Issue n. 3 - Aprile 2005Download pdf - BLM GROUP
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INSPIRED FOR TUBE<br />
I<br />
THE TUBE PROCESSING TECHNOLOGY
S o m m a r i o<br />
INSPIRED FOR T U B E<br />
Versione in <strong>pdf</strong> e altre novità su:<br />
w w w. b l m g ro u p . c o m<br />
4<br />
Curvatura e sagomatura - Terzista<br />
La capacità di offrire<br />
soluzioni uniche<br />
6<br />
Lasertube - Arredamento<br />
C re a re in funzione di quello<br />
che può f a re il laser<br />
8<br />
Curvatura e sagomatura - Automotive<br />
Competere contro se stessi!<br />
1 0<br />
Lasertube - Edilizia<br />
F l e s s i b i l i t à e personalizzazione<br />
1 2<br />
Taglio e asportazione - Subfornitura<br />
Competitività, senza<br />
sacrificare il v a l o re aggiunto<br />
1 4<br />
Formazione - Evento<br />
Finalmente “a braccetto”<br />
INSPIRED FOR TUBE<br />
2<br />
Realizzazione a cura di<br />
A rea Comunicazione<br />
<strong>BLM</strong> <strong>GROUP</strong><br />
Emanuela Colombo<br />
Antonio Fare s e<br />
Cristina Guzzetti<br />
e-mail: pr@blm.it<br />
tel. +39 031 7070 200<br />
P rodotto da<br />
<strong>BLM</strong> <strong>GROUP</strong><br />
Via Selvaregina 30<br />
22063 Cantù (CO) Italy<br />
w w w. b l m g ro u p . c o m<br />
N u m e ro<br />
INSPIRED FOR TUBE<br />
N r. 3 - 04/2005<br />
Progetto e grafica<br />
Studio Grafico Page<br />
Vincenzo De Rosa<br />
Fabrizio Santini<br />
S t a m p a<br />
arti grafiche maspero<br />
fontana & c. spa<br />
Cermenate (CO)<br />
Fotografie<br />
Aeffe<br />
Weland<br />
La riproduzione totale o<br />
parziale degli articoli e delle<br />
illustrazioni pubblicati su<br />
questo fascicolo non è permessa<br />
senza previa autor<br />
i z z a z i o n e .
All’inizio del 1900 la FORD si impose come primo prod<br />
u t t o re di autovetture, il più efficiente e il più rapido,<br />
grazie a un’organizzazione basata su specializzazione<br />
funzionale, rigide gerarchie e suddivisione dei compiti.<br />
Il successo di tale soluzione, oltre che dal volume<br />
di vendite, si può valutare anche dal fatto che ancora<br />
oggi è il modello organizzativo dominante. Chiedete<br />
a qualcuno che lavoro fa e vi risponderà: sono il responsabile<br />
della produzione, oppure sono vice dire<br />
t t o re acquisti. Vi indica l’area funzionale e il livello<br />
g e r a rchico.<br />
Questo modello organizzativo, funziona<br />
benissimo in un ambiente con bassa<br />
variabilità e bassa complessità,<br />
come il settore dell’auto negli anni 20:<br />
FORD produceva due milioni di pezzi<br />
all’anno del modello T, tutti pre s s o c h é<br />
identici. Oggi non è più così, l’off e r-<br />
ta è generalmente maggiore della domanda,<br />
si cerca quindi di andare a<br />
s o d d i s f a re fabbisogni sempre più particolari,<br />
su segmenti più specifici e<br />
quindi la varietà cresce enorm e m e n-<br />
te. Negli Stati uniti, oggi, pur essendo<br />
i volumi di produzione cresciuti di<br />
molte volte rispetto agli anni 20, il modello più venduto<br />
non supera le 300.000 unità, ed è off e rto in decine<br />
di versioni diverse.<br />
In questo contesto, sopravvivono solamente le aziende<br />
che riescono a capire i diversi desideri dei clienti,<br />
e a seguirne velocemente i cambiamenti. Ciò significa<br />
porre al centro dell’azienda il cliente, e organizzarsi<br />
per support a re al meglio la generazione del val<br />
o re per il cliente. Il flusso di valore è orizzontale, dagli<br />
acquisti alla produzione, alla consegna del pro d o t t o ;<br />
m e n t re l’azienda tradizionale ha una struttura organizzativa<br />
verticale, con nette separazioni fra le diverse funzioni.<br />
La realizzazione di un prodotto avviene come<br />
con il telefono senza fili, con ciascuno che realizza il<br />
p roprio compito specialistico, spesso parcellizzato, e<br />
poi passa la palla al soggetto successivo. Nessuno è<br />
responsabile dall’inizio del processo alla fine; nessuno<br />
garantisce la coerenza delle scelte fatte lungo il processo<br />
di realizzazione; nessuno ha una visione complessiva<br />
