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Campo de'fiori

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42<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

La storia dell’aeroporto di Viterbo<br />

Dal 1936 ad oggi<br />

Come tutti sappiamo,<br />

l’anno in corso è stato<br />

quello decisivo per definire<br />

il futuro aeroporto<br />

civile di Viterbo. Se ne<br />

parla moltissimo sui<br />

giornali ed anche in<br />

di Arnaldo Ricci varie conferenze a livello<br />

politico e non. Sono<br />

convinto che la realizzazione di quanto<br />

sopra detto, porterà per la nostra provincia<br />

interessanti opportunità di sviluppo<br />

economico a tutti i livelli. Il mio parere<br />

(ripeto, soltanto il mio parere) è che, leggendo<br />

i vari articoli scritti sull’argomento,<br />

si ha l’impressione che si debba costruire<br />

un aeroporto di sana pianta, ovvero, sembra<br />

che l’aeroporto a Viterbo non sia mai<br />

esistito!L’aeroporto, a Viterbo, invece, esiste<br />

ed è operativo fin dal 1937! Ho scritto,<br />

pertanto, l’articolo che segue per conoscerne<br />

la storia. La struttura aeroportuale<br />

esistente è operativa soltanto dal punto di<br />

vista militare e viene definita dall’ICAO<br />

(International Civil Aeronautical Organization)<br />

military airport. Attualmente gli<br />

aeroporti ( di tutto il mondo ) possono<br />

essere distinti in tre categorie: militari,<br />

civili, ibridi. Per esempio, l’aeroporto di<br />

Fiumicino è civile, come Milano Linate;<br />

quello di Viterbo è militare come Grosseto,<br />

Grazzanise o Guidonia; quello di Ciampino<br />

è invece ibrido, opera sia come militare<br />

che civile. Nel 1936 quando si decise di<br />

costruire un nuovo aeroporto a Viterbo, le<br />

distinzioni da me sovra citate non avevano<br />

possibilità di esistere, perché semplicemente<br />

non esisteva l’aviazione civile! In<br />

Italia, come nella maggior parte degli<br />

stati del mondo, l’aviazione civile, iniziò a<br />

svilupparsi solo dopo la seconda guerra<br />

mondiale; questo significa che tutti gli<br />

aeroporti costruiti prima del 1945 erano<br />

adibiti esclusivamente ai voli militari;<br />

L’aeroporto di Viterbo è rimasto fino ai<br />

giorni nostri una struttura militare. Nel<br />

1935, quando fu deciso di costruire un<br />

nuovo aeroporto nel Lazio, la scelta cadde<br />

su Viterbo per tre motivi: l’ottima posizione<br />

geografica centrale, la morfologia del<br />

territorio, i collegamenti ferroviari allora<br />

esistenti ( Viterbo era già collegato via<br />

ferro con Orte e di conseguenza anche con<br />

Civitavecchia, tramite la ferrovia costruita<br />

(come la Roma Nord) dall’Ing<br />

Besenzanica nel 1933). Sembra assurdo,<br />

ma Viterbo e provincia, erano meglio collegate<br />

alla rete ferroviaria italiana nel 1935<br />

che attualmente! I lavori di costruzione iniziarono<br />

nell’ottobre del 1936; essi furono<br />

affidati dopo regolare gara, alla ditta fratelli<br />

Vaselli che completò l’opera esattamente<br />

in un anno; furono assunte 360<br />

persone fra operai e maestranze; nell’ottobre<br />

1937 l’aeroporto era pronto e funzionalmente<br />

operativo! In un intervista rilasciata<br />

dal Ten. Col. Vezzini ( grande esperto<br />

di strutture aeroportuali di allora ) nel<br />

1938, per un noto quotidiano; alla domanda<br />

“perché è stato scelto Viterbo, rispose:<br />

“ la bellissima posizione geografica al centro<br />

del territorio nazionale, dalla quale con<br />

lo stesso tempo di volo si possono raggiungere<br />

tutte le regioni situate sia a nord<br />

che a sud, come pure le isole, per il clima<br />

e le condizioni meteorologiche che permettono<br />

di effettuare qualsiasi operazione<br />

aerea nell’arco medio di 350/355 giorni<br />

dell’anno”. Dopo qualche anno scoppiò la<br />

guerra e l’aeroporto che aveva come sede<br />

il IX stormo, fu utilizzato intensamente<br />

come base, dalla quale partivano gli S79 (<br />

il gobbo maledetto come lo chiamavano gli<br />

inglesi) che bombardavano Malta, nonché<br />

altri bombardieri per altre missioni. Subito<br />

alla fine del secondo conflitto mondiale, la<br />

struttura venne intitolata con solenne cerimonia<br />

al Ten. Pilota Tommaso Fabbri,<br />

medaglia di Bronzo al valor militare, caduto<br />

in A.O.I. a causa di un incidente di volo;<br />

attualmente conserva ancora quel nome.<br />

Dopo la guerra l’aeroporto fu sede del<br />

C.I.R.A.M. (centro istruzione reclute<br />

Aeronautica Militare) ; nel 1953 e fino al<br />

1958 ospitò la scuola allievi automobilisti<br />

A.M.; dal 1958 al 2003 ospitò la scuola<br />

della VAM (Vigilanza Aeronautica Militare);<br />

dal 2004 ed attualmente è sede della<br />

scuola Marescialli A.M. All’interno dell’aeroporto<br />

operano attualmente anche<br />

importanti reparti dell’aviazione leggera<br />

dell’Esercito nonché l’Aeroclub dove si<br />

svolgono corsi per addestramento piloti,<br />

compresi quelli per piloti di linea. In questo<br />

momento, dove sembra che sia stato<br />

tutto deciso per trasformare l’aeroporto<br />

militare in civile, credo che un po’ di storia<br />

sia bene conoscerla e personalmente<br />

auspico che diventi un aeroporto ibrido,<br />

come Ciampino.<br />

Protegge i tuoi valori<br />

Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25<br />

01033 Civita Castellana (VT)<br />

Tel.0761.599444 Fax 0761.599369<br />

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