FIT - TopSport

Briefi n Studio PD
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Distributore per l’Italia:

S ommario
Giugno 2010
16
32
VISUAL, UN ALLEATO
DA NON SOTTOVALUTARE
Il visual è uno strumento fondamentale per la vendita,
troppo spesso non compreso o trascurato.
È invece oggi più che mai strategico per attirare
il consumatore e indurlo all’acquisto
SPECIALE FITNESS
Sono le donne la grande risorsa del mercato
del fitness, che sta cercando di rinnovarsi
per sconfiggere la crisi e rilanciare le sue quotazioni.
Un paio di esperti analizzano la crisi di questo settore,
proponendo le modalità con cui uscire dalle difficoltà
55
IN BICI PER IL RILANCIO
ECONOMICO
Nuova iniziativa dell'Istituto del Commercio Estero
in occasione del Giro d’Italia. Anche le due ruote
al servizio delle aziende dello sportsystem
60
68
SPECIALE TENNIS
Un grande servizio per ritornare grandi. È l’assistenza
al cliente, infatti, l'arma più efficace per battere
la concorrenza di internet in un mercato del tennis
che negli ultimi anni sta rifiorendo
SPECIALE IMPIANTISTICA
SPORTIVA
La sicurezza non è il mercato. Nonostante il tema
sia spesso d’attualità, il settore degli impianti sportivi
e della loro messa in sicurezza fatica a esprimere tutto
il suo potenziale di ricerca e qualità.
Ma non mancano le eccezioni
Le Rubriche
10 Orizzonti di Georg Oberrauch
12 Obiettivamente di Renato Tolusso
14 Strettamente professionale di Massimo Giannini
57 Sport Panorama
75 Vetrine Novità Prodotto
81 TopSport Economia
2

PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE
DI INFORMAZIONE E OPINIONE
PER GLI OPERATORI ITALIANI
DELL’ARTICOLO E ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
Direzione, Redazione, Pubblicità,
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Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna
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4

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­AbbiAmo­pArlAto in questo numero di...
Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina
A
Acerbis 80
Adidas 58, 82, 84
Aicad 7, 50, 54
Airwalk 87
Akomplice 87
All Mankind 82
Alto 52
Apple 86
Ar.C.A. Arr. Negozi 23, 27, 30
Auschel Roland 82
B
BasicNet 84
Beachers 1, 76, 79
Belletti Francesco 34, 38, 40
Ben Sherman 87
Bezzi Massimiliano 45, 46
Binaghi Angelo 62
Bini Alessandro 71
Biotex 66
Bloomberg 86
Body Action 38, 47
Bolt Usain 85
Bread&Butter 87
Brescia Rossella 43
Brooks Sports 59, 82
Brouhard Alain 82
Buff Sportswear 54
Burke Kevin M. 59
Burton Snowboards 84
Buvoli Massimiliano 83
Byrne-Wickey Monyca 85
C
C1rca 87
Cacao 79
Cagnoni Lorenzo 87
Calzaturificio La Sportiva 79, 84
Carnielli 48
Carvico 13
Casadei Lucia 19
Cassani Antonio 87
Ceres Corporate Network 58
Christensen Helena 42, 43
Ciccone Aldo 27
Cinti Giorgio 71, 72
Cirque du Soleil 43
Cisalfa Sport 24, 83
Closed 87
Cober 39, 80
Codex 71, 72
Cole Haan 58, 83
Comi Lara 86
Compar 82
Converse 83
Cortinovis Luca 34, 36, 40
Cor Sport 3, 46, 52
Custo Growing 87
D
D’Arcangelo Mirko 36
Decathlon 30
Delladio Lorenzo 84
De Masis Michele 31
Desigual 87
Diadora 87
Di Centa Giorgio 87
Di Vairo Sara 40
DKN 33, 35, 44, 45, 46, 50, 52
Durkl 87
E
Eastpak 82
Electric 85
Ella Moss 82
Endrigo Chiara 25
Erreà Sport 51
Essenuoto 54
Everlast 49, 50
F
Fabian Alessandro 82
Facchini Alessandro 36
Facci di Facci 70
FAR Reti 66
Fas Pendezza 74, 78
Fenix Outdoor 78, 80
Field 82
Fischer 61, 67
FiveFingers 38, 50
FjällRäven 80
Fontana Daniel 82
Footlocker 82
G
Galtarossa Alex 34, 38, 39, 40
Gammasport 61, 72, 73
Garlando
34, 38, 40, 41, 49, 52, 75, 77, 80
Garmin 48
Garmont 15
Gartner Sports
34, 36, 40, 37, 60, 61, 64, 65
Geox 87
Giada 50
GIL 8-9, 75, 80
GitexPoint 49, 50, 52
Global Lux 50
Google 86
Granier Jean-Michel 82
Grisport 49
H
Hackett 87
Hainer Herbert 84
Hanwag 78
Head 62
High-Power 40, 45, 46
Hollingsworth Ellery 85
HTM 62
Hurley 83
Hyoun Kim Sang 84
I
IBM 86
Idea 11, 79
Intersport 82
Invista 86
Ispo China 87
J
Jaked
46, 76, IV cop.
Japan Rags 87
JK Fitness 48
Johnson Health Tech 48
John Varvatos 82
Jordan Brand 83
K
Kaiser 87
Kappa 84
Kardashian Kim 43
Kettler 34, 38, 40, 41, 52
Kipling 82
Kipsta 30
K-Swiss 52
K-Way 84
L
LaRocca Sal 58
LaSalle Jones Lang 86
Lazzini Alessandro
34, 36, 40,60, 61, 62, 66
Le Coq Sportif 87
Lee 82
Legar Sport 73
Lembo Antonio 83
Little Cerise 87
Lizard 7, 54
Loddo Marco 30
Longoni Sergio 22
Lotto Sport Italia 66, 78
Lycra 86
M
Maglificio Gimer 53
Man. di Bigolino 68, 69, 70, 71, 74
McInnis Bill 42-43
Mezzetti Massimo 87
MGM 75, 76
MH Europe 35, 45, 50, 54
Mico Sport 46, 78, 79, III cop.
Millward Brown Group 86
Minchio Francesco 21
Mizuno 52
Mognol Moreno 70, 72, 74
Moore Carissa 85
Mr. Seven 34, 38, 39, 40, 47, 75
Müller Karl-Heinz 87
N
Nadia Fassi 32, 34, 36, 40
Napapjiri 82
Nautica 82
Navigare 79
NBA Global Merchandising 58
New Balance
36, 37, 60, 61, 64, 65, 66, 87
Nike 19, 57, 58, 62, 83, 85, 86, 87
Nike Golf 83
Nov.Ita 54
Nuzzi Dario 52
O
OberSpeedo 48
Oberrauch Georg 18
Onitsuka Tiger 87
OutDoor 76
Pq
Pacific 61, 63, 66, 67
Pampanin Nadia 68, 69, 70, 74
Papermoon 79
Parker Mark 83
Peak Performance 85
6

Azienda Pagina Azienda Pagina
Pelosi Fabio 28
Penfield 87
Pepe Jeans Junior 87
Performance Days 83
Polo Sport 31
Porsche Design 62
Presco Pool II cop., 19, 26
Previdi Riccardo 83
Project 2010 61, 63, 66, 67
Puma 85, 86, 87
Putelli Marco 44, 45, 46
R
Reebok 4-5, 84
Refaeli Bar 43
Replay & Sons 87
Riccò Riccardo 87
Rifle Junio e Kid 79
Rimini Fiera 52, 87
Rip Curl 52, 78
Robe di Kappa 84
Rocca Marco 82
Roces 45
Rocksmith 87
Rosato Sergio 52
Rossi Antonio 8
S
Salewa 49
Samsung Cheil Industries 84
Santalucia Delia 71
Schiavi 69, 70, 72
Schiavi Guglielmo 69, 70
Schoeller 62
Schwinn 50
Scotch R’Belle 87
Scotch Shrunk 87
Scott 80
Spaziale Splendy 8-9, 75, 80
Splendid 82
Speedo 48
Spork 75
Sport Alliance Int. 28, 82
Sportler Alpin 18
Sport Specialist 22
Sport System 72
Sport Time 48
Staple 87
Starace Potito 66
Stiga 75
Superga 84
T
TaylorMade 84
Tecso 49
Tepa 48
Terashop 83
The North Face 58, 82
The NPD Group 81
Think Pink 11, 79
Tolusso Francesco 61, 66
Traversin Matteo 30
Trezeta 75, 76
Trincheri Lorenzo 82
Tru Trussardi Junior e Baby 79
Tuttofuoco Patrick 83
U
Umbro 83
Umdasch Shop-Concept Italia
17, 20, 21, 29
V
Vans 82
Vf Corporation 82
Vibram 38
Villa Giuseppe 61
Vivisport 70, 73, 74
Volcom 85
WxY
Wave Board 45
Weichert Agencies 83
Wellmann Klaus 76
Wesc 87
Wiesendanger Max 86
Wood & Rock 1, 76, 79
Woolcott Richard 85
Wrangler 82
WZ International 49
Z
Zanardo Denis 72
Zenucchi Emanuele 82
Zeitz Jochen 85
Zezelj Danijel 83
55Dsl 87

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ORIZZONTI
di Georg Oberrauch
7 regole
da non trascurare
Nei punti vendita bisogna applicare alcune formule vincenti, investendo ma senza
lasciare al caso i diversi aspetti, per avere una buona gestione e un sicuro ritorno
10
Anche il visual merchandising
deve creare un valore aggiunto
per il cliente. Il primo punto
è chiarire le informazioni su prezzi,
qualità e aspetti tecnici (quali peso e
durata di un prodotto, tessuto e impermeabilità,
ecc.). Un altro aspetto
è l’emozionalità: la presentazione del
prodotto deve indurne il desiderio,
emozione che però non può basarsi
solo sull’informazione tecnica. Del
resto, nel settore dello sport è facile
creare l’emozione, tanto che pesa
per il 90% sulla decisione d’acquisto.
In base al desiderio, questa
fornisce la risposta sul perché
vogliamo usare un determinato
prodotto, cosa offre alla nostra vita,
al nostro divertimento, alla nostra
salute, al nostro prestigio, alla nostra
sicurezza. Altro fattore fondamentale
è la brand visibility. La presenza del
marchio – soprattutto se è conosciuto
– offre un segnale chiaro di competenza,
qualità, sicurezza, immagine
ed emozione. Un quarto aspetto da
non sottovalutare è la resa per metro
quadro. Il tipo di reddittività di un
prodotto dipende molto dalla sua
presentazione. Dalla nostra diretta
esperienza possiamo notare come
oscilla da un minimo di 1000 euro
fino a 50.000 euro a metro quadro.
Dietro questa grande differenza
nelle cifre si può intuire come il
primo impatto con il prodotto possa
influenzare la redditività: ci sono dei
meccanismi consolidati che sono
alla base della gestione. Un quinto
punto è l’arredo, che deve essere
funzionale ma anche in grado di sostenere
tutti gli elementi prima citati.
Di primaria importanza poi, sono le
vetrine che devono trasferire l’emozione
e il core business dell’azienda.
Molti negozi italiani invece utilizzano
la vetrina come scaffale di riserva,
e il risultato finale è far sembrare il
punto vendita più un emporio che
un negozio specializzato. Per la
mia esperienza, la vetrina offre un
sicuro ritorno dell’investimento, ma
troppo spesso viene sottovalutata
dagli operatori dell’ambito sportivo.
Guardando al panorama nazionale,
si può toccare con mano il numero
(purtroppo elevato) dei negozi multibrand
che non sfruttano il vantaggio
della varietà del prodotto. I monobrand
invece sono molto più bravi a
sviluppare l’aspetto vetrina. La vetrina
è un po’ l’immagine dell’azienda,
il posto in cui comunicare la filosofia
del prodotto, una grande chance per
i multibrand.
Credo che la forza della vetrina in
termini pubblicitari sia molto più
potente di un’inserzione sul giornale,
perché il messaggio è diretto,
così come l’impatto su chi vi passa
davanti. Tante volte è proprio la
vetrina a far decidere al cliente se
entrare o meno. Ecco perché un
arredo dovrebbe essere cambiato e
ottimizzato ogni 5 anni, ed ecco perché
una vetrina, secondo i prodotti
e la stagionalità, andrebbe rinnovata
ogni due settimane – e non diversi
mesi. Nel caso delle calzature, già
dopo una settimana è il momento di
mettere in evidenza gli ultimi arrivi o
i modelli su cui puntare. Più a lungo
termine invece è il cambio dell’immagine,
sul quale è bene intervenire
ogni due mesi, a seconda dei diversi
momenti: stagione, svendita, offerta
speciale, piuttosto che camminata,
scalata, ecc. In Italia quello dello
store designer è un ruolo ancora
poco conosciuto, che richede grande
professionalità: è tutt’altro che
semplice riuscire a mixare esposizione,
emozione, design e pratica,
da sommare alla sensibilità degli
imprenditori, per creare una squadra
vincente. Un altro tema che a volte
viene dimenticato è l’illuminazione,
che può incidere sul business anche
nella misura del 30%. Se si entra in
un negozio scarsamente illuminato,
l’impatto è inevitabilmene triste. Ma
certi accorgimenti non vengono
nemmeno presi in considerazione.
Anche noi stiamo molto attenti ai
consumi e cerchiamo di ottimizzare i
costi dell’energia, ma tenere al buio
il prodotto significa non avere la
giusta emozione nel punto vendita,
non sottolineare il dettaglio e non
consentire al cliente di prendere piena
visione di quanto esposto. Fondamentale
è poi la formazione degli
addetti alle vendite. Guardando alle
statistiche, nella media giornata lavorativa
il commesso passa il 70% del
tempo per cui è pagato aspettando
il cliente, mentre solo per il 30%
esercita effettivamente nell’attività
di vendita. Saper sfruttare questo
monte ore per preparare la merce,
ottimizzare il visual nei vari campi,
instillando nell’operatore quella
sensibilità e capacità necessaria è
sicuramente una risorsa. Nel nostro
gruppo, ad esempio, abbiamo 5
specialisti nel campo del visual merchandising
e vetrinistica che curano
i punti vendita, senza che per questo
trascurino di ottenere ulteriore knowhow
e man power anche da agenzie
esterne specializzate.
georg.oberrauch@topsport.it

OBIETTIVAMENTE
di Renato Tolusso
Per il nuovo
c’è sempre spazio
Il pubblico è attratto dalle novità e le imprese devono cercare di ampliare
il proprio mercato attraverso investimenti e aperture di nuove linee
12
Il consumatore è affamato di
novità, al pari delle aziende
che hanno la necessità di
vendere merceologie e prodotti in
un mercato abbastanza stanco e
fiacco. Se non si propone qualcosa
di diverso, di nuovo, è molto difficile
arrivare al consumatore e indurlo
all’acquisto. A volte bastano anche
piccole innovazioni di design e
colore per rinnovare un prodotto
che dopo un anno di vita rischia
di suscitare meno interesse. Se si
porta invece una ventata di novità,
non mi limito a riempire dei buchi
ma a vendere tutte le taglie, ed è
importante fornire ai negozi elementi
e nuovi argomenti di vendita.
Tra ricambio e rinnovo passa
una differenza enorme. Se un
consumatore deve cambiare
un proprio attrezzo con un altro
analogo, ci pensa prima di
procedere alla spesa, mentre se
si trova un prodotto della stessa
marca del proprio testimonial
preferito, o più pubblicizzato di altri,
diverso da quello che possiede, è
indubbiamente più stimolato.
Peraltro, non dimentichiamoci
che nei negozi di articoli sportivi
ormai la fascia bassa è un
ricordo, incide molto di meno che
in passato e ha una presenza molto
ridotta. Chi entra in un negozio
di sport punta a fare un acquisto
importante, a trovare un prodotto
nuovo, personalizzato, di livello
superiore che necessita anche
di personale capace, preparato e
in grado di effettuare una vendita
assistita.
Al pari del retail, anche per le
aziende è importante investire,
evitare di restare confinate in un
angolo di mercato, perché se si
è tradizionalmente impegnati con
un certo settore di prodotto, non
aprendosi si rischia di restare fermi.
Per questo motivo le varie aziende
internazionali implementano in
continuazione la propria offerta
e anche noi abbiamo pensato di
rilanciare la linea tennis, attraverso
un’identificazione del prodotto
disponibile e procedendo poi
alla realizzazione di una nuova
collezione.
Certo è fondamentale saper gestire
i prodotti che nascono con la stessa
brillantezza di quelli già conosciuti e
tradizionalmente proposti, evitando
di perdere di vista il prodotto
consolidato, nonostante la premura
per l’ultimo nato.
Anche per questa nuova area
abbiamo seguito metodologie
consolidate. Si parte con lo sviluppo
del prodotto, ragionato su un certo
target, avviando poi da un lato
il posizionamento sul mercato e
dall’altro la comunicazione specifica
B2B, ma anche B2C e persino oneto-one,
attraverso referenti specifici.
Si inizia sempre dall’alto, dal
prodotto che è l’immagine,
l’alta qualità e la tecnologia,
perché è sempre il prodotto top
a dare l’indirizzo, il messaggio
di comunicazione, promozione e
pubblicità. Meglio poi se è anche
agonistico, affinché attraverso
le prove tecniche e i testimonial
si possa comunicarne il valore
al pubblico, all’appassionato,
all’agonista come al giocatore
qualunque.
Non meno delicato è l’approccio
con il mondo retail. Essenziali
sono le azioni di presentazione
del prodotto e di comunicazione
dello stesso, agli operatori e
all’interno del punto vendita.
Attraverso gli incontri, è possibile
invitare il negoziante a conoscere
il prodotto, per testare egli stesso
quello di cui si parla. Infine si
passa poi alle prime comunicazioni
sulle riviste specializzate e
contemporaneamente preparando
un campo pubblicitario prima
dell’uscita in negozio per avere
una prima fase di attesa e
di conoscenza da parte del
grande pubblico, attraverso i
media tradizionali e internet che
ultimamente sta assumendo sempre
maggiore importanza, supportando
così a monte il negoziante nella fase
di incontro con il destinatario finale.
renato.tolusso@topsport.it
Oggi ormai, se non si propone al consumatore qualcosa di diverso,
di nuovo, è diventato estremamente difficile indurlo all’acquisto

esistente al pilling
eccellente traspirabilità
ultra sottile leggerissimo ottima copertura
eccellente protezione
dai raggi UV
asciugatura rapida non arrotola mantenimento
della forma
Carvico’s
green vision
The Pleasure of Challenge

STRETTAMENTE PROFESSIONALE
di Massimo Giannini *
Schiavi dei saldi
La bella stagione ritarda e si avvicina la data dei saldi, in un sistema
che deve essere rivisto per consentire di sopravvivere ai piccoli negozianti
14
I
l perdurare del maltempo in
primavera non ha certo aiutato. Si
sa, il meteo non è controllabile,
ma il rischio che si corre nel sistema
italiano è che poi le persone
attendano i saldi per comprare.
Purtroppo, è tutto molto precario e
basta perdere l’attimo per vedere
sfumare le vendite, se consideriamo
anche i saldi, che andrebbero fatti a
settembre, e invece incombono già
nella prima decade di luglio. Se si
considera che le stagioni tendono,
specialmente quella estiva, a ridursi
sempre di più, sarebbe il caso di
posticipare le svendite. Purtroppo non
si vedono iniziative in tal senso. Anzi,
i grandi gruppi, avendo i magazzini
pieni di merce cercano di trovare il
sistema di attirare le persone con
promozioni, saldi, offerte, e questo
è sicuramente un problema per i
piccoli negozianti. Sono infatti i grandi
gruppi a fare l’ago della bilancia sul
mercato e chiaramente è logico che i
piccoli retailer si debbano adeguare
a questo tipo di formule. In ambito
ministeriale non vi sono provvedimenti
o azioni tese a garantire una riforma
equa del sistema, e il rischio di
veder scomparire delle attività è alto.
Chiaramente i grossi player hanno
una forza notevole e in questo modo
tirano a fare tabula rasa intorno,
mentre il piccolo negoziante non ha le
economie per reggere una situazione
del genere, rischiando di pagare dazio
su una situazione di mercato che alla
fine è creata dai grandi operatori.
In questo modo, perché il negozio
piccolo possa essere competitivo
deve assolutamente inventarsi mille
stratagemmi, mentre se anche i grossi
gruppi decidessero una volta per tutte
di adottare una politica abbastanza
uniforme e regolare, forse sarebbe
un bene un po’ per tutti. L’estero in
questo senso insegna. Negli altri
Paesi indubbiamente si trovano
offerte e promozioni, ma queste non
sono legate al periodo dei saldi,
quanto piuttosto ai prodotti. Alcuni
infatti sono in offerta e promozione,
mentre gli altri sono esattamente a
prezzo pieno. Si tratta di un sistema
diverso e meno nebuloso del nostro,
connotato da maggiore chiarezza,
con prodotti civetta per poter attirare
il cliente in negozio sacrificati tutto
l’anno e non con queste formule
mordi e fuggi all’italiana. Non si tratta
quindi di svendite organizzate, ma di
offerte prolungate accanto a vendite
piene, senza una svalutazione della
merce o una riduzione drastica dei
margini per gli operatori.
Anche specializzandosi o
verticalizzando, il negozio italiano
non sfugge comunque alla morsa
dei saldi, perché chiaramente il
piccolo negozio non ha poi la forza
per poter avere dentro un range di
articoli interessanti. Ovviamente deve
fare delle scelte e non è detto che
queste poi si rivelino giuste. Anche
se il negozio riesce a crearsi una
clientela fidelizzata di target medio
alto, non riesce comunque a sfuggire
a questa situazione e in tutti i modi
dipende sempre anche da come
gira la stagione. Man mano che si
avanza con il calendario, si arriva a
ridosso dei saldi di inizio luglio e la
gente a quel punto non è incentivata
a comprare a prezzo pieno, quanto
piuttosto ad aspettare i saldi
imminenti. Nonostante i saldi facciano
vendere, non dimentichiamo poi le
che le marginalità sono ridotte all’osso
e che al momento dei riordini e dei
campionari, gli operatori si trovano
davvero in difficoltà.
Un sistema che si basa sulla
stagionalità, sulle condizioni
metereologiche e sulle politiche dei
grandi gruppi è penalizzante, specie
nei confronti di realtà che vendono
articoli a basso prezzo, con una
grande esposizione di merce anche
a cifre ridicole, dove la gente entra
per fare un giro e alla fine esce con
qualcosa. In questo caso è premiante
un discorso di quantità che alla fine
permette di smerciare grandi volumi
e di conquistare in tempi di crisi il
consumer medio e medio basso,
ma talvolta anche chi avrebbe una
capacità di spesa superiore. Questo
tipo di approccio rischia inoltre di
far apparire il negoziante “ingordo”
rispetto a politiche “da regalo” che
alla fine a ben guardare non ci sono.
I negozi che chiudono sono sempre
di più e il governo dovrebbe davvero
rivedere quelli che sono gli studi
di settore. Non ci si può basare su
situazioni di mercato che risalgono a
dieci anni fa.
Oggi le cose sono cambiate e quei
dati sono troppo distanti. Purtroppo
quando chiude una serranda non se
ne alza un’altra: le attività cessano
di operare nonostante il mondo
dell’articolo e dell’abbigliamento sia
uno dei pochi che avrebbe ancora
la forza di continuare a svilupparsi e
a dare risultati positivi nonostante il
frangente economico negativo. Una
volta in fiera si incontravano le file dei
nuovi clienti che venivano agli stand
perché cercavano fornitori e anche nei
cambi di gestione questa politica era
portata avanti. Oggi invece i piccoli
negozi faticano a sostenere le spese,
non hanno tutele dallo stato e sono
costretti a chiudere l’attività, con un
conseguente impoverimento generale
del mercato e l’aumento della forza
dei grandi gruppi o dei grandi player.
* agente di commercio

SPECIALE VISUAL
VISUA
Un alleato da non
16

Il visual è uno
strumento
fondamentale
per la vendita,
troppo spesso
non compreso
o trascurato.
È invece strategico
per attirare
il consumatore e
Una disciplina vera e propria che
spesso viene confusa con alcuni
aspetti parziali, o peggio ancora,
trascurata e ritenuta di secondaria
importanza. Il visual in Italia resta per
molti qualcosa di sconosciuto, di incerto,
di poco compreso e solo di recente
ci si è resi conto dell’importanza che
esso ha nell’approccio al cliente.
Dalla vetrina all’allestimento interno,
dall’arredo del negozio all’illuminazione,
fino alla presenza e
alla formazione del personale,
questa formula rappresenta
un’arma strategica per la valorizzazione
dell’attività, della
merceologia esposta e per
la propensione all’acquisto
del cliente, giocando
un ruolo fondamentale
sotto molteplici aspetti.
Un esempio lampante
è la vetrina,
straordinario
Lindurlo all’acquisto
sottovalutare
17
>>
FOTO umdasch shop-concept italia

SPECIALE UN ALLEATO DA NON SOTTOVALUTARE
La vetrina, spesso
sottovalutata dai negozianti
stessi, è il biglietto da visita
del negozio: rende evidente
la filosofia che c’è dietro
al punto vendita
>>
mezzo di informazione e comunicazione
e troppo spesso considerata
uno scaffale aggiuntivo o, peggio,
un’occasione per ammassare quanti
più prodotti possibile con l’errata
convinzione che l’abbondanza
disordinata possa meglio invogliare
la clientela. Nulla di più lontano dal
vero, specie se si confronta con
gli allestimenti dei manichini fatti a
regola d’arte o con le spettacolari
scenografie contestualizzate.
Quando si parla di visual, dunque,
che cosa si intende? Il visual è quella
che banalmente è la competenza
del visual merchandising, ovvero
come disporre il prodotto all’interno
del negozio in modo che possa
essere raggiunto più facilmente
l’obiettivo che viene tradotto con la
vendita visiva. Vale a dire, il prodotto
si autopropone attraverso il visual
merchandising e si vende, sopperendo
in un certo senso all’addetto alla
vendita che oggi come oggi rischia,
specie se non formato, di essere
sempre più marginale rispetto a un
tempo.
Spesso si confonde quello che è il
ruolo giocato dal visual con quello
che è invece un campo differente,
come la vetrinistica, o l’arredo. In
realtà il visual è quella disciplina
che dovrebbe occuparsi della
disposizione della merce sull’arredamento,
e prima ancora, specie da
parte di aziende che si occupano
di progettazione e allestimenti, uno
studio di un percorso d’acquisto
o layout. Ovvero, non una bella
scatola sostanzialmente inutile, ma
al contrario un’analisi del prodotto,
della location, della redditività dei
prodotti esposti, per organizzare un
percorso rivolto al cliente dove ci sia
la massima visibilità dei prodotti in
vendita in base alla convenienza che
ha esporre in un certo punto una
cosa piuttosto che un’altra. Proprio
sul layout si organizza l’esposizione
del prodotto, quindi quello che è il
visual, che permette la miglior valorizzazione
del prodotto sull’elemento
espositivo.
Da non sottovalutare è poi il display
di cui il visual merchandising è un
ambito. Se il primo è l’esposizione
del prodotto in senso stretto, il secondo
è soprattutto l’accostamento
>>
Dopo una radicale ristrutturazione ha riaperto
alla fine di marzo Sportler Alpin, il più grande negozio
specializzato in articoli sportivi del Tirolo
EVENTI
La montagna nel cuore
18
Una superficie di sei piani e 2000 metri quadrati per offrire tutto
quello che alpinisti e ciclisti desiderano. Questa è la filosofia di “La
Montagna nel cuore”: tutto il personale del gruppo Sportler si è
dedicato alla configurazione del negozio di modo da poter trasmettere
al meglio il proprio amore per la montagna e per tutti gli
sport correlati, puntando sempre più sull’orientamento verso il cliente.
“Nella realizzazione di Sportler Alpin Innsbruck è stata utilizzata tutta
l’esperienza che abbiamo accumulato negli anni”, ha commentato Georg
Oberrauch, fondatore e titolare di Sportler S.p.A. nel giorno dell’inaugurazione.
“Il nostro scopo non è solo quello di offrire alla clientela un
assortimento completo di materiale di ottima qualità ma soprattutto
un’esperienza di acquisto unica”.
Il progetto di ristrutturazione è stato firmato da un famoso team di architetti
e realizzato da Umdasch, tenendo conto della centralissima location;
il negozio è infatti situato sulla Maria-Theresien-Straße nel Palais Trojer,
patrimonio artistico, e si è dunque lavorato con la massima sensibilità
ed attenzione. Salendo con un modernissismo ascensore, si possono
ammirare i sei piani in stile barocco, mentre tra le attrazioni principali vi
è l’esposizione di opere in legno realizzate da scultori della Val Gardena,
la cabina della vecchia Funivia di Merano 2000, e una straordinaria
raccolta di attrezzatura alpinistica che evidenzia lo sviluppo degli sport
montani negli ultimi cent’anni, nonché l’esposizione permanente di tende
sulla terrazza che domina la città.
“L’anonimato e la tristezza che offrono i moderni centri commerciali
sarebbero un controsenso nel negozio realizzato
in un edificio protetto dai beni culturali, che invita non solo
all’acquisto ma anche all’intrattenersi nell’assaporare la storia
di questa città alpina”, ha concluso Georg Oberrauch.

