5AM (meccanica) - ITIS G. Galilei
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I.T.I.S. “G. GALILEI”<br />
CONEGLIANO (TV)<br />
Via G. <strong>Galilei</strong>, 16 - 31015 Conegliano (TV)<br />
Tel.: 0438 61649 - Fax: 0438 450178<br />
E-mail: itis@itisconegliano.it<br />
www. itisconegliano.it<br />
ESAME DI STATO 2011/2012<br />
CLASSE 5 a A/Meccanici<br />
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
CONTENUTO:<br />
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI<br />
DOCENTI MATERIA FIRME<br />
Collodel Gisella<br />
ITALIANO e STORIA<br />
Migliorini Graziana LINGUA STRANIERA (INGLESE)<br />
Pradella Gian Paolo ECONOMIA E DIRITTO<br />
Manopella Maria Teresa MATEMATICA<br />
Zanardo Enzo<br />
MECCANICA E MACCHINE<br />
Di Cara Nicola<br />
TECNOLOGIA MECCANICA ED ES.<br />
Manni Aldo Salvatore LAB. TECNOLOGIA MECCANICA<br />
Marin Oscar Augusto DISEGNO, PRGETTAZ. ORG. IND.<br />
Comazzetto Sandro SISTEMI ED AUTOMAZIONE<br />
Gorza Diego<br />
LAB. SISTEMI ED AUTOMAZIONE<br />
Dal Bianco Fernanda EDUCAZIONE FISICA<br />
Tolin Luigi I. R. C.<br />
Conegliano, 15 Maggio 2012<br />
Il Coordinatore della Classe:<br />
Timbro della scuola<br />
Il Segretario:<br />
Zanardo Enzo … Pradella Gian Paolo
INDICE<br />
Pag.<br />
1) Parte prima: informazioni di carattere generale 3<br />
- Finalità istituzionali connesse con la tipologia dell’Istituto 3<br />
- Caratteri dell’Istituto connessi con la tipologia del territorio 4<br />
- Storia della classe 5<br />
- Variazioni nella composizione del C.d.C nel triennio 5<br />
2) Parte seconda: le attività del Consiglio di Classe 6<br />
- Sintetica presentazione della classe 6<br />
- Programmazione collegiale e sua realizzazione a cura del C.d.C. 6<br />
- Obiettivi cognitivi trasversali raggiunti 7<br />
- Metodologie adottate 7<br />
- Criteri di valutazione e relativa tabella 8<br />
- Attività significative programmate e realizzate dal C.d.C. 9<br />
• Visite aziendali, viaggi d’istruzione, orientamento, temi d’interesse 9<br />
generale<br />
- Esperienze di ricerca, di progetto, di area professionalizzante 10<br />
• Stages 12<br />
- Esempi di prove pluridisciplinari effettuate in preparazione della terza prova 12<br />
3) Parte terza: le attività di competenza dei singoli docenti 13<br />
- Relazioni finali 13<br />
• Lingua e Lettere italiane 14<br />
• Storia 19<br />
• Lingua straniera (Inglese) 22<br />
• Economia industriale ed Elementi di Diritto 24<br />
• Matematica 26<br />
• Meccanica applicata e Macchine a fluido 30<br />
• Tecnologia Meccanica ed Esercitazioni 35<br />
• Disegno, Progettazione ed Organizzazione industriale 43<br />
• Sistemi ed Automazione industriale 46<br />
• Educazione fisica 50<br />
• I. R. C. 52<br />
Appendice A<br />
Tabella di valutazione 54<br />
Appendice B<br />
Prove di Simulazione 55<br />
2
PARTE PRIMA: INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE<br />
FINALITÀ ISTITUZIONALI CONNESSE CON LA TIPOLOGIA<br />
DELL’ISTITUTO<br />
Obiettivo del curricolo é quello di definire una figura professionale capace di inserirsi<br />
in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto<br />
di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro.<br />
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:<br />
• versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;<br />
• ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a<br />
problemi nuovi e di adattamento all'evoluzione della professione;<br />
• capacità di cogliere anche la dimensione economica dei problemi.<br />
Nel settore meccanico, l’obiettivo si particolarizza nella formazione di una buona<br />
attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate<br />
conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da una organica preparazione<br />
scientifica in ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della<br />
società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali locali e non. Per tali realtà,<br />
il Perito Industriale per la Meccanica, nell’ambito del proprio livello operativo, deve:<br />
a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una<br />
formazione di base nel settore meccanico ed in particolare:<br />
• delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di<br />
qualità dei materiali;<br />
• delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;<br />
• dell’organizzazione e gestione della produzione industriale;<br />
• dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;<br />
• delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.<br />
b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in<br />
termini sistemici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione; in<br />
particolare deve avere capacità:<br />
• linguistico-espressive e logico-matematiche;<br />
• di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali;<br />
• di proporzionamento degli organi meccanici;<br />
• di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;<br />
• di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la<br />
movimentazione;<br />
• di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo<br />
del processo i industriale.<br />
3
CARATTERI DELL’ISTITUTO CONNESSI CON LA TIPOLOGIA DEL<br />
TERRITORIO<br />
L’Istituto é ubicato in un territorio che vede presenti tutti i settori di una moderna economia e<br />
che è formato prevalentemente da aziende di dimensioni medio-piccole, caratterizzate per<br />
essersi sviluppate ed integrate nel territorio in sistemi produttivi:<br />
• della Fabbricazione di macchine ed apparecchiature meccaniche ivi compresa<br />
l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione<br />
• dello Sportsystem<br />
• del Legno Arredo<br />
• della Bioedilizia<br />
• dell’Enologia e del Vino<br />
• delle Attrezzature Alberghiere<br />
• del “Food Service Equipment”<br />
• della “Catena del Freddo”, con particolare riferimento alle produzioni di frigoriferi,<br />
congelatori, ...<br />
• dell’occhialeria<br />
• ecc…<br />
La presenza nel territorio di un tessuto industriale così complesso e vasto ha offerto<br />
l’opportunità di effettuare visite guidate, incontri, dibattiti, non solo orientati alla conseguente<br />
occasione di sbocco professionale ma anche alla conoscenza di importanti aspetti legati a<br />
processi tecnologici e prodotti innovativi che hanno completato la preparazione dei nostri allievi<br />
giunti al termine del loro corso di studi.<br />
Complessa è inoltre la presenza nel territorio dell’associazionismo senza fini di lucro, che<br />
spazia dal ludico sportivo, al culturale, al sociale, quest’ultimo con presenze importanti di<br />
supporto ed aiuto, alla famiglia, agli anziani, all’handicap.<br />
Tale complessità e varietà di interlocutori, ha permesso di aumentare le relazioni con questi<br />
attori sociali arricchendo, con stage, incontri, testimonianze aspetti valoriali estremamente positivi<br />
per lo sviluppo culturale e sociale degli studenti.<br />
I profili professionali che gli allievi sono preparati a svolgere nelle aziende presenti nel<br />
comprensorio riguardano:<br />
• fabbricazione e il montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di<br />
lavorazione;<br />
• programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché l’analisi e la<br />
valutazione dei costi;<br />
• dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;<br />
• progettazione di elementi e semplici gruppi meccanici;<br />
• controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;<br />
• utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;<br />
• sistemi informatici per la progettazione e la produzione <strong>meccanica</strong>;<br />
• sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;<br />
• controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi<br />
di manutenzione;<br />
• sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente.<br />
4
STORIA DELLA CLASSE<br />
La classe che si è formata nell’anno scolastico 2009-10, era originariamente composta da<br />
venticinque allievi, alcuni provenienti dal biennio di questo Istituto, alcuni ripetenti della 3Am e<br />
3Cm, un allievo aggregatosi ad anno iniziato proveniente dal liceo scientifico e un allievo di 32<br />
anni proveniente dall’IPSIA. Alla fine del 3° anno, su 25 allievi scrutinati sono stati ammessi alla<br />
classe successiva 16 allievi e 9 sono stati respinti.<br />
Nel 4° anno la classe 4AM era costituita quindi da 18 allievi. Alla fine del 4° anno gli allievi<br />
scrutinati sono tutti stati ammessi alla classe successiva.<br />
Nel 5° anno, la classe è costituita da 19 allievi, 18 provenienti dalla 4AM ed un allievo<br />
Dimetto Mattia proveniente dall’esterno. Non essendo stato ammesso, come privatista, all’esame<br />
di Stato dell’anno precedente ha optato per frequentare il 5° anno in corso regolare.<br />
Si tratta di allievi di diversa estrazione sociale, con situazioni familiari e/o personali diverse,<br />
con interessi anche extrascolastici, con aspettative diverse. Il metodo di studio non sempre<br />
adeguato ha condizionato l’impostazione e lo sviluppo del lavoro didattico educativo. Alcuni<br />
studenti hanno esperienze lavorative diverse. Sono presenti 2 allievi extracomunitari,che si sono<br />
ben integrati nella classe e dimostrano interesse e motivazione allo studio<br />
Un allievo della classe, Dal Bò Alberto, avendo conseguito la media disciplinare più alta tra<br />
tutti gli studenti frequentanti le classi quarte della specializzazione Meccanica, ha partecipato,<br />
l’anno scorso, alla gara nazionale di Meccanica in rappresentanza dell’Istituto.<br />
Gli studenti che, alla fine del primo quadrimestre, presentavano carenze in alcune discipline<br />
fondamentali hanno svolto attività di recupero sia in orario curricolare che in modo autonomo,<br />
non tutti hanno però colmato le carenze evidenziate.<br />
VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
NEL TRIENNIO<br />
Discipline<br />
Curricolo<br />
Anni<br />
Corso<br />
3 a<br />
(ore)<br />
Classi<br />
4 a<br />
(ore)<br />
Lingua e Lettere italiane 3° - 4° - 5° 3 3 3<br />
Storia 3° - 4° - 5° 2 2 2<br />
Lingua straniera (Inglese) 3° - 4° - 5° 3 2* 2*<br />
Economia industriale ed El. di Diritto 4° - 5° - 2 2<br />
Matematica 3° - 4° - 5° 4 3 3<br />
Meccanica applicata e Macchine 3° - 4° - 5° 5 5 4<br />
Tecnologia <strong>meccanica</strong> ed Esercitazioni 3° - 4° - 5° 6 5 5<br />
Disegno, Proget. Organizzaz. Industriale 3° - 4° - 5° 4 5 5*<br />
Sistemi ed Automazione industriale 3° - 4° - 5° 6 4 3<br />
Educazione Fisica 3° - 4° - 5° 2 2 2<br />
Religione/Attività alternative 3° - 4° - 5° 1 1 1<br />
* anno in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all’anno precedente<br />
5 a<br />
(ore)<br />
5
PARTE SECONDA:<br />
LE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
SINTETICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />
Il profitto è complessivamente sufficiente. Alcuni allievi, dotati di buone capacità<br />
intellettive, si sono distinti per impegno, interesse e partecipazione conseguendo risultati<br />
più che positivi; qualche altro rimane a livelli modesti a causa di lacune accumulate nel<br />
percorso scolastico e\o per l’impegno discontinuo e talvolta superficiale. Da segnalare in<br />
particolare un allievo per il suo eccellente impegno, dedizione allo studio e per i risultati<br />
eccellenti sistematicamente ottenuti nel corso del triennio.<br />
In generale la classe ha dimostrato attenzione ed impegno incostante e a volte settoriale,<br />
alcuni hanno manifestato un comportamento non sempre adeguato e consono. Pochi<br />
sono stati gli studenti che hanno partecipato in modo attivo e propositivo all’attività<br />
didattica.<br />
Alcuni allievi hanno maturato esperienze di lavoro, svolto prevalentemente nel periodo<br />
estivo e, in pochi casi, anche nel corso dell’anno scolastico precedente.<br />
Quasi tutti gli allievi hanno partecipato negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011<br />
all’attività di Stages. Un allievo ha subito, durante lo stage lavorativo, un infortunio<br />
abbastanza serio e dovendosi assentare dalla scuola per diverso tempo ha usufruito del<br />
progetto di istruzione domiciliare svolto in parte a casa ed in parte via web.<br />
PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE<br />
E SUA REALIZZAZIONE A CURA DEL C.D.C.<br />
Gli obiettivi didattici che il Consiglio di Classe ha perseguito sono quelli prima<br />
enunciati e definiti nel Profilo professionale del Perito meccanico.<br />
a. Dal punto di vista relazionale lo studente è stato stimolato a:<br />
• Instaurare un rapporto corretto ed equilibrato con i compagni e i docenti;<br />
• Lavorare proficuamente in gruppo, discutendo le proposte in modo positivo,<br />
collaborando e utilizzando i contributi altrui;<br />
• Partecipare attivamente alle lezioni;<br />
• Osservare le regole d'Istituto e di Classe come forma di rispetto degli altri e<br />
consapevolezza dei problemi di una comunità organizzata.<br />
b. Dal punto di vista didattico allo studente è stato richiesto di:<br />
• Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando il lessico specifico delle varie<br />
discipline e adeguando il linguaggio alla situazione comunicativa;<br />
• Avere conoscenza degli argomenti richiesti, sia dell’area tecnico-scientifica che<br />
di quella linguistico-letteraria;<br />
• Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali, sapendolo riferire e<br />
analizzare;<br />
• Collegare argomenti della stessa disciplina e/o anche di discipline diverse;<br />
6
• Procedere in maniera autonoma nello studio e nelle esercitazioni, effettuando<br />
scelte e prendendo decisioni opportune, dopo aver ricercato le necessarie<br />
informazioni;<br />
• Sviluppare capacità di giudizio personale.<br />
OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI<br />
Il C.d.C. ha perseguito i seguenti obiettivi cognitivi trasversali, per il conseguimento<br />
dei quali ha adottato diverse strategie con gli allievi e coinvolgendo le famiglie.<br />
1. Conoscenze<br />
• Acquisire i contenuti essenziali delle discipline<br />
• Ricordare nel tempo le conoscenze acquisite<br />
• Riformulare i contenuti appresi, esprimendoli in modo orale e scritto<br />
2. Competenze<br />
• Comprendere un testo, individuandone i punti fondamentali<br />
• Esprimersi in modo corretto e chiaro, utilizzando linguaggio operativo specifico<br />
• Applicare le conoscenze acquisite per svolgere i compiti assegnati e risolvere<br />
problemi significativi<br />
• Saper scegliere ed utilizzare gli strumenti, anche informatici<br />
• Svolgere e portare a termine in modo organizzato e autonomo i compiti<br />
assegnati<br />
3. Capacita’<br />
• Analizzare e sintetizzare i contenuti disciplinari<br />
• Collegare ed integrare conoscenze e competenze acquisite in ambiti<br />
disciplinari diversi<br />
• Argomentare una tesi utilizzando le proprie conoscenze<br />
Obiettivi che la maggior parte degli allievi ha dimostrato di aver raggiunto, anche se<br />
con livelli diversi.<br />
Per gli Obiettivi di apprendimento specifici, si rimanda alle relazioni finali delle<br />
singole discipline.<br />
METODOLOGIE ADOTTATE<br />
Per il conseguimento degli obiettivi didattici, i singoli docenti hanno attuato le<br />
strategie ritenute più idonee tra quelle definite all’interno dei gruppi disciplinari (lezione<br />
frontale e/o interattiva, problem solving …). In particolare, per le discipline che prevedono<br />
l’uso del Laboratorio, lo svolgimento del corso è stato attuato attraverso un coordinato<br />
alternarsi di elementi di teoria, che sono stati immediatamente verificati in laboratorio, in<br />
modo tale da mantenere strettamente connesse l’acquisizione teorica e la verifica<br />
sperimentale, privilegiando, di volta in volta, a seconda dell’argomento trattato, il metodo<br />
deduttivo od il metodo induttivo.<br />
In armonia con quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, il “Percorso formativo” è<br />
stato costituito da Moduli e da “Unità Didattiche”. Ogni Modulo risultava in se concluso,<br />
7
autosufficiente, capace di garantire gli obiettivi prefissati scelti seguendo le indicazioni<br />
del Profilo professionale.<br />
Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica. Le lezioni sono state<br />
articolate in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo<br />
(lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il<br />
dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari, nello<br />
