Deiulemar, un armatore âglocalâ a Torre del Greco - Porto & diporto
Deiulemar, un armatore âglocalâ a Torre del Greco - Porto & diporto
Deiulemar, un armatore âglocalâ a Torre del Greco - Porto & diporto
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
armamento / porto&<strong>diporto</strong><br />
<strong>Deiulemar</strong>, <strong>un</strong> <strong>armatore</strong><br />
“glocal” a <strong>Torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Greco</strong><br />
La società armatoriale è leader nel trasporto<br />
di carico secco alla rinfusa, ma non solo<br />
<strong>Deiulemar</strong> è <strong>un</strong>’azienda “glocal”,<br />
come dicono oggi gli<br />
economisti, con <strong>un</strong>a indiscussa<br />
rilevanza internazionale ma con <strong>un</strong><br />
forte attaccamento al territorio, quello<br />
campano, che non fa perdere mai di<br />
vista all’azienda le realtà, ed anche le<br />
difficoltà, locali, in difesa <strong>del</strong>l’economia<br />
<strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>l’occupazione, non<br />
solo nel settore <strong>del</strong>lo shipping o alberghiero,<br />
ma anche in altri come la cantieristica.<br />
E’ di qualche mese fa la notizia che<br />
la <strong>Deiulemar</strong> si diceva pronta a dirottare<br />
nel sito di Castellammare la costruzione<br />
di sei navi bulk-carrier, programmata<br />
in Asia, garantendo, così,<br />
allo stabilimento Fincantieri almeno<br />
quattro anni di lavoro. In cambio <strong>Deiulemar</strong><br />
chiedeva garanzie concrete:<br />
“L’immediata firma dei pre-accordi, la<br />
possibilità di lavorare con prezzi competitivi,<br />
il rispetto dei tempi di consegna<br />
da parte <strong>del</strong> cantiere e soprattutto<br />
che i lavori venissero esclusivamente<br />
eseguiti a Castellammare e non in altri<br />
stabilimenti Fincantieri”. Il gruppo DE-<br />
IULEMAR è nato nel 1967 dall’<strong>un</strong>ione<br />
<strong>del</strong>le tre famiglie Della Gatta, Iuliano e<br />
Lembo le quali, con l’acquisto <strong>del</strong>la loro<br />
prima nave “White Pony” ed <strong>un</strong> grande<br />
spirito di abnegazione al lavoro, iniziarono<br />
<strong>un</strong>a serie di successi commerciali<br />
che hanno consentito il continuo sviluppo<br />
<strong>del</strong> gruppo, attestandosi tra i leader<br />
mondiali <strong>del</strong> settore.<br />
La <strong>Deiulemar</strong> Shipping S.p.A., Società<br />
Amatoriale <strong>del</strong> gruppo <strong>Deiulemar</strong>,<br />
nasce nell’anno 2005 per affermarsi<br />
rapidamente nel ristretto gruppo <strong>del</strong>le<br />
società armatoriali leader nel trasporto<br />
di carico secco alla rifusa. Attualmente<br />
la società opera in traffici internazionali<br />
di merci alla rinfusa con <strong>un</strong>a flotta di 16<br />
navi di proprietà di tipo Bulk Carrier di<br />
varia stazza fra le quali Panamax, Capesize<br />
e Kamsarmax, alle quali se ne<br />
aggi<strong>un</strong>gono altre 50 a noleggio. Di recente<br />
acquisizione la “Filomena Lembo”,<br />
<strong>un</strong>a nave fino ad oggi noleggiata.<br />
Si tratta di <strong>un</strong>a bulk da 82.500 tonnellate.<br />
E’ la prima nave ad essere finanziata<br />
dalla Banca <strong>del</strong>la Campania (Gruppo<br />
Bper): <strong>un</strong> risultato non da poco se<br />
si considerano i tempi di magra. Altre<br />
Capesize sono in costruzione in Cina:<br />
due <strong>un</strong>ità <strong>del</strong> tipo Bulk Carrier con portata<br />
di 176.000 ton di carico ciasc<strong>un</strong>a<br />
che andranno ad incrementare considerevolmente<br />
