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10_ottobre - Porto & diporto

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infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong><br />

Interporto di Orte<br />

leva per la crescita della Tuscia<br />

Guardando la mappa degli interporti<br />

italiani che vede una<br />

notevole concentrazione nel<br />

Nord Italia, l’Interporto Centro Italia di<br />

Orte, è una delle poche strutture che<br />

si trovano nel Centro Sud del Paese e<br />

già per la sua posizione geografica dimostra<br />

grandi potenzialità. Può essere<br />

veramente un’occasione per accelerare<br />

l’infrastrutturazione di una regione<br />

strategica, il Lazio, essendo Roma uno<br />

dei principali mercati di consumo italiani.<br />

Lo ha riconosciuto anche il Sottosegretario<br />

Giachino che ha partecipato<br />

recentemente ad un convegno di presentazione<br />

dell’Interporto “Il settore dei<br />

trasporti e della logistica - ha sottolineato<br />

il Sottosegretario - riveste un’importanza<br />

fondamentale nello sviluppo<br />

del nostro Paese, la cui razionalizzazione<br />

può farci guadagnare un punto<br />

di Pil. 65 milioni di merci movimentate<br />

e 1,6 miliardi di valore aggiunto sono<br />

numeri che fanno pensare ma non è<br />

ancora abbastanza. In Germania nella<br />

logistica lavorano 2 milioni e mezzo di<br />

persone, da noi circa 800mila, questo<br />

significa che la logistica, se resa efficiente<br />

e competitiva, può rappresentare,<br />

anche per i giovani, una grande opportunità<br />

di futuro. L’Interporto di Orte<br />

- ha continuato Giachino - rivestirà un<br />

importanza fondamentale per il sistema<br />

Italia: ha una posizione geografica<br />

eccezionale e il management sta lavorando<br />

bene, ora aspettiamo che partano<br />

i servizi”.<br />

Oltre ai servizi sono vitali alcuni collegamenti,<br />

a partire dalla superstrada<br />

Orte-Civitavecchia, per l’inoltro di merci<br />

da e per il principale porto regionale.<br />

Ma non solo. Ne è convinto il suo Presidente,<br />

Marcello Mariani, che punta<br />

sulla rilevanza economica<br />

dell’Interporto, sia per la regione<br />

che per l’intera area<br />

del Centro Italia. “Questa<br />

infrastruttura si inserisce<br />

nel panorama della logistica<br />

integrata, che rappresenta<br />

un grande fattore<br />

di sviluppo per l’intero sistema<br />

produttivo italiano.<br />

Orte peraltro, con la sua<br />

posizione strategica, è al<br />

centro di numerose vie di<br />

comunicazione, prima tra<br />

tutte l’asse europeo TenT-<br />

1 Palermo–Berlino. Siamo<br />

in grado di connettere le<br />

aree produttive del Centro<br />

Italia ai grandi traffici commerciali<br />

internazionali attraverso la rete degli<br />

assi europei stradali, ferroviari e marittimi.<br />

Sull’area di Orte – continua Mariani<br />

- insistono diversi sistemi produttivi,<br />

dall’alto Lazio all’Umbria, alla Toscana,<br />

con un bacino di oltre sei milioni di persone”.<br />

La struttura è di ultima generazione<br />

ed offre una serie di servizi che vanno<br />

dallo stoccaggio alla movimentazione<br />

delle merci, dal controllo della qualità<br />

al magazzino, una parte del quale<br />

sarà dedicato ai prodotti refrigerati ed<br />

alla catena del freddo. Mariani ed il<br />

suo staff sono impegnati a recepire le<br />

richieste degli operatori per rispondere<br />

alle concrete esigenze del mercato.<br />

“Abbiamo pensato a dare il massimo ai<br />

nostri clienti – afferma Mariani - a partire<br />

dai magazzini a ribalta ferro/gomma,<br />

ai 2mila metri quadri di uffici per operatori<br />

e spedizionieri, al terminale container<br />

di 350mila metri quadri. Penso<br />

soprattutto alla palazzina dedicata ai<br />

Marcello Mariani (al centro) tra il pres della Provincia<br />

Marcello Meroi e l’ass reg Francesco Lollobrigida<br />

servizi doganali, che faciliterà l’export<br />

delle nostre imprese. I servizi doganali<br />

sono fondamentali - spiega Mariani - In<br />

base alla legge 42 del 5 maggio 2009<br />

le Regioni possono compartecipare al<br />

gettito dei tributi erariali, e quindi anche<br />

di quelli generati dalle operazioni doganali.<br />

Parte di tale gettito fiscale, che<br />

non ha vincolo di destinazione, può<br />

essere attribuito proprio alla Regione<br />

Lazio attraverso un corridoio doganale,<br />

ad esempio fra il porto di Civitavecchia<br />

ed Orte. Stiamo parlando di cifre che<br />

superano i 250 milioni di euro, se tutti<br />

i container che hanno come origine o<br />

destinazione il Lazio fossero nazionalizzati<br />

in regione”. Non manca la voglia<br />

di essere al più presto operativi: proprio<br />

in questi giorni il Consiglio di Amministrazione<br />

ha deciso di anticipare<br />

l’inizio delle attività al prossimo novembre,<br />

tre mesi prima rispetto alla tabella<br />

di marcia.<br />

Sabrina Bertini<br />

44 - <strong>ottobre</strong> 2011

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