UniResearch - Freie Universität Bozen

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© Susanne Schmich | pixelio.de
versione energetica delle biomasse: combustione o
gassificazione? In questo genere di intervento non
va poi trascurato neppure il fattore “sociologico”:
è necessario valutare ad esempio la domanda di
energia che effettivamente la popolazione locale
pone. L’insieme di tutti questi fattori rappresenta
una sfida che lascerà nei ricercatori un patrimonio
duraturo.
Studiare globale per agire nel locale
Se infatti le decisioni finali sulla realizzabilità di
questa serie di piccole centrali energetiche a biomasse
saranno ovviamente orientate alle condizioni
ambientali e sociali di questa sperduta zona della
Mongolia Interna, l’impianto della ricerca, ovvero
l’aver dovuto porre sul tavolo le questioni giuste per
affrontare le diverse problematiche, entrerà a far
parte di uno strumentario che troverà applicazione
anche altrove. Ad esempio in Trentino, dove, in
un altro progetto in corso alla Facoltà di Scienze e
Tecnologie, si stanno prendendo in esame i diversi
aspetti connessi alla futura costruzione di una
scuola interamente in legno (la “biomassa” della
Valle del Chiese dove l’edificio si realizzerà, come
erano “biomassa” i canneti in Mongolia) che risponda
ai più severi criteri di efficienza energetica.
In questo caso il dr. Marco Baratieri ed i suoi collaboratori
dovranno suggerire quale potrebbe essere
il miglior modo per rendere le pareti ed il tetto di
questa futura scuola capaci di proteggere l’interno
dal freddo invernale e dal calore estivo. Con metodologia
altoatesina, trentina e cinese insieme.
Marco Baratieri, (*1975) Laureato in Ingegneria Ambientale all‘Università di Trento nel 2001;
dottorato di ricerca in Ingegneria Ambientale presso l‘Università di Trento nel 2007; Assegnista
Post-Doc, Università di Trento, 2007–2009. Ricercatore, Libera Università di Bolzano, 2009. Le sue
linee di ricerca riguardano i processi di conversione termochimica delle biomasse e l‘efficienza
energetica negli edifici.