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Per decenni si è discusso di una riforma che molti volevano radicale e abolitiva di questi istituti,<br />
ma che, non avviata conla 833/1978 e la precedente 180/1978, non è mai avvenuta pur avendo le<br />
sentenze della Corte Costituzionale n.253 del 2003 e n.367 del 2004 aperto opportunità intese a<br />
promuovere e legittimare alternative all'utilizzo della misura di sicurezza in Opg, e pur avendo il<br />
DPCM del 1/4/2008, in particolare nell’allegato C, previsto il graduale superamento degli Opg.<br />
Oggi l’art. 3 della legge 9 del 2012 nato sotto la spinta delle ispezioni condotte dalla Commissione<br />
del Senato per l’efficienza e l’efficacia del SSn presieduta dal Sen. Marino, fissa al 31.03.2013 la<br />
chiusura degli Opg, senza tuttaviatt modificare le norme che prevedono l’applicazioneli i della misura<br />
di<br />
sicurezza.<br />
Con il prevedibile risultato della moltiplicazione di strutture ad alta protezione e immutata impronta<br />
custodialistica<br />
Gli opg sono accomunati dalla difficoltà di assumere una precisa identità fra essere ospedale con<br />
un difficile connubio tra personale e filosofie diverse e essere carcere, rinunciando ad ogni velleità<br />
di organizzazione i di realtà epriorità ità terapeutiche, ti subire totalmentet t l’organizzazione i penitenziaria,<br />
i i<br />
limitandosi ad assicurare con le componenti mediche, un servizio di consulenza che non si<br />
preoccupa della effettiva gestione sanitaria della struttura.<br />
L’Opg è il luogo in cui la dimensione dello spazio e del tempo sono annullate, dettate da regole<br />
predefinite e non da scelte personali, sottrae la libertà ma anche l’espressione di sé, la possibilità<br />
di coltivare interessi propri, la possibilità di desiderare.<br />
Premessa
La condizione di gravissima crisi umana presente ancora oggi nell’Opg si può descrivere<br />
con le parole riferite da Basaglia 50 anni fa per i manicomi civili:<br />
“L’assenza di ogni progetto, la perdita di un futuro, l’essere costantemente in balia degli altri<br />
senza la minima spinta personale, l’aver scandita ed organizzata la propria giornata su<br />
tempi dettati solo da esigenze organizzative che - proprio in quanto tali – non possono<br />
tener conto del singolo individuo e delle particolari circostanze di ognuno: questo è lo<br />
schema istituzionalizzante su cui si articola la vita dell ’ asilo ”<br />
“L’immagine dell’istituzionalizzato corrisponde quindi all’uomo immobile, senza uno scopo,<br />
senza un futuro, senza un interesse, uno sguardo, un’attesa, una speranza verso cui<br />
tendere, acquietato e libero dagli eccessi della malattia, ma ormai distrutto dal potere<br />
dell’istituto; l’uomo che potrà essere spinto alla ricerca di se stesso, alla riconquista della<br />
propria individualità soltanto dal possesso della propria libertà ”<br />
Nel vuoto indeterminato dalla perdita di intenzionalità e di progettualità si è vicini alla soglia<br />
del limite, il suicidio.<br />
Nelle carceri e negli OPG circa il 35% dei casi di morte sono suicidi. iidi<br />
Premessa
L’ oggettivizzazione che ha spinto il malato, il folle reo ad identificarsi con le regole dell’istituto,<br />
ad istituzionalizzarsi è l’esito tangibile e visibile di quel pregiudizio culturale prima, e scientifico<br />
poi, che ritiene di curare con teorie e pratiche di separazione e di spersonalizzazione.<br />
Ma se “la follia è proprio la disgregazione della persona, la sua lontananza dagli altri, la sua<br />
estraneità al mondo, come si può pensare di curarla applicando una dottrina i cui principi sono<br />
l’esatta riproduzione dei componenti della follia?”<br />
Com-prendere cosa dice lo schizofrenico, il depresso, il tossicodipendente internato in OPG,<br />
cosa diventano per lui lo spazio, il tempo, il corpo, la colpa, la morte cioè tutte “quelle figure che<br />
ogni giorno cerchiamo di quietare dopo che la luce nera della notte ce le ha disegnate e stagliate<br />
a contorni netti e precisi”<br />
.<br />
La descrizione è drammatica, la partecipazione intensa ma soprattutto il risultato è sorprendente:<br />
i pazzi dicono le stesse cose che diciamo noi, pensano lo stesso che pensiamo noi, solo la<br />
relazione tra le parole e la connessione dei pensieri è strutturata in modo che il loro mondo risulti<br />
rappresentare una figurazione, che non essendoci familiare, viene da noi allontanata e collocata<br />
in quella alterità che ci rende sicuri.<br />
Premessa
Ecco le parole delle persone che hanno scelto di aderire al progetto<br />
V. Canta un rap, che lo rappresenta non è una guerra se non si può vincere, se esistere<br />
diventa resistere<br />
A. Mi manca casa mia, il mio lavoro, una compagna. Mi manca la mia zona. Ia vorrei<br />
visitare, andare in campeggio. Mi piace il mare, il mare…<br />
R. Insonne la prima notte fuori dall’opg perché vedo il cielo senza le sbarre di una grata<br />
M. A proposito degli operatori delle strutture protette: loro si battono soltanto per il passato.<br />
Qui ci si batte per il futuro. Sono trattato da persona.<br />
Ma. Al telefono mi sono commosso perché la piccola mi ha detto che con i soldi che gli ho<br />
dato è andata in gita. C’è qualcosa che posso fare per loro, per le mie figlie.<br />
