APPENDICE AL VADEMECUM SULLA ... - Vannini Editrice
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<strong>APPENDICE</strong> <strong>AL</strong> <strong>VADEMECUM</strong><br />
<strong>SULLA</strong> V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
DEGLI STUDENTI NON IT<strong>AL</strong>IANI<br />
Materiali di approfondimento
<strong>APPENDICE</strong> <strong>AL</strong> <strong>VADEMECUM</strong><br />
<strong>SULLA</strong> V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
DEGLI STUDENTI NON IT<strong>AL</strong>IANI<br />
Materiali di approfondimento
Coordinatrice del progetto Wilma Boghetta<br />
Docente esperta di italiano L2 Giovanna Facchini<br />
Assessore Pietro Morini Provincia di Cremona<br />
Assessore Daniela Polenghi Comune di Cremona<br />
Direttore Settore Politiche Educative Comune di Cremona Silvia Toninelli<br />
Staff di progetto Cremona:<br />
Coordinatrice operativa Laura Maiavacca Comune di Cremona<br />
Referente Provincia di Cremona Chiara Vailati<br />
Referenti Scuole secondarie di secondo grado e Centri di formazione professionale:<br />
ITIS Torriani Antonella Cinquetti<br />
Beltrami Orietta Maloberti<br />
Aselli Paola Trombini<br />
Manin Marco Ghiringhelli<br />
Anguissola Nunzia Scopazzo<br />
Vacchelli-Ghisleri Cristiana Zelioli Lanzini<br />
Einaudi Florisa Piazzi<br />
Stanga Antonella Capelli<br />
APC Giancarlo Allegri<br />
Munari Paola Zambini<br />
Referente FP Cristina Torresani<br />
IPI<strong>AL</strong>L Stradivari Mara Brambilla<br />
Docenti alfabetizzatori: Anna Alquati, Mariarosa Bignami, Michela Corno, Simona Delfini,<br />
Chiara Devoti, Silvia Galli, Nadia Moretti, Paolo Pinardi, Sara Pisani, Guido Regonelli, Ramona<br />
Rivolta, Claudia Telò., Michela Corno, Laura Sguazzabia<br />
Staff di progetto Crema<br />
Coordinatore operativo Elisabetta Mariani<br />
le insegnanti referenti:<br />
IPSSCT “Sraffa” Canciani Laura<br />
ITIS “Galilei” Matelloni Nicoletta<br />
ITCG PACLE “Pacioli” Renzi Nayla<br />
CR FORMA Guerini Rocco Carla<br />
ISPE Zovanni Grazia<br />
Scuola Edile Cremonese Pozzi Barbara<br />
Liceo Scientifico “L. da Vinci” Martinotti Daniela<br />
Dirigente scolastico Roberta Mozzi<br />
IPIA “Marazzi” Donati Marialuisa<br />
Docenti alfabetizzatori: Memelli Silvia, Dossena Giuseppina, Lorenzetti Elisa, Capellini Silvia,<br />
Cisbani Luciana.
Allegato 1 (cfr pag. 18 Vademecum)<br />
I tratti caratteristici di un’accoglienza competente<br />
A CHE COSA SERVONO LE DUE MAPPE CONOSCITIVE DI SEGUITO RIPORTATE<br />
E RELATIVE A:<br />
- L’ambiente di provenienza del ragazzo/a non italiano/a<br />
- Che cosa influisce sullo sviluppo del ragazzo/a italiano/a<br />
A fornirci delle piste di indagine per ottenere delle interpretazioni di atteggiamenti<br />
che noi riteniamo “non consoni”, sia nei genitori che nei bambini/e<br />
– ragazzi/e non italiani<br />
A mettere in atto da parte nostra (come singoli insegnanti e come scuola nel<br />
suo insieme) delle azioni mirate verso i genitori (accoglienza, modi per conquistare<br />
la fiducia e la collaborazione)<br />
Ad introdurre dei cambiamenti nella didattica:<br />
<br />
sia con l’ausilio di mediatori linguistici e degli stessi genitori non italiani (e<br />
italiani)<br />
<br />
<br />
per sostenere il progresso cognitivo e comportamentale in modo mirato<br />
alle esigenze<br />
Ad adottare nuovi strumenti e dispositivi organizzativi<br />
<br />
sere<br />
utili, cosa ci si può aspettare da loro, come gestire la presenza a scuola<br />
in progetti semplici ma significativi)<br />
Le mappe sono state presentate dalla Prof.ssa Luisa Restivo, docente di scuola<br />
secondaria superiore durante il corso di formazione svoltosi a Crema nel 2008
MAPPA 1 - L’AMBIENTE DI PROVENIENZA DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />
L’AMBIENTE DI PROVENIENZA DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />
La formazione di un giovane avviene all’interno del suo ambiente di origine (famigliagruppo<br />
parentale e socio-culturale) e in quello scolastico, sociale e culturale più<br />
allargato del luogo, del paese in cui cresce.<br />
<br />
bambino/a ragazzo/a straniero possa seguire le stesse tappe o avere le stesse<br />
caratteristiche di quelle di un italiano.<br />
Avere lo sguardo sulle caratteristiche dell’ambiente familiare nella migrazione,<br />
ci fa interpretare più correttamente i bisogni formativi (in senso lato) dell’alunno<br />
migrante. Ci fa essere più precisi/e sia nello strutturare i percorsi educativi, sia nella<br />
valutazione dei loro esiti.<br />
PERCHE’ SI EMIGRA?<br />
<br />
di origine? – in seguito ad una rottura personale o culturale?…)<br />
(sguardo positivo sull’Italia – aspettative – desiderio di relazione almeno strumentale<br />
con gli Italiani…)<br />
<br />
(evento desiderato, ma anche subito – nostalgia…- il nucleo può non ricomporsi più<br />
come prima)<br />
<br />
(umiliazione – dolore - a volte auto-esclusione dal paese d’accoglienza e dalla<br />
<br />
COSA SUCCEDE QUANDO SI ARRIVA?<br />
Difficoltà (a volte per anni) nella soddisfazione dei bisogni primari, come<br />
casa, lavoro, salute, diritti… (vissuti persecutori)<br />
Confronto continuo tra la propria cultura e quella italiana - identità sospese<br />
(che cosa di fondamentale per il sé diventa qui imbarazzante, non riproponibile?)<br />
<br />
(senso di perdita di ruolo, di competenza, di auto-stima…sfiducia, delusione…<br />
<br />
7<br />
LE RELAZIONI CON GLI IT<strong>AL</strong>IANI<br />
<br />
pieno dei servizi? Si fa un buon uso dell’assistenza sociale?<br />
<br />
chiusura, razzismo? (il migrante è preso in un ingranaggio che può generare in<br />
lui dignità/umiliazione<br />
dipendenza ed infantilizzazione – partecipazione/marginalizzazione – desiderio di<br />
scambio/integralismo…)<br />
<br />
<br />
E CON LA SCUOLA<br />
<br />
(riscatto di una migrazione difficile? sostegno lavorativo il più presto possibile?)<br />
<br />
(autoritaria e punitiva – contenutistica – ripetitiva…)<br />
<br />
avvicinamento/accompagnamento dei familiari e la formazione dei loro figli/e?<br />
(introduzione di nuovi dispositivi: protocollo d’accoglienza, ed. interculturale,<br />
collaborazione con mediatori l.c… - formazione del personale – didattica mirata…)
MAPPA 2 - CHE COSA INFLUISCE SULLO SVILUPPO DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />
CHE COSA INFLUISCE SULLO SVILUPPO DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />
I bambini/e stranieri crescono molto spesso con percorsi a “zig-zag” rispetto a quelli<br />
cui la nostra cultura ci ha abituato (anche in Italia tuttavia le tappe dello sviluppo<br />
cambiano a seconda delle epoche, delle classi sociali ecc.).<br />
Ecco che parametri come quelli dell’autonomia personale, del comportamento<br />
sociale, dell’alimentazione o altri ancora cambiano notevolmente, essendo<br />
influenzati sia dalle culture d’origine dei genitori, sia dai percorsi della migrazione in<br />
quanto tale. Si pone un problema di conoscenza delle altre culture.<br />
Su che cosa dobbiamo fare affidamento per non sopravvalutare (o, al contrario,<br />
sottovalutare) sintomi evidenti di disagio in alunni/e stranieri che per molti altri<br />
<br />
rivelano situazioni problematiche?<br />
Che cosa influisce sullo sviluppo cognitivo nella migrazione? Sullo sviluppo della<br />
personalità di questi alunni/e?<br />
8<br />
NON BASTA ESSERE NATI IN IT<strong>AL</strong>IA PER DIVENTARE IT<strong>AL</strong>IANI<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
LA LINGUA MATERNA E’ FONDANTE<br />
<br />
profondi e deve continuare a svilupparsi anche durante la scuola, accanto alla lingua<br />
sociale (L2)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
attenzione<br />
E’ IMPORTANTE L’ATTEGGIAMENTO DELLA SCUOLA<br />
Il migrante riceve la “validazione” di sé nel nuovo contesto attraverso il<br />
riconoscimento della propria lingua e cultura<br />
<br />
<br />
casa e della scuola in armonia tra loro, fidarsi reciprocamente<br />
E’ IMPORTANTE L’ATTEGGIAMENTO DELLA FAMIGLIA<br />
<br />
e salti culturali, possono:<br />
A) chiudersi, irrigidirsi e non autorizzarli ad imitare gli italiani = bambini/e che<br />
infrangono le regole della scuola, vivendola come un “non luogo”, che hanno<br />
<br />
B) lasciar andare, trascurare la trasmissione di propri valori culturali = bambini/e<br />
fragili, che vorrebbero mimetizzarsi, scomparire nel gruppo (che peraltro non<br />
dimentica mai la loro provenienza), che si vergognano delle proprie origini<br />
<br />
dell’ambiente familiare e scolastico sono a rischio di devianza a partire dalla preadolescenza<br />
(sono quelli/e che non appartengono veramente a nessuno dei due<br />
mondi)
Allegato 2 (Cfr. pag. 19 Vademecum)<br />
Fonti per il reperimento di modulistica tradotta in più lingue<br />
Centro Come Milano: www.centrocome.it<br />
LIBRETTI GENITORI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO<br />
Centro Come, Provincia di Milano - Assessorato all’Istruzione 2006<br />
I libretti genitori, tradotti in 8 lingue, servono ad orientare le famiglie dei ragazzi<br />
stranieri sull’organizzazione ed il funzionamento della scuola secondaria di secondo<br />
grado. Elaborazione e supervisione a cura di: B. Belletti, A. Costa, ITCG Argentia di<br />
Gorgonzola - N. Francavilla, IIS G. Torno di Castano Primo - M. FRIGO, IC di Casarile<br />
- A. Giannitrapani, ITCS Besta di Milano. Per il Centro Come S. Boffi, M. Carta, G.<br />
Favaro.<br />
PAROLE PER ACCOGLIERE<br />
AA.VV. Centro COME - Provincia di Milano 2003<br />
<br />
comunicazione con gli alunni stranieri neoarrivati<br />
COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA<br />
Modulistica bilingue del Comune di Milano<br />
SCHEDE SCUOLA FAMIGLIA<br />
Associazione Progetto Accoglienza 2004<br />
Schede scuola-famiglia in italiano e rumeno<br />
SCHEDE SCUOLA FAMIGLIA - SCHEDE VACCINAZIONI<br />
Punto In Forma, Provincia di Brescia 2003<br />
Schede scuola famiglia e schede vaccinazioni in lingua rumena, russa ed ucraina<br />
MODULISTICA BILINGUE PER LA SCUOLA E INFORMAZIONI PER LE FAMIGLIE<br />
a cura di La rete dei Centri di Alfabetizzazione in L2<br />
Comune di Firenze:<br />
<br />
9<br />
Informazioni per le famiglie<br />
- Informazioni sulla scuola, utili per le famiglie neoarrivate che non comprendono<br />
ancora bene l’italiano: Benvenuti a Firenze, guide bilingui per la scuola primaria e<br />
secondaria di primo grado.<br />
- Prime informazioni in lingua sulla scuola, utili alle famiglie in attesa<br />
di ricongiungimento familiare:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Modulistica bilingue per le scuole Moduli bilingui per la scuola e gli insegnanti<br />
che devono inviare comunicazioni alle famiglie non italofone dei loro alunni.
Allegato 3 ( Cfr. pag. 19 Vademecum)<br />
Fonti per il reperimento di materiali utili per la conoscenza dei percorsi scolastici nei paesi d’origine<br />
Centri Territoriali per l’intercultura – Rete di Brescia<br />
http://www.centrinterculturacsa.it/CTI/CTI3Chiari/Materialiestrumentididattici/tabid/97/Default.aspx<br />
ESPERIENZE SCOLASTICHE PREGRESSE<br />
- Carriera scolastica nel paese d’origine<br />
- Modelli di insegnamento<br />
- Sistemi scolastici europei e mondiali<br />
grati,<br />
ed.Mursia - Milano 2003<br />
Tabella sinottica dei sistemi scolastici con elenco delle nazionalità del mondo<br />
10
Università di Venezia<br />
http://venus.unive.it/aliasve/index.php?name=EZCMS&page_id=196<br />
Moduli di Lingua e cultura<br />
Carlotta Saletti<br />
Schede di riflessione modulo allievo Rom<br />
T. Mori L’allievo di origine Rom<br />
R. Triolo - Silvana Ndreca L’allievo di origine albanese -<br />
L’istruzione in Albania, tra innovazione e cambiamento<br />
E. Cognigni e P. Celentin L’Allievo dell’Europa orientale<br />
S. Gracci L’allievo di origine Tamil<br />
M. Menegaldo Lo spagnolo d’America<br />
Natale Vadori<br />
L’allievo di origine balcanica<br />
S. Ammendola L’allievo di origine argentina<br />
Iliyana Krapova<br />
Lingua e cultura dello studente di origine macedone<br />
11
Allegato 4 ( Cfr. pag. 20 Vademecum)<br />
Traccia per la conduzione del colloquio con la famiglia e lo studente<br />
Sul sito dei centri per l’intercultura - Rete di Brescia si trovano riferimenti per i<br />
questionari tradotti in più lingue<br />
http://www.centrinterculturacsa.it/CTI/CTI3Chiari/Materialiestrumentididattici/tabid/97/Default.aspx<br />
12<br />
<br />
editrice Casa delle Culture di Ravenna. Italiano Albanese Arabo Bulgaro-Macedone<br />
Francese Inglese Rumeno Russo<br />
<br />
(Italiano, Albanese, Arabo e Spagnolo) Albanese Arabo Italiano Spagnolo<br />
<br />
<br />
Balcani, Cinese.<br />
Si riportano qui di seguito esempi di tracce per la conduzione di colloqui con lo<br />
studente e/o con la famiglia.
Traccia libera fornita dalla Prof. Luisa Restivo durante il percorso di Formazione<br />
svoltosi a Crema nel 2008.<br />
Indicazioni per l’utilizzo delle tracce proposte<br />
<br />
nel caso di famiglie e studenti che non abbiano una sufficiente padronanza<br />
della lingua italiana.<br />
2. Si raccomanda di non consegnare ai genitori o agli studenti le tracce ma<br />
di utilizzare<br />
Dati dello studente<br />
Nome<br />
Cognome<br />
Sesso<br />
Data di nascita<br />
Nazionalità<br />
Indirizzo<br />
N° telefonico<br />
Religione<br />
Titolo di studio<br />
Data di arrivo in Italia<br />
Modalità di arrivo in Italia<br />
Lingua familiare<br />
Lingua scolastica<br />
Altre lingue conosciute<br />
Con la famiglia<br />
Da solo per ricongiungimento<br />
Con altri familiari per ricongiungimento<br />
Da solo<br />
13<br />
Composizione nucleo familiare<br />
Padre<br />
Cognome<br />
Nome<br />
Data di nascita<br />
Nazionalità<br />
Religione<br />
Titolo di studio<br />
Professione<br />
Data di arrivo<br />
Lingua familiare<br />
Lingua scolastica<br />
Competenza in italiano<br />
Altre lingue conosciute
Traccia di primo colloquio prodotta dall’Istituto Superiore “Torno”<br />
di Castano Primo Milano<br />
Dati personali<br />
Cognome<br />
Nome<br />
F / M<br />
<br />
Data di nascita<br />
Data di arrivo in Italia<br />
E’ arrivato in Italia: direttamente con la famiglia/per ricongiungimento familiare<br />
Abita a<br />
con<br />
Famiglia<br />
14<br />
Il padre<br />
E’ in Italia dal<br />
<br />
Conosce l’italiano si no poco<br />
La madre<br />
E’ in Italia dal<br />
<br />
Conosce l’italiano si no poco<br />
Fratelli <br />
<br />
Sorelle <br />
<br />
Altre informazioni sulla famiglia
Scolarità<br />
<br />
<br />
<br />
Con che esito?<br />
La famiglia esibisce la documentazione degli studi effettuati? Sì / No<br />
<br />
Se non li esibisce, la famiglia dichiara che<br />
15<br />
La lingua dello studente<br />
<br />
Conosce l’italiano si no poco<br />
Conosce altre lingue?<br />
Se sì, quale? livello<br />
quale?<br />
livello<br />
<br />
Se sì di quale livello?<br />
per quante ore?<br />
<br />
studente.
Prospettive per il futuro<br />
<br />
per il futuro.<br />
Oppure<br />
Lo studente manifesta l’intenzione di ….<br />
imparare l’italiano della comunicazione e orientarsi al mondo del lavoro<br />
<br />
<br />
La famiglia circa il futuro del figlio dichiara che<br />
16<br />
Altre notizie utili<br />
Presenza di fratelli o amici nella scuola<br />
Nome<br />
Classe<br />
Nome<br />
Classe<br />
Persona per eventuali comunicazioni in italiano<br />
Nome e cognome<br />
Indirizzo<br />
Numero di telefono
Allegato 5 (Cfr. pag. 20 del vademecum)<br />
Modello di patto formativo con la famiglia e lo studente<br />
Patto formativo con la famiglia<br />
Soggetti coinvolti: I docenti della classe, la famiglia e lo studente<br />
Il patto formativo con la famiglia dello studente non italiano ha lo scopo di<br />
rendere esplicito ciò che la scuola italiana richiede ad uno studente.<br />
<br />
la<br />
ragazzo/ragazza<br />
Sarebbe molto utile consegnare alla famiglia e allo/a studente/ssa il regolamento<br />
di istituto tradotto nella lingua di provenienza dello studente.<br />
Lo schema potrebbe essere il seguente:<br />
Le azioni che la scuola mette in campo per facilitare l’inserimento:<br />
<br />
2. Il piano di studi individualizzato<br />
3. I progetti di intercultura<br />
4.<br />
5.<br />
17<br />
Le richieste della scuola alla famiglia e allo/a studente/ssa<br />
<br />
2. La frequenza obbligatoria dei corsi di italiano e/o dei laboratori di approfondimento<br />
sulla lingua dello studio programmati dalla scuola nell’arco<br />
dell’anno scolastico. Considerando che lo studente possa raggiungere<br />
una buona padronanza della lingua italiana nell’arco di almeno tre anni.<br />
3. L’acquisto e la cura del materiale necessario.<br />
4. Lo svolgimento dei compiti a casa<br />
5. Si richiede il rispetto delle regole, pur considerando che la partecipazione<br />
dello studente durante le lezioni e sollecitata e considerata positiva<br />
<br />
didattiche, comunicazioni in caso di assenze ed altri avvisi<br />
7. La partecipazione della famiglia alla vita scolastica.
Esempio di contratto didattico con lo studente<br />
Il C. di C. della classe<br />
e lo/gli studente/i<br />
stipulano per il periodo<br />
il seguente contratto didattico:<br />
I professori<br />
zati;<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
studenti non italiani.<br />
18<br />
Lo studente si impegna a:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
FIRMA Coordinatore del C.di C.<br />
<br />
note:
Allegato 6(Cfr. pag. 20 del vademecum)<br />
Le prove in ingresso<br />
Premesso che i primi accertamenti devono riguardare le eventuali competen-<br />
sciplinari<br />
in ingresso degli studenti neo arrivati senza alcuna conoscenza della<br />
mente<br />
di grande importanza Infatti conoscere le competenze disciplinari acquisite<br />
nel paese d’origine consentirebbe di indirizzare e meglio orientare gli<br />
studenti oltre che di non compiere l’errore spesso involontario di considerare<br />
gli studenti non italiani “incompetenti” solo perché non hanno le parole per<br />
dimostrare la loro competenza.<br />
Premesso che solo la traduzione nelle lingue d’origine dei test d’ingresso che<br />
vengono utilizzati per gli studenti italiani consentirebbe una valutazione efficace,<br />
prove INV<strong>AL</strong>SI , possono costituire un valido punto di partenza. Tutti i materiali<br />
sono stati trasferiti su CD e comunque scaricabili dal sito<br />
http://www.bafman.altervista.org/stranieri-materiali.htm#29<br />
A titolo esemplificativo riportiamo un esempio di prova di matematica ed uno di scienze.<br />
19
Allegato 7(Cfr. pag 20 del vademecum)<br />
Scheda dello studente<br />
coglienza<br />
elaborato dal Comitato Intercultura degli Istituti superiori di Reggio Emilia<br />
e Provincia.<br />
<br />
dalla scuola media, in tal caso si suggerisce di compilarla insieme al docente referente<br />
della scuola media di provenienza dello studente, sia per registrare gli esiti<br />
dei colloqui con la famiglia e lo studente e per registrare gli esiti di eventuali test di<br />
accertamento delle competenze.<br />
<br />
SCHEDA INFORMATIVA <strong>AL</strong>UNNO STRANIERO<br />
NOME<br />
COGNOME<br />
ISCRITTO A D<strong>AL</strong> CLASSE<br />
NATO A IL CITTADINANZA<br />
<br />
ABITANTE A VIA (PR.)<br />
TEL<br />
CELL<br />
<br />
37<br />
<br />
PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN PATRIA (BARRARE) SI NO<br />
SI NO<br />
ANNI DI SCOLARIZZAZIONE IN PATRIA<br />
PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN IT<strong>AL</strong>IA SI NO<br />
ELEMENTARI<br />
CLASSE I SI NO<br />
CLASSE II SI NO<br />
CLASSE III SI NO<br />
CLASSE IV SI NO<br />
CLASSE V SI NO<br />
MEDIE<br />
CLASSE I SI NO<br />
CLASSE II SI NO<br />
CLASSE III SI NO
(barrare con una crocetta ove possibile definire il livello in base al quadro comune<br />
europeo)<br />
LINGUA MATERNA<br />
LINGUE PARLATE: INGLESE FRANCESE SPAGNOLO PORTOGHESE<br />
<strong>AL</strong>TRO<br />
LINGUE USATE ANCHE A LIVELLO SCRITTO:<br />
LINGUE STUDIATE: INGLESE FRANCESE SPAGNOLO PORTOGHESE<br />
<strong>AL</strong>TRO<br />
IT<strong>AL</strong>IANO L2 SI NO<br />
<br />
<br />
<br />
38<br />
<br />
RISPETTA LE CONSEGNE SI NO<br />
RISPETTA LE REGOLE SI NO<br />
SI NO<br />
E’ ISOLATO SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
<strong>AL</strong>TRO<br />
SONO:<br />
INESISTENTI DIFFICOLTOSI REGOLARI<br />
<br />
(gruppo familiare numeroso, famiglia unita o separata, difficolta’ economiche, l’alunno<br />
vive con parenti, l’alunno ha fratello piu’ grandi o piu’ piccoli)<br />
PROGETTO MIGRATORIO DELLA FAMIGLIA<br />
(ipotesi di un ritorno in patria, di migrazione in altro paese, di permanenza in Italia)<br />
CHI PARLA IT<strong>AL</strong>IANO IN FAMIGLIA?
