20.11.2014 Views

L'essiccazione e la distillazione delle piante aromatiche ed officinali

L'essiccazione e la distillazione delle piante aromatiche ed officinali

L'essiccazione e la distillazione delle piante aromatiche ed officinali

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Raccolta e Tempo balsamico<br />

Essiccazione - Distil<strong>la</strong>zione<br />

<strong>delle</strong> <strong>piante</strong> <strong>aromatiche</strong> <strong>ed</strong> <strong>officinali</strong><br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

1


Tempo Balsamico<br />

• Il Tempo balsamico è il momento migliore per <strong>la</strong> raccolta <strong>delle</strong> specie <strong>aromatiche</strong> in<br />

quanto i costituenti “principi attivi” sono maggiormente contenuti negli organi del<strong>la</strong><br />

pianta. E’ bene che <strong>la</strong> raccolta venga effettuata in caratteristici momenti del<strong>la</strong><br />

giornata e varia a seconda del<strong>la</strong> specie e <strong>delle</strong> parti da raccogliere.<br />

Raccolta degli organi ipogei<br />

• Radici di <strong>piante</strong> annuali: vengono raccolte, in genere, insieme al<strong>la</strong> parte aerea, prima<br />

del<strong>la</strong> fioritura (generalmente in primavera).<br />

• Radici di specie bienni: vengono raccolte dopo <strong>la</strong> caduta <strong>delle</strong> foglie e l’avvizzimento<br />

del fusto, in genere, al<strong>la</strong> fine del 1° anno di vita, nel tardo autunno.<br />

• Radici di specie perenni: vengono raccolte nel tardo autunno, dal 2° fino al 5° anno<br />

di vita, scegliendo radici di qualche anno, in cui si è avuto un accumulo dei principi<br />

attivi, trascurando nel contempo quelle più vecchie spesso legnose e poco attive.<br />

• Radici di alberi e arbusti: vengono raccolte da <strong>piante</strong> che hanno raggiunto il<br />

completo sviluppo.<br />

• Rizomi, tuberi e bulbi: vengono generalmente raccolti da pianta di 2-3 anni, dopo il<br />

disseccamento del<strong>la</strong> parte aerea. Fa eccezione il rizoma di felce maschio (in piena<br />

vegetazione: in estate), <strong>la</strong> valeriana (durante o poco dopo <strong>la</strong> fioritura. I bulbi,<br />

bulbo-tuberi e rizomi da <strong>piante</strong> a fioritura estiva-autunnale, si raccolgono nel<br />

periodo di riposo prima del<strong>la</strong> fioritura e non in primavera.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

2


Tempo Balsamico<br />

La raccolta degli organi ipogei deve essere effettuata secondo <strong>la</strong><br />

seguente metodologia:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

scavare il terreno con strumenti adatti;<br />

fare attenzione a non rompere e ammaccare gli organi;<br />

ricoprire <strong>la</strong> buca prodotta;<br />

eliminare <strong>la</strong> terra attraverso lo scuotimento <strong>ed</strong> il raschiamento<br />

degli organi con l’ausilio di spazzole e stracci;<br />

evitare il <strong>la</strong>vaggio, soprattutto nelle radici contenenti saponine e<br />

mucil<strong>la</strong>gini; il <strong>la</strong>vaggio deve essere limitato a casi partico<strong>la</strong>ri<br />

(terreni argillosi o fangosi);<br />

eliminare, con appositi tagli, barbe, radichette, base dei fusti (al di<br />

sopra del colletto), gemme, parti guaste o alterate.<br />

scegliere gli esemp<strong>la</strong>ri migliori, più sani e flessibili;<br />

preparare il materiale per l’essiccazione (es. taglio longitudinale<br />

dei materiali più grossi).<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

3


Tempo Balsamico<br />

Raccolta degli organi epigei<br />

Turioni: (es. asparago, rusco), vengono raccolti ancora teneri, prima che<br />

compaiano le fibre legnose.<br />

Gemme: (es. pino, pioppo), vengono raccolte in prossimità del<strong>la</strong> schiusura.<br />

Piante erbacee: vengono in genere raccolte all’inizio del<strong>la</strong> fioritura, allorchè si<br />

raggiunge il completo stadio vegetativo. Alcune si raccolgono prima del<strong>la</strong><br />

fioritura (melissa, parietaria), altre in frutto (erba morel<strong>la</strong>). Le erbe si<br />

raccolgono in giornate belle <strong>ed</strong> asciutte, prive di rugiada, si recidono, m<strong>ed</strong>iante<br />

falcetto o coltello curvo, alcuni centimetri dal suolo, si privano <strong>delle</strong> zone<br />

indurite, dei rami troppi grossi, <strong>delle</strong> foglie secche o ingiallite o ma<strong>la</strong>te, nonché<br />

<strong>delle</strong> parti intaccate. Si trasportano in ceste, disposti in mazzi, senza pressare<br />

il materiale.<br />

Fusti: <strong>la</strong> raccolta è limitata quasi esclusivamente al fusto del<strong>la</strong> dulcamara, che<br />

viene raccolto dopo il 2°-3° anno, dal<strong>la</strong> primavera a tutto l’autunno, anche dopo<br />

<strong>la</strong> caduta <strong>delle</strong> foglie.<br />

Cortecce: (di rami e radici) – per le <strong>piante</strong> di quercia, sambuco, dafne,<br />

melograno, al<strong>la</strong> ripresa vegetativa visto che in primavera <strong>la</strong> pianta è ricca di<br />

linfa e con cellule partico<strong>la</strong>rmente turgide e quindi di facile decorticazione. Va<br />

effettuata con coltelli di osso o acciaio inox, evitando quelli in ferro, che<br />

reagendo con i tannini del<strong>la</strong> corteccia, danno luogo all’annerimento dei tessuti.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