lungo il flusso del valore.<br />
La gestione per processi rivoluziona<br />
questo approccio e pone l’attenzione<br />
primaria sul processo di generazione<br />
del valore, e sul risultato finale per il cliente,<br />
non sulle prestazioni della singola<br />
f u n z i o n e .<br />
L’asse portante dell’azienda d i v e n-<br />
gono i pro c e s s i, perché sono questi<br />
ultimi che aggiungono valore, mentre<br />
le funzioni hanno l’obiettivo di support<br />
a re uno o più processi, cioè forn i re<br />
le risorse e le competenze necessarie<br />
a ffinché l’iter realizzativo si svolga al<br />
meglio. Anche la certificazione di qualità<br />
ha adottato questo approccio, con<br />
le Vision 2000, ma molte aziende hanno semplicemente<br />
cambiato alcuni indicatori, senza variare l’organizzazione:<br />
ottenendo un limitato impatto sulle prestazioni.<br />
L’ i n t e rna zionalizzazione porta a competere su are e<br />
geografiche molto ampie e diff e renti, e la tecnologia<br />
ha tassi di cambiamento e diffusione impensabili 50<br />
anni fa. La televisione ha impiegato 40 anni a diff o n-<br />
dersi completamente nel mondo occidentale, il telefono<br />
cellulare meno di 10.<br />
La vera gestione per processi richiede l’istituzione<br />
di nuovi ruoli, quale il responsabile del processo, e la<br />
modifica di altri, quale quello del responsabile di funzione.<br />
Come tutti i cambiamenti forti richiede molto tempo,<br />
ed è faticoso, perché costringe le funzioni ad abb<br />
a t t e re molte barriere e interagire maggiormente, ma<br />
è proprio l’eliminazione delle barriere, l’integrazione int<br />
e rfunzionale, e l’attenzione al flusso di valore per il<br />
c l i e n t e che fa della gestione per processi il modello<br />
vincente per le nostre aziende nell’attuale contesto<br />
c o m p e t i t i v o .<br />
Alberto Portioli Staudacher<br />
D i p a rtimento di Ingegneria Gestionale<br />
Politecnico di Milano<br />
Alberto Portioli Staudacher è Pro f e s s o re di Gestione<br />
delle operations, e di Gestione dei sistemi logistici e produttivi<br />
al Politecnico di Milano. Dal 1995 al 2002 è stato<br />
presidente dell’Associazione Laureati in Ingegneria<br />
Gestionale, dal 2000 è membro della Giunta del Dipartimento<br />
di Ingegneria Gestionale, e dal 2001 è dire t t o-<br />
re del laboratorio SMART, di Operations e supply chain<br />
management, dal 2003 è membro del collegio dei docenti<br />
del Dottorato in Ingegneria Gestionale. Autore di<br />
3 libri e oltre 60 articoli scientifici per convegni e riviste<br />
nazionali e internazionali, svolge attività di formazione e<br />
di consulenza con aziende italiane ed europee nel campo<br />
della organizzazione e della gestione dei pro c e s s i .<br />
Collabora con il gruppo <strong>BLM</strong> da molti anni.<br />
3
R-MAN celebra quest’anno il 25° anniversario<br />
della fondazione.<br />
La capacità di offrire<br />
soluzioni uniche<br />
Boris Bergkvist celebra quest’anno il 25° anniversario<br />
della fondazione di R-MAN, azienda specializzata<br />
nella lavorazione conto terzi di componenti<br />
tubolari, con sede a Värnamo, in Svezia, che<br />
vanta una fortissima esperienza applicativa e una<br />
capacità non usuale di risolvere problemi di def<br />
o rmazione dei tubi, anche molto complessi.<br />
La lavorazione dei tubi è nel DNA del signor<br />
Bergkvist che inziò dal 1963 a lavorare in un’azienda<br />
che produceva dispositivi per la curvatura<br />
e la sagomatura dei tubi. Proprio questa esperienza<br />
è alla base dell’attuale attività di R-MAN,<br />
in cui ha convogliato le esperienze e il know<br />
how maturato d a l l ’ i n t e rno per la soluzione delle<br />
problematiche della deformazione.<br />
Il partner ideale per il tubo<br />
“R-MAN esegue lavorazioni per conto terzi e tocca<br />
necessariamente vari settori industriali” precisa<br />
il signor Bengkvist. “Il nostro core business<br />
è rappresentato dall’automotive che assorbe il<br />
60% del fatturato ( Volvo Trucks e Scania); forniamo<br />
anche componenti in rame per le caldaie<br />
murali, in acciaio per refrigeratori e anche per att<br />
