06.11.2014 Views

memoria a lungo termine - Lettere e Filosofia

memoria a lungo termine - Lettere e Filosofia

memoria a lungo termine - Lettere e Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SISTEMI E<br />

PROCESSI DI MEMORIA<br />

Capitolo 6


MEMORIA<br />

Sistema in grado di conservare informazioni e dati nel tempo <br />

interna <br />

esterna <br />

aspetti fondamentali dei sistemi di <strong>memoria</strong><br />

codifica acquisizione informazioni<br />

ritenzione mantenimento informazioni<br />

recupero estrazione informazioni<br />

perdita di informazioni: - temporanea o permanente<br />

- può avvenire in ciascuno dei tre momenti


MEMORIA<br />

codice<br />

capacità<br />

linguaggio in cui le informazioni<br />

possono essere rappresentate<br />

quantità di informazioni che un sistema di<br />

<strong>memoria</strong> può contenere


Codifica<br />

Provate a ricordare il numero<br />

6 9 3 7 1 9 8 2<br />

Numero?


Codifica<br />

Un esempio di diversa profondità di codifica<br />

6 9 3 7 1 9 8 2<br />

Codifica superficiale/semplice: memorizzare il numero<br />

Codifica profonda: memorizza dando significato al n°:<br />

> anno atterraggio sulla luna<br />

> temperatura corporea<br />

> anno Italia campione mondo calcio


Memoria e livelli di elaborazione<br />

Craik e Lockhart (1972)<br />

Teoria dei<br />

livelli di<br />

elaborazione<br />

Più è<br />

profondo il<br />

livello di<br />

elaborazione<br />

nella codifica<br />

più è<br />

probabile<br />

che la traccia<br />

in <strong>memoria</strong><br />

sia duratura<br />

Input<br />

Elaborazione<br />

strutturale<br />

Elaborazione<br />

fonologica<br />

Elaborazione<br />

semantica<br />

lumaca!<br />

LUMACA!<br />

/lumaka/!


Codifica<br />

Percentuali di recupero nei tre diversi compiti di recupero<br />

Se si codifica linformazione sulla base del<br />

significato si ottiene una ritenzione migliore


Recupero e Specificità di codifica<br />

(Tulving e Thomson, 1973)<br />

Si riferisce allinfluenza del contesto sul ricordo<br />

La probabilità di recuperare uninformazione dalla <strong>memoria</strong><br />

(ricordarla) è tanto più elevata quanto più stretta è la<br />

corrispondenza (compatibilità) tra il contesto al momento<br />

dellacquisizione e il contesto al momento del recupero<br />

esempio<br />

difficoltà a ricordare una persona incontrata in un contesto<br />

diverso


MEMORIA<br />

due approcci allo<br />

studio della <strong>memoria</strong> <br />

Materiale artificiale (sillabe e numeri) <br />

Ebbinghaus 1885 <br />

Materiale significativo in situazioni <br />

naturali <br />

Bartlett 1932; Neisser 1978 <br />

struttura della <strong>memoria</strong><br />

Ø come è organizzata la <strong>memoria</strong>?<br />

Ø uno o più sistemi?<br />

processi di <strong>memoria</strong> <br />

Ø in che modo sono elaborate le informazioni in <strong>memoria</strong>?


Lo studio dei meccanismi puri della <strong>memoria</strong><br />

Ebbinghaus [1885]<br />

• Meccanismi di base in situazioni controllate evitando le<br />

variazioni ambientali e le differenze personali<br />

• Utilizzo di trigrammi senza senso: ZIK, PAZ, TUV,…<br />

Effetto della pratica<br />

quante sessioni di apprendimento sono necessarie per<br />

memorizzare in due giorni liste di 16 trigrammi<br />

ripetendole<br />

8, 16, 24, 32, 42, 53 o 64 ogni volta?