stesso tempo educando gli studenti all’accettazione di un ordine disciplinare negli<br />
interventi e sviluppando la capacità di esprimersi in forma breve ed efficace.<br />
Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono<br />
svolte nel triennio visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di osservare, verificare,<br />
confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come questo si strutturi in un<br />
contesto logico-operativo.<br />
Per quanto riguarda l’orientamento, sono state realizzate specifiche attività per<br />
sostenere il processo di scelta degli studenti in funzione degli studi universitari, del titolo<br />
professionale e del lavoro. Si sono dedicati momenti assembleari (non obbligatori) per la<br />
diffusione di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea universitari, delle attività<br />
lavorative e delle strutture della formazione professionale post-diploma, in modo che gli<br />
studenti abbiano consapevolezza di ciò che hanno scelto o stanno per scegliere e delle<br />
capacità necessarie per partecipare attivamente e con successo allo studio e al lavoro.<br />
Quale forma di orientamento ed attività mirata al conseguimento degli obiettivi<br />
specifici e trasversali, la classe ha svolto un’attività di Stages, modalità didattica di<br />
integrazione tra scuola e mondo del lavoro (come descritto in un’apposita sezione di<br />
questo documento).<br />
CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
Per quanto riguarda l’aspetto della valutazione, si possono sicuramente verificare e<br />
anche "misurare" certe prestazioni tecniche: conoscenze possedute, capacità di<br />
risoluzione di problemi, tempi d'esecuzione, ecc. Occorre tuttavia essere consapevoli che<br />
obiettivo della scuola è anche una crescita più complessa dei giovani, che attiene alla<br />
sfera della personalità, della coscienza di sé e del mondo.<br />
Una valutazione apparentemente oggettiva finirebbe per ridurre tutta la scuola a<br />
questa funzione di trasmissione di tecniche e conoscenze operative. E' una tentazione in<br />
cui occorre non cadere. Va riconosciuto che certi obiettivi e risultati del processo<br />
educativo si sottraggono a misurazioni obiettive e sono, certo, oggetto di valutazione<br />
della scuola ma in forme prevalentemente discorsive, relazionali e comportamentali.<br />
Per questo, nella valutazione, il C.d.C. ha tenuto conto di vari elementi, tra i quali:<br />
• Partecipazione, intesa come: attenzione, puntualità nel mantenere gli impegni;<br />
richieste di chiarimento e contributi personali alla lezione; disponibilità a<br />
collaborare; curiosità, motivazione; interesse, capacità di iniziativa personale.<br />
• Impegno, inteso come: consapevolezza della necessità di applicazione intensa e<br />
rigorosa per ottenere validi risultati; frequenza, qualità e quantità dello studio a<br />
casa; disponibilità all'approfondimento personale; rispetto delle scadenze sia<br />
verso l'insegnante che verso i compagni.<br />
• Metodo di studio, inteso come: capacità di organizzare autonomamente il proprio<br />
lavoro; comprendere i testi delle varie discipline e i loro linguaggi.<br />
• Livello di effettivo apprendimento: conoscenze acquisite nelle singole discipline;<br />
comprensione (dire con parole proprie, interpretare, dimostrare, spiegare);<br />
capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione personale; capacità valutativa<br />
(individuazione delle priorità, autonomia di giudizio, ecc.).<br />
8
• Progresso, inteso come cammino e crescita che lo studente è stato in grado di<br />
compiere rispetto ai livelli di partenza e che suggerisce anche le possibilità di<br />
ulteriore miglioramento.<br />
• Problemi personali, difficoltà individuali, situazioni familiari particolari che possono<br />
incidere sulla qualità e quantità dello studio.<br />
Si riporta di seguito un modello di griglia di valutazione che pone in relazione i voti in<br />
decimi ed i punteggi in quindicesimi con il corrispondente giudizio sintetico (già a cura<br />
dell’IRRSAE Veneto). Tale griglia è stata adottata da tutti i componenti del Consiglio di<br />
Classe ed è riportata in Appendice A.<br />
ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL<br />
CONSIGLIO DI CLASSE<br />
VISITE AZIENDALI E VIAGGI D’ISTRUZIONE<br />
Nel presente anno scolastico la classe ha svolto le seguenti visite d’istruzione a<br />
carattere tecnico e culturale:<br />
• Fiera Macchine Utensili “Samumetal” (PN) a novembre 2011<br />
• Wartsila - Grandi Motori (TS) a maggio 2012<br />
• Viaggi d’Istruzione di 6 giorni a Praga e Ratisbona<br />
• Partecipazione allo spettacolo teatrale “Per non morire di mafia” dal testo di<br />
Pietro Grasso<br />
Negli anni precedenti la classe ha effettuato attività di Stages e visite ad aziende del<br />
comprensorio che operano nel campo delle lavorazioni di:<br />
• materie plastiche<br />
• pressofusione di materiali non ferrosi<br />
• acciai (loro fabbricazione ed impieghi)<br />
• lavorazioni delle lamiere<br />
• fabbricazione di stampi<br />
• asportazione di truciolo<br />
• fonderia<br />
Una parte della classe nel mese di marzo ha effettuato un viaggio di istruzione a Praga. La<br />
meta è stata ritenuta adatta per il conseguimento di obiettivi didattici ed educativi. Le visite<br />
sono state effettuate con l’ausilio di guide. L’esperienza vissuta dagli allievi è stata buona;<br />
hanno infatti dimostrato attenzione per gli aspetti storici, geografici ed economici del paese<br />
visitato. Il comportamento dei partecipanti durante il viaggio è stato corretto. Gli allievi<br />
hanno dimostrato interesse durante le visite guidate, rispettando gli orari programmati e<br />
gestendo il tempo libero in accordo con gli insegnanti. Non vi sono stati episodi negativi.<br />
La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata curata dai docenti accompagnatori,<br />
verificando in itinere l’attenzione prestata durante le visite guidate attraverso il dialogo con<br />
gli allievi nelle più disparate occasioni, nel comportamento e nell’atteggiamento.<br />
9
ORIENTAMENTO<br />
Nell’ambito dell’orientamento, gli studenti hanno partecipato:<br />
• ad incontri interni di orientamento universitario.<br />
TEMI D’INTERESSE GENERALE<br />
• Incontro con esperti per sensibilizzare sui pericoli collegati all’uso di droghe.<br />
• Incontri sulla Sicurezza nel Lavoro, tenuti da tecnici dello S.P.I.S.A.L.,<br />
sull’Antincendio, Protezione civile, Croce rossa.<br />
• Corso di guida sicura.<br />
• Progetto di educazione alla Salute. Gli alunni hanno partecipato con interesse al<br />
Progetto La donazione e il trapianto di organi e di tessuti: una scelta<br />
consapevole , in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ Ulss 7<br />
di Conegliano–Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute .<br />
L’incontro, avvenuto il 26 febbraio 2011, ha avuto come obiettivi quello di<br />
informare sulla terapia del trapianto e le patologie che la possono richiedere e di<br />
favorire così negli alunni l’acquisizione di informazioni per operare scelte<br />
consapevoli e comportamenti corretti. Tale incontro è stato preceduto da una<br />
presentazione del progetto ed è stato seguito da riflessioni e confronti durante le<br />
ore di religione.<br />
• La classe ha partecipato al torneo “Libri liberi” organizzato dal Comune di<br />
Conegliano ed al concorso “Libernauta”.<br />
ESPERIENZE DI RICERCA, DI PROGETTO, DI AREA<br />
PROFESSIONALIZZANTE<br />
Non é stata svolta alcuna attività di area di progetto e non sono stati attivati Stages<br />
aziendali nel corso dell’anno.<br />
STAGES<br />
Il percorso, che gli allievi di questa classe hanno seguito nell’anno scolastico<br />
2010/2011, si é articolato in un modulo di formazione pratica in azienda, successivo a<br />
moduli didattici svolti in aula, per l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze di<br />
base e professionali che consentano poi allo studente di svolgere un ruolo attivo e da<br />
protagonista nella realtà sociale e lavorativa.<br />
La parte pratica non é stata solo un momento di lavoro vero e proprio: lo studente ha<br />
appreso anche come si svolge la vita lavorativa all’interno dell’azienda, come é<br />
strutturata l’organizzazione aziendale, quale é il suo organigramma e come si svolgono<br />
le varie attività.<br />
10
Il percorso formativo<br />
La “convenzione” stipulata tra scuola ed azienda é stata accompagnata da un<br />
“progetto formativo” in cui sono stati descritti gli obiettivi di apprendimento, le attività da<br />
svolgere, le conoscenze/competenze che possono arricchire lo studente, lo spazio fisico,<br />
gli strumenti e le modalità operative a disposizione dello studente.<br />
Obiettivo dello Stages é stato quello di:<br />
• contribuire a far scoprire il lavoro e le competenze in campo operativo<br />
• far conoscere la realtà aziendale e sviluppare idee imprenditoriali<br />
Nel suo percorso in azienda lo studente é stato seguito da un tutor interno e da un<br />
tutor esterno. Il tutor interno é stato un insegnante della classe che ha avuto il compito di<br />
mantenere i contatti con l’azienda e di essere disponibile in caso di eventuali disagi o<br />
necessità riscontrabili durante l’esperienza. Il tutor esterno é stato un componente<br />
dell’azienda che ha avuto il compito di seguire lo studente per tutta la durata<br />
dell’esperienza allo scopo di facilitarne l’inserimento nell’ambiente lavorativo e far capire<br />
come bisogna operare attivamente nella realtà aziendale.<br />
L’esperienza di STAGES ha permesso allo studente di:<br />
• occuparsi di qualcosa<br />
• farlo con qualcuno<br />
• usare capacità personali e professionali per raggiungere un obiettivo chiave<br />
Le abilità trasversali attese sono state:<br />
• affrontare nuove problematiche e tentare la loro soluzione<br />
• cooperare<br />
• esecuzione di compiti<br />
• accuratezza nel lavoro<br />
• gestione della comunicazione<br />
• assunzione di responsabilità<br />
L’attività di STAGES ha determinato una “crescita” dello studente in quanto:<br />
• ha conferito sicurezza<br />
• ha affinato il senso critico<br />
• ha assicurato spazi per la collaborazione<br />
• ha permesso di farsi conoscere<br />
• ha permesso di conoscere l’organizzazione aziendale<br />
• ha valorizzato conoscenze e competenze<br />
• ha orientato nella scelta universitaria o nell’entrata nel mondo del lavoro<br />
Il Consiglio di classe, in base alla scheda di valutazione redatta tutor aziendali, dai<br />
risultati e dagli atteggiamenti messi in mostra dagli studenti e dalla ricaduta sulla normale<br />
attività didattica, ritiene che gli Stages abbiano determinato negli studenti cambiamenti<br />
positivi nel profitto e nei comportamenti solo relativamente a quelle discipline<br />
direttamente coinvolte nell’attività.<br />
11
ESEMPI DI PROVE PLURIDISCIPLINARI EFFETTUATE IN<br />
PREPARAZIONE DELLA SECONDA E TERZA PROVA E CRITERI DI<br />
VALUTAZIONE<br />
Durante l’anno scolastico, nelle varie discipline, sono state utilizzate, da parte dei docenti,<br />
prove di verifica con tipologie scelte tra quelle definite nel Regolamento degli Esami di stato. In<br />
particolare, le verifiche hanno cercato di evidenziare la capacità di comprensione delle domande,<br />
la conoscenza degli argomenti, lo sviluppo logico e la pertinenza delle risposte, la proprietà di<br />
linguaggio, la capacità di organizzazione, di collegamento e rielaborazione di un argomento.<br />
In particolare nel mese di maggio sono state svolte simulazioni della prima, seconda e terza<br />
prova ( adottata la tipologia B) in preparazione delle prove scritte.<br />
In Appendice B sono indicati i testi delle prove e le materie coinvolte.<br />
12
PARTE TERZA:<br />
LE ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEI SINGOLI DOCENTI<br />
Il presente documento contiene le relazioni finali relative alle discipline dell’ultimo<br />
anno di corso.<br />
Queste sono redatte indicando i seguenti elementi:<br />
• obiettivi disciplinari raggiunti (conoscenze, competenze, capacità)<br />
• contenuti disciplinari e tempi dedicati a ciascun argomento/modulo<br />
• metodi didattici (lezione frontale, interattiva, gruppi di lavoro …)<br />
• mezzi e strumenti (testo adottato, videocassette, strumenti multimediali …)<br />
• verifiche (tipologia delle prove effettuate)<br />
Di seguito sono riportate le Relazioni finali dei singoli docenti.<br />
13
LINGUA E LETTERE ITALIANE<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Prof.ssa Collodel Gisella<br />
La preparazione della classe è nel complesso sufficiente. Pochi allievi si sono distinti per<br />
l’impegno, l’ interesse e la partecipazione conseguendo risultati più che positivi. Un allievo si è<br />
distinto per lo studio costante e l’impegno ad approfondire gli argomenti raggiungendo una buona<br />
preparazione e risultati a volte eccellenti. Altri allievi hanno una preparazione modesta e<br />
superficiale anche a causa di uno studio discontinuo. In relazione alla programmazione<br />
curriculare sono stati conseguiti, pertanto in modo differenziato, i seguenti obiettivi:<br />
CONOSCENZE:<br />
- conoscenza delle coordinate letterarie dell’Ottocento e del Novecento attraverso l’analisi di<br />
autori, opere e movimenti letterari;<br />
- conoscenza dei caratteri essenziali del profilo degli autori più significativi attraverso<br />
l’esame di un congruo numero di testi;<br />
- conoscenza delle relazioni che intercorrono tra gli autori e il contesto storico, socio-culturale<br />
e letterario di appartenenza;<br />
:<br />
COMPETENZE:<br />
- condurre un’ analisi sufficiente di un testo letterario individuando gli elementi stilistici e di<br />
contenuto che caratterizzano l’opera e l’autore;<br />
- contestualizzare sufficientemente opere analizzate in relazione all’epoca storica, alla<br />
poetica dell’autore e ai movimenti culturali di appartenenza;<br />
- utilizzare sufficienti abilità espressive in funzione di esposizioni ed argomentazioni orali.<br />
L’esposizione scritta è per la maggior parte degli alunni sufficientemente corretta ed<br />
adeguata; alcuni alunni si esprimono in modo disorganico, elementare, non sempre corretto<br />
a causa di poco esercizio e carenze pregresse.<br />
CAPACITA’:<br />
- utilizzare capacità di sintesi;<br />
- dimostrare alcuni autonomamente, altri con la guida dell’insegnante, capacità di rielaborare<br />
i contenuti;<br />
- dimostrare sufficiente capacità di effettuare collegamenti con la storia e in alcuni casi con<br />
la filosofia e con altre espressioni artistiche: pittura teatro musica e cinema.<br />
SCELTE METODOLOGICHE<br />
Gli argomenti sono stati affrontati attraverso:<br />
- lezioni frontali; autori ed opere sono stati presentati fornendo schemi di riferimento<br />
cronologici e concettuali;<br />
- esercitazioni in classe e a casa con analisi testuali appunti schemi sintesi;<br />
- esercizi di commento su testi letterari e su articoli di giornale che hanno fornito materiale<br />
per la stesura di testi argomentativi;<br />
- recupero di nozioni e di competenze in itinere.<br />
14
MATERIALI DIDATTICI<br />
- testo in adozione:<br />
G. BALDI-S. GIUSSO-M. RAZETTI-G. ZACCARIA, La letteratura. Paravia, volume 4- 5-6.<br />
VERIFICHE<br />
- la tipologia delle prove scritte si è adeguata ai modelli previsti dall’ esame di stato: tema,<br />
analisi testuali, tema-saggio, articolo di giornale, questionari strutturati.<br />
- orale: interrogazioni individuali, interventi singoli, discussione guidata.<br />
CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
- livello di sufficienza:<br />
scritto: pertinenza alla traccia e sviluppo degli argomenti proposti per linee essenziali con<br />
informazioni corrette; esposizione sintatticamente corretta anche se poco<br />
articolata; uso di lessico chiaro anche se limitato e sostanziale, correttezza<br />
ortografica.<br />
Orale: possesso dei contenuti nelle linee essenziali e competenze linguistiche semplici ma<br />
corrette.<br />
- livello superiore alla sufficienza:<br />
approfondimento dei contenuti, chiarezza, organicità e correttezza espositiva,<br />
rielaborazione personale degli argomenti.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
1. L’ETA’ ROMANTICA ( h 8 )<br />
- Il romanzo in Italia nell’età romantica<br />
- I Promessi Sposi e il romanzo storico: il quadro polemico del Seicento; l’intreccio del<br />
romanzo; il sugo della storia e il rifiuto dell’idillio; la Provvidenza e l’ironia.<br />
