RdTlaRIVISTAdelTURISMO - Touring Club Italiano
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RdT<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
N°3 2008<br />
CENTRO STUDI TOURING CLUB ITALIANO<br />
TURISMO<br />
SCOLASTICO<br />
I dati <strong>Touring</strong><br />
MUSEI | Come il Louvre accoglie i visitatori<br />
MONTAGNA | Una classifica delle destinazioni alpine<br />
NKAAN - RdT - la Rivista del Turismo - Trimestrale - € 12 - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
<strong>Touring</strong> <strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong><br />
Presidente: Roberto Ruozi<br />
Direttore generale: Fabrizio Galeotti<br />
RdT -laRIVISTAdelTURISMO<br />
Direttore responsabile:<br />
Marco Berchi<br />
Coordinamento editoriale:<br />
Massimiliano Vavassori<br />
Progetto grafico e impaginazione:<br />
Studio Cappellato e Laurent Srl<br />
Comitato di redazione:<br />
Adriano Agnati, Marco L. Girolami,<br />
Matteo Montebelli, Massimiliano Vavassori<br />
Comitato scientifico:<br />
Vittorio Emiliani, Rolf Freitag, Pietro Leoni,<br />
Andrea Macchiavelli, Mara Manente,<br />
Cesarina Misiani, Harald Pechlaner,<br />
Maria Paola Profumo, Bruno Panunzi,<br />
Carlo Maria Ricciardi<br />
Ricerca iconografica:<br />
Centro di Documentazione del Tci<br />
(Elisabetta Porro)<br />
Hanno collaborato:<br />
Daniela Mariani, Clementina Salvaneschi<br />
Registrazione Tribunale di Milano<br />
10 feb 1999, n. 94<br />
Stampa: Gruppo Stampa GB s.r.l.,<br />
Cologno Monzese (MI)<br />
© 2008 <strong>Touring</strong> <strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong><br />
Milano<br />
Codice NKAAN<br />
Finito di stampare<br />
nel mese di settembre 2008<br />
Sede legale, direzione, redazione,<br />
amministrazione:<br />
Corso Italia 10, 20122 Milano,<br />
tel. 02 8526605, fax 02 8526482,<br />
rdt@touringclub.it; www.touringclub.it.<br />
Direzione pubblicità:<br />
tel. 02 8526365, fax 02 8526333.<br />
La Rivista del Turismo è in vendita<br />
in abbonamento (per le tariffe vedere<br />
la pagina con coupon in questo numero).<br />
Per informazioni sugli abbonamenti:<br />
tel. 840 888802.<br />
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acquistate presso i Punti <strong>Touring</strong><br />
(l’elenco è disponibile sul sito).<br />
Una copia €12. Copia arretrata €15,50.<br />
In copertina:<br />
L’estate è finita, inizia la scuola..., 1964,<br />
Archivio Tci<br />
ISSN 1972-1390<br />
SOMMARIO<br />
EDITORIALE<br />
Una questione di qualità 3<br />
MERCATI<br />
Dimmi dove vai, ti dirò chi sei 4<br />
Rossella Salvi<br />
MANAGEMENT<br />
Louvre: pensare al futuro 10<br />
Caterina Renzi<br />
FOCUS : SCUOLA<br />
Gita: un viaggio che vale 375 milioni di euro 18<br />
a cura del Centro Studi TCI<br />
TENDENZE<br />
Prodotti tipici: maneggiare con cura 30<br />
Luca Savoja<br />
Musei d’autore: il caso Hesse 36<br />
Claudio Visentin<br />
ESPERIENZE<br />
Alpi: località italiane al top 42<br />
Fabrizio Bartaletti<br />
Turismo tra passato e futuro 54<br />
Antonio Sereno<br />
RUBRICHE<br />
OPEN SPACE Turismo e pubblicità: chi investe di più? 60<br />
SEGNALIBRO 62
la RIVISTA del TURISMO<br />
DOVE E COME ACQUISTARLA<br />
La Rivista del Turismo, trimestrale di economia e marketing del<br />
Centro Studi TCI, è in vendita al prezzo di 15 euro presso i Punti<br />
<strong>Touring</strong> sul territorio oppure telefonando al numero 840 888802.<br />
La Rivista è disponibile anche in abbonamento (per le tariffe e le<br />
modalità di sottoscrizione vedi il modulo riportato qui sotto).<br />
Per informazioni: 840 888802
F O<br />
C<br />
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S<br />
SCUOLA<br />
GITA:<br />
Scuola tecnica Bonaventura Cavalieri<br />
di Milano in gita ad Arona, 1950, Archivio Tci
UN VIAGGIO CHE VALE<br />
375 MILIONI DI EURO<br />
Durante la seconda edizione di<br />
“Classe turistica. Festival del turismo<br />
scolastico”, organizzato dal <strong>Touring</strong><br />
attraverso la sua Area Giovani,<br />
Educazione e Scuola d’intesa con<br />
il Ministero della Pubblica Istruzione<br />
e svoltosi dal 23 al 25 ottobre<br />
a Lignano Sabbiadoro, sono stati<br />
presentati i risultati dell’Osservatorio<br />
sul turismo scolastico curato dal<br />
Centro Studi Tci, arricchito quest’anno<br />
da nuove indagini
Il turismo scolastico è ancora oggi<br />
un segmento poco studiato e perlopiù<br />
trascurato dalle fonti statistiche<br />
ufficiali, nonostante la sua rilevanza<br />
economica – spesso non compresa<br />
neppure dagli operatori del settore – e<br />
le sue potenzialità formative visto che<br />
rappresenta un’occasione di integrazione<br />
forte tra le attività educative e quelle<br />
di intrattenimento/divertimento.<br />
Il <strong>Touring</strong> <strong>Club</strong> <strong>Italiano</strong> ha più volte portato<br />
all’attenzione delle istituzioni e degli<br />
operatori il tema del turismo scolastico<br />
come occasione di crescita sociale e culturale<br />
dei viaggiatori di domani e, dallo scorso<br />
anno, ha deciso di dare il proprio fattivo<br />
contributo con la costituzione di un<br />
Osservatorio ad hoc, i cui risultati sono<br />
stati presentati dal Centro Studi Tci nel<br />
2007 in occasione della prima edizione<br />
del Concorso nazionale “Classe Turistica.<br />
Festival del Turismo Scolastico” organizzato<br />
da <strong>Touring</strong> d’intesa con il Ministero<br />
della Pubblica Istruzione.<br />
Con l’intento di diventare negli anni il<br />
principale riferimento informativo per<br />
operatori e istituzioni, l’Osservatorio sul<br />
turismo scolastico nell’edizione 2008 si è<br />
“evoluto” cercando al contempo di dare<br />
continuità alla ricerca condotta nel 2007<br />
(in modo da poter garantire un monitoraggio<br />
in serie storica) e di approfondire<br />
nuovi aspetti che possano arricchire il<br />
quadro conoscitivo a vantaggio di operatori,<br />
mondo della formazione e istituzioni.<br />
L’Osservatorio 2008, dunque, si caratterizza<br />
