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S
Ottobre 2011
o m m a r i o
84
14
SPECIALE TRAIL RUNNING
Costume, moda, tecnologia, estetica, eventi e paesaggi
affascinanti per un mercato che ha trovato la ricetta per superare
la crisi economica. Il trail running come settore in espansione, che
si evolve ed attira proseliti
IL MONDO IN UNO ZAINO
Prodotti leggeri destinati a durare nel tempo, di facile
manutenzione, che utilizzano materiali a basso impatto
ambientale. Ecco le nuove frontiere degli zaini
Le Ru b r i c h e
4_ Elenco delle aziende citate
8_ Posta... e risposta
29_ Sport Economia
40_ SportVillage
50_ Vetrine novità prodotto
24
59
SPECIALE BASKET
Oggi potrebbe presentarsi l'occasione di rilancio del mercato
italiano del basket. Bisogna studiare e realizzare strategie di
marketing adatte e mirate
INSERTO SPECIALE
In questo numero l'ultima e
imperdibile uscita dell’inserto
speciale dedicato all’Universo
Outdoor in tutte le sue molteplici
declinazioni
Inserto Speciale di TopSport - Il Giornale degli Articoli Sportivi - Ottobre 2011
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In questo numero:
Mercato Italia
Opinioni a confronto
Trail Running
Un fenomeno in ascesa
2
Novità Prodotto - Tra Ricerca e Tecnologia - Opinioni a confronto - Fatti e persone - Eventi speciali

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CAMPIONI DEL MONDO!
SUL PODIO PIU’ ALTO!
Mondiali Shanghai 2011
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4
PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE
DI INFORMAZIONE E OPINIONE
PER GLI OPERATORI ITALIANI
DELL’ARTICOLO E ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
Direzione, Redazione, Pubblicità,
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Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna
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Fabio Campagnolo, Lucia Casadei, Marco Danieli,
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Miglio srl – Via Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna.
Media Partnerships
ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...
Azienda
Pagina
A
Abercrombie & Fitch 31
Adidas 16, 18, 28, 30, 31, 32, 36, 60-61
Aguero Sergio 44
Aicad 98
Aigle 37
Aku 107
Allen Lindsey 31
Alp Design 64, 107, 110
Amer Sports 25, 31
Amorini 73, 75, 110, 111, 112
Anzi Besson 37
Apple 30
Arc’Teryx 23
Arena 43
Armani 24
Arrigoni Giuliana 106
Asics 32, 46
Assosub 38
Atomic 18, 34, 44
B
Balaskovic Marc 105
BasicNet 37
Behring Breivik Andres 33
Belluzzi Luigi 49
Berghaus 19
Bernard Jerome 86, 87, 105
Blackstone 36
Boasson Hagen Advald 46
Boglione Marco 37
Bracali Luca 106
Brandt Christian 36
Briko 16
Brooks 32, 87, 95, 96
Bryant Kobe 25
Buff 91
Burgada Jornet Kilian 49
C
Cacao 57
Calvin Klein 31
Calzaturificio Gue-Mar 42
Calzaturificio La Sportiva 36, 74, 84, 87, 89, 95, 102, 108, 112
Camelbak 19, 23, 66
Camp 68, 96, 108
Camus Christophe 105
Canini Augusto 34
Cassin 23
Ciesse Piumini 36
Clarks 31
Climbing Technology 70
Cober 100
Codazzi Stefano 70
Codega Eddy 68
Coizzi Marzio 35
Colmar 30
Colombari Arianna 71
Columbia 16, 17, 19, 22
Colvet 103, 112
Compex 11
Contento Alberto 34
Converse 31, 37
Cor Sport 27, 52
D
Decathlon 37
De Gasperi Marco 49
Deha 95
Deuter 71

Le maglie e i panta
Active Tense
fanno parte della linea
intimo-tecnica
fysio SS
fysio LS
3DWEAR ACTIVE TENSE
è una linea di prodotti ad applicazione
universale (sportiva, medicale,
comfort) studiata da osteopati e
fisioterapisti che, grazie ad una
scheletratura elastica (esoscheletro)
in resina naturale
aumenta la stabilità articolare
e migliora la funzione
muscolare dei gruppi ai quali
è applicato correggendo la
postura.
exo
ergo
MAGGIORI PRESTAZIONI
Correzione attiva della postura corporale
w w w . a c t i v e t e n s e . i t
5

ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...
6
Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina
Diard Jean Luc 88
Di Trani Maurizio 84, 88, 91, 92, 94, 95
Djo Italia 11, 51, 58
Dolce & Gabbana 34
Dolomite 71, 88
Double A 26
Duk Jae Lee 106
Dynafit 86, 95, 98
E
Erreà Sport 5, 50, 56
Eudishow 39
F
Faccinetto Nicola 105
Fee David 35
Fila 33, 35
Fjallraven 21, 22
F.lli Campagnolo
51, 54, 67, III cop.
Foot Locker 31
Forma 48, 51
Forner Maurizio 72
Freginese Massimo 66
Fremil International 36
Freundt Arne 33
FTX 40, 72
G
Gabel 90
Gallinari Danilo 24, 25
Gammasport 46, 51
Garlando 41, 52, 54, 58
Garmin 104
Garmont 35, 90, 102
Gartner Sports 84, 93, 94, 98, 104
Geox 30
GIL 1, 52, 56
Gipron 94, 99
Giuseppe Pronzati 94, 99
Gronell 100
Gross Annemarie 106
Gross Ulrich 106
G-Star 31
H
Hainer Herbert 30
Hell Manfred 36
Henry Thierry 40
High Power 7, 28, 54
I
Idea 57
Isasan 9, 52
J
Jack Wolfskin 36
Jacobson Fredrik 45
Jaked 3, 43, 50, 54
Jansport 17
K
Kappa 31, 37
Kask 46
Keen 19
Kefas 69, 110, 112
Kettler 41, 58
K-Way 37
L
Lacoste 31
LaFuma 18, 33
Le Coq Sportif 36
Lepinsky Mychele 36
Li Ning 33
Lotto Sport
IV cop.
Lowa 88, 104
M
Maglificio Gimer 12-13
Manifattura di Bigolino 47, 50, 56
Manifattura Mario Colombo 30
Marini Silvano 50, 54, 77
Marsupio 21
Martina John 106
Masserini Stefano 64
Meneghin Dino 24
Mich Luca 74, 84, 87, 95
Mico Sport 92, 96, 102
Millet 18
Mizuno 32, 90
ModenaFiere 48
Monti Gabriela 106
Monti Stefano 71
Morale Sport – Fun4U 51, 55, 56, 58
Moreau Magalie 105
Moretti Polegato Mario 30
Moskova 37
Mountain Hardwear 21, 22
N
New Balance 32, 35, 42, 84, 94, 98, 100
Nike 30, 31, 32, 35
Nordica 34
Northfeet Footwear 109
Nov. Ita 91
O
Oberalp 95, 98
Oberrauch Heiner 107
Osprey 20
Ottosson Jonas 45
OutDry Technologies 83, 110, 112
P
Paniccià Enrico 32
Parisotto Sandro 79
Patagonia 20, 41, 76, 91, 108
Peak Performance 22, 45
Pellizzari Luigi 78
Pensa Patrizia 106
Piccola Jay 40
Pike Sheeny Lisa 41
Plastiche Cassano 50, 56, 105
Polidori Vittoria 31
Powrgard 9
Pradayrol Michael 105
Prati Augusto 34, 86, 95
Progrip 105
Puma 17, 31, 32, 33, 40, 44, 92
Q
Quiksilver 37
R
Ralph Lauren 31
Reebok 24, 25, 26, 41, 98, 104
Regatta Italia 78
Rewoolution 95
Rocca Marco 87, 95
Roskoz Bry 37
Roxy 37
S
Salewa 16, 17, 20, 21, 86, 91, 95, 107, 109
Salomon 22, 49, 86, 92, 95, 102, 109
Sampaoli Andrea Creazioni 78
Saucony 32
Scarpa 79
Schenider Robert 106
Scherzinger Nicole 41
Semenzato Fabio 46
Sheahan Casey 41
Sigg 17, 99
Sixs 101
Skipass II cop., 48
Spalla Franco 37
Stiga 52
Stonefly 42
Strickner Edy 34
Styl Grand 69, 110, 112
Superga 37
Suunto 98, 106
T
Tecnica 34, 84, 88, 91, 92,
94, 95, 97, 99, 100, 106
Testi Alice 67
The North Face 104, 110
Timberland 19, 20, 43, 47
Tissot Laurent 106
Tolomei Nicola 24, 25, 26
Tommasini Andrea 76
Tommy Hilfiger 33
Trabucchi Pietro 106
U
Umdasch Shop-Concept 42
V
Vaude 16, 19, 104
Venturini Paolo 40
Vibram 84, 86, 87, 91, 100, 102, 105
Vidale Nicola 81
Vipole 81
Vist 45
Voigt Christian 44
Vuarnet Alain 34
W
Weissteiner Roland 84, 94
Wells Byron, , Beau, Jackson Jossi 44
Wintersteiger 45, 49, 52, 58
W.L Gore & Associati 100
X Y
Yoon Gene 33
Z
Zambaldi Andrea 86, 95
Zanchi Marco 106
Zeitz Jochen 33
Zeus Sport 26
48.10 106
Errata Corrige
Sul numero di Settembre, a pag. 43,
è stato scritto che l’azienda Maps
è dotata di un magazzino con 300
capi disponibili in pronta consegna.
In realtà i capi in pronta consegna
ammontano a 300.000 pezzi.
Ci scusiamo dell’involontario refuso
con i lettori e con l’azienda

La ditta High Power è lieta di presentare il nuovo catalogo 2011/2012 ,
ricco di novità tecniche ed innovative come i due nuovissimi sistemi brevettati:
DUAL FLEX SYSTEM ® caratterizzato da un ampio elastomero, doppiamente forato
al centro, che riduce notevolmente l’impatto durante la corsa, e il sistema S LINE ®
struttura del tappeto allargata. Grazie a questa particolare forma dei tubolari si può
usufruire di un piano corsa più ampio.
DALLAS V18
Potenza 2,5 HP continuo (4 HP Peak)
Velocità 0,8 - 18 Km/h
Inclinazione Frontale elettrica 15 livelli ( 10% )
Piano di corsa 133 x 44,5 cm.
Ammortizzazione Elastomeri + Double Absorption Dual Flex
Struttura Richiudibile
Dimensioni (l x w x h) Aperto cm. 182 x 74 x 132
Chiuso cm. 94 x 74 x 160
Peso 75 Kg.
Portata max utente 120 Kg.
SIDNEY 3200
Potenza 3,0 HP continuo (6 HP Peak)
Velocità 1 - 20 Km/h
Inclinazione Frontale elettrica 15 livelli ( 12% )
Piano di corsa 144 x 51 cm.
Ammortizzazione Elastomeri + Double Absorption, Dual Flex
Struttura “S” Line richiudibile e facilmente trasportabile
grazie al sistema 4 ruote.
Dimensioni (l x w x h) Aperto cm. 193 x 83 x 134
Chiuso cm. 118 x 83 x 160
Peso 90 Kg.
Portata max utente 140 Kg.
DETROIT HRC
Potenza 2,5 HP continuo (4 HP Peak)
Velocità 1 - 18 Km/h
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Piano di corsa 144 x 51 cm.
Ammortizzazione Elastomeri + Double Absorption, Dual Flex
Struttura “S” Line richiudibile e facilmente trasportabile
grazie al sistema 4 ruote
Dimensioni (l x w x h) Aperto cm. 190 x 80 x 140
Chiuso cm. 110 x 80 x 162
Peso 90 Kg.
Portata max utente 130 Kg.
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Potenza 1,5 HP continuo ( 3 HP Peak )
Velocità 0 - 12 Km/h
Inclinazione Elettrica su 15 livelli (10%)
Piano di corsa 120 x 40 cm.
Struttura Richiudibile - Pre-assemblato
Dimensioni (l x w x h) Aperto cm. 160 x 70 x 135
Chiuso cm. 70 x 28 x 160
Peso 58 Kg.
Portata max utente 110 Kg.
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28 cm
Potenza 1,5 HP continuo ( 3 HP Peak )
Velocità 0 - 12 Km/h
Inclinazione Manuale su 3 livelli
Piano di corsa 120 x 40 cm.
Struttura Richiudibile - Pre-assemblato
Dimensioni (l x w x h) Aperto cm. 160 x 70 x 135
Chiuso cm. 70 x 28 x 160
Peso 50 Kg.
Portata max utente 100 Kg.
Telaio Tubi quadri in acciaio verniciato
Volano 22 kg. con pignone a scatto fi sso
Regolazione Freno dello sforzo con tampone centrale
(Top Brake System) con freno di emergenza
Manubrio Regolabile in altezza rivestito in
materiale antiscivolo
Trasmissione A catena con carter di protezione
Sella Ergonomica regolabile in lunghezza ed in altezza
Dotazioni Porta borraccia, pedali con lacci
Peso 41,5 Kg.
Dimensioni (l x w x h) cm. 116 x 50 x 112
(max altezza con sella tutta stesa)
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Per contattarci: posta@topsport.it
Il Paese chiama...
Top Sport risponde
8
Una raccolta dei messaggi e delle opinioni
trasmessici in queste ultime settimane,
via e-mail e per telefono. A riprova della vitalità
di un settore in chiaro (e costruttivo) fermento
Scrivo per farvi i complimenti
per la vostra rivista,
regolarmente ricevuta nel nostro
negozio. È davvero interessante,
ricca di spunti utili al nostro lavoro.
In particolare, scrivo per complimentarmi
per l’articolo sul visual,
decisamente interessante e approfondito
quel tanto che basta per instillare
il seme della curiosità in
chi, anche per la realtà in cui si trova
a operare, non ha mai seriamente
considerato l’argomento e le potenzialità
che nasconde. Sapete di
qualche testo da consigliarmi? Il
nostro è un negozio di articoli
sportivi in centro a Sondrio, trattiamo
molte discipline diverse e la
nostra clientela è abbastanza consolidata…
Nicola Tomasi
Centro Sport, Sondrio
Purtroppo gran parte della letteratura
più interessante sul retail è
americana e non tradotta. Un testo
italiano che potrebbe essere
valido è: “Atmosfera e Visual merchandising”
di Karin Zaghi, ed.
Franco Angeli
Direttore,
ho letto l’articolo sul visual e
sinceramente, pur se molto interessante,
credo sia anche di difficile re-
alizzazione. Inutile che ci si nasconda
dietro un dito. Esistono un’Italia
dai commerci fiorenti al nord e una
in difficoltà al sud. Sa quanti anni ci
vorrebbero per ammortizzare simili
investimenti in certe regioni del
Mezzogiorno? Fate bene a mostrare
la via giusta, ma non dimentichiamoci
queste profonde differenze. Forse
se qualcuno supportasse maggiormente
i punti vendita del sud qualcosa
potrebbe cambiare in meglio.
Lettera firmata
Palermo
Sinceramente, alcuni dei più bei
negozi di sport li abbiamo visti
proprio al Sud e in genere in provincia,
dove c’è ancora molta attenzione
allo stile ed alle ‘mode’,
più che nei grandi capoluoghi. Vero
è, piuttosto, che il commercio
va sovrapponendosi merceologicamente
sempre di più, e per imporsi
all’attenzione occorre darsi
un’impronta ben definita, anche
nella propria immagine commerciale.
E su questo punto avrà ben
notato quanto insistiamo nei nostri
servizi.
Vorrei esprimere il mio apprezzamento
per la vostra
sezione di economia. Per gli operatori
di settore avere certi aggiornamenti
è estremamente utile. Peccato
non avere una simile sezione aggiornata
on-line con le ultime news
fresche di giornata.
GS
Roma
In realtà, proprio on-line esiste ormai
da tempo un ottimo sito www.
sportbizreport.it, che fornisce tempestivamente
tutte le notizie di carattere
economico del settore, anche
a livello internazionale. La nostra
rivista è per altro media partner
del sito.
Ho ricevuto con piacere la
copia di TopSport luglioagosto
2011 e Vi voglio ringraziare
per la disponibilità all’intervista e
per lo spazio dedicatomi. Ricevo
quotidianamente complimenti per
l’articolo, inserito nella Vostra prestigiosa
rivista, sia da parte di colleghi
che hanno accolto con entusiasmo
le indicazioni date sia da aziende
fornitrici (e non) per la serietà e la
completezza d’informazioni che accompagnano
la mia corretta attività
e la Vostra puntuale informazione
sul mondo degli sport e del business
ad essi legato. Vi chiedo se è
possibile avere in formato elettronico
il giornale o le pagine relative al
servizio.
Luca Zambolin
Zable Sport, Padova
Collegandosi a questa pagina: http://www.topsport.it/archivio.html
è possibile scaricare l’intero numero
in formato pdf, potendo così
eventualmente estrapolare il servizio
che più interessa.
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K

POWRGARD
Effetto M.O.R.A. -Teoria e pratica-
L’immissione in commercio dei bite protettivi
Powrgard ha richiamato l’attenzione su quello
che la letteratura definisce effetto M.O.R.A.:
una migliore utilizzazione della forza disponibile
conseguente ad un corretto posizionamento
della mandibola.
Provate ad osservare un atleta in gara: testa in
avanti, mascella avanzata e leggermente in
basso, muscoli della testa e del collo praticamente
saldati. E’ questa la posizione che
ottimizza la forza delle braccia e l’equilibrio di
tutto il corpo. Nella realtà il mantenimento di
questa posizione non è facile e quindi in molti
casi questa viene raggiunta utilizzando una
certa quantità di forza che diventa indisponibile
al raggiungimento del risultato. Ad evitare
questo inutile dispendio, già fin dal 1948, V. Stoll
aveva messo a punto dei particolari bite definiti
Bite protettivo
protegge la bocca
aumenta la potenza
migliora l’equilibrio dinamico
“Mandibular Orthopaedic Repositioning
Appliance” da cui il termine M.O.R.A., col
quale si identificano degli apparecchi che
inducono il corretto posizionamento di mandibola
e lingua (peculiarità dei Powrgard):
presupposti ideali per raggiungere la posizione
di equilibrio dinamico, che altrimenti
verrebbe ottenuta sottraendo parte della forza
disponibile. La teoria M.O.R.A. è stata per anni
oggetto di controversie, ma oggi le evidenze a
favore sono veramente significative. Solo per
citarne qualcuna: Bates e Atkinson nei cestisti
hanno evidenziato un aumento del 5% nella
dimensione verticale del salto e ben del 17,3%
nella forza della presa effettuando le misurazioni
senza e con un dispositivo M.O.R.A.
Ancora più significativi i risultati di Tukey: con
test condotti a posteriori si è potuto rilevare
come i risultati migliori erano stati ottenuti da
atleti che utilizzavano i sistemi M.O.R.A.
Sempre in letteratura è descritta l’inutilità di
utilizzare dispositivi senza attività M.O.R.A.
(escluso quindi ogni effetto placebo).
Ma la rilevazione più significativa ci viene da
Kaufman: i giocatori di football americano che
usano dispositivi M.O.R.A. subiscono danni da
trauma meno gravi rispetto a quelli che
utilizzano dispositivi senza azione M.O.R.A.:
evidentemente l’impatto incontra una
resistenza muscolare più efficace.
Che un bite protettivo Powrgard, unico
M.O.R.A. disponibile sul mercato, sia di fatto
utile in ogni tipo di sport è un fatto acquisito.
Nel caso del rugby un dispositivo Powrgard
diventa indispensabile: in questo sport ogni
azione si svolge in movimento e quindi con un
organismo che deve modificare la sua posizione
di equilibrio dinamico praticamente in ogni
frazione di secondo con conseguente sottrazione
di energia alla azione vera e propria,
oltre a creare uno stato di stress indipendente
dalla forza fisica impiegata che si traduce in
una sensazione sgradevole di stanchezza sia
durante che dopo, con conseguente ritardo
nella fase successiva.
E comunque Powrgard rappresenta la migliore
protezione di denti e articolazione temporomandibolare
come riconosciuto dalle
associazioni dei dentisti traumatologi.
POWRGARD EXTREME
LINEA POWRGARD:
UNIVERS
PER TUTTI GLI SPORT. SINGOLA ARCATA
STEALTH
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Consigliato dalla
SOCIETA’ ITALIANA
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D’IMPATTO
Sezione trasversale che mostra
l’alloggiamento per i denti e l’STC
ISASAN s.r.l divisione POWRGARD
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PER ATLETI IN TERAPIA ORTODONTICA. SINGOLA ARCATA
EXTREME
PER SPORT DA CONTATTO. DOPPIA ARCATA
JUNIOR
STC
PER ATLETI DAI 5 AI 9 ANNI. SINGOLA ARCATA
9

POSTA... E RISPOSTA
Il mercato è in crisi, ma quale settore del
commercio può dirsene immune? Piuttosto,
bisogna organizzarsi e fare sempre più squadra!
Le aziende devono dialogare con il loro retail, ed in
genere tutti gli addetti devono mettersi in testa di
essere business partner, gli uni con gli altri. E invece,
purtroppo, ancora molto spesso gli uni si muovono
come se pensassero di dover ‘fare le scarpe’ agli altri
per poter sopravvivere…
GM, Milano
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Le vostre riflessioni
Ho letto con molto interesse il
servizio sulle private labels pubblicato
sul Suo giornale nel numero di
maggio 2011. Credo che sia giusto
stimolare gli operatori facendo capire
come il mercato sia minacciato
dall’ingresso di queste realtà, ma
spero che anche le aziende comprendano
come sia necessario impostare
una politica solidale con i
negozianti per proporre i brand a cifre
accettabili a un pubblico che
non ha più tanto denaro in tasca.
Lettera firmata, Mantova
Caro Direttore, ho seguito la vostra
sezione outdoor, sia l’anno
scorso che nei numeri più recenti.
Credo che alcuni interventi siano
molto attenti e denuncino la realtà
dei fatti. Il mondo outdoor è ancora
mal percepito dal retail italiano rispetto
a quello estero e questo si
manifesta in una offerta spesso incompleta
e caotica. Spesso sento
di clienti che preferiscono fare una
gita all’estero per rifornirsi di attrezzatura,
o che sono costretti a fare
parecchia strada in Italia per trovare
qualche negozio che sappia soddisfare
le loro necessità. Credo ci sia
ancora molto da fare per crescere e
mi auguro che anche altri abbiamo
fatto queste riflessioni.
GN, Verona
Fate bene a sottolineare che i
negozianti non vanno in fiera, ma
perché non indicate anche i costi
delle trasferte? Possibile che in Italia
non si possa avere una fiera in
area geografica favorevole a tutti?
Non si possono perdere settimane
intere per visitare le fiere, anche se
utili. Non capisco perché, anche se
in versione ridotta, non si possa
avere una mostra di prodotto anche
da noi. Le associazioni potrebbero
contribuire, sia economicamente
che ‘politicamente’ agevolando la
venuta delle aziende. È un’impresa
così ardua?
LS, Genova
Nel vostro giornale parlate sempre
di sviluppo dell’outdoor. Faccio
il negoziante da anni, ma stento
ogni giorno di più a star dietro a
questo fenomeno. Ci sono mille
rappresentazioni e declinazioni per
interpretarlo. E poi, tutto questo fiorire
di aziende e di prodotti è davvero
complicato. Possibile che appena
nasce una moda subito vi sia
un esercito di attività che le vanno
dietro? Come orientarsi in questa
situazione? Fortunatamente dalle
pagine della rivista si hanno delle
indicazioni utili, ma è comunque
una situazione molto complessa.
SF, Milano
Caro Direttore, mi ha colpito
l’articolo sui negozi outdoor. Sono
esempi positivi di ottima presentazione
del prodotto, ma forse non è
un caso che siano nella maggior
parte al Nord Italia. La maggiore disponibilità
finanziaria delle attività e
della clientela ha il suo peso. Bisognerebbe
sollecitare le istituzioni,
perché anche al Sud sono tanti i
luoghi per praticare sport e outdoor,
ma andrebbero valorizzati e pubblicizzati
di più. Gli operatori commerciali
non possono farcela da soli.
PR, Bari
Vi propongo di dare più spazio
e voce all’interno della rivista e nei
vostri servizi anche agli agenti di
commercio di articoli ed abbigliamento
sportivo perché, a mio parere,
rappresentano oggi la categoria
più martoriata, in bilico tra le richieste
delle aziende mandatarie e le
difficoltà operative e di sell-out dei
punti vendita. Siamo sempre chiamati
in causa e responsabili dei mali
ecnomici che affliggono il settore.
Propongo di fare qualcosa di veramente
attivo per ricreare almeno un
punto d’incontro fra noi operatori
italiani, visto che peraltro non si riesce
a ricreare una fiera specializzata
in Italia.
FC, Milano

yle
Dentro
c’è tutto
il mondo
Fra outdoor e tempo libero
14
FOTO SALEWA URBAN

Tecnologia evoluta che rasenta
la perfezione, performance
di grande livello, prodotti leggeri
destinati a durare nel tempo,
di facile manutenzione che utilizzano
materiali a basso impatto ambientale.
Produzioni ‘pulite’ che all’hi-tech
uniscono un design moderno,
funzionale ed esteticamente attraente.
È questa la formula
magica dell’outdoor di oggi
Stagione dopo stagione, anche
in ambito sportivo sono
sempre meno sentite le esigenze
di ‘differenziare’ i prodotti
secondo la destinazione d’uso e
benché ovviamente se crescono le
performance dell’atleta, la richiesta di
prodotti si raffini diventando via via più
specifica, in linea generale anche gli
articoli comuni, destinati cioè a situazioni
non necessariamente da professionista,
riassumono caratteristiche
molto evolute, simili a quelle di atleti
top level in competizione. La questione
in realtà sta nel fatto che l’outdoor
ormai da tempo ha varcato i confini
dello sport all’aria aperta e in montagna
per trasformarsi in stile di vita
universale da indossare anche in città
e persino in ambienti formali. Da un lato
gli outfit si sono evoluti, tralasciando
linee poco ricercate, dove la distinzione
fra maschile e femminile non era
troppo marcata, per affidarsi a silhouette
più raffinate ed ergonomiche;
dall’altro è globalmente cresciuta la ricerca
di uno stile che unisca comfort,
funzionalità ed eleganza tanto da permettere
a un tipico completo outdoor
dal contenuto tecnico, purché minimamente
fashion, di essere indossato in
un contesto metropolitano. Mondi diversi
si avvicinano, scambiandosi
strutture, proprietà, caratteristiche,
funzioni e anche canoni estetici. Il
concetto si applica indistintamente a
tutto quanto ‘fa outdoor’, dall’abbigliamento
alle calzature, dagli zaini
all’equipaggiamento per il campeggio.
Le aziende sono sempre più concentrate
nel rinnovamento del settore e
nell’adeguamento a esigenze via via
più specifiche ed evolute di una clientela
sempre più eterogenea e che va
dallo sportivo occasionale all’alpinista,
dallo scalatore tecnico e perfezionista
al biker, dal viaggiatore esigente fino a
chi, pur senza appartenere ad alcuna
categoria, ama uno stile confortevole
e per il suo guardaroba quotidiano
sceglie volentieri camicie, bermuda,
pantaloni e accessori dalla chiara
connotazione outdoor. Sono prodotti
ricercati che proteggono dal sole, antibatterici,
che fanno evaporare rapidamente
il sudore e quindi risultano
particolarmente comodi, perché no,
anche in città; si asciugano in fretta,
in lavatrice si igienizzano già a basse
temperature e non c’è nemmeno bisogno
di usare additivi chimici come gli
ammorbidenti, per mantenere una >>
15

SPORTSTYLE IL MONDO... IN UNO ZAINO
>>
piacevole sensazione al tatto.
Un marchio storico dell’outdoor come
Salewa sviluppa una linea specifica
per il viaggio. La collezione 5Continents
offre capi altamente tecnici,
ma dal look adatto anche a un uso
quotidiano. I modelli beneficiano del
trattamento HealthGuard Vital Protection
lunga durata, che garantisce un
alto grado di protezione da zanzare,
mosche e punture di altri insetti. Il
trattamento, anti-macchia e antiscolorimento,
impedisce inoltre la formazione
di cattivi odori e mantiene
l’abbigliamento fresco e igienico. Protegge
dai raggi solari e asciuga 3
volte più rapidamente del cotone.
La ricerca e il progresso sono i punti
di forza di Columbia che alla recente
edizione del Salone OutDoor di Friedrichshafen
ha presentato i nuovi sviluppi
nel settore tessile, segnando un
ulteriore incremento del comfort
nell’abbigliamento outdoor. Se giacche
e magliette dotate di regolazione
dell’umidità, protezione da odori, raggi
UV e insetti sono quasi uno
standard, la tecnologia Omni-
Freeze Ice rappresenta un ulteriore
passo avanti nel settore:
grazie ai cristalli di ghiaccio integrati,
durante la sudorazione la
temperatura sulla pelle scende fino a
5 gradi Celsius, senza l’impiego di
elettricità o batterie, mantenendo un
clima corporeo fresco e gradevole.
Oggi chiunque può avere accesso ad
articoli ‘speciali’, studiati per situazioni
in cui le intemperie, la fatica e la necessità
di muoversi sempre agevolmente
e in pieno comfort richiedono
performance ad ogni stagione un po’
più elevate. Nulla vieta di
utilizzare prodotti tanto dinamici
e interattivi anche
in condizioni diverse
da quelle per
cui sono stati pensati,
adidas Terrex
Briko Vaude
16

Salewa
in effetti il termine outdoor si estende
a una vastità di usi finali, compresi
quelli più cittadini e, appunto, ‘fuori
contesto’ rendendo la vita metropolitana
decisamente più pratica e gradevole.
Questo vale per l’abbigliamento,
qualche volta per gli zaini, le calzature,
persino per le bottigliette in alluminio
e i thermos diventati oggetti
da tenere sempre in borsa
per accompagnare il tragitto fra
casa e lavoro, magari in bicicletta
o in metrò. A un certo
punto sono diventati
trendy fra i giovanissimi
dei centri cittadini
persino i moschettoni
per l’alpinismo che
sono stati presi come
portachiavi tintinnanti
da pantaloni baggy...
Il rovescio della medaglia
sono le linee >>
Sigg
Jansport
Il de s ig n e r in g l e s e Hu s s e i n
Cha l aya n in co l l a b o r a z io n e
c o n Pu m a ha r e a l iz z at o u n o
z a i n o mo lt o s p e c i a l e e c h e
in r e a lt à è u n’or ig i n a l e
rivisitazione de l l’og g e t t o.
Des i g n c r e at iv o e r i c e r c a
st i l ist i ca so n o il s e g n o
dist i nt iv o de l l a
c o l l e z io n e Pu m a Ur b a n
Mob i l it y e lo za i n o UM
Ba c k pa c k co n i u g a l’est r o
o r ig i n a l e di Ch a l aya n co n
l’an im a s p o r t iv a Pu m a .
Lo za i n o ha an c h e v i n t o
Columbia
u n pr e m io n e l l a
c at e g o r ia Be st Ba g
17

SPORTSTYLE IL MONDO... IN UNO ZAINO
Atomic
>>
in cui la commistione moda-sport si fa
totale e nascono collezioni come adidas
by Stella McCartney che ridefiniscono
le tradizionali silhouette
sportive. Weekender infatti identifica
una nuova proposta outdoor che sta
fra moda e sport funzionale, stile e
performance, ideale per il tempo libero,
il viaggio, non meno che per la città
sebbene comprenda anche oggetti
ad hoc per il campeggio.
Lafuma
Ovviamente più il prodotto si fa tecnico,
sofisticato o specifico come sacchi
a pelo o tende, più questa trasversalità
tende a svanire. Restano però
comuni all’intera gamma di proposte
outdoor alcune caratteristiche primarie
alle quali i marchi lavorano alacremente
per ottenere performance
sempre più evolute. Funzionalità certo,
ma anche proporzioni ridotte e
buona capienza, per esempio quando
si parla di zaini, sia per quelli dal piccolo
litraggio, compatti e ideali per le
attività bike, running, trekking, sia per
quelli più tecnici, con le dotazioni necessarie
per l’alpinismo e lo sci alpino,
dalle linee pulite, resistenti all’usura,
impermeabili.
Stesse caratteristiche anche per tende,
scarpe, stivaletti da trekking e tutto
quello che serve a contenere e trasportare.
La parola chiave ricorrente,
e che più di tutte fa la qualità e la differenza
fra un prodotto e l’altro, è
leggerezza: qui si gioca la scommessa
col futuro, che si traduce in
modelli sempre più compatti e ideali
per accompagnare ogni escursionista,
atleta e semplice fruitore ovunque
si diriga.
L’altro elemento fondamentale della ricerca
outdoor è il rispetto delle esigenze
ecologiche. Produrre secondo
Millet
adidas Stella McCartney
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Berghaus
criteri di pulizia ambientale, risparmio
degli sprechi e ottimizzazione
dell’energia è patrimonio comune di
ogni azienda che abbia a cuore il proprio
domani. In particolare il mondo
outdoor si è mostrato sensibile alla
questione e da tempo ha iniziato il rinnovamento
dei propri cicli produttivi
in chiave green. Vaude, Columbia,
Timberland sono solo alcuni dei nomi
prestigiosi impegnati in questo rinnovamento
in direzione ecologica che
coinvolge ogni articolo del guardaroba.
Nella collezione PE 2012 Vaude
presenta il 73% dei capi col marchio
di qualità Verde Forma che certifica
l’ecologicità di prodotti, frutto di
un’accurata ricerca. Il lavoro si concentra
soprattutto sugli zaini innovativi
per funzioni ed ecocompatibilità:
15 modelli realizzati in conformità con
lo standard bluesign come il nuovo
Alpine 35+10, efficiente, capiente e
al tempo stesso ‘pulito’.
In questa gamma prodotti ci sono anche
giacche leggere e impermeabili,
realizzate con la membrana Sympatex
oltre ai pantaloni da alpinismo e ai
sacchi a pelo.
Tutto ciò che fa parte dell’equipaggiamento
outdoor è studiato per avere
poco ingombro, peso minimo, per essere
easy care e dunque essere di facile
uso e manutenzione.
La Duffle Bag Berghaus è una storica
proposta del marchio, reinventata
per accompagnare viaggi e spedizioni:
appartiene alla linea Leviathan ed
è indistruttibile, realizzata
in un materiale resistente
e cerato senza essere
PVC, protegge l’equipaggiamento
e offre numerosi
accessori interni ed esterni.
Disponibile in tre colori
e nei litraggi 70, 90 e
120.
Gli zaini utilizzano il sistema
Bioflex che, basato
su principi biomeccanici,
asseconda l’armonia dei
movimenti e sfrutta le
tecnologie più avanzate
per ottimizzare i carichi.
Dotati della cintura lombare
Hyperlink Hipbelt,
gli zaini concentrano il
peso verso il bacino e
grazie al telaio Cross-
Load dall’innovativa
>>
Il mo n d o ou t d o o r mo s t r a s e m p r e ma g g io r
at t e n z i o n e al l e es i g e n z e de i pi ù pi c c o l i.
Ab b i g l i a m e n to e ac c e s s o r i ‘t e c n i c i’ a d
o g g i so n o r i c h ie st i in ma n i e r a
c r e s c e n t e pe r l e at t iv ità de i
b a m b i n i in m e z z o al l a nat u r a e
p i ù in g e n e r a l e al l’ar i a
a p e r ta. Ha n n o b is o g n o di
m a t e r ia l i r es ist e nt i,
t r as p i r a n t i e a ra p i da
a s c iu g at u r a. Se m p r e pi ù
di ffusa l’ab it u d i n e di v e st i r e
i pi c c o l i co m e g l i ad u lt i,
c o n u n g ua r da r o b a c h e
p r e s e n ta carat t e r ist ic h e
m o lt o simili
Berghaus Bioflex
Babybjorn
Keen
Camelbak Vista
19