Testi: Lettura di passi significativi dei Promessi Sposi confrontati con il Fermo e Lucia.<br />
A. MANZONI: Da “ I Promessi Sposi”: La sventurata rispose. Cap X<br />
La redenzione di Renzo e la funzione salvifica di<br />
Lucia. Cap. XVII<br />
La conclusione del romanzo: paradiso domestico<br />
e promozione sociale. Cap. XXXVIII<br />
2.L’ETA’ POSTUNITARIA ( h 27)<br />
Lo scenario: storia, idee e letteratura<br />
- le strutture politiche, economiche e sociali della Destra e della Sinistra storica: vd.<br />
Programma di storia<br />
- le ideologie<br />
- il Positivismo<br />
- Il mito del progresso<br />
- Il rigore veristico<br />
Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano<br />
- Il Naturalismo francese: i fondamenti teorici, i precursori e la poetica di E. Zola.<br />
Testi: G. FLAUBERT: Da “Madame Bovary” I sogni romantici di Emma<br />
E. ZOLA: da “Il romanzo sperimentale”: Lo scrittore come operaio del progresso<br />
sociale.<br />
E. ZOLA: da “L'Assomoir”: L'alcool inonda Parigi<br />
- Il Verismo italiano: la poetica di Verga e di Capuana<br />
- Il Romanzo realista in Europa: caratteri del romanzo inglese e del romanzo russo.<br />
Testi: CH. DICKENS: da “Tempi difficili”: La città industriale<br />
15
F.DOSTOIEVSKIJ: da “Delitto e castigo”: I labirinti della coscienza.<br />
L.TOLSTOJ: da “Anna Karinina”: Il suicidio di Anna<br />
- il Verismo: caratteri e poetica<br />
- L’autore G. VERGA: La vita e la svolta verista<br />
la poetica dell’impersonalità<br />
la tecnica narrativa di Verga<br />
l’ideologia verghiana<br />
Il ciclo dei vinti: I Malavoglia: la vicenda, i temi, lingua e stile<br />
Mastro don Gesualdo: la vicenda e “la religione della roba”.<br />
Testi :Da “I Malavoglia”: I vinti e la fiumana del progresso<br />
Il mondo arcaico e l’irruzione della storia<br />
I Malavoglia e la comunità del villaggio<br />
L’abbandono del nido e la commedia dell’interesse<br />
Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta<br />
La conclusione: l’addio al mondo premoderno<br />
Da “Le Novelle rusticane”: La roba<br />
Libertà<br />
Da “Mastro don Gesualdo”: La morte di Mastro don Gesualdo<br />
3.IL DECADENTISMO ( h.26 )<br />
Lo scenario: cultura, idee e letteratura<br />
- l’origine del termine “decadentismo”<br />
- la visione del mondo decadente<br />
- la poetica e le tecniche espressive del Decadentismo<br />
- temi e miti della letteratura decadente.<br />
Testi: P.VERLAIN: da “Un tempo e poco fa”: Languore<br />
C. BAUDELAIRE: da “I fiori del male”: Corrispondenze.<br />
- il romanzo decadente: caratteri del romanzo europeo e italiano<br />
Testi: C. HUYSMANS: da “Controcorrente”: La realtà sostitutiva.<br />
O. WILDE: La Vita<br />
Da “Il ritratto di Dorian Gray” : I principi dell’estetismo<br />
Un maestro di edonismo<br />
L’autore: G. D’ANNUNZIO<br />
La vita<br />
L’estetismo e la sua crisi<br />
Il superomismo e l’influsso di Nietzsche<br />
Testi: Da “Il Piacere”: Un ritratto allo specchio<br />
Da “Le vergini delle rocce”: il programma politico del superuomo<br />
Da “Alcyione”: La pioggia nel pineto.<br />
I pastori<br />
L’autore: G. PASCOLI<br />
La vita e la visione del mondo<br />
La poetica del fanciullino<br />
Le soluzioni formali<br />
L’ideologia politica<br />
Testi: Da “Il fanciullino”: Una poetica decadente<br />
Da “Myricae”: Novembre<br />
X Agosto<br />
L’assiuolo<br />
Da “Canti di Castelvecchio”: Il gelsomino notturno<br />
La grande proletaria si è mossa: il nazionalismo pascoliano<br />
16
4. IL PRIMO NOVECENTO ( h 16 )<br />
Lo scenario: storia, idee e letteratura<br />
- la situazione storica: l’età giolittiana e l’Italia in guerra ( vd. programma di storia)<br />
- l’ideologia: la crisi del positivismo, la relatività e la psicanalisi<br />
- il romanzo del Novecento: nasce il romanzo psicologico<br />
L’autore: I. SVEVO<br />
La vita<br />
La formazione culturale: Shopenhauer e Freud<br />
Il primo romanzo: “Una vita”: la vicenda e la figura dell’inetto<br />
La coscienza di Zeno: le vicende, le novità strutturali, i personaggi, malattia e salute, le<br />
tecniche narrative.<br />
Testi: Da “Una vita”: Le ali del gabbiano<br />
Da “La coscienza di Zeno”: La morte del padre<br />
La salute “malata” di Augusta<br />
La profezia di un’apocalisse cosmica.<br />
L’autore: L. PIRANDELLO<br />
Vita e formazione<br />
La visione del mondo: il vitalismo e la trappola sociale<br />
La poetica: l’umorismo<br />
La produzione: le novelle, i romanzi e il teatro: caratteri, temi e personaggi<br />
Testi: L’umorismo: un’arte che scompone il reale<br />
Da “Novelle per un anno”: Il treno ha fischiato<br />
Da “Il Fu Mattia Pascal”: La costruzione della nuova identità e la sua crisi,<br />
Lo strappo nel cielo di carta e la “Lanterninosofia”<br />
Da “Uno, nessuno e centomila”: Nessun nome<br />
“Il giuoco delle parti” ( lettura integrale )<br />
5. LA POESIA DEL NOVECENTO (h12)<br />
I contenuti sotto elencati verranno svolti presumibilmente dai primi giorni di maggio fino al termine delle<br />
lezioni.<br />
Il contesto storico del Primo Novecento<br />
La stagione delle avanguardie<br />
I Futuristi<br />
Testi: F. T. MARINETTI: I Manifesti del Futurismo<br />
Da: “Zang tumb tuuum”: Bombardamento<br />
Il contesto storico-culturale fino al secondo dopoguerra<br />
L’autore: G. UNGARETTI<br />
La vita e la produzione poetica<br />
Testi: Da “L’Allegria”: Veglia<br />
I fiumi<br />
Mattina<br />
Soldati<br />
L’ermetismo: caratteri<br />
L’autore: S. QUASIMODO<br />
La vita e la produzione poetica<br />
Testi: Da “ Acque e terre “ : Ed è subito sera<br />
Alle fronde dei salici<br />
Uomo del mio tempo<br />
17
L’autore: E. MONTALE<br />
La vita e la produzione poetica<br />
Testi: Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola<br />
Meriggiare pallido e assolto<br />
Spesso il male di vivere ho incontrato<br />
Il Docente:<br />
Prof.ssa Collodel Gisella<br />
STORIA<br />
18
RELAZIONE FINALE<br />
Prof.ssa Collodel Gisella<br />
La preparazione della classe è nel complesso soddisfacente. Un discreto gruppo di ragazzi ha<br />
manifestato interesse e impegno per lo studio degli argomenti ottenendo buoni risultati. Qualche<br />
allievo rimane a livelli sufficienti o modesti a causa di uno studio superficiale e discontinuo. In<br />
relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i i seguenti obiettivi :<br />
La classe ha acquisito:<br />
CONOSCENZE<br />
- conoscenza degli eventi generali e dei processi globali avvenuti dalla seconda metà<br />
dell’ottocento al secondo dopoguerra,<br />
- conoscenza del linguaggio e della terminologia specifica della disciplina;<br />
La maggioranza degli alunni sa:<br />
COMPETENZE<br />
- inquadrare e analizzare un avvenimento storico nei suoi tratti essenziali;<br />
- utilizzare termini e concetti specifici nell’ambito storico-culturale.<br />
La classe mediamente ha:<br />
CAPACITA’<br />
- capacità di cogliere i rapporti causa ed effetto nelle loro articolazioni essenziali;<br />
- capacità di identificare somiglianze e differenze;<br />
- capacità sufficiente di considerare gli eventi storici nella loro complessità e nella interazione tra<br />
i fatti politici economici sociali e culturali;<br />
- capacità di esporre in modo chiaro e coerente i contenuti<br />
SCELTE METODOLOGICHE<br />
Gli argomenti e gli avvenimenti sono stati affrontati attraverso;<br />
- lezione frontale di presentazione con scaletta e schemi;<br />
- parziale lettura e commento in classe delle parti più complesse del manuale;<br />
- utilizzazione del manuale in adozione, con indicazioni per lo studio domestico;<br />
- risposta ai quesiti di chiarimento degli alunni e discussione collettiva sugli argomenti;<br />
- recupero in itinere con continui richiami e collegamenti con gli argomenti affrontati<br />
precedentemente.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Testo adottato:<br />
M. Palazzo-M. Bergese: Clio Magazine. Fine Ottocento-il Novecento e l’inizio del XXI secolo, vol. 2<br />
B-vol.3A e 3B.<br />
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE<br />
Sono stati utilizzati come prove di verifica: interrogazioni individuali, interventi, discussioni in<br />
classe, questionari strutturati e test a risposta multipla<br />
19
CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
Livello di sufficienza:<br />
- Conoscenza dei fondamentali eventi storici nel loro contesto spazio-temporale e nelle loro<br />
implicazioni di causa-effetto.<br />
- Capacità di esporre gli argomenti in modo complessivamente chiaro e coerente.<br />
Livello superiore alla sufficienza:<br />
- Sicuro possesso dei contenuti e utilizzo del linguaggio specifico.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
1. L’EUROPA NELL’ETA’ INDUSTRIALE ( 21h)<br />
L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra storica<br />
- La Destra storica al potere e il completamento dell’unità<br />
- La Sinistra storica al potere, il governo Crispi e la crisi di fine secolo<br />
La seconda rivoluzione industriale<br />
- Confronto tra la prima e la seconda rivoluzione industriale<br />
- La catena di montaggio<br />
- Il capitalismo monopolistico e finanziario<br />
- La critica al progresso<br />
Le grandi potenze europee e internazionali<br />
- La Francia, la Germania e l’Inghilterra nella seconda metà del XIX sec.<br />
- L’espansione degli Stati Uniti e la nascita del Giappone moderno<br />
La spartizione imperialista del mondo<br />
- L’imperialismo: cause, caratteri e manifestazioni<br />
- La spartizione dell’Africa e dell’Asia<br />
- La crisi delle relazioni internazionali<br />
2. IL PRIMO NOVECENTO E LA GRANDE GUERRA ( h 20 )<br />
La società di massa<br />
- Caratteri della società di massa<br />
- Il dibattito politico sociale<br />
- Le nuove ideologie: nazionalismo, razzismo e irrazionalismo<br />
L’età giolittiana<br />
- Caratteri dell’età e il decollo industriale italiano<br />
- Il doppio volto di Giolitti<br />
- La conquista della Libia e la crisi dell’età giolittiana<br />
La prima guerra mondiale<br />
- Le cause del conflitto e l’Italia in guerra<br />
- Gli avvenimenti dal 1915 al 1918 e i trattati di pace<br />
La rivoluzione russa<br />
- L’impero russo dal 1800 ai primi anni del 1900<br />
- Le tre rivoluzioni russe<br />
- La nascita dell’URSS e il governo Lenin<br />
- L’URSS di Stalin<br />
Il primo dopoguerra<br />
- I problemi del dopoguerra<br />
20
- Il biennio rosso in Europa e uno sguardo alla situazione internazionale<br />
3. LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE E I REGIMI AUTORITARI ( h 14 )<br />
L’Italia tra le due guerre: il fascismo<br />
- La crisi del dopoguerra e il biennio rosso in Italia<br />
- Nascita, evoluzione del fascismo e la marcia su Roma<br />
- La fase legalitaria e la dittatura fascista<br />
- La guerra d’Etiopia e l’alleanza con la Germania<br />
- L’Italia antifascista<br />
La crisi del 29<br />
- Gli anni ruggenti<br />
- Il Big Crash<br />
- Roosevelt e il New Deal<br />
La Germania tra le due guerre: il nazismo<br />
- La Repubblica di Weimar<br />
- L’origine, l’evoluzione e i caratteri del nazismo<br />
- Il 3° Reich<br />
- Economia e società durante il nazismo<br />
4. IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE E IL DOPOGUERRA ( h 9 )<br />
I contenuti sotto elencati verranno svolti presumibilmente dai primi giorni di maggio fino al termine delle<br />
lezioni<br />
Verso la guerra<br />
- Le cause del conflitto e uno sguardo alle tensioni internazionali<br />
- La guerra civile spagnola<br />
- La vigilia della guerra mondiale<br />
Il mondo in guerra<br />
- Gli anni di guerra: dalla guerra lampo al dominio nazista, dalla svolta del 1942-43 alla vittoria<br />
degli alleati nel 1945<br />
- I progetti di pace e la resistenza in Italia<br />
Le origini della guerra fredda: caratteri generali<br />
Il dopoguerra in Italia e la costituente<br />
- La ricostruzione<br />
- Dalla monarchia alla repubblica.<br />
Il Docente:<br />
Prof.ssa Collodel Gisella<br />
LINGUA STRANIERA - INGLESE<br />
21
RELAZIONE FINALE<br />
Prof.ssa Migliorini Graziana<br />
Classe 5 AM<br />
Testi Utilizzati: On Mechanics, Martelli-Creek, Minerva Italica<br />
Presentazione della classe:<br />
In questa classe , il programma è stato svolto abbastanza regolarmente , anche se<br />
a volte l’insegnante è stata costretta a richiamare all’attenzione alcuni alunni che<br />
hanno dimostrato poca autodisciplina e un impegno superficiale ed estemporaneo<br />
. Durante le ore di lezione si è cercato di recuperare parzialmente le difficoltà nel<br />
riutilizzo delle strutture grammaticali e si sono potenziate le quattro abilità<br />
linguistiche, conseguendo per la quasi totalità degli studenti risultati<br />
complessivamente accettabili .<br />
Per quanto concerne il profitto, emerge un ristretto gruppo di alunni che si è<br />
distinto per impegno e interesse costanti per la materia; questi hanno raggiunto<br />
risultati discreti sia per quanto concerne la conoscenza della lingua sia per le<br />
competenze nell’uso della stessa.<br />
La rimanente parte della classe è riuscita a raggiungere un livello di preparazione<br />
quasi sempre accettabile anche se poco approfondita e priva di rielaborazione, a<br />
causa di un impegno e di una partecipazione poco attivi e costanti.<br />
Conoscenze: gli allievi conoscono:<br />
• le fondamentali strutture grammaticali<br />
• le funzioni linguistiche di base per interagire in modo autonomo in contesti<br />
comunicativi in L2<br />
• il lessico specifico degli argomenti trattati<br />
Abilità: gli allievi sono in grado di:<br />
• comprendere in maniera globale testi orali e scritti di media difficoltà<br />
• usare le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche acquisite<br />
• esprimersi oralmente in modo sostanzialmente corretto<br />
• dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e macchinari con un lessico<br />
appropriato.<br />
Competenze: in diversa misura, gli alunni possiedono competenze di ascolto, attenzione,<br />
comprensione ma la produzione è per lo più mnemonica.<br />
Metodo: la metodologia si è basata sull’approccio comunicativo, con lo sviluppo graduale delle<br />
quattro abilità linguistiche: leggere, scrivere, parlare, comprendere.<br />
Si è cercato di usare per quanto possibile la lingua straniera in classe e gli alunni hanno avuto<br />
modo di svolgere varie tipologie di esercizi, anche in laboratorio multimediale, per poter acquisire<br />
una certa autonomia nell’uso della lingua. In quest’ultimo anno è stata data particolare<br />
importanza alla comprensione di testi orali e scritti e alla correttezza formale.<br />
Materiale didattico: libri di testo, riviste e fotocopie.<br />
22
Tipi di verifiche: sono state svolte prove scritte e verifiche orali concernenti il lavoro svolto<br />
in classe. Le prove orali hanno riguardato argomenti di uso quotidiano e di civiltà, relazioni su<br />
argomenti specifici, risposta a domande di carattere generale e di argomento tecnico.<br />
Nelle prove scritte , gli alunni dovevano dare definizioni, fare descrizioni e trattazioni sintetiche su<br />
argomenti tecnici .<br />
Argomenti trattati<br />
Modulo 1:<br />
Modulo 2:<br />
• What is a computer ? How does it work ?<br />
• What is the Internet ?<br />
• C.A.D. C.A.M.<br />
• The good , the bad and google .<br />
• What is a robot ?<br />
• Industrial robots : pros and cons .<br />
• Machine-tools .<br />
• CNC machine-tools .<br />
• The robotic arm .<br />
• Sources of Energy<br />
• Solar Energy<br />
• Alternative energy sources .<br />
• Nuclear Power and Environment<br />
• Safety at work .<br />
• Hazards in workshops<br />
• Electrical hazards .<br />
• How car engines work .<br />
• Diesel engine .<br />
• Green cars .<br />
Conegliano, 15 maggio 2012<br />
Il Docente:<br />
Prof.ssa Graziana Migliorini<br />
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI<br />
DIRITTO<br />
23
RELAZIONE FINALE<br />
Prof. Gian Paolo Pradella<br />
Il programma è stato svolto cercando di raggiungere gli obiettivi realisticamente perseguibili<br />
nell'esiguo tempo a disposizione: due sole ore settimanali, per un totale di circa 60 ore<br />
nell’anno scolastico.<br />
Si è cercato di collegare gli istituti studiati a fattispecie concrete in modo da ottenere un<br />
migliore coinvolgimento e una più attiva partecipazione da parte degli studenti che hanno,<br />
mediamente, dimostrato sufficiente interesse per la disciplina anche se, a volte, senza la<br />
partecipazione attiva al dialogo educativo.<br />
Gli obiettivi fissati in sede di programmazione iniziale miravano a:<br />