4


Tempo Balsamico<br />

Raccolta degli organi epigei<br />

<br />

<br />

<br />

Foglie: vengono in genere raccolte quando i fiori stanno per spuntare o<br />

quando questi sono appena abbozzati. Per alcune specie come <strong>la</strong> melissa si<br />

preferisce anticipare <strong>la</strong> raccolta sino ad un mese prima del<strong>la</strong> fioritura, in<br />

altre come <strong>la</strong> malva, sia spetta che termini <strong>la</strong> fioritura. Dall’eucalipto si<br />

raccolgono le foglie falciformi, che risultano più <strong>aromatiche</strong>. I rametti<br />

fogliati si raccolgono in primavera ad esempio il rosmarino. Le foglie devono<br />

essere raccolte in giornate asciutte, per evitare che fermentino <strong>ed</strong><br />

anneriscano.<br />

Fiori: <strong>la</strong> raccolta dei fiori avviene in genere all’inizio o poco prima dell’antesi,<br />

comunque prima che questi vengano fecondati. Alcuni fiori devono essere<br />

raccolti in boccio per vari motivi: 1 - non perdere il profumo (arancio, rosa);<br />

2 – evitare <strong>la</strong> disorganizzazione da post-maturazione (biancospini, capolini di<br />

composite); 3 – evitare una degradazione dei principi attivi desiderati.<br />

Sommità fiorite: (parte terminale dei rametti fogliati con infiorescenze e<br />

fiori) – in genere si raccolgono all’epoca del<strong>la</strong> fioritura in cui le foglie<br />

contengono gli stessi principi attivi o le essenze contenute nei fiori (es.<br />

<strong>la</strong>biate) <strong>ed</strong> anzi il loro contenuto aumenta con <strong>la</strong> fioritura.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

5


Tempo Balsamico<br />

Raccolta degli organi epigei<br />

<br />

<br />

Frutti: i frutti secchi deiscenti si raccolgono a maturità completa, cioè<br />

a completo sviluppo del pericarpo e dei semi. Per questo ci si basa sul<br />

partico<strong>la</strong>re colore che tipicamente distingue il frutto maturo. I frutti<br />

indeiscenti vengono raccolti in epoche diverse a seconda del<strong>la</strong> zona in<br />

cui sono concentrati i principi attivi; per esempio nelle ombrellifere in<br />

cui in genere interessa il pericarpo e non tanto il seme, si raccolgono<br />

prima del<strong>la</strong> completa maturazione no essiccazione. I frutti carnosi che<br />

continuano a maturare anche dopo distaccati dal<strong>la</strong> pianta, si raccolgono<br />

immaturi. I frutti che devono essere utilizzati o essiccati subito, si<br />

raccolgono completamente maturi.<br />

Semi: i semi dei frutti secchi vengono raccolti quando i frutti sono<br />

completamente maturi; i semi molto piccoli non si raccolgono<br />

iso<strong>la</strong>tamente, ma insieme ai rametti dell’infiorescenza che vengono<br />

essiccati naturalmente in modo che si abbia il distacco m<strong>ed</strong>iante<br />

battitura o trebbiatura. Attraverso apposita setacciatura vengono<br />

ripuliti dal materiale estraneo.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

6


Tempo Balsamico<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

La raccolta degli organi epigei deve essere effettuata secondo <strong>la</strong> seguente<br />

metodologia:<br />

Può essere effettuata in qualsiasi tempo <strong>ed</strong> in qualsiasi ora del<strong>la</strong> giornata<br />

anche se è sicuramente consigliabile evitare quando il terreno è bagnato.<br />

Evitare <strong>la</strong> raccolta di esemp<strong>la</strong>ri o parti guaste, ammuffite, marcescenti,<br />

avvizzite e ma<strong>la</strong>te in genere.<br />

La parti erbacee devono essere deposte in ceste, in sacchi (traspiranti),<br />

senza pressare.<br />

I rizomi e le cortecce <strong>ed</strong> i semi, <strong>ed</strong> in generale il materiale meno delicato,<br />

possono essere deposti anche in sacche di te<strong>la</strong>.<br />

In generale è bene evitare sacchi di p<strong>la</strong>stica per favorire <strong>la</strong> traspirazione<br />

<strong>delle</strong> biomasse fresche.<br />

Le varie specie e le varie parti raccolte vanno ben separate e distinte.<br />

Contrassegnare subito <strong>la</strong> specie raccolta con cartellini identificativi: specie,<br />

parte raccolta, luogo, data, ora, località o ambiente di raccolta.<br />

Limitare i fenomeni fermentativi <strong>delle</strong> biomasse fresche raccolte, evitando<br />

pressature nei recipienti di raccolta.<br />

Ripulire e fare <strong>la</strong> cernita del materiale raccolto, e provv<strong>ed</strong>ere subito<br />

all’essiccazione o al<strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> specie <strong>aromatiche</strong>.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

7


Mese<br />

Gennaio<br />

Febbraio<br />

Marzo<br />

Aprile<br />

Maggio<br />

Tempo Balsamico<br />

Bergamotto<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

Pianta<br />

Abete bianco, Abete rosso, Carrubo, Cipresso, Lichene<br />

is<strong>la</strong>ndico.<br />

Asparago, Borsa di pastore, Bosso, Cappero, Fumaria,<br />

Genziana, Nocciolo, Olivo, Olmo, Pesco, Pino silvestre,<br />

Pioppo, Prugno, Quercia, Salice rosso, Vio<strong>la</strong> mammo<strong>la</strong>.<br />

