Nuovo Ospedale di Garbagnate Milanese - Infrastrutture Lombarde
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A partire dall’Unità d’Italia – <strong>di</strong> cui<br />
quest’anno celebriamo il 150° anniversario<br />
– la Lombar<strong>di</strong>a è sempre stata scenario<br />
dei più importanti sviluppi infrastrutturali<br />
che hanno interessato il nostro Paese<br />
e il resto del continente.<br />
Nel solco <strong>di</strong> tale tra<strong>di</strong>zione, che trae<br />
origine dalla posizione <strong>di</strong> crocevia <strong>di</strong><br />
importanti <strong>di</strong>rettrici commerciali e dalla<br />
vocazione economico-sociale della<br />
nostra regione, il Governo lombardo<br />
si è impegnato fortemente nella<br />
realizzazione <strong>di</strong> opere volte a confermare<br />
il protagonismo della Lombar<strong>di</strong>a non<br />
solo in Italia, ma anche in Europa.<br />
La Lombar<strong>di</strong>a,<br />
protagonista in Europa
Per raggiungere questo importante<br />
obiettivo, Regione Lombar<strong>di</strong>a ha dovuto<br />
svolgere un forte ruolo <strong>di</strong> governance,<br />
assumere precise responsabilità<br />
politico-istituzionali e creare modelli <strong>di</strong><br />
gestione innovativi, utili a imprimere<br />
una netta accelerazione allo sviluppo<br />
<strong>di</strong> un vasto sistema <strong>di</strong> opere.<br />
Ci siamo dunque dotati <strong>di</strong> uno strumento<br />
capace <strong>di</strong> unire un’expertise <strong>di</strong> primo<br />
livello e un’alta efficienza procedurale:<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>. Uno strumento<br />
che, valorizzando le iniziative dei<br />
soggetti pubblici e privati in un contesto<br />
<strong>di</strong> competizione reale, è in grado <strong>di</strong><br />
creare le con<strong>di</strong>zioni per progettare<br />
le opere, avviarne la realizzazione<br />
e vigilare sugli impegni assunti.<br />
Nell’anno appena trascorso abbiamo<br />
raggiunto risultati notevoli come<br />
il collaudo e la messa in esercizio<br />
<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, degli ospedali<br />
<strong>di</strong> Vimercate, Como, Legnano,<br />
Niguarda. Abbiamo, inoltre, aperto<br />
venti cantieri correlati al piano <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
sanitaria, nonché avviato quelli relativi<br />
all’autostrada Pedemontana, attraverso<br />
la società collegata CAL. Tutto ciò è<br />
stato realizzato nei tempi previsti, con alti<br />
livelli <strong>di</strong> qualità e senza maggiori esborsi.<br />
Guardare al futuro delle infrastrutture<br />
significa per il Governo regionale avere<br />
un occhio vigile alle nuove esigenze dei<br />
citta<strong>di</strong>ni e delle imprese. Sono certo<br />
che <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> saprà<br />
alimentare sempre <strong>di</strong> più questa capacità<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i segnali delle trasformazioni<br />
che si affacciano al presente e che<br />
richiedono risposte lungimiranti.<br />
Roberto Formigoni<br />
Presidente della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA dal 12 luglio 2010<br />
"<br />
Guardare al futuro delle infrastrutture<br />
significa per il Governo regionale avere<br />
un occhio vigile alle nuove esigenze<br />
dei citta<strong>di</strong>ni e delle imprese<br />
"
L’Annual Report <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> è un appuntamento<br />
gra<strong>di</strong>tissimo perché mi consente <strong>di</strong> fare<br />
il punto sulle opere e sui cantieri che,<br />
anche grazie a ILSpA, stiamo portando<br />
avanti in Lombar<strong>di</strong>a. Queste pagine,<br />
che sfoglio ogni anno con grande<br />
piacere, sono la testimonianza concreta<br />
dei tanti interventi avviati o conclusi<br />
che interessano il nostro territorio.<br />
In Italia – e soprattutto in una regione<br />
produttiva come la Lombar<strong>di</strong>a – abbiamo<br />
bisogno <strong>di</strong> infrastrutture per colmare il<br />
gap che ancora esiste rispetto agli altri<br />
Paesi europei. Il World Economic Forum,<br />
su 141 nazioni, posiziona il nostro Paese<br />
al 45° posto per dotazione ferroviaria, al<br />
53° posto per dotazione stradale e al 72°<br />
posto per la qualità delle infrastrutture.<br />
Le infrastrutture:<br />
ponti per lo sviluppo
Per invertire questa "spirale negativa"<br />
<strong>di</strong> cui il nostro Paese è vittima,<br />
in Lombar<strong>di</strong>a abbiamo dato vita<br />
negli ultimi anni ad un vero e proprio<br />
cambio <strong>di</strong> marcia che si basa su un<br />
coinvolgimento sempre più <strong>di</strong>retto del<br />
territorio e su un ricorso sempre più<br />
<strong>di</strong>ffuso al project financing. Ciò ha<br />
permesso <strong>di</strong> finanziare opere senza un<br />
euro <strong>di</strong> contributo pubblico. Abbiamo<br />
sperimentato che la sussi<strong>di</strong>arietà<br />
funziona anche nel campo delle<br />
infrastrutture e delle opere pubbliche.<br />
Non <strong>di</strong>mentichiamo inoltre che<br />
gli investimenti in infrastrutture<br />
rappresentano un moltiplicatore potente<br />
per lo sviluppo socio-economico e per la<br />
competitività <strong>di</strong> un’area. Esse hanno un<br />
impatto significativo sul red<strong>di</strong>to prodotto,<br />
fungono da catalizzatore <strong>di</strong> attività a più<br />
alto valore aggiunto e conseguentemente<br />
generano benessere per i citta<strong>di</strong>ni.<br />
Le infrastrutture fanno crescere<br />
il territorio non lo indeboliscono.<br />
Ma l’ambito infrastrutturale<br />
si può sostenere oggi solo<br />
percorrendo vie nuove.<br />
Siamo tutti consapevoli <strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong> fronte ad un contesto <strong>di</strong>fficile<br />
caratterizzato da scarsità <strong>di</strong> risorse<br />
e fon<strong>di</strong> pubblici sempre più limitati.<br />
Questo significa impiegare bene i pochi<br />
sol<strong>di</strong> pubblici per finanziare opere e<br />
servizi non altrimenti realizzabili, ma al<br />
contempo significa sperimentare nuove<br />
forme <strong>di</strong> cattura del valore generato<br />
dalle infrastrutture e spingere a fondo il<br />
modello della partnership pubblico-privato<br />
ogni volta che ciò sia possibile per non<br />
pesare sulla già magra finanza pubblica.<br />
Con ILSpA stiamo percorrendo proprio<br />
questa strada che non solo è la più<br />
convincente, ma probabilmente l’unica<br />
a poter essere percorsa con successo.<br />
Le infrastrutture sono importanti e<br />
sono innanzitutto ponti che collegano<br />
i <strong>di</strong>versi territori della Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Un trampolino verso il futuro.<br />
Raffaele Cattaneo<br />
Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong><br />
e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA fino al 12 luglio 2010<br />
"<br />
Abbiamo dato vita ad un vero e proprio<br />
cambio <strong>di</strong> marcia che si basa su un<br />
coinvolgimento sempre più <strong>di</strong>retto del<br />
territorio e su un ricorso sempre più<br />
<strong>di</strong>ffuso al project financing. Ciò ha<br />
permesso <strong>di</strong> finanziare opere senza<br />
un euro <strong>di</strong> contributo pubblico<br />
"
Una strada che avanza, un palazzo<br />
che sale, un ospedale che sorge,<br />
un ponte che unisce. Senza troppe<br />
parole, senza promesse, ma con la<br />
forza dei fatti, dei tempi rispettati<br />
e senza spreco <strong>di</strong> denaro pubblico.<br />
Questo è il lavoro <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong>, questa è la missione che<br />
ci ha affidato Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Un lavoro che è frutto dell’impegno<br />
costante dei nostri <strong>di</strong>pendenti,<br />
insostituibile risorsa dell'azienda.<br />
Un lavoro <strong>di</strong> grande responsabilità che<br />
consente <strong>di</strong> migliorare la qualità della vita<br />
<strong>di</strong> tutti. Un lavoro importante che assume<br />
ancor più valore in questo periodo <strong>di</strong><br />
grave crisi, perché l’infrastrutturazione<br />
del territorio può rappresentare un volano<br />
per il sistema economico e produttivo.<br />
Il nostro impegno<br />
per costruire il futuro
ILSpA ha un fatturato me<strong>di</strong>o pro capite<br />
per addetto <strong>di</strong> 399.000 euro che,<br />
paragonato con quello <strong>di</strong> qualunque<br />
altra società <strong>di</strong> committenza pubblica<br />
o privata in Italia, <strong>di</strong>mostra l’efficienza<br />
raggiunta in termini <strong>di</strong> rapporto tra costo<br />
del personale e produzione realizzata.<br />
Nel 2010 il nostro impegno quoti<strong>di</strong>ano<br />
ha consentito la messa in esercizio<br />
<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, ad oggi l’e<strong>di</strong>ficio<br />
in cemento armato più alto d’Italia.<br />
Esso non solo ospita gli uffici regionali,<br />
ma con la sua straor<strong>di</strong>naria piazza<br />
coperta – e gli esercizi commerciali<br />
che la renderanno viva 24 ore su 24 –<br />
si offre anche a tutti i citta<strong>di</strong>ni lombar<strong>di</strong><br />
come luogo da abitare. Ancora, abbiamo<br />
reso <strong>di</strong>sponibili i nuovi ospedali <strong>di</strong><br />
Vimercate, Como, Legnano e il Niguarda<br />
a Milano, consegnato le aziende agricole<br />
<strong>di</strong> Carpaneta e Riccagioia, aperto 20<br />
nuovi cantieri <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sanitaria.<br />
E mentre si avvicina il grande restauro<br />
della Villa Reale <strong>di</strong> Monza, grazie<br />
al lavoro della nostra partecipata<br />
CAL l’autostrada Pedemontana,<br />
attesa da decenni, <strong>di</strong>venta realtà.<br />
L'altra grande svolta del 2010 si è<br />
avuta con l’avvio <strong>di</strong> attività in ambito<br />
extraregionale: il nostro patrimonio <strong>di</strong><br />
esperienze, la nostra professionalità,<br />
la nostra specializzazione si pongono<br />
così, sempre sotto la guida <strong>di</strong> Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, anche come punto <strong>di</strong><br />
riferimento nazionale per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> interventi ad elevata complessità.<br />
È il caso della sottoscrizione del<br />
Protocollo <strong>di</strong> Intesa tra la Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a e la Regione Calabria per<br />
la realizzazione in project finance <strong>di</strong><br />
quattro nuovi ospedali sul territorio<br />
calabrese, nonché della convenzione<br />
con Expo 2015 SpA per l’assistenza al<br />
Responsabile Unico del Proce<strong>di</strong>mento<br />
nell’espletamento delle procedure<br />
<strong>di</strong> gara ad evidenza pubblica.<br />
Questo per noi è motivo <strong>di</strong> orgoglio,<br />
ci rende consapevoli del ruolo strategico<br />
della nostra Società e della responsabilità<br />
che ciascuno <strong>di</strong> noi ha nello svolgere<br />
con efficienza ed efficacia il proprio<br />
compito al servizio dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Lasciare ai nostri figli opere che<br />
resteranno nel tempo contribuendo a<br />
generare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo economico<br />
e sociale rappresenta la vera motivazione<br />
che anima il nostro impegno quoti<strong>di</strong>ano.<br />
Giovanni Bozzetti<br />
Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Gestione<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
"<br />
Il nostro patrimonio <strong>di</strong> esperienze,<br />
la nostra professionalità si pongono<br />
come punto <strong>di</strong> riferimento nazionale<br />
per la realizzazione <strong>di</strong> interventi<br />
ad elevata complessità<br />
"
Nel 2010 si è compiuto un primo<br />
passo importante nel processo <strong>di</strong><br />
ammodernamento delle opere pubbliche<br />
nella nostra Regione. Penso alla messa<br />
in esercizio dei nuovi ospedali <strong>di</strong><br />
Niguarda, Legnano, Vimercate e Como,<br />
strutture moderne che stanno dando<br />
<strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> grande efficienza<br />
in termini <strong>di</strong> prestazione <strong>di</strong> servizi<br />
sanitari offerti, a riprova della loro<br />
corretta ideazione e realizzazione, in<br />
linea con le attuali esigenze sanitarie.<br />
Penso inoltre ai cantieri attualmente in<br />
corso per la costruzione, l’ampliamento<br />
e l’adeguamento <strong>di</strong> 20 presi<strong>di</strong> ospedalieri.<br />
Penso, infine, a Palazzo Lombar<strong>di</strong>a,<br />
totalmente operativo e <strong>di</strong>ventato<br />
a tutti gli effetti la nuova sede della<br />
Regione, con indubbi vantaggi in termini<br />
<strong>di</strong> efficienza del sistema oltreché<br />
economici. Opere <strong>di</strong> primaria importanza<br />
che <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />
saputo realizzare nel rispetto dei tempi<br />
previsti, dei costi e della qualità.<br />
Un compito che la nostra Società, sotto<br />
la guida della Regione Lombar<strong>di</strong>a, svolge<br />
con entusiasmo e passione secondo<br />
un metodo <strong>di</strong> lavoro ormai “collaudato”<br />
e ricorrendo a strumenti complessi, come<br />
il project financing, per promuovere il più<br />
possibile logiche <strong>di</strong> partenariato pubblicoprivato,<br />
attivando risorse e capitali<br />
privati per la realizzazione delle opere.<br />
Analizzare i bisogni,<br />
trovare soluzioni
Il 2010 ha confermato l’efficienza <strong>di</strong><br />
ILSpA anche nel campo infrastrutturale:<br />
penso in particolare all’avvio dei lavori<br />
dell’autostrada Pedemontana e alla<br />
progressione dei cantieri della BreBeMi<br />
per i quali la nostra controllata CAL,<br />
Concessioni Autostradali <strong>Lombarde</strong>,<br />
agisce da Ente Concedente.<br />
Realizzare opere come Palazzo<br />
Lombar<strong>di</strong>a, i nuovi ospedali, le nuove<br />
autostrade significa rispondere ai bisogni<br />
crescenti dei citta<strong>di</strong>ni lombar<strong>di</strong> che<br />
chiedono istituzioni sempre più vicine,<br />
un sistema sanitario sempre più efficiente,<br />
una mobilità adeguata e sostenibile.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha raggiunto<br />
questi obiettivi perchè si avvale del<br />
contributo, dell’esperienza e della<br />
professionalità <strong>di</strong> donne e uomini che<br />
lavorano tutti i giorni alacremente,<br />
con grande senso <strong>di</strong> responsabilità<br />
e de<strong>di</strong>zione, con un metodo <strong>di</strong> lavoro<br />
basato sull'ascolto e sul coinvolgimento<br />
delle parti interessate, sulla pianificazione<br />
<strong>di</strong>rei quasi “maniacale” delle singole<br />
fasi progettuali e realizzative, sul<br />
monitoraggio puntuale delle attività in<br />
corso, attraverso strumenti altamente<br />
professionali ed innovativi.<br />
Dopo il successo ottenuto con la<br />
costruzione della Casa dello Studente a<br />
L’Aquila in Abruzzo, il recente Protocollo<br />
<strong>di</strong> Intesa siglato da Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
e Regione Calabria, nell’ambito del quale<br />
stiamo offrendo il nostro supporto alla<br />
Stazione Appaltante e al Responsabile<br />
Unico del Proce<strong>di</strong>mento per la<br />
realizzazione dei nuovi ospedali <strong>di</strong> Vibo<br />
Valentia, Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro, Sibaritide<br />
e – da ultimo – quello <strong>di</strong> Catanzaro, è un<br />
esempio <strong>di</strong> come il “modello” <strong>di</strong> ILSpA<br />
possa essere utilizzato a supporto delle<br />
amministrazioni pubbliche per garantire<br />
l’efficienza nella gestione dei processi<br />
connessi alla realizzazione delle opere.<br />
E così anche la scelta da parte <strong>di</strong> Expo<br />
2015 SpA <strong>di</strong> affidare a <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> l’assistenza tecnicoamministrativa<br />
nella pre<strong>di</strong>sposizione<br />
e nell’in<strong>di</strong>zione delle gare per i lavori<br />
sul futuro sito espositivo è un chiaro<br />
riconoscimento dell’esperienza<br />
accumulata in questi anni <strong>di</strong> lavoro<br />
da parte della nostra Società.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, costituita<br />
sette anni or sono per merito della<br />
coraggiosa intuizione del Presidente<br />
Formigoni, è oggi una realtà <strong>di</strong> primo<br />
piano nel panorama delle società <strong>di</strong><br />
engineering e committenza pubblica,<br />
pronta a dare il proprio contributo e a<br />
portare la propria esperienza laddove<br />
sia necessario per realizzare opere<br />
pubbliche in grado <strong>di</strong> rispondere ai<br />
bisogni del territorio e sod<strong>di</strong>sfare le<br />
esigenze dei citta<strong>di</strong>ni trovando adeguate<br />
soluzioni tecniche e operative.<br />
Antonio Giulio Rognoni<br />
Direttore Generale<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
"<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è pronta a portare<br />
la propria esperienza laddove sia necessario<br />
per realizzare opere pubbliche in grado<br />
<strong>di</strong> rispondere ai bisogni del territorio<br />
e sod<strong>di</strong>sfare le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni<br />
"
La società<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, società<br />
<strong>di</strong> capitali posseduta al 100% da Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, è stata costituita nel 2003<br />
per gestire e valorizzare il patrimonio<br />
regionale e per coor<strong>di</strong>nare la realizzazione<br />
<strong>di</strong> nuovi progetti infrastrutturali<br />
in attuazione al “Piano straor<strong>di</strong>nario<br />
per lo sviluppo delle infrastrutture<br />
lombarde 2002/2010".<br />
Corrispondendo perciò agli in<strong>di</strong>rizzi<br />
strategici stabiliti da Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
da un lato ILSpA promuove la messa<br />
a red<strong>di</strong>to, la conservazione,<br />
il miglioramento e l’incremento del<br />
patrimonio immobiliare <strong>di</strong> proprietà<br />
regionale e degli altri asset reali<br />
ad esso collegati, anche attraverso<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> specifici strumenti finanziari;<br />
dall'altro favorisce lo startup e<br />
la realizzazione <strong>di</strong> nuovi progetti<br />
infrastrutturali, nonché la conservazione,<br />
il miglioramento e l’incremento dei beni<br />
infrastrutturali esistenti. Infine, svolge<br />
il compito <strong>di</strong> soggetto aggiu<strong>di</strong>catore,<br />
ai sensi delle vigenti norme regionali,<br />
nazionali e comunitarie sugli appalti.<br />
I componenti del Consiglio<br />
<strong>di</strong> Gestione<br />
• Giovanni Bozzetti, Presidente<br />
• Benito Bene<strong>di</strong>ni<br />
• Alberto Bonetti Baroggi<br />
L'amministrazione e il controllo della<br />
società sono esercitati secondo<br />
il cosiddetto "sistema dualistico"<br />
<strong>di</strong>sciplinato dagli articoli 2409-octies e<br />
seguenti del Co<strong>di</strong>ce Civile, che prevede<br />
la compresenza, nell'amministrazione della<br />
società, <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza<br />
che detta gli in<strong>di</strong>rizzi strategici all’interno<br />
dei quali <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> esplica<br />
le attività in<strong>di</strong>cate nel proprio oggetto<br />
sociale, verifica il perseguimento degli<br />
scopi sociali e l’aderenza agli obiettivi<br />
regionali, e <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Gestione,<br />
organo esecutivo che ha il compito <strong>di</strong><br />
gestire l’impresa e compiere tutte le azioni<br />
attribuitegli dalla legge e/o dallo statuto<br />
per il perseguimento dell’oggetto sociale.<br />
Tale assetto, vista la stretta correlazione<br />
tra <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> e Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, risponde all'esigenza<br />
fondamentale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare in<br />
maniera efficace il rapporto tra<br />
proprietà e società nell'ambito delle<br />
rispettive funzioni e competenze.<br />
Ciò garantisce a Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
oltre ad un’efficiente e celere gestione<br />
amministrativa della società, il proprio<br />
ruolo istituzionale <strong>di</strong> soggetto politico<br />
che detta gli obiettivi e la stessa<br />
mission aziendale e, attraverso il<br />
Consiglio <strong>di</strong> Sorveglianza, ne vigila<br />
sulla gestione e sull’operato.<br />
• Adriano Canziani<br />
• Stefano Cecchin<br />
I componenti del Consiglio<br />
<strong>di</strong> Sorveglianza<br />
• Roberto Formigoni, Presidente<br />
• Daniele Belotti<br />
• Luciano Bresciani<br />
• Raffaele Cattaneo<br />
• Riccardo Marchioro
La struttura organizzativa<br />
Assemblea<br />
dei Soci<br />
Consiglio<br />
<strong>di</strong> Sorveglianza<br />
Organismo<br />
<strong>di</strong> Vigilanza<br />
Consiglio<br />
<strong>di</strong> Gestione<br />
Internal<br />
au<strong>di</strong>t<br />
Direttore<br />
Generale<br />
Assistente<br />
Direttore Generale<br />
e personale<br />
Rapporti<br />
istituzionali<br />
Gare e<br />
contratti<br />
Sistemi<br />
informativi<br />
Amministrazione<br />
finanza<br />
e controllo<br />
Qualità e<br />
sicurezza<br />
Finanza<br />
<strong>di</strong> progetto<br />
Progettazione<br />
Pianificazione<br />
e controllo<br />
Area<br />
Sanità<br />
Area<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Area<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Area<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Area<br />
Facility<br />
Alcuni componenti del Consiglio <strong>di</strong> Gestione e il Direttore Generale Antonio Rognoni con<br />
l'Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong> e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a Raffaele Cattaneo.<br />
Annual Report 2010 | 11
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
Le aree <strong>di</strong> attività
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è responsabile<br />
per conto <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
dell'esecuzione dei lavori <strong>di</strong> costruzione<br />
o riassetto <strong>di</strong> 27 strutture ospedaliere<br />
<strong>di</strong>stribuite su tutto il territorio<br />
regionale, che nel loro complesso<br />
mettono a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni<br />
lombar<strong>di</strong> più <strong>di</strong> 6.500 nuovi posti<br />
letto e oltre 150 sale operatorie.<br />
Lo stile e la filosofia <strong>di</strong> tali interventi –<br />
che rientrano nel "Piano straor<strong>di</strong>nario<br />
per lo sviluppo delle infrastrutture<br />
lombarde 2002-2010" e per i quali la<br />
Giunta ha stanziato oltre 5 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
euro – sono frutto della piena adesione<br />
della Regione al nuovo modello <strong>di</strong><br />
ospedale, elaborato nel 2001 in sede<br />
ministeriale, che in Lombar<strong>di</strong>a sta<br />
rivoluzionando l'e<strong>di</strong>lizia sanitaria.<br />
Nel corso del 2010 la società ha<br />
collaudato e consegnato alle rispettive<br />
aziende i nuovi ospedali <strong>di</strong> Vimercate,<br />
Como, Legnano e il blocco sud<br />
dell'ospedale milanese <strong>di</strong> Niguarda.<br />
Il 2010 è stato anche l'anno dell'apertura<br />
<strong>di</strong> 20 cantieri correlati al piano<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia sanitaria del cosiddetto<br />
IV stralcio, finanziati cioè in base al<br />
IV Atto integrativo del 2008 all’Accordo<br />
<strong>di</strong> Programma Quadro in Materia <strong>di</strong><br />
Sanità del 1999. In<strong>di</strong>viduata da Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a come amministrazione<br />
aggiu<strong>di</strong>catrice <strong>di</strong> tali interventi <strong>di</strong><br />
costruzione, ampliamento e adeguamento<br />
strutturale e impiantistico, nel 2009<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> aveva<br />
coor<strong>di</strong>nato, in qualità <strong>di</strong> Stazione<br />
Appaltante, le attività <strong>di</strong> progettazione<br />
e aveva acquisito i titoli autorizzativi.<br />
Concluse le attività progettuali e ottenuta<br />
con decreto ministeriale l’ammissione<br />
al finanziamento, aveva attivato le<br />
procedure <strong>di</strong> affidamento degli interventi,<br />
contribuendo ad un rapido avvio dei<br />
cantieri in tutti gli ospedali coinvolti.<br />
Anche la realizzazione del nuovo<br />
<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>, la cui<br />
gara è stata aggiu<strong>di</strong>cata nel novembre<br />
2009 e i cui lavori inizieranno nel luglio<br />
2011, rientra nello stesso Atto integrativo.<br />
Il modello degli ospedali lombar<strong>di</strong> e la<br />
loro realizzazione secondo gli schemi<br />
della finanza <strong>di</strong> progetto sono ormai<br />
<strong>di</strong>ventati un esempio a livello nazionale.<br />
Non a caso, in <strong>di</strong>cembre, il Presidente<br />
della Regione Calabria in qualità <strong>di</strong><br />
Commissario Delegato per l’emergenza<br />
socio-economico-sanitaria ha sottoscritto<br />
un Protocollo d’Intesa con Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, in base al quale sorgeranno in<br />
territorio calabrese tre nuovi ospedali che<br />
<strong>di</strong>sporranno <strong>di</strong> quasi 1.000 posti letto.<br />
Per queste opere ILSpA è chiamata<br />
a svolgere le attività <strong>di</strong> assistenza<br />
tecnica, <strong>di</strong> supporto alla Stazione<br />
Appaltante e al Responsabile Unico del<br />
Proce<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> Project & Construction<br />
Management e <strong>di</strong> Alta Sorveglianza.<br />
Annual Report 2010 | 15
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Il 21 marzo 2011 Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />
è stato inaugurato alla presenza del<br />
Presidente della Repubblica Giorgio<br />
Napolitano e dell'arcivescovo <strong>di</strong> Milano<br />
Dionigi Tettamanzi. L'evento, reso<br />
ancora più solenne dalla coincidenza<br />
con i festeggiamenti per il 150°<br />
anniversario dell'Unità d'Italia, ha<br />
offerto l'occasione al Presidente<br />
Formigoni per riba<strong>di</strong>re l'invito ai citta<strong>di</strong>ni<br />
a prendere possesso della loro nuova<br />
casa, a frequentarla, a renderla viva.<br />
D'altro canto, questo processo è iniziato<br />
proprio nel 2010, con l'allestimento<br />
degli uffici e il trasferimento nella nuova<br />
sede <strong>di</strong> 3.000 <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />
Anche quest'anno quella <strong>di</strong> Palazzo<br />
Lombar<strong>di</strong>a è stata dunque la grande<br />
opera che ha caratterizzato il lavoro <strong>di</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, ma l'universo<br />
delle commesse <strong>di</strong> costruzione,<br />
ampliamento e ristrutturazione dei beni<br />
immobili che ILSpA gestisce per conto<br />
della Regione è molto più ampio.<br />
Nel 2010 la società ha ban<strong>di</strong>to la gara per<br />
l’affidamento del contratto <strong>di</strong> concessione<br />
per il recupero e la valorizzazione<br />
del corpo centrale della Villa Reale <strong>di</strong><br />
Monza. L'intervento restituirà ai citta<strong>di</strong>ni<br />
la parte <strong>di</strong> Villa più rappresentativa<br />
e <strong>di</strong> maggior pregio artistico.<br />
Per quando riguarda l'ex Manifattura<br />
Tabacchi <strong>di</strong> viale Fulvio Testi a Milano,<br />
dopo la conclusione dei lavori che<br />
hanno interessato l'e<strong>di</strong>ficio n. 14,<br />
ILSpA ha assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione<br />
Appaltante e ha indetto la gara per il<br />
recupero dell'e<strong>di</strong>ficio n. 4. Si completerà<br />
così la trasformazione <strong>di</strong> questa bella<br />
archeologia industriale in sede del nuovo<br />
Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale lombardo.<br />
Anche il programma <strong>di</strong> valorizzazione<br />
"Provalpi" ha fatto passi importanti: gli<br />
interventi del Polo Forestale Alpeggi –<br />
20 in tutto e <strong>di</strong>slocati in <strong>di</strong>verse province<br />
montane – sono in via <strong>di</strong> conclusione,<br />
mentre è terminato il recupero funzionale<br />
e l'ampliamento delle antiche aziende<br />
<strong>di</strong> Carpaneta (MN) e Riccagioia (PV).<br />
È inoltre in corso la ristrutturazione<br />
dell'Enoteca regionale <strong>di</strong> Broni (PV)<br />
e la redazione del masterplan per la<br />
realizzazione del nuovo quartiere <strong>di</strong><br />
housing sociale presso il quartiere<br />
<strong>di</strong> Ponte Lambro a Milano.<br />
Infine, <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è<br />
impegnata in progetti <strong>di</strong> ripristino e<br />
riqualificazione ambientale, tra cui la<br />
messa in sicurezza del lago d'Idro nelle<br />
Prealpi bresciane e la sistemazione del<br />
sito <strong>di</strong> Borsano in provincia <strong>di</strong> Varese.<br />
Annual Report 2010 | 17
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
<strong>Infrastrutture</strong> a rete<br />
Una rete efficiente <strong>di</strong> strade e autostrade<br />
è fattore determinante in un sistema<br />
integrato <strong>di</strong> mobilità. Serve a collegare<br />
il territorio con le gran<strong>di</strong> città, ma anche<br />
col resto d'Europa. Ha ricadute evidenti<br />
sul mondo dell’industria e del commercio<br />
e incide notevolmente anche sulla<br />
qualità della vita <strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo che<br />
ne fruisce in modo <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto.<br />
L'efficienza <strong>di</strong> un'infrastruttura,<br />
però, si <strong>di</strong>mostra già a partire dalla<br />
sua costruzione e si esprime nel<br />
tempo anche nella sua gestione.<br />
Con questa consapevolezza nel<br />
2005 Regione Lombar<strong>di</strong>a ha<br />
affidato a <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
le funzioni <strong>di</strong> Ente Concendente<br />
per la realizzazione delle autostrade<br />
regionali Cremona-Mantova e Broni-<br />
Stradella/Pavia-Mortara e nel 2008 per<br />
l’autostrada regionale Interconnessione<br />
Pedemontana-BreBeMi (IPB).<br />
Queste gran<strong>di</strong> infrastrutture<br />
avvicineranno non solo idealmente Milano<br />
e la Lombar<strong>di</strong>a al resto d'Europa. La<br />
Cremona-Mantova e la Broni-Stradella/<br />
Pavia-Mortara, in particolare, s'inseriranno<br />
come tasselli importanti del cosiddetto<br />
Corridoio 5 che collegherà Lisbona a Kiev,<br />
offrendo all'Italia un ruolo strategico nel<br />
processo <strong>di</strong> integrazione <strong>di</strong> quei Paesi<br />
che dal 1° maggio 2004 sono entrati<br />
a far parte dell'Unione Europea.<br />
Quanto alle altre tre opere prioritarie<br />
per il territorio lombardo – le autostrade<br />
Pedemontana, BreBeMi e la nuova<br />
Tangenziale Est Esterna <strong>di</strong> Milano –<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a si è fatta carico della<br />
loro realizzazione all'inizio della scorsa<br />
legislatura, attraverso l’assunzione<br />
<strong>di</strong> una forte responsabilità politica e<br />
istituzionale. Dal 2006 la Regione ha<br />
infatti svolto un importante lavoro con il<br />
Ministero delle <strong>Infrastrutture</strong> per poter<br />
gestire a livello regionale, tramite ILSpA,<br />
queste opere <strong>di</strong> competenza nazionale.<br />
Nel 2007 il Governo ha trasferito le<br />
funzioni <strong>di</strong> soggetto concedente per<br />
la loro realizzazione da ANAS SpA<br />
a una nuova società partecipata al<br />
50% dalla stessa ANAS e da Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a attraverso <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> denominata Concessioni<br />
Autostradali <strong>Lombarde</strong> SpA (CAL).<br />
CAL ha <strong>di</strong>mostrato la sua<br />
efficienza, sveltendo le procedure<br />
autorizzative, attraendo i capitali<br />
privati nel finanziamento delle opere e<br />
coinvolgendo il territorio nella delicata<br />
fase <strong>di</strong> costruzione del consenso.<br />
Il 29 luglio 2010 è stata sottoscritta la<br />