P. Una volta mio padre mi ha fatto zappare la vigna per regalarmi una bicicletta da corsa.<br />
Non pensavo che la comprava davvero..una allegria come quella volta non l’ho più provata.<br />
Mauro che disegna un cuore e un punto di domanda perché ho voglia di innamorami ma<br />
non so se potrò e saprò ancora innamorami<br />
Premessa
Il mancato od incompleto trasferimento nelle varie regioni italiane dei valori culturali alla base<br />
della riforma psichiatrica e la condivisione di modalità organizzative uniformi su tutto il territorio<br />
nazionale ha dato luogo a pratiche terapeutiche che, a fronte di un generico riconoscimento dei<br />
diritti per le persone malate di mente, rappresentano modalità di cura e di gestione molto diverse,<br />
sebbene tutte riconoscano nel progetto individuale lo strumento per dare centralità alla persona.<br />
Troppi DSM tuttavia sono ancora incerti tra assistenza e sicurezza, pietà e paura, limiti burocratici<br />
ed innovazione, pervasi da quello che Basaglia definiva il “culto del pessimismo”, privi della<br />
necessaria volontà per raccogliere la sfida importante che oggi ci aspetta. Resta a mio giudizio<br />
prevalente la logica custodialistica e l’equivalenza fra progetti di cura e strutture residenziali che<br />
spesso divengono contenitori, i anche sepiccoli, dell’abbandono.<br />
d<br />
56 persone oggi grazie all’adesione al progetto Luce è Libertà hanno conquistato la libertà di<br />
varcare la soglia dell’opg, ma anche quella di desiderare, scegliere, ricostruire legami di senso, di<br />
fiducia, attraverso un intenso lavoro sulle abilità e sulle capacità che ogni persona possiede,<br />
sono oggi in tanti inseriti in duraturi percorsi socio-lavorativi e produttori di benessere per la<br />
comunità che li accoglie.<br />
Premessa
Gli studi epidemiologici presentano difetti metodologici che rendono deboli i risultati<br />
Pochi studi di predittività della possibilità di reiterare il reato sono stati effettuati;<br />
(G. Russo Opg Barcellona follow-up di 5 anni di 91 casi di cui 29 avevano all’epoca, anni ’90<br />
commesso reati gravi, quali omicidio o tentato omicidio circa il 6%, solo 2 casi, avevano reiterato<br />
il reato) ma come negli studi anglosassoni ritenuti più avanzati non è chiarito se l’esistenza<br />
rilevata di un nesso non casuale tra malattia mentale e comportamento aggressivo sia<br />
specificatamente legata a fattori psicopatologici o a fattori coesistenti sociali o culturali<br />
funzionalmente indipendenti dal disturbo psichiatrico<br />
Nella ricerca della quale presentiamo i primi risultati cercheremo di esplicitare come<br />
soggettivazione, progressiva conquista delle libertà e capacitazione delle persone più fragili<br />
come i beneficiari del progetto, secondo le più avanzate teorie economiche e di sviluppo umano,<br />
possano costituire una risorsa economica per lo sviluppo, indicare una metodologia scientifica e<br />
culturale e innovare politiche e prassi operative delle istituzioni e dei servizi che hanno per<br />
obiettivo il benessere comunitario.<br />
Premessa
Coordinatore progetto di ricerca Sicilia Free:<br />
Angelo Righetti – Rappresentante dell’OMS presso la Kip International School e Presidente<br />
del Comitato Scientifico della Fondazione di Comunità di Messina<br />
Responsabile del progetto per l’ASP di Messina:<br />
Biagio Gennaro – Delegato della Cassa delle Ammende del progetto Luce è Libertà<br />
Ricerca a cura di:<br />
Gaetano Giunta – Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina e<br />
Presidente della Fondazione interuniversitaria Horcynus Orca<br />
Liliana Leone – Presidente Centro Studi CEVAS<br />
Gaspare Motta - ASP Messina - co-coordinatore del progetto Luce è Libertà<br />
Il gruppo di ricerca
Case manager e rilevatori:<br />
Giancarlo Cavallaro – Fondazione di Comunità di Messina<br />
Piero Cuzzola – ASP Messina<br />
Fabio Dito – Fondazione di Comunità e ASP di Napoli<br />
Sara Palermo – Ecos-Med Messina<br />
Salvatore Rizzo – Ecos-Med Messina<br />
Carla Semaino – ASP Messina<br />
Elena Trovato – ASP Messina<br />
Raccolta dati:<br />
Giancarlo Cavallaro – Fondazione di Comunità di Messina<br />
Fabio Dito – Fondazione di Comunità e ASP di Napoli<br />
Sara Palermo – Ecos-Med Messina<br />
Salvatore Rizzo – Ecos-Med Messina<br />
Gaspare Motta - ASP Messina - co-coordinatore del progetto Luce è Libertà<br />
Il gruppo di ricerca
Elaborazione dati e modellizzazione statistica:<br />
Liliana Leone – Presidente Centro Studi CEVAS<br />
Lucia Martinez – Centro Studi CEVAS<br />
Analisi degli impatti economici:<br />
Elio Azzolina – Ecos-Med Messina<br />
Domenico Marino – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria<br />
Liliana Leone<br />
– Presidente Centro Studi CEVAS<br />
Gaetano Giunta – Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina e Presidente<br />
della Fondazione interuniversitaria Horcynus Orca<br />
Costruzione degli strumenti amministrativi:<br />
Angelo Righetti – Rappresentante dell’OMS presso la Kip International School e Presidente del<br />
Comitato Scientifico della Fondazione di Comunità di Messina<br />
Antonio Pracanica – Amministrativista Messina<br />
Modello teorico di econofisica:<br />
Gaetano Giunta – Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina e Presidente<br />