re z z a t u re medicali e per i portatori di handicap”.<br />
Quella svedese è una realtà di mercato ben delineata<br />
in virtù delle dimensioni contenute, in cui<br />
R-MAN è diventata un riferimento import a n t e ,<br />
se non il partner ideale per la lavorazione del<br />
tubo. Sempre più spesso, infatti, il suo ruolo ha<br />
inizio già nella fase di sviluppo e pro t o t i p a z i o n e<br />
dei particolari. “La nostra esperienza ci consente<br />
di tro v a re sempre il giusto equilibrio tra soluzioni<br />
tecniche, mezzi produttivi idonei e costi di<br />
e s e c u z i o n e ” .<br />
Curve a raggi stretti e variabili<br />
Il colpo d’occhio dell’officina R-MAN è costellato<br />
da undici macchine curvatubi, vari sistemi<br />
di sagomatura con un alto tasso di automazione<br />
e diverse isole di saldatura ro b o t i z z a t a .<br />
4
Accanto a ogni macchina, vi sono tubi curvati<br />
di varia foggia, dimensione e complessità, a dimostrazione<br />
della varietà e della creatività delle<br />
soluzioni.<br />
“Negli ultimi anni, abbiamo acquistato varie macchine<br />
curvatubi da <strong>BLM</strong> che ci hanno perm e s s o<br />
di sviluppare ulteriormente la nostra c a p a c i t à<br />
di off r i re soluzioni uniche” racconta il signor<br />
Bengkvist.<br />
Si tratta di due centri di curvatura, sagomatura,<br />
punzonatura e taglio PLANET che part o n o<br />
d i rettamente da rotolo per il settore del riscaldamento;<br />
di una macchina di curvatura con senso<br />
di curvatura destro e sinistro fino a Ø 30 mm<br />
(modello SWING) e di un’altra con le stesse caratteristiche<br />
di flessibilità ma con una capacità<br />
maggiore fino a Ø 42 mm.<br />
“La possibilità di poter abbinare nello stesso ciclo<br />
di lavoro curve a raggi stretti e variabili, senza<br />
limiti di complessità - conclude il signor<br />
Bengkvist - ci ha permesso di entrare in nuovi<br />
settori e sviluppare prodotti restando competitivi<br />
e innovativi, come per esempio è accaduto<br />
per le attre z z a t u re medicali che hanno strutture<br />
molto complesse da curvare ” .<br />
“Con le nuove tecnologie di lavorazione dei tubi<br />
abbiamo dato nuovo impulso alla nostra cre a-<br />
tività sempre alla ricerca di soluzioni uniche da<br />
o ff r i re ” .<br />
5
Il laser-tubo ha portato vantaggi ad ampio raggio nella produzione di accessori<br />
per strumenti musicali e complementi d’arredo per l’home entertainment.<br />
C re a re in funzione di quello<br />
che può f a re il laser<br />
La TAM s.r.l. di Recanati è una realtà produttiva fortemente<br />
votata all’export. Il 95% della pro d u z i o n e<br />
è esportato e solo il restante 5% è destinato all’Italia.<br />
L’accessoristica per strumenti musicali<br />
e i complementi d’arredo per l’home entertainment<br />
sono i due “filoni” produttivi dell’azienda.<br />
Tutti i prodotti sono realizzati, in ogni singolo dettaglio,<br />
coniugando, alla validità del design made in<br />
I t a l y, materiali di qualità e tecnologie innovative,<br />
come il “laser-tubo” e la verniciatura ad alta definizione,<br />
per la quale è stata allestita un’unità produttiva<br />
esterna dedicata. Questo garantisce a TA M<br />
un controllo costante delle operazioni e quindi una<br />
finitura ottimale, in particolar modo per l’Home Theat<br />
e r, in cui l’estetica del componente è determinante.<br />
L’80% del tubo è processato al laser<br />
Ciò che però caratterizza l’attività produttiva della<br />
TAM è la tecnologia laser per il taglio tubi; oggi conta,<br />
infatti, su un parco installato composto da tre sistemi<br />
ADIGE Lasertube.<br />
“Il primo impianto - precisa Sergio Graciotti - è stato<br />
acquistato nel 1998/99. Nel giro di cinque anni,<br />
siamo arrivati al terzo sistema laser ADIGE e<br />
l’80% del tubo lavorato mensilmente (circa 150<br />
t) è processato al laser”.<br />
Una volta intrapresa la strada del lasertubo con<br />
il primo sistema, gli altri due impianti ADIGE sono<br />
stati la naturale conseguenza visti i risultati raggiunti<br />
in termini di produttività. Da allora, per esempio,<br />
