ESIA Italia â Allegato 7 Relazione Paesaggistica - Trans Adriatic ...

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Doc. 

No. 

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Proponente: 

Autore: 

Titolo Progetto: 

Trans Adriatic Pipeline AG 

Environmental Resources Management 

Trans Adriatic Pipeline – TAP 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0016 

Rev: 00 

Titolo 

Documento: 

ESIA Italia – Allegato 7 

Relazione Paesaggistica 

Rev. Emissione Descrizione Aut. Data 

00 Procedura di VIA BEL 13/03/2012 

CONTRACTOR 

Autore Verificato Approvato 

PROPONENTE 

Nome/Firma 

Bertolè, 

Lorenzo 

Strøm, 

Øyvind 

Falkeid, 

Svein Erik approvato il approvato il 

Data 13-03-2012 13-03-2012 13-03-2012 09-03-2012 09-03-2012 

Org. / Dip. ERM STATOIL STATOIL 

Stato del 

Documento 

Redatto Verificato Approvato 

Approvato 

(Commerciale) 

Approvato 

(Tecnico)


Titolo Documento: 


ESIA Italia – Allegato 7 Relazione Paesaggistica 

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INDICE 

1 INTRODUZIONE 4 

1.1 Scopo del Lavoro 4 

1.1.1 Descrizione del Progetto 4 

1.1.2 Area di Studio 8 

1.1.3 Struttura della Relazione Paesaggistica 8 

2 ANALISI DEL PAESAGGIO 9 

2.1 Strumenti di Pianificazione Paesaggistica e Territoriale 9 

2.1.1 Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p) 9 

2.1.2 Piano Paesaggistico Territoriale Regionale - Bozza (PPTR) 12 

2.2 Vincoli Paesaggistici e Territoriali 12 

2.2.1 Beni Paesaggistici ed Ambientali 13 

2.2.2 Aree Protette 16 

2.2.3 Beni Culturali 18 

2.3 Caratteristiche Paesaggistiche dell’Area di Studio 20 

2.3.1 Metodologia di Indagine 21 

2.3.2 Inquadramento Storico 23 

2.3.3 Macroambiti di Paesaggio 23 

2.3.4 Analisi dello Stato Attuale del Paesaggio 24 

3 VALUTAZIONE DELL’INCIDENZA PAESAGGISTICA 38 

3.1 Metodologia di Valutazione 38 

3.2 Magnitudo dell’Impatto 40 

3.2.1 Incidenza Morfologica e Strutturale 42 

3.2.2 Incidenza Visiva 42 

3.2.3 Incidenza Simbolica 44 

3.2.4 Conclusioni 45 

3.3 Misure di Mitigazione 46 

3.4 Impatti Residi 46 

3.5 Conclusioni 47





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CAL00-ERM-643-S-TAE-0001 – Capitolo 1 Introduzione 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0002 – Capitolo 2 Motivazioni del Progetto 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0003 – Capitolo 3 Quadro di Riferimento Programmatico 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0004 – Capitolo 4 Quadro di Riferimento Progettuale 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0005 – Capitolo 5 Approccio e Metodologia dell’ESIA 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0006 – Capitolo 6 Quadro di Riferimento Ambientale e Sociale 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0007 – Capitolo 7 Coinvolgimento dei Portatori di Interesse e Livello di 

Risposta al Progetto 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0008 – Capitolo 8 Valutazione degli Impatti e Misure di Mitigazione 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0009 – Capitolo 9 Piano di Gestione e Monitoraggio Ambientale e 

Sociale 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0010 – Allegato 1 Parere di Scoping del MATTM 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0011 – Allegato 2 Legislazione italiana su Lavoro, Salute e Sicurezza 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0012 – Allegato 3 Settore Energia e Gas 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0013 – Allegato 4 Progetto Terre e Rocce di Scavo 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0014 – Allegato 5 Quadro Ambientale: Dati e Mappe 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0015 – Allegato 6 Metodologia dell’ESIA: Quadro Ambientale e Stima 

degli Impatti 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0016 – Allegato 7 Relazione Paesaggistica 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0017 – Allegato 8 Valutazione di Incidenza 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0018 – Allegato 9 Sintesi degli Impatti e delle Misure di Mitigazione 

CAL00-ERM-643-S-TAE-0019 – Allegato 10 Referenze e Acronimi





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1 INTRODUZIONE 

1.1 Scopo del Lavoro 

La presente Relazione Paesaggistica è relativa al progetto TAP, gasdotto che trasporterà il gas 

dalle nuove fonti di approvvigionamento della regione del Mar Caspio all’Europa Occidentale e 

Sud-orientale. L’Area di Studio è ubicata nella regione Puglia, in provincia di Lecce, sul territorio 

comunale di Melendugno e Vernole. 

Il sito di intervento, come descritto nel dettaglio nel successivo Paragrafo 2.2, ricade in aree di 

interesse paesaggistico tutelate per legge ai sensi dei seguenti articoli del D.lgs. 42/2004 e s.m.i.: 

• Territori costieri per 300 m dalla linea di battigia (Art. 142, par. 1, lettera a)); 

• Fiumi, Torrenti e Corsi d’Acqua (Art. 142, par. 1, lettera c)); 

• Boschi (Art. 142, par. 1, lettera g)); 

• Bellezze individue, costituite dagli ulivi monumentali (Art. 136, par. 1, lettera a)); 

• Bellezze panoramiche, costituite dale aree costiere e parte del territorio comunale di 

Melendugno e Vernole (Art. 136, par. 1, lettera c)); 

• Beni culturali (Art. 10). 

Dunque, ai sensi dell’art. 146 del Decreto 42/2004, il progetto necessita di un’Autorizzazione 

Paesaggistica, al fine di verificare la sua coerenza con il paesaggio da proteggere. 

Il presente documento è stato redatto conformemente al DPCM 12 Dicembre 2005, che specifica 

finalità, criteri per la redazione e contenuti della Relazione Paesaggistica. 

Nel seguente Paragrafo si riporta una sintetica descrizione del progetto; maggiori dettagli sono 

forniti all’interno del Capitolo 4 dello Studio di Impatto Ambientale e Sociale. 

1.1.1 Descrizione del Progetto 

Il gasdotto proposto avrà origine in Grecia, attraverserà l’Albania e il Mare Adriatico e approderà 

in Italia meridionale. 

Il sistema del gasdotto in Italia sarà composto sostanzialmente da una condotta sottomarina (offshore) 

lunga circa 45 km, una Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea (definita anche 

BVS), una condotta interrata lunga circa 4,9 km e un Terminale di Ricezione del Gasdotto 

(definito anche PRT) ubicato sul territorio di Melendugno, al confine con il comune di Vernole. 

L’approdo del gasdotto sarà collocato sulla costa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri, nel 

territorio comunale di Melendugno. I principali componenti onshore del progetto sono descritti nei 

successivi Paragrafi.





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1.1.1.1 Tratto Onshore 

Il tratto onshore del gasdotto (lungo circa 4,9 km dal punto di approdo al PRT) corre in direzione 

est-ovest nella Penisola Salentina, interamente entro i confini comunali di Melendugno (Provincia 

di Lecce), e presenta un diametro di 36”. L’ubicazione della condotta onshore interrata è 

mostrata nella Tavola 3 dell’Allegato 5. 

Il tratto onshore del gasdotto ha origine a nord di San Foca, a San Basilio, in corrispondenza 

dell’approdo della sezione offshore proveniente dall’Albania. 

La profondità minima di interramento per il gasdotto sarà generalmente di 1,5 m nei tratti regolari, 

quindi maggiore rispetto al valore di 0,9 m di copertura minima previsto dal Decreto 17/04/2008, 

ma tale valore può essere aumentato, se necessario, laddove le condizioni lo richiedano, ad 

esempio in zone sensibili dal punto di vista ambientale, o laddove il lavoro sulle tubazioni richieda 

una protezione aggiuntiva 

In corrispondenza del kp 0,350 si prevede l’attraversamento di una zona boschiva mediante lo 

scavo di un microtunnel, lungo circa 320 m e con un diametro interno di 1,6-2 m. 

1.1.1.2 Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea 

Il progetto prevede la realizzazione di una Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea in 

corrispondenza del kp 0,840; è infatti buona pratica ingegneristica prevedere un impianto con 

valvole di intercettazione il più vicino possibile al punto di approdo, al fine di garantire una 

maggiore sicurezza e una facile manutenzione. Questa valvola consentirà di isolare alcune parti 

del gasdotto in caso di rotture della condotta e servirà a limitare l’entità di eventuali rilasci di gas. 

La Stazione non è presidiata da personale ed è costituita da un piccolo cabinato delimitato da 

una recinzione, per evitare qualsiasi interferenza, che copre una superficie totale di circa 13 x 23 

m, ed un accesso al sito. La successiva Figura 1-1 mostra la planimetria tipica di una BVS.





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Figura 1-1 

Layout Tipico di una Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea 

Fonte: Saipem SpA (Ottobre 2011) 

1.1.1.3 Terminale di Ricezione del Gasdotto 

Il Terminale di Ricezione del Gasdotto (PRT) sarà installato in un’area a cavallo del confine che 

separa i comuni di Melendugno e Vernole, quasi interamente nel comune di Meledugno, a 5 km 

dal litorale (Figura 1-2). Esso sarà collegato alla rete nazionale SNAM Rete Gas (SRG).