in riferimento al quadro comune europeo qui allegato barrare il livello raggiunto dallo studente<br />
COMPRENSIONE<br />
A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />
A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />
PARLATO<br />
A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />
A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />
SCRITTO<br />
A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />
POSSIEDE IL LINGUAGGIO SPECIFICO DI:<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
HA UN METODO DI STUDIO? SI NO<br />
39<br />
<br />
COMPRENDE I TESTI DEI PROBLEMI SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA<br />
<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />
SI NO<br />
40<br />
<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
SI NO<br />
<br />
PERIMETRO SI NO AREA SI NOSI NO<br />
<strong>AL</strong>TRO<br />
(se e’ possibile definire la lingua d’uso, della comunicazione e<br />
dello studio, la comprensione dei testi e il livello d’autonomia)<br />
<br />
MOTIVAZIONE E INTERESSE DELL’<strong>AL</strong>UNNO NEI CONFRONTI DEL PROGETTO SCOLA-<br />
STICO (materie di maggiore successo, motivazione della scelta scolastica, materie in cui ha<br />
incontrato maggiori difficolta’)<br />
-<br />
GIONE CATTOLICA SI NO<br />
L’INSEGNANTE REFERENTE (SCRIVERE IN STAMPATELLO)
Allegato 8 (Cfr. pag.24 del vademecum)<br />
Schema di Progetto Ponte per il raccordo tra la scuola<br />
secondaria di 1° grado e la scuola secondaria superiore<br />
Premessa<br />
<br />
considerazione che il problema dell’inserimento degli studenti non italiani in un istituto<br />
secondario di secondo grado va affrontato attraverso iniziative specifiche che<br />
mettano la scuola superiore nelle condizioni in primo luogo di verificare che la scelta<br />
del tipo di studi sia idonea ed in secondo luogo di predisporre un piano di studi individualizzato<br />
che sia garanzia di successo formativo.<br />
Obiettivi<br />
<br />
Allegato 7)<br />
<br />
consiglio orientativo espresso<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
estivo, a settembre ed eventualmente anche in seguito<br />
Risultati attesi<br />
<br />
<br />
Le azioni<br />
Nel periodo febbraio – maggio<br />
- prevedere incontri tra i docenti referenti dei due ordini di scuola ed i coordinatori<br />
dei consigli di classe<br />
- prevedere incontri con le famiglie e con gli studenti con l’eventuale presenza del<br />
mediatore culturale<br />
- con lo scopo di confermare l’orientamento espresso o procedere ad un eventuale<br />
riorientamento<br />
41<br />
Gli strumenti<br />
- Scheda per la raccolta dati dello studente<br />
- Traccia per il colloquio con la famiglia e lo studente<br />
- Eventuali test per l’accertamento delle competenze linguistiche e non<br />
Nel mese di settembre<br />
- Predisposizione del piano di studi personalizzato<br />
- Individuazione del docente tutor (coordinatore di classe)<br />
- Individuazione di un tutor junior (studente della classe) con il compito di costituire<br />
un punto di riferimento per la risoluzione di problemi pratici, organizzativi nell’ambito<br />
della vita scolastica.<br />
Risorse<br />
<br />
<br />
<br />
NB: Va previsto il riconoscimento delle funzioni svolte nell’ambito del progetto ponte<br />
affinché vengano individuate le risorse economiche da porre all’attenzione della<br />
contrattazione di istituto
Allegato9 (Cfr. pag. 31 del vademecum)<br />
Esempio di Piano Educativo Personalizzato elaborato dall’IPSSAR<br />
“Amerigo Vespucci” di Milano<br />
<br />
Classe prima<br />
A.S.<br />
Alunna/o (COGNOME e nome)<br />
<br />
<br />
Data del primo arrivo in Italia<br />
<br />
Scuole e classi frequentate in Italia:<br />
<br />
42<br />
Lingua parlata in famiglia<br />
<br />
Altre lingue conosciute<br />
Eventuali corsi di Italiano frequentati (data e luogo)<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE DELLE COMPETENZE IN INGRESSO<br />
(solo per alunni non scolarizzati in Italia)<br />
Inadeguata Parzialmente Adeguata Adeguata<br />
COMPRENSIONE OR<strong>AL</strong>E:<br />
linguaggio quotidiano<br />
istruzioni di lavoro<br />
comprensione termini specifici<br />
CAPACITÀ COMUNICATIVA, ESPRESSIONE OR<strong>AL</strong>E:<br />
linguaggio quotidiano<br />
utilizzo termini specifici<br />
COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO:<br />
manuale di studio<br />
testo letterario<br />
SCRITTURA:<br />
uso del lessico<br />
competenze gramm. sintattiche<br />
Altro
ANNOTAZIONI<br />
Problemi relazionali<br />
Problemi linguistici<br />
Il Consiglio di classe, tenuto conto delle difficoltà rilevate, propone un intervento<br />
personalizzato nei contenuti e nei tempi, allo scopo di permettere<br />
all’alunna/o di raggiungere<br />
nel corso dell’anno<br />
nel corso del biennio<br />
i seguenti obiettivi:<br />
OBIETTIVI TRASVERS<strong>AL</strong>I:<br />
<br />
<br />
plinare<br />
<br />
<br />
<br />
COMPETENZE:<br />
senziali<br />
<br />
scritta<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
43<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI:<br />
IT<strong>AL</strong>IANO<br />
Comprendere un discorso anche articolato purché riferito ad argomenti relativamente noti<br />
Comprendere la maggior parte delle spiegazioni in classe<br />
Comprendere testi in linguaggio corrente su temi a lui accessibili<br />
Adeguatamente supportato, comprendere i libri di testo<br />
Comunicare in modo coerente su argomenti familiari<br />
Partecipare in modo adeguato a conversazioni su argomenti familiari<br />
Riferire su un’esperienza, un avvenimento, un film, un testo letto<br />
Scrivere sotto dettatura<br />
Produrre brevi frasi e messaggi<br />
Produrre un testo semplice, comprensibile, anche se con alcuni errori<br />
Produrre testi semplici e coerenti su argomenti noti
STORIA<br />
Inserire il fatto storico nello specifico contesto sociale, politico istituzionale, economico, ambientale<br />
e culturale<br />
Riconoscere le relazioni tra gli eventi: prima/poi; causa/effetto<br />
Comprendere alcuni termini essenziali del linguaggio specifico della materia<br />
INGLESE<br />
Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano<br />
Comprendere e utilizzare frasi semplici tese a soddisfare bisogni di tipo concreto<br />
Presentare se stesso e gli altri<br />
Interagire su temi di carattere personale ad es: dove abita, le persone che conosce, le cose<br />
che possiede, gli hobby<br />
Interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente, chiaramente e sia disposto<br />
a collaborare<br />
2° LINGUA<br />
Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano<br />
Comprendere e utilizzare frasi semplici tese a soddisfare bisogni di tipo concreto<br />
Presentare se stesso e gli altri<br />
Interagire su temi di carattere personale ad es. : dove abita, le persone che conosce, le<br />
cose che possiede, gli hobby<br />
Interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente, chiaramente e sia disposto<br />
a collaborare<br />
44<br />
DIRITTO ED ECONOMIA<br />
Riconoscere il concetto di norma sociale e di norma giuridica<br />
<br />
Conoscere la Costituzione Italiana<br />
Riconoscere il ruolo dei soggetti del diritto e i rapporti che li collegano<br />
Riconoscere il concetto di sistema economico e i soggetti che vi operano<br />
MATEMATICA E INFORMATICA<br />
Riconoscere gli insiemi di numeri naturali, interi, razionali, relativi<br />
Operare negli insiemi sopra indicati<br />
<br />
Operare con i monomi (somma, differenza, prodotto divisione, potenza)<br />
Operare con i polinomi (somma, differenza, prodotto)<br />
Risolvere equazioni di primo grado intere a coefficienti numerici<br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
Riconoscere le interrelazioni fra le varie sfere della terra<br />
<br />
Mettere in relazione i fenomeni riguardanti le zone geologicamente attive con la teoria<br />
della tettonica delle placche<br />
Riconoscere e utilizzare in un determinato contesto la corretta terminologia scientifica<br />
Comprendere e riferire i contenuti di un semplice testo scientifico<br />
PRINCIPI DI <strong>AL</strong>IMENTAZIONE<br />
Riconoscere e valutare le abitudini alimentari<br />
Riconoscere i rischi derivanti dalla contaminazione degli alimenti<br />
Applicare metodi igienicamente sicuri nella manipolazione degli alimenti (HACCP)<br />
Individuare il metodo di conservazione appropriato a ciascun alimento<br />
Leggere e interpretare le etichette dei prodotti alimentari<br />
Classificare gli alimenti in base ai sette gruppi secondo l’I.N.R.A.N.
LABORATORIO DI CUCINA<br />
Riconoscere le varie tipologie di offerte ristorative evidenziando le loro caratteristiche<br />
Organizzare il posto mobile di lavoro e la mise en place per la linea cucina<br />
<br />
prescritte, nei tempi richiesti<br />
Preparare fondi e salse semplici per insaporire, decorare e confezionare varie tipologie di ricette<br />
<br />
Preparare semplici dolci confezionati con pasta di base<br />
LABORATORIO DI S<strong>AL</strong>A E BAR<br />
Riconoscere i ruoli e le figure professionali<br />
Approntare la mise en place di base<br />
Riconoscere i vari stili di servizio<br />
Applicare la tecnica dello ‘sbarazzo’<br />
Applicare le tecniche di mescita<br />
Preparare le bevande calde.<br />
LABORATORIO DI RICEVIMENTO<br />
Riconoscere gli elementi fondamentali delle figure e dei ruoli professionali: postura, abbigliamento,<br />
uso del linguaggio tecnico elementare<br />
Comunicare usando tecniche appropriate<br />
Riconoscere le varie strutture ricettive<br />
EDUCAZIONE FISICA<br />
Riconoscere e rispettare le regole nel gioco del calcio<br />
Riconoscere nei giochi di squadra (pallavolo/pallacanestro) i ‘fondamentali’<br />
Conoscere e usare il linguaggio di base dei giochi di squadra<br />
RELIGIONE (se si avvale dell’insegnamento della religione)<br />
Conoscere gli elementi essenziali della cultura religiosa di provenienza<br />
Conoscere i contenuti fondamentali della religione cristiana<br />
45<br />
Segnalare nel riquadro sottostante con una crocetta le strategie (descritte nella legenda)<br />
che si intendono attuare:<br />
MATERIA METODOLOGIE V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
2 3 4 5 6 7 8 9a 9b 9c <br />
Italiano<br />
Storia<br />
Inglese<br />
2° lingua<br />
Matematica e informatica<br />
Scienza della terra<br />
Diritto ed economia<br />
Principi di alimentazione<br />
Laboratorio di cucina<br />
Laboratorio di sala-bar<br />
Laboratorio di ricevimento<br />
Educazione fisica<br />
Religione
LEGENDA:<br />
METODOLOGIE<br />
<br />
2 - tabelle<br />
3 - schemi<br />
4 - questionari<br />
5 - spiegazioni individuali<br />
ed individualizzate<br />
6 - lavori di gruppo<br />
7 - mappe concettuali<br />
8 - altro<br />
TIPOLOGIE E STRATEGIE<br />
DI V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
9 - prove oggettive:<br />
9a vero-falso<br />
9b scelta multipla con una sola rispsta<br />
9c scelta multipla con più risposte<br />
<br />
<br />
<br />
Il Consiglio di Classe intende mettere in atto/richiedere le seguenti risorse:<br />
46<br />
corso di alfabetizzazione in orario curricolare<br />
corso di italiano per lo studio in orario curricolare<br />
<br />
<br />
testi per italiano L2<br />
tutoring<br />
recupero metodologico in orario curricolare<br />
<br />
corso di recupero per le seguenti discipline<br />
altro<br />
Data ,<br />
I Docenti componenti del Consiglio di Classe:<br />
Italiano<br />
Storia<br />
Inglese<br />
2^ lingua<br />
Matematica<br />
Scienza della terra<br />
Diritto-Economia<br />
Alimentazione<br />
Laboratorio cucina<br />
Laboratorio sala<br />
Laboratorio ricevimento<br />
Educazione fisica<br />
Religione<br />
Sostegno
Allegato 10 (Cfr.pag.31 del vademecum)<br />
Esempi di fascicolo dello studente non italiano<br />
Premessa<br />
Il fascicolo dello studente non italiano ha lo scopo di riunire tutti gli strumenti<br />
che vengono utilizzati durante il percorso di inserimento e di programmazione<br />
educativa e didattica:<br />
<br />
2. I dati registrati nella scheda dello studente<br />
3. il piano educativo personalizzato<br />
4. Le decisioni in ordine alla valutazione<br />
Si riportano di seguito due esempi di fascicoli personalizzati<br />
- l’uno elaborato dall’ IPSSCT “Don Zefferino Iodi” di Reggio Emilia<br />
- l’altro prodotto dal Centro Territoriale per l’intercultura n. 4 di Garda<br />
e Valle Sabbia (Brescia)<br />
47
FASCICOLO DELL’<strong>AL</strong>UNNO STRANIERO<br />
- istituti secondari di secondo grado -<br />
C.T.I. 4<br />
GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
52<br />
Scuola:<br />
Docente tutor (o alfabetizzatore):<br />
Anno scolastico:
DATI ANAGRAFICI E SCOLASTICI DELL’<strong>AL</strong>UNNO<br />
momento di rilevazione: all’arrivo dell’alunno<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
<br />
2. Lingua-madre:<br />
3. Lingua scolastica:<br />
4. Altre lingue conosciute:<br />
53<br />
5. Gruppo etnico :<br />
6. Genere:<br />
o Maschio<br />
o Femmina<br />
7. Anno di nascita:<br />
<br />
<br />
o direttamente con la famiglia<br />
o per ricongiungimento familiare<br />
o da solo<br />
o altro (specificare)<br />
<br />
Specificare se si ricorre a mediatore linguistico culturale<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
o analoga scuola nel paese d’origine o all’estero<br />
o altra scuola nel paese d’origine o all’estero:<br />
<br />
<br />
o altra scuola in Italia:<br />
<br />
<br />
<br />
o nessuna scuola<br />
<br />
(laboratori, corsi di sostegno, …) – se Si quali:<br />
o Si:<br />
54<br />
o No<br />
2 ?<br />
o Si<br />
o No<br />
<br />
o Sì:<br />
o No<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
2<br />
<br />
alfabetizzazione.<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
COMPETENZE IN INGRESSO<br />
<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
1. Italiano per comunicare – BICS<br />
Livello di comprensione dell’italiano orale<br />
Livello di produzione dell’italiano orale<br />
Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />
55<br />
Livello di produzione dell’italiano scritto<br />
2. Italiano per studiare - C<strong>AL</strong>P<br />
Elementare<br />
Intermedio<br />
Autonomo<br />
Principiante<br />
Molto<br />
elementare<br />
Elementare<br />
Intermedio<br />
Autonomo<br />
Livello di comprensione dell’italiano orale<br />
Livello di produzione dell’italiano orale<br />
Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />
Livello di produzione dell’italiano scritto<br />
<br />
Specificare se si ricorre a mediatore linguistico culturale<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
1. Area logico-matematica<br />
Conoscenze di base in<br />
Molto<br />
limitate<br />
Limitate<br />
Sufficienti<br />
Aritmetica<br />
Algebra<br />
Geometria<br />
Logica<br />
2. Altre aree<br />
Conoscenze / competenze di base in<br />
Molto<br />
limitate<br />
Limitate<br />
Sufficienti<br />
Ambito geografico<br />
Ambito storico<br />
Ambito tecnico – pratico<br />
56<br />
Ambito scientifico<br />
Ambito<br />
Ambito<br />
Ambito<br />
(da testare con l’utilizzo del mediatore se senza conoscenza della lingua italiana, oppure attendere circa 2-3 mesi).<br />
3. Impegno e partecipazione<br />
Costantemente<br />
In modo<br />
discontinuo<br />
Dietro<br />
sollecitazione<br />
Mai<br />
In classe lavora con impegno<br />
Partecipa o si sforza di partecipare<br />
Studia ed esegue i compiti a casa<br />
4. Autonomia e metodo di studio: l’alunno sa organizzare il proprio lavoro:<br />
o autonomamente<br />
o se aiutato<br />
o mai<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
PROGRAMMAZIONE PEP<br />
<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
PROGRAMMAZIONE DI CLASSE<br />
In base ai test di ingresso e ai dati sociolinguistici rilevati, il consiglio di classe delibera<br />
per l’alunno i seguenti interventi:<br />
<br />
<br />
o livello A2<br />
per complessive ore settimanali<br />
o curricolare<br />
<br />
in orario:<br />
57<br />
2. Laboratorio di IT<strong>AL</strong>IANO L2 per lo studio. Discipline coinvolte:<br />
a.<br />
b.<br />
c.<br />
d.<br />
per complessive ore settimanali<br />
in orario:<br />
o curricolare<br />
<br />
<br />
a.<br />
b.<br />
c.<br />
d.<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
per complessive ore settimanali<br />
o curricolare<br />
<br />
in orario:<br />
4. Inserimento dell’alunno in iniziative scolastiche atte a favorire<br />
la socializzazione (tornei sportivi, teatro, cinematografia, ...)<br />
per complessive ore settimanali<br />
in orario:<br />
o curricolare<br />
<br />
58<br />
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE<br />
5. Adattamento del programma per le seguenti discipline:<br />
a.<br />
b.<br />
c.<br />
d.<br />
e.<br />
f.<br />
g.<br />
h.<br />
i.<br />
j.<br />
k.<br />
l.<br />
m.<br />
ORIENTAMENTO-RIORIENTAMENTO<br />
6. Motivazione della scelta scolastica:<br />
<br />
da motivazioni e da interessi evidenti?<br />
o Complessivamente, sì<br />
o Solo verso alcune discipline<br />
o Parzialmente<br />
o Poco<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
8. L’alunno mostra particolare interesse/propensione per le discipline di tipo:<br />
<br />
o Linguistico<br />
o Matematico – scientifico<br />
o Tecnologico<br />
o Artistico<br />
o Pratico<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
o Complessivamente, sì<br />
o Solo verso alcune discipline<br />
o Parzialmente<br />
o No<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
al corso?<br />
o Complessivamente, sì<br />
o Solo verso alcune discipline<br />
o Parzialmente<br />
o No<br />
o Osservazioni:<br />
59<br />
<br />
problematica, la famiglia può essere contattata per concordare eventuali<br />
soluzioni?<br />
o Sì, agevolmente<br />
o Sì, tramite mediatori<br />
o difficilmente<br />
o Osservazioni:<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
V<strong>AL</strong>UTAZIONE INTERMEDIA<br />
<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
<br />
60<br />
<br />
<br />
da motivazioni e da interessi evidenti?<br />
o Complessivamente, sì<br />
o Solo verso alcune discipline<br />
o Parzialmente<br />
o Poco<br />
3. L’alunno mostra particolare interesse/propensione per le discipline di tipo:<br />
<br />
o Linguistico<br />
o Matematico – scientifico<br />
o Tecnologico<br />
o Artistico<br />
o Pratico<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
o Complessivamente, sì<br />
o Solo verso alcune discipline<br />
o Parzialmente<br />
o No<br />
5. Nel caso in cui la scelta della scuola da parte dell’alunno/a risulti problematica,<br />
la famiglia può essere contattata per concordare eventuali soluzioni:<br />
o Agevolmente<br />
o Tramite mediatori<br />
o Difficilmente<br />
Osservazioni:<br />
AREA SOCIO-RELAZION<strong>AL</strong>E<br />
momento di rilevazione: dopo 2-3 mesi dall’arrivo<br />
61<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
RIELABORAZIONE ESPERIENZA MIGRATORIA<br />
Indicare quanto l’alunno straniero sta ricomponendo la propria storia (in riferimento<br />
al proprio Paese di origine, agli aspetti culturali relativi alla propria appartenenza…):<br />
o ne parla in classe spontaneamente<br />
o ne parla in classe su sollecitazione<br />
o ne parla occasionalmente<br />
o la rimuove, non ne parla mai<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
2. L’alunno usa la propria lingua di origine?<br />
o sì, sempre<br />
o occasionalmente / se coinvolto<br />
SOCI<strong>AL</strong>IZZAZIONE<br />
3. Socializzazione:<br />
Costantemente<br />
Dietro<br />
sollecitazione<br />
No / Con<br />
<br />
Stabilisce buoni rapporti con<br />
la maggioranza dei compagni<br />
Stabilisce buoni rapporti con<br />
un gruppo ristretto di compagni<br />
Stabilisce rapporti solo con<br />
studenti della propria etnia<br />
62<br />
Stabilisce buoni rapporti con gli insegnanti<br />
Rispetta le regole stabilite<br />
RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA<br />
4. I genitori dell’alunno:<br />
Abbastanza<br />
Raramente<br />
Mai<br />
Sono presenti ai colloqui<br />
Partecipano alle iniziative scolastiche<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
V<strong>AL</strong>UTAZIONE FIN<strong>AL</strong>E<br />
momento di rilevazione: fine anno scolastico<br />
da COMPILARE entro<br />
<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
NOME COGNOME<br />
firma<br />
1. Socializzazione:<br />
Costantemente<br />
SOCI<strong>AL</strong>IZZAZIONE<br />
Dietro<br />
sollecitazione<br />
No / Con<br />
<br />
Stabilisce buoni rapporti con<br />
la maggioranza dei compagni<br />
Stabilisce buoni rapporti con<br />
un gruppo ristretto di compagni<br />
63<br />
Stabilisce rapporti solo con<br />
studenti della propria etnia<br />
Stabilisce buoni rapporti con gli insegnanti<br />
Rispetta le regole stabilite<br />
RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA<br />
2. I genitori dell’alunno:<br />
Abbastanza<br />
Raramente<br />
Mai<br />
Sono presenti ai colloqui<br />
Partecipano alle iniziative scolastiche<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
3. Italiano per comunicare – BICS<br />
Principiante<br />
Molto<br />
elementare<br />
Elementare<br />
Intermedio<br />
Autonomo<br />
Livello di comprensione dell’italiano orale<br />
Livello di produzione dell’italiano orale<br />
Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />
Livello di produzione dell’italiano scritto<br />
4. Italiano per studiare - C<strong>AL</strong>P<br />
64<br />
Livello di comprensione dell’italiano orale<br />
Elementare<br />
Intermedio<br />
Autonomo<br />
Livello di produzione dell’italiano orale<br />
Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />
Livello di produzione dell’italiano scritto<br />
5. Area logico-matematica<br />
Conoscenze di base in<br />
Molto<br />
limitate<br />
Limitate<br />
Sufficienti<br />
Aritmetica<br />
Algebra<br />
Geometria<br />
Logica<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
6. Altre aree<br />
Conoscenze / competenze di base in<br />
Molto<br />
limitate<br />
Limitate<br />
Sufficienti<br />
Ambito geografico<br />
Ambito storico<br />
Ambito tecnico – pratico 5<br />
Ambito scientifico<br />
Ambito<br />
Ambito<br />
Ambito<br />
5<br />
<br />
7. Impegno e partecipazione<br />
In classe lavora con impegno<br />
Costantemente<br />
In modo<br />
discontinuo<br />
Dietro<br />
sollecitazione<br />
Mai<br />
65<br />
Partecipa o si sforza di partecipare<br />
Studia ed esegue i compiti a casa<br />
8. Autonomia e metodo di studio: l’alunno sa organizzare il proprio lavoro:<br />
o autonomamente<br />
o se aiutato<br />
o mai<br />
C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />
Fascicolo dell’alunno straniero
Allegato 11 (Cfr. pag 37 del vademecum)<br />
Obiettivi minimi delle discipline e competenze linguistiche<br />
degli studenti neo arrivati in Italia<br />
Premessa<br />
66<br />
I materiali che vengono di seguito presentati sono il frutto di un intenso<br />
lavoro predisposto dai docenti referenti degli istituti secondari di Cremona<br />
e dai docenti di Italiano L2 che conducono i laboratori sulla lingua<br />
dello studio nell’ambito del progetto provinciale di alfabetizzazione linguistica<br />
degli studenti neo arrivati in Italia.<br />
<br />
linguistiche con il raggiungimento degli obiettivi minimi in alcune aree disciplinari.<br />
Si tratta di un documento di lavoro e pertanto aperto a tutti i contributi che<br />
dirigenti e docenti vorranno farci pervenire.<br />
Il documento si compone di due parti:<br />
<br />
degli studenti rapportato alle strategie di insegnamento e da schede<br />
sulle discipline (Diritto ed economia – Scienze della Terra/Scienze<br />
della natura – Modulo sulla sicurezza nella Formazione Professionale<br />
– Italiano e Storia) articolate in: contenuti-obiettivi minimi-strategieindicazioni<br />
per la valutazione;<br />
2. la seconda composta da una premessa sui criteri generali per la<br />
semplificazione dei testi di studio e da esempi di materiali semplificati<br />
nelle discipline considerate (Italiano-Storia-Diritto/Economia-<br />
Biologia-Scienze della Terra/Natura.)
