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H51211-v07 Manuale Istr. per l'uso Astra TISE 27-31 ... - Rhoss

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ISTRUZIONI PER L’USO<br />

LEGGERE ATTENTAMENTE IL PRESENTE MANUALE PRIMA DI AVVIARE LA CALDAIA. RISPETTARE LE PRESCRIZIONI. In caso contrario la garanzia decade.<br />

ATTENZIONE: questo manuale è parte integrante della caldaia e deve seguirla sempre.<br />

<strong>Astra</strong>: <strong>TISE</strong> <strong>27</strong>-<strong>31</strong><br />

92/42/CEE<br />

Caldaia a gas, a pavimento o<br />

murale, a camera stagna e tiraggio<br />

forzato con produzione istantanea,<br />

<strong>per</strong> esterni.<br />

Italiano<br />

<strong>H51211</strong>


E’ vietata la riproduzione la memorizzazione e la trasmissione anche parziale della presente pubblicazione, in qualsiasi forma, senza la preventiva autorizzazione scritta della<br />

RHOSS S.p.A. I centri di assistenza tecnica della RHOSS S.p.A. sono disponibili a risolvere qualunque dubbio inerente all’utilizzo dei suoi prodotti ove la manualistica fornita<br />

risulti non soddisfacente. La RHOSS S.p.A. si ritiene libera di variare senza preavviso le caratteristiche dei propri prodotti. RHOSS S.p.A. attuando una politica di costante<br />

sviluppo e miglioramento dei propri prodotti, si riserva il diritto di modificare specifiche, equipaggiamenti ed istruzioni relative all’uso e alla manutenzione in qualsiasi momento<br />

e senza alcun preavviso.


Indice<br />

Dichiarazione di conformità pag. 2<br />

Certificato GASTEC pag. 3<br />

1 <strong>Istr</strong>uzioni di trasporto pag. 4<br />

1.1 Componenti in dotazione presenti<br />

nell’imballo<br />

1.2 Indicazioni <strong>per</strong> la movimentazione<br />

1.3 Condizioni di immagazzinamento<br />

1.4 Sballaggio caldaia<br />

2 Caratteristiche tecniche pag. 4<br />

2.1 Dimensioni<br />

2.2 Dati tecnici<br />

2.3 Identificazione macchina<br />

3 <strong>Istr</strong>uzioni di installazione pag. 5<br />

3.1 Norme di riferimento<br />

3.2 Avvertenze prima dell’installazione<br />

3.3 Montaggio caldaia<br />

3.3.1 Ubicazione caldaia<br />

3.3.2 Fissaggio caldaia<br />

3.4 Collegamento idraulico e gas<br />

3.4.1 Kit tubi, kit rubinetti e tubi<br />

3.4.2 Tubazioni adduzione gas<br />

3.4.3 Schema funzionale idraulico<br />

3.4.4 Gruppo idraulico<br />

3.4.5 Caratteristiche idrauliche di portata<br />

prevalenza<br />

disponibili<br />

3.5 Condotti di scarico fumi e aspirazione aria<br />

3.5.1 Scarico fumi e presa aria su parete esterna<br />

3.5.2 Posizionamento dei terminale di scarico<br />

3.5.3 Scarico dei fumi di apparecchi con tiraggio<br />

naturale o forzato entro spazi chiusi a cielo<br />

libero<br />

3.5.4 Condotti di scarico fumi di tipo concentrico<br />

3.5.5 Condotti di scarico fumi di tipo separato<br />

3.5.6 Dimensioni canne fumarie<br />

3.5.7 Condotti di scarico fumi a tetto<br />

3.5.8 Verifica parametri di combustione<br />

3.6 Collegamento elettrico<br />

3.6.1 Allacciamento alimentazione elettrica<br />

3.6.2 Schema elettrico <strong>Astra</strong> TI/SE<br />

3.6.3 Primo riempimento caldaia e impianto<br />

3.6.4 Allacciamento a terminale remoto<br />

3.6.5 Comandi remoti<br />

4 Tarature e regolazioni pag. 13<br />

4.1 Accessibilità alle schede di regolazione<br />

4.2 Cambio tipo di gas<br />

4.2.1 Sostituzione degli ugelli del bruciatore<br />

principale<br />

4.2.2 Cambio tensione al modulatore<br />

4.2.3 Nuova taratura mecc. max/min del<br />

regolatore<br />

di pressione e della valvola gas<br />

4.3 Posizione elettrodi di accensione e<br />

rivelazione<br />

di fiamma<br />

5 <strong>Istr</strong>uzioni <strong>per</strong> l’avviamento pag. 15<br />

5.1 Avvertenze prima della messa in funzione<br />

5.2 Messa in funzione<br />

5.3 Segnalazioni e sicurezze<br />

6 <strong>Istr</strong>uzioni di manutenzione pag. 17<br />

6.1 Manutenzione preventiva e ordinaria<br />

6.1.1 Controllo del riempimento impianto<br />

6.1.2 Verifica parametri di combustione<br />

6.2 Manutenzione straordinaria<br />

6.2.1 Manutenzione dello scambiatore acqua<br />

calda<br />

sanitaria<br />

6.2.2 Manutenzione scambiatore acqua-fumi<br />

6.2.3 Manutenzione bruciatore<br />

6.2.4 Manutenzione scarico fumi<br />

6.2.5 Pulizia filtro e regolatore di portata acqua<br />

sanitaria


DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ<br />

La società RHOSS S.p.A.<br />

con sede ad Arquà Polesine (RO), via delle Industrie 211, dichiara, sotto la propria esclusiva<br />

responsabilità, che i prodotti della serie:<br />

ACQUARIA TBSI <strong>31</strong><br />

AURORA MISI 20/S - AURORA MISI 25/S<br />

AURORA MBNI 20 – AURORA MBNI25<br />

AURORA MBSI 20 – AURORA MBSI 25<br />

ASTRA MISE <strong>27</strong> – ASTRA MISE <strong>31</strong><br />

ASTRA INBOX MISE <strong>27</strong> – ASTRA INBOX MISE <strong>31</strong><br />

ASTRA <strong>TISE</strong> <strong>27</strong> – ASTRA <strong>TISE</strong> <strong>31</strong><br />

sono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui alla Direttiva Macchine 98/37/CE.<br />

------------<br />

La macchina è inoltre conforme alle seguenti direttive:<br />

- 2006/95/CE che abroga e sostituisce la direttiva 73/23/CEE come modificata da 93/68/CEE<br />

- 89/336/CEE (Compatibilità Elettromagnetica) come modificata da 93/68/CEE<br />

Codroipo, 02.02.2007<br />

Il legale rappresentante<br />

2


1. <strong>Istr</strong>uzioni di trasporto<br />

1.1 COMPONENTI IN DOTAZIONE PRESENTI<br />

NELL’IMBALLO<br />

La caldaia viene fornita in un robusto imballo in cartone<br />

contenente:<br />

♦ N. 1 caldaia.<br />

♦ N. 1 piastra di supporto.<br />

♦ N. 1 dima di tracciatura.<br />

♦ N. 1 guarnizione <strong>per</strong> curva doppia.<br />

♦ N. 1 busta documentazione contenente:<br />

• manuale d’uso <strong>per</strong> l’utente;<br />

• manuale di installazione e manutenzione;<br />

• elenco Servizi Assistenza Tecnica Autorizzati;<br />

• libretto impianto;<br />

• modello H;<br />

• documenti garanzia e collaudo.<br />

♦ N. 1 busta contenente tasselli + viti di fissaggio.<br />

2. Caratteristiche tecniche<br />

2.1 DIMENSIONI<br />

<strong>Astra</strong>: TI/SE <strong>27</strong> e TI/SE <strong>31</strong><br />

ES Entrata acqua sanitaria<br />

US Uscita acqua sanitaria<br />

MR Mandata riscaldamento<br />

RR Ritorno riscaldamento<br />

GAS Entrata gas<br />

1.2 INDICAZIONI PER LA MOVIMENTAZIONE<br />

La macchina imballata è movimentabile/sollevabile a<br />

mano <strong>per</strong> mezzo di apposite a<strong>per</strong>ture nel cartone.<br />

La movimentazione dell’unità deve essere eseguita con<br />

cura onde evitare danni alla struttura esterna e alle parti<br />

meccaniche ed elettriche interne.<br />

Attenzione: in caso di brusche cadute anche da piccole<br />

altezze la caldaia imballata può subire danni pur<br />

presentandosi integro l’imballo.<br />

Qualora esso si presentasse già danneggiato all’atto<br />

della consegna da parte del trasportatore, segnalarlo a<br />

quest’ultimo e al costruttore il più presto possibile.<br />

1.3 CONDIZIONI DI IMMAGAZZINAMENTO<br />

• Non sovrapporre più di 5 caldaie imballate.<br />

• Evitare lunghi immagazzinamenti in locali umidi.<br />

• Tenere l’unità imballata sollevata dal pavimento ad es.<br />

su pallet o listoni di legno.<br />

1.4 SBALLAGGIO CALDAIA<br />

• Prima di sballare la caldaia verificare che i dati<br />

identificativi riportati nella targa imballo corrispondano a<br />

quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica e gas).<br />

• Togliere la caldaia dall’imballo aprendo la scatola in<br />

cartone e prestando attenzione a non sollevare la<br />

caldaia prendendola dalla parte inferiore del quadro<br />

comando.<br />

• Le parti dell’imballo (sacchetti in polietilene, polistirolo,<br />

cartone ecc.) possono essere riciclate o smaltite come<br />

normali rifiuti solidi urbani e non devono essere lasciate<br />

alla portata dei bambini, in quanto fonti di <strong>per</strong>icolo.<br />

(*) Il vaso d’espansione in dotazione alla caldaia è<br />

precaricato a 0,7 bar, ed è sufficiente <strong>per</strong> un contenuto<br />

totale d’acqua dell’impianto di 150 litri circa.<br />

In caso di contenuti maggiori, montare all’esterno della<br />

caldaia un vaso supplementare.<br />

(**) ∆t = differenza di tem<strong>per</strong>atura tra ingresso e uscita<br />

acqua sanitaria.<br />

(***) Filettatura esterna.<br />

(•) Secondo NORMA UNI EN 483/A2.<br />

N.B.: Tem<strong>per</strong>atura ambiente 20°C.<br />

VISTA ANTERIORE VISTA LATERALE VISTA POSTERIORE<br />

2.2 DATI TECNICI<br />

MODELLO TI/SE <strong>27</strong> TI/SE <strong>31</strong><br />

Portata termica nominale kW 26,5 30,0<br />

Portata termica minima kW 10 13<br />

Potenza termica utile kW 25,1 28,3<br />

Potenza termica utile minima (Pn MIN.) kW 9,1 11,8<br />

Rendimento utile alla portata nominale (•) Pn % 94,6 94,3<br />

Rendimento utile al 30% di Pn (•) % 90,7 90,8<br />

Classe di rendimento (92/42 CE) (•) ★★★ ★★★<br />

Pressione massima di esercizio bar (*) 3 3<br />

Volume vaso di espansione (*) L 8 8<br />

Potenza elettrica assorbita W 132 135<br />

Alimentazione elettrica V-ph-Hz 230-1-50 230-1-50<br />

Grado di protezione IP X4D X4D<br />

Dati di combustione con gas Metano G 20<br />

Rendimento di combustione % 94,8 94,7<br />

Perdite al camino con bruciatore spento 0,25 0,25<br />

Perdite al camino con bruciatore funzionante 5,2 5,3<br />

Perdite al mantello 0,2 0,4<br />

Tem<strong>per</strong>atura fumi °C 102,3 125<br />

Tenore di CO 2 % 6,43 7,58<br />

Portata massica fumi kg/h 53 60<br />

Classe NOx 3 2<br />

Dati sanitario<br />

Portata specifica ∆t 30°C (**) L/minuto 12 13,5<br />

Pressione massima di esercizio (PMW) bar (*) 6 6<br />

Pressione minima di alimentazione bar (*) 0,25 0,25<br />

Portata minima di alimentazione L/minuto 2,5 2,5<br />

Tem<strong>per</strong>atura massima sanitario °C 65 65<br />

Dimensioni e pesi<br />

Larghezza mm 680 740<br />

Altezza mm 720 720<br />

Profondità mm 230 230<br />

Peso kg 36 39<br />

Attacchi riscaldamento (***) 3/4 G 3/4 G<br />

Attacco raccordo gas (***) 3/4 G 3/4 G<br />

Attacchi sanitario (***) 1/2 G 1/2 G<br />

Attacco camino separato ∅ mm 80+80 80+80<br />

Attacco camino coassiale ∅ mm 60/100 60/100<br />

Codice PIN 0694BL<strong>27</strong>51<br />

tab. 1<br />

4


2.3 IDENTIFICAZIONE MACCHINA<br />

La caldaia è provvista di una targa matricola posta sul<br />

lato sinistro nella parte interna del vano collegamenti<br />

idraulici, da essa si possono trarre i dati identificativi<br />

della macchina:<br />

N° di matricola<br />

Categoria e tipo di caldaia<br />

Tensione di alimentazione<br />

Caratteristiche elettriche<br />

Tipo di gas<br />

Portata e pressione gas<br />

MATRICOLA<br />

Paese di destinazione<br />

Categoria<br />

Tipo<br />

Codice PIN<br />

Alimentazione 230-50 V-Hz<br />

Potenza assorbita<br />

Grado di protezione<br />

Tem<strong>per</strong>atuta min ambiente / Tem<strong>per</strong>atura max esercizio<br />