• acquisire i contenuti specifici della disciplina (conoscenze);<br />
• decodificare, organizzare e rielaborare i contenuti degli argomenti di studio<br />
(competenze);<br />
• esporre in forma chiara i contenuti essenziali della disciplina utilizzando gli strumenti<br />
dell’analisi e della sintesi (capacità).<br />
Nel corso dell’anno scolastico sono stati conseguiti i seguenti risultati:<br />
CONOSCENZE:<br />
L’allievo conosce, con diversi livelli di approfondimento, la nozione giuridica di<br />
imprenditore e di impresa, sa classificare e distinguere i vari tipi di imprenditori, conosce la<br />
nozione di contratto di società e i caratteri fondamentali dei vari tipi di società, conosce gli<br />
aspetti essenziali del contratto di lavoro subordinato e della legislazione sociale. Per<br />
quanto riguarda economia industriale sa che cosa si intende per attività economica e<br />
conosce la nozione di sistema azienda con la sua organizzazione, le varie operazioni e<br />
aree della gestione. Conosce inoltre l’impostazione per la rilevazione e contabilità<br />
aziendale che ha come obiettivo il Bilancio d’Esercizio e la sua analisi. Comprende quindi<br />
il significato di patrimonio, di costi e ricavi, per giungere ad una semplice analisi<br />
patrimoniale-finanziaria ed economica dell’azienda. Conosce per grandi linee la Breakeven<br />
analysis e l’approccio ad una gestione aziendale programmata e controllata.<br />
COMPETENZE:<br />
Gli allievi sono, mediamente, in grado di interpretare la normativa civilistica e di cogliere le<br />
principali problematiche economico-aziendali.<br />
CAPACITA':<br />
La maggior parte degli allievi espone gli elementi essenziali della disciplina utilizzando un<br />
linguaggio giuridico-economico appropriato e sono in grado di risolvere semplici casi<br />
proposti.<br />
METODOLOGIE:<br />
Presentazione degli argomenti da trattare evidenziando, il più possibile, i collegamenti con la<br />
realtà (per stimolare curiosità ed interesse). Lezione frontale con coinvolgimento della classe<br />
e discussione guidata, chiarimenti degli eventuali quesiti o dubbi per consentire di cogliere<br />
24
l’essenza e la finalità degli argomenti oggetto di studio.<br />
MATERIALI DIDATTICI:<br />
Libro di testo: “Diritto ed economia industriale” G. Baccelli – C. Robecchi , Ed. Scuola &<br />
Azienda; appunti dell'insegnante.<br />
TIPOLOGIE DI PROVE:<br />
Le verifiche formative sono state prevalentemente orali; quelle sommative sia orali che<br />
scritte.<br />
SVILUPPO TEMPORALE E INDICAZIONI SINTETICHE SUL PROGRAMMA SVOLTO:<br />
• SETTEMBRE: il rapporto di lavoro subordinato (cenni a: i collaboratori<br />
dell’imprenditore – lavoratori subordinati e lavoratori autonomi; i contratti di lavoro<br />
collettivi ed individuali; la cessazione del rapporto di lavoro);<br />
• OTTOBRE: l’imprenditore; il piccolo imprenditore e l’imprenditore agricolo;<br />
l’imprenditore commerciale e lo statuto dell’imprenditore commerciale;<br />
• NOVEMBRE: l'azienda e i segni distintivi; le creazioni dell’ingegno; le invenzioni; il<br />
know how; l’avviamento;<br />
• DICEMBRE: le società in generale; il contratto di società e i diversi tipi di società;<br />
• GENNAIO: le società di persone e le società di capitali;<br />
• FEBBRAIO: le società di capitali S.p.a. e S.r.l. (in particolare per la società per<br />
azioni solo il modello tradizionale di governance);<br />
• MARZO: il sistema azienda e la sua organizzazione;<br />
• APRILE: la gestione delle aziende; il bilancio d’esercizio;<br />
• MAGGIO: l’analisi del bilancio d’esercizio; la Break-even analysis;<br />
• GIUGNO: l’attività di programmazione e controllo.<br />
Conegliano, 15 maggio 2012<br />
Gli studenti:<br />
L’insegnante<br />
Gian Paolo Pradella<br />
25
MATEMATICA<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Prof.ssa: Manoppella Maria Teresa<br />
L’attenzione e l’interesse dimostrati da gran parte degli allievi durante le lezioni, almeno<br />
fino alla prima metà dell’anno scolastico, hanno permesso al docente un’impostazione<br />
metodologica unitaria di tutte le attività finalizzate al raggiungimento di gran parte degli<br />
obiettivi programmati. La partecipazione attiva è stata invece limitata ad un ristretto<br />
numero di allievi che hanno contribuito a vivacizzare l’attività didattica con interventi<br />
significativi e pertinenti. Per quanto riguarda i contenuti, nel corso del I trimestre è stato<br />
lasciato ampio spazio al recupero del calcolo differenziale, non adeguatamente<br />
approfondito nel corso del IV anno, e allo studio di funzioni . Nel secondo periodo<br />
dell’anno invece, a causa del profitto degli allievi diminuito con la crescente difficoltà degli<br />
argomenti trattati e per il loro impegno non adeguato e discotinuo, i tempi previsti per lo<br />
svolgimento del blocco tematico relativo agli integrali sono stati dilatati. Pertanto, al fine di<br />
garantire a tutti gli allievi un livello minimo di conoscenze e per stimolare la comprensione<br />
e la rielaborazione degli argomenti, durante le lezioni sono state predisposte esercitazioni<br />
collettive guidate.<br />
Il percorso logico- deduttivo programmato è stato effettuato in maniera autonoma e<br />
consapevole solo da pochi allievi che hanno ottenuto risultati mediamente buoni.<br />
Per gli altri invece il profitto conseguito è stato appena sufficiente e in alcuni casi non<br />
sufficiente a causa di una preparazione incompleta o non adeguatamente approfondita.<br />
Solo un allievo nell’arco di tutto il triennio ha effettuato il percorso cognitivo in maniera<br />
completa , approfondita e attenta nella rielaborazione personale dei contenuti sia<br />
nell’ambito teorico che operativo.<br />
Considerate le finalità generali del corso e la programmazione didattica disciplinare e<br />
personale, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:<br />
CONOSCENZE<br />
Gran parte degli allievi conosce i temi fondamentali affrontati nel corso di questo anno<br />
scolastico, almeno per quanto riguarda i contenuti minimi, ma molto diversificati si<br />
presentano il livello di assimilazione e il grado di approfondimento degli stessi.<br />
COMPETENZE<br />
Gli allievi, sia pure a diversi livelli di correttezza e completezza nel calcolo e di autonomia<br />
nella scelta dei metodi adeguati, sono in grado di applicare le conoscenze acquisite; pochi<br />
di loro sanno esprimere le stesse utilizzando la terminologia e il simbolismo specifici della<br />
disciplina.<br />
CAPACITA<br />
In situazioni di media difficoltà gli allievi sanno, sempre a diversi livelli, operare semplici<br />
collegamenti tra i vari temi trattati e sanno utilizzare gli strumenti dell’analisi per risolvere<br />
esercizi e problemi.<br />
Se guidati , sanno condurre la dimostrazione dei teoremi fondamentali dell’analisi e /o<br />
fornirne un’adeguata interpretazione geometrica.<br />
26
1. Blocchi tematici<br />
1 Calcolo differenziale e studio di funzioni<br />
2 Calcolo integrale ed applicazioni<br />
2. Obiettivi raggiunti e contenuti disciplinari<br />
1. Calcolo differenziale e studio di funzioni.<br />
Obiettivi raggiunti.<br />
La maggior parte degli allievi:<br />
− Sa calcolare gli asintoti di una funzione.<br />
− Sa enunciare e fornire un’interpretazione<br />
geometrica dei teoremi di Rolle e di<br />
Lagrange.<br />
− Sa riconoscere le forme indecise per il<br />
calcolo dei limiti con la regola di De<br />
L’Hopital.<br />
− Sa calcolare massimi , minimi e flessi d<br />
una funzione.<br />
− Conosce il percorso per lo studio di una<br />
funzione e sa tracciarne il grafico.<br />
− Conosce il significato, anche geometrico,<br />
del differenziale di una funzione.<br />
2. Calcolo integrale ed applicazioni.<br />
Obiettivi raggiunti.<br />
La maggior parte degli allievi:<br />
Contenuti disciplinari. (*)<br />
Calcolo di limiti e continuità di una<br />
funzione (ripasso).<br />
Calcolo di derivate di funzioni<br />
semplici e composte .<br />
Determinazione della tangente al<br />
grafico di una funzione.<br />
Teorema di Rolle e di Lagrange<br />
enunciato e dimostrazione.<br />
Teorema di De L’Hopital (solo<br />
enunciato).<br />
Studio completo di una funzione:<br />
funzioni fratte , esponenziali,<br />
logaritmiche e irrazionali.<br />
Ricerca di massimo e di minimo<br />
assoluto.<br />
Differenziale.<br />
Contenuti disciplinari. (*)<br />
tempi<br />
h. 6<br />
h. 12<br />
h. 9<br />
h. 17<br />
h. 5<br />
h. 2<br />
tempi<br />
27
− Conosce il concetto di primitiva di una<br />
funzione continua e sa determinare le<br />
primitive delle funzioni fondamentali.<br />
− Conosce il legame tra l’operatore<br />
differenziale e l’operatore integrale.<br />
− Conosce le proprietà dell'integrale<br />
indefinito.<br />
− Sa calcolare l’integrale indefinito di<br />
semplici funzioni con i metodi di decomposizione,<br />
di sostituzione e per parti.<br />
− Conosce il significato geometrico<br />
dell’integrale definito e lo utilizza per<br />
dare significato alle relative proprietà.<br />
− Sa enunciare il teorema fondamentale<br />
del calcolo integrale e la conseguente<br />
relazione di Newton - Leibniz per il<br />
calcolo di un integrale definito.<br />
− Sa calcolare l’area di un trapezoide.<br />
− Sa calcolare l’area della regione di piano<br />
limitata da grafici di funzioni continue.<br />
− Sa calcolare il volume di un solido di<br />
rotazione.<br />
− Sa calcolare integrali impropri nei casi<br />
più semplici.<br />
Integrali indefiniti: definizione e<br />
proprietà.<br />
Integrali immediati.<br />
Metodi di integrazione indefinita:<br />
decomposizione, sostituzione e<br />
per parti.<br />
Integrazione delle funzioni fratte.<br />
Integrale definito: definizione e<br />
proprietà.<br />
Trapezoide: interpretazione<br />
geometrica dell’integrale definito.<br />
Teorema della media: valore<br />
medio di una funzione.<br />
Teorema di Torricelli .<br />
Area della parte di piano delimitata<br />
da un contorno curvilineo.<br />
Volume dei solidi di rotazione.<br />
Semplici casi di integrazione<br />
impropria .<br />
h. 20<br />
h. 8<br />
h. 5<br />
h. 8<br />
h. 4<br />
(*) Per una descrizione più dettagliata dei contenuti disciplinari si fa riferimento al<br />
programma didattico depositato in segreteria .<br />
3. Scelte metodologiche<br />
Dopo la verifica dei prerequisiti necessari per un corretto approccio ad ogni nuovo<br />
segmento conoscitivo, il medesimo è stato:<br />
− presentato attraverso problemi;<br />
− svolto mediante lezioni frontali;<br />
− corredato da esercizi, esempi e controesempi atti a favorire nell’allievo un’adeguata<br />
conoscenza e comprensione dei concetti nuovi;<br />
− recuperato e/o approfondito mediante lezioni interattive docente – studente e mediante<br />
la correzione in classe del lavoro domestico .<br />
Va precisato che, nel corso dello sviluppo dei blocchi tematici, la trattazione dei vari<br />
argomenti ha privilegiato l’aspetto applicativo piuttosto che quello teorico.<br />
4. Strumenti, materiali ed esperienze<br />
Per lo sviluppo degli argomenti si è fatto costante riferimento al libro di testo.<br />
5. Strumenti della valutazione<br />
Per controllare l’intero processo di apprendimento sono state predisposte periodiche<br />
verifiche scritte ed orali. Tipologie delle prove scritte utilizzate:<br />
28
− Prove tradizionali ( risoluzione di esercizi e/o problemi ).<br />
− Prove strutturate (quesiti a scelta multipla, vero o falso ) per integrare le prove orali .<br />
− Trattazione sintetica di argomenti completata con esercizi a rapida risoluzione.<br />
6. Criteri di valutazione<br />
La valutazione del profitto è stata fatta in base ai dati forniti dalle prove scritte ed orali ;<br />
si è tenuto conto anche dell’ interesse, della partecipazione in classe da parte dell’allievo e<br />
dei progressi ottenuti rispetto al suo livello di partenza. La corrispondenza fra voti e livelli<br />
di apprendimento degli allievi è stata determinata con riferimento alla griglia di valutazione<br />
del POF.<br />
Per le prove scritte, i quesiti dei compiti sono stati strutturati in modo da attribuire a<br />
ciascuno un punteggio adeguato alle difficoltà. Per la formulazione del voto gli indicatori<br />
sono stati:<br />
‣ Conoscenza.<br />
‣ Comprensione.<br />
‣ Applicazione.<br />
‣ Rielaborazione<br />
‣ Uso corretto del simbolismo<br />
Per le prove orali gli indicatori sono stati:<br />
‣ Conoscenza.<br />
‣ Coerenza dei ragionamenti.<br />
‣ Correttezza espositiva<br />
La sufficienza si è inteso conseguita in presenza , da parte dell’allievo , di una conoscenza<br />
completa anche se non approfondita dei temi trattati e di una applicazione generalmente<br />
corretta o priva di gravi scorrettezze.<br />
Il Docente:<br />
Prof.ssa Manoppella Maria Teresa<br />
29
MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Prof. Zanardo Enzo<br />
La classe, costituita da 19 allievi di cui provenienti dalla 4Am 18 e l’allievo Dimetto da altro corso,<br />
ha percorso un iter formativo complessivamente regolare ed è arrivata all'esame di stato con una<br />
preparazione mediamente sufficiente, per qualcuno ottima per qualche altro più che buona, per<br />
qualche altro ai limiti della sufficienza.<br />
Il 5° anno di corso conclude sostanzialmente un iter formativo che si completa con l’applicazione<br />
di tutte le conoscenze acquisite durante il triennio ponendosi come obiettivi quelli di seguito<br />
elencati:<br />
1. Conoscenza dei principi fondamentali che stanno alla base del funzionamento delle<br />
macchine, della loro progettazione, della verifica e del controllo delle grandezze e delle<br />
misure;<br />
2. Operare scelte personali sui parametri progettuali in funzione delle diverse applicazioni,<br />
sapere valutare criticamente i risultati ottenuti, anche quelli di tipo sperimentale;<br />
3. Favorire un approccio logico, critico e per quanto possibile professionale che permetta un<br />
buon inserimento nel mondo del lavoro;<br />
4. Avere sufficienti conoscenze e capacità che permettano anche il proseguimento degli studi<br />
universitari;<br />
A tutt’oggi i periti hanno la possibilità, previo tirocinio e superamento di un esame abilitante, di<br />
iscriversi ad un albo professionale e quindi di esercitare anche una attività libero-professionale,<br />
questo comporta che il diplomato debba avere una buona conoscenza delle leggi relative alle<br />
discipline studiate ed una buona capacità applicativa delle stesse oltre che una sufficiente<br />
conoscenza della legislazione tecnica vigente.<br />
Analizzando la classe si fa presente che gli allievi provengono dalla 4Am ad eccezione<br />
dell’allievo Dimetto Mattia. Alcuni allievi presentano un curriculum sostanzialmente regolare e si<br />
sono dimostrati durante il percorso formativo elementi di traino e di riferimento, altri invece non<br />
hanno reso come avrebbero potuto essenzialmente per mancanza di impegno, passione e<br />
continuità nello studio.<br />
30
Il programma svolto, anche se con qualche difficoltà vista la diminuzione di una ora settimanale<br />
(da 5 a 4), è stato sostanzialmente quello previsto in fase di programmazione ad inizio anno sia<br />
con riferimento alle finalità che agli obiettivi minimi da raggiungere, alcuni argomenti sono stati<br />
trattati a fondo ed in modo esaustivo altri sono stati trattati con lo scopo di darne conoscenza ma<br />
non in modo approfondito. Il numero limitato di allievi teoricamente avrebbe dovuto significare<br />
maggiore resa scolastica invece ciò non si è verificato soprattutto per mancanza di impegno da<br />
parte di alcuni. L’allievo Dal Bò ha partecipato alla gara nazionale di <strong>meccanica</strong> in<br />
rappresentanza dell’Istituto l’anno scorso.<br />
FINALITA' ED OBIETTIVI DEL CORSO<br />
1) Comprensione di alcuni semplici procedimenti tipici della disciplina.<br />
2) Acquisizione di metodiche relative alla soluzione di problemi nuovi, agli aspetti progettuali<br />
e tecnico costruttivi.<br />
3) Comprensione del rapporto esistente tra i principi teorici della <strong>meccanica</strong> e delle macchine<br />
e l’ambiente produttivo.<br />
4) Valutazione delle potenzialità e conoscenza dei limiti di applicabilità delle leggi studiate.<br />
5) Realistiche capacità di applicazione dei principi teorici alle problematiche reali, analisi<br />
critica delle soluzioni proposte e conoscenza dei loro limiti.<br />
6) Abitudine alla ricerca di un riscontro pratico delle ipotesi risolutive proposte e delle soluzioni<br />
