera<br />

750 milioni <strong>di</strong> euro


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

30<br />

A seguito <strong>di</strong> gara internazionale, nel maggio 2006 ILSpA ha<br />

in<strong>di</strong>viduato nella società <strong>di</strong> progetto Sabrom SpA il soggetto<br />

promotore che avrebbe sviluppato il progetto preliminare.<br />

La Giunta Regionale ha quin<strong>di</strong> indetto la Conferenza <strong>di</strong><br />

Servizi per l’approvazione del progetto, che si è aperta<br />

l’11 <strong>di</strong>cembre 2006 e si è conclusa con esito favorevole<br />

il 7 febbraio 2007. Le determinazioni sono state assunte<br />

dalla Regione con DGR n. VIII/4659 del 4 maggio 2007.<br />

Il 29 giugno 2007 ILSpA ha potuto dare avvio alla gara per la<br />

ricerca del futuro concessionario che si è conclusa il 4 luglio 2008<br />

con l’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria al promotore Sabrom SpA.<br />

Annual Report 2010 | 179


L’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva e l’avvio della<br />

concessione erano rimaste sospese nel<br />

2009 a causa <strong>di</strong> un ricorso presentato<br />

da un concorrente che però il Tar della<br />

Lombar<strong>di</strong>a ha respinto con sentenza del<br />

28 maggio 2010. Il 15 luglio la Giunta<br />

Regionale ha espresso parere favorevole<br />

in merito all’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva<br />

a Sabrom SpA, quin<strong>di</strong> si è proceduto<br />

alla sottoscrizione della convenzione <strong>di</strong><br />

concessione il 16 settembre 2010.<br />

A valle della sottoscrizione il Concessionario<br />

ha avviato l’elaborazione del progetto<br />

definitivo e del correlato SIA. La<br />

consegna è prevista per marzo 2011.<br />

Merita <strong>di</strong> essere sottolineata non<br />

soltanto la notevole rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> (6 mesi dallo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità all’aggiu<strong>di</strong>cazione del<br />

promotore, 3 mesi per l’elaborazione<br />

del progetto preliminare, 2 mesi per<br />

la sua approvazione attraverso la<br />

Conferenza <strong>di</strong> Servizi), ma anche<br />

l’innovativa gestione della progettazione.<br />

Per la progettazione preliminare si<br />

è infatti lavorato fin dall’inizio in un<br />

clima <strong>di</strong> partecipazione, confronto e<br />

interscambio con tutti gli Enti locali<br />

interessati dal percorso, sia me<strong>di</strong>ante<br />

incontri plenari (oltre 70 tra l’elaborazione<br />

del progetto e i lavori della Conferenza<br />

<strong>di</strong> Servizi), sia grazie all’istituzione <strong>di</strong> un<br />

sito web su cui sono state pubblicate<br />

le varie proposte progettuali.<br />

Analogamente si procederà per<br />

la progettazione definitiva.<br />

Questo ha permesso notevoli<br />

miglioramenti al progetto, sotto <strong>di</strong>versi<br />

punti <strong>di</strong> vista. Per quanto riguarda i<br />

tempi <strong>di</strong> realizzazione, si è passati dai 15<br />

anni complessivi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />

ai 36 mesi del progetto preliminare; la<br />

gara <strong>di</strong> concessione ha portato poi a<br />

un’ulteriore riduzione dei tempi <strong>di</strong> tre<br />

mesi, a un ribasso del 5% dei pedaggi<br />

e a notevoli vantaggi economici per<br />

l’Amministrazione (e quin<strong>di</strong> per l’interesse<br />

pubblico), avendo alzato (+88%) il<br />

canone <strong>di</strong> concessione e annullato il<br />

contributo pubblico inizialmente previsto<br />

dalla Regione. L’apertura al traffico<br />

avverrà entro la fine del 2015.<br />

Anche la qualità dell’infrastruttura ne è<br />

uscita potenziata: mo<strong>di</strong>fiche migliorative<br />

del tracciato da un punto <strong>di</strong> vista sia<br />

territoriale che urbanistico, utilizzo <strong>di</strong><br />

innovativi sistemi <strong>di</strong> sicurezza, interventi<br />

<strong>di</strong> compensazione ambientale.


