RELAZIONI INDUSTRIALI RELAZIONI INDUSTRIALI - Aidp
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contrare, talvolta inconsapevolmente,<br />
una verità narrativa che può essere definita<br />
come quel criterio che utilizziamo<br />
per decidere una volta per tutte le circostanze<br />
nelle quali una certa nostra<br />
esperienza è stata sviluppata e consolidata<br />
con nostra soddisfazione.<br />
A tutto questo rimanda quella sorta<br />
di package cognitivo ed esperienziale<br />
costituito dai tre volumi che Andrea<br />
Fontana – nell’ultimo volume<br />
assistito da Federico Batini –<br />
ha proposto recentemente alla cultura<br />
organizzativo-manageriale<br />
del nostro Paese ed è stata ed è<br />
una proposta di rara tempestività<br />
e di organica completezza che<br />
coglie l’esperienza professionale<br />
e organizzativa di noi tutti in un<br />
momento di incertezza crescente e di crescente esigenza<br />
di soluzioni adhocratiche che nel modulo narratologico<br />
hanno fondamento e sviluppo.<br />
La proposta di Fontana si articola in tre tempi: un primo<br />
tempo, “il manuale”; un secondo tempo “il manuale<br />
applicato alla realtà della vendita in generale”;<br />
un terzo tempo “un package, un kit di esercizi per il<br />
pronto intervento narrativo”.<br />
Si tratta in altre parole di un prodotto a tutto tondo,<br />
una vera agile, tascabile enciclopedia dello storytelling<br />
da leggere e da consultare quotidianamente, per<br />
ora unico strumento reperibile sul mercato editoriale<br />
italiano.<br />
Il primo tempo, “il<br />
manuale”, si articola<br />
– nello stile rapido e<br />
conciso caratteristico<br />
di questo autore<br />
in cinque parti: la<br />
prima dedicata alla<br />
fondazione teorica<br />
della narrazione<br />
organizzativa,<br />
la seconda<br />
al tentativo di<br />
una risposta a<br />
“perché fare<br />
storyselling”;<br />
la terza centrata<br />
sulle<br />
applicazioni<br />
e tecniche<br />
dello storytelling<br />
con pagine dedicate, per esempio,<br />
a come si racconta l’identità<br />
d’impresa, la marca, la<br />
comunicazione; la quarta<br />
dedicata ad una serie di<br />
casi di aziende italiane e<br />
multinazionali; la quinta<br />
centrata su cenni sul digital<br />
stroytelling con un confronto<br />
tra “antica oralità e nuove<br />
tecnologie”.<br />
Il secondo tempo, “lo storyselling”,<br />
affronta il tema della<br />
narrazione rapportata alla<br />
realtà individuale, del prodotto,<br />
delle imprese e delle istituzioni,<br />
nella convinzione che<br />
quando si vota, si acquista, ci si<br />
fidelizza verso un marchio, in<br />
realtà si comprino storie e che individui,<br />
prodotti, imprese, istituzioni,<br />
si raccontano.<br />
I mercati saturi esigono, per generare<br />
influenza, la conoscenza delle tecniche della<br />
narrazione e, soprattutto, la conoscenza del modello<br />
operativo che transiti dallo storytelling (la storia)<br />
allo storyselling (la vendita).<br />
Il terzo tempo, “il kit di esercizi”, origina dall’assunto<br />
che raccontare storie possa essere considerato impresa<br />
semplice, ma che in realtà presenta ampie difficoltà<br />
e che spesso la narrazione avvenga con livelli<br />
di consapevolezza lacunosi e a volte rischiosi.<br />
È essenziale, per evitare tali cadute, imparare a raccontare,<br />
scegliendo lo schema narrativo e il linguaggio<br />
giusti, saper costruire un plot narrativo, creare<br />
realisticamente i personaggi e scegliere i mezzi comunicativi<br />
più coerenti con la natura del racconto.<br />
Il volume presenta ben 99 esercizi, definiti di pronto<br />
intervento organizzativo orientati su tre grandi universi,<br />
il racconto del sé professionale, dell’azienda e<br />
dei suoi territori e, infine, dei prodotti in sé.<br />
Tutti gli esercizi sono presentati con esemplare chiarezza<br />
e le premesse “normative” sono proposte alle<br />
lettrici e ai lettori con grande attenzione empatica al<br />
cliente.<br />
L’emozione complessiva che si ricava dalla lettura<br />
della trilogia proposta da Fontana e dal suo collega<br />
Batini è di avere a disposizione uno strumento complesso<br />
e insieme semplice: rigoroso nel suo impianto<br />
e nelle sue reasons way di fondo, semplice nella scrittura<br />
e nella proposta di apprendimento attraverso le<br />
simulazioni e gli esercizi; sempre tuttavia caratterizzato<br />
da una profonda attenzione all’utilizzatore finale<br />
delle storie proposte.<br />
58 | DdP | GIUGNO 2011