Apparecchiature per estrazione con solvente - Forli
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE «G. MARCONI» FORLI’<br />
Tecnologie chimiche industriali CLASSE V<br />
ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE<br />
CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO,<br />
Prof. Roberto Riguzzi
ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO<br />
L’estrattore più semplice è un tino agitato a fondo <strong>con</strong>ico che<br />
possiede un agitatore, in cui avvengono sia il <strong>con</strong>tatto fra le fasi e<br />
la separazione. L’uscita delle due fasi è dalla stessa parte. Lo<br />
strumento è dis<strong>con</strong>tinuo o al massimo a correnti incrociate<br />
(<strong>con</strong>trocorrente)
COLONNE AGITATE
COLONNE AGITATE
COLONNE AGITATE
ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO<br />
COLONNE NON AGITATE<br />
Sono gli estrattori più diffusi. Hanno<br />
struttura verticale e alle due<br />
estremità raccolgono fasi già<br />
decantate. In questo caso possono<br />
lavorare in <strong>con</strong>tinuo e sono in<br />
<strong>con</strong>trocorrente. Dalla parte alta esce<br />
il liquido <strong>con</strong> minore densità, dal<br />
basso esce il liquido <strong>con</strong> densità<br />
maggiore. Il tipo di interfaccia (in<br />
testa o in coda) dipende se la fase<br />
<strong>con</strong>tinua (quella dove è dis<strong>per</strong>so<br />
l’altro liquido) è la più densa o la<br />
meno densa. La su<strong>per</strong>ficie di<br />
<strong>con</strong>tatto fra le fasi si incrementa<br />
dis<strong>per</strong>dendo una fase nell’altra. In<br />
questa figura sono illustrate delle<br />
colonne spray.
ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO<br />
COLONNE NON AGITATE<br />
Le colonne spray se abbinate a<br />
diaframmi <strong>con</strong>sentono il<br />
raggiungimento di un maggior numero<br />
di stadi in quanto rendono più<br />
turbolento il movimento dei fluidi.
COLONNE A RIEMPIMENTO<br />
• Le Colonne a riempimento sono della stessa<br />
tipologia di quelle utilizzate <strong>per</strong> la<br />
distillazione, lo stripping, l’assorbimento e<br />
l’<strong>estrazione</strong> <strong>con</strong> <strong>solvente</strong>. Gli oggetti inseriti<br />
(anelli) all’interno della struttura servono <strong>per</strong><br />
rendere il moto turbolento e aumentare la<br />
su<strong>per</strong>ficie di <strong>con</strong>tatto fra le fasi. Sono<br />
illustrate le diverse tipologie di anelli.<br />
L’anello Rasching è tra i più diffusi. Gli<br />
anelli possono essere realizzati in<br />
diversi materiali (vedi slide<br />
successiva)
COLONNE A RIEMPIMENTO<br />
Tipologie di anelli
COLONNE A PIATTI<br />
• Anche le colonne a piatti sono usate, oltre che <strong>per</strong><br />
l’<strong>estrazione</strong> liquido/liquido, anche <strong>per</strong> l’assorbimento,<br />
lo stripping e la distillazione.<br />
• Vantaggi: maggiore efficienza rispetto alle colonne<br />
spray o a riempimento. Possono realizzare in un unico<br />
strumento molti stadi (fino a 10).<br />
• Possono lavorare <strong>con</strong> elevate portate.<br />
• Svantaggi: l’intasamento dei fori.<br />
• Le fasi liquidi devono avere una importante differenza<br />
di densità <strong>per</strong> <strong>con</strong>sentire di vincere la resistenza <strong>per</strong> il<br />
passaggio fra i piatti forati.<br />
• Portata dei flussi vincolate.
COLONNE A PIATTI
SCHEMA DI CONTROLLO COLONNA<br />
PER L’ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO
DESCRIZIONE IMPIANTO PER<br />
L’ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO<br />
(Esame di stato 2009)<br />
In una soluzione acquosa è disciolto un composto organico a bassa<br />
<strong>con</strong>centrazione. Tale composto può essere estratto dalla soluzione <strong>con</strong><br />
un <strong>solvente</strong> organico non miscibile <strong>con</strong> l’acqua. L’o<strong>per</strong>azione viene<br />
realizzata a tem<strong>per</strong>atura ambiente in una colonna a riempimento nella<br />
quale la soluzione acquosa immessa dalla sommità della colonna<br />
in<strong>con</strong>tra il <strong>solvente</strong> organico che, immesso dal fondo della colonna,<br />
risale verso la sommità grazie alla differenza di densità.<br />
Il riempimento della colonna favorisce il frazionamento del <strong>solvente</strong> in<br />
gocce che realizzano lo scambio di materia <strong>con</strong> la soluzione acquosa.<br />
La soluzione acquosa, impoverita del soluto, viene estratta dal fondo<br />
della colonna ed inviata ad altre lavorazioni. Il <strong>solvente</strong> organico<br />
uscente dalla sommità della colonna <strong>con</strong> il soluto estratto viene inviato<br />
ad un’o<strong>per</strong>azione di evaporazione – cristallizzazione dalla quale i vapori<br />
recu<strong>per</strong>ati e <strong>con</strong>densati rientrano nel ciclo di lavorazione, recu<strong>per</strong>ando<br />
la quasi totalità del <strong>solvente</strong>.
SCHEMA PER L’ESTRAZIONE<br />
LIQUIDO/LIQUIDO (Esame di stato 2009)
RIASSUNTO ESTRAZIONE LIQ/LIQ
SCELTA DEL SOLVENTE<br />
1. Immiscibilità <strong>con</strong> il diluente.<br />
2. Coefficiente di ripartizione: rapporto tra le <strong>con</strong>centrazioni all’equilibrio del soluto<br />
nell’estratto e nel raffinato.<br />
3. Selettività: la quantità di soluto che si scioglie nell’estratto rispetto agli altri<br />
componenti dell’alimentazione (diluente e altri soluti.<br />
4. Capacità del <strong>solvente</strong>: massima <strong>con</strong>centrazione di soluto nel <strong>solvente</strong> in presenza<br />
di un determinato diluente (maggiore è la capacità, minore è la quantità di<br />
<strong>solvente</strong> che serve).<br />
5. Tossicità, <strong>per</strong>icolosità (infiammabilità ed esplosività) e impatto ambientale.<br />
6. Tensione di vapore.<br />
7. Stabilità termica.<br />
8. Densità: maggiore è la differenza di densità fra estratto e raffinato, migliore e più<br />
veloce è la separazione delle fasi.<br />
9. Tensione su<strong>per</strong>ficiale: una bassa tensione su<strong>per</strong>ficiale tra le due fasi richiede<br />
meno energia <strong>per</strong> dis<strong>per</strong>dere le due fasi; un valore troppo basso ostacola <strong>per</strong>ò la<br />
separazione delle due fasi.<br />
10. Viscosità: più bassa è meglio è (favorisce il trasporto delle due fasi).<br />
11. Costo
Esercizi <strong>estrazione</strong> <strong>con</strong> <strong>solvente</strong>
Esercizi <strong>estrazione</strong> <strong>con</strong> <strong>solvente</strong><br />
Una corrente di 1000 kg/h di una soluzione binaria (A+B)<br />
avente una <strong>per</strong>centuale in massa del componente A pari al<br />
26% è inviata in una colonna di <strong>estrazione</strong> <strong>con</strong> <strong>solvente</strong>. La<br />
portata del <strong>solvente</strong> in ingresso al primo stadio è 500kg/h.<br />
La fase residua (raffinato) che si ottiene dal fondo della<br />
colonna ha una <strong>per</strong>centuale in massa del componente A pari<br />
al 12%. Per il processo si utilizza un <strong>solvente</strong> (C) parzialmente<br />
miscibile nel composto B.<br />
Note le composizione delle fasi <strong>con</strong>iugate, si determino:<br />
1. Le portate delle fasi estratto e raffinato ottenute;<br />
2. La composizione della fase estratta;<br />
3. Il numero degli stadi teorici necessari <strong>per</strong> l’o<strong>per</strong>azione
Esercizi <strong>estrazione</strong> <strong>con</strong> <strong>solvente</strong><br />
Parametri della curva di equilibrio fra le due fasi liquide<br />
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