della Fondazione interuniversitaria Horcynus Orca<br />
Giovanni Giunta – Ludwig Maximilians Universität – Monaco di Baviera (Germania)<br />
Il gruppo di ricerca
• Forte sperequazione nella distribuzione della ricchezza;<br />
• Debolezza del mercato e crisi dello Stato Regolatore<br />
• Frammentazione sociale e scarsa propensione alla coesione<br />
• Degrado urbano ed ambientale<br />
• Presenza di economia criminale e di forme di controllo sociale<br />
e culturale<br />
Il Contesto
I lavori prima di Kuznets (1955); poi di Alesina, Rodrick (1994);<br />
Persson, Tabellini (1994); Perotti (1996) falsificano i modelli classici alla<br />
Solow nei quali si prediceva che la diseguaglianza fosse uno stimolo alla<br />
crescita.<br />
I modelli classici si fondano sull’idea che le persone scelgono in modo<br />
razionale e agiscono cercando di massimizzare il proprio utile o la propria<br />
utilità<br />
Il paradigma
Coesione sociale e contesto socio-<br />
economico ed antropologico<br />
o materiale (re<br />
o, casa)<br />
à dal bisogno<br />
lavoro<br />
Libertà<br />
Capabilities<br />
Desideri<br />
Dimensione psicologica<br />
Aspettative<br />
Dimensione psico-sociale<br />
sociale<br />
Salute – Genere - età<br />
Razionalità<br />
Bisogni<br />
Paure<br />
Libertà di avere una vita affettiva e di partecipare alla<br />
democrazia<br />
eddito-<br />
cultura<br />
e e produrre c<br />
à di accedere<br />
Libertà<br />
Il paradigma
Sul piano funzionale promuovere sistemi socio-economici significa:<br />
• Promuovere forme di economie sociali e solidali a cluster e reti di<br />
cluster;<br />
• Promuovere azioni di riqualificazione urbana sistemiche alla<br />
creazione di patti socio-educativi<br />
• Promuovere processi di infrastrutturazione sociale capaci di<br />
stabilizzare sui territori reti, insieme, di ricerca ed economia<br />
sociale e solidale;<br />
• Strutturare sui territori processi olistici di Responsabilità<br />
Sociale, quali metodologie dinamiche e partecipative di<br />
valutazione e di supporto alla riprogrammazione delle politiche e<br />
delle prassi degli attori istituzionali nonché delle pratiche delle<br />
organizzazioni e delle imprese, perché queste (politiche prassi e<br />
pratiche) siano, senza semplificazioni al<br />
singolare, progressivamente convergenti con i desideri ed i<br />
principi (il quadro valoriale) dei cittadini, delle comunità e delle<br />
società locali.<br />
Il paradigma
I progetti personalizzati finalizzati al potenziamento delle capacitazioni<br />
personali:<br />
• Abitare in un luogo scelto<br />
• Poter accedere ad un reddito e quando possibile ad un lavoro dignitosi<br />
• Potere accedere e produrre conoscenza<br />
• Potere vivere una soddisfacente vita relazionale, affettiva e potere<br />
partecipare alla vita sociale<br />
Il paradigma
Nella logica scelta il mercato è un network, è un bene relazionale l inclusivo.<br />
i<br />
I meccanismi che abbiamo costruito promuovono, nella logica dell’economia<br />
civile, il mutuo vantaggio .<br />
Il paradigma
Capitale sociale<br />
Capacitazioni<br />
Risorse economiche<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Capitale sociale<br />
Capacitazioni<br />
Risorse economiche<br />
Il paradigma
1998 Ecos-Med<br />
Med, , centro di ricerca-azione azione sperimenta sul territorio di Messina modelli<br />
evoluti di welfare comunitario e promuove sistemi socio-economici etici.<br />
1999 Il Consorzio Sol.E. avvia il risanamento dell'ottocentesco Forte Petrazza, per<br />
anni abusivamente occupato dalla mafia, dove aggrega cooperative che promuovono<br />
l’espansione delle libertà anche delle persone più fragili ed escluse dallo sviluppo.<br />
2001 La Fondazione Antiusura Padre Pino Puglisi si sviluppa come strumento<br />
finanziario di lotta all’usura e di promozione dell’economia economia sociale<br />
2001 La Fondazione Horcynus Orca si propone come centro di ricerca tecnologico-<br />
ambientale, polo delle culture mediterranee e spazio educativo.<br />
2010 Nasce la Fondazione di Comunità di Messina (FdC) e con esso il Distretto<br />
Sociale Evoluto (DSE),, che mette insieme le organizzazioni nate in questi anni<br />
sul territorio con importanti realtà nazionali ed internazionali.<br />
La storia
I cluster si fondano sul coordinamento e messa a sistema di un partenariato<br />
locale, caratterizzato dalla condivisione di una vision e da complementarietà<br />
funzionale. Il raggruppamento produce alto valore aggiunto nell ’ idea<br />
progettuale e nella qualità realizzativa.<br />
Il paradigma
1° Cluster – La Fondazione Horcynus Orca<br />
Il I Culster
Il I cluster
Il I cluster
Il I cluster
Il I cluster
Il I cluster
Il I cluster
Il I cluster<br />
L’antic<br />
co comp<br />
Inglesi<br />
lesso della Torre<br />
degli<br />
Il centro<br />
direzion<br />
naturale<br />
ale – il pa<br />
aesaggio della riserv<br />
va
La piattaforma Kobold<br />
Il I cluster
Polo del turismo<br />
responsabile ed<br />
educativo<br />
Centro di<br />
divulgazione<br />
scientifica<br />
Polo delle culture<br />
mediterranee<br />
Parco Scientifico e<br />
tecnologico<br />
Il I cluster
2° Cluster – Il Consorzio Sol.E.<br />
La Fondazione di Comunità
Il II cluster<br />
Forte<br />