Personalizzazione
e personalità
Il mondo dell’articolo sportivo deve essere
approcciato con molta serietà e molta
professionalità. Ci sarebbe molto spazio nel settore
del punto vendita, da quello che può essere
un refresh, ovvero il rimetterci le mani per fare
qualcosa anche di marginale ma migliorativo, fino
ad arrivare a una vera e propria ristrutturazione che
permette di riprendere il punto vendita dall’inizio
alla fine – che è chiaramente la maniera migliore
per operare. Tuttavia ci sono delle operazioni
intermedie che possono essere fatte, anche
considerando i tempi difficili, che permettono
comunque di ridare un significato – e soprattutto
coerenza – al punto vendita. Quello che infatti
traspare dai nostri negozi di articoli sportivi è
una scarsa coerenza e individuazione di target, di
prodotto e di esposizione. Su questo si può lavorare
molto e su più livelli, e quindi è auspicabile venga
dato maggior spazio agli operatori. Chiaramente
occorre affidarsi a professionisti veri, perché in
caso contrario il rischio è quello di far intervenire
bravissimi architetti di interni che però non sono in
grado di sviluppare il visual di un negozio secondo
certe logiche.
Sarebbe bene anche dare spazio a negozi tecnici
dove si individua uno sport di nicchia o a qualche
sport che sia però trattato in maniera specifica
anche a livello tecnico, perché di questa tipologia
di punti vendita si nota la scarsità in Italia o
comunque un ampio margine di miglioramento su
quelli già presenti.
Per fare un esempio concreto, si può dire che
maestri in assoluto di coerenza sono i negozi Nike
e tutto ciò che questa realtà propone. Riescono
a individuare i target, il prodotto, hanno una
comunicazione eccellente al’interno e quando
si parla di shopping experience alla Nike sanno
esattamente di cosa si tratta. Un negozio Nike ti
rimane impresso, non passa senza lasciare il segno.
Credo che sia il più grosso esempio di negozio di
articolo sportivo specifico. Certo si tratta di un
grosso marchio con grandi possibilità, ma chiunque
di noi individua nel baffo la Nike. È innegabile
che abbiano avuto una potenza eccezionale ad
esprimersi sul pubblico, e che quindi abbiano una
profondissima coerenza di comunicazione a 360°
grazie alla quale sono riusciti a fare veramente
del negozio il punto di incontro più vicino tra il
consumatore e il brand. Per quanto abbiano una
potenza economica alle spalle davvero notevole,
non possiamo fare a meno di notare che proprio
questa sia stata potenziata soprattutto attraverso i
punti vendita. Sono stati capaci di far confluire nel
punto vendita tutte le componenti che devono dare
la massima espressione di un brand.
Per quanto concerne la nostra esperienza aziendale,
noi crediamo nella personalizzazione del punto
vendita, e per questo proponiamo soluzioni d’arredo
che permettano di “rinfrescarlo” agevolmente
nel corso degli anni. Oggi un negozio, infatti,
dovrebbe durare poco, perché è lo stesso prodotto
a durare poco, tanto che proprio quello che oggi
è di punta magari nel giro di un anno o due è
capace di uscirne completamente. Ecco perché è
importante trovare soluzioni che consentano azioni
di revamping interni ogni volta che il titolare del
negozio ne avverte la necessità o l’opportunità.
Quindi attraverso una facilità di gestione di quelle
che sono le aree, gli spazi, la comunicazione è
possibile rifare la “faccia” al negozio spesso e
volentieri. Anzi, siamo noi stessi a suggerire questo
tipo di soluzione e di azione al gestore di negozio,
perché il cliente è abitudinario e se lo si educa
allo stesso posizionamento nel tempo dei prodotti,
alla fine procede all’acquisto solo di ciò che è
abituato a vedere, senza riuscire a scoprire gli
altri prodotti presenti nel punto vendita. Occorre
invece stimolarlo, cambiando il visual interno,
in modo che sia costretto a girare e guardarsi
attorno, riprendendo così anche la visione di tutto
il prodotto esposto. Allo stesso modo la vetrina
dovrebbe seguire la stessa logica. Se si considera,
infatti, quanto può costare una cartellonistica
della stessa dimensione della vetrina, ci si rende
immediatamente conto di quale potenziale abbia.
Si tratta infatti di una comunicazione costante sulla
strada e la si potrebbe sfruttare in tantissimi modi.
Tra i consigli che suggeriamo, sicuramente vi è
una predilezione per sistemi di arredo che possano
essere rinnovati dall’interno, cambiando facilmente
le aree e rompendo la consuetudine del cliente.
Questo permette alla clientela di vedere meglio
il punto vendita. Anche in questo caso, bisogna
saper esporre in modo intelligente. Se un negozio
è conosciuto in città per le scarpe, ad esempio, il
consiglio è quello di esporre altro, perché per la
calzatura il cliente entrerà comunque, ed è invece
bene che noti tutto il resto. Bisogna quindi adottare
dei sistemi di arredo che chiaramente dopo alcuni
anni dovranno essere rinnovati, ma che possano
essere realmente rinnovati almeno ogni sei mesi da
dentro, senza investimenti ulteriori. Puntando quindi
sulla flessibilità e la personalizzazione, perché
ormai il prodotto standard oggi non è più vincente,
sia perché non si ha certo piacere di vedere un
negozio replicato pressoché identico in tanti luoghi,
ma anche perché si possa esprimere la massima
individualità. Non esiste un sistema unitario, ma
anzi è bene raccogliere i briefing dei clienti e su
quelli ripensare quale possa essere la soluzione
migliore in termini di progettazione.
In Italia si può fare
ancora molto, puntando
sull’individualità
del punto vendita
per offrire alla clientela
una shopping experience
sempre nuova e
vincente
di Lucia Casadei,
Presco Pool
FOTO Presco Pool
19

SPECIALE UN ALLEATO DA NON SOTTOVALUTARE
20
>>
dei colori e dei prodotti tra di loro
per offrire la più facile lettura. In sostanza,
in caso di vendita di maglia,
pantalone e scarpa, è bene mostrare
il tutto anche in un total look disposto
in modo che si possa sollecitare
l’acquisto d’impulso. Un modo,
questo, per invogliare il cliente e a
vedere oltre lo specifico prodotto,
entrando così nell’ambito del cross
marketing, ovvero l’accostamento di
un prodotto con l’altro per agevolarne
la vendita. Tutto ciò nasce dal
settore della distribuzione organizzata
ed è sotto gli occhi di tutti ogni
volta che ci si reca in un supermercato,
ogni volta che accanto alla
pasta vengono esposti attrezzi da
cucina o sughi. In questo modo chi
sta comprando la pasta è invogliato
poi a comprare un attrezzo, una
pentola per cuocerla o il sugo con
cui condirla. Anche queste sono
azioni che mixano i prodotti al fine di
stimolarne l’acquisto, e in ogni caso
la finalità di tutti questi processi è
quella di implementare le vendite.
Ormai nessuno acquista più per
necessità ed è per questo che la
dinamica emozionale è sostanziale
nell’acquisto. Occorre cercare di
dare una profonda coerenza tra
quello che è il messaggio che deve
trasparire dal negozio e il negozio
stesso. Una coerenza che deve
essere esterna e interna, ragion per
cui dalla vetrina all’interno il punto
vendita deve avere una sua identità,
Semplicità e linearità
Un sistema modulare da montare con facilità
per realizzare un visual sempre diverso
Con “StackEasy” la Umdasch Shop-Concept
introduce una nuova linea di banchi di vendita,
disponibile da subito sul mercato. Il
sistema si distingue per la sua semplicità:
gambe e tubi distanziatori si montano
con boccole universali a piani in legno
e vetro lasciando spazio alla creatività
nel realizzare tutte le combinazioni
possibili. StackEasy è stato pensato
anche per la realizzazione di
banchi dalla forma organica.
www.umdasch-shop-concept.
com - Tel. 0471 958 700
cosa questa che spesso i negozi
non hanno.
Le componenti di un negozio nascono
dal prodotto, dalla correttezza
del prezzo del prodotto, dal layout
interno e dai sistemi espositivi, fino
alla competenza dell’addetto alle
vendite. Se tutto l’impianto non è
supportato dal personale giusto,
perde molte delle sue caratteristiche
e dell’incisività. Si possono realizzare
splendidi negozi, ma all’interno non
si può contare su personale che
segua un po’ le linee del negozio
riaggiornandolo secondo alcuni
criteri, lo sforzo rischia di perdersi.
Occorre che il personale sposi la
mission aziendale, senza dimenticare
la formazione che viene fatta
sugli addetti alla vendita proprio
per sfruttare nel migliore dei modi
le potenzialità del punto vendita,
e contemporaneamente offrire la
giusta assistenza. Sono troppi i casi
di negozi dove il cliente torna difficilmente
a causa dell’atteggiamento
sbagliato da parte del commesso e,
al contrario, troppo pochi i negozi
meno in linea con i principi esposti
ma dove si torna volentieri perché
l’approccio fa sì che il cliente non
si senta un acquirente occasionale,
fidelizzandolo e quindi inducendolo
a tornare e ad approcciarsi in modo
estremamente positivo.
L’obiettivo alla base di queste operazioni
è fare in modo che il cliente
ritorni. L’insieme delle componenti
sopra elencate è sicuramente un
buon modo per sviluppare quella
fidelizzazione oggi avvertita come
preziosa da qualsiasi attività, specie
in momenti come questo dove
questo legame deve essere davvero
tenuto in altissima considerazione.
La realtà dei negozi di sport italiana
è molto frammentata e forse si
potrebbe fare molto di più. Vi sono
tanti settori in cui i principi del visual
sono coscientemente e volutamente
esasperati, mentre nello sport spesso
sono assenti, poco conosciuti o
addirittura ignorati. Bisogna rendersi
conto che le ditte produttrici,
pur con differenziazioni a livello di
marketing e comunicazione, realizzano
sostanzialmente capi simili. >>

Emozionare
per vendere
Umdasch Shop-Concept si occupa a livello
internazionale di molti clienti legati al mondo
dello sport, come Nike, Diadora, Lotto o catene
come Sportler, Salewa, avendo come core business
il negozio sportivo non solo come arredamento
ma anche come studio dei concept per questi
negozi, con una particolare attenzione al visual,
all’esposizione delle marche sportive – dalle
calzature fino ai sacchi a pelo o altri materiali
tecnici.
Nei negozi di sport si ha un’immensa quantità di
prodotti che devono avere un collocamento e una
presentazione assai diversa l’uno dall’altro. Per
questo prediligiamo i negozi sportivi, e soprattutto
in quelli di grandi dimensioni, che si sviluppano
su minimo 1500 metri quadri, disposti su più
piani, con spazi in cui è possibile giocare con le
ambientazioni. Qui cerchiamo di creare, oltre a
un’esposizione corretta della merce attraverso varie
possibilità flessibili e fuori serie, con piani, pareti,
appenderia, display, anche un’ambientazione con
quello che vi è intorno, quindi pareti e pavimenti
che diano un’idea di quell’area merceologica
particolare. Ad esempio nell’ambiente corsa
inseriremo un certo tipo di pavimento che può
richiamare la pista o lo stadio, mentre per la
montagna applicheremo pareti in legno naturale
in modo che la merce esposta davanti abbia una
connotazione montana.
Il visual merchandising è importantissimo anche
correlato all’ambientazione di un particolare settore
o di un’area specifica del negozio. Si passa così
a un neuro marketing, per cui la percezione del
cliente che entra nel negozio dell’aspetto materiale
del negozio e dell’esposizione della merce è
importantissimo al fine della vendita, che è poi il
risultato finale.
L’ordine nell’esposizione è fondamentale ed è un
grande problema dei piccoli negozi che cercano
invece di esporre la quantità maggiore di merce
possibile per dimostrare che è stato acquistato
il prodotto e che nel punto vendita si offre la più
vasta scelta possibile. Per contro lavorare nei
negozi di piccola metratura, quali 50, 100 o 200
metri quadri, con una quantità di merce che non
è l’ideale, con sovraccarico di merce e un visual
scorretto, crea confusione. Si rischia di avere una
compressione e un accavallamento della merce
tale da impedire al cliente di essere a proprio agio
nell’acquisto.
Per i piccoli negozi consigliamo di esporre sì la
merce variegata che si ha, ma con dei pezzi ben
definiti e soprattutto facendo più rotazione. Questa
è una buona chiave di lettura, perché facendo più
rotazione con meno merce permette di sopperire
alla carenza di spazio. I negozianti devono lavorare
di più con i propri collaboratori e commessi,
proprio per far ruotare tutti i prodotti, perché
esporli tutti non crea visual merchandising ma solo
confusione, e la scelta del cliente all’acquisto non
è così agevole. Un problema analogo si riscontra
nelle vetrine che vengono viste da molti negozianti,
soprattutto in provincia, più che nei centri storici
dove la tecnica del visual merchandising è più
assimilata e quasi imposta dagli altri negozi e
grossi brand accanto, come esposizione negozio
e non come strumento per attirare il cliente verso
il negozio. Spesso non si mettono i manichini che
invece servirebbero per sviluppare un total look,
ma viene piuttosto collocata della merce. I capi
addirittura a volte non vengono nemmeno piegati,
ma appesi in quantità, come se si dovesse riempire
una scaffalatura, e non una vetrina. In questo
modo siamo ben lontani dalla filosofia giusta per
guadagnare nuovi clienti. Chiaramente quello
affezionato e fidelizzato non pone molta attenzione
a questo aspetto, puntando più sul servizio e sulla
fiducia, ma quello nuovo e potenziale non viene
certo attirato con queste soluzioni.
La vetrina è un messaggio di quello che poi si
troverà nel negozio, quindi se si espone in maniera
confusa, come cliente avrò quella percezione e
penserò di non trovarmi a mio agio, quasi a livello
di subconscio, per cui si parla di neuro marketing.
Se invece incontro una vetrina pulita, minimal,
con prodotti in rotazione che posso trovare anche
all’interno, sono sicuramente invogliato a entrare
per scoprire il mondo di merceologia che quel
negozio mi propone.
Su questi elementi lavorano anche gli store
designer, figure particolari che si sono venute a
delineare in questi ultimi tempi. Solitamente le
aziende che fanno arredi per negozi si affidano
ad architetti esterni che nel corso degli anni si
sono specializzati nel retail, anche lavorando
esclusivamente per questo settore, a volte
attraverso lo studio di layout e concept per negozi.
Lo store designer come figura arriva dal mondo
anglosassone, ma a essere sinceri nella nostra
azienda oltre a produrre arredamento, ha sempre
avuto al suo interno queste figure, presenti proprio
per offrire un prezioso supporto come designer
o come architetti che fanno solo store. Oggi
questa figura si è evoluta e sotto un certo punto
di vista qualificata a livelli molto alti, non essendo
più vista come l’architetto che non riuscendo a
prendere grossi appalti in edilizia, si rivolgeva al
mondo dei negozi, ma anzi come uno specialista
preparato proprio su questo tema specifico. Questi
professionisti studiano i brand, le marche e le loro
formule di comunicazione, così come il prodotto, i
materiali a disposizione del cliente, per fare il modo
che il messaggio arrivi al cliente e sia da questo
recepito.
Si tratta di figure in crescita, perché si ha bisogno
di sempre nuovi concept che vengono cambiati in
un lasso di tempo che spazia tra i 3 e i 7 anni. Tali
modifiche servono a creare quella freschezza nella
comunicazione e nella presentazione che attira
la clientela. chiaramente c’è sempre bisogno di
competenze attuali, in movimento, in modo che il
mood di un negozio offra sempre nuove emozioni
e sia uno strumento di vendita prezioso per il
negoziante.
Applicazioni e rotazione
della merce
per coinvolgere sempre
nuovi clienti,
con l’aiuto
di professionisti
competenti
FOTO Sportler INNSBRUCK - Umdasch
di Francesco Minchio,
Umdasch Shop-Concept Italia
21

SPECIALE UN ALLEATO DA NON SOTTOVALUTARE
22
>>
Scommettere
sui commessi
estremamente importante mantenere una
È linea logica nell’esposizione dei prodotti,
perché è assolutamente fondamentale dare una
immagine espositiva di un certo tipo. In Italia
questa concezione, che sposa i principi del visual
merchandising, si riscontra in certe tipologie di
negozi, ma sono ancora tante le attività che non
prestano la dovuta attenzione a questi accorgimenti
così importanti per la vendita. Rispetto ai negozi
stranieri, anzi, in alcuni settori siamo addirittura
indietro, però bisogna anche dire che negli
ultimi anni è cresciuto l’interesse legato alla
presentazione di prodotto.
In merito alla nostra esperienza diretta, ci
siamo sempre affidati anche per la costruzione
e l’allestimento dei punti vendita ad architetti
esperti, ma ultimamente è emersa la figura dello
store designer che merita una certa attenzione.
Crediamo infatti che avere una collaborazione
con questi professionisti sia indispensabile per
Il visual è in crescita,
ma bisogna tenersi care
le persone che se ne
occupano, perché è la
forza vendite il grande
valore delle aziende
di Sergio Longoni,
Sport Specialist
il futuro, affidandosi alla loro esperienza, perché
siamo convinti che giusto e importante valutare
appieno tutte le possibilità e le opportunità per
un miglioramento espositivo della merce e della
logistica stessa del punto vendita.
Certamente occorrono i metri quadri sufficienti
per fare un buon visual, perché con le metrature
piccole diventa tutto molto difficile, a meno che in
casa non si abbiano pochi marchi, il che rende le
cose più facilmente gestibili. Diversamente gli spazi
sono necessari per evitare di creare un’atmosfera
caotica e difficile da gestire. Bisogna anche
ammettere che si riscontra qualche difficoltà a
mantenere un buon trend di visual sui punti vendita
perché il continuo arrivo di merce nuova e fresca
sul punto vendita complica molto la situazione
espositiva del negozio. Per questo a volte riesce
molto complicato mantenere un trend espositivo
soddisfacente. In questo caso è bene affidarsi a
una rotazione frequente e a un buon allestimento
delle vetrine, ma non è semplice, specie in periodi
come questi dove la grande rotazione è dura, anche
per colpa del tempo che negli ultimi mesi non si
può dire ci abbia sostenuti.
C’è di fondo una difficoltà legata anche al
personale. Il continuo turn over dei commessi
dopo anni che si istruiscono persone a svolgere
una determinata mansione, anche abbastanza
delicata, sicuramente non aiuta. Occorrono
qualità, inclinazione e propensione al visual e
alla percezione di come esporre la merce, senza
dimenticare l’investimento in corsi di formazione e
quando le persone deputate e preparate a questo
compito lasciano il mestiere, non necessariamente
per andarlo a svolgere altrove, è sempre una
grossa perdita. È un lavoro abbastanza complicato
che richiede degli orari anche un po’ elastici, con
una presenza costante sui punti vendita e non è
facile sostituire questi elementi che devono essere
quindi tenuti in considerazione per il valore che
rappresentano per le aziende.
Non vi è quella differenziazione di
prodotto estrema, per cui il sistema
negozio dovrebbe a maggior ragione,
una volta individuate le marche
coerenti in termini di target, budget,
prezzo al suo mercato, evidenziarle
e valorizzarle molto. Azione, questa,
che ancora viene fatta in maniera
troppo limitata e limitativa. C’è
ancora molto margine di miglioramento
e molto si potrebbe apprendere
dall’estero, dove invece questi
concetti sono stati ben assimilati e
messi in pratica.
Sarebbe importante lavorare con
attenzione al punto vendita per non
cedere al momento generale e alla
crisi, avendo il coraggio di dare maggiore
visibilità al prodotto e soprattutto
porre attenzione alla coerenza,
ovvero con una comunicazione a
360 gradi sul punto vendita. In sostanza,
avere un target, scegliere un
prodotto per quel target specifico,
esprimerlo attraverso il negozio in
modo che il messaggio che arriva al
consumatore sia chiaro e leggibile.
Una realtà a sé è rappresentata
dai negozi monomarca. Non sono
tantissime le aziende che hanno
una profondità di prodotto tale da
permettersi questo tipo di scelta.
Non a caso questi negozi aprono e
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I negozi monomarca sono
una scelta per le grandi
aziende che hanno prodotti
‘profondi’. Il multimarca
li fa convivere
>>
chiudono, trattandosi di operazioni
molto complesse. A volte è meglio
un corner, sicuramente meno
oneroso, ma sicuramente un’azienda
che compie questo tipo di scelta è
agevolata avendo una linea guida
tra prodotto e immagine, nella logica
che il punto vendita è ormai considerato
il punto più vicino tra brand
e consumatore. Per questo i brand
lavorano molto sul punto vendita, sia
esso un monomarca, uno shop in
shop oppure un corner.
Il multimarca del privato, che è quello
che oggi bisogna cercare di far
vivere, invece fa convivere una serie
di marchi al suo interno. Le redini
devono essere tenute dall’imprenditore
commerciale, per far in modo di
non diventare una terra di nessuno
in mezzo a tanti corner, ma dare una
coerenza di marchi e di immagine
al negozio, proprio per far sì che
quella coerenza traspaia al di fuori,
al consumatore. Si può riuscire,
purché ci si avvalga di professionisti
del settore e partendo dall’analisi
del prodotto. Molto spesso ci sono
prodotti che si potrebbero eliminare,
ovvero in molti casi per spazio e
redditività converrebbe dar spazio
ad altro che può personalizzare maggiormente
il negozio, conferendogli
una specializzazione di un certo tipo
piuttosto che tenere un po’ di tutto e
un po’ di niente.
Normalmente gli specialisti in visual
partono proprio dall’analisi del prodotto,
dalla redditività di questo, e
partendo da qui si procede poi con
la progettazione. Non si può lavorare
a prescindere dal prodotto se si vuole
lavorare bene, e chiaramente non
può mancare una grossa competenza
in materia.
Un altro aspetto che caratterizza
il settore del negozio di sport e la
differenza tra capoluoghi e provincia.
Spesso le grandi catene finiscono
per rendere omogeneo e standardizzato
il punto vendita, mentre nei
grandi centri commerciali, in funzione
del grande afflusso di pubblico,
si tende a effettuare un’operazione
generalista, con il rischio di avere
una vetrina, o peggio, un interno, più
simile a un bazar e comunque privo
di una propria identità peculiare.
Non di rado invece in provincia può
capitare di imbattersi in negozi spe-
>>
Nuovi negozi
24
Apre a Genova il più grande contenitore
di marchi della citta’
Con una superficie di 900 m 2 e circa 3200 referenze
Cisalfa Sport ha inaugurato a Genova – Sestri Ponente
– il suo 167° punto vendita. Il negozio è caratterizzato
da una nuova concezione espositiva che prevede una
suddivisione degli articoli in mondi di riferimento.
L’obiettivo è creare, per ogni tema, un negozio nel
negozio. Così l’assortimento a categorie (calcio,
running, piscina, palestra, montagna, etc.) risulta
di più facile lettura per il cliente e al contempo più
emozionale. Un percorso d’acquisto innovativo al quale
Cisalfa Sport ha dedicato notevoli risorse umane ed
economiche. Ad oggi sono 140 i pdv già esistenti,
trasformati dall’attività di remodeling, e si prevede di
completare l’operazione entro settembre 2010.
La struttura architettonica ha l’atmosfera di un hangar
metropolitano di grande impatto visivo. Di fatto, si tratta
di un open space frazionato da vele che tracciano con
leggerezza il percorso creato per guidare il cliente. C’è
una nuova generazione di arredi, dove prevale il bianco,
che si fonde con pavimenti ghiaccio. Lo scenario,
volutamente neutro, enfatizza la lettura dei prodotti,
mentre la luce, pilotata sulle pareti, scandisce ogni
mondo con un tocco scenografico.
La grafica si rinnova in una segnaletica arancione con
scritte bianche, e tutto lo spazio si anima di impronte
visual che caratterizzano le aree senza invadere.
Il negozio di Sestri Ponente è destinato, per referenze e
marchi, a divenire il punto di riferimento più importante
della città.
Quota 167

Un mondo in crescita
Negli ultimi due anni il concetto di visual è
stato assimilato piuttosto bene dalle aziende
e anche dal mondo retail. Oggi le aziende non si
accontentano più di avere progetti belli ma casuali,
magari fatti da un architetto molto capace, ma
senza specificità. Oggi, quasi in controtendenza con
il passato, dove erano le agenzie di comunicazione
a vendere delle campagne anche attraverso i
materiali da visual merchandising, le aziende
vogliono lavorare molto di più nel punto vendita e
in investimenti pubblicitari più mirati. Il momento
dell’acquisto ha assunto veramente un’importanza
strategica perché è proprio quello in cui il
consumatore può decidere se acquistare o meno
il prodotto. Dunque assegnare solo le rimanenze di
budget a questa attività si è dimostrata una politica
sbagliata, limitativa e controproducente. Così le
stesse aziende prima interessate solo all’acquisto
di beni hanno iniziato a chiedere servizi, a volere
una ricerca sul prodotto e con studi specifici
legati al design. All’interno dello stesso piano di
comunicazione globale oggi al visual merchandising
viene riconosciuta una specificità molto sentita e
dall’altra parte si osserva che non esiste in Italia
personale pienamente formato in questo campo.
Pur mancando, infatti, una laurea specifica in
questo ambito, si sono
attivati moltissimi
master piuttosto che
corsi di specializzazione
organizzati dalle
associazioni di
categoria, dalle
università e dalle
scuole legate al design. Siamo ancora nella
fase di costruzione di questa realtà formativa
e l’esperienza gioca un ruolo preponderante e
fondamentale. Sicuramente per il futuro si potranno
osservare notevoli sviluppi e si apriranno diversi
campi di azione che già oggi dimostrano di essere
guardati con vivo interesse dalle aziende e anche
dalle strutture preposte alla formazione degli
operatori di domani.
Nell’ambito sportivo stiamo lavorando con
Campagnolo, sia per quanto riguarda il wear che
per ciò che concerne ruote e biciclette, e tutto
il mondo legato alla bicicletta performante e per
DKN. Entrambe le aziende, pur lavorando con
prodotti diversi, chiedono in termini di immagine
di creare dei supporti che siano in qualche modo
differenzianti. DKN ha l’esigenza di mettere
in evidenza un prodotto esposto tra tanti altri
prodotti di marche differenti e che quindi ha
bisogno di esprimere al meglio quelle che sono
le caratteristiche intrinseche a livello di qualità e
tecnologia. Un elemento importante, sia per far
comprendere alla clientela il valore in termini di
eccellenza, sia per motivarne il prezzo differente
rispetto magari a prodotti che solo apparentemente
possono sembrare analoghi ma che appunto
per caratteristiche sono in realtà ben diversi. Il
materiale di supporto serve dunque a motivare il
rivenditore fornendo a questo uno strumento che
in qualche modo migliora anche le caratteristiche
del punto vendita. Nello specifico è stato realizzato
un progetto di corner per la personalizzazione
di un’area di circa 16 m 2 . I negozi che vendono
materiale legato al fitness spesso
sono molto orientati all’esposizione
del prodotto, mentre il contenuto
emozionale passa in secondo piano.
È proprio attraverso questo progetto che si
vuole in qualche modo andare ad esprimere il
contenuto emozionale legato al prodotto, fornendo
al tempo stesso delle informazioni relative alle
caratteristiche intrinseche al prodotto. Si lavora
quindi sul trade per svolgere un’attività premiante
di valorizzazione della marca e del negozio,
consolidando i rapporti commerciali acquisiti e
aprendone dei nuovi su nuovi punti vendita e nuovi
canali. Sul consumatore si vogliono invece fornire
degli spunti di carattere emozionale, con corner
particolari che si ispirano anche a un concetto di
green, tema molto sentito. Si affianca poi l’uso di
linguaggi trasversali che potessero in qualche modo
colpire un target abbastanza indifferenziato, per
una comunicazione ad ampio spettro.
Il visual merchandising
sta assumendo
maggiore importanza,
ispirandosi a principi di
utilità, poco ingombro e
precisione, anche
attraverso la crescita
degli addetti ai lavori
di Chiara Endrigo,
Visual Display
25

SPECIALE UN ALLEATO DA NON SOTTOVALUTARE
>>
cializzati che hanno fatto di questa
specializzazione il proprio biglietto
da visita, assumendo una identità
precisa e lavorando su un target di
nicchia ma fortemente fidelizzato.
Bisogna anche dire che l’80% dello
sport è diventato sportwear, ovvero
ha perso l’accezione tecnica per
diventare moda, anche con marchi
che si trovano in negozi di abbigliamento
vero e proprio e non peculiari
del mondo sportivo. Alcune città e
alcune province (che hanno magari
delle peculiarità sportive) esprimono
negozi molto più caratterizzati dove
quando si entra si sa quello che si
può trovare, mentre nei negozi di città
spesso i punti vendita si confondono
con negozi di sportswear e di
Lo store designer, grazie
allo studio di diverse
discipline e all’esperienza,
sfrutta le potenzialità del
punto vendita per favorirne
lo sviluppo commerciale
moda, spesso con le stesse marche.
Un grosso aiuto può arrivare da
una nuova figura che all’estero sta
prendendo sempre più piede e che
in Italia non esiste come formazione
universitaria, ma bensì sul campo: lo
store designer. Se si pensa di aprire
o di ristrutturare un negozio affidandosi
magari all’architetto che si è
occupato della propria abitazione,
FOTO INTERSPORT
26
ARREDI E desigN
SEMPLICEMENTE... TATTICI
Tattiko by Presco Pool è il nuovo modo, studiato
per le aziende, per dare visibilità a prodotti e
brand direttamente sul punto vendita. Offre altresì
l’opportunità di modificare le aree del negozio con
facilità, rapidità e costi contenuti. Uno strumento
strategico di vendita che i brand possono
decidere di coordinare con la comunicazione nei
periodi di campagna on-air e che si integra con
l’arredamento già presente. Per questo Tattiko
è per il punto vendita uno strumento efficace e
sinergico all’allestimento del negozio.
Gli elementi di arredo che compongono la
linea si integrano, infatti, velocemente alle
strutture presenti nell’area di vendita grazie
ad un’estrema semplicità di installazione. Gli
interventi possono essere quindi mirati e
puntuali. Le linee e le grafiche possono anche
essere studiate e realizzate su richiesta per
rispondere ad ogni specifica esigenza di
immagine.
www.tattiko.it - Tel. 0543 724 244
si compie un grosso errore, perché
non è detto che questo conosca
i criteri su cui lavorare quando si
tratta di un punto vendita. Lo store
designer invece è colui che grazie
alla pratica, all’esperienza, allo studio
di diverse discipline è in grado di
sfruttare le diverse potenzialità di un
punto vendita per crearlo in maniera
idonea a uno sviluppo di carattere
commerciale. Si tratta di una professione
nata negli Stati Uniti negli
ultimi anni, ben radicata nella cultura
anglosassone e filtrata poi in Europa
dall’Inghilterra e trovando un vasto
campo di applicazione anche negli
Emirati Arabi. Chiaramente viaggiare,
osservare e cogliere i diversi
aspetti permette di ottenere quelle
suggestioni e quelle esperienze che
si possono poi trasferire nella parte
progettuale.
Osservando in linea generale la
tendenza che si viene a delineare
in questo momento sul mercato in
termini di comunicazione nel punto
vendita, relativamente a un altro
elemento di grande importanza –
ovvero il materiale espositivo per il
visual merchandising – si nota una
inversione di tendenza rispetto al
passato.
Il visual merchandising abbraccia un
po’ tutte le categorie merceologiche
e le tendenze che, nell’ultimo anno
soprattutto, sono quelle di cercare
di fornire al mondo retail dei >>

L’esperienza
è la migliore garanzia
Il cliente che entra in un negozio con merce
esposta in modo ordinato e secondo una
logica ben precisa, sarà sicuramente invogliato
all’acquisto e il venditore avrà una marcia in più
e più possibilità di concretizzare la vendita.
Però mentre questo è semplice e ovvio in un
piccolo negozio dove il proprietario opera da solo,
risulta più difficile laddove, vuoi per la maggiore
superficie, vuoi per la gestione di diversi punti
vendita, la proprietà deve affidarsi a terzi.
In questi casi ci permettiamo di consigliare di far
seguire un corso di visual ad un collaboratore di
fiducia e che si farà poi promotore e divulgatore
di quanto appreso verso gli altri componenti dello
staff vendita.
I visual è oggi uno strumento indispensabile per
l’immagine che si vuole trasmettere e per una
ottimizzazione del lavoro.
Per l’esposizione del prodotto importantissimo
è anche il supporto tecnico dato dagli elementi
di arredo. I buoni propositi del cliente, dato il
momento non in ascesa dell’economia, vanno
spesso ad affievolirsi, ed ecco che si parte con
l’idea di realizzare il proprio negozio in modo
unico “costi quel che costi” per poi arrivare a dei
compromessi che comunque, forti dell’esperienza
maturata in tanti anni sul campo, riusciamo a
far coniugare bene con soluzioni più economiche
e meno appariscenti, ma funzionali e pratiche e
comunque di effetto.
Ultimamente si sente parlare di store designer,
ma l’esperienza è comunque sempre la migliore
garanzia. Sbagliare l’arredo e il coordinamento
di un negozio non è poi così difficile, ma sono
errori che si pagano nel tempo. Ecco perché
avere maturato anni sul campo è sicuramente
un plus che queste figure ancora fanno fatica ad
avere. Ci sono infatti tante persone improvvisate
che si ritrovano spesso a consigliare soluzioni
di arredo che non servono al cliente. Questo
per la mancanza di una analisi preventiva delle
reali esigenze del punto vendita. Durante la
nostra più che venticinquennale storia abbiamo
gestito realtà diverse sia nel campo dell’articolo
sportivo che in altri ambiti, spaziando dal piccolo
negozietto di 50 metri quadri a quello di duemila,
e con catene di oltre dieci punti vendita e spesso
ci siamo relazionati collaborando in perfetta
sinergia con consulenti esterni incaricati dal
cliente o dalle direzioni tecniche dei cantieri i
quali, se proveniente dallo stesso nostro settore,
riescono sicuramente a dare un contributo
costruttivo.
In sostanza, fondamentale è la comunicazione
nel punto vendita che coinvolge sia l’arredo, sia
il visual merchandising, dando visibilità ai marchi
e predisponendo gli interni in maniera funzionale
in modo da dare soddisfazione al cliente e alla
sua clientela. In tal caso se il sogno del cliente
si realizza ci permettiamo di dire che è un po’
anche merito nostro, e che per noi questo è fonte
di enorme soddisfazione.
FOTO AR.C.A. ARREDAMENTI NEGOZI
Nella creazione
di un negozio occorre
affidarsi a esperti
e comprendere bene
l’anima stessa
del punto vendita
di Aldo Ciccone,
AR.C.A. Arredamenti Negozi
27