Parte 1^ - Profilo linguistico generale dello studente e<br />
strategie di insegnamento<br />
Profilo generale dello studente di livello ZERO<br />
Lo studente senza competenze nella L2 riesce normalmente ad assolvere<br />
alcune funzioni comunicative essenziali quali<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
imparare il prima possibile quando si trova a vivere in un paese straniero.<br />
prie<br />
competenze linguistiche nella L2, perciò non possiamo usare queste<br />
conoscenze a fini didattico-educativi perché sono eccessivamente scarse<br />
e poco formalizzate.<br />
Per quanto attiene alle discipline non linguistiche, si consiglia ai docenti di<br />
non effettuare alcuna valutazione sugli studenti privi di competenze nella<br />
L2, ma di “dirottare” la loro frequenza su corsi di prima alfabetizzazione<br />
intensivi.<br />
67
68<br />
Profilo generale dello studente di livello A1
Profilo generale dello studente di livello A2<br />
69
Parte 1^ - Schede relative alle discipline<br />
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0<br />
Premessa: uno studente neo arrivato in Italia che si inserisce senza alcuna<br />
<br />
nuto<br />
conto del profilo linguistico generale di chi non ha competenze in<br />
Italiano<br />
70<br />
Profilo linguistico generale dello studente senza competenze nella L2<br />
Riesce normalmente ad assolvere alcune funzioni comunicative essenziali<br />
quali<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
imparare il prima possibile quando si trova a vivere in un paese straniero.<br />
prie<br />
competenze linguistiche nella L2, perciò non possiamo usare queste<br />
conoscenze a fini didattico-educativi perché sono eccessivamente scarse<br />
e poco formalizzate.
Italiano - Livello 0 - A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I TE-<br />
MATICHE<br />
<br />
scuola-Famiglia-Casa-<br />
Corpo-Abbigliamento-<br />
Colori-Numeri-Lavoro-<br />
Cibo- Animali - Gusti e<br />
preferenze - Orologio e<br />
calendario - Stagioni<br />
- mezzi di trasporto<br />
2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />
- descrizione<br />
- narrazione breve: cronaca<br />
3. CONTENUTI GRAMMA-<br />
TIC<strong>AL</strong>I (1)<br />
- l’articolo<br />
- il nome: comune, proprio,<br />
concreto – genere e<br />
numero.<br />
- L’aggettivo qualificativo,<br />
possessivo e dimostrativo.<br />
- Pronome personale soggetto<br />
- Il verbo: presente indicativo<br />
di essere- avere e<br />
delle voci verbali più frequenti<br />
delle tre coniugazioni<br />
regolari.<br />
- Presente indicativo di alcuni<br />
verbi irregolari: fare,<br />
andare, dare, venire, uscire,<br />
dire.<br />
- Presente indicativo di<br />
alcuni verbi riflessivi: svegliarsi,<br />
alzarsi, lavarsi…ecc.<br />
- Alcune preposizioni semplici<br />
e articolate – sopra<br />
a, sotto a, vicino a…<br />
- Avverbi di tempo: ieri,<br />
oggi, domani…<br />
- Congiunzioni: e<br />
- Ordine e costruzione<br />
della frase<br />
<br />
interpunzione: punto, virgola,<br />
punto interrogativo<br />
<br />
Comprensione della lingua<br />
orale<br />
- comprende ed esegue<br />
indicazioni di lavoro scolastico<br />
(leggi, copia, scrivi,<br />
…)<br />
- comprende semplici osservazioni<br />
di valutazione<br />
sul lavoro svolto (bravo,<br />
bene…)<br />
Produzione della lingua<br />
orale<br />
- esprime i propri bisogni<br />
e le condizioni soggettive<br />
- racconta fatti accaduti<br />
nel presente relativi<br />
all’ambito del quotidiano<br />
Comprensione della lingua<br />
scritta<br />
- comprendere il significato<br />
globale di un breve<br />
testo<br />
- eseguire una serie di<br />
istruzioni scritte<br />
Produzione della lingua<br />
scritta<br />
- riprodurre i suoni semplici<br />
e complessi<br />
- scrivere, sotto dettatura,<br />
parole conosciute<br />
- scrivere, sotto dettatura,<br />
brevi frasi legate all’esperienza<br />
personale<br />
- usa le maiuscole<br />
CONOSCENZA DELLA<br />
STRUTTURA DELLA LIN-<br />
GUA (1)<br />
Ha acquisito una accettabile<br />
competenza ortografica:<br />
- usa i digrammi, i trigrammi<br />
e i suoni complessi<br />
- distingue i suoni doppi<br />
- usa l’accento<br />
- usa l’apostrofo<br />
- usa le maiuscole<br />
<br />
importanza mantenere<br />
uno stretto contatto con i<br />
docenti di Italiano L2<br />
- Per quanto concerne le<br />
indicazioni di strategie si<br />
veda il documento riportato<br />
in premessa inerente<br />
il rapporto tra strategie<br />
di insegnamento e profili<br />
linguistici<br />
- Il suono doppio viene<br />
percepito dallo studente<br />
di L2 solo sotto dettatura<br />
dell’insegnante madrelingua.<br />
Nell’autodettatura<br />
questa competenze di<br />
perde. Bisogna insegnare<br />
a classificare e a “vedere”<br />
le parole con la doppia<br />
di uso comune.<br />
- Ricordiamo che l’arabo<br />
e il cinese e altre lingue<br />
non hanno maiuscole)<br />
Nel caso di studenti con<br />
livello 0 si tratta di sospendere<br />
la valutazione<br />
e di indirizzare gli studenti<br />
alla frequenza dei corsi di<br />
Italiano L2.<br />
Nel caso di studenti che,<br />
inseriti all’inizio dell’anno<br />
scolastico stanno frequentando<br />
corsi di Italiano<br />
L2 la valutazione potrebbe<br />
essere espressa<br />
<br />
indicati nella colonna<br />
Il raggiungimento degli<br />
obiettivi indicati potrebbero<br />
rappresentare la<br />
soglia della sufficienza,<br />
tenendo presente che,<br />
secondo i criteri della valutazione<br />
formativa, l’attribuzione<br />
di un voto deve<br />
fare riferimento ad altre<br />
variabili quali: il livello di<br />
partenza e l’impegno dimostrato<br />
Non dovranno quindi essere<br />
valutate le competenze<br />
– culturali/letterarie<br />
Non sarà opportuno proporre<br />
e di conseguenza<br />
valutare l’apprendimento<br />
di tecniche di scrittura<br />
quali il testo espressivo,<br />
il riassunto ed il testo descrittivo-narrativo<br />
71<br />
(1) I riferimenti consueti a “contenuti grammaticali” e “conoscenza della<br />
struttura della lingua” non sono da intendersi come azioni didattiche di<br />
riflessione sulla lingua. Infatti nella didattica della L2 si procede attraverso<br />
categorie nozionali/funzionali. La lingua si impara attraverso strutture e<br />
schemi che consentono l’organizzazione della comunicazione
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
Profilo linguistico generale dello studente di livello A1<br />
72<br />
<br />
nonché frasi molto semplici per soddisfare bisogni concreti.<br />
È in grado di presentare se stesso o qualcun altro e porre a una persona<br />
domande che la riguardano (esempio: dove abita, familiari, oggetti che<br />
possiede, ecc.) e può rispondere allo stesso tipo di domande.<br />
- È in grado di comunicare in maniera semplice, a condizione che l’interlocutore<br />
parli lentamente, in modo chiaro e si mostri disposto ad aiutarlo.<br />
Nel caso in cui lo studente si inserisca con una padronanza della lingua<br />
prevedere la frequenza obbligatoria del corso di Italiano<br />
L2 per il consolidamento delle competenze linguistiche portando lo<br />
studente al livello A2<br />
Obiettivi minimi sui quali esprimere la valutazione saranno pertanto quelli<br />
previsti dal QCE (Quadro Comune Europea delle Lingue) ed i relativi<br />
contenuti sotto riportati
Italiano - Livello A1 - A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I TEMA-<br />
TICHE<br />
<br />
scuola-Famiglia-Casa-<br />
Corpo-Abbigliamento-<br />
Colori-Numeri-Lavoro-<br />
Cibo-Animali-Gusti<br />
preferenze-Orologio<br />
calendario-Stagioni<br />
- mezzi di trasporto<br />
e<br />
e<br />
2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />
- descrizione<br />
- narrazione breve: cronaca<br />
3. CONTENUTI GRAMMA-<br />
TIC<strong>AL</strong>I (CFR note 1 pag. 71)<br />
- l’articolo<br />
- il nome: comune, proprio,<br />
concreto – genere e numero.<br />
- L’aggettivo qualificativo,<br />
possessivo e dimostrativo.<br />
- Pronome personale soggetto<br />
- Il verbo: presente indicativo<br />
di essere- avere e delle<br />
voci verbali più frequenti<br />
delle<br />
tre coniugazioni regolari.<br />
- Presente indicativo di alcuni<br />
verbi irregolari: fare,<br />
andare, dare, venire, uscire,<br />
dire.<br />
- Presente indicativo di alcuni<br />
verbi riflessivi: svegliarsi,<br />
alzarsi, lavarsi…ecc.<br />
- Alcune preposizioni semplici<br />
e articolate – sopra a,<br />
sotto a, vicino a…<br />
- Avverbi di tempo: ieri,<br />
oggi, domani…<br />
- Congiunzioni: e<br />
- Ordine e costruzione della<br />
frase<br />
<br />
interpunzione: punto, virgola,<br />
punto interrogativo<br />
<br />
COMPRENSIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />
1) Sa ascoltare e comprendere semplici e<br />
brevi messaggi orali ricorrenti nel<br />
linguaggio della classe:<br />
- rispondere a saluti<br />
- comprendere ed eseguire comandi che<br />
richiedono una “risposta fisica” (avvicinarsi,<br />
alzarsi, sedersi,…)<br />
- comprendere e agire consegne relative<br />
<br />
colora, …)<br />
- comprendere ed eseguire indicazioni di<br />
lavoro scolastico (leggi, copia, scrivi, …)<br />
- comprendere semplici osservazioni di valutazione<br />
sul lavoro svolto (bravo, bene…)<br />
2) Sa ascoltare e comprendere micro-messaggi<br />
orali relativi ad aspetti concreti della<br />
vita quotidiana:<br />
- comprendere il significato globale con<br />
l’aiuto di elementi chiave e di facilitazioni<br />
paralinguistiche<br />
- apprendere nuovi vocaboli relativi alla<br />
vita scolastica e alla vita quotidiana<br />
- comprendere e riconoscere le frasi interrogative<br />
che prevedono un modello<br />
domanda/risposta di tipo chiuso<br />
3) Sa ascoltare e comprendere brevi racconti<br />
relativi a esperienze concrete vissute<br />
da altri, con il supporto di immagini e<br />
drammatizzazioni:<br />
- cogliere il contenuto globale del fatto<br />
- individuare le persone coinvolte<br />
- riordinare in sequenze le immagini<br />
PRODUZIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />
1) Sa parlare con pronuncia “accettabile”<br />
al fine di essere compresi<br />
2) Sa usare vocaboli ed espressioni di uso<br />
frequente per:<br />
- denominare cose, persone, animali<br />
- costruire campi lessicali con nomi, verbi,<br />
aggettivi per associazione e per contrasto<br />
- usare il lessico appreso in nuovi contesti<br />
3) Sa chiedere e dare informazioni:<br />
<br />
- sull’ambiente della scuola<br />
- sull’ambiente familiare<br />
getti<br />
e situazioni<br />
- sulla posizione e la collocazione nello spazio<br />
e nel tempo<br />
- chiedere una cosa<br />
- chiedere a qualcuno di fare qualcosa<br />
4) Sa esprimere aspetti della soggettività:<br />
- esprimere i propri bisogni e le condizioni<br />
soggettive<br />
- esprimere i gusti e le preferenze<br />
Nel caso di studenti con<br />
<br />
si consiglia di valutare le<br />
competenze linguistiche e<br />
testuali con riferimento alla<br />
<br />
-<br />
<br />
porre<br />
e di conseguenza<br />
valutare l’apprendimento<br />
di tecniche di scrittura quali<br />
il testo espressivo, il riassunto<br />
ed il detesto descrittivo<br />
narrativo<br />
Potranno essere le valutate<br />
le competenze culturali<br />
–letterarie solo con riferimento<br />
alle prestazioni previste<br />
per la comprensione<br />
della lingua scritta avendo<br />
cura di utilizzare brevi<br />
testi semplificati<br />
Il raggiungimento degli<br />
obiettivi indicati potrebbero<br />
rappresentare la soglia<br />
della sufficienza, tenendo<br />
presente che, secondo i<br />
criteri della valutazione formativa,<br />
l’attribuzione di un<br />
voto deve fare riferimento<br />
ad altre variabili quali: il<br />
livello di partenza e l’impegno<br />
dimostrato<br />
Non dovranno quindi essere<br />
valutate le competenze<br />
– culturali/letterarie<br />
73
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI<br />
PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
relativi all’esperienza personale<br />
recente:<br />
- raccontare fatti accaduti nel presente<br />
- presentare le persone coinvolte nei fatti<br />
narrati<br />
6) Sa sostenere una breve conversazione:<br />
- porre domande e rispondere in maniera<br />
concisa<br />
- usare nei contesti reali di comunicazione<br />
le strutture e i modelli linguistici appresi<br />
in dialoghi guidati<br />
COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />
1) Sa decodificare e leggere:<br />
- possedere la corrispondenza grafema<br />
fonema<br />
- leggere i digrammi, i trigrammi e i suoni<br />
complessi<br />
2) Sa leggere e comprendere brevi testi:<br />
- associare la parola all’immagine<br />
- associare brevi frasi a immagini<br />
- rispondere a semplici domande strutturate<br />
sul testo<br />
- comprendere il significato globale di un<br />
breve testo<br />
- eseguire una serie di istruzioni scritte<br />
- ordinare in sequenze<br />
74<br />
PRODUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />
1) Sa scrivere e trascrivere:<br />
- riprodurre i suoni semplici e complessi<br />
- scrivere, sotto dettatura, parole conosciute<br />
- scrivere, sotto dettatura, brevi frasi<br />
2) Sa completare brevi testi:<br />
- sostituire la parola al disegno o all’immagine<br />
- trovare la parola mancante o nascosta<br />
- trovare la frase mancante<br />
3) Sa riordinare le parti di un testo:<br />
- riordinare la frase<br />
- rimettere in ordine due o più frasi<br />
- riordinare semplici sequenze temporali<br />
4) Sa utilizzare la lingua posseduta in semplici<br />
produzioni scritte:<br />
- scrivere brevi didascalie relative ad immagini<br />
conosciute<br />
5) Sa utilizzare la lingua posseduta per scopi<br />
funzionali:<br />
- compilare un semplice questionario con i<br />
dati personali<br />
- saper scrivere i compiti nel diario<br />
- scrivere una cartolina<br />
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DELLA<br />
LINGUA<br />
Ha acquisito una accettabile competenza<br />
ortografica:<br />
- usa i digrammi, i trigrammi e i suoni complessi<br />
- distingue i suoni doppi<br />
- usa l’accento<br />
- usa l’apostrofo<br />
- usa le maiuscole (Ricordiamo che l’arabo<br />
e il cinese e altre lingue non hanno maiuscole)<br />
Valorizzare la lingua d’origine:<br />
- costruire semplici glossari bilingue<br />
- Il suono doppio viene<br />
percepito dallo<br />
studente di L2 solo sotto<br />
dettatura dell’insegnante<br />
madrelingua.<br />
Nell’autodettatura<br />
questa competenze di<br />
perde. Bisogna insegnare<br />
a classificare e<br />
a “vedere” le parole<br />
con la doppia di uso<br />
comune.<br />
- Ricordiamo che l’arabo<br />
e il cinese e altre<br />
lingue non hanno maiuscole)
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />
Profilo generale dello studente Livello A2<br />
<br />
di senso<br />
immediato (es: informazioni sulla propria persona e sulla famiglia oppure<br />
su acquisti,<br />
lavoro, ambiente circostante).<br />
- È in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano<br />
uno scambio di<br />
<br />
- È in grado di descrivere, con l’ausilio di mezzi linguistici semplici, la propria<br />
provenienza<br />
e formazione, l’ambiente circostante e fatti relazionati ai bisogni immediati<br />
75
Italiano - Livello A2 - B1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie - Indicazioni per la valutazione<br />
76<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I E TE-<br />
MATICHE<br />
- caratteristiche fisiche<br />
della persona - aspetti<br />
del carattere- luoghi e<br />
ambienti- amicizia- sport<br />
- tempo libero- feste- malattie-<br />
stati d’animo e sentimenti<br />
2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />
- descrizione<br />
- narrazione: cronaca, lettera,<br />
diario<br />
3. CONTENUTI GRAMMA-<br />
TIC<strong>AL</strong>I<br />
- l’articolo con l’aggettivo<br />
possessivo e nomi di parentela<br />
- plurali e femminili irregolari<br />
di alcuni nomi<br />
- I gradi dell’aggettivo<br />
qualificativo<br />
- Alcuni aggettivi indefiniti<br />
- Pronome personale soggetto<br />
e complemento<br />
- Pronome relativo che<br />
- Il verbo: passato prossimo,<br />
imperfetto, futuro indicativo<br />
di essere- avere<br />
e delle<br />
voci verbali più frequenti<br />
delle tre coniugazioni regolari.<br />
- passato prossimo, imperfetto,<br />
futuro indicativo<br />
di alcuni verbi irregolari:<br />
fare,<br />
andare, dare, venire, uscire,<br />
dire.<br />
- passato prossimo, imperfetto,<br />
futuro indicativo<br />
di alcuni verbi riflessivi:<br />
svegliarsi,<br />
alzarsi, lavarsi…ecc.<br />
- Le preposizioni semplici<br />
e articolate<br />
- Avverbi di tempo e di<br />
luogo<br />
- Congiunzioni: e, o, ma,<br />
perché, quando<br />
- Costruzione di semplici<br />
periodi utilizzando le<br />
congiunzione note e il che<br />
relativo<br />
punzione<br />
COMPRENSIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />
1) Ascolta e comprende il racconto di un’esperienza:<br />
- comprendere il significato globale<br />
- comprendere descrizioni di oggetti, luoghi,<br />
persone<br />
PRODUZIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />
1) Sa utilizzare la lingua nelle forme colloquiali<br />
richieste dalle situazioni della<br />
vita quotidiana:<br />
- cominciare ad utilizzare registri diversi (formale<br />
- informale)<br />
- chiedere e dare informazioni<br />
- avere la consapevolezza di non avere compreso<br />
ed esplicitarlo<br />
2) Racconta fatti vissuti in prima persona o ai<br />
quali si è assistito e riferire fatti<br />
accaduti ad altri:<br />
- utilizzare semplici nessi causali e temporali<br />
3) Elabora brevi relazioni su elementi della<br />
propria identità e della propria<br />
storia:<br />
- raccontare episodi della propria storia<br />
COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />
1) Consolida la capacità di lettura:<br />
- leggere correttamente<br />
2) Legge e comprende testi di vario genere<br />
(narrativo, informativo, regolativo):<br />
- utilizza il dizionario<br />
- risponde a domande di tipo chiuso (multiple<br />
e vero/falso)<br />
- riferisce il contenuto del testo seguendo una<br />
traccia<br />
PRODUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />
1) Sa scrivere in italiano con accettabile competenza<br />
ortografica<br />
2) Completa brevi testi:<br />
- completa un testo con la struttura “a buchi”<br />
3) Riordina le parti di un testo:<br />
- in ordine logico<br />
- in ordine cronologico<br />
4) Descrive persone, luoghi, fatti ed esperienze<br />
nel presente e nel passato<br />
5) Produce brevi testi di tipo funzionale e di<br />
carattere personale:<br />
- scrive una lettera ad un destinatario reale<br />
- scrive un diario personale<br />
- scrive un messaggio o un appunto<br />
6) Sintetizza:<br />
- identifica le informazioni principali (chi, dove,<br />
quando, che cosa, perché)<br />
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DEL-<br />
LA LINGUA<br />
1) Riconosce in una frase alcune parti del discorso:<br />
articolo, nome, aggettivo e<br />
verbo.<br />
2) Costruisce correttamente una frase minima.<br />
USARE LA LINGUA IN FUNZIONE IN-<br />
TERCULTUR<strong>AL</strong>E<br />
Conosce e confronta elementi della cultura<br />
d’origine e della cultura<br />
italiana (valorizzazione della cultura d’origine):<br />
- narra aspetti ed esperienze relativi alla propria<br />
storia e alla cultura d’origine<br />
(feste, religione, cibi, ecc…)<br />
- Indirizzare lo studente<br />
al corso di<br />
lingua Italiana per<br />
il consolidamento<br />
delle competenze<br />
finalizzato al raggiungimento<br />
del<br />
<br />
verso la comprensione<br />
della lingua<br />
dello studio<br />
mentale<br />
importanza<br />
mantenere<br />
uno stretto contatto<br />
con i docenti di<br />
Italiano L2<br />
- Per quanto concerne<br />
le indicazioni<br />
di strategia si<br />