Lo studio dei meccanismi puri della <strong>memoria</strong><br />

Ebbinghaus [1885]<br />

Risultati ottenuti da Ebbinghaus<br />

• vantaggi della pratica distribuita rispetto alla<br />

pratica massiva:<br />

le prestazioni sono migliori se lapprendimento è<br />

distribuito in più tempo rispetto a quando è concentrato in<br />

un’unica sessione<br />

• tempo totale di apprendimento:<br />

la quantità di materiale appreso aumenta linearmente con<br />

il tempo impiegato nellapprendimento;


Lo studio dei meccanismi puri della <strong>memoria</strong><br />

Ebbinghaus [1885]<br />

tempo totale di riapprendimento<br />

quanto più tempo è stato dedicato all’apprendimento di una<br />

lista di elementi il primo giorno (ascissa), tanto meno tempo<br />

è necessario al riapprendimento il secondo giorno (ordinata)<br />

correlazione negativa


Lo studio dei meccanismi puri della <strong>memoria</strong><br />

Ebbinghaus [1885]<br />

Risultati ottenuti da Ebbinghaus<br />

curva di posizione seriale<br />

effetto priorità<br />

i primi elementi della lista<br />

sono ricordati meglio<br />

effetto recenza<br />

gli ultimi elementi della lista<br />

sono ricordati meglio


Effetto Priorità ed Effetto Recenza:<br />

Quali Applicazioni?<br />

posizionare gli<br />

aspetti a<br />

sostegno<br />

della propria<br />

tesi<br />

all'inizio e alla<br />

fine del<br />

messaggio<br />

perché<br />

saranno<br />

ricordati<br />

meglio<br />

Ø argomento 1<br />

Ø argomento 2<br />

Ø argomento 3<br />

Ø controargomento 1<br />

Ø controargomento 2<br />

Ø controargomento 3<br />

Ø controargomento 4<br />

Ø argomento 4<br />

Ø argomento 5<br />

Ø argomento 6<br />

collocare le<br />

controargomen<br />

tazioni nella<br />

parte centrale<br />

del messaggio<br />

perché è quella<br />

che viene<br />

ricordata meno


Effetto Priorità ed Effetto Recenza:<br />

Quali Applicazioni?<br />

Agenda setting<br />

Ipotesi secondo la quale la distribuzione delle notizie date dai<br />

mass media influisce sulla rilevanza che il pubblico<br />

attribuisce alle notizie stesse.<br />

Lesposizione ai media non influenzerebbe direttamente gli<br />

atteggiamenti, ma limportanza attribuita alle questioni.


Agenda setting<br />

Effetto Priorità ed Effetto Recenza:<br />

Quali Applicazioni?<br />

i media stabiliscono una gerarchia di importanza dei temi<br />

di interesse pubblico<br />

possono creare una gerarchizzazione della rilevanza<br />

percepita dei problemi sociali


MEMORIA<br />

due approcci allo<br />

studio della <strong>memoria</strong> <br />

Materiale artificiale (sillabe e numeri) <br />

Ebbinghaus 1885 <br />

Materiale significativo in situazioni <br />

naturali <br />

Bartlett 1932; Neisser 1978 <br />

struttura della <strong>memoria</strong><br />

Ø come è organizzata la <strong>memoria</strong>?<br />

Ø uno o più sistemi?<br />

processi di <strong>memoria</strong> <br />

Ø in che modo sono elaborate le informazioni in <strong>memoria</strong>?


<strong>memoria</strong> come processo attivo<br />

(Bartlett)<br />

la <strong>memoria</strong> è un processo attivo nel momento di acquisizione<br />