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Figura 1-2 

Modello 3D del PRT 

Fonte: ERM SpA (Dicembre 2011) 

L’area del PRT rappresenterà anche il cantiere base per tutte le attività di costruzione del tratto 

onshore ed avrà un’estensione temporanea di 16 ettari. Nella fase operativa, invece, il PRT 

coprirà una superficie di circa 9 ettari. 

Il Terminale di ricezione del Gasdotto è necessario per ridurre la pressione dal valore nominale di 

145 barg (pressione nominale del gas nei tratti offshore e onshore) a 75 barg (pressione di 

esercizio di SRG). Il Terminale è stato inoltre progettato per consentire la futura inversione del 

flusso del gas, dall’Italia all’Albania. 

La depressurizzazione dei tubi e delle apparecchiature della Stazione, sia in emergenza che in 

normali condizioni di shutdown, avverrà tramite uno sfiato freddo dedicato, che sarà installato in 

una zona recintata all’interno del PRT.





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Figura 1-3 

Ipotesi Preliminare di Layout del PRT 

Fonte: Saipem SpA (Ottobre 2011) 

1.1.2 Area di Studio 

L’Area di Studio è definita come l’area geografica dalla quale il progetto è potenzialmente visibile. 

Essa è composta da: 

• la porzione di territorio compreso nel corridoio di 2 km (1 km per lato) attorno al tracciato del 

gasdotto; 

• la porzione di territorio compresa nel cerchio con centro nel mezzo del PRT e raggio pari a 3 

km. 

L’Area di Studio, dunque, interessa i comuni di Melendugno e Vernole, entrambi in Provincia di 

Lecce. 

1.1.3 Struttura della Relazione Paesaggistica 

La presente Relazione Paesaggistica è costituita, in aggiunta al Capitolo introduttivo (Capitolo 1), 

dai seguenti: 

• Capitolo 2 – Analisi del Paesaggio, in cui si analizzano le aree soggette a vincolo e gli 

elementi di pregio del paesaggio; 

• Capitolo 3 – Valutazione dell’Impatto Paesaggistico del Progetto, in cui si verifica la 

compatibilità del progetto nei confronti del paesaggio.





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2 ANALISI DEL PAESAGGIO 

Il presente Capitolo analizza la qualità del paesaggio nell’Area di Studio, costituita dal corridoio di 

2 km (1 km per lato) attorno al tracciato del gasdotto e dall’area di 3 km attorno al PRT (cerchio 

con centro nel mezzo del PRT e raggio pari a 3 km). La caratterizzazione dello stato attuale del 

paesaggio è stata effettuata attraverso: 

• l’analisi degli strumenti di pianificazione paesaggistica e territoriale (Paragrafo 2.1); 

• l’analisi dei vincoli paesaggistici e territoriali (Paragrafo 2.2); 

• l’analisi delle caratteristiche del paesaggio (Paragrafo 2.3). 

2.1 Strumenti di Pianificazione Paesaggistica e Territoriale 

Nel presente Paragrafo sono analizzati gli strumenti di pianificazione paesaggistica e territoriale 

vigenti nell’Area di Studio; essi sono: 

• il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p); 

• il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale - bozza (PPTR). 

2.1.1 Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p) 

La pianificazione paesaggistica e territoriale è ad oggi, a livello regionale, governata dal Piano 

Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p) entrato in vigore nel 2000, redatto ai 

sensi della Legge 431/85 e quindi riferito soltanto ad alcune aree del territorio regionale. 

L’obiettivo principale del Piano è quello di consentire una valutazione oggettiva della compatibilità 

di ogni progetto di trasformazione paesistica. A tal fine, sono stati perimetrati 5 ambiti territoriali 

sulla base del loro valore paesaggistico, e per ciascuno di essi sono stati definiti specifici livelli di 

tutela: 

• Valore eccezionale “A”, riferito a beni di riconosciuta unicità e/o singolarità, anche in assenza 

di prescrizioni vincolistiche esistenti, per i quali vanno perseguiti obiettivi di conservazione e 

valorizzazione dell’assetto attuale e recupero di eventuali situazioni compromesse; 

• Valore rilevante “B”, riferito a situazioni di compresenza di più beni costitutivi, anche in 

assenza di prescrizioni vincolistiche esistenti, per i quali vanno perseguiti obiettivi di 

conservazione e valorizzazione dell’assetto attuale e recupero di eventuali situazioni 

compromesse attraverso l’eliminazione dei detrattori o mitigazione degli effetti negativi; 

• Valore distinguibile “C”, riferito a situazioni di presenza di un bene costitutivo, anche in 

assenza di prescrizioni vincolistiche esistenti, per il quale vanno perseguiti obiettivi di





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salvaguardia e valorizzazione dell’assetto attuale, se qualificato, e trasformazione, se 

compromesso, compatibilmente con la qualificazione paesaggistica; 

• Valore relativo “D”, dove, anche in assenza di un bene costitutivo, sussista la presenza di 

vincoli per i quali vanno perseguiti obiettivi di valorizzazione degli aspetti rilevanti con 

salvaguardia delle visuali panoramiche; 

• Valore normale “E”, dove non è direttamente dichiarabile un significativo valore paesaggistico, 

per il quale vanno perseguiti obiettivi di valorizzazione delle peculiarità del sito. 

La successiva Figura 2-1 riporta le indicazioni fornite dal PUTT/p e relative agli ambiti territoriali 

(Ambiti Territoriali Estesi - ATE) per l’area di interesse del presente studio. 

Figura 2-1 

Classificazione del PUTT/p 

Fonte: PUTT/p





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L’analisi di tale Figura evidenzia che il tracciato del progetto TAP interessa i seguenti ambiti 

territoriali estesi (ATE): 

• ATE “A”, avente valore paesaggistico e ambientale eccezionale; 

• ATE “B”, avente valore paesaggistico e ambientale rilevante; 

• ATE “C”, caratterizzato da valore paesaggistico e ambientale distinguibile; 

• ATE “D”, caratterizzato da valore paesaggistico e ambientale relativo. 

In particolare, la Figura 2-1 mostra che: 

• il punto di approdo del gasdotto ricade in ATE “C” (valore distinguibile) e “B” (valore rilevante); 

• il tratto di gasdotto onshore interessa ATE “B”, “C” e “D” (rispettivamente valore rilevante, 

distinguibile e relativo); 

il PRT ricade in ATE “C” (valore distinguibile). 

La seguente Tabella 2-1 riepiloga le lunghezze complessive dei tratti che ricadono nei singoli 

ambiti. 

Tabella 2-1 

Lunghezze Complessive dei Tratti ricadenti nei Diversi Ambiti 

Ambiti Territoriali Estesi 

A (Eccezionale) B (Rilevante) C (Distinguibile) D (Relativo) 

Lunghezza gasdotto 0 m 220 m 4,420 m 260 m 

Fonte: PUTT/p 

In considerazione della tipologia di opera prevista (un gasdotto completamente interrato), del 

ridotto impatto ambientale associato sia alla fase di realizzazione che alla fase di esercizio (si 

veda la Stima degli Impatti riportata nello Studio di Impatto Ambientale e Sociale) e del fatto che 

una volta ultimata la realizzazione del gasdotto le condizioni morfologiche preesistenti saranno 

ripristinate (ad eccezione dell’area del PRT, la cui costruzione è prevista comunque in ATE “C”), 

si evidenzia che la realizzazione del gasdotto non risulta in contrasto con le indicazioni 

del PUTT/p della Regione Puglia.





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2.1.2 Piano Paesaggistico Territoriale Regionale - Bozza (PPTR) 

L’Amministrazione Regionale ritiene che il PUTT/p sia uno strumento limitato, sia nella sua 

struttura concettuale ma ancor di più in qualità di strumento operativo. Dunque, in tale ottica, la 

Regione Puglia ha avviato il processo di predisposizione del nuovo Piano Paesaggistico 

Territoriale Regionale (PPTR), ai sensi dell’art. 1 della Legge Regionale n. 20 del 7 ottobre 2009 

“Norme per la Pianificazione Paesaggistica” e del D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei 

Beni Culturali e del Paesaggio” e s.m.i.. 

Il PPTR persegue la promozione di uno sviluppo socio-economico autosostenibile e durevole e di 

un uso consapevole del territorio regionale, anche attraverso la conservazione e il recupero degli 

aspetti e dei caratteri peculiari dell’identità sociale, culturale e ambientale del territorio, il 

riconoscimento del ruolo della biodiversità, l’individuazione di nuovi valori paesaggistici integrati e 

coerenti, che soddisfino criteri di qualità e sostenibilità. 

Il PPTR disciplina l’intero territorio regionale e si applica a tutti i paesaggi della Puglia, non solo 

quelli che possono essere considerati eccezionali, ma anche i paesaggi della vita quotidiana e 

quelli degradati. 

Il PPTR sarà adottato e sostituirà il PUTT/p solo dopo che la fase di consultazione sarà conclusa, 

ovvero a seguito dell’approvazione della Proposta di Piano (approvazione che ha avuto luogo in 

data 11 gennaio 2010) e della sottoscrizione dell’accordo con il Ministero dell’Ambiente e della 

Tutela del Territorio e del Mare previsto dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D. Lgs. 

42/2004). 

