azienda del mese - PambiancoNews
azienda del mese - PambiancoNews
azienda del mese - PambiancoNews
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ITALIA<br />
ELISABETTA FRANCHI ACCELERA<br />
NEL RETAIL<br />
NUOVO STYLIST VIRTUALE NEGLI<br />
STORE PATRIZIA PEPE<br />
TORNA LA LUCE SUI GIOIELLI<br />
ITALIANI<br />
Store Verona<br />
Elisabetta Franchi, che ha chiuso il<br />
2010 con un fatturato in crescita a 90<br />
milioni di euro, per il 2011 ha previsto<br />
un ulteriore incremento <strong>del</strong> 10%<br />
grazie ad una accelerazione <strong>del</strong>le aperture<br />
retail. Ad oggi l’etichetta prodotta<br />
da Betty Blue Spa, è presente in Italia<br />
e all’estero con 62 negozi a gestione<br />
diretta. Cina e Giappone, Medioriente<br />
e capitali Europee segneranno le prossime<br />
tappe per crescere. Primo passo<br />
il nuovo opening di Verona in corso<br />
Porta Borsari 29, punto nevralgico <strong>del</strong>lo<br />
shopping cittadino. La nuova boutique<br />
che si sviluppa su 80 m², oltre al readyto-wear<br />
<strong>del</strong>la griffe, ospita le calzature,<br />
le borse e gli accessori. “L’inaugurazione<br />
di Verona rappresenta un passo avanti<br />
nell’ampliamento <strong>del</strong> nostro canale<br />
retail in Italia”, ha detto Elisabetta<br />
Franchi. “Il negozio, è stato progettato<br />
per essere multifunzionale e moderno,<br />
soprattutto nel modo in cui le collezioni<br />
sono presentate e accessibili”.<br />
FLAVIA B DEBUTTA CON BAREFOOT CONTESSA<br />
Si ispira al patinato mondo hollywoodiano<br />
degli anni Cinquanta e alla conturbante<br />
diva Anna Gardner <strong>del</strong> film<br />
“La contessa scalza” la prima collezione<br />
Uno stylist virtuale per uno shopping<br />
sempre più personalizzato e interattivo.<br />
È questa la novità che Patrizia Pepe ha<br />
da poco introdotto all’interno dei suoi<br />
negozi di Roma e Firenze. Si tratta di<br />
un totem multimediale, touch screen,<br />
dotato di sensori intelligenti, che permette<br />
al pubblico di visionare in dettaglio<br />
i propri capi preferiti e di abbinarli<br />
alle tante proposte <strong>del</strong>la collezione.<br />
Il totem si avvale <strong>del</strong>la tecnologia rfid<br />
(radio frequency IDentification), che<br />
permette l’identificazione automatica<br />
di informazioni contenute in tag apposti<br />
sulle etichette dei capi. Quando un<br />
capo <strong>del</strong>la collezione viene avvicinato<br />
al sensore <strong>del</strong> totem, attraverso il<br />
tag, viene immediatamente visualizzata<br />
sullo schermo la foto <strong>del</strong>l’articolo, insieme<br />
alle informazioni tecniche relative<br />
allo stesso: tessuti, trattamenti, lavorazione,<br />
varianti colore. Inoltre, il sistema<br />
di lettura permette di associare al capo<br />
una selezione di articoli ad esso abbinabili<br />
per stile e colore.<br />
che segna il debutto di Flavia Ballarini.<br />
Dopo aver presentato nel corso degli<br />
scorsi anni alcune minicollezioni di<br />
maglieria destinate al mercato americano,<br />
la designer romana ha lanciato a<br />
livello globale il suo marchio Flavia B.<br />
con la linea Barefoot Contessa. Il progetto<br />
è ancora in fieri e verrà svelato nei<br />
prossimi mesi. Ma già dalla collezione<br />
per la prossima estate Flavia Ballarini<br />
ha scelto riferimenti internazionali, pur<br />
mantenendo saldo il suo core business,<br />
la maglieria. La linea si compone di abiti<br />
scivolati, canottiere, tuniche, caban, mini<br />
pulls, mini twin set, coulottes tra l’elegante<br />
e il gipsy.<br />
Augusto Ungarelli<br />
Respira una boccata di ossigeno nel<br />
2010 il settore orafo italiano, tornato a<br />
crescere dopo la battuta d’arresto <strong>del</strong><br />
biennio 2008/2009.<br />
Secondo i dati presentati dal rapporto<br />
congiunto di Club degli Orafi Italia e<br />
<strong>del</strong> Servizio Studi e Ricerche di Intesa<br />
Sanpaolo, il fatturato 2010 <strong>del</strong> settore<br />
ha segnato una ripresa <strong>del</strong> 18,2% per un<br />
valore di 6,6 miliardi di euro, anche grazie<br />
al forte incremento dei prezzi legato<br />
al boom <strong>del</strong>le quotazioni dei metalli<br />
preziosi. Anche l’export fa segnare un<br />
dato positivo (+27% in valore e +23%<br />
in quantità) con tassi di crescita in tutte<br />
le aree, anche se si riscontra un mutamento<br />
dei mercati di rifer imento.<br />
Se nel 2007 gli Usa,con un peso superiore<br />
al 30% erano lo sbocco principale<br />
per la gioielleria italiana, oggi, a causa di<br />
fattori quali la crisi, l’aggressiva concorrenza<br />
<strong>del</strong>le aziende indiane e gli alti dazi<br />
doganali, si aggiudicano solo la medaglia<br />
di bronzo. Le prime due posizioni sono<br />
occupate dagli Emirati Arabi, che pesano<br />
per il 15,8%, e dalla Svizzera (15%),<br />
due Paesi che non rappresentano le<br />
destinazioni finali dei prodotti, ma una<br />
sorta di “polo logistico” per altri mercati.<br />
Crescono a due cifre anche Cina, Hong<br />
Kong e Turchia, mentre il mercato interno<br />
è ancora fermo.<br />
“Nel 2010 l’Italia ha finalmente registrato<br />
un’inversione di tendenza, anche<br />
se non siamo ancora ai livelli pre-crisi<br />
(7,9 miliardi di euro, ndr)”, commenta<br />
Augusto Ungarelli, neopresidente <strong>del</strong><br />
Club degli Orafi. “Per il futuro è fondamentale<br />
che il nostro Paese valorizzi il<br />
made in Italy, con i suoi plus di creatività<br />
e artigianalità, e anche il turismo, poiché<br />
una fetta importante <strong>del</strong>le vendite<br />
di gioielli in Italia è data proprio dagli<br />
acquisti dei turisti”.<br />
18 PAMBIANCOWEEK 14 giugno 2011