e nel momento del recupero delle informazioni<br />

esperimenti con validità ecologica<br />

rievocare materiale sperimentale significativo e complesso,<br />

metodo delle riproduzioni in serie<br />

di storie popolari e disegni


<strong>memoria</strong> come processo attivo<br />

cfr. “La guerra degli spettri” o il disegno del gufo<br />

risultati<br />

le persone ricordano le storie trasformando<br />

l’originale<br />

i dettagli non capiti sono eliminati<br />

altri particolari sono aggiunti per rendere le<br />

storie più plausibili e più comprensibili<br />

la qualità del ricordo i ricordi subiscono anche<br />

cambiamenti qualitativi<br />

cfr. manuale, pag. 108


<strong>memoria</strong> come processo attivo<br />

le persone ricostruiscono e rielaborano le informazioni<br />

in funzione della loro comprensione e degli schemi<br />

mentali<br />

schema<br />

struttura che organizza le conoscenze acquisite e guida<br />

il comportamento<br />

è una sorta di modello che può adattarsi alle diverse<br />

situazioni<br />

gli schemi influenzano la <strong>memoria</strong> favorendo la selezione<br />

e lorganizzazione delle informazioni in entrata in una<br />

struttura sensata e comprensibile


Esperimento di Bransford e Johnson (1972)<br />

Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più<br />

la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo<br />

distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa<br />

impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che<br />

la gran parte delledificio tende ad essere ben isolata. Poiché<br />

l intera operazione dipende dalla continuità<br />

nellalimentazione elettrica, anche la rottura del cavo<br />

creerebbe problemi. Naturalmente lindividuo potrebbe<br />

urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un<br />

ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe<br />

rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più<br />

laccompagnamento al messaggio. La situazione migliore,<br />

naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali<br />

problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe<br />

che ci fosse contatto faccia a faccia.


