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BILANCIO SOCIALE 2010 - Libera Università di Bolzano

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<strong>BILANCIO</strong> <strong>SOCIALE</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>


INDEX<br />

parte 1.INTRODUZIONE<br />

1.1 Premessa<br />

1.2 Storia, orientamento e obiettivi della<br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

parte 2.MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E<br />

ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

2.1.1 Il modello trilingue<br />

2.1.2 Composizione del corpo studentesco<br />

secondo la provenienza<br />

2.1.3 Programmi internazionali <strong>di</strong> scambio<br />

2.2 Ricerca<br />

2.2.1 Ricerca per una maggiore cultura<br />

dell’innovazione sul territorio<br />

2.2.2 Attività <strong>di</strong> ricerca dell’Università<br />

2.2.3 I punti chiave della ricerca delle Facoltà<br />

2.2.4 Pubblicazioni<br />

15<br />

2.3 Ruolo dell’Università nell’ambito territoriale16<br />

2.3.1 Trasferimento <strong>di</strong> sapere da parte delle Facoltà 16<br />

2.3.2 Congressi<br />

17<br />

2.3.3 Nuove iniziative nel settore dell’appren<strong>di</strong>mento 17<br />

permanente<br />

parte 3.GLI STUDENTI<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

3.1.1 Orientamento<br />

3.1.2 Esigenze <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>versamente abili<br />

3.1.3 “Distance and blended learning“ nelle Facoltà<br />

3.1.4 Tirocini<br />

1<br />

1<br />

3<br />

4<br />

5<br />

5<br />

6<br />

9<br />

11<br />

11<br />

11<br />

11<br />

19<br />

19<br />

19<br />

19<br />

20<br />

3.1.5 Comitato Pari Opportunità - Università a misura<br />

<strong>di</strong> famiglia<br />

3.1.6 Studentati<br />

3.1.7 Associazioni studentesche<br />

3.1.8 Rappresentanti degli studenti<br />

3.1.9 Club studenteschi<br />

3.1.10 Riconoscimento <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

3.1.11 Gli studenti in numeri<br />

3.2 Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

parte 4.ATTIVITA’<br />

4.1 Insegnamento<br />

4.1.1 Bachelor<br />

4.1.2 Master e dottorati<br />

4.1.3 Post Lauream<br />

parte 5.RISORSE<br />

5.1 Capitale umano<br />

5.1.1. Professori e ricercatori<br />

5.1.2. Dipendenti<br />

5.2 Strutture<br />

5.2.1. Biblioteca come centro <strong>di</strong> servizi<br />

5.2.2. Locali<br />

5.2.3. Efficienza energetica<br />

5.3. Finanziamento<br />

5.3.1. Entrate e uscite <strong>2010</strong><br />

parte 6.CONCLUSIONI<br />

6.1 Oltre l’insegnamento accademico<br />

21<br />

22<br />

23<br />

24<br />

25<br />

26<br />

26<br />

27<br />

28<br />

29<br />

29<br />

29<br />

30<br />

30<br />

31<br />

31<br />

31<br />

34<br />

35<br />

35<br />

37<br />

38<br />

39<br />

39<br />

42<br />

42


1<br />

Parte 1.INTRODUZIONE<br />

1.1 Premessa<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, fin dalla sua fondazione nel<br />

1997, si è affermata a livello internazionale e consolidata sul<br />

territorio. A questa Università spetta un particolare compito in<br />

ambito sociale: come importante istituzione <strong>di</strong> formazione deve<br />

essere riconosciuta da gran parte della popolazione locale, anche<br />

in riferimento al generoso finanziamento pubblico. Tale<br />

ruolo consiste principalmente nel contribuire ai fondamentali<br />

processi <strong>di</strong> trasformazione economici, sociali e culturali, che<br />

caratterizzano la società contemporanea. L’impegno sociale <strong>di</strong><br />

una università non è solo fornire prestazioni d’alto valore nel<br />

campo della ricerca e dell’insegnamento, ma anche rendere<br />

accessibile - e quin<strong>di</strong> fruibile - il sapere alla popolazione, alle<br />

istituzioni pubbliche e al mondo economico.<br />

Gli organi <strong>di</strong> governo dell’Ateneo sviluppano i suoi obiettivi<br />

tenendo conto <strong>di</strong> questa funzione sociale. Così la valutazione<br />

esterna, effettuata su incarico della Provincia Autonoma <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong>, è stata svolta con il massimo impegno <strong>di</strong> tutti i vari<br />

settori dell’Università. Il compito adesso consiste nello sviluppare<br />

la ricerca e l’insegnamento in base a criteri <strong>di</strong> qualità<br />

trasparenti e nel vincolare l’intera comunità accademica all’obiettivo<br />

<strong>di</strong> sostenibilità integrata in quanto fulcro della attività<br />

dell’Ateneo.<br />

Anche l’obbligo del plurilinguismo è stato rafforzato; a testimonianza<br />

della visione proiettata verso il futuro dell’Università e<br />

del fatto che gli accademici rivestono un ruolo <strong>di</strong> particolare<br />

responsabilità nella creazione <strong>di</strong> una società multiculturale. Per<br />

questo spetta all’Università fornire gli impulsi culturali decisivi.<br />

I vertici dell’Università, per una concreta realizzazione del<br />

concetto dell’appren<strong>di</strong>mento permanente e con senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

sociale, hanno inoltre intrapreso passi decisivi per<br />

rendere accessibili le risorse <strong>di</strong> questa Università a parti più<br />

ampie della popolazione.<br />

Con l’introduzione dello Stu<strong>di</strong>um Generale è stata creata una<br />

possibilità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, che ha consentito a citta<strong>di</strong>ne e citta<strong>di</strong>ni<br />

senza formazione accademica <strong>di</strong> accedere ai corsi universitari.<br />

La realizzazione del progetto “JuniorUni” persegue finalità simili<br />

e avvicina bambini e ragazzi, in<strong>di</strong>pendentemente dal ceto<br />

sociale, al sapere universitario. Allo stesso modo, nell’ambito<br />

della strategia <strong>di</strong> reclutamento dell’Università, sono state prese<br />

in considerazione le esigenze <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>versamente abili,<br />

<strong>di</strong> modo che l’Università, a ragione, si possa presentare come<br />

“università per tutti”.<br />

Il lavoro del Comitato Pari Opportunità accompagna questo<br />

processo in modo costruttivo, come ad esempio in riferimento<br />

all’attuazione del concetto <strong>di</strong> “università a misura <strong>di</strong> famiglia”.<br />

Sono state realizzate numerose manifestazioni per i bambini<br />

e i familiari del personale. Oltre a ciò sono stati pre<strong>di</strong>sposti<br />

un co<strong>di</strong>ce etico e una Carta degli studenti, che <strong>di</strong>sciplinano i<br />

<strong>di</strong>ritti e doveri nell’ambito della vita universitaria.<br />

A livello locale vi sono stati intensi contatti con altre istituzioni,<br />

come il conservatorio Clau<strong>di</strong>o Montever<strong>di</strong> e il Museion.<br />

Il rettore ha sottolineato espressamente l’importanza dell’Università<br />

nel contesto dell’anno europeo della lotta alla povertà<br />

e all’esclusione sociale con numerose conferenze all’interno<br />

e all’esterno dell’Ateneo, che hanno riscosso una notevole risonanza.<br />

In tutte queste iniziative l’Università ha mostrato il<br />

proprio impegno, a livello nazionale e internazionale, creando<br />

una rete <strong>di</strong> contatti con università impegnate socialmente.


1. INTRODUZIONE<br />

2<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha svolto, in rispetto a questi<br />

principi, un ruolo <strong>di</strong> primo piano nello sviluppo dell’innovazione<br />

in regione – innovazione che non mira solo al miglioramento<br />

tecnico ed economico, ma tiene in considerazione anche i<br />

fattori della sostenibilità sociale e ambientale. In collaborazione<br />

con le università vicine si dovrà promuovere la crescita<br />

integrata <strong>di</strong> questa regione quale modello riconosciuto a livello<br />

internazionale per il ruolo che avrà in futuro una “società ponte”<br />

multiculturale.<br />

Presidente prof. Konrad Bergmeister<br />

Rettore prof. Walter Lorenz


1. INTRODUZIONE<br />

3<br />

1.2 Storia, orientamento e obiettivi della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

La fondazione dell’Università è stata preceduta da alcuni anni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>battito sulla necessità <strong>di</strong> creare un ateneo in Alto A<strong>di</strong>ge. Già<br />

nel 1969 i due consiglieri comunali del PLI Giorgio Vigliada e<br />

Vittorio Albericci hanno presentato un’interrogazione in Consiglio<br />

comunale sulle eventuali iniziative della città per la creazione<br />

<strong>di</strong> una sede universitaria a <strong>Bolzano</strong>. Quando è stata fondata<br />

l’Accademia Europea, nel 1992, lo Statuto citava fra gli scopi<br />

principali quello <strong>di</strong> “promuovere ricerca scientifica applicata ed<br />

eseguire formazione ad orientamento professionale come anche<br />

formazione universitaria”. Nello stesso anno un parere <strong>di</strong> Ulrich<br />

Runggal<strong>di</strong>er, Gottfried Tappeiner e Karl Zeller ha analizzato<br />

l’impatto che una struttura universitaria avrebbe potuto avere<br />

a <strong>Bolzano</strong>. Nell’anno 1993 Friedrich Schmidl, a cui era stato<br />

affidato il progetto dell’Università, ne ha tratteggiato i contorni<br />

in un’intervista con la Südtiroler Wirtschaftszeitung:<br />

‘’Non dovrebbe essere una dépendance universitaria, ma una<br />

struttura universitaria che si <strong>di</strong>stingua qualitativamente dagli<br />

atenei <strong>di</strong> massa. L’Alto A<strong>di</strong>ge potrebbe offrire, grazie alla sua<br />

posizione e al bilinguismo, interessanti corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nel settore<br />

turistico e nel marketing internazionale. Per raggiungere un<br />

livello sopra la me<strong>di</strong>a, il bilinguismo e la conoscenza almeno<br />

passiva dell’inglese dovrebbero <strong>di</strong>ventare criteri <strong>di</strong> ammissione,<br />

mirando poi alla conoscenza attiva nel corso dello stu<strong>di</strong>o”.<br />

Il programma, attuato il 31 ottobre 1997 con la fondazione<br />

della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, mirava allo sviluppo e alla<br />

<strong>di</strong>ffusione del sapere. L’uso del multilinguismo, con la conoscenza,<br />

oltre al tedesco e all’italiano, anche <strong>di</strong> lingue straniere,<br />

come l’inglese, era previsto anche per le lezioni. In questo modo<br />

è nato un progetto unico: trasferire il sapere nelle tre lingue, tedesco,<br />

italiano e inglese, nonchè la<strong>di</strong>no per le future maestre e i<br />

futuri maestri delle scuole materne e scuole elementari.<br />

Quando, nell’ottobre del 1998, sono iniziati i corsi alle Facoltà<br />

<strong>di</strong> Scienze della Formazione e <strong>di</strong> Economia della <strong>Libera</strong> Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, 242 interessati hanno intrapreso lo stu<strong>di</strong>o.<br />

La formazione riveste un’importanza fondamentale sia sociale<br />

sia economica.<br />

L’appren<strong>di</strong>mento nella prima fase doveva interessare i settori<br />

più importanti a livello locale, come la formazione dei maestri<br />

delle scuole elementari e delle scuole materne alla Facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze della Formazione, a Bressanone. Una migliore formazione<br />

degli insegnanti comporta <strong>di</strong> conseguenza una migliore<br />

formazione delle future generazioni. Lo stu<strong>di</strong>o viene garantito<br />

nella madrelingua – italiano, tedesco oppure la<strong>di</strong>no - nelle relative<br />

tre sezioni del corso <strong>di</strong> laurea magistrale in Scienze della<br />

Formazione primaria.<br />

L’istituzione della Facoltà <strong>di</strong> Economia mirava ad una qualificazione<br />

orientata al mercato del lavoro dei giovani. Fin dall’inizio<br />

si voleva creare un ambiente <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che non solo impe<strong>di</strong>sse<br />

la fuga <strong>di</strong> talenti, anzi, ne incentivasse l’arrivo. Per questo<br />

sono stati chiamati professori e studenti anche dall’estro. Oppure,<br />

come ha detto il primo rettore della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong>, il prof. Alfred Steinherr:<br />

“L’università non è solo un luogo <strong>di</strong> formazione. E’ anche un<br />

po<strong>di</strong>o per scienziati ed esperti, un bacino <strong>di</strong> consulenza per la<br />

politica e l’economia e, infine, un elemento stimolante per la<br />

vita culturale”.