adottate. Analisi corretta delle unità di misura.<br />
7) Uso di un linguaggio appropriato e corretto sia sotto il profilo tecnico-scientifico che nei<br />
rapporti con gli altri ed eventualmente con le istituzioni.<br />
SUDDIVISIONE DELL’ ATTIVITA’ DIDATTICA IN MODULI<br />
1. Modulo (Meccanica):<br />
Si compone delle seguenti unità didattiche:<br />
Ripasso unità di misura ed argomenti fondamentali del 4° anno;<br />
Dimensionamento e verifica di semplici organi meccanici con compiti di trasmissione di forze,<br />
coppie, potenza ecc..;<br />
Meccanismo biella manovella, studio cinematico e dimensionamento meccanico;<br />
Bilanciamento statico e dinamico delle macchine, equilibramento di alberi;<br />
Trasmissione del moto con frizioni, piane, cilindriche, coniche ecc..;<br />
Trasmissione del moto con giunti rigidi, elastici, ruote dentate cilindriche a denti dritti ed elicoidali,<br />
ruote dentate coniche parametri funzionali, pignone e cremagliera, ruotismi ordinari e cenni su<br />
quelli epicicloidali;<br />
Trasmissione del moto con elementi deformabili quali cinghie piane, trapezoidali, multiVi, dentate<br />
ecc..;<br />
Recipienti in pressione in parete sottile, calcolo semplificato;<br />
Cuscinetti a strisciamento radiali e assiali, lubrificazione ed asportazione del calore, criteri<br />
progettuali, dimensinamento, cuscinetti volventi, parametri funzionali e scelta;<br />
Velocità critiche flessionali e torsionali, importanza della conoscenza della velocità critica in<br />
funzione della valutazione della frequenza di risonanza, vibrazioni;<br />
Organi di regolazione del moto, accumulatori di energia quali i volani a disco pieno, anulare, a<br />
razze;<br />
Regolatori tachimetrici di Watt, Porter, Hartung;<br />
Principi di funzionamento, caratteristiche e proporzionamento delle molle di flessione e torsione;<br />
Cenni sulla fatica relativamente alla resistenza degli organi meccanici;<br />
Sistemi di collegamento fissi e smontabili quali saldature, calettamenti, forzamenti, bullonature,<br />
linguette, profili scanalati ecc..;<br />
Cenni sugli apparecchi di trasporto e/o sollevamento, inerzia di avviamento e frenatura;<br />
31
2. Modulo (Macchine a fluido):<br />
Si compone delle seguenti unità didattiche:<br />
Ripasso unità di misura e teoria dei gas del 4° anno;<br />
Ripasso dei cicli termodinamici teorici e confronto con quelli reali, vedi ciclo Otto, Diesel,<br />
Sabathè, Bryton-Joule, Rankine, uso del diagramma di Mollier in T-S e H-S;<br />
Macchine frigorifere, pompe di calore, uso del diagramma p-h per fluidi frigorigeni;<br />
Macchine pneumofore quali ventilatori centrifughi e assiali, compressori volumetrici monostadio e<br />
pluristadio ecc..;<br />
Impiego della sovralimentazione nei motori a C.I., compressori volumetrici e turbocompressori;<br />
Ripasso dei principi della trasmissione del calore per conduzione, convezione, irraggiamento per<br />
pareti monostrato e pluristrato, cilindriche, cenni sugli scambiatori di calore in equicorrente e<br />
controcorrente;<br />
Combustibili e loro caratteristiche, reazioni di combustione, rapporto di dosatura, carburazione,<br />
prodotti della combustione, impieghi nei motori endo ed esotermici;<br />
La suddivisione in due moduli <strong>meccanica</strong> e macchine, anche se trattasi di argomenti della stessa<br />
disciplina, è stata ritenuta logica in quanto principi e formule di base sono, per natura degli<br />
argomenti stessi, diversi.<br />
ASPETTI DIDATTICI<br />
L’insegnamento delle discipline <strong>meccanica</strong> e macchine a fluido ha come obiettivo fare maturare<br />
nei ragazzi una metodologia corretta e personale, fondata su buone conoscenze teoriche delle<br />
discipline e di applicazione delle stesse, permettere la comprensione e la fattiva soluzione di<br />
problematiche reali.<br />
Agli allievi viene inoltre richiesto di saper gestire le conoscenze e di possedere competenze e di<br />
sapere affrontare aggiornamenti autonomi. In particolare si tiene conto del carattere specialistico<br />
di alcune discipline, ma anche della valenza propedeutica che esse possono avere, si cercherà di<br />
favorire in particolare:<br />
• La comprensione dei procedimenti teorici.<br />
• L'acquisizione di contenuti relativi alle problematiche tecniche.<br />
• La comprensione delle teorie e loro applicazione logica.<br />
• La capacità di analizzare e sviluppare nelle situazioni reali le conoscenze acquisite, saper<br />
usare un linguaggio appropriato, simbolicamente corretto e con le giuste unità di misura.<br />
• La capacità di proporre soluzioni autonome e realistiche dal punto di vista esecutivo.<br />
• La capacità di aggiornamento e di sviluppo autonomo.<br />
OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO<br />
• acquisire una conoscenza di base sufficientemente approfondita e articolata;<br />
• capacità di organizzare ed esporre un argomento nelle sue linee generali ed essenziali;<br />
• capacità di scegliere ed utilizzare gli strumenti di lavoro e di misura in laboratorio;<br />
• saper valutare criticamente i dati elaborati;<br />
• capacità di soluzione dei problemi relativamente complessi anche non sequenziali;<br />
• capacità di elaborare correttamente dati sperimentali;<br />
• capacità di usare ed impostare unità di misura corrette nel sistema SI e loro confronto con<br />
vecchio sistema tecnico ST e/o con altri;<br />
• capacità di progettare e dimensionare semplici organi di macchine;<br />
32
Si sono effettuate durante l’anno prove e verifiche sia orali che scritte su tutte le tematiche<br />
trattate per capire come e dove operare i recuperi eventuali.<br />
Le prove per il recupero di eventuali debiti formativi è stata concordata ed è stata di tipo scritto su<br />
argomenti generali comunemente svolti. Le modalità ed i tempi sempre concordati con gli allievi.<br />
Nei primi giorni dell'anno scolastico si è comunque provveduto ad un accertamento della<br />
preparazione degli allievi relativamente agli argomenti propedeutici, si è fatto un ripasso<br />
generale degli argomenti svolti l’anno precedente.<br />
Per quanto riguarda il livello minimo richiesto per la sufficienza dell’allievo si fa riferimento alla<br />
tabella sotto riportata:<br />
Conoscenza:<br />
Comprensione:<br />
Applicazione:<br />
Analisi:<br />
Sintesi:<br />
Valutazione:<br />
completa anche se non approfondita degli argomenti fondamentali<br />
non commette errori nella soluzione di compiti ed esercizi semplici<br />
sa applicare in modo personale ed autonomo le conoscenze acquisite<br />
senza commettere gravi errori<br />
sa effettuare analisi semplici e coerenti<br />
sa sintetizzare le proprie conoscenze e le sa applicare in modo autonomo<br />
e/o guidato<br />
sulla base della coerenza, correttezza, logica delle soluzioni e/o risposte<br />
date<br />
METODI DI VERIFICA<br />
1) Accertamenti scritti e/o orali, con le quali evidenziare le capacità di:<br />
• analisi e sintesi<br />
• rielaborazione personale<br />
• impostazione e soluzione di semplici problemi in forma autonoma e/o in gruppi di lavoro<br />
• correttezza del linguaggio espositivo<br />
• correttezza nell’applicazione delle formule e delle unità di misura<br />
2) Prove scritte quali compiti in classe, compiti per casa, soluzione di esercizi anche coinvolgenti<br />
discipline affini.<br />
CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
Gli elementi e le abilità considerate per la valutazione degli allievi sono state:<br />
a. acquisizione delle conoscenze di base<br />
b. capacità di rielaborazione personale di un argomento studiato<br />
c. capacità di risoluzione di problemi simili a quelli proposti in classe<br />
d. capacità di risolvere problemi non sequenziali<br />
e. capacità di utilizzare in modo corretto le unità di misura<br />
f. capacità di approfondimento di un argomento sia in modo guidato che autonomo<br />
g. capacità di elaborare dati sperimentali<br />
h. capacità di sintesi espositiva<br />
i. capacità di applicare le conoscenze per analizzare dati e proporre soluzioni corrette e fattibili<br />
in problematiche nuove<br />
33
Il livello di preparazione dell’allievo viene ritenuto positivo se soddisfa, almeno, fino all’ottavo<br />
punto della griglia sopra riportata. Per la corrispondenza al voto in decimi vedi tabella a fine<br />
documento.<br />
CONSIDERAZIONI GENERALI<br />
Non tutti gli argomenti, soprattutto per motivi di tempo, sono stati svolti allo stesso modo, per<br />
taluni si sono fornite le basi per ulteriori sviluppi anche personali, per altri ritenuti fondamentali la<br />
trattazione è stata completa ed approfondita e per questi se ne è pretesa sia l'analisi che<br />
l'applicazione numerica.<br />
Si è sempre cercato comunque, nei limiti del possibile, di sviluppare le capacità critiche,<br />
espressive, intellettive e rielaborative personali.<br />
La metodologia didattica seguita è stata quella della discussione guidata con riferimento anche<br />
alla pratica applicazione. Si è sempre cercato di sensibilizzare gli allievi nella soluzione di<br />
problemi reali.<br />
I contatti con le famiglie sono stati sufficientemente numerosi sia con incontri settimanali sia con i<br />
ricevimenti generali e questo in tutto l’arco del triennio della specializzazione. In ogni caso sono<br />
sempre stati improntati sulla reciproca stima e fiducia ed accomunati sempre dalla volontà di dare<br />
soluzione ai problemi che si sono via presentati. Importante è stato il continuo confronto coi<br />
rappresentanti degli allievi e dei genitori nei vari C. di C..<br />
La verifica degli allievi nel percorso di apprendimento è stata effettuata sulla base della<br />
programmazione annuale, su quanto concordato nell’ambito dei G.D. e nei C. di C., le valutazioni<br />
sono sempre state trasparenti e gli allievi sistematicamente coinvolti ed informati sul voto<br />
assegnato.<br />
Gli obiettivi didattici ai fini della valutazione hanno compreso oltre agli elementi cognitivi classici<br />
anche quelli non cognitivi come l'interesse, la partecipazione, l'impegno sia in classe che<br />
domestico, il rispetto dei tempi di consegna delle prove, l'interessamento e l'approfondimento<br />
extra scolastico, il rispetto per gli altri e per le cose comuni, la capacità di lavorare in gruppo. Il<br />
comportamento tenuto nel corso delle visite di istruzione è sempre stato soddisfacente e corretto.<br />
SUSSIDI DIDATTICI<br />
Libri di testo utilizzati e strumenti utilizzati:<br />
• Meccanica applicata alle macchine: Bombardieri (Vol. 1° - 2°- 3°)<br />
• Macchine a fluido: Macchine Term. – Capitello (Vol. 1°-2°)<br />
• Manuale del perito meccanico: Cremonese – Hoepli<br />
• Altro Testi tecnici, riviste ecc..<br />
• A disposizione della Commissione d'esame saranno messi, qualora necessario e/o richiesti,<br />
esercizi svolti, prove scritte e/o grafiche sviluppate durante l'anno.<br />
• Il programma effettivamente svolto, letto in classe e controfirmato dai rappresentanti degli<br />
allievi.<br />
• La programmazione personale di inizio anno.<br />
Il Docente<br />
Prof. Enzo Zanardo<br />
34
-------------------------<br />
TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Proff. Di Cara Nicola – Manni Aldo Salvatore<br />
1) Obiettivi disciplinari raggiunti in termini di conoscenza, abilità e competenze<br />
- conoscere le principali lavorazioni non convenzionali ed i meccanismi di<br />
asportazione del materiale;<br />
- saper spiegare i principi di funzionamento su cui si basano le lavorazioni mediante<br />
ultrasuoni, elettroerosione e laser;<br />
- conoscere i dati di lavorazione (materiale asportato, utensili, finitura ...) riguardanti<br />
le suddette lavorazioni speciali;<br />
- conoscere le principali cause della corrosione;<br />
- saper spiegare la corrosione in ambiente umido (chimica ed elettrochimica), quella<br />
a secco (dovuta a fumi presenti nell’aria e per ossidazione a caldo) e quella coatta<br />
(tensiocorrosione, correnti vaganti, intergranulare);<br />
- conoscere i principali metodi di protezione dalla corrosione (rivestimento metallico<br />
di zincatura, verniciatura, protezione catodica);<br />
- saper spiegare lo scopo delle prove sui materiali;<br />
- saper spiegare il significato di prova distruttiva e non distruttiva, prova <strong>meccanica</strong> e<br />
tecnologica;<br />
- saper spiegare i concetti di durezza, resilienza, trazione e le relative modalità di<br />
conduzione delle prove;<br />
- saper eseguire le prove di durezza e di resilienza;<br />
- saper fare considerazioni sui risultati ottenuti tramite le prove suddette, a seconda<br />
del materiale, delle fratture ecc.;<br />
- saper spiegare le modalità di conduzione della prova di temprabilità;<br />
- saper spiegare il principio di funzionamento della prova non distruttiva mediante<br />
ultrasuoni;<br />
- saper spiegare i principali metodi statistici di Controllo della Qualità (per variabili e<br />
per attributi);<br />
- conoscere i principi della Qualità Totale;<br />
35
- saper spiegare i vantaggi delle Macchine Utensili a Controllo Numerico ed il loro<br />
campo d’impiego;<br />
- conoscere i principali componenti delle MU/CN (guide, unità di governo, viti a<br />
ricircolo di sfere, trasduttori);<br />
- saper spiegare i vari tipi di C. N. (punto-punto, parassiale, continuo), i sistemi ad<br />
anello aperto e ad anello chiuso (schema a blocchi semplificato), la differenza tra<br />
quotatura incrementale ed assoluta, l’interpolazione;<br />
- saper eseguire semplici programmi di lavorazione su Tornio CNC (programmazione<br />
manuale);<br />
- saper realizzare semplici programmi di lavorazioni di spianatura, contornatura e<br />
foratura su Centro di lavoro e con interfacciamento CAD/CAM (programma Goelan<br />
per la programmazione automatica).<br />
36
2) Contenuti disciplinari e tempi<br />
I contenuti, che sono strumentali al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento,<br />
sono stati scelti tra quelli ministeriali soddisfacendo ai criteri di validità, significatività,<br />
possibilità di apprendimento e d’interesse.<br />
Non tutti gli argomenti scelti e trattati hanno avuto lo stesso peso: di alcuni gli allievi<br />
potevano avere soltanto conoscenza, di altri comprensione, di altri ancora si è pretesa<br />
l’analisi e l’applicazione.<br />
Sono stati individuati 4 Moduli, divisi a loro volta in Unità Didattiche. I percorsi<br />
formativi scelti sono indicati nella “Mappa” seguente. Successivamente è descritta la<br />
programmazione temporale.<br />
37
sss = Sospensione dell’attività didattica<br />
v = Verifiche sommative<br />
38
3) Metodi didattici, mezzi e strumenti<br />
Tenendo conto anche delle indicazioni ministeriali, lo svolgimento del corso é stato<br />
attuato attraverso un coordinato alternarsi di elementi di teoria verificati nel laboratorio e<br />
nei reparti di lavorazione, in modo tale da mantenere strettamente connesse<br />
l’acquisizione teorica e la verifica sperimentale.<br />
Aspetti particolarmente importanti nel processo insegnamento-apprendimento sono<br />
stati:<br />
a) gli aspetti cognitivi<br />
b) l’organizzazione del lavoro in classe<br />
c) la comunicazione didattica<br />
d) i sussidi e le attività integrative<br />
a) Per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, a seconda dei casi, sono stati utilizzati il<br />
Metodo Sequenziale, il Problem solving, il Brain-Storming.<br />
Le metodologie utilizzate sono state diversificate e/o combinate in maniera tale da<br />
produrre un positivo precorso di apprendimento degli studenti.<br />
- Metodo sequenziale<br />
E’ stata organizzata la progressione didattica in fasi che sono state necessariamente<br />
attraversate in un certo ordine.<br />
Oltre una sequenza logica dei contenuti, anche trascritta alla lavagna o mostrata<br />
tramite lavagna luminosa attraverso una “mappa dei concetti” (per rendere<br />
“trasparente” il percorso didattico scelto e motivare quindi gli allievi), si è avuta una<br />
sequenza comportamentale ispirata ad un “impadronimento progressivo” che può essere<br />
riassunto nelle seguenti fasi: approccio, iniziazione, assimilazione, impiego, sviluppo.<br />
- Problem solving<br />
E’ la metodologia utilizzata nelle Esercitazioni e nei lavori di gruppo, per individuare<br />
ed attuare le azioni necessarie ad affrontare ed a risolvere un problema. L’applicazione<br />
del “Problem Solving” si è svolta secondo lo schema seguente: proposta del problema,<br />
ricerca della soluzione/strategia, realizzazione dell’attività, conclusioni.<br />
- Brain-Storming<br />
