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Una mostra-ricerca - La Biennale di Venezia

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<strong>Una</strong> <strong>mostra</strong>-<strong>ricerca</strong><br />

Paolo Baratta, Presidente della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Dal 1998 le Biennali <strong>di</strong> Arte e <strong>di</strong> Architettura non sono più solo mostre organizzate per pa<strong>di</strong>glioni<br />

nazionali, ma risultano fondate su due gran<strong>di</strong> pilastri: la <strong>mostra</strong> per pa<strong>di</strong>glioni nazionali,<br />

ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore<br />

della <strong>Biennale</strong> nominato con questo preciso compito. Un modello <strong>di</strong> <strong>mostra</strong> duale che,<br />

sperimentato per la prima volta da Achille Bonito Oliva nel 1993, abbiamo fissato definitivamente<br />

a partire dal 1998 come la nuova forma permanente della Mostra <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, e per realizzare la<br />

quale per necessità strategica <strong>di</strong>latammo gli spazi, restaurando l’Arsenale. Il tutto dà vita a una<br />

pluralità <strong>di</strong> voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante.<br />

Nel corso <strong>di</strong> questi anni nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei<br />

nostri curatori <strong>di</strong> mettere gli artisti in prospettiva storica o <strong>di</strong> affinità reciproca, evidenziando<br />

legami e relazioni sia col passato sia con altri artisti del presente. Questa tendenza ci ha portato, tra<br />

l’altro, a concludere “niente più mostre senza archivi” e a organizzare, in occasione <strong>di</strong> ogni<br />

<strong>Biennale</strong>, un convegno sul rapporto archivi- mostre. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle<br />

avanguar<strong>di</strong>e, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo<br />

spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine <strong>ricerca</strong> nell’arte<br />

l’emozione del <strong>di</strong>alogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio <strong>di</strong><br />

andare oltre che ci si attende dall’arte.<br />

Questo interesse per le relazioni tra artisti, nel tempo e nello spazio, e per il <strong>di</strong>alogo artistaviewer,<br />

hanno ispirato in varia misura le esposizioni come Fare Mon<strong>di</strong> (Daniel Birnbaum 2009) e<br />

ILLUMInazioni (Bice Curiger 2011). Sottolineando quelle relazioni è cresciuto anche l’interesse su<br />

quale sia il mondo cui fanno riferimento gli artisti.<br />

In questa <strong>di</strong>rezione compie un passo decisivo la prossima <strong>Biennale</strong> che darà vita ad una grande<br />

<strong>mostra</strong>-<strong>ricerca</strong>. Con Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co, Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco<br />

<strong>di</strong> artisti contemporanei, vuol riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più<br />

avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da<br />

<strong>ricerca</strong>re relazioni con mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, per cui sono rappresentate opere <strong>di</strong> artisti contemporanei,<br />

ma anche opere del passato, riferimenti <strong>di</strong>versi, lavori che non hanno la pretesa <strong>di</strong> opere d’arte, ma<br />

che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma,<br />

quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo<br />

moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo<br />

presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra <strong>di</strong>re Gioni, è la realtà<br />

or<strong>di</strong>naria ad offrire su una tavola imban<strong>di</strong>ta una pletora <strong>di</strong> immagini e visioni per l’uso<br />

quoti<strong>di</strong>ano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità <strong>di</strong> sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai<br />

attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.


E in tal senso il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli<br />

artisti, i quali non si accontentano <strong>di</strong> orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono<br />

realtà globali, mossi da aspirazioni a una conoscenza e a una sensibilità omnicomprensiva. E non<br />

posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ <strong>di</strong> Harald Szeemann e il concetto <strong>di</strong> fallimento<br />

che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come <strong>di</strong>ce Gioni, si tratta per l’artista <strong>di</strong> un movente<br />

molto forte e totalizzante.<br />

L’idea <strong>di</strong> una <strong>mostra</strong>-<strong>ricerca</strong> è ritenuta proficua in <strong>Biennale</strong> non solo per l’Arte ma anche per<br />

l’Architettura. Per questo motivo le Mostre <strong>di</strong> Gioni e Koolhaas rappresenteranno momenti<br />

importanti nella storia della nostra Istituzione.<br />

Ricordo che partecipano a questa <strong>Biennale</strong> 88 paesi <strong>di</strong> cui 10 presenti per la prima volta: Angola,<br />

Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Mal<strong>di</strong>ves,<br />

Paraguay, Tuvalu e, last but not least, la Santa Sede.<br />

Per la prima volta partecipa la Santa Sede con una <strong>mostra</strong> allestita nelle Sale d’Armi, in quelle Sale<br />

che la <strong>Biennale</strong> sta restaurando per essere destinate a pa<strong>di</strong>glioni durevoli.<br />

Da tempo la <strong>Biennale</strong> sviluppa attività educational e visite guidate, attività che sono svolte con un<br />

numero sempre crescente <strong>di</strong> scuole della regione e non solo. Per il quarto anno consecutivo<br />

(abbiamo cominciato in occasione della <strong>Biennale</strong> Architettura 2010) si rinnova il progetto <strong>Biennale</strong><br />

Sessions, un'iniziativa cui attribuiamo la massima importanza e che è rivolta a istituzioni operanti<br />

nella <strong>ricerca</strong> e nella formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie <strong>di</strong><br />

Belle Arti. L'obiettivo è quello <strong>di</strong> offrire una facilitazione a visite <strong>di</strong> tre giorni da loro organizzate<br />

per gruppi <strong>di</strong> almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo <strong>di</strong> favore, la possibilità <strong>di</strong><br />

organizzare seminari in luoghi <strong>di</strong> <strong>mostra</strong> offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e<br />

soggiorno. Desideriamo che la visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la<br />

<strong>Biennale</strong> rappresenti un luogo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei<br />

progetti. Durante la Mostra si terranno inoltre dei seminari aperti, Meetings on Art, nei mesi estivi<br />

e alla ripresa autunnale.<br />

Ringrazio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la finanza<br />

pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo<br />

sostengono la <strong>Biennale</strong>, la Città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle<br />

Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre<br />

manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane.<br />

Ringrazio calorosamente Swatch, partner della manifestazione, ENEL main sponsor, e tutte le altre<br />

aziende che hanno garantito il loro supporto alla manifestazione. Un altro ringraziamento va ai<br />

numerosi Donors, anch’essi particolarmente importanti nella realizzazione della 55. Esposizione.<br />

Grazie al team <strong>di</strong> Massimiliano Gioni e alla struttura della <strong>Biennale</strong> che sono impegnati nella<br />

realizzazione della Mostra.


la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

55. Esposizione Internazionale d’Arte<br />

Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

<strong>Venezia</strong> (Giar<strong>di</strong>ni e Arsenale), 1° giugno – 24 novembre 2013<br />

Vernice 29 – 30 – 31 maggio<br />

Roma – <strong>Venezia</strong>, 13 marzo 2013 – Sarà aperta al pubblico da sabato 1° giugno a domenica 24<br />

novembre 2013 ai Giar<strong>di</strong>ni e all’Arsenale la 55. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Il<br />

Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co, curata da Massimiliano Gioni e organizzata dalla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

presieduta da Paolo Baratta. <strong>La</strong> vernice avrà luogo nei giorni 29, 30 e 31 maggio 2013. <strong>La</strong><br />

cerimonia <strong>di</strong> premiazione e <strong>di</strong> inaugurazione si svolgerà sabato 1° giugno.<br />

<strong>La</strong> Mostra sarà affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Pa<strong>di</strong>glioni ai Giar<strong>di</strong>ni,<br />

all’Arsenale e nel centro storico <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>. Sono 10 i paesi presenti per la prima volta: Angola,<br />

Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Mal<strong>di</strong>ve,<br />

Paraguay, Tuvalu e Santa Sede.<br />

Novità assoluta è la partecipazione della Santa Sede con una <strong>mostra</strong> allestita nelle Sale d’Armi, in<br />

quegli spazi che la <strong>Biennale</strong> sta restaurando per essere destinati a pa<strong>di</strong>glioni durevoli.<br />

Il Pa<strong>di</strong>glione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la<br />

PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee -<br />

è curato quest’anno da Bartolomeo Pietromarchi.<br />

<strong>La</strong> Mostra Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co formerà un unico percorso espositivo che si articolerà dal<br />

Pa<strong>di</strong>glione Centrale (Giar<strong>di</strong>ni) all’Arsenale, con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a<br />

oggi, e con molte nuove produzioni, includendo più <strong>di</strong> 150 artisti provenienti da 37 nazioni.<br />

“Nel corso <strong>di</strong> questi anni – spiega il Presidente Paolo Baratta - nella rappresentazione del<br />

contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori <strong>di</strong> mettere gli artisti in prospettiva<br />

storica o <strong>di</strong> affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato, sia con altri artisti<br />

del presente. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguar<strong>di</strong>e, è cresciuta sempre più<br />

l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché<br />

scosso da gesti e provocazioni, alla fine <strong>ricerca</strong> nell’arte l’emozione del <strong>di</strong>alogo con l’opera, che<br />

deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio <strong>di</strong> andare oltre che ci si attende dall’arte.”<br />

“In questa <strong>di</strong>rezione – prosegue Baratta - compie un passo decisivo la prossima <strong>Biennale</strong> che darà<br />

vita ad una grande <strong>mostra</strong>-<strong>ricerca</strong>. Con Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co Massimiliano Gioni, assai più che<br />

portarci un elenco <strong>di</strong> artisti contemporanei, vuole riflettere sulle loro spinte creative e sembra<br />

portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico<br />

arriva al punto da <strong>ricerca</strong>re relazioni con mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, per cui sono rappresentate opere <strong>di</strong> artisti<br />

contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti <strong>di</strong>versi, lavori che non hanno la pretesa <strong>di</strong><br />

opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra<br />

realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti,<br />

nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al<br />

tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra <strong>di</strong>re Gioni, è la<br />

realtà or<strong>di</strong>naria ad offrire su una tavola imban<strong>di</strong>ta una pletora <strong>di</strong> immagini e visioni per l’uso


quoti<strong>di</strong>ano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità <strong>di</strong> sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai<br />

attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.”<br />

<strong>La</strong> Mostra è ispirata all’utopistica idea creativa <strong>di</strong> Marino Auriti che nel 1955 depositò all’ufficio<br />

brevetti statunitense il progetto <strong>di</strong> un Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co, un museo immaginario che avrebbe<br />

dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità. Auriti progettò un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> 136 piani che avrebbe<br />

dovuto raggiungere i 700 metri <strong>di</strong> altezza e occupare più <strong>di</strong> 16 isolati della città <strong>di</strong> Washington.<br />

“L’impresa rimase incompiuta – racconta Massimiliano Gioni - ma il sogno <strong>di</strong> una conoscenza<br />

universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi<br />

eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano<br />

– <strong>di</strong> costruire un’immagine del mondo capace <strong>di</strong> sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza. Oggi,<br />

alle prese con il <strong>di</strong>luvio dell’informazione, questi tentativi <strong>di</strong> strutturare la conoscenza in sistemi<br />

omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più <strong>di</strong>sperati.”<br />

“Sfumando le <strong>di</strong>stinzioni tra artisti professionisti e <strong>di</strong>lettanti, tra outsider e insider, l’esposizione<br />

adotta un approccio antropologico allo stu<strong>di</strong>o delle immagini, concentrandosi in particolare sulle<br />

funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso<br />

all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca asse<strong>di</strong>ata dalle<br />

immagini esteriori? E che senso ha cercare <strong>di</strong> costruire un’immagine del mondo quando il mondo<br />

stesso si è fatto immagine?”<br />

Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co è una <strong>mostra</strong> sulle ossessioni e sul potere trasformativo dell’immaginazione<br />

e si apre al Pa<strong>di</strong>glione Centrale ai Giar<strong>di</strong>ni con una presentazione del Libro Rosso <strong>di</strong> Carl Gustav<br />

Jung. “Nei vasti spazi dell’Arsenale l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle<br />

forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e<br />

seicentesche. In questi musei delle origini – non <strong>di</strong>ssimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità<br />

e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive<br />

e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione <strong>di</strong> oggetti e<br />

immagini eterogenee – non è poi <strong>di</strong>ssimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea.”<br />

Dalle numerose opere ed espressioni figurative in <strong>mostra</strong>, che includono film, fotografie, video,<br />

bestiari, labirinti, tavole enciclope<strong>di</strong>che, progetti, performance e installazioni, “emerge una<br />

costruzione complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante.<br />

Dopo tutto – <strong>di</strong>ce Gioni – il modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio<br />

impossibile <strong>di</strong> concentrare in un unico luogo gli infiniti mon<strong>di</strong> dell’arte contemporanea: un<br />

compito che oggi appare assurdo e inebriante quanto il sogno <strong>di</strong> Auriti.”<br />

“Se è vero - riflette Baratta – che il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte<br />

contemporanea e degli artisti - i quali non si accontentano <strong>di</strong> orizzonti limitati, quando<br />

immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni ad una conoscenza e a una<br />

sensibilità omnicomprensiva - non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ <strong>di</strong> Harald<br />

Szeemann e il concetto <strong>di</strong> fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come <strong>di</strong>ce Gioni,<br />

si tratta per l’artista <strong>di</strong> un movente molto forte e totalizzante. L’idea <strong>di</strong> una <strong>mostra</strong>-<strong>ricerca</strong> è<br />

ritenuta proficua in <strong>Biennale</strong> non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le<br />

Mostre <strong>di</strong> Gioni e Koolhaas (<strong>Biennale</strong> Architettura 2014) rappresenteranno momenti importanti<br />

nella storia della nostra istituzione.”<br />

<strong>Biennale</strong> Sessions, il progetto per le Università<br />

Si rinnova per il quarto anno consecutivo, e dopo lo straor<strong>di</strong>nario successo degli anni precedenti, il<br />

progetto <strong>Biennale</strong> Sessions che la <strong>Biennale</strong> de<strong>di</strong>ca alle istituzioni operanti nella <strong>ricerca</strong> e nella<br />

formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie <strong>di</strong> Belle Arti.


L'obiettivo è quello <strong>di</strong> offrire una facilitazione a visite <strong>di</strong> tre giorni da loro organizzate per gruppi<br />

<strong>di</strong> almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo <strong>di</strong> favore, la possibilità <strong>di</strong> organizzare<br />

seminari in luoghi <strong>di</strong> <strong>mostra</strong> offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno.<br />

Meetings on Art<br />

<strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> organizza, inoltre, un programma <strong>di</strong> Meetings on Art che prevedono una serie <strong>di</strong><br />

conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini, dal titolo Fen, che si terranno nei mesi estivi.<br />

In programma alla ripresa autunnale quattro appuntamenti sul mito dell’artista auto<strong>di</strong>datta,<br />

L’esistenza è altrove; sull’antropologia delle immagini e della storia dell’arte, Immagine-mondo; sulle<br />

Enciclope<strong>di</strong>e e altri viaggi dell’immaginazione, Niente è più dolce che sapere tutto. L’ultimo incontro,<br />

Let’s talk about us, è fissato per il 24 novembre 2013, giorno <strong>di</strong> chiusura della 55. Esposizione.<br />

In merito a questi due progetti della <strong>Biennale</strong>, il Presidente Baratta afferma: “Desideriamo che la<br />

visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la <strong>Biennale</strong> rappresenti un luogo <strong>di</strong><br />

<strong>ricerca</strong> dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei progetti.”<br />

Anche per il 2013 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi <strong>di</strong> studenti delle<br />

scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende,<br />

esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla<br />

<strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si sud<strong>di</strong>vidono in<br />

Percorsi Guidati e Attività <strong>di</strong> <strong>La</strong>boratorio.<br />

Il catalogo e la guida<br />

Il catalogo della 55. Esposizione contiene riproduzioni delle opere degli artisti in Mostra, testi<br />

monografici sugli artisti partecipanti e una sezione speciale <strong>di</strong> saggi, coor<strong>di</strong>nati da Sina Najafi e<br />

Jeffrey Kastner, nella quale storici dell’arte, filosofi, accademici e scrittori affrontano, descrivono e<br />

<strong>di</strong>scutono varie forme <strong>di</strong> ossessione, sistemi <strong>di</strong> conoscenza, avventure del sapere e altri viaggi<br />

dell’immaginazione. Sarà inoltre pubblicata una guida completa e dettagliata alla Mostra con<br />

brevi testi monografici su tutti gli artisti invitati alla 55. Esposizione: la guida include oltre 150<br />

voci e testi ed informazioni utili su tutti i Pa<strong>di</strong>glioni nazionali e gli Eventi collaterali. Entrambi i<br />

prodotti e<strong>di</strong>toriali sono realizzati da Marsilio E<strong>di</strong>tori.<br />

<strong>La</strong> 55. Esposizione Internazionale d’Arte è realizzata anche con il sostegno <strong>di</strong> Swatch, partner della<br />

manifestazione, ENEL main sponsor, e <strong>di</strong> Japan Tobacco International, Vela-Hello <strong>Venezia</strong> e<br />

illycaffè. Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP e Gi Group.<br />

Si ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la<br />

finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo<br />

sostengono la <strong>Biennale</strong>, la Città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle<br />

Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre<br />

manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane.<br />

Grazie al team <strong>di</strong> Massimiliano Gioni e alla struttura della <strong>Biennale</strong> impegnati nella realizzazione<br />

della Mostra. Un ringraziamento va ai numerosi Donors, particolarmente importanti nella<br />

realizzazione della 55. Esposizione.<br />

CONTATTI: Ufficio Stampa Arti Visive della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Tel. +39 041 5218 - 846/716 | infoartivisive@labiennale.org | www.labiennale.org<br />

FB: <strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> | @twitter.com/la_<strong>Biennale</strong><br />

LE IMMAGINI della 55. Esposizione possono essere scaricate da questo link: http://ftp.labiennale.org<br />

Account: biennale2013 | Password: 55art


Le superfici utilizzate dalla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Arsenale<br />

Totale area<br />

<strong>di</strong> cui coperti<br />

<strong>di</strong> cui scoperti<br />

<strong>di</strong> cui Corderie<br />

<strong>di</strong> cui Artiglierie<br />

46.000 mq (superfici coperte e scoperte)<br />

14.000 mq<br />

32.000 mq<br />

6.300 mq<br />

2.850 mq<br />

si aggiungono:<br />

Sale d'Armi<br />

Spazi coperti totali 6.526 mq<br />

<strong>di</strong> cui Sale d'Armi Nord 4.546 mq (A + B + C + D)<br />

<strong>di</strong> cui Sale d'Armi Sud 1.980 mq (E + F + G)<br />

Giar<strong>di</strong>ni della <strong>Biennale</strong><br />

Totale area<br />

50.000 mq (superfici coperte e scoperte)<br />

<strong>di</strong> cui coperti<br />

16.000 mq<br />

<strong>di</strong> cui scoperti<br />

34.000 mq<br />

<strong>di</strong> cui Pa<strong>di</strong>glione Centrale 4.400 mq<br />

Ca' Giustinian<br />

4.900 mq<br />

Le 88 Partecipazioni nazionali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte sono <strong>di</strong>stribuite<br />

come segue:<br />

28 ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

24 in Arsenale<br />

36 nella città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

a cui si aggiungono oltre 50 Eventi collaterali in città.


Restauro della Sala Chini<br />

Pa<strong>di</strong>glione Centrale ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

All’inizio del 2013 la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> ha avviato il restauro della Sala Chini nel Pa<strong>di</strong>glione<br />

Centrale ai Giar<strong>di</strong>ni. In occasione della vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte (29-31<br />

maggio 2013) sarà riportato in luce il ciclo pittorico <strong>La</strong> Civiltà nuova <strong>di</strong> Galileo Chini (1873-1956). Il<br />

prossimo anno sarà svelato il restauro dell’apparato murario ottagonale.<br />

<strong>La</strong> Sala Chini è il vestibolo del Pa<strong>di</strong>glione Centrale ai Giar<strong>di</strong>ni (già Palazzo dell’Esposizione<br />

Internazionale, realizzato tra il 1895 e il 1899 su progetto dell’ingegnere Enrico Trevisanato). <strong>La</strong><br />

Sala è sovrastata da una cupola costituita da otto spicchi decorati nei toni del blu cobalto, oro e<br />

rosso acceso nel 1909 da Galileo Chini per la 8. Esposizione Internazionale d’Arte la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Venezia</strong>.<br />

Mutato il gusto modernista, il ciclo pittorico "scomparve" sotto una nuova struttura realizzata nel<br />

1928 da Gio' Ponti. Ritrovata nel 1986 in pessime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> conservazione, rimase praticamente<br />

invisibile ai visitatori delle esposizioni successive.<br />

Nel 2005 il Comune <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> <strong>di</strong>ede avvio al restauro filologico del solo ciclo pittorico, arrestatosi<br />

per mancanza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>. <strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> con risorse proprie compirà l’opera aprendo la sala<br />

ottagonale alla visione del pubblico e facendola <strong>di</strong>ventare il vero punto <strong>di</strong> partenza della Mostra.


Progetto <strong>Biennale</strong> Sessions<br />

In occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte, la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> si rivolge con uno<br />

speciale progetto a Università, Accademie <strong>di</strong> Belle Arti e Istituti <strong>di</strong> Formazione Superiore.<br />

- la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> considera l’Esposizione il luogo nel quale Università, Accademie <strong>di</strong> Belle<br />

Arti e Istituti <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, possono progettare e realizzare una visita utile alla<br />

loro attività <strong>di</strong>dattica;<br />

- la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> mira a offrire a queste istituzioni con<strong>di</strong>zioni favorevoli per organizzare<br />

tale visita.<br />

<strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> offre per ogni gruppo <strong>di</strong> 50 persone (tra docenti e studenti) appartenenti a ogni<br />

singola istituzione:<br />

a. un accre<strong>di</strong>to speciale del costo <strong>di</strong> 20 € a studente che dà <strong>di</strong>ritto all’ingresso alle se<strong>di</strong> espositive<br />

per tre giorni consecutivi;<br />

b. uno spazio, <strong>di</strong>sponibile gratuitamente per 2h, per una sessione seminariale organizzata dalla<br />

stessa istituzione all’interno delle aree <strong>di</strong> Mostra, con relative faciliti (sono esclusi i giorni <strong>di</strong><br />

vernissage);<br />

c. un packet lunch per gli stessi tre giorni a tariffa agevolata presso i punti ristoro <strong>di</strong> Mostra;<br />

d. l’assistenza all’organizzazione del soggiorno con operatori prequalificati dalla <strong>Biennale</strong>;<br />

e. la partecipazione a conferenze o altre iniziative organizzate da <strong>Biennale</strong> negli spazi espositivi;<br />

f. un piano <strong>di</strong> promozione e comunicazione de<strong>di</strong>cato, che comprende una pagina web nel sito<br />

della <strong>Biennale</strong> de<strong>di</strong>cata al progetto <strong>Biennale</strong> Sessions con link ai siti delle Università ed<br />

Istituti partecipanti e l’affissione <strong>di</strong> manifesti promozionali nelle se<strong>di</strong>.<br />

Informazioni<br />

Educational e Promozione<br />

la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

+39 041 5218828 - Fax +39 041 5218 732<br />

biennale.sessions@labiennale.org<br />

www.labiennale.org


Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Meetings on Art<br />

Marco Paolini – Fen<br />

<strong>Una</strong> serie <strong>di</strong> conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini<br />

mercoledì 29 maggio 2013<br />

sabato 8 giugno 2013<br />

martedì 18 giugno 2013<br />

sabato 29 giugno 2013<br />

giovedì 18 luglio 2013<br />

martedì 30 luglio 2013<br />

giovedì 8 agosto 2013<br />

domenica 18 agosto 2013<br />

venerdì 30 agosto 2013<br />

domenica 8 settembre 2013<br />

mercoledì 18 settembre 2013<br />

"L'esistenza è altrove" (Existence is elsewhere)<br />

Il mito dell'artista auto<strong>di</strong>datta - The myths of the outsider<br />

Ottobre 2013<br />

Immagine-Mondo (Image-Worlds)<br />

Antropologia delle immagini e storia dell'arte (Anthropology of images and history of art)<br />

Ottobre 2013<br />

"Niente è piu dolce che sapere tutto" (Nothing is sweeter than knowing everything)<br />

Enciclope<strong>di</strong>e e altri viaggi dell'immaginazione (Encyclope<strong>di</strong>as and other flights of the imagination)<br />

Novembre 2013<br />

Let’s talk about us<br />

24 Novembre 2013


Progetto Educational<br />

Anche per il 2013 è prevista l’attività educational che nelle e<strong>di</strong>zioni del 2011 e 2012 ha registrato i<br />

seguenti risultati:<br />

54. Esposizione Internazionale d’Arte<br />

Totale partecipanti: 42.397 (2.120 gruppi) <strong>di</strong> cui 26.494 giovani e studenti e 15.903 adulti e<br />

pubblico organizzato in gruppo.<br />

Incremento sul 2009 tra gli studenti: + 53%, incremento sul 2009 tra gli adulti: + 64%.<br />