4<br />

Parte 2.MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI<br />

PUNTI CHIAVE<br />

Gli obiettivi che hanno portato nel 1997 alla fondazione della<br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> sono stati la formazione <strong>di</strong> giovani<br />

in loco, fornendo però un contesto internazionale, l’incentivazione<br />

della cultura dell’innovazione in regione e la creazione<br />

<strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro d’alto livello. Da anni si parlava inoltre <strong>di</strong><br />

“brain drain”, ovvero della fuga <strong>di</strong> cervelli dall’Alto A<strong>di</strong>ge. Molti<br />

giovani altoatesini non tornavano a casa dopo l’università. La<br />

localizzazione dell’Alto A<strong>di</strong>ge andava valorizzata, per creare<br />

ad<strong>di</strong>rittura la <strong>di</strong>namica opposta: studenti che vengono da lontano<br />

e scelgono l’Alto A<strong>di</strong>ge che in questo modo <strong>di</strong>venta una<br />

calamita per studenti e docenti internazionali.<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> è rimasta fedele a questa missione<br />

con impegno costante. L’impostazione dei processi interni<br />

della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> nel <strong>2010</strong> è stata <strong>di</strong>retta<br />

da chiari parametri definiti dal nuovo Consiglio dell‘Università.<br />

I parametri della nuova configurazione sono:<br />

• una maggiore attenzione verso il plurilinguismo applicato<br />

all’interno della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>;<br />

• la creazione del profilo delle Facoltà nell’ottica dei no<strong>di</strong> della<br />

ricerca e delle misure <strong>di</strong>dattiche;<br />

• il posizionamento sistematico e coerente della <strong>Libera</strong> Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> nella comunità territoriale locale.<br />

svantaggiati, che conoscono l’università come luogo d’incontro,<br />

<strong>di</strong> offerta formativa, <strong>di</strong> formazione continua, e che grazie<br />

al contatto con essa dovrebbero superare le proprie <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Questa funzione è stata sottolineata in modo esemplare in<br />

occasione della cerimonia <strong>di</strong> apertura dell’anno accademico<br />

2009/<strong>2010</strong> dalla prolusione tenuta dalla prof. Philomena Essed<br />

dal titolo “Le Identità in competizione: il ruolo dell’Università<br />

nel porre fine alle <strong>di</strong>scriminazioni.“<br />

La fase del consolidamento e della consapevolezza dei punti<br />

<strong>di</strong> forza e delle criticità della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha<br />

portato maggiore attenzione alla funzione sociale e culturale<br />

dell’Università nel suo territorio. I primi 12 anni <strong>di</strong> vita hanno<br />

segnato molto chiaramente il ruolo dell’Università come punto<br />

centrale del nuovo orientamento sociale, teso al sostegno del<br />

superamento <strong>di</strong> vecchi conflitti e <strong>di</strong>vergenze sociali. Oggi l’Università<br />

è riconosciuta come forza culturale trainante – dato<br />

riflesso anche nell’attenzione complessivamente positiva dei<br />

me<strong>di</strong>a – e si appresta in questo senso ad operare in settori<br />

<strong>di</strong>versificati della società, ed a corroborare costantemente la<br />

propria efficacia.<br />

La comunicazione con l’ambiente sociale è stata oggetto <strong>di</strong><br />

grande attenzione nel <strong>2010</strong>. È stata rafforzata la collaborazione<br />

con istituzioni ed imprese locali, e la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong>, attraverso iniziative nell’ambito della formazione continua,<br />

si è attestata come istituzione culturale centrale “per<br />

tutti”. Molte anche le attività de<strong>di</strong>cate ai gruppi socialmente


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

5<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

2.1.1 Il modello trilingue<br />

Il trilinguismo è il presupposto per l’orientamento internazionale<br />

della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> e anche il suo carattere<br />

<strong>di</strong>stintivo. Sostiene l’internazionalizzazione dei laureati e aumenta<br />

l’importanza del “plurilinguismo” come fattore competitivo<br />

tra gli altoatesini.<br />

Can<strong>di</strong>dati e studenti vengono costantemente sostenuti nel perfezionamento<br />

della conoscenza delle lingue <strong>di</strong> insegnamento<br />

italiano, tedesco e inglese. Questo avviene tramite:<br />

• corsi intensivi estivi in agosto prima dell’inizio dello stu<strong>di</strong>o<br />

• corsi facoltativi e obbligatori durante lo stu<strong>di</strong>o<br />

• consulenti <strong>di</strong>dattici qualificati e studenti tutor che costantemente<br />

accompagnano gli studenti<br />

• lezioni, seminari ed esercitazioni nelle tre lingue<br />

• test <strong>di</strong> valutazione delle capacità linguistiche<br />

• iniziative plurilingui culturali, sociali e sportive della LUB<br />

Le competenze linguistiche dei can<strong>di</strong>dati vengono accertate<br />

nelle fasi <strong>di</strong> ammissione con l’aiuto <strong>di</strong> un test linguistico <strong>di</strong>gitale.<br />

Con<strong>di</strong>zione per l’ammissione a un corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o triennale<br />

è il livello B2 del quadro <strong>di</strong> riferimento europeo nella<br />

prima e seconda lingua. Per la terza lingua non sono richieste<br />

conoscenze preliminari.<br />

Chi nella seconda lingua non raggiunge appieno il livello B2,<br />

viene ammesso nelle graduatorie con riserva. Per questi can<strong>di</strong>dati<br />

vengono offerti corsi intensivi <strong>di</strong> quattro settimane in agosto,<br />

che si concludono con un test linguistico. I can<strong>di</strong>dati con<br />

deficit linguistici nella seconda lingua hanno in questo modo<br />

una seconda chance e la possibilità <strong>di</strong> migliorare notevolmente<br />

le loro conoscenze prima dell’inizio degli stu<strong>di</strong>. Anche per<br />

la terza lingua vengono offerti corsi intensivi in agosto. Questi<br />

corsi sono pensati per i futuri studenti che devono apprendere<br />

la terza lingua e che vogliono acquisire, prima dell’inizio degli<br />

stu<strong>di</strong>, le conoscenze base. Inoltre il Centro linguistico offre<br />

corsi intensivi per il raggiungimento del livello B1. I can<strong>di</strong>dati<br />

con conoscenze della terza lingua possono in tale modo<br />

saldare, già prima dell’inizio degli stu<strong>di</strong>, i debiti formativi e<br />

preparare così il loro ingresso nel corso trilingue.<br />

Anche nel caso delle lauree magistrali l’Università offre un sostegno<br />

ai can<strong>di</strong>dati. Il livello d’ingresso della prima lingua è<br />

tuttavia più elevato.<br />

Requisito per l’ammissione a un corso <strong>di</strong> laurea magistrale è<br />

almeno il livello C1 nella prima lingua e il B2 nella seconda<br />

lingua. Per la terza lingua non sono richieste conoscenze preliminari.<br />

Oltre a ciò è prevista la possibilità <strong>di</strong> far valere il proprio <strong>di</strong>ploma<br />

<strong>di</strong> maturità, i certificati linguistici riconosciuti a livello internazionale,<br />

l’esame <strong>di</strong> bilinguismo della Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> nonché i <strong>di</strong>plomi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> universitari.<br />

Durante gli stu<strong>di</strong> vengono continuamente perfezionate le conoscenze<br />

<strong>di</strong> tutte tre le lingue. Per questo il Centro linguistico offre<br />

a tutti gli studenti corsi <strong>di</strong> lingua ad hoc. L’acquisizione linguistica<br />

si affianca inoltre all’offerta <strong>di</strong>dattica multilinguistica ed<br />

al continuo sostegno <strong>di</strong> tutor linguistici. Come ulteriore offerta<br />

formativa c’è infine la possibilità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are altre lingue.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

6<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

Un nuovo modello per il multilinguismo<br />

Numerose misure sono state adottate in seguito alle linee<br />

guida sull’applicazione del plurilinguismo. Una delle principali<br />

misure è stata certamente la revisione e l’accertamento<br />

dei livelli linguistici degli studenti della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong>. Se finora le competenze linguistiche degli studenti<br />

venivano determinate solo nell’ambito del proce<strong>di</strong>mento d’ammissione,<br />

il nuovo modello linguistico prevede livelli standard<br />

in entrata (B2/B2/A0=lauree triennali; C1/B2/A0=Master) e<br />

in uscita (C1/B2+/B2=Bachelor; C1/C1/B2=lauree magistrali)<br />

per le tre lingue d’insegnamento tedesco, italiano ed inglese.<br />

Le linee strategiche del Consiglio dell’Università e del Rettorato<br />

sono state implementate nell’ambito <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong><br />

lavoro costituito dal Responsabile dell’area, in collaborazione<br />

con il Centro linguistico e l’Ufficio legale. In tal modo la <strong>Libera</strong><br />

Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha risposto anche alle <strong>di</strong>rettive europee<br />

definite nell’ambito del processo <strong>di</strong> Bologna che prevedono la<br />

definizione <strong>di</strong> determinati learning outcomes anche per quanto<br />

concerne l’acquisizione delle lingue.<br />

2.1.2 Composizione del corpo studentesco<br />

secondo la provenienza<br />

Il corpo studentesco è composto per quasi due terzi da altoatesini,<br />

il 30% proviene dal Trentino e da altre regioni italiane,<br />

il resto proviene in gran parte dai Paesi <strong>di</strong> lingua tedesca.<br />

Le ragioni della scarsa internazionalizzazione stanno nel fatto,<br />

che uno studente inglese, ad esempio, deve imparare sia il<br />

tedesco che l’italiano e metterci un impegno maggiore rispetto<br />

agli studenti <strong>di</strong> lingua tedesca e italiana, che <strong>di</strong> regola hanno<br />

imparato l’inglese a scuola.<br />

Questo spiega perché alla Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie informatiche,<br />

dove per esigenze <strong>di</strong> mercato le lezioni vengono<br />

tenute soprattutto in inglese (e per questo il trilinguismo non<br />

ha lo stesso peso), quasi il 15% degli studenti provengano da<br />

Paesi extracomunitari.<br />

Su richiesta della Giunta provinciale è stata avviata una collaborazione<br />

con il Servizio provinciale per il bi- e trilinguismo per<br />

quanto riguarda il riconoscimento <strong>di</strong> certificati <strong>di</strong> lingua internazionali<br />

nell’ambito dell’esame <strong>di</strong> bilinguismo. Un’apposita<br />

convenzione regola le modalità <strong>di</strong> supporto da parte del Centro<br />

linguistico e della Segreteria studenti.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

7<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

Composizione percentuale del corpo studentesco<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie<br />

3,8%<br />

1,3%<br />

Alto A<strong>di</strong>ge<br />

Trento<br />

altre province italiane<br />

Germania<br />

Austria<br />

altri stati UE<br />

altrti stati non UE<br />

4,4%<br />

0,6%<br />

27,0%<br />

62,9%<br />

totale<br />

12,1%<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione<br />

65,2%<br />

10%<br />

7%<br />

1%<br />

2,1%<br />

3,7%<br />

75,9%<br />

17,4%<br />

5,8%<br />

0,7%<br />

0,1%<br />

0,1%


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

8<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia<br />

2,3%<br />

1,8%<br />

1,2%<br />

17,7%<br />

11,4%<br />

Facoltà <strong>di</strong> Design e Arti<br />

1,4%<br />

1,9%<br />

4,2%<br />

28,2%<br />

13%<br />

6%<br />

59,6%<br />

26,9% 24,5%<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie informatiche<br />

23,5%<br />

14,5%<br />

0,3%<br />

3,4%<br />

11,4%<br />

2,2%<br />

44,8%


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

9<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

2.1.3 Programmi internazionali <strong>di</strong> scambio<br />

Internazionalizzazione significa, non solo programmazione <strong>di</strong><br />

corsi rivolti sia a un contesto locale sia internazionale con docenti<br />

provenienti da tutto il mondo, ma anche la promozione <strong>di</strong><br />

soggiorni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in università partner all’estero; spesso sono<br />

previsti obbligatoriamente dal piano <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>. Gli studenti altoatesini<br />

vengono incentivati a fare esperienze all’estero: ciò è<br />

particolarmente importante dato che stu<strong>di</strong>ano nella loro terra.<br />

In questo senso l’Università si è collegata in rete con 118 università<br />

partner in tutto il mondo, con le quali sono stati stipulati<br />

135 accor<strong>di</strong>. Di questi fanno parte 107 accor<strong>di</strong> LLP/<br />

Erasmus, 1 accordo Leonardo da Vinci (che <strong>di</strong>sciplina i tirocini<br />

per laureati), 3 accor<strong>di</strong> per lauree congiunte nell’ambito del<br />

programma Erasmus Mundus (European Master’s Programme<br />

in Computational Logic, European Master’s Programme in<br />

Language and Communication Technology, European Master’s<br />

Programme in Software Engineering), 22 accor<strong>di</strong> bilaterali e 2<br />

accor<strong>di</strong> BIT (tra le Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, Innsbruck e Trento).<br />

A questo si aggiungono programmi Free-Mover, ovvero accor<strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduali per uno scambio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> senza la corresponsione<br />

<strong>di</strong> borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Anche per i professori e per il personale amministrativo sono<br />

stati siglati accor<strong>di</strong> LLP/Erasmus che permettono uno scambio<br />

con le università partner per le docenze oppure per i soggiorni<br />

lavorativi all’estero.<br />

Le università partner della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> si trovano<br />

in 37 Paesi: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria,<br />

Danimarca, Germania, Ecuador, Finlan<strong>di</strong>a, Francia, Gran<br />

Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Canada, Croazia, Lettonia,<br />

Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Austria,<br />

Polonia, Portogallo, Russia, Svezia, Svizzera, Slovenia, Spagna,<br />

Sudafrica, Taiwan, Repubblica Ceca, Turchia, Ungheria,<br />

Usa e Vietnam.<br />

Per una maggiore efficacia, alcuni processi dell’Ufficio Relazioni<br />

internazionali sono stati <strong>di</strong>gitalizzati grazie all’impiego del<br />

progrmma Moveon per la gestione degli scambi. La banca dati<br />

garantisce un trattamento più veloce delle richieste Erasmus,<br />

degli studenti in arrivo e in uscita, nonché un monitoraggio<br />

dei trend <strong>di</strong> internazionalizzazione della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong>. Grazie al programma europeo Erasmus placement gli<br />

studenti della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> hanno ora la possibilità<br />

<strong>di</strong> svolgere un tirocinio all’estero con il sostegno economico<br />

dell’Unione europea.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

10<br />

2.1 Profilo internazionale<br />

Studenti nel mondo<br />

Mobilità degli studenti negli ultimi tre anni accademici, sud<strong>di</strong>visi per programmi:<br />

