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APPENDICE AL VADEMECUM SULLA ... - Vannini Editrice

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<strong>APPENDICE</strong> <strong>AL</strong> <strong>VADEMECUM</strong><br />

<strong>SULLA</strong> V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

DEGLI STUDENTI NON IT<strong>AL</strong>IANI<br />

Materiali di approfondimento


<strong>APPENDICE</strong> <strong>AL</strong> <strong>VADEMECUM</strong><br />

<strong>SULLA</strong> V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

DEGLI STUDENTI NON IT<strong>AL</strong>IANI<br />

Materiali di approfondimento


Coordinatrice del progetto Wilma Boghetta<br />

Docente esperta di italiano L2 Giovanna Facchini<br />

Assessore Pietro Morini Provincia di Cremona<br />

Assessore Daniela Polenghi Comune di Cremona<br />

Direttore Settore Politiche Educative Comune di Cremona Silvia Toninelli<br />

Staff di progetto Cremona:<br />

Coordinatrice operativa Laura Maiavacca Comune di Cremona<br />

Referente Provincia di Cremona Chiara Vailati<br />

Referenti Scuole secondarie di secondo grado e Centri di formazione professionale:<br />

ITIS Torriani Antonella Cinquetti<br />

Beltrami Orietta Maloberti<br />

Aselli Paola Trombini<br />

Manin Marco Ghiringhelli<br />

Anguissola Nunzia Scopazzo<br />

Vacchelli-Ghisleri Cristiana Zelioli Lanzini<br />

Einaudi Florisa Piazzi<br />

Stanga Antonella Capelli<br />

APC Giancarlo Allegri<br />

Munari Paola Zambini<br />

Referente FP Cristina Torresani<br />

IPI<strong>AL</strong>L Stradivari Mara Brambilla<br />

Docenti alfabetizzatori: Anna Alquati, Mariarosa Bignami, Michela Corno, Simona Delfini,<br />

Chiara Devoti, Silvia Galli, Nadia Moretti, Paolo Pinardi, Sara Pisani, Guido Regonelli, Ramona<br />

Rivolta, Claudia Telò., Michela Corno, Laura Sguazzabia<br />

Staff di progetto Crema<br />

Coordinatore operativo Elisabetta Mariani<br />

le insegnanti referenti:<br />

IPSSCT “Sraffa” Canciani Laura<br />

ITIS “Galilei” Matelloni Nicoletta<br />

ITCG PACLE “Pacioli” Renzi Nayla<br />

CR FORMA Guerini Rocco Carla<br />

ISPE Zovanni Grazia<br />

Scuola Edile Cremonese Pozzi Barbara<br />

Liceo Scientifico “L. da Vinci” Martinotti Daniela<br />

Dirigente scolastico Roberta Mozzi<br />

IPIA “Marazzi” Donati Marialuisa<br />

Docenti alfabetizzatori: Memelli Silvia, Dossena Giuseppina, Lorenzetti Elisa, Capellini Silvia,<br />

Cisbani Luciana.


Allegato 1 (cfr pag. 18 Vademecum)<br />

I tratti caratteristici di un’accoglienza competente<br />

A CHE COSA SERVONO LE DUE MAPPE CONOSCITIVE DI SEGUITO RIPORTATE<br />

E RELATIVE A:<br />

- L’ambiente di provenienza del ragazzo/a non italiano/a<br />

- Che cosa influisce sullo sviluppo del ragazzo/a italiano/a<br />

A fornirci delle piste di indagine per ottenere delle interpretazioni di atteggiamenti<br />

che noi riteniamo “non consoni”, sia nei genitori che nei bambini/e<br />

– ragazzi/e non italiani<br />

A mettere in atto da parte nostra (come singoli insegnanti e come scuola nel<br />

suo insieme) delle azioni mirate verso i genitori (accoglienza, modi per conquistare<br />

la fiducia e la collaborazione)<br />

Ad introdurre dei cambiamenti nella didattica:<br />

<br />

sia con l’ausilio di mediatori linguistici e degli stessi genitori non italiani (e<br />

italiani)<br />

<br />

<br />

per sostenere il progresso cognitivo e comportamentale in modo mirato<br />

alle esigenze<br />

Ad adottare nuovi strumenti e dispositivi organizzativi<br />

<br />

sere<br />

utili, cosa ci si può aspettare da loro, come gestire la presenza a scuola<br />

in progetti semplici ma significativi)<br />

Le mappe sono state presentate dalla Prof.ssa Luisa Restivo, docente di scuola<br />

secondaria superiore durante il corso di formazione svoltosi a Crema nel 2008


MAPPA 1 - L’AMBIENTE DI PROVENIENZA DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />

L’AMBIENTE DI PROVENIENZA DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />

La formazione di un giovane avviene all’interno del suo ambiente di origine (famigliagruppo<br />

parentale e socio-culturale) e in quello scolastico, sociale e culturale più<br />

allargato del luogo, del paese in cui cresce.<br />

<br />

bambino/a ragazzo/a straniero possa seguire le stesse tappe o avere le stesse<br />

caratteristiche di quelle di un italiano.<br />

Avere lo sguardo sulle caratteristiche dell’ambiente familiare nella migrazione,<br />

ci fa interpretare più correttamente i bisogni formativi (in senso lato) dell’alunno<br />

migrante. Ci fa essere più precisi/e sia nello strutturare i percorsi educativi, sia nella<br />

valutazione dei loro esiti.<br />

PERCHE’ SI EMIGRA?<br />

<br />

di origine? – in seguito ad una rottura personale o culturale?…)<br />

(sguardo positivo sull’Italia – aspettative – desiderio di relazione almeno strumentale<br />

con gli Italiani…)<br />

<br />

(evento desiderato, ma anche subito – nostalgia…- il nucleo può non ricomporsi più<br />

come prima)<br />

<br />

(umiliazione – dolore - a volte auto-esclusione dal paese d’accoglienza e dalla<br />

<br />

COSA SUCCEDE QUANDO SI ARRIVA?<br />

Difficoltà (a volte per anni) nella soddisfazione dei bisogni primari, come<br />

casa, lavoro, salute, diritti… (vissuti persecutori)<br />

Confronto continuo tra la propria cultura e quella italiana - identità sospese<br />

(che cosa di fondamentale per il sé diventa qui imbarazzante, non riproponibile?)<br />

<br />

(senso di perdita di ruolo, di competenza, di auto-stima…sfiducia, delusione…<br />

<br />

7<br />

LE RELAZIONI CON GLI IT<strong>AL</strong>IANI<br />

<br />

pieno dei servizi? Si fa un buon uso dell’assistenza sociale?<br />

<br />

chiusura, razzismo? (il migrante è preso in un ingranaggio che può generare in<br />

lui dignità/umiliazione<br />

dipendenza ed infantilizzazione – partecipazione/marginalizzazione – desiderio di<br />

scambio/integralismo…)<br />

<br />

<br />

E CON LA SCUOLA<br />

<br />

(riscatto di una migrazione difficile? sostegno lavorativo il più presto possibile?)<br />

<br />

(autoritaria e punitiva – contenutistica – ripetitiva…)<br />

<br />

avvicinamento/accompagnamento dei familiari e la formazione dei loro figli/e?<br />

(introduzione di nuovi dispositivi: protocollo d’accoglienza, ed. interculturale,<br />

collaborazione con mediatori l.c… - formazione del personale – didattica mirata…)


MAPPA 2 - CHE COSA INFLUISCE SULLO SVILUPPO DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />

CHE COSA INFLUISCE SULLO SVILUPPO DEL RAGAZZO/A STRANIERO<br />

I bambini/e stranieri crescono molto spesso con percorsi a “zig-zag” rispetto a quelli<br />

cui la nostra cultura ci ha abituato (anche in Italia tuttavia le tappe dello sviluppo<br />

cambiano a seconda delle epoche, delle classi sociali ecc.).<br />

Ecco che parametri come quelli dell’autonomia personale, del comportamento<br />

sociale, dell’alimentazione o altri ancora cambiano notevolmente, essendo<br />

influenzati sia dalle culture d’origine dei genitori, sia dai percorsi della migrazione in<br />

quanto tale. Si pone un problema di conoscenza delle altre culture.<br />

Su che cosa dobbiamo fare affidamento per non sopravvalutare (o, al contrario,<br />

sottovalutare) sintomi evidenti di disagio in alunni/e stranieri che per molti altri<br />

<br />

rivelano situazioni problematiche?<br />

Che cosa influisce sullo sviluppo cognitivo nella migrazione? Sullo sviluppo della<br />

personalità di questi alunni/e?<br />

8<br />

NON BASTA ESSERE NATI IN IT<strong>AL</strong>IA PER DIVENTARE IT<strong>AL</strong>IANI<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

LA LINGUA MATERNA E’ FONDANTE<br />

<br />

profondi e deve continuare a svilupparsi anche durante la scuola, accanto alla lingua<br />

sociale (L2)<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

attenzione<br />

E’ IMPORTANTE L’ATTEGGIAMENTO DELLA SCUOLA<br />

Il migrante riceve la “validazione” di sé nel nuovo contesto attraverso il<br />

riconoscimento della propria lingua e cultura<br />

<br />

<br />

casa e della scuola in armonia tra loro, fidarsi reciprocamente<br />

E’ IMPORTANTE L’ATTEGGIAMENTO DELLA FAMIGLIA<br />

<br />

e salti culturali, possono:<br />

A) chiudersi, irrigidirsi e non autorizzarli ad imitare gli italiani = bambini/e che<br />

infrangono le regole della scuola, vivendola come un “non luogo”, che hanno<br />

<br />

B) lasciar andare, trascurare la trasmissione di propri valori culturali = bambini/e<br />

fragili, che vorrebbero mimetizzarsi, scomparire nel gruppo (che peraltro non<br />

dimentica mai la loro provenienza), che si vergognano delle proprie origini<br />

<br />

dell’ambiente familiare e scolastico sono a rischio di devianza a partire dalla preadolescenza<br />

(sono quelli/e che non appartengono veramente a nessuno dei due<br />

mondi)


Allegato 2 (Cfr. pag. 19 Vademecum)<br />

Fonti per il reperimento di modulistica tradotta in più lingue<br />

Centro Come Milano: www.centrocome.it<br />

LIBRETTI GENITORI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO<br />

Centro Come, Provincia di Milano - Assessorato all’Istruzione 2006<br />

I libretti genitori, tradotti in 8 lingue, servono ad orientare le famiglie dei ragazzi<br />

stranieri sull’organizzazione ed il funzionamento della scuola secondaria di secondo<br />

grado. Elaborazione e supervisione a cura di: B. Belletti, A. Costa, ITCG Argentia di<br />

Gorgonzola - N. Francavilla, IIS G. Torno di Castano Primo - M. FRIGO, IC di Casarile<br />

- A. Giannitrapani, ITCS Besta di Milano. Per il Centro Come S. Boffi, M. Carta, G.<br />

Favaro.<br />

PAROLE PER ACCOGLIERE<br />

AA.VV. Centro COME - Provincia di Milano 2003<br />

<br />

comunicazione con gli alunni stranieri neoarrivati<br />

COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA<br />

Modulistica bilingue del Comune di Milano<br />

SCHEDE SCUOLA FAMIGLIA<br />

Associazione Progetto Accoglienza 2004<br />

Schede scuola-famiglia in italiano e rumeno<br />

SCHEDE SCUOLA FAMIGLIA - SCHEDE VACCINAZIONI<br />

Punto In Forma, Provincia di Brescia 2003<br />

Schede scuola famiglia e schede vaccinazioni in lingua rumena, russa ed ucraina<br />

MODULISTICA BILINGUE PER LA SCUOLA E INFORMAZIONI PER LE FAMIGLIE<br />

a cura di La rete dei Centri di Alfabetizzazione in L2<br />

Comune di Firenze:<br />

<br />

9<br />

Informazioni per le famiglie<br />

- Informazioni sulla scuola, utili per le famiglie neoarrivate che non comprendono<br />

ancora bene l’italiano: Benvenuti a Firenze, guide bilingui per la scuola primaria e<br />

secondaria di primo grado.<br />

- Prime informazioni in lingua sulla scuola, utili alle famiglie in attesa<br />

di ricongiungimento familiare:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Modulistica bilingue per le scuole Moduli bilingui per la scuola e gli insegnanti<br />

che devono inviare comunicazioni alle famiglie non italofone dei loro alunni.


Allegato 3 ( Cfr. pag. 19 Vademecum)<br />

Fonti per il reperimento di materiali utili per la conoscenza dei percorsi scolastici nei paesi d’origine<br />

Centri Territoriali per l’intercultura – Rete di Brescia<br />

http://www.centrinterculturacsa.it/CTI/CTI3Chiari/Materialiestrumentididattici/tabid/97/Default.aspx<br />

ESPERIENZE SCOLASTICHE PREGRESSE<br />

- Carriera scolastica nel paese d’origine<br />

- Modelli di insegnamento<br />

- Sistemi scolastici europei e mondiali<br />

grati,<br />

ed.Mursia - Milano 2003<br />

Tabella sinottica dei sistemi scolastici con elenco delle nazionalità del mondo<br />

10


Università di Venezia<br />

http://venus.unive.it/aliasve/index.php?name=EZCMS&page_id=196<br />

Moduli di Lingua e cultura<br />

Carlotta Saletti<br />

Schede di riflessione modulo allievo Rom<br />

T. Mori L’allievo di origine Rom<br />

R. Triolo - Silvana Ndreca L’allievo di origine albanese -<br />

L’istruzione in Albania, tra innovazione e cambiamento<br />

E. Cognigni e P. Celentin L’Allievo dell’Europa orientale<br />

S. Gracci L’allievo di origine Tamil<br />

M. Menegaldo Lo spagnolo d’America<br />

Natale Vadori<br />

L’allievo di origine balcanica<br />

S. Ammendola L’allievo di origine argentina<br />

Iliyana Krapova<br />

Lingua e cultura dello studente di origine macedone<br />

11


Allegato 4 ( Cfr. pag. 20 Vademecum)<br />

Traccia per la conduzione del colloquio con la famiglia e lo studente<br />

Sul sito dei centri per l’intercultura - Rete di Brescia si trovano riferimenti per i<br />

questionari tradotti in più lingue<br />

http://www.centrinterculturacsa.it/CTI/CTI3Chiari/Materialiestrumentididattici/tabid/97/Default.aspx<br />

12<br />

<br />

editrice Casa delle Culture di Ravenna. Italiano Albanese Arabo Bulgaro-Macedone<br />

Francese Inglese Rumeno Russo<br />

<br />

(Italiano, Albanese, Arabo e Spagnolo) Albanese Arabo Italiano Spagnolo<br />

<br />

<br />

Balcani, Cinese.<br />

Si riportano qui di seguito esempi di tracce per la conduzione di colloqui con lo<br />

studente e/o con la famiglia.


Traccia libera fornita dalla Prof. Luisa Restivo durante il percorso di Formazione<br />

svoltosi a Crema nel 2008.<br />

Indicazioni per l’utilizzo delle tracce proposte<br />

<br />

nel caso di famiglie e studenti che non abbiano una sufficiente padronanza<br />

della lingua italiana.<br />

2. Si raccomanda di non consegnare ai genitori o agli studenti le tracce ma<br />

di utilizzare<br />

Dati dello studente<br />

Nome<br />

Cognome<br />

Sesso<br />

Data di nascita<br />

Nazionalità<br />

Indirizzo<br />

N° telefonico<br />

Religione<br />

Titolo di studio<br />

Data di arrivo in Italia<br />

Modalità di arrivo in Italia<br />

Lingua familiare<br />

Lingua scolastica<br />

Altre lingue conosciute<br />

Con la famiglia<br />

Da solo per ricongiungimento<br />

Con altri familiari per ricongiungimento<br />

Da solo<br />

13<br />

Composizione nucleo familiare<br />

Padre<br />

Cognome<br />

Nome<br />

Data di nascita<br />

Nazionalità<br />

Religione<br />

Titolo di studio<br />

Professione<br />

Data di arrivo<br />

Lingua familiare<br />

Lingua scolastica<br />

Competenza in italiano<br />

Altre lingue conosciute


Traccia di primo colloquio prodotta dall’Istituto Superiore “Torno”<br />

di Castano Primo Milano<br />

Dati personali<br />

Cognome<br />

Nome<br />

F / M<br />

<br />

Data di nascita<br />

Data di arrivo in Italia<br />

E’ arrivato in Italia: direttamente con la famiglia/per ricongiungimento familiare<br />

Abita a<br />

con<br />

Famiglia<br />

14<br />

Il padre<br />

E’ in Italia dal<br />

<br />

Conosce l’italiano si no poco<br />

La madre<br />

E’ in Italia dal<br />

<br />

Conosce l’italiano si no poco<br />

Fratelli <br />

<br />

Sorelle <br />

<br />

Altre informazioni sulla famiglia


Scolarità<br />

<br />

<br />

<br />

Con che esito?<br />

La famiglia esibisce la documentazione degli studi effettuati? Sì / No<br />

<br />

Se non li esibisce, la famiglia dichiara che<br />

15<br />

La lingua dello studente<br />

<br />

Conosce l’italiano si no poco<br />

Conosce altre lingue?<br />

Se sì, quale? livello<br />

quale?<br />

livello<br />

<br />

Se sì di quale livello?<br />

per quante ore?<br />

<br />

studente.


Prospettive per il futuro<br />

<br />

per il futuro.<br />

Oppure<br />

Lo studente manifesta l’intenzione di ….<br />

imparare l’italiano della comunicazione e orientarsi al mondo del lavoro<br />

<br />

<br />

La famiglia circa il futuro del figlio dichiara che<br />

16<br />

Altre notizie utili<br />

Presenza di fratelli o amici nella scuola<br />

Nome<br />

Classe<br />

Nome<br />

Classe<br />

Persona per eventuali comunicazioni in italiano<br />

Nome e cognome<br />

Indirizzo<br />

Numero di telefono


Allegato 5 (Cfr. pag. 20 del vademecum)<br />

Modello di patto formativo con la famiglia e lo studente<br />

Patto formativo con la famiglia<br />

Soggetti coinvolti: I docenti della classe, la famiglia e lo studente<br />

Il patto formativo con la famiglia dello studente non italiano ha lo scopo di<br />

rendere esplicito ciò che la scuola italiana richiede ad uno studente.<br />

<br />

la<br />

ragazzo/ragazza<br />

Sarebbe molto utile consegnare alla famiglia e allo/a studente/ssa il regolamento<br />

di istituto tradotto nella lingua di provenienza dello studente.<br />

Lo schema potrebbe essere il seguente:<br />

Le azioni che la scuola mette in campo per facilitare l’inserimento:<br />

<br />

2. Il piano di studi individualizzato<br />

3. I progetti di intercultura<br />

4.<br />

5.<br />

17<br />

Le richieste della scuola alla famiglia e allo/a studente/ssa<br />

<br />

2. La frequenza obbligatoria dei corsi di italiano e/o dei laboratori di approfondimento<br />

sulla lingua dello studio programmati dalla scuola nell’arco<br />

dell’anno scolastico. Considerando che lo studente possa raggiungere<br />

una buona padronanza della lingua italiana nell’arco di almeno tre anni.<br />

3. L’acquisto e la cura del materiale necessario.<br />

4. Lo svolgimento dei compiti a casa<br />

5. Si richiede il rispetto delle regole, pur considerando che la partecipazione<br />

dello studente durante le lezioni e sollecitata e considerata positiva<br />

<br />

didattiche, comunicazioni in caso di assenze ed altri avvisi<br />

7. La partecipazione della famiglia alla vita scolastica.


Esempio di contratto didattico con lo studente<br />

Il C. di C. della classe<br />

e lo/gli studente/i<br />

stipulano per il periodo<br />

il seguente contratto didattico:<br />

I professori<br />

zati;<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

studenti non italiani.<br />

18<br />

Lo studente si impegna a:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

FIRMA Coordinatore del C.di C.<br />

<br />

note:


Allegato 6(Cfr. pag. 20 del vademecum)<br />

Le prove in ingresso<br />

Premesso che i primi accertamenti devono riguardare le eventuali competen-<br />

sciplinari<br />

in ingresso degli studenti neo arrivati senza alcuna conoscenza della<br />

mente<br />

di grande importanza Infatti conoscere le competenze disciplinari acquisite<br />

nel paese d’origine consentirebbe di indirizzare e meglio orientare gli<br />

studenti oltre che di non compiere l’errore spesso involontario di considerare<br />

gli studenti non italiani “incompetenti” solo perché non hanno le parole per<br />

dimostrare la loro competenza.<br />

Premesso che solo la traduzione nelle lingue d’origine dei test d’ingresso che<br />

vengono utilizzati per gli studenti italiani consentirebbe una valutazione efficace,<br />

prove INV<strong>AL</strong>SI , possono costituire un valido punto di partenza. Tutti i materiali<br />

sono stati trasferiti su CD e comunque scaricabili dal sito<br />

http://www.bafman.altervista.org/stranieri-materiali.htm#29<br />

A titolo esemplificativo riportiamo un esempio di prova di matematica ed uno di scienze.<br />

19


Allegato 7(Cfr. pag 20 del vademecum)<br />

Scheda dello studente<br />

coglienza<br />

elaborato dal Comitato Intercultura degli Istituti superiori di Reggio Emilia<br />

e Provincia.<br />

<br />

dalla scuola media, in tal caso si suggerisce di compilarla insieme al docente referente<br />

della scuola media di provenienza dello studente, sia per registrare gli esiti<br />

dei colloqui con la famiglia e lo studente e per registrare gli esiti di eventuali test di<br />

accertamento delle competenze.<br />

<br />

SCHEDA INFORMATIVA <strong>AL</strong>UNNO STRANIERO<br />

NOME<br />

COGNOME<br />

ISCRITTO A D<strong>AL</strong> CLASSE<br />

NATO A IL CITTADINANZA<br />

<br />

ABITANTE A VIA (PR.)<br />

TEL<br />

CELL<br />

<br />

37<br />

<br />

PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN PATRIA (BARRARE) SI NO<br />

SI NO<br />

ANNI DI SCOLARIZZAZIONE IN PATRIA<br />

PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN IT<strong>AL</strong>IA SI NO<br />