Esperimento di Bransford e Johnson (1972)<br />

il testo poteva essere<br />

1) senza contesto 3) con contesto appropriato<br />

2) con contesto parziale


Esperimento di Bransford e Johnson (1972)<br />

il compito dei partecipanti era di<br />

1) valutare la comprensibilità del testo<br />

2) ricordare le idee presenti nel testo<br />

risultati<br />

solo il contesto appropriato presentato prima del testo<br />

produce un aumento:<br />

1) del punteggio medio di comprensibilità<br />

2) del numero medio di idee rievocate<br />

cfr. manuale pag. 110 tab. 6.1


SCHEMI<br />

gli schemi favoriscono la riorganizzazione delle<br />

informazioni anche quando queste devono essere<br />

rievocate<br />

esperimento di Anderson e Pichert (1978)<br />

i partecipanti leggono un brano che parla di due ragazzi<br />

che marinano la scuola e vanno a casa di uno dei due (la<br />

madre non era in casa)<br />

la famiglia è benestante e abita in una elegante<br />

abitazione d epoca costruita su un ampio<br />

apprezzamento, lontano dal traffico


essendo antica, la casa aveva qualche difetto, ad<br />

esempio il tetto aveva delle infiltrazioni e la cantina era<br />

umida<br />

dato che la famiglia era ricca, in casa si trovavano<br />

parecchi oggetti di valore (pellicce, biciclette da corsa,<br />

TV a colori e una collezione di monete rare<br />

1 fase<br />

• metà dei soggetti leggono la storia assumendo il<br />

punto di vista del ladro<br />

• metà dei soggetti leggono la storia assumendo il<br />

punto di vista di un compratore (della casa)<br />

• tutti devono rievocare la storia


2 fase<br />

• seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista<br />

opposto<br />

• partecipanti ladri<br />

partecipanti compratori<br />

• partecipanti compratori<br />

partecipanti ladri<br />

risultati<br />

il cambiamento di schema (punto di vista) induce la<br />

rievocazione di informazioni che erano irrilevanti nella<br />

prima fase, ma che sono rilevanti nella seconda fase<br />

cfr. manuale pag 111, tab. 6.2


OBLIO<br />

perdita o impossibilità di recuperare informazioni dalla<br />

<strong>memoria</strong><br />

tempo loblio dipende dal passare del tempo<br />

quanto più <strong>lungo</strong> è lintervallo di tempo tra<br />

lapprendimento e la rievocazione tanto<br />

peggiore è il ricordo<br />

curva delloblio<br />

Ebbinghaus


OBLIO<br />

spiegazione<br />

la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento)<br />

ma la teoria del decadimento non spiega loblio selettivo<br />

effetto assassinio di Kennedy o torri gemelle


Memoria autobiografica ed errori di <strong>memoria</strong><br />

Assassinio Kennedy (1963): 80 persone tranne 1 accurati


OBLIO<br />

spiegazione<br />

la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento)<br />

ma la teoria del decadimento non spiega loblio selettivo<br />

effetto assassinio di Kennedy o torri gemelle<br />

altre possibili cause di oblio<br />

Psicologiche: fattori emozionali, rimozione, distrazione<br />

Organiche: (danni cerebrali) Alzheimer, Korsakoff, traumi,<br />

uso di droghe


Cause dellOBLIO: Interferenza<br />

Interferenza: il ricordo di informazioni è ostacolato dalla<br />

presenza di altre informazioni in MLT<br />

questo effetto è tanto più forte quanto più le informazioni sono<br />

simili tra loro<br />

situazione sperimentale<br />

apprendimento di due liste di elementi<br />

lista A lista B


Cause dellOBLIO: Interferenza<br />

• interferenza retroattiva<br />

la lista appresa per seconda (lista B) ostacola il ricordo<br />

degli elementi della lista appresa per prima (lista A)<br />

• interferenza proattiva<br />

la lista appresa per prima (lista A) ostacola il ricordo<br />

degli elementi della lista appresa per seconda (lista B)<br />

scuola<br />

bosco<br />

macchina<br />

gatto<br />

treno<br />

proattiva<br />

retroattiva<br />

cane<br />

scarpa<br />

fiore<br />

panca<br />

prato


Interferenza e messaggi pubblicitari<br />

(Furnham, Bergland e Gunter, 2002)<br />

Se si inserisce un messaggio pubblicitario allinterno di un<br />

programma televisivo di contenuto simile si verifica<br />

unintrusione reciproca di elementi:<br />

FENOMENO DELLA MISCELA<br />

determina un ricordo povero degli elementi del messaggio<br />

pubblicitario che sono simili a quelli del programma


Interferenza e messaggi pubblicitari: interferenza proattiva<br />

Videotape di 15 min.<br />

Interruzione a metà<br />

dellepisodio


pubblicità


Prima o dopo la pubblicità lepisodio conteneva una scena in<br />

cui uno dei protagonisti beveva birra


Interferenza e messaggi pubblicitari: interferenza proattiva<br />

Misure della <strong>memoria</strong>:<br />

Rievocazione libera,<br />

Riconoscimento del Prodotto e della Marca<br />

Rievocazione suggerita<br />

erano peggiori quando la pubblicità veniva<br />

presentata dopo la scena<br />

il contenuto della scena non aveva influenza sulle<br />

misure di ricordo delle pubblicità incongruenti


MEMORIA<br />

due approcci allo<br />

studio della <strong>memoria</strong> <br />

Materiale artificiale (sillabe e numeri) <br />

Ebbinghaus 1885 <br />

Materiale significativo in situazioni <br />

naturali <br />

Bartlett 1932; Neisser 1978 <br />

struttura della <strong>memoria</strong><br />

Ø come è organizzata la <strong>memoria</strong>?<br />

Ø uno o più sistemi?<br />

processi di <strong>memoria</strong> <br />

Ø in che modo sono elaborate le informazioni in <strong>memoria</strong>?


Uno o più sistemi?<br />

<strong>memoria</strong><br />

a breve <strong>termine</strong><br />

<strong>memoria</strong><br />

a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

<strong>memoria</strong><br />

procedurale<br />

ricordo<br />

<strong>memoria</strong><br />

semantica<br />

<strong>memoria</strong><br />

episodica<br />

<strong>memoria</strong><br />

autobiografica


La <strong>memoria</strong> è multicomponenziale<br />

sistemi di <strong>memoria</strong> che interagiscono e che sono collegati<br />

ma che sono diversi per<br />

• durata della traccia<br />

• capacità<br />

• meccanismi di oblio<br />

una prova forte a favore della <strong>memoria</strong> multicomponenziale<br />

lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli<br />

altri


I magazzini della <strong>memoria</strong> (Atkinson e Shiffrin, 1977) <br />

attenzione<br />

filtro <br />

reiterazione <br />

stimoli<br />

in<br />

entrata <br />

magazzini<br />

sensoriali!<br />

<strong>memoria</strong><br />

a breve<br />

<strong>termine</strong>!<br />

<strong>memoria</strong><br />

a <strong>lungo</strong><br />

<strong>termine</strong>!<br />

eventuale<br />

risposta <br />

decadimento<br />

e interferenza<br />

sostituzione <br />

interferenza


I magazzini della <strong>memoria</strong>: caratteristiche del modello <br />

I magazzini formano la struttura base della <strong>memoria</strong><br />

le informazioni passano nella <strong>memoria</strong> a<br />

<strong>lungo</strong> <strong>termine</strong> solo passando attraverso la<br />