Programma<br />

LLP/Erasmus<br />

Accor<strong>di</strong> bilaterali<br />

BIT<br />

Erasmus Mundus<br />

Free Mover<br />

Gesamt<br />

Incoming<br />

2008/2009<br />

50<br />

6<br />

0<br />

26<br />

8<br />

90<br />

Outgoing<br />

2009/<strong>2010</strong> 2008/2009 2009/<strong>2010</strong><br />

58<br />

12<br />

0<br />

24<br />

13<br />

107<br />

51<br />

27<br />

1<br />

18<br />

20<br />

117<br />

93<br />

31<br />

3<br />

15<br />

28<br />

170


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

11<br />

2.2 Ricerca<br />

2.2.1 Ricerca per una maggiore cultura<br />

dell’innovazione sul territorio<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ricopre un ruolo particolare<br />

sul territorio grazie alle sue attività <strong>di</strong> ricerca. Se nel primo<br />

decennio la creazione e lo sviluppo della formazione avevano la<br />

massima priorità, ora si tratta <strong>di</strong> consolidare la ricerca.<br />

Riguardo agli investimenti in ricerca e sviluppo, con lo 0,4 % del<br />

Pil l’Alto A<strong>di</strong>ge è molto lontano dalle in<strong>di</strong>cazioni dell’UE (3 %);<br />

per questo il ruolo dell’Università come promotrice della cultura<br />

dell’innovazione è notevole.<br />

Se poi il territorio viene informato in modo adeguato sui progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca dell’Università questo comporta una sensibilizzazione<br />

del ruolo culturale della ricerca e un ulteriore impulso allo sviluppo<br />

dell’economia altoatesina - e in senso lato della società.<br />

da fon<strong>di</strong> interni, mentre 1,7 milioni <strong>di</strong> euro provenivano da<br />

finanziatori esterni all’Università.<br />

Sono iniziati complessivamente 95 nuovi progetti <strong>di</strong> ricerca e<br />

sono stati portati avanti e/o terminati molti altri progetti iniziati<br />

prima del 1.1.<strong>2010</strong>. Questi progetti spaziano dalla ricerca<br />

<strong>di</strong> base fino alla ricerca applicata ed alla ricerca orientata al<br />

fabbisogno locale.<br />

Nel <strong>2010</strong> inoltre, su iniziativa del nuovo Consiglio dell’Università,<br />

è stato promosso un raggruppamento dei temi <strong>di</strong> ricerca<br />

<strong>di</strong> ciascuna Facoltà, in modo da permettere all’Università,<br />

come tale, <strong>di</strong> avere in futuro un profilo <strong>di</strong> ricerca più definito.<br />

Nel <strong>2010</strong> la Commissione <strong>di</strong> ricerca dell’Ateneo ha iniziato<br />

una valutazione sistematica del lavoro <strong>di</strong> ricerca; in futuro valuterà<br />

anche l’attività <strong>di</strong> ricerca svolta da membri della comunità<br />

accademica durante un anno sabbatico.<br />

2.2.2 Attività <strong>di</strong> ricerca dell’Università<br />

Dalla sua fondazione nell’anno 1998 sono stati realizzati 223<br />

progetti <strong>di</strong> ricerca, dei quali 13 con fon<strong>di</strong> Ue, 20 con fon<strong>di</strong><br />

nazionali, 45 con contratti <strong>di</strong> ricerca; 154 progetti sono stati<br />

realizzati con fon<strong>di</strong> dell’Università.<br />

Solo nell’anno <strong>2010</strong> è stato possibile reperire esternamente 1,7<br />

milioni <strong>di</strong> euro; a questi si aggiungono 3,5 milioni <strong>di</strong> euro come<br />

budget complessivo interno per progetti <strong>di</strong> ricerca in corso.<br />

Nell’anno <strong>2010</strong> sono iniziati progetti <strong>di</strong> ricerca per un valore <strong>di</strong><br />

2.921.288,52 euro: <strong>di</strong> questi, 1,2 milioni <strong>di</strong> euro provenivano<br />

2.2.3 I punti chiave della ricerca delle Facoltà<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia<br />

Le ricerche scientifiche svolte dai docenti e ricercatori della<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia coprono un ampio spettro <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline:<br />

Microeconomia, Macroeconomia, Economia del lavoro, Economia<br />

agraria, Meto<strong>di</strong> quantitativi per l’economia e la finanza,<br />

Statistica applicata, Economia del Turismo, Management delle<br />

piccole e me<strong>di</strong>e imprese, Economia e Management dell’Innovazione<br />

e delle Conoscenze, Marketing, Marketing del Turismo<br />

alpino, Organizzazione aziendale, Contabilità per il controllo,


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

12<br />

2.2 Ricerca<br />

Sistemi <strong>di</strong> governance e controlli interni, Finanza aziendale,<br />

Finanza delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese e finanziamento dell’innovazione<br />

tecnologica, Ristrutturazione organizzativa e finanziaria<br />

delle imprese e dei settori economici locali ed europei,<br />

Quotazione in borsa e decisioni <strong>di</strong> cancellazione dal listino,<br />

Analisi e Gestione degli investimenti finanziari, Allocazione degli<br />

investimenti e controllo del rischio d’inflazione, Sistemi <strong>di</strong><br />

tra<strong>di</strong>ng ed impatto delle negoziazioni sui prezzi e la liqui<strong>di</strong>tà<br />

dei mercati, Comunicazione finanziaria ai mercati, Diritto pubblico<br />

italiano ed europeo, Diritto delle società e dei mercati<br />

finanziari, Diritto dei contratti, Scienze politiche e relazioni<br />

con l’economia, Filosofia applicata alle decisioni economiche.<br />

Questo vasto spettro <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline si basa anche sulle richieste<br />

strutturali-giuri<strong>di</strong>che fatte alla Facoltà riguardo ai Settori<br />

scientifici da coprire.<br />

Diversi progetti <strong>di</strong> ricerca della Facoltà ed altre attività <strong>di</strong> collaborazione<br />

sono sviluppate con il concorso e la collaborazione<br />

<strong>di</strong> enti e istituzioni della Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

Il centro <strong>di</strong> ricerca TOMTE è coinvolto nel progetto UE “Demochange”<br />

dal 01.10.2009.<br />

Nel 2009 è stata firmata la convenzione “Eurobs” del gruppo<br />

<strong>di</strong> banche “Banca <strong>di</strong> Trento e <strong>Bolzano</strong>/Banca Intesa San Paolo”<br />

e le università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, Trento ed Innsbruck. Lo scopo<br />

della convenzione è sviluppare e realizzare dei progetti <strong>di</strong> ricerca<br />

in ambito economico regionale dell’Euregio. Per effetto dei<br />

fon<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione con la convenzione, la Facoltà ha<br />

provveduto ad assumere un ricercatore a tempo determinato a<br />

partire dal 15.01.<strong>2010</strong>.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione<br />

Gli ambiti <strong>di</strong> ricerca possono essere raggruppati in tre macro<br />

categorie:<br />

1. Processi/progetti educativi nelle <strong>di</strong>fferenti età e contesti<br />

<strong>di</strong> vita: ricerche, anche con comparazione internazionale, in<br />

ambito educativo con attenzione ai processi formativi in età<br />

evolutiva e in una prospettiva <strong>di</strong> lifelong learning. Si pongono,<br />

dunque, questioni relative a: progetti, metodologie e valutazioni<br />

delle prassi <strong>di</strong>dattiche e dei sistemi educativi, incluse le<br />

nuove tecnologie; progetti e processi <strong>di</strong> sviluppo della persona<br />

e dei gruppi, incluso l’appren<strong>di</strong>mento linguistico; arte, musica<br />

e teatro.<br />

2. Lingue e linguaggi per una società multiculturale e plurilingue:<br />

in questo ambito rientrano gli stu<strong>di</strong> che si confrontano<br />

con lo sviluppo <strong>di</strong> lingue e linguaggi in <strong>di</strong>fferenti contesti<br />

storici e culturali. Si pongono, dunque, questioni relative a:<br />

linguaggi artistici e musicali, linguaggi e forme comunicative<br />

con particolare riferimento al contatto tra le lingue, alle varietà<br />

linguistiche e alla <strong>di</strong>versità linguistica; <strong>di</strong>dattica linguistica;<br />

stu<strong>di</strong>o dei contesti socio-culturali; ricerca finalizzata alla valutazione<br />

dei curricula formativi orientati al plurilinguismo e<br />

all’acquisizione <strong>di</strong> competenze comunicative e tecnologiche.<br />

3. Dinamiche sociali, coesione, citta<strong>di</strong>nanza e sistemi <strong>di</strong> solidarietà:<br />

le ricerche in quest’area si concentrano sull’analisi<br />

dei processi sociali, dei loro effetti e delle necessità <strong>di</strong> adattamento<br />

(in particolare <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> modernizzazione), nonché<br />

sulla progettazione, basata sulla ricerca, sull’inizio, sull’ac-


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

13<br />

2.2 Ricerca<br />

compagnamento e sulla valutazione <strong>di</strong> interventi finalizzati<br />

al cambiamento sociale pianificato (planned change). Temi<br />

rilevanti sono la citta<strong>di</strong>nanza attiva e lo sviluppo sostenibile<br />

della comunità. Il lavoro <strong>di</strong> ricerca si riferisce a singoli, gruppi,<br />

organizzazioni e istituzioni <strong>di</strong> comunità e richiede l’utilizzo <strong>di</strong><br />

un repertorio metodologico partecipativo e attivante che, tra<br />

gli altri, può essere in<strong>di</strong>viduato nell’ambito degli approcci comunicativi<br />

nonché etnografici <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> sviluppo, degli<br />

approcci riferiti ad aree sociali e orientati ai contesti <strong>di</strong> vita.<br />

Le seguenti istituzioni hanno collaborato a livello locale: Eurac,<br />

Istituti pedagogici e Intendenze scolastiche, Istituzioni<br />

scolastiche, Ripartizioni della Provincia, Comune <strong>di</strong> Bressanone,<br />

Servizi sociali e socio-educativi non pubblici, Comunità<br />

comprensoriali, Albo per le professioni sociali della regione.<br />

A livello nazionale ci sono state collaborazioni con le seguenti<br />

istituzioni: Università Milano Bicocca (progetti <strong>di</strong> ricerca nazionale<br />

- Prin/Cofin), Università <strong>di</strong> Modena e Reggio Emilia<br />

(progetti <strong>di</strong> ricerca nazionale - Prin/Cofin), Università Roma Tre<br />

(Scuola <strong>di</strong> dottorato internazionale e Prin/Cofin), Università <strong>di</strong><br />

Pavia (corso <strong>di</strong> dottorato ad in<strong>di</strong>rizzo internazionale), Università<br />

<strong>di</strong> Trento.<br />

A livello internazionale ci sono state 13 collaborazioni.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie informatiche<br />

La Facoltà ha rafforzato la sua capacità <strong>di</strong> ricerca. Dal punto <strong>di</strong><br />

vista della ricerca gli obiettivi della Facoltà hanno riguardato<br />

l’approfon<strong>di</strong>mento delle tematiche in corso e l’organizzazione<br />

delle attività per partecipare ai programmi del settimo programma<br />

quadro europeo.<br />

La ricerca della Facoltà si muove nei tre ambiti principali definiti<br />

dai suoi centri <strong>di</strong> ricerca:<br />

1. CASE – Center for Applied Software Engineering. L’attività<br />

<strong>di</strong> ricerca del CASE si focalizza sui seguenti ambiti: analisi<br />

dei sistemi <strong>di</strong> produzione del software (in particolare metodologie<br />

Agili) in ambiti industriali, sistemi e processi <strong>di</strong> sviluppo<br />

Open Source, misure e processi <strong>di</strong> misurazione del sotfware in<br />

ambiti industriali, architetture a servizi e location-based, sistemi<br />

embedded e mobili (anche in ambiente me<strong>di</strong>co) sistemi <strong>di</strong><br />

eLearning (anche mobili).<br />

2. DIS – Center for Databases and Information Systems. Ricerca<br />

<strong>di</strong> base e precompetitiva su tecnologie <strong>di</strong> gestione ed analisi<br />

<strong>di</strong> dati per lo sviluppo <strong>di</strong> sistemi informativi innovativi. In particolare<br />

si condurranno ricerche su algoritmi <strong>di</strong> data mining per<br />

la pre<strong>di</strong>zione della rilevanza <strong>di</strong> contenuti informativi e servizi<br />

(anche multime<strong>di</strong>ali) per utenti, e gruppi <strong>di</strong> utenti, in contesti<br />

<strong>di</strong> eCommerce ed eGovernment. Si svolgeranno ricerche<br />

su algoritmi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento automatico per l’adattamento<br />

del <strong>di</strong>alogo uomo/macchina in sistemi <strong>di</strong> supporto alle decisioni.<br />

Si svolgeranno ricerche per il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> servizi mobili<br />

<strong>di</strong>pendenti dalla locazione in ambiente me<strong>di</strong>co. Nel settore <strong>di</strong><br />

banche dati ed analisi <strong>di</strong> dati le attività si focalizzano sulle<br />

seguente tematiche: algoritmi efficienti per l’analisi <strong>di</strong> dati<br />

multi-<strong>di</strong>mensionali, isocrone in grafi multi-modali, aggregazione<br />

temporale e spazio-temporale, matching approssimativo <strong>di</strong><br />

strutture <strong>di</strong> dati gerarchiche come XML, analisi e clustering <strong>di</strong><br />

dati rappresentati in grafi con ricca semantica sui link. Le solu-


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

14<br />

2.2 Ricerca<br />

zioni vengono sviluppate e valutate in prima linea nel contesto<br />

<strong>di</strong> applicazioni nei settori <strong>di</strong> e-government e me<strong>di</strong>cina.<br />