veda il documento<br />
riportato in premessa<br />
inerente il<br />
rapporto tra strategie<br />
di insegnamento<br />
e profili linguistici<br />
- Gli obiettivi minimi<br />
sui quali esprimere la<br />
valutazione saranno<br />
portati<br />
nella colonna<br />
- Ai fini dell’individuazione<br />
della soglia del-<br />
<br />
utile individuare le<br />
prestazioni che si ritengono<br />
inderogabili, ad<br />
esempio individuando<br />
le prestazioni che più<br />
si ritengono essenziali<br />
ai fini dell’acquisizione<br />
della lingua dello studio.<br />
<br />
proporre e di conseguenza<br />
valutare l’apprendimento<br />
di tecniche<br />
di scrittura quali il<br />
testo espressivo, il riassunto<br />
mentre sere<br />
valutata la capa-<br />
<br />
semplici testi descrittivi<br />
- Valutare le competenze<br />
culturali-letterarie<br />
con riferimento alle<br />
prestazioni previste<br />
per la comprensione<br />
della lingua scritta<br />
avendo cura di utilizzare<br />
brevi testi semplificati<br />
anche di vario<br />
tipo (narrativo, informativo,<br />
regolativi)
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –STORIA –<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE Livello iniziale 0 - A1<br />
Premessa<br />
Sarebbe auspicabile che i docenti di Italiano L2 in accordo con i docenti di<br />
classe sviluppassero i contenuti riportati di seguito nelle tabelle, durante il<br />
corso di lingua all’interno delle esercitazioni proposte<br />
Lo studente non italiano, che frequenta il corso iniziale di italiano L2, gene-<br />
dio<br />
perché ha compiuto studi di livello medio inferiore nel proprio paese.<br />
Non sa esprimerli perché non conosce la lingua italiana.<br />
77<br />
Dunque:<br />
te<br />
alla propria esperienza di studio<br />
<br />
però<br />
<br />
senso lato, se la provenienza dello studente dista “culturalmente” dall’Europa.<br />
I contenuti della nostra cultura possono essere conosciuti e condivisi,<br />
sconosciuti, non condivisi o incomprensibili
STORIA - Livello 0 - A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie - Indicazioni per la valutazione<br />
78<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA V<strong>AL</strong>UTA-<br />
ZIONE<br />
La divisione del territorio europeo<br />
nei principali stati.<br />
I principali monti, fiumi, laghi,<br />
isole nel territorio europeo<br />
Il bacino del Mediterraneo<br />
nelle sue caratteristiche<br />
generali<br />
L’Italia fisica nei suoi tratti<br />
generali<br />
<br />
italiane<br />
Il comune, la provincia, la<br />
regione<br />
Il percorso dalla terra d’origine<br />
all’Italia<br />
Saper indicare lo spazio richiesto<br />
sulla carta geografica politica e fisica,<br />
anche muta<br />
idem<br />
Saper indicare i principali stati<br />
che si affacciano nel bacino del<br />
Mediterraneo<br />
Saper indicare lo spazio richiesto<br />
sulla carta fisica, anche muta<br />
Saper indicare lo spazio richiesto<br />
sulla carta politica, anche muta<br />
Saper indicare lo spazio richiesto<br />
sulla carta geografica politica e<br />
fisica, anche muta<br />
Saper indicare lo spazio richiesto<br />
Esercizi di fronte<br />
alle carte geografiche<br />
in classe. Allo<br />
studente vengono<br />
fornite cartine personali<br />
a colori e un<br />
vocabolario adeguato<br />
per usare<br />
una prima terminologia<br />
storico-geografica<br />
Il docente di Italiano L2 presenta<br />
al consiglio di classe il percorso di<br />
studio individuale degli studenti e<br />
<br />
gli esercizi svolti e le verifiche effettuate.<br />
Il livello di sufficienza si intende raggiunto<br />
rispondendo a quesiti di<br />
seguito esemplificati<br />
Il docente di Italiano L2 e l’insegnante<br />
di storia esprimono insieme<br />
una valutazione sui risultati complessivi<br />
Gli esempi qui di seguito offrono un’ indicazione della quantità di nozioni che possono essere apprese in questa fase.<br />
idem<br />
idem<br />
idem<br />
idem<br />
idem<br />
idem<br />
Obiettivi: produzione della lingua orale<br />
Lo studente sa presentare gli spazi geografici di fronte alla diverse cartine (rispondendo alla<br />
<br />
<br />
Cerca… Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Polonia, Grecia<br />
Cerca…. Pirenei, Alpi e Appennini<br />
Cerca… Senna, Tamigi, Reno, Danubio, Po<br />
<br />
Lo studente sa presentare gli spazi geografici di fronte alla carta (rispondendo alla richiesta:”<br />
<br />
Corsica, Malta e Creta)<br />
<br />
Cerca sulla carta: le Alpi, gli Appennini, il Po, il Tevere e il lago di Garda<br />
Obiettivi: produzione della lingua scritta:<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
3. Sa completare (cloze) esercitazioni in lingua italiana dimostrando l’apprendimento di termini<br />
specifici. Esempio:<br />
<br />
di Cremona…. e via di seguito<br />
L’Italia …… una penisola.
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –STORIA –<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE Livello iniziale A1A2<br />
Contenuti<br />
Considerazioni generali<br />
Le proposte di studio devono essere individuate dal docente di Italiano L2 insieme all’insegnante<br />
di classe e corrispondere:<br />
-alle competenze acquisite nell’apprendimento della L2<br />
<br />
steriale<br />
previsto per quell’ordine di studi.<br />
Obiettivi<br />
Apprendere l’italiano studiando<br />
Partecipare<br />
Saper rappresentare il tempo. Le convenzioni: cinese, greca, romana, cristiana, mussulmana.<br />
Il senso di anno 0, a.C e d.C<br />
Sapersi orientare su una cartina geografico-storica<br />
Saper individuare<br />
Conoscenza di due o tre argomenti<br />
Strumenti e strategie<br />
-Apparati iconici<br />
-Cartine geografiche e storiche<br />
-Spiegazione dell’insegnante<br />
-Schemi di presentazione dell’argomento<br />
-Schemi riassuntivi della spiegazione<br />
-Testi semplificati e ridotti<br />
-Vocabolario specifico<br />
-Esercitazioni adeguate alle verifiche<br />
79<br />
Indicazioni per la valutazione<br />
<br />
studiati. Il livello di sufficienza si intende raggiunto rispondendo a quesiti qui di seguito<br />
esemplificati:<br />
- a domanda rispondo (domande chiare e mirate)<br />
<br />
- tabelle, cartine geografiche da compilare<br />
- testi da completare<br />
- elenchi di dati da compilare<br />
Vediamo qualche schematico esempio tratto dall’esperienza degli insegnanti.<br />
<br />
educativa.<br />
- La proposta su “La comparsa dell’uomo sulla terra” e stata costruita sulle indicazioni del<br />
<br />
<br />
- La proposta di studio del codice di Hammurabilaborazione<br />
con l’insegnante di Diritto<br />
- La proposta di studio “La nascita dell’Europa nel Medio Evo” <br />
dell’area linguistica e storica coordinata dalla prof.ssa Giovanna Facchini docente esperta<br />
di italiano L2 e formatrice<br />
- I Testi semplificati sono stati curati dalla Prof. ssa Giovanna Facchini docente esperta di<br />
italiano L2 e formatrice
STORIA - Livello A1 - A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
IL TEMPO (Livello A1)<br />
80<br />
La rappresentazione<br />
del tempo su quell’<br />
immaginario orologio che<br />
permette di visualizzare<br />
sullo spazio ristretto delle<br />
<br />
e dell’uomo.<br />
La rappresentazione<br />
del tempo su una linea,<br />
che metta in evidenza<br />
<br />
esprima il tempo in anni<br />
e millenni, otto dei quali<br />
hanno preceduto la<br />
nascita di Cristo e due<br />
l’anno seguita.<br />
La rappresentazione del<br />
tempo su una linea, che<br />
metta in evidenza gli ultimi<br />
<br />
l’inizio del calendario<br />
cinese, greco, romano<br />
e islamico e sappia<br />
indicarne i motivi.<br />
Acquisire il senso della<br />
durata del tempo<br />
Sapere che esistono<br />
svariati sistemi di<br />
calcolo del tempo<br />
Sapere quando la terra<br />
ha avuto origine<br />
Sapere quando il<br />
genere umano ha avuto<br />
origine<br />
Saper leggere una linea<br />
del tempo<br />
Conoscere i seguenti<br />
termini: millennio, secolo,<br />
anteriore, posteriore,<br />
contemporaneo,<br />
olimpiadi, profeta<br />
Saper costruire una<br />
linea del tempo<br />
tenendo conto, nella<br />
rappresentazione, del<br />
rapporto spazio-tempo<br />
Chiare e dettagliate<br />
rappresentazioni<br />
iconiche<br />
Spiegazione<br />
dell’insegnante<br />
Vocabolario di<br />
termini specifici: di<br />
base, predisposto<br />
dall’insegnante e uno<br />
da costruire secondo i<br />
bisogni dello studente.<br />
<br />
sufficiente se sa<br />
eseguire:<br />
Esercizi di distinzione<br />
tra vero e falso<br />
Esercizi di<br />
ordinamento<br />
cronologico degli<br />
eventi<br />
Esercizio di<br />
comprensione del<br />
lessici specifico<br />
Saper suddividere<br />
la linea del tempo<br />
<br />
misura: anni, secoli,<br />
millenni
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
La comparsa dell’uomo<br />
sulla terra.<br />
L’uomo sapiens-sapiens<br />
Livello - A2<br />
<br />
<br />
polato<br />
la terra<br />
pare<br />
l’uomo Sapien-Sapiens<br />
<br />
mo Sapien-Sapiens<br />
Obiettivi generali<br />
- acquisire il senso della<br />
durata e della partizione<br />
del tempo: preistoria, paleolitico<br />
- acquisire le caratteristiche<br />
essenziali dei periodi<br />
- acquisire le caratteristiche<br />
essenziali dell’evoluzione<br />
dell’uomo<br />
- acquisire le caratteristiche<br />
essenziali dell’uomo<br />
Sapien-Sapiens<br />
- acquisire termini specifici<br />
Sapere<br />
- Saper operare sui testi<br />
semplificati: inserendo<br />
parole mancati (cloze),<br />
sottolineando parole<br />
chiave, rispondendo a<br />
domande, facendo un<br />
elenco di informazioni.<br />
- Essere consapevoli<br />
dell’importanza dei primi<br />
rudimenti tecnici dell’uomo<br />
primitivo<br />
- Saper valutare l’importanza:<br />
del linguaggio,<br />
della vita associata,<br />
dell’abitazione, degli attrezzi,<br />
del fuoco dei disegni<br />
rupestri.<br />
- Comprendere e usare i<br />
termini specifici: preistoria,<br />
paleolitico australopiteco,<br />
abilis, erectus, sapiens,<br />
sapiens- sapiens<br />
Saper fare:<br />
- Misurare la durata degli<br />
eventi<br />
- Valutare l’estensione di<br />
uno spazio di una migrazione<br />
antica<br />
- Esercizi di ordinamento<br />
cronologico degli eventi<br />
- Collocare sulla cartina<br />
la comparsa dell’uomo<br />
sapiens-sapiens indicando<br />
il tempo<br />
- Lavorare su semplici<br />
nessi causa-effetto<br />
Viene fornita agli studenti:<br />
- carta geografica del mondo<br />
che indichi la presenza<br />
degli ominidi sulla terra<br />
- carta geografica che individui<br />
approssimativamente<br />
il percorso dell’uomo sulla<br />
terra<br />
- linea del tempo scandita di<br />
diecimila in diecimila anni<br />
- Testo semplificato dall’insegnante<br />
del ritrovamento di<br />
Lucy<br />
- Disegno: un possibile albero<br />
genealogico della famiglia<br />
umana<br />
- Disegno: le probabili fattezze<br />
della famiglia umana<br />
<br />
l’evoluzione fisica e l’aumen-<br />
<br />
dell’uomo<br />
<br />
sotto le voci: dove vive, come<br />
teristiche<br />
dell’australopiteco,<br />
dell’uomo abilis, erectus, sapiens,<br />
sapiens- sapiens<br />
<br />
dall’insegnante che riassuma<br />
le caratteristiche generali<br />
dell’ epoca paleolitica<br />
- Breve testo semplificato<br />
sull’uso del fuoco<br />
- Breve testo semplificato che<br />
riassuma la migrazione sul<br />
pianeta dell’uomo Sapiens<br />
–Sapiens e indichi le caratteristiche<br />
economiche, sociali e<br />
artistiche della sua vita<br />
- Foto delle grotte dipinte<br />
dall’uomo sapiens<br />
Esempio di esercizio di produzione<br />
scritta. A domanda<br />
rispondo.<br />
polati<br />
dall’uomo sapiens-sapiens?<br />
Come si chiamano gli<br />
oggetti del disegno? Perché<br />
<br />
utile della scheggia lavorata<br />
per cacciare?Perché l’uomo<br />
sapiens disegnava gli animali?<br />
- Il livello di sufficienza<br />
si intende raggiunto<br />
quando rispondendo<br />
a quesiti del tipo:<br />
Ver/Falso – Compilazione<br />
Tabelle - Ordinamento<br />
di eventi<br />
– Comprensione del<br />
lessico specifico, dimostra<br />
di aver raggiunto<br />
gli obiettivi riportati<br />
nella colonna<br />
81
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
Il codice di Hammurabi<br />
Livello - A2<br />
82<br />
- Chi era Hammurabi: le<br />
caratteristiche principali<br />
della figura regale<br />
- Il tempo e lo spazio del<br />
suo regno<br />
<br />
babilonese al tempo di<br />
Hammurabi<br />
<br />
- Il codice di leggi istituito<br />
dal re:<br />
<br />
<br />
rali<br />
delle leggi<br />
<br />
reati<br />
<br />
punizioni previste<br />
Obiettivi generali<br />
- acquisire i principali<br />
dati attorno al tempo,<br />
rabi<br />
- conoscere la figura di<br />
Hammurabi<br />
- acquisire l’importanza<br />
delle leggi scritte nella<br />
<br />
- conoscere i testi delle<br />
principali leggi del codice<br />
- acquisire termini specifici<br />
Sapere<br />
- Conoscere Hammurabi,<br />
il tempo in cui visse e<br />
il territorio su cui regnava<br />
- Conoscere gli aspetti<br />
<br />
babilonese e la sua divisione<br />
in classi sociali<br />
- Conoscere il significato<br />
di codice, di leggi, articolo,<br />
norma<br />
- Conoscere il contenuto<br />
degli articoli semplificati<br />
dall’insegnante<br />
- Conoscere il lessico<br />
proposto<br />
Saper fare<br />
- Saper cogliere la differenza<br />
tra le classi sociali<br />
- Saper cogliere il ruolo<br />
di Hammurabi nel suo<br />
tempo<br />
- Saper leggere una<br />
norma<br />
- Saper dire perché non<br />
ci fu pratica attuazione<br />
del codice<br />
Materiale iconografico:<br />
dalla carta geografica,<br />
che individui l’impero di<br />
Hammurabi, alla stele<br />
del codice<br />
linea del tempo scandita<br />
in secoli<br />
Schede strutturate: a)<br />
breve testo che semplifichi<br />
e renda leggibili<br />
le informazioni del libro<br />
di testo b) testo semplificato<br />
dall’insegnante<br />
dei principali articoli e<br />
di alcune considerazioni<br />
essenziali<br />
<br />
ge<br />
del taglione<br />
zione<br />
tra reato doloso e<br />
colposo<br />
provare<br />
la colpa<br />
<br />
pene<br />
<br />
pena detentiva<br />
<br />
rapporto genitore-figlio<br />
<br />
moglie<br />
<br />
Vocabolario adeguato<br />
all’argomento: re, classi<br />
sociali, codice, articolo,<br />
norma, giustizia, giusto,<br />
retto, retta, norma,<br />
reo, reato, colpa, dolo,<br />
prigionia, mutilazione,<br />
uguaglianza, disuguaglianza,<br />
concubina……..<br />
Il livello di sufficienza<br />
si intende raggiunto<br />
rispondendo a quesiti<br />
del tipo:<br />
A quale secolo appartiene<br />
il codice di Hammurabi?<br />
<br />
<br />
<br />
Il codice era basato su:<br />
<br />
ne<br />
<br />
gli uomini<br />
<br />
per chi commetteva un<br />
reato?<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
teristiche<br />
del codice di<br />
Hammurabi?<br />
mini<br />
tutti uguali<br />
vero<br />
<br />
prove certe<br />
<br />
giuramento<br />
<br />
tra reato doloso e colposo<br />
za<br />
tra reato doloso e<br />
colposo<br />
Da quante leggi era<br />
composto il codice?<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Cosa significa reo?
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
La nascita dell’Europa<br />
nel Medioevo<br />
Livello - A2<br />
- La lingua ufficiale<br />
dell’impero romano.<br />
- Le lingue sui vari<br />
territori<br />
- Il Sacro Romano<br />
Impero<br />
- Il concilio di Tours<br />
- Il giuramento di<br />
Strasburgo: lingue<br />
diverse per nazioni<br />
diverse<br />
- Le monarchie medioevali:<br />
la Francia<br />
dei Capetingi, l’Inghilterra<br />
dei Sassoni<br />
<br />
secolo)<br />
- Spagna, Inghilterra,<br />
Svizzera diverranno<br />
stati nazionali<br />
europei alla fine del<br />
-<br />
<br />
secolo (comunicazione<br />
dell’insegnante)<br />
Sapere<br />
- Conoscere le radici dell’Europa a<br />
mana<br />
<br />
nei territori dell’impero romano<br />
- Rendersi conto che una lingua non<br />
<br />
- Saper raccontare in modo semplice<br />
come e quando i popoli hanno parlato<br />
lingue volgari<br />
- Saper spiegare la definizione “Sacro<br />
Romano Impero” e “Impero carolingio”<br />
- Sapere quali lingue si parlavano<br />
nell’Europa Carolingia<br />
- Conoscere la prima testimonianza<br />
scritta delle lingue volgari: la “Teudistica”<br />
e la “Romanza”<br />
- Conoscere il significato del termine<br />
“nazione”.<br />
- Conoscere il ruolo della chiesa romana<br />
- Conoscere l’episodio della battaglia<br />
di Hastings e l’opera di Guglielmo<br />
il Conquistatore (Testo semplificato)<br />
- Conoscere l’importanza della battaglia<br />
di Bouvines (Testo semplificato)<br />
- Conoscere le principali monarchie<br />
<br />
- Ampliare il lessico storico anche attraverso<br />
l’uso del vocabolario madre<br />
lingua /L2<br />
Saper fare<br />
- Costruire una tematica di carattere<br />
politico<br />
- Costruire una carta tematica di carattere<br />
linguistico<br />
- Costruire una cartina geografica<br />
che indichi la divisione dell’impero<br />
Carolingio (843) e individuar le tre<br />
aree linguistiche dopo la spartizione<br />
di Verdun<br />
- Giustapporre, alle aree linguistiche<br />
<br />
- Giustapporre, alle aree linguistiche<br />
<br />
- Risolvere esercizi di ordinamento<br />
cronologico degli eventi, individuando<br />
semplici nessi di causa ed effetto<br />
- Costruire una cartina geografica<br />
che indichi le principali monarchie<br />
<br />
- Per un corretto approccio in-<br />
<br />
l’attenzione di mostrare attraverso<br />
una cartina storico/geografica<br />
la presenza degli Arabi<br />
nel mediterraneo, dei Goti e<br />
degli Slavi in Europa.<br />
- Testo ridotto e semplificato<br />
dall’ insegnante. “ In Europa si<br />
<br />
- Carta geografica della massima<br />
espansione dell’impero<br />
romano<br />
- Asse lineare del tempo: date<br />
significative dell’espansione romana<br />
in Europa<br />
- Testo ridotto e semplificato<br />
dall’insegnante “ Dal latino al<br />
volgare dopo la caduta dell’impero<br />
romano” (2 - pag. 84)<br />
- Cartina geografica che indichi<br />
l’ampiezza del “Sacro Romano<br />
Impero”<br />
- Breve testo ridotto e semplificato<br />
dall’insegnante che indichi<br />
i caratteri dell’impero carolingio<br />
- Breve testo ridotto e semplificato<br />
dall’insegnante: Il concilio<br />
<br />
- Cartina geografica che indichi<br />
la divisione dell’impero Carolingio<br />
(843) e individui le tre aree<br />
linguistiche dopo la spartizione<br />
di Verdun<br />
- Breve testo ridotto e semplificato<br />
dall’insegnante: “il giuramento<br />
di Strasburgo”<br />
- Cartina geografica che indichi<br />
le principali monarchie Europee<br />
<br />
- Breve testo ridotto e semplificato<br />
dall’insegnante sulla battaglia<br />
di Hastings e Bouvines<br />
- Cartina geografica che indichi<br />
i territori delle monarchie nazio-<br />
<br />
- Vocabolario. Si invita lo studente<br />
ad usare il vocabolario<br />
della lingua madre/L2: Lingua<br />
nazionale, dialetto, volgare; re,<br />
monarca,monarchia,monarchia<br />
carolingia, impero carolingio;<br />
concilio, divisone,spartizione<br />
- Il livello di sufficienza<br />
si intende<br />
raggiunto quando<br />
rispondendo a<br />
quesiti del tipo: Ver/<br />
Falso – Compilazione<br />
Tabelle- Ordinamento<br />
di eventi<br />
– Comprensione<br />
del lessico specifico,<br />
dimostra di aver<br />
raggiunto gli obiettivi<br />
riportati nella<br />
colonna<br />
83<br />
NB: L’argomento a seconda degli ordini di scuola può esser affrontato nella seconda parte dell’anno<br />
nella classe prima o nella classe seconda.<br />
Lo studente che ha frequentato i corsi di alfabetizzazione A1 e A2, ha competenze sufficienti perché si<br />
sta avviando ad acquisire competenze B1, non consolidate.
