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NUMERO 27 ESTATE 2007 COPIA GRATUITA ... - Beautiful Freaks

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RECENSIONI<br />

Palkosceniko Al Neon<br />

Resistenza Minore<br />

Regan<br />

Equilibrio Passivo<br />

RECENSIONI<br />

Un album diretto, coinvolgente, di grandissimo impatto. L’ascolto della seconda<br />

prova dei Palkosceniko Al Neon, due anni dopo “Ikonoklasta”, conferma la vena<br />

battagliera del quintetto romano che continua attraverso la proprio musica a<br />

raccontare i disagi della società moderna. Una miscela di sonorità che<br />

rimandano a Sonic Youth, Assalti Frontali, Six Minute War Madness e con liriche<br />

oblique e graffianti degne dei migliori Massimo Volume. Anche il cantato, che<br />

predilige il recitato all’urlo, si mantiene sempre teso e affilato su delle trame<br />

sonore spigolose e dirompenti. Un progetto quello dei Palkosceniko al Neon decisamente degno di nota quantomeno<br />

per la rabbia e l’indignazione che riesce a suscitare nell’ascoltatore, dote che di questi ultimi tempi non è<br />

affatto da sottovalutare.<br />

(a.p.)<br />

Per contatti: www.myspace.com/palkoscenikoalneon<br />

I Regan sono quattro ragazzi che si ispirano ai Nirvana: arpeggi che ti trasportano<br />

in un’atmosfera surreale come testimoniano “Gesby”, “L’uomo della folla” e<br />

“In ogni tempo”;ma sono presenti tante influenze: Mudhoney e qualcosa dei<br />

Verdena (quest’ultimi di fatto prendono spunto dalla band di Mark Arm) come<br />

sentiamo nelle paranoiche “Acido perfetto” e “Finti benefattori”. Da segnalare<br />

una bellissima canzone acustica di nome “Malia” che è di sicuro tra le più valide.<br />

Questo loro primo album è composto da 10 brani, tutti in italiano tranne la traccia<br />

finale “No hope”, la più riuscita visto l’arrangiamento molto buono e anche perché il Grunge è nato a Seattle negli<br />

anni ’80 e va molto meglio cantarlo in American English. Suggerirei di seguire questa lingua e di curare più i<br />

testi... per il resto siamo sulla buona strada ragazzi.<br />

(PHYXIUS – phyxiuscrow@libero.it)<br />

Per contatti: www.myspace.com/reganprofile<br />

Planet Brain<br />

Compromises & Carnivals<br />

Talmente forte l’amore per il pop-rock anglosassone dei Planet Brain che le<br />

innegabili doti della band sono state notate dalla Function Records etichetta,<br />

guarda il caso, proprio originaria della terra d’albione. Questo cd che segna<br />

l’esordio ufficiale dei tre bellunesi si contraddistingue per un suono e un’attitudine<br />

davvero viscerale e sincera in cui fragilità e rabbia camminano a braccetto su<br />

trame sonore a volte spigolose altre molte più sognanti ma sempre accompagnate<br />

da melodie accattivanti vero marchio di fabbrica dei Nostri. Insomma un<br />

lavoro che ricalca schemi e suoni tutto sommato assolutamente non originali ma che convince lo stesso per la<br />

particolare bravura degli esecutori e per la capacità di non lasciarci indifferenti durante l’ascolto.<br />

(a.p.)<br />

Per contatti: www.planetbrain.it<br />

Puttanesca<br />

s/t<br />

I Puttanesca nascono dall’incontro tra Weba Garrestson, cantante artista e<br />

cabaret performer, e Joe Baiza, considerato da più parti come uno dei migliori<br />

chitarristi attualmente in circolazione. Ai due si aggiungono poi Wayne Griffin e<br />

Ralph Gorodetsky che con Baiza hanno più volte diviso esperienze musicali di<br />

vario tipo. Anche se l’incontro tra i quattro è avvenuto più di dieci anni fa<br />

solamente quest’anno si è avuta la possibilità di ascoltare qualcosa di “definitivo”<br />

ad opera del progetto Puttanesca. Il risultato è un album con dieci pezzi inediti ed<br />

una cover (Lick my decals off, baby del buon vecchio “capitano cuoredibue”) che spaziano tra diversi generi<br />

dando vita di volta in volta ad una personale rilettura del jazz, del punk, del blues. Tra dissonanze e virtuosismi<br />

mai troppo invadenti e fini a se stessi i pezzi vengono guidati dalla carismatica voce di Weba che ci conduce per<br />

mano in un album coraggioso ed intrigante che potrebbe essere un ottimo ascolto anche per i tanti “indiequalcosa”<br />

che avrebbero nella pila di cd un piacevole ed interessante diversivo…<br />

(a.p.)<br />

Per contatti: www.unbrucoblu.it<br />

Semolina Pilchards<br />

Degeneration (Don’t Be Scared We Are Nearly Dead)<br />

Avevo sentito una demo datata e mi avevano già catturato, ma ora sono maturati<br />

molto e sembrano aver trovato maggiormente una propria personalità con testi<br />

penetranti e pungenti. Provate a sentirli dal vivo: non vi pentirete di essere<br />

trasportati su un altro mondo dalle melodie dei quattro psichedelici forlivesi,<br />

come si avverte nel tormentone di “Wasted” (“come vapore mi lascio nel vuoto”).<br />

Canzone che fa davvero sognare con toni malinconici e intensi è “Lies I<br />

Swallow”. I loro echi sono influenzati dai Mars Volta, Doors, Pink Floyd, ma che<br />

sono cresciuti coi Beatles si sente, come testimonia la cover ben riuscita di “Eleanor Rigby” rivisitata in una<br />

versione più potente e coinvolgente… mentre le melodie tornano decisamente più tristi e sognanti in “Radio<br />

Pilchards” e nostalgiche in “Several thought that's not a good place”. Gruppo che sa emozionare, con arrangiamenti<br />

perfetti, testi ottimi e speriamo con un futuro di successi. Consigliamo alle migliori case discografiche di<br />

accaparrarseli.<br />

(PHYXIUS – phyxiuscrow@libero.it)<br />

Per contatti: www.myspace.com/semolinapilchards<br />

Sexophone<br />

s/t<br />

Nati nel 2005 e figli della cultura rave e del “less is more” riescono a far confluire<br />

nelle tre tracce presenti in questo piccolo cd di presentazione del proprio lavoro<br />

diversi stile musicali: pop, disco, funk, house, elettronica fanno capolino nei brani<br />

a firma Sexophone che riescono ad incastrare meravigliosamente chitarre dai<br />

ritmi funk con sequenze di synth, batteria disco e canto e melodie smaccatamente<br />

pop. Un disco che una volta cominciato ad ascoltare diventa sempre più<br />

difficile da interrompere. Non lasciateveli affatto sfuggire per i vostri sudatissimi<br />

danceflor estivi!!!<br />

(a.p.)<br />

Per contatti: www.myspace.com/sexophoneband

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