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

30<br />

Annual Report 2010 | 181


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility<br />

Progetto<br />

31


Autostrada regionale<br />

Interconnessione<br />

Pedemontana-BreBeMi<br />

Annual Report 2010 | 183


Autostrada regionale<br />

Interconnessione Pedemontana-BreBeMi<br />

Nel 2002, tra le autostrade da realizzare<br />

in concessione regionale ai sensi della LR<br />

n. 9/2001, la Giunta Regionale lombarda<br />

ha in<strong>di</strong>viduato con DGR n. VII/9865<br />

anche l’Interconnessione Pedemontana-<br />

Brebemi, più semplicemente detta IPB.<br />

L'IPB, che collegherà il sistema<br />

viabilistico pedemontano (la cosiddetta<br />

Pedemontana) con il raccordo <strong>di</strong>retto<br />

Brescia-Milano (BreBeMi), risolve un<br />

annoso problema <strong>di</strong> congestione dei<br />

collegamenti stradali nord-sud tra<br />

Bergamo e Treviglio, secondo centro<br />

provinciale e nodo fondamentale<br />

<strong>di</strong> interscambio multimodale.<br />

L'approvazione del progetto preliminare<br />

dell'opera risale al <strong>di</strong>cembre 2002,<br />

quando Regione Lombar<strong>di</strong>a ha accolto<br />

con DGR n. VII/11578 la proposta<br />

presentata dalla neonata IPB SpA,<br />

costituita da Autostrade <strong>Lombarde</strong><br />

SpA, provincia <strong>di</strong> Bergamo, ABM SpA.<br />

La Giunta lombarda ne ha <strong>di</strong>chiarato<br />

la coerenza con la programmazione<br />

regionale, riconoscendo la qualifica<br />

<strong>di</strong> Promotore alla società, pur<br />

sospendendone la procedura<br />

approvativa in attesa dell’esatta<br />

definizione della Pedemontana<br />

e della BreBeMi, capisal<strong>di</strong><br />

dell’autostrada regionale.<br />

Il 16 ottobre 2008, con apposita<br />

convenzione, Regione Lombar<strong>di</strong>a ha<br />

trasferito a <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

le funzioni <strong>di</strong> Ente Concedente<br />

dell’autostrada regionale, con il compito<br />

<strong>di</strong> avviarne l’aggiornamento del progetto<br />

e la fase approvativa, ban<strong>di</strong>re la<br />

gara <strong>di</strong> concessione, governarne la<br />

progettazione, realizzazione e gestione.<br />

Nel febbraio 2009 il Promotore, con la<br />

vigilanza <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>,<br />

ha concluso l’aggiornamento del<br />

progetto preliminare che è stato quin<strong>di</strong><br />

consegnato a Regione Lombar<strong>di</strong>a per<br />

avviare le procedure finalizzate alla sua<br />

approvazione (verifica del consenso e<br />

Conferenza <strong>di</strong> Servizi) e all’avvio della<br />

concessione autostradale (gara <strong>di</strong><br />

concessione ai sensi della LR n. 9/2001).<br />

Sviluppo in rilevato<br />

Sviluppo in galleria<br />

artificiale<br />

Sviluppo in viadotto<br />

Larghezza piattaforma<br />

Interconnessioni<br />

autostradali<br />

Svincoli autostradali 5<br />

Categoria stradale<br />

(D.M. 5/11/2001)<br />

3,8 km<br />

1,3 km<br />

0,3 km<br />

25 m<br />

L’opera prevista sarà <strong>di</strong> tipo autostradale<br />

extraurbana e si svilupperà, partendo da<br />

nord, in corrispondenza dell’innesto con il<br />

sistema Pedemontano, in sponda sinistra<br />

del fiume Brembo, e fino alla prevista<br />

<strong>di</strong>rettissima Brescia-Milano, posta a sud<br />

in Comune <strong>di</strong> Treviglio sulla ex SS 11.<br />

Il sistema <strong>di</strong> esazione configurato sarà<br />

<strong>di</strong> tipo chiuso, con la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

barriere automatiche con “telepedaggio”<br />

sulle rampe monosenso <strong>di</strong> ciascuno<br />

svincolo <strong>di</strong> progetto.<br />

2<br />

A extraurbana<br />

2+2 corsie per<br />

senso <strong>di</strong> marcia<br />

Tipo <strong>di</strong> intervento<br />

Nuova costruzione<br />

Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />

Ente Concedente<br />

Data inizio lavori 2014<br />

Data ultimazione lavori 2017<br />

Sviluppo dell'asse<br />

17,8 km<br />

Tipo <strong>di</strong> contratto<br />

Promotore<br />

Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />

costruzione e gestione<br />

Autostrade Bergamasche SpA<br />

Valore dell'opera<br />

251,6 milioni <strong>di</strong> euro


<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Progetto<br />

31<br />

Il tracciato autostradale si svilupperà<br />

per un tratto <strong>di</strong> circa 12,3 chilometri<br />

comprendendo 5 svincoli <strong>di</strong> collegamento<br />

con la viabilità locale principale e ulteriori<br />

8,4 chilometri <strong>di</strong> opere connesse.<br />

In fase <strong>di</strong> aggiornamento del progetto<br />

preliminare è stata aggiunta un’importante<br />

opera connessa <strong>di</strong> collegamento alla<br />

Tangenziale Sud <strong>di</strong> Bergamo. Tale opera,<br />

già programmata dalla Provincia e<br />

fortemente voluta dalla citta<strong>di</strong>nanza sul<br />

territorio, consente <strong>di</strong> migliorare in modo<br />

notevole la funzionalità infrastrutturale<br />

e trasportistica dell’intero intervento e la<br />

sua sostenibilità economico-finanziaria.<br />

A valle <strong>di</strong> tale sviluppo e dell’approvazione<br />

del progetto definitivo dell’autostrada<br />

Pedemontana Lombarda avvenuta il<br />

6 novembre 2009, è stato avviato un<br />

ulteriore aggiornamento del progetto.<br />

La nuova ipotesi progettuale ed<br />

economico-finanziaria è stata<br />

completata e consegnata dal<br />

Promotore nell’aprile 2010.<br />

Le successive attività saranno<br />

sostanzialmente <strong>di</strong> competenza regionale<br />

– con il supporto <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> – e riguarderanno la verifica<br />

del consenso territoriale sull’opera e<br />

l’in<strong>di</strong>zione della Conferenza <strong>di</strong> Servizi per<br />

l’approvazione del progetto preliminare<br />

e la successiva messa a gara dello<br />

stesso per l’avvio della concessione.<br />

Telepedaggio:<br />

l'innovazione<br />

al servizio<br />

dei citta<strong>di</strong>ni<br />

L’IPB nasce fin dalle prime fasi progettuali con l’adozione dei più moderni sistemi<br />

<strong>di</strong> esazione, consentendo quin<strong>di</strong> già dall’inizio un notevole risparmio territoriale,<br />

grazie alla previsione progettuale <strong>di</strong> semplici svincoli a rotatoria<br />

a due livelli in luogo delle tra<strong>di</strong>zionali uscite con caselli.<br />

L’esazione pedaggi sarà completamente automatizzata, con gestione a <strong>di</strong>stanza<br />

delle anomalie <strong>di</strong> transito, del corretto funzionamento degli impianti <strong>di</strong> esazione e<br />

tecnologici delle stazioni e della eventuale telesorveglianza delle aree e dei fabbricati.<br />