SPORTSTYLE IL MONDO... IN UNO ZAINO
20
>>
forma a X, risultano robusti, leggeri e
resistenti.
Timberland ha pensato all’uomo
con lo zaino multitasca Daypack, impermeabile
al 100%, in Pet riciclato
(la plastica che deriva dal recupero
delle bottigliette d’acqua) ed è realizzato
con un particolare procedimento
che lo rende ultraresistente, evitando
strappi e lacerazioni.
Hi-tech la proposta Patagonia che
con Refugio Pack 28L lancia un
modello realizzato in nylon oxford 420
denari e fodera in poliestere 200 denari.
Lo zaino ha tre settori, un ampio
scomparto principale e una tasca secondaria
imbottita adatta ai laptop.
All’esterno c’è un comodo taschino
che si chiude con una zip verticale. Si
aggiungono un porta occhiali da sole
e scomparti in tessuto stretch in cui
riporre le bottiglie. Gli spallacci sono
imbottiti così come il pannello posteriore
che si appoggia alla schiena. Le
cinghie che si chiudono davanti sono
regolabili e accessoriate con un fischietto
da usare in caso di emergenza.
Lo zaino si completa con una sacca
portavivande con tanto di cannuccia
incorporata e un cordoncino al
quale attaccare le chiavi. Tutti i tessuti
sono dotati di trattamento idrorepellente
esterno lunga durata Deluge
DWR. Lo zaino è disponibile nei colori
Black, Grecian Blue, Flash Pink e
Red Delicious.
Osprey, leader nella produzione di
zaini ad alta prestazione, lancia la serie
Poco, una rivoluzionaria gamma di
zaini portabimbo, comodi e sicuri
per bambini e genitori. Un design ricercato
e certificato TüV GS per assicurare
leggerezza e sicurezza; lo
schienale utilizza il sistema di regolazione
super veloce, ricco di dettagli
funzionali e disponibile in tre versioni:
Poco, Poco Plus e Poco Premium. La
linea è provvista di un’imbracatura imbottita,
ventilata e regolabile velocemente.
Ha il telaio ventilato AirSpeed
completo di area lombare in tessuto
mesh flessibile. La cintura all’anca
con chiusura Ergo Pull è progettata
per offrire massimo comfort e supporto
all’adulto. Il seggiolino, dotato di sistema
di ammortizzazione, è regolabile
in altezza, e presenta inoltre un appoggiapiedi.
Completo di para sole,
questo zaino transporter è ideale per
Timberland
le passeggiate outdoor e l’escursionismo.
Nell’ambito degli zaini classici,
Osprey rilancia la sua offerta in
tema biking con un nuovo brillante
colore Volcano Red, arricchendo
la famiglia di zaini Escapist
con un inedito e funzionale
Escapist 15. Studiato per le
escursioni giornaliere, evoluto,
pieno di dettagli, ma dal volume ridotto.
Disponibile da 15, 20, 25 e
30 L. Fornito dell’imbracatura Bio-
Stretch con cintura all’anca e telaio
AirSpeed, è realizzato in tessuti performance,
leggeri, come il 210D Mini-
Hex Nylon e il 420HD Nylon, con protezione
integrata per la pioggia che
peraltro garantisce ottima visibilità;
inoltre tasche frontali e laterali in
mesh con sistema di compressione
InsideOut, attacco per il casco LidLock
esclusivo Osprey e grafica ri-
Salewa
Patagonia
Osprey Paco

flettente sulle aree principali dello zaino
per una migliore visibilità di notte e
quando c’è brutto tempo. Le versioni
più ampie hanno anche l’apertura dal
fondo con zip e offrono una divisione
interna in tessuto per razionalizzare il
carico.
È variegato il progetto Salewa che
divide la collezione zaini in tre linee:
urban, back to school e hiking. La
competenza tecnica acquisita nella
produzione di articoli per la montagna
e l’outdoor, consente al marchio di
sfruttare l’esperienza a vantaggio dei
prodotti per la città e la scuola. Dunque
la distribuzione del peso, la ventilazione
e in generale il comfort proprio
degli zaini alpini, viene trasferita
anche su quelli metropolitani rendendoli
efficienti e pratici, caratterizzati
da linee semplici ed eleganti. Vector
Ace 26 utilizza il sistema Comfort Fit
e ha tre scomparti per suddividere il
contenuto, è resistente e ha la cintura
in vita amovibile. Diversi i modelli per
il ritorno a scuola. Sono studiati nei
dettagli per assecondare le esigenze
dei più piccoli, leggeri, funzionali e
molto colorati. Salewa Kiddy II è
adatto a scuola ma anche in montagna,
dotato di multitasche, è venduto
in diversi colori; Salewa Kiddys 10
ripropone i modelli degli adulti, con
spaziosi scomparti interni e due tasche
laterali. Si aggiungono Salewa
Felix e Salewa Tom quest’ultimo
studiato per i più piccoli, con tasca in
rete frontale, perfetta per riporre la
borraccia e di facile accesso grazie
all’ampia apertura con zip.
Gli alpinisti esperti possono contare
su proposte hi-tech che evitano l’insorgere
del mal di schiena grazie
all’utilizzo della tecnologia Motion Fit
il cui poliedrico sistema di sospensione
reagisce ad ogni movimento del
corpo e della schiena, il che rende
questo prodotto ideale per l’escursionismo
impegnativo. I prodotti Salewa
sono un concentrato di tecnologia e
rappresentano la sintesi di soluzioni
evolute adattabili a diverse esigenze.
L’ergonomia garantita dalle singolari
caratteristiche dello zaino non fa avvertire
fatica e fastidi anche dopo un
uso prolungato del prodotto. Il design
assicura un’incredibile ventilazione e
la web-suspension evita antipatici e
dolorosi punti di pressione. Tre modelli
diversificano l’offerta, Ascent
Salewa Ascent
Mountain Hardwear
per un escursionismo moderno,
Cross Alpine per l’escursionismo
d’alta quota e Peak, classico ma dotato
del nuovo Motion Fit.
Per la scuola e il tempo libero Marsupio
propone Vip, semplice e giovanile,
divenuto ormai un classico,
mentre per il viaggio e la vacanza lancia
Big Walk, concepito per essere
resistente e confortevole, con dorso
imbottito e regolabile in altezza a 4
posizioni col sistema Speedy System.
Gli spallacci hanno un taschino porta
cellulare e cintura a vita, sono inoltre
Marsupio Bigwalk
Fjällraven
imbottiti e regolabili. Parecchi dettagli
lo caratterizzano, fra cui tasche laterali
a scomparsa, 2 tasche in rete porta
borraccia, porta bastoncini, sistema
d’idratazione e copri zaino inserito sul
fondo. Per lo sci e l’alpinismo c’è Kamet
30, super leggero e funzionale,
con dorso super traspirante Freedom
Air Mesh System. Ha ampi spallacci
imbottiti e regolabili con cinturino pettorale.
Cinghia a vita imbottita e regolabile
con 2 attacchi porta materiali,
accessibile tramite apertura veloce
con sistema Easy.
>>
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SPORTSTYLE IL MONDO... IN UNO ZAINO
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>>
Per il climbing c’è Via Rapida di
Mountain Hardwear: leggero, compatto
e stabilissimo. Design dalla
massima flessibilità, ha componenti
che possono essere facilmente rimossi
rendendo lo zaino ancora più leggero.
Il sistema di sospensione Alpine
offre eccezionale stabilità, supporto e
comfort, mentre il sistema Compression
Strap System, aiuta a ottimizzare
l’ingombro del carico, migliorando la
comodità durante l’utilizzo. Il design
FlapTop permette l’utilizzo dello zaino
anche senza coperchio, mantenendo
intatta la protezione del contenuto.
Per alpinisti esigenti nasce Summit
Rocket 40, realizzato in materiali superlight
che si abbinano a un design
funzionale e versatile. Il sistema di sospensione
Alpine UL comprende il telaio
rimovibile HardWave con la leggerissima
cintura all’anca removibile. Anche
l’imbottitura si può togliere, mentre
il design Roll-Top assicura rapido
accesso, minimizza il peso e permette
una distribuzione razionale del carico.
Gli spallacci sono rinforzati e il sistema
di compressione assicura carichi
extra e inoltre è removibile. Consente
di inserire la picozza e altri attrezzi, è
resistente e leggerissimo: pesa solo
750 grammi.
In ambito tecnico è in primo piano la
proposta Fjällraven che con Rücksack
No. 21 perfeziona la sua offerta
con uno zaino in tessuto cerato G-
1000, con tasche esterne sui lati, cuscino
incluso nella tasca interna; tasca
piatta con fondo imbottito per laptop
e tasca interna per tenere la bottiglia
o il thermos in posizione verticale.
Per il trekking c’è Abisko 75, molto
leggero e con sistema di carico adattabile
alla statura di chi lo utilizza.
L’ampia apertura è studiata per facilitare
l’inserimento degli indumenti e
avere una visione completa del contenuto.
Il fondo termo stampato dona
stabilità e protezione. La cintura ventrale
portante ha un doppio tiro per
l’aggiustamento in vita e tasche
stretch con cerniera. Un’ampia tasca
frontale contiene l’equipaggiamento
anti-pioggia, le scarpe e il resto.
Lo zaino Friluft è dotato di sistema
“Ventilazione Aria Aperta” perché realizzato
con maglia a rete che favorisce
il giro d’aria sulla schiena consentendo
a chi lo indossa di sentirsi sempre
asciutto, leggero e libero nei movi-
Peak Pe r f or mance pr e s e n ta la n u o v a
g i a c c a Sta r k in v e r s io n e fe m m i n i l e e
m a s c h il e . In Go r e-Te x Ac t iv e Sh e l l, è
i m p e r m e a b i l e, l e g g e r i s s i m a e
t r as p i r a n t e, i d e a l e pe r le at tiv ità ad
a lta in t e n s it à. Div e r s i i de t ta g l i
f u n z io n a l i di c u i è dotata: c a p p u c c i o
r e g o l a b i l e, f u l l z i p fr o n ta l e, ta s c h e
l at e r a l i e man i c h e co n es t e n s io n e
e l a st i ca e f o r o pe r il pollice. Alt r a
n o v it à la g i a c c a He l i u m, p e r f e t ta pe r
l’ou t d o o r in mo n ta g n a: l e g g e r i s s i m a e
v e r s at il e, r e s ist e al l’a c q u a e al v e n t o,
i m bot tita in v e r a piu m a , c o n z i p e or lo
r e g o l a b i l e. Pe r il viaggio e lo s p o r t in
r o s a e ant r ac i t e le bag in t e s s u to
t e c n i c o, disponibili in va r i e m is u r e
menti. È dotato di uno spazio principale
ben organizzato e di tasche laterali
espandibili ed elastiche che possono
contenere bottiglie da 1 litro. Il
design è intelligente e razionale, studiato
nei minimi dettagli per dare spazio
alle racchette da trekking, senza
ostacolare l’accesso alle tasche. Cintura
ventrale per tenere sempre a portata
di mano GPS, chiavi, telefonino e
macchina fotografica.
Per la scuola e i bambini Fjällraven
propone Kanken che da tempo ha
sostituito la cartella. Quest’anno il
marchio lo rilancia sfruttando il gusto
vintage, coloratissimo, dal design
Columbia
nordico.
Pensato per il trail-running lo zaino
leggero Air Vent Contact System
Salomon è stabile e confortevole e
consente un utilizzo pratico e dinamico
in quanto utilizza materiali ergonomici
e traspiranti. Ha uno scomparto
interno compatibile con serbatoi da 2
litri, una tasca interna traspirante di facile
accesso, destinata a contenere gli
oggetti usati più comunemente.
Alta tecnologia e moltissimi dettagli
personalizzano lo zaino Columbia
UL9462 specifico per un utilizzo al
femminile: dotato del sistema idrorepellente
avanzato Omni-Shield, ha
Salomon

un sistema di sospensione aerato,
spallacci Techlite e rivestimento interno
riflettente SilverBack. Compatibile
con un deposito liquidi da 3 litri, è dotato
di fasce per trattenere i carichi,
fascia pettorale con fischietto di emergenza,
telaio in acciaio, tiranti cerniera
di facile presa, tasche laterali portabottiglia
in tessuto elasticizzato e attacchi
per bastone da trekking: un
concentrato di funzioni e comfort.
Un’ampia gamma di zaini con sistemi
d’idratazione differenti per caratteristiche
tecniche, dimensione e capacità
idrica è proposta da Camelbak. Il
fulcro del sistema, Antidote Reservoir
– Quick Link System, ottimizza
la performance e aumenta le opzioni
di carico. È un contenitore realizzato
in un poliuretano resistente ed elastico,
certificato dall’Organismo per il
controllo degli alimenti e dei farmaci
(FDA), che può contenere bevande
calde e fredde senza cedere alcun sapore
sgradevole. Il Quick Link System
permette di scegliere e applicare optional
e accessori che modificano e
migliorano le modalità di uso e aumentano
le possibilità di utilizzi differenti.
La cannuccia è dotata di valvola Big
Bite, in silicone e senza parti staccabili;
permette di bere agevolmente mordendo
e aspirando la quantità d’acqua
desiderata.
Gli zaini sono progettati e strutturati
per ottenere massima ventilazione dello
schienale, adattabilità e aderenza alle
diverse corporature al fine di raggiungere
ottimi standard di comfort,
stabilità e funzionalità di carico. Inserti
in tessuto retro-riflettente consentono
Camelbak Vantage
di essere visibili anche al buio.
Nel modello Ultra LR Vest l’Antidote
Reservoir con Quick link è inserito
nella parte inferiore dello zaino e scarica
il peso in zona lombare anziché
sulle spalle. Ha una capacità complessiva
di 5 litri, di cui 2 per la riserva
idrica, e pesa soltanto 540 grammi.
Gli spallacci sono dotati di due tasche
per piccoli oggetti e di due strap per
regolare l’aderenza dello zaino al torace.
Camelbak produce zaini per uomo,
donna e bambino.
Le avventure in quota sono la passione
del brand canadese Arc’Teryx
che presenta Kata, lo zaino ideale per
il trekker più esigente. Molto pratico,
regolabile per una perfetta personalizzazione,
è leggero e resistente. Il sistema
di sospensione e la cintura
all’anca sono termo-formati e gli spallacci,
per un maggior comfort, sono a
Arc’Teryx Kata
doppia densità. Tasche essenziali,
spazi razionalizzati, anello porta picozza
integrato e costruito per dare massima
sicurezza.
Interessante la proposta trasversale di
NoZone Series che si rivela perfetto
per l’outdoor in montagna ma anche
per l’arrampicata in montagna e persino
per lo sci. Con sistema di sospensione
Arc’on, permette di trasportare
il carico senza troppo sforzo, conservando
un fit solido, adattandosi con
versatilità alle diverse esigenze. Le
barre di alluminio che sostengono il
pannello si rimuovono facilmente, senza
compromettere la solidità strutturale
dello zaino. Pensato per un cliente
esigente, è studiato nei particolari
anche nella combinazione dei colori
che lo rendono visibile in ogni situazione.
paola.turcato@topsport.it
Fjällraven
Ch i am a il bo u l d e r i n g, l’at tività di
a r r a m p i c ata s u ma s s i nata in t o r n o
a g l i an n i Set ta n ta, p u ò affi darsi
alle pr o p o s t e Cassin Da m a , f r a
le qu a l i s p i c c a u n a bo r s a
t r a c o l l a i d e a l e pe r qu e s ta
p r at i ca. L’a l lo g g ia m e n t o è
st u diato pe r le scarpette, la
m a g n e s it e , m a pu ò contenere
qualsiasi og g e t t o, a n c h e i
l i b r i nat u r a l m e n t e, e c’è
p e r s i n o la sc a c c h i e r a pe r
g io c a r e a d a m a
23

DALLA COPERTINA SPECIALE BASKET
Un’occasione
da USAre
24
Il lockout della
NBA rappresenta
un’opportunità
importante per
promuovere in Italia
il mercato del basket
I
registratori di cassa cominciano
a tintinnare insieme alle fantasie
dei tanti consumatori ed appassionati
della pallacanestro italiana.
Il campionato americano non
parte. Almeno per ora. I campioni
migliori, i più seguiti, i più rappresentativi,
quelli che fanno la fortuna
di sponsor e di aziende potrebbero
prendere in considerazione la possibilità
di trasferirsi nel campionato
italiano. Qualcuno è già arrivato, altri
stanno trattando, il meccanismo
si è messo in moto. Potrebbe essere
l’occasione di rilanciare il
movimento, ed il conseguente
mercato, con strategie di marketing
da studiare e realizzare. La svolta
attesa da tanti anni potrebbe concretizzarsi.
Lo sanno le aziende, lo
sanno gli addetti ai lavori, a partire
dalla Federazione Italiana Pallacanestro,
sempre attenta a migliorare
l’immagine del prodotto basket e il
conseguente appeal nei confronti di
fruitori e consumatori.
La frase su cui riflettere è del presidente
Dino Meneghin: “Speriamo
che gli americani arrivati durante il
lockout dell’NBA restino il più a lungo
possibile.” Come dargli torto,
considerando quanto possono spostare
l’attenzione su uno sport che
in Italia storicamente non riesce a
superare la concorrenza del calcio.
Tra i fenomeni a stelle e strisce c’è
un cavallo di ritorno che non ha dimenticato
le sue origini. Danilo Gallinari,
astro del basket italiano approdato
in NBA, ha firmato per tornare
a Milano, nella società che lo
lanciò. Il tesseramento va oltre il significato
tecnico, come spiega Nicola
Tolomei, responsabile marketing
della FIP: “Dietro l’accordo tra
Milano e Gallinari posso pensare
che ci siano forti interessi di sponsor,
come ad esempio Reebok”.
L’assist migliore ad una campagna
pubblicitaria legata al lancio di una
scarpa o di un tour che ruota attorno
ad un giocatore italiano giovane,
vincente, per molti predestinato, anche
per via di quella data di nascita,
l’8/8/88 che ha attirato l’attenzione
di pubblicitari ed aziende. Se a questo
aggiungiamo la presenza di un
colosso come Armani e di un brand
come Emporio, una location fortemente
vocata al fashion e la forza
commerciale di un binomio come
quello tra Reebok e lo stesso Armani,
il gioco è fatto. Nel settore la
chiamano win-win situation, una situazione
vincente che ne innesca
un’altra vincente. “In questi casi –
spiega Tolomei – uno più uno fa
tre”. Si lavora da tempo per rilanciare
l’immagine della pallacanestro
italiana e la città di Milano e la sua
società storica potrebbero essere il
punto di partenza di un nuovo modo
di concepire questo sport. “Hanno
progetti interessanti – afferma Tolomei
–, idee forti e lavorano sull’immagine.
Attraverso Gallinari, Armani
e personaggi carismatici come l’allenatore
Scariolo, che per come si

Merchandising da giovani
Le iniziative della FIP per rilanciare il movimento e
rilanciare il mercato italiano della pallacanestro
Iniziazione. È la parola magica per aprire le porte del mercato. Partire dalla
base per educare i consumatori di oggi e di domani. Il business del basket
ha bisogno di questo, la FIP lo sa e si adegua con progetti che si muovono
in questo senso. A partire dal 519 (5-19 anni), l’iniziativa rivolta agli utenti
dai 5 ai 19 anni, all’Easy Basket, l’iniziazione al gioco dei bambini dai 5
anni, fino al Join the game, il basket 3 vs 3. “Seguiamo i protocolli condivisi
dal CONI sull’alfabetizzazione motoria – afferma Nicola Tolomei,
responsabile marketing della Federazione – recependo i suoi indirizzi sulla
sollecitazione motoria”. In stretta sinergia con la promozione del
merchandising, uno dei punti cardine della gestione commerciale della FIP.
“È stata una delle prime cose che ho organizzato – racconta Tolomei –
lavorando sul marchio Italia. Oggi gli elementi forti su cui puntiamo sono il
Basket Market, un progetto di commerce on-line per cui vendiamo i nostri
prodotti ufficiali a marchio Italia sul nostro sito www.fip.it, dando vantaggi e
privilegi ai possessori di Basket Card, e la nuova linea Italia 1921 che
abbiamo realizzato insieme al nostro sponsor tecnico Champion. Si tratta di
una bellissima linea vintage, creata per i novant’anni della nostra
Federazione, una rivisitazione tecnica delle vecchie tute e maglie da gioco
che verranno vendute in 1300 negozi Champion in tutta Italia.”
veste e come si muove si inserisce
perfettamente in questo contesto,
Milano potrebbe ridare una prospettiva
nuova alla pallacanestro.”
È il caso di Gallinari, e lo sarebbe
ancora di più, qualora si raggiungesse
l’accordo, l’arrivo di Kobe Bryant,
il giocatore numero uno al
mondo, alla Virtus Bologna. Nel momento
in cui stiamo scrivendo questo
articolo l’asso americano sta
trattando con il presidente Sabatini,
che ha paragonato la portata dell’arrivo
di Bryant alla Virtus a quello
che, vent’anni fa, sarebbe stato l’approdo
di Maradona nel Bologna.
L’iniziativa ha infiammato i tifosi, che
hanno scritto migliaia di e-mail per
sollecitare il simbolo dei Los Angeles
Lakers ad accasarsi per un periodo
alla Virtus, ma ha coinvolto anche
le aziende del territorio, senza
l’impegno delle quali non si potrà
raggiungere un trasferimento storico.
Si parla di straordinaria opportunità
di marketing territoriale,
che coinvolge le istituzioni e il
mondo dell’imprenditoria. Facile
pensare ai vantaggi che le aziende
impegnate nel basket potrebbero ricavarne
come visibilità, come merchandising,
come immagine di un
campionato che oggi ha bisogno di
iniziative di questo genere per crescere.
“Oggi Bryant è un uomo Nike
– afferma Tolomei – e sarà a Roma
per un evento organizzato dalla
Stella Azzurra. Se si riuscirà ad avviare
un percorso con lui come testimonial
del basket italiano ne potremo
trarre significativi benefici.”
Che andrebbero a migliorare la situazione
di un movimento che, commercialmente,
si sta muovendo nel
modo giusto. “L’attrazione che il basket
ha nei confronti di clienti e
aziende – afferma infatti Tolomei – è
positiva. L’interesse della nostra Nazionale
e le proposte federali mantengono
alta l’attenzione degli
sponsor, al punto che siamo andati
al rinnovo con loro con un incremento
del 20-30%. Allo stesso tempo
credo che ci sia un numero di
sponsor inadeguato rispetto alle opportunità
che offriamo.” Il riferimento
è alla ricerca di sponsor per la >>
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à
Per dure
competizioni
indoor
Wilson presenta il pallone
ufficiale del campionato
italiano Legadue Basket,
misura 7. Rivestimento:
Patented Moisture Absorbing
Composite Leather,
Revolutionary Aqua-Grip
Composite Leather Pebbled
Channels. Tecnologia Cushion
Core. Wilson è distribuito da
Amer Sports.
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Shooter Shirt e Short. Si tratta
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in tessuto tecnico dotati di
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25

BASKET UN’OCCASIONE DA USARE
>>
Si lavora da tempo per
rilanciare l’immagine della
pallacanestro italiana
e la città di Milano e la
sua società storica
potrebbero essere il punto
di partenza di un nuovo
modo di concepire
questo sport
maglia degli arbitri, che garantisce
visibilità, e ad una raccolta pubblicitaria
che, in un periodo storico difficile,
è pari a quella degli anni scorsi.
In controtendenza rispetto a quanto
accade in altri mercati sportivi, ma
anche con quelli che sono i risultati
della Nazionale italiana, incapace di
passare il primo turno agli Europei.
“Il risultato sportivo degli azzurri –
afferma Tolomei – non ha inciso sul
marketing, perché l’impegno dell’allenatore
e l’attaccamento alla maglia
dei giocatori e di quelli provenienti
dalla NBA sono stati elementi
positivi apprezzati dagli sponsor e
dalle aziende.”
Aziende che sono attirate
dall’America, dai suoi giocatori e
dalle sue tendenze, a partire dal 3
vs 3, partite a ranghi ridotti che si
disputano solitamente sui campetti
in cemento – i play ground – che
per molti rappresentano anche un lifestyle,
un modo di atteggiarsi e di
concepire la pallacanestro. Richiami
al mondo underground americano,
dove dominano il black power, i
cappellini indossati a rovescio e la
musica R&B, che fa tendenza. In Italia
non c’è ancora questo tipo di target,
ma qualcosa sta cambiando nei
destinatari del prodotto pallacanestro,
e la FIP si sta muovendo di
conseguenza. “Stiamo lavorando
molto sul target – afferma infatti Tolomei
– soprattutto dopo l’esperienza
del Mondiale 3 vs 3 organizzato
a Rimini. Stiamo valutando di spostarci
verso target trasversali, coinvolgendo
i non tesserati e quei ragazzi
che per condizioni sociali non
frequentano i palazzi dello sport.
L’Italia deve fare i conti con un pubblico
nuovo, proporre la pallacanestro
dove non c’è un sistema so- >>
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o
L’incredibile
reversibilità
di un completo
Il Kit Basket Fauno di Zeus
Sport è un completo da basket
reversibile, senza maniche, con
scollo a “V”. Il taglio garantisce
ottima vestibilità e massima
libertà di movimento. Tessuto
traspirante microforato che
permettere alla pelle di respirare.
Impegno per il
grande basket
L’abbigliamento della Dinamo
Banco di Sassari (serie A1)
conferma l’impegno Eye Sport nel
perseguire la strada del design
originale abbinato alla qualità dei
materiali. Tutta la linea Dinamo è
personalizzata al 100%. Gli stessi
materiali utilizzati per vestire
la Dinamo sono usati per gli
articoli basket a catalogo: design
originale e ottima qualità. Eye
Sport è distribuito da Double A.
Ammortizzazione
in tutte le direzioni
Zig Pro Future è la sneaker
mid-cut ideale per i giocatori
di basket, dotata di tecnologia
ZigTech, che grazie alla sua
tipica suola a zig-zag, offre la
massima ammortizzazione,
sia verticale che orizzontale,
restituendo al piede l’energia,
riducendo lo sforzo e favorendo
un allenamento più duraturo.
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BASKET UN’OCCASIONE DA USARE
28
>>
ciale che porta il bambino a vedere
la partita, arrivando a chi ha un colore
della pelle e una lingua diversi.
Il nostro è uno sport che non ha mai
fatto e non fa queste differenze. Ci
sono nazionali che giocano con i
passaportati e stiamo andando verso
una società multi culturale. Il
mercato si deve adeguare.” Imparando
da quanto succede in America,
intuendo al volo quali siano le
migliori occasioni da “usa”re.
damiano.montanari@topsport.it
FOTO: FEDERAZIONE FIP - BARGNANI
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à
A sostegno della potenza
La scarpa adiZero Crazy Light è caratterizzata da un nuovo e
rivoluzionario esoscheletro Sprintweb con uno spessore inferiore
a 1 mm e saldato senza soluzione di continuità a una base
di nylon, in grado di ridurre sensibilmente il peso e di offrire
maggiore sostegno e potenza. La struttura a rete dei materiali
garantisce solidità verticale e orizzontale e fornisce un eccellente
sostegno ai giocatori anche durante i movimenti più bruschi.
Il rinforzo esterno del tallone Sprintframe e il Torsion System
sono saldati per consentire la massima riduzione del peso,
il ritorno elastico dell’avampiede e il controllo del movimento.
La parte superiore è realizzata in nylon trasparente per ridurre
ulteriormente il peso e offrire ai
giocatori comfort e ventilazione.
Il sistema di trazione è
caratterizzato da spessori
diversi, che garantiscono
la massima presa lungo
le zone del perimetro
della scarpa soggette
a maggior usura, e da
spessori e pesi inferiori
nelle zone a minor usura,
come a metà della pianta
del piede.
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Una schiacciata di divertimento
High power propone per la clientela di
grandi e piccoli i suoi impianti Basket
per un sicuro divertimento all’aria aperta.
Diverse sono le proposte, dal tabellone
Basket Pro provvisto di staffa a “V” per
un migliore fissaggio a muro,
all’impianto basket Easy,
ideale per iniziare a
prendere confidenza con
il canestro, facilmente
regolabile in altezza
a seconda dell’età,
all’impianto Basket Pro
regolabile fino ad altezza regolare,
per imitare le gesta dei campioni
preferiti.
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OTTOBRE 2011
Supplemento Economico Finanziario
di TopSport – Il Giornale degli Articoli Sportivi
Non è un refuso, per vendere
oggi ci vuole più coinvolgimento.
Il marketing richiede nuove
strategie, in cui la pubblicità,
tradizionalmente intesa, rischia di
soccombere di fronte ai nuovi mezzi
di comunicazione. E di interazione
Se una volta bastava Carosello, rotocalco
serale che in pochi minuti
poteva decretare il successo di un
prodotto e la popolarità di una marca,
oggi la pubblicità è dappertutto e,
veicolata attraverso i mezzi di comunicazione
di massa e on-line, assume
forme sempre più sofisticate.
Forse troppo, al punto che le aziende
hanno avvertito l’esigenza di recuperare
forme di contatto più stretto e
personale con i propri clienti.
Una delle strategie che si va diffondendo
per promuovere prodotti e
conquistare i compratori è quella costituita
dagli eventi.
Si tratta di una tendenza, comune a
tutti i settori merceologici, che diventa
particolarmente evidente in occasione
di manifestazioni fieristiche: le aziende
non si limitano ad esporre negli stand
ma, studiando ambientazioni festose
e accoglienti, promuovono iniziative
all’esterno delle esposizioni fino a
coinvolgere le città.
Ed ecco così moltiplicarsi i ‘fuori salone’,
ricchi e spettacolari calendari di
FOCUS ON
Feste ed ‘iniziattive’
per coinvolgere i clienti
appuntamenti tematici che, uscendo
dagli spazi delle fiere, arricchiscono,
completano e ampliano l’utenza delle
esposizioni negli stand.
L’apripista può essere considerata ancora
una volta Milano. Il Fuori Salone
che si è svolto durante il Salone del
Mobile ha fatto scuola per ricchezza
e originalità, proponendo l’apertura di
palazzi storici, l’allestimento di ‘salotti’
per le strade e lo svolgimento di feste
ed eventi nelle vie del centro. L’esperienza
sarà ripetuta in occasione del
Milano Design Weekend, evento dedicato
all’arte in occasione del quale i
negozi si trasformeranno in punti d’incontro
aperti anche alla notte.
Durante Pitti Uomo si è tenuto Pitti
Guest Nation, progetto dedicato
ai nuovi protagonisti dell’economia
mondiale per favorire lo scambio e
la conoscenza reciproca tra Paese
ospitante e Paese ospitato. La prima
nazione è stata il Brasile, e durante i
giorni di sfilata Firenze è stata teatro
di una serie di eventi di moda, arte e
cultura brasiliana.
Stessa tendenza nel settore dell’alimentazione.
Il Vinitaly, la fiera che ogni
anno Verona dedica al vino, ha lanciato
“Ars Vinendi”, manifestazione che,
nel tardo pomeriggio e alla sera, anima
il centro città con vari eventi, dalle
degustazioni in enoteche e ristoranti
alle letture di poesia, dagli spettacoli
teatrali ai concerti e alle performance
di pittura, il tutto incentrato sul tema
del vino.
Altra full immersion per buongustai è
quella che si tiene a Torino in occasione
del Salone internazionale del gusto
che, per il proprio ‘fuori salone’, organizza
rassegne di cene e degustazioni
in ristoranti, castelli e location particolarmente
suggestive.
Anche le esposizioni di carattere sportivo
hanno iniziato a uscire dai confini
delle fiere promuovendo iniziative
capaci di coinvolgere direttamente il
pubblico e facendo testare in prima
persona specialità sportive e nuovi
prodotti.
Rimini Welness, la manifestazione dedicata
a fitness e benessere della città
romagnola, propone ad ogni edizione
serie sempre più ricche di eventi, in
grado di richiamare un vasto pubblico
e di coinvolgere gli spettatori con
appuntamenti dedicati ai temi più vari,
dalla bellezza alla salute, dalla danza
al pilates e altro ancora.
Il Salone del Turismo e degli Sport
Invernali di Modena Fiere oltre ad
esporre prodotti promuove grandi manifestazioni,
capaci di attirare e affascinare
non solo gli appassionati ma
anche il grande pubblico.
Insomma, non basta più essere presenti
in fiera; con la loro partecipazione
le aziende cercano anche le
occasioni per avvicinarsi al pubblico,
coinvolgendolo e incentivando l’avvio
di relazioni personalizzate.
Se la pubblicità tradizionale non funziona
più come prima e gli spazi ufficiali
non bastano a garantire visibilità,
a ‘scuotere’ e motivare la clientela,
allora bisogna fare lavorare la fantasia
trovando le forme idonee a recuperare
una relazione con il cliente attraverso
varie forme di comunicazione integrata:
gli eventi sono uno dei metodi di
maggiore efficacia, in quanto attraverso
di essi i clienti possono, in modo
piacevole e festoso, conoscere da
vicino le aziende e testare personalmente
i loro prodotti.
29

Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Colmar fornitore Ufficiale F.I.S.W
Colmar, azienda italiana di abbigliamento sportivo e F.I.S.W. (Federazione Italiana
Scinautico e Wakeboard del CONI), hanno siglato un accordo di tre anni che riconosce
a Colmar la qualifica di Fornitore Ufficiale della F.I.S.W. per il settore abbigliamento.
Un accordo siglato in occasione del lancio della nuova collezione estiva 2012, per
una linea studiata dal brand italiano per F.I.S.W. che riporta le combinazioni cromatiche
individuate con il team della Federazione: bianco, verde e blu, oltre alla
riproduzione del logo F.I.S.W.
Nel 1923 veniva fondata a Monza, da Mario Colombo, la Manifattura Mario Colombo
& C. Spa. Nei primi decenni la produzione si basava sulla confezione di cappelli e
di ghette in feltro di lana, per poi dedicarsi alla produzione di abiti da lavoro. Nell’immediato
dopoguerra, con la ripresa e lo sviluppo dello sport, iniziava la sua specializzazione
nell’abbigliamento sportivo, con particolare attenzione a quello da sci.
Così è nato il marchio Colmar che, operando in stretta collaborazione con la Federazione
Italiana Sport Invernali (FISI), con gli atleti, con i maestri di sci, ha acquisito
subito notorietà come produttore di indumenti altamente tecnici, sponsorizzando
gare e manifestazioni. Per quasi 50 anni l’azienda ha vestito le squadre nazionali di
sci alpino, sci nordico e di altre discipline come il bob, il salto e lo slittino, inoltre
nella primavera 2010 è nata anche Colmar Golf che allarga la gamma di offerta del
brand ad altri sport.
Nuova applicazione per iPhone o iPad per Nike
US Patent & Trademark Office (Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di
fabbrica) ha recentemente registrato una domanda di brevetto riferita a una nuova
applicazione per iPhone, studiata da Nike per gli appassionati di golf. Nella
domanda non si fa cenno a uno strumento integrabile con i prodotti Apple, ma si
dà quasi per scontato che il brand non abbandonerà la strategia vincente delle
sue applicazioni Nike+ per iPhone e iPad, molto diffuse tra i runner. Il brevetto,
se applicato, consentirà di raccogliere in tempo reale tutti i dati riguardanti ogni
singolo swing del golfista: il lavoro lo fanno i sensori posti all’interno delle palline
e nella mazze. Un altro importante particolare che dovrebbe fare apprezzare il
brevetto è costituito dalla possibilità che avranno i golfisti di accedere ai propri
dati storici, riguardanti prestazioni immagazzinate sul campo.
Adidas alla conquista della Polonia
Nel giugno prossimo, la Polonia e l’Ucraina ospiteranno congiuntamente e per
la prima volta gli Europei di calcio 2012. Sfruttando questo appuntamento,
adidas – partner ufficiale della manifestazione – ha in progetto espandersi
maggiormente in Polonia con l’obiettivo di diventare il brand leader nel Paese
nel 2015, data nella quale il produttore tedesco di articoli sportivi punta ai 17
miliardi di euro di fatturato, contro i 12 miliardi del 2010.
Nel settore calcio, l’azienda germanica punta ad ottenere la leadership dal
2012. Una sfida che potrebbe essere vinta attraverso la vendita di prodotti
derivati, e principalmente dei palloni realizzati nei colori della competizione
dell’UEFA. Prodotti che saranno disponibili a partire dalla fine del 2011. Per
voce del suo PDG Herbert Hainer, il gruppo ha voluto precisare “che occupa
già il primo posto in Ucraina”.
A livello più globale, se i mercati emergenti dell’Europa dell’Est hanno generato
‘solo’ 1,38 miliardi di euro di vendite nel 2010, contro i 3,5 miliardi e i 2,8
miliardi dell’Europa occidentale e del Nordamerica, la regione ha comunque
fatto registrare la crescita maggiore, con un incremento delle vendite del 23%
(giusto dietro all’America Latina) lasciando intravedere un forte potenziale di
sviluppo.
Polegato, personalità
dell’anno
Mario Moretti Polegato, presidente
del gruppo Geox, sarà la “Personalità
dell’anno” del MAPIC 2011 (Marché
international professionnel de l’implantation
commerciale et de la distribution
– Mercato professionale internazionale
dell’insediamento commerciale e della
distribuzione), nell’ambito del programma
dedicato all’Italia, Paese celebrato
in questa 17ma edizione.
Un omaggio che si concretizzerà nella
cerimonia dei MAPIC Awards, organizzata
dalla manifestazione professionale
il 17 novembre. Lo stesso giorno, in una
conferenza stampa, Moretti Polegato
spiegherà in dettaglio le ragioni che
hanno portato al successo di Geox.
Naturalmente, il Mapic ha elogiato l’entità
imprenditoriale guidata da Mario
Moretti Polegato, facendo soprattutto
notare la strategia di sviluppo diversificata
che mescola allo stesso tempo
una distribuzione nei 1077 store Geox
aperti ad oggi e una diffusione attraverso
10.000 punti vendita multimarca. Il
Mapic fa notare come questo modo di
procedere abbia consentito un rapido
sviluppo all’estero. “Al 30 giugno scorso”,
sottolinea il Mapic, “più del 60%
delle vendite di Geox sono state realizzate
all’estero, in particolare in Germania,
in Francia e in Spagna”.
Il mercato del noleggio
Secondo un’indagine svolta dalla Camera
di Commercio di Milano, prendendo
spunto dai dati del registro delle imprese
aggiornati al primo trimestre 2011, in Italia
operano nell’area del sistema noleggio
18.000 operatori. La Regione Lazio
guida la classifica nazionale del noleggiato
con il 12,7% delle operazioni registrate.
Seguono: Lombardia (12,6%),
Campania (10,9%), Sicilia (9,2%), altri
con valori inferiori. Il comparto che manifesta
una più intensa attività è quello
del noleggio delle autovetture e delle attrezzature
in genere (21,3% del fatturato
globale), seguito da quello delle attrezzature
sportive (18,3%), dei dvd, delle
videocassette e dei video games, questi
ultimi tre accreditati 17,6%. Le province
che noleggiano di più sono: Roma (il
9,9% delle prenotazioni), Napoli (6,1%)
e Milano (5%).
30

Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Greenpace denuncia:
sostanze tossiche nei prodotti sport
I composti usati nell’industria tessile, una volta rilasciati nell’ambiente si trasformano
nel nonilfenolo (NP). Il nonilfenolo è persistente perché non si degrada facilmente,
bioaccumulante perché si accumula lungo la catena alimentare e può alterare
il sistema ormonale dell’uomo anche a livelli molto bassi. Composti pericolosi per
salute e ambiente usati nella produzione degli abiti sportivi di brand internazionali.
Questi i risultati delle analisi commissionate da Greenpeace e pubblicate nel rapporto
“Panni sporchi 2: dagli scarichi tossici ai prodotti in vendita”.
Su 78 articoli di abbigliamento e scarpe sportive acquistati da Greenpeace in
18 differenti Paesi in tutto il mondo, fra cui l’Italia, 52 prodotti appartenenti a 14
marche (Abercrombie & Fitch, adidas, Calvin Klein, Converse, G-Star RAW, H&M,
Kappa, Lacoste, Li Ning, Nike, Puma, Ralph Lauren, Uniqlo e Youngor) sono risultati
positivi al test sui nonilfenoli etossilati (NPE).
Questi composti, usati anche nell’industria tessile, una volta rilasciati nell’ambiente
si trasformano in una sostanza pericolosa, il nonilfenolo (NP). Il nonilfenolo è persistente
perché non si degrada facilmente, bioaccumulante perché si accumula
lungo la catena alimentare e può alterare il sistema ormonale dell’uomo anche a
livelli molto bassi. “I risultati delle nostre ricerche sono solo la punta di un iceberg.
Siamo di fronte a un problema ben più vasto – sostiene Vittoria Polidori responsabile
della campagna Inquinamento di Greenpeace – che riguarda l’uso di composti
pericolosi nell’industria tessile e che comporta la loro dispersione nelle acque di
tutto il mondo. I grandi brand dell’abbigliamento sportivo sono responsabili di questi
scarichi pericolosi e la gente ha il diritto di sapere quali sostanze sono presenti
nei vestiti che indossa e quali effetti causano una volta rilasciati nell’ambiente.”
Questa ricerca segue una precedente pubblicazione di Greenpeace, dal titolo
“Panni sporchi”, che denunciava il problema dell’inquinamento dei fiumi cinesi causato
dagli scarichi tossici dell’industria tessile e rivelava il legame commerciale fra
i proprietari di due complessi industriali cinesi e gran parte delle marche sportive
oggetto della presente ricerca. Dopo l’avvio di questa nuova campagna di Greenpeace
(Detox), Nike e Puma si sono impegnate a eliminare, entro il 2020, tutti
gli scarichi pericolosi dalla loro catena di approvvigionamento e dai prodotti di
consumo.
“Ora che Nike e Puma hanno fatto il primo passo e stanno usando il loro potere
per diminuire l’impatto ambientale dei loro articoli e della loro produzione, adidas e
le altre aziende leader del settore non possono più sfuggire dall’assumersi questa
responsabilità. Le grandi multinazionali sono in una posizione unica – conclude
Polidori – per intervenire su tutta la catena e obbligare i fornitori a dare informazioni
periodiche sugli scarichi tossici, con l’obiettivo finale della loro completa
eliminazione.” Puma ha risposto all’appello di Greenpeace, organizzando le prime
manifestazioni di protesta in Cina e in Bangladesh, davanti a flagship di adidas
e Nike. La terza più importante azienda mondiale di abbigliamento, calzature e
accessori per lo sport, Puma (dopo Nike e adidas nell’ordine di importanza), si è
assunta l’impegno di eliminare entro il 2020 l’uso di sostanze chimiche pericolose
dall’intera catena operativa. L’impegno fatto proprio da Puma ha molti degli elementi
che Greenpeace giudica cruciali per guidare il settore verso un cambiamento
di sistema: dall’approccio precauzionale nella gestione delle sostanze chimiche,
all’identificazione di una chiara scadenza per raggiungere l’obiettivo ‘scarichi zero’,
fino all’eliminazione di tutte le emissioni. Nike ha raccolto la sfida di Greenpeace
annunciando anch’essa che entro il 2020 ridurrà a zero le emissioni di sostanze
chimiche tossiche. Di conseguenza Greenpeace ha annunciato l’esclusione di
Nike dalla campagna Detox, lanciata per vedere chi sarebbe stato il più veloce
ad eliminare gli inquinanti tossici. “Nike ha creato un precedente da prendere ad
esempio per Timberland, adidas, Reebok e Clarks”, ha commentato l’eco-militante
di Greenpeace Lindsey Allen.
Nuovo incremento delle
vendite per Foot Locker
Foot Locker prosegue nel suo anno positivo.
Dopo aver cominciato il suo esercizio
fiscale 2011 con dei risultati al di
sopra delle previsioni, il distributore di
articoli sportivi ha fatto registrare nel secondo
trimestre (chiuso il 30 luglio) delle
vendite in aumento del 16,3%, a 888
milioni di euro (1,27 miliardi di dollari) e
un utile netto di 26 milioni di euro, contro
i 4 milioni sullo stesso periodo dell’anno
scorso. Sui primi sei mesi del proprio
esercizio, l’azienda americana ha reso
note vendite per 1,9 miliardi di euro, con
un aumento del 14,7%.
Il piano strategico su cinque anni iniziato
a marzo 2010 (che puntava soprattutto
a incrementare del 22% le vendite ampliando
l’offerta di calzature running e
incrementando le proposte di abbigliamento),
sembra dunque dare i suoi frutti
per il brand il quale, nel corso di questo
primo semestre, ha chiuso 54 punti vendita
e ne ha aperti 35. Foot Locker può
dunque contare ad oggi su 3407 negozi
in 22 Paesi.
Amer ringrazia il footwear
Il produttore di articoli sportivi finlandese
Amer Sports, nel suo secondo trimestre
2011 (da aprile a giugno 2011) ha
ottenuto vendite nette per 315,6 milioni
di euro, pari a un incremento del 6% a
tasso di cambio costante. Dei risultati
trascinati dal segmento “inverno e outdoor”
le cui vendite hanno fatto registrare
un aumento del 18%, a 133,4 milioni
di euro e più in particolare dal footwear,
che rappresenta 54,9 milioni di euro
contro i 42,7 milioni che valeva nello
stesso periodo dell’anno passato. Il settore
degli “sport con la palla” invece, è
stato in ribasso del 4%, a 136 milioni
di euro, influenzato dagli scarsi risultati
ottenuti negli sport con racchetta e nel
golf negli Stati Uniti e in Giappone.
La regione Europa, Medio Oriente e Africa
ha invece ottenuto un aumento delle
vendite del 10%, a 129,7 milioni di euro
e il continente americano del 7%, a 146
milioni di euro, mentre in Asia-Pacifico
le stesse sono calate del 7%.
Sui primi sei mesi dell’esercizio 2011,
Amer Sports ha anche fatto registrare
delle vendite nette a 764,7 milioni di
euro, contro i 690,1 milioni di euro dello
stesso periodo dell’anno scorso.
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Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Brooks Sports numero 1
sul mercato nord americano
I dati parlano chiaro: è Brooks a detenere
la leadership nello specifico settore
running sul mercato statuitense.
Questi i dati del mercato running relativi
al primo quadrimestre 2011 (calzature
e abbigliamento): Brooks 26,9% (2010
22.3%) + 4,6%;Asics 22% (26,2%);
Nike 12,1% (12,1%); Saucony 12,0%
(13%); New Balance 9,5% (8,5%);
Mizuno 8,7% (11,8%); adidas 2,7%
(3,1%); altri 6,1% ( 3,1%)
Per il solo abbgliamento, Nike è invece
ai vertici, con il 23,4 per cento del mercato,
seguita dal brand Moving Comfort,
una società controllata al 100%
da Brooks Sports, specializzata nella
produzione di reggiseni sportivi e abbigliamento
tecnico esclusivamente da
donna per il running e il fitness. Terzo
posto per Brooks.
Sul nostro mercato la filiale italiana, costituita
all’inizio dello scorso anno, dopo
aver raggiunto e superato le 100.000
paia di calzature vendute nel 2010, ha
incrementato gli ordini dell’autunno/inverno
2011 del 38% e alla fine di agosto
(a un mese dal termine della relativa
campagna vendite) già del 17% gli
ordini della collezione primavera/estate
2012.
Il fatturato a fine agosto 2011 segna
un incremento del 38,9% rispetto allo
stesso periodo 2010.
Tra le prossime iniziative segnaliamo il
progetto del primo Brooks concept store
all’aeroporto di Pisa, previsto per il
prossimo anno, e l’inaugurazione della
nuova sede, sempre in località Migliarino
nelle vicinanze di Pisa, prevista entro
la fine del 2011.
PPR sale nel capitale di Puma
Il gruppo francese PPR è arrivato a
possedere il 75,12% del gruppo tedesco
di equipaggiamenti sporitivi Puma,
dal 71% che già deteneva. L’operazione
è stata realizzata il 3 agosto e Puma
non ha fornito precisazioni sulle ragioni
di questo aumento di capitale.
Puma diventerà in futuro il cuore del
settore lifestyle di PPR, a discapito delle
sue attività francesi di distribuzione
tradizionale e a profitto del lusso e di
una nuova divisione che verterà su numerosi
marchi della moda mondiali.
Saldi estivi, un flop
Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) ha tracciato
un primo consuntivo dei saldi estivi, rilevando che finora sono stati un vero
e proprio flop. Al Sud la percentuale di acquirenti è scesa del 12% rispetto
al 2010, le vendite hanno registrato un calo medio del 10%. “Dopo il primo
weekend, che come ogni anno ha segnato un buon afflusso di consumatori,
che comunque quest’anno è stato inferiore rispetto a quello dello scorso anno,
i saldi di quest’estate si sono rivelati un flop, solo la metà dei consumatori
ha fatto un acquisto, le vendite complessive sono calate in media del 10%
rispetto allo scorso anno – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – mentre
la spesa si è ridotta in media del 20%.” La contrazione della spesa è diretta
conseguenza della crisi economica in corso, le famiglie tagliano i propri consumi
soprattutto sui beni secondari, in primis sull’abbigliamento e le calzature.
Il 23% dei consumatori non ha superato i 50 euro di spesa, il 19% ha messo
a disposizione un budget di 100 euro e solo il 10% ha speso di più. Al Nord
la percentuale di consumatori che ha acquistato a saldo è diminuita del 5%, al
Sud addirittura del 12%. Per quanto riguarda l’assieme dei prodotti, risulta in
crescita solo l’abbigliamento di alta qualità (+2%, mentre le calzature segnano
-12%, l’abbigliamento sportivo -9% e quello di media/bassa qualità -19%). Si
tratta di risultati in buona parte determinati dalla concorrenza degli outlet e dei
punti vendita ubicati all’interno dei centri commerciali (capaci di offrire tutto
l’anno vendite a stock a prezzi contenuti) e da quella dell’e-commerce, che
avanza proposte d’acquisto scontate fino al 70% in ogni stagione, con la possibilità,
peraltro di cambiare i prodotti senza spese aggiuntive: un’opportunità
di risparmio e un nuovo modo di acquistare che si sta consolidando sempre di
più tra gli internauti italiani. “L’unica nota positiva dei saldi estivi 2011 – dice
in conclusione il presidente Pileri – è rappresentata dal loro avvio alla stessa
data in tutta Italia, ma è necessaria una completa liberalizzazione della stagione
dei saldi: senza questo ostracismo, probabilmente, gli incassi potrebbero
essere superiori a quanto effettivamente è possibile realizzare adesso.”
Enrico Paniccià, presidente Gruppo Giovani Anci (Associazione Nazionale
Calzaturieri Italiani) afferma che in Italia la vendita delle calzature è aumentata.
Crescono soprattutto le vendite di merci in sconto nei periodi ufficialmente
non dedicati ai saldi. “La crescita del fenomeno delle promozioni e
dei saldi ovvero di tutto ciò che rende sempre meno reale il prezzo di listino
– precisa Paniccià – sta generando un circolo vizioso preoccupante perché
gli stessi punti vendita che applicano gli sconti finiscono imprigionati in una
trappola da cui difficilmente si può uscire. Si deve notare poi che non solo
sono cresciuti i saldi ma sono probabilmente cresciuti i tassi di sconto medi,
finendo per minare alla base la relazione tra valore oggettivo del prodotto e i
prezzi di vetrina.” Secondo i dati in possesso dall’organizzazione, per quanto
concerne la scorsa stagione invernale 2010/2011 (gennaio e febbraio) le
vendite scontate sono cresciute, dal 1995 al 2010, dalla quota quantitativa
del 51,7% all’attuale del 59,2%: si tratta di un aumento che ha caratterizzato
soprattutto il mese di febbraio, normalmente considerato come mese
dei saldi o di fine stagione. Negli altri mesi della stagione invernale, da settembre
a dicembre, la quota delle vendite a prezzo scontato è passata dal
14,4% al 19,1%, vale a dire di 4,6 punti percentuali. Per fare un esempio
comparativo Paniccià ricorda che nel periodo compreso tra il 1995 e il 2005
i punti di riferimento erano quasi il doppio ossia il 9,5%. “Siamo di fronte a
un mercato che per stare a galla droga i consumi attraverso la crescita delle
vendite in promozione. Ciò accadendo si crea però un meccanismo in cui
tutti perdono. Alla radice c’è forse un affaticamento della filiera produttiva/
distributiva calzaturiera nell’intercettare il desiderio del consumatore e quindi
la necessità di applicare sconti per rendere appetibili i prodotti. Ed è proprio
sulla nostra abilità di capire il consumatore come filiera – conclude Paniccià
– che dobbiamo concentrare le nostre risorse. L’aleatorietà dei prezzi e dei
fatturati effettivi richiede un ripensamento complessivo delle nostre modalità
produttive.”
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Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Fila Korea Inc. acquisisce
Acushnet
La società americana Acushnet, leader
nella produzione di abbigliamento, palle
ed equipaggiamenti per il golf, annuncia
che è stato perfezionato il passaggio
di proprietà dei marchi Titleist e
FootJooy, da Fortune Brands Inc. (che
possedeva la maggioranza azionaria)
alla Fila Korea Ltd, titolare del marchio
Fila a livello globale. L’operazione è stata
supportata dal fondo coreano di investimenti
Mirae Asset, che amministra
il quarto fondo pensioni più importante
del mondo, a sua volta finanziata dalla
governativa Korea Development Bank.
Con quest’atto si conclude la pratica
preliminare d’acquisto firmata lo scorso
20 maggio. Nel 2010 Acushnet ha fatturato
1,2 miliardi di dollari. Gene Yoon,
presidente e chief executive officer di
Fila Korea, commenta così l’avvenuta
acquisizione: “Siamo entusiasti e orgogliosi
di continuare la storia vincente
dei brand Titleist e FootJoy. Seguiamo
da decenni i successi conseguiti dal
team di gestione Acushnet nell’ambito
del mondo del golf. Ora intendiamo
allargare la base commerciale in
tutti i mercati, guardando soprattutto
alle opportunità che offrono i mercati
emergenti asiatici.” La sede operativa
centrale, amministrativamente indipendente,
rimane a Fairhaven (Usa) nel
Massachusset.
Li Ning, forte calo
di risultati
Il gruppo cinese Li Ning, specializzato
nel mercato degli articoli
sportivi, non ha certo fatto salti di
gioia esaminando i suoi risultati
economici del semestre dell’esercizio
in corso, chiuso a fine giugno.
Il fatturato, a 4.289 miliardi
di yuan (466.7 milioni di euro), è
calato del 4,8%.
Il margine lordo è invece calato
del 6%, a 2.029 miliardi di yuan.
Quanto all’utile operativo, esso si
è assestato sui 442,3 milioni di
yuan, in calo del 45,6%. Il gruppo
ha constatato una leggera diminuzione
dell’attività di footwear,
passata dal 44,6% al 42,3% del
dato totale.
In particolare, Li Ning non ha potuto
non subire l’aumento dei costi,
tanto delle materie prime quanto
dei salari e degli affitti, verificatosi
nelle migliaia di punti vendita che
gestisce in Cina. Tanto più che il
suo mercato d’origine pesa per il
98% sul suo giro d’affari, pur se il
gruppo rivendica da diverso tempo
una forte volontà d’internazionalizzarsi.
Li Ning si aspetta anche
il verificarsi di ulteriori incrementi,
che andranno a pesare sui risultati
dell’intero anno.
A Londra il più grande Hilfiger store
È fissata per la fine di novembre l’apertura del più grande flagship Tommy Hilfiger
del Regno Unito. Situato ai civici 63-65 della Brompton road, il negozio occuperà
una superficie di 770 metri quadri distribuiti su due piani e ospiterà tutto l’universo
della fashion house americana.
Con retailer di spicco come vicini di casa e un indirizzo in uno dei principali snodi
dello shopping londinese, il nuovo monomarca rappresenta il terzo spazio più ampio
a livello europeo ed è pronto a diventare un altro baluardo dello stile preppy a
stelle e strisce, “che, da quando è nato il brand nel 1985, ha rappresentato la mia
principale fonte di ispirazione”, ha dichiarato lo stilista Usa. E ha aggiunto: “Per
questo l’Inghilterra, come luogo di nascita del preppy style, mi sta molto a cuore.
Londra, in particolare, così ricca di storia, arte e cultura, è la location perfetta per
accogliere il più grande store dell’Uk e offrire ai nostri consumatori il lifestyle americano
di Tommy Hilfiger”.
Il punto vendita in Brompton road riecheggia la “raffinata eleganza” del global
flagship store attivo in Fifth avenue a New York, come sottolinea la società. Al
piano terra, oltre al menswear, allo sportswear e alle collezioni Hilfiger Denim,
troveranno posto la Tailored line (che fa il proprio debutto nel Regno Unito) e una
sezione ad hoc per gli accessori maschili. Dedicato invece soprattutto alla donna
il primo piano, dove si alternano womenswear, sportswear e, in aree a se stanti,
gli accessori femminili e il côté Hilfiger Denim. Una zona dedicata ospita anche il
childrenswear, che è presentato in un’atmosfera divertente e colorata.
Freundt nuovo direttore della
strategia globale Puma
Puma si affida ai trentenni in carriera. Il
brand tedesco ha infatti nominato Arne
Freundt nell’incarico di direttore della
strategia globale. Freundt succede a
Franz Koch, altro trentenne, recentemente
promosso CEO dell’azienda produttrice
di articoli sportivi. Jochen Zeitz
rimane il direttore generale e il responsabile
della divisione Sport&Lifestyle di
PPR.
Oggi 31enne, Arne Freundt ha lavorato
per sei anni alla Siemens Management
Consulting, una società di consulenza
internazionale creata nel 1996 e appartenente
alla stessa Siemens.
Lacoste diffida
Il marchio francese Lacoste avrebbe
discretamente contattato la polizia
di Oslo per chiedere di impedire
ad Anders Behring Breivik, l’autore
della strage di Utoya, di continuare
ad indossare capi del celebre coccodrillino,
almeno quando appare in
pubblico.
Lo scrive, citando fonti della polizia
norvegese, il tabloid norvegese Dagbladet,
secondo il quale la Lacoste
avrebbe preso contatto con i responsabili
della sicurezza di Oslo chiedendo
appunto questo favore.
La richiesta deriva dal fatto che Breivik
fin dalla prima volta in cui comparve
in pubblico, il giorno dopo il suo
arresto, è sempre apparso con un
capo Lacoste: indossava un maglione
rosso con coccodrillino il giorno in cui
si presentò in tribunale per rispondere
della morte di 96 persone, uccise
sull’isola di Utoya o colpiti dall’esplosione
nel centro di Oslo; indossa capi
Lacoste in molte delle foto pubblicate
sulla sua pagina di Facebook; indossa
poi un maglione nero Lacoste addirittura
nella foto che accompagna il suo
famigerato memoriale “2083”, il testo
di duemila pagine in cui l’estremista di
destra ipotizza la necessità fare ricorso
alla violenza per fermare l’avanzata
dell’Islam in Occidente.
Le sue foto con magliette o maglioni
col coccodrillino sono state pubblicate
a più riprese sulla stampa internazionale.
Da qui la richiesta della casa
francese di correre ai ripari, per evitare
di subire ulteriori danni di immagine.
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Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Nuove regole per i produttori di sci da gara
Dalla stagione invernale 2012/2013 cambiano le strutture
degli sci da gara; si allungano le curve andando alla ricerca
della riduzione degli infortuni. Ecco come la Federazione Internazionale
Sci (FIS) intende limitare gli incidenti. Le convinzioni
teoriche dovranno essere supportate da molti test, ma
la corsa all’attrezzo più performante non si fermerà. Di certo
si differenzieranno gli sci da gigante degli atleti, da quelli per
il mercato degli appassionati. Particolarità tecniche: i raggi
di curva degli sci da slalom gigante passeranno da 27 a 40
metri per gli uomini e da 23 a 35 per le donne. Lunghezza
minima: 195 e 188 centimetri, invece degli attuali 185 e 180.
Questa è la modifica più consistente per quanto riguarda gli
sci utilizzati nelle competizioni di sci alpino. Secondo Augusto
Prati, presidente del Pool Sci Italia nonché esperto tecnico
del brand austriaco Atomic, la sicurezza degli atleti è indubbiamente
una priorità, ma è anche vero che queste modifiche
avranno un impatto negativo su molti aspetti, tecnici, commerciali
ed economici e non è ancora del tutto provato che queste
modifiche limiteranno di molto gli infortuni. Con queste
decisioni lo sci da slalom gigante diventerà un puro attrezzo
da gara, come, in effetti già accade per le gare di discesa e
superG. Lo sci da slalom resterà uno sci carving, mentre le
altre discipline avranno sci completamente diversi da quelli
sul mercato. Costa modificare le strutture degli sci ma costa
anche effettuare investimenti su atleti che poi, infortunandosi,
rendono inefficace l’operazione-sponsoring compiuta su di lui
dall’azienda. Salvaguardare la salute degli atleti è, comunque,
molto importante a tutti i livelli. Alberto Contento – Manager
in Casa Nordica – è a conoscenza che “il nuovo materiale è
stato prodotto e testato sotto la supervisione della Federazione
Internazionale Sci, avvalendosi della collaborazione di un
istituto universitario austriaco dopo le finali della Coppa del
Mondo di sci alpino 2010/2011. Le condizioni della neve e i
tracciati scelti per effettuare i test hanno dato indicazioni che
non sembrano sufficientemente valide e non possono essere
prese come riferimento. I nuovi materiali non sono stati testati
in condizioni estreme, con superficie barrata e ghiacciata. Bisogna
anche rilevare che le nuove regole FIS, inerenti le discipline
veloci, richiedono una diminuzione della distanza nevescarpone.
Il che andrà a discapito dello spessore dello sci,
con la conseguente minore superficie di ancoraggio delle viti
del sistema piastra/attacco e quindi con maggiore probabilità,
in condizioni estreme, di un improvviso scorretto sgancio
dello scarpone.” “Le aziende – prosegue Contento – hanno
tutto l’interesse a sviluppare materiali più performanti e sicuri,
ma dovranno essere migliorati anche gli standard di preparazione
delle piste, delle tracciature e della pianificazione del
calendario delle gare che molto spesso non dà l’opportunità
agli atleti di recuperare tra una gara e l’altra. Maggiore stress
fisico e mentale significa maggiore possibilità di subire infortuni.”
Secondo Edy Strickner del Gruppo Tecnica, dovranno
cambiare le tracciature dei percorsi-gara e il rischio che si
corre potrebbe essere quello di avere maggiore velocità con
porte più distanziate. Le vie di fuga, come nel superG e nella
discesa, andranno valutate con molta più attenzione. Diventerà
anche più complicato l’adeguamento ai nuovi materiali
per i giovani che da una categoria all’altra disporranno di sci
con caratteristiche completamente diverse. Inoltre, in questo
momento economicamente non felice, questa decisione ricadrà
sulle famiglie degli atleti non direttamente seguiti dalle
aziende, che dovranno acquistare tutti i materiali in regola con
le nuove normative. Questi sono solo alcuni dei tanti pareri
contrari filtrati dall’ambito industriale, produttore degli sci per
l’agonismo. In estrema sintesi tutti, nell’ambinte, concordano
nell’esprimere pareri contrari alla decisione di imporre regolamenti
nuovi sugli sci da usare nell’agonismo.
D&G ancora nel calcio
Dolce&Gabbana annuncia il rinnovo,
fino al 2014, della collaborazione con la
Nazionale Italiana di Calcio per la creazione
della divisa formale della squadra.
Un binomio iniziato nel 2006, anno
in cui Dolce&Gabbana ha vestito per la
prima volta la Nazionale in occasione
dei trionfali Mondiali di Germania.
La firma di questo accordo, che si
estende non solo alla prima squadra,
ma anche alla selezione Under 21, rafforza
ulteriormente la relazione speciale
tra il marchio e il mondo dello sport
attraverso un legame in continua evoluzione,
nato dalla spontanea condivisione
di un determinato stile di vita.
La griffe accompagnerà la Nazionale
Italiana durante i prossimi impegni internazionali
a partire dalle qualificazioni
per gli Europei 2012 fino ad arrivare ai
Mondiali 2014, che si svolgeranno in
Brasile.
Falsi Vuarnet in autogrill
Una ventina di capi sportivi contraffatti,
firmati Vuarnet, sono stati sequestrati
dagli agenti della Polizia stradale di
Aosta in un autogrill sull’autostrada A5.
Ad allertare la Polizia è stato proprio
Alain Vuarnet, amministratore delegato
della società svizzera di abbigliamento
ed accessori per lo sport, fondata dal
padre Jean nel 1960, che lo scorso
anno ha festeggiato i cinquant’anni di
attività.
Vuarnet stava rientrando a Ginevra
dopo una riunione di lavoro a Milano
ed era insieme al suo direttore generale
Erik Monné quando, intorno alle ore
23, hanno deciso di fermarsi all’autogrill
alle porte di Aosta per una pausa.
Entrati nel locale, i due hanno notato,
non senza sorpresa, l’abbigliamento
con la loro firma, in vendita ad un
prezzo di molto inferiore al valore commerciale:
hanno acquistato una giacca
a vento, l’hanno esaminata ed hanno
quindi chiamato la Polizia, chiedendo
il sequestro del materiale che “non
corrispondeva agli standard aziendali
– spiega il dirigente della Polstrada
aostana, Augusto Canini – risultando
palesemente contraffatto.”
Il titolare ha affermato anche di non
conoscere le società importatrici indicate
sulla merce né di produrre tali
materiali nella Repubblica Popolare
Cinese come indicato dalle etichette
presenti sui capi.
Le cinque giacche a vento, i tre gilet
senza maniche, le sei felpe e le cinque
sacche sportive sono state quindi sequestrate
ed è stata aperta un’indagine
per stabilire la provenienza e ricostruire
i canali di distribuzione della
merce.
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Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Il settore tiene
Nell’indagine di agosto di Findomestic, società che opera nel settore dei prestiti
personali e dei crediti al consumo, la fiducia degli italiani non solo cala per il terzo
mese consecutivo ma raggiunge anche il peggior valore dall’inizio della rilevazione
(ottobre 2007). In una scala che va da 1 a 10, e dove la soglia positiva è 7,
il dato attuale è pari a 4 e se consideriamo che parte delle interviste sono state
condotte prima delle notizie negative della borsa il dato ad oggi potrebbe essere
ancora più negativo. A precipitare, in particolare, è il grado di fiducia delle fasce
di popolazione più istruite. A livello regionale, nell’Italia settentrionale (Nord-Est e
Nord-Ovest) il grado di fiducia è più elevato e presenta un andamento comunque
sostanzialmente stabile. Nel Centro, nel Sud e nelle Isole, invece, il calo registrato
è significativo, con valori ben al di sotto del dato medio nazionale. Continua
a calare pure la previsione sull’andamento della situazione italiana a 12 mesi.
Anch’essa risulta essere la peggiore da quando è iniziata la rilevazione (ottobre
2007). In tema di risparmio, il trend rispecchia questa situazione di difficoltà: la
propensione personale a incrementare la quota di risparmio nei prossimi 12 mesi
è inferiore sia a quella del mese precedente sia a quella di agosto 2010. Meno
di 1 italiano su 10 ritiene di riuscire (sicuramente o probabilmente) ad aumentare
il proprio risparmio di qui a un anno. Dall’analisi dei mercati, vista sotto il profilo
delle previsioni, comprendente tutte le principali voci di consumo, estrapoliamo
la parte riferita all’impiego del tempo libero intitolata: “Calo rilevante per viaggi e
vacanze; flessione più contenuta per l’abbigliamento e le attrezzature sportive”.
“Come ogni anno – si legge – al termine della stagione estiva, le intenzioni di acquisto
nel settore dei viaggi e delle vacanze subiscono il contraccolpo fisiologico
legato alla fine del tradizionale periodo dedicato alle ferie. Meno accentuato il
rallentamento delle intenzioni dichiarate per abbigliamento e attrezzature sportive,
che comunque, anche se di poco, sono inferiori al dato degli anni passati.”
Primo Experience Store per New Balance Usa
A due anni di distanza dalla prima esperienza di Pechino, New Balance si rivolge ora
a New York. Il marchio di sportswear americano infatti ha inaugurato, all’interno del
Flatiron District, il suo secondo Experience Store; si tratta del suo primo shop di questo
tipo in Nordamerica. Il negozio di 370 m², che sorge all’angolo fra la leggendaria
5th Avenue e la 20ma strada, celebra l’eredità culturale e il futuro del brand USA.
E così, un pannello di ‘cronologia’ che ripercorre la storia di New Balance si trova
accanto allo spazio dedicato alle nuove tecnologie del marchio fondato nel 1906. Un
laboratorio metterà in evidenza in bella vista il made in USA; al suo interno verranno
realizzate in loco ogni stagione circa 800 paia di calzature, che in seguito saranno
vendute in edizione numerata nel negozio stesso, corredate dalla dicitura “Assembled
in NYC”. Un modo per New Balance di ricordare il fatto di essere rimasto il solo
marchio di sportswear americano a far produrre ancora delle scarpe negli Stati Uniti
(circa il 25% della sua produzione di calzature destinate agli USA).
Nel 2010 New Balance, che gestisce circa 1000 negozi nel mondo e la cui sede si
trova a Boston, ha fatto registrare vendite per 1,78 miliardi di dollari.
Coizzi direttore generale Fila zona EMEA
Fila Korea, che dal 2007 detiene la proprietà del marchio Fila, ha affidato Marzio
Coizzi, che opererà da Milano, il compito di occuparsi dello sviluppo commerciale
nella zona dell’Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). L’impegno non comprende
Gran Bretagna e Irlanda, Paesi dove già svolgono attività su licenza produttori/distributori
dalle posizioni ben consolidate nei rispettivi mercati. Risponderà direttamente
al presidente, Gene Yoon. Per Coizzi si tratta di un ritorno. Nel suo passato figurano,
infatti, 23 anni di lavoro presso Fila, in parte consumati come diretto dipendente,
in parte impiegati presso aziende terze consociate; dal 1999 al 2004 ha svolto,
sempre per Fila, il ruolo di vicepresidente della sezione-licenze, calzature e abbigliamento.
Ultimamente, per conto del brand Miss Sixty Footwear, si è occupato
dell’incremento del commercio retail e della distribuzione in Asia.
David Fee alla Presidenza
Garmont North America
Con un bagaglio di 15 anni di esperienza
di vendita, marketing, prodotto
e nella pianificazione strategica
con importanti marchi, Fee approda
in Garmont dal ruolo di senior director
vendite per il Nord America di Yakima
Products, Inc. Fee in Yakima ha
ricoperto anche l’incarico di senior
director per lo sviluppo del mercato
e del prodotto.
“Le competenze di David sono la soluzione
perfetta per i nostri obiettivi
futuri”, ha affermato Achille Morlin,
Proprietario e Presidente di Garmont
srl. “Non solo continuerà il focus
Garmont per la realizzazione di
prodotti eccellenti, ma contribuirà a
sviluppare il nostro marketing strategico
e i punti di forza del marchio”.
Prima di Yakima, Fee ha lavorato
per Ford Motor Company, dove ha
ricoperto una molteplicità di ruoli in
marketing, vendite e gestione del
prodotto, tra cui marketing manager
Mustang e product marketing manager
F-Series Trucks. Ha lavorato
anche per Harley-Davidson come
consulente business development
e in Nike Inc., dove ha ricoperto il
ruolo di direttore marketing sport
e media per i Nike Worlds Masters
Games.
“Garmont è una società sana e forte,
con una impareggiabile reputazione
storica sia per le prestazioni che per
l’innovazione”, ha detto Fee. “Questa
è un’opportunità eccezionale di guidare
un vero innovatore nel mondo
outodoor.”
Garmont North America ha annunciato
anche il trasferimento della
sua sede nordamericana a Portland,
Oregon, capitale dell’outdoor e del
footwear. L’obiettivo del trasferimento
è di innalzare il profilo del marchio
nel mercato nord americano
dell’outdoor e cogliere i vantaggi
strategici di vicinanza ad altri marchi
e rivenditori nella regione.
Il trasferimento sarà completato
prima della fine del 2011. Tutte le
operazioni Garmont NA saranno trasferite,
incluse quelle dei due marchi
distribuiti: Bridgedale (calze) e Life-
Link (attrezzature backcountry).
35

Inserto economia - Ottobre 2011
Le Coq Sportif:
business in crescita
Le Coq Sportif prosegue nella propria
espansione. Il produttore francese di
articoli sportivi, di proprietà della holding
svizzera Airesis, nel primo semestre
ha ottenuto un aumento delle
vendite del 7%, a più di 48 milioni di
euro, per un utile operativo di 3 milioni.
Il marchio tiene a sottolineare il
dinamismo dei mercati italiano e spagnolo.
Le vendite dirette sono cresciute
solo dell’1%, a 37 milioni, fatto
che lascia intendere come il mercato
francese sia difficile da affrontare in
questo momento. In effetti, il brand
del galletto gestisce direttamente
solo la Francia, l’Italia, la Spagna e il
Regno Unito. Per entrare nel lotto dei
grandi, Le Coq Sportif dal 2012 sarà
partner del Tour de France e le maglie
di leader delle varie classifiche della
‘grande boucle’ saranno prodotte nella
fabbrica storica di Romilly. Le Coq
Sportif era già stato partner del Giro
di Francia dal 1951 al 1991.
Per la sua altra divisione ‘Boards &
More’ (North Kiteboarding, Fanatic,
North Sails), Airesis ha reso noto un
incremento delle vendite del 12%, a
più di 17 milioni. In totale, il gruppo
ha visto aumentare il proprio fatturato
consolidato in euro, da gennaio a giugno,
dell’8%, a 65 milioni. In compenso,
in franchi svizzeri le vendite sono
calate del 5%. Invece, in riferimento ai
cali degli utili prima delle imposte del
50% per Le Coq sportif e del 10%
per il settore ‘Boards & More’, la direzione
ha spiegato questi dati con i numerosi
investimenti sostenuti, orientati
verso la realizzazione di progetti nel
lungo periodo.
Il fondo d’investimento americano Blackstone ha annunciato
l’acquisto della tedesca Jack Wolfskin, azienda specializzata
nella produzione di articoli sportivi e abbigliamento outdoor.
Il prezzo di vendita si avvicina ai 700 milioni di euro, secondo
una fonte vicina al dossier interpellata dall’agenzia di stampa
francese AFP. L’ammontare esatto dell’operazione non è però
stato rivelato.
Nel 2005, i fondi Barclays Private Equity e Quadriga Capital
avevano comprato il marchio dal logo dell’impronta di zampa
di lupo per circa 90 milioni di euro.
“Con Blackstone, siamo lieti di accogliere a bordo un investitore
strategico, di esperienza e focalizzato sul lungo termine”,
si è rallegrato il direttore finanziario di Jack Wolfskin, Christian
NEWS
Verso una nuova espansione globale
Adidas SLVR, la linea casual elegante del marchio, oggi sotto la direzione creativa
del designer tedesco Dirk Schoenberger, a partire dall’estate 2011 annuncia un
nuovo piano di sviluppo retail globale che giungerà al termine alla fine del 2012.
Le aperture dei negozi monomarca SLVR sono previste in Asia, Stati Uniti ed Europa,
nelle città di Pechino, Hong Kong, Shanghai, Berlino e Milano nel 2012.
Quest’estate adidas ha lanciato la nuova fase commerciale con alcuni Temporary
Space esclusivi SLVR a New York, aperto a luglio, uno alle Galerie La Fayettes a Parigi
da agosto e un temporary store a Düsseldorf che ha aperto a settembre 2011.
A partire dalla collezione Autunno/Inverno 2011-12, SLVR si espanderà anche alle
boutique e department store degli Stati Uniti, Giappone, Cina, Germania, UK, Francia,
Italia, Russia, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio e Svizzera.
Nuova filiale tedesca per Ciesse Piumini
Fremil International – azienda che produce e distribuisce abbigliamento tecnico
da sci, a cui fanno capo i marchi West Scout e Ciesse Piumini – annuncia la nascita
di Fremil Germany GmbH. Grazie alla nuova società di capitali con sede
a Sindelfingen, in Germania, Fremil rafforza la sua presenza in Europa. Già forte
dell’esistenza della filiale inaugurata lo scorso novembre a Landquart, in Svizzera,
e di una rete di distributori e agenti in Austria, Polonia, Russia, Benelux,
Repubblica Ceca, Finlandia e Ungheria, Fremil International si espande ulteriormente
nel mercato mitteleuropeo. Oltre agli uffici, il nuovo avamposto tedesco
comprende uno showroom e, a partire dall’autunno prossimo, il primo flagship
store Fremil. La newco Fremil Germany GmbH vede come socio unico Fremil
Holding, sotto la quale operano già Fremil International Spa (che ha chiuso il
2010 con fatturato di circa 8,2 milioni di euro, in crescita del 3% sull’esercizio
precedente) e il sito produttivo in Cina Tianjin Wei Shi Sport&Textil Co.
Nuovo marketing manager La Sportiva in Nord America
La Sportiva N.A, ramo commerciale nordamericano del Calzaturificio La Sportiva
di Ziano di Fiemme in trentino, annuncia che Mychele Lepinsky è stata assunta per
svolgere il ruolo di marketing manager dell’azienda. La Lepinski porta con sé una
ricca dote di esperienze maturate nel corso dei sedici anni professionalmente vissuti
con successo nei settori del design grafico e della brand strategy. Alle quali dobbiamo
aggiungere la passione per gli sport all’aria aperta che le hanno consentito
di conseguire anche risultati agonistici importanti nell’arrampicata, in gare di trail
running e di resistenza. “Per me, questa collaborazione rappresenta – ha detto la
neo marketing manager nell’assumere l’incarico – un’opportunità unica, in essa si
fondano tutte le mie passioni. La Sportiva ha una forte identità di marca largamente
riconosciuta da chi pratica discipline sportive outdoor, sia per quanto riguarda le
calzature sia in riferimento al comparto-attrezzature.”
Blackstone compra Jack Wolfskin
Brandt, citato nel comunicato. L’accordo prevede anche la
partenza dell’attuale capo dell’azienda, Manfred Hell, che la
guidava da quasi 25 anni. Il suo successore non è ancora
stato reso noto.
Fondato nel 1981, Jack Wolfskin è decollato veramente solo
dopo l’inizio degli anni 2000. Molto conosciuto in Germania, suo
mercato d’origine, per i suoi giubbotti e le sue giacche a vento
in scintillanti colori cangianti, il brand si è in seguito sviluppato in
Europa e oggi vuole espandersi in Asia e in Nord America.
L’azienda, la cui sede si trova a Idstein nel massiccio del Taunus,
vicino a Francoforte, dà lavoro a più di 460 persone. Nel
2010 le sue vendite in Europa sono arrivate a 304,2 milioni di
euro, in aumento del 21% su un anno.
36

Inserto economia - Ottobre 2011
NEWS
Nuovo direttore
internazionale per Aigle
Philippe Dugardin, 48 anni, è il
nuovo responsabile dello sviluppo
internazionale di Aigle con
la mission prioritaria di crescita
della marca in Europa e nel Nord
America.
Dugardin ha iniziato la sua carriera
nel 1992 in Decathlon dove
ha occupato diversi ruoli di responsabilità
strategica ed operativa.
Nel 1999, è entrato a far
parte di adidas Francia a capo
del dipartimento abbigliamento
e accessori e in seguito, nel
2001, ha creato la divisione adidas
Originals Francia, prima di
trasferirsi nella sede della società
in Germania nel 2004 come
Direttore Vendite del settore lifestyle
nella zona EMEA (Europa,
Medio Oriente e Africa). Quattro
anni dopo, è passato a Puma nel
ruolo di direttore di International
Strategic Accounts.
Ottime performance indiane per BasicNet
BasicNet ha archiviato il primo semestre 2011 con un aumento delle vendite e
un exploit sui mercati asiatici, in particolare in India dove la crescita è stata del
+137%. I ricavi aggregati effettuati dai licenziatari nel mondo sono stati pari a
198 milioni di euro, in crescita del 13,2% rispetto al primo semestre 2010. Il
fatturato consolidato, invece, ha registrato un calo passando dagli 83,7 milioni di
un anno fa agli attuali 82 milioni.
L’utile netto della società a cui fanno capo tra gli altri i brand Kappa, Robe di
Kappa, Superga, K-Way e Anzi Besson si è quasi dimezzato, passando da 6,8
milioni a 3,7 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto di gruppo è calato
del 7% rispetto al dato di fine 2010. Per quanto riguarda i mercati americani, sia
per Stati Uniti e Canada che per il Brasile, è in atto un piano per acquisire nuovi
partner per Kappa e Robe di Kappa, i cui effetti si ripercuoteranno sui risultati di
vendita a partire dal primo semestre del prossimo esercizio. Nei primi sei mesi
di quest’anno il gruppo fondato e presieduto da Marco Boglione ha inaugurato
33 nuovi punti vendita dei quali 21 a insegna Superga e 12 ad insegna Robe
di Kappa. Altri sette store sono stati inaugurati a luglio portando a quota 222 il
totale dei negozi in Italia. “In un contesto caratterizzato da incertezza sui mercati
finanziari e dal perdurare della crisi dei consumi – ha commentato l’amministratore
delegato, Franco Spalla – il gruppo ha chiuso un secondo trimestre
particolarmente significativo in termini di crescita commerciale, proseguendo
nel sostegno e nello sviluppo dei progetti di investimento, finanziati attraverso
l’autonoma generazione di flussi di cassa. La seconda parte dell’esercizio presenta
ancora molte incertezze sul fronte dei consumi e della stabilità dei mercati;
proseguiremo nel consolidamento della presenza sui territori internazionali e su
quello domestico con l’obiettivo di mantenere i miglioramenti conseguiti nel primo
semestre.”
Grazie America
Nei conti del terzo trimestre del proprio esercizio 2011, il gruppo Quiksilver
ha ottenuto un aumento del 16% del fatturato netto sul mercato europeo rispetto
allo stesso periodo dell’anno scorso. La casa madre di Roxy, Quiksilver,
Moskova, ecc. ha realizzato quindi 123 milioni di euro (176 milioni di dollari
USA) di fatturato netto. A tasso di cambio costante però, l’incremento si è
limitato a un +2%. Considerando il dato della valuta costante, anche il risultato
totale del gruppo nel suo insieme viene penalizzato. Infatti, con i 352 milioni
di euro realizzati in questo trimestre chiuso al 31 luglio, il gruppo registra una
progressione del 14% rispetto all’anno scorso, ma a tasso di cambio costante
la progressione si limita a un 6%. Quiksilver ha tuttavia realizzato una bella
crescita dell’11% sul suo mercato americano, che vale 182 milioni di euro. Ma
se il suo fatturato netto cresce su tutti i mercati, il gruppo ha visto ristagnare
il proprio utile operativo. Sul trimestre, questo dato è passato da 24 milioni di
dollari a 23,7 milioni di dollari, penalizzato dall’attività nella zona Asia-Pacifico,
che accusa delle perdite operative. In compenso, la strategia della direzione
europea è stata valida, come dimostra il suo utile operativo passato da 10,9
milioni a 14,7 milioni.
Roskoz prende in consegna
l’Europa per Converse
Converse ha nominato quest’estate
Bry Roskoz nel ruolo di direttrice
generale responsabile per l’Europa,
il Medio Oriente e l’Africa. La
Roskoz succede nell’incarico a
Willem Haitink, che il primo settembre
scorso ha debuttato alla
guida di O’Neill.
Il marchio del gruppo americano
ha quindi deciso di assegnare con
una scelta interna questo posto
strategico. Arrivata in Converse
nel 2007, Bry Roskoz negli ultimi
tempi vi ha rivestito il ruolo di vicepresidente
dello sviluppo internazionale.
In precedenza, aveva
lavorato per 9 anni nella società di
consulenza Bain & Company.
Il Vecchio Continente è strategico
per Converse, che vi sta riprendendo
la gestione diretta di alcuni
mercati.
Fonti: Fashion Magazine, il Sole24 ore, Assosport,
Coni, Ansa, AdnKronos, Prima Comunicazione,
www.sportbizreport.it, www.sporteconomy.
it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com
37

A cura di ASSOSUB
I centri immersione italiani
dovrebbero essere un
pubblicizzato vanto per il
nostro Ministero del Turismo.
Si tratta per lo più di piccole
realtà, nate per l’entusiasmo
di pochi che hanno deciso di
fare della propria passione una
professione a tempo pieno
Dell’ASSOSUB fanno parte le realtà
economiche che costituiscono il
mondo delle attività subacquee italiane.
Vi troviamo produttori, importatori,
praticamente tutte le agenzie didattiche
che si occupano dell’istruzione
e della formazione dei sommozzatori,
molti tour operator specializzati.
La passione per le immersioni subacquee,
infatti, produce un grande
indotto nel campo turistico. Sono
molti gli appassionati che viaggiano
per il mondo alla ricerca di fondali
fantastici come scopo principale della
propria vacanza, o come attività
per il tempo libero. Tra i compiti istituzionali
di ASSOSUB, c’è proprio
quello di tutelare gli interessi delle
aziende del settore, creando un’interfaccia
ufficiale con il mondo politico
e le autorità locali. Lo scopo è rendere
chiaro che l’attività subacquea non
è uno sport estremo praticato da pochi
facinorosi. In questo mondo eterogeneo,
diviso tra imprenditori, industriali,
sportivi, vi è una nicchia. Un
piccolo, agguerrito gruppo di appassionati,
che svolge un ruolo fondamentale
per il funzionamento dell’intera
macchina.
Non tutti sanno, infatti, che lungo le
nostre coste si è stabilita una capillare
ed efficace rete di centri immersione.
Dovrebbe essere un pubblicizzato
vanto per il nostro Ministero del
Il motore
della subacquea
Turismo: lavoro duro, la gestione di
un centro immersioni lungo le coste
italiane. 52 fine settimana, il boccone
più ghiotto, assieme ai due terribili
mesi di luglio e di agosto. Una condizione
che lascia i nostri eroi alla mercé
delle condizioni meteo: ogni giornata
di maltempo, provoca una diminuzione
nel fatturato potenziale difficilmente
recuperabile. I costi, poi,
sono molto elevati. Servono barche,
gommoni, motori marini. I consumi di
benzina e gasolio sono elevati e le
nostre leggi sembrano non voler fare
nulla per dare una mano. Anzi, talvolta,
creano difficoltà sempre maggiori.
ASSOSUB si sta adoperando da
anni nella collaborazione con Governo
Centrale, Regioni e locali Capitanerie
di Porto per la stesura di una
legislazione e di particolari regolamenti
che non penalizzino, ma al
contrario tutelino queste attività economiche.
Un tempo, questi centri di
immersione – imprese medio-piccole,
se paragonate a quelle delle destinazioni
tropicali – erano gestiti da
persone che ne facevano una seconda
attività. Spesso si trattava di improvvisati
che non riuscivano a trovare
soddisfazione economica per se
stessi, e a fornire un servizio qualificato
ai clienti. Poi, col tempo, le cose
sono cambiate.
Negli ultimi anni, si è assistito a una
I gestori dei diving
sono molto attenti
allo stato di
salute dei fondali,
controllando
e proteggendo
gli ecosistemi
costieri
grande selezione, che
ha lasciato sul territorio
realtà sane, che offrono
grande professionalità
ed un servizio di qualità
estremamente elevata.
Professionalità del personale,
ottime imbarcazioni,
attrezzature per
noleggio nuove ed efficienti.
Sovente, un’ottima presenza
sul territorio, consente loro di offrire
ai clienti servizi comprensivi anche di
alloggio e vitto, presso strutture convenzionate
a prezzi competitivi. Un
turismo di nicchia in grado di generare
un indotto non indifferente nelle
basse stagioni, in paesini rivieraschi
o nelle isole minori. I gestori dei diving
moderni, inoltre, sono molto attenti
allo stato di salute dei fondali, e
forniscono un ulteriore mezzo di controllo
e protezione degli ecosistemi
costieri. Se siete subacquei da paradisi
tropicali, avvezzi a lunghi viaggi
per soddisfare la vostra passione,
prenotate uno di questi fine settimana
autunnali presso una struttura lungo
le nostre coste: di certo non ve
ne pentirete. Senza tema di smentita,
possiamo dire che i diving nazionali
sono il vero motore dell’attività subacquea
in Italia: senza di loro, dove
andrebbero le scuole di immersione
per le uscite in mare? Come potrebbero
le aziende produttrici sopravvivere,
se i subacquei acquistassero
attrezzature solo per una settimana di
viaggio tropicale all’anno? Mentre riguardo
ai viaggi, quale miglior modo
per appassionare gli adepti, se non
quello di garantire loro una continuità
nella loro passione, accendendo il
desiderio di vedere anche altro?
Quest’anno – forse una coincidenza
– diverse strutture lungo le coste italiane
hanno celebrato il ventennale
della propria attività. Un augurio a loro,
un complimento alla loro professionalità
che ha permesso un’esistenza
tanto longeva. Ed un invito a
tutti di approfittare della bellezza dei
fondali, delle coste e delle bellezze
paesaggistiche del nostro Paese. Anche
lontani dalla calca di agosto.

