DM 24 aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile
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- Allargare la casistica di riferimento e quindi l'esperienza clinica;<br />
- Incrementare la possibilità di collegamenti con consulenze di II livello per avere un maggior ruolo<br />
nella gestione <strong>del</strong>le cure primarie;<br />
- Aumentare la possibilità <strong>del</strong>l'utilizzo dei test diagnostici di base;<br />
- Utilizzare appieno il personale infermieristico <strong>del</strong>l'ambulatorio associato;<br />
- Sperimentare mo<strong>del</strong>li di continuità assistenziale nella fascia oraria coperta dalla Guardia Medica;<br />
- Essere disponibile a svolgere funzioni di tutore nella formazione <strong>del</strong>lo specializzando (ruolo<br />
riconosciuto dalla Scuola di Specializzazione)<br />
Il P.L.S., in stretto collegamento col P.C. e con i servizi facenti capo al Distretto, sia sanitari, sia<br />
sociali sia socio-assistenziali, deve contribuire ad evidenziare il disagio <strong>del</strong> minorenne<br />
nell'apprendimento, nei rapporti con la famiglia e con i coetanei, nella maturazione sessuale, ecc.,<br />
collaborando attivamente anche con le strutture scolastiche.<br />
ASPETTI PROPOSITIVI<br />
- Va favorita ogni iniziativa che consenta al P.L.S. di integrarsi a pieno titolo e con piena<br />
responsabilità e dignità professionale nell'àmbito <strong>del</strong>l'organizzazione dipartimentale <strong>del</strong>l'area<br />
<strong>materno</strong> - <strong>infantile</strong>, pur nel rispetto di norme contrattuali che ne salvaguardino la piena autonomia.<br />
- L'organizzazione dipartimentale <strong>del</strong>l'area <strong>materno</strong> - <strong>infantile</strong> riconosce nel Distretto l'epicentro<br />
operativo - direzionale <strong>del</strong>l'assistenza territoriale, in particolare per quanto attiene alle cure<br />
primarie. Il P.L.S., essendo il principale responsabile <strong>del</strong> soddisfacimento dei bisogni di una ben<br />
definita fascia d'età interagisce funzionalmente con l'organizzazione dipartimentale, nel rispetto<br />
<strong>del</strong>le norme contrattuali e congiuntamente nel rispetto di linee guida, di progetti <strong>obiettivo</strong>, ecc.<br />
condivisi e attuati ai vari altri livelli territoriali.<br />
- L'integrazione <strong>del</strong>le risorse di personale e <strong>del</strong>le competenze aggregate nell'organizzazione<br />
dipartimentale <strong>del</strong>l'area <strong>materno</strong> - <strong>infantile</strong> riconosce al P.L.S. un ruolo essenziale e non eludibile<br />
<strong>del</strong>la nuova politica gestionale derivante dal P.S.N. 1998-<strong>2000</strong>, mirante, tra l'altro, alla prevenzione<br />
attiva, alla sensibilità verso le fasce deboli <strong>del</strong>la popolazione e alla garanzia dei livelli uniformi di<br />
assistenza su tutto il territorio.<br />
- Il P.L.S. deve perciò essere messo nelle condizioni di provvedere alle cure primarie, considerando<br />
i bisogni <strong>del</strong> bambino nel contesto di quelli <strong>del</strong>la famiglia e non soltanto attraverso interventi di<br />
diagnosi e cura meramente sanitari.<br />
- Maggiore attenzione deve essere riservata ai trattamenti domiciliari dei bambini ragazzi con<br />
malattie croniche, i quali, seppure affidati al P.L.S. spesso non trovano risposte assistenziali<br />
integrate ed idonei percorsi di assistenza.<br />
- Devono essere attivati meccanismi che, nel rispetto <strong>del</strong>le regole e <strong>del</strong>la partecipazione attiva<br />
all'organizzazione dipartimentale <strong>del</strong>l'area <strong>materno</strong>-<strong>infantile</strong> favoriscano l'associazione in gruppo<br />
dei P.L.S. e la più completa partecipazione alla soluzione dei bisogni <strong>del</strong>l'infanzia nell'area<br />
<strong>del</strong>l'urgenza e in quella <strong>del</strong>la diagnostica ambulatoriale e di D.H..