13. Mostra Internazionale <strong>di</strong> Architettura<br />

Totale partecipanti: 30.534 (1.526 gruppi) <strong>di</strong> cui 22.288 giovani e studenti e 8.246 adulti e pubblico<br />

organizzato in gruppo.<br />

Incremento sul 2010 tra gli studenti: + 21%, incremento sul 2010 tra gli adulti: + 27%.<br />

L’offerta Educational della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> si rivolge a singoli e gruppi <strong>di</strong> studenti delle scuole<br />

<strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Tutte le iniziative<br />

puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e<br />

formati dalla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, e si sud<strong>di</strong>vidono in Percorsi Guidati e Attività <strong>di</strong> <strong>La</strong>boratorio.<br />

<br />

<br />

I Percorsi Guidati conducono i visitatori attraverso le se<strong>di</strong> della 55. Esposizione<br />

Internazionale <strong>di</strong> Arte e hanno un carattere aperto e partecipativo; sono particolarmente<br />

in<strong>di</strong>cati per le scuole secondarie <strong>di</strong> secondo grado, gli appassionati e il pubblico adulto. Si<br />

sud<strong>di</strong>vidono in visite guidate, percorsi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e itinerari tematici.<br />

Le attività <strong>di</strong> <strong>La</strong>boratorio si rivolgono a ogni genere <strong>di</strong> pubblico, con particolare attenzione<br />

ai giovani e giovanissimi e al mondo delle scuole; si basano su un approccio stimolante e<br />

interattivo che sollecita la creatività e capacità <strong>di</strong> rielaborare criticamente i contenuti. Le<br />

attività si sud<strong>di</strong>vidono in workshop multi<strong>di</strong>sciplinari e multime<strong>di</strong>ali, laboratori teorici,<br />

laboratori <strong>di</strong>dattici e atelier creativi.<br />

L’offerta educational prevede, altresì, speciali progetti basati sul legame tra <strong>di</strong>scipline e contesti,<br />

che offrono l’opportunità <strong>di</strong> avvicinarsi ai temi della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a<br />

partire da specifici interessi professionali o scientifici. Tali progetti sono particolarmente in<strong>di</strong>cati<br />

per aziende, professionisti e addetti ai lavori, e insistono sull’Esposizione come opportunità <strong>di</strong><br />

aggiornamento e ampliamento delle proprie competenze e sensibilità.<br />

Attività <strong>di</strong>sponibili in italiano e nelle principali lingue straniere.<br />

Prenotazione obbligatoria, durata me<strong>di</strong>a 1h 45’, 2h.<br />

Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso.<br />

Prenotazioni e informazioni: T +39 041 5218 828 | F +39 041 5218 732 - promozione@labiennale.org


Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Massimiliano Gioni<br />

Il 16 novembre 1955 l’artista auto-<strong>di</strong>datta italo-americano Marino Auriti depositava presso l’ufficio<br />

brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co, un museo immaginario che<br />

avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più gran<strong>di</strong> scoperte del<br />

genere umano, dalla ruota al satellite.<br />

Rinchiuso in un garage perso nella campagna dello stato della Pennsylvania, Auriti lavorò per<br />

anni alla sua creazione, costruendo il modello <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> cento trentasei piani, che avrebbe<br />

dovuto raggiungere i settecento metri <strong>di</strong> altezza e occupare più <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci isolati della città <strong>di</strong><br />

Washington.<br />

L’impresa <strong>di</strong> Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno <strong>di</strong> una conoscenza universale e<br />

totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi eccentrici come<br />

Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – <strong>di</strong> costruire<br />

un’immagine del mondo capace <strong>di</strong> sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza.<br />

Queste cosmologie personali, questi deliri <strong>di</strong> conoscenza mettono in scena la sfida costante <strong>di</strong><br />

conciliare il sé con l’universo, il soggettivo con il collettivo, il particolare con il generale,<br />

l’in<strong>di</strong>viduo con la cultura del suo tempo. Oggi, alle prese con il <strong>di</strong>luvio dell’informazione, questi<br />

tentativi <strong>di</strong> strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari<br />

e ancor più <strong>di</strong>sperati. <strong>La</strong> 55. Esposizione Internazionale d’Arte indaga queste fughe<br />

dell’immaginazione in una <strong>mostra</strong> che – come il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Auriti – combina opere<br />

d’arte contemporanea, reperti storici, oggetti trovati e artefatti.<br />

Con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a oggi, e con molte nuove produzioni, la<br />

<strong>mostra</strong> include più <strong>di</strong> centocinquanta artisti provenienti da trentasette nazioni. Concepita come un<br />

museo temporaneo, l’esposizione sviluppa un’indagine sui mo<strong>di</strong> in cui le immagini sono utilizzate<br />

per organizzare la conoscenza e per dare forma alla nostra esperienza del mondo.<br />

Sfumando le <strong>di</strong>stinzioni tra artisti professionisti e <strong>di</strong>lettanti, tra outsider e insider, l’esposizione<br />

adotta un approccio antropologico allo stu<strong>di</strong>o delle immagini, concentrandosi in particolare sulle<br />

funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso<br />

all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca asse<strong>di</strong>ata dalle<br />

immagini esteriori? E che senso ha cercare <strong>di</strong> costruire un’immagine del mondo quando il mondo<br />

stesso si è fatto immagine?<br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> si apre al Pa<strong>di</strong>glione Centrale ai Giar<strong>di</strong>ni con una presentazione del Libro Rosso <strong>di</strong> Carl<br />

Gustav Jung, un manoscritto illustrato al quale il celebre psicologo lavorò per più <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci anni.<br />

Raccolta <strong>di</strong> visioni e fantasie, il Libro Rosso <strong>di</strong> Jung introduce una riflessione sulle immagini<br />

interiori e sui sogni che attraversa l’intera <strong>mostra</strong>.<br />

L’esposizione raccoglie numerosi esempi <strong>di</strong> opere ed espressioni figurative che illustrano <strong>di</strong>verse<br />

modalità <strong>di</strong> visualizzare la conoscenza attraverso rappresentazioni <strong>di</strong> concetti astratti e<br />

manifestazioni <strong>di</strong> fenomeni sopranaturali. Nelle sale del Pa<strong>di</strong>glione Centrale i quadri astratti <strong>di</strong>


Hilma af Klimt, le interpretazioni simboliche dell’universo <strong>di</strong> Augustine Lesage, le <strong>di</strong>vinazioni <strong>di</strong><br />

Alistar Crowley e le premonizioni apocalittiche <strong>di</strong> Fredrich Schröder-Sonnenstern si intrecciano<br />

alle opere <strong>di</strong> artisti contemporanei. I <strong>di</strong>segni estatici delle comunità Shaker trascrivono messaggi<br />

<strong>di</strong>vini, mentre quelli degli sciamani delle Isole Salomone sono popolati da demoni e <strong>di</strong>vinità in<br />

lotta con pescecani e creature marine. <strong>La</strong> rappresentazione dell’invisibile è uno dei temi centrali<br />

della <strong>mostra</strong> e ritorna nelle cosmografie <strong>di</strong> Guo Fengyi e in quelle <strong>di</strong> Emma Kunz, nelle icone<br />

religiose e nelle danze macabre <strong>di</strong> Jean-Frédéric Schnyder e nel video <strong>di</strong> Artur Żmijewski che filma<br />

un gruppo <strong>di</strong> non vedenti che <strong>di</strong>pingono il mondo a occhi chiusi.<br />

Un simile senso <strong>di</strong> stupore cosmico pervade molte altre opere in <strong>mostra</strong>, dai film <strong>di</strong> Melvin Moti<br />

alle riflessioni sulla natura <strong>di</strong> <strong>La</strong>urent Montaron, fino alle sublimi vedute <strong>di</strong> Thierry De Cor<strong>di</strong>er. Le<br />

piccole ceramiche <strong>di</strong> Ron Nagle, le intricate geometrie floreali <strong>di</strong> Anna Zemánková, le mappe<br />

immaginarie <strong>di</strong> Geta Brătescu e i palinsesti <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> Varda Caivano descrivono un mondo<br />

interiore dove forme naturali e presenze immaginarie si sovrappongono. Queste corrispondenze<br />

segrete tra micro e macrocosmo ritornano nelle figure ieratiche <strong>di</strong> Marisa Merz e in quelle assai più<br />

carnali <strong>di</strong> Maria <strong>La</strong>ssnig: entrambe trasformano autoritratti e corpi in cifre dell’universo.<br />

L’esercizio dell’immaginazione attraverso la scrittura e il <strong>di</strong>segno è uno dei temi ricorrenti<br />

nell’esposizione. Christiana Soulou illustra gli esseri inventati da Jorge Luis Borges, mentre José<br />

Antonio Suárez Londoño traduce in immagini i <strong>di</strong>ari <strong>di</strong> Franz Kafka. <strong>La</strong> collezione <strong>di</strong> pietre dello<br />

scrittore francese Roger Caillois combina geologia e misticismo, mentre le lavagne <strong>di</strong>segnate dal<br />

pedagogo Rudolf Steiner tracciano <strong>di</strong>agrammi impazziti che inseguono il desiderio impossibile <strong>di</strong><br />

descrivere e comprendere l’intero universo.<br />

“Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co” è una <strong>mostra</strong> sulle ossessioni e sul potere trasformativo<br />

dell’immaginazione. I mon<strong>di</strong> alternativi sognati da artisti assai <strong>di</strong>versi quali Morton Bartlett, James<br />

Castle, Peter Fritz e Achilles Rizzoli sono esposti accanto agli accumuli <strong>di</strong> immagini <strong>di</strong> Shinro<br />

Ohtake e a un’autobiografia visiva <strong>di</strong> Carl Andre. <strong>La</strong> tensione tra interno ed esterno, tra inclusione<br />

ed esclusione è il soggetto <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> opere che indagano il ruolo dell’immaginazione nelle<br />

carceri (Rossella Biscotti) e negli ospedali psichiatrici (Eva Kotaktova). Altri spazi <strong>di</strong> reclusione –<br />

più o meno fantastici – sono quelli <strong>di</strong>segnati da Walter Pichler che per tutta la vita – tristemente<br />

interrotta nel 2012 – ha progettato abitazioni e case per le sue sculture, quasi fossero creature<br />

viventi provenienti da un altro pianeta.<br />

Nei vasti spazi dell’Arsenale, l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme<br />

naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e<br />

seicentesche. In questi musei delle origini – non <strong>di</strong>ssimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità<br />

e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive<br />

e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione <strong>di</strong> oggetti e<br />

immagini eterogenee – non è poi <strong>di</strong>ssimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea.<br />

Cataloghi, collezioni e tassonomie più o meno impazzite sono alla base <strong>di</strong> molte opere in <strong>mostra</strong><br />

tra cui le fotografie <strong>di</strong> J.D. ‘Okhai Ojeikere, le installazioni <strong>di</strong> Uri Aran, i video <strong>di</strong> Kan Xuan, i<br />

bestiari <strong>di</strong> Shinichi Sawada e i labirinti <strong>di</strong> Matt Mullican. Pawel Althamer compone un ritratto<br />

corale con una serie <strong>di</strong> ottanta sculture.<br />

Nei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Stefan Bertalan, Lin Xue e Patrick Van Caeckenberg, assistiamo a tentativi ostinati <strong>di</strong><br />

decrittare il co<strong>di</strong>ce della natura, mentre i film <strong>di</strong> Gusmão e Paiva, le fotografie <strong>di</strong> Christopher<br />

Williams e dei pionieri Eliot Porter e Eduard Spelterini scrutano ecosistemi e paesaggi con lo<br />

sguardo meravigliato <strong>di</strong> chi vuole catturare lo spettacolo del mondo.


Yuksel Arslan <strong>di</strong>segna le tavole enciclope<strong>di</strong>che <strong>di</strong> una civiltà immaginaria che assomiglia a una<br />

versione non troppo <strong>di</strong>storta dell’umanità. L’ambizione <strong>di</strong> creare un opus magnum – un’opera che,<br />

come il Palazzo <strong>di</strong> Auriti, contenga e racconti tutto – attraversa i <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Arslan e le illustrazioni<br />

della Genesi <strong>di</strong> Robert Crumb, le cosmogonie <strong>di</strong> Frédéric Bruly Bouabre e le leggende descritte da<br />

Papa Ibra Tall. Nel suo nuovo video Camille Henrot stu<strong>di</strong>a i miti <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse società,<br />

mentre le cento sculture <strong>di</strong> creta <strong>di</strong> Fischli e Weiss forniscono un antidoto ironico agli eccessi<br />

romantici delle visioni più totalizzanti.<br />

I video <strong>di</strong> Neil Beloufa e Steve McQueen e i quadri <strong>di</strong> Eugene Von Breunchenhein immaginano<br />

<strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> visualizzare il futuro mentre il ricordo del passato e la memoria sono il punto <strong>di</strong><br />

partenza per le opere <strong>di</strong> Aurelien Froment, Andra Ursuta e altri artisti in <strong>mostra</strong>.<br />

Al centro dell’Arsenale l’artista Cindy Sherman presenta un progetto curatoriale – una <strong>mostra</strong><br />

nella <strong>mostra</strong>, composta da più <strong>di</strong> duecento opere <strong>di</strong> oltre trenta artisti – in cui è messo in scena un<br />

suo personale museo immaginario. Bambole, pupazzi, manichini e idoli si mescolano a collezioni<br />

<strong>di</strong> fotografie, <strong>di</strong>pinti, sculture, decorazioni religiose e tele <strong>di</strong>segnate da carcerati che insieme<br />

compongono un teatro anatomico nel quale sperimentare e riflettere sul ruolo che le immagini<br />

hanno nella rappresentazione e percezione del sé.<br />

Di corpi e desideri ci parlano anche il nuovo video <strong>di</strong> Hito Steyerl sulla cultura dell’iper-visibilità e<br />

il nuovo reportage <strong>di</strong> Sharon Hayes che presenta un remake girato in America <strong>di</strong> Comizi D’Amore,<br />

il film inchiesta sulla sessualità <strong>di</strong> Pier Paolo Pasolini.<br />

I corpi post-umani e smaterializzati <strong>di</strong> Ryan Trecartin introducono alla sezione finale dell’Arsenale<br />

in cui opere <strong>di</strong> Yuri Ancarani, Alice Channer, Simon Denny, Wade Guyton, Channa Horwitz,<br />

Mark Leckey, Helen Marten, Albert Oehlen, Otto Piene, James Richards, Pamela Rosenkranz, Stan<br />

VanDerBeek e altri esaminano la combinazione <strong>di</strong> informazione, spettacolo e sapere tipica dell’era<br />

<strong>di</strong>gitale.<br />

A fare da contrasto al rumore bianco dell’informazione, un’installazione <strong>di</strong> Walter De Maria esalta<br />

la purezza silenziosa e algida della geometria. Come tutte le opere <strong>di</strong> questo artista leggendario –<br />

figura fondamentale dell’arte concettuale, minimalista e della land art – questa scultura astratta è il<br />

risultato <strong>di</strong> complessi calcoli numerologici, sintesi estrema delle infinite possibilità<br />

dell’immaginazione.<br />

<strong>Una</strong> serie <strong>di</strong> progetti in esterni <strong>di</strong> John Bock, Ragnar Kjartansson, Marco Paolini, Erik van Lieshout<br />

e altri completa il percorso della <strong>mostra</strong> che si snoda fino alla fine dell’Arsenale, nel cosiddetto<br />

Giar<strong>di</strong>no delle Vergini. Alcune <strong>di</strong> queste performance e installazioni si ispirano alla tra<strong>di</strong>zione<br />

cinquecentesca dei “teatri del mondo”, rappresentazioni allegoriche del cosmo in cui attori e<br />

architetture effimere erano usate per costruire immagini simboliche dell’universo.<br />

Da queste e molte altre opere in <strong>mostra</strong>, “Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co” emerge come una costruzione<br />

complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante. Dopo tutto, il<br />

modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio impossibile <strong>di</strong> concentrare in un<br />

unico luogo gli infiniti mon<strong>di</strong> dell’arte contemporanea: un compito che oggi appare assurdo e<br />

inebriante quanto il sogno <strong>di</strong> Auriti.


Ringrazio la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> con tutto il suo staff.<br />

Ringrazio i miei collaboratori:<br />

Natalie Bell<br />

Helga J. Christoffersen<br />

Goto Design<br />

Ian Sullivan<br />

Roberta Tenconi<br />

Chris Wiley<br />

Un ringraziamento particolare all’architetto Annabelle Selldorf - titolare dello stu<strong>di</strong>o Selldorf<br />

Architects <strong>di</strong> New York – per l’assistenza prestatami nell’allestimento degli spazi dell’Arsenale.<br />

Nel corso della preparazione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>,<br />

le seguenti persone hanno contribuito in maniera fondamentale alla mia <strong>ricerca</strong>:<br />

Negar Azimi, scrittrice e redattore capo <strong>di</strong> Bidoun, magazine <strong>di</strong> New York vincitore <strong>di</strong> numerosi<br />

premi internazionali <strong>di</strong> e<strong>di</strong>toria e che si occupa anche <strong>di</strong> iniziative d’arte e cultura.<br />

Gary Carrion-Murayari, curatore del New Museum <strong>di</strong> New York.<br />

Cesar Garcia, co-fondatore e Direttore del The Mistake Room <strong>di</strong> Los Angeles, e U.S. Commissioner<br />

per la prossima 13 th International Cairo <strong>Biennale</strong>.<br />

Sofía Hernández Chong Cuy, curatrice della 9 th Mercosul Biennial e curatrice per l’arte<br />

contemporanea della Colección Patricia Phelps de Cisneros<br />

Claire Hsu, co-fondatrice e Direttore Esecutivo dell’Asia Art Archive (AAA).<br />

Abdellah Karroum, curatore, redattore e <strong>di</strong>rettore artistico in<strong>di</strong>pendente, lavora tra Parigi e Rabat.<br />

Dan Leers, curatore in<strong>di</strong>pendente, lavora a New York. Dal 2007 al 2012 è stato Beaumont and<br />

Nancy Newhall Curatorial Fellow presso il Dipartimento <strong>di</strong> Fotografia del Museum of Modern Art<br />

<strong>di</strong> New York.<br />

Sarah McCrory, Direttore del Glasgow International Festival of Visual Art.<br />

Rodrigo Moura, curatore, redattore e scrittore. Attualmente è Vice<strong>di</strong>rettore dei programmi <strong>di</strong> arte<br />

e cultura del Inhotim <strong>di</strong> Minas Gerais, Brasile.<br />

Tim Saltarelli, curatore e scrittore, lavora a New York. Attualmente è curatorial advisor della<br />

sezione Frame <strong>di</strong> Frieze Art Fair <strong>di</strong> Londra e New York.<br />

Ali Subotnick, curatrice del Hammer Museum <strong>di</strong> Los Angeles.<br />

Philip Tinari, Direttore del Ullens Center for Contemporary Art (UCCA) <strong>di</strong> Pechino.<br />

Renate Wagner, Project Manager della Berlin <strong>Biennale</strong> for Contemporary Art, Berlino.<br />

Chris Wiley, curatore, scrittore e artista. Collabora regolarmente con riviste come Kaleidoscope e<br />

Frieze, ha collaborato alla 8. Gwangju <strong>Biennale</strong> e a numerose mostre del New Museum.<br />

Ringrazio inoltre Sina Najafi e Jeffrey Kastner della rivista Cabinet che hanno coor<strong>di</strong>nato i saggi in<br />

catalogo <strong>di</strong>, tra gli altri: Lina Bolzoni, D. Graham Burnett, Simon Critchley, Brian Dillon, Anthony<br />

Grafton, Amy Hollywood, Caro Mavor, Alexander Nagel, Andrea Pinotti, Daniel Rosenberg,<br />

Marina Warner.


Massimiliano Gioni (Busto Arsizio, 1973) è curatore e critico <strong>di</strong> arte contemporanea.<br />

Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, Gioni è Associate Director e<br />

Director of Exhibitions del New Museum of Contemporary Art <strong>di</strong> New York.<br />

Nel 2010 ha <strong>di</strong>retto la 8. <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> Gwangiu essendone il più giovane <strong>di</strong>rettore nonché il primo<br />

europeo.<br />

Nel 2003 ha curato la <strong>mostra</strong> “<strong>La</strong> Zona” per la 50. Esposizione Internazionale d’Arte della <strong>Biennale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>; nel 2004 è stato il co-curatore della biennale <strong>di</strong> arte contemporanea itinerante Manifesta<br />

5 e nel 2006 ha curato la 4. <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> Berlino in collaborazione con l’artista Maurizio Cattelan e la<br />

curatrice Ali Subotnick. Con Cattelan e Subotnick ha fondato la rivista Charley e lo spazio no profit<br />

The Wrong Gallery, inizialmente allestita nel 2002 a New York e ospitata nel 2005 alla Tate Modern<br />

<strong>di</strong> Londra.<br />

Gioni ha curato innumerevoli mostre collettive – tra cui si ricordano “Ghosts in the Machine”,<br />

“Ostalgia” e “After Nature” al New Museum – e mostre personali <strong>di</strong>, tra gli altri, Pawel Althamer,<br />

Tacita Dean, Urs Fischer, Fischli e Weiss, Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri Sala, Tino Sehgal,<br />

Paola Pivi.<br />

Caporedattore della rivista Flash Art a New York dal 2000 al 2003, Gioni ha collaborato con<br />

importanti riviste d’arte contemporanea tra cui Artforum, Art Press, Frieze, Parkett e pubblicato<br />

saggi e cataloghi con Charta, Mondadori, Phaidon, Les Presses du Reel e Rizzoli.


Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Artisti<br />

Versione aggiornata al 28 marzo 2013<br />

Hilma af Klint<br />

Nata nel 1862 a Solna, Svezia<br />

Morta nel 1944 a Djursholm, Svezia<br />

Victor Alimpiev<br />

Nato nel 1973 a Mosca, Russia<br />

Ellen Altfest<br />

Nata nel 1970 a New York, USA<br />

Paweł Althamer<br />

Nato nel 1967 a Varsavia, Polonia<br />

Levi Fisher Ames<br />

Nato nel 1843 a Sullivan, USA<br />

Morto nel 1923 a Monroe, USA<br />

Yuri Ancarani<br />

Nato nel 1972 in Ravenna, Italia<br />

Carl Andre<br />

Nato nel 1935 a Quincy, USA<br />

Uri Aran<br />

Nato nel 1977 a Gerusalemme, Israele<br />

Yüksel Arslan<br />

Nato nel 1933 a Istanbul, Turchia<br />

Ed Atkins<br />

Nato nel 1982 a Oxford, UK<br />

Marino Auriti<br />

Nato nel 1891 a Guar<strong>di</strong>agrele, Italia<br />

Morto nel 1980 a Kennett Square, USA<br />

Enrico Baj<br />

Nato nel 1924 a Milano, Italia<br />

Morto nel 2003 a Vergiate, Italia<br />

Mirosław Bałka<br />

Nato nel 1958 a Varsavia, Polonia<br />

Phyllida Barlow<br />

Nata nel 1944 a Newcastle upon Tyne, UK<br />

Morton Bartlett<br />

Nato nel 1909 a Chicago, USA<br />

Morto nel 1992 a Boston, USA<br />

Gianfranco Baruchello<br />

Nato nel 1924 a Livorno, Italia<br />

Hans Bellmer<br />

Nato nel 1902 a Katowice, Polonia<br />

Morto nel 1975 a Parigi, Francia<br />

Neïl Beloufa<br />

Nato nel 1985 a Parigi, Francia<br />

Graphic Works of Southeast Asia and<br />

Melanesia, Hugo A. Bernatzik Collection<br />

1932–1937<br />

Ștefan Bertalan<br />

Nato nel 1930 a Răcăştie, Romania<br />

Rossella Biscotti<br />

Nata nel 1978 a Molfetta, Italia<br />

Arthur Bispo do Rosário<br />

Nato circa nel 1910 a Japaratuba, Brasile<br />

Morto nel 1989 a Rio de Janeiro, Brasile


John Bock<br />

Nato nel 1965 a Gribbohm, Germania<br />

Frédéric Bruly Bouabré<br />

Nato nel 1923 a Zéprégüé, Costa d’Avorio<br />

Geta Brătescu<br />

Nata nel 1926 a Ploieşti, Romania<br />

KP Brehmer<br />

Nato nel 1938 a Berlino, Germania<br />

Morto nel 1997 ad Amburgo, Germania<br />

James Lee Byars<br />

Nato nel 1932 a Detroit, USA<br />

Morto nel 1997 al Cairo, Egitto<br />

Roger Caillois<br />

Nato nel 1913 a Reims, Francia<br />

Morto nel 1978 a Kremlin-Bicêtre, Francia<br />

Varda Caivano<br />

Nata nel 1971 a Buenos Aires, Argentina<br />

Vlassis Caniaris<br />

Nato nel 1928 a Atene, Grecia<br />

Morto nel 2011 a Atene, Grecia<br />

James Castle<br />

Nato nel 1899 a Garden Valley, USA<br />

Morto nel 1977 a Boise, USA<br />

Alice Channer<br />

Nata nel 1977 a Oxford, UK<br />

George Condo<br />

Nato nel 1957 a Concord, USA<br />

Aleister Crowley e Frieda Harris<br />

Nato nel 1875 a Royal Leamington Spa, UK<br />

Morto nel 1947 a Hastings, UK<br />

Nata nel 1877 a Londra, UK<br />

Morta nel 1962 a Srinagar, In<strong>di</strong>a<br />

Oliver Croy e Oliver Elser<br />

Nato nel 1970 a Kitzbühel, Austria<br />

Nato nel 1972 a Rüsselsheim, Germania<br />

R. Crumb<br />

Nato nel 1943 a Philadelphia, USA<br />

Roberto Cuoghi<br />

Nato nel 1973 a Modena, Italia<br />

Enrico David<br />

Nato nel 1966 a Ancona, Italia<br />

Tacita Dean<br />

Nata nel 1965 a Canterbury, UK<br />

John DeAndrea<br />

Nato nel 1941 a Denver, USA<br />

Thierry De Cor<strong>di</strong>er<br />

Nato nel 1954 a Ronse, Belgio<br />

Jos De Gruyter e Harald Thys<br />

Nato nel 1965 a Geel, Belgio<br />

Nato nel 1966 a Wilrijk, Belgio<br />

Walter De Maria<br />

Nato nel 1935 a Albany, USA<br />

Simon Denny<br />

Nato nel 1982 a Auckland, Nuova Zelanda<br />

Trisha Donnelly<br />

Nata nel 1974 a Los Angeles, USA<br />

Jimmie Durham<br />

Nato nel 1940 a Washington, USA<br />

Harun Farocki<br />

Nato nel 1944 a Nový Jičín, Repubblica Ceca<br />

Peter Fischli & David Weiss<br />

Nato nel 1952 a Zurigo, Svizzera<br />

Nato nel 1946 a Zurigo, Svizzera<br />

Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera<br />

Linda Fregni Nagler<br />

Nata nel 1976 a Stoccolma, Svezia<br />

Aurélien Froment<br />

Nato nel 1976 a Angers, Francia<br />

Phyllis Galembo<br />

Nato nel 1952 a New York, USA<br />

Norbert Ghisoland<br />

Nato nel 1878 a <strong>La</strong> Bouverie, Belgio<br />

Morto nel 1939 a Frameries, Belgio<br />

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi<br />

Nato nel 1942 a Merano, Italia<br />

Nata nel 1942 a Lugo <strong>di</strong> Romagna, Italia


Domenico Gnoli<br />

Nato nel 1933 a Roma, Italia<br />

Morto nel 1970 a New York, USA<br />

Robert Gober<br />

Nato nel 1954 a Wallingford, USA<br />

Tamar Guimarães e Kasper Akhøj<br />

Nata nel 1967 a Belo Horizonte, Brasile<br />

Nato nel 1976 a Copenhagen, Danimarca<br />

Guo Fengyi<br />

Nata nel 1942 a Xi’an, Cina<br />

Morta nel 2010 a Xi’an, Cina<br />

João Maria Gusmão e Pedro Paiva<br />

Nato nel 1979 a Lisbona, Portogallo<br />

Nato nel 1977 a Lisbona, Portogallo<br />

Wade Guyton<br />

Nato nel 1972 a Hammond, USA<br />

Haitian Vodou Flags<br />

Duane Hanson<br />

Nato nel 1925 a Alexandria, USA<br />

Morto nel 1996 a Boca Raton, USA<br />

Sharon Hayes<br />

Nata nel 1970 a Baltimora, USA<br />

Camille Henrot<br />

Nata nel 1978 a Parigi, Francia<br />

Daniel Hesidence<br />

Nato nel 1975 a Akron, USA<br />

Roger Hiorns<br />

Nato nel 1975 a Birmingham, UK<br />

Channa Horwitz<br />

Nata nel 1932 a Los Angeles, USA<br />

Jessica Jackson Hutchins<br />

Nata nel 1971 a Chicago, USA<br />

René Iché<br />

Nato nel 1897 a Sallèles-d'Aude, Francia<br />

Morto nel 1954 a Parigi, Francia<br />

Hans Josephsohn<br />

Nato nel 1920 a Kaliningrad, Russia<br />

Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera<br />

Carl Gustav Jung<br />

Nato nel 1875 a Kesswil, Svizzera<br />

Morto nel 1961 a Kuessnacht, Svizzera<br />

Kan Xuan<br />

Nata nel 1972 a Xuancheng, Cina<br />

Bouchra Khalili<br />

Nata nel 1975 a Casablanca, Marocco<br />

Ragnar Kjartansson<br />

Nato nel 1976 a Reykjavík, Islanda<br />

Eva Kotátková<br />

Nata nel 1982 a Praga, Repubblica Ceca<br />

Evgenij Kozlov (E-E)<br />

Nato nel 1955 a San Pietroburgo, Russia<br />

Emma Kunz<br />

Nata nel 1892 a Brittnau, Svizzera<br />

Morta nel 1963 a Waldstatt, Svizzera<br />

Maria <strong>La</strong>ssnig<br />

Nata nel 1919 a Kappel am Krappfeld, Austria<br />

Mark Leckey<br />

Nato nel 1964 a Birkenhead, UK<br />

Augustin Lesage<br />

Nato nel 1876 a Saint-Pierre-les-Auchel, Francia<br />

Morto nel 1954 a Burbure, Francia<br />

Lin Xue<br />

Nato nel 1968 a Fujian, Cina<br />

Herbert List<br />

Nato nel 1903 a Amburgo, Germania<br />

Morto nel 1975 a Monaco, Germania<br />

Sarah Lucas<br />

Nata nel 1962 a Londra, UK<br />

Helen Marten<br />

Nata nel 1985 a Macclesfield, UK<br />

Paul McCarthy<br />

Nato nel 1945 a Salt <strong>La</strong>ke City, USA<br />

Steve McQueen<br />

Nato nel 1969 a Londra, UK


Prabhavathi Meppayil<br />

Nata nel 1965 a Bangalore, In<strong>di</strong>a<br />

Marisa Merz<br />

Nata nel 1931 a Torino, Italia<br />

Pierre Molinier<br />

Nato nel 1900 a Agen, Francia<br />

Morto nel 1976 a Bordeaux, Francia<br />

Matthew Monahan<br />

Nato nel 1972 a Eureka, USA<br />

<strong>La</strong>urent Montaron<br />

Nato nel 1972 a Verneuil-sur-Avre, Francia<br />

Melvin Moti<br />

Nato nel 1977 a Rotterdam, Olanda<br />

Matt Mullican<br />

Nato nel 1951 a Santa Monica, USA<br />

Ron Nagle<br />

Nato nel 1939 a San Francisco, USA<br />

Bruce Nauman<br />

Nato nel 1941 a Fort Wayne, USA<br />

Paulo Nazareth<br />

Nato nel 1977 a Governador Valadares, Brasile<br />

Albert Oehlen<br />

Nato nel 1954 a Krefeld, Germania<br />

Shinro Ohtake<br />

Nato nel 1955 a Tokyo, Giappone<br />

J.D. ‘Okhai Ojeikere<br />

Nato nel 1930 a Ojomu Emai, Nigeria<br />

Henrik Olesen<br />

Nato nel 1967 a Esbjerg, Danimarca<br />

Damián Ortega<br />

Nato nel 1967 a Città del Messico, Messico<br />

John Outterbridge<br />

Nato nel 1933 a Greenville, USA<br />

Paño Drawings<br />

Marco Paolini<br />

Nato nel 1956 a Belluno, Italia<br />

Diego Perrone<br />

Nato nel 1970 a Asti, Italia<br />

Walter Pichler<br />

Nato nel 1936 a Deutschnofen, Italia<br />

Morto nel 2012 a Burgenland, Austria<br />

Otto Piene<br />

Nato nel 1928 a Bad <strong>La</strong>asphe, Germania<br />

Paloma Polo<br />

Nata nel 1983 a Madrid, Spagna<br />

Eliot Porter<br />

Nato nel 1901 a Winnetka, USA<br />

Morto nel 1990 a Santa Fe, USA<br />

Imran Qureshi<br />

Nato nel 1972 a Hyderabad, Pakistan<br />

Carol Rama<br />

Nata nel 1918 a Torino, Italia<br />

Charles Ray<br />

Nato nel 1953 a Chicago, USA<br />

James Richards<br />

Nato nel 1983 a Car<strong>di</strong>ff, UK<br />

Achilles G. Rizzoli<br />

Nato nel 1896 a Marin County, USA<br />

Morto nel 1981 a San Francisco, USA<br />

Pamela Rosenkranz<br />

Nata nel 1979 a Sils-Maria, Svizzera<br />

Dieter Roth<br />

Nato nel 1930 a Hanover, Germania<br />

Morto nel 1998 a Basilea, Svizzera<br />

Viviane Sassen<br />

Nata nel 1972 a Amsterdam, Olanda<br />

Shinichi Sawada<br />

Nato nel 1982 a Shiga, Giappone<br />

Hans Schärer<br />

Nato nel 1927 a Berna, Svizzera<br />

Morto nel 1997 a St. Niklausen, Svizzera<br />

Karl Schenker<br />

Nato in Germania<br />

Morto nel 1951/52, UK


Michael Schmidt<br />

Nato nel 1945 a Berlino, Germania<br />

Jean-Frédéric Schnyder<br />

Nato nel 1945 a Basilea, Svizzera<br />

Friedrich Schröder-Sonnenstern<br />

Nato nel 1892 a Jasnoje, Russia<br />

Morto nel 1982 a Berlino, Germania<br />

Tino Sehgal<br />

Nato nel 1976 a Londra, UK<br />

Richard Serra<br />

Nato nel 1939 a San Francisco, USA<br />

Shaker Gift Drawings<br />

Jim Shaw<br />

Nato nel 1952 a Midland, USA<br />

Cindy Sherman<br />

Nata nel 1954 a Glen Ridge, USA<br />

<strong>La</strong>urie Simmons e Allan McCollum<br />

Nata nel 1949 a Long Island, USA<br />

Nato nel 1944 a Los Angeles, USA<br />

Drossos P. Skyllas<br />

Nato nel 1912 a Kalymnos, Grecia<br />

Morto nel 1973 a Chicago, USA<br />

Harry Smith<br />

Nato nel 1923 a Portland, USA<br />

Morto nel 1991 a New York, USA<br />

Xul Solar<br />

Nato nel 1887 a Buenos Aires, Argentina<br />

Morto nel 1963 a Buenos Aires, Argentina<br />

Christiana Soulou<br />

Nata nel 1961 ad Atene, Grecia<br />

Eduard Spelterini<br />

Nato nel 1852 a Bazenheid, Svizzera<br />

Morto nel 1931 a Zipf, Austria<br />

Rudolf Steiner<br />

Nato nel 1861 a Donji Kraljevec, Croazia<br />

Morto nel 1925 a Dornach, Svizzera<br />

Hito Steyerl<br />

Nato nel 1966 a Monaco, Germania<br />

José Antonio Suárez Londoño<br />

Nato nel 1955 a Medellín, Colombia<br />

Papa Ibra Tall<br />

Nato nel 1935 a Tivaouane, Senegal<br />

Dorothea Tanning<br />

Nata nel 1910 a Galesburg, USA<br />

Morta nel 2012 a New York, USA<br />

Anonymous Tantric Paintings<br />

Ryan Trecartin<br />

Nato nel 1981 a Webster, USA<br />

Rosemarie Trockel<br />

Nata nel 1952 a Schwerte, Germania<br />

Andra Ursuta<br />

Nata nel 1979 a Salonta, Romania<br />

Patrick Van Caeckenbergh<br />

Nato nel 1960 a Aalst, Belgio<br />

Stan VanDerBeek<br />

Nato nel 1927 a New York, USA<br />

Morto nel 1984 a Baltimora, USA<br />

Erik van Lieshout<br />

Nato nel 1968 a Deurne, Olanda<br />

Danh Vo<br />

Nato nel 1975 a Bà Rịa–Vũng Tàu Province,<br />

Vietnam<br />

Eugene Von Bruenchenhein<br />

Nato nel 1910 a Marinette, USA<br />

Morto nel 1983 a Milwaukee, USA<br />

Günter Weseler<br />

Nato nel 1930 a Olsztyn, Polonia<br />

Jack Whitten<br />

Nato nel 1939 a Bessemer, USA<br />

Cathy Wilkes<br />

Nata nel 1966 a Belfast, UK<br />

Christopher Williams<br />

Nato nel 1956 a Los Angeles, USA<br />

Lynette Yiadom-Boakye<br />

Nata nel 1977 a Londra, UK


Kohei YoshiyUKi<br />

Nato nel 1946 a Hiroshima Prefecture,<br />

Giappone<br />

Sergey Zarva<br />

Nato nel 1973 a Kryvyi Rih, Ucraina<br />

Anna Zemánková<br />

Nata nel 1908 a Olomouc, Repubblica Ceca<br />

Morta nel 1986 a Praga, Repubblica Ceca<br />

Jakub Julian Ziółkowski<br />

Nato nel 1980 a Zamość, Polonia<br />

Artur Żmijewski<br />

Nato nel 1966 a Varsavia, Polonia


Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Partecipazioni Nazionali<br />

Espositori, Commissari, Curatori, Se<strong>di</strong><br />

ANDORRA<br />

Tempus fugit<br />

Javier Balmaseda, Samantha Bosque, Fiona Morrison<br />

Commissario: Henry Périer. Commissari Aggiunti: Francesc Rodríguez, Ermengol Puig, Ruth<br />

Casabella. Curatori: Josep M. Ubach, Paolo De Gran<strong>di</strong>s. Sede: Nappe 89 dell’Arsenale<br />

ANGOLA*<br />

Commissario: Ministero della Cultura. Curatori: Beyond Entropy (Paula Nascimento, Stefano Rabolli<br />

Pansera), Jorge Gumbe, Feliciano dos Santos. Sede: Palazzo Cini, Fondazione Cini San Vio,<br />

Dorsoduro<br />

ARABA SIRIANA, Repubblica<br />

CARA AMICA ARTE<br />

Giorgio De Chirico, Miro George, Makhowl Moffak, Al Samman Nabil, Echtai Shaffik, Giulio<br />

Durini, Dario Arci<strong>di</strong>acono, Massimiliano Alioto, Felipe Cardena, Roberto Paolini, Concetto<br />

Pozzati, Sergio Lombardo, Camilla Ancilotto, Lucio Micheletti, Li<strong>di</strong>a Bachis, Cracking Art<br />

Group, Hannu Palosuo<br />

Commissario: Christian Maretti. Curatore: Duccio Trombadori. Sede: Isola <strong>di</strong> San Servolo<br />

ARGENTINA<br />

"Eva - Argentina. <strong>Una</strong> metafora contemporanea"<br />

Nicola Costantino<br />

Commissario: Magdalena Faillace. Curatore: Fernando Farina Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

ARMENIA, Repubblica <strong>di</strong><br />

Narrative<br />

Ararat Sarkissian<br />

Commissario: Ministry of Culture. Curatore: Arman Grogoryan. Sede: Isola <strong>di</strong> San <strong>La</strong>zzaro degli<br />

Armeni<br />

AUSTRALIA<br />

Here art grows on trees<br />

Simryn Gill<br />

Commissario: Simon Mordant. Commissario Aggiunto: Penelope Seidler. Curatore: Catherine de<br />

Zegher. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

AUSTRIA<br />

Mathias Poledna<br />

Commissario/Curatore: Jasper Sharp. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni


AZERBAIJAN, Repubblica del<br />

Ornamentation<br />

Rashad Alakbarov, Sanan Aleskerov, Chingiz Babayev, Butunay Hagver<strong>di</strong>yev, Fakhriyya<br />

Mammadova, Farid Rasulov<br />

Commissario: Heydar Aliyev Foundation. Curatore: Hervé Mikaeloff. Sede: Palazzo Lezze, Campo<br />

S.Stefano, San Marco 2949<br />

BAHAMAS*<br />

Polar Eclipse<br />

Tavares Strachan<br />

Commissario: Nalini Bethel, Ministry of Tourism. Curatori: Robert Hobbs & Jean Crutchfield.<br />

Curatore Aggiunto: Stamatina Gregory. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

BANGLADESH, Repubblica Popolare del<br />

SUPERNATURAL<br />

Chhakka Artists’ Group: Mokhlesur Rahman,Mahbub Zamal, A. K. M. Zahidul Mustafa, Ashok<br />

Karmaker, <strong>La</strong>la Rukh Selim,Uttam Kumar Karmaker. Dhali Al Mamoon, Yasmin Jahan Nupur,<br />

Gavin Rain, Gianfranco Meggiato, Charupit school<br />

Commissario/Curatore: Francesco Elisei. Curatore: Fabio Anselmi. Sede: Officina delle Zattere,<br />

Dorsoduro 947<br />

BAHRAIN, Regno del*<br />

In a World of Your Own<br />

Mariam Haji, Waheeda Malullah, Camille Zakharia<br />

Commissario: Mai bint Mohammed Al Khalifa, Minister of Culture. Curatore: Melissa Enders-Bhatia.<br />

Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

BELGIO<br />

Kreupelhout – Cripplewood<br />

Berlinde De Bruyckere<br />

Commissario: Joke Schauvliege, Flemish Minister for Environment, Nature and Culture. Curatore:<br />

J.M. Coetzee. Curatore Aggiunto: Philippe Van Cauteren. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

BOSNIA ed ERZEGOVINA<br />

The Garden of Delights<br />

Mladen Miljanović<br />

Commissari/Curatori: Sarita Vujković, Irfan Hošić. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3198<br />

BRASILE<br />

Inside/Outside (Fervenza/Mlászho/Clark/Bill/Munari)<br />

Hélio Fervenza, O<strong>di</strong>res Mlászho, Lygia Clark, Max Bill, Bruno Munari<br />

Commissario: Luis Terepins (Fundação Bienal de São Paulo). Curatore: Luis Pérez-Oramas. Curatore<br />

Aggiunto: André Severo. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni


CANADA<br />

Music for Silence<br />

Shary Boyle<br />

Commissario: National Gallery of Canada / Musée des beaux-arts du Canada. Curatore: Josée<br />

Drouin-Brisebois. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

CECA, Repubblica e SLOVACCA, Repubblica<br />

Still the same place<br />

Petra Feriancova, Zbynek Baladran<br />

Commissario: Monika Palcova. Curatore: Marek Pokorny. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

CILE<br />

<strong>Venezia</strong>,<strong>Venezia</strong><br />

Alfredo Jaar<br />

Commissario: National Council of Culture and the Arts. Curatore: Madeleine Grynsztejn. Sede:<br />

Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

CINA, Repubblica Popolare Cinese<br />

Transfiguration<br />

He Yunchang, Hu Yaolin, Miao Xiaochun, Shu Yong, Tong Hongsheng, Wang Qingsong, Zhang<br />

Xiaotao<br />

Commissario: China Arts and Entertainment Group (CAEG). Curatore: Wang Chunchen. Sede:<br />

Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

CIPRO, Repubblica <strong>di</strong><br />

Oo<br />

Lia Haraki, Maria Hassabi, Phanos Kyriacou, Constantinos Taliotis, Natalie Yiaxi, Morten<br />

Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister<br />

Commissario: Louli Michaelidou. Commissari Aggiunti: Angela Skor<strong>di</strong>, Marika Ioannou. Curatore:<br />

Raimundas Malašauskas. Sede: Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San<br />

Biagio<br />

COREA, Repubblica <strong>di</strong><br />

To Breathe: Bottari<br />

Kimsooja<br />

Commissario/Curatore: Seungduk Kim. Commissario Aggiunto: Kyungyun Ho. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai<br />

Giar<strong>di</strong>ni<br />

COSTA D’AVORIO, Repubblica della*<br />

Traces and signs<br />

Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Koko Bi, Franck Fanny<br />

Commissario: Paolo De Gran<strong>di</strong>s. Curatore: Yacouba Konaté. Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865<br />

COSTA RICA<br />

Democrazy & Dreams<br />

Priscilla Monge, Esteban Piedra, Rafael Ottón Solís, Cinthya Soto<br />

Commissario: Francesco Elisei. Curatore: Francisco Córdoba; MUSEO DE ARTE Y DISEÑO<br />

CONTEMPORÁNEO (Fiorella Resenterra). Sede: Ca’ Bonvicini,Santa Croce


CROAZIA<br />

Between the Sky and the Earth / Tra il cielo e la terra<br />

Kata Mijatović<br />

Commissario/Curatore: Branko Franceschi. Sede: Sala Tiziano, Opera don Orione Artigianelli,<br />

Fondamenta delle Zattere ai Gesuati 919<br />

CUBA<br />

<strong>La</strong> Perversión de lo clásico: Anarquía de los relatos (<strong>La</strong> Perversione della classicità: Anarchia<br />

delle narrazioni)<br />

Liudmila and Nelson, Maria Magdalena Campos e Leonard Neil, Sandra Ramos, Glenda Leon,<br />

<strong>La</strong>zaro Saavedra, Tonel, Hermann Nitsch, Gilberto Zorio, Wang Du, H.H.Lim, Pedro Costa, Rui<br />

Chafes, Francesca Leone<br />

Commissario: Miria Vicini. Curatori: Jorge Fernandez Torres, Giacomo Zaza. Sede: Museo<br />

Archeologico Nazionale <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, Palazzo Reale, Piazza San Marco 17<br />

DANIMARCA<br />

Jesper Just in collaboration with Project Projects<br />

Commissari: The Danish Arts Council Committee for International Visual Arts: Jette Gejl Kristensen<br />

(chairman), Lise Harlev, Jesper Elg, Mads Gamdrup, Anna Krogh. Curatore: Lotte S. Lederballe<br />

Pedersen. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

EGITTO<br />

Treasuries of knowledge (Tesori <strong>di</strong> Conoscenza)<br />

Mohamed Banawy, Khaled Zaki<br />

Commissario: Ministero della Cultura. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

EMIRATI ARABI UNITI<br />

Not yet available<br />

Mohammed Kazem<br />

Commissario: <strong>La</strong>mees Hamdan. Curatore: Reem Fadda. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

ESTONIA<br />

Evident in Advance<br />

Dénes Farkas<br />

Commissario: Maria Arusoo. Curatore: Adam Budak. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3199, San<br />

Samuele<br />

FINLANDIA (Pa<strong>di</strong>glione Alvar Aalto)<br />

Falling Trees<br />

Antti <strong>La</strong>itinen<br />

Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri <strong>La</strong>akso. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

FRANCIA<br />

Ravel Ravel Unravel<br />

Anri Sala<br />

Commissario: Institut français. Curatore: Christine Macel. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni


GEORGIA<br />

Kamikaze Loggia<br />

Bouillon Group,Thea Djordjadze, Nikoloz Lutidze, Gela Patashuri with Ei Arakawa and Sergei<br />

Tcherepnin, Gio Sumbadze<br />

Commissario: Marine Mizandari, First Deputy Minister of Culture. Curatore: Joanna Warsza. Sede:<br />

Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

GERMANIA<br />

Ai Weiwei, Romuald Karmakar, Santu Mofokeng, Dayanita Singh<br />

Commissario/Curatore: Susanne Gaensheimer. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

GIAPPONE<br />

abstract speaking - sharing uncertainty and collective acts<br />

Koki Tanaka<br />

Commissario: The Japan Foundation. Curatore: Mika Kuraya. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

GRAN BRETAGNA<br />

Jeremy Deller<br />

Commissario: Andrea Rose. Curatore: Emma Gifford-Mead. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

GRECIA<br />

HISTORY ZERO<br />

Stefanos Tsivopoulos<br />

Commissario: Hellenic Ministry of Education and Religious Affairs, Culture and Sports. Curatore:<br />

Syrago Tsiara. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

INDONESIA, Repubblica dell’<br />

SAKTI<br />

Albert Yonathan Setyawan, Eko Nugroho, Entang Wiharso, Rahayu Supanggah, Sri Astari,<br />

Titarubi<br />

Commissario: Soedarmadji JH Damais. Commissario Aggiunto: Achille Bonito Oliva. Curatori: Carla<br />

Bianpoen, Rifky Effendy. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

IRAQ<br />

Abdul Raheem Yassir, Akeel Khreef, Ali Samiaa, Bassim Al-Shaker, Cheeman Ismaeel, Furat al<br />

Jamil, Hareth Alhomaam, Jamal Penjweny, Kadhim Nwir, WAMI (Yaseen Wami, Hashim<br />