SPECIALE UN ALLEATO DA NON SOTTOVALUTARE
È un problema di filiera
Quello che mi sembra di percepire dalla mia
esperienza professionale è che manca un
coordinamento a livello di quello che è la filiera.
In particolare, quello che il produttore vuole
comunicare al consumatore. Molto spesso se
parliamo di chi comunica in modo anche molto
importante nel mercato dello sport, quello che
viene comunicato si appoggia a mezzi stampa,
piuttosto che in televisione per le grandi
multinazionali, ma poi il messaggio si vede poco in
store. Nell’organizzazione della volontà del fornitore
c’è anche questo aspetto, ma poi realizzarlo non
è semplice, anche per la posizione che viene a
crearsi nel capillare finale, vale a dire nel punto
vendita.
La reazione del titolare del punto vendita o
anche di chi gestisce un reparto o il negozio su
mandato è spesso di diffidenza e scetticismo, non
amando quelle che vengono viste come ingerenze
in casa propria. Non bisogna infatti tralasciare
anche l’aspetto dei rapporti umani e di come le
cose vengano strutturate, pensate, sviluppate e
strutturate dalle singole aziende e come vengono
percepite dal retailer.
Inoltre c’è anche un problema di spazio,
anch’esso un elemento di primaria importanza.
Oggi i contenitori molto spesso non sono
organizzati per il layout di visual merchandising
al meglio e suddividendo gli aspetti delle
categorie performance da quelle fashion moda,
le problematiche si riscontrano in entrambi i
settori. Si può notare anzi che nell’ambito della
presentazione del prodotto i focus tecnici su
Spesso il messaggio
che parte dal
produttore
si perde e non arriva
al consumatore.
Ecco perché ci vuole
un confronto
coordinando interventi
anche comuni
di Fabio Pelosi,
Sport Alliance
cui una miglior organizzazione cerca di essere
presente nel mercato diventa un limite proprio
nella strutturazione del business. Tutto ciò perché
la leggibilità del punto vendita e del layout, la
possibilità di rendere fruibile e adeguatamente
presentabile un punto vendita con un messaggio
chiaro al consumatore finale su quello che è il
prodotto e quello che può dare in termini di place,
la comunicazione che spazia dalla cartellonistica
all’esposizione alla vetrina, effettivamente nella
media dei negozi italiani sono un problema.
Basti pensare all’esposizione sull’esterno, con
molte sovrapposizioni, stessi prodotti per gli
stessi impieghi, magari nelle stesse fasce prezzo.
Troppo spesso la vetrina è stata concepita come
un emporio e non come uno strumento per
comunicare un messaggio chiaro. Per creare
l’emozione invece ci vuole molta immagine e poco
prodotto, mentre invece di solito avviene l’esatto
contrario.
Ritengo che il problema sia attribuibile da un
lato alla preparazione e alla professionalità,
spesso carente in questo settore, e dall’altro
dalla mancanza di idee chiare su quello che
effettivamente è in grado di fare la differenza
all’interno di questo contesto in termini di risultato
finale, vale a dire di vendite. Dunque obiettivamente
il problema c’è, ed è reale. Per questo è molto
importante che ci si veda uniti e partner anche
nella filiera tra chi fa la produzione e chi invece si
occupa di distribuzione.
Si parla sempre più spesso di store designer,
una figura che da alcuni viene vista come una
soluzione, un detentore di un know-how capace di
portare risultati positivi e un netto miglioramento.
Anche se onestamente non conosco esempi
concreti a livello distributivo nel settore dello sport
che abbiano utilizzato i consigli o la professionalità
di queste figure operative. Tuttavia ne auspico una
presenza maggiore e che i negozianti ne tengano
ben conto, perché effettivamente oggi la media
dei punti vendita dello sport ha questa carenza
specifica importante rispetto ad altri settori
distributivi e altri settori merceologici. Occorrono
investimenti, una certa cultura e il coraggio, anche
in questi momenti, di mettersi in gioco veramente,
fattori che nel settore non tutti comprendono.
I gruppi d’acquisto tendono alla categorizzazione
e alla segmentazione per categorie del proprio
agire, cercando di strutturare un percorso operativo
di filiera, partendo da chi produce e cercando
di capire in modo anticipato quali sono gli
investimenti e in quale direzione questi andranno
da parte dei fornitori principali. Da quel punto di
cerca di guidare i passi che sono necessari fino alla
selezione del prodotto, alla creazione di un cluster
assortimentale, al posizionamento in store di questo
cluster e a degli strumenti collegati per quanto
concerne la comunicazione e i messaggi che si
vogliono dare sui singoli prodotti. Di conseguenza
i gruppi d’acquisto affermano che la strada per
far sì che il prodotto venga meglio comunicato
e meglio gestito in store è quella legata alla
creazione di questi cluster assortimentali. Questi
devono essere il più possibile comuni, dando così
la possibilità poi di parlare di visual merchandising
e comunicazione dentro e fuori il negozio più
facilmente gestibili nel momento in cui si ha una
visione comune del risultato che si vuole ottenere.
In questo senso il visual è uno degli elementi che si
rendono necessari per raggiungere il sell out, che è
l’obiettivo finale di tutti.
Una simile procedura cerca di ottimizzare gli
aspetti che sono meno omologanti, ma che sono
comunque un filo rosso che nel mercato esiste, a
differenza della moda che cambia molto da città
a città. Nel settore performance non si tratta
di omologazione quanto piuttosto di un dato di
fatto, ovvero l’indicazione precisa di quali siano
i prodotti che si vendono. Chiaramente i gruppi
d’acquisto cercano di mettere così a punto
tutta una serie di strumenti che oggi esistono e
metterli a disposizione dei propri consociati che
non hanno la forza agendo da singoli, arrivando
a una ottimizzazione dei costi per l’ottimizzazione
di certi strumenti o campagne di comunicazione,
diffondendo così anche su scala nazionale i diversi
aspetti che si desidera mettere in evidenza.
28
FOTO Athena Sport Frosinone

supporti e degli strumenti che siano
premium. Si sta vivendo un momento
di sovraffollamento di materiale di
comunicazione all’interno dei punti
vendita, per cui il consumatore sta
subendo questa situazione in termini
di confusione. Il retailer invece la subisce
in termini di disordine all’interno
del negozio e difficoltà ad offrire
input commerciali chiari al proprio
consumatore. Questo ha fatto sì
che il retailer sia diventato molto
selettivo nell’accettare i supporti che
gli arrivano dalle aziende, siano essi
supporti di prodotto piuttosto che
semplicemente supporti istituzionali,
come il cartello vetrina o il totem.
La tendenza generale è un po’ quella
di creare dei prodotti di qualità,
che non vuol dire necessariamente
supporti costosi realizzati in materiali
particolari, ma piuttosto con una
attenta ricerca in termini di design e
quindi di forma, investendo magari
un po’ di più sul singolo supporto
ma fornendone magari un numero
più contenuto ai canali di vendita,
piuttosto che grandi produzioni di
materiale poco premiante.
La prima difficoltà che le aziende di
visual merchandising trovano non
è tanto il negozio, ma ancora prima
il distributore e l’agente rappresentante,
assolutamente scettici nei
confronti di tutto il materiale che
negli anni è sempre stato fornito
loro. Anche perché si ritrovano poi
un vero e proprio muro da parte dei
retailer, a meno che il supporto non
contenga veramente una caratteristica
di innovazione nella comunicazione
e rappresenti quindi un’utility per
il negozio. Il progetto del supporto in
comunicazione sta dunque diventando
veramente il valore aggiunto.
La richiesta da parte delle aziende
è quindi che l’elemento del visual
merchandising sia il più piccolo
Il retailer è diventato molto
selettivo nell’accettare
i supporti che gli arrivano
dalle aziende. Predilige
i prodotti di qualità dietro
i quali si trova una certa
ricerca in termini di design
possibile, in modo da ingombrare il
minimo indispensabile, estremamente
facile da utilizzare per risolvere un
problema al negoziante, invece che
crearne uno nuovo. Inoltre gli oggetti,
se non destinati specificatamente
per l’esposizione, devono risultare
utili al rivenditore, in modo che questo
possa servirsene agevolmente
nello svolgimento del proprio lavoro
e senza trovarsi materiale inutile e
d’impaccio.
Shopfitting by Umdasch: soluzioni di arredo
e di design per la presentazione del
marchio sul punto vendita. Programmi
completi dall’idea alla realizzazione approntati
insieme a una rete di partner e
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a punto di soluzioni individuali. Quando e
dove volete. A Voi la scelta!
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Forti di una consolidata esperienza di
oltre venticinque anni, maturata con la
collaborazione con gruppi come Affiliati
Rinascente, Coin, Croff Casa, Standa,
Upim, Euronics, Oviesse, Negozi Buffetti,
Mondadori Edicolè, Librerie Edizioni Paoline,
Den Store, Nuna Lie, Rica Lewis, Lazio Store,
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allestimenti chiavi in mano, tracciando con il cliente
la strada che porta all’obiettivo e definendo una
strategia espositiva nella ricerca di una sensibilità
estetica e attitudine organizzativa dello store.
L’azienda elabora progetti tridimensionali che
consentono al cliente un tour virtuale all’interno
dello spazio commerciale; la massima valorizzazione
e personalizzazione è ottenuta con lo studio e lo
sviluppo del visual attento a luci, design, ambientazioni,
comunicazione visiva.
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NUOVE PROGETTUALITà
PER NUOVI MERCATI
30
Che il rugby sia molto diffuso e amato in Veneto è confermato
dai dati: in questa regione 7300 atleti praticano
Una boutique
questo sport, pari al 20% del totale nazionale, e a oltre il
per il rugby
58% sul totale triveneto. Solo la Lombardia fa meglio per
numero di tesserati e il Lazio per numero di club sportivi:
98 contro i 93 veneti. Il Veneto vanta, poi, un primato relativo
al numero di operatori attivi nel settore: oltre 2000 contro
una media nazionale che si attesta a circa 500.
“La scelta di aprire il primo negozio Kipsta in Veneto e, nella
fattispecie, a Padova – commenta Marco Loddo, Responsabile
della boutique rugby Kipsta – è facilmente spiegata:
innanzitutto per la grande tradizione rugbistica che da sempre
caratterizza questa regione in cui il rugby è considerato alla stregua
di uno sport nazionale. A questo si aggiunga che Padova è
al centro di quello che ormai è considerato da tutti il ‘quadrilatero’
del rugby: Venezia, Treviso e Rovigo, le roccaforti di questo sport”.
“La sfida che nasce con l’apertura di questo nuovo punto vendita
non è solo stimolante in termini di mercato – ha affermato Matteo
Traversin, Direttore del punto vendita Padova di Decathlon Italia –
ma porta con sé un obiettivo ambizioso: rendere davvero accessibile
al maggior numero di persone il piacere per il rugby, una disciplina
sportiva molto amata e diffusa in queste zone, offrendo prodotti che
combinano qualità e tecnologia, nati per soddisfare il desiderio e far
crescere la passione per lo sport.”
Collocato davanti a Decathlon il nuovo Kipsta si caratterizza per le ridotte
dimensioni e la scelta di vendere esclusivamente prodotti per il rugby:
palloni, scarpe, divise, accessori e protezioni per rispondere alle esigenze
di un numero sempre crescente di persone che praticano con entusiasmo
questo sport. Il nuovo negozio, la cui insegna prende il nome dall’omonima
Marca Passione creata da Decathlon per offrire ai clienti prodotti per la pratica
degli sport di squadra, ospiterà anche altre note marche internazionali quali
Canterbury, Gilbert, Adidas, Puma.

Una scelta individuale
Abbiamo 300 metri quadri di superficie e
merce per oltre 1000 metri quadri. Ciò
significa che occorre far super lavorare ogni
metro quadro. C’è la possibilità di fare questo,
ma non possiamo adottare le regole standard
del visual merchandising, proprio perché se
dovessimo esporre la merce affinché questa
emozionasse il cliente solo guardandola, avremmo
bisogno del quadruplo dello spazio disponibile.
Se oggi andiamo ai 120 km/h con il visual
merchandising viaggeremmo a 30 km/h. Per noi
è una scelta obbligata, ma riusciamo a supplire
questa mancanza di spazio espositivo attraverso
la vendita assistita. Non è quindi la merce che
emoziona il cliente, ma il commesso. Questo
consente di trattare prodotto anche dal prezzo
elevatissimo, di qualità addirittura esasperata,
giustificando il prezzo proprio facendo capire al
cliente il valore di quanto proponiamo.
Il visual merchandising è una vendita fredda, che
abbassa i costi di gestione relativi all’addetto ma
aumentandoli con i costi dello spazio che occorre
dedicare al prodotto. In pratica, si tratta di come
viene esposta la merce e questa, proprio per
come viene esposta, deve trasmettere qualcosa
al cliente che la può acquistare. Deve avere
spazio, luce, aria, elementi a cui abbiamo dovuto
rinunciare, investendo però sulla formazione del
personale. Ad esempio teniamo il personale in
modo che dopo le due stagioni estiva e invernale
capisca che tipologia di prodotto vendiamo. Azione
che ha ovviamente un costo, ma ripagata da ciò
che poi riusciamo a trasmettere al cliente.
Spesso si parla del problema relativo all’ordine
nei negozi multibrand. Noi al contrario abbiamo
accentuato il disordine, perché se avessimo
collocato merce per 1000 metri quadri in un
quarto di questo spazio, neanche noi avremmo
capito cosa fosse presente in negozio. Quindi
abbiamo accentuato il caos affinché il cliente
non capisca assolutamente nulla. Tutto ciò, però,
per correttezza nei suoi confronti. Se infatti il
cliente capisse, non avrebbe una comprensione
totale e potrebbe sbagliare. Ecco perché invece
abbiamo bisogno noi di parlare del prodotto che
il cliente ci chiede. Quando abbiamo ristrutturato
il negozio ci siamo affidati a dei consulenti, e
oltre ad architetti e arredatori, abbiamo chiesto
il consiglio dello psicologo che ci ha fatto capire
cosa avremmo potuto fare con i metri quadri
disponibili rispetto a quello che ci sarebbe piaciuto
fare. Di conseguenza, seguiamo il cliente in modo
così attento che questo potrebbe mettersi una
benda sugli occhi. Da quel momento interveniamo
e riusciamo a creare anche un coordinamento
tale che si potrebbe anche vestire al buio senza
sbagliare.
L’obiettivo è stato raggiunto pienamente è c’è
una sorta di patto di fiducia con i nostri clienti.
Ovviamente c’è a monte un grande studio per i
nostri acquisti. Facciamo ricerca, spendiamo soldi
ed energie per visitare tutte le fiere, seguendole
per tutta la durata, ovunque, per cui abbiamo una
tale conoscenza del mercato da poter soddisfare
qualunque tipo di richiesta ed esigenza.
Chiaramente abbiamo fatto una selezione della
clientela e avendo un target ben delineato si crea
quella sintonia giusta, attraverso una fidelizzazione
importante. Per gli operatori ci sono tante
opportunità e credo che sia sbagliato porsi dei
limiti. Meglio invece cercare di raggiungere degli
obiettivi con impegno e coerenza.
La stessa cura e servizio la poniamo nelle vetrine,
che facciamo ogni 15 giorni, non a rotazione
ma tutte e quattro. Prima ci si incontra con i
vetrinisti, discutendo su come deve essere fatta
la vetrina, guardando il bollettino meteorologico
per capire che tempo farà e quindi ragionando
sul prodotto che sarà più interessante per il
cliente nelle settimane a venire. Poi si cerca il
soggetto, con oggetti di scena che legano con la
merce esposta o in contrasto, magari mettendo
in contrapposizione un articolo vecchio e uno di
nuovissima tecnologia, per dare ulteriore risalto
alla merce proposta anche in termini di qualità e
ricerca.
Crearsi uno stile può
essere molto premiante,
a patto che si riesca
ad essere coerenti
e creando un rapporto
speciale con una
clientela fidelizzata
di Michele De Masis,
Polo Sport
31

DALLA COPERTINA
responsabile vendite di Nadia Fassi,
Luca Cortinovis – è ormai un anno
che mi occupo e studio il mondo
del fitness e devo dire che è un
fenomeno tipicamente italiano, dal
momento che nel resto dell’Europa
si vive diversamente. Qui il mercato
del fitness si è affermato grazie
al grande lancio dei media, che
l’hanno promosso con decisione
attraverso alcune trasmissioni televisive
di successo come “Amici” e
“Ballando con le stelle”, alimentando
un’escalation partita nel 2002-03,
ma che, negli ultimi due anni, ha re-
>>
fitnessfitn
32
Il presente è rosa, il futuro si
spera. Nessuna quota imposta,
ma solo la lucida analisi
della realtà. Oggi più che mai il
mercato del fitness è donna, perché
tra danza, movimento e voglia di
sentirsi in forma l’universo femminile
si trova assolutamente a suo agio
in questo settore, ponendosi come
faro centrale tra i tanti consumatori.
Certo, c’è la crisi economica che
non va sottovalutata e che secondo
alcuni addetti ai lavori sta frenando
lo sviluppo del fitness trade in Italia,
ma, considerando da dove si era
partiti agli inizi del nuovo millennio
e guardando dove siamo arrivati
oggi, è innegabile che siamo davanti
ad un concetto di tendenza che in
alcuni casi è diventato lifestyle, e in
altri ha saputo evolversi in discipline
sempre nuove, per solleticare l’appetito
del cliente. Che, pur dovendo
essere ancora stimolato, non ha
perso l’interesse nei confronti del fitness
e di ciò che esso rappresenta.
Conservando tratti distintivi del nostro
modo di essere. “Dopo quindici
anni nel beachwear – racconta il

F
come
fitness
e femminilità
essfitness
Sono le donne la grande
risorsa del mercato
del fitness che sta
cercando di rinnovarsi
per sconfiggere
la crisi e rilanciare
le sue quotazioni
FOTO DKN
33

SPECIALE FITNESS F COME FEMMINILITà
FOTO NADIA FASSI
Oggi più che mai il mercato
del fitness è donna, perché
tra danza, movimento
e voglia di sentirsi in forma
l’universo femminile si trova
naturalmente a suo agio
in questo settore, ponendosi
come faro centrale
tra i tanti consumatori
>>
gistrato un po’ di sofferenza.” Oggi il
concetto di fitness è cambiato. “Ora
– conferma Cortinovis – è diventato
lifestyle, uno stile da adottare nel
tempo libero e non solo in palestra.
La nostra collezione di abbigliamento
è infatti adatta per andare in
palestra e per vivere la palestra, ma
anche per il post palestra.” Perfettamente
in linea con la mission di
Nadia Fassi. “La stilista che ha dato
il via alla nostra azienda e che venticinque
anni fa ha saputo sfidare il
colosso Everlast – racconta Cortinovis
– partì dall’intuizione di rendere
più elegante il modo di vestire
di chi andava in palestra, pensando
alle donne. Nell’attività fisica, infatti,
se l’uomo veste quello che gli capita,
la componente femminile è molto
più attenta all’eleganza.” Il senso è:
sentirsi bene e stare bene con se
stessi. “Il nostro target è composto
da donne dai 25 ai 40 anni e
l’aspetto importante è che la donna
dai 30 ai 40 anni, quando fa fitness,
si sente come una ventenne. Di conseguenza
il prodotto che andiamo
a cercare sodddisfa questo genere
di richiesta.” Il mercato del fitness è
soprattutto rivolto alle donne anche
per Alessandro Lazzini, responsabile
dello sport e del settore fitness
di Gartner Sport, distributore del
celebre brand New Balance. “Ci
rivolgiamo ad una clientela variegata
– afferma infatti Lazzini – che va
dai centri molto tecnici in cui si può
trovare chi fa pesi e chi appartiene
a società sportive, con una preponderante
presenza di giovani uomini,
alla grande palestra come l’Eurogym
di Roma, che accoglie 12.000
persone all’anno e in cui si trovano
decisamente più donne. I motivi
di questo trend femminile? Direi
principalmente due: innanzi tutto un
discorso di moda, legato alla volontà
di tenersi in forma per affrontare la
cosiddetta prova costume, poi il fatto
che, forse, le donne hanno meno
momenti di sport di aggregazione
rispetto agli uomini, che spesso si
trovano con gli amici nelle classiche
partite di calcetto, ma questa è una
mia idea personale.” In linea con una
visione prevalentemente rosa del
mercato del fitness è anche Alex
Galtarossa, titolare di Mister Seven,
distributrice esclusiva in Italia del
brand Body Action: “Il nostro target
vede circa un 68% di donne e un
32% di uomini in una fascia d’età
che va dai 15 ai 45 anni”. Più ampia
la visione di Francesco Belletti,
direttore commericale di Garlando
e del marchio Kettler: “La domanda
del fitness è trasversale e comprende
tutte le fasce d’età, con un
aumento della pratica da parte della
terza età”.
Con queste premesse c’è chi ha deciso
di buttarsi nel mercato del fitness,
convinto della bontà di questa
operazione. “Da un anno – racconta
infatti Lazzini di Gartner Sports – ci
siamo aperti al fitness, perché abbiamo
notato che eravamo percepiti
più per la nostra scarpa lifestyle
che per il nostro core business,
il marchio performance. Abbiamo
>>
34

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SPECIALE FITNESS F COME FEMMINILITà
>>
guardato il mondo del fitness,
scoprendo che oggi la palestra è
sempre più un luogo di incontro tra
le persone, in cui fare attività fisica
insieme. In più, avvicinandoci a
questo mondo, abbiamo visto che in
molti casi c’è poca informazione tecnica.
Per questo abbiamo proposto
dei corsi tecnici sulle calzature e
sulle metodologie di allenamento.
Per correre su un tapis roulant ci
vuole infatti una scarpa adatta, se si
vogliono evitare dei danni. In questo
contesto ci è parso chiaro come
quello del fitness fosse un mondo in
crescita, con numeri importanti che
non temono la crisi economica, se
pensiamo che, in questa particolare
e sfavorevole contingenza, gli iscritti
in palestra sono aumentati, un dato
confermato dalle statistiche degli
ultimi tre anni di molte palestre italiane.
I motivi? Diversi, tra cui il fatto
che, ad esempio, i cassaintegrati e
chi lavora meno ha più tempo per
andare in palestra.” Una posizione
non proprio condivisa da Cortinovis
di Nadia Fassi: “Tradizionalmente i
nostri clienti hanno sempre avuto
una capacità di spesa molto buona,
a fronte di un nostro prodotto di
grande qualità e frutto di ricerca ed
attenzione ai particolari. In questo
momento storico, tuttavia, anche la
nostra clientela migliore non spende
più quanto spendeva prima e
>>
Italian Military Fitness
Nuove frontiere
Sorprendente ma vero, la risposta maggiore
è anche in questo caso quella delle donne
Il military fitness è un’esperienza di allenamento che
unisce psicologia, tecniche di creazione della squadra
di derivazione militare e bravi istruttori per un training
che risulta molto più coinvolgente delle classiche lezioni
di gruppo a cui si è abituati. L’approccio di IMF (Italian
Military Fitness) è basato su una continua modulazione
degli allenamenti che favorisce un clima di squadra molto
stimolante, soprattutto per chi ha bisogno di una spinta
motivazionale maggiore per conseguire dei risultati nello
sport. Non c’è nessuna intimidazione, ma solo grande
gioco di squadra. IMF è un’alternativa complementare alle
palestre: può essere scelta sia da coloro che non amano
i luoghi chiusi, sia da chi vuole integrare l’allenamento
classico in palestra con un training molto efficace e
all’aperto, soprattutto nella bella stagione. Proprio per
questo esiste un programma di affiliazione per i centri
fitness che vogliono proporre il military fitness e unirsi
alla squadra. Non è un “boot camp”, in quanto non si usa
l’intimidazione come fattore motivante. Tutto si basa sulla
creazione di un’esperienza coinvolgente, in un contesto
stimolante come i bellissimi parchi a disposizione e
traendo energia da tutti i componenti della squadra.
Si può prenotare una lezione prova gratuita sul sito
www.italianmilitaryfitness.com, ricordandosi che si
bruciano in media 500/600 calorie ad allenamento (1 ora
circa), con un tipo di training che è molto condizionante
per tutto il corpo e che esistono programmi sia
individuali, sia per aziende (corporate training). Il vero
atteggiamento militare e la qualità dell’esperienza
psicologica degli allenamenti sono garantiti dai soci
fondatori del progetto: Alessandro Facchini, managing
director, si è occupato per dieci anni di comunicazione
e psicologia di gruppo in grandi aziende italiane fino
a decidere di unire queste competenze utilizzando lo
sport come veicolo di trasmissione alle altre persone;
Mirko D’Arcangelo, direttore sportivo, è stato 5 anni
nell’Esercito Italiano e si è occupato tra le altre cose di
addestramento dei soldati per le missioni all’estero.
Grande professionalità per un’iniziativa sponsorizzata
da Gartner Sports (New Balance), come conferma il
responsabile sport e fitness Alessandro Lazzini: “Come
azienda abbiamo deciso di essere partner di due progetti.
Da una parte l’Italian Military Fitness, in cui mi ha stupito
il fatto che l’80% delle partecipanti siano donne, e
dall’altra il Fitwork, consistente in master per istruttori
delle palestre, oltre che un’occasione di aggregazione
per tutti gli appassionati di sport, fitness e running. Il
corso, chiamato NB Running Coach, dura circa due ore
durante le quali viene spiegato come si fa a scegliere una
calzatura sportiva, le nozioni di base della biomeccanica
riferite al gesto della corsa, come risolvere le patologie e
gli infortuni più comuni, le tecniche dell’allenamento per
avvicinarsi alla corsa, la preparazione di una maratona
e l’alimentazione pre e post gara. Tutti gli appassionati
possono trovare il calendario dettagliato sul sito
www.newbalance.it”.
36

SPECIALE FITNESS F COME FEMMINILITà
Bisogna focalizzarsi su pochi
marchi e valorizzarli bene,
dando loro buoni spazi,
con l’obiettivo
di generare identità.
Ci sono negozi
che puntano su pochi
prodotti di tanti brand,
ma questo genera
confusione
>>
38
FOTO VIBRAM FIVEFINGERS
magari, anziché cambiare due o tre
tute, cerca di fare durare i prodotti
acquistati. Ugualmente i nostri
consumatori, pur non prendendo un
primo prezzo, continuano ad avere
voglia del nostro brand, per cui noi
ci siamo adeguati, facendo rinunce
sul prodotto, che è stato “pulito” da
tagli, fronzoli e Swarovski per abbattere
i costi, senza rinunciare comunque
alla grande qualità dei tessuti.
In questo modo siamo riusciti a
praticare dei prezzi più accessibili,
venendo incontro ai consumatori
in un momento di contrazione del
mercato”. Altra interpretazione dello
stato di salute del settore fitness
da parte di Galtarossa di Mister
Seven: “Nella mia esperienza noto
che la crisi non influisce tanto sul
mercato e sul business quanto sul
fatto che ora il negoziante tende a
selezionare i marchi. Ci sono alcuni
negozi che hanno tenuto fuori anche
marchi famosi, prediligendone altri
come il nostro Body Action che, pur
mantenendo un’altissima qualità,
arriva ai consumatori con prezzi
medi, decisamente più accessibili.
D’altra parte il nostro tratto distintivo
è sempre stato lo stile, con il logo
bene in evidenza ed un prodotto
sfizioso, ricco di particolari e molto
curato nel design. Il nostro punto
di forza è la vestibilità, su cui siamo
fortissimi, come confermano i dati
che abbiamo a livello mondiale”.
Qualità e vestibilità da prezzo altissimo,
quindi, ma con un risparmio da
parte del consumatore e, aggiunge
Galtarossa, “soprattutto con un
buon margine per il negoziante”.
Che per lavorare nel mercato del
fitness deve innanzi tutto avere ben
chiara la filosofia che muove i suoi
clienti. “La pratica di un’attività sportiva
oggi – afferma infatti Belletti di
Garlando – è vista come un piacere,
non più tanto come una fatica. Non
per niente si parla di fitness, cioè di
essere in forma, di stare bene. Lo
sport è prima di tutto un modo per
stare bene. Si pone di più l’accento
sulla piacevolezza dell’attività, e per
questo si richiedono all’abbigliamento
e all’attrezzatura il massimo del
comfort e la possibilità di ottenere
risultati divertendosi e faticando
meno, per quanto possibile. L’impegno
dell’attività sportiva deve essere
bilanciato e compensato dalla piacevolezza
che si prova compiendola,
dal benessere che se ne ottiene,
dai risultati estetici. C’è un forte
accento sul fitness come occasione
sociale, infatti palestre, piscine e
centri fitness sono anche luoghi di
aggregazione. Sono molti forti le
aspettative riversate sul fitness e chi

Alex Galtarossa ritiene
che per affrontare la
crisi i negozianti abbiano
fatto una selezione:
sono stati eliminati i
brand famosi per fare
spazio a prodotti che
lasciano un maggiore
margine al negoziante
lo pratica si aspetta risultati dal punto
di vista della salute, dell’estetica,
della socialità. Chi vende hardware
per fitness non vende semplicemente
attrezzature, ma vende strumenti
per diventare più sani, più belli, più
ricercati, più di successo. È importante
rendersene conto per cercare
di capire che cosa il cliente vuole
veramente quando arriva al punto
vendita.” In questo senso è rilevante
il legame tra il successo del prodotto
fitness e l’effetto volano da parte
dei media. “Inizialmente – racconta
infatti Galtarossa di Mister >>

SPECIALE FITNESS F COME FEMMINILITà
>>
Seven – il fitness è esploso come
filosofia sportiva, come uno stile di
vita, ma allora la gente non si vestiva
con abbigliamento fitness nel tempo
libero. Negli ultimi due anni, invece,
anche per l’esempio dato da alcune
starlettes internazionali, si è cominciato
a vestirsi fitness anche al di
fuori della palestra.” Perché il fitness
è strettamente correlato agli input
dati dalla società. “La ragione per
cui il fitness ha successo – afferma
infatti Belletti di Garlando – è che
risponde alle esigenze indotte dai
valori al momento dominanti nella
società italiana, ma non solo: forte
enfasi sulle tematiche relative alla
salute (anche come risposta allo
stress e all’aumento delle malattie
collegate), all’estetica, al successo
personale, alle necessità di socializzazione
che il fitness permette di
soddisfare.”
A questo punto diventa importante
cercare nuove strade per promuovere
maggiormente il mercato del
fitness, investendo magari su alcune
sinergie specifiche. “Noi di Garlando
– prosegue infatti Belletti – lo
stiamo già facendo. Molti punti vendita
trattano le attrezzature Kettler e
l’ampia gamma di prodotti Garlando
(calciobalilla, ping-pong, tavoli da
gioco, attrezzature per lo sport) che
non appartengono propriamente al
mercato del fitness. È successo che
il commerciante, che si concentrava
su una tipologia di prodotti, provasse
a trattare anche le altre tipologie,
anche perché la crisi obbliga a cercare
soluzioni alternative. La cosa
poi ha avuto successo e quindi ha
cominciato a trattare abitualmente
anche le linee di prodotti che prima
non facevano parte del suo range.”
Su questa linea c’è poi chi, come
Cortinovis di Nadia Fassi, preferisce
essere presente nei luoghi
dove si pratica fitness – “abbiamo
collaborazioni con scuole di danza
e palestre” – volendo legare il
proprio brand a figure importanti del
mondo dello spettacolo come Sara
Di Vairo, ballerina della trasmissione
“Ballando con le stelle”, e chi,
come Lazzini di Gartner Sports,
I nuovi trend di mercato
hanno dato nuova linfa
al fitness. Ma è necessario
restare sempre
in movimento per trovare
nuove strade
e nuove sinergie
è orientato a forme alternative di
fidelizzazione: “Ad ogni tesserato
in palestra diamo un buono sconto
per l’acquisto di materiale tecnico
di New Balance”. Ai negozianti non
resta allora che saggiare in prima
persona la bontà di un settore come
quello del fitness, seguendo magari
i consigli di alcuni esperti. “Grazie
alla quantità di informazioni disponibili
sul web – spiega ancora Belletti
– il consumatore finale è in grado
di ottenere informazioni e pareri sui
punti vendita e sui prodotti in qualsiasi
momento, e quando arriva al
momento dell’acquisto è già perfettamente
informato. È inoltre esigente
e vuole ottenere il meglio a fronte
della spesa effettuata. L’acquisto
di una macchinario per il fitness è
considerato un piccolo investimento
e il cliente si aspetta un prodotto
di qualità e un’assistenza tecnica in
tempi rapidi in caso di problemi. Il
consiglio che ci sentiamo senz’altro
di dare ai commercianti è quello
di acquisire il più possibile una
conoscenza tecnica del prodotto
in modo da poter essere in grado
di valutarne le caratteristiche in
rapporto alle esigenze del cliente e
consigliarlo per il meglio. Il commerciante
deve considerarsi un partner
dell’importatore, non soltanto un
rivenditore.” L’importante è presentare
i prodotti in modo chiaro
ed identificativo, come sottolinea
Galtarossa di Mister Seven: “Bisogna
focalizzarsi su pochi marchi e
valorizzarli bene, dando loro buoni
spazi, in modo da generare identità.
Ci sono negozi che puntano su
pochi prodotti di tanti brand, ma
questo genera confusione. Meglio
pochi marchi, ma lavorati bene”.
damiano.montanari@topsport.it
FOTO HIGH POWER

Un accordo
per il rilancio
del fitness in Italia
L’accordo con Kettler, firmato lo scorso luglio a
Ense-Partit, sede della multinazionale tedesca,
non ha solo concesso a Garlando l’esclusiva di
vendita dei prodotti di un’azienda prestigiosa,
ma ha anche immesso nuova linfa nel mercato
italiano del fitness.
Con Kettler, Garlando si presenta con un marchio
forte, che unisce la rinomata tecnologia tedesca
a un’assistenza tecnica di assoluta soddisfazione
per il cliente, vero vantaggio competitivo in un
mercato di livello qualitativo comunque elevato.
Nei mesi appena trascorsi Garlando ha realizzato
una distribuzione capillare dei prodotti Kettler,
sfruttando la propria estesa rete commerciale
e servendo anche nuovi punti vendita
particolarmente orientati al fitness.
Sul fronte prodotti, da luglio la gamma sarà
notevolmente rivisitata. Riconfermati alcuni
classici di successo, le novità principali del 2010
– presentate in anteprima all’Ispo Winter – si
concentrano sui tapis roulant, le ellittiche e le
biciclette da camera, delle linee Unix, Elyx e Track.
Articoli dove la nuova tecnologia, ulteriormente
perfezionata, si sposa a un design che sceglie il
rigore come criterio guida, con profili asciutti che
enfatizzano la profondità del nero e la brillantezza
dell’acciaio. Risultati che hanno valso alla Heinz
Kettler GmbH & Co. KG,
per la seconda volta di
seguito (2009 e 2010),
l’Award per il brand
più innovativo nel
settore Tecnologia,
Sport e Lifestyle,
nel più
importante
concorso
europeo
del settore.

