Insieme ottobre 2011 - BCC Vignole
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il personaggio<br />
16<br />
potremo arrivare a un milionesimo<br />
di milionesimo di secondo dopo<br />
il Big Bang, riproducendo in uno<br />
spazio piccolissimo e per un tempo<br />
infinitamente piccolo le stesse<br />
condizioni che c’erano poche frazioni<br />
di milionesimi di secondo dopo<br />
il Big Bang.<br />
È già possibile fare un primo<br />
bilancio dell’attività di LHC?<br />
Il bilancio è estremamente positivo.<br />
In poco più di un anno di attività<br />
abbiamo già ripercorso tutta<br />
la fisica moderna e abbiamo iniziato<br />
ad addentrarci, con le simulazioni,<br />
in territori inesplorati. Entro<br />
la fine del 2012 avremo risolto<br />
una delle grandi questioni della fisica<br />
moderna che è l’esistenza del<br />
Bosone di Higgs (l’unica particella<br />
tra quelle teorizzate a non essere<br />
stata ancora osservata, ndr). Entro<br />
il prossimo anno ci auguriamo<br />
di poter scoprire se il Bosone esiste<br />
o non esiste. E sarà, comunque,<br />
una grande scoperta.<br />
Il Bosone di Higgs? Qualcuno<br />
lo chiama “la particella di Dio”.<br />
È davvero così?<br />
Assolutamente no. Il nome di “particella<br />
di Dio” deriva dal titolo di un<br />
libro scritto qualche anno fa dal<br />
direttore di un laboratorio che ha<br />
sede vicino a Chicago (Leon Lederman,<br />
direttore del FermiLab di<br />
Chicago, ndr). Il Bosone di Higgs<br />
è stato definito la “particella di Dio”<br />
perché dà origine alla massa delle<br />
particelle. In realtà, noi ci occupiamo<br />
della natura nelle sue esternazioni<br />
più semplici. Ricercare le particelle<br />
elementari della vita è uno<br />
stato più complesso e non è quello<br />
che facciamo noi, a Ginevra.<br />
Qual è il ruolo degli scienziati<br />
italiani nelle ricerche che state<br />
facendo al CERN?<br />
Gli scienziati italiani hanno un’ottima<br />
quotazione, specialmente in<br />
questo momento. I quattro grandi<br />
esperimenti di LHC sono guidati<br />
tutti da scienziati italiani. Questo<br />
è un fatto straordinario che dimostra<br />
che la nostra scuola è ancora<br />
importante a livello internazionale.<br />
Qual è la ricaduta delle vostre<br />
ricerche sul nostro vivere quotidiano?<br />
Sicuramente la più spettacolare<br />
degli ultimi anni è stato il web.<br />
Ventuno anni fa il web è stato inventato<br />
al CERN. E oggi il web ha<br />
cambiato totalmente la nostra maniera<br />
di vivere. Ma ci sono tantissime<br />
altre applicazioni, come nel<br />
campo della medicina e della biotecnologia.<br />
Per molti anni l’Italia ha<br />
riavuto indietro dal CERN, a livello<br />
di contratti industriali (un terzo dei<br />
magneti di LHC sono stati costruiti<br />
in Italia, ndr.) una quota maggiore<br />
di quella che pagava per partecipare<br />
alle ricerche del CERN. Per<br />
cui, anche dal punto di vista del ritorno<br />
immediato per l’industria, in<br />
vestire nel CERN è stato un buon<br />
affare per il nostro paese.<br />
Come ci si sente ad avere la<br />
responsabilità della ricerca del<br />
CERN?<br />
Certamente le responsabilità che<br />
ricadono sulla mia persona sono<br />
molte, ma nello stesso tempo sono<br />
molti anche gli stimoli. Il mio è<br />
sicuramente un lavoro impegnativo,<br />
non lo nascondo. Ma è anche<br />
un lavoro che mi porta a interagire<br />
tutti i giorni con un gran numero<br />
di persone di grande intelligenza e<br />
di grande cultura, ma soprattutto<br />
di molte culture, essendo il CERN<br />
un luogo di incontro di scienziati<br />
che provengono da nazioni diverse.<br />
Un lavoro stressante, ma dal<br />
lato buono, e certamente molto<br />
stimolante.<br />
Qual è la scoperta straordinaria<br />
che vorrebbe fare domani al<br />
CERN?<br />
Le scoperte più straordinarie sono<br />
quelle che nessuno si immagina di<br />
fare. A me piacerebbe moltissimo<br />
che entro il prossimo anno LHC ci<br />
facesse vedere qualche fenomeno<br />
che non abbiamo neanche immaginato.<br />
Questo significherebbe<br />
che stiamo davvero entrando<br />
a guardare una parte della natura<br />
finora impensata e inesplorata.<br />
Inoltre, nel giro di poco tempo, ci<br />
attendiamo risposte certe alle molte<br />
domande che ci facciamo ogni<br />
giorno. Nella ricerca fondamentale,<br />
lo scoprire qualcosa di assolutamente<br />
inaspettato è sempre la<br />
cosa più gratificante.<br />
Quale messaggio vuole dare ai<br />
molti giovani che sono alla ricerca<br />
del proprio futuro e che<br />
leggeranno queste sue riflessioni?<br />
I giovani di oggi devono guardare<br />
al loro futuro e, nello stesso tempo,<br />
a quello del nostro paese. Voglio<br />
dire loro che la ricerca, come<br />
tutte le attività guidate dalla curiosità<br />
e dalla creatività, è un enorme<br />
piacere. Un piacere che ha bisogno<br />
di avere il sogno di voler conoscere<br />
le cose, ma nello stesso<br />
tempo ha bisogno anche di disciplina<br />
e di training. Personalmente,<br />
sono convinto che tutto quello che<br />
si dice sulla superficialità dei nostri<br />
giovani nasconda un poco la superficialità<br />
di noi adulti. Sono convinto<br />
che i giovani sapranno essere,<br />
nel futuro, la parte migliore di<br />
questa nazione. E mi auguro che<br />
le politiche che riusciremo a fare<br />
per loro non danneggino troppo la<br />
loro possibilità di esprimersi.<br />
Le foto del servizio sono tratte dal<br />
sito www.cern.ch.<br />
insieme ° <strong>ottobre</strong> <strong>2011</strong>