2.2 Vincoli Paesaggistici e Territoriali 

I vincoli paesaggistici e territoriali nell’Area di Studio sono stati identificati nel presente Paragrafo 

analizzando le seguenti fonti: 

• il sito web del SITAP (il Sistema Informativo Territoriale Ambientale Paesaggistico del 

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, http://www.bap.beniculturali.it/sitap); 

• gli strumenti di pianificazione territoriale del paesaggio, il Piano Urbanistico Territoriale 

Tematico per il Paesaggio (PUTT/p) ed il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR); 

• il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della provincia di Lecce; 

• i Piani Regolatori Generali dei comuni di Melendugno (PRG) e Vernole (PdF). 

Tutti i potenziali vincoli considerati sono riportati in Tabella 2-2, insieme all’indicazione della 

normativa vigente.





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Tabella 2-2 

Vincoli Paesaggistici e Territoriali 

Nome vincolo Provvedimento vigente Fonti 

Beni paesaggistici ed Ambientali 

Territori costieri (300 m da linea di 

battigia) 

Territori contermini ai laghi (300 m da 

linea di battigia) 

Fiumi, torrenti, corsi d’acqua (fascia di 

150 m) 

Boschi 

Bellezze individue 

Bellezze panoramiche 

Aree Protette 

Aree SIC e ZPS 

Parchi e riserve nazionali o regionali 

Beni Culturali 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.142, 

comma1, let. a) – (ex L. 431/85) 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.142, 

comma1, let. b) – (ex L. 431/85) 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.142, 

comma1, let. c) – (ex L. 431/85) 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.142, 

comma1, let. g) – (ex L. 431/85i 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.136, 

comma1, let. a) e b) – (ex L. 

1497/39) 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.136, 

comma1, let. c) e d) – (ex L. 

1497/39) 

“Direttiva “Habitat” e Direttiva 

“Uccelli”t 

D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art.142, 

comma1, let. f) 

Beni Storico Archeologici D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., art. 10 

PTCP, PTR, PUTT/p, PTPR, PRG, 

SITAP 


SITAP 


SITAP 

PTCP, PTR, PUTT/p, PTPR, SITAP 



Portale Cartografico Nazionale 

Piani Territoriali dei Parchi, PTCP, 

PTR, PUTT/p, PTPR 


Piani Territoriali dei Parchi, SITAP 

I vincoli individuati nell’Area di Studio sono analizzati di seguito. Essi sono anche riportati nella 

Tavola 1 dell’Allegato 5. 

2.2.1 Beni Paesaggistici ed Ambientali 

Territori Costieri (300 m dalla Linea di Battigia) 

Le aree costiere del territorio comunale di Melendugno sono incluse nel PUTT/p e vincolate ai 

sensi del D.Lgs. 42/2004 (Art. 142, comma 1, lettera a)). Coerentemente con le NTA del PUTT/p, 

le infrastrutture di rete devono preservare le caratteristiche morfologiche e litologiche (NTA, Art. 

3.07). Come stabilito dal D.Lgs. 42/2004, inoltre, le modifiche al territorio devono essere 

precedentemente autorizzate dall’Autorità Competente tramite Autorizzazione Paesaggistica. 

Territori contermini ai Laghi (300 m dalla Linea di Battigia) 

Nell’Area di Studio non sono presenti laghi sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (Art. 

142, comma 1, lettera b)).





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Fiumi, Torrenti e Corsi d’Acqua 

L’unico corso d'acqua presente nell’Area di Studio è un fosso di piccole dimensioni che trova 

origine nella Palude di Cassano e sfocia in mare dopo circa 800 metri. Esso incrocia il tracciato 

del gasdotto al kp 0,2 ed è sottoposto a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (Art. 142, comma 1, 

lettera c)). 

Parchi e Riserve Nazionali o Regionali 

Nell’Area di Studio non sono presenti parchi o riserve naturali sottoposti a tutela ai sensi del 

D.Lgs. 42/2004 (Art. 142, comma 1, lettera f)). 

Aree Boscate 

Le aree boscate ricadenti nel territorio comunale di Melendugno sono incluse nel PUTT/p e 

vincolate ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (Art. 142, comma 1, lettera g)). Coerentemente con le NTA 

del PUTT/p, le infrastrutture di rete sono consentite a condizione che esse preservino le 

caratteristiche della flora (NTA, Art. 3.10). Come stabilito dal D.Lgs. 42/2004, inoltre, le modifiche 

al territorio devono essere precedentemente autorizzate dall’Autorità Competente tramite 

Autorizzazione Paesaggistica. 

Bellezze Individue 

Ai sensi del D.lgs. 42/2004 (Art. 136, comma 1, lettere a) e b)) sono considerate “bellezze 

individue”: 

• le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o 

memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; 

• le ville, i giardini e i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza. 

Nell’Area di Studio, lungo il tracciato del gasdotto, sono stati identificati numerosi ulivi 

monumentali, sulla base delle indicazioni fornite dalla Legge Regionale n. 14 del 4 Giugno 2007 

e sulla base dei sopralluoghi effettuati in ottobre – novembre 2011.





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Box 2-1 

Identificazione degli Ulivi Monumentali 

Il Corpo Forestale dello Stato, con apposita convenzione stipulata con la regione Puglia, ha effettuato nel 

2011 il primo rilevamento degli ulivi monumentali, nei modi e nei termini indicati dalla Legge Regionale n. 

14 del 4 Giugno 2007 (Art. 4). 

In particolare sono stati rilevati 13.049 olivi monumentali nell’intero territorio regionale, 2.514 specie in 

provincia di Lecce, 186 nel comune di Melendugno e 143 nel comune di Vernole. Nell’Area di Studio è 

stato identificato un solo esemplare (fonte: Corpo Forestale dello Stato, Comando Regionale per la Puglia, 

Rilevamento Ulivi Monumentali). 

Un’indagine di campo aggiuntiva è stata condotta da ERM il 14 Ottobre 2011, al fine di verificare i risultati 

del suddetto censimento. È stata investigata la sola area di cantiere standard, definita come il corridoio di 

larghezza pari a 26 m attorno al gasdotto. 

Sono dunque stati individuati e mappati tutti gli ulivi con carattere di monumentalità ai sensi della Legge n. 

14 del 4 Giugno 2007 (Art. 2). Nel dettaglio sono state considerate come monumentali le piante di età 

plurisecolare, dotate di diametro del tronco della pianta uguale o superiore a 100 centimetri, misurato 

all’altezza di 130 centimetri dal suolo. 

Al termine dell’indagine di campo, l’unico ulivo monumentale identificato dal Corpo Forestale nell’Area di 

Studio non è stato individuato, tuttavia ne sono stati mappati altri (fino a 20). I risultati dell’indagine di 

campo condotta da ERM sono stati riportati nella Tavola 7 dell’Allegato 5. 

Bellezze Panoramiche 

Ai sensi del D.lgs. 42/2004 (Art. 136, comma 1, lettere c) e d)) sono considerate “bellezze 

panoramiche”: 

• i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico 

e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; 

• le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, 

dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. 

Nell’Area di Studio sono state individuate le seguenti bellezze panoramiche, sottoposte a tutela ai 

sensi del D.Lgs. 42/2004: 

• l’”Area costiera e parte del territorio comunale di Melendugno, caratterizzato da macchie Verdi 

e dalla presenza di antichi resti monumentali”, istituita dal Decreto Ministeriale del 1 Dicembre 

1970 e riconosciuta dal Decreto 42/2004. Essa è considerata un’area ad alto interesse 

pubblico, pertanto le modifiche al territorio devono essere preventivamente autorizzate 

dall’Autorità Competente tramite un’Autorizzazione Paesaggistica; 

• l’”Area costiera e parte del territorio comunale di Vernole”, istituita dal Decreto Ministeriale del 

13 Agosto 1970 e riconosciuta dal Decreto 42/2004. Essa è considerata un’area ad alto 

interesse pubblico, pertanto le modifiche al territorio devono essere preventivamente





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autorizzate dall’Autorità Competente tramite un’Autorizzazione Paesaggistica. Una parte del 

PRT è ubicata in questa area. 

La successiva Figura 2-2 mostra i vincoli paesaggistici precedentemente individuati. 

Figura 2-2 

Vincoli Paesaggistici 

Fonte: ERM (Ottobre 2011) 

2.2.2 Aree Protette 

Lungo il tracciato del gasdotto non sono presenti aree protette marine e terrestri. Nei pressi 

dell’Area di Studio sono state ricercate le seguenti aree: 

• Siti di Importanza Comunitaria (SIC), definiti dalla Direttiva 92/43/CEE del 21 Maggio 1992 

come siti che contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di 

habitat naturale (riportato nell’Allegato I della Direttiva) o di una specie (riportata nell’Allegato 

II) in uno stato di conservazione soddisfacente;





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• Zone a Protezione Speciale (ZPS), definite dalla Direttiva 74/409/CEE del 2 Aprile 1979 come 

i territori più idonei, in numero e superficie, alla conservazione delle specie elencate 

nell'Allegato I della Direttiva; 

• Important Bird Area (IBA), ovvero siti chiave per la conservazione degli uccelli, in quanto 1) 

ospitano un numero significativo di individui di una o più specie minacciate a livello globale, 2) 

ospitano una popolazione significativa di specie la cui distribuzione è interamente o 

largamente limitata ad un particolare bioma e 3) ospitano un numero particolarmente elevato 

di specie migratorie. 