Acero, Agrifoglio, Ai<strong>la</strong>nto, Betonica, Betul<strong>la</strong>, Biancospino,<br />

Calendu<strong>la</strong>, Carciofo, Castagno, Centocchio, Crescione,<br />

Ef<strong>ed</strong>ra, Fito<strong>la</strong>cca, Frago<strong>la</strong>, Frango<strong>la</strong>, Frassino, Lentisco,<br />

Manna, Mentastro, Noce, Ontano, Ortica, Rovo, Salice<br />

bianco, Tamerici, Tarassaco, Tiglio, Valeriana, Vio<strong>la</strong> del<br />

pensiero.<br />

Acetosa, Aglio orsino, Altea, Arancio amaro, Asperu<strong>la</strong>,<br />

Bago<strong>la</strong>ro, Camomil<strong>la</strong>, Celidonia, Ciliegio, Cineraria, Edera,<br />

Erba Roberta, Erba ruggine, Finocchio marino, Fiordaliso,<br />

Malvone, Prezzemolo, Rosa canina, Sambuco.<br />

8


Tempo Balsamico<br />

Mese<br />

Giugno<br />

Luglio<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

Pianta<br />

Agrimonia, Amarena, Avena, Bocca di leone, Borragine,<br />

Cam<strong>ed</strong>rio, Caprifoglio, Cardo ben<strong>ed</strong>etto, Dragoncello,<br />

Erisimo, Eucalipto, Frago<strong>la</strong>, Lampone, Malva comune,<br />

Malva silvestre, Margherita, Millefoglio, Mirtillo, Mirto,<br />

Nepetel<strong>la</strong>, Ortica bianca, Parietaria, Pervinca, Pesco, Menta<br />

puleggio, Rosmarino, Ruta, Salvia, Timo, Verbasco,<br />

Veronica, Vulneraria.<br />

Achillea moscata, Alchemil<strong>la</strong>, Alloro, Altea, Arancio dolce,<br />

Arnica, Artemisia, Assenzio, Bardana, Basilico, Betonica,<br />

Bistorta, Capelvenere, Carciofo, Cardo mariano, Carota,<br />

Centaurea minore, Cetriolo, Cicoria, Coda cavallina,<br />

Corbezzolo, Corniolo, Cotogno, Cumino dei prati, Edera,<br />

Elicriso, Eufrasia, Farfara, Frassino, Genepì, Genzianel<strong>la</strong>,<br />

Iperico, Issopo, Lavanda, Marrubio, Meliloto, Melissa,<br />

Menta piperita, Mentastro, Mentone, Mugo, Origano,<br />

Pimpinel<strong>la</strong>, Salvia desoleana, Salvia sc<strong>la</strong>rea, Santolina,<br />

Tiglio, Verbena.<br />

9


Mese<br />

Tempo Balsamico<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

Pianta<br />

Agosto Aglio, Alchechengi, Anice verde, Carrubo, Cipol<strong>la</strong>,<br />

Coriandolo, Finocchio, Fito<strong>la</strong>cca, Giaggiolo, Girasole,<br />

Luppolo, Maggiorana, Mirtillo, Nocciolo, Noce, Olmaria,<br />

Peperoncino, Piantaggine, Prezzemolo, Prugni, Psillio,<br />

Santoreggia, S<strong>ed</strong>ano, Uva ursina, Vite.<br />

Settembre Aneto, Angelica selvatica, Arnica, Bistorta, Ca<strong>la</strong>mo<br />

aromatico, Calendu<strong>la</strong>, Cappero, C<strong>ed</strong>rina, Cicoria, Ginepro<br />

rosso, Nigel<strong>la</strong>, Ortica, Pungitopo, Quercia, Rosa canina,<br />

Rovo, Tamerici, Tarassaco, Valeriana.<br />

Ottobre Acetosa, Altea, Asfodelo, Asparago, Bardana, Borsa di<br />

pastore, Carlina, Carota, Corniolo, Crespino, Enu<strong>la</strong>, Erba<br />

ruggine, Genziana, Ginepro comune, Giuggiolo, Limone,<br />

Liquirizia, Malva silvestre, Valreriana rossa, Vulneraria,<br />

Zafferano.<br />

Novembre<br />

Dicembre<br />

Agrifoglio, Alloro, Finocchio, Nespolo, Olmo.<br />

Arancio amaro, Arancio dolce.<br />

10


Essiccazione<br />

• L’essiccazione è il trattamento attraverso il quale viene eliminata<br />

gran parte del contenuto acquoso <strong>delle</strong> <strong>piante</strong>, o di una sua parte,<br />

in modo da bloccarne <strong>la</strong> composizione chimica e le proprietà<br />

farmacologiche connesse, imp<strong>ed</strong>endone l’attività enzimatica,<br />

permettendo quindi <strong>la</strong> trasformazione del<strong>la</strong> pianta in droga;<br />

• Attraverso l’essiccazione si evitano fermentazioni, gli<br />

ammuffimenti, e le variazioni di colore <strong>ed</strong> organolettiche (odore<br />

e sapore), che coinvolgono <strong>la</strong> droga;<br />

• L’essiccazione è tanto migliore quanto più è completa, rapida <strong>ed</strong><br />

eseguita a temperature quanto più contenute. Si è solititi<br />

pertanto consigliare di non superare i 40° C e completare<br />

l’operazione in 5-10 giorni;<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

11


Essiccazione<br />

• Le modificazioni fondamentali che si hanno a seguito del processo di<br />

essiccazione sono:<br />

• A) perdita di peso: varia a seconda del contenuto acquoso del<strong>la</strong><br />

pianta; in genere <strong>la</strong> droga fresca si riduce in quel<strong>la</strong> secca al 20-25%<br />