Petrazza,<br />
il muro d<br />
i cinta e l’<br />
ingresso<br />
Il giar<br />
rdino, gli spazi logis<br />
memo<br />
oria”<br />
tici, le “vis<br />
sioni della
3° Cluster – La Fondazione finanziaria P. Pino Puglisi<br />
Il III cluster
Fondazione di Comunità di Messina<br />
Distretto Sociale Evoluto<br />
. . . . . . .<br />
Ecos-Med<br />
Consorzio<br />
Sol.E.<br />
ASP Messina<br />
Fondazione<br />
Horcynus Orca<br />
Banca Etica<br />
Fondazione<br />
Pino Puglisi<br />
Parsec<br />
Consortium<br />
Caritas Italiana<br />
La Fondazione di Comunità
Distretto Sociale Evoluto (DSE) nasce per promuovere sviluppo<br />
umano innovando efavorendo la crescita di interconnessionii i tra<br />
sistema educativo, sistema di welfare, sistema di produzione,<br />
dotazione di conoscenze (anche tecnologiche) e social<br />
capabilities<br />
La Fondazione di Comunità
I Co-fondatori della Fondazione di Comunità<br />
Ecos-Med<br />
ASP - Messina<br />
Fondazione Horcynus Orca<br />
Consorzio Sol.E.<br />
Fondazione Padre P. Puglisi<br />
Confindustria d t i Messina<br />
Comitato Promotore della Fondazione di Comunità di Messina<br />
Caritas Italiana<br />
Parsec Consortium<br />
Associazione Culturale Pediatri<br />
Banca Popolare Etica<br />
La Fondazione di Comunità nasce sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza del<br />
Consiglio (Presidente Romano Prodi) con il contributo tib t della Fondazione con<br />
il Sud ed è membro della rete europea REVES ediSEFEA (Società Europea<br />
della Finanza Etica ed Alternativa)<br />
La Fondazione di Comunità
Capitale sociale<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Il paradigma
Dom 1 Quale è il capitale sociale del DSE? E come è<br />
stato misurato?<br />
Le dimensioni del Capitale sociale<br />
• Relazioni, scambi<br />
• Fiducia<br />
• Regole e norme che governano l’azione sociale<br />
• Valori<br />
• Partecipazione nei processi decisionali<br />
(Coleman 1988; Collier 1998; Cox 1997; Kawachi et al. 1999; Kilpatrick 2000; Leana and<br />
Van Buren III 1999; Lemmel 2001; Putnam 1993; Snijders 1999; Welsh and Pringle 2001;<br />
Fukuyama 2001; Portes and Sensenbrenner 1993)<br />
• Necessità di distinguere le forme di capitale sociale, dalle fonti e dalle<br />
conseguenze (Claridge 2012) .<br />
37<br />
Valutazione
capitale sociale e Indicatori<br />
Valori<br />
(v158)<br />
Sistema di valori molto condiviso tra le organizzazioni parte del DSE<br />
Relazioni Scambi fiducia (individui-organizzazioni) Indici di centralità<br />
connessione a soggetti ben connessi (power Bonacich) Network Analysis<br />
Sistema Regole: Scala trasparenza e partecipazione<br />
DSE => Teoria beni comuni<br />
Scala 4 Varr. (Ind Alpha Cronbach, 870, Media items da 7,2 a 8,5)<br />
• Buona capacità di restituire i risultati del lavoro fatto da FdC (v161)<br />
• Gestione delle risorse di FdC molto trasparente (v162)<br />
• Decisioni importanti sempre discusse con una buona partecipazione (v160)<br />
• FdC ha sviluppato un sistema di regole per prendere decisioni condivise<br />
(v163)<br />
38<br />
Valutazione
Metodi e strumenti<br />
Livello di analisi Meso<br />
individui e organizzazioni del DSE.<br />
•Campione: n.52 soggetti referenti DSE e istituzioni<br />
•Strumenti: Indagine tramite questionario online<br />
Tecniche di analisi dati<br />
•Network Analysis matrici individui e organizzazioni<br />
•Costruzione Scale ‘Capitale sociale’ e ‘Scala impatti socioeconomici<br />
DSE’.<br />
Sviluppo modello predittivo<br />
•(Analisi( multivariata, Regressione lineare multipla, ANOVA - SPSS17)<br />
39<br />
Valutazione
Scambi significativi fra attori del network nell’ultimo biennio<br />
40<br />
Valutazione
Network e contatti frequenti<br />
.<br />
41<br />
Valutazione
Mappa della fiducia fra le organizzazioni<br />
42<br />
Valutazione
Ego-network non messinese: i legami di fiducia degli enti<br />
come valore aggiunto<br />
43<br />
Valutazione
44<br />
Valutazione
Capacitazioni<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Il paradigma
Dom. 2 Quale è il livello di capacitazioni del management del DSE?<br />
DSE<br />
catalizzatore di<br />
comportamenti<br />
pro-sociali e<br />
cultura:<br />
1/3 dei soggetti<br />
(32,6%) ha<br />
realizzato 4 o più<br />
attività pro sociali<br />
nel corso degli<br />
ultimi li i12 mesi e<br />
solo il 5,8% dei<br />
rispondenti non ne<br />
ha realizzata<br />
alcuna.<br />
46<br />
Valutazione
Risorse economiche<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Il paradigma
La Fondazione di Comunità di Messina<br />
ha ad oggi un patrimonio di oltre € 5.000.000,00<br />
Valutazione
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Paradigma
Utilizzo del Fondo<br />
Una parte del fondo viene investito nella creazione di un parco diffuso di energie<br />
rinnovabili che, seppur ricco di prototipi, è prevalentemente realizzato con<br />
tecnologie consolidate di tipo fotovoltaico. Tale modalità di investimento è già di<br />
per sé un modo di attuare le politiche della fondazione di comunità. Il parco<br />
fotovoltaico ha le seguenti tipologie funzionali:<br />
• impianti fotovoltaici agricoli e/o con tecnologie a concentrazione impiantati e<br />
da impiantare su beni confiscati alla mafia o comunque su terreni già nella<br />