ELEMENTARI<br />

CLASSE I SI NO<br />

CLASSE II SI NO<br />

CLASSE III SI NO<br />

CLASSE IV SI NO<br />

CLASSE V SI NO<br />

MEDIE<br />

CLASSE I SI NO<br />

CLASSE II SI NO<br />

CLASSE III SI NO


(barrare con una crocetta ove possibile definire il livello in base al quadro comune<br />

europeo)<br />

LINGUA MATERNA<br />

LINGUE PARLATE: INGLESE FRANCESE SPAGNOLO PORTOGHESE<br />

<strong>AL</strong>TRO<br />

LINGUE USATE ANCHE A LIVELLO SCRITTO:<br />

LINGUE STUDIATE: INGLESE FRANCESE SPAGNOLO PORTOGHESE<br />

<strong>AL</strong>TRO<br />

IT<strong>AL</strong>IANO L2 SI NO<br />

<br />

<br />

<br />

38<br />

<br />

RISPETTA LE CONSEGNE SI NO<br />

RISPETTA LE REGOLE SI NO<br />

SI NO<br />

E’ ISOLATO SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

<strong>AL</strong>TRO<br />

SONO:<br />

INESISTENTI DIFFICOLTOSI REGOLARI<br />

<br />

(gruppo familiare numeroso, famiglia unita o separata, difficolta’ economiche, l’alunno<br />

vive con parenti, l’alunno ha fratello piu’ grandi o piu’ piccoli)<br />

PROGETTO MIGRATORIO DELLA FAMIGLIA<br />

(ipotesi di un ritorno in patria, di migrazione in altro paese, di permanenza in Italia)<br />

CHI PARLA IT<strong>AL</strong>IANO IN FAMIGLIA?


in riferimento al quadro comune europeo qui allegato barrare il livello raggiunto dallo studente<br />

COMPRENSIONE<br />

A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />

A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />

PARLATO<br />

A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />

A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />

SCRITTO<br />

A1 A2 B1 B2 C1 C2<br />

POSSIEDE IL LINGUAGGIO SPECIFICO DI:<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

HA UN METODO DI STUDIO? SI NO<br />

39<br />

<br />

COMPRENDE I TESTI DEI PROBLEMI SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA<br />

<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ


CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

CON DIFFICOLTÀ CORRETTAMENTE CON FACILITÀ<br />

SI NO<br />

40<br />

<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

SI NO<br />

<br />

PERIMETRO SI NO AREA SI NOSI NO<br />

<strong>AL</strong>TRO<br />

(se e’ possibile definire la lingua d’uso, della comunicazione e<br />

dello studio, la comprensione dei testi e il livello d’autonomia)<br />

<br />

MOTIVAZIONE E INTERESSE DELL’<strong>AL</strong>UNNO NEI CONFRONTI DEL PROGETTO SCOLA-<br />

STICO (materie di maggiore successo, motivazione della scelta scolastica, materie in cui ha<br />

incontrato maggiori difficolta’)<br />

-<br />

GIONE CATTOLICA SI NO<br />

L’INSEGNANTE REFERENTE (SCRIVERE IN STAMPATELLO)


Allegato 8 (Cfr. pag.24 del vademecum)<br />

Schema di Progetto Ponte per il raccordo tra la scuola<br />

secondaria di 1° grado e la scuola secondaria superiore<br />

Premessa<br />

<br />

considerazione che il problema dell’inserimento degli studenti non italiani in un istituto<br />

secondario di secondo grado va affrontato attraverso iniziative specifiche che<br />

mettano la scuola superiore nelle condizioni in primo luogo di verificare che la scelta<br />

del tipo di studi sia idonea ed in secondo luogo di predisporre un piano di studi individualizzato<br />

che sia garanzia di successo formativo.<br />

Obiettivi<br />

<br />

Allegato 7)<br />

<br />

consiglio orientativo espresso<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

estivo, a settembre ed eventualmente anche in seguito<br />

Risultati attesi<br />

<br />

<br />

Le azioni<br />

Nel periodo febbraio – maggio<br />

- prevedere incontri tra i docenti referenti dei due ordini di scuola ed i coordinatori<br />

dei consigli di classe<br />

- prevedere incontri con le famiglie e con gli studenti con l’eventuale presenza del<br />

mediatore culturale<br />

- con lo scopo di confermare l’orientamento espresso o procedere ad un eventuale<br />

riorientamento<br />

41<br />

Gli strumenti<br />

- Scheda per la raccolta dati dello studente<br />

- Traccia per il colloquio con la famiglia e lo studente<br />

- Eventuali test per l’accertamento delle competenze linguistiche e non<br />

Nel mese di settembre<br />

- Predisposizione del piano di studi personalizzato<br />

- Individuazione del docente tutor (coordinatore di classe)<br />

- Individuazione di un tutor junior (studente della classe) con il compito di costituire<br />

un punto di riferimento per la risoluzione di problemi pratici, organizzativi nell’ambito<br />

della vita scolastica.<br />

Risorse<br />

<br />

<br />

<br />

NB: Va previsto il riconoscimento delle funzioni svolte nell’ambito del progetto ponte<br />

affinché vengano individuate le risorse economiche da porre all’attenzione della<br />

contrattazione di istituto


Allegato9 (Cfr. pag. 31 del vademecum)<br />

Esempio di Piano Educativo Personalizzato elaborato dall’IPSSAR<br />

“Amerigo Vespucci” di Milano<br />

<br />

Classe prima<br />

A.S.<br />

Alunna/o (COGNOME e nome)<br />

<br />

<br />

Data del primo arrivo in Italia<br />

<br />

Scuole e classi frequentate in Italia:<br />

<br />

42<br />

Lingua parlata in famiglia<br />

<br />

Altre lingue conosciute<br />

Eventuali corsi di Italiano frequentati (data e luogo)<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE DELLE COMPETENZE IN INGRESSO<br />

(solo per alunni non scolarizzati in Italia)<br />

Inadeguata Parzialmente Adeguata Adeguata<br />

COMPRENSIONE OR<strong>AL</strong>E:<br />

linguaggio quotidiano<br />

istruzioni di lavoro<br />

comprensione termini specifici<br />

CAPACITÀ COMUNICATIVA, ESPRESSIONE OR<strong>AL</strong>E:<br />

linguaggio quotidiano<br />

utilizzo termini specifici<br />

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO:<br />

manuale di studio<br />

testo letterario<br />

SCRITTURA:<br />

uso del lessico<br />

competenze gramm. sintattiche<br />

Altro


ANNOTAZIONI<br />

Problemi relazionali<br />

Problemi linguistici<br />

Il Consiglio di classe, tenuto conto delle difficoltà rilevate, propone un intervento<br />

personalizzato nei contenuti e nei tempi, allo scopo di permettere<br />

all’alunna/o di raggiungere<br />

nel corso dell’anno<br />

nel corso del biennio<br />

i seguenti obiettivi:<br />

OBIETTIVI TRASVERS<strong>AL</strong>I:<br />

<br />

<br />

plinare<br />

<br />

<br />

<br />

COMPETENZE:<br />

senziali<br />

<br />

scritta<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

43<br />

OBIETTIVI DISCIPLINARI:<br />

IT<strong>AL</strong>IANO<br />

Comprendere un discorso anche articolato purché riferito ad argomenti relativamente noti<br />

Comprendere la maggior parte delle spiegazioni in classe<br />

Comprendere testi in linguaggio corrente su temi a lui accessibili<br />

Adeguatamente supportato, comprendere i libri di testo<br />

Comunicare in modo coerente su argomenti familiari<br />

Partecipare in modo adeguato a conversazioni su argomenti familiari<br />

Riferire su un’esperienza, un avvenimento, un film, un testo letto<br />

Scrivere sotto dettatura<br />

Produrre brevi frasi e messaggi<br />

Produrre un testo semplice, comprensibile, anche se con alcuni errori<br />

Produrre testi semplici e coerenti su argomenti noti


STORIA<br />

Inserire il fatto storico nello specifico contesto sociale, politico istituzionale, economico, ambientale<br />

e culturale<br />

Riconoscere le relazioni tra gli eventi: prima/poi; causa/effetto<br />

Comprendere alcuni termini essenziali del linguaggio specifico della materia<br />

INGLESE<br />

Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano<br />

Comprendere e utilizzare frasi semplici tese a soddisfare bisogni di tipo concreto<br />

Presentare se stesso e gli altri<br />

Interagire su temi di carattere personale ad es: dove abita, le persone che conosce, le cose<br />

che possiede, gli hobby<br />

Interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente, chiaramente e sia disposto<br />

a collaborare<br />

2° LINGUA<br />

Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano<br />

Comprendere e utilizzare frasi semplici tese a soddisfare bisogni di tipo concreto<br />

Presentare se stesso e gli altri<br />

Interagire su temi di carattere personale ad es. : dove abita, le persone che conosce, le<br />

cose che possiede, gli hobby<br />

Interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente, chiaramente e sia disposto<br />

a collaborare<br />

44<br />

DIRITTO ED ECONOMIA<br />

Riconoscere il concetto di norma sociale e di norma giuridica<br />

<br />

Conoscere la Costituzione Italiana<br />

Riconoscere il ruolo dei soggetti del diritto e i rapporti che li collegano<br />

Riconoscere il concetto di sistema economico e i soggetti che vi operano<br />

MATEMATICA E INFORMATICA<br />

Riconoscere gli insiemi di numeri naturali, interi, razionali, relativi<br />

Operare negli insiemi sopra indicati<br />

<br />

Operare con i monomi (somma, differenza, prodotto divisione, potenza)<br />

Operare con i polinomi (somma, differenza, prodotto)<br />

Risolvere equazioni di primo grado intere a coefficienti numerici<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

Riconoscere le interrelazioni fra le varie sfere della terra<br />

<br />

Mettere in relazione i fenomeni riguardanti le zone geologicamente attive con la teoria<br />

della tettonica delle placche<br />

Riconoscere e utilizzare in un determinato contesto la corretta terminologia scientifica<br />

Comprendere e riferire i contenuti di un semplice testo scientifico<br />

PRINCIPI DI <strong>AL</strong>IMENTAZIONE<br />

Riconoscere e valutare le abitudini alimentari<br />

Riconoscere i rischi derivanti dalla contaminazione degli alimenti<br />

Applicare metodi igienicamente sicuri nella manipolazione degli alimenti (HACCP)<br />

Individuare il metodo di conservazione appropriato a ciascun alimento<br />

Leggere e interpretare le etichette dei prodotti alimentari<br />

Classificare gli alimenti in base ai sette gruppi secondo l’I.N.R.A.N.


LABORATORIO DI CUCINA<br />

Riconoscere le varie tipologie di offerte ristorative evidenziando le loro caratteristiche<br />

Organizzare il posto mobile di lavoro e la mise en place per la linea cucina<br />

<br />

prescritte, nei tempi richiesti<br />

Preparare fondi e salse semplici per insaporire, decorare e confezionare varie tipologie di ricette<br />

<br />

Preparare semplici dolci confezionati con pasta di base<br />

LABORATORIO DI S<strong>AL</strong>A E BAR<br />

Riconoscere i ruoli e le figure professionali<br />

Approntare la mise en place di base<br />

Riconoscere i vari stili di servizio<br />

Applicare la tecnica dello ‘sbarazzo’<br />

Applicare le tecniche di mescita<br />

Preparare le bevande calde.<br />

LABORATORIO DI RICEVIMENTO<br />

Riconoscere gli elementi fondamentali delle figure e dei ruoli professionali: postura, abbigliamento,<br />

uso del linguaggio tecnico elementare<br />

Comunicare usando tecniche appropriate<br />

Riconoscere le varie strutture ricettive<br />

EDUCAZIONE FISICA<br />

Riconoscere e rispettare le regole nel gioco del calcio<br />

Riconoscere nei giochi di squadra (pallavolo/pallacanestro) i ‘fondamentali’<br />

Conoscere e usare il linguaggio di base dei giochi di squadra<br />

RELIGIONE (se si avvale dell’insegnamento della religione)<br />

Conoscere gli elementi essenziali della cultura religiosa di provenienza<br />

Conoscere i contenuti fondamentali della religione cristiana<br />

45<br />

Segnalare nel riquadro sottostante con una crocetta le strategie (descritte nella legenda)<br />

che si intendono attuare:<br />

MATERIA METODOLOGIE V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

2 3 4 5 6 7 8 9a 9b 9c <br />

Italiano<br />

Storia<br />

Inglese<br />

2° lingua<br />

Matematica e informatica<br />

Scienza della terra<br />

Diritto ed economia<br />

Principi di alimentazione<br />

Laboratorio di cucina<br />

Laboratorio di sala-bar<br />

Laboratorio di ricevimento<br />

Educazione fisica<br />

Religione


LEGENDA:<br />

METODOLOGIE<br />

<br />

2 - tabelle<br />

3 - schemi<br />

4 - questionari<br />

5 - spiegazioni individuali<br />

ed individualizzate<br />

6 - lavori di gruppo<br />

7 - mappe concettuali<br />

8 - altro<br />

TIPOLOGIE E STRATEGIE<br />

DI V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

9 - prove oggettive:<br />

9a vero-falso<br />

9b scelta multipla con una sola rispsta<br />

9c scelta multipla con più risposte<br />

<br />

<br />

<br />

Il Consiglio di Classe intende mettere in atto/richiedere le seguenti risorse:<br />

46<br />

corso di alfabetizzazione in orario curricolare<br />

corso di italiano per lo studio in orario curricolare<br />

<br />

<br />

testi per italiano L2<br />

tutoring<br />

recupero metodologico in orario curricolare<br />

<br />

corso di recupero per le seguenti discipline<br />

altro<br />

Data ,<br />

I Docenti componenti del Consiglio di Classe:<br />

Italiano<br />

Storia<br />

Inglese<br />

2^ lingua<br />

Matematica<br />

Scienza della terra<br />

Diritto-Economia<br />

Alimentazione<br />

Laboratorio cucina<br />

Laboratorio sala<br />

Laboratorio ricevimento<br />

Educazione fisica<br />

Religione<br />

Sostegno


Allegato 10 (Cfr.pag.31 del vademecum)<br />

Esempi di fascicolo dello studente non italiano<br />

Premessa<br />

Il fascicolo dello studente non italiano ha lo scopo di riunire tutti gli strumenti<br />

che vengono utilizzati durante il percorso di inserimento e di programmazione<br />

educativa e didattica:<br />

<br />

2. I dati registrati nella scheda dello studente<br />

3. il piano educativo personalizzato<br />

4. Le decisioni in ordine alla valutazione<br />

Si riportano di seguito due esempi di fascicoli personalizzati<br />

- l’uno elaborato dall’ IPSSCT “Don Zefferino Iodi” di Reggio Emilia<br />

- l’altro prodotto dal Centro Territoriale per l’intercultura n. 4 di Garda<br />

e Valle Sabbia (Brescia)<br />

47


FASCICOLO DELL’<strong>AL</strong>UNNO STRANIERO<br />

- istituti secondari di secondo grado -<br />

C.T.I. 4<br />

GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

52<br />

Scuola:<br />

Docente tutor (o alfabetizzatore):<br />

Anno scolastico:


DATI ANAGRAFICI E SCOLASTICI DELL’<strong>AL</strong>UNNO<br />

momento di rilevazione: all’arrivo dell’alunno<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

<br />

2. Lingua-madre:<br />

3. Lingua scolastica:<br />

4. Altre lingue conosciute:<br />

53<br />

5. Gruppo etnico :<br />

6. Genere:<br />

o Maschio<br />

o Femmina<br />

7. Anno di nascita:<br />

<br />

<br />

o direttamente con la famiglia<br />

o per ricongiungimento familiare<br />

o da solo<br />

o altro (specificare)<br />

<br />

Specificare se si ricorre a mediatore linguistico culturale<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


o analoga scuola nel paese d’origine o all’estero<br />

o altra scuola nel paese d’origine o all’estero:<br />

<br />

<br />

o altra scuola in Italia:<br />

<br />

<br />

<br />

o nessuna scuola<br />

<br />

(laboratori, corsi di sostegno, …) – se Si quali:<br />

o Si:<br />

54<br />

o No<br />

2 ?<br />

o Si<br />

o No<br />

<br />

o Sì:<br />

o No<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

2<br />

<br />

alfabetizzazione.<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


COMPETENZE IN INGRESSO<br />

<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

1. Italiano per comunicare – BICS<br />

Livello di comprensione dell’italiano orale<br />

Livello di produzione dell’italiano orale<br />

Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />

55<br />

Livello di produzione dell’italiano scritto<br />

2. Italiano per studiare - C<strong>AL</strong>P<br />

Elementare<br />

Intermedio<br />

Autonomo<br />

Principiante<br />

Molto<br />

elementare<br />

Elementare<br />

Intermedio<br />

Autonomo<br />

Livello di comprensione dell’italiano orale<br />

Livello di produzione dell’italiano orale<br />

Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />

Livello di produzione dell’italiano scritto<br />

<br />

Specificare se si ricorre a mediatore linguistico culturale<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


1. Area logico-matematica<br />

Conoscenze di base in<br />

Molto<br />

limitate<br />

Limitate<br />

Sufficienti<br />

Aritmetica<br />

Algebra<br />

Geometria<br />

Logica<br />

2. Altre aree<br />

Conoscenze / competenze di base in<br />

Molto<br />

limitate<br />

Limitate<br />

Sufficienti<br />

Ambito geografico<br />

Ambito storico<br />

Ambito tecnico – pratico<br />

56<br />

Ambito scientifico<br />

Ambito<br />

Ambito<br />

Ambito<br />

(da testare con l’utilizzo del mediatore se senza conoscenza della lingua italiana, oppure attendere circa 2-3 mesi).<br />

3. Impegno e partecipazione<br />

Costantemente<br />

In modo<br />

discontinuo<br />

Dietro<br />

sollecitazione<br />

Mai<br />

In classe lavora con impegno<br />

Partecipa o si sforza di partecipare<br />

Studia ed esegue i compiti a casa<br />

4. Autonomia e metodo di studio: l’alunno sa organizzare il proprio lavoro:<br />

o autonomamente<br />

o se aiutato<br />

o mai<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


PROGRAMMAZIONE PEP<br />

<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE<br />

In base ai test di ingresso e ai dati sociolinguistici rilevati, il consiglio di classe delibera<br />

per l’alunno i seguenti interventi:<br />

<br />

<br />

o livello A2<br />

per complessive ore settimanali<br />

o curricolare<br />

<br />

in orario:<br />

57<br />

2. Laboratorio di IT<strong>AL</strong>IANO L2 per lo studio. Discipline coinvolte:<br />

a.<br />

b.<br />

c.<br />

d.<br />

per complessive ore settimanali<br />

in orario:<br />

o curricolare<br />

<br />

<br />

a.<br />

b.<br />

c.<br />

d.<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


per complessive ore settimanali<br />

o curricolare<br />

<br />

in orario:<br />

4. Inserimento dell’alunno in iniziative scolastiche atte a favorire<br />

la socializzazione (tornei sportivi, teatro, cinematografia, ...)<br />

per complessive ore settimanali<br />

in orario:<br />

o curricolare<br />

<br />

58<br />

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE<br />

5. Adattamento del programma per le seguenti discipline:<br />

a.<br />

b.<br />

c.<br />

d.<br />

e.<br />

f.<br />

g.<br />

h.<br />

i.<br />

j.<br />

k.<br />

l.<br />

m.<br />

ORIENTAMENTO-RIORIENTAMENTO<br />

6. Motivazione della scelta scolastica:<br />

<br />

da motivazioni e da interessi evidenti?<br />

o Complessivamente, sì<br />

o Solo verso alcune discipline<br />

o Parzialmente<br />

o Poco<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


8. L’alunno mostra particolare interesse/propensione per le discipline di tipo:<br />

<br />

o Linguistico<br />

o Matematico – scientifico<br />

o Tecnologico<br />

o Artistico<br />

o Pratico<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

o Complessivamente, sì<br />

o Solo verso alcune discipline<br />

o Parzialmente<br />

o No<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

al corso?<br />

o Complessivamente, sì<br />

o Solo verso alcune discipline<br />

o Parzialmente<br />

o No<br />

o Osservazioni:<br />

59<br />

<br />

problematica, la famiglia può essere contattata per concordare eventuali<br />

soluzioni?<br />

o Sì, agevolmente<br />

o Sì, tramite mediatori<br />

o difficilmente<br />

o Osservazioni:<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


V<strong>AL</strong>UTAZIONE INTERMEDIA<br />

<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

<br />

60<br />

<br />

<br />

da motivazioni e da interessi evidenti?<br />

o Complessivamente, sì<br />

o Solo verso alcune discipline<br />

o Parzialmente<br />

o Poco<br />

3. L’alunno mostra particolare interesse/propensione per le discipline di tipo:<br />

<br />

o Linguistico<br />

o Matematico – scientifico<br />

o Tecnologico<br />

o Artistico<br />

o Pratico<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


o Complessivamente, sì<br />

o Solo verso alcune discipline<br />

o Parzialmente<br />

o No<br />

5. Nel caso in cui la scelta della scuola da parte dell’alunno/a risulti problematica,<br />

la famiglia può essere contattata per concordare eventuali soluzioni:<br />

o Agevolmente<br />

o Tramite mediatori<br />

o Difficilmente<br />

Osservazioni:<br />

AREA SOCIO-RELAZION<strong>AL</strong>E<br />

momento di rilevazione: dopo 2-3 mesi dall’arrivo<br />

61<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

RIELABORAZIONE ESPERIENZA MIGRATORIA<br />

Indicare quanto l’alunno straniero sta ricomponendo la propria storia (in riferimento<br />

al proprio Paese di origine, agli aspetti culturali relativi alla propria appartenenza…):<br />

o ne parla in classe spontaneamente<br />

o ne parla in classe su sollecitazione<br />

o ne parla occasionalmente<br />

o la rimuove, non ne parla mai<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


2. L’alunno usa la propria lingua di origine?<br />

o sì, sempre<br />

o occasionalmente / se coinvolto<br />

SOCI<strong>AL</strong>IZZAZIONE<br />

3. Socializzazione:<br />

Costantemente<br />

Dietro<br />

sollecitazione<br />

No / Con<br />

<br />

Stabilisce buoni rapporti con<br />

la maggioranza dei compagni<br />

Stabilisce buoni rapporti con<br />

un gruppo ristretto di compagni<br />

Stabilisce rapporti solo con<br />

studenti della propria etnia<br />

62<br />

Stabilisce buoni rapporti con gli insegnanti<br />

Rispetta le regole stabilite<br />

RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA<br />

4. I genitori dell’alunno:<br />

Abbastanza<br />

Raramente<br />

Mai<br />

Sono presenti ai colloqui<br />

Partecipano alle iniziative scolastiche<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


V<strong>AL</strong>UTAZIONE FIN<strong>AL</strong>E<br />

momento di rilevazione: fine anno scolastico<br />

da COMPILARE entro<br />

<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

NOME COGNOME<br />

firma<br />

1. Socializzazione:<br />

Costantemente<br />

SOCI<strong>AL</strong>IZZAZIONE<br />

Dietro<br />

sollecitazione<br />

No / Con<br />

<br />

Stabilisce buoni rapporti con<br />

la maggioranza dei compagni<br />

Stabilisce buoni rapporti con<br />

un gruppo ristretto di compagni<br />

63<br />

Stabilisce rapporti solo con<br />

studenti della propria etnia<br />

Stabilisce buoni rapporti con gli insegnanti<br />

Rispetta le regole stabilite<br />

RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA<br />

2. I genitori dell’alunno:<br />

Abbastanza<br />

Raramente<br />

Mai<br />

Sono presenti ai colloqui<br />

Partecipano alle iniziative scolastiche<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