convenzione <strong>di</strong> concessione tra CAL e<br />
TEM SpA per la Tangenziale Est Esterna<br />
<strong>di</strong> Milano. Il progetto definitivo, elaborato<br />
dal Concessionario, è stato poi approvato<br />
per quanto <strong>di</strong> competenza da CAL. I<br />
lavori dell’autostrada BreBeMi, avviati<br />
nel luglio 2009, e quelli dell’autostrada<br />
Pedemontana, iniziati nel febbraio 2010,<br />
proseguono nel rispetto dei tempi.<br />
Annual Report 2010 | 19
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si occupa<br />
della valorizzazione e razionalizzazione<br />
degli immobili <strong>di</strong> proprietà regionale<br />
che non ospitano più le loro funzioni<br />
originarie e possono essere utilmente<br />
riconvertiti a vantaggio della collettività.<br />
Per farlo, la società si avvale delle sue<br />
competenze in campo urbanistico e della<br />
sua esperienza in campo immobiliare,<br />
offrendo servizi <strong>di</strong> asset management<br />
che vanno dall'analisi del contesto<br />
storico e urbanistico in cui si trova<br />
l'immobile allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progettazione<br />
e allo sviluppo <strong>di</strong> proposte sui possibili<br />
riutilizzi, fino alla gestione dell'alienazione<br />
con il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante.<br />
Nel 2010 quest'attività ha riguardato gli<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> largo Barozzi a Bergamo e <strong>di</strong> via<br />
Can<strong>di</strong>ani a Legnano, sede degli ospedali<br />
storici delle due città lombarde, la cui<br />
alienazione e conseguente riqualificazione<br />
è prevista a partire dal 2011.<br />
A Bergamo, l'intervento interessa una<br />
superficie <strong>di</strong> 140.000 metri quadrati.<br />
Il suo obiettivo è quello <strong>di</strong> valorizzarne<br />
le emergenze architettoniche,<br />
ambientali e urbane. Da un lato<br />
saranno recuperati e sviluppati gli spazi<br />
dell'impianto centrale dell'ex ospedale,<br />
architettura storica protetta da vincolo<br />
monumentale, dall'altro il comparto<br />
sarà collegato al tessuto urbano e al<br />
sistema del verde che lo circonda.<br />
Il progetto prevede la presenza nell'area<br />
<strong>di</strong> un adeguato mix funzionale <strong>di</strong><br />
attività ad uso pubblico (chiesa, asilo,<br />
ludoteca), residenze anche <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
convenzionata e protetta, funzioni<br />
ricettive, commerciali, spazi destinati al<br />
terziario, servizi universitari, parcheggi<br />
pubblici interrati. Il recupero della<br />
cosiddetta Casa rossa offrirà l'ambiente<br />
adatto alla realizzazione <strong>di</strong> servizi<br />
universitari sulla base <strong>di</strong> un’intesa con<br />
l’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bergamo.<br />
A Legnano, l'area interessata misura<br />
75.500 metri quadrati. Anche in<br />
questo caso si tratta <strong>di</strong> un intervento<br />
<strong>di</strong> riconversione che prevede il<br />
reinserimento delle aree nel contesto<br />
urbano. Oltre alla ristrutturazione degli<br />
immobili, sarà realizzato un grande parco,<br />
mentre spazi aperti e pedonali saranno<br />
riorganizzati in modo da garantire la<br />
permeabilità tra le tre aree del comparto<br />
e la connessione alle aree pubbliche<br />
e private a<strong>di</strong>acenti. La demolizione<br />
del monoblocco dell'ex ospedale<br />
consentirà la creazione <strong>di</strong> un<br />
"cannocchiale verde"<strong>di</strong> pregio.<br />
Gli e<strong>di</strong>fici storici – donati da industriali e<br />
filantropi d'inizio scorso secolo – saranno<br />
invece ristrutturati e ospiteranno<br />
servizi sanitari de<strong>di</strong>cati agli anziani<br />
(day hospital, recupero lungodegenze,<br />
visite specialistiche ambulatoriali).<br />
Questo nuovo polo, esteso su un'area <strong>di</strong><br />
23.000 metri quadrati, porterà il nome<br />
significativo <strong>di</strong> Cittadella della Fragilità.<br />
Annual Report 2010 | 21
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
Facility<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> cura il<br />
coor<strong>di</strong>namento e la gestione dei servizi<br />
<strong>di</strong> Facility Management e Global Service<br />
dell'intero patrimonio immobiliare<br />
<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a e <strong>di</strong> tutte le<br />
se<strong>di</strong> in uso, anche non <strong>di</strong> proprietà,<br />
istituzionali, centrali o territoriali.<br />
Gli appalti in corso, aggiu<strong>di</strong>cati sul finire<br />
dello scorso anno e vali<strong>di</strong> a partire<br />
dal 1° marzo 2010, hanno una durata<br />
quinquennale e riguardano le attività<br />
<strong>di</strong> Hard (manutenzione or<strong>di</strong>naria e<br />
straor<strong>di</strong>naria degli impianti tecnologici,<br />
<strong>di</strong> sollevamento, elettrici e e<strong>di</strong>li,<br />
manutenzione del verde) e Soft Facility<br />
(servizi <strong>di</strong> pulizia, commessi, portierato e<br />
movimentazione <strong>di</strong> beni) in tutti gli e<strong>di</strong>fici<br />
<strong>di</strong>slocati sia in Milano sia nei capoluoghi <strong>di</strong><br />
provincia per una superficie complessiva<br />
<strong>di</strong> circa 220.000 metri quadrati.<br />
Nell’appalto sono incluse anche la attività<br />
relative ai servizi <strong>di</strong> Hard e Soft Facility<br />
<strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a, Manifattura<br />
Tabacchi, Museo Bagatti Valsecchi e della<br />
sede <strong>di</strong> Bruxelles <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha visto dunque<br />
aumentare l'importanza <strong>di</strong> quest'area<br />
<strong>di</strong> attività, confermando il trend <strong>di</strong><br />
costante crescita degli ultimi anni.<br />
La società gestisce inoltre gli spazi<br />
<strong>di</strong> alta rappresentanza del Palazzo<br />
Pirelli quali Belvedere (il Trentunesimo<br />
piano restituito alla città), Au<strong>di</strong>torium<br />
Giorgio Gaber (prestigiosa sala<br />
congressi che può ospitare 340<br />
persone oltre i relatori) e Spazi Eventi<br />
(area aperta al pubblico attrezzata<br />
per mostre d'arte ed esposizioni).<br />
Nel corso del 2010 ILSpA ha coor<strong>di</strong>nato<br />
e gestito le attività tecnico-operative<br />
necessarie allo svolgimento <strong>di</strong> eventi<br />
ospitati in questi spazi, tra cui una mostra<br />
che ha raccontato il connubio tra Gio<br />
Ponti e la Manifattura Richard Ginori, una<br />
presentazione <strong>di</strong> oggetti Cartier e una<br />
de<strong>di</strong>cata agli orologi Rolex, il convegno<br />
"L'appropriatezza nella gestione<br />
dell'epatite B cronica" patrocinato<br />
da alcune Aziende Ospedaliere e<br />
Fondazioni IRCCS lombarde.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> continua<br />
infine ad essere il coor<strong>di</strong>natore unico<br />
per tutte le attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />
delle se<strong>di</strong> regionali. Ciò le consente<br />
<strong>di</strong> esercitare un’opera <strong>di</strong> prevenzione<br />
completa, che armonizza la<br />
conservazione e la valorizzazione<br />
degli immobili con la garanzia del<br />
buon funzionamento dei servizi e il<br />
mantenimento dell’efficienza degli stabili<br />
<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Annual Report 2010 | 23
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
I progetti, le opere
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
01
<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Vimercate<br />
Annual Report 2010 | 27
<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Vimercate<br />
I lavori del nuovo Complesso Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Vimercate si sono conclusi il 15<br />
ottobre 2009. A metà gennaio 2010,<br />
in anticipo rispetto alle previsioni,<br />
il Concessionario ha consegnato la<br />
struttura all'Azienda Ospedaliera,<br />
iniziando a erogare i servizi previsti nel<br />
contratto <strong>di</strong> concessione. I collau<strong>di</strong> sono<br />
stati effettuati nel mese <strong>di</strong> aprile.<br />
Nella prima metà del 2010 l'Azienda<br />
Ospedaliera ha completato le<br />
attività che le spettavano:<br />
- fornitura, installazione e collaudo delle<br />
attrezzature me<strong>di</strong>cali <strong>di</strong> alta tecnologia;<br />
- completamento e collaudo delle aree<br />
a rustico;<br />
- arredamento e collocazione <strong>di</strong><br />
segnaletica e attrezzature me<strong>di</strong>cali<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e bassa tecnologia.<br />
In settembre <strong>di</strong>rezione e uffici amministrativi<br />
dell’Azienda Ospedaliera si sono spostati<br />
dalla vecchia struttura nel centro <strong>di</strong><br />
Vimercate al nuovo complesso.<br />
Il 16 novembre è iniziato il trasferimento<br />
delle attività sanitarie e dei pazienti. Dal<br />
1° <strong>di</strong>cembre l’ospedale è in funzione con<br />
tutte le sue attività, comprese quelle <strong>di</strong><br />
emergenza-urgenza e Pronto Soccorso.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Posti auto 1.350<br />
Data inizio lavori Novembre 2006<br />
Data ultimazione lavori Ottobre 2009<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
142 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
115.588 mq<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Posti letto 538<br />
Concessionario<br />
Vimercate Salute SpA<br />
Sale operatorie<br />
11 + 1 sala parto
Sanità<br />
Progetto<br />
01<br />
La nuova struttura si trova a sud<br />
della città, sul territorio della frazione<br />
<strong>di</strong> Oreno, in un’area facilmente<br />
raggiungibile grazie ai collegamenti con<br />
l’uscita della Tangenziale Est e con la<br />
provinciale Vimercate-Monza. Chi non<br />
usa l'auto può scegliere <strong>di</strong> sfruttare<br />
il percorso ciclabile creato ad hoc<br />
oppure le navette del servizio pubblico<br />
collegate al centro <strong>di</strong> Vimercate.<br />
Il complesso si sviluppa in senso<br />
orizzontale, con ampie corti grazie<br />
alle quali la maggior parte degli spazi<br />
interni viene rischiarata da luce<br />
naturale in molte ore del giorno.<br />
L’intera area interna è attraversata da<br />
una rete capillare <strong>di</strong> percorsi, mentre i<br />
parcheggi sono ben integrati nel verde.<br />
Alla presenza e alla funzione del verde<br />
è de<strong>di</strong>cata una particolare attenzione. Il<br />
progetto ha previsto la semina del parco<br />
posto ad ovest dell’ospedale, delle corti<br />
interne alla piastra, delle aree a sud del<br />
parcheggio, <strong>di</strong> quelle poste a nord e a<br />
sud della piastra e <strong>di</strong> molti altri spazi. Ciò<br />
garantisce un minimo impatto ambientale<br />
della struttura e un ambiente accogliente<br />
per pazienti, personale e visitatori.<br />
Annual Report 2010 | 29
Sanità<br />
Progetto<br />
01<br />
I circa 100.000 metri quadrati del nuovo<br />
complesso sono sud<strong>di</strong>visi in tre blocchi.<br />
Il primo, su tre piani e con un livello<br />
seminterrato, è destinato all’accoglienza:<br />
al primo piano del parallelepipedo si<br />
trova l’area commerciale, il servizio <strong>di</strong><br />
ricezione e accettazione dell’ospedale. La<br />
struttura si rivolge verso la città secondo<br />
il principio dell’ospedale “aperto”.<br />
Il secondo blocco consiste in un<br />
e<strong>di</strong>ficio rettangolare, la cosiddetta<br />
piastra, che ospita i servizi veri e<br />
propri dell’ospedale: chirurgia, sale<br />
operatorie, ra<strong>di</strong>ologia, Pronto Soccorso<br />
e tutte le funzioni sanitarie.<br />
Il terzo blocco, destinato alla degenza,<br />
è immerso nel verde. Collegato con la<br />
piastra, è costituito da quattro e<strong>di</strong>fici<br />
“a petalo” <strong>di</strong>sposti a semiraggiera.<br />
Una delle caratteristiche <strong>di</strong> questo<br />
ospedale è la sua flessibilità, la<br />
possibilità <strong>di</strong> adeguarsi a eventuali<br />
cambiamenti e nuove esigenze future.<br />
Ciò anzitutto grazie al modulo strutturale<br />
7,50 x 7,50 metri, che lascia una<br />
grande libertà <strong>di</strong>stributiva, e all'utilizzo<br />
interno <strong>di</strong> pareti in cartongesso,<br />
facilmente removibili e sostituibili.<br />
Oltre al rispetto delle vigenti normative<br />
antincen<strong>di</strong>o – con conseguente<br />
inserimento <strong>di</strong> pareti e porte tagliafuoco,<br />
zone filtro con ventilazione, serrande<br />
tagliafuoco sugli impianti, ecc. –, l'intero<br />
complesso è <strong>di</strong>rettamente accessibile dai<br />
Vigili del Fuoco grazie a percorsi de<strong>di</strong>cati<br />
che corrono tutto intorno agli e<strong>di</strong>fici e<br />
a due corselli tra agli e<strong>di</strong>fici stessi.<br />
Dotata <strong>di</strong> una centrale <strong>di</strong> cogenerazione<br />
da 6 MW, la struttura è in grado<br />
<strong>di</strong> autoprodurre l'energia elettrica<br />
e il calore <strong>di</strong> cui ha bisogno.<br />
La ridondanza degli impianti, la<br />
cogenerazione a gas, i gruppi<br />
elettronici alimentati a gasolio e<br />
l'approvvigionamento <strong>di</strong> corrente dalla<br />
rete Enel permettono <strong>di</strong> affrontare<br />
i compiti della struttura ospedaliera<br />
con la massima sicurezza e le migliori<br />
garanzie <strong>di</strong> funzionamento.<br />
Annual Report 2010 | 31
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
02
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />
<strong>di</strong> Como<br />
Annual Report 2010 | 33
Sanità<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />
<strong>di</strong> Como<br />
Progetto<br />
02<br />
Per il nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna<br />
il 2010 è stato l’anno dei collau<strong>di</strong>,<br />
ultimati con esito positivo il 31 maggio,<br />
e dell’avviamento della struttura. Nel<br />
frattempo, il 15 marzo si è proceduto<br />
alla consegna anticipata della struttura<br />
all'Azienda Ospedaliera che ha avviato<br />
le attività <strong>di</strong> ultimazione e allestimento<br />
dei locali <strong>di</strong> alta tecnologia (TAC,<br />
risonanza magnetica, acceleratori lineari,<br />
apparecchiature <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ologia tra<strong>di</strong>zionali),<br />
oltre che l’arredo <strong>di</strong> tutto l’ospedale.<br />
Il trasferimento dei pazienti si è compiuto<br />
a tempo <strong>di</strong> record, in soli tre giorni, a<br />
fine settembre. Da allora l'ospedale è<br />
perfettamente funzionante.<br />
I piani interrati costituiscono la piastra<br />
principale, mentre gli altri tre si sviluppano<br />
in cinque corpi, quattro <strong>di</strong>sposti a ventaglio<br />
e il quinto perpen<strong>di</strong>colare ad essi.<br />
Il secondo dei due piani interrati è<br />
de<strong>di</strong>cato alle aree <strong>di</strong> servizio, logistica,<br />
mensa, guardaroba e spogliatoi.<br />
Vi sono inoltre collocate la camera<br />
mortuaria e le sale dolenti.<br />
Il primo piano interrato ospita<br />
il servizio <strong>di</strong>agnostico, il blocco<br />
operatorio e il Pronto Soccorso.<br />
Il complesso è situato nella zona<br />
pianeggiante che si estende tra<br />
l’autostrada e le pen<strong>di</strong>ci delle colline<br />
in località Tre Camini, tra i comuni<br />
<strong>di</strong> Como, San Fermo della Battaglia<br />
e Montano Lucino e rappresenta il<br />
centro dell’attività sanitaria comasca.<br />
Il progetto dell’e<strong>di</strong>ficio e il suo stile<br />
interpretano fedelmente il principio<br />
della centralità della persona –<br />
principio ispiratore del modello<br />
della Sanità lombarda – rendendolo<br />
un accogliente luogo <strong>di</strong> cura.<br />
La struttura si sviluppa su cinque piani,<br />
<strong>di</strong> cui due interrati, integrandosi in modo<br />
armonico con l’ambiente circostante.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Posti auto 1.486<br />
Data inizio lavori Gennaio 2007<br />
Data ultimazione lavori Novembre 2009<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
199 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
244.090 mq<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Posti letto 589<br />
Concessionario<br />
Progetto <strong>Nuovo</strong> Sant’Anna Srl<br />
Sale operatorie<br />
13 + 2 nel blocco parto<br />
Annual Report 2010 | 35
I visitatori accedono alla struttura<br />
dal piano terra dove sono collocate<br />
l’accettazione, i negozi, la nursery,<br />
le aree <strong>di</strong> day hospital e gli ambulatori.<br />
Il primo piano, oltre ad ospitare<br />
gli uffici amministrativi, è destinato<br />
alla degenza e ai servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>alisi.<br />
Nel secondo si trovano altri uffici<br />
amministrativi, altre aree <strong>di</strong> degenza<br />
e il reparto neonatale con le sale parto.<br />
L’ospedale è dotato <strong>di</strong> un impianto<br />
<strong>di</strong> cogenerazione alimentato a gas<br />
che garantisce la completa copertura<br />
del fabbisogno <strong>di</strong> energia elettrica<br />
richiesto dalla struttura. La potenza<br />
della centrale è <strong>di</strong> 3 MW, con tre motori<br />
da 1 MW ciascuno. Il calore generato<br />
dalla produzione <strong>di</strong> corrente viene<br />
utilizzato in inverno per l’impianto<br />
<strong>di</strong> riscaldamento e in estate per<br />
quello <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento; lo stesso<br />
calore viene sfruttato anche per la<br />
produzione <strong>di</strong> acqua calda per usi<br />
sanitari e per la produzione <strong>di</strong> vapore.<br />
Di particolare rilievo e interesse è il<br />
sistema <strong>di</strong> gestione informatico del<br />
magazzino <strong>di</strong> farmacia, che accelera<br />
e semplifica le attività <strong>di</strong> smistamento<br />
dei farmaci, sia in entrata che in uscita.
Annual Report 2010 | 37
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
03
Eliporto<br />
<strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />
Annual Report 2010 | 39
Sanità<br />
Eliporto<br />
<strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />
Progetto<br />
03<br />
Nell’ambito della realizzazione del<br />
nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna è prevista<br />
anche la costruzione della nuova<br />
sede del 118 nel Comune <strong>di</strong> Villa<br />
Guar<strong>di</strong>a, in provincia <strong>di</strong> Como.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un complesso con<br />
annessa elisuperficie, un hangar per<br />
la manutenzione degli elicotteri e i<br />
locali <strong>di</strong> ricovero per le ambulanze.<br />
La forma dell'e<strong>di</strong>ficio consente<br />
una completa integrazione con il<br />
paesaggio circostante e rappresenta<br />
un continuum con il colle verde, i prati<br />
e le aree boscate <strong>di</strong> orizzonte.<br />
Questo risultato è raggiunto anche<br />
attraverso la realizzazione della copertura<br />
verde, la selezione accurata dei colori<br />
e dei materiali utilizzati e la preferenza<br />
per forme curvilinee <strong>di</strong> raccordo<br />
con la linea <strong>di</strong> terra dell'orizzonte.<br />
La scelta progettuale <strong>di</strong> ridurre<br />
l'altezza dei fabbricati consente<br />
il mantenimento costante delle<br />
percezioni visuali del paesaggio.<br />
I lavori sono iniziati nel novembre<br />
2009 e si sono conclusi il 22 <strong>di</strong>cembre<br />
2010, ad eccezione <strong>di</strong> una piccola<br />
parte, relativa alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> un’opera complementare, che<br />
verrà ultimata a marzo 2011.<br />
L'e<strong>di</strong>ficio otterrà la targa energetica<br />
in classe A da parte del CENED,<br />
Certificazione Energetica degli E<strong>di</strong>fici.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Valore dell'opera<br />
5,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Novembre 2009<br />
Data fine lavori Dicembre 2010<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti auto 83<br />
3.573 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
RTC tra GDM Costruzioni SpA<br />
e Fondamenta Srl<br />
Annual Report 2010 | 41
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
04
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Legnano<br />
Annual Report 2010 | 43
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Legnano<br />
La visita del Presidente Formigoni, il 4<br />
febbraio 2010, ha segnato ufficialmente<br />
la fine dei lavori del nuovo <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Legnano. L'ultima parte ad essere<br />
completata, in gennaio, è stata la<br />
piastra (blocco 4 e blocco 5) con i<br />
servizi <strong>di</strong> sterilizzazione, i laboratori<br />
e la <strong>di</strong>agnostica per immagini.<br />
I mesi successivi sono stati de<strong>di</strong>cati ai<br />
collau<strong>di</strong> e alla collocazione degli arre<strong>di</strong> e<br />
delle attrezzature elettrome<strong>di</strong>cali, in parte<br />
trasferiti dal vecchio <strong>Ospedale</strong> Civile e<br />
in parte rinnovati. La nuova struttura è<br />
infine entrata in funzione in ottobre.<br />
speciali prodotti per le tinteggiature<br />
interne che, in base alla tecnologia Pps<br />
(Proactive Photocatalytic System),<br />
provvedono alla riduzione catalitica<br />
degli inquinanti ambientali, mantenendo<br />
l’estetica e la funzionalità delle<br />
superfici alle quali vengono applicati.<br />
La particolare attenzione de<strong>di</strong>cata<br />
alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente trova<br />
ampia applicazione nella tecnologia<br />
impiantistica adottata. Il nuovo<br />
ospedale è infatti alimentato da una<br />
moderna rete <strong>di</strong> cogenerazione.<br />
Collocato nella periferia ovest della<br />
città, l'ospedale è caratterizzato da un<br />
assetto modulare: i vari blocchi in cui<br />
si articola sono stati concepiti in modo<br />
tale da favorire ampliamenti futuri. In<br />
fase <strong>di</strong> progettazione si è optato per<br />
una costruzione tecnologicamente<br />
avanzata e accogliente al tempo stesso,<br />
formata da e<strong>di</strong>fici bassi, da corti e piazze<br />
che ricalcano il modello della cascina<br />
lombarda e sud<strong>di</strong>visa in <strong>di</strong>partimenti<br />
che assicurano contiguità spaziale<br />
tra le aree <strong>di</strong> maggiore interazione.<br />
Gli spazi per la degenza, la <strong>di</strong>agnosi e la<br />
cura occupano il 50% della superficie<br />
totale. Ampie zone sono riservate anche<br />
ai servizi pubblici: il nuovo ospedale ospita<br />
infatti un’area commerciale e una banca.<br />
Di innovativa concezione tecnologica,<br />
nell’ottica <strong>di</strong> una sempre maggiore<br />
coscienza ambientale, è l’utilizzo <strong>di</strong> nuovi<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Valore dell'opera<br />
136 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Marzo 2006<br />
Data ultimazione lavori Febbraio 2010<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
Posti letto 550<br />
180.000 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessionario<br />
Project & Construction<br />
Management<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione<br />
anche preliminare (Promoter),<br />
costruzione e gestione<br />
Genesi Uno SpA<br />
Sale operatorie<br />
Posti auto complessivi<br />
(visitatori + personale)<br />
21 + 1 sala parto<br />
1.000 + 920 = 1.920
Annual Report 2010 | 45
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
05
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
Beato Giovanni XXIII<br />
<strong>di</strong> Bergamo<br />
Annual Report 2010 | 47
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
Beato Giovanni XXIII<br />
<strong>di</strong> Bergamo<br />
Il nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Bergamo Beato<br />
Giovanni XXIII è uno dei maggiori<br />
ospedali <strong>di</strong> nuova costruzione in Italia<br />
e in virtù dell’elevata specializzazione,<br />
dell’eccellenza dei servizi sanitari<br />
e ospedalieri e dell’utilizzo <strong>di</strong><br />
tecnologie d’avanguar<strong>di</strong>a, oltre che<br />
dell'ampia capacità <strong>di</strong> accoglienza,<br />
mira a <strong>di</strong>ventare un polo attrattivo<br />
non solo per l’area bergamasca e<br />
interregionale, ma anche per pazienti<br />
provenienti da altre regioni italiane.<br />
L'ospedale <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un numero elevato<br />
<strong>di</strong> spazi per la <strong>di</strong>agnosi e cura – con<br />
oltre 6.300 metri quadrati per la terapia<br />
intensiva, 4.000 per il Pronto Soccorso<br />
e 11.000 per i servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi<br />
strumentale – e può essere raggiunto<br />
agevolmente anche grazie a nuovi e<br />
migliori collegamenti logistici e funzionali,<br />
come la nuova stazione ferroviaria<br />
e la nuova base per l’elisoccorso<br />
che consentirà un pronto servizio <strong>di</strong><br />
emergenza e urgenza ad ampio raggio.<br />
La soluzione architettonica adottata<br />
è quella <strong>di</strong> un monoblocco centrale<br />
circondato da sette “torri”.<br />
Il monoblocco ospita il cuore tecnologico<br />
del nuovo ospedale – la cosiddetta<br />
piastra su tre piani – con le funzioni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>agnosi e cura, mentre le torri, che si<br />
sviluppano su cinque piani, accolgono<br />
le aree degenza e gli ambulatori.<br />
Piastra e torri saranno collegati da una<br />
rete <strong>di</strong> percorsi interni rapi<strong>di</strong> riservati<br />
a personale e pazienti e da una<br />
grande galleria vetrata – la cosiddetta<br />
hospital street – all'interno della quale<br />
il pubblico troverà tutti i servizi che<br />
gli sono de<strong>di</strong>cati, dall'accoglienza al<br />
Centro Unico Prenotazioni e Servizi<br />
(CUPS), dal bar al ristorante, ai negozi.<br />
La piastra tecnologica comprende inoltre<br />
l’unità Emergenza Alta Specialità, EAS,<br />
cioè il Pronto Soccorso, ed è collegata<br />
<strong>di</strong>rettamente con la nuova elisuperficie<br />
realizzata a nord del complesso<br />
ospedaliero. Sono stati costruiti inoltre<br />
un e<strong>di</strong>ficio a due piani de<strong>di</strong>cato ai<br />
servizi generali e amministrativi e<br />
alle centrali tecnologiche, un centro<br />
congressi da 500 posti e <strong>di</strong>versi<br />
parcheggi, sia a raso che pluripiano.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Data inizio lavori Ottobre 2005<br />
Data ultimazione lavori Novembre 2010<br />
Data inizio lavori<br />
concessione<br />
Data ultimazione lavori<br />
concessione<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
Ottobre 2009<br />
Giugno 2010<br />
320.000 mq<br />
Posti letto Numero massimo 1.200,<br />
ipotesi <strong>di</strong> attivazione 931<br />
Ambulatori 226<br />
Sale operatorie<br />
32 + 8 sale travaglio-parto<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Concessionario<br />
Project & Construction<br />
Management per l’appalto<br />
principale e l'appalto<br />
lavori integrativi. Stazione<br />
Appaltante per la concessione<br />
<strong>di</strong> costruzione e gestione<br />
delle opere complementari<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori e concessione<br />
<strong>di</strong> costruzione e gestione<br />
RTC tra Dec SpA, Sacaim<br />
SpA, Busi Impianti SpA e<br />
Termigas Bergamo SpA<br />
(appalto principale) e tra Dec<br />
SpA, Kone SpA, Busi Impianti<br />
SpA e Termigas Bergamo SpA<br />
(appalto lavori integrativi)<br />
GESNOB Srl<br />
Valore degli appalti<br />
Valore dei lavori <strong>di</strong><br />
concessione<br />
315 milioni <strong>di</strong> euro<br />
36,5 milioni <strong>di</strong> euro
Sanità<br />
Progetto<br />
05<br />
Particolare attenzione è stata riservata<br />
all’impatto estetico dell’insieme,<br />
progettato all’insegna <strong>di</strong> un carattere <strong>di</strong><br />
leggerezza reso sia dalla trasparenza<br />
delle torri che dalla luminosità della<br />
grande galleria pubblica vetrata.<br />
Al quarto trimestre 2010, mentre erano<br />
in corso gli ultimi ritocchi sulle finiture<br />
interne, sono stati avviati tutti i collau<strong>di</strong>.<br />
Sono iniziati, in particolare, i collau<strong>di</strong><br />
dei flui<strong>di</strong> energetici, degli impianti <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>zionamento, dell’impianto vapore,<br />
dell’impianto antincen<strong>di</strong>o, degli impianti<br />
elettrici e speciali. Sono in corso inoltre<br />
tutte le prove specifiche sulle sale<br />
operatorie e sulle terapie intensive,<br />
quali le prove <strong>di</strong> isolamento acustico,<br />
<strong>di</strong> circolazione dell’aria, degli impianti<br />
gas me<strong>di</strong>cali, per garantire la perfetta<br />
funzionalità <strong>di</strong> tali ambienti. Sono già<br />
terminati, invece, i collau<strong>di</strong> statici delle<br />
strutture primarie e secondarie.<br />
produzione e <strong>di</strong>stribuzione principale<br />
del “caldo” e del “freddo”, del vapore,<br />
dei gas me<strong>di</strong>cali a servizio del nuovo<br />
ospedale, oltre che dei sistemi <strong>di</strong><br />
trasporto automatizzato (pesante,<br />
leggero, posta pneumatica), nonché<br />
il completamento <strong>di</strong> aree ospedaliere<br />
(mensa e ristorazione, sterilizzazione,<br />
gestione biancheria, centrali gas me<strong>di</strong>cali)<br />
correlate al successivo espletamento <strong>di</strong><br />
servizi non sanitari, funzionali alla gestione<br />
dell'ospedale e che verranno erogati dal<br />
Concessionario con durata ventennale.<br />
Il trasferimento <strong>di</strong> tutte le funzioni<br />
dalla sede <strong>di</strong> largo Barozzi alla nuova<br />
struttura è previsto entro il 2012.<br />
Stanno per essere completate,<br />
infine, tutte le sistemazioni esterne<br />
e il verde, che vedranno l’ospedale<br />
inserito all’interno <strong>di</strong> un complesso<br />
<strong>di</strong> parchi e verde pubblico <strong>di</strong><br />
oltre 700.000 metri quadrati.<br />
In questa fase, in particolare, ILSpA ha<br />
svolto un ruolo decisivo nella risoluzione<br />
delle problematiche verificatesi in sede<br />
<strong>di</strong> collaudo e legate alla presenza <strong>di</strong> falde<br />
sotterranee sull’area del nuovo ospedale,<br />
contribuendo alla in<strong>di</strong>viduazione delle<br />
soluzioni e degli interventi necessari.<br />
L'Azienda Ospedaliera ha preso in<br />
consegna le prime torri per poter iniziare<br />
le attività <strong>di</strong> installazione degli arre<strong>di</strong> e<br />
ha avviato i lavori <strong>di</strong> realizzazione delle<br />
alte tecnologie nelle aree <strong>di</strong> neurologia e<br />
ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica, per l’installazione delle<br />
risonanze magnetiche, TAC e acceleratori<br />
lineari, che costituiranno l’eccellenza delle<br />
tecnologia me<strong>di</strong>ca del nuovo ospedale.<br />
Nel mese <strong>di</strong> giugno 2010 ILSpA ha<br />
concluso le opere <strong>di</strong> completamento<br />
nel pieno e puntuale rispetto dei tempi<br />
contrattuali previsti. I lavori hanno<br />
riguardato, tra gli altri, la realizzazione<br />
<strong>di</strong> tutte le centrali tecnologiche <strong>di</strong><br />
Annual Report 2010 | 49
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
06
Ospedali <strong>di</strong> Luino, Cittiglio,<br />
Circolo, Del Ponte e ambulatori<br />
<strong>di</strong> via Monterosa<br />
Annual Report 2010 | 51
L'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Varese comprende due presi<strong>di</strong> ospedalieri<br />
e un ampio sistema ambulatoriale articolato sul territorio provinciale.<br />
Del Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Varese fanno parte l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Circolo<br />
e Fondazione Macchi e l'<strong>Ospedale</strong> Filippo Del Ponte,<br />
entrambi a Varese, e l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Cuasso al Monte.<br />
L’<strong>Ospedale</strong> Causa Pia Luvini <strong>di</strong> Cittiglio e l’<strong>Ospedale</strong> Luini<br />
Confalonieri <strong>di</strong> Luino, confluiti nell’Azienda Ospedaliera nel<br />
1998, costituiscono il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero del Verbano.