per l’Indagine conoscitiva sui viaggi<br />
delle scuole – realizzata già nel 2007 –<br />
che ha l’obiettivo di fare il punto su destinazioni<br />
e modalità organizzative dei viaggi<br />
effettuati dalle classi degli istituti superiori<br />
di secondo grado italiani. Nel 2008<br />
questa ricerca è stata affiancata da altre<br />
due indagini ad hoc che hanno permesso<br />
di cogliere ulteriori aspetti, punti di vista<br />
e problematiche:<br />
• un’indagine qualitativa telefonica presso<br />
un panel di professori che nel 2007<br />
avevano partecipato alle fasi finali del<br />
Concorso nazionale “Classe Turistica.<br />
Festival del Turismo Scolastico”.<br />
L’indagine (La gita dalla cattedra) è stata<br />
svolta nel mese di aprile 2008 con<br />
l’obiettivo di raccogliere dati non rilevati<br />
dalla ricerca principale;<br />
• un questionario on line, promosso in<br />
collaborazione con Zai.net) rivolto<br />
agli studenti delle scuole superiori per<br />
capire e analizzare opinioni, preferenze<br />
e aspettative relative ai viaggi di<br />
istruzione (La gita dai banchi di scuola).<br />
Dal punto di vista normativo, i principali<br />
riferimenti in merito al turismo scolastico<br />
non sono cambiati e sono rappresentati<br />
dalla Circolare ministeriale 14 ottobre<br />
1992, n. 291,“Visite guidate e viaggi<br />
d'istruzione o connessi ad attività sportive”<br />
che contiene le disposizioni generali<br />
sui viaggi di istruzione con l’intento di<br />
fornire “una più compiuta e organica articolazione<br />
alla materia” 1 .<br />
L’INDAGINE CONOSCITIVA<br />
SULLE SCUOLE<br />
L’indagine conoscitiva sui viaggi delle scuole<br />
dell’Osservatorio è stata condotta nel mese<br />
di maggio 2008 sui 360 istituti scolastici<br />
superiori di secondo grado partecipanti<br />
al concorso “Classe Turistica. Festival del<br />
Turismo Scolastico” chiedendo ai professori<br />
referenti di compilare un questionario<br />
strutturato in tre parti distinte:<br />
• una prima relativa ai “dati identificativi”<br />
dell’istituto;<br />
• una seconda relativa al viaggio di istruzione<br />
(con pernottamento) da compilare<br />
per ognuna delle gite effettuate<br />
dalle classi dell’istituto di appartenenza.<br />
Gli aspetti analizzati hanno riguardato<br />
la destinazione, il periodo in cui è<br />
stato effettuato il viaggio, il numero di<br />
partecipanti, il mezzo di trasporto utilizzato,<br />
la durata complessiva, la struttura<br />
ricettiva utilizzata, il costo ecc.;<br />
• infine, una sezione dedicata alla valutazione<br />
di differenti aspetti del viaggio<br />
(valore culturale, relazioni tra gli studenti,<br />
esigenze di svago, sicurezza,<br />
qualità dei pasti e dell’alloggio, prezzi<br />
ecc.), alla segnalazione di eventuali<br />
episodi negativi e all’indicazione di<br />
suggerimenti e proposte per migliorare<br />
il viaggio di istruzione.<br />
Per consentire alcuni confronti con l’anno<br />
precedente, la struttura del questionario<br />
è stata molto simile a quella del 2007,<br />
con l’aggiunta di nuove domande finalizzate<br />
a monitorare altri aspetti di maggior<br />
dettaglio.<br />
Su 360 istituti contattati, quelli che hanno<br />
inviato almeno una scheda compilata sono<br />
stati 144, con una redemption del 40 per<br />
cento. In totale sono state restituite 170<br />
schede che risultano così distribuite: il<br />
19,4% inviate da istituti del Nord-Ovest, il<br />
25,3% da quelli del Nord-Est, il 18,2% da<br />
istituti del Centro e il 37,1% da Sud e Isole.<br />
I PRINCIPALI RISULTATI<br />
OTTENUTI<br />
Partecipanti e periodo del viaggio.<br />
Anche quest’anno il viaggio di istruzione<br />
si conferma un rilevante momento di socializzazione<br />
per gli studenti della stessa<br />
classe e di classi diverse: mediamente,<br />
infatti, in linea con l’anno precedente, a<br />
ogni gita organizzata negli istituti superiori<br />
di secondo grado italiani hanno partecipato<br />
56 studenti, accompagnati da<br />
quattro professori.<br />
Analizzando il periodo in cui si concentrano<br />
le partenze (Grafico 1), come accaduto<br />
nell’anno scolastico 2006/2007, la<br />
maggior parte dei viaggi di istruzione<br />
dell’A.S. 2007/2008 è stata effettuata nei<br />
mesi di marzo e aprile (79,5%) con quote<br />
invertite tra i due mesi. Ciò è da attribuire<br />
all’influenza delle festività pasquali<br />
che sono state nel 2007 ad aprile<br />
(determinando probabilmente un anticipo<br />
delle partenza a marzo) e nel 2008 a<br />
marzo (favorendo un posticipo delle partenze<br />
ad aprile). Confrontando queste<br />
ultime due indagini con quella condotta<br />
sempre dal <strong>Touring</strong> nel 1999 2 – paragone<br />
da fare con prudenza, comunque, in<br />
quanto la metodologia delle ricerche è<br />
differente – sembra essere confermata<br />
una tendenza alla destagionalizzazione<br />
delle partenze: nel 1999, infatti, la quota<br />
di viaggi effettuata tra marzo e aprile era<br />
superiore (84% del totale) rispetto a una<br />
quota sempre inferiore all’80% sia nel<br />
2007 sia nel 2008.<br />
Destinazioni preferite. I viaggi all’estero<br />
sono stati pari al 59,7% del totale,<br />
quota decisamente superiore al 51,3%<br />
dell’anno precedente. Senza dubbio si è<br />
verificata una maggiore tendenza a recarsi<br />
oltreconfine grazie, ad esempio, a un<br />
sempre più ampio ventaglio di opportunità<br />
offerte e allo sviluppo dei voli low<br />
1<br />
Per ulteriori approfondimenti in merito a questi<br />
aspetti si rimanda al n. 3/2007 di questa Rivista.<br />
2<br />
Pubblicata sul n. 1/2000 di questa Rivista.ccccc<br />
20<br />
laRIVISTAdelTURISMO
GRAFICO 1<br />
DISTRIBUZIONE MENSILE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PERNOTTAMENTO (A.S. 2006/2007 E 2007/2008)<br />
55,1%<br />
45,4%<br />
32,3%<br />
1,3%<br />
3,8%<br />
3,5% 1,7% 1,3%<br />
9,0%<br />
24,4%<br />
7,4%<br />
7,4%<br />
0,0%<br />
0,9%<br />
3,2%<br />
0,0% 0,6%<br />
2,6%<br />
Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio<br />