Incentivare l’utilizzo dei sistemi <strong>di</strong> pedaggio automatizzati comporta una<br />

velocizzazione delle operazioni <strong>di</strong> esazione con minori per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> tempo<br />

per l’utenza, nonché il contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />

e <strong>di</strong> investimento per strutture civili ed impianti.<br />

Annual Report 2010 | 185


Sanità<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

a rete<br />

Valorizzazione<br />

immobiliare<br />

Facility


Una società all'opera


Il project finance<br />

e le opere pubbliche realizzate.<br />

Non solo in Lombar<strong>di</strong>a<br />

Il project finance – una delle tipologie applicative dei cosiddetti partenariati<br />

pubblico-privato – rappresenta oggi per le amministrazioni una possibile<br />

soluzione per la realizzazione, il finanziamento e la gestione <strong>di</strong> opere pubbliche<br />

o <strong>di</strong> pubblica utilità altrimenti non finanziabili attraverso le sole risorse<br />

provenienti dalla fiscalità generale. L’utilizzo <strong>di</strong> tali tecniche, entrato “a regime”<br />

in Italia a partire dal 2002, è sempre più <strong>di</strong>ffuso sul territorio nazionale e,<br />

in particolare, su quello della Lombar<strong>di</strong>a, una delle regioni maggiormente<br />

attive e che hanno raggiunto i migliori risultati nell’uso dello strumento.<br />

Il potenziale dei partenariati pubblico-privato e del project finance è ampiamente<br />

riconosciuto a livello internazionale ed europeo. Una recente comunicazione della<br />

Commissione Europea (COM/2009/615), ribadendo che “l’investimento in progetti<br />

infrastrutturali è modo essenziale per mantenere l’attività economica durante la<br />

crisi e accelerare il ritorno ad una crescita economica sostenuta”, riconosce che “i<br />

partenariati pubblico-privato (PPP) possono offrire mo<strong>di</strong> efficaci per realizzare progetti<br />

infrastrutturali, fornire servizi pubblici e, in senso più ampio, portare innovazione<br />

nell’ambito degli sforzi per stimolare la ripresa. Allo stesso tempo, i PPP sono anche<br />

strumenti interessanti per lo sviluppo strutturale a lungo termine <strong>di</strong> infrastrutture<br />

e servizi perché riuniscono i vantaggi del settore privato e <strong>di</strong> quello pubblico”.<br />

L’eccellenza nella sanità<br />

Nell’applicazione delle tecniche del project finance, Regione Lombar<strong>di</strong>a primeggia<br />

soprattutto nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia sanitaria, con una copertura del mercato nazionale<br />

del 30% in termini <strong>di</strong> valore degli investimenti. Lo <strong>di</strong>mostra la scelta <strong>di</strong> questo strumento<br />

per la realizzazione e il finanziamento <strong>di</strong> cinque nuovi ospedali. Tra gli altri, anche il<br />

nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>, per il quale l’aggiu<strong>di</strong>cazione è avvenuta<br />

nel corso del 2010 e si è attualmente in fase <strong>di</strong> sviluppo del progetto definitivo.<br />

La Regione detiene inoltre un primato assoluto in termini <strong>di</strong> opere in corso <strong>di</strong><br />

ultimazione, che abbiano quin<strong>di</strong> superato senza criticità la fase procedurale,<br />

<strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> chiusura dei contratti <strong>di</strong> finanziamento.<br />

Si consideri infatti che, a livello nazionale, nel settore ospedaliero, su 73 progetti da<br />

realizzarsi in finanza <strong>di</strong> progetto avviati a partire dal 2002, 48 sono gli interventi (<strong>di</strong><br />

importo superiore a 50 milioni <strong>di</strong> euro) che sono giunti all’aggiu<strong>di</strong>cazione. Di queste<br />

iniziative, 17 sono localizzate in Lombar<strong>di</strong>a e, tra queste, sono ricompresi i quattro<br />

ospedali lombar<strong>di</strong> già in fase <strong>di</strong> gestione (Como, Vimercate, Niguarda e Legnano),<br />

seguiti da ILSpA con un costante monitoraggio e governo dell’avanzamento della<br />

progettazione e della realizzazione e giunti nei tempi previsti alla fine dei lavori.<br />

Laddove ILSpA ha assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante (Vimercate e<br />

Como), i progetti hanno registrato un grado <strong>di</strong> accelerazione <strong>di</strong> maggiore entità<br />

rispetto a quelli già in essere e per i quali la società ha invece assunto solo<br />

il ruolo <strong>di</strong> Project & Construction Management (Niguarda e Legnano).


La performance complessiva degli ospedali lombar<strong>di</strong> è <strong>di</strong> notevole rilievo<br />

non solo in relazione ai tempi <strong>di</strong> esecuzione dei lavori (me<strong>di</strong>amente 3<br />

anni e un mese), ma anche con riguardo ai tempi relativi all’espletamento<br />

della procedura concorsuale (circa 8 mesi dalla pubblicazione del bando<br />

all’aggiu<strong>di</strong>cazione), nonostante l’elevato livello <strong>di</strong> confronto competitivo.<br />

Tali dati assumono particolare significatività nel confronto con ciò che avviene nel<br />

panorama nazionale, considerato che, per opere <strong>di</strong> valore superiore ai 50 milioni <strong>di</strong> euro,<br />

quali quelle gestite da ILSpA e riportate nella tabella che segue, i tempi <strong>di</strong> realizzazione<br />

si attestano me<strong>di</strong>amente su 10 anni e 8 mesi (<strong>di</strong> cui 4 anni e 3 mesi per progettazione<br />

ed espletamento della gara e 6 anni e 5 mesi per l’esecuzione del contratto).<br />

Gestire in tempo reale l’imprevisto, governare gli effetti <strong>di</strong> variazioni<br />

progettuali in termini anche <strong>di</strong> impatti giuri<strong>di</strong>ci e amministrativi ed economicofinanziari,<br />

nel contesto della normativa sui lavori pubblici – <strong>di</strong>segnata sullo<br />

strumento dell’appalto, e quin<strong>di</strong> poco attenta alle implicazioni sui contratti <strong>di</strong><br />

concessione – è un’attività particolarmente complessa, per la quale ILSpA<br />

ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> possedere le capacità e competenze necessarie.<br />