3. Italiano per comunicare – BICS<br />

Principiante<br />

Molto<br />

elementare<br />

Elementare<br />

Intermedio<br />

Autonomo<br />

Livello di comprensione dell’italiano orale<br />

Livello di produzione dell’italiano orale<br />

Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />

Livello di produzione dell’italiano scritto<br />

4. Italiano per studiare - C<strong>AL</strong>P<br />

64<br />

Livello di comprensione dell’italiano orale<br />

Elementare<br />

Intermedio<br />

Autonomo<br />

Livello di produzione dell’italiano orale<br />

Livello di comprensione dell’italiano scritto<br />

Livello di produzione dell’italiano scritto<br />

5. Area logico-matematica<br />

Conoscenze di base in<br />

Molto<br />

limitate<br />

Limitate<br />

Sufficienti<br />

Aritmetica<br />

Algebra<br />

Geometria<br />

Logica<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


6. Altre aree<br />

Conoscenze / competenze di base in<br />

Molto<br />

limitate<br />

Limitate<br />

Sufficienti<br />

Ambito geografico<br />

Ambito storico<br />

Ambito tecnico – pratico 5<br />

Ambito scientifico<br />

Ambito<br />

Ambito<br />

Ambito<br />

5<br />

<br />

7. Impegno e partecipazione<br />

In classe lavora con impegno<br />

Costantemente<br />

In modo<br />

discontinuo<br />

Dietro<br />

sollecitazione<br />

Mai<br />

65<br />

Partecipa o si sforza di partecipare<br />

Studia ed esegue i compiti a casa<br />

8. Autonomia e metodo di studio: l’alunno sa organizzare il proprio lavoro:<br />

o autonomamente<br />

o se aiutato<br />

o mai<br />

C.T.I. 4 GARDA E V<strong>AL</strong>LE SABBIA<br />

Fascicolo dell’alunno straniero


Allegato 11 (Cfr. pag 37 del vademecum)<br />

Obiettivi minimi delle discipline e competenze linguistiche<br />

degli studenti neo arrivati in Italia<br />

Premessa<br />

66<br />

I materiali che vengono di seguito presentati sono il frutto di un intenso<br />

lavoro predisposto dai docenti referenti degli istituti secondari di Cremona<br />

e dai docenti di Italiano L2 che conducono i laboratori sulla lingua<br />

dello studio nell’ambito del progetto provinciale di alfabetizzazione linguistica<br />

degli studenti neo arrivati in Italia.<br />

<br />

linguistiche con il raggiungimento degli obiettivi minimi in alcune aree disciplinari.<br />

Si tratta di un documento di lavoro e pertanto aperto a tutti i contributi che<br />

dirigenti e docenti vorranno farci pervenire.<br />

Il documento si compone di due parti:<br />

<br />

degli studenti rapportato alle strategie di insegnamento e da schede<br />

sulle discipline (Diritto ed economia – Scienze della Terra/Scienze<br />

della natura – Modulo sulla sicurezza nella Formazione Professionale<br />

– Italiano e Storia) articolate in: contenuti-obiettivi minimi-strategieindicazioni<br />

per la valutazione;<br />

2. la seconda composta da una premessa sui criteri generali per la<br />

semplificazione dei testi di studio e da esempi di materiali semplificati<br />

nelle discipline considerate (Italiano-Storia-Diritto/Economia-<br />

Biologia-Scienze della Terra/Natura.)


Parte 1^ - Profilo linguistico generale dello studente e<br />

strategie di insegnamento<br />

Profilo generale dello studente di livello ZERO<br />

Lo studente senza competenze nella L2 riesce normalmente ad assolvere<br />

alcune funzioni comunicative essenziali quali<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

imparare il prima possibile quando si trova a vivere in un paese straniero.<br />

prie<br />

competenze linguistiche nella L2, perciò non possiamo usare queste<br />

conoscenze a fini didattico-educativi perché sono eccessivamente scarse<br />

e poco formalizzate.<br />

Per quanto attiene alle discipline non linguistiche, si consiglia ai docenti di<br />

non effettuare alcuna valutazione sugli studenti privi di competenze nella<br />

L2, ma di “dirottare” la loro frequenza su corsi di prima alfabetizzazione<br />

intensivi.<br />

67


68<br />

Profilo generale dello studente di livello A1


Profilo generale dello studente di livello A2<br />

69


Parte 1^ - Schede relative alle discipline<br />

Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0<br />

Premessa: uno studente neo arrivato in Italia che si inserisce senza alcuna<br />

<br />

nuto<br />

conto del profilo linguistico generale di chi non ha competenze in<br />

Italiano<br />

70<br />

Profilo linguistico generale dello studente senza competenze nella L2<br />

Riesce normalmente ad assolvere alcune funzioni comunicative essenziali<br />

quali<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

imparare il prima possibile quando si trova a vivere in un paese straniero.<br />

prie<br />

competenze linguistiche nella L2, perciò non possiamo usare queste<br />

conoscenze a fini didattico-educativi perché sono eccessivamente scarse<br />

e poco formalizzate.


Italiano - Livello 0 - A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I TE-<br />

MATICHE<br />

<br />

scuola-Famiglia-Casa-<br />

Corpo-Abbigliamento-<br />

Colori-Numeri-Lavoro-<br />

Cibo- Animali - Gusti e<br />

preferenze - Orologio e<br />

calendario - Stagioni<br />

- mezzi di trasporto<br />

2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />

- descrizione<br />

- narrazione breve: cronaca<br />

3. CONTENUTI GRAMMA-<br />

TIC<strong>AL</strong>I (1)<br />

- l’articolo<br />

- il nome: comune, proprio,<br />

concreto – genere e<br />

numero.<br />

- L’aggettivo qualificativo,<br />

possessivo e dimostrativo.<br />

- Pronome personale soggetto<br />

- Il verbo: presente indicativo<br />

di essere- avere e<br />

delle voci verbali più frequenti<br />

delle tre coniugazioni<br />

regolari.<br />

- Presente indicativo di alcuni<br />

verbi irregolari: fare,<br />

andare, dare, venire, uscire,<br />

dire.<br />

- Presente indicativo di<br />

alcuni verbi riflessivi: svegliarsi,<br />

alzarsi, lavarsi…ecc.<br />

- Alcune preposizioni semplici<br />

e articolate – sopra<br />

a, sotto a, vicino a…<br />

- Avverbi di tempo: ieri,<br />

oggi, domani…<br />

- Congiunzioni: e<br />

- Ordine e costruzione<br />

della frase<br />

<br />

interpunzione: punto, virgola,<br />

punto interrogativo<br />

<br />

Comprensione della lingua<br />

orale<br />

- comprende ed esegue<br />

indicazioni di lavoro scolastico<br />

(leggi, copia, scrivi,<br />

…)<br />

- comprende semplici osservazioni<br />

di valutazione<br />

sul lavoro svolto (bravo,<br />

bene…)<br />

Produzione della lingua<br />

orale<br />

- esprime i propri bisogni<br />

e le condizioni soggettive<br />

- racconta fatti accaduti<br />

nel presente relativi<br />

all’ambito del quotidiano<br />

Comprensione della lingua<br />

scritta<br />

- comprendere il significato<br />

globale di un breve<br />

testo<br />

- eseguire una serie di<br />

istruzioni scritte<br />

Produzione della lingua<br />

scritta<br />

- riprodurre i suoni semplici<br />

e complessi<br />

- scrivere, sotto dettatura,<br />

parole conosciute<br />

- scrivere, sotto dettatura,<br />

brevi frasi legate all’esperienza<br />

personale<br />

- usa le maiuscole<br />

CONOSCENZA DELLA<br />

STRUTTURA DELLA LIN-<br />

GUA (1)<br />

Ha acquisito una accettabile<br />

competenza ortografica:<br />

- usa i digrammi, i trigrammi<br />

e i suoni complessi<br />

- distingue i suoni doppi<br />

- usa l’accento<br />

- usa l’apostrofo<br />

- usa le maiuscole<br />

<br />

importanza mantenere<br />

uno stretto contatto con i<br />

docenti di Italiano L2<br />

- Per quanto concerne le<br />

indicazioni di strategie si<br />

veda il documento riportato<br />

in premessa inerente<br />

il rapporto tra strategie<br />

di insegnamento e profili<br />

linguistici<br />

- Il suono doppio viene<br />

percepito dallo studente<br />

di L2 solo sotto dettatura<br />

dell’insegnante madrelingua.<br />

Nell’autodettatura<br />

questa competenze di<br />

perde. Bisogna insegnare<br />

a classificare e a “vedere”<br />

le parole con la doppia<br />

di uso comune.<br />

- Ricordiamo che l’arabo<br />

e il cinese e altre lingue<br />

non hanno maiuscole)<br />

Nel caso di studenti con<br />

livello 0 si tratta di sospendere<br />

la valutazione<br />

e di indirizzare gli studenti<br />

alla frequenza dei corsi di<br />

Italiano L2.<br />

Nel caso di studenti che,<br />

inseriti all’inizio dell’anno<br />

scolastico stanno frequentando<br />

corsi di Italiano<br />

L2 la valutazione potrebbe<br />

essere espressa<br />

<br />

indicati nella colonna<br />

Il raggiungimento degli<br />

obiettivi indicati potrebbero<br />

rappresentare la<br />

soglia della sufficienza,<br />

tenendo presente che,<br />

secondo i criteri della valutazione<br />

formativa, l’attribuzione<br />

di un voto deve<br />

fare riferimento ad altre<br />

variabili quali: il livello di<br />

partenza e l’impegno dimostrato<br />

Non dovranno quindi essere<br />

valutate le competenze<br />

– culturali/letterarie<br />

Non sarà opportuno proporre<br />

e di conseguenza<br />

valutare l’apprendimento<br />

di tecniche di scrittura<br />

quali il testo espressivo,<br />

il riassunto ed il testo descrittivo-narrativo<br />

71<br />

(1) I riferimenti consueti a “contenuti grammaticali” e “conoscenza della<br />

struttura della lingua” non sono da intendersi come azioni didattiche di<br />

riflessione sulla lingua. Infatti nella didattica della L2 si procede attraverso<br />

categorie nozionali/funzionali. La lingua si impara attraverso strutture e<br />

schemi che consentono l’organizzazione della comunicazione


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

Profilo linguistico generale dello studente di livello A1<br />

72<br />

<br />

nonché frasi molto semplici per soddisfare bisogni concreti.<br />

È in grado di presentare se stesso o qualcun altro e porre a una persona<br />

domande che la riguardano (esempio: dove abita, familiari, oggetti che<br />

possiede, ecc.) e può rispondere allo stesso tipo di domande.<br />

- È in grado di comunicare in maniera semplice, a condizione che l’interlocutore<br />

parli lentamente, in modo chiaro e si mostri disposto ad aiutarlo.<br />

Nel caso in cui lo studente si inserisca con una padronanza della lingua<br />

prevedere la frequenza obbligatoria del corso di Italiano<br />

L2 per il consolidamento delle competenze linguistiche portando lo<br />

studente al livello A2<br />

Obiettivi minimi sui quali esprimere la valutazione saranno pertanto quelli<br />

previsti dal QCE (Quadro Comune Europea delle Lingue) ed i relativi<br />

contenuti sotto riportati


Italiano - Livello A1 - A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I TEMA-<br />

TICHE<br />

<br />

scuola-Famiglia-Casa-<br />

Corpo-Abbigliamento-<br />

Colori-Numeri-Lavoro-<br />

Cibo-Animali-Gusti<br />

preferenze-Orologio<br />

calendario-Stagioni<br />

- mezzi di trasporto<br />

e<br />

e<br />

2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />

- descrizione<br />

- narrazione breve: cronaca<br />

3. CONTENUTI GRAMMA-<br />

TIC<strong>AL</strong>I (CFR note 1 pag. 71)<br />

- l’articolo<br />

- il nome: comune, proprio,<br />

concreto – genere e numero.<br />

- L’aggettivo qualificativo,<br />

possessivo e dimostrativo.<br />

- Pronome personale soggetto<br />

- Il verbo: presente indicativo<br />

di essere- avere e delle<br />

voci verbali più frequenti<br />

delle<br />

tre coniugazioni regolari.<br />

- Presente indicativo di alcuni<br />

verbi irregolari: fare,<br />

andare, dare, venire, uscire,<br />

dire.<br />

- Presente indicativo di alcuni<br />

verbi riflessivi: svegliarsi,<br />

alzarsi, lavarsi…ecc.<br />

- Alcune preposizioni semplici<br />

e articolate – sopra a,<br />

sotto a, vicino a…<br />

- Avverbi di tempo: ieri,<br />

oggi, domani…<br />

- Congiunzioni: e<br />

- Ordine e costruzione della<br />

frase<br />

<br />

interpunzione: punto, virgola,<br />

punto interrogativo<br />

<br />

COMPRENSIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />

1) Sa ascoltare e comprendere semplici e<br />

brevi messaggi orali ricorrenti nel<br />

linguaggio della classe:<br />

- rispondere a saluti<br />

- comprendere ed eseguire comandi che<br />

richiedono una “risposta fisica” (avvicinarsi,<br />

alzarsi, sedersi,…)<br />

- comprendere e agire consegne relative<br />

<br />

colora, …)<br />

- comprendere ed eseguire indicazioni di<br />

lavoro scolastico (leggi, copia, scrivi, …)<br />

- comprendere semplici osservazioni di valutazione<br />

sul lavoro svolto (bravo, bene…)<br />

2) Sa ascoltare e comprendere micro-messaggi<br />

orali relativi ad aspetti concreti della<br />

vita quotidiana:<br />

- comprendere il significato globale con<br />

l’aiuto di elementi chiave e di facilitazioni<br />

paralinguistiche<br />

- apprendere nuovi vocaboli relativi alla<br />

vita scolastica e alla vita quotidiana<br />

- comprendere e riconoscere le frasi interrogative<br />

che prevedono un modello<br />

domanda/risposta di tipo chiuso<br />

3) Sa ascoltare e comprendere brevi racconti<br />

relativi a esperienze concrete vissute<br />

da altri, con il supporto di immagini e<br />

drammatizzazioni:<br />

- cogliere il contenuto globale del fatto<br />

- individuare le persone coinvolte<br />

- riordinare in sequenze le immagini<br />

PRODUZIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />

1) Sa parlare con pronuncia “accettabile”<br />

al fine di essere compresi<br />

2) Sa usare vocaboli ed espressioni di uso<br />

frequente per:<br />

- denominare cose, persone, animali<br />

- costruire campi lessicali con nomi, verbi,<br />

aggettivi per associazione e per contrasto<br />

- usare il lessico appreso in nuovi contesti<br />

3) Sa chiedere e dare informazioni:<br />

<br />

- sull’ambiente della scuola<br />

- sull’ambiente familiare<br />

getti<br />

e situazioni<br />

- sulla posizione e la collocazione nello spazio<br />

e nel tempo<br />

- chiedere una cosa<br />

- chiedere a qualcuno di fare qualcosa<br />

4) Sa esprimere aspetti della soggettività:<br />

- esprimere i propri bisogni e le condizioni<br />

soggettive<br />

- esprimere i gusti e le preferenze<br />

Nel caso di studenti con<br />

<br />

si consiglia di valutare le<br />

competenze linguistiche e<br />

testuali con riferimento alla<br />

<br />

-<br />

<br />

porre<br />

e di conseguenza<br />

valutare l’apprendimento<br />

di tecniche di scrittura quali<br />

il testo espressivo, il riassunto<br />

ed il detesto descrittivo<br />

narrativo<br />

Potranno essere le valutate<br />

le competenze culturali<br />

–letterarie solo con riferimento<br />

alle prestazioni previste<br />

per la comprensione<br />

della lingua scritta avendo<br />

cura di utilizzare brevi<br />

testi semplificati<br />

Il raggiungimento degli<br />

obiettivi indicati potrebbero<br />

rappresentare la soglia<br />

della sufficienza, tenendo<br />

presente che, secondo i<br />

criteri della valutazione formativa,<br />

l’attribuzione di un<br />

voto deve fare riferimento<br />

ad altre variabili quali: il<br />

livello di partenza e l’impegno<br />

dimostrato<br />

Non dovranno quindi essere<br />

valutate le competenze<br />

– culturali/letterarie<br />

73


CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI<br />

PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

relativi all’esperienza personale<br />

recente:<br />

- raccontare fatti accaduti nel presente<br />

- presentare le persone coinvolte nei fatti<br />

narrati<br />

6) Sa sostenere una breve conversazione:<br />

- porre domande e rispondere in maniera<br />

concisa<br />

- usare nei contesti reali di comunicazione<br />

le strutture e i modelli linguistici appresi<br />

in dialoghi guidati<br />

COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />

1) Sa decodificare e leggere:<br />

- possedere la corrispondenza grafema<br />

fonema<br />

- leggere i digrammi, i trigrammi e i suoni<br />

complessi<br />

2) Sa leggere e comprendere brevi testi:<br />

- associare la parola all’immagine<br />

- associare brevi frasi a immagini<br />

- rispondere a semplici domande strutturate<br />

sul testo<br />

- comprendere il significato globale di un<br />

breve testo<br />

- eseguire una serie di istruzioni scritte<br />

- ordinare in sequenze<br />

74<br />

PRODUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />

1) Sa scrivere e trascrivere:<br />

- riprodurre i suoni semplici e complessi<br />

- scrivere, sotto dettatura, parole conosciute<br />

- scrivere, sotto dettatura, brevi frasi<br />

2) Sa completare brevi testi:<br />

- sostituire la parola al disegno o all’immagine<br />

- trovare la parola mancante o nascosta<br />

- trovare la frase mancante<br />

3) Sa riordinare le parti di un testo:<br />

- riordinare la frase<br />

- rimettere in ordine due o più frasi<br />

- riordinare semplici sequenze temporali<br />

4) Sa utilizzare la lingua posseduta in semplici<br />

produzioni scritte:<br />

- scrivere brevi didascalie relative ad immagini<br />

conosciute<br />

5) Sa utilizzare la lingua posseduta per scopi<br />

funzionali:<br />

- compilare un semplice questionario con i<br />

dati personali<br />

- saper scrivere i compiti nel diario<br />

- scrivere una cartolina<br />

CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DELLA<br />

LINGUA<br />

Ha acquisito una accettabile competenza<br />

ortografica:<br />

- usa i digrammi, i trigrammi e i suoni complessi<br />

- distingue i suoni doppi<br />

- usa l’accento<br />

- usa l’apostrofo<br />

- usa le maiuscole (Ricordiamo che l’arabo<br />

e il cinese e altre lingue non hanno maiuscole)<br />

Valorizzare la lingua d’origine:<br />

- costruire semplici glossari bilingue<br />

- Il suono doppio viene<br />

percepito dallo<br />

studente di L2 solo sotto<br />

dettatura dell’insegnante<br />

madrelingua.<br />

Nell’autodettatura<br />

questa competenze di<br />

perde. Bisogna insegnare<br />

a classificare e<br />

a “vedere” le parole<br />

con la doppia di uso<br />

comune.<br />

- Ricordiamo che l’arabo<br />

e il cinese e altre<br />

lingue non hanno maiuscole)


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari – IT<strong>AL</strong>IANO –<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />

Profilo generale dello studente Livello A2<br />

<br />

di senso<br />

immediato (es: informazioni sulla propria persona e sulla famiglia oppure<br />

su acquisti,<br />

lavoro, ambiente circostante).<br />

- È in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano<br />

uno scambio di<br />

<br />

- È in grado di descrivere, con l’ausilio di mezzi linguistici semplici, la propria<br />

provenienza<br />

e formazione, l’ambiente circostante e fatti relazionati ai bisogni immediati<br />

75


Italiano - Livello A2 - B1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie - Indicazioni per la valutazione<br />