2006/2007 2007/2008<br />
GRAFICO 2<br />
TIPOLOGIA DI VIAGGIO D’ISTRUZIONE EFFETTUATO (SECONDO GLI INSEGNANTI) E DESIDERATO (SECONDO GLI STUDENTI)<br />
(MASSIMO DUE RISPOSTE, A.S. 2007/2008)<br />
Arte e storia<br />
34,2%<br />
90,9%<br />
Culture straniere<br />
33,1%<br />
44,2%<br />
Natura / aree protette<br />
13,3%<br />
27,6%<br />
Archeologia<br />
10,9%<br />
19,4%<br />
Scienze<br />
7,3%<br />
15,1%<br />
Sport<br />
2,4%<br />
25,1%<br />
Altro<br />
10,7%<br />
7,3%<br />
■ Insegnanti<br />
■ Studenti<br />
cost. Detto questo, occorre segnalare che<br />
la composizione del campione 2008, rispetto<br />
a quello del 2007, rivela una maggior<br />
presenza di classi quarte e quinte –<br />
che solitamente effettuano più frequentemente<br />
viaggi all’estero – potendo limitare<br />
in parte il confronto in serie storica.<br />
Bisogna, però, considerare anche che,<br />
nonostante questo “vizio” di campionamento,<br />
tutte le altre classi considerate<br />
nell’indagine 2008 (ovvero prime, seconde<br />
e terze) hanno mostrato in generale<br />
una maggior propensione a scegliere<br />
l’estero rispetto all’anno precedente.<br />
Andando nel dettaglio delle singole destinazioni,<br />
emerge che:<br />
• Lazio, Toscana, Veneto e Sicilia si confermano<br />
le regioni preferite;<br />
• le città italiane privilegiate sono sempre<br />
Roma, Venezia e Firenze con Napoli<br />
che resta indietro a causa probabilmente<br />
dei ben noti problemi relativi ai<br />
rifiuti e che hanno caratterizzato l’immagine<br />
mediatica del capoluogo nella<br />
prima parte dell’anno;<br />
• i Paesi stranieri più gettonati si confermano<br />
Spagna, Francia, Repubblica<br />
Ceca e Germania;<br />
• le città straniere più visitate sono<br />
Praga, Barcellona, Berlino, Parigi.<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
21
GRAFICO 1<br />
DISTRIBUZIONE MENSILE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PERNOTTAMENTO (A.S. 2006/2007 E 2007/2008)<br />
55,1%<br />
45,4%<br />
32,3%<br />
1,3%<br />
3,8%<br />
3,5% 1,7% 1,3%<br />
9,0%<br />
24,4%<br />
7,4%<br />
7,4%<br />
0,0%<br />
0,9%<br />
3,2%<br />
0,0% 0,6%<br />
2,6%<br />
Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio<br />
2006/2007 2007/2008<br />
GRAFICO 2<br />
TIPOLOGIA DI VIAGGIO D’ISTRUZIONE EFFETTUATO (SECONDO GLI INSEGNANTI) E DESIDERATO (SECONDO GLI STUDENTI)<br />
(MASSIMO DUE RISPOSTE, A.S. 2007/2008)<br />
Arte e storia<br />
34,2%<br />
90,9%<br />
Culture straniere<br />
33,1%<br />
44,2%<br />
Natura / aree protette<br />
13,3%<br />
27,6%<br />
Archeologia<br />
10,9%<br />
19,4%<br />
Scienze<br />
7,3%<br />
15,1%<br />
Sport<br />
2,4%<br />
25,1%<br />
Altro<br />
10,7%<br />
7,3%<br />
■ Insegnanti<br />
■ Studenti<br />
cost. Detto questo, occorre segnalare che<br />
la composizione del campione 2008, rispetto<br />
a quello del 2007, rivela una maggior<br />
presenza di classi quarte e quinte –<br />
che solitamente effettuano più frequentemente<br />
viaggi all’estero – potendo limitare<br />
in parte il confronto in serie storica.<br />
Bisogna, però, considerare anche che,<br />
nonostante questo “vizio” di campionamento,<br />
tutte le altre classi considerate<br />
nell’indagine 2008 (ovvero prime, seconde<br />
e terze) hanno mostrato in generale<br />
una maggior propensione a scegliere<br />
l’estero rispetto all’anno precedente.<br />
Andando nel dettaglio delle singole destinazioni,<br />
emerge che:<br />
• Lazio, Toscana, Veneto e Sicilia si confermano<br />
le regioni preferite;<br />
• le città italiane privilegiate sono sempre<br />
Roma, Venezia e Firenze con Napoli<br />
che resta indietro a causa probabilmente<br />
dei ben noti problemi relativi ai<br />
rifiuti e che hanno caratterizzato l’immagine<br />
mediatica del capoluogo nella<br />
prima parte dell’anno;<br />
• i Paesi stranieri più gettonati si confermano<br />
Spagna, Francia, Repubblica<br />
Ceca e Germania;<br />
• le città straniere più visitate sono<br />
Praga, Barcellona, Berlino, Parigi.<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
21
Scuola tecnica Bonaventura Cavalieri<br />
di Milano in gita ad Arona, 1950, Archivio Tci<br />
22 laRIVISTAdelTURISMO
GRAFICO 3<br />
MEZZO DI TRASPORTO (PREVALENTE) UTILIZZATO (A.S. 2007/2008)<br />
83,9%<br />
61,6%<br />
47,4%<br />
49,5%<br />
30,8%<br />
14,5%<br />
21,% 6,9% 1,6%<br />
0,0% 1,0% 0,6%<br />
Autobus Treno Aereo Nave<br />
■ Italia ■ Estero ■ Totale<br />
Altro dato raccolto nell’ultima indagine<br />
riguarda il numero di località visitate (oltre<br />
alla principale) in occasione del viaggio:<br />
nella maggior parte dei casi (36,8%)<br />
è superiore a tre mentre in meno del 20%<br />
dei viaggi la visita riguarda una sola località<br />
oltre alla principale. Chiaramente,<br />
all’estero, vista anche la maggior durata<br />
della permanenza, è più elevata la propensione<br />
a tour su più destinazioni e a<br />
compiere, quindi, viaggi itineranti.<br />
Infine, considerando le caratteristiche<br />
del viaggio (Grafico 2), seppur con dati<br />
ottenuti da metodologie diverse, si può<br />
mettere a confronto la tipologia di gita effettuata<br />
nell’A.S. 2007/2008 – derivante<br />
dall’indagine presso gli insegnanti – e<br />
quella “ideale” indicata dagli studenti<br />
compilando il questionario on line. Quasi<br />
tutti i viaggi “reali” riguardano aspetti<br />
storico-artistici (90,9%) e il 44,2% è relativo<br />
alla conoscenza di culture straniere.<br />
Seguono a grande distanza i viaggi che<br />
hanno un legame con la natura (13,3%),<br />
l’archeologia (10,9%), la scienza (7,3%)<br />
e, in ultimo, lo sport (2,4%). Questa graduatoria<br />
rispecchia in gran parte quella<br />
stilata dagli studenti sulla gita ideale: le<br />
differenze principali riguardano fondamentalmente<br />
la quota percentuale legata<br />
all’arte e alle culture straniere – che è<br />
tuttavia la prima risposta in termini di<br />
preferenze (34,2%) – e si riscontra un<br />
più forte interesse per la natura e lo sport<br />