il tonnellaggio annuo.<br />
Un’altra Kamsarmax è stata costruita<br />
dai cantieri giapponesi Ts<strong>un</strong>ehishi. Tutte<br />
le navi sono state costruite in collaborazione<br />
e sotto la sorveglianza dei<br />
primari Istituti di Classifica, nel rispetto<br />
dei regolamenti vigenti, meritandosi le<br />
migliori annotazioni di classe. L’ammiraglia<br />
<strong>del</strong>la flotta, la “ Giuseppe Lembo”,<br />
con le sue 173mila ton di portata<br />
rappresenta l’<strong>un</strong>ità più grande <strong>del</strong>la<br />
flotta italiana. Grazie al lavoro ed alla<br />
dedizione <strong>del</strong>l’ufficio noleggio la flot-<br />
10 - settembre 2011
ta ha trasportato nell’ultimo anno ben<br />
50 milioni di tonnellate di merce. Ma<br />
anche se ne rimane il core business il<br />
trasporto di carichi secchi non è l’<strong>un</strong>ico<br />
settore di attività <strong>del</strong> Gruppo <strong>Deiulemar</strong>.<br />
La crescente domanda di energia nel<br />
mondo ha spinto la <strong>Deiulemar</strong> Shipping<br />
S.p.A. ad affacciarsi nel settore<br />
<strong>del</strong> trasporto di gas liquefatto mediante<br />
l’acquisto di due gasiere, con capacità<br />
di 4000 mc ciasc<strong>un</strong>a. Un acquisto<br />
strategico per monitorare il mercato<br />
dall’interno ed affinare, eventualmente,<br />
nuove strategie di espansione. Ma non<br />
solo.<br />
Altro settore in cui il Gruppo <strong>Deiulemar</strong><br />
è attivo è il “Real Estate” che con<br />
acquisizioni di immobili prestigiosi, centri<br />
sportivi ed hotels costituisce per la<br />
società <strong>un</strong>a fonte di investimento strategico<br />
e di pregio. Recente l’accordo<br />
con Accor Hospitality, grazie al quale<br />
l’albergo Sakura, acquistato alc<strong>un</strong>i anni<br />
fa dall’imprenditrice italo-giapponese<br />
Dorotea Liguori, cambia proprietario e<br />
nome. Non più “Sakura” ma “Mercure<br />
Napoli - <strong>Torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Greco</strong>” a sancirne<br />
l’inserimento nella catena Mercure <strong>del</strong><br />
gruppo Accor che in Italia conta 21 hotel<br />
mentre nel mondo sono 690 distribuiti<br />
in 59 Paesi.<br />
Un altro albergo di circa 18mila mq,<br />
sempre <strong>del</strong>la catena Accor, è ubicato<br />
nel centro storico di <strong>Torre</strong> <strong>del</strong> <strong>Greco</strong>,<br />
sulle ceneri <strong>del</strong> complesso immobiliare<br />
ex Molini Marzoli. Conta 9 piani, 70<br />
camere e 30 mini appartamenti di lusso,<br />
ristorante, centro benessere e sala<br />
congressi: <strong>un</strong> investimento di oltre 30<br />
milioni di euro che ha prodotto 40 nuovi<br />
posti di lavoro.<br />
Tornando allo shipping, la flotta è gestita<br />
principalmente con proprie risorse<br />
e professionalità: <strong>un</strong>a scelta che negli<br />
anni ha permesso <strong>un</strong>’attenta gestione<br />
dei costi rendendo la Società competitiva<br />
nel suo mercato oltre a far crescere<br />
professionalmente il personale<br />
che oggi riesce a gestire tutte le navi in<br />
ottemperanza alle normative nazionali<br />
ed internazionali. Anche oggi, attenta<br />
al mondo <strong>del</strong> lavoro sta investendo in<br />
risorse umane nazionali per implementare<br />
il personale italiano a bordo per<br />
tutte le categorie, in particolare la bassa<br />
forza, ma anche ufficiali italiani che<br />
andranno ad incrementare la marineria<br />
nazionale. Obiettivo? In tempi di grave<br />
crisi occupazionale, creare occasioni<br />
per i giovani. La <strong>Deiulemar</strong> non guarda<br />