<strong>memoria</strong> a breve <strong>termine</strong><br />

la probabilità che un’informazione vada nella<br />

<strong>memoria</strong> a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong> è maggiore se<br />

l’informazione resta più tempo nella <strong>memoria</strong> a<br />

breve <strong>termine</strong><br />

nella <strong>memoria</strong> a breve <strong>termine</strong> le informazioni sono<br />

reiterate (ripetute anche solo mentalmente)


I magazzini sensoriali <br />

<strong>memoria</strong> sensoriale <br />

Ø memorie specifiche per le diverse modalità sensoriali<br />

<strong>memoria</strong> iconica per la vista, <strong>memoria</strong> ecoica per ludito)<br />

Ø preattentiva<br />

Ø copia letterale dello stimolo<br />

Ø decadimento molto rapido (0.5 – 2 sec.)<br />

Ø ampia capacità<br />

esperimenti di Sperling (1960)<br />

1) metodo del resoconto totale<br />

2) metodo del resoconto parziale


Sperling, 1961: resoconto totale<br />

50 msec<br />

C V F G<br />

J K R T<br />

Q X Z P


Sperling, 1961: resoconto totale<br />

Compito: riportare quante +<br />

lettere<br />

Risultati: soggetti riportano in<br />

C V media F G 4 lettere<br />

J K R T<br />

Q X Ipotesi: Z P la matrice non permane<br />

abbastanza a <strong>lungo</strong> per rendere<br />

possibile riportare<br />

tutte le lettere


Sperling, 1961: resoconto parziale<br />

dopo 50 msec<br />

C V F G<br />

J K R T<br />

Q X Z P


Sperling, 1961: resoconto parziale<br />

Compito: riportare quante +<br />

lettere nella riga indicata dal<br />

suono<br />

C V Risultati: F G soggetti riportano in<br />

J K media R T 4 lettere<br />

Q X Z P<br />

Inferenza: suono compare dopo<br />

=> 12 lettere disponibili


conclusioni<br />

poiché il suono compare dopo la scomparsa della<br />

matrice, si può concludere che per un intervallo di<br />

tempo molto breve sono disponibili tutte le 12 lettere<br />

funzione delle memorie sensoriali<br />

trattengono per breve tempo una copia letterale dello<br />

stimolo per rendere possibile lorientamento<br />

dellattenzione e lestrazione delle informazioni


grafico dei risultati ottenuti da Sperling<br />

l’accuratezza dipende dall’intervallo tra la scomparsa della matrice e l’emissione del suono<br />

resoconto PARZIALE<br />

resoconto TOTALE<br />

.9<br />

.7<br />

.5<br />

.3<br />

.1<br />

.9<br />

.7<br />

.5<br />

.3<br />

.1<br />

0 0.15 0.3 0.5 1 sec<br />

<strong>memoria</strong> iconica<br />

magazzino sensoriale ad elevata capacità e rapido decadimento<br />

codifica simile a quella dello stimolo originale


Memoria a breve <strong>termine</strong> <br />

<strong>memoria</strong> a breve <strong>termine</strong> <br />

Ø richiede attenzione<br />

Ø informazioni mantenute tramite reiterazione<br />

Ø decadimento rapido (circa 30 sec.)<br />

Ø capacità limitata<br />

attenzione<br />

collo di bottiglia <br />

reiterazione <br />

stimoli<br />

in<br />

entrata<br />

magazzini<br />

sensoriali!<br />

<strong>memoria</strong><br />

a breve<br />

<strong>termine</strong>!<br />

<strong>memoria</strong><br />

a <strong>lungo</strong><br />

<strong>termine</strong>!<br />

eventuale<br />

risposta <br />

decadimento<br />

e interferenza<br />

sostituzione<br />

interferenza


Memoria a breve <strong>termine</strong> <br />

Miller, 1956 il magico numero sette (più o meno due)<br />

la <strong>memoria</strong> a breve <strong>termine</strong> ha una capacità di circa<br />

sette unità di informazione<br />

unità di informazione =<br />

singoli elementi o<br />

raggruppamenti di elementi<br />

(chunks)