Sanità<br />
Ospedali<br />
<strong>di</strong> Luino e Cittiglio<br />
Progetto<br />
06<br />
L’ospedale <strong>di</strong> Cittiglio, situato nel<br />
centro abitato, accanto alla stazione<br />
ferroviaria e alle vie <strong>di</strong> collegamento<br />
con la Valcuvia, è in grado <strong>di</strong> gestire<br />
le emergenze e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare una<br />
domanda <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o-elevata complessità.<br />
L’ospedale <strong>di</strong> Luino, situato nelle<br />
imme<strong>di</strong>ate vicinanze del centro storico,<br />
si caratterizza per la capacità <strong>di</strong> far<br />
fronte non solo a una domanda <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>a complessità, ma anche per<br />
la dotazione <strong>di</strong> servizi e strutture<br />
adeguate all'emergenza-urgenza.<br />
Gli interventi che li riguardano fanno<br />
parte <strong>di</strong> un unico appalto. Come<br />
le opere del primo lotto appena<br />
ultimate, anche questi lavori, che<br />
rendono le strutture rispondenti alle<br />
attuali norme <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
sanitario e <strong>di</strong> sicurezza, riqualificano<br />
l’offerta sanitaria del presi<strong>di</strong>o.<br />
A Cittiglio i lavori riguardano, al piano<br />
terra, la ristrutturazione dell’ingresso<br />
principale e la realizzazione del nuovo<br />
punto prelievi con sala <strong>di</strong> attesa; al<br />
secondo piano, la ristrutturazione<br />
del reparto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, la<br />
costruzione <strong>di</strong> un reparto ambulatoriale<br />
e day hospital oncologico e il<br />
completamento della dotazione <strong>di</strong> locali<br />
per i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> ostetricia e ginecologia;<br />
al terzo piano, la ristrutturazione<br />
e<strong>di</strong>le e impiantistica degli ambienti da<br />
destinarsi al reparto <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria.<br />
A Luino gli interventi interessano il<br />
pa<strong>di</strong>glione centrale e il Pronto Soccorso.<br />
Il primo sarà dotato <strong>di</strong> nuovi spogliatoi<br />
centralizzati, situati al piano seminterrato,<br />
mentre al piano rialzato saranno realizzati<br />
nuovi ambulatori attrezzati anche per<br />
piccoli interventi <strong>di</strong> endoscopia.<br />
Nel Pronto Soccorso è prevista la<br />
ristrutturazione e<strong>di</strong>le e impiantistica<br />
dei locali al primo e al terzo piano<br />
che ospiteranno poliambulatori. Al<br />
terzo piano sarà inoltre collocato il<br />
reparto <strong>di</strong> neuropsichiatria infantile.<br />
L'aggiu<strong>di</strong>cazione dell'appalto è<br />
avvenuta nel febbraio 2010 e il<br />
cantiere è stato avviato in ottobre.<br />
Ad attività iniziate si sono rilevate delle<br />
criticità riguardanti la rispondenza<br />
dei solai alla normativa statica ed è<br />
stato necessario procedere ad una<br />
variante al progetto già approvato.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione<br />
Valore dell'opera<br />
2,9 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Ottobre 2010<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
4.112 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Stazione Appaltante<br />
e Direzione Lavori<br />
Appalto integrato<br />
CFC Costruzioni Srl<br />
Posti letto (Cittiglio)<br />
57 + 4 day hospital<br />
Annual Report 2010 | 53
Sanità<br />
<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Circolo<br />
e Fondazione Macchi<br />
Progetto<br />
06<br />
La struttura ospedaliera è costituita<br />
da tipologie e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente<br />
datazione storica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />
morfologia planimetrica.<br />
All’interno del programma <strong>di</strong><br />
riqualificazione generale, dopo la<br />
costruzione del monoblocco inaugurato<br />
nel 2006, è stata considerata prioritaria<br />
la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo pa<strong>di</strong>glione<br />
che accoglierà gli ambulatori, i<br />
laboratori <strong>di</strong> analisi e il day center per la<br />
centralizzazione delle funzioni rivolte ai<br />
pazienti esterni e delle attività <strong>di</strong>urne ora<br />
<strong>di</strong>slocate in <strong>di</strong>versi punti dell'ospedale.<br />
L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel marzo<br />
2010. Il cantiere, aperto in ottobre,<br />
ha dovuto superare <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>fficoltà<br />
causate dalla preventiva deviazione<br />
<strong>di</strong> tutti i sottoservizi attivi presenti nel<br />
se<strong>di</strong>me e dalla necessità <strong>di</strong> realizzare<br />
una viabilità provvisoria – veicolare e<br />
pedonale – in modo da non interrompere<br />
la normale attività dell’ospedale.<br />
Il pa<strong>di</strong>glione, situato nell’area <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
esistenti che vengono demoliti, è<br />
<strong>di</strong>rettamente collegato con un percorso<br />
coperto al monoblocco, in modo<br />
da garantire le necessarie relazioni<br />
funzionali con il Pronto Soccorso,<br />
la rianimazione, la terapia intensiva<br />
e con tutti i reparti <strong>di</strong> degenza.<br />
La sua realizzazione, rispondente<br />
agli attuali criteri <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
sanitario e normativo, permetterà<br />
in futuro la demolizione <strong>di</strong> alcuni<br />
vecchi pa<strong>di</strong>glioni ormai obsoleti.<br />
Il fabbricato, costituito da tre piani fuori<br />
terra e uno seminterrato, accoglierà al<br />
suo interno le seguenti attività:<br />
day surgery, degenza <strong>di</strong>urna, oculistica,<br />
nefrologia, <strong>di</strong>alisi, ampia area per 28<br />
ambulatori, il nuovo centro trasfusionale, i<br />
locali amministrativi per il CUP, i laboratori<br />
del centro trasfusionale, <strong>di</strong> microbiologia e<br />
genetica e <strong>di</strong> chimica clinica oltre alle altre<br />
funzioni accessorie quali gli spogliatoi<br />
per il personale, depositi, vani tecnici.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione<br />
e potenziamento<br />
Data inizio lavori Ottobre 2010<br />
Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 48<br />
6.151 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
13,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
e Direzione Lavori<br />
Appalto concorso<br />
RTC tra Albini & Castelli<br />
Srl, Tagliabue SpA e<br />
Co.Ge.S. Consorzio stabile<br />
Annual Report 2010 | 55
<strong>Ospedale</strong><br />
Filippo Del Ponte<br />
All’interno della struttura aziendale<br />
questo ospedale costituisce il riferimento<br />
per le prestazioni <strong>di</strong> alta specializzazione<br />
in campo <strong>di</strong>agnostico, clinico e chirurgico<br />
per le patologie dell’età pe<strong>di</strong>atrica e<br />
della sfera ostetrico-ginecologica.<br />
È posto in prossimità del centro storico<br />
<strong>di</strong> Varese, della stazione ferroviaria<br />
e a breve <strong>di</strong>stanza dall’<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />
Circolo. Il complesso è costituito da<br />
e<strong>di</strong>fici costruiti in epoche <strong>di</strong>verse: una<br />
villa storica ottocentesca (il cui e<strong>di</strong>ficio<br />
è già stato consolidato staticamente nel<br />
2002), il pa<strong>di</strong>glione Ottagono costruito<br />
nel 1935, il pa<strong>di</strong>glione Vedani del 1958<br />
e il pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong> del 1972.<br />
sale operatorie. Infine, viene collocato<br />
un nuovo montalettighe antincen<strong>di</strong>o<br />
a servizio del pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong>.<br />
L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel<br />
gennaio 2010 e il cantiere è stato<br />
aperto in maggio. Si sono riscontrate<br />
alcune <strong>di</strong>fficoltà operative a causa dei<br />
ristretti spazi per gli approvvigionamenti<br />
e lo stoccaggio dei materiali. Sono<br />
state inoltre introdotte delle varianti<br />
per il rinforzo strutturale <strong>di</strong> alcune<br />
pareti portanti della Villa e per<br />
migliorare la qualità delle finiture.<br />
Il progetto si articola in <strong>di</strong>versi<br />
interventi. Nella Villa viene realizzato<br />
il completamento e<strong>di</strong>le e impiantistico<br />
del fabbricato, ora allo stato rustico,<br />
per accogliere il CUP al piano terra, gli<br />
ambulatori e stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci ai piani primo<br />
e secondo e la sottocentrale termica al<br />
piano interrato. Nel pa<strong>di</strong>glione <strong>Nuovo</strong><br />
si procede alla ristrutturazione e<strong>di</strong>le e<br />
impiantistica del quinto piano degenze<br />
con aumento dei posti letto da 193 a<br />
221; all'adeguamento normativo del<br />
fabbricato e a interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />
straor<strong>di</strong>naria; all'ampliamento al piano<br />
terra del Punto <strong>di</strong> primo intervento<br />
pe<strong>di</strong>atrico con separazione dei<br />
percorsi e alla realizzazione della<br />
camera calda del Pronto Soccorso.<br />
Per quanto riguarda i collegamenti<br />
al blocco operatorio, viene realizzato<br />
un percorso coperto tra il pa<strong>di</strong>glione<br />
<strong>Nuovo</strong> e il pa<strong>di</strong>glione Vedani, sede delle<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Maggio 2010<br />
Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />
Sale operatorie 1<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
4,6 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
e Direzione Lavori<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 221<br />
12.797 mq<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Appalto integrato<br />
Consorzio Cooperative<br />
Costruzioni
Annual Report 2010 | 57
Sanità<br />
Ambulatori<br />
<strong>di</strong> via Monte Rosa<br />
Progetto<br />
06<br />
Situato a Varese in posizione centrale,<br />
il fabbricato che ospita gli ambulatori<br />
<strong>di</strong> via Monterosa è un e<strong>di</strong>ficio storico<br />
costruito nel 1930 e quin<strong>di</strong> sottoposto<br />
al vincolo della Soprintendenza per<br />
i Beni Architettonici. Dal 1998 è<br />
proprietà dell'Azienda Ospedaliera e<br />
accoglie <strong>di</strong>verse attività ambulatoriali.<br />
È costituito da tre piani fuori<br />
terra e un piano seminterrato.<br />
Il progetto prevede non solo la<br />
ristrutturazione e<strong>di</strong>le e impiantistica, ma<br />
anche l’adeguamento alle attuali norme<br />
<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento e <strong>di</strong> sicurezza dei<br />
primi due piani ambulatoriali e del piano<br />
seminterrato. Più precisamente, nel<br />
seminterrato viene realizzata una nuova<br />
centrale termica, oltre a locali tecnici,<br />
nuovi spogliatoi e spazi <strong>di</strong> deposito; al<br />
piano rialzato viene costruito il nuovo<br />
CUP, locali <strong>di</strong> attesa e ambulatori,<br />
un nuovo centro prelievi oltre ai vari<br />
locali <strong>di</strong> supporto; al primo altri locali <strong>di</strong><br />
attesa, ambulatori e locali <strong>di</strong> supporto.<br />
L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nel<br />
febbraio 2010. È stato necessario<br />
procedere alla redazione <strong>di</strong> due perizie<br />
<strong>di</strong> variante: la prima per il rinforzo<br />
strutturale dei solai, la seconda per<br />
una serie <strong>di</strong> interventi migliorativi<br />
richiesti dall’Azienda Ospedaliera.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Agosto 2010<br />
Data ultimazione lavori Agosto 2011<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
1,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
e Direzione Lavori<br />
Appalto integrato<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
2.646 mq<br />
Appaltatore<br />
Ar.Co. Lavori S.C.C.<br />
Annual Report 2010 | 59
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
07
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />
<strong>di</strong> Sondrio, Sondalo<br />
e Morbegno<br />
Annual Report 2010 | 61
I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Sondrio, Sondalo e Morbegno fanno parte dell'Azienda<br />
Ospedaliera Valtellina Valchiavenna, che comprende anche il Presi<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> Chiavenna e sette centri ambulatoriali sparsi sul territorio.<br />
Costituita nel 2003, l’Azienda Ospedaliera serve un ambito territoriale interamente<br />
montano e molto vasto, oltre 3.000 chilometri quadrati, con un bacino <strong>di</strong><br />
utenza <strong>di</strong> 78 comuni e circa 178.000 abitanti. La sua offerta sanitaria deve<br />
perciò tenere in considerazione la <strong>di</strong>spersione spaziale e altimetrica nonché la<br />
presenza <strong>di</strong> flussi turistici rilevanti, concentrati in luoghi e in tempi <strong>di</strong>versi.<br />
Se dunque ogni presi<strong>di</strong>o deve da un lato rispondere in modo integrato alle necessità<br />
dell'intero territorio, dall'altro deve essere in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i fondamentali<br />
bisogni <strong>di</strong> salute degli abitanti della sua zona, offrendo i servizi <strong>di</strong> ricovero, <strong>di</strong>agnosi<br />
e cura delle patologie acute; fornendo visite me<strong>di</strong>che e assistenza infermieristica;<br />
erogando atti e procedure <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>agnostico, terapeutico e riabilitativo; garantendo<br />
operazioni <strong>di</strong> soccorso in situazioni <strong>di</strong> urgenza ed emergenza me<strong>di</strong>ca.<br />
Gli interventi in programma, aggiu<strong>di</strong>cati nel marzo 2010, miglioreranno le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza e comfort <strong>di</strong> pazienti e personale, eleveranno la qualità<br />
delle prestazioni e consentiranno l'accre<strong>di</strong>tamento delle strutture.
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Sondrio<br />
Progetto<br />
07<br />
Il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Sondrio,<br />
struttura costituita da tipologie e<strong>di</strong>lizie <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fferente datazione storica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />
morfologia planimetrica, ospita circa<br />
400 posti letto accre<strong>di</strong>tati in tre <strong>di</strong>stinti<br />
pa<strong>di</strong>glioni. All’interno del programma<br />
<strong>di</strong> riqualificazione generale, è stata<br />
considerata prioritaria la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un nuovo blocco operatorio.<br />
L’attuale attività chirurgica (circa 6.500<br />
interventi l'anno) viene svolta in tre<br />
blocchi operatori <strong>di</strong>stinti, ciascuno dotato<br />
<strong>di</strong> un proprio servizio <strong>di</strong> sterilizzazione<br />
e composto da due sale operatorie.<br />
Tale organizzazione determina una<br />
profonda <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> risorse.<br />
Il progetto <strong>di</strong> ristrutturazione e<br />
ampliamento, mentre aumenta da 6<br />
a 8 il numero delle sale operatorie,<br />
prevede la centralizzazione dell’attività<br />
chirurgica e la creazione <strong>di</strong> una sola<br />
centrale <strong>di</strong> sterilizzazione idonea<br />
per l’attività dell'intero presi<strong>di</strong>o.<br />
<strong>di</strong> degenza al letto operatorio e<br />
viceversa al termine dell’intervento<br />
chirurgico (il cosiddetto "filtro<br />
<strong>di</strong> entrata degli operan<strong>di</strong>").<br />
Si prevedono ampi spazi per lo<br />
stoccaggio del materiale pulito, delle<br />
attrezzature, dei farmaci e presi<strong>di</strong>.<br />
È stata inoltre posta particolare<br />
attenzione ai percorsi annessi alle<br />
sale operatorie: per l’ingresso del<br />
personale, attraverso spogliatoi filtro;<br />
per l’ingresso dei pazienti attraverso il<br />
"filtro <strong>di</strong> entrata degli operan<strong>di</strong>"; per la<br />
raccolta del materiale sporco in uscita<br />
dalle sale e per l’ingresso del materiale<br />
sterile attraverso l’inserimento <strong>di</strong><br />
montacarichi. Essi collegheranno il blocco<br />
operatorio con la nuova centrale <strong>di</strong><br />
sterilizzazione posta al piano sottostante<br />
e affiancata dalla centrale impianti.<br />
Il nuovo blocco, situato nell’area a<br />
verde prospiciente il pa<strong>di</strong>glione sud,<br />
viene posizionato in modo da garantire<br />
le necessarie relazioni funzionali con<br />
il Pronto Soccorso, la rianimazione,<br />
la terapia intensiva e con i reparti <strong>di</strong><br />
degenza chirurgica. Le sale operatorie<br />
saranno realizzate con telaio in acciaio<br />
<strong>di</strong> tipo autoportante e dotate <strong>di</strong> portici<br />
quadrangolari pensili attrezzati.<br />
L’accesso dei pazienti al gruppo<br />
operatorio, con percorso de<strong>di</strong>cato,<br />
avverrà attraverso una zona dove<br />
saranno trasferiti dal loro letto<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e ampliamento<br />
Data inizio lavori Novembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Dicembre 2011<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Sale operatorie 8<br />
2.429 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
RTC tra Contessa Giulio Srl,<br />
Carnazzola Camillo SpA<br />
e Sielv Srl<br />
Valore dell'opera<br />
6,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Annual Report 2010 | 63
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Sondalo<br />
Progetto<br />
07<br />
La Struttura <strong>di</strong> Ricovero e Cura <strong>di</strong><br />
Sondalo nasce dall'iniziativa dell'insigne<br />
pneumologo Eugenio Morelli (1881-<br />
1960), impegnato nella prima metà<br />
del Novecento nella lotta contro la<br />
tubercolosi e le malattie polmonari sociali.<br />
La tipologia del villaggio sanatoriale<br />
Morelli riflette le conoscenze scientifiche<br />
e me<strong>di</strong>che dell'epoca in cui è stato<br />
costruito, gli anni Trenta. Si articolava<br />
in origine in nove pa<strong>di</strong>glioni gran<strong>di</strong> e<br />
luminosi, <strong>di</strong> cui oggi ne sono attivi cinque.<br />
Il progetto <strong>di</strong> ristrutturazione interessa<br />
esclusivamente il pa<strong>di</strong>glione 4, imponente<br />
struttura <strong>di</strong> 8 piani che ospita già il Pronto<br />
Soccorso, la ra<strong>di</strong>ologia, l'ortope<strong>di</strong>a,<br />
l'endoscopia, l'urologia, le degenze <strong>di</strong><br />
chirurgia toracica, vascolare e generale,<br />
il blocco operatorio e la rianimazione.<br />
L'intervento prevede l’adeguamento<br />
antincen<strong>di</strong>o della struttura e la<br />
ristrutturazione, ai fini dell’accre<strong>di</strong>tamento,<br />
dei reparti <strong>di</strong> degenza <strong>di</strong> ostetriciaginecologia<br />
e <strong>di</strong> neurochirurgia.<br />
Lo spostamento del reparto porta evidenti vantaggi,<br />
perché lo avvicina alle unità anestesia-rianimazione e car<strong>di</strong>ocoronarica,<br />
facilitando così la gestione delle emergenzeurgenze.<br />
Il nuovo reparto <strong>di</strong> neurochirurgia, al secondo<br />
piano seminterrato, sarà invece dotato <strong>di</strong> 25 posti letto<br />
or<strong>di</strong>nari, un posto per day hospital e uno per day surgery.<br />
Per corrispondere alla nuova normativa <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong><br />
e ai requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, sarà anche realizzato un nuovo<br />
impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei gas me<strong>di</strong>cinali e <strong>di</strong> energia elettrica.<br />
Principio guida dell'intervento è stato quello <strong>di</strong> tutelare il<br />
più possibile il valore intrinseco della struttura dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
esistente, vincolato secondo il D.Lgs. 22 gennaio 2004<br />
n. 42, evitando, ove possibile, <strong>di</strong> intervenire con opere<br />
invasive che avrebbero potuto cambiarne la morfologia.<br />
Le fasi del cantiere si svolgeranno nel rispetto delle<br />
attività sanitarie che per la centralità del presi<strong>di</strong>o<br />
sul territorio non possono essere sospese.<br />
Nel pa<strong>di</strong>glione 4 sarà realizzata una<br />
nuova rete idrica antincen<strong>di</strong>o, un<br />
impianto <strong>di</strong> rilevazione incen<strong>di</strong> e luci<br />
<strong>di</strong> emergenza, zone filtro a prova<br />
<strong>di</strong> fumo e compartimentazioni, due<br />
scale <strong>di</strong> emergenza esterne.<br />
Il nuovo reparto <strong>di</strong> ginecologia-ostetricia,<br />
posto al primo piano seminterrato,<br />
sarà dotato <strong>di</strong> un blocco parto e <strong>di</strong><br />
14 posti letto or<strong>di</strong>nari, un posto per<br />
day hospital e uno per day surgery<br />
per un totale <strong>di</strong> 16 così <strong>di</strong>stribuiti:<br />
12 posti letto per ginecologia e 4<br />
per ostetricia con rooming-in.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Novembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Settembre 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 43<br />
16.653 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
4,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
Consorzio Litta<br />
Annual Report 2010 | 65
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Morbegno<br />
Fino ad oggi il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong><br />
Morbegno si è caratterizzato come polo<br />
me<strong>di</strong>co-riabilitativo, con forte presenza<br />
<strong>di</strong> attività ambulatoriale e <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica.<br />
Allo stesso tempo ha permesso <strong>di</strong><br />
effettuare in loco anche quella parte<br />
dell’attività interventistica chirurgica<br />
che non richiedeva prolungata degenza<br />
o elevata complessità d’intervento.<br />
e <strong>di</strong> quello per alimentazione in continuità<br />
assoluta per le utenze delle sale operatorie<br />
e i nuovi quadri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.<br />
In un'ottica <strong>di</strong> ampliamento e<br />
miglioramento dell'offerta dei servizi e ai<br />
fini dell'accre<strong>di</strong>tamento verranno perciò<br />
ristrutturati i reparti <strong>di</strong> lungodegenza e<br />
me<strong>di</strong>cina generale e contestualmente il<br />
blocco operatorio. Verrà poi effettuato<br />
il trasferimento del Cup/Cassa dal<br />
pa<strong>di</strong>glione S. Antonio al Mattei-Vanoni<br />
e si procederà con l'adeguamento alla<br />
normativa antincen<strong>di</strong>o dei pa<strong>di</strong>glioni<br />
Mattei-Vanoni e Parravicini. Questi<br />
ultimi saranno dotati <strong>di</strong> nuova rete idrica<br />
antincen<strong>di</strong>o, impianto <strong>di</strong> rilevazione<br />
incen<strong>di</strong> e luci <strong>di</strong> emergenza, zone filtro<br />
a prova <strong>di</strong> fumo e compartimentazioni,<br />
due scale <strong>di</strong> emergenza esterne, una<br />
sul lato Mattei ed una sul lato Vanoni.<br />
L’attuale impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
dei gas me<strong>di</strong>cinali, alimentato dalle<br />
centrali <strong>di</strong> produzione ed erogazione<br />
site in <strong>di</strong>stinti locali a nord del presi<strong>di</strong>o,<br />
verrà mo<strong>di</strong>ficato e integrato.<br />
Per quanto riguarda la rete elettrica,<br />
è prevista una serie <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />
carattere generale, tra cui il rifacimento<br />
della cabina elettrica <strong>di</strong> trasformazione<br />
me<strong>di</strong>o-bassa tensione, la realizzazione<br />
dell’impianto per alimentazione <strong>di</strong><br />
emergenza con gruppo elettrogeno<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Ottobre 2010<br />
Data ultimazione lavori Maggio 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
12.700 mq<br />
Sale operatorie 2<br />
Valore dell’opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
3,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
Posti letto 25<br />
Appaltatore<br />
Ar.Co. Lavori S.C.C.
Annual Report 2010 | 67
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
08
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Mariano Comense<br />
Annual Report 2010 | 69
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Mariano Comense<br />
L’<strong>Ospedale</strong> Felice Villa, appartenente<br />
all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna<br />
<strong>di</strong> Como, si trova nel centro<br />
citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Mariano Comense<br />
ed è costituito da <strong>di</strong>versi e<strong>di</strong>fici<br />
realizzati in epoche <strong>di</strong>fferenti.<br />
I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione, avviati<br />
nel <strong>di</strong>cembre 2009, riguardano<br />
l’e<strong>di</strong>ficio centrale, il cosiddetto<br />
corpo A-monoblocco.<br />
L’intervento prevede la ristrutturazione<br />
dei reparti <strong>di</strong> degenza dell’ala est,<br />
dal piano rialzato al terzo, ed esige<br />
una cura particolare nella gestione<br />
delle interferenze con le attività<br />
sanitarie in corso ai piani limitrofi.<br />
A novembre 2010 è stato riattivato<br />
il piano rialzato e sono stati sostituiti<br />
gli ascensori interni, mentre entro la<br />
metà del prossimo anno è previsto<br />
il completamento e il trasferimento<br />
<strong>di</strong> tutti gli altri piani <strong>di</strong> degenza.<br />
A seguire sarà realizzato un nuovo<br />
montalettighe antincen<strong>di</strong>o esterno<br />
e si procederà all'ammodernamento<br />
dei locali spogliatoio del personale<br />
collocati al piano seminterrato.<br />
Tali migliorie, tra cui anche il rifacimento<br />
dei servizi igienici per garantire<br />
l’accessibilità dei <strong>di</strong>sabili, hanno lo<br />
scopo <strong>di</strong> adeguare la struttura alle<br />
norme <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento, mentre il<br />
rifacimento dell’impianto <strong>di</strong> gas me<strong>di</strong>cali<br />
e la realizzazione dell'impianto <strong>di</strong> aria<br />
con<strong>di</strong>zionata porteranno all’adeguamento<br />
impiantistico dei reparti <strong>di</strong> degenza.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Dicembre 2009<br />
Data ultimazione lavori Gennaio 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
3.260 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
2,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori<br />
PSP SpA<br />
Posti letto 84
Annual Report 2010 | 71
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
09
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />
<strong>di</strong> Gavardo e Manerbio<br />
Annual Report 2010 | 73
I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Gavardo e Manerbio fanno parte<br />
dell'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Desenzano del Garda, che<br />
complessivamente serve un potenziale bacino d'utenza<br />
<strong>di</strong> oltre 300.000 abitanti, con picchi maggiori nel periodo<br />
estivo dovuti al notevole afflusso turistico nell'area.<br />
In entrambi la struttura è connotata come ospedale per acuti:<br />
a Gavardo sono concentrate tutte le specialità <strong>di</strong> base;<br />
a Manerbio vi sono anche quelle interme<strong>di</strong>e e le terapie<br />
intensive (unità coronarica, patologia neonatale, rianimazione).<br />
Questo fa sì che la loro collocazione nella rete d'emergenza<br />
e urgenza sia <strong>di</strong>versa: a Gavardo si trova il Pronto<br />
Soccorso, mentre Manerbio è sede <strong>di</strong> Dipartimento<br />
Emergenza e Accettazione (DEA).
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Gavardo<br />
Progetto<br />
09<br />
L’area <strong>di</strong> intervento è situata nel settore<br />
settentrionale del Comune <strong>di</strong> Gavardo, in<br />
località Montecroce. L'ospedale si articola<br />
in corpi <strong>di</strong> fabbrica realizzati in tempi<br />
<strong>di</strong>versi e raccordati tra loro da corpi <strong>di</strong><br />
collegamento e da altri quattro e<strong>di</strong>fici<br />
destinati a servizi e impianti tecnologici.<br />
Ospita, tra l'altro, una morgue che<br />
sarà demolita e sostituita da un nuovo<br />
spazio per il cordoglio dei defunti.<br />
Le criticità della struttura sono<br />
l'insufficienza delle aree destinate<br />
alle degenze; l'inadeguatezza della<br />
<strong>di</strong>sposizione planimetrica che non<br />
sod<strong>di</strong>sfa le relazioni prioritarie tra le aree<br />
funzionali né le necessarie separazioni<br />
tra flussi; la compressione dell’area<br />
del Pronto Soccorso; l'inadeguata<br />
fruibilità <strong>di</strong>retta dall’esterno e verso la<br />
morgue; l'interferenza con i percorsi<br />
interni all’area ospedaliera.<br />
aspetti compositivi e <strong>di</strong>mensionali degli<br />
ambienti progettati, ma coinvolgono<br />
la globalità dei sistemi tecnologici,<br />
migliorando la qualità degli spazi, ma<br />
anche il ren<strong>di</strong>mento complessivo della<br />
struttura sanitaria, la sua resa energetica<br />
e il conseguente impatto ambientale.<br />
Nel febbraio del 2010 sono stati avviati<br />
i lavori. Le prime attività <strong>di</strong> cantiere, quali<br />
la realizzazione delle palificate e lo scavo<br />
<strong>di</strong> sbancamento, si sono <strong>di</strong>mostrate fin da<br />
subito complesse a fronte della situazione<br />
geologica del sito caratterizzata dalla<br />
presenza sia <strong>di</strong> trovanti lapidei <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni sia dell’acqua <strong>di</strong> falda.<br />
Il costante impegno <strong>di</strong> ILSpA ha portato<br />
in tempi brevi alla risoluzione <strong>di</strong> tali criticità.<br />
Si prevede pertanto la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un nuovo corpo <strong>di</strong> fabbrica che<br />
ospiterà Pronto Soccorso, morgue,<br />
degenza, logistica ed emo<strong>di</strong>namica.<br />
Nel far fronte ai problemi dell’attuale<br />
presi<strong>di</strong>o, il progetto ha posto<br />
particolare cura nel ri<strong>di</strong>segno dei<br />
percorsi, in modo da ottimizzare<br />
l’accessibilità da parte degli utenti<br />
interni ed esterni, oltre che sod<strong>di</strong>sfare<br />
le nuove esigenze <strong>di</strong>mensionali.<br />
L’attenzione all’aspetto funzionale ha<br />
poi comportato soluzioni progettuali<br />
che non si traducono esclusivamente in<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ampliamento<br />
Valore dell'opera<br />
16 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Febbraio 2010<br />
Data ultimazione lavori Febbraio 2012<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto concorso<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
10.326 mq<br />
Appaltatore<br />
RTC tra Siram SpA<br />
e Ar.Co. Lavori S.C.C.<br />
Posti letto 97<br />
Annual Report 2010 | 75
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Manerbio<br />
Il Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Manerbio si trova nelle<br />
imme<strong>di</strong>ate vicinanze del paese e<br />
serve una vasta area della bassa<br />
bresciana con una popolazione<br />
residente <strong>di</strong> oltre 120.000 abitanti.<br />
La struttura esistente, composta da<br />
quattro fabbricati, necessita <strong>di</strong> interventi<br />
<strong>di</strong> ampliamento e ristrutturazione<br />
finalizzati all’accre<strong>di</strong>tamento e<br />
alle nuove esigenze sanitarie.<br />
L'intervento riguarda l'ampliamento<br />
dell'ala ovest, dove al piano rialzato<br />
sarà realizzata un’unità operativa per<br />
complessivi 38 posti letto; l’ala est,<br />
dove al piano rialzato saranno collocate<br />
fisioterapia e sala gessi e al secondo<br />
piano il nuovo gruppo parto; il corpo<br />
ottagonale al piano primo, che ospiterà<br />
la nuova unità <strong>di</strong> rianimazione.<br />
La struttura del nuovo corpo <strong>di</strong> fabbrica<br />
è stata <strong>di</strong>mensionata per accogliere le<br />
esigenze <strong>di</strong> eventuali futuri ampliamenti:<br />
essa si svilupperà infatti per due piani<br />
fuori terra, ma potrà supportarne in<br />
futuro complessivamente cinque.<br />
La prima fase, che consiste nella<br />
ristrutturazione del primo piano del<br />
corpo ottagonale e nella realizzazione<br />
del nuovo corpo <strong>di</strong> ampliamento nell'ala<br />
ovest, è stata avviata nel gennaio 2010.<br />
La tipologia dei lavori e la particolarità<br />
dell’ambito in cui essi si svolgono<br />
richiedono, per l’intera durata del cantiere,<br />
un impegno costante nel coor<strong>di</strong>namento<br />
e nella gestione delle interferenze, per<br />
garantire e tutelare l’attività sanitaria<br />
in corso nelle aree limitrofe al cantiere.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e ampliamento<br />
Valore dell'opera<br />
4 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Gennaio 2010<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2013<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
3.800 mq<br />
Appaltatore<br />
RTC tra Steda SpA e<br />
Europa Elettroindustriale Srl<br />
Posti letto 44
Annual Report 2010 | 77
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
10
<strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Saronno<br />
Annual Report 2010 | 79
Sanità<br />
<strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Saronno<br />
Progetto<br />
10<br />
L’<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Saronno, afferente<br />
l'Azienda Ospedaliera <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> Circolo <strong>di</strong> Busto Arsizio, occupa<br />
un’area <strong>di</strong> circa 36.000 metri quadrati<br />
e si trova imme<strong>di</strong>atamente a ridosso<br />
del centro storico della città.<br />
I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione e ampliamento,<br />
che interessano alcuni piani del nuovo<br />
pa<strong>di</strong>glione specialistico, renderanno<br />
la struttura corrispondente ai<br />
requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />
Il progetto, che recepisce le<br />
necessità funzionali e persegue<br />
gli obiettivi strategici dell’Azienda<br />
Ospedaliera, prevede tre interventi.<br />
Il primo si realizza con il trasferimento<br />
del servizio <strong>di</strong>alisi, attualmente<br />
collocato nel pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />
generale, nel semipiano ovest del<br />
piano rialzato del pa<strong>di</strong>glione.<br />
Se dunque fino ad oggi la <strong>di</strong>alisi,<br />
oltre che poco integrata con il resto<br />
della struttura, si è trovata <strong>di</strong>stante<br />
dall’ingresso principale, ora viene spostata<br />
proprio in prossimità dell’ingresso,<br />
negli spazi attualmente occupati dai<br />
poliambulatori, al fine <strong>di</strong> migliorare<br />
l’accessibilità dei pazienti al servizio.<br />
Il secondo intervento riguarda il<br />
trasferimento del reparto <strong>di</strong> ostetricia<br />
dal secondo al quarto piano del<br />
nuovo pa<strong>di</strong>glione specialistico,<br />
destinato fino a oggi alle degenze <strong>di</strong><br />
ortotraumatologia. Lo spostamento<br />
coinvolge anche il blocco parto, che<br />
viene anch’esso trasferito qui dall'ottavo<br />
piano e quin<strong>di</strong> integrato al reparto.<br />
Il terzo porterà le degenze <strong>di</strong> neurologia,<br />
oggi collocate al nono piano del pa<strong>di</strong>glione,<br />
al secondo piano, attualmente destinato<br />
alle degenze <strong>di</strong> ostetricia e ginecologia.<br />
Il poliambulatorio che occupa il<br />
semipiano rialzato ovest e la degenza<br />
<strong>di</strong> ortotraumatologia verranno<br />
trasferiti in altra sede in<strong>di</strong>cata in<br />
seguito dall'Azienda Ospedaliera.<br />
Le attività non <strong>di</strong>sturberanno la continuità<br />
del servizio <strong>di</strong> quei piani non <strong>di</strong>rettamente<br />
interessati dall’intervento (terzo,<br />
primo e rialzato), a eccezione <strong>di</strong> brevi<br />
perio<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabili alle realizzazioni<br />
impiantistiche <strong>di</strong> attraversamento.<br />
L'appalto è stato aggiu<strong>di</strong>cato nell'aprile<br />
2010. Il cantiere, che aprirà a gennaio<br />
2011, si svilupperà in tre fasi. La<br />
prima vedrà la realizzazione del nuovo<br />
reparto <strong>di</strong> ostetricia e blocco parto,<br />
con la ristrutturazione del quarto piano<br />
del nuovo pa<strong>di</strong>glione specialistico. La<br />
seconda fase consisterà nella costruzione<br />
del nuovo reparto <strong>di</strong>alisi e del collettore<br />
fognario. Una volta completati e<br />
attivati i reparti del quarto piano e del<br />
rialzato, potranno avere inizio i lavori<br />
<strong>di</strong> ristrutturazione al secondo piano.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e ampliamento<br />
Sale operatorie 1<br />
Data inizio lavori Gennaio 2011<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 46<br />
3.190 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
3,5 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
e Direzione Lavori<br />
Appalto integrato<br />
Consorzio Stabile Consta<br />
Annual Report 2010 | 81
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
11
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />
<strong>di</strong> Cuggiono e Magenta<br />
Annual Report 2010 | 83
I presi<strong>di</strong> ospedalieri <strong>di</strong> Cuggiono e Magenta, in provincia <strong>di</strong> Milano, fanno parte<br />
dell'Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Legnano. Gli interventi che li interessano rientrano<br />
in un più ampio programma <strong>di</strong> riqualificazione dell'intera rete ospedaliera legnanese.