nell’ambito dell’Home Theater, dove la qualità<br />
e la flessibilità creativa del laser hanno port a t o<br />
i maggiori benefici, le quantità prodotte sono passate<br />
dai circa 1.000 pezzi l’anno, a 60.000 art i c o l i<br />
p rodotti l’anno.<br />
Un contributo ad ampio raggio<br />
In TAM, il contributo del laser si è sentito anche in<br />
t e rmini di flessibilità creativa e operativa, sicure z z a<br />
e, soprattutto, di qualità. Il laser permette, infatti, di<br />
a v e re, fin da subito, un prodotto finito che non<br />
richiede alcuna ripre s a della lavorazione come<br />
invece accadeva con la segatrice.<br />
“La qualità dei particolari tubolari ottenuti è elevatissima”<br />
sottolinea il signor Graciotti. “I componenti<br />
tagliati sono talmente precisi che è convenuto<br />
a d o t t a re, a valle dei sistemi ADIGE, alcune isole<br />
di saldatura robotizzata, in grado di assicurare un<br />
assemblaggio preciso, ripetibile e perfetto anche<br />
dal punto di vista estetico. Tra l’altro, grazie al laser<br />
tubo, è stato possibile re a l i z z a re incastri e agganci<br />
tra le parti estremamente precisi, che hanno semplificato<br />
i mascheraggi utilizzati”.<br />
In 10 minuti, il campione del pezzo<br />
TAM ha anche eliminato tutte le operazioni di<br />
tranciatura alla pre s s a, riducendo i rischi per<br />
gli operatori e migliorando la flessibilità operativa.<br />
Il laser ha, infatti, sveltito il ciclo di sviluppo di un prodotto.<br />
“Oggi, una volta fatto il programma laser, in<br />
10 minuti è possibile avere già in mano il campione<br />
del pezzo finito” aff e rma il signor Pirchio, vicep<br />
residente dell’azienda. “In precedenza, si era molto<br />
condizionati dai limiti tecnologici dei pro c e s s i<br />
adottati. Oggi, invece, in brevissimo tempo si può<br />
già avere il campione di un nuovo prodotto, sen-<br />
6
za dover più fare attre z z a t u re e stampi specifici. Abbiamo<br />
cambiato la nostra mentalità iniziando a rag<br />
i o n a re in funzione di quello che può fare il laser e<br />
quindi, a volte, lo spunto per i nuovi prodotti viene<br />
proprio dalla sperimentazione diretta fatta<br />
sui sistemi ADIGE”.<br />
“I designer - interviene Mario Malizia, pre s i d e n t e<br />
della TAM, nonché mente creativa - forniscono gli<br />
schizzi degli articoli su cui però interveniamo per<br />
ottimizzarli secondo i canoni e le regole pro d u t t i v e<br />
dettate dal nostro know how e dall’ormai import a n t e<br />
esperienza con il laser tubo e le curvatubi”.<br />
Oggi, i tubi ellittici o semiovali sono alla base dei<br />
nuovi prodotti e questo ha trasformato tutti i concetti<br />
finora applicati e portato alla nascita di nuove linee<br />
di accessori, in cui ogni part i c o l a re è un mix tecnologico<br />
di taglio laser e curvatura a raggio variabile.<br />
“In questo processo - precisa Malizia - il laser<br />
ha giocato un ruolo importante perché andare a<br />
re a l i z z a re delle asole e dei fori su un tubo quadro<br />
è un conto ma farle su elementi ellittici od ovali è un<br />
a l t ro. In pratica, il laser tubo ha semplificato e aumentato<br />
la nostra capacità di rispondere alle sollecitazioni<br />
del mercato, soprattutto nel lancio di nuovi<br />
prodotti”.<br />
“ Tra l’altro - conclude il signor Pirchio - negli ultimi<br />
tempi, vi è stata un’evoluzione del prodotto tale, sotto<br />
l’aspetto del design e della funzionalità, che ha<br />
p o rtato a un’ulteriore riduzione dei tempi di re a l i z-<br />
zazione, aprendo la possibilità di sfruttare il maggior<br />
tempo disposibile per i n i z i a re anche un servizio<br />
di taglio conto terzi” .<br />
7
Specializzata in componentistica per auto, RELEM risponde<br />
agli standard qualitativi richiesti dallo “zero difetti”.<br />
Competere contro se stessi!<br />
Alla RELEM S.L., di Granollers, in Catalunia, Spagna<br />
competere contro se stessi non è un’utopia,<br />
abituati a lavorare nell’automotive, ovvero il settore<br />
più competitivo della lavorazione dei tubi. Specializzata<br />
nella produzione di componentistica per<br />