Memoria a breve <strong>termine</strong> <br />

sette lettere<br />

D, M, K, C, X, O, R<br />

sette sigle IBM, UIL, INA, PCI, DNA, KGB, MAC<br />

sette parole<br />

albero, cima, gatto, scuola, rete, uva,<br />

pialla<br />

funzione della <strong>memoria</strong> a breve <strong>termine</strong> (MBT)<br />

mantenere attivo materiale già elaborato almeno<br />

parzialmente


esempio<br />

esperimento che misura lo span di cifre, cioè quanti numeri possono <br />

essere rievocati nello stesso ordine subito dopo la presentazione <br />

3 6 4<br />

2 9 0 3<br />

4 7 1 2 5<br />

5 8 2 6 3 8<br />

6 1 5 4 3 8 7<br />

3 7 2 4 8 6 5 1<br />

4 2 5 1 7 4 3 9 2<br />

5 8 3 7 4 5 7 3 1 9<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

?<br />

3 6 4<br />

2 9 0 3<br />

4 7 1 2 5<br />

5 8 2 6 3 8<br />

6 1 5 4 3 8 7<br />

3 7 2 4 8 6 5 1<br />

4 2 5 1 7 4 3 9 2<br />

5 8 3 7 4 5 7 3 1 9


Memoria di Lavoro (Working Memory) Baddeley, 1986<br />

loop articolatorio<br />

mantiene le tracce del<br />

materiale linguistico<br />

(reiterazione)<br />

input<br />

• capacità limitata<br />

• controllo e<br />

coordinamento<br />

• distribuisce risorse<br />

attentive ai due<br />

servosistemi<br />

• svolgimento di compiti<br />

cognitivi superiori<br />

(prendere decisioni,<br />

risolvere problemi)<br />

esecutivo<br />

centrale<br />

taccuino<br />

visuo-spaziale<br />

Memoria a<br />

Lungo Temine<br />

mantiene per poco<br />

tempo<br />

stimoli visivi<br />

e serve per svolgere<br />

compiti di tipo spaziale


<strong>memoria</strong> a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong> <br />

funzione della Memoria a Lungo Termine (MLT)<br />

conservare un numero elevato di conoscenze in modo permanente<br />

Ø informazioni mantenute tramite organizzazione<br />

Ø capacità ampia, forse illimitata<br />

Ø perdita di informazioni per interferenza<br />

oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di<br />

accesso alle informazioni


<strong>memoria</strong> a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong> <br />

sistemi allinterno della MLT<br />

sistemi di <strong>memoria</strong> specializzati nella ritenzione di<br />

informazioni di natura differente<br />

<strong>memoria</strong> fattuale<br />

sapere cosa<br />

insieme delle<br />

conoscenze<br />

individuali<br />

<strong>memoria</strong> procedurale<br />

sapere come<br />

conoscenze sul come<br />

svolgere attività e<br />

compiti vari


<strong>memoria</strong> a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong> <br />