SPECIALE FITNESS FOCUS ON
NON È UN SOGNO
RIMETTERSI IN FORMA
42
Sulla scia del successo
ottenuto lo scorso anno
con il lancio di EasyTone,
Reebok continua ad
avanzare compiendo passi decisivi
nel mercato delle scarpe tonifi canti.
Grazie all’innovativo sistema di capsule
di bilanciamento ideato da un
ex-ingegnere della NASA, EasyTone
ha battuto ogni record di vendite
on-line da febbraio 2009, data in cui
il modello è stato presentato.
La top model internazionale Helena
Christensen, che di recente ha
collaborato con Reebok in qualità di
testimonial di EasyTone, ha confessato
di calzare quotidianamente le
rivoluzionarie scarpe tonifi canti e di
essere riuscita a mantenere il suo incredibile
aspetto tonico proprio grazie
a queste calzature. A proposito
delle Reebok EasyTone, Helena ha
dichiarato: “Vivo a New York e adoro
passeggiare per la città. Il fatto di
calzare scarpe sportive in grado di
tonifi care glutei e gambe ad ogni
passo è semplicemente fantastico.
Passo dopo passo puoi davvero
avvertire il loro effetto, e io stessa ho
potuto ottenere risultati considerevo-
Reebok fa una
ambiziosa promessa
a tutte le donne
con il lancio della
nuova collezione
Easytone, presentata
dalla top model
Helena Christensen
COME FUNZIONA
Reebok EasyTone aiuta a tonifi care i muscoli principali di gambe e glutei
utilizzando le avanzate capsule di bilanciamento incorporate nella scarpa
e progettate per creare una naturale instabilità nei passi. È proprio
questa lieve instabilità che costringe i muscoli ad adattarsi all’andamento
lavorando più a fondo.
COME È STATA TESTATA EASYTONE
McInnis e il suo team hanno utilizzato una tecnica chiamata elettromiografi
a, un test diagnostico che prevede l’applicazione di elettrodi ai
principali muscoli. Questi elettrodi hanno misurato i livelli di attivazione
muscolare durante una semplice camminata. Confrontando i cambiamenti
nell’attivazione muscolare tra le varie tipologie di calzature, è
possibile determinare quali scarpe fanno lavorare più a fondo i muscoli.
Nei test eseguiti, EasyTone è stata messa a confronto con varie sneaker.
I dati riportati nella fi gura a destra mostrano l’attivazione muscolare
massima registrata con l’utilizzo di EasyTone rispetto all’altra scarpa.
McInnis afferma: “I risultati sono addirittura migliori di quanto Reebok
potesse auspicare. Ritengo che la creazione delle EasyTone rappresenterà
un punto di riferimento per il futuro e genererà la nascita di una
nuova categoria tecnica per le scarpe tonifi canti, in grado di apportare
notevoli benefi ci fi sici e di garantire un look moderno e sportivo”.
EasyTone è disponibile in molti modelli adatti per ogni tipo di attività e per qualsiasi stile di vita: potranno
infatti incontrare sia il gusto dell’appassionata sportiva che di chi ama un look casual ma ricercato. Reebok
EasyTone sarà in vendita presso i principali rivenditori di tutto il mondo e sul sito reebok.com in alcuni
mercati selezionati.

li già dopo poche settimane.”
Test di laboratorio di università indipendenti
hanno dimostrato che, indossando
le EasyTone, si genera un’attivazione dei
glutei fino al 28% maggiore rispetto a
una comune scarpa da ginnastica. Un
ulteriore vantaggio per chi indossa
le EasyTone è costituito dal fatto
che è possibile ottenere il massimo
della performance senza
dover rinunciare all’aspetto
estetico e all’eleganza che
caratterizzano ogni scarpa
Reebok destinata alle donne.
Il merito dei risultati conseguiti
da questa scarpa
è merito della tecnologia
brevettata inventata da Bill
McInnis, un ex-ingegnere della
NASA. Ora a capo del dipartimento
Advanced Innovation di
Reebok, McInnis ha impiegato
18 mesi a perfezionare un sistema
di capsule di bilanciamento
da inserire all’interno della suola
della scarpa in grado di creare una
naturale instabilità ad ogni passo. È
proprio il tentativo di correggere
questa instabilità che costringe
i muscoli a lavorare profondamente
alla ricerca dell’equilibrio.
Durante i test di laboratorio,
oltre ai sensibili miglioramenti
registrati, è stato dimostrato come
il design del sistema possa essere
perfettamente integrato nella
scarpa senza comprometterne
l’aspetto e l’eleganza.
Le prime a sperimentare
l’effetto EasyTone sono state
le donne negli USA, dove
questa nuova scarpa è
letteralmente volata via
dagli scaffali dei negozi,
battendo anche
il record di velocità
di vendita on-line
su Reebok.
com.
Divertente,
anzi innovativo
Presentata in tutta europa a maggio 2010
l’ultima disciplina innovativa si chiama
Jukari Fit to Flex, ed è ideata da Reebok
in collaborazione con il Cirque du Soleil
Sulla scia del successo internazionale ottenuto con Jukari Fit
To Fly, Reebok, marchio leader nel fitness per le donne, in
collaborazione con Le Cirque du Soleil, la compagnia circoteatrale
di fama mondiale, ha lanciato Jukari Fit to Flex, un
altro programma di allenamento divertente e innovativo destinato
alle donne. Presentato a Londra dalla top model internazionale
Helena Christensen, Jukari Fit to Flex è un programma di
esercizi efficaci e dinamici che utilizza le musiche e i colori
brillanti del Cirque du Soleil per animare il fitness e creare
uno spettacolo visivo caratterizzato da coreografie energiche e
movimenti aggraziati.
Le donne hanno la possibilità di conoscere il proprio corpo
valorizzando la flessibilità, il tono muscolare e la coordinazione
dei movimenti seguendo un corso divertente sotto la guida di un
istruttore e con l’aiuto di un attrezzo appositamente progettato, il
Jukari Band. Particolarmente leggero ed elastico, il Jukari Band
è un’attrezzatura poco ingombrante che offre sostegno durante
ogni singolo movimento e consente di eseguire esercizi full body
per l’allungamento e la definizione dei muscoli.
All’inizio del 2008, Reebok e Cirque du Soleil hanno unito le loro
forze per raggiungere un obiettivo comune: rendere nuovamente
divertente il fitness femminile. Hanno così intrapreso un viaggio
per creare un allenamento stimolante e coinvolgente, in grado
di dare una sferzata e di potenziare la classica attività sportiva
femminile.
Jukari Fit to Fly ha
rappresentato il primo
passo verso una partnership
innovativa destinata a durare
nel tempo e ha riscosso un
immediato successo non
appena è stato presentato
nelle palestre delle principali
città di tutto il mondo a
partire dal mese di febbraio
2009. Ad oggi, migliaia
di donne e numerose
celebrità internazionali,
tra cui ricordiamo la top
model di fama mondiale
Bar Refaeli e il personaggio
televisivo Kim Kardashian,
hanno assaporato il piacere
del volo grazie a questi
rivoluzionari esercizi ginnici e
se ne sono innamorate.

SPECIALE FITNESS FOCUS
Home fitness
UNA strada
in salita
44
Il momento è duro, ma ci si può
rialzare, a patto che cessi l’attuale
stato di inerzia e ci si inizi a
muovere nella direzione giusta.
Questo, in sintesi, il pensiero di due
aziende di riferimento nel settore
home fitness, particolarmente in
crisi negli ultimi mesi. “Credo che le
ragioni di questa situazione – commenta
Marco Putelli, responsabile
marketing Europa di DKN – vadano
ricercate sia nella recessione che
stiamo vivendo, sia nella mancata
innovazione da parte del trade, che
ha perso la capacità di coinvolgere i
clienti, limitandosi ad esporre i prodotti.
Le aziende, a loro volta, hanno
una precisa responsabilità, essendosi
limitate a proporre solo degli
sconti. Il fatto è che oggi il fitness è
diventato banale e, per questo, deve
essere rinnovato. Pensiamo al momento
in cui è esploso questo settore
e al fatto che oggi, ad esempio
lo spinning, che era tanto praticato,
è stato sostituito nelle palestre dalla
kick boxing. Questo clima di stasi
non può che ripercuotesi negativamente
sul mercato dell’attrezzo.”
Non solo in Italia. “Come nazione la
nostra è quella che ha sentito più di
tutti la crisi dell’home fitness, anche
se in Spagna, dove si è assistito
ad un blocco totale, si sta peggio.
Da noi oggi molti negozi “misti”
stanno eliminando il fitness, perché
sembra che sia finita un’era. Ma
questo non è detto. È necessaria
una nuova politica di coinvolgimento
dei consumatori. Non possiamo
pensare che una persona si alzi la
mattina e decida di comprare un
Un paio di esperti
hanno analizzato
la crisi di questo settore,
proponendo le modalità
con cui uscire dalle difficoltà

FOTO DKN
tapis-roulant o una pedana vibrante.
Noi quest’anno abbiamo allestito un
corner con prodotti riciclati, facendo
un’installazione di quattro metri per
quattro, qualcosa che attrae l’occhio
dei clienti. Oggi si tende a mettere
gli attrezzi da fitness tutti insieme,
aspettando che il cliente vada a sceglierli,
ma questa non è una scelta
vincente. La gente vuole informazioni
diverse e chi vende deve capire
che tratta prodotti che migliorano
la vita della gente. In questo senso
possiamo parlare addirittura di una
missione sociale, perché, tenendosi
in forma e facendo movimento, si
prevengono le malattie cardiovascolari,
l’osteoporosi e il diabete. Vendere
una scarpa è fashion, è moda,
è apparire, ma il nostro prodotto è
essere. Oggi si guarda magari la
tartaruga tatuata sul petto, quando
invece si dovrebbe pensare che vendere
tapis-roulant migliora la qualità
della vita. Anche per questo siamo
partiti con una campagna volta a
far conoscere al pubblico i miglioramenti
della vita che si possono
avere facendo movimento.”
Non a caso stanno nascendo “centri
di movimento” su appuntamento,
luoghi più piccoli delle tradizionali
palestre, ma in cui l’utente può trovare
la massima personalizzazione
con un personal trainer e attenzioni
che altrimenti non avrebbe. Il concetto
è mettere al centro la persona
e non l’attrezzo. Per questo è
necessario un salto di qualità. “Le
aziende – conferma infatti Putelli –
devono far capire al punto vendita
l’importanza di proporsi come un
professionista, dando le giuste
informazioni al cliente e seguendolo
passo dopo passo. Questa è la
strada giusta da seguire per rilanciare
questo settore, e non quella
del supermercato che proponendo
al pubblico il tappeto da 199 euro
ha reso ridicolo questo mercato,
perché non si può comprare un
prodotto da cui dipende la propria
salute senza tutte le informazioni e
le caratteristiche del caso.”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche
Massimiliano Bezzi, general
manager di High Power: “Credo
che in questo momento di difficoltà
sia importante che i produttori,
i distributori e i negozi si
impegnino in maggiori
sforzi nei confronti dei clienti
a livello di servizi e di innovazione
del prodotto, soprattutto
per quanto riguarda l’assistenza
tecnica. I distributori e i venditori
faticano infatti a fare programmi,
per cui è necessario essere
flessibili per muoversi in un
mercato che, al momento,
dà poche sicurezze. La
situazione italiana non è
ottima, ma nemmeno
disastrosa. Diciamo
che stiamo meglio di
Spagna e Grecia,
ma peggio della
Germania. Bisogna
poi ricordare
che, essendo il nostro
un Paese stretto
e lungo come
territorio, è >>
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
RESISTENZA SENZA SFORZO
La Speed Bike Racer è un prodotto
dalla forma e dai materiali ergonomici e
avvolgenti che permette di potenziare i
muscoli delle gambe e dei glutei. La nuova
Speed Bike Racer si contraddistingue per
il telaio in acciaio ad alta resistenza, ideale
per un uso domestico. La Speed bike
Racer a pignone fisso si contraddistingue
per un volano di 20 kg, monta cuscinetti
di alta qualità, ha telaio in acciaio e sella
e manubrio regolabili (la sella è regolabile
in altezza e assiale). Misura 48x102x110
cm, pesa 47 kg, è dotata di sistema di
resistenza freno a tampone. Le rotelle
montate nel frontale facilitano lo spostamento.
MH EUROPE
Numero Verde da telefoni
fissi 800 880 400
info@mheurope.net
Lo Street Surfing arriva
anche in Italia
Nata in California, la Wave Board
sbarca finalmente in Italia grazie a Roces.
A popolare strade e skateparks arriva
una nuova tavola: The Wave, prodotta
da Street Surfing, che oltre ad essere il
marchio ha dato il nome allo sport che con
la tavola è nato. The Wave è composta
da due pannelli flessibili uniti al centro da
una barra di torsione; le due ruote “caster”
poste sul fondo sono libere di ruotare a
360°. Il movimento è possibile grazie alla
torsione delle spalle e alle ginocchia. Già
dopo qualche minuto
si riesce a padroneggiare
il movimento.
Una caratteristica che
si affinerà progressivamente
è quella che
consente all’attrezzo
di procedere senza
spingerlo con un piede
(come lo skate) ma
soltanto ondeggiando
sulla tavola.

SPECIALE FITNESS NOVITà PRODOTTO
Le aziende devono
far capire al punto vendita
l’importanza di proporsi
come un professionista,
dando le giuste informazioni
al cliente e seguendolo
passo dopo passo.
Per questo è necessario
un salto di qualità
>>
necessaria una distribuzione molto
capillare dei prodotti.” Diversificando
i punti di vendita. “Come azienda
abbiamo tre canali di uscita: i negozi
sportivi specializzati, i negozi di ciclismo
e i negozi di sanità.” E ricordando
che il modo migliore per rialzarsi
dalla difficile situazione economica è
puntare sulla fidelizzazione dei clienti.
“È importante – sottolinea infatti
Bezzi – avere un rapporto umano
con il consumatore, aiutandolo a
scegliere il prodotto più giusto per
lui e non quello in offerta, perché
altrimenti il cliente si porta a casa un
oggetto inutile e, con il passare del
tempo, si disinnamora del prodotto.
Se invece acquista qualcosa che gli
è utile e lo usa, poi ritorna a comprare,
essendosi trovato bene.” Quindi
un messaggio alle aziende – “solo
l’unione tra produttori e distributori
può creare quel servizio migliore
che rappresenta il futuro sia delle
aziende, sia dei clienti” – e un dato
che fa ben sperare. “Noi da otto
anni – afferma infatti Bezzi – siamo
in crescita ogni anno. Quello che è
calato è il numero dei competitors,
con i quali il mercato è stato selettivo,
eliminando chi voleva cercare
di uccidere il mercato. La strada per
il futuro è la collaborazione con il
cliente.”
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
Adatta ad attività con alto
dispendio di energia
DRYFX by Mico Sport è l’innovativo
tessuto a doppio strato che viene costruito
assemblando due polimeri avanzati:
polipropilene all’interno e poliestere
all’esterno. Dotato di straordinarie proprietà
fisico-meccaniche, espelle il sudore
dalla pelle verso l’esterno dove asciuga
rapidamente e crea un “effetto barriera”
nel senso opposto, impedendo all’umidità
di rientrare in contatto con la pelle. Ottimo
termoregolatore, consente al corpo di essere
protetto sia dal caldo che dal freddo.
Mantiene il corpo asciutto e fresco per
l’espulsione immediata del
sudore e la velocità di
asciugatura. La maglia
uomo a mezza
manica con zip
ha inserti spalla
e sottomanica
in contrasto
realizzati con
tagli specifici
per garantire
maggiore
comfort e
funzionalità
d’uso. È
disponibile
anche il
modello con
girocollo.
UNO SPORT ALLA PORTATA DI TUTTI
Per l’estate 2010 Cor Sport presenta l’ampia gamma di articoli dedicati all’aquagym,
disciplina che permette di muoversi in acqua con grande libertà, senza sforzi per le articolazioni,
migliorando la coordinazione, ma anche il sistema aerobico e la tonificazione
muscolare. L’entusiasmo dell’istruttore e la musica di sottofondo trasformano ogni lezione
in un allenamento divertente e piacevole, un vero e proprio metodo antistress adatto a
qualsiasi età e condizione fisica. La linea Cor Sport
pensata per l’aquagym è composta da
cilindri galleggianti, in vari colori assortiti;
cinture di galleggiamento, adatte a chi
non ha molta confidenza con l’acqua;
pinne specifiche per la disciplina;
polsiere, cavigliere e manubri per
rinforzare ossa e muscoli. Tutti i
prodotti Cor Sport sono sempre in
pronta consegna per soddisfare ogni
esigenza.
COR SPORT
Tel. 0423 83 296
info@corsport.com
Le scarpe anfibie
Jaked presenta le Aquashoes, le calzature estremamente
innovative e dalle insolite performances.
Ideate e create dall’acqua per l’acqua, sono oggi in
dotazione alle nostre squadre nazionali della Federazione
Italiana Nuoto. Estremamente leggere, dotate
di suola forata e tomaia in rete, hanno tutte le caratteristiche
di un vero e proprio cross over dell’acqua.
Sono ideali sia a bordo vasca che per il surf, sia in piscina
che in barca: hanno nell’acqua il loro elemento
naturale. Sono perfette per le attività aerobiche come
hydrobike e aquafitness, e si rivelano vincenti anche
in spiaggia (per proteggersi dagli scogli), oppure per
i week-end di rafting e torrentismo.
MICO SPORT
Tel. 030 2003 211
info@mico.it
JAKED
Tel. 0331 7621
ecommercejaked@jaked.it

SPECIALE FITNESS NOVITà PRODOTTO
48
IL GPS DA POLSO IMPERMEABILE
Ora anche gli appassionati
di nordic walking
possono utilizzare senza
limiti la tecnologia GPS
di Garmin, grazie al Forerunner
310XT, il computer
da polso ad uso sportivo
che rappresenta lo stato
dell’arte in fatto di GPS
applicato allo sport. Impermeabilità
fino a 50 metri,
oltre 20 ore di autonomia,
assoluto comfort e massima
precisione nel dialogo wireless con
le periferiche (fascia cardio, sensore
pedalata, foot pod), tutte caratteristiche
concentrate in uno strumento destinato
a diventare il punto di riferimento del
settore. Anche la nuova fascia cardio
che rileva il battito cardiaco dell’atleta,
morbidissima, è totalmente impermeabile.
La precisione dei dati dello strumento è
garantita dall’utilizzo della tecnologia High
Sensitivity HotFix che consente di avere al
proprio polso un GPS ad alta sensibilità in
grado di acquisire il segnale dei satelliti in
modo ancor più rapido.
PERFETTO
PER UN USO QUOTIDIANO
Perdere peso. Scolpire i muscoli.
Vivere sani. Sentirsi meglio ogni giorno.
Tutti quelli che potrebbero essere obiettivi
fitness possono essere raggiunti nel più
breve tempo possibile con l’aiuto del
VersaBall FX di Horizon, un attrezzo di alta
qualità dal design ergonomico, che offre
opzioni per allenamenti cardio, isotonici e
di peso che danno la possibilità di allenarsi
a casa con maggior facilità. VersaBall
è semplice da usare, offre più possibilità
di allenamento in poco spazio, varietà
di esercizi senza panche né pesi, un
design ergonomico che consente un
allenamento senza stress e tendinite. Nella
confezione, un dvd dettagliato e schede
che mostrano la corretta esecuzione degli
esercizi. Horizon è distribuito da Johnson
Health Tech.
Affidabilità e robustezza al top
Il Performa 9600, top di gamma della vasta linea di tapis roulant
della JK Fitness, si presenta agli atleti più esigenti come un
tappeto che consente un allenamento semiprofessionale.
Completo nelle prestazioni, ma compatto e richiudibile, si
adatta a tutte le esigenze. Ai 6 programmi preimpostati con 10 differenti
livelli e ai 15 livelli di inclinazione elettrica, si aggiunge il sistema
multiflex che consente 4 regolazioni della durezza della pedana.
L’ammortizzazione viene così variata, adattandosi al peso dell’utilizzatore.
Da notare infine la robustezza del tappeto, sia nella struttura che
nella componentistica che può contare su un motore a corrente
alternata.
JK FITNESS
Tel. 049 5842 533
info@jkfitness.com
Passato e presente insieme
Teli e borse per lo sportivo
Dalla piscina alla palestra, chiunque
pratichi un’attività sportiva ha bisogno di
un’attrezzatura leggera e funzionale, ma
con un occhio sempre rivolto allo stile.
La grande offerta Speedo non sarebbe
quindi completa senza borse e teli. Il
colore, denominatore comune di tutta la
collezione, si esprime al meglio proprio
nei tessuti dei teli in spugna, testati al fine
di raggiungere il migliore compromesso
fra un’elevata capacità di assorbimento
e una particolare morbidezza. Leggere
e resistenti, le borse sono pensate per
contenere tutto l’equipaggiamento, con
comparti impermeabili che mantengono
asciutti gli oggetti più delicati. Speedo è
distribuito in Italia da OberSpeedo.
La Ritmo NY Tepa è una calzatura nata per la corsa rivista
in chiave moderna per un uso quotidiano. Realizzata in suede
naturale e mesh-nylon ha le stringhe nel medesimo colore
della calzatura. In colore contrastante invece: l’ interno
della calzatura, l’impuntura che sottolinea il fregio
della V, la scritta TepaSport ricamata sulla
tomaia e stampata nella suola in gomma.
La linguetta in suede e la suoletta in puro
cuoio garantiscono un grande comfort. I
colori: white, black e vintage blue. Tepa
è distribuito da Sport Time.
Versatile e confortevole
Gymstar 1000 di Carnielli è una
stazione polifunzione che consente di
effettuare 15 tipi di esercizi diversi. Lo
schienale e il sedile sono imbottiti per
garantire il massimo comfort durante
l’allenamento. È dotata di leg extension,
barra dorsali rotante in alluminio, volante
in alluminio, fasce con maniglie rotanti e
cavigliera, nastro per voga, butterfly e lat
machine. Sono comprese una pesiera di
70 kg complessivi e una protezione laterale
per i pesi. Dimensioni: 182 x 102 x 200
(h) cm. Peso massimo utente 120 kg.

Tre linee per una perfetta forma fisica
Sono tre le linee di prodotti del nuovo
catalogo Kettler Accessori Fitness, ispirate
alle diverse fasi dell’allenamento e ai
risultati che si desidera ottenere: Balance,
Workout e Power. Balance si ispira
all’armonia, all’eleganza del portamento e
alla flessibilità del corpo: non ci sono pesi
da sollevare ma solo attrezzi che rafforzano
i muscoli senza affaticare le articolazioni,
migliorando l’agilità e la postura, anche
con una funzione riabilitativa. Sollecitano in
particolare i muscoli gli accessori della linea
Workout, sviluppando forza e resistenza con
un lavoro intenso che migliora agilità e coordinazione.
Si compone di una serie completa
di pesi, maneggevoli e assolutamente sicuri,
Power, per l’allenamento mirato ad aumentare la resistenza alla
fatica. Il corsetto muscolare rigido protegge la colonna vertebrale
durante gli sforzi più intensi. Per info e nominativi agenti, contattare
Massimo Rapetti in azienda.
Avvolto in modo sicuro
Per trekking leggeri e medi,
e in particolare per il nordic
walking, la nuova Block Up di
Grisport è dotata di un sistema di
allacciatura Block Up ad iniezione
diretta sulla tomaia che avvolge
il piede garantendo una calzata
sicura e precisa. Il tessuto Cordura
è resistente all’usura e allo
strappo e la membrana Gritex
resiste all’acqua ed è traspirante.
Il puntale in poliuretano resiste
ad usura e abrasione. Disponibile
bassa o alta per una maggiore
tenuta della caviglia.
Per gli amanti delle flessioni
The Supreme Push Up, sviluppato in Russia, è un appoggio
per flessioni. Il vantaggio di questo attrezzo sta nel fatto che fa
ruotare naturalmente le braccia quando ci si appoggia. L’impugnatura
è composta di gomma ergonomica, la struttura è rinforzata
per durare più a lungo. Nella confezione è inclusa una guida di
esercizi. Everlast è distribuito da GitexPoint.
GITEXPOINT
Tel. 0423 65 95
info@gitexpoint.it
GRISPORT
Tel. 0423 962 063
info@grisport.it
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
kettler@garlando.it
Sicuro, semplice e scorrevole
Interagisce con l’organismo
Utilizzando lo spray di Injection
Sistem Vitamins, la nuova collezione
da running di Tecso, l’atleta può
scegliere di mantenere e reintegrare
i sali minerali e le vitamine perse durante
l’attività sportiva nel momento
stesso in cui avviene la dispersione.
L’idea è quella di sfruttare questa
nuova metodologia per rendere
un indumento uno strumento che,
mentre è indossato sia in grado di
rilasciare in modo graduato per uno
o più giorni un mix di principi attivi.
L’utilizzo di filati altamente tecnologici
come Advansa Thermo Cool
e Dryarn rendono questi capi la soluzione
ideale per soddisfare le richieste
degli sportivi più esigenti. Comparato
a qualsiasi altra fibra Advansa
Thermo Cool mostra proprietà di
assorbimento dell’umidità del 48%
superiori rispetto a qualsiasi altra
fibra testata. Il vuoto all’interno della
fibra cava alleggerisce notevolmente
la fibra, conferendole proprietà termoisolanti,
proteggendo l’utilizzatore
dai cambi di temperatura.
WZ INTERNATIONAL
Tel. 030 2691 660
info@wz-international.com
Tutti i bastoncini telescopici
presentano un problema:
prima o poi la leva si allenta e
il braccio sprofonda. In salita
come in discesa, possono
presentarsi situazioni che
impongono un maggiore dispendio
di energia e che, nel
peggiore dei casi, addirittura
possono mettere a repentaglio
la vita. Ma per Salewa la
sicurezza è al primo posto.
Ecco perché è nato il sistema
Safety Snap S3. Sicuro: la
chiusura fa presa su scanalature
negative, preformate,
rendendo fisicamente
impossibile l’allentamento o lo
scivolamento del dispositivo
di bloccaggio. Semplice: con
una sola mano e una presa, è
possibile fissare il bastoncino
alla lunghezza desiderata.
Scorrevole: l’azionamento
dello snodo funziona senza
problemi e garantisce una
tenuta al 100%, evitando
scivolamenti, necessità di
regolazioni ripetute e qualsiasi
rischio di restare impigliati.
49

SPECIALE FITNESS NOVITà PRODOTTO
Un allenamento sileNzioso
Una vera novità DKN dedicata ai runners e a chi ama il jogging: il tapis roulant T430
DKN è dotato di sistema Plug and Run che riduce al minimo le operazioni di montaggio,
consentendo l’immediata disponibilità del tappeto per il primo allenamento. Ideale per
uso frequente, ha un’ampia superficie (45x130 cm) realizzata con nastro ortopedico da
2,7 mm, ammortizzato con Soft Drop, per offrire una qualità di corsa elevata, naturale e
confortevole. Il motore, potente e silenzioso, (2,5 HP) permette di realizzare performance
ottimali anche per i runners più allenati ed esigenti. Il T430 è dotato di sistema salvaspazio:
il manubrio si richiude totalmente verso la pedana con uno spessore di soli 28
cm. La pedana può quindi essere riposta orizzontalmente oppure verticalmente grazie ai
piedini stabilizzatori. DKN Technology è distribuito in esclusiva da MH Europe.
AICAD
Tel. 0461 231 489
info@aicad.com
MH EUROPE
Numero verde
(da telefoni fissi) 800 880 400
www.dknitalia.it
In contatto con il suolo
Da quando ha fatto la sua comparsa sul mercato, Vibram FiveFingers ha dato inizio a una
vera rivoluzione. Per la prima volta, gli atleti dell’outdoor e i professionisti del fitness hanno
potuto provare la sensazione di libertà propria del camminare a piedi nudi con la protezione e
il grip tipici di una suola Vibram. Il risultato è una movenza più naturale e salutare, e un’accentuata
stimolazione dei muscoli del piede e delle gambe. Chi le usa riporta un notevole incremento
del senso di equilibrio, una maggiore agilità, un visibile miglioramento della postura e
una riduzione sensibile dei dolori alla schiena. Sprint ha tomaia in tessuto in poliammide elastico
resistente all’abrasione, cinturino e regolazione posteriore in velcro. Il sottopiede è foderato
in microfibra antibatterica. È particolarmente adatta per climbing e bouldering, running, fitness,
yoga e pilates, water sports, travelling. FiveFingers è distribuito da Aicad.
50
Fascioni e profili
La collezione Giada propone molti
capi dedicati all’allenamento in palestra,
che si caratterizzano per la comodità e per
la libertà di movimento che lasciano. Da
sempre, Giada si preoccupa di realizzare
capi che possano essere indossati anche
nel tempo libero. In particolare, ecco due
completi che presentano delle novità. Per
prima, la tuta grigio mélange, realizzata in
felpa di cotone elasticizzata. Il pantalone
è un modello nuovo, con fascione e polsino
in costina. La seconda tuta invece si
distingue per il tocco glamour che danno i
profili d’argento, realizzati sia sul pantapalazzo
che sul giubbino.
GIADA
Tel. 0185 337 162
info@giadacollection.it
Non solo pilates
Pilates Twist Board with resistance
Tubing di Everlast è un ottimo attrezzo
di lavoro. Se usato a piedi scalzi, i punti
massaggianti permettono al piede di
rilassarsi. Gli elastici
servono per fare esercizi
ai bicipiti e tricipiti.
Nella confezione è
inclusa la guida per
gli esercizi. Everlast
è distribuito da
GitexPoint.
GITEXPOINT
Tel. 0423 65 95
info@gitexpoint.it
Sensazioni da vera bike
Nel 1995 Schwinn introdusse la prima
bike disegnata specificatamente per l’Indoor
Cycling. Oggi, con la nuova linea di
Schwinn Authentic Cycling, abbinata alle
nuove console MPower, si ridefiniscono
gli standard, unendo all’attività di
gruppo un monitoraggio da attrezzo
cardio. Le nuove bike sfruttano
il sistema Virtual Contact Resistance
Technology: il sistema frenante
è magnetico e non in contatto con
il volano, elimina frizioni ed usura.
Questa e altre caratteristiche
sono comuni a tutti e tre i modelli:
A.C. Performance – con il telaio
completamente in alluminio, A.C.
Sport – con Smart Release e A.C.
Classic. La Schwinn MPower Console,
abbinabile a tutti i modelli della
serie A.C., è in grado di fornire
all’utente tempo e distanza parziale
per stage, tempo e distanza totale,
RPM, frequenza cardiaca, Kcal bruciate,
distanza
percorsa
e WATT
impiegati,
con l’ulteriore
possibilità di
trasferire i dati
dell’allenamento a
software di analisi
tramite la porta
USB. Schwinn è
distribuito in Italia
da Global
Lux.