76<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

1. AMBITI LESSIC<strong>AL</strong>I E TE-<br />

MATICHE<br />

- caratteristiche fisiche<br />

della persona - aspetti<br />

del carattere- luoghi e<br />

ambienti- amicizia- sport<br />

- tempo libero- feste- malattie-<br />

stati d’animo e sentimenti<br />

2. TIPOLOGIE TESTU<strong>AL</strong>I<br />

- descrizione<br />

- narrazione: cronaca, lettera,<br />

diario<br />

3. CONTENUTI GRAMMA-<br />

TIC<strong>AL</strong>I<br />

- l’articolo con l’aggettivo<br />

possessivo e nomi di parentela<br />

- plurali e femminili irregolari<br />

di alcuni nomi<br />

- I gradi dell’aggettivo<br />

qualificativo<br />

- Alcuni aggettivi indefiniti<br />

- Pronome personale soggetto<br />

e complemento<br />

- Pronome relativo che<br />

- Il verbo: passato prossimo,<br />

imperfetto, futuro indicativo<br />

di essere- avere<br />

e delle<br />

voci verbali più frequenti<br />

delle tre coniugazioni regolari.<br />

- passato prossimo, imperfetto,<br />

futuro indicativo<br />

di alcuni verbi irregolari:<br />

fare,<br />

andare, dare, venire, uscire,<br />

dire.<br />

- passato prossimo, imperfetto,<br />

futuro indicativo<br />

di alcuni verbi riflessivi:<br />

svegliarsi,<br />

alzarsi, lavarsi…ecc.<br />

- Le preposizioni semplici<br />

e articolate<br />

- Avverbi di tempo e di<br />

luogo<br />

- Congiunzioni: e, o, ma,<br />

perché, quando<br />

- Costruzione di semplici<br />

periodi utilizzando le<br />

congiunzione note e il che<br />

relativo<br />

punzione<br />

COMPRENSIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />

1) Ascolta e comprende il racconto di un’esperienza:<br />

- comprendere il significato globale<br />

- comprendere descrizioni di oggetti, luoghi,<br />

persone<br />

PRODUZIONE DELLA LINGUA OR<strong>AL</strong>E<br />

1) Sa utilizzare la lingua nelle forme colloquiali<br />

richieste dalle situazioni della<br />

vita quotidiana:<br />

- cominciare ad utilizzare registri diversi (formale<br />

- informale)<br />

- chiedere e dare informazioni<br />

- avere la consapevolezza di non avere compreso<br />

ed esplicitarlo<br />

2) Racconta fatti vissuti in prima persona o ai<br />

quali si è assistito e riferire fatti<br />

accaduti ad altri:<br />

- utilizzare semplici nessi causali e temporali<br />

3) Elabora brevi relazioni su elementi della<br />

propria identità e della propria<br />

storia:<br />

- raccontare episodi della propria storia<br />

COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />

1) Consolida la capacità di lettura:<br />

- leggere correttamente<br />

2) Legge e comprende testi di vario genere<br />

(narrativo, informativo, regolativo):<br />

- utilizza il dizionario<br />

- risponde a domande di tipo chiuso (multiple<br />

e vero/falso)<br />

- riferisce il contenuto del testo seguendo una<br />

traccia<br />

PRODUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA<br />

1) Sa scrivere in italiano con accettabile competenza<br />

ortografica<br />

2) Completa brevi testi:<br />

- completa un testo con la struttura “a buchi”<br />

3) Riordina le parti di un testo:<br />

- in ordine logico<br />

- in ordine cronologico<br />

4) Descrive persone, luoghi, fatti ed esperienze<br />

nel presente e nel passato<br />

5) Produce brevi testi di tipo funzionale e di<br />

carattere personale:<br />

- scrive una lettera ad un destinatario reale<br />

- scrive un diario personale<br />

- scrive un messaggio o un appunto<br />

6) Sintetizza:<br />

- identifica le informazioni principali (chi, dove,<br />

quando, che cosa, perché)<br />

CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DEL-<br />

LA LINGUA<br />

1) Riconosce in una frase alcune parti del discorso:<br />

articolo, nome, aggettivo e<br />

verbo.<br />

2) Costruisce correttamente una frase minima.<br />

USARE LA LINGUA IN FUNZIONE IN-<br />

TERCULTUR<strong>AL</strong>E<br />

Conosce e confronta elementi della cultura<br />

d’origine e della cultura<br />

italiana (valorizzazione della cultura d’origine):<br />

- narra aspetti ed esperienze relativi alla propria<br />

storia e alla cultura d’origine<br />

(feste, religione, cibi, ecc…)<br />

- Indirizzare lo studente<br />

al corso di<br />

lingua Italiana per<br />

il consolidamento<br />

delle competenze<br />

finalizzato al raggiungimento<br />

del<br />

<br />

verso la comprensione<br />

della lingua<br />

dello studio<br />

mentale<br />

importanza<br />

mantenere<br />

uno stretto contatto<br />

con i docenti di<br />

Italiano L2<br />

- Per quanto concerne<br />

le indicazioni<br />

di strategia si<br />

veda il documento<br />

riportato in premessa<br />

inerente il<br />

rapporto tra strategie<br />

di insegnamento<br />

e profili linguistici<br />

- Gli obiettivi minimi<br />

sui quali esprimere la<br />

valutazione saranno<br />

portati<br />

nella colonna<br />

- Ai fini dell’individuazione<br />

della soglia del-<br />

<br />

utile individuare le<br />

prestazioni che si ritengono<br />

inderogabili, ad<br />

esempio individuando<br />

le prestazioni che più<br />

si ritengono essenziali<br />

ai fini dell’acquisizione<br />

della lingua dello studio.<br />

<br />

proporre e di conseguenza<br />

valutare l’apprendimento<br />

di tecniche<br />

di scrittura quali il<br />

testo espressivo, il riassunto<br />

mentre sere<br />

valutata la capa-<br />

<br />

semplici testi descrittivi<br />

- Valutare le competenze<br />

culturali-letterarie<br />

con riferimento alle<br />

prestazioni previste<br />

per la comprensione<br />

della lingua scritta<br />

avendo cura di utilizzare<br />

brevi testi semplificati<br />

anche di vario<br />

tipo (narrativo, informativo,<br />

regolativi)


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –STORIA –<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE Livello iniziale 0 - A1<br />

Premessa<br />

Sarebbe auspicabile che i docenti di Italiano L2 in accordo con i docenti di<br />

classe sviluppassero i contenuti riportati di seguito nelle tabelle, durante il<br />

corso di lingua all’interno delle esercitazioni proposte<br />

Lo studente non italiano, che frequenta il corso iniziale di italiano L2, gene-<br />

dio<br />

perché ha compiuto studi di livello medio inferiore nel proprio paese.<br />

Non sa esprimerli perché non conosce la lingua italiana.<br />

77<br />

Dunque:<br />

te<br />

alla propria esperienza di studio<br />

<br />

però<br />

<br />

senso lato, se la provenienza dello studente dista “culturalmente” dall’Europa.<br />

I contenuti della nostra cultura possono essere conosciuti e condivisi,<br />

sconosciuti, non condivisi o incomprensibili


STORIA - Livello 0 - A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie - Indicazioni per la valutazione<br />

78<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA V<strong>AL</strong>UTA-<br />

ZIONE<br />

La divisione del territorio europeo<br />

nei principali stati.<br />

I principali monti, fiumi, laghi,<br />

isole nel territorio europeo<br />

Il bacino del Mediterraneo<br />

nelle sue caratteristiche<br />

generali<br />

L’Italia fisica nei suoi tratti<br />

generali<br />

<br />

italiane<br />

Il comune, la provincia, la<br />

regione<br />

Il percorso dalla terra d’origine<br />

all’Italia<br />

Saper indicare lo spazio richiesto<br />

sulla carta geografica politica e fisica,<br />

anche muta<br />

idem<br />

Saper indicare i principali stati<br />

che si affacciano nel bacino del<br />

Mediterraneo<br />

Saper indicare lo spazio richiesto<br />

sulla carta fisica, anche muta<br />

Saper indicare lo spazio richiesto<br />

sulla carta politica, anche muta<br />

Saper indicare lo spazio richiesto<br />

sulla carta geografica politica e<br />

fisica, anche muta<br />

Saper indicare lo spazio richiesto<br />

Esercizi di fronte<br />

alle carte geografiche<br />

in classe. Allo<br />

studente vengono<br />

fornite cartine personali<br />

a colori e un<br />

vocabolario adeguato<br />

per usare<br />

una prima terminologia<br />

storico-geografica<br />

Il docente di Italiano L2 presenta<br />

al consiglio di classe il percorso di<br />

studio individuale degli studenti e<br />

<br />

gli esercizi svolti e le verifiche effettuate.<br />

Il livello di sufficienza si intende raggiunto<br />

rispondendo a quesiti di<br />

seguito esemplificati<br />

Il docente di Italiano L2 e l’insegnante<br />

di storia esprimono insieme<br />

una valutazione sui risultati complessivi<br />

Gli esempi qui di seguito offrono un’ indicazione della quantità di nozioni che possono essere apprese in questa fase.<br />

idem<br />

idem<br />

idem<br />

idem<br />

idem<br />

idem<br />

Obiettivi: produzione della lingua orale<br />

Lo studente sa presentare gli spazi geografici di fronte alla diverse cartine (rispondendo alla<br />

<br />

<br />

Cerca… Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Polonia, Grecia<br />

Cerca…. Pirenei, Alpi e Appennini<br />

Cerca… Senna, Tamigi, Reno, Danubio, Po<br />

<br />

Lo studente sa presentare gli spazi geografici di fronte alla carta (rispondendo alla richiesta:”<br />

<br />

Corsica, Malta e Creta)<br />

<br />

Cerca sulla carta: le Alpi, gli Appennini, il Po, il Tevere e il lago di Garda<br />

Obiettivi: produzione della lingua scritta:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

3. Sa completare (cloze) esercitazioni in lingua italiana dimostrando l’apprendimento di termini<br />

specifici. Esempio:<br />

<br />

di Cremona…. e via di seguito<br />

L’Italia …… una penisola.


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –STORIA –<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE Livello iniziale A1A2<br />

Contenuti<br />

Considerazioni generali<br />

Le proposte di studio devono essere individuate dal docente di Italiano L2 insieme all’insegnante<br />

di classe e corrispondere:<br />

-alle competenze acquisite nell’apprendimento della L2<br />

<br />

steriale<br />

previsto per quell’ordine di studi.<br />

Obiettivi<br />

Apprendere l’italiano studiando<br />

Partecipare<br />

Saper rappresentare il tempo. Le convenzioni: cinese, greca, romana, cristiana, mussulmana.<br />

Il senso di anno 0, a.C e d.C<br />

Sapersi orientare su una cartina geografico-storica<br />

Saper individuare<br />

Conoscenza di due o tre argomenti<br />

Strumenti e strategie<br />

-Apparati iconici<br />

-Cartine geografiche e storiche<br />

-Spiegazione dell’insegnante<br />

-Schemi di presentazione dell’argomento<br />

-Schemi riassuntivi della spiegazione<br />

-Testi semplificati e ridotti<br />

-Vocabolario specifico<br />

-Esercitazioni adeguate alle verifiche<br />

79<br />

Indicazioni per la valutazione<br />

<br />

studiati. Il livello di sufficienza si intende raggiunto rispondendo a quesiti qui di seguito<br />

esemplificati:<br />

- a domanda rispondo (domande chiare e mirate)<br />

<br />

- tabelle, cartine geografiche da compilare<br />

- testi da completare<br />

- elenchi di dati da compilare<br />

Vediamo qualche schematico esempio tratto dall’esperienza degli insegnanti.<br />

<br />

educativa.<br />

- La proposta su “La comparsa dell’uomo sulla terra” e stata costruita sulle indicazioni del<br />

<br />

<br />

- La proposta di studio del codice di Hammurabilaborazione<br />

con l’insegnante di Diritto<br />

- La proposta di studio “La nascita dell’Europa nel Medio Evo” <br />

dell’area linguistica e storica coordinata dalla prof.ssa Giovanna Facchini docente esperta<br />

di italiano L2 e formatrice<br />

- I Testi semplificati sono stati curati dalla Prof. ssa Giovanna Facchini docente esperta di<br />

italiano L2 e formatrice


STORIA - Livello A1 - A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

IL TEMPO (Livello A1)<br />

80<br />

La rappresentazione<br />

del tempo su quell’<br />

immaginario orologio che<br />

permette di visualizzare<br />

sullo spazio ristretto delle<br />

<br />

e dell’uomo.<br />

La rappresentazione<br />

del tempo su una linea,<br />

che metta in evidenza<br />

<br />

esprima il tempo in anni<br />

e millenni, otto dei quali<br />

hanno preceduto la<br />

nascita di Cristo e due<br />

l’anno seguita.<br />

La rappresentazione del<br />

tempo su una linea, che<br />

metta in evidenza gli ultimi<br />

<br />

l’inizio del calendario<br />

cinese, greco, romano<br />

e islamico e sappia<br />

indicarne i motivi.<br />

Acquisire il senso della<br />

durata del tempo<br />

Sapere che esistono<br />

svariati sistemi di<br />

calcolo del tempo<br />

Sapere quando la terra<br />

ha avuto origine<br />

Sapere quando il<br />

genere umano ha avuto<br />

origine<br />

Saper leggere una linea<br />

del tempo<br />

Conoscere i seguenti<br />

termini: millennio, secolo,<br />

anteriore, posteriore,<br />

contemporaneo,<br />

olimpiadi, profeta<br />

Saper costruire una<br />

linea del tempo<br />

tenendo conto, nella<br />

rappresentazione, del<br />

rapporto spazio-tempo<br />

Chiare e dettagliate<br />

rappresentazioni<br />

iconiche<br />

Spiegazione<br />

dell’insegnante<br />

Vocabolario di<br />

termini specifici: di<br />

base, predisposto<br />

dall’insegnante e uno<br />

da costruire secondo i<br />

bisogni dello studente.<br />

<br />

sufficiente se sa<br />

eseguire:<br />

Esercizi di distinzione<br />

tra vero e falso<br />

Esercizi di<br />

ordinamento<br />

cronologico degli<br />

eventi<br />

Esercizio di<br />

comprensione del<br />

lessici specifico<br />

Saper suddividere<br />

la linea del tempo<br />

<br />

misura: anni, secoli,<br />

millenni


CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

La comparsa dell’uomo<br />

sulla terra.<br />

L’uomo sapiens-sapiens<br />

Livello - A2<br />

<br />

<br />

polato<br />

la terra<br />

pare<br />

l’uomo Sapien-Sapiens<br />

<br />

mo Sapien-Sapiens<br />

Obiettivi generali<br />

- acquisire il senso della<br />

durata e della partizione<br />

del tempo: preistoria, paleolitico<br />

- acquisire le caratteristiche<br />

essenziali dei periodi<br />

- acquisire le caratteristiche<br />

essenziali dell’evoluzione<br />

dell’uomo<br />

- acquisire le caratteristiche<br />

essenziali dell’uomo<br />

Sapien-Sapiens<br />

- acquisire termini specifici<br />

Sapere<br />

- Saper operare sui testi<br />

semplificati: inserendo<br />

parole mancati (cloze),<br />

sottolineando parole<br />

chiave, rispondendo a<br />

domande, facendo un<br />

elenco di informazioni.<br />

- Essere consapevoli<br />

dell’importanza dei primi<br />

rudimenti tecnici dell’uomo<br />

primitivo<br />

- Saper valutare l’importanza:<br />

del linguaggio,<br />

della vita associata,<br />

dell’abitazione, degli attrezzi,<br />

del fuoco dei disegni<br />

rupestri.<br />

- Comprendere e usare i<br />

termini specifici: preistoria,<br />

paleolitico australopiteco,<br />

abilis, erectus, sapiens,<br />

sapiens- sapiens<br />

Saper fare:<br />

- Misurare la durata degli<br />

eventi<br />

- Valutare l’estensione di<br />

uno spazio di una migrazione<br />

antica<br />

- Esercizi di ordinamento<br />

cronologico degli eventi<br />

- Collocare sulla cartina<br />

la comparsa dell’uomo<br />

sapiens-sapiens indicando<br />

il tempo<br />

- Lavorare su semplici<br />

nessi causa-effetto<br />

Viene fornita agli studenti:<br />

- carta geografica del mondo<br />

che indichi la presenza<br />

degli ominidi sulla terra<br />

- carta geografica che individui<br />

approssimativamente<br />

il percorso dell’uomo sulla<br />

terra<br />

- linea del tempo scandita di<br />

diecimila in diecimila anni<br />

- Testo semplificato dall’insegnante<br />

del ritrovamento di<br />

Lucy<br />

- Disegno: un possibile albero<br />

genealogico della famiglia<br />

umana<br />

- Disegno: le probabili fattezze<br />

della famiglia umana<br />

<br />

l’evoluzione fisica e l’aumen-<br />

<br />

dell’uomo<br />

<br />

sotto le voci: dove vive, come<br />

teristiche<br />

dell’australopiteco,<br />

dell’uomo abilis, erectus, sapiens,<br />

sapiens- sapiens<br />

<br />

dall’insegnante che riassuma<br />

le caratteristiche generali<br />

dell’ epoca paleolitica<br />

- Breve testo semplificato<br />

sull’uso del fuoco<br />

- Breve testo semplificato che<br />

riassuma la migrazione sul<br />

pianeta dell’uomo Sapiens<br />

–Sapiens e indichi le caratteristiche<br />

economiche, sociali e<br />

artistiche della sua vita<br />

- Foto delle grotte dipinte<br />

dall’uomo sapiens<br />

Esempio di esercizio di produzione<br />

scritta. A domanda<br />

rispondo.<br />

polati<br />

dall’uomo sapiens-sapiens?<br />

Come si chiamano gli<br />

oggetti del disegno? Perché<br />

<br />

utile della scheggia lavorata<br />

per cacciare?Perché l’uomo<br />

sapiens disegnava gli animali?<br />

- Il livello di sufficienza<br />

si intende raggiunto<br />

quando rispondendo<br />

a quesiti del tipo:<br />

Ver/Falso – Compilazione<br />

Tabelle - Ordinamento<br />

di eventi<br />

– Comprensione del<br />

lessico specifico, dimostra<br />

di aver raggiunto<br />

gli obiettivi riportati<br />

nella colonna<br />

81


CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

Il codice di Hammurabi<br />

Livello - A2<br />

82<br />

- Chi era Hammurabi: le<br />

caratteristiche principali<br />

della figura regale<br />

- Il tempo e lo spazio del<br />

suo regno<br />

<br />

babilonese al tempo di<br />

Hammurabi<br />

<br />

- Il codice di leggi istituito<br />

dal re:<br />

<br />

<br />

rali<br />

delle leggi<br />

<br />

reati<br />

<br />

punizioni previste<br />

Obiettivi generali<br />

- acquisire i principali<br />

dati attorno al tempo,<br />

rabi<br />

- conoscere la figura di<br />

Hammurabi<br />

- acquisire l’importanza<br />

delle leggi scritte nella<br />

<br />

- conoscere i testi delle<br />

principali leggi del codice<br />

- acquisire termini specifici<br />

Sapere<br />

- Conoscere Hammurabi,<br />

il tempo in cui visse e<br />

il territorio su cui regnava<br />

- Conoscere gli aspetti<br />

<br />

babilonese e la sua divisione<br />

in classi sociali<br />

- Conoscere il significato<br />

di codice, di leggi, articolo,<br />

norma<br />

- Conoscere il contenuto<br />

degli articoli semplificati<br />

dall’insegnante<br />

- Conoscere il lessico<br />

proposto<br />

Saper fare<br />

- Saper cogliere la differenza<br />

tra le classi sociali<br />

- Saper cogliere il ruolo<br />

di Hammurabi nel suo<br />

tempo<br />

- Saper leggere una<br />

norma<br />

- Saper dire perché non<br />

ci fu pratica attuazione<br />

del codice<br />

Materiale iconografico:<br />

dalla carta geografica,<br />

che individui l’impero di<br />

Hammurabi, alla stele<br />

del codice<br />

linea del tempo scandita<br />

in secoli<br />

Schede strutturate: a)<br />

breve testo che semplifichi<br />

e renda leggibili<br />

le informazioni del libro<br />

di testo b) testo semplificato<br />

dall’insegnante<br />

dei principali articoli e<br />

di alcune considerazioni<br />

essenziali<br />

<br />

ge<br />

del taglione<br />

zione<br />

tra reato doloso e<br />

colposo<br />

provare<br />

la colpa<br />

<br />

pene<br />

<br />

pena detentiva<br />

<br />

rapporto genitore-figlio<br />

<br />

moglie<br />

<br />

Vocabolario adeguato<br />

all’argomento: re, classi<br />

sociali, codice, articolo,<br />

norma, giustizia, giusto,<br />

retto, retta, norma,<br />

reo, reato, colpa, dolo,<br />

prigionia, mutilazione,<br />

uguaglianza, disuguaglianza,<br />

concubina……..<br />

Il livello di sufficienza<br />

si intende raggiunto<br />

rispondendo a quesiti<br />

del tipo:<br />

A quale secolo appartiene<br />

il codice di Hammurabi?<br />

<br />

<br />

<br />

Il codice era basato su:<br />

<br />

ne<br />

<br />

gli uomini<br />

<br />

per chi commetteva un<br />

reato?<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

teristiche<br />

del codice di<br />

Hammurabi?<br />

mini<br />

tutti uguali<br />

vero<br />

<br />

prove certe<br />

<br />

giuramento<br />

<br />

tra reato doloso e colposo<br />

za<br />

tra reato doloso e<br />

colposo<br />

Da quante leggi era<br />

composto il codice?<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Cosa significa reo?


CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

La nascita dell’Europa<br />

nel Medioevo<br />

Livello - A2<br />

- La lingua ufficiale<br />

dell’impero romano.<br />

- Le lingue sui vari<br />

territori<br />

- Il Sacro Romano<br />

Impero<br />

- Il concilio di Tours<br />

- Il giuramento di<br />

Strasburgo: lingue<br />

diverse per nazioni<br />

diverse<br />

- Le monarchie medioevali:<br />

la Francia<br />

dei Capetingi, l’Inghilterra<br />

dei Sassoni<br />

<br />

secolo)<br />

- Spagna, Inghilterra,<br />

Svizzera diverranno<br />

stati nazionali<br />

europei alla fine del<br />

-<br />

<br />

secolo (comunicazione<br />

dell’insegnante)<br />

Sapere<br />

- Conoscere le radici dell’Europa a<br />

mana<br />

<br />

nei territori dell’impero romano<br />

- Rendersi conto che una lingua non<br />

<br />

- Saper raccontare in modo semplice<br />

come e quando i popoli hanno parlato<br />

lingue volgari<br />

- Saper spiegare la definizione “Sacro<br />

Romano Impero” e “Impero carolingio”<br />

- Sapere quali lingue si parlavano<br />

nell’Europa Carolingia<br />

- Conoscere la prima testimonianza<br />

scritta delle lingue volgari: la “Teudistica”<br />

e la “Romanza”<br />

- Conoscere il significato del termine<br />

“nazione”.<br />

- Conoscere il ruolo della chiesa romana<br />

- Conoscere l’episodio della battaglia<br />

di Hastings e l’opera di Guglielmo<br />

il Conquistatore (Testo semplificato)<br />

- Conoscere l’importanza della battaglia<br />

di Bouvines (Testo semplificato)<br />

- Conoscere le principali monarchie<br />

<br />

- Ampliare il lessico storico anche attraverso<br />

l’uso del vocabolario madre<br />

lingua /L2<br />

Saper fare<br />

- Costruire una tematica di carattere<br />

politico<br />

- Costruire una carta tematica di carattere<br />

linguistico<br />

- Costruire una cartina geografica<br />

che indichi la divisione dell’impero<br />

Carolingio (843) e individuar le tre<br />

aree linguistiche dopo la spartizione<br />

di Verdun<br />

- Giustapporre, alle aree linguistiche<br />

<br />

- Giustapporre, alle aree linguistiche<br />

<br />

- Risolvere esercizi di ordinamento<br />

cronologico degli eventi, individuando<br />

semplici nessi di causa ed effetto<br />

- Costruire una cartina geografica<br />

che indichi le principali monarchie<br />

<br />

- Per un corretto approccio in-<br />

<br />

l’attenzione di mostrare attraverso<br />

una cartina storico/geografica<br />

la presenza degli Arabi<br />

nel mediterraneo, dei Goti e<br />

degli Slavi in Europa.<br />

- Testo ridotto e semplificato<br />

dall’ insegnante. “ In Europa si<br />

<br />

- Carta geografica della massima<br />

espansione dell’impero<br />

romano<br />

- Asse lineare del tempo: date<br />

significative dell’espansione romana<br />

in Europa<br />

- Testo ridotto e semplificato<br />

dall’insegnante “ Dal latino al<br />

volgare dopo la caduta dell’impero<br />

romano” (2 - pag. 84)<br />

- Cartina geografica che indichi<br />

l’ampiezza del “Sacro Romano<br />

Impero”<br />

- Breve testo ridotto e semplificato<br />

dall’insegnante che indichi<br />

i caratteri dell’impero carolingio<br />

- Breve testo ridotto e semplificato<br />

dall’insegnante: Il concilio<br />

<br />

- Cartina geografica che indichi<br />

la divisione dell’impero Carolingio<br />

(843) e individui le tre aree<br />

linguistiche dopo la spartizione<br />

di Verdun<br />

- Breve testo ridotto e semplificato<br />

dall’insegnante: “il giuramento<br />

di Strasburgo”<br />

- Cartina geografica che indichi<br />

le principali monarchie Europee<br />

<br />

- Breve testo ridotto e semplificato<br />

dall’insegnante sulla battaglia<br />

di Hastings e Bouvines<br />

- Cartina geografica che indichi<br />

i territori delle monarchie nazio-<br />

<br />

- Vocabolario. Si invita lo studente<br />

ad usare il vocabolario<br />

della lingua madre/L2: Lingua<br />

nazionale, dialetto, volgare; re,<br />

monarca,monarchia,monarchia<br />

carolingia, impero carolingio;<br />

concilio, divisone,spartizione<br />

- Il livello di sufficienza<br />

si intende<br />

raggiunto quando<br />

rispondendo a<br />

quesiti del tipo: Ver/<br />

Falso – Compilazione<br />

Tabelle- Ordinamento<br />

di eventi<br />

– Comprensione<br />

del lessico specifico,<br />

dimostra di aver<br />

raggiunto gli obiettivi<br />

riportati nella<br />

colonna<br />

83<br />

NB: L’argomento a seconda degli ordini di scuola può esser affrontato nella seconda parte dell’anno<br />

nella classe prima o nella classe seconda.<br />

Lo studente che ha frequentato i corsi di alfabetizzazione A1 e A2, ha competenze sufficienti perché si<br />

sta avviando ad acquisire competenze B1, non consolidate.