<strong>memoria</strong> fattuale<br />

<strong>memoria</strong> episodica<br />

conoscenze di eventi o<br />

episodi<br />

si riferisce a specifici eventi<br />

ed esperienze di vita<br />

contiene informazioni spaziotemporali<br />

che specificano<br />

dove e quando si è<br />

verificato un certo evento<br />

organizzata<br />

cronologicamente<br />

<strong>memoria</strong> semantica<br />

conoscenze di parole,<br />

concetti e loro relazioni<br />

reciproche, simboli<br />

si riferisce a conoscenze astratte<br />

e generali<br />

le informazioni non sono<br />

specificate da coordinate spaziotemporali<br />

organizzata in modo<br />

tassonomico e associativo


Memoria autobiografica ed errori di <strong>memoria</strong><br />

<strong>memoria</strong> autobiografica Tulving (2002)<br />

mantiene le informazioni relative a fatti personali ed<br />

episodi della propria vita<br />

quattro è un numero pari il giorno quattro parto<br />

Londra è una metropoli Luca vuole trasferirsi a<br />

Londra<br />

il Siamese è un tipo di<br />

gatto<br />

il gatto siamese di Anna<br />

miagola sempre


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

Un motivo per cui la rievocazione non è perfetta è la quantità<br />

di ricordi che sono immagazzinati nella MLT<br />

Studente universitario medio:<br />

Ø 50.000 parole<br />

Ø centinaia di fatti matematici<br />

Ø migliaia di immagini<br />

Catalogare i vostri ricordi richiederebbe anni di lavoro


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

Fenomeno sulla punta della lingua<br />

Incapacità di rievocare informazioni che si è persuasi di<br />

conoscere<br />

<strong>memoria</strong> lessicale, un<br />

glossario dei termini che<br />

conosciamo, con la loro<br />

ortografia e pronuncia, ma<br />

senza il significato<br />

<strong>memoria</strong> semantica, che<br />

contiene il significato delle<br />

parole<br />

l'idea è lì, ma non la sua "etichetta",


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

Come ordinare e recuperare informazioni specifiche al<br />

momento giusto?<br />

Ø cue di recupero:<br />

stimolo che permette di rievocare più facilmente<br />

informazioni immagazzinate in MLT<br />

schede nel catalogo<br />

di una biblioteca<br />

come un motore<br />

di ricerca


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

recupero<br />

rievocazione<br />

deve essere recuperata<br />

uninformazione<br />

specifica<br />

riconoscimento<br />

si chiede di identificare<br />

uno stimolo in una lista di<br />

alternative


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong>


Recupero dei ricordi a <strong>lungo</strong> <strong>termine</strong><br />

Nemolo Mammolo<br />

Pisolo Sonnolo<br />

Saputello Dotto<br />

Fifolo<br />

Gongolo<br />

Cucciolo Provolo<br />

Brontolo Mattolo<br />

Ventolo Eolo


limiti del modello dei magazzini di <strong>memoria</strong> <br />

Ø troppo semplicistico<br />

ci sono diversi sistemi di MBT e di MLT<br />

Ø passaggio MBT - MLT non necessario<br />

pazienti con MLT intatta ma difficoltà a livello di<br />

MBT e viceversa<br />

Ø la reiterazione non è necessaria per il passaggio delle<br />

informazioni in MLT<br />

<strong>memoria</strong> inconsapevole (implicita)<br />

è possibile ricordare anche senza sforzo<br />

consapevole


AMNESIE<br />

• pazienti che hanno danni alla MLT ma MBT intatta<br />

• pazienti che hanno danni alla MBT ma MLT intatta<br />

lo studio delle amnesie ha suggerito nuovi sviluppi teorici<br />

sulla <strong>memoria</strong> normale<br />

pazienti con grave amnesia episodica<br />

ma con <strong>memoria</strong> semantica intatta<br />

(cfr. manuale pag 121: caso del paziente amnesico di 30 anni)


AMNESIE<br />

Paziente di 30 anni: incidente stradale, subisce lesioni alle<br />

regioni corticali e subcorticali nei lobi temporali mediali.<br />

Intatte gran parte delle capacità cognitive: intelligenza,<br />

linguaggio, abilità lettura e scrittura, ragionamento, suona<br />

lorgano e gioca a scacchi.<br />

Intatte altre conoscenze, matematica, storia geografia<br />

apprese a scuola.<br />

Amnesia per esperienza personali: non ricorda gli eventi<br />

che lhanno visto protagonista.<br />

Non riesce a viaggiare nel tempo: non riesce a ricordare il<br />

suo passato, così come non riesce a immaginare il suo<br />

futuro


distinzione tra<br />

<strong>memoria</strong> esplicita e <strong>memoria</strong> implicita<br />

basata sulla relazione tra <strong>memoria</strong> e consapevolezza<br />

sapere di sapere sapere senza sapere<br />

si ricorda qualcosa<br />

deliberatamente o<br />

si è consapevoli di ricordare<br />

il comportamento è<br />

influenzato da eventi<br />

passati ma senza<br />

consapevolezza

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!