SPORT VILLAGE
A cura di Andrea Sganzerla
comunicazione eventi sponsorship
Paolo Venturini in gara in Russia
Neppure Paolo Venturini, l’ultramaratoneta delle Fiamme Oro Polizia di
Stato e testimonial FTX, era andato così lontano. Stavolta l’occasione
è arrivata dal team FTX in collaborazione con il Ministro dello Sport
e della Cultura dello Stato autonomo di Chiukotka, in Russia. L’ultimo
lembo di terra del continente euroasiatico, separato solo da 70 Km di
mare dello stretto di Bering dal continente americano. Un luogo remoto
e lontanissimo, sedici ore di volo dall’Italia, più dieci ore di fuso orario,
24 ore di luce, 12mila chilometri da Mosca ed una temperatura di
un’estate, che dura praticamente poco più di un mese, di 5º. Per il resto
dell’anno le temperature si aggirano attorno ai -40º. Paolo Venturini,
invitato come ambasciatore dello sport italiano grazie a FTX, dalle autorità
russe, si è recato prima ad Anadiyr per incontrare i giovani delle
scuole della capitale, parlando loro di sport, stile di vita, educazione e
legalità, successivamente arrivando nei villaggi più estremi dove vivono
le popolazioni di etnia Ciuki, correndo per circa 50 km da Lorino a Lavrentiya,
inaugurando il festival Beringia (l’antico ponte di terra che univa
l’attuale Russia all’Alaska).
Un’iniziativa nata da un’idea umanitaria del team FTX e fortemente voluta
dal governo di Chiukotka per combattere problemi come alcol, fumo
e droghe che affliggono le nuove generazioni locali. Ritmi di vita per noi
impossibili e impensabili, con un budget annuo di 46 balene, da cacciare,
assieme a foche e trichechi per dare sostentamento all’intero villaggio,
isolato per gran parte dell’anno in quanto non esistono strade, la
via del mare è usufruibile per soli 2 mesi causa il congelamento dell’acqua,
mentre l’aereo può atterrare solo quando le condizioni meteo lo
permettono, e questo avviene di rado. “Poter dire di avere corso veramente
ai confini del mondo, ha aumentato il mio bagaglio di esperienze
internazionali, ma ancor più emozionante è stato l’orgoglio di promuovere
attrezzature tecnologicamente avanzate studiate dal personale di
ricerca FTX rispetto a quello che usano quotidianamente, con l’impegno
di fornire tali attrezzature ai ragazzi ciuki.” Per loro il fatto che sia riuscito
a correre la distanza di circa 50 km in poco meno di 4 ore, arrampicandosi
su due ripide asperità in mezzo alla tundra artica, dove orsi
polari, nugoli di zanzare fameliche, vento sferzante e mancanza di insediamenti
umani sono gli ingredienti che contribuiscono all’isolamento
delle piccole comunità, è stata un’impresa epica. “Un’esperienza forte
che credo abbia lasciato il segno non solo dentro di me, ma soprattutto
nei bambini che per l’anno prossimo mi lanceranno la sfida sulla distanza
in nome dello sport che non conosce problemi di lingua, cultura
o religione.”
Thierry Henry ha scelto Puma
Puma ha annunciato un altro accordo
di partnership pluriennale
con la leggenda del calcio internazionale
e attuale attaccante dei
MLS New York Red Bulls, Thierry
Henry.
Henry ha scelto il brand sportslifestyle
come partner sia dentro che
fuori dal campo, sia per gli scarpini
da calcio che per le calzature e
l’abbigliamento lifestyle. Henry ha
fatto il suo debutto mondiale con
le scarpe da calcio Puma mercoledì
27 luglio a New York nella
partita della AT&T 2011 Major
League Soccer All-Star Game
contro il Manchester United FC.
E questo fine settimana, il leggendario
campione tornerà sul campo
di battaglia in Inghilterra –
questa volta, con Puma dalla sua
parte (e ai suoi piedi) – per guidare
i New York Red Bulls contro la
sua ex squadra, l’Arsenal Football
Club, in una partita amichevole.
“La reputazione di Thierry Henry
nel mondo del calcio è leggendaria.
Gioca con il suo cuore e trasuda
un amore per il gioco che è
nel DNA di Puma. Fuori dal campo,
il suo senso dello stile, l’attitudine
rilassata e, naturalmente, il
suo amore per le sneakers, fanno
di lui un grande partner per noi”,
ha dichiarato Jay Piccola, Presidente
e General Manager di Puma
Nord America. “Il calcio è una
priorità per Puma. Come marchio
sportlifestyle con profonde radici
nel calcio, non c’è modo migliore
per noi di dimostrarlo che con
uno dei giocatori più di talento e
conosciuti del mondo. Sono entusiasta
di avere Thierry nel nostro
team.”
Sulla scena internazionale, Henry
ha aiutato la Francia a vincere
la FIFA World Cup per la prima
volta nel 1998 e i Campionati
Europei nel 2000, lasciando poi
i Les Blues nel 2010 come miglior
capocannoniere con 51 centri.
È stato nominato PFA Player
of the Year due volte in Inghilterra,
ha vinto la Scarpa d’Oro 4 volte,
è stato il giocatore francese
dell’anno 5 volte e nominato nel
Team UEFA dell’anno 5 volte: una
delle carriere più brillanti di tutti i
tempi.
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Reebok presenta
Nicole Scherzinger
La provocante ex-voce del gruppo
Pussycat Dolls e promessa sposa
di Lewis Hamilton, sceglie le
scarpe della linea ZigTech di Reebok
e i capi della linea Reebok On
the Move.
Le sneakers indossate da Nicole
Scherzinger, che sarà una delle protagoniste
della nuova stagione di X-
Factor USA nel ruolo di giudice,
appartengono alla linea Reebok
ZigTech, la straordinaria tecnologia
che ha rivoluzionato il concetto
di training in quanto dotata
di suola high tech che assorbe l’energia
del corpo in movimento e la restituisce
orizzontalmente lungo il piede,
permettendo di lavorare più intensamente
e più a lungo. Le ZigTech sono
da considerarsi un successo globale, ma
soprattutto vengono apprezzate per il loro
originale e innovativo design fashion, ideali
per tutte le donne che amano sentirsi
in forma.
Nuova campagna ambientale Patagonia
L’azienda di abbigliamento sportivo tecnico per l’outdoor Patagonia, da
sempre attenta all’ambiente, con la campagna Our Common Waters,
porta alla luce la necessità di bilanciare il bisogno d’acqua degli esseri
umani con quello di animali e piante. Sensibilizzare i clienti a ridurre
il loro consumo idrico e mettere in luce le misure sul risparmio d’acqua
adottate dall’azienda, evidenziando la stretta connessione esistente tra
il pericolo del decremento delle fonti idriche con quello della scomparsa
di biodiversità, sono i punti cardine di questa campagna.
“Una parte essenziale di questa campagna è l’attenzione che Patagonia
ha prestato al costo in termini d’acqua per fare business, al modo di
utilizzo di questa e agli sforzi intrapresi per ridurne l’uso”, ha commentato
Casey Sheahan, presidente e amministratore delegato di Patagonia.
“Patagonia sta cominciando ora a valutare quanta acqua consuma
e quanta ne viene consumata in suo nome.”
La campagna è stata lanciata nel febbraio 2011 con l’invio di oltre
300.000 e-mail ai clienti e con l’aggiornamento del sito della compagnia
http://www.patagonia.com/enviro con informazioni utili.
“Con meno dell’1% d’acqua potabile a nostra disposizione, dobbiamo
renderci conto che si tratta di una risorsa preziosa che va conservata
e rispettata”, nota Lisa Pike Sheehy, direttrice di Patagonia per l’environmental
initiatives. “La crisi dell’acqua è globale e nonostante questo,
la presa di coscienza generale non ha purtroppo raggiunto un livello di
consapevolezza tale da poterla affrontare: siamo tutti colpevoli allo stesso
modo. Our Common Waters è un opportunità per istruire noi stessi e
i nostri clienti sull’argomento ma, ancor più, è un’opportunità per agire.”
41

SPORT VILLAGE
Trekking alla scoperta della città
Il trekking urbano è un modo nuovo per conoscere e promuovere le città
e il loro territorio limitrofo attraverso una serie di itinerari da percorrere
passeggiando per raggiungere le più famose attrazioni turistiche, ma
anche per scoprirne gli angoli più intriganti e meno conosciuti.
Per il secondo anno consecutivo Stonefly è partner a Bologna dell’iniziativa
Trekking Urbano che verrà celebrata lunedì 31 ottobre oltre che
dal capoluogo emiliano anche da molte città d’arte italiane.
L’azienda di Montebelluna con le sue calzature
comode e innovative propone iniziative
speciali durante le giornate dedicate
al trekking.
Per questa edizione Bologna estende a
tre i giorni dedicati alla manifestazione
(29, 30 e 31 ottobre) e propone un fitto
programma di itinerari tematici e tradizionali
alla scoperta della città ai quali turisti
e cittadini potranno partecipare gratuitamente.
Il calendario completo della manifestazione
che sarà disponibile a partire dalla fine
di settembre contiene itinerari dedicati
all’Unità d’Italia, alle torri, all’acqua, alla
musica e alla poesia. Più di 40 percorsi tra
musei, meraviglie architettoniche e curiosità,
un’occasione divertente per visitare
Bologna, scoprirla o conoscerla meglio.
New Balance sponsor tecnico
della V Ecomaratona del Chianti
Al fianco dello sport e degli sportivi. Il 16 ottobre New Balance è
sponsor tecnico della Ecomaratona del Chianti, giunta alla quinta edizione.
Attraverso l’allestimento delle zone di partenza ed arrivo e fornendo
materiale tecnico ai vincitori, New Balance firma con la propria
qualità tecnica una giornata all’insegna della corsa e della bellezza naturalistica.
La partenza della V edizione della Ecomaratona del Chianti è a Castelnuovo
Berardenga, in provincia di Siena, domenica 16 ottobre alle
9.30. L’edizione passata ha registrato la presenza di più di 2000 podisti
provenienti da tutto il mondo. Il percorso si corre prevalentemente
su strade sterrate e attraversa alcuni dei luoghi storicamente più importanti
e suggestivi d’Italia. La lunghezza è di 42 km con un dislivello
positivo di circa 900 metri. La manifestazione si compone di altri due
eventi podistici: la Chianti Trail di 18 Km la Ecopasseggiata della lunghezza
di 10 Km.
Le ultime frontiere del marketing
È un appuntamento importante per professionisti e partner del commercio. Si tratta del Forum Umdasch
Shop-Concept che avrà luogo, per la sua 18esima edizione, all’Hotel Due Torri di Verona il prossimo 8
novembre.
Tra i relatori figura la docente di management dell’innovazione all’Università di Boras in Svezia, Simonetta
Carbonaro che esporrà la relazione “Le emozioni nel XXI secolo”. Esperta in psicologia dei consumi,
la Carbonaro parlerà della necessità di un modo nuovo e autentico di concepire il marketing realizzando
un’analisi dell’attuale periodo storico con idee e suggerimenti sui nuovi scenari commerciali.
L’obiettivo dei seminari organizzati dalla Umdasch Shop-Concept è presentare i nessi fra gli strumenti di
marketing e la realizzazione professionale di punti vendita.
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Arena ai Mondiali di Shangai 2011
Domenica 31 agosto, si è conclusa la
XIV edizione dei Campionati mondiali
di Nuoto FINA, svoltasi quest’anno
nella affascinante città di Shanghai.
La prossima edizione si terrà a Barcellona,
nel 2013, preceduta dall’emozionante
appuntamento con i Giochi
Olimpici di Londra 2012.
In Cina, nazione che ha ospitato per la prima volta questa manifestazione
in vasca lunga, il nuoto ha offerto ancora una volta uno spettacolo
fantastico e coinvolgente a tutti i suoi estimatori, che hanno visto gli
atleti dell’Elite Team Arena e le Federazioni Nazionali giocare, come di
consueto, un ruolo da protagonisti.
I nuotatori che hanno indossato i costumi Arena hanno vinto il 38% di
tutte le medaglie individuali, ovvero 46 su 120, tra piscina indoor e acque
libere.
14 medaglie d’oro (33% del totale delle medaglie individuali), 15 medaglie
d’argento (39% del totale delle medaglie individuali) e 17 medaglie
di bronzo (43% del totale delle medaglie individuali): questo il numero
delle vittorie conseguite dagli atleti dell’Elite Team Arena, che con prestazioni
a dir poco avvincenti hanno suggellato i momenti più memorabili
dell’intera manifestazione.
I Mondiali di Shanghai sono stati seguiti con grande intensità dai media
di tutto il mondo.
Nuovo Timberland store a Napoli
Timberland ha inaugurato il 15 settembre il suo secondo store a Napoli,
il primo Footwear Plus 2.0 della città partenopea: è un eco-conscious
store sviluppato su un’area di 25 m 2 all’interno di un edificio storico nella
zona pedonale di via Scarlatti 199, quartiere Vomero, focalizzato unicamente
sull’offerta di calzature.
Il brand, attraverso il format Footwear Plus 2.0, ha creato una nuova filosofia
di eco-conscious fitting: per fare fede al proprio impegno nella tutela
dell’ambiente, Timberland ha realizzato il punto vendita usando processi
e strumenti a basso impatto ambientale ed il risultato è un perfetto
esempio di rivendita ecologicamente responsabile.
I materiali, gli accessori e l’arredamento, sono riciclati e rivivono all’interno
del punto vendita una seconda vita: i pavimenti e gli impianti, sia
all’interno che all’esterno, sono realizzati con legno 100% riciclato, le
vernici e i sigillatori utilizzati contengono un ridotto livello di composti
chimici e anche il risparmio energetico è notevole: le lampadine utilizzate
hanno una vita media di 35.000 ore, circa 8 anni, contro invece quella
delle normali lampadine alogene la cui durata media è pari a 12.000
ore, corrispondenti a 3 anni.
Al fine di rendere il cliente partecipe della natura della struttura ed evidenziarne
le caratteristiche ‘green’, il negozio avrà all’interno delle piccole
targhe che indicheranno la provenienza di ogni materiale: “riciclato”,
“recuperato” o “sostenibile”.
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SPORT VILLAGE
‘Kun’ Aguero Firma Con Puma
Puma ha annunciato di aver firmato un contratto a lungo termine con
Sergio Aguero. Il campione argentino, che vestirà la linea di scarpini Puma
Speed per un lungo periodo, ha debuttato con le nuove v1.11, nella
colorazione verde, nel primo match del Manchester City FC in UEFA
Champions League contro la SSC Napoli. L’attaccante del Manchester
City sarà una figura centrale nei programmi di marketing globale di Puma
dei prossimi anni e un elemento chiave nella comunicazione calcio
del brand sportlifestyle.
Sergio ‘Kun’ Aguero ha dichiarato: “Sono davvero felice di aver firmato
con Puma. È chiaro che per me Puma è un marchio fantastico, mi piacciono
molto il design dei loro prodotti, i piani di marketing e le strategie
future riguardo al calcio. Ho indossato, in campo, di recente gli scarpini
v1.11 e mi hanno dato un reale vantaggio e la fiducia di poter giocare al
massimo delle mie capacità. Questo ora è un momento importante della
mia vita e sono entusiasta di iniziare questa nuova fase della mia carriera
con il Manchester City, e la mia nuova collaborazione con Puma è
un altro passo verso il raggiungimento dei miei sogni.”
Christian Voigt, Senior Head del Global Sports Marketing di Puma ha
commentato: “Siamo felici
di aggiungere Sergio
Aguero al nostro portfolio
sports marketing globale.
La firma di un giocatore
del suo status e
della sua reputazione è
un altro passo importante
nella realizzazione
della nostra strategia
di crescita nel calcio. Le
capacità di Sergio fanno
di lui uno degli attaccanti
più interessanti
da vedere in campo e
con il suo immancabile
atteggiamento positivo
non ho alcun dubbio
che diventerà una vera
leggenda nel mondo del
calcio.”
“Mondo Wells” a tutto tondo
Negli ultimi due anni “Winter of Wells” è diventato un cult: centinaia di
migliaia di spettatori hanno seguito i 22 episodi del documentario online
su Jossi Wells e sulla sua famiglia. Secondo il regista Tim Pierce
però non è tutto, infatti, dall’inizio dell’anno sta girando un documentario
in DVD su Jossi, Byron, Beau e Jackson Wells e naturalmente sui
loro genitori, Bruce e Stacey. “La storia della famiglia Wells è una delle
favole più entusiasmanti che ci siano mai state nello sport d’azione”,
spiega Pierce, e aggiunge: “ecco perché voglio presentare questa famiglia
unica, che ha generato quattro dei freeskier più talentuosi al
mondo”. La storia dei fratelli Wells è veramente senza precedenti: Jossi
Wells (21 anni) è il campione in carica della Dew Tour Cup, campione
AFP Halfpipe e campione del mondo generale AFP, Byron (18 anni)
ha ottenuto il suo primo podio al Dew Tour di Snowbasin la scorsa
stagione e, inoltre, i fratelli più giovani Beau-James (15 anni) e Jackson
(13 anni) stanno facendo piazza pulita vincendo tutte le gare delle
loro categorie.
“Questo documentario offre una visione straordinaria della famiglia
Wells, della loro vita di tutti i giorni e dei loro valori” dice Pierce, creatore
della serie web “Winter of Wells”. Agli spettatori viene dunque offerta
l’opportunità di vedere direttamente (come in un reality) come la rivalità
fra Jossi e Byron influisca sulle dinamiche della famiglia, di ascoltare
cosa dice papà Bruce
(che lavora per la
Ski Patrol) sulla fama
dei suoi figli e di
comprendere perché
Gesù accompagni
i ragazzi ogni volta
che affrontano le discese.
“La parte migliore
è che riusciamo
a fare emergere
tutto – dice Jossi –
possiamo raccontare
la nostra storia come
la vediamo, e siamo
certi che la gente potrà
conoscerci veramente.”
Edizione
2011
Catalogo Italiano dell’Articolo Sportivo - Buyers’Guide
L’Indispensabile opera di consultazione per tutti gli operatori di settore
Copyright Edizioni Miglio srl - Divisione Annuari
44

Peak Performance nel golf
Sono tornati a settembre i grandi appuntamenti con il Golf europeo
per Peak Performance, sponsor e fornitore ufficiale dell’abbigliamento
dell’Omega European Masters (Golf Club Crans-sur-Sierre, Crans-
Montana, svoltosi dal 1 al 4 di settembre) e del KLM Open (Hilversumsche
Golf Club, Amsterdam, dal 8 al 11 settembre), per rinnovare la
sua presenza sui green in occasione dei Tornei più prestigiosi. “Il golf è
uno sport perfetto per noi”, afferma Jonas
Ottosson, Ceo di Peak Performance. “Abbiamo
le nostre radici ad Åre, nel nord della
Svezia, e le nostre origini sono ben radicate
nello studio di abbigliamento tecnico
innovativo per gli sport invernali. Da diverse
stagioni utilizziamo questa grande esperienza
per la nostra linea casual che incontra
perfettamente lo stile del golf.” Design
avanzato e tecnico, look moda con caratteristiche
classiche, qualità garantita da test
approfonditi e dalla stretta collaborazione
tra i designer e alcuni golfisti professionisti,
tra i quali Fredrik Jacobson, alla sua prima
recente vittoria sul PGA Tour.
Questi appuntamenti confermano il successo
di Peak Performance, brand leader
nell’abbigliamento e accessori per lo sport
attivo, presente in oltre 22 Paesi nel mondo,
con 75 Store monomarca e oltre 2200
punti vendita.
Vist On Green.
Tutti al Golf
Club Carezza
Imprenditorialità creativa
e all’avanguardia, tecnologia
e innovazione combinate
con la grinta e la
voglia di affrontare sempre
nuove sfide sono i valori
e l’anima che Elmar
Stimpfl ha trasmesso nella
sua azienda e che da
sempre animano il mondo
Vist, leader nel settore
dell’attrezzatura e
dell’abbigliamento per
gli sport invernali. Elmar,
da sempre impegnato
nella valorizzazione dello sport, ha deciso
di affacciarsi al mondo del golf e quindi della tradizione sportiva più
classica, innamorandosene. Perché è uno sport nel quale si sfida principalmente
se stessi, tanto è vero che il giocatore è l’unico arbitro del
suo gioco. Ma anche perché il golf non è fatto solo di abilità nel colpire
la pallina ma soprattutto di etichetta e regole, di rispetto per l’avversario
e di onestà. È dunque lui ad aver promosso, dopo il grande successo
dell’anno scorso, in veste di sponsor, il secondo Vist Golf Cup tenutosi
il 15 agosto 2011 al Golf Club Carezza. Tutti i giocatori hanno ricevuto
una polo Vist in regalo.
45

SPORT VILLAGE
Asics protagonista alla Rugby World Cup 2011
Tra le fila della Nazionale Italiana impegnata
in Nuova Zelanda per la settima edizione della
Coppa del Mondo di Rugby brilla la sella
del trevigiano Fabio Semenzato. Mediano di
mischia venticinquenne, Fabio per il suo debutto
nella rassegna iridata con l’Australia ha
scelto indossare le Asics Lethal Tigreor 3. Da
sempre al fianco di tutti coloro che praticano
lo sport con passione, Asics ha scelto di
legare il proprio nome a Fabio Semenzato e
di conseguenza anche al rugby, considerato,
da sempre, una disciplina con grande valenza
educativa.
Il rugby è infatti uno tra gli sport più democratici
in assoluto, vi possono giocare tutti:
piccoli, magri, grossi, alti e bassi; la palla che
si deve passare sempre indietro, metaforicamente
rappresenta lo sguardo al passato per
costruire il futuro, mentre l’aggressività è protagonista
nel suo significato etimologico più
puro, ovvero quello di andare incontro all’altro,
l’avversario, come compagno di gioco e
non come nemico.
Nel rugby ci sono tre modi diversi di fare punto,
che rappresentano ideologicamente il pensiero, la scelta, il calcolo. La meta, altro non è che
il raggiungimento del proprio obiettivo utilizzando la cooperazione, antitesi dell’individualismo.
Punti cardini di questo sport sono lo stare insieme, il contatto, il rispetto per le regole e per l’avversario.
Una filosofia che si sposa appieno con quella di Asics, acronimo di Anima Sana In Corpore Sano,
un antico motto latino che sottolinea la grande importanza di un sano equilibrio tra mente e
corpo.
I successi di Kask al Tour de France 2011
Domenica 24 luglio si è concluso il Tour de France 2011 e per Kask il bilancio è stato senza
dubbio positivo. A proteggere ed accompagnare le performance degli atleti del Team Sky i caschi
top di gamma che l’azienda italiana fornisce alla squadra britannica: il Vertigo e il casco da
crono TT.
Gli atleti si sono distinti già dalla prima tappa grazie alla partnership con il WWF, come si è visto
dal cambiamento del colore dell’abbigliamento, delle biciclette e di tutti gli accessori, che
è cambiato da blu a verde per contribuire alla sensibilizzazione della campagna per il salvataggio
delle foreste pluviali in Brasile. Kask è stata protagonista di numerosi podi. Dal terzo posto
conquistato nella seconda tappa con la crono di Les Essarts, a Edvald Boasson Hagen
che ha ottenuto due splendidi primi posti e due seconde posizioni, di cui una nell’ultima tappa
nel centro di Parigi.
46

Nastro d’onore per Timberland Italy
Timberland Italy partecipa alla quinta edizione degli EBA (European Business
Award) 2011, sponsorizzata dalla HSBC per promuovere l’eccellenza,
l’innovazione e la buona pratica aziendale tra le società di 30
Paesi del panorama europeo. Chiamata a prender parte tra 405 aziende
di cui 25 italiane, Timberland è già stata eletta Country Representative
2011 nella prima fase di selezione, con il Ruban D’Honneur (Nastro
d’Onore) il 28 luglio scorso a Bruxelles. L’assegnazione del prestigioso
riconoscimento è stata decisa da una commissione di giornalisti, imprenditori,
manager, esperti economisti e politici che l’hanno selezionata
tra le imprese meritevoli. L’azienda, che è in gara nella categoria
Environmental and Corporate Sustainability, è orgogliosa che il suo impegno
nella responsabilità di tipo sociale ed ambientale sia stato riconosciuto.
Timberland si è affermata negli anni come pioniere nello sviluppo sostenibile
e consapevole, e per prima, nel 2005, ha compreso l’importanza
dell’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica nello svolgimento
delle proprie attività, al fine di contrastare l’innalzamento della temperatura
globale.
Grazie ad azioni mirate – quali la diminuzione degli sprechi energetici,
degli spostamenti aerei e l’investimento massiccio in fonti di energia rinnovabili
– Timberland, ad oggi, è stata in grado di ridurre in modo massiccio
il proprio contributo al riscaldamento globale tagliando le emissioni
del 38%.
L’impegno Timberland per la conservazione del pianeta si rispecchia, oltre
che nelle politiche aziendali, nella continua proposta di prodotti che
permettano di affrontare ogni aspetto della vita all’aria aperta nel pieno
rispetto della natura e delle sue risorse, tramite l’utilizzo di tecnologie
sostenibili sempre nuove e all’avanguardia.
Esempio concreto è la linea Earthkeepers, nata nel 2007 che, grazie
all’utilizzo di materiali e di fonti di energia rinnovabili in fase di produzione,
punta a ridurre l’impatto ambientale.
I prodotti Earthkeepers presentano dettagli unici: le calzature hanno
suole Green Rubber – ottenute per il 42% da gomma
riciclata –, i pellami utilizzati
provengono esclusivamente
da concerie
selezionate
per il ridotto impatto
ambientale e
l’abbigliamento è realizzato
utilizzando
cotone organico, tecnologie
e materiali innovativi.
Timberland Italy parteciperà
alla cerimonia in
programma, a Barcellona,
il 22 novembre dove
saranno annunciati i vincitori
definitivi degli European
Business Award
2011.
47

SPORT VILLAGE
A ModenaFiere è festa della neve
48
Tutto pronto al quartiere fieristico
di Modena per la diciottesima
edizione di Nissan Skipass,
il Salone del Turismo e
degli Sport Invernali che apre
i battenti sabato 29 ottobre.
Con un programma di tutto rispetto
e 25mila metri quadrati
di esposizione, la manifestazione
si candida a reginetta della
neve: una grande festa che dura
quattro giorni, un marketplace
che conta più di 100mila visitatori.
A Modena ci saranno
tutti: località sciistiche, aziende
e operatori del settore, stores
e associazioni sportive.
Alla vigilia della stagione invernale,
Nissan Skipass è l’evento
neve per eccellenza, un appuntamento
adrenalinico e una vetrina
importante per il business
della montagna bianca. Tra turismo
e sport, Nissan Skipass
sarà di nuovo il polo di attrazione
di migliaia di appassionati
dell’alta quota. Protagonista
dell’evento sarà di nuovo la Federazione
Italiana Sport Invernali
che ritorna a Nissan Skipass
con gli atleti che saranno
protagonisti della prossima
stagione agonistica. Il grande
sci la farà da padrone anche
grazie alla presenza in fiera
del Comitato Organizzatore
dei Giochi Olimpici Giovanili
Invernali di Innsbruck e alla
presentazione dei Campionati
Mondiali Juniores di Roccaraso,
due tra i tanti momenti di
promozione dello sport invernale
in programma nella quattro
giorni modenese.
A partire dal programma di
eventi sportivi, che anche nella
prossima edizione contempla
gare internazionali di sci e snowboard, fino alle attività di ski e snowboard
school per i bambini, Nissan Skipass si presenta come un grande
meeting dove località turistiche, aziende e fruitori della neve si incontrano
e fanno business. La manifestazione si propone di essere marketplace
e luogo di riflessione per gli operatori del settore mettendo
a disposizione competenze e strumenti come Skipass Panorama Turismo,
l’osservatorio messo a punto nell’ambito della fiera. Il monitoraggio
della stagione turistica e l’osservazione delle abitudini e del mutamento
del gusto dei frequentatori della montagna sono i due poli entro
cui si muovono i ricercatori di Nissan Skipass che, all’apertura della fiera
e quindi alla vigilia della stagione turistica entrante, offrono un’anteprima
dettagliata sul comportamento degli italiani in montagna. Una
previsione utilissima per chi si appresta ad accogliere le richieste di migliaia
di turisti, che Skipass Panorama Turismo verifica periodicamente
al termine delle vacanze Natale-Capodanno e alla definitiva conclusione
della stagione. E proprio dalla più recente pubblicazione che data fine
maggio 2011, Skipass Panorama Turismo segnala, concordemen-

te ad altre fonti e rumors di settore, un forte incremento delle discipline
outdoor che dall’estate stanno progressivamente invadendo anche la
stagione invernale dove lo sci e lo snowboard non rappresentano più
la sola opzione per fare sport e movimento. Crescono infatti gli appassionati
delle escursioni con le ciaspole e con i cani da slitta, del nordic
walking e dello sci di fondo. Meno tecniche, queste discipline rappresentano
un nuovo modo di intendere lo svago in montagna, più legato
all’esplorazione dell’ambiente, al benessere psicofisico e alla possibilità
di vivere e condividere esperienze autentiche. Proprio all’outdoor, anche
alla sua dimensione estiva, Nissan Skipass dedica una nuovo progetto
espositivo. “Il progetto outdoor è partito nel 2010 – sono parole
del direttore Luigi Belluzzi – e i risultati sono stati stupefacenti: boulder
assediato da centinaia di visitatori e stand letteralmente presi d’assalto.
Proseguiamo dunque su questa linea ampliando l’area espositiva
e inserendo nuove strutture e nuove iniziative. La più spettacolare è
certamente la speed che collocheremo in area esterna e che dedicheremo
al campionato italiano FASI.” Sul boulder, di nuovo aperto al pubblico
all’interno dei padiglioni, si svolge la prima tappa del circuito amatoriale
“Bloccati nella nebbia” e, per il secondo anno consecutivo, il
Campionato Italiano di specialità. Entrambe le strutture, speed e boulder,
saranno impegnate da due eventi eccezionali: i Campionati Italiani
Paraclimb, prove di arrampicata e velocità riservate agli atleti disabili.
Lo spazio dedicato all’outdoor con esposizione di materiale, attrezzatura
e abbigliamento per vivere la montagna, conta sulla partecipazione
di aziende specializzate e associazioni sportive. Trail running, nordic
walking, trekking, mountain bike e sleddog completano l’offerta outdoor
di Nissan Skipass.
“Il nostro compito è comunicare la montagna agli appassionati di sport
invernali e invitare il pubblico al contatto diretto con gli operatori”, conclude
Belluzzi.
Nuovo record del Team Salomon
Un’altra impresa. Dopo le recenti grandi prestazioni sul Monte Olimpo
in Grecia e alla Western States Endurance Run 2011 in California, Kilian
Jornet Burgada ha firmato un’altra pagina di grande sport, vincendo
con un tempo record la Giir di Mont, gara di 32 km tra le cime di Premana
nelle Prealpi lombarde al confine con la Valtellina. L’atleta del Team
Salomon ha chiuso la gara con un tempo mai stabilito da nessuno
nelle precedenti diciotto edizioni: 3h01’03”, distanziando il secondo arrivato
di oltre due minuti.
Tenacia e grande cuore, questi gli ingredienti che l’atleta catalano non
manca mai di inserire nelle sue prove. La sfida con il suo avversario più
temibile, l’azzurro Marco De Gasperi, è riassunta da Kilian Jornet a fine
gara: “Ho dato tutto, ho capito che recuperavo e quando l’ho visto davanti
ho cercato di staccarlo prima della discesa perché sapevo che lì è
fortissimo”. La forza dell’atleta che corre con il Team Salomon, oltre che
con un talento indiscusso, si materializza in una grande capacità tattica
e di lettura della gara.
Un dominio che l’atleta ventiquattrenne
consolida di anno
in anno. Nelle ultime tre edizioni
del Giir di Mont infatti, Kilian
Jornet ha sempre trionfato e ieri
ha stabilito il suo meraviglioso
record terminando una durissima
gara di montagna di 32 km
in 3h01’03”. Un palmarès che
vanta 6 medaglie tra mondiali
ed europei, e numerosi record
personali.
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poliestere per esterno ed essiccate a forno. Tutte le porte sono costruite nel rispetto delle
direttive diramate dalla Federazione e sono conformi alla norma UNI EN 748. L’azienda
produce diversi modelli di porte calcio, sia da gioco da fissare a terra con bossole da
interrare che trasportabili da utilizzare per gli allenamenti, con reggirete a gomito o con
paletti posteriori reggirete staccati, nelle dimensioni regolamentari di 732x244 cm o di
misure inferiori come 600x200 o 500x200 cm. Tutte le porte sono dotate di gancetti
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Finish garantisce una geometria precisa e
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Al passo con la moda,
anche in montagna
Freddo, neve e pioggia vanno affrontati
con la massima cura e attenzione: la
stessa che si ritrova in tutti i cappelli e
accessori proposti da Marini Silvano, che
per la prossima stagione AI presenta tanti
modelli, indispensabili per chi ama sciare
e praticare sport invernali. La nuova collezione
firmata Invoga, brand dedicato agli
adulti, si ispira alle ultime tendenze moda,
proponendo in particolare cappelli dalle
forme bombate, berretti dalla linea allungata
e copricapi dai volumi abbondanti, per
uno stile giovane e un po’ street-style.
MARINI SILVANO
Tel. 073 47 60 437
info@marinisilvano.com
Dalla linea Racing Swim di Jaked, i capi
Galaxy. Tutta l’eleganza e lo stile del made in
Italy in un tessuto stampato con grafica bianca
piazzata, di grande effetto e dal risultato 3D,
in tre varianti dai toni molto vivaci. Olimpionico
con ampio oblò sulla schiena per la donna e
slip uomo con h fianco 7,5 cm (tg.5). Tessuto
high-comfort, ultra cloro resistente e bi-elastico,
massima UV Protection e ottimo mantenimento
della forma nel tempo. Per i nuotatori
più assidui ma anche più attenti alla moda.
JAKED
Tel. 0331 7621
ecommercejaked@jaked.it
Una linea rinnovata
5 nuovi modelli per interno e per esterno – ma se si considerano le varianti di colore
del piano diventano 8 – rinnovano profondamente l’offerta di Garlando per gli appassionati
di tennistavolo. Suddivisi tra tavoli indoor, Challenge, Advance e Master (con piano a
scelta in verde o blu) e per l’aria aperta, Advance Outdoor e Master Outdoor con piano
blu, questi ping pong apportano alla gamma ulteriori elementi di novità. Per esempio il
sistema ergonomico ECS, installato su tutti i modelli: un pratico maniglione posto sotto il
piano che, con un solo gesto, sblocca entrambi i piani del ping pong in maniera veloce e
sicura. Oppure le barre di collegamento orizzontali che potenziano la stabilità del telaio.
I nuovi ping pong Garlando rispondono a svariate esigenze, dal gioco amatoriale all’uso
ricreativo intensivo fino all’allenamento. Per info e nominativi agenti contattare Massimo
Rapetti in azienda.
54
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
sport@garlando.it