STORIA<br />
Esempi di testi ridotti e semplificati utilizzati all’interno dell’unità di studio<br />
sulla “Nascita dell’Europa nel Medio Evo”<br />
Vedi note (1) e (2) nella colonna strategie a pag. 83<br />
(1)“ In Europa si parlava latino”<br />
<br />
<br />
L’impero romano era molto grande: dalla Romania al Portogallo, dal Nord Africa,alla Scozia.<br />
<br />
I romani parlavano il latino. Le persone che andavano a scuola, parlavano una lingua corretta con<br />
regole di grammatica e di sintassi e conoscevano tante parole.<br />
<br />
I romani insegnavano il latino ai popoli conquistati.<br />
Prima i romani hanno conquistato la penisola…………………. iberica I romani sono arrivati sulla costa<br />
verso il 400 avanti Cristo (a. C)<br />
<br />
terra Gallia.<br />
I romani hanno attraversato anche il Canale dalla Manica e sono arrivati anche in Gran Bretagna.<br />
I romani chiamavano questa terra Britannia.<br />
<br />
parte della Romania.<br />
84<br />
<br />
Cerca la penisola Iberica: oggi qui ci sono oggi la .......................... e il<br />
.................................................<br />
<br />
Tutte le persone che abitavano queste terre parlavano bene la lingua latina?<br />
No, i popoli hanno continuato a parlare la loro lingua materna per molto tempo.<br />
Loro parlavano il latino con la loro pronuncia e dicevano molte parole nella lingua materna. Le<br />
persone che studiavano imparavano bene anche se l’accento si sentiva . Le persone che non studiavano<br />
parlavano un dialetto.<br />
Nella penisola Iberica i popoli hanno imparato bene il latino perché i romani sono rimasti qui molto<br />
tempo. Anche in Gallia i popoli hanno imparato bene il latino<br />
In Romania i popoli non hanno imparato bene il latino perché i romani sono rimasti qui meno tem-<br />
<br />
In Inghilterra i romani rimasero poco tempo. Poi sono arrivati altri popoli e hanno insegnato la lingua<br />
che parlavano loro.<br />
<br />
(2)“ Dal latino al volgare, dopo la caduta dell’impero romano”<br />
In Europa c’era, dopo il crollo dell’impero (476 d.C), un periodo di crisi economica e culturale. Le strade<br />
e le scuole non c’erano più. I popoli erano isolati e parlavano in dialetto. Non c’era più il latino<br />
corretto e non c’era più la lingua materna. C’era una nuova lingua.<br />
Le persone importanti della chiesa cristiana parlavano e scrivevano bene in latino perché potevano<br />
studiare. La gente comune però non capiva più il latino.<br />
La gente parlava una nuova lingua.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
3. il portoghese<br />
4. lo spagnolo<br />
5. il provenzale (nel Sud della Francia)<br />
6. il francese (nel Nord della Francia)<br />
<br />
dice “Vulgus”. Da Vulgus viene la parola “volgare”.
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –DIRITTO –<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
1. La norma giuridica<br />
Definizione del termine norma<br />
(come regola di comportamento<br />
obbligatoria)<br />
Concetto e funzioni della sanzione<br />
- Definizione del termine sanzione,<br />
riconducibile al termine punizione<br />
- Individuazione della sanzione in<br />
una norma<br />
- A cosa serve la sanzione?<br />
Le fonti del diritto<br />
- Tra le norme scolastiche definire<br />
una gerarchia: quali prevalgono<br />
sulle altre? (norme del Ministero, del<br />
Preside, del professore, …)<br />
- Analisi di alcuni documenti scolastici<br />
e delle norme in essi contenute<br />
Chi decide queste norme?<br />
2. I soggetti del diritto<br />
La persona fisica<br />
- Esemplificazione del concetto di<br />
persona fisica<br />
La capacità di agire<br />
- I diritti e i doveri degli studenti<br />
<br />
potevo fare prima?<br />
3. Lo Stato<br />
Il Territorio<br />
- Individuazione del territorio dello<br />
Stato italiano(comprensivo anche<br />
di mare e spazio aereo sovrastante<br />
Il popolo<br />
- Analisi del significato della parola<br />
cittadinanza<br />
- Ricerca della propria cittadinanza,<br />
di quella dei propri genitori e<br />
dei propri compagni di classe<br />
- Cosa cambia quando si ottiene la<br />
cittadinanza<br />
- Comprendere l’esistenza di<br />
<br />
partendo dalla scuola<br />
- Essere consapevoli dell’esistenza<br />
di sanzioni<br />
- Saper riconoscere la sanzione<br />
all’interno della norma<br />
- Saper riconoscere la funzione<br />
della sanzione<br />
- Riconoscere la presenza di una<br />
gerarchia tra le fonti (ci sono<br />
norme più importanti e norme<br />
meno importanti)<br />
- Capire il significato di fonte<br />
come origine di una norma giuridica<br />
- Saper individuare chi ha il poter<br />
di dettare una norma (calata<br />
nel contesto scolastico)<br />
- Nell’ambito del diritto riconoscere<br />
se stesso e gli altri come<br />
persone fisiche<br />
- Saper distinguere i diritti dai<br />
doveri<br />
- Sapere cosa comporta il raggiungimento<br />
della maggiore<br />
età (acquisizione dei doveri)<br />
- Conoscere alcuni atti giuridici<br />
che si possono compiere al<br />
raggiungimento della maggiore<br />
<br />
- Saper riconoscere il territorio di<br />
uno Stato<br />
- Conoscere la propria cittadinanza<br />
e quella dei propri genitori<br />
- A cosa serve ottenere la cittadinanza<br />
italiana<br />
- Esemplificazione di alcune<br />
regole che gli studenti devono<br />
seguire a casa, a scuola, mentre<br />
circolano per strada,…....<br />
- Analisi di alcune regole fissate<br />
dai genitori e delle relative<br />
sanzioni (punizioni) da loro applicate<br />
per farle rispettare<br />
- Analisi di alcune regole scolastiche<br />
e individuazione delle<br />
sanzioni applicate in caso di<br />
mancato rispetto<br />
- Riflessione sulla funzione<br />
della punizione (da parte dei<br />
genitori) e della sanzione (da<br />
parte della scuola)<br />
- Dare esempi di norme scolastiche<br />
di diversa origine (Ministero,<br />
Preside, professore)<br />
- Dalle stesse norme, identificare<br />
eventuali documenti che le<br />
raccolgono (es. regole di Istituto<br />
Statuto degli studenti e<br />
delle studentesse)<br />
- Identificare con il nome di<br />
fonte il documento dal quale<br />
proviene la norma in questione<br />
- Dalle stesse norme, riconoscere<br />
chi ha emesso la norma<br />
- Identificare l’ordine con il<br />
quale tali norme devono essere<br />
rispettate<br />
Dare esempi concreti di persone<br />
fisiche<br />
- Esempi di diritti e doveri che<br />
gli studenti hanno<br />
- Esempi contrastivi di ciò che<br />
uno studente non può fare<br />
<br />
dopo il raggiungimento della<br />
<br />
- Partendo dalla cartina<br />
dell’Italia riflettere sui suoi confini<br />
e su ciò che compone il territorio<br />
italiano<br />
- Dare esempi di cittadinanza<br />
partendo dagli studenti presenti<br />
nella classe<br />
- Riflettere sul significato di cittadinanza<br />
come appartenenza<br />
ad un paese<br />
- Far ricercare agli studenti la<br />
propria cittadinanza e quella<br />
dei propri genitori<br />
- Riflettere sui cambiamenti derivanti<br />
dall’acquisizione della<br />
cittadinanza italiana<br />
- Essere in grado di produrre<br />
esempi di norme giuridiche<br />
(legati alle esperienze di vita<br />
dello studente)<br />
- Partendo da una norma<br />
conosciuta ed utilizzata dallo<br />
studente (legata al suo<br />
vissuto), saper distinguere la<br />
norma dalla sanzione<br />
- Partendo dalla stessa<br />
esemplificazione saper dire<br />
a cosa serve la sanzione applicata<br />
- Lo studente riesce ad utilizzare<br />
in modo corretto i termini<br />
norma e sanzione<br />
- Data una serie di norme e<br />
le relative fonti, lo studente riconosce<br />
il fatto che esse non<br />
siano tutte uguali<br />
- Date le stesse norme lo stu-<br />
carne<br />
l’ordine, motivandolo<br />
Lo studente riesce ad utilizzare<br />
in modo corretto i termini<br />
ordine gerarchico/ gerarchia<br />
e fonte<br />
- Lo studente sa utilizzare in<br />
modo appropriato il termine<br />
persona fisica e sa dare<br />
esempi pertinenti<br />
- Date alcune situazioni con-<br />
<br />
di distinguere diritti dai doveri<br />
- Lo studente usa in modo<br />
appropriato i termini diritti<br />
e doveri<br />
- Lo studente sa indicare<br />
sulla cartina quali sono gli<br />
elementi costitutivi del territorio<br />
italiano(aggiungendo<br />
anche la zona marittima e la<br />
porzione aerea)<br />
- Lo studente sa individuare<br />
la propria cittadinanza,<br />
quella dei propri genitori<br />
ed eventualmente dei compagni<br />
<br />
utilizzare in modo appropriato<br />
il termine cittadinanza per<br />
parlare dell’appartenenza<br />
ad un paese<br />
85
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –ECONOMIA –<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
86<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
1. Oggetto dell’economia<br />
I beni e i bisogni<br />
- Individuazione dei bisogni primari<br />
(es. mangiare, curarsi) e dei beni<br />
che servono per soddisfarli (es. panino,<br />
medico)<br />
- Individuazione di servizi (es. visita<br />
del medico)<br />
- Identificazione del bisogno e del<br />
relativo bene e/o servizio che serve<br />
per soddisfarlo (es. sono ammalato<br />
– bisogno – viene a visitarmi il medico<br />
– servizio – prendo una medicina<br />
– bene-)<br />
<br />
economico? (es. per poterlo soddisfare<br />
devo pagare)<br />
- Esemplificazioni di bisogni economici<br />
e di beni/servizi che mi occorrono<br />
per soddisfarli<br />
La famiglia<br />
- Esemplificazione del concetto di<br />
<br />
- Esemplificazione del concetto di<br />
consumo e sua definizione<br />
- Esemplificazione del concetto di<br />
risparmio e sua definizione<br />
- Casi di consumo e risparmio calati<br />
<br />
- Identificazione ed esemplificazione<br />
del legame esistente tra consumo<br />
e acquisto<br />
L’impresa<br />
-<br />
<br />
striale<br />
-<br />
<br />
<br />
- Individuazioni di alcune aziende<br />
<br />
agricole ed industriali<br />
Lo Stato<br />
- Esemplificazione di servizi offerti<br />
dallo Stato<br />
- Esemplificazione e definizione di<br />
tasse<br />
<br />
svolge con le tasse che raccoglie,<br />
quindi declinazione della funzione<br />
delle tasse<br />
-<br />
<br />
inseriscono nel contesto economico<br />
- Saper distinguere tra bisogno,<br />
bene e servizio<br />
bisogno<br />
economico<br />
- Saper cogliere il collegamento<br />
tra bisogno economico e bene/<br />
servizio che serve per soddisfarlo<br />
<br />
- Conoscere il significato di consumo<br />
- Conoscere il significato di risparmio<br />
- Saper distinguere il consumo<br />
dal risparmio<br />
- Riuscire ad associare l’acquisto<br />
al significato di consumo<br />
che<br />
svolte dalla famiglia sono il<br />
consumo e il risparmio<br />
- Saper riconoscere i caratteri<br />
striale<br />
- Saper riconoscere i caratteri<br />
cola<br />
- Riuscire ad individuare e distin-<br />
striali<br />
ed agricole sul territorio<br />
- Conoscere alcuni servizi offerti<br />
dallo Stato<br />
- Conoscere il significato di tasse<br />
- Comprendere la funzione delle<br />
tasse<br />
Comprendere il ruolo dello Stato<br />
nell’economia<br />
- Fare esempi di bisogni che gli<br />
studenti possono avere e che<br />
possono essere soddisfatti da<br />
beni e/o servizi (in particolare<br />
bisogni primari)<br />
- Riflettere su come soddisfare<br />
questi bisogni e quali beni/servizi<br />
utilizzare per tale scopo<br />
- Riflettere sugli esempi fatti<br />
e ricercare quei bisogni che<br />
possono definirsi economici.<br />
Perché?<br />
- Dati una serie di bisogni, beni,<br />
servizi, chiedere allo studente<br />
di classificarli per verificare la<br />
sua comprensione (meglio se<br />
gli esempi sono legati tra loro)<br />
<br />
studente vede svolgere all’interno<br />
della sua famiglia: ad es.<br />
<br />
stipendio, la mamma va a fare<br />
la spesa e acquista con i soldi<br />
<br />
- Associare a queste fasi i termini<br />
acquisto, consumo,<br />
- Riflettere sul fatto che non tutti<br />
i soldi dello stipendio vengono<br />
spesi, perciò si produce un risparmio<br />
- Riflettere su alcuni esempi di<br />
imprese che gli studenti possono<br />
conoscere<br />
- Distinguere le imprese industriali<br />
da quelle agricole<br />
<br />
svolte dalle imprese industriali<br />
<br />
cui gli studenti possano essere<br />
a conoscenza)<br />
<br />
svolte dalle imprese industriali<br />
<br />
cui gli studenti possano essere<br />
a conoscenza)<br />
- Riflettere sui servizi offerti<br />
dallo Stato di cui gli studenti<br />
potrebbero aver usufruito (es.<br />
servizio sanitario)<br />
- Riflettere su come lo Stato riesca<br />
a trovare i soldi per poter<br />
offrire questi servizi<br />
- Definire il significato di tasse<br />
con riferimento ai soldi che lo<br />
Stato raccoglie per poter offrire<br />
determinati servizi<br />
Definire la posizione dello Stato<br />
come soggetto economico<br />
- Data una serie di bisogni,<br />
beni e servizi, lo studente li<br />
sa identificare e classificare<br />
correttamente<br />
- Dati alcuni bisogni economici<br />
e non, lo studente sa<br />
identificare quelli che possono<br />
definirsi bisogni economici.<br />
- Attraverso un’esemplificazione<br />
concreta, lo studente<br />
sa dare indicazione di acquisto,<br />
consumo e risparmio<br />
- Lo studente sa dare un<br />
esempio di impresa industrialecipali<br />
che svolge<br />
- Lo studente sa dare un<br />
esempio di impresa agricola<br />
che svolge<br />
- Lo studente riconosce la<br />
funzione economica dello<br />
Stato<br />
- Lo studente sa citare alcuni<br />
servizi offerti dallo Stato<br />
- Lo studente sa dire come<br />
lo Stato trova i soldi per pagare<br />
questi servizi ed usa in<br />
modo appropriato il termine<br />
tasse<br />
Lo studente sa individuare<br />
un suo bisogno e il relativo<br />
servizio (offerto dallo Stato)<br />
che serve per soddisfare il<br />
suo bisogno
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - MATEMATICA -<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
Strategie di insegnamento generali<br />
<br />
studente un glossario che faccia corrispondere i simboli matematici utilizzati alla traduzione in lingua<br />
scenza<br />
di questo lessico.<br />
<br />
condotta esclusivamente in linguaggio matematico (scritto) e deve essere rivolta direttamente a lui. Il<br />
discorso deve essere pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, deve contenere<br />
lunghe pause per permettergli da assimilarne il senso.<br />
<br />
<br />
Indicazioni generali per la valutazione<br />
<br />
<br />
esercizi consentono allo studente di raggiungere la sufficienza e quali un voto superiore.<br />
<br />
evitare che una consegna non compresa sia la causa principale di una valutazione negativa.<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
I numeri naturali: le quattro operazioni<br />
<br />
delle potenze.<br />
Numeri primi, scomposizione in fattori<br />
primi<br />
MCD e mcm<br />
Le frazioni: le cinque operazioni<br />
Numeri decimali<br />
I numeri relativi: le cinque operazioni<br />
con i numeri relativi.<br />
Monomi: le cinque operazioni e<br />
MCD e mcm<br />
Polinomi: somma algebrica, prodotto<br />
monomio per polinomio e prodotto<br />
tra polinomi<br />
Prodotti notevoli: somma di due<br />
monomi per la loro differenza e<br />
quadrato di binomio<br />
Le equazioni lineari intere<br />
Conosce i numeri naturali e le<br />
quattro operazioni e sa eseguire<br />
i calcoli relativi<br />
Riconosce e sa eseguire l’elevamento<br />
a potenza e le prime tre<br />
<br />
Sa fare la scomposizione di numeri<br />
interi di due cifre<br />
Sa calcolare l’MCD e l’mcm di<br />
due numeri con due cifre<br />
Sa eseguire semplici esercizi con<br />
le frazioni. Sa confrontare due<br />
frazioni.<br />
Sa riconoscere i numeri decimali<br />
e classificarli in decimali finiti e<br />
decimali periodici.<br />
Sa riconoscere i numeri relativi e<br />
eseguire semplici operazioni ed<br />
espressioni.<br />
Sa riconoscere un monomio, sa<br />
operare calcoli con i monomi,<br />
riconosce i monomi simili e diversi,<br />
sa calcolare MCD e mcm tra<br />
monomi.<br />
Sa riconoscere un polinomio, sa<br />
fare la somma algebrica e il prodotto<br />
tra polinomi.<br />
Sa fare la somma di due monomi<br />
per la loro differenza e il quadrato<br />
di binomio<br />
Sa risolvere semplici equazioni di<br />
primo grado intere.<br />
Viene fornita allo studente la tabella<br />
dei primi dieci numeri primi per<br />
aiutarlo a fare le scomposizioni senza<br />
che lo studente debba necessariamente<br />
comprendere il concetto<br />
di numero primo<br />
<br />
che aiuta lo studente a comprendere<br />
il concetto di MCD e mcm che<br />
il metodo induttivo (regola pratica)<br />
che aiuta lo studente nel calcolo<br />
<br />
<br />
calcoli, si consente allo studente<br />
di usare la tabella<br />
fornita.<br />
Si esclude la classificazione<br />
delle frazioni in proprie, improprie<br />
e apparenti.<br />
87
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - MATEMATICA -<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />
Strategie di insegnamento generali<br />
<br />
zione<br />
andrebbe quindi rivolta a lui, parlando lentamente e con chiarezza.<br />
canto<br />
allo studente e deve essere formulata prevalentemente attraverso i simboli matematici.<br />
<br />
Indicazioni generali per la valutazione<br />
<br />
siano state comprese, onde evitare che una consegna non compresa sia la causa principale di una<br />
valutazione negativa.<br />
gazioni<br />
e definizioni.<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
88<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA V<strong>AL</strong>U-<br />
TAZIONE<br />
I numeri naturali: le quattro opera-<br />
<br />
<br />
delle potenze.<br />
Numeri primi, scomposizione in fattori<br />
primi<br />
MCD e mcm<br />
Le frazioni: le cinque operazioni<br />
Numeri decimali<br />
I numeri relativi: le cinque operazioni<br />
con i numeri relativi.<br />
Monomi: le cinque operazioni e<br />
MCD e mcm<br />
Polinomi: somma algebrica, prodotto<br />
monomio per polinomio e prodotto<br />
tra polinomi<br />
Prodotti notevoli: somma di due<br />
monomi per la loro differenza e<br />
quadrato di binomio<br />
Le equazioni lineari intere e problemi<br />
risolvibili con le equazioni<br />
Conosce i numeri naturali e le<br />
quattro operazioni e sa eseguire<br />
i calcoli relativi<br />
mutativa,<br />
associativa e distributiva<br />
Riconosce e sa eseguire l’elevamento<br />
a potenza e le prime tre<br />
<br />
Comprende il concetto di numero<br />
primo e sa fare la scomposizione<br />
di numeri interi di qualsiasi<br />
cifra<br />
Sa calcolare l’MCD e l’mcm di<br />
due o più numeri<br />
Riconosce frazioni proprie, improprie<br />
e apparenti, sa eseguire<br />
semplici esercizi con le frazioni.<br />
Sa confrontare due frazioni.<br />
Sa riconoscere i numeri decimali<br />
e classificarli in decimali finiti e<br />
decimali periodici.<br />
Sa riconoscere i numeri relativi e<br />
eseguire semplici operazioni ed<br />
espressioni.<br />
Sa riconoscere un monomio, sa<br />
operare calcoli con i monomi,<br />
riconosce i monomi simili e diversi,<br />
sa calcolare MCD e mcm tra<br />
monomi.<br />
Sa riconoscere un polinomio, sa<br />
fare la somma algebrica e il prodotto<br />
tra polinomi.<br />
Sa fare la somma di due monomi<br />
per la loro differenza e il quadrato<br />
di binomio<br />
Sa risolvere semplici equazioni di<br />
primo grado intere. Sa risolvere<br />
semplici problemi utilizzando le<br />
equazioni lineari.<br />
<br />
insegnare il concetto di numero<br />
primo.<br />
La definizione di frazioni proprie,<br />
improprie e apparenti<br />
si deve spiegare attraverso<br />
molti esempi e con un linguaggio<br />
semplice.<br />
<br />
ecc.)<br />
Lo studente sa indicare alcuni<br />
esempi di numeri primi, senza darne<br />
esplicitamente una definizione.<br />
<br />
termini molto semplici e con esempi<br />
le frazioni proprie, improprie e apparenti.<br />
dere<br />
allo studente di eseguire<br />
semplici problemi, avendo cura di<br />
sottoporgli testi semplificati e brevi,<br />
legati a situazioni concrete e familiari,<br />
che contengano solo lessico<br />
ad altissima frequenza.