Taeeh)<br />

Commissario: Tamara Chalabi (Ruya Foundation for Contemporary Culture). Commissario Aggiunto:<br />

Vittorio Urbani. Curatore: Jonathan Watkins. Sede: Ca' Dandolo, San Tomà, <strong>Venezia</strong><br />

IRLANDA<br />

The Enclave<br />

Richard Mosse<br />

Commissario/Curatore: Anna O’Sullivan. Sede: Fondaco Marcello San Marco 3415 (Calle dei Garzoni)


ISLANDA<br />

Katrín Sigurðardóttir<br />

Commissario: Dorotheé Kirch. Curatori: Mary Ceruti, Ilaria Bonacossa. Sede: <strong>La</strong>vanderia, Palazzo<br />

Zenobio, Collegio Armeno Moorat-Raphael, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596<br />

ISRAELE<br />

The Workshop<br />

Gilad Ratman<br />

Commissari: Arad Turgeman, Michael Gov. Curatore: Sergio Edelstein. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

ITALIA<br />

vice versa<br />

Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli,<br />

Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini,<br />

Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa<br />

Commissario: Maddalena Ragni. Curatore: Bartolomeo Pietromarchi. Sede: Pa<strong>di</strong>glione Italia, Tese<br />

delle Vergini all’Arsenale<br />

KENYA<br />

Reflective Nature # a new primary enchanting sensitivity<br />

Kivuthi Mbuno, Armando Tanzini, Chrispus Wangombe Wachira, Fan Bo, Luo Ling & Liu Ke,<br />

Lu Peng, Li Wei, He Weiming, Chen Wenling, Feng Zhengjie, César Meneghetti<br />

Commissario: Paola Poponi. Curatori: Sandro Orlan<strong>di</strong>, Paola Poponi . Sede: Caserma Cornol<strong>di</strong>,<br />

Castello 4142 e Isola <strong>di</strong> San Servolo, <strong>Venezia</strong><br />

KOSOVO, Repubblica del*<br />

Petrit Halilaj<br />

Commissario: Erzen Shkololli. Curatore: Kathrin Rhomberg. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

KUWAIT*<br />

National Works<br />

Sami Mohammad, Tarek Al-Ghoussein<br />

Commissario: Mohammed Al-Asoussi (National Council of Culture, Arts and Letters). Curatore: Ala<br />

Younis. Sede: Palazzo Michiel, Sestriere Cannaregio, Strada Nova<br />

LETTONIA<br />

North by Northeast<br />

Kaspars Podnieks, Krišs Salmanis<br />

Commissari: Zane Čulkstēna, Zane Onckule. Curatori: Anne Barlow, Courtenay Finn, Alise<br />

Tīfentāle. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

LIBANO<br />

Letter To A Refusing Pilot<br />

Akram Zaatari<br />

Commissario: APEAL. Curatori: Sam Bardaouil, Till Fellrath. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale


LITUANIA<br />

oO<br />

Gintaras Didžiapetris, Elena Narbutaitė, Liudvikas Buklys, Kazys Varnelis, Vytautė Žilinskaitė,<br />

Morten Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister<br />

Commissari: Jonas Žokaitis, Aurimė Aleksandravičiūtė. Curatore: Raimundas Malašauskas. Sede:<br />

Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San Biagio<br />

LUSSEMBURGO, Granducato <strong>di</strong><br />

Relegation<br />

Catherine Lorent<br />

Commissario: Clément Minighetti. Curatore: Anna Loporcaro. Sede: Ca’ del Duca, Corte del Duca<br />

Sforza, San Marco 3052<br />

MACEDONIA, Ex Repubblica Jugoslava <strong>di</strong><br />

SILENTIO PATHOLOGIA<br />

Elpida Hadzi-Vasileva<br />

Commissario: Halide Paloshi. Curatore: Ana Frangovska. Sede: Scuola dei <strong>La</strong>neri, Santa Croce 113 /A<br />

MALDIVE*<br />

PORTABLE NATION<br />

Disappearance as Work in Progress – Approaches to Ecological Romanticism<br />

Paul Miller aka DJ Spooky, Thierry Geoffrey aka Colonel, Gregory Niemeyer, Stefano Cagol,<br />

Hanna Husberg, <strong>La</strong>ura McLean & Kalliopi Tsipni-Kolaza, Khaled Ramadan, Moomin Fouad,<br />

Mohamed Ali, Sama Alshaibi, Patrizio Travagli, Achilleas Kentonis & Maria<br />

Papacaharalambous, Wooloo, Khaled Hafez, Ursula Biemann, Heidrun Holzfeind & Christoph<br />

Draeger, Klaus Schafler<br />

Commissario: Ahmed Adeeb, Minister of Tourism, Arts and Culture, Republic of<br />

Mal<strong>di</strong>ves. Curatori: CPS – Chamber of Public Secrets (Alfredo Cramerotti, Aida Eltorie, Khaled<br />

Ramadan). Curatori Aggiunti: Maren Richter, Camilla Boemio. Sede: in via <strong>di</strong> definizione<br />

MESSICO<br />

Cor<strong>di</strong>ox<br />

Ariel Guzik<br />

Commissario: Gaston Ramirez Feltrin. Curatore: Itala Schmelz. Sede: Ex Chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo,<br />

Campo San Lorenzo<br />

MONTENEGRO<br />

Image Think / Pensare attraverso l'immagine<br />

Irena <strong>La</strong>gator Pejović<br />

Commissario/Curatore: Nataša Nikčević. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3078-3079/A, Ramo<br />

Malipiero <strong>Venezia</strong> - Piano Terra<br />

NUOVA ZELANDA<br />

Front Door Out Back<br />

Bill Culbert<br />

Commissario: Jenny Harper. Commissario Aggiunto: Heather Galbraith. Curatore: Justin Paton. Sede:<br />

Santa Maria della Pietà, Calle della Pietà, Castello


OLANDA<br />

Room with broken sentence<br />

Mark Manders<br />

Commissario: Mondriaan Fund. Curatore: Lorenzo Benedetti. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

PAESI NORDICI (FINLANDIA, NORVEGIA)<br />

Finlan<strong>di</strong>a<br />

Falling Trees<br />

Terike Haapoja<br />

Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri <strong>La</strong>akso. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

Norvegia<br />

Beware of the Holy Whore: Edvard Munch, Lene Berg and the Dilemma of Emancipation<br />

Edvard Munch, Lene Berg<br />

Commissario: Office for Contemporary Art Norway (OCA). Curatori: Marta Kuzma, Pablo <strong>La</strong>fuente,<br />

Angela Vettese. Sede: Galleria <strong>di</strong> Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua <strong>La</strong> Masa<br />

PARAGUAY*<br />

The Encyclope<strong>di</strong>c Palace of Paraguay<br />

Pedro Barrail, Felix Toranzos, Diana Rossi, Daniel Milessi<br />

Commissario: Elisa Victoria Aquino <strong>La</strong>terza. Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck. Curatore:<br />

Osvaldo Gonzalez Real. Sede: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882<br />

POLONIA<br />

Everything Was Forever, Until It Was No More<br />

Konrad Smoleński<br />

Commissario: Hanna Wróblewska. Curatori: Agnieszka Pindera, Daniel Muzyczuk. Sede: Pa<strong>di</strong>glione<br />

ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

PORTOGALLO<br />

Trafaria Praia<br />

Joana Vasconcelos<br />

Commissario: Direção-Geral das Artes/Secretário de Estado da Cultura, Governo de Portugal.<br />

Curatore: Miguel Amado. Sede: Riva dei Partigiani<br />

ROMANIA<br />

An immaterial retrospective of the Venice <strong>Biennale</strong><br />

Maria Alexandra Pirici, Manuel Pelmuş<br />

Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Raluca Voinea.<br />

Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

Reflection Centre for Suspended Histories. An Attempt<br />

Anca Mihuleţ, Apparatus 22 (Dragoş Olea, Maria Farcaş,Erika Olea), Irina Botea, Nicu Ilfoveanu,<br />

Karolina Bregula, A<strong>di</strong> Matei, Olivia Mihălţianu, Sebastian Moldovan<br />

Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Anca Mihulet.<br />

Sede: Nuova Galleria dell'Istituto Romeno <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> Palazzo Correr, Campo Santa Fosca,<br />

Cannaregio 2214


RUSSIA<br />

Va<strong>di</strong>m Zakharov<br />

Commissario: Stella Kasaeva. Curatore: Udo Kittelmann. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

SANTA SEDE*<br />

Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

SERBIA<br />

Nothing Between Us<br />

Vla<strong>di</strong>mir Perić, Miloš Tomić<br />

Commissario: Maja Ćirić. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

SLOVENIA, Republica <strong>di</strong><br />

For Our Economy and Culture<br />

Jasmina Cibic<br />

Commissario: Blaž Peršin. Curatore: Tevž Logar. Sede: Galleria A+A , San Marco 3073<br />

SPAGNA<br />

<strong>La</strong>ra Almarcegui<br />

<strong>La</strong>ra Almarcegui<br />

Commissario/Curatore: Octavio Zaya. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

STATI UNITI D'AMERICA<br />

Sarah Sze: Triple Point<br />

Sarah Sze<br />

Commissari/Curatori: Carey Lovelace, Holly Block. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

SUDAFRICA<br />

Imaginary Fact: Contemporary South African Art and the Archive<br />

Commissario: Saul Molobi. Curatore: Brenton Maart. Sede: Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

SVIZZERA<br />

Valentin Carron<br />

Commissari: Pro Helvetia - San<strong>di</strong> Paucic e Marianne Burki. Commissario Aggiunto: Pro Helvetia -<br />

Rachele Giu<strong>di</strong>ci Legittimo. Curatore: Giovanni Carmine. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

THAILANDIA<br />

Poperomia/Golden Teardrop<br />

Wasinburee Supanichvoraparch, Arin Rungjang<br />

Commissario: Office of Contemporary Art and Culture, Ministry of Culture. Curatori: Penwadee<br />

Nophaket Manont, Worathep Akkabootara. Sede: Santa Croce 556<br />

TURCHIA<br />

Resistance<br />

Ali Kazma<br />

Commissario: Istanbul Foundation of Culture and Arts. Curatore: Emre Baykal. Sede: Pa<strong>di</strong>glione<br />

all’Arsenale


TUVALU*<br />

Vincent.J.F.Huang<br />

Commissari: Apisai Ielemia, Minister of Foreign Affair, Trade, Tourism, Environment & <strong>La</strong>bour;<br />

Tapugao Falefou, Permanent Secretary of Foreign Affairs, Tourism, Environment & <strong>La</strong>bour<br />

Curatori: An-Yi Pan, Szu Hsien Li, Shu Ping Shih. Sede: Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423<br />

UCRAINA<br />

The Monument to a Monument<br />

Ridnyi Mykola, Zinkovskyi Hamlet, Kadyrova Zhanna<br />

Commissario: Victor Sydorenko. Curatori: Soloviov Oleksandr, Burlaka Victoria. Sede: Palazzo<br />

Loredan, Istituto Veneto <strong>di</strong> Scienze, Lettere ed Arti , Campo Santo Stefano<br />

UNGHERIA<br />

<strong>La</strong>nciata ma non esplosa<br />

Zsolt Asztalos<br />

Commissario: Kunstahalle (Art Hall). Curatore: Gabriella Uhl. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

URUGUAY<br />

Wifredo Díaz Valdéz: Time (Time) Time<br />

Wifredo Díaz Valdéz<br />

Commissario: Ricardo Pascale. Curatori: Carlos Capelán, Verónica Cordeiro. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai<br />

Giar<strong>di</strong>ni<br />

VENEZUELA<br />

El arte urbano. <strong>Una</strong> estética de la Subversión<br />

Collettivo <strong>di</strong> Artisti Urbani Venezuelani<br />

Commissario: Edgar Ernesto González. Curatore: Juan Calza<strong>di</strong>lla. Sede: Pa<strong>di</strong>glione ai Giar<strong>di</strong>ni<br />

ZIMBABWE, Repubblica dello<br />

Dudziro - Re-examining the visions of religious beliefs in relation to the current global politics<br />

that have one questioning the status quo of the role of religion in society<br />

Portia Zvavahera, Michele Mathison, Rashid Jogee, Voti Thebe, Virginia Chihota<br />

Commissario: Doreen Sibanda. Curatore: Raphael Chikukwa. Sede: Santa Maria della Pietà Castello<br />

3701, Calle della Pietà<br />

ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO<br />

El Atlas del Imperio<br />

Commissario: Sylvia Irrazábal. Curatore: Alfons Hug. Curatore Aggiunto: Paz Guevara. Sede:<br />

Pa<strong>di</strong>glione all’Arsenale<br />

ARGENTINA<br />

Guillermo Srodek-Hart<br />

BOLIVIA<br />

Sonia Falcone<br />

BRASILE<br />

Juliana Stein<br />

CILE<br />

León & Cociña<br />

COLOMBIA


François Bucher<br />

COSTA RICA<br />

Lucía Madriz<br />

CUBA<br />

Humberto Díaz<br />

ECUADOR<br />

Miguel Alvear e Patricio Andrade<br />

EL SALVADOR<br />

Simón Vega<br />

ITALIA<br />

Luca Vitone<br />

NICARAGUA<br />

Marcos Agudelo<br />

PANAMA<br />

Jhafis Quintero<br />

PARAGUAY<br />

Fre<strong>di</strong> Casco<br />

PERÙ<br />

David Zink Yi<br />

REPUBBLICA DOMINICANA<br />

Collettivo Quintapata -Pascal Meccariello, Raquel Paiewonsky, Jorge Pineda, Belkis Ramírez<br />

URUGUAY<br />

Martín Sastre<br />

VENEZUELA<br />

Susana Arwas<br />

GERMANIA/BRASILE<br />

Harun Farocki & Antje Ehmann. In collaborazione con: Cristián Silva-Avária, Anna Azevedo, Paola<br />

Barreto, Fred Benevides, Anna Bentes, Hermano Callou, Renata Catharino, Patrick Sonni Cavalier, Lucas<br />

Ferraço Nassif, Luiz Garcia, André Herique, Bruna Mastrogiovanni, Cezar Migliorin, Felipe Ribeiro,<br />

Roberto Robalinho, Bruno Vianna, Beny Wagner<br />

Christian Jankowski<br />

CENTRAL ASIA PAVILION<br />

WINTER - Central Asian Pavilion<br />

Commissario: HIVOS (Humanist Institute for Development Cooperation). Commissario Aggiunto:<br />

Dean Vanessa Ohlraun (Oslo National Academy of the Arts/The Academy of Fine Art). Curatori:<br />

Ayatgali Tuleubek, Tiago Bom. Comitato Scientifico: Susanne M. Winterling. Sede: Palazzo Malipiero,<br />

San Marco 3199-3201<br />

KAZAKHSTAN<br />

Kamilla Kurmanbekova,<br />

Erlan Tuyakov,<br />

Ikuru Kuwajima<br />

KYRGYZSTAN<br />

Aza Shade<br />

TAJIKISTAN<br />

Anton Ro<strong>di</strong>n<br />

Sergey Chutkov<br />

UZBEKISTAN<br />

Saodat Ismailova<br />

Vyacheslav Akhunov<br />

* Paesi che partecipano per la prima volta


Pa<strong>di</strong>glione delle Bahamas alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Le Bahamas, che ospiteranno il loro pa<strong>di</strong>glione inaugurale alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la<br />

<strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> nel 2013, presenteranno un installazione multi-sensoriale <strong>di</strong> Tavares Strachan che<br />

indaga il tema delle esplorazioni eroiche, delle traslazioni culturali, della narrazione storica, e il mutamento<br />

delle narrazioni culturali nel corso del tempo. Il pa<strong>di</strong>glione immerge il visitatore in una atmosfera a due<br />

<strong>di</strong>mensioni: come un installazione unica e completa e come una collezione <strong>di</strong> opere d'arte in<strong>di</strong>viduali. Le<br />

opere più importanti sono rappresentate da una video installazione <strong>di</strong> 14 canali che vengono accompagnati<br />

da au<strong>di</strong>o surround e una selezione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> luce al neon. Strachan lavora specificamente con i<br />

cambiamenti spesso invisibili tra le culture e dei cambiamenti fisici e racconta delle storie nello spazio e nel<br />

tempo sulla scia della globalizzazione e delle narrazioni del progresso. Avendo vissuto e lavorato per gran<br />

parte della sua vita alle Bahamas, Strachan elabora le sue esperienze e i suoi problemi da emigrante. A<br />

<strong>Venezia</strong> nel pa<strong>di</strong>glione delle Bahamas si incontrano e coesistono tre parti geograficamente e culturalmente<br />

<strong>di</strong>versi e opposti. – l’ Arsenale <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, il centro <strong>di</strong> Nassau e il Polo Nord . Lo spazio espositivo principale<br />

sarà caratterizzato da una video installazione a 360 gra<strong>di</strong>. Quattor<strong>di</strong>ci monitor presentano una<br />

documentazione <strong>di</strong> rievocazione <strong>di</strong> Strachan in una narrazione storica: la spe<strong>di</strong>zione polare nel 1909 <strong>di</strong><br />

Robert Peary e Matthew Henson Alexander. Henson, il collega <strong>di</strong> Peary, è spesso citato come il primo<br />

americano a raggiungere il polo. Tuttavia, varie interazioni e documentazioni scritte e orali <strong>di</strong> quel viaggio<br />

documentano che sia stato Henson il primo a raggiungere il Polo. Prima <strong>di</strong> Peary che era fisicamente<br />

incapace <strong>di</strong> arrivarci, Henson ha piantato la ban<strong>di</strong>era americana. Strachan racconta il rapporto complesso tra<br />

<strong>di</strong> loro e con le comunità Inuit. Inoltre incluse nella <strong>mostra</strong>, le sculture <strong>di</strong> luce al neon che sollevano anche il<br />

tema dell’appartenenza attraverso una strategia più concettuale. Here and Now (2013) si compone <strong>di</strong> tre<br />

sculture luminose dal titolo I Belong Here, You Belong Here, We Belong Here. Le opere parlano dell'idea <strong>di</strong><br />

spostamento in modo più <strong>di</strong>retto, imme<strong>di</strong>ato in confronto allo spettatore con le problematiche <strong>di</strong><br />

appartenenza e luogo. "Mi affascina l'idea <strong>di</strong> essere in due o più posti contemporaneamente ed esplorare la<br />

<strong>di</strong>fferenza in questo modo", <strong>di</strong>ce Strachan. "Il modo in cui la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, storicamente e<br />

attualmente, <strong>di</strong>stribuisce l'idea <strong>di</strong> ‘<strong>di</strong>fferenza’ come il turismo culturale è un problema interessante su cui<br />

lavorare." <strong>La</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> Strachan è legata alla costituzione del nascente Bahamas Aerospace Exploration and<br />

Sea Center (BASEC) nel suo paese natale. Nel corso del lavoro con BASEC, Strachan ha creato razzi<br />

interamente costruiti con materiali naturali delle Bahamas (tipo il vetro, la sabbia e il carburante prodotto<br />

dalla canna da zucchero) e li ha lanciati a 15 a 20 miglia nella stratosfera; i loro resti, ricaduti sulla terra, sono<br />

poi stati esposti come sculture . Le sue sperimentazioni con BASEC e la sua <strong>ricerca</strong> in con<strong>di</strong>zioni estreme<br />

sono state esposte per le mostre all’Istituto <strong>di</strong> Arte Contemporanea presso la University of Pennsylvania<br />

(2008), Arte Gran<strong>di</strong> a Kansas City in Missouri (anche 2008) e al MIT List Visual Arts Center <strong>di</strong> Cambridge in<br />

Massachussetts (2010).<br />

Il Pa<strong>di</strong>glione delle Bahamas è a cura <strong>di</strong> Jean Crutchfield e Robert Hobbs con il supporto del Ministero del<br />

Turismo Bahamas grazie alla collaborazione <strong>di</strong> Nalini Bethel commissario del Pa<strong>di</strong>glione. Prodotto da<br />

Christopher Hoover, Michael Hall, Christophe Thompson e con il Direttore dei Programmi Stamatina<br />

Gregorio.<br />

Contatti per la stampa<br />

Anna Rosa Thomae / FITZ & CO / +1-212-627-1455 x 256 / annarosa@fitzandco.com<br />

Per ulteriori informazioni, si prega <strong>di</strong> visitare http://www.venicebahamas2013.org/


Pa<strong>di</strong>glione del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

IN A WORLD OF YOUR OWN<br />

In a World of Your Own è la prima partecipazione nazionale del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione<br />

Internazionale d'Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>.<br />

Il pa<strong>di</strong>glione, situato nelle Artiglierie dell'Arsenale, è commissionato da Sua Eccellenza Mai bint Mohammed<br />

Al Khalifa, Ministro della Cultura del Regno del Bahrain, e curato da Melissa Enders-Bhatia.<br />

L'esplorazione soggettiva della cultura e <strong>di</strong> se stessi costituisce il nucleo dell'arte <strong>di</strong> Mariam Haji, Waheeda<br />

Malullah e Camille Zakharia. Con un'enfasi particolare sull'importanza dell'identità, il pa<strong>di</strong>glione esplora<br />

l'espressione dell'interiorità e dei significati privati in questi artisti. I <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> paesaggi immaginari <strong>di</strong><br />

Mariam Haji rappresentano la lotta personale e profondamente interiore dell'artista nell'ambito del genere,<br />

della spiritualità e delle norme sociali. Realistica nello stile e tuttavia permeata <strong>di</strong> un forte simbolismo<br />

personale, Haji mette in <strong>di</strong>scussione in modo provocatorio i tra<strong>di</strong>zionali modelli <strong>di</strong> pensiero e gli stereotipi<br />

culturali. Le fotografie <strong>di</strong> Waheeda Malullah, a tratti giocose, a tratti più serie, creano composizioni<br />

caratterizzate dall'isolamento, che riflettono regole e aspettative <strong>di</strong> un contesto sociale conservativo. Camille<br />

Zakharia, nata in Libano, ha lavorato come artista in Bahrain per oltre quin<strong>di</strong>ci anni. Zakharia è itinerante; la<br />

sua pratica artistica, il collage, si concentra sui temi dell'appartenenza e della memoria. L'artista riconfigura<br />

compulsivamente le immagini del suo archivio, che contiene oltre 20.000 fotografie, nel tentativo <strong>di</strong> rendere<br />

completa una vita caratterizzata dal caso e dalla <strong>di</strong>slocazione geografica e personale.<br />

Questi tre artiste riflettono esperienze e contesti personali molto <strong>di</strong>versi, in un paese caratterizzato da una<br />

rapida modernizzazione e urbanizzazione e dalla conseguente eterogeneità sociale ed economica. Malullah<br />

l'auto<strong>di</strong>datta, Haji educata in ambiente internazionale e Zakharia la nomade sono figure emblematiche<br />

dell'esperienza complessa <strong>di</strong> essere artista in Bahrain, paese entrato relativamente da poco tempo nel mondo<br />

dell'arte contemporanea internazionale.<br />

Ludovico Centis, Matteo Ghidoni e Michele Marchetti hanno progettato l'allestimento del pa<strong>di</strong>glione del<br />

Regno del Bahrain.<br />

Per richieste stampa scrivere a bahrainpavilion@moc.gov.bh


Pa<strong>di</strong>glione della Costa d’Avorio alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Titolo della <strong>mostra</strong>: Tracce e segni<br />

Artisti partecipanti: Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Robert Koko Bi, Franck Fanny<br />

Commissario: Paolo De Gran<strong>di</strong>s<br />

Curatore: Yacouba Konaté<br />

Coor<strong>di</strong>natore a <strong>Venezia</strong>: Carlotta Scarpa, PDG Arte Communications<br />

Coor<strong>di</strong>natore in Costa d’Avorio: Yacouba Konaté<br />

Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865, 30122 <strong>Venezia</strong><br />

Il Governo della Costa d’Avorio, tramite il Ministero della Cultura e della Francofonia, partecipa alla 55.<br />

Esposizione Internazionale d’Arte - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, una prima assoluta non solo per la Costa<br />

d’Avorio, bensì per tutti i paesi dell’Africa occidentale. Anche la Nigeria è alla sua prima partecipazione.<br />

Gli appassionati <strong>di</strong> arte primitiva riconoscono alla Costa d’Avorio il carattere <strong>di</strong> una terra <strong>di</strong> maschere e<br />

statue. Il paese, infatti, ha almeno cinque scuole e stili <strong>di</strong> sculture tra<strong>di</strong>zionali, tra cui le emblematiche<br />

maschere Dan, Guéré, Sénoufo, Baoulé e Gouro, che hanno ispirato vari inventori dell’arte moderna<br />

occidentale. Per contro, la creazione plastica contemporanea ivoriana è ancora poco nota. In un momento in<br />

cui la Costa d’Avorio si affranca da oltre un decennio <strong>di</strong> crisi (1999-2011), il pa<strong>di</strong>glione ivoriano intende far<br />

conoscere meglio il talento e la genialità degli artisti del paese, sottolineando che la creatività e i valori<br />

culturali sono destinati a rivestire una rilevanza crescente nella vita nazionale.<br />