Direttiva rendimenti<br />

/ Classe NOX<br />

Portata termica QnMax / Potenza termica PnMax<br />

Portata termica QnMin / Potenza termica PnMin<br />

Pres. MAX riscald.<br />

/ Pres. MAX sanitario<br />

Portata sanitaria<br />

Apparecchio predisposto <strong>per</strong> funzionare: con<br />

Consumo gas<br />

/ Combustibile<br />

Consumo gas<br />

/ Combustibile<br />

MODELLO<br />

0694<br />

Codice prodotto finito<br />

Tipo prodotto finito<br />

Caratteristiche caldaia<br />

3. <strong>Istr</strong>uzioni di installazione<br />

3.1 NORME DI RIFERIMENTO<br />

Le Norme Italiane che regolano l’installazione, la<br />

manutenzione e la conduzione degli impianti sono le<br />

seguenti:<br />

• Legge n. 10 del 9 Gennaio 1991 e relativo<br />

Regolamento di Attuazione D.P.R. n. 412 del<br />

26 Agosto 1993 e successive modifiche (D.P.R.<br />

551/99).<br />

• Norme UNI-CIG 7128-7129-7130-71<strong>31</strong> (Legge<br />

n. 1083 6 Dicembre 1971).<br />

• Norme CEI 61-150 e 64-8.<br />

• Disposizioni dei Vigili del Fuoco, disposizioni comunali<br />

e dell’Azienda del gas.<br />

• Legge n. 46 del 5 Marzo 1990.<br />

• La prima accensione deve essere effettuata dal<br />

Centro Assistenza Tecnica Autorizzato di zona,<br />

rilevabile dal foglio allegato alla documentazione tecnica<br />

(N.B.: ciò non esime l’installatore dal rilevamento dei<br />

parametri di combustione e dalla compilazione del<br />

libretto impianto effettuati all’atto della prima messa in<br />

servizio dell’impianto (vedi D.P.R. 551/99 art. 11).<br />

• La non osservanza di quanto sopra e delle<br />

normative in vigore al momento della prima<br />

accensione comporta il decadimento delle<br />

condizioni di garanzia.<br />

3.2 AVVERTENZE PRIMA<br />

DELL’INSTALLAZIONE<br />

• Le istruzioni riguardanti l’uso della caldaia sono<br />

contenute nel manuale d’uso destinato all’Utente.<br />

• La caldaia é un prodotto che serve a riscaldare l’acqua<br />

del circuito di riscaldamento a tem<strong>per</strong>atura inferiore a<br />

quella di ebollizione<br />

(max 95°C).<br />

È predisposta <strong>per</strong> essere allacciata a un adeguato<br />

impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione<br />

di acqua calda sanitaria e ad un sistema di evacuazione<br />

fumi compatibili con le sue caratteristiche di prestazione<br />

e potenza.<br />

Può essere abbinata a qualunque tipo di piastra<br />

radiante, radiatore, termoconvettore, con impianto a due<br />

tubi o monotubo, e in ogni caso, le sezioni delle<br />

tubazioni devono essere calcolate tenendo conto delle<br />

caratteristiche di portata-prevalenza utile riportate in<br />

figura.<br />

• L’installazione deve essere effettuata da un tecnico<br />

abilitato secondo quanto previsto dalla legge n. 46 del 5<br />

Marzo 1990. Non necessita tenere una distanza minima<br />

dalle pareti circostanti né alcuna protezione tra pareti e<br />

caldaia in quanto le su<strong>per</strong>fici del mantello di essa non<br />

sono mai eccessivamente calde.<br />

• La caldaia può essere installata anche all’esterno<br />

dell’abitazione su balconi, sotto porticati ecc. soggetti<br />

all’azione diretta degli agenti atmosferici quali pioggia,<br />

gelo, nebbia, umidità, sole, vento ecc.<br />

La caldaia è fornita di una componentistica in grado di<br />

mantenere efficiente il suo funzionamento di serie con<br />

tem<strong>per</strong>atura esterna max -10° e senza kit aggiuntivi.<br />

Nel caso in cui la caldaia rimanga senza alimentazione<br />

elettrica e senza acqua nell’impianto idraulico, essa<br />

può garantire l’integrità dei suoi componenti fino e non<br />

oltre i -10°C.<br />

ATTENZIONE: <strong>per</strong> il buon funzionamento della caldaia<br />

a basse tem<strong>per</strong>ature aggiungere nel circuito<br />

riscaldamento GLICOLE MONOETILENICO MAX 30%.<br />

• Assicurarsi che i dati di targa siano corrispondenti a<br />

quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica e gas).<br />

• Eseguire il collegamento alla rete elettrica tramite un<br />

interruttore onnipolare esterno alla caldaia con a<strong>per</strong>tura<br />

dei contatti adeguata (rif. norme CEI 61-150).<br />

• Per l’alimentazione elettrica utilizzare cavi con fili in<br />

rame ciascuno di sezione di almeno 0,75 mm 2 .<br />

• Eseguire tutti i lavori di collegamento alla rete elettrica<br />

a regola d’arte rispettando le normative vigenti.<br />

• Prima dell’installazione è indispensabile eseguire<br />

un lavaggio delle tubazioni dell’impianto onde<br />

rimuovere eventuali residui che potrebbero influire<br />

sul buon funzionamento della caldaia.<br />

• Nel caso di impianti esistenti e quindi di sostituzione<br />

della caldaia è consigliabile inserire sul ritorno della<br />

caldaia un dispositivo di decantazione o filtro onde<br />

raccogliere fanghi e scorie presenti anche dopo il<br />

lavaggio.<br />

• Nel caso di scarico fumi in canna fumaria assicurarsi<br />

che il tiraggio sia adeguato e nel caso di canna fumaria<br />

esistente, assicurarsi che questa sia <strong>per</strong>fettamente<br />

pulita <strong>per</strong> evitare che scorie, staccandosi dalle pareti<br />

durante il funzionamento, impediscano la corretta<br />

evacuazione dei fumi. Per le altre avvertenze sullo<br />

scarico fumi v. par. 3.5.<br />

3.3 MONTAGGIO CALDAIA<br />

3.3.1 Ubicazione caldaia<br />

Queste caldaie (di tipo C) non sono soggette ai vincoli<br />

di: volume, aerazione, ventilazione del locale di<br />

installazione a cui sono soggette le caldaie di tipo B.<br />

Attenzione <strong>per</strong>ò che la UNI 7129, al punto 3.1, impone<br />

<strong>per</strong> locali non ventilati, tubazioni unicamente saldate.<br />

L’installazione in locali comunicanti con garage è<br />

ammessa purché tra detto locale e il garage vi sia una<br />

porta metallica tagliafuoco con resistenza RE120.<br />

• Per evitare frequenti pulizie, non montare la caldaia<br />

murale sopra sorgenti di vapore d’acqua, quali lavelli,<br />

fornelli, ecc.<br />

• Devono essere rispettate tutte le norme di installazione<br />

atte a garantire un funzionamento sicuro e regolare.<br />

• Si consiglia di collegare lo scarico fumi della caldaia<br />

ad una canna fumaria o condotto di scarico dei prodotti<br />

della combustione (v. par. 3.5).<br />

• Attenzione all’installazione nello stesso locale, di altri<br />

apparecchi di combustione la cui potenza termica<br />

nominale deve essere sommata a quella della caldaia.<br />

Nel caso la somma sia su<strong>per</strong>iore ai 35 kW vanno<br />

rispettate le prescrizioni VVF ed eseguita la pratica<br />

ISPESL.<br />

3.3.2 FISSAGGIO CALDAIA A PARETE<br />

• Determinare l’esatta posizione della caldaia e fissare<br />

la piastra di supporto alla parete utilizzando i tasselli e<br />

le viti in dotazione. Eseguire le tracce, le forature e gli<br />

attacchi idraulici riportati nella dima di tracciatua.<br />

• La caldaia va quindi agganciata alla piastra di supporto.<br />

• La posa in o<strong>per</strong>a dell’impianto va fatta partendo dagli<br />

attacchi idraulici e gas presenti nella parte su<strong>per</strong>iore<br />

della dima, vedi figura.<br />

• È sempre consigliabile l’impiego di rubinetti di<br />

intercettazione su tutte le tubazioni acqua e gas della<br />

caldaia, <strong>per</strong> evitare lo svuotamento dell’impianto<br />

durante interventi importanti di manutenzione. Vedere<br />

l’utilizzo del kit rubinetti e tubi “KRT” al par. 3.4.<br />

DIMA PER IL FISSAGGIO A PARETE<br />

Dima di foratura e sostegno TI/SE <strong>27</strong><br />

197 con tubi sdoppiati<br />

98 con tubi concentrici<br />

75<br />

192<br />

680<br />

488<br />

4 3<br />

1. Ritorno riscaldamento<br />

2. Mandata riscaldamento<br />

3. Uscita sanitario<br />

4. Entrata sanitario<br />

5. Attacco gas<br />

Dima di foratura e sostegno TI/SE <strong>31</strong><br />

2<br />

1<br />

55 73 70 59<br />

741<br />

100 concentrici<br />

80 sdoppiati<br />

4 3 2 1<br />

75<br />

5<br />

76<br />

55 73 70 59<br />

37<br />

554<br />

197 con tubi sdoppiati<br />

98 con tubi concentrici<br />

100 concentrici<br />

80 sdoppiati<br />

223<br />

518<br />

118<br />

93<br />

5<br />

76<br />

644<br />

717<br />

37<br />

554<br />

717<br />

644<br />

5


KTU - kit tubi<br />

DISTINTA MATERIALI<br />

Pos. Descrizione Quant.<br />

E.S.<br />

U.S.<br />

Entrata e uscita sanitario<br />

6 Tubo caldaia-impianto 2<br />

7 Dado 1/2 G 2<br />

8 Tenuta ∅ 24 x 14 2<br />

9 Nipplo 1/2 G x 24 2<br />

10 Guarnizione ∅ 13,5 x 17,5 2<br />

M.R.<br />

R.R.<br />

Mandata e ritorno riscaldamento<br />

1 Tubo caldaia-impianto 2<br />

2 Dado 3/4 G 2<br />

3 Dado ∅ 24 x 19 2<br />

4 Nipplo 3/4 G x 24 2<br />

5 Guarnizione ∅ 17,5 x 23,5 2<br />

17 Anello 2<br />

18 O-Ring in elastomero 2<br />

Gas Gas<br />

11 Tubo caldaia-impianto 1<br />

12 Dado 3/4 G 1<br />

13 Dado 3/4 G x ogiva 1<br />

14 Ogiva OT 1<br />

15 Nipplo 3/4 G 1<br />

16 Guarnizione ∅ 17,5 x 23,5 1<br />

tab. 2<br />

7<br />

10<br />

7<br />

10<br />

2<br />

5<br />

2<br />

5<br />

6<br />

6<br />

1<br />

11<br />

8<br />

8<br />

18<br />

3 17<br />

18<br />

3 17<br />

9<br />

9<br />

4<br />

4<br />

ES<br />

Entrata<br />

sanitario<br />

US<br />

Uscita<br />

sanitario<br />

MR<br />

Mandata<br />

riscaldamento<br />

RR<br />

Ritorno<br />

riscaldamento<br />

GAS<br />

GAS<br />

3.4 COLLEGAMENTO IDRAULICO E GAS<br />

3.4.1 Kit tubi, kit rubinetti e tubi<br />

È fornibile a richiesta un kit tubi e uno rubinetti e tubi <strong>per</strong><br />

l’allacciamento rapido della caldaia all’impianto idraulico<br />

e gas.<br />

Il kit rubinetti e tubi è completo di tutti i rubinetti<br />

necessari <strong>per</strong> isolare la caldaia dal resto dell’impianto.<br />

I rubinetti sono di tipo a passaggio totale con<br />

bassissime <strong>per</strong>dite di carico.<br />

La connessione tra il tubo ed il nipplo di attacco<br />

all’impianto è di tipo telescopico <strong>per</strong> tutte le tubazioni,<br />