SPECIALE FITNESS NOVITà PRODOTTO
Una novità assoluta
Tube 50 di K-Swiss è una
scarpa che si caratterizza per
la particolare ammortizzazione.
Sull’intersuola sono infatti presenti
dei tubicini che fungono da
ammortizzatori. La testimonial di
questa scarpa è Jillian Michaels,
importante punto di riferimento
nel fitness americano. Distributore
esclusivo per l’Italia è Gitex-
Point. I prodotti saranno disponibili
dalla prossima campagna
vendite.
COR SPORT
Tel. 0423 83 296
info@corsport.com
GITEXPOINT
Tel. 0423 65 95
info@gitexpoint.it
GALLEGGIARE? NESSUN PROBLEMA
Perfetta al mare come in piscina, la
cintura di galleggiamento Cor Sport è
pensata per chi pratica l’aquafitness e
l’aquagym. In materiale EVA, è disponibile
in un’unica taglia e si adatta sia agli uomini
che alle donne. La linea ergonomica e sottile
permette a chi la indossa di muoversi
con ampia libertà, senza costrizioni agli
arti, e di mantenere la massima stabilità.
Completano la linea per il galleggiamento
gli appositi cilindri della linea Cor Sport.
Disponibili in varie fantasie e colori, sono
studiati per eseguire esercizi specifici
per gli addominali e muoversi fluttuando
nell’acqua.
Tecnologia
e massime prestazioni
Presentate all’ultima edizione dell’Ispo
Winter, le novità Kettler si ispirano allo stile
di vita moderno dei giovani atleti. Linee
snelle e colori essenziali creano un impatto
visivo di alta tecnologia, confermato
dalle prestazioni. Riprendono e innovano
le caratteristiche più di successo delle
Satura le ellittiche Unix, mentre spostano il
volano in posizione anteriore i modelli della
linea Elyx, un’innovazione che posiziona
i prodotti Kettler un passo avanti agli altri.
Il risultato è una falcata ancora più lunga
e più piatta di quella resa possibile dalla
tecnologia Extended Motion, per un esercizio
che dà gli stessi benefici dello sci di
fondo. Nel tapis roulant Track il design
dalle linee asciutte e rigorose, senza
ridondanze, è enfatizzato dalla profondità
del colore nero utilizzato a
piene mani per il nastro scorrevole
e per il manubrio, in voluto contrasto
con la brillantezza dell’acciaio del
telaio. L’essenzialità del profilo non
nasconde ma sottolinea la notevole
cura dei dettagli. Per info e nominativi
agenti, contattare Massimo
Rapetti in
azienda.
52
Elemento comune: il rosa
Per la Primavera Estate Mizuno
dedica alla donna una collezione di
capi capaci di coniugare naturalezza,
sicurezza e delicatezza con
le proprietà tecniche dei tessuti
performanti dall’elevato grado di assorbimento
dell’umidità, unitamente
ad una rapida asciugatura (Mizuno
Quickdry Plus). Il look è estremamente
curato grazie alla particolare
attenzione data alla vestibilità;
è infatti possibile scegliere tra
capi SlimFit, StandardFit oppure
BodyFit. I motivi grafici, a contrasto
o tono su tono, impreziosiscono il
capo senza appesantirlo, mentre i
loghi e gli inserti riflettenti favoriscono
la sicurezza in caso di
utilizzo all’aperto in condizioni di
luce scarsa. Top, singlet, t-shirt si
abbinano facilmente agli short di
varia foggia e lunghezza (Square,
Tight, Mid Tight e ¾ Tight), così
come alle skirt, ai pant e ai giubbottini
antivento, sempre di color
nero con richiami rosa. Mizuno è
distribuito da Alto.
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
kettler@garlando.it
Un’ondata di divertimento e benessere
Rip Curl ha portato a Rimini Wellness la novità fitness
“rubata” al mondo dei surfisti: il Fitsurf, che riproduce in palestra
i movimenti, le posizioni e le tecniche del surf permettendo di
sperimentarne le sensazioni in palestra, in una lezione di gruppo
allegra, dinamica e dallo spirito vacanziero. Il programma, creato
da Dario Nuzzi e Sergio Rosato, sfrutta un attrezzo chiamato
Indoboard, una tavola di legno di forma ovale e lunga poco più
di mezzo metro che viene resa più o meno stabile
grazie all’impiego di due diversi supporti: un cuscino
rotondo e morbido e un rullo di forma cilindrica, che
permettono di riprodurre i movimenti che nascono
tra le onde. Come sulla vera tavola da
surf, si mettono in gioco tutti i principali
gruppi muscolari: non solo quelli di
gambe, addome e glutei, ma anche quelli
della parte alta del corpo. La resistenza
dei legamenti delle ginocchia e delle
caviglie aumenta; il training ha anche una
valenza di tipo aerobico, perché stimola il
sistema cardio-respiratorio e ne migliora la
resistenza allo sforzo. Rip Curl vestirà gli
istruttori con boardshort confortevoli sulla
pelle, abbinati a t-shirt coloratissime e dal
tessuto ecologico.
RIP CURL
Tel. 055 3980 530
www.ripcurl.com

SPECIALE FITNESS NOVITà PRODOTTO
I manubri
con peso regolabile
La coppia di manubri DKN Technology
a carico regolabile prevede un set di 15
di pesi in uno (da 2,5 a 24 kg per ogni
manubrio). Con una semplice rotazione
della manopola su ogni manubrio, il carico
può essere variato automaticamente, in
modo da aumentare gradualmente la forza
senza però incrementare il volume. Ideale
per l’home fitness, il rack porta-manubri
(optional) che consente di risparmiare
spazio. I manubri misurano 40x20x23 cm.
MH EUROPE
Numero Verde (da telefoni
fissi) 800 880 400
info@mheurope.ne
Sempre più versatile
Agile è una scarpa e al tempo stesso
un sandalo, adatto a tutte le situazioni
di outdoor, perfetto per l’uso acquatico
e di rapida asciugatura, protettivo e con
un ottimo grip. Il tutto concentrato in
380 grammi. Agile è realizzato in EVA ad
esplosione, che garantisce leggerezza e
comfort della scarpa, gradevolezza alla
vista e piacevolezza al tatto. La suola è
Vibram, adatta sia per attività in barca che
per sport all’aria aperta, data la sua ottima
aderenza ad ogni terreno. Il sottopiede in
EVA forata, estraibile e altamente drenante,
è foderato con una rete sintetica, ed è
confortevole e asciuga rapidamente. La
tomaia è in Aqua Suede, materiale morbido
come la pelle ma resistente all’acqua.
Mantenendo le stesse caratteristiche tecniche
di traspirabilità, leggerezza, capacità
drenante e design esclusivo, il nuovo Agile
600 ha un aspetto più hi-tech grazie alle
finiture perlate e una calza interna amovibile
in mesh traspirante e drenante
ancorata al retro dello scafo con
un automatico. Lizard è distribuito
da Aicad.
AICAD
Tel. 0461 231 489
info@aicad.com
Un nuovo concetto di reggiseno sportivo
L’evoluzione dello Zbra Extreme si chiama Zbra Evolution.
È un modello dedicato agli sport di forte impatto,
per seni abbondanti, che offre un livello di supporto mai
raggiunto prima. È stata incrementata la traspirazione nelle
zone importanti utilizzando materiale a nido d’ape, mentre
il resto del reggiseno è totalmente in Coolmax. La parte
posteriore è stata ridisegnata utilizzando un nuovo profilo
a V che libera ulteriormente i movimenti, mentre le spalline
sono realizzate con un tessuto a due strati per aumentare il
comfort e rendere impossibile qualsiasi tipo d’abrasione. La
zip frontale è stata sostituita con un modello innovativo ed
ultrapiatto che risulta invisibile sotto i vestiti. Zsport è scelto
dalla Commissione Medica del Comitato Nazionale Olimpico e
Sportivo francese. È distribuito in italia da Mr. Seven.
MR. SEVEN
Tel. 0471 284 274
info@misterseven.it
Due capi ultraleggeri
Buff Sportswear propone un abbigliamento tecnico e
funzionale caratterizzato da un taglio anatomico realizzato
in materiali ad alta tecnologia, traspiranti, ultraleggeri ed
elastici, a rapida asciugatura e con trattamento
antibatterico. Running Jacket
Lime è la giacca uomo da running
molto leggera, anti vento e impermeabile,
realizzata in tessuto
traspirante e con inserti in 3M
Scotchlite per aumentare la visibilità
nell’oscurità. Ha due tasche
zippate e una terza sul retro, è
utilizzata anche per riporre la giacca
e legarla in vita. Il pantalone, elastico
e confortevole, è realizzato in tessuto
traspirante, con cuciture piane, cintura
elastica e regolabile, con inserti retroriflettenti
in 3M Scotchlite, e dotato di
piccola tasca posteriore zippata. Buff is a
registered trademark property of Original
Buff, S.A., distribuito in Italia da Nov.Ita.
Per pedalare in acqua
Hydro Bike è un attrezzo professionale
e altamente innovativo, il cui maxi rotore
assicura una efficiente e progressiva
azione di controllo sulla frequenza e pressione
della pedalata. Il telaio è realizzato
in acciaio inox AISI 304/316 L, con trattamento
di decapaggio ed elettrolucidatura.
Particolarmente indicata per il fitness,
sviluppa e tonifica le fasce muscolari delle
gambe. Il cambio è comodo e graduale,
e il manubrio offre un’extra regolazione.
Brevettato, testato UISP settore Aquaria.
ESSENUOTO ITALIA
Tel. 0541 931 782
info@essenuoto.com
NOV.ITA
Tel 011 6467 743
info@nov-ita.com
54

ATTUALITà
In
bici
per il rilancio
economico
Nuova iniziativa dell’Istituto
del Commercio Estero in occasione
del Giro d’Italia. Anche le due ruote
al servizio delle aziende
In attesa dell’inizio di uno degli
avvenimenti sportivi più seguiti,
il Giro d’Italia di ciclismo 2010
e in occasione del prologo, l’8
maggio, con tre tappe in territorio
olandese, l’ICE ha organizzato una
serie di iniziative per promuovere le
aziende italiane nel settore degli articoli
e attrezzature sportive. Teatro
dell’azione è stata la città di Utrecht,
a circa 35 km da Amsterdam, traguardo
della seconda tappa, per
l’occasione dipintasi di rosa. In un
clima di molto suggestivo e caratterizzato
dalla squisita accoglienza
di autorità e cittadini, il programma
di iniziative è stato articolato secondo
modalità differenti e rivolto verso
target paralleli in modo da garantire
una promozione dell’articolo sportivo
sia verso gli operatori di settore
che verso i consumatori finali.
Un’azione si è svolta nel cuore di
Utrecht, all’interno della chiesa di
Janskerk dove è stata realizzata la
mostra “sport&desing.it – Il Disegno
industriale Made in Italy per la
competizione”. La mostra, prevista
nell’ambito del Progetto Italy for
Sport in occasione di grandi eventi
sportivi internazionali, ha coinvolto
il pubblico, promuovendo gli articoli
sportivi Made in Italy presso i consumatori
finali al fine di agevolarne l’acquisto.
Dopo le edizioni in Canada,
a Toronto, nell’ottobre 2009 in vista
delle Olimpiadi di Vancouver 2010,
e in Sudafrica, a Johannesburg, lo
scorso febbraio, in previsione dei
Mondiali di calcio del giugno prossimo
si è scelto quindi di allestire
sport&desing.it nei Paesi Bassi in
occasione dell’avvio del Giro d’Italia.
Anche in questo caso, l’obiettivo
della mostra è stato mettere in luce
il ruolo della progettazione italiana e
della produzione di articoli sportivi
Made in Italy: dal pallone alla tuta,
dalla mazza da golf ai caschi per
Nelle foto: la sala espositiva
e alcuni momenti dei lavori.
55

ATTUALITà
56
>>
molteplici discipline, dalle selle per
biciclette a quelle per l’equitazione,
ecc. Una rassegna che dimostra e
sottolinea ogni volta come i designer
italiani, anche in questo settore, abbiano
saputo coniugare creatività
con progettazione e soprattutto con
innovazione, attraverso l’impiego di
materiali di elevata qualità e di avanzate
tecnologie produttive.
Sono stati esposti circa 300 prodotti
realizzati da 90 aziende italiane, riferiti
a diverse discipline sportive, alle
relative attrezzature e abbigliamento,
attualmente in produzione, progettati
da designer italiani e realizzati da
industrie italiane: particolare attenzione
è stata posta sia nell’individuazione
di prodotti legati alle diverse
competizioni che alle caratteristiche
peculiari dei mercati locali, con conseguenti
maggiori opportunità di
distribuzione. Nell’edizione olandese,
in particolare, è stata ampliata
la sezione dedicata al ciclismo, così
come i diversi prodotti editoriali collegati
(catalogo, brochure, locandine
e poster) per un target molto sensibile
a questa disciplina.
Non meno importante il Workshop
sugli Articoli Sportivi con business
meeting tra aziende italiane e operatori
esteri provenienti da diversi
paesi dell’Europa Centro Settentrionale.
L’iniziativa, prevista nell’ambito
del Programma d’Attività dell’Intesa
Operativa 2009, sottoscritta tra Ministero
dello Sviluppo Economico,
ICE e Assosport, si è svolta l’11 maggio
presso il Centro Affari della Fiera
di Utrecht “Jaarbeurs” con l’obiettivo
di offrire occasioni di incontri mirati
tra le aziende italiane produttrici di
articoli sportivi e operatori di settore
provenienti dall’Olanda e da altri
nove Paesi dell’Europa Centro Settentrionale.
Sono stati organizzati,
secondo un’agenda predefinita, oltre
300 incontri bilaterali mirati tra
le 10 aziende italiane provenienti
da diversi comparti del settore degli
articoli sportivi – dall’abbigliamento
tecnico alle attrezzature e accessori
per la pratica di ogni genere di
attività sportiva, outdoor, fitness e
wellness – e circa 35 operatori di
settore esteri provenienti da Olanda,
Belgio, Norvegia, Russia, Ungheria,
Repubblica Ceca, Ungheria, Repubblica
Slovacca, Polonia, Lettonia
ed Estonia selezionati dai vari uffici
della rete estera sulla base dei profili
e delle specifiche caratteristiche
delle aziende partecipanti, con risultati
decisamente soddisfacenti.
Lo stesso 11 maggio, a Utrecht, è
stato inoltre realizzato Workshop
L’obiettivo della mostra
era mettere in luce
il ruolo della progettazione
italiana e della produzione
di articoli sportivi Made in
Italy: dal pallone alla tuta,
dalla mazza da golf ai caschi
per molteplici discipline,
dalle selle per biciclette
a quelle per l’equitazione
biciclette e di accessori per il ciclismo,
un workshop con B2B per il
settore specifico dei produttori di
biciclette e di accessori per il ciclismo,
nell’ambito della Convenzione
2009 ICE-Regione Lombardia e in
collaborazione con l’ANCMA (Associazione
nazionale Ciclo, Motociclo
e Accessori) che ha visto la partecipazione
di 5 aziende lombarde del
settore che hanno incontrato locali
importatori, distributori, agenti di biciclette
di alta gamma e da corsa.
Una grande festa, dunque, ma anche
un’occasione per valorizzare il settore
dell’attrezzo e dell’articolo sportivo
in Europa, ribadendo l’alto valore
raggiunto dalle imprese italiane.
salvatore.ferraiuolo@topsport.it

panorama
Negli ultimi anni,
le aziende hanno iniziato
ad interessarsi
al problema della
salvaguardia dell’ambiente,
comprendendo che
la priorità non dev’essere
solo il profitto.
Per cominciare, hanno
capito che bisogna valutare
la dannosità dei materiali
che compongono i prodotti
Trend globali
OBIETTIVO:
impatto ambientale zero
La sostenibilità come elemento
fondante della produzione e distribuzione
dei prodotti è un problema
molto sentito dalla maggior parte dei
maggiori brand di articoli sportivi, fra
cui Nike.
Da quando l’azienda ha introdotto,
nel 1990, il suo programma di riciclo
per le calzature, denominato Reuse-
A-Shoe, questa tematica è diventata
di primaria importanza per la società.
Successivamente, nel 2005, ha
lanciato una linea di
scarpe che seguiva i
principi della sostenibilità,
chiamata Considered.
Lo scopo
di questa nuova sfida era coniugare
il minore impatto ambientale con innovazione
e buone performance del
prodotto. Rappresentava, inoltre, una
svolta perché il problema dell’ecocompatibilità
veniva affrontato anche
nella fase di design.
I prodotti della linea Considered causano
un minore inquinamento rispetto
a quelli convenzionali. Le principali
caratteristiche di questa linea sono
l’utilizzo di materiali meno tossici, la
produzione di una inferiore quantità
di prodotti di scarto e un alto grado
di innovazione che miri al rispetto
dell’ambiente. Per la prima volta, oggi
il Considered Design è presente nelle
sette categorie chiave, ovvero basket,
corsa, calcio, allenamento femminile,
allenamento e abbigliamento maschile,
tennis e ACG (All Condition Gear).
Ad esempio, la scarpa da corsa più
venduta, la Pegasus, che celebra il
suo 25° anniversario, è la prima ad
essere considerata una scarpa Nike
Considered Design.
La riduzione dell’uso di materiali
chimici ha comportato
anche un notevole risparmio
in termini economici
Gli obiettivi relativi
a questa linea sono
molto chiari. Il 100%
delle calzature dovranno
adeguarsi
agli standard Considered entro il
2011, tutti i capi d’abbigliamento
entro il 2015, e le attrezzature entro
il 2020. Il raggiungimento di tali traguardi
comporterà una riduzione nella
produzione dei rifiuti del 17%, e l’uso
di materiali eco-sostenibili aumenterà
del 20%.
Nell’agosto del 1999, il brand sportivo
ha iniziato anche il processo di eliminazione
del cloruro di polivinile (PVC),
un materiale plastico resistente e
poco costoso conosciuto come vinile,
dai prodotti a causa dei pericoli inerenti
al suo utilizzo. Questo materiale
può costituire fino al 30% di una scarpa,
quindi la decisione dell’azienda è
stato un passo importante nel cammino
verso la sostenibilità. Rimuovere il
PVC ha richiesto la collaborazione >>
Il PVC è un materiale dannoso,
la cui eliminazione dalla maggior parte
dei prodotti Nike ha favorito l’impegno
della salvaguardia dell’ambiente
Nike e The Natural Step
The Natural Step ha instaurato un gran
numero di collaborazioni e dato il via a
progetti a lungo termine con importanti
aziende e organizzazioni. Insieme al brand
sportivo da dieci anni si impegna per la
creazione di un futuro più sostenibile.
Ha iniziato a lavorare con Nike nel 1998
per aiutare la compagnia ad applicare i
principi di sostenibilità alle sue attività.
Nel 2008 ha aiutato l’azienda a migliorare
il suo approccio verso l’innovazione definendo
le linee guida per una produzione
sostenibile, che hanno poi portato alla
realizzazione dei prodotti Considered.
57

dell’intera catena logistica e l’innovazione
delle squadre di design e produzione,
tuttavia, oggi, il PVC è stato
eliminato da quasi tutti i prodotti.
Bisogna sottolineare anche che, in un
campo industriale che usa tradizionalmente
solventi petrolchimici, Nike è
riuscita a ridurre del 95% l’utilizzo dei
solventi tra il 1995 e il 2003 usando
sostanze a base d’acqua. In tal modo,
il programma di riduzione di materiali
chimici ha contribuito a creare condizioni
di lavoro più sicure, un ridotto
impatto ambientale e un risparmio
economico per le fabbriche. Il risparmio
complessivo sulle materie prime
si aggirava intorno ai 4,5 milioni di
dollari nel 2003, senza contare quello
relativo a manodopera e trasporto.
L’obiettivo a lungo termine è di realizzare
prodotti closed-loop, realizzati
utilizzando la minor quantità di materiali
possibile, che possano essere
riciclati per la realizzazione di nuovi
articoli e che alla fine del ciclo di vita
possano essere eco-compatibili. Nike
comprende che tutto ciò non può essere
fatto senza aiuti esterni, e punta
sulla collaborazione. Si è rivolta, dunque,
a The Natural Step, un’organizzazione
non profit internazionale dedicata
alla formazione e alla ricerca per
lo sviluppo sostenibile.
La società, dunque, non abbandona
la strada intrapresa già in passato,
ma continua a fare della salvaguardia
dell’ambiente una delle sue priorità.
L’accordo globale di Adidas e NBA
per l’Europa
Adidas e la NBA (National Basketball
Association) hanno
annunciato l’ampliamento del proprio
accordo globale con l’assegnazione
ad Adidas dei diritti esclusivi
di distribuzione della linea di abbigliamento
per il basket in Europa, a
partire dalla stagione 2010-2011. I
prodotti saranno disponibili a partire
dal 1 Ottobre 2010, data d’inizio
dell’NBA Europe Live presentato da
EA Sports.
Secondo Sal LaRocca, Vice Presidente
Esecutivo del settore NBA
Global Merchandising, l’ampliamento
dei diritti di Adidas all’Europa ha
reso la collaborazione una realtà
veramente globale, in linea con la
comune volontà di impegnarsi nella
promozione del gioco del basket.
Dopo aver firmato un contratto di
undici anni per la fornitura delle uniformi
e dei capi di abbigliamento per
l’NBA, la WNBA e l’NBA D-League,
questo è per Adidas il quarto anno
come fornitore ufficiale. L’NBA e
Adidas porteranno avanti la propria
collaborazione grazie ad un mix di
campagne marketing globali, iniziative
mediatiche – tra le quali l’esclusivo
NBA Europe Live presentato nel
2010 dall’EA Sports.
Nike/Cole Haan: stop alle pelli esotiche
Nike e la società affiliata Cole Haan hanno annunciato che interromperanno
la distribuzione di prodotti realizzati con pelli di animali esotici,
come lucertole, serpenti, coccodrilli, struzzi e alligatori. Secondo l’associazione
animalista PETA (People for the Ethical Treatment of Animals)
Cole Haan è il primo brand produttore di calzature e pelletteria
ad aver bandito l’impiego di questi materiali. Un portavoce di Nike ha
assicurato che i prodotti realizzati con questo procedimento verranno
eliminati dal mercato dopo la stagione estiva. I membri di PETA si impegneranno
affinché in tutto il mondo i rivenditori seguano l’esempio della
celebre azienda sportiva.
The North Face e l’ambiente
The North Face, marchio americano
che produce ed esporta in tutto
il mondo indumenti e attrezzature
per l’alpinismo, è entrato nel Ceres
Corporate Network, una rete di investitori,
gruppi ambientalisti e altre
organizzazioni di pubblico interesse
che lavorano con le aziende per affrontare
sfide di sostenibilità ambientale.
Le imprese che si uniscono al
network Ceres compiono il tentativo
di migliorare la loro performance di
sostenibilità e i rapporti con gli investitori,
i gruppi ambientalisti e gli altri
interlocutori istituzionali. Con la sua
attenzione per il benessere del pianeta,
la sostenibilità ambientale è da
tempo un naturale “core value” per
The North Face. Nel 2007 la società
ha adottato misure per dimostrare
ancora di più il suo impegno verso
questi temi, sviluppando una strategia
volta a valutare e misurare l’impatto
sull’ambiente e sulla società di
tutte le sue operazioni di business.
Dopo aver condotto una valutazione
dell’impatto ambientale e sociale, è
stata creata una strategia globale
di sostenibilità che si concentra sui
temi del cambiamento climatico ed
energetico, dell’eliminazione dei rifiuti
e della riduzione degli scarti di
lavorazione, della progettazione di
un prodotto eco-sostenibile e del
coinvolgimento della comunità internazionale.
58

BOA e USOC firmano
la collaborazione
BOA (British Olympic Association)
e la sua omologa
americana USOC (United States
Olimpic Committee) uniscono le
forze e stipulano un accordo, primo
nel suo genere nel campo degli
sport olimpici, per collaborare
in vista delle Olimpiadi di Londra
2012 e dei Giochi olimpici invernali
che si svolgeranno a Sochi,
in Russia. L’accordo transatlantico,
siglato a San Francisco,
prevede che le due associazioni
condividano le rispettive esperienze
e discutano temi di comune
interesse nell’organizzazione
delle Olimpiadi di Londra 2012.
AAFA pubblica
la sesta lista
delle sostanze vietate
Nel corso del vertice annuale,
AAFA (American Apparel & Footwear
Association) ha pubblicato la
sesta edizione della AAFA Restricted
Substances List (RLS), inerente
all’abbigliamento, le calzature e
i tessuti per la casa. La lista, che
è diventata ormai un riferimento
globale nel campo industriale, può
essere scaricata gratuitamente dal
sito ufficiale dell’associazione. Secondo
il presidente e direttore generale
di AAFA, Kevin M. Burke, da
quando viene pubblicato questo
documento l’industria dell’abbigliamento
e delle calzature è andata
avanti seguendo la linea dell’efficienza
e del rispetto dell’ambiente.
Inoltre, avvalendosi di tale strumento,
l’industria può orientarsi con facilità
in mezzo alle complicate regolamentazioni
locali e internazionali
e restare competitiva nel mercato
globale.
I due organismi si occuperanno
congiuntamente anche di aiutare
i giovani atleti delle diverse discipline
e di promuovere i giochi
olimpici. Un’altra parte importante
dell’accordo tra BOA e USOC
prevede la creazione di un nuovo
ente governativo inglese per lo
sci e lo snowboard dopo la bancarotta
della Snowsport GB una
settimana prima dei Giochi olimpici
invernali di Vancouver. L’intesa
tra le due associazioni implicherà
anche lo scambio di competenze
tecniche, la creazione di campi
sportivi per le discipline invernali
e altri programmi.
Brooks Sports
contro il cancro
al seno
Brooks Sports, Inc. ha annunciato
che nel corso del
2009, grazie alla sua campagna
Brooks For Her ha raccolto circa
27mila dollari da donare a tre
diverse fondazioni benefiche che
operano nel campo del cancro al
seno, e in particolare della ricerca,
della sensibilizzazione e del
supporto ai malati. La campagna
continuerà anche nel 2010. In linea
con la propria tradizionale
filantropia, nel marzo 2009 il marchio
ha introdotto nel mercato una
nuova collezione di abbigliamento
pensato per le donne, denominata
Brooks for Her. Per ogni capo venduto
da marzo a dicembre dello
scorso anno, l’azienda ha destinato
il 6,25% del prezzo di vendita
per la donazione a tre organizzazioni
benefiche: Making Memories
Breast Cancer Foundation, Fred
Hutchinson Cancer Research
Center e Young Survival Coali-
Cresce
la popolarità
del nuoto
Una ricerca condotta
da Sport England rivela
che il nuoto rimane lo sport
più praticato, coinvolgendo
il 7,63% della popolazione
inglese. Ciò significa che circa
3.219.900 persone frequentano
regolarmente una
piscina. Il numero di persone
che superano i 55 anni di età
e che praticano uno sport è
cresciuto notevolmente, e tale
dato è una conseguenza del
programma Free Swimming
promosso dal governo, rivolto
agli over 60 e che ha avuto
inizio nell’aprile 2009. L’indagine,
relativa al periodo che va
dal gennaio 2009 al gennaio
2010, dimostra che il numero
di persone che si recano nelle
piscine locali e che nuotano
per trenta minuti o più almeno
una volta alla settimana è salito
fino a raggiungere la cifra di
3,2 milioni. Il numero di uomini
che praticano questo sport è
aumentato, e l’ASA (Amateur
Swimming Association) ritiene
che le iniziative in programma
porteranno a un risultato simile
anche nell’ambito della partecipazione
femminile.
tion (YSC). I clienti, sia che comprassero
un capo della collezione
oppure no, potevano votare su
www.brooksrunning.com/bfh per
decidere l’esatta percentuale del
totale delle donazioni da destinare
a ciascun ente. Grazie al successo
riscontrato nel 2009, il marchio
sportivo ha deciso il 1° gennaio
2010 di rilanciare l’iniziativa.
a cura di Monica D’Alessandro
59

DALLA COPERTINA SPECIALE TENNIS
Un grande servizio
È l’assistenza al cliente l’arma più
efficace per battere la concorrenza
di internet in un mercato del tennis
che negli ultimi anni sta rifiorendo
Qualcosa sta cambiando.
Sono segnali e forse anche
qualcosa di più, fattori
che ci dicono come
il trend si sia ormai determinato: il
tennis sta tornando. Tu chiamale, se
vuoi, previsioni, ma è un dato di fatto
che oggi, alla gente, il tennis piaccia
sempre di più, che l’appeal tra il
pubblico stia crescendo sulla spinta
di un’attenzione maggiore dei media
e, di conseguenza, che il mercato
relativo ne tragga giovamento. Una
vera e propria cura rivitalizzante per
uno sport, e per una fetta del mercato,
che sembravano essere avvizzite
negli ultimi anni, senza ritrovare in se
stessi la forza e l’identità per rilanciarsi.
Ma, come dicevamo, qualcosa è
cambiato e sta cambiando. A darne
conferma sono alcune aziende di riferimento
del settore.
N
60
A partire da New Balance che, come
conferma il responsabile del settore
sport Alessandro Lazzini, ha deciso
che la strada migliore per crescere in
questo momento storico fosse legarsi
in modo significativo al mondo del tennis.
“New Balance – conferma infatti
Lazzini – fa la scarpa da tennis da più
di dieci anni, senza avere avuto mai
bisogno di spingere troppo. Adesso,
tuttavia, abbiamo deciso di puntare
forte su una sinergia con la Federazione
Italiana Tennis, con cui, da gennaio
scorso, ci siamo uniti per tre anni (che
potranno diventare sei), stabilendo un
accordo che ci ha fatto diventare suoi
fornitori ufficiali. Questo significa che
tutti i tecnici federali calzeranno New

per tornare grandi
Balance e che saremo presenti anche
nei centri giovanili come quello di Tirrenia,
dove, speriamo, potrà nascere
qualche nuovo campione.” Una scelta
ben precisa, quindi, in un momento
economico particolare. Una sfida, di
cui Lazzini spiega le ragioni: “Fino a
qualche tempo fa il mercato italiano
delle calzature da tennis era disastrato,
c’era poca ricerca dell’articolo,
i praticanti erano pochi ed anche i
negozionati ci credevano poco. Ora
invece si sta registrando una ripresa
sia nei praticanti, sia nella richiesta
dei punti vendita. I motivi? Credo che
abbiano influito alcune iniziative e il
maggiore interesse dei media, come
ad esempio il canale tematico di Sky
dedicato al tennis. Sicuramente c’è
stato e c’è un maggiore avvicinamento
della gente al mondo del tennis”.
Una tesi confermata anche da Francesco
Tolusso, brand manager di
Project 2000 e del marchio Pacific,
che ha rilevato Fischer, storico punto
di riferimento per quanto riguarda le
racchette da tennis. “Negli ultimi anni
– sottolinea infatti Tolusso – si è registrato
un leggero aumento, diciamo
tra il 7% ed il 10%, nel mercato del
tennis. Finalmente vedo che vengono
tolti alcuni campi da calcetto, al posto
dei quali si realizzano campi da
tennis.” Un altro segnale forte, che ha
portato le aziende del settore ad investire
su un terreno fertile.
Cercando di ritagliarsi un posto
d’élite del mercato attraverso l’innovazione.
“Per una valutazione fatta
sul campo – afferma infatti Lazzini di
New Balance – abbiamo notato l’ampiezza
del target a cui ci rivolgiamo e
di conseguenza abbiamo optato per
realizzare una serie variegata di prodotti
che vanno dalla scarpa tecnica
da tennis per il bambino, alla scarpa
da circolo per l’adulto tra i 35 e i 40
anni, fino al prodotto assolutamente
nuovo per l’adolescente e il giovane
agonista. Il nostro prodotto tennis, in
particolare questa scarpa, mutuano
la tecnologia del running e la portano
nel tennis. La scarpa rivolta ai giovani
agonisti è infatti dotata del nostro sistema
energy, un polimerato che porta
la calzatura ad essere molto leggera
e, allo stesso tempo, ad assorbire
molto l’impatto. E questo è un fattore
molto importante per gli atleti, perché
li preserva dagli incidenti e dagli infortuni
in cui potrebbero incorrere sul
cemento o sui terreni veloci, dove la
nostra scarpa è molto più ammortizzata,
restando stabile.” Tecnologia e
ricerca non mancano nemmeno nella
realizzazione delle racchette. “A me
piace sottolineare – commenta infatti
Giuseppe Villa, rappresentate della
Lombardia di Pacific con alle spalle
tante riunioni internazionali con Fischer
– che due anni fa noi presentammo
per primi un nuovo materiale
per la costruzione delle racchette: la
fibra di basalto, che ha caratteristiche
simili al carbonio, ma che non subisce
la temperatura e garantisce lo stesso
peso alla racchetta con il passare de-
>>
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
Adatta a tutte
le superfici
Fisso o trasportabile? La racchetta che
perdona gli errori
La New Balance 803 è stata studiata per offrire
un ottimo mix tra ammortizzamento, stabilità e
supporto. Provata ed approvata dagli istruttori
di tennis italiani, è stata scelta dalla FIT per gli
Internazionali BNL d’Italia 2010 proprio perché
offre elevate prestazioni, dura a lungo ed è l’ideale
per tutti i diversi stili di gioco. La tomaia è in pelle
naturale e mesh, il battistrada in gomma nonmarking
e N-Durance, il plantare EVA. New Balance
è distribuito da Gartner Sports.
GARTNER SPORTS
Tel. 0471 062 300
info@gartner-sport.com
Gammasport, una delle maggiori realtà produttive di
attrezzature per lo sport in Italia, nella vasta gamma
di articoli per il gioco del tennis, propone un impianto
in alluminio con bossole da interrare. L’impianto è
realizzato in profilo a
sezione rotonda diametro
mm 120 veniciato di
colore verde, ed è dotato
di ganci reggirete in
plastica e macchinetta
tendirete interna al palo
azionata da una maniglia
esterna asportabile.
Gammasport fornisce
anche impianti in acciaio
fissi o trasportabili,
sedie per arbitro in
acciaio o alluminio, reti e
accessori.
GAMMASPORT
Tel. 0438 454 305
info@gammasport.com
La Linea Economy di Pacific
è disponibile per i giocatori
principianti che comunque
richiedono una racchetta di
qualità. Facile e divertente,
perdona gli errori con
un buon controllo, e
per di più ha un prezzo
abbordabile. In particolare,
Attack si è dimostrata
un’ottima racchetta midsize
per il giocatore per hobby
che predilige una grande
maneggevolezza e una potenza
maggiore. L’esclusiva costruzione
composita Alluminio-Carbonio
rende il gioco facile e divertente.
Pacific è distribuito da Project
2010.
PROJECT 2010
Tel. 02 3087 341
pacificsports@project2010.it
61

SPECIALE TENNIS
Roma, trionfi Internazionali
Successo incredibile per la manifestazione tennistica organizzata
nella Capitale, a testimonianza della crescita di questo sport in Italia
di Damiano Montanari
“Sono andato agli Internazionali d’Italia e lì ho potuto vedere in prima persona come il
tennis in Italia sia ora più curato, come il pubblico segua più da vicino questa disciplina
e come gli investimenti siano fatti con maggiore attenzione”. Parole di Alessandro
Lazzini, responsabile sport di New Balance, fresco sponsor tecnico della Federazione
Italiana Tennis (FIT). Un’opinione che non può che essere condivisa se andiamo a
leggere i numeri degli Internazionali BNL d’Italia disputatisi al Foro Italico di Roma dal
24 aprile all’8 maggio scorso. Andando a consultare
direttamente il sito della manifestazione notiamo
infatti come alla finale femminile del torneo abbiano
assistito 7337 spettatori paganti, che hanno portato
il totale delle due settimane di torneo a 176.150 (+
6,03% rispetto ai 166.122 del 2009). Molto positivo
anche il bilancio complessivo della manifestazione,
con il torneo maschile che ha totalizzato 122.799
paganti (+ 11,64%) e quello femminile 53.353 (-4,95%
rispetto ai 56.133 dell’anno scorso), mentre l’incasso
del 2010 ha superato quello del 2009 di circa 450.000
euro. A testimonianza della crescita importante
del tennis in Italia troviamo anche le dichiarazioni
del presidente della FIT, Angelo Binaghi, che nella
conferenza conclusiva degli Internazionali d’Italia ha affermato: “Non devo spiegare
quale momento stia attraversando il tennis italiano, dal momento che sono otto anni
di fila che cresciamo su tutti gli indicatori e non trovo paragoni del genere in altri sport
in Italia, anche più blasonati. Inoltre è il sesto anno consecutivo che gli Internazionali
crescono per fatturato, spettatori paganti e qualità”.
FOTO PorSche Design Schoeller
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
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DICHIARAZIONE DI SEMPLICITÀ
Come si migliora un pezzo di abbigliamento che è bello per la sua semplicità?
Questa era la sfida del design team Nike Sportswear quando ha messo gli
occhi sulla creazione della polo perfetta per l’estate. La soluzione era quella
di aggiungere innovazioni che possano essere evidenti solo per chi indossa.
Realizzata in tessuto di alta qualità piquet, Grand Slam Polo traspira meglio
rispetto alle tradizionali polo grazie ad un sottile tessuto, collo pieghevole in
maglia traspirante.
In aggiunta al fattore
comfort, l’interno
del tessuto a maglia
è piatto, e dà una
sensazione liscia sulla
pelle. I modelli delle
polo per le donne sono
disponibili negli stessi
materiali, con finiture
di design che rendono
femminile l’aspetto, tra
cui un collo progettato
con più bottoni, con la
scollatura più sottile,
maniche ad aletta e una
silhouette più slanciata.
La performance viene amplificata
Head lancia la serie YouTek Star e presenta tre diverse racchette destinate ai
tennisti di club: YouTek three Star, YouTek five Star e YouTek six Star. Questa
serie si avvale di quattro diverse tecnologie – adattate specificatamente a ciascun
tipo di racchetta. Accanto alla tecnologia d3o, già integrata in tutte le racchette
Youtek (che garantisce tocco e sensibilità negli impatti lenti, mentre aumenta
solidità e stabilità esaltando la potenza nei colpi veloci), Head introduce altre tre
tecnologie pionieristiche, nuovissime ed innovative: QuadFace (che estende il
piatto corde nei punti chiave del telaio), Control Ring (che consente al tennista di
tenere sotto controllo i colpi) e Multizone Grip (una superficie speciale, liscia ma
antiscivolo, che assorbe il sudore). Head è distribuito da HTM.