I Siti di Importanza Comunitaria, identificati nei pressi dell’Area di Studio dalla Legge Regionale 

n. 3310 del 23/07/1996 e riportati nella lista ufficiale inclusa nel Decreto Ministeriale n. 157 del 

21/07/2005, sono i seguenti: 

• Area SIC IT9150032 Le Cesine, ubicata sul territorio di Vernole, ad una distanza di circa 1,76 

km dal tracciato del gasdotto; 

• Area SIC IT9150022 Palude dei Tamari, ubicata sul territorio di Meledugno, ad una distanza di 

circa 3,4 km dal tracciato del gasdotto; 

• Area SIC IT9150004 Torre dell’Orso, ubicata sul territorio di Meledugno, ad una distanza di 

circa 5,6 km dal tracciato del gasdotto; 

• Area SIC IT9150033 Specchia dell’Alto, ubicata sul territorio di Lecce, ad una distanza di circa 

7,2 km dal tracciato del gasdotto; 

• Area SIC IT9150011 Alimini, ubicata sul territorio di Otranto e di Cannole, ad una distanza di 

circa 7,9 km dal tracciato del gasdotto. 

L’unica Zona a Protezione Speciale è la ZPS IT9150032 Le Cesine, ubicata nel territorio di 

Vernole ad una distanza di circa 1,76 km dal tracciato del gasdotto. Essa si estende su un’area di 

circa 647 ha. 

L’Important Bird Area è costituita dall’IBA146 e dall’IBA146M Le Cesine, ubicata sul territorio di 

Vernole, che include un’area costiera (647 ettari) ed un’area marina (1.357 ettari). Essa è posta 

ad una distanza di circa 1,76 km dal al tracciato del gasdotto. 

La successiva Figura 2-3 mostra le aree protette sopra identificate.





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Figura 2-3 

Aree Protette 


2.2.3 Beni Culturali 

Ai sensi del Decreto Legislativo 42/2004 (Art. 10), sono considerati “Beni culturali” le cose 

immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonchè ad 

ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che 

presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. 

Nell’Area di Studio sono stati rinvenuti diversi siti archeologici; una descrizione più dettagliata di 

tali beni è riportata nel Paragrafo 6.8 dello Studio di Impatto Ambientale e Sociale. 

I principali beni culturali identificati sono i seguenti: 

• la Masseria San Basilio, una masseria fortificata risalente al XVI-XVII secolo con una torre 

di due piani, che rappresenta il nucleo originario del complesso edilizio, separato da una 

struttura cornice e scale esterne. Essa è ubicata 750 metri a sud del tracciato del gasdotto, 

in corrispondenza del kp 0,0;


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• l’insediamento messapico di Pozzo Seccato, una masseria fortificata costruita alla fine del 

IV secolo a.C., completamente circondata da un grande muretto a secco difensivo con uno 

spessore di poco meno di 4 metri. Esso si trova in Acquarica, a circa 560 m dal perimetro 

del PRT; 

• un insediamento dell'Età del Bronzo in località Lafranca, un muro di forma ellissoidale 

costruito con grandi blocchi di pietra di forma irregolare, su cui si innesta un moderno muro 

a secco. Esso racchiude una superficie di 3 ettari in cui sono stati rinvenuti reperti 

archeologici che risalgono all'Età del Bronzo, frammenti di piastrelle messapiche e 

frammenti di anfore di epoca Tardo Romana. Esso si trova in Acquarica, a circa 1 km dal 

perimetro del PRT. 

Nell’Area di Studio, in prossimità del sito del PRT, si trova anche una vasta area di interesse 

archeologico (Figura 2-4) ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (Art. 10). Si tratta dell’Ecomuseo dei 

Paesaggi di Pietra di Acquarica, un’area aperta di circa 150 ettari che, per la sua peculiarità, è 

percepita dalla comunità di Acquarica come unica, nonostante essa non sia vincolata dalle 

normative vigenti. L’Ecomuseo di Acquarica è nato durante il progetto di indagini archeologiche 

condotte a partire dal 1996 dall’Università del Salento in località Pozzo Seccato; tali indagini 

hanno rilevato la presenza di un centro fortificato di piccole dimensioni, costruito verso la fine del 

IV sec. a.C. 

Recentemente è stata approvata la Legge Regionale n. 15 del 6 luglio 2011 "Istituzione di 

Ecomusei in Puglia", risultato di un processo iniziato con la predisposizione del nuovo Piano 

Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia (PPTR). Secondo tale legge (Art. 1) la Regione 

promuove l’istituzione di ecomusei quali “luoghi attivi di promozione dell’identità collettiva e del 

patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma del museo permanente”, e ne 

sostiene le attività.





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Figura 2-4 

Aree di Interesse Archeologico all’interno dell’Area di Studio 


In sintesi, il sito di progetto è incluso nelle aree di interesse paesaggistico vincolate dai seguenti 

articoli del D.Lgs. 42/2004: 

• Territori costieri per 300 m dalla linea di battigia (Art. 142, par. 1, lettera a)); 

• Fiumi, Torrenti e Corsi d’Acqua (Art. 142, par. 1, lettera c)); 

• Boschi (Art. 142, par. 1, lettera g)); 

• Bellezze individue, costituite dagli ulivi monumentali (Art. 136, par. 1, lettera a)); 

• Bellezze panoramiche, costituite dale aree costiere e parte del territorio comunale di 

Melendugno e Vernole (Art. 136, par. 1, lettera c)). 

2.3 Caratteristiche Paesaggistiche dell’Area di Studio 

Questo Paragrafo analizza la sensibilità paesaggistica dell’Area di Studio attraverso la 

valutazione di alcune caratteristiche paesaggistiche. Tale caratterizzazione è preceduta da:





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• la definizione della metodologia di analisi; 

• un inquadramento storico; 

• l’individuazione dei macroambiti di paesaggio sulla base della classificazione prodotta da 

Ingegnoli nel testo “Ecologia Applicata”, a cura di Roberto Marchetti (Città Studi Edizioni, 

2008). 

2.3.1 Metodologia di Indagine 

La metodologia adottata per la valutazione dell’impatto paesaggistico dell’opera in progetto 

prevede due fasi distinte, quella di identificazione del valore paesaggistico dell’area, definita 

Sensibilità Paesaggistica dell’Area di Studio e quella successiva di valutazione del grado di 

incidenza dell’opera in progetto, definita Magnitudo degli Impatti. Il livello di impatto paesaggistico 

è determinato incrociando i risultati ottenuti per la Sensibilità Paesaggistica dell’Area con quelli 

della Magnitudo degli Impatti (si veda il Paragrafo 3.2). 

La valutazione della sensibilità paesaggistica è effettuata elaborando ed aggregando i valori 

intrinseci e specifici di alcuni Aspetti Paesaggistici Elementari che descrivono gli elementi 

costitutivi il paesaggio, i quali sono raggruppati in 3 componenti: 

• La Componente Morfologica e Strutturale, la quale considera l’appartenenza a “sistemi” 

che strutturano l’organizzazione del territorio. La stima della sensibilità paesaggistica di 

questa componente viene effettuata elaborando ed aggregando i valori intrinseci e specifici 

dei seguenti aspetti paesaggistici elementari: Morfologia, Naturalità e Tutela; 

• La Componente Visiva, la quale prende in considerazione la fruizione percettiva del 

paesaggio, ovvero i valori panoramici e le relazioni visive rilevanti. Per tale componente, di 

tipo antropico, gli elementi caratterizzanti sono la Panoramicità, la Singolarità Paesaggistica e 

i Detrattori Antropici; 

• La Componente Simbolica, riferita al valore simbolico del paesaggio, per come è percepito 

dalle comunità locali. Gli elementi caratterizzanti di questa componente sono l’Uso del Suolo e 

i Valori storico-culturali.





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Tabella 2-3 

Paesistica 

Sintesi degli Elementi Considerati per la Valutazione della Sensibilità 

Componente Aspetti paesaggistici Criteri di valutazione 

Morfologica e Strutturale 

Visiva 

Simbolica 

Morfologia 

Naturalità 

Tutela 

Panoramicità 

Singolarità Paesaggistica 

Detrattori antropici 

Uso del suolo 

Valori storico-culturali 

Caratterizzazione delle forme principali del suolo che 

definiscono i contorni del quadro paesaggistico e 

valutazione di eventuali situazioni di stabilità/instabilità 

delle componenti fisiche e degli assetti antropici. 

Vicinanza ad un modello teorico di ecosistema, in cui 

gli effetti delle attività antropiche siano assenti o 

irrilevanti. Viene valutato il livello di integrità dei luoghi 

e la conseguente vulnerabilità/fragilità. 

Più alto è il grado di tutela ed il numero di vincoli 

presenti, maggiore è il valore paesaggistico del 

territorio considerato in termini di salvaguardia. 

Presenza di particolari caratteristiche che consentono 

una visione più ampia e completa del paesaggio 

circostante. 

Valutazione della rarità degli elementi paesaggistici 

presenti nell’area e della loro notorietà per motivi 

artistici, storici o letterari (attrazioni turistiche). 

Elementi che dequalificano il valore di un paesaggio 

perché estranei o incongrui. 