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Cuggiono<br />
Progetto<br />
11<br />
L’intervento rappresenta una rivisitazione<br />
strategica finalizzata a una profonda<br />
riorganizzazione del presi<strong>di</strong>o, anche a<br />
fronte delle recenti mo<strong>di</strong>fiche normative<br />
che comportano adeguamenti sostanziali<br />
<strong>di</strong> funzioni, servizi e reparti.<br />
Il progetto prevede la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un nuovo e<strong>di</strong>ficio concepito come<br />
ampliamento dell’esistente e, pertanto,<br />
costruito in maniera contigua al corpo<br />
<strong>di</strong> collegamento tra il pa<strong>di</strong>glione Ala Nuova<br />
del 1997 e il pa<strong>di</strong>glione che risale al 1967.<br />
Al suo interno è previsto l’inserimento<br />
<strong>di</strong> alcune importanti funzioni <strong>di</strong> alta<br />
tecnologia che interessano nel dettaglio<br />
il quartiere operatorio, la <strong>di</strong>agnostica<br />
per immagini, il servizio <strong>di</strong> riabilitazione<br />
e la centrale <strong>di</strong> sterilizzazione collegate<br />
alle attività sanitarie esistenti.<br />
Particolare attenzione è de<strong>di</strong>cata<br />
alla definizione dei collegamenti<br />
sia verticali che orizzontali e alla<br />
<strong>di</strong>fferenziazione dei percorsi.<br />
I lavori sono iniziati il 10 novembre 2010<br />
con la realizzazione dei parcheggi a raso<br />
e gli scavi propedeutici alla realizzazione<br />
del nuovo e<strong>di</strong>ficio in ampliamento.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e ampliamento<br />
Posti auto 67<br />
Data inizio lavori Novembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Ottobre 2012<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 49<br />
Sale operatorie 3<br />
5.432 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
8 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto concorso<br />
RTC tra Ar.Co. Lavori S.C.C.,<br />
Acmar SCpA e Ceir S.C.C.<br />
Annual Report 2010 | 85
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Magenta<br />
I lavori in corso presso le ali C e D del<br />
cosiddetto monoblocco consistono<br />
principalmente nell'adeguamento del<br />
sistema e<strong>di</strong>lizio e <strong>di</strong> quello impiantistico<br />
ai fini dell’accre<strong>di</strong>tamento. Inoltre si<br />
interviene sulla struttura me<strong>di</strong>ante il<br />
posizionamento <strong>di</strong> shock transmitters,<br />
ovvero <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> vincolo <strong>di</strong>namico<br />
tra i giunti dei vari elementi che<br />
costituiscono il monoblocco.<br />
I lavori sono iniziati il 13 <strong>di</strong>cembre<br />
2010 con la realizzazione della<br />
nuova cabina elettrica e le opere <strong>di</strong><br />
ristrutturazione del nono piano.<br />
Per quanto riguarda il sistema dei<br />
collegamenti verticali, è prevista la<br />
messa a norma generale attraverso<br />
la sostituzione degli ascensori e<br />
dei montalettighe, in conformità<br />
ai nuovi regolamenti vigenti.<br />
Per quanto attiene invece alle degenze,<br />
gli interventi riguardano la ristrutturazione<br />
integrale delle aree attraverso la<br />
sostituzione dei serramenti, il rifacimento<br />
dei pavimenti e dei controsoffitti, la<br />
posa <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> gas me<strong>di</strong>cali<br />
rispondenti alle più recenti normative e<br />
la realizzazione ex novo <strong>di</strong> un impianto<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamento dell’aria, con nuove<br />
UTA in copertura e un nuovo gruppo<br />
frigo posizionato nel cortile dell’ospedale.<br />
L'intera struttura sarà alimentata da<br />
una nuova cabina elettrica <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a<br />
tensione con relativi trasformatori e<br />
tutti i più moderni sistemi <strong>di</strong> sicurezza.<br />
Il progetto pone particolare attenzione<br />
allo stu<strong>di</strong>o dei colori, delle finiture e degli<br />
arre<strong>di</strong> che andranno a caratterizzare le<br />
degenze dei piani oggetto <strong>di</strong> intervento.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Adeguamento strutturale<br />
e impiantistico<br />
Data inizio lavori Dicembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Settembre 2013<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 259<br />
10.900 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
9,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto concorso<br />
Ar.Co. Lavori S.C.C.
Annual Report 2010 | 87
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
12
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />
<strong>di</strong> Melzo e Vizzolo Predabissi<br />
Annual Report 2010 | 89
Con i sei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Melzo, Vizzolo Predabissi, Cernusco<br />
sul Naviglio, Gorgonzola, Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda,<br />
l’Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Melegnano serve 14 comuni della<br />
provincia <strong>di</strong> Milano e ha un potenziale bacino <strong>di</strong> utenza<br />
<strong>di</strong> oltre mezzo milione <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni.<br />
Gli interventi previsti a Melzo e Vizzolo miglioreranno<br />
le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza e comfort <strong>di</strong> pazienti e personale,<br />
renderanno la struttura adeguata alle più recenti normative<br />
regionali e nazionali, elevando il livello delle sue prestazioni.
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Melzo<br />
Progetto<br />
12<br />
L’area su cui insiste il complesso<br />
ospedaliero è situata alla<br />
periferia nord-est <strong>di</strong> Melzo ed è<br />
circondata da inse<strong>di</strong>amenti agricoli,<br />
residenziali e <strong>di</strong> terziario.<br />
Il complesso è formato da due blocchi:<br />
l’e<strong>di</strong>ficio storico e il più recente<br />
monoblocco, oltre ai fabbricati minori che<br />
hanno funzione tecnica e <strong>di</strong> servizio.<br />
L’intervento si articola in quattro fasi<br />
funzionali, che garantiranno il normale<br />
svolgimento dell'attività sanitaria nonché<br />
la regolare prosecuzione delle lavorazioni.<br />
L'aggiu<strong>di</strong>cazione dell'appalto è<br />
avvenuta nell'aprile 2010 e i lavori<br />
sono stati avviati in <strong>di</strong>cembre.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio storico presenta quattro livelli:<br />
il piano interrato, il rialzato, il primo<br />
piano e la copertura. Su questo corpo<br />
<strong>di</strong> fabbrica si interverrà effettuando<br />
il riassetto <strong>di</strong>stributivo e funzionale<br />
delle aree dei piani rialzato e primo per<br />
circa 1.600 metri quadrati. Vengono<br />
rifunzionalizzati i reparti <strong>di</strong> degenza<br />
e day hospital oncologici, laboratori e<br />
CUP/Accettazione/Centro Prelievi e<br />
<strong>di</strong> tutti gli spazi annessi. Scopo finale<br />
dell’intervento è l’accre<strong>di</strong>tamento<br />
dell’intero complesso ospedaliero.<br />
Il monoblocco, invece, è costituito da<br />
otto livelli: un piano interrato, uno rialzato,<br />
quattro <strong>di</strong> degenza e lungodegenza, uno<br />
con spazi <strong>di</strong> servizio e supporto e un<br />
piano copertura per un totale <strong>di</strong> circa<br />
6.500 metri quadrati. I lavori interessano<br />
le degenze dei reparti <strong>di</strong> chirurgia<br />
pe<strong>di</strong>atrica, ortope<strong>di</strong>a, me<strong>di</strong>cina generale,<br />
ginecologia e otorinolaringoiatria.<br />
Nella parte esterna è prevista la<br />
realizzazione <strong>di</strong> due elevatori, una vasca<br />
antincen<strong>di</strong>o e una cabina elettrica.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Razionalizzazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Dicembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Aprile 2013<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 182<br />
Sale operatorie 4<br />
8.710 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
8,5 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
RTC tra Sielv SpA<br />
e Soimper SpA<br />
Annual Report 2010 | 91
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Vizzolo Predabissi<br />
Il territorio su cui sorge il Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Vizzolo Predabissi è attraversato<br />
dall'importante arteria <strong>di</strong> comunicazione<br />
stradale tracciata sull'antica Emilia.<br />
Più precisamente, il complesso<br />
ospedaliero si affaccia sulla storica via<br />
Pan<strong>di</strong>na. La zona è anche facilmente<br />
raggiungibile con i mezzi pubblici sia<br />
dai <strong>di</strong>ntorni e che dalla città <strong>di</strong> Milano.<br />
Costruito tra gli anni Settanta e gli anni<br />
Ottanta, l'ospedale è caratterizzato<br />
da e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni relativamente<br />
piccole a corpo triplo, sorti in tempi<br />
<strong>di</strong>versi ma tutti collegati tra loro.<br />
Gli interventi che riguardano il blocco<br />
"ex infettivi" portano a trasferire qui<br />
tutte le attività connesse al centro<br />
prelievi, alla <strong>di</strong>alisi e al centro unico <strong>di</strong><br />
prenotazione, CUP, che viene ampliato.<br />
Dal monoblocco i laboratori si spostano<br />
al quinto piano delle ali nuove, dove<br />
vengono riorganizzati e dotati <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong><br />
supporto all’accoglienza e <strong>di</strong> un servizio<br />
immunotrasfusionale con banca del<br />
sangue, patologia clinica e microbiologia.<br />
Il complesso è costituito da tre corpi<br />
<strong>di</strong> fabbrica principali ai quali è stato<br />
aggiunto, negli anni Novanta, un quarto<br />
e<strong>di</strong>ficio secondo la stessa logica<br />
aggregativa, in sequenza lineare. I quattro<br />
blocchi si identificano come corpi bassi,<br />
monoblocco, e<strong>di</strong>ficio “ex infettivi” e ali<br />
nuove. Gli interventi, in modo e in misura<br />
<strong>di</strong>versa, toccano ciascuno <strong>di</strong> essi e ne<br />
migliorano l'efficienza attraverso una più<br />
razionale riorganizzazione delle funzioni.<br />
Nei corpi bassi, dove si concentrano le<br />
attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura ed emergenzaurgenza,<br />
vengono ristrutturati il Pronto<br />
Soccorso al piano interrato e la centrale<br />
<strong>di</strong> sterilizzazione al piano terra.<br />
Al primo piano del monoblocco, dove fino<br />
a oggi hanno trovato posto i laboratori<br />
<strong>di</strong> analisi, viene ubicato il nuovo blocco<br />
operatorio. Accanto ad esso si colloca<br />
il reparto <strong>di</strong> rianimazione.<br />
Per la morgue al piano terra si prevede<br />
una ri<strong>di</strong>stribuzione del layout interno.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ampliamento e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Dicembre 2010<br />
Data ultimazione lavori Agosto 2013<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
9.266 mq<br />
Sale operatorie 8<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
11,8 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
Posti letto 350<br />
Appaltatore<br />
Co.Ve.Co COOP SpA
Sanità<br />
Progetto<br />
12<br />
Infine, per migliorare la capacità ricettiva<br />
del complesso, il progetto rivede il sistema<br />
dei percorsi esterni delle emergenze, dei<br />
visitatori e dei <strong>di</strong>pendenti. È prevista una<br />
nuova area destinata a parcheggio.<br />
Per migliorare l'efficienza dei flussi<br />
si interviene sulla camera calda che<br />
viene spostata rispetto all’ubicazione<br />
originaria, ampliata e dotata <strong>di</strong> nuove<br />
pre<strong>di</strong>sposizioni impiantistiche interne.<br />
Per agevolare invece l'ingresso alla<br />
morgue da parte dei visitatori viene<br />
mo<strong>di</strong>ficato il suo accesso pedonale e<br />
sostituito il cancello esistente con un<br />
nuovo cancello carrabile automatizzato.<br />
Tra le eccellenze del progetto è da<br />
sottolineare la realizzazione <strong>di</strong> un brise<br />
soleil in cotto sulla facciata dei corpi<br />
bassi, che migliora le caratteristiche<br />
performanti in termini <strong>di</strong> habitat funzionale<br />
degli spazi oltre a svolgere le funzioni <strong>di</strong><br />
raccordo estetico architettonico con il<br />
resto del corpi <strong>di</strong> fabbrica preesistenti<br />
e mascheramento dell’ingombro degli<br />
impianti in copertura dei corpi bassi.<br />
Nell'aprile 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
ha aggiu<strong>di</strong>cato l'appalto. Il progetto,<br />
che anche in questo caso prevede<br />
una realizzazione per fasi, è<br />
stato approvato in <strong>di</strong>cembre.<br />
Annual Report 2010 | 93
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
13
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri<br />
<strong>di</strong> Mantova, Asola e Bozzolo<br />
Annual Report 2010 | 95
Sviluppare le vocazioni già presenti nelle strutture<br />
sanitarie rendendole sempre più moderne e funzionali,<br />
improntate alla flessibilità organizzativa. Questo è<br />
l'obiettivo dei lavori che interessano i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Mantova,<br />
Asola e Bozzolo dell'Azienda Carlo Poma.<br />
Si intende così migliorare la rete <strong>di</strong> servizi ospedalieri,<br />
ambulatoriali e psichiatrici attiva sul territorio provinciale,<br />
in particolare per quanto attiene ai servizi <strong>di</strong> emergenzaurgenza,<br />
alla rete oncologica e ai <strong>di</strong>partimenti interaziendali.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione definiscono la volontà<br />
<strong>di</strong> dare un'imme<strong>di</strong>ata risposta all’utenza nel campo<br />
dell’accoglienza, nel settore dell’emergenza e nello sviluppo<br />
dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni specialistiche chirurgiche.
Sanità<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Mantova<br />
Progetto<br />
13<br />
Gli interventi che riguardano il Presi<strong>di</strong>o<br />
Ospedaliero <strong>di</strong> Mantova hanno lo<br />
scopo <strong>di</strong> adeguare le attività e i servizi<br />
agli standard previsti dalle vigenti<br />
norme in materia <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento,<br />
fornendo un ambiente il più possibile<br />
confortevole per utenti e lavoratori<br />
e garantendo le migliori con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> sicurezza, nonché la possibilità <strong>di</strong><br />
utilizzare adeguatamente le nuove<br />
tecnologie introdotte in ambito sanitario.<br />
I lavori si concentrano nel blocco B e nel<br />
blocco C del pa<strong>di</strong>glione polichirurgico.<br />
Il blocco B corrisponde al terzo lotto<br />
polichirurgico, iniziato a costruire nel<br />
1974 e inaugurato vent'anni dopo, nel<br />
1994. Qui è prevista la ristrutturazione<br />
del comparto operatorio, viene<br />
potenziato il reparto <strong>di</strong> rianimazione<br />
e realizzata una nuova sala parto<br />
con conseguente spostamento del<br />
reparto <strong>di</strong> fecondazione assistita<br />
negli ambulatori “ex amniocentesi”.<br />
Viene infine costruito un gruppo <strong>di</strong><br />
poliambulatori polispecialistici negli spazi<br />
precedentemente occupati dal nido<br />
(<strong>di</strong> cui è previsto lo spostamento<br />
nel blocco C).<br />
Il blocco C corrisponde al primo lotto<br />
polichirurgico. È stato completato e<br />
attivato nel 1977. Vi si prevede la<br />
realizzazione del rooming-in nell’unità<br />
operativa <strong>di</strong> ostetricia e il potenziamento<br />
delle unità operative <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia,<br />
ortope<strong>di</strong>a e oculistica. Per quest’ultima,<br />
si pone particolare attenzione al day<br />
surgery, dove ormai si concentra<br />
prevalentemente l’attività.<br />
La riorganizzazione dei reparti <strong>di</strong><br />
degenza privilegerà le camere a<br />
uno e due posti letto, riducendo il<br />
numero delle stanze a tre posti.<br />
Al fine <strong>di</strong> garantire la continuità<br />
nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />
gli interventi e<strong>di</strong>li e impiantistici sono<br />
stati sud<strong>di</strong>visi in 28 fasi successive.<br />
I lavori sono iniziati il 20 maggio 2010, con<br />
le prime demolizioni all’interno del blocco<br />
operatorio. Il 21 giugno sono stati avviati<br />
i lavori anche all’interno della ra<strong>di</strong>ologia.<br />
Sono in corso le opere <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong><br />
nuove pareti, sottofon<strong>di</strong>, compartimentazioni<br />
REI e reti impiantistiche sia all’interno del<br />
blocco operatorio che della ra<strong>di</strong>ologia.<br />
Inoltre, sono iniziate le attività <strong>di</strong><br />
realizzazione delle prime canne shunt,<br />
canne fumarie che servono più utenze.<br />
L’intervento <strong>di</strong> ILSpA ha permesso<br />
l’integrazione <strong>di</strong> due progetti<br />
inizialmente <strong>di</strong>stinti (blocco B<br />
e blocco C), con conseguente<br />
compressione dei tempi previsti per<br />
la realizzazione (da 8 a 5 anni).<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione e<br />
adeguamento normativo<br />
Data inizio lavori Maggio 2010<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2015<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 166<br />
32.425 mq<br />
Sale operatorie 8<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
12,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori<br />
Consorzio Cooperative<br />
Costruzioni CCC<br />
Annual Report 2010 | 97
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero<br />
<strong>di</strong> Asola<br />
Il Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Asola deriva<br />
da costruzioni non omogenee, e<strong>di</strong>ficate<br />
in epoche successive sui resti <strong>di</strong><br />
un antico convento secentesco. Gli<br />
interventi in programma consentiranno<br />
la riorganizzazione complessiva <strong>di</strong><br />
tutte le aree funzionali, garantendo il<br />
rispetto dei requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento.<br />
Aumenteranno i posti letto <strong>di</strong> degenza<br />
<strong>di</strong>urna, con l’istituzione <strong>di</strong> un intero<br />
reparto de<strong>di</strong>cato alla day care. Saranno<br />
potenziati i servizi ambulatoriali, grazie<br />
alla realizzazione <strong>di</strong> una zona de<strong>di</strong>cata<br />
agli ambulatori specialistici e <strong>di</strong> un’area<br />
<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> endoscopia. Sarà ampliato<br />
il Pronto Soccorso, con una nuova<br />
area <strong>di</strong> osservazione e una più ampia<br />
camera calda. Saranno poi realizzati<br />
una degenza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina per 27 posti<br />
letto, un punto nascita con annessa<br />
degenza <strong>di</strong> ostetricia, una day surgery<br />
integrata con un'area ambulatoriale e<br />
un piccolo blocco operatorio de<strong>di</strong>cato.<br />
L’obiettivo del progetto è quello <strong>di</strong><br />
sviluppare le vocazioni già presenti<br />
nella struttura sanitaria:<br />
• realizzando una struttura moderna e<br />
funzionale improntata alla flessibilità<br />
organizzativa con un forte incremento<br />
dei posti letto <strong>di</strong> day hospital e day surgery;<br />
• offrendo agli ospiti uno spiccato senso<br />
<strong>di</strong> umanizzazione dell’assistenza, un<br />
luogo ben organizzato funzionalmente<br />
e facile nei percorsi <strong>di</strong> accesso e interni;<br />
La ristrutturazione proposta garantirà la<br />
piena funzionalità sanitaria, elevando nel<br />
contempo le attuali con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />
con la realizzazione <strong>di</strong> nuovi corpi <strong>di</strong><br />
fabbrica e <strong>di</strong> adeguate vie d’esodo.<br />
Al fine <strong>di</strong> assicurare la continuità<br />
nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />
gli interventi e<strong>di</strong>li e impiantistici del<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Asola saranno<br />
realizzati in due fasi successive.<br />
Nella fase A gli interventi interesseranno<br />
il corpo <strong>di</strong> fabbrica anni Settanta.<br />
Contemporaneamente saranno realizzati<br />
i nuovi volumi 1 e 2, a<strong>di</strong>biti a luogo sicuro,<br />
e il volume 3, destinato a camera calda,<br />
che andrà ad ampliare il Pronto Soccorso.<br />
Nella fase B, oltre alla ristrutturazione<br />
dei piani terra e primo, si realizzerà<br />
il nuovo volume 4 a<strong>di</strong>bito a luogo<br />
sicuro ed area tecnica.<br />
A <strong>di</strong>cembre 2010 sono state completate<br />
le demolizioni all'interno delle aree<br />
consegnate <strong>di</strong> fase A e sono in<br />
corso sia la realizzazione dei nuovi<br />
fabbricati (volumi 1, 2 e 3), sia le attività<br />
all'interno delle aree consegnate.<br />
• motivando il già forte senso <strong>di</strong><br />
appartenenza e il forte legame<br />
con la comunità e il territorio.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione<br />
Sale operatorie 2<br />
Data inizio lavori Luglio 2010<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2013<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
Posti letto 67<br />
4.774 mq<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
3,1 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori<br />
RFM Costruzioni<br />
Generali Scarl
Annual Report 2010 | 99
Presi<strong>di</strong>o Riabilitativo<br />
Multifunzionale <strong>di</strong> Bozzolo<br />
L’intervento è localizzato nel centro<br />
abitato <strong>di</strong> Bozzolo, in stretta connessione<br />
con la realtà urbana del paese, posto<br />
al limite del centro storico in<strong>di</strong>viduato<br />
dall’asse <strong>di</strong> via Bonol<strong>di</strong> e con accesso<br />
nella zona periurbana a vocazione<br />
residenziale <strong>di</strong> via XXV Aprile.<br />
L’insieme sistematico degli interventi<br />
previsti per il presi<strong>di</strong>o si propone<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un riequilibrio funzionale<br />
che garantisca i requisiti minimi<br />
<strong>di</strong> sicurezza e che consenta<br />
l’accre<strong>di</strong>tamento della struttura.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione si<br />
possono ricondurre a tre categorie:<br />
• sistemazione e razionalizzazione<br />
delle aree esterne, necessarie a<br />
garantire la separazione dei flussi;<br />
• lavori <strong>di</strong> recupero sui vecchi fabbricati<br />
dell'Antico Ospitale, che verranno<br />
riabilitati per mantenere funzioni<br />
tipicamente amministrative e <strong>di</strong> servizio;<br />
• razionalizzazione dei nuovi e<strong>di</strong>fici,<br />
anche me<strong>di</strong>ante la riqualificazione<br />
del fabbricato tecnologico,<br />
la realizzazione della piazzola<br />
ecologica, il potenziamento della<br />
zona riservata alla <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong><br />
laboratorio, la creazione <strong>di</strong> una camera<br />
calda con accettazione attraverso<br />
un tunnel coperto e la realizzazione<br />
<strong>di</strong> altre opere accessorie.<br />
locale richiede, ma in particolare<br />
il DPR 14 gennaio 1997, il DGR<br />
6 agosto 1998 n. 6/38133 e le<br />
successive circolari interpretative.<br />
I lavori sono quin<strong>di</strong>, in generale, <strong>di</strong><br />
manutenzione e ristrutturazione, ma,<br />
in un'ottica <strong>di</strong> omogeneità funzionale,<br />
prevedono anche una ricollocazione <strong>di</strong><br />
settori ora <strong>di</strong>slocati in modo non razionale.<br />
Al fine <strong>di</strong> garantire la continuità<br />
nell’erogazione dei servizi sanitari,<br />
gli interventi e<strong>di</strong>li ed impiantistici del<br />
presi<strong>di</strong>o sono sud<strong>di</strong>visi in 12 fasi<br />
successive.<br />
A <strong>di</strong>cembre 2010 sono stati ultimati<br />
i lavori all’interno del fabbricato<br />
tecnologico. È in corso la costruzione<br />
della nuova camera calda, nonché la<br />
ristrutturazione dell’area accettazione<br />
e del Centro Unico Prenotazioni, CUP.<br />
Gli interventi saranno finalizzati<br />
a sod<strong>di</strong>sfare tutti i requisiti che la<br />
normativa nazionale, regionale e<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ristrutturazione<br />
Valore dell'opera<br />
3,3 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Maggio 2010<br />
Data ultimazione lavori Giugno 2013<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
14.984 mq<br />
Appaltatore<br />
RTC tra Sielv SpA<br />
e Soimper SpA<br />
Posti letto 100
Annual Report 2010 | 101
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
14
<strong>Ospedale</strong> Niguarda<br />
Ca' Granda<br />
Annual Report 2010 | 103
Sanità<br />
<strong>Ospedale</strong> Niguarda<br />
Ca' Granda<br />
Progetto<br />
14<br />
Obiettivo degli interventi che stanno<br />
rinnovando l'<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Niguarda<br />
è dotare lo storico nosocomio<br />
milanese <strong>di</strong> due nuovi blocchi de<strong>di</strong>cati<br />
rispettivamente a high e low care.<br />
I nuovi blocchi hanno la stessa<br />
impostazione degli e<strong>di</strong>fici preesistenti:<br />
sono costituiti da una piastra centrale<br />
<strong>di</strong> cinque livelli, delimitata a est e a ovest<br />
da due e<strong>di</strong>fici a corpo quintuplo <strong>di</strong> sei<br />
livelli complessivi, de<strong>di</strong>cati in gran parte<br />
alla degenza dei pazienti. Le funzioni<br />
dell’ospedale saranno <strong>di</strong>vise, non solo<br />
idealmente, proprio dalla presenza<br />
dei due blocchi: un’area sarà de<strong>di</strong>cata<br />
all’emergenza-urgenza, alle alte specialità<br />
e al trattamento <strong>di</strong> pazienti in terapia<br />
intensiva, mentre l’altra sarà destinata<br />
alla me<strong>di</strong>a assistenza, al <strong>di</strong>partimento<br />
materno-infantile e alle specialità <strong>di</strong> base.<br />
Saranno inoltre realizzati una moderna<br />
centrale <strong>di</strong> cogenerazione e un fabbricato<br />
per i servizi logistici centralizzati.<br />
Il progetto, già molto impegnativo, deve<br />
anche tenere conto della rilevanza<br />
architettonica del complesso, esempio<br />
<strong>di</strong> architettura sanitaria razionalista<br />
tutelato dalla Soprintendenza<br />
dei Beni Architettonici.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori<br />
fase 1<br />
Nuova costruzione<br />
e ristrutturazione<br />
Marzo 2007<br />
Posti letto 971<br />
Sale operatorie 31<br />
Valore dell'opera<br />
240 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data ultimazione lavori<br />
fase 1<br />
Data inizio lavori<br />
fase 2<br />
Data ultimazione lavori<br />
fase 2<br />
Dicembre 2009<br />
Gennaio 2011<br />
Dicembre 2013<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessionario<br />
Project & Construction<br />
Management, Alta<br />
Sorveglianza<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e servizi no-core<br />
Progeni SpA<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
220.000 mq<br />
Annual Report 2010 | 105
Nel <strong>di</strong>cembre 2009 si è conclusa la<br />
prima fase dei lavori, ovvero le opere<br />
che hanno riguardato la ristrutturazione<br />
del pa<strong>di</strong>glione Ponti e la realizzazione<br />
del primo dei due blocchi, il cosiddetto<br />
blocco sud (con 17 sale operatorie,<br />
77 ambulatori, 469 posti letto <strong>di</strong><br />
degenza, 27 postazioni <strong>di</strong> terapia<br />
intensiva, 6 sale interventistiche).<br />
La fase 1 ha dotato l'ospedale anche<br />
<strong>di</strong> un parcheggio multipiano per 727<br />
posti auto, <strong>di</strong> un polo logistico per<br />
attività <strong>di</strong> servizi (cucina, farmacia,<br />
ecc.), della centrale <strong>di</strong> cogenerazione<br />
(tre motori a gas in grado <strong>di</strong> erogare<br />
complessivamente 12 MW), e <strong>di</strong> circa<br />
2 chilometri <strong>di</strong> cunicoli sotterranei che<br />
collegano gli e<strong>di</strong>fici suddetti, utilizzabili<br />
separatamente per collegare gli impianti<br />
idrici ed elettrici, i trasporti automatizzati<br />
e i percorsi pedonali. Il 4 gennaio 2010<br />
tali opere sono state consegnate<br />
all'Azienda Ospedaliera in modo che<br />
potessero essere completate le attività<br />
propedeutiche al trasferimento dei<br />
pazienti, quali ad esempio gli allestimenti<br />
delle apparecchiature biome<strong>di</strong>che,<br />
il training del personale, ecc.<br />
Durante questi mesi si sono svolte inoltre,<br />
con il supporto <strong>di</strong> ILSpA, le procedure<br />
per ottenere l’accre<strong>di</strong>tamento, che si<br />
sono concluse a metà aprile 2010.<br />
L'8 giugno 2010 sono terminate<br />
anche tutte le attività <strong>di</strong> collaudo<br />
delle opere. Il mese successivo<br />
l’Azienda Ospedaliera ha avviato i<br />
trasferimenti nel nuovo blocco.<br />
Nel 70°<br />
anniversario<br />
dalla<br />
fondazione<br />
Nel corso del 2010 il Presidente Formigoni ha visitato due volte il blocco sud.<br />
La prima, a fine lavori, l'8 gennaio; la seconda il 14 settembre, a trasferimenti<br />
avvenuti e attività avviate. Due settimane dopo, il 30 settembre, il nuovo blocco<br />
è stato visitato anche dalla Commissione Salute del Comune <strong>di</strong> Milano.<br />
Il 25 marzo, a conclusione delle celebrazioni per il 70° anniversario<br />
dalla fondazione dell'ospedale, il Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> Milano Dionigi Tettamanzi<br />
vi ha tenuto una Lectio magistralis dal titolo “Cura e Speranza".
Sanità<br />
Progetto<br />
14<br />
Nel mese <strong>di</strong> agosto vi sono state<br />
effettuate le prime operazioni <strong>di</strong><br />
trapianto <strong>di</strong> cuore. Tra luglio e <strong>di</strong>cembre<br />
sono stati eseguiti 2.558 ricoveri,<br />
79.553 interventi ambulatoriali,<br />
1.168 interventi in day hospital.<br />
Nel gennaio 2011 inizierà la fase 2 che<br />
prevede la realizzazione <strong>di</strong> un altro<br />
nuovo blocco ospedaliero – il cosiddetto<br />
blocco nord – e la ristrutturazione<br />
del pa<strong>di</strong>glione Pizzamiglio.<br />
Nel corso del 2010 tale progetto è stato<br />
sottoposto a verifica. In ottobre è stata<br />
indetta la Conferenza <strong>di</strong> Servizi per<br />
l’approvazione del progetto definitivo,<br />
che si è conclusa con esito positivo.<br />
Tra le opere della fase 2 è compresa<br />
anche la realizzazione, avviata<br />
il 22 luglio 2010, <strong>di</strong> un cunicolo<br />
energetico <strong>di</strong> collegamento tra il<br />
polo tecnologico già realizzato e<br />
il blocco nord. Il completamento<br />
è previsto per fine maggio.<br />
Annual Report 2010 | 107
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
15
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong><br />
Annual Report 2010 | 109
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong><br />
La realizzazione del nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Garbagnate</strong>, insieme alla ristrutturazione<br />
<strong>di</strong> alcune aree del Presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Rho,<br />
rientra negli interventi previsti dal IV Atto<br />
integrativo, sottoscritto il 23 gennaio<br />
2008, all’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro<br />
in Materia <strong>di</strong> Sanità del 1999. Le opere<br />
che saranno avviate a <strong>Garbagnate</strong><br />
e a Rho, in particolare, preludono alla<br />
creazione del sistema ospedaliero<br />
a rete dell’Azienda Ospedaliera<br />
Salvini <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>.<br />
Nel marzo 2009 il progetto preliminare<br />
è stato presentato presso gli enti<br />
competenti per l’ottenimento dei relativi<br />
pareri e in luglio è stato approvato dalla<br />
Direzione Generale Sanità <strong>di</strong> Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a. Dopo l'ammissione al<br />
finanziamento da parte del Ministero<br />
della Salute, ILSpA ha pubblicato il bando<br />
per la selezione del concessionario,<br />
aggiu<strong>di</strong>cando la concessione nel<br />
mese <strong>di</strong> novembre 2009. È in corso<br />
la redazione del progetto definitivo.<br />
Nella nuova struttura ospedaliera, che<br />
si estenderà su 57.000 metri quadrati <strong>di</strong><br />
superficie, confluiranno le attività ad oggi<br />
presenti nell’attuale ospedale, integrate<br />
da prestazioni specialistiche riabilitative.<br />
Il nuovo fabbricato è inserito all’interno<br />
<strong>di</strong> un'area <strong>di</strong> circa 130.000 metri<br />
quadrati, a<strong>di</strong>acente al vecchio ospedale<br />
e posta all’interno del comprensorio<br />
del Parco Regionale delle Groane.<br />
L'e<strong>di</strong>ficio originale viene in gran parte<br />
ripulito delle costruzioni accessorie che<br />
attualmente caratterizzano il fronte<br />
nord dell'ala occidentale. La nuova<br />
e<strong>di</strong>ficazione, pur nella modernità delle<br />
sue linee e soluzioni formali, si allinea<br />
formalmente all'impianto originario.<br />
L’architettura del nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong> è caratterizzata<br />
dal principio <strong>di</strong> orizzontalità. Il volume<br />
che compone l’e<strong>di</strong>ficio risulta essere<br />
strutturato come un incastro, complesso<br />
ma leggibile, <strong>di</strong> volumi puri.
