Nuova tessera d'iscrizione - SGB - CISL

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Organizzazione DIRITTO DEL LAVORO Cambia il processo di lavoro Il 24 novembre sono entrate in vigore una serie di nuove norme che riguardano il diritto del lavoro. Queste novità interessano anche le cause di lavoro . Di seguito illustriamo le novità più significative ed importanti. 4 Tempi più brevi per iniziare un procedimento I provvedimenti in materia di licenziamenti, contratto a termine, di collaborazione, a progetto, contestazioni relative ad appalti e trasferimenti, vanno impugnati entro 60 giorni dalla data in cui il lavoratore ne riceve comunicazione. Cambia radicalmente il tempo massimo per ricorrere alle commissioni di conciliazione o al giudice del lavoro: si passa nei casi sopra elencati da 5 anni a 270 giorni dalla data dell’impugnazione. La conciliazione da obbligatoria diventa facoltativa La conciliazione è il tentativo di risolvere la controversia senza ricorrere ad un processo giudiziale. Fino ad ora era obbligatorio il passaggio innanzi alla commissione di conciliazione prima di poter ricorrere al giudice. Con la nuova normativa, il tentativo di conciliazione diventa facoltativo, e si può ricorrere direttamente al giudice. In caso di rifiuto a comparire o in caso di fallimento della conciliazione, i tempi per il ricorso in giudizio si riducono da 270 a 60 giorni. Se le parti nel corso della conciliazione non trovano un accordo, la commissione formula comunque una proposta di conciliazione. Il giudice è tenuto a tenerne conto in fase di stesura della sentenza. Le parti, una volta fallito il tentativo di conciliazione, possono conferire alla commissione di conciliazione il mandato per la risoluzione per via arbitrale della controversia. Valorizzato l’arbitrato Anche l‘arbitrato, come la conciliazione, è un procedimento extragiudiziale. Il collegio di arbitrato è costituito da un rappresentante del lavoratore, da un rappresentante del datore di lavoro e da un soggetto terzo (“l’arbitro”) scelto e incaricato da entrambe le parti. Le conciliazioni non sono più obbligatorie. Le parti possono scegliere di comune accordo di ricorrere a questa forma di giudizio. La sentenza emessa dal collegio di arbitrato (lodo) è definitiva. Essa è impugnabile entro 30 giorni solo per vizi di forma. La “clausola compromissoria” Questa clausola può essere inserita nei contratti individuali di lavoro. Essa impegna il lavoratore a rinunciare, in caso di eventuale controversia, alla via giudiziale optando obbligatoriamente per l’arbitrato. La clausola compromissoria non potrà avere per oggetto la materia del licenziamento. La clausola non può essere sottoscritta dalle parti prima che sia terminato il periodo di prova e comunque, ove non previsto, non prima che siano trascorsi 30 giorni dall’inizio del rapporto di lavoro. La clausola compromissoria deve essere disciplinata da accordi interconfederali o contratti collettivi. In assenza di queste apposite regolamentazioni contrattuali o ministeriali, la clausola non è valida. La Cisl era intervenuta per depotenziare alcuni punti del testo originario della legge. Era previsto che la scelta obbligata fra arbitrato e giudice doveva essere effettuata già al momento dell’assunzione. La CISL era contraria a questo, perché il lavoratore deve essere libero di decidere, e al momento dell’atto dell’assunzione non lo è, lo è solo da assunto. Commissioni di certificazione È lo strumento per prevenire i contenziosi attraverso la certificazione del contratto individuale di lavoro. Allo stato attuale esse non sono ancora state costituite in Alto Adige. Valutazione • La valorizzazione dell’arbitrato può rappresentare una grande opportunità per i lavoratori perché permette loro di avere una decisione in tempi più brevi e senza dover sostenere i costi che il ricorso al giudice può comportare. Infatti i tempi dei processi di lavoro sono lunghissimi, possono durare per anni. Anche in caso di sentenza favorevole, il lavoratore rischia di dover sostenere una parte dei costi processuali. • I lavoratori devono essere a conoscenza del fatto che i tempi di prescrizione si sono drasticamente ridotti in determinati casi. Ulteriori novità La legge 183/2010 (il “collegato lavoro”) oltre a queste modifiche in materia di conciliazione e arbitrato, ha introdotto altre novità, che riguardano il lavoro usurante, il riordino degli ammortizzatori sociali e la disciplina in materia di permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità. Infine sono state abbassate le sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano la normativa sull’orario di lavoro e per lavoro nero. Importante: Non perdere tempo Attualmente vi è incertezza sulla concreta attuazione di determinate novità, che oltretutto riguardano un ambito di per se complicato, e pertanto, e considerata la riduzione dei tempi utili per attivarsi a tutela dei propri diritti, consigliamo a tutti i lavoratori interessati di rivolgersi immediatamente ad una sede sindacale in caso di controversie sul lavoro.