sia acqua che gas, ed assorbe una variazione di<br />

distanza di ±15 mm massimo.<br />

KTU - Kit tubi<br />

MURO<br />

ES<br />

US<br />

MR<br />

RR<br />

MURO<br />

KRT - kit rubinetti e tubi<br />

12<br />

16<br />

11 13 14 15<br />

GAS<br />

DISTINTA MATERIALI<br />

Pos. Descrizione Quant.<br />

E.S. Entrata sanitario<br />

10 Tubo caldaia-rubinetto sanitario 1<br />

11 Rubinetto 1/2 G maschio 1<br />

12 Tubo rubinetto-impianto 1<br />

13 Dado 1/2 G 3<br />

14 Tenuta ∅ 24 x 14 1<br />

15 Nipplo 1/2 G x 24 1<br />

16 Guarnizione ∅ 13,5 x 17,5 3<br />

U.S. Uscita sanitario<br />

17 Tubo caldaia-impianto sanitario 1<br />

13 Dado 1/2 G 1<br />

14 Tenuta ∅ 24 x 14 1<br />

15 Nipplo 1/2 G x 24 1<br />

16 Guarnizione ∅ 13,5 x 17,5 1<br />

M.R.<br />

R.R. Mandata e ritorno riscaldamento<br />

1 Tubo caldaia-rubinetto impianto 4<br />

2 Rubinetto 3/4 G maschio 2<br />

3 Tubo rubinetto-impianto 2<br />

4 Dado 3/4 G 6<br />

5 Dado ∅ 24 x 19 2<br />

6 Anello 2<br />

7 O-Ring in elastomero 2<br />

8 Nipplo 3/4 G x 24 2<br />

9 Guarnizione ∅ 17,5 x 23,5 6<br />

GAS Gas<br />

18 Tubo caldaia-rubinetto gas 1<br />

19 Rubinetto gas 1<br />

20 Tubo rubinetto-impianto 1<br />

21 Ogiva OT 1<br />

22 Dado 3/4 G x ogiva 1<br />

23 Nipplo 3/4 G 1<br />

4 Dado 3/4 G 4<br />

9 Guarnizione ∅ 17,5 x 23,5 3<br />

tab. 3<br />

4<br />

4<br />

9<br />

4<br />

9<br />

10<br />

13<br />

16<br />

16<br />

13<br />

16<br />

4<br />

1<br />

9<br />

1 9<br />

4<br />

4<br />

9<br />

9 18<br />

2<br />

2<br />

11<br />

19<br />

16<br />

17 14 15<br />

9 4<br />

9 4<br />

13 14 12 15<br />

4<br />

5 3 7<br />

6<br />

6<br />

5 3 7<br />

9 20 22 21 23<br />

8<br />

8<br />

ES<br />

Entrata<br />

sanitario<br />

US<br />

Uscita<br />

sanitario<br />

MR<br />

Mandata<br />

riscaldamento<br />

RR<br />

Ritorno<br />

riscaldamento<br />

GAS<br />

GAS<br />

KRT - Kit rubinetti e tubi<br />

MURO<br />

ES<br />

US<br />

MR<br />

RR<br />

MURO<br />

GAS<br />

3.4.2 Tubazioni adduzione gas<br />

• Le tubazioni del gas devono essere a <strong>per</strong>fetta tenuta.<br />

• La caduta di pressione fra il contatore e la caldaia<br />

deve essere contenuta: si consiglia di non su<strong>per</strong>are il<br />

valore di 0,5 mbar.<br />

6


3.4.3 Schema funzionale idraulico<br />

1. ritorno riscaldamento<br />

2. mandata riscaldamento<br />

3. uscita sanitario<br />

4. entrata sanitario<br />

5. Ingresso gas<br />

6. rubinetto gas<br />

7. rubinetto di scarico<br />

8. pressostato differenziale riscaldamento<br />

9. rubinetto di riempimento<br />

10. valvola 3 bar<br />

11. termostato sovratem<strong>per</strong>atura riscaldamento<br />

12. tubo da primario a secondario a gruppo acqua<br />

13. scambiatore secondario<br />

14. sonda tem<strong>per</strong>atura sanitario<br />

15. idrometro<br />

16. flussostato sanitario<br />

17. ventilatore<br />

18. pressostato differenziale aria<br />

19. scambiatore primario<br />

20. elettrodi di accensione<br />

21. elettrodo di ionizzazione<br />

22. bruciatore<br />

23. vaso di espansione<br />

24. tubo gas<br />

25. circolatore<br />

26. tre vie elettrica<br />

<strong>27</strong>. tubo vaso di espansione<br />

28. valvola gas<br />

29. sonda di tem<strong>per</strong>atura riscaldamento<br />

30. by-pass automatico<br />

18<br />

21<br />

22<br />

19<br />

20<br />

25<br />

26<br />

17 29<br />

12<br />

15<br />

11<br />

8 9<br />

30<br />

7<br />

4<br />

3<br />

10<br />

16<br />

14<br />

13<br />

6<br />

2<br />

1<br />

5<br />

23<br />

<strong>27</strong> 24 28<br />

3.4.4 Gruppo idraulico<br />

La caldaia è provvista di un gruppo idraulico che<br />

racchiude in se varie funzioni garantendo una<br />

elevata affidabilità.<br />

1. Motore elettrico<br />

2. Otturatore lineare (valvola 3 vie)<br />

3. Attacco pompa (posizionata sul ritorno)<br />

4. Attacco idrometro 1/4 II F<br />

5. Arrivo dalla caldaia<br />

6. Rubinetto di riempimento<br />

7. Mandata riscaldamento<br />

8. Microinterruttore del pressostato<br />

differenziale riscaldamento<br />

9. Ritorno riscaldamento<br />

10. Rubinetto di scarico<br />

11. By-pass automatico<br />

12. Attacco vaso espansione<br />

1<br />

12<br />

2<br />

3<br />

4<br />

11<br />

10<br />

9<br />

7<br />

5<br />

8 6<br />

3.4.5 Caratteristiche idrauliche di portata<br />

prevalenza disponibili<br />

La caldaia è dotata di una pompa con una buona<br />

prevalenza che ne consente l’applicazione sulla<br />

maggior parte degli impianti di riscaldamento.<br />

La pompa è provvista di valvola automatica di sfiato aria<br />

che <strong>per</strong>mette una disareazione rapida del circuito.<br />

Essa è di tipo monovelocità, le prestazioni sono<br />

evidenziate nella fugura.<br />

La potenza assorbita è di 80 W.<br />

Prevalenza massima disponibile <strong>per</strong> l’impianto<br />

kPa<br />

m c.a.<br />

60 6<br />

50 5<br />

40 4<br />

30 3<br />

20 2<br />

10 1<br />

0<br />

600<br />

800 1000 1200 1400 1600 1800 l/h<br />

7


3.5 CONDOTTI DI SCARICO FUMI E<br />

ASPIRAZIONE ARIA<br />

3.5.1 Scarico fumi e presa aria su parete<br />

esterna<br />

Ricordiamo che <strong>per</strong> i DPR 412/93 e 551/99, l’obbligo di<br />

collegare l’impianto termico ad apposito camino con<br />

sbocco sopra il tetto, sussiste solo <strong>per</strong> edifici costituiti da<br />

più unità immobiliari anche se monopiano (ad es. villette<br />

a schiera).<br />

Ne consegue che edifici singoli costituiti da una sola<br />

unità immobiliare non hanno l’obbligo di scaricare i fumi<br />

a tetto.<br />

Le eccezioni all’obbligo, <strong>per</strong> edifici costituiti da più unità<br />

immobiliari, sono molteplici ma in ogni caso non si deve<br />

venire in contrasto con disposizioni diverse contenute nei<br />

regolamenti edilizi locali.<br />

3.5.2 Posizionamento dei terminali di scarico<br />

O-P<br />

I terminali di tiraggio<br />

debbono essere situati sulle<br />

pareti <strong>per</strong>imetrali esterne<br />

dell’edificio, rispettando le<br />

distanze minime indicate nella<br />

tabella 4.<br />

G<br />

N<br />

C<br />

M<br />

E F<br />

A B<br />

L<br />

D<br />

I H<br />

F<br />

G<br />

B<br />

L<br />

Gas<br />

3.5.3 Scarico dei fumi di apparecchi con<br />

tiraggio naturale o forzato entro spazi chiusi<br />

a cielo libero<br />

Negli spazi a cielo libero (pozzi di ventilazione, cavedi,<br />

cortili, ecc.) chiusi su tre o quattro lati, è consentito lo<br />

scarico diretto dei prodotti della combustione di<br />

apparecchi a gas con tiraggio naturale o forzato e<br />

portata termica oltre 3,5 e fino a 35 kW purchè vengano<br />

rispettate le condizioni seguenti.<br />

• Il lato minore in pianta deve essere di lunghezza<br />

maggiore o uguale a 3,5 metri.<br />

• La su<strong>per</strong>ficie minima in pianta deve essere sempre<br />

maggiore di 12,25 m 2 (3,5 x 3,5) ed in ogni caso il suo<br />

valore numerico non deve essere minore di quello<br />

ottenuto moltiplicando <strong>per</strong> un coefficiente K il valore<br />

dell’altezza in metri della parete più bassa delimitante lo<br />

spazio a cielo libero.<br />

Il valore di K è dato dal numero di colonne di terminali di<br />

scarico che si possono affacciare all’interno dello spazio<br />

a cielo libero, intendendo <strong>per</strong> colonna una serie di<br />

terminali sovrapposti contenuti entro ogni fascia<br />

verticale di 0,6 metri di larghezza.<br />

• Negli spazi a cielo libero adibiti ad uso esclusivo di<br />

impianti di ventilazione forzata o condizionamento<br />

dell’aria, è fatto assoluto divieto di installare terminali di<br />

scarico a tiraggio naturale o forzato di qualunque tipo di<br />

apparecchio a gas, in quanto tecnicamente incompatibili<br />

fra loro.<br />

Esempio: spazio a cielo libero delimitato da 4 pareti<br />

verticali di 24 metri di altezza (7 piani) e dell’area di: 3,5<br />

x 8 = 28 m 2 .<br />

Si devono installare su di una parete 7 apparecchi<br />

(1 <strong>per</strong> piano) ciascuno di portata termica non maggiore<br />

di quanto indicato nelle norme. In base a quanto<br />

indicato il valore dell’area minima consentita è di:<br />

24 x 1 = 24 m 2 dove K assume il valore 1 in quanto<br />

relativo all’unica colonna di terminali di scarico prevista.<br />

Poiché, nel caso considerato, l’area dello spazio libero è<br />

di 28 m 2 , l’installazione di una sola colonna di terminali<br />

di scarico è consentita.<br />

Nel caso di due colonne di terminali (K = 2) il valore<br />

dell’area minima dello spazio a cielo libero dovrà essere<br />

uguale o maggiore di:<br />

24 x 2 = 48 m 2 . Poiché, in tal caso, il valore dell’area<br />

dello spazio libero (28 m 2 ) risulta minore di quello<br />

necessario (48 m 2 ), l’installazione di due colonne di<br />

terminali di scarico non è consentita.<br />

Nota Bene<br />

Per il tipo di applicazione C 52, la distanza tra il tubo di<br />

scarico e il tubo di aspirazione deve essere minimo<br />

500 mm.<br />

Distanze dei terminali <strong>per</strong> apparecchi a tiraggio forzato da 7 a 35 kW<br />

Posizione del terminale<br />

Distanza minima<br />

A = sotto finestra mm 600<br />

B = sotto a<strong>per</strong>tura di aerazione mm 600<br />

C = sotto gronda mm 300<br />

D = sotto balconata (*) mm 300<br />

E = da una finestra adiacente mm 400<br />

F = da una a<strong>per</strong>tura di aerazione adiacente mm 600<br />

G = da tubazioni o scarichi verticali o orizzontali (**) mm 300<br />

H = da un angolo dell’edificio mm 300<br />

I = da una rientranza dell’edificio mm 300<br />

L = dal suolo o da un altro piano di calpestio mm 2.500<br />

M = fra due terminali in verticale mm 1.500<br />

N = fra due terminali in orizzontale mm 1.000<br />

O = da una su<strong>per</strong>ficie frontale prospiciente senza a<strong>per</strong>ture<br />

o terminali entro un raggio di 3 m. dallo sbocco dei fumi<br />

mm 2.000<br />

P = come il punto “O”, ma con a<strong>per</strong>ture o terminali entro<br />

un raggio di 3 m. dallo sbocco dei fumi<br />

mm 3.000<br />

tab. 4<br />

(*) I terminali sotto una balconata praticabile devono<br />

essere collocati in posizione tale che il <strong>per</strong>corso totale<br />

dei fumi, dal punto di uscita degli stessi dal terminale al<br />

loro sbocco dal <strong>per</strong>imetro esterno della balconata,<br />

compresa l’altezza della eventuale balaustra di<br />

protezione, non sia inferiore a 2.000 mm.<br />

(**) Nella collocazione dei terminali dovranno essere<br />

adottate distanze non minori di 1.500 mm <strong>per</strong> la<br />

vicinanza di materiali sensibili all’azione dei prodotti<br />

della combustione (ad esempio: gronde o pluviali in<br />

materiale plastico, sporti in legname, ecc.) a meno di<br />

non adottare adeguate misure schermanti nei riguardi di<br />

detti materiali.<br />

8


Le norme che regolano lo scarico fumi sono le UNI<br />

CIG 7129 e la legge n. 10 del 9 Gennaio 1991 con il<br />

suo Regolamento di Attuazione DPR n. 412 del 26<br />

Agosto 1993 e successive modifiche (DPR 551/99).<br />

La caldaia ha la possibilità di essere collegata a varie<br />

tipologie di scarico fumi, come illustrato nelle figure.<br />

Scarico fumi concentrico<br />

L max<br />

Scarico fumi concentrico con canne fumarie<br />

di tipo concentrico<br />

L max<br />

3.5.4 Condotti di scarico fumi di tipo<br />

concentrico<br />

Lo scarico fumi di tipo concentrico <strong>per</strong>mette lo scarico<br />

dei fumi e l’aspirazione dell’aria comburente da uno<br />

stesso condotto.<br />

È costituito da due tubi concentrici uno interno <strong>per</strong> lo<br />

scarico dei fumi e l’altro esterno <strong>per</strong> l’aspirazione<br />

dell’aria comburente.<br />

Può essere utilizzato da solo, e quindi con scarico in<br />

parete esterna dove è concesso (vedi DPR n. 412 del<br />

26 Agosto 1993 e DPR 551/99), oppure in abbinamento<br />

a canne fumarie collettive (appositamente progettate).<br />

Nei disegni successivi diamo alcuni esempi di<br />

applicazione di questo tipo di camino con i relativi kit da<br />

utilizzare.<br />

Scarico fumi concentrico con tratto verticale<br />

L max<br />

L max<br />

ATTENZIONE<br />

Per ottimizzare il rendimento della caldaia nella<br />

configurazione di scarico fumi concentrico si consiglia<br />

l’uso di un diaframma calibrato da inserire trà il<br />

boccaglio ventilatore e il kit di scarico fumi.<br />

<strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

Con camino da 0 fino a 1m diaframma sullo scarico con<br />

∅ 46 mm, e sull’aspirazione diaframma da ∅ 85 mm<br />

con qualsiasi lunghezza.<br />

<strong>TISE</strong> <strong>31</strong><br />

Con camino da 0 fino a 2 m diaframma sullo scarico da<br />

∅ 46 mm.<br />

Uscita camino concentrico<br />

• <strong>TISE</strong> <strong>27</strong>: L max. = 3 m<br />

• <strong>TISE</strong> <strong>31</strong>: L max. = 2 m<br />

N.B.: Per lo scarico fumi concentrico ogni curva a<br />

90° oltre alla 1 a , riduce la lunghezza totale di 1 m.<br />

Scarico concentrico<br />

63 162<br />

217 93 15<br />

O-Ring ∅ 60<br />

Aspirazione aria<br />

37<br />

98<br />

<strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

685<br />

Caldaia<br />

Tubo ∅ 60<br />

Tubo ∅ 100<br />

Scarico fumi<br />

Fascetta metallica a vite<br />

Manicotto in gomma<br />

<strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

Kit scarico fumi “KPSF1-I”<br />

Kit curva “KC1”<br />

Kit ispezione combustione verticale “KI3”<br />

comprendente:<br />

• tubo di scarico con terminale ∅60 x L = 1.000;<br />

• tubo di aspirazione ∅100 x L = 850;<br />

• rosone in gomma;<br />

• manicotto in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• curva doppia con collarino;<br />

• O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro;<br />

• 2 fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

comprendente:<br />

• curva doppia femmina ∅60, maschio ∅100;<br />

• 2 manicotti in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• 2 O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro.<br />