ILSpA 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />

Niguarda<br />

marzo 2007<br />

FASE 1<br />

<strong>di</strong>cembre 2009 gennaio 2011 <strong>di</strong>cembre 2013<br />

FASE 2<br />

Legnano<br />

marzo 2006<br />

febbraio 2010<br />

<strong>Garbagnate</strong><br />

luglio 2011<br />

luglio 2015<br />

Vimercate<br />

novembre 2006<br />

ottobre 2009<br />

Como<br />

gennaio 2007 novembre 2009<br />

CAL<br />

TEM<br />

gennaio 2011<br />

aprile 2015<br />

BreBeMi<br />

luglio 2009 giugno 2013<br />

Pedemontana<br />

febbraio 2010 <strong>di</strong>cembre 2013<br />

<strong>di</strong>cembre 2014<br />

inizio lavori<br />

fine lavori<br />

Annual Report 2010 | 189


La collaborazione con la Regione Calabria<br />

L’esperienza acquisita in Lombar<strong>di</strong>a è una ricchezza per tutti. Proprio nel 2010,<br />

a <strong>di</strong>cembre, la nostra Regione ha sottoscritto con la Regione Calabria e il suo<br />

Presidente in qualità <strong>di</strong> Commissario Delegato per l’emergenza socio-economicosanitaria<br />

un Protocollo d’Intesa in base al quale tre nuovi ospedali che sorgeranno in<br />

territorio calabrese saranno realizzati secondo gli schemi della finanza <strong>di</strong> progetto.<br />

Si tratta dei nuovi presi<strong>di</strong> della Sibaritide, <strong>di</strong> Vibo Valentia e della Piana <strong>di</strong> Gioia<br />

Tauro, che metteranno a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni quasi 1.000 posti letto.<br />

Per queste opere ILSpA è chiamata a svolgere le attività <strong>di</strong> assistenza<br />

tecnica, <strong>di</strong> supporto alla Stazione Appaltante e al Responsabile Unico del<br />

Proce<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> Project & Construction Management e <strong>di</strong> Alta Sorveglianza.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> tali funzioni, ILSpA dovrà supportare la struttura regionale<br />

tecnica nell’elaborazione della documentazione <strong>di</strong> gara, ivi incluse le analisi<br />

economico-finanziarie e la relativa documentazione contrattuale.<br />

Il project finance e l’approccio <strong>di</strong> ILSpA<br />

Il project finance applicato alle opere pubbliche consiste nell’affidare a<br />

un soggetto privato, a seguito <strong>di</strong> una procedura ad evidenza pubblica,<br />

la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> un’opera da finanziare con<br />

propri capitali e con l’attivazione <strong>di</strong> linee <strong>di</strong> debito de<strong>di</strong>cate.<br />

Lo strumento assume <strong>di</strong>fferenti caratteristiche, in particolare nella fase <strong>di</strong> gestione<br />

dell’opera e con riguardo alle modalità <strong>di</strong> remunerazione del capitale investito<br />

da parte del privato, secondo la tipologia delle opere cui viene applicato.<br />

Nel caso <strong>di</strong> opere a <strong>di</strong>retto utilizzo delle pubbliche amministrazioni, come<br />

gli ospedali, tale remunerazione viene garantita principalmente da:<br />

• un "corrispettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità", ovvero un canone che la pubblica<br />

amministrazione versa al concessionario, strutturato in maniera tale da<br />

mantenere il rischio a carico del privato, che deve mantenere l’opera in perfetto<br />

stato manutentivo e renderla sempre <strong>di</strong>sponibile in tutte le sue parti;<br />

• un "corrispettivo per i servizi no-core", ovvero un canone che l'amministrazione<br />

versa a fronte della fornitura, da parte del privato, <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> supporto<br />

non sanitari quali mensa, lavanderia, pulizia, versato previa verifica<br />

del rispetto dei livelli quali-quantitativi stabiliti contrattualmente;<br />

• lo sfruttamento economico delle aree commerciali poste all’interno<br />

dell’opera (ad esempio, bar e piccole superfici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta).


A fronte della realizzazione <strong>di</strong> tali opere è inoltre spesso previsto un<br />

contributo pubblico a fondo perduto che finanzi parte dei lavori.<br />

Nel caso <strong>di</strong> opere a tariffazione sull’utenza, quali quelle autostradali, la remunerazione<br />

dell’investimento del concessionario passa invece attraverso la riscossione, a carico<br />

dello stesso, delle tariffe autostradali offerte in fase <strong>di</strong> gara, con totale allocazione<br />

al privato del rischio <strong>di</strong> domanda derivante dall’effettivo utilizzo dell’opera.<br />

All’interno <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>fferenti tipologie, l’approccio adottato da <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong> si caratterizza per il controllo continuo degli aspetti procedurali,<br />

tecnico-progettuali, operativi ed economico-finanziari, con particolare riguardo<br />

all’in<strong>di</strong>viduazione e valutazione dei rischi connessi alle <strong>di</strong>fferenti fasi <strong>di</strong> sviluppo<br />

<strong>di</strong> un progetto, al fine <strong>di</strong> garantire al contempo la fattibilità dello stesso sul<br />

mercato privato e il rispetto dei vincoli posti dagli operatori pubblici coinvolti,<br />

sia in fase <strong>di</strong> progettazione e costruzione sia in fase <strong>di</strong> gestione.<br />

L’approccio si è <strong>di</strong>mostrato vincente. Senza che siano mai stati <strong>di</strong>sattesi i<br />

dettami della Decisione Eurostat 2004 e della Circolare della Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri del marzo 2009, la risposta del mercato – sia<br />

degli operatori sia degli istituti finanziari – è stata positiva e le gare ban<strong>di</strong>te<br />

da ILSpA sono state caratterizzate da una elevata competizione.<br />

È proprio il check-up complessivo condotto sulle <strong>di</strong>fferenti anime del progetto<br />

che rende quella <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> una best practice a livello italiano.<br />