Segno della presenza umana nel territorio. Si parla di 

paesaggio urbano, industriale, agricolo, forestale, etc., 

che viene valutato in termini di omogeneità ed effetto 

paesaggistico. 

Presenza di testimonianze di insediamenti di 

interesse storico-culturale (ritrovamenti archeologici, 

monumenti, antiche urbanizzazioni, edifici sacri, etc.). 

Allo scopo di definire lo stato del paesaggio, a ciascun aspetto paesaggistico elementare è stato 

attribuito un valore (punteggio); la somma di questi punteggi definisce il valore paesaggistico 

complessivo del territorio analizzato. 

Per una sintetica valutazione della sensibilità paesaggistica, è stata applicata la seguente 

classificazione: 

• 1 = sensibilità paesistica molto bassa; 

• 2 = sensibilità paesistica bassa; 

• 3 = sensibilità paesistica media; 

• 4 = sensibilità paesistica alta; 

• 5 = sensibilità paesistica molto alta.





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2.3.2 Inquadramento Storico 

2.3.2.1 Contesto Storico Italiano 

Molti accadimenti, culture e civiltà importanti hanno caratterizzato la storia italiana. Dopo la 

caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nel V secolo D.C., la penisola e le sue isole sono state 

scenario di una serie di invasioni che hanno determinato un quadro di forte frammentazione 

politica. L’Italia divenne un succedersi di piccoli stati, principati e regni in lotta fra loro oltre che 

oggetto di ambizioni straniere: i Papi Romani controllavano l’Italia centrale e le rivalità tra questi e 

gli Imperatori del Sacro Romano Impero, i quali rivendicavano l’Italia quale loro dominio, 

condussero a frequenti conflitti. 

L’Italia divenne uno Stato nazionale nel 1861 sotto il Regno di Vittorio Emanuele II di Savoia. Da 

allora si sono verificati eventi di notevole importanza, come la Prima Guerra Mondiale (1914- 

1918) e l’ascesa del Regime Fascista (1922-1943). Nei primi Anni Venti Benito Mussolini divenne 

Primo Ministro e rapidamente concentrò nelle sue mani poteri dittatoriali, eliminando in pochi anni 

tutti i partiti politici. Il Re rimase formalmente il Capo di Stato ma senza esercitare alcun effettivo 

potere. L’alleanza con la Germania nazista condusse alla sconfitta italiana nella Seconda Guerra 

Mondiale (1940-1945). Nel 1946 la Repubblica Democratica sostituì la monarchia e fu 

accompagnata dalla crescita economica. 

L’Italia è uno dei Paesi ad alto reddito membri dell’OCSE, parte della NATO, della Comunità 

Economica Europea (CEE) e, dal 1999, dell’Unione Monetaria Europea. 

2.3.2.2 Contesto Storico Pugliese 

Nell’antica Roma la Regione Puglia rivestiva un ruolo di primaria importanza nell’Italia 

meridionale: durante l’Età Imperiale rappresentava infatti una fiorente zona di produzione di 

cereali e di olio d’oliva e costituiva il principale porto per l’esportazione verso le province orientali. 

Dal 1734 la sua costa venne occupata, a fasi alterne, da Turchi e Veneziani, mentre i Francesi 

controllarono la zona tra il 1806 e il 1815, abolendo il feudalesimo e riformando il sistema 

giudiziario. Negli Anni Venti dell’Ottocento iniziarono a diffondersi movimenti di liberazione 

nazionale e nel 1861, con la caduta del Regno delle Due Sicilie, la regione entrò a far parte 

dell’Italia. 

2.3.3 Macroambiti di Paesaggio 

L’individuazione dei macroambiti di paesaggio in cui è inserita l’Area di Studio è stata effettuata 

sulla base della classificazione prodotta da Ingegnoli nel testo “Ecologia Applicata”, a cura di 

Roberto Marchetti (Città Studi Edizioni, 2008). Secondo Ingegnoli, il territorio in esame 

appartiene al “Sistema Paesaggistico del Tavolato Apulo-Lucano”, a sua volta distinto in due





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sottoinsiemi paesaggistici, il “Tavolato basso e tavoliere”, in cui ricade il sito, ed il “Tavolato alto e 

inciso”. 

Il Tavolato basso è caratterizzato da paesaggi molto antropizzati e presenta poche tracce di 

vegetazione naturale, appartente al climax dell’oleolentisceto nell’orizzonte litorale e della lecceta 

termofila in quello sublitorale. Alle vaste colture cerealicole e foraggere del Tavoliere seguono un 

alternarsi di oliveti, vigneti e giardini orticoli con alberi da frutta. I centri abitati sono in genere 

compatti. 

2.3.4 Analisi dello Stato Attuale del Paesaggio 

La lettura del Paesaggio ha considerato la rappresentazione dei segni strutturali della morfologia 

e del sistema dei segni naturali ed antropici presenti sul territorio. I dati per l’analisi del paesaggio 

sono stati ricavati principalmente dalla trattazione della componente dedotta dalla pianificazione 

(si veda Sezione 2.1) e dai sopralluoghi condotti da ERM nell’Area di Studio, nell’Ottobre 2011, al 

fine di valutare le relazioni tra gli elementi esistenti ed individuare i canali di maggior fruizione del 

paesaggio (punti e percorsi privilegiati). 

Nel seguito si riporta l’analisi dello stato attuale del paesaggio a livello di Area di Studio e di Sito. 

Nel presente rapporto l’”Area di Studio” è definita come l’area geografica dalla quale il progetto è 

potenzialmente visibile, mentre il “Sito” coincide con la superficie direttamente occupata dal 

progetto. 

2.3.4.1 Analisi dell’Area di Studio e Analisi del Sito 

L’Area di Studio, come mostrato nella successiva Figura 2-5, si estende per circa 2 km attorno al 

gasdotto (1 km per ciascun lato) e per 3 km attorno al PRT, ed include prevalentemente aree 

agricole (89,6% del territorio nell’Area di Studio) ed aree forestate e seminaturali (4,9% del 

territorio). Le aree urbane sono limitate al 2,3%, mentre quelle industriali, commerciali e 

produttive costituiscono l’1%. Queste informazioni sono state ricavate dal database del CORINE 

Land Cover (livello 4), dai dati GIS sulle caratteristiche dell’uso del suolo e da osservazioni di 

campo (si veda la successiva Tabella 2-4).





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Tabella 2-4 Tipologie di Uso del Suolo entro l’Area di Studio (2 km attorno al Gasdotto + 

3 km attorno al PRT) 

Macro 

categoria 

Superfici Artificiali 

(176,02 ha – 5,5%) 

Aree Agricole 

(2.867,73 ha 89,6%) 

Aree Forestate e 

Seminaturali 

(156,82 ha – 4,9%) 

Categoria di dettaglio Area [ha] % 

Reti stradali e spazi accessori 34,70 1,08 

Tessuto residenziale sparso 33,40 1,04 

Tessuto residenziale continuo, denso pi¨ recente e basso 31,01 0,97 

Suoli rimaneggiati e artefatti 20,60 0,64 

Insediamento industriale o artigianale con spazi annessi 12,64 0,39 

Tessuto residenziale discontinuo 9,01 0,28 

Insediamenti produttivi agricoli 7,32 0,23 

Insediamento in disuso 5,79 0,18 

Aree estrattive 5,49 0,17 

Cimiteri 5,25 0,16 

Insediamento commerciale 4,15 0,13 

Aree sportive (calcio, atletica, tennis, etc) 3,19 0,10 

Tessuto residenziale rado e nucleiforme 1,89 0,06 

Insediamento dei grandi impianti di servizi pubblici e privati 0,84 0,03 

Cantieri e spazi in costruzione e scavi 0,51 0,02 

Canali e idrovie 0,23 0,01 

Uliveti 2.063,29 64,47 

Seminativi semplici in aree non irrigue 745,74 23,30 

Colture temporanee associate a colture permanenti 38,74 1,21 

Frutteti 11,03 0,34 

Aree prevalentemente occupate da coltura agrarie con presenza di 

spazi naturali 

6,39 0,20 

Vigneti 1,44 0,05 

Sistemi colturali e particellari complessi 1,09 0,03 

Aree a pascolo naturale, praterie, incolti 73,66 2,3 

Cespuglieti e arbusteti 48,43 1,51 

Aree a vegetazione sclerofilla 15,48 0,48 

Boschi di latifoglie 8,16 0,26 

Superfici a copertura erbacea densa 5,08 0,16 

Prati alberati, pascoli alberati 3,05 0,10 

Boschi di conifere 2,95 0,09 

Totale 3.200,58 100 

Fonte: Carta Uso del Suolo Regione Puglia, Manuale di foto interpretazione, vers.1.0





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Figura 2-5 

Area di Studio (2 km attorno al Gasdotto + 3 km attorno al PRT) 


La viabilità principale che ricade nell’Area di Studio è la seguente: 

• SP 245, che collega Acquarica alla SP366 e corre in prossimità del Sito del PRT, a Nord; 

• SP 366 (San Cataldo-Otranto), che attraversa l’Area di Studio in prossimità dell’approdo; 

• SP 2 (Vernole-Melendugno), localizzata a circa 2 km a sud-ovest del Sito del PRT; 

• SP1 (Lecce-Vernole), localizzata a circa 3 km ad ovest del Sito del PRT; 

• SP 142 (Vernole-Acquarica-Vanze-Strudà-Pisignano), localizzata a circa 1,2 km ad ovest del 

Sito del PRT. 