che rappresentano la gita ideale per oltre<br />
un quarto degli studenti.<br />
Mezzi di trasporto, strutture ricettive e<br />
durata del viaggio. Il mezzo di trasporto<br />
più utilizzato per i viaggi di istruzione si<br />
conferma l’autobus (61,6%), anche se,<br />
rispetto al 2007, la quota è in diminuzione<br />
a favore dell’aereo che pesa per il<br />
30,8%. Chiaramente la distanza dalla destinazione<br />
prescelta condiziona in maniera<br />
rilevante il mezzo: i viaggi in aereo,<br />
infatti, pesano per il 49,5% considerando<br />
le gite effettuate all’estero e solo per l’1,6%<br />
considerando quelle in Italia. Al contrario,<br />
i viaggi in autobus rappresentano una<br />
quota dell’83,9% degli spostamenti in<br />
Italia e il 47,4% di quelli all’estero (Grafico<br />
3). Nell’ultima indagine è poi stata approfondita<br />
la tipologia di voli prescelti<br />
ed emerge che il boom dei viaggi in aereo,<br />
anche per il segmento del turismo scolastico,<br />
è molto condizionato dai voli low<br />
cost: infatti, oltre la metà dei viaggi in aereo<br />
sono da attribuire a questi vettori<br />
(53,2%), seguiti dai voli “tradizionali”<br />
(36,2%) e dai “charter” (10,6%). Questa<br />
tendenza emerge anche dall’indagine telefonica<br />
effettuata presso alcuni docenti,<br />
di cui, almeno la metà, ha affermato di utilizzare<br />
regolarmente voli a basso costo<br />
soprattutto nel caso dei viaggi di istruzione<br />
all’estero. L’hotel, con una quota<br />
dell’87,4%, si conferma la tipologia ricettiva<br />
più utilizzata (Grafico 4).<br />
Così come l’anno precedente, si evidenza<br />
l’interesse crescente dei pernottamenti<br />
presso le famiglie (4,2%), che riguardano<br />
solo i viaggi all’estero e, soprattutto,<br />
nei Paesi anglosassoni. Probabilmente<br />
questa formula ricettiva rappresenta anche<br />
una soluzione al problema dei prezzi<br />
ancora troppo elevati. La durata della<br />
GRAFICO 4<br />
STRUTTURA RICETTIVA (PREVALENTE)<br />
UTILIZZATA (A.S. 2007/2008)<br />
5,4%<br />
1,8%<br />
4,2%<br />
87,4%<br />
1,2%<br />
■ Hotel ■ Ostello ■ Famiglia<br />
■ Agriturismo ■ Altro<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
23
Scuola media Saffi di Firenze in gita all’Abetone, gennaio 1952, Archivio Tci<br />
gita, infine, così come il mezzo di trasporto<br />
utilizzato, è fortemente dipendente<br />
dalla destinazione: in media, infatti,<br />
i viaggi in Italia sono più brevi (2,9<br />
pernottamenti) rispetto a quelli all’estero<br />
(5,0 pernottamenti).<br />
Organizzazione e costi del viaggio.<br />
Come per il 2007, oltre l’84% dei viaggi<br />
di istruzione è stato organizzato attraverso<br />
un’agenzia viaggi e la restante quota<br />
autonomamente dagli istituti<br />
scolastici. Ciò significa che, in quest’ultimo<br />
caso, sono le scuole a farsi carico –<br />
oltre che della responsabilità di vigilanza<br />
finalizzata a proteggere l’alunno –<br />
dell’assistenza per coprire i disguidi che<br />
potrebbero verificarsi nel viaggio di<br />
istruzione, così come previsto dalla circolare<br />
n. 623 del 2 ottobre 1996 che fa<br />
espressamente riferimento al decreto<br />
legislativo n. 111 del 1995 riguardante<br />
“I viaggi, le vacanze e i circuiti tutto<br />
compreso” il quale disciplina i compiti e<br />
le responsabilità dell’intermediario dei<br />
pacchetti turistici (in attuazione alla direttiva<br />
CEE 314/90).<br />
Nella maggior parte dei casi (il 78,7%) la<br />
24<br />
destinazione è proposta dai docenti; nel<br />
20% dei casi – e in crescita rispetto all’anno<br />
precedente – l’iniziativa muove dagli<br />
studenti, mentre le agenzie vengono<br />
interpellate prevalentemente per occuparsi<br />
delle questioni operative e non per<br />
avere consigli sulle mete da visitare: in<br />
meno dell’1% dei casi, infatti, la destinazione<br />
è stata proposta da un’agenzia. La<br />
quota crescente di studenti che propongono<br />
la destinazione, come emerge anche<br />
dal questionario compilato on line, è da<br />
attribuirsi probabilmente alla maggior<br />
dimestichezza con internet, visto che rilaRIVISTAdelTURISMO
GRAFICO 5<br />
LIVELLO DI SODDISFAZIONE PER ALCUNI ASPETTI DEL VIAGGIO DI ISTRUZIONE (1=NEGATIVO, 5=POSITIVO, A.S. 2007/2008)<br />
5,0<br />
4,8<br />
4,6<br />
4,7<br />
4,6 4,6 4,6<br />
4,4<br />
4,2<br />
4,5<br />
4,5<br />
4,4<br />
4,4<br />
4,3<br />
4,3<br />
4,2<br />
Media viaggi all’estero<br />
4,0<br />
3,8<br />
3,6<br />
3,4<br />
4,1<br />
3,9<br />
3,8<br />
3,8<br />
Media viaggi in Italia<br />
3,6<br />
3,6<br />
3,4<br />
3,2<br />
3,0<br />
Visitare luoghi<br />
sconosciuti<br />
agli stiudenti<br />
Valore<br />
culturale<br />
Relazioni<br />
tra studenti<br />
Sicurezza<br />
per gli<br />
studenti<br />
Relazioni<br />
docentistudenti<br />
Raggiungimento<br />
finalità<br />
didattiche<br />
Rapporto<br />
qualità/<br />
prezzo<br />
3,3<br />
Esigenze<br />
di svago<br />
degli studenti<br />
Qualità<br />
dell’alloggio<br />
3,2<br />
Qualità<br />
dei pasti<br />
viaggi all’estero<br />
viaggi in Italia<br />
sulta un’importante fonte per il reperimento<br />
di informazioni.<br />
Per quasi l’80% dei viaggi di istruzione,<br />
inoltre, è stato preparato un percorso didattico<br />
ad hoc che ha integrato la normale<br />
attività curriculare in aula.<br />
Gli ultimi aspetti organizzativi indagati<br />
riguardano la presenza di una commissione<br />
dedicata ai viaggi di istruzione – segnalata<br />
dall’84,4% degli istituti rispondenti e<br />
indicativa dell’importanza che gli istituti<br />
assegnano al viaggio di istruzione – e<br />
l’adozione di un regolamento interno per<br />
i viaggi (ad esempio, in base alle circoli<br />
ministeriali la quota minima dei partecipanti<br />
ai viaggi di istruzione è pari ai due<br />
terzi degli studenti della classe, ma questa<br />
quota può essere alzata dal regolamento<br />
interno dell’istituto) avvenuta nell’88%<br />
delle scuole intervistate.<br />
Passando al costo del viaggio, risulta che<br />