Ha permesso di pervenire alla formalizzazione delle conoscenze (definizioni, concetti<br />
...) mediante l’intervento individuale degli allievi che, a turno, indicavano elementi<br />
pertinenti con l’argomento oggetto della discussione.<br />
Tale metodo di insegnamento “cooperativo” è stato utilizzato per sviluppare attività di<br />
classe ed atteggiamenti, in modo da rafforzare le abilità di collaborazione sociale degli<br />
studenti e favorire l’apprendimento reciproco.<br />
b) Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro in classe, ci si è regolati in base<br />
al tipo di metodo cognitivo scelto. Per lo più la classe é rimasta aggregata, ed è stata<br />
divisa in gruppi durante le ore di Laboratorio o di Esercitazione, nelle fasi di recupero e di<br />
approfondimento e nella stesura di relazioni. La presenza dei due docenti che operavano<br />
in contemporanea ha permesso tali alternative.<br />
39
Nel lavoro di gruppo, oltre che le abilità cognitive previste, sono state osservate e<br />
valutate anche le competenze sociali, cioè gli atteggiamenti comportamentali che sono<br />
stati messi in atto dagli studenti.<br />
c) Particolare cura è stata riservata alla comunicazione didattica. La lezione è stata<br />
articolata in maniera tale da avere sicuramente la comunicazione insegnante-allievo<br />
(lezione frontale), ma anche quella allievo-insegnante ed allievo-allievo, incentivando il<br />
dialogo mediante l’uso di domande a singoli allievi o tramite interventi volontari,<br />
utilizzando la “discussione guidata” come metodologia atta a far pervenire gli allievi alle<br />
conclusioni programmate (obiettivi), nello stesso tempo educando gli studenti<br />
all’accettazione di un ordine disciplinare negli interventi e sviluppando la capacità di<br />
esprimersi in forma breve ed efficace.<br />
Durante la lezione si è cercato di creare interesse attivando la discussione guidata<br />
sui punti più importanti, ponendo domande precise per far si che gli allievi si focalizzino<br />
su concetti particolari necessari alla elaborazione del materiale, facendo frequenti<br />
riferimenti con quanto già fatto. Per favorire la memorizzazione si sono utilizzate strategie<br />
quali la ripetizione del concetto, l’uso di rappresentazioni visive (disegni, schemi,<br />
distillati), il richiamo dei contenuti più importanti attraverso la discussione, la presa di<br />
appunti scritti e la possibilità di rivederli durante la lezione, il richiamo dei contenuti già<br />
conosciuti e/o le esperienze personali degli stessi allievi. Sono state effettuate pause nei<br />
momenti critici.<br />
Un utile strumento, per docente ed allievi, si è rivelata la lavagna luminosa in<br />
quanto ha permesso all’insegnante un risparmio di tempo nell’esposizione degli<br />
argomenti grazie all’uso di lucidi già preparati, nonché una maggior chiarezza di<br />
apprendimento per gli allievi che avevano costantemente sott’occhio concetti e disegni<br />
che in quell’istante il docente stava spiegando.<br />
L’uso di “mappe concettuali”, di mappe causa - effetto, é stato utile al docente e agli<br />
allievi per relazionare idee a fatti o idee verso altre idee, strutturando un processo e<br />
pianificandolo come in un diagramma di flusso. L’allievo ha avuto così la possibilità di<br />
inquadrare sinteticamente i vari concetti ed ha imparato nel contempo a porli in una certa<br />
successione (immagini mentali), acquisendo così elementi che ne hanno migliorato<br />
senz’altro il metodo di studio e le capacità intellettive.<br />
d) Non si è trascurata la validità formativa dei sussidi audiovisivi, mezzi di<br />
comunicazione alternative alle tradizionali (libro di testo, insegnante) che hanno offerto la<br />
possibilità di presentare cose e ambienti difficilmente osservabili.<br />
Quale integrazione e/o approfondimento degli argomenti svolti in classe, si sono<br />
effettuate nell’arco del triennio utili visite guidate ad aziende, con lo scopo anche di<br />
osservare, verificare, confrontare quanto appreso e soprattutto per constatare come<br />
questo si strutturi in un contesto logico-operativo.<br />
Durante il 4° anno, gli allievi hanno partecipato all’attività di Stage, una modalità<br />
didattica di integrazione tra scuola e mondo del lavoro.<br />
Il percorso si é articolato in moduli di formazione pratica in azienda, per l’acquisizione<br />
di conoscenze e competenze di base e professionali che consentano poi allo studente di<br />
svolgere un ruolo attivo e da protagonista nella realtà sociale e lavorativa.<br />
Obiettivo dello Stage é stato quello di:<br />
- contribuire a far scoprire agli studenti il lavoro e le competenze in campo operativo<br />
- far conoscere la realtà aziendale e sviluppare idee imprenditoriali<br />
Nel suo percorso in azienda lo studente é stato seguito da un tutor interno e da un<br />
tutor esterno.<br />
40
Il libro di testo cui si è fatto riferimento ha per titolo “Corso di Tecnologia<br />
Meccanica”, autore é Giuseppe Grosso, editore é Bruno Mondadori.<br />
4) Strumenti e Criteri di valutazione<br />
Durante lo svolgimento delle varie fasi di lavoro in cui sono stati divisi i Moduli, si<br />
sono eseguite prove di verifica, definite formativo - intermedie, aventi lo scopo di fornire<br />
notizie per quanto riguarda sia l’apprendimento dello studente sia eventuali modifiche da<br />
apportare alla presentazione dei contenuti. Alla fine di ciascun Modulo è stata sempre<br />
attuata una verifica sommativa attraverso prove di accertamento opportunamente<br />
preparate. I criteri di misurazione sono stati esposti agli studenti prima delle prove.<br />
Le verifiche effettuate sono state mirate al tipo di abilità - obiettivo dell’argomento<br />
trattato. Non si è ricorso solamente all’interrogazione, ma anche a prove di vario tipo,<br />
opportunamente strutturate, adatte al conseguimento di un determinato obiettivo. Meglio<br />
prove brevi e frequenti, come quesiti vero - falso o a scelta multipla, test a domanda<br />
aperta, questionari, che si sono alternate con le relazioni sulle prove di laboratorio e le<br />
interrogazioni<br />
Per le prove di verifica, che prevedevano la correttezza di più elementi prefissati,<br />
perché la misurazione fosse più oggettiva possibile, si è previsto un punteggio per ogni<br />
risposta corretta e frazioni di punteggio per ogni risposta corretta ma incompleta. Gli<br />
allievi si sono abituati così all’autovalutazione ed un eventuale voto negativo è stato<br />
accettato senza discussione in presenza di trasparenza.<br />
In particolare, per quanto riguarda i compiti scritti opportunamente strutturati, i<br />
punteggi ottenuti dagli allievi sono stati riportati in una tabella a doppia entrata come la<br />
seguente.<br />
Materia: .............................................................. - CLASSE: ............... Data: ................<br />
Modulo n. .... - Verifica n. .... - GRIGLIA DI MISURAZIONE DELLA PROVA<br />
.........................................…………................<br />
Caratteristica<br />
misurata<br />
Punteggio<br />
N. NOME<br />
1<br />
…<br />
Numero dei Quesiti<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. E T. V.<br />
T = Punteggio Totale<br />
V = Voto<br />
E = Numero di errori per allievo<br />
E’ posto il punteggio massimo se la risposta è corretta;<br />
E’ posto punteggio zero se la risposta è sbagliata o<br />
non data;<br />
E’ posto un punteggio dimezzato in caso di risposta<br />
parzialmente completa o corretta.<br />
Nella pagina seguente sono indicate alcune tipologie di prove svolte nel<br />
presente anno scolastico.<br />
41
Alla fine dell’Unità Didattica “Architettura delle MU/CN e Programmazione”, agli<br />
allievi è stato somministrato un questionario, costituito da quesiti come quelli seguenti,<br />
ai quali si doveva dare risposta in forma breve ma esaustiva:<br />
1) Quale risulta essere il campo di convenienza d’impiego delle Macchine Utensili a<br />
Controllo Numerico ?<br />
2) Qual è la differenza tra un Controllo di tipo Punto-Punto ed un Controllo di tipo<br />
Continuo ?<br />
3) Cosa è una “Vite a ricircolazione di sfere” ?<br />
4) Spiega la differenza tra un sistema di controllo ad anello aperto ed uno ad anello<br />
chiuso.<br />
5) ……………………………………<br />
La prova di verifica sommativa riguardante gli argomenti svolti nell’ambito delle<br />
Lavorazioni non convenzionali comprensivi dell’Elettroerosione, degli Ultrasuoni e del<br />
Laser, consisteva in un Questionario (domande aperte e chiuse, a punteggio variabile)<br />
costituito da quesiti come quelli seguenti:<br />
1) Spiega sinteticamente il significato di “Lavorazione non convenzionale o con Metodi<br />
inconsueti”:<br />
2) Spiega con tue parole il principio di funzionamento del Trapano ad ultrasuoni e<br />
disegnane lo schema di funzionamento.<br />
3) Nella Lavorazione mediante Ultrasuoni l’utensile può essere meno duro del materiale<br />
da lavorare.<br />
VERO FALSO (Barrare la risposta esatta).<br />
4) Spiega con tue parole il principio di funzionamento della macchina ad Elettroerosione<br />
a tuffo.<br />
5) …………………………<br />
Quale prova di verifica riguardante la corrosione, si è fatto svolgere agli allievi un test<br />
a risposta multipla con quesiti come i seguenti:<br />
1) Quando un pezzo di zinco si trova a contatto con un pezzo di ferro in presenza di<br />
una soluzione acida, si ha:<br />
a) lo zinco assume la funzione di anodo e si corrode, il ferro diviene catodo e non si<br />
corrode <br />
b) il ferro assume la funzione di anodo e si corrode, lo zinco diviene catodo e non si<br />
corrode <br />
c) sia lo zinco che il ferro si comportano anodicamente e si corrodono entrambi<br />
<br />
d) lo zinco assume la funzione di anodo e non si corrode, il ferro diviene catodo e si<br />
corrode <br />
2) Nel caso di “Corrosione elettrochimica”, si ha la formazione di una pila galvanica tra<br />
due metalli diversi, collegati tra loro ed in presenza di un elettrolita. Si ha allora:<br />
a) l’invio in soluzione di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode<br />
<br />
42
) l’acquisto di ioni positivi da parte del metallo più elettronegativo, che si corrode<br />
<br />
c) la perdita di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode<br />
<br />
d) l’acquisto di elettroni da parte del metallo più elettropositivo, che si corrode<br />
<br />
Nell’ambito delle Esercitazioni svolte nel Laboratorio Tecnologico, gli allievi hanno<br />
prodotto documentazione sottoposta a valutazione. In particolare, agli studenti sono state<br />
richieste relazioni scritte sulle prove svolte (Durezza Brinell, Durezza Vickers, Durezza<br />
Rockwell, Resilienza, Trazione, Temprabilità) e, nel caso del Controllo Numerico, i<br />
programmi effettuati per l’esecuzione delle lavorazioni (in manuale e con l’ausilio di<br />
programma CAD/CAM).<br />
I Docenti:<br />
Prof. Di Cara Nicola<br />
Prof. Manni Aldo Salvatore<br />
43
DISEGNO, PROGETTAZIONE ED<br />
ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE<br />
RELAZIONE FINALE<br />
MARIN ing. Oscar Augusto<br />
Obiettivi disciplinari raggiunti<br />
L’ insegnamento della disciplina si prefigge lo scopo di sviluppare ed aggregare le<br />
conoscenze acquisite nelle discipline professionali del corso di studi del perito meccanico, di far<br />
acquisire conoscenze e capacità progettuali, di analisi dei processi di fabbricazione, della loro<br />
programmazione. Di favorire l’approccio con le tematiche connesse alle strutture ed al<br />
funzionamento delle imprese industriali. E infine di acquisire conoscenze e capacità gestionali<br />
nell’ambito dell'organizzazione economica della produzione. Considerando che questa materia è<br />
momento di sintesi nella preparazione tecnica del perito meccanico, si è cercato nel triennio di<br />
sviluppare negli allievi una mentalità professionale ed una metodologia di analisi e di risoluzione<br />
dei problemi, proposti, quanto più possibile vicina alla cultura del mondo del lavoro utilizzando<br />
per questo obiettivo anche lo strumento dello stage aziendale.<br />
In sintesi la programmazione della disciplina nel corso del triennio si prefigge gli obbiettivi di:<br />
• di sviluppare le conoscenze acquisite nel biennio;<br />
• raggiungere e consolidare le capacità di interpretare, rappresentare e quindi esprimersi<br />
attraverso il linguaggio grafico;<br />
• acquisire conoscenze e capacità di utilizzo della normativa tecnica;<br />
• conoscenze e capacità progettuali nell’ambito della <strong>meccanica</strong> tenendo conto degli aspetti<br />
tecnico economici;<br />
• acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito dal calcolatore;<br />
• acquisire conoscenze, capacità progettuali e di analisi critica dei processi di fabbricazione e<br />
la loro programmazione;<br />
• favorire la conoscenza di tematiche generali connesse alle strutture ed al funzionamento<br />
delle imprese industriali;<br />
• sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi di produzione, delle scorte e sui<br />
problemi di scelta che ne conseguono;<br />
Gli obiettivi minimi programmati sono stati raggiunti da tutti gli allievi sia pure con diversi<br />
livelli di capacità. Gli allievi hanno raggiunto gli obiettivi di:<br />
• eseguire il proporzionamento di organi meccanici, il disegno esecutivo dei particolari nel<br />
rispetto della normativa e con l’uso di manuali tecnici;<br />
• hanno conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer: CAD, e<br />
sanno eseguire disegni alla stazione grafica;<br />
• sviluppare cicli di lavorazione eseguendo scelte di convenienza economica, nell’uso delle<br />
attrezzature, delle macchine e degli impianti;<br />
• progettare semplici attrezzature speciali di lavorazione previste nei cicli di lavorazione;<br />
• avere conoscenza generale della struttura dell’impresa nelle sue principali funzioni e negli<br />
schemi organizzativi più ricorrenti, con particolare riferimento all’attività industriale;<br />
• avere una conoscenza specifica dei principali aspetti dell’organizzazione e della contabilità<br />
industriale, con particolare riguardo a programmazione, avanzamento e controllo della<br />
produzione nonché l’analisi e la valutazione dei costi.<br />
44
Contenuti disciplinari e tempi<br />
Nel terzo anno di specializzazione il corso contiene due rilevanti aree tematiche la prima<br />
rivolta allo studio delle attrezzature di produzione, la seconda rivolta all’organizzazione industrale<br />
dell’azienda con particolare riferimento alla gestione della produzione.<br />
Il programma modulare che viene svolto è definito in 10 Unità Didattiche. Nella tabella<br />
sottostante si riportano i moduli svolti nel corso dell’anno<br />
Moduli Argomenti Trattati Durata (h)<br />
1 Utilizzo di strumenti informatici 10<br />
2<br />
Tecnologie applicate alla<br />
Produzione<br />
18<br />
3 Cicli di Lavorazione 18<br />
4<br />
Attrezzature di Fabbricazione e<br />
Montaggio<br />
18<br />
5<br />
Progettazione di attrezzature e<br />
organi meccanici con l’uso<br />
10<br />
modellatore solido<br />
6<br />
Azienda, funzioni aziendali,<br />
organizzazione<br />
15<br />
7 Contabilità, costi e profitti 15<br />
8<br />
Processi Produttivi, costi e Layout<br />
degli Impianti<br />
18<br />
9<br />
Logistica Industriale,<br />
Programmazione d’Officina<br />
12<br />
10<br />
Sicurezza negli ambienti di<br />
lavoro<br />
6<br />
Totale complessivo ore 140<br />
Il corso utilizza un proprio laboratorio di informatica per lo sviluppo delle tecnologie di<br />
controllo e di simulazione della produzione, si è quindi iniziato il corso con il modulo a carattere<br />
propedeutico che introduce l’utilizzo delle tecnologie informatiche e all’uso dei programmi<br />
necessari allo sviluppo degli argomenti svolti durante l’anno.<br />
Metodi didattici<br />
Nello sviluppo della disciplina si è trovato un equilibrio tra la lezione frontale e partecipata<br />
che rimangono le metodologie di base usate durante il corso, le altre metodologie: usate nello<br />
sviluppo triennale della disciplina sono: gruppi di lavoro, problem solving, etc. che si sono attivate<br />
di volta in volte a seconda dell’argomento trattato.<br />
Mezzi e strumenti<br />
La disciplina dispone di due laboratori l’uno attrezzato con tavoli da disegno tradizionali l’altro<br />
attrezzato con una rete di computer e software: CAD/CAM, editors di testo, fogli elettronici etc..<br />
Quest’ultimo laboratorio viene utilizzato al quarto e quinto anno per la parte CAD e CAM e<br />