3.KRDB – Knowledge Representation meets DataBases.<br />

Ricerca sui fondamenti e le applicazioni delle tecnologie avanzate<br />

per i sistemi <strong>di</strong> rappresentazione della conoscenza, per i<br />

sistemi informativi, per il web semantico, e per le banche dati;<br />

ricerca teorica e pratica nel campo dell’intelligenza artificiale,<br />

della logica computazionale, della semantica del linguaggio<br />

naturale.<br />

L’inter<strong>di</strong>sciplinarità è uno degli aspetti significativi della ricerca<br />

della Facoltà; essa riguarda sia le <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> solito considerate<br />

affini alla scienza e all’ingegneria dell’informazione, come<br />

la logica matematica, l’automazione dei processi industriali ed<br />

il supporto ai processi aziendali, sia aree apparentemente più<br />

remote, come le scienze sociali, la linguistica, la statistica, la<br />

me<strong>di</strong>cina, le scienze politiche e spazia dalle fondamenta teoriche<br />

della <strong>di</strong>sciplina ai domini applicativi.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Design e Arti<br />

Nell’ambito della ricerca sono da considerare anche quei progetti<br />

che nella loro qualità artistica <strong>di</strong> prodotti sono il risultato<br />

<strong>di</strong> un lavoro e una <strong>di</strong>dattica innovativa della Facoltà. La ricerca<br />

<strong>di</strong> base comprende la cultura <strong>di</strong> progetto, la semantica <strong>di</strong><br />

materiale e della visualizzazione <strong>di</strong> informazioni, nonché altri<br />

campi <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong> nuove strutture e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> comunicazione.<br />

A questi si aggiunge l’analisi teorico - culturale,<br />

l’analisi teorica, storica ed estetica, filosofica e sociologicoculturale<br />

<strong>di</strong> specifici fenomeni contemporanei. La ricerca applicata<br />

invece viene effettuata all’interno dei progetti <strong>di</strong>dattici<br />

<strong>di</strong> design (“Ricerca attraverso il Design”).<br />

La scienza del design è in sé inter<strong>di</strong>sciplinare, visto che bisogna<br />

sempre trovare la soluzione a problemi complessi, che al<br />

giorno d’oggi non possono essere risolti da un unico designer.<br />

L’integrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline come l’antropologia, la sociologia,<br />

le scienze naturali, le scienze della comunicazione e le scienze<br />

economiche (specialmente marketing) è <strong>di</strong> fondamentale<br />

importanza.<br />

La ricerca su commissione non rientra nei progetti <strong>di</strong> ricerca,<br />

bensì nei progetti <strong>di</strong>dattici. Sono state svolte <strong>di</strong>verse cooperazioni<br />

con aziende, le quali hanno contribuito all’analisi/sviluppo<br />

nonché alla realizzazione <strong>di</strong> oggetti e concetti comunicativi.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie<br />

La Facoltà mette in pratica il concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica basata sulla<br />

ricerca. Punti chiave dell’attività <strong>di</strong> ricerca presso la Facoltà sono:<br />

1. Fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile - Sviluppo dei processi per l’utilizzazione<br />

energetica delle biomasse, ossia un ampio spettro<br />

<strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> origine organica, da quelle legnose, forestali o<br />

<strong>di</strong> scarto dalla lavorazione del legno, dai residui delle attività<br />

agricole o industriali, etc. I processi <strong>di</strong> conversione energetica<br />

stu<strong>di</strong>ati sono riconducibili a quelli termochimici, quali pirolisi,<br />

gassificazione, torrefazione, e a quelli biochimici o biologici,<br />

quali biofermentazione con produzione <strong>di</strong> biogas.<br />

2. Efficienza energetica ed emissione <strong>di</strong> gas serra - Efficienza energetica,<br />

risparmio <strong>di</strong> energia e riduzione <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> gas serra nell’e<strong>di</strong>lizia<br />

(CasaClima), nell’agricoltura, nei trasporti e nell’industria.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

15<br />

2.2 Ricerca<br />

3. Gestione delle risorse biotiche ed abiotiche negli ecosistemi<br />

– Qualità dell’ambiente montano quando viene gestito attraverso<br />

l’agricoltura, lo sfruttamento delle foreste e delle risorse<br />

idriche. Gli stu<strong>di</strong> sono rivolti allo sviluppo <strong>di</strong> una gestione sostenibile<br />

delle risorse naturali, quali la bio<strong>di</strong>versità, l’acqua, il<br />

suolo e l’aria.<br />

4. Innovazione <strong>di</strong> prodotto e <strong>di</strong> processo - Sviluppo ed introduzione<br />

<strong>di</strong> innovazioni tecnologiche nei processi industriali,<br />

nell’e<strong>di</strong>lizia, nell’agricoltura. Identificazione dei principali<br />

“drivers” del successo sul mercato <strong>di</strong> prodotti e processi.<br />

5. Qualità della vita - Pianificazione e gestione delle risorse<br />

per un miglioramento della qualità della vita degli uomini e<br />

degli altri organismi viventi. Pianificazione territoriale, ripristino<br />

della qualità del suolo, qualità delle acque e dell’aria,<br />

miglioramento della qualità dei prodotti alimentari e sviluppo<br />

<strong>di</strong> nuovi materiali.<br />

Nel <strong>2010</strong> la Facoltà è stata impegnata anche in progetti su<br />

commissione, da parte <strong>di</strong> enti pubblici e privati, su tematiche<br />

quali la termofisica degli e<strong>di</strong>fici e le costruzioni secondo criteri<br />

“Casaclima”, il rischio idrogeologico in zone alpine, l’energia<br />

idroelettrica, fertilizzazione degli alberi secondo criteri <strong>di</strong> sostenibilità,<br />

la pianificazione territoriale ed i servizi svolti dagli<br />

ecosistemi naturali ed antropizzati in zone alpine e aride.<br />

L’obiettivo è tenere conto della complessità dei contatti linguistici.<br />

Si procede basandosi su dati sia quantitativi che qualitativi:<br />

approcci etnografici, proce<strong>di</strong>menti neurolinguistici e statistici.<br />

Il Centro collabora con istituzioni formative locali, cogliendo<br />

le sollecitazioni del territorio in cui si colloca e monitorando<br />

l’orientamento plurilingue della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

Gli ambiti prioritari <strong>di</strong> ricerca sono: contatto linguistico e varietà<br />

<strong>di</strong>alettali, analisi delle competenze linguistiche e della<br />

comunicazione plurilingue.<br />

Va evidenziata l’organizzazione del convegno internazionale<br />

dell’AItLA, l’Associazione Italiana <strong>di</strong> Linguistica Applicata, il<br />

17 e 18 febbraio del <strong>2010</strong>, alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

2.2.4 Pubblicazioni<br />

Di rilevanza accademica sono pubblicazioni e articoli relativi<br />

ai risultati <strong>di</strong> ricerca su riviste specializzate. Per far conoscere<br />

l’importanza della ricerca nella società i responsabili dei progetti<br />

si sono impegnati a informare, tramite i me<strong>di</strong>a, sulle loro<br />

attività un vasto pubblico.<br />

Centro <strong>di</strong> Competenze Lingue<br />

Sistemi linguistici in contatto, parlanti in interazione, comunicazione<br />

plurilingue, acquisizione e appren<strong>di</strong>mento sono le aree tematiche<br />

centrali <strong>di</strong> cui si occupa il Centro <strong>di</strong> Competenza Lingue.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

16<br />

2.3 Ruolo dell’Università nell’ambito territoriale<br />

2.3.1 Trasferimento <strong>di</strong> sapere da parte delle Facoltà<br />

La trasmissione <strong>di</strong> sapere agli studenti è il compito principale,<br />

per antonomasia, <strong>di</strong> un luogo <strong>di</strong> formazione accademica.<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> è consapevole <strong>di</strong> questa sua<br />

responsabilità sociale, cioè <strong>di</strong> dover provvedere a trasmettere<br />

sapere anche alla popolazione. Per le <strong>di</strong>verse facoltà questo<br />

avviene con convinzione e tramite progetti specifici<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie<br />

Il contributo della Facoltà all’appren<strong>di</strong>mento permanente è<br />

stato realizzato attraverso il Master in “CasaClima” e la preparazione<br />

del Master <strong>di</strong> primo livello “Innovation Engineering”<br />

finalizzato all’aggiornamento professionale <strong>di</strong> quadri e <strong>di</strong>rigenti<br />

dell’industria, soprattutto locale.<br />

Vengono aperte ad esterni le conferenze a cadenza mensile<br />

all’interno delle “Series of Lectures“ sui temi <strong>di</strong> attualità legati<br />

alle competenze scientifiche della Facoltà. Di grande interesse<br />

è stata anche la presentazione dello spettrometro <strong>di</strong> massa nel<br />

settembre <strong>2010</strong>.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze informatiche<br />

Dato il contesto <strong>di</strong> forte innovazione che caratterizza le <strong>di</strong>scipline<br />

curate dalla Facoltà si può affermare che la maggior parte dei<br />

progetti <strong>di</strong> ricerca finanziati con fon<strong>di</strong> esterni abbiano una componente<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione e <strong>di</strong> trasferimento tecnologico. Inoltre, la<br />

Facoltà partecipa insieme ad altri enti della provincia a parecchie<br />

iniziative del Fondo Sociale Europeo per la formazione al lavoro.<br />

La Facoltà ha organizzato 62 presentazioni sugli argomenti <strong>di</strong> ricerca<br />

tramite seminari per un pubblico vario e ha fatto presentazioni<br />

presso le scuole.<br />

La Facoltà si è fatta promotrice <strong>di</strong> parecchie iniziative per il contatto<br />

con il territorio, tra cui una giornata <strong>di</strong> presentazione delle<br />

tesi <strong>di</strong> laurea all’associazione industriali, alla ripartizione informatica<br />

della provincia e a tutti i citta<strong>di</strong>ni interessati. Parecchi<br />

professori della Facoltà hanno rapporti con organizzazioni <strong>di</strong> volontariato<br />

e <strong>di</strong> non profit, con particolare attenzione al mondo dei<br />

<strong>di</strong>sabili, dei malati e dell’Open Source.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia<br />

Il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie avviene<br />

nell’ambito della comunità scientifica tramite la pubblicazione<br />

<strong>di</strong> articoli in riviste internazionali e attraverso la presentazione<br />

dei risultati in conferenze a livello internazionale e locale (queste<br />

ultime organizzate a cura della stessa Facoltà <strong>di</strong> Economia).<br />

All’interno del TOMTE, centro <strong>di</strong> competenza in Management<br />

del Turismo ed Economia del Turismo, ha luogo la ricerca intere<br />

trans<strong>di</strong>sciplinare a livello locale, regionale ed internazionale.<br />

Nell’ambito del TMC, Tourismus, Management Club, sono state<br />

organizzate 7 manifestazioni, alle quali hanno partecipato<br />

ciascuna volta un centinaio <strong>di</strong> partecipanti del settore.<br />

I risultati e le prestazioni <strong>di</strong> TOMTE contengono tra l’altro la<br />

documentazione riguardante 38 pubblicazioni scientifiche internazionali<br />

in riviste, 12 contributi a libri, 30 contributi a<br />

conferenze e 5 presentazioni per l’industria.


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

17<br />

2.3 Ruolo dell’Università nell’ambito territoriale<br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione<br />

La Facoltà offre percorsi formativi <strong>di</strong> educazione permanente:<br />

<strong>di</strong> musica in collaborazione con le Intendenze e Istituti musicali<br />

in lingua tedesca e la<strong>di</strong>na, <strong>di</strong> lingua inglese, <strong>di</strong> lingua<br />

la<strong>di</strong>na, percorsi <strong>di</strong> formazione organizzati in partnership con<br />

la Provincia, come Giovani in Scena, Giovani partecipazione<br />

e promozione culturale e una serie <strong>di</strong> manifestazioni come le<br />

Conferenze per i genitori. Con il Comune <strong>di</strong> Bressanone è stata<br />

organizzata la serie <strong>di</strong> manifestazioni Bressanone in <strong>di</strong>alogo,<br />

<strong>di</strong>scussioni con esperti e professori dell’università sulle tematiche<br />

attuali.<br />

Facoltà <strong>di</strong> Design e Arti<br />

Un’offerta riferita alla regione nel settore del “lifelong learning”<br />

è rappresentata da i tre cicli <strong>di</strong> conferenze “Werkstattgespräche”,<br />

“Lezione aperta” e “Storia dell’arte, storie dell’arte”.<br />

Questi cicli <strong>di</strong> conferenze sono aperti al pubblico e invitano<br />

noti designer, artisti e teorici dell’arte a presentare le loro opere<br />

e a stimolare la <strong>di</strong>scussione con studenti e partecipanti.<br />

2.3.2. Congressi<br />

Da alcuni anni la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> mette i propri<br />

spazi a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> terzi anche per manifestazioni, seminari<br />

e mostre. Solo nell’anno <strong>2010</strong> si sono svolte 244 manifestazioni<br />

all’interno dell’Università. Nel frattempo la richiesta<br />

aumenta ancora: sempre più spesso da parte dei committenti<br />

viene richiesto il service della organizzazione congiunta.<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> in tal modo rende un servizio al<br />

territorio e favorisce il trasferimento <strong>di</strong> sapere alla popolazione<br />

e alle organizzazioni in loco.<br />

2.3.3 Nuove iniziative nel settore dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

permanente<br />

JuniorUni<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato costituito un gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o formato da<br />

rappresentanti delle Facoltà, per avviare un’iniziativa rivolta a<br />

bambini delle scuole elementari e me<strong>di</strong>e, poi denominata “JuniorUni”.<br />

Il modello <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> questa iniziativa è stato<br />

suggerito dalla professoressa Lück dell’Università <strong>di</strong> Bielefeld,<br />

che da anni svolge esperimenti <strong>di</strong> chimica con bambini. Per raggiungere<br />

il mondo dei bambini dell’Alto A<strong>di</strong>ge, si è avviata una<br />

collaborazione con l’associazione VKE. La “JuniorUni” è partita<br />

nella primavera 2011 con frequenze brevi alle quattro facoltà;<br />

si continuerà con una serie <strong>di</strong> lezioni attinenti alla Facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze della Formazione e affiancate da lezioni per genitori.<br />

