Artisti e artigiani espongono negli ambienti di una casa ... - Ticino
Artisti e artigiani espongono negli ambienti di una casa ... - Ticino
Artisti e artigiani espongono negli ambienti di una casa ... - Ticino
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
Associazione Villa Orizzonte<br />
6980 Castelrotto<br />
c/o Regione Malcantone<br />
Viale Reina 9 - 6982 Agno (CH)<br />
Tel. 0041 91 610 16 30<br />
Fax 0041 91 610 16 39<br />
info@villaorizzonte.ch<br />
www.villaorizzonte.ch<br />
<strong>Artisti</strong> e <strong>artigiani</strong><br />
<strong>espongono</strong> <strong>negli</strong> <strong>ambienti</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>casa</strong>-museo<br />
Villa Orizzonte <strong>di</strong><br />
Castelrotto<br />
13 settembre –<br />
11 ottobre 2008<br />
Orari d’apertura<br />
dal Mercoledì alla domenica<br />
10.00 -12.00 / 14.00 -17.00<br />
Vernissage<br />
Sabato 13 settembre 2008<br />
dalle 15.00 alle 19.00<br />
Finissage<br />
Sabato 11 ottobre 2008<br />
dalle 15.00 alle 19.00<br />
le banche del Malcantone
Orizzonti mostre *<br />
OSPITI<br />
Nel corso dei due secoli passati, non mancavano gli ospiti a Villa Orizzonte <strong>di</strong> Castelrotto.<br />
Giungevano in visita dai vicini villaggi, a pranzo o per la cena; o magari,<br />
per un pic-nic nella bella stagione sbarcavano a Ponte Tresa da Capolago o da<br />
Lugano. Oppure <strong>di</strong>rettamente in carrozza, dopo il viaggio in ferrovia da Como o<br />
da Milano, e in seguito alla guida delle prime macchine sulla strada sterrata, per<br />
intrattenersi più a lungo. O anche, al ritorno da Parigi – le signore con un carico <strong>di</strong><br />
valige e cappelliere, i signori con le ultime novità politiche, tecnologiche, letterarie<br />
e culturali: i rumori <strong>di</strong> un prossimo conflitto franco-prussiano, la grande Exposition<br />
Universelle, il nuovo romanzo <strong>di</strong> Zola, l’ultimo catalogo illustrato del Salon d’arte.<br />
Un gran via vai, <strong>di</strong> cui rimane traccia nei più svariati oggetti raccolti nella villa.<br />
Libri, attrezzi domestici, argenteria sopraggiungevano persino da San Pietroburgo,<br />
con i parenti che vi soggiornavano facendosi onore fra le maestranze degli e<strong>di</strong>fici<br />
neoclassici della città <strong>di</strong> Pietro il Grande. Più assidua ancora, la frequentazione dell’Accademia<br />
<strong>di</strong> Brera riportava in villa notizia dei successi <strong>di</strong> vecchi e giovani artisti<br />
ticinesi alle Triennali <strong>di</strong> Milano; l’elogio funebre <strong>di</strong> Vincenzo Vela a Ligornetto, insieme<br />
a un bozzetto in gesso del busto del maestro <strong>di</strong> belle arti e patrie virtù, modellato<br />
dal suo ormai affermato allievo Luigi Vassalli; la tela <strong>di</strong> Gioachimo Galbusera,<br />
allora trentenne e da poco inse<strong>di</strong>atosi a Lugano, che sembra riprodurre tale quale il<br />
raccolto <strong>di</strong> uva e pesche del vigneto e del frutteto della villa. Senza <strong>di</strong>re dei souvenir<br />
(scatole <strong>di</strong> legno intarsiato dal Monte Generoso, ceramiche con il quai <strong>di</strong> Lugano o<br />
a celebrazione del Seicentesimo della Confederazione, fazzoletti ricamati e stampe<br />
su seta dall’inaugurazione del Tempio Voltiano <strong>di</strong> Como, tabacchiere d’argento con<br />