L’Area di Studio è attraversata inoltre da altre strade comunali minori e da strade di campagna, 

queste ultime talvolta abbastanza strette e delimitate da muretti a secco. Una strada di 

campagna, in particolare, costituisce un tratto di un percorso ciclistico denominato Per Acaya 

dalle Cesine a Roca. Tale percorso in alcuni punti interseca il tracciato del gasdotto.





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L’Area di Studio, analizzata in questo Paragrafo, include sia l’area costiera (l’approdo) che l’area 

interna (il tracciato a terra del gasdotto). 

La costa è prevalentemente rocciosa (Figura 2-6), con la presenza di lunghe spiagge sabbiose 

verso sud, in direzione di San Foca (Figura 2-7), e piccole spiagge verso nord. 

Figura 2-6 

Costa Rocciosa a Torre Specchia Ruggeri 

Fonte: ERM (Ottobre 2011)





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Figura 2-7 

Spiaggia Sabbiosa a San Foca 






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Sequenz. 

L’insediamento più vicino è quello di Acquarica (nel comune di Vernole), che si trova a circa 1 km 

dal sito del PRT (Figura 2-8). 

Figura 2-8 

Insediamento di Acquarica 






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Sequenz. 

Nel territorio di Acquarica, delimitato ad est dal perimetro del sito del PRT, è ubicata anche 

un’importante area archeologica, l’Ecomuseo dei Paesaggi di Pietra di Acquarica (Figura 2-9). 

Figura 2-9 

Ecomuseo di Acquarica 






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Sequenz. 

Sul territorio comunale di Acquarica, ma più in generale in tutto il Salento, sono presenti le 

pagliare (Figura 2-10), caratteristiche costruzioni rurali ubicate all’interno dei terreni agricoli. Esse 

furono costruite secondo antiche tradizioni e presentano due tipi di struttura: 

• pianta quadrangolare con sezione a tronco di piramide; 

• pianta circolare con sezione conica. 

Esse rappresentano un indicatore socio-culturale di grande interesse in quanto possono essere 

considerate monumenti della società rurale e assumono la stessa importanza dei paesaggi 

naturali. Alcune di queste strutture sono molto vecchie, risalendo addirittura al diciassettesimo 

secolo. 

Figura 2-10 Pagliara in Prossimità del Tracciato 






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Sequenz. 

Attorno al sito di progetto la vegetazione è costituita prevalentemente da alberi di olivo (Figura 

2-11), vegetazione sclerofilla, cespugli e arbusti (Figura 2-12). 

Figura 2-11 Alberi di Olivo 






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Figura 2-12 Vegetazione Sclerofilla, Cespugli e Arbusti 






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Le ultime due foto (Figura 2-13 e Figura 2-14), infine, mostrano rispettivamente: 

• il sito del PRT, un vasto campo incolto pianeggiante, delimitato a sud dal percorso ciclistico e 

a nord dalla strada comunale Acquarica-Specchia; 

• il sito della BVS, un’area incolta, in cui si è riscontrata la presenza di alcuni giovani alberi di 

ulivo sparsi. 

Figura 2-13 Sito del PRT 






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Figura 2-14 Sito della BVS 


2.3.4.2 Valore Paesaggistico degli Elementi Costituenti il Paesaggio 

Sulla base delle analisi sopra esposte, nella successiva Tabella 2-5 sono riportati gli elementi 

caratterizzanti il paesaggio all’interno dell’Area di Studio e l’assegnazione del rispettivo valore. 

La matrice paesistica di fondo è caratterizzata in prevalenza da terreni agricoli; circa l’89,6% 

dell’Area di Studio è coltivato, per la maggior parte (71,9%) ad olivi. Le aree urbane sono limitate 

al 2,35% dell’Area di Studio, e sono localizzate lungo la costa.





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Tabella 2-5 

Valore Paesaggistico degli Elementi Costituenti il Paesaggio 

Elemento Descrizione Valore 

Componente Morfologica e Strutturale 

Morfologia 

Naturalità 

Tutela 

Componente Visiva 

Panoramicità 

Singolarità 

paesaggistica 

Detrattori Antropici 

La morfologia dell’area è caratterizzata dalla presenza di un’ampia zona 

pianeggiante chiamata Pianura Salentina, compresa tra l'altopiano carsico 

delle Murge, a nord, e le colline delle Serre Salentine, a sud. Solo la 

presenza di elementi quali gli ulivi e le pinete conferiscono al paesaggio 

una componente verticale percepibile. 

L’Area di Studio è caratterizzata da una vegetazione tipica delle aree 

agricole. Elementi di pregio sono costituiti dalla macchia mediterranea, 

dalla pineta e dai canneti (vegetazione palustre). 

Il sito non è incluso in aree protette, tuttavia l’Area di Studio è prossima 

all’area SIC/ZPS/IBA Le Cesine (1.760 m dal tracciato del gasdotto). 

L’area costiera (fino a 300 m dalla linea di battigia) è vincolata dal D.Lgs. 

42/2004 per il suo valore ambientale e paesaggistico. 

L’Area di Studio non ha punti di osservazione panoramica e la mancanza 

di punti di vista elevati limita le potenzialità di fruizione del paesaggio. I 

potenziali fruitori delle qualità visive della costa di Melendugno sono i turisti 

dei lidi. Anche gli utilizzatori del percorso ciclo turistico possono godere 

della vista del paesaggio. 

Elementi distintivi del paesaggio nell’Area di Studio sono le pagliare e i 

muretti a secco posti ai bordi delle strade e delle proprietà agricole. 

I principali detrattori antropici nell’Area di Studio sono le strutture turistiche 

sulla spiaggia (in particolare durante la stagione estiva) e le strutture 

connesse con l’ambiente agricolo. 

2 – basso 

3 – medio 

3 – medio 

3 – medio 

3 – medio 

2 - basso (*) 

Componente Simbolica 

Uso del suolo 

Valori storico – 

Culturali 

Il 72,3% dell’intera Area di Studio è coltivata a ulivi, alcuni dei quali sono 

piante monumentali, protette ai sensi della normativa italiana. Le aree 

urbane sono limitate al 2% e quelle ad uso industriale e commerciale 

all’1%. 

Il sito è caratterizzato dalla presenza (in particolare vicino al sito del PRT) 

di evidenze storiche e archeologiche relative ad antichi insediamenti nel 

Salento. Ci sono anche numerose pagliare, tipiche strutture rurali che 

possono essere considerate monumenti della società rurale. 

3 – medio 

4 – alto 

Note: (*) Il valore dei detrattori antropici: va sottratto al valore paesaggistico complessivo





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2.3.4.3 Sensibilità Paesaggistica dell’Area di Studio 

Il giudizio complessivo, relativo alla sensibilità paesaggistica dell’Area di Studio considerata, 

emerso dalle valutazioni degli Elementi costitutivi il Paesaggio riportate nel Paragrafo 

precedente, è sintetizzato nella successiva Tabella 2-6. 

Tabella 2-6 

Sensibilità Paesaggistica dell’Area di Studio 

Componente 

Morfologica e strutturale 

Visiva 

Simbolica 

Giudizio sintetico 

Valore paesaggistico 

3 – medio 

3 – medio 

4 – alto 

3 - medio 

Nell’Area di Studio si attribuisce quindi alla componente paesaggistica un valore Medio. 

Questo valore rappresenta la Sensibilità dell’Area e verrà confrontato, nel Paragrafo 3.2, con il 

valore dell’impatto associato al progetto (definito Magnitudo dell’Impatto), al fine di determinare 

complessivamente l’Impatto Paesaggistico del Progetto.





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3 VALUTAZIONE DELL’INCIDENZA PAESAGGISTICA 

Il presente Capitolo valuta l’impatto del progetto sulla componente paesaggio. L’analisi 

dell’impatto è stata effettuata attraverso: 

• La definizione della metodologia di valutazione (Paragrafo 3.1); 

• La valutazione degli impatti sul paesaggio (Paragrafo 3.2); 

• La descrizione delle misure di mitigazione (Paragrafo 3.3); 

• La valutazione degli impatti residui sul paesaggio (Paragrafo 3.4). 

3.1 Metodologia di Valutazione 

L’impatto del progetto sul paesaggio è stato valutato per mezzo di: 

• un’analisi del progetto; 

• un’analisi dei cambiamenti prodotti sul paesaggio esistente dalla presenza del progetto; tale 

analisi è stata effettuata anche con l’ausilio di fotosimulazioni. 

L’impatto finale sul paesaggio, dovuto alla presenza del progetto, è valutato comparando il valore 

dell’area, definito anche Sensibilità dell’Area di Studio (si veda Paragrafo 2.3.4.3), con il valore 

degli impatti paesaggistici associati al progetto, definiti anche Magnitudo dell’Impatto. 

I criteri usati per valutare l’importanza dei cambiamenti sul paesaggio sono riportati nella 

seguente Tabella 3-1 e descritti nei successivi Paragrafi. 