auto, RELEM ha, infatti, sviluppato tecnologie di produzione<br />
che gli permettono di rispondere agli stand<br />
a rd qualitativi richiesti dallo “zero difetti” a cui<br />
o rmai tutti i produttori auto, e i relativi subfornitori, si<br />
sono allineati. Realtà appartenente al gruppo PA-<br />
VER, RELEM ha dimensioni medie con 12,5 milioni<br />
di euro di fatturato 2004 e 110 dipendenti e produce<br />
componenti in tubolare per parabrezza (40%),<br />
condizionamento aria (20%) e selleria (30%). La restante<br />
quota è coperta da componentistica varia.<br />
Questa ripartizione si sta sempre più spostando dai<br />
tubi strutturali a quelli per fluidi. I clienti principali<br />
sono nomi molto noti, come Robert Bosch, Dayco,<br />
Ensa dislocati in varie nazioni: Portogallo, Germ a-<br />
nia, Messico, Brasile oltre che la stessa Spagna.<br />
8
Lotti da 500 a 300.000 pezzi/anno<br />
“ Tutte le macchine di lavorazione dei tubi impiegate<br />
da RELEM sono di produzione <strong>BLM</strong> poiché<br />
la variazione tecnologica molto rapida richiede<br />
mezzi produttivi che si adattino ai cambiamenti<br />
e che restino sempre competitivi”. Con queste<br />
p a role il signor Andrés Palau, co-titolare dell’azienda,<br />
spiega le caratteristiche del loro pro c e s-<br />
so e come la tecnologia produttiva fornita da <strong>BLM</strong><br />
si integra con le loro esigenze.<br />
“Sulle curvatubi DYNAM0 e NC832 pro d u c i a-<br />
mo i tubi di supporto per i parabrezza, pezzi in<br />
a p p a renza semplici che richiedo un altissimo<br />
tasso di ripetibilità. Sulla PLANET produciamo,<br />
partendo rotolo, tubi in alluminio per i condizionatori<br />
auto. I lotti produttivi sono molti variegati<br />
e vanno da 500 a 300.000 pezzi/anno”.<br />
Le esigenze dell’automotive incidono notevolmente<br />
sulla capacità di reazione e RELEM ha<br />
s e m p re cercato di migliorare: tolleranze sempre<br />
più strette, materiali pregiati in forte aumento (inox<br />
e alluminio), lavorazione di tubi pre - a s s e m b l a t i ,<br />
c o n t rollo finale sul 100% dei pezzi.<br />
“Nella ricerca dell’efficienza continua un ruolo imp<br />
o rtante è la collaborazione tecnologica e di<br />
p ro c e s s o con il gruppo <strong>BLM</strong>, che con la sua visione<br />
generale del mondo dell’automotive ci ha<br />
f o rnito tecnologie d’avanguardia per la lavorazione<br />
dei tubi e un supporto di personale qualificato<br />
in tutti questi anni”.<br />
C o m p e t e re contro se stessi<br />
“La disponibilità e l’affidabilità delle macchine<br />
sono essenziali - prosegue il signor Palau - in<br />
un contesto come il nostro in cui i clienti ci fanno<br />
a v e re le conferme degli ordini di lavorazione alle<br />
8.00 del mattino via internet e pretendono la consegna<br />
della commessa entro le 11.00 della stessa<br />
mattina. Non tutti i clienti sono così, ovviamente.<br />
Ma è con le richieste più difficili che ci misuriamo<br />
per migliorare”.<br />
“Al nostro interno abbiamo una serie di competenze<br />
e di esperienze che ci consentono di aff<br />
ro n t a re queste richieste senza particolari problemi.<br />
Siamo in grado di re a l i z z a re dire t t a m e n t e<br />
gli stampi e fare la loro ottimizzazione. Altre t t a n-<br />
to vale per l’automazione e per il controllo del processo”.<br />
“Quando poi conquistiamo delle posizioni di rilievo<br />
dobbiamo cominciare daccapo. E se non<br />
ci sono concorrenti che ti stimolano allora bisogna<br />
competere con se stessi”.<br />
9
Il processo produttivo di Weland è basato quasi esclusivamente sulla<br />
tecnologia laser e sull’automazione delle lavorazioni di taglio.<br />
F l e s s i b i l i t à e personalizzazione<br />
Da quando il signor Welansson fondò la società nel<br />
1947, Weland Ab, di Smalandsstenar, Svezia ha<br />
conosciuto una crescita importante che l’ha port a-<br />
ta a essere la realtà di riferimento di un gruppo costituito<br />
da 25 società, 800 dipendenti e un fatturato<br />
2004 di 170 milioni di euro. Una crescita e una<br />
visione del mercato che hanno trovato il giusto sviluppo<br />