la veduta del Cremlino) e delle cartoline <strong>di</strong> saluto e ringraziamento degli ospiti <strong>di</strong><br />
passaggio, accuratamente raccolte e or<strong>di</strong>nate <strong>negli</strong> album.<br />
Questi e altri transiti da luoghi prossimi o lontani, improntano gli <strong>ambienti</strong>, fermi<br />
nel tempo, della <strong>casa</strong>-museo che si affaccia sull’orizzonte transfrontaliero della Valle<br />
della Tresa. Aperta al pubblico, oggi vi si avvicendano nuovi visitatori, senza però<br />
(doverosamente) lasciarvi il segno. A seconda degli interessi, competenze o attività<br />
<strong>di</strong> ciascuno, l’attenzione si focalizza su questo o quell’oggetto: talvolta, ne consegue<br />
uno scambio <strong>di</strong> idee o <strong>una</strong> conversazione, come ai tempi dei passati ospiti.<br />
La rassegna Ospiti nasce da queste occasioni. L’idea è <strong>di</strong> aprire ad artisti e <strong>artigiani</strong><br />
operanti sul territorio o arrivati da lontano, uno spazio <strong>di</strong> confronto con il lascito<br />
delle precedenti generazioni. L’accostamento dei nuovi oggetti esposti accanto a<br />
quelli raccolti <strong>negli</strong> <strong>ambienti</strong> <strong>di</strong> allora, genera inattesi nessi alla luce del motivo che<br />
li accom<strong>una</strong>. Un surplus <strong>di</strong> senso li mo<strong>di</strong>fica entrambi, in un insieme che si configura<br />
come <strong>una</strong> moderna istallazione d’arte.<br />
Ospite, in italiano, designa in<strong>di</strong>fferentemente chi è ospitato e chi ospita. Questi<br />
sarà pertanto presente alla rassegna con l’oggetto che lo compete, la <strong>casa</strong>-museo<br />
stessa. Ospite a sua volta a tutti gli effetti, egli guiderà espositori e visitatori nei<br />
soggiorni della villa, dando voce al racconto iscritto in un ritratto, un arredo, <strong>una</strong><br />
suppellettile, un attrezzo domestico. Vecchie storie <strong>di</strong> vicende famigliari che rispondono<br />
alle nuove venute da fuori, in uno scambio <strong>di</strong> narrazioni e linguaggi. Che<br />
è poi ciò che succedeva fra gli ospiti intorno al desco, in salotto o in un angolo del<br />
parco, ai bei tempi.<br />
Fabio Guindani<br />
Ospiti 2008<br />
Invito<br />
L’Associazione Villa Orizzonte<br />
è lieta <strong>di</strong> invitarla all’inaugurazione<br />
della mostra<br />
<strong>Artisti</strong> e <strong>artigiani</strong> <strong>espongono</strong><br />
<strong>negli</strong> <strong>ambienti</strong> <strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>casa</strong>-museo<br />
sabato 13 settembre 2008<br />
dalle ore 15.00 alle 19.00<br />
Villa Orizzonte <strong>di</strong> Castelrotto<br />
Patrizia Balmelli Masdonati, Ceramiche<br />
Sylvie Henderson e Barbara Parini, Feltri<br />
Regula Hotz, Ceramiche<br />
Barbara Jaccard, Ceramiche<br />
Alberta Jacqueroud, Mosaici<br />
Gyano Koch, BirdArt<br />
Gregorio Mancino, Movimentart<br />
Simonetta Martini, Pittrice<br />
Giovanna Nicola, Art singulier<br />
In occasione del vernissage, Fabio Guindani accoglierà in villa gli<br />
ospiti con il racconto Il signor X. Per il finissage e durante il periodo<br />
<strong>di</strong> allestimento della mostra, sono inoltre previsti: <strong>di</strong>mostrazioni dal<br />
vivo <strong>di</strong> ceramica al tornio (Barbara Jaccard); un intervento dalla<br />