nel quinto anno per lo sviluppo di simulazioni di modelli matematici dell’organizzazione<br />
industriale.<br />
Verifiche<br />
La tipologia delle prove di verifica trova in questa disciplina una ampia diversificazione,<br />
essendo per sua natura pluridisciplinare, si passa quindi dagli elaborati grafici del terzo anno, ai<br />
progetti del quarto e del quinto anno di corso, anche in forma digitale.<br />
45
La tipologia tipica è quella del progetto composto nelle fasi di:<br />
• Prove strutturate<br />
• Interrogazioni scritte<br />
• Progettazione<br />
Altre tipologie di prova usate sono :<br />
• Trattazione sintetica di argomenti<br />
• Domande a risposta breve<br />
Il Docente:<br />
Marin Oscar Augusto<br />
-------------------------------<br />
Il docente in copresenza:<br />
Manni Aldo Salvatore<br />
-------------------------------<br />
46
SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Classe: 5^ AM A.S.: 2011/2012<br />
Prof. Sandro Comazzetto - Prof. Diego Gorza<br />
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:<br />
CONOSCENZE:<br />
- Conoscenza dei principi di funzionamento dei principali componenti pneumatici.<br />
- Conoscenza della simbologia unificata per l’interpretazione degli schemi pneumatici ed<br />
elettropneumatici.<br />
- Conoscenza dei principi di funzionamento dei sistemi di Controllo e Regolazione.<br />
- Conoscenza dell’architettura del PLC e di alcuni linguaggi di programmazione.<br />
- Conoscenza dei principi dell’automazione industriale.<br />
- Conoscenza delle caratteristiche essenziali dei Robot industriali.<br />
- Conoscenza dei principi di sicurezza delle macchine secondo la Direttiva Macchine (norma CE), del<br />
D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza) e delle normative specifiche per alcuni particolari settori<br />
(alimentari, esplosivi, etc.)<br />
COMPETENZE:<br />
L’allievo è in grado di:<br />
- Progettare sequenze pneumatiche ed elettropneumatiche.<br />
- Fare semplici analisi funzionali di impianti automatici, individuando i sistemi a catena aperta e<br />
chiusa per la loro regolazione.<br />
- Fare semplici analisi e valutazioni del rischio nelle macchine automatiche.<br />
CAPACITA’:<br />
- Valutare qualitativamente le prestazioni offerte dalle diverse tecnologie dell’automazione (impianti<br />
pneumatici, elettropneumatici, logica cablata e logica programmabile).<br />
- Valutare qualitativamente l’impiego dei Robot e dell’Automazione in genere nella produzione<br />
industriale.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI<br />
1. Impiantistica pneumatica ed elettropneumatica, sicurezza del macchinario 36 ore<br />
2. Esecuzione di progetti di macchine automatiche 32 ore<br />
3. Il controllore logico programmabile (PLC) 24 ore<br />
4. Studio dei sistemi di controllo e regolazione 10 ore<br />
5. Automazione flessibile nell'industria manifatturiera; il robot industriale 10 ore<br />
Ore effettivamente svolte nell'intero anno scolastico 112<br />
47
1 - IMPIANTISTICA PNEUMATICA ED ELETTRO PNEUMATICA<br />
Ripasso-approfondimento sulle principali tecniche di comando pneumatico ed elettropneumatico<br />
Confronto fra le diverse tecnologie utilizzate in automazione e criteri di scelta<br />
Il metodo delle Mappe di Karnaugh per la soluzione di sequenze di movimenti<br />
La sicurezza del macchinario<br />
Progettazione di macchine per l’esecuzione automatica di sequenze di movimenti, su specifica di un<br />
ipotetico cliente, e con il coinvolgimento di altre discipline.<br />
2 - AUTOMAZIONE DI SISTEMI DISCRETI MEDIANTE PLC<br />
Architettura dei PLC, schema funzionale a blocchi, cicli di scansione, memorie, parametri<br />
fondamentali di un PLC, gestione dei dati digitali ed analogici, campi di applicazione dei PLC.<br />
Confronto fra logica cablata e logica programmabile, criteri di scelta.<br />
Programmazione del PLC: tipi di linguaggi; programmazione con linguaggio ladder;<br />
programmazione con lista di istruzioni<br />
3 - SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE<br />
Generalità e classificazione dei sistemi.<br />
Modelli; diagrammi a blocchi; algebra degli schemi a blocchi.<br />
Processi e automazione; controllo a catena aperta e a catena chiusa.<br />
Cenni sull’analisi dinamica dei sistemi: scopo dell’analisi dinamica; caratteristiche di un sistema di<br />
controllo; ingressi tipici elementari; tipi di sistemi di controllo; tipi di regolatori ed esempi, errore<br />
dei sistemi di controllo e compensazione.<br />
I principali tipi di trasduttori ed attuatori: principio di funzionamento, caratteristiche ed impieghi<br />
tipici.<br />
4 - AUTOMAZIONE INDUSTRIALE E ROBOTICA<br />
Automazione rigida e flessibile. I sistemi FMS, FAS, CAD-CAE-CAM, il modello CIM.<br />
Architettura funzionale e tipologie costruttive dei robot. Prestazioni e impieghi tipici.<br />
Classificazione dei robot. La parte operativa dei robot; i sensori robotici.<br />
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO E PROGETTI DI AUTOMAZIONI<br />
- Soluzione di sequenze di movimenti (cicli) con segnali bloccanti, corse ripetute, corse<br />
contemporanee e pause.<br />
- Verifica (simulazione del funzionamento) al computer, con programma Fluidsim e con<br />
Automation Studio, delle soluzioni sviluppate.<br />
- Realizzazione e prova pratica al banco di alcune delle soluzioni sviluppate (sia pneumatiche che<br />
elettropneumatiche, sia a logica cablata che con PLC).<br />
- Esecuzione di progetti di automazione su specifica di un ipotetico cliente: analisi della specifica;<br />
definizione dell'architettura della macchina e della sequenza di movimenti necessari per realizzare<br />
le operazioni richieste; descrizione simbolica e grafica della sequenza; analisi dei segnali; scelta<br />
della tecnologia e della tecnica di automazione; definizione delle equazioni logiche; stesura dello<br />
schema del circuito di potenza e di comando; dimensionamenti e scelta dei componenti; esecuzione<br />
disegni; valutazione delle prestazioni e dei costi; stesura documentazione.<br />
METODI DIDATTICI<br />
Sono state adottate le seguenti metodologie:<br />
- lezione frontale dialogata;<br />
- metodo a scoperta;<br />
- proposizione di problemi reali e ricerca delle soluzioni;<br />
- svolgimento di numerosi esercizi, alcuni effettuati sotto la guida dell'insegnante, altri svolti in<br />
modo autonomo dagli allievi, in gruppi o singolarmente;<br />
48
- realizzazione pratica (al pannello) delle soluzioni sviluppate;<br />
- progetti eseguiti dagli allievi (in piccoli gruppi) su specifica di un ipotetico cliente;<br />
- esposizione (da parte degli autori) dei progetti svolti con discussione delle scelte operate sia con<br />
riguardo agli aspetti funzionali che di sicurezza.<br />
Nell'approccio ai vari argomenti si è cercato di limitare la parte più prettamente teorica ed analitica,<br />
privilegiando invece gli aspetti funzionali in rapporto al contesto di utilizzo; sono state evidenziate<br />
le analogie fra le diverse parti della disciplina, ed analizzati numerosi esempi applicativi.<br />
La metodologia adottata mira ad aumentare il coinvolgimento degli allievi, a sviluppare la loro<br />
capacità di scelta, l'autonomia operativa, la capacità di lavorare in gruppo e la capacità di analisi<br />
critica.<br />
Il dialogo educativo si è svolto secondo ritmi adeguati alle condizioni di partenza degli allievi e ai<br />
risultati progressivamente conseguiti; l'attività di recupero è stata svolta, secondo le necessità, in<br />
orario curricolare.<br />
PROGETTO<br />
Durante l’a.s. è stato destinato un periodo di tempo per lo sviluppo di un progetto di Automazione<br />
industriale che ha necessariamente coinvolto altre discipline: Disegno, perché è necessario produrre<br />
disegni (CAD) del complessivo e disegni esecutivi dei particolari e per la definizione delle tecniche<br />
di realizzazione, Meccanica, per il calcolo di dimensionamento di tutti i pezzi, Tecnologia<br />
<strong>meccanica</strong>, per la scelta dei materiali e per i procedimenti di realizzazione dei pezzi.<br />
I progetti sono stati sviluppati in gruppi di 3-4 allievi con l’obiettivo di sviluppare l’autonomia e la<br />
consapevolezza nel lavoro e l’abitudine al lavoro di gruppo.<br />
In quest’a.s. sono stati sviluppati 4 progetti:<br />
- impianto automatico di ingabbiamento di bottiglie di vino con corde;<br />
- impianto automatico di apertura di lattine;<br />
- impianto automatico di snocciolatura di olive;<br />
- impianto automatico spremiagrumi.<br />
MEZZI E STRUMENTI<br />
- Libri di testo: Sistemi e automazione industriale, autore Antonelli-Burbassi, edito da Cappelli<br />
Editore, Voll. 2-3.<br />
- Programmi Festo FLUIDSIM e AUTOMATION STUDIO per il disegno e la verifica<br />
(simulazione del funzionamento) al computer dei circuiti elettrico e pneumatico.<br />
- Pannello FESTO (e componentistica varia) per la realizzazione pratica di circuiti pneumatici ed<br />
elettropneumatici.<br />
- PLC CGE-FANUC LOGICMASTER 90C.<br />
- Materiale audiovisivo FESTO, cataloghi e riviste del settore.<br />
- Internet.<br />
- Verifiche orali.<br />
- Accertamenti scritti.<br />
- Progetti di Impianti Pneumatici.<br />
VERIFICHE<br />
49
VALUTAZIONE<br />
Per la valutazione è stata utilizzata la tabella qui riportata:<br />
CORRISPONDENZA VOTO - GIUDIZIO - LIVELLO DI APPRENDIMENTO<br />
VOTO 10-ECCELLENTE Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, elevata capacità<br />
di rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi.<br />
Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari e fornendo<br />
apporti originali.<br />
VOTO 9 - OTTIMO Ottima conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati, discreta capacità di<br />
rielaborazione critica, approfondimento autonomo e sintesi.<br />
Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi nuovi, effettuando collegamenti interdisciplinari.<br />
VOTO 8 - BUONO Buona conoscenza dei fondamenti della disciplina e degli argomenti trattati. Discreta capacità di<br />
sintesi e sufficiente capacità di rielaborazione critica e di approfondimento autonomo.<br />
Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari.<br />
VOTO 7 - DISCRETO Discreta conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati.<br />
Sufficiente capacità di rielaborazione critica, di approfondimento autonomo e di sintesi.<br />
Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi tipici, effettuando collegamenti interdisciplinari.<br />
VOTO 6-SUFFICIENTE Sufficiente conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati.<br />
Sufficiente capacità di approfondimento autonomo e di sintesi.<br />
Capacità di applicare le conoscenze in contesti-problemi semplici, effettuando collegamenti interdisciplinari.<br />
VOTO 5 - INSUFFICIENTE<br />
Conoscenza superficiale e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Carenze di<br />
sintesi e scarsa capacità di analisi e di approfondimento autonomo.<br />
Difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e ad effettuare collegamenti interdisciplinari.<br />
VOTO 4 - GRAVEMENTE INSUFFICIENTE<br />
Conoscenza approssimativa e frammentaria dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati. Gravi<br />
carenze di sintesi ed incapacità di analisi e di approfondimento autonomo. Difficoltà ad applicare le conoscenze anche<br />
in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.<br />
VOTO 3 - SCARSO<br />
Conoscenza approssimativa e limitata solo ad alcuni dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati.<br />
Incapacità di analisi autonoma e di sintesi.<br />
Gravi difficoltà ad applicare le conoscenze anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.<br />
VOTO 2 - QUASI NULLO<br />
Conoscenza quasi nulle dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità di<br />
orientarsi anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.<br />
VOTO 1 - NULLO<br />
Nessuna conoscenza dei fondamenti della disciplina e dei principali argomenti trattati; assoluta incapacità di orientarsi<br />
anche in contesti-problemi semplici, e anche se guidato.<br />
Conegliano, Maggio 2012<br />
Prof. Sandro Comazzetto ________________________<br />
Prof. Diego Gorza<br />
________________________<br />
50
EDUCAZIONE FISICA<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Prof.ssa Dal Bianco Fernanda<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI E COMPETENZE ACQUISITE<br />
Alla fine del corso di studi l’allievo deve essere in grado di:<br />
• Mantenere un’esercitazione per un tempo prolungato al fine di migliorare la resistenza in<br />
relazione alle proprie capacità;<br />
• Aumentare gradualmente il carico di lavoro a livelli sub-massimali per sviluppare la forza<br />
sia specifica che generale;<br />
• Compiere movimenti ciclici e aciclici nel più breve tempo possibile;<br />
• Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali in forma<br />
economica e coordinata;<br />
• Eseguire i fondamentali tecnici-tattici di almeno due discipline sportive di squadra e due<br />
individuali ed elaborare un pensiero tattico-sportivo;<br />
• Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati;<br />
• Scoprire e orientare attitudini personali nei confronti delle attività sportive specifiche e<br />
attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e/o tempo<br />
libero;<br />
• Dimostrare di conoscere le norme elementari di primo soccorso e mettere in relazione il<br />
movimento con elementi di: fisiologia, anatomia, alimentazione.<br />
• Conoscere i regolamenti delle principali attività sportive trattate nel corso dell’anno.<br />
• Guidare un riscaldamento finalizzato, e realizzare una lezione nelle sue parti principali.<br />
COMPETENZE<br />
Gli allievi hanno raggiunto una buona autonomia di lavoro (responsabilizzazione), sanno<br />
riconoscere l’importanza psico-fisica del movimento e usano correttamente il linguaggio specifico.<br />
CAPACITÀ’<br />
Gli allievi hanno consolidate e migliorate le loro capacità fisiche di forza, resistenza, velocità<br />
ed mobilità. Sanno coordinare le loro azioni anche in situazioni variate e complesse. Sono capaci<br />
di affrontare situazioni problematiche personali ed interpersonali.<br />
Utilizzano con consapevolezza e in situazioni mutevoli le proprie capacità fisiche e neuromuscolari<br />
e le loro conoscenze. Hanno acquisito un pensiero tattico-sportivo. Sanno applicare<br />
abilità motorie nei diversi giochi di squadra.<br />
1 - CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
UNITÀ DIDATTICA PERIODO N° LEZIONI<br />
TEST MOTORI Sett./Ott 2<br />
POTENZIAMENTO<br />
Sett/Mar 6<br />
MUSCOLARE<br />
PERCORSI COORDINATIVI Dic. 2<br />
RESISTENZA Ott/Dic 4<br />
ATTREZZISTICA Ott./Nov. 5<br />
51
PREACROBATICA/VERTICALI Dic./Gen. 6<br />
PARALLELE Gen./Feb. 6<br />
VOLTEGGI AL CAVALLO Dic./Gen. 4<br />
ATLETICA Mar./Apr. 7<br />
SPORT DI SQUADRA Gen./mag. 10<br />
TOTALE ORE DI LEZIONE AL 15 MAGGIO: 52<br />
N.B. Durante la stessa ora di lezione si sono sviluppati spesso due argomenti diversi<br />
2 - METODOLOGIE:<br />
Si è utilizzata la lezione frontale dell'insegnante con spiegazione, motivazione del gesto<br />
tecnico, dimostrazione. Il lavoro è stato individualizzato con interventi continui di verifica<br />
dell'insegnante anche individuali e con approfondimenti soggettivi. Si è utilizzata spesso<br />
l’assistenza diretta degli allievi si è privilegiato il lavoro a gruppi<br />
3 - MATERIALI DIDATTICI:<br />
Le lezioni si sono tenute utilizzando la palestra e le attrezzature in essa disponibili, campi e<br />
pedane esterne dell'Istituto.<br />
4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA:<br />
La verifica del lavoro è stata continua con controllo, suggerimenti e correzioni del docente. Al<br />
termine di ogni attività didattica è stato valutato il grado di apprendimento dell'argomento trattato<br />
attraverso una prova pratica.<br />
Nei giudizi di valutazione quadrimestrale si sono considerati i miglioramenti ottenuti nelle<br />
varie competenze, la serietà e la partecipazione all'attività scolastica, l' impegno dimostrato e<br />
l’attenzione alle lezioni.<br />
Il Docente:<br />
Prof.ssa Dal Bianco Fernanda<br />
52
I. R. C.<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Prof. Tolin Luigi<br />
In relazione alle finalità generali del corso e alla programmazione curricolare, sono stati<br />
complessivamente conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:<br />
CONOSCENZE:<br />
• Conoscenza generale dei principi della morale.<br />
• Conoscenza di alcune tematiche essenziali che caratterizzano la bioetica.<br />