(1/4 - 1/5) del peso iniziale. Si ha maggior perdita nei petali, e poi in<br />

successione: foglie, fusti erbacei, radici, rizomi, cortecce e semi.<br />

• B) variazione del<strong>la</strong> colorazione: in genere si verificano <strong>delle</strong><br />

decolorazioni per cui spesso i fiori diventano giallicci, le foglie<br />

grigiastre, gli organi contenenti tannini ossidando imbruniscono o<br />

diventano rossicci;<br />

• C) variazione dell’odore: in genere l’odore si affievolisce, soprattutto<br />

nelle specie <strong>aromatiche</strong>, a volte diventa più intenso o compare un<br />

profumo (es. valeriana, vaniglia), a volte si modifica (es. meliloto).<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

12


Essiccazione<br />

• L’essiccazione dei prodotti è un processo<br />

piuttosto complesso, in sintesi:<br />

l’aria entra nel prodotto ad una temperatura<br />

superiore a quel<strong>la</strong> del prodotto stesso e con basso<br />

contenuto di umidità;<br />

durante il passaggio nel<strong>la</strong> biomassa c<strong>ed</strong>e calore<br />

<strong>ed</strong> assorbe acqua uscendo così a temperatura<br />

inferiore, teoricamente a quel<strong>la</strong> di saturazione<br />

(umidità pari al 100%).<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

13


Essiccazione<br />

• Su queste considerazioni di carattere generale, si può<br />

effettuare un dimensionamento di massima di un<br />

impianto di essiccazione o, meglio, verificare <strong>la</strong><br />

rispondenza dell’impianto stesso (in termini termo -<br />

tecnici <strong>ed</strong> operativi) alle esigenze aziendali, calco<strong>la</strong>ndo:<br />

La quantità di acqua da asportare<br />

<strong>la</strong> quantità di calore necessario per <strong>la</strong> vaporizzazione<br />

dell’acqua presente nel prodotto<br />

<strong>la</strong> conseguente quantità d’aria necessaria<br />

le caratteristiche del venti<strong>la</strong>tore<br />

le caratteristiche dello scambiatore di calore.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

14


Essiccazione<br />

• L’essiccazione può essere effettuata o sfruttando <strong>la</strong><br />

temperatura ambientale, oppure quel<strong>la</strong> artificiale. Si<br />

distingue pertanto:<br />

• effettuata a calore naturale:<br />

effettuata al sole (parziale – totale);<br />

effettuata all’ombra (all’aperto – in ambienti aerati).<br />

• effettuata a calore artificiale:<br />

tradizionale (stufe, essiccatoi);<br />

liofilizzazione.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

15


Essiccazione<br />

• In ogni caso il materiale da essiccare va sempre disteso in<br />

strati sottili su superfici adatte: so<strong>la</strong>i, te<strong>la</strong>i, cannucci, reti in<br />

p<strong>la</strong>stica, stuoie, <strong>ed</strong> altro ancora, che possono essere disposte<br />

anche su più piani sovrapposti (se all’ombra) oppure in<br />

mazzetti.<br />

Resa<br />

• Con l’essiccamento si ha una notevole perdita di peso che<br />

varia principalmente a seconda del<strong>la</strong> parte essiccata del<br />

vegetale. Così con i petali, contenendo l’80-90% d’acqua,<br />

danno un rendimento del 10-12%, mentre all’estremo<br />

opposto abbiamo le cortecce che rendono il 50-605 <strong>ed</strong> i<br />

semi con l’80-90%.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

16


Essiccazione naturale al sole<br />

• L’essiccazione naturale al sole di tipo totale si applica ai<br />

frutti carnosi (fichi, uva, ecc.), funghi, semi, cortecce <strong>ed</strong><br />

organi sotterranei (radici, rizomi, tuberi, alcuni bulbi), a volte<br />

anche ai fiori (in questo caso si ricoprono con un foglio di<br />

carta per evitare i raggi diretti del sole). Non si applica sulle<br />

parti erbacee (foglie, fusti);<br />

• L’essiccazione parziale: tecnica più frequente, per poi<br />

proseguir<strong>la</strong> all’ombra; in questo caso l’essiccamento è più<br />

rapido. Nel periodo estivo e per le parti di pianta delicate<br />

l’esposizione al sole deve essere brevissima, per evitare<br />

modificazioni dei principi attivi e decolorazioni.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

17


Essiccazione naturale all’ombra<br />

E’ praticata nel<strong>la</strong> stagione estiva, nelle regioni a clima caldo<br />

asciutto;<br />

• Il materiale disteso su strati sottili, <strong>la</strong> notte va ricoperto, per<br />

evitare che l’umidità notturna possa compromettere o<br />

allungare l’essiccazione;<br />

• Questa pratica va effettuata in ambienti aerati, dotati di<br />

aperture rego<strong>la</strong>bili;<br />

• Gli ambienti più adatti sono i granai, so<strong>la</strong>i, capannoni e<br />

simili, esposti possibilmente a Sud o Est;<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

18


Essiccazione a calore<br />

artificiale<br />

• Disidratazione: è <strong>la</strong> pratica che consente l’essiccazione<br />

dell’erba fresca (75-80% di umidità) ponendo<strong>la</strong> a contatto<br />

con aria fortemente riscaldata;<br />

• Essiccazione: l’essiccazione a calore artificiale viene<br />

effettuata in forni, stufe, essiccatoi o locali ad aria<br />

condizionata, muniti di una sorgente artificiale di calore<br />

control<strong>la</strong>to e rego<strong>la</strong>bile, oltre ad un sistema di<br />

venti<strong>la</strong>zione, per rinnovare l’aria riscaldata;<br />

• L’essiccazione inizia a 20-25° C. per poi essere portata<br />

sino a 35-40°C., evitando di cuocere le erbe con<br />

temperature superiori, ad eccezione <strong>delle</strong> radici di<br />

genziana o di china in cui su può arrivare a 60-80°C.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