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –<br />
FORMAZIONE PROFESSION<strong>AL</strong>E – MODULO SICUREZZA – Livelli A1 - A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
OBIETTIVI 1° ANNO CONTENUTO STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
2. Conoscere il concetto di diritto<br />
e di dovere<br />
3. Conoscere il concetto di infortunio<br />
e malattia professionale<br />
4. Conoscere il significato del termine<br />
sicurezza<br />
5. Conoscere l’esistenza del DPR<br />
<br />
OBIETTIVI 2° ANNO<br />
CONTENUTO<br />
<br />
dell’ambiente di lavoro (attrezzature,<br />
sostanze pericolose, struttura<br />
e misure di protezione)<br />
2. Conoscere il concetto di prevenzione<br />
e le misure di protezione<br />
ratore<br />
tore<br />
<br />
e dovere<br />
tunio<br />
e malattia professionale<br />
<br />
re<br />
di lavoro, ai comportamenti e<br />
all’ambiente di lavoro<br />
<br />
<br />
della normativa in questione ed<br />
<br />
al campo di applicazione<br />
<br />
di rischio<br />
Conoscenza della segnaletica<br />
Saper leggere la segnaletica<br />
inerente la sicurezza<br />
Conoscenza dei rischi specifici<br />
(es.: incendio)<br />
Definizione del termine prevenzione<br />
Lessico relativo alle misure di<br />
protezione<br />
lativi<br />
alla vita quotidiana e al<br />
mondo del lavoro<br />
<br />
supporto di immagini<br />
<br />
del personaggio “Napo” scaricabili<br />
gratuitamente dal sito<br />
<br />
<br />
<br />
fumetti<br />
<br />
didattiche in azienda<br />
<br />
<br />
presidi antincendio nell’istituto<br />
<br />
dei Vigili del fuoco<br />
<br />
esempi analoghi<br />
<br />
una situazione di rischi<br />
<br />
l’esempio corretto fra più alternative<br />
89
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
- FISICA E LABORATORIO CLASSE PRIMA -<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1 - A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
90<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
-LA MISURA DELLE GRANDEZZE<br />
<br />
Gli strumenti di misura<br />
L’incertezza delle misure<br />
-STRUMENTI MATEMATICI<br />
Elaborazione dati numerici<br />
La rappresentazione dei grafici<br />
-GRANDEZZE FISICHE<br />
<br />
peso specifico-spostamento<br />
-LE FORZE<br />
misura delle forze<br />
gli effetti delle forze<br />
somma delle forze<br />
forza peso e massa<br />
le forze di attrito<br />
-L’EQUILIBRIO<br />
equilibrio del punto materiale<br />
equilibrio del corpo rigido<br />
le macchine semplici: le leve, il<br />
piano inclinato<br />
-L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI<br />
stati della materia<br />
la pressione<br />
la pressione nei liquidi<br />
-IL MOTO DEI CORPI<br />
moto del punto materiale<br />
la traiettoria:spazio - tempo - ve-<br />
<br />
il moto rettilineo e uniforme<br />
il moto rettilineo e uniformemente<br />
accelerato<br />
sa eseguire semplici misure<br />
-sa usare gli strumenti di misura in<br />
laboratorio<br />
-conosce le grandezze fonda-<br />
<br />
di misura<br />
-sa riconoscere il concetto di errore<br />
-sa distinguere una misura diretta<br />
<br />
-sa usare correttamente le operazioni<br />
matematiche<br />
-sa utilizzare le formule di<br />
geometria:superfici e volumi<br />
-sa usare le equivalenze in modo<br />
corretto<br />
-sa usare la rappresentazione col<br />
piano cartesiano<br />
<br />
dirette e inverse (A2)<br />
-sa distinguere una grandezza<br />
scalare da una vettoriale<br />
-sa fare semplici operazioni coi<br />
vettori:somma e differenza<br />
-sa usare la regola del parallelogramma<br />
-sa leggere un grafico (A2)<br />
-sa riconoscere i vari tipi di forze<br />
-comprende il concetto di forza<br />
-sa riconoscere gli effetti delle forze<br />
: movimento e/o deformazione<br />
-sa usare il dinamometro<br />
-sa riconoscere la differenza tra il<br />
concetto di massa e peso (A2)<br />
-sa eseguire semplici calcoli delle<br />
forze d’attrito(A2)<br />
-sa riconoscere le condizioni di<br />
equilibrio del punto materiale<br />
-sa riconoscere le condizioni di<br />
equilibrio del corpo rigido (A2)<br />
-sa fare semplici calcoli applicati<br />
alle leve<br />
- sa fare semplici calcoli applicati<br />
al piano inclinato (A2)<br />
-sa riconoscere i diversi stati della<br />
materia<br />
-<br />
<br />
-sa descrivere le caratteristiche<br />
dei solidi, liquidi e gas (A2)<br />
-sa calcolare il valore della pressione<br />
-sa definire la pressione anche nei<br />
liquidi (A2)<br />
-conosce il significato di spazio<br />
<br />
-sa riconoscere i diversi tipi di<br />
moto rettilineo<br />
<br />
problemi applicativi, con testo<br />
breve e formulati con linguaggio<br />
familiare e di tipo concreto (A2)<br />
Viene privilegiato l’uso del laboratorio<br />
e l’acquisizione di<br />
competenze operative<br />
La conoscenza degli strumenti<br />
matematici dovrebbe essere un<br />
prerequisito che però e bene<br />
non dare per scontato ma deve<br />
essere rafforzato attraverso una<br />
serie di esempi ed esercizi operativi<br />
boratorio<br />
che con la sperimentazione<br />
permettono l’esemplificazione<br />
e la semplificazione<br />
Si rende sempre necessario<br />
usare semplici strumenti, im-<br />
<br />
(dinamometri)<br />
propongono<br />
e rappresentano<br />
i vari esempi di macchine semplici<br />
messe sotto controllo<br />
L’uso del laboratorio e l’utilizzo<br />
di audiovisivi didattici possono<br />
facilitare il lavoro didattico di<br />
questa parte<br />
<br />
d’aria per la simulazione dei<br />
vari tipi di moto rettilineo<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
<br />
<br />
(correttezza formale), riesce a<br />
mostrare di avere acquisito conoscenze<br />
e competenze operative<br />
che gli permettono di rispondere<br />
in modo elementare (molto<br />
semplice) a domande mirate e<br />
formulate dal docente con un linguaggio<br />
semplice<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
<br />
di risolvere semplici problemi di<br />
calcolo, e sa disegnare un semplice<br />
grafico<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
re<br />
semplici calcoli vettoriali e sa<br />
usare graficamente la regola del<br />
parallelogramma<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
vere<br />
ciò che ha appreso in modo<br />
semplice, aiutandosi con disegni<br />
e proponendo degli esempi<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
<br />
di esprimere un concetto semplice<br />
partendo dall’osservazione di<br />
semplici esperienze che vengono<br />
descritte<br />
L’alunno raggiunge il li vello di<br />
<br />
<br />
stati della materia e riesce a risolvere<br />
semplici problemi relativi<br />
alla pressione<br />
L’alunno raggiunge il livello di<br />
<br />
di esprimere i concetti più significativi<br />
partendo dall’osservazione<br />
delle esperienze eseguite<br />
con la rotaia e riesce a risolvere<br />
semplici problemi
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - STORIA DELL’ARTE -<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0 - A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
Tipologie delle opere d’arte<br />
I colori<br />
Cronologia delle opere d’arte<br />
Autori<br />
- L’alunno riconosce il tipo di opera<br />
d’arte (es. edificio civile o sacro,<br />
scultura, dipinto)<br />
- Denomina un limitato numero di<br />
colori (es. bianco, nero, rosso, blu,<br />
verde, giallo)<br />
- Scrive la data e mette in successione<br />
cronologica immagini<br />
assegnate<br />
- Conosce il nome di autori dalla<br />
pronuncia facile<br />
Spiegazione dell’insegnante,<br />
peer education<br />
<br />
schemi…)<br />
<br />
uscite didattiche<br />
Gli obiettivi indicati corrispondono<br />
alla soglia della sufficienza<br />
cui, nell’ottica della valutazione<br />
formativa, si aggiungeranno<br />
l’impegno ed il livello di partenza<br />
e la partecipazione<br />
orale<br />
zata,<br />
l’alunno sa rispondere a<br />
domande precise<br />
Es.: E’ una scultura o un dipinto?<br />
tualmente<br />
proponendone alcuni)<br />
91<br />
scritta<br />
- Data un’immagine, riconosce<br />
di cosa si tratta, sottolineando<br />
la risposta (parola) esatta,<br />
- Date delle immagini, chiaramente<br />
diverse tra loro, riconosce<br />
di che tipo di opera si tratta<br />
(es.: un dipinto o un bassorilievo)<br />
- Date delle immagini, chiaramente<br />
diverse tra loro, ( es.<br />
Kouros, Doriforo, Nike di Samotracia)<br />
le pone in successione<br />
cronologica.<br />
- Risponde a domande “VERO/<br />
<br />
Roma Vero Falso)
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - STORIA DELL’ARTE -<br />
LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1 - A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
92<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
- Tipologie di opere d’arte (statua,<br />
bassorilievo, quadro, affresco,<br />
chiesa, edificio civile)<br />
- Autori<br />
- Colori<br />
- Cronologia delle opere d’arte<br />
- L’alunno riconosce diversi tipi di<br />
opere d’arte (es. statua, bassorilievo,<br />
quadro, affresco, chiesa,<br />
edificio civile)<br />
- Riconosce i principali artisti<br />
(considerati nella classe frequentata)<br />
- Denomina un maggior numero<br />
di colori<br />
- Inizia a formulare semplici descrizioni<br />
orali<br />
- Completa semplici testi scritti,<br />
accompagnati dall’immagine<br />
- Sa collocare nel tempo le principali<br />
opere d’arte, ponendole in<br />
successione cronologica<br />
- Conosce la differenza tra Dio e<br />
dei<br />
- Riconosce che nella pittura italiana<br />
e occidentale in genere i<br />
contenuti si riferiscono alla religione<br />
cristiana (Cristo,Vergine,<br />
alcuni santi), mentre nella religio-<br />
<br />
deve rappresentare iconicamente.<br />
- Spiegazione dell’insegnante<br />
- peer education<br />
mi…)<br />
- Testi semplificati<br />
- Visite didattiche al Museo e<br />
<br />
Gli obiettivi indicati corrispondono<br />
alla soglia della sufficienza<br />
cui, nell’ottica della valutazione<br />
formativa si aggiungeranno<br />
l’impegno ed il livello di partenza<br />
e la partecipazione<br />
Se la prova è orale<br />
Data un’immagine l’alunno sa<br />
rispondere a domande, con un<br />
obiettivo chiaro<br />
Es.:<br />
<br />
dipinto- edificio…)<br />
- Dove si trova<br />
<br />
- E’ una scultura molto lavorata<br />
o poco<br />
Se scritta<br />
- Data un’immagine, l’alunno sa<br />
completare un brano descrittivo,<br />
in cui sono da inserire parole<br />
a completamento, che gli ven-<br />
<br />
stata dipinta da….., ora si trova<br />
al museo del ……….. E’ il ritratto di<br />
una ……<br />
- donna- Leonardo- Louvre)<br />
- Date delle immagini, riconosce<br />
le opere d’arte proposte<br />
- Date delle immagini, chiaramente<br />
diverse tra loro, (es.<br />
Kouros, Doriforo, Nike di Samotracia)<br />
le pone in successione<br />
cronologica e le data (anche se<br />
non in modo preciso, ad esempio<br />
per secolo)
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0 - A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
- Stelle<br />
- Sole<br />
- Pianeti<br />
- Terra<br />
- Lago<br />
- Fiume<br />
- Mare<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
UNIVERSO<br />
TERRA<br />
IDROGRAFIA<br />
- Fiumi<br />
- Mari<br />
ATMOSFERA<br />
Troposfera – Fenomeni Metereologici<br />
- Pioggia<br />
- Neve<br />
- Fulmine<br />
- Tuono<br />
- ………..<br />
Piante:<br />
- Radice<br />
- Fusto<br />
- Foglie<br />
- Fiore<br />
BOTANICA<br />
ZOOLOGIA<br />
Animali vertebrati<br />
Conoscere il lessico<br />
Conoscere il lessico<br />
Distinguere fiume e mare in rapporto<br />
al concetto di acqua dolce<br />
e salata<br />
Conoscere il lessico<br />
Riconoscere le parti di una pianta<br />
Conoscere il lessico e riconoscere<br />
le differenze tra i vertebrati:<br />
- Pesci<br />
- Anfibi<br />
- Rettili<br />
<br />
- Mammiferi<br />
in base all’ambiente in cui vivono<br />
Fornire rappresentazioni visive<br />
per facilitare il riconoscimento<br />
dei corpi<br />
Fornire rappresentazioni visive<br />
per facilitare il riconoscimento<br />
degli elementi<br />
Fornire rappresentazioni visive<br />
per facilitare il riconoscimento<br />
degli elementi<br />
<br />
per associare l’immagine al<br />
lessico<br />
L’uso del laboratorio e l’utilizzo<br />
di audiovisivi didattici possono<br />
facilitare il lavoro didattico di<br />
questa parte<br />
<br />
per associare l’immagine al<br />
lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Conosce il lessico e riconosce i<br />
corpi nelle immagini<br />
Sufficiente quando:<br />
Conosce il lessico e riconosce gli<br />
elementi sulla carta geografica<br />
Sufficiente quando:<br />
Riconosce fiumi e mari sulla carta<br />
geografica<br />
Sufficiente quando:<br />
attraverso la presentazione di<br />
immagini che rappresentano i<br />
diversi fenomeni riesce a denominarli<br />
Sufficiente quando:<br />
attraverso la presentazione di<br />
immagini che rappresentano le<br />
diverse parti di una pianta<br />
riesce ad associare i nomi alle<br />
immagini<br />
Sufficiente quando:<br />
sa riconoscere e nominare i vari<br />
animali e le loro parti principali<br />
93
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />
CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
94<br />
-Stelle<br />
-Sole<br />
-Pianeti<br />
- Giorno<br />
- Notte<br />
- Stagioni<br />
- Fiumi<br />
- Mari<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
UNIVERSO<br />
TERRA<br />
IDROGRAFIA<br />
ATMOSFERA<br />
- Le fasce<br />
BOTANICA<br />
-Le piante e le loro parti<br />
(Alghe e funghi)<br />
ZOOLOGIA<br />
- animali vertebrati<br />
- batteri<br />
- virus<br />
- Distinguere e classificare le stelle<br />
in base al colore, al calore e<br />
alla dimensione<br />
- Sapere la differenza tra stelle<br />
calde e pianeta freddo<br />
Conoscere il significato di rotazione,<br />
rivoluzione e stagioni<br />
Conoscere le parti di un fiume e<br />
la differenza tra mare ed oceano<br />
Conoscere gli strati dell’atmosfera<br />
- Riconoscere le varie parti di una<br />
pianta<br />
- Riconoscere le funzioni<br />
- Comprendere il concetto di fotosintesi<br />
come nutrizione<br />
- Riconoscere e denominare i vertebrati,<br />
i batteri ed i virus<br />
- Riconoscere e denominare le<br />
varie parti del corpo dei vertebrati<br />
- Denominare i processi di riproduzione<br />
dei vertebrati<br />
- Denominare i processi di nutrizione<br />
dei vertebrati<br />
<br />
per associare l’immagine al<br />
lessico<br />
Schemi alla lavagna<br />
Schemi alla lavagna ed esempi<br />
pratici<br />
<br />
per associare l’immagine al<br />
lessico<br />
<br />
per associare l’immagine al<br />
lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
concetto di fotosintesi.<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa distinguere e classificare le<br />
stelle e conosce la differenza tra<br />
stelle calde e pianeta freddo<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa descrivere in modo semplice<br />
le stagioni e sa rappresentare<br />
anche graficamente i movimenti<br />
di rotazione e rivoluzione<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa riconoscere le parti di un fiume<br />
(sorgente-letto-foce)<br />
sulla carta geografica e sa distinguere<br />
mare da oceano<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa riconoscere su schemi muti ,<br />
denominare e ordinare le varie<br />
fasce della terra<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa descrivere in modo semplice<br />
le funzioni di :<br />
- fusto<br />
- foglia<br />
- -radice<br />
Aiutato da uno schema sa descrivere<br />
il processo di fotosintesi<br />
Sufficiente quando:<br />
ni<br />
riconosce e denomina virus<br />
e batteri<br />
gini<br />
riconosce e denomina le<br />
varie parti dei vertebrati<br />
ni<br />
riconosce e denomina i processi<br />
di riproduzione e nutrizione
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />
CLASSE SECONDA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
ROCCE Conoscere il termine “roccia” <br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Riconosce la roccia in un’immagine<br />
INTERNO DELLA TERRA<br />
Conoscere il lessico specifico:<br />
- crosta<br />
- mantello<br />
- nucleo<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Associa il lessico alle immagini<br />
95<br />
VULCANI<br />
Conoscere il lessico specifico:<br />
- Vulcano<br />
- Lava<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Associa il lessico alle immagini<br />
TERREMOTI<br />
Conoscere il lessico specifico:<br />
- terremoto<br />
- ipocentro<br />
- epicentro<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Riconosce la definizione di terremoto<br />
in un test a risposta<br />
multipla<br />
Conoscere le diverse caratteristiche<br />
dei terremoti in relazione agli<br />
effetti che provocano<br />
Identifica in un’immagine o in<br />
uno schema ipocentro ed epicentro
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />
CLASSE SECONDA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />
Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />
96<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
ROCCE<br />
INTERNO DELLA TERRA<br />
VULCANI<br />
TERREMOTI<br />
LA DERIVA DEI CONTINENTI<br />
EVOLUZIONE E ORIGIN<br />
DELLA VITA<br />
- Riconoscere alcuni tipi di rocce<br />
in base alla struttura<br />
- Descrivere in modo semplice il<br />
meccanismo di formazione delle<br />
rocce<br />
- Riconoscere i tre strati della<br />
terra<br />
- Descrivere i tre strati della terra<br />
- Conoscere il lessico specifico:<br />
Lava-Magma<br />
- Conoscere la struttura di un vulcano<br />
- Sapere che i terremoti si propagano<br />
attraverso onde<br />
- Conoscere gli effetti del terremoto<br />
- Conoscenza del lessico specifico<br />
( La deriva dei continenti –<br />
Faglia)<br />
- Conoscere in termini generali<br />
ll significato di “deriva dei continenti”<br />
- Riconoscere le principali placche<br />
- Sapere come si determina il movimento<br />
delle placche<br />
-Sapere cosa sono i fossili<br />
-Sapere quali informazioni forniscono<br />
- Le tappe principali dell’evoluzione<br />
della vita<br />
- La storia evolutiva dell’uomo<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
- Riconosce i tipi di rocce studiati<br />
in base alla struttura<br />
- In un test a risposta multipla<br />
individua il meccanismo di formazione<br />
delle rocce<br />
Sufficiente quando:<br />
- Riconosce i tre strati della terra<br />
con il supporto di immagini<br />
- Riconosce, in un test a risposta<br />
multipla le caratteristiche dei tre<br />
strati della terra<br />
Sufficiente quando:<br />
- Riconosce le parti di un vulcano<br />
in uno schema e le denomina<br />
correttamente<br />
Sufficiente quando:<br />
- Aiutandosi con schemi e immagini<br />
riesce a descrivere in<br />
modo semplice un terremoto ed<br />
i suoi effetti<br />
- Con il supporto di immagini<br />
e/o attraverso domande a<br />
risposta multipla dimostra di<br />
aver compreso il significato di<br />
deriva dei continenti<br />
- Sa riconoscere le principali<br />
placche utilizzando uno schema<br />
muto<br />
- Sa descrivere in modo semplice<br />
il movimento delle placche<br />
ed i relativi effetti<br />
- Riconosce e denomina i fossili<br />
utilizzando le immagini del testo<br />
- In un test a risposta multipla<br />
identifica le informazioni che i<br />
fossili forniscono<br />
- Di fronte ad una scala del<br />
tempo geologico dimostra di<br />
aver compreso le informazioni<br />
contenute<br />
- Conosce le tappe evolutive<br />
dell’uomo e ne sa indicare le<br />
principali caratteristiche
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
LA CELLULA<br />
IL NUCLEO<br />
- Conoscere il lessico specifico<br />
- Conoscere la definizione di cellula<br />
<br />
costituto da cellule<br />
- Conoscere il lessico specifico<br />
- Conoscere la definizione di nucleo<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
RIPRODUZIONE CELLULARE - Conoscere il lessico specifico <br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
- Ossa<br />
- Muscoli<br />
- Scheletro<br />
- Polmoni<br />
- Cuore<br />
- Intestino<br />
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/BIOLOGIA –<br />
CLASSI 1^/2^ – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />
ANATOMIA UMANA<br />
- Conoscere il lessico specifico <br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
In un test a risposta multipla riconosce<br />
la definizione di cellula<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa individuare il nucleo in uno<br />
schema di cellule<br />
Sufficiente quando:<br />
- Riconosce le parti di un vulcano<br />
in uno schema e le denomina<br />
correttamente<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa riconoscere e denominare le<br />
vari parti del corpo umano studiate<br />
in uno schema<br />
Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />
SCIENZE DELLA NATURA/BIOLOGIA –<br />
CLASSI 1^/2^ – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />
97<br />
CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />
V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />
LA CELLULA<br />
E LE SUE PARTI<br />
- Membrana<br />
- Citoplasma<br />
IL NUCLEO<br />
RIPRODUZIONE CELLULARE<br />
ANATOMIA UMANA<br />
- Corpo umano<br />
FISIOLOGIA<br />
GENETICA<br />
- Conoscere la definizione di cellula<br />
- Conoscere le parti di una cellula<br />
- Conoscere le caratteristiche<br />
delle cellule animali e vegetali<br />
Conoscere la definizione di nucleo<br />
e la sua funzione<br />
- Conoscere il termine DNA e la<br />
sua funzione<br />
- Conoscere il concetto di riproduzione<br />
e descriverne il meccanismo<br />
Conoscere le parti del corpo<br />
umano<br />
- Conoscere le principali funzioni<br />
del corpo umano<br />
- Comprendere alcuni principi<br />
base di genetica senza enunciarne<br />
le leggi<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
<br />
schemi sui testi per associare<br />
l’immagine al lessico<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa definire in modo semplice la<br />
cellula, ne conosce le parti e sa<br />
denominarle attraverso l’uso di<br />
schemi<br />
Sufficiente quando:<br />
Dimostra di aver compreso che<br />
<br />
test a risposta multipla sa individuarne<br />
la funzione<br />
Sufficiente quando:<br />
Aiutandosi con immagini e<br />
schemi fatti da lui riesce a descrivere<br />
in modo semplice il<br />
meccanismo della riproduzione<br />
Sufficiente quando:<br />
Sa riconoscere e denominare<br />
le vari parti del corpo umano in<br />
uno schema<br />
Sa spiegare in modo semplice<br />
le funzioni dei vari tessuti ed organi<br />
aiutandosi con schemi ed<br />
immagini<br />
Sa fornire semplici esempi di ciò<br />
che ha appreso
Parte 2^<br />
I criteri generali per la semplificazione testuale.<br />
Le indicazioni si riferiscono ai criteri seguiti per la redazione di testi ad alta<br />
<br />
<br />
De Mauro.<br />
In particolare usati per la realizzazione della rivista “Due parole”<br />
98<br />
<br />
<br />
<br />
gazione<br />
delle parole che non rientrano in esso<br />
<br />
pronomi.<br />
getto.<br />
(SVO)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Si può aggiungere di<br />
<br />
<br />
danza)<br />
<br />
<br />
<br />
lingua madre di qualche vocabolo ancora sconosciuto), caratteri chiari..............<br />
Criteri di semplificazione testuale rapportati al livello dell’apprendente<br />
Prerequisiti dello studente di Livello A2<br />
<br />
<br />
nel vocabolario della lingua madre o di utilizzo<br />
<br />
Il testo semplificato può contenere qualche difficoltà<br />
<br />
<br />
<br />
comprensione del passo), sulle quali l’insegnante intende lavorare
SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DI DUE BRANI TRATTI<br />
DA ANTOLOGIE PER IL BIENNIO<br />
<br />
di italiano di livello A2, rivolto a un gruppo di studenti/sse, dall’inizio dell’anno<br />
scolastico in Italia, provenienti dal Ghana, parlanti lingua inglese e<br />
frequentanti la classe prima di due istituti tecnici. E’ aprile.<br />
Testo originale<br />
Alessia, bambina vivace<br />
Alessia ha tredici mesi. E’ tonda, soda, provvista di due gambe corte e<br />
<br />
sissima,<br />
rumorosa, vivacissima. Ha imparato a camminare a dieci mesi, ora<br />
<br />
però non si lamenta mai. Si rialza e riparte, sempre pronta a nuove avventure,<br />
sempre disposta a cacciarsi nei guai, vagabondando, con un minimo<br />
di appoggio, si arrampica su ringhiere, muretti cancelli, sedie, panchine e<br />
sulle gambe di chiunque le dimostri simpatia.<br />
Trascina pesi e volumi più grossi di lei, diventa paonazza per lo sforzo di<br />
fare tutto da sola ma rifiuta di essere aiutata. Mangia da sola e se qualcu-<br />
<br />
<br />
voce stentorea e profusioni di “grazie” a proposito e a sproposito. Chiama<br />
“bimbo” tutti i bambini mentre non ha appellativi per gli adulti, tranne che<br />
<br />
molto, soprattutto quelli più grandi di lei.<br />
E’ temeraria, avventurosa, si infila sempre in situazioni azzardate, come arrampicarsi<br />
su un cancello dal quale poi guarda giù un po’ preoccupata,<br />
<br />
-<br />
<br />
infila immediatamente in un’altra. La sua voglia di provarsi in imprese sgomenterebbero<br />
bambini molto più grandi non conosce soste o ostacoli.<br />
99<br />
da E. Giannni Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, Milano
Testo semplificato<br />
Alessia Bambina vivace<br />
Alessia ha tredici mesi. E’ tonda, soda, colorita; ha due gambe corte e<br />
<br />
capelli.<br />
rosa<br />
e molto vivace.<br />
Alessia ha imparato a camminare a dieci mesi e ora cammina a grande<br />
<br />
rialza, riparte a esplorare il mondo intorno a lei.<br />
<br />
Sale e scende le scale, si appoggia solo un po’ al muro, si arrampica sui<br />
cancelli sulle sedie, sulle panchine, sui muri e sulle gambe delle persone<br />
simpatiche.<br />
Alessia cerca di spostare cose pesanti e allora diventa tutta rossa in faccia<br />