A conferma <strong>di</strong> ciò, ILSpA ha sottoscritto una lettera <strong>di</strong> intenti con l’Unità Tecnica<br />

Finanza <strong>di</strong> Progetto – istituita, nell'ambito del CIPE dall'art. 7 della Legge 17 maggio<br />

1999, n. 144, con il compito <strong>di</strong> promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni,<br />

l'utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> finanziamento <strong>di</strong> infrastrutture con ricorso a capitali privati – al<br />

fine <strong>di</strong> avviare un rapporto <strong>di</strong> collaborazione finalizzato allo sviluppo e alla con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> best practices da applicare a interventi <strong>di</strong> partenariato pubblico-privato nei<br />

settori in cui ILSpA ha sviluppato la propria attività, fornendo dunque esperienze <strong>di</strong><br />

successo concrete che potranno essere poi stu<strong>di</strong>ate a replicate a livello nazionale.<br />

Annual Report 2010 | 191


Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

Nel corso del 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha svolto le proprie attività nel<br />

rispetto degli adempimenti dettati dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231.<br />

In particolare, con il supporto del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro 231 e secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza, la società ha avviato e concluso l’aggiornamento del Modello<br />

231 in relazione alla prevenzione dei delitti <strong>di</strong> criminalità organizzata, contraffazione e<br />

delitti contro l'industria e il commercio, delitti in violazione del <strong>di</strong>ritto d'autore e induzione<br />

a non rendere <strong>di</strong>chiarazioni o a rendere <strong>di</strong>chiarazioni mendaci all'autorità giu<strong>di</strong>ziaria.<br />

In seguito a variazioni dell’organizzazione societaria, all'introduzione <strong>di</strong> nuove<br />

procedure aziendali e del sistema <strong>di</strong> gestione della salute e sicurezza sul<br />

lavoro, il Modello è stato mo<strong>di</strong>ficato e integrato; il 25 gennaio 2011 è stato<br />

approvato dal Consiglio <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>.<br />

Contestualmente a tale aggiornamento sono state adeguate le<br />

procedure e le istruzioni operative interne ai protocolli preventivi.<br />

Poi, come previsto dal citato decreto, è stata erogata la formazione sulla conoscenza<br />

e corretta applicazione del Modello sia al personale apicale che a quello subor<strong>di</strong>nato.<br />

Il Modello 231 e il Co<strong>di</strong>ce Etico sono stati inoltre portati a conoscenza degli<br />

stakeholders, sia attraverso il sito internet <strong>di</strong> ILSpA, sia con l’inserimento <strong>di</strong><br />

apposite clausole <strong>di</strong> trasparenza nei contratti stipulati con le società che operano<br />

a vario titolo con <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>. Tali clausole prevedono, tra l'altro,<br />

l’impegno della controparte al rispetto dei contenuti del Co<strong>di</strong>ce e all’astensione da<br />

comportamenti idonei a configurare uno dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01.<br />

A integrazione del Protocollo <strong>di</strong> Intesa per la tutela della legalità nel settore<br />

degli appalti <strong>di</strong> lavori pubblici, il 16 marzo 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />

poi sottoscritto, <strong>di</strong> concerto con le organizzazioni sindacali CGL, CISL e UIL,<br />

un Protocollo <strong>di</strong> intenti sulla regolarità e sulla sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro che,<br />

come il precedente, integra la documentazione <strong>di</strong> gara e contrattuale.<br />

L’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza ha con<strong>di</strong>viso tutte le fasi operative e l’attività<br />

del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro in merito all'integrazione del Modello rispetto ai<br />

nuovi reati e ha verificato l’applicazione dei suoi protocolli, sia seguendo<br />

l’implementazione delle procedure, sia effettuando su <strong>di</strong> esse specifici<br />

interventi <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t al fine <strong>di</strong> valutarne l’efficacia operativa.<br />

Nel corso dell’anno l’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza ha partecipato alle riunioni degli<br />

organi societari ogni qualvolta i medesimi hanno rilevato la necessità <strong>di</strong> avere<br />

chiarimenti in merito alla sua attività <strong>di</strong> vigilanza sul Modello 231, anche<br />

per il tramite del suo Presidente e del Responsabile Internal Au<strong>di</strong>ting.<br />

Ha contribuito, inoltre, con valutazioni motivate, alla risoluzione <strong>di</strong><br />

questioni riguardanti la società ogni qualvolta le stesse potessero<br />

interferire con le fattispecie previste dal D.Lgs. 231/01.


Struttura del Modello<br />

Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione, Gestione e Controllo <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />

è composto da una Parte Generale e da nove Parti Speciali.<br />

La Parte Generale, unitamente ai relativi allegati, descrive i contenuti<br />

del decreto, i principi base e gli obiettivi del Modello, le modalità <strong>di</strong><br />

adozione, <strong>di</strong>ffusione, aggiornamento e applicazione, i principi contenuti<br />

nel Co<strong>di</strong>ce Etico, i compiti dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza e i flussi informativi<br />

da e verso il medesimo, il sistema organizzativo aziendale, nonché<br />

le modalità sanzionatorie afferenti il sistema <strong>di</strong>sciplinare.<br />

Le Parti Speciali descrivono nel dettaglio, con riferimento alle<br />

specifiche tipologie <strong>di</strong> reato, la mappa delle attività sensibili, il sistema<br />

dei controlli preventivi, nonché i relativi protocolli specifici.<br />

A questo proposito va infatti sottolineato che seppur l’adozione del Modello –<br />

quale strumento capace <strong>di</strong> orientare il comportamento dei soggetti che operano<br />

all’interno della società e <strong>di</strong> promuovere modalità <strong>di</strong> agire improntate a legalità<br />

e correttezza – si riflette positivamente sulla prevenzione <strong>di</strong> qualsiasi reato<br />

previsto dall’or<strong>di</strong>namento, esso assume particolare rilevanza con riferimento<br />

a quelle condotte illecite la cui commissione sia astrattamente ipotizzabile<br />

con riferimento alla peculiarità dell’attività aziendale propria <strong>di</strong> ILSpA.<br />