19


Essiccazione attraverso<br />

<strong>la</strong> deumidificazione<br />

“Sistema di essiccazione che condiziona l’ambiente di essiccazione<br />

anziché il prodotto”<br />

(con questo sistema si producono ottime qualità di essiccati )<br />

• l’azienda deve disporre di un locale possibilmente non umido che possa essere<br />

iso<strong>la</strong>to il più possibile con l’ambiente esterno per quanto riguarda gli scambi di<br />

aria;<br />

• le <strong>piante</strong> da essiccare vengono disposte in strato sottile (10-12 cm) su graticci;<br />

• quantitativo di prodotto caricabile per m2 di graticcio, non può superare 3-4 kg/m2;<br />

• il deumidificatore deve avere le seguenti caratteristiche: potenzialità (litri/24 ore)<br />

in condizioni ideali di funzionamento. M3 di aria trattata in un ora <strong>ed</strong> indicazione<br />

<strong>delle</strong> dimensioni in m3 per il quale il deumidificatore è consigliato. Range ideale di<br />

funzionamento: temperatura 6-12 ° C (max 32° C). Umidità minima 30-40%.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

20


Stabilizzazione<br />

• I tre tipi di essiccazione visti, avvengono a temperature<br />

che variano dai 30 ai 60° C.. Tali temperature non sono<br />

sufficienti a denaturare gli enzimi, che quindi vengono<br />

inibiti temporaneamente.<br />

• Con questa tecnica si devono inibire gli enzimi, il metodo<br />

più usato è quello di P. Goris, che sfrutta i valori<br />

dell’alcool etilico. La droga viene posta in autoc<strong>la</strong>ve dove<br />

vengono immessi i vapori di etanolo prodotti da una<br />

caldaia e <strong>la</strong>sciata per 1-5 minuti, a seconda del materiale<br />

da stabilizzare.<br />

• Dopo di che le droghe vegetali vengono seccate ad aria<br />

calda <strong>ed</strong> imbal<strong>la</strong>te.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

21


Liofilizzazione<br />

• Si tratta di una ultraessiccazione sotto alto vuoto, previa<br />

frantumazione e possibilmente polverizzazione per<br />

macinazione <strong>delle</strong> biomasse, in partico<strong>la</strong>ri condizioni di<br />

temperatura (basse) e previo conge<strong>la</strong>mento (surge<strong>la</strong>to).<br />

• L’acqua presente, extra <strong>ed</strong> intracellu<strong>la</strong>re, viene eliminata per<br />

sublimazione, passando dallo stato di ghiaccio a quello di<br />

vapore.<br />

• Il materiale liofilizzato, si conserva in contenitori ermetici, e<br />

può durare anni.<br />

• E’ un prodotto solubilissimo nell’acqua, facilmente utilizzabile<br />

nei preparati galenici.<br />

• E’ sicuramente il sistema migliore di conservazione, unico<br />

inconveniente è dato dall’alto costo energetico.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

22


Surge<strong>la</strong>zione<br />

• E’ riservata a quelle droghe che con il calore anche<br />

moderato perdono i principi attivi. Il metodo è assai<br />

poco utile nel commercio al minuto, mentre è<br />

vantaggioso per le grandi industrie.<br />

• La droga viene rapidamente raffr<strong>ed</strong>data a -30° C., e<br />

conservata poi a –20° C., in contenitori impermeabili<br />

per evitare <strong>la</strong> sublimazione dell’acqua.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

23


Essiccazione<br />

• L’essiccazione quindi è una pratica molto importante per<br />

assicurare una migliore presentazione del prodotto<br />

erboristico, e di conseguenza ottenere un maggior valore<br />

aggiunto per il produttore agricolo.<br />

• Richi<strong>ed</strong>e sempre un’attenzione partico<strong>la</strong>re, attrezzature<br />

idonee e tanta esperienza nel settore specifico.<br />

• Inoltre tale operazione rappresenta un’utilità per<br />

l’acquirente, in quanto facilita lo stoccaggio e meglio<br />

risponde alle esigenze dell’industria estrattiva.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

24


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Essiccazione ad armadio,<br />

<strong>la</strong>vorazione essiccato,<br />

certificazione<br />

confezionamento.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

25


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Impianto di<br />

essiccazione a<br />

cabina, con<br />

deumidificazione.<br />

Impianto di essiccazione a cabina con<br />

carrelli grigliati che consentono rapidi<br />

tempi di carico e scarico.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

26


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Taglierina a ghigliottina<br />

Per <strong>la</strong> preparazione del taglio tisana. Per ottenere prodotti a<br />

dimensione variabile si usa <strong>la</strong> taglierina a taglio incrociato.<br />

Richiesto dall’industrie aromatico - essenziere e farmaceutiche.<br />

Taglio: 1- 3 cm<br />

Droga contenente <strong>la</strong><br />

polvere derivante dal<br />

taglio<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

27


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Vaglio oscil<strong>la</strong>nte sovrapposto<br />

Per <strong>la</strong> setacciatura e <strong>la</strong> calibratura <strong>delle</strong> droghe secche<br />

e per l’eliminazione dei corpi estranei.<br />

Normalmente abbinato ad impianto per aspirazione polveri.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