Sanità<br />
Progetto<br />
15<br />
L’inserimento <strong>di</strong> ampie superfici<br />
vetrate conferisce all’insieme un<br />
aspetto <strong>di</strong> grande leggerezza.<br />
L’impianto planimetrico del fabbricato<br />
è strutturato secondo un asse <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione centrale orientato sull’asse<br />
est-ovest dell’e<strong>di</strong>ficio su cui da un lato si<br />
innesta il “pettine” generato dai tre corpi<br />
che ospiteranno le degenze – collocate<br />
qui in modo che gli spazi interni possano<br />
maggiormente fruire del doppio affaccio<br />
est-ovest e della sua aeroilluminazione –,<br />
mentre dall’altro si sviluppa la piastra,<br />
al cui interno sono stati inseriti ampi patii<br />
per garantire l’illuminazione e l’aerazione<br />
<strong>di</strong> tutti gli ambienti interni. Nella spina<br />
centrale connettiva, oltre ai corridoi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione orizzontale, sono presenti i<br />
collegamenti verticali <strong>di</strong>stinti per visitatori,<br />
interni, personale e materiali nonché<br />
ampie corti vetrate che andranno ad<br />
illuminare i corridoi <strong>di</strong> collegamento.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Posti auto 990<br />
Data inizio lavori Luglio 2011<br />
Data ultimazione lavori Luglio 2015<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
151 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Ente Concedente<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
57.000 mq<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessione <strong>di</strong><br />
costruzione e gestione<br />
Posti letto 499<br />
Concessionario<br />
<strong>Garbagnate</strong> Salute SpA<br />
Sale operatorie<br />
7 + 1 nel blocco parto<br />
Annual Report 2010 | 111
Sanità<br />
Progetto<br />
15<br />
Il nuovo fabbricato si sviluppa su tre<br />
livelli fuori terra, con un ulteriore livello<br />
che ospita le tecnologie impiantistiche.<br />
È poi caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong><br />
altri tre livelli interrati che accolgono<br />
la quasi totalità dei posti auto per<br />
i <strong>di</strong>pendenti ed i visitatori.<br />
Gli spazi ver<strong>di</strong>, progettati come incursioni<br />
del paesaggio nel cuore dell'ospedale,<br />
creano continuità tra ambiente circostante<br />
e interno della struttura. Il sistema del<br />
verde, abbracciando la parte e<strong>di</strong>ficata,<br />
sfuma gradualmente, da una minore<br />
densità nell’area a parcheggio a una<br />
maggiore densità verso il parco.<br />
Il nuovo ospedale è composto da una<br />
piastra <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura con Pronto<br />
Soccorso, ambulatori, centro prelievi,<br />
<strong>di</strong>alisi, blocco operatorio con sette sale<br />
operatorie, blocco parto con cinque<br />
sale parto e una sala operatoria,<br />
servizio <strong>di</strong> endoscopia, servizio <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>agnostica per immagini e laboratori.<br />
Le aree <strong>di</strong> degenza si sviluppano su tre<br />
corpi che ospitano al piano terra l'area<br />
<strong>di</strong> degenza <strong>di</strong>urna e riabilitativa, chirurgica<br />
e materno infantile al piano primo, me<strong>di</strong>ca<br />
al piano secondo. La struttura <strong>di</strong>spone<br />
<strong>di</strong> otto posti letto intensivi e quattro <strong>di</strong><br />
unità coronarica.<br />
In corrispondenza dell’ingresso principale<br />
al piano terra è collocata l’area <strong>di</strong><br />
accoglienza dell’ospedale con i servizi<br />
al pubblico quali area reception-informazioni,<br />
caffetteria e la zona de<strong>di</strong>cata agli<br />
spazi commerciali. Viene previsto<br />
inoltre un au<strong>di</strong>torium con circa<br />
85 posti e accesso de<strong>di</strong>cato.<br />
Attenzione<br />
all’ambiente<br />
e alla<br />
sostenibilità<br />
ambientale<br />
La progettazione complessiva, le sue caratteristiche architettoniche e quelle relative alle sistemazioni esterne<br />
prevedono già nel concept interventi che possono essere ricondotti ad opere <strong>di</strong> mitigazione ambientale.<br />
La congiunzione dell’area a giar<strong>di</strong>no con l’area a bosco, l'altezza dell'e<strong>di</strong>ficio in relazione all'altezza delle<br />
alberature presenti e <strong>di</strong> nuovo impianto al loro massimo accrescimento, il trattamento delle superfici,<br />
un linguaggio compositivo volutamente semplice e scevro da particolari decorativi, sono solo alcuni degli<br />
accorgimenti progettuali volti all’inserimento in generale del nuovo ospedale nel suo particolare contesto<br />
ambientale. Il passaggio dal parco, <strong>di</strong>segnato in modo geometrico, al bosco, dove prevale un impianto<br />
naturaliforme, avviene in modo graduale mano a mano che ci si allontana dall’e<strong>di</strong>ficio ospedaliero.<br />
Le nuove piantagioni arboree saranno scelte in modo da creare continuità con la struttura boschiva<br />
esistente e con l’utilizzo <strong>di</strong> specie autoctone. L’intervento inoltre prevede un progetto <strong>di</strong> compensazione<br />
della zona boschiva oggetto <strong>di</strong> trasformazione attraverso la piantumazione <strong>di</strong> nuove aree boscate e<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> altre in cui vengano ripresi gli elementi della cultura agricola della pianura.<br />
Annual Report 2010 | 113
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
16
Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia,<br />
della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro<br />
e della Sibaritide<br />
Annual Report 2010 | 115
Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia,<br />
della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro<br />
e della Sibaritide<br />
Il 20 <strong>di</strong>cembre 2010 Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
Regione Calabria e il suo Presidente<br />
in qualità <strong>di</strong> Commissario Delegato per<br />
l’emergenza socio-economico-sanitaria<br />
hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa<br />
che definisce gli interventi necessari alla<br />
realizzazione dei nuovi ospedali <strong>di</strong> Vibo<br />
Valentia, della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro e della<br />
Sibaritide. Queste strutture erano già<br />
previste dal 2007, in base a un Accordo<br />
<strong>di</strong> Programma sottoscritto tra Ministero<br />
della Salute e Regione Calabria, ma solo<br />
ora il progetto si avvia a <strong>di</strong>ventare realtà.<br />
L'Or<strong>di</strong>nanza regionale del 6 luglio<br />
2010, successivamente mo<strong>di</strong>ficata<br />
dall’Or<strong>di</strong>nanza del 14 febbraio 2011,<br />
ha stabilito il luogo in cui sorgeranno<br />
e il numero <strong>di</strong> posti letto <strong>di</strong> cui dovranno<br />
<strong>di</strong>sporre.<br />
Il nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Vibo Valentia sarà<br />
localizzato lungo l’asse viario che collega<br />
il capoluogo con S. Onofrio e con l’innesto<br />
dell’autostrada A3. Avrà 350 posti letto.<br />
Il nuovo <strong>Ospedale</strong> della Piana <strong>di</strong> Gioia<br />
Tauro sarà costruito nel territorio<br />
comunale <strong>di</strong> Palmi, a ridosso dell’uscita<br />
autostradale. Disporrà <strong>di</strong> 314 posti letto.<br />
Il nuovo <strong>Ospedale</strong> della Sibaritide si<br />
collocherà in Comune <strong>di</strong> Corigliano<br />
Calabro, in località Insiti e conterà<br />
334 posti letto.<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a ha sottoscritto<br />
una convenzione con <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> in seguito alla quale la società<br />
ha proceduto all'elaborazione degli avvisi<br />
<strong>di</strong> pre-informazione delle tre procedure<br />
<strong>di</strong> gara e alla stima dell’investimento<br />
complessivo per i nuovi ospedali,<br />
da realizzarsi in concessione.<br />
Il 30 <strong>di</strong>cembre tali avvisi sono stati<br />
pubblicati con l'in<strong>di</strong>cazione del<br />
valore stimato dei singoli interventi.<br />
ILSpA ha inoltre proceduto alla<br />
revisione e all'aggiornamento<br />
dei tre progetti preliminari.<br />
La pubblicazione dei ban<strong>di</strong> è prevista<br />
entro la fine del mese <strong>di</strong> maggio<br />
2011, a valle dell'acquisizione della<br />
<strong>di</strong>sponibilità delle aree <strong>di</strong> intervento.<br />
L’attività <strong>di</strong> aggiornamento dei progetti<br />
verrà ultimata entro lo stesso mese,<br />
con consegna definitiva alla Regione<br />
Calabria per le necessarie approvazioni,<br />
insieme ai capitolati prestazionali,<br />
ai piani economico-finanziari e agli<br />
schemi <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> concessione<br />
per ciascuno dei tre interventi.<br />
Il modello organizzativo e l'impianto<br />
architettonico dei nuovi presi<strong>di</strong> calabresi<br />
trovano il loro fondamento nei concetti<br />
sviluppati nel Programma <strong>di</strong> ricerca<br />
del Ministero della Salute/Agenzia per<br />
i servizi sanitari regionali “Linee-Guida<br />
per la progettazione <strong>di</strong> ospedali ad alta<br />
tecnologia e assistenza” del 2001.<br />
I nuovi presi<strong>di</strong> si configurano come<br />
ospedali polispecialistici per acuti con<br />
livello <strong>di</strong> assistenza me<strong>di</strong>a, organizzati<br />
in <strong>di</strong>partimenti.<br />
I principi costruttivi adottati tengono<br />
conto <strong>di</strong> una relazione funzionale/<br />
strutturale in cui le strutture fisiche<br />
ed organizzative consentono un<br />
rapido adattamento alle esigenze dei<br />
processi <strong>di</strong> cura. Sarà sempre possibile<br />
mo<strong>di</strong>ficarne contenuti <strong>di</strong> funzione ed<br />
attività, in parallelo con le <strong>di</strong>namiche<br />
<strong>di</strong> sviluppo clinico e tecnologico ed in<br />
coerenza con le esigenze della domanda<br />
dei singoli citta<strong>di</strong>ni e della collettività.<br />
Alla base dell’impianto planivolumetrico<br />
vi sono da un lato la complanarità delle<br />
funzioni primarie e dall'altro la corretta<br />
separazione tra flussi primari e logistici.<br />
Le dotazioni <strong>di</strong> servizio (ambulatori,<br />
blocchi operatori, laboratori,<br />
apparecchiature <strong>di</strong>agnostiche, ecc.)<br />
saranno il più possibile centralizzate.<br />
I rapporti <strong>di</strong> contiguità fra i servizi<br />
agevoleranno un modello organizzativo<br />
<strong>di</strong>partimentale in cui le risorse<br />
verranno con<strong>di</strong>vise fra le unità<br />
operative e utilizzate nel modo più<br />
efficiente possibile, evitando sprechi.
Sanità<br />
Progetto<br />
16<br />
Con un’area <strong>di</strong> degenza calibrata<br />
sulle reali esigenze del bacino d’utenza,<br />
i nuovi ospedali uniranno all’alta<br />
capacità <strong>di</strong> prestazioni un elevato<br />
tasso <strong>di</strong> utilizzazione delle attrezzature.<br />
Le aree funzionali sono state sottoposte<br />
a una doppia analisi: la prima volta a<br />
ottimizzarne il funzionamento interno<br />
in termini <strong>di</strong> layout spaziale, <strong>di</strong> sistema<br />
relazionale e <strong>di</strong> definizione delle singole<br />
unità ambientali minime; la seconda volta<br />
a evidenziarne il sistema e il grado <strong>di</strong><br />
relazioni con le altre aree funzionali.<br />
L’obiettivo è sempre quello <strong>di</strong><br />
migliorarne la posizione in rapporto<br />
al sistema dei flussi e dei percorsi,<br />
al livello <strong>di</strong> privatezza, al grado <strong>di</strong><br />
flessibilità e <strong>di</strong> espan<strong>di</strong>bilità richiesti.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista tipologico il<br />
modello si compone <strong>di</strong> quattro corpi<br />
principali organizzati intorno a una<br />
corte verde. Questa si sviluppa su due<br />
livelli ed è attraversata da un percorso<br />
che conduce all’atrio centrale.<br />
Il primo corpo, rettangolare, ospita le<br />
funzioni pubbliche e amministrative e<br />
si orienta verso l’accesso dei visitatori.<br />
Di fronte, altri due corpi, a forma <strong>di</strong><br />
L, rappresentano i lati contrapposti<br />
della corte interna e si protendono<br />
con due ali verso l’esterno. Ai due<br />
piani superiori ospiteranno le degenze<br />
e al piano terra gli ambulatori.<br />
Il quarto e<strong>di</strong>ficio è la piastra tecnologica<br />
che accoglie tutte le principali funzioni ad<br />
alta tecnologia, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi sia <strong>di</strong> cura,<br />
oltre all’emergenza con accesso <strong>di</strong>retto.<br />
Centralità del malato, umanizzazione<br />
ed efficienza organizzativa sono<br />
i punti car<strong>di</strong>ne che hanno orientato<br />
la progettazione del modello comune<br />
ai tre ospedali, declinato poi in tre<br />
<strong>di</strong>verse configurazioni aderenti alle<br />
realtà locali e al contesto fisico. Per<br />
tutti e tre l’obiettivo è quello in<strong>di</strong>cato<br />
dalla Commissione ministeriale ovvero<br />
realizzare un “villaggio della salute” inteso<br />
come un complesso molto compatto,<br />
immerso nel verde, a prevalente sviluppo<br />
orizzontale e <strong>di</strong> massimo quattro piani,<br />
in modo da non superare l'altezza<br />
degli alberi del parco circostante.<br />
Annual Report 2010 | 117
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
17
Ex stabilimento<br />
della Manifattura Tabacchi<br />
Annual Report 2010 | 119
Ex stabilimento<br />
della Manifattura Tabacchi<br />
Il progetto che dà nuova vita all’ex<br />
Manifattura Tabacchi è stato formalizzato<br />
da un Accordo <strong>di</strong> Programma, siglato<br />
nel gennaio del 2005 da Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a, Provincia <strong>di</strong> Milano, Comune<br />
<strong>di</strong> Milano, Agenzia del Demanio,<br />
Fintecna SpA e Fondazione Centro<br />
Sperimentale <strong>di</strong> Cinematografia.<br />
Sulla base <strong>di</strong> tale accordo enti pubblici<br />
e soggetti privati hanno intrapreso<br />
un percorso comune per la completa<br />
riqualificazione e riconversione del<br />
comparto in un Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale,<br />
destinato a <strong>di</strong>ventare una vera e propria<br />
“cittadella del cinema”, un centro<br />
propulsore per lo sviluppo dell’arte e della<br />
tecnica cinematografica e au<strong>di</strong>ovisiva<br />
in cui potranno trovare spazio attività<br />
<strong>di</strong> promozione, formazione, <strong>di</strong> ricerca<br />
e sperimentazione tecnico-scientifica<br />
e <strong>di</strong> produzione legate al settore.<br />
I lavori, iniziati a settembre 2007, hanno<br />
finora interessato l’e<strong>di</strong>ficio n. 14, il cui<br />
recupero è stato completato nel corso<br />
del 2009. L'e<strong>di</strong>ficio, inaugurato il 13<br />
luglio 2009, ospita dall'inizio del 2010<br />
la nuova sede lombarda del Centro<br />
Sperimentale <strong>di</strong> Cinematografia, primo<br />
tassello del futuro Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale.<br />
In questa prima fase <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> ha curato l’attività <strong>di</strong><br />
monitoraggio sull’appalto, ha vigilato con la<br />
Direzione Lavori in<strong>di</strong>viduata da Fintecna<br />
SpA sul buon esito dell’intervento,<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori<br />
(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />
Data ultimazione lavori<br />
(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
(e<strong>di</strong>fici 14 e 4)<br />
Valore dell'opera<br />
(e<strong>di</strong>fici 14 e 4)<br />
Riqualificazione<br />
e valorizzazione delle<br />
aree e degli immobili<br />
Settembre 2007<br />
Giugno 2009<br />
12.000 mq<br />
20 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
(e<strong>di</strong>ficio 14)<br />
Appaltatore (e<strong>di</strong>ficio 14)<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
(e<strong>di</strong>ficio 4)<br />
Concessionario<br />
(e<strong>di</strong>ficio 4)<br />
Alta Sorveglianza sui lavori<br />
per l’e<strong>di</strong>ficio 14, stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> fattibilità e Stazione<br />
Appaltante per l'e<strong>di</strong>ficio 4<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori (con<br />
Fintecna Immobiliare SpA in<br />
qualità <strong>di</strong> Ente Appaltante)<br />
Consorzio Cooperative<br />
Costruzioni<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Concessione in fase<br />
<strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Progetto<br />
17<br />
garantendo il rispetto dei tempi <strong>di</strong><br />
esecuzione e degli importi stanziati nel<br />
quadro tecnico-economico dell’intervento.<br />
La seconda fase prevede la<br />
ristrutturazione dell’e<strong>di</strong>ficio n. 4.<br />
Imme<strong>di</strong>atamente retrostante il n. 14,<br />
ospiterà la nuova sede delle Scuole<br />
Civiche <strong>di</strong> Cinema, Televisione e<br />
nuovi me<strong>di</strong>a del Comune <strong>di</strong> Milano, la<br />
Fondazione Cineteca Italiana e Lombar<strong>di</strong>a<br />
Film Commission, nonché operatori<br />
privati attivi nel settore au<strong>di</strong>ovisivo.<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a, Comune <strong>di</strong><br />
Milano e Fondazione Scuole Civiche<br />
hanno sottoscritto l'Accordo per la<br />
sua riqualificazione e gestione nel<br />
maggio 2010. <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>,<br />
assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante,<br />
ha pre<strong>di</strong>sposto la progettazione<br />
propedeutica all’emissione del bando<br />
<strong>di</strong> gara per il recupero dell'e<strong>di</strong>ficio,<br />
completata la quale è stata avviata<br />
la procedura per l’affidamento della<br />
concessione che comprende la sua<br />
progettazione, riqualificazione e gestione.<br />
L’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria è<br />
avvenuta nel <strong>di</strong>cembre 2010.<br />
Gli interventi e le attività previsti<br />
nell’e<strong>di</strong>ficio n. 4 daranno completezza al<br />
Polo cine-au<strong>di</strong>o-visuale, che <strong>di</strong>venterà a<br />
tutti gli effetti il centro <strong>di</strong> eccellenza che<br />
Milano ancora non aveva nel settore.<br />
Tra i suoi punti <strong>di</strong> forza, la collaborazione<br />
costante tra importanti scuole <strong>di</strong><br />
formazione, imprese <strong>di</strong> produzione e<br />
imprese private, fondazioni e associazioni<br />
<strong>di</strong> eccellenza nella categoria.<br />
Il valore aggiunto del Polo sarà<br />
rappresentato dalle tecnologie <strong>di</strong>gitali,<br />
che consentiranno <strong>di</strong> creare una forte<br />
sinergia tra le attività <strong>di</strong> conservazione<br />
e valorizzazione del patrimonio e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vulgazione e fruizione da parte del<br />
pubblico. Inoltre andranno a colmare<br />
una lacuna che attualmente vincola<br />
gli operatori, presenti in grande<br />
numero nell’area metropolitana,<br />
costretti finora a rivolgersi a strutture<br />
presenti in altre città o fuori Italia.<br />
Annual Report 2010 | 121
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
18
Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />
Annual Report 2010 | 123
Palazzo Lombar<strong>di</strong>a<br />
A Palazzo Lombar<strong>di</strong>a tutti gli spazi<br />
de<strong>di</strong>cati ad uffici sono ormai abitati:<br />
ospitano 15 <strong>di</strong>rezioni generali,<br />
15 assessorati e la Presidenza,<br />
per un numero complessivo <strong>di</strong><br />
3.000 <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />
I traslochi, avviati in ottobre e conclusi<br />
in due mesi, hanno portato al nuovo<br />
in<strong>di</strong>rizzo circa 50 persone al giorno.<br />
Un trasferimento così rapido è stato<br />
possibile grazie alla buona organizzazione<br />
delle attività e all’efficienza <strong>di</strong>mostrata<br />
dalle squadre operative che hanno<br />
gestito i traslochi. Ciò ha permesso<br />
all’Ente <strong>di</strong> non interrompere mai le<br />
attività lavorative e istituzionali.<br />
Una nuova architettura e nuovi ambienti<br />
comportano anche un modo <strong>di</strong>verso<br />
<strong>di</strong> utilizzare gli spazi e gli strumenti, <strong>di</strong><br />
relazionarsi, <strong>di</strong> lavorare. Superati i primi<br />
momenti necessari all'adattamento,<br />
i vantaggi sono stati evidenti: più<br />
efficienza nella comunicazione tra settori<br />
e competenze che fino a ieri risultavano<br />
fisicamente separate, maggiori capacità<br />
e qualità <strong>di</strong> relazione, maggior senso<br />
<strong>di</strong> appartenenza a un unico sistema,<br />
più qualità nei servizi al citta<strong>di</strong>no, che<br />
nella sede unificata può trovare migliori<br />
risposte e maggiore semplificazione.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Data inizio lavori Novembre 2006<br />
Data ultimazione lavori Febbraio 2010<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto integrato<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
195.000 mq<br />
Appaltatore<br />
Consorzio Torre<br />
Valore dell'opera<br />
228 milioni <strong>di</strong> euro
Annual Report 2010 | 125
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Progetto<br />
18<br />
I nuovi uffici sono stati arredati secondo<br />
uno stile sobrio e lineare, perfettamente<br />
integrato nell’architettura e conforme<br />
all’impronta che i progettisti degli<br />
stu<strong>di</strong> Pei Cobb Freed & Partners,<br />
Caputo Partnership e Sistema Duemila<br />
hanno inteso dare al palazzo.<br />
Per consentire il massimo accesso<br />
del mercato alla fase <strong>di</strong> affidamento<br />
delle forniture, sono state sviluppate e<br />
aggiu<strong>di</strong>cate 8 procedure <strong>di</strong> gara. Esse<br />
hanno riguardato gli allestimenti degli<br />
uffici, dagli arre<strong>di</strong> operativi a quelli<br />
speciali e su misura alle pavimentazioni, la<br />
segnaletica <strong>di</strong>rezionale per l’orientamento<br />
interno, i complementi e accessori finali<br />
dei servizi igienici, delle aree break e<br />
delle aree attesa. Sia la gestione delle<br />
gare, sia le conseguenti attività <strong>di</strong><br />
allestimento si sono succedute senza<br />
soluzione <strong>di</strong> continuità consentendo<br />
nei tempi previsti l'ingresso nel<br />
palazzo dei <strong>di</strong>pendenti regionali.<br />
Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre sono stati<br />
completati i giar<strong>di</strong>ni pensili in copertura,<br />
con 3.000 metri quadrati <strong>di</strong> superfici<br />
coltivate e un giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> erbe<br />
aromatiche <strong>di</strong> 300 metri quadrati.<br />
Sul tavolo <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
si stanno chiudendo più <strong>di</strong> 10.000<br />
tavole <strong>di</strong> progetto costruttivo, circa 50<br />
autorizzazioni e permessi ottenuti da<br />
tutti gli enti responsabili dei proce<strong>di</strong>menti<br />
autorizzativi, 600 prove e collau<strong>di</strong><br />
funzionali su impianti, 5.000 moduli<br />
ispettivi relativi ad analisi condotte<br />
su materiali, lavorazioni e forniture.<br />
Annual Report 2010 | 127
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Progetto<br />
18<br />
Il 2010 ha quin<strong>di</strong> segnato passi<br />
importanti: da un lato i nuovi spazi<br />
sono stati progressivamente abitati,<br />
dall'altro il sistema regionale ha<br />
iniziato a beneficiare dei risparmi<br />
ottenuti con la <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong><br />
tutti gli e<strong>di</strong>fici precedentemente<br />
occupati e con l'eliminazione delle<br />
relative spese <strong>di</strong> gestione.<br />
Il 2011 sarà l'anno della piazza e delle<br />
aree esterne al palazzo. Nel corso<br />
dei mesi saranno attivati tutti gli<br />
spazi commerciali ai pie<strong>di</strong> della torre,<br />
i gran<strong>di</strong> ristoranti, i servizi al pubblico,<br />
sarà ultimata la viabilità lungo la via<br />
Restelli e messo in funzione l’eliporto.<br />
Palazzo Lombar<strong>di</strong>a sarà a tutti gli<br />
effetti una realtà viva nella città.<br />
Un<br />
monumento<br />
all'Italia delle<br />
autonomie<br />
L'inaugurazione solenne <strong>di</strong> Palazzo Lombar<strong>di</strong>a è avvenuta il 21 marzo 2011 e ha coinciso<br />
con la visita a Milano del Presidente della Repubblica, nel 150° anniversario dell'Unità<br />
d'Italia e durante le celebrazioni per le Cinque Giornate (18-22 marzo 1848).<br />
Il Presidente Formigoni lo ha invitato sul palco allestito in piazza Città <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a insieme all'arcivescovo<br />
Dionigi Tettamanzi, che ha impartito la bene<strong>di</strong>zione. Entrambi hanno voluto sottolineare l'importanza simbolica<br />
<strong>di</strong> questo nuovo, straor<strong>di</strong>nario e<strong>di</strong>ficio. Napolitano lo ha definito "un monumento all'Italia delle autonomie".<br />
Annual Report 2010 | 129
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
19
Frana del Ruinon<br />
<strong>di</strong> Valfurva<br />
Quella del Ruinon è la frana attiva<br />
più grande d’Italia, <strong>di</strong> volume stimato<br />
fra i 30 e i 40 milioni <strong>di</strong> metri cubi<br />
sulla sinistra idrografica del torrente<br />
Frodolfo. Si muove in modo variabile,<br />
sia nel tempo sia a zone.<br />
Già segnalata in uno stu<strong>di</strong>o del 1989, i<br />
suoi primi movimenti significativi risalgono<br />
al 1998. Da allora la frana è stata<br />
costantemente monitorata, nei primi anni<br />
con strumenti manuali, poi con un sistema<br />
più evoluto che sfrutta le rilevazioni<br />
<strong>di</strong> strumenti automatizzati e radar.<br />
Il tratto <strong>di</strong> valle su cui insiste la frana<br />
non è abitato, ma è attraversato dalla<br />
strada provinciale del Passo Gavia<br />
(ex SS 300), unica via <strong>di</strong> collegamento<br />
per l’alta Valfurfa (verso Santa<br />
Caterina e altre frazioni). Basterebbero<br />
collassi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte per<br />
interromperla e renderla inagibile.<br />
In caso <strong>di</strong> collasso catastrofico<br />
anche parziale dell’ammasso roccioso<br />
interessato, sono stati evidenziati<br />
scenari <strong>di</strong> rischio in cui sarebbero<br />
coinvolte parti dei centri abitati situati<br />
a valle lungo il torrente (frazioni <strong>di</strong><br />
Valfurva, Bormio e Val<strong>di</strong>sotto).<br />
Nel 2008 è stato sottoscritto un<br />
protocollo tra Dipartimento Nazionale<br />
Protezione Civile, Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
Provincia <strong>di</strong> Sondrio, Comuni <strong>di</strong><br />
Valfurva, Bormio e Val<strong>di</strong>sotto,<br />
Comunità Montana Alta Valtellina e<br />
Parco Nazionale dello Stelvio per<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione e la progettazione<br />
<strong>di</strong> una soluzione con<strong>di</strong>visa volta a<br />
mettere in sicurezza strada e abitati.<br />
In particolare il Dipartimento per la Protezione Civile<br />
ha inserito la frana del Ruinon fra le priorità <strong>di</strong> livello<br />
nazionale e ha <strong>di</strong>chiarato la <strong>di</strong>sponibilità a reperire dei<br />
fon<strong>di</strong> a fronte della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una soluzione definita<br />
e quotata, verificata anche sotto il profilo ambientale.<br />
A <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> è stato affidato l’incarico <strong>di</strong><br />
mettere a fuoco una proposta <strong>di</strong> base al fine <strong>di</strong> attivare un<br />
bando <strong>di</strong> gara per la progettazione preliminare degli interventi<br />
necessari. L’obiettivo non è soltanto garantire la sicurezza degli<br />
abitati a valle della frana, ma anche del transito sulla strada<br />
provinciale, per evitare il rischio <strong>di</strong> isolamento dell’alta Valfurva.<br />
ILSpA ha effettuato le necessarie verifiche preliminari<br />
e ha in<strong>di</strong>viduato un’ipotesi <strong>di</strong> fattibilità.<br />
Tale ipotesi tiene conto della necessità <strong>di</strong>:<br />
• realizzare un bypass idraulico in galleria per evitare la<br />
formazione <strong>di</strong> un eventuale lago e il conseguente rischio<br />
derivante da rottura dello sbarramento o da impatto<br />
<strong>di</strong> una frana;<br />
• realizzare un bypass stradale in galleria per garantire<br />
la sicurezza e l’accessibilità;<br />
• verificare la possibilità <strong>di</strong> allontanare le acque<br />
superficiali e/o d’infiltrazione nella frana del<br />
Ruinon per rallentarne l’evoluzione;<br />
• verificare l’adeguatezza delle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa della<br />
strada esistenti rispetto ai fenomeni <strong>di</strong> minore entità,<br />
ma più frequenti (cadute massi e colate detritiche).<br />
Sulla base <strong>di</strong> tali stu<strong>di</strong> e valutazioni Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
intende procedere al più presto con lo sviluppo <strong>di</strong> un progetto<br />
preliminare complessivo delle opere necessarie per mettere<br />
in sicurezza al meglio il territorio interessato dagli effetti<br />
della frana, realizzabile per lotti successivi in funzione della<br />
possibilità <strong>di</strong> reperire le risorse finanziarie necessarie.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio dello stu<strong>di</strong>o Gennaio 2010<br />
Protezione e valorizzazione<br />
dei territori dell’Alta Valtellina<br />
attraverso la <strong>di</strong>fesa degli<br />
abitati e delle infrastrutture<br />
dalla frana<br />
Data ultimazione<br />
dello stu<strong>di</strong>o<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Marzo 2010<br />
110 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Redazione dello stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> fattibilità preliminare<br />
Annual Report 2010 | 131
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
20
Provalpi<br />
Polo Forestale Alpeggi<br />
Annual Report 2010 | 133
Provalpi<br />
Polo Forestale Alpeggi<br />
Il Polo Forestale Alpeggi, voce importante<br />
nel Programma <strong>di</strong> Valorizzazione del<br />
Patrimonio Immobiliare "Provalpi"<br />
dell’Ente Regionale Servizi all’Agricoltura<br />
e alle Foreste, comprende venti<br />
interventi <strong>di</strong>slocati nell’intero arco<br />
alpino regionale in provincia <strong>di</strong> Como,<br />
Lecco, Bergamo, Brescia e Sondrio.<br />
Obiettivo <strong>di</strong> "Provalpi" è valorizzare<br />
le proprietà demaniali attraverso<br />
progetti <strong>di</strong> conservazione, ricostruzione,<br />
rifunzionalizzazione, per rendere sempre<br />
più fruibile il patrimonio regionale.<br />
Il programma vede tra l'altro nella<br />
valorizzazione del demanio anche<br />
un'importante funzione <strong>di</strong> esempio<br />
innovativo, sia per ciò che riguarda<br />
la ricerca <strong>di</strong> pratiche tecnologiche e<br />
produttive, sia per ciò che attiene i<br />
modelli <strong>di</strong> gestione, sia per quanto<br />
riguarda il corretto inserimento<br />
nell’ambiente circostante, in<br />
fase realizzativa come in quella<br />
<strong>di</strong> funzionamento a regime.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Valorizzazione e<br />
rifunzionalizzazione<br />
Data inizio dei progetti Ottobre 2006<br />
Data ultimazione lavori Giugno 2011<br />
Valore delle opere<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratti<br />
3,4 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalti <strong>di</strong> lavori
Annual Report 2010 | 135
Per questo, gli interventi sono stati<br />
stu<strong>di</strong>ati nell’ottica <strong>di</strong> una completa<br />
ecocompatibilità e si avvalgono <strong>di</strong><br />
tutte le tecniche <strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia applicabili.<br />
Prima ancora, la loro progettazione<br />
è stata orientata al contenimento dei<br />
costi energetici e <strong>di</strong> manutenzione.<br />
Approvato dal Consiglio <strong>di</strong><br />
Amministrazione dell'ERSAF nel gennaio<br />
2004, nel <strong>di</strong>cembre dello stesso anno<br />
"Provalpi" ha ottenuto il consenso<br />
<strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a al suo Piano<br />
Attuativo con DGR n. VII/20080.<br />
Sette degli interventi previsti sono stati<br />
completati entro il 2009. Altri sei si sono<br />
conclusi nel 2010. Questi ultimi hanno<br />
interessato l'alpeggio <strong>di</strong> Alpe Gotta,<br />
la Strada delle Alpi e la Strada della<br />
Valsolda, in provincia <strong>di</strong> Como; l'alpeggio<br />
<strong>di</strong> Azzaredo Casù, in provincia <strong>di</strong> Lecco,<br />
l'Alpe Boron, in provincia <strong>di</strong> Sondrio, e<br />
l'Alpeggio Fornel, in provincia <strong>di</strong> Brescia.<br />
In particolare ad Azzaredo Casù sono<br />
stati installati alcuni pannelli fotovoltaici<br />
che forniscono energia elettrica<br />
con tecnologie ecocompatibili.<br />
Per l’Alpe Boron si è provveduto a<br />
ristrutturare e ampliare gli e<strong>di</strong>fici esistenti,<br />
creando locali accessori e riqualificando la<br />
struttura del fienile. Per quanto riguarda<br />
il Fornel, oltre a ristrutturare alcuni<br />
e<strong>di</strong>fici del complesso, è stata realizzata<br />
l’adduzione idrica <strong>di</strong> collegamento con<br />
l’acquedotto comunale e sono stati<br />
installati pannelli solari per garantire il<br />
fabbisogno <strong>di</strong> acqua calda sanitaria.<br />
In aprile intanto sono stati avviati<br />
i lavori della Segheria Veneziana<br />
e <strong>di</strong> Stallone Spino, in provincia <strong>di</strong><br />
Brescia, e in agosto quelli <strong>di</strong> Costa<br />
del Palio, in provincia <strong>di</strong> Bergamo.<br />
Il primo intervento riqualifica un'antica<br />
segheria che si trova nel territorio<br />
comunale <strong>di</strong> Valvestino. Con questo<br />
progetto ERSAF ha inteso salvaguardare<br />
l’aspetto storico dell’attività <strong>di</strong> taglio<br />
e della commercializzazione del<br />
legname, rilevando a suo tempo dalla<br />
vecchia proprietà la concessione<br />
d’uso e l’attrezzatura <strong>di</strong> una<br />
segheria elettrica d'inizio Novecento<br />
ancora in grado <strong>di</strong> funzionare.