solo al risultato economico, come sul<br />
fronte <strong>del</strong>l’occupazione è impegnata<br />
già da diversi anni nella sicurezza e in<br />
<strong>un</strong>’attenta gestione ambientale <strong>del</strong>le<br />
proprie attività. Con il percorso intrapreso<br />
dalla società per l’ottenimento<br />
<strong>del</strong>la certificazione <strong>del</strong> proprio Sistema<br />
di Qualità secondo la norma ISO 9001,<br />
nonché la certificazione ambientale<br />
ISO 14001 ha conseguito come prima<br />
società armatoriale in Europa la registrazione<br />
EMAS. Sta lavorando ad <strong>un</strong><br />
progetto di integrazione dei vari sistemi<br />
di gestione in atto (qualità, sicurezza,<br />
ambiente, salute e 231) per rendere<br />
l’applicazione degli stessi semplice ed<br />
efficace sia negli uffici di terra che a<br />
bordo <strong>del</strong>le navi.<br />
La strategia di DEIULEMAR Shipping<br />
S.p.A è orientata alla completa integrazione<br />
dei sistemi volontari di gestione<br />
in quelli già obbligatori, costituendo <strong>un</strong><br />
<strong>un</strong>ico Sistema di Gestione applicato<br />
Da sinistra in piedi Angelo Della Gatta e Leonardo Lembo,<br />
seduti Pasquale Della Gatta, Giuseppe Lembo e Michele Iuliano<br />
dalla società, a garanzia <strong>del</strong>l’efficienza,<br />
<strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong> rispetto ambientale<br />
<strong>del</strong>la propria attività.<br />
Patrizia Lupi<br />
Evoluzione <strong>del</strong> mercato dry<br />
Il vorticoso sviluppo industriale dei Paesi emergenti riflette <strong>un</strong> notevole<br />
aumento <strong>del</strong>la richiesta di materie prime. In particolare si nota che la Cina<br />
ha prodotto nel 2010 il 65% <strong>del</strong>l’acciaio mondiale e quest’anno prevede di incrementare<br />
ancor di più tale produzione. Questo comporta <strong>un</strong> aumento <strong>del</strong>le<br />
importazioni di iron ore nel prossimo quadrimestre rispetto alle stime previste<br />
con <strong>un</strong>a positiva inversione di tendenza nel mercato. Ciò, nonostante il<br />
continuo aumento di nuove <strong>un</strong>ità. Inoltre e’ da notare che il mercato indiano<br />
sta incrementando le importazioni, in particolare di “steaming coal” dal Sud<br />
Africa ed Indonesia, settore quest’ultimo, dove la <strong>Deiulemar</strong> è presente con<br />
diverse <strong>un</strong>ità. Bisogna p<strong>un</strong>tualizzare, in questo scenario globale, l’influenza<br />
negativa <strong>del</strong>la speculazione finanziaria che sta interessando il prezzo medio<br />
<strong>del</strong> fuel combustibile per le navi. In particolare occorre considerare chenegli<br />
ultimi mesi ad <strong>un</strong> prezzo medio <strong>del</strong> barile a circa 85 USD corrisponde <strong>un</strong><br />
prezzo medio <strong>del</strong> b<strong>un</strong>ker per le navi intorno ai 650 USD/tonn. Tale dato,<br />
confrontato con i valori di alc<strong>un</strong>i mesi fa (ottobre/dicembre 2010), quando<br />
ad <strong>un</strong> prezzo medio <strong>del</strong> barile di 83/84 USD corrispondeva <strong>un</strong> prezzo medio<br />
<strong>del</strong> b<strong>un</strong>ker per le navi di circa 450 USD/tonn, è la dimostrazione evidente di<br />
grossi movimenti speculativi in atto. Le regole <strong>del</strong> mercatosono dettate dai<br />
protagonisti maggiori. In questo momento storico dai paesi emergenti quali<br />
Cina, India e Brasile. C’è da chiedersi quale ruolo debbano assumere i paesi<br />
occidentali per non limitarsi solo a constatare questi grandi movimenti.<br />
settembre 2011 - 11