NB forNitore
ufficiale f.i.t.
GARTNER SPORTS SRL
Via G. Galilei 2/E
39100 Bolzano (BZ)
Tel. 0471 062 300
Fax 0471 062 301
Firmato l’accordo tra l’azienda americana di scarpe sportive e la FIT.
New Balance ha presentato agli Internazionali d’Italia di Roma la prima
scarpa tennis New Balance con il marchio FIT, disponibile dalla prossima
stagione sia da adulto che da bambino
www.newbalance.it
www.gartner-sport.com
info@gartner-sport.com
Responsabile
Vendite Tennis
Alessandro Lazzini
Tel. 0471 062 343
lazzini@gartner-sports.com
Direttore Commerciale
Fabrizio Bernabei
New Balance ha messo a segno un vero e
proprio Ace, diventando fornitore ufficiale
della Federazione Italiana Tennis per i
prossimi tre anni. Un accordo fortemente
voluto dalla storica azienda di Boston, che
da oltre 100 anni continua a sviluppare tecnologie e prodotti
vincenti per lo sport. L’esordio è avvenuto in occasione
degli Internazionali d’Italia di Tennis di Roma,
ma sarà presente da oggi a tutti gli eventi FIT come gli
incontri di Coppa Davis e di Confederation Cup, “calzando”
nell’occasione anche arbitri e raccattapalle.
Questa collaborazione è nata sulla base della volontà di
entrambi i partner di investire sul tennis autentico, sul
territorio: sui circoli tennis della federazione presenti in
tutta Italia e su tutti gli appassionati giocatori, ma soprattutto
investire sui giovani talenti. Per questo New
Balance offrirà in base all’accordo sconti vantaggiosi
sulle calzature tecniche tennis a tutti i tesserati FIT, fornendo
le migliori scarpe da tennis NB al giusto prezzo.
Per suggellare l’accordo New Balance ha subito messo
in moto il proprio Design Team, che ha realizzato in tempi
record una scarpa da tennis dedicata alla FIT, con il
logo della federazione ricamato sulla linguetta del modello
adulto e stampato sulla tomaia di quello da bambino.
Classiche e tecnologiche
Design pulito e stile unico - Le due novità New Balance Tennis
FIT si chiamano MC803 e KT/KX655
l La MC803 è stata progettata per offrire la combinazione ideale tra supporto, comfort, ammortizzazione,
e la necessaria stabilità su qualsiasi terreno di gioco.
La tomaia in morbida pelle è comodissima, ed è rinforzata sul puntale e nel tallone per durare molto
più a lungo di una comune scarpa da tennis. La membrana
Lightning Dry, che riveste internamente la tomaia, offre
massima traspirazione e favorisce l’evaporazione del sudore
facilitando così la rapida asciugatura dell’interno della
scarpa in ogni momento.
L’intersuola in C-CAP con Rollbar System assorbe perfettamente
ogni impatto con il terreno e stabilizza il piede al
punto giusto, senza tuttavia irrigidire l’appoggio negli spostamenti
laterali. Unita al battistrada non-marking si adatta
a tutte le superfici, ma da il meglio di sé sul cemento e sul
sintetico.
Bianca con dettagli blu navy e il logo della FIT elegantemente
ricamato sulla linguetta, la MC803 è stata una delle protagoniste
presso lo Stand New Balance degli Internazionali
d’Italia giocati tra fine Aprile e inizio Maggio a Roma, come
la versione da bimbo disponibile con il velcro KE655 e con i
lacci KT655. Il logo FIT è stampato a pressione sulla tomaia,
anch’essa in pelle bianca con dettagli blu.

SPECIALE TENNIS
66
>>
gli anni. Considerando che oggi tante
aziende stanno lanciando questo
materiale come nuovo, ci dà grande
soddisfazione vedere che il mercato
ci ha dato ragione, quando abbiamo
deciso di introdurre per primi questa
soluzione nella realizzazione delle racchette.”
Che Pacific produce per ogni
tipologia di cliente. “Il nostro target è
ampio – conferma infatti il brand manager
Tolusso – e abbiamo una vasta
gamma di racchette, dalla serie torneo,
a quella sportiva, di cui fa parte
la Nexus, la racchetta più leggera al
mondo (220 grammi), a quella economica.
La nostra linea top comprende
invece la x force, la x force pro e la x
force light, più leggera.”
Buon per i tennisti e per quei professionisti
che, per le aziende, hanno, più
che mai, un’importanza considerevole.
“Sponsorizzare giocatori conosciuti
– afferma infatti Tolusso – è assolutamente
fondamentale. Noi, ad esempio,
abbiamo legato il nostro nome a
Potito Starace e siamo in trattativa
con altri tennisti di rilievo”. Non solo
per una questione tecnica. “Nel tennis
la moda ha il suo peso e la moda
si identifica con il giocatore, come
abbiamo potuto notare anche agli
ultimi Internazionali d’Italia a Roma,
dove giravano degli articoli sugli ultimi
vezzi di abbigliamento di alcune
tenniste in gara.” Che per un’azienda
rappresentano uno dei migliori veicoli
per promuovere il proprio brand, portando,
di conseguenza, un aumento
dei profitti. Lo stesso obiettivo a cui
tendono i negozianti di articoli sportivi,
a cui Lazzini di New Balance lancia
un appello: “Se io fossi un negoziante
tecnico, cercherei di investire di più
sul tennis, perché è un settore in ripresa
e perché, adesso, la richiesta
del movimento non ha sfogo e si fa
fatica a trovare la scarpa richiesta. Il
migliore consiglio che posso dare è
comunque quello di puntare sull’assistenza
al cliente. Oggi c’è infatti un
fiorente mercato su internet, dove tuttavia
manca proprio l’assistenza che
è lo strumento necessario per attrarre
e fidelizzare i consumatori. È importante
che i negozianti comunichino
valori tecnici ai clienti”.
aldo.vittorio@topsport.it
ENERGIA A CONTATTO DI PELLE
Già da qualche anno Biotex sta allargando la propria gamma verso capi
“multiuso” cioè che possono essere indossati come strato base in un
abbigliamento a strati, oppure da soli quando le temperature lo permettono.
Grazie alle caratteristiche di traspirazione canalizzata efficace, alla loro
aderenza e comfort e soprattutto per i materiali pregiati con cui sono
realizzati, i capi tecnici Biotex mantengono la temperatura corporea costante
in qualunque situazione climatica. trasferiscono rapidamente il sudore verso
l’esterno senza impregnarsi, evitando la formazione di cattivo odore e lasciando
la pelle sempre asciutta. Questa nuova linea da donna abbina in un unico capo
le proprietà di un intimo tecnico garantito Biotex, all’estetica e alle necessità
una maglia per uso esterno con tasche sul retro e un design studiato per la
donna che si vuole piacere anche mentre pratica il suo sport preferito.
La prima suola concava
Dalla collaborazione tutta italiana tra Lotto Sport Italia e i Laboratori dell’Università
di Pavia nasce l’innovativa e inedita tecnologia ReactiveArch. L’avampiede a riposo
ha una forma concava. Dall’analisi della biomeccanica del piede emerge che nella
fase di movimento gli archi plantari si deformano in maniera elastica appiattendosi
ed allargandosi: il peso del corpo sulle piante aumenta fino a quattro o cinque volte.
Il ReactiveArch è quindi la prima suola dinamica dalla forma concava in grado di
garantire massima ammortizzazione delle forze d’impatto, stabilità durante l’appoggio,
reattività nella fase di spinta. Questa tecnologia è legata al movimento naturale della
corsa, risulta quindi utile in molteplici discipline. Oggi Lotto la introduce sulla propria
collezione tennis e running. Nell’immagine, Raptor Ultra per l’uomo e Primacy per la
donna, i modelli di punta della nuova tecnologia Lotto per il tennis.
Due modelli di punta
Biotex
Tel. 0546 622 468
info@biotex.it
FAR, Fabbrica Artigianale Reti, offre un’ampia gamma di reti e accessori per il tennis. Si può scegliere tra reti
lavorate con o senza nodo, rinforzate nella parte superiore o semplici, tutte conformi alla norma EN 1510:2004,
che ne attesta le caratteristiche tecniche e garantisce la qualità e la resistenza nel tempo. Due i modelli di
punta: Rete Tennis Torneo e Super Torneo, realizzate in treccia di polietilene, secondo le dimensioni standard,
stabilizzate ai raggi UV, idrorepellenti, fissate con doppia cucitura e cavo d’acciaio, entrambe con doppi
occhielli alle estremità e centro rete in poliestere con fibbia e gancio inox incluso. Uno il modello prodotto solo
da FAR: Rete Tennis Torneo Special Match, termo fissata in autoclave e sottoposta ad uno speciale trattamento
di fissaggio con colla idrorepellente. È rifinita con delle bande laterali verticali nere in poliestere alta tenacità,
fissate direttamente alla rete per agevolare
il montaggio della stessa ai pali di sostegno.
Completa la gamma una rete da mini tennis,
realizzata secondo le dimensioni standard di m
7,00 x 0,75.
FAR Fabbrica Artigianale Reti
Tel. 030 9882 018
info@far-reti.it
La super racchetta
La linea Sportiva di Pacific, progettata con la vincente e sperimentata Fischer
Technology, è stata pensata per i giocatori ambiziosi di club e torneo. Nexus
è la racchetta super, realizzata specificamente per essere ultra leggera,
complessivamente più lunga e con una zona di battuta oversize. Il fiore all’occhiello
della collezione Pacific presenta la più alta percentuale di BasaltX Fibers per
ottimizzare la prestazione. Il brevettato Air Dampening System riduce colpi e
vibrazioni assicurando la massima protezione del braccio e un comfort imbattibile.
Queste due tecnologie unite nella stessa racchetta assicurano massima protezione
del braccio e comfort. La racchetta è ultraleggera, in modo da perdonare gli errori
per i colpi non centrati: si ottiene grande potenza con minimo sforzo. Sweet-spot
estremamente abbondante per errori minimi.
PROJECT 2010
Tel. 02 3087 341
pacificsports@project2010.it

Pacific acquisisce
la divisione tennis
di Fischer
Tra i principali players a livello internazionale nella produzione di corde ta tennis, accessori
e macchine per incordare di alta qualità, Pacific rafforza la sua leadership
presentandosi ora con una linea di racchette di alta gamma
Pacific, la nota azienda internazionale
di corde e accessori per il tennis, ha acquisito
la divisione tennis di Fischer-
Austria. Project 2010 continua il suo
rapporto nel mondo del tennis assumendone
l’incarico di distributore nel mercato italiano.
L’Azienda è da lungo tempo considerata uno dei
leader mondiali nella produzione di corde da tennis,
accessori e macchine per incordare. Numerosi
brevetti e l’operosità di prim’ordine hanno reso Pacific
leader mondiale per i prodotti di alta qualità.
Dal 2007 è fornitrice ufficiale di corde, grip e macchine
nei tornei più importanti del circuito ATP. Attualmente
l’azienda distribuisce i suoi prodotti in
più di 50 Paesi nel mondo.
Alla finale ATP World Tour dello scorso Dicembre
2009, alla 02-Arena di Londra, Pacific ha presentato
in anteprima mondiale la nuovissima linea di
racchette. Il focus delle racchette Pacific è la nuova
esclusiva tecnologia Basalt X. Con questa nuova
tecnologia Pacific vuol raggiungere, al primo colpo,
un posizionamento qualitativo sul mercato: alta
tecnologia, sportiva ed innovativa, prestazione e
design moderno con un tocco di lifestyle sono le
caratteristiche di base.
Pacific è un marchio internazionale leader negli accessori
per racchette da tennis da più di 37 anni.
Fondata ufficialmente nel 1972 con uffici in Germania
ed in Nuova Zelanda, il brand è simbolo di
prima qualità. È un marchio svariato che fornisce
una linea di prodotti completa per tennis, badminton
e squash.
Con le sue corde in budello naturale classificate
N.1 dal USRSA Survey, la vasta gamma di corde
sintetiche, i grip, gli accessori, le borse, le palle,
l’abbigliamento, le macchine per incordare ecc.
Numerosi giocatori professionisti ATP & WTA si
affidano ai prodotti Pacific per il loro successo, come
pure molte altre organizzazioni prestigiose. Nel
2007 il brand è diventato partner ufficiale del Tour
mondiale ATP con il servizio di “corde ufficiali,
grip e macchine per incordare”.
Questo appassionante abbinamento non solo porta
il meglio di Pacific ai migliori giocatori, ma consente
anche all’azienda di avere l’opportunità unica
di lavorare a stretto contatto con i migliori giocatori
del mondo, e poi di sviluppare ulteriormente
nuovi prodotti per il consumatore di ogni livello e
capacità. Solo Pacific può dare questo vantaggio!
Il brand è orgoglioso di questo retaggio ed è sempre
focalizzato sul “Service”, che è la sua priorità.
Pacific è orgoglioso di essere “Official Stringing
Service” a molti eventi - ATP, WTA, Coppa Davis,
Fed Cup ecc.
PROJECT 2010 srl
Via Ludovico Di Breme 26
20156 Milano
Tel. 02 3087 341
Fax 02 33 431 480
www.pacificsports.it
pacificsports@project2010.it

DALLA COPERTINA SPECIALE IMPIANTISTICA
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Tanti ne parlano, tutti la vogliono,
ma poi, alla resa dei
conti, in pochi la attuano. O
almeno non tutti quelli che la
vorrebbero. Questione di mancanza
della giusta sensibilità, ma soprattutto
di disponibilità economiche.
Ed ecco allora che la sicurezza
negli impianti sportivi non sempre
viene rispettata nel modo migliore,
rallentando un mercato che, per
le sue caratteristiche intrinseche,
meriterebbe ben altre soddisfazioni.
Tante le responsabilità, a partire
dallo Stato, che prima crea le giuste
leggi per la tutela della salute, ma
poi taglia i fondi alle strutture e alle
società sportive che non riescono ad
ammodernare i propri impianti. Una
situazione difficile, che siamo andati
ad analizzare con alcuni esperti del
settore.
In un mercato dalle esigenze ben
precise, il target è altrettanto definito.
“La nostra clientela – racconta
infatti il responsabile marketing della
Manifattura di Bigolino, Nadia Pampanin
– si divide principalmente in
due filoni: chi ha già degli impianti
e viene da noi per proteggerli nel
modo standard, e chi invece ci
chiede di realizzare delle protezioni
personalizzate per le proprie strutture,
dalle palestre ai muretti attorno al
campo. Devo dire che quest’ultima
soluzione, benché più onerosa, è
quella che negli ultimi anni è stata
la più richiesta.” Anche per il tipo
di assistenza e di attenzione che la
Manifattura riserva ai suoi clienti. “Ci
avvaliamo di diverse professionalità
– conferma infatti la Pampanin – per
poter venire incontro nel modo migliore
alle esigenze di chi si rivolge

La sicurezza
non è
il mercato
Nonostante
il tema sia spesso
d’attualità,
il settore degli
impianti sportivi
e della loro messa
in sicurezza fatica
a esprimere tutto
il suo potenziale
di ricerca
e qualità.
Ma non mancano
le eccezioni
a noi.” Non si discosta troppo da
queste posizioni anche Guglielmo
Schiavi, amministratore dell’omonima
azienda che produce attrezzature
sportive dal 1960: “Questo è un momento
difficile perché i nostri articoli
hanno due tipi di destinatari che,
una realtà in cui gli sponsor non
sono più quelli di una volta, elargendo
sovvenzioni minori. Potenzialmente,
quindi, questo settore
non dovrebbe avere dei problemi,
che poi tuttavia si creano per fattori
come quelli che ho appena esposto”.
a loro volta, vivono delle difficoltà.
Mi riferisco sia al settore pubblico,
che deve fare fronte a problemi di
carenza di disponibilità finanziaria,
che si ripercuote poi sulla mancanza
di fondi per sistemare le attrezzature
sportive delle scuole, sia alle società
Fotografata la situazione, il fuoco
si stringe sulle regole del gioco.
“Nel nostro settore – afferma infatti
Nadia Pampanin della Manifattura di
Bigolino – un po’ di concorrenza c’è.
Diciamo che lavoriamo con grossi
sportive, che devono scontrarsi con volumi e, dall’idea che mi sono >>
69

SPECIALE IMPIANTISTICA
Alla ricerca di nuove
identità e specializzazioni,
potrebbe essere
strategico che I negozi
dedicassero un reparto al
concetto della sicurezza
>>
fatta, credo che dal centro Italia
in giù ci sia un mercato diverso.”
Possiamo quindi parlare di settore
regionalizzato? “Penso che ci sia la
necessità di essere vicini ai clienti,
per capirsi e trovarsi, oltre che per
diminuire il costo del trasporto, che
è il maggiore da sostenere per il
cliente”. Che può contare su alcuni
marchi di riferimento in un mercato
restio ad accogliere nuovi competitors.
“Non ci sono limitazioni per
eventuali nuove aziende – commenta
Gugliemo Schiavi – ma sicuramente
in questo settore sono molto importanti
i contatti di tipo personale.”
Conferme su questo punto anche
da parte di Nadia Pampanin della
Manifattura di Bigolino: “Abbiamo
clienti che si rivolgono a noi da anni.
In questo senso si può parlare di un
mercato abbastanza chiuso, perché
ci sono tre o quattro nomi grossi che
giocano la partita tra loro.”
Con queste premesse e considerando
l’attuale crisi economica, andare
avanti sembrerebbe più che mai
difficile, anche se c’è chi ha fatto di
necessità virtù. “Sono in questo settore
da vent’anni – racconta Moreno
Mognol, amministratore delegato di
Vivisport – e questa azienda è nata
undici anni fa. Siamo una piccola
realtà, che conta dodici persone,
e per fronteggiare la crisi abbiamo
deciso di aprirci all’estero, andando
a produrre in venticinque Paesi al di
fuori dell’Italia. Questa scelta ci ha
permesso di abbattere i costi, dopo
che in Italia stavamo incontrando
sempre maggiori difficoltà. Il fatto
è che, dovendo stringere, lo si fa
su un settore che non è visto dai
consumatori come quello alimentare,
indispensabile per la sopravvivenza.
Nonostante tutto, comunque, noi
non abbiamo mai avuto flessioni
e quest’anno abbiamo registrato
addirittura un aumento, segno che
avere speso quando gli altri risparmiavano,
ha portato i frutti sperati.”
Oltre a riconoscimenti importanti
per la Vivisport. “Siamo sponsor
tecnico della Lega Pallavolo Serie
A – ricorda infatti Mognol – oltre che
dell’Associazione Italiana Preparatori
Atletici di Calcio, dell’Italia Beach
Soccer e dei campionati mondiali
di beach volley e di beach tennis
appena disputati, mentre per la FIBA
stiamo lavorando ad un certo livello
in molti palazzetti. In più lavoriamo
con tante squadre di calcio di serie
A, dando loro prodotti più resistenti.
È il caso dell’Atalanta e del Livorno
e, guardando all’estero, del Panathinaikos,
a cui abbiamo fornito
delle porte da calcio saldate nel
gomito della traversa con la traversa.
Questo le rende più pesanti di circa
venti chili ed un po’ più costose, ma
sicuramente più resistenti. Non a
caso i nostri prodotti e i nostri prezzi
sono molto competitivi sul mercato.
In un momento in cui il settore sta facendo
fatica, noi ci stiamo inserendo
molto bene con prodotti di qualità,
senza dimenticare di farci conoscere
anche all’estero, come dimostra la
nostra partecipazione alla fiera di
Colonia.”
Sicuramente molto positivo >>
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
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PROTEZIONI PER IMPIANTI SPORTIVI
La Manifattura di Bigolino, da anni produttore
di articoli sportivi, è in grado di produrre un
vasto assortimento di protezioni per impianti e/o
strutture, prevalentemente da interno. L’azienda
dispone di vari tipi di materiale per imbottiture,
nonché di materiali diversi per i rivestimenti, a
richiesta anche ignifughi. È inoltre in grado di
soddisfare ogni esigenza e produrre protezioni
di misure personalizzate, sia per impianti,
sia murali o paraspigoli. A pannello oppure a
tasca, con chiusura a velcro, a cerniera, oppure
da fissare con occhielli. C’è la possibilità di
stampa di un logo personalizzato. L’azienda è a
disposizione per preventivi personalizzati o per
cercare la soluzione più adatta alle esigenze di
ognuno. Per attrezzare palestre o spazi fitness
l’azienda offre inoltre un assortimento completo
di tappeti, materassi e prodotti per il fitness, dai
sacchi da boxe e fit boxe a elastici, polsiere e
cavigliere.
MANIFATTURA DI BIGOLINO
Tel. 0439 788430
info@bbsitalia.eu
Un impianto versatile
Fsport ha realizzato, assieme a noti designer italiani, il
set basket trasportabile professional. La base, in plastica
e riempibile con 105 l d’acqua o 160 kg di sabbia, è la
riproduzione stilizzata di una palla da basket. L’altezza
di gioco è regolabile fino a 3,05 metri. Il set, oltre alla
base, è composto da una colonna a tre sezioni in acciaio
verniciato, tabellone in plastica per esterno 110x73 cm,
canestro e retina, ed è proposto in una scatola dalle
dimensioni contenute. Inoltre, abbinando un semplice
kit, è possibile utilizzare il set basket anche per il gioco
del volley, beach-volley, tennis e beach-tennis. Fsport è
un marchio distribuito da Facci, azienda certificata ISO
9001:2008.
FACCI
Tel. 0498871124
facci@faccisport.com

Per non dimenticare Alessandro
In due anni la madre del ragazzo morto per avere
sbattuto la testa contro un rubinetto ai lati di un campo
da calcio a Roma ha ottenuto risultati importanti
Morire in un campo da calcio per l’incuria e la mancanza della necessaria
sicurezza sembra impossibile, ai giorni nostri. Eppure è
successo il 2 febbraio 2008 ad Alessandro Bini, giocatore quattordicenne
del Cinecittà Bettini che, nella partita con l’Almas Roma,
è deceduto andando a sbattere contro un rubinetto che si trovava
troppo vicino al campo da gioco. Per evitare disgrazie come quella
occorsa al figlio, la madre di Alessandro, Delia Santalucia, ha fondato
l’Associazione Alessandro Bini per la sicurezza nello Sport
che ha come scopo quello di evitare il ripetersi di simili disgrazie.
“Con il suo operato – racconta l’amministratore di Codex, Giorgio
Cinti – dopo due anni è riuscita a fare approvare una legge regionale
nel Lazio, che ha sancito la messa a norma degli impianti
sportivi. È stato fatto il bando e sono già stati stanziati 500.000
euro. In più nella regione Lazio, il 9 febbraio, la data del compleanno
del ragazzo, è stata istituita la giornata regionale per la sicurezza
nello sport.” Un’iniziativa assolutamente lodevole, perché al più
presto tutti gli impianti sportivi possano essere messi a norma,
tutelando la salute di ogni atleta.

SPECIALE IMPIANTISTICA
>>
anche il momento che sta attraversando
la Codex, come conferma il
suo amministratore Giorgio Cinti:
“La nostra attività sta andando molto
bene, tanto che non siamo in grado
di soddisfare tutte le richieste e lavoriamo
anche di sabato”. Alle spalle
di questo successo, la filosofia che
da sempre caratterizza l’azienda.
“Noi facciamo solo cose che non
esistono sul mercato – afferma Cinti
– creando prodotti originali che poi
brevettiamo. Siamo nati trentacinque
anni fa, realizzando prodotti per
la scuola, poi negli anni ci siamo
evoluti, passando dai tappetini con
l’incastro a coda di rondine prodotti
con materiale atossico per la scuola,
all’idea di proteggere in verticale gli
spigoli dei muri con il paracolpo che
protegge la testa di chi va a sbattere.
Per questo abbiamo inventato il
paraspigoli, una mensola particolare
a cellula chiusa ad alto assorbimento
agli urti, repellente a tutto. Il problema
era che si dimostrava repellente
anche alla colla, per cui, trovato un
collante ottimo per l’uso, l’abbiamo
utilizzato anche per l’alluminio,
ampliando la nostra produzione dalle
scuole alle palestre, fino al mondo
delle protezioni nello sport. Oggi
produciamo paraspigoli e pannelli
Impianto polivalente
murari per assorbire gli urti. Uno dei
nostri prodotti più interessanti è il
Polymat Maxi Onda, lastre che sembrano
dei cannelloni e che permettono
di assorbire urti che ad esempio
la gommapiuma non riuscirebbe ad
attutire.”
A questo punto una domanda nasce
spontanea: a fronte delle difficoltà
e dell’ingegno delle aziende, come
si comporta lo Stato italiano? “Con
i nostri affari all’estero – commenta
Mognol – compensiamo quello che
non c’è in Italia, dove lo Stato ha
chiuso i rubinetti.” Deciso anche
l’intervento di Denis Zanardo, amministratore
di Gammasport. “Innanzi
tutto – sottolinea – ci dovrebbero
essere meno chiacchiere e più fatti.
In Italia bisognerebbe obbligare
gli enti pubblici a pagare entro
trenta giorni, mentre noi siamo tra i
pochissimi Paesi in Europa che non
lo fa. Adesso con il Patto di stabilità
gli enti, dopo avere commissionato
i lavori ed avere già speso i soldi,
non possono pagare prima dell’anno
successivo e questo rallenta molto il
mercato delle attrezzature sportive. Il
problema è che così si crea un effetto
domino di non pagamenti che alla
fine va a travolgere le aziende”. Che
per sopravvivere sono costrette, a
volte, ad ampliare i propri orizzonti.
“Anziché stare fermi ad aspettare
che il lavoro arrivasse – racconta
infatti Zanardo – abbiamo deciso di
diversificarci, spostandoci su settori
nuovi. Ora ad esempio facciamo
anche palchi per il cinema.” Nessuno
pensa all’importanza della sicurezza?
“Soprattutto negli impianti –
ritiene Schiavi – bisogna adeguarsi
>>
NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO
La porta trasportabile
FOTO SCHIAVI
N
72
Sport System propone un impianto
basket-minibasket destinato ai campi
gioco da esterno. È realizzato con
struttura monotubolare di grossa
sezione in acciaio zincato, da
innestare a terra su bussola
preventivamente cementata
al suolo. Ha una robusta
struttura di sbalzo (225
cm) articolata in 4 tubolari di
acciaio zincato fissati al telaio
di supporto del tabellone. Il
tabellone è di resina melaminica di dimensioni regolamentari (180x105
cm) e il canestro è in acciaio verniciato con retina di nylon. L’impianto
è caratterizzato dal sistema interamente meccanico di regolazione
dell’altezza del tabellone che lo rende adattabile ad ogni esigenza. La
protezione totale della colonna principale, studiata per resistere alle
intemperie e comunque facilmente asportabile, garantisce la massima
sicurezza ai giocatori.
SPORT SYSTEM
TEL. 0438 401 247
info@sportsystem.it
Si chiama Italia, la propone Schiavi Sport ed è realizzata in alluminio anodizzato
bianco. Ha il profilo in alluminio pesante certificato sistema qualità secondo
normativa DIN EN ISO 9002 rilasciata da TÜV CERT, con nervature interne di
rinforzo, sezione ovoidale da mm120x100. Base pesante in acciaio zincato a caldo
del diametro di mm 80, profondità cm 200, e reggirete in acciaio zincato a caldo
dal diametro di mm 35. Picchetti speciali a spirale per fissaggio al terreno, ruote
gonfiabili, diametro cm 26, per trasporto (due ruote). Traversa in due pezzi unita
al centro con un profilo speciale di rinforzo. Gancetti reggirete antinfortunistici,
scorrevoli in apposito binario. Vendute a paio, misure regolamentari, a norma UNI
EN 748.
SCHIAVI SPORT
Tel. 049 87 02 139 - info@schiavisport.it

NOVITà PRODOTTO NOVITà PRODOTTO NOVITà
Facilmente trasportabile e allestibile
Gammasport propone un palco brevettato a struttura
modulare che può essere indifferentemente allestito
all’aperto o indoor da un numero ridotto di operatori
(anche non specializzati) a vantaggio dei costi e dei
tempi operativi. Nella posizione ritratta assume una
configurazione estremamente compatta e può essere
facilmente trasportato e immagazzinato. È composto da
moduli accostati che in posizione ritratta sono alloggiati
in uno spazio di alloggiamento definito dalla struttura
dell’altro modulo, in posizione non ritratta sono affiancati
in modo da assumere una posizione non sovrapposta.
In tutte le possibili configurazioni, i pianali dei moduli
restano collegati alla relativa struttura, che li sostiene
senza alcun smontaggio parziale o totale dei moduli
stessi con notevoli vantaggi in termini di costi e tempi
legati alla manodopera. Il palco a struttura modulare
così concepito è suscettibile di numerose modifiche e
varianti, inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti
da altri tecnicamente equivalenti.
GAMMASPORT
Tel. 0438 454 305 - info@gammasport.com
Sedute con poggiaschiena
Vivisport, azienda leader nel settore delle attrezzature sportive, propone la nuova
tribuna ribaltabile. Realizzata con una robusta struttura in acciaio verniciato per
interno (a richiesta anche zincata a caldo per esterno) la tribuna è formata da
3 ampie e comode sedute con poggiaschiena nell’ultima fila composte da doghe
di alluminio anodizzato con
inserto in pvc blu. Il piano
poggiapiedi è in multistrato
fenolico antiscivolo di grosso
spessore, adatto anche
per l’esterno. È inoltre completa
di ruote per un facile
trasporto.
Pulisce le scarpe dopo l’uso
VIVISPORT
Tel. 0438 582 316
info@vivisport.it
Mud Cleaner è ideale per una perfetta
e rapida pulizia delle scarpe
dopo il loro utilizzo nei campi da
calcio. Legar fornisce l’attrezzo
completo per il montaggio, inclusa
tubolare in goma (3 metri) per il
collegamento al rubinetto dell’acqua.
Realizzato in ferro verniciato,
ha un ingombro di cm 34x80x99h.
Si monta facilmente.
LEGAR SPORT
Tel. 030 9935 551
legar@legar.it

SPECIALE IMPIANTISTICA
>>
agli standard di sicurezza europei.
Le norme, quindi, ci sono, ma sono
tutte disattese e disapplicate,
perché nel pubblico ci sono carenze
finanziarie che inevitabilmente vanno
a determinare rischi per la collettività.”
Molte aziende sono in buona
fede. “Quando facciamo dei preventivi
sulle protezioni per gli impianti
sportivi – afferma Nadia Pampanin
della Manifattura di Bigolino – vediamo
che i nostri clienti vogliono
sempre vedere il tipo di lavoro che
noi realizziamo per avere la massima
sicurezza.”
Un bene da tutelare con la massima
affidabilità dei prodotti. Da qui un
messaggio chiaro per i negozianti.
“Consiglio loro – afferma Schiavi –
di proporre sempre prodotti di qualità
e di continuare sulla strada della
specializzazione, perché è l’unico
modo per competere in una realtà
in cui negli ultimi tempi tutti si sono
improvvisati a fare tutto, e questo
ha creato una grande confusione.”
Un’idea da parte ancora di Cinti:
“Sarebbe interessante che i negozi
dedicassero un reparto alla sicurezza.”
Tanti ne parlano. La speranza è
che, prima o poi, tutti si adoperino
per realizzarla concretamente.
damiano.montanari@topsport.it
COME INVENTARSI IL FUTURO
Come affrontare un mercato molto competitivo
con la forza delle idee e dell’innovazione
Per fronteggiare la crisi servono qualità, professionalità e specializzazione,
ma non guasta sicuramente anche una certa dose di
estro. A darne conferma è Moreno Mognol, amministratore di Vivisport,
che con la sua azienda sta immettendo sul mercato prodotti
assolutamente innovativi. “Noi facciamo sempre articoli nuovi
– racconta infatti Mognol – come ad esempio quello che io ho
chiamato il ‘palla indietro’, un attrezzo propedeutico a tre usi: come
simulatore del muro nella pallavolo e come sostituto del giocatore
avversario a basket e a tennis, dove, a seconda di come lo si inclina,
fornisce una risposta differente al giocatore che lo sta utilizzando.
Tra le altre invenzioni di Vivisport ricordo poi il palchetto monopalo
per arbitro di beach volley, regolabile in base all’altezza del direttore
di gara, e il training tester PHT, uno strumento elettronico che
permette di rilevare e visualizzare in tempo reale dei parametri di
valutazione della preparazione degli atleti che praticano sport di
situazione come il basket e il volley. Soprattutto nel volley questo
strumento consente di eseguire in modo rapido i test di salto, di
rapidità e di allenamento del palleggiatore.” Un attrezzo assolutamente
interessante che viene già utilizzato dalle
Nazionali italiane di pallavolo maschile e femminile,
e che dimostra come la Vivisport, già leader
nazionale, abbia ottime chance di riscuotere importanti
successi anche all’estero.
Nelle foto: la
panchina allenatori
di robusta sezione
è costruita
con un profilo a
grossa sezione
antinfortunistico,
e sta riscontrando
molto interesse,
sopratutto
all’estero.
FOTO VIVISPORT
74