Kit tubo prolunga “KT1”<br />

comprendente:<br />

• tronchetto tubo concentrico femmina ∅60,<br />

maschio ∅100 x L = 100 con flangia;<br />

• 2 O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro;<br />

• manicotto in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• 2 fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

comprendente:<br />

• tubo di scarico interno ∅60 x L = 1.000;<br />

• tubo di aspirazione esterno ∅100 x L = 1.000;<br />

• manicotto in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro.<br />

9


3.5.5 Condotti di scarico fumi di tipo separato<br />

Lo scarico fumi e presa aria esterna di tipo separato<br />

consente due configurazioni:<br />

• scarico fumi in canna fumaria e presa aria esterna;<br />

• scarico fumi in canna fumaria e presa aria in canna<br />

separata.<br />

Questa tipologia di scarico fumi consente installazioni<br />

singole, oppure multiple ma in abbinamento a canne<br />

fumarie di tipo collettivo.<br />

Si ricorda che queste tipologie di scarico fumi sono da<br />

prevedere esclusivamente <strong>per</strong> caldaie a camera stagna.<br />

La motivazione è che la canna fumaria può andare in<br />

pressione, quindi non è assolutamente possibile il<br />

collegamento misto cioè caldaie a camera stagna e<br />

caldaie a tiraggio naturale o comunque non a camera<br />

stagna. Questo è un fattore molto importante da tenere<br />

in considerazione nel caso di sostituzione di una<br />

caldaia.<br />

Sempre <strong>per</strong> il motivo di cui sopra, le eventuali giunzioni<br />

devono essere di tipo ermetico, in particolare <strong>per</strong> la<br />

sezione scarico fumi.<br />

Il condotto di scarico fumi deve essere opportunamente<br />

coibentato nelle parti in cui viene a contatto con le pareti<br />

dell’abitazione con un adeguato isolamento (esempio<br />

materassino di lana di vetro). La lunghezza minima di<br />

questo camino è 400 mm sia <strong>per</strong> lo scarico che <strong>per</strong><br />

l’aspirazione.<br />

Uscita camino separato<br />

63 162<br />

100 120 100<br />

25<br />

35<br />

122 75<br />

min 197<br />

Montaggio kit KSD-I e giunzioni<br />

n. 4 viti fissaggio<br />

Kit KSD-I<br />

O-ring Ø60<br />

O-ring Ø80 a labbro<br />

Kit KSD-I<br />

Guarnizione caldaia<br />

Distanziatore KDI<br />

Solo se si usa il KSD-I<br />

Scarico fumi separato<br />

L 2 L 1<br />

Nota Bene<br />

• Il tubo di aspirazione può essere montato a sinistra<br />

oppure a destra del tubo fumo, ciò si ottiene<br />

semplicemente ruotando il kit KSD-I di 180° attorno<br />

all’asse del tubo fumo..<br />

• Per evitare la caduta di un’eventuale condensa in<br />

caldaia con elevate lunghezze di scarico fumi,<br />

quest’ultimo non può avere andamento verticale subito<br />

all’uscita della caldaia. È necessario quindi installare 2<br />

curve interponendo l’accessorio su lo scarico condensa<br />

KSC come evidenziato in figura.<br />

Kit sdoppiatore camino “KSD-I”<br />

Kit terminali “KS2”<br />

comprendente:<br />

• terminale di scarico ∅80;<br />

• terminale di aspirazione ∅80.<br />

Scarico fumi separato <strong>per</strong> doppia canna<br />

fumaria<br />

NO<br />

SI<br />

• TI/SE <strong>27</strong>: L1 + L2 = 15 + 15 m. con diaframma ∅85 in<br />

aspirazione; 23 + 23 m. senza diaframma.<br />

• TI/SE <strong>31</strong>: L1 + L2 = 6 + 6 m. con diaframma ∅48 sullo<br />

scarico fumi; 15 + 15 m. senza diaframma.<br />

N.B.: Per lo scarico fumo separato e l’aspirazione<br />

aria, ogni curva a 90° oltre alla 1a, riduce la<br />

lunghezza totale di 0,8 m. a tem<strong>per</strong>atura ambiente.<br />

comprendente:<br />

• sdoppiatore camino femmina ∅80;<br />

• 2 O-Ring in elastomero ∅80 a doppio labbro;<br />

• guarnizione caldaia;<br />

• fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

• 1 O-Ring ∅60 semplice<br />

Kit tubo prolunga “KT2”<br />

comprendente:<br />

• tubo ∅80 x L = 1.000;<br />

• O-Ring in elastomero ∅80 a doppio labbro.<br />

3.5.6 Dimensioni canne fumarie<br />

• Per il dimensionamento delle canne fumarie <strong>per</strong><br />

caldaie singole le norme di riferimento sono le UNI<br />

9615-97<strong>31</strong>.<br />

• Per il dimensionamento delle canne collettive e camini<br />

la norma di riferimento è la UNI 10641.<br />

• Per le canne collettive ramificate è obbligatoria la<br />

redazione del progetto da parte di professionisti, iscritti<br />

negli albi professionali, nell’ambito delle rispettive<br />

competenze (rif. articolo 6, comma 1 della legge n. 46<br />

del 5 Marzo 1990 e articolo 4, comma 1, punto e) del<br />

relativo Regolamento di Attuazione DPR n. 447 del 6<br />

Dicembre 1991). Modalità di verifica <strong>per</strong> le canne<br />

collettive: UNI 10845/00, dove l’installatore sarà<br />

costretto ad emettere una dichiarazione di conformità,<br />

<strong>per</strong> un buon funzionamento dell’apparato.<br />

ATTENZIONE<br />

Per ottimizzare il rendimento della caldaia nella<br />

configurazione di scarico fumi sdoppiato si consiglia<br />

l’uso dei diaframmi calibrati da inserire trà il boccaglio<br />

ventilatore e il kit di scarico.<br />

<strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

L1 + L2 = 13 +13 m con diaframma ∅ 46 sullo scarico,<br />

e 20 + 20 = 40 senza<br />

<strong>TISE</strong> <strong>31</strong><br />

L1 + L2 = 9 +9 = 18 con diaframma ∅ 46 mm, sullo<br />

scarico, e 15 + 15 = 30 senza.<br />

Kit scarico condensa “KSC”<br />

Kit curva “KC2”<br />

Scarico fumi<br />

comprendente:<br />

• curva maschio-femmina ∅80;<br />

• O-Ring in elastomero ∅80 a doppio labbro.<br />

<strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

10


3.5.7 Condotti di scarico fumi a tetto<br />

Lo scarico fumi a tetto è una vera e propria canna<br />

fumaria che <strong>per</strong>mette appunto di scaricare i fumi sul<br />

tetto.<br />

È costituito da due tubi concentrici, uno interno <strong>per</strong> lo<br />

scarico dei fumi ed uno esterno <strong>per</strong> l’apporto di aria<br />

comburente. È inoltre provvisto di un comignolo e di una<br />

finta tegola <strong>per</strong> il raccordo sul tetto, orientabile <strong>per</strong><br />

assorbire una pendenza del tetto tra 15° e 30°.<br />

È completo di flangia e guarnizione <strong>per</strong> il raccordo alla<br />

caldaia.<br />

La parte interna di evacuazione fumi è di tipo<br />

telescopico che <strong>per</strong>mette di adeguare le distanze di<br />

scarico rispetto al colmo del tetto ed alle zone di riflusso<br />

(vedi UNI-CIG 7129 punto 4.3.3).<br />

Il kit viene fornito con lunghezza di 1.050 mm, se si<br />

rende necessario allungare la tubazione, si devono<br />

richiedere le opportune prolunghe “KT2 ∅80 esterno” e<br />

“KT3 ∅120 esterno” fino a raggiungere una lunghezza<br />

massima da caldaia a comignolo di 3.050 mm.<br />

Questo tipo di scarico è previsto solo nella<br />

configurazione verticale diritta, non sono previste curve.<br />

Il kit è provvisto di foro <strong>per</strong> il prelievo dei fumi <strong>per</strong><br />

l’analisi della combustione.<br />

Scarico fumi a tetto<br />

L max = 3.050<br />

1.050<br />

min<br />

100<br />

3.5.8 Verifica parametri di combustione<br />

Il controllo della combustione è obbligatorio ogni 2 anni<br />

come previsto dal D.P.R. n. 412 del 14 Ottobre 1993.<br />

Per questo tipo di o<strong>per</strong>azione, vengono messi a<br />

disposizione n. 3 kit diversi in funzione della tipologia<br />

dello scarico fumi.<br />

Questi kit hanno un foro di ispezione con un tappo <strong>per</strong><br />

dare modo all’o<strong>per</strong>atore di eseguire l’analisi di<br />

combustione.<br />

Nel caso di camini concentrici c’è a disposizione un<br />

secondo foro di ispezione sul condotto di aspirazione<br />

dell’aria comburente <strong>per</strong> verificare un eventuale ricircolo<br />

dei prodotti della combustione.<br />

• “KSD-I” - Questo kit va abbinato alla tipologia di<br />

camino con condotti sdoppiati.<br />

• “KPSF1-I” - Questo kit va abbinato alla tipologia di<br />

camino a condotti concentrici.<br />

• “KI3” - Questo kit va abbinato alla tipologia di camino a<br />

condotti concentrici (es. KPSF1-I) ed utilizzato nel caso<br />

ci sia la necessità di un innalzamento in verticale del<br />

condotto.<br />

È provvisto di un foro sullo scarico dei fumi ed uno sulla<br />

ripresa aria <strong>per</strong> la combustione.<br />

Kit scarico a tetto “KTT”<br />

comprendente:<br />

• tubo di scarico con terminale ∅80 x L = 1.000;<br />

• tubo di aspirazione ∅120 x L = 1.000;<br />

• raccordi <strong>per</strong> caldaia;<br />

• raccordo a tetto (finta tegola in piombo);<br />

• O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro<br />

• guarnizione attacco caldaia.<br />

Kit scarico fumi “KPSF1-I”<br />

Kit tubo prolunga “KT2” e “KT3”<br />

comprendente:<br />

• “KT2”: tubo ∅80 x L = 1.000; O-Ring in elastomero<br />

∅80 a doppio labbro.<br />

• “KT3”: tubo ∅120 x L = 1.000.<br />

comprendente:<br />

• tubo di scarico con terminale ∅60 x L = 1.000;<br />

• tubo di aspirazione ∅100 x L = 850;<br />

• rosone in gomma;<br />

• manicotto in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• curva doppia con collarino;<br />

• O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro;<br />

• 2 fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

Kit sdoppiatore camino “KSD-I”<br />

Kit ispezione combustione verticale “KI3”<br />

comprendente:<br />

• sdoppiatore camino femmina ∅80;<br />

• 2 O-Ring in elastomero ∅80 a doppio labbro;<br />

• guarnizione caldaia;<br />

• fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

• 1 O-Ring ∅60 semplice<br />

comprendente:<br />

• tronchetto tubo concentrico femmina ∅60,<br />

maschio ∅100 x L = 100 con flangia;<br />

• 2 O-Ring in elastomero ∅60 a doppio labbro;<br />

• manicotto in gomma con fascetta metallica a vite;<br />

• 2 fori con tappo <strong>per</strong> ispezione.<br />

11


3.6 COLLEGAMENTO ELETTRICO<br />

3.6.1 Allacciamento alimentazione elettrica<br />

L’allacciamento elettrico della caldaia va eseguito a<br />

regola d’arte da <strong>per</strong>sonale abilitato come previsto dalla<br />

legge n. 46 del 5 Marzo 1990.<br />

La caldaia va collegata elettricamente ad una rete di<br />

alimentazione 230 V monofase + terra.<br />

Tramite un interruttore onnipolare esterno alla caldaia<br />

con a<strong>per</strong>tura dei contatti di almeno 3 mm (riferimento<br />

norme CEI 61-150).<br />

Per l’alimentazione elettrica utilizzare cavi con fili in<br />

rame ciascuno di sezione di almeno 2,5 mm 2 .<br />

Per questa o<strong>per</strong>azione non serve smontare il pannello<br />

frontale <strong>per</strong> accedere al pannello comandi poichè la<br />

caldaia viene fornita di serie con cavo tripolare di<br />

alimentazione elettrica di lunghezza pari a 1 m circa,<br />

sporgente dalla parte inferiore del pannello comandi.<br />

Prima di qualsiasi manutenzione scollegare<br />

elettricamente la caldaia. Per accedere alle parti<br />

elettriche del quadro di comando, togliere il tettuccio e il<br />

mantello e svitare le 4 viti di fissaggio del co<strong>per</strong>chio del<br />

pannello comandi. Terminata la manutenzione, tale<br />

co<strong>per</strong>tura deve essere obbligatoriamente e<br />

tassativamente rimontata.<br />

La parte elettrica della caldaia deve essere collegata ad<br />

un efficace impianto di terra.<br />

3.6.2 Schema elettrico<br />

C = Commutatore selezione funzioni<br />

CE1 = Controllo elettronico gestione e accensione<br />

EA = Elettrodi di accensione<br />

EI = Elettrodo di rivelazione a ionizzazione<br />

EV = Elettroventilatore<br />

FS 2000 = Terminale remoto Famoso 2000<br />

I.U.02 = Scheda di interfaccia con terminale remoto<br />

L = Linea<br />

M = Morsettiera o connettore<br />

MFS = Micro flussostato sanitario<br />

MSP<br />

MP<br />

MVG<br />

P4<br />

P5<br />

SE<br />

STR<br />

STS<br />

N<br />

PF<br />

TA<br />

TC<br />

TC1<br />

TMT<br />

VD<br />

VG<br />

= Micro di sicurezza del pressostato<br />

differenziale acqua<br />

= Motore pompa<br />

= Modulatore valvola gas<br />

= Potenziometro (trimmer) di regolazione<br />

potenza riscaldamento<br />

= Potenziometro (trimmer) di regolazione<br />

potenza accensione<br />

= Sonda esterna<br />

= Sonda tem<strong>per</strong>atura riscaldamento<br />

= Sonda tem<strong>per</strong>atura sanitario<br />

= Neutro<br />

= Pressostato fumi<br />

= Termostato ambiente<br />

= Termostato caldaia <strong>per</strong> riscaldamento<br />

= Termostato caldaia <strong>per</strong> scambiatore ACS<br />

= Termostato massima tem<strong>per</strong>atura<br />

= Valvola deviatrice a 3 vie<br />

= Valvola gas<br />

FLUX SANIT.<br />

CONTATTO REED MFS<br />

SONDA SAN. STS<br />

MODULATORE MVG<br />

MICRO SIC. PRESS. MSP<br />

SONDA TEMP.<br />

RISC. STR<br />

PRESS. FUMI PF<br />

SONDA ESTERNA SE<br />

L<br />

N<br />

M<br />

X7<br />

X14<br />

X10 X9 X3<br />

C<br />

P1<br />

AM56IMS - RH01<br />

TC<br />

P2<br />

CE1<br />

TC1<br />

P3<br />

P0MPA<br />

MP<br />

N<br />

X2<br />

DRISC<br />

DSAN<br />

N<br />

VD<br />

X1<br />

EI<br />

X13<br />

U1<br />

P4<br />

POT. RISC.<br />

VALVOLA VG<br />

N<br />

VENTIL.<br />

VE<br />

X12<br />

EA<br />

P5<br />

POT. ACCENS.<br />

TERM. SIC. TMT<br />

X8<br />

JP5 JP4 JP3<br />

FS 2000<br />

IU02<br />

J1<br />

U1<br />

J2<br />

TERM. AMB. TA<br />

FAMOSO 2000<br />

CONNETTERE J1 AL CONNETTORE X13 DELLA SCHEDA AM56 IMS RH01<br />

3.6.3 Primo riempimento caldaia e impianto<br />

• Agendo sul rubinetto di carico caldaia (vedi figura),<br />

caricare d’acqua pulita la caldaia e l’impianto alla<br />

pressione di 0,5 ÷ 1 bar (valore normale 0,8 bar) rilevabile<br />

sul manometro del quadro di comando.<br />

• Sfiatare accuratamente a freddo sia la caldaia che<br />

l’impianto, ripristinando il calo di pressione conseguente.<br />

Ulteriori e ripetuti sfiati a caldo potrebbero essere<br />

necessari dopo l’avviamento, <strong>per</strong> eliminare l’aria disciolta<br />