Proprio in ragione <strong>di</strong> tale considerazione e al fine precipuo <strong>di</strong> ottemperare in modo<br />

quanto più puntuale possibile alle esigenze preventive previste dal D.Lgs. 231/01,<br />

sono state prese in considerazione, e quin<strong>di</strong> specificamente esaminate nel Modello,<br />

solo le fattispecie <strong>di</strong> reato a cui fanno riferimento le singole Parti Speciali.<br />

Tale selezione fonda il proprio presupposto su un'approfon<strong>di</strong>ta e preliminare<br />

analisi del contesto aziendale, che ha portato conseguentemente all'in<strong>di</strong>viduazione<br />

delle attività nell’ambito delle quali si è ravvisato un potenziale rischio <strong>di</strong><br />

commissione reato (in particolare, trattasi dei cosiddetti reati in danno alla<br />

pubblica amministrazione, reati commessi in ambito societario, reati colposi<br />

in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza sul lavoro, cyber crimes, reati in materia <strong>di</strong><br />

riciclaggio, ricettazione e <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> denaro, beni o altre utilità <strong>di</strong> provenienza<br />

illecita, delitti <strong>di</strong> criminalità organizzata, contraffazione e delitti contro l'industria<br />

ed il commercio, delitti in violazione del <strong>di</strong>ritto d'autore e induzione a non rendere<br />

<strong>di</strong>chiarazioni o a rendere <strong>di</strong>chiarazioni mendaci all'Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria).<br />

Annual Report 2010 | 193


L’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza<br />

L'adozione del Modello ha comportato la nomina, da parte del Consiglio <strong>di</strong> Gestione,<br />

<strong>di</strong> un Organismo <strong>di</strong> Vigilanza <strong>di</strong> natura collegiale – composto da membri <strong>di</strong> comprovata<br />

esperienza e competenza – al quale, in ottemperanza ai contenuti del D.Lgs. 231/01,<br />

è stato affidato il compito <strong>di</strong> vigilare sull’efficacia e adeguatezza del Modello stesso.<br />

All'Organismo, dotato <strong>di</strong> propria in<strong>di</strong>pendenza e autonomia, è anche<br />

affidato il compito <strong>di</strong> vigilare sulla concreta osservanza delle prescrizioni<br />

previste dal Modello da parte degli organi sociali, dei <strong>di</strong>pendenti e <strong>di</strong> tutti<br />

gli altri destinatari dei principi e delle regole che vi sono contenute.<br />

Inoltre, ogni qualvolta lo ritenga opportuno a seguito <strong>di</strong> novità legislative o <strong>di</strong><br />

riscontrate carenze organizzative, può proporre l’aggiornamento del Modello o la<br />

sua mo<strong>di</strong>ficazione, per mantenere sempre adeguata la sua efficacia preventiva.<br />

Le fasi del progetto<br />

Il progetto <strong>di</strong> adeguamento e implementazione del Modello, sviluppato a<br />

partire dall’anno 2008, è stato frutto <strong>di</strong> un’analisi metodologica approfon<strong>di</strong>ta<br />

e con<strong>di</strong>visa tra tutti coloro che hanno contribuito alla sua definizione, a partire<br />

dal management e dagli organi societari fino a coinvolgere fattivamente i<br />

soggetti che a vario titolo operano all’interno e nell’interesse della società.<br />

LE FASI DEL PROGETTO<br />

IDENTIFICAZIONE<br />

DELLE AREE/ATTIVITÀ SENSIBILI<br />

GAP<br />

ANALYSIS<br />

DEFINIZIONE<br />

DEL MODELLO<br />

OBIETTIVI<br />

Rappresentare le attività<br />

nonchè le funzioni<br />

maggiormente critiche<br />

rispetto alle previsioni<br />

del D.Lgs. 231/01<br />

In<strong>di</strong>viduare le azioni<br />

<strong>di</strong> miglioramento dell’attuale<br />

sistema <strong>di</strong> controllo interno<br />

e i requisiti organizzativi<br />

essenziali per la definizione<br />

<strong>di</strong> un Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

“idoneo” ai sensi<br />

del D.Lgs. 231/01<br />

Definire il Modello <strong>di</strong><br />

Organizzazione, Gestione<br />

e Controllo “idoneo”<br />

ai sensi del D.Lgs. 231/01<br />

ATTIVITÀ<br />

Raccolta ed analisi<br />

della documentazione<br />

societaria/organizzativa<br />

Rilevazione delle aree/attività<br />

“sensibili” e delle relative<br />

responsabilità funzionali<br />

(Key Officer)<br />

Interviste guidate<br />

con i Key Officer e relativa<br />

formalizzazione dell’As ls<br />

Analisi comparativa tra<br />

il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

esistente (As ls) ed il<br />

Modello a tendere (To Be)<br />

Con<strong>di</strong>visione<br />

con i Key Officer delle<br />

soluzioni prospettate<br />

Stu<strong>di</strong>o dei requisiti<br />

normativi e delle linee<br />

guida <strong>di</strong> categoria<br />

Redazione <strong>di</strong> un Modello<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

personalizzato<br />

Con<strong>di</strong>visione finale


Descrizione delle fasi del progetto<br />

FASE 1 Identificazione delle aree/attività sensibili<br />

FASE 1 Identificazione delle aree/attività sensibili<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

Avvio del progetto<br />

Avvio del progetto<br />

In<strong>di</strong>viduazione<br />

In<strong>di</strong>viduazione<br />

fattispecie<br />

<strong>di</strong> attività<br />

fattispecie<br />

sensibili<br />

<strong>di</strong> attività sensibili<br />

• Costituzione del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro (GdL 231)<br />