Stu<strong>di</strong>um Generale<br />

Dall’idea nata nel <strong>2010</strong>, è partito nell’autunno del 2011 un innovativo<br />

corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> breve per i citta<strong>di</strong>ni della provincia. Il Rettorato è stato<br />

inoltre coinvolto nella progettazione dello Stu<strong>di</strong>um Generale. Obiettivo<br />

<strong>di</strong> tale ampliamento dell’offerta formativa alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong><br />

<strong>Bolzano</strong> è quello <strong>di</strong> rendere accessibile ad un pubblico composto sia<br />

da studenti “regolari” che da citta<strong>di</strong>ni altoatesini interessati, temi peculiari<br />

del nostro territorio e che al contempo siano attuali e <strong>di</strong> rilevan-


2. MISSIONE <strong>SOCIALE</strong> E ULTERIORI PUNTI CHIAVE<br />

18<br />

2.3 Ruolo dell’Università nell’ambito territoriale<br />

za internazionale. Si favorisce altresì un’occasione <strong>di</strong> vivo scambio tra<br />

persone con esperienze <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>retta e giovani ricercatori. Da tenere<br />

presente anche l’incentivo per i frequentanti a esercitarsi e prepararsi<br />

ad uno stu<strong>di</strong>o universitario; infatti la partecipazione con profitto ai moduli<br />

verrà riconosciuta me<strong>di</strong>ante il superamento dei relativi esami in<br />

modo “realistico”, peraltro con l’impiego delle migliori pratiche <strong>di</strong>dattiche.<br />

Contestualmente lo Stu<strong>di</strong>um Generale contribuirà notevolmente<br />

a delineare la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> in merito alla sua responsabilità<br />

sociale per uno sviluppo integrato e sostenibile della società in<br />

senso economico, ecologico, sociale, culturale ed etico.<br />

“Lifelong learning“<br />

Le attività in tema <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento permanente (“lifelong learning”)<br />

si sono svolte all’interno della rete europea EUCEN <strong>di</strong><br />

cui la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> è membro da <strong>di</strong>versi anni.<br />

Un esempio <strong>di</strong> buone pratiche in tema <strong>di</strong> LLL presente alla<br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> è il Master CasaClima, presentato<br />

alla conferenza EUCEN svoltasi all’University of Lapland (Rovaniemi,<br />

Finlan<strong>di</strong>a) nel maggio <strong>2010</strong>. Nel corso della stessa<br />

conferenza si sono avviati i contatti con altre università italiane<br />

attive in EUCEN e particolarmente sensibili al tema del LLL,<br />

in particolare l’Università <strong>di</strong> Genova, l’Università Roma Tre e<br />

l’Università <strong>di</strong> Roma Foro Italico, al fine <strong>di</strong> avviare una rete<br />

<strong>di</strong> atenei italiani, sul modello della rete austriaca AUCEN –<br />

“Netzwerk für Universitäre Weiterbildung und Personalentwicklung<br />

in Österreich”.


19<br />

parte 3.GLI STUDENTI<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

Al centro <strong>di</strong> un’università ci sono gli studenti, chiamati in inglese<br />

spesso “stakeholder”. Per venire maggiormente incontro<br />

alle loro esigenze, si è giunti alla nomina <strong>di</strong> una delegata del<br />

Rettore per la formazione “a misura <strong>di</strong> studente”. Tra i suoi<br />

compiti rientra il miglioramento delle prestazioni dell’università,<br />

non <strong>di</strong>rettamente contenute nei programmi delle Facoltà.<br />

Al momento si sta elaborando una Carta degli studenti, per<br />

mettere in rete la comunità universitaria, composta da corpo<br />

accademico, studenti e amministrazione.<br />

3.1.1 Orientamento<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> alcune università italiane hanno avviato<br />

iniziative volte a migliorare l’offerta in materia <strong>di</strong> orientamento.<br />

Su iniziativa dell’Università <strong>di</strong> Padova, si sono svolti alcuni<br />

incontri a cui la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha attivamente<br />

partecipato. In questi incontri è stato definito un syllabus per<br />

una serie <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> aggiornamento rivolte al personale impiegato<br />

dalle Università, negli uffici che si occupano <strong>di</strong> orientamento.<br />

Inoltre si è in<strong>di</strong>viduata nell’Università <strong>di</strong> Palermo la<br />

presenza <strong>di</strong> competenze in tema <strong>di</strong> orientamento alla multiculturalità,<br />

un tema che è destinato a prendere un peso crescente<br />

nel futuro, in un Ateneo a forte vocazione internazionale come<br />

la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

3.1.2 Esigenze <strong>di</strong> studenti <strong>di</strong>versamente abili<br />

Presso l’Università è a <strong>di</strong>sposizione degli studenti <strong>di</strong>versamente<br />

abili il Servizio orientamento. Il Servizio collabora strettamente<br />

con la delegata del rettore per offrire a questi studenti<br />

le migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o possibili, utilizzando i nuovi<br />

me<strong>di</strong>a per la <strong>di</strong>dattica.<br />

Il Servizio orientamento <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un budget per rispondere<br />

alle <strong>di</strong>verse esigenze che vanno viste come aggiunta alle<br />

possibilità già offerte dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> in<br />

ambito <strong>di</strong> sostegno allo stu<strong>di</strong>o. Tra il 2008 e <strong>2010</strong> sei giovani<br />

studenti <strong>di</strong>versamente abili hanno iniziato i loro stu<strong>di</strong> presso<br />

la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>. Hanno potuto <strong>di</strong>sporre dei<br />

seguenti servizi: consulenza in<strong>di</strong>viduale, sostegno <strong>di</strong> altri studenti<br />

con contratti da 150 ore, come anche corsi <strong>di</strong> informatica<br />

per l’utilizzo <strong>di</strong> specifici software (per esempio Jaws per<br />

studenti non vedenti).<br />

Nel <strong>2010</strong> il più importante risultato ottenuto è stata la messa<br />

in rete della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> all’interno della<br />

CNUDD, l’organo della CRUI che riunisce i delegati dei rettori<br />

per gli studenti <strong>di</strong>versamente abili. Con questo contatto<br />

è stato possibile ricevere informazioni, che hanno già avuto,<br />

ed avranno sempre <strong>di</strong> più, un impatto sul <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o<br />

degli studenti <strong>di</strong>versamente abili. In particolare è stato avviato<br />

un confronto con altri Atenei sul tema dei <strong>di</strong>sturbi specifici<br />

dell’appren<strong>di</strong>mento (<strong>di</strong>slessia) che non costituiscono <strong>di</strong>sabilità,<br />

ma i cui portatori sono tutelati dalla nuova legislazione<br />

emessa nel novembre <strong>2010</strong>.<br />

I contatti con altri ricercatori sulle tecnologie assistite e


3. GLI STUDENTI<br />

20<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

l’esame <strong>di</strong> buone pratiche sul <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o dei <strong>di</strong>versamente<br />

abili, sono stati anche sviluppati attraverso la partecipazione<br />

alla giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su Tecnologie ed inclusione (ITD<br />

CNR, Genova gennaio <strong>2010</strong>) e la partecipazione alla mostra<br />

convegno Han<strong>di</strong>matica (Bologna, novembre <strong>2010</strong>). L’ottima<br />

collaborazione da parte <strong>di</strong> tutti ha permesso <strong>di</strong> avviare iniziative<br />

concrete <strong>di</strong> sostegno per alcuni studenti.<br />

3.1.3 “Distance and blended learning“ nelle Facoltà<br />

La <strong>di</strong>dattica supportata dai mezzi multime<strong>di</strong>ali per il “<strong>di</strong>stance<br />

and blended learning“ sarà ampliata con specifici accorgimenti.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una combinazione <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento in loco e a<br />

<strong>di</strong>stanza e <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento multime<strong>di</strong>ali. In collaborazione<br />

con alcuni ricercatori della Facoltà <strong>di</strong> Scienze della<br />

Formazione è stata sviluppata una attività <strong>di</strong> ricognizione dello<br />

“stato dell’arte” internamente alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

per quanto riguarda le competenze dei docenti strutturati<br />

in tema <strong>di</strong> e-learning. È quin<strong>di</strong> stato costituito un gruppo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o, con lo scopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare strumenti <strong>di</strong> supporto per la<br />

formazione a <strong>di</strong>stanza, da intendersi come ausili complementari<br />

per i corsi svolti alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, e per<br />

agevolare la partecipazione <strong>di</strong> studenti con <strong>di</strong>fficoltà motorie,<br />

pendolari con lunghi spostamenti verso le se<strong>di</strong> universitarie e<br />

studenti-lavoratori.


3. GLI STUDENTI<br />

21<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

3.1.4 Tirocini<br />

Per facilitare il successivo ingresso nel mondo del lavoro, nella maggior<br />

parte dei corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> i tirocini<br />

sono già istituzionalizzati e fanno parte del curriculum. L’università<br />

offre una molteplicità <strong>di</strong> tirocini <strong>di</strong> formazione e orientamento<br />

per gli studenti e ha sottoscritto una serie <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> con imprese e<br />

istituzioni. Si evidenzia che è un fenomeno in forte crescita e che<br />

gli studenti recepiscono l’importanza <strong>di</strong> un tirocinio come rilevante<br />

elemento costitutivo del proprio curriculum:<br />

Inoltre l’Ufficio ha concluso i seguenti accor<strong>di</strong> con aziende:<br />

2008 2009 <strong>2010</strong><br />

Accor<strong>di</strong><br />

98 129 117<br />

Prov. BZ<br />

71 77 84<br />

Italia<br />

27 52 33<br />

Tirocini <strong>di</strong> formazione e orientamento<br />

Facoltà<br />

Tirocini<br />

(Italia ed estero)<br />

Tirocini svolti all’estero <strong>di</strong> cui nei paesi UE <strong>di</strong> cui nei paesi<br />

non UE<br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

WWS<br />

160<br />

201<br />

68<br />

73<br />

38<br />

55<br />

30<br />

19<br />

BWS<br />

23*<br />

1.403<br />

2<br />

23<br />

2<br />

23<br />

0<br />

0<br />

INF<br />

45<br />

42<br />

3<br />

3<br />

1<br />

3<br />

2<br />

0<br />

DES<br />

15<br />

12<br />

2<br />

2<br />

2<br />

2<br />

0<br />

0<br />

N&T<br />

52<br />

39<br />

3<br />

4<br />

2<br />

2<br />

1<br />

1<br />

Gesamt<br />

295<br />

1.697<br />

78<br />

105<br />

45<br />

85<br />

33<br />

20<br />

*per il 2009 sono stati rilevati unicamente i tirocini del corso <strong>di</strong> laurea in Scienze della Comunicazione plurilingue.


3. GLI STUDENTI<br />

22<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

Nell’anno <strong>2010</strong> si sono svolti attraverso l’Ufficio Tirocini e<br />

Placement i seguenti tirocini:<br />

Imprese<br />

Imprese/istituzioni, nelle quali nell’anno <strong>2010</strong> la<br />

maggior parte degli studenti della <strong>Libera</strong> Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha svolto un tirocinio (eccetto Scienze<br />

della Formazione primaria):<br />

Luogo<br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Comunità comprensoriale valle Pusteria Brunico<br />

Comunità comprensoriale Burgraviato Merano<br />

Camera <strong>di</strong> Commercio <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Comunità comprensoriale valle Isarco Bressanone<br />

RAI Sender Bozen<br />

<strong>Bolzano</strong><br />

EURAC<br />

<strong>Bolzano</strong><br />

Caritas Diocesi <strong>Bolzano</strong> - Bressanone <strong>Bolzano</strong><br />

Comprensorio sanitario <strong>di</strong> Merano Merano<br />

AFI - IPL<br />

<strong>Bolzano</strong><br />

Associazione “La Strada - Der Weg” <strong>Bolzano</strong><br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura Alberghini Loris <strong>Bolzano</strong><br />

Thun AG<br />

<strong>Bolzano</strong><br />

Dr. Schär GmbH<br />

Postal<br />

Comunità comprensoriale val Venosta Silandro<br />

Tirocini<br />

13<br />

12<br />

9<br />

8<br />

7<br />

5<br />

5<br />

5<br />

4<br />

4<br />

4<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3<br />

3.1.5 Comitato Pari Opportunità - Università a misura<br />

<strong>di</strong> famiglia<br />

Comitato per le Pari Opportunità (CPO) è stato costituito nel<br />

2007, l’anno europeo delle pari opportunità. E’ un organo consultivo<br />

dell’Ateneo che si occupa <strong>di</strong> promuovere e monitorare<br />

la effettiva parità per tutte le componenti operanti nell’ateneo,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da sesso, razza, religione, nazionalità, età,<br />

<strong>di</strong>sabilità, identità sessuale e ogni altra con<strong>di</strong>zione che possa<br />

dare origine a <strong>di</strong>scriminazioni. Il Comitato è composto da 4<br />

membri accademici, 4 membri amministrativi e 2 studenti.<br />

Al Comitato Pari Opportunità compete:<br />

• formulare piani <strong>di</strong> azioni positive atti a consentire la effettiva<br />

parità per tutte le componenti operanti nell’Ateneo;<br />

• in<strong>di</strong>viduare tutte le forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione, <strong>di</strong>rette o in<strong>di</strong>rette,<br />

che ostacolano la piena realizzazione <strong>di</strong> effettive con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> parità o pari opportunità tra tutte le componenti operanti<br />

nell’Università;<br />

• sorvegliare affinché non vengono a determinarsi situazioni<br />

che possano ledere i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> pari opportunità.<br />