mediamente è stato di 290 euro per studente<br />
rispetto ai 267 dell’anno precedente.<br />
Questi valori, come prevedibile,<br />
cambiano decisamente in base alla destinazione<br />
e alla durata: il costo medio di<br />
un viaggio in Italia, così come l’anno precedente,<br />
è stato di circa 195 euro, mentre<br />
quello all’estero ha raggiunto i 348 euro<br />
rispetto ai 332 dell’anno scolastico<br />
2006/2007.<br />
Infine, un dato di particolare interesse riguarda<br />
la presenza di cofinanziamenti per<br />
il viaggio di istruzione da parte dello stesso<br />
istituto scolastico o di altri enti pubblici:<br />
ne sono stati interessati il 15,3% dei<br />
viaggi con una copertura che in media è<br />
stata pari al 48% del costo complessivo<br />
della gita. Rispetto all’anno precedente<br />
sono cresciute sia la quota di viaggi cofinanziati,<br />
sia la quota del cofinanziamento,<br />
probabilmente a testimonianza delle difficoltà<br />
economiche delle famiglie e dell’aumento<br />
dei costi della gita.<br />
La soddisfazione per il viaggio. Come<br />
si evince dal Grafico 5, gli insegnanti accompagnatori<br />
sono mediamente più che<br />
soddisfatti del viaggio, seppur in misura<br />
leggermente inferiore all’anno precedente.<br />
Infatti, considerando tutti gli aspetti,<br />
il giudizio medio complessivo, in una<br />
scala da 1 (negativo) a 5 (positivo), è stato<br />
pari a 4,04 per i viaggi in Italia e a<br />
4,14 per quelli all’estero. Così come l’anno<br />
precedente, l’esperienza all’estero risulta<br />
più apprezzata rispetto a quella in<br />
Italia a parte per il valore culturale del<br />
viaggio e per la qualità dei pasti.<br />
In generale, la visita ai luoghi sconosciuti<br />
agli studenti, le relazioni docenti-studenti<br />
e il valore culturale del viaggio hanno<br />
ricevuto le valutazioni migliori da<br />
parte degli insegnanti. Gli aspetti meno<br />
soddisfacenti, invece, riguardano anche<br />
quest’anno il rapporto qualità/prezzo, la<br />
qualità dell’alloggio, le possibilità di svago<br />
e, soprattutto, la qualità dei pasti.<br />
Infine, un l’ultimo indicatore del grado<br />
di soddisfazione degli insegnanti è dato<br />
dalla propensione a ripetere il viaggio<br />
di istruzione: alla domanda “Ripeterebbe<br />
il medesimo viaggio di istruzione con<br />
un’altra classe?”, come nel 2007, circa il<br />
97% degli intervistati ha risposto positivamente.<br />
Proposte per migliorare il viaggio di<br />
istruzione. Circa il 18,7% degli insegnanti<br />
intervistati ha segnalato che si è<br />
verificato un evento “negativo” nel viaggio<br />
di istruzione cui ha partecipato: prevalentemente<br />
si è trattato di problemi con la<br />
sistemazione alberghiera, con i servizi di<br />
ristorazione, di furti, di infortuni agli studenti<br />
e di episodi di altra natura tra cui, ad<br />
esempio, quelli legati alla scarsa preparazione<br />
delle guide, all’utilizzo di cellulari da<br />
parte degli autisti degli autobus e a problemi<br />
organizzativi in generale.<br />
Inoltre, è stato chiesto agli intervistati<br />
cosa andrebbe modificato nell’attuale sistema<br />
del turismo scolastico. Visto che si<br />
trattava di una domanda “aperta”, il tasso<br />
di risposta allo specifico quesito (pari<br />
al 73%) rappresenta un ottimo risultato<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
25
(l’anno precedente era stato “solo” del<br />
59%) e testimonia la crescente volontà,<br />
da parte degli insegnanti, di dare un contributo<br />
al miglioramento del viaggio di<br />
istruzione nei suoi diversi aspetti.<br />
Le proposte fanno riferimento principalmente<br />
all’organizzazione del viaggio, alla<br />
programmazione didattica in funzione<br />
della gita, al miglioramento del livello<br />
qualitativo delle strutture ricettive e alla<br />
possibilità di viaggiare in altri periodi.<br />
In particolare, qualche docente segnala<br />
che, soprattutto per i viaggi all'estero, la<br />
procedura di richiesta preventivi prevede<br />
troppi intermediari e fa lievitare i prezzi,<br />
per cui il contatto diretto, soprattutto attraverso<br />
internet, favorirebbe gli istituti<br />
scolastici e gli studenti anche in termini<br />
economici. Un’altra proposta riguarda<br />
la creazione di una rete tra più scuole<br />
che programmano le stesse destinazioni<br />
per favorire un maggiore interscambio<br />
di idee tra gli studenti.<br />
TURISMO SCOLASTICO:<br />
QUANTO VALE?<br />
Come risultato finale dell’Osservatorio<br />
sul turismo scolastico, è possibile arrivare<br />
a una stima del numero di studenti<br />
partecipanti ai viaggi di istruzione in<br />
Italia (con pernottamento) e a quella del<br />
fatturato generato dal turismo scolastico,<br />
calcolato sulla base del costo medio del<br />
pacchetto.<br />
Per definire il numero di studenti, occorre<br />
partire dalla “domanda potenziale”,<br />
rappresentata dagli iscritti negli istituti<br />
scolastici superiori di secondo grado italiani<br />
(statali e privati): secondo le statistiche<br />
del Ministero della Pubblica Istruzione si<br />
attestano sui 2,7 milioni per un totale di<br />
oltre 130.000 classi.<br />
Le risposte che i professori hanno dato<br />
attraverso i questionari confermano in linea<br />
di massima che circa due classi su<br />
tre partecipano a un viaggio di istruzione.<br />
Inoltre, considerando che in base alla cir-<br />
colare ministeriale 14 ottobre 1992, n.<br />
291, almeno i due terzi degli studenti di<br />
una classe deve partecipare alla gita e che<br />
questa quota a volte viene innalzata dai regolamenti<br />
interni degli istituti, è ragionevole<br />
ipotizzare che oltre il 70% degli<br />
studenti di ogni classe partecipa alla gita;<br />
quindi, risulta che la quota degli studenti<br />
degli istituti superiori di secondo grado<br />
italiani che sono partiti per un viaggio di<br />
istruzione è pari quasi alla metà: ciò permette<br />
di stimare che anche nell’anno scolastico<br />
2007/2008 le gite scolastiche hanno<br />