SPECIALE MERCATO
DA NON perdere
Una calzatura versatile
Chinook è disponibile anche nel
modello mid, ideale per ogni tipo di
attività outdoor. Comodo, leggero e
confortevole, ideale in ogni stagione.
100% impermeabile grazie alla membrana
Waterstopper. Dotata di tecnologia
Natual Ventilation, alta traspirabilità,
è una calzatura destinata a tutti gli
amanti della montagna. Disponibile
nelle varianti colore dark grey/orange,
shark ash e ciment ash.
Piace a tutti
Lo Spork è un coltello, un cucchiaio e una forchetta combinati in un’unica posata.
Disegnato dal designer scandinavo Joachim Nordwall, lo Spork è semplice,
pratico, elegante ed innegabilmente sexy. Viene prodotto in quattro misure (Regular
17 cm, Extra Medium 20 cm, Large 25 cm, Little 14 cm) in dozzine di colori
diversi (ora anche metallizzati), in materiale plastico e anche in titanio.
È pratico in casa, in vacanza, a scuola e in ufficio. Ogni anno ne vengono venduti
milioni di pezzi in tutto il mondo. Presentato nel tubo trasparente di plexiglass
diventa un oggetto a cui pochi clienti possono resistere. Spork resiste al calore,
si lava in lavatrice, non graffia il teflon, è estremamente resistente, pesa solo 9
grammi. Distribuito da Mr. Seven.
MR. SEVEN
0471 284 274
info@misterseven.it
MGM BY TREZETA
Tel. 0423 489 310
info@trezeta.it
Performances migliorate
La nuova collezione Spaziale Splendy
approfondisce il tema dello sport e lo
declina in due linee differenti che utilizzano
entrambe un nuovo Tessuto-non-
Tessuto di microfibra italiana (TexWinner,
brevettato e depositato, esclusiva di
Spaziale Splendy) frutto della ricerca degli
ultimi anni. Il nuovo tessuto evidenzia
performance ancora migliori: è rapido a
trasferire l’umido dal lato interno a quello
esterno e si asciuga più rapidamente,
mantenendo inalterati il peso e la praticità
del capo. In poche parole fornisce un
comfort decisamente migliore. Le due linee
che compongono la Sport Collection
interpretano gli stilemi estetici tipicamente
sportivi. Nel caso della Collezione
Sport 02, indossato da Antonio Rossi (il
nuovo testimonial del brand) viene ripreso
lo stile anni ’80 nei colori blu elettrico, blu
navy e scritta in flock bianco.
SPAZIALE SPLENDY
Tel. 02 70 636 911
marketing@spazialesplendy.com
Racchette con alta tecnologia
Le racchette Stiga che Garlando propone ai giocatori italiani sono un concentrato
delle migliori tecnologie studiate dal produttore svedese. Come il procedimento Crystal,
che cristallizza la superficie del legno riducendo il peso della racchetta. Straordinario il
metodo di lavorazione WRB (Weight balance, Rate of recovery, Ball
sensitivity) che accelera la velocità di recupero e aumenta la sensibilità
al tocco della pallina, bilanciando il peso della racchetta.
Il rivoluzionario trattamento Tube crea all’interno del legno
tanti microcanali riempiti con materiali diversi a seconda delle
caratteristiche che la racchetta deve avere. Agisce sulla
gomma la tecnologia Air Capsule, creando tante microscopiche
capsule d’aria che alleggeriscono la gomma e
la rendono notevolmente elastica. Gli ultimi sviluppi
della Nano Composite Technology, nuova tecnica
di lavorazione delle materie plastiche, creano
all’interno della gomma dei nanograni che
limitano gli spazi vuoti tra le fibre. Il risultato è
una struttura molecolare molto compatta e densa,
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
www.garlando.it
oltre che più leggera. Per info e nominativi agenti
contattare Massimo Rapetti in azienda.
75

NOVITà PRODOTTO
Per la donna attiva
Julietter Mid Ws risveglia l’ottimo
ricordo di un recente passato per Trezeta.
Disegnata specificatamente intorno al
piede femminile, ha un collo del piede più
pronunciato, una punta più slanciata e
arco plantare e tallone più alti. La scelta di
utilizzare materiali specifici rende questa
scarpa lo strumento outdoor più indicato
per la camminata femminile. La tomaia è
WP Nubuck Leather, la fodera è waterstopper,
la suola è Vibram Chesirecat
Rubber, l’intersuola EVA with Extra heel
shock-absorption. E inoltre, sottopiede
Flexible Hiking e plantare Double Density
PU comfort Foam. Naturalmente, Juliette
adotta la tecnologia Natural Ventilation.
MGM BY TREZETA
Tel. 0423 489 310
info@trezeta.it
Per la massima espressione agonistica
Dall’esperienza costruttiva del J01 nasce J05 MAXXIS.
Disegnato con i più moderni sistemi CAD, è la naturale
evoluzione del costume che ha rivoluzionato il mondo del
nuoto, il Jaked J01: modellistica innovativa, tessuto di
fibra bi-elastica (in direzione longitudinale e trasversale) di
nuovissima concezione con straordinaria memoria di forma,
assenza di cuciture e bassissimo grado di assorbenza sono
i suoi punti di forza. L’elevato modulo bi-elastico contribuisce
a determinare massima compressione muscolare, razionalizzata
dai tagli di lavorazione. La circolazione sanguigna è
aumentata e contribuisce a una migliore ossigenazione della
massa muscolare. Il particolare taglio della zona lombare (e
del piccolo oblò, nella versione femminile) fascia e comprime
la zona lombare, ed è in grado di conferire un effetto
sostenitivo all’atleta. Le cuciture spariscono: grazie allo
speciale processo produttivo della nastratura, la superficie
del costume si presenta perfettamente levigata e a bassissima
frizione. Il coefficiente di assorbimento dell’acqua inoltre
è davvero minimo, il che favorisce un minor attrito e una
maggiore idro-dinamicità. La nuova fibra inoltre è caratterizzata
da un elevato carico di rottura.
JAKED
Tel. 0331 7621
ecommercejaked@jaked.it
Un nuovo modo di proporsi
Beachers presenta, per l’estate 2010,
il nuovo cartello vetrina bifacciale dall’effetto
3D. Colorato e di sicuro impatto,
permette di esporre in entrambi i lati le
Beachers preferite enfatizzando l’effetto
mare e, naturalmente, l’effetto infrafigo.
Beachers è distribuito da Wood & Rock.
WOOD & ROCK
Tel. 0473 247 006
info@woodandrock.com
OutDoor 2010
con un nuovo layout espositivo
La 17 a edizione del salone OutDoor, la fiera di riferimento europea del settore che
si svolge dal 15 al 18 luglio 2010, si presenta ai visitatori in nuova veste. Per la
prima volta, l’esposizione delle tende da campeggio OutDoor Zeltstadt sarà allestita
nel padiglione Rothaus A1, mentre i big internazionali del settore presenteranno le
loro prime mondiali nei padiglioni fieristici A7 e B5. “Il layout espositivo migliorato
usufruisce dell’ampliamento ultimato del complesso fieristico a est, e rende la
presenza degli espositori più equilibrata tra gli ingressi Ovest ed Est”, spiega il
direttore della fiera, Klaus Wellmann. “In questo modo si ha una migliore occupazione
degli spazi espositivi e allo stesso tempo si rafforza la reputazione dell’OutDoor quale
fiera di riferimento dai percorsi brevi.”
Sia i visitatori sia gli espositori si avvarranno di un’infrastruttura ottimizzata e dalla
disposizione più chiara degli stand, nonché dei percorsi più brevi.
Per contro, i grandi marchi del settore outdoor si presenteranno nei due nuovi
padiglioni. Un altro punto d’attrazione nel settore fieristico Est è rappresentato dallo
stand comune dotato di una parete da arrampicata, allestito dalle associazioni alpine
di Germania, Austria e Svizzera “camp3”. Ancora una volta vi si terranno concorsi con
la partecipazione di campioni internazionali e i clienti potranno utilizzare l’impianto
per informarsi su temi quali la sicurezza e la sostenibilità.
76

Una storia fatta
di successi
Fondata nel 1954, Garlando S.p.A. produce e
commercializza articoli sportivi e per il tempo
libero, di livello elevato, destinati ad una clientela
esigente.
Oggi l’azienda ha una sessantina di dipendenti ed
esporta in cinquanta Paesi esteri. Recentemente
ha aperto anche una filiale in Germania (Garlando
Gmbh). In Italia conta invece una rete di agenti
che copre l’intero territorio.
Parimenti, è stata anche ampliata l’offerta. Ai
capisaldi che hanno fatto il successo dell’azienda
- calciobalilla, biliardi, ping-pong e air hockey – si
sono aggiunti articoli sportivi, quali tabelloni da
basket, trampolini e porte da calcio.
La linea più tradizionale è stata rinnovata con
l’introduzione di numerosi prodotti per il pubblico
familiare, molti dei quali pensati per i bambini,
a cui ha fatto seguito la commercializzazione
esclusiva dei tavoli da ping-pong e accessori
di Stiga, numero uno nel settore. L’ultimo
successo è l’acquisizione dell’esclusiva di
commercializzazione per l’Italia degli articoli per
l’home fitness di Kettler, la multinazionale tedesca
leader per la qualità dei prodotti e dell’assistenza.
Tutti i prodotti sono disponibili a magazzino,
particolarmente curati nel packaging. Una
particolare attenzione è rivolta al punto vendita,
con la possibilità di scegliere tra espositori di
varie dimensioni e materiale cartellonistico e
promozionale.
Per informazioni,
contattare Massimo
Rapetti in azienda,
oppure visitare
www.garlando.it.
77

NOVITà PRODOTTO
Novità da indossare
Rip Curl, marchio di abbigliamento
australiano, è impegnato fin dal 1969,
anno della sua fondazione, in attività
ambientaliste per mantenere forte il legame
tra uomo e natura, in una situazione
di armoniosa convivenza. Ogni anno le
collezioni di Rip Curl aumentano l’offerta
di capi ecologici, tessuti ricavati da cotone
organico o da plastica riciclata. Per
questa stagione estiva, Rip Curl propone
il boardshort Green, un costume ecofriendly
realizzato con tessuto riciclato
dalla plastica.
RIP CURL ITALY
Tel. 055 3980 530
www.ripcurl.com
Come non averle
Pluripremiato come miglior equipaggiamento
da trekking, Alaska GTX è un intramontabile
classico Hanwag, archetipo della
scarpa da trekking per eccellenza. La soletta
Memory, l’allacciatura con cuciture ridotte, il
bordo protettivo soprelevato e il sistema
Air-Pulse insieme alla suola Vibram e
la fodera in Gore-Tex garantiscono una
comodità assoluta e la sicurezza su tutti i
tracciati. Alaska è disponibile nella versione
uomo e nella versione donna. Distribuito da
Fenix Outdoor Italia.
Il Sudafrica è più vicino
FENIX OUTDOOR ITALIA
Tel. 0472 767 201
www.fjallraven.com
MICO SPORT
Tel. 030 2003 211
info@mico.it
78
Per una calzata ergonomica
La calza da running woman extralight
si caratterizza per la struttura a densità
superleggera costruita in funzione
dell’anatomia del piede. Presenta il
polsino antistress in Lycra per la massima
aderenza senza compressione. La maglia
di base a bassa densità Micropolyamide e
Lycra garantisce massimo comfort e massima
sensibilità durante la corsa, elevata
traspirabilità e ventilazione costante. La
maglia elastica a lavorazione alternata sul
collo del piede e sopra le dita promette la
massima ventilazione. Mico ha pensato anche
alla struttura anatomica piede destro/
piede sinistro e agli inserti di ventilazione
sul collo del piede e sotto le dita. Inoltre,
come di consueto, sono presenti la fascia
elastica anti-torsione a doppia lavorazione
per assicurare il massimo grip nell’arco
plantare, il supporto
di protezione
laterale dell’alluce
e del
metatarso
anteriore
e la punta
seamless
super-comfort
per azzerare qualsiasi
frizione.
Se non per tutti sarà possibile assistere ai campionati mondiali di calcio che si
svolgeranno a partire da giugno in Sudafrica, sarà invece possibile respirare il clima ed
emulare il gioco dei propri calciatori preferiti con il nuovissimo calciobalilla Sudafrica, una
creazione Fas Pendezza. Design
accattivante, colori della bandiera
sudafricana, linea grintosa, spessore
del mobile mm 30, boccole
slide con cuscinetti, il calciobalilla
Sudafrica sarà il partner ideale
per le sfide tra amici a casa o al
bar. Altamente performante e di
elevatissima qualità, il calciobalilla
Sudafrica è totalmente made in
Italy – come tutti i prodotti Fas
Pendezza.
FAS PENDEZZA
Tel. 0346 21 164
info@faspendezza.it
Niente lacci per i mondiali
All’atteso appuntamento calcistico dei Mondiali
2010 in Sudafrica, Lotto Sport Italia presenta la nuova
Zhero Gravity Ultra, l’unica scarpa da calcio al mondo
senza lacci. Sensibilità, precisione e leggerezza sono
le caratteristiche di Zhero Gravity Ultra. Grazie alla
combinazione di tecnologie brevettate Lotto nasce la
rivoluzionaria scarpa da calcio dei prossimi Mondiali
2010. L’assenza di lacci garantisce un perfetto avvolgimento
del piede e la massima sensibilità nel controllo
del pallone. Naturalmente Zhero Gravity Ultra è stata
costruita con altre tecnologie, come la suola Reactive
Arch, i tacchetti rotanti Twist’n’go.
LOTTO SPORT ITALIA
TEL. 0423 61 81
email@lottosport.com

IDEA
Tel. 0423 3097
info@ideakids.it
Uno shock estetico
Colori e quadri
e fantasia
Dal 2010, Idea S.p.A. affiancherà
ai marchi Papermoon e
Cacao – leader nell’abbigliamento
per bimbi e ragazzi da 0 a 14 anni
– la produzione e distribuzione
delle collezioni Tru Trussardi Junior
e Baby, Navigare, Think Pink e
Rifle Junior e Kid. Diventando,
di fatto, il polo primario in Italia
della produzione e distribuzione di
abbigliamento per i bimbi sia per
lo sport che per il tempo libero.
La missione aziendale per il 2010
è sicuramente tesa ad aumentare
la presenza dello storico Brand
Think Pink junior nei punti vendita
del bambino e dello sport. Per
la nuova collezione P/E 2011 si
prevede una svolta importante nel
mondo del bambino Think Pink:
saranno proposti capi dai colori
brillanti e attuali pur mantenendo
lo storico “calanque” abbinato a
polo, t-shirt e felpe ricercate sia
nello stile che nei materiali con un
unico comune denominatore: il
mondo dell’adulto. Questo perché
i piccoli sempre più vogliono
vestirsi come mamma e papà.
Lo staff creativo di Beachers per questa collezione si è
mossa con audacia stilistica esprimendo con forza un design che
è moda, ricerca e creatività che diventa sempre più internazionale.
E che per di più ha impatto ambientale zero. Sono la nuova
generazione di infradito capaci di adattarsi alle esigenze di stile
e comfort attuali; dal design glamour o con particolari grafiche
originali e di tendenza e in varie combinazioni di colore. Leather
Orance Man, semplice ed essenziale, e Fleurs de France, con
plantare destro diverso dal sinistro, ne sono solo due esempi. Il
plantare anatomico avvolgente si adatta perfettamente al piede e
la suola in gomma e juta ad elevata aderenza e anti scivolo sono
il mix ottimale che permette di camminare non solo in modo confortevole
ed agile, ma di correre, saltare, ballare senza perderle.
Test&Feel in 6 palestre italiane
La Sportiva ha organizzato,
dall’11 al 20 maggio, il
Test&Feel tour 2010 in 6
palestre italiane per dare a
tutti la possibilità di testare le
nuove scarpette d’arrampicata.
Un’occasione unica per
approfondire la conoscenza
dei principali modelli in
collezione, tra cui Speedster
e le nuovissime Katana Laces
e Miura VS Woman, grazie ai
consigli e agli approfondimenti
di Pietro Dal Pra. Un momento di
incontro unico tra azienda, alteta
e pubblico in cui poter ricevere
informazioni personalizzate
in base alle proprie esigenze
tecniche di scalata e alle proprie
caratteristiche morfologiche. Un’occasione imperdibile per
migliorare le proprie conoscenze arrampicatorie a 360°.
ECO-TECNOLOGIA PER L’UOMO
Mico presenta la nuova linea di calze Green Bio Walking,
realizzate in Bio-Cotton. Sono calze totalmente tessute in cotone
biologico organico, un filato naturale coltivato con metodi che integrano
conoscenze antiche e moderne per ridurre l’impatto delle
attività agricole sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Un progetto
per fare moda in termini etici ed ecologici che diventa una
filosofia di prodotto biologico sostenibile, dal seme al capo finito.
Una scelta che si riflette anche nel packaging, prodotto impiegando
materiali cartacei riciclati e limitando l’impiego di inchiostro.
I processi di tintura utilizzati hanno basso impatto ambientale, il
cotone biologico a contatto con la pelle non è tossico, riducendo
il rischio di allergie. Il risultato è un tessuto soffice, morbido, ecocompatibile,
disponibile da subito in vendita con comodo box da
48 paia in taglie e colori assortiti.
MICO
Tel. 030 2003 211
info@mico.it
WOOD & ROCK
Tel. 0473 247 006
info@woodandrock.com
79

NOVITà PRODOTTO
Pronto a tutto
FENIX OUTDOOR ITALIA
Tel. 0472 767 201
www.fjallraven.com
Con supporto
antipronazione
Leggero, pratico
e confortevole il pantalone
Kalfjäll, firmato
Fjäll Räven, è l’indumento
ideale per chi
ama immergersi nella
natura e rispettarla.
Le ginocchia sono
preformate e rinforzate,
le comode tasche
perfette per mappe e
strumenti. Il pantalone
Kalfjäll è realizzato
in G-1000 Lite, un
tessuto dalle caratteristiche
esclusive:
traspirante, antistrappo,
antirovi, resistente
all’abrasione, antivento
e idrorepellente
grazie alla presenza
di uno strato di cera
naturale. Fjäll Räven
è distribuito da Fenix
Outdoor Italia.
Makani RC, di Scott, è un modello
dotato di supporto antipronazione che,
grazie alla costruzione dell’intersuola,
offre la giusta protezione, reattività ed
elasticità. È realizzata con tomaia in Air
mesh e rinforzi in materiale sintetico. La
suola è Sharc (Scott High Abrasion Rubber
Compound), l’intersuola è Ultralyte
con microcuscinetti ammortizzanti LityGel
nella zona tallonare; supporto mediale
in carbonio con inserto Pro-propulsione
sulla pianta del piede. E ancora, allacciatura
Socks Fit a sostegno della tomaia,
plantare anatomico, estraibile. Disponibile
nelle misure US dalla 6 alla 13. Scott è
distribuito da Acerbis.
ACERBIS
Tel. 035 773 577
infosport@acerbis.it
Con forma avvolgente
Le belle giornate estive favoriscono
le attività all’aria aperta,
in particolar modo il nordic
walking. Cober ha ampliato la
gamma di bastoni specifici per
la pratica di questa specialità,
affiancando ai due modelli telecopici
tre nuovi modelli a misura
fissa: uno in carbonio 100%, uno
in carbonio 60% e un modello in
lega di alluminio 7075. I due modelli
in composito sono dotati di
manopole ergonomiche con passamano
asimmetrico regolabile,
realizzato in materiale anallergico
e traspirante. La sua forma avvolgente
garantisce infatti una presa
sempre stabile e consente una
precisa conduzione dell’attrezzo
anche durante i movimenti di
apertura e chiusura della mano.
Lo stesso passamano è montato
anche sul modello allungabile
con meccanismo a clip: questo
sistema di regolazione consente
il perfetto allineamento tra
manopola e puntale al variare
della lunghezza del bastone. Tutti
i modelli sono dotati di puntale in
widia e stopper in gomma asportabile.
A completare l’offerta di
bastoni per discipline estive, Cober
propone un’ampia gamma di
modelli per trekking e hiking. La
collezione è in grado di soddisfare
le più svariate esigenze, con
un eccezionale rapporto qualità/
prezzo.
COBER
Tel. 02 57 601 341
info@cober.it
Resiste agli agenti atmosferici
Un comfort
migliore
La nuova collezione
2010 di Spaziale
Splendy registra un
notevole arricchimento.
Il tema dello
sport è approfondito
e declinato in due
linee differenti che utilizzano entrambe un
nuovo Tessuto-non-Tessuto di microfibra
italiana (Texwinner, brevettato e depositato,
esclusiva di Spaziale Splendy) frutto
della ricerca degli ultimi anni. Il nuovo
tessuto evidenzia performance ancora
migliori: è più rapido a trasferire l’umido
dal lato interno a quello esterno e si
asciuga più rapidamente, mantenendo
inalterati il peso e la praticità del capo.
Le due linee che compongono la Sport
Collection interpretano gli stilemi estetici
tipicamente sportivi: in un caso c’è una
linea di accappatoi unisex, realizzati in
due nuances cromatiche (corallo e blu
elettrico, entrambi con fondo in blu navy),
caratterizzata da una modellatura particolarmente
curata, sottolineata nei cambi
cromatici da un profilo bianco a coda di
topo e da un grande logo floccato sulla
manica. Nell’altro caso è il raffinato e atletico
nero a dominare la scena, interrotto
da un grande e importante logo floccato
Spaziale Splendy in quattro tinte fluorescenti
che decora tutta la manica sinistra
e viene ripreso anche nell’asciugamano
coordinato. Nell’immagine Antonio Rossi,
nuovo testimonial del brand.
SPAZIALE SPLENDY
Tel. 02 70 636 911
marketing@spazialesplendy.com
OpenAir è il calciobalilla per l’aria aperta, dal gradevole design, è la nuova proposta
Garlando per la prossima stagione estiva. L’originale struttura si abbina a una giocabilità
di livello professionale, grazie al meglio della componentistica utilizzata per questo
modello, mentre la scelta dei colori tiene conto delle esigenze di utilizzo in giardino
come in interni. Open air è costruito con materiali e componenti resistenti agli agenti
atmosferici: il mobile è realizzato in una particolare miscela di materiali plastici e fibra
di vetro per aumentarne la resistenza, il piano di gioco è serigrafato con inchiostri che
non sbiadiscono, mentre i particolari in
metallo sono sottoposti a trattamento
tropicale antiruggine. Adatto a restare
all’aperto tutto l’anno, può anche essere
comodamente riposto in poco spazio
grazie alle pratiche gambe pieghevoli,
che consentono una chiusura compatta.
Per info e nominativi agenti contattare
Massimo Rapetti in azienda.
80
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
info@garlando.it

Giugno 2010
Supplemento Economico Finanziario
di TopSport – Il Giornale degli Articoli Sportivi
Stile e risparmio per l’Europa che spende
Nei diversi paesi cambiano i driver d’acquisto, ma l’attenzione al risparmio
resta un elemento pressoché imprescindibile per tutti
FOCUS ON
Gusti, tendenze, aspettative mutano
nei vari stati dell’Unione
Europea e i consumatori si distinguono
per i differenti approcci all’acquisto.
Nonostante ciò, uno sguardo
attento accomuna i consumer europei
e offerta, rapporto qualità prezzo
e risparmio sono costanti che nessuno,
specie in questi tempi difficili,
si permette di ignorare.
In Italia, i consumatori di articoli
sportivi scelgono l’insegna in cui
effettuare i loro acquisti principalmente
sulla base della possibilità di
poter trovare un buon assortimento
di marchi e prodotti. In Francia, Gran
Bretagna, Germania e Spagna la
principale discriminante di scelta è
invece legata al livello dei prezzi praticato
nei punti vendita.
I consumatori italiani, francesi e spagnoli
scelgono il marchio da acquistare
considerando principalmente il
rapporto qualità-prezzo dei prodotti.
I Tedeschi preferiscono orientarsi
verso i marchi che beneficiano di
sconti o promozioni. Per i consumatori
Inglesi, invece, è necessario che
il marchio garantisca prodotti ad alta
comodità e vestibilità.
I consumatori tedeschi sono i più
fedeli al marchio e ai suoi prodotti.
Il 43% dichiara che non avrebbe acquistato
nulla nel caso il prodotto o il
marchio desiderato non fosse stato
disponibile.
Il fattore trendy e moda influenza
moltissimo, ancora oggi, le scelte
d’acquisto del pubblico italiano, e
questo non è certo una sorpresa. Il
fattore economicità e convenienza,
invece, è il driver predominante in
Francia, Germania, Gran Bretagna
e Spagna.
The NPD Group, è una società di ricerche di mercato fondata nel 1967 negli
Stati Uniti, con sede a Port Washington, NY. È attualmente presente in 19 Paesi
al mondo e impiega più di 1100 dipendenti, offrendo consulenza e informazioni
di mercato a più di 1700 aziende clienti. Attraverso i suoi panel, consumer online
e retail, NPD è la fonte principale di informazioni per il mercato dello sport.
NPD è all’avanguardia da più di dieci anni nella rilevazione di dati per calzature,
abbigliamento e attrezzature sportive.
NPD è presente in Italia con i suoi uffici a Milano. Oltre che nello Sport, è attiva
anche nei mercati Toys e Back To School, Beauty e Food.
Per informazioni contattare il numero 02 8550061.
Lo sapevate che…?
… in Italia, i consumatori di
articoli sportivi scelgono l’insegna
in cui effettuare i loro acquisti
principalmente sulla base della
possibilità di poter trovare un
buon assortimento di marchi e
prodotti. In Francia, Gran Bretagna,
Germania e Spagna la principale
discriminante di scelta è invece
legata al livello dei prezzi praticato
nei punti vendita.
… i consumatori italiani,
francesi e spagnoli scelgono
il marchio da acquistare
considerando principalmente
il rapporto qualità-prezzo dei
prodotti. I tedeschi preferiscono
orientarsi verso i marchi che
beneficiano di sconti o promozioni.
Per i consumatori inglesi, invece,
è necessario che il marchio
garantisca prodotti ad alta
comodità e vestibilità.
… i consumatori tedeschi sono
i più fedeli al marchio e ai suoi
prodotti. Il 43% dichiara che non
avrebbe acquistato nulla nel caso
il prodotto o il marchio desiderato
non fosse stato disponibile.
… “Mi piaceva il prodotto
perché alla moda/trendy” è il
fattore principale che influenza la
scelta del consumatore sportivo
Italiano. “Era economico/costava
poco” è il driver predominante in
Francia, Germania, Gran Bretagna
e Spagna.
Abbigliamento e accessori per lo sport
Fonte: NPD Sports Tracking Europe – Consumer
Panel Online – Apparel & Footwear combined.
81