NOVITà PRODOTTO
Visibilità impareggiabile
in tutte le direzioni
Direttamente dalle piste da cross alle piste innevate
arriva la maschera Progrip 3450, disponibile con colorazione
Flash e Carbon. Anche chi usa occhiali da vista può
utilizzarla, grazie a speciali scanalature per alloggiare le
bacchette. Presenta: prese d’aria superiori e inferiori per
una migliore efficacia delle lenti anti appannamento; elastico
di 45 cm regolabile tramite doppie fibbie; perfetto fit
anche con casco. Tutte le lenti sono anti appannamento
e con trattamento anti graffio. È disponibile una gamma
di lenti montabili: doppia arancio, doppia fotocromatica,
specchio argento, specchio blu, sferica a specchio argento,
specchio arcobaleno e polarizzata. 100% protezione
UV. Progrip è distribuito da Plastiche cassano.
PLASTICHE CASSANO
Tel. 0331 200 652
progrip@progrip.it
Pronto all’uso
Da sempre leader nella produzione di sacchi e colpitori per arti
marziali, la Manifattura di Bigolino propone quest’anno delle ottime novità
per queste discipline. Un nuovo ed innovativo sacco basculante con base
pesante e imbottitura in gommapiuma. Indeformabile e pronto all’uso: non
bisognerà più preoccuparsi di riempire la base di acqua o sabbia, basta
togliere il sacco dall’imballo ed è subito pronto per essere utilizzato. Sempre
per la fit boxe l’azienda propone delle cinture con elastici, ottime per
implementare l’allenamento durante queste discipline, nonché dei colpitori
laterali personalizzabili a richiesta da applicare al sacco. L’azienda invita
a visitare il sito per una panoramica completa e, soprattutto, a contattarla
per informazioni e preventivi.
MANIFATTURA DI BIGOLINO
Tel. 0439 788 430
info@bbslitalia.eu
Enormi benefici
Tanti usi per un solo
prodotto tecnologico
L’innovativo tessuto TexWinner prodotto
da Gil – Spaziale Splendy è stato utilizzato
prima di tutto nella Sport Collection,
articolata su tre linee: la prima declinata
su 5 temi bicolor tra i quali tre su base
nero e inserti di colore fluo; la seconda
composta da 4 varianti di accappatoio in
nero con grande logo fluo sulla spalla; e
infine una linea di quattro tinte unite con
grande logo tono su tono. TexWinner però
firma anche l’estensione della collezione
Classica – di per sé formata da due
dozzine di colori, dai toni più tenui a quelli
più marcati – con una gamma di nove
tinte unite segnalate a prima vista da un
piccolo logo a sinistra, sul petto.
GIL
Tel. 02 70 636 911
marketing@spazialesplendy.it
Questa maglia rivoluzionaria della nuova linea 3D Wear Active Tense di Erreà ad
applicazione universale grazie ad una scheletratura elastica in resina naturale aumenta
la stabilità articolare e migliora la funzione muscolare dei gruppi
ai quali è applicata, correggendo la postura. La Maglia Fysio è
prodotta, progettata e brevettata in Italia ed è caratterizzata da
una resina interna che aderisce al corpo e da linee verdi per un
corretto ancoraggio. Il suo utilizzo permette principalmente una
apertura del diaframma e la stabilizzazione della spalla ed una
conseguente correzione della
postura di scapola e schiena che
determinano un effetto preventivo
sugli infortuni all’arto, una maggiore
ossigenazione e respirazione
che va ad aumentare i benefici
sulle prestazioni sportive.
ERREÀ SPORT
Tel. 0521 3102
info@errea.it
Equilibrio, facilmente
Ecco il monopattino Kiddiescoo
proposto da Morale Sport per i più piccoli,
testato secondo le norme EN71, peso
2,5 kg, chiudibile. Mantenere l’equilibrio è
semplice, grazie alla parte frontale molto
ampia e alle ruote grandi che permettono
di sterzare con facilità. Il freno posteriore
dà maggiore sicurezza e il meccanismo di
chiusura ne consente il trasporto
per un maggiore divertimento.
56
MORALE SPORT - FUN4U
Tel. 0571 542 102
info@moralesport.com

marchio realizzato e distribuito da IDEA S.p.A. Via Schiavonesca Priula, 95 31044 Montebelluna (TV)
Tel. 0423 3097 info@ideakids.it www.ideaspa.it
57

NOVITà PRODOTTO
58
Un successo ininterrotto
Quad Artistica continua il suo successo.
Si tratta di un pattino da artistica con
il migliore rapporto qualità/prezzo del mercato.
Stivaletto in Nabuk, carrello in Nylon
e crociera in alluminio ADC12. Cuscinetti
ABEC 5 in acciaio al carbonio. Le ruote
bianche sono in PU, disponibile nelle
misure dal 33 al 41. Senza ombra
di dubbio è il pattino
ideale per chi si avvicina
allo sport del
pattinaggio artistico.
Eccellente funzionalità
Premiate per la funzionalità al prestigioso
concorso Plus X Award 2011 le
speedbike della linea Advantage di Kettler.
Per l’azienda tedesca si tratta del terzo
successo consecutivo nella competizione
che premia i prodotti dei settori tecnologia,
sport e lifestyle. La linea Advantage
comprende anche biciclette da camera,
una recumbent, ellittiche, speed bike, un
vogatore e un tapis roulant, che si caratterizzano
per le ottime prestazioni offerte a
un prezzo eccezionale, elemento di sicuro
interesse per un pubblico che ricerca la
qualità alle migliori condizioni. Realizzati
con la collaborazione di designer milanesi,
questi modelli abbinano tecnologia
tedesca con linee decise di gusto italiano.
Kettler è distribuito da Garlando. Per info
e nominativi agenti contattare Massimo
Rapetti in
azienda.
MORALE SPORT -
FUN4U
Tel. 0571 542 102
info@moralesport.com
GARLANDO
Tel. 0143 318 500
kettler@garlando.it
Collegarsi al mondo digitale
Compex, leader dell’elettrostimolazione, lancia una nuova
generazione di stimolatori muscolari. Compex Wireless
è il primo elettrostimolatore senza fili al mondo. Permette
di caricare gli obiettivi grazie ad una semplice connessione
web. L’apparecchio è fornito di un’applicazione web tramite
la quale l’utilizzatore può selezionare gli obiettivi in funzione
delle sue necessità personali. A ogni obiettivo corrisponde
un protocollo di attività multiple che permettono di ottenere
un risultato specifico, come preparare una maratona,
prevenire la distorsione della caviglia, recuperare massa
muscolare. Gli sportivi possono continuare a seguire i loro
DJO
allenamenti volontari, misurare i loro progressi on-line e fissare Tel. 02 48 463 386
degli obiettivi personalizzati. Trenta obiettivi standard sono già it.info@djoglobal.com
accessibili in linea sulla piattaforma personalizzata dell’utilizzatore
(www.compexwireless.com). Possono anche essere aggiunti o creati ulteriori
obiettivi in funzione delle necessità dell’utilizzatore, offrendo così possibilità praticamente
illimitate sia in termini di obiettivi che di discipline. Compex è distribuito da Djo.
Beach volley in tutta sicurezza
Gammasport, azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008, è al momento
una delle maggiori realtà produttive di attrezzature per lo sport in
Italia. Nella vasta gamma di articoli offerti, che vanno dall’arredo palestra,
alle porte calcio regolamentari presenti sui maggiori campi di serie A, agli
impianti basket personalizzati per ogni particolare esigenza, all’arredo
spogliatoio. Gammasport propone per la spiaggia un impianto beach volley
semplice e funzionale. Realizzato in profilo di acciaio zincato diametro
76 mm, è dotato di bossole a croce da insabbiare, senza realizzare un
plinto in calcestruzzo. Nelle speciali bossole a croce vanno inseriti 2 pali
in legno della lunghezza minima di 200 cm in modo da creare una solida
base di appoggio a terra che una volta ricoperta di sabbia garantisce notevole
stabilità. I pali sono dotati di arganello tendirete a cricchetto,
montato su scorrevoli che si abbassano fino a terra, in modo da
permettere anche il gioco del tennis. La linea di prodotti per il beach
Nessun limite al lusso
GAMMASPORT
Tel. 0438 454 305
info@gammasport.com
volley è completata da reti, segnaletica,
palloni e protezioni di sicurezza.
La linea di mobili Easystore sviluppata da Wintersteiger è la dimostrazione che forma
e funzionalità non si escludono a vicenda. Anzi proprio con questi nuovi prodotti la casa
austriaca è riuscita a combinare le esigenze ergonomiche e di design minimalista. Inoltre
è garantita la massima flessibilità, infatti un mobile per il check-in
nel noleggio può essere comodamente attrezzato sul lato posteriore
come parete di vendita per accessori oppure utilizzato come
espositore per sci e scarponi. La nuova linea è stata
pensata per incontrare tutte le esigenze, infatti il
sistema F-O-M (funzionale – ottima – massima)
permette di scegliere ed ottimizzare i mobili in
base alle proprie esigenze di design. Nella versione
“F” in un bianco alla moda i mobili sono in
stile minimalista con combinazioni in acciaio, la
versione “O” permette di scegliere tra una gamma
di colori e tipi di legno che garantiscono
il massimo di adattabilità alle strutture
esistenti. Il massimo della flessibilità è
data dalla linea “M”, in questo caso si
può soddisfare qualsiasi esigenza del
cliente.
WINTERSTEIGER
Tel. 0471 844 186
info@wintersteiger.it

Inserto Speciale di TopSport - Il Giornale degli Articoli Sportivi - Ottobre 2011
www.be-out.it
natural sportstyle
In questo numero:
Mercato Italia
Opinioni a confronto
Trail Running
Un fenomeno in ascesa
Novità Prodotto - Tra Ricerca e Tecnologia - Opinioni a confronto - Fatti e persone - Eventi speciali

60
62
80
Inserto Speciale di TopSport - Ottobre 2011
natural sportstyle
UN PANORAMA VARIEGATO
In un mercato che continua ad esprimere un forte
dinamismo e con un bacino di utenza sempre più
allargato, le tendenze diventano anche mode che
dettano stile. Pericolo di contaminazione o nuove
opportunità?
IL RICHIAMO DELLA MONTAGNA
Da un'analisi condotta da AstraRicerche per conto
della FISI emerge l'interesse degli italiani ad avvicinarsi
alla montagna e ai relativi mercati. Il popolo italiano
della montagna oggi costituisce un bacino di clienti da
stimolare e valorizzare
84 SPECIALE TRAIL RUNNING
Costume, moda, tecnologia, estetica, eventi e paesaggi
affascinanti per un mercato che ha trovato la ricetta per
superare la crisi economica. Il trail running come settore
in espansione, che si evolve ed attira proseliti
le rubriche
105 Extra
110 Vetrine Novità Prodotto
© 2011 adidas AG. adidas, the 3-Bars logo and the 3-Stripes mark are registered trademarks of the adidas Group. todra gorge, morocco (africa) michael.meisl
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benvenuto nel pianeta terrex
TERREX ti porta alla scoperta delle meraviglie del Marocco. Velocità e comfort ideali
per un’avventura di tre settimane tra scalate, paesaggi e clima da sogno.
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62
beOut FRIEDRICHSHAFEN 2011
Un panorama
variegato
L’outdoor cresce. Più lentamente,
ma cresce. Un dato di fatto ma
anche il segnale che qualcosa è
cambiato. Nel grande mondo caratterizzato
dalla vita all’aria aperta,
dal ritorno alla natura, dall’attenzione
all’ambiente i segnali arrivano
forti e chiari. Un grande fiume che
inizia a dividersi in affluenti più o
meno grandi, dando vita a mode e
tendenze, correnti e verticalizzazioni.
Complice la crisi economica, ma
anche il piacere di fare attività fisica
e di ripercorrere le origini, sempre
più persone si affacciano alle
diverse discipline con un approccio
consapevole, responsabile
e, soprattutto, appassionato.
Non più l’esterofilia a tutti i costi, i
lunghi viaggi, ma un modo nuovo
di prendere contatto con il mondo
circostante, con un ambiente che
affascina, sia che si tratti di montagna
che di città. L’importante è poter
godere di qualche ora di sport o
relax in un ambiente incontaminato
o, nel caso della city, semplicemente
rivisitato, conosciuto sotto una
veste nuova.
Dunque i confini del mondo outdoor
si allargano, anche se sarebbe
meglio affermare che di fatto non
esistono e che, dalle vette più
estreme fino alla passeggiata al
parco, tutto rientra sotto un unico
comune denominatore. Sta al
singolo individuo scegliere il grado
di difficoltà, la frequenza e l’attrezzatura
opportuna. Libertà, insomma,
senza nessun vincolo di carattere
tecnico, almeno nella versione
più amatoriale del vivere l’outdoor.
Un’evoluzione che rafforza il
settore, rendendolo di fatto un vero
e proprio lifestyle e una formula di
vita e di immagine che da un lato
soppianta il casual nelle sue forme
urban e dall’altro si specializza nelle
diverse particolarità sportive. Le
ultime ricerche di mercato confermano
un allargamento del target
e un tipo di pubblico letteralmente
trasversale, proprio perché la possibilità
di scegliere il tipo di approccio
porta all’assenza di qualsiasi
preclusione. Nonostante le difficoltà
e le tasche sempre più vuote
a seguito della crisi, quindi, non
mancano elementi per sperare in
una ripresa, con la forza di un trend
che, per quanto meno brillante del
passato, resta comunque positivo.
Il clima respirato all’appuntamento
clou del settore, la diciottesima
edizione della fiera Outdoor di
Friedrichshafen lo scorso luglio
ha messo chiaramente in evidenza
tutto il potenziale che le
aziende sanno ancora esprimere
e la voglia di investire in ricerca,
sviluppo e innovazione, per riuscire
a rispondere alle richieste del
mercato, sia puntando su prodotti
tecnici estremamente performanti,
sia aprendosi alle contaminazioni
fashion.
Prestazioni in crescita
Tantissima tecnologia e risultati
strabilianti vengono dal mondo
dell’attrezzo e dell’accessorio.
Aumentano gli amanti dell’outdoor
e le aziende non perdono il passo,
anche per difendersi dall’attacco
del private label e del private label
premium che mirano ad accaparrarsi
rispettivamente la fascia media
e alta del mercato. I grandi brand
hanno compreso che l’unica forma
per mantenere la leadership e, conseguentemente,
quote di mercato,
è riuscire a proporre a rivenditori e
pubblico elementi di elevatissima
qualità, cercando al tempo stesso
di limitare il mark up per mantenere
un prezzo concorrenziale. Inutile
dire che nella fascia più bassa
del mercato la competizione è
durissima e che proprio la leva
economica sembra dominare,
influenzando pesantemente le scelte
di un consumatore che ha una
disponibilità di spesa estremamente
limitata.
>>

63
In un mercato che continua
a esprimere
un forte dinamismo
e che ha un bacino di
utenza sempre
più allargato,
le tendenze
diventano anche
mode che dettano
stile. Pericolo
di contaminazione
o nuove opportunità?
FOTO: KEEN

64 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
>>
Un discorso ben diverso è possibile
sulla fascia medio/alta dove i
marchi hanno raggiunto una tale
specializzazione da poter garantire
ottime prestazioni con un prezzo
ancora raggiungibile da un acquirente
che desidera dotarsi della
giusta attrezzatura ed avere garanzie
su quanto scelto. Chiaramente i
costi cambiano, ma anche la durata
e le performance sono misurabili su
un’altra scala, che si eleva ancor di
più nel top di gamma, destinato ai
grandi appassionati e a un target
che cerca spasmodicamente l’ultimo
ritrovato per attività sportive
spesso estreme.
A orientare il pubblico sono soprattutto
la leggerezza e la sicurezza,
due caratteristiche imprescindibili
per l’acquirente outdoor. L’intenso
lavoro effettuato su tessuti, fibre,
materiali permette di realizzare
oggetti dal peso pressoché inesistente
ma con capacità performanti
estreme. Che sia declinato sull’attrezzo
o sull’abbigliamento, il concetto
di leggerezza diventa un must
su cui diverse aziende hanno posto
l’attenzione per poter sbarcare sul
mercato con soluzioni rivoluzionarie
che dimezzano letteralmente i carichi.
Un fattore determinante, certo,
per chi pratica le diverse discipline
in maniera estrema, ma che è motivo
di interesse anche per chi cerca
una vita all’aria aperta comoda e
confortevole, non disdegnando
formule che possano agevolare
questa inclinazione. Sacchi a
pelo, tende, ma anche ramponi e
piccozze si mostrano quindi come
preziosi compagni di avventura, ma
con caratteristiche strutturali tali da
stupire, grazie a innovazioni che li
rendono estremamente portabili.
L’altro elemento su cui sono
puntati i riflettori è la sicurezza.
Se infatti i praticanti più estremi
richiedono un prodotto garantito e
sicuro per portare fino in fondo le
proprie avventure, sono i bambini
a essere oggetto di attenzione,
visto il gran numero di famiglie
avvicinatesi al mondo outdoor
nell’ultimo periodo. A questi sono
dedicate intere linee, che spaziano
non solo nell’abbigliamento e nella
calzatura, ma anche nelle protezioni
e nell’attrezzo. Un’azione che
oltre a portare a nuove aperture di
mercato, significa un investimento
sul futuro, andando a fidelizzare un
target specifico fin dalla più tenera
età.
Non meno importante è l’ingresso
St e fa n o Ma s s e r i n i – Alp De s i g n
Sicurezza e qualità
Testare i prodotti e parlare con l’utilizzatore finale sono due fasi fondamentali
per dar vita a qualcosa che possa rispondere alle aspettative del mercato
Il pubblico cerca sicurezza e vuole
delle garanzie. Ecco perché la cura
del dettaglio e la scelta del materiale
impiegato portano per forza a un prodotto
di buona qualità. Anche la competenza
specifica dovuta alla pratica in prima persona
di certe attività aiuta a realizzare un prodotto
realmente valido. Da ciò si comprende come
il know-how sia fondamentale nella fase
di progettazione, perché sono necessarie
conoscenze specifiche per poter concepire
qualcosa che sia davvero performante. Alla
fase di realizzazione deve necessariamente
contribuire il consiglio di un occhio esperto
e competente: solo così si può avere la
garanzia di una buona riuscita, che porta
all’apprezzamento da parte del consumatore.
Ecco perché non basta lo studio, ma deve
esserci anche l’uso regolare dei prodotti
da parte di tecnici e specialisti, in modo da
individuare eventuali problemi o comprendere
quali miglioramenti apportare. Così come
appare determinante la comunicazione al
retail, nonché la presenza e la frequentazione
degli ambienti in cui incontrare gli utilizzatori
finali. Un cliente soddisfatto, infatti, è forse il
miglior testimonial che si possa avere, la base
da cui partire e crescere.

65
massiccio di un pubblico femminile
che influenza notevolmente il
settore, non solo per i fattori sopra
citati, ma anche per una richiesta
di vestibilità che permetta di avere
un’immagine fashion senza rinunciare
alle caratteristiche tecniche
fondamentali per un buon prodotto
outdoor.
Un binomio perfetto
Fashion e tecnicità non sono
più due mondi separati. Il processo
di osmosi iniziato negli
anni scorsi è arrivato a pieno
compimento e oggi la vestibilità
non è più un tentativo di rendere
più appetibili i capi anche a un
target non particolarmente interessato
alle performance. Dalla
scarpa al vestito, senza tralasciare
l’accessorio, ormai tutte le proposte
hanno integrato quel tocco di
eleganza e raffinatezza che rende
ogni prodotto idoneo a un uso non
necessariamente pratico. Al tempo
stesso anche la moda non rinuncia
alla tecnicità. Utile e dilettevole
si fondono perfettamente, dando
così vita a uno stile che ha ormai
soppiantato il casual, sostituendo a
una pura espressione di stile tutta
la praticità della tecnologia outdoor,
permettendo di proteggersi dalla
pioggia, dal vento, dal caldo senza
rinunciare a un tocco speciale.
L’urban style dilaga, ha conquistato
tutte le classi sociali e tutte le età.
Comodità, sicurezza, prestazioni e
un tocco di originalità hanno finito
per prendere piede tra il pubblico
di qualsiasi età. Un mare di colori,
forme, disegni, fantasie, dove ogni
azienda ha scelto la propria linea
espressiva, più o meno essenziale,
ma sempre e comunque fresca,
giovane, accattivante. Un susseguirsi
di stili, di proposte, di suggestioni,
per sottolineare comunque
un’aspirazione a una tecnicità reale.
L’outdoor mostra la propria veste,
o meglio, la capacità di fornirla
a ciascuno per quello che più
si sente di essere, o per come
sceglie di apparire. Ad anni luce
dalle prime soluzioni estreme, oggi
questo stile libero appassiona un
po’ tutti, dalle persone in età che
vogliono comunque mantenere
un’immagine dinamica ai giovani
e giovanissimi che vogliono appartenere
a una nuova tribù, una
community internazionale. E poi
ci sono le signore, così ansiose di
apparire giovanili, e ben lontane
dalle Desperate Housewives >>
Più spazio a chi ha
meno dimestichezza
La maggior parte dei praticanti degli sport
invernali si dichiara non esperta
La fetta più grande della torta merita
grande attenzione da parte degli operatori
del settore. Significativo il dato per cui il 44,9%
dei consumatori a cui si riferisce lo studio di
AstraRicerche abbia dichiarato di essere un
praticante non esperto degli sport invernali,
mentre solo il 31,7% si riconosca un’abilità
consolidata. Scende ulteriormente la percentuale
dei principianti e di chi ha solo provato o è
all’inizio (16,4%) ed ancora inferiore è il numero
dei praticanti non professionisti, ma che si
ritengono estremamente abili ed esperti (6,5%).
Praticamente irrilevante la parte dei professionisti
o degli ex professionisti che incidono per lo 0,5%.
Con questi dati è facile allora vedere come il
mercato della montagna si orienti prevalentemente
verso un pubblico non particolarmente istruito,
ma ugualmente desideroso di provare gli sport
invernali. Per questo aziende e negozianti dovranno
impegnarsi per rendere più semplice l’approccio
alla montagna attraverso la realizzazione di prodotti
adatti ad ogni livello ed un servizio di consulenza
fondamentale per indirizzare i neofiti verso gli
articoli più adatti a soddisfare le loro esigenze.
FOTO: GORETEX

66 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
Ma s s im o Fr e g i n es e – Ca m e l b a k
Il negozio come momento fondamentale
La shopping experience si dimostra come una leva di vendita importante, mentre il
negozio si trasforma in un luogo non solo d’acquisto, ma anche di frequentazione
Colori, forme, vestibilità. Oggi il mercato
outdoor chiede questo. I colori permettono
infatti di avere una maggiore visibilità
durante la pratica sportiva, dando al
tempo stesso un tocco di moda al prodotto.
L’obiettivo principale è comunque la
funzionalità, intesa come utilità e comodità,
con dettagli che guardando alla vestibilità.
Per riuscire a comunicare tutto questo il
distributore gioca un ruolo fondamentale,
perché deve incentivare la presentazione nel
negozio secondo certe formule e mantenendo
un’immagine coordinata. Ovviamente le
aziende devono impegnarsi per fornire il
massimo sostegno al mondo retail sia in
negozio che con la presenza del marchio
durante gli eventi e dove si pratica lo sport.
Si nota anzi come certi negozi si stiano
trasformando, sia per quanto riguarda la
localizzazione che per ciò che concerne
l’accoglienza del consumatore. Capita
sempre più spesso di vedere punti vendita
dotati di un bar al loro interno, o di una
zona di relax o di consultazione, e questo
dimostra come qualcosa stia cambiando.
Il negozio diventa infatti sempre più un
luogo dove il consumatore non trova
solo il prodotto, ma anche l’emozione per
tutto ciò che ruota intorno ad esso. Dove può
apprezzare lo stare in un ambiente familiare
e piacevole, e dove può anche trascorrere
qualche ora scambiando informazioni ed
esperienze. La shopping experience diventa
quindi fondamentale, nonostante la crescita
di internet, che oggi rappresenta un altro
importante canale di vendita e di trasmissione
di notizie sui prodotti. Due realtà che possono
convivere serenamente, a patto che vengano
gestite in maniera coerente e trasparente.
>>
che spopolano in tv. O le atletiche
ragazzine che cercano una personalità
in qualche brand capace di
suggerire quello che magari non
sono ancora in grado di esprimere.
E non mancano naturalmente i
bambini, perfettamente a loro agio
con scarpe da trekking o caschetti
da scalatori, per la gioia di mamme
che si beano di mostrare foto in cui
già hanno immortalato le imprese
straordinarie dei loro piccoli
fenomeni. Una febbre contagiosa,
quella dell’outdoor, perché richiama
alla memoria atavici istinti di
libertà, facendo cadere quel codice
pesante che impone giacche e
cravatte, tailleur o altri dress code
altrettanto ingessati. In fondo oggi
l’unica cosa che sembra contare
è mostrare se stessi. Realtà o
apparenza sono solo una scelta.
Così l’impiegato vuole sembrare
un rocciatore, il banchiere è in
realtà un grande appassionato di
trail running e magari la segretaria
una provetta scalatrice. Cadono
le etichette o se ne aggiungono
di nuove, tra apparenza e verità:
la gente è stanca di sentirsi
marchiata dal lavoro e dal titolo
che ricopre, o dalla mansione che
svolge, e chiede quella libertà che
una giacca o un pantalone tecnico
sono in grado di offrire. Che nel
tempo libero si resti poi a mangiare
pop corn davanti alla tv o si affronti
davvero il monte a pochi chilometri
da casa poco importa. Ciò che
conta è che indossando un abito
da outdoor ognuno può assumere
una personalità originale,
godendo di tutti i vantaggi che un
capo tecnico può offrire. Così la
scarpa da città ha la suola anti grip
perfetta per una passeggiata in
campagna, ma anche per non scivolare
sotto i portici o sulle scale
della metropolitana. E se si aggiunge
un tocco di colore particolare, si
presta benissimo all’abbinamento
con la borsetta, più simile a uno
zainetto, o alla camicetta leggera e
dal sapore agreste, piuttosto che
con il giacchino dalle zip nascoste
e dalle tasche copiose, pronto a
riparare dalla pioggia o dal vento in
quota. A ciascuno il suo, quindi,
nel grande mare dell’offerta outdoor.
Tante proposte che davvero
sanno accontentare tutti i gusti,
le passioni e i desideri. La moda ha
trovato una nuova forma di espressione
e se il tecnico si ammorbidisce
senza per questo perdere
in performance e personalità, >>

67
Informazione giornaliera
I consumatori si aspettano
la promozione degli sport invernali innanzi
tutto sui quotidiani
Sono meglio della televisione, del web e della
radio. Secondo il 78,2% dei consumatori presi
come riferimento dallo studio di AstraRicerche la
FISI dovrebbe impegnarsi a promuovere gli sport
invernali innanzi tutto sui quotidiani, soprattutto su
quelli non specializzati (53% delle scelte rispetto al
40% riferito a quelli specializzati). Un dato particolare
nell’era di internet, indicato come strumento migliore di
comunicazione dal 62,8% del popolo della montagna,
dietro al 77,1% della televisione, ma davanti al 43,2%
delle riviste, al 38,9% della radio ed al 24,8% del
cellulare. Situazione diversa per i tesserati FISI che
indicano proprio il sito della Federazione Italiana
Sport Ivernali (www.fisi.org) come la migliore fonte di
informazione e promozione dell’attività, uno strumento
più efficace rispetto a RAI, Mediaset e ai quotidiani non
specializzati. In ascesa la considerazione per le riviste o i
quotidiani specializzati ed i social network on-line, da cui
l’informazione e il mercato che ruota attorno al mondo
della montagna, sembra non potere più prescindere.
Al ic e Te s t i – F.lli Ca m p a g n o l o
Collaborare per sopravvivere
Il legame tra i vari player di filiera è l’unico modo per poter guardare avanti
in un mercato saturo dove sul consumer pesano i segni della crisi
Quest’anno il brand si presenta sul
mercato con una grossa novità, in
quanto punta su un prodotto che
presenta tecnologie incorporate
e performanti e si propone a un
consumatore che vive sempre più all’aria
aperta, in libertà e a contatto con la natura,
con una ispirazione molto più trekking. Si
tratta di un prodotto costruito con diversi
tessuti che si fondono insieme, dando
ergonomia, traspirabilità, funzionalità,
protezione dalla pioggia con colonna
d’acqua, nonché t-shirt tutte trattate con
uv cut e dry fashion. Il buon rapporto
qualità/prezzo rimane in linea con le
caratteristiche dell’azienda anche per
questa nuova collezione, garantendo così
un’ottima soluzione sia per il retail che
per l’acquirente finale. Dunque il marchio
garantisce un design italiano a portata
di un consumer non per forza abbiente,
investimenti in risorse umane, controllo
qualità, servizio – come il “never out of stock”
– ma soprattutto un prodotto che in anni di
crisi è in grado di reggere il mercato. Ciò
anche grazie a una particolare attenzione
ai margini, a un contenuto mark-up e a una
grande collaborazione tra i vari attori della
filiera. Unico modo di sopravvivere in un
mondo dove ormai non manca nulla, mentre
il contatto con il cliente è quello che porterà
avanti un’azienda nel mondo di domani.

68 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
Ed d y Co d e g a – Ca m p
Il dialogo è imprescindibile
In un mercato che si dimostra variabile, il dialogo tra i vari componenti della filiera è
determinante, così come politiche condivise che non riguardino solo il prezzo
È sempre difficile esprimere bilanci e
valutazioni, dal momento che spesso i
dati si dimostrano molto variabili.
Basta considerare le ultime cifre
presentate dall’European Outodoor
Group, dove emerge come il mercato
dell’outdoor in Europa sia più grande di
quello che si credeva. Nel caso del brand
specifico, essendo legato all’attrezzatura
più tecnica e dunque meno agli aspetti
del fashion e della moda (che nell’outdoor
hanno avuto una certa crescita in tempi
recenti), si ha una tendenza generalmente
stabile o in evoluzione a seconda dei
mercati. Senza dimenticare che pure in una
situazione economica generale difficile,
in questi anni si sono visti mercati in
crescita. E chi è riuscito a creare una rete
internazionale di distribuzione ne ha tratto
molti benefici.
Anche nell’ambito italiano, osservando
i vari brand, deve esserci una grande
collaborazione tra l’azienda e il retailer,
per fare in modo che la comunicazione al
consumatore finale vada nella direzione
giusta. Spesso e volentieri parlando
di attrezzatura si parla di dispositivi di
protezione individuale dove chiaramente
la componente della sicurezza è la più
importante, anzi, è la componente per
eccellenza. Il rischio da questo
punto di vista è che ci sia una
banalizzazione dei prodotti,
anche per via di una
situazione di mercato in
cui si guarda soprattutto
al prezzo. Situazione questa che può avere
come contraltare un calo di attenzione su
alcuni elementi di primaria importanza.
La qualità è un fattore su cui il brand ha
sempre puntato. Ha sempre tentato di far
capire che la strada del prezzo è
una soluzione di corto periodo.
Naturalmente è necessario essere
competitivi, proporre prodotti che siano
dei best seller, assicurando un certo tipo
di rotazione ai retailer, ma è soprattutto
importante che a monte ci sia un progetto
serio e mirato rispetto alla tipologia
di attrezzatura che si vuole offrire al
consumatore finale.
Osservando il mondo della private label,
le tendenze del mercato sembrano essere
contrastanti, e molto si basa sulla qualità
degli articoli che vengono prodotti.
C’è chi riesce a portare avanti prodotti
continuativi riscontrando una buona
risposta da parte del mercato, e chi invece
anche dopo svariati tentativi rinuncia a
determinati progetti probabilmente perché
alla base non ha una una preparazione
sufficiente per riuscire a sviluppare queste
produzioni. Bisogna infatti ricordare che
per quanto riguarda l’aspetto relativo
all’equipaggiamento e all’attrezzatura più
tecnica, ci sono tanti aspetti di conoscenza
tecnica, specifica, di know-how che non
possono essere banalizzati affidandosi
semplicemente a un fornitore che realizzi
la produzione. Chiaramente questo è
un approccio che necessita di notevoli
investimenti, conoscenza, tanta passione.
>>
tanto meglio. Tra colori sgargianti
e comodità a portata di mano, nessuno
ha nulla da eccepire e anzi
singolarmente ciascuno compie la
propria scelta liberamente, in base
a gusti, frequentazioni, ambienti.
Sempre con la consapevolezza che
la giungla urbana non fa più paura,
così come la campagna fuori città
o la montagna a un’ora di macchina
dal centro. Non un delirio di onnipotenza,
ma la fiducia in prodotti
che le aziende sanno garantire e
che, al momento buono, sanno fare
la differenza rispetto alle imitazioni.
Perché ormai anche nell’outdoor
il brand ha il suo peso e un
marchio esprime qualcosa di
più rispetto al contenuto tecnico
iniziale. Un mondo parallelo, quello
della moda, che tanto ha donato
e tanto ha preso, contribuendo
allo sviluppo ma da cui bisogna
guardarsi per non cadere in quelle
logiche consumer che possono poi
portare a una distorsione del concetto
originario. Contaminazione,
quindi, ma stando attendi al rischio
di assimilazione che si nasconde
dietro l’angolo.
>>

70 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
Indossando
un abito da
outdoor ognuno
può assumere
una personalità
originale: l’outdoor
offre la possibilità
di scegliere
la propria veste
>>
L’eco-sostenibilità
da esibire
Chi ama l’outdoor ama la natura.
Un concetto banale, se si vuole,
ma che ha animato molti brand
e che è diventato un must per
molti marchi che proprio attraverso
l’essere ecofriendly hanno potuto
conquistare importanti fette di
mercato. Un legame con la natura
esibito, a volte sbandierato, non
sempre così coerente. Poche le
certificazioni a dispetto delle tante
dichiarazioni d’intenti, ma un professato
impegno comune e condiviso.
Con ciò, occorre anche plaudire
chi fin dall’inizio ha operato
con coerenza, talvolta rinunciando
a certi sviluppi del proprio business
per rimanere realmente legati a una
filosofia ‘pro natura’ che alla fine ha
pagato. Come in tutti i sistemi, c’è
chi è più vero, e veritiero, degli altri.
Un gioco rischioso, però, quello
dell’illusione, dal momento che la
grande community outdoor invece
ci crede molto e non perdona i millantatori.
Grazie alle nuove tecnologie,
lo scambio di informazioni e la
determinazione a smascherare gli
impostori, dichiararsi ciò che non si
è può risultare davvero controproducente.
Anche le esposizioni seguono
questo concetto e accanto a stand
tecnologici dove un visual studiato
esalta le collezioni, non manca un
ricco uso del legno. Non mancano
allora palizzate, baracche, staccionate
e ceppi su cui fanno bella
mostra di sé scarpe e vestiti, attrezzi
e accessori. Meno ostentazione,
forse, rispetto al passato. Segnale
evidente di come sia ormai dato
per scontato che chi decide di
entrare in questo mercato deve
farlo con una mano sulla coscienza,
che non è pensabile guadagnare la
simpatia del pubblico senza dimostrare
di essere in linea con esso,
sposandone i principi. >>
Un solo attrezzo per tutto
St e fa n o Co d a z z i – Climbing Te c h n o l o g y
Innovazione, qualità e praticità sono gli elementi da
tenere in considerazione per poter emergere dalla
massa delle produzioni e fidelizzare la clientela
Tante le novità per un brand che sta conquistando
terreno grazie alla capacità di fornire prodotti innovativi
e di qualità. L’ultimo nato, che apre nuovi scenari
nell’ambito degli assicuratori in montagna, è Alpine up,
il più versatile e completo esistente attualmente al mondo.
Attraverso questo ritrovato ci si può assicurare sia su via
sportiva che su quella tradizionale con due modalità differenti,
o in modo dinamico o click-up. Rende inoltre possibile
recuperare, indipendentemente e simultaneamente, due
persone dal basso, effettuare un rilascio sotto tensione
del carico di una persona e scendere in corda doppia con
sistema autobloccante.
Il mercato richiede sicurezza, ma anche semplicità e
comodità: solo grazie all’innovazione si può emergere. Se
si propongono copie di ciò che già esiste si corre il rischio
concreto di passare inosservati, inghiottiti nella marea
di prodotti. Anche la qualità, naturalmente, si dimostra
sempre premiante. Anche perché lo stesso consumatore
finale preferisce affrontare una spesa più sostenuta ma
che consenta di procurarsi un prodotto sicuro e duraturo,
piuttosto che reiterate spese più contenute ma non
soddisfacenti.