STORIA<br />

Esempi di testi ridotti e semplificati utilizzati all’interno dell’unità di studio<br />

sulla “Nascita dell’Europa nel Medio Evo”<br />

Vedi note (1) e (2) nella colonna strategie a pag. 83<br />

(1)“ In Europa si parlava latino”<br />

<br />

<br />

L’impero romano era molto grande: dalla Romania al Portogallo, dal Nord Africa,alla Scozia.<br />

<br />

I romani parlavano il latino. Le persone che andavano a scuola, parlavano una lingua corretta con<br />

regole di grammatica e di sintassi e conoscevano tante parole.<br />

<br />

I romani insegnavano il latino ai popoli conquistati.<br />

Prima i romani hanno conquistato la penisola…………………. iberica I romani sono arrivati sulla costa<br />

verso il 400 avanti Cristo (a. C)<br />

<br />

terra Gallia.<br />

I romani hanno attraversato anche il Canale dalla Manica e sono arrivati anche in Gran Bretagna.<br />

I romani chiamavano questa terra Britannia.<br />

<br />

parte della Romania.<br />

84<br />

<br />

Cerca la penisola Iberica: oggi qui ci sono oggi la .......................... e il<br />

.................................................<br />

<br />

Tutte le persone che abitavano queste terre parlavano bene la lingua latina?<br />

No, i popoli hanno continuato a parlare la loro lingua materna per molto tempo.<br />

Loro parlavano il latino con la loro pronuncia e dicevano molte parole nella lingua materna. Le<br />

persone che studiavano imparavano bene anche se l’accento si sentiva . Le persone che non studiavano<br />

parlavano un dialetto.<br />

Nella penisola Iberica i popoli hanno imparato bene il latino perché i romani sono rimasti qui molto<br />

tempo. Anche in Gallia i popoli hanno imparato bene il latino<br />

In Romania i popoli non hanno imparato bene il latino perché i romani sono rimasti qui meno tem-<br />

<br />

In Inghilterra i romani rimasero poco tempo. Poi sono arrivati altri popoli e hanno insegnato la lingua<br />

che parlavano loro.<br />

<br />

(2)“ Dal latino al volgare, dopo la caduta dell’impero romano”<br />

In Europa c’era, dopo il crollo dell’impero (476 d.C), un periodo di crisi economica e culturale. Le strade<br />

e le scuole non c’erano più. I popoli erano isolati e parlavano in dialetto. Non c’era più il latino<br />

corretto e non c’era più la lingua materna. C’era una nuova lingua.<br />

Le persone importanti della chiesa cristiana parlavano e scrivevano bene in latino perché potevano<br />

studiare. La gente comune però non capiva più il latino.<br />

La gente parlava una nuova lingua.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

3. il portoghese<br />

4. lo spagnolo<br />

5. il provenzale (nel Sud della Francia)<br />

6. il francese (nel Nord della Francia)<br />

<br />

dice “Vulgus”. Da Vulgus viene la parola “volgare”.


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –DIRITTO –<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

1. La norma giuridica<br />

Definizione del termine norma<br />

(come regola di comportamento<br />

obbligatoria)<br />

Concetto e funzioni della sanzione<br />

- Definizione del termine sanzione,<br />

riconducibile al termine punizione<br />

- Individuazione della sanzione in<br />

una norma<br />

- A cosa serve la sanzione?<br />

Le fonti del diritto<br />

- Tra le norme scolastiche definire<br />

una gerarchia: quali prevalgono<br />

sulle altre? (norme del Ministero, del<br />

Preside, del professore, …)<br />

- Analisi di alcuni documenti scolastici<br />

e delle norme in essi contenute<br />

Chi decide queste norme?<br />

2. I soggetti del diritto<br />

La persona fisica<br />

- Esemplificazione del concetto di<br />

persona fisica<br />

La capacità di agire<br />

- I diritti e i doveri degli studenti<br />

<br />

potevo fare prima?<br />

3. Lo Stato<br />

Il Territorio<br />

- Individuazione del territorio dello<br />

Stato italiano(comprensivo anche<br />

di mare e spazio aereo sovrastante<br />

Il popolo<br />

- Analisi del significato della parola<br />

cittadinanza<br />

- Ricerca della propria cittadinanza,<br />

di quella dei propri genitori e<br />

dei propri compagni di classe<br />

- Cosa cambia quando si ottiene la<br />

cittadinanza<br />

- Comprendere l’esistenza di<br />

<br />

partendo dalla scuola<br />

- Essere consapevoli dell’esistenza<br />

di sanzioni<br />

- Saper riconoscere la sanzione<br />

all’interno della norma<br />

- Saper riconoscere la funzione<br />

della sanzione<br />

- Riconoscere la presenza di una<br />

gerarchia tra le fonti (ci sono<br />

norme più importanti e norme<br />

meno importanti)<br />

- Capire il significato di fonte<br />

come origine di una norma giuridica<br />

- Saper individuare chi ha il poter<br />

di dettare una norma (calata<br />

nel contesto scolastico)<br />

- Nell’ambito del diritto riconoscere<br />

se stesso e gli altri come<br />

persone fisiche<br />

- Saper distinguere i diritti dai<br />

doveri<br />

- Sapere cosa comporta il raggiungimento<br />

della maggiore<br />

età (acquisizione dei doveri)<br />

- Conoscere alcuni atti giuridici<br />

che si possono compiere al<br />

raggiungimento della maggiore<br />

<br />

- Saper riconoscere il territorio di<br />

uno Stato<br />

- Conoscere la propria cittadinanza<br />

e quella dei propri genitori<br />

- A cosa serve ottenere la cittadinanza<br />

italiana<br />

- Esemplificazione di alcune<br />

regole che gli studenti devono<br />

seguire a casa, a scuola, mentre<br />

circolano per strada,…....<br />

- Analisi di alcune regole fissate<br />

dai genitori e delle relative<br />

sanzioni (punizioni) da loro applicate<br />

per farle rispettare<br />

- Analisi di alcune regole scolastiche<br />

e individuazione delle<br />

sanzioni applicate in caso di<br />

mancato rispetto<br />

- Riflessione sulla funzione<br />

della punizione (da parte dei<br />

genitori) e della sanzione (da<br />

parte della scuola)<br />

- Dare esempi di norme scolastiche<br />

di diversa origine (Ministero,<br />

Preside, professore)<br />

- Dalle stesse norme, identificare<br />

eventuali documenti che le<br />

raccolgono (es. regole di Istituto<br />

Statuto degli studenti e<br />

delle studentesse)<br />

- Identificare con il nome di<br />

fonte il documento dal quale<br />

proviene la norma in questione<br />

- Dalle stesse norme, riconoscere<br />

chi ha emesso la norma<br />

- Identificare l’ordine con il<br />

quale tali norme devono essere<br />

rispettate<br />

Dare esempi concreti di persone<br />

fisiche<br />

- Esempi di diritti e doveri che<br />

gli studenti hanno<br />

- Esempi contrastivi di ciò che<br />

uno studente non può fare<br />

<br />

dopo il raggiungimento della<br />

<br />

- Partendo dalla cartina<br />

dell’Italia riflettere sui suoi confini<br />

e su ciò che compone il territorio<br />

italiano<br />

- Dare esempi di cittadinanza<br />

partendo dagli studenti presenti<br />

nella classe<br />

- Riflettere sul significato di cittadinanza<br />

come appartenenza<br />

ad un paese<br />

- Far ricercare agli studenti la<br />

propria cittadinanza e quella<br />

dei propri genitori<br />

- Riflettere sui cambiamenti derivanti<br />

dall’acquisizione della<br />

cittadinanza italiana<br />

- Essere in grado di produrre<br />

esempi di norme giuridiche<br />

(legati alle esperienze di vita<br />

dello studente)<br />

- Partendo da una norma<br />

conosciuta ed utilizzata dallo<br />

studente (legata al suo<br />

vissuto), saper distinguere la<br />

norma dalla sanzione<br />

- Partendo dalla stessa<br />

esemplificazione saper dire<br />

a cosa serve la sanzione applicata<br />

- Lo studente riesce ad utilizzare<br />

in modo corretto i termini<br />

norma e sanzione<br />

- Data una serie di norme e<br />

le relative fonti, lo studente riconosce<br />

il fatto che esse non<br />

siano tutte uguali<br />

- Date le stesse norme lo stu-<br />

carne<br />

l’ordine, motivandolo<br />

Lo studente riesce ad utilizzare<br />

in modo corretto i termini<br />

ordine gerarchico/ gerarchia<br />

e fonte<br />

- Lo studente sa utilizzare in<br />

modo appropriato il termine<br />

persona fisica e sa dare<br />

esempi pertinenti<br />

- Date alcune situazioni con-<br />

<br />

di distinguere diritti dai doveri<br />

- Lo studente usa in modo<br />

appropriato i termini diritti<br />

e doveri<br />

- Lo studente sa indicare<br />

sulla cartina quali sono gli<br />

elementi costitutivi del territorio<br />

italiano(aggiungendo<br />

anche la zona marittima e la<br />

porzione aerea)<br />

- Lo studente sa individuare<br />

la propria cittadinanza,<br />

quella dei propri genitori<br />

ed eventualmente dei compagni<br />

<br />

utilizzare in modo appropriato<br />

il termine cittadinanza per<br />

parlare dell’appartenenza<br />

ad un paese<br />

85


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –ECONOMIA –<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

86<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

1. Oggetto dell’economia<br />

I beni e i bisogni<br />

- Individuazione dei bisogni primari<br />

(es. mangiare, curarsi) e dei beni<br />

che servono per soddisfarli (es. panino,<br />

medico)<br />

- Individuazione di servizi (es. visita<br />

del medico)<br />

- Identificazione del bisogno e del<br />

relativo bene e/o servizio che serve<br />

per soddisfarlo (es. sono ammalato<br />

– bisogno – viene a visitarmi il medico<br />

– servizio – prendo una medicina<br />

– bene-)<br />

<br />

economico? (es. per poterlo soddisfare<br />

devo pagare)<br />

- Esemplificazioni di bisogni economici<br />

e di beni/servizi che mi occorrono<br />

per soddisfarli<br />

La famiglia<br />

- Esemplificazione del concetto di<br />

<br />

- Esemplificazione del concetto di<br />

consumo e sua definizione<br />

- Esemplificazione del concetto di<br />

risparmio e sua definizione<br />

- Casi di consumo e risparmio calati<br />

<br />

- Identificazione ed esemplificazione<br />

del legame esistente tra consumo<br />

e acquisto<br />

L’impresa<br />

-<br />

<br />

striale<br />

-<br />

<br />

<br />

- Individuazioni di alcune aziende<br />

<br />

agricole ed industriali<br />

Lo Stato<br />

- Esemplificazione di servizi offerti<br />

dallo Stato<br />

- Esemplificazione e definizione di<br />

tasse<br />

<br />

svolge con le tasse che raccoglie,<br />

quindi declinazione della funzione<br />

delle tasse<br />

-<br />

<br />

inseriscono nel contesto economico<br />

- Saper distinguere tra bisogno,<br />

bene e servizio<br />

bisogno<br />

economico<br />

- Saper cogliere il collegamento<br />

tra bisogno economico e bene/<br />

servizio che serve per soddisfarlo<br />

<br />

- Conoscere il significato di consumo<br />

- Conoscere il significato di risparmio<br />

- Saper distinguere il consumo<br />

dal risparmio<br />

- Riuscire ad associare l’acquisto<br />

al significato di consumo<br />

che<br />

svolte dalla famiglia sono il<br />

consumo e il risparmio<br />

- Saper riconoscere i caratteri<br />

striale<br />

- Saper riconoscere i caratteri<br />

cola<br />

- Riuscire ad individuare e distin-<br />

striali<br />

ed agricole sul territorio<br />

- Conoscere alcuni servizi offerti<br />

dallo Stato<br />

- Conoscere il significato di tasse<br />

- Comprendere la funzione delle<br />

tasse<br />

Comprendere il ruolo dello Stato<br />

nell’economia<br />

- Fare esempi di bisogni che gli<br />

studenti possono avere e che<br />

possono essere soddisfatti da<br />

beni e/o servizi (in particolare<br />

bisogni primari)<br />

- Riflettere su come soddisfare<br />

questi bisogni e quali beni/servizi<br />

utilizzare per tale scopo<br />

- Riflettere sugli esempi fatti<br />

e ricercare quei bisogni che<br />

possono definirsi economici.<br />

Perché?<br />

- Dati una serie di bisogni, beni,<br />

servizi, chiedere allo studente<br />

di classificarli per verificare la<br />

sua comprensione (meglio se<br />

gli esempi sono legati tra loro)<br />

<br />

studente vede svolgere all’interno<br />

della sua famiglia: ad es.<br />

<br />

stipendio, la mamma va a fare<br />

la spesa e acquista con i soldi<br />

<br />

- Associare a queste fasi i termini<br />

acquisto, consumo,<br />

- Riflettere sul fatto che non tutti<br />

i soldi dello stipendio vengono<br />

spesi, perciò si produce un risparmio<br />

- Riflettere su alcuni esempi di<br />

imprese che gli studenti possono<br />

conoscere<br />

- Distinguere le imprese industriali<br />

da quelle agricole<br />

<br />

svolte dalle imprese industriali<br />

<br />

cui gli studenti possano essere<br />

a conoscenza)<br />

<br />

svolte dalle imprese industriali<br />

<br />

cui gli studenti possano essere<br />

a conoscenza)<br />

- Riflettere sui servizi offerti<br />

dallo Stato di cui gli studenti<br />

potrebbero aver usufruito (es.<br />

servizio sanitario)<br />

- Riflettere su come lo Stato riesca<br />

a trovare i soldi per poter<br />

offrire questi servizi<br />

- Definire il significato di tasse<br />

con riferimento ai soldi che lo<br />

Stato raccoglie per poter offrire<br />

determinati servizi<br />

Definire la posizione dello Stato<br />

come soggetto economico<br />

- Data una serie di bisogni,<br />

beni e servizi, lo studente li<br />

sa identificare e classificare<br />

correttamente<br />

- Dati alcuni bisogni economici<br />

e non, lo studente sa<br />

identificare quelli che possono<br />

definirsi bisogni economici.<br />

- Attraverso un’esemplificazione<br />

concreta, lo studente<br />

sa dare indicazione di acquisto,<br />

consumo e risparmio<br />

- Lo studente sa dare un<br />

esempio di impresa industrialecipali<br />

che svolge<br />

- Lo studente sa dare un<br />

esempio di impresa agricola<br />

che svolge<br />

- Lo studente riconosce la<br />

funzione economica dello<br />

Stato<br />

- Lo studente sa citare alcuni<br />

servizi offerti dallo Stato<br />

- Lo studente sa dire come<br />

lo Stato trova i soldi per pagare<br />

questi servizi ed usa in<br />

modo appropriato il termine<br />

tasse<br />

Lo studente sa individuare<br />

un suo bisogno e il relativo<br />

servizio (offerto dallo Stato)<br />

che serve per soddisfare il<br />

suo bisogno


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - MATEMATICA -<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

Strategie di insegnamento generali<br />

<br />

studente un glossario che faccia corrispondere i simboli matematici utilizzati alla traduzione in lingua<br />

scenza<br />

di questo lessico.<br />

<br />

condotta esclusivamente in linguaggio matematico (scritto) e deve essere rivolta direttamente a lui. Il<br />

discorso deve essere pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, deve contenere<br />

lunghe pause per permettergli da assimilarne il senso.<br />

<br />

<br />

Indicazioni generali per la valutazione<br />

<br />

<br />

esercizi consentono allo studente di raggiungere la sufficienza e quali un voto superiore.<br />

<br />

evitare che una consegna non compresa sia la causa principale di una valutazione negativa.<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

I numeri naturali: le quattro operazioni<br />

<br />

delle potenze.<br />

Numeri primi, scomposizione in fattori<br />

primi<br />

MCD e mcm<br />

Le frazioni: le cinque operazioni<br />

Numeri decimali<br />

I numeri relativi: le cinque operazioni<br />

con i numeri relativi.<br />

Monomi: le cinque operazioni e<br />

MCD e mcm<br />

Polinomi: somma algebrica, prodotto<br />

monomio per polinomio e prodotto<br />

tra polinomi<br />

Prodotti notevoli: somma di due<br />

monomi per la loro differenza e<br />

quadrato di binomio<br />

Le equazioni lineari intere<br />

Conosce i numeri naturali e le<br />

quattro operazioni e sa eseguire<br />

i calcoli relativi<br />

Riconosce e sa eseguire l’elevamento<br />

a potenza e le prime tre<br />

<br />

Sa fare la scomposizione di numeri<br />

interi di due cifre<br />

Sa calcolare l’MCD e l’mcm di<br />

due numeri con due cifre<br />

Sa eseguire semplici esercizi con<br />

le frazioni. Sa confrontare due<br />

frazioni.<br />

Sa riconoscere i numeri decimali<br />

e classificarli in decimali finiti e<br />

decimali periodici.<br />

Sa riconoscere i numeri relativi e<br />

eseguire semplici operazioni ed<br />

espressioni.<br />

Sa riconoscere un monomio, sa<br />

operare calcoli con i monomi,<br />

riconosce i monomi simili e diversi,<br />

sa calcolare MCD e mcm tra<br />

monomi.<br />

Sa riconoscere un polinomio, sa<br />

fare la somma algebrica e il prodotto<br />

tra polinomi.<br />

Sa fare la somma di due monomi<br />

per la loro differenza e il quadrato<br />

di binomio<br />

Sa risolvere semplici equazioni di<br />

primo grado intere.<br />

Viene fornita allo studente la tabella<br />

dei primi dieci numeri primi per<br />

aiutarlo a fare le scomposizioni senza<br />

che lo studente debba necessariamente<br />

comprendere il concetto<br />

di numero primo<br />

<br />

che aiuta lo studente a comprendere<br />

il concetto di MCD e mcm che<br />

il metodo induttivo (regola pratica)<br />

che aiuta lo studente nel calcolo<br />

<br />

<br />

calcoli, si consente allo studente<br />

di usare la tabella<br />

fornita.<br />

Si esclude la classificazione<br />

delle frazioni in proprie, improprie<br />

e apparenti.<br />

87


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - MATEMATICA -<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />

Strategie di insegnamento generali<br />

<br />

zione<br />

andrebbe quindi rivolta a lui, parlando lentamente e con chiarezza.<br />

canto<br />

allo studente e deve essere formulata prevalentemente attraverso i simboli matematici.<br />

<br />

Indicazioni generali per la valutazione<br />

<br />

siano state comprese, onde evitare che una consegna non compresa sia la causa principale di una<br />

valutazione negativa.<br />

gazioni<br />

e definizioni.<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

88<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE INDICAZIONI PER LA V<strong>AL</strong>U-<br />

TAZIONE<br />

I numeri naturali: le quattro opera-<br />

<br />

<br />

delle potenze.<br />

Numeri primi, scomposizione in fattori<br />

primi<br />

MCD e mcm<br />

Le frazioni: le cinque operazioni<br />

Numeri decimali<br />

I numeri relativi: le cinque operazioni<br />

con i numeri relativi.<br />

Monomi: le cinque operazioni e<br />

MCD e mcm<br />

Polinomi: somma algebrica, prodotto<br />

monomio per polinomio e prodotto<br />

tra polinomi<br />

Prodotti notevoli: somma di due<br />

monomi per la loro differenza e<br />

quadrato di binomio<br />

Le equazioni lineari intere e problemi<br />

risolvibili con le equazioni<br />

Conosce i numeri naturali e le<br />

quattro operazioni e sa eseguire<br />

i calcoli relativi<br />

mutativa,<br />

associativa e distributiva<br />

Riconosce e sa eseguire l’elevamento<br />

a potenza e le prime tre<br />

<br />

Comprende il concetto di numero<br />

primo e sa fare la scomposizione<br />

di numeri interi di qualsiasi<br />

cifra<br />

Sa calcolare l’MCD e l’mcm di<br />

due o più numeri<br />

Riconosce frazioni proprie, improprie<br />

e apparenti, sa eseguire<br />

semplici esercizi con le frazioni.<br />

Sa confrontare due frazioni.<br />

Sa riconoscere i numeri decimali<br />

e classificarli in decimali finiti e<br />

decimali periodici.<br />

Sa riconoscere i numeri relativi e<br />

eseguire semplici operazioni ed<br />

espressioni.<br />

Sa riconoscere un monomio, sa<br />

operare calcoli con i monomi,<br />

riconosce i monomi simili e diversi,<br />

sa calcolare MCD e mcm tra<br />

monomi.<br />

Sa riconoscere un polinomio, sa<br />

fare la somma algebrica e il prodotto<br />

tra polinomi.<br />

Sa fare la somma di due monomi<br />

per la loro differenza e il quadrato<br />

di binomio<br />

Sa risolvere semplici equazioni di<br />

primo grado intere. Sa risolvere<br />

semplici problemi utilizzando le<br />

equazioni lineari.<br />

<br />

insegnare il concetto di numero<br />

primo.<br />

La definizione di frazioni proprie,<br />

improprie e apparenti<br />

si deve spiegare attraverso<br />

molti esempi e con un linguaggio<br />

semplice.<br />

<br />

ecc.)<br />

Lo studente sa indicare alcuni<br />

esempi di numeri primi, senza darne<br />

esplicitamente una definizione.<br />

<br />

termini molto semplici e con esempi<br />

le frazioni proprie, improprie e apparenti.<br />

dere<br />

allo studente di eseguire<br />

semplici problemi, avendo cura di<br />

sottoporgli testi semplificati e brevi,<br />

legati a situazioni concrete e familiari,<br />

che contengano solo lessico<br />

ad altissima frequenza.