Cattedra ambulante dei viticoltori del pittore Gregorio Mancino; un<br />
intervento della scuola <strong>di</strong> flamenco Rosa de Fuego.<br />
*<br />
Patrizia Balmelli Masdonati<br />
6986 Curio<br />
Impronte, frammenti e segni, Testi su ceramica e carta<br />
Patrizia Balmelli inserisce nella biblioteca della villa testi in ceramica e carta. A<br />
partire dai primi sigilli impressi nell’argilla, i Segni della scrittura si sono andati<br />
avvicendando su <strong>di</strong>fferenti supporti, fino all’attuale, elettronico. Lo stesso termine<br />
testo designava all’origine un vaso <strong>di</strong> coccio.<br />
Sylvie Henderson e Barbara Parini<br />
6998 Monteggio<br />
Feltri, Tappeti in feltro<br />
Sylvie Henderson e Barbara Parini ambientano Tappeti in feltro fra i tendaggi <strong>di</strong><br />
velluto dei soggiorni della villa. La pelle (ecologica) <strong>di</strong> un finto Cavallo riecheggia<br />
nell’anticamera quella <strong>di</strong> un (vero) leopardo.<br />
Regula Hotz<br />
Lisora, 6995 Monteggio<br />
Totem e ciotole, Ceramiche<br />
Regula Hotz colloca nel parco Totem in ceramica che si richiamano al modulo delle<br />
Ciotole impilate. L’impronta degli imballaggi del vino vi iscrivono enigmatici caratteri.<br />
Un omaggio al Merlot, o invece al fondo geografico e etnografico della biblioteca?<br />
Barbara Jaccard<br />
Pian Minora, 6981 Nerocco-Banco<br />
Bottiglie e contenitori per il vino, Ceramiche<br />
Barbara Jaccard <strong>di</strong>spone nella cantina della villa Bottiglie e altri contenitori per il<br />
vino. Per bere un rustico Nostrano, c’è ancora chi privilegia la tra<strong>di</strong>zionale ciotola,<br />
smaltata bianca e blu: fatto salvo il kitsch dei moderni souvenir, perché no?<br />
Alberta Jacqueroud<br />
Atelier Artepura, 6984 Pura<br />
Mosaici<br />
Alberta Jacqueroud ha inserito all’esterno della villa, sui muri del cortiletto retrostante<br />
che dà accesso al parco, <strong>una</strong> nuova serie <strong>di</strong> mosaici ispirati ai soffitti <strong>di</strong>pinti<br />
e alle decorazioni in stile floreale dei suoi interni.<br />
Gyano Koch<br />
6986 Novaggio<br />
Happy BIRDday, Tecniche miste<br />
Gyano Koch ospita uccelli <strong>di</strong> passo nella orangerie della villa augurando loro Happy<br />
BIRDday. Fra i tanti, un Buchfink (alla lettera, Fringuello-libro) che legge un raro<br />
volumetto e<strong>di</strong>to a Como nel 1845, Ornitologia Comense.<br />
Gregorio Mancino<br />
Atelier Artepura, 6984 Pura<br />
Movimentart, Collage e acrilici<br />
Gregorio Mancino prende spunto da un numero della rivista L’Illustration, de<strong>di</strong>cato<br />
a «L’automobile e le tourisme», 1926. A partire dal Futurismo e attraverso la Action<br />
Painting, il Novecento ha messo l’arte in movimento.<br />
Simonetta Martini<br />
6986 Curio<br />
Intrusi, Pigmenti su tela e altro<br />
Simonetta Martini evoca il mondo segreto delle inquietu<strong>di</strong>ni e dei sogni, talvolta<br />
in<strong>di</strong>cibili, nascosti e alimentati dalla sicurezza ovattata <strong>di</strong> un mondo protetto.<br />
Giovanna Nicola<br />
6535 Roveredo GR<br />
Le Fate lavandaie, Art Singulier<br />
Giovanna Nicola ha destinato due delle sue Fate al lavatoio della villa. Hanno lasciato<br />
le proprie Valige nella camera degli ospiti per inse<strong>di</strong>arsi nel folto del parco e<br />
mettersi subito al lavoro.