Sotto il titolo generale Tracce e segni, il Pa<strong>di</strong>glione della Costa d’Avorio esporrà le opere <strong>di</strong> quattro artisti:<br />

- Frédéric Bruly Bouabré;<br />

- Tamsir Dia, pittore;<br />

- Jems Koko Bi, scultore;<br />

- Franck Fanny, fotografo.<br />

<strong>Una</strong> memoria che archivia non fa rumore. I fatti non incidono la memoria come un <strong>di</strong>sco, mo<strong>di</strong>ficando<br />

invece le nostre vite con tracce e segni che rimandano ad avvenimenti felici o dolorosi con i quali dobbiamo<br />

imparare a convivere, ogni giorno.<br />

Informazioni:<br />

Yacouba Konaté<br />

Curatore<br />

T. +39 0415264546 F. +39 0412769056<br />

www.artecommunications.com<br />

pressoffice@artecommunications.com<br />

CULTURAL EVENTS SINCE 1984


Pa<strong>di</strong>glione della Repubblica del Kosovo alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Venezia</strong><br />

Artista: Petrit Halilaj<br />

Commissario: Erzen Shkololli<br />

Curatrice: Kathrin Rhomberg<br />

Organizzazione: Galleria Nazionale del Kosovo sotto il patronato del Ministero <strong>di</strong> Cultura, Gioventù e Sport<br />

della Repubblica del Kosovo<br />

Sede: Arsenale, <strong>Venezia</strong><br />

<strong>La</strong> Repubblica del Kosovo viene rappresentata per la prima volta alla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> dal giovane artista<br />

Petrit Halilaj, il quale svilupperà per l´occasione una nuova installazione site-specific.<br />

<strong>La</strong> pratica artistica <strong>di</strong> Halilaj ruota intorno una continua <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> cos’è e come si può rappresentare la realtà<br />

attraverso l’arte. I ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> un´ infanzia rurale, l’esperienza della guerra, la <strong>di</strong>struzione, l’esodo e lo<br />

spostamento sono alla base della sua riflessione sulla vita e sulla con<strong>di</strong>zione umana. L’artista si muove<br />

costantemente tra <strong>di</strong>versi paesi: il Kosovo, dove è cresciuto e dove vive la sua famiglia e i suoi amici, l´Italia<br />

dove ha stu<strong>di</strong>ato, e Berlino dove risiede. Questo modo internazionale <strong>di</strong> vivere non solo arricchisce la sua<br />

esperienza ma rispecchia anche il modo peculiare con cui Halilaj riporta la realtá nella sua <strong>ricerca</strong> artistica,<br />

uno sforzo continuo <strong>di</strong> tradurre o trasformare l’una nell’altra. In questo modo la sua arte crea dei ponti tra<br />

mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, percezioni, ideologie, generazioni e momenti <strong>di</strong> vita.<br />

L’esistenza cosmopolita non è solo uno specchio della vita contemporanea, ma anche il punto <strong>di</strong> partenza<br />

dell’installazione pensata per il Pa<strong>di</strong>glione del Kosovo alla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>. L’opera comprende le<br />

osservazioni dell´artista sul mondo che lo circonda, che lui registra attraverso <strong>di</strong>segni, appunti e testi.<br />

Ciò che ne emerge è uno spazio <strong>di</strong> esperienze riempito <strong>di</strong> tentativi, <strong>di</strong> desideri, <strong>di</strong> fallimenti e una constante<br />

<strong>ricerca</strong> d´identità, una realtà contrastata, messa a confronto con la proposta dell´artista <strong>di</strong> un mondo che<br />

<strong>di</strong>viene un ambiente poetico, <strong>di</strong> desideri collettivi impreve<strong>di</strong>bili.<br />

Petrit Halilaj è nato a Kostërrc (Skenderaj-Kosovo) nel 1986. Vive e lavora tra Berlino, Kosovo e Italia.<br />

Website ufficiale del Pa<strong>di</strong>glione del Kosovo: www.kosovopavilion.com<br />

Informazioni:<br />

Nita Deda: nitadeda@galeriakombetare.com; T +377 44 23 43 20


Pa<strong>di</strong>glione del Kuwait alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Titolo della <strong>mostra</strong>: Opere nazionali<br />

Espositori: Sami Mohammad, Tarek al Ghoussein<br />

Commissario: Mohammed Al Asoussi (Consiglio Nazionale della Cultura, delle Arti e delle Lettere)<br />

Curatore: Ala Younis<br />

Sede: Palazzo Michiel Sestriere Cannaregio, Strada Nova.<br />

Il Governo del Kuwait prende parte, per le prima volta, attraverso il proprio Consiglio Nazionale della<br />

Cultura, delle Arti e delle Lettere, alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> 2013.<br />

Sulla scia del tema dell’esposizione “Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co” scelto da Massimiliano Gioni, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong><br />

questa e<strong>di</strong>zione, la <strong>mostra</strong> dal titolo “Opere Nazionali” presenterà le due realizzazioni più importanti dello<br />

scultore kuwaitiano Sami Mohammad (1943), unitamente alle nuove produzioni <strong>di</strong> altri artisti suoi<br />

connazionali, accanto a un progetto parallelo <strong>di</strong> una pubblicazione. Curata da Ala Younis, la <strong>mostra</strong> “Opere<br />

Nazionali” decostruisce i simboli <strong>di</strong> una magnificenza, in tempi che seguono quelli gloriosi e ne segnano<br />

una sospensione, nel tentativo <strong>di</strong> reinterpretare il progetto <strong>di</strong> modernizzazione del Kuwait. Nell’anno in cui<br />

ha acquisito l’in<strong>di</strong>pendenza politica, il Kuwait ha accolto la propria rinnovata prosperità, affermando una<br />

volontà <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre il proprio benessere futuro con i propri vicini. Il periodo in questione fu volto alla<br />

creazione <strong>di</strong> costruzioni istituzionali per accogliere il crescente afflusso <strong>di</strong> investimenti. Il paesaggio urbano<br />

del Paese è <strong>di</strong>ventato presto un museo a cielo aperto <strong>di</strong> rappresentazioni e<strong>di</strong>lizie nazionali e internazionali,<br />

<strong>di</strong> creazione e manifestazione politica. In una metamorfosi simile a quella del Paese, artisti auto<strong>di</strong>datti sono<br />

stati ingaggiati per promuovere lo sviluppo delle istituzioni statali mentre lo Stato si faceva carico della loro<br />

formazione professionale e provvedeva ai loro compensi annuali. <strong>La</strong> scultura è stata la forma d’arte<br />

attraverso cui la scena artistica del Kuwait è salita alle luci della ribalta dagli anni Sessanta agli anni Novanta<br />

del secolo scorso. Sami Mohammad è il più importante scultore del Kuwait. Le narrazioni e le immagini <strong>di</strong><br />

Sami Mohammad, immortalato in pie<strong>di</strong> accanto ad una sua statua raffigurante uno shaikh alto il doppio <strong>di</strong><br />

lui in una fonderia a Londra, sono molto importanti dal punto <strong>di</strong> vista qualitativo: una rappresentazione<br />

dell’alternanza <strong>di</strong> potere tra l’opera d’arte e il suo autore, tra lo Stato e il citta<strong>di</strong>no, tra il sovrano e il sud<strong>di</strong>to,<br />

tra l’ere<strong>di</strong>tà e il suo destinatario, tra una sfida e il suo protagonista.<br />

L’artista non parla della sensazione <strong>di</strong> incertezza e dovuta alla paura che le sue opere potessero essere<br />

scartate, provato durante i mesi in cui vi ha lavorato. Egli non parla <strong>di</strong> come ha dovuto stabilire con il<br />

committente la conformità <strong>di</strong> un busto realizzato in Kuwait con l’opera commissionata, prima <strong>di</strong> trasportarlo<br />

a Londra per completare le parti restanti ed effettuarne il calco in bronzo. Mohammad è salito su<br />

un’impalcatura per riuscire a creare un corpo i cui gesti fossero espressivi. Gli stessi corpi che subiranno le<br />

ferite dei proiettili sparati contro <strong>di</strong> loro dall’esercito iracheno durante l’invasione del 1990. L’artista stesso<br />

riuscì a sfuggire all’inseguimento dei soldati iracheni che tentarono <strong>di</strong> catturarlo per costringerlo a lavorare<br />

alla costruzione <strong>di</strong> una statua raffigurante Saddam Hussein. Le statue sono l’espressione del periodo della<br />

costruzione nazionale. Opere nazionali da parte dello Stato per il popolo e del popolo per il proprio Stato.<br />

Opere che corrispondono alla via del successo e della buona sorte intrapresa dal Kuwait. Opere<br />

monumentali che segnano questo momento storico e altri momenti storici a venire.<br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> rende possibile l’incontro con la magnificenza delle opere presentate, e in una pubblicazione<br />

parallela esplora i contesti emotivi e teorici che sono all’origine <strong>di</strong> queste opere in un momento in cui<br />

l’identità nazionale non era messa in <strong>di</strong>scussione e quando progetti modernisti, culturali o contrattuali,<br />

erano le opere nazionali.<br />

Informazioni: tel. + 965 224 16006 int. 417 finearts.kw@hotmail.com


Pa<strong>di</strong>glione del Paraguay alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Titolo della Mostra: Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co del Paraguay<br />

Espositori: Pedro Barrail, Daniel Milessi, Diana Rossi, Felix Toranzos<br />

Commissario: Elisa Victoria Aquino <strong>La</strong>terza<br />

Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck<br />

Curatore: Osvaldo Gonzalez Real<br />

Curatore tecnico a <strong>Venezia</strong>: Tiziano Inguanotto, Stu<strong>di</strong>o Arbur ltalia ( www.arburitalia.com - Architettura)<br />

Luogo: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882, 30135 <strong>Venezia</strong>.<br />

Il governo del Paraguay partecipa alla Esposizione Internazionale d’Arte della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> per la<br />

prima volta, e lo fa con le opere <strong>di</strong> quattro artisti paraguaiani sotto il titolo <strong>di</strong> "Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co del<br />

Paraguay". Si tratta <strong>di</strong> opere provenienti da varie tendenze dell'arte contemporanea legati al tema principale<br />

della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a cura <strong>di</strong> Massimiliano Gioni. Pedro Barrail presenta nella sua<br />

opera, "View of Point", un intervento nella sala principale dove la <strong>mostra</strong> Paraguay avrà luogo. Si tratta <strong>di</strong><br />

affrontare lo spazio virtuale della tela con lo spazio reale della stanza del Palazzo Carminati. <strong>La</strong> facciata<br />

interna dovrebbe essere cancellata dalla sua stessa immagine, e al centro ci sarà stampato un punto rosso:<br />

"You are not here". Questa situazione potrebbe essere la metafora del Paraguay nell’isolamento culturale e<br />

del suo vagare nel mondo circostante: "Un vero e proprio labirinto <strong>di</strong> immagini pubblicitarie e me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

intrattenimento". Il lavoro è ispirato dagli scritti <strong>di</strong> Josefina Pla dove in una delle sue poesie parla <strong>di</strong> un<br />

"<strong>La</strong>ndscape with no exit", come le fotografie, un luogo sconosciuto, abitato da sogni e silenzio, mentre noi<br />

fuggiamo nel nulla. <strong>La</strong> proposta <strong>di</strong> Daniel Milessi, "Yasururu Sororo" (invasione?) Si riferisce alla storia <strong>di</strong><br />

invasori successivi del paese Guarani (ora Paraguay) attraverso il gioco della guerra, un video che presenta<br />

una concezione revisionista della storia, dal periodo coloniale ad oggi. Questo gioco, dove nessuno vince, è<br />

istituzionalizzato: usurai, banchieri e sfruttatori sono sostenuti dalla classe politica in azione. Qualcosa <strong>di</strong><br />

molto importante, da un punto <strong>di</strong> vista estetico, è la scoperta <strong>di</strong> Milessi della somiglianza tra il modello <strong>di</strong><br />

progettazione <strong>di</strong> un tappeto nativo e dei videogiochi in-8-bit; pertanto, la comunicazione visiva più adatto ai<br />

paraguaiani potrebbero essere i video-giochi come parte della cultura pop. <strong>Una</strong> vera filosofia del Paraguay:<br />

il potere, usato dai gran<strong>di</strong> proprietari terrieri, e l'iconografia popolare. In realtà l'opera è una performance<br />

video animata. Diana Rossi è stata ispirata da un fossile preistorico trovato <strong>di</strong> recente in Paraguay. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un impianto che rappresenta il formichiere ("yurumi"), animale totemico della tribù in<strong>di</strong>gena Ache-<br />

Guayaki del Paraguay. Per loro questo mammifero è considerato antenato, sacro e icona degli antichi<br />

abitanti <strong>di</strong> questa terra. Sulla base <strong>di</strong> oggetti-trouvé, come le ossa, fili <strong>di</strong> pollaio, scarti <strong>di</strong> cuoio, bottiglie <strong>di</strong><br />

Coca-Cola, ecc. il lavoro ricorda anche il genoci<strong>di</strong>o commesso contro questa tribù in<strong>di</strong>gena nel 1973, durante<br />

la lunga <strong>di</strong>ttatura del Paraguay e condotto da soldati e conta<strong>di</strong>ni senza terra. I sopravvissuti furono internati<br />

in una sorta <strong>di</strong> campo <strong>di</strong> concentramento gestito da missionari cristiani. I bambini della tribù vennero<br />

massacrati e furono venduti come schiavi. L'idea <strong>di</strong> Diana è quella <strong>di</strong> rendere omaggio alla memoria dei<br />

desaparecidos della tribù Ache-Guayaki. Il lavoro <strong>di</strong> Felix Toranzos è caratterizzato da una proposta che<br />

intende continuare nel tempo: la progettazione architettonica ottagonale, chiamato in greco "Horologion", <strong>di</strong><br />

Andronico <strong>di</strong> Cirro (fine I secolo AC) che appare dopo 2000 anni ripetuta nella cupola del Museo Nazionale<br />

<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Asuncion, Paraguay. Il Museo non ha uno spazio fisico fisso nel paese e sta cercando ancora<br />

una sua destinazione finale. "Il Palazzo dei Venti", che è anche un orologio del tempo trascorso nel corso<br />

della storia, è trasformato, grazie alla creatività dell'artista, in una serie <strong>di</strong> pannelli stampati con figure<br />

geometriche <strong>di</strong> ispirazione ermetica rinascimentale uniti alla più pura tra<strong>di</strong>zione pitagorica, in cui la<br />

geometria dei numeri è <strong>di</strong>vina. <strong>La</strong> <strong>ricerca</strong> del tempo perduto viene recuperato, in questo modo, attraverso<br />

l'arte.<br />

Elisa Victoria Aquino <strong>La</strong>terza<br />

Informazioni: Italiano e Inglese : venicebiennaleparaguay@gmail.com – Twitter : VCE<strong>Biennale</strong>PY


Pa<strong>di</strong>glione del Tuvalu alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Title of the exhibition: Destiny - Intertwined<br />

Exhibitor: Vincent J.F. HUANG<br />

Commissioners: Hon. Apisai Lelemia Minister, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu<br />

Mr.Tapugao Falefou Permanent Secretary, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu<br />

Curators: Dr. An-Yi Pan, Prof. Szu Hsien Li, Prof. Shu Ping Shih<br />

Co-organizer: Cultural Association Near East Far East<br />

Venue: Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423<br />

The theme of the 2013, 55th Exhibition, The Encyclope<strong>di</strong>c Palace, intends to “realize” metaphorically Marino<br />

Auriti’s unfulfilled dream: “An entirely new concept in museums, designed to hold all the works of man, in<br />

whatever field, <strong>di</strong>scoveries made and those which may follow.” Auriti proposed this in the 1950s, reflecting<br />

the optimism of mankind as the dominant species, capable of conquering any obstacle. But can the imagined<br />

136-floor museum adequately contain endless human ambitions, desires and greed?<br />

The globalized world we live in today <strong>di</strong>ffers dramatically from the modern period in which Auriti<br />

imagined mankind’s “blissful future.” The capitalist economy endlessly demands development, progress,<br />

profit, efficiency; all of these “forward-thinking” economic model shave become the most virulent enemy of<br />

human survival. Mankind’s seeking this unnatural path to project human “progress” has brought human<br />

beings to the brink of destruction.<br />

While human society celebrates globalization, the dominance and control of the First World have never been<br />

globalized; on the contrary, they are concentrated in the hands of a few. Yet the highly industrialized nations<br />

seldom take responsibility for global environmental and climate crises, because any major, effective steps<br />

taken would jeopar<strong>di</strong>ze their own national interests—weaker economic growth in<strong>di</strong>cators, rising<br />

unemployment rates, and rising prices, resulting in higher inflation, a weaker stock market and lower<br />

investment returns. In this unnatural trend the developed world incessantly looks for excuses to continue<br />

this “progress,” but in reality, we are destroying our only space for survival.<br />

We represent the island Tuvalu, a nation with the lowest carbon output, yet the first destined to sink below<br />

sea level due to climate change, and promote the artist Vincent J.F. Huang’s admonition that our destinies<br />

are intertwined. All residents on this planet, whether from the First or Third World, from the North Pole,<br />

South Pole, or the Equator will all end up victims of this calamity resulting from human greed. In order to<br />

explicate the notion of intertwined destinies, we chose animals from habitats in the South Pole, North Pole,<br />

and Tuvalu in artistic expressions to demonstrate that when this destruction peaks, there will no longer be a<br />

<strong>di</strong>stinction between the developed and underdeveloped nations.<br />

Marino Auriti’s granddaughter B.G. Firmani told a thought-provoking story. In her mother’s dream, Marino<br />

Auriti appeared as a young man, hol<strong>di</strong>ng in his hand a tree whose root ball was still intact. Looking at his<br />

daughter, Auriti said, “Io vivo (I live).” If Auriti’s Encyclope<strong>di</strong>c Palace was an illusion of human<br />

overconfidence, then his appearance in a dream, hol<strong>di</strong>ng a fragile plant in his hand, seems to question<br />

whether human destiny and Earth will escape from this self-inflicted calamity.<br />

Contact information:<br />

Website: www.tuvalupavilion.com<br />

E-mail: tuvalupavilion@gmail.com<br />

Address: Ministry of Foreign Affairs, Vaiaku, Funafuti,TUVALU


la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

55. Esposizione Internazionale d’Arte<br />

Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte<br />

<strong>Venezia</strong>, 10 aprile 2013 - Saranno 48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione<br />

Internazionale d’Arte dal titolo Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co (erano 37 nel 2011), curata da<br />

Massimiliano Gioni e organizzata dalla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> presieduta da Paolo Baratta<br />

(vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), aperta al pubblico dal 1 giugno al 24 novembre 2013.<br />

Gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e<br />

internazionali senza fini <strong>di</strong> lucro, sono organizzati in numerose se<strong>di</strong> della città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

e propongono un'ampia offerta <strong>di</strong> contributi e partecipazioni che arricchiscono il<br />

pluralismo <strong>di</strong> voci che caratterizza la <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>.<br />

Così commenta il Presidente Paolo Baratta:<br />

“Con questo si completa il numero <strong>di</strong> soggetti che fuori dai confini della Mostra sono<br />

presenti nella città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> e che concorrono, insieme a un buon numero <strong>di</strong> Paesi<br />

partecipanti non dotati <strong>di</strong> pa<strong>di</strong>glione all’interno dei Giar<strong>di</strong>ni e dell’Arsenale, a <strong>di</strong>ffondere<br />

la 55. Esposizione facendola <strong>di</strong>ventare un fenomeno urbano, tale da coinvolgere ogni<br />

angolo della città.”<br />

Per ulteriori informazioni<br />

Ufficio stampa Arti visive<br />

la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

T +39 041 5218 – 849/846/716<br />

infoartivisive@labiennale.org<br />

ww.labiennale.org<br />

Facebook: <strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Twitter: la_<strong>Biennale</strong>


25%: Catalonia at Venice<br />

Otto persone <strong>di</strong>soccupate sono state scelte per coprire il più ampio spettro sociale possibile (un senegalese<br />

senza documenti, un’architetta giovane e superqualificata, una <strong>ricerca</strong>trice scientifica, un operaio sopra i 50<br />

anni) per essere fotografate da Francesc Torres durante un periodo <strong>di</strong> convivenza in cui l’artista descrive le<br />

loro vite quoti<strong>di</strong>ane. Oltre alla documentazione visiva del loro quoti<strong>di</strong>ano, Torres fa ad ognuno un ritratto<br />

ufficiale. Dopo questa prima fase in cui vengono documentate la vita <strong>di</strong> ogni giorno e la situazione<br />

economica dei personaggi, la cineasta Mercedes Álvarez filma le opinioni dei personaggi sul ruolo dell’arte<br />

nella loro vita. E le otto persone <strong>di</strong>soccupate <strong>di</strong>ventano così i soggetti attivi della <strong>mostra</strong>.<br />

Cantieri Navali, Castello 40 (San Pietro <strong>di</strong> Castello)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Institut Ramon Llull<br />

www.llull.cat<br />

About Turn: Will Gill & Peter Wilkins, Terranova a <strong>Venezia</strong><br />

About Turn presenta nuovi corpi <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> Will Gill e Peter Wilkins, artisti contemporanei che lavorano a<br />

Terranova, in Canada. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> è stimolata da esplorazioni complementari <strong>di</strong> narrazioni sul mondo.<br />

L’opera, il cui orizzonte include video, fotografia e pittura, gioca abilmente nell’ambito dei confini<br />

dell’astrazione e della narrativa. Il riconoscibile e l’intangibile. Le opere <strong>di</strong> Gill mescolano un’ingenuità<br />

pretesa con il controllo formale, sollevato dalla vita familiare e dai sogni fugaci. Le immagini <strong>di</strong> Wilkins<br />

creano un ponte tra l’arte storica e contemporanea, utilizzando astrazioni <strong>di</strong>stillate e sottili, per durata e<br />

forma.<br />

Galleria Ca' Rezzonico, Dorsoduro 2793<br />

29 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: Terra Nova Art Foundation<br />

www.tnaf.ca<br />

Ai Weiwei – Disposition<br />

Ai Weiwei presenta Straight, il primo progetto sviluppato utilizzando lunghe barre <strong>di</strong> armatura recuperate<br />

nelle scuole crollate durante il terremoto <strong>di</strong> Sichuan del 2008. Questo lavoro, <strong>di</strong> cui una prima versione è<br />

stata presentata all’Hirshhorn Museum <strong>di</strong> Washington D.C. nel 2012, viene installata in scala maggiore<br />

presso lo Spazio Progetto Zuecca. Ai Weiwei è internazionalmente conosciuto per il suo lavoro che riflette la<br />

Cina dei nostri giorni e la sua preoccupazione per i <strong>di</strong>ritti dell’uomo e la libertà d’espressione. Questa<br />

installazione su larga scala, realizzata appositamente per il sito in occasione della 55. Esposizione<br />

Internazionale d’Arte presso lo Spazio Progetto Zuecca, si presenta con un imme<strong>di</strong>ato senso del dramma per<br />

un evento che sottende allo sviluppo contrad<strong>di</strong>torio della Cina contemporanea.<br />

Zuecca Project Space/Complesso delle Zitelle, Giudecca 32 (Fondamenta delle Zitelle)<br />

29 maggio - 15 settembre<br />

Organizzazione: Zuecca Project Space<br />

www.zueccaprojectspace.com<br />

A Remote Whisper (Un Sussurro lontano)<br />

Pedro Cabrita Reis, uno dei maggiori artisti portoghesi della sua generazione, presenta un’installazione dal<br />

titolo A Remote Whisper in uno spazio espositivo <strong>di</strong> 700 metri quadri del piano nobile <strong>di</strong> Palazzo Falier. Un<br />

sussurro lontano fluisce attraverso le sale, abbraccia le pareti, le porte e i pavimenti con tubi <strong>di</strong> alluminio,<br />

luci fluorescenti e cavi come <strong>di</strong>segni nello spazio. Si tratta <strong>di</strong> una costruzione semi-precaria, grezza e tuttavia<br />

quasi architettonica che integra frammenti <strong>di</strong> opere provenienti dal suo stu<strong>di</strong>o, un tempo da lui abbandonati,<br />

materiale documentale, fotografie, <strong>di</strong>segni e <strong>di</strong>pinti insieme a relitti e ciarpame trovati in città.<br />

Palazzo Falier, San Marco 2906<br />

29 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: Direção-Geral das Artes<br />

www.pedrocabritareis-palazzofalier.org


Art and Knowledge - The spirit of the place in the Platonic Solids<br />

Nella Sala Monumentale della prestigiosa Biblioteca Nazionale Marciana (Piazza San Marco) Lore Bert<br />

presenta 5 sculture <strong>di</strong> specchio in un environment <strong>di</strong> carta accanto a 11 opere <strong>di</strong> grande formato, in una<br />