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Progetto<br />
20<br />
Accanto ad essa si trovavano i ruderi<br />
<strong>di</strong> una ancor più antica segheria con<br />
lama <strong>di</strong> taglio verticale e ruota ad<br />
acqua, detta appunto alla “veneziana”.<br />
Con un'opera <strong>di</strong> restauro raffinato è<br />
stata perfettamente ricostruita.<br />
I lavori <strong>di</strong> Stallone Spino riguardano<br />
invece il recupero <strong>di</strong> un fabbricato<br />
a Toscolano Maderno, in prossimità<br />
dell’omonimo passo. L’e<strong>di</strong>ficio, un'antica<br />
stalla, viene riconvertito in centro <strong>di</strong><br />
educazione <strong>di</strong>dattica sulla tematica<br />
delle “vie della migrazione degli uccelli”.<br />
La sua attività andrà a integrare<br />
quella della Stazione Ornitologica<br />
Regionale già collocata presso il<br />
Passo Spino. Il progetto prevede la<br />
possibilità <strong>di</strong> coinvolgere i visitatori<br />
nella cura <strong>di</strong> questi luoghi, nel presi<strong>di</strong>o<br />
e nella manutenzione del territorio.<br />
L'intervento si inserisce così in una serie<br />
<strong>di</strong> iniziative volte non solo a recuperare<br />
e valorizzare un bene demaniale, ma<br />
anche a sviluppare e far conoscere la<br />
realtà rurale e montana intorno ad esso.<br />
L’Alpe <strong>di</strong> Costa del Palio, situata nel<br />
Comune <strong>di</strong> Morterone a 1.460 metri<br />
<strong>di</strong> quota, è composta da due e<strong>di</strong>fici<br />
isolati a<strong>di</strong>biti ad alpeggio e agriturismo.<br />
Obiettivo del progetto è la sistemazione<br />
funzionale del complesso. I lavori<br />
renderanno la struttura confacente<br />
alla funzione agrituristica e <strong>di</strong> bivacco.<br />
Una porzione dell’e<strong>di</strong>ficio resterà<br />
autonoma e <strong>di</strong>sponibile tutto l’anno,<br />
per accogliere anche gli escursionisti<br />
invernali. L’intervento prevede anche<br />
la sistemazione <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> strada<br />
forestale che conduce all’alpeggio.<br />
Annual Report 2010 | 137
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
21
Provalpi<br />
Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta<br />
e Polo vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia<br />
Annual Report 2010 | 139
Del programma <strong>di</strong> valorizzazione<br />
"Provalpi" fanno parte anche gli<br />
interventi che interessano i due poli<br />
<strong>di</strong> Riccagioia e Carpaneta, entrambi<br />
<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
e gestiti dall’Ente Regionale Servizi<br />
all’Agricoltura e alle Foreste.<br />
particolare attenzione all’uso <strong>di</strong><br />
energie rinnovabili; Riccagioia sarà<br />
invece un centro <strong>di</strong> alta formazione<br />
e ricerca sperimentale nel campo<br />
vitivinicolo e svilupperà le sue<br />
attività produttive conservando la<br />
bio<strong>di</strong>versità viticola e frutticola.<br />
L’Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta<br />
si estende sul territorio del Comune<br />
<strong>di</strong> Bigarello, in provincia <strong>di</strong> Mantova,<br />
per 220 ettari. La struttura, che<br />
ospita anche gli uffici <strong>di</strong> una delle<br />
nove se<strong>di</strong> operative <strong>di</strong> ERSAF,<br />
comprende e<strong>di</strong>fici degli anni Trenta,<br />
<strong>di</strong> notevole interesse storico-artistico,<br />
accanto a costruzioni più recenti.<br />
Il Centro Sperimentale <strong>di</strong> Riccagioia, che<br />
si sviluppa su un’area <strong>di</strong> 55 ettari nel<br />
Comune <strong>di</strong> Torrazza Coste, in provincia <strong>di</strong><br />
Pavia, si trova nel cuore del comprensorio<br />
vinicolo dell’Oltrepò pavese: qui l’ERSAF<br />
svolge la propria attività nel campo della<br />
viticoltura in collaborazione con la facoltà<br />
<strong>di</strong> Agraria dell’Università <strong>di</strong> Milano.<br />
"Provalpi" prevede la riqualificazione<br />
architettonica e funzionale <strong>di</strong> queste<br />
due aree attraverso il restauro e<br />
il risanamento conservativo dei<br />
fabbricati storici, la manutenzione <strong>di</strong><br />
quelli legati ad attività agricola e la<br />
costruzione <strong>di</strong> nuovi corpi <strong>di</strong> fabbrica.<br />
L'obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire un vero<br />
modello innovativo per il settore agricolo:<br />
Carpaneta <strong>di</strong>venterà un’azienda<br />
multifunzionale dove sarà de<strong>di</strong>cata<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Recupero funzionale e<br />
valorizzazione delle aziende<br />
attraverso interventi <strong>di</strong><br />
ristrutturazione, ampliamento<br />
e nuova costruzione<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
19 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Appalto integrato<br />
Data inizio lavori Settembre 2007<br />
Data ultimazione lavori Giugno 2010<br />
Appaltatore<br />
Grassi & Crespi Srl<br />
Superficie complessiva<br />
dell’intervento<br />
275 ettari
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Azienda agroforestale<br />
<strong>di</strong> Carpaneta<br />
Progetto<br />
21<br />
I lavori hanno previsto la ristrutturazione<br />
della casa padronale, delle stalle<br />
(stalla bovini e stalla vitelli), dei ricoveri<br />
attrezzi e macchine agricole oltre alla<br />
costruzione <strong>di</strong> un nuovo caseificio<br />
<strong>di</strong>dattico-sperimentale con annesso<br />
laboratorio e <strong>di</strong> un nuovo polo energetico<br />
con centrale termica a biomasse.<br />
Il 30 ottobre 2009, con un anticipo<br />
<strong>di</strong> 8 mesi rispetto alla data <strong>di</strong> fine<br />
lavori dell’intero complesso, sono<br />
state ultimate le stalle e riconsegnati<br />
ad ERSAF gli e<strong>di</strong>fici denominati stalla<br />
bovini, stalla vitelli, stalla secondaria e<br />
deposito foraggi. Le stalle, che possono<br />
ospitare più <strong>di</strong> 200 capi, occupano una<br />
superficie <strong>di</strong> 3.500 metri quadrati.<br />
Nel 2009 è stata completata inoltre<br />
la nuova via <strong>di</strong> accesso all’azienda<br />
dalla strada comunale via Ghisiolo.<br />
Successivamente i lavori si sono<br />
concentrati sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> supporto<br />
all’attività agricola (polo energetico, uffici,<br />
ricovero attrezzi e macchine) e sul nuovo<br />
caseificio <strong>di</strong>dattico-sperimentale. Dopo<br />
aver superato le criticità legate alla falda<br />
alta, il 30 giugno 2010 il caseificio e il<br />
polo energetico sono stati completati.<br />
Nel caseificio gli spazi a <strong>di</strong>sposizione<br />
degli addetti sono ampi e forniti<br />
<strong>di</strong> attrezzature specialistiche<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a. Gli studenti in visita<br />
al polo, attraverso gran<strong>di</strong> vetrate<br />
poste al piano superiore, potranno<br />
seguire tutti i passaggi <strong>di</strong> lavorazione.<br />
Nei numerosi laboratori realizzati si<br />
eseguono analisi scientifiche legate<br />
alla produzione in loco, da quelle<br />
chimico-agrarie a quelle sensoriali.<br />
Il polo energetico utilizza due caldaie<br />
con piatti rotanti per il carico<br />
del cippato che viene depositato<br />
nell’ampio piazzale coperto a<strong>di</strong>acente.<br />
Sono infine proseguiti celermente<br />
anche i lavori che hanno visto la<br />
trasformazione della casa padronale<br />
in struttura con uffici e sale riunioni.<br />
Annual Report 2010 | 141
Azienda agroforestale<br />
<strong>di</strong> Riccagioia<br />
Nei primi mesi del 2010 sono stati<br />
consegnati a ERSAF quattro nuovi<br />
e<strong>di</strong>fici che vanno ad integrare<br />
gli spazi storici esistenti.<br />
Tre <strong>di</strong> questi ospitano la nuova cantina<br />
sperimentale (300 mq) con annessa<br />
bottiglieria (90 mq), gli uffici per gli<br />
addetti e le associazioni tra cui la Camera<br />
<strong>di</strong> Commercio Industria Agricoltura<br />
e Artigianato <strong>di</strong> Pavia (300 mq) e i<br />
laboratori in cui si svolge anche attività<br />
<strong>di</strong> sperimentazione (450 mq). Il quarto,<br />
consegnato a fine aprile, è de<strong>di</strong>cato<br />
agli uffici per il personale (300 mq).<br />
Il Centro Vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia, che<br />
già da qualche anno ospitava il terzo<br />
anno del corso <strong>di</strong> laurea in Viticoltura<br />
ed Enologia della Facoltà <strong>di</strong> Agraria<br />
dell'Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano,<br />
è pronto per <strong>di</strong>ventare la sede <strong>di</strong><br />
riferimento dell'intero corso <strong>di</strong> laurea.<br />
I lavori della porzione de<strong>di</strong>cata a questo<br />
scopo sono stati completati alla fine <strong>di</strong><br />
giugno.<br />
La superficie complessiva <strong>di</strong> questi spazi<br />
è <strong>di</strong> 2.500 metri quadrati e comprende<br />
laboratori <strong>di</strong>dattici con annessi spogliatoi,<br />
aule <strong>di</strong>dattiche, sale per conferenze e<br />
seminari, biblioteca con sala stu<strong>di</strong>o e<br />
appartamento per il custode.<br />
È stato infine previsto uno spazio in<br />
cui sarà possibile inse<strong>di</strong>are camere<br />
per ospitare gli studenti in trasferta.
Annual Report 2010 | 143
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
22
Ponte Lambro<br />
<strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />
Annual Report 2010 | 145
Ponte Lambro<br />
<strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />
Il progetto, avviato nel giugno 2010, nasce<br />
dalla volontà <strong>di</strong> rinnovare una parte della<br />
città caratterizzata dal degrado e da<br />
una <strong>di</strong>fficile situazione sociale, ma anche<br />
<strong>di</strong> realizzare un progetto <strong>di</strong> quartiere<br />
modello che al pari <strong>di</strong> analoghe realtà<br />
europee garantisca alti livelli <strong>di</strong> comfort<br />
in termini ambientali e tecnologici.<br />
Servito dalla tangenziale, dalla<br />
stazione dell’alta velocità <strong>di</strong> Rogoredo,<br />
dalla linea metropolitana M3 e dal<br />
trasporto pubblico <strong>di</strong> superficie, il<br />
nuovo quartiere intende sfatare l'idea<br />
<strong>di</strong> periferia quale luogo isolato dal<br />
resto della città e quin<strong>di</strong> abbandonato<br />
a sé stesso e ai suoi problemi.<br />
Tenendo conto dell’ambiente costruito<br />
esistente (caratteristiche del tessuto<br />
urbano, sua posizione e sua densità) e<br />
basandosi sui principi <strong>di</strong> ecosostenibilità<br />
ed ecocompatibilità, il masterplan<br />
presentato da <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
<strong>di</strong>segna un quartiere in equilibrio con<br />
l’ambiente, con le caratteristiche<br />
microclimatiche del luogo e con le<br />
con<strong>di</strong>zioni urbane al contorno.<br />
Lo contrad<strong>di</strong>stingue un ampio parco<br />
pubblico <strong>di</strong> forma rettangolare che,<br />
oltre a conferire unitarietà all’insieme, si<br />
can<strong>di</strong>da per essere il punto in cui saranno<br />
concentrate gran parte delle funzioni<br />
pubbliche e delle attività collettive.<br />
Diventerà il cuore del nuovo quartiere<br />
e dell'intera area <strong>di</strong> Ponte Lambro.<br />
Il parco sarà attraversato da un percorso<br />
in <strong>di</strong>rezione nord-sud e da un altro in<br />
<strong>di</strong>rezione est-ovest. Il primo, provenendo<br />
dal Parco Forlanini, raggiunge il Parco<br />
Sud, riannodando la cintura verde urbana.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
Realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />
quartiere <strong>di</strong> housing sociale<br />
localizzato su un'area <strong>di</strong><br />
proprietà del Comune <strong>di</strong> Milano<br />
74.000 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Redazione del masterplan<br />
e attività <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione<br />
dei contenuti del progetto<br />
con Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
e Comune <strong>di</strong> Milano
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Progetto<br />
22<br />
Il secondo proviene dalla Cascina Grande<br />
a est del Lambro e giunge alla stazione<br />
ferroviaria <strong>di</strong> Rogoredo.<br />
Il masterplan si caratterizza inoltre per:<br />
• controllo della <strong>di</strong>stanza ed altezza degli<br />
e<strong>di</strong>fici per facilitare la penetrazione<br />
della luce solare <strong>di</strong>retta;<br />
• ottimizzazione dello sfruttamento<br />
dell’energia solare e varietà <strong>di</strong><br />
orientamenti per migliorare la qualità<br />
degli spazi;<br />
• consumi energetici molto limitati ed<br />
utilizzo elevato delle fonti <strong>di</strong> energia<br />
rinnovabili.<br />
Sono previste infine opere <strong>di</strong> mitigazione<br />
per <strong>di</strong>minuire l’inquinamento acustico<br />
della vicina Tangenziale Est <strong>di</strong> Milano<br />
e connessioni ciclopedonali che<br />
costituiscono il collegamento con il vicino<br />
Parco del Lambro e con la realtà agricola<br />
al <strong>di</strong> là del fiume. Per quanto riguarda la<br />
mobilità, il progetto propone <strong>di</strong> strutturare<br />
l’accessibilità e la viabilità attraverso la<br />
realizzazione <strong>di</strong> una spina principale <strong>di</strong><br />
attraversamento. Essa permetterebbe da<br />
un lato la connessione alla rete esterna e<br />
quin<strong>di</strong> l’accesso all’area sia da nord che<br />
da sud, e dall'altro lo sviluppo <strong>di</strong> una rete<br />
secondaria <strong>di</strong> servizio alle residenze.<br />
Importante elemento dell’idea <strong>di</strong><br />
progetto è la presenza <strong>di</strong> una linea <strong>di</strong><br />
trasporto pubblico <strong>di</strong> tipo tranviario,<br />
che attraverserebbe il nuovo quartiere<br />
mettendolo in connessione a nord con<br />
il centro città e a sud con la stazione<br />
della metropolitana <strong>di</strong> San Donato e con<br />
la stazione ferroviaria <strong>di</strong> Rogoredo.<br />
Le funzioni pubbliche inse<strong>di</strong>ate, oltre<br />
a garantire il livello minimo <strong>di</strong> servizi<br />
necessari al quartiere, prevedono<br />
altre funzioni aggiuntive capaci <strong>di</strong><br />
inserire il quartiere <strong>di</strong> Ponte Lambro<br />
all’interno <strong>di</strong> un sistema più ampio <strong>di</strong><br />
servizi pubblici <strong>di</strong> tipo educativo.<br />
Annual Report 2010 | 147
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
23
Enoteca <strong>di</strong> Broni<br />
Annual Report 2010 | 149
Enoteca <strong>di</strong> Broni<br />
Per l'enoteca <strong>di</strong> Broni, in<br />
provincia <strong>di</strong> Pavia, si avvicina il<br />
momento dell'inaugurazione.<br />
La nuova cantina, <strong>di</strong> 200 metri<br />
quadrati, viene realizzata scavando il<br />
terreno sotto il fabbricato esistente<br />
per una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 3 metri,<br />
mentre stalla e fienile, restaurati, si<br />
trasformano in spazi espositivi, <strong>di</strong>dattici<br />
e lu<strong>di</strong>ci per un'estensione <strong>di</strong> 350 metri<br />
quadrati. Un nuovo solaio ospiterà la<br />
Biblioteca del vino, a contatto con la<br />
struttura lignea che regge il tetto. Gli<br />
spazi a <strong>di</strong>sposizione permetteranno<br />
<strong>di</strong> esporre complessivamente<br />
circa 1.000 bottiglie <strong>di</strong> vino.<br />
La filosofia dell’intervento prevede il<br />
massimo rispetto della struttura originaria<br />
(vincolata ai sensi del D.Lgs. 42/04) e<br />
il mantenimento <strong>di</strong> quella atmosfera<br />
rurale che il contesto propone.<br />
Ottenuti nel novembre 2009 i necessari pareri e autorizzazioni<br />
sul progetto definitivo, ILSpA ha ban<strong>di</strong>to la gara <strong>di</strong> appalto,<br />
ha stipulato il contratto e comprimendo in soli 4 mesi sia i<br />
rilievi e i sondaggi preliminari, sia le attività <strong>di</strong> progettazione,<br />
ha potuto dare l'avvio ai lavori nel maggio 2010.<br />
Essi hanno però subito un rallentamento per l'imprevista<br />
scoperta, durante gli scavi della nuova cantina, <strong>di</strong><br />
strutture murarie ignote celate nel sottosuolo.<br />
In seguito alla necessaria revisione delle strutture <strong>di</strong><br />
fondazione e alla redazione <strong>di</strong> una perizia <strong>di</strong> variante, gli<br />
scavi sono stati infine compiuti nell’autunno del 2010 e<br />
sono stati condotti per strette sezioni <strong>di</strong> ampiezza, così da<br />
garantire l’adeguato livello <strong>di</strong> sicurezza nelle lavorazioni.<br />
Per irrigi<strong>di</strong>re la struttura muraria originale, ai lavori<br />
<strong>di</strong> scavo sono stati alternati l’esecuzione delle<br />
sottomurazioni e delle nuove fondazioni dell’enoteca.<br />
Dopo aver assunto nel luglio 2009<br />
le funzioni <strong>di</strong> Stazione Appaltante,<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha redatto<br />
il progetto preliminare e il progetto<br />
definitivo, coinvolgendo nel percorso<br />
progettuale la Soprintendenza, il Comune<br />
<strong>di</strong> Broni e gli altri enti interessati.<br />
La Regione sottoscriveva intanto con<br />
il Comune <strong>di</strong> Broni una convenzione<br />
per la cessione <strong>di</strong> parte del complesso<br />
immobiliare regionale denominato<br />
"Cascina Cassino Po" e per la<br />
rifunzionalizzazione della restante<br />
porzione del complesso a sede <strong>di</strong><br />
enoteca regionale me<strong>di</strong>ante la copertura<br />
finanziaria delle somme della cessione.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori Maggio 2010<br />
Data ultimazione lavori Marzo 2011<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
Ristrutturazione, valorizzazione<br />
e rifunzionalizzazione<br />
2.900 mq<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appaltatore<br />
Attività <strong>di</strong> progettazione<br />
preliminare e definitiva,<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto <strong>di</strong> lavori e forniture<br />
Brignoli Srl e CD Elettrica Srl<br />
Valore dell’opera<br />
1,5 milioni <strong>di</strong> euro
Annual Report 2010 | 151
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
24
Sito <strong>di</strong> Borsano<br />
Annual Report 2010 | 153
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Sito <strong>di</strong> Borsano<br />
Progetto<br />
24<br />
Il sito <strong>di</strong> Borsano è localizzato all’estremità<br />
meri<strong>di</strong>onale del territorio comunale <strong>di</strong><br />
Busto Arsizio, in località Borsano, lungo<br />
la strada comunale per Arconate.<br />
Nel sito è collocata una ex vasca <strong>di</strong><br />
stoccaggio costruita nel 1995, che<br />
contiene i fanghi ed i terreni misti<br />
a fanghi risultanti dalle operazioni<br />
<strong>di</strong> bonifica sia delle ex vasche <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sper<strong>di</strong>mento in falda della fognatura<br />
<strong>di</strong> Busto Arsizio sia dei bacini d’invaso<br />
delle acque dei Torrenti Rile e Tenore<br />
in Comune <strong>di</strong> Cassano Magnago.<br />
Esso deve essere pertanto integrato con<br />
parte del materiale <strong>di</strong> scavo originario del<br />
sito ancora presente in cumuli nell’area.<br />
Terminato il riempimento del sito con<br />
l’ausilio <strong>di</strong> tali materiali, si procederà<br />
alla sua ricopertura ed alla sistemazione<br />
ambientale definitiva.<br />
Poiché la capacità della vasca è<br />
risultata superiore al quantitativo<br />
<strong>di</strong> materiale in essa conferito, il suo<br />
riempimento si presenta attualmente<br />
incompleto, con una volumetria<br />
residua stimata in sede <strong>di</strong> progetto<br />
preliminare pari a 90.000 metri cubi.<br />
Nel 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
ha indetto la gara d'appalto per la<br />
progettazione <strong>di</strong> un intervento che<br />
tenesse conto <strong>di</strong> questa particolarità.<br />
Il progetto vincitore prevede quin<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> utilizzare il materiale <strong>di</strong> scavo e<br />
i se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> fondo da asportare<br />
dal Bacino n. 3 del Torrente Arno in<br />
Comune <strong>di</strong> Lonate Pozzolo, in occasione<br />
<strong>di</strong> futuri interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />
straor<strong>di</strong>naria già programmati, per il<br />
riempimento e la sagomatura della<br />
volumetria residua del sito <strong>di</strong> Borsano.<br />
Questo materiale, del quale<br />
furono a suo tempo accertate<br />
caratteristiche geotecniche e<br />
qualitative adatte a tale scopo, non<br />
è tuttavia sufficiente a completare<br />
la volumetria residua <strong>di</strong>sponibile.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Ripristino ambientale<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Stazione Appaltante<br />
Data inizio lavori 2011<br />
Data ultimazione lavori 2012<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appalto per servizi <strong>di</strong><br />
progettazione esecutiva,<br />
appalto <strong>di</strong> lavori<br />
Valore dell'opera<br />
3 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Progettista<br />
Cipa Srl e Sinesis SpA<br />
Annual Report 2010 | 155
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
25
Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />
Annual Report 2010 | 157
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />
Progetto<br />
25<br />
Alla fine del 2003 Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
e Comune <strong>di</strong> Monza hanno indetto un<br />
concorso internazionale per in<strong>di</strong>viduare<br />
il soggetto cui affidare l’incarico <strong>di</strong><br />
progettazione per il recupero e la<br />
valorizzazione della Villa Reale, del suo<br />
Parco e delle relative pertinenze.<br />
Il soggetto giuri<strong>di</strong>co cui sono stati affidati<br />
l'elaborazione e lo sviluppo dei piani <strong>di</strong><br />
valorizzazione e la gestione delle relative<br />
attività è il Consorzio Villa Reale e Parco<br />
<strong>di</strong> Monza, costituito il 20 luglio 2009.<br />
Il mandato ricevuto dall'ATP vincitrice del<br />
concorso (“Progetto Villa Reale <strong>di</strong> Monza”<br />
con capogruppo il Prof. Arch. Giovanni<br />
Carbonara) insisteva in particolare<br />
su due punti: da un lato in<strong>di</strong>cava<br />
chiaramente la <strong>di</strong>rezione “conservativa”<br />
e “rivelativa” dell'intervento (Carta <strong>di</strong><br />
Venezia, 1964, art. 9); dall'altro <strong>di</strong>chiarava<br />
con altrettanta forza l’esigenza <strong>di</strong> una<br />
forma <strong>di</strong> “conservazione integrata”<br />
(Dichiarazione <strong>di</strong> Amsterdam, 1975),<br />
in grado <strong>di</strong> dare nuova vita alla Villa.<br />
Tale approccio ha permesso <strong>di</strong><br />
pre<strong>di</strong>sporre un progetto rispondente<br />
alle esigenze delle amministrazioni<br />
coinvolte e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un mix<br />
<strong>di</strong> funzioni in grado <strong>di</strong> favorire la<br />
copertura finanziaria dell’intervento e la<br />
virtuosa gestione nel corso degli anni.<br />
Lo strumento legislativo che supporta<br />
questa grande opera è l'Accordo<br />
per la valorizzazione della Villa Reale,<br />
sottoscritto il 30 luglio 2008 dai<br />
soggetti che con<strong>di</strong>vidono la proprietà<br />
del complesso, cioè Stato italiano –<br />
attraverso il Ministero per i Beni e le<br />
Attività culturali –, Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
Comune <strong>di</strong> Milano e Comune <strong>di</strong> Monza.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori Marzo 2012<br />
Data ultimazione lavori Marzo 2014<br />
Recupero e valorizzazione<br />
della Villa Reale <strong>di</strong> Monza<br />
e dei giar<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> pertinenza<br />
- Primo lotto funzionale<br />
del corpo centrale<br />
Valore dell'opera<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessionario<br />
31 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Stazione Appaltante<br />
Concessione <strong>di</strong><br />
costruzione e gestione<br />
Concessione in fase<br />
<strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione<br />
Superficie complessiva<br />
dell'intervento<br />
7.200 mq<br />
Annual Report 2010 | 159
Ne fanno parte i proprietari del<br />
complesso al quale, in un secondo<br />
momento, si sono affiancati provincia<br />
<strong>di</strong> Monza e Brianza e Camera <strong>di</strong><br />
Commercio <strong>di</strong> Monza e Brianza.<br />
Attraverso un'apposita convenzione<br />
sottoscritta tra Regione Lombar<strong>di</strong>a,<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> e Consorzio,<br />
sono stati definiti i criteri e le modalità<br />
per l’esecuzione degli interventi <strong>di</strong><br />
conservazione, recupero e adeguamento<br />
funzionale del complesso, stabilendo<br />
allo stesso tempo che tali interventi<br />
sarebbero stati sviluppati prevedendo<br />
<strong>di</strong>verse fasi.<br />
Sulla base del progetto unitario redatto<br />
dall’ATP “Progetto Villa Reale <strong>di</strong> Monza”<br />
e delle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie garantite in<br />
primo luogo dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a, si è<br />
proceduto all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un primo<br />
lotto funzionale, che corrisponde al corpo<br />
centrale della Villa e dei relativi spazi<br />
accessori.<br />
Il restauro del corpo centrale e dei locali<br />
annessi garantirà la messa in fruibilità<br />
della zona della Villa maggiormente<br />
rappresentativa e <strong>di</strong> maggior pregio<br />
artistico e decorativo.<br />
I piani nobili (primo e secondo) saranno<br />
serviti da attività <strong>di</strong> accoglienza e<br />
assistenza alla <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong>vulgazione<br />
(piano terra) e da aree sosta-ristoro<br />
al belvedere (sottotetto). Sono inoltre<br />
previsti box espositivo-commerciali<br />
per l’artigianato locale (piano terra).<br />
Nei piani nobili della Villa potranno<br />
essere realizzati, sempre mantenendo<br />
un attento monitoraggio delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> conservazione dei manufatti, eventi<br />
istituzionali e privati, mostre, concerti ed<br />
esposizioni temporanee.