nell’acqua e liberatasi a seguito di riscaldamento di<br />

quest’ultima. Dopo ogni riempimento il rubinetto di carico<br />

deve essere ben chiuso.<br />

• Pulire il filtro posto sul ritorno, come consigliato al<br />

par. 6 “<strong>Istr</strong>uzioni di manutenzione”.<br />

• Ad impianto sfiatato completamente e dopo alcuni giorni<br />

di esercizio, controllare che non vi sia alcun calo di<br />

pressione a freddo, indice di <strong>per</strong>dita.<br />

• Non consigliare all’utente né procedere direttamente a<br />

continui rabbocchi d’acqua ma eliminare al più presto la<br />

<strong>per</strong>dita.<br />

3.6.4 Allacciamento a terminale remoto<br />

• L’impianto deve essere dotato di termostato ambiente<br />

<strong>per</strong> il controllo della tem<strong>per</strong>atura nei locali come<br />

previsto dalla legge n. 10 del Gennaio 1991 e dal<br />

D.P.R. n. 412 del 26 Agosto 1993 e successive<br />

modifiche (D.P.R. 551/99).<br />

• La scheda supporta la connessione ad un terminale<br />

remoto conforme alle specifiche Open Term Plus<br />

(OT/+). È stata sviluppata in abbinamento al<br />

cronotermostato GRAESSLIN tipo FAMOSO 200. La<br />

scheda non supporta il funzionamento in modo Open<br />

Therm Lite (OT/-).<br />

Il terminale remoto, va collegato alla scheda di<br />

interfaccia IU02 con solo due fili, quest’ultima è già<br />

connessa alla scheda di controllo AM56. (vedere<br />

schemi di collegamento)<br />

Prima di connettere o sconnettere l’interfaccia IU02<br />

dalla scheda AM56 togliere alimentazione.<br />

Connettendo un terminale remoto OT/+ alla scheda<br />

appena stabilita la comunicazione, la scheda <strong>per</strong>de il<br />

controllo dei comandi a favore del teminale remoto.<br />

In caso di una interruzione della comunicazione, o dello<br />

scollegamento del terminale remoto, la scheda continua<br />

il funzionamento con gli stessi parametri validi prima<br />

dell’interruzione della comunicazione <strong>per</strong> la durata di 60<br />

sec. Se trascoso tale tempo, non si è ristabilita la<br />

comunicazione, la scheda si pone in funzionamento<br />

normale riprendendo il controllo dai comandi a bordo<br />

caldaia.<br />

3.6.5 Comandi remoti<br />

I comandi remotabili sono i seguenti:<br />

- impostazione sanitario<br />

- abilitazione riscaldamento<br />

- impostazione tem<strong>per</strong>atura di mandata (calcolato da<br />

terminale remoto)<br />

Le istruzioni dettagliate sulle molteplici funzioni e<br />

sull’uso del cronotermostato FAMOSO 2000, sono<br />

contenute nell’apposito manuale che lo accompagna.<br />

Cronotermostato Famoso 2000<br />

(terminale remoto)<br />

12


4. Tarature e regolazioni<br />

4.1 ACCESSIBILITÀ ALLE SCHEDE DI<br />

REGOLAZIONE<br />

• Per accedere alle schede di regolazione, svitare le 2<br />

viti del tettuccio e sfilarlo verso l’alto poi svitare le 5 viti<br />

del mantello e sfilarlo verso la parte frontale come<br />

indicato in figura.<br />

Nota Bene<br />

La funzione del commutatore selezione funzioni rotativo<br />

OFF, estate, inverno, viene mantenuta attiva anche con<br />

terminale collegato.<br />

Ad es.: se il selettore risulta posizionato su “estate”,<br />

viene impedito alla caldaia il funzionamento in modo<br />

riscaldamento, anche se il terminale remoto lo richiede.<br />

Il terminale remoto segnala diverse anomalie attraverso<br />

dei codici. Per la loro interpretazione vedi par. 5.3.<br />

4°<br />

2°<br />

Trimmer P5 regolazione livello di accensione<br />

vedi par. 4.2 punto 4<br />

Connettore JP1 - cambio tipo di gas<br />

vedi par. 4.2.2<br />

3°<br />

Fusibile<br />

La scheda è dotata di un fusibile messo a protezione<br />

della scheda stessa, il tipo è ∅5 x 20 da 1A in vetro.<br />

Trimmer P4 - regolazione massima potenza<br />

riscaldamento<br />

• Il potenziometro (trimmer) P4 è accessibile sfilando la<br />

manopola del cruscotto comandi TC (vedi figura).<br />

Ricordarsi di togliere la tensione mediante l’interruttore<br />

esterno, prima di inserire il cacciavite nei trimmer. Solo<br />

dopo averlo ben posizionato nel taglio, dare tensione<br />

<strong>per</strong> poter procedere alle regolazioni. Ricordarsi di<br />

rimontare sempre le manopole una volta smontate.<br />

Con questo potenziometro si adegua la massima<br />

potenza del riscaldamento alle reali esigenze<br />

dell’impianto (utilizzare un cacciavite a taglio 2,5 x 0,4).<br />

I valori di pressione-portata del gas sono rilevabili dalle<br />

tabelle n. 4 e 5.<br />

La caldaia viene consegnata con questo trimmer<br />

regolato al massimo.<br />

• Rotazione in senso antiorario <strong>per</strong> aumentare<br />

4.2.2 Cambio tensione al modulatore<br />

Dopo aver a<strong>per</strong>to il pannello comando eseguendo le<br />

o<strong>per</strong>azioni descritte al par. 4.1, posizionare il connettore<br />

JP1 - cambio tipo di gas sul tipo di gas desiderato.<br />

Con questo connettore si varia la tensione al<br />

modulatore della valvola gas, quindi si varia la forza che<br />

questo esercita sul regolatore di pressione della valvola<br />

gas in funzione del gas utilizzato.<br />

Con connettore a ponticello (condizione di ON ) si<br />

ottiene il funzionamento <strong>per</strong> gas G.P.L.<br />

Con connettore a bandiera (condizione di OFF ) si<br />

ottiene il funzionamento <strong>per</strong> gas METANO.<br />

4.2 CAMBIO TIPO DI GAS<br />

• La caldaia può essere fornita con predisposizione<br />

a gas METANO o gas GPL.<br />

• Per conoscere il tipo di alimentazione consultare<br />

la targhetta imballo o la targhetta caratteristiche<br />

posta all’interno della mantellatura ove si indica:<br />

CALDAIA A METANO: METANO (G20) 20 mbar;<br />

CALDAIA A GPL: GPL (G30-<strong>31</strong>) <strong>27</strong>-<strong>31</strong> mbar.<br />

Attenzione!!<br />

• La taratura della portata min-max della valvola gas<br />

viene fornita dalla casa costruttrice e adeguata al<br />

tipo di gas.<br />

• Può essere trasformata <strong>per</strong> funzionamento a gas<br />

METANO (G20) o GPL (G30-<strong>31</strong>) a cura del Servizio<br />

Assistenza Tecnico autorizzato.<br />

Le o<strong>per</strong>azioni da eseguire sono le seguenti:<br />

• Sostituzione degli ugelli del bruciatore principale.<br />

• Cambio tensione al modulatore (sulla scheda<br />

principale).<br />

• Nuova taratura “max./min.” del regolatore di pressione<br />

della valvola gas.<br />

• Applicazione nuova targhetta di identificazione gas in<br />

dotazione al kit ugelli KGPL.<br />

4.2.1 Sostituzione degli ugelli del bruciatore<br />

principale<br />

L’o<strong>per</strong>azione è fattibile utilizzando il kit ugelli KGPL a<br />

richiesta.<br />

• Per accedere agli ugelli del bruciatore principale<br />

eseguire le seguenti o<strong>per</strong>azioni:<br />

1° Svitare le 2 viti laterali di fissaggio del tettuccio e<br />

svitarlo verso l’alto.<br />

2° Togliere le 5 viti che fissano il mantello e sfilarlo<br />

verso la parte frontale.<br />

3° Togliere le 8 viti e il pannello frontale della camera<br />

stagna.<br />

4° Allentare e sganciare il girello fissato al collettore gas<br />

con la chiave fissa.<br />

5° Smontare le 4 viti che fissano il bruciatore principale<br />

e sfilarlo con cura dalla sua sede.<br />

• Ora sono accessibili gli ugelli <strong>per</strong> la sostituzione.<br />

Nell’o<strong>per</strong>azione avere cura di sostituire anche le<br />

rondelle ed assicurarsi di avere bloccato con cura gli<br />

ugelli.<br />

Utilizzare chiave a tubo da 7 mm.<br />

• Rimontare il tutto eseguendo inversamente le<br />

o<strong>per</strong>azioni sopra descritte.<br />

• Verificare il diametro corretto, in funzione del tipo di<br />

gas, con le tabelle 4 e 5.<br />

rubinetto<br />

di scarico<br />

rubinetto<br />

di carico<br />

Vista interna senza pannello frontale<br />

della camera stagna.<br />

C<br />

TC TC1<br />

Connettore JP3<br />

Questo connettore dà la temporizzazione anti-cicli<br />

frequenti in riscaldamento (funzione ACFT). Il tempo di<br />

sosta obbligata della caldaia di 30 sec. si ottiene con<br />

connettore montato a ponticello, quello di 180 sec. con<br />

connettore montato a bandiera.<br />

13


6<br />

2<br />

1<br />

3<br />

4.2.3 Nuova taratura meccanica “max./min.”<br />

del regolatore di pressione e della valvola gas<br />

1. Valvola gas<br />

2. Presa di pressione a valle<br />

3. Presa di pressione a monte<br />

4. Vite regolazione del minimo<br />

5. Dado regolazione del massimo<br />

6. Attacco 3/4 G<br />

7. Solenoide<br />

8. Cappuccio di protezione con porta sigillo<br />

1. O<strong>per</strong>azioni preliminari<br />

7 5 4 8<br />

Attenzione!<br />

Nelle due o<strong>per</strong>azioni seguenti<br />

notare che:<br />

1 - <strong>per</strong> tarare la potenza massima (nominale) va<br />

prima chiusa la vite di regolazione del minimo;<br />

2 - <strong>per</strong> tarare la potenza minima, va lasciato<br />

inalterato il dado di regolazione del massimo.<br />

• Assicurarsi con l’ausilio di un manometro collegato alla<br />

presa n. 3 della valvola gas che la pressione dinamica<br />

in rete sia di almeno 20 mbar <strong>per</strong> gas METANO,<br />

29 mbar <strong>per</strong> gas BUTANO e 37 mbar <strong>per</strong> gas<br />

PROPANO.<br />

• Collegare il manometro alla presa n. 2 della valvola<br />

gas.<br />

• Smontare il cappuccio di protezione n. 8.<br />

• Con l’ausilio di un cacciavite a croce avvitare a fondo<br />

la vite n. 4 di colore rosso del modulatore.<br />

2. Regolazione della potenza nominale<br />

Portare il selettore C dalla posizione OFF a quella<br />

“spazzacamino”, la caldaia si accenderà. Ora si hanno<br />

30 sec. <strong>per</strong> regolare la potenza ridotta come segue:<br />

• ruotare con l’ausilio di una chiave fissa da 10 il dado n.<br />

5 di regolazione del massimo sul modulatore, in senso<br />

orario <strong>per</strong> aumentare, in senso antiorario <strong>per</strong> diminuire,<br />

fino ad ottenere la pressione di massima desiderata<br />

(letta sul manometro) e quindi la portata massima del<br />

gas come indicato nelle tabelle n. 4 e 5<br />

<strong>per</strong> i vari gas.<br />

3. Regolazione della potenza ridotta<br />

Spegnere la caldaia, portare il selettore C dalla<br />

posizione OFF a quella “spazzacamino”, la caldaia si<br />

accenderà, sconnettere elettricamente il solenoide<br />

(modulatore) n. 7 staccando uno dei due faston. Ora si<br />

hanno 30 sec. <strong>per</strong> regolare la potenza ridotta. Per fare<br />

questo:<br />

• non muovere il dado n. 5 di regolazione del massimo.<br />

• svitare la vite n. 4 di colore rosso del modulatore fino a<br />

raggiungere il valore di pressione corrispondente alla<br />

potenza ridotta come indicato nelle tabelle: n. 4 e 5.<br />

• collegare elettricamente il modulatore n. 7.<br />

• montare il cappuccio di protezione n. 8 e porre il sigillo<br />

di blocco.<br />

• Con impianti particolarmente piccoli o con pochi<br />

radiatori normalmente in funzione può essere utile<br />

ridurre la potenza massima in riscaldamento al valore<br />

minimo possibile, <strong>per</strong> contenere il numero di<br />

accensioni/spegnimenti ravvicinati. Tenere presente che<br />

la dis<strong>per</strong>sione termica di un appartamento di 100 m 2<br />

completamente riscaldati a 20°C in pianura al Nord<br />

Italia è di circa 6 kW (5.160 kcal/h) a –5°C e di circa 3<br />

kW (2.580 kcal/h) nella media invernale. Essendo quindi<br />

la potenza anche minima della caldaia molte volte<br />

maggiore delle dis<strong>per</strong>sioni medie, <strong>per</strong> un miglior<br />

funzionamento dell’apparecchio è consigliabile tenere<br />

sempre a<strong>per</strong>to un corpo scaldante (nel caso di valvole<br />

termostatiche, almeno 1 corpo scaldante non deve<br />

avere la valvola termostatica ma una valvola normale e<br />

sempre a<strong>per</strong>ta).<br />

• Nel caso di impianti a zone usare collettori a zone con<br />

valvole elettrotermiche a chiusura lenta (2-3 min.) tipo<br />

ERGO o similari.<br />

4. Regolazione livello di accensione<br />

Riferimento scheda. Con questo trimmer è possibile<br />

regolare la pressione ai bruciatori in fase di accensione<br />

(utilizzare un cacciavite a taglio 2,5 x 0,4).<br />

La caldaia viene consegnata con la taratura ritenuta più<br />

idonea, tuttavia con particolari condizioni di tiraggio del<br />

camino può rendersi necessario ritarare la pressione<br />

<strong>per</strong> rendere migliore l’interaccensione del bruciatore.<br />

In generale necessita ritarare in aumento (ruotando in<br />

senso orario).<br />

Tenere presente che ogni qualvolta si porta il selettore<br />

C da OFF a (estate), la caldaia rimane in lenta<br />

accensione <strong>per</strong> 30 sec. <strong>per</strong> poter eseguire la taratura.<br />

