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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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Capitolo - 11<br />

CODICI SISTEMATICI<br />

11.1 - Co<strong>di</strong>ci Sistematici<br />

Quanto detto nei precedenti paragrafi ci fa comprendere che le prestazioni <strong>di</strong> un<br />

co<strong>di</strong>ce lineare sono da attribuirsi sostanzialmente al sottospazio <strong>di</strong> generato dalle<br />

righe della matrice che supporremo linearmente in<strong>di</strong>pendenti e che quin<strong>di</strong><br />

costituiranno una base per il sottospazio da esse generato. In sostanza quin<strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci generati<br />

da matrici <strong>di</strong>stinte, delle stesse <strong>di</strong>mensioni, che generano però lo stesso<br />

sottospazio <strong>di</strong> sono del tutto equivalenti.<br />

Lo spazio generato dalle righe <strong>di</strong> non cambia se si permutano le sue righe, o se<br />

si somma ad una qualunque riga <strong>di</strong> una combinazione lineare delle restanti.<br />

Dato un co<strong>di</strong>ce lineare a blocchi, consideriamo la sua matrice e selezioniamone<br />

una sua colonna non identicamente nulla. Supponiamo sia la -esima. Consideriamo<br />

quin<strong>di</strong> una riga <strong>di</strong> che abbia un nella -esima colonna, supponiamo sia la -esima,<br />

sommiamo tale riga a tutte le altre righe <strong>di</strong> che si trovano nelle stesse con<strong>di</strong>zioni.<br />

(<br />

Otterremo così una matrice, sia ) , equivalente a la cui -esima colonna ha un solo<br />

( )<br />

valore in posizione -esima. Operiamo adesso sulla matrice come avevamo<br />

operato sulla con la sola accortezza <strong>di</strong> scegliere una colonna che abbia un in una<br />

( )<br />

riga <strong>di</strong>versa dalla -esima, otterremo così una con due colonne che presentano un<br />

solo valore su righe <strong>di</strong>verse. All’ -esimo passo sceglieremo una colonna che abbia un<br />

in una riga <strong>di</strong>versa da quelle selezionate ai passi precedenti.<br />

Tale procedura potrà essere ripetuta al più volte, a meno che non sia più<br />

possibile selezionare una colonna, ma ciò accade solo nel caso in cui tutte le righe non<br />

ancora selezionate sono identicamente nulle, in questo caso le righe della matrice da<br />

cui eravamo partiti non erano linearmente in<strong>di</strong>pendenti, quin<strong>di</strong> non erano in grado <strong>di</strong><br />

generare un sottospazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione , o, che è lo stesso, il co<strong>di</strong>ficatore non era un<br />

monomorfismo <strong>di</strong> in cioè avevamo preso in considerazione un co<strong>di</strong>ce ambiguo.<br />

( )<br />

Al termine della procedura sopra descritta avremo quin<strong>di</strong> una matrice che ha<br />

almeno colonne in cui compare un solo , tra le colonne con un solo ne esisterà<br />

almeno una che lo ha in corrispondenza alla prima riga, una in corrispondenza alla<br />

seconda e cosi via fino alla -esima.<br />

A questo punto è opportuno osservare che se s’intende utilizzare il co<strong>di</strong>ce su un<br />

canale simmetrico binario, ovvero mappando coppie <strong>di</strong> bit della parola d’uscita in punti

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