• Conoscenza dei principi della dottrina sociale della Chiesa.<br />
COMPETENZE:<br />
• Comprensione di termini fondamentali della morale.<br />
• Comprensione e rispetto delle diverse posizioni in materia religiosa e etica.<br />
• Analisi critica di alcune problematiche legate alla bioetica.<br />
• Lettura e analisi corretta e adeguata dei documenti proposti.<br />
CAPACITA':<br />
• Saper cogliere gli aspetti caratterizzanti l’attuale questione morale.<br />
• Riconoscere i principi che stanno alla base dell’insegnamento morale della Chiesa e<br />
confrontarli con alcune problematiche attuali.<br />
• Confrontare il cristianesimo con altri sistemi di significato.<br />
• Riconoscere che la fede cristiana impegna il credente ad operare nella società con altri<br />
per la edificazione del bene comune e la promozione umana.<br />
METODOLOGIE<br />
• Brevi lezioni frontali e discussione in classe.<br />
• Analisi dei contenuti proposti a coppia o in piccoli gruppi.<br />
• Risposte/elaborati personali e/o di gruppo a quesiti/tematiche scritte.<br />
• Lettura e commento di documenti significativi.<br />
• Visione filmati, analisi e dibattito.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE:<br />
Moduli Contenuti Ore<br />
1. Temi di etica e bioetica o La questione etico-morale<br />
o I concetti fondamentali della riflessione<br />
morale: la persona, la dignità umana, la<br />
coscienza, la libertà nella responsabilità, il<br />
bene, il male.<br />
o L’obiezione di coscienza<br />
18<br />
o La bioetica: definizione e campi di<br />
indagine.<br />
o L’inizio della vita; la fecondazione<br />
53
2. I giovani, gli affetti, la<br />
famiglia<br />
3. Le relazioni tra persone e<br />
popoli: la morale sociale<br />
assistita. L’interruzione della gravidanza.<br />
o La fine della vita; l’accanimento<br />
terapeutico e l’eutanasia.<br />
o La donazione di organi e tessuti<br />
o Il valore della vita umana nella prospettiva<br />
cristiana<br />
o Religioni a confronto su alcuni temi della<br />
bioetica<br />
o Il valore positivo della sessualità<br />
o Il matrimonio nei progetti di un giovane<br />
o La proposta cristiana: l’unione<br />
sacramentale e l’apertura alla vita<br />
o L’insegnamento sociale della Chiesa<br />
o Lo squilibrio fra nord e sud del mondo<br />
nella gestione delle risorse<br />
o Il lavoro e la dignità umana<br />
o Giustizia, solidarietà e pace<br />
5<br />
6<br />
Totale ore: 29<br />
Nell’ambito dei temi di bioetica, gli alunni hanno partecipato al Progetto La donazione e il<br />
trapianto di organi e di tessuti: una scelta consapevole. In preparazione all’incontro<br />
programmato con gli operatori dell’Ulss7 è stata dedicata una lezione di religione.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
• Testo in adozione: Sergio Bocchini, Religione e religioni. Moduli per l’insegnamento<br />
della religione cattolica nella scuola superiore, vol.2°, triennio, E.D.B.<br />
• Fotocopie fornite dal docente<br />
• Testi disponibili nella biblioteca dell'istituto<br />
• Documenti biblici ed extrabiblici<br />
• Articoli tratti da quotidiani o settimanali<br />
• Schede personali<br />
• Audiovisivi<br />
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UITILIZZATE<br />
• Interventi/risposte orali<br />
• Elaborati scritti<br />
VALUTAZIONE<br />
Nei giudizi di valutazione si è tenuto conto del grado di raggiungimento degli obiettivi, della<br />
partecipazione in classe, dell’impegno nelle attività proposte. La griglia di valutazione<br />
utilizzata è quella riportata nel documento di programmazione iniziale della disciplina.<br />
54
Appendice A<br />
Tabella di valutazione<br />
Punteggio<br />
in 10/10<br />
Punteggio<br />
in 15/15<br />
Giudizio<br />
Sintetico<br />
Livello<br />
Cognitivo<br />
2 < 7<br />
3 7<br />
4 8<br />
5 9<br />
6 10-11<br />
7 12<br />
8 13<br />
La mancanza dei contenuti più<br />
elementari e dei rudimenti<br />
operativi disciplinari palesa<br />
l’inconsistenza dell’impegno.<br />
Conoscenza frammentaria dei<br />
contenuti più semplici, senza<br />
coerenza metodologica;<br />
competenza procedurale labile.<br />
Conoscenza generica dei temi<br />
fondamentali del programma;<br />
studio puramente mnemonico,<br />
con difficoltà di organizzazione<br />
e di esposizione; l’impegno<br />
operativo non si traduce in<br />
risultati compiuti.<br />
Diligente conoscenza dei<br />
contenuti, sia pure a livello<br />
sostanzialmente descrittivo,<br />
senza personalizzazione<br />
cognitiva; strategie procedurali<br />
decorosamente assimilate.<br />
Allestimento accurato del<br />
programma di studio, con<br />
positive capacità espositive,<br />
anche nel lessico tecnico della<br />
disciplina, ed efficacia<br />
procedurale.<br />
Conoscenza sicura ed<br />
interiorizzata dei contenuti di<br />
apprendimento; convincenti<br />
capacità di analisi e di sintesi;<br />
agilità procedurale.<br />
La grave insufficienza non<br />
permette di cogliere<br />
sussistenza cognitiva né<br />
descrittiva né procedurale.<br />
Scarso<br />
Insufficiente<br />
Sufficiente<br />
Discreto<br />
Buono<br />
9 14<br />
La pertinenza disciplinare si<br />
palesa nell’autonomia<br />
metodologica e nello spessore<br />
critico, con persuasive capacità<br />
di raccordo trasversale.<br />
Ottimo<br />
10 15<br />
Rilevante capacità di<br />
personalizzare i contenuti di<br />
apprendimento e di ricercare<br />
nuove soluzioni procedurali,<br />
attivando contesti cognitivi<br />
stimolanti per l’intera classe.<br />
Eccellente<br />
55
Appendice B<br />
Prove di Simulazione di seconda e terza prova<br />
Simulazione 2 prova<br />
14 Maggio 2012<br />
Tema di : Meccanica e Macchine a Fluido<br />
Classe 5 AM<br />
Allievo:<br />
Nome<br />
_________________<br />
Cognome _________________<br />
Tema:<br />
valutazione<br />
/10 /15<br />
• Il candidato dovrà trattare tutti gli argomenti proposti<br />
• Ogni trattazione sarà valutata con punteggio da 1 a 15<br />
• Alla risposta ritenuta sufficiente sarà assegnato un punteggio non inferiore a 10<br />
La valutazione complessiva della prova sarà espressa dalla media aritmetica<br />
dei punteggi ottenuti per ogni singolo argomento trattato; tale media sarà<br />
approssimata al valore intero più vicino.<br />
• E' consentito l’uso del manuale e di calcolatrici scientifiche.<br />
• Tempo assegnato per lo svolgimento della prova: 3 ore..<br />
56
I.T.I.S. ”Galileo <strong>Galilei</strong>” - Conegliano (TV)<br />
Esami di Stato - Sessione unica 2011/2012<br />
Meccanica - Classe 5^ Sez. AM<br />
Seconda prova scritta - 14 maggio 2012<br />
Simulazione<br />
Dati anagrafici del candidato:<br />
Cognome:__________________<br />
Nome:________________ Data di nascita: ____/____/______<br />
TEMA<br />
Un compressore a stantuffo monocilindrico a semplice effetto aspira aria alla t1 = 20 (°C), p1 = 1020 (mBar)<br />
e rapporto di compressione rc = p2/p1 = 12 inviandola al serbatoio di accumulo.<br />
D = 120 (mm) Alesaggio<br />
C/D = 0,833<br />
Rapporto corsa alesaggio<br />
rm = 50 (mm) Raggio di manovella<br />
b = 200 (mm) Lunghezza biella<br />
Il compressore, vedi schema di figura, è azionato tramite un motore elettrico asincrono alimentato alla<br />
tensione di rete,frequenza f = 50 (Hz), due coppie polari e scorrimento del 4%. Il compressore ha un<br />
rendimento meccanico ηm = 0,8 e rendimento volumetrico ηv = 0,95.<br />
Il rapporto di trasmissione motore-compressore è τ = 3 e la trasmissione avviene mediante una coppia di<br />
pulegge per cinghie trapezoidali con rapporto T1/T0 = 3,5. Nel calcolo si trascuri il peso delle pulegge.<br />
Tra i supporti A e B è calettato un volano a razze che conferisce al compressore un grado di irregolarità δ =<br />
1/30 con coeff. di fluttuazione φ = 16%.<br />
Considerato che:<br />
1) Lo sforzo massimo in fase di mandata dell’aria si ha in posizione di allineamento di b ed rm.<br />
2) La distanza tra il piano medio del bottone di manovella e il piano medio del supporto A è di 100(mm).<br />
3) La distanza tra i piani medi dei supporti A e B è di 400 (mm).<br />
4) Il diametro medio della corona volanica Dmcv è di 10 volte rm.<br />
5) Il rendimento della trasmissione con cinghie trapezoidali è ηt = 0,8.<br />
6) Il momento di inerzia della corona volanica è i 9/10 dell’inerzia totale del volano.<br />
7) I parametri dell’aria aspirata sono Ra = 0,287 (kJ/kg*K), K = 1,4<br />
8) Il diametro della puleggia minore della trasmissione Dp1 = 100 (mm).<br />
9) Le bronzine dei supporti A e B sono in MB con padm = 3 (N/mm2), f = 0,05.<br />
10) Massa Mv = 1,4 * Mcv<br />
Assumendo eventuali dati mancanti e trascurando le inerzie delle masse in moto, calcolare:<br />
a) Il lavoro di compressione in un ciclo.<br />
b) La potenza richiesta dal compressore e quella del motore elettrico che lo aziona.<br />
c) La forza massima sulla manovella, b ed rm allineate, fase di erogazione fluido.<br />
d) Il lavoro eccedente.<br />
e) Il momento di inerzia totale del volano Jv (kg*m2), quello della corona Jcv, la massa della corona<br />
Mcv e quella del volano complessivo Mv.<br />
f) Disegnare proporzionati i diagrammi di sollecitazione.<br />
g) Il diametro dell’albero nell’ipotesi di adottare un acciaio bonificato C20 con σr = 500 (N/mm2) con<br />
coeff. di sicurezza Xr = 4. Fare uno schizzo proporzionato dell’albero.<br />
h) Dimensionare i cuscinetti relativi ai supporti A e B, adottando adeguati rapporti l/d, tenendo conto<br />
delle esigenze di lubrificazione calcolando la portata volumica d’olio assumendo un cpo (kJ/kg*K) ed<br />
una ρo (kg/dm3).<br />
57
Utilizzare unità di misura del sistema SI, i parametri eventualmente assunti dal manuale devono essere<br />
giustificati.<br />
E’ consentito solo l’uso di manuali tecnici e calcolatrici non programmabili.<br />
Durata della prova 3 ore.<br />
Criterio di valutazione della prova<br />
Punti<br />
a Lc 1<br />
b Pc, Pm 1<br />
c Fm 1<br />
d Le 0,5<br />
e Jv, Jcv, mv, mcv 1<br />
f Diagrammi di sollecitazione 1<br />
g d calcolato, d assunto 2<br />
h Calcolo, dimensionamento supporti A e B 2<br />
i Correttezza calcoli 0,25<br />
l Unità di misura 0.25<br />
==== ================================================ ==================<br />
Punteggio totale 10<br />
La valutazione viene fatta sulla base delle risposte fornite e secondo il punteggio riportato sopra. Il voto<br />
complessivo risulta essere la somma matematica dei punteggi parziali, per un totale, in questo caso, di 10.<br />
58
Simulazione 3 prova<br />
03 Maggio 2012<br />
Classe 5 AM<br />
Allievo:<br />
Nome<br />
_________________<br />
Cognome _________________<br />
Materie:<br />
Inglese<br />
Matematica<br />
Sistemi e<br />
Automazione<br />
Tecnologia<br />
Meccanica<br />
media<br />
valutazione<br />
/10 /15<br />
• Il candidato dovrà trattare tutti gli argomenti proposti<br />
• Ogni trattazione sarà valutata con punteggio da 1 a 15<br />
• Alla risposta ritenuta sufficiente sarà assegnato un punteggio non inferiore a 10<br />
La valutazione complessiva della prova sarà espressa dalla media aritmetica<br />
dei punteggi ottenuti per ogni singolo argomento trattato; tale media sarà<br />
approssimata al valore intero più vicino.<br />
• La prova va svolta su questa scheda utilizzando gli spazi previsti. La scheda è l’unico<br />
documento che la commissione prenderà in considerazione per la correzione (gli altri<br />
fogli costituiranno materiale per minuta e quindi non saranno visionati; essi vanno<br />
comunque riconsegnati alla commissione).<br />
• Non è consentito l’uso del manuale, né l’uso di calcolatrici scientifiche. È permesso<br />
l’uso di dizionari della lingua italiana e di dizionari italiano-inglese.<br />
• Tempo assegnato per lo svolgimento della prova: 3 ore.<br />
59
<strong>5AM</strong> Nome _________________________ Cognome _______________________<br />
I.T.I.S. ”Galileo <strong>Galilei</strong>” - Conegliano (TV)<br />
Esami di Stato - Sessione unica 2011/2012<br />
Meccanica - Classe 5^ Sez. AM<br />
Terza prova scritta - 3 maggio 2012<br />
Simulazione<br />
Dati anagrafici del candidato:<br />
Cognome:__________________<br />
Nome:________________ Data di nascita: ____/____/______<br />
Tipologia B - Quesiti a risposta singola<br />
• Il candidato dovrà trattare tutti gli argomenti proposti<br />
• La prova va svolta su questa scheda utilizzando gli spazi previsti.<br />
• E’ consentito utilizzare solo il dizionario d’Inglese.<br />
• Tempo assegnato per lo svolgimento della prova: 2,5 ore.<br />
• Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 1,5 ore dall’inizio dello<br />
svolgimento della prova.<br />
60
Materia n° 1: LINGUA INGLESE<br />
domande 10 15<br />
1<br />
2<br />
3<br />
media<br />
Quesito 1<br />
Write down a short passage concerning safety at work.<br />
1_______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 2<br />
Compare a petrol engine to a diesel engine and outline the main differences.<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 3<br />
Solar energy has become an attractive energy source, why? How can we exploit its<br />
power?<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Cognome:________________________ Nome:____________________ - Classe 5^ AM<br />
61
Materia n° 2: MATEMATICA<br />
domande 10 15<br />
1<br />
2<br />
3<br />
media<br />
Quesito 1<br />
funzione<br />
y<br />
Trovare il valore dei parametri a e b in modo che il grafico della<br />
2<br />
ax − bx − 3<br />
x − b<br />
= ammetta come asintoti, verticale ed obliquo, le rette<br />
x=-2 e y=3x-4.<br />
1_______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
2<br />
x + 6x + 2<br />
Quesito 2 Della funzione y = , determinare il campo di esistenza e, in relazione<br />
x -1<br />
ad esso, studiare gli intervalli di monotonia.<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 3 Scrivere la formula di integrazione indefinita per sostituzione e<br />
applicarla nel calcolo dell’integrale ∫ x / 5 + xdx<br />
.<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Cognome:________________________ Nome:____________________ - Classe 5^ AM<br />
62
Materia n° 3: SISTEMI E AUTOMAZIONE<br />
domande 10 15<br />
1<br />
2<br />
3<br />
media<br />
Quesito 1<br />
………………………………………………………………………………………………………<br />
1_______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 2<br />
……………………………………………………………………………………………………….<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 3<br />
………………………………………………………………………………………………………..<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_____________________________________<br />
__________<br />
Cognome:________________________ Nome:____________________ - Classe 5^ AM<br />
63
Materia n° 4: TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI<br />
domande 10 15<br />
1<br />
2<br />
3<br />
media<br />
Quesito 1<br />
Spiega in cosa consiste il fenomeno magnetostrittivo nelle “Lavorazioni per ultrasuoni”<br />
1_______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 2<br />
Indica quali sono i requisiti che deve possedere una vernice (protezione dalla corrosione).<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Quesito 3<br />
Spiega quale sia la funzione del trasduttore di posizione nelle MU/CN e fai qualche esempio (nome<br />
di trasduttore).<br />
1 _______________________________________________<br />
2_______________________________________________<br />
3_______________________________________________<br />
4_______________________________________________<br />
5_______________________________________________<br />
6_______________________________________________<br />
7_______________________________________________<br />
Cognome:________________________ Nome:____________________ - Classe 5^ AM<br />
64
I.T.I.S. ”Galileo <strong>Galilei</strong>” - Conegliano (TV)<br />
Esami di Stato - Sessione unica 2011/2012<br />
Meccanica - Classe 5^ Sez. AM<br />
Terza prova scritta - 3 maggio 2012<br />
Simulazione<br />
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA<br />
Candidato: ______________________________<br />
CLASSE 5^ AM<br />
Materia<br />
Inglese<br />
Voto in<br />
quindicesimi<br />
Matematica<br />
Sistemi<br />
Tecnologia<br />
Voto<br />
COMAZZETTO SANDRO<br />
MANOPPELLA MARIA T.<br />
DI CARA NICOLA<br />
MIGLIORINI GRAZIANA<br />
________________________________<br />
________________________________<br />
____________________________________<br />
____________________________________<br />
Il Coordinatore:<br />
Prof. Zanardo Enzo<br />
________________________________<br />
ultima pagina<br />
65