5. Controllo finale<br />

Con il selettore programma in posizione inverno ( )<br />

con richiesta di calore da parte del termostato<br />

ambiente verificare che la potenza in riscaldamento sia<br />

quella richiesta dall’impianto.<br />

Controllare la pressione corretta al bruciatore nelle<br />

tabelle: 4 e 5.<br />

Nella eventualità di ritaratura agire sul trimmer P4 di<br />

massima potenza in riscaldamento della scheda<br />

elettronica principale all’interno del quadro comando,<br />

vedi istruzioni nel par. 4.1.<br />

• Chiudere la presa di pressione n. 2 con l’apposita vite.<br />

• Applicare la nuova targhetta di identificazione gas in<br />

dotazione al kit ugelli KGPL.<br />

4.3 POSIZIONE ELETTRODI DI ACCENSIONE<br />

E RIVELAZIONE DI FIAMMA<br />

Nel caso di manutenzione al bruciatore, o <strong>per</strong><br />

sostituzione ugelli <strong>per</strong> cambio tipo di gas, è opportuno<br />

controllare che la posizione degli elettrodi di accensione<br />

e rivelazione di fiamma sia corretta rispetto alla rampa.<br />

La parte finale metallica deve avere un andamento<br />

discendente verso le rampe. La punta, e solo essa,<br />

della parte metallica deve terminare a 2÷3 mm dalla<br />

rampa e in verticale rispetto ad una feritoia di uscita<br />

gas, come mostrato in figura.<br />

Non fascettare i cavi degli elettrodi ad alcuna parte<br />

metallica.<br />

14


5. <strong>Istr</strong>uzioni <strong>per</strong> l’avviamento<br />

La caldaia si controlla esclusivamente dal suo<br />

quadro di comando posto nella parte bassa della<br />

macchina.<br />

Per accedere al quadro comando togliere il<br />

tettuccio e il mantello come descritto al par. 4.1.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

C<br />

TC<br />

TC1<br />

QUADRO COMANDI<br />

5.1 AVVERTENZE PRIMA DELLA MESSA IN<br />

FUNZIONE<br />

• L’elenco dei Centri Assistenza Tecnica Autorizzati è<br />

riportato nel foglio allegato alla documentazione.<br />

• Assicurarsi che l’installazione sia conforme alle<br />

normative vigenti: UNI CIG 7129 e 71<strong>31</strong>, Legge n. 10<br />

del 9 Gennaio 1991, D.P.R. 4 Dicembre 1993, D.P.R.<br />

551/99, disposizioni degli enti locali.<br />

• Assicurarsi che i dati di targa siano corrispondenti a<br />

quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica e gas).<br />

• Assicurarsi che l’alimentazione elettrica avvenga<br />

tramite un interruttore onnipolare esterno alla caldaia e<br />

che la messa a terra sia efficiente. Verificare fase e<br />

neutro.<br />

• Togliere il film protettivo dal mantello della caldaia<br />

senza utilizzare utensili o materiali che possano<br />

danneggiare le parti verniciate.<br />

• Assicurarsi che la pressione dell’acqua nel circuito di<br />

riscaldamento a freddo sia compresa tra 0,5 ÷ 1 bar<br />

(valore normale 0,8 bar) rilevata sul manometro n. 15,<br />

sul mantello.<br />

• La non osservanza di quanto sopra comporta il<br />

decadimento delle condizioni di garanzia.<br />

5.2 MESSA IN FUNZIONE<br />

Eseguire le seguenti o<strong>per</strong>azioni <strong>per</strong> la messa in<br />

servizio:<br />

• Assicurarsi che la caldaia sia alimentata<br />

elettricamente.<br />

• Aprire il rubinetto del gas.<br />

• Posizionare la manopola del selettore “C” nel<br />

programma desiderato “estate” ( ) oppure<br />

“inverno” ( ).<br />

• Posizionare la manopola di regolazione tem<strong>per</strong>atura<br />

sanitario TC1 sul valore desiderato, la scala è<br />

35°C ÷ 60°C, rotazione oraria <strong>per</strong> aumentarla.<br />

La condizione migliore <strong>per</strong> l’utilizzo della caldaia è<br />

quella con tem<strong>per</strong>atura acqua di mandata di<br />

40°C ÷ 42°C con una portata di 11,6 L/min (TI/SE <strong>27</strong>) e<br />

13,1 L/min (TI/SE <strong>31</strong>). Questa condizione la si ottiene<br />

posizionando la manopola ad ore 12 ( ).<br />

• Posizionare la manopola di regolazione<br />

tem<strong>per</strong>atura riscaldamento TC sul valore desiderato,<br />

la scala è 30°C ÷ 80°C, rotazione oraria <strong>per</strong><br />

aumentarla. Con la manopola ad ore 12 ( )<br />

si ottengono circa 50°C e a ore 3 ( ) si<br />

ottengono circa 65°C.<br />

• Sbloccare il selettore OFF (la caldaia viene sempre<br />

fornita in blocco) ruotandolo a fondo in senso orario e<br />

rilasciandolo (ha il ritorno a molla).<br />

Nota Bene<br />

Nella prima accensione, o dopo un <strong>per</strong>iodo di inattività<br />

con rubinetto del gas chiuso, si può verificare la non<br />

accensione del bruciatore <strong>per</strong>ché non si è scaricata<br />

completamente l’aria nella tubazione.<br />

Si consiglia quindi di ripetere l’accensione agendo sul<br />

selettore C fino all’accensione del bruciatore<br />

(normalmente sono sufficienti 2 o 3 tentativi).<br />

A questo punto la caldaia è pronta <strong>per</strong> il funzionamento.<br />

1. Spia rossa blocco fiamma<br />

2. Spia verde di alimentazione caldaia sotto tensione<br />

3. Spia verde presenza fiamma<br />

C<br />

Selettore spento / estate / inverno / sblocco / spazzacamino<br />

TC Regolazione tem<strong>per</strong>atura riscaldamento<br />

TC1Regolazione tem<strong>per</strong>atura sanitario<br />

OFF<br />

SELETTORE<br />

Programma estate “ ” (modo “sanitario”)<br />

Nel programma “estate” la caldaia si avvia solo quando<br />

vi è l’a<strong>per</strong>tura di un rubinetto di acqua calda e termina<br />

con la chiusura di esso. In caso di piccoli prelievi o di<br />

impostazione di basse tem<strong>per</strong>ature dell’acqua calda, si<br />

alterneranno accensioni e spegnimenti.<br />

Programma inverno “ ” (modo<br />

“riscaldamento”)<br />

Nel programma “inverno” la caldaia si predispone <strong>per</strong> il<br />

funzionamento automatico <strong>per</strong> l’impianto di<br />

riscaldamento su richiesta del termostato ambiente o<br />

<strong>per</strong> la produzione di acqua calda sanitaria con la<br />

precedenza <strong>per</strong> quest’ultima.<br />

Nel funzionamento in riscaldamento una volta terminata<br />

la richiesta di calore da parte del termostato ambiente o<br />

dopo l’intervento del termostato caldaia, la fiamma si<br />

spegne e non si riaccende prima che siano trascorsi 30<br />

o 180 sec. (funzione anti intermittenza eccessiva) a<br />

seconda della regolazione data con il jum<strong>per</strong> JP3.<br />

In entrambi i modi di funzionamento, acqua calda<br />

sanitaria o impianto di riscaldamento, la caldaia è dotata<br />

di modulazione elettronica della fiamma che le <strong>per</strong>mette<br />

di raggiungere la tem<strong>per</strong>atura impostata adeguando la<br />

portata del gas alle reali esigenze di scambio termico.<br />

Regolazione della tem<strong>per</strong>atura ambiente e<br />

della tem<strong>per</strong>atura acqua di riscaldamento<br />

L’impianto deve essere dotato di termostato ambiente<br />

<strong>per</strong> il controllo della tem<strong>per</strong>atura nei locali (D.P.R.<br />

n. 412 del 26 Agosto 1993 articolo 7 comma 6).<br />

Cessato l’intervento del termostato ambiente il controllo<br />

elettronico mantiene in funzione la pompa <strong>per</strong> 3 minuti<br />

come post-circolazione <strong>per</strong> ottimizzare il comfort<br />

distribuendo in ambiente il calore accumulato in caldaia.<br />

Nel caso di assenza del termostato ambiente, la pompa<br />

di circolazione funziona in modo continuo.<br />

Regolazione della tem<strong>per</strong>atura acqua calda<br />

sanitaria<br />

Si ottiene con la manopola TC1 sul quadro di comando.<br />

La modulazione elettronica della fiamma <strong>per</strong>mette di<br />

mantenere abbastanza costante la tem<strong>per</strong>atura di<br />

mandata acqua calda attraverso la variazione della<br />

portata del gas al bruciatore ed in funzione della<br />

quantità d’acqua prelevata.<br />

La tem<strong>per</strong>atura rimane costante anche <strong>per</strong> piccole<br />

quantità d’acqua prelevate (esempio 3 litri/minuto).<br />

Nota Bene<br />

La portata e la tem<strong>per</strong>atura dell’acqua calda erogata<br />

sono sempre ben determinate dalla potenza della<br />

caldaia e dalla tem<strong>per</strong>atura dell’acqua fredda entrante<br />

(vedi portata specifica in tab. 1). Pressioni elevate in<br />

rete con conseguente portata eccessiva al rubinetto<br />

oppure tem<strong>per</strong>ature molto basse dell’acqua in ingresso<br />

possono ridurre il livello di comfort ottenibile nella<br />

produzione di acqua calda. Esse non sono<br />

naturalmente imputabili alla caldaia.<br />

Funzioni antiblocco pompa e valvola<br />

deviatrice<br />

Per evitare gli inconvenienti causati da lunghi <strong>per</strong>iodi di<br />

sosta, il controllo elettronico prevede l’avvio della<br />

pompa e della valvola deviatrice <strong>per</strong> 20 sec. ogni 24<br />

ore, anche senza richiesta di funzionamento da parte<br />

del termostato ambiente o di prelievo acqua calda<br />

sanitaria.<br />

Le funzioni sono attive se la caldaia è alimentata<br />

elettricamente e non è in blocco.<br />

Funzione spazzacamino<br />

Posizionando il selettore C su “spazzacamino” la<br />

caldaia si accende in modo riscaldamento e prosegue il<br />

funzionamento alla potenza massima <strong>per</strong> un tempo<br />

massimo di 15 minuti (o fino al ritorno del commutatore<br />

in posizione di funzionamento normale) sino al<br />

raggiungimento della tem<strong>per</strong>atura massima di 85°C,<br />

alla quale il bruciatore viene spento. La riaccensione<br />

avviene quando la tem<strong>per</strong>atura scende sotto i 77°C.<br />

In caso di passaggio dalla posizione spazzacamino alla<br />

posizione riscaldamento il bruciatore si porta alla<br />

potenza riscaldamento impostata (o alla potenza<br />

richiesta della regolazione se minore).<br />

Una richiesta sanitario concomitante viene<br />

normalmente servita ignorando la funzione<br />

spazzacamino.<br />

Spegnimento della caldaia<br />

Lo spegnimento della caldaia si ottiene<br />

posizionando la manopola del selettore n. 1 su spento<br />

“OFF” ottenendo l’interruzione dell’alimentazione<br />

elettrica dell’apparecchio.<br />

Fermata prolungata e dispositivo antigelo<br />

In caso di fermata prolungata della caldaia è buona<br />

norma staccare l’alimentazione elettrica e chiudere il<br />

rubinetto del gas.<br />

Evitare di scaricare il contenuto d’acqua dell’impianto di<br />

riscaldamento, poiché i ricambi d’acqua portano a<br />

dannosi depositi di calcare.<br />

Tuttavia se si è nella stagione invernale e ci può essere<br />

il <strong>per</strong>icolo del gelo delle tubazioni si può procedere nei<br />

seguenti modi:<br />

♦ Miscelare l’acqua dell’impianto di riscaldamento con<br />

soluzioni anticongelanti apposite. Glicole monoetilenico<br />

max 30% (<strong>per</strong> questa o<strong>per</strong>azione rivolgersi a <strong>per</strong>sonale<br />

qualificato).<br />

♦ Il controllo elettronico della caldaia è provvisto di una<br />

funzione “antigelo” in riscaldamento che con<br />

tem<strong>per</strong>atura di mandata inferiore ai 6°C accende la<br />

caldaia fino al raggiungimento della tem<strong>per</strong>atura di<br />

mandata di 30°C. Questa funzione è attiva<br />

indipendentemente dal termostato ambiente e se sono<br />

soddisfatte le seguenti condizioni:<br />

• la caldaia è alimentata elettricamente ed il selettore<br />

n. 4 non è nella posizione spento “OFF”;<br />

• c’è presenza di gas;<br />

• la caldaia non è in blocco o non sono presenti altre<br />

condizioni di allarme.<br />

Tem<strong>per</strong>atura di lavoro al gelo<br />

La caldaia è fornita di una componentistica in grado di<br />

mantenere efficiente il suo funzionamento di serie con<br />

tem<strong>per</strong>atura esterna max -10°C senza kit aggiuntivi.<br />

nel caso in cui la caldaia rimanga senza alimentazione<br />

elettrica e senza acqua calda nell’impianto idraulico,<br />

essa può garantire l’integrità dei suoi componenti fino e<br />

non oltre i -10°C.<br />

Riavvio dopo lunga inattività<br />

Il riavvio della caldaia dopo lunga inattività va<br />

considerato come una messa in servizio iniziale della<br />

macchina.<br />

Si consiglia <strong>per</strong>tanto di ri<strong>per</strong>correre quanto illustrato nei<br />

paragrafi qui indicati:<br />

• par. 5.1 “Avvertenze prima della messa in funzione”;<br />

• par. 5.2 “Messa in funzione”;<br />

• par. 6.1.1 “Controllo del riempimento impianto”.<br />

15


5.3 SEGNALAZIONI E SICUREZZE<br />

Spia rossa di blocco fiamma “ ” (LD2) in<br />

pos. 1<br />

♦ Accesa in <strong>per</strong>manenza significa blocco <strong>per</strong>:<br />