disponibilità della Fondazione di Comunità di Messina. Essi stanno<br />
rappresentando insieme una forma di infrastrutturazione educativa ed una<br />
occasione di incentivazione di nuove azioni di economia sociale;<br />
• Tetti fotovoltaici per famiglie del territorio che diverranno un grande gruppo<br />
d’acquisto solidale;<br />
• Impianti di media grandezza da istallare su tetti pubblici o di interesse<br />
pubblico. Il risparmio energetico secondo un percorso di tracciabilità<br />
finanzierà ricerca scientifica, sanità pubblica ....<br />
Meccanismi
Meinnovazionecanismi
Meccanismi
Meccanismi
Utilizzo del Fondo<br />
Questo meccanismo risponde alla logica di mutuo vantaggio<br />
propria dell’economia civile?<br />
Valutazione
• QUALI SONO STATE LE<br />
MOTIVAZIONI?<br />
11. la possibilità di dare un contributo allo sviluppo di iniziative<br />
di solidarietà nella mia città grazie agli introiti del contributo<br />
del conto energia a favore della Fondazione<br />
• N.77 soggetti Impianti<br />
fotovoltaici Bando FHO<br />
25<br />
20<br />
23<br />
64,91%<br />
• Fonte: Rapporto di<br />
ricerca su installazione<br />
di impianti fotovoltaici e<br />
stili di consumo- DSE,<br />
FdC CEVAS Dic 2011<br />
Frequ uency<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
1<br />
0,12%<br />
1<br />
0,12%<br />
4<br />
1,96%<br />
6<br />
4,42%<br />
14<br />
24,05%<br />
6<br />
4,42%<br />
0 2 4 6 8 10<br />
Mean = 8,4<br />
Std. Dev. = 1,949<br />
N = 55<br />
55<br />
Valutazione
Motivazioni i i principali i dell’adesione d al bando FHO per impianti i fotovoltaici… i e ruolo<br />
delle reti di fiducia nel DSE: sostenibilità ambientale e risparmio energetico, città e<br />
solidarietà<br />
56<br />
Valutazione
L’agire<br />
umano è divenuto una forza critica nel determinare il destino di<br />
un sempre più ampio spettro di sistemi biofisici. Una conseguenza di<br />
questa transizione di fase nella storia del pianeta è che qualsiasi<br />
tentativo di spiegare edi<br />
progettare il futuro delle condizioni di vita<br />
sulla Terra deve partire dall’agireagire umano culturalmente, tecnicamente<br />
ed economicamente connotato. Da qui la scelta di porre come un<br />
vincolo esterno agli equilibri i<br />
economici i la sostenibilità ambientale. Ciò<br />
equivale porre un vincolo di correlazione edi<br />
responsabilità sociale<br />
rispetto alle generazioni future.<br />
Il paradigma
Utilizzo del Fondo<br />
Gli Impianti da fonti rinnovabili ad oggi realizzatiati direttamente e<br />
indirettamente raggiungono un totale di circa 2 MWp e permettono ogni<br />
anno:<br />
1. di risparmiare il consumo 600 tonnellate di combustibile fossile<br />
2. di evitare l’emissione di quasi 1.800 tonnellate di CO 2<br />
Ed equivalgono a piantare 2.500 alberi l’anno<br />
Meccanismi
Le libertà personali vanno poste come vincoli esterni agli equilibri<br />
economici.<br />
Il paradigma
L’Agenzia di Sviluppo<br />
Politiche di incentivazione<br />
• per sostenere investimenti e capitalizzazione (attività di venture capital etici) di<br />
imprese in rete,<br />
• per favorire il riutilizzo di dei beni confiscati alle mafie e di spazi demaniali non<br />
utilizzati,<br />
• promuovere filiere corte<br />
• per sostenere processi di spin off,<br />
• riorganizzazione in chiave di co-marketing delle imprese e servizi di<br />
progettazione<br />
• per promuovere partnership commerciali e produttive a livello<br />
regionale, nazionale ed internazionale,<br />
Politiche innalzamento del capitale umano<br />
• Alta formazione, formazione specialistica, formazione continua<br />
Politiche territoriali<br />
• Per la creazione di reti di fiducia (diffusione TSR, promozione del consumo<br />
responsabile, ecc.)<br />
• Sviluppare la finanza etica<br />
• Trasferimento tecnologico e R&D<br />
• Attrazione di talenti creativi<br />
Meccanismi
L’Agenzia di Sviluppo<br />
Nasce il comparto sulle rinnovabili<br />
Accompagnate con misure complesse 21 imprese sociali<br />
Meccanismi
Analisi di caso<br />
Consorzio Sol.E.: Manutenzioni ordinarie e straordinarie del Parco<br />
Fotovoltaico, allestimenti, manutenzioni e costruzione di edifici<br />
Incentivazione Capitale Umano Politiche territoriali<br />
Creazione di una filiera corta con il<br />
3 progetti<br />
Creazione di un<br />
gruppo Beghelli.Trasferimento personalizzati grande gruppo<br />
tecnologico<br />
d’acquisto sull’energia<br />
Meccanismi
Analisi di caso<br />
Coop. Fuori Onda: Piante ornamentali per il mercato florovivaistico all’ingrosso, orto<br />
biodinamico, produzioni di essenze per la realizzazione e la cura di giardini privati<br />
Incentivazione Capitale Umano Politiche territoriali<br />
Progettazione, utilizzo bene<br />
3 progetti<br />
Tesoreria solidale e microcredito,<br />
demaniale, comodato gratuito personalizzati<br />
Gruppi d’acquisto<br />
delle serre, venture capital,<br />
programmazione co-marketing,<br />
partnership commerciali<br />
Meccanismi
Gli archivi con interfacce on-site scenografiche ed<br />
interattive su:<br />
• Arti visive e cinematografia mediterranea,<br />
•Memoria condivisa (Portella della Ginestra, i fatti di<br />
Reggio Calabria, ecc.),<br />
•Horcynus Orca (Ambienti marini dell’area dello Stretto e<br />
del Mediterraneo)<br />
Meccanismi