<strong>mostra</strong> dal titolo Art and Knowledge – The spirit of the place in the Platonic Solids. I 5 Soli<strong>di</strong> Platonici stanno per i<br />

5 elementi: terra, acqua, fuoco, aria e universo. Lore Bert stu<strong>di</strong>a all’Accademia Belle Arti <strong>di</strong> Berlino. Realizza<br />

oltre 200 mostre e 125 environments in più <strong>di</strong> 26 Paesi del mondo, fra cui 40 mostre personali in musei.<br />

Numerose pubblicazioni, fra cui 38 monografie, documentano il suo lavoro che fa parte <strong>di</strong> molte collezioni<br />

internazionali.<br />

Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco<br />

29 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: van der Koelen Foundation for Arts and Science<br />

www.platonicsolids.lore-bert.com<br />

www.marciana.venezia.sbn.it<br />

www.zkw.vanderkoelen.de<br />

Back to back to Biennial - Free expression<br />

L’arte contemporanea, dal dopoguerra a oggi, ha teorizzato e spiegato che ci sono <strong>di</strong>versi e tanti mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

esprimersi. I Writers rappresentano un movimento artistico fenomenale che parte dalla società fortemente<br />

urbanizzata, dove le periferie sono considerate dei ghetti e dove l'urbanesimo viene visto come una grande<br />

tavolozza su cui esprimere la propria interpretazione della realtà. Il progetto Back to Back to <strong>Biennale</strong> è un<br />

evento per certi aspetti collettivo e generazionale, ed è caratterizzato dalle performance che gli artisti<br />

eseguiranno, non c’è nessun filtro curatoriale o tematico, l’espressione è libera, così come recita il sottotitolo.<br />

Campo Sant’Agnese, Dorsoduro 809<br />

Ca' Bonvicini, Santa Croce 2161<br />

1 giugno – 24 novembre<br />

Organizzazione: Associazione Eventi d'arte e d'architettura<br />

www.bb2biennale.com<br />

Bart Dorsa. Katya.<br />

Katya è una <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> lastre fotografiche <strong>di</strong> collo<strong>di</strong>o e vetro argentato e sculture in bronzo presentate in uno<br />

spazio buio appositamente organizzato. Il progetto racconta la storia personale <strong>di</strong> una ragazza russa<br />

scoperta a Mosca dall’artista americano. Il viaggio <strong>di</strong> Katya, che passa da una rigorosa vita monastica<br />

ortodossa che dura 10 anni dai 3 ai 13 anni, alla vita underground <strong>di</strong> Mosca, è un reticolo <strong>di</strong> storie impresse<br />

sulla pelle del viso e del corpo. <strong>La</strong> sua forma è stampata e impressa sul vetro e in una scultura <strong>di</strong> bronzo che<br />

descrive il viaggio <strong>di</strong> Katya e l’archetipo del mitico crocevia, il tema principale del lavoro <strong>di</strong> Dorsa.<br />

Dorsoduro 417 (Fondamenta delle Zattere)<br />

29 maggio - 15 settembre<br />

Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA)<br />

www.mmoma.ru<br />

Bedwyr Williams: The Starry Messenger - il Messaggero Sidereo<br />

Che un poeta osservi attraverso un microscopio o un telescopio, egli vedrà sempre la stessa cosa (Gaston Bachelard).<br />

The Starry Messenger (Il Messaggero Sidereo) <strong>di</strong> Bedwyr Williams prende il nome da uno stu<strong>di</strong>o pubblicato<br />

da Galileo Galilei sulle sue scoperte attraverso il telescopio. In una serie <strong>di</strong> sale e corridoi <strong>di</strong> Santa Maria<br />

Ausiliatrice (Ludoteca) questo nuovo lavoro ripensa all’esplorazione dello spazio sia infinito che minuto: la<br />

veglia notturna <strong>di</strong> un astronomo oppure la <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> un devoto nelle lucide galassie dal terrazzo sotto ai<br />

suoi pie<strong>di</strong>.<br />

Santa Maria Ausiliatrice (Ludoteca), Castello 450 (Fondamenta San Gioacchin)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Cymru yn Fenis / Wales in Venice<br />

www.walesvenicebiennale.org.uk


Breath<br />

Shirazeh Houshiary presenta Breath (Respiro), un video a quattro canali realizzato la prima volta nel 2003,<br />

ora rimasterizzato e parte <strong>di</strong> una nuova e unica installazione fissa. In Respiro (2013), i canti evocativi <strong>di</strong><br />

preghiere Bud<strong>di</strong>ste, Cristiane, Ebraiche e Islamiche sono <strong>di</strong>ffusi da quattro schermi video. Il suono <strong>di</strong>venta<br />

coreografia, con le immagini che catturano il respiro ritmato dei cantanti. L’installazione è un recinto<br />

rettangolare rivestito <strong>di</strong> feltro nero, vi si accede attraverso uno stretto passaggio che porta a un interno<br />

bianco illuminato da une luce fioca. Quattro schermi sono sospesi ad altezza d’uomo, da questi si <strong>di</strong>ffondono<br />

e si attenuano i canti delle <strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni, si gonfiano e si <strong>di</strong>sperdono in un coro inquietante che riempie<br />

le sale e oltrepassa le pareti. Se all’interno c’è unicità, all’esterno tutto è molteplicità.<br />

Arsenale <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, Torre <strong>di</strong> Porta Nuova<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation<br />

Culture‧Mind‧Becoming<br />

Culture‧Mind‧Becoming è una <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> eccellenti artisti cinesi il cui obbiettivo è <strong>di</strong><br />

sovrapporre l’impatto culturale <strong>di</strong> appropriazione, riflessione e reinvenzione che esiste nella cultura cinese<br />

attraverso la lente della globalizzazione. In un periodo in cui in genere gli artisti riflettono sull’empirismo<br />

in<strong>di</strong>viduale come corpus sostanziale della loro prassi artistica, gli artisti cinesi sono tornati al loro<br />

patrimonio culturale dopo avere acquisito la conoscenza dell’arte occidentale. Grazie a una continua<br />

sperimentazione ed evoluzione promuovono un terreno comune in un contesto creativo e unico. Gli artisti<br />

cinesi sono influenzati a vari livelli dalla cultura occidentale in <strong>di</strong>versi momenti della loro vita. Vivendo in<br />

una società dalla cultura <strong>di</strong>versa, sono ispirati a ridefinire e reinventare la loro componente comune –<br />

l’esperienza culturale orientale - che si manifesta attraverso le presentazioni artistiche.<br />

Palazzo Mora, Strada Nuova 3659 (San Felice)<br />

Palazzo Marcello, San Marco 3699 (Rio Terà degli Assassini)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Global Art Center Foundation<br />

www.globalartcenter.org<br />

Future Generation Art Prize @ Venice 2013<br />

Il Future Generation Art Prize @ Venice presenta la seconda e<strong>di</strong>zione del primo concorso artistico globale con<br />

21 artisti provenienti da quasi tutti i continenti e da 16 <strong>di</strong>versi paesi. Le opere <strong>di</strong> 21 artisti in<strong>di</strong>pendenti, tra<br />

cui la vincitrice del primo premio, Lynette Yiadom-Boakye, e i vincitori dei premi speciali Ryanne Tabet,<br />

Marwa Arsanios, Jonathas de Andrade, Micol Assaël e Ahmet Öğüt, delineano un ampio spettro <strong>di</strong> posizioni<br />

artistiche che permettono <strong>di</strong> scoprire e mappare tendenze future e innovative <strong>di</strong> una nuova generazione <strong>di</strong><br />

artisti.<br />

Palazzo Contarini Polignac, Dorsoduro 874 (Accademia)<br />

29 maggio - 1 settembre<br />

Organizzazione: Victor Pinchuk Foundation; PinchukArtCentre<br />

www.pinchukartcentre.org<br />

www.pinchukfund.org<br />

Glasstress, White Light / White Heat<br />

Agli artisti invitati si chiede <strong>di</strong> rispondere sul tema della luce e del calore, i componenti del fuoco, l’elemento<br />

<strong>di</strong>struttivo/creativo legato alla formazione dell’universo e della materia primor<strong>di</strong>ale del caos. L’energia dei<br />

raggi solari fornisce la luce e il calore, essenziali a tutte le forme <strong>di</strong> vita e alla sopravvivenza su questo<br />

pianeta. <strong>La</strong> luce e il calore sono fondamentali per la fabbricazione del vetro: la luce è parte integrante della<br />

nostra percezione del vetro, mentre il calore è necessario a plasmarlo.<br />

Istituto Veneto <strong>di</strong> Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo S. Stefano 2847<br />

Berengo Centre for Contemporary Art and Glass, Campiello della Pescheria, Murano;<br />

Scuola Grande Confraternita <strong>di</strong> San Teodoro, San Marco 4810<br />

31 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: LCF-London College of Fashion<br />

www.fashion.arts.ac.uk


I libri d'acqua<br />

Nocera ha spesso posto al centro del suo lavoro aspetti cruciali riguardanti i <strong>di</strong>ritti fondamentali dell’essere<br />

umano. Con il progetto I libri d’acqua l’artista focalizza l’attenzione sul tema della migrazione come<br />

fenomeno sociale totale. Al centro della sua riflessione è posta l'importanza della mobilità umana come<br />

espressione <strong>di</strong> una libertà fondamentale <strong>di</strong> movimento e aspirazione all'emancipazione, che l’artista esprime<br />

simbolicamente attraverso il viaggio. I Libri <strong>di</strong> Antonio Nocera sono taccuini <strong>di</strong> viaggio senza parole,<br />

racconti non scritti che si susseguono, protetti dalle pagine, e si <strong>di</strong>schiudono al nostro sguardo. Libri che<br />

sembrano scaturire, come <strong>di</strong>vini oggetti <strong>di</strong> mitologica memoria, dall’acqua.<br />

Monastero <strong>di</strong> San Nicolò, Riviera San Nicolò 26, Lido <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: EIUC – European Inter-University Centre For Human Rights and Democratisation<br />

www.eiuc.org<br />

www.ilibridacqua.it<br />

Imago Mun<strong>di</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta la collezione, costituita da più <strong>di</strong> un migliaio <strong>di</strong> opere, <strong>di</strong> piccoli quadri (tutti in formato<br />

10x12 centimetri) che Luciano Benetton ha raccolto a partire dalle esperienze fatte nel corso dei viaggi che ha<br />

compiuto in ogni parte del mondo. Sono presentate le opere raccolte in Australia, In<strong>di</strong>a, Corea, Stati Uniti,<br />

Giappone. <strong>La</strong> collezione è simile a un inventario aperto in grado <strong>di</strong> contribuire a <strong>di</strong><strong>mostra</strong>re come siano<br />

mutevoli i mo<strong>di</strong> in cui il mondo viene visto, interrogato e rappresentato dagli artisti, e come le loro<br />

esperienze possano contribuire a comprendere meglio la ricchezza custo<strong>di</strong>ta in tutto ciò che <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso e<br />

lontano il mondo offre alle nostre interpretazioni.<br />

Fondazione Querini Stampalia, Castello 5252 (Santa Maria Formosa)<br />

27 agosto - 27 ottobre<br />

Organizzazione: Fondazione Querini Stampalia onlus<br />

http://www.querinistampalia.it/<br />

In Grimani<br />

In Grimani è la prima <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> arte contemporanea costruita per le sale del museo, già residenza<br />

cinquecentesca <strong>di</strong> una potente famiglia veneziana. I lavori in vetro <strong>di</strong> Ritsue Mishima sono il frutto <strong>di</strong> una<br />

lunga frequentazione del palazzo. L’artista, residente a <strong>Venezia</strong> dal 1989, si esprime utilizzando la millenaria<br />

cultura artigianale della fornace e i maestri vetrai muranesi danno forma alle sue idee, come testimonia il<br />

lavoro fotografico <strong>di</strong> Rinko Kawauchi, cui è de<strong>di</strong>cata una sala, permettendoci una visione poetica del<br />

misterioso lavoro esecutivo in fornace.<br />

Palazzo Grimani <strong>di</strong> Santa Maria Formosa, Castello 4858 (Ruga Giuffa)<br />

30 maggio - 29 settembre<br />

Organizzazione: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza speciale per il patrimonio Storico,<br />

Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> e dei comuni della Gronda lagunare<br />

www.palazzogrimani.org<br />

Ink Brush Heart, XiShuangBanNa<br />

“Alla fine del 2012 fui invitato a visitare la foresta pluviale <strong>di</strong> XiShuangBanNa, nel sud della Cina. Mentre mi<br />

intrattenevo nella serena quiete della foresta pluviale, mi sentivo sempre più colpito dalla supremazia della<br />

natura. Se i colori del mio ambiente quoti<strong>di</strong>ano sbia<strong>di</strong>vano ogni giorno <strong>di</strong> più verso il grigio, qui i colori<br />

vibravano lucenti e vitali. Osservavo gli alberi che raggiungevano i 90 metri <strong>di</strong> altezza, un’altezza<br />

paragonabile a quella della maggior parte dei nuovi e<strong>di</strong>fici delle città cinesi. Per essere così alti gli alberi<br />

dovevano avere ra<strong>di</strong>ci profon<strong>di</strong>ssime. Mi resi conto che la nostra società, per sod<strong>di</strong>sfare i bisogni più elevati<br />

doveva approfon<strong>di</strong>re e legarsi alle sue tra<strong>di</strong>zioni. Le foglie degli alberi formavano una composizione<br />

intrigante con le penne del pavone il quale, avendo una coda su cui spiccano cento occhi, era considerato la<br />

manifestazione terrestre della Fenice. Secondo la tra<strong>di</strong>zione del Feng Shui è considerato l’animale celeste del<br />

sud della Cina che rappresenta il potere e la bellezza” (Simon Ma).<br />

Chiesa <strong>di</strong> San Stae, Campo San Stae, Santa Croce<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Museo <strong>di</strong> Arte Contemporanea, Shanghai


LAWRENCE WEINER: THE GRACE OF A GESTURE<br />

THE GRACE OF A GESTURE, un’opera d’arte <strong>di</strong> <strong>La</strong>wrence Weiner, costituisce il pezzo centrale <strong>di</strong> una<br />

<strong>mostra</strong> organizzata dalla Written Art Foundation e presentata al pianterreno <strong>di</strong> Palazzo Bembo nei pressi del<br />

ponte <strong>di</strong> Rialto. Un elemento centrale sarà l’installazione del THE GRACE OF A GESTURE (la grazia <strong>di</strong> un<br />

gesto) che apparirà su cinque dei maggiori sistemi <strong>di</strong> trasporto della città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, i vaporetti.<br />

Trasporteranno l’opera lungo il Canal Grande, l’Arsenale, i Giar<strong>di</strong>ni e oltre. L’opera sarà <strong>mostra</strong>ta in cinque<br />

lingue <strong>di</strong>verse, dal cinese al giapponese, dall’arabo all’ebraico. Incluse nella <strong>mostra</strong> a Palazzo Bembo altre<br />

quattro opere <strong>di</strong> Weiner, originariamente create per la sua <strong>mostra</strong> Displaced al Dia Center for the Arts <strong>di</strong> New<br />

York nel 1991.<br />

Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Riva del Carbon)<br />

2 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Written Art Foundation<br />

www.writtenartfoundation.de<br />

Le Retour de l'enfui<br />

Le retour de l’enfui non propone associazioni e interpretazioni certe e inamovibili, ma evidenzia la possibilità<br />

<strong>di</strong> percorsi paralleli e traiettorie <strong>di</strong> fuga. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> si basa sulla tesi, formulata da Aby Warburg, <strong>di</strong> un<br />

raccordo tra epoche <strong>di</strong>fferenti: un nuovo modello <strong>di</strong> temporalità denominato sopravvivenza.<br />

Nell’esposizione <strong>di</strong>alogano opere d’arte primitiva, antica, moderna e contemporanea, creando scarti<br />

culturali, formali e temporali che interrogano e sospendono le certezze. L’obiettivo è ritrovare uno sguardo<br />

nuovo su ciò che le immagini dei libri <strong>di</strong> storia dell’arte ci hanno reso familiare, su ciò che la storia politica e<br />

sociale ha decretato come visione normalizzata.<br />

Gallerie dell'Accademia, Dorsoduro 1050<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Espace 251 Nord<br />

www.e2n.be<br />

Lost in Translation<br />

Lost in translation è una <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> oltre cento opere <strong>di</strong> arte contemporanea russa degli ultimi quaranta anni<br />

che prende in esame gli aspetti storici, politici, sociali ed economici del processo <strong>di</strong> “traduzione” <strong>di</strong> un’opera<br />

d’arte nell’età della globalizzazione. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta quei lavori che sono particolarmente <strong>di</strong>fficili da<br />

decifrare per un pubblico che non ha familiarità con il “contesto russo” nel quale queste opere si sono<br />

formate e al quale rimandano. Tutti i lavori sono esposti insieme alla loro “traduzione allargata” che<br />

in<strong>di</strong>vidua e spiega i riferimenti essenziali a ottenere una migliore comprensione del messagio racchiuso.<br />

Università Ca' Foscari, Dorsoduro 3484<br />

29 maggio - 15 settembre<br />

Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA)<br />

www.mmoma.ru<br />

"Love me, Love me not" Contemporary Art from Azerbaijan and its neighbours<br />

Prodotto e supportato da YARAT - un’organizzazione non-profit de<strong>di</strong>cata al sostegno e alla comprensione<br />

dell'arte contemporanea in Azerbaijan e alla creazione <strong>di</strong> una piattaforma per l'arte azera sia a livello<br />

nazionale che internazionale - Love Me, Love Me Not offrirà nuove prospettive sulle <strong>di</strong>verse e culturalmente<br />

ricche culture dell'Azerbaijan e dei suoi vicini. Attualmente curiosità e pregiu<strong>di</strong>zio convivono ancora in<br />

questa regione; le opere in <strong>mostra</strong> daranno una visione penetrante delle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> ogni nazione,<br />

portando alla luce aspetti <strong>di</strong>menticati o sconosciuti della storia e <strong>di</strong><strong>mostra</strong>ndo l'ampiezza della visione e<br />

della creatività in gioco entro i loro confini.<br />

Arsenale Nord, Tesa 111<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: YARAT Contemporary Art Organisation<br />

www.loveme-lovemenot.com<br />

www.yarat.az


Mind Beating<br />

“Mente” significa pensiero e coscienza in senso psicologico, ed è come il cervello, un grande hub<br />

centralizzato per ricevere e classificare le informazioni. Lo scopo della <strong>mostra</strong> è considerare la mente come<br />

un contenitore, ed estendere il tutto al sistema pensiero, esplorando le relazioni tra creazione visiva e mondo<br />

multi<strong>di</strong>mensionale attraverso il “cuore”, l’organo <strong>di</strong> ricezione delle informazioni comune a tutti gli uomini,<br />

la sua frequenza, il suo battito. Sebbene parole come “globalizzazione” e “transfrontaliero” siano molto<br />

utilizzate, Mind Beating analizzerà gli ultimi lavori e le idee dei loro creatori a partire da prospettive simili<br />

prima <strong>di</strong> trovare parole più adatte.<br />

Arsenale Novissimo, Spazio Thetis; Castello 925<br />

31 maggio – 24 novembre<br />

Organizzazione: Nanjing Sanchuan Modern Art Museum<br />

www.sanchuanmuseum.com<br />

Nell'acqua capisco<br />

Protagonista del progetto è l’acqua e racconta relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano<br />

attraverso questo elemento come veicolo per esprimere uno stato d’animo. L’acqua è il tratto comune <strong>di</strong> tutte<br />

le opere in <strong>mostra</strong>, nel suo fragore c’è il tentativo <strong>di</strong> nascondere stati <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, nell’acqua ci si immerge per<br />

recuperare tutto ciò che è fuori da essa. Ma l’acqua è anche un elemento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, interprete <strong>di</strong><br />

messaggi inclusivi, in essa c’è la possibilità <strong>di</strong> riconversione <strong>di</strong> un bene comune nei suoi aspetti più<br />

produttivi. Tutto questo è raccontato attraverso opere <strong>di</strong> artisti che con l’acqua hanno saputo creare un<br />

<strong>di</strong>alogo, mai scontato, a volte gioioso spesso doloroso ma sempre riflessivo.<br />

Ateneo Veneto, San Marco 1897 (Campo San Fantin)<br />

Procuratie Vecchie, Piazza S. Marco 153/A<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: CIAC – Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna; The Hart Foundation<br />

www.castello-colonna.it/ciac<br />

www.the-hart-foundation.org<br />

Noise<br />

A cent'anni da L'arte dei Rumori <strong>di</strong> Luigi Russolo, Noise propone una riflessione sul rumore quale<br />

con<strong>di</strong>zione necessaria e parte integrante <strong>di</strong> ogni processo comunicativo. <strong>Una</strong> delle possibilità dell'arte è <strong>di</strong><br />

rendere significante quella parte della comunicazione che solitamente sfugge alla co<strong>di</strong>ficazione e alla<br />

comprensione, per tornare a un essenziale principio <strong>di</strong> indeterminatezza. Adottando un modus operan<strong>di</strong><br />

legato all'ascolto e all'immersione, gli artisti in <strong>mostra</strong> pongono la processualità in una posizione privilegiata<br />

rispetto alle esigenze <strong>di</strong> rappresentazione e in<strong>di</strong>viduano, in quello che potremmo definire errore, una<br />

con<strong>di</strong>zione essenziale per rendere conto della complessità dell'esistente.<br />

Ex Magazzini <strong>di</strong> San Cassian, Santa Croce 2254 (Calle della Regina, Campo San Cassian)<br />

1 giugno – 20 ottobre<br />

Organizzazione: De Arte Associazione<br />

www.dearteassociazione.org<br />

Otherwise Occupied<br />

Otherwise Occupied presenta due artisti palestinesi noti internazionalmente, Bashir Makhoul e Aissa Deebi.<br />

Entrambi gli artisti sono nati nell’ambito dei confini del 1948, ai margini <strong>di</strong> un altro stato nella loro patria e<br />

all’esterno della Cisgiordania occupata e dei centri della cultura palestinese contemporanea. Sono emigrati<br />

per <strong>di</strong>ventare citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> altri stati che operano in un mondo artistico globale. Si considerano ancora<br />

palestinesi e sono alla <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> nuovi mo<strong>di</strong> per immaginare la nazione, anche se ne sono fisicamente<br />

lontani. L’arte riesce a occupare gli spazi culturali che altrimenti sono inaccessibili o invisibili. Otherwise<br />

Occupied descrive altri mo<strong>di</strong> per immaginare la nazione all’esterno e oltre il conflitto; è quin<strong>di</strong> un’occasione<br />

per ripensare in modo artistico e critico la de-territorializzazione della Palestina.<br />

Liceo Artistico Statale <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, Palazzo Ca' Giustinian Recanati, Dorsoduro 1012 (Accademia)<br />

29 maggio - 30 giugno<br />

Organizzazione: Al Hoash<br />

www.alhoashgallery.org


OVERPLAY<br />

OVERPLAY focalizza in modo inter<strong>di</strong>sciplinare il rapporto tra arte e crisi. Partendo da una ricognizione<br />

storica della storia dell’arte (Caporali, Correggio, Jordaens, Guar<strong>di</strong>, Rousseau, von Stuck, Schifano, Vedova,<br />

Santomaso) ci accompagna verso la “criticità del senso” presente nell’installazione <strong>di</strong> Emiliano Bazzanella,<br />

ove l’iPad <strong>di</strong>venta la voce inquietante <strong>di</strong> infinite domande senza risposta create da un software, oppure<br />

verso tentativi <strong>di</strong> fuga, ribellione, sublimazione immaginaria e riconversione, presenti in un folto gruppo <strong>di</strong><br />

importanti artisti contemporanei.<br />

Associazione Culturale Italo-Tedesca, Palazzo Albrizzi, Cannaregio 4118<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Associazione Culturale Italo-Tedesca<br />

http://www.acitve.it/<br />

Pabellon de la urgencia: rebuil<strong>di</strong>ng utopia<br />

Sono passati quarant’anni. Quando ha cominciato a cambiare il mondo? Nel 1973? Nel 1989? Quando è<br />

morta la “imagination au pouvoir”, nel 1968 o nel 2012? O solamente il 1° Gennaio 2013?<br />

Teatro Fondamenta Nuove, Cannaregio 5013<br />

1 giugno - 10 novembre<br />

Organizzazione: MAC (Museo de Arte Contemporaneo de Santiago de Chile); Fundacion CorpArtes;<br />

www.mac.uchile.cl<br />

www.corpartes.cl<br />

www.emergencypavilion.org<br />

Passaggio nella Storia: 20 Anni <strong>di</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> e Arte Contemporanea Cinese<br />

Il 2013 segna il ventesimo anniversario della partecipazione degli artisti cinesi contemporanei alla<br />