71
St e fa n o Mo n t i – De u t e r Ita l i a
Un lavoro chiave
Il rapporto con i rivenditori deve essere molto stretto per favorire la diffusione
del brand anche nelle aree più deboli di mercato
La situazione dell’outdoor oggi
sembra vivere una fase di crescita
e consolidamento delle posizioni
raggiunte. Negli ultimi anni, ci sono
stati tanti rivenditori che hanno aggiunto
l’outdoor nella loro specializzazione e ora è
il momento di raccogliere quel che è stato
seminato. Anche internet e le azioni sui
punti vendita sono modalità di contatto in
via di evoluzione. Un fenomeno, questo,
non esclusivo dell’outdoor, ma comune a
tutto il mercato dell’articolo sportivo e più
in generale a qualsiasi tipo di prodotto e
di business. Sicuramente bisogna prestare
sempre maggiore attenzione alle attività
che utilizzano mezzi che permettono un
contatto diretto tra le aziende, non solo
per questioni di facilitazione degli ordini,
ma anche per far circolare informazioni,
immagini, materiale tecnico e tutto quello
che può essere utile allo svolgimento
dell’attività di rivenditore. I rivenditori
outdoor più specializzati sono infatti anche
quelli più moderni, più attenti alle nuove
tendenze, e agevolano molto il lavoro e
il rapporto con le aziende. La necessità
che si pone oggi per il brand è quella di
incentivarne la diffusione in Italia, cercando
di arrivare allo stesso livello in
tutte le regioni, equiparando
il forte nordest con
il discretamente
forte nordovest
e rafforzando il
consolidamento nel
centro e nel sud.
Un outdoor per tutti
Dagli appassionati alla gente comune, il prodotto può essere la chiave di accesso
a un target che desidera vivere avventure senza per questo raggiungere l’estremo
Mentre molte aziende sembrano muoversi
con una certa circospezione nel mercato,
attendendo una ripresa che stenta a vedersi
in maniera decisa, l’ampliamento delle
collezioni ha permesso di presentare prodotti
vendibili anche nel mondo fashion. Dunque
scarpe di ispirazione outdoor ma pienamente
utilizzabili anche in città o in un contesto
normale come quello del quotidiano. Senza
per questo trascurare l’evoluzione del settore
tecnico con l’inserimento di nuove tecnologie
in grado di migliorare le performance e la
percezione della collezione tecnica.
L’obiettivo è comunque quello di soddisfare le
esigenze di tutti i consumatori, per qualsiasi
tipo di attività, fino a quella dell’uomo comune,
anche proponendo una scarpa cittadina che
all’occorrenza consenta la gita fuori porta, con
una certa attenzione al look, alla comodità
e senza rinunciare a una base di tecnicità.
Una formula pensata anche a favore del
retailer, che gli consente di offrire un’ampia
gamma di prodotti e di essere scelto anche
da chi non è specificamente un fruitore di
prodotti outdoor. Per fare questo si è lavorato
molto anche sul piano dell’informazione, non
solo attraverso l’innovazione dei materiali,
ma anche attraverso l’uso di testimonial,
che non devono necessariamente essere
atleti: possono essere persone normali, per
suggerire al consumatore che scegliere delle
calzature tecniche adatte all’outdoor non vuol
dire cercare emozioni estreme, ma solo vivere
le esperienze outdoor in sicurezza.
Ar i a n n a Co l o m b a r i – Do l o m i t e

72 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
>>
L’Italia continua
a piacere
Il made in Italy continua ad
essere un punto di riferimento,
amato e apprezzato per gusto,
stile, design, in ogni parte del
mondo. Per quanto lo si cerchi
di imitare, copiare, integrare,
quello vero ha ancora una
marcia in più. Resta comunque
la costante necessità di rinnovarsi
e di stupire, perché per quanto il
vantaggio ci sia e abbia ancora
una certa consistenza, non si può
certo pensare che duri in eterno o
che possa bastare per fugare il
rischio di attacchi dai tanti
Paesi che oggi sono cresciuti
e maturati.
Meno bandiere, complice
anche una legge a tutela
del consumatore piuttosto
restrittiva e decisamente
penalizzante, >>
Fa b i o Gr o s s u l e – Gr o n e l l
Una promiscuità da evitare
La contaminazione dei settori non è un bene. Chi è
nella calzatura non deve gettarsi nell’abbigliamento e
viceversa, per non generare confusione nel mercato
Bisogna dire che l’ingresso del private label premium
nel mercato crea qualche fastidio, così come la
promiscuità di certe situazioni. Oggi molti producono
abbigliamento ma anche scarpe, e questo genera una
certa confusione. Alla fine però vince sempre chi fa qualità
e propone prodotti tecnici destinati a una nicchia di mercato
molto presente, che si differenzia dai brand che invece
aprono sia all’abbigliamento che alla calzatura. Chi sa
fare le scarpe difficilmente sa fare anche l’abbigliamento e
viceversa, e chi opta per produrre entrambe le cose ha
un futuro molto incerto. È vero che i grandi marchi
hanno i propri tecnici dedicati, ma la specializzazione
è sicuramente più proficua. Nel mentre, il settore
outdoor cresce e crescerà ancora senza dubbio.
Qualcosa cambierà sicuramente nelle linee, anche
perché i giovani ormai considerano l’outdoor
come moda, e non più esclusivamente come vita
all’aria aperta in natura, per cui probabilmente ci si
orienterà verso prodotti sempre più ‘modaioli’.
Il vero made in Italy regge
L’estero, così come il Belpaese, si dimostra ancora affascinato da produzioni nazionali che
siano effettivamente tali, grazie a un controllo di filiera e a una realizzazione entro confine
Una prima esperienza all’estero
affrontata senza aspettative e con
grande curiosità da un brand in
fase di lancio. Forse un po’ di
delusione per il posizionamento
in un padiglione di secondo ordine,
vicino a tutti gli espositori della Cina.
Vero è che la fiera si dimostra un momento
importante, che permettere di entrare in
contatto con importatori nuovi e vecchi,
europei ed extra-europei, e questo è
certamente un dato positivo. La posizione
conta, soprattutto per quel che riguarda il
far East. Un prodotto come le ciaspole si
dimostra in ascesa: un po’ la moda, un po’ la
riscoperta di vivere la montagna in maniera
più salutistica ed ecocompatibile, aiuta a
conquistare un gruppo sempre più folto di
estimatori. Forse una delle principali ragioni
di questa crescita è la situazione economica,
sia a livello globale che nazionale, nel
senso che utilizzare mezzi alternativi come
le ciaspole per vivere la montagna può
risultare, soprattutto per un nucleo famigliare,
decisamente più economico. Quello con
le ciaspole è infatti un modo di vivere
libero, svincolato da qualunque condizione
atmosferica, da apparecchiature o altro,
addirittura il loro uso non richiede calzature
specifiche. Il made in Italy gioca un ruolo
di primaria importanza, sia in Europa che
nei Paesi che non appartengono alla UE,
ma deve essere vero made in Italy, in cui
effettivamente l’azienda segue tutti i passaggi,
dalla fornitura delle materie prime al prodotto
finito, e con realizzazione interamente nel
Paese. Senza ovviamente mai dimenticare il
design e il buon gusto per le belle cose.
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74 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
>>
e tanta concretezza, pur con la
richiesta di una qualche deroga a
livello legislativo e amministrativo,
per rispondere a chi sta facendo
della propria bandiera nazionale un
nuovo pericoloso brand concorrente.
L’Oriente sta cambiando
Tanti i mutamenti che hanno
riguardato negli ultimi
mesi il gigante cinese e che
inevitabilmente hanno avuto
pesanti ripercussioni sul
mercato gobale, così profondamente
sbilanciato verso il far East.
A partire dall’aumento dei consumi
interni del Paese e dalla necessità/volontà
di soddisfare prima le
richieste di casa e poi quelle degli
altri stati. Anche per via dei margini
maggiori. Già, il popolo cinese sta
meglio, se non nel suo complesso,
almeno in parte, e quando si parla
di Cina è facile parlare di milioni di
persone. Una nuova classe media
che sta scomparendo in Italia
e forse in tutta l’Europa mentre
cresce nei Paesi in via di sviluppo.
Una carenza di prodotto, quindi,
sulle vie commerciali, che inizia a
preoccupare i grandi brand, anche
per via di un malcostume in via di
espansione: il rifiuto degli ordini. In
tanti, infatti, iniziano a lamentarsi
del fatto che spesso l’ordine del
producer cinese salti e il richiedente
si trovi a dover provvedere
in altra maniera. Lasciando a >>
Lu c a Mic h – La Sp o r t i va
Test al limite
La validità di un prodotto passa anche dalle diverse
prove effettuate, così da osservare il comportamento
di un articolo anche in condizioni estreme
Il brand prosegue sulla strada degli investimenti, per
riuscire a creare prodotti innovativi, non solo grazie
all’impiego di tecnici specializzati, ma anche mediante
test sul campo con guide, o chiedendo consiglio a
lavoratori che hanno impiegato quotidianamente le
calzature in condizioni estreme, come, ad esempio, in cave
di porfido. Test non proprio convenzionali ma che aiutano
a capire quanto sia importante realizzare un prodotto
resistente, traspirante e confortevole, nonché isolante,
specie se impiegato per certi lavori o per la pratica sportiva
in ambienti estremi. Per cui il test rimane un momento
determinante per la nascita di un prodotto, alla base della
filosofia del brand, a partire dagli anni Settanta con i
climber, per passare poi alla linea mountain, e oggi a quella
del mountain running, dove sono stati introdotti prodotti
molto specializzati nelle singole categorie.
Un intenso lavoro che, grazie all’estensione della gamma
e all’apertura al montain running, ha dato la possibilità
al retail di disporre di qualcosa di particolare, con cui
proporsi alla massa, pur rimanendo in un ambito tecnico
da montagna, aumentando ulteriormente il feeling con
il brand. Ciò ha permesso di stringere ulteriormente la
collaborazione con i retailer. In futuro è destinato ad
aumentare anche il lavoro sulle clinics, da leggersi come
un momento di incontro importante con i negozianti, ai
quali spiegare accuratamente le novità. Non sempre, infatti,
il passaggio da azienda ad agente e da questi al retailer
riesce a trasmettere tutte le informazioni che l’azienda
vorrebbe venissero comunicate. È normale che in questo
passaggio si perdano degli elementi e quindi è necessario
saltare un anello per arrivare direttamente nel punto vendita
e spiegare i punti di forza del prodotto.
Per quanto si
cerchi di imitarlo o
riprodurlo, il vero
made in Italy ha
ancora una marcia
in più. Apprezzato
e amato, continua
ad essere un punto
di riferimento
a livello globale

76 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
>>
secco i propri retailer.
Un problema non da poco, questo,
a cui si affianca quello dell’aumento
delle materie prime. Con i picchi
del petrolio non solo i materiali
sono schizzati alle stelle ma
anche i trasporti, così il mark-up
applicabile finisce per affievolirsi
sempre più.
Dunque qualcosa è cambiato e le
aziende si devono confrontare con
questa difficile situazione, cui si
somma il protezionismo applicato
dal governo cinese, la crescita dei
dazi e la delocalizzazione dei centri
produttivi. In un certo senso la Cina
si è lasciata conquistare, avida di
denaro e forse anche di know-how.
Oggi, non del tutto sazia, inizia
però a dettare le sue leggi. Possono
piacere o non piacere, ma
di fatto il grande gigante comincia
ad alzarsi. Che fare dunque? La
risposta che giunge un po’ da
tutti è innovare. L’assalto
di produttori orientali,
le private label e le
private label premium
possono essere arginati
attraverso una forte
spinta alla creatività,
alla novità, alla capacità
di immettere sul mercato
qualcosa che prima non c’era,
attirando l’attenzione di buyer,
retailer e consumatori finali. Il tutto,
però, a cifre contenute, cercando
di ammortizzare la maggiorazione
dei costi attraverso i vari passaggi
della filiera e suddividendo i rincari
tra tutti i player. Resistere e crescere
si può. Molte aziende lo hanno
dimostrato e continuano ancora
oggi a farlo, con qualche caso di
produzione interna davvero lodevole,
considerando i costi del lavoro
in Italia e in generale nell’Europa
Occidentale. L’Est Europa torna in
auge, o almeno qualcuno ci sta già
guardando con interesse. Non si
è ancora arrivati a quel punto, ma
è probabile che se le cose continueranno
così saranno in diversi a
tornare sul Vecchio Continente.
È finita un’epoca, sembrano
confermare alcuni. Ora l’economia
ha cambiato volto, dinamiche, >>
An d r e a To m m a s i n i– Pata g o n i a
L’ecofriendly può essere una realtà
L’attenzione per l’ambiente prende piede
anche in Italia, dove look e comodità si
sposano con una aumentata sensibilità
alla natura, specie tra i più giovani
Si parla spesso di sentimento ecofriendly nel mondo
dell’outdoor, e alcune imprese hanno fatto una scelta
non soltanto strategica, ma quasi necessaria. Si può
essere attivi nel mondo del business senza per questo
rinunciare a farlo in modo ‘pulito’. Certo bisogna
dire come siano in molti ad essere diventati di colpo
ecofriendly: a ben guardare solo una piccola parte lo
è realmente, poiché essere ecofriendly fino in fondo
significa anche compiere delle scelte spesso molto
difficili, che possono persino penalizzare il business.
Quindi non sono molte in realtà le aziende che davvero
seguono certi principi. Fortunatamente, oggi si conta
un numero sempre crescente di aziende che, anche in
Europa, compiono questo tipo di scelta. Anni fa quando
venivano proposte certe politiche, l’unico interesse
delle aziende era se tali politiche potessero avere una
ricaduta positiva sui guadagni. Ora anche in Italia
si sta sviluppando un’attenzione particolare nei
confronti dell’ambiente, incentivata soprattutto
dai più giovani, molto più attenti a questo tipo
di problematiche rispetto alle generazioni
precedenti. Di certo l’opinione pubblica si sta
sensibilizzando, anche se purtroppo c’è ancora
terreno da recuperare rispetto ad altri Paesi,
specie del nord Europa, oltre ovviamente agli Usa
dove effettivamente c’è molto impegno e grande
concretezza in questo senso.
L’attenzione alla natura non esclude comunque
la possibilità di guardare anche al lato fashion, con
collezioni giovani, colorate, comode, dall’alta vestibilità,
adatte a un pubblico trasversale e molto ampio.
Performance ed estetica in Italia sono un binomio
imprescindibile per essere vincenti, specie rivolgendosi
a una clientela giovane e sempre tenendo presenti le
esigenze di aspetto, stile ed ecosostenibilità che questo
target richiede.
Chi ama l’outdoor ama la natura.
Un concetto forse banale, ma
basilare per molti brand che lo hanno
considerato il punto di partenza su cui
improntare le proprie politiche

78 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
>>
strategie e opportunità. Non è
certo la fine del mondo, ma solo
di quel mondo a cui per anni ci si
era ormai abituati. Oggi bisogna
mettere a frutto altre formule
ma fortunatamente, specie in
Italia, non difetta l’ingegno ed
è probabile che questa pausa
di assestamento e riflessione
dell’outdoor sia solo un momento
di ricerca, e che in un futuro prossimo
si possa andare verso risultati
positivi quanto quelli che hanno
interessato questo settore negli
anni passati.
Un vero miraggio per certi settori
in cui il segno meno ha davvero
messo in ginocchio interi sistemi
economici.
Un retail in via
di maturazione
Il commercio torna a
farsi vedere, non solo
alle fiere, ma anche
negli incontri con le
aziende. Un segnale
importante, questo, da non
Lu i g iPe l l i z z a r i – Re g at ta Ita l i a
Un calo amaro
Forte la determinazione di un brand in
ascesa a livello europeo e che si pone
come alternativa alla grande distribuzione
La crescita del mondo outdoor è palese, così
come l’ampliamento del bacino di pubblico. Un
elemento più che positivo per un brand che punta
su un consumatore medio ad ampio spettro e che sta
ottenendo ottimi riscontri in tutta Europa. Ciò significa
che c’è interesse per questo tipo di prodotto a 360°,
da parte del consumatore medio, delle famiglie, di chi
pratica attività occasionale. D’altra parte come brand
e operatori indipendenti, se si vuole contrastare o
controbilanciare la crescita di certi grandi player, bisogna
riuscire a proporre un prodotto che non sia troppo
distante come prezzo, per non perdere l’appeal sul
consumatore medio che ha a disposizione un budget
definito e sa dove trovare ciò che cerca a prezzi
contenuti. L’idea è quindi quella di offrire anche
al negozio tradizionale la possibilità di avere
un prodotto di qualità branded ma che non sia
enormemente distanziato, in termini di prezzo,
da quanto proposto dalla grande distribuzione.
Un’alternativa di qualità a prezzo competitivo,
con tutti i plus di stile, accoglienza, servizio.
An d r e a Sa m p a o l i – Sa m p a o l i A. Cr e a z i o n i
Mancano le tutele
Non è così difficile riscontrare le differenze tra una creazione italiana artigianale
e una copia. La trasmissione dell’arte è difficile
Per un artigiano il significato di made
in Italy è molto importante, poi bisogna
vedere e avere la pazienza di riconoscere
la qualità, il lavoro, l’esecuzione e
l’aspetto estetico. Questo è sicuramente
ciò che distingue un artigiano nel mondo.
Purtroppo però non c’è nessuna tutela
e si è esposti al rischio rappresentato
dalla globalizzazione. Il tocco artigianale,
comunque, è facilmente distinguibile dal
plagio. Anche se solo chi si sofferma a
guardare da vicino le cose può riconoscere
i diversi particolari. Altrimenti si perde
tutto. C’è inoltre il grosso problema che
è sempre più difficile trovare dei giovani
interessati a sacrificare il proprio tempo per
imparare un mestiere che potrebbe essere
loro utile un domani. È davvero una vera
fortuna trovarsene uno in famiglia. Le buone
tradizioni, alla fine, sono quelle che danno i
migliori risultati.

79
sottovalutare. Certo il gap da recuperare
non è piccolo, ma pare che
la strada imboccata sia quella giusta.
Finalmente il retailer ha capito
come sia necessario dialogare con
le aziende, avere uno scambio
costante, avere e pretendere di
avere informazioni, perché solo
così è possibile affrontare un
consumatore finale preparato
ed esigente. Aumentano quindi le
sinergie e in molti vedono questa
come l’unica strada percorribile per
poter arrivare a un risultato concreto,
una garanzia di sopravvivenza e
perché no, di crescita.
I vari strumenti di comunicazione
iniziano a essere meglio recepiti e
sfruttati. Le attività sul punto vendita
vengono viste come opportunità,
le fiere come un momento
di approfondimento e confronto.
È evidente che la crisi abbia acuito
la percezione delle differenze che
ci sono tra chi è preparato sul prodotto
e chi non lo è. Le aziende avvertono
l’importanza di quello che
si potrebbe definire ‘l’ultimo miglio’
ricevendo importanti feedback dai
commercianti in merito al prodotto,
alla vendita, avendo una visione più
approfondita di sell-in e sell-out.
Dunque anche nei rapporti tra
produzione e commercio qualcosa
è cambiato e oggi lo scambio tra i
vari anelli della filiera è diventato
sempre più frequente e necessario,
fortemente incentivato dall’industria
ma sentito come importante
anche dal retail. Certo non si è ancora
arrivati alla condizione ideale,
ma già qualcosa rispetto a prima è
cambiato. Il gap rispetto all’estero
è ancora molto ampio, ma qualcosa
è in via di recupero. La consapevolezza
che un gioco comune
e di squadra sia l’unico modo per
vincere ha ormai convinto la maggior
parte dei player e oggi si sta
lavorando molto su questo aspetto,
da non trascurare assolutamente.
matteo.barboni@topsport.it
Sa n d r o Pa r is o t t o – Sc a r pa
La fidelizzazione
è ancora possibile
La validità di un prodotto consente di ottenere la fiducia
della clientela e agevolare la vendita da parte del
negoziante, creando un circolo virtuoso
Avere la responsabilità di mantenere un made in Italy
effettivo non è cosa da poco, specie in un momento
difficile, muovendosi in controtendenza e continuando ad
assumere personale.
Il brand ha sempre seguito il settore outdoor a 360°,
spaziando dall’alta quota fino alla scarpa da città.
Chiaramente essere in una simile posizione e cercare
di mantenerla implica notevoli investimenti in ricerca
e sviluppo di tecnologie, nuovi prodotti e materiali.
Ovviamente si è sempre esposti al rischio di plagio,
ma è logico che se il consumatore crede nel prodotto
di un determinato brand, si instaura poi un processo
di fidelizzazione. In un clima economico non facile, il
consumer cerca un prodotto di qualità, e chi ha puntato
su essa ha potuto raccoglierne i frutti. È compito
del marketing cercare di fidelizzare il consumatore e
rafforzare i legami tra utilizzatore e brand, in modo da
farlo spaziare tra le collezioni e le tipologie. In questo
ha il suo peso la partecipazione del retail e bisogna
ammettere che i punti vendita si stanno evolvendo,
grazie alla crescente consapevolezza che per aumentare
il legame con
la clientela
occorre
anche essere
in grado di
offrire un
certo servizio
e avere
una buona
conoscenza
del prodotto.
Oggi il retail
è costretto
a essere
aggiornato su
ogni singolo
prodotto e su
ogni singolo
brand. Un
passo avanti,
quello del
retail italiano,
che in parte
colma il gap
con quello
europeo.

80 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
FOTO: REGATTA
Il
richiamo
della
montagna
Da un’analisi condotta da AstraRicerche per
conto della FISI emerge l’interesse degli italiani
ad avvicinarsi alla montagna e ai relativi mercati
S
Se i consumatori non vanno abbastanza
alla montagna, sarà la
montagna a dovere necessariamente
fare qualcosa affinché i consumatori
e gli appassionati dello sport all’aria
aperta la scelgano come meta per
le loro vacanze. Soprattutto perché,
come si evidenzia nello studio “Gli
italiani, la montagna e gli sport invernali.
Criticità e possibili soluzioni per
il turismo e lo sport montano”, condotto
da AstraRicerche per FISI, la
Federazione Italiana Sport Invernali,
il popolo italiano della montagna,
che ha ingrossato le proprie fila e
oggi costituisce un bacino di clienti
da stimolare e valorizzare, sente
il richiamo della montagna. Sarà
per la voglia di trascorrere più tempo
immersi nella natura o per il servizio e
l’emozione che vengono offerti da chi
lavora nel settore, fatto sta che, su un
campione di 38.600.000 adulti dai
18 ai 65 anni, il 41% ha dichiarato
di andare in montagna in Italia e che
vorrebbe recarvisi più spesso. Un
dato importante da cui partire, perché,
come in ogni settore, l’interesse
del consumatore verso un prodotto
è la base migliore per costruire un
business.
E che il mercato della montagna
rappresenti un affare interessante è
stato sottolineato anche da Cosimo
Finzi, responsabile della ricerca. “Si
tratta di un mercato potenziale – ha
affermato – enorme e scarsamente
sfruttato e risulta dunque evidente
la necessità di ampliare l’offerta
formativa e le occasioni di ‘prova’
degli sport, non dimenticando che
la domanda non viene solo dalla
parte più giovane della popolazione,
ma si estende anche alle fasce
adulte e tardo-adulte. La domanda
c’è, occorre offrire quanto il popolo
della montagna desidera in modo più
easy, economico e adatto a tutta la
famiglia, in particolare ai bambini, per
una stagionalità che dura a lungo.”
Ecco allora alcune prime indicazioni
per le aziende e i negozianti, chiamati

81
La nuova vacanza
perfetta è quella in
quota. Che sfida la
spiaggia anche in
estate. La montagna,
infatti, è perfetta
per chi ha voglia di
muoversi e divertirsi.
Tra spettacoli, eventi,
sport e attività varie
a soddisfare le esigenze di una
fetta importante di consumatori, il
37% dei quali afferma di andare in
montagna una o più volte all’anno,
con una maggiore predisposizione
per l’inverno, ma con numeri interessanti
anche in estate (34,5%). I
fruitori, effettivi e potenziali, del
mercato della montagna sono
molto di più di quanto si possa
pensare e hanno voglia di soddisfare
la propria sete di vacanza e di
sport in quel certo ambiente. Una
diversificazione dei prodotti e delle
offerte è sicuramente un punto da cui
partire, tenendo ben presente che,
in particolare con l’attuale situazione
economica, al prodotto top di gamma
per gli sportivi più esigenti, andranno
necessariamente affiancate linee dai
prezzi medio/bassi, in modo da renderle
accessibili anche alle categorie
di consumatori dal portafoglio meno
importante. Detto questo l’analisi si
sposta sul target che, secondo quanto
esposto, appare molto eterogeneo.
Parliamo infatti di una fascia che
va dai bambini, per i quali sarebbe
opportuno studiare linee di prodotto
ed offerte di servizi personalizzate,
agli adulti e agli anziani che, nella nostra
società, rappresentano sempre
più una risorsa e non un peso. Non
fa eccezione il mercato del montagna
che vede nella terza età un destinatario
da tenere in considerazione.
Analizzando ad esempio il marketing
degli articoli sportivi ci sono infatti
discipline come il nordic walking o il
semplice walking, la camminata che
oggi è un modo rapido ed economico
di fare attività all’aria aperta, >>
Nic o l a Vid a l e – Vi p o l e
L’eccellenza premia
Visto l’approccio del consumatore
medio, meglio concentrarsi su piccole quantità
di alta gamma, senza impantanarsi nelle fasce
più basse dove la competizione sul prezzo
è altamente penalizzante
È vero che il mercato si trova in una fase di
rallentamento, soprattutto per quanto riguarda la fascia
cosiddetta del primo consumatore, cioè quelle persone
che acquistano per la prima volta trekking o nordic
walking. Ciò è causato principalmente dalla crisi e dalla
concorrenza che arriva dal far East. La concorrenza
asiatica, con i suoi prodotti di bassissimo prezzo e di
altrettanto bassa qualità, ha traviato l’utente neofita
che ancora non ha le competenze per comprendere le
differenze fra prodotti di diversa qualità: spesso dunque
questo tipo di consumatore sarà attratto dal prezzo basso
e non farà troppo caso alla qualità scadente dell’articolo
che sta acquistando.
Per rispondere a una concorrenza di questo tipo bisogna
puntare all’eccellenza, al made in Italy, al design,
alla qualità dei materiali, che devono essere atossici,
anallergici e certificati. Tutto ciò può essere garantito
solo da aziende fornitrici italiane, o al massimo europee,
che assicurano un costante aggiornamento su nuove
tecnologie e materiali.
Meglio quindi, in questo momento, concentrarsi su
piccole quantità, ma di alta gamma, cercando di non farsi
invischiare in una guerra dei prezzi, che andrebbe senza
dubbio a giocare a discapito della qualità.
Anche il ruolo del retail è fondamentale. Il negoziante
deve essere aggiornato sui prodotti e sulle tendenze,
deve conoscere i materiali ed essere in grado di
consigliare i clienti. Per riuscire a fare questo deve avere
delle nozioni ben precise, perché offrire un prodotto
sbagliato rende insoddisfatto l’acquirente e penalizza il
marchio. Produttore, distributore e negoziante devono
quindi instaurare uno scambio continuo, in modo da
migliorare il prodotto in base alle richieste, sempre
tenendo in considerazione costi e mark-up, senza
sottovalutare ciò che il mercato chiede e quali tendenze
stiano emergendo.
Anche mostrare le fasi di lavorazione del prodotto
è fondamentale, in modo che chi è preposto alla
vendita comprenda determinate scelte. Non basta
avere un prodotto, ma è necessario avere anche buoni
partner commerciali per riuscire a trasferire la filosofia
dell’azienda ai commercianti.

82 beOut SPECIALE OUTDOOR 2011 FRIEDRICHSHAFEN
La vita di montagna e outdoor
in genere non è più roba per
nipoti e nonni. O, all’opposto,
per patiti scalatori ed amanti
del rischio. Il nuovo che avanza
parla di outdoor a tutto tondo
>>
che possono essere praticate anche
da chi non è più tanto giovane, e
può trarne benefici legati all’apparato
cardiovascolare, oltre che alla
psiche, per i benefici che si ottengono
dall’attività motoria attraverso
il rilascio di endorfine che vanno ad
incidere positivamente sull’umore.
Per i più allenati ci sono poi il trail
running, forma di corsa sempre più
diffusa, e la mountain bike, che può
regalare emozioni già a media quota,
permettendo di ammirare paesaggi
in altura o di divertirsi in sentieri in
mezzo ai boschi.
Spostandoci sugli sport invernali,
vediamo poi che quello più praticato
è sempre lo sci alpino, incalzato dallo
sci di fondo, dallo slittino e dallo
snowboard, che, sommati agli altri
sport invernali per i quali i consumatori
hanno espresso un desiderio di
prova tra il 5% ed il 15%, costituiscono
un mercato potenziale enorme
e scarsamente sfruttato. Basti pensare
che, sommando la pratica attuale
a quella desiderata, lo sport invernale
più forte è lo sci di fondo (36,1%),
seguito dallo sci alpino (32,1%), dallo
slittino (31,8%) e dallo snowboard
(29,1%). Se poi analizziamo il fatto
che nei confronti degli altri sport invernali
minori la voglia di provare una
prima esperienza si attesta sempre
sopra l’8%, andando a coinvolgere
un pubblico che è 5 o 10 volte il
numero dei praticanti attuali, vediamo
come il mercato dello sport in
montagna meriti grande attenzione
ed investimenti da parte degli operatori
del settore, a partire da offerte
sinergiche che possono spaziare da
un miglioramento in termini di servizi
e di prezzo delle strutture, ad una
maggiore diversificazione di opportunità
correlate come il cinema, la
SPA, i centri benessere, le piscine, le
piste di pattinaggio, lo shopping e le
discoteche. Una vacanza alla portata
di tutte le tasche, con offerte adatte
ad una clientela che, pur con la crisi
economica, ha conservato la voglia
della vacanza in montagna, ma che
chiede attenzione alle sue necessità,
sia che si tratti di giovani e giovani
coppie, sia che ci si relazioni con
famiglie con o senza figli.
Un altro aspetto interessante da
capire per muoversi con successo
nel mercato della montagna è il
concetto di easiness. In un tempo in
cui le tecnologie portano l’uomo ad
una ricerca continua di un maggiore
benessere, la semplicità nel soddisfare
i propri bisogni è alla base
di un’offerta di successo. Il primo
passo da fare è sicuramente quello
di rendere accessibili tutte le informazioni
riguardanti la vacanza e lo sport
che si vuole praticare in montagna,
attraverso una comunicazione al
passo con i tempi, un’ubicazione
delle strutture facilmente raggiungibile
e la possibilità di praticare la
disciplina che si preferisce senza
fare troppa fatica. Anche in questo
caso, quindi, il servizio è un punto di
forza da cui non si può prescindere.
Vale per gli albergatori, le aziende,
i negozianti. Quanto più il cliente si
sentirà coccolato e in pieno possesso
di tutte le informazioni necessarie
per trascorrere una vacanza secondo
i suoi progetti, tanto più sarà soddisfatto
della vacanza, di un prodotto
acquistato o di un servizio di cui avrà
usufruito, diventando egli stesso il
primo veicolo di una pubblicità positiva.
Per capire quali siano i servizi
che il praticante di sport invernali ed
amante della montagna preferisce
è utile osservare alcuni numeri che
emergono dalla ricerca relativa ai
benefici di cui può godere il possessore
della tessera FISI. Le offerte che
riscuotono maggiore interesse sono
infatti gli sconti sul pernottamento
(37,8%), sulla ristorazione (36,6%),
sull’accesso agli impianti (39,6%) e
sull’abbigliamento invernale (33,2%),
dati che vanno letti insieme alle proposte
di nuovi servizi come gli sconti
sull’abbigliamento invernale anche in
punti vendita lontano dalla montagna,
sconti sui materiali di ricambio tipici
dell’inverno per auto e moto e sconti
sulle tariffe degli impianti di risalita,
mentre è basso l’interesse per sconti
sull’acquisto di riviste specializzate
o pacchetti televisivi. Le richieste
principali sono quindi quelle relative
ad una maggiore comodità – come la
possibilità di acquistare abbigliamento
invernale magari vicino alla propria
casa – e ad una maggiore utilità nei
confronti di quei servizi (tariffe degli
impianti di risalita, ricambi per auto e
moto) ritenuti di principale importanza
in una vacanza in cui si praticano
sport invernali. Lo scarso appeal dimostrato
verso gli sconti per l’acquisto
di riviste specializzate o pacchetti
televisivi, utili più come passatempo
o come momenti di informazione
prima e dopo la vacanza, lo conferma.
C’è una volontà di sentire in prima
persona il contatto con la montagna
e tutto quello che può essere
utile per rendere più semplice e
più confortevole la vacanza diventa
un’esigenza primaria che aziende
e negozianti devono sapere cogliere.
Perché con il consumatore che ha
voglia di andare verso la montagna,
anche la montagna possa andargli incontro
a beneficio di un mercato che
ha tutte le potenzialità per diventare
sempre più interessante.
aldo.vittorio@topsport.it

84
beOut SPECIALE OUTDOOR
Costume, moda, tecnologia, estetica,
eventi e paesaggi affascinanti
per un mercato che ha trovato la ricetta
per superare la crisi economica
CCresce, si evolve, attira proseliti. E
muove fatturati, incentiva le aziende
ad investire ed i negozianti a rifornirsi
e a vendere, influenza il mercato
italiano. Che il trail running sia un
settore in espansione è un fatto
assodato, condiviso da tutti gli
operatori e gli addetti ai lavori. Il
punto è capire come questa disciplina
sia cambiata nel corso degli anni
per riuscire a capirne la direzione ed
individuare quali siano le strategie da
attuare per muoversi con successo
in un labirinto in cui ci si fa guidare
dalla ricerca tecnologica, ma anche
dall’attenzione all’estetica, coniugando
la sicurezza ed il comfort, la
performance e l’apertura verso un
target ampio che, commercialmente,
costituisce l’aspetto di maggiore interesse
del mercato del trail running.
C’è posto per gli specialisti e per i
principianti, per chi aggira il Monte
Bianco e per chi vuole assaporare
il piacere di una semplice corsa off
road. Nel trail non c’è classismo, né
sui sentieri di montagna né quando
si va a pagare al bancone, perché
i prezzi a cui si possono acquistare
delle buone scarpe sono alla
portata delle tasche del popolo dei
consumatori. La proposta è stuzzicante,
ma bisogna ricordare che c’è
anche un’altra faccia della medaglia.
Siamo su un treno che non ammette
fermate supplementari. O si sale
nel momento giusto, o si rischia di
perdere l’opportunità di inserirsi in
un business tutto da scoprire.
“Il trail running – afferma infatti Maurizio
Di Trani, direttore marketing
e comunicazione di Tecnica Group
– è certamente uno dei settori in
più rapida e costante espansione
nel nostro Paese. Basta osservare
il numero crescente di eventi che
vengono organizzati in tutta Italia
ogni weekend, ad ogni latitudine
ed altitudine, al nord come al
sud.” D’accordo anche Luca Mich,
responsabile marketing e communication
de La Sportiva che sottolinea
come “all’interno del settore outdoor
il trail running sia sicuramente la
disciplina più in crescita”, mentre
Roland Weissteiner, responsabile
tecnico performance di Gartner
Sports, distributore di New Balance,
rivela come “il trail running e tutto
il mondo outdoor siano in crescita
in Italia ed in Europa”. Innanzi tutto
per l’ampiezza di un target che,
come dicevamo, non fa selezioni
all’ingresso. La facilità della pratica,
per la quale non occorre, a livello di
base, una preparazione specialistica
attrae sia lo sportivo che il consumatore
medio, come pure il runner
abituato a correre sulla strada. La
varietà dell’ambiente in cui ci si
muove, la volontà di fuga da un
contesto urbano ed il desiderio di
testarsi nei sentieri di montagna
sono sensazioni impagabili per gli
sportivi che vogliono evadere dall’ordinario
e provare emozioni sane e
nuove. “Molte delle persone che si
avvicinano alla corsa – afferma infatti
Luca Mich –, lo sport più popolare
in assoluto anche per i costi ridotti
dell’attrezzatura, si stanno spostando
dalla corsa su strada a quella off
road.” Caratteristiche che porterebbero
a pensare al trail running come
ad un fenomeno di massa, anche se
c’è chi è di diverso avviso. >>
FOTO: VIBRAM

86 beOut SPECIALE OUTDOOR
>>
“Anche se in grande e rapida
espansione – dichiara infatti Andrea
Zambaldi, Trade Marketing
and Sponsoring per Salewa e
Dynafit – la pratica del trail running
rimane pur sempre una disciplina di
nicchia”. Che ha suscitato grande
interesse da parte delle aziende, dei
negozianti e dei consumatori, sia
per l’aspetto ideologico della disciplina,
in cui la ricerca del contatto
con la natura è un tutt’uno con la
prestazione sportiva, sia per la possibilità
commerciale, colta da tutti
i brand del comparto running, di
allargare la propria proposta a modelli
off road, incrementando così,
seppur marginalmente, il fatturato
del settore. Da qui l’esigenza di
proporre collezioni e linee ad hoc
per il trail running, sviluppando
non soltanto la scarpa, ma anche
l’abbigliamento e l’accessoristica.
È il caso di Salewa e Dynafit, ma
anche di Salomon, come sottolinea
il responsabile marketing Augusto
Prati: “Quello del trail running è
un mondo giovane, in cui Salomon
ha creduto già sei anni fa, diventando
oggi una delle aziende di
riferimento del settore. Abbiamo
puntato sui prodotti per la corsa
fuori strada e da trail, pratiche che
si svolgono nella natura, realizzando
capi tecnici, scarpe ed accessori,
che rappresentano un perfetto
equilibrio di tecnologia ed estetica.
Abbiamo notato che si trattava e si
tratta di mercati in espansione e,
grazie all’ottimo lavoro svolto, oggi
possiamo soddisfare le esigenze
del consumatore.” Che, come in
ogni mercato, viene prima di ogni
altra cosa. Ecco perché la capacità
di restare al passo con i tempi, o
magari di avere intuizioni in grado di
rivoluzionare il mercato, sono tanto
importanti. Vale per l’abbigliamento,
vale per le calzature e per le suole
di cui Vibram è diventata sinonimo.
“Siamo un riferimento mondiale
– conferma infatti il direttore
marketing Jerome Bernard – di un
settore in cui siamo entrati cinque
anni fa. Nella nostra esperienza
abbiamo riscontrato che l’aspetto
tecnologico conta molto. Servo-
Il trail running è certamente uno
dei settori in più rapida e costante
espansione nel nostro Paese. Basta
osservare il numero crescente di eventi
che vengono organizzati in tutta Italia
ogni weekend, ad ogni latitudine ed
altitudine, al nord come al sud
FOTO: Dynafit

87
no prodotti che offrano comfort,
prestazione e sicurezza per percorsi
molto esigenti, molto più duri di
quelli su strada. Nel trail running si
può passare da un terreno asciutto
ad uno bagnato e alla neve, in alcuni
casi si corre anche di notte. È
importante realizzare prodotti in grado
di far fronte alle richieste anche
dei consumatori più esigenti.” Per
i quali i colori e il design non sono
aspetti marginali. “Il discorso estetico
comincia a contare – dichiara
Bernard – e, col tempo, conterà di
più, ma è la performance a fare la
differenza.” Anche se, in altri Paesi
europei, la scarpa trail è arrivata
a ricoprire un ruolo che ancora
non ha in Italia. “In Francia e in
Germania – spiega infatti Marco
Rocca, responsabile commerciale
e marketing di Brooks – c’è una
cultura trail più finalizzata al vero
outdoor e ad un camminatore che
non è solamente agonista. In Italia
la calzatura trail viene acquistata da
un cliente che ha già dimestichezza
col running per un utilizzo specifico,
mentre in Francia ed in Germania
viene utilizzata anche per girare
per strada.” Un po’ come accadeva
alcuni anni fa in Italia con le ‘scarpe
da ginnastica’, utilizzabili sia nella
pratica sportiva, sia come accessorio
di tutti i giorni. Da noi, al contrario,
l’utente medio è ancora uno
specialista, che ha bisogno prima
di tutto dei migliori supporti tecnologici.
“Le sollecitazioni a cui sono
sottoposte gambe, piedi e tutti i
muscoli implicati nella corsa – afferma
infatti Luca Mich de La Sportiva
– sono tali per cui si è sempre alla
ricerca di nuove tecnologie per
l’assorbimento dell’impatto. Non
solo, nel trail running contano anche
altri elementi come l’ergonomia,
la fasciatura del piede per evitare
movimenti innaturali all’interno della
scarpa, così come la stabilizzazione
della corsa che, correndo su terreni
accidentati, è fondamentale per
prevenire appoggi non corretti della
caviglia. Per questo un ambito di
studio importante in questo tipo di
calzature riguarda le mescole delle
suole, sviluppate avendo ben in
mente le tantissime variabili che si
possono verificare su un tracciato
off road: corsa su rocce bagnate,
terriccio, fango, erba. Di conseguenza
anche la scelta dei tipi di
intersuola, dei poliuretani e degli
inserti in EVA, ha un’importanza
fondamentale. Suola ed intersuola
devono lavorare in sinergia ed è
questo uno degli ambiti di ricerca
in cui l’azienda sta investendo.”
L’ultima novità è sicuramente la
tecnologia Morpho Dynamic che si
basa su un sistema di costruzione
del blocco suola/intersuola che
permette di ottenere una calzatura
estremamente adattabile al terreno.
Una particolare schiuma poliuretanica
morbida infatti, riempie i tasselli
della suola che normalmente sono
realizzati in gomma, e questo permette
di risparmiare peso e di avere
al contempo maggiore ammortizzazione
e fluidità nell’appoggio. >>
L’importanza degli eventi
Chi è presente in prima persona e chi come sponsor
per comprendere meglio il mercato del trail running
L’esperienza innanzi tutto.
Quella di Jerome Bernard,
direttore marketing Vibram, è più
che mai stata conquistata sul campo
alla, The North Face Ultra-Trail du
Mont-Blanc, la competizione di
trail running più famosa al mondo.
“Ho partecipato alla CCC –
racconta infatti Bernard – la gara
di 92 km e 5100 m di dislivello
che da Courmayeur (Italia) porta
a Champex (Svizzera) e poi a
Chamonix (Francia), sperimentando
in prima persona il fascino di questa
disciplina e quanto il trail running stia
diventando un fenomeno di massa.
Posso dire che la prestazione
della scarpa e della relativa suola
(Vibram nello specifico) influiscono
tanto su un percorso così lungo e
così impegnativo. Come azienda
siamo tra i top sponsor di questa
manifestazione da diversi anni,
perché è importante essere presenti
ad eventi di questo genere per
meglio posizionarsi sul mercato.” Un
principio condiviso anche da Tecnica
e dal suo direttore marketing e
comunicazione Maurizio Di Trani che
afferma: “La nostra scelta di essere
main sponsor del Tor des Géants,
l’endurance-trail più lungo del
mondo intorno alle alte vie della Valle
d’Aosta, è stata fortunata e vincente.
Oggi il Tor è senz’altro l’evento di
punta del panorama del trail italiano
ed uno dei più importanti a livello
internazionale.” Una soddisfazione
in più per Tecnica che, nell’edizione
di quest’anno, ha avuto la fortuna e
l’orgoglio di festeggiare le ragazze
del Tecnica Trailrunning Team
classificatesi al primo, al secondo e
al terzo posto.