Potranno inoltre essere organizzati percorsi a tema e attività <strong>di</strong>dattiche destinate<br />
a migliorare la conoscenza e la fruizione della Villa, anche in collaborazione<br />
con le attività museali ed espositive già attive nelle altre ali della Villa.<br />
Il recupero del corpo centrale, come prima parte dell’attuazione del progetto<br />
complessivo, assume la valenza <strong>di</strong> operazione volano in grado <strong>di</strong> riportare<br />
la Villa al centro <strong>di</strong> attività ed eventi che strutturano e rappresentano<br />
la vita civile del territorio, con particolare riferimento agli importanti<br />
eventi istituzionali che potranno avervi luogo nei prossimi anni.<br />
Nel marzo 2010 ILSpA ha ban<strong>di</strong>to la gara a procedura ristretta per l’affidamento<br />
del contratto <strong>di</strong> concessione relativo all’intervento <strong>di</strong> recupero e valorizzazione<br />
del corpo centrale della Villa. Ricevuta ed esaminata la documentazione inviata<br />
dai concorrenti, nel <strong>di</strong>cembre 2010 si è tenuta la prima seduta pubblica.<br />
A seguito dell’in<strong>di</strong>viduazione del soggetto vincitore si prevede<br />
<strong>di</strong> chiudere la progettazione definitiva e quella esecutiva entro<br />
febbraio 2012 e <strong>di</strong> ultimare i lavori nel marzo 2014.<br />
Annual Report 2010 | 161
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
26
Nuove opere <strong>di</strong> regolazione<br />
della messa in sicurezza<br />
del lago d'Idro<br />
Il lago d’Idro, situato tra il lago <strong>di</strong><br />
Garda e il lago <strong>di</strong> Iseo a 368 metri <strong>di</strong><br />
altitu<strong>di</strong>ne, è formato dal fiume Chiese<br />
che è suo immissario ed emissario.<br />
Il costante monitoraggio <strong>di</strong> cui è oggetto,<br />
attivato dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a e da<br />
Arpa Lombar<strong>di</strong>a, mostra la presenza<br />
<strong>di</strong> un fenomeno <strong>di</strong> frana in sponda<br />
sinistra del fiume Chiese, poco a valle <strong>di</strong><br />
Pieve Vecchia, circa in corrispondenza<br />
dell’esistente traversa <strong>di</strong> sbarramento.<br />
L’area è perimetrata ai sensi della<br />
Legge 267/98 e la zona <strong>di</strong> massima<br />
pericolosità (R1) interessa <strong>di</strong>rettamente<br />
la traversa esistente e lo sbocco della<br />
galleria degli agricoltori. Tali opere<br />
presentano problemi strutturali che<br />
hanno determinato le limitazioni d’invaso<br />
imposte dal Registro Italiano Dighe.<br />
Il muro in sponda sinistra della<br />
traversa mobile <strong>di</strong> regolazione<br />
ha subito ce<strong>di</strong>menti che hanno<br />
portato ad eseguire un intervento<br />
<strong>di</strong> rafforzamento della struttura.<br />
La galleria <strong>di</strong> svaso è stata oggetto<br />
<strong>di</strong> interventi urgenti <strong>di</strong> ripristino e<br />
consolidamento, ma le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ssesto strutturale sono in rapida<br />
evoluzione. I fenomeni in atto nel<br />
pen<strong>di</strong>o potrebbero determinare<br />
l’improvvisa in<strong>di</strong>sponibilità della galleria.<br />
In caso <strong>di</strong> collasso della frana e<br />
conseguente ostruzione dell’alveo, il<br />
lago si troverebbe senza recapito.<br />
Per tale motivo, il progetto definitivo<br />
ha previsto la realizzazione <strong>di</strong> una<br />
nuova galleria <strong>di</strong> bypass, esterna<br />
all’area interessata dal movimento<br />
franoso, attraverso la quale far defluire<br />
in sicurezza le acque del lago, e la<br />
contestuale creazione <strong>di</strong> una nuova<br />
traversa e galleria <strong>di</strong> bypass.<br />
In dettaglio il progetto prevede:<br />
• la costruzione <strong>di</strong> una nuova traversa<br />
<strong>di</strong> sbarramento e regolazione del<br />
lago posta circa 300 metri a monte<br />
dell’esistente traversa avente 3 luci<br />
complessive, <strong>di</strong> cui: 2 luci principali <strong>di</strong><br />
11,50 metri con soglia a quota 366,50<br />
metri s.m. e una luce secondaria in<br />
destra idraulica, atta a funzionare<br />
sotto battente, comprensiva <strong>di</strong> scala<br />
<strong>di</strong> risalita dei pesci con soglia a quota<br />
365,72 metri s.m. per garantire il<br />
rilascio del deflusso minimo vitale<br />
ed il transito <strong>di</strong> fauna ittica;<br />
• la costruzione <strong>di</strong> una nuova galleria<br />
idraulica a sezione policentrica <strong>di</strong><br />
bypass della traversa, lunga circa<br />
1,2 chilometri con manufatto <strong>di</strong><br />
presa a lago a imbocco sommerso<br />
alla quota <strong>di</strong> 361,55 metri s.m. ed<br />
estradosso a quota 366,05 metri s.m.<br />
e sbocco in Comune <strong>di</strong> Lavenone;<br />
• la sistemazione dell’alveo del Chiese nel<br />
tratto compreso tra la nuova traversa<br />
e l’opera <strong>di</strong> sbocco della galleria;<br />
• la <strong>di</strong>smissione dell’attuale galleria<br />
<strong>di</strong> svaso detta “degli agricoltori”<br />
e della traversa esistente.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori 2013<br />
Data ultimazione lavori 2015<br />
Valore dell'opera<br />
Realizzazione <strong>di</strong> una nuova<br />
galleria <strong>di</strong> svaso e <strong>di</strong> una<br />
traversa per la messa<br />
in sicurezza del lago<br />
48 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Progettista<br />
Stazione Appaltante, Direzione<br />
Lavori e Coor<strong>di</strong>namento della<br />
sicurezza in fase <strong>di</strong> esecuzione<br />
Appalto per servizi <strong>di</strong><br />
progettazione definitiva,<br />
appalto integrato<br />
Favero e Milan Ingegneria SpA<br />
Annual Report 2010 | 163
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
27
Complesso Aler<br />
<strong>di</strong> Pieve Emanuele<br />
Il Piano <strong>di</strong> Recupero Urbano dell'area<br />
ex-Enpam darà a Pieve Emanuele, in<br />
provincia <strong>di</strong> Milano, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />
nuovi alloggi destinati a residenza a<br />
canone sociale, a canone moderato,<br />
con locazione a proprietà <strong>di</strong>fferita,<br />
a residenza convenzionata, a<br />
residenza libera e commercio.<br />
L'area sarà servita da scuole, centri<br />
polivalenti, aree ver<strong>di</strong> e percorsi<br />
ciclopedonali. Ad oggi è in corso, ad<br />
opera dell'Azienda Lombarda per<br />
l'E<strong>di</strong>lizia Residenziale, la redazione<br />
del masterplan del Piano.<br />
I nuovi e<strong>di</strong>fici destinati ad e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale pubblica, che sostituiranno<br />
quattro stabili preesistenti ridotti in<br />
stato <strong>di</strong> abbandono e degrado, saranno<br />
collocati nel comparto <strong>di</strong> via delle<br />
Rose, via dei Tulipani e via dei Pini,<br />
originariamente <strong>di</strong> proprietà dell'Ente<br />
Nazionale <strong>di</strong> Previdenza ed Assistenza<br />
Me<strong>di</strong>ci ed Odontoiatri e attualmente<br />
parte del patrimonio <strong>di</strong> Aler.<br />
A seguito della necessità espressa<br />
dall’amministrazione comunale <strong>di</strong> Pieve<br />
Emanuele <strong>di</strong> dare un segno tangibile<br />
alla citta<strong>di</strong>nanza che gli interventi <strong>di</strong><br />
riqualificazione del quartiere sono in<br />
corso, si è deciso <strong>di</strong> anticipare le opere<br />
<strong>di</strong> demolizione dei quattro e<strong>di</strong>fici esistenti<br />
in Via delle Rose e in Via dei Tulipani.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />
indetto, nell’ottobre 2010, la gara<br />
per l’affidamento delle opere <strong>di</strong><br />
demolizione degli e<strong>di</strong>fici con utilizzo<br />
<strong>di</strong> micro cariche esplosive.<br />
Tale sistema <strong>di</strong> demolizione, che<br />
rispetto ai meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali<br />
richiede una competenza specifica,<br />
ha il vantaggio <strong>di</strong> ridurre i tempi <strong>di</strong><br />
realizzazione e <strong>di</strong> creare un forte<br />
impatto simbolico sulla collettività.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Data inizio lavori 2012<br />
Data ultimazione lavori 2018<br />
Realizzazione del Piano<br />
<strong>di</strong> Recupero Urbano dell'area<br />
ex-Enpam; realizzazione del<br />
sistema <strong>di</strong> teleriscaldamento<br />
asservito al comparto<br />
Superficie lorda<br />
complessiva<br />
dell'intervento<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
66.000 mq<br />
Stazione Appaltante per<br />
la realizzazione degli e<strong>di</strong>fici<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />
pubblica e della centrale<br />
<strong>di</strong> cogenerazione<br />
Annual Report 2010 | 165
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
28
Autostrada regionale<br />
Cremona-Mantova<br />
Annual Report 2010 | 167
Autostrada regionale<br />
Cremona-Mantova<br />
L’autostrada regionale Cremona-Mantova<br />
è inserita tra le opere viabilistiche<br />
prioritarie della Regione Lombar<strong>di</strong>a. La<br />
sua realizzazione risponde a un triplice<br />
or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> obiettivi. Servirà a creare un<br />
asse intermodale <strong>di</strong> nuova concezione,<br />
collocato al centro della Pianura Padana,<br />
con specifiche funzioni <strong>di</strong> cerniera tra<br />
le infrastrutture nazionali e locali.<br />
Costituirà un collegamento tra gli<br />
aeroporti padani, i due porti fluviali <strong>di</strong><br />
Cremona e <strong>di</strong> Mantova e i relativi poli<br />
logistici, con possibilità <strong>di</strong> interscambio<br />
tra ferrovia, strada e via d’acqua.<br />
Risponderà alla necessità <strong>di</strong> creare<br />
un nuovo corridoio alternativo rispetto<br />
alle autostrade A4 e A1, andando a<br />
costituire una maglia che offra percorsi<br />
<strong>di</strong>versi e meno congestionati. Il progetto<br />
preliminare, sviluppato dal promotore<br />
Autostrade Centropadane SpA e<br />
confermato dal progetto definitivo <strong>di</strong><br />
Stra<strong>di</strong>varia SpA, prevede la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un’autostrada a 2+2 corsie per senso<br />
<strong>di</strong> marcia con le seguenti caratteristiche:<br />
Sviluppo in rilevato<br />
Sviluppo in galleria<br />
artificiale<br />
Sviluppo in viadotto<br />
Larghezza piattaforma<br />
Interconnessioni<br />
autostradali<br />
Svincoli autostradali 5<br />
Aree <strong>di</strong> servizio 2<br />
Aree <strong>di</strong> sosta 2<br />
58,4 km<br />
0,15 km<br />
0,6 km<br />
26,50 m<br />
4<br />
Il costo complessivo dell’intervento, <strong>di</strong> 813<br />
milioni <strong>di</strong> euro, è pari a 13,7 milioni <strong>di</strong> euro<br />
per chilometro e la tempistica prevista<br />
dal Concessionario prevede la successiva<br />
realizzazione <strong>di</strong> tre lotti funzionali.<br />
I criteri <strong>di</strong> progettazione seguiti<br />
hanno mirato al raggiungimento <strong>di</strong><br />
un elevato standard <strong>di</strong> sicurezza<br />
e alla minimizzazione degli impatti<br />
sul territorio urbanizzato e agricolo,<br />
sull’ambiente naturale e sul paesaggio.<br />
Si è posta inoltre forte attenzione al<br />
mantenimento <strong>di</strong> un ottimale livello <strong>di</strong><br />
servizio in ogni con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> traffico<br />
nonché all’utilizzo <strong>di</strong> avanzate tecnologie<br />
impiantistiche, organizzative e gestionali.<br />
Nel <strong>di</strong>cembre 2003 Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
ha approvato il progetto preliminare<br />
e nel febbraio 2005 ha assegnato a<br />
ILSpA le funzioni <strong>di</strong> Ente Concedente<br />
per l’assegnazione e il conseguente<br />
sviluppo della progettazione definitiva<br />
ed esecutiva, la realizzazione dei<br />
lavori e la gestione funzionale ed<br />
economica dell’autostrada.<br />
La gara <strong>di</strong> concessione, svolta nel<br />
2005, dopo l’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria<br />
all’ATI spagnola Cintra-Merloni ha visto<br />
l’assegnazione della concessione al<br />
Promotore, che si è poi costituito nella<br />
società Stra<strong>di</strong>varia SpA: il 3 <strong>di</strong>cembre<br />
2007 è stata sottoscritta la convenzione<br />
<strong>di</strong> concessione ed è stata avviata<br />
l’elaborazione del progetto definitivo e<br />
del relativo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Impatto Ambientale,<br />
che si è conclusa il 3 aprile 2008.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Valore dell'opera<br />
813 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori 2011<br />
Data ultimazione lavori I fase 2013<br />
II fase 2026<br />
III fase 2031<br />
Sviluppo dell'asse<br />
59,1 km<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessionario<br />
Ente Concedente<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Stra<strong>di</strong>varia SpA
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
28<br />
Dopo le attività <strong>di</strong> ILSpA volte a<br />
verificare completezza, qualità e<br />
coerenza degli elaborati, il 29 giugno<br />
2008 è avvenuta la pubblicazione<br />
del progetto e dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Impatto<br />
Ambientale ai fini della valutazione<br />
<strong>di</strong> impatto ambientale nazionale.<br />
Il 31 luglio 2009 sono state pubblicate<br />
alcune integrazioni al progetto definitivo<br />
e al SIA, che hanno riguardato sia aspetti<br />
<strong>di</strong> carattere generale (approfon<strong>di</strong>menti<br />
alle analisi fatte per le componenti<br />
ambientali rumore; aria-atmosfera;<br />
rete ecologica regionale; paesaggio;<br />
traffico e analisi costi-benefici;<br />
salute pubblica e benessere), che<br />
ottimizzazioni più puntuali.<br />
La seduta plenaria per la<br />
conclusione dell’istruttoria<br />
tecnica della Commissione VIA<br />
si è svolta l'8 aprile 2010 e in<br />
giugno il Ministero per i Beni e<br />
le Attività culturali ha espresso<br />
parere positivo, con prescrizioni.<br />
È attesa ora l’emissione del Decreto<br />
congiunto Ministero dell'Ambiente-<br />
Ministero per i Beni e le Attività culturali <strong>di</strong><br />
chiusura del proce<strong>di</strong>mento a cui seguirà<br />
la Conferenza <strong>di</strong> Servizi regionale per<br />
l’approvazione del progetto definitivo.<br />
Le ottimizzazioni hanno consentito<br />
significativi miglioramenti progettuali<br />
nelle località <strong>di</strong> Isolello (la Commissione<br />
VIA e la Soprintendenza avevano messo<br />
in evidenza il valore architettonico<br />
vedutistico del complesso architettonico<br />
che si trova a sud dell’autostrada), Torre<br />
dé Picenar<strong>di</strong> (la mo<strong>di</strong>fica del tracciato<br />
autostradale ha permesso un minor<br />
impatto sulla componente paesaggio e un<br />
beneficio sociale complessivo), Pontirolo<br />
Capredoni (la galleria artificiale prevista<br />
sarà ricoperta da terreno <strong>di</strong> coltivo e<br />
rinver<strong>di</strong>ta) e Castellucchio (l’autostazione<br />
è stata riprogettata per garantire un<br />
minore impatto sul contesto del paleo<br />
alveo del Mincio denominato Fossa Viva).<br />
Annual Report 2010 | 169
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
28<br />
È stata inoltre stu<strong>di</strong>ata un'alternativa<br />
<strong>di</strong> tracciato per il tratto autostradale<br />
compreso tra lo scavalco della S62 in<br />
Comune <strong>di</strong> Virgilio e l’interconnessione<br />
con l’autostrada A22, nei comuni <strong>di</strong><br />
Virgilio e Bagnolo San Vito.<br />
Il nuovo assetto autostradale risponde<br />
a esigenze territoriali, ambientali e<br />
funzionali. Si pone come compromesso<br />
razionale tra le richieste avanzate dagli<br />
enti interpellati al riguardo e le risultanze<br />
dell’analisi <strong>di</strong> varie componenti ambientali<br />
e consente la tutela e la valorizzazione<br />
dell’importante sito archeologico del<br />
“Forcello”, nonché della realtà agroproduttiva<br />
locale <strong>di</strong> eccellenza.<br />
Il progetto definitivo, in coerenza<br />
con l’offerta <strong>di</strong> gara, ha comportato<br />
notevoli elementi migliorativi sia<br />
alla concessione che al progetto<br />
dell’infrastruttura, tra i quali:<br />
• riduzione dei tempi <strong>di</strong> realizzazione<br />
(4 anni per il primo lotto funzionale);<br />
• riduzione delle tariffe <strong>di</strong> pedaggio<br />
e della durata della concessione;<br />
• aumento del canone annuo da<br />
corrispondere all’Amministrazione<br />
Concedente;<br />
• offerta qualitativa in particolare<br />
caratterizzata dalla previsione <strong>di</strong>:<br />
- materiali ecoattivi utilizzati per<br />
stazioni <strong>di</strong> pedaggio, svincoli,<br />
barriere antirumore, gallerie,<br />
aree <strong>di</strong> servizio e sosta;<br />
- cave <strong>di</strong> prestito determinate e nella<br />
<strong>di</strong>sponibilità dei soci dell’ATI;<br />
- pannelli fotovoltaici previsti su barriere<br />
antirumore e per le stazioni <strong>di</strong> pedaggio<br />
e punto affari, aree <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> servizio;<br />
- realizzazione <strong>di</strong> un impianto a biogas<br />
<strong>di</strong> produzione energia elettrica e termica<br />
da 1 MW;<br />
- impegno a portare connettività a<br />
banda larga sul territorio interferito.<br />
Per garantire la massima celerità alla fase<br />
<strong>di</strong> progetto e pre<strong>di</strong>sporsi ad un rapido<br />
iter approvativo, ILSpA, subito dopo<br />
l’avvio della concessione, ha stabilito un<br />
serrato confronto con tutti gli enti locali<br />
interessati dall’opera per giungere ad un<br />
progetto <strong>di</strong> alta qualità e il più possibile<br />
con<strong>di</strong>viso dal territorio.<br />
Annual Report 2010 | 171
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
29
Sistema <strong>di</strong> viabilità<br />
<strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015<br />
Annual Report 2010 | 173
Sistema <strong>di</strong> viabilità<br />
<strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015<br />
L'occasione <strong>di</strong> Expo 2015 ha generato<br />
uno straor<strong>di</strong>nario sistema <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong><br />
riqualificazione e innovazione territoriale<br />
e urbana, finalizzate a valorizzare il<br />
territorio lombardo nel suo complesso.<br />
In tale contesto trova collocazione,<br />
nell'area nord-ovest della periferia<br />
milanese, il collegamento viario tra<br />
la ex strada statale 11 all'altezza <strong>di</strong><br />
Molino Dorino e l’autostrada A8.<br />
Obiettivo dell'intervento è quello <strong>di</strong><br />
assicurare una piena integrazione<br />
del polo espositivo Expo 2015 con il<br />
territorio e un'adeguata accessibilità<br />
al sito attraverso la realizzazione <strong>di</strong><br />
una strada a scorrimento veloce in<br />
prossimità della nuova Fiera <strong>di</strong> Rho-Pero.<br />
Il ruolo <strong>di</strong> ILSpA per questo intervento<br />
trae origine dal trasferimento al Tavolo<br />
Lombar<strong>di</strong>a delle competenze per<br />
l’attuazione delle opere essenziali <strong>di</strong> Expo<br />
2015 dalla 7a alla 9d (tali opere sono<br />
dettagliate e descritte nell’Allegato A<br />
al Decreto del Presidente del Consiglio<br />
dei Ministri del 7 aprile 2009, Tabella<br />
“Accessibilità Expo 2015”).<br />
In seguito il Tavolo Lombar<strong>di</strong>a ha<br />
in<strong>di</strong>viduato, quale soggetto attuatore,<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a tramite <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong>, in base alla convenzione del<br />
9 settembre 2009. Con tale accordo,<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a delega a ILSpA le<br />
funzioni <strong>di</strong> Stazione Appaltante e tutte<br />
le attività <strong>di</strong> supporto connesse alla<br />
realizzazione delle opere essenziali dalla<br />
7a alla 7c (collegamento Molino Dorino-A8<br />
e adeguamento A8 tra svincolo Fiera e<br />
svincolo Expo) e dalla 9a a 9d (parcheggi).<br />
In particolare, il nuovo collegamento<br />
viario tra Molino Dorino e l’autostrada<br />
A8 rappresenta un'integrazione che<br />
valorizza e migliora il sistema viario<br />
milanese. Proprio per la sua importanza<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>, che nel 2009<br />
ha seguito <strong>di</strong>rettamente la redazione<br />
del progetto preliminare, ha in<strong>di</strong>viduato<br />
nell'appalto concorso la modalità <strong>di</strong><br />
affidamento più idonea allo sviluppo<br />
delle varie fasi <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong><br />
realizzazione dell’opera. Attraverso<br />
l'appalto concorso sarà infatti<br />
selezionato un unico soggetto<br />
impren<strong>di</strong>toriale in grado <strong>di</strong> eseguire<br />
l’intera opera, garantendo una qualificata<br />
proposta progettuale e l’utilizzo dei<br />
più avanzati materiali e componenti<br />
tecnologici offerti dal mercato.<br />
La procedura <strong>di</strong> appalto concorso<br />
è stata ufficialmente autorizzata<br />
dal Consiglio Superiore dei Lavori<br />
Pubblici me<strong>di</strong>ante specifico nulla<br />
osta rilasciato nel <strong>di</strong>cembre 2009.<br />
La soluzione tecnico-architettonica<br />
finale dovrà essere, oltre che <strong>di</strong> alto<br />
livello tecnologico ed estetico, <strong>di</strong>screta<br />
nell'impatto e allo stesso tempo ben<br />
identificabile, per minimizzare da<br />
un lato le interferenze col territorio<br />
attraversato e dall'altro segnarlo in modo<br />
significativo, poiché la nuova strada<br />
coinciderà con l’ingresso nel capoluogo<br />
per chi proviene da ovest e da nordovest<br />
lungo la rete autostradale.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Valore delle opere<br />
123 milioni <strong>di</strong> euro<br />
Data inizio lavori Gennaio 2012<br />
Data ultimazione lavori Ottobre 2014<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Attività <strong>di</strong> progettazione<br />
preliminare e Stazione<br />
Appaltante<br />
Sviluppo dell'asse<br />
3 km<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Appalto concorso
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
29<br />
Per questo motivo – e in linea con il tema<br />
<strong>di</strong> Expo 2015, <strong>di</strong>rettamente connesso<br />
alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente in quanto<br />
ecosistema dell’agricoltura –, anche<br />
l’inserimento paesaggistico rivestirà<br />
un ruolo <strong>di</strong> primo piano nella soluzione<br />
definitiva prescelta.<br />
Prioritari e inderogabili sono ovviamente<br />
i tempi <strong>di</strong> completamento dell'opera,<br />
che dovrà essere <strong>di</strong>sponibile per<br />
l'inaugurazione <strong>di</strong> Expo 2015.<br />
Nel corso del 2010, dopo l’attività <strong>di</strong><br />
validazione del progetto preliminare e la<br />
conclusione della procedura <strong>di</strong> screening<br />
per l’esclusione <strong>di</strong> assoggettabilità a VIA,<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha avviato la<br />
gara per l'affidamento degli ulteriori livelli<br />
<strong>di</strong> progettazione e l'esecuzione dei lavori,<br />
che porterà all’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva<br />
entro l’estate del 2011.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista prettamente<br />
viabilistico, il collegamento è una<br />
naturale prosecuzione della variante<br />
alla SS 11 Padana Superiore nel<br />
Comune <strong>di</strong> Milano. Prendendo origine<br />
dall’intersezione <strong>di</strong> quest’ultima con la SS<br />
33 del Sempione, si sviluppa in <strong>di</strong>rezione<br />
nord-est – con tracciato in galleria artificiale che sottopassa<br />
l’area interessata dal Programma Integrato <strong>di</strong> Intervento <strong>di</strong><br />
Cascina Merlata, attualmente in fase <strong>di</strong> riqualificazione –,<br />
quin<strong>di</strong> intercetta la viabilità <strong>di</strong> progetto afferente il nuovo<br />
svincolo sulla A4 Milano-Torino e una viabilità comunale<br />
primaria nel Comune <strong>di</strong> Milano in corso <strong>di</strong> realizzazione (strada<br />
<strong>di</strong> interquartiere). Circa a metà del suo sviluppo, piega verso<br />
nord e sovrapassa lo scalo F.S. Milano Certosa della linea<br />
Milano-Novara, l’autostrada A4 e l’area destinata a Expo<br />
2015, per terminare con svincolo parziale a salto <strong>di</strong> montone<br />
sull’autostrada A8 Milano-Laghi in <strong>di</strong>rezione nord-ovest.<br />
Le principali opere da realizzare, che costituiscono <strong>di</strong><br />
fatto la sintesi dell’intervento, sono la galleria artificiale<br />
che sottopassa l’area del P.I.I. <strong>di</strong> Cascina Merlata e<br />
il viadotto che ha origine a sud della linea ferroviaria<br />
interferita e che termina in corrispondenza della A8.<br />
Annual Report 2010 | 175
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
30
Autostrada regionale<br />
Broni-Stradella/Pavia-Mortara<br />
Annual Report 2010 | 177
Autostrada regionale<br />
Broni-Stradella/Pavia-Mortara<br />
Tra le opere viabilistiche che Regione<br />
Lombar<strong>di</strong>a identifica come prioritarie,<br />
la realizzazione della nuova autostrada<br />
Broni-Mortara risponde a effettive e<br />
riconosciute esigenze del territorio.<br />
Le caratteristiche tecniche<br />
dell’opera saranno le seguenti:<br />
La Broni-Mortara separerà il traffico <strong>di</strong><br />
scorrimento da quello locale, creando,<br />
insieme alla Cremona-Mantova e<br />
all’attuale A21, una valida alternativa<br />
all’autostrada A4 e offrendo un servizio e<br />
un’opportunità <strong>di</strong> sviluppo produttivo alle<br />
aree interessate dalla sua realizzazione.<br />
Tratta 1: Broni-<br />
Groppello Cairoli<br />
Tratta 2: Groppello<br />
Cairoli-Mortara<br />
Sviluppo in rilevato<br />
Sviluppo in trincea<br />
23,6 km<br />
27,6 km<br />
42,5 km<br />
1,0 km<br />
Con riferimento alla zona dell’Oltrepò, la<br />
nuova opera corrisponde al programma<br />
viabilistico della provincia <strong>di</strong> Pavia,<br />
che già da tempo aveva localizzato<br />
e progettato un intervento stradale<br />
per collegare San Martino Siccomario<br />
e Bressana Bottarone attraverso la<br />
realizzazione <strong>di</strong> un nuovo ponte sul Po.<br />
L’attivazione sul territorio provinciale<br />
<strong>di</strong> alcuni poli <strong>di</strong> attrazione per attività<br />
logistiche integrate, inoltre, aumenterà<br />
l’attrattività <strong>di</strong> questi luoghi per le<br />
attività produttive: il Polo Logistico<br />
Integrato <strong>di</strong> Mortara potrà infatti<br />
costituire un nodo fondamentale per la<br />
logistica e l’interscambio modale delle<br />
merci in un’ottica <strong>di</strong> complementarietà<br />
con l’Interporto <strong>di</strong> Novara.<br />
A livello superiore la nuova arteria<br />
contribuirà ad alleggerire il carico <strong>di</strong><br />
traffico della A4 proponendosi, assieme<br />
alle infrastrutture esistenti dell’A1, A21,<br />
A26/4, A4/5 ed A5, come un tracciato<br />
alternativo <strong>di</strong> collegamento tra il centro<br />
Italia e il traforo del Monte Bianco.<br />
Sviluppo in viadotto<br />
Categoria stradale<br />
(D.M. 5/11/2001)<br />
Interconnessioni<br />
autostradali<br />
Svincoli<br />
7,7 km<br />
A extraurb. 2+2<br />
corsie per senso<br />
<strong>di</strong> marcia<br />
2 (A21 “TO-PC-<br />
BS”; A7 “MI-GE”)<br />
6 (Verrua Po,<br />
Pavia Sud,<br />
Garlasco, Tromello,<br />
Mortara, Castello<br />
d’Agogna)<br />
Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità è stato elaborato<br />
dal Comitato Promotore della nuova<br />
autostrada – costituito nel 2003 su<br />
iniziativa della provincia <strong>di</strong> Pavia –<br />
ed è stato consegnato nel giugno<br />
2005 a Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Nello stesso anno la Regione ha<br />
conferito a ILSpA il ruolo <strong>di</strong> Ente<br />
Concedente delle autostrade regionali,<br />
attribuendole innanzitutto il compito <strong>di</strong><br />
proseguire con le attività <strong>di</strong> istruttoria<br />
tecnica e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> procedere nelle<br />
successive attività concessorie.<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Ente Concedente<br />
Data inizio lavori 2012<br />
Data ultimazione lavori 2015<br />
Sviluppo dell'asse<br />
51,2 km<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Concessionario<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Sabrom SpA<br />
Valore dell'opera<br />
750 milioni <strong>di</strong> euro
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
30<br />
A seguito <strong>di</strong> gara internazionale, nel maggio 2006 ILSpA ha<br />
in<strong>di</strong>viduato nella società <strong>di</strong> progetto Sabrom SpA il soggetto<br />
promotore che avrebbe sviluppato il progetto preliminare.<br />
La Giunta Regionale ha quin<strong>di</strong> indetto la Conferenza <strong>di</strong><br />
Servizi per l’approvazione del progetto, che si è aperta<br />
l’11 <strong>di</strong>cembre 2006 e si è conclusa con esito favorevole<br />
il 7 febbraio 2007. Le determinazioni sono state assunte<br />
dalla Regione con DGR n. VIII/4659 del 4 maggio 2007.<br />
Il 29 giugno 2007 ILSpA ha potuto dare avvio alla gara per la<br />
ricerca del futuro concessionario che si è conclusa il 4 luglio 2008<br />
con l’aggiu<strong>di</strong>cazione provvisoria al promotore Sabrom SpA.<br />
Annual Report 2010 | 179
L’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva e l’avvio della<br />
concessione erano rimaste sospese nel<br />
2009 a causa <strong>di</strong> un ricorso presentato<br />
da un concorrente che però il Tar della<br />
Lombar<strong>di</strong>a ha respinto con sentenza del<br />
28 maggio 2010. Il 15 luglio la Giunta<br />
Regionale ha espresso parere favorevole<br />
in merito all’aggiu<strong>di</strong>cazione definitiva<br />
a Sabrom SpA, quin<strong>di</strong> si è proceduto<br />
alla sottoscrizione della convenzione <strong>di</strong><br />
concessione il 16 settembre 2010.<br />
A valle della sottoscrizione il Concessionario<br />
ha avviato l’elaborazione del progetto<br />
definitivo e del correlato SIA. La<br />
consegna è prevista per marzo 2011.<br />
Merita <strong>di</strong> essere sottolineata non<br />
soltanto la notevole rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> (6 mesi dallo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità all’aggiu<strong>di</strong>cazione del<br />
promotore, 3 mesi per l’elaborazione<br />
del progetto preliminare, 2 mesi per<br />
la sua approvazione attraverso la<br />
Conferenza <strong>di</strong> Servizi), ma anche<br />
l’innovativa gestione della progettazione.<br />
Per la progettazione preliminare si<br />
è infatti lavorato fin dall’inizio in un<br />
clima <strong>di</strong> partecipazione, confronto e<br />
interscambio con tutti gli Enti locali<br />
interessati dal percorso, sia me<strong>di</strong>ante<br />
incontri plenari (oltre 70 tra l’elaborazione<br />
del progetto e i lavori della Conferenza<br />
<strong>di</strong> Servizi), sia grazie all’istituzione <strong>di</strong> un<br />
sito web su cui sono state pubblicate<br />
le varie proposte progettuali.<br />
Analogamente si procederà per<br />
la progettazione definitiva.<br />
Questo ha permesso notevoli<br />
miglioramenti al progetto, sotto <strong>di</strong>versi<br />
punti <strong>di</strong> vista. Per quanto riguarda i<br />
tempi <strong>di</strong> realizzazione, si è passati dai 15<br />
anni complessivi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità<br />
ai 36 mesi del progetto preliminare; la<br />
gara <strong>di</strong> concessione ha portato poi a<br />
un’ulteriore riduzione dei tempi <strong>di</strong> tre<br />
mesi, a un ribasso del 5% dei pedaggi<br />
e a notevoli vantaggi economici per<br />
l’Amministrazione (e quin<strong>di</strong> per l’interesse<br />
pubblico), avendo alzato (+88%) il<br />
canone <strong>di</strong> concessione e annullato il<br />
contributo pubblico inizialmente previsto<br />
dalla Regione. L’apertura al traffico<br />
avverrà entro la fine del 2015.<br />
Anche la qualità dell’infrastruttura ne è<br />
uscita potenziata: mo<strong>di</strong>fiche migliorative<br />
del tracciato da un punto <strong>di</strong> vista sia<br />
territoriale che urbanistico, utilizzo <strong>di</strong><br />
innovativi sistemi <strong>di</strong> sicurezza, interventi<br />
<strong>di</strong> compensazione ambientale.
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
30<br />
Annual Report 2010 | 181
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Sanità <strong>Infrastrutture</strong> Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility<br />
Progetto<br />
31
Autostrada regionale<br />
Interconnessione<br />
Pedemontana-BreBeMi<br />
Annual Report 2010 | 183
Autostrada regionale<br />
Interconnessione Pedemontana-BreBeMi<br />
Nel 2002, tra le autostrade da realizzare<br />
in concessione regionale ai sensi della LR<br />
n. 9/2001, la Giunta Regionale lombarda<br />
ha in<strong>di</strong>viduato con DGR n. VII/9865<br />
anche l’Interconnessione Pedemontana-<br />
Brebemi, più semplicemente detta IPB.<br />
L'IPB, che collegherà il sistema<br />
viabilistico pedemontano (la cosiddetta<br />
Pedemontana) con il raccordo <strong>di</strong>retto<br />
Brescia-Milano (BreBeMi), risolve un<br />
annoso problema <strong>di</strong> congestione dei<br />
collegamenti stradali nord-sud tra<br />
Bergamo e Treviglio, secondo centro<br />
provinciale e nodo fondamentale<br />
<strong>di</strong> interscambio multimodale.<br />
L'approvazione del progetto preliminare<br />
dell'opera risale al <strong>di</strong>cembre 2002,<br />
quando Regione Lombar<strong>di</strong>a ha accolto<br />
con DGR n. VII/11578 la proposta<br />
presentata dalla neonata IPB SpA,<br />
costituita da Autostrade <strong>Lombarde</strong><br />
SpA, provincia <strong>di</strong> Bergamo, ABM SpA.<br />
La Giunta lombarda ne ha <strong>di</strong>chiarato<br />
la coerenza con la programmazione<br />
regionale, riconoscendo la qualifica<br />
<strong>di</strong> Promotore alla società, pur<br />
sospendendone la procedura<br />
approvativa in attesa dell’esatta<br />
definizione della Pedemontana<br />
e della BreBeMi, capisal<strong>di</strong><br />
dell’autostrada regionale.<br />
Il 16 ottobre 2008, con apposita<br />
convenzione, Regione Lombar<strong>di</strong>a ha<br />
trasferito a <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
le funzioni <strong>di</strong> Ente Concedente<br />
dell’autostrada regionale, con il compito<br />
<strong>di</strong> avviarne l’aggiornamento del progetto<br />
e la fase approvativa, ban<strong>di</strong>re la<br />
gara <strong>di</strong> concessione, governarne la<br />
progettazione, realizzazione e gestione.<br />
Nel febbraio 2009 il Promotore, con la<br />
vigilanza <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>,<br />
ha concluso l’aggiornamento del<br />
progetto preliminare che è stato quin<strong>di</strong><br />
consegnato a Regione Lombar<strong>di</strong>a per<br />
avviare le procedure finalizzate alla sua<br />
approvazione (verifica del consenso e<br />
Conferenza <strong>di</strong> Servizi) e all’avvio della<br />
concessione autostradale (gara <strong>di</strong><br />
concessione ai sensi della LR n. 9/2001).<br />
Sviluppo in rilevato<br />
Sviluppo in galleria<br />
artificiale<br />
Sviluppo in viadotto<br />
Larghezza piattaforma<br />
Interconnessioni<br />
autostradali<br />
Svincoli autostradali 5<br />
Categoria stradale<br />
(D.M. 5/11/2001)<br />
3,8 km<br />
1,3 km<br />
0,3 km<br />
25 m<br />
L’opera prevista sarà <strong>di</strong> tipo autostradale<br />
extraurbana e si svilupperà, partendo da<br />
nord, in corrispondenza dell’innesto con il<br />
sistema Pedemontano, in sponda sinistra<br />
del fiume Brembo, e fino alla prevista<br />
<strong>di</strong>rettissima Brescia-Milano, posta a sud<br />
in Comune <strong>di</strong> Treviglio sulla ex SS 11.<br />
Il sistema <strong>di</strong> esazione configurato sarà<br />
<strong>di</strong> tipo chiuso, con la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />
barriere automatiche con “telepedaggio”<br />
sulle rampe monosenso <strong>di</strong> ciascuno<br />
svincolo <strong>di</strong> progetto.<br />
2<br />
A extraurbana<br />
2+2 corsie per<br />
senso <strong>di</strong> marcia<br />
Tipo <strong>di</strong> intervento<br />
Nuova costruzione<br />
Ruolo <strong>di</strong> ILSpA<br />
Ente Concedente<br />
Data inizio lavori 2014<br />
Data ultimazione lavori 2017<br />
Sviluppo dell'asse<br />
17,8 km<br />
Tipo <strong>di</strong> contratto<br />
Promotore<br />
Concessione <strong>di</strong> progettazione,<br />
costruzione e gestione<br />
Autostrade Bergamasche SpA<br />
Valore dell'opera<br />
251,6 milioni <strong>di</strong> euro
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Progetto<br />
31<br />
Il tracciato autostradale si svilupperà<br />
per un tratto <strong>di</strong> circa 12,3 chilometri<br />
comprendendo 5 svincoli <strong>di</strong> collegamento<br />
con la viabilità locale principale e ulteriori<br />
8,4 chilometri <strong>di</strong> opere connesse.<br />
In fase <strong>di</strong> aggiornamento del progetto<br />
preliminare è stata aggiunta un’importante<br />
opera connessa <strong>di</strong> collegamento alla<br />
Tangenziale Sud <strong>di</strong> Bergamo. Tale opera,<br />
già programmata dalla Provincia e<br />
fortemente voluta dalla citta<strong>di</strong>nanza sul<br />
territorio, consente <strong>di</strong> migliorare in modo<br />
notevole la funzionalità infrastrutturale<br />
e trasportistica dell’intero intervento e la<br />
sua sostenibilità economico-finanziaria.<br />
A valle <strong>di</strong> tale sviluppo e dell’approvazione<br />
del progetto definitivo dell’autostrada<br />
Pedemontana Lombarda avvenuta il<br />
6 novembre 2009, è stato avviato un<br />
ulteriore aggiornamento del progetto.<br />
La nuova ipotesi progettuale ed<br />
economico-finanziaria è stata<br />
completata e consegnata dal<br />
Promotore nell’aprile 2010.<br />
Le successive attività saranno<br />
sostanzialmente <strong>di</strong> competenza regionale<br />
– con il supporto <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> – e riguarderanno la verifica<br />
del consenso territoriale sull’opera e<br />
l’in<strong>di</strong>zione della Conferenza <strong>di</strong> Servizi per<br />
l’approvazione del progetto preliminare<br />
e la successiva messa a gara dello<br />
stesso per l’avvio della concessione.<br />
Telepedaggio:<br />
l'innovazione<br />
al servizio<br />
dei citta<strong>di</strong>ni<br />
L’IPB nasce fin dalle prime fasi progettuali con l’adozione dei più moderni sistemi<br />
<strong>di</strong> esazione, consentendo quin<strong>di</strong> già dall’inizio un notevole risparmio territoriale,<br />
grazie alla previsione progettuale <strong>di</strong> semplici svincoli a rotatoria<br />
a due livelli in luogo delle tra<strong>di</strong>zionali uscite con caselli.<br />
L’esazione pedaggi sarà completamente automatizzata, con gestione a <strong>di</strong>stanza<br />
delle anomalie <strong>di</strong> transito, del corretto funzionamento degli impianti <strong>di</strong> esazione e<br />
tecnologici delle stazioni e della eventuale telesorveglianza delle aree e dei fabbricati.<br />
Incentivare l’utilizzo dei sistemi <strong>di</strong> pedaggio automatizzati comporta una<br />
velocizzazione delle operazioni <strong>di</strong> esazione con minori per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> tempo<br />
per l’utenza, nonché il contenimento dei costi <strong>di</strong> gestione<br />
e <strong>di</strong> investimento per strutture civili ed impianti.<br />
Annual Report 2010 | 185
Sanità<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
a rete<br />
Valorizzazione<br />
immobiliare<br />
Facility
Una società all'opera
Il project finance<br />
e le opere pubbliche realizzate.<br />
Non solo in Lombar<strong>di</strong>a<br />
Il project finance – una delle tipologie applicative dei cosiddetti partenariati<br />
pubblico-privato – rappresenta oggi per le amministrazioni una possibile<br />
soluzione per la realizzazione, il finanziamento e la gestione <strong>di</strong> opere pubbliche<br />
o <strong>di</strong> pubblica utilità altrimenti non finanziabili attraverso le sole risorse<br />
provenienti dalla fiscalità generale. L’utilizzo <strong>di</strong> tali tecniche, entrato “a regime”<br />
in Italia a partire dal 2002, è sempre più <strong>di</strong>ffuso sul territorio nazionale e,<br />
in particolare, su quello della Lombar<strong>di</strong>a, una delle regioni maggiormente<br />
attive e che hanno raggiunto i migliori risultati nell’uso dello strumento.<br />
Il potenziale dei partenariati pubblico-privato e del project finance è ampiamente<br />
riconosciuto a livello internazionale ed europeo. Una recente comunicazione della<br />
Commissione Europea (COM/2009/615), ribadendo che “l’investimento in progetti<br />
infrastrutturali è modo essenziale per mantenere l’attività economica durante la<br />
crisi e accelerare il ritorno ad una crescita economica sostenuta”, riconosce che “i<br />
partenariati pubblico-privato (PPP) possono offrire mo<strong>di</strong> efficaci per realizzare progetti<br />
infrastrutturali, fornire servizi pubblici e, in senso più ampio, portare innovazione<br />
nell’ambito degli sforzi per stimolare la ripresa. Allo stesso tempo, i PPP sono anche<br />
strumenti interessanti per lo sviluppo strutturale a lungo termine <strong>di</strong> infrastrutture<br />
e servizi perché riuniscono i vantaggi del settore privato e <strong>di</strong> quello pubblico”.<br />
L’eccellenza nella sanità<br />
Nell’applicazione delle tecniche del project finance, Regione Lombar<strong>di</strong>a primeggia<br />
soprattutto nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia sanitaria, con una copertura del mercato nazionale<br />
del 30% in termini <strong>di</strong> valore degli investimenti. Lo <strong>di</strong>mostra la scelta <strong>di</strong> questo strumento<br />
per la realizzazione e il finanziamento <strong>di</strong> cinque nuovi ospedali. Tra gli altri, anche il<br />
nuovo <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong>, per il quale l’aggiu<strong>di</strong>cazione è avvenuta<br />
nel corso del 2010 e si è attualmente in fase <strong>di</strong> sviluppo del progetto definitivo.<br />
La Regione detiene inoltre un primato assoluto in termini <strong>di</strong> opere in corso <strong>di</strong><br />
ultimazione, che abbiano quin<strong>di</strong> superato senza criticità la fase procedurale,<br />
<strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> chiusura dei contratti <strong>di</strong> finanziamento.<br />
Si consideri infatti che, a livello nazionale, nel settore ospedaliero, su 73 progetti da<br />
realizzarsi in finanza <strong>di</strong> progetto avviati a partire dal 2002, 48 sono gli interventi (<strong>di</strong><br />
importo superiore a 50 milioni <strong>di</strong> euro) che sono giunti all’aggiu<strong>di</strong>cazione. Di queste<br />
iniziative, 17 sono localizzate in Lombar<strong>di</strong>a e, tra queste, sono ricompresi i quattro<br />
ospedali lombar<strong>di</strong> già in fase <strong>di</strong> gestione (Como, Vimercate, Niguarda e Legnano),<br />
seguiti da ILSpA con un costante monitoraggio e governo dell’avanzamento della<br />
progettazione e della realizzazione e giunti nei tempi previsti alla fine dei lavori.<br />
Laddove ILSpA ha assunto il ruolo <strong>di</strong> Stazione Appaltante (Vimercate e<br />
Como), i progetti hanno registrato un grado <strong>di</strong> accelerazione <strong>di</strong> maggiore entità<br />
rispetto a quelli già in essere e per i quali la società ha invece assunto solo<br />
il ruolo <strong>di</strong> Project & Construction Management (Niguarda e Legnano).