Inserto economia - Giugno 2010
NEWS
Nuova struttura in Brooks Italia
Dallo scorso febbraio, la Brooks Sports
GMBH, filiale europea di Brooks USA,
ha assorbito l’agenzia italiana, operativa
dalla fine del 2003, inaugurando perciò
la nuova filiale italiana, direttamente collegata
con la sede centrale di Munster.
Questa nuova configurazione è il premio
per la notevole crescita del marchio sul
nostro territorio, e dimostra la grande fiducia
e il notevole interesse riposte dalla
azienda statunitense nei confronti del
mercato italiano e di chi si è attivamente
impegnato in questi anni nell’avventura.
Ai vertici della nuova struttura sono stati
confermati tutti i referenti precedenti,
con Marco Rocca quale responsabile
commerciale e marketing, forte di uno
strepitoso + 58% di incremento rispetto
alla stagione 2009. “Siamo orgogliosi
della grande fiducia riposta nella filiale
italiana da parte di Brooks International
verso il nostro marketing, e del lavoro in
generale svolto fin qui dal nostro piccolo,
ma agguerritissimo team”, ha dichiarato
Rocca.
La ri-partenza del brand sul mercato nazionale,
dopo alcune stagioni di assenza
completa, è datata fine 2003. In meno di
sette anni i risultati sono stati importanti:
Vf migliora le stime annuali
da zero a + di 250 clienti, da zero a + di
300.000 paia vendute, stabilmente ora
nei top five del settore running Italia.
La filiale Italiana si è inoltre issata nel
corso degli anni al primo posto in Europa
nelle vendite dell’abbigliamento e
accessori, conquistando ben tre ambitissimi
“Internationals Apparel Awards”.
Sempre seguendo indicazioni ed esigenze
dei propri clienti, Brooks Italia ha
sviluppato una rete di atleti/testimonial
di grande supporto agli stessi dealers
sia a livello locale che nazionale; tra tutti
è bene ricordare il campione dl mondo
Under 23 di Duathlon ed europeo di
Triathlon Alessandro Fabian, l’ultramaratoneta
Lorenzo Trincheri, lo stakanovista
delle maratone italiane Emanuele Zenucchi,
l’olimpionico di triathlon Daniel
Fontana.
Grande attenzione anche nei confronti
delle manifestazioni agonistiche, soprattutto
a carattere regionale ma anche nazionale:
saranno oltre 100 le gare supportate
quest’anno, mentre presenze
istituzionali agli expo-maratona di Roma,
Milano, Napoli, Venezia e sponsorizzazioni
delle maratone di Lucca e di Pisa
sono state definite e previste.
Vf Corporation ha archiviato il primo trimestre con un incremento dei ricavi
dell’1,4% a 1,75 miliardi di dollari. Più incoraggianti gli utili, saliti del 62% a
163,5 milioni, dopo il taglio dei costi e lo smaltimento delle rimanenze: si tratta
di un valore record, come spiegano dal gruppo americano del casualwear e
jeanswear, che consente di rivedere al rialzo le stime di chiusura del 2010.
Il business “outodoor & action sports”, cui fanno capo marchi come Vans, Napapijri,
Kipling e The North Face, ha realizzato un +10% delle vendite nei tre
mesi. La decisione di uscire dal mass market in Europa e le deludenti performance
negli Usa hanno invece penalizzato il jeanswear (Wrangler e Lee, per
citare alcuni brand), che globalmente ha accusato un -7% (ma con un +40% in
Asia). Cali meno consistenti hanno interessato lo sportswear (-1,3%), cui fanno
capo linee come Nautica, mentre l’area “contemporary brands”, che tra le
etichette conta 7 for All Mankind e John Varvatos, è cresciuta del 16%, grazie
anche alle new entry in portafoglio (Ella Moss e Splendid).
Visto che il quarter si è rivelato migliore delle attese, il management ha deciso
di aumentare gli investimenti 2010 di altri 35 milioni di dollari, portandoli a un
totale di 85 milioni: saranno focalizzati soprattutto sui marchi The North Face e
Vans, oltre che sullo sviluppo di alcuni brand in Cina.
Per la fine dell’esercizio le previsioni sul turnover sono passate da un incremento
tra il 2 e il 3% a uno tra il 3 e il 4%, che dovrebbe essere trainato dalla
unit “outodoor & action sports” ma anche dal mercato asiatico (+25%, nelle
stime). L’utile per azione atteso non è più tra 5,60 e 5,70 dollari ma vicino a 5,9
dollari, in aumento del 14% rispetto al 2009 (al netto di oneri straordinari).
Nuovo AD in Adidas Italia
A partire da giugno 2010, Jean Michel
Granier assumerà il ruolo di amministratore
delegato di Adidas Italia: sostituisce
Alain Brouhard, in carica dall’agosto
2007, che lascerà l’azienda per seguire
nuove opportunità professionali.
Jean Michel Granier, che nella nuova
carica riporterà a Roland Auschel, chief
sales officer di Adidas Group, ha lavorato
per Carrefour e altre importanti aziende,
costruendosi un forte background
nel management e nelle vendite.
È in Adidas dal 2003, prima come head
of key account per Adidas Francia, poi,
dal 2004, in qualità di direttore vendite
di Adidas Italia: in questo ruolo ha lanciato
il nuovo canale franchising, sviluppato
partnership strategiche con clienti
importanti come Intersport, Compar,
Sport Alliance, Footlocker e ha completamente
riorganizzato la struttura Field.
Per Eastpak l’arredo
è “Built to Resi(s)t”
Anche Eastpak, marchio del gruppo Vf
Corporation, si è lanciato nel design e
nell’arredo, approfittando del Salone
del Mobile di Milano. In questa occasione
ha proposto una mini-linea di arredo
Built to Resi(s)t, insieme a Quinze & Milan:
in un sofà e un pouf si uniscono l’attenzione
alla funzionalità e un’originalità
che conquisterà soprattutto il pubblico
giovane.
I due modelli, che rivisitano creazioni
già esistenti di Quinze & Milan in chiave
innovativa, rimandano a un classico di
Eastpak, lo zaino: non si limitano quindi
a garantire una seduta comoda e confortevole,
ma sono dotati di capienti
tasche (in grado di contenere dal libro
all’iPad), zip e maniglie.
Napapijri
in partnership ad Aosta
Si è inaugurato ad aprile, nel cuore di
Aosta, un nuovo store in partnership
di Napapijri. Lo spazio, che dispone di
110 metri quadri, si trova in via de Tillier
27/29 e accoglie tutto il mondo della
label che fa capo a Vf Corporation: l’uomo,
la donna, il kid e gli accessori.
Il punto vendita si affianca ai 74 monomarca
nel mondo già operativi, di cui 10
diretti e 64 in partnership. A questi si
aggiungono circa 2500 clienti multimarca
che ospitano il brand.
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Inserto economia - Giugno 2010
NEWS
Cisalfa Sport apre l’on-line store
Cisalfa Sport ha aperto all’inizio di maggio il suo eshop, il nuovo negozio
virtuale on-line realizzato e gestito in full outsourcing da Terashop, azienda
leader negli acquisti on-line.
L’eshop di Cisalfa Sport è un grande on-line store pensato per migliorare
l’esperienza d’acquisto e soddisfare le esigenze degli sportivi e degli
appassionati del tempo libero che privilegiano i numerosi vantaggi degli
acquisti tramite la rete. Ricco e ampio, l’assortimento di abbigliamento e
attrezzature sportive accessibili si ottiene linkando su www.cisalfasport.it,
che spazia fra più di 90 marche e centinaia di articoli – e il numero è in
continuo ampliamento.
Con eshop Cisalfa Sport sceglie di adottare una politica multicanale, individuando
nell’ online una complementarietà con il canale tradizionale retail
anche per future azioni commerciali e di marketing sempre più segmentate
per fascia di prodotti e consumatori.
Il mercato italiano del commercio elettronico ha forti potenzialità e margini di
crescita. Oggi poco più dell’11% degli utenti web ha effettuato un acquisto
negli ultimi 12 rispetto a una media europea del 34% (Fonte: Netcomm/
GFK). Con un giro d’affari di 335 milioni di euro in Italia nel 2009 (in crescita
del 42% secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio sull’ecommerce
della School of management del Politecnico di Milano) il comparto dell’abbigliamento
è quello che si è sviluppato di più sia per crescita dei clienti/
navigatori sia per l’ingresso nel mercato on-line di numerose case di moda.
“La sinergia fra distribuzione fisica e digitale è oggi più evidente che in
passato, e il superamento del conflitto fra negozio on-line e nel canale
tradizionale sta dando una nuova spinta all’ecommerce anche nel settore
dell’abbigliamento, che può trarne grandi vantaggi in termini di vendite e
di nuove politiche di marketing e di comunicazione”, ha dichiarato Antonio
Lembo – fondatore e Amministratore di Terashop, leader con marchi propri
nell’ecommerce e Internet service provider per le aziende italiane che intendono
portare il proprio business su web. “Riteniamo che il 2010 rappresenti
l’anno di svolta per l’intero settore”, commenta.
Nike inaugura un piano di crescita globale
Previsione di un
aumento del fatturato
del 40% entro il 2015
Nike ha lanciato una strategia nella quale
si prefigge di raggiungere uno sviluppo
sostenibile e a lungo termine del suo
portfolio globale di marchi e business. Il
colosso sportivo punta a mettere a segno
entro il 2015 un utile di 27 miliardi
di dollari e un flusso di cassa cumulativo
generato dalle operazioni di più di 12
miliardi di dollari.
L’importo è stabilito sulla base delle
aspettative di crescita dell’intera scuderia
di brand che fanno capo al gruppo,
che include Nike, Cole Haan, Converse,
Hurley, Jordan Brand, Nike Golf
e Umbro.
“Non siamo mai stati così innovativi e
allineati nel raggiungimento di uno scopo”
ha fatto sapere in una nota il Presidente
e CEO di Nike Mark Parker. “Possiamo
contare sui vantaggi competitivi
dei nomi che abbiamo in portafoglio:
marchi innovativi, importanti per i loro
consumatori, oltre a straordinari atleti e
squadre. Il nostro focus è sul costruire,
compiere e accelerare le potenzialità di
ogni componente.”
L’asset principale della società è il marchio
Nike, da cui deriva l’85% del turnover
totale, ma anche le altre collezioni
contribuiscono in modo determinante
allo suo business. “Con l’acquisizione
di Umbro abbiamo esteso la nostra influenza
sul maggior player del calcio nel
mondo” ha proseguito Parker. “Parallelamente,
Hurley continua a distaccare i
competitor sul suo mercato, Cole Haan
ha incredibili chance di crescita e Converse
prevede di raddoppiare entro il
2015 il proprio giro d’affari, oggi vicino
al miliardo di dollari.”
Un roadshow sui
tessuti performanti
Si è tenuta alla metà di aprile a Monaco
la nuova edizione di Performance
Days, il “functional fabrics roadshow”
lanciato nel 2008 da Weichert Agencies
come piattaforma dedicata specificamente
a tessuti tecnici, fibre,
trattamenti e accessori per i settori
sport e workwear.
La formula della fiera prevede due appuntamenti
annuali: uno fisso, in scena
preso la Reithalle, e uno itinerante,
che questa volta si è svolto all’Espace
Rencontre di Annecy il 19 e 20 aprile.
Entrambe le esposizioni si sono focalizzate
sulle anteprime per l’autunnoinverno
2011/2012 e la primaveraestate
2012.
Per la prima volta la manifestazione di
Monaco ha previsto una serie di seminari
sui temi sostenibilità, impiego di
nanotecnologie nei tessuti, tendenze
e colori, thermobuffering e product
management.
FuoriSalone anche per Nike
Per celebrare il Salone del Mobile, anche
Nike ha deciso di aprire un nuovo
spazio in Foro Bonaparte 50 a Milano,
precedentemente occupato dalla Fondazione
Mazzotta. La location, di circa
1000 metri quadrati su due livelli ancora
parzialmente ristrutturati, è rimasta attiva
fino al 18 aprile, per essere avviata ufficialmente
l’8 giugno.
Il concept scelto per la superficie è quello
del Nike Stadium, all’interno del quale
venono ospitati un laboratorio creativo,
focalizzato sul meglio dell’innovazione
tecnologica offerta dal marchio ad atleti
e sportivi e un’area commerciale, in cui
saranno disponibili le collezioni top di
gamma di tutti i segmenti Nike.
Lo spazio della ex galleria ha accolto una
performance live dell’artista grafico Danijel
Zezelj, mentre un campo da calcio
in erbetta delimitava l’area dedicata alle
Mercurial Superfly II, dove un esperto di
Montebelluna spiegava come vengono
realizzate le scarpe su misura dei campioni.
La riuscita del progetto si deve anche
al collettivo Super (formato dagli artisti
Patrick Tuttofuoco, Riccardo Previdi e
Massimiliano Buvoli), che ha connotato
gli ambienti con un’installazione visionaria
e giocosa.
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Inserto economia - Giugno 2010
NEWS
SAMSUNG CHEIL INDUSTRIES E LA SPORTIVA
annunciano un accordo di collaborazione
La Sportiva S.p.A., che opera nel settore della calzatura outdoor,
e Samsung Cheil Industries, una divisione di Samsung,
attiva a livello mondiale nel campo dei materiali elettronici, chimici
e di abbigliamento, hanno annunciato a metà maggio la
realizzazione di un importante accordo di collaborazione.
L’accordo dà il via ad un’operazione congiunta finalizzata alla
creazione, allo sviluppo e al lancio di una linea globale di abbigliamento
outdoor tecnico a marchio La Sportiva. La nuova
collaborazione potrà quindi avvalersi fin dal suo debutto della
conoscenza e dell’esperienza de La Sportiva nell’industria outdoor,
e della competenza e delle risorse di Samsung Cheil Industries
nella ricerca, sviluppo e produzione di abbigliamento, con
l’obiettivo di portare sul mercato outdoor mondiale una linea
tecnica di alto livello. La Sportiva distribuirà questa linea di abbigliamento
attraverso la sua rete di distributori internazionali, e
Samsung Cheil Industries acquisisce la licenza della linea per il
mercato coreano. Contemporaneamente Samsung Cheil Industries
diventa unico importatore e distributore autorizzato delle
calzature La Sportiva in Corea. Sulla base degli ambiziosi programmi
condivisi, Samsung Cheil Industries ha in programma a
partire dal 2011 l’apertura di negozi La Sportiva in Corea.
“Siamo entusiasti di questa collaborazione con Samsung, e di
entrare nel mondo dell’abbigliamento tecnico con un partner di
questo livello”, dichiara Lorenzo Delladio, Amministratore Delegato
de La Sportiva. “La Corea è il nostro mercato asiatico più
forte al momento, e siamo convinti di confermare ulteriormente
La Sportiva come marchio leader nel settore outdoor, attraverso
una strategia di espansione del marchio nel mondo dell’abbigliamento.
Questo porterà ad una crescita globale della visibilità
del marchio, insieme al rafforzamento dell’espansione verso
i mercati internazionali. Questo accordo ci permetterà anche
di rafforzare il nostro modello di business internazionale e la
notorietà del marchio, garantendoci contemporaneamente una
maggiore rilevanza sul mercato invernale che completi le nostre
già radicate presenze in quello estivo”, aggiunge Delladio.
“È un’entusiasmante nuova formula di business, e il nostro obbiettivo
è quello di espandere l’immagine del marchio che La
Sportiva ha già stabilito nel mercato della calzatura nel mondo
dell’abbigliamento outdoor”, dice Kim Sang Hyoun, Vice Presidente
di Samsung Cheil Industries.
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Adidas ha aperto in tre
mesi ben 16 sedici negozi
assieme a dei partner
Per il marchio eponimo, la performance
è essenzialmente da imputare al pallone
e al settore sportstyle. “Da gennaio
a marzo, le nostre vendite di materiale
calcistico hanno avuto una crescita del
26% e quelle dello sportstyle del 22%”,
ha commentato il CEO Herbert Hainer, a
seguito della presentazione dei risultati
trimestrali. I prodotti di sportstyle hanno
generato più di 500 milioni di fatturato. In
compenso, il fatturato del brand di articoli
sportivi ha sofferto di più nei segmenti
del basket e del running, soprattutto in
Cina e nella totalità dell’Asia.
In totale (considerando il gruppo con
Reebok, Adidas e TaylorMade insieme),
il fatturato del periodo è aumentato a
quasi 2,7 miliardi di euro, per un utile
prima delle tasse di 243 milioni. Le vendite
realizzate nei negozi in proprio sono
cresciute del 16% e hanno superato i
450 milioni. Il commercio all’ingrosso è
cresciuto però solo dell’1%. “In parecchi
mercati, la situazione della distribuzione
è complicata. Ma con la crescita di
Reebok e la Coppa del Mondo che si
avvicina, abbiamo delle buone ragioni
per essere ottimisti”, conclude Herbert
Quota 16 in 3 mesi
Hainer. Per il 2010, il dirigente punta su
una crescita, a tassi di cambio costanti,
nell’ordine del 5%.
Il gruppo dello sportswear, che nei primi
tre mesi del fiscal year ha totalizzato
utili operativi di 260 milioni di euro (dai
58 milioni di un anno fa), ha segnato
un’avanzata di fatturato nel Nord America
(+10%), in America Latina (+24%)
e nell’Europa occidentale (+5%), mentre
la Greater China ha evidenziato un calo
a doppia cifra (-20%). Pressoché invariato,
infine, il giro d’affari degli altri Paesi
asiatici (+1%).
BasicNet in crescita
Comincia bene il 2010 per BasicNet: nel
primo quarter dell’anno, il gruppo piemontese
ha registrato un fatturato consolidato
di 45,7 milioni di euro (+9,4%)
e un utile netto di 5 milioni (+2%). Considerando
le incertezze sulle fluttuazioni
valutarie e i prevedibili aumenti dei costi
delle materie prime, tuttavia, “appare
complesso poter formulare previsioni
circa i principali indicatori reddituali, ancorché
il quadro d’insieme rimanga di
segno positivo”, spiega una nota.
Nel periodo gennaio-marzo, l’ebitda della
società cui fanno capo i brand Kappa,
Adidas Originals e Burton
Snowboards insieme
per una collezione
Adidas Originals si è alleato con un
altro gigante dello sportswear, Burton
Snowboards, per produrre la collezione
one-time adidas Originals x Burton,
gamma lifestyle di abbigliamento e calzature
maschili. Sarà distribuita in selezionati
store di entrambi i marchi nel
mondo a partire da novembre 2010.
Come si apprende da sportswearnet.
com, la collezione è formata da sette
modelli di scarpe e 21 pezzi di abbigliamento,
il tutto personalizzato dai loghi
adidas Originals e Burton.
Robe di Kappa, Superga e K-Way si è
attestato a 9,2 milioni di euro, in progresso
del 4,6% sull’analogo periodo
del 2009, mentre l’ebit ha raggiunto
quota 7,7 milioni, in salita del 5,4%. Le
vendite aggregate dei licenziatari, inoltre,
hanno totalizzato 90,7 milioni (+11,8%),
con un’ottima performance del mercato
asiatico (+170%) e un buon dinamismo
del continente europeo (+9,1%).
Nel mese di aprile, sul territorio italiano,
sono stati avviati uno store Rdk e un
K-Way shop. Per fine anno è confermato
l’obiettivo di apertura di ulteriori 60
negozi delle insegne del gruppo, per
arrivare al termine dell’esercizio con un
network di 216 punti vendita.

Inserto economia - Giugno 2010
NEWS
Pacific rileva Fischer
Pacific, la nota azienda internazionale
di corde ed accessori per il tennis, ha
acquisito la divisione tennis di dell’austriaca
Fischer.
Project 2010, storico distributore per
l’Italia, continua il suo rapporto nel
mondo del tennis assumendo l’incarico
di distributore sul mercato nazionale.
Pacific è stata fondata nel 1972, con
sede a Hochdorf, (Germania), ha
strutture di proprietà per la produzione
sia in Germania che in Nuova
Zelanda. L’Azienda è da lungo tempo
considerata uno dei leader mondiali
nella produzione di corde da tennis
, accessori e macchine per incordare.
Numerosi brevetti e l’operosità di
prim’ordine hanno reso Pacific leader
mondiale per i prodotti di alta qualità.
Dal 2007 è fornitrice ufficiale di corde,
grip e macchine nei tornei più importanti
del circuito ATP. Attualmente
l’azienda distribuisce i suoi prodotti in
più di 50 Paesi nel mondo.
Alla finale ATP World Tour dello scorso
Dicembre 2009, alla 02-Arena di
Londra, Pacific ha presentato in anteprima
mondiale la sua nuovissima
linea di racchette basate sulla nuova
esclusiva tecnologia Basalt X attraverso
la quale si intende raggiungere,
al primo “colpo”, un posizionamento
qualitativo sul mercato: alta tecnologia,
sportiva ed innovativa, prestazione
e design moderno con un tocco
di lifestyle sono le caratteristiche di
base.
Peak Performance apre
la quinta boutique in Belgio
Peak Performance, marchio svedese
conosciuto in tutte le stazioni sciistiche,
ha inaugurato ad inizio aprile 2010 un
flagship a Bruxelles. Lo store, dalla superficie
di 350 m², è situato nel pieno centro
della capitale belga, in avenue Louise. In
esso è proposto l’insieme dell’offerta di
abbigliamento per lo sci, il golf e lo sportswear
in generale del brand. Per Peak
Performance, che dispone di una rete
di 70 negozi a suo nome, si tratta della
quinta boutique aperta nella nazione dei
Fiamminghi e dei Valloni dopo Liegi, Bruges,
Anversa e Gand.
Incentivi del Governo anche
per le calzature e la pelletteria
Le commissioni competenti della Camera
hanno stabilito di includere anche le
calzature e la pelletteria tra i settori che
beneficiano delle misure di defiscalizzazione
delle spese di realizzazione di campionari
e prototipi, contenute nel Decreto
Legge Incentivi 40/2010. Sono state
dunque accolte le richieste di emendamento
del decreto avanzate dall’associazione,
che rappresenta i produttori italiani
di scarpe e che si sarebbe sentita penalizzata
se fosse stata esclusa da provvedimenti
che non possono non tenere
conto di un comparto vitale per il made
in Italy come quello calzaturiero. Oltre
a ringraziare le autorità competenti per
questa decisione, il presidente di Anci
ha voluto sottolineare come “qualsiasi futura
proposta di legge volta a contribuire
in modo concreto alla stabilizzazione e al
consolidamento della filiera moda in Italia,
attraverso sgravi fiscali o agevolazioni
sugli investimenti d’impresa, debba tenere
in considerazione l’indissolubilità del
settore con il tessile-abbigliamento”.
Puma lancia una linea con Usain Bolt
Basta con le scatole da scarpe
La casa di abbigliamento sportivo Puma,
che ha chiuso il primo trimestre 2010
con oltre 83 milioni di euro, lancerà l’anno
prossimo nuove confezioni eco-friendly
per le sue sneaker per ridurre la sua
impronta inquinante. Puma ha spiegato
che dallla seconda metà del prossimo
anno metterà le scarpe in telai di cartone
all’interno di sacchetti riutilizzabili,
risparmiando 8500 tonnellate di carta: il
peso di oltre 1400 elefanti adulti.
Il cambiamento significherà anche una
riduzione del 60% in acqua ed energia
usata durante il processo di produzione
e la quantità necessaria per il trasporto
grazie al packaging più leggero. L’amministratore
delegato di Puma Jochen
Zeitz ha però detto che non risparmierà
con il nuovo packaging.
“La sostenibilità è assolutamente necessaria
considerando la situazione del
nostro pianeta, anche noi come società
ci dobbiamo prendere responsabilità”,
ha detto Zeitz. “Non possiamo aspettare
i governi. Le società devono aprire la
strada e vogliamo essere tra i leader”.
Usain Bolt è l’uomo più veloce del mondo. Il velocista giamaicano (vincitore dei
100 metri, 200 metri e staffetta 4x100 metri sia alle Olimpiadi 2008, che ai Mondiali
di Atletica 2009) ha ideato per Puma una collezione di abbigliamento atletico
che comprende vestiti, calzature e accessori.
Emblematicamente battezzata Bolt (visto anche che in inglese “bolt” vuol dire
“fulmine”, “saetta”), la linea è stata concepita per resistere a un allenamento intensivo,
ma anche per essere al top dello stile in città. Oltre alla loro innegabile
qualità costruttiva tecnologica, i capi permettono di allenarsi non solo di giorno,
ma anche di notte, grazie alla presenza di strisce riflettenti.
La linea comprende una giubbotto-maglia con cappuccio, un pantaloncino da
corsa, una maglia a maniche lunghe e delle scarpe per il running.
Volcom, brand emergente anche in Italia
Pur non essendo un brand “globale”, Volcom comincia ad avere in molti paesi (Stati
Uniti in testa) un alto grado di apprezzamento nel mondo street e boardsports. In Italia
t-shirt e felpe Volcom sono già oggetto di culto per molti giovani e giovanissimi, spesso
inconsapevoli testimonial di trend dilaganti.
Anche i dati finanziari confermano la progressiva affermazione del brand statunitense:
nel primo trimestre 2010, terminato il 31 marzo scorso, Volcom ha dichiarato un fatturato
di 77,4 milioni di dollari contro i 68,3 del corrispondente periodo 2009.
I ricavi trimestrali totali riferiti a Stati Uniti, Canada, Giappone, alla maggior parte degli
altri Paesi (Europa esclusa), nonché ai PDV di proprietà, sono stati 48,2 milioni dollari,
rispetto ai 42,4 milioni dollari del 2009. I ricavi totali Europa della società sono
stati pari a 23,6 milioni di dollari, rispetto ai 21,7 dello stesso periodo 2009. Quelli di
Electric (azienda di occhiali, sportswear e accessori acquisita nel 2008 in un’ottica di
diversificazione) sono stati di 5,6 milioni dollari, rispetto ai 4,2 del 2009. “I nostri risultati
trimestrali sono stati superiori alle aspettative e anticipazioni, il che rappresenta un
solido inizio 2010”, ha detto Richard Woolcott, presidente e CEO dell’azienda.
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Inserto economia - Giugno 2010
NEWS
Uno su cento ce la fa
I 100 brand globali più quotati al mondo:
nella categoria sport c’è solo Nike
L’agenzia americana di ricerche Millward Brown Group, per il quinto anno consecutivo,
ha stilato relativamente al 2009 la classifica “BrandZ” con l’intento di individuare
i brand globali più conosciuti (e conseguentemente quotati) del mondo.
La valutazione è avvenuta sulla scorta dei dati finanziari disponibili e dei sondaggi
pubblici effettuati a tale proposito. Tutte le principali categorie merceologiche (sedici
in questo caso) sono state sottoposte ad accurato esame. Va sottolineato il fatto
che per quanto attiene quella dell’abbigliamento e delle attrezzature per lo sport,
solo Nike è rientrato classifica delle prime cento aziende, in cinquantanovesima
posizione, con un valore stimato di oltre 12 miliardi di dollari. Il trio di testa continua
a essere formato, nell’ordine, dal colossi statunitensi dell’informatica: Google (114
miliardi di dollari), IBM (86 miliardi) e Apple (83 miliardi).
Retail in progress
Nel primo trimestre 2010
crescono gli investimenti
sugli asset distributivi
in Europa
Secondo Jones Lang LaSalle, il volume
degli investimenti diretti in Europa
nel settore retail, durante il primo trimestre
2010, ha raggiunto i 5,4 miliardi
di euro, più del doppio rispetto allo
stesso periodo 2009. Gran Bretagna,
Francia, Germania, Italia e Spagna
continuano ad attirare l’interesse degli
investitori, assorbendo più dell’80%
del totale delle transazioni.
Avanti col “Made in”
La Germania, in base all’analisi della
nota società di consulenza immobiliare,
è risultata essere il mercato più
attivo, con deal per un valore di 2,3 miliardi
di euro, sorpassando per la prima
volta negli ultimi dieci anni il Regno
Unito (1,4 miliardi di euro).
Per quanto concerne i format, i centri
commerciali (soprattutto quelli prime)
sono stati oggetto del maggiore dinamismo
(80% del totale), movimentando
4,1 miliardi di euro. Un risultato
ottenuto grazie al ritorno nel business
dei principali investitori istituzionali, dei
fondi e delle property company, dopo
avere trascorso la maggior parte del
2009 raccogliendo finanziamenti e
concentrandosi sui propri asset.
Il Parlamento Europeo ha approvato oggi la revisione del sistema di etichettatura
europea, chiedendo alla Commissione di proporre un nuovo schema armonizzato e
obbligatorio. Un passo avanti importante per il Regolamento sul “Made in” nel settore
tessile: il commento dell’onorevole Lara Comi. In sostanza, dice il Parlamento, le
etichette “Made in” dovrebbero essere obbligatorie per tutti i capi d’abbigliamento
e altri prodotti tessili commercializzati in Europa – non solo abiti, ma anche tende,
divani, tovaglie e perfino giocattoli, se composti da tessuto almeno per l’80% – per
evitare che consumatori siano tratti in inganno da diciture che suggeriscono che la
manifattura sia stata eseguita in uno Stato Ue, invece che in un Paese terzo.
Comi, che è anche la responsabile del rapporto per il gruppo Ppe e Vicepresidente
della Commissione Imco (Mercato interno e protezione dei consumatori), si dice
molto fiduciosa anche per quanto riguarda i prossimi passaggi. Secondo la nuova
regolamentazione votata nei giorni scorsi a Strasburgo, vengono istituiti due sistemi
di indicazione dell’origine: uno obbligatorio per i prodotti provenienti dai Paesi
terzi e uno facoltativo per quelli realizzati all’interno dell’Ue. In quest’ultimo caso, si
considera Stato membro di origine quello in cui si siano svolte almeno due fasi di
lavorazione su quattro del prodotto (tra filatura, tessitura, nobilitazione e confezionamento).
“Una tutela al contempo per i consumatori europei che desiderano conoscere
l’origine dei prodotti tessili prima di acquistarli e per le Pmi che li realizzano
all’interno degli Stati membri” conclude Comi. Ciò vuol dire che non potremo più
indicare ad esempio come ‘Made in Italy’ un prodotto che è realizzato soltanto per il
25% nel nostro Paese, ma almeno per il 50%.
Crescono gli utili
del primo quarter per Puma
Superando le stime degli analisti interpellati
da Bloomberg, che prevedevano
mediamente un valore di 79,4 milioni di
euro, il gruppo dello sportswear Puma
ha messo a segno profitti netti trimestrali
di 83,1 milioni, in forte crescita rispetto
ai 5,6 milioni del primo quarter 2009.
Segno meno per le vendite, in calo del
2,1% a 683,1 milioni di euro.
La società di Herzogenaurach, di proprietà
del colosso francese Ppr, stima
per l’intero fiscal year 2010 un progresso
di oltre il 70% negli utili pre-tax,
a fronte di un incremento low to mid
single-digit del giro d’affari annuale. Gli
utili netti, invece, dovrebbero avanzare
“significativamente”.
Nel periodo gennaio-marzo sono diminuiti
i ricavi del segmento footwear
(-5,1% a valute costanti) e degli accessori
(-1,6%), mentre sono progrediti
nel comparto apparel (+1,2%). A livello
geografico, invece, Puma ha registrato
un calo del 6,2% del turnover nell’area
Emea (Europa, Middle East e Asia) e
dell’8,4% nella regione Asia-Pacifico; in
controtendenza le Americhe, con un giro
d’affari trimestrale in rialzo del 9,8%.
Cresce l’impegno anticontraffazione
per Lycra
Continua la lotta di Invista a tutela dei
suoi marchi registrati (in primis Lycra),
dopo i recenti interventi dei tribunali di
Como e Taranto, volti a bloccare capi
contraffatti provenienti dal Regno Unito
e dalla Cina. Ora la multinazionale, presente
con i suoi prodotti in 20 Paesi del
mondo, lancia una campagna pubblicitaria
focalizzata sui contenuti di eccellenza
del brand.
Due i visual del nuovo advertising: il primo
raffigura un lucchetto con il logo ufficiale
della fibra Lycra, mentre il secondo
immortala un gambaletto dallo stile eccentrico,
personalizzato dal simbolo “®”
di marchio registrato. Unico il claim, che
recita: “La protezione del marchio della
fibra Lycra: un valore per tutti”.
Come sottolinea Max Wiesendanger
(vice-presidente esecutivo di Invista e
responsabile della divisione abbigliamento
in Europa e Sud-Est asiatico), si
tratta di un’operazione importante a favore
della clientela, che ribadisce l’unicità
della qualità, delle performance e dei
contenuti di innovazione di Lycra.
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Inserto economia - Giugno 2010
FIERE & EVENTI
Bread & Butter
scommette sul kidswear e arricchisce l’area streetwear
È già partita la grande macchina organizzativa di Bread & Butter Berlin, che nella
sua edizione estiva, da mercoledì 7 a venerdì 9 luglio, presenterà il debutto
dell’area B&B Kids Camp e un nuovo concept per la sezione Sport & Street.
“Ci stiamo concentrando sul tema kidswear” ha spiegato, a proposito della prima
new entry, il deus ex machina di B&B Karl-Heinz Müller. “Molti espositori della
rassegna sono particolarmente attivi e conosciuti anche all’interno di questo segmento.
Il B&B Kids Camp mette a loro disposizione una emozionante piattaforma
business, in grado di soddisfare le esigenze del mercato.”
Al suo interno, una cinquantina di marchi esibiranno le collezioni destinate ai
piccoli, dalle più classiche a quelle che dettano moda, fino alle proposte che si
avvicinano al gusto adulto. Nomi come Ben Sherman, Closed, Custo Growing,
Desigual, Hackett, Japan Rags, Little Cerise, Pepe Jeans Junior, Replay & Sons,
Scotch R’belle e Scotch Shrunk hanno già confermato la loro partecipazione.
Il salone berlinese introduce inoltre quest’anno una nuova versione dell’area Sport
& Street, che si arricchisce delle piattaforme Boarding House e Playground. La
prima rappresenta l’estensione di un esperimento fatto durante la scorsa edizione
invernale, il B&B First Floor. La zona Boarding House è dedicata a marchi giovani
ed emergenti accuratamente selezionati in base alla loro speciale affinità con l’arte
e con la cultura street.
Il settore Playground rappresenta invece la versione potenziata del format Fleamarket,
lanciato nelle scorse stagioni e ora accolto in uno spazio più ampio, di
fronte all’hangar Sport & Street. Playground si pone come un’area interattiva dove
marchi come Puma, Le Coq Sportif e 55Dsl manderanno in scena presentazioni
speciali di prodotto, seguendo la loro filosofia. La zona sarà a che attrezzata con
piscina, campo di basket, strutture per lo skateboard, un grande barbecue, dj e
musica dal vivo.
Per quanto riguarda l’area Sport & Street, è invece stato ridefinito ulteriormente
il portfolio delle presenze, in modo da concentrare le presentazioni sui segmenti
più importanti dell’offerta di uno stesso marchio. Così Lacoste punterà sulle sue
collezioni di abbigliamento e calzature, mentre aziende come Onitsuka Tiger, Nike
Sportswear, Penfield, Wesc e New Balance offrinno un’anteprima, rispettivamente,
dei propri marchi C1rca, Airwalk, Rocksmith, Durkl, Staple e Akomplice.
Ispo China anticipa le sue date
Ispo China cambia date e luogo di ritrovo.
Lo spin-off cinese del salone tedesco
di articoli e abbigliamento sportivo
si svolgerà in febbraio e non più in marzo.
La prossima edizione si terrà infatti
dal 23 al 25 febbraio 2011. L’Ispo di
Monaco di Baviera inizierà invece il 6
febbraio.
La manifestazione si svolgerà dal mercoledì
al venerdì, in modo da lasciare
ai dettaglianti la possibilità di lavorare
Diadora: in via Orefici a Milano il primo monomarca
Si trova a Milano, in via Orefici 10, il primo
negozio monomarca nel mondo con
insegna Diadora. Lo store ha aperto i
battenti in occasione della presentazione
del nuovo testimonial del brand di
casa Geox, il calciatore Antonio Cassano.
Lo spazio occupa una superficie di 300
metri quadrati e si sviluppa su tre livelli.
il sabato nei loro negozi. La manifestazione
sarà ospitata dal China National
Convention Center di Pechino. Costruito
per gli ultimi Giochi Olimpici, l’edificio
si trova in prossimità dello stadio e
del parco olimpico.
Nel corso dell’ultima edizione, Ispo
China aveva riunito 300 marchi. Gli
organizzatori avevano contato più di
16.000 visitatori, con una crescita del
21% rispetto all’anno precedente.
All’interno è disponibile tutto il mondo
Diadora: dall’abbigliamento e footwear
tecnico alle proposte per il tempo libero,
con un focus speciale sul calcio (disciplina
di riferimento per il marchio), che
occupa buona parte del terzo piano.
Non mancano naturalmente gli articoli
per il tennis, il ciclismo e il running, altri
sport elettivi di Diadora.
I fan del wellness
si danno appuntamento a Rimini
Nella città della riviera adriatica è scoppiato
anche per quest’anno il fenomeno
RiminiWellness, la manifestazione del
fitness, benessere e sport che ha raggiunto
il traguardo della quinta edizione.
Da 13 al 16 maggio i padiglioni di Rimini
Fiera hanno ospitato 360 aziende.
La rassegna, che si svolge con il patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei
Ministri-Ministro della Gioventù, Regione
Emilia Romagna, Provincia e Comune di
Rimini, è stata inaugurata da Massimo
Mezzetti, Assessore alla Cultura e allo
Sport della Regione Emilia Romagna. Testimonial
d’eccezione è stato Giorgio Di
Centa, medaglia d’oro a Torino 2006 nella
50 chilometri di fondo e oro nella staffetta
a squadre, affiancato in fiera da un
altro campione al top: il ciclista Riccardo
Riccò (presente allo stand Kaiser).
”Difficile non usare superlativi, parlando
di RiminiWellness” dice il presidente di
Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni. “Nei suoi
primi quattro anni di vita la grande kermesse
è riuscita a raccogliere il meglio,
sia del grande pubblico, sia degli operatori
professionali provenienti da tutto il
mondo”.
A confermarlo sono i numeri, in crescita
rispetto al rendez-vous del 2009:
360 aziende tra dirette e rappresentate
(rispetto alle 350 dell’anno prima), 14
padiglioni (contro i 13 precedenti), 38
palchi (con sei attività in acqua, quattro
di danza, tre funzionali, nove di fitness,
cinque di walking, quattro di spinning,
sei di pilates e una di yoga), oltre 93mila
metri quadrati indoor e 66mila outdoor,
articolati nelle sei anime della manifestazione,
ossia fitness, benessere e bellezza,
danza e sport fashion, wellness food,
water wellness e contract design. Non
solo: 1000 metri quadrati riservati agli
incontri business, suddivisi in due grandi
aree (Hospitality e Business Lunge), 576
metri quadrati di vasche per un totale di
1200 cubi d’acqua, più di 500 presenter
internazionali e 1200 ore di lezioni.
La quarta edizione di RiminiWellness
aveva attirato sulla riviera riminese oltre
162mila visitatori (+24,2% rispetto a
quella precedente), con 15.346 biglietti
staccati on-line.
Fonti: Fashion Magazine, il Sole24 ore, Assosport,
Coni, Ansa, AdnKronos, Prima Comunicazione,
www.sportbizreport.it, www.sporteconomy.
it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com
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