88 beOut SPECIALE OUTDOOR
Vale la pena che
i negozianti si
avvicinino a questo
mercato nel modo
migliore, non
considerandolo
più esclusivamente
come una
derivazione del
running, ma come
un settore dotato
di una propria
autonomia
e meritevole
di una formazione e
di un’informazione
specifica
>>
Questo sistema, innovativo di per
sé, è poi unito ad una suola con una
forma ad onde molto particolare.
L’assenza dei classici tasselli infatti,
permette alla calzatura di adattarsi
meglio ai diversi tipi di terreno e di
consumarsi più lentamente.
Proprio come Tecnica che, nel decidere
di approcciarsi al mondo del
trail running, ha dimostrato grande
umiltà e grande consapevolezza.
Pur potendo contare sull’esperienza
derivante da 40 anni di successi nel
mondo dell’outdoor – che l’ha portata
ad essere il primo gruppo europeo
del settore con i suoi marchi
Tecnica, Dolomite e Lowa – l’azienda
ha infatti voluto costruire un team
dedicato, composto dai massimi
esperti del trail nel mondo e guidato
da Jean Luc Diard, probabilmente
uno degli ‘inventori’ del settore: un
vero e proprio ‘Dream Team’ in grado
di concepire e realizzare un prodotto
innovativo e al top delle performance.
“Dopo la fase di progettazione
– spiega infatti il direttore marketing
e comunicazione Di Trani – abbiamo
voluto testare le nostre scarpe in
tutte le situazioni, sia in laboratorio
(e per questo ci siamo affidati alla
preziosissima collaborazione del Ce-
Bism, il più evoluto laboratorio di biomeccanica
del nostro Paese, con il
quale abbiamo condotto oltre 1500
ore di action-tests) sia sul campo,
affidandoci ad un team di oltre 40
testatori tra Francia, Italia, Germania
e Usa.” Più di 60 diversi prototipi,
5000 km di test, dalle colline venete
al Monte Bianco, dalle montagne del
Marocco ai canyon del Nevada, dalla
sabbia del deserto alle rocce delle
Dolomiti per Tecnica che in un anno
e mezzo di lavoro e con un investimento
economico davvero importante
ha realizzato e lanciato il TRS Max,
l’oversized concept che caratterizza
la linea trail running e multifunction
dell’azienda, perfettamente riassunto
dalla headline della sua comunicazione
“Bigger is Better”. “Il 30% di
superficie d’appoggio in più – spiega
Di Trani – il 100% di cushioning
in più, il 10% di peso in meno ed un
rolling motion straordinario: oggi il
concetto TRS Max dimostra la sua
validità sul campo, a giudicare dal
numero sempre crescente dei runner
soddisfatti delle nostre scarpe >>
FOTO: SPATARO MARCO

LA SPORTIVA® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)
Photo © La Sportiva
MOUNTAIN RUNNING REVOLUTION
ELECTRON GTX
QUANTUM
www.lasportiva.com - Become a La Sportiva fan

90 beOut SPECIALE OUTDOOR
>>
oversized e dai successi ottenuti
dagli atleti del nostro team internazionale.
La nostra filosofia è quella
del continuo miglioramento, per cui
ogni feedback di runner, negozianti,
semplici appassionati viene registrato
ed implementato per approntare
costanti migliorie, fedeli al nostro
playoff ‘Design to Perform’. Vogliamo
offrire dei reali benefit e dei concreti
vantaggi con prodotti che sono
anche belli.” L’aspetto estetico deve
essere integrato in una scarpa
dalle caratteristiche vincenti,
perché oggi il cliente è sempre
più sofisticato, preparato, in grado
di informarsi attingendo da una
pluralità di fonti e di comparare tra
loro prodotti, marchi e modelli. Il solo
aspetto estetico non può essere un
fattore vincente. Anzi, in alcuni casi,
un design apparentemente inusuale
o addirittura rivoluzionario, magari
anche difficile a prima vista, può
novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodott
Un allenamento
quattro stagioni
Escape Pro GTX di Garmont garantisce
miglior grip sulle superfici ghiacciate,
bagnate o asciutte, per allenarsi tutto
l’anno. I piedi traspirano grazie alla fodera
Gore-Tex. Stabilità e protezione sono
assicurate grazie al Tri-Axial Chassis. Due
strati di EVA forniscono un assorbimento
eccezionale degli urti. Calzata dal volume
medio con ampio spazio per l’alluce e
bloccaggio ottimale del tallone. Buona
protezione delle dita grazie all’ampio inserto
in gomma sull’avampiede.
GARMONT
Tel. 0423 8726
info@garmont.com
Regola numero
uno per affermarsi
in questo mercato:
scegliere partner
affidabili ed
esperti, in grado
di supportare le
attività di vendita
con informazioni,
consigli e strumenti
di promozione e di
marketing, anche
locali
La passione
incontra
la leggerezza
Progettato da Gabel
per le gare di trail
running, Alta Quota è
un bastoncino dedicato
ad atleti ed appassionati
di questa sempre più
diffusa attività, grazie
alle sue caratteristiche di
leggerezza, bilanciamento
ed estrema robustezza,
in particolare contro i
possibili impatti contro
le rocce. Questo
prodotto massimizza ogni
performance
grazie
all’integrazione
delle più innovative
tecnologie
dell’azienda: l’impugnatura
ergonomica in sughero
Nordic Cork Lite Slim, il
passamano che aumenta
il comfort e la sicurezza
grazie alla sua particolare
ergonomia, i puntali Wing
XC e la punta ultraresistente
in carbide XC
che offrono un ottimo grip
su qualsiasi superficie.
GABEL
Tel. 0424 561 144
gabel@gabel.net
Un grip unico
FOTO: LA SPORTIVA
Mizuno Wave Ascend 6 è la scarpa per
un’esperienza trail di intensità moderata.
La suola ad alta trazione assicura un
ottimo grip anche sui terreni umidi mentre
l’AP+ a tutta lunghezza nell’intersuola e
una piastra wave antipronazione aiutano
a mantenere il piede comodo in posizione
neutra. La tomaia con Dynamotion Fit aiuta
a mantenere la totale aderenza del piede
alla scarpa in tutte le fasi di appoggio e di
spinta.

91
addirittura risultare più accattivante
di uno stile estetico più tradizionale,
se ciò è legato a reali performance e
porta benefici tangibili.
L’estetica al servizio della tecnica.
È questo l’imperativo seguito
dalle aziende del settore, come
ad esempio Salewa che, tra calzature,
abbigliamento ed accessori,
presenta un’offerta total-look, per
soddisfare anche quella parte di trail
runner che ostentano il proprio stile
informale indossando scarpe da
trail anche nella vita di tutti i giorni.
Dimmi cosa indossi e ti dirò chi sei.
E darò voce ad un trend che è molto
più di una semplice moda. “Il trail
running – afferma infatti Di Trani di
Tecnica – è un fenomeno di costume
che gli anglosassoni indicano con
l’espressione ‘hot trend’, ma sarebbe
limitativo e fuorviante considerarlo
una moda passeggera, perché siamo
convinti che sarà uno sport destinato
a svilupparsi ancora di più e a consolidarsi
ulteriormente. La corsa in natura
è una delle attività più primitive e
congeniali all’uomo, sia dal punto di
vista biomeccanico, sia dal punto di
vista psicologico. È del tutto naturale
che il trail continui ad attrarre in futuro
un numero sempre maggiore di
appassionati. Il bacino potenziale di
utenti è enorme, sia per gli innumerevoli
luoghi nei quali correre, sia per la
pluralità di occasioni di pratica, nella
forma organizzata di competizioni ed
eventi strutturati, individualmente, in
piccoli gruppi di amici, che magari
si ritrovano grazie ai social network
per affrontare insieme dei percorsi
trail che cambiano di volta in volta.”
A questo proposito è estremamente
interessante il fenomeno crescente
dei ‘trail autogestiti’, che si auto
convocano via web e attraverso i
social network. Rappresentano in
qualche modo una forma straordinaria
di modernità pur mantenendo la
purezza del vero spirito trail. Il lato
competitivo è solo una delle tante
sfaccettature del trailer, che certo
trova piacere e stimolo a misurarsi
con gli altri e con il cronometro, ma
ancora di più con se stesso e con la
natura. Il rispetto per gli altri, il senso
di appartenenza ad una comunità
unita dalla stessa passione, il sostegno
reciproco, la purezza di questo
sport e la bellezza dei luoghi nei quali
si pratica fanno sì che praticare trail
running sia un’esperienza davvero
unica e appagante.
Una tale miniera da sfruttare non
può allora prescindere da adeguate
strategie che ne permettano
la migliore valorizzazione. C’è chi
pensa alla possibilità di avvicinarsi al
cittadino medio neofita della corsa
e chi ritiene che il trail running sia
un fenomeno in grado di cresce-
>>
tto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità pro
Tecnici e funzionali
La collezione BuffWear 2012 propone
un abbigliamento caratterizzato da un
taglio anatomico, realizzato in materiali
ad alta tecnologia, traspiranti, ultraleggeri
ed elastici, a rapida asciugatura
e con trattamento antibatterico
Polygiene. La maglietta è realizzata in
CoolmaxExtremePerformance speciale
fibra a quattro canali estremamente elastica
e leggera che
offre altissima
traspirabilità
e tempi di
asciugatura
ridotti rispetto
alla microfibra
tradizionale,
assicura il 95%
di protezione
dai raggi solari e
facilita la riduzione
della temperatura
corporea. Il
pantalone dal
taglio ergonomico,
è realizzato in
tessuto elastico,
idrorepellente e
antistatico. Le
cuciture sono
piane ed elastiche.
Buff è distribuito da
Nov.Ita.
Spinta in salita e
frenata in discesa
Vibram Xodus è la suola da trail running,
in mescola Vibram MultiTrek, sviluppata in
esclusiva per Saucony. Si caratterizza per
la presenza sul battistrada di un sistema
variegato di chiodi in gomma. Ai lati, ampie
scolpiture contribuiscono ad aumentare
stabilità, comfort e durata. Una chiodatura
a forma di cuneo nella parte anteriore
assicura spinta in salita e frenata in
discesa. Nella parte anteriore e nel tacco,
chiodi dedicati garantiscono la massima
sicurezza nei percorsi in pendenza. Le
ampie scanalature facilitano la fuoriuscita
del fango.
VIBRAM
Tel. 0331 999 777
vibram@vibram.com
Tanti chilometri,
tanto comfort
Una delle novità
più significative
della collezione
PE 2012 di
Patagonia
sono i
prodotti
della linea
trail running.
Lavorando a stretto
contatto con gli
ambasciatori di
questa specialità,
l’azienda ha
sviluppato una
linea di top,
pantaloncini, calze
e scarpe pensata
per mantenere il
runner sempre
nel massimo
comfort, anche dopo
100 miglia, qualsiasi siano le condizioni
atmosferiche. In particolare, dando
un’occhiata alla gamma dei top, i prodotti
Fore Runner sono ideali per l’allenamento
quotidiano, con fattore di protezione
ai raggi nocivi 30 UPF e costruzione a
doppia maglia che assicura una grande
traspirazione. Capi che possono essere
utilizzati a varie temperature e climi.

92 beOut SPECIALE OUTDOOR
>>
re da solo senza incentivi, perché
la motivazione dei suoi praticanti,
attirati dalla pratica sportiva e dalla
bellezza dell’ambiente in cui si corre,
siano già la migliore pubblicità. E c’è
chi, come Tecnica, ritiene preferibile
muoversi su un doppio binario. “Il primo
– spiega il direttore marketing e
comunicazione Di Trani – è costituito
dallo sport di vertice, i grandi eventi
di punta ed un team di atleti internazionali
di alto livello, in grado di dare
visibilità mediatica e sostenere un
effetto-emulazione, oltre a garantirci
la possibilità di avere dei feedback
importanti per il miglioramento.
Il secondo binario consiste nella
promozione e nel supporto dei ‘piccoli’
eventi regionali e locali, spesso
organizzati dagli stessi negozianti.
Sono ‘piccoli eventi’ per modo di
dire, perché spesso sono in grado di
I comandamenti
dello sterrato
Questa scarpa Puma garantisce
trazione, protezione e controllo: i tre
comandamenti per correre sullo sterrato.
La suola EverTrack moltiplica la resistenza
all’abrasione mentre le tecnologie EverGrip
e RockShieldPlate assicurano trazione e
massima protezione nell’impatto con le
rocce. Realizzate per gararantire massimo
comfort e potere ammortizzante sono
studiate per rimanere ancorate a qualsiasi
superficie e proteggere nel contempo dagli
agenti atmosferici grazie alla tomaia in
materiale idrorepellente.
Il lato competitivo
è solo una delle
sfaccettature del
trailer, che prova
piacere soprattutto
a misurarsi con se
stesso e la natura
muovere diverse centinaia di persone
per ogni week-end, tutti appassionati
che a loro volta diventano i
migliori promoter del nostro marchio
e, più in generale, del trail running.
Credo che questa dimensione di
‘normalità’ sia indispensabile per
evitare di trasmettere il messaggio
che il trail running sia una disciplina
destinata solo ai supermen degli >>
novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodo
Facilità nella corsa
Correre più facilmente, più a lungo e
recuperare più in fretta. La tecnologia
EXO Sensifit di questo capo Salomon
aiuta a mantenere la postura del torace,
sostenendo la muscolatura, e migliora la
capacità di respirare durante la corsa. Tra
le caratteristiche tecniche: maglia maniche
corte con mezza zip e dal fit ‘skin’, cuciture
piatte per non avere fastidio durante la
corsa, inserti riflettenti frontali e posteriori.
Le tecnologie utilizzate in questo prodotto
sono: EXO Sensifit Stability, Softshell,
Smart Skin.
SALOMON
Tel 0422 5291
www.salomonsports.com
Muoversi con più
energia
Questa linea di prodott Mico è concepita
per stimolare la circolazione
venosa e linfatica durante
lo svolgimento della
pratica sportiva ed agire
come bendaggio neuro
muscolare per prevenire
stress e traumi dell’apparato
muscolo-tendineo. Grazie
all’utilizzo di filati speciali e di
tecnologie produttive di ultima
generazione, la tensione della
maglia durante la fase di
tessitura viene regolata
in modo progressivo
partendo dalla
zona piede-caviglia,
passando per la zona del
tendine d’Achille, salendo
fino al polpaccio. Il prodotto
così ottenuto, indossato
durante l’esercizio dell’attività
sportiva, provoca una stimolazione
costante di un micro-massaggio
(che avviene attraverso la micropressione
della maglia sulla gamba e,
di conseguenza, sul sistema venoso
sottostante), migliorando così
il ritorno della circolazione
verso il cuore e velocizzando
lo smaltimento dei prodotti
congestionanti.
FOTO: NEW BALANCE
MICO SPORT
Tel.030 2003 211
info@mico.it

94 beOut SPECIALE OUTDOOR
Trail running non
significa solo
corsa alpina: il
nostro Paese offre
tantissime location
perfette per
praticare questo
sport, anche al sud
>>
ultra-trail o a chi vive in zone di montagna.
Al contrario, la forza del trail
sta proprio nella sua capacità di
essere uno sport per tutti, praticabile
ovunque, e in ogni stagione.”
Perché certe emozioni sono assolutamente
trasversali. “Bisogna avvicinare
i potenziali runner – dichiara infatti
Di Trani di Tecnica – e in generale il
pubblico dei multisportivi alla bellezza
del trail running, facendo comprendere
loro che, a fianco del piacere
dello sforzo fisico, esiste anche una
dimensione di piacere psicologico,
emozionale ed estetico, visti i posti
straordinari nei quali si pratica, che
pochi altri sport sono in grado di
offrire. In questo senso, l’organizzazione
di eventi in grado di coinvolgere
un pubblico sempre più vasto può
essere una delle chiavi più efficaci.”
“L’occhio compra”. Parole semplici
ed incisive che al meglio sintetizzano
la posizione di Roland Weissteiner,
responsabile tecnico performance di
Gartner Sports, distributore di New
Balance, in merito alla diatriba se
conti di più la tecnologia o l’aspetto
estetico di un prodotto. “Nel trail
running – spiega Weissteiner – il
design della scarpa influisce tantissimo
prima di entrare in un negozio,
perché permette al consumatore
di farsi l’idea di cosa visivamente
gli piace. Poi la sua scelta può
cambiare quando prova la scarpa,
ma l’aspetto estetico resta importante
per richiamare l’attenzione del
cliente. Diciamo che la tecnologia è
più importante per l’atleta, ma se la
scarpa non piace non viene comprata.”
Criteri che New Balance ha
tenuto in considerazione quando ha
realizzato le nuove Trail Running, che
nelle versioni MT 1100 e WT 1100
offrono un connubio di bellezza,
tecnicità e leggerezza, fiori all’oc-
novità prodotto novità prodotto novità prodotto
Studiato per prestazioni
estreme
Il Trail Running e l’Ultra Trail sono discipline estreme, che
affondano le loro radici nell’amore per la natura e nel desiderio
innato nell’uomo di esplorare i propri limiti. Per affrontarle,
la preparazione atletica e la scelta della corretta attrezzatura
assumono un ruolo determinante. Per questo Gipron, azienda
rinomata per l’elevata qualità dei propri prodotti, ha riversato tutto
il suo know-how e la sua pluridecennale esperienza nello sviluppo
del più evoluto bastoncino da Trail Running sul mercato. Ispirato
alla famosa gara di specialità, l’Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB)
da cui prende il nome, il Gipron 310 Mont Blanc è un attrezzo
ultraleggero che, grazie anche all’efficace azione del suo puntale
al tungsteno, garantisce allo sportivo un ottimo appoggio e un
altrettanto valido ausilio per l’equilibrio. Quando ripiegato (è realizzato
in quattro sezioni facilmente componibili) occupa uno spazio molto
ridotto nello zaino, per la massima facilità di trasporto. Le principali
caratteristiche tecniche: bastone componibile in quattro sezioni in lega
leggera aeronautica 7075 (55 kg/mm2); peso, per singolo bastone a
partire da 160 g; impugnatura in espanso leggero con lacciolo; puntale
in tungsteno; funghetto parapunta; misure: 105-110-115-120-125-
130 cm; ripiegato da 32 cm a 36 cm. È fornito con tubolare in Lycra
personalizzato per il trasporto del prodotto smontato. Gipron è distribuito
da Giuseppe Pronzati.
FOTO: SALOMON
GIUSEPPE PRONZATI
Tel. 02 93 548 008
mail@gipron.it

95
chiello di un’azienda che nella sua
linea vanta anche la presenza della
Minimus Outdoor (MT00 e WT00),
che pesa appena 113 grammi, per
garantire performance, comfort e
sicurezza all’atleta.
Ecco perché vale la pena che i
negozianti si approccino a questo
mercato nel modo migliore, non
considerandolo più esclusivamente
come una derivazione del
running, bensì come un settore
dotato di una propria autonomia e
meritevole di una formazione e di
un’informazione specifica. “Il mio
consiglio – afferma Zambaldi di
Salewa – è che il negoziante possa
correre almeno una volta su un
sentiero di montagna”, e – aggiunge
Rocca di Brooks – “esaminare
bene le possibilità della zona in cui
si opera, perché non basta mettere
un modello colorato ed aggressivo
sulla parete.” La parola d’ordine resta
sempre specializzazione. “È importante
– sottolinea infatti Luca Mich
de La Sportiva – che il negoziante
individui bene il consumatore a cui
si rivolge e le sue esigenze. Nel trail
running, come nella corsa su strada,
esistono moltissime proposte per tutti
i tipi di corsa (su bagnato, in salita,
all-around, su terreni duri, morbidi,
ecc.) ed è fondamentale che il negozio
sia in grado di offrire una gamma
quanto più ampia e differenziata,
che si adatti alle diverse richieste del
mercato ed in ultima istanza ai diversi
tipi di corsa in montagna, consigliando
nella maniera corretta il consumatore.”
Va detto che molti esercenti
sono sulla buona strada. “Nella
mia esperienza – dichiara infatti
Prati di Salomon – vedo negozianti
preparati che sanno come muoversi.”
Presupposti che inducono ad investire
in questo settore. “Il mercato
del trail running in Italia – afferma
infatti Di Trani di Tecnica – è ancora
relativamente giovane rispetto ad
altre realtà, come la Francia o i Paesi
anglosassoni, nei quali c’è una tradizione
più consolidata. Ciononostante
è anche il mercato dove riteniamo
ci sia la più grande potenzialità di
crescita, sia per la lunga tradizione
che il nostro Paese ha nella corsa,
sia per la sua conformazione geografica,
che consente di praticare il
trail da nord a sud, con una varietà
di paesaggi, climi e terreni che altri
Paesi europei non hanno la fortuna
di avere. Trail running non significa
solo corsa in montagna, e quindi
limitata all’arco alpino, ma anzi tutti i
capoluoghi di provincia italiani hanno
nel raggio massimo di un’ora d’auto
luoghi con percorsi e pendenze >>
o novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prod
Un colore protagonista
Per l’allenamento Deha propone la maglia doppia
che, grazie al tessuto elasticizzato, segue al meglio
i movimenti del corpo. L’allegro fucsia dà una
sferzata di energia durante l’allenamento. Deha è
distribuito da Meeting Group.
Una straordinaria tecnologia
Performance
assicurate
Rewoolution propone
i leggings con inserti
colorati, realizzati
100% in lana
Merino, dal taglio
ergonomico con
cuciture piatte ed
elastico in gomma
di lattice ricoperta,
che risponde
bene ai lavaggi
mantenendo invariate
le performance iniziali.
Dynafit, il marchio leader nello sci alpinismo, presenta la scarpa Feline Superlight,
la capostipite di una nuova collezione ultra-tecnica per gli amanti della corsa in
montagna. La performance necessaria per affrontare i più difficili terreni alpini è stata il
punto di partenza per lo sviluppo di questo modello. Il punto di forza di questa scarpa è la
rivoluzionaria tecnologia sviluppata per suola e intersuola. L’innovativa suola Alpine Running
garantisce infatti la stabilità e l’ammortizzamento che in genere solo le scarpe molto più
pesanti sanno offrire. L’intersuola Multi Pad garantisce una tenuta precisa e affidabile,
adattandosi rapidamente ai terreni di alta montagna, il sistema
Mapping Compound sviluppato con Vibram offre un grip ad
artiglio sulla roccia e sui terreni bagnati e difficili. Una delle
principali caratteristiche di questo modello è la forma
precisa e atletica, che supporta i naturali movimenti del
corridore, favorendone così il coordinamento muscolare e
migliorandone l’equilibrio e il controllo. I lacci della scarpa
sono protetti dalla tecnologia Invisible Lacing, una ghetta
che impedisce l’apertura accidentale dei lacci, consentendo
al contempo di regolare separatamente l’allacciatura in punta.
Dynafit è distribuito da Oberalp.
OBERALP
Tel. 0471 242 900
info@oberalp.it

96 beOut SPECIALE OUTDOOR
>>
abbastanza significativi adatti alla
pratica di questa disciplina. Per questo
crediamo che in Italia il fenomeno
del trail crescerà significativamente
in tempi piuttosto brevi. D’altra parte
l’Italia anche in campo agonistico è
seconda solo alla Francia, come hanno
confermato i recenti Campionati
Mondiali di Ultratrail in Irlanda, dove
erano presenti molti atleti del nostro
Team e dove abbiamo sponsorizzato
la Nazionale azzurra, giunta seconda
proprio dietro ai cugini d’oltralpe
e davanti a tutte le altre nazioni
europee.” Le regole per fare bene in
questo mercato sono tre. “Trattare
il trail running come una disciplina
specifica, che merita attenzioni, spazi
ed assortimento adeguati, costruendo
una competenza specifica ed
affidandosi a marchi specialistici.
Scegliere partner affidabili ed esperti,
in grado di supportare le attività di
vendita con informazioni, consigli e
strumenti di promozione e di marketing,
anche locali. Infine, attirare i
molti trail runner che corrono nella
zona e che sono pronti a scegliere
un negozio di riferimento.”
Il treno ha fischiato, il mercato del
trail running non aspetta. Il momento
di investire è adesso.
damiano.montanari@topsport.it
FOTO: pronzati
novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodo
Per non
dimenticare nulla
Sviluppato da Camp per le competizioni
di trail running, il Campack Trailvest può
contenere tutto il materiale richiesto
per questa attività. Compatto, leggero,
ergonomico e confortevole, può essere
indossato anche per molte ore. Schienale
e spallacci in rete traspirante per evitare
l’assorbimento del sudore; fascia
addominale regolabile simmetricamente,
cinghietto pettorale con fischietto
d’emergenza. Vano principale in Nylon
Diamond Ripstop, con inserto in tessuto
elasticizzato per evitare l’oscillazione del
carico; 2 tasche con chiusura a velcro per
l’attrezzatura d’emergenza, tasca con zip.
Esternamente presenta porta bastoncini;
tasca separata per hydrobag; due tasche
porta barrette energetiche sui fianchi; tasca
porta accessori e tasca estraibile porta
rifiuti sugli spallacci.
Le asperità non sono un problema
Il modello Cascadia 6 di Brooks coniuga il
comfort di una calzatura running (leggerezza,
flessibilità, versatilità) alla robustezza e
all’ammortizzazione di una scarpa da trekking.
Di rilievo il doppio pivot, che fornisce supporto
alle naturali asperità del terreno. I due inserti
indipendenti, posti nella parte mediale della
calzatura, sono concepiti per mantenere il
contatto con il suolo della parte posteriore
ed anteriore della suola. Questo modello è munito di
BROOKS
BioMoGo: una schiuma poliuretanica ad alto assorbimento degli
Tel. 050 3143 977
info@brooksrunning.it
urti, che assicura non solo una maggiore ammortizzazione, ma anche
una reattività che aiuta il piede nella spinta sul terreno. La velocità di
decomposizione microbatterica del BioMoGo impiega appena 1/50 della durata normale
consentendo una distruzione del materiale e una sua riconversione in sottoprodotti
sfruttabili in 20-22 anni. L’ammortizzazione di questa scarpa è aiutata da uno speciale
gel, incapsulato nella schiuma poliuretanica, l’Hydrowflow, posto nella parte posteriore
della calzatura. Quando il tallone viene a contatto con il terreno l’Hydroflow adegua
l’ammortizzazione in base alla pressione del piede, permettendo alla calzatura di seguire
il naturale movimento di quest’ultimo, evitando il disperdersi di energia, fondamentale. La
suola offre un’ottima aderenza grazie al profilo sovradimensionato e al rinforzo della zona
dell’avanpiede.
Protezione al femminile
Per la donna Mico propone uno soft shell
in tessuto Micoshell light per una totale
protezione dal vento e dall’acqua. Il capo
presenta: inserti di ventilazione frontale
(doppia zip), sotto manica e con carré
posteriore; stampa rifrangente hi-visibility;
tasche laterali con zip invisibile; elastico in
vita.
MICO SPORT
Tel. 030 2003 211
info@mico.it

Diablo MAX

98 beOut SPECIALE OUTDOOR
Materiali adatti
al corpo
Less is more: è questo il filo
conduttore della collezione
abbigliamento Dynafit per la
PE 2012. L’attenzione si
concentra sui materiali e
sulla loro lavorazione: la
tecnologia Body Mapping
di Dynafit è sinonimo di
adattamento dei materiali
alle diverse zone del corpo e
alle sequenze di movimenti. La
tecnica di taglio specifica per gli
sport alpini, ottenuta mediante
l’utilizzo di inserti bielastici e
il taglio ergonomico, è alla
base della vasta gamma di
impieghi sui terreni alpini. Tra
le caratteristiche della collezione:
applicazioni in silice per un’elevata
resistenza alle abrasioni; taglio
atletico e massimo comfort
grazie alla tecnologia Body
Mapping; tecnica di taglio
specifica per una buona libertà
di movimento; sistema di
ventilazione Micro Mesh per la
massima aerazione; materiale
Shell a 3 strati; sistema di
ventilazione integrato in tutte le
tasche; tessuti certificati con
fattore di protezione dai raggi
UV elevato (> 40 UPF). Dynafit
è distribuito da Oberalp.
OBERALP
Tel. 0471 242 900
info@oberalp.it
Tecnica e aggressiva
La New Balance MT573 si presenta
come una scarpa da trail multiuso,
adatta a tutte le superfici. Si tratta di
una scarpa tecnica, ma con uno
stile aggressivo. Grazie all’unione
tra le tecnologie N-Fuse ed Imeva,
può ottimizzare ammortizzazione e
sostegno. Creata ovviamente con il
best product per la resistenza all’acqua,
al vento e ai colpi, grazie alle membrane
in tessuto Gore-Tex, garantisce
leggerezza e traspirazione per il piede.
New Balance è distribuito da Gartner
Sports.
GARTNER SPORTS
Tel. 0471 062 300
info@gartner-sport.com
Soluzioni per l’allenamento outdoor
Suunto Quest è uno strumento hi-tech da polso per
l’allenamento che propone soluzioni all’avanguardia
per allenarsi in outdoor, infatti, è dotato di quelle
funzionalità essenziali per la preparazione: come
cardiofrequenzimetro, timer per l’allenamento intervallato
e cronometro con tempi sul giro, di cui questi ultimi sono
registrabili attraverso un semplice tocco. Il tutto in uno
strumento intuitivo da usare grazie a un’interfaccia a tre
tasti, opzioni in ben nove lingue, display di facile lettura,
grande leggerezza e comodità una volta indossato.
Se utilizzato in combinazione con Suunto Foot POD
Mini, garantisce un’accurata e affidabile misurazione di
velocità, distanza e andatura (cadenza) della corsa.
Comfort per lunghe distanze
Questa scarpa tecnica Inov-8 è ideale per il trail running, in
particolare per le lunghe distanze, e rappresenta la calzatura
più comoda e quella col maggior sostegno nella gamma trail.
Pesa 309 g ed è realizzata su suola Roclite endurance per
una maggiore resistenza. Presenta un’intersuola in EVA, un
importante differenziale pari a 12 mm e una shock-zone di 4°
livello, ideale per coloro che desiderano il massimo cushioning.
Il fit è confortevole e studiato sia per il piede maschile che per
quello femminile, mentre la tomaia è realizzata in mesh per una
maggiore traspirabilità e presenta inserti in sintetico e nylon.
Inov-8 è distribuito da Aicad.
Nessuna fatica
I capi ZigTech sono realizzati
con fibre Celliant che hanno la
funzione principale di catturare
l’energia del corpo e dell’ambiente,
trasferendola in profondità nei tessuti
muscolari, facendo espandere i capillari
ed incrementando la micro-circolazione
sanguigna. L’abbigliamento ZigTech,
indossato durante l’attività di training
e fitness, aumenta l’ossigenazione
migliorando la micro-circolazione,
riducendo così la sensazione di fatica.
Nelle foto: t-shirt mezza manica in
tessuto tecnico sushi green, dotato di
tecnologia Play Dry e ZigTech; short
in tessuto tecnico nero, con coulisse
regolabile in vita.
REEBOK
Tel. 039 27 151
www.reebok.com

99
Grande è bello
Chi pratica il trail running si sente a proprio agio lontano dalle strade asfaltate
e dai percorsi comuni, preferendo il fascino dei terreni aspri, sassosi. Per
questo servono scarpe che siano particolarmente robuste e comode, ma
che garantiscano anche un’aderenza sicura. Quello che vale per i pneumatici
delle mountain bike vale anche per il battistrada delle carpe da trail running:
una superficie di contatto più ampia e un battistrada più profondo migliorano
l’aderenza sulle superfici outdoor. È proprio questo principio che ha ispirato i
nuovi modelli Max di Tecnica. Il sistema TRS Max (Tecnica Rolling System Max)
utilizza il concetto tecnologico della maggiore superficie d’appoggio, su cui
fare affidamento in ogni situazione. Grazie alla maggiore flessibilità della suola,
continua al livello sia del tallone che della punta, questa scarpa garantisce anche
un’ottima ammortizzazione. Il piede rulla in modo armonioso, consentendo all’atleta
di risparmiare energie, proteggere i muscoli e le articolazioni, e migliorare la
propria performance.
Con il battistrada leggero TecniGrip, questa scarpa garantisce grande aderenza
su ogni tipo di terreno, proteggendo anche dall’indesiderato effetto di rullaggio al
livello delle caviglie. Il Sottopiede OrthoLite si adatta in modo ottimale al piede,
oltre ad avere proprietà antibatteriche.
Inoltre, grazie alla membrana integrata in Gore-Tex nel modello Dragon Max GTX
il piede rimane asciutto in caso di pioggia o umidità. I modelli Inferno Max per
l’uomo e la donna con struttura race e sistema di allacciamento rapido sono stati
appositamente studiati per essere leggeri e allo stesso tempo stabili: la soluzione
ideale per corse varie e veloci sui terreni outdoor più diversi. Infine, i modelli Diablo
Max, grazie alla loro struttura All Mountain, sono destinati agli atleti amatoriali
ambiziosi che amano correre su terreni dalle condizioni estreme.
FLICKLOCK
T E C H N O L O G Y
PATENTED
Tecnica
Tel: 0422 8841
info@tecnica.it
Presa perfetta
La Sigg wide mouth è dotata di una grande apertura, ben 6
centimetri e si caratterizza oltre che per la leggerezza anche per
il suo fantastico grip grazie al rivestimento ruvido esterno che
garantisce una presa perfetta. Il tappo active bottle permette
di bere con una sola mano ed evita che il liquido contenuto
nella borraccia si rovesci nel caso cada accidentalmente, un
modello perfetto quindi per dissetarsi durante la corsa anche
più tecnica e impegnativa. Da abbinare alla pratica cintura
portaborraccia da legare in vita, disponibile in taglia unica e
regolabile grazie alla semplice e veloce chiusura in velcro. Le
strisce catarifrangenti presenti sulla sacca permettono inoltre di
rendersi più visibili. Sigg è distribuito da Künzi.

100 beOut SPECIALE OUTDOOR
W.L. GORE & ASSOCIATI
Numero Verde 800 681 168
www.gore-tex.com
Per prove di
resistenza
impegnative
I punti di forza
della nuova linea
X-Running di Gore
Running Wear sono
i materiali robusti
impiegati, il peso ridotto, il
minimo ingombro, l’elevata
traspirabilità, l’efficiente
gestione dell’umidità e la
massima libertà di movimento.
Il trail runner può scegliere la
propria combinazione ideale
di capi dalla testa ai piedi e
skin-to-shell. Per le giornate
estive l’ideale è la nuova T-shirt
X-Running zip ultraleggera,
abbinata ai pratici pantaloni
X-Running 2.0. Gli inserti in
rete della maglia, sotto le
braccia e sul collo, assicurano
un rapido scambio di
calore, mentre gli inserti
in materiale antiabrasione
sulle spalle, proteggono
dallo sfregamento dovuto
all’hydropack o allo zaino.
Ideali per il trail running
sulle lunghe distanze, i
pantaloni X-Running hanno
al loro interno i tights
integrati, per assicurare
maggior compressione
muscolare.
Approccio innovativo
New Balance Minimus è sinonimo di un
approccio completamente innovativo alle
calzature da trail running, a metà tra il barefoot
running e le tradizionali scarpe da corsa, con un
massimo di cushioning. La tomaia aderente e
minimalista è comoda da indossare con o senza
calze. Ispirata al Good Form Running, la scarpa
crea solo 4 mm di dislivello tra punta e tacco,
cioè un terzo delle tradizionali calzature da trail
running. Zeppa Acteva più leggera del 12%
rispetto alle zeppe standard. Durata e versatilità
sono il merito della suola Vibram T-Lite.
Flessibile con stile
Gronell propone una scarpa molto leggera per il trail running, che garantisce un’ottima
flessibilità e nello stesso tempo un’ottima tenuta in torsione su terreni difficili. Tomaia con
retino di protezione accoppiato a mesh traspirante. La fodera è antibatterica traspirante, il
sottopiede è flex antitorsion, la suola è Vibram Tn 333 e il peso è di 680 g il paio (taglia 8 di
riferimento).
Incredibile
leggerezza
VIBRAM
Tel. 0331 999 777
vibram@vibram.com
Correre in montagna
in piena sicurezza
Tra le novità trail running, spiccano
quelle proposte da Tecnica come ad
esempio Inferno X-Lite Ws. Si tratta di
una scarpa da trail running con tomaia
in mesh, fodera in fibra tessile e suola
Trs X-Lite. Presenta inoltre: intersuola
in Phylon Eva, plantare Anatomic
Ortholite, allacciatura asimmetrica,
forma e battistrada Enduro.
Tecnica
Tel: 0422 8841
info@tecnica.it
Cober propone bastoni con
caratteristiche specifiche in base alle
esigenze dell’utilizzatore. Il modello
Carbon 60, in particolare, è un
bastone a misura fissa (disponibile
in lunghezze da 110 a 140 cm),
realizzato con tubo in materiale
composito (60% carbonio e 40%
fibra di vetro) che unisce alla
leggerezza del carbonio la robustezza
della fibra di vetro. Il passamano
avvolgente, realizzato in materiale
traspirante anallergico, garantisce una
presa sicura e permette il costante
controllo dell’attrezzo, mantenendo
il bastone in posizione anche in fase
di rilascio. È fornito con copripuntale
in gomma, per utilizzo su terreni
compatti. Adatto a runner esigenti che
richiedono all’attrezzo elevate doti di
leggerezza, robustezza e comfort di
utilizzo.
FOTO: BROOKS
COBER
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102 beOut SPECIALE OUTDOOR
Sensibilità ottimale
Per gli atleti competitivi e avventurosi
Garmont propone Velocity, una scarpa
estremamente leggera e reattiva, che
fornisce ottima ammortizzazione nel tallone,
controllo laterale, sostegno dell’arco
plantare e protezione generale. Il profilo
ribassato assicura massima stabilità e
maneggevolezza. La calzata dal volume
tecnico offre più spazio per l’alluce. La
tomaia è in Mesh super traspirante e
leggero e presenta elementi catarifrangenti
per maggiore sicurezza anche di notte.
L’intersuola è in EVA a doppia densità
con un profilo sostenitivo ribassato per un
maggiore controllo della pronazione.
L’essenziale
per il comfort
Wild Cat 2.0 è il modello pensato per corsa
su sentieri sterrati, ed è la scelta ideale
per allenamenti e percorsi di lunga durata.
Leggero e confortevole grazie ad una
tomaia essenziale e con poche cuciture per
aumentare il comfort di calzata. È dotato
di ghettina protettiva contro sassi e fango,
situata sotto al sistema di allacciatura. I
passanti in alta frequenza conferiscono
robustezza ed evitano sfregamenti in fase di
scorrimento dei lacci. La suola FriXion con
Impact Brake System dà il massimo della
tenuta e dell’ammortizzazione. La scocca
posteriore in TPU rinforzato protegge
contro torsioni innaturali della caviglia.
Lo spoiler posteriore in gomma morbida,
facilita e velocizza le operazioni di calzata.
Realizzata in 3 varianti colore per uomo ed
una per donna, è disponibile con fodera
Gore-Tex o in Mesh.
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Anche nelle
condizioni più dure
Leggera, performante e con suola
aggressiva, ideale anche nelle peggiori
condizioni off-road, Spikecross di Salomon
presenta una tomaia in rete antidetriti
(Costruzione Feather) che impedisce
ai detriti di restare intrappolati tra il
piede e il sottopiede, fatta di un tessuto
resistente all’acqua, Sensifit, Quicklace e
con protezione in gomma della punta. La
fodera è in tessuto resistente all’abrasione,
traspirante e ad asciugatura rapida in
membrana Climashield. L’intersuola è in
modellato EVA, Injected EVA. La suola
è non marking Contagrip, Mud&Snow e
il sottopiede è OrthoLite. Chassis: Light
Weight Muscle.
SALOMON
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Comfort a 360
gradi
Hi-Tec presenta V-Lite Infinity Event
con fodera Impermeabile e traspirante.
L’innovativa rete priva di cuciture fornisce
zone di sostegno e di traspirabilità
garantite dalla tecnica usata. La linguetta
in schiuma perforata garantisce comfort e
traspirabilità. La zona di protezione dita del
piede in TPU offre una protezione duratura
con la forma giusta. L’area del tacco è
formata in TPU per una forma e una calzata
migliori. La struttura saldata in TPU dona
un sostegno strutturale senza cuciture. Il
collare in microfibra è drenante, comodo
e antiscivolo. Punta catarifrangente per
una sicurezza a 360° anche di notte. La
suola è in Vibram personalizzata e a doppia
densità.
Comfort, vestibilità
e giusto peso
Mico propone il completo da uomo
formato da maglia + pantalone altamente
tecnici costruiti impiegando diversi
tessuti elasticizzati dotati di tramature e
pesi differenziati per favorire eccezionale
traspirazione e rapida asciugatura in
funzione delle diverse zone del corpo
dell’atleta. Ottimo comfort termico in
condizioni di clima autunnale e invernale
grazie alla costruzione microgarzata interna
dei tessuti impiegati. Inserti in materiale
elastico per seguire la muscolatura con
cuciture super piatte anti frizione per
garantire comfort e vestibilità elevati.
Stampe hi-visibility in materiale rifrangente
per proteggere il runner in condizioni di
scarsa visibilità. Disponibile anche il soft
shell in tessuto Micoshell light per una
totale protezione dal vento e dall’acqua.
Dotato di tasche laterali con zip invisibile.
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traspirante antivento
bi-elastica, materiale molto
resistente all’usura
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ed antivento, elasticizzato
con pile termico all’interno
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elastica, materiale molto
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104 beOut SPECIALE OUTDOOR
Stabile leggerezza
La scarpa Gorgon Gtx Qc di Lowa è
caratterizzata da dettagli sportivi e una
parte hiking. La tomaia è in materiale
sintetico, leggero e duraturo. La suola in
gomma Speedhiking più rigida mantiene
il piede perfettamente stabile grazie allo
stabilizzatore asimmetrico incorporato.
Inoltre fornisce leggerezza, aderenza e
un’eccellente rullata.
Sempre con sé
I gilet Air Vest di Vaude sono ideali per
sport aerobici come la corsa, il trail
running, la corsa in bici. In poliestere
antivento e antiacqua, il capo ha un peso
contenuto e da chiuso presenta dimensioni
estremamente ridotte, caratteristica che
permette di portarlo sempre con sé per
affrontare eventuali cambiamenti di clima
e ripararsi dall’aria. Disponibile in diversi
colori. Vaude è distribuito da Panorama.
Muscoli attivi
RunTone Motive è progettata per attivare e
rafforzare i muscoli principali delle gambe
e dei glutei durante la corsa. La tecnologia
Moving Air con capsule di bilanciamento
crea la sensazione di correre sulla sabbia,
costringendo i muscoli a lavorare ancora
più intensamente ad ogni passo grazie ad
una maggiore attivazione muscolare, forza e
resistenza. Questa sneaker è caratterizzata
da una tomaia in materiale mesh e design
ispirato al running per garantire comfort,
supporto, traspirabilità e resistenza.
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Nessuna dispersione
di energia
La MT915 è il top della gamma delle trail
shoes New Balance. Indicata per gli atleti
trail più estremi, si adatta a qualsiasi tipo
di superficie e condizione atmosferica.
La suola contiene Rockstop, uno strato
protettivo flessibile che protegge e riduce
al minimo la dispersione dell’energia d’urto
su terreni rocciosi. Il rinforzo modellato
sul tallone External Counter Reinforcer
protegge da urti e dal ribaltamento del
piede e il sistema di supporto mediale
StabilityCore fornisce una transizione
regolare del movimento, dalla punta al
tacco. L’Abzorb permette l’ammortizzazione
degli urti anche sull’avampiede oltre che
nel tallone. La tecnologia e la qualità della
tomaia realizzata in un’unica sezione,
permettono di mantenere asciutto il piede
regolando il trasferimento dell’umidità.
Fodera e allacciatura sono regolabili,
integrate per fornire una calzata più
personalizzata e tenere saldo il metatarso.
Completano l’alta tecnologia specifica per
trail runner di questa scarpa il plantare
anti-batterico Ortholite e il C-Cap, per
la protezione delle dita dei piedi. New
Balance è distribuito da Gartner Sports.
GARTNER SPORTS
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info@gartner-sport.com
Sottile e robusto
Elegante e leggero, resistente alla pioggia
ma anche al sudore, il nuovo Forerunner
610 rappresenta lo stato dell’arte in
fatto di computer da polso per lo sport.
Con il nuovo GPS di casa Garmin ogni
atleta potrà monitorare in tempo reale la
propria prestazione attraverso numerose
funzioni come tempo, velocità istantanea,
chilometraggio, frequenza cardiaca,
cadenza, pendenza del tracciato e
molte altre informazioni già ampiamente
collaudate nelle precedenti versioni della
famiglia Forerunner. Questo prodotto
introduce per la prima volta la funzione
Training Effect grazie alla quale ogni
atleta può valutare l’intensità dei propri
allenamenti e i miglioramenti che questi
portano alla preparazione fisica.
Nessun peso in
eccesso
Questa scarpa da corsa veloce e leggera
di The North Face, liberata di ogni
peso in eccesso, consente una corsa
incredibilmente reattiva. La tecnologia
Cradle stabilizza il tallone e offre la
massima protezione su ogni tipo di terreno
in uno spessore estremamente contenuto.
La parte anteriore del piede è racchiusa
da una fascia perimetrale in gomma al
carbonio che offre la massima trazione con
un peso ridotto. Plantare in EVA traforato
per un comfort maggiore.