La performance complessiva degli ospedali lombar<strong>di</strong> è <strong>di</strong> notevole rilievo<br />
non solo in relazione ai tempi <strong>di</strong> esecuzione dei lavori (me<strong>di</strong>amente 3<br />
anni e un mese), ma anche con riguardo ai tempi relativi all’espletamento<br />
della procedura concorsuale (circa 8 mesi dalla pubblicazione del bando<br />
all’aggiu<strong>di</strong>cazione), nonostante l’elevato livello <strong>di</strong> confronto competitivo.<br />
Tali dati assumono particolare significatività nel confronto con ciò che avviene nel<br />
panorama nazionale, considerato che, per opere <strong>di</strong> valore superiore ai 50 milioni <strong>di</strong> euro,<br />
quali quelle gestite da ILSpA e riportate nella tabella che segue, i tempi <strong>di</strong> realizzazione<br />
si attestano me<strong>di</strong>amente su 10 anni e 8 mesi (<strong>di</strong> cui 4 anni e 3 mesi per progettazione<br />
ed espletamento della gara e 6 anni e 5 mesi per l’esecuzione del contratto).<br />
Gestire in tempo reale l’imprevisto, governare gli effetti <strong>di</strong> variazioni<br />
progettuali in termini anche <strong>di</strong> impatti giuri<strong>di</strong>ci e amministrativi ed economicofinanziari,<br />
nel contesto della normativa sui lavori pubblici – <strong>di</strong>segnata sullo<br />
strumento dell’appalto, e quin<strong>di</strong> poco attenta alle implicazioni sui contratti <strong>di</strong><br />
concessione – è un’attività particolarmente complessa, per la quale ILSpA<br />
ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> possedere le capacità e competenze necessarie.<br />
ILSpA 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015<br />
Niguarda<br />
marzo 2007<br />
FASE 1<br />
<strong>di</strong>cembre 2009 gennaio 2011 <strong>di</strong>cembre 2013<br />
FASE 2<br />
Legnano<br />
marzo 2006<br />
febbraio 2010<br />
<strong>Garbagnate</strong><br />
luglio 2011<br />
luglio 2015<br />
Vimercate<br />
novembre 2006<br />
ottobre 2009<br />
Como<br />
gennaio 2007 novembre 2009<br />
CAL<br />
TEM<br />
gennaio 2011<br />
aprile 2015<br />
BreBeMi<br />
luglio 2009 giugno 2013<br />
Pedemontana<br />
febbraio 2010 <strong>di</strong>cembre 2013<br />
<strong>di</strong>cembre 2014<br />
inizio lavori<br />
fine lavori<br />
Annual Report 2010 | 189
La collaborazione con la Regione Calabria<br />
L’esperienza acquisita in Lombar<strong>di</strong>a è una ricchezza per tutti. Proprio nel 2010,<br />
a <strong>di</strong>cembre, la nostra Regione ha sottoscritto con la Regione Calabria e il suo<br />
Presidente in qualità <strong>di</strong> Commissario Delegato per l’emergenza socio-economicosanitaria<br />
un Protocollo d’Intesa in base al quale tre nuovi ospedali che sorgeranno in<br />
territorio calabrese saranno realizzati secondo gli schemi della finanza <strong>di</strong> progetto.<br />
Si tratta dei nuovi presi<strong>di</strong> della Sibaritide, <strong>di</strong> Vibo Valentia e della Piana <strong>di</strong> Gioia<br />
Tauro, che metteranno a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni quasi 1.000 posti letto.<br />
Per queste opere ILSpA è chiamata a svolgere le attività <strong>di</strong> assistenza<br />
tecnica, <strong>di</strong> supporto alla Stazione Appaltante e al Responsabile Unico del<br />
Proce<strong>di</strong>mento, <strong>di</strong> Project & Construction Management e <strong>di</strong> Alta Sorveglianza.<br />
Nell’ambito <strong>di</strong> tali funzioni, ILSpA dovrà supportare la struttura regionale<br />
tecnica nell’elaborazione della documentazione <strong>di</strong> gara, ivi incluse le analisi<br />
economico-finanziarie e la relativa documentazione contrattuale.<br />
Il project finance e l’approccio <strong>di</strong> ILSpA<br />
Il project finance applicato alle opere pubbliche consiste nell’affidare a<br />
un soggetto privato, a seguito <strong>di</strong> una procedura ad evidenza pubblica,<br />
la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> un’opera da finanziare con<br />
propri capitali e con l’attivazione <strong>di</strong> linee <strong>di</strong> debito de<strong>di</strong>cate.<br />
Lo strumento assume <strong>di</strong>fferenti caratteristiche, in particolare nella fase <strong>di</strong> gestione<br />
dell’opera e con riguardo alle modalità <strong>di</strong> remunerazione del capitale investito<br />
da parte del privato, secondo la tipologia delle opere cui viene applicato.<br />
Nel caso <strong>di</strong> opere a <strong>di</strong>retto utilizzo delle pubbliche amministrazioni, come<br />
gli ospedali, tale remunerazione viene garantita principalmente da:<br />
• un "corrispettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità", ovvero un canone che la pubblica<br />
amministrazione versa al concessionario, strutturato in maniera tale da<br />
mantenere il rischio a carico del privato, che deve mantenere l’opera in perfetto<br />
stato manutentivo e renderla sempre <strong>di</strong>sponibile in tutte le sue parti;<br />
• un "corrispettivo per i servizi no-core", ovvero un canone che l'amministrazione<br />
versa a fronte della fornitura, da parte del privato, <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> supporto<br />
non sanitari quali mensa, lavanderia, pulizia, versato previa verifica<br />
del rispetto dei livelli quali-quantitativi stabiliti contrattualmente;<br />
• lo sfruttamento economico delle aree commerciali poste all’interno<br />
dell’opera (ad esempio, bar e piccole superfici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta).
A fronte della realizzazione <strong>di</strong> tali opere è inoltre spesso previsto un<br />
contributo pubblico a fondo perduto che finanzi parte dei lavori.<br />
Nel caso <strong>di</strong> opere a tariffazione sull’utenza, quali quelle autostradali, la remunerazione<br />
dell’investimento del concessionario passa invece attraverso la riscossione, a carico<br />
dello stesso, delle tariffe autostradali offerte in fase <strong>di</strong> gara, con totale allocazione<br />
al privato del rischio <strong>di</strong> domanda derivante dall’effettivo utilizzo dell’opera.<br />
All’interno <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>fferenti tipologie, l’approccio adottato da <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong> si caratterizza per il controllo continuo degli aspetti procedurali,<br />
tecnico-progettuali, operativi ed economico-finanziari, con particolare riguardo<br />
all’in<strong>di</strong>viduazione e valutazione dei rischi connessi alle <strong>di</strong>fferenti fasi <strong>di</strong> sviluppo<br />
<strong>di</strong> un progetto, al fine <strong>di</strong> garantire al contempo la fattibilità dello stesso sul<br />
mercato privato e il rispetto dei vincoli posti dagli operatori pubblici coinvolti,<br />
sia in fase <strong>di</strong> progettazione e costruzione sia in fase <strong>di</strong> gestione.<br />
L’approccio si è <strong>di</strong>mostrato vincente. Senza che siano mai stati <strong>di</strong>sattesi i<br />
dettami della Decisione Eurostat 2004 e della Circolare della Presidenza<br />
del Consiglio dei Ministri del marzo 2009, la risposta del mercato – sia<br />
degli operatori sia degli istituti finanziari – è stata positiva e le gare ban<strong>di</strong>te<br />
da ILSpA sono state caratterizzate da una elevata competizione.<br />
È proprio il check-up complessivo condotto sulle <strong>di</strong>fferenti anime del progetto<br />
che rende quella <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> una best practice a livello italiano.<br />
A conferma <strong>di</strong> ciò, ILSpA ha sottoscritto una lettera <strong>di</strong> intenti con l’Unità Tecnica<br />
Finanza <strong>di</strong> Progetto – istituita, nell'ambito del CIPE dall'art. 7 della Legge 17 maggio<br />
1999, n. 144, con il compito <strong>di</strong> promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni,<br />
l'utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> finanziamento <strong>di</strong> infrastrutture con ricorso a capitali privati – al<br />
fine <strong>di</strong> avviare un rapporto <strong>di</strong> collaborazione finalizzato allo sviluppo e alla con<strong>di</strong>visione<br />
<strong>di</strong> best practices da applicare a interventi <strong>di</strong> partenariato pubblico-privato nei<br />
settori in cui ILSpA ha sviluppato la propria attività, fornendo dunque esperienze <strong>di</strong><br />
successo concrete che potranno essere poi stu<strong>di</strong>ate a replicate a livello nazionale.<br />
Annual Report 2010 | 191
Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
Nel corso del 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha svolto le proprie attività nel<br />
rispetto degli adempimenti dettati dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231.<br />
In particolare, con il supporto del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro 231 e secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />
dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza, la società ha avviato e concluso l’aggiornamento del Modello<br />
231 in relazione alla prevenzione dei delitti <strong>di</strong> criminalità organizzata, contraffazione e<br />
delitti contro l'industria e il commercio, delitti in violazione del <strong>di</strong>ritto d'autore e induzione<br />
a non rendere <strong>di</strong>chiarazioni o a rendere <strong>di</strong>chiarazioni mendaci all'autorità giu<strong>di</strong>ziaria.<br />
In seguito a variazioni dell’organizzazione societaria, all'introduzione <strong>di</strong> nuove<br />
procedure aziendali e del sistema <strong>di</strong> gestione della salute e sicurezza sul<br />
lavoro, il Modello è stato mo<strong>di</strong>ficato e integrato; il 25 gennaio 2011 è stato<br />
approvato dal Consiglio <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>.<br />
Contestualmente a tale aggiornamento sono state adeguate le<br />
procedure e le istruzioni operative interne ai protocolli preventivi.<br />
Poi, come previsto dal citato decreto, è stata erogata la formazione sulla conoscenza<br />
e corretta applicazione del Modello sia al personale apicale che a quello subor<strong>di</strong>nato.<br />
Il Modello 231 e il Co<strong>di</strong>ce Etico sono stati inoltre portati a conoscenza degli<br />
stakeholders, sia attraverso il sito internet <strong>di</strong> ILSpA, sia con l’inserimento <strong>di</strong><br />
apposite clausole <strong>di</strong> trasparenza nei contratti stipulati con le società che operano<br />
a vario titolo con <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong>. Tali clausole prevedono, tra l'altro,<br />
l’impegno della controparte al rispetto dei contenuti del Co<strong>di</strong>ce e all’astensione da<br />
comportamenti idonei a configurare uno dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01.<br />
A integrazione del Protocollo <strong>di</strong> Intesa per la tutela della legalità nel settore<br />
degli appalti <strong>di</strong> lavori pubblici, il 16 marzo 2010 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> ha<br />
poi sottoscritto, <strong>di</strong> concerto con le organizzazioni sindacali CGL, CISL e UIL,<br />
un Protocollo <strong>di</strong> intenti sulla regolarità e sulla sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro che,<br />
come il precedente, integra la documentazione <strong>di</strong> gara e contrattuale.<br />
L’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza ha con<strong>di</strong>viso tutte le fasi operative e l’attività<br />
del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro in merito all'integrazione del Modello rispetto ai<br />
nuovi reati e ha verificato l’applicazione dei suoi protocolli, sia seguendo<br />
l’implementazione delle procedure, sia effettuando su <strong>di</strong> esse specifici<br />
interventi <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t al fine <strong>di</strong> valutarne l’efficacia operativa.<br />
Nel corso dell’anno l’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza ha partecipato alle riunioni degli<br />
organi societari ogni qualvolta i medesimi hanno rilevato la necessità <strong>di</strong> avere<br />
chiarimenti in merito alla sua attività <strong>di</strong> vigilanza sul Modello 231, anche<br />
per il tramite del suo Presidente e del Responsabile Internal Au<strong>di</strong>ting.<br />
Ha contribuito, inoltre, con valutazioni motivate, alla risoluzione <strong>di</strong><br />
questioni riguardanti la società ogni qualvolta le stesse potessero<br />
interferire con le fattispecie previste dal D.Lgs. 231/01.
Struttura del Modello<br />
Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione, Gestione e Controllo <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong><br />
è composto da una Parte Generale e da nove Parti Speciali.<br />
La Parte Generale, unitamente ai relativi allegati, descrive i contenuti<br />
del decreto, i principi base e gli obiettivi del Modello, le modalità <strong>di</strong><br />
adozione, <strong>di</strong>ffusione, aggiornamento e applicazione, i principi contenuti<br />
nel Co<strong>di</strong>ce Etico, i compiti dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza e i flussi informativi<br />
da e verso il medesimo, il sistema organizzativo aziendale, nonché<br />
le modalità sanzionatorie afferenti il sistema <strong>di</strong>sciplinare.<br />
Le Parti Speciali descrivono nel dettaglio, con riferimento alle<br />
specifiche tipologie <strong>di</strong> reato, la mappa delle attività sensibili, il sistema<br />
dei controlli preventivi, nonché i relativi protocolli specifici.<br />
A questo proposito va infatti sottolineato che seppur l’adozione del Modello –<br />
quale strumento capace <strong>di</strong> orientare il comportamento dei soggetti che operano<br />
all’interno della società e <strong>di</strong> promuovere modalità <strong>di</strong> agire improntate a legalità<br />
e correttezza – si riflette positivamente sulla prevenzione <strong>di</strong> qualsiasi reato<br />
previsto dall’or<strong>di</strong>namento, esso assume particolare rilevanza con riferimento<br />
a quelle condotte illecite la cui commissione sia astrattamente ipotizzabile<br />
con riferimento alla peculiarità dell’attività aziendale propria <strong>di</strong> ILSpA.<br />
Proprio in ragione <strong>di</strong> tale considerazione e al fine precipuo <strong>di</strong> ottemperare in modo<br />
quanto più puntuale possibile alle esigenze preventive previste dal D.Lgs. 231/01,<br />
sono state prese in considerazione, e quin<strong>di</strong> specificamente esaminate nel Modello,<br />
solo le fattispecie <strong>di</strong> reato a cui fanno riferimento le singole Parti Speciali.<br />
Tale selezione fonda il proprio presupposto su un'approfon<strong>di</strong>ta e preliminare<br />
analisi del contesto aziendale, che ha portato conseguentemente all'in<strong>di</strong>viduazione<br />
delle attività nell’ambito delle quali si è ravvisato un potenziale rischio <strong>di</strong><br />
commissione reato (in particolare, trattasi dei cosiddetti reati in danno alla<br />
pubblica amministrazione, reati commessi in ambito societario, reati colposi<br />
in materia <strong>di</strong> salute e sicurezza sul lavoro, cyber crimes, reati in materia <strong>di</strong><br />
riciclaggio, ricettazione e <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> denaro, beni o altre utilità <strong>di</strong> provenienza<br />
illecita, delitti <strong>di</strong> criminalità organizzata, contraffazione e delitti contro l'industria<br />
ed il commercio, delitti in violazione del <strong>di</strong>ritto d'autore e induzione a non rendere<br />
<strong>di</strong>chiarazioni o a rendere <strong>di</strong>chiarazioni mendaci all'Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria).<br />
Annual Report 2010 | 193
L’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza<br />
L'adozione del Modello ha comportato la nomina, da parte del Consiglio <strong>di</strong> Gestione,<br />
<strong>di</strong> un Organismo <strong>di</strong> Vigilanza <strong>di</strong> natura collegiale – composto da membri <strong>di</strong> comprovata<br />
esperienza e competenza – al quale, in ottemperanza ai contenuti del D.Lgs. 231/01,<br />
è stato affidato il compito <strong>di</strong> vigilare sull’efficacia e adeguatezza del Modello stesso.<br />
All'Organismo, dotato <strong>di</strong> propria in<strong>di</strong>pendenza e autonomia, è anche<br />
affidato il compito <strong>di</strong> vigilare sulla concreta osservanza delle prescrizioni<br />
previste dal Modello da parte degli organi sociali, dei <strong>di</strong>pendenti e <strong>di</strong> tutti<br />
gli altri destinatari dei principi e delle regole che vi sono contenute.<br />
Inoltre, ogni qualvolta lo ritenga opportuno a seguito <strong>di</strong> novità legislative o <strong>di</strong><br />
riscontrate carenze organizzative, può proporre l’aggiornamento del Modello o la<br />
sua mo<strong>di</strong>ficazione, per mantenere sempre adeguata la sua efficacia preventiva.<br />
Le fasi del progetto<br />
Il progetto <strong>di</strong> adeguamento e implementazione del Modello, sviluppato a<br />
partire dall’anno 2008, è stato frutto <strong>di</strong> un’analisi metodologica approfon<strong>di</strong>ta<br />
e con<strong>di</strong>visa tra tutti coloro che hanno contribuito alla sua definizione, a partire<br />
dal management e dagli organi societari fino a coinvolgere fattivamente i<br />
soggetti che a vario titolo operano all’interno e nell’interesse della società.<br />
LE FASI DEL PROGETTO<br />
IDENTIFICAZIONE<br />
DELLE AREE/ATTIVITÀ SENSIBILI<br />
GAP<br />
ANALYSIS<br />
DEFINIZIONE<br />
DEL MODELLO<br />
OBIETTIVI<br />
Rappresentare le attività<br />
nonchè le funzioni<br />
maggiormente critiche<br />
rispetto alle previsioni<br />
del D.Lgs. 231/01<br />
In<strong>di</strong>viduare le azioni<br />
<strong>di</strong> miglioramento dell’attuale<br />
sistema <strong>di</strong> controllo interno<br />
e i requisiti organizzativi<br />
essenziali per la definizione<br />
<strong>di</strong> un Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
“idoneo” ai sensi<br />
del D.Lgs. 231/01<br />
Definire il Modello <strong>di</strong><br />
Organizzazione, Gestione<br />
e Controllo “idoneo”<br />
ai sensi del D.Lgs. 231/01<br />
ATTIVITÀ<br />
Raccolta ed analisi<br />
della documentazione<br />
societaria/organizzativa<br />
Rilevazione delle aree/attività<br />
“sensibili” e delle relative<br />
responsabilità funzionali<br />
(Key Officer)<br />
Interviste guidate<br />
con i Key Officer e relativa<br />
formalizzazione dell’As ls<br />
Analisi comparativa tra<br />
il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
esistente (As ls) ed il<br />
Modello a tendere (To Be)<br />
Con<strong>di</strong>visione<br />
con i Key Officer delle<br />
soluzioni prospettate<br />
Stu<strong>di</strong>o dei requisiti<br />
normativi e delle linee<br />
guida <strong>di</strong> categoria<br />
Redazione <strong>di</strong> un Modello<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
personalizzato<br />
Con<strong>di</strong>visione finale
Descrizione delle fasi del progetto<br />
FASE 1 Identificazione delle aree/attività sensibili<br />
FASE 1 Identificazione delle aree/attività sensibili<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
Avvio del progetto<br />
Avvio del progetto<br />
In<strong>di</strong>viduazione<br />
In<strong>di</strong>viduazione<br />
fattispecie<br />
<strong>di</strong> attività<br />
fattispecie<br />
sensibili<br />
<strong>di</strong> attività sensibili<br />
• Costituzione del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro (GdL 231)<br />
Definizione della metodologia<br />
• Costituzione del Gruppo <strong>di</strong> Lavoro (GdL 231)<br />
e pianificazione delle attività<br />
• Definizione della metodologia<br />
Presentazione del progetto al vertice aziendale<br />
e pianificazione delle attività<br />
• Presentazione del progetto al vertice aziendale<br />
• Raccolta ed analisi della documentazione<br />
organizzativa (es. procure, procedure, ecc.)<br />
• Raccolta ed analisi della documentazione<br />
In<strong>di</strong>viduazione preliminare delle fattispecie<br />
organizzativa (es. procure, procedure, ecc.)<br />
<strong>di</strong> attività sensibili<br />
• In<strong>di</strong>viduazione preliminare delle fattispecie<br />
<strong>di</strong> attività sensibili<br />
Piano delle attività<br />
Piano delle attività<br />
Elenco fattispecie<br />
attività sensibili<br />
Elenco fattispecie<br />
attività sensibili<br />
Elenco dei Key Officer<br />
Elenco dei Key Officer<br />
In<strong>di</strong>viduazione<br />
In<strong>di</strong>viduazione<br />
dei Key Officer<br />
dei Key Officer<br />
• In<strong>di</strong>viduazione dei Key Officer per fattispecie<br />
<strong>di</strong> attività sensibili<br />
• In<strong>di</strong>viduazione dei Key Officer per fattispecie<br />
<strong>di</strong> attività sensibili<br />
FASE 2 Gap Analysis<br />
FASE 2 Gap Analysis<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
Analisi dei processi/<br />
Analisi<br />
attività<br />
dei<br />
sensibili<br />
processi/<br />
attività sensibili<br />
Gap Analysis<br />
e<br />
Gap<br />
Action<br />
Analysis<br />
Plan<br />
e Action Plan<br />
• Pianificazione delle interviste ai Key Officer<br />
Esecuzione delle interviste ai Key Officer al fine<br />
• Pianificazione delle interviste ai Key Officer<br />
<strong>di</strong> analizzare i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo per ciascuna<br />
• Esecuzione delle interviste ai Key Officer al fine<br />
fattispecie <strong>di</strong> attività “sensibile” (ad esempio:<br />
<strong>di</strong> analizzare i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo per ciascuna<br />
procedure/istruzioni esistenti, verificabilità,<br />
fattispecie <strong>di</strong> attività “sensibile” (ad esempio:<br />
tracciabilità, congruenza e coerenza<br />
procedure/istruzioni esistenti, verificabilità,<br />
delle operazioni, separazione dei compiti)<br />
tracciabilità, congruenza e coerenza<br />
• Formalizzazione e con<strong>di</strong>visione<br />
delle operazioni, separazione dei compiti)<br />
dei questionari con i Key Officer<br />
• Formalizzazione e con<strong>di</strong>visione<br />
Con<strong>di</strong>visione dei risultati con il vertice aziendale<br />
dei questionari con i Key Officer<br />
• Con<strong>di</strong>visione dei risultati con il vertice aziendale<br />
• Analisi, rilevazione e documentazione<br />
del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />
• Analisi, rilevazione e documentazione<br />
delle attività a rischio identificate<br />
del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />
• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
delle attività a rischio identificate<br />
Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />
• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />
Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />
in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />
a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />
• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />
in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />
con il vertice aziendale<br />
• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />
con il vertice aziendale<br />
Questionari<br />
ai Key Officer<br />
Questionari<br />
ai Key Officer<br />
Documento<br />
<strong>di</strong> Gap Analysis<br />
Documento<br />
e Action Plan<br />
<strong>di</strong> Gap Analysis<br />
e Action Plan<br />
FASE 3 Definizione del Modello<br />
FASE 3 Definizione del Modello<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
Definizione del Modello<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Definizione del Modello<br />
Gestione e Controllo<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />
• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
con tutte le sue componenti:<br />
Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />
• Parte Generale<br />
con tutte le sue componenti:<br />
Allegati<br />
• Parte Generale<br />
Parti Speciali<br />
• Allegati<br />
Modello<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Modello<br />
Gestione<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
e Controllo<br />
Gestione<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
e Controllo<br />
<strong>Lombarde</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
Annual Report 2010 | 195
Gap Analysis<br />
e Action Plan<br />
• Analisi, rilevazione e documentazione<br />
del sistema dei controlli a presi<strong>di</strong>o<br />
delle attività a rischio identificate<br />
• Analisi comparativa tra il Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo esistente (”As ls”) ed il Modello<br />
a tendere (”To Be”) ai sensi della normativa ed<br />
in<strong>di</strong>viduazione delle azioni correttive (”Action Plan”)<br />
• Con<strong>di</strong>visione dei risultati della Gap Analysis<br />
con il vertice aziendale<br />
FASE 3 Definizione del Modello<br />
ATTIVITÀ DESCRIZIONE PRODOTTI<br />
Definizione del Modello<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo<br />
• Pre<strong>di</strong>sposizione del Modello <strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01<br />
con tutte le sue componenti:<br />
• Parte Generale<br />
• Allegati<br />
• Parti Speciali<br />
• Approvazione del Modello<br />
da parte del vertice aziendale<br />
Modello<br />
<strong>di</strong> Organizzazione,<br />
Gestione<br />
e Controllo<br />
<strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong><br />
<strong>Lombarde</strong><br />
Le attività del 2011<br />
Anche nel corso del 2011 <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si impegnerà nel dare seguito<br />
alle attività avviate negli anni precedenti al fine <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi prefissati,<br />
con particolare attenzione alla fase applicativa dei protocolli preventivi.<br />
La società continuerà altresì nelle attività <strong>di</strong> sensibilizzazione del<br />
personale, con apposite sessioni formative, verificando l’effettiva<br />
conoscenza del D.Lgs. 231/01 e dei principi comportamentali contenuti<br />
nel Co<strong>di</strong>ce Etico, nonché nelle attività <strong>di</strong> comunicazione all’esterno e<br />
ai soggetti che a vario titolo hanno rapporti con la medesima.<br />
Allo stesso tempo proseguiranno le attività dell’Organismo <strong>di</strong> Vigilanza,<br />
supportato dalla funzione Internal Au<strong>di</strong>ting, anche sulla scorta delle in<strong>di</strong>cazioni<br />
del Consiglio <strong>di</strong> Gestione e delle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.
Riconoscimenti<br />
Quest'anno i Real Estate Awards, gli<br />
"oscar del mattone", hanno previsto una<br />
categoria speciale de<strong>di</strong>cata ai progetti<br />
per la ricostruzione in Abruzzo, regione<br />
ferita dal terremoto dell'aprile 2009.<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> si è<br />
can<strong>di</strong>data presentando il progetto<br />
della nuova residenza universitaria<br />
dell'Aquila, la Casa dello Studente<br />
donata dalla Lombar<strong>di</strong>a all'Abruzzo.<br />
Realizzata in base a un accordo<br />
interregionale, costruita a tempo <strong>di</strong><br />
record in soli 87 giorni e inaugurata dal<br />
Presidente Formigoni il 4 novembre 2009,<br />
la residenza è un complesso formato da<br />
tre corpi <strong>di</strong> fabbrica, capace <strong>di</strong> ospitare<br />
fino a 128 studenti e dotato <strong>di</strong> mense,<br />
biblioteca, area stu<strong>di</strong>o, palestre.<br />
Nel giugno 2010 ILSpA ha ricevuto<br />
per quest'opera il Mattone d'oro per<br />
il "miglior progetto per l’istruzione".<br />
Negli anni scorsi ILSpA si era già<br />
<strong>di</strong>stinta in questa competizione. Nel<br />
2008 aveva vinto due Mattoni d'oro. Il<br />
primo nella categoria “miglior progetto<br />
eco-sostenibile” per il progetto <strong>di</strong> Altra<br />
Sede <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a, il secondo<br />
nella categoria “miglior progetto in<br />
project financing” per il progetto del<br />
nuovo <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna <strong>di</strong> Como.<br />
Nell'e<strong>di</strong>zione 2009 dei Real Estate<br />
Awards, lo stesso premio è andato<br />
per il progetto BreBeMi a Concessioni<br />
Autostradali <strong>Lombarde</strong> SpA. Il<br />
collegamento autostradale Brescia-<br />
Bergamo-Milano è stato giu<strong>di</strong>cato la<br />
migliore opera infrastrutturale dell'anno<br />
nonché uno degli interventi strategici<br />
<strong>di</strong> maggior interesse nazionale.<br />
Annual Report 2010 | 197
In<strong>di</strong>ce<br />
La Lombar<strong>di</strong>a, protagonista in Europa<br />
Roberto Formigoni .......................................................... 2<br />
Presidente della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
Le infrastrutture: ponti per lo sviluppo<br />
Raffaele Cattaneo . ......................................................... 4<br />
Assessore alle <strong>Infrastrutture</strong> e Mobilità della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
Il nostro impegno per costruire il futuro<br />
Giovanni Bozzetti . .......................................................... 6<br />
Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
Analizzare i bisogni, trovare soluzioni<br />
Antonio Giulio Rognoni ....................................................... 8<br />
Direttore Generale <strong>di</strong> <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
La società .............................................................. 10<br />
Le aree <strong>di</strong> attività<br />
Sanità .................................................................. 15<br />
<strong>Infrastrutture</strong> ............................................................. 17<br />
<strong>Infrastrutture</strong> a rete ........................................................ 19<br />
Valorizzazione immobiliare .................................................... 21<br />
Facility . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
I progetti, le opere<br />
Sanità<br />
<strong>Nuovo</strong> Complesso Ospedaliero <strong>di</strong> Vimercate ...................................... 27<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Sant’Anna <strong>di</strong> Como ........................................... 33<br />
e Eliporto <strong>di</strong> Villa Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Legnano. ................................................. 43<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> Beato Giovanni XXIII <strong>di</strong> Bergamo ................................. 47<br />
Ospedali <strong>di</strong> Luino, Cittiglio, Circolo, Del Ponte e ambulatori <strong>di</strong> via Monterosa. .............. 51<br />
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Sondrio, Sondalo e Morbegno ................................ 61<br />
Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Mariano Comense ........................................ 69<br />
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Gavardo e Manerbio ....................................... 73<br />
<strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> Saronno ....................................................... 79<br />
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Cuggiono e Magenta ....................................... 83<br />
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Melzo e Vizzolo Predabissi ................................... 89<br />
Presi<strong>di</strong> Ospedalieri <strong>di</strong> Mantova, Asola e Bozzolo ................................... 95<br />
<strong>Ospedale</strong> Niguarda Ca' Granda. .............................................. 103<br />
<strong>Nuovo</strong> <strong>Ospedale</strong> <strong>di</strong> <strong>Garbagnate</strong> <strong>Milanese</strong> ....................................... 109<br />
Nuovi Ospedali <strong>di</strong> Vibo Valentia, della Piana <strong>di</strong> Gioia Tauro e della Sibaritide .............. 115<br />
<strong>Infrastrutture</strong><br />
Ex stabilimento della Manifattura Tabacchi ...................................... 119<br />
Palazzo Lombar<strong>di</strong>a ........................................................ 123<br />
Frana del Ruinon <strong>di</strong> Valfurva ................................................. 131<br />
Provalpi – Polo Forestale Alpeggi ............................................. 133<br />
Provalpi – Azienda agroforestale <strong>di</strong> Carpaneta e Polo vitivinicolo <strong>di</strong> Riccagioia ............ 139<br />
Ponte Lambro – <strong>Nuovo</strong> quartiere <strong>di</strong> housing sociale. ............................... 145<br />
Enoteca <strong>di</strong> Broni .......................................................... 149<br />
Sito <strong>di</strong> Borsano. .......................................................... 153<br />
Villa Reale <strong>di</strong> Monza ....................................................... 157<br />
Nuove opere <strong>di</strong> regolazione della messa in sicurezza del lago d'Idro. ................... 163<br />
Complesso Aler <strong>di</strong> Pieve Emanuele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165<br />
<strong>Infrastrutture</strong> a rete<br />
Autostrada regionale Cremona-Mantova ........................................ 167<br />
Sistema <strong>di</strong> viabilità <strong>di</strong> accesso all'area Expo 2015 ................................. 173<br />
Autostrada regionale Broni-Stradella/Pavia-Mortara. ............................... 177<br />
Autostrada regionale Interconnessione Pedemontana-BreBeMi ....................... 183<br />
Una società all'opera<br />
Il project finance e le opere pubbliche realizzate. Non solo in Lombar<strong>di</strong>a ................ 188<br />
Il Modello <strong>di</strong> Organizzazione, Gestione e Controllo ................................. 192<br />
Riconoscimenti ........................................................... 197<br />
Annual Report 2010 | 199
Fotografie<br />
Piero Mollica – Archivio <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
Piero Mollica ringrazia Vittorio Maggioni e Ambra Zeni per la collaborazione<br />
Disegni e render<br />
Archivio <strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
Progetto grafico<br />
And Communication srl – Novara<br />
Stampa<br />
Leva SpA Arti Grafiche – Sesto S. Giovanni (MI)<br />
Chiuso in redazione il 5 agosto 2011<br />
<strong>Infrastrutture</strong> <strong>Lombarde</strong> SpA<br />
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Tel (+39) 02 67 97 17 11<br />
Fax (+39) 02 67 97 17 99<br />
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