Tabella 3-1 

Criteri di Valutazione degli Impatti del Progetto sul Paesaggio 

Componente 

Parametri di valutazione 

Incidenza morfologica e 

strutturale 

Incidenza visiva 

Conservazione o alterazione dei caratteri morfologici del luogo 

Adozione di tipologie costruttive più o meno affini a quelle presenti nell'intorno per le 

medesime destinazioni funzionali 

Conservazione o alterazione della continuità delle relazioni tra elementi storicoculturali 

o tra elementi naturalistici 

Impatti sulle viste panoramiche 

Ingombro visivo 

Impatto luminoso durante il periodo notturno 

Incidenza simbolica 

Elementi del paesaggio che hanno un valore simbolico per la comunità locale 

Allo scopo di definire gli impatti, a ciascuna componente del paesaggio è stato attribuito un 

valore (punteggio); la somma di questi punteggi definisce il valore della magnitudo degli impatti 

sul paesaggio.





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Per una sintetica valutazione della magnitudo degli impatti, è stata applicata la seguente 

classificazione: 

• 1 = magnitudo degli impatti molto piccola; 

• 2 = magnitudo degli impatti piccola; 

• 3 = magnitudo degli impatti media; 

• 4 = magnitudo degli impatti grande; 

• 5 = magnitudo degl impatti molto grande. 

Come mostrato nella successiva Tabella 3-2, gli impatti sul paesaggio sono valutati incrociando 

la Sensibilità dell’Area di Studio con la Magnitudo dell’Impatto. 

Tabella 3-2 

Valutazione della Significatività dell’Impatto per il Paesaggio 

1 – Molto 

piccola 

Magnitudo 

2 - Piccola 3 - Media 4 - Grande 

5 – Molto 

grande 

1 – Molto bassa 1 2 3 4 5 

Sensibilità 

2 – Bassa 2 4 6 8 10 

3 – Media 3 6 9 12 15 

4 – Alta 4 8 12 16 20 

5 – Molto alta 5 10 15 20 25 

Note: Verde = Impatto non significativo; Giallo = Impatto basso; Arancione = Impatto moderato; Rosso = Impatto 

significativo. 

Nella precedente Tabella compaiono 2 valori che rappresentano soglie importanti: 

• la soglia di rilevanza, pari a 5; 

• la soglia di tolleranza, pari a 16. 

Se il risultato è inferiore a 5, corrispondente ad un livello di impatto “non significativo” o 

“basso”, l’impatto del progetto sul paesaggio ricade sotto la soglia di rilevanza; pertanto, il 

progetto è considerato accettabile. 

Se il risultato ricade tra 5 e 15, corrispondente ad un livello di impatto “moderato”, l’impatto del 

progetto sul paesaggio è considerato tollerabile. 

Se, infine, il risultato è superiore a 15, corrispondente ad un livello di impatto “significativo”, 

l’impatto del progetto sul paesaggio ricade sopra la soglia di tolleranza. Il progetto deve essere 

soggetto ad ulteriori valutazioni e potrebbe essere respinto nel caso di giudizio paesistico 

negativo.





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3.2 Magnitudo dell’Impatto 

La magnitudo dell’impatto corrisponde all’entità delle variazioni apportate nel paesaggio dalla 

presenza del progetto. L’entità dei cambiamenti che interessano il paesaggio dipende dalla 

natura, dalla portata e dalla durata del cambiamento previsto nel paesaggio e dall’effetto 

complessivo su una particolare vista. Questo Paragrafo valuta la magnitudo dell’impatto in modo 

qualitativo, applicando i criteri di valutazione descritti nella precedente Tabella 3-1. 

È importante sottolineare, come già constatato, che il gasdotto on-shore sarà interrato e che 

copertura del suolo e vegetazione saranno totalmente ripristinate in seguito alla posa della 

condotta; le implicazioni sul paesaggio durante la fase operativa, pertanto, possono essere 

considerate non significativite (Figura 3-1). 

In particolare, al fine di assicurare un perfetto ripristino, prima di iniziare qualsiasi lavoro di 

costruzione, saranno realizzate delle registrazioni topografiche e fotografiche delle condizioni 

esistenti del tracciato della condotta e delle vie di accesso. Tali registrazioni saranno utilizzate 

come standard a fronte dei quali sarà valutata la qualità dell’intervento di ripristino una volta 

terminati i lavori di costruzione. 

Pertanto, in accordo con il valore di sensibilità dell’Area di Studio (valutata Media), la magnitudo 

dell’impatto del gasdotto sul paesaggio è considerata Molto piccola, corrispondente ad un livello 

di significatività dell’impatto Basso.





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Figura 3-1 

Esempio di un Gasdotto in seguito dei Lavori di Ripristino 

Fonte: ERM SpA (Ottobre 2011) 

Le uniche infrastrutture che saranno visibili, dunque, saranno la Stazione della Valvola di 

Intercettazione di Linea (BVS), ubicata lungo la condotta, al kp 0,840, ed il Terminale di 

Ricezione del Gasdotto (PRT), alla fine del gasdotto, a 5 km dalla costa. La Stazione della 

Valvola di Intercettazione di Linea è un piccolo cabinato delimitato da una recinzione, che 

copre una superficie totale di circa 13 x 23 m; essa sarà costruita in un’area incolta, in cui si è 

riscontrata la presenza di alcuni giovani alberi di ulivo sparsi. 

Pertanto, in accordo con il valore di sensibilità dell’Area di Studio (valutata Media), la magnitudo 

dell’impatto della BVS sul paesaggio è considerata Molto piccola, corrispondente ad un livello di 

significatività dell’impatto Basso. 

Il Terminale di Ricezione del Gasdotto, invece, sarà costituito da strutture di dimensioni ed 

altezza maggiori, come mostrato nel modello tridimensionale riportato in Figura 1-2, pertanto il 

suo impatto sul paesaggio sarà analizzato nel dettaglio. Di seguito sono riportati i risultati 

dell’analisi degli impatti sulle 3 componenti del paesaggio considerate (componente morfologica 

e strutturale, componente visiva e componente simbolica), con riferimento alla sola presenza del 

PRT.





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3.2.1 Incidenza Morfologica e Strutturale 

Il paesaggio dell’Area di Studio è caratterizzato da una morfologia pianeggiante e da una 

vegetazione tipica delle aree agricole, con più del 70% dei terreni ricoperti da piante di ulivi. Le 

nuove strutture del PRT saranno ubicate in un’area in cui non sono attualmente presenti impianti 

analoghi; dunque esse potrebbero modificare la morfologia dell’area ed i rapporti tra gli elementi 

naturali. 

Tuttavia le modifiche apportate possono considerarsi localizzate e moderate, e la presenza delle 

nuove strutture potrebbe influenzare solo parzialmente la percezione complessiva della naturalità 

del territorio. Pertanto, la magnitudo degli impatti dovuti alla presenza del progetto sulla 

componente morfologica e strutturale è considerata Media. 

3.2.2 Incidenza Visiva 

La visibilità del progetto è stata valutata analizzando il che modo esso incide sugli aspetti scenici 

del paesaggio (caratterizzato, come si è visto, dalla mancanza di punti elevati che possano offrire 

viste panoramiche privilegiate) limitandone le possibilità di fruizione. 

Al fine di valutare correttamente gli impatti del progetto sul paesaggio, sono stati identificati 

diversi punti di vista dai quali è stato verificato il potenziale impatto visivo. Tali punti sono (Figura 

3-2): 

• Il punto di vista P1, ubicato a circa 260 m a sud del PRT, lungo la Strada Comunale San 

Niceta, la quale collega l’angolo sud occidentale della PRT con il centro abitato di 

Melendugno; 

• Il punto di vista P2, ubicato a circa 750 m a sud del PRT, lungo la Strada Comunale San 

Niceta, in corrispondenza del viale di accesso alla Masseria Casa Montepiccioli; 

• Il punto di vista P3, ubicato a circa 500 m ad ovest del PRT, in prossimità della cappella 

“Madonna del Buon Consiglio”; 

• Il punto di vista P4 ubicato a circa 1.600 m a nord ovest del PRT, lungo la SP142; 

• Il punto di vista P5, ubicato a circa 250 m a nord del PRT; 

• Il punto di vista P6, ubicato a circa 660 m a sud ovest del PRT, in prossimità dell’area 

archeologica “Fattoria Messapica di Pozzo Seccato”.





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Figura 3-2 

Punti di Vista utilizzati per i Fotoinserimenti 

Fonte: ERM SpA (Ottobre 2011) 

È stato preparato un fotomontaggio per ciascun punto di vista, in modo da visualizzare i 

cambiamenti prodotti nel paesaggio a seguito della realizzazione del progetto. Da tali 

fotomontaggi è risultato che le strutture del PRT sono visibili solamente dai punti di vista P1, P5 e 

P6, in quanto: 

• da P1 il progetto sarà visibile a causa della mancanza di vegetazione; 

• da P5 il progetto sarà visibile al di sopra degli alberi. 

• da P6 il progetto sarà visibile al di sopra degli alberi. 

Dai punti di vista P2, P3 e P4, invece, il sito risulta nascosto in quanto:





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• da P2 il progetto sarà quasi completamente nascosto dalla presenza degli ulivi (sarà visibile 

solamente l’estremità superiore del camino); 

• da P3 il progetto sarà completamente nascosto alla vista dalla presenza della vegetazione; 

• da P4 il progetto sarà completamente nascosto alla vista dalla presenza della vegetazione. 

