Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte
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intervista<br />
Arte ed eventi<br />
per il grande pubblico<br />
Sono due i ricordi <strong>del</strong>le celebrazioni che stanno più a cuore<br />
e ancora emozionano Alberto Vanelli, vicepresidente esecutivo<br />
di Italia 150 e direttore <strong>del</strong>la Reggia di Venaria.<br />
Il primo risale alla visita di Giorgio Napolitano il 18<br />
e il 19 marzo, per inaugurare Esperienza Italia. “Al<br />
suo arrivo alle Ogr - racconta - io e Sergio Chiamparino,<br />
allora presidente <strong>del</strong> Comitato, gli siamo andati<br />
incontro e lo abbiamo ringraziato per l’onore che<br />
ci faceva con la sua presenza. A queste parole, Napolitano<br />
ha risposto che erano Torino e il <strong>Piemonte</strong><br />
che dovevano essere ringraziati, per la sensibilità e<br />
l’attenzione dimostrata ai temi <strong>del</strong>l’unità nazionale<br />
e per la bellezza di festeggiamenti che avevano<br />
preparato. Mi sono davvero commosso, così come la<br />
sera <strong>del</strong> 16 febbraio, la ‘notte bianca’ che ha dato il<br />
via ai festeggiamenti. Sono uscito di casa con la mia<br />
famiglia, pioveva a dirotto, faceva freddo e mi sono<br />
detto: Dopo tutto quello che abbiamo fatto e speso,<br />
non verrà nessuno. Invece, via via che mi avvicinavo<br />
al centro, incontravo gruppi di persone sempre più<br />
numerosi, fino ad arrivare in piazza Vittorio, stracolma<br />
di gente e bellissima. Una grande festa collettiva,<br />
proprio come ce l’eravamo immaginata”.<br />
A proposito di spese, a quanto ammontano i costi complessivi<br />
di Esperienza Italia?<br />
“Il Comitato ha speso complessivamente 40 milioni.<br />
I fondi sono stati messi a disposizione da Regione,<br />
Provincia, Comune, Camera di Commercio e sponsor.<br />
Tenendo conto anche <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le presenze<br />
turistiche, è stato calcolato come nel corso dei festeggiamenti<br />
si sia prodotto un giro di affari di circa 700<br />
milioni di euro. Grazie a Esperienza Italia, per Torino<br />
e il <strong>Piemonte</strong> l’anno appena trascorso è stato meno<br />
drammatico che altrove per settori come l’accoglienza<br />
alberghiera, la ristorazione, il commercio, la comunicazione<br />
e gli allestimenti”.<br />
Un risultato difficile da ripetere nei prossimi anni…<br />
A differenza di quanto accaduto per le celebrazioni<br />
<strong>del</strong> 1961, Esperienza Italia ci ha lasciato alcune importanti<br />
eredità, che credo sapranno dare i<br />
loro frutti anche in futuro. Innanzitutto le<br />
tante opere realizzate, che sono già entrate<br />
a fare parte <strong>del</strong> tessuto <strong>del</strong>le rispettive città,<br />
le hanno arricchite e saranno motivo di richiamo.<br />
In secondo luogo, questo anno di<br />
festeggiamenti ha consolidato a livello nazionale<br />
e internazionale l’immagine di Torino come<br />
città di cultura e di svago, bella da vedere ma anche<br />
da vivere. Le celebrazioni, insomma, hanno fatto fare<br />
al sistema culturale e turistico <strong>regionale</strong> un ulteriore<br />
salto in avanti, anche se ora occorre continuare a lavorare<br />
per non sprecare questo lascito.<br />
In quale direzione?<br />
Noi abbiamo una ricca<br />
offerta museale, teatrale,<br />
musicale, gastronomica,<br />
culturale, che<br />
sono già elementi di<br />
grande attrazione,<br />
ma probabilmente<br />
manca ancora qualcosa<br />
per creare un<br />
turismo di massa, in<br />
assenza di singoli capolavori<br />
che spingano<br />
migliaia di visitatori<br />
a riversarsi da noi in<br />
maniera costante. Mi<br />
riferisco alla possibilità<br />
di organizzare un<br />
paio di volte l’anno<br />
due eventi di carattere<br />
espositivo, che esercitino<br />
una forte attrazione<br />
anche all’estero.<br />
E poi è fondamentale,<br />
anche se faticoso, che<br />
tutte le istituzioni<br />
pubbliche, insieme<br />
con i partner privati,<br />
continuino a operare<br />
insieme e a coordinarsi.<br />
In questo senso,<br />
credo che Expo 2015<br />
sarà per noi un altro<br />
importante banco di<br />
prova. (ma)<br />
Accoglienza a sorpresa<br />
per il milionesimo<br />
visitatore <strong>del</strong>la<br />
“Reggia d’Italia”<br />
Si chiama Margherita Gervasoni,<br />
ha 30 anni, fa la consulente e<br />
abita a Mentone il milionesimo<br />
visitatore <strong>del</strong>la Reggia di Venaria<br />
dal 17 marzo scorso, giorno di<br />
avvio degli eventi per il 150°<br />
<strong>del</strong>l’Unità d’Italia. Accompagnata<br />
dal fidanzato e da un amico, alla<br />
biglietteria <strong>del</strong>la Reggia intorno<br />
alle ore 11.30 <strong>del</strong> 28 gennaio<br />
ha avuto la gradita sorpresa di<br />
essere accolta dal presidente<br />
<strong>del</strong> Consorzio La Venaria Reale,<br />
Fabrizio Del Noce, e dall’assessore<br />
<strong>regionale</strong> alla Cultura, Michele<br />
Coppola, per essere omaggiata<br />
<strong>del</strong> biglietto di entrata.<br />
“È un traguardo importante<br />
che ci inorgoglisce - ha dichiarato<br />
Del Noce - e che dimostra<br />
ancora una volta che anche in<br />
campo culturale, nonostante<br />
la crisi <strong>del</strong> momento, con le<br />
idee giuste e una valida organizzazione<br />
si possono ottenere<br />
risultati davvero significativi.<br />
E non ci fermiamo qui: il nostro<br />
palinsesto di eventi per il 2012<br />
è già pronto, a incominciare<br />
dalle mostre sulle collezioni <strong>del</strong><br />
principe Eugenio e sui gioielli di<br />
Fabergè”.<br />
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