realizzando prodotti su specifiche del cliente,<br />
in tempi brevi e a costi competitivi. Tre le linee di<br />
p rodotto principali: scale metalliche da estern o<br />
o da interno, re c i n z i o n i metalliche e rampe s e m-<br />
p re da esterno o interno. Il centro e nord Europa e<br />
il nord America sono i mercati di riferimento.<br />
A queste si affianca anche un’importante e crescente<br />
quota di lavorazioni per conto terzi c h e<br />
vanno principalmente nel settore dell’arredo tub<br />
o l a re, dell’automotive e per gli impianti di sicurezza<br />
e protezione.<br />
Sette sistemi laser <strong>BLM</strong> <strong>GROUP</strong><br />
I prodotti Weland, per la natura stessa dell’applicazione<br />
finale (case, condomini, arredo urbano,<br />
fabbricati industriali), non sono standard i z z a b i l i .<br />
R e n d e re compatibili personalizzazioni, tempi di<br />
consegna e costi è stata la vera sfida, amplificata<br />
dal fatto di essere anche una grande impresa, che<br />
svolge la sua attività in un paese industrializzato ma<br />
che ha un bacino di utenza limitata, la Svezia.<br />
Sono quindi altri elementi che possono spiegare<br />
meglio la capacità di coniugare fattori appare n-<br />
temente incompatibili. Il processo produttivo di<br />
Weland, infatti, è basato quasi esclusivamente<br />
sulla tecnologia laser e sull’automazione delle lavorazioni<br />
di taglio.<br />
Cinque i sistemi di taglio LASERTUBE di ADIGE e<br />
due i sistemi misti lamiera-tubo di ADIGE SYSTEMS,<br />
spiegano come è possibile c o n i u g a re flessibilità<br />
e personalizzazione, in un disegno generale di<br />
gestione strategica della pro d u z i o n e .<br />
Componenti personalizzati e standard<br />
Lars Bredenfeldt, Dire t t o re Vendite di Weland e Rune<br />
B e rndtsson, Dire t t o re di Produzione spiegano che<br />
d a l l ’ o rdine alla consegna il tempo massimo che<br />
hanno a disposizione è di quattro settimane.<br />
10
Fanno direttamente lo sviluppo del disegno a CAD,<br />
elaborano il programma macchina e inviano il tutto<br />
in produzione. Per riuscire ad avere la flessibilità<br />
necessaria hanno definito in anticipo quali componenti<br />
potevano essere standardizzati e disponibili<br />
a magazzino (a esempio gli scalini in una scala<br />
a chiocciola) e quali, invece, dovevano essere<br />
fatti su misura (altezza, diametro di ingombro tipologia<br />
delle ringhiere). Nel caso delle scale da esterno<br />
hanno variazioni che possono arrivare fino a 250<br />
m di altezza.<br />
I componenti tubolari presenti sono molteplici e<br />
costituiscono soprattutto la struttura portante, sulla<br />
quale viene poi montato il manufatto, come fosse<br />
un lego. Altra caratteristica dei prodotti Weland<br />
è che sono forniti in kit pronti per il montaggio<br />
in cantiere o in casa.<br />
Una scelta decisiva<br />
La flessibilità di design e produttiva e la rapidità<br />
di esecuzione sono quindi basilari, e la scelta<br />
di acqustare 5 LASERTUBE di ADIGE è stata<br />
decisiva per garantire rapidità di esecuzione,<br />
ripetibilità e per a c c o g l i e re una casistica non<br />
p revedibile a priori.<br />
Lars Bredenfeldt e Rune Berndtsson esprimono<br />
soddisfazione per le scelte fatte e per i risultati<br />
che ottengo ogni giorno da 5 anni per 3 turni al<br />
g i o rno. “I sistemi ADIGE sono affidabili, facili da<br />
i n s e g n a re anche a utilizzatori che non hanno un<br />
alto livello di preparazione e con un supporto di<br />
p rogrammazione CAD/CAM semplice e rapido.<br />
Molto valida è anche la formazione iniziale che<br />
viene data direttamente in ADIGE”.<br />
Spazio per diversificare<br />
Weland AB ha saputo o t t i m i z z a re la pro d u z i o n e<br />
dei propri pro d o t t i e ha acquisito un’ottima conoscenza<br />
dell’uso delle macchine e della tecnologia<br />
LASERTUBE che dedica anche alle lavorazioni<br />
conto terzi di rilevante importanza. Come per<br />
esempio il taglio di tubi 100 x 100 x 5 mm per Scania,<br />
noto pro d u t t o re di motrici, con qualità di taglio<br />