• mancanza di fiamma;<br />

• accensione non completa del bruciatore;<br />

• mancanza di gas.<br />

In queste condizioni la caldaia è “in attesa”. Se con un<br />

eventuale tentativo di accensione tali condizioni<br />

<strong>per</strong>mangono la caldaia ritorna in blocco.<br />

♦ Accesa ad intermittenza lenta e alternata alla spia in<br />

pos. 3 (verde) significa blocco <strong>per</strong> circolazione d’acqua<br />

insufficiente a causa di:<br />

• malfunzionamento pompa;<br />

• ostacoli alla circolazione (fanghi, corpi estranei, ecc.).<br />

Significa anche guasto del modulatore.<br />

♦ Accesa ad intermittenza lenta e da sola, significa<br />

blocco <strong>per</strong>:<br />

• sovratem<strong>per</strong>atura<br />

• fiamma parassita.<br />

• anomalie di accensione.<br />

♦ Accesa ad intermittenza lenta assieme alla spia in<br />

pos. 3 significa blocco <strong>per</strong>:<br />

• mancanza di aria<br />

• intervento del pressostato fumi<br />

♦ Accesa ad intermittenza veloce assieme alla spia in<br />

pos. 3 significa:<br />

• attivazione/disattivazione della sonda esterna<br />

Spia verde di presenza fiamma “ ” (LD1) in<br />

pos. 3<br />

♦ Accesa in <strong>per</strong>manenza lenta (con spia rossa spenta)<br />

significa:<br />

• caldaia in stand-by<br />

♦ Accesa ad intermittenza lenta (con spia rossa spenta)<br />

significa:<br />

• anomalie delle sonde di mandata (sul riscaldamento) o<br />

del sanitario o della sonda esterna o dei loro<br />

collegamenti elettrici.<br />

In caso di guasto della sonda di mandata (interruzione o<br />

corto circuito) viene spento immediatamente il<br />

bruciatore e segnalata l’anomalia. In caso di<br />

funzionamento in modo riscaldamento viene eseguita la<br />

post-circolazione.<br />

La sonda viene rilevata in corto circuito <strong>per</strong> resistenza<br />

inferiore a circa 200Ohm<br />

La sonda viene rilevata interrotta <strong>per</strong> valori<br />

corrispondenti ad una tem<strong>per</strong>atura < -5°K (Rntc ><br />

34kOhm).<br />

In caso di guasto della sonda di sanitario:<br />

• viene segnalata anomalia e consentito il<br />

funzionamento in riscaldamento.<br />

Il funzionamento in sanitario continuerà in modalità<br />

MONOSONDA.<br />

In caso di guasto della sonda esterna viene comunque<br />

consentito il funzionamento in modo riscaldamento con<br />

il set impostato da manopola.<br />

Nota Bene<br />

La caldaia viene sempre fornita in blocco.<br />

Girare la manopola C estate/inverno in senso orario fino<br />

in fondo (nella posizione “ ”) e rilasciarla, <strong>per</strong><br />

sbloccare la caldaia.<br />

Spia verde di alimentazione “ ” (LD3) in<br />

pos. 2<br />

Con caldaia alimentata elettricamente (sotto tensione)<br />

mediante posizionamento del selettore C su “estate”<br />

( ) oppure su “inverno” ( ), tale spia è accesa in<br />

<strong>per</strong>manenza.<br />

Modulazione di fiamma<br />

Il controllo elettronico della caldaia regola in continuo la<br />

pressione del gas al bruciatore e quindi la potenza in<br />

funzione della tem<strong>per</strong>atura impostata, sia dell’acqua<br />

sanitaria che del riscaldamento, e delle reali condizioni<br />

di scambio termico.<br />

n. 3, lampeggianti contemporaneamente ad<br />

intermittenza e nel terminale remoto col codice 00:08.<br />

Termostato di sicurezza <strong>per</strong><br />

sovratem<strong>per</strong>atura<br />

Questo componente posizionato sul tubo di mandata<br />

riscaldamento (pos. 11), interrompe il flusso del gas al<br />

bruciatore principale nel caso si verifichi una<br />

tem<strong>per</strong>atura eccessiva.<br />

Al verificarsi di tale inconveniente la caldaia va in blocco<br />

e si accende la spia “LED” n. 1 ad intermittenza lenta e<br />

nel terminale remoto col codice 00:06.<br />

Sonde <strong>per</strong> il rilievo tem<strong>per</strong>atura<br />

Le sonde sono posizionate nei tubi di mandata<br />

riscaldamento di mandata acqua calda e all’esterno<br />

(sonda esterna), un eventuale loro guasto è segnalato<br />

attraverso la spia “LED” n. 3 lampeggiante ad<br />

intermittenza lenta. Nel caso di guasto della sonda<br />

sanitario la caldaia può funzionare solo <strong>per</strong> il<br />

riscaldamento, nel caso di guasto della sonda del<br />

riscaldamento la caldaia non è funzionante.<br />

Nel terminale remoto il guasto della sonda<br />

riscaldamento è segnalato col codice 00:04 e della<br />

sonda sanitaria col codice 00:05.<br />

L’attivazione/disattivazione della sonda esterna sono<br />

visualizzate dal lampeggio veloce di entrambi i LED e<br />

nel terminale remoto il guasto della sonda esterna viene<br />

visualizzato col codice 00:07.<br />

Pressostato differenziale idraulico<br />

Questo componente, posizionato nel gruppo idraulico<br />

(pos. 8), sovraintende che nel circuito idraulico della<br />

caldaia ci sia una sufficiente circolazione d’acqua <strong>per</strong><br />

salvaguardare lo scambiatore acqua-fumi.<br />

L’intervento di questo componente <strong>per</strong> scarsa<br />

circolazione d’acqua è segnalato attraverso le spie<br />

“LED” n.1 (rossa) “LED” n. 3 lampeggianti ad<br />

intermittenza lenta e alternate tra loro e nel terminale<br />

remoto col codice 00:02.<br />

Postcircolazione pompa<br />

Nella funzione riscaldamento, il controllo elettronico<br />

della caldaia, mantiene in funzione la pompa <strong>per</strong> 6<br />

minuti dopo l’intervento del termostato ambiente.<br />

Valvola di sicurezza impianto<br />

Questo componente, posto nel circuito di riscaldamento<br />

(pos. 10), interviene scaricando un po’ d’acqua, se la<br />

pressione del circuito su<strong>per</strong>a i 3 bar di taratura della<br />

valvola. Si consiglia di collegare la caldaia ad uno<br />

scarico sifonato, tramite imbuto di scarico visibile.<br />

Vaso di espansione impianto<br />

Questo componente, posto nel circuito di riscaldamento<br />

(pos. 23), assorbe l’aumento di volume dell’acqua<br />

quando viene riscaldata. L’eventuale svuotamento<br />

dell’aria in esso contenuta porta all’innalzamento della<br />

pressione e alla conseguente a<strong>per</strong>tura della valvola di<br />

sicurezza a 3 bar.<br />

Filtro acqua sanitaria<br />

È un filtro a maglia inox, posto all’ingresso dell’acqua<br />

sanitaria sul gruppo idraulico, che impedisce a corpi<br />

estranei, sassolini ecc., di entrare in caldaia.<br />

Regolatore di portata acqua sanitaria<br />

È un dispositivo, posto all’ingresso dell’acqua sanitaria<br />

sul gruppo idraulico, che impedisce un prelievo<br />

eccessivo di acqua calda sanitaria.<br />

Modulatore valvola gas<br />

In caso di interruzione del gas o anomalie alla<br />

connessione fra Modulatore e scheda viene segnalata<br />

attraverso il codice visualizzato 00:02.<br />

Fiamma parassita<br />

Se durante la fase di interaccensione si rilevasse una<br />

presenza di fiamma causata da un malfunzionamento<br />

della valvola gas, la caldaia va in blocco e viene<br />

visualizzato con il cod. 00:03.<br />

Sovratem<strong>per</strong>atura scambiatore primario<br />

La segnalazione viene attivata se i valori di tem<strong>per</strong>atura<br />

nel circuito di riscaldamento su<strong>per</strong>ano i valori normali<br />

consentiti.<br />

Tale condizione si può verificare nel funzionamento<br />

sanitario se lo scambiatore acqua-acqua ha un deposito<br />

eccessivo di calcare, oppure nel funzionamento in<br />

riscaldamento se lo scambiatore fumi-acqua non è più<br />

efficiente.<br />

L’anomalia viene visualizzata con il codice 00:02<br />

Blocco mancata accensione<br />

La caldaia va in blocco <strong>per</strong> mancata accensione dopo<br />

aver su<strong>per</strong>ato il tempo di sicurezza e viene visualizzato<br />

con il codice 00:01<br />

Guasto sonda esterna<br />

Il guast della sonda esterna viene visualizzato dal<br />

codice 00:07<br />

Attenzione!!<br />

Nel caso si verifiche un guasto al cronotermostato, il<br />

funzionamento viene dirottato “in locale” nel pannello<br />

comandi della caldaia.<br />

essa proseguirà nel suo normale funzionamento con i<br />

settaggi opportunamente tarati dalla casa costruttrice.<br />

Il funzionamento “locale” va considerata: <strong>per</strong> il tempo di<br />

sostituzione o riparazione del crono.<br />

Per eventuali manovre o settaggi del pannello comandi<br />

in caldaia contattare il servizio tecnico RHOSS.<br />

Sicurezze<br />

Accensione e controllo di fiamma a ionizzazione<br />

(accensione spia n. 3).<br />

La caldaia è dotata di una centralina elettronica che<br />

provvede alla accensione del bruciatore <strong>per</strong> mezzo di<br />

una scarica elettrica che avviene tra il bruciatore e<br />

l’elettrodo di accensione posto al centro del bruciatore<br />

stesso; e provvede al controllo della avvenuta<br />

accensione attraverso l’elettrodo di ionizzazione posto<br />

sulla destra del bruciatore.<br />

Per un corretto posizionamento degli elettrodi vedere il<br />

par. 4.3.<br />

Pressostato sicurezza fumi<br />

Il pressostato fumi verifica la corretta aspirazione di aria<br />

ed espulsione fumi. Interviene anche in caso di<br />

eccessiva depressione al camino che causi un flusso<br />

d’aria anche a ventilatore fermo.<br />

Nel caso di interventi ripetuti del dispositivo si consiglia<br />

l’intervento di un tecnico specializzato.<br />

Questa anomalia viene segnalata attraverso i Led n. 1 e<br />

16<br />

Porta filtro<br />

Filtro a maglia inox<br />

Regolatore di portata<br />

acqua sanitaria<br />

Sensore<br />

di portata


6. <strong>Istr</strong>uzioni di<br />

manutenzione e pulizia<br />

6.1 MANUTENZIONE PREVENTIVA E<br />

ORDINARIA<br />

Per la regolarità ed economicità di funzionamento della<br />

caldaia, sono consigliate una pulizia ed un controllo<br />

<strong>per</strong>iodico annuale da parte del Centro Autorizzato di<br />

Assistenza Tecnica della Vostra zona. In questo modo,<br />

oltre ad aumentare la longevità e sicurezza<br />

dell’apparecchio, ottem<strong>per</strong>erete al D.P.R. 21 Dicembre<br />

1999 n° 551 che all’articolo 8, impone il controllo tecnico<br />

<strong>per</strong>iodico e la manutenzione. Per impianti di<br />

riscaldamento unifamiliari con caldaie di potenza<br />

nominale inferiore a 35 kW, le o<strong>per</strong>azioni di controllo e<br />

manutenzione vanno redatte e sottoscritte dal tecnico<br />

incaricato su un apposito “modulo H”, egli rilascia copia<br />

al responsabile dell’impianto (in genere l’utente stesso)<br />

che dovrà sottoscrivere <strong>per</strong> ricevuta. Va ricordata anche<br />

l’obbligatorietà della tenuta del libretto di impianto che<br />

l’utente affiderà, <strong>per</strong> impianti esistenti, al responsabile<br />

dell’esercizio e della manutenzione e <strong>per</strong> impianti<br />

sottoposti a ristrutturazione o sostituzione della caldaia,<br />

alla ditta installatrice o ad un suo delegato (Art. 11<br />

D.P.R. 21/12/99 n. 551).<br />

Oltre alle o<strong>per</strong>azioni elencate nel “modulo H”, eseguibili<br />

dal manutentore incaricato, è opportuno che l’utente<br />

controlli <strong>per</strong>iodicamente:<br />

• il contenuto d’acqua dell’impianto (0,5 ÷ 1 bar), vedi<br />

anche par. 5.1 e 6.1.1;<br />

• la corretta combustione (fiamme regolari né alte e<br />

gialle, né troppo basse e con tendenza a staccarsi dal<br />

bruciatore), vedi anche par. 4.1 e 4.2;<br />

• la normale rumorosità di funzionamento sia sul lato<br />

combustione, che sul lato distribuzione idraulica<br />

(eventuali rumori anomali ricorrenti e <strong>per</strong>sistenti e/o<br />

intensi vanno segnalati al manutentore);<br />

• l’assenza di sacche di aria nell’impianto e nella<br />

caldaia;<br />

• il regolare funzionamento dei termostati di regolazione<br />

e sicurezza, del termometro e del manometro<br />

(o idrometro);<br />

• l’assenza di <strong>per</strong>dite dal condotto di scarico fumi e dalla<br />

linea adduzione gas;<br />

• l’assenza di ostruzioni/impedimenti all’espulsione<br />

fumi/immissione aria;<br />

• l’assenza di <strong>per</strong>dite d’acqua dalle valvole di sicurezza.<br />