Analisi di caso<br />
Incentivazione i Capitale Umano Politiche territoriali<br />
i Filiera corta con Fondazione HO – Studio<br />
Azzurro di S. Roveda, accesso alle<br />
attrezzature, partnership commerciali,<br />
trasferimento tecnologico e attrazione di<br />
talenti ti creativi<br />
i<br />
5 personalizzati<br />
Formazione (Sara,<br />
Giancarlo)<br />
Meccanismi
Fondazione Horcynus Orca: Gestione del Teatro Politeama Siracusa di Reggio<br />
Calabria<br />
Meccanismi
Analisi di caso<br />
Processo di industrializzazione su progettazione designer internazionale di prototipi per la<br />
produzione di energia fotovoltaica da materiali organici (brevetto Istituto dei processi chimicofisici<br />
del CNR)<br />
Meccanismi
Distribuzione territoriale dei beneficiari del progetto Luce è Libertà per residenza d’origine<br />
Meccanismi
Distribuzione territoriale dei beneficiari del progetto Luce è Libertà per i quali sono stati già<br />
avviati percorsi di inserimento lavorativo<br />
Meccanismi
Alternative abitative<br />
• Abitare autonomo<br />
• Forme informali e/o strutturate di affido familiare ed etero-familiare<br />
• Gruppi appartamento senza operatori<br />
• Gruppi appartamento con protezione socio-sanitariasanitaria leggera<br />
• Comunità alloggio – STAR<br />
• Comunità terapeutiche<br />
Meccanismi
Capitale sociale<br />
Capacitazioni<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Capitale sociale<br />
Capacitazioni<br />
I meccanismi e le politiche sperimentate dal DSE nel biennio hanno<br />
amplificato capitale sociale e capacitazioni<br />
Valutazione
• Crescita generalizzata della<br />
fiducia (33 su 34<br />
Organizzazioni, 80% sogg)<br />
non connesso a:<br />
• Crescita diffusa conoscenze<br />
personali e organizzative, di<br />
tipo tecnico e relazionale<br />
N° anni operatività nel DSE<br />
Appartenenza a livelli<br />
organizzativi DSE*<br />
(Scala 10 punti >6 =52% sogg)<br />
• Rafforzamento Capacità Connesso ad appartenenza<br />
livelli organizzativi DSE**<br />
governance FdC (Scala<br />
miglioramento Governance<br />
Media 7,2)<br />
• Aumento scambi<br />
72<br />
Valutazione
Scala<br />
Sviluppo<br />
Conoscenza<br />
Media 5,84<br />
Mediana 6,1<br />
DevStand 1,53<br />
Alpha di<br />
Cronbach,861<br />
Miglioramento<br />
Governance<br />
-Media 7,2<br />
-DevStan 1,4<br />
-Alpha di Cronbach<br />
,722<br />
Items<br />
1.Sviluppo conoscenze comuni<br />
2.grazie ai rapporti con il DSE sviluppo di nuove conoscenze e<br />
competenze personali<br />
3.Approfondimento conoscenza relazionale organizzazioni<br />
DSE (es.: priorità di impresa, sostenibilità economica e<br />
finanziaria, strategie di impresa)<br />
1. sviluppo di una maggiore capacita' di gestire anche i<br />
momenti critici con altre organizzazioni del DSE (v 150)<br />
2. aumentato del senso di appartenenza al DSE (v153)<br />
3. migliore capacita' di confrontarsi tra organizzazioni diverse e<br />
gestire i conflitti (v164)<br />
4. Nella FdC leadership riconosciuta (v165)<br />
73<br />
Valutazione
Network Aumento fiducia nell’ultimo biennio<br />
74<br />
Valutazione
• Le ‘capabilties’ dei beneficiari di Luce è Libertà<br />
• Disegno di ricerca pre (OPG) –post (T0 T1 2010-2012)<br />
• Strumenti:<br />
• HoNOS Secure<br />
• Versione ridotta ICF –<br />
– Area socialità,<br />
– Area cultura e applicazione conoscenze,<br />
– Area abitare e vita quotidiana<br />
Campione<br />
• n.52 persone, età media di 45 anni (Dev Stan 9,9)<br />
• Istituzionalizzazione: range dai 5 mesi ai 25 anni<br />
75<br />
Valutazione
Migliorano le condizioni di salute psichica e fisica e i problemi<br />
connessi alla vita quotidiana. Scala HoNOS Griglia riepilogativa (12<br />
Items): Scarto 7,7% tra T0-T1 T1 pari a -2,781<br />
(da media 15,37 a 12,59-<br />
Sig ,000 T- 6).<br />
Riduzione del Rischio per sè ed altri’ (HoNOS "Security Scales" n.7<br />
items 0-28) è di intensità Medio-bassa per 2/3 dei soggetti (valori da 3<br />
a10) ed Elevata per il 10% del campione. Scarto tra T0-T1 T1 pari a -2,15<br />
DevStan. 1,9 (da media 10,27 a 8,11 Sig ,000 tt – 78)<br />
7,8).<br />
Migliorano le Performance nelle tre Aree ICF<br />
L' ICF è la classificazione del funzionamento della salute e dei domini<br />
correlati promossa dall’OMS. Medie Indice globale Scala T0=38-<br />
T1=30,66 Scarto 8,3% –t -5,1 Sig.,000 )<br />
t di Student Paired Samples<br />
Indice test Cronbach per le diverse Scale > ,800<br />
76<br />
Valutazione
Margini di miglioramento sin dall’avvio della fuoriuscita dall’OPG (T0-T1)<br />
ICF<br />
34,84<br />
43,18<br />
83 8,3<br />
%<br />
28,96<br />
HoNOS Rischio T1<br />
36,68<br />
7,7<br />
T0 %<br />
HoNOS Salute<br />
26,23<br />
32,02<br />
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00<br />
5,8<br />
%<br />
Valori indici standardizzati. Indici più elevati indicano grado maggiore di problematicità<br />
77<br />
Valutazione
Pair<br />
7<br />
Pair<br />
8<br />
Paired Samples Test Paired Differences<br />
AREA ICF CULTURA E Applicazione<br />
delle Conoscenze Mean Std. Dev<br />
d160_P.0 Focalizzare l’attenzione -<br />
d160_P.1 Focalizzare l’attenzione<br />
d160_C.0 Focalizzare l’attenzione -<br />
d160_C.1 Focalizzare l’attenzione<br />
95% Confidence<br />
Interval Difference<br />
Std. Error<br />