28


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Setaccio<br />

Per <strong>la</strong> setacciatura e <strong>la</strong> calibratura <strong>delle</strong> droghe secche<br />

e per l’eliminazione dei corpi estranei.<br />

Normalmente abbinato ad impianto per aspirazione polveri.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

29


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Mulino per polveri<br />

Per ridurre <strong>la</strong> droga secca in polvere, molto richiesta dall’industria<br />

farmaceutica per <strong>la</strong> preparazione di compresse, ecc.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

30


Impiantistica <strong>ed</strong> attrezzature<br />

per l’essiccazione<br />

Confezionamento e stoccaggio<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

31


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

Le leggi fisiche e chimiche che rego<strong>la</strong>no <strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione di <strong>piante</strong> <strong>ed</strong> erbe <strong>aromatiche</strong> od<br />

<strong>officinali</strong> o parte di esse sono le stesse valide per quelle dei liquidi alcolici. In questo<br />

caso <strong>la</strong> separazione non avviene fra acqua <strong>ed</strong> alcool bensì fra acqua e oli essenziali (o<br />

essenze) contenuti nei vegetali.<br />

Cosa stabilisce <strong>la</strong> legge<br />

In Italia l'uso degli apparecchi di distil<strong>la</strong>zione è rego<strong>la</strong>to, dal punto di vista fiscale, da<br />

una serie di norme ben precise che tendono a control<strong>la</strong>re <strong>la</strong> produzione, tra l'altro, dei<br />

liquidi alcolici sui quali, come è noto, vengono applicate <strong>delle</strong> imposte di fabbricazione.<br />

La materia è rego<strong>la</strong>mentata dal Reggio Decreto n° 762 del 25.11.1909 il quale, all'art. 1,<br />

stabilisce, fra l'altro, che chiunque detenga o intende costruire apparecchi atti al<strong>la</strong><br />

distil<strong>la</strong>zione, rettificazione o trasformazione degli spiriti o al<strong>la</strong> concentrazione dei vini e<br />

liquidi alcolici deve farne denuncia all'UTIF. Esso esonera da tale obbligo solo i pubblici<br />

scientifici per distil<strong>la</strong>tori di capacità inferiore ai 20 litri, adoperati esclusivamente a scopi<br />

scientifici. Tuttavia con una circo<strong>la</strong>re del 09.09.1925, per motivi pratici legati al controllo<br />

sul<strong>la</strong> fabbricazione, si consente che siano esenti dal<strong>la</strong> osservanza e dall'obbligo di<br />

denuncia i detentori dei piccoli apparecchi di vetro o in metallo, dotati di caldaia di<br />

capacità inferiore ai 3 litri, destinati ad usi diversi dal<strong>la</strong> fabbricazione degli spiriti.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

32


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

A<strong>la</strong>mbicco a fuoco diretto.<br />

Provoca idrolisi e bruciatura<br />

degli oli essenziali.<br />

Cosa si estrae<br />

Sono molte le <strong>piante</strong> che contengono, in diversa quantità oli<br />

essenziali. Sono liquidi mobili o vischiosi, più o meno vo<strong>la</strong>tili, costituiti<br />

da mesco<strong>la</strong>nze di composti terpenici, molto variabili da specie all'altra.<br />

Ad essi si deve il profumo dei fiori e di altre parti del<strong>la</strong> pianta.<br />

Gli oli essenziali sono prodotti dalle <strong>piante</strong> e raccolti all'interno di<br />

partico<strong>la</strong>ri organelli contenuti nelle cellule vegetali detti vacuoli. La<br />

liberazione del profumo avviene in genere dopo l'essiccamento o lo<br />

spezzettamento o lo schiacciamento, operazioni che favoriscono <strong>la</strong><br />

rottura <strong>delle</strong> pareti del<strong>la</strong> cellu<strong>la</strong> e dei vacuoli con <strong>la</strong> conseguente<br />

fuoriuscita <strong>delle</strong> sostanze in esse contenute.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

33


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

Essenza (olio essenziale)<br />

Con questo termine si definisce generalmente i principi attivi contenuti<br />

nei vegetali, che si possono ricavare per distil<strong>la</strong>zione. Queste sostanze<br />

sono vo<strong>la</strong>tali cioè tendono con molta facilità a passare allo stato<br />

gassoso. Nelle <strong>piante</strong> le cellule che li immagazzinano possono trovarsi<br />

un pò in tutte le parti: nei fiori, ma anche nelle foglie, nelle gemme, nei<br />

semi, nei frutti e persino nel legno e nelle radici. Attualmente il metodo<br />

che consente di ottenere un prodotto di qualità è <strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione in<br />

corrente di vapore. La materia vegetale da distil<strong>la</strong>re c<strong>ed</strong>e al vapore le<br />

sue sostanze vo<strong>la</strong>tili che, dopo <strong>la</strong> refrigerazione, si separano di nuovo e<br />

possono essere raccolte in preziose goccioline: gli olii essenziali.<br />

Nell'acqua di distil<strong>la</strong>zione rimane una picco<strong>la</strong> parte di estratto che, come<br />

sottoprodotto del<strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione, viene utilizzato come acqua aromatica.<br />

Gli usi degli oli essenziali sono in : Fitocosmesi, Aromaterapia,<br />

Profumeria, Fitoterapia, Alimentare.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

34


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

TECNICHE DI ESTRAZIONE<br />

Le uniche tecniche di estrazione che danno prodotti adatti e consentiti dal<strong>la</strong> legge<br />

per un uso terapeutico sono <strong>la</strong> spremitura e <strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione in corrente di vapore.<br />