EXTRA
beOut EXTRA
105
Vertigini, brividi,
performance, adrenalina
45.000 persone. Una cifra che da sola dimostra il successo dell’edizione
2011 dei Vibram Natural Games che si sono svolti dal 23 al 26
giugno a Millau, nel sud della Francia. Con appena 4 edizioni al loro attivo,
di cui ben tre con i colori Vibram Natural Games, che s’impongono
come il più grande festival internazionale di sport outdoor.
Il concetto, ideato e promosso da Michael “Mitch” Pradayrol coniuga
alla perfezione le competizioni di sport outdoor, lo spirito freestyle, la
musica di qualità e il divertimento.
Quattro associazioni locali, di parapendio, mountain-bike, arrampicata
e kayak, sostenute da 400 volontari e con una lunga tradizione nell’organizzazione
di eventi internazionali nelle loro rispettive discipline, si
sono riunite per collaborare e assicurare il buon esito della manifestazione.
Per Vibram, i Natural Games sono innanzi tutto “un terreno di prova
ideale per la quasi totalità delle suole che tengono alto il nome
dell’azienda, e ciò spiega la massiccia presenza del Tester Team Vibram
ai quattro giorni della manifestazione”, sottolinea Nicola Faccinetto,
coordinatore del Team.
La grande novità di questa edizione è stata rappresentata dal triathlon
outdoor che ha radunato ben 140 partecipanti, giunti a Millau per
prendere parte alle gare individuali e di gruppo. 1 km a nuoto nel Tarn,
30 km in mountain-bike con 1000 m di dislivello, 10 km di trail che includono
un’impegnativa salita e discesa della vetta del Pouncho. Il Team
Lafuma Vibram la fa da padrone nella categoria femminile, grazie
alla velocissima Magalie Moreau. Nella prova per squadre, eccellente
prova dello “ZeDreamTeam” Vibram con Christophe Camus (direttore
commerciale di Lafuma)
per la prova di nuoto, Marc
Balaskovic (campione di numerosi
raid multisport e team
manager del team Lafuma Vibram)
per la mountain-bike, e
infine Jérôme Bernard (direttore
marketing Vibram) per il
trail. Lo “ZeDreamTeam” Vibram
ha terminato la gara in
3 ore esatte, aggiudicandosi
il terzo posto sul podio finale.
Degno di nota anche il terzo
posto di Daniele Doria nella
gara di canoa C2 sul fiume
Tarn (10 km). Acrobata
ed equilibrista, Daniele è il
grande specialista italiano
del parkour, disciplina che ha
fatto da ‘guest star’ ai Natural
Games.

EXT
106 beOut EXTRA
Dedicati all’avventura
Prosegue l’interesse da parte
del marchio 48.10 (il numero
che identifica l’altezza del Monte
Bianco, la vetta più alta d’Europa)
per il trail running e gli sport
d’avventura. Anche la seconda
edizione del Tor des Géants
è stata sostenuta da 48.10. La
competizione di trail running si
è svolta interamente sui sentieri
delle Alte Vie 1 e 2 della Valle
d’Aosta (330 km per 24.000 metri
di dislivello positivo) che sono
stati percorsi senza soluzione
di continuità con partenza e arrivo
da Courmayeur. Il mix di lunghezza
e durezza rendono probabilmente
questa competizione la
gara più dura al mondo. Per il secondo
anno consecutivo 48.10
ha avuto l’onere e l’onore di vestire
la competizione. Innanzi tutto
ognuno dei 500 atleti che hanno
partecipato hanno indossato
la speciale maglia tecnica appositamente
confezionata per loro:
oltre che essere un ricordo tangibile
“all’impresa della vita”, la maglia
ha offerto eccezionali caratteristiche
di vestibilità. Il tessuto
esclusivo offre una morbidezza
e una leggerezza sulla pelle mai
riscontrate prima, soprattutto in
presenza di forte sudorazione. La
rapidità del passaggio dell’umidità
all’esterno assicura un’asciugatura
ancora più rapida, permettendo
la protezione della pelle al
vento freddo assai maggiore rispetto
alle normali maglie in polyestere.
Non meno attenzione è
stata rivolta al taglio e alla posizione
delle cuciture, in funzione
anche dello zaino. La maglia
è stata collaudata da chi meglio
non poteva dare giudizi specifici:
i vincitori della prima edizione
della gara, i fratelli Anne Marie e
Ulrich Gross. Grazie ai loro consigli
e alle tante ore di allenamento
con ogni clima che essi hanno
sostenuto indossando diversi
prototipi di maglie, si è centra-
Donne che dominano i Giganti
L’epopea è giunta al termine: dopo quasi 4 giorni di gara, a conclusione
di un’edizione ricca di colpi di scena, al culmine di una selezione durissima,
il Tor des Géants 2011 incorona la sua regina per la seconda
volta consecutiva: Annemarie Gross, altoatesina, atleta di punta del
Tecnica Team, stra-domina quello che è unanimemente considerato l’ultratrail
più duro del mondo giungendo al 1°posto tra le donne (e al 4°
posto assoluto), chiudendo i 330 km della gara con un dislivello positivo
+24K in un tempo di poco superiore alle 91 ore. Un’impresa eccezionale,
che conferma Annemarie nel ristretto numero delle ultra-trailers
più forti del mondo. La vittoria di Annemarie è stata accompagnata dal
2° posto di Giuliana Arrigoni e dal 3°posto di Patrizia Pensa, anch’esse
del Tecnica Trailrunning Team Italy, arrivate insieme al traguardo di
Courmayeur dopo aver percorso l’intera gara fianco a fianco. Un Tris di
donne che è motivo di grande orgoglio per Tecnica, che vede premiata
la sua tecnologia TRS Max grazie alle performance dei migliori trailers
sui percorsi più impegnativi d’Europa. Oltre al podio tutto arancione delle
donne, segnaliamo anche il 7° posto assoluto di Laurent Tissot, del
Tecnica Trailrunning Team France, e gli altri atleti del TTT International
che hanno preso parte al TdG 2011: Jae Lee Duk (Kor), Robert Schenider
(AUT), John Martina, Pietro Trabucchi, Marco Zanchi, Ulrich Gross,
Gabriela Monti (ITA).
to il migliore compromesso per
correre sia con temperature calde
che con il freddo della notte
in altitudine. Inoltre ad ogni finisher
della gara è stato offerto un
gilet esclusivo. Un pile confezionato
con i loghi dell’evento in uno
speciale tessuto in cui sono mischiati
polyester e lana riciclata,
è stata la divisa dell’organizzazione:
bello esteticamente, dalla vestibilità
fashion, ma soprattutto
dal peso minimo e dalla caratteristica
di assicurare grande calore,
per il massimo del comfort.
I tre capi simbolo del Tor des
Géants sono stati gli apripista
della collezione Trail Running
2012 che con grafiche più vicine
allo stile 48.10, offrono un’ampia
scelta agli atleti più esigenti e in
ogni condizione di clima.
Ancora i fratelli Gross, che hanno
corso per i colori del Team Tecnica,
hanno portato in gara altri
capi da sovrapporre alla maglia
(soft shell, windstopper) nonché
i calzonicini di diversa lunghezza
confezionati con 2 tipi di tessuto.
Se i fratelli Gross rappresentano
l’eccellenza e l’esasperazione
dell’interpretazione del Trail Running,
48.10 sa che la maggior
parte dei trailer persegue performance
più umane, con tempi di
percorrenza anche doppi rispetto
ai campioni. È in questa ottica
che 48.10 ha sostenuto un gruppo
di trailer che con ritmi e obiettivi
diversi sono stati impegnati al
Tor des Géants.
Inizia l’avventura di Luca Bracali
Il progetto Planet Explorer Iceland
che ha preso il via il14 settembre
2011, vede protagonista
Luca Bracali, noto fotografo
e naturalista. L’obiettivo del viaggio
(affrontato in moto) è quello
di raggiungere l’Islanda mantenendo
un contatto attivo, giorno
dopo giorno, con gli appassionati
di natura e viaggi attraverso diversi
canali di comunicazione, e
tra questi c’è la piattaforma Movescount.com
di Suunto.
Il progetto Planet Explorer Iceland
nasce dal desiderio più intimo
di Luca Bracali di viaggiare,
conoscere e scoprire il nostro
meraviglioso mondo, utilizzando il
mezzo più congeniale per esprimere
a pieno il senso di libertà: la
moto. E la prima tappa di questo
progetto ha preso il via mercoledì
14 settembre 2011, e la meta
finale è caratterizzata da infinite
bellezze naturali come vulcani
e ghiacciai, fiumi e cascate ma
anche deserti e geysir: l’Islanda;
uno dei più sorprendenti ecosistemi
del nostro pianeta. Suunto,
azienda finlandese di riferimento
nel mondo della produzione di
strumenti di precisione, ha deciso
di sposare il progetto, anche
perché l’obiettivo primario di Luca
è di condividere il programma
Planet Explorer Iceland a 360°,
dando al pubblico la possibilità
di cogliere le meraviglie di questo
selvaggio territorio nordico,
stando comodamente a casa. I
canali di comunicazione coinvolti
nell’iniziativa sono molteplici:
tv, radio, web, web 2.0, periodici
specializzati.
E quello che sarà divulgato, fino
alla conclusione del viaggio,
saranno suggestive immagini,
coinvolgenti video e racconti. Insomma
una sorta di ‘reality’ integralmente
impregnato dallo spirito
e dalla curiosità del viaggiatore,
giorno per giorno.

RA EXT 107
Primo rapporto sulla sostenibilità Salewa
Il gruppo Salewa crede fermamente nell’importanza della Corporate Social Responsibility (CSR)
e da lungo tempo ha creato al proprio interno un gruppo di lavoro internazionale guidato da Ruth
Oberrauch, primogenita di Heiner Oberrauch fondatore del gruppo Oberalp, a cui fa capo il marchio
multispecialista nel mountaineering.
La strategia CSR ruota intorno alla ‘persona’ in quanto essere umano: il benessere dei dipendenti,
ma anche dei cittadini dove le diverse filiali hanno sede, è infatti da sempre al centro delle
attenzioni dell’azienda e della famiglia Oberrauch. Naturalmente la strategia CSR prende in
considerazione anche gli aspetti ecologici e di sostenibilità ambientale, senza trascurare lo spazio
vitale degli individui che interagiscono con l’azienda. Il ricorso a un agire aziendale complessivo
e la responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente sono gli elementi fondanti del
gruppo Salewa. Un obiettivo che Salewa farà diventare realtà già nell’autunno del 2011, quando
darà al personale la possibilità di affidare la cura dei propri figli all’asilo aziendale, allestito all’interno
del nuovo quartier generale di Bolzano. Sicurezza sul lavoro e tutela della salute, aggiornamento
e formazione costanti, diversità e pari opportunità sono solo alcuni dei numerosi temi affrontati
nel rapporto “Corporate Social Responsibility”.
Il gruppo di lavoro si è posto anche l’obiettivo di avviare iniziative di ‘sostegno’ a livello internazionale,
con il supporto alla rinascita di un villaggio sulle Ande. Infatti, grazie alle donazioni natalizie
dei dipendenti di Salewa, è stato possibile ricostruire Elvira, un piccolo paese sulla catena andina
della Bolivia. Il prossimo villaggio di cui il gruppo Salewa si occuperà si chiama Laime, sulle
Ande boliviane: a stretto contatto con la Caritas si cercheranno di individuare le esigenze dei locali
mettendo in atto tutti i provvedimenti necessari.
In maniera analoga, il gruppo sta finanziando un progetto in Nepal che prevede la formazione delle
donne sherpa come guide alpine e di trekking, dando loro la possibilità di guadagnarsi da vivere
ottenendo così una maggiore indipendenza economica e culturale. Perché dietro ogni grande
uomo c’è sempre una grande donna e senza gli sherpa l’alpinismo come lo conosciamo oggi
non esisterebbe affatto.
Salewa lavora ponendo l’accento sulla ricerca di soluzioni che mirino a identificare e utilizzare alternative
rinnovabili alle tradizionali materie prime. Un esempio in tal senso proviene dal progetto
sviluppato dagli ingeneri di prodotto del gruppo Salewa che hanno creato l’imbottitura “Ecoloft”
per i sacchi letto, un materiale che impiega bottiglie riciclate in PET al posto del tradizionale
granulato di poliestere. L’utilizzo di quest’imbottitura ecologica e al contempo altamente isolante,
consente di risparmiare oltre 50.000 chilogrammi di granulato
di poliestere all’anno. Ecoloft, infatti, è un materiale ottenuto
al 100% dal processo di riciclaggio che, al termine del
ciclo di vita del prodotto, può pertanto rientrare totalmente
nel ciclo da cui ha avuto origine. Altri esempi di impegno
dell’azienda sul fronte della sostenibilità sono i prodotti “clean
climber” della collezione La Mano, articoli in cotone biologico
al 100% coltivato senza l’uso di pesticidi e nel rispetto
della rotazione delle colture, oppure i capi in softshell tessuto
prodotto utilizzando parzialmente materiali di riciclo. In
ogni caso, tutti i materiali, dal tessuto esterno agli inserti, sono
a loro volta riciclabili. Perché il clean climbing non è soltanto
una tecnica, è prima di tutto uno stile di vita.
Aku partner di The Mountain Academy 2
I nove candidati di The Mountain Academy 2 hanno affrontato la seconda tappa dal 26 settembre
al 1 ottobre sui ghiacciai del Vallese in Svizzera, in Val D’Anniviers. I ragazzi si sono misurati
con arrampicate su vie classiche di ghiaccio e misto, e lunghe traversate in cresta, e hanno avuto
a disposizione due diversi modelli di calzature Aku, partner
del progetto.
The Mountain Academy 2 è un programma non competitivo
ideato e creato dal marchio Mountain Hardwear per sostenere
i giovani climber desiderosi di coltivare la loro passione
verticale e formare delle vere e proprie guide. Dopo la prima
tappa in maggio nelle Prealpi del Vercors, i 9 finalisti hanno
dovuto affrontare i ghiacciai del Vallese in Svizzera, in Val
D’Anniviers, ad altitudini comprese fra i 3000 e i 4000 metri.
Dal 26 settembre al 1 ottobre 2011 il gruppo si è misurato
con arrampicate su ghiaccio e misto, lunghe attraversate in
cresta e ha appreso ad avanzare adeguatamente in cordata,
insieme e in modo sicuro, sulle cime che sovrastano Zinal.

EXT
108 beOut EXTRA
Una sfida outdoor a tutto
coraggio
Gli appassionati di sport e avventura non hanno
mancato la seconda edizione del Garda Lake
Raid, dall’1 al 2 ottobre a Nago Torbole, sul
Lago di Garda. Un’occasione per conoscere
gli sport outdoor, grazie a un innovativo format
che lega passione per lo sport e rispetto per la
natura e il territorio.
Il raid è una gara multidisciplinare aperta a tutti
(amatori e professionisti) nella quale i team
composti da 3 persone hanno dovuto adattarsi
all’ambiente e alle sue caratteristiche per giungere al traguardo nel
minor tempo possibile.
I percorsi obbligatori si sono svolti interamente in orienteering e sono stati
affrontati in parte in mountain bike e in parte in trailrunning. E poi una
prova acquatica nel Lago di Garda e una calata con la corda da una parete
di 60 metri: sono tante le esperienze che hanno messo in evidenza il
coraggio dei partecipanti.
La zona dell’Alto Lago di Garda è diventata l’affascinante cornice di un
evento che si pone come obiettivo principale quello di avvicinare i partecipanti
alle bellezze paesaggistiche e culturali locali attraverso l’attività
sportiva. I concorrenti hanno messo alla prova caratteristiche quali strategia,
coraggio, capacità di adattamento, versatilità e resistenza.
Una competizione che spinge a superare i propri limiti grazie allo spirito
di gruppo: tutti hanno la possibilità di mettersi in gioco, anche coloro che
vogliono semplicemente formare una squadra per vivere un’avventura outdoor,
senza possedere particolari abilità agonistiche. I partecipanti sono
stati ospitati in tende Ferrino durante il loro soggiorno a Nago Torbole.
C.A.M.P. iscritta nel registro delle imprese
storiche italiane
Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità
d’Italia, il sistema camerale nazionale (Unioncamere) ha istituito
il Registro delle imprese storiche: in tale contesto la Camera di
Commercio di Lecco, tramite il suo Presidente Vico Valassi, ha comunicato
a C.A.M.P. l’iscrizione della stessa al Registro; notizia accolta
dall’azienda con grande piacere.
L’iscrizione è avvenuta a seguito di una valutazione storico-scientifica
curata da Unioncamere con il Centro cultura d’impresa di Milano
e come si legge nella comunicazione “è motivo di grande apprezzamento
nei confronti di C.A.M.P., che indubbiamente, ha contribuito
allo sviluppo e alla ricchezza del nostro territorio e in generale del
nostro Paese”.
Ricordiamo che C.A.M.P. è stata fondata nel 1889 ed ha quindi percorso
gran parte della storia d’Italia: da sempre ha la propria sede
a Premana, un piccolo paese di montagna della Valsassina, ma pur
avendo mantenuto salde le proprie radici in un contesto poco conosciuto
e disagiato, ha saputo esportare nel mondo i propri prodotti,
promuovendo così quei valori di passione, competenza, ricerca della
bellezza e funzionalità che da sempre contraddistinguono il prototipo
della piccola e media impresa italiana nel mondo.
Dire stop al progetto HidroAysen
Nella Patagonia cilena ci sono due fiumi che possono essere considerati
tra i più selvaggi e incontaminati del pianeta: il Pascua ed il Baker.
Un consorzio composto dalla compagnia elettrica italiana Enel, la quale
controlla la spagnola Endesa, ed il partner cileno Colbùn, ha promosso
un progetto denominato HidroAysen per la costruzione di due dighe sul
Pascua e tre sul Baker. Lo sbarramento dei corsi di questi fiumi causerà
l’allagamento delle foreste primarie e delle terre più produttive della
zona. La più lunga linea di trasmissione mai costruita prima, attraverserà
foreste pluviali incontaminate uniche al mondo per trasportare elettricità
per 2300 chilometri per alimentare le miniere di rame del Cile.
Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) del progetto HidroAysen è stato
approvato il 9 maggio 2011. Molti sostengono però che l’approvazione
sarebbe stata caratterizzata da un processo di valutazione inadeguato
e da coflitti d’interesse da parte dei membri della commissione
di valutazione.
Patagonia sostiene
l’organizzazione italiana
Crbm – Mani
Tese che dal 2008
si oppone a questo
progetto considerandolo
dannoso ma
soprattutto non necessario.
La Sportiva Athletes Day 2011
Più di 80 anni fa, in un piccolo paese ai piedi delle Dolomiti, nasceva
La Sportiva, laboratorio artigiano per la riparazione di vecchi scarponi in
cuoio, in cui il fondatore Narciso Delladio operava in qualità di calzolaio,
antico mestiere parte della cultura artigiana della Valle di Fiemme. Quale
migliore spunto quindi, se non i vecchi lavori praticati anticamente in
Valle, per coinvolgere attivamente gli atleti ambassadors del marchio La
Sportiva nell’edizione 2011 dell’Atlethes Day?
Ed ecco che, con il pretesto di realizzare il calendario atleti 2012, atleti
del calibro di Adam Ondra, Nalle Hukkataival, Lucas Preti, Pietro
Dal Pra, Luca Zardini, Cody Roth, Michele Caminati, Dodo Kopold, Patxi
Usobiaga, Katharina Saurwein, Hansjörg Auer, Gerhard Horager si
sono ritrovati agghindati chi da malgaro, chi da rastrellatore, chi da pastore,
chi ancora da boscaiolo, nella stupenda cornice paesaggistica di
Sadole, località montana facente parte del comune di Ziano di Fiemme
e situata a pochi kilometri dalla sede de La Sportiva.
Due giorni di sole tra prati e pascoli in fiore, in compagnia di mucche,
capre e sostanziosi piatti di polenta. Alla fine ne sono usciti 12 intensi
scatti in cui ogni atleta si è immedesimato al massimo nella propria
parte, smettendo per un po’ i panni del campione per vestire quelli old
school forniti dal museo di Nonno Gustavo di Bellamonte (Predazzo),
prezioso contenitore di memorie valligiane.
Il calendario atleti La Sportiva 2012 sarà disponibile a partire da dicembre
2011, on-line o agli
eventi ufficiali La Sportiva
nel corso dell’anno. A chi è
curioso di scoprire se Nalle
Hukkataival è davvero riuscito
a mungere una mucca, se
Dodo Kopold ce l’ha fatta a
tagliare la legna per l’inverno
e se Pietro Dal Pra è riuscito
a recuperare da un boulder
la capra che vi era salita,
non rimane che rimanere sintonizzati
e richiedere una copia
del calendario tramite la
pagina Facebook.

RA EXTRA
5 km sui sentieri della Montagnetta di San Siro
Sabato 8 ottobre parte la prima gara di trail running a Milano: il Salomon
City Trail Milano. Un’occasione unica per scoprire le emozioni di correre
nel verde a contatto con la natura sperimentando la tecnica di una disciplina
in grande crescita, il tutto scoprendo che Milano offre davvero
ogni opportunità per gli appassionati runner.
Il percorso è di 5 km e viene stilata una classifica maschile e femminile
per le categorie Juniores, Promesse, Seniores, Amatori e Master. Spazio
per tutti per questo evento trail a Milano.
Organizzata da GS Montestella, la gara include un intenso programma
d’intrattenimento che si svolge nel villaggio aperto prima e dopo la manifestazione
all’interno del campo XXV Aprile di via Cimabue 24 (MM1
QT8), il tutto con un
ricco montepremi finale.
Le iscrizioni sono
a numero chiuso e
le pettorali disponibili
per questa prima edizione
sono 500. Ottobre
dunque all’insegna
del trail running
in città con il Salomon
City Trail Milano,
che apre nuovi
scenari nel panorama
agonistico della
corsa nel territorio
milanese.
Salewa ritira il moschettone HOT G2 BENT
Al fine di garantire la massima sicurezza, il gruppo Oberalp di Bolzano
sottopone regolarmente tutta la propria attrezzatura Salewa a rigorosi
test di qualità. In particolare i tecnici dell’azienda conducono continuamente
prove sulla capacità di carico dei moschettoni, e da uno di questi
test sono emerse delle irregolarità rispetto ai valori di norma del carico
di rottura. Si precisa che i test di laboratorio vengono realizzati in
condizioni estreme, altamente improbabili nella normalità della pratica
alpinistica. Tuttavia per evitare qualsiasi rischio a chi li utilizza, Salewa
ha deciso, come misura precauzionale, di ritirare dal mercato tutti i moschettoni
Hot G2 Bent con i numeri di serie sottomenzionati.
In particolare si intende ritirare il seguente modello: codice articolo:
1557 Hot G2 Bent colore 0999/ rosso ed esclusivamente i prodotti riportanti
i numeri di serie 02 11 03 11.
Questi numeri sono riportati accanto alle
indicazioni relative al carico di rottura
del moschettone – vedi figura – oppure
sul lato anteriore del moschettone, accanto
al numero di certificazione.
Il ritiro riguarda solamente i moschettoni
e nessun Express-Set Salewa. Non essendoci
Express-Set Salewa originali per
questi moschettoni, il ritiro non riguarda
gli Express-Set Salewa.
I moschettoni corrispondenti alla descrizione
saranno sostituiti con moschettoni
nuovi. Verranno sostituiti esclusivamente
i moschettoni modello Hot G2
Bent con i numeri di serie sopraindicati.
Il ritiro non concerne gli altri moschettoni.

110
beOut novità PRODOTTO
Novità outdoor
Protetti dalle intemperie
Ecco l’innovativa e comoda calzatura multisport progettata da OutDry per
chi desidera una scarpa tecnica e leggera che duri nel tempo. La tomaia
presenta sovralaminature in pelle par dare robustezza, unite a un
innovativo sistema impermeabile che tiene l’umidità lontana dal
piede e lo lascia traspirare. Struttura in mesh sintetico; sistema
di cattura del tallone Techlite. L’intersuola Techlite è in tre
parti di densità diversa per ammortizzazione e
supporto. Struttura Techlite dell’avampiede laterale
e centrale per il massimo supporto. Fiosso in TPU
OUTDRY TECHNOLOGIES
Tel. 0331 677 611
outdryinfo@outdry.com
interno per il controllo della
torsione. La suola è in una
miscela di gomma ad alta
trazione Omni-Grip.
Per progredire rapidamente
Alp Design, leader nella produzione di imbragature per speleologia, propone
un modello altamente innovativo: il cosciale Avalon che, oltre ad essere molto
leggero (350 g), è provvisto di fasce imbottite che ne determinano il grande
comfort mentre le fodere esterne in Cordura garantiscono un’ottima
resistenza alle abrasioni. Il punto di
attacco è molto basso per permettere
una veloce progressione su corda. Per
una attività più classica viene proposto
il modello Compact. Questo imbrago,
completo di pettorale, è prodotto in
una misura unica completamente
regolabile. Per queste sue caratteristiche è
il preferito per i corsi di speleologia.
ALP DESIGN
Tel. 035 714 164
speleo@alpdesign.it
Comfort, durata e performance: ecco il mix
perfetto che ha portato molti arrampicatori
a scegliere questa scarpetta. Nel corso
degli anni, la Flash è stata oggetto di
straordinarie recensioni e ha vinto numerosi
riconoscimenti negli USA. La nuova Flash è
il mix perfetto dei suoi classici elementi con
le innovazioni di recente apportate. La
classica tomaia in pelle è stata sostituita
con un materiale sintetico ed elastico, il
SynFlex, che consente di offrire ottime
prestazioni pur mantenendo un costante e
perfetto adattamento alla forma del piede.
È stato ridisegnato il tacco 3D per
aumentare la forza di attrito: la Flash 2.0 è
la prima scarpetta d’arrampicata sul
mercato ad includere il gel in grado di
ridurre l’urto sul tallone.
Amorini
Tel. 075 691 193
amorini@amorini.it
Un mix perfetto
Comoda sicurezza
per una mente libera
Onix di Kefas è la scarpa backpacking snella, comoda e sicura su
qualsiasi tipo di terreno, ideale per usi prolungati. Tomaia in
scamosciato idro e poliestere a trama rinforzata, fodera in
membrana Biodry full bootie, puntale in gomma applicata,
sottopiede estraibile aerato con cuscinetto absorb sul
tallone, suola Vibram ed intersuola doppia densità,
allacciatura mista e asimmetrica per una calzata
differenziata a seconda delle esigenze.
Queste caratteristiche ne affermano le
prestazioni e il comfort, e abbinate
al look accattivante fanno di
Onix un prodotto sicuro ed
accessibile ad un ampio
pubblico sportivo. Kefas è
distribuito da Styl Grand.
STYL GRAND
Tel. 0423 670 340
info@kefas.it
Per appassionati
di alta montagna
Una bella sorpresa attende gli appassionati di
alpinismo e arrampicata: The North Face dedica ai
climber il nuovo modello maschile e femminile
Super Zephyrus Hoodie, uno scudo
contro il vento sorprendentemente
versatile. La struttura ibrida che la
caratterizza offre diversi vantaggi:
l’elasticità, che favorisce la libertà di
movimento, e l’isolamento, che
garantisce calore e protezione. È
dotata di inserti in pile Polartec
Power Stretch sui fianchi, sotto le
braccia e in corrispondenza della
colonna vertebrale superiore, nonché
di un denso strato isolante Primaloft
One racchiuso all’interno di un
tessuto ripstop resistente al vento
sulla parte centrale, sul cappuccio e
sull’esterno delle maniche.

GrandiNOVITÀ
in casa Amorini
Un altro brand di attrezzatura tecnica per l’arrampicata, leader negli USA,
si aggiunge ai prestigiosi e storici marchi distribuiti dalla società umbra
Alla fiera Outdoor di Friedrichshafen
2011 è stato raggiunto l’accordo per
la distribuzione in esclusiva del marchio
MAD ROCK USA. Un altro
brand di attrezzatura tecnica per l’arrampicata,
leader negli USA, che si aggiunge ai
prestigiosi e storici marchi distribuiti da Amorini
Srl.
Attenta ai particolari necessari per svolgere un’attività
di arrampicata a tutti i livelli (bambini
compresi), la linea Mad Rock si compone di
tre semplici e distinti elementi:
Scarpette da arrampicata: da quelle
per la palestra al modello da competizione;
Hardware: dai rinvii a filo ai classici,
passando per alcune novità esclusive
(Trigger Wire);
Accessori: porta magnesite e magnesite.
“La nostra esperienza e la particolare
attenzione che riserviamo
non solo al mercato, ma soprattutto
all’utilizzatore – spiega
Andrea Meattelli, responsabile
commerciale della società
– ci ha convinti che la gamma,
la tipologia e la tecnicità dei prodotti,
saranno sicuramente apprezzati
da tutti gli arrampicatori.
Siamo certi che potremo iniziare
ad offrire, con la collezione 2012,
un’ampia gamma di prodotti che abbiamo
intenzione di far testare a breve, per dimostrarne
la qualità.”
La scelta di distribuire il marchio in Italia è maturata
proprio dopo attente prove sui prodotti della
linea e in seguito a un’indagine di mercato che,
particolarmente importante in periodi contrazione
come gli ultimi, ci ha convinti che il rapporto
prezzo/qualità (oggi un imperativo assoluto per
ogni azienda), è assolutamente competitivo.
Mad Rock si aggiunge ai prestigiosi marchi distribuiti
da Amorini quali TSL, VANGO, PRIN-
CETON TEC, TATONKA, COURANT, BRUNN-
GARDe rappresenta il perfezionamento
del range di prodotti di settore
specifichi trattati dalla società.
I progetti a cui la società sta lavorando
sono numerosissimi e l’organizzazione
si è anche proposta di ritornare presto
a coprire ogni singolo settore del mercato
sportivo dedicato alla montagna.
Da trentanove anni Amorini rappresenta
uno dei maggiori distributori di articoli
sportivi in Italia. Un’esperienza
che le aziende produttrici apprezzano
non solo per la conoscenza che l’azienda
ha del mercato, ma anche per la sua
capacità di interpretarlo.
È raro trovare un distributore che si
avvale di personale tecnico e altamente
specializzato in grado di ‘suggerire’
ai produttori quei necessari
ritocchi che consentono di affrontare
il mercato in maniera ottimale .
Mad Rock era già presente in Italia,
ma non aveva mai avuto la possibilità
di proporsi su larga scala, perciò non
era chiaro quale feedback il mercato
potesse riservargli.
“Speriamo che questo nostro ‘vecchio’ metodo
di lavoro possa essere apprezzato non solo dal produttore,
ma anche dall’utilizzatore, che grazie alla
nuova collezione 2012 avrà certamente modo
di valutare un’alternativa nel mondo dell’arrampicata.
E le novità non sono ancora finite…”
Marchio distribuito da:
AMORINI SRL
VIA DEL RAME 44
PONTE FELCINO
06134 PG
Tel. 075 691 193
Fax 075 5913 624
amorini@amorini.it
www.amorini.it

112 beOut NOVITà PRODOTTO
Salita in velocità
Modello La Sportiva da skyrunning
iper-leggero è pensato per
competizioni Vertical Kilometer
e gare in salita, dove
leggerezza e grip
sono
fondamentali.
Ogni elemento è
concepito per
ridurre al
minimo il peso:
dalla tomaia realizzata con ghetta
aerodinamica elasticizzata in
spandex, al sistema suola/intersuola
derivato dalla tecnologia Morpho
Dynamic. La forma è ergonomica
per contenere al minimo i volumi e
fasciare il piede in maniera
perfetta. La linguella è
sovrapposta per un maggiore
comfort di calzata. Il
pacchetto suola/intersuola
MorphoDynamic Extra-light
permette di ottenere una
leggerezza senza
precedenti grazie agli spessori ridotti della
gomma e all’utilizzo di Eva ad iniezione
morbida anti-shock e durevole nel tempo. I
tasselli “VA” del battistrada conferiscono il
massimo del grip, mentre la caratteristica
forma ad onde permette
un’eccezionale adattabilità al terreno.
CALZATURIFICIO LA SPORTIVA
Tel. 0462 571 800
lasportiva@lasportiva.com
Veloci
nella frenata
Il nuovo R3 Crash Pad è costituito da un
sistema di riempimento completamente
nuovo che consente di appiattire e piegare
il pad facilmente e di aumentare la capacità
di frenata durante la
caduta. Il nuovo R3
contiene dei
materiali riciclati
EVA / PU in
schiuma; si tratta
di una parte
innovativa e
sostenibile del
sistema che ha
permesso di
ridurre i costi di
produzione e allo stesso
Amorini
tempo ha un basso
Tel. 075 691 193 impatto ambientale. Il
amorini@amorini.it
basso costo di
produzione permette
inoltre di fornire un sistema di protezione
più duraturo: il nylon 1680 rende questo
tappetino uno dei più resistenti del
mercato. Per aumentare la sua vita nel
tempo sarà disponibile, in futuro, una
schiuma di ricambio per il sistema R3.
Tecnica da indossare
Colvet, azienda con sede in provincia di
Treviso, propone diversi capi tecnici
per la montagna. Nelle foto: giacca
impermeabile traspirante
antivento elastica, in materiale
molto resistente all’usura;
pantalone bi-elastico molto
traspirante leggero con bamba
staccabile da sopra il
ginocchio; giacca
impermeabile
traspirante
antivento bielastica,
anch’essa
in materiale molto
resistente all’usura.
Leggerezza per
tante funzioni
Outdry propone una scarpa da outdoor leggera e
multifunzionale, per hiking, scalate, corsa e molto
altro. La tomaia è in pelle, tessuto e TPU saldato
per dare una straordinaria stabilità su sterrato. Il
tutto con la protezione impermeabile OutDry. Il
sottopiede è in Techlite su tutta la lunghezza per
garantire ammortizzazione e supporto. La suola
Omni-Grip è progettata per un’ampia gamma di
attività outdoor. Altra proposta è il guanto in
Omni-Heat termoriflettente. Dotato di isolamento
termico Omni-Heat, sistema OutDry
impermeabile, presenta il palmo con applicazione
in crosta di cuoio. Tessuto stretch per espansione
sulle nocche. Bordi con coulisse regolabili con
una mano. Dispone
inoltre di
un’asciugatura per il
naso e del palmo antiscivolo
di precisione.
COLVET
Tel. 0438 700 321
info@colvet.it
OUTDRY TECHNOLOGIES
Tel. 0331 677 611
outdryinfo@outdry.com
Comfort e vera leggerezza
Light Shell e Slim di Kefas sono sinonimi di libertà dei piedi e della mente. Presentano:
tomaia in tessuto 3 strati con rinforzi strutturali in tecno pelle sintetica e protezione sulla
punta; plantare microforato con inserto ammortizzante nella zona tallonare; intersuola in
EVA con shank antitorsione; suola in gomma (Vibram High Speed per il modello Light
Shell). Interamente costruite con tessuto a strati Softshell, termoregolante, leggero,
traspirante, idrorepellente offrono un’ottima vestibilità, una vera seconda pelle per piedi. A
cavallo tra il mondo dell’escursionismo e quello del trail running sono calzature che si
distinguono per l’eccellente comfort e la loro estrema leggerezza.
Disponibili anche nella versione femminile. Kefas è distribuito da
Styl Grand.
STYL GRAND
Tel. 0423 670 340
info@kefas.it