Organizzazione NUOVA TESSERA 2011-2013 Da conservare e utilizzare Dal 2011 la Cisl e la SGBCISL consegnano agli associati una nuova tessera d’iscrizione in formato Card plastificata con Chip incorporato. La tessera elettronica offrirà agli iscritti una serie di nuovi vantaggi. Validità triennale La nuova tessera che sarà emessa avrà validità triennale per gli anni dal 2011 al 2013. Sconti e buoni acquisto La carta è valorizzata grazie ad un circuito di convenzioni che permette di usufruire di una serie di sconti e vantaggi. A livello nazionale sono state stipulate convenzioni con vari soggetti commerciali. Essi offriranno degli sconti sugli acquisti. Ad ogni acquisto vengono accumulati dei punti sulla card, raggiunta una soglia minima, ancora da definire, si avrà diritto a dei buoni spendibili nei circuiti convenzionati. Avvio Le convenzioni stipulate a livello nazionale saranno avviate probabilmente dal mese di aprile 2011. Esse verranno allargate anche a livello locale con ulteriori convenzioni. Le convenzioni già avviate dalle Federazioni rimarranno comunque in vigore. I partner La lista degli esercenti che, attraverso le convenzioni, aderiscono all’iniziativa è allegata alla tessera d’iscrizione ed é consultabile anche sul sito www. sgbcisl.it Dati protetti I dati personali sulla card sono protetti e non possono essere visti da terzi. Serve il Codice fiscale La nuova tessera può essere consegnata solo a quegli iscritti dei quali, nei nostri archivi, disponiamo del codice fiscale. Vi preghiamo per tanto, qualora non lo aveste già fatto, di comunicare alla Vo- Graficamente si presenta così la nuova tessera. stra Federazione di appartenenza tale informazione, affinché i dati anagrafici in nostro possesso siano completi e l’emissione della card possa essere effettuata. Ulteriori informazioni Gli iscritti possono contattare la propria Federazione di appartenenza per avere ulteriori informazioni. IN RICORDO DI Alfons Benedikter 1918-2010 Alfons Benedikter è scomparso a Bolzano il 3 novembre all’età di 92 anni. Dopo Sandro Panizza, scomparso nel 2008, se ne é andato il secondo personaggio che aveva contributo alla fondazione del sindacato interetnico altoatesino SGB/USA che pochi anni dopo diventò SGBCISL. Benedikter, nel 1948, assieme a Sandro Panizza ed altre persone del mondo politico/sociale, aveva fondato l’Unione Sindacale Altoatesina SGB/USA quale rappresentanza sindacale di tutti i gruppi linguistici della Provincia di Bolzano. Già nel lontano 1948 furono poste le basi per una SGBCISL interetnica, Alfons Benedikter nel 1998 in occasione del cinquantenario della SGBCISL con i Segretari generali di lingua tedesca ed italiana e la composizione paritetica degli organi. Con la scomparsa di Alfons Benedikter la Provincia di Bolzano perde una grande personalità che si è contraddistinta per lo sviluppo dell’autonomia altoatesina, la sua vocazione eco-sociale ed il suo ruolo fondamentale nella fondazione del sindacato interetnico altoatesino. 5
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