Versione .pdf - Consiglio regionale del Piemonte

N UMERO 1
2012
S A C R I M O N T I
Le sette meraviglie
del Piemonte
LOCALIZZATI IN AMBIENTI PAESAGGISTICI D’INCOMPARABILE
BELLEZZA, LE AREE PROTETTE DEI SACRI MONTI PIEMONTESI
SONO ORA RIUNITE IN UN UNICO ENTE DI GESTIONE
di Enrico Massone
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C
i sono luoghi pieni
di fascino e di
armonia, capaci di
metterci in contatto
con la parte più intima del nostro
animo. Sono luoghi attraenti
e pieni di energia, carichi di bellezza e di cultura,
che hanno qualcosa di raro, inconsueto e straordinario,
qualcosa di particolare che esiste solo lì. Già
gli antichi romani parlavano di genius loci e l’attribuivano
all’entità naturale e soprannaturale che si
trova in certi luoghi. Quell’incanto meraviglioso è
ancor oggi più che mai vivo nei Sacri Monti, eccezionale
connubio di storia, arte e natura. Sullo sfondo
dell’arco alpino occidentale, minuscole edicole o
sontuose cappelle immerse nel verde di un bosco o
di un giardino, abitate da un popolo di statue e di
affreschi, raccontano gli episodi salienti della passione
di Gesù, della
vita di un santo o i
misteri del Rosario.
I Sacri Monti per secoli
furono meta di
pellegrini e di fedeli
cattolici, ma nell’ultimo dopoguerra conobbero
una stagione di pericoloso abbandono. L’intervento
lungimirante della Regione Piemonte li ha riportati
all’originale splendore e oggi i Sacri Monti, istituiti
in aree protette sono sette: Belmonte, Crea, Domodossola,
Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo. Per le loro
caratteristiche di beni universali, unici e insostituibili,
dal luglio 2003 sono iscritti nella lista del Patrimonio
mondiale dell’Unesco, insieme ai due Sacri
Monti lombardi di Ossuccio e Varese.
L’impegno organizzativo e gli sforzi finanziari finora
intrapresi dalla pubblica amministrazione