per lo sforzo, ma non vuole essere aiutata da nessuno. Alessia mangia da<br />
sola e se qualcuno vuole aiutarla comincia a gridare.<br />
100<br />
autoritaria, altre sono gentili;<br />
dice molto bene:<br />
“E’ mio!”<br />
Dice spesso:<br />
<br />
Alessia chiama “bimbo” tutti i bambini, ma non sa rivolgere parole agli<br />
adulti e sa dire solo mamma.<br />
<br />
stare con gli altri bambini. Le piacciono i bambini più grandi di lei.<br />
Quest’ultima parte è semplificata e ridotta.<br />
Alessia ama le avventure anche pericolose. Si arrampica sul cancello di<br />
casa e poi cerca qualcuno che la faccia scendere. Non ha paura perché<br />
ha fiducia nelle persone, crede che verranno sempre in suo aiuto. Appena<br />
<br />
smettere mai.<br />
role<br />
che non comprendi (le parole sottolineate sono quelle che nel gruppo<br />
non sono state comprese).<br />
<br />
<br />
2. Descrivi con le tue parole il suo aspetto fisico<br />
3. Cosa le piace fare?<br />
4. Descrivi il suo carattere.
L’esercitazione poi<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
termini senza entrare nel merito della riflessione sulla lingua<br />
<br />
Arrampicarsi, arrampicata, arrampicatore, arrampicatori, arrampicatrice,<br />
arrampicatrici<br />
Lamentarsi, lamento, lamentoso<br />
Gridare, grido<br />
Fiducia, fiducioso, fiduciosamente<br />
panca, panchina<br />
muro, muretto<br />
<br />
allegro, allegria, allegramente,<br />
<br />
101<br />
<br />
mobile, molto mobile, mobilissimo<br />
Vivace, molto vivace, vivacissimo<br />
Arrampicarsi<br />
Presente passato prossimo futuro<br />
Io mi arrampico io mi sono arrampicato/a io mi arrampicherò<br />
Tu ti arrampichi tu ti sei arrampicato/a tu ti arrampicherai<br />
<br />
Noi ci arrampichiamo noi ci siamo arrampicati/e noi ci arrampicheremo<br />
Voi vi arrampicate voi vi siete arrampicati/e voi vi arrampicherete<br />
Loro si arrampicano loro si sono arrampicati/e loro si arrampicheranno.
L’avventura di uno sciatore<br />
(Italo Calvino, Gli amori difficili, Ed. Einaudi,Torino)<br />
Testo originale<br />
102<br />
Allo skilift c’era la coda. La comitiva dei ragazzi venuti col pullman s’era messa in fila, affiancandosi<br />
a sci paralleli, e, a ogni passo avanti che la coda faceva - una lunga coda<br />
che invece d’andar dritta, come pure avrebbe potuto, seguiva una casuale linea a zigzag,<br />
un po’ in salita un po’ in discesa - pesticciando in su oppure scivolando giù di fIanco<br />
a seconda del punto in cui si trovavano, e subito ripuntellandosi ai bastoncini, spesso<br />
andando a gravare del proprio peso i vicini di sotto, o cercando di liberare racchette di<br />
bastoncini da sotto a sci dei vicini di sopra, inciampando negli sci andati a mettersi per<br />
storto, chinandosi per aggiustare gli attacchi e arrestando così tutta la fIla, togliendosi le<br />
giacche a vento o i maglioni o rimettendoseli a seconda se il sole appariva o spariva,<br />
ricacciando le filze di capelli sotto il copriorecchi di lana o gli sbuffi delle camicie a scacchi<br />
dentro le cinture cercando i fazzoletti nelle tasche o soffiandosi i nasi rossi e gelati, e<br />
per tutte queste operazioni togliendosi e rimettendosi i guantoni che talvolta cadevano<br />
nella neve e bisognava con la punta dei bastoncini ripescarli: quest’agitazione di piccoli<br />
<br />
aprire le cerniere-lampo di tutte le tasche per cercare dove s’erano cacciati i soldi per<br />
il biglietto oppure il tesserino e porgerlo all’uomo dello skilift che ci faceva i buchi, e poi<br />
rimettersi la roba nelle tasche, e i guanti, e unire i due bastoncini uno con la punta infilata<br />
nella racchetta dell’altro per tenerli con una mano sola, tutto questo superando la piccola<br />
<br />
sotto il sedere e lasciarsi trascinare su di strappo.<br />
<br />
grasso che spingeva. E mentre loro erano lì, passò la ragazza col cappuccio celeste-cielo.<br />
Non si mise in coda; andava avanti, in su, per il sentiero. E muoveva in salita gli sci leggera<br />
come camminasse.<br />
- Cosa fa quella? Vuole fare la salita con le sue gambe? - si domandò il ragazzo grasso<br />
che spingeva.<br />
- Ha le pelli di foca - disse il ragazzo con gli occhiali verdi.<br />
<br />
<br />
La ragazza andava con passo senza sforzo, con un movimento regolare dei suoi alti ginocchi<br />
- era di gamba molto lunga, nei pantaloni tirati, tesi alla caviglia - a tempo con l’alzare<br />
ed abbassare dei lucenti bastoncini. Il sole in quell’aria gelata e bianca si mostrava<br />
come un esatto disegno giallo, con tutti i suoi raggi: nelle distese di neve senza un’ombra,<br />
<br />
giacca a vento celeste-cielo il viso della ragazza bionda era d’un rosa che diventava<br />
rosso sulle guance, contro la bianca felpa dell’interno del cappuccio. Rideva verso il sole,<br />
appena socchiudendo gli occhi. Andava su leggera, sulle pelli di foca. I ragazzi della<br />
comitiva del pullman, con le orecchie gelate, l’arsura alle labbra, i nasi che tiravano su<br />
moccio, non sapevano staccare gli occhi di dosso a lei, e si facevano spingere nella coda;<br />
finché lei non superò un ciglio e sparì.<br />
Man mano che toccava il loro turno, con parecchi inciampi iniziali e false partenze, quelli<br />
della comitiva prendevano a salire a due a due, trainati per la pista quasi verticale. Al
agazzo con gli occhiali verdi toccò lo stesso skilift del grasso che spingeva. Ed ecco, a<br />
<br />
- Ma come ha fatto ad arrivare fin quassù, questa?<br />
In quel punto il percorso dello skilift fiancheggiava una specie di valletta, dove un sentiero<br />
battuto s’inoltrava tra dune alte di neve e radi abeti frangiati di ricami di ghiaccio. La ragazza<br />
celeste-cielo veniva avanti con quel suo passo esatto e quella spinta avanti delle<br />
mani guantate, strette all’impugnatura dei bastoncini, senza affanno.<br />
<br />
<br />
Lei aveva sulle labbra il suo sorriso gentile, e il ragazzo dagli occhiali verdi restò confuso, e<br />
non osò continuare con i lazzi, perché lei abbassava le ciglia e lui si sentì come cancellato.<br />
Appena arrivati in cima, prese subito a buttarsi per la discesa, dietro il ragazzo grasso,<br />
tutti e due pesanti come sacchi di patate. Ma quello che lui cercava, arrabattandosi per<br />
la pista, era di riavvistare la giacca a vento celeste-cielo, e si slanciò giù dritto, per farsi<br />
vedere coraggioso e nello stesso tempo mascherare la sua malagrazia nel prendere le<br />
curve.<br />
va<br />
stavano scendendo a rotta di collo gridando:<br />
<br />
E, uno a uno cascavano giù di sedere o di petto, e lui solo ancora tagliava l’aria piegato<br />
in due sugli sci, finché la vide. La ragazza continuava a salire, fuori dalla pista, nella neve<br />
fresca. Il ragazzo con gli occhiali verdi la sfiorò passando come una freccia, s’inchiodò<br />
nella neve fresca, e ci scomparve dentro a faccia avanti.<br />
<br />
<br />
la incontrò che stava scendendo anche lei. Come andava? Per loro, campione era chi<br />
andava giù diritto come un pazzo.<br />
<br />
La ragazza celeste-cielo se ne veniva giù bel bello, prendendo i suoi zigzag tutti precisi,<br />
ossia, fino all’ultimo non si capiva se volesse svoltare o cosa fare e tutt’a un tratto la vedevano<br />
che scendeva in direzione opposta a prima. Veniva giù prendendosela calma, si sarebbe<br />
detto, fermandosi ogni tanto, dritta sulle lunghe gambe, a studiare il percorso; ma<br />
intanto, quelli del pullman non riuscivano a tenerle dietro. Finché anche il grasso ammise:<br />
<br />
<br />
tutti i movimenti le venivano i più semplici e i più adatti alla sua persona, senza mai traboccare<br />
d’un centimetro, senza l’ombra di turbamento o di sforzo, o di puntiglio a fare una<br />
cosa a tutti i costi, ma facendola così, naturalmente; e prendendo, a seconda di com’era<br />
lo stato della pista, anche certe movenze un po’ incerte, come chi cammina in punta di<br />
deva<br />
sì o no sul serio; insomma non con l’aria sicura di chi fa le cose come vanno fatte,<br />
ma con una punta di ritrosìa, come stesse provando a fare il verso a qualcuno che scia<br />
bene e le capitasse sempre di sciare meglio: questo era il modo in cui la ragazza celestecielo<br />
andava sugli sci. Allora, uno dopo l’altro, giù, goffi, pesanti, strappando i “cristiania”,<br />
cavano<br />
di seguirla, di superarla, gridando, canzonandosi, ma tutto quello che facevano<br />
era un disordinato diroccare a valle, con scomposti movimenti delle spalle, le braccia coi<br />
103
104<br />
bastoni tenuti avanti, gli sci che s’incrociavano, gli attacchi che saltavano via dagli scarponi,<br />
e dappertutto dove loro passavano la neve s’apriva in buche di colpi di sedere, di<br />
fiancate, di tuffi a capofitto.<br />
Da ogni caduta, appena alzavano la testa, con lo sguardo cercavano lei. Attraversando<br />
la loro valanga, la ragazza celeste-cielo se ne veniva con i suoi movimenti leggeri, e le<br />
pieghe dritte dei pantaloni tesi appena s’angolavano in un molleggio cadenzato, e il suo<br />
sorriso non si capiva se fosse di partecipazione alle prodezze e ai contrattempi dei compagni<br />
di discesa o invece il segno che non li vedeva neppure.<br />
Il sole intanto, invece di prendere più forza avvicinandosi al mezzogiorno, s’intirizziva tutto<br />
finché non sparì, come bevuto da una cartasuga. L’aria fu piena di leggeri cristalli senza<br />
colore che volavano obliqui. Era il nevischio: non ci si vedeva di qui a lì. I ragazzi sciavano<br />
<br />
L’aria e la neve adesso erano tutto lo stesso colore, bianco opaco, ma aguzzando ci dentro<br />
gli occhi, per poco che si facesse meno denso, ecco scorgevano l’ombra celeste-cielo<br />
<br />
Il nevischio aveva disperso la coda allo skilift. il ragazzo con gli occhiali verdi si trovò senza<br />
accorgersene vicino al casotto della stazione di partenza. I compagni non si vedevano.<br />
<br />
cora<br />
e trattenendo la perché la ragazza non partisse sola. Arrancando a spina di pesce,<br />
riuscì ad affiancarsi alla ragazza appena in tempo per partire con lei, quasi facendola<br />
cadere come si abbrancò al legno. Lei tenne l’equilibrio anche per lui, finché non gli riuscì<br />
di mettersi su bene, farfugliando recriminazioni”, cui rispose una sommessa risata di lei<br />
come un glu-glu di gallina faraona, soffocata dalla giacca a vento tirata su fin sopra la<br />
bocca. Ora il cappuccio celeste-cielo, come un elmo d’armatura, le lasciava scoperto solo<br />
il naso, che aveva un po’ aquilino, gli occhi, qualche ricciolo sulla fronte, e i pomelli delle<br />
gote. Così la vedeva, di profilo, il ragazzo dagli occhiali verdi, e non sapeva se essere feli-<br />
<br />
neve, coi capelli sulle tempie, la camicia che gli sbuffava fuori tra il maglione e la cintura,<br />
e che lui per non sbilanciarsi muovendo le braccia non osava ricacciare a posto, e un<br />
po’ sbirciava lei un po’ stava attento alla posizione degli sci che non uscissero fuori dal<br />
battuto nei momenti di trazione troppo lenta o troppo tesa, ed era sempre lei a salvare<br />
l’equilibrio, ridendo il suo glu-glu di faraona, mentre lui non sapeva cosa dire.<br />
Di nevicare aveva smesso. Ora anche l’aria nebbiosa si squarciò e nello squarcio apparve<br />
un cielo finalmente azzurro e il sole splendente e le montagne nitide ghiacciate una<br />
<br />
ragazza incappucciata riaffacciò la bocca e il mento.<br />
- Ritorna bello, - fece - io lo dicevo.<br />
<br />
<br />
<br />
- Finché si sa la pista... - disse lui.<br />
- No, così, .- disse lei - indovinandola.<br />
<br />
- Bravo. lo una sola, ma sono andata su senza skilift.<br />
- L’ho vista. Aveva messo le pelli di foca.
- Sul colle dove? .<br />
- Più in su di dove arriva lo skilift. Fin sulla cresta.<br />
<br />
- Si vede il ghiacciaio che sembra di toccarlo. Poi le lepri bianche.<br />
- Le cosa?<br />
- Le lepri. A quest’altezza le lepri d’inverno mettono il pelo bianco. Anche le pernici.<br />
- Ci sono lì?<br />
- Pernici bianche. Con le penne tutte bianchissime. D’estate invece hanno le penne caffe-<br />
<br />
- Italiano. .<br />
- lo sono svizzera.<br />
Erano arrivati. Al termine s’erano staccati dallo skilift, lui malamente, lei accompagnan-<br />
<br />
portava alla cintola tirò fuori le pelli di foca e le legò sotto gli sci. Lui la stava a guardare,<br />
strofinandosi le dita gelate nei guantoni. Poi, quando lei prese a salire, le andò dietro.<br />
La salita dallo skilift alla cima del colle era dura.<br />
Il ragazzo con gli occhiali verdi ci dava dentro un po’ a spina di pesce, un po’ a gradini, un<br />
po’ arrancando avanti e riscivolando indietro, tenendosi ai bastoni come uno sciancato<br />
<br />
Arrivò al colle sudato, a lingua fuori, mezzo accecato dallo sfavillìo che si irradiava tutt’in-<br />
<br />
vento celeste-cielo e la portava annodata alla vita. Anche lei s’era messa un paio di<br />
occhialoni.<br />
<br />
<br />
più - lei disse.<br />
Giù sopra la valle svolazzavano i soliti uccelli neri gracchianti dei duemila metri. Era venuto<br />
fuori un limpidissimo mezzogiorno e da lassù lo sguardo abbracciava le piste, i campi<br />
affollati di sciatori, di bambini con le slitte, la stazione dello skilift con la coda che s’era<br />
subito riformata, l’albergo, i pullman fermi, la strada che entrava e usciva dal nero bosco<br />
d’abeti.<br />
<br />
<br />
sfrecciare di sagome confuse e intercambiabili la sua figura appena disegnata come<br />
un’oscillante parentesi non si perdeva, restava l’unica che si potesse seguire e distinguere,<br />
sottratta al caso e al disordine. L’aria era così nitida che il ragazzo dagli occhiali verdi<br />
indovinava sulla neve il reticolo fitto delle orme di sci, dritte e oblique, delle strisciate, delle<br />
<br />
della vita fosse nascosta la linea segreta, l’armonia, solamente rintracciabile alla ragazza<br />
celeste-cielo, e questo fosse il miracolo di lei, di scegliere a ogni istante nel caos dei mille<br />
movimenti possibili quello e quello solo che era giusto e limpido e lieve e necessario, quel<br />
gesto e quello solo, tra mille gesti perduti, che contasse.<br />
105
Testo semplificato e ridotto<br />
L’avventura di uno sciatore<br />
<br />
-<br />
<br />
<br />
studenti provenienti dal Ghana, da uno proveniente dalla Romania e due<br />
dalla Cina<br />
<br />
<br />
mimiche e pittoriche dell’insegnante.<br />
<br />
106<br />
Esercizio:<br />
<br />
e sottolinea quelle che non conosci<br />
<br />
per raccontare l’avventura<br />
Tanti ragazzi sono arrivati in montagna con l’autobus per sciare.<br />
I ragazzi sono in fila per prendere lo skilift.<br />
<br />
I ragazzi hanno gli sci ai piedi e si urtano ……………uno con l’altro.<br />
I ragazzi si levano la giacca a vento ( = la giacca contro il vento) quando<br />
<br />
si mettono la giacca a vento quando il sole va via.<br />
I ragazzi cercano il fazzoletto per soffiare il naso. I guanti cadono nella<br />
neve.<br />
I ragazzi non possono aprire la cerniera……………….. della giacca a vento, perché<br />
i guanti sono troppo grossi.<br />
I ragazzi devono essere pronti per salire sullo skilift.<br />
<br />
un ragazzo grasso. Il ragazzo grasso lo spinge.<br />
<br />
passa vicino alla fila. La ragazza sale la montagna a piedi.<br />
La ragazza cammina velocemente e un ragazzo dice:<br />
<br />
<br />
La ragazza ha un passo regolare e lungo.
gli occhi quasi chiusi.<br />
La ragazza sale senza fatica e subito i due ragazzi non la vedono più.<br />
Arriva lo skilift.<br />
Il ragazzo con gli occhiali verdi e il ragazzo grasso salgono insieme sullo<br />
skilift.<br />
<br />
La ragazza celeste-cielo sale senza fatica.<br />
<br />
La ragazza sorride in modo gentile e il ragazzo con gli occhiali verdi resta<br />
confuso………………… e non urla più contro di lei.<br />
Ora i due ragazzi sono in cima alla salita.<br />
I ragazzi scendono velocemente e gridano:<br />
<br />
I ragazzi non sciano bene, non fanno bene le curve. I ragazzi vogliono sembrare<br />
coraggiosi………………….. Ma i ragazzi cadono, uno sopra l’altro.<br />
Il ragazzo con gli occhiali verdi continua a sciare. Lui cerca la ragazza.<br />
La ragazza sale ancora con un passo leggero. Il ragazzo cerca di fermarsi<br />
ma cade nella neve.<br />
Il ragazzo infarinato……………. per la neve si mette di nuovo in fila allo skilift.<br />
La ragazza scende, come sempre, piano, con eleganza. I suoi movimenti<br />
sono naturali, senza sforzo.<br />
I ragazzi invece sciano velocemente e cadono. I ragazzi sono goffi e pesanti…………………<br />
I ragazzi cadono e la ragazza scende senza fare errori.<br />
107<br />
A mezzogiorno il sole scompare nel cielo e arrivano le nuvole. Comincia a<br />
<br />
<br />
<br />
vola.<br />
Allo skilift ci sono poche persone. Il ragazzo con gli occhiali verdi e la ragazza<br />
con il cappuccio celeste-cielo salgono insieme. Il ragazzo non sa se<br />
<br />
camicia esce dal maglione.<br />
<br />
La ragazza dice:<br />
“Ritorna il tempo bello”<br />
<br />
“A me piace”
”Bisogna conoscere la pista”<br />
“No, mi piace indovinarla……………………..”<br />
“ Io sono sceso tre volte “dice il ragazzo<br />
“Io una , ma non sono salita con lo skilift”<br />
“L’ho vista, saliva con le pelli di foca”<br />
“Ora voglio salire sulla cima della collina.”<br />
<br />
“ Si vede un ghiacciaio e ci sono lepri e pernici bianche”<br />
“Bianche ?”<br />
“ Sì, bianche. D’inverno sono bianche, d’autunno sono color caffelatte. Lei<br />
<br />
“Italiano”<br />
“Io sono svizzera”.<br />
108<br />
Ora scendono dallo skilift. La ragazza lega le pelli di foca sotto gli sci e comincia<br />
a salire sulla collina con calma. Il ragazzo le va dietro, ma fa molta<br />
fatica a tenere il suo passo.<br />
Il ragazzo arriva sopra stanco, sudato e quasi cieco……………….. per la luce.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
bambini sulle slitte. Più lontano si vedono gli alberghi e gli autobus.<br />
La ragazza scende a zig zag. La ragazza celeste-cielo si vede molto bene<br />
tra tutte le persone che sciano.<br />
Tutte le persone lasciano sulla neve le orme………………… degli sci. Le orme<br />
sono molto confuse e si intrecciano. La scia………………………….. della ragazza<br />
<br />
importante per il ragazzo dagli occhiali verdi..