La Tavola 13 dell’Allegato 5 riporta quindi i foto inserimenti relativi ai punti di vista dai quali le 

strutture del PRT risultano visibili (ovvero P1, P5 e P6). 

La presenza del PRT costituirà dunque un ostacolo visivo solamente dai punti di vista più 

prossimi all’area (più vicini di 700 m), mentre dagli altri punti di vista le piante di ulivo 

nasconderanno le strutture in progetto. Dunque, la magnitudo dell’impatto visivo complessivo è 

classificata come Media. 

La componete visiva, inoltre, prende in considerazione e valuta anche l’impatto luminoso 

prodotto dalle opere in progetto. Il PRT, infatti, essendo in funzione 24 ore al giorno, verrà 

illuminata anche durante il periodo notturno. 

Considerando tuttavia che i volumi del PRT sono relativamente bassi (la struttura più alta, 

rappresentata dal camino, è circa 10 m), che le piante di ulivo fungeranno da schermo 

nascondendone la vista a distanze superiori a 700 m e che verranno adottate tutte le necessarie 

misure di mitigazione al fine di ridurre l’impatto luminoso notturno, si conferma che la magnitudo 

dell’incidenza visiva finale sarà di entità Media. 

Una riduzione dell’impatto luminoso sarà possibile tramite l’utilizzo di impianti illuminanti 

specificatamente progettati e conformi agli standard europei e alle normative italiane. 

A livello regionale, la Legge Regionale n. 15 del 23 novembre 2005, "Misure urgenti per il 

contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico", stabilisce i requisiti 

tecnici e le modalità di impiego degli impianti di illuminazione (art. 5). In particolare, essa 

prescrive che l’illuminazione degli edifici debba avvenire dall’alto verso il basso e che gli impianti 

di illuminazione siano dotati di dispositivi che consentano lo spegnimento o la riduzione della 

potenza di almeno il 30% entro le ore 24.00. 

3.2.3 Incidenza Simbolica 

Come descritto più nel dettaglio nel Paragrafo 2.2.3, l’Area di Studio è caratterizzata dalla 

presenza di evidenze storico-archeologiche risalenti ad antichi insediamenti nel Salento. Essi 

sono concentrati, essenzialmente, nel territorio di Acquarica, dove è ubicato l’Ecomuseo dei 

Paesaggi di Pietra, al confine con il PRT. Inoltre si riscontra la presenza di numerose Pagliare,





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caratteristiche strutture che possono essere considerate veri e propri monumenti della società 

rurale. 

Considerando che: 

• il progetto non interferisce direttamente con i suddetti siti storico-archeologici, caratterizzati da 

un notevole valore simbolico; 

• i volumi del PRT saranno solo marginalmente visibili da tali aree, essendo essi parzialmente 

nascosti dalla vegetazione, ed in particolare dalle piante di ulivo, che ricoprono circa il 72% 

dell’Area di Studio; 

la magnitudo dell’impatto sulla componente simbolica è classificata come Media. 

3.2.4 Conclusioni 

Come riportato nei precedenti Paragrafi, l’impatto dovuto alla presenza del PRT sul paesaggio è 

valutato confrontando il valore paesaggistico dell’area (la Sensibilità dell’Area di Studio) con il 

valore degli impatti sul paesaggio associati al progetto del PRT (la Magnitudo dell’Impatto). 

I risultati di questa analisi sulla Sensibilità dell’Area di Studio e sulla Magnitudo dell’impatto sono 

riportati nella successiva Tabella 3-3. Nel complesso, sia la Sensibilità dell’Area di Studio che la 

Magnitudo dell’impatto sono considerati Medi. 

Tabella 3-3 

Valutazione della Magnitudo dell’Impatto 

Componente Sensibilità dell’Area di Studio Magnitudo dell’impatto 

Morfologica e strutturale 3 – media 3 – media 

Visiva 3 – media 3 – media 

Simbolica 4 – alta 3 – media 

Valutazione sintetica 3 – media 3 – media 

La successiva Tabella 3-4, infine, mostra il valore finale dell’impatto sul paesaggio.





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Tabella 3-4 

Valutazione della Significatività dell’Impatto sul Paesaggio 

1 – Molto 

piccola 

Magnitudo 

2 - Piccola 3 - Media 4 - Grande 

5 – Molto 

grande 

1 – Molto bassa 1 2 3 4 5 

Sensibilità 

2 – Bassa 2 4 6 8 10 

3 – Media 3 6 9 12 15 

4 – Alta 4 8 12 16 20 

5 – Molto alta 5 10 15 20 25 

Note: Verde = Impatto non significativo; Giallo = Impatto basso; Arancione = Impatto moderato; Rosso = Impatto 

significativo. 

Il valore risultante dall’analisi degli impatti del PRT sul paesaggio è pari a 9. Dunque, l’impatto è 

classificato come Moderato, ovvero è considerato tollerabile. 

3.3 Misure di Mitigazione 

Le misure di mitigazione che saranno applicate per tutta la lunghezza del tracciato includono, ove 

possibile, il ripristino della copertura di suolo con quello originariamente rimosso. 

In particolare, gli ulivi monumentali rimossi durante l’allestimento della Pista di Lavoro (ove 

presenti) saranno ripiantati in fase di ripristino. 

Nel caso in cui un albero monumentale rimosso (o altri grandi alberi con un apparato radicale 

profondo) dovesse essere ripiantato, scavare la buca esattamente in corrispondenza dell’asse 

del gasdotto potrebbe danneggiare la condotta; pertanto, questi saranno ripiantumati ad una 

distanza di circa 2-3 metri dall’asse della condotta. 

Se necessario, al fine di mitigare gli impatti saranno introdotte nel paesaggio nuove piante, in 

modo da integrare al meglio le strutture in progetto (il Terminale di Ricezione del Gasdotto e la 

Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea) nel paesaggio ricevente, e di schermare la 

vista degli stessi. 

3.4 Impatti Residi 

L’applicazione delle precedenti misure di mitigazione permetterà di minimizzare l’impatto residuo 

sul paesaggio dovuto alla presenza del progetto. 

In particolare il ripristino delle caratteristiche del terreno, in seguito all’interramento della 

condotta, consentirà di ridurre gli impatti del gasdotto ad un livello non significativo.





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La successiva Tabella 3-5, presenta una sintesi degli impatti residui associati agli impatti 

precedentemente identificati. 

Tabella 3-5 

Impatti Residui – Fase Operativa 

Impatto 

Mitigazioni Adottate per la Riduzione 

dell’Impatto 

Impatto Residuo 

Introduzione di nuove strutture 

permanenti: gasdotto (kp 0-4,910) 

Le aree agricole, inclusi gli uliveti, 

saranno ripristinate (anche gli ulivi 

monumentali, ove presenti). 

La vegetazione boschiva e gli arbusti di 

macchia saranno ripiantati per sostituire 

quanto perso durante la fase di 

costruzione. 

NON SIGNIFICATIVO 

• l’interramento del gasdotto ed il 

totale ripristino della copertura del 

suolo e della vegetazione 

consentiranno di ridurre gli impatti 

a livelli non significativiti 


permanenti: BVS (kp 0,840); 


permanenti: PRT (kp 4,910) 

Nuove piante saranno introdotte, se 

necessario, al fine di integrare la 

Stazione della Valvola di 

Intercettazione di Linea nel paesaggio 

ricevente. 

Nuove piante saranno introdotte, se 

necessario, al fine di integrare la PRT 

nel paesaggio ricevente. 

Impiego di apparecchi di illuminazione 

specificatamente progettati. 

BASSO 

• le nuove piante introdotte 

consentiranno di schermare la 

vista della BVS a potenziali 

osservatori 

• le dimensioni della BVS sono 

ridotte (circa 13 x 23 m, alla 

recinzione) quindi l’impatto 

residuo è basso 

MODERATO 

• le nuove piante, se introdotte, 

consentiranno di schermare la 

vista del PRT a potenziali 

osservatori 

• l’impiego di impianti di 

illuminazione conformi agli 

standard europei e alle normative 

italiane consentirà di ridurre 

l’impatto luminoso notturno 

Nota: 

*) Le misure di mitigazione in corsivo saranno sviluppate in una fase successive del progetto 

3.5 Conclusioni 

Nel precedente Paragrafo 3.2, il grado di sensibilità paesaggistica dell’ambiente ricevente è stato 

incrociato con la magnitudo dell’impatto dovuto alla presenza delle 3 principali strutture che 

costituiscono il progetto (il gasdotto onshore, la Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea 

ed il Terminale di Ricezione del Gasdotto). Per ciascuna di esse è stato dunque ricavato un 

valore di significatività dell’impatto.





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Successivamente, nei Paragrafi 3.3 e 3.4, sono state proposte ed applicate alcune misure di 

mitigazione al fine di ridurre gli impatti attesi. I risultati ottenuti dall’analisi condotta sono stati i 

seguenti: 

• l’impatto residuo dovuto alla presenza del nuovo gasdotto interrato è considerato non 

significativo; 

• l’impatto residuo dovuto alla presenza della Stazione della Valvola di Intercettazione di Linea 

è considerato basso; 

• l’impatto residuo dovuto alla presenza del PRT è considerato moderato.

ESIA Italia â Allegato 7 Relazione Paesaggistica - Trans Adriatic ...

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