Definizione della metodologia<br />

• Costituzione del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro (GdL 231)<br />

e pianificazione delle attività<br />

• Definizione della metodologia<br />

Presentazione del progetto al vertice aziendale<br />

e pianificazione delle attività<br />

• Presentazione del progetto al vertice aziendale<br />

• Raccolta ed analisi della documentazione<br />

organizzativa (es. procure, procedure, ecc.)<br />

• Raccolta ed analisi della documentazione<br />

In<strong>di</strong>viduazione preliminare delle fattispecie<br />

organizzativa (es. procure, procedure, ecc.)<br />

<strong>di</strong> attività sensibili<br />

• In<strong>di</strong>viduazione preliminare delle fattispecie<br />

<strong>di</strong> attività sensibili<br />

Piano delle attività<br />

Piano delle attività<br />

Elenco fattispecie<br />

attività sensibili<br />

Elenco fattispecie<br />

attività sensibili<br />

Elenco dei Key Officer<br />

Elenco dei Key Officer<br />

In<strong>di</strong>viduazione<br />

In<strong>di</strong>viduazione<br />

dei Key Officer<br />

dei Key Officer<br />

• In<strong>di</strong>viduazione dei Key Officer per fattispecie<br />

<strong>di</strong> attività sensibili<br />

• In<strong>di</strong>viduazione dei Key Officer per fattispecie<br />

<strong>di</strong> attività sensibili<br />

FASE 2 Gap Analysis<br />

FASE 2 Gap Analysis<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

Analisi dei processi/<br />

Analisi<br />

attività<br />

dei<br />

sensibili<br />

processi/<br />

attività sensibili<br />

Gap Analysis<br />

e<br />

Gap<br />

Action<br />

Analysis<br />

Plan<br />

e Action Plan<br />

• Pianificazione delle interviste ai Key Officer<br />

Esecuzione delle interviste ai Key Officer al fine<br />

• Pianificazione delle interviste ai Key Officer<br />

<strong>di</strong> analizzare i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo per ciascuna<br />

• Esecuzione delle interviste ai Key Officer al fine<br />

fattispecie <strong>di</strong> attività “sensibile” (ad esempio:<br />

<strong>di</strong> analizzare i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo per ciascuna<br />

procedure/istruzioni esistenti, verificabilità,<br />

fattispecie <strong>di</strong> attività “sensibile” (ad esempio:<br />

tracciabilità, congruenza e coerenza<br />

procedure/istruzioni esistenti, verificabilità,<br />

delle operazioni, separazione dei compiti)<br />

tracciabilità, congruenza e coerenza<br />

• Formalizzazione e con<strong>di</strong>visione<br />

delle operazioni, separazione dei compiti)<br />

dei questionari con i Key Officer<br />

• Formalizzazione e con<strong>di</strong>visione<br />

Con<strong>di</strong>visione dei risultati con il vertice aziendale<br />

dei questionari con i Key Officer<br />

• Con<strong>di</strong>visione dei risultati con il vertice aziendale<br />

• Analisi, rilevazione e documentazione<br />

del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />

• Analisi, rilevazione e documentazione<br />

delle attività a rischio identificate<br />

del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />

• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

delle attività a rischio identificate<br />

Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />

• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />

Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />

a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />

• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />

con il vertice aziendale<br />

• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />

con il vertice aziendale<br />

Questionari<br />

ai Key Officer<br />

Questionari<br />

ai Key Officer<br />

Documento<br />

<strong>di</strong> Gap Analysis<br />

Documento<br />

e Action Plan<br />

<strong>di</strong> Gap Analysis<br />

e Action Plan<br />

FASE 3 Definizione del Modello<br />

FASE 3 Definizione del Modello<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

Definizione del Modello<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Definizione del Modello<br />

Gestione e Controllo<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />

• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

con tutte le sue componenti:<br />

Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />

• Parte Generale<br />

con tutte le sue componenti:<br />

Allegati<br />

• Parte Generale<br />

Parti Speciali<br />

• Allegati<br />

Modello<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Modello<br />

Gestione<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

e Controllo<br />

Gestione<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

e Controllo<br />

<strong>Lombarde</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

Annual Report 2010 | 195


Gap Analysis<br />

e Action Plan<br />

• Analisi, rilevazione e documentazione<br />

del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />

delle attività a rischio identificate<br />

• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />

a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />

• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />

con il vertice aziendale<br />

FASE 3 Definizione del Modello<br />

ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />

Definizione del Modello<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo<br />

• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />

con tutte le sue componenti:<br />

• Parte Generale<br />

• Allegati<br />

• Parti Speciali<br />

• Approvazione del Modello<br />

da parte del vertice aziendale<br />

Modello<br />

<strong>di</strong> Organizzazione,<br />

Gestione<br />

e Controllo<br />

<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />

<strong>Lombarde</strong><br />

Le attività del 2011<br />

Anche nel corso del 2011 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si impegnerà nel dare seguito<br />

alle attività avviate negli anni precedenti al fine <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi prefissati,<br />

con particolare attenzione alla fase applicativa dei protocolli preventivi.<br />

La società continuerà altresì nelle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione del<br />

personale, con apposite sessioni formative, verificando l’effettiva<br />

conoscenza del D.Lgs. 231/01 e dei principi comportamentali contenuti<br />

nel Co<strong>di</strong>ce Etico, nonché nelle attività <strong>di</strong> comunicazione all’esterno e<br />

ai soggetti che a vario titolo hanno rapporti con la medesima.<br />

Allo stesso tempo proseguiranno le attività dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza,<br />

supportato dalla funzione Internal Au<strong>di</strong>ting, anche sulla scorta delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Gestione e delle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.