SEMPLIFICAZIONE DI UNA PAGINA DI BIOLOGIA<br />
do<br />
la vita, Zanichelli”. Il testo, con un ottimo apparato iconico, usa costrutti<br />
sintattici complessi e non organizza il contenuto in modo lineare.<br />
Un confronto tra cellule vegetali e cellule animali<br />
Testo originale<br />
<br />
organulo, che significa «piccolo organo», Nei disegni degli spaccati di una<br />
generica cellula animale (FIGURA 2.3A) e vegetale (FIGURA 2.3B) puoi riconoscere<br />
i rispettivi organuli. Per il momento, i nomi riportati nelle figure<br />
indicano semplicemente parti di cellula fatte in un certo modo ma, non<br />
appena avrai visto più attentamente come funzionano, i vari organuli ti<br />
<br />
In un confronto tra cellule animali e cellule vegetali, le somiglianze prevalgono<br />
sulle differenze. Entrambi i tipi di cellula sono, infatti, avvolti da un<br />
sottile rivestimento esterno, la membrana plasmatica, che segna il confine<br />
cellulare e regola gli scambi chimici fra la cellula e l’ambiente esterno.<br />
Ogni cellula possiede inoltre un nucleo, contenente il materiale genetico<br />
sotto forma di DNA.<br />
Nella nostra simulazione virtuale, in una cellula grande come un’aula scolastica<br />
dovresti immaginare il nucleo con le dimensioni di un’utilitaria parcheggiata<br />
in mezzo alla stanza, circondata da un materiale fluido.<br />
La regione della cellula compresa fra il nucleo e la membrana plasmatica<br />
si chiama citoplasma e contiene vari organuli sospesi in una matrice fluida.<br />
Molti di essi sono detti «membranosi», perché racchiusi in una propria<br />
membrana che serve a mantenere l’ambiente chimico interno entro determinati<br />
parametri di pH, concentrazione di soluti ecc., spesso diversi da<br />
quelli del resto della cellula.<br />
<br />
differenze di struttura che esistono fra le cellule animali e le cellule vege-<br />
<br />
<br />
<br />
l’energia solare in energia chimica, immagazzinandola sotto forma di zuc-<br />
<br />
<br />
parete cellulare rigida, esterna alla membrana plasmatica, che svolge la<br />
funzione di proteggere la cellula e di conferirle forma stabile e consistenza,<br />
pur consentendo il trasporto di acqua e di piccole molecole.<br />
Più avanti nel capitolo troverai le versioni in miniatura di questi schemi delle<br />
cellule, dove verranno evidenziati gli organuli descritti di volta in volta.<br />
109
Testo semplificato<br />
Un confronto tra cellule vegetali e cellule animali<br />
La semplificazione riorganizza il contenuto perché risulti più comprensibile.<br />
goni<br />
che sono vicini all’esperienza dello studente straniero.<br />
<br />
l’altro una cellula vegetale aperta.<br />
Guardiamo prima la cellula animale. (Figura 2.3A)<br />
110<br />
<br />
<br />
organi (organuli). Ogni organulo ha un compito, fa una azione molto importante<br />
per far vivere e funzionare la cellula<br />
-<br />
membrana plasmatica. Da<br />
questo rivestimento possono entrare dentro e uscire fuori delle sostanze.<br />
so,<br />
che si chiama citoplasma. Dentro il citoplasma ci sono gli organuli<br />
Membrana = rivestimento<br />
Plasmatica (citoplasma<br />
Materiale fluido = materiale liquido, ma denso<br />
Nucleo<br />
<br />
materiale fluido.
DNA<br />
persona<br />
Patrimonio genetico: le caratteristiche che uomini, animali e piante ricevono dai genitori<br />
Guarda nel disegno e cerca i più importanti organuli: mitocondrio, reticolo endoplasmatico<br />
liscio, reticolo endoplasmatico ruvido, ribosomi e apparato Golgi.<br />
Osserva bene e impara i nomi a memoria.<br />
Molti di questi organuli hanno una membrana. Il contenuto dell’organulo può<br />
<br />
deve cambiare e la membrana serve a questo.<br />
Guardiamo una cellula vegetale. (Figura 2.3B)<br />
111<br />
<br />
altro rivestimento che si chiama parete cellulare-<br />
<br />
cellula per vivere.<br />
Osserva bene la cellula vegetale aperta nel disegno. Ci sono<br />
<br />
<br />
mitocondrio, reticolo endoplasmatico liscio, reticolo<br />
endoplasmatico ruvido, ribosomi e apparato Golgi.<br />
Ci sono però due organuli che non conosci<br />
vacuolo centrale che può contenere liquidi acquosi<br />
I cloroplasti.fotosintesi clorofilliana che studierai bene più avanti.<br />
<br />
Clorofilla: sostanza che colora di verde i vegetali<br />
Allora….. le cellule animali e vegetali si somigliano o no?<br />
<br />
Nella cellula animale non ci sono
SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DI UNA PAGINA DI<br />
SCIENZE DELLA TERRA<br />
<br />
pianeta, Zanichelli, pgg D35-D38) ha il grande pregio di possedere una scrittura piana<br />
e ben organizzata e un illuminante apparato iconico, tanto da poter essere usato,<br />
con l’aiuto dell’insegnante e del vocabolario, e dopo aver selezionato i paragrafi, da<br />
<br />
L’argomento viene svolto sul finire dell’anno scolastico<br />
Testo originale<br />
Vulcani e terremoti sul globo terrestre<br />
1. Vulcani e terremoti non sono distribuiti a caso sulla superficie terrestre<br />
112<br />
Immaginiamo per un momento che il globo terrestre si rimpicciolisca enormemente e che stia davanti<br />
a noi come un grande mappamondo. Immaginiamo anche che su questa Terra così rimpicciolita gli<br />
oceani e i mari vengano prosciugati. Ecco allora dileguarsi l’immagine consueta della superficie del<br />
nostro pianeta che ora assume una fisionomia davvero insolita e, per quanto riguarda il fondo degli<br />
FIGURA 1 (pagina seguente), che<br />
rappresenta il risultato del lavoro di ricerca dei geologi negli ultimi decenni.<br />
<br />
profonde valli, ripide scarpate e montagne. In particolare si nota in tutta la sua straordinaria evidenza<br />
quel sistema di cicatrici» che nel loro insieme costituiscono la più lunga catena di rilievi di tutta la Terra:<br />
le dorsali oceaniche che percorrono gli oceani per una lunghezza di oltre 60 000 km.<br />
Le dorsali non sono propriamente montagne ma corrugamenti costellati di vulcani, originati dal magma<br />
che risale dal mantello e trabocca sul fondo degli oceani. La più nota di esse, la dorsale medioatlantica,<br />
si estende quasi al centro dell’Oceano Atlantico e raggiunge la superficie in corrispondenza<br />
sa<br />
l’Oceano Indiano fino al golfo di Aden; la dorsale est-pacifica si sviluppa nella parte orientale<br />
<br />
<br />
FIGURA 2 (pagina seguente), che illustra la distribuzione<br />
dei vulcani attivi e degli epicentri di terremoti sulla superficie terrestre, si nota che questi tipi<br />
<br />
sottili fasce, che nella maggior parte dei casi si trovano negli oceani o lungo i bordi dei continenti, più<br />
raramente, all’interno delle masse continentali.<br />
In particolare ritroviamo il percorso delle dorsali: esse infatti rappresentano un’importante fascia in<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Giappone, nelle Isole Marianne, nelle Filippine, in Nuova Zelanda e in Indonesia; dall’altro lato, lungo<br />
<br />
<br />
proprio lungo la cintura di fuoco del Pacifico.<br />
<br />
entro l’area mediterranea, in particolare in Italia e in Grecia, e lungo il rift continentale africano, la linea<br />
di frattura che va dal Mar Rosso ai grandi laghi dell’Africa orientale.<br />
<br />
sismica né quella vulcanica: l’Asia e l’Europa settentrionali, gran parte dell’Africa e delle Americhe, la<br />
Groenlandia, l’Australia e l’Antartide appaiono aree stabili e tranquille, come se in esse “non accades-
Testo originale<br />
1. Vulcani e terremoti non sono distribuiti a caso sulla superficie terrestre<br />
Pensa di avere tra le mani una Terra molto molto più piccola (rimpicciolita)<br />
Pensa che non ci siano più i mari e gli oceani.<br />
Cosa vedi?<br />
Guarda la figura 1. Gli studiosi della terra (geologi) da poco tempo sanno che la terra<br />
ì.<br />
113<br />
Il fondo dell’oceano può<br />
<br />
<br />
<br />
surano<br />
60.000 km. La più importante si chiama Medio-Atlantica perché si<br />
trova nel centro dell’Atlantico.<br />
<br />
Le dorsali oceaniche somigliano a catene di montagne con vulcani. Dai vulca-<br />
<br />
dell’oceano.
Guarda ora la figura 2<br />
114<br />
Puoi vedere dove sono sulla Terra i vulcani e gli epicentri (il centro del terremoto all’interno<br />
della Terra) dei terremoti.<br />
Dove sono?<br />
Sono su fasce<br />
<br />
<br />
<br />
La più importante fascia viene chiamata “Cintura di fuoco del Pacifico”. La fascia ha<br />
una forma circolare; ci sono vulcani<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
tinentale<br />
( come una spaccatura)<br />
Ci sono zone sulla Terra che non hanno né vulcani, né terremoti. Vediamo adesso<br />
perché questo accade.
Testo originale<br />
2. Vulcani e terremoti sono localizzati sui bordi delle placche<br />
biamo<br />
visto come, grazie allo studio della propagazione delle onde sismiche, sia<br />
stato possibile -radiografare. la struttura interna del nostro pianeta. In particolare,<br />
abbiamo visto come la parte superiore del mantello e la crosta sovrastante costituiscano<br />
insieme una sorta di -piastrone- rigido, chiamato litosfera, dello spessore<br />
<br />
<br />
nelle aree oceaniche e in quelle continentali:<br />
<br />
oceanica <br />
<br />
<br />
detta continentale<br />
<br />
astenosfera, costituito<br />
da rocce prossime al punto di fusione e, in piccola parte, completamente fuse<br />
(FIGURA 3). Per queste sue caratteristiche l’astenosfera non si comporta rigidamente<br />
di<br />
materiali al suo interno possono lentamente scorrere. I movimenti dell’astenosfera<br />
si trasmettono alla sovrastante litosfera e la fanno muovere come un oggetto su un<br />
nastro trasportatore.<br />
La litosfera” che ha un comportamento meccanico di tipo fragile, tende a frat-<br />
chi,<br />
denominati placche, che compongono una sorta di enorme mosaico.<br />
115<br />
I bordi delle placche litosferiche coincidono con le sottili fasce lungo le quali si<br />
ne<br />
della distribuzione dei terremoti che i geologi hanno individuato i confini delle<br />
placche.<br />
Muovendosi, le rigide placche litosferiche interagiscono tra loro lungo quei bordi,<br />
mentre al loro interno sono in genere tranquille: quelle zone della superficie della Terra<br />
in cui «non succede mai niente- si trovano quindi quasi sempre nelle parti centrali<br />
delle placche.
Testo semplificato<br />
2. Vulcani e terremoti sono localizzati sui bordi delle placche<br />
Nella figura 3<br />
litosfera si intende la parte solida del nostro pianeta.<br />
116<br />
Ci sono nella litosfera due tipi di crosta rocciosa<br />
litosfera oceanica) alto solo circa 7 km e formato<br />
da rocce basaltiche<br />
litosfera continentale) alto circa 70<br />
<br />
Ancora più sotto ci sono rocce che stanno per fondere e sotto ancora una piccola<br />
astenosfera e può misurare anche 200 km<br />
L’astenosfera è<br />
Il suo movimento si trasmette anche alla litosfera. La litosfera si spezza in tante parti<br />
<br />
placche<br />
smiche<br />
(ci sono tanti vulcani e terremoti)<br />
Dentro le placche “non succede niente”, sono zone tranquille.<br />
<br />
delle placche o delle zolle”.<br />
Il termine “tettonica” viene dal greco e vuol dire “costruzione.”
Testo originale<br />
SEMPLIFICAZIONE DI UNA PAGINA DI STORIA<br />
<br />
<br />
popolazioni nomadi, che vivevano di caccia e di raccolta, e popolazioni sedentarie, che si<br />
dedicano all’agricoltura. In alcune delle zone in cui gli uomini si erano dedicati all’agricoltura<br />
<br />
stro<br />
pianeta: nella Mezzaluna fertile (osserva A e B) una grande regione a forma di arco che<br />
si tende dall’Egitto ai confini dell’attuale Iran toccando a nord la Turchia meridionale, in India<br />
(osserva C) e, circa duemila anni più tardi, in Cina (osserva D).<br />
Osservando la carta, possiamo notare che queste aree sono molto lontane tra di loro ma<br />
<br />
(osserva), ma<br />
soprattutto sorgono vicino alle fertili rive di alcuni grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate, il Nilo, l’lndo<br />
e il fiume Giallo (osserva). La presenza di un grande fiume, infatti, fu determinante per lo<br />
<br />
uomini impararono a sfruttare le acque dei fiumi per l’irrigazione dei campi, controllandole<br />
<br />
<br />
(termine che deriva da una parola greca, hydraulikos, composta di due parole significano<br />
“acqua” e “tubo”, “canna”).<br />
Testo semplificato<br />
117<br />
“Le grandi civiltà fluviali”<br />
Livello A2<br />
Vocabolario essenziale<br />
<br />
<br />
<br />
Esercizio<br />
Cerca sul vocabolario della tua lingua anche le parole spiegate tra parentesi<br />
Circa nel 4000 a.C. finisce il periodo Neolitico (neo = nuovo; litico, da una parola greca=pietra.<br />
<br />
Alcuni uomini sono nomadi; loro sanno cacciare e raccogliere il cibo commestibile<br />
............................................................................(buono da mangiare)<br />
<br />
nasce la prima società agricola.
Guarda sulla cartina.<br />
118<br />
A e B<br />
la Palestina, Israele, il Libano, la Siria e l’Iraq.<br />
C<br />
D<br />
<br />
za<br />
dal Polo Nord)<br />
<br />
caldo)<br />
<br />
Nilo.<br />
In Mesopotamia ci sono il Tigri e l’Eufrate. Per questo Mesopotamia vuol dire<br />
<br />
“terra che sta tra due fiumi”.<br />
l’Indo.<br />
In Cina l’Huang He, che gli italiani chiamano Fiume Giallo.<br />
<br />
terra per coltivare)<br />
<br />
<br />
<br />
In queste terre gli uomini imparano:<br />
a usare l’acqua dei fiumi per bagnare i loro campi e far crescere meglio le<br />
piante che coltivano;<br />
<br />
fatti molto bene e l’acqua usciva nei campi solo se l’uomo voleva questo.
MATERI<strong>AL</strong>I SEMPLIFICATI DI DIRITTO ED ECONOMIA<br />
I materiali di seguito riportati, prodotti da Florisa Piazzi docente di Diritto ed Economia<br />
presso l’Istituto Professionale Einaudi, fanno, riferimento ai contenuti di una classe<br />
prima e sono utilizzabili con studenti di livello A1.<br />
Possono costituire anche un valido supporto per i docenti di Italiano L2 che vogliono<br />
introdurre gli studenti alla lingua dello studio<br />
Scheda sulla “Norma giuridica”<br />
regole=norme giuridiche<br />
punizione=sanzione<br />
<br />
2. gli studenti e gli insegnanti rispettano le regole<br />
<br />
4. esempio di regola: non studi a scuola allora non esci con gli amici a giocare<br />
a calcio<br />
5. i genitori ti danno una punizione perché non studi.<br />
6. punizione=sanzione<br />
7. le regole ( norme giuridiche) sono contenute nello statuto delle studentesse<br />
e degli studenti<br />
8. se non rispetti le regole ci sono delle sanzioni: esempi di comportamenti<br />
da non tenere e relative sanzioni<br />
119<br />
regole della scuola :<br />
comportamento vietato<br />
Arrivo in ritardo a scuola e non porto la giustifica<br />
Non vado a scuola e il giorno dopo non porto la giustifica<br />
Entro tardi in classe dopo l’intervallo.<br />
Non porto i libri e i quaderni della materia.<br />
Arrivo sempre in ritardo dopo l’intervallo<br />
Non vado a scuola e il giorno dopo non porto mai la giustifica.<br />
Esco dalla scuola senza la giustifica e senza dire niente al<br />
professore.<br />
Mi comporto molto male con un compagno: dico parolacce,<br />
lo picchio, eccetera<br />
sanzioni<br />
Il professore mi dice di portare la giustifica domani. (richiamo<br />
verbale)<br />
Il professore mi dice di portare la giustifica domani. (richiamo<br />
verbale)<br />
Il professore mi dice di rientrare quando suona la campana.<br />
(richiamo verbale)<br />
Il professore mi dice di portare i libri e i quaderni quando<br />
<br />
Il professore scrive una nota sul registro di classe e sul mio<br />
libretto. I miei genitori devono firmare la nota sul libretto.<br />
(richiamo scritto)<br />
Il professore scrive una nota sul registro di classe e chiama<br />
i miei genitori. (ammonizione scritta)<br />
Il professore scrive una nota sul registro di classe e chiama<br />
i miei genitori. (censura scritta)<br />
Il coordinatore informa il Preside e io posso essere sospeso<br />
<br />
massimo posso essere sospeso per 5 giorni.
Regole a casa<br />
(Regola) norma<br />
<br />
Studia<br />
Aiuta tuo fratello a fare i compiti<br />
(punizione) sanzione<br />
Non esci sabato prossimo<br />
Non esci con gli amici per una settimana<br />
Non guardi la televisione stasera<br />
<br />
(Regola ) norma<br />
Divieto di fumare nei locali pubblici<br />
(punizione) sanzione<br />
Multa (sanzione pecuniaria) devo pagare<br />
da 25 a 250 euro<br />
120<br />
Divieto di utilizzare i cellulari in aereo<br />
Non parcheggiare in divieto di sosta<br />
Non posso abbandonare i rifiuti
Scheda “I soggetti del diritto :la persona fisica”<br />
<br />
ho il diritto di ricevere assistenza sanitaria (essere curato)<br />
ho il dovere di pagare le tasse<br />
ho il dovere di rispettare le norme giuridiche<br />
il lavoratore ha il diritto di scioperare<br />
diritto di associarsi ( unirsi ad altre persone in un gruppo che ha<br />
gli stessi interessi)<br />
ho il diritto alla segretezza della corrispondenza (gli altri non possono leggere<br />
le mie e.mail)<br />
i figli hanno il dovere di rispettare i genitori<br />
gli automobilisti hanno il dovere di rispettare il codice (insieme di norme)<br />
della strada<br />
ho il dovere di rispettare le norme giuridiche<br />
diritto di professare liberamente la propria religione<br />
<br />
<br />
<br />
Voto se sono cittadina italiana<br />
121<br />
Mi posso sposare<br />
Posso Vendere una casa<br />
Posso comprare un terreno<br />
Posso firmare contratti
Scheda “Lo stato”<br />
Lo stato è formato da un territorio e da un popolo (cittadini)<br />
il territorio è definito dai confini<br />
il territorio è formato dalla terraferma<br />
(parte colorata), da una parte del<br />
mare,<br />
dal sottosuolo<br />
122<br />
e dall’atmosfera (aria sopra il territorio<br />
dello stato)<br />
Popolo: insieme di cittadini<br />
cittadinanza: riflessione sulla propria cittadinanza
Scheda “I beni e i bisogni”<br />
l’economia studia i beni, i servizi e i bisogni<br />
i bisogni possono essere:<br />
primari: legati alla sopravvivenza (importanti per la vita)<br />
secondari : migliorano la qualità della vita<br />
Bisogni primari:<br />
frase bisogno bene immagine<br />
io ho sete di bere acqua<br />
io ho fame di mangiare Panino<br />
123<br />
ho freddo<br />
di coprirsi e ripararsi<br />
dal freddo<br />
maglia<br />
I servizi sono: fare le pulizie, curare i malati, dare lezioni di matematica,<br />
riparare la macchina…….<br />
situazione bisogno servizio bene<br />
Sono ammalato Di guarire Visita medica medicina<br />
Di pulizia Pulire la casa Detergenti, straccio
Bisogni secondari:<br />
frase bisogno bene immagine<br />
Voglio andare Di viaggiare viaggio<br />
in vacanza<br />
Voglio uscire<br />
con gli amici e<br />
in discoteca<br />
Di divertimento<br />
discoteca<br />
124<br />
Ascolto il mio<br />
i-pod<br />
Ascoltare musica<br />
i-pod<br />
Guardo il grande<br />
fratello<br />
Di occupare il<br />
tempo libero<br />
tv
Scheda “I soggetti dell’economia”<br />
125<br />
imprese fanno beni<br />
(PRODUZIONE)<br />
famiglie acquistano beni<br />
(CONSUMO)