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari –<br />

FORMAZIONE PROFESSION<strong>AL</strong>E – MODULO SICUREZZA – Livelli A1 - A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

OBIETTIVI 1° ANNO CONTENUTO STRATEGIE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

2. Conoscere il concetto di diritto<br />

e di dovere<br />

3. Conoscere il concetto di infortunio<br />

e malattia professionale<br />

4. Conoscere il significato del termine<br />

sicurezza<br />

5. Conoscere l’esistenza del DPR<br />

<br />

OBIETTIVI 2° ANNO<br />

CONTENUTO<br />

<br />

dell’ambiente di lavoro (attrezzature,<br />

sostanze pericolose, struttura<br />

e misure di protezione)<br />

2. Conoscere il concetto di prevenzione<br />

e le misure di protezione<br />

ratore<br />

tore<br />

<br />

e dovere<br />

tunio<br />

e malattia professionale<br />

<br />

re<br />

di lavoro, ai comportamenti e<br />

all’ambiente di lavoro<br />

<br />

<br />

della normativa in questione ed<br />

<br />

al campo di applicazione<br />

<br />

di rischio<br />

Conoscenza della segnaletica<br />

Saper leggere la segnaletica<br />

inerente la sicurezza<br />

Conoscenza dei rischi specifici<br />

(es.: incendio)<br />

Definizione del termine prevenzione<br />

Lessico relativo alle misure di<br />

protezione<br />

lativi<br />

alla vita quotidiana e al<br />

mondo del lavoro<br />

<br />

supporto di immagini<br />

<br />

del personaggio “Napo” scaricabili<br />

gratuitamente dal sito<br />

<br />

<br />

<br />

fumetti<br />

<br />

didattiche in azienda<br />

<br />

<br />

presidi antincendio nell’istituto<br />

<br />

dei Vigili del fuoco<br />

<br />

esempi analoghi<br />

<br />

una situazione di rischi<br />

<br />

l’esempio corretto fra più alternative<br />

89


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

- FISICA E LABORATORIO CLASSE PRIMA -<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1 - A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

90<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

-LA MISURA DELLE GRANDEZZE<br />

<br />

Gli strumenti di misura<br />

L’incertezza delle misure<br />

-STRUMENTI MATEMATICI<br />

Elaborazione dati numerici<br />

La rappresentazione dei grafici<br />

-GRANDEZZE FISICHE<br />

<br />

peso specifico-spostamento<br />

-LE FORZE<br />

misura delle forze<br />

gli effetti delle forze<br />

somma delle forze<br />

forza peso e massa<br />

le forze di attrito<br />

-L’EQUILIBRIO<br />

equilibrio del punto materiale<br />

equilibrio del corpo rigido<br />

le macchine semplici: le leve, il<br />

piano inclinato<br />

-L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI<br />

stati della materia<br />

la pressione<br />

la pressione nei liquidi<br />

-IL MOTO DEI CORPI<br />

moto del punto materiale<br />

la traiettoria:spazio - tempo - ve-<br />

<br />

il moto rettilineo e uniforme<br />

il moto rettilineo e uniformemente<br />

accelerato<br />

sa eseguire semplici misure<br />

-sa usare gli strumenti di misura in<br />

laboratorio<br />

-conosce le grandezze fonda-<br />

<br />

di misura<br />

-sa riconoscere il concetto di errore<br />

-sa distinguere una misura diretta<br />

<br />

-sa usare correttamente le operazioni<br />

matematiche<br />

-sa utilizzare le formule di<br />

geometria:superfici e volumi<br />

-sa usare le equivalenze in modo<br />

corretto<br />

-sa usare la rappresentazione col<br />

piano cartesiano<br />

<br />

dirette e inverse (A2)<br />

-sa distinguere una grandezza<br />

scalare da una vettoriale<br />

-sa fare semplici operazioni coi<br />

vettori:somma e differenza<br />

-sa usare la regola del parallelogramma<br />

-sa leggere un grafico (A2)<br />

-sa riconoscere i vari tipi di forze<br />

-comprende il concetto di forza<br />

-sa riconoscere gli effetti delle forze<br />

: movimento e/o deformazione<br />

-sa usare il dinamometro<br />

-sa riconoscere la differenza tra il<br />

concetto di massa e peso (A2)<br />

-sa eseguire semplici calcoli delle<br />

forze d’attrito(A2)<br />

-sa riconoscere le condizioni di<br />

equilibrio del punto materiale<br />

-sa riconoscere le condizioni di<br />

equilibrio del corpo rigido (A2)<br />

-sa fare semplici calcoli applicati<br />

alle leve<br />

- sa fare semplici calcoli applicati<br />

al piano inclinato (A2)<br />

-sa riconoscere i diversi stati della<br />

materia<br />

-<br />

<br />

-sa descrivere le caratteristiche<br />

dei solidi, liquidi e gas (A2)<br />

-sa calcolare il valore della pressione<br />

-sa definire la pressione anche nei<br />

liquidi (A2)<br />

-conosce il significato di spazio<br />

<br />

-sa riconoscere i diversi tipi di<br />

moto rettilineo<br />

<br />

problemi applicativi, con testo<br />

breve e formulati con linguaggio<br />

familiare e di tipo concreto (A2)<br />

Viene privilegiato l’uso del laboratorio<br />

e l’acquisizione di<br />

competenze operative<br />

La conoscenza degli strumenti<br />

matematici dovrebbe essere un<br />

prerequisito che però e bene<br />

non dare per scontato ma deve<br />

essere rafforzato attraverso una<br />

serie di esempi ed esercizi operativi<br />

boratorio<br />

che con la sperimentazione<br />

permettono l’esemplificazione<br />

e la semplificazione<br />

Si rende sempre necessario<br />

usare semplici strumenti, im-<br />

<br />

(dinamometri)<br />

propongono<br />

e rappresentano<br />

i vari esempi di macchine semplici<br />

messe sotto controllo<br />

L’uso del laboratorio e l’utilizzo<br />

di audiovisivi didattici possono<br />

facilitare il lavoro didattico di<br />

questa parte<br />

<br />

d’aria per la simulazione dei<br />

vari tipi di moto rettilineo<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

<br />

<br />

(correttezza formale), riesce a<br />

mostrare di avere acquisito conoscenze<br />

e competenze operative<br />

che gli permettono di rispondere<br />

in modo elementare (molto<br />

semplice) a domande mirate e<br />

formulate dal docente con un linguaggio<br />

semplice<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

<br />

di risolvere semplici problemi di<br />

calcolo, e sa disegnare un semplice<br />

grafico<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

re<br />

semplici calcoli vettoriali e sa<br />

usare graficamente la regola del<br />

parallelogramma<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

vere<br />

ciò che ha appreso in modo<br />

semplice, aiutandosi con disegni<br />

e proponendo degli esempi<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

<br />

di esprimere un concetto semplice<br />

partendo dall’osservazione di<br />

semplici esperienze che vengono<br />

descritte<br />

L’alunno raggiunge il li vello di<br />

<br />

<br />

stati della materia e riesce a risolvere<br />

semplici problemi relativi<br />

alla pressione<br />

L’alunno raggiunge il livello di<br />

<br />

di esprimere i concetti più significativi<br />

partendo dall’osservazione<br />

delle esperienze eseguite<br />

con la rotaia e riesce a risolvere<br />

semplici problemi


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - STORIA DELL’ARTE -<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0 - A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

Tipologie delle opere d’arte<br />

I colori<br />

Cronologia delle opere d’arte<br />

Autori<br />

- L’alunno riconosce il tipo di opera<br />

d’arte (es. edificio civile o sacro,<br />

scultura, dipinto)<br />

- Denomina un limitato numero di<br />

colori (es. bianco, nero, rosso, blu,<br />

verde, giallo)<br />

- Scrive la data e mette in successione<br />

cronologica immagini<br />

assegnate<br />

- Conosce il nome di autori dalla<br />

pronuncia facile<br />

Spiegazione dell’insegnante,<br />

peer education<br />

<br />

schemi…)<br />

<br />

uscite didattiche<br />

Gli obiettivi indicati corrispondono<br />

alla soglia della sufficienza<br />

cui, nell’ottica della valutazione<br />

formativa, si aggiungeranno<br />

l’impegno ed il livello di partenza<br />

e la partecipazione<br />

orale<br />

zata,<br />

l’alunno sa rispondere a<br />

domande precise<br />

Es.: E’ una scultura o un dipinto?<br />

tualmente<br />

proponendone alcuni)<br />

91<br />

scritta<br />

- Data un’immagine, riconosce<br />

di cosa si tratta, sottolineando<br />

la risposta (parola) esatta,<br />

- Date delle immagini, chiaramente<br />

diverse tra loro, riconosce<br />

di che tipo di opera si tratta<br />

(es.: un dipinto o un bassorilievo)<br />

- Date delle immagini, chiaramente<br />

diverse tra loro, ( es.<br />

Kouros, Doriforo, Nike di Samotracia)<br />

le pone in successione<br />

cronologica.<br />

- Risponde a domande “VERO/<br />

<br />

Roma Vero Falso)


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari - STORIA DELL’ARTE -<br />

LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1 - A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

92<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

- Tipologie di opere d’arte (statua,<br />

bassorilievo, quadro, affresco,<br />

chiesa, edificio civile)<br />

- Autori<br />

- Colori<br />

- Cronologia delle opere d’arte<br />

- L’alunno riconosce diversi tipi di<br />

opere d’arte (es. statua, bassorilievo,<br />

quadro, affresco, chiesa,<br />

edificio civile)<br />

- Riconosce i principali artisti<br />

(considerati nella classe frequentata)<br />

- Denomina un maggior numero<br />

di colori<br />

- Inizia a formulare semplici descrizioni<br />

orali<br />

- Completa semplici testi scritti,<br />

accompagnati dall’immagine<br />

- Sa collocare nel tempo le principali<br />

opere d’arte, ponendole in<br />

successione cronologica<br />

- Conosce la differenza tra Dio e<br />

dei<br />

- Riconosce che nella pittura italiana<br />

e occidentale in genere i<br />

contenuti si riferiscono alla religione<br />

cristiana (Cristo,Vergine,<br />

alcuni santi), mentre nella religio-<br />

<br />

deve rappresentare iconicamente.<br />

- Spiegazione dell’insegnante<br />

- peer education<br />

mi…)<br />

- Testi semplificati<br />

- Visite didattiche al Museo e<br />

<br />

Gli obiettivi indicati corrispondono<br />

alla soglia della sufficienza<br />

cui, nell’ottica della valutazione<br />

formativa si aggiungeranno<br />

l’impegno ed il livello di partenza<br />

e la partecipazione<br />

Se la prova è orale<br />

Data un’immagine l’alunno sa<br />

rispondere a domande, con un<br />

obiettivo chiaro<br />

Es.:<br />

<br />

dipinto- edificio…)<br />

- Dove si trova<br />

<br />

- E’ una scultura molto lavorata<br />

o poco<br />

Se scritta<br />

- Data un’immagine, l’alunno sa<br />

completare un brano descrittivo,<br />

in cui sono da inserire parole<br />

a completamento, che gli ven-<br />

<br />

stata dipinta da….., ora si trova<br />

al museo del ……….. E’ il ritratto di<br />

una ……<br />

- donna- Leonardo- Louvre)<br />

- Date delle immagini, riconosce<br />

le opere d’arte proposte<br />

- Date delle immagini, chiaramente<br />

diverse tra loro, (es.<br />

Kouros, Doriforo, Nike di Samotracia)<br />

le pone in successione<br />

cronologica e le data (anche se<br />

non in modo preciso, ad esempio<br />

per secolo)


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE 0 - A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

- Stelle<br />

- Sole<br />

- Pianeti<br />

- Terra<br />

- Lago<br />

- Fiume<br />

- Mare<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

UNIVERSO<br />

TERRA<br />

IDROGRAFIA<br />

- Fiumi<br />

- Mari<br />

ATMOSFERA<br />

Troposfera – Fenomeni Metereologici<br />

- Pioggia<br />

- Neve<br />

- Fulmine<br />

- Tuono<br />

- ………..<br />

Piante:<br />

- Radice<br />

- Fusto<br />

- Foglie<br />

- Fiore<br />

BOTANICA<br />

ZOOLOGIA<br />

Animali vertebrati<br />

Conoscere il lessico<br />

Conoscere il lessico<br />

Distinguere fiume e mare in rapporto<br />

al concetto di acqua dolce<br />

e salata<br />

Conoscere il lessico<br />

Riconoscere le parti di una pianta<br />

Conoscere il lessico e riconoscere<br />

le differenze tra i vertebrati:<br />

- Pesci<br />

- Anfibi<br />

- Rettili<br />

<br />

- Mammiferi<br />

in base all’ambiente in cui vivono<br />

Fornire rappresentazioni visive<br />

per facilitare il riconoscimento<br />

dei corpi<br />

Fornire rappresentazioni visive<br />

per facilitare il riconoscimento<br />

degli elementi<br />

Fornire rappresentazioni visive<br />

per facilitare il riconoscimento<br />

degli elementi<br />

<br />

per associare l’immagine al<br />

lessico<br />

L’uso del laboratorio e l’utilizzo<br />

di audiovisivi didattici possono<br />

facilitare il lavoro didattico di<br />

questa parte<br />

<br />

per associare l’immagine al<br />

lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Conosce il lessico e riconosce i<br />

corpi nelle immagini<br />

Sufficiente quando:<br />

Conosce il lessico e riconosce gli<br />

elementi sulla carta geografica<br />

Sufficiente quando:<br />

Riconosce fiumi e mari sulla carta<br />

geografica<br />

Sufficiente quando:<br />

attraverso la presentazione di<br />

immagini che rappresentano i<br />

diversi fenomeni riesce a denominarli<br />

Sufficiente quando:<br />

attraverso la presentazione di<br />

immagini che rappresentano le<br />

diverse parti di una pianta<br />

riesce ad associare i nomi alle<br />

immagini<br />

Sufficiente quando:<br />

sa riconoscere e nominare i vari<br />

animali e le loro parti principali<br />

93


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />

CLASSE PRIMA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

94<br />

-Stelle<br />

-Sole<br />

-Pianeti<br />

- Giorno<br />

- Notte<br />

- Stagioni<br />

- Fiumi<br />

- Mari<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

UNIVERSO<br />

TERRA<br />

IDROGRAFIA<br />

ATMOSFERA<br />

- Le fasce<br />

BOTANICA<br />

-Le piante e le loro parti<br />

(Alghe e funghi)<br />

ZOOLOGIA<br />

- animali vertebrati<br />

- batteri<br />

- virus<br />

- Distinguere e classificare le stelle<br />

in base al colore, al calore e<br />

alla dimensione<br />

- Sapere la differenza tra stelle<br />

calde e pianeta freddo<br />

Conoscere il significato di rotazione,<br />

rivoluzione e stagioni<br />

Conoscere le parti di un fiume e<br />

la differenza tra mare ed oceano<br />

Conoscere gli strati dell’atmosfera<br />

- Riconoscere le varie parti di una<br />

pianta<br />

- Riconoscere le funzioni<br />

- Comprendere il concetto di fotosintesi<br />

come nutrizione<br />

- Riconoscere e denominare i vertebrati,<br />

i batteri ed i virus<br />

- Riconoscere e denominare le<br />

varie parti del corpo dei vertebrati<br />

- Denominare i processi di riproduzione<br />

dei vertebrati<br />

- Denominare i processi di nutrizione<br />

dei vertebrati<br />

<br />

per associare l’immagine al<br />

lessico<br />

Schemi alla lavagna<br />

Schemi alla lavagna ed esempi<br />

pratici<br />

<br />

per associare l’immagine al<br />

lessico<br />

<br />

per associare l’immagine al<br />

lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

concetto di fotosintesi.<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa distinguere e classificare le<br />

stelle e conosce la differenza tra<br />

stelle calde e pianeta freddo<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa descrivere in modo semplice<br />

le stagioni e sa rappresentare<br />

anche graficamente i movimenti<br />

di rotazione e rivoluzione<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa riconoscere le parti di un fiume<br />

(sorgente-letto-foce)<br />

sulla carta geografica e sa distinguere<br />

mare da oceano<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa riconoscere su schemi muti ,<br />

denominare e ordinare le varie<br />

fasce della terra<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa descrivere in modo semplice<br />

le funzioni di :<br />

- fusto<br />

- foglia<br />

- -radice<br />

Aiutato da uno schema sa descrivere<br />

il processo di fotosintesi<br />

Sufficiente quando:<br />

ni<br />

riconosce e denomina virus<br />

e batteri<br />

gini<br />

riconosce e denomina le<br />

varie parti dei vertebrati<br />

ni<br />

riconosce e denomina i processi<br />

di riproduzione e nutrizione


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />

CLASSE SECONDA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

ROCCE Conoscere il termine “roccia” <br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Riconosce la roccia in un’immagine<br />

INTERNO DELLA TERRA<br />

Conoscere il lessico specifico:<br />

- crosta<br />

- mantello<br />

- nucleo<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Associa il lessico alle immagini<br />

95<br />

VULCANI<br />

Conoscere il lessico specifico:<br />

- Vulcano<br />

- Lava<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Associa il lessico alle immagini<br />

TERREMOTI<br />

Conoscere il lessico specifico:<br />

- terremoto<br />

- ipocentro<br />

- epicentro<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Riconosce la definizione di terremoto<br />

in un test a risposta<br />

multipla<br />

Conoscere le diverse caratteristiche<br />

dei terremoti in relazione agli<br />

effetti che provocano<br />

Identifica in un’immagine o in<br />

uno schema ipocentro ed epicentro


Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/DELLA TERRA –<br />

CLASSE SECONDA – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />

Tabella di raccordo tra obiettivi – contenuti - Strategie- Indicazioni per la valutazione<br />

96<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

ROCCE<br />

INTERNO DELLA TERRA<br />

VULCANI<br />

TERREMOTI<br />

LA DERIVA DEI CONTINENTI<br />

EVOLUZIONE E ORIGIN<br />

DELLA VITA<br />

- Riconoscere alcuni tipi di rocce<br />

in base alla struttura<br />

- Descrivere in modo semplice il<br />

meccanismo di formazione delle<br />

rocce<br />

- Riconoscere i tre strati della<br />

terra<br />

- Descrivere i tre strati della terra<br />

- Conoscere il lessico specifico:<br />

Lava-Magma<br />

- Conoscere la struttura di un vulcano<br />

- Sapere che i terremoti si propagano<br />

attraverso onde<br />

- Conoscere gli effetti del terremoto<br />

- Conoscenza del lessico specifico<br />

( La deriva dei continenti –<br />

Faglia)<br />

- Conoscere in termini generali<br />

ll significato di “deriva dei continenti”<br />

- Riconoscere le principali placche<br />

- Sapere come si determina il movimento<br />

delle placche<br />

-Sapere cosa sono i fossili<br />

-Sapere quali informazioni forniscono<br />

- Le tappe principali dell’evoluzione<br />

della vita<br />

- La storia evolutiva dell’uomo<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

- Riconosce i tipi di rocce studiati<br />

in base alla struttura<br />

- In un test a risposta multipla<br />

individua il meccanismo di formazione<br />

delle rocce<br />

Sufficiente quando:<br />

- Riconosce i tre strati della terra<br />

con il supporto di immagini<br />

- Riconosce, in un test a risposta<br />

multipla le caratteristiche dei tre<br />

strati della terra<br />

Sufficiente quando:<br />

- Riconosce le parti di un vulcano<br />

in uno schema e le denomina<br />

correttamente<br />

Sufficiente quando:<br />

- Aiutandosi con schemi e immagini<br />

riesce a descrivere in<br />

modo semplice un terremoto ed<br />

i suoi effetti<br />

- Con il supporto di immagini<br />

e/o attraverso domande a<br />

risposta multipla dimostra di<br />

aver compreso il significato di<br />

deriva dei continenti<br />

- Sa riconoscere le principali<br />

placche utilizzando uno schema<br />

muto<br />

- Sa descrivere in modo semplice<br />

il movimento delle placche<br />

ed i relativi effetti<br />

- Riconosce e denomina i fossili<br />

utilizzando le immagini del testo<br />

- In un test a risposta multipla<br />

identifica le informazioni che i<br />

fossili forniscono<br />

- Di fronte ad una scala del<br />

tempo geologico dimostra di<br />

aver compreso le informazioni<br />

contenute<br />

- Conosce le tappe evolutive<br />

dell’uomo e ne sa indicare le<br />

principali caratteristiche


CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

LA CELLULA<br />

IL NUCLEO<br />

- Conoscere il lessico specifico<br />

- Conoscere la definizione di cellula<br />

<br />

costituto da cellule<br />

- Conoscere il lessico specifico<br />

- Conoscere la definizione di nucleo<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

RIPRODUZIONE CELLULARE - Conoscere il lessico specifico <br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

- Ossa<br />

- Muscoli<br />

- Scheletro<br />

- Polmoni<br />

- Cuore<br />

- Intestino<br />

Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/BIOLOGIA –<br />

CLASSI 1^/2^ – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A1<br />

ANATOMIA UMANA<br />

- Conoscere il lessico specifico <br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

In un test a risposta multipla riconosce<br />

la definizione di cellula<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa individuare il nucleo in uno<br />

schema di cellule<br />

Sufficiente quando:<br />

- Riconosce le parti di un vulcano<br />

in uno schema e le denomina<br />

correttamente<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa riconoscere e denominare le<br />

vari parti del corpo umano studiate<br />

in uno schema<br />

Scheda per la valutazione delle conoscenze disciplinari<br />

SCIENZE DELLA NATURA/BIOLOGIA –<br />

CLASSI 1^/2^ – LIVELLO LINGUISTICO DELLO STUDENTE A2<br />

97<br />

CONTENUTI OBIETTIVI STRATEGIE DIDATTICHE INDICAZIONI PER LA<br />

V<strong>AL</strong>UTAZIONE<br />

LA CELLULA<br />

E LE SUE PARTI<br />

- Membrana<br />

- Citoplasma<br />

IL NUCLEO<br />

RIPRODUZIONE CELLULARE<br />

ANATOMIA UMANA<br />

- Corpo umano<br />

FISIOLOGIA<br />

GENETICA<br />

- Conoscere la definizione di cellula<br />

- Conoscere le parti di una cellula<br />

- Conoscere le caratteristiche<br />

delle cellule animali e vegetali<br />

Conoscere la definizione di nucleo<br />

e la sua funzione<br />

- Conoscere il termine DNA e la<br />

sua funzione<br />

- Conoscere il concetto di riproduzione<br />

e descriverne il meccanismo<br />

Conoscere le parti del corpo<br />

umano<br />

- Conoscere le principali funzioni<br />

del corpo umano<br />

- Comprendere alcuni principi<br />

base di genetica senza enunciarne<br />

le leggi<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

<br />

schemi sui testi per associare<br />

l’immagine al lessico<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa definire in modo semplice la<br />

cellula, ne conosce le parti e sa<br />

denominarle attraverso l’uso di<br />

schemi<br />

Sufficiente quando:<br />

Dimostra di aver compreso che<br />

<br />

test a risposta multipla sa individuarne<br />

la funzione<br />

Sufficiente quando:<br />

Aiutandosi con immagini e<br />

schemi fatti da lui riesce a descrivere<br />

in modo semplice il<br />

meccanismo della riproduzione<br />

Sufficiente quando:<br />

Sa riconoscere e denominare<br />

le vari parti del corpo umano in<br />

uno schema<br />

Sa spiegare in modo semplice<br />

le funzioni dei vari tessuti ed organi<br />

aiutandosi con schemi ed<br />

immagini<br />

Sa fornire semplici esempi di ciò<br />

che ha appreso


Parte 2^<br />

I criteri generali per la semplificazione testuale.<br />

Le indicazioni si riferiscono ai criteri seguiti per la redazione di testi ad alta<br />

