Protesi provvisorie semplificate - Astra Tech

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protesi provvisoria postoperatoria sia più adatta ad ogni caso specifico. Un’attenta valutazione del profilo delle labbra prima dell’inizio del trattamento, così da determinare l’estensione delle aree esteticamente rilevanti, è importante quanto la scelta di una protesi provvisoria che possa preservare le papille e il profilo di emergenza durante la guarigione. Senza una protesi provvisoria le papille si restringeranno immediatamente dopo l’estrazione. Se lo spazio lo consente, la soluzione più semplice è spesso un ponte provvisorio fissato con resina. In alternativa, può essere collegato ai denti circostanti il dente del paziente o una protesi mobile ancorata. Indicatore d’asse Se possibile, indicare l’asse della vite. Poiché la maggior parte delle viti sono inclinate labialmente, il chirurgo odontoiatra si serve di una ferula per impronte posizionata sulla lingua. Dopo l’inserimento della vite, l’analogo di impronta può essere fissato alla ferula per mezzo di una resina fotopolimerizzabile (Triad, Dentsply, USA), (Fig. 2a). Se si ricorre all’innesto osseo e di membrane, l’indicazione dell’asse deve essere ritardata. Utilizzando questo metodo, il laboratorio può preparare una corona provvisoria su un modello modificato. Se la vite viene inserita in una posizione coronale o labiale e soprattutto se il tessuto molle è molto sottile labialmente, la protesi provvisoria deve essere sottocontornata in tutte le dimensioni. Una pressione eccessiva sul tessuto molle provoca ischemia, che può causare retrazione (Figg. 3a e b). La corona provvisoria può essere modificata in un successivo appuntamento per mezzo di Tectric ® Flow (Vivadent, LI) e lucidata con Palaseal ® (Kulzer, USA). La ritenzione mediante viti della protesi provvisoria comporta un minor rischio di residui di cemento nella tasca gengivale peri-implantare (Fig. 4). Il nuovo moncone fissato con viti di Astra Tech crea una base eccellente per questa tecnica. A seconda dell’inclinazione della vite, il foro della vite può terminare in corrispondenza della parete incisale o sulla superficie facciale. Il foro di entrata viene facilmente bloccato con un composto foto-polimerizzabile. Impronta a livello della vite Se al momento dell’installazione non si è provveduto ad indicare l’asse della vite, la protesi provvisoria deve essere preparata da un’impronta presa sul moncone, quando il tessuto molle è « maturo » (Fig. 2b). Durante il periodo di guarigione è consigliato un moncone di guarigione Zebra per conservare la maggior quota possibile di tessuto molle. Dopo l’impronta, questo moncone di guarigione può essere sostituito con un moncone di guarigione 5,5 mm che, se necessario, può essere modifica- 4. Corona provvisoria realizzata su moncone temporaneo ST. 5. Il moncone di guarigione Zebra può essere sostituito con un moncone di guarigione di 5,5 mm. 6a. Protesi provvisoria sottocontornata. 6b. La corona provvisoria è stata estesa al fine di supportare la gengiva e consentirne la formazione. 7. Il punto di contatto finale è contrassegnato all’incirca 5 mm dal livello dell’osso. 8a. Poiché il profilo di emergenza è triangolare… 12 INSIGHT #4:1:2001
to con una sezione trasversale più simile al dente (Fig. 5). Correzione della protesi provvisoria Torsten Jemt 1 ha dimostrato che è possibile eseguire una buona contornatura delle papille aspettando il progredire della guarigione. Ciò significa che sarà spesso necessario modificare la protesi provvisoria per influenzare il profilo di emergenza, soprattutto se è sottocontornato (Figg. 6a e b). Lo studio di Tarnow 2 dimostra che la ri generazione di papille si verificherà sicuramente se la distanza tra l’osso e il punto di contatto non supera 5 mm. Pertanto il punto di contatto deve essere guidato attraverso misurazioni dal livello dell’osso/vite (Fig. 7). Impronta finale Dopo aver creato la topografia corretta per il tessuto molle, è importante eseguire una riproduzione esatta nell’impronta finale e nel passaggio al modello di lavoro. Poiché la corona provvisoria spesso plasma il tessuto molle attorno alla vite in una sezione trasversale triangolare o ovale, può darsi che un analogo di impronta circolare non sia idoneo al trasferimento del contorno del tessuto guarito. Pertanto, per produrre un analogo di impronta su misura, la corona deve essere duplicata, ad esempio utilizzando Tetric ® Flow (Fig. 8b). Spruzzando Blue Mousse (Parker, USA) nella tasca gengivale peri-implantare, mentre la corona viene riprodotta, si previene il collasso del tessuto all’intorno della vite. Il modello realizzato in tessuto molle consente di controllare le modificazioni del profilo del moncone sia quando viene preparato, sia quando viene rivestito. In questo modo è possibile evitare che la preparazione risulti allocata troppo in profondità, la curvatura rispetta l’anatomia del paziente, riducendo così il rischio di un eccesso di cemento nella tasca gengivale peri-implantare (Fig. 9). Conclusione Le tecniche sopra descritte possono apparire complicate. In effetti richiedono tempi leggermente superiori e, di conseguenza, risultano un po’ più costose delle procedure standard. Comunque, l’esperienza clinica dimostra che esse consentono di creare un profilo di affioramento accettabile a fronte di una minima perdita di tessuto molle (Figg. 10a, b, c e d). È opportuno sottolineare che una protesizzazione temporanea con creazione di papilla risulta efficace soltanto a patto che il tessuto molle sia sufficientemente supportato dall’osso. References 1. Jemt T. Regeneration of gingival papillae after single-implant treatment. International Journal of Periodontics & Restorative Dentistry. 17(4) : 326-33, 1997 Aug. 2. Tarnow DP. Magner AW. Fletcher P. The effect of the distance from the contact point to the crest of bone on the presence or absence of the interproximal dental papilla. Journal of Periodontology. 63(12) : 995-6, 1992 Dec. 8b. …viene preparato un analogo di impronta su misura attraverso della corona provvisoria. 9. Il modello in tessuto molle permette il controllo delle modifiche del profilo del moncone (moncone per misura). 10a. La corona provvisoria dopo la procedura ad una fase. 10b. Il risultato finale con carico precoce ad una fase. 10c. Prima del trattamento dell’incisivo superiore laterale. 10d. Risultato finale senza precedente protesizzazione temporanea. INSIGHT #4:1:2001 13
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