riguardato circa 1,3 milioni di studenti<br />
degli istituti superiori. Questa stabilità è<br />
confermata anche dalle interviste telefoniche<br />
effettuate su un panel di professori nel<br />
mese di aprile 2008: la quasi totalità degli<br />
insegnanti intervistati, infatti, aveva confermato<br />
per l’anno scolastico in corso un<br />
andamento stabile circa il numero di viaggi<br />
organizzati all’interno del proprio istituto<br />
rispetto agli anni passati.<br />
LA PAROLA AGLI STUDENTI: LA GITA DAI BANCHI DI SCUOLA<br />
Come già anticipato, l’Osservatorio Tci sul turismo scolastico<br />
ha cercato nella sua seconda edizione di ampliare l’ambito di<br />
ricerca, limitato lo scorso anno all’Indagine conoscitiva sui viaggi<br />
delle scuole, interpellando direttamente i protagonisti delle gite<br />
che, tramite la compilazione di un questionario on line, hanno<br />
espresso opinioni, preferenze e aspettative relative ai viaggi<br />
di istruzione.<br />
Con questo obiettivo, dunque, è stata promossa sulla Rete dal 20<br />
maggio al 28 luglio scorsi l’iniziativa La gita dai banchi di scuola<br />
in collaborazione con Zai.net – portale, rivista e radio creati<br />
dagli studenti per gli studenti – permettendo di raccogliere in<br />
poco più di due mesi circa 2.000 questionari. Lo studente-tipo<br />
che ha risposto risiede al Nord-Ovest (40,9%), è di sesso femminile<br />
(59,8%), studia in un liceo (27% classico e 20,2% scientifico)<br />
e frequenta la terza classe superiore (30,2%).<br />
I primi aspetti analizzati hanno riguardato il significato della<br />
gita scolastica e le modalità di preparazione*. In linea di massima,<br />
per oltre uno studente su tre la gita scolastica significa<br />
stare con gli amici (39,2%), divertirsi (35,8%) e conoscere/imparare<br />
(32,9%). Per una quota decisamente minore di studenti,<br />
invece, vuol dire essere indipendenti (16,7%), “fare casino”<br />
(16,1%), vivere nuove emozioni (15,2%), realizzare un sogno<br />
(13,1%). Così come indicato dagli insegnanti, anche per gli<br />
* Si precisa che per tutti gli aspetti analizzati erano previste al massimo<br />
due risposte, a parte per quelli relativi al rapporto con gli insegnanti<br />
dopo l’esperienza del viaggio di istruzione e ai lavori per contribuire<br />
alle spese della gita per cui era prevista una sola risposta.<br />
studenti la gita si conferma un importante momento di socializzazione<br />
e condivisione di esperienze. Da rilevare, inoltre, la<br />
buona quota di studenti che considerano la gita un’opportunità<br />
per apprendere.<br />
Per quanto riguarda la preparazione al viaggio di istruzione, si<br />
segnala che circa il 40% degli studenti dichiara di informarsi parlando<br />
con gli amici – ancora una volta emerge, quindi, l’aspetto<br />
di socializzazione – o navigando su internet. Se il 23,6%<br />
consulta guide turistiche, meno del 20% legge libri dedicati alle<br />
destinazioni di viaggio, segue in classe lezioni specifiche o non<br />
si prepara affatto. L’importanza della gita come strumento di<br />
socializzazione si evince anche da altri dati: per circa la metà<br />
degli studenti il viaggio con la scuola è un’occasione per conoscere<br />
meglio i compagni di classe e secondo il 21% per innamorarsi.<br />
Inoltre, costituisce un momento di conoscenza anche dei professori<br />
(per il 35,7% dei rispondenti consente di vedere i docenti da<br />
un altro punto di vista) e, per oltre la metà, dopo l’esperienza insieme,<br />
aumentano le impressioni favorevoli.<br />
Considerando le problematiche legate al costo della vita, i ragazzi<br />
contribuiscono attivamente al finanziamento della gita evitando<br />
di richiedere in toto il denaro necessario ai genitori: oltre<br />
il 40% sostiene infatti di aver cercato un lavoro in qualche occasione<br />
(30,7%) o di farlo sempre (10,8%) per coprire le spese del<br />
viaggio.<br />
Si è poi chiesto agli studenti di immaginare quale tipo di musica<br />
potesse rappresentare meglio a loro avviso la gita scolastica<br />
per comprendere, indirettamente, in che modo i ragazzi vivono<br />
26 laRIVISTAdelTURISMO
Passando, infine, alla stima del fatturato<br />
del turismo scolastico relativo agli istituti<br />
superiori, in virtù dell’incremento del costo<br />
medio per gita, emerge un valore pari<br />
a circa 375 milioni di euro, 25 milioni di<br />
euro in più rispetto all’anno precedente.<br />
CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />
Per quanto riguarda gli aspetti puramente<br />
quantitativi, dall’insieme delle tre indagini<br />
realizzate emerge una stabilità del<br />
numero di studenti in gita nonostante le<br />
difficoltà economiche che il nostro Paese<br />
sta attraversando. Ciò mette in evidenza<br />
probabilmente come la gita sia ancora<br />
un momento importante della vita scolastica<br />
cui non si rinuncia e per affrontare il<br />
quale ci si organizza: ad esempio sono<br />
aumentati i cofinanziamenti pubblici per<br />
la gita, molti ragazzi contribuiscono economicamente<br />
al viaggio facendo lavori<br />
saltuari e così via.<br />
Esaminando alcuni aspetti qualitativi,<br />
mente per due motivi fondamentali: una<br />
frequente richiesta, proveniente dalla domanda,<br />
di prezzi bassi (che determinano<br />
margini altrettanto bassi per gli operatori<br />
e, conseguentemente, una scarsa attenzione<br />
alla qualità dell’offerta) e la difficoltà<br />
nel gestire – soprattutto in presenza<br />
di altri clienti – le scolaresche all’interno<br />
delle strutture.<br />
Considerando le modalità di preparazione<br />
al viaggio di istruzione, meno del<br />
20% degli studenti, sostiene di seguire in<br />
classe lezioni specifiche o non si prepara<br />
affatto: questi aspetti sono da tenere in<br />
considerazione da parte degli insegnati<br />
accompagnatori per migliorare il livello di<br />
preparazione degli alunni e stimolarli<br />
maggiormente.<br />
Tra le altre cose da segnalare, poi, c’è il<br />
fatto che diversi studenti abbiano deliberatamente<br />