Mean Lower Upper t df<br />
Sig. (2-<br />
tailed)<br />
,288 ,498 ,069 ,150 ,427 4,173 51 ,000<br />
,294 ,502 ,070 ,153 ,435 4,186 50 ,000<br />
Pair<br />
d163_P.0 Pensiero - d163_P.1<br />
1 ,135 ,397 ,055 ,024 ,245 2442 2,442 51 ,018<br />
9 Pensiero<br />
Pair d166_P.0 Lettura - d166_P.1Lettura ,135 ,345 ,048 ,039 ,231 2,817 51 ,007<br />
11<br />
Pair d166_C.0 Lettura - d166_C.1 Lettura ,096 ,298 ,041 ,013 ,179 2,329 51 ,024<br />
12<br />
Pair d175_P.0Risoluzione dei problemi - ,529 ,578 ,081 ,367 ,692 6,541 50 ,000<br />
17 d175_P.1Risoluzione dei problemi<br />
Paired Samples Test<br />
Pair d175_C.0Risoluzione dei problemi - ,118 ,382 ,053 ,010 ,225 2,200 50 ,032<br />
Paired Differences<br />
18 d175_C.1Risoluzione dei problemi<br />
Pair d177_P.0Prendere decisioni -<br />
,423 ,537 ,074 ,274 95% Confidence ,573 5,684 51 ,000<br />
19 d177_P.1Prendere decisioni<br />
Interval of the<br />
Pair d177_C.0Prendere decisioni -<br />
,115 ,427 ,059 -,004 Difference ,234 1,948 51 ,057<br />
20 d177_C.1Prendere decisioni<br />
Pair<br />
21<br />
Pair<br />
25<br />
<br />
Std.<br />
d199_P.0 Apprendimento e AREA ICF ABITARE E VITA ,255 QUOTIDIANA ,595 ,083 ,088 Error ,422 3,061 Sig. (2- 50 ,004<br />
applicazione conoscenze -<br />
Mean Std. Devi Mean Lower Upper t df tailed)<br />
d199_P.1Apprendimento e<br />
applicazione conoscenze Pair 1 d510_ P.0 Lavarsi - d510_ P.1 Lavarsi ,269 ,448 ,062 ,145 ,394 4,335 51 ,000<br />
d650_P.0 Prendersi cura Pair 2 deglioggetti d510_C.0 Lavarsi di - d510_C.1 ,304 Lavarsi ,591 ,135 ,087 ,444 ,129 ,062 ,011 ,480 ,258 2,186 3,490 51 ,033 45 ,001<br />
casa - d650_P.1Prendersi cura<br />
Pair 3 d520_P.0 Prendersi cura di singole parti del corpo ,250 ,437 ,061 ,128 ,372 4,123 51 ,000<br />
deglioggetti di casa<br />
- d520_P.1Prendersi cura di singole parti del corpo<br />
Pair 5 d570_P.0 Prendersi cura della propria salute -<br />
d570_P.1 Prendersi cura della propria salute<br />
Pair 9<br />
Pair 10<br />
d630_P.0 Preparare pasti - d630_P.1 Preparare<br />
pasti<br />
d630_C.0 Preparare pasti - d630_C.1 Preparare<br />
pasti<br />
Pair 13 d210_P.0 Intraprendere un compito singolo -<br />
d210_P.1 Intraprendere un compito singolo<br />
Pair 14 d210_C.0 Intraprendere un compito singolo -<br />
d210_C.1 Intraprendere un compito singolo<br />
Pair 15 d230_P.0 Eseguire la routine quotidiana -<br />
d230_P.1 Eseguire la routine quotidiana<br />
Pair 16 d230_C.0Eseguire la routine quotidiana -<br />
d230_C.1Eseguire la routine quotidiana<br />
,479 ,799 ,115 ,247 ,711 4,157 47 ,000<br />
,400 ,495 ,074 ,251 ,549 5,416 44 ,000<br />
,224 ,468 ,067 ,090 ,359 3,355 48 ,002<br />
,269 ,564 ,078 ,112 ,426 3,441 51 ,001<br />
,173 ,550 ,076 ,020 ,326 2,268 51 ,028<br />
,269 ,564 ,078 ,112 ,426 3,441 51 ,001<br />
,231 ,546 ,076 ,079 ,383 3,045 51 ,004<br />
Pair 25 d155_P.0 Acquisizione di abilità - d155_P.1 ,440 ,541 ,076 ,286 ,594 5,755 49 ,000<br />
Pair 26 d155_C.0 - d155_C.1 Acquisizione di abilità ,275 ,493 ,069 ,136 ,413 3,976 50 ,000<br />
Pair 29<br />
<br />
d240_P.0 Gestire la tensione ed altre richieste di<br />
tipo psicologico - d240_P.1 Gestire la tensione ed<br />
altre richieste di tipo psicologico<br />
,404 ,634 ,088 ,227 ,580 4,591 51 ,000<br />
78<br />
Valutazione
Risorse economiche<br />
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
Risorse economiche<br />
Valutazione
Analisi delle risorse economiche<br />
• Impatto occupazionale<br />
• Analisi delle economie di network<br />
• Analisi del margine operativo lordo aggregato del DSE<br />
• Studio del valore aggiunto del DSE con analisi della catena del valore<br />
Valutazione
Analisi delle risorse economiche<br />
Occupati nel DSE al 31.12.201212 2012 N. 361<br />
Occupati determinati/stabilizzati/sostenuti dalle politiche della Fondazione di<br />
Comunità al 31.12.201212 2012 N. 169<br />
Dei 43 beneficiari, che con pieno successo hanno completato la prima fase di<br />
deistituzionalizzazione, 19 sono già inseriti in percorsi di inserimento<br />
lavorativo durevole, 7 sono in pensione, 3 stanno svolgendo percorsi formativi<br />
orientatialprossimoinserimentolavorativoe4diessistannopartecipandoa<br />
percorsi di socializzazione finalizzati a progetti di inserimento lavorativo già<br />
definiti.<br />
iti<br />
Valutazione
Analisi delle risorse economiche<br />
Volume totale dei ricavi e dei proventi generati al 31.12.201112 2011 dalla<br />
Fondazione di Comunità di Messina al netto dei capitali personali di<br />
capacitazione mutualizzati = € 6.596.217<br />
Di cui all’interno del DSE allargato € 3.842.547<br />
Valutazione
Contributi erogati annualmente dalla Fondazione sotto forma di energia elettrica<br />
N. kWp Valore in €<br />
Organizzazioni e imprese 45 549,16 71.940<br />
N. kWp Valore in €<br />
Famiglie 140 462,84 58.798<br />
N. kWp Valore in €<br />
Istituzioni 7 392,56 47.635<br />
Il meccanismo attiva donazioni del conto conto energia a favore della Fondazione di<br />
Comunità per un importo di poco inferiore a € 600.000,00<br />
Valutazione
Modello locale di<br />
sviluppo umano<br />
strutturalmente<br />
intrecciato con forme<br />
di economia civile<br />
produttiva capace di<br />
generare welfare<br />
comunitario<br />
E contestualmente il DSE si trasforma per salti.<br />