Riconoscimenti<br />

Quest'anno i Real Estate Awards, gli<br />

"oscar del mattone", hanno previsto una<br />

categoria speciale de<strong>di</strong>cata ai progetti<br />

per la ricostruzione in Abruzzo, regione<br />

ferita dal terremoto dell'aprile 2009.<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si è<br />

can<strong>di</strong>data presentando il progetto<br />

della nuova residenza universitaria<br />

dell'Aquila, la Casa dello Studente<br />

donata dalla Lombar<strong>di</strong>a all'Abruzzo.<br />

Realizzata in base a un accordo<br />

interregionale, costruita a tempo <strong>di</strong><br />

record in soli 87 giorni e inaugurata dal<br />

Presidente Formigoni il 4 novembre 2009,<br />

la residenza è un complesso formato da<br />

tre corpi <strong>di</strong> fabbrica, capace <strong>di</strong> ospitare<br />

fino a 128 studenti e dotato <strong>di</strong> mense,<br />

biblioteca, area stu<strong>di</strong>o, palestre.<br />

Nel giugno 2010 ILSpA ha ricevuto<br />

per quest'opera il Mattone d'oro per<br />

il "miglior progetto per l’istruzione".<br />

Negli anni scorsi ILSpA si era già<br />

<strong>di</strong>stinta in questa competizione. Nel<br />

2008 aveva vinto due Mattoni d'oro. Il<br />

primo nella categoria “miglior progetto<br />

eco-sostenibile” per il progetto <strong>di</strong> Altra<br />

Sede <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a, il secondo<br />

nella categoria “miglior progetto in<br />

project financing” per il progetto del<br />

nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna <strong>di</strong> Como.<br />

Nell'e<strong>di</strong>zione 2009 dei Real Estate<br />

Awards, lo stesso premio è andato<br />

per il progetto BreBeMi a Concessioni<br />

Autostradali <strong>Lombarde</strong> SpA. Il<br />

collegamento autostradale Brescia-<br />

Bergamo-Milano è stato giu<strong>di</strong>cato la<br />

migliore opera infrastrutturale dell'anno<br />

nonché uno degli interventi strategici<br />

<strong>di</strong> maggior interesse nazionale.<br />

Annual Report 2010 | 197


In<strong>di</strong>ce<br />

La Lombar<strong>di</strong>a, protagonista in Europa<br />

Roberto Formigoni .......................................................... 2<br />

Presidente della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

Le infrastrutture: ponti per lo sviluppo<br />

Raffaele Cattaneo . ......................................................... 4<br />

Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong> e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

Il nostro impegno per costruire il futuro<br />

Giovanni Bozzetti . .......................................................... 6<br />

Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

Analizzare i bisogni, trovare soluzioni<br />

Antonio Giulio Rognoni ....................................................... 8<br />

Direttore Generale <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

La società .............................................................. 10<br />

Le aree <strong>di</strong> attività<br />

Sanità .................................................................. 15<br />

<strong>Infrastrutture</strong> ............................................................. 17<br />

<strong>Infrastrutture</strong> a rete ........................................................ 19<br />

Valorizzazione immobiliare .................................................... 21<br />

Facility . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23


I progetti, le opere<br />

Sanità<br />

<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero <strong>di</strong> Vimercate ...................................... 27<br />

<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna <strong>di</strong> Como ........................................... 33<br />

e Eliporto <strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />

<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Legnano. ................................................. 43<br />

<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Beato Giovanni XXIII <strong>di</strong> Bergamo ................................. 47<br />

Ospedali <strong>di</strong> Luino, Cittiglio, Circolo, Del Ponte e ambulatori <strong>di</strong> via Monterosa. .............. 51<br />

Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Sondrio, Sondalo e Morbegno ................................ 61<br />

Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Mariano Comense ........................................ 69<br />

Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Gavardo e Manerbio ....................................... 73<br />

<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Saronno ....................................................... 79<br />

Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Cuggiono e Magenta ....................................... 83<br />

Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Melzo e Vizzolo Predabissi ................................... 89<br />

Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Mantova, Asola e Bozzolo ................................... 95<br />

<strong>Ospedale</strong> Niguarda Ca' Granda. .............................................. 103<br />

<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong> ....................................... 109<br />

Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia, della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro e della Sibaritide .............. 115<br />

<strong>Infrastrutture</strong><br />

Ex stabilimento della Manifattura Tabacchi ...................................... 119<br />

Palazzo Lombar<strong>di</strong>a ........................................................ 123<br />

Frana del Ruinon <strong>di</strong> Valfurva ................................................. 131<br />

Provalpi – Polo Forestale Alpeggi ............................................. 133<br />

Provalpi – Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta e Polo vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia ............ 139<br />

Ponte Lambro – <strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale. ............................... 145<br />

Enoteca <strong>di</strong> Broni .......................................................... 149<br />

Sito <strong>di</strong> Borsano. .......................................................... 153<br />

Villa Reale <strong>di</strong> Monza ....................................................... 157<br />

Nuove opere <strong>di</strong> regolazione della messa in sicurezza del lago d'Idro. ................... 163<br />

Complesso Aler <strong>di</strong> Pieve Emanuele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165<br />

<strong>Infrastrutture</strong> a rete<br />

Autostrada regionale Cremona-Mantova ........................................ 167<br />

Sistema <strong>di</strong> viabilità <strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015 ................................. 173<br />

Autostrada regionale Broni-Stradella/Pavia-Mortara. ............................... 177<br />

Autostrada regionale Interconnessione Pedemontana-BreBeMi ....................... 183<br />

Una società all'opera<br />

Il project finance e le opere pubbliche realizzate. Non solo in Lombar<strong>di</strong>a ................ 188<br />

Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione, Gestione e Controllo ................................. 192<br />

Riconoscimenti ........................................................... 197<br />

Annual Report 2010 | 199


Fotografie<br />

Piero Mollica – Archivio <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

Piero Mollica ringrazia Vittorio Maggioni e Ambra Zeni per la collaborazione<br />

Disegni e render<br />

Archivio <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

Progetto grafico<br />

And Communication srl – Novara<br />

Stampa<br />

Leva SpA Arti Grafiche – Sesto S. Giovanni (MI)<br />

Chiuso in redazione il 5 agosto 2011<br />

<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />

Via Nicolò Copernico, 38 - 20125 Milano<br />

Tel (+39) 02 67 97 17 11<br />

Fax (+39) 02 67 97 17 99<br />

www.ilspa.it<br />

info@ilspa.it


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