espresso commenti sulla gita<br />
ideale facendo riferimento ad aspetti non<br />
ludici, ma formativi e proponendo suggeinoltre,<br />
dall’incrocio delle varie indagini<br />
emergono degli spunti interessanti.<br />
Innanzitutto, considerando i livelli medi<br />
di soddisfazione, gli studenti risultano<br />
più severi nei giudizi rispetto agli insegnanti:<br />
infatti, in media le valutazioni<br />
degli studenti, seppur complessivamente<br />
positive, sono più basse di quelle degli<br />
insegnanti. Questa differenza, probabilmente,<br />
è dovuta al fatto che gli studenti<br />
hanno molte aspettative nei confronti<br />
della gita (nonostante non costituisca<br />
più la principale occasione di viaggio come<br />
succedeva in tempo) che non sempre<br />
trovano un pieno riscontro nella realtà.<br />
Inoltre, sia per gli insegnanti sia per gli<br />
studenti, gli aspetti meno soddisfacenti riguardano<br />
il rapporto qualità/prezzo, la<br />
qualità dell’alloggio, le possibilità di svago<br />
e, soprattutto, la qualità dei pasti. Ciò<br />
evidenzia, ancora una volta, la scarsa attenzione<br />
al segmento del turismo scolastico<br />
da parte di alcuni operatori probabil-<br />
l’esperienza del viaggio: per quasi il 40% è il rock – dunque con<br />
una chiara connotazione “dinamica” e movimentata – mentre il<br />
19% la associa alla musica melodica/romantica.<br />
I più elevati livelli di soddisfazione relativi all’ultima gita effettuata,<br />
in una scala da 1 (molto negativo) a 5 (molto positivo), riguardano<br />
l’esperienza di viaggio complessiva (3,97) e la possibilità<br />
di visitare luoghi mai visti prima (3,79). Segue il contenuto<br />
culturale del viaggio (3,55) mentre gli aspetti che figurano agli<br />
ultimi posti sono la qualità dell’alloggio (3,53), le occasioni di<br />
divertimento e svago (3,53) e la qualità dei pasti (3,23).<br />
Infine, ai ragazzi che hanno risposto al questionario è stato<br />
chiesto di raccontare in una frase a piacere l’ultima gita effettuata<br />
e quella che vorrebbero. Per quanto riguarda l’ultima gita,<br />
emerge una grande soddisfazione: infatti, l’80% dei quasi<br />
1.000 commenti è stato positivo. Buona parte delle opinioni, poi,<br />
sono state inserite in categorie specifiche: nel 35,3% dei casi si<br />
tratta di giudizi e riferimenti sui luoghi di viaggio (ad es.: “Genova,<br />
piccola e rumorosa”, “A Roma. Bellissima ma come in<br />
tutte le città d'arte si pagava tutto”) e nel 27,8 % sono relativi,<br />
ancora una volta, ai rapporti interpersonali (ad es.: “Non è<br />
stato esattamente il sogno dell'adolescente medio italiano, ma<br />
la compagnia era bella”; “Mi sono divertita tantissimo con gli<br />
amici e sono anche stata bene coi professori”; “La gita è un'occasione<br />
per mostrarti migliore con gli altri, e divertirsi senza<br />
problemi”). Inferiori al 10% sono i suggerimenti (ad es.: “È stato<br />
troppo lungo il viaggio in pullman, ma nella gita c'è stato<br />
pochissimo argomento culturale”; “Troppo scolastica”), le lamentele<br />
(ad es.: “Bella ma con professori accompagnatori poco<br />
informati”; “Organizzata non molto bene dai professori, per<br />
girare la città abbiamo dovuto arrangiarci da soli”; “Organizzata<br />
all'ultimo momento e troppo costosa, ma è stato bello stare<br />
tutti insieme”) e i riferimenti sul valore formativo del viaggio (ad<br />
es. “Ho riscoperto quanto è bella l'arte”; “Viaggiare è utile per<br />
conoscere le altre culture e diventare persone migliori”).<br />
Per la gita ideale, infatti il 20% delle quasi 1.000 frasi indicate<br />
dai rispondenti riguarda la possibilità di divertirsi (“Divertirsi<br />
in modo sano senza televisione, droghe o altro”; “Vorrei più<br />
attività sportive e occasioni di divertimento con gli amici”, “Fare<br />
ogni giorno qualcosa di nuovo e non avere mai il tempo di annoiarmi”)<br />
mentre meno frequenti i suggerimenti (13,6%; “Organizzata<br />
insieme da studenti e insegnanti per soddisfare tutti”; “La<br />
possibilità di conoscere un mondo diverso”), le indicazioni relative<br />
alla destinazione (13,6%;“In un circolo velico”, “Un campo<br />
di scavo archeologico in Giordania”; “Nell'Europa del nord<br />
alla scoperta di paesaggi completamente diversi dai nostri”), ai<br />
rapporti interpersonali (10,9%; “Fare amicizia con una scuola<br />
straniera”; “Una gita con persone con cui mi trovo bene. È importante<br />
che gli interessi coincidano”), alle esigenze formative<br />
(9,6%; “Vedere dal vivo le opere d'arte che studio”; “Più pratica,<br />
magari in un campo di scavo archeologico” ) e alla voglia<br />
di novità (9,7%; “Vorrei visitare posti nuovi e conoscere gente del<br />
posto che mi fa capire veramente come si vive lì”; “Divertente e<br />
diversa dai normali itinerari e mete”).<br />
In generale, anche da queste libere considerazioni degli studenti<br />
emerge l’interesse per i viaggi legati alla natura, allo sport<br />
e alla conoscenza di culture diverse. Qualcuno segnala l’interesse<br />
anche per gli scavi archeologici e per la tecnologia. Molti evidenziano<br />
le problematiche relative all’elevato costo delle gite e,<br />
inoltre, si lamentano per l’eccessiva lunghezza dei viaggi in<br />
pullman. Infine, anche in questo caso viene rimarcato il ruolo del<br />
viaggio di istruzione nel facilitare i rapporti interpersonali, soprattutto<br />
tra gli studenti e i professori.<br />
laRIVISTAdelTURISMO<br />
27
imenti per il miglioramento dei viaggi di<br />
istruzione. Ciò dimostra che esiste un<br />
approccio positivo verso le opportunità<br />
di apprendimento legate alla gita.<br />
Considerando la tipologia di viaggio, si<br />
è già visto come gli studenti apprezzino<br />
fortemente gli aspetti naturalistici e<br />
sportivi che attualmente riguardano soltanto<br />
una minoranza delle gite realmente<br />
effettuate.<br />
Infine, da quanto emerso dalle indagini<br />
condotte, è possibile individuare alcune<br />
proposte <strong>Touring</strong> relative ai viaggi di<br />
istruzione:<br />