Nell'industria cosmetica e per <strong>la</strong> preparazione dei profumi si utilizzano oggi in <strong>la</strong>rga<br />

misura essenze estratte dai vegetali con l'impiego dei solventi vo<strong>la</strong>tili, in seguito a<br />

loro volta distil<strong>la</strong>ti.<br />

Spremitura o pressatura<br />

E' il metodo che si adotta per ottenere gli oli essenziali contenuti nel<strong>la</strong> scorza degli<br />

agrumi. Un tempo eseguita manualmente, questa operazione è oggi affidata ad<br />

apposite macchine (presse idrauliche - torchi), che estraggono contemporaneamente<br />

il succo dai frutti, e l'essenza dalle scorze.<br />

Torchi inox: Qualunque preparato erboristico che prev<strong>ed</strong>a l'infusione <strong>delle</strong> erbe in<br />

solventi (acqua, alcool, ecc.) necessita al<strong>la</strong> fine <strong>la</strong> spremitura <strong>delle</strong> <strong>piante</strong>, in<br />

quanto <strong>la</strong> parte di solvente imbevuta nelle fibre è <strong>la</strong> più ricca di principi attivi. Allo<br />

stesso modo però dobbiamo evitare che il prodotto che noi otteniamo venga<br />

inquinato da materiali non idonei (vernici, ferro, ecc.), ecco perchè si dovrebbe<br />

usare il torchio in acciaio inox, anche per <strong>la</strong> facilità di pulizia del torchio in tutte le<br />

sue parti.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

35


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

LA QUALITA' DEGLI OLI ESSENZIALI<br />

La qualità è tra i requisiti più importanti negli oli essenziali.<br />

Un altro, aspetto importante è legato al ciclo vitale del<strong>la</strong> pianta, per cui si par<strong>la</strong> di<br />

momento balsamico, che sta ad indicare il periodo di massima concentrazione<br />

dei principi odorosi. Questo momento balsamico può variare in re<strong>la</strong>zione alle<br />

diverse parti del<strong>la</strong> pianta (le foglie e i fiori, per esempio) o a seconda dell'ora del<br />

giorno. E' buona norma raccogliere le parti del<strong>la</strong> pianta da distil<strong>la</strong>re alle prime ore<br />

del giorno evitando le giornate molto umide e piovose.<br />

Deterpinazione degli oli essenziali<br />

Una volta prodotte le essenze, non tutte si possono utilizzare allo stato grezzo,<br />

perchè maleodoranti e volte addirittura contenenti sostanze tossiche. E' dunque<br />

essenziale per quanto costoso, proc<strong>ed</strong>ere a una purificazione per alcuni oli, che<br />

miri a ottenere prodotti stabili, più concentrati, meglio conservabili, soprattutto che<br />

non contengano sostanze irritanti o aggressive come i terpeni, m<strong>ed</strong>iante <strong>la</strong><br />

deterpinazione.La maggiore o minore accuratezza del<strong>la</strong> purificazione influisce sul<strong>la</strong><br />

qualità e quindi sul prezzo dell'essenza, anche perchè nel corso del<strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione<br />

si perdono consistenti quantità di olio grezzo. In linea di massima è bene diffidare<br />

dei prodotti a prezzo troppo basso.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

36


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

Test di qualità degli oli essenziali<br />

Per verificare <strong>la</strong> buona qualità di un olio essenziale si eseguono vari tipi di test.<br />

Quelli organolettici, che si affidano cioè a percezione dei sensi (aspetto, colore, e<br />

soprattutto odore), possono in qualche misura essere effettuati anche dal<br />

consumatore. Un modo molto empirico ma efficace di assicurarsi l'olio "giusto" è<br />

quello di non consumare del tutto <strong>la</strong> confezione di un prodotto sperimentato come<br />

buono e servirsene come, campione, per confronto, al momento del nuovo<br />

acquisto.<br />

I test fisici (densità, solubilità in alcol, indice di rifrazione, ecc.) e quelli chimici<br />

(titolo dei principali costituenti, indice di acidità, ricerca di sostanze estranee,<br />

ecc.)sono invece di competenza specialistica, che vi ricorre il produttore<br />

veramente affidabile.<br />

Conservazione oli essenziali<br />

Il calore, <strong>la</strong> luce, l'aria e l'umidità possono compromettere <strong>la</strong> qualità <strong>delle</strong> essenze.<br />

E' dunque necessario conservarle in recipienti in vetro scuro ermeticamente chiusi<br />

e in un ambiente fresco e asciutto.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

37


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

Distil<strong>la</strong>zione in corrente di vapore<br />

I distil<strong>la</strong>tori in acciaio Inox sono studiati appositamente per l'estrazione di oli<br />

essenziali dalle <strong>piante</strong> <strong>officinali</strong>.<br />

Essi funzionano sfruttando il principio del<strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione in corrente di vapore e del<br />

recupero <strong>delle</strong> acque <strong>aromatiche</strong> per dare <strong>la</strong> massima resa in oli essenziali.<br />

I distil<strong>la</strong>tori sono composti da:<br />

- produzione di vapore (caldaia a bassa pressione a gas o a gasolio);<br />

- a<strong>la</strong>mbicco in acciaio inox per il contenimento <strong>delle</strong> <strong>piante</strong> <strong>officinali</strong> (completo di<br />

al<strong>la</strong>cci in acciaio inox per l’entrata del vapore, degli spurghi e di un organo per<br />

l’espansione dello stesso vapore);<br />

- cestello in acciaio inox per <strong>la</strong> preparazione <strong>delle</strong> erbe;<br />