e di ripetibilità che le lavorazioni tradizionali (foratura,<br />
fresatura, taglio inclinato, sbavatura, ecc) non<br />
sono in grado di garantire .<br />
11
Con i centri di lavoro CM502, UNI-MECC ha ottimizzato<br />
la produzione e recuperato competitività.<br />
Competitività, senza<br />
sacrificare il v a l o re aggiunto<br />
Oggi UNI-MECC S.r.l. è diventata un riferimento<br />
nel settore della produzione di boccole e nelle<br />
lavorazioni di tubi in acciaio e altre leghe metalliche;<br />
p roduce 1,4 milioni di componenti al<br />
m e s e che esporta per il 50% in Germania (e<br />
anche negli USA), dove finiscono sulle autov<br />
e t t u re dei marchi tedeschi più blasonati: Audi,<br />
M e rcedes, Vo l k s Wagen.<br />
Da 2,5 ore a 45 minuti<br />
Con le cadenze produttive che la caratterizzano,<br />
r a z i o n a l i z z a re la pro d u z i o n e è stato uno<br />
degli obiettivi primari per UNI-MECC che, ha<br />
così ottenuto anche un importante re c u p e ro<br />
di competitività, senza dover sacrificare il valore<br />
aggiunto.<br />
Le Officine Meccaniche UNI-MECC s.r.l. di Vi l l a-<br />
nova, in provincia di Torino, nascono nel 1990 dall’idea<br />
dei suoi due titolari Roberto Bruneri e Venanzio<br />
Peinetti, che hanno via via specializzato<br />
la propria p roduzione di boccole per ammortizzatori,<br />
anti-vibranti e distanziatori per il settore<br />
automotive, in part i c o l a re auto, mezzi movimento<br />
terra e veicoli industriali.<br />
“Con i centri di lavoro ADIGE CM502 - racconta<br />
Fabio Rui, responsabile produzione e qualità<br />
dell’azienda - siamo riusciti a ottimizzare magg<br />
i o rmente il ciclo di produzione con incre m e n t i<br />
di produttività, di qualità e riduzione dei ferm i<br />
macchina per il cambio di prodotto. La prima<br />
CM502 è stata installata nel 2003; la seconda<br />
è, invece, arrivata nel 2004 e lavorano a pieno<br />
regime su due turni.<br />
I vantaggi più importanti sono stati riscontrati<br />
nei cambi completi di produzione che sono<br />
stati ridotti del 200%; si è passati da 2,5 ore a<br />
45 minuti. Altro beneficio è la rapidità di taglio<br />
del tubo di grosso spessore che, grazie alla par-<br />
12
t i c o l a re gestione dei parametri di taglio, determinati<br />
automaticamente dal CNC di comando<br />
del centro ADIGE, consentono tempi ciclo notevolmente<br />
ridotti” .<br />
E s s e re all’altezza delle aspettative<br />
“Anche dal punto di vista qualitativo - spiega ancora<br />
il signor Rui - siamo riusciti a migliorare le<br />
p restazioni: con il c o n t rollo in linea di tutti i pezzi,<br />
abbiamo la certezza di rispettare sempre le<br />
tolleranze a disegno. Altrettanto, vale per il cont<br />
rollo, sempre in linea, dell’integrità interna dei tubi<br />
di spessore sottile. Inoltre, i pezzi in uscita, si presentano<br />
già puliti e non hanno bisogno di ulteriori<br />
m a n i p o l a z i o n i ” .<br />
La clientela UNI-MECC è molto esigente e richiede<br />
il controllo della qualità di tutti i pezzi<br />
p rodotti con tolleranze che arrivano a ± 0,025<br />
mm. Per questa ragione, sono riusciti a eff e t-<br />
t u a re il controllo in linea dei pezzi dire t t a m e n e<br />
sui centri di lavoro ADIGE CM502 e, per alcuni<br />
pezzi (quelli in tubo sottile) eseguono addirittura<br />
il controllo della qualità interna con un tampone.<br />
Sempre in linea e in contemporanea alle<br />
a l t re lavorazioni.<br />
È con una punta di orgoglio che il signor Rui, con<br />
il cappello del responsabile della qualità, sottolinea<br />
“siamo certificati ISO 9001 - 2000 e ci teniamo<br />
a essere all’altezza delle aspettative dei<br />
clienti più esigenti.<br />
Le nostre scelte produttive vanno di conseguenza<br />
e devono rientrare in questa logica.<br />
Qualità, rispetto delle specifiche e dei tempi<br />
di consegna ci contraddistinguono e ci fanno<br />
a p p re z z a re”.<br />
13
ADIGE, insieme ad altre sei aziende trentine, ha partecipato<br />
a un progetto formativo sperimentale<br />
Finalmente “a braccetto”<br />
L’integrazione tra scuola e industria è sempre stata<br />