6.1.1 Controllo del riempimento impianto<br />

È importante verificare <strong>per</strong>iodicamente che la pressione<br />

dell’acqua nell’impianto a freddo sia compresa tra<br />

0,5 ÷ 1 bar, rilevando il valore sul manometro.<br />

Nel caso la pressione sia inferiore a 0,5 bar è<br />

necessario ripristinare il valore normale agendo sul<br />

rubinetto di carico impianto, accessibile dal fondo<br />

caldaia come indicato in figura.<br />

Dopo ogni riempimento il rubinetto di carico deve<br />

sempre essere chiuso.<br />

(Una eventuale sovrapressione può essere eliminata<br />

attraverso il rubinetto di scarico impianto).<br />

Prestare attenzione ad aprire lentamente tale rubinetto<br />

<strong>per</strong> facilitare l’o<strong>per</strong>azione di scarico e sfogo dell’aria.<br />

La caldaia è prevista di un pressostato di minima<br />

circolazione acqua che in mancanza di tale passaggio<br />

inibisce il funzionamento del bruciatore (vedi spia n. 1).<br />

Se le diminuzioni di pressione sono frequenti si<br />

consiglia di chiedere l’intervento del Centro Assistenza<br />

Tecnica Autorizzato.<br />

6.1.2 Verifica parametri di combustione<br />

Il controllo della combustione è obbligatorio ogni 2 anni<br />

come previsto dal D.P.R. n. 412 del 14 Ottobre 1993.<br />

Il foro <strong>per</strong> l’ispezione deve essere previsto sul tubo di<br />

scarico fumi ad una distanza massima di 250 mm<br />

dall’attacco caldaia e deve essere richiuso una volta<br />

terminate le o<strong>per</strong>azioni di controllo.Gli appositi Kit fumi<br />

sono già provvisti del foro di ispezione.<br />

6.2 MANUTENZIONE STRAORDINARIA<br />

6.2.1 Manutenzione dello scambiatore acqua<br />

calda sanitaria<br />

Lo scambiatore acqua calda sanitaria del tipo<br />

a piastre in acciaio inox è facilmente smontabile con un<br />

cacciavite seguendo le o<strong>per</strong>azioni sotto descritte:<br />

• Togliere l’alimentazione elettrica alla caldaia.<br />

1° Svitare le 2 viti laterali di fissaggio del tettuccio e<br />

svitarlo verso l’alto.<br />

2° Togliere le 5 viti che fissano il mantello e sfilarlo<br />

verso la parte frontale.<br />

3° Togliere le 8 viti e il pannello frontale della camera<br />

stagna.<br />

• Svuotare la caldaia utilizzando il suo rubinetto di<br />

scarico.<br />

• Chiudere l’alimentazione dell’acqua sanitaria e<br />

svuotare l’acqua del circuito attraverso un rubinetto<br />

dell’acqua calda sanitaria.<br />

Avvisare l’utente che non apra alcun rubinetto<br />

nell’abitazione.<br />

• Scollegare i 4 attacchi allo scambiatore, che una volta<br />

libero è sfilabile senza smontare alcun altro<br />

componente.<br />

• Per la pulizia dello scambiatore utilizzare<br />

CILLIT FFW-AL. Non utilizzare prodotti che possono<br />

danneggiare la saldatura delle piastre a base di rame.<br />

• Rimontare lo scambiatore eseguendo le o<strong>per</strong>azioni<br />

inverse sopra descritte avendo provveduto a sostituire<br />

le 4 guarnizioni OR di tenuta e a pulire le relative sedi.<br />

• La necessità di pulizia dello scambiatore è un evento<br />

remoto nel tempo, se questo si verifica nel breve/medio<br />

<strong>per</strong>iodo, può significare che l’acqua ha una durezza<br />

elevata. Si consiglia in questo caso l’installazione di un<br />

sistema di trattamento dell’acqua con pompa dosatrice<br />

di polifosfati o comunque in regola con le normative<br />

vigenti.<br />

• Nella eventualità di dover procedere alla pulizia dello<br />

scambiatore acqua calda sanitaria, si consiglia di<br />

provvedere anche alla pulizia della sonda sanitario n.<br />

14, smontandola dal gruppo idraulico.<br />

6.2.2 Manutenzione scambiatore acqua-fumi<br />

Lo scambiatore acqua-fumi è un componente<br />

facilmente smontabile.<br />

Togliere l’alimentazione elettrica della caldaia prima di<br />

eseguire le o<strong>per</strong>azioni sotto descritte.<br />

• Svitare le 2 viti di fissaggio del tettuccio e sfilarlo verso<br />

l’alto poi svitare le 5 viti del mantello e sfilarlo verso la<br />

parte frontale come indicato in figura e smontare il<br />

pannello.<br />

• Scollegare i cavi elettrici del pressostato fumi pos. <strong>31</strong>.<br />

• Togliere le 8 viti e il pannello frontale della camera<br />

stagna.<br />

• Togliere le 4 viti e il pannello frontale della camera di<br />

combustione.<br />

• Estrarre l’antivento dalla parte anteriore alzandolo<br />

prima leggermente.<br />

• Svuotare l’acqua dell’impianto di riscaldamento,<br />

meglio se della sola caldaia, attraverso il rubinetto di<br />

scarico caldaia.<br />

• Togliere le due molle di fissaggio dello scambiatore ai<br />

tubi di mandata e ritorno riscaldamento (utilizzare una<br />

normale pinza).<br />

• Alzare leggermente lo scambiatore acqua-fumi n. 19,<br />

estrarlo dalla sua sede e toglierlo dalla parte anteriore.<br />

• Rimontare il tutto eseguendo inversamente le<br />

o<strong>per</strong>azioni sopra descritte avendo cura di sostituire le<br />

guarnizioni di tenuta OR sugli attacchi dello scambiatore<br />

e di pulire le relative sedi.<br />

In questa o<strong>per</strong>azione provvedere ad ingrassare la<br />

nuova guarnizione OR con grasso siliconico (tipo<br />

“SYLAN”).<br />

6.2.3 Manutenzione bruciatore<br />

Il bruciatore atmosferico a rampe inox è anch’esso un<br />

componente facilmente smontabile. Dopo aver chiuso la<br />

valvola del gas e proceduto come al punto 4.2.1 <strong>per</strong><br />

accedere al bruciatore:<br />

• svitare il dado esagonale di fissaggio dal tubo gas al<br />

collettore (o<strong>per</strong>azione 3);<br />

• staccare i 3 cavi di accensione e rilevazione;<br />

• svitare le viti di fissaggio (o<strong>per</strong>azione 4) e togliere il<br />

bruciatore estraendolo orizzontalmente;<br />

• A seconda del suo stato di conservazione e del tipo di<br />

sporcamento procedere alla pulizia delle rampe e degli<br />

ugelli mediante soffiatura o spazzolatura o carteggio<br />

della su<strong>per</strong>ficie delle rampe con carta abrasiva fine o<br />

lavaggio con successiva accurata asciugatura.<br />

Attenzione: nelle zone marine. L’atmosfera salmastra<br />

può degradare velocemente le parti metalliche del<br />

bruciatore. Nel caso, è consigliabile la sostituzione<br />

anziché la pulizia.<br />

• Nel rimontaggio ricordarsi di reinserire la guarnizione<br />

di tenuta nel dado filettato del tubo gas.<br />

6.2.4 Manutenzione scarico fumi<br />

Premesso che, <strong>per</strong> l’installazione del sistema di<br />

evacuazione dei prodotti della combustione, vanno<br />

rispettate le prescrizioni della norma UNI 7129 , <strong>per</strong> la<br />

manutenzione di tali sistemi negli apparecchi con<br />

scarico in camino o canna fumaria, vanno seguite le<br />

indicazioni della norma UNI 10845 del Febbraio 2000.<br />

Le eventuali o<strong>per</strong>azioni di verifica dei requisiti<br />

dell’idoneità o della sola funzionalità devono essere<br />

svolte da <strong>per</strong>sonale avente specifica competenza<br />

tecnica. Il manutentore può <strong>per</strong>ò procedere alle semplici<br />

verifiche dei “requisiti essenziali di sicurezza” seguendo<br />

le indicazioni D.P.R. 13/5/98 n. 218. Relativamente allo<br />

scarico fumi esse sono:<br />

• il controllo della non fuoriuscita in ambiente dei<br />

prodotti della combustione tramite ad esempio lo<br />

specchietto freddo, i fumogeni, l’analizzatore di<br />

combustione ecc.;<br />

• il controllo dello stato di conservazione e della rigidità<br />

di fissaggio del condotto metallico (canale da fumo) che<br />

non deve essere di tipo corrugato (anche se a parete<br />

interna liscia).<br />

6.2.5 Pulizia filtro e regolatore di portata<br />

acqua sanitaria<br />

Per eseguire la pulizia di tale dispositivo, smontarlo<br />

dalla sua sede, pulirlo, avendo cura che nel suo<br />

rimontaggio sia posizionato fino in battuta della<br />

filettatura altrimenti si possono verificare inconvenienti<br />

nel corretto rilievo della portata acqua sanitaria.<br />

17


verifica parametri di combustione<br />

<strong>Astra</strong> <strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

Tipo di gas Portata termica nominale kW 26,5 24 22 20 18 16 14 12 10,00<br />

Metano G 20 Portata gas m 3 /h 2,805 2,53 2,32 2,11 1,89 1,68 1,47 1,26 1,05<br />

Pressione al bruciatore mbar 13,4 11,5 10,1 8,7 7,2 5,8 4,4 2,9 1,5<br />

mm H 2 O 136,6 117,4 102,8 88,3 73,7 59,1 44,6 30,0 15,5<br />

G30 (Butano) Portata gas kg/h 2,06 1,86 1,71 1,55 1,40 1,24 1,09 0,93 0,78<br />

Pressione al bruciatore mbar <strong>27</strong>,3 23,6 20,7 17,8 14,9 12,0 9,1 6,2 3,4<br />

mm H 2 O <strong>27</strong>8,4 241,1 211,6 182,0 152,4 122,8 93,2 63,6 34,7<br />

G<strong>31</strong> (Propano) Portata gas kg/h 2,00 1,88 1,73 1,57 1,41 1,26 1,10 0,94 0,80<br />

Pressione al bruciatore mbar 35,2 32,3 28,4 24,5 20,6 16,7 12,8 8,9 5,4<br />

mm H 2 O 358,9 329,7 289,9 250,1 210,4 170,6 130,8 91,1 55,1<br />

tab. 4<br />

<strong>Astra</strong> <strong>TISE</strong> <strong>31</strong><br />

Tipo di gas Portata termica nominale kW 30,0 <strong>27</strong>,9 25,7 23,6 21,5 19,4 17,3 15,1 13,0<br />

Metano G 20 Portata gas m 3 /h 3,20 2,93 2,71 2,48 2,26 2,04 1,82 1,59 1,39<br />

Pressione al bruciatore mbar 14,0 12,4 11,1 9,7 8,4 7,1 5,7 4,4 3,2<br />

mm H 2 O 142,8 126,7 112,7 99,2 85,8 72,1 58,6 44,9 32,6<br />

G30 (Butano) Portata gas kg/h 2,34 2,17 2,00 1,83 1,67 1,50 1,34 1,17 1,02<br />

Pressione al bruciatore mbar 28,5 25,4 22,4 19,5 16,6 13,7 10,7 7,8 5<br />

mm H 2 O 290,6 259,1 228,4 198,8 169,3 139,3 109,5 79,5 51,0<br />

G<strong>31</strong> (Propano) Portata gas kg/h 2,33 2,19 2,02 1,85 1,69 1,52 1,35 1,19 1,01<br />

Pressione al bruciatore mbar 36,5 33,3 29,4 25,6 21,9 18,1 14,3 10,5 6,5<br />

mm H 2 O 372,2 339,1 299,5 261,4 223,3 184,6 146,1 107,4 66,3<br />

tab. 5<br />

dimensionamento ugelli<br />

<strong>Astra</strong> <strong>TISE</strong> <strong>27</strong><br />

<strong>Astra</strong> <strong>TISE</strong> <strong>31</strong><br />

Tipo di gas nr° ugelli<br />

∅ mm<br />

Tipo di gas nr° ugelli ∅ mm<br />

Metano<br />

G20<br />

1,20<br />

Metano<br />

G20<br />

1,20<br />

Butano<br />

G30<br />

13<br />

0,75<br />

Butano<br />

G30<br />

15<br />

0,75<br />

Propano<br />

G<strong>31</strong><br />

Propano<br />

G<strong>31</strong><br />

18


NOTE<br />

19


20<br />

NOTE


ASTRA <strong>TISE</strong> <strong>27</strong> - <strong>31</strong><br />

RHOSS S.P.A.<br />

Via Oltre Ferrovia,32 - 33033 Codroipo (UD) - Italy - tel. +39 0432 911611 - fax +39 0432 911600 - rhoss@rhoss.it - www.rhoss.it - www.rhoss.com<br />

<strong>H51211</strong> 02.07 - PS/SZ

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