Esposizione Internazionale d’Arte della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>; ricorrono, inoltre, i venti anni <strong>di</strong> scambi<br />

culturali e artistici tra Cina e Occidente. In questo periodo si è registrato un cambiamento negli<br />

atteggiamenti accettati verso la cultura cinese e la sua identità internazionale nel mondo occidentale, come<br />

pure verso il contributo della Cina all’arte contemporanea, soprattutto nella pittura. Il tema della <strong>mostra</strong>,<br />

passaggio nella storia, deriva appunto da questo. In effetti, si vede chiaramente che gli sforzi congiunti degli<br />

artisti e dei critici cinesi contemporanei, sia in Cina sia all’estero, così come gli sforzi dei curatori occidentali<br />

con una passione per l’arte, hanno reso possibile questo prezioso periodo della storia dell’arte cinese.<br />

Arsenale Nord, Nappa 89<br />

1 giugno – 24 novembre<br />

Organizzazione: Museum of Contemporary Art, Chengdu<br />

www.chengdumoca.org/en/index.php?do=show&id=261<br />

PATO.MEN PAlace Theatre Of Memory ENcyclopae<strong>di</strong>c<br />

Questo progetto <strong>di</strong> installazione d’arte incoraggia una riflessione sulle informazioni e le conoscenze, la sua<br />

<strong>di</strong>sposizione or<strong>di</strong>nata o meno, e la sua manipolazione. Dall’Arca <strong>di</strong> Noè al Rinascimento, dal Teatro della<br />

Memoria <strong>di</strong> Giulio Camillo, al Teatro della Memoria <strong>di</strong> Steve Jobs, la causa è il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

Marino Auriti. Molti Teatri del Mondo si contendono il primato nel Teatro Globale, e tuttavia c’è ancora<br />

posto per l’Etica. In PATO.MEN & Women le donne sono una minoranza ma tuttavia in numero molto<br />

significativo. Sono strani esseri, molto or<strong>di</strong>nati e spiritosi, quasi edonisti, che praticano l’Etica. Questa<br />

installazione d’arte sarà essenzialmente in bianco e nero.<br />

Arsenale, Castello, 2126/A (Campo della Tana)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Civic and Municipal Affairs Bureau of Macao (IACM); The Macao Museum of Art (MAM)<br />

www.iacm.gov.mo<br />

www.mam.gov.mo


PERSONAL STRUCTURES<br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta una straor<strong>di</strong>naria combinazione <strong>di</strong> opere d’arte che offrono una vasta gamma <strong>di</strong><br />

approcci in<strong>di</strong>viduali sui temi del Tempo, dello Spazio, dell’Esistenza. Opere d’arte che si presentano con<br />

sincerità e con grande impatto all’interno <strong>di</strong> ogni spazio e allo stesso tempo creano la complessità della<br />

<strong>mostra</strong>. Ogni sala dovrà dare allo spettatore delle informazioni su ogni opera in <strong>mostra</strong>, sul progetto o<br />

sull’idea dal punto <strong>di</strong> vista dell’artista.<br />

Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Rialto, Riva del Carbon)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: GlobalArtAffairs Foundation<br />

www.personalstructures.org<br />

www.globalartaffairs.org<br />

www.palazzobembo.org<br />

Perspectives by John Pawson<br />

John Pawson rivela una nuova prospettiva della Basilica <strong>di</strong> San Giorgio Maggiore. Perspectives offre al<br />

visitatore una vista unica sulla bellezza del capolavoro architettonico <strong>di</strong> Andrea Palla<strong>di</strong>o. <strong>La</strong> combinazione<br />

tra un menisco <strong>di</strong> cristallo concavo Swarovski e un emisfero riflettente e più grande, crea un’esperienza<br />

ottica che porta nuova luce all’interno della famosa basilica benedettina. <strong>La</strong> missione della Fondazione<br />

Swarovski è promuovere la creatività e l’innovazione grazie al lavoro svolto insieme agli architetti, gli artisti<br />

e i designer. Questo evidenzia il suo impegno verso la comunità artistica e non solo.<br />

Isola <strong>di</strong> San Giorgio Maggiore, Basilica <strong>di</strong> San Giorgio Maggiore<br />

1 giugno – 24 novembre<br />

Organizzazione: Swarovski Foundation<br />

www.swarovskifoundation.org<br />

Rhapsody in Green<br />

Nel 1924, quando George Gershwin componeva la sua Rhapsody in Blue, Huang Tu-Shui (1895-1930), il primo<br />

artista modernista Taiwanese, fondeva il suo bronzo In the Outskirts che rappresentava un bue e le gru, un<br />

paesaggio molto comune nei campi <strong>di</strong> riso dell’Asia meri<strong>di</strong>onale. Il colore verde, semanticamente ambiguo<br />

per la tra<strong>di</strong>zione cinese e assente dal bronzo fuso, è tuttavia ovviamente implicito nella creazione <strong>di</strong> Huang,<br />

e costituisce il punto <strong>di</strong> partenza della Rhapsody in Green. Questa <strong>mostra</strong> analizza come tre artisti taiwanesi<br />

contemporanei, Tsan-Hsing Kao (1945), Ming-Chang Huang (1952) e Yu-Cheng Chou (1976), reagiscano<br />

artisticamente al colore verde, sia con un approccio visivo, che intersoggettivo, in altre parole concettuale,<br />

ricordandoci il suo GIUSTO posto nel nostro ambiente <strong>di</strong> oggi.<br />

Istituto Santa Maria della Pietà, Castello 3701<br />

1 giugno – 31 agosto<br />

Organizzazione: National Taiwan University of Arts<br />

http://portal2.ntua.edu.tw/enntua/index.htm<br />

RHIZOMA (Generation in Waiting)<br />

Edge of Arabia è un’associazione artistica in<strong>di</strong>pendente che si occupa <strong>di</strong> promuovere l’arte contemporanea<br />

araba con particolare attenzione verso l’Arabia Sau<strong>di</strong>ta. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> proposta per la 55. Esposizione<br />

Internazionale d’Arte, RHIZOMA (Generation in Waiting), a cura <strong>di</strong> Sara Raza e del poeta e artista Sau<strong>di</strong>ta<br />

Ashraf Fayadh, trae ispirazione da una generazione <strong>di</strong> artisti giovani. Congiungendo le arti visive alla<br />

filosofia naturale e alle scienze, la <strong>mostra</strong> presenterà un network emergente <strong>di</strong> artisti all'interno dell'Arabia<br />

Sau<strong>di</strong>ta. Come è spiegato dalla curatrice Sara Raza “il titolo e il concetto che stanno <strong>di</strong>etro l’esposizione<br />

hanno un <strong>di</strong>retto riferimento a un rizoma: ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una pianta che invece <strong>di</strong> sviluppare le proprie ra<strong>di</strong>ci<br />

lateralmente le allunga verso l’alto. Si crea così una metafora per la fiorente generazione Sau<strong>di</strong>ta del giorno<br />

d’oggi“.<br />

Magazzino del Sale, Dorsoduro 262 (Fondamenta delle Zattere)<br />

30 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: Edge of Arabia<br />

www.edgeofarabia.com


Salon Suisse<br />

Il Salon Suisse, programma collaterale ufficiale della partecipazione svizzera alla 55. Esposizione<br />

Internazionale d’Arte, comprende <strong>di</strong>battiti e letture pubbliche ma anche iniziative sperimentali come<br />

performance au<strong>di</strong>ovisive, la ricostruzione <strong>di</strong> una <strong>mostra</strong> e conferenze-performance. L’e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> quest’anno<br />

è de<strong>di</strong>cata al retaggio dell’Illuminismo europeo nel mondo artistico contemporaneo. Il suo curatore, Jörg<br />

Scheller, ha invitato teorici e artisti internazionali a intavolare un <strong>di</strong>battito sull’Illuminismo in un’ottica<br />

multiprospettica. Gli eventi, gratuiti e accessibili a tutti, si svolgono sempre nello storico Palazzo Trevisan<br />

degli Ulivi.<br />

Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro 810 (Campo Sant'Agnese)<br />

1-2 giugno; 13-15 giugno; 12-14 settembre; 17-19 ottobre; 21-23 novembre<br />

Organizzazione: Swiss Arts Council Pro Helvetia<br />

www.prohelvetia.ch<br />

www.biennials.ch<br />

Scotland + Venice 2013 Sworn / Campbell / Tompkins<br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta un nuovo lavoro <strong>di</strong> tre artisti significativi che operano oggi in Scozia. Corin Sworn crea<br />

installazioni che esplorano il modo in cui gli oggetti circolano, <strong>di</strong>ffondono e creano storie. Duncan Campbell<br />

produce film con materiale d’archivio e sue riprese, rimettendo in questione le informazioni presentate.<br />

Hayley Tompkins realizza oggetti <strong>di</strong>pinti che trasformano oggetti familiari e banali come coltelli, martelli,<br />

cellulari o pezzi d’arredamento. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> è curata e organizzata dal Common Guild, Glasgow. Scotland +<br />

Venice è un partenariato tra Creative Scotland, British Council Scotland e le Gallerie Nazionali <strong>di</strong> Scozia.<br />

Palazzo Pisani (Santa Marina), Cannaregio 6103 (Calle delle Erbe)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Scotland + Venice<br />

www.scotlandandvenice.com<br />

Steel-Lives, Still-Life<br />

<strong>Una</strong> donna fissa intensamente il suo sguardo energico sullo spazio della vita e lo trapassa. Cosa c’è dall’altra<br />

parte? L’acciaio residuo scintilla con potente ridondanza; un residuo che ha mancato l’obiettivo <strong>di</strong> rendere la<br />

vita come l’avrebbe potuta rendere. Un flusso cinematografico permea la temporalità stessa del lavoro<br />

fotografico <strong>di</strong> Norayr Kasper, lontano sia dalla nostalgia sia dal reportage fotografico. Ciò che è in ballo in<br />

queste opere non è la scomparsa ma l’existance. Steel-Lives, Still-Life è una narrazione messa tra parentesi in<br />

un luminoso contesto palla<strong>di</strong>ano. <strong>La</strong> donna stessa sa <strong>di</strong> essere stata messa tra parentesi dal mondo che è<br />

andato avanti senza <strong>di</strong> lei. Questa è ancora vita (“still life”), ma una vita che deve scioccare la realtà.<br />

Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione della Cultura Armena, Loggia del Temanza, Dorsoduro 1602 (Corte Zappa)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione della Cultura Armena<br />

www.steel-lives.com<br />

The Dream of Eurasia. 987 Testimonials<br />

The Italian Attitude<br />

L’installazione condensa in sé due aspetti: il linguaggio artistico <strong>di</strong> Omar Galliani che attinge alla grande<br />

tra<strong>di</strong>zione rinascimentale italiana, e la capacità <strong>di</strong> instaurare un <strong>di</strong>alogo fra le culture europee e asiatiche. <strong>La</strong><br />

metafora da cui partire per comprendere questa nuova configurazione è il frattale, l’ovale del viso <strong>di</strong> Eurasia<br />

che rappresenta milioni <strong>di</strong> volti, su cui si ra<strong>di</strong>ca la colonna: la <strong>di</strong>versità morfologica e culturale si riconosce<br />

nell’appartenenza a un valore nuovo che scaturisce dall’unione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze. Per attuare il progetto, l’artista<br />

e i curatori, in sinergia con le realtà <strong>di</strong> impresa italiane, coinvolgeranno 987 testimonial la cui presenza sarà<br />

documentata attraverso scatti fotografici e riprese video.<br />

Palazzo Barbarigo Minotto, San Marco 2504 (Fondamenta Duodo o Barbarigo)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Fondazione Antonio Mazzotta<br />

www.eurasiadream.org<br />

www.mazzotta-as.com


The Grand Canal<br />

Il Canal Grande <strong>di</strong> Cina, un patrimonio culturale vivente, è il tema <strong>di</strong> questa <strong>mostra</strong> collaterale. Esso è stato<br />

ricavato per aprire gli scambi <strong>di</strong> risorse umane e materiali e ha portato a una <strong>di</strong>ffusione enciclope<strong>di</strong>ca<br />

dell’arte, delle idee e della cultura coerenti con la globalizzazione <strong>di</strong> oggi. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> evidenzia la fusione <strong>di</strong><br />

arte cinese contemporanea, storia, tra<strong>di</strong>zione e mondo materiale. In un’esplorazione del significato pratico e<br />

culturale del Canal Grande, gli artisti cinesi affrontano le <strong>di</strong>cotomie complementari come fatto a<br />

mano/naturale, tra<strong>di</strong>zionale/contemporaneo, maschio/femmina e materiale/spirituale.<br />

Museo Diocesano, Sale espositive, Castello 4312<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: National Youth Center of the Chinese Central Government Organs; China Grand Canal Application<br />

for World Heritage List Office in Yangzhou; West <strong>La</strong>ke International Artists Association; Jiangdu District<br />

Government of Yangzhou, Jiangsu Province (China)<br />

www.grandcanalart.org<br />

The Intimate Subversion by Ángel Marcos<br />

“Se non cambiamo <strong>di</strong>rezione, è probabile che finiremo esattamente dove siamo <strong>di</strong>retti”. Proverbio cinese.<br />

Che cosa possiamo fare? Questa domanda è il corpo fondamentale del progetto, ma è necessario compiere<br />

una sintesi: probabilmente le azioni che possiamo portare a termine per instaurare una civiltà sostenibile<br />

devono essere collegate ai nostri sentimenti e pensieri più intimi, le aree del pensiero creativo e affettivo<br />

cariche <strong>di</strong> energia e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>struzione. Sappiamo, invece, quanto le aree che riguardano i beni materiali<br />

siano deboli, così come lo sono gli stati d’animo che <strong>di</strong>pendono dal consumo. Non ci resta quin<strong>di</strong> che<br />

provare con gli affetti, anche perché non ci resta altro che L’intima sovversione.<br />

Scuola <strong>di</strong> San Pasquale, Castello 2786 (San Francesco della Vigna)<br />

1 giugno – 30 settembre<br />

Organizzazione: MUSAC. Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León; Junta de Castilla y León<br />

www.musac.es<br />

The Joycean Society<br />

Dora Garcia è vincitrice del Premio Internazionale <strong>di</strong> Arte Contemporanea della Fondazione Principe Pierre<br />

<strong>di</strong> Monaco (PIAC), per la sua opera The Deviant Majority (2010), nominata dal curatore Agustin Perez Rubio.<br />

Per il 2013 Garcia propone la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo lavoro, The Joycean Society (2012-2013), che considera<br />

il terzo lavoro <strong>di</strong> una serie. Quest’opera, una video installazione, trae ispirazione da gruppi <strong>di</strong> lettura e club<br />

letterari, nello specifico coloro che leggono in pubblico le opere <strong>di</strong> James Joyce. In questo lavoro l’artista<br />

osserva e documenta i momenti in cui i membri <strong>di</strong> una comunità si impegnano a comprendere un linguaggio<br />

letterario in rapporto alla narrazione e alle storie tradotte in una scrittura.<br />

Punch Space, Giudecca 800/o<br />

30 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: Fondation Prince Pierre de Monaco<br />

www.fondationprincepierre.mc<br />

The Museum of Everything<br />

Il Museum of Everything è il primo museo itinerante del mondo per artisti auto<strong>di</strong>datti, ignorati e sconosciuti<br />

dei nostri tempi. Dal 2009 ad oggi ha accolto piú <strong>di</strong> 500.000 visitatori, attratti dalle sue apprezzate<br />

installazioni in Inghilterra, Francia, Italia, Turchia e Russia. Il Museum of Everything collabora con scrittori,<br />

pensatori, curatori e artisti ed è una presenza trainante della storia dell’arte del <strong>di</strong>ciannovesimo, ventesimo e<br />

ventunesimo secolo.<br />

Serra dei Giar<strong>di</strong>ni Viale Giuseppe Garibal<strong>di</strong>, Castello 1254<br />

29 maggio – 28 luglio<br />

Organizzazione: The Museum of Everything<br />

www.musevery.com<br />

www.musevery.it


This Is Not A Taiwan Pavilion<br />

<strong>La</strong> <strong>mostra</strong> esprime, attraverso l’identità dello straniero, le preoccupazioni <strong>di</strong>ffuse attorno al tema pressante<br />

della coesistenza nel mondo o<strong>di</strong>erno. I tre progetti realizzati da Bernd Behr, Chia-Wei Hsu e Katerřina Šedá +<br />

BATEŽO MIKILU colgono le relazioni <strong>di</strong> natura politica tra immaginazione e realtà, indagando il modo in<br />

cui la critica che può nascere dalla soggettificazione o dallo straniamento possa essere utilizzata per la<br />

percezione <strong>di</strong> una nuova varietà <strong>di</strong> possibili forme <strong>di</strong> identità culturale.<br />

Palazzo delle Prigioni, San Marco, Castello 4209 (San Marco)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Taipei Fine Arts Museum of Taiwan<br />

www.tfam.museum<br />

www.venicebiennaletaiwan.org<br />

Thomas Zipp - Comparative investigation about the <strong>di</strong>sposition of the width of a circle<br />

Il progetto dell’artista Thomas Zipp ha due riferimenti: uno è The Width of a Circle, composta da David Bowie<br />

nel 1970 come manifestazione del suo rapporto con il “demone della droga” e ispirata a Così parlò Zarathustra<br />

<strong>di</strong> Nietzsche; l’altro è l’espressione ‘l’arc de cercle’, metafora delle reazioni dei pazienti messi sotto ipnosi<br />

dallo psichiatra Jean-Maria Charcot (1825-1983). L’installazione <strong>di</strong> Zipp rappresenta un istituto <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>,<br />

espressione dell’isteria e della dualità (schizofrenia) <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo, artista, me<strong>di</strong>co e paziente. Zipp esplora<br />

le manifestazioni dell’inconscio, tematizzando inoltre droghe, heavy metal, religione, filosofia e zone<br />

recon<strong>di</strong>te della psichiatria e della psicopatologia.<br />

Palazzo Rossini-Reve<strong>di</strong>n, San Marco 4013 (Campo Manin)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Arthena Foundation<br />

www.kaistrasse10.de<br />

Transitions<br />

Nonostante i loro background <strong>di</strong>versi, i mezzi artistici e la separazione geografica, l’opera d’arte <strong>di</strong> Victor<br />

Matthews e Paolo Nicola Rossini con<strong>di</strong>vide un’analisi del tema <strong>di</strong> Transition e nel fare questo racconta le loro<br />

storie. Entrambi gli artisti affrontano temi universali come la vita, i ricor<strong>di</strong>, il sogno e il subconscio, la realtà,<br />

il tempo e lo spazio, la transizione <strong>di</strong> un momento o <strong>di</strong> un’idea ad un altro. Tuttavia, nell’allontanarsi dallo<br />

stesso punto <strong>di</strong> partenza, arrivano entrambi a destinazioni molto <strong>di</strong>verse. Questi due artisti presentano la<br />

visione della realtà come da loro percepita e si interrogano sulla percezione del paesaggio intorno a noi e su<br />

che cosa ve<strong>di</strong>amo. Sfidano questa immagine con la sua transizione esternandola con la loro pittura e<br />

fotografia.<br />

Dorsoduro 453 (Rio Terà San Vio)<br />

1 giugno - 29 giugno<br />

Organizzazione: Nuova Icona<br />

www.nuovaicona.com<br />

United Cultural Nations<br />

United Cultural Nations è una creazione <strong>di</strong> Mi Qiu. Questo termine deriva dal suo mantra quoti<strong>di</strong>ano per<br />

momenti seri e momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento. Tempo, luogo e ora, nulla sarà importante, anche se vi saranno<br />

persone meravigliose e vino dolce. Siamo liberi dai sentimenti concreti e materiali.<br />

Palazzo Bacchini delle Palme, Santa Croce 1959-1961 (San Stae)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Tongli Academic Exchange Center Foundation<br />

Voice of the Unseen Chinese Independent art 1979/today<br />

Chi sono, dove sono e che cosa fanno gli artisti cinesi i quali, da quando la nuova arte cinese è apparsa nel<br />

1979 con lo storico evento dell’esposizione sul “muro della democrazia” <strong>di</strong> Xidan a Pechino, hanno dato vita<br />

in Cina alla corrente sempre più <strong>di</strong>ffusa e autorevole dell’arte contemporanea in<strong>di</strong>pendente? Voice of the<br />

Unseen è il tentativo finora più ambizioso <strong>di</strong> rispondere in modo esaustivo a queste domande, mettendo in<br />

luce la storia dell’arte cinese degli ultimi trent’anni attraverso il lavoro <strong>di</strong> oltre cento artisti che hanno creato,


a partire dalla Post-Avanguar<strong>di</strong>a degli anni ’80-’90, il movimento dell’arte cinese non ufficiale, o<br />

in<strong>di</strong>pendente.<br />

Il corpo, la famiglia, il villaggio, il paesaggio, le rovine, la povertà, la magia, la memoria, la storia: i nove<br />

temi che la <strong>mostra</strong> approfon<strong>di</strong>sce sono narrati attraverso opere, recenti o realizzate appositamente, nei<br />

<strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>a: pittura, scultura, installazione, fotografia, video, performance. Nel cuore dell’esposizione sarà<br />

allestita la più grande biblioteca <strong>di</strong> cultura cinese finora realizzata nell’ambito <strong>di</strong> una <strong>mostra</strong> d’arte.<br />

Arsenale, Tesa alle Nappe n. 91, Tese <strong>di</strong> San Cristoforo n. 92-93-94<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Guangdong Museum of Art<br />

www.gdmoa.org<br />

www.voiceoftheunseen.org<br />

Who is Alice?<br />

Who is Alice? È una <strong>mostra</strong> tematica speciale che presenta la collezione permanente del Museo Nazionale <strong>di</strong><br />

Arte Contemporanea in Corea. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta 30 opere <strong>di</strong> 16 artisti coreani che trascendono le<br />

limitazioni dello spazio fisico e del tempo per coprire concetti e forme che attraversano i confini della ‘realtà<br />

e non-realtà, e dei ‘sogni e la realtà’. Il pubblico è invitato a un viaggio nel tempo attraverso lo spazio-tempo,<br />

come Alice nel Paese delle Meraviglie quando iniziò il suo viaggio facendo un salto nella tana del coniglio. Il<br />

pubblico farà un percorso onirico in uno spazio misterioso <strong>di</strong> realtà e immaginazione, e <strong>di</strong>venterà il<br />

protagonista nella rappresentazione ombra delle sue storie.<br />

Spazio Light Box, Cannaregio 3831 (San Felice)<br />

31 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: National Museum of Contemporary Art, Korea<br />

www.moca.go.kr<br />

Woman’s Universe<br />

L’artista ha realizzato molte opere, anche <strong>di</strong> natura religiosa, per la Marina Militare e sviluppato un percorso<br />

artistico che - cresciuto in gioventù alla “Scuola” <strong>di</strong> Pericle Fazzini e Emilio Greco - lo ha portato a<br />

rappresentare l’uomo e il mistero della vita attraverso “fisicità e volume”. Il percorso su cui si sviluppa il<br />

tema della <strong>mostra</strong> è appunto “la fisicità e il volume per la comprensione e la descrizione dell’anima delle<br />

donne”.<br />

Museo Storico Navale, Castello (Calle San Biagio/Fondamenta Arsenale)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Marina Militare<br />

www.marina.<strong>di</strong>fesa.it<br />

www.lilianaconsoli.blogspot.com<br />

'You(you).' - Lee Kit, Hong Kong<br />

‘You (you).‘ Continua la sua analisi nella realtà quoti<strong>di</strong>ana. Formata interamente da nuove commissioni, la<br />

<strong>mostra</strong> è concepita come il ricordo <strong>di</strong> momenti personali e collettivi. ‘You (you).‘ prende l’entità suggerita dal<br />

suo stesso titolo universale e tuttavia non esistente come punto <strong>di</strong> partenza, osservando il concetto <strong>di</strong><br />

assenza che si riflette sulla costruzione dei ricor<strong>di</strong>, del tempo e dei luoghi. Lee incorpora vari elementi:<br />

immagini in movimento, oggetti quoti<strong>di</strong>ani e suono per suggerire le tracce <strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi resi immateriali, che<br />

permettono <strong>di</strong> evocare la trama del quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Arsenale, Castello 2126 (Campo della Tana)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: M+, Museum for Visual Culture; Hong Kong Arts Development Council<br />

www.venicebiennale.hk<br />

www.wkcda.hk/en/museum/<br />

www.hkadc.org.hk


a partire dalla Post-Avanguar<strong>di</strong>a degli anni ’80-’90, il movimento dell’arte cinese non ufficiale, o<br />

in<strong>di</strong>pendente.<br />

Il corpo, la famiglia, il villaggio, il paesaggio, le rovine, la povertà, la magia, la memoria, la storia: i nove<br />

temi che la <strong>mostra</strong> approfon<strong>di</strong>sce sono narrati attraverso opere, recenti o realizzate appositamente, nei<br />

<strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>a: pittura, scultura, installazione, fotografia, video, performance. Nel cuore dell’esposizione sarà<br />

allestita la più grande biblioteca <strong>di</strong> cultura cinese finora realizzata nell’ambito <strong>di</strong> una <strong>mostra</strong> d’arte.<br />

Arsenale, Tesa alle Nappe n. 91, Tese <strong>di</strong> San Cristoforo n. 92-93-94<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Guangdong Museum of Art<br />

www.gdmoa.org<br />

www.voiceoftheunseen.org<br />

Who is Alice?<br />

Who is Alice? È una <strong>mostra</strong> tematica speciale che presenta la collezione permanente del Museo Nazionale <strong>di</strong><br />

Arte Contemporanea in Corea. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta 30 opere <strong>di</strong> 16 artisti coreani che trascendono le<br />

limitazioni dello spazio fisico e del tempo per coprire concetti e forme che attraversano i confini della ‘realtà<br />

e non-realtà, e dei ‘sogni e la realtà’. Il pubblico è invitato a un viaggio nel tempo attraverso lo spazio-tempo,<br />

come Alice nel Paese delle Meraviglie quando iniziò il suo viaggio facendo un salto nella tana del coniglio. Il<br />

pubblico farà un percorso onirico in uno spazio misterioso <strong>di</strong> realtà e immaginazione, e <strong>di</strong>venterà il<br />

protagonista nella rappresentazione ombra delle sue storie.<br />

Spazio Light Box, Cannaregio 3831 (San Felice)<br />

31 maggio - 24 novembre<br />

Organizzazione: National Museum of Contemporary Art, Korea<br />

www.moca.go.kr<br />

Woman’s Universe<br />

L’artista ha realizzato molte opere, anche <strong>di</strong> natura religiosa, per la Marina Militare e sviluppato un percorso<br />

artistico che - cresciuto in gioventù alla “Scuola” <strong>di</strong> Pericle Fazzini e Emilio Greco - lo ha portato a<br />

rappresentare l’uomo e il mistero della vita attraverso “fisicità e volume”. Il percorso su cui si sviluppa il<br />

tema della <strong>mostra</strong> è appunto “la fisicità e il volume per la comprensione e la descrizione dell’anima delle<br />

donne”.<br />

Museo Storico Navale, Castello (Calle San Biagio/Fondamenta Arsenale)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Marina Militare<br />

www.marina.<strong>di</strong>fesa.it<br />

www.lilianaconsoli.blogspot.com<br />

'You(you).' - Lee Kit, Hong Kong<br />

‘You (you).‘ Continua la sua analisi nella realtà quoti<strong>di</strong>ana. Formata interamente da nuove commissioni, la<br />

<strong>mostra</strong> è concepita come il ricordo <strong>di</strong> momenti personali e collettivi. ‘You (you).‘ prende l’entità suggerita dal<br />

suo stesso titolo universale e tuttavia non esistente come punto <strong>di</strong> partenza, osservando il concetto <strong>di</strong><br />

assenza che si riflette sulla costruzione dei ricor<strong>di</strong>, del tempo e dei luoghi. Lee incorpora vari elementi:<br />

immagini in movimento, oggetti quoti<strong>di</strong>ani e suono per suggerire le tracce <strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi resi immateriali, che<br />

permettono <strong>di</strong> evocare la trama del quoti<strong>di</strong>ano.<br />

Arsenale, Castello 2126 (Campo della Tana)<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: M+, Museum for Visual Culture; Hong Kong Arts Development Council<br />

www.venicebiennale.hk<br />

www.wkcda.hk/en/museum/<br />

www.hkadc.org.hk


la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

55. Esposizione Internazionale d’Arte<br />

Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Tour <strong>di</strong> conferenze stampa<br />

<strong>La</strong> 55. Esposizione Internazionale d’Arte sarà presentata in un Tour <strong>di</strong> conferenze stampa nelle<br />

seguenti città:<br />

Roma | 13 marzo<br />

Biblioteca nazionale centrale <strong>di</strong> Roma, ore 10.30<br />

Viale Castro Pretorio, 105 Roma<br />

Berlino | 14 marzo<br />

Ambasciata italiana, ore 12.00<br />

Tiergartenstrasse 22 - 10785 Berlin<br />

Londra | 18 marzo<br />

Istituto Italiano <strong>di</strong> Cultura, ore 11.30<br />

Belgrave Square 39, London SW1X 8NX<br />

Parigi | 19 marzo<br />

Istituto Italiano <strong>di</strong> Cultura, ore 11.30<br />

Hôtel de Galliffet, 73 rue de Grenelle - 75007 Paris<br />

New York | 21 marzo<br />

Istituto Italiano <strong>di</strong> Cultura, ore 11.30<br />

686 Park Avenue, New York 10021<br />

Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo daranno ospitalità alla <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>.<br />

Per informazioni<br />

Ufficio Stampa Arti Visive - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

tel. 041 5218 846-716<br />

infoartivisive@labiennale.org<br />

www.labiennale.org<br />

FB. <strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

@twitter.com/la_<strong>Biennale</strong>


Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co<br />

Informazioni per il pubblico<br />

Se<strong>di</strong>, date e orari <strong>di</strong> apertura<br />

<strong>Venezia</strong>, Giar<strong>di</strong>ni – Arsenale, 1 giugno > 24 novembre 2013<br />

Orario: 10.00 - 18.00<br />

Chiuso il lunedì (escluso lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre 2013)<br />

Biglietterie<br />

Arsenale e Giar<strong>di</strong>ni<br />

Preven<strong>di</strong>te<br />

www.labiennale.org<br />

Modalità <strong>di</strong> visita<br />

I biglietti singoli sono vali<strong>di</strong> per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva (Giar<strong>di</strong>ni e Arsenale)<br />

anche in giorni non consecutivi<br />

I Permanent Pass e lo Special 2days sono vali<strong>di</strong> per più ingressi in ciascuna sede espositiva<br />

(Giar<strong>di</strong>ni e Arsenale)<br />

Biglietti d’ingresso<br />

Intero Special 2days € 30 (pass valido per due giorni consecutivi per entrambe le se<strong>di</strong>)<br />

Intero Regular € 25 (biglietto valido per un singolo ingresso per ciascuna sede anche in giorni<br />

non consecutivi)<br />

Ridotto € 22 (per le promozioni consultare il sito www.labiennale.org)<br />

Ridotto € 20 (over 65, militari, residenti Comune <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, su presentazione del biglietto del<br />

57. Festival Internazionale <strong>di</strong> Musica Contemporanea, su presentazione del biglietto del 42.<br />

Festival Internazionale del Teatro e su presentazione dell’abbonamento alla 70. Mostra<br />

Internazionale d'Arte Cinematografica)<br />

Studenti / Under 26 € 14 (con tessera o libretto universitario e con carta d’identità)<br />

Formula 2+2 € 50 (2 adulti + 2 under 14)<br />

Gruppo adulti € 15 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)<br />

Gruppo studenti scuole secondarie € 10 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)<br />

Gruppo studenti università € 12 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)<br />

Gruppo studenti università convenzionate € 20 (min. 50 persone, prenotazione obbligatoria,<br />

il biglietto/accre<strong>di</strong>to dà <strong>di</strong>ritto a visitare entrambe le se<strong>di</strong> espositive per 3 giorni consecutivi)<br />

Permanent pass € 80<br />

Permanent pass studenti Under 26 € 50 (con carta d’identità)<br />

Permanent pass <strong>Venezia</strong> e provincia € 50 (con carta d’identità)<br />

Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi), accompagnatori <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>, studenti delle scuole<br />

dell’infanzia, primarie e secondarie <strong>di</strong> primo grado che usufruiscono dei servizi educational<br />

E’ possibile acquistare alcune tipologie <strong>di</strong> biglietti on-line consultando il sito www.labiennale.org


Educational<br />

Visite guidate, attività <strong>di</strong> laboratorio pratico e teorico, itinerari tematici, percorsi <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento, atelier creativi.<br />

Disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere.<br />

Prenotazione obbligatoria, durata me<strong>di</strong>a 1h 45’, 2h.<br />

Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso<br />

Adulti<br />

In italiano: 1 sede € 80 – 2 se<strong>di</strong> € 140<br />

In lingua straniera: 1 sede € 90 – 2 se<strong>di</strong> € 150<br />

Università<br />

1 sede € 70 – 2 se<strong>di</strong> € 120<br />

Scuole Secondarie <strong>di</strong> II grado<br />

1 sede € 65 – 2 se<strong>di</strong> € 110<br />

Scuole Secondarie <strong>di</strong> I grado e Primarie<br />

1 sede € 60<br />

Scuole dell’Infanzia<br />

1 sede € 50<br />

Atelier creativi per le famiglie<br />

Attività <strong>di</strong> laboratorio, costo a bambino 1 sede € 5<br />

Visite guidate senza prenotazione<br />

Partenze fisse: tour guidati per visitatori non organizzati in gruppo in italiano e in inglese 1 sede<br />

€ 7 e per 2 se<strong>di</strong> € 10. Le attività si svolgono in giornate ed orari prestabiliti. E’ possibile consultare il<br />

calendario e acquistare le visite guidate a partenza fissa on-line consultando il sito:<br />

www.labiennale.org<br />

Formula Arte + Musica<br />

In occasione del 57. Festival Internazionale <strong>di</strong> Musica Contemporanea sarà possibile acquistare<br />

biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni.<br />

Formula Arte + Teatro<br />

In occasione del 42. Festival Internazionale del Teatro sarà possibile acquistare biglietti a prezzi<br />

agevolati per entrambe le manifestazioni.<br />

Formula Arte + Cinema<br />

In occasione della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto>7 settembre 2013)<br />

per i gruppi che avranno visitato la 55. Esposizione Internazionale d’Arte sarà possibile acquistare<br />

biglietti gruppi a prezzi agevolati per proiezioni e sale predefinite.<br />

Servizi per il pubblico<br />

Arsenale<br />

Infopoint, guardaroba gratuito, servizi per le famiglie, noleggio gratuito passeggino e marsupio<br />

baby, fasciatoio, spazio allattamento e pappa, spazio famiglie<br />

Giar<strong>di</strong>ni<br />

Infopoint, Guardaroba gratuito<br />

Servizi per le famiglie<br />

Fasciatoio, spazio allattamento e pappa


Servizi in <strong>mostra</strong> (Giar<strong>di</strong>ni e Arsenale)<br />

Bar, ristorante, bookshop<br />

Catalogo<br />

Marsilio E<strong>di</strong>tori<br />

Siti web<br />

www.labiennale.org<br />

Prenotazioni e informazioni<br />

Visite guidate, gruppi, scuole<br />

Tel. +39 041 5218 828<br />

Fax +39 041 5218 732<br />

promozione@labiennale.org<br />

www.labiennale.org


Modalità <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to stampa vernice<br />

29>31 maggio 2013<br />

<strong>La</strong> vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte si svolgerà nei giorni:<br />

• Mercoledì 29 maggio 2013: giornata riservata alle agenzie, alla stampa quoti<strong>di</strong>ana e<br />

ra<strong>di</strong>o-televisiva, ai <strong>di</strong>rettori, ai capo-redattori e agli inviati - segnalati dai <strong>di</strong>rettori - dei<br />

settimanali e dei perio<strong>di</strong>ci specializzati in Arte;<br />

• Giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2013: giornata riservata alle stampa perio<strong>di</strong>ca non<br />

specializzata e tutte le categorie precedenti.<br />

A fronte <strong>di</strong> ogni richiesta <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to stampa è in<strong>di</strong>spensabile presentare:<br />

• una lettera <strong>di</strong> incarico su carta intestata della testata a firma del Direttore o del capo<br />

redattore,<br />

• un articolo pubblicato relativo alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte o un articolo<br />

recente riguardante l’architettura o le arti visive in caso <strong>di</strong> nuova richiesta,<br />

• il formulario compilato in ogni sua parte con i dati personali e quelli della testata,<br />

• una foto tessera recente in formato jpg 200 KB da allegare al formulario o da inviare via<br />

e-mail.<br />

Il formulario <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to sarà <strong>di</strong>sponibile sul sito internet della <strong>Biennale</strong> al seguente link:<br />

• Non verranno prese in considerazione le richieste <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to prive della<br />

documentazione in<strong>di</strong>cata.<br />

• L’ufficio stampa della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> si riserva <strong>di</strong> confermare l’accre<strong>di</strong>to con una<br />

apposita comunicazione scritta inviata via e-mail.<br />

• <strong>La</strong> procedura deve essere seguita anche dagli associati AICA. <strong>La</strong> sola tessera non dà<br />

<strong>di</strong>ritto all’accre<strong>di</strong>to stampa.<br />

• L'ufficio stampa della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> valuterà le richieste <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to che<br />

perverranno entro e non oltre il 13 maggio 2013.<br />

Il materiale richiesto può essere inviato:<br />

- tramite posta elettronica ai seguenti in<strong>di</strong>rizzi<br />

artestampa@labiennale.org (stampa italiana)<br />

artpress@labiennale.org (stampa internazionale)<br />

- tramite fax al seguente numero +39 041 5218812<br />

- tramite posta all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> - Ufficio Stampa Arti Visive<br />

Ca’ Giustinian, San Marco, 1364/a - 30124 <strong>Venezia</strong><br />

Per ulteriori informazioni<br />

Ufficio Stampa Arti Visive<br />

la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

041 5218849<br />

artestampa@labiennale.org


la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Presidente<br />

Paolo Baratta<br />

Consiglio <strong>di</strong> amministrazione<br />

Giorgio Orsoni, vicepresidente<br />

Luca Zaia<br />

Francesca Zaccariotto<br />

Adriano Rasi Caldogno<br />

Direttore Generale<br />

Andrea Del Mercato<br />

Collegio dei Revisori dei Conti<br />

Marco Costantini, presidente<br />

Marco Aldo Amoruso<br />

Stefania Bortoletti<br />

Silvana Bellan, supplente


Biel, Marzo 2013<br />

SWATCH 2013: PARTNER DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNA-<br />

ZIONALE D'ARTE - LA BIENNALE DI VENEZIA<br />

SWATCH COMPIE 30 ANNI NEL 2013 E FESTEGGIA COME PARTNER DELLA 55.<br />

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA<br />

SWATCH Faces: questo il tema che caratterizzerà la presenza <strong>di</strong> Swatch e la sua<br />

partnership nel 2013 con la rinnovata esposizione d'arte contemporanea.<br />

SWATCH Faces: Swatch presenta 18 artisti ospitati presso The Swatch Art Peace<br />

Hotel a Shanghai. <strong>La</strong> <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> e Swatch sostengono l'arte e gli artisti<br />

contemporanei e il marchio svizzero intende sottolineare il suo più straor<strong>di</strong>nario<br />

contributo: The Swatch Art Peace Hotel. Il rappresentativo e<strong>di</strong>ficio nel Bund <strong>di</strong><br />

Shanghai, Cina, è stato ristrutturato da Swatch e oggi ospita artisti contemporanei<br />

per un periodo massimo <strong>di</strong> sei mesi nei suoi 18 atelier. Lo stand <strong>di</strong> Swatch nella<br />

zona dei Giar<strong>di</strong>ni della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> (sede dei pa<strong>di</strong>glioni nazionali) sarà<br />

de<strong>di</strong>cato al The Swatch Art Peace Hotel e ai suoi artisti, e presenterà i 18 volti degli<br />

artisti ospitati presso questo straor<strong>di</strong>nario hotel.<br />

SWATCH Faces: Swatch in questa occasione presenterà due orologi Art Special. Il<br />

primo modello è stato creato dallo spagnolo José Carlos Casado, un artista residente<br />

nel The Swatch Art Peace Hotel <strong>di</strong> Shanghai. L'altro è <strong>di</strong> Goto Design, il <strong>di</strong>namico<br />

duo <strong>di</strong> New York che ha collaborato con il curatore Massimiliano Gioni nel<br />

costruire l'identità grafica della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della <strong>Biennale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>.<br />

SWATCH Faces: nel suo trentennale 30 persone che compiono 30 anni nel 2013 si<br />

uniranno a Swatch animando artisticamente una parete che <strong>mostra</strong> tutti i loro volti.<br />

Swatch sarà presente anche presso l'altra sede principale della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>:<br />

l'Arsenale, lo storico cantiere navale <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>. Lì, per festeggiare 30 anni <strong>di</strong><br />

innovazione, provocazione e <strong>di</strong>vertimento, e il continuo impegno <strong>di</strong> Swatch a sostegno<br />

delle arti, i visitatori potranno ammirare la parete con le foto <strong>di</strong> 30 persone<br />

nate nel 1983 (l'anno <strong>di</strong> nascita <strong>di</strong> Swatch), ciascuna con il suo Swatch preferito.<br />

SWATCH Faces: Swatch presenta una <strong>di</strong>vertente App. L’applicazione è in grado <strong>di</strong><br />

abbinare ogni visitatore della <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> con la sua Swatch Face ideale in<br />

mo<strong>di</strong> inaspettati. Presto ulteriori dettagli.<br />

Swatch è fiero <strong>di</strong> essere partner della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della<br />

<strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, la <strong>mostra</strong> d'arte contemporanea <strong>di</strong> una delle istituzioni culturali<br />

più importanti del mondo. <strong>La</strong> 55. Esposizione Internazionale d'Arte si svolgerà a<br />

<strong>Venezia</strong> dal 1° giugno al 24 novembre, curata da Massimiliano Gioni, che ha dato il<br />

titolo all'esposizione: Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co.<br />

Per ulteriori informazioni contattare:<br />

Swatch PR International<br />

Nicole Schüpbach<br />

T +41 32 343 98 19<br />

E-mail: nicole.schuepbach@swatch.com<br />

www.swatch.com


ENEL MAIN SPONSOR DELLA 55. ESPOSIZIONE<br />

INTERNAZIONALE D’ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA<br />

<strong>La</strong> manifestazione in programma a <strong>Venezia</strong> dal 1 giugno al 24<br />

novembre.<br />

<strong>Venezia</strong>, 13 marzo 2013 – Enel e l’arte contemporanea, un matrimonio che quest’anno<br />

si celebra anche a <strong>Venezia</strong>: Enel sarà infatti main sponsor della 55. Esposizione<br />

Internazionale d’Arte - la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>.<br />

In linea con la volontà <strong>di</strong> sostenere l’arte e la cultura nelle sue <strong>di</strong>verse forme ed<br />

espressioni, lavorando a fianco <strong>di</strong> importanti istituzioni e a beneficio della collettività,<br />

prosegue la collaborazione tra Enel e la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, che aprirà le porte<br />

nella città della laguna il prossimo primo giugno. L’e<strong>di</strong>zione 2013 consolida la<br />

collaborazione con la <strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> avviata nel 2008 in occasione della 11. Mostra<br />

Internazionale <strong>di</strong> Architettura e poi rafforzata nel 2009 in qualità <strong>di</strong> Main Sponsor della<br />

53. Esposizione Internazionale d’Arte, con l’obiettivo <strong>di</strong> favorire una più agevole<br />

programmazione e gestione culturale <strong>di</strong> lungo periodo.<br />

Presente in 40 paesi del mondo, Enel è oggi uno dei protagonisti mon<strong>di</strong>ali nella<br />

produzione, <strong>di</strong>stribuzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> energia elettrica e gas e da molti anni si propone <strong>di</strong><br />

svolgere anche un ruolo sociale <strong>di</strong> promozione della <strong>di</strong>ffusione della cultura in Italia e<br />

all’estero.<br />

Da alcuni anni Enel ha sposato in particolare il linguaggio dell’arte contemporanea per la<br />

sua capacità <strong>di</strong> esprimere e trasmettere i valori <strong>di</strong> innovazione, attenzione all’ambiente e<br />

internazionalità che oggi costituiscono le tre <strong>di</strong>rettrici fondamentali su cui si gioca la sfida<br />

<strong>di</strong> un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso <strong>di</strong><br />

sviluppo <strong>di</strong> un’azienda come Enel.<br />

Enel infatti promuove dal 2007 Enel Contemporanea, il progetto <strong>di</strong> arte pubblica curato<br />

da Francesco Bonami, che prevede ogni anno la realizzazione <strong>di</strong> opere sul tema<br />

dell’energia commissionate ad artisti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse nazionalità<br />

(www.enelcontemporanea.com). Dal 2009 è attiva inoltre la partnership <strong>di</strong> Enel con il<br />

MACRO, Museo d’Arte Contemporanea <strong>di</strong> Roma, dove è stata creata la “Sala Enel”, una<br />

delle più gran<strong>di</strong> d’Europa, che ospita opere o mostre <strong>di</strong> artisti italiani e internazionali.<br />

Da ultimo, quest’anno l’impegno <strong>di</strong> Enel nella promozione delle arti si è arricchito <strong>di</strong> un<br />

ulteriore strumento, la partnership biennale fra Enel e Sky, per il lancio <strong>di</strong> SKY ARTE, il<br />

nuovo canale tematico in HD. Oltre all’ampio palinsesto che spazia dall’arte alla musica,<br />

dal cinema e alla letteratura, SKY ARTE propone anche eventi speciali e produzioni ad<br />

hoc realizzate grazie alla partnership Enel-SKY.<br />

Tutti i comunicati stampa <strong>di</strong> Enel sono <strong>di</strong>sponibili anche in versione Smartphone e Tablet.<br />

Puoi scaricare la App Enel Mobile su: Apple Store, Google Play e BlackBerry App World<br />

Enel SpA – Sede Legale 00198 Roma, Viale Regina Margherita 137 – Registro Imprese <strong>di</strong> Roma e Co<strong>di</strong>ce Fiscale 00811720580 – R.E.A. 756032 – Partita IVA 00934061003<br />

Capitale Sociale Euro 9.403.357.795 (al 31 <strong>di</strong>cembre 2011) i.v.<br />

1/1


Comunicato stampa<br />

illycaffè sponsor della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la <strong>Biennale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Venezia</strong><br />

Trieste, 13 marzo 2013 – Dopo le Esposizioni Internazionali d’Arte del 1997, 2003,<br />

2005, 2007, 2009 e 2011 illycaffè rinnova quest’anno la sua collaborazione con la<br />

<strong>Biennale</strong> <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong> in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte curata da<br />

Massimiliano Gioni, dal titolo Il Palazzo Enciclope<strong>di</strong>co.<br />

Il caffè secondo illy è un’occasione <strong>di</strong> incontro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e <strong>di</strong> stimolo per l’intelletto, un<br />

momento per una pausa <strong>di</strong> riflessione oltre che <strong>di</strong> relax. Per perseguire questo ideale<br />

da quasi venti anni illy contribuisce come parte attiva alla <strong>di</strong>ffusione dell’arte<br />

contemporanea, sostenendo artisti e mostre internazionali.<br />

Le illy Art Collection, serie <strong>di</strong> tazzine d’artista che l’azienda realizza sin dal 1992, sono<br />

una delle espressioni più evidenti del rapporto che illycaffè intrattiene con l’arte<br />

contemporanea. Alcuni degli esponenti più autorevoli del panorama artistico<br />

internazionale e giovani emergenti hanno trasformato un oggetto <strong>di</strong> uso quoti<strong>di</strong>ano<br />

come la tazzina - in questo caso reinventata dall’architetto e designer Matteo Thun – in<br />

un oggetto <strong>di</strong> culto: Michelangelo Pistoletto e Marina Abramovich, Jeff Koons e Bob<br />

Rauschenberg, James Rosenquist, Julian Schnabel e Anish Kapoor sono solo alcuni<br />

dei gran<strong>di</strong> maestri che hanno contribuito a questo progetto.<br />

illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend <strong>di</strong> caffè espresso ed è marca leader nel<br />

segmento del caffè <strong>di</strong> alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni <strong>di</strong> tazzine <strong>di</strong> caffè illy.<br />

illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è <strong>di</strong>sponibile in oltre 50.000 fra i migliori ristoranti e bar.<br />

espressamente illy, la catena <strong>di</strong> caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi 30 Paesi con all’attivo più <strong>di</strong> 230 locali.<br />

Con l’obiettivo <strong>di</strong> accrescere e <strong>di</strong>ffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro <strong>di</strong><br />

eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le<br />

tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società impiega oltre 800 <strong>di</strong>pendenti e ha realizzato nel 2011 un<br />

fatturato consolidato <strong>di</strong> 342 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

illy acquista il caffè verde <strong>di</strong>rettamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti <strong>di</strong> partnership<br />

basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in<br />

In<strong>di</strong>a e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto <strong>di</strong> collaborazione a lungo termine trasferendo loro<br />

conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi <strong>di</strong> mercato.<br />

Per ulteriori informazioni: www.illy.com<br />

Anna Adriani/Christine Pascolo, illycaffè Trieste - Tel.: +39-040-3890111<br />

Alessandra Bettelli/ Alberto Bottalico, Cohn & Wolfe Milano - Tel.: +39-02-202391 - +39 346 7008540<br />

alessandra.bettelli@cohnwolfe.com

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