uno degli obbiettivi più ambiziosi e ricercati da<br />
<strong>BLM</strong> <strong>GROUP</strong>. Quando ADIGE, azienda tre n t i n a<br />
del gruppo, ha avuto la possibilità di attuare il progetto<br />
non si è lasciata scappare l’occasione.<br />
ADIGE, infatti insieme ad altre sei aziende tre n-<br />
tine, ha partecipato a un progetto formativo sperimentale<br />
proposto dal Servizio Addestramento<br />
e Formazione Professionale della Provincia Autonoma<br />
di Trento, e dal Centro di Formazione Professionale<br />
ENAIP di Trento - Vi l l a z z a n o .<br />
Questo progetto, tuttora attivo, si rivolge agli studenti<br />
giunti al termine del “normale” triennio pre s-<br />
so il Centro Professionale e consiste in un anno<br />
di specializzazione u l t e r i o re, dai tratti davvero<br />
innovativi: tutta l’attività formativa dell’anno scolastico,<br />
sviluppata “a quattro mani” dal Centro<br />
ENAIP e dalle aziende coinvolte, si articola, secondo<br />
u n ’ a l t e rnanza costante tra scuola e<br />
a z i e n d a. Qualcosa di ben più approfondito rispetto<br />
agli stage aziendali che siamo abituati<br />
a conoscere .<br />
Il Manutentore industriale<br />
La pianificazione del progetto ha avuto inizio nel<br />
giugno 2003, quando, su proposta della Pro v i n-<br />
cia, i partner coinvolti hanno definito il profilo professionale<br />
richiesto: quello del MANUTENTORE<br />
INDUSTRIALE, una figura professionale specializzata<br />
nell’attività di manutenzione su impianti<br />
di automazione, capace di interventi di tipo elettrico,<br />
elettronico, pneumatico e oleodinamico.<br />
Il ruolo che si prefigurava form a re, dunque, era<br />
quello del “M E C C AT R O N I C O”, figura di chiaro<br />
14
ilievo e interesse all’interno del settore, specie<br />
per le attività di Assistenza Tecnica, Montaggio,<br />
Avviamento e Collaudo.<br />
La “scuola in azienda”<br />
ADIGE ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa,<br />
identificandola come un buon investimento<br />
in formazione di personale specializzato, dotato<br />
di caratteristiche multidisciplinari. Per questo,<br />
l’azienda ha collaborato attivamente per definire<br />
le competenze professionali da sviluppare e,<br />
conseguentemente, i contenuti da inserire nel corso<br />
pilota.<br />
Ha anche partecipato in prima persona, a fianco<br />
dei professori dell’ENAIP, alla selezione dei candidati,<br />
sino a i n t ro d u r re in azienda due studenti<br />
che, agli inizi, hanno tanto incuriosito quelli che<br />
oggi sono loro colleghi.<br />
ADIGE ha creduto fortemente nell’alternanza Scuola-Azienda,<br />
conscia del fatto che sono pro p r i o<br />
esperienze di questo tipo a pro d u r re risultati positivi<br />
“a cascata”: per gli allievi, in primis, che hanno<br />
modo di c o n c re t i z z a re quanto studiato in teoria<br />
e accre s c e re le proprie competenze, ma anche<br />
per le aziende e le scuole, finalmente vicine<br />
in una collaborazione di mutua utilità.<br />
Si è realizzata, insomma, una vera e propria “scuola<br />
in azienda” dove si sono viste la scuola e l’azienda<br />
“a braccetto”. Il giudizio complessivo dell’iniziativa<br />
è stato molto positivo, sia che esso<br />
p rovenga dai docenti del Centro di Form a z i o n e<br />
P rofessionale, che da parte delle aziende coinv<br />
o l t e .<br />
Il reale significato del programma, e il suo evidente<br />
successo, sono testimoniati anche dal fatto<br />
che l’anno scolastico/lavorativo si è inaugurato,<br />
per la seconda volta, lo scorso ottobre, con un<br />
u l t e r i o re passo avanti: all’indirizzo di “Manutent<br />
o re Industriale” (che vedrà ancora coinvolta ADI-<br />
GE SALA) si sono affiancati i due nuovi indirizzi<br />
di “TECNICO ELETTRICO” e “TECNICO<br />
E L E T T R O N I C O”. Che dire di più? Complimenti!<br />
15
C U RVAT U R A<br />
S A G O M AT U R A<br />
TAGLIO, SBAVATURA E LAVA G G I O<br />
TAGLIO E ASPORTAZIONE ALLE ESTREMITÀ<br />
L A S E RT U B O<br />
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w w w. b l m g ro u p . c o m<br />
16<br />
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