- coperchio in acciaio inox con chiusura rapida o a morsetto;<br />

- condensatore a fasci tubieri in acciaio inox;<br />

- fiorentina in acciaio inox o in vetro temperato per <strong>la</strong> raccolta degli oli essenziali.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

38


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

COME FUNZIONANO<br />

Dopo aver acceso <strong>la</strong> caldaia per <strong>la</strong> produzione del vapore, si inserire <strong>la</strong> biomassa<br />

vegetale officinale da distil<strong>la</strong>re all’interno dell’a<strong>la</strong>mbicco tramite il suo apposito<br />

cestello, quindi si chiude il coperchio e si apre <strong>la</strong> mandata del vapore dopo aver<br />

aperto gli spurghi. Successivamente si apre l’acqua di raffr<strong>ed</strong>damento e si inizia a<br />

distil<strong>la</strong>re.<br />

Il vapore, salendo, estrae l'olio essenziale dalle <strong>piante</strong> e lo trascina in alto nel<br />

condensatore in acciaio .<br />

Il prodotto condensato scende nel<strong>la</strong> fiorentina, e, mentre l'olio rimane nel<strong>la</strong> parte<br />

superiore, le acque <strong>aromatiche</strong> ritornano nel<strong>la</strong> caldaia passando per il tubo di<br />

recupero o si recuperano nel<strong>la</strong> parte bassa del<strong>la</strong> stessa fiorentina.<br />

Il rendimento <strong>delle</strong> <strong>piante</strong> <strong>officinali</strong> in olio essenziale dipende da molti fattori: dal<br />

tipo di pianta, dal<strong>la</strong> corretta raccolta, dallo sminuzzamento del<strong>la</strong> biomassa<br />

eliminando eventualmente le parti più dure e legnose, dal momento di raccolta<br />

(tempo balsamico) .<br />

Qualsiasi parte del<strong>la</strong> pianta può essere sottoposta a distil<strong>la</strong>zione: è solo necessario<br />

che i prodotti aromatici non subiscano alcuna denaturazione ad opera dell'acqua o<br />

dell'alta temperatura, essendo queste due fasi indispensabili nell'effettuazione<br />

dell'operazione. Il principio del<strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione è basata sul<strong>la</strong> proprietà di<br />

separazione di due liquidi di diversa densità, capaci di ricondensarsi a differenti<br />

temperature.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

39


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

rosmarino<br />

maggiorana<br />

menta<br />

<strong>la</strong>vanda<br />

gelsomino<br />

aranci o (fiori)<br />

pianta officinale<br />

biomassa distil<strong>la</strong>ta<br />

(quantità)<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

resa in olio essenziale<br />

2 gr.<br />

2 gr.<br />

2 gr.<br />

10 gr.<br />

0,1 gr.<br />

1 gr.<br />

rosa (fiori)<br />

1 Kg.<br />

1 gr.<br />

cardo (semi secchi)<br />

1 Kg.<br />

1 gr.<br />

finocchio (semi secchi)<br />

1 Kg.<br />

30-40 gr.<br />

citronel<strong>la</strong> (foglie)<br />

1 Kg.<br />

1 gr.<br />

basilico (foglie)<br />

1 Kg.<br />

2,5 gr.<br />

ginepro (bacche secche)<br />

1 Kg.<br />

10-20 gr.<br />

eucalipto (foglie fresche)<br />

1 Kg.<br />

10-20 gr.<br />

alloro (foglie secche)<br />

1 Kg.<br />

10-20 gr.<br />

sal via<br />

1 Kg.<br />

10-20 gr.<br />

coriandol o (semi secchi)<br />

1 Kg.<br />

5-10 gr.<br />

issopo<br />

1 Kg.<br />

5-10 gr.<br />

timo<br />

1 Kg.<br />

5-10 gr.<br />

rosmarino (cimette fiorite)<br />

1 Kg.<br />

5-10 gr.<br />

valeriana (radici fresche)<br />

pino (rami e foglie)<br />

assenzio (foglie fresche)<br />

1 Kg.<br />

LAORE SARDEGNA 1 Kg.<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

1 Kg.<br />

5-10 gr.<br />

2,5 gr.<br />

2,5 gr.<br />

40


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

pianta officinale<br />

coriandolo (semi secchi)<br />

issopo<br />

timo<br />

rosmarino (cimette fiorite)<br />

valeriana (radici fresche)<br />

pino (rami e foglie)<br />

assenzio (foglie fresche)<br />

maggiorana<br />

origano<br />

dragoncello (erba fresca)<br />

melissa<br />

camomil<strong>la</strong> (capolini)<br />

geranio<br />

ruta<br />

giaggiolo (rizomi secchi)<br />

biomassa distil<strong>la</strong>ta<br />

(quantità)<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

1 Kg.<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

1 Kg.<br />

resa in olio essenziale<br />

5-10 gr.<br />

5-10 gr.<br />

5-10 gr.<br />

5-10 gr.<br />

5-10 gr.<br />

2,5 gr.<br />

2,5 gr.<br />

2,5 gr<br />

2,5 gr<br />

1-3 gr.<br />

2,5 gr.<br />

1-3 gr.<br />

1 gr.<br />

1 gr.<br />

1 gr.<br />

41


La Distil<strong>la</strong>zione <strong>delle</strong> erbe <strong>officinali</strong><br />

Impiantistica per <strong>la</strong> distil<strong>la</strong>zione con flusso di<br />

vapore ottimizzato, per ottenere oli essenziali<br />

di elevata qualità<br />

Caldaia per <strong>la</strong> produzione<br />

di vapore<br />

LAORE SARDEGNA<br />

TECNICO: IVO PORCU<br />

42

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!