• innanzitutto bisognerebbe favorire<br />
un’ulteriore destagionalizzazione dei<br />
viaggi troppo spesso concentrati tra<br />
marzo e aprile. Si tratta di una questione<br />
di difficile soluzione, legata<br />
perlopiù a vincoli organizzativi delle<br />
scuole (programmazione delle attività<br />
didattiche, scrutini, riunioni ecc.),<br />
ma che potrebbe – probabilmente –<br />
anche rappresentare un’opportunità<br />
di contenimento dei costi visto che<br />
si potrebbe viaggiare in periodi in cui<br />
le strutture ricettive hanno meno<br />
clienti;<br />
• ipotizzare esperienze di “sistema”.<br />
Visto che – come si evince dalle indagini<br />
– le mete preferite per il turismo<br />
scolastico sono fondamentalmente<br />
una decina, l’aggregazione di classi<br />
di una medesima scuola (cosa che<br />
spesso già avviene) ma anche di scuole<br />
diverse nella stessa città verso una<br />
medesima destinazione potrebbe consentire<br />
ulteriori risparmi sul costo<br />
complessivo ed essere un’altra buona<br />
occasione di socializzazione per<br />
gli studenti e di confronto sull’approccio<br />
e la preparazione alla gita per gli<br />
insegnanti;<br />
• altro aspetto da considerare è il “viaggio<br />
in Italia”. Troppo spesso, infatti, si<br />
prediligono viaggi all’estero (che molti<br />
ragazzi potrebbero effettuare con<br />
la famiglia o con il gruppo di amici)<br />
senza effettivi legami con il programma<br />
scolastico, diventando qualcosa<br />
di molto simile a una qualunque vacanza.<br />
Potrebbe essere più formativo<br />
e interessante, invece, guidare i<br />
ragazzi alla scoperta dell’Italia – anche<br />
e soprattutto quella meno nota – portandoli<br />
in destinazioni che, probabilmente,<br />
non visiterebbero se non in<br />
LA PAROLA AI PROFESSORI: LA GITA DALLA CATTEDRA<br />
Come anticipato, un’altra indagine condotta per la prima volta<br />
quest’anno nell’ambito dell’Osservatorio Tci sul turismo scolastico<br />
ha riguardato un panel di professori, contattati telefonicamente,<br />
che nel 2007 avevano partecipato alle fasi finali del<br />
Concorso nazionale “Classe Turistica. Festival del Turismo Scolastico”.<br />
Le interviste si sono svolte nel mese di aprile 2008 con<br />
l’obiettivo di raccogliere dati di tipo qualitativo non rilevati nell’Indagine<br />
conoscitiva sui viaggi delle scuole.<br />
In linea con i risultati dell’indagine principale, il viaggio di istruzione<br />
si conferma essere un momento determinante della vita<br />
d’istituto. Essendo la gita intesa anche come strumento didattico<br />
in stretta relazione col programma di studi, si è riscontrata da parte<br />
delle scuole una volontà forte nel “garantire” il viaggio, malgrado<br />
il costante aumento delle problematiche derivanti essenzialmente<br />
da una composizione eterogenea delle classi, in<br />
particolare sul piano economico.<br />
Per quanto riguarda l’organizzazione del viaggio, operativamente<br />
parlando, la quasi totalità delle scuole si appoggia alle agenzie<br />
e, generalmente, la scelta avviene sulla base del rapporto<br />
qualità/prezzo della proposta ricevuta.<br />
Tuttavia, ciò non significa che i docenti e i membri interni agli istituti<br />
non si occupino dell’organizzazione: quasi la globalità degli<br />
insegnanti ha dichiarato che all’interno dell’istituto è presente<br />
una commissione viaggi (composta interamente da<br />
insegnanti) che coopera con i referenti dei singoli consigli di<br />
classe e il consiglio di istituto.<br />
Generalmente la commissione ha il compito di selezionare le diverse<br />
proposte dei consigli di classe e le agenzie cui far riferimento.<br />
Per buona parte degli istituti, lo strumento essenziale per la programmazione<br />
è rappresentato da uno specifico regolamento<br />
interno, che richiama le circolari ministeriali n. 291 del 14 ottobre<br />
1992 e n. 623 del 2 ottobre 1996.<br />
Ad esempio, in linea con quanto indicato dalle circolari, i regolamenti<br />
interni prevedono due specifici requisiti:<br />
• il viaggio di istruzione può essere effettuato solo in presenza<br />
di almeno i due terzi degli studenti della classe; solo in un paio<br />
di casi la percentuale minima è stata elevata all’80%;<br />
• è consuetudine da parte delle scuole non organizzare viaggi<br />
nell’ultimo mese di lezioni, salvo casi particolari quali visite<br />
a siti naturalistici, uscite didattico/sportive, partecipazioni<br />
a eventi culturali e così via.<br />
Quasi tutti gli istituti sono soliti organizzare la totalità dei viaggi<br />
in un periodo di tempo concentrato col proposito di limitare il<br />
problema delle assenze in aula da parte dei docenti accompagnatori;<br />
tale periodo, come risulta anche dall’Indagine conoscitiva<br />
sui viaggi delle scuole, coincide tendenzialmente con<br />
l’ultima settimana di marzo e la prima di aprile.<br />
Ancora per quanto riguarda le modalità organizzative, in alcuni<br />
istituti tecnici a indirizzo turistico al lavoro delle agenzie si cerca<br />
di integrare l’attività di supporto operativo degli studenti<br />
(prevalentemente del quinto anno) perché conoscano tutte le<br />
fasi di organizzazione e possano fare della gita, sin dalla sua<br />
pianificazione, un momento di crescita professionale.<br />
Alcuni insegnanti hanno fatto cenno anche alle differenze culturali<br />
e religiose presenti oggi all’interno delle singole classi e al fatto<br />
che non tutte le famiglie possono permettersi le quote di iscrizione.<br />
Diverse scuole dispongono di fondi da destinare in casi estremi<br />
agli studenti altrimenti impossibilitati a prendere parte al viaggio.<br />
Il problema dei costi e il timore di pesare eccessivamente sulle<br />
famiglie porta, di tanto in tanto, le scuole a scegliere soluzioni<br />
in ottica di risparmio. Questa necessità, come ribadito da alcuni<br />
docenti, ha talvolta creato difficoltà in loco durante i viaggi<br />
stessi, causa l’inadeguatezza delle sistemazioni o l’inesperienza<br />
delle agenzie.<br />
28 laRIVISTAdelTURISMO