<br />

<br />

De Mauro.<br />

In particolare usati per la realizzazione della rivista “Due parole”<br />

98<br />

<br />

<br />

<br />

gazione<br />

delle parole che non rientrano in esso<br />

<br />

pronomi.<br />

getto.<br />

(SVO)<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Si può aggiungere di<br />

<br />

<br />

danza)<br />

<br />

<br />

<br />

lingua madre di qualche vocabolo ancora sconosciuto), caratteri chiari..............<br />

Criteri di semplificazione testuale rapportati al livello dell’apprendente<br />

Prerequisiti dello studente di Livello A2<br />

<br />

<br />

nel vocabolario della lingua madre o di utilizzo<br />

<br />

Il testo semplificato può contenere qualche difficoltà<br />

<br />

<br />

<br />

comprensione del passo), sulle quali l’insegnante intende lavorare


SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DI DUE BRANI TRATTI<br />

DA ANTOLOGIE PER IL BIENNIO<br />

<br />

di italiano di livello A2, rivolto a un gruppo di studenti/sse, dall’inizio dell’anno<br />

scolastico in Italia, provenienti dal Ghana, parlanti lingua inglese e<br />

frequentanti la classe prima di due istituti tecnici. E’ aprile.<br />

Testo originale<br />

Alessia, bambina vivace<br />

Alessia ha tredici mesi. E’ tonda, soda, provvista di due gambe corte e<br />

<br />

sissima,<br />

rumorosa, vivacissima. Ha imparato a camminare a dieci mesi, ora<br />

<br />

però non si lamenta mai. Si rialza e riparte, sempre pronta a nuove avventure,<br />

sempre disposta a cacciarsi nei guai, vagabondando, con un minimo<br />

di appoggio, si arrampica su ringhiere, muretti cancelli, sedie, panchine e<br />

sulle gambe di chiunque le dimostri simpatia.<br />

Trascina pesi e volumi più grossi di lei, diventa paonazza per lo sforzo di<br />

fare tutto da sola ma rifiuta di essere aiutata. Mangia da sola e se qualcu-<br />

<br />

<br />

voce stentorea e profusioni di “grazie” a proposito e a sproposito. Chiama<br />

“bimbo” tutti i bambini mentre non ha appellativi per gli adulti, tranne che<br />

<br />

molto, soprattutto quelli più grandi di lei.<br />

E’ temeraria, avventurosa, si infila sempre in situazioni azzardate, come arrampicarsi<br />

su un cancello dal quale poi guarda giù un po’ preoccupata,<br />

<br />

-<br />

<br />

infila immediatamente in un’altra. La sua voglia di provarsi in imprese sgomenterebbero<br />

bambini molto più grandi non conosce soste o ostacoli.<br />

99<br />

da E. Giannni Belotti, Dalla parte delle bambine, Feltrinelli, Milano


Testo semplificato<br />

Alessia Bambina vivace<br />

Alessia ha tredici mesi. E’ tonda, soda, colorita; ha due gambe corte e<br />

<br />

capelli.<br />

rosa<br />

e molto vivace.<br />

Alessia ha imparato a camminare a dieci mesi e ora cammina a grande<br />

<br />

rialza, riparte a esplorare il mondo intorno a lei.<br />

<br />

Sale e scende le scale, si appoggia solo un po’ al muro, si arrampica sui<br />

cancelli sulle sedie, sulle panchine, sui muri e sulle gambe delle persone<br />

simpatiche.<br />

Alessia cerca di spostare cose pesanti e allora diventa tutta rossa in faccia<br />

per lo sforzo, ma non vuole essere aiutata da nessuno. Alessia mangia da<br />

sola e se qualcuno vuole aiutarla comincia a gridare.<br />

100<br />

autoritaria, altre sono gentili;<br />

dice molto bene:<br />

“E’ mio!”<br />

Dice spesso:<br />

<br />

Alessia chiama “bimbo” tutti i bambini, ma non sa rivolgere parole agli<br />

adulti e sa dire solo mamma.<br />

<br />

stare con gli altri bambini. Le piacciono i bambini più grandi di lei.<br />

Quest’ultima parte è semplificata e ridotta.<br />

Alessia ama le avventure anche pericolose. Si arrampica sul cancello di<br />

casa e poi cerca qualcuno che la faccia scendere. Non ha paura perché<br />

ha fiducia nelle persone, crede che verranno sempre in suo aiuto. Appena<br />

<br />

smettere mai.<br />

role<br />

che non comprendi (le parole sottolineate sono quelle che nel gruppo<br />

non sono state comprese).<br />

<br />

<br />

2. Descrivi con le tue parole il suo aspetto fisico<br />

3. Cosa le piace fare?<br />

4. Descrivi il suo carattere.


L’esercitazione poi<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

termini senza entrare nel merito della riflessione sulla lingua<br />

<br />

Arrampicarsi, arrampicata, arrampicatore, arrampicatori, arrampicatrice,<br />

arrampicatrici<br />

Lamentarsi, lamento, lamentoso<br />

Gridare, grido<br />

Fiducia, fiducioso, fiduciosamente<br />

panca, panchina<br />

muro, muretto<br />

<br />

allegro, allegria, allegramente,<br />

<br />

101<br />

<br />

mobile, molto mobile, mobilissimo<br />

Vivace, molto vivace, vivacissimo<br />

Arrampicarsi<br />

Presente passato prossimo futuro<br />

Io mi arrampico io mi sono arrampicato/a io mi arrampicherò<br />

Tu ti arrampichi tu ti sei arrampicato/a tu ti arrampicherai<br />

<br />

Noi ci arrampichiamo noi ci siamo arrampicati/e noi ci arrampicheremo<br />

Voi vi arrampicate voi vi siete arrampicati/e voi vi arrampicherete<br />

Loro si arrampicano loro si sono arrampicati/e loro si arrampicheranno.


L’avventura di uno sciatore<br />

(Italo Calvino, Gli amori difficili, Ed. Einaudi,Torino)<br />

Testo originale<br />

102<br />

Allo skilift c’era la coda. La comitiva dei ragazzi venuti col pullman s’era messa in fila, affiancandosi<br />

a sci paralleli, e, a ogni passo avanti che la coda faceva - una lunga coda<br />

che invece d’andar dritta, come pure avrebbe potuto, seguiva una casuale linea a zigzag,<br />

un po’ in salita un po’ in discesa - pesticciando in su oppure scivolando giù di fIanco<br />

a seconda del punto in cui si trovavano, e subito ripuntellandosi ai bastoncini, spesso<br />

andando a gravare del proprio peso i vicini di sotto, o cercando di liberare racchette di<br />

bastoncini da sotto a sci dei vicini di sopra, inciampando negli sci andati a mettersi per<br />

storto, chinandosi per aggiustare gli attacchi e arrestando così tutta la fIla, togliendosi le<br />

giacche a vento o i maglioni o rimettendoseli a seconda se il sole appariva o spariva,<br />

ricacciando le filze di capelli sotto il copriorecchi di lana o gli sbuffi delle camicie a scacchi<br />

dentro le cinture cercando i fazzoletti nelle tasche o soffiandosi i nasi rossi e gelati, e<br />

per tutte queste operazioni togliendosi e rimettendosi i guantoni che talvolta cadevano<br />

nella neve e bisognava con la punta dei bastoncini ripescarli: quest’agitazione di piccoli<br />

<br />

aprire le cerniere-lampo di tutte le tasche per cercare dove s’erano cacciati i soldi per<br />

il biglietto oppure il tesserino e porgerlo all’uomo dello skilift che ci faceva i buchi, e poi<br />

rimettersi la roba nelle tasche, e i guanti, e unire i due bastoncini uno con la punta infilata<br />

nella racchetta dell’altro per tenerli con una mano sola, tutto questo superando la piccola<br />

<br />

sotto il sedere e lasciarsi trascinare su di strappo.<br />

<br />

grasso che spingeva. E mentre loro erano lì, passò la ragazza col cappuccio celeste-cielo.<br />

Non si mise in coda; andava avanti, in su, per il sentiero. E muoveva in salita gli sci leggera<br />

come camminasse.<br />

- Cosa fa quella? Vuole fare la salita con le sue gambe? - si domandò il ragazzo grasso<br />

che spingeva.<br />

- Ha le pelli di foca - disse il ragazzo con gli occhiali verdi.<br />

<br />

<br />

La ragazza andava con passo senza sforzo, con un movimento regolare dei suoi alti ginocchi<br />

- era di gamba molto lunga, nei pantaloni tirati, tesi alla caviglia - a tempo con l’alzare<br />

ed abbassare dei lucenti bastoncini. Il sole in quell’aria gelata e bianca si mostrava<br />

come un esatto disegno giallo, con tutti i suoi raggi: nelle distese di neve senza un’ombra,<br />

<br />

giacca a vento celeste-cielo il viso della ragazza bionda era d’un rosa che diventava<br />

rosso sulle guance, contro la bianca felpa dell’interno del cappuccio. Rideva verso il sole,<br />

appena socchiudendo gli occhi. Andava su leggera, sulle pelli di foca. I ragazzi della<br />

comitiva del pullman, con le orecchie gelate, l’arsura alle labbra, i nasi che tiravano su<br />

moccio, non sapevano staccare gli occhi di dosso a lei, e si facevano spingere nella coda;<br />

finché lei non superò un ciglio e sparì.<br />

Man mano che toccava il loro turno, con parecchi inciampi iniziali e false partenze, quelli<br />

della comitiva prendevano a salire a due a due, trainati per la pista quasi verticale. Al


agazzo con gli occhiali verdi toccò lo stesso skilift del grasso che spingeva. Ed ecco, a<br />

<br />

- Ma come ha fatto ad arrivare fin quassù, questa?<br />

In quel punto il percorso dello skilift fiancheggiava una specie di valletta, dove un sentiero<br />

battuto s’inoltrava tra dune alte di neve e radi abeti frangiati di ricami di ghiaccio. La ragazza<br />

celeste-cielo veniva avanti con quel suo passo esatto e quella spinta avanti delle<br />

mani guantate, strette all’impugnatura dei bastoncini, senza affanno.<br />

<br />

<br />

Lei aveva sulle labbra il suo sorriso gentile, e il ragazzo dagli occhiali verdi restò confuso, e<br />

non osò continuare con i lazzi, perché lei abbassava le ciglia e lui si sentì come cancellato.<br />

Appena arrivati in cima, prese subito a buttarsi per la discesa, dietro il ragazzo grasso,<br />

tutti e due pesanti come sacchi di patate. Ma quello che lui cercava, arrabattandosi per<br />

la pista, era di riavvistare la giacca a vento celeste-cielo, e si slanciò giù dritto, per farsi<br />

vedere coraggioso e nello stesso tempo mascherare la sua malagrazia nel prendere le<br />

curve.<br />

va<br />

stavano scendendo a rotta di collo gridando:<br />

<br />

E, uno a uno cascavano giù di sedere o di petto, e lui solo ancora tagliava l’aria piegato<br />

in due sugli sci, finché la vide. La ragazza continuava a salire, fuori dalla pista, nella neve<br />

fresca. Il ragazzo con gli occhiali verdi la sfiorò passando come una freccia, s’inchiodò<br />

nella neve fresca, e ci scomparve dentro a faccia avanti.<br />

<br />

<br />

la incontrò che stava scendendo anche lei. Come andava? Per loro, campione era chi<br />

andava giù diritto come un pazzo.<br />

<br />

La ragazza celeste-cielo se ne veniva giù bel bello, prendendo i suoi zigzag tutti precisi,<br />

ossia, fino all’ultimo non si capiva se volesse svoltare o cosa fare e tutt’a un tratto la vedevano<br />

che scendeva in direzione opposta a prima. Veniva giù prendendosela calma, si sarebbe<br />

detto, fermandosi ogni tanto, dritta sulle lunghe gambe, a studiare il percorso; ma<br />

intanto, quelli del pullman non riuscivano a tenerle dietro. Finché anche il grasso ammise:<br />

<br />

<br />

tutti i movimenti le venivano i più semplici e i più adatti alla sua persona, senza mai traboccare<br />

d’un centimetro, senza l’ombra di turbamento o di sforzo, o di puntiglio a fare una<br />

cosa a tutti i costi, ma facendola così, naturalmente; e prendendo, a seconda di com’era<br />

lo stato della pista, anche certe movenze un po’ incerte, come chi cammina in punta di<br />

deva<br />

sì o no sul serio; insomma non con l’aria sicura di chi fa le cose come vanno fatte,<br />

ma con una punta di ritrosìa, come stesse provando a fare il verso a qualcuno che scia<br />

bene e le capitasse sempre di sciare meglio: questo era il modo in cui la ragazza celestecielo<br />

andava sugli sci. Allora, uno dopo l’altro, giù, goffi, pesanti, strappando i “cristiania”,<br />

cavano<br />

di seguirla, di superarla, gridando, canzonandosi, ma tutto quello che facevano<br />

era un disordinato diroccare a valle, con scomposti movimenti delle spalle, le braccia coi<br />

103


104<br />

bastoni tenuti avanti, gli sci che s’incrociavano, gli attacchi che saltavano via dagli scarponi,<br />

e dappertutto dove loro passavano la neve s’apriva in buche di colpi di sedere, di<br />

fiancate, di tuffi a capofitto.<br />

Da ogni caduta, appena alzavano la testa, con lo sguardo cercavano lei. Attraversando<br />

la loro valanga, la ragazza celeste-cielo se ne veniva con i suoi movimenti leggeri, e le<br />

pieghe dritte dei pantaloni tesi appena s’angolavano in un molleggio cadenzato, e il suo<br />

sorriso non si capiva se fosse di partecipazione alle prodezze e ai contrattempi dei compagni<br />

di discesa o invece il segno che non li vedeva neppure.<br />

Il sole intanto, invece di prendere più forza avvicinandosi al mezzogiorno, s’intirizziva tutto<br />

finché non sparì, come bevuto da una cartasuga. L’aria fu piena di leggeri cristalli senza<br />

colore che volavano obliqui. Era il nevischio: non ci si vedeva di qui a lì. I ragazzi sciavano<br />

<br />

L’aria e la neve adesso erano tutto lo stesso colore, bianco opaco, ma aguzzando ci dentro<br />

gli occhi, per poco che si facesse meno denso, ecco scorgevano l’ombra celeste-cielo<br />

<br />

Il nevischio aveva disperso la coda allo skilift. il ragazzo con gli occhiali verdi si trovò senza<br />

accorgersene vicino al casotto della stazione di partenza. I compagni non si vedevano.<br />

<br />

cora<br />

e trattenendo la perché la ragazza non partisse sola. Arrancando a spina di pesce,<br />

riuscì ad affiancarsi alla ragazza appena in tempo per partire con lei, quasi facendola<br />

cadere come si abbrancò al legno. Lei tenne l’equilibrio anche per lui, finché non gli riuscì<br />

di mettersi su bene, farfugliando recriminazioni”, cui rispose una sommessa risata di lei<br />

come un glu-glu di gallina faraona, soffocata dalla giacca a vento tirata su fin sopra la<br />

bocca. Ora il cappuccio celeste-cielo, come un elmo d’armatura, le lasciava scoperto solo<br />

il naso, che aveva un po’ aquilino, gli occhi, qualche ricciolo sulla fronte, e i pomelli delle<br />

gote. Così la vedeva, di profilo, il ragazzo dagli occhiali verdi, e non sapeva se essere feli-<br />

<br />

neve, coi capelli sulle tempie, la camicia che gli sbuffava fuori tra il maglione e la cintura,<br />

e che lui per non sbilanciarsi muovendo le braccia non osava ricacciare a posto, e un<br />

po’ sbirciava lei un po’ stava attento alla posizione degli sci che non uscissero fuori dal<br />

battuto nei momenti di trazione troppo lenta o troppo tesa, ed era sempre lei a salvare<br />

l’equilibrio, ridendo il suo glu-glu di faraona, mentre lui non sapeva cosa dire.<br />

Di nevicare aveva smesso. Ora anche l’aria nebbiosa si squarciò e nello squarcio apparve<br />

un cielo finalmente azzurro e il sole splendente e le montagne nitide ghiacciate una<br />

<br />

ragazza incappucciata riaffacciò la bocca e il mento.<br />

- Ritorna bello, - fece - io lo dicevo.<br />

<br />

<br />

<br />

- Finché si sa la pista... - disse lui.<br />

- No, così, .- disse lei - indovinandola.<br />

<br />

- Bravo. lo una sola, ma sono andata su senza skilift.<br />

- L’ho vista. Aveva messo le pelli di foca.


- Sul colle dove? .<br />

- Più in su di dove arriva lo skilift. Fin sulla cresta.<br />

<br />

- Si vede il ghiacciaio che sembra di toccarlo. Poi le lepri bianche.<br />

- Le cosa?<br />

- Le lepri. A quest’altezza le lepri d’inverno mettono il pelo bianco. Anche le pernici.<br />

- Ci sono lì?<br />

- Pernici bianche. Con le penne tutte bianchissime. D’estate invece hanno le penne caffe-<br />

<br />

- Italiano. .<br />

- lo sono svizzera.<br />

Erano arrivati. Al termine s’erano staccati dallo skilift, lui malamente, lei accompagnan-<br />

<br />

portava alla cintola tirò fuori le pelli di foca e le legò sotto gli sci. Lui la stava a guardare,<br />

strofinandosi le dita gelate nei guantoni. Poi, quando lei prese a salire, le andò dietro.<br />

La salita dallo skilift alla cima del colle era dura.<br />

Il ragazzo con gli occhiali verdi ci dava dentro un po’ a spina di pesce, un po’ a gradini, un<br />

po’ arrancando avanti e riscivolando indietro, tenendosi ai bastoni come uno sciancato<br />

<br />

Arrivò al colle sudato, a lingua fuori, mezzo accecato dallo sfavillìo che si irradiava tutt’in-<br />

<br />

vento celeste-cielo e la portava annodata alla vita. Anche lei s’era messa un paio di<br />

occhialoni.<br />

<br />

<br />

più - lei disse.<br />

Giù sopra la valle svolazzavano i soliti uccelli neri gracchianti dei duemila metri. Era venuto<br />

fuori un limpidissimo mezzogiorno e da lassù lo sguardo abbracciava le piste, i campi<br />

affollati di sciatori, di bambini con le slitte, la stazione dello skilift con la coda che s’era<br />

subito riformata, l’albergo, i pullman fermi, la strada che entrava e usciva dal nero bosco<br />

d’abeti.<br />

<br />

<br />

sfrecciare di sagome confuse e intercambiabili la sua figura appena disegnata come<br />

un’oscillante parentesi non si perdeva, restava l’unica che si potesse seguire e distinguere,<br />

sottratta al caso e al disordine. L’aria era così nitida che il ragazzo dagli occhiali verdi<br />

indovinava sulla neve il reticolo fitto delle orme di sci, dritte e oblique, delle strisciate, delle<br />

<br />

della vita fosse nascosta la linea segreta, l’armonia, solamente rintracciabile alla ragazza<br />

celeste-cielo, e questo fosse il miracolo di lei, di scegliere a ogni istante nel caos dei mille<br />

movimenti possibili quello e quello solo che era giusto e limpido e lieve e necessario, quel<br />

gesto e quello solo, tra mille gesti perduti, che contasse.<br />

105


Testo semplificato e ridotto<br />

L’avventura di uno sciatore<br />

<br />

-<br />

<br />

<br />

studenti provenienti dal Ghana, da uno proveniente dalla Romania e due<br />

dalla Cina<br />

<br />

<br />

mimiche e pittoriche dell’insegnante.<br />

<br />

106<br />

Esercizio:<br />

<br />

e sottolinea quelle che non conosci<br />

<br />

per raccontare l’avventura<br />

Tanti ragazzi sono arrivati in montagna con l’autobus per sciare.<br />

I ragazzi sono in fila per prendere lo skilift.<br />

<br />

I ragazzi hanno gli sci ai piedi e si urtano ……………uno con l’altro.<br />

I ragazzi si levano la giacca a vento ( = la giacca contro il vento) quando<br />

<br />

si mettono la giacca a vento quando il sole va via.<br />

I ragazzi cercano il fazzoletto per soffiare il naso. I guanti cadono nella<br />

neve.<br />

I ragazzi non possono aprire la cerniera……………….. della giacca a vento, perché<br />

i guanti sono troppo grossi.<br />

I ragazzi devono essere pronti per salire sullo skilift.<br />

<br />

un ragazzo grasso. Il ragazzo grasso lo spinge.<br />

<br />

passa vicino alla fila. La ragazza sale la montagna a piedi.<br />

La ragazza cammina velocemente e un ragazzo dice:<br />

<br />

<br />

La ragazza ha un passo regolare e lungo.


gli occhi quasi chiusi.<br />

La ragazza sale senza fatica e subito i due ragazzi non la vedono più.<br />

Arriva lo skilift.<br />

Il ragazzo con gli occhiali verdi e il ragazzo grasso salgono insieme sullo<br />

skilift.<br />

<br />

La ragazza celeste-cielo sale senza fatica.<br />

<br />

La ragazza sorride in modo gentile e il ragazzo con gli occhiali verdi resta<br />

confuso………………… e non urla più contro di lei.<br />

Ora i due ragazzi sono in cima alla salita.<br />

I ragazzi scendono velocemente e gridano:<br />

<br />

I ragazzi non sciano bene, non fanno bene le curve. I ragazzi vogliono sembrare<br />

coraggiosi………………….. Ma i ragazzi cadono, uno sopra l’altro.<br />

Il ragazzo con gli occhiali verdi continua a sciare. Lui cerca la ragazza.<br />

La ragazza sale ancora con un passo leggero. Il ragazzo cerca di fermarsi<br />

ma cade nella neve.<br />

Il ragazzo infarinato……………. per la neve si mette di nuovo in fila allo skilift.<br />

La ragazza scende, come sempre, piano, con eleganza. I suoi movimenti<br />

sono naturali, senza sforzo.<br />

I ragazzi invece sciano velocemente e cadono. I ragazzi sono goffi e pesanti…………………<br />

I ragazzi cadono e la ragazza scende senza fare errori.<br />

107<br />

A mezzogiorno il sole scompare nel cielo e arrivano le nuvole. Comincia a<br />

<br />

<br />

<br />

vola.<br />

Allo skilift ci sono poche persone. Il ragazzo con gli occhiali verdi e la ragazza<br />

con il cappuccio celeste-cielo salgono insieme. Il ragazzo non sa se<br />

<br />

camicia esce dal maglione.<br />

<br />

La ragazza dice:<br />

“Ritorna il tempo bello”<br />

<br />

“A me piace”


”Bisogna conoscere la pista”<br />

“No, mi piace indovinarla……………………..”<br />

“ Io sono sceso tre volte “dice il ragazzo<br />

“Io una , ma non sono salita con lo skilift”<br />

“L’ho vista, saliva con le pelli di foca”<br />

“Ora voglio salire sulla cima della collina.”<br />

<br />

“ Si vede un ghiacciaio e ci sono lepri e pernici bianche”<br />

“Bianche ?”<br />

“ Sì, bianche. D’inverno sono bianche, d’autunno sono color caffelatte. Lei<br />

<br />

“Italiano”<br />

“Io sono svizzera”.<br />

108<br />

Ora scendono dallo skilift. La ragazza lega le pelli di foca sotto gli sci e comincia<br />

a salire sulla collina con calma. Il ragazzo le va dietro, ma fa molta<br />

fatica a tenere il suo passo.<br />

Il ragazzo arriva sopra stanco, sudato e quasi cieco……………….. per la luce.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

bambini sulle slitte. Più lontano si vedono gli alberghi e gli autobus.<br />

La ragazza scende a zig zag. La ragazza celeste-cielo si vede molto bene<br />

tra tutte le persone che sciano.<br />

Tutte le persone lasciano sulla neve le orme………………… degli sci. Le orme<br />

sono molto confuse e si intrecciano. La scia………………………….. della ragazza<br />

<br />

importante per il ragazzo dagli occhiali verdi..