In definitiva, l’Analisi statistica conferma un nesso fra capitale sociale<br />
del DSE e benefici socio-economici?<br />
Valutazione
Proprietà Network =<br />
FONTI DEL CAPITALE<br />
SOCIALE<br />
• Variabili e Indicatori<br />
EFFETTI CAPITALE<br />
SOCIALE<br />
• Variabili e Indicatori<br />
85<br />
Valutazione
Il modello statistico predittivo<br />
Capitale Sociale DSE<br />
Effetti sullo sviluppo<br />
del DSE<br />
• Valori condivisi<br />
• Scambi<br />
• Conoscenze<br />
• Sistema di regole e<br />
norme*<br />
• Legami confidenziali<br />
lavoro<br />
• legami fiducia<br />
• A) Sviluppo sistema<br />
DSE<br />
• Innovatività e<br />
Competizione<br />
• Regole Governance<br />
• B) Amplifica<br />
capacitazioni<br />
(beneficiari LèL)<br />
• C) Impatto economico<br />
86<br />
Valutazione
Scala su Effetti<br />
Competitività<br />
Innovazione<br />
Media 5,29;<br />
DevStand 1,75<br />
Alpha Cronbach ,869<br />
Items<br />
• Grazie al fatto che si opera come 'sistema’<br />
aumenta la competitività del DSE<br />
• …condizioni più favorevoli di accesso al<br />
credito<br />
• scambio di favori tra organizzazioni del DSE<br />
• favorito l'introduzione di forme di<br />
innovazione tecnologica<br />
• accedere a contatti commerciali e<br />
professionali con altri network e<br />
organizzazioni esterne<br />
• (Economie i di scala) ) centralizzazione i e<br />
condivisione di alcuni servizi<br />
87<br />
Valutazione
• Ipotesi: Il Capitale sociale, misurato da indici su scambi fiduciari nel<br />
network e sul sistema di regole (Scala sistema regole Trasparenza<br />
Partecipazione processi decisionali), predice l’aumento del livello di<br />
competitività e innovazione nel DSE<br />
• Il modello ha una forza predittiva molto soddisfacente<br />
Regressione Lineare multipla a due blocchi -Stepwise R square .546 Sig ,000<br />
l 37% della varianza predetto da ‘Scambi fiduciari’ Indice Inpower Bonacich il<br />
17% dal sistema di regole<br />
• L’appartenenza diretta o indiretta (opera in organizzazione partner) a FdC<br />
– in coerenza con il modello- è fortemente connessa al capitale sociale e<br />
all’indice di competitività e innovazione.<br />
88<br />
Valutazione
Model Summary c<br />
R<br />
Adjusted<br />
Std. Error<br />
of the<br />
R<br />
Square<br />
Change Statistics<br />
Sig. F<br />
Durbin-<br />
Model R Square R Square Estimate Change F Change df1 df2 Change Watson<br />
1 ,612 a ,374 ,360 1,40772 ,374 26,330 1 44 ,000<br />
2 ,739 b ,546 ,525 1,21291 ,172 16,269 1 43 ,000 1,863<br />
a. Predictors: (Constant), InPower Bonacich Scambi confidenze -fiducia lavoro<br />
b. Predictors: (Constant), InPower Bonacich Scambi confidenze -fiducia lavoro, Scala<br />
Sistema regole-Trasparenza, Partecipazione (v161,162+158+161)<br />
<br />
c. Dependent Variable: Scala Competivita' e Innovazione<br />
• Capitale Sociale<br />
<br />
• Scambi confidenziali + Sistema di regole del DSE (Regole, valori e fiducia)<br />
• Competitività e Innovazione nel DSE<br />
Valutazione
Scambi frequenti nel Network (1 sett) e Scala innovazione e competitività<br />
Le aree più<br />
dense dove si<br />
concentrano<br />
gli scambi<br />
coincidono<br />
con alti valori<br />
della scala<br />
competitività<br />
innovazione<br />
90<br />
Valutazione
Il modello predittivo capitale Sociale ed effetti: Competitività e innovazione<br />
91<br />
Valutazione
• riconsiderare il rapporto esistente, oggi fonte di<br />
discriminazione, tra i “modelli” dell’assistenza e quelli<br />
dello sviluppo;<br />
• immaginare le modalità di ri-orientamento dei “costi<br />
del sociale” in investimento economico e relazionale,<br />
in valorizzazione dei legami;<br />
• pensare che “l’incorporamento<br />
incorporamento” delle variabili<br />
economiche in strutture sociali portatrici di senso,<br />
possa produrre nuove forme di sviluppo e di<br />
inclusione sociale, possa produrre redditi accessibili ai<br />
più deboli, possa allargare l’area dei diritti di<br />
cittadinanza.<br />
Concusioni
Beneficiari iniziali N. 56<br />
De-istituzionalizzati N. 52<br />
Non dimissibile per sopravvenute condanne N. 1<br />
Deceduti per cause naturali N. 3<br />
In corso di definizione il progetto personalizzato N. 3<br />
Concusioni
Dei 52 beneficiari del progetto de-istituzionalizzazioni<br />
N. 7 hanno ottenuto la revoca della misura di sicurezza<br />
N. 7 sono in libertà vigilata<br />
N. 36 sono stati dimessi per concessione della licenza finale<br />
N.2 sono ospiti della Comunità Salpietro<br />
7 delle persone in licenza finale sono rientrati per revoca della misura<br />
alternativa. La percentuale di rientri è del 13,7% di gran lunga<br />
inferiore allo storico dell’Istituto che si aggira a poco meno del 50%<br />
Concusioni
Va inoltre notato che la logica di lungo periodo del progetto, derivante<br />
dal meccanismo economico creato dal rendimento ventennale degli<br />
impiantii fotovoltaici, i consente di considerare le percentuali di rientro,<br />
seppur bassissime, non un fallimento, ma una tappa intermedia.<br />
L’équipe integrata del progetto è infatti già a lavoro per ridefinire<br />
percorsi di inserimento che tengano conto delle ragioni di disagio<br />
manifestate dai beneficiari durante il periodo di sperimentazione in<br />
ambito esterno.<br />
Concusioni
Concusioni