Il Comitato Pari Opportunità, nel perseguire le proprie finalità,<br />

ha organizzato <strong>di</strong>verse manifestazioni (mostre fotografiche,<br />

rappresentazioni teatrali, seminari aperti al pubblico e<br />

workhops). Il Comitato si impegna in particolar modo per il<br />

progetto “università a misura <strong>di</strong> famiglia”, che è orientato a<br />

conciliare lavoro, o stu<strong>di</strong>o, e famiglia; in questo senso l’Università<br />

ha allestito “Kidspace Lilliput”, una stanza con giochi,<br />

aperta quoti<strong>di</strong>anamente, nella quale viene offerta due volte


3. GLI STUDENTI<br />

23<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

alla settimana un servizio <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a dei bambini e vengono<br />

organizzati <strong>di</strong>versi workshops per i bambini <strong>di</strong> studenti, professori<br />

e personale amministrativo. Il Comitato Pari Opportunità<br />

si adopera inoltre per l’apertura <strong>di</strong> un asilo nido all’interno<br />

dell’Università.<br />

3.1.6 Studentati<br />

La Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> negli anni passati ha considerato<br />

come priorità costruire o rinnovare studentati. In particolare<br />

per gli studenti provenienti dall’estero ciò costituisce<br />

un’alternativa relativamente economica e confortevole: una<br />

stanza singola in un convitto costa 260 euro al mese.<br />

Nell’anno accademico <strong>2010</strong>/2011 c’erano a <strong>di</strong>sposizione 615<br />

posti a <strong>Bolzano</strong> e Bressanone. Quanto sia elevato il rapporto in<br />

confronto con gli iscritti, viene testimoniato dai numeri: il 18<br />

per cento degli studenti è stato sistemato in uno studentato.<br />

Solo a Brunico non è stato ancora possibile realizzarne uno.<br />

Gli studentati a <strong>di</strong>sposizione:<br />

2008 2009 <strong>2010</strong><br />

BOLZANO<br />

Marianum 29 18 18<br />

Dante 24 24 24<br />

Capitol 18 0 0<br />

Becattini 13 0 0<br />

Kolping 20 32 32<br />

Marienheim 10 0 0<br />

Rainerum 87 117 117<br />

St. Bene<strong>di</strong>kt 69 71 71<br />

Univercity 0 148 148<br />

Peter Rigler Haus 0 0 91<br />

Totale BZ 270 410 501<br />

BRESSANONE<br />

Casa Gioventù 40 40 40<br />

Ex Sonne 0 0 0<br />

Kolping 50 50 50<br />

St. Michael 24 24 24<br />

Totale BX 114 114 114<br />

Totale 384 524 615


3. GLI STUDENTI<br />

24<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

3.1.7 Associazioni studentesche<br />

Negli anni passati è notevolmente aumentato il numero delle<br />

associazioni studentesche alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

Già nel 2000 è stata fondata l’associazione culturale kikero;<br />

negli un<strong>di</strong>ci anni successivi sono nate altre tre associazioni.<br />

Queste hanno ottenuto alcuni uffici nella sede principale<br />

dell’Università a <strong>Bolzano</strong> ed il Social Club (il sesto piano<br />

nell’e<strong>di</strong>ficio F), una grande stanza comune per le manifestazioni.<br />

Due delle tre associazioni hanno preso piede anche a<br />

Bressanone.<br />

Le attività delle associazioni studentesche sono attualmente<br />

co-finanziate dall’Università con circa 60.000 euro all’anno.<br />

Le associazioni devono documentare l’utilizzo <strong>di</strong> questi sol<strong>di</strong>,<br />

presentando un ren<strong>di</strong>conto. Nella compilazione <strong>di</strong> questo<br />

rapporto e per altre questioni burocratiche il Servizio orientamento<br />

affianca le associazioni.<br />

Gli studenti lavorano all’interno delle associazioni in modo<br />

autonomo. Ogni anno eleggono nuovi <strong>di</strong>rettivi e assegnano<br />

incarichi - per l’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni, i lavori <strong>di</strong><br />

pubbliche relazioni, il marketing e la presidenza. Le associazioni<br />

sono aperte a tutti gli studenti: tutti possono collaborare<br />

e/o iscriversi.<br />

L’Università intende estendere nei prossimi anni il sostegno<br />

alle associazioni studentesche, ritenendo che esse offrano<br />

una buona piattaforma per il personale sviluppo degli studenti<br />

e rappresentino un aspetto importante della “vita studentesca”.<br />

Dovranno essere particolarmente promosse attività<br />

studentesche a Bressanone e Brunico.<br />

Attualmente alla <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> sono attive e<br />

riconosciute ufficialmente quattro associazioni studentesche:<br />

Kikero, SCUB, Alumniclub e AIESEC.<br />

Kikero<br />

Gli studenti dell’associazione kikero, una piattaforma per gli<br />

studenti <strong>di</strong> tutte le Facoltà, sono impegnati sul fronte culturale.<br />

Con il Rookie Day, la giornata <strong>di</strong> benvenuto organizzata<br />

ogni anno in ottobre, le matricole del primo anno vengono<br />

introdotte nella vita quoti<strong>di</strong>ana universitaria. Inoltre questa<br />

associazione studentesca organizza feste, concerti, la tra<strong>di</strong>zionale<br />

slittata al chiaro <strong>di</strong> luna, serate con il club <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito<br />

e seminari su svariati temi.<br />

kikero è l’e<strong>di</strong>tore del giornale studentesco Flyer e dell’annuario.<br />

Grande popolarità gode il club <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito trilingue.<br />

SCUB (+UniParty)<br />

SCUB è l’acronimo <strong>di</strong> Sports Club University <strong>Bolzano</strong>. L’associazione<br />

fondata nel 2001 con lo scopo <strong>di</strong> promuovere tra gli<br />

studenti <strong>di</strong>verse attività sportive. Al centro ci sono in primo<br />

luogo gli sport alpini, dei quali l’evento principale è rappresentato<br />

dagli “Snowdays”: tre giorni <strong>di</strong> gare in cui circa 300<br />

studenti provenienti da tutta Europa si misurano con le <strong>di</strong>verse<br />

<strong>di</strong>scipline degli sport invernali.<br />

Oltre ai regolari allenamenti <strong>di</strong> calcio (femminile e maschile),<br />

pallavolo, basket e badminton, lo SCUB offre la possibilità <strong>di</strong><br />

partecipare a corsi <strong>di</strong> roccia, yoga e arti marziali.<br />

Ogni anno lo SCUB partecipa a <strong>di</strong>versi tornei universitari<br />

internazionali, durante i quali la LUB compete con altre<br />

università europee.


3. GLI STUDENTI<br />

25<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

All’associazione SCUB appartiene anche Uniparty: questo<br />

gruppo <strong>di</strong> lavoro organizza feste ed eventi a <strong>Bolzano</strong>, anche<br />

in collaborazione con associazioni, imprese ed esercizi<br />

pubblici esterni.<br />

AIESEC<br />

AIESEC è la più grande organizzazione studentesca a livello<br />

internazionale presente in oltre 107 paesi e 1.700 università.<br />

AIESEC offre agli studenti, già durante gli stu<strong>di</strong>, esperienze<br />

lavorative e funge da collegamento tra il mondo universitario<br />

e quello aziendale attraverso programmi <strong>di</strong> scambio<br />

internazionale. AIESEC permette agli studenti <strong>di</strong> sviluppare<br />

competenze <strong>di</strong> tipo sociale e professionale attraverso esperienze<br />

all’estero. Ciò avviene ogni anno con l’organizzazione<br />

<strong>di</strong> numerosi tirocini all’estero e <strong>di</strong> oltre 350 congressi internazionali.<br />

Alumniclub<br />

L’AlumniClub è un’associazione fondata nel 2002 con il fine<br />

<strong>di</strong> mettere in rete i laureati e <strong>di</strong> promuovere il loro legame con<br />

l’Università. Attualmente si sta de<strong>di</strong>cando alla costruzione<br />

<strong>di</strong> un network <strong>di</strong>gitale e alla <strong>di</strong>ffusione della conoscenza del<br />

club tra i laureati. Inoltre, in sinergia con le imprese, si organizzano<br />

numerose manifestazioni per facilitare l’inserimento<br />

lavorativo.<br />

3.1.8 Rappresentanti degli studenti<br />

Il ruolo dei rappresentanti degli studenti è istituzionalizzato e<br />

previsto dallo statuto della LUB. In questo modo gli studenti<br />

possono dare attivamente il loro contributo a vari ambiti dell’Ateneo.<br />

Questo organo offre così agli studenti la possibilità <strong>di</strong><br />

sviluppare le proprie competenze sociali.<br />

Gli studenti possono eleggere, <strong>di</strong> norma ogni due anni, i loro<br />

rappresentanti nei vari organi <strong>di</strong> governo dell’Università. Lo statuto<br />

prevede rappresentanti degli studenti nei seguenti organi:<br />

- Consiglio dell’Università (1 studente);<br />

- Senato accademico (2);<br />

- Comitato Pari Opportunità (2);<br />

- in ogni Consiglio <strong>di</strong> Facoltà (2);<br />

- in ogni Consiglio <strong>di</strong> corso (1 o 2 studenti, a seconda<br />

della Facoltà).<br />

Le ultime elezioni si sono svolte elettronicamente nel <strong>di</strong>cembre<br />

2009. I rappresentanti degli studenti nei rispettivi organi hanno<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto effettivo e partecipano al processo decisionale.<br />

Nei prossimi cinque anni si cercherà un modo per riuscire a<br />

valorizzare il ruolo dei rappresentanti negli organi <strong>di</strong> governo<br />

dell’Ateneo. Per due motivi si intende accrescere il numero<br />

degli studenti e coinvolgerli da subito nei processi decisionali:<br />

da una parte al fine <strong>di</strong> tenere in maggiore considerazione le<br />

esigenze e aspettative degli studenti; dall’altra perché così gli


3. GLI STUDENTI<br />

26<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

studenti ottengono tempestivamente informazioni sulla<br />

complessità e sulle <strong>di</strong>namiche che alcune decisioni comportano.<br />

Monitoraggio della qualità<br />

In riferimento alla partecipazione degli studenti per quanto<br />

riguarda la valutazione della qualità è stato istituito un loro<br />

gruppo <strong>di</strong> monitoraggio. Questo si è prefissato <strong>di</strong> accompagnare<br />

attentamente i principali processi <strong>di</strong> sviluppo della <strong>Libera</strong><br />

Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, come per esempio il nuovo modello linguistico,<br />

e <strong>di</strong> fornire costantemente proposte <strong>di</strong> miglioramento.<br />

3.1.9 Club studenteschi<br />

TMC<br />

ll Tourism Management Club (TMC) è stato fondato nell’ottobre<br />

del 1997 da alcuni ambiziosi studenti. Ora è un progetto<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica e ricerca dei curricula in Management del Turismo<br />

e Management dello Sport e degli Eventi della Facoltà <strong>di</strong><br />

Economia. Ogni anno 15 studenti possono frequentare il TMC<br />

come corso facoltativo ricevendo cre<strong>di</strong>ti formativi.<br />

L’obiettivo del TMC è stabilire contatti tra la teoria e la pratica<br />

e agire come piattaforma <strong>di</strong> comunicazione per il turismo<br />

innovativo in Alto A<strong>di</strong>ge, ma non solo. Da ottobre a maggio<br />

con cadenza mensile vengono organizzati conferenze e <strong>di</strong>battiti<br />

che coinvolgono note personalità. Il Tourism Management<br />

Club si rivolge a: studenti e docenti, impren<strong>di</strong>tori del Terziario,<br />

rappresentanti <strong>di</strong> istituzioni turistiche, associazioni <strong>di</strong><br />

settore, consulenti turistici, event manager e giornalisti.<br />

Il TMC è finanziato da sponsor e partner dalla <strong>Libera</strong><br />

Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

C’è la volontà <strong>di</strong> fondare altri club, come il business club alla<br />

Facoltà <strong>di</strong> Economia a <strong>Bolzano</strong> e un club <strong>di</strong> formazione e cultura<br />

a Bressanone.<br />

Unichor<br />

Già dal 2000 la Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione ha istituito<br />

un suo coro universitario, che dal 2009 è sotto la guida artistica<br />

<strong>di</strong> Stephen A. Lloyd. Ogni anno si esibisce in 3-5 concerti, per<br />

esempio a Natale, per la festa <strong>di</strong> fine corso e per quella <strong>di</strong> consegna<br />

dei <strong>di</strong>plomi a Bressanone. Nel <strong>2010</strong> il coro era composta<br />

da 120 membri, tutti studenti della Facoltà <strong>di</strong> Scienze della<br />

Formazione dei tre gruppi linguistici.<br />

L’attività <strong>di</strong> Unichor è intesa come lezione, i futuri insegnanti scoprono<br />

il valore del canto, affinano la loro voce e imparano nuovi<br />

repertori che riguardano tutti gli stili musicali in forma originale o<br />

arrangiati, in più lingue, a cappella, oppure con accompagnamento.<br />

I partecipanti ricevono un cre<strong>di</strong>to formativo a semestre.<br />

3.1.10 Riconoscimento <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Sin dalla sua fondazione la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> si<br />

occupa anche <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o conseguiti<br />

all’estero. Per quanto riguarda il riconoscimento <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

austriaci sono state implementate dalla Segreteria studenti<br />

le nuove tabelle <strong>di</strong> corrispondenza, entrate in vigore nel <strong>2010</strong><br />

e riguardanti i corsi <strong>di</strong> laurea triennali e magistrali.


3. GLI STUDENTI<br />

27<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

Così nel <strong>2010</strong> sono stati emessi complessivamente 481<br />

decreti e 185 <strong>di</strong>plomi.<br />

Riconoscimento <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Domande<br />

2008<br />

438<br />

2009<br />

520<br />

<strong>2010</strong><br />

509<br />

Decreti<br />

440<br />

487<br />

481<br />

Diplomi<br />

161<br />

162<br />

185<br />

3.1.11 Gli studenti in numeri<br />

Gli studenti iscritti negli ultimi 3 anni


3. GLI STUDENTI<br />

28<br />

3.1 Gli studenti e le loro esigenze<br />

La sud<strong>di</strong>visione degli iscritti per sede<br />

2008/2009 2009/<strong>2010</strong><br />

<strong>Bolzano</strong><br />

1258 1300<br />

Bressanone<br />

1804 1791<br />

Brunnico<br />

212 247<br />

Totale<br />

3274 3338<br />

<strong>2010</strong>/2011<br />

1393<br />

1753<br />

278<br />

3424<br />

Numero <strong>di</strong> dottoran<strong>di</strong> alla LUB 68<br />

Di cui all’estero 34<br />

Di cui con borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o 50<br />

Dottorati conclusi dal 2004 49<br />

Posti <strong>di</strong> dottorato ban<strong>di</strong>ti nel 2011 47<br />

3.2 Borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

A <strong>Bolzano</strong> si trovano le Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie informatiche,<br />

Economia, Design e Arti, nonché la Facoltà <strong>di</strong> Scienze e<br />

Tecnologie. Il corso <strong>di</strong> laurea Management del Turismo e Management<br />

dello Sport e degli Eventi della Facoltà <strong>di</strong> Economia si<br />

svolge a Brunico. A Bressanone si trova infine la Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

della Formazione con i seguenti settori: sociale, scienze della<br />

comunicazione e insegnamento nelle scuole <strong>di</strong> ogni grado.<br />

Dottorati<br />

Nel <strong>2010</strong> la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha offerto due dottorati<br />

<strong>di</strong> ricerca, quello <strong>di</strong> “Pedagogia generale, Pedagogia sociale e Didattica<br />

generale” presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione e<br />

quello <strong>di</strong> “Informatica” presso la Facoltà <strong>di</strong> Scienze e Tecnologie<br />

informatiche. I dottorati saranno a lungo termine istituiti presso<br />

tutte le Facoltà e, aggiungendosi ai corsi <strong>di</strong> laurea triennali e magistrali,<br />

completeranno l’offerta.<br />

Oltre un quarto degli studenti della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

riceve una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. In questo modo la Provincia permette<br />

anche ai figli <strong>di</strong> famiglie con red<strong>di</strong>ti bassi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are presso le<br />

cinque Facoltà.<br />

<strong>Libera</strong> Università<br />

<strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Totale<br />

<strong>2010</strong>/2011<br />

Numero<br />

iscritti<br />

3410<br />

con borsa <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o<br />

1082<br />

percentuale<br />

27,3%<br />

¹ Rilevamento dati il 13.10.2011<br />

² Dal 2004, quando è stato offerto il primo dottorato <strong>di</strong> ricerca,<br />

al 13.10.2011.<br />

³ L’immatricolazione è terminata il 16.12.2011.


29<br />

parte 4.ATTIVITA’<br />

4.1 Insegnamento<br />

Nell’anno 1998 la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha iniziato la<br />

sua attività d’insegnamento. Nel <strong>2010</strong> è stato già possibile<br />

dare un’offerta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> completa presso tre Facoltà, dal corso<br />

<strong>di</strong> laurea triennale, al corso <strong>di</strong> laurea magistrale e al dottorato<br />

triennale, che è l’obiettivo a lungo termine per tutte le Facoltà.<br />

Alle Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione, Scienze e Tecnologie<br />

informatiche, e Scienze e Tecnologie questo è già realtà.<br />

4.1.1 Corsi <strong>di</strong> laurea triennali<br />

Corsi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nell’anno accademico <strong>2010</strong>/11:<br />

Facoltà<br />

Economia<br />

Corsi <strong>di</strong> laurea triennali<br />

-Economia e Management<br />

-Scienze Economiche e Sociali<br />

-Management del Turismo, dello Sport<br />

e degli Eventi<br />

Scienze della<br />

Formazione<br />

- Scienze della Formazione Primaria<br />

(quadriennale secondo il vecchio<br />

or<strong>di</strong>namento)<br />

- Servizio sociale<br />

- Educatore Sociale<br />

- Scienze della Comunicazione<br />

plurilingue<br />

Scienze e Tecnologie<br />

informatiche<br />

Design e Arte<br />

Scienze e Tecnologie<br />

- Informatica e Scienze e Ingegneria<br />

dell’Informazione<br />

- Design e Arte<br />

curriculum in Design<br />

- Scienze e Tecnologie Agrarie<br />

- Ingegneria logistica e della Produzione


4. ATTIVITÁ<br />

30<br />

4.1 Insegnamento<br />

4.1.2 Lauree magistrali, master e dottorati<br />

Lauree magistrali, master e dottorati nell’anno accademico <strong>2010</strong>/11:<br />

Facoltà<br />

- Economia<br />

- Scienze della Formazione<br />

- Scienze e Tecnologie<br />

informatiche<br />

- Scienze e Tecnologie<br />

Laure magistrali,<br />

dottorati e master<br />

Corsi <strong>di</strong> laurea magistrali<br />

- Economia e Management del<br />

Settore pubblico<br />

- Impren<strong>di</strong>torialità e Innovazione<br />

- Innovazione e Ricerca per gli Interventi<br />

socio-assistenziali- educatici<br />

- Informatica<br />

- Fruit Science (International Master<br />

of Fruit Science)<br />

4.1.3 Post Lauream<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> offre una serie <strong>di</strong> corsi<br />

“post lauream”.<br />

Un esempio: con l’introduzione della lingua inglese alle scuole<br />

elementari anche gli insegnanti andavano preparati a questo<br />

nuovo compito. Dal 2005 gli insegnanti delle scuole elementari<br />

<strong>di</strong> lingua tedesca, italiana e la<strong>di</strong>na, frequentano presso<br />

la Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione il corso <strong>di</strong> formazione<br />

professionale “Inglese nella scuola primaria”.<br />

Il corso biennale è composto da 300 ore, più 80 ore propedeutiche<br />

per l’allineamento delle competenze linguistiche dei<br />

partecipanti.<br />

-Scienze e Tecnologie<br />

Master biennali<br />

- Innovation Engineering (I livello)<br />

- CasaClima (II livello)<br />

- Scienze della Formazione<br />

- Scienze e Tecnologie<br />

informatiche<br />

- Scienze e Tecnologie<br />

Dottorato <strong>di</strong> ricerca triennale<br />

- Pedagogia generale, Pedagogia<br />

sociale e Didattica generale<br />

- Informatica<br />

- Gestione dell’Ambiente montano


31<br />

parte 5.RISORSE<br />

5.1 Capitale umano<br />

5.1.1 Professori e ricercatori<br />

Per garantire l’internazionalità e il plurilinguismo dei docenti,<br />

la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha la possibilità giuri<strong>di</strong>ca<br />

<strong>di</strong> chiamare fino al 70 per cento del suo personale docente<br />

dall’estero. Questa possibilità finora non è stata sfruttata fino<br />

in fondo, ma in futuro sarà perseguita con maggiore impegno.<br />

Ai professori neo assunti viene affiancato subito un collaboratore<br />

scientifico, preferibilmente <strong>di</strong> un settore vicino dal punto<br />

<strong>di</strong> vista scientifico e della <strong>di</strong>sciplina. In questo modo si incentiva,<br />

fin dall’inizio, l’attività <strong>di</strong> ricerca.<br />

L’università ritiene che uno stretto rapporto tra docenti e studenti<br />

sia un presupposto importante per il successo degli stu<strong>di</strong>.<br />

Per questo viene data molta importanza alla creazione <strong>di</strong> un<br />

corpo docente fisso.<br />

Numero <strong>di</strong> docenti in pianta organica al 31.12.<strong>2010</strong><br />

Facoltà Professori I. fascia Professori II. fascia Ricercatori Totale<br />

2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

WWS<br />

BWS<br />

6 (1*)<br />

9 (3*)<br />

6 (1*)<br />

10 (5*)<br />

8 (3*)<br />

8 (3*)<br />

8 (3*)<br />

9 (5*)<br />

6 (1*)<br />

19 (13*)<br />

10 (2*)<br />

20 (13*)<br />

20 (5*)<br />

36 (19*)<br />

INF<br />

3 (1*) 3 (1*) 5 (1*) 6 (1*) 4 (0*) 3 (0*) 12 (2*)<br />

DES 2 (0*) 2 (0*) 5 (1*) 6 (1*) -<br />

- 7 (1*)<br />

N&T 4 (2*) 7 (2*) 1 (0*) 5 (0*) 7 (1*) 8 (1*) 12 (3*)<br />

Totale 24 (7*) 28 (9*) 27 (8*) 34 (10*) 36 (15*) 41 (16*) 87 (30*)<br />

* <strong>di</strong> cui donne<br />

<strong>2010</strong><br />

24 (6*)<br />

39 (23*)<br />

12 (2*)<br />

8 (1*)<br />

20 (3*)<br />

103 (35*)


5. RISORSE 32<br />

5.1 Capitale umano<br />

Situazione ricercatori al 31.12.<strong>2010</strong><br />

Facoltà<br />

Ricercatori con contratto<br />

a tempo determinato<br />

Titolari <strong>di</strong> assegni<br />

<strong>di</strong> ricerca<br />

Ricercatori con<br />

contratto a progetto<br />

Totale<br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

<strong>2010</strong><br />

WWS<br />

7 (2*)<br />

7 (3*)<br />

4 (2*)<br />

2 (1*)<br />

1 (1*)<br />

2 (1*)<br />

12 (5*)<br />

11 (5*)<br />

BWS<br />

2 (2*)<br />

6 (6*)<br />

1 (0*)<br />

1 (0*)<br />

37 (24*)<br />

17 (8*)<br />

40 (26*)<br />

24 (14*)<br />

INF<br />

12 (5*)<br />

13 (5*)<br />

0<br />

8 (2*)<br />

18 (2*)<br />

16 (1*)<br />

30 (7*)<br />

37 (8*)<br />

DES<br />

7 (2*)<br />

6 (0*)<br />

0<br />

0<br />

1 (1*)<br />

3 (3*)<br />

8 (3*)<br />

9 (3*)<br />

N&T<br />

1 (1*)<br />

1 (1*)<br />

1 (0*)<br />

0<br />

6 (0*)<br />

13 (4*)<br />

8 (1*)<br />

14 (5*)<br />

Totale<br />

29 (12*)<br />

33 (15*)<br />

6 (2*)<br />

11 (3*)<br />

63 (28*)<br />

51 (17*)<br />

98 (42*)<br />

95 (35*)<br />

* <strong>di</strong> cui donne<br />

Docenti in pianta organica e ricercatori con contratto a tempo determinato (RTD)<br />

WWS<br />

BWS<br />

INF<br />

DES<br />

N&T<br />

Totale<br />

31.12.2009<br />

20 (+7*)<br />

36 (+2*)<br />

12 (+12*)<br />

7 (+7*)<br />

12 (+1*)<br />

87 (+29*)<br />

31.12.<strong>2010</strong><br />

24 (+7*)<br />

39 (+6*)<br />

12 (+13*)<br />

8 (+6*)<br />

20 (+1*)<br />

103 (+33*)<br />

Differenza<br />

4<br />

3 (+4*)<br />

0 (+1*)<br />

1 (-1*)<br />

8<br />

16 (+4*)<br />

* ricercatori con contratto a tempo determinato


5. RISORSE<br />

34<br />

5.1 Capitale umano<br />

5.1.2 Dipendenti<br />

Nel <strong>2010</strong> la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> contava 236 <strong>di</strong>pendenti<br />

nelle tre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, Bressanone e Brunico. Si sottolinea<br />

come il personale tecnico-aministrativo dell’Università<br />

sia cresciuto negli ultimi tre anni e quali stimoli l’Ateneo possa<br />

dare come istituzione formativa soprattutto nel settore della<br />

formazione permanente, in primis nel settore linguistico.<br />

Dipendenti - Part time<br />

31.12.<strong>2010</strong><br />

31.12.2009<br />

31.12.2008<br />

Totale<br />

<strong>di</strong>pendenti<br />

236<br />

222<br />

217<br />

F M Part time<br />

157<br />

147<br />

138<br />

179<br />

75<br />

79<br />

22%<br />

18%<br />

17%<br />

La <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> sul territorio è un datore <strong>di</strong> lavoro<br />

interessante per personale qualificato e motivato. Questo<br />

comporta che vengano attuate precise misure per lo sviluppo<br />

del personale che da un lato prevedano formazione permanente,<br />

dall’altro incentivino la crescita <strong>di</strong> nuove leve <strong>di</strong>rigenziali.<br />

Alle lingue è data una particolare attenzione, soprattutto a<br />

quelle <strong>di</strong> insegnamento: tedesco, italiano e inglese.<br />

Ore <strong>di</strong> formazione del personale tecnico-amministrativo<br />

dal 2008 al <strong>2010</strong><br />

Ore <strong>di</strong> formazione<br />

frequentate all’esterno<br />

Ore <strong>di</strong> formazione<br />

frequentate all’interno<br />

Totale<br />

Numero dei corsi frequentati<br />

per giorno/<br />

persona<br />

2008<br />

2832,50<br />

1278,00<br />

4110,50<br />

2008<br />

3,5<br />

2009<br />

3595,50<br />

1803,50<br />

5399,00<br />

2009<br />

2,7<br />

<strong>2010</strong><br />

2909,75<br />

1630,50<br />

4540,25<br />

<strong>2010</strong><br />

3,0


5. RISORSE<br />

35<br />

5.2 Strutture dell’università<br />

5.2.1 Biblioteca come centro <strong>di</strong> servizi<br />

La Biblioteca universitaria deve affrontare una grande sfida:<br />

garantire in tutte e tre le se<strong>di</strong> universitarie <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, Bressanone<br />

e Brunico l’offerta completa e tutti i servizi nella medesima<br />

qualità e, al contempo, venire incontro alle esigenze in<strong>di</strong>viduali,<br />

che nascono dalle <strong>di</strong>verse Facoltà e dagli utenti esterni.<br />

La Biblioteca è aperta a tutti. Con la campagna “La biblioteca<br />

per tutti” e una serie <strong>di</strong> manifestazioni, come concerti<br />

e mostre all’interno della Biblioteca, questa struttura ha<br />

<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere anche luogo <strong>di</strong> incontro.<br />

La Biblioteca tiene sempre in considerazione le concrete<br />

esigenze degli utenti e in base a queste ottimizzare i suoi<br />

processi. L’arrivo del Total Quality Management ha portato<br />

a una ulteriore focalizzazione sugli utenti e sulle loro aspettative<br />

in merito ai servizi offerti. Per scoprire se gli inputs<br />

come le zone d’utilizzo, i collaboratori della Biblioteca e<br />

le acquisizioni si rapportavano in modo equilibrato con gli<br />

utenti e dove fosse possibile svilupparsi ulteriormente, la<br />

Biblioteca si è presentata per la prima volta nel 2008 a un<br />

benchmarking internazionale, l’in<strong>di</strong>ce bibliotecario BIX (Bibliotheksindex).<br />

La Biblioteca dal 2008 al <strong>2010</strong> si è piazzata<br />

ogni anno nei primi tre posti.<br />

Per misurare l’outcome della Biblioteca, nel <strong>2010</strong> è stato<br />

effettuato un sondaggio tra gli utenti sull’utilizzo della struttura<br />

come plusvalore. Alla domanda su quanto gli utenti stimassero<br />

la Biblioteca per la loro vita accademica o lavorativa,<br />

il 22% degli intervistati ha in<strong>di</strong>cato un livello “molto alto” e<br />

il 36% uno “alto”.<br />

Attraverso il prestito automatizzato nell’anno 2009 e l’allargamento<br />

degli orari d’apertura sono stati ottimizzati il<br />

prestito e la restituzione. La Biblioteca si è <strong>di</strong>mostrata una<br />

volta in più un servizio pubblico cui si può accedere autonomamente.<br />

Il successo dell’introduzione del prestito automatizzato<br />

e dell’ampliamento degli orari <strong>di</strong> apertura sono <strong>di</strong>mostrati<br />

dal numero dei prestiti, che nell’anno 2008 sono stati<br />

177.963 e sono saliti nel <strong>2010</strong> a 191.843, con 525.000<br />

visitatori solo nel <strong>2010</strong>.<br />

La crescita dell’efficienza nei prestiti ha consentito inoltre<br />

<strong>di</strong> avere maggior tempo per altre attività della Biblioteca,<br />

come ad esempio il servizio <strong>di</strong> consulenza e per il trasferimento<br />

<strong>di</strong> competenze informative, chiamate anche Information<br />

Literacy. Questa è l’attività principale <strong>di</strong> una biblioteca<br />

scientifica, che con il trasferimento <strong>di</strong> informazioni del sapere<br />

aggiunge valore ai suoi servizi.<br />

Inoltre, con l’introduzione dei cre<strong>di</strong>t points per il corso<br />

Information Literacy a Bressanone, i 2.514 partecipanti<br />

nell’anno 2009 sono saliti a 3.809 nel <strong>2010</strong>.<br />

Per venire incontro alle richieste della ricerca e dell’insegnamento,<br />

la Biblioteca universitaria si è assunta il compito<br />

<strong>di</strong> mettere in rete le biblioteche scientifiche e gli istituti <strong>di</strong><br />

ricerca che operavano separatamente in regione, facendoli<br />

confluire in un sistema globale coerente per l’accesso all’informazione<br />

sia convenzionale sia <strong>di</strong>gitale. Progetti come<br />

l’ampliamento <strong>di</strong> b|core (Bozen-<strong>Bolzano</strong> Consortium Online<br />

Resources), che prevede la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> una piattaforma<br />

per le biblioteche scientifiche altoatesine, garantiscono infine<br />

in modo uniforme e completo la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> letteratura<br />

specializzata.


5. RISORSE 36<br />

5.2 Struttura dell’università<br />

PATRIMONIO <strong>2010</strong> 2009<br />

Libri e Non-Book Material 197.095 180.333<br />

E-Books totale 14.037 15<br />

E-Books<br />

3.865 15<br />

E-Book Subscriptions<br />

10.172<br />

-<br />

SERVIZI<br />

Prestito<br />

Prestito a <strong>di</strong>stanza<br />

Visite in Biblioteca<br />

<strong>2010</strong><br />

191.843<br />

6.412<br />

524.708<br />

2009<br />

184.173<br />

4.930<br />

504.509<br />

Riviste in forma stampata ed<br />

elettronica<br />

Stampato<br />

Elettronico<br />

1.197<br />

781<br />

267<br />

1.192<br />

798<br />

296<br />

PERSONE<br />

Utenti totali<br />

Utenti attivi interni<br />

[Students, Staff]<br />

<strong>2010</strong><br />

6.161<br />

4.104<br />

2009<br />

6.119<br />

4.005<br />

Riviste online via EZB<br />

149<br />

98<br />

Utenti attivi esterni<br />

2.057<br />

2.114<br />

Risorse online via SFX<br />

18.108<br />

17.016<br />

Collaboratori della Biblioteca<br />

22<br />

21<br />

Banche dati<br />

47.678<br />

17.016<br />

Collaboratori esterni<br />

7,44<br />

8,2


5. RISORSE<br />

37<br />

5.2 Struttura dell’università<br />

5.2.2 Locali<br />

L’Università <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> moderni e ampi locali ma ha dovuto,<br />

vista la crescita degli ultimi anni, allargarsi anche in e<strong>di</strong>fici<br />

posti nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze della sede principale, cosa<br />

che ha reso più complicata la logistica.<br />

E<strong>di</strong>fici<br />

Superfici nette Superfici nette Sud<strong>di</strong>vivsioni<br />

BESTAND<br />

(m²)<br />

(m²)<br />

(m²) (m²) (m²)<br />

Bz-Sede principale<br />

41.456 Biblioteca Mensa UniBar<br />

Zona AB 16.674 <strong>di</strong> cui 6.013 1.686 162<br />

Zona C<br />

Zona D<br />

Zona E<br />

Zona F<br />

5.963<br />

2.041<br />

8.627<br />

3.963<br />

Zona G<br />

2.187<br />

Zona H<br />

2.001<br />

Bz - E<strong>di</strong>ficio K<br />

Bz - E<strong>di</strong>ficio Poste<br />

Bz - Centro <strong>di</strong> competenza<br />

Bx - Sede principale<br />

Bx - Casa Missionaria<br />

2.266<br />

2.285<br />

932<br />

19.589<br />

1.539<br />

2.266<br />

Bx - E<strong>di</strong>ficio Raika<br />

1.178<br />

Brunico<br />

1.516<br />

totalte<br />

70.761


5. RISORSE<br />

38<br />

5.2 Struttura dell’università<br />

5.2.3 Efficienza energetica<br />

Nell’ottica dell’ottimizzazione del risparmio <strong>di</strong> energia, la<br />

sede principale <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> (E<strong>di</strong>fici A - F) è stata concepita e<br />

costruita come CasaClima A. I seguenti interventi <strong>di</strong> risparmio<br />

energetico sono stati previsti con la presenza <strong>di</strong>:<br />

1. tetti ver<strong>di</strong> per un migliore isolamento e una riduzione dei<br />

costi <strong>di</strong> riscaldamento;<br />

2. pannelli solari con superfici complessivamente <strong>di</strong> 108 m²<br />

e una potenza <strong>di</strong> 20 kw con una irra<strong>di</strong>azione solare <strong>di</strong> 600<br />

w/m² per la produzione <strong>di</strong> acqua calda nei bagni;<br />

3. un gruppo <strong>di</strong> cogenerazione con una potenza termica <strong>di</strong><br />

355 kw per la produzione <strong>di</strong> acqua calda (riscaldamento in<br />

inverno) e contemporaneamente la produzione <strong>di</strong> un 185 kw<br />

<strong>di</strong> corrente elettrica;<br />

4. un impianto ad assorbimento con una potenza <strong>di</strong> raffreddamento<br />

<strong>di</strong> 200 kw per la riutilizzazione del calore, prodotto<br />

dal gruppo <strong>di</strong> cogenerazione, in eccesso d’estate (raffreddamento);<br />

5. una gestione automatica degli impianti dell’e<strong>di</strong>ficio per<br />

l’utilizzo razionale dell’energia;<br />

6. numerose piante per la trasformazione <strong>di</strong> CO2 in ossigeno.<br />

La sede principale <strong>di</strong> Bressanone non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un certificato<br />

<strong>di</strong> CasaClima, ma viene utilizzata l’acqua freatica per<br />

la climatizzazione dell’e<strong>di</strong>ficio.


5. RISORSE<br />

39<br />

5.3 Finanziamento<br />

5.3.1 Entrate e uscite <strong>2010</strong><br />

86% Contributo provinciale<br />

3% Entrate da progetti <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />

Entrate <strong>2010</strong> (in migliaia <strong>di</strong> euro)<br />

1% Entrate <strong>di</strong>verse<br />

Contributo provinciale<br />

Contributo statale<br />

47.900<br />

2.715<br />

85,7%<br />

4,9%<br />

5% Contributo statale<br />

5% Tasse universitarie<br />

Tasse universitarie<br />

2.668<br />

4,8%<br />

Entrate da progetti <strong>di</strong><br />

ricerca e sviluppo<br />

1.926<br />

3,4%<br />

Entrate <strong>di</strong>verse<br />

683<br />

1,2%<br />

Totale<br />

55.892<br />

100%


5. RISORSE 40<br />

5.3 Finanziamento<br />

Spese <strong>2010</strong> (in migliaia <strong>di</strong> euro)<br />

14% Spese generali, <strong>di</strong> manutenzione degli<br />

e<strong>di</strong>fici, outsourcing<br />

Personale accademico per insegnamento<br />

e ricerca<br />

Organi universitari e personale<br />

tecnico-amministrativo<br />

22.425<br />

13.013<br />

43,7%<br />

25,3%<br />

5% Progetti <strong>di</strong> ricerca<br />

43,7% Personale accademico<br />

per insegnamento e ricerca<br />

Organizzazione <strong>di</strong> insegnamento e<br />

ricerca nelle Facoltà<br />

3.858<br />

7,5%<br />

Progetti <strong>di</strong> ricerca<br />

2.366<br />

4,6%<br />

Spese generali, <strong>di</strong> manutenzione<br />

degli e<strong>di</strong>fici, outsourcing<br />

7.023<br />

13,7%<br />

Investimenti<br />

2.655<br />

5,2%<br />

51.340<br />

100%<br />

5% Investimenti<br />

8% Organizzazione <strong>di</strong> insegnamento<br />

e ricerca nelle Facoltà<br />

25% Organi universitari e personale<br />

tecnico-amministrativo


5. RESSOURCEN 41<br />

5.3 Finanzierung des Universitätsbetriebs<br />

La Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> ha dato in comodato alla<br />

<strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> gli e<strong>di</strong>fici delle tre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>,<br />

Bressanone e Brunico. Le spese <strong>di</strong> manutenzione e quelle<br />

<strong>di</strong> esercizio sono a carico della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>.<br />

Ogni anno la <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> sigla con la Provincia<br />

Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> un patto <strong>di</strong> stabilità, con il quale si<br />

impegna ad interventi <strong>di</strong> risparmio sul bilancio pubblico. Con<br />

l’accordo <strong>di</strong> Milano tra la Provincia Autonoma <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong> e<br />

Governo, dal 2011 la Provincia si fa carico in toto del finanziamento<br />

dell’Università.<br />

Incidenza percentuale delle spese per aree funzionali<br />

Incidenza percentuale delle spese per Facoltà<br />

22% Organi centrali e<br />

servizi amministrativi<br />

66% Facoltà<br />

13% Design e Arti<br />

39% Scienze della<br />

Formazione<br />

3% Centro lingue<br />

e centro ricerca<br />

8% Biblioteca<br />

20% Economia<br />

12% Scienze e Tecnologie<br />

15% Scienze e<br />

Tecnologie informatiche


42<br />

parte 6.CONCLUSIONI<br />

6.1 Oltre l’insegnamento accademico<br />

Nel <strong>2010</strong> i vertici dell’Università ha messo in primo piano le<br />

esigenze degli studenti con tutta una serie <strong>di</strong> misure.<br />

Il compito sociale <strong>di</strong> questa Università va oltre: offrire agli<br />

studenti un luogo <strong>di</strong> formazione moderno e <strong>di</strong> qualità. Inoltre<br />

l’Università si assume la propria responsabilità sociale per<br />

contribuire allo sviluppo integrato e sostenibile della società<br />

dal punto <strong>di</strong> vista economico, ecologico, sociale, culturale ed<br />

etico.<br />

La <strong>di</strong>rezione nel <strong>2010</strong> ha condotto uno stu<strong>di</strong>o per raggiungere<br />

standard qualitativi e promuovere misure per far compiere<br />

all’Università ulteriori passi in avanti secondo i modelli prefissati.<br />

Partendo da questo presupposto, docenti e ricercatori dell’Università<br />

si rivolgono il loro lavoro, ove possibile, a favore del<br />

territorio, quin<strong>di</strong> alle persone e agli organismi della regione,<br />

per rendere fruibile il sapere. Ciò avviene ad esempio con progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca applicata, ma anche attraverso iniziative pianificate<br />

nel settore dell’appren<strong>di</strong>mento permanente. Ancorando<br />

alla popolazione il ruolo della <strong>Libera</strong> Università <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong>, si<br />

arriverà a far crescere ulteriormente la stima nelle sue attività.<br />

Il collegamento in rete con il territorio promuoverà inoltre<br />

l’innovazione e l’internazionalizzazione della regione, aspetto<br />

necessario per promuovere il progresso in questo mondo sempre<br />

più in rete, anche in questa piccola terra.<br />

Impressum<br />

<strong>Libera</strong> Univeristà <strong>di</strong> <strong>Bolzano</strong><br />

Stampa, Comunicazione<br />

e Marketing<br />

Piazza Universitaria 1<br />

39100 Bozen<br />

www.unibz.it<br />

Grafica<br />

Luca Mariotti

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