SEMPLIFICAZIONE DI UNA PAGINA DI BIOLOGIA<br />

do<br />

la vita, Zanichelli”. Il testo, con un ottimo apparato iconico, usa costrutti<br />

sintattici complessi e non organizza il contenuto in modo lineare.<br />

Un confronto tra cellule vegetali e cellule animali<br />

Testo originale<br />

<br />

organulo, che significa «piccolo organo», Nei disegni degli spaccati di una<br />

generica cellula animale (FIGURA 2.3A) e vegetale (FIGURA 2.3B) puoi riconoscere<br />

i rispettivi organuli. Per il momento, i nomi riportati nelle figure<br />

indicano semplicemente parti di cellula fatte in un certo modo ma, non<br />

appena avrai visto più attentamente come funzionano, i vari organuli ti<br />

<br />

In un confronto tra cellule animali e cellule vegetali, le somiglianze prevalgono<br />

sulle differenze. Entrambi i tipi di cellula sono, infatti, avvolti da un<br />

sottile rivestimento esterno, la membrana plasmatica, che segna il confine<br />

cellulare e regola gli scambi chimici fra la cellula e l’ambiente esterno.<br />

Ogni cellula possiede inoltre un nucleo, contenente il materiale genetico<br />

sotto forma di DNA.<br />

Nella nostra simulazione virtuale, in una cellula grande come un’aula scolastica<br />

dovresti immaginare il nucleo con le dimensioni di un’utilitaria parcheggiata<br />

in mezzo alla stanza, circondata da un materiale fluido.<br />

La regione della cellula compresa fra il nucleo e la membrana plasmatica<br />

si chiama citoplasma e contiene vari organuli sospesi in una matrice fluida.<br />

Molti di essi sono detti «membranosi», perché racchiusi in una propria<br />

membrana che serve a mantenere l’ambiente chimico interno entro determinati<br />

parametri di pH, concentrazione di soluti ecc., spesso diversi da<br />

quelli del resto della cellula.<br />

<br />

differenze di struttura che esistono fra le cellule animali e le cellule vege-<br />

<br />

<br />

<br />

l’energia solare in energia chimica, immagazzinandola sotto forma di zuc-<br />

<br />

<br />

parete cellulare rigida, esterna alla membrana plasmatica, che svolge la<br />

funzione di proteggere la cellula e di conferirle forma stabile e consistenza,<br />

pur consentendo il trasporto di acqua e di piccole molecole.<br />

Più avanti nel capitolo troverai le versioni in miniatura di questi schemi delle<br />

cellule, dove verranno evidenziati gli organuli descritti di volta in volta.<br />

109


Testo semplificato<br />

Un confronto tra cellule vegetali e cellule animali<br />

La semplificazione riorganizza il contenuto perché risulti più comprensibile.<br />

goni<br />

che sono vicini all’esperienza dello studente straniero.<br />

<br />

l’altro una cellula vegetale aperta.<br />

Guardiamo prima la cellula animale. (Figura 2.3A)<br />

110<br />

<br />

<br />

organi (organuli). Ogni organulo ha un compito, fa una azione molto importante<br />

per far vivere e funzionare la cellula<br />

-<br />

membrana plasmatica. Da<br />

questo rivestimento possono entrare dentro e uscire fuori delle sostanze.<br />

so,<br />

che si chiama citoplasma. Dentro il citoplasma ci sono gli organuli<br />

Membrana = rivestimento<br />

Plasmatica (citoplasma<br />

Materiale fluido = materiale liquido, ma denso<br />

Nucleo<br />

<br />

materiale fluido.


DNA<br />

persona<br />

Patrimonio genetico: le caratteristiche che uomini, animali e piante ricevono dai genitori<br />

Guarda nel disegno e cerca i più importanti organuli: mitocondrio, reticolo endoplasmatico<br />

liscio, reticolo endoplasmatico ruvido, ribosomi e apparato Golgi.<br />

Osserva bene e impara i nomi a memoria.<br />

Molti di questi organuli hanno una membrana. Il contenuto dell’organulo può<br />

<br />

deve cambiare e la membrana serve a questo.<br />

Guardiamo una cellula vegetale. (Figura 2.3B)<br />

111<br />

<br />

altro rivestimento che si chiama parete cellulare-<br />

<br />

cellula per vivere.<br />

Osserva bene la cellula vegetale aperta nel disegno. Ci sono<br />

<br />

<br />

mitocondrio, reticolo endoplasmatico liscio, reticolo<br />

endoplasmatico ruvido, ribosomi e apparato Golgi.<br />

Ci sono però due organuli che non conosci<br />

vacuolo centrale che può contenere liquidi acquosi<br />

I cloroplasti.fotosintesi clorofilliana che studierai bene più avanti.<br />

<br />

Clorofilla: sostanza che colora di verde i vegetali<br />

Allora….. le cellule animali e vegetali si somigliano o no?<br />

<br />

Nella cellula animale non ci sono


SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE DI UNA PAGINA DI<br />

SCIENZE DELLA TERRA<br />

<br />

pianeta, Zanichelli, pgg D35-D38) ha il grande pregio di possedere una scrittura piana<br />

e ben organizzata e un illuminante apparato iconico, tanto da poter essere usato,<br />

con l’aiuto dell’insegnante e del vocabolario, e dopo aver selezionato i paragrafi, da<br />

<br />

L’argomento viene svolto sul finire dell’anno scolastico<br />

Testo originale<br />

Vulcani e terremoti sul globo terrestre<br />

1. Vulcani e terremoti non sono distribuiti a caso sulla superficie terrestre<br />

112<br />

Immaginiamo per un momento che il globo terrestre si rimpicciolisca enormemente e che stia davanti<br />

a noi come un grande mappamondo. Immaginiamo anche che su questa Terra così rimpicciolita gli<br />

oceani e i mari vengano prosciugati. Ecco allora dileguarsi l’immagine consueta della superficie del<br />

nostro pianeta che ora assume una fisionomia davvero insolita e, per quanto riguarda il fondo degli<br />

FIGURA 1 (pagina seguente), che<br />

rappresenta il risultato del lavoro di ricerca dei geologi negli ultimi decenni.<br />

<br />

profonde valli, ripide scarpate e montagne. In particolare si nota in tutta la sua straordinaria evidenza<br />

quel sistema di cicatrici» che nel loro insieme costituiscono la più lunga catena di rilievi di tutta la Terra:<br />

le dorsali oceaniche che percorrono gli oceani per una lunghezza di oltre 60 000 km.<br />

Le dorsali non sono propriamente montagne ma corrugamenti costellati di vulcani, originati dal magma<br />

che risale dal mantello e trabocca sul fondo degli oceani. La più nota di esse, la dorsale medioatlantica,<br />

si estende quasi al centro dell’Oceano Atlantico e raggiunge la superficie in corrispondenza<br />

sa<br />

l’Oceano Indiano fino al golfo di Aden; la dorsale est-pacifica si sviluppa nella parte orientale<br />

<br />

<br />

FIGURA 2 (pagina seguente), che illustra la distribuzione<br />

dei vulcani attivi e degli epicentri di terremoti sulla superficie terrestre, si nota che questi tipi<br />

<br />

sottili fasce, che nella maggior parte dei casi si trovano negli oceani o lungo i bordi dei continenti, più<br />

raramente, all’interno delle masse continentali.<br />

In particolare ritroviamo il percorso delle dorsali: esse infatti rappresentano un’importante fascia in<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Giappone, nelle Isole Marianne, nelle Filippine, in Nuova Zelanda e in Indonesia; dall’altro lato, lungo<br />

<br />

<br />

proprio lungo la cintura di fuoco del Pacifico.<br />

<br />

entro l’area mediterranea, in particolare in Italia e in Grecia, e lungo il rift continentale africano, la linea<br />

di frattura che va dal Mar Rosso ai grandi laghi dell’Africa orientale.<br />

<br />

sismica né quella vulcanica: l’Asia e l’Europa settentrionali, gran parte dell’Africa e delle Americhe, la<br />

Groenlandia, l’Australia e l’Antartide appaiono aree stabili e tranquille, come se in esse “non accades-


Testo originale<br />

1. Vulcani e terremoti non sono distribuiti a caso sulla superficie terrestre<br />

Pensa di avere tra le mani una Terra molto molto più piccola (rimpicciolita)<br />

Pensa che non ci siano più i mari e gli oceani.<br />

Cosa vedi?<br />

Guarda la figura 1. Gli studiosi della terra (geologi) da poco tempo sanno che la terra<br />

ì.<br />

113<br />

Il fondo dell’oceano può<br />

<br />

<br />

<br />

surano<br />

60.000 km. La più importante si chiama Medio-Atlantica perché si<br />

trova nel centro dell’Atlantico.<br />

<br />

Le dorsali oceaniche somigliano a catene di montagne con vulcani. Dai vulca-<br />

<br />

dell’oceano.


Guarda ora la figura 2<br />

114<br />

Puoi vedere dove sono sulla Terra i vulcani e gli epicentri (il centro del terremoto all’interno<br />

della Terra) dei terremoti.<br />

Dove sono?<br />

Sono su fasce<br />

<br />

<br />

<br />

La più importante fascia viene chiamata “Cintura di fuoco del Pacifico”. La fascia ha<br />

una forma circolare; ci sono vulcani<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

tinentale<br />

( come una spaccatura)<br />

Ci sono zone sulla Terra che non hanno né vulcani, né terremoti. Vediamo adesso<br />

perché questo accade.


Testo originale<br />

2. Vulcani e terremoti sono localizzati sui bordi delle placche<br />

biamo<br />

visto come, grazie allo studio della propagazione delle onde sismiche, sia<br />

stato possibile -radiografare. la struttura interna del nostro pianeta. In particolare,<br />

abbiamo visto come la parte superiore del mantello e la crosta sovrastante costituiscano<br />

insieme una sorta di -piastrone- rigido, chiamato litosfera, dello spessore<br />

<br />

<br />

nelle aree oceaniche e in quelle continentali:<br />

<br />

oceanica <br />

<br />

<br />

detta continentale<br />

<br />

astenosfera, costituito<br />

da rocce prossime al punto di fusione e, in piccola parte, completamente fuse<br />

(FIGURA 3). Per queste sue caratteristiche l’astenosfera non si comporta rigidamente<br />

di<br />

materiali al suo interno possono lentamente scorrere. I movimenti dell’astenosfera<br />

si trasmettono alla sovrastante litosfera e la fanno muovere come un oggetto su un<br />

nastro trasportatore.<br />

La litosfera” che ha un comportamento meccanico di tipo fragile, tende a frat-<br />

chi,<br />

denominati placche, che compongono una sorta di enorme mosaico.<br />

115<br />

I bordi delle placche litosferiche coincidono con le sottili fasce lungo le quali si<br />

ne<br />

della distribuzione dei terremoti che i geologi hanno individuato i confini delle<br />

placche.<br />

Muovendosi, le rigide placche litosferiche interagiscono tra loro lungo quei bordi,<br />

mentre al loro interno sono in genere tranquille: quelle zone della superficie della Terra<br />

in cui «non succede mai niente- si trovano quindi quasi sempre nelle parti centrali<br />

delle placche.


Testo semplificato<br />

2. Vulcani e terremoti sono localizzati sui bordi delle placche<br />

Nella figura 3<br />

litosfera si intende la parte solida del nostro pianeta.<br />

116<br />

Ci sono nella litosfera due tipi di crosta rocciosa<br />

litosfera oceanica) alto solo circa 7 km e formato<br />

da rocce basaltiche<br />

litosfera continentale) alto circa 70<br />

<br />

Ancora più sotto ci sono rocce che stanno per fondere e sotto ancora una piccola<br />

astenosfera e può misurare anche 200 km<br />

L’astenosfera è<br />

Il suo movimento si trasmette anche alla litosfera. La litosfera si spezza in tante parti<br />

<br />

placche<br />

smiche<br />

(ci sono tanti vulcani e terremoti)<br />

Dentro le placche “non succede niente”, sono zone tranquille.<br />

<br />

delle placche o delle zolle”.<br />

Il termine “tettonica” viene dal greco e vuol dire “costruzione.”


Testo originale<br />

SEMPLIFICAZIONE DI UNA PAGINA DI STORIA<br />

<br />

<br />

popolazioni nomadi, che vivevano di caccia e di raccolta, e popolazioni sedentarie, che si<br />

dedicano all’agricoltura. In alcune delle zone in cui gli uomini si erano dedicati all’agricoltura<br />

<br />

stro<br />

pianeta: nella Mezzaluna fertile (osserva A e B) una grande regione a forma di arco che<br />

si tende dall’Egitto ai confini dell’attuale Iran toccando a nord la Turchia meridionale, in India<br />

(osserva C) e, circa duemila anni più tardi, in Cina (osserva D).<br />

Osservando la carta, possiamo notare che queste aree sono molto lontane tra di loro ma<br />

<br />

(osserva), ma<br />

soprattutto sorgono vicino alle fertili rive di alcuni grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate, il Nilo, l’lndo<br />

e il fiume Giallo (osserva). La presenza di un grande fiume, infatti, fu determinante per lo<br />

<br />

uomini impararono a sfruttare le acque dei fiumi per l’irrigazione dei campi, controllandole<br />

<br />

<br />

(termine che deriva da una parola greca, hydraulikos, composta di due parole significano<br />

“acqua” e “tubo”, “canna”).<br />

Testo semplificato<br />

117<br />

“Le grandi civiltà fluviali”<br />

Livello A2<br />

Vocabolario essenziale<br />

<br />

<br />

<br />

Esercizio<br />

Cerca sul vocabolario della tua lingua anche le parole spiegate tra parentesi<br />

Circa nel 4000 a.C. finisce il periodo Neolitico (neo = nuovo; litico, da una parola greca=pietra.<br />

<br />

Alcuni uomini sono nomadi; loro sanno cacciare e raccogliere il cibo commestibile<br />

............................................................................(buono da mangiare)<br />

<br />

nasce la prima società agricola.


Guarda sulla cartina.<br />

118<br />

A e B<br />

la Palestina, Israele, il Libano, la Siria e l’Iraq.<br />

C<br />

D<br />

<br />

za<br />

dal Polo Nord)<br />

<br />

caldo)<br />

<br />

Nilo.<br />

In Mesopotamia ci sono il Tigri e l’Eufrate. Per questo Mesopotamia vuol dire<br />

<br />

“terra che sta tra due fiumi”.<br />

l’Indo.<br />

In Cina l’Huang He, che gli italiani chiamano Fiume Giallo.<br />

<br />

terra per coltivare)<br />

<br />

<br />

<br />

In queste terre gli uomini imparano:<br />

a usare l’acqua dei fiumi per bagnare i loro campi e far crescere meglio le<br />

piante che coltivano;<br />

<br />

fatti molto bene e l’acqua usciva nei campi solo se l’uomo voleva questo.


MATERI<strong>AL</strong>I SEMPLIFICATI DI DIRITTO ED ECONOMIA<br />

I materiali di seguito riportati, prodotti da Florisa Piazzi docente di Diritto ed Economia<br />

presso l’Istituto Professionale Einaudi, fanno, riferimento ai contenuti di una classe<br />

prima e sono utilizzabili con studenti di livello A1.<br />

Possono costituire anche un valido supporto per i docenti di Italiano L2 che vogliono<br />

introdurre gli studenti alla lingua dello studio<br />

Scheda sulla “Norma giuridica”<br />

regole=norme giuridiche<br />

punizione=sanzione<br />

<br />

2. gli studenti e gli insegnanti rispettano le regole<br />

<br />

4. esempio di regola: non studi a scuola allora non esci con gli amici a giocare<br />

a calcio<br />

5. i genitori ti danno una punizione perché non studi.<br />

6. punizione=sanzione<br />

7. le regole ( norme giuridiche) sono contenute nello statuto delle studentesse<br />

e degli studenti<br />

8. se non rispetti le regole ci sono delle sanzioni: esempi di comportamenti<br />

da non tenere e relative sanzioni<br />

119<br />

regole della scuola :<br />

comportamento vietato<br />

Arrivo in ritardo a scuola e non porto la giustifica<br />

Non vado a scuola e il giorno dopo non porto la giustifica<br />

Entro tardi in classe dopo l’intervallo.<br />

Non porto i libri e i quaderni della materia.<br />

Arrivo sempre in ritardo dopo l’intervallo<br />

Non vado a scuola e il giorno dopo non porto mai la giustifica.<br />

Esco dalla scuola senza la giustifica e senza dire niente al<br />

professore.<br />

Mi comporto molto male con un compagno: dico parolacce,<br />

lo picchio, eccetera<br />

sanzioni<br />

Il professore mi dice di portare la giustifica domani. (richiamo<br />

verbale)<br />

Il professore mi dice di portare la giustifica domani. (richiamo<br />

verbale)<br />

Il professore mi dice di rientrare quando suona la campana.<br />

(richiamo verbale)<br />

Il professore mi dice di portare i libri e i quaderni quando<br />

<br />

Il professore scrive una nota sul registro di classe e sul mio<br />

libretto. I miei genitori devono firmare la nota sul libretto.<br />

(richiamo scritto)<br />

Il professore scrive una nota sul registro di classe e chiama<br />

i miei genitori. (ammonizione scritta)<br />

Il professore scrive una nota sul registro di classe e chiama<br />

i miei genitori. (censura scritta)<br />

Il coordinatore informa il Preside e io posso essere sospeso<br />

<br />

massimo posso essere sospeso per 5 giorni.


Regole a casa<br />

(Regola) norma<br />

<br />

Studia<br />

Aiuta tuo fratello a fare i compiti<br />

(punizione) sanzione<br />

Non esci sabato prossimo<br />

Non esci con gli amici per una settimana<br />

Non guardi la televisione stasera<br />

<br />

(Regola ) norma<br />

Divieto di fumare nei locali pubblici<br />

(punizione) sanzione<br />

Multa (sanzione pecuniaria) devo pagare<br />

da 25 a 250 euro<br />

120<br />

Divieto di utilizzare i cellulari in aereo<br />

Non parcheggiare in divieto di sosta<br />

Non posso abbandonare i rifiuti


Scheda “I soggetti del diritto :la persona fisica”<br />

<br />

ho il diritto di ricevere assistenza sanitaria (essere curato)<br />

ho il dovere di pagare le tasse<br />

ho il dovere di rispettare le norme giuridiche<br />

il lavoratore ha il diritto di scioperare<br />

diritto di associarsi ( unirsi ad altre persone in un gruppo che ha<br />

gli stessi interessi)<br />

ho il diritto alla segretezza della corrispondenza (gli altri non possono leggere<br />

le mie e.mail)<br />

i figli hanno il dovere di rispettare i genitori<br />

gli automobilisti hanno il dovere di rispettare il codice (insieme di norme)<br />

della strada<br />

ho il dovere di rispettare le norme giuridiche<br />

diritto di professare liberamente la propria religione<br />

<br />

<br />

<br />

Voto se sono cittadina italiana<br />

121<br />

Mi posso sposare<br />

Posso Vendere una casa<br />

Posso comprare un terreno<br />

Posso firmare contratti


Scheda “Lo stato”<br />

Lo stato è formato da un territorio e da un popolo (cittadini)<br />

il territorio è definito dai confini<br />

il territorio è formato dalla terraferma<br />

(parte colorata), da una parte del<br />

mare,<br />

dal sottosuolo<br />

122<br />

e dall’atmosfera (aria sopra il territorio<br />

dello stato)<br />

Popolo: insieme di cittadini<br />

cittadinanza: riflessione sulla propria cittadinanza


Scheda “I beni e i bisogni”<br />

l’economia studia i beni, i servizi e i bisogni<br />

i bisogni possono essere:<br />

primari: legati alla sopravvivenza (importanti per la vita)<br />

secondari : migliorano la qualità della vita<br />

Bisogni primari:<br />

frase bisogno bene immagine<br />

io ho sete di bere acqua<br />

io ho fame di mangiare Panino<br />

123<br />

ho freddo<br />

di coprirsi e ripararsi<br />

dal freddo<br />

maglia<br />

I servizi sono: fare le pulizie, curare i malati, dare lezioni di matematica,<br />

riparare la macchina…….<br />

situazione bisogno servizio bene<br />

Sono ammalato Di guarire Visita medica medicina<br />

Di pulizia Pulire la casa Detergenti, straccio


Bisogni secondari:<br />

frase bisogno bene immagine<br />

Voglio andare Di viaggiare viaggio<br />

in vacanza<br />

Voglio uscire<br />

con gli amici e<br />

in discoteca<br />

Di divertimento<br />

discoteca<br />

124<br />

Ascolto il mio<br />

i-pod<br />

Ascoltare musica<br />

i-pod<br />

Guardo il grande<br />

fratello<br />

Di occupare il<br />

tempo libero<br />

tv


Scheda “I soggetti dell’economia”<br />

125<br />

imprese fanno beni<br />

(PRODUZIONE)<br